Giallorosso agosto 2020
Giallorosso agosto 2020
Giallorosso agosto 2020
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COPIA OMAGGIO<br />
IL PERIODICO DALLA PARTE DEL TIFOSO • FONDATO NEL 1974 DAL LECCE CLUB CENTRO DI COORDINAMENTO • WWW.LECCECLUB.COM • AGOSTO <strong>2020</strong><br />
INIZIA IL NUOVO CORSO DOPO L’AMARA RETROCESSIONE IN SERIE B<br />
PANTALEO CORVINO TORNA E CHIEDE TEMPO CON PROGETTI AMBIZIOSI<br />
RIFONDAZIONE<br />
ALL’INTERNO SERVIZI DI: FRANCESCO BUJA, ELIO DONNO, TONIO DE GIORGI, GIANLUIGI CARPENTIERI, TOTI CARPENTIERI,<br />
ANGELO GIANFREDA, GIORGIA MARTANO, WOJTEK PANKIEWICZ, PIERPAOLO SERGIO, UMBERTO VERRI<br />
PROTAGONISTI<br />
I TIFOSI<br />
VIA MELUSO, MOLTE PARTENZE<br />
LA RETROCESSIONE<br />
ANALISI E COMMENTI<br />
È ORA DI TORNARE<br />
ALLO STADIO<br />
Vogliamo cominciare il<br />
racconto di questo anomalo<br />
campionato parlando<br />
dell'ultimo mese di partite<br />
disputate più che sul terreno di<br />
gioco, su ben altri campi. E lo<br />
facciamo riferendoci alle sfide<br />
che hanno visto protagoniste<br />
Lecce e Genoa, con i liguri che<br />
hanno potuto contare su diversi<br />
fattori favorevoli...<br />
EDITORIALE A PAGINA 5<br />
CLIMATIZZATORI<br />
CALDAIE MURALI<br />
POMPE PER OGNI APPLICAZIONE<br />
AUTOCLAVI DI OGNI CAPACITÀ<br />
CALDAIE IN GHISA GAS - GASOLIO<br />
RADIATORI GHISA TERMO CONVETTIVI<br />
BRUCIATORI<br />
BOLLITORI<br />
TUBI ISOLANTI - TUBI RAME<br />
ACCESSORI RISCALDAMENTO<br />
VALVOLE TERMOSIFONE<br />
RACCORDERIA
2 PERIODICO DEL LECCE CLUB<br />
IL NUOVO CORSO<br />
LECCE RITORNO AL F<br />
OGGI<br />
IERI<br />
SCOSSA CORVINO: “TORNEREMO GRANDI MA NIENTE FRETTA”<br />
Il 10 <strong>agosto</strong> <strong>2020</strong> sarà<br />
una di quelle date che<br />
entrano nella storia<br />
dell’U.S. Lecce. A San<br />
Lorenzo, in cui di notte<br />
si guarda il cielo alla ricerca di<br />
una meteora per esprimere un<br />
desiderio, chissà quanti ne<br />
avranno i tifosi ed i dirigenti del<br />
club giallorosso col ritorno a<br />
casa di Pantaleo Corvino.<br />
Lunedì si è infatti svolta nel<br />
Palazzo BN di Lecce la conferenza<br />
stampa di presentazione<br />
del nuovo Responsabile dell’area<br />
tecnica della società di<br />
via Costadura. Queste le prime<br />
parole di un Corvino visibilmente<br />
emozionato nel ritrovarsi<br />
davanti tanti giornalisti e<br />
volti a lui familiari con cui ha<br />
condiviso gran parte della sua<br />
precedente esperienza<br />
nell’U.S. Lecce. E il primo<br />
pensiero è stato per chi, dopo<br />
15 anni, non c’è più: “Sono<br />
emozionato e lo dico senza finzioni.<br />
Siete in tanti ad accogliermi,<br />
mi fa piacere, non me<br />
l’aspettavo. Perciò ringrazio la<br />
società e il presidente Saverio<br />
Sticchi Damiani per le parole<br />
che hanno usato per me, ma<br />
voglio ricordare anche chi 15<br />
anni fa era presente e oggi qui<br />
non c’è più”.<br />
UNA SCELTA DI CUORE - “Non<br />
mi piace guardare indietro, preferisco<br />
guardare avanti, anche<br />
se è chiaro che qualche risultato<br />
l’ho raggiunto, ma fa parte del<br />
passato e scelgo di pensare al<br />
presente per agire bene in<br />
chiave futura, facendo tesoro<br />
degli errori commessi. Sono<br />
davvero contento di essere di<br />
nuovo al Lecce. Nella vita ho<br />
sempre fatto scelte di cuore,<br />
dalla Terza Categoria alla<br />
Champions League. Su 45 anni<br />
di carriera almeno 15 li ho trascorsi<br />
nel mio territorio a cui<br />
sono molto legato. Non dimentico<br />
le mie radici, vivo a Vernole.<br />
Ho sempre voluto bene ai<br />
club in cui ho lavorato ed ho<br />
sempre instaurato un legame<br />
sentimentale con tutte le piazze<br />
di PIERPAOLO SERGIO<br />
LA SCELTA<br />
“Sono davvero contento<br />
di essere di nuovo al<br />
Lecce. Nella vita ho<br />
sempre fatto scelte<br />
di cuore, dalla Terza<br />
Categoria alla<br />
Champions League”<br />
L’ALLENATORE<br />
“Ho un giudizio molto<br />
positivo su Liverani.<br />
Con lui ho parlato di<br />
tutti i pregi e i difetti<br />
della squadra di<br />
quest’anno. Presto ci<br />
dovremo confrontare<br />
per individuare<br />
obiettivi comuni”<br />
LA SQUADRA<br />
“Chi resta a Lecce<br />
deve essere orgoglioso<br />
di indossare la nostra<br />
maglia. È vero che non<br />
c’è molto, ma valuterò<br />
quel che comunque c’è<br />
di buono in organico<br />
e da dove ripartire”<br />
CABINA DI REGIA<br />
Sarà Responsabile<br />
dell’Area Tecnica. Per<br />
ora il Lecce non avrà<br />
un Direttore sportivo.<br />
“Rapporto d’amore<br />
con tutti i tifosi<br />
tra alti e bassi ma<br />
sempre con rispetto”<br />
in cui mi sono misurato per più<br />
stagioni. Avevo voglia di mettermi<br />
alla prova per dimostrare<br />
di saper fare bene anche lontano<br />
dalla mia terra. Le varie proprietà<br />
mi hanno sempre dato<br />
stima e fiducia, come sta accadendo<br />
in questo momento. Potevo<br />
non avere stimoli nel<br />
tornare dove ero già stato, ma<br />
quando Saverio mi ha chiamato<br />
ho subito colto l’occasione e gli<br />
ho esternato quelle che sono le<br />
mie idee per il bene del Lecce”.<br />
A CACCIA DI NUOVI TALENTI -<br />
“Il mio modo di intendere il calcio<br />
è avere un rapporto di stretta<br />
collaborazione con l’allenatore,<br />
col quale costruire una squadra<br />
brava ad adeguarsi alle varie situazioni<br />
che si creano in una stagione.<br />
Serve avere una visione<br />
condivisa per raggiungere gli<br />
obiettivi prefissati e perciò preferisco<br />
seguire la squadra in tutti<br />
gli aspetti. Da qui la necessità di<br />
essere responsabile dell’intera<br />
area tecnica. Conosco la strada<br />
per arrivare alla meta e non mi<br />
sembra logico cercarne altre che<br />
non ho mai battuto. Ho la vocazione<br />
per il Settore Giovanile<br />
che mi ha dato tante soddisfazioni<br />
e ritengo che sia quella la<br />
via da seguire anche in questa<br />
nuova avventura. Servono dirigenti<br />
all’altezza e a Lecce ce ne<br />
sono. Oltre la prima squadra c’è<br />
un vivaio da curare. Prendo atto<br />
delle parole del presidente circa<br />
le attuali possibilità di questo<br />
club. Per me sarà una responsabilità<br />
in più, ma dovrò essere<br />
giudicato anche per i risultati<br />
delle giovanili”.<br />
CORVINO E I TIFOSI DEL LECCE<br />
- “Servirebbero non uno, ma<br />
due libri per raccontare i tanti<br />
aneddoti legati al mio rapporto<br />
con i tifosi. Con loro ho sempre<br />
avuto un rapporto d’amore e,<br />
come in tutti i rapporti, ci sono<br />
alti e bassi. Ho ricevuto sostegno<br />
a cui ho risposto portando<br />
il meglio in dote alla squadra e<br />
ho sempre operato in buona<br />
fede. Poi si può pure sbagliare<br />
ed infatti ricordo i confronti<br />
avuti all’epoca con Smith e Cesarino.<br />
Nonostante potessimo<br />
avere visioni differenti, c’è sempre<br />
stato reciproco rispetto e<br />
loro non hanno mancato di dimostrarmi<br />
il loro affetto quando<br />
sono stato male in ospedale. I<br />
miei tifosi sono per primi i miei<br />
concittadini, chi trovo fuori la<br />
porta di casa e a loro sono affezionato<br />
e devo pure dar conto.<br />
Avverto questa responsabilità e<br />
cercherò di dare più di quanto<br />
dato finora perché lo farò per la<br />
mia gente, per la squadra della<br />
mia terra”.<br />
ASPETTANDO LIVERANI - “Con<br />
lui mi sono sentito il giorno<br />
dopo la partita col Parma. Non<br />
appena ho trovato l’accordo<br />
sulle linee programmatiche con<br />
la dirigenza, ho sentito Liverani<br />
per capire cosa c’è in dote in società.<br />
Ho un giudizio molto positivo<br />
sul mister e gliel’ho<br />
esternato. Ma ho il difetto di essere<br />
schietto e ho parlato di tutti<br />
i pregi ed i difetti della squadra<br />
di quest’anno. Quindi, dopo le<br />
vacanze, ci dovremo confrontare<br />
a quattr’occhi per capire<br />
come raggiungere gli obiettivi.<br />
In passato non ho avuto dubbi a<br />
puntare su chi veniva da sette<br />
esoneri consecutivi. Io guardo a<br />
tutta una serie di componenti,<br />
non al risultato”.<br />
PER ORA NESSUN DS - “Un<br />
collaboratore per me? Per un<br />
Responsabile dell’Area Tecnica,<br />
anche se non nell’immediato,<br />
ne servirà sicuramente<br />
uno. Ma per ora voglio fare<br />
tutto in prima persona. Col<br />
tempo costruiremo un reparto<br />
scouting all’altezza della situazione<br />
ed un centro sportivo che<br />
consenta di puntare su un valido<br />
vivaio da cui tirare fuori<br />
nuovi talenti che fino ad oggi<br />
non sono più arrivati”.<br />
IL LECCE DEL FUTURO - “Chi<br />
resta a Lecce deve avere motivazioni<br />
e orgoglio di indossare<br />
la nostra maglia. Ma fare un ragionamento<br />
del genere con<br />
dieci elementi in prestito è<br />
complicato. Ad ogni modo, è<br />
vero che non c’è molto, ma valuterò<br />
quel che comunque c’è<br />
di buono in organico e da dove<br />
ripartire. Poi si dovrà essere in<br />
due a volere andare avanti in<br />
un rapporto. Il mio obiettivo è<br />
non avere fretta e Saverio lo sa.<br />
Non mi piace promettere ciò<br />
che non posso mantenere.<br />
Andai via 15 anni fa alla fine di<br />
un ciclo e spero di lasciare alla<br />
fine un Lecce forte come<br />
quello e lì dove lo lasciai”.
