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per il rinforzo strutturale “armato” - Mapei

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Anno 17 - N. 80 - Gennaio 2007 - Spedizione in a.p. - 70% - F<strong>il</strong>iale di M<strong>il</strong>ano - Tassa pagata - Taxe <strong>per</strong>çue - contiene I.P.<br />

In caso di mancata consegna restituire all’ufficio di M<strong>il</strong>ano/Roserio <strong>per</strong> la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa<br />

Bimestrale di attualità, tecnica e cultura<br />

80


Nella foto: Giorgio<br />

Squinzi riceve le<br />

congratulazioni dal<br />

Presidente della<br />

Repubblica<br />

Giorgio Napolitano<br />

alla presenza di<br />

Laura Biagiotti,<br />

Presidente del<br />

Comitato Leonardo,<br />

Luca Cordero di<br />

Montezemolo,<br />

Presidente di<br />

Confindustria, e<br />

Francesco Rutelli<br />

Vice Presidente del<br />

Consiglio.<br />

A Roma, <strong>il</strong> 4 dicembre nel Palazzo del<br />

Quirinale, <strong>il</strong> Presidente della Repubblica<br />

Giorgio Napolitano ha conferito <strong>il</strong><br />

prestigioso Premio Leonardo Qualità Italia<br />

a Giorgio Squinzi, Amministratore Unico di<br />

<strong>Mapei</strong> SpA e CEO del Gruppo <strong>Mapei</strong>.<br />

È un prestigioso riconoscimento<br />

promosso dal Comitato Leonardo che è<br />

nato nel 1993 con l’obiettivo di<br />

promuovere e affermare la "Qualità Italia"<br />

nel mondo.<br />

Il nome di Leonardo, non a caso, riporta<br />

alla magica alchimia tra arte, scienza e<br />

tecnologia: tre forme d’espressione della<br />

capacità intellettuale dell’uomo che<br />

riflettono <strong>il</strong> successo del nostro Paese a<br />

livello internazionale.<br />

Il Comitato è frutto dell'iniziativa di un<br />

gruppo di imprenditori, artisti, scienziati e<br />

uomini di cultura desiderosi di<br />

condividere questo obiettivo di<br />

valorizzazione dell’Italia e della sua<br />

originalità attraverso la realizzazione di<br />

eventi di alto prof<strong>il</strong>o culturale ed<br />

economico.<br />

Nella sua attività <strong>il</strong> Comitato Leonardo<br />

ricorre alla collaborazione di tutti gli<br />

Organi Istituzionali che sono preposti alla<br />

promozione delle aziende italiane<br />

all’estero e alla loro internazionalizzazione.<br />

Ne fanno parte, inoltre, le più alte cariche<br />

dello Stato tra cui <strong>il</strong> Presidente del<br />

Consiglio dei Ministri, <strong>il</strong> Ministro degli<br />

Affari Esteri e <strong>il</strong> Ministro <strong>per</strong> <strong>il</strong> Commercio<br />

Internazionale e le Politiche Europee.<br />

I premiati sono stati definiti "ambasciatori<br />

dell'immagine dell'Italia nel mondo" <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

loro ruolo internazionale di particolare<br />

valore e <strong>per</strong> i risultati conseguiti a<br />

testimonianza dell'eccellenza del lavoro<br />

italiano.<br />

Le motivazioni del Premio consegnato a<br />

Giorgio Squinzi, oltre a ri<strong>per</strong>correre le<br />

tappe salienti della lunga storia di <strong>Mapei</strong> e<br />

della famiglia Squinzi, hanno sottolineato<br />

come: “Il Gruppo <strong>Mapei</strong> ha raddoppiato<br />

nell’ultimo quinquennio <strong>il</strong> giro d’affari.<br />

Il fatturato consolidato previsto nel 2006 è<br />

di 1,4 m<strong>il</strong>iardi di Euro, <strong>il</strong> numero di<br />

dipendenti ha su<strong>per</strong>ato i 4.500 di cui <strong>il</strong><br />

12% è impiegato nella ricerca.<br />

Gli investimenti in ricerca e sv<strong>il</strong>uppo<br />

su<strong>per</strong>ano i 60 m<strong>il</strong>ioni di euro annui”.<br />

È, come ha dichiarato Laura Biagiotti,<br />

Presidente del Comitato, “un grande<br />

riconoscimento del ‘ben fare’ italiano, sia<br />

nell’ambito dell’imprenditoria che in<br />

quello della ricerca e dell’attività<br />

intellettuale che mira a valorizzare le<br />

<strong>per</strong>sonalità più di spicco che incarnano le<br />

doti di imprenditorialità, creatività<br />

artistica, raffinatezza e cultura che si<br />

riflettono nei suoi prodotti e nel suo st<strong>il</strong>e<br />

di vita. Inimitab<strong>il</strong>i espressioni del genio<br />

italiano, apprezzato, ricercato e seguito in<br />

tutto <strong>il</strong> mondo”.<br />

Per <strong>Mapei</strong>, alla vig<strong>il</strong>ia del suo settantesimo<br />

anniversario, non poteva chiudersi meglio<br />

questo 2006: con un premio all’uomo che<br />

ne incarna i valori e che è alla testa della<br />

sua crescita nel mondo.<br />

Congratulazioni Dottore!


RIVISTA BIMESTRALE<br />

Anno 17 - numero 80 - gennaio 2007<br />

DIRETTORE RESPONSABILE: Adriana Spazzoli<br />

SEGRETERIA DI REDAZIONE: Carla Fini<br />

REDAZIONE: Metella Iaconello,Tiziano Tiziani,<br />

Federica Tomasi<br />

RICERCA FOTOGRAFICA: Davide Acampora<br />

PROGETTO GRAFICO - IMPAGINAZIONE<br />

Magazine - M<strong>il</strong>ano<br />

FOTOLITO: Overscan - M<strong>il</strong>ano<br />

STAMPA: Arti Grafiche Beta - Cologno Monzese (Mi)<br />

DIREZIONE E REDAZIONE<br />

Via Cafiero, 22 - 20158 M<strong>il</strong>ano<br />

tel. 02-37673.1 - fax 02-37673.214<br />

www.mapei.com - E-ma<strong>il</strong>: mapei@mapei.it<br />

Abbonamenti: realtamapei@mapei.it<br />

EDITORE: <strong>Mapei</strong> S.p.A.<br />

Registrazione del Tribunale di M<strong>il</strong>ano n. 363 del 20.5.1991<br />

Hanno collaborato a questo numero con testi, foto e notizie:<br />

Davide Bandera, Roberto Belluco, Anna Calcaterra, Ach<strong>il</strong>le<br />

Carcagnì, Giorgio D’Alò, Espressione Fiera,<br />

Gianni Dal Magro, Chris Lee, Hiske Maas,<br />

Alice Maggiolo, Katia Orgiana, Aldo Sassi.<br />

Foto di co<strong>per</strong>tina:<br />

Fondata a M<strong>il</strong>ano nel 1937, <strong>Mapei</strong> celebra<br />

nel 2007 <strong>il</strong> suo 70° anniversario:<br />

un’occasione <strong>per</strong> rivivere la sua storia<br />

insieme ai suoi clienti, ricordando gli<br />

obiettivi ad oggi raggiunti e guardando<br />

alle nuove mete <strong>per</strong> <strong>il</strong> futuro<br />

(vedi gli articoli da pag. 2).<br />

Tiratura di questo numero: 140.000 copie<br />

Distribuzione in abbonamento postale<br />

in Italia: 129.800 copie - all’estero: 1.200 copie<br />

Tutela della riservatezza dei dati <strong>per</strong>sonali<br />

I dati <strong>per</strong>sonali dei destinatari di Realtà <strong>Mapei</strong> sono trattati in<br />

conformità al Decreto Legislativo n. 196/2003 (“Codice in materia di<br />

protezione dei dati <strong>per</strong>sonali”) e ut<strong>il</strong>izzati <strong>per</strong> le finalità direttamente<br />

connesse e strumentali all'erogazione del servizio.<br />

In qualsiasi momento è possib<strong>il</strong>e richiedere la modifica,<br />

l’aggiornamento o la cancellazione di tali dati, scrivendo a:<br />

<strong>Mapei</strong> - Ufficio Marketing - Via Cafiero, 22 - 20158 M<strong>il</strong>ano<br />

