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RAFFA E LA FESTA DEI VICINI

Ultimo appuntamento prima dell'estate con le avventure di Raffa, alle prese con la Festa dei Vicini.

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QUARTIERE

“IL GRANDE ACERO”


Come ogni mattina la nostra amica Raffa si era

svegliata presto, aveva spalancato le finestre per fare

entrare l’aria fresca e si era affacciata: era rimasta

senza parole! Non riconosceva più il suo cortile:

vi erano parcheggiate molte auto che di solito

venivano sistemate in garage,

alcuni motorini erano appoggiati

al muro accanto all’ingresso

e due biciclette erano abbandonate in un’aiuola.



Spostando lo sguardo a sinistra la giraffa vide i bidoni

della raccolta differenziata stracolmi e bottiglie, lattine e

cartacce sparse tutt’attorno. Tra le ortensie fiorite che

Alberto innaffiava ogni giorno spuntavano

fazzolettini e bottigliette di plastica; a Raffa sembrò

addirittura di vedere qualche ricordino lasciato da un

cagnetto. Sporgendosi un po’ di più e allungando

il collo verso destra la giraffa notò cartoni per la pizza,

bicchieri di plastica e mozziconi di sigarette

abbandonati sul muretto di cinta.



Ai lati del portone di ingresso qualcuno aveva tracciato strani

disegni con le bombolette spray. Raffa era davvero sconsolata

e anche un po’ arrabbiata: nel condominio

si erano verificati alcuni episodi spiacevoli, ma si erano risolti

e ora tutto sembrava andare per il meglio.

Toc…toc…toc…ma che cos’era questo strano rumore?

La giraffa si svegliò di colpo e aprì gli occhi…ma allora stava

sognando! Si alzò e corse ad aprire la porta: era Alberto che,

preoccupato di non veder arrivare Raffa,

di solito piuttosto mattiniera, era andato a controllare

se la sua amica avesse bisogno di qualcosa.



La giraffa si affacciò subito alla finestra per capire se

davvero si fosse trattato di un brutto sogno: quello che

vide la rincuorò immediatamente. Nel cortile, pulito e

ordinato, erano già iniziati i preparativi per la Festa dei

vicini, fissata per quel pomeriggio. Alberto, con l’aiuto

di Cleo e della famiglia Fontana, aveva sistemato tavoli

e panche nel cortile, la famiglia Margherita aveva

disposto tutto intorno nuovi vasi di petunie e sul fondo,

accanto al muro di cinta, Tommaso e la famiglia

Sconcerti stavano montando un palco.



Durante la Festa si sarebbe esibito il piccolo Peppino

che aveva preparato un bel repertorio di canzoni sotto la

guida della maestra Alice Timpano, che lo avrebbe accompagnato

al pianoforte. I signori Picasso erano occupati a ritagliare

bandierine a tinte vivaci; il loro figlio Tore, in un angolo

ombreggiato, era impegnato a dare gli ultimi ritocchi

a un dipinto di grandi dimensioni. Dalle finestre aperte

uscivano invitanti profumi: la signora Ada aveva appena

sfornato biscotti e crostate e la signora Pina stava

cucinando torte salate con le verdure dell’orto.



Raffa si preparò in un attimo e uscì ad aiutare i vicini; iniziò

subito a decorare il cortile con bandierine di mille colori

e appese ai rami degli alberi file di lampadine colorate.

Quando i preparativi furono terminati tutti indossarono una

maglietta colorata con la scritta “IL GRANDE ACERO”

e la Festa ebbe inizio. Fu davvero un pomeriggio divertente

con giochi, musica e una sostanziosa merenda.

I festeggiamenti proseguirono con il concerto di Peppino:

era proprio intonato ed ottenne un grande successo.



Al termine dell’esibizione la giraffa venne chiamata

sul palco: Alberto era pronto a consegnarle un

regalo. Tore aveva realizzato un coloratissimo

ritratto, molto somigliante, della loro amica Raffa;

il dono era accompagnato da una lettera di ringraziamento

firmata da tutti i condomini. Erano

davvero felici di aver trovato una vicina affabile

e premurosa come lei!


acer Bimbo

PIACENZA

testi: lucia sperzagni

impaginazione e grafica: sabrina coronella

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