AGOSTO <strong>2020</strong><br />
3<br />
TURO<br />
“UN CAVALLO DI RAZZA”<br />
”Abbiamo riportato a casa un cavallo di razza<br />
che è arrivato a vincere tutti e tre i campionati<br />
di B disputati dal Lecce con lui come ds.<br />
Conosco da sempre Pantaleo e non l’ho mai<br />
visto tanto motivato, una garanzia per costruire<br />
qualcosa di grande per il Lecce”<br />
BENVENUTO - Da sinistra Liguori, Corvino, Sticchi Damiani, Adamo, Dario e Silvia Garofalo<br />
“PANTALEO È QUI PERCHÉ ABBIAMO PROGRAMMI AMBIZIOSI”<br />
Foto MICHEL CAPUTO<br />
Ètoccato al presidente<br />
Saverio Sticchi<br />
Damiani parlare<br />
per primo all<br />
Stampa nella giornata<br />
della presentazione ufficiale<br />
di Pantaleo Corvino quale<br />
nuovo responsabile dell’area<br />
tecnica dell’U.S. Lecce: “Oggi<br />
è una giornata di particolare<br />
emozione perché è successo<br />
tutto in appena sette giorni. Passare<br />
da una retrocessione dolorosa<br />
in un campionato lungo 12<br />
mesi e che ha prosciugato le<br />
energie, fino a cambiare e ripartire<br />
è stato un segnale fortissimo<br />
che la società ha dato per aprire<br />
un nuovo ciclo. Ci voleva uno<br />
shock forte per ripartire più forti<br />
di prima. Questa scossa è il clamoroso<br />
ritorno di Corvino in un<br />
club che al momento milita in<br />
B, ma che ha convinto Pantaleo<br />
con i sui programmi”.<br />
AGOSTO <strong>2020</strong> - Anno XLVI - Periodico iscritto al n° 155<br />
del Reg. della Stampa del Tribunale di Lecce il 2.11.1974<br />
Direttore responsabile: Pierpaolo Sergio.<br />
Direttore editoriale: Mario De Lorenzis.<br />
Coordinamento editoriale: Marcello Tarricone (SEPA)<br />
Hanno collaborato: Francesco Buja, Toti Carpentieri,<br />
Gianluigi Carpentieri, Eugenio Corrado,<br />
Elio Donno, Angelo Gianfreda, Tonio De Giorgi,<br />
Arcangelo De Luca, Giorgia Martano, Stefano Meo,<br />
Wojtek Panckiewicz, Giorgio Riezzo, Umberto Verri.<br />
Fotografie: Ivan Tortorella, Anza e Marco Lezzi,<br />
Archivio Lecce Club<br />
Redazione: “Il <strong>Giallorosso</strong>” - Via Carlo Massa, 31/33.<br />
Tel. 0832/396493 • E-mail: lecceclubccasd@libero.it<br />
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Editore: ASD Lecce Club Centro di Coordinamento<br />
In collaborazione con SEPA Lecce<br />
Stampa: SE.STA Srl - www.sestaprint.it<br />
Via delle Magnolie, 21, 70026 Modugno (Bari)<br />
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PATTO DI FERRO - Stretta di mano tra Corvino e Sticchi Damiani<br />
facebook.com/sepapress/<br />
Asalutare l’arrivo di Pantaleo<br />
Corvino nell’U.S.<br />
Lecce sono stati anche i<br />
vicepresidenti Corrado Liguori ed<br />
Alessandro Adamo che hanno voluto<br />
dare il loro benvenuto ad un<br />
personaggio carismatico per la società<br />
giallorossa.<br />
“Sono emozionato perché siamo sì<br />
dei dirigenti, ma anche tifosi - ha<br />
esordito Liguori - e oggi c’è in<br />
questa squadra un personaggio che<br />
ha fatto grande la società portando<br />
nel Salento tanti grandi giocatori<br />
come Giacomazzi e Chevanton.<br />
Dopo la retrocessione in B ora bisogna<br />
ripartire, ma sono sereno per<br />
tre motivi: il primo è che presentiamo<br />
oggi un DS importante, un<br />
cavallo di razza; il secondo è il<br />
progetto importante che c’è dietro<br />
questa operazione, il terzo è legato<br />
alla compagine societaria che è sui<br />
generis e difficile da gestire con<br />
Foto MICHEL CAPUTO<br />
tante teste. Perciò momenti simili<br />
compattano e rafforzano tutti noi e<br />
diventano un volano per ricominciare<br />
a programmare”.<br />
“Oggi è una giornata non di presentazione<br />
ma in cui Corvino abbraccia<br />
il Lecce e tutta la città” -<br />
ha sottolineato Alessandro Adamo<br />
che poi ha aggiunto: “Gli obiettivi<br />
a medio e lungo termine che la società<br />
si è posta danno ottimismo<br />
accresciuto dalla figura del nuovo<br />
innesto, che ha un’enorme attaccamento<br />
alla maglia. Il ritorno in<br />
Serie B è stato amaro e difficile da<br />
accettare, ma quanto sta accadendo<br />
oggi serve per ridare coesione<br />
a tutto l’ambiente. Un<br />
pensiero lo voglio comunque dedicare<br />
anche al Ds Mauro Meluso<br />
per i quattro anni passati nella società<br />
con grandi risultati raggiunti”.<br />
(P. S.)<br />
UN NUOVO PROGETTO TEC-<br />
NICO - “Abbiamo deciso in una<br />
riunione tra soci tenuta a Palazzo<br />
BN prima della fine del<br />
campionato di cominciare un<br />
nuovo percorso. Dai tempi della<br />
Serie C, abbiamo sempre inseguito<br />
il risultato sportivo da cogliere<br />
il più in fretta possibile,<br />
senza tener d’occhio la valorizzazione<br />
di giovani che, per una<br />
società come il Lecce, è fondamentale.<br />
Abbiamo vinto due<br />
campionati e sfiorato la salvezza<br />
in A, sfuggita solo all’ultima<br />
giornata. Chi ha svolto<br />
questo ciclo è stato il vero protagonista<br />
e mi riferisco a Mauro<br />
Meluso che ringrazio per esser<br />
stato sempre serio, corretto e<br />
coerente con le linee guida di<br />
questa società. Lui non è stato<br />
un capro espiatorio, poiché tutti<br />
abbiamo avuto delle colpe.<br />
Semmai si tratta di cambiare<br />
progetto tecnico e patrimonializzare<br />
il club. Abbiamo preso il<br />
migliore Direttore Sportivo che<br />
ci sia in Italia. Una figura irraggiungibile<br />
se non avessimo<br />
avuto una componente emotiva<br />
legata al cuore per tornare a giocarsi<br />
tanto in un nuovo progetto<br />
in Serie B. Già in passato Corvino<br />
ci è stato vicino con consigli<br />
su giocatori e dirigenti su cui<br />
investire, tra cui proprio Meluso.<br />
Una scelta per rendere ancora<br />
più solida l’U.S. Lecce<br />
senza passare dai soliti sacrifici<br />
dei soci”.<br />
SOGNARE NON È VIETATO - “Il<br />
budget a disposizione del DS<br />
sarà diverso adesso, senza sperperare<br />
denaro e con un raziocinio<br />
proprio di un club che vuole<br />
consolidarsi e rendere il patrimonio<br />
tecnico più ricco e forte.<br />
Un progetto che avrà bisogno di<br />
tempo, da qui la decisione di un<br />
contratto triennale, tempo minimo<br />
per un simile progetto. Ma<br />
questo non vuol dire ridimensionare<br />
i sogni, semmai dare un<br />
po’ più di equilibrio e nessuno<br />
si tirerà mai dietro davanti la<br />
possibilità di cogliere obiettivi<br />
prestigiosi che si dovessero presentare<br />
lungo il cammino”.<br />
CORVINO, NUMERI DA PAURA -<br />
“La figura di Corvino è sovradimensionata<br />
per una società<br />
qual è il Lecce. I suoi numeri<br />
sono impossibili da sintetizzare,<br />
ma abbiamo riportato a<br />
casa un cavallo di razza che è<br />
arrivato a vincere tutti e tre i<br />
campionati di B disputati dal<br />
Lecce con lui come ds. Il fatto<br />
che li abbia vinti non deve rappresentare<br />
un messaggio sbagliato,<br />
determina solo la<br />
certezza di un impegno per<br />
centrare il risultato sportivo.<br />
Conosco da sempre Pantaleo e<br />
non l’ho mai visto tanto motivato,<br />
una garanzia per costruire<br />
qualcosa di grande per<br />
la famiglia del Lecce che ha<br />
nel rapporto con l’ambiente e<br />
la stampa uno dei propri punti<br />
di forza. Con lui opererà ancora<br />
Gennaro Delvecchio<br />
come responsabile del Settore<br />
Giovanile”.<br />
(Pierpaolo Sergio)<br />
GLI AUSPICI DI LIGUORI E ADAMO. E INTERESSANTI DICHIARAZIONI<br />
“TROPPE TESTE NEL CLUB<br />
SERVIVA UNO COME LUI”<br />
IL BENVENUTO DEI TIFOSI<br />
AL NUOVO PREFETTO<br />
Tempo di arrivi, a Lecce,<br />
non solo nel mondo del calcio.<br />
Nelle scorse settimane<br />
nel capoluogo si è insidediato<br />
il nuovo Prefetto, dottoressa<br />
Maria Rosaria Trio.<br />
A lei il presidente del Lecce<br />
Club Centro di Coordinamento<br />
Mario De Lorenzis<br />
indirizza, anche a nome del<br />
Consiglio Direttivo e dei tifosi<br />
organizzati, il benvenuto<br />
nel Salento e l’augurio<br />
di buon lavoro.<br />
Da sempre il Lecce Club,<br />
nello spirito di un corretto rapporto con le istituzioni,<br />
intrattiene rapporti costruttivi con la Prefettura di<br />
Lecce, assicurando, nelle circostanze che lo rendono necessario,<br />
massima collaborazione. È anche l’occasione<br />
per indirizzare un cordiale saluto e un ringraziamento<br />
per il lavoro svolto alla dottoressa Maria Rosaria Cucinotta,<br />
che ha lasciato Lecce per Catanzaro.
4 PERIODICO DEL LECCE CLUB SI RIPARTE DALLA SERIE B<br />
LASCIAMOCI ALLE SPALLE TORTI, SFORTUNA E SCELTE TATTICHE NON SEMPRE FELICI<br />
RIPARTIRE SENZA RIMPIANTI<br />
di ELIO DONNO<br />
Per la nona volta<br />
nella sua storia, il<br />
Lecce lascia la<br />
Serie A per tornare<br />
tra i cadetti.<br />
Ma questa volta la “caduta”<br />
non lascia strascichi di veleni<br />
o di polemiche per una serie di<br />
concomitanti situazioni: la<br />
squadra era tornata in A<br />
quando pochi lo speravano,<br />
appena un anno dopo aver lasciato<br />
le sabbie mobili della<br />
Lega Pro nelle quali era stata<br />
costretta per ben sei anni.<br />
ALL’ULTIMO RESPIRO - Al contrario<br />
dell’altra neo-promossa<br />
Brescia, che a metà del girone<br />
di ritorno era già fuori dai giochi<br />
salvezza, il Lecce ha dovuto<br />
attendere l’ultima partita<br />
per conoscere il proprio destino<br />
e, se non fosse stato per<br />
il crollo psicologico subìto<br />
contro il Parma dopo pochi<br />
minuti con la sfortunata autorete<br />
di Lucioni e l’autentica<br />
“passeggiata” del Genoa sotto<br />
gli occhi di uno svagato Verona,<br />
oggi staremmo a parlare<br />
di una retrocessione al… fotofinish.<br />
A ciò si aggiunge la<br />
soddisfazione per aver visto il<br />
Lecce combattere da pari a<br />
pari anche con le grandi, se è<br />
vero che, oltre ad andare a vincere<br />
a Milano ed a Napoli, ha<br />
anche costretto al pareggio<br />
Inter e Juventus al “Via del<br />
Mare”.<br />
IMPEGNO RINNOVATO - Infine,<br />
le garanzie date da una<br />
società la quale ha sempre<br />
detto che, al di là del risultato<br />
sportivo, conta il progetto impostato<br />
tre anni fa e nel quale<br />
continua a credere.<br />
FATTORI ESTERNI - Ciò premesso,<br />
c’è l’altra faccia della<br />
medaglia, quella dei rimpianti<br />
su fattori esterni come decisioni<br />
arbitrali discutibili, infortuni<br />
muscolari (troppi già<br />
prima del lockdown), tenuta e<br />
autostima della squadra in alcune<br />
situazioni decisive, organico<br />
apparso carente in alcuni<br />
reparti. Senza indulgere in facili<br />
vittimismi, certe direzioni<br />
arbitrali, anche sull’interpretazione<br />
delle norme da applicare<br />
visionando il Var, il pensiero<br />
corre a due episodi che poi nel<br />
resto del torneo sono stati interpretati<br />
in modo diverso: il<br />
rigore fatto ripetere al Napoli<br />
perché, prima di pararlo, Gabriel<br />
aveva portato di pochi<br />
centimetri il piede oltre la linea<br />
bianca; e il gol annullato all’Olimpico<br />
a Lapadula, entrato<br />
in area contro la Lazio, per raccogliere<br />
il pallone respinto da<br />
Strakosha su rigore battuto da<br />
Babacar.<br />
LA IÈLLA - Può sembrare un discorso<br />
strano al quale non<br />
siamo sensibili, però in due<br />
episodi, quasi analoghi, nelle<br />
ultime partite, è stata decisiva<br />
almeno per determinare il successo<br />
del Genoa nello scontro<br />
diretto: palla che sbatte sul<br />
palo e rimbalza sulla spalla di<br />
Gabriel ed è sconfitta. Col<br />
Parma la prima rete nasce da<br />
un pallone respinto dal palo<br />
che carambola sul piede di Lucioni<br />
e finisce in porta. Due<br />
episodi che avrebbero potuto<br />
cambiare quanto meno la storia<br />
della partita di Genova e del<br />
campionato.<br />
GLI ARBITRI - Arbitri, tanti casi<br />
dubbi, ma prendiamone uno:<br />
la mancata espulsione di Bonazzoli<br />
nella sfida interna contro<br />
la Sampdoria. In dieci<br />
uomini l’undici di Ranieri<br />
avrebbe vinto?<br />
TATTICA E GOL - Piccoli scampoli<br />
di rimpianti, uniti a un neo<br />
che, comunque, ha avuto una<br />
causa in certi episodi indecifrabili<br />
di avventurismo tattico:<br />
tanti i gol subiti su ripartenze<br />
mentre i leccesi erano tutti proiettati<br />
in avanti. Per una neopromossa<br />
essere bella e<br />
arrogante senza guardare in<br />
faccia nessuno è gradevole,<br />
ma deve pur badare al sodo<br />
specie quando dispone di una<br />
difesa di corazzieri forti ma<br />
non veloci. E le 85 reti incassate<br />
(record negativo in tutta<br />
l’Europa) impongono una riflessione<br />
sulle scelte tecniche<br />
e tattiche del futuro, visto che<br />
sarà ancora Fabio Liverani a<br />
guidare il Lecce in Serie B.<br />
Un ritorno, dicevamo, vissuto<br />
in modo sereno da tutto l’ambiente<br />
e testimoniato dalla fede<br />
dei supporters che, esiliati<br />
dagli spalati, hanno fatto sentire<br />
il loro ‘Forza Lecce’ da<br />
fuori lo stadio<br />
IL NUOVO CORSO - Ora si riparte<br />
con cambio di testimone<br />
alla guida dell’area tecnica:<br />
stacca la spina Mauro Meluso<br />
e torna dopo 15 anni Pantaleo<br />
Corvino. Un grazie a Meluso,<br />
programmatore delle squadre<br />
del doppio balzo dalla C alla<br />
A; bentornato a Corvino che<br />
ha legato per nove anni a stupende<br />
storie del Lecce prima<br />
di vivere 15 intensi anni sul<br />
panorama nazionale tra Firenze,<br />
Bologna e Firenze.<br />
UN ORGANICO CON MOLTE NOVITÀ, CENTROCAMPO E ATTACCO DA RIFONDARE<br />
ARRIVA LA RIVOLUZIONE<br />
Serie B, amaramente<br />
Serie B. È durato un<br />
solo un anno il sogno<br />
della Serie A ed è<br />
stato un sogno fantastico,<br />
visto e considerato che,<br />
poter vivere accanto alle squadre<br />
più importanti del massimo<br />
campionato italiano, non è da<br />
tutti ma soltanto di pochi eletti.<br />
E il Lecce ha lottato fino all’ultimo<br />
istante per cercare di conservare<br />
il privilegio della A.<br />
Non ce l’ha fatta. Quel bel<br />
sogno si è infranto alle 20.58,<br />
cioè 13 minuti dopo l’inizio<br />
della partita fra Genoa e Verona.<br />
In quel 13° minuto, infatti, il<br />
Genoa ha segnato il primo dei<br />
tre gol del suo successo con Sanabria<br />
e contemporaneamente,<br />
nella mente dei giocatori del<br />
Lecce, si è spenta la luce della<br />
fiducia e della speranza, cedendo<br />
le armi ad un Parma che,<br />
pur senza cattiveria, ha fatto<br />
cioè che ha voluto, segnando<br />
ben quattro gol che hanno contribuito<br />
a chiudere negativamente<br />
la stagione della squadra<br />
giallorossa.<br />
Una chiusura amara al “Via del<br />
Mare”, proprio come amara era<br />
stata la prima gara interna della<br />
stagione contro il Verona, una<br />
squadra che, fin da quel momento,<br />
è stata una specie di<br />
“giustiziere” implacabile del<br />
Lecce.<br />
DIFESA COLABRODO - Tante le<br />
cause che hanno fatto da sottofondo<br />
alla retrocessione in B. La<br />
principale? La fragilità della difesa,<br />
capace di subire ben 85 reti<br />
che, distribuite nell’arco delle<br />
38 gare del campionato, hanno<br />
fatto ottenere al Lecce il record<br />
negativo di gol incassati (più di<br />
di UMBERTO VERRI<br />
due a partita) da tutte le squadre<br />
partecipanti ai tornei italiani (A,<br />
B e C), ma anche ai campionati<br />
europei. E quando una squadra<br />
che deve salvarsi subisce così<br />
tanti gol, ha la sorte segnata.<br />
Oltretutto, il Lecce di quest’anno<br />
ha fatto registrare anche<br />
altri dati negativi che hanno<br />
contribuito a farlo retrocedere in<br />
B: poche vittorie, appena nove,<br />
otto pareggi e 21 sconfitte. E soprattutto<br />
poche vittorie interne,<br />
appena 4, in confronto alle 10<br />
sconfitte. Stando così le cose, il<br />
Lecce non ha fatto del “Via del<br />
Mare” il suo fortino inespugnabile<br />
e alla fine ha pagato a caro<br />
prezzo i punti “regalati” a tutte<br />
quelle squadre che lottavano per<br />
la salvezza.<br />
Un Lecce disastroso nella partite<br />
interne, vincendo quelle che<br />
avevano poco valore per la salvezza<br />
e perdendo tutti quegli<br />
scontri che avrebbero potuto<br />
agevolare la permanenza nella<br />
massina serie.<br />
PARTENZE - Jacopo Petriccione. Potrebbe lasciare il Lecce<br />
E ADESSO? - Detto della<br />
difesa colabrodo, le altre<br />
mancanze del Lecce si<br />
evidenziano da sole. Centrocampo<br />
e attacco non sono<br />
stati all’altezza della situazione.<br />
Anzi, quasi sempre, i gol subiti<br />
sono stati figli di errori nel reparto-fulcro<br />
della squadra, incapace<br />
di fare da filtro alle iniziative<br />
offensive avversarie. Un<br />
centrocampo che ha prodotto<br />
poco e che ha fornito pochi palloni<br />
anche ai trequartisti e all’unica<br />
punta schierata quasi<br />
sempre da Liverani. Al tecnico<br />
più di qualcuno attribuisce l’errore<br />
fondamentale di aver schierato<br />
un Lecce incapace di<br />
svolgere il tipo di gioco da lui<br />
voluto per mancanza di attori<br />
adeguati. Tanti nei, insomma,<br />
hanno fatto da sfondo a questa<br />
retrocessione che, però, dovrà<br />
essere accettata con serenità e<br />
come punto di partenza per la<br />
composizione della squadra.<br />
CORVINO E TRINCHERA -<br />
Chiuso il campionato, a infiammare<br />
i tifosi è il ritorno di Pantaleo<br />
Corvino come Direttore<br />
Generale del Lecce. Per il ruolo<br />
di Direttore sportivo si è parlato<br />
di Stefano Trinchera, ma gli interessati<br />
hanno smentito. Almeno<br />
per ora, “Leo” accentra<br />
dunque tutti i poteri. L’idea di<br />
richiamare Corvino ha comportato<br />
il benservito a Meluso,<br />
dopo quattro annate di presenza<br />
nella società salentina.<br />
LIVERANI RESTA - L’altro nodo<br />
da sciogliere definitivamente riguarda<br />
la conferma di Liverani<br />
come allenatore del Lecce<br />
anche in serie B. Il tecnico ha<br />
detto che qui si trova bene e che<br />
non ha mai fatto questione di<br />
categoria da allenare. Staremo a<br />
vedere se le sue sono state soltanto<br />
parole di circostanza o intenzioni<br />
serie e concrete di<br />
restare davvero per la quarta stagione<br />
al comando della squadra<br />
giallorossa.<br />
Oltretutto, se lo farà, rispetterà<br />
il contratto che lo vuole allenatore<br />
del Lecce anche per la stagione<br />
<strong>2020</strong>/’21.<br />
CHE LECCE NASCERÀ? - Non ci<br />
sono dichiarazioni ufficiali, ma<br />
è prevedibile pensare che<br />
quello della prossima stagione<br />
in B sarà un Lecce completamente<br />
“nuovo”, o quasi, rispetto<br />
a quello di quest’anno.<br />
Facendo una radiografia dell’attuale<br />
organico, non è difficile<br />
prevedere che Donati,<br />
Farias, Babacar, Majer, Barak,<br />
Paz, Petriccione, Falco e, secondo<br />
noi, anche Lapadula,<br />
Dell’Orco e Calderoni, andranno<br />
via o per fine prestito o<br />
perché richiesti da squadre di<br />
A. In difesa resterebbero Rispoli,<br />
Rossettini, Vera, Meccariello<br />
e Lucioni, considerato<br />
che Donati dovrebbe passare al<br />
Monza. Centrocampo smantellato<br />
con i ritorni alle proprie<br />
squadre di Barak, Tachtsidis,<br />
Mayer, Saponara e, tra le possibili<br />
vendite, anche Petriccione<br />
e Falco. Da valutare c’è<br />
poi la situazione di Mancosu.<br />
Attacco privo di elementi da far<br />
restare, visto e considerato che<br />
Babacar e Farias andranno via<br />
come forse pure Lapadula. Insomma,<br />
quello della prossima<br />
stagione sarà davvero un Lecce<br />
tutto nuovo. Una sola nostra<br />
raccomandazione a chi avrà il<br />
compito di costruirlo: eviti di<br />
commettere gli errori di quest’anno.<br />
Se saranno fatte scelte<br />
giuste con giocatori di categoria,<br />
la serie B, campionato pur<br />
difficile, potrà essere affrontata<br />
dal Lecce con grande fiducia e<br />
con la speranza di un pronto ritorno<br />
in A.