Fax 02/37673214 - E-ma<strong>il</strong>: mapei@mapei.it<br />

Chi non avesse ricevuto <strong>il</strong> modulo <strong>per</strong> l’autorizzazione all’ut<strong>il</strong>izzo dei<br />

dati, può richiederlo all’indirizzo sopra indicato.<br />

Tutti gli articoli pubblicati in questo numero possono essere ripresi,<br />

previa autorizzazione dell’editore, citando la fonte.<br />

Questo <strong>per</strong>iodico è associato<br />

all’Unione Stampa Periodica Italiana<br />

1937-2007: IL 70° DI MAPEI<br />

Giorgio Squinzi: i 70 anni di <strong>Mapei</strong> pag. 2<br />

I 10 p<strong>il</strong>astri del nostro successo pag. 3<br />

Una lunga storia, una grande famiglia pag. 4<br />

The world of <strong>Mapei</strong> pag. 6<br />

Crescere attraverso la ricerca pag. 8<br />

Moderni sistemi di produzione pag. 10<br />

Una gamma completa di prodotti pag. 12<br />

Comunicazione, formazione e customer service pag. 14<br />

La missione di <strong>Mapei</strong> pag. 16<br />

ATTUALITÀ<br />

A Giorgio Squinzi <strong>il</strong> Premio Leonardo Qualità Italia II di cop.<br />

Il XII Rapporto Responsible Care pag. 18<br />

Grandi o<strong>per</strong>e sì, grandi o<strong>per</strong>e no pag. 20<br />

FIERE<br />

Saie 2006 pag. 22<br />

PRODOTTI IN EVIDENZA<br />

Mapetherm System pag. 25<br />

Linea Antipluviol pag. 27<br />

Sistemi <strong>per</strong> <strong>il</strong> consolidamento <strong>strutturale</strong> pag. 48<br />

REFERENZE<br />

Diversi i ponti, diverso <strong>il</strong> restauro pag. 32<br />

Le sponde del Naviglio Grande pag. 36<br />

Il restauro del Campan<strong>il</strong>e dei Monaci in S. Ambrogio pag. 42<br />

Tra vecchio e nuovo pag. 49<br />

I mosaici del Museo di Santa Barbara pag. 52<br />

L’IMPEGNO NELLO SPORT<br />

Centro Ricerche <strong>Mapei</strong> Sport: oltre 10 anni di attività pag. 56<br />

Un convegno di successo pag. 59<br />

Il record di Genoni pag. 61<br />

ARTE E CULTURA<br />

Il Deserto delle Anfore pag. 62<br />

Il traforo del Sempione: 100 anni di storia pag. 64<br />

Symphonica Toscanini pag. 66<br />

Il mondo celebra Toscanini a 50 dalla sua morte pag. 67<br />

www.mapei.com<br />

�<br />

Sul sito <strong>Mapei</strong> trovate tutte le informazioni sui prodotti, sull’organizzazione<br />

del Gruppo in Italia e nel mondo, sulla partecipazione alle più<br />

importanti fiere di settore.<br />

1


2<br />

«Il 15 febbraio 2007 <strong>Mapei</strong> celebra <strong>il</strong> 70° anniversario della sua fondazione.<br />

È una data importante che, alla luce dei traguardi fin qui raggiunti, mi rende<br />

particolarmente orgoglioso e che desidero condividere con tutti coloro che<br />

nel tempo hanno avuto modo di conoscere <strong>Mapei</strong>.<br />

E sono tanti i clienti, i dipendenti, i fornitori, i collaboratori e gli amici che in<br />

tutti questi anni sono entrati nel mondo di <strong>Mapei</strong> e che hanno scelto di crescere<br />

con noi.<br />

Nata nel 1937 alle porte di M<strong>il</strong>ano dall’intuizione di mio padre Rodolfo,oggi<br />

<strong>Mapei</strong>, da quella piccola azienda fam<strong>il</strong>iare che era, è diventata una multinazionale<br />

che o<strong>per</strong>a in tutti i mercati del mondo e nella quale da tempo lavora<br />

la terza generazione della nostra famiglia.<br />

I primi 70 anni di storia dicono che <strong>Mapei</strong> oggi è un’azienda leader mondiale<br />

negli adesivi e prodotti chimici <strong>per</strong> ed<strong>il</strong>izia con una presenza consolidata<br />

nei cinque continenti.<br />

Gli elementi chiave della f<strong>il</strong>osofia aziendale che hanno reso possib<strong>il</strong>e la crescita<br />

del Gruppo <strong>Mapei</strong> sono numerosi: specializzazione nel mondo dell’ed<strong>il</strong>izia,<br />

internazionalizzazione, con una speciale attenzione alle esigenze del<br />

mercato locale, ricerca e sv<strong>il</strong>uppo di prodotti tecnologicamente sempre più<br />

evoluti, servizio <strong>per</strong>sonalizzato alla clientela, lavoro d’équipe, sv<strong>il</strong>uppo<br />

sostenib<strong>il</strong>e delle nostre attività e attenzione alla salute e alle Risorse Umane.<br />

Una crescita che, tuttavia, non ha snaturato lo spirito originario dell’Azienda<br />

basato sulla creatività, la competenza, la passione e la flessib<strong>il</strong>ità.<br />

Il segreto del successo di <strong>Mapei</strong> è proprio questo, pensare in grande ed<br />

espandersi nel mondo senza <strong>per</strong>dere le caratteristiche di un’azienda artigiana:<br />

<strong>il</strong> quotidiano impegno nel lavorare spalla a spalla con i propri clienti<br />

<strong>per</strong> trovare soluzioni sempre più innovative <strong>per</strong> risolvere i problemi legati al<br />

mondo dell’ed<strong>il</strong>izia.<br />

Come avviene <strong>per</strong> le ricorrenze più importanti, anche a <strong>Mapei</strong> viene spontaneo<br />

rivivere le tappe più significative della sua storia e ricordare e ringraziare<br />

tutte le <strong>per</strong>sone che hanno reso possib<strong>il</strong>e una crescita che è ancora in<br />

pieno sv<strong>il</strong>uppo, sapendo che la forza propulsiva dell’Azienda non si è esaurita<br />

ma, anzi, sembra autoalimentarsi di giorno in giorno.<br />

In queste occasioni,infatti,ricordare <strong>il</strong> passato non vuol dire tuttavia dimenticare<br />

<strong>il</strong> presente e non progettare <strong>il</strong> futuro.<br />

Per <strong>Mapei</strong>,allora,celebrare questa ricorrenza significa restare fedeli alla propria<br />

natura e guardare ancora avanti sapendo che altri numerosi traguardi<br />

ci aspettano.<br />

Se sono molti gli obiettivi raggiunti in questi primi 70 anni, altri stanno guidando<br />

la crescita di <strong>Mapei</strong> e dei suoi clienti nel mondo.<br />

Il futuro è già qui e, come diciamo nello sport,“<strong>per</strong> vincere insieme”.<br />

Mi auguro, <strong>per</strong>ciò, che tutti voi continuiate a essere i protagonisti dei successi<br />

del Gruppo <strong>Mapei</strong> e a far parte della sua storia vincente».<br />

