21.12.2020 Views

Giallorosso dicembre 2020 - gennaio 2021

Giallorosso dicembre 2020 - gennaio 2021

Giallorosso dicembre 2020 - gennaio 2021

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

PERIODICO DEL LECCE CLUB CENTRO DI COORDINAMENTO DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> EURO 1,50<br />

EDITORIALE<br />

UN FUTURO<br />

MIGLIORE<br />

A PAGINA 2<br />

PROTAGONISTI<br />

UNA GUIDA<br />

SICURA<br />

SERGIO ALLE PAGINE 4 E 6<br />

IL RICORDO<br />

SEMPRE<br />

NEL CUORE<br />

MALORGIO ALLE PAGINE 18 E 19<br />

TUTTO SUL LECCE<br />

IDEE, ANALISI<br />

INTERVISTE<br />

E COMMENTI<br />

NELLE ALTRE PAGINE<br />

AUGURI DI BUONA SALUTE AI TIFOSI GIALLOROSSI<br />

CI RIVEDREMO PRESTO TUTTI AL VIA DEL MARE


SOMMARIO<br />

L’editoriale<br />

SPERANZE GIALLOROSSE<br />

PER UN FUTURO MIGLIORE<br />

IL GIALLOROSSO A PAGINA 2<br />

Natale <strong>2020</strong> - Capodanno <strong>2021</strong><br />

TRIO, CORINI, MINERVA, DONNO<br />

GLI AUGURI A LETTORI E TIFOSI<br />

A PAGINA 3<br />

Intervista/Il Presidente<br />

STICCHI DAMIANI: IL LECCE<br />

PRESTO AL TOP, LO MERITA<br />

SERGIO A PAGINA 4<br />

Intervista/Il “Direttore”<br />

PANTALEO CORVINO:<br />

È COME UNA FAVOLA<br />

SERGIO A PAGINA 6<br />

Il personaggio<br />

CAPITAN MANCOSU<br />

CUORE GIALLOROSSO<br />

PETRUZZI A PAGINA 8<br />

La squadra<br />

I NUOVI GIALLOROSSI<br />

SUBITO PROTAGONISTI<br />

BUJA A PAGINA 10<br />

La squadra/2<br />

SARÀ UN MERCATO SOFT<br />

SOLO RITOCCHI<br />

DE GIORGI A PAGINA 13<br />

Intervista/Il Mister<br />

CARICA CORINI:<br />

È UN GRANDE LECCE<br />

MEO A PAGINA 14<br />

Il commento<br />

DA TUTTI ORA SERVE<br />

UNA PROVA DI MATURITÀ<br />

IMBRIANI A PAGINA 16<br />

I colori del calcio<br />

RITROVIAMO L’OLFATTO<br />

C’È PROFUMO DI SERIE A<br />

T. CARPENTIERI A PAGINA 17<br />

L’anniversario<br />

CIRO E MICHELE<br />

SEMPRE CON NOI<br />

MALORGIO A PAGINA 18<br />

IL GIALLOROSSO<br />

DICEMBRE <strong>2020</strong> • GENNAIO <strong>2021</strong><br />

Anno XLVI - Periodico iscritto al n° 155<br />

Registro della Stampa<br />

del Tribunale di Lecce il 2.11.1974<br />

Direttore responsabile:<br />

Pierpaolo Sergio.<br />

Direttore editoriale:<br />

Mario De Lorenzis.<br />

Hanno collaborato:<br />

Francesco Buja, Toti Carpentieri,<br />

Gianluigi Carpentieri, Eugenio<br />

Corrado, Elio Donno, Tonio De Giorgi,<br />

Angelo Gianfreda, Massimiliano Imbriani,<br />

Ludovico Malorgio, Stefano Meo, Wojtek Pankiewicz,<br />

Emmanuele Petruzzi, Giorgio Riezzo, Umberto Verri.<br />

Fotografie:<br />

Ivan Tortorella, Anza e Marco Lezzi, Archivio Lecce Club<br />

Editore: ASD Lecce Club Centro di Coordinamento<br />

Redazione: “Il <strong>Giallorosso</strong>” - Via Carlo Massa, 31/33.<br />

Tel. 0832/396493 • E-mail: lecceclubccasd@libero.it<br />

www.lecceclub.com • facebook.com/lecceclubcc/<br />

Stampa: Congedo Editrice - Lecce<br />

L’analisi<br />

MISTER CORINI CONVINCE<br />

MA OCCHIO ALLA DIFESA<br />

VERRI A PAGINA 20<br />

L’ospite del <strong>Giallorosso</strong><br />

CIMNAGHI, TESTIMONE<br />

DI UN SECOLO DI CALCIO<br />

CORRADO A PAGINA 22<br />

Oltre il pallone<br />

LECCE CLUB, ENERGIA VITALE<br />

PER IL GRANDE SALENTO<br />

PANKIEWICZ A PAGINA 24<br />

L’addio a Maradona<br />

IO, DIEGO E IL LECCE<br />

IL DOLORE DI PEDRO PABLO<br />

VERRI A PAGINA 26<br />

Donne<br />

LECCE WOMEN PRONTA<br />

A RIPARTIRE IN FORMA<br />

BUJA A PAGINA 28<br />

Giovani e dilettanti<br />

LO STOP NON FRENA<br />

LA VOGLIA DI CALCIO<br />

GIANFREDA A PAGINA 30<br />

Pensieri e parole<br />

ESERCIZIO DI MEMORIA<br />

E SACRIFICI NECESSARI<br />

G. CARPENTIERI A PAGINA 32


L’EDITORIALE<br />

SPERANZE GIALLOROSSE<br />

PER UN FUTURO MIGLIORE<br />

Ci congediamo senza<br />

rimpianti da un <strong>2020</strong><br />

disastroso sia per<br />

l’emergenza sanitaria<br />

da Covid-19 sia per la<br />

retrocessione del Lecce in Serie B<br />

dopo un campionato anomalo che<br />

ha vissuto lo stop di tre mesi prima<br />

di concludersi in maniera negativa<br />

per la squadra salentina. Quella che<br />

ci siamo lasciati alle spalle è stata<br />

una stagione che ha visto comunque<br />

l’undici di capitan Marco Mancosu<br />

tornare a confrontarsi in quella<br />

Serie A che per troppo tempo era rimasta<br />

un bel ricordo di tempi felici<br />

e che oggi rappresenta un obiettivo<br />

da riconquistare.<br />

I disagi per noi tifosi purtroppo continuano<br />

e siamo costretti a dover seguire<br />

la nostra squadra del cuore solo<br />

attraverso televisione e computer a<br />

seconda di chi trasmette le gare della<br />

B. Stare lontani dallo stadio, non<br />

avere la gioia di seguire le partite in<br />

casa o in trasferta non è un sacrificio<br />

da poco. C’è la salute di ciascuno di<br />

noi e dei nostri cari da salvaguardare<br />

e ne siamo consapevoli. Allo stesso<br />

tempo, la voglia di normalità che ci<br />

accomuna ad ogni latitudine rende<br />

questo lungo esilio una condanna che<br />

si fa sempre più pesante da sopportare.<br />

Così come abbiamo fatto con<br />

Ciro Pezzella e Michele Lorusso<br />

anche in occasione del 37° anniversario<br />

della loro morte, accomunandoli<br />

con tanti personaggi della grande<br />

famiglia del Lecce, vogliamo inoltre<br />

ricordare due grandi calciatori quali<br />

Diego Armando Maradona e Paolo<br />

Rossi che ci hanno lasciati prematuramente<br />

e che hanno lasciato un<br />

grande vuoto.<br />

Ci rincuora vedere che il Lecce non si<br />

sia arreso dopo il ritorno in cadetteria,<br />

né dopo l’addio inatteso da parte<br />

del suo vecchio allenatore. La dirigenza<br />

ha subito alzato l’asticella richiamando<br />

in società quel Pantaleo<br />

Corvino che per la categoria è un<br />

vero lusso. Una sorta di garanzia che<br />

il futuro potrà riservarci ancora altre<br />

imprese sportive degne dei migliori<br />

trascorsi; e in quest’ottica si inserisce<br />

anche l’ingaggio di mister Eugenio<br />

Corini (a lui auguri di una pronta ripresa<br />

dopo la positività al coronavirus),<br />

un tecnico che si sta<br />

guadagnando la stima dei suoi nuovi<br />

supporters per la preparazione che<br />

mostra di possedere e per i modi garbati<br />

che lo contraddistinguono.<br />

I risultati conseguiti dalla squadra<br />

nella prima parte di campionato<br />

fanno ben sperare. I tanti acquisti<br />

messi a segno in estate ed i possibili<br />

nuovi innesti (che auspichiamo nella<br />

finestra invernale del calciomercato)<br />

fanno sognare noi tifosi.<br />

La rosa si sta amalgamando e imparando<br />

a conoscere gara dopo gara.<br />

Qualche naturale inciampo fa comunque<br />

parte del percorso di crescita di<br />

un gruppo che Corvino, primo artefice<br />

della sua composizione, ora<br />

aspetta che diventi un branco famelico<br />

per riprendersi sul campo ciò che<br />

il Lecce ha perso inopinatamente ad<br />

agosto.<br />

Si nota anche un’inversione di tendenza<br />

in quello che ha rappresentato<br />

il tallone d’Achille del Lecce di Liverani,<br />

ossia gli infortuni di lungo corso<br />

ed a ripetizione che hanno privato la<br />

formazione giallorossa di pedine fondamentali<br />

nella corsa alla salvezza<br />

della passata stagione.<br />

La proprietà ha deciso di aprire un<br />

nuovo ciclo triennale in cui tornare a<br />

patrimonializzare il club e ridare al<br />

Settore Giovanile un ruolo più strategico<br />

come accadeva proficuamente<br />

qualche anno addietro.<br />

Ed il Lecce Club, che l’anno venturo<br />

taglierà il prestigioso traguardo del<br />

cinquantesimo anniversario della fondazione,<br />

sa bene cosa abbia significato<br />

contare su un vivaio che sforni<br />

calciatori da avviare alla prima squadra<br />

e creare plusvalenze in caso di<br />

successive cessioni.<br />

Intanto, voci di corridoio vorrebbero<br />

imminente qualche avvicendamento<br />

in seno alla compagine dirigenziale<br />

con qualche “big” che esce e qualcun<br />

altro che ne prenderà il posto. Ad ogni<br />

modo, la garanzia è che al timone<br />

resti sempre il presidente Saverio Sticchi<br />

Damiani ad assicurare all’U.S.<br />

Lecce, insieme agli altri soci, un futuro<br />

senza ombre e patemi. E di questi<br />

tempi, visto cosa succede nel mondo<br />

del calcio italiano ed internazionale,<br />

non è roba da poco.<br />

Con queste certezze rivolgiamo uno<br />

sguardo benevolo al <strong>2021</strong> oramai alle<br />

porte, affinché la vita di tutti torni ad<br />

essere meno condizionata dalla pandemia<br />

e possa a breve normalizzarsi<br />

anche grazie al tanto atteso vaccino.<br />

I nostri auspici riguardano ovviamente<br />

anche la nostra squadra del<br />

cuore, perché questo Lecce che torna<br />

all’antico sappia gettare le basi per<br />

un avvenire roseo e foriero di nuovi risultati<br />

di prestigio.<br />

Con questa speranza la redazione de<br />

Il GialloRosso, il Lecce Club Centro<br />

di Coordinamento, il presidente<br />

Mario De Lorenzis, tutti i membri del<br />

Consiglio Direttivo e tutti i soci dei<br />

club sparsi nel Grande Salento, in Italia<br />

ed all’estero augurano agli sportivi<br />

salentini un sereno Natale ed un<br />

gioioso anno nuovo all’insegna, soprattutto,<br />

della salute.<br />

2 I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I IL GIALLOROSSO LA VOCE DEI TIFOSI


NATALE <strong>2020</strong> - CAPODANNO <strong>2021</strong><br />

MARIA ROSA TRIO, PREFETTO DI LECCE<br />

RISPETTARE LE REGOLE<br />

PER IL BENE COMUNE<br />

Segue lo sport, in particolare il calcio, fin dall’adolescenza.<br />

Ha una simpatia per la Juventus, non condivide gli eccessi<br />

economici che hanno portato all’acquisto di Cristiano Ronaldo<br />

e si è ripromessa di assistere a una partita del Lecce appena il<br />

Covid alzerà bandiera bianca. Maria Rosa Trio è Prefetto di<br />

Lecce dal 27 luglio scorso ed in questi giorni è impegnatissima<br />

a stabilire ed a far rispettare, insieme all’apposito Comitato per<br />

l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, le regole per ridurre al minimo<br />

i rischi di contagio: “Stiamo lavorando in sinergia con le altre<br />

istituzioni ma sopra ogni cosa c’è la responsabilità individuale<br />

senza la quale si vanifica tutto”.<br />

Stadi vuoti, tifosi incollati alle tivvù, un calcio<br />

snaturato, irreale. Per quanto durerà ancora?<br />

“Bisogna rispettare le regole”, osserva, “ Io non<br />

sono mai andata allo stadio di Lecce per dare<br />

l’esempio, ma seguo la squadra giallorossa, tant’è<br />

che sono dispiaciuta perché avrebbe meritato<br />

di vincere contro il Frosinone. Vengo da<br />

una famiglia di tifosi; mio padre teneva per il<br />

Napoli da uomo del Sud, ma mi rendo conto che si deve avere<br />

pazienza stante le difficoltà del momento, nel rispetto di chi non<br />

c’è più, ma anche dei tanti medici e personale sanitario impegnatissimi<br />

a scongiurare il peggio in questa pandemia”.<br />

Infine, ecco il suo augurio e la speranza per questo Natale molto<br />

particolare: “Ci auguriamo tutti di superare questo momento di<br />

estrema difficoltà e in particolare auguro ai tifosi, alla squadra<br />

e alla società leccese un anno migliore, che ci faccia dimenticare<br />

i momenti difficili che siamo costretti a vivere oggi”. (S.M.)<br />

EUGENIO CORINI, ALLENATORE DELL’US LECCE<br />

LONTANI EPPURE VICINI<br />

uguro a tutti i tifosi ed alle loro fa-<br />

un Natale sereno e felice.<br />

“Amiglie<br />

Dispiace non averli al nostro fianco, ma<br />

ci conforta la loro vicinanza ideale ed il<br />

loro attaccamento ai colori giallorossi.<br />

Uno stimolo in più per noi, costante, a fare<br />

sempre bene e meglio. Auguri ed un abbraccio<br />

a tutti”.<br />

STEFANO MINERVA, PRESIDENTE PROVINCIA DI LECCE<br />

PER UN SALENTO D’AMARE<br />

l <strong>2020</strong> volge al termine, un anno<br />

“Iche difficilmente riusciremo a dimenticare<br />

per il suo bagaglio di paura che<br />

ci lascia. Il Covid è divenuto un nostro<br />

compagno di vita con cui quotidianamente<br />

abbiamo dovuto confrontarci. Un<br />

lembo di terra, qual è il Salento, ha retto<br />

all’urto dirompente dell’emergenza sanitaria<br />

ma ha anche perso, al momento, quel palcoscenico prestigioso<br />

come la Serie A di calcio. Un’amara e beffarda retrocessione per<br />

gli uomini del presidente Saverio Sticchi Damiani che, dopo una<br />

stagione tra le big del pallone, ha dovuto ricominciare dal campionato<br />

cadetto. Pantaleo Corvino, direttore sportivo di lungo corso,<br />

ed Eugenio Corini, allenatore preparato e scrupoloso, per risalire la<br />

china: a loro due il giovane presidente Saverio ha dato le chiavi<br />

della nuova rinascita giallorossa. Il mio personale augurio, così<br />

come quello dell’intera e appassionata provincia, da sempre cuore<br />

pulsante della tifoseria, è che dalle ceneri di questo difficile anno si<br />

trovi forza e speranza per costruire al meglio un futuro sempre più<br />

radioso. Grazie agli amici de “Il <strong>Giallorosso</strong>” per l’opportunità che<br />