PERIODICO DEL LECCE CLUB<br />
AGOSTO <strong>2020</strong><br />
5<br />
L’EDITORIALE<br />
Vogliamo cominciare il racconto<br />
di questo anomalo<br />
campionato parlando dell'ultimo<br />
mese di partite disputate<br />
più che sul terreno<br />
di gioco, su ben altri campi. E lo facciamo<br />
riferendoci alle sfide che hanno<br />
visto protagoniste Lecce e Genoa, con i<br />
liguri che hanno potuto contare su diversi<br />
fattori favorevoli che hanno portato<br />
punti pesantissimi in chiave salvezza nei<br />
match contro avversari arrendevoli.<br />
Tutta un'altra musica rispetto alle poche,<br />
vere altre partite nel frattempo affrontate<br />
contro Inter (3-0) e Sassuolo (5-0) invece<br />
poco inclini a fare regali.<br />
Come non ricordare la sfortunata autorete<br />
di Gabriel nella partita del "Ferraris"<br />
che ha sancito un KO forse<br />
determinante nella lotta per non retrocedere,<br />
che i salentini dovevano vincere a<br />
tutti i costi ed in cui avrebbero meritato<br />
l'intera posta in palio? Un punto perso<br />
dai giallorossi e due trovati casualmente<br />
dai Grifoni, per di più nello scontro diretto,<br />
risultati determinanti alla fine del<br />
torneo.<br />
A quella gara si aggiunga il derby vinto<br />
dai rossoblù contro una Sampdoria tut-<br />
IL LECCE CLUB PROTAGONISTA<br />
UNA PASSIONE SENZA CONFINI<br />
t'altro che battagliera che ha lasciato via<br />
libera ai ‘cugini’ consegnando, senza<br />
dannarsi troppo l'anima, un successo<br />
che ha ridato fiato alla classifica genoana.<br />
Per concludere, c'è la farsa finale dell'ultima<br />
giornata, quando il faccia a faccia<br />
contro il Verona degli ex Juric e<br />
Veloso si è rivelato una semplice formalità,<br />
con un netto 3-0 già nel primo<br />
tempo che ha fatto capire che tipo di impegno<br />
ci abbiano messo i veneti.<br />
Il tutto per un totale di 9 punti portati a<br />
casa dalla formazione di Davide Nicola<br />
che fanno da contraltare ai risultati negativi<br />
inanellati nel frattempo dal Lecce.<br />
Il distacco di un solo punto con cui i<br />
giallorossi si sono presentati alla vigilia<br />
della trentottesima giornata del campionato<br />
di Serie A rappresentava dunque<br />
una sorta di miracolo calcistico, ma non<br />
è bastato per chiudere trionfalmente una<br />
stagione caratterizzata dal record negativo<br />
di reti incassate, di infortuni a catena<br />
e scelte tecniche opinabili.<br />
Ad ogni modo, si gira ancora una volta<br />
pagina. Il Lecce è pronto a riaprire un<br />
nuovo ciclo dopo quello culminato con<br />
la doppia promozione dalla C alla A con<br />
la cordata leccese alla guida della società<br />
capeggiata da Saverio Sticchi Damiani.<br />
Il futuro è già cominciato, il<br />
prossimo campionato di B è alle porte.<br />
A fine settembre si tornerà a parlare di<br />
calcio giocato e il Lecce si sta muovendo<br />
per non farsi trovare impreparato visti i<br />
tempi così ristretti. Si vuol ripartire da<br />
Pantaleo Corvino, volto noto alla tifoseria<br />
giallorossa, pronto a mettere al servizio<br />
del Lecce tutta la sua vasta<br />
esperienza manageriale, quella clamorosamente<br />
mancata in questa stagione.<br />
Una figura di alto profilo, a cui il club di<br />
via Costadura vuole affidarsi per portare<br />
avanti il progetto iniziato con l'acquisizione<br />
del pacchetto di maggioranza dell'U.S.<br />
Lecce. E forse siamo vicini a<br />
quell'allargamento della compagine societaria<br />
tante volte sollecitato proprio<br />
dal Lecce Club o, per lo meno, ad una<br />
maggiore esposizione personale da parte<br />
di qualche socio. Un passaggio che, a<br />
nostro giudizio, è indispensabile per assicurare<br />
alla società un futuro al riparo<br />
da brutte sorprese. Proprio per tale ragione,<br />
il Centro Coordinamento dei<br />
Lecce Club sta programmando un incontro<br />
col presidente per prospettare nuove<br />
e grandi iniziative a sostegno della società<br />
e della squadra.<br />
Guardiamo avanti e lo facciamo col solito<br />
attaccamento ai nostri colori. Un<br />
amore che non viene certo meno per una<br />
retrocessione. La crescente passione di<br />
tifosi e sportivi è dimostrata dall’apertura<br />
di molte sedi di Lecce Club sparse<br />
non solo nel Salento, ma in tutta Italia.<br />
Abbiamo così raccontato e festeggiato<br />
l’apertura delle nuove sezioni di Sannicola,<br />
Parma, Oleggio (Novara), Ferrara<br />
e San Vito al Tagliamento (Pordenone)<br />
in cui solo l’epidemia da Covid-19 ha<br />
frenato ma non fermato la voglia di stare<br />
accanto alla squadra giallorossa e di salutarla<br />
prima delle trasferte nelle Regioni<br />
del Nord. Una vicinanza<br />
dimostrata direttamente anche al presidente<br />
Sticchi Damiani, interlocutore<br />
serio e cordiale, al quale sono state intitolate<br />
alcune di quelle sedi.<br />
Convinti che il Lecce saprà farsi onore<br />
anche nel prossimo campionato, ringraziamo<br />
tutti i nostri collaboratori, i giornalisti<br />
e i fotografi, tutti preziosi,<br />
disponibili ed attaccatissimi ai colori del<br />
Lecce. Infine, salutiamo tutti i nostri affezionati<br />
lettori e i tifosi dando loro appuntamento<br />
alle prossime pubblicazioni<br />
de Il GialloRosso.<br />
L’ANALISI/GIOCATORI FUORI CONDIZIONE, TROPPI INFORTUNI, ORGANICO RISICATO<br />
LETALE L’EMERGENZA CONTINUA<br />
Staff medico e atletico. E ancora:<br />
il ruolo dell’allenatore<br />
e del Direttore sportivo. Ciò<br />
che poteva essere e non è<br />
stato. Non è il momento dei<br />
“processi”, ci mancherebbe altro, ma<br />
delle analisi per cercare di capire le<br />
cause che hanno impedito al Lecce di<br />
raggiungere il traguardo della permanenza<br />
nella massima serie, e per porre<br />
le basi per un pronto rilancio.<br />
LE CURE FUORI SEDE - Infortuni a catena,<br />
infiniti allenamenti differenziati e<br />
giocatori che talvolta hanno deciso di<br />
curarsi fuori sede… Una lunga sequela<br />
da Guinness dei primati che, peraltro,<br />
ha caratterizzato con tutte le ripercussioni<br />
del caso in termini di risultati gli<br />
ultimi tre campionati del Lecce, non<br />
solo quello di Serie A che si è appena<br />
concluso.<br />
CONDIZIONI FISICHE - Al di là della<br />
conta, purtroppo quasi all’ordine del<br />
giorno, di “morti e feriti” e premesso<br />
che il tecnico Liverani ha dovuto fare<br />
i salti mortali per allestire di volta in<br />
volta la migliore formazione possibile,<br />
ricorrendo a scelte obbligate e spesso<br />
penalizzanti per la competitività della<br />
squadra, è necessario focalizzare l’attenzione<br />
su un problema che ha sicuramente<br />
condizionato in maniera<br />
decisiva il cammino verso la salvezza<br />
del Lecce. Il fatto che alcuni giocatori<br />
siano arrivati in giallorosso già in non<br />
perfette condizioni fisiche, pone l’attenzione<br />
sulla leggerezza con cui sono<br />
state condotte alcune operazioni di calciomercato,<br />
anche se la lunga sequela<br />
di infortuni ha interessato, in diversi<br />
tempi, anche i giocatori della cosiddetta<br />
“vecchia guardia”, quelli che la<br />
A se l’erano conquistata un anno<br />
prima. E allora, entra in ballo la gestione<br />
degli infortuni, i programmi di<br />
recupero pre e post lockdown.<br />
COSE MAI VISTE PRIMA - Pura e negativa<br />
casualità o colpe specifiche nella<br />
preparazione atletica della squadra?<br />
Una cosa è certa, una tale situazione<br />
infortuni, come quella vissuta negli ultimi<br />
tre anni, non si è mai vista nella<br />
storia del Lecce.<br />
SEPARAZIONE - Mauro Meluso, il primo ad andare via da Lecce dopo la retrocessione<br />
INFERMERIA - Peppino Palaia. Lo staff medico<br />
ha avuto un gran lavoro in questa stagione<br />
SOLO SFORTUNA?<br />
Pura e negativa casualità o<br />
colpe specifiche nella preparazione<br />
atletica della squadra?<br />
Una cosa è certa: una<br />
situazione infortuni, come<br />
quella vissuta negli ultimi<br />
tre anni, non si è mai vista<br />
nella storia del Lecce.<br />
Farias<br />
Imbula<br />
SCELTE TECNICHE CONDIZIONATE -<br />
Liverani: il tecnico alla sua prima<br />
vera esperienza in Serie A ha dato<br />
un’identità alla squadra perseguendo<br />
una precisa idea di gioco. Purtroppo<br />
il parco giocatori a sua disposizione,<br />
nel complesso non adeguato tecnicamente<br />
e numericamente alle difficoltà<br />
della massima serie, ha fatto sì<br />
che l’obiettivo salvezza non venisse<br />
raggiunto. Probabilmente senza le<br />
emergenze dovute agli infortuni ed<br />
alle indisponibilità, accentuatesi nel<br />
periodo post-lockdown, la squadra<br />
avrebbe potuto salvarsi visto che per<br />
buona parte della stagione ha stazionato<br />
in classifica fuori dalla cosiddetta<br />
“zona rossa”.<br />
TROPPI I GOL SUBITI - Rimane il dato<br />
negativo dei gol subiti, che denota<br />
una scarsa predisposizione alla fase<br />
difensiva e che probabilmente, con<br />
un atteggiamento più accorto e meno<br />
spregiudicato, avrebbe probabilmente<br />
evitato alcune sconfitte, in particolare<br />
in decisive sfide salvezza,<br />
contro avversari alla portata del<br />
Lecce.<br />
LE COLPE DEL DS - Meluso:<br />
il direttore sportivo<br />
non ha brrillato nell’allestire<br />
una squadra all’altezza<br />
della massima categoria.<br />
Dopo aver perso tempo prezioso per<br />
definire la trattativa con l’attaccante<br />
turco Burak Yilmaz, peraltro non andata<br />
in porto, ha puntato su un Babacar<br />
non convinto della destinazione<br />
Lecce e che alla resa dei conti ha fortemente<br />
deluso le attese. Il resto del<br />
mercato estivo è stato caratterizzato<br />
da altrettanti flop puntando su calciatori<br />
inadeguati o con problemi fisici<br />
(Benzar, Imbula, Shakhov, Dell’Orco,<br />
Vera, Farias). Situazione solo<br />
parzialmente rimediata nel mercato<br />
di riparazione di gennaio, ma anche<br />
qui segnata dal grosso errore di valutazione<br />
costituito dalla cessione di La<br />
Mantia senza provvedere alla sua sostituzione<br />
con un altro attaccante di<br />
ruolo.<br />
Arcangelo De Luca
6 PERIODICO DEL LECCE CLUB<br />
TOP E FLOP<br />
PROTAGONISTI - Da sinistra Donati, Deiola, Majer, Mancosu, Falco, Lapadula e Barak. Nell’altra pagina Gabriel e, sotto,<br />
Rossettini, Meccariello e Lucioni<br />
DIETRO LA RETROCESSIONE UNA STAGIONE TRA LUCI E OMBRE PER MOLTI GIALLOROSSI<br />
OK MANCOSU, LAPADULA<br />
FALCO E PETRICCIONE<br />
Tra top e flop, rivedibili<br />
e da dimenticare. È<br />
sempre difficile stilare<br />
giudizi sul rendimento<br />
dei giocatori, soprattutto<br />
al termine di una lunga stagione<br />