Amministratore Unico


Essere <strong>il</strong> miglior fornitore dei nostri clienti<br />

Ci proponiamo come partner e ci<br />

impegniamo al massimo <strong>per</strong> offrire ai nostri<br />

clienti soluzioni con un alto valore aggiunto.<br />

Costruire un rapporto di partnership<br />

con i nostri fornitori strategici<br />

Ci impegniamo affinché quella di rispondere alle<br />

nostre esigenze sia, <strong>per</strong> i nostri fornitori strategici,<br />

l’occasione <strong>per</strong> progettare insieme nuove soluzioni<br />

e prodotti che rispondano anche alle nuove<br />

esigenze del mercato.<br />

Essere sempre un passo avanti<br />

Anticipare le richieste dei progettisti, interpretare<br />

le esigenze delle imprese e degli applicatori in<br />

cantiere.<br />

Mantenere una solida base finanziaria<br />

che ci <strong>per</strong>mette di investire nelle<br />

tecnologie e nelle soluzioni del futuro.<br />

Innovare continuamente<br />

Investiamo in maniera strategica in<br />

Ricerca & Sv<strong>il</strong>uppo ogni anno più del 5%<br />

del nostro fatturato globale.<br />

Migliorare attraverso <strong>il</strong> controllo della<br />

qualità di tutti i processi<br />

I nostri prodotti e servizi hanno una resa<br />

conforme ai più elevati standard di qualità<br />

certificata secondo la ISO 9001.<br />

Creare un team vincente e impegnato<br />

La nostra risorsa più preziosa è <strong>il</strong> valore del<br />

nostro team: lavoriamo insieme con passione<br />

e con una formazione continua che ci <strong>per</strong>mette<br />

di crescere professionalmente.<br />

Essere all’avanguardia <strong>per</strong> ciò che<br />

concerne la sicurezza ambientale e la salute<br />

Diamo estrema importanza alla sostenib<strong>il</strong>ità<br />

ambientale dei nostri prodotti, alla natura ecologica<br />

dei nostri processi e alla sicurezza dei nostri clienti,<br />

dei colleghi e dell’intera comunità.<br />

Essere determinati nel volere l’eccellenza<br />

Ci impegniamo a seguire obiettivi ambiziosi <strong>per</strong><br />

raggiungere la leadership nei mercati di riferimento.<br />

Comunicare sempre la verità<br />

Una comunicazione di alto prof<strong>il</strong>o e sempre<br />

trasparente ci consente di coinvolgere e condividere<br />

con <strong>il</strong> più grande pubblico i nostri valori.<br />

3


4<br />

Rodolfo Squinzi, <strong>il</strong> fondatore<br />

1937-2007:<br />

IL PERCORSO DI UNA<br />

PICCOLA IMPRESA CHE<br />

IN SETTANT’ANNI<br />

È DIVENTATA<br />

UNA MULTINAZIONALE<br />

LEADER NEL SETTORE<br />

DEGLI ADESIVI E PRODOTTI<br />

CHIMICI PER L’EDILIZIA.<br />

Il nome significa “Materiali aus<strong>il</strong>iari <strong>per</strong> l’ed<strong>il</strong>izia e l’industria”: <strong>Mapei</strong> nasce<br />

12 febbraio 1937 alla <strong>per</strong>iferia di M<strong>il</strong>ano.<br />

La sua è la storia di una piccolissima azienda, di una famiglia di imprenditori<br />

– gli Squinzi – che l’hanno portata a diventare una multinazionale<br />

leader al mondo negli adesivi <strong>per</strong> l’ed<strong>il</strong>izia.<br />

Un successo con un vanto molto particolare: <strong>Mapei</strong> non ha mai chiuso un<br />

b<strong>il</strong>ancio in rosso e non ha mai fatto ricorso alla cassa integrazione. Nel<br />

1937 l’azienda ha solo tre collaboratori e si occupa inizialmente di pitture,<br />

intonaci, materiali <strong>per</strong> rivestimenti esterni e interni di palazzi, ospedali,<br />

aeroporti. È un’idea di Rodolfo Squinzi, <strong>il</strong> fondatore, a dare a <strong>Mapei</strong> la<br />

prima spinta verso <strong>il</strong> successo: concentrarsi su una particolare nicchia di<br />

mercato, quella degli adesivi <strong>per</strong> la messa in o<strong>per</strong>a dei pavimenti e rivestimenti.<br />

Nella mente di Rodolfo Squinzi la mission di <strong>Mapei</strong> è chiara:<br />

“sa<strong>per</strong> leggere l’andamento del settore degli adesivi e prodotti chimici<br />

<strong>per</strong> l’ed<strong>il</strong>izia e porsi sempre un passo avanti così da portare al mercato<br />

prodotti innovativi che incontrino le sue esigenze emergenti”.<br />

In un primo tempo si producono adesivi <strong>per</strong> linoleum, quindi <strong>per</strong><br />

ceramica, materiali lapidei, moquette, pvc e legno. E quando, negli<br />

anni Sessanta, <strong>il</strong> mercato della ceramica italiana esplode vertiginosamente,<br />

<strong>Mapei</strong> è pronta a coglierne le opportunità e riesce a offrire<br />

una gamma di prodotti specifici che rendono più veloce e sicura la<br />

posa delle piastrelle, sostituendo la tradizionale malta cementizia.<br />

La specializzazione nei prodotti rappresenta uno dei punti forti<br />

dello sv<strong>il</strong>uppo di <strong>Mapei</strong> che, col tempo, si occupa anche di altri tipi<br />

di adesivi e, inoltre, di sig<strong>il</strong>lanti, malte speciali, im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzanti,<br />

additivi <strong>per</strong> calcestruzzo. Nello stesso tempo Rodolfo Squinzi conferma,<br />

con l’aiuto del figlio Giorgio, laureato in Chimica Industriale,<br />

quello che è un altro dei punti forti dell’Azienda: <strong>il</strong> miglioramento<br />

continuo dei prodotti grazie all’attività di un centro di ricerca<br />

sempre più all’avanguardia.Questa scelta consente all’Azienda di<br />

affacciarsi sui mercati stranieri esportando in misura crescente i<br />

propri prodotti.<br />

Nel 1978 inizia <strong>il</strong> processo di internazionalizzazione produttiva<br />

di <strong>Mapei</strong> con l’a<strong>per</strong>tura di uno stab<strong>il</strong>imento in Canada.<br />

L’espansione nei cinque continenti prosegue con decisione con


Giorgio Squinzi, anche dopo la scomparsa del padre nel 1984, e si concretizza<br />

con l’a<strong>per</strong>tura di una serie di stab<strong>il</strong>imenti produttivi nei punti<br />

strategici del mercato mondiale dell’ed<strong>il</strong>izia. Questa espansione segue<br />

una strategia precisa: ogni stab<strong>il</strong>imento deve riflettere la cultura industriale<br />

del luogo in cui sorge e quindi deve essere canadese in Canada,<br />

francese in Francia, americano negli Stati Uniti, ecc.<br />

L’idea che si è dimostrata vincente è che solo chi vive la cultura locale<br />

può essere <strong>il</strong> giusto interprete delle esigenze delle <strong>per</strong>sone che o<strong>per</strong>ano<br />

in quella determinata zona. Inoltre, ogni stab<strong>il</strong>imento ha bisogno di un<br />

proprio laboratorio di ricerca <strong>per</strong> garantire <strong>il</strong> controllo di qualità del prodotto<br />

e la qualità è molto legata anche al tipo di materie prime che si ut<strong>il</strong>izzano<br />

in loco. L’internazionalizzazione dell’Azienda produce una crescita<br />

quasi verticale del fatturato. E porta <strong>Mapei</strong> a essere conosciuta in tutto<br />

<strong>il</strong> mondo, dalle Americhe al Far-East, dall’Europa all’Oceania, dal Medio<br />

Oriente all’Africa.<br />

Nel 1994 viene acquisita in Italia Vinav<strong>il</strong>, l’azienda<br />

della “colla bianca”. Si tratta <strong>per</strong> <strong>Mapei</strong>, che è tra i<br />

principali clienti di Vinav<strong>il</strong>, di una importante integrazione<br />

a monte nelle materie prime strategiche<br />

(i polimeri di acetato di vin<strong>il</strong>e) che le <strong>per</strong>mette di<br />

allargare la gamma dei prodotti. Comincia una<br />

nuova fase di sv<strong>il</strong>uppo che prosegue anche nel<br />

terzo m<strong>il</strong>lennio con ulteriori acquisizioni, sia sul<br />

fronte della produzione sia su quello dell’integrazione<br />

nella produzione delle materie prime strategiche.<br />

Entrano così nel <strong>Mapei</strong> Group una cementeria in<br />

Polonia, la Gorka Cement, e un’industria estrattiva<br />

di sabbia pregiata in Italia, la VA.GA.<br />

Ed entra in azienda anche la terza generazione<br />

degli Squinzi.<br />

Dopo le acquisizioni in Germania di Sopro, nel<br />

2001, e di Rasco, nel 2006, oggi <strong>il</strong> mondo <strong>Mapei</strong> è<br />