mi viene concessa nel portare il mio saluto augurale. Che sia un<br />

Natale di speranza ed un <strong>2021</strong> pieno di tanto giallorosso: insomma<br />

che sia sempre e soltanto un Salento d’Amare. Buone festività a<br />

tutti, amici cari, con il Lecce sempre nel cuore!”.<br />

ELIO DONNO, DECANO DEI GIORNALISTI SALENTINI<br />

TRA FEDE E SPERANZA<br />

o perso il conto dei tanti riti di fine anno,<br />

“Hquando ci si scambiava gli auguri nel<br />

segno dei colori giallorossi; dai tempi duri delle<br />

gestioni commissariali negli angusti locali sociali<br />

presi in affitto, sino ai giorni nostri. Il rito era ed<br />

è sempre lo stesso: l’augurio di un anno migliore<br />

per la grande famiglia costituita da dirigenti, tecnici,<br />

calciatori, giornalisti e tifosi giallorossi.<br />

Lo abbiamo fatto col Lecce, lo abbiamo rinnovato col Lecce Club<br />

del quale Mario De Lorenzis continua a tenere la bandiera ed ogni<br />

volta abbiamo tracciato bilanci e sperato che l'anno che si apriva<br />

fosse migliore. L’augurio ed un brindisi nel chiuso di una stanza, al<br />

quale poi seguiva l’augurio immenso nella festa dello stadio con<br />

migliaia di persone che, assieme ai protagonisti, costituiscono l’essenza<br />

viva del calcio, la ragione di una fede per quei colori per i<br />

quali ci si entusiasma e si soffre.<br />

Anche quest’anno, ma solo per un dato anagrafico che, oltre al peso<br />

del tempo che passa, mi dà ancora il privilegio di raccontare da 60<br />

anni le vicende del Lecce, mi è stato chiesto di testimoniare gli auguri<br />

a nome dei colleghi giornalisti salentini. Altri potrebbero farlo<br />

meglio di me: ma io ho accettato solo per questa definizione (“Decano”)<br />

che, per colpa degli anni, ho sul groppone.<br />

Ebbene, pur sapendo che ci apprestiamo a vivere un Natale ed un<br />

Capodanno diversi, con lo stadio tristemente chiuso, con i tanti lacci<br />

e laccioli che ci vieteranno pure di calciare a pedate l’anno che se<br />

ne va, prendiamo il lato positivo di questi momenti: la speranza che<br />

il domani sia migliore per tutti: innanzitutto per le nostre famiglie,<br />

assieme a questa grande famiglia che si chiama Lecce Calcio con<br />

le sue componenti. E quindi per la dirigenza, costretta a sbarcare il<br />

lunario senza abbonamenti e senza incassi; per la squadra, orgogliosamente<br />

impegnata a tornare tra le grandi del calcio; per i colleghi,<br />

i tifosi e quanti si attivano per trasmettere ovunque, come un<br />

tam-tam, un messaggio di due sole parole: “Forza Lecce”.<br />

È questo l'augurio che sento di fare a nome dei colleghi, da quelli<br />

della carta stampata, delle radio e tv, dei siti online e comunque di<br />

quanti contribuiscono a cementare e rafforzare la fede nel Lecce<br />

pur in momenti come questo, critici per l’intera comunità. E, poi,<br />

una speranza: che il <strong>2021</strong> ci consenta di risentire, dagli spalti pieni<br />

di tifosi, quell'urlo: Lecce olè, Lecce olè”.<br />

LECCE CLUB CENTRO DI COORDINAMENTO<br />

IL GIALLOROSSO I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I 3


PARLA IL PRESIDENTE<br />

STICCHI DAMIANI: “IL LECCE<br />

PRESTO AL TOP, LO MERITA”<br />

Sta per chiudersi un anno<br />

denso di situazioni non tutte<br />

piacevoli per il Lecce e per i<br />

suoi tifosi. Il <strong>2020</strong> ha visto la<br />

formazione giallorossa tornare<br />

in B dopo una sola stagione di<br />

Serie A, traguardo che aveva segnato<br />

il punto più alto a coronamento di due<br />

promozioni consecutive.<br />

Tempo dunque di bilanci di un’annata<br />

anomala, segnata dalla pandemia da<br />

Covid, che vede la formazione salentina<br />

alle prese con una profonda rifondazione<br />

che potrebbe avere riverberi<br />

anche sull’assetto della compagine societaria<br />

del club di via Costadura. Per<br />

fare il punto abbiamo intervistato il<br />

presidente Saverio Sticchi Damiani.<br />

“In questi mesi è cambiato il mondo di<br />

ciascuno di noi come cittadini e, di<br />

conseguenza, anche quello del calcio<br />

che ora si gioca in stadi vuoti, lontano<br />

dalle persone. Una realtà difficilissima<br />

per chi, come me ed i miei soci, era<br />

spinto dalla soddisfazione di dare una<br />

gioia alla propria gente ed al proprio<br />

territorio”, attacca il presidente dell’Unione<br />

Sportiva Lecce. “Ora proviamo<br />

a darne ancora, magari<br />

attraverso la televisione, ma non è<br />

certo la stessa cosa”.<br />

Ad ogni modo, il Lecce si sta riproponendo<br />

da protagonista in<br />

questa Serie B.<br />

“Sì, noi abbiamo cercato di dare un<br />

valore alla Serie A perduta investendo<br />

le risorse che quella categoria ci ha<br />

portato su prima squadra, strutture e<br />

Settore Giovanile. Anche dopo la retrocessione<br />

il club è rimasto una società<br />

sana, il che ci ha consentito di<br />

puntare alla realizzazione di un progetto<br />

di crescita che ha permesso di<br />

allestire una buona squadra, attraverso<br />

grossi sacrifici dei soci e della<br />

proprietà, ma anche di poter contare<br />

su nuove infrastrutture e potenziare il<br />

vivaio”.<br />

Il presidente dell’Us elogia Corvino e Corini:<br />

“Esperienza, umiltà e impegno al servizio della<br />

causa giallorossa. Stiamo gettando le basi per un<br />

grande futuro. Così raggiungeremo gli obiettivi”<br />

“Ai nostri tifosi auguro buona salute<br />

e di essere sempre al fianco della<br />

squadra. Vogliamo riprenderci quello<br />

che ci è stato ingiustamente tolto”<br />

di PIERPAOLO SERGIO<br />

Il Presidente nel Lecce Club<br />

di Oleggio a lui intitolato<br />

In quest’ottica s’inquadra il ritorno<br />

di Pantaleo Corvino il cui lavoro<br />

sta già dando i primi frutti,<br />

vero?<br />

“Anche quel ruolo rappresenta un investimento<br />

importante. Una figura di<br />

primissimo piano su cui la società<br />

punta molto perché è un profilo che<br />

nulla ha a che fare con la Serie B.<br />

L’averlo coinvolto in un simile progetto<br />

è legato alla sua straordinaria motivazione<br />

di poter tornare a lavorare per<br />

la sua terra.<br />

Lui è il perno del nostro progetto tecnico<br />

in cui, rispetto al passato, il Settore<br />

Giovanile va ad affiancarsi per<br />

importanza alla prima squadra.<br />

Con il nuovo ciclo che si apre col ritorno<br />

di Pantaleo Corvino a Lecce il vivaio<br />

avrà uguale importanza, uguale<br />

dignità, e potrà beneficiare di investimenti<br />

maggiori”.<br />

Chi non è figlio di questa terra ma<br />

si è subito ambientato è Eugenio<br />

Corini, al pari dei tanti calciatori<br />

arrivati in estate che vanno a formare<br />

quel gruppo su cui il Lecce,<br />

da sempre, fa affidamento.<br />

“Diciamo che mister Corini è già diventato<br />

mezzo salentino perché si è<br />

calato perfettamente nella nostra realtà<br />

e si sta facendo apprezzare quale persona<br />

di poche parole ma di tanti fatti e<br />

serietà. Come società abbiamo subito<br />

cercato di far capire ai calciatori quali<br />

siano i valori e le motivazioni che<br />

4 I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I IL GIALLOROSSO LA VOCE DEI TIFOSI


Saverio Sticchi Damiani<br />

deve avere chi indossa questa maglia.<br />

Un compito in cui siamo aiutati dai<br />

vecchi giocatori che hanno spiegato<br />

come qui sia un posto in cui serve dare<br />

tutto perché, chi dà tutto, ha la garanzia<br />

che la gente gli riconoscerà per<br />

sempre l’impegno a prescindere dal risultato<br />

sportivo”.<br />

Esattamente come successo per<br />

Lorusso e Pezzella. Quest’anno,<br />

insieme a Pantaleo Corvino e<br />

Gennaro Delvecchio, eravate presenti<br />

come U.S. Lecce alla commemorazione<br />

voluta come da tanti<br />

anni a questa parte dal Centro di<br />

Coordinamento del Lecce Club.<br />

Un segno di continuità nell’impegno<br />

di tante generazioni di dirigenti<br />

e tifosi che hanno contribuito<br />

a rendere grande questa squadra.<br />

“Una bellissima e lodevole iniziativa.<br />

Noi andiamo nelle scuole per<br />

toccare il cuore dei giovanissimi.<br />

Il percorso che ci ha portato in A ci<br />

ha aiutato a conquistare la maggior<br />

parte dei ragazzi salentini che oggi<br />

pensano esclusivamente al Lecce e<br />

non ad altre squadre.<br />

Ma, allo stesso tempo, è sempre<br />

bene onorare le bandiere del passato,<br />

ossia chi ha scritto la storia del<br />

Lecce; solo tenendone vivo il ricordo<br />

anche attraverso simili impulsi<br />

potremo far capire che si tratta<br />

di un’unica storia giallorossa che va<br />

oltre il singolo presidente, il singolo<br />

giocatore, il singolo tifoso”.<br />

Intanto ci avviciniamo al calciomercato<br />

invernale. Si rinforzerà o<br />

si sfoltirà l’organico?<br />

“Sicuramente sul mercato abbiamo<br />

ancora qualche esubero che non<br />

siamo riusciti a sistemare nella precedente<br />

sessione. Vista la grande rivoluzione<br />

attuata, i tempi erano ristretti,<br />

perciò si definirà qualche cessione ma<br />

non ci tireremmo indietro davanti alla<br />

possibilità di puntellare la rosa con<br />

occasioni da cogliere al volo che ci<br />

possano migliorare”.<br />

Tra le eventuali uscite c’è ancora<br />

qualche nome importante?<br />

“La gente ormai ha capito che, più<br />

della volontà del Lecce, spesso contano<br />

le sirene che arrivano a volte direttamente<br />

alle orecchie dei<br />

calciatori. Accade anche all’insaputa<br />

delle stesse società che ne sono vittime.<br />

Io posso prometterlo nella misura<br />

in cui non si creino situazioni di<br />

mercato per cui è illogico trattenere<br />

qualcuno che non riesce a dire di no<br />

a determinate offerte...”.<br />

Presidente, il suo messaggio augurale<br />

alla tifoseria giallorossa ed ai<br />

lettori de Il GialloRosso in vista<br />

delle imminenti feste.<br />

“Il mio augurio in quest’anno particolare<br />

è più sentito che mai. Sarà un Natale<br />

da passare tra mille limitazioni che<br />

ci impediranno di viverlo circondati<br />

dall’affetto e dal calore dei nostri cari<br />

e dei nostri parenti a causa delle restrizioni<br />

di questo difficile periodo storico.<br />

Allo stesso modo, però, ricordo che la<br />

Serie B giocherà ininterrottamente e di<br />

conseguenza lo farà il Lecce. Spero<br />

che la nostra squadra possa tenere<br />

compagnia ai tifosi e sopperire con<br />

buone prestazioni al vuoto che si respirerà<br />

in tutte le case”.<br />

Ed il Saverio presidente e tifoso<br />

che auspicio fa a se stesso per il<br />

<strong>2021</strong>?<br />

“Per me, per tutti i miei familiari, i collaboratori<br />

e i tifosi chiedo la salute che,<br />

in questa fase, non è affatto una cosa<br />

scontata. In second’ordine vorrei al più<br />

presto riprendermi ciò che al Lecce è<br />

stato ingiustamente sottratto e, allo<br />

stesso tempo, tornare alla dimensione<br />

che questa società, questa terra e questa<br />

tifoseria meritano”.<br />

LECCE CLUB CENTRO DI COORDINAMENTO<br />

IL GIALLOROSSO I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I 5


BUON COMPLEANNO - Pantaleo Corvino, 71 anni il 12 <strong>dicembre</strong>, è tornato a Lecce nel ruolo di Responsabile dell’Area tecnica<br />