conclusasi con l’amara retrocessione<br />
in Serie B.<br />
Ma ci proviamo.<br />
DIFESA<br />
Gabriel: uno dei pochi a salvarsi dal<br />
disastro difensivo. Anzi ha spesso ridotto<br />
il passivo o salvato il risultato<br />
con interventi decisivi.<br />
Vigorito: nonostante qualche incertezza<br />
derivante con l’impatto con la<br />
categoria superiore, si è fatto trovare<br />
pronto quando è stato chiamato in<br />
causa.<br />
Lucioni: nonostante qualche errore<br />
anche grave (vedi espulsione contro<br />
la Juve) rimane il difensore di maggior<br />
affidamento. Il mezzo voto in<br />
più gli vale per i tre gol fatti e per essere<br />
il giocatore con più presenze in<br />
tutto il campionato.<br />
Rossettini: ci si aspettava di più in<br />
termini di rendimento da questo giocatore<br />
esperto di serie A. Non ha convinto<br />
del tutto il suo affiatamento con<br />
Lucioni nella prima fase del torneo e<br />
dopo il lockdown non è stato praticamente<br />
disponibile.<br />
Meccariello: il suo contributo è stato<br />
quasi nullo in funzione delle poche<br />
partite disputate, causa infortuni a catena.<br />
Paz: acquistato nel mercato di riparazione<br />
ha dato il suo contributo nel<br />
periodo post lockdown chiamato in<br />
causa da Liverani principalmente per<br />
sostituire l’indisponibile Rossettini e<br />
lasciando comunque intravede un migliore<br />
affiatamento con il partner Lucioni.<br />
GOL MANCATI<br />
Il senegalese<br />
Khouma El Hadji<br />
Babacar, 27 anni.<br />
Non è riuscito a<br />
dare continuità<br />
di rendimento<br />
e gol alla squadra<br />
LA DIFESA PIÙ PERFORATA<br />
di ARCANGELO DE LUCA<br />
Il Lecce ha subito 85 gol ma il portire Gabriel<br />
ha poche colpe. Lucioni il difensore di maggiore<br />
affidabilità; ha segnato anche tre reti. Buona<br />
stagione anche per Donati sia in difesa che<br />
in fase propositiva, ottimo girone di ritorno<br />
GLI ARRIVI DI GENNAIO<br />
Deiola ha dato un buon contributo ma spesso<br />
è stato assente nella fase decisiva per infortunio.<br />
Barak ha preso l’iniziativa in un centrocampo<br />
giù di tono, Saponara si è visto solo a sprazzi<br />
Calderoni: la valutazione tiene conto<br />
del buon rendimento del calciatore<br />
nel girone di andata (con gol decisivi)<br />
e quello insufficiente del girone di ritorno<br />
causa ripetuti infortuni muscolari<br />
che gli hanno impedito di dare un<br />
contributo alla squadra nella fase decisiva<br />
del torneo.<br />
Dell’Orco: anche se proveniente dal<br />
Sassuolo, il ragazzo ha dimostrato di<br />
non avere ancora le qualità per imporsi<br />
pienamente nella massima<br />
serie. Spesso insicuro, quando è stato<br />
chiamato in causa non ha quasi mai<br />
convinto.<br />
Rispoli: tanta corsa e generosità ma<br />
poco altro. Ci si attendeva molto di<br />
più da lui.<br />
Donati: uno degli acquisti azzeccati<br />
di gennaio. Valido sia in fase difensiva<br />
che in fase propositiva. È stato<br />
uno dei punti fermi della squadra in<br />
tutto il girone di ritorno.<br />
Benzar: nelle poche apparizioni di<br />
inizio campionato è apparso totalmente<br />
avulso dal gioco ed è stato<br />
quasi subito accantonato da Liverani.<br />
Disastroso.<br />
Vera: un ragazzo di belle speranze<br />
ma ancora inadeguato ad un torneo<br />
difficile come la serie A. Forse sarebbe<br />
stato meglio mandarlo a farsi<br />
le ossa in serie B. Quando è stato<br />
chiamato in causa non ha lasciato il<br />
segno.<br />
CENTROCAMPO:<br />
Petriccione: una riconferma per un<br />
calciatore che ha dimostrato di poter<br />
fare bene anche nella massima serie.<br />
Majer: è mancato il suo contributo<br />
nei momenti decisivi del campionato<br />
a causa di un’annata funestata da infortuni.<br />
Ha comunque confermato affidabilità<br />
nelle poche occasioni in cui<br />
è stato possibile chiamarlo in causa.<br />
Tachtsidis: pur avendo esperienza<br />
della massima categoria non ha dato<br />
il contributo richiesto, fornendo prestazioni<br />
non all’altezza.<br />
Tabanelli: pur con qualche difficoltà<br />
d’approccio alla massima serie ha comunque<br />
fornito il massimo impegno<br />
e dato grande disponibilità al tecnico.<br />
Ceduto forse un po’ frettolosamente<br />
a gennaio, avrebbe forse potuto fornire<br />
un utile contributo alla squadra<br />
nella complicata fase post lockdown.<br />
Imbula: giocatore arrivato in estate<br />
tra grandi aspettative ha fatto capire<br />
presto di essere in grande ritardo di<br />
condizione atletica ed agonistica. Le<br />
poche apparizioni sono state imbarazzanti<br />
tanto da costringere la società<br />
a sbarazzarsene a gennaio
AGOSTO <strong>2020</strong><br />
7<br />
IL GIALLOROSSO HA QUASI MEZZO SECOLO<br />
LA VOCE DEI TIFOSI<br />
SEMPRE AL FIANCO<br />
DEL NOSTRO LECCE<br />
Shakhov: giocatore che ha faticato a<br />
trovare posto stabile nell’undici titolare,<br />
non è riuscito ad esprimersi al<br />
meglio, pur lasciando intravedere alcune<br />
potenzialità tecniche.<br />
Deiola: un buon rinforzo a gennaio<br />
che ha dato un utile contributo alla<br />
squadra per un paio di mesi scarsi.<br />
Purtroppo quasi sempre assente per<br />
infortunio nell’ultima decisiva fase<br />
del torneo.<br />
Barak: giocatore arrivato in prestito<br />
a gennaio dall’Udinese che ha dato<br />
un buon dinamismo ad un centrocampo<br />
un po’ statico. Causa anche le<br />
varie defezioni del reparto, si è ritagliato<br />
un ruolo importante nella formazione<br />
titolare.<br />
Saponara: acquistato a gennaio con<br />
l’obiettivo di migliorare il tasso qualitativo<br />
della fase offensiva ha solo<br />
fatto vedere a sprazzi delle giocate di<br />
qualità superiore anche a causa di<br />
qualche problema fisico che ne ha<br />
condizionato il rendimento.<br />
Mancosu: il capitano si è spesso caricato<br />
sulle spalle il peso della squadra<br />
dando la scossa nei momenti<br />
decisivi di tante gare. Rimane pregevole<br />
il suo bottino di 14 reti, ottimo<br />
score per un centrocampista alla sua<br />
prima vera esperienza in A.<br />
ATTACCO:<br />
Falco: il fantasista giallorosso ha<br />
spesso fatto ammattire le difese delle<br />
squadre avversarie anche in serie A.<br />
Frenato da infortuni, è stato comunque<br />
in grado di illuminare il gioco<br />
d’attacco con i suoi numeri di alta<br />
classe.<br />
Lapadula: dopo un inizio di campionato<br />
un po’ stentato, il bomber giallorosso<br />
si è distinto per caparbietà,<br />
opportunismo sotto rete e spirito di<br />
abnegazione. Frenato anch’egli da un<br />
LA DELUSIONE<br />
Bababacar, Benzar, Imbula e<br />
Farias hanno tradito le attese<br />
dei tifosi con prestazioni<br />
dicontinue dovute a una forma<br />
fisica non ottimale<br />
LE CESSIONI<br />
Tabanelli e La Mantia ceduti<br />
un po’ frettolosamente. Il loro<br />
contributo sarebbe stato<br />
decisivo nella fase post<br />
lockdown e nel finale<br />
fastidioso infortunio alla caviglia, ha<br />
contributo a tenere viva la speranza<br />
salvezza fino all’ultima giornata grazie<br />
ai suoi gol, terminando la stagione<br />
in doppia cifra.<br />
Babacar: la maggior delusione della<br />
stagione. Dopo anni di esperienza in<br />
serie A nelle file della Fiorentina e del<br />
Sassuolo ci si aspettava molto di più<br />
da questo calciatore che ha dimostrato<br />
di rimanere un’eterna promessa.<br />
Probabilmente non si è mai<br />
ambientato e non è apparso a suo agio<br />
negli schemi di Liverani, ma ha<br />
anche dato l’impressione di non metterci<br />
la giusta convinzione.<br />
Farias: un giocatore che ha fatto intravedere<br />
le sue qualità solo a sprazzi,<br />
perennemente vittima di infortuni<br />
muscolari.<br />
La Mantia: al primo anno in serie A<br />
pur non partendo tra i titolari, stava<br />
fornendo il suo piccolo ma importante<br />
contributo pur essendo stato<br />
chiamato in causa in rare occasioni.<br />
Ceduto troppo frettolosamente a gennaio,<br />
sarebbe potuto essere utile nella<br />
fase cruciale e finale del campionato.<br />
di GIORGIA MARTANO<br />
Cinquant’anni portati con disinvoltura ma soprattutto<br />
rinverditi dalla passione e l’entusiasmo di<br />
sempre. Il GialloRosso, periodico del Lecce Club<br />
Centro di Coordinamento, è la voce dei tifosi organizzati.<br />
E se l’iscrizione al Registro della Stampa del Tribunale di<br />
Lecce porta la data del 2 novembre 1974, va detto che già<br />
negli anni precedenti il giornale era stato diffuso con alcuni<br />
“numeri zero”, conquistando subito la simpatia dei lettori<br />
e degli sportivi per la sua puntualità e il piglio deciso, grazie<br />
anche a “firme” importanti del giornalismo salentino e<br />
pugliese, alcune delle quali ancora oggi presenti sulle colonne<br />
del GialloRosso.<br />
Le ultime due stagioni sportive sono state importanti per<br />
la storica testata perché proprio nella primavera dello<br />
scorso anno, con il Lecce in piena corsa per la promozione,<br />
ha varato una nuova serie, affiancando all’edizione digitale<br />
on line sul sito del Lecce Club e sui canali social, quella<br />
cartacea, che mancava da qualche anno. Una nuova veste<br />
grafica, formato tabloid e una eccezionale tiratura che ha<br />
toccato anche le 15mila copie, distribuite oltre che in città<br />
e in molti comuni della provincia, allo stadio prima di ogni<br />
match interno del Lecce. Finchè si è potuti andare al Via<br />
del Mare. Ma, è da dire, il Covid-19 non ha fermato<br />
l’azione del Lecce Club, sempre presente. Quando per le<br />
misure restrittive non è stato possibile raggiungere i lettori<br />
in edicola e nei bar, il GialloRosso lo ha fatto sul web, con<br />
i suoi interessanti articoli, le interviste esclusive, i commenti<br />
dei giornalisti professionisti e degli autorevoli opinionisti,<br />
le splendide immagini dei bravi fotografi salentini.<br />
La nuova serie porta la firma del Lecce Club Centro di Coordinamento,<br />
presieduto da Mario De Lorenzis, ma anche<br />
della Sepa, società di servizi editoriali di Luca e Salvatore<br />
Martano, un partner che ha consentito la realizzazione di<br />
un prodotto di qualità, apprezzato anche oltre i confini<br />
della Puglia. Un giornale che molti club di tifosi di squadre<br />
di serie A e B ci invidiano: non ne hanno fatto mistero tecnici,<br />
operatori e dirigenti.<br />
È stata una stagione lunga e sofferta, ma nella difficoltà la<br />
redazione ha dato il meglio di sè e della sua professionalità,<br />
competenza e amore per lo sport e il calcio. E allora: viva<br />
il GialloRosso. Con l’auspicio che possa raccontare nuovi<br />
successi del calcio leccese... per un altro mezzo secolo.