costituito da 47 diverse società che o<strong>per</strong>ano in 46<br />

stab<strong>il</strong>imenti (7 in Italia) in 23 Paesi diversi.<br />

A sinistra:<br />

nel 1937 <strong>Mapei</strong> iniziò<br />

l’attività con 7<br />

dipendenti oltre al suo<br />

fondatore Rodolfo<br />

Squinzi (<strong>il</strong> secondo da<br />

destra).<br />

A fianco:<br />

le risorse umane del<br />

Gruppo <strong>Mapei</strong> che<br />

negli ultimi 14 anni<br />

sono cresciute da 620 a<br />

4800 dipendenti.<br />

La seconda e la terza generazione<br />

della famiglia Squinzi<br />

5


6<br />

La strategia di<br />

internazionalizzazione di <strong>Mapei</strong><br />

si basa su due obiettivi di fondo:<br />

maggiore vicinanza alle esigenze<br />

locali e riduzione al minimo dei<br />

costi di trasporto.<br />

Alla fine del 2006 conta<br />

47 consociate, 7 Laboratori di<br />

Ricerca e Sv<strong>il</strong>uppo e 46 impianti<br />

produttivi, ognuno dotato anche<br />

di un laboratorio di controllo.<br />

Tra questi stab<strong>il</strong>imenti, alcuni<br />

fabbricano prodotti finiti, altri<br />

producono materie prime<br />

strategiche <strong>per</strong> <strong>il</strong> Gruppo:<br />

Va.Ga. produce sabbie s<strong>il</strong>icee<br />

selezionate, Gorka Cement<br />

cementi alluminosi,<br />

Vinav<strong>il</strong> polimeri di acetato di<br />

vin<strong>il</strong>e e acr<strong>il</strong>ici e Rasco prodotti a<br />

base di bitume.<br />

La costante<br />

internazionalizzazione è<br />

direttamente collegata alla<br />

crescita del fatturato avvenuta<br />

negli ultimi dieci anni: nel '90 era<br />

di 150 m<strong>il</strong>iardi di lire, nel 2001 è<br />

stato raggiunto un fatturato<br />

aggregato di 725 m<strong>il</strong>ioni di euro,<br />

realizzato all'estero <strong>per</strong> <strong>il</strong> 57 %.<br />

Il fatturato totale <strong>per</strong> <strong>il</strong> 2006 è di<br />

1,45 m<strong>il</strong>iardi di euro. Anche <strong>il</strong><br />

numero dei dipendenti è in forte<br />

aumento: sedici anni fa erano 512,<br />

nel 2006 hanno su<strong>per</strong>ato i 4800,<br />

<strong>il</strong> 12% dei quali è impiegato<br />

nella ricerca.<br />

47 Consociate • 7 Labor


atori R&S • 46 Stab<strong>il</strong>imenti in 23 Paesi<br />

7


8<br />

Un particolare del laboratorio di R&S<br />

di M<strong>il</strong>ano nel 1960.<br />

Il Centro Ricerca e Sv<strong>il</strong>uppo di Via Cafiero<br />

Sin dalla sua nascita nel 1937, <strong>Mapei</strong> ha capito che investire nella<br />

Ricerca e nello Sv<strong>il</strong>uppo era un requisito essenziale non solo <strong>per</strong> presentare<br />

sul mercato i prodotti migliori, ma <strong>per</strong> poter anche crescere a<br />

livello internazionale.<br />

L’essere oggi un’azienda leader con un nome conosciuto in tutto <strong>il</strong><br />

mondo non è dunque un caso, ma è <strong>il</strong> frutto di una visione che, sin dalle<br />

origini, prevedeva un impegno rivolto in questa direzione.<br />

Ricerca e Sv<strong>il</strong>uppo sono nel DNA di <strong>Mapei</strong> ed è attraverso questi strumenti<br />

che l’azienda continua la sua crescita internazionale.<br />

A questo ambito sono sempre stati dedicati gli sforzi migliori di <strong>Mapei</strong><br />

e <strong>il</strong> 5% del fatturato è destinato agli investimenti in Ricerca e Sv<strong>il</strong>uppo.<br />

<strong>Mapei</strong> dispone di sette centri principali di ricerca e di 46 laboratori di<br />

controllo qualità.<br />

I sette centri sono così distribuiti geograficamente: due in Italia (a<br />

M<strong>il</strong>ano e a V<strong>il</strong>ladossola), uno in Francia (a Tolosa), uno in Germania (a<br />

Wiesbaden), uno in Canada (a Laval), uno negli Stati Uniti (a Deerfield<br />

Beach) e uno in Norvegia (Sagstua).<br />

Gli addetti alla ricerca sono <strong>il</strong> 12% dei dipendenti.<br />

Il maggior numero di ricercatori è presente nel Centro di M<strong>il</strong>ano in Via<br />

Cafiero - <strong>il</strong> principale - che ha <strong>il</strong> compito di coordinare <strong>il</strong> lavoro degli<br />

altri sei laboratori e funziona anche da laboratorio analitico centrale<br />

dell’intero Gruppo. È in questa via m<strong>il</strong>anese del quartiere Bovisa che<br />

prese le mosse, negli anni ’30, l’attività di <strong>Mapei</strong>.<br />

Qui la prima sede dell’Azienda e la prima unità produttiva e qui <strong>il</strong><br />

primo centro di ricerca.<br />

Un luogo simbolo di <strong>Mapei</strong> che, recentemente ampliato e rimodernato,<br />

continua ad irradiare conoscenza e ad attrarre sempre nuove energie.<br />

La ricerca è, infatti, <strong>il</strong> settore in<br />

cui <strong>Mapei</strong> continua ancora oggi a<br />

fare <strong>il</strong> maggior numero di assunzioni,<br />

scegliendo soprattutto giovani<br />

neolaureati e neodiplomati<br />

nelle più diverse discipline scientifiche.<br />

Parafrasando Aristotele, possiamo<br />

affermare che <strong>il</strong> Centro Ricerca e<br />

Sv<strong>il</strong>uppo di Via Cafiero è <strong>il</strong> “motore<br />

immob<strong>il</strong>e” che, sin dal 1937, non<br />

ha mai smesso di alimentare con<br />

energie positive l’intera Azienda<br />

dirigendo e coordinando le attività<br />

scientifiche dell’intero Gruppo.<br />

Va ricordato, inoltre, che tutti i<br />

laboratori ut<strong>il</strong>izzano le strumentazioni<br />

e le tecniche più avanzate di<br />

analisi chimica e chimico-fisica<br />

come diffrattometri a raggi X,<br />

spettrometri e cromatografie di<br />

ogni tipo e <strong>il</strong> microscopio elettronico<br />

ESEM-FEG, alle quali si<br />

aggiungono anche numerose<br />

altre tecniche analitiche, capaci di<br />

valutare ogni caratteristica dei<br />

vari prodotti.<br />

Coordinati e diretti da centro di<br />

Via Cafiero, i laboratori lavorano in<br />

stretto contatto tra loro, ma anche<br />

con università e istituti di ricerca


scientifica e industriale e fungono anche da supporto all’Assistenza<br />

Tecnica <strong>per</strong> la soluzione dei problemi più diffic<strong>il</strong>i dei clienti.<br />

I più severi standard internazionali<br />

L’unico modo <strong>per</strong> mettere a nudo i limiti e le caratteristiche dei materiali<br />

è quello di torturarli! Questo è quanto si fa tutti i giorni nei laboratori<br />

<strong>Mapei</strong> ut<strong>il</strong>izzando i più severi standard internazionali come le<br />

norme ISO, CEN, ASTM, DIN, oltre, ovviamente, alle specifiche norme<br />

nazionali. Per torturare i materiali si ut<strong>il</strong>izzano le più sofisticate attrezzature<br />

come dinamometri elettronici, presse e attrezzature usate talvolta<br />

in condizioni estreme di tem<strong>per</strong>atura e umidità, ottenute con<br />

camere climatiche speciali. L’es<strong>per</strong>ienza accumulata in questo campo<br />

ha <strong>per</strong>messo ai tecnici <strong>Mapei</strong> di assumere posizioni di grande prestigio<br />

quali la presidenza di due commissioni CEN, l’ente delegato all’elaborazione<br />

delle normative europee, e di rappresentare l’Italia in oltre 100<br />

commissioni e gruppi di lavoro internazionali.<br />

La ricerca <strong>per</strong> l’uomo e l’ambiente<br />

Non si fa tanta strada ottem<strong>per</strong>ando controvoglia a normative che si<br />

ritengono astratte, <strong>per</strong>ché egoisticamente considerate improduttive, o<br />

cercando di impegnarsi <strong>il</strong> meno possib<strong>il</strong>e nel rispettare i requisiti minimi,<br />

in fatto di rispetto dell’uomo e dell’ambiente, che i prodotti devono<br />

possedere. Oggi non è possib<strong>il</strong>e, infatti, crescere in ambito industriale<br />

se non vi sono principi etici che ispirano tutta l’attività dell’azienda o<br />

vantando qualità non realmente raggiunte.<br />

Sin dalle origini <strong>Mapei</strong> si è mossa sul mercato anticipando non solo le<br />

richieste dei clienti, ma precorrendo anche le più innovative tendenze<br />

in fatto di ecologia e di salvaguardia degli applicatori. Uno dei motori<br />

principali che spingono la ricerca<br />

<strong>Mapei</strong> è, infatti, l’obiettivo di sv<strong>il</strong>uppare<br />