CORVINO, RITORNO AL FUTURO<br />

“STO VIVENDO UNA FAVOLA”<br />

“Puntiamo a fare del Lecce un modello<br />

di professionalità nel grande calcio<br />

come il territorio e i tifosi meritano”<br />

“Il settore giovanile è strategico nelle<br />

nostre politiche societarie al pari<br />

della fidelizzazione dei nostri tifosi”<br />

Adistanza di 15 anni<br />

dalla sua precedente<br />

esperienza, la scorsa<br />

estate Pantaleo Corvino<br />

è tornato a far<br />

parte della grande famiglia dell’U.S.<br />

Lecce, società che allora lasciò in<br />

Serie A e con cui ha vinto praticamente<br />

tutto a livello di Settore Giovanile.<br />

Da lì intende ripartire per<br />

assicurare al club giallorosso un futuro<br />

che tutti si augurano prospero. A<br />

convincerlo della bontà della proposta<br />

sono state le parole del presidente<br />

Saverio Sticchi Damiani che gli ha<br />

conferito il ruolo di Responsabile<br />

dell’Area Tecnica puntando sulle<br />

corde delle sue origini salentine a cui<br />

è stato impossibile dire di no.<br />

“Già. Il ritorno nel territorio in cui sei<br />

nato, dove vive la tua gente, è stato lo<br />

stimolo che mi ha portato a tornare<br />

dove mi hanno permesso di diventare<br />

grande. Per me che sono partito dalla<br />

Terza Categoria per poi vincere quasi<br />

tutti i campionati, arrivando fino alla<br />

disputa della Champions League, diventa<br />

difficile tornare a lavorare lì dove<br />

hai già vinto e trovare stimoli nuovi.<br />

Ma in questo caso non potevo rimanere<br />

insensibile davanti all’opportunità<br />

di lavorare di nuovo per la mia terra, la<br />

mia gente, i miei colori, nonostante ripartire<br />

dalla B potesse sembrare penalizzante<br />

dopo 600 partite di Serie A,<br />

ma così non è per i motivi che ho appena<br />

elencato”.<br />

Direttore, ma si aspettava questa<br />

chiamata dopo tanto tempo?<br />

“Onestamente, non ci pensavo proprio...<br />

Ho fatto un percorso in continuo<br />

crescendo e miravo a confrontarmi in<br />

piazze in cui avere ancora motivazioni,<br />

per centrare obiettivi non ancora raggiunti.<br />

La chiamata del Lecce, tuttavia,<br />

è sembrata quasi una storia già scritta<br />

a cui è stato impossibile dire di no; una<br />

sorta di fiaba a lieto fine per un salentino<br />

come me che, così, è tornato alle<br />

origini”.<br />

Il 7 agosto è iniziato quindi un lavoro<br />

di ricostruzione molto impegnativo,<br />

visti i tempi ristretti in cui<br />

ha dovuto operare...<br />

“Una retrocessione comporta sempre<br />

strascichi negativi a cui si aggiunge un<br />

abbattimento morale tra chi guida una<br />

società. Sono sincero: non è stata una<br />

passeggiata questa campagna acquisti<br />

seguita alla precedente in cui si era privilegiata<br />

una politica di prestiti che ha<br />

dilapidato anche gran parte del patrimonio<br />

tecnico ed economico del club.<br />

Ovvio che ciascuno opera secondo le<br />

proprie convinzioni e non sto qui a<br />

commentarle, ma la situazione che mi<br />

sono ritrovato era oggettiva. Bisognava<br />

ripartire affiancando tutti i nuovi ai<br />

pochi big rimasti, i quali dovevano<br />

agevolarne l’inserimento. Tutti abbiamo<br />

dato il meglio per risolvere problemi<br />

legati a legittime ambizioni di<br />

qualche elemento che voleva confrontarsi<br />

in quella serie che avevamo appena<br />

perso, perché questo territorio<br />

merita una squadra importante.<br />

6 I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I IL GIALLOROSSO LA VOCE DEI TIFOSI


L’INTERVISTA<br />

Mi piace in tal senso ricordare lo sforzo<br />

compiuto dalla società per realizzare<br />

nuove infrastrutture, quali un secondo<br />

campo da gioco ad Acaya, ristrutturando<br />

come strutture ed attrezzature gli<br />

spogliatoi del Via del Mare, senza dimenticare<br />

la nuovissima palestra all’avanguardia<br />

in cui dare comfort anche<br />

quando ci si allena al chiuso. Un’organizzazione<br />

più capillare, insomma, che<br />

interessa anche gli uomini che, magari,<br />

hanno meno visibilità rispetto ai risultati<br />

che la squadra sta ottenendo”.<br />

Qual è stata la trattativa più difficile<br />

da chiudere?<br />

“Tutte hanno comportato un grande<br />

impegno. Si doveva ripartire subito<br />

bruciando le tappe, portando in squadra<br />

giocatori che andassero in un ritiro<br />

cominciato molto presto, tra<br />

mille difficoltà legate alla pandemia,<br />

e ogni trattativa è stata davvero<br />

molto faticosa”.<br />

La crescita del gruppo così allestito,<br />

che sta avvenendo tanto<br />

rapidamente, è motivo di sorpresa<br />

o è in linea con i programmi<br />

di società e mister?<br />

“Siamo partiti ad handicap e non si arriva<br />

immediatamente a certi livelli. Per<br />

i responsabili serve prima trovare individualità<br />

importanti. Poi c’è la consapevolezza<br />

di dover operare con risorse<br />

limitate perché una retrocessione non<br />

è mai indolore a livello economico. In<br />

più, è necessario stimolare chi arriva<br />

ad indossare la maglia giallorossa e infine<br />

si arriva a diventare gruppo, ma la<br />

cosa più difficile è trasformare quel<br />

gruppo in un branco competitivo, che<br />

sia orgoglioso ed attaccato ai colori che<br />

rappresenta. Si vince tutti insieme se<br />

c’è la voglia di essere famelici e non<br />

mollare mai l’osso. E non va dimenticata<br />

la difficoltà di giocare senza il sostegno<br />

del tuo pubblico che ancora non<br />

può tornare allo stadio con l’importanza<br />

del suo supporto, soprattutto in<br />

casa, che è nota a tutti”.<br />

A capo di questo branco c’è un<br />

allenatore come Eugenio Corini<br />

arrivato con un po’ di diffidenza<br />

in una piazza che predilige tecnici<br />

sanguigni. Invece, si è saputo<br />

subito conquistare la stima ed il<br />

rispetto dei tifosi leccesi.<br />

“Dopo l’esperienza con un allenatore<br />

vincente come è stato il precedente,<br />

non era facile trovare un tecnico simile.<br />

La sua scelta non si poteva sbagliare<br />

nonostante sia stata dettata da diverse<br />

considerazioni fatte tutte in tempi<br />

strettissimi e siamo pienamente contenti<br />

di lui”.<br />

Intanto <strong>gennaio</strong> è alle porte. Nel<br />

mercato invernale si punterà a<br />

rinforzare ulteriormente la rosa<br />

o si darà la precedenza al suo<br />

sfoltimento?<br />

“Stiamo dimostrando che questo<br />

Lecce sa cosa si prefigge. Abbiamo il<br />

compito di rendere la squadra sempre<br />

più competitiva per raggiungere, attraverso<br />

le idee giuste, gli obiettivi che<br />

questo territorio merita. Puntiamo a<br />

fare tornare il Lecce ad essere una società<br />

modello di professionalità, che<br />

sia riconosciuto non solo a livello nazionale,<br />

per poi finanziarsi attraverso<br />

nostre risorse. Anche il Settore Giovanile<br />

dovrà avere un ruolo strategico.<br />

Altro aspetto importante è sviluppare<br />

un senso di appartenenza e attaccamento<br />

ai tifosi per realizzare quel progetto<br />

pluriennale che abbiamo appena<br />

iniziato. Di pari passo si procederà con<br />

le operazioni di mercato”.<br />

Qual è il giocatore che a fine anno<br />

potrebbe essere esploso?<br />

“Questo Lecce è attrezzato in ogni<br />

reparto. Indicare un solo nome sembrerebbe<br />

come fare un torto a qualcuno.<br />

Mi auguro piuttosto che tutto<br />

il lavoro fatto possa esplodere come<br />

sta avvenendo da qualche settimana.<br />

La vera gioia è se tutti i calciatori arrivati<br />

in squadra si esprimeranno al<br />

massimo regalando un sogno alla<br />

platea leccese che tanto ci manca allo<br />

stadio ed in trasferta e alla quale,<br />

come dirigenza, stiamo cercando di<br />

sostituirci per motivare il gruppo<br />

giorno dopo giorno, ma che speriamo<br />

torni presto a sostenerci”.<br />

Per concludere, un suo augurio a<br />

tutti i lettori de Il GialloRosso ed<br />

agli sportivi del Grande Salento.<br />

“La pandemia renderà queste festività<br />

diverse dal solito. L’augurio è però di<br />

ritrovarci tutti quanto prima, insieme ai<br />

vostri cari. A voi rivolgo di cuore il mio<br />

buon Natale e felice anno nuovo”.<br />

(Pierpaolo Sergio)<br />

LECCE CLUB CENTRO DI COORDINAMENTO<br />

IL GIALLOROSSO I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I 7


CAPITAN MANCOSU<br />

CUORE GIALLOROSSO<br />

“Felice di essere a Lecce, ormai anche la mia famiglia si considera<br />

salentina. Mi auguro che gli amici della Tana dei Lupi del Lecce Club<br />

a me intitolato e tutti i tifosi tornino presto a sostenerci allo stadio”<br />

di EMMANUELE PETRUZZI *<br />

Superate le difficoltà delle scorse<br />

settimane, hai preso il Lecce per<br />

mano e sei sempre più uomosimbolo<br />

di questa squadra.<br />

Come ti stai trovando con mister<br />

Corini?<br />

“Essere considerato uomo simbolo<br />

di questa squadra è un orgoglio per<br />

me e, visto questo inizio di stagione,<br />

assume ancor di più un valore aggiunto.<br />

Con il mister va molto bene!<br />

Lui è una persona che ci mette tanto<br />

entusiasmo e soprattutto è impeccabile<br />

nel suo lavoro, sempre molto<br />

professionale, ti fa pensare solo al<br />

campo; stiamo cercando tutti insieme<br />

di lavorare al fine di dare il<br />

massimo ognuno nel proprio settore:<br />

dalla società a noi giocatori”.<br />

Dopo il prolungamento del contratto<br />

che ti lega all'U.S. Lecce<br />

hai dichiarato di essere orgoglioso<br />

di poter chiudere qui la<br />

tua carriera. Cosa hai trovato di<br />

speciale nel Salento?<br />

“Chiudere la carriera in un posto<br />

dove si è fatto questo tipo di percorso<br />

credo sia una cosa che chiunque<br />

desideri e, nello specifico, qui ho<br />

trovato una terra molto simile alla<br />

mia Sardegna. Ormai ho un legame<br />

indissolubile con i tifosi salentini.<br />

Ciò che è stato fatto è storia e nessuno<br />

potrà mai cancellarlo. Comunque,<br />

adesso penso solo a fare bene<br />

come capitano e calciatore poi per il<br />

fine carriera spero avvenga un po’<br />

più in là perché significherà che ancora<br />

avrò qualcosa da dire e da dare<br />

in campo”.<br />

Lecce è diventata la tua città<br />

adottiva, ma anche tua moglie e<br />

tua figlia sono ormai da considerarsi<br />

salentine a tutti gli effetti...<br />

“Eh sì, mia moglie si trova alla<br />

grande e mia figlia ormai parla con<br />

accento leccese... Il legame che si è<br />

creato tra territorio, squadra e tifosi<br />

è entrato dentro il nostro vivere la<br />

quotidianità come veri salentini”.<br />

Vecchie glorie hanno legato il loro<br />

nome a quello della squadra leccese.<br />

Ci vengono in mente Lorusso, Giacomazzi,<br />

Chevanton e tanti altri.<br />

Anche tu hai dimostrato di avere un<br />

attaccamento viscerale alla maglia.<br />

Ti senti un leader di questo<br />

gruppo e avverti l'enorme stima<br />

e affetto dello spogliatoio e dei tifosi<br />

nei tuoi confronti?<br />

“Sì, ma questo è inevitabile stando<br />

qui ormai da cinque anni. Sono contento<br />

di avere questa responsabilità<br />

e di continuare a fare bene; essere affiancato<br />

a certi nomi mi riempie di<br />

orgoglio. Io ho un carattere molto riservato,<br />

quindi tendo a non mostrare<br />

determinati atteggiamenti, ma sono<br />

davvero felice di tutto questo.<br />

8 I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I IL GIALLOROSSO LA VOCE DEI TIFOSI


IL PROTAGONISTA<br />

LEADER - Nella pagina al lato Marco<br />

Mancosu sorridente con la moglie e la figlia,<br />

anche loro salentine d’adozione.<br />

Nell’altra foto il capitano con Emmanuele<br />

Petruzzi, presidente del Lecce Club “Marco<br />

Mancosu” di Sannicola.<br />

A destra l’esultanza del leader giallorosso<br />

nel match vinto contro la Reggiana,<br />

dopo il gol segnato da Filippo Falco,<br />

