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La Traccia n17 domenica 21 aprile 2024

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imprenditori non amano portarsi in casa degli sconosciu1, finora sono servi1

essenzialmente a regolarizzare lavoratori già entra1 e assun1 informalmente,

fingendo di chiamarli dall’estero. Se si a<vano nuovi ingressi “veri”, è assai

probabile che riguardino dei paren1 di lavoratori immigra1 già in forza, che si

fanno garan1 dei nuovi entran1. Tanto varrebbe allora dare trasparenza a

ques1 disposi1vi ripris1nando l’is1tuto dello sponsor, introdoCo nel 1998 e

poi freColosamente abbandonato. Molte ricerche confermano un nesso

abbastanza intui1vo: chi arriva avendo dei paren1 che l’accolgono e

l’assistono, s’integra meglio e più rapidamente, specialmente per quanto

riguarda l’inserimento e la tenuta occupazionale. Un altro meccanismo da

ripensare riguarda le quote d’ingresso. Oggi le richieste dei datori eccedono

invariabilmente i numeri previs1: nel 2023, oltre 600mila domande contro

135mila pos1 disponibili.

Mol1 restano fuori per mo1vi casuali, come un malfunzionamento delle re1

telema1che nel momento fa1dico dell’avvio del click-day. Per contro i datori

sono esonera1 da responsabilità, se per qualche mo1vo decidono di disfarsi

dei lavoratori di cui hanno richiesto l’arrivo. La società nel suo complesso, oltre

ai dire< interessa1, rischia di pagarne il conto. Il meccanismo andrebbe

ribaltato: più liberalità sugli ingressi, quando i datori li caldeggiano (in altri

Paesi le quote non esistono, è sufficiente la richiesta dei datori e una

sommaria verifica dell’indisponibilità di lavoratori sul territorio), più

responsabilità invece sul sostegno ai lavoratori fa< arrivare. Per esempio

introducendo un contributo che serva a finanziare eventuali rimpatri o

riqualificazioni. Da ul1mo, non è mai banale ricordare che insieme alle braccia

arrivano delle persone. Il centro don Bosco insegna pure le basi della lingua

italiana, ma i decre1 che riaprono le porte all’immigrazione per lavoro sono

stranamente afasici sull’argomento. Abitazione, lingua, integrazione sociale

non possono andare disgiunte dall’appello all’immigrazione come risorsa per

far girare l’economia. Is1tuzioni poli1che, aCori economici, società civile

italiana e immigrata, dovrebbero aprire dei “can1eri d’integrazione” sul

territorio per dare una risposta a questa esigenza.

La traccia

Maurizio Ambrosini, Avvenire 9/04/2024

Parrocchia di San Giacomo Apostolo

21 aprile 2024 n. 17

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LA VOCE E IL VOLTO DEL BEL PASTORE

La Chiesa ha bisogno di pastori che sappiano farsi carico dell’annuncio del

Vangelo, abilitando gli altri fratelli nella fede a vivere e testimoniare la

Salvezza del Cristo, Gesù è la pietra scartata dai costruttori: a dirlo è

proprio Pietro, il primo Papa, chiamato ad esercitare il ministero dell’unità,

a raccordare tutte le diversità- presenti, affinchè tutti sappiano indicare

l’Unico Maestro e Redentore. Tutto l’edificio della Chiesa si deve fondare

sul Cristo: non sono ammessi particolarismi, esclusivismi, megalomanie

autoreferenziali. Una grande fatica, certamente, ma la Chiesa è un mosaico

e le tessere devono essere disposte nel giusto modo.

La differenza fra il mercenario e il Buon Pastore sta nella natura del

rapporto con le pecore. Al primo non importa niente di esse. Di fronte al

lupo, scappa. Come i moderni mercenari della nostra società neoliberista,

anche questo è un subdolo seminatore di odio. Il Pastore “bello e buono”

agisce nel modo opposto. La relazione che ha instaurato con le pecore è

intensa e rilevante; vive per ciascuna di esse. Gesù è il Buon Pastore.

L’autorevolezza del Cristo è nel potere dell’impotenza, nel paradosso al

quale Dio, con la morte, si è volontariamente esposto; il tragico

abbassamento che lo porta negli abissi del peccato al fine di riprendersi la

vita, sconfiggendo definitivamente la morte. Le persone imparano a

conoscere e a riconoscere la sua voce, se si relazionano amorevolmente

con Lui. Il Maestro ci conosce per nome. Ciascuno di noi è persona dal

momento del concepimento fino all’eternità. Capace del dono della

salvezza, talvolta rifiutato. I mercenari instillano il dubbio che Dio non ci

ami. Che sia geloso di noi, della nostra libertà. Che ci voglia schiavi.