prodotti sempre meno<br />

dannosi <strong>per</strong> l’uomo che li ut<strong>il</strong>izza e<br />

con sempre minore impatto sull’ambiente.<br />

In questa direzione,<br />

oltre allo sv<strong>il</strong>uppo di formule in cui<br />

vengono progressivamente eliminati<br />

tutti i componenti <strong>per</strong>icolosi,<br />

particolare è stato l’impegno a<br />

produrre adesivi senza solventi<br />

volat<strong>il</strong>i, pur mantenendo un’ottima<br />

lavorab<strong>il</strong>ità e un’alta adesività.<br />

Per fare ciò è stata messa a punto,<br />

prima nel centro ricerche di Laval,<br />

in Canada, ora anche in quello di<br />

M<strong>il</strong>ano, la camera ambientale, una<br />

speciale attrezzatura capace di<br />

misurare le emissioni di composti<br />

organici volat<strong>il</strong>i (VOC) anche in<br />

quantità minime.<br />

A 70 anni dalla sua fondazione<br />

<strong>Mapei</strong> non pare abbia voglia di fermare<br />

la sua crescita. Una crescita<br />

che deve tanto alla Ricerca e<br />

Sv<strong>il</strong>uppo e alla sua sede centrale di<br />

Via Cafiero. Un luogo simbolo <strong>per</strong><br />

l’intero Gruppo e che, oggi come<br />

allora, è <strong>il</strong> crocevia dove si incontrano<br />

e si confrontano antiche<br />

es<strong>per</strong>ienze e nuove conoscenze.<br />

La tecnologia più avanzata e le eccellenze<br />

nelle risorse umane sono la base della strategia<br />

dei 7 attuali laboratori di R&S.<br />

9


10<br />

Da Via Cafiero alla Cina,<br />

passando da… Mediglia<br />

<strong>Mapei</strong> è oggi un “global player” che si muove<br />

sul mercato internazionale con uno sv<strong>il</strong>uppo<br />

costante che risponde a principi precisi: la<br />

crescita deve essere “sana ed equ<strong>il</strong>ibrata” e i<br />

termini “investimenti e finanza” significano,<br />

<strong>per</strong> <strong>Mapei</strong>, sv<strong>il</strong>uppare e finanziare<br />

correttamente lo sv<strong>il</strong>uppo dell’Azienda <strong>per</strong><br />

acquisire sempre maggiori quote di mercato.<br />

Come ha, inoltre, recentemente dichiarato<br />

Giorgio Squinzi:“Consideriamo i nostri obiettivi<br />

come compagnie composte da un insieme di<br />

prodotti/<strong>per</strong>sone/capacità produttive.<br />

Vogliamo, <strong>per</strong> questo, massimizzare crescita ed<br />

efficienza e non solo i prodotti”.<br />

Al fatto di essere realmente un “international<br />

global player”, <strong>Mapei</strong> aggiunge altre due<br />

peculiari caratteristiche: è gestita come<br />

un’azienda fam<strong>il</strong>iare e ha un approccio ai<br />

problemi sempre a medio-lungo termine.<br />

La strategia di crescita dell’Azienda è<br />

consolidata e i numeri parlano chiaro: negli<br />

ultimi 28 anni <strong>Mapei</strong> ha acquisito o ha costruito<br />

ex-novo 39 stab<strong>il</strong>imenti.<br />

Settanta anni fa tutto iniziò da un piccolo<br />

stab<strong>il</strong>imento in quella che all’epoca era la<br />

<strong>per</strong>iferia di M<strong>il</strong>ano. Da quella originaria sede di<br />

Via Cafiero alla Bovisa - oggi sede del più<br />

importante Centro di Ricerca e Sv<strong>il</strong>uppo<br />

dell’intero Gruppo – uscirono le prime<br />

confezioni di prodotto e tutte le lavorazioni<br />

venivano eseguite manualmente.<br />

Oggi tutti gli stab<strong>il</strong>imenti <strong>Mapei</strong> sono<br />

all’avanguardia nell’automazione e nel rispetto<br />

delle più severe norme sulla sicurezza e<br />

l’ambiente.<br />

Lo stab<strong>il</strong>imento di Robbiano di Mediglia<br />

Il fiore all’occhiello di <strong>Mapei</strong> è, oggi, lo<br />

stab<strong>il</strong>imento di Robbiano di Mediglia, alle porte<br />

di M<strong>il</strong>ano, dove tutto è organizzato con linee di<br />

produzione completamente automatizzate (tra<br />

le linee di produzione di prodotti in polvere,<br />

una raggiunge la straordinaria velocità di 3.600<br />

sacchi da 25 kg <strong>per</strong> ora). Costruito nel 1975 e, in<br />

seguito, più volte ampliato, è oggi <strong>il</strong> centro<br />

produttivo più importante del gruppo <strong>Mapei</strong>:<br />

oltre 635.000 tonnellate di prodotti <strong>per</strong> l'ed<strong>il</strong>izia<br />

ne sono uscite nel 2005. Circa <strong>il</strong> 23% della<br />

produzione di Robbiano di Mediglia viene<br />

esportato. Nel 2007 è prevista la costruzione di<br />

un nuovo magazzino e di un’area produttiva<br />

<strong>per</strong> un totale di 11.000 m 2 .<br />

Uno degli aspetti strategici dello sv<strong>il</strong>uppo<br />

industriale di <strong>Mapei</strong> è sicuramente incentrato<br />

sulla logistica e questo <strong>per</strong> garantire ai clienti di<br />

ricevere rapidamente le merci ordinate. <strong>Mapei</strong> è<br />

particolarmente all'avanguardia in questo<br />

campo: infatti, ben l'80% degli ordini ricevuti<br />

vengono evasi entro 48 ore, sia che si tratti di<br />

prodotti confezionati sia di prodotti sfusi.<br />

In tutto <strong>il</strong> mondo o<strong>per</strong>ano altri 45 stab<strong>il</strong>imenti<br />

<strong>Mapei</strong> e <strong>il</strong> Gruppo produce in 23 Paesi, nei 5<br />

continenti seguendo queste logiche.<br />

Tutto nel rispetto dell’ambiente. Impianti sicuri<br />

<strong>per</strong> chi ci lavora e <strong>per</strong> l’ambiente che li<br />

circonda. Da sempre <strong>Mapei</strong> è in prima f<strong>il</strong>a<br />

nell’impegno <strong>per</strong> una chimica eco-compatib<strong>il</strong>e<br />

che rispetti la natura. Dal 1992 aderisce al<br />

progetto internazionale Responsible Care,<br />

l’impegno dell’industria chimica mondiale<br />

A sinistra:<br />

l’interno dell’originario<br />

piccolo stab<strong>il</strong>imento di<br />

Via Cafiero a M<strong>il</strong>ano e,<br />

sotto, le linee di<br />

produzione <strong>Mapei</strong><br />

negli anni ‘70 a Robbiano<br />

di Mediglia.<br />

A destra e sotto:<br />

Veduta aerea del moderno<br />

stab<strong>il</strong>imento di Robbiano<br />

di Mediglia e particolari<br />

dei cicli di produzione.


Tutti i centri produttivi <strong>Mapei</strong> nascono e crescono secondo un lay-out preciso,<br />

guidato dall’Engineering Team che ha sede nello stab<strong>il</strong>imento di Robbiano di<br />

Mediglia, stab<strong>il</strong>imento-guida <strong>per</strong> tutti gli altri 45.<br />

nel <strong>per</strong>seguire la<br />

protezione dell’ambiente<br />

e la sicurezza e la salute<br />

dei dipendenti.<br />

Lo stab<strong>il</strong>imento <strong>Mapei</strong> di Robbiano di<br />

Mediglia nell’apr<strong>il</strong>e 1998 è stato<br />

certificato secondo la norma ISO 14001<br />

e ha ottenuto nel luglio 1999 la registrazione<br />

n° I-S-000019 del sito secondo <strong>il</strong> regolamento<br />

CE 761/01 (EMAS) <strong>per</strong> la gestione<br />

ambientale.<br />

Nell’ottobre 2000 ha conseguito la<br />

certificazione del suo sistema di gestione <strong>per</strong><br />

la salute e la sicurezza del lavoro secondo la<br />

norma OHSAS 18001. Il 27/12/2004 ha<br />

ottenuto l’Autorizzazione Integrata<br />

Ambientale (D. Lgs 372/99).<br />

Complessivamente, più di 8.000 tonnellate al<br />

giorno di prodotti finiti escono dagli<br />

stab<strong>il</strong>imenti <strong>Mapei</strong> e altrettante tonnellate<br />

entrano come materie prime necessarie <strong>per</strong><br />

la preparazione degli oltre 500 prodotti<br />

(adesivi, sig<strong>il</strong>lanti, malte, additivi, lattici ecc.)<br />

che compongono la completa gamma<br />

<strong>Mapei</strong>.Tutti i prodotti, distribuiti nel mondo<br />

attraverso le consociate <strong>Mapei</strong> e impiegati<br />

nei più importanti cantieri del mondo sono<br />

oggi prodotti nei 46 stab<strong>il</strong>imenti del Gruppo.<br />

Tornando a quello di Mediglia, che è<br />

diventato lo stab<strong>il</strong>imento-guida <strong>per</strong> tutti gli<br />

altri, va ricordato che proprio qui è o<strong>per</strong>ativo,<br />

in una sede recentemente ampliata,<br />

l’Engineering Team che si dedica alla<br />

progettazione e agli studi <strong>per</strong> ottimizzare<br />

l’o<strong>per</strong>atività di tutti gli stab<strong>il</strong>imenti del<br />