altro beniamino della tifoseria salentina<br />

Stare nel cuore dei tifosi mi porta ad<br />

affrontare la fatica con una marcia in<br />

più e mi fa affrontare in maniera più<br />

serena alcuni periodi non proprio positivi”.<br />

Marco, un tuo augurio a tutti i<br />

soci del Lecce Club di Sannicola<br />

che è intitolato a te ed a tutti<br />

quelli dei Lecce Club sparsi in<br />

Italia in un momento delicato in<br />

cui non possono ancora tornare<br />

allo stadio per sostenere il Lecce.<br />

“È stato bello lo scorso anno quando<br />

mi è stato intitolato per la prima<br />

volta un club. Venivamo da due promozioni<br />

di fila e l’entusiasmo della<br />

gente mi stava davvero travolgendo.<br />

Tramite te sento spesso i ragazzi e<br />

mi aggiornate su i vostri appuntamenti<br />

e mi fate sentire uno di voi.<br />

Leggere in Curva Sud il vostro striscione<br />

con il mio nome è qualcosa<br />

che mi manca molto. Posso solo dire<br />

a tutti i soci della Tana dei Lupi di tenere<br />

duro e che, quando potrete tornare<br />

a seguire il Lecce, il vostro<br />

contributo sarà fondamentale per me<br />

e per tutta la squadra. Buon Natale e<br />

buon anno nuovo a tutti”.<br />

* Presidente del Lecce Club<br />

Sannicola “Marco Mancosu”<br />

LECCE CLUB CENTRO DI COORDINAMENTO<br />

IL GIALLOROSSO I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I 9


Bomber Coda in azione e, a destra, Demarku<br />

I NUOVI GIALLOROSSI<br />

SUBITO PROTAGONISTI<br />

Coda capocannoniere della Serie B. Bene in attacco il polacco<br />

Stepinski e a centrocampo lo scozzese Henderson. In difesa<br />

protagonista assoluto Adjapong. E Dermaku va anche in gol<br />

DIFENSORI - In difesa è protagonista<br />

indiscusso Claud Adjapong, padrone<br />

della fascia destra. Guardiano<br />

della corsia, ma anche propulsore efficace,<br />

il ventiduenne ex Sassuolo<br />

sta finalmente trovando continuità.<br />

Assente solo contro il Brescia, a<br />

causa dell’isolamento fiduciario imdi<br />

FRANCESCO BUJA<br />

I“Corvino boys” stanno ricambiando<br />

la fiducia loro riservata<br />

dall’Unione Sportiva Lecce<br />

che ha puntato su di loro per<br />

imbastire il nuovo progetto societario<br />

che mira a consolidare patrimonialmente<br />

il club e renderlo<br />

sempre più competitivo. Sono i visi<br />

nuovi, i ragazzi voluti dal direttore<br />

dell’area tecnica richiamato in estate<br />

dal sodalizio giallorosso, alcuni dei<br />

quali sicuramente rappresentano<br />

delle scommesse, poiché provenienti<br />

da altri campionati assai diversi da<br />

quello italiano.<br />

BOMBER - In attacco, il trentaduenne<br />

Massimo Coda è l’attaccante di<br />

esperienza che serviva per far dimenticare<br />

ai tifosi salentini il bomber<br />

Lapadula: è attualmente<br />

capocannoniere della Serie B,<br />

avendo già firmato otto reti in dieci<br />

partite, nessuna su rigore: basta questo<br />

per accreditare un goleador.<br />

Altro punto fermo dello scacchiere<br />

di mister Eugenio Corini è la mezzala<br />

Liam Henderson, ventiquattrenne<br />

ex Verona ed Empoli. Sempre<br />

titolare, lo scozzese, appare fremente<br />

per la voglia di lottare in mezzo al<br />

campo, ma oltre alla grinta sfoggia<br />

piedi buoni. Sa inserirsi nella manovra<br />

d’attacco, con due gol realizzati:<br />

rispettivamente all’Ascoli e alla Virtus<br />

Entella.<br />

In avanti si è fatto apprezzare anche<br />

Mariusz Stepinski, venticinquenne<br />

polacco prelevato dall'Hellas Verona,<br />

incaricato di dialogare con<br />

Coda. Furbo nello smarcarsi per l’incornata<br />

vincente e nell’approfittare<br />

delle incertezze delle difese avversarie,<br />

in campionato ha siglato quattro<br />

gol. Quasi sempre schierato dal<br />

primo minuto, non si esime dal sacrificio,<br />

sicché gli si perdonano errori<br />

madornali come il gol letteralmente<br />

“mangiato” a Cosenza.<br />

SPINTA - Ad attaccare è risultato prezioso<br />

anche Luca Paganini. Nel suo<br />

curriculum leccese figurano otto presenze<br />

in campionato e un gol, alla<br />

Virtus Entella. Il ventisettenne incursore<br />

di fascia, sa il fatto suo di testa<br />

e in dribbling, ma ha anche speso i<br />

polmoni per accorciare le distanze<br />

fra attacco e centrocampo e proteggere<br />

la squadra dall’avanzata avversaria.<br />

Un altro perno, dunque, per la<br />

compagine salentina.<br />

10 I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I IL GIALLOROSSO LA VOCE DEI TIFOSI


LA SQUADRA<br />

postogli poiché era reduce dalla convocazione<br />

in Nazionale Under 21<br />

ma il cui tampone era risultato incerto<br />

nell'esito e pertanto rimandato<br />

a casa. Appena arrivato in Salento,<br />

in campo la prima volta era andato<br />

per soli cinque minuti nel finale della<br />

gara d’esordio del campionato; poi è<br />

stato sempre titolare.<br />

Nella parte di terzino, ma sia a destra<br />

che a sinistra, anche Leonard Zuta,<br />

quasi sempre impiegato da Corini.<br />

Nell’ultima sfida, contro il Venezia,<br />

il ventottenne svedese naturalizzato<br />

macedone è però apparso spesso in<br />

difficoltà, come dimostra il secondo<br />

gol dei lagunari. Anche per qualche<br />

acciacco fisico, ancora non ha offerto<br />

il meglio di sé ma va detto che<br />

è reduce da un lungo periodo di attività<br />

agonistica tra il torneo scandinavo<br />

e quello cadetto in Italia che gli<br />

ha prosciugato energie preziose.<br />

Solo due presenze invece per Kastriot<br />

Dermaku, difensore centrale<br />

ex Parma che quando ha giocato<br />

tutta la partita (contro la Cremonese)<br />

ha anche segnato il suo primo gol in<br />

maglia giallorossa.<br />

INFORTUNI - Il ventottenne albanese<br />

ha dovuto abbandonare il campo al<br />

decimo minuto della sfida di Cosenza,<br />

per infortunio, il 25 ottobre. È<br />

tornato disponibile per la partita contro<br />

il Venezia ma è rimasto in panchina.<br />

E per infortunio si è dovuto<br />

fermare anche Marcin Listkowski<br />

versatile centrocampista polacco di<br />

22 anni. Un problema muscolare lo<br />

ha costretto ad abbandonare l’agone<br />

contro la Cremonese, il 21 ottobre<br />

scorso. È stato disponibile nelle ultime<br />

tre giornate, nelle quali ha collezionato<br />

solo scampoli di partita da<br />

subentrato. In principio di campionato<br />

ha tuttavia dimostrato personalità,<br />

dribbling e visione di gioco.<br />

DA SCOPRIRE - Non ancora pervenuti,<br />

invece, i valori del centrocampista<br />

svedese John Björkengren, impiegato<br />

finora per poco più di un’ora e<br />

poi vittima della positività al Covid-<br />

19, e dell’attaccante spagnolo Pablo<br />

Rodriguez Delgado, anch’egli costretto<br />

a mordere il freno a causa del<br />

contagio da coronavirus ed in cerca<br />

di un posto al sole tra le tante bocche<br />

da fuoco che la squadra giallorossa<br />

annovera in questa stagione nel reparto<br />

offensivo.<br />

Luca Paganini, 27 anni, ala destra<br />

LECCE CLUB CENTRO DI COORDINAMENTO<br />

IL GIALLOROSSO I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I 11


LA SQUADRA<br />

NAZIONALE<br />

Claud Adjapong, 22 anni, difensore,<br />

uno dei protagonisti della Nazionale<br />

Under 21<br />

DUBBIO VIGORITO - Nella sessione invernale<br />

di calciomercato Corvino inseguirà<br />

magari qualche colpo che non è<br />

stato possibile mettere a segno nella<br />

particolare campagna acquisti estivoautunnale.<br />

Il blocco dei portieri è<br />

quello che sembra non richiedere interventi,<br />

salvo esigenze dei diretti interessati.<br />

Gabriel e Vigorito sono un<br />

lusso per il Lecce in Serie B. Forse il<br />

portiere sardo troverà una sistemazione<br />

alternativa dove potrà essere protagonista<br />

ma, soprattutto, titolare.<br />

MERCATO SOFT<br />

SOLO RITOCCHI<br />

In difesa manca un’alternativa a Adjapong.<br />

Qualche partenza tra i giovani ma il Lecce è fatto<br />

Squadre in campo<br />

e società in fermento.<br />

Soprattutto<br />

nel mese di<br />

<strong>dicembre</strong> si avviano<br />

i contatti tra i vari club<br />

per i rinforzi invernali. Il<br />

primo quadrimestre della<br />

stagione calcistica<br />

<strong>2020</strong>/<strong>2021</strong> sta per concludersi<br />

e si passano in rassegna le pagelle.<br />

Promossi, bocciati, rimandati o,<br />

addirittura, non classificati.<br />

IDEE CHIARE - Questa, è bene ricordarlo,<br />

è una stagione particolare e nel<br />

mese di <strong>dicembre</strong> il calendario, così<br />

concentrato, darà un’opportunità pure<br />

a chi ha giocato meno. Una sorta di<br />

esame di riparazione sebbene allenatore<br />

e direttore sportivo dovrebbero già<br />

avere un'idea precisa su ciò che sarà<br />

utile al Lecce per restare nella parte alta<br />

della classifica e in primavera lanciare<br />

lo sprint ad una concorrenza oggi assai<br />

agguerrita.<br />

di TONIO DE GIORGI<br />

Quello di <strong>gennaio</strong> storicamente<br />

è un mercato “povero”,<br />

ma non per questo<br />

meno importante. Il budget<br />

che la società leccese aveva<br />

messo a disposizione di<br />

Pantaleo Corvino per la<br />

campagna acquisti estiva<br />

non è stato speso completamente,<br />

come ha rivelato in<br />

una recente intervista il presidente Saverio<br />

Sticchi Damiani. Due stagioni fa,<br />

vista la posizione in classifica della<br />

squadra di Liverani, si decise di intervenire<br />

sul mercato per rendere quel<br />

gruppo ancora più competitivo. Il programma<br />

non cambia quest'anno. Tuttavia,<br />

le basi per la risalita nel<br />

campionato di massima divisione<br />

erano state gettate già in estate.<br />

DIFESA - Al reparto difensivo manca<br />

un’alternativa naturale ad Adjapong. Il<br />

terzino della Nazionale Under 21, test<br />

anti Covid-19 a parte, è stato sempre<br />

disponibile. Il tecnico Eugenio Corini<br />

lo ha impiegato regolarmente sulla<br />

sponda destra della difesa. E in sua assenza<br />

l'allenatore giallorosso ha impiegato<br />

Zuta, ma lo svedese resta<br />

un’alternativa non naturale. Anche<br />

Meccariello può essere utilizzato sulla<br />

corsia di destra, ma il suo ruolo principale<br />

resta quello di centrale difensivo.<br />

Lucioni, Meccariello e Dermaku dovrebbero<br />

garantire le necessarie soluzioni<br />

settimana dopo settimana. Per<br />

quanto riguarda Rossettini, invece, potrebbe<br />

fare la valigia. Una sua partenza<br />

era nell'aria già la scorsa estate, ma non<br />

si concretizzò. A sinistra, infine, non<br />

sono previsti innesti, con Calderoni e<br />

Zuta che si alterneranno lungo il binario<br />

mancino.<br />

CENTROCAMPO - A centrocampo sembrano<br />

esserci le necessarie alternative<br />

ai cosiddetti titolari. Anche qui, Majer,<br />

innesto invernale nel 2019, e protagonista<br />

della cavalcata promozione, è<br />

oggi spesso relegato in panchina, ma<br />

non può essere considerato certamente<br />

una riserva.<br />

ATTACCO - Anche in attacco mister Corini<br />

può mescolare più carte quando ne<br />

ha bisogno tra Coda, Stepinski, Falco o<br />

Pettinari. E poi ci sono i giovani Dubickas<br />

(probabilmente si cercherà una sistemazione<br />

altrove per l'Under 21<br />

lituano) e lo spagnolo Rodriguez.<br />

Anche Antonino Gallo dovrebbe partire,<br />

così come Simone Lo Faso.<br />

In definitiva, se dalla Serie A o dall’estero<br />

non ci saranno richiami particolari,<br />

nel complesso il direttore<br />

dell’area tecnica Corvino dovrà solo<br />

apportare qualche ritocco per scrutare<br />

più da vicino quellorizzonte che il popolo<br />

giallorosso sogna.<br />

LECCE CLUB CENTRO DI COORDINAMENTO<br />

IL GIALLOROSSO I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I 13


IL MISTER<br />

MISTER - Eugenio Corini, 50 anni, allenatore del Lecce, ex calciatore di talento<br />