Dicono che non esiste. Che è solo una proiezione della nostra mente. Ci

persuadono che niente abbia senso, e che solo se consumiamo le cose

possiamo appagare il nostro desiderio di infinito. Impauriti e segregati

nelle nostre prigioni dorate, ci mettiamo al rifugio dalla forza

trasformatrice del Risorto. Indossiamo abiti protettivi e ci rintaniamo nei

nostri comodi ricoveri. E’ necessario, ma faticoso, liberarsi dalle prigionie

in cui intendono rinchiuderci. Ascoltando la voce del Buon Pastore,

ammirando il Volto del Bel Pastore. Gli consegniamo il cuore perché lo

inondi della sua presenza. Fonte di gioia, esplosione di speranza.


Sabato 20

Domenica 21

IV^ domenica

di Pasqua

SANTE MESSE DAL 20 AL 28 APRILE 2024

19.00 Def.to Da Dalt Mauro

8.30 Def.ta Turbian Eufemia ord. Marchioni Antonia

10.30

15.00

Lunedì 22 17.00

Martedì 23

San Giorgio, martire

17.00

Mercoledì 24 17.00

Giovedì 25

San Marco Evangelista

Venerdì 26 17.00

Prima Comunione

Def.ta Malacarne Antonella

Def.ti Da Dalt Augusto e Leonilde

Def.ti De Nadai Francesco ed Erminia

Celebrazione della Riconciliazione per i bambini di

III^ Elementare

17.00 Def.ta Rizzo Caterina

Def.ta Introvigne Domenica anniv.

Def.ta Fioretti Domenica dalle nipoti Graziella e Annalisa

OFFERTE DELLA SETTIMANA

Uso sala compleanni €. 490,00; Offerte Sant’Antonio €. 40,50.

Il parroco e la comunità intera ringraziano di cuore tutti coloro che danno

generosamente per le necessità urgenti della parrocchia

ENTRATE

Bilancio economico della parrocchia

Mese di MARZO 2024

USCITE

Elemosine feriali e festive 1652,46 Spese per il personale 375,00

Candele Votive 464,60 Spese per utenze (luce, gas, 136,04

acqua)

Offerte per servizi religiosi 2570,00 Spese per ufficio parrocchiale 498,44

Offerte ordinarie 10,00 Spese per culto 495,80

Offerte straordinarie 210,00 Spese per sussidi 248,50

Offerte uso oratorio 1000,00 Spese varie 700,00

Spese bancarie 24,10

Totale entrate 5907,06 Totale uscite 2477,88

Sabato 27 19.00

Domenica 28

V^ domenica

di Pasqua

8.30

10.30 Def.ta Malacarne Antonella

Domenica 28 aprile: V^ di Pasqua

I^ lettura: At 9,26-31 Salmo: 21

II^ Lettura: 1Gv 3,18-24 Vangelo: Gv 15,1-8

AVVISI SETTIMANALI

Martedì 23 – ore 20.30 incontro Genitori III^ elementare

Il Parroco sta programmando i prossimi battesimi. I Genitori che

intendono battezzare i loro Figli lo comunichino al più presto al Parroco

UNA CASA, LEZIONI DI ITALIANO E IL LAVORO

Ora apriamo il cantiere dell’integrazione

Con il garbo e lo spirito costru<vo che gli sono propri, il presidente MaCarella

nel corso della sua visita in Africa ha espresso un convinto sostegno nei

confron1 di una formula di ges1one dell’immigrazione che può ambire, una

volta tanto, a un consenso condiviso. Visitando il centro don Bosco ad

Ashaiman, in Ghana, ha elogiato il progeCo forma1vo lì sviluppato dai

salesiani, maestri della ricca tradizione della formazione professionale

d’ispirazione cris1ana: lì 250 giovani si formano ogni anno, in collaborazione

con Confindustria Nord-Est, potendo contare su una porta d’ingresso legale in

Italia mediante il decreto Cutro. Gli ingressi per lavoro sono oggi forse l’unica

forma d’immigrazione che meCe d’accordo tu< o quasi: governo e

opposizione, imprenditori e sindaca1, società civile pro-immigra1 e autorità

locali così spesso os1li nei confron1 dell’accoglienza dei rifugia1. Colpisce in

modo par1colare la conversione delle forze sovraniste, che una volta al

governo hanno approvato un decreto che prevede 450mila ingressi per lavoro

in tre anni. La pressione delle forze produ<ve ha spazzato via quasi per

incanto i fantasmi della sos1tuzione etnica. Il finanziamento della formazione


professionale e linguis1ca in patria è un tassello di un’immigrazione

programmata. Ma essendo impensabile formare all’estero 150mila persone

all’anno con fondi, pubblici o priva1, provenien1 dall’Italia, al canale forma1vo

(benemerito) occorre aggiungerne degli altri. Oggi i decre1-flussi prevedono

come canale d’ingresso la chiamata direCa dei datori di lavoro, aCraverso

l’imponderabile loCeria dei click-day. Poiché famiglie e piccoli ./.

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