8 PERIODICO DEL LECCE CLUB SERIE A 2019-<strong>2020</strong><br />
SULL’ASSE LECCE-GENOVA TANTI INTRECCI, MA OGNI STAGIONE HA LUCI E OMBRE<br />
IL FUTURO È GIÀ INIZIATO<br />
Gli ultimi campionati<br />
di<br />
Serie A del<br />
Lecce hanno<br />
visto spesso<br />
un intreccio con le squadre<br />
di Genova.<br />
Nel 2011 i giallorossi si salvarono<br />
a spese della Sampdoria.<br />
Nel 2012 la compagine leccese<br />
salutò la Serie A finendo<br />
dietro al Genoa, quart’ultimo<br />
e con 6 punti di vantaggio sui<br />
giallorossi. Anche allora la<br />
combinazione per la salvezza<br />
del Lecce era la seguente: vittoria<br />
dei salentini contro il<br />
Chievo Verona, sconfitta del<br />
Genoa in casa contro il Palermo<br />
e Lecce salvo per la migliore<br />
differenza reti.<br />
Per la seconda stagione consecutiva<br />
i rossoblù si salvano<br />
all’ultima giornata con grandissimo<br />
sollievo del patron<br />
Enrico Preziosi in rotta con<br />
gran parte della tifoseria genoana<br />
per un progetto sportivo<br />
che negli ultimi anni si è<br />
rivelato miope nonostante un<br />
parco giocatori invidiabile per<br />
numero di operazioni.<br />
Nelle ultime cinque stagioni<br />
sono stati 119 i calciatori gestiti<br />
dal club genoano con risultati<br />
che sono sotto gli occhi<br />
di tutti, mentre il Lecce cercava<br />
di risalire dall’inferno<br />
della Serie C. Ci è riuscito<br />
dopo un cambio di proprietà.<br />
L’avvento della compagine<br />
societaria raccolta intorno a<br />
Saverio Sticchi Damiani ha<br />
di TONIO DE GIORGI<br />
PRESIDENTE<br />
Tifoso giallorosso, sin da<br />
bambino, è alla guida<br />
dell’Us Lecce dal 2017.<br />
Classe 1975, è nato a<br />
Galatina e vive a Lecce,<br />
dove ha studiato al Liceo<br />
Ginnasio Palmieri<br />
e si è laureato in<br />
Giurisprudenza, sempre<br />
con il massimo dei voti.<br />
Avvocato e docente<br />
universitario, Sticchi<br />
Damiani insegna Diritto<br />
Amministrativo, Diritto<br />
dell’Ambiente e della<br />
Cultura all’Università<br />
del Salento.<br />
Intensa la sua vita<br />
professionale tra<br />
insegnamento,<br />
consulenze, attività<br />
di relatore e in campo<br />
pubblicistico<br />
portato al doppio salto di categoria,<br />
dalla Terza Serie e al<br />
massimo campionato di calcio.<br />
Era successo solo nei primissimi<br />
tempi dell’era<br />
Semeraro con il doppio balzo<br />
firmato Gianpiero Ventura.<br />
Anche allora fu retrocessione<br />
dopo una sola stagione in<br />
Serie A. Il tecnico del Lecce<br />
Liverani, dopo il verdetto che<br />
ha respinto in B la compagine<br />
leccese, ha affermato che il<br />
percorso compiuto dalla società<br />
giallorossa è stato troppo<br />
veloce, inaspettato.<br />
Però, tra pregi e difetti, di<br />
ogni ordine e grado, si è ballato<br />
fino all’ultima giornata.<br />
Come all’epoca del patron<br />
Giovanni Semeraro, la società<br />
è pronta a ripartire per tentare<br />
la scalata con un progetto lungimirante.<br />
Rispetto all’ultima retrocessione,<br />
quella del 2012, la ripartenza<br />
sarà ancora firmata<br />
dal presidente Sticchi Damiani<br />
e probabilmente da<br />
René De Picciotto.<br />
Otto anni fa, invece, il Lecce<br />
che tornava in Serie B aveva<br />
come riferimento la presidente<br />
Isabella Liguori e l’Amministratore<br />
Delegato Renato Cipollini.<br />
Al termine di quella<br />
stagione il club fu poi ceduto<br />
alla famiglia Tesoro.<br />
Oggi si riparte con una base<br />
più solida e con la stima che<br />
la compagine societaria stretta<br />
intorno a Saverio Sticchi Damiani<br />
ha saputo guadagnarsi.<br />
E dopo Lecce-Parma il primo<br />
pensiero del presidente giallorosso<br />
è rivolto ai tifosi: “Voglio<br />
ringraziare la nostra<br />
gente, i nostri tifosi, che ci<br />
sono stati sempre vicini ed<br />
anche dopo il lockdown non<br />
hanno smesso di manifestarci<br />
la loro vicinanza pur essendo<br />
costretti a non poter gremire<br />
lo stadio Via del Mare o le tribune<br />
in trasferta. La nostra tifoseria<br />
è stata la settima per<br />
numero di abbonati e la Serie<br />
A penso abbia avuto solo benefici<br />
da una tifoseria come<br />
STICCHI DAMIANI RINGRAZIA E GUARDA AVANTI<br />
quella del Lecce. Il mio ringraziamento<br />
va anche ai dirigenti,<br />
al tecnico, al suo staff e<br />
alla squadra: ho visto i giocatori<br />
molto dispiaciuti e li ho<br />
voluti ringraziare uno ad uno<br />
perché hanno sudato e onorato<br />
la maglia e meritano di<br />
essere ricordati, hanno giocato<br />
ovunque co grandissimo<br />
orgoglio senza che nessuno ci<br />
abbia mai regalato niente;<br />
siamo riusciti a fare quello<br />
che abbiamo fatto, molto o<br />
poco che sia, con il nostro sudore.<br />
Non è stato un anno<br />
perso, perché questa Serie A<br />
ci ha consentito di valorizzare<br />
al massimo il nostro patrimonio<br />
tecnico, di fare un restyling<br />
importante al Via del<br />
Mare e di investire sul Settore<br />
Giovanile come mai avevamo<br />
potuto fare prima. Una Serie<br />
A che non è passata così, ma<br />
ci ha reso ancora più uniti e in<br />
simbiosi con la nostra piazza<br />
e il nostro territorio. Quello<br />
che prometto è che si ripartirà<br />
con un progetto serio e solido”.<br />
Il futuro è adesso.<br />
”Non è stato un anno perso, perché questa Serie A ci ha consentito<br />
di valorizzare al massimo il nostro patrimonio tecnico, di fare<br />
un restyling importante al Via del Mare e di investire sul Settore<br />
Giovanile come mai avevamo potuto fare prima. Ci ha reso ancora<br />
più uniti e in simbiosi con la nostra piazza e il nostro territorio.<br />
Quello che prometto è che si ripartirà con un progetto serio e solido”<br />
CORSI E RICORSI STORICI/LA SFIDA CON IL GENOA E LO ZAMPINO DEL VERONA<br />
QUEL TRIANGOLO MALEDETTO<br />
di GIANLUIGI<br />
CARPENTIERI<br />
Mescolando il<br />
sacro e il profano,<br />
in questo<br />
ultimo scritto<br />
d’annata, come<br />
non partire da quell’affermazione<br />
di Giovan Battista Vico<br />
che, riconoscendo alla storia<br />
uno sviluppo non unilineare,<br />
giungeva a vedere in ogni situazione<br />
un corso ricorrente. In<br />
progressione dapprima, quindi<br />
in stasi e infine in regressione, e<br />
così di seguito.<br />
Il che vuol dire, in maniera stringata<br />
e senza dubbio alcuno, che<br />
la storia si ripete.<br />
Anche nel calcio e nella sua<br />
massima divisione. Prendendo<br />
coscienza dal fatto che, dopo le<br />
ultimissime partite del campionato,<br />
nelle quali il Lecce e il<br />
Genoa sono state protagoniste di<br />
un emozionante testa a testa al<br />
termine del quale con i giallorossi<br />
di Liverani, sconfitti in casa<br />
dal Parma per 4 a 3, e i rossoblu<br />
allenati da Nicola hanno vincenti<br />
sul Verona con un secco 3<br />
a 0, il Lecce è scivolato in Serie<br />
B facendo compagnia al Brescia<br />
e alla Spal.<br />
Ed eccoci ai vichiani ricorsi,<br />
confrontando due date: il 13<br />
maggio 2012 e il 2 <strong>agosto</strong> <strong>2020</strong>,<br />
l’una e l’altra aventi come protagonisti<br />
per molti versi e per<br />
vari modi noi, il Verona e il<br />
Genoa, e per risultato finale in<br />
nostro addio, o meglio arrivederci,<br />
alla Serie A.<br />
Nella metà di maggio di otto<br />
anni fa, giocavamo nella città di<br />
Giulietta per una permanenza<br />
tra le grandi ancora possibile,<br />
con lo sguardo e l’orecchio al risultato<br />
della partita tra i rossoblu<br />
e il Palermo in corso nello<br />
Stadio “Luigi Ferraris” del capoluogo<br />
ligure. La sconfitta dei<br />
rosanero siciliani per 2-0 con le<br />
reti di Gilardino e Sculli, e<br />
l’unica rete italiana del ceco<br />
Vacek in gialloblù segnarono il<br />
nostro destino, mandandoci in B<br />
e oltre, a ben ricordare.<br />
La storia si è ripetuta nel triangolo<br />
Lecce-Genoa-Verona succitato,<br />
mescolando i luoghi e i<br />
ruoli. Ancora una volta la nostra<br />
sconfitta, questa volta casalinga,<br />
e ancora una volta i rossoblu liguri<br />
vincenti, ma per 3-0.<br />
E così, la retrocessione in Serie<br />
B, paventata da alcuni e temuta<br />
da molti, nel momento in cui<br />
l’arbitro Mariani ha chiuso le<br />
ostilità con il suo triplice fischio,<br />
è divenuta una realtà inconfutabile,<br />
da cui i giallorossi dovranno<br />
ripartire, come Vico<br />
insegna, per un futuro migliore<br />
e più consono alla storia e al<br />
ruolo di questa città.
AGOSTO <strong>2020</strong><br />
INTERVENTI<br />
9<br />
L’ANALISI/EZIO CANDIDO: “CHI SBAGLIA, PAGA: LA SERIE A PERSA A CAGLIARI”<br />
“LECCE BELLO MA TROPPO INGENUO”<br />
Ha il Lecce nel suo<br />
cuore. E da uno<br />
come lui, ex portiere<br />
giallorosso ed<br />
ex team manager,<br />
si possono aspettare soltanto attestati<br />
d’amore.<br />
Ecco la fotografia di Ezio Candido,<br />
oggi libero professionista<br />
come avvocato, ma per ben 18<br />
anni al fianco del compianto Giovanni<br />
Semeraro, nobile figura<br />
come patron del Lecce più autorevole<br />
e bello degli ultimi venticinque<br />
anni.<br />
“Quel Lecce era tutt’altra cosa”,<br />
afferma l’avv. Candido. “Vedo<br />
adesso un netto cambio nel modo<br />
di giocare a calcio. Quel Lecce<br />
dell’era Semeraro ha toccato cime<br />
di grande notorietà.<br />
Il Lecce di quest’anno mi è piaciuto,<br />
ma ha finito per pagare lo<br />
scotto, sotto forma di inesperienza,<br />
per essere arrivato in A<br />
troppo in fretta, senza adeguate<br />
protezioni dettate da più anni di<br />
presenza nella massima categoria.<br />
La stessa cosa successe al Lecce<br />
del primo anno dei miei tempi,<br />
con la sola differenza che noi riuscimmo<br />
a salvarci”.<br />
Con 85 gol al passivo, per una<br />
squadra è quanto mai problematico<br />
salvarsi, vero?<br />
“Il Lecce di Cavasin, ad esempio,<br />
adottava marcature a uomo. Oggi<br />
tutto questo non esiste. E poi è<br />
fondamentale l’esperienza che<br />
ciascun elemento si ritrova. Ho<br />
sempre sostenuto che la differenza<br />
fra la Serie B e la Serie A<br />
consiste nel fatto che in B, su cinque<br />
azioni-gol, gli avversari ne<br />
possono sbagliare anche quattro;<br />
in A invece gli attaccanti avversari<br />
possono fare centro cinque<br />
volte su cinque. Questo Lecce<br />
che, ripeto, mi è piaciuto molto,<br />
spesso è stato anche sfortunato,<br />
mentre altre volte ha sbagliato parecchio<br />
sotto rete. Ed in A, se sbagli,<br />
l’avversario non ti perdona”.<br />
Il Lecce poteva evitare la retrocessione?<br />
“Ho sentito molti tifosi aggrapparsi<br />
all’ultima partita fra Genoa<br />
e Verona. Ebbene, io ho guardato<br />
soprattutto la gara di Genova perché<br />
ero convinto che sarebbe finita<br />
così come in effetti è finita.<br />
Sono dispiaciuto per la retrocessione<br />
del Lecce che, sono certo, si<br />
sarebbe potuta evitare con un pizzico<br />
di accortezza e, diciamolo<br />
EZIO CANDIDO, ha compiuto 70 anni<br />
lo scorso 2 marzo. Una vita in giallorosso:<br />
portiere, cresciuto nel settore<br />
giovanile del Lecce, esordì in prima<br />
squadra il 15 settembre del 1968 a Messina.<br />
In due stagione in giallorosso difese<br />
la porta in 51 occasioni. Nell’estate<br />
del 1970 fu ingaggiato dalla Roma come<br />
terzo portiere per una breve parentesi.<br />
Nei primi anni della gestione Semeraro<br />
fu anche Team Manager dell’Us Lecce.<br />
A sinistra, una recente foto di Candido.<br />
In alto a destra, un giovanissimo Ezio<br />
con Marcello Indraccolo, commissario<br />
dell’Us Lecce dal 1966 al 1971.<br />
pure, di fortuna in più.<br />
A me è rimasta in gola la partita<br />
di Cagliari”.<br />
Perché?<br />
“Era una partita da vincere ed il<br />
Lecce l’avrebbe potuto largamente<br />
vincere”, dice ancora Candido.<br />
“Purtroppo ha sbagliato<br />
troppo, fallendo gol fatti e alla<br />
fine ha rimediato soltanto un<br />
punto. Avesse vino, avrebbe<br />
avuto un punto in più del Genoa<br />
che, così, avrebbe guardato dal<br />
basso in alto il Lecce, dipendendo<br />
dai risultati dei giallorossi. Oltre<br />
alla partita di Cagliari, il Lecce<br />
haperduto altri preziosi punti in<br />
almeno tre altre gare decisive per<br />
la salvezza. Se li avesse conquistati,<br />
avrebbero consentito a Falco<br />
e compagni di giocarsi la partita<br />
dell’altra sera con il Parma con<br />
una posizione in classifica diversa<br />
e senza tanti assilli”.<br />
E adesso la Serie B…<br />
“È un campionato difficile”, conclude<br />
Candido, “ma il Lecce è<br />
una società capace di allestire una<br />
buona squadra per tentare l’immediato<br />
ritorno in A. È l’augurio<br />
che fanno al Lecce i tantissimi tifosi<br />
che hanno seguito e continuano<br />
a seguire con affetto i loro<br />
beniamini. Anzi, approfitto per ribadire<br />
che il calcio giocato senza<br />
tifosi, per me non è calcio, ma<br />
una specie di gioco alla PlayStation<br />
dove si muovono perdine e<br />
basta. Mi auguro che il prossimo<br />
campionato possa vedere la partecipazione<br />
dei tifosi sugli spalti.<br />
Altrimenti saranno ancora partite<br />
di PlayStation e non di pallone”.<br />
Umberto Verri<br />
DIARIO GIALLOROSSO/ RIMPIANTI MA ANCHE LA CERTEZZA CHE CI RIALZEREMO<br />
“ORA CONSAPEVOLEZZA E ORGOGLIO”<br />
A TESTA ALTA<br />
“Retrocediamo<br />
a testa alta, con<br />
l’apprezzamento<br />
degli addetti ai lavori<br />
e la stima di tanti<br />
tifosi di tutta Italia.<br />
La società è giovane<br />
ma i programmi<br />
restano ambiziosi”<br />
Il dottor Raffaele D’Ippolito,<br />
leccese di nascita ma ormai<br />
parmigiano di adozione visto<br />
che opera nel mondo della<br />
sanità emiliana da anni, è un<br />
grandissimo tifoso della squadra<br />
giallorossa che segue da<br />
sempre sia in casa che in trasferta.<br />
Anche oggi che il lavoro<br />
lo impegna<br />
costantemente, riesce a ritagliarsi<br />
il tempo per seguire le<br />
gare del suo Lecce soprattutto<br />
nel Nord Italia. Ha<br />
anche creato un gruppo facebook<br />
che ha intitolato “Cuore<br />
salentino, sangue giallorosso”,<br />
che lo identifica appieno,<br />
su cui pubblica<br />
interessanti interventi, come<br />
questo che riproponiamo ai<br />
lettori del nostro GialloRosso.<br />
di RAFFAELE<br />
D’IPPOLITO<br />