14 I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I IL GIALLOROSSO LA VOCE DEI TIFOSI


L’INTERVISTA<br />

CARICA CORINI<br />

“UN GRANDE LECCE”<br />

“Che peccato non condividere<br />

il percorso con i tifosi che fanno<br />

sentire il sostegno anche a distanza”<br />

“Stiamo lavorando molto bene<br />

ma il campionato è ancora lungo<br />

Avanti una partita dopo l’altra”<br />

di STEFANO MEO<br />

Un momento magico e non<br />

solo per il Natale ormai<br />

imminente.<br />

Il Lecce respira a pieni<br />

polmoni l’aria di alta<br />

classifica insieme al suo allenatore Eugenio<br />

Corini, che fin da subito ha saputo<br />

plasmare un gruppo nuovo,<br />

giovane e motivato, riscuotendo la<br />

stima e simpatia di tifosi e addetti ai lavori.<br />

Qualcuno ha già iniziato a sognare<br />

ad occhi aperti ma ci hanno pensato il<br />

diesse Corvino prima (“L’idea è stare<br />

nel gruppo di squadre che non dovranno<br />

affannarsi per non retrocedere”)<br />

e lo stesso tecnico poi a riportare tutti<br />

alla realtà ben conoscendo le insidie del<br />

torneo cadetto.<br />

In attesa di ulteriori soddisfazioni mister<br />

Corini è sempre più convinto di<br />

avere scelto il club giusto: “Fin da subito<br />

ho avvertito la vicinanza di società<br />

e direttore sportivo e questo è stato<br />

molto importante sotto il profilo professionale<br />

- le sue parole - quindi abbiamo<br />

iniziato a lavorare ben<br />

conoscendo le problematiche che sorgono<br />

dopo una retrocessione ed abbiamo<br />

risolto i problemi con volontà e<br />

motivazioni”.<br />

Risultati, alta classifica, migliore<br />

attacco. Il Lecce vola ma senza i<br />

suoi tifosi costretti a disertare il<br />

“Via del Mare” nell’osservanza<br />

delle norme anti Covid...<br />

“Dispiace non poter condividere il percorso<br />

con la tifoseria - ha aggiunto - ma<br />

anche da lontano i nostri supporters<br />

non ci fanno mancare il loro calore<br />

come accaduto in occasione della gara<br />

col Pordenone. Sia pure a distanza ci<br />

fanno capire costantemente quanto tengano<br />

ai nostri colori”.<br />

Campionato a parte anche l’impatto<br />

con l’ambiente è stato più<br />

che felice. Mister Corini aveva un<br />

piacevole ricordo della città già da<br />

giocatore avversario.<br />

“Sì, ricordo che venni a Lecce col Palermo<br />

perdemmo 2-0 poi tornai col<br />

Toro e se non sbaglio ci fu un pareggio.<br />

Alloggiavamo presso un noto albergo<br />

cittadino proprio di fronte a Santa<br />

Croce e, passeggiando per la città, ebbi<br />

modo di ammirare l’architettura, il Barocco,<br />

l’accoglienza della gente e la<br />

bellezza del centro storico. Una sensazione<br />

molto positiva. L’ultima volta fu<br />

da allenatore col Brescia e qui subimmo<br />

la sconfitta per 1-0 con gol di<br />

Tabanelli. In quella occasione ho compreso<br />

la forza della tifoseria che spinse<br />

letteralmente il Lecce a vincere la partita<br />

e ad agganciarci in cima alla classifica.<br />

Poi fu promozione per entrambi<br />

dopo una stagione magica”.<br />

Tornando al campionato quale è<br />

oggi la vera forza del Lecce? I<br />

commentatori non hanno dubbi e<br />

puntano l’indice verso la panchina<br />

che a Verona, contro il Chievo, ha<br />

fatto la differenza.<br />

“Abbiamo una rosa di grande qualità<br />

perché società e direttore sportivo<br />

stanno lavorando bene. C’è chi parte,<br />

chi esce, chi va in campo, chi aspetta il<br />

suo turno ma tutti sono partecipi, pronti<br />

e motivati, perché nel calcio moderno<br />

i cinque cambi fanno la differenza”.<br />

Sempre i solti commentatori un<br />

giorno sì e l’altro pure danno il<br />

Lecce grande favorito per il salto<br />

categoria (qui ognuno è libero di<br />

fare gli scongiuri che ritiene più<br />

opportuni). Un vantaggio o un<br />

handicap?<br />

“Conosco questo giochino e non ci<br />

casco - ha aggiunto mister Corini ridendo<br />

- è difficile e dura, ci sono<br />

tante squadre con qualità. Importante<br />

è non abbassare mai il livello di tensione<br />

ed attenzione anche nelle situazioni<br />

scontate che si verificano in<br />

partita perché le stesse situazioni<br />

possono ribaltarsi con estrema facilità.<br />

Stiamo attenti al quotidiano, c’è<br />

grande attenzione da parte di tutti e<br />

cerco di pensare ad un allenamento<br />

alla volta, ad un avversario alla volta<br />

e solo alla partita successiva senza<br />

andare oltre. Il momento è positivo<br />

ma siamo solo ad un quarto del campionato.<br />

Riuscissimo a mantenere<br />

questo standard di rendimento fino<br />

alla fine sarebbe un traguardo davvero<br />

importante”.<br />

In conclusione, un dato statistico<br />

molto eloquente: fino al momento<br />

di andare in stampa, in gol sono<br />

andati 10 giocatori e gli attaccanti<br />

hanno firmato il 59% delle reti<br />

realizzate. Cosa vuol dire?<br />

“A me piace un calcio collettivo dove<br />

tutti partecipano al gioco e tutti sono<br />

fondamentali - ha concluso - anche gli<br />

attaccanti devono lavorare per la<br />

squadra magari favorendo l’inserimento<br />

dei compagni che arrivano da<br />

dietro”.<br />

LECCE CLUB CENTRO DI COORDINAMENTO<br />

IL GIALLOROSSO I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I 15


IL COMMENTO<br />

DA TUTTI ORA SERVE<br />

UNA PROVA DI MATURITÀ<br />

di MASSIMILIANO IMBRIANI *<br />

Quello che il movimento<br />

calcistico in generale sta<br />

attraversando possiamo<br />

definirlo il secondo<br />

tempo del Covid pur con<br />

sfumature e problematiche differenti.<br />

Dopo aver affrontato già nella<br />

scorsa primavera la sospensione e<br />

poi la ripresa degli allenamenti e dei<br />

campionati professionistici, il calcio<br />

italiano si sta cimentando, anche in<br />

questa nuova stagione agonistica,<br />

con i vincoli ed i pericoli derivanti<br />

dal coronavirus.<br />

Tra protocolli di sicurezza, gare a<br />

porte chiuse, carenza di sponsor e<br />

mancati versamenti di parte dei diritti<br />

televisivi, le società professionistiche<br />

hanno subito un aumento considerevole<br />

delle spese per affrontare la quotidianità<br />

mentre, nella migliore delle<br />

ipotesi, i ricavi si sono dimezzati. Già<br />

al 30 giugno scorso, le squadre delle<br />

Serie A presentavano bilanci con<br />

grosse perdite, nonostante fossero per<br />

lo più supportate da un assetto societario<br />

solido, ed hanno affrontato con<br />

difficoltà l'avvio di questa stagione.<br />

Un settore apparentemente marginale,<br />

poiché associato al divertimento,<br />

all'intrattenimento, allo<br />

spettacolo, ma che genera un indotto<br />

notevole, oggi più che mai in preoccupante<br />

fase di stallo come per molti<br />

altri settori dell’economia italiana.<br />

Questa situazione sta condizionando<br />

la stagione in corso, sia dal punto di<br />

vista dei risultati, sia dal punto di<br />

vista economico. Anche l'incertezza<br />

settimanale di disputare regolarmente<br />

le partite mette in luce molteplici<br />

criticità.<br />

Se per il calcio professionistico la realtà<br />

descritta è questa, più si scende<br />

di categoria, più aumentano le problematiche.<br />

Pensiamo ai Dilettanti<br />

che vedono alla guida presidenti<br />

spesso sponsor solitari delle proprie<br />

società. Imprenditori che affrontano<br />

già la crisi delle proprie aziende e<br />

che hanno visto azzerarsi o ridursi<br />

gli introiti derivanti dalle vendite dei<br />

biglietti, di chi prima investiva nel<br />

calcio con meno riluttanza. Si tratta<br />

di finanze che servivano più o meno<br />

a pareggiare le spese.<br />

Ora invece si troveranno a fine stagione<br />

a dover compensare di tasca<br />

propria le perdite, con la prospettiva<br />

poco incoraggiante che molte società<br />

saranno costrette a non iscriversi ai<br />

rispettivi tornei di appartenenza.<br />

Il calcio lamentava già da tempo il<br />

problema della sostenibilità finanziaria,<br />

ma questa emergenza sanitaria<br />

rischia di avere effetti letali, dalla<br />

Serie B in giù, soprattutto in Serie C.<br />

L’auspicio è che in tali difficoltà, le<br />

società più fragili vengano assistite<br />

adeguatamente in quanto rappresentano<br />

il serbatoio sportivo dell’intero<br />

sistema calcio.<br />

A risentirne saranno soprattutto i settori<br />

giovanili che risulteranno un<br />

contorno e non la leva fondamentale<br />

per sostenere l’intera impalcatura<br />

nazionale. Per non parlare poi delle<br />

Scuole Calcio che affrontano in questo<br />

periodo costi fissi (affitti, utenze,<br />

materiali di consumo, ecc.) e che<br />

spesso non hanno più neppure piccoli<br />

contributi dagli sponsor, così<br />

come le quote di iscrizione che vengono<br />

meno.<br />

Tutto l'indotto calcistico è insomma<br />

destinato a subire scossoni dopo<br />

questa stagione e sembrerà di assistere<br />

ad una sorta di selezione naturale,<br />

con inevitabile ricalibratura<br />

degli obiettivi economico-sportivi.<br />

Ecco allora che servirà una prova di<br />

maturità da parte di tutto il movimento<br />

calcistico per uscirne fuori più<br />

forti di prima.<br />

* Direttore Generale<br />

Sporting Club Lecce<br />

16 I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I IL GIALLOROSSO LA VOCE DEI TIFOSI


I COLORI DEL CALCIO<br />

RITROVIAMO L’OLFATTO<br />

C’É PROFUMO DI SERIE A<br />

di TOTI CARPENTIERI<br />

Erieccoci, cari amici di<br />

carta, a scrivere di calcio<br />

o, meglio, dei colori del<br />

calcio, e quindi di quel<br />

giallo e di quel rosso che<br />

ci rimandano a Rothko, ma che parlano<br />

di Lecce e della sua squadra di<br />

football, nella speranza che si possa<br />

ritrovare quanto prima quella normalità/normale<br />

che gran parte di noi non<br />

ha saputo apprezzare nel più immediato<br />

e trascorso passato. D’altra<br />

parte ci si rende conto di quanto abbiamo<br />

solo nel momento in cui lo<br />

stesso ci è tolto. Rammentando altresì<br />

l’umana capacità salvifica di saperci<br />

adeguare ai mutamenti, a prescindere<br />

da quanto gli stessi ci pesino o meno.<br />

Un tempo eravamo disponibili a sacrificare<br />

persino il pranzo di Natale e<br />

di Pasqua pur di essere sugli spalti del<br />

“Carlo Pranzo” per incitare Anselmo<br />

Bislenghi, poi il tempo è cambiato e<br />

nel nome del profitto (altrui, ovviamente...)<br />

abbiamo frantumato le giornate<br />

del calendario calcistico occupando<br />

l’intera settimana o quasi, e dislocando<br />

le partite dal mezzogiorno a<br />

sera inoltrata. Vi ricordate la ritualità<br />

dell’andare allo stadio? La preparazione,<br />

il ritrovarsi in gruppo con gli<br />

amici di sempre, il portarsi appresso<br />

oggetti scaramantici e il discutere, a<br />

partita finita, della vittoria, del pareggio<br />

deludente e finanche della sconfitta.<br />

E ci andava bene anche così.<br />

Ma, poi, è venuto lui, il Covid-19 a<br />

complicarci la vita.<br />

Da quel momento tutto è cambiato e,<br />

facciamo fatica ad abituarci alle<br />

nuove “norme”.<br />

Le chiamano così esplicitandole nei<br />

tanti Dpcm sfornati sovente in piena<br />

notte, quasi fossero rosette, coccodrilli,<br />

tartarughe o conchiglie di<br />

grano, tenero o duro che sia.<br />

Ma il calcio continua anche se a<br />

porte chiuse o semichiuse, con il<br />

Lecce, rinnovato nei ranghi e nella<br />

conduzione, presente non più nella<br />

massima divisione, ma nella serie cadetta,<br />

rincorrendo un immediato ritorno<br />

tra le grandi del campionato<br />

più bello del mondo.<br />

E, a quanto pare, il ritorno di Pantaleo<br />

Corvino e l’arrivo di Eugenio Corini<br />

quale mister, oltre che i nuovi<br />

della rosa ampliata e ricostruita,<br />

stanno dando i primi risultati facendoci<br />

avvertire un lontano e non del<br />

tutto percepibile profumo di A. Dopo<br />

dieci gare, e qualche risultato deludente<br />

(anche il pareggio casalingo col<br />

Venezia), abbiamo perduto la testa e<br />

siamo al terzo posto in classifica, con<br />

l’attacco più prolifico e Massimo<br />

Coda capolista dei realizzatori con<br />

otto reti. Non è molto, ma abbastanza.<br />

Ed ora? In questo clima prefestivo da<br />

liberi tutti o quasi, cerchiamo di essere<br />

più severi delle “norme”. Solo<br />

così sarà possibile archiviare il<br />

Covid-19, e ritrovare l’olfatto e quel<br />

profumo di Serie A che ci piace più del<br />

“Terre d’Hermès”.<br />

LECCE CLUB CENTRO DI COORDINAMENTO<br />

IL GIALLOROSSO I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I 17


MAGLIE - Pantaleo Corvino consegna a Mario De Lorenzis le maglie commemorative dell’anniversario<br />

CIRO E MICHELE<br />

SEMPRE CON NOI<br />

Uniti nel ricordo con il Lecce Club i dirigenti dell’Unione Sportiva<br />

Lecce, rappresentanti istituzionali, familiari e tifosi<br />

che hanno partecipato alla messa in loro suffragio. Ricordati<br />

anche presidenti e membri della grande famiglia giallorossa<br />

di LUDOVICO MALORGIO<br />

Nel rispetto di una ormai consolidata<br />

tradizione, il Lecce Club ha<br />

reso onore alla memoria di Ciro Pezzella<br />

e Michele Lorusso con una<br />

messa di suffragio, promossa dal presidente<br />

Mario De Lorenzis e celebrata<br />

nella Parrocchia di Santa Rosa<br />

a Lecce da don Damiano Madaro, già<br />

padre spirituale dell’U.S. Lecce e<br />

tutor di numerosi ragazzi delle giovanili<br />

giallorosse. Hanno partecipato<br />

al rito funebre il vicesindaco di Lecce<br />

Sergio Signore, il presidente della società<br />

di via Costadura, Saverio Sticchi<br />

Damiani con il Dg Pantaleo<br />

Corvino ed il coordinatore del settore<br />

giovanile Gennaro Delvecchio.<br />

Presente anche lo storico ex medico<br />

sociale Peppino Palaia. Oltre ai due<br />

sfortunati calciatori sono stati ricordati<br />

i presidenti Franco Jurlano e<br />

Giovanni Semeraro, due altri artefici<br />

dei successi del Lecce quali Giuseppe<br />

Bizzarro Mimmo Cataldo ed<br />

Il Lecce Club rinnova<br />

come ogni anno<br />

l’impegno di onorare<br />

i protagonisti della<br />

lunga e gloriosa<br />

storia giallorossa<br />

Enzo Delli Noci, l'allenatore Mimino<br />

Renna, che nel 1975 conquistò l'agognatissima<br />

promozione in Serie B, i<br />

medici Carlo Pranzo Zaccaria, Antonio<br />

Montinaro e Luigi Cappello, insieme<br />

a Carmelo e Mario Russo,<br />

padre e figlio, rispettivamente ex coordinatore<br />

del settore giovanile e già<br />

calciatore giallorosso, il magazziniere<br />

Antonio De Giorgi, Carlo Mandurino<br />

e Orlando Della Fortuna<br />

componenti dello staff societario.<br />

Erano presenti i congiunti di alcuni<br />

dei commemorati, numerosi rappresentanti<br />

di club ed ex calciatori, tra<br />

cui Ruggero Cannito, tra i protagonisti<br />

con il Lecce di Renna.<br />

18 I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I IL GIALLOROSSO LA VOCE DEI TIFOSI


L’ANNIVERSARIO<br />

Da sinistra Antonio Velino, Pantaleo Corvino, Saverio Sticchi Damiani e Mario De Lorenzis con le foto degli indimenticabili Michele Lorusso e Ciro Pezzella<br />