Gruppo.<br />

<strong>Mapei</strong> ha fatto molta strada da quella prima<br />

fabbrica di Via Cafiero e gli ultimi stab<strong>il</strong>imenti<br />

recentemente a<strong>per</strong>ti sono stati quelli della<br />

Cina e del Vietnam. Il segno di una crescita<br />

che vede l’Azienda fra le protagoniste, a<br />

livello globale, del mercato. Una crescita che<br />

è continua.<br />

11


Un prodotto <strong>per</strong> ogni esigenza<br />

<strong>Mapei</strong> nasce come azienda di “Materiali Aus<strong>il</strong>iari <strong>per</strong><br />

l’Ed<strong>il</strong>izia e l’Industria” (da qui nasce <strong>il</strong> suo nome). I<br />

prodotti con i quali si presenta inizialmente sul<br />

mercato sono: pitture, intonaci, materiali <strong>per</strong><br />

rivestimenti interni ed esterni di palazzi, ospedali,<br />

aeroporti. Un primo salto in avanti si raggiunge<br />

quando l’Azienda si concentra sulla nicchia di<br />

mercato degli adesivi <strong>per</strong> la messa in o<strong>per</strong>a di<br />

pavimenti e rivestimenti. I prodotti <strong>Mapei</strong><br />

contribuiscono oggi alla qualità della vita migliorando<br />

l’estetica, <strong>il</strong> confort e la sicurezza degli ambienti in<br />

cui viviamo. Si tratta di prodotti che sono ovunque<br />

nelle nostre case, sotto i pavimenti, nel calcestruzzo<br />

dei p<strong>il</strong>astri o sulle su<strong>per</strong>fici degli edifici storici. La<br />

produzione di <strong>Mapei</strong> è oggi articolata in ben 9 linee<br />

che coprono tutte esigenze del settore dell’ed<strong>il</strong>izia. I<br />

prodotti sono distribuiti da rivenditori autorizzati in<br />

tutti i cantieri del mondo, tranne la linea dei prodotti<br />

<strong>per</strong> le Costruzioni in Sotterraneo, <strong>per</strong> specifiche<br />

problematiche ed esigenze di assistenza in cantiere,<br />

e la linea degli Additivi di Macinazione, destinati alle<br />

cementerie.<br />

I Team di Linea<br />

Una peculiarità di <strong>Mapei</strong> è quella di aver mantenuto<br />

le caratteristiche di un’antica impresa artigiana pur<br />

essendo divenuta una multinazionale conosciuta in<br />

tutto <strong>il</strong> mondo. L’es<strong>per</strong>ienza e la conoscenza<br />

professionale di ciascun uomo che lavora in <strong>Mapei</strong> è<br />

una risorsa importante che nutre continuamente <strong>il</strong><br />

know-how dell’intera Azienda. L’aggregazione <strong>per</strong><br />

competenze e capacità diverse ha, di fatto, fatto<br />

nascere quasi naturalmente dei gruppi di lavoro<br />

contraddistinti da una spiccata identità. Tutto questo<br />

nel rispetto della f<strong>il</strong>osofia aziendale che prevede la<br />

massima elasticità e ab<strong>il</strong>ità nel condividere le proprie<br />

competenze con quelle di tutti gli altri. Per essere più<br />

incisiva sul mercato e <strong>per</strong> offrire sempre <strong>il</strong> meglio ai<br />

propri clienti, <strong>Mapei</strong> dispone oggi non solo dei<br />

prodotti migliori, ma anche di uomini organizzati e<br />

preparati <strong>per</strong> affrontare ogni esigenza di cantiere.<br />

Così, oggi, <strong>Mapei</strong> affianca a ogni linea di prodotto dei<br />

Team di lavoro dedicati al suo sv<strong>il</strong>uppo e alla sua<br />

commercializzazione. Guidati da Product Manager,<br />

ogni Team di Linea si avvale di promotori,<br />

responsab<strong>il</strong>i tecnico-commerciali, tecnici di<br />

laboratorio e dell’Asistenza Tecnica che dialogano<br />

costantemente tra loro.<br />

L’obiettivo è quello di verificare ogni giorno sul<br />

campo l’efficacia dei prodotti esistenti, proporne di<br />

nuovi e, attraverso un costante rapporto con i clienti,<br />

suggerire e consigliare le soluzioni migliori.<br />

Nella pagina a fianco presentiamo brevemente la<br />

Divisione Grandi Progetti, nata <strong>per</strong> risolvere le più<br />

complesse problematiche relative a questo ambito, e<br />

due di questi Team (U.T.T. e D.A.M.) <strong>per</strong> la tipicità<br />

della loro struttura e la particolarità della loro attività.<br />

12


La Divisione Grandi Progetti<br />

Un team di tecnici altamente qualificati, una struttura<br />

dedicata alla progettazione con l’obiettivo di affiancare<br />

Enti e Società d’ingegneria <strong>per</strong> individuare gli obiettivi<br />

di intervento, la preparazione dei capitolati e la<br />

stesura delle relative specifiche tecniche. Una delle<br />

peculiarità della Divisione è quella di consigliare le<br />

procedure di lavorazione, i cicli di intervento, i<br />

materiali migliori e le tempistiche o<strong>per</strong>ative.<br />

Diagnostica, alta qualificazione scientifica, risoluzione<br />

in tempo reale dei diversi problemi di cantiere,<br />

disponib<strong>il</strong>ità e capacità nel seguire e nel consigliare <strong>il</strong><br />

cliente in tutte le fasi di lavorazione: sono questi gli<br />

elementi distintivi della Divisione Grandi Progetti.<br />

Un’altra importante caratteristica della Divisione è<br />

quella di essere trasversale a <strong>Mapei</strong>. Essa, infatti, si<br />

avvale, oltre che della Ricerca e Sv<strong>il</strong>uppo, anche di<br />

una consulenza tecnica dedicata, un’assistenza<br />

o<strong>per</strong>ativa in cantiere e un’attenta analisi delle più<br />

diverse problematiche a cui fa seguito una rapida<br />

proposta di soluzioni, scegliendo i prodotti migliori tra<br />

quelli offerti dalle nove linee <strong>Mapei</strong>.<br />

Underground Technology Team (U.T.T.)<br />

La nascita dell'Underground Technology Team è la<br />

risposta di <strong>Mapei</strong> alla crescente richiesta da parte del<br />

mercato delle costruzioni di una linea di prodotti<br />

dedicata agli spazi in sotterraneo. Grazie alle capacità<br />

e agli investimenti nei suoi laboratori di R&S e alle<br />

conoscenze tecniche sv<strong>il</strong>uppate in ogni paese, <strong>Mapei</strong><br />

ha dato vita alla linea dedicata "Underground<br />

Technology Construction Products". Le o<strong>per</strong>e in<br />

sotterraneo hanno un carattere di unicità dovuto<br />

innanzitutto alla complessità legata alla loro fase di<br />

progettazione e alla severità dell'ambiente di lavoro<br />

che richiede di affidarsi a tecnici specializzati, affidab<strong>il</strong>i<br />

e in grado, con la loro es<strong>per</strong>ienza, di affrontare le<br />

situazioni più imprevedib<strong>il</strong>i e garantire un corretto e<br />

immediato avanzamento dei lavori. Attraverso <strong>il</strong><br />

settore dedicato “Underground Technology Team”,<br />

<strong>Mapei</strong> si pone l'obiettivo di soddisfare, in maniera<br />

globale, ogni esigenza tecnica dei propri clienti legata<br />

alle costruzioni in sotterraneo.<br />

Divisione Additivi di Macinazione (D.A.M.)<br />

Nel 2001 <strong>Mapei</strong> ha introdotto la nuova linea di<br />

prodotti “Additivi di Macinazione” dedicata<br />

alla produzione di cemento e rivolta direttamente<br />

alle cementerie.<br />

Questi additivi sono formulati <strong>per</strong> risolvere<br />

i problemi di agglomerazione all’interno dei molini<br />

tubolari e migliorare la qualità del cemento.<br />

La Divisione Additivi di Macinazione (D.A.M.) ha quindi<br />

l’obiettivo di sv<strong>il</strong>uppare prodotti e strategie specifiche<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> cemento. Considerando che gli additivi di<br />