Èfinita!? Con la sconfitta<br />
contro il Parma,<br />
ma sarebbe meglio affermare<br />
con la vittoria del<br />
Genoa sul Verona dalla<br />
strana difesa di burro, torniamo<br />
in Serie B. Ora è tempo<br />
di bilanci.<br />
Per ripartire e programmare<br />
i tempi però sono ristrettissimi.<br />
La società per bocca di<br />
Sticchi Damiani subito dopo<br />
la fine della partita dando<br />
prova di solidità, concretezza<br />
e passione, oltre alla consapevolezza<br />
di personali sacrifici<br />
economici, continuerà e cercherà<br />
di migliorare quel bellissimo<br />
progetto che in due<br />
anni (forse troppo presto) ci<br />
ha portato dalla lega pro al<br />
massimo campionato di calcio.<br />
Occorre decidere in fretta<br />
la direzione e la conduzione<br />
tecnica, che non significa necessariamente<br />
cambiarla, ma<br />
anche confermarla a patto<br />
che si faccia tesoro degli errori<br />
commessi.<br />
Liverani in questo campionato<br />
ha saputo far giocare<br />
meglio di molti suoi colleghi<br />
la propria squadra, nonostante<br />
limiti tecnici, non ultimo<br />
le 85 reti subite.<br />
Purtroppo il Lecce, da neopromossa,<br />
si è presentata al<br />
campionato di gala con un vestito<br />
non all’altezza, non<br />
troppo elegante, non griffato,<br />
ma preso al mercato compatibilmente<br />
con le risorse a disposizione.<br />
Si è pensato giustamente di sistemare<br />
prima casa (il Via del<br />
Mare) e poi pensare ai giocatori<br />
e in un mondo di furbi e<br />
lestofanti il buon Meluso, inesperto<br />
ma non stupido, ci è rimasto<br />
dentro con operazioni<br />
di giocatori (Babacar, Benzar,<br />
Shakhov) sulla carta affidabili<br />
ma che non si sono dimostrati<br />
funzionali all’idea di calcio di<br />
Liverani.<br />
Liverani... Forse, a suo dire,<br />
se avrà stimoli rimarrà volentieri<br />
a Lecce. Potrebbe essere<br />
quindi ancora un valore aggiunto<br />
a patto che anche lui<br />
per primo, faccia tesoro dei<br />
suoi errori, sicuramente meno<br />
dei meriti, ma che in serie A<br />
hai pagato inesorabilmente.<br />
Occorre creare un gruppo difensivo<br />
all’altezza di saper<br />
impostare il gioco riducendo<br />
al minimo gli errori individuali<br />
e quelli di quest’anno<br />
fanno parte del percorso di<br />
crescita, di chi rimarrà dei<br />
giocatori e che si porterà in<br />
futuro a beneficio del Lecce.<br />
Questo amaro bilancio deve<br />
tener conto anche che la<br />
squadra e le scelte di mercato<br />
erano funzionali a giocare<br />
una volta la settimana.<br />
Lo stop dovuto al coronavirus<br />
ci ha penalizzato oltre modo<br />
più degli altri con tre partite<br />
a settimana, infortuni e panchina<br />
corta.<br />
Un campionato che non meritava<br />
di essere ripreso. Per le<br />
TV e i diritti? Con gli stadi<br />
vuoti non è calcio, non è questo<br />
sport, perché la presenza<br />
ovunque dei tifosi giallorossi<br />
sicuramente avrebbe dato<br />
maggiore spinta e qualche<br />
punto in più. Non doveva essere<br />
ripreso, per il rispetto di<br />
squadre, uomini, tifosi e società.<br />
Da questa dolorosa e<br />
immeritata retrocessione si riparte<br />
con maggiori consapevolezze<br />
ed orgoglio.<br />
Caro Lecce, crescerai e continuerai<br />
a inseguire quel<br />
sogno. Giorno dopo giorno.<br />
La tua passione ti insegnerà<br />
la dedizione al lavoro, la voglia<br />
di migliorarsi e il sapersi<br />
rialzare davanti alle avversità.<br />
Non immagini neanche<br />
gli sforzi che farà la società<br />
ed i tifosi per accompagnarti<br />
in questo viaggio. Più difficile<br />
è la vittoria più gioia avrai<br />
quando la otterrai.<br />
Resta il rimpianto di non aver<br />
centrato un obiettivo (nonostante<br />
tutto) alla portata.<br />
Retrocediamo a testa alta, con<br />
l’apprezzamento degli addetti<br />
ai lavori e la stima di tanti tifosi<br />
di tutta Italia.<br />
L’U.S. Lecce, società giovane<br />
e, dunque, inesperta, quest’anno<br />
ha fatto apprendistato,<br />
ma resta ambiziosa, con<br />
i conti in ordine e sopratutto<br />
con le idee chiare. Tra paracadute<br />
e plusvalenze si<br />
avranno le risorse per poter<br />
ripartire, anzi no, continuare,<br />
perché questa retrocessione<br />
non è uno stop, ma un momento<br />
di crescita di tutti, società,<br />
tecnici, giocatori e noi<br />
tifosi, che nonostante la cocente<br />
delusione, siamo lì con<br />
nuovo entusiasmo ad incoraggiare<br />
e riprendere quanto<br />
prima, la perduta, ma direi<br />
anche tolta, Serie A.<br />
Ci sono tutti gli ingredienti<br />
per continuare a divertirci,<br />
perché siamo venuti fuori dai<br />
sei anni di Serie C, infiniti,<br />
duri e beffardi, come al solito<br />
perché il Lecce è come il<br />
vento: può rallentare, ma mai<br />
fermare. Il futuro è giallorosso!
10 PERIODICO DEL LECCE CLUB SERIE A 2019-<strong>2020</strong><br />
LA JUVENTUS CAMPIONE D’ITALIA, IL LECCE IN B CON BRESCIA E SPAL<br />
NONA SINFONIA BIANCONERA<br />
Un anno solo, ma<br />
che anno! Il<br />
Lecce in Serie A<br />
ha vissuto il campionato<br />
più lungo<br />
della sua storia a causa del<br />
lockdown da coronavirus. La<br />
stagione 2019-<strong>2020</strong> si è chiusa<br />
con la retrocessione in Serie B,<br />
assieme a Spal e Brescia, mentre<br />
la Juventus ha posto il suo<br />
nono sigillo consecutivo, laurendosi<br />
campione d’Italia per la<br />
36ª volta, con due giornate<br />
d’anticipo sulla fine del torneo.<br />
In Champions League vanno<br />
Inter, Atalanta e Lazio mentre i<br />
playoff diranno qual è la 20ª<br />
squadra della Serie A.<br />
FUTURO BIANCONERO - È durata<br />
poco la festa per l’allenatore<br />
Maurizio Sarri che ha<br />
pagato l’uscita dalla Champions<br />
con l’esonero lasciando<br />
via libera alla promozione in<br />
prima squadra di Andrea Pirlo.<br />
È stata una stagione che resterà<br />
negli annali del calcio con un<br />
terzo del campionato giocato<br />
senza pubblico. Qualcuno dice<br />
che così non è calcio. E in parte<br />
è vero. Ma non si può dire che<br />
siano mancate le emozioni, sia<br />
in testa che in coda. Lo scudetto<br />
è andato alla Juventus però il<br />
duello con l’Inter ha infiammato<br />
buona parte del torneo,<br />
senza dimenticare il ruolo della<br />
Lazio, che ha rallentato nella<br />
fase post Covid e il bel campionato<br />
dell’Atalanta, protagonista<br />
di un brillante giorne di ritorno.<br />
Strano il campionato del<br />
Lecce, protagonista di una<br />
prima parte tra luci e ombre<br />
con risultati prestigiosi in trasferta<br />
e deludenti performance<br />
casalinghe al Via del Mare,<br />
quando pure aveva dalla sua<br />
parte una delle tifoserie più numerose<br />
e calde d’Italia. Una<br />
squadra capace di fermare l’Inter<br />
a San Siro e la Juventus al<br />
Via del Mare, per poi sprecare<br />
occasioni d’oro per blindare la<br />
permanenza in A. Penalizzata<br />
nel corso della stagione da sviste<br />
arbitrali e latitanza del Var,<br />
ma incapace di battere i pugni<br />
nel momento in cui doveva<br />
pretendere che fossero rispettati<br />
i propri diritti. Ma a tagliare<br />
le gambe alla<br />
formazione giallorossa non c’è<br />
dubbio che siano stati gli 85<br />
gol subiti, i continui infortuni,<br />
alcuni acquisti non all’altezza<br />
della situazione.<br />
SPERANZE GIALLOROSSE - Ma<br />
il Lecce ha anche regalato momenti<br />
di grande emozione e<br />
bel gioco. Non bisogna dimenticare<br />
che solo pochi anni fa il<br />
Salento era relegato nell’inferno<br />
della serie C. Oggi le<br />
condizioni sono differenti: la<br />
società c’è ed è al lavoro per<br />
programmare un futuro che è<br />
già iniziato, con l’arrivo di<br />
Corvino. Se sono rose, fioriranno.<br />
Tra qualche settimana si<br />
riparte. È il calcio, ragazzi.<br />
Giorgia Martano<br />
LA CLASSIFICA FINALE<br />
IMMOBILE CAPOCANNONIERE CON 36 GOL, MANCOSU A QUOTA 14<br />
Classifica finale marcatori<br />
Serie A 2019/<strong>2020</strong><br />
36 GOL<br />
CIRO IMMOBILE<br />
14 rig. (Lazio)<br />
31 GOL: Cristiano Ronaldo – 12 rigori<br />
(Juventus);<br />
23 GOL: R. Lukaku – 6 rig. (Inter);<br />
21 GOL: Caputo – 2 rig. (Sassuolo);<br />
18 GOL: João Pedro – 4 rig. (Cagliari);<br />
Muriel – 6 rig., D. Zapata – 1 rig. (Atalanta);<br />
16 GOL: Dzeko (Roma);<br />
15 GOL: Ilicic (Atalanta), Belotti – 7 rig.<br />
(Torino);<br />
14 GOL: Lautaro Martinez – 2 rig. (Inter),<br />
Mancosu – 9 rig. (Lecce), Berardi – 2 rig.<br />
(Sassuolo);<br />
12 GOL: Simeone (Cagliari), Cornelius<br />
(Parma), Petagna – 5 rig. (SPAL);<br />
11 GOL: Dybala – 1 rig. (Juventus), Lapadula<br />
– 2 rig. (Lecce), Rebic (Milan),<br />
Milik (Napoli), Gabbiadini – 1 rig., Quagliarella<br />
– 5 rig. (Sampdoria), Boga (Sassuolo);<br />
10 GOL: Chiesa – 1 rig. (Fiorentina),<br />
Ibrahimovic – 2 rig. (Milan), Kulusevski –<br />
1 rig. (Parma), Lasagna (Udinese);<br />
9 GOL: Gosens, Pasalic (Atalanta), Barrow<br />
– 1 rig., Pandev (Genoa), Caicedo<br />
(Lazio), Calhanoglu – 1 rig., Mertens (Napoli),<br />
Mkhitaryan (Roma);<br />
8 GOL: Malinovskyi (Atalanta), Orsolini<br />
(Bologna), Criscito – 8 rig. (Genoa), Higuain<br />
(Juventus), Correa (Lazio), Insigne<br />
– 5 rig. (Napoli), Okaka (Udinese), Di<br />
Carmine – 1 rig. (Verona);<br />
7 GOL: A. Gomez (Atalanta), Palacio<br />
(Bologna), Al. Donnarumma – 2 rig., Torregrossa<br />
– 2 rig. (Brescia), Pulgar – 7 rig.<br />
(Fiorentina), Milinkovic-Savic (Lazio), Kolarov<br />
– 2 rig. (Roma), Gervinho, Ramirez<br />
– 3 rig. (Sampdoria), De Paul (Udinese),<br />
Pessina (Verona);<br />
6 GOL: Soriano (Bologna), Nainggolan<br />
(Cagliari), Vlahovic – 1 rig. (Fiorentina),<br />
Kouamé (1 Fiorentina, 5 Genoa), Sanabria<br />
(Genoa), Luis Alberto (Lazio), Theo<br />
Hernández, Rafael Leão (Milan), Kucka –<br />
2 rig. (Parma), Zaniolo (Roma), Bonazzoli<br />
(Sampdoria);<br />
5 GOL: Balotelli (Brescia), Milenkovic<br />
(Fiorentina), Pinamonti – 1 rig. (Genoa),<br />
Candreva (Inter), Caprari 1 rig. (2 Parma,<br />
3 Sampdoria), Kalinic, Perotti – 3 rig., Veretout<br />
– 5 rig. (Roma), Djuricic (Sassuolo)<br />
Berenguer, Zaza (Torino), Faraoni (Verona);<br />
4 GOL: Bani, Sansone – 3 rig. (Bologna),<br />
Cutrone (Fiorentina), D’Ambrosio, De<br />
Vrij, Gagliardini, Alexis Sanchez – 1 rig.,<br />
Young (Inter), De Ligt (Juventus), Falco<br />
(Lecce), Kessié – 2 rig., Piatek – 3 rig.<br />
(Milan), Callejon, Lozano, Manolas (Napoli),<br />
Inglese (Parma), Kurtic (2 Parma, 2<br />
SPAL), Kluivert (Roma), Linetty (Sampdoria),<br />
H. Traoré (Sassuolo), Ansaldi (Torino),<br />
Pazzini – 3 rig. (Verona);<br />
3 GOL: Chancellor (Brescia), Castrovilli,<br />
Ger. Pezzella, Ribery (Fiorentina), Brozovic,<br />
Sensi (Inter), Bonucci, Pjanic, Ramsey<br />
(Juventus), Babacar, Calderoni, Lucioni<br />
(Lecce), Bonaventura (Milan), Di Lorenzo,<br />
Fabian Ruiz, F. Llorente (Napoli), Gagliolo<br />
(Parma), Smalling, Under (Roma),<br />
Defrel – 1 rig., Valoti (SPAL), Nestorovski<br />
(Udinese), Lazovic, Miguel Veloso, Stepinski,<br />
Verre – 1 rig. (Verona);<br />
2 GOL: De Roon, Djimsiti, Palomino,<br />
Toloi (Atalanta), Danilo Lar., Poli (Bologna),<br />
Dessena, Spalek, Zmrhal (Brescia),<br />
Castro, Ceppitelli, Nandez (Cagliari),<br />
Cerri (1 SPAL, 1 Cagliari), Duncan (1 Fiorentina,<br />
1 Sassuolo), Cassata, Iago Falque<br />
– 2 rig., Schöne (Genoa), Bastoni,<br />
Biraghi, Borja Valero, Vecino (Inter), Cuadrado,<br />
Danilo (Juventus), Acerbi, Marusic<br />
(Lazio), Barak, Farias, La Mantia,<br />
Saponara (Lecce), Castillejo (Milan),<br />
Allan, Politano, Zielinski (Napoli), Iacoponi<br />
(Parma), Bruno Peres (Roma), Müldür,<br />
Raspadori (Sassuolo), D’Alessandro,<br />
Jankto, Di Francesco (SPAL), Bonifazi (1<br />
SPAL, 1 Torino), Bremer, Verdi (Torino),<br />
Fofana, Sema (Udinese), Borini, Zaccagni<br />
(Verona).<br />
1 GOL: Castagne, Freuler, A. Traoré<br />
(Atalanta), Dzemaili, Musa Juwara,<br />
Krejci, Santander – 1 rig., Skov Olsen,<br />
Svanberg, Tomiyasu (Bologna), Bisoli, Cistana,<br />
Papetti, Romulo, Semprini (Brescia),<br />
Faragò, Gagliano, Oliva, G.<br />
Pereiro, Pisacane, Ragatzu, Rog (Cagliari),<br />
Badelj, Benassi, Caceres, K. Boateng,<br />
Ghezzal (Fiorentina), Agudelo,<br />
Goldaniga, Lerager, Romero, Soumaoro,<br />
Sturaro, C. Zapata (Genoa), Barella, Eriksen,<br />
Godin, S. Esposito – 1 rig. (Inter),<br />
Alex Sandro, Bernardeschi, Chiellini, Demiral,<br />
Douglas Costa, Rabiot (Juventus),<br />
Adekanye, Bastos, Cataldi, Luiz Felipe,<br />
Parolo, S. Radu (Lazio), Deiola, Donati,<br />
Majer, Meccariello, Shakhov, Tabanelli<br />
(Lecce), Bennacer, Calabria, Romagnoli,<br />
Saelemaekers, Suso (Milan), Demme,<br />
Elmas, Hysaj, Maksimovic, Younes (Napoli),<br />
Barillà, Darmian, Grassi, Karamoh<br />
(Parma), Carles Perez, Cristante, Diawara<br />
– 1 rig., Fazio, Lo. Pellegrini, Mancini,<br />
Spinazzola (Roma), Askildsen,<br />
Chabot, Leris, Ramirez, Thorsby (Sampdoria),<br />
Bourabia, Haraslin, Magnani,<br />
Obiang, Toljan (Sassuolo), Dabo, Floccari,<br />
Missiroli, Strefezza (SPAL), Edera,<br />
Izzo, Lukic, N’Koulou, Rincon, Singo (Torino),<br />
Rodrigo Becão, Pussetto, Samir,<br />
Stryger Larsen (Udinese), Amrabat – 1<br />
rig., Dawidowicz, Kumbulla, Salcedo (Verona);<br />
Ragatzu, Rog (Cagliari), Badelj,<br />
Benassi, Caceres, K. Boateng, Ghezzal<br />
(Fiorentina), Agudelo, Goldaniga, Soumaoro,<br />
Sturaro, C. Zapata (Genoa), Barella,<br />
Eriksen, Godin, S. Esposito – 1 rig.<br />
(Inter), Alex Sandro, Chiellini, Demiral,<br />
Douglas Costa, Rabiot (Juventus), Adekanye,<br />
Bastos, Cataldi, Luiz Felipe, Parolo,<br />
S. Radu (Lazio), Barak, Deiola,<br />
Donati, Majer, Saponara, Shakhov, Tabanelli<br />
(Lecce), Bennacer, Calabria, Castillejo,<br />
Romagnoli, Saelemaekers, Suso<br />
(Milan), Allan, Demme, Elmas, Maksimovic,<br />
Politano, Younes (Napoli), Barillà,<br />
Grassi, Karamoh (Parma), Cristante,<br />
Fazio, Lo. Pellegrini, Mancini, Spinazzola<br />
(Roma), Chabot, Ramirez, Thorsby (Sampdoria),<br />
Bourabia, Duncan, Haraslin, Magnani,<br />
Obiang, Raspadori, Toljan<br />
(Sassuolo), Dabo, Floccari, Missiroli,<br />
Strefezza (SPAL), Edera, Izzo, Lukic, N’-<br />
Koulou, Rincon, Verdi (Torino), Rodrigo<br />
Becão, Pussetto, Stryger Larsen (Udinese),<br />
Dawidowicz, Kumbulla, Salcedo<br />
(Verona).