Come ogni volta in cui la<br />

mente e il cuore ritornano<br />

a Ciro e Michele,<br />

anche la sera del 3 <strong>dicembre</strong><br />

scorso, nella<br />

chiesa di Santa Rosa, tra i partecipanti<br />

alla Messa di suffragio in loro<br />

memoria, era evidente la commozione<br />

e forte il rimpianto causati dal<br />

tragico evento che privò il Lecce di<br />

due grandi protagonisti ed i suoi tifosi<br />

di due straordinari beniamini.<br />

Sarebbe stato bello continuare ad applaudirli<br />

sul campo e, negli anni a venire,<br />

poterli incontrare per le vie della<br />

città che li aveva adottati, scambiare<br />

una battuta, ricordare un episodio. Il<br />

destino non lo ha voluto. Quel giorno<br />

di trentasette anni or sono, i due forti<br />

difensori giallorossi non risposero<br />

alla convocazione di Eugenio Fascetti,<br />

l’allenatore che nel 1985<br />

compì il miracolo della prima e storica<br />

promozione in Serie A con un<br />

una squadra giovane e ambiziosa, affidatagli<br />

da Franco Jurlano e Mimmo<br />

Cataldo. In una serataccia battuta dal<br />

vento e dalla pioggia, un terribile impatto<br />

frontale nei pressi di un ponte<br />

vicino Mola di Bari stroncò la loro<br />

vita, mentre cercavano di raggiungere<br />

il treno che li avrebbe consentito<br />

di aggregarsi al resto dei compagni a<br />

Varese, dove il Lecce sarebbe sceso<br />

in campo la domenica. Furono grandi<br />

lo sgomento, il dolore, la rabbia per<br />

la perdita di due calciatori entrati nel<br />

cuore di migliaia di tifosi giallorossi,<br />

amati e applauditi in campo ed ammirati<br />

fuori. La città, il Salento, il<br />

mondo del calcio italiano piansero<br />

due valenti giocatori, ragazzi semplici,<br />

uomini veraci, schivi ed essenziali.<br />

Non amavano le interviste,<br />

preferivano dare sul campo le risposte<br />

ad ogni domanda. Hanno lasciato<br />

un bellissimo e triste ricordo. Dice il<br />

Poeta che ricordare non significa solo<br />

memorizzare, fissare nella mente<br />

fatti, parole, immagini o gesti. Significa,<br />

piuttosto, catturare l'essenza di<br />

un momento di vita, colmare un<br />

vuoto, mettere a confronto la realtà<br />

che viviamo con quella che sogniamo.<br />

Ed è proprio questo il sentimento<br />

che anima il ricordo di<br />

Lorusso e Pezzella e che ad ogni anniversario<br />

induce Mario De Lorenzis<br />

ad organizzare con Antonio Velino e<br />

con la partecipazione dell'ex presidente<br />

Pino Tornese ed altri amici del<br />

Lecce Club, a fissare la funzione religiosa<br />

in chiesa. Don Damiano nell'omelia<br />

ha ricordato le qualità di<br />

Ciro e Michele, indicandoli come<br />

esempi di uomini e calciatori, sempre<br />

disposti ad assumersi le proprie responsabilità,<br />

presupposto essenziale<br />

per fare gioco di squadra e concorrere<br />

al bene collettivo. Dopo la lettura<br />

della Preghiera del Calciatore,<br />

Ruggero Cannito, amico fraterno e<br />

compagno di Ciro e Michele, ha accomunato<br />

nel ricordo anche l’ex<br />

compagno Aldo Nardin, mancato di<br />

recente, e il grande Diego Armando<br />

Maradona, immaginando simpaticamente<br />

uno scoppiettante duello tra il<br />

“genio” del calcio e l’arcigno Michele<br />

su un campo di gioco nel cielo.<br />

LECCE CLUB CENTRO DI COORDINAMENTO<br />

IL GIALLOROSSO I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I 19


Fabio Liverani, 44 anni, ora allena il Parma<br />

MISTER CORINI CONVINCE<br />

MA OCCHIO ALLA DIFESA<br />

Il nuovo tecnico giallorosso non fa rimpiangere Liverani.<br />

Due allenatori diversi per carattere e filosofia di gioco<br />

ma nel ricordo dei tifosi sul mister delle due recenti promozioni<br />

pesano molto i dispiaceri dati quando è andato via da Lecce<br />

Non è simpatico, per non<br />

dire altro, fare le carte<br />

a due persone. Specie,<br />

poi, se queste persone<br />

sono personaggi pubblici<br />

e, quindi, alquanto conosciuti<br />

ed amati (o odiati) dalla gente.<br />

Molto più difficile è stato il compito<br />

di chi vi scrive nel mettere a confronto<br />

due personaggi come Fabio<br />

Liverani ed Eugenio Corini, due allenatori<br />

dalle grandi qualità e capacità<br />

sia umane che tecniche.<br />

BURBERO - Cominciamo dal carattere<br />

dei due personaggi. Burbero e<br />

poco socievole (ma non cattivo) Liverani.<br />

Nei suoi due anni e mezzo di<br />

conduzione fantastica del Lecce ha<br />

concesso a pochi (e quando dico<br />

pochi, parlo soprattutto di noi giornalisti)<br />

la possibilità di essergli<br />

amico. Buongiorno e buonasera,<br />

nient’altro. E forse ha fatto bene.<br />

Lui doveva far diventare grande il<br />

Lecce ed in questo senso nessuno lo<br />

può accusare di non esserci riuscito.<br />

In due stagioni, grazie anche all’impegno<br />

e alla serietà della società (il<br />

presidente Sticchi Damiani in primis<br />

e poi tutti gli altri componenti) e alla<br />

competenza del ds Meluso, è riuscito<br />

a portare il Lecce dall’inferno<br />

della C nel paradiso della Serie A.<br />

GOL SUBITI - Impresa (anzi, imprese)<br />

di grande valore, purtroppo un po'<br />

offuscate dalla dolorosa retrocessione<br />

della scorsa stagione, durante<br />

la quale il Lecce ha brillato soprattutto<br />

per lo spaventoso numero di<br />

gol incassati: ben 85, un record negativo<br />

che i tifosi leccesi difficilmente<br />

dimenticheranno.<br />

Già, tanti gol al passivo dal Lecce di<br />

Liverani, al quale la tifoseria salentina<br />

sarà sempre grata per le emozioni<br />

ricevute con le due promozioni<br />

consecutive.<br />

FILOSOFIA - Lui aveva scelto come<br />

filosofia della sua conduzione tecnica<br />

un modello tattico votato al<br />

gioco offensivo, riponendo così<br />

poca o scarsa cura a ciò che succedeva<br />

nelle retrovie della squadra. Ed<br />

ovviamente quel Lecce dal gioco<br />

"allegro" a fine campionato ha patito<br />

la delusione di una retrocessione<br />

che, con un pizzico di prudenza in<br />

più, avrebbe potuto evitare l’amaro<br />

ritorno in Serie B.<br />

AMAREZZE - Come uomo, invece,<br />

Liverani ha dato grossi dispiaceri ai<br />

tifosi giallorossi dapprima imponendo<br />

l’allontanamento di Peppino<br />

Palaia, storico medico sociale (con<br />

ben 37 anni di presenza) a servizio<br />

del sodalizio giallorosso.<br />

Altra amarezza di Liverani ai suoi<br />

ex fans: quel tira e molla furbesco se<br />

accettare o meno la riconferma alla<br />

guida del Lecce.<br />

È finita, come tutti sanno, con la<br />

firma di Fabio al Parma. Altro<br />

sgarbo a dirigenza e tifosi da parte<br />

di Liverani il siluramento del Ds<br />

Meluso, sotto la cui conduzione tecnica<br />

il Lecce aveva conquistato le<br />

due splendide promozioni dalla C<br />

alla A. La società del presidente<br />

Sticchi Damiani, pur di non perdere<br />

Liverani, aveva accettato tutte le sue<br />

20 I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I IL GIALLOROSSO LA VOCE DEI TIFOSI


L’ANALISI<br />

Eugenio Corini, 50 anni, nuovo allenatore del Lecce<br />

richieste, non ultima quella di un aumento<br />

dello stipendio annuale.<br />

Niente. Liverani stava tirando<br />

troppo la corda e alla fine la società<br />

ha deciso di dargli il benservito<br />

senza troppi giri di parole e senza<br />

ulteriore perdite di tempo.<br />

MAGO LEO - Mandato via Meluso è<br />

arrivato un grande del passato: Pantaleo<br />

Corvino, un personaggio con<br />

la "P" maiuscola, capace di ridare<br />

vitalità ad una società che lo aveva<br />

accolto con grande affetto e profondo<br />

rispetto. Ed è così che, dal<br />

cappello a cilindro del grande Pantaleo<br />

Corvino, è spuntata la scelta di<br />

Eugenio Corini, un tecnico di eccelse<br />

qualità umane e tecniche.<br />

SIMPATIA - Composto e rispettoso<br />

con tutti, uomo di poche parole ma<br />

di molti fatti, Corini si è subito ritagliato<br />

una larghissima fetta di simpatia<br />

e stima, diventando in poco<br />

tempo un idolo di larghissima parte<br />

della tifoseria leccese.<br />

LINEA TATTICA - Un Corini diverso da<br />

Liverani anche nel sistema di gioco.<br />

Partito con un iniziale 4-3-3 (lo<br />

stesso applicato nel Brescia) dopo le<br />

prime infruttuose gare ha compreso<br />

che la linea tattica da adottare nel<br />

Lecce era quella del 4-3-1-2. Una<br />

formula che ha dato subito ottimi risultati,<br />

tanto da far inserire la squadra<br />

leccese nel novero delle<br />

formazioni cadette papabili per la<br />

conquista del primato e, ovviamente,<br />

della scalata in A.<br />

Mentre scriviamo questo servizio,<br />

sono state giocate poche partite e<br />

quindi non tali per stilare un primo<br />

concreto rapporto di rendimento fra<br />

il Lecce di Liverani ed il Lecce di<br />

Corini.<br />

Una differenza sostanziale, comunque<br />

, è stata possibile individuarla<br />

subito ed ha riguardato il comportamento<br />

del reparto difensivo. Proteso<br />

a macinare un gioco spensierato e<br />

brillante e a tutto campo, il Lecce di<br />

Liverani finiva inesorabilmente in<br />

ogni gara a subire gol a grappoli. E<br />

alla fine, le 85 reti al passivo sono<br />

state il devastante risultato di una<br />

stagione che, a nostro modesto parere<br />

– lo ripetiamo – con un pizzico<br />

di prudenza tattica in più si sarebbe<br />

potuta concludere in maniera positiva.<br />

Il Lecce di Corini qualche gol<br />

in meno, rispetto a quelli subiti dal<br />

Lecce della scorsa stagione, lo sta incassando.<br />

DA MIGLIORARE - Ma anche il buon<br />

Corini dovrà applicarsi con particolare<br />

cura a far cancellare dalla mente<br />

di alcuni elementi del reparto difensivo<br />

certe sbavature che, purtroppo,<br />

si sono manifestate negative per la<br />

conquista di alcuni risultati pieni.<br />

Secondo noi, queste distrazioni e<br />

amnesie difensive evidenziate dal<br />

Lecce di oggi sono il frutto di vecchi<br />

ricordi del passato che, se non<br />

saranno cancellati, potrebbero risultare<br />

dannosi per la conquista di un<br />

primato e di una promozione in A<br />

attesi da tutti con fiducia e grande<br />

entusiasmo. (Umberto Verri)<br />

LECCE CLUB CENTRO DI COORDINAMENTO<br />

IL GIALLOROSSO I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I 21


PRESIDENTE - Claudio Cimnaghi, 94 anni, presidente onorario della FISSC<br />

CIMNAGHI, TESTIMONE<br />

DI UN SECOLO DI CALCIO<br />

“Nei ricchi stadi o sui campetti di periferia l’essenza di questo<br />

sport è la passione”. Ricordi, pensieri e speranze del Presidente<br />

onorario della Federazione Italiana Sostenitori Squadre Calcio,<br />

94enne, un maestro per tutti i veri sportivi italiani<br />

di EUGENIO CORRADO<br />

Ho avuto l’onore ed il<br />

piacere di intervistare<br />

per “Il GialloRosso”<br />

una persona eccezionale.<br />

Uno sportivo di<br />

94 anni dal passato glorioso e dai<br />

princìpi e valori che sono da esempio<br />

per tutti . Un uomo di Sport, di pace,<br />

che ha avuto nel calcio un ruolo tanto<br />

importante quanto, ai più, sconosciuto.<br />

Sto parlando di Claudio Cimnaghi<br />

da Como, presidente onorario<br />

della F.I.S.S.C. (Federazione Italiana<br />

Sostenitori Squadre Calcio), un ente<br />

morale, senza scopo di lucro, che ha<br />

avuto un ruolo fondamentale nello<br />

sviluppo delle tifoserie organizzate<br />

italiane in Centri di Coordinamento<br />

come il nostro Lecce Club. Circa settanta<br />

squadre di serie A, B e Lega Pro<br />

riunite nella F.I.S.S.C. tutte coordinate<br />

al fine di agevolare il tifo e le sue<br />

problematiche. Abbiamo raggiunto<br />

telefonicamente il presidente Cimnaghi<br />

nella sua casa di Como ed abbiamo<br />

parlato di calcio e tifo a tutto<br />

tondo, ma anche di altri temi di<br />

stretta attualità.<br />

Cimnaghi, questo <strong>2020</strong> verrà ricordato<br />

soprattutto per l’emergenza<br />

Covid ed anche il calcio,<br />

seppur in tono minore rispetto a<br />

tanti altri settori del Paese, ha<br />

dovuto fare i conti con la pandemia.<br />

Ritiene sia stato ben gestito<br />

il fenomeno Covid nel mondo del<br />

pallone?<br />

“Vede, l’arrivo di questo terribile<br />

virus ha trovato tutti impreparati. A<br />

tutti i livelli. Posso dire che ho apprezzato<br />

la sospensione dei campionati<br />

dilettantistici per un fatto molto<br />

semplice. I Dilettanti, al contrario dei<br />

professionisti, godono di strutture societarie<br />

meno abbienti, più deboli e<br />

quindi non in grado di garantire una<br />

serie di prevenzioni come invece<br />

fanno le società professionistiche.<br />

Ciò ha significato tutelare maggiormente<br />

tutto il mondo dilettantistico<br />

da questa pandemia. Quanto ai professionisti,<br />

invece, spero che quest’anno<br />

non debba ripetersi la sospensione<br />

dei campionati. Ha<br />

gravemente falsato l’esito dei tornei<br />

anche se mi rendo conto che non si<br />

poteva fare diversamente”.<br />

Vero, chi meglio di noi tifosi leccesi<br />

lo può testimoniare. Nella<br />

fase pre-Covid i giallorossi erano<br />

praticamente salvi, dopo la sospensione<br />

non sono più riusciti a<br />

riprendere la marcia e sono retrocessi<br />

all’ultima giornata.<br />

“Sì, ho seguito il campionato del<br />

Lecce. Un vero peccato. Io sono affezionato<br />

al Lecce, lo sa? Ho ricordi<br />

bellissimi di Franco Jurlano, Enzo<br />

Delli Noci e dell’attuale presidente<br />

del Lecce Club Mario De Lorenzis<br />

con il quale abbiamo fatto un gran<br />

bel lavoro e continuiamo a sentirci.<br />

Perché il calcio è un fenomeno popolare.<br />

È l’espressione di una passione<br />

che va al di là dei colori della propria<br />

bandiera. Pensi alla Nazionale”.<br />

22 I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I IL GIALLOROSSO LA VOCE DEI TIFOSI


L’OSPITE DEL GIALLOROSSO<br />

CONVEGNO - A destra due foto di un<br />

convegno nazionale di Fissc Club Italia che si<br />

svolse a Lecce negli anni più belli del calcio<br />

italiano. Sopra Claudio Cimnaghi con la<br />

segretaria Fiorella e De Lorenzis; sotto, una<br />

foto di gruppo con i presidenti dei club di tifosi<br />

delle maggiori squadre italiane<br />

Già, l’Italia che Mancini sta riportando<br />

ad alti livelli.<br />

“Mancini è un gran lavoratore. È<br />

stato un gran bel calciatore ed è<br />

anche un bravo tecnico. Ma soprattutto<br />

ha il merito di aver fatto tornare<br />

la passione degli italiani per la maglia<br />

azzurra. Non è poco, eh! Mancini ha<br />

rischiato grosso. Ha accettato la sfida<br />

di prendere le redini degli Azzurri nel<br />

peggior momento della storia della<br />

nostra Nazionale. Dopo Ventura, con<br />

le brutte prestazioni e la mancata<br />

qualificazione ai Mondiali di calcio,<br />

intorno alla Nazionale vi era il deserto<br />

e non solo in termini di tifo.<br />

Anche alcuni sponsor abbandonarono<br />

gli Azzurri, mentre ora fanno a<br />

gara per sostenerli. Ha lavorato bene<br />

non solo sul campo ma anche dietro<br />

la scrivania. Si è circondato di gente<br />

capace e questi sono i risultati. Ad<br />

maiora”.<br />

Ascoltandola si percepisce chiaramente<br />

quanto sia dedito al calcio<br />

ed alle sue vicende non solo<br />

sportive. Chissà quante storie,<br />

aneddoti, rivelazioni avrebbe da<br />

raccontare...<br />

“Grazie. È vero. Ho passato la mia<br />

vita nel calcio, sui campi e dietro la<br />

scrivania. Ho conosciuto tutti i presidenti<br />

di Lega, conosco le loro storie,<br />

i pregi ed i difetti di ognuno di loro.<br />

L’attuale Presidente, Paolo Dal Pino,<br />

è una persona seria, gran lavoratore<br />

che sta sostenendo un compito tanto<br />

difficile quanto importante per il calcio<br />

nel nostro Paese, compreso il calcio<br />

femminile. Siamo di fronte ad<br />

una persona stimata da tutti che saprà<br />

portare a casa risultati importanti per<br />

il calcio italiano. Perché il calcio in<br />

Italia non è lo sport nazionale per<br />

puro caso. La passione nasce da<br />

bambini, correndo dietro ad un pallone.<br />

Ai miei tempi bastavano due<br />

pietre per delimitare la porta ed un<br />

pallone di stracci per giocare tutti insieme.<br />

Allora, come ora, praticare il<br />

calcio sotto casa, nei cortili o nei<br />

campetti di periferia, resta di gran<br />

lunga lo sport meno costoso di tutti,<br />

il più popolare, appunto. Pensi invece<br />

le spese necessarie a praticare lo sci,<br />

l’ippica, la scherma, nuoto in piscina,<br />

ciclismo su strada e tanti altri sport.<br />

Nasce anche da questo l’essenza popolare<br />

del calcio che poi è il vero segreto<br />

del suo successo e della<br />

passione di tanti milioni di sportivi”.<br />

Anche se l’avvento delle TV ed il<br />

loro strapotere economico ne<br />

hanno un po’ mutato gli aspetti<br />

essenziali come le presenze sugli<br />

spalti sempre in forte calo a vantaggio<br />

delle partite “in salotto”.<br />

Non trova?<br />

“Vede, come le dicevo, ho 94 anni e<br />

quindi ho visto cambiare il mondo<br />

più e più volte. Anche il calcio si adegua<br />

ai cambiamenti. Le TV hanno<br />

contribuito notevolmente alla mutazione<br />

del mondo del calcio. Ma è<br />

nella logica delle cose. E non tutto è<br />

negativo in questo senso. Le TV<br />

hanno sostenuto economicamente, e<br />

continuano a farlo, un calcio che ad<br />

un certo punto era sull’orlo del fallimento<br />

finanziario. Ovviamente, non<br />

facendo beneficenza, hanno il loro<br />

tornaconto e dettano le regole. Del<br />

resto, i quattrini li mettono loro, e<br />

tanti. Pensi solo alla possibilità di chi,<br />

fuori sede per lavoro o studio, riesce<br />

a seguire in TV la sua squadra de<br />

cuore. Questo è sicuramente un lato<br />

positivo, non il solo. Pensi agli introiti<br />

garantiti alle società di calcio.<br />

Quante riuscirebbero a sopravvivere<br />

senza i diritti tv? Mi creda: ogni cambiamento<br />

comporta sia lati positivi<br />

che negativi. Come tutto nella vita.<br />

L’importante è che il calcio continui<br />

a muovere passioni sane e voglia di<br />

stare insieme”.<br />

Vuol dare un saluto ed un augurio<br />

ai lettori de “Il GialloRosso”?<br />

“Certamente. Come ho fatto anche<br />

negli anni passati, voglio salutare<br />

tutta la gente del Salento che trepida<br />

per la sua squadra di calcio. L’auspicio<br />

per queste feste e per l’anno<br />

nuovo è che si possa ritrovare serenità<br />

e forza per superare questa fase<br />

di grande incertezza e paura. Salute<br />

a tutti e forza Lecce”.<br />

LECCE CLUB CENTRO DI COORDINAMENTO<br />

IL GIALLOROSSO I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I 23


OLTRE IL PALLONE<br />

LECCE CLUB, ENERGIA VITALE<br />

PER IL GRANDE SALENTO<br />

Da cinquant’anni una presenza attiva dalla parte dei tifosi,<br />

per la crescita del calcio e del territorio di Lecce, Brindisi<br />

e Taranto. Un vero e proprio lievito culturale ed identitario<br />

di WOJTEK PANKIEWICZ<br />

Il Lecce Club Centro di Coordinamento<br />

sin dalla sua nascita<br />

nel 1971 ma, soprattutto,<br />

dopo la promozione del Lecce<br />

in Serie B nel 1976 si è adoperato<br />

molto meritoriamente per far<br />

comprendere ai salentini tutti, la<br />

stragrande maggioranza dei quali,<br />

considerato che Lecce, Brindisi e<br />

Taranto non avevano mai militato in<br />

Serie A, tifavano per i club più famosi<br />

quali Juventus, Inter e Milan,<br />

che era giusto che prima di tutto<br />

amassero la loro terra, il Salento, e<br />

la squadra del Lecce che li rappresentava<br />

nelle due massime divisioni<br />

nazionali.<br />

IDENTITÀ E TIFO - I risultati ottenuti<br />

da Enzo Delli Noci, Mario De Lorenzis<br />

e uno splendido gruppo di<br />

persone entusiaste, competenti, concrete<br />

del Consiglio Direttivo sono<br />

stati eccellenti. Infatti, il Lecce Club<br />

è stato un vero e proprio lievito culturale<br />

ed identitario, che ha fatto<br />

comprendere a migliaia di tifosi<br />

delle tre province, dove sono sorti<br />

pure molte sezioni del Lecce Club<br />

con tanto di sedi e di dirigenti e soci<br />

pieni di entusiasmo, che è importante<br />

avere a cuore le sorti del<br />

Lecce, non per una questione di<br />

mero campanilismo, ma per dimostrare<br />

amore per la propria terra natale.<br />

E oltre a ciò, ha<br />

intelligentemente evidenziato che<br />

questo poteva essere un mezzo per<br />

promuovere anche economicamente<br />

il nostro splendido territorio, dimostrando<br />

inoltre come con modelli or-<br />

CIMELI - Sopra, Mario De Lorenzis nella sede del Lecce Club Centro di Coordinamento, un vero<br />

museo della storia giallorossa. Sotto, Enzo Delli Noci con Sandro Mazzola che legge Il GialloRosso<br />