“processo” sono aggiunti al materiale durante <strong>il</strong> ciclo<br />

di macinazione, l’interazione tra i tecnici che gettano<br />

<strong>il</strong> cemento e i chimici del laboratorio di ricerca è molto<br />

importante. Per sv<strong>il</strong>uppare queste sinergie, la D.A.M. è<br />

composta da chimici e tecnici della produzione<br />

del cemento, che coo<strong>per</strong>ano nella stessa struttura.<br />

13


14<br />

Pur essendo, oggi, una realtà internazionale di<br />

successo, <strong>Mapei</strong> rimane un’azienda a<br />

conduzione fam<strong>il</strong>iare e i principi<br />

fondamentali su cui poggia rimangono quelli<br />

trasmessi dal suo fondatore Rodolfo Squinzi<br />

al figlio Giorgio, attuale Amministratore Unico<br />

dell’Azienda. Sono tre le colonne portanti che<br />

continuano a ispirare l’agire di <strong>Mapei</strong>: la<br />

specializzazione, l’internazionalizzazione e la<br />

Ricerca e Sv<strong>il</strong>uppo. È seguendo e<br />

implementando continuamente questi<br />

principi che <strong>Mapei</strong> è cresciuta<br />

impetuosamente nel corso degli anni. E non è<br />

possib<strong>il</strong>e trasmettere all’intera Azienda e ai<br />

propri clienti e fornitori concetti di questa<br />

portata se, alla base, non c’è emozione e<br />

passione.<br />

La comunicazione, in questo senso, gioca un<br />

ruolo fondamentale <strong>per</strong> due aspetti. Perché<br />

incanala questa passione in una strategia<br />

volta a raggiungere risultati d’eccellenza in<br />

termini di marketing e, al contempo, alimenta<br />

creativamente quello spirito di gruppo (<strong>il</strong><br />

“gioco di squadra”) che <strong>per</strong>mette di nutrire<br />

senza interruzione un circolo virtuoso di<br />

conoscenze che <strong>per</strong>mettono la condivisione<br />

della mission dell’Azienda.<br />

Campioni del mondo<br />

Uno degli ultimi eclatanti esempi di come<br />

<strong>Mapei</strong> si muova <strong>per</strong> comunicare a livello<br />

globale i suoi prodotti e i suoi valori, è la<br />

recente sponsorizzazione della Nazionale di<br />

Calcio Italiana. Un’iniziativa che ha coinvolto<br />

tutto <strong>il</strong> “Mondo <strong>Mapei</strong>”: dai dipendenti ai<br />

collaboratori, dai rivenditori ai clienti. Le nude<br />

cifre che qui riportiamo parlano da sole e<br />

<strong>il</strong>lustrano gli eccezionali risultati conseguiti.<br />

Durante <strong>il</strong> Mondiale, <strong>il</strong> logo dell’Azienda è<br />

apparso sulla stampa italiana più di 1.500<br />

volte con oltre 21.000 citazioni in televisione<br />

(pari a quasi 145.000 secondi):<br />

monetarizzando questa continua presenza, è<br />

come se <strong>Mapei</strong> avesse speso in pubblicità<br />

circa 25 m<strong>il</strong>ioni di euro.<br />

I contatti-<strong>per</strong>sona stimati in tutto <strong>il</strong> mondo<br />

su<strong>per</strong>ano i 30 m<strong>il</strong>iardi e in Italia si sono avuti<br />

più di 76 m<strong>il</strong>ioni di contatti attraverso la<br />

stampa e oltre 343 m<strong>il</strong>ioni con la televisione.<br />

<strong>Mapei</strong> ha portato in Germania oltre 1.000<br />

ospiti <strong>per</strong> assistere alle partite e sono state 7<br />

le consociate del Gruppo coinvolte<br />

direttamente. <strong>Mapei</strong> ha colto<br />

quest’opportunità organizzando un<br />

concorso, distribuendo premi e supportando<br />

l’iniziativa con investimenti in comunicazione.


Sopra:<br />

lo stand <strong>Mapei</strong> al<br />

Cersaie e Saie di<br />

Bologna nel 2006.<br />

A fianco:<br />

alcune immagini della<br />

campagna televisiva<br />

Mapelastic che, nel<br />

2006, in pochi mesi ha<br />

fatto crescere le<br />

vendite del prodotto<br />

del 42%, <strong>per</strong> un totale<br />

di 41 m<strong>il</strong>ioni di euro<br />

solo in Italia.<br />

Sotto:<br />

formazione continua<br />

grazie a 2<br />

attrezzatissimi<br />

auditorium, a M<strong>il</strong>ano<br />

e Latina, e a 2 scuole<br />

itineranti <strong>per</strong> i tecnici.<br />

E i risultati, anche qui, non sono mancati:<br />

<strong>il</strong> fatturato sui prodotti in promozione è<br />

aumentato di circa <strong>il</strong> 40%.<br />

Comunicazione e Marketing<br />

<strong>Mapei</strong> segue da sempre una politica di<br />

marketing e di comunicazione molto mirata<br />

alla quale cui si accompagna una formazione<br />

continua, e un’assistenza tecnica ad altissimo<br />

livello. Il tutto <strong>per</strong> offrire ai propri clienti un<br />

servizio completo capace di soddisfare ogni<br />

esigenza. A strategie specifiche <strong>per</strong> linee di<br />

prodotto, <strong>per</strong> mercati diversi e <strong>per</strong> tipologie<br />

di clienti, seguono o<strong>per</strong>azioni e strumenti di<br />

marketing studiati appositamente. Ciò<br />

significa mirate campagne pubblicitarie<br />

realizzate con manifesti e spot televisivi,<br />

alcune sponsorizzazioni legate a progetti di<br />

grande risonanza, molte iniziative <strong>per</strong> avere<br />

un contatto continuo e diretto con <strong>il</strong> cliente.<br />

<strong>Mapei</strong>, infatti, è in continuo movimento: dalla<br />

partecipazione alle fiere specializzate che si<br />

tengono ogni mese dell’anno in tutto <strong>il</strong><br />

mondo, alla produzione di una<br />

documentazione molto ampia, basata<br />

soprattutto su supporti multimediali (DVD,<br />

CD,Video) e dépliant di linea e di prodotto<br />

destinati ai clienti di tutto <strong>il</strong> mondo.<br />

Formazione continua<br />

Anche la formazione ha un ruolo importante<br />

<strong>per</strong> <strong>Mapei</strong>, che organizza di continuo corsi di<br />

aggiornamento e di <strong>per</strong>fezionamento delle<br />

tecniche di posa di pavimenti e rivestimenti<br />

<strong>per</strong> rivenditori e applicatori.<br />

I corsi sono tenuti dal qualificato <strong>per</strong>sonale<br />

dell’Assistenza Tecnica con dimostrazioni<br />

pratiche, materiale informativo e mezzi<br />

audiovisivi.<br />

Inoltre, <strong>Mapei</strong> organizza <strong>per</strong>iodicamente<br />

anche convegni <strong>per</strong> progettisti e responsab<strong>il</strong>i<br />

di cantiere con la collaborazione dei singoli<br />

Ordini professionali. Questi eventi<br />

coinvolgono es<strong>per</strong>ti del settore come relatori<br />

e sono centrati sui temi di primo piano <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

comparto dell’ed<strong>il</strong>izia.<br />

L’Assistenza Tecnica<br />

L’assistenza alla clientela, sia prima sia dopo la<br />

vendita di un prodotto, è una delle chiavi del<br />

successo di <strong>Mapei</strong>. Non lasciare mai solo <strong>il</strong><br />

cliente e consigliarlo al meglio <strong>per</strong> un<br />

ottimale ut<strong>il</strong>izzo dei prodotti <strong>Mapei</strong> in ogni<br />

situazione di cantiere: questo è sempre stato<br />

un principio o<strong>per</strong>ativo importante nella<br />

f<strong>il</strong>osofia dell’Azienda.<br />

Il servizio prevede l’assistenza telefonica nei<br />

casi più semplici, ma anche interventi<br />

direttamente sul cantiere, nei casi più<br />

complessi. L’assistenza è garantita in ogni<br />

angolo del mondo da parte di tecnici<br />

altamente specializzati e con competenze in<br />

ogni settore. Persone in grado di indirizzare <strong>il</strong><br />

cliente e l’applicatore verso <strong>il</strong> corretto ut<strong>il</strong>izzo<br />

dei prodotti e di risolvere ogni tipo di<br />

problema tecnico.<br />

15


16<br />

Noi di <strong>Mapei</strong><br />

progettiamo,<br />

produciamo,<br />

promuoviamo e<br />

commercializziamo<br />

prodotti e soluzioni <strong>per</strong><br />

<strong>il</strong> mercato mondiale<br />

degli adesivi e dei<br />

prodotti chimici <strong>per</strong><br />

l’ed<strong>il</strong>izia.<br />

Siamo costantemente<br />

attenti all’andamento<br />

del settore delle<br />

costruzioni: la nostra<br />

f<strong>il</strong>osofia è quella<br />

di essere sempre<br />

un passo avanti,<br />

così da portare risposte<br />

innovative a ogni<br />

esigenza emergente in<br />

tutto <strong>il</strong> mondo.<br />

Nell’ambito della<br />

strategia di sv<strong>il</strong>uppo<br />

Vision 2010,<br />

l’internazionalizzazione<br />

di <strong>Mapei</strong> continua in<br />

nuovi Paesi e in<br />

nuovi mercati.