AGOSTO <strong>2020</strong><br />
LA VOCE DEI CLUB 11<br />
LUCA QUARTA, PRESIDENTE DEL LECCE CLUB “SAVERIO STICCHI DAMIANI” FERRARA<br />
SERIE A O SERIE B NOI SIAMO SEMPRE QUI<br />
dimostrazione<br />
di attaccamento<br />
al Lecce e ai suoi colori<br />
sociali si è avuto<br />
L’ennesima<br />
solo poche settimane<br />
fa prima della trasferta che i giallorossi<br />
hanno affrontato a Bologna<br />
quando il presidente Saverio Sticchi<br />
Damiani, il tecnico Fabio Liverani,<br />
capitan Marco Mancosu e altri calciatori<br />
della formazione salentina<br />
hanno incontrato una delegazione di<br />
tifosi della sezione di Ferrara del<br />
Lecce Club.<br />
A raccontarci le emozioni di un pomeriggio<br />
trascorso a stretto contatto<br />
con i propri beniamini è Luca<br />
Quarta, presidente della sede emiliana,<br />
che ricorda: “È stato un momento<br />
importante, reso possibile<br />
dalla grande disponibilità della società<br />
giallorossa e del Centro di Coordinamento<br />
nella persona del<br />
presidente Mario De Lorenzis. Un<br />
incontro piacevole che ha dato modo<br />
di farci conoscere. Eravamo tanti<br />
soci accompagnati da numerosi bambini.<br />
Purtroppo il risultato sul campo<br />
poi non è stato all’altezza delle attese,<br />
ma resta il bel ricordo di quei<br />
momenti”.<br />
I tifosi del Lecce Club Ferrara "Sticchi Damiani” con il presidente e con l’allenatore Liverani. A sinistra il fondatore del Club emiliano Carlo Gervasi<br />
Nel frattempo al Lecce non è riuscito<br />
il miracolo di salvarsi e si è<br />
tornati in B dopo un solo anno.<br />
“Intanto ci vuole un grazie a tutta la<br />
società, al mister ed alla squadra perché<br />
in tre anni siamo passati dalla<br />
Serie C alla Serie A. Ovunque si è<br />
sentito e letto il nome di Lecce. Sintomo<br />
che qualcosa di grande è stato<br />
fatto, lasciando il segno tra le piccole.<br />
In particolare ricordo tante<br />
buone gare, tra cui spicca la vittoriosa<br />
trasferta a Napoli. Inoltre, abbiamo<br />
rivisto al Via del Mare tanti<br />
campioni che mancavano da anni e<br />
poi sono convinto che una società<br />
sana come la nostra ci saprà dare presto<br />
nuove soddisfazioni”.<br />
Chi merita il voto più alto in<br />
questa stagione?<br />
“Secondo me il migliore è stato il<br />
presidente Sticchi Damiani. Come<br />
giocatori posso dire tutti, chi in maniera<br />
maggiore, chi in maniera minore.<br />
Ciascuno ha dato il proprio<br />
contributo. Ci sta che qualcuno abbia<br />
reso meno delle attese in un campionato<br />
condizionato dal lockdown. Se<br />
proprio devo citare qualche nome, allora<br />
voglio ricordare capitan Mancosu<br />
e Lapadula”.<br />
Per come si è chiuso il campionato,<br />
anche l’anno prossimo il<br />
Lecce tornerà a giocare a Ferrara...<br />
“Onestamente non ci cambiava<br />
tanto. Il cuore ci porta ovunque,<br />
covid permettendo. Il fatto di sapere<br />
che anche nel prossimo campionato<br />
ci sarà uno Spal-Lecce rappresenta<br />
una certezza di rivedere i giocatori<br />
nella nostra città e ci fa enormemente<br />
piacere. Ma come si è già visto, seguiremo<br />
i giallorossi ogni volta che<br />
sarà possibile se riapriranno gli stadi.<br />
Come dice il coro da stadio: Serie A,<br />
Serie B, siamo sempre qui. Ed è<br />
quello il coro che ci appartiene”.<br />
Servizi di PIERPAOLO SERGIO<br />
IL PRESIDENTE GIANNI MACCHIA: “NIENTE PROCESSI. TORNEREMO PRESTO IN SERIE A”<br />
CARICA E FIDUCIA ANCHE DA COPERTINO<br />
Tra le più vecchie sezioni<br />
del Lecce Club presenti<br />
sul territorio salentino<br />
c’è quella di Copertino,<br />
ormai attiva da ben 45<br />
anni. Con il presidente Gianni Macchia<br />
(nella foto, che da vent’anni ricopre<br />
quel ruolo), nonché membro<br />
del Consiglio direttivo del Centro di<br />
Coordinamento, abbiamo parlato<br />
della stagione culminata nella retrocessione<br />
dei giallorossi in Cadetteria.<br />
“Ero consapevole che mantenere la<br />
Serie A sarebbe stato complicato.<br />
Forse paghiamo la velocità con cui<br />
questa squadra è tornata in massima<br />
divisione. Ad onor del vero, abbiamo<br />
disputato un bel campionato, alternando<br />
partite in cui si è dimostrato il<br />
valore, ad altre in cui sono stati palesati<br />
tutti i limiti di questo gruppo”.<br />
Chi vi ha convinto di più tra i<br />
giocatori?<br />
“Dico subito Mancosu e Falco.<br />
Anche se mi è piaciuto anche Gabriel.<br />
Da ex portiere del Copertino<br />
guardo con particolare attenzione chi<br />
gioca in quel ruolo e posso affermare<br />
che il brasiliano ha disputato un<br />
buon torneo nonostante i tanti gol incassati.<br />
Magari sono venuti a mancare<br />
i supporti di qualche giocatore<br />
di valore”.<br />
E volendo indicare chi invece ha<br />
deluso?<br />
“Secondo me non ci sono delusioni.<br />
Chi gioca cerca sempre di fare il proprio<br />
dovere e mostrare il proprio valore.<br />
Purtroppo si sono alternati<br />
momenti di grande forma ad altri<br />
meno brillanti. In più, a livello nazionale,<br />
i giochi erano fatti e chi si doveva<br />
salvare alla fine si è salvato...”<br />
Per il futuro c’è preoccupazione<br />
o serenità?<br />
“Per quanto dichiarato dal presidente<br />
Sticchi Damiani, qui c’è<br />
grande tranquillità. Sono sinceramente<br />
fiducioso poiché la società<br />
vuole portare in alto il nome e l’immagine<br />
del Salento. Stare in Serie A<br />
significa molto in tal senso, richiama<br />
tanti tifosi, anche se la pandemia<br />
poi ha bloccato tutto.<br />
Speriamo di tornare al più presto in<br />
massima serie”.<br />
Anche in B il Lecce Club Copertino<br />
sarà sempre vicino ai giallorossi?<br />
“Il Lecce Club è sempre stato pronto<br />
a supportare la squadra giallorossa.<br />
Anche nei momenti più bui, tristi e<br />
difficili siamo stati sempre presenti<br />
e ottimisti”.<br />
Carlo Mugo; sopra, con la squadra Primavera del Lecce<br />
LA SCOMPARSA DI MUGO<br />
Ciao Carlo<br />
appassionato<br />
uomo di calcio<br />
Anche il Centro di Coordinamento vuole ricordare la figura di Carlo<br />
Mugo, scomparso nei giorni scorsi e che per tanti anni ha fatto parte<br />
della grande famiglia del Lecce Club in cui ricoprì dapprima il ruolo di<br />
Segretario, per poi allenare i ragazzi della Scuola Calcio. Da lì spiccò il<br />
volo per diventare tecnico del Settore Giovanile dell’U.S. Lecce, oltre<br />
che dirigente accompagnatore della formazione Primavera giallorossa.<br />
Il Consiglio Direttivo tutto, il presidente Mario De Lorenzis, con gli<br />
amici e collaboratori Antonio Velino e Pino Tornese, unitamente alla redazione<br />
de Il GialloRosso, partecipano al dolore della famiglia Mugo a<br />
cui vanno le più sentite condoglianze per la perdita del caro Carlo.