24 I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I IL GIALLOROSSO LA VOCE DEI TIFOSI


ganizzativi e gestionali virtuosi una<br />

piccola realtà di provincia come il<br />

Lecce poteva arrivare a competere<br />

con i grandi club calcistici ricchi di<br />

risorse economiche. Se ci si applica,<br />

in un certo modo, cioè, tutte le realtà<br />

economiche del territorio possono<br />

eccellere.<br />

PASSIONE, MAI VIOLENZA - Il Lecce<br />

Club ha sempre veicolato un modello<br />

di tifo molto caldo e colorato, ma<br />

sempre nel massimo rispetto degli<br />

avversari senza violenze e intemperanze,<br />

promuovendo così un sano<br />

senso di appartenenza e di orgoglio<br />

salentino.<br />

UNA TERRA, UNA MAGLIA - Per questa<br />

ragione mi è molto piaciuto l’emblema<br />

scelto dalla società di via Colonnello<br />

Costadura per la campagna<br />

abbonamenti 2016/’17 “La nostra<br />

terra è la nostra maglia” con l'ulivo<br />

secolare circondato dal cielo azzurro,<br />

una distesa di papaveri rossi e di margherite<br />

gialle, veri simboli del Salento.<br />

ABBONAMENTI RECORD - L’illuminata<br />

politica condotta dall’Unione<br />

Sportiva Lecce ha poi registrato un<br />

incredibile numero di abbonamenti<br />

per il torneo 2019/’20 grazie a ben<br />

18.662 tifosi fedeli al “Via del<br />

Mare”. Un vero popolo, con tanti abbonati<br />

anche in comuni dove qualche<br />

frangia ultrà locale si proclama nemica<br />

del Lecce.<br />

E questo prezioso impegno di carattere<br />

sportivo e culturale del Lecce<br />

Club, dopo mezzo secolo di vita,<br />

continua ai nostri giorni.<br />

FEBBRE GIALLOROSSA - La febbre<br />

giallorossa, questa sì gradita e piacevolissima,<br />

ha conosciuto molti pomeriggi<br />

trionfali in cui ha pervaso<br />

migliaia e migliaia di leccesi e salentini<br />

che si sono riversati per la promozione<br />

del Lecce in Serie A prima<br />

allo stadio e poi per le strade di Lecce<br />

in un abbraccio collettivo grazie a<br />

quella sfera di cuoio che consente di<br />

dimenticare problemi, acciacchi, difficoltà<br />

economiche, regalando per un<br />

po’ di tempo sorrisi e felicità.<br />

Ho avuto la fortuna nella mia vita di<br />

assistere e festeggiare tutte le nove<br />

promozioni in serie A del Lecce (nel<br />

1985, 1988, 1993, 1997, 1999, 2003,<br />

2008, 2010 e 2019) e sempre si è ripetuto<br />

il solito slogan: il Lecce in<br />

massima serie significa avere anche<br />

Lecce e il Salento in Serie A. Questa<br />

considerazione racchiude un profondo<br />

senso di verità, perché il Lecce<br />

nella massima divisione si trasforma<br />

davvero in un ambasciatore della<br />

città e del Salento tutto in tanti stadi,<br />

in tante città, non certo per farli conoscere,<br />

ma per rinverdirne l’immagine.<br />

CALCIO E MARKETING - Il Lecce in A<br />

è un affare per il territorio ed è davvero<br />

molto utile per promuovere il<br />

Salento. Ai massimi livelli del calcio<br />

nazionale, il Lecce si muove su un<br />

prestigiosissimo palcoscenico, che<br />

attirando maggiore attenzioni sulla<br />

città e sul territorio migliora le condizioni<br />

per avere positive ricadute su<br />

diversi settori della nostra economia,<br />

specie su quello turistico. Ovviamente<br />

non sarà sufficiente il successo<br />

della squadra di calcio per risolvere<br />

automaticamente i tanti problemi che<br />

angustiano questa nostra stupenda<br />

terra e per riscattare il Salento dalla<br />

sua atavica condizione di disagio sociale<br />

ed economico, ma il Lecce in A,<br />

se adeguatamente sfruttato con una<br />

intelligente e attenta programmazione,<br />

può aiutare e innescare anche<br />

modelli virtuosi, processi di sviluppo.<br />

Il Lecce, cioè, può avere un<br />

ruolo importante nella crescita della<br />

città e dell’intero Salento, ma molto<br />

dipenderà da come questo mirabile<br />

strumento sarà utilizzato per veicolarne<br />

l’immagine in tutta Italia da<br />

parte di istituzioni, enti pubblici,<br />

aziende e operatori turistici. Da questo<br />

punto di vista, l’esperienza già acquisita<br />

dimostra che quando, in<br />

passato, si è puntato seriamente sul<br />

calcio, i risultati si sono visti.<br />

QUEL MARCHIO DIMENTICATO - Il<br />

logo “Salento d’Amare” per anni<br />

sulle maglie dei calciatori giallorossi,<br />

è diventato per diversi anni il marchio<br />

identificativo per eccellenza dell’intera<br />

area produttiva salentina.<br />

Rimane questo un esempio virtuoso<br />

di come il Lecce in Serie A, può<br />

avere un ruolo guida, da traino, e<br />

concorrere concretamente al rilancio<br />

del Salento e della sua economia. Per<br />

la sua straordinaria risonanza mediatica,<br />

la Serie A è un formidabile spot<br />

per un territorio che vuole crescere.<br />

LECCE CLUB CENTRO DI COORDINAMENTO<br />

IL GIALLOROSSO I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I 25


PIBE DE ORO - Il grande Diego Armando Maradona<br />

con il suo compagno nella nazionale argentina Pedro<br />

Pablo Pasculli (in alto). A destra, Maradona a Lecce<br />

con Giacomo Ferri e Careca. Sopra, una pagina<br />

del <strong>Giallorosso</strong> di settembre 2019 in cui Pasculli<br />

racconta a Umberto Verri la sua amicizia con Diego<br />

26 I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I IL GIALLOROSSO LA VOCE DEI TIFOSI


L’ADDIO A MARADONA<br />

IO, DIEGO E IL LECCE<br />

IL DOLORE DI PEDRO PABLO<br />

Pasculli, ex bomber giallorosso,<br />

campione del mondo con l’Argentina<br />

era un amico fraterno di Maradona<br />

Il segreto: “Avevamo una chat,<br />

lui all’improvviso è uscito.<br />

Non l’ho più sentito. Era prigioniero”<br />

di UMBERTO VERRI<br />

Il Lecce, Lecce e Maradona: un<br />

piccolo, grande amore… trasversale.<br />

Lui, il ‘Pibe de oro’,<br />

ha apprezzato inizialmente<br />

Lecce-citta per le sue bellezze<br />

artistiche che lo hanno da subito affascinato.<br />

Invece ha iniziato ad amare<br />

il Lecce-squadra ancor prima di quel<br />

lontano 6 ottobre del 1985, giorno in<br />

cui con il suo Napoli (al quale ha regalato<br />

gloria e scudetti) venne a disputare<br />

la prima delle tre partite al<br />

“Via del Mare”.<br />

ARGENTINA - Del Lecce-squadra,<br />

gliene aveva parlato, durante i vari raduni<br />

con l’Argentina, Pedro Pablo<br />

Pasculli, un giovane bomber ingaggiato<br />

dal Lecce all’inizio della prima<br />

storica stagione dei salentini in serie<br />

A. Ma quel 5 ottobre del 1985 nel<br />

Lecce non c’era soltanto Pedro Pasculli,<br />

ma anche Beto Barbas, altro<br />

argentino come il “divino” Diego. Allenava<br />

quel Lecce Eugenio Fascetti,<br />

il mister della promozione in A. E<br />

quella prima partita del Napoli a<br />

Lecce si concluse senza gol.<br />

SOLO DUE PAREGGI - In verità, non ha<br />

ottenuto grandi risultati in casa del<br />

Lecce il Napoli di Maradona. Appena<br />

due pareggi, anzi tre se si considera<br />

la gara di Coppa Italia nel corso della<br />

quale Diego – prolifico goleador contro<br />

altre squadre anche in trasferta –<br />

riuscì a far gol al Lecce con un punizione-spettacolo,<br />

superando Terraneo<br />

e, sotto certi aspetti, anche la barriera<br />

formata tra gli altri dal lungo difensore<br />

Baroni che, ironia della sorte, il<br />

16 ottobre del 1988 segnò la rete della<br />

prima e storica vittoria interna dei<br />

giallorossi contro il Napoli, squadra<br />

che poi lo ingaggiò a suon di milioni.<br />

UNA VERA AMICIZIA - Adesso che il<br />

grande Diego ci ha lasciati ci piace<br />

raccontare la splendida storia della<br />

grande amicizia fra lui e Pasculli.<br />

Un’amicizia durata nel tempo e che li<br />

ha tenuti legati fino a pochi giorni<br />

prima della scomparsa del grande<br />

Diego il quale, lo diciamo subito, ha<br />

considerato Pasculli come un fratello<br />

(“un hermano”) dentro il campo e<br />

nella vita di tutti i giorni. Frequenti le<br />

visite fra la famiglia di Pasculli e<br />

quella di Maradona in occasione delle<br />

gare del Lecce a Napoli, ma anche in<br />

altri periodi dell’anno.<br />

Era innamorato di Lecce, un amore<br />

nato dal racconto delle bellezze artistiche<br />

della nostra città da Pedro<br />

Pablo Pasculli soprattutto durante i<br />

lunghi ritiri in nazionale. Campione<br />

del mondo quattro volte, una - quella<br />

del 1986- conquistata dall’Argentina<br />

anche con il contributo di Pasculli,<br />

autore del gol vittoria contro l'Uruguay<br />

indispensabile per proseguire<br />

nella corsa (poi risultata vincente) per<br />

la conquista della Coppa del Mondo.<br />

Maradona e Pasculli, un intreccio felice<br />

che ha contribuito a portare il<br />

giovane attaccante argentino alla<br />

corte del Lecce. “Debbo dire grazie<br />

a Diego - racconta adesso Pasculli<br />

- se sono venuto a giocare nel<br />

Lecce. Non conoscevo niente della<br />

squadra salentina e neppure del calcio<br />

di serie A italiano. Fu lui a invogliarmi<br />

a scegliere la serie A<br />

italiana ed il Lecce”.<br />

Un primo atto d’amore trasversale,<br />

come si diceva, di Maradona verso<br />

il Lecce: far venire a giocare Pasculli<br />

con il Lecce. E Pasculli, in questi<br />

giorni di dolore e di lutto mondiale,<br />

ha così commentato la morte del<br />

‘Pibe de oro’. “Non ci sono parole<br />

per descrivere ciò che sto provando<br />

adesso. È venuto a mancare il numero<br />

uno, un amico, una persona<br />

che stimavo e mi stimava, un leader,<br />

un fedele compagno”.<br />

IL SEGRETO DI PEDRO - Dolore, amarezza<br />

ma anche un piccolo segreto<br />

che Pedro, ora che Diego non c’è<br />

più, ha voluto svelare: “Con i compagni<br />

della nazionale del 1986 - ha<br />

confidato ad amici e giornali l’ex<br />

bomber salentino - avevamo una<br />

chat. C’eravamo tutti: io, Valdano,<br />

Ruggeri e ovviamente anche Diego.<br />

Anzi, era lui il più attivo, scrivendo<br />

di continuo tra scherzi e battute. Poi,<br />

un bel giorno, Diego ne è uscito. O<br />

meglio lo ha tolto chi gli stava vicino.<br />

Ultimamente era diventato impossibile<br />

parlare con lui, persino<br />

così come è stato il giorno del suo<br />

compleanno. Era prigioniero”.<br />

SEMPRE NEL CUORE - Parole amare<br />

sgorgate dal cuore di Pasculli in ricordo<br />

della sua lunga storia di amicizia<br />

con Maradona. Un’amicizia<br />

che continuerà a vivere per sempre<br />

come se Maradona fosse ancora<br />

vivo.<br />

LECCE CLUB CENTRO DI COORDINAMENTO<br />

IL GIALLOROSSO I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I 27


PROF -Gianluca La Mazza, preparatore atletico delle giallorosse<br />

LECCE WOMEN PRONTA<br />

A RIPARTIRE IN FORMA<br />

Il campionato di serie C è fermo, si giocherà il 17 <strong>gennaio</strong><br />

ma la squadra giallorossa ora si allena regolarmente e il<br />

preparatore La Mazza lavora sulla tenuta fisica e mentale<br />

Si giocherà il 17 <strong>gennaio</strong>,<br />

per la quarta giornata del<br />

campionato di serie C, girone<br />

D, contro il Formello<br />

Cross Roads.<br />

E le ragazze del Lecce Women saranno<br />

pronte. Garantisce il preparatore<br />

atletico delle giallorosse,<br />

Gianluca La Mazza.<br />

«Diversamente dal lockdown imposto<br />

in primavera, questa volta gli allenamenti<br />

sono stati consentiti,<br />

quindi, anche se non c’è stato l’agonismo<br />

della domenica, abbiamo potuto<br />

mantenere la condizione<br />

atletica».<br />

RITMO PARTITA - Quattro allenamenti<br />

settimanali, poi, a causa delle limitazioni<br />

dovute al coronavirus, quello<br />

in palestra non si è potuto più svolgere,<br />

ma le lupacchiotte hanno lavorato<br />

sodo. L’ultima loro partita risale<br />

al 18 ottobre, alla sconfitta interna<br />

contro il Palermo, poi hanno osservato<br />

un turno di riposo.<br />

POTENZA E VELOCITÀ - «L’inizio<br />

della settimana è dedicato al rinforzo<br />

degli addominali e dei muscoli<br />

lombari - racconta La Mazza - e a<br />

esercizi con elastici per le articolazioni<br />

degli arti inferiori, che sono<br />

soggette a infortunio soprattutto nel<br />

calcio femminile. Il martedì, dopo<br />

tre giorni di inattività, lavoriamo<br />

sull’aspetto aerobico, quindi svolgiamo<br />

un allenamento più tecnico,<br />

fatto di corse, senza grande velocità.<br />

Seguiamo il lavoro svolto in estate,<br />

ma con opportune modifiche per il<br />

fatto che non dobbiamo giocare la<br />

domenica, quindi meno intenso».<br />

Poi: «Il secondo allenamento lo dedichiamo<br />

alla forza e a partite in<br />

spazi ridotti, gli “small sided<br />

games”: si è visto che aiuta poi in<br />

superfici maggiori ad avere un’intensità<br />

migliore. Disputiamo queste<br />

partite in un minutaggio ridotto, facendo<br />

ruotare le squadre; le calciatrici<br />

che non giocano fungono da<br />

sponda ai margini del campo supportando<br />

le compagne con uno o<br />

due tocchi, in modo che la loro<br />

pausa sia attiva, che siano sempre<br />

concentrate».<br />

Quindi:«Il terzo allenamento lo dedichiamo<br />

alla velocità, perché, se<br />

non devi affrontare la partita alla domenica,<br />

la rapidità decresce».<br />

ATTENZIONE ALLA MENTE. «Alla<br />

lunga il non giocare sta pesando -<br />

spiega il preparatore atletico - ma<br />

praticare sport ci fa dimenticare<br />

28 I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I IL GIALLOROSSO LA VOCE DEI TIFOSI


DONNE<br />

STAFF - Lo staff tecnico <strong>2020</strong>-<strong>2021</strong> della Lecce Women<br />

