Progetto: Water is life Riabiliazione di 20 pozzi nel distretto di Arua, Uganda
Riabilitiamo 20 pozzi non più funzionanti nel distretto di Arua, nel nord dell'Uganda. Grazie al sostegno della Regione Trentino Alto Adige
Riabilitiamo 20 pozzi non più funzionanti nel distretto di Arua, nel nord dell'Uganda.
Grazie al sostegno della Regione Trentino Alto Adige
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Water is life: riabilitazione di 20 pozzi nel Distretto di
Arua in Uganda
PROGETTO
Con questo progetto ACAV vuole realizzare 20 riabilitazioni di pozzi non più funzionanti nel
distretto di Arua.
La situazione relativa alla disponibilità di acqua potabile si è aggravata molto in questi ultimi
anni a causa dell’arrivo di più di 1 milione di profughi che continuano a scappare dal Sud
Sudan. Con il presente intervento vogliamo rispondere al bisogno in ambito idrico-sanitario
per migliorare la grave situazione idrica ed igienica ed insieme prevenire conflitti che si
possono creare tra profughi e popolazione accogliente, che vede un peggioramento delle
proprie condizioni di vita a causa della massiccia presenza di rifugiati.
Saranno inoltre effettuate attività di sensibilizzazione e informazione riguardo all’importanza
dell’utilizzo dell’acqua pulita. In Trentino si promuoveranno iniziative di sensibilizzazione ed
informazione del progetto.
Dove: Africa, Uganda, Regione del West Nile, distretto di Arua
Partner locale: Distretto di Arua
CONTESTO
L'afflusso di centinaia di migliaia di rifugiati congolesi e sud sudanesi negli ultimi anni ha causato un'enorme
pressione sui servizi sociali esistenti, sulle risorse naturali e sulle opportunità di sostentamento sia per i rifugiati
che per le comunità ospitanti.
I siti indicati dal distretto di Arua per le riabilitazioni sono stati danneggiati a causa della pressione (numerica
di utenti) esercitata sulle fonti d’acqua. Dagli incontri con le autorità locali è emerso come preponderante
l’emergenza in ambito idrico dei villaggi presenti nelle vicinanze ai campi profughi presenti nel Distretto di
Arua (Rhino Camp, con Omugo extension ed Invepi), in quanto la forte pressione causata dalla presenza
dei rifugiati sulle già scarse risorse idriche, ha portato alla rottura di più di 100 fonti d’acqua prima utilizzate
dalle comunità ospitanti.
La mancanza di fonti d’acqua pulita sia per i rifugiati che per le comunità ospitanti causa non solo gravi
problematiche per la salute delle persone ma anche una difficile convivenza tra sud sudanesi ed ugandesi,
con questi ultimi che vedono una retrocessione del loro livello di vita.
A fine 2019, si contavano in Uganda 1.381.122 rifugiati. La situazione nella Repubblica Democratica del
Congo e nel Sud Sudan rimane instabile.
COSA FACCIAMO
Obiettivo generale: Migliorare le situazione idrica a
favore della comunità accogliente e dei profughi e
prevenire possibili epidemie legate all’uso di acqua
contaminata.
Obiettivi specifici:
- Aumentare l'accesso a fonti d’acqua pulita;
- Migliorare la salute e prevenire possibili epidemie
CON CHI
20.000 persone, in
maggioranza donne e
bambini, arrivate dal
Sud Sudan e residenti
nell’area.
Si calcola che per ogni
pozzo riabilitato in aree
densamente popolate
le persone beneficiarie
sono circa 1.000.
ATTIVITA’
• Informazione e sensibilizzazione.
La sensibilizzazione, rivolta ai profughi ed ai residenti verterà sull’importanza del corretto uso della
nuova fonte d’acqua, a prendere coscienza delle possibilità di vita ed i miglioramenti dal punto di
vista della salute in seguito all’accesso di acqua pulita. Verrà svolta un’azione di sensibilizzazione
verso le pratiche, seppur basilari, di igiene.
• Riabilitazione delle 20 fonti d’acqua non più funzionanti da parte del personale locale di ACAV
• Formazione comitato di gestione delle fonti d’acqua riabilitate.
Il comitato di gestione del pozzo sarà formato da persone della comunità dei rifugiati e della
comunità ospitante, che al proprio interno sceglieranno i 6 membri che saranno incaricate della
pulizia dell’area vicina al pozzo, del controllo della funzionalità delle varie componenti e della
raccolta dei fondi presso gli utenti per garantire le piccole riparazioni.
SOSTENIBILITA’
L’obiettivo di questo progetto è di dare risposta in modo puntuale, concreto e veloce alla
situazione di emergenza.
Lavorare insieme alle autorità locali del Distretto e della Contea, rafforzandone al contempo le
capacità, fornisce un meccanismo di sostenibilità integrato per il progetto oltre la sua durata.
Infatti, insieme ai partner si è previsto che, una volta conclusa l’emergenza, le opere realizzate
potranno comunque servire le comunità locali che in questo momento non hanno fonti pulite
disponibili nelle vicinanze.
La formazione di water club, uno per ogni pozzo, con il compito di custodire e mantenere nel
tempo la preziosa fonte d’acqua garantisce la sostenibilità nel tempo.
RISORSE
€23.200,00
€70.000,00
Regione Trentino Alto Adige
ACAV