12 PERIODICO DEL LECCE CLUB<br />
IN PRIMO PIANO<br />
I COLORI DEL CALCIO<br />
EPPURE CI SPERAVAMO<br />
MA SIAMO SEMPRE GIALLOROSSI<br />
L’esultanza dopo il pareggio con la Juventus<br />
di TOTI CARPENTIERI<br />
Ecosì, questo strano Campionato<br />
di Calcio<br />
2019/<strong>2020</strong>, caratterizzato e<br />
segnato dal Covid-19 è finalmente<br />
finito. Non nella<br />
maniera che speravamo, forse in maniera<br />
un po’ sognatrice guardando la<br />
classifica dei giallorossi, da tempo alquanto<br />
affannosa se non asfittica.<br />
Ritorniamo in Serie B, dopo un anno<br />
nella massima divisione, portandoci<br />
appresso non solo il classico e giustificatissimo<br />
magone, ma anche una sequenza<br />
di riflessioni che attraversano<br />
tutto lo specchio cromatico, dal bianco<br />
lattiginoso e fluido –la sommatoria di<br />
tutti i colori, come ben sappiamo- al<br />
nero catramoso e di pece oltre che notturno.<br />
Un colore, quest’ultimo, coprente<br />
come non mai, e non solo nei<br />
confronti del verde e del blu, e del<br />
viola premonitore, ma anche del luminosissimo<br />
giallo, del caldo arancione<br />
e del fiammeggiante carminio. Cancellando<br />
così, i momenti belli e colorati<br />
– ci sono stati, infatti- di un’avventura<br />
finita troppo presto.<br />
Dicevamo del Covid-19 all’inizio, e<br />
come dimenticare il cappotto con pelliccia<br />
confezionatoci dai bergamaschi<br />
di Gasperini in quell’incontro al Via<br />
del Mare con il pubblico sugli spalti,<br />
per l’ultima volta! Dopo il tempo sospeso<br />
del nulla, si è ripreso a cancelli<br />
serrati. E così è andata avanti sino<br />
alla fine. A quest’ultima partita casalinga<br />
con il Parma. Ancora una volta<br />
una sconfitta, e ben quattro su sei nelle<br />
ultime dodici partite dal pronti-via<br />
senza tifosi.<br />
A ben vedere, una realtà, quest’ultima,<br />
che abbiamo molto patito. Ci è mancato<br />
il loro sostegno, il loro calore e<br />
quell’affetto dimostrato anche domenica<br />
sera, a partita conclusa, dagli aficionados<br />
sostanti all’esterno dello<br />
Stadio. Tant’è.<br />
Quella penetrabilissima difesa (ben<br />
ottantacinque goals al passivo),<br />
avrebbe dovuto metterci in apprensione<br />
da un po’ di tempo, ma l’insperata<br />
e giustissima vittoria casalinga<br />
sulla Lazio rivelazione e il punto conquistato<br />
a Cagliari avevano riacceso i<br />
colori della speranza, illuminando di<br />
rosso il tempo restante. La sconfitta<br />
maldigerita con il Genoa, concorrente<br />
diretto alla permanenza, aveva modificato<br />
la tavolozza umorale spostandola<br />
sul grigio, e poi sul grigio più<br />
scuro. L’illusione della vittoria a<br />
Udine, aveva dato nuovo vigore alle<br />
speranze leccesi, anche se in un’ottica<br />
piuttosto complessa a realizzarsi. E<br />
così è stato. Purtroppo! Onore a Liverani<br />
e ai suoi, alla Società e ai tifosi.<br />
Da domani si ricomincia, con più attenzione<br />
e con più impegno forse, e<br />
con una tavolozza costruita tutta sui<br />
toni caldi.<br />
D’altra parte, non siamo noi i giallorossi?<br />
AllA, prossima!<br />
GLI ABBONATI PENALIZZATI DAL LOCKDOWN, RIMBORSI DUBBI E VOUCHER-CONTENTINO<br />
ALLA FINE PAGHIAMO COMUNQUE NOI<br />
B come beffa per la settima tifoseria più numerosa d’Italia<br />
Più di 350.000 sono<br />
i tifosi abbonati<br />
dei club di Serie<br />
A, che potrebbero<br />
non vedersi restituire<br />
i soldi per le partite che<br />
non hanno visto, perché disputate<br />
a porte chiuse dopo la<br />
ripresa del campionato interrotto<br />
a causa del lockdown.<br />
L’ammontare della somma<br />
equivale a circa un terzo del<br />
totale pagato.<br />
Da un’inchiesta del quotidiano<br />
La Repubblica, pubblicata<br />
l’1 <strong>agosto</strong> scorso, risulta<br />
che dei 20 club della massima<br />
serie solo uno, il Milan, provvederà<br />
a rimborsare i propri<br />
tifosi con modalità ancora da<br />
chiarire. Tutti gli altri emetteranno<br />
(o hanno già emesso)<br />
un voucher da spendere nella<br />
prossima stagione o in merchandising.<br />
Dunque si configura<br />
un’altra beffa per i tifosi,<br />
dato che per molti, l’acquisto<br />
della maglia a campionato<br />
terminato ha davvero poco<br />
senso. Recupera il denaro<br />
speso solo chi aveva comprato<br />
un singolo biglietto per<br />
una partita che si è poi giocata<br />
a porte chiuse. In questo caso<br />
avviene il rimborso.<br />
Molti si chiedono se ciò sia<br />
legittimo. Diversi club, sui<br />
loro siti ufficiali, cercano di<br />
di WOJTEK PANKIEWICZ<br />
spiegare che il voucher è la<br />
modalità di rimborso prevista<br />
dalla legge (il Dl Cura Italia,<br />
poi trasformato nella legge<br />
27/<strong>2020</strong>), ma anche tra gli addetti<br />
ai lavori non risulta del<br />
tutto chiaro se le partite di calcio<br />
rientrino o no tra gli eventi<br />
previsti dal Cura Italia. In effetti<br />
non è un dubbio da poco,<br />
perché questa legge, all’articolo<br />
88, consente agli organizzatori<br />
di eventi musicali e<br />
culturali di fornire solo il voucher,<br />
senza dare altre possibilità<br />
di scelta al consumatore.<br />
Nel testo legislativo però non<br />
si parla di eventi sportivi ma<br />
di “spettacoli” e ciò ha dato la<br />
stura a diversi punti di vista.<br />
Infatti c’è chi afferma, come<br />
l’Unione nazionale consumatori,<br />
che i club non possano<br />
appellarsi a questa legge, perché<br />
non contempla gli eventi<br />
sportivi, ma occorre perciò riferirsi<br />
al Codice civile, che,<br />
all’articolo 1463, parla di ‘impossibilità<br />
sopravvenuta’ e<br />
prevede che se il professionista<br />
non può più fornire la prestazione,<br />
non può pretendere<br />
il pagamento e se l’ha già incassato,<br />
lo deve restituire.<br />
C’è, invece, chi, come Altroconsumo,<br />
ritiene che tra gli<br />
spettacoli rientrino anche le<br />
partite di Serie A.<br />
Intanto, l’Antitrust sta indagando<br />
su mezza Serie A per<br />
presunte violazioni dei diritti<br />
dei consumatori. È aperto un<br />
procedimento anche nei confronti<br />
del Lecce, in quanto nei<br />
contratti di abbonamento del<br />
club giallorosso ipotizza Antitrust,<br />
alcune clausole potrebbero<br />
essere vessatorie. Le<br />
indagini sono partite prima<br />
dell’emergenza Covid ma<br />
oggi sembrano quanto mai attuali.<br />
Questo significa che<br />
anche i tifosi del Lecce rischiano<br />
di non vedere nulla,<br />
sia sotto forma di rimborso<br />
che di voucher. Infatti, il contratto<br />
di abbonamento non<br />
prevede questo diritto in caso<br />
di gare a porte chiuse e ora si<br />
attende il verdetto. Ma conosciamo<br />
bene quanto la società<br />
di via Colonnello Costadura<br />
ami i suoi tifosi e siamo più<br />
che certi che troverà una soluzione<br />
per non scontentarli.<br />
D’altra parte è già deciso che<br />
i campionati riprenderanno a<br />
settembre (la Serie B lo farà il<br />
giorno 26) e il Governo sta lavorando<br />
per farli riprendere<br />
con la presenza dei tifosi,<br />
anche se, per motivi cautelari,<br />
proseguendo una linea di<br />
grande prudenza, con capienze<br />
ridotte degli stadi e<br />
con grande attenzione al problema<br />
del flusso e del deflusso<br />
del pubblico.<br />
Non a caso, solo qualche<br />
giorno fa, a campionato terminato,<br />
il presidente del<br />
Lecce Saverio Sticchi Damiani<br />
ha voluto ancora una<br />
volta rivolgere un sentito ringraziamento<br />
ai tifosi giallorossi.<br />
Ecco le sue parole:<br />
“Sembra strano farlo dopo<br />
una retrocessione ma devo<br />
fare dei ringraziamenti. Alla<br />
nostra gente, persone incredibili<br />
che ci sono state sempre<br />
vicino. Loro sono la cosa più<br />
bella di questa Serie A: retrocede<br />
la settima tifoseria più<br />
numerosa e calorosa d'Italia,<br />
credo che la A abbia avuto beneficio<br />
dal nostro passaggio,<br />
dal conoscere tanto calore...”.<br />
E noi tifosi vogliamo continuare<br />
ad essere così.
PERIODICO DEL LECCE CLUB<br />
AGOSTO <strong>2020</strong><br />
13<br />
IL CALCIO FA I CONTI CON I MANCATI INCASSI E LE INCERTEZZE DELLA FASE POST COVID<br />
TORNARE ALLO STADIO SI PUÒ<br />
In questo periodo post-<br />
Covid è importantissimo<br />
ripartire dal<br />
calcio della gente e<br />
mettere nella centralità<br />
del movimento le società e il<br />
loro seguito, sempre nel rispetto<br />
delle norme anticontagio<br />
previste dalle istituzioni e<br />
su cui la Federazione ha cercato<br />
(e cercherà) di monitorare.<br />
di ANGELO GIANFREDA<br />
CON NUOVE REGOLE<br />
DALLA SERIE A AI CAMPIONATI DILETTANTISTICI<br />
PER I TIFOSI MOLTI CAMBIAMENTI IN VISTA<br />
IL MONITO DI BARTOLETTI - Il<br />
28 maggio, data della decisione<br />
della ripresa calcistica<br />
senza pubblico, il noto giornalista<br />
Marino Bartoletti scriveva:<br />
“Valuto la decisione<br />
(del ritorno in campo) come<br />
un coscienzioso atto di fiducia,<br />
di coraggio e di pragmatismo.<br />
È giusto che la vita<br />
ricominci in tutte le sue declinazioni,<br />
con coerenza, prudenza<br />
e nuove motivazioni.<br />
Non è tempo di egoismi. A chi<br />
dice che il calcio non è bello<br />
senza pubblico rispondo che<br />
ha ragione, ma aggiungo che<br />
fra un piatto di spaghetti al<br />
sugo e il digiuno totale, può<br />
essere saggio cominciare ad<br />
assaggiare un piatto di spaghetti<br />
poco conditi. Anche<br />
perché, senza quelli, il ristorante<br />
potrebbe anche non riaprire<br />
più”.<br />
RISCHI E RIMEDI - Poche parole<br />
ma intrise di significato.<br />
Può il calcio rischiare di fermarsi<br />
per lunghi periodi? Sì,<br />
certamente può, come successe<br />
durante le guerre. Ma<br />
allora le squadre erano poco<br />
più che associazioni dilettantistiche,<br />
mentre oggi sono<br />
aziende che muovono numeri<br />
importanti a livello di PIL. E<br />
allora quali sono i rimedi?<br />
Evitare l’afflusso del pubblico<br />
è uno di quelli.<br />
UN NUOVO PROTOCOLLO -<br />
Ma le istituzioni federali sono<br />
consapevoli che questa potrà<br />
essere una soluzione di breve<br />
durata, e si sta lavorando per<br />
trovare alcune soluzioni.<br />
La Lega di Serie A, da poche<br />
settimane, sta studiando un<br />
protocollo per permettere ai<br />
Selfie dei tifosi con il “Papa” giallorosso al Via del Mare<br />
tifosi l’accesso negli stadi:<br />
tale studio, una volta completato,<br />
sarà presentato al presidente<br />
federale Gravina per un<br />
confronto con il Governo.<br />
Anche lo stesso Presidente<br />
della FIGC ha proposto la<br />
presenza di persone negli impianti<br />
sportivi calcistici, nella<br />
misura del 25%, così come il<br />
premier inglese Boris Johnson<br />
ha annunciato la riapertura<br />
degli stadi da ottobre, forse un<br />
po’ troppo incautamente.<br />
AZIONARIATO POPOLARE -<br />
L’importanza dei sostenitori è<br />
vitale anche nei Dilettanti, e<br />
non solo al botteghino. Le società<br />
dilettantistiche mantengono<br />
il proprio status grazie ai<br />
contributi privati di imprenditori<br />
e anche, e spesso soprattutto,<br />
di privati: non sono rare<br />
le società che applicano<br />
l’azionariato popolare, autotassandosi<br />
per mantenere in<br />
vita il calcio nel proprio comune.<br />
IL PIATTO PIANGE - I numeri<br />
del deficit dovuto ai mancati<br />
incassi sono impressionanti:<br />
si stima che le società di massima<br />
serie abbiano perso circa<br />
100 milioni di euro dall’assenza<br />
della biglietteria a causa<br />
delle restrizioni imposte dal<br />
Covid-19. Ai semplici sostenitori<br />
rimangono le dirette di<br />
Sky e Dazn, che acquisirono<br />
lo scorso anno i diritti televisivi<br />
delle prime due serie. Il<br />
ministro Spadafora tentò di<br />
aprire a due partite settimanali<br />
in chiaro, ma la via non fu<br />
percorribile a causa delle<br />
norme previste dalla legge<br />
Melandri.<br />
L’ANNUNCIO DI SPATAFORA -<br />
Intanto lo stesso ministro<br />
dello sport ha annunciato,<br />
pochi giorni fa, la riapertura<br />
degli stadi da settembre: “Se<br />
la curva epidemiologica ce lo<br />
consentirà, a settembre si<br />
potrà tornare a vedere il pubblico<br />
negli stadi”. Questa dichiarazione,<br />
rilasciata ai<br />
microfoni del Giornale Radio<br />
Rai, fa ben sperare i tanti milioni<br />
di tifosi che sono in trepidante<br />
attesa, pur nella<br />
consapevolezza che non si<br />
potrà tornare a vedere uno stadio<br />
gremito di gente com’era<br />
fino a marzo.<br />
D’altronde la pericolosità<br />
della presenza dei tifosi e la<br />
contagiosità del virus sono<br />
state evidenziate nelle gare di<br />
Champions tra Atalanta e Valencia,<br />
la cui comunità scientifica<br />
all’unanimità le ha<br />
definite “una bomba epidemiologica”.<br />
IL FATTORE CAMPO - Dal<br />
punto di vista tecnico, il calcio<br />
post-lockdown ha anche<br />
ridimensionato il cosiddetto<br />
fattore campo, aumentando le<br />
vittorie in trasferta: le squadre<br />
ospiti sono riuscite a strappare<br />
punti in 62 partite, lasciando<br />
l’intera posta alla squadra<br />
ospitante 46 volte. Nel 57%<br />
dei casi la squadra di casa non<br />
è riuscita a vincere. Nel campionato<br />
2019/<strong>2020</strong> la percentuale<br />
fu del 46%. Se lo scorso<br />
anno le vittorie esterne si registrarono<br />
nel 28% delle partite,<br />
nel calcio post-Covid la<br />
percentuale si è innalzata al<br />
34%. I numeri non mentono:<br />
quella differenza del 6% è dovuto<br />
al mancato apporto dei<br />
tifosi negli stadi.
SEPA Lecce - Foto SERGIO SCAGLIOLA<br />
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AGOSTO <strong>2020</strong><br />
PROTAGONISTI 15<br />
IN ATTACCO INGAGGIATA DAL SANARICA ASIA MARSANO, STELLA DEL CALCIO A 5 SALENTINO<br />
LECCE WOMEN D’ASSALTO<br />
In attesa del ritorno in campo della<br />
bomber Serena D’Amico, che a<br />
causa dell’infortunio non potrà<br />
giocare fino a metà dicembre, il<br />
Lecce Women ha ingaggiato una<br />
ventenne per mantenere vivo l’attacco<br />
della squadra allenata da Vera Indino,<br />
compagine che sarà nuovamente impegnata<br />
nel campionato di serie C.<br />
Lei è Asia Anna Marsano, di Muro Leccese,<br />
proveniente dal club di calcio a cinque<br />
Sanarica. Ora la ragazza dovrà<br />
ambientarsi nel gioco del pallone a undici,<br />
quindi in primis dovrà prepararsi a reggere<br />
i novanta minuti della partita. La sua<br />
esperienza nell’altra disciplina sportiva si<br />
manifesterà probabilmente nella velocità<br />
di pensiero durante il gioco, qualità maturata<br />
dalla necessità di muoversi negli<br />
spazi ristretti del calcio a cinque. E che<br />
agevolerà l’intesa di Marsano lì davanti<br />
sia con Benny Cucurachi, tradizionale<br />
spalla della D’Amico, sia con la laterale<br />
di sinistra Sharon Cazzato e sia, sull’opposta<br />
fascia, con Chiara Guido. La coach<br />
Indino ha definito Asia Anna «la migliore<br />
giocatrice dei campionati provinciali di<br />
calcio a cinque».<br />
Ma altri ingaggi sono all’orizzonte del<br />
Lecce Women, per puntellare ogni sezione<br />
della squadra. Il club cerca pedine<br />
soprattutto entro i confini nazionali, entro<br />
il ritiro precampionato, che comincerà il<br />
17 <strong>agosto</strong>, annuncerà due o tre acquisti<br />
pesanti. Ed è in accordo con la canadese<br />
Emily Tirabassi per il ritorno della stessa<br />
centrocampista nel capoluogo salentino,<br />
ma l’ostacolo alla conferma è dovuto alle<br />
restrizioni sui trasferimenti scaturite dal-<br />
Asia Marsano, attaccante<br />
di FRANCESCO BUJA<br />
l’emergenza anti-coronavirus.<br />
Una corsa contro il tempo, come sempre,<br />
poiché il 6 settembre le ragazze calcheranno<br />
il terreno di gioco per il primo atto<br />
della Coppa Italia. Nei giorni scorsi le<br />
giallorosse si sono sottoposte alle visite<br />
sanitarie di rito al centro medico polispecialistico<br />
Icos, a Lecce. Ora dovranno testare<br />
la loro forma fisica sotto la guida del<br />
preparatore atletico Gianluca La Mazza,<br />
che dalla scorsa estate segue le calciatrici<br />
Le ragazze del Lecce Women in campo<br />
della compagine salentina e che ha lavorato<br />
per dieci anni nel settore giovanile<br />
dell’Unione sportiva Lecce, poi a Casarano,<br />
Brindisi, Pisa, Alghero, Matera,<br />
Martina Franca e Taranto. Tre giorni di<br />
prove atletiche. Poi le ragazze di Vera Indino<br />
si alleneranno quotidianamente alla<br />
cittadella dello sport “Attilio Adamo” a<br />
Martignano, in ritiro per la preparazione<br />
del campionato, sul quale, finalmente, si<br />
alzerà il sipario l’11 ottobre.<br />
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