“Il morale delle ragazze è alto anche se manca<br />

il ritmo partita. Ne approfittiamo per recuperare<br />

giocatrici come D’Amico, Cazzato e Tirabassi”<br />

momentaneamente quello che sta<br />

succedendo. L’agonismo lo ritroveremo.<br />

In questo periodo va bene<br />

mollare un pochino, le sedute non<br />

dureranno più mediamente un’ora e<br />

45 minuti, ma un’ora e venti.<br />

A noi interessa effettuare, da Natale,<br />

dei test per vedere l’eventuale<br />

decremento della componente aerobica<br />

e della forza rispetto all’estate.<br />

Poi nelle prime settimane di <strong>gennaio</strong><br />

aggiungeremo il lavoro in palestra.<br />

Intanto il giovedì formiamo<br />

quattro squadre di cinque, sei ragazze<br />

che si sfidano in un torneo all’italiana<br />

giocando per dieci-dodici<br />

minuti intensi: questo è utile a livello<br />

psicologico. Lo spirito delle<br />

ragazze è alto».<br />

GOLEADOR - L’attaccante Serena D’Amico<br />

lontana dai campi da gioco da nove mesi<br />

INFORTUNI E RECUPERI - Lo stop dei<br />

campionati giova ovviamente alle<br />

ragazze infortunate. La goleador<br />

Serena D’Amico si lascerà alle<br />

spalle nove mesi di lontananza dal<br />

rettangolo verde.<br />

«Questa pausa la favorisce - sottolinea<br />

La Mazza - perché l’attaccante<br />

può dedicarsi ancora all’allenamento<br />

in gruppo, che è l’ultima<br />

parte che doveva affrontare prima<br />

di tornare in campo».<br />

L’attaccante Sharon Cazzato, riferisce<br />

il preparatore atletico, recupererà<br />

la forma fisica durante le<br />

festività natalizie, mentre la canadese<br />

Emily Tirabassi, tornata a<br />

Lecce un mese fa, «è arrivata in<br />

buone condizioni, è pronta: deve<br />

migliorare solo la velocità».<br />

(Francesco Buja)<br />

LECCE CLUB CENTRO DI COORDINAMENTO<br />

IL GIALLOROSSO I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I 29


LO STOP COVID NON FRENA<br />

LA VOGLIA DI CALCIO<br />

In estate tante le novità per i club della provincia di Lecce.<br />

L’Usd Città di Poggiardo inserita in Seconda Categoria. Nuove<br />

energie con tanti giovani per il campionato di Terza categoria<br />

di ANGELO GIANFREDA<br />

La pandemia da Covid-19<br />

ha sconvolto il mondo<br />

intero, non facendo eccezioni<br />

per il nostro<br />

Paese. In una situazione<br />

di emergenza sanitaria il governo ha<br />

deliberato la sospensione degli<br />

sport di contatto non di livello nazionale,<br />

rischiando di pregiudicare<br />

le aspettative della stagione. La sospensione<br />

dei campionati provinciali<br />

è stata disposta con un DPCM<br />

di fine ottobre: molte Regioni, tra<br />

cui la Puglia, non hanno potuto cominciare<br />

le competizioni di Terza<br />

Categoria e di settore giovanile di<br />

livello provinciale. Alcuni Comitati<br />

Regionali hanno dovuto sospendere<br />

anche la Seconda Categoria, non<br />

considerata regionale come quella<br />

pugliese.<br />

BONUS - Le società hanno trovato<br />

un parziale ristoro economico nei<br />

bonus concessi dal governo, pubblicizzati<br />

dal ministro Spadafora, erogati<br />

alle compagini che soddisfano<br />

determinati requisiti tra cui, quello<br />

imprescindibile, dell’iscrizione al<br />

Registro 2.0 del Coni.<br />

FEDERCALCIO<br />

Vito Tisci, presidente<br />

del Comitato Regionale<br />

della Puglia della Lega<br />

Nazionale Dilettanti<br />

CALCIOMERCATO - Intanto, la FIGC,<br />

su richiesta della Lega Nazionale<br />

Dilettanti, ha spostato le date finali<br />

del calciomercato cominciato il<br />

primo <strong>dicembre</strong>: per i trasferimenti<br />

tra società LND ci sarà tempo fino<br />

al 26 febbraio, mentre le liste di<br />

svincolo potranno essere inviate online<br />

fino al 7 <strong>gennaio</strong>.<br />

CAMPIONATI - Capitolo campionati.<br />

La ripresa dell’attività era stata prevista<br />

dal C.R. Puglia per il 10 Gennaio<br />

<strong>2021</strong> ma, alla luce del nuovo<br />

DPCM regolante le festività natalizie,<br />

il presidente Tisci e il Consiglio<br />

Direttivo del Comitato Regionale<br />

stanno studiando una nuova programmazione<br />

da proporre in Lega.<br />

POGGIARDO IN SECONDA - Eppure<br />

la voglia di calcio è tanta. In estate,<br />

nella provincia di Lecce sono fiorite<br />

nuove compagini societarie nate per<br />

disputare i campionati dilettantistici.<br />

Una di queste, l’Usd Città di<br />

Poggiardo, è stata inserita nell’organico<br />

di Seconda Categoria su autorizzazione<br />

del Presidente Federale<br />

Gabriele Gravina, dopo il nulla osta<br />

del Comitato Regionale. La società<br />

è presieduta da Tonino De Santis,<br />

figlio del presidente Nino autore<br />

della scalata in cinque anni dalla<br />

Terza Categoria alla Serie D negli<br />

anni ’60, e vittima di un incidente<br />

aereo nel 1972.<br />

NOVITÀ A GALLIPOLI E NARDÒ - Alcune<br />

società sono passate dal puro<br />

settore giovanile alla Terza Categoria:<br />

è il caso dell’Academy Galli-<br />

30 I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I IL GIALLOROSSO LA VOCE DEI TIFOSI


GIOVANI E DILETTANTI<br />

poli Calcio del presidente Giorgio<br />

Della Ducata, grazie all’interessamento<br />

di Valerio Pascali, il quale ha<br />

coronato il suo sogno di veder fiorire<br />

una squadra di Terza Categoria<br />

nella sua cittadina.<br />

SFIDA GRANATA - È stato anche il<br />

caso della Gioventù Granata Srl di<br />

Nardò, gestita da Flavio Russo e<br />

Sergio Volturo, due volti noti del<br />

calcio dilettantistico salentino per la<br />

loro carriera da giocatori e allenatori.<br />

Ci sarà un derby tutto “granata”<br />

visto che la famiglia Presicce,<br />

già molto attiva nell’ambito del calcio<br />

e dello sport dilettantistico, è<br />

“ritornata in campo” con la costituzione<br />

della Nuova Neretina. Entrambe<br />

le compagini giocheranno<br />

fuori dalla città della loro sede sociale,<br />

vista la complicata situazione<br />

delle strutture pubbliche.<br />

RIECCO CUTROFIANO E CARMIANO -<br />

A Cutrofiano è nata la Calcio Cutrofiano<br />

1987 dalle ceneri della gloriosa<br />

Gioventù Calcio, presente da<br />

33 anni negli organici dei campionati<br />

organizzati dal Comitato Regionale<br />

Pugliese. Il sodalizio è guidato<br />

da Salvatore Cruschi, già alla<br />

presidenza nella precedente società.<br />

Dopo qualche anno di stop (con la<br />

sola attività di calcio giovanile<br />

svolta dai Giallorossi Paradise della<br />

famiglia D’Agostino) si è riaffacciata<br />

nel calcio salentino anche la<br />

città di Carmiano, colpita negli ultimi<br />

anni da vicissitudini politiche<br />

che hanno portato alla chiusura del<br />

campo sportivo; la società USD<br />

Carmiano Magliano è nata dalla volontà<br />

e l’impegno di Cristian Tondi,<br />

apprezzato allenatore del Copertino<br />

Calcio, che ha attivato tutte le sue<br />

conoscenze per permettere al proprio<br />

paese di avere una squadra dilettantistica<br />

che mancava dai tempi<br />

in cui al sodalizio di paese subentrò<br />

la gestione della Deghi.<br />

CORSANO 2000 - Nel Sud Salento ha<br />

preso vita la Corsano 2000, nata<br />

dopo che la gloriosa De Finibus<br />

Terrae ha intrapreso esclusivamente<br />

la strada giovanile.<br />

MURO, BAGNOLO E MORCIANO - A<br />

Muro Leccese, dopo alterne vicende<br />

societarie, è stata costituita la Gioventù<br />

Calcio Muro, mentre a Bagnolo<br />

è tornata la Polisportiva, dopo<br />

un anno di assenza, promettendo<br />

spettacolo al “Mundial 82”, il campo<br />

sportivo della piccola località vicino<br />

Maglie intitolato agli eroi di Spagna<br />

1982. È stata, infine, confermata la<br />

partecipazione della Virtus Morciano,<br />

già presente lo scorso anno.<br />

DERBY ANCHE A LECCE - La città di<br />

Lecce avrà anch’essa il suo derby:<br />

da un lato ci sarà il sodalizio della<br />

Salento Soccer Academy, guidato<br />

da Marco Coppola, il cui responsabile<br />

tecnico del settore giovanile è<br />

l’ex giocatore del Siena Fabrizio<br />

Caracciolo. Dall’altro lato ci sarà la<br />

neo-costituita Pro San Cataldo<br />

Lecce, nata da un’idea di Gianluca<br />

Capone e della Pro Loco di San Cataldo,<br />

il cui obiettivo è valorizzare<br />

la marina leccese.<br />

SPERANZA - Passata questa seconda<br />

ondata, il calcio dilettantistico provinciale<br />

leccese promette spettacolo<br />

non appena ci sarà il tanto atteso via<br />

libera alla ripartenza.<br />

LECCE CLUB CENTRO DI COORDINAMENTO<br />

IL GIALLOROSSO I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I 31


PENSIERI E PAROLE<br />

RACCOMANDAZIONI<br />

A lato una parte di un<br />

depliant della CNA nella<br />

campagna di prevenzione<br />

della diffusione del virus<br />

Covid -19<br />

ESERCIZIO DI MEMORIA<br />

E SACRIFICI NECESSARI<br />

di GIANLUIGI CARPENTIERI<br />

Costretti nostro malgrado,<br />

causa Covid, a rivedere il<br />

modo di vivere, diluendo<br />

al massimo gesti e contatti<br />

e avendo costantemente<br />

una mascherina sul viso che<br />

ci isola quasi dal mondo circostante,<br />

riscopriamo il piacere dello<br />

studio e della riflessione individuale,<br />

cercando analogie tra quanto<br />

accaduto in passato e quanto accade<br />

e ancora accadrà, in attesa<br />

della somministrazione utilizzo di<br />

massa di questo benedetto vaccino.<br />

Soffermandoci sulla necessaria limitazione<br />

della libertà individuale e<br />

sull’auspicato ed impellente suo ripristino<br />

rammentando, però, la<br />

complessità del problema.<br />

Così, nell’esercizio del ripetersi<br />

degli eventi, e non volendo andare<br />

molto indietro nel tempo, abbiamo<br />

riattualizzato quelle storie paterne in<br />

cui si racconta cosa accadeva tutto<br />

tra l’agosto e il novembre 1973, storie<br />

che ci parlavano del colera a Napoli<br />

e della crisi energetica generata<br />

dal contenimento della produzione<br />

petrolifera da parte dei Paesi arabi<br />

a causa di un nuovo episodio dell’eterno<br />

conflitto con Israele.<br />

La prima risolta con oltre un milione<br />

di napoletani vaccinati in soli sette<br />

giorni, la seconda con un insieme di<br />

provvedimenti emanati dal governo<br />

italiano presieduto da Rumor e finalizzati<br />

alla limitazione forzata dei<br />

consumi.<br />

Accadde allora che fosse vietata ai<br />

mezzi motorizzati tutti, compresi<br />

quelli dei rappresentanti delle istituzioni<br />

e del Presidente della Repubblica<br />

e con pochissime deroghe, la<br />

circolazione sulle strade pubbliche<br />

urbane ed extraurbane nei giorni festivi<br />

dalla ore 0 alle ore 24, con<br />

multe sostenute e il sequestro del<br />

mezzo (ne uscimmo, a marzo dell’anno<br />

successivo, con la circolazione<br />

a targhe alterne), il prezzo<br />

della benzina “super” salisse a 200<br />

lire al litro, i negozi chiudessero alle<br />

19, gli uffici pubblici alle 17:30 e i<br />

cinema e i teatri alle 22:45 con tolleranza<br />

fino alle 23 (al pari della<br />

conclusione dei programmi televisivi),<br />

si riducesse del 40% l’illuminazione<br />

pubblica con le insegne<br />

luminose commerciali e quelle nei<br />

locali spente, e l’Enel decurtasse del<br />

7% la tensione erogata tra le ore 21<br />

e le ore 7. Ci volle rigore e pazienza,<br />

ma ne uscimmo.<br />

Le attuali limitazioni Covid le conosciamo<br />

benissimo e le soffriamo<br />

tutte, comprese quelle relative al<br />

tempo libero e al calcio. Quindi, e in<br />

attesa del vaccino (quella volta<br />

c’era...) e della riconquistata libertà,<br />

armiamoci ancora di santa pazienza<br />

e seguiamo le istruzioni per l’uso.<br />

È più che mai necessario!<br />

32 I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I IL GIALLOROSSO LA VOCE DEI TIFOSI

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!