...e tanti altri mercati si stanno aprendo<br />

17


18<br />

Presentato a M<strong>il</strong>ano <strong>il</strong> 23 novembre scorso<br />

all’Auditorium di Federchimica, <strong>il</strong> XII<br />

Rapporto Responsible Care testimonia<br />

l'impegno dell'Industria Chimica italiana nel <strong>per</strong>seguire<br />

la Sicurezza e la Salute dei Dipendenti e<br />

la Protezione dell'Ambiente.<br />

Ricordiamo che Responsible Care è <strong>il</strong><br />

Programma volontario dell’Industria Chimica<br />

mondiale basato sull’attuazione di principi e<br />

comportamenti riguardanti la Sicurezza e Salute<br />

dei Dipendenti e la Protezione Ambientale; prevede<br />

anche l’impegno alla comunicazione dei<br />

risultati raggiunti verso un miglioramento continuo,<br />

significativo e tangib<strong>il</strong>e.<br />

In Italia, <strong>il</strong> Programma Responsible Care, avviato<br />

nel 1992 e gestito da Federchimica (Federazione<br />

Nazionale dell’Industria Chimica), è attualmente<br />

<strong>per</strong>seguito con impegno e determinazione da<br />

172 imprese di grande, media e piccola dimensione,<br />

italiane ed estere, con 447 unità produttive,<br />

57.849 dipendenti e un fatturato aggregato<br />

di 29,7 m<strong>il</strong>iardi di euro (pari al 58,3% di quello<br />

complessivamente generato dall’Industria<br />

Chimica).<br />

Ogni anno le imprese aderenti al Programma<br />

Responsible Care aumentano <strong>il</strong> loro impegno<br />

<strong>per</strong> migliorare i significativi risultati ottenuti e ne<br />

rendono pubblici i dati settoriali proprio tramite<br />

<strong>il</strong> Rapporto Responsible Care. Va ricordato che <strong>il</strong><br />

Programma Responsible Care governa, oggi,<br />

ormai circa <strong>il</strong> 20% dei costi del Conto Economico<br />

Aggregato dell’Industria Chimica.<br />

Nell’XII Rapporto vengono riportate e analizzate<br />

le <strong>per</strong>formance delle imprese aderenti a<br />

Responsible Care in materia di Sicurezza, Salute<br />

e Ambiente. I risultati pubblicati che qui sinteticamente<br />

riportiamo, confermano la continuità<br />

nel miglioramento dei risultati ottenuti che è alla<br />

base dei principi ispiratori del Programma.<br />

La Sicurezza e la Salute dei Dipendenti<br />

L’Indice di Frequenza degli Infortuni (IF) delle<br />

Imprese aderenti al Programma (calcolato come<br />

numero di Infortuni <strong>per</strong> M<strong>il</strong>ione di Ore Lavorate)<br />

ha raggiunto <strong>il</strong> valore di 9,3 nel 2005, costante<br />

rispetto al 2004.L’Industria Chimica nel suo complesso<br />

è caratterizzata da un’elevata Sicurezza<br />

nei luoghi di lavoro: l’Indice di Frequenza degli<br />

Infortuni elaborato su dati INAIL <strong>per</strong> tutti i settori<br />

manifatturieri, dimostra come l’Industria<br />

Chimica sia, con una <strong>per</strong>formance di 10,3<br />

Infortuni <strong>per</strong> m<strong>il</strong>ione di ore lavorate, la migliore dopo l’Industria del<br />

Petrolio.<br />

La Salute dei Dipendenti rappresenta un’altra area prioritaria di intervento<br />

<strong>per</strong> le Imprese che aderiscono al Programma: nel 2005 sono state definite<br />

dall’INAIL 0,07 Malattie Professionali <strong>per</strong> m<strong>il</strong>ione di ore lavorate (0,08<br />

nel 2004); l’Industria Chimica nel suo complesso fa registrare, <strong>per</strong> <strong>il</strong> medesimo<br />

Indice, <strong>il</strong> valore più basso rispetto a tutti i settori economici (0,46).<br />

Le emissioni in acqua e in atmosfera<br />

Le Imprese aderenti al Programma Responsible Care hanno significativamente<br />

ridotto le emissioni in acqua e in atmosfera nel corso del 2005, pur<br />

a fronte di un aumento dell’Indice delle Attività Produttive del 3,1%<br />

rispetto al 2004.<br />

In acqua, la quantità di COD (Chemical Oxygen Demand) emessa nel<br />

2005 (16.965 t) è diminuita del 2,7% rispetto all’anno precedente (17.431<br />

t); le emissioni di azoto si sono ridotte notevolmente con una diminuzione<br />

del 17,2% nel 2005. Infine, <strong>il</strong> 2005 registra un aumento dei Metalli<br />

Pesanti (+8,7%), <strong>per</strong> correggere <strong>il</strong> quale si stanno implementando significativi<br />

piani di riduzione. Anche in aria si verifica una costante diminuzione<br />

degli Indicatori analizzati tra <strong>il</strong> 2004 e <strong>il</strong> 2005; le emissioni di SO 2<br />

(Anidride Solforosa) si sono ridotte dello 0,3%; quelle di NOx (Ossidi di<br />

Azoto) del 2,1%; le Polveri sono state abbattute del 10,6%.<br />

I consumi energetici e <strong>il</strong> Protocollo di Kyoto<br />

Nel 2005 è complessivamente migliorata l’efficienza energetica<br />

dell’Industria Chimica che ha visto ridurre i consumi specifici di energia<br />

del 3,7%. Le Imprese aderenti a Responsible Care hanno ridotto i propri<br />

consumi specifici di energia del 2,0%.<br />

Per quanto riguarda l’applicazione del Protocollo di Kyoto,mentre in Italia<br />

assistiamo a un aumento delle emissioni di CO 2 (Anidride Carbonica) del<br />

12,7% tra <strong>il</strong> 1990 e <strong>il</strong> 2004, l’Industria Chimica, nello stesso <strong>per</strong>iodo, ha


idotto le proprie del 37,9%. Con riferimento alle<br />

emissioni di CO 2 derivanti dall’ut<strong>il</strong>izzo di combustib<strong>il</strong>i<br />

foss<strong>il</strong>i <strong>per</strong> usi energetici, si osserva come sia<br />

l’Industria Chimica (-37,8%), sia le Imprese aderenti<br />

a Responsible Care (-25,9%) abbiano ottenuto<br />

risultati migliori degli obiettivi del<br />

Protocollo di Kyoto.<br />

È migliorata la gestione della risorsa acqua: nel<br />

2005 sono stati ut<strong>il</strong>izzati 2.038 Mm 3 d’acqua (-<br />

19,2%) rispetto al 2004, provenienti solo <strong>per</strong><br />

l’1,6% da acquedotto. L’aumento della produzione<br />

dei rifiuti tra <strong>il</strong> 2004 (1.169,3 kt) e <strong>il</strong> 2005<br />

(1.464,3 kt) è dovuto a o<strong>per</strong>azioni di bonifica <strong>per</strong><br />

526,8 kt, al netto delle quali si osserverebbe una<br />

riduzione del quantitativo prodotto del 2,9%.<br />

La sicurezza nella logistica e nei trasporti<br />

Alcune Imprese aderenti a Responsible Care si<br />

sono particolarmente distinte nel mettere a<br />

punto nuovi processi e tecnologie che migliorano<br />

la Sicurezza dei luoghi di lavoro e/o riducono<br />

l’impatto ambientale.Per quanto riguarda la logistica,<br />

le Imprese aderenti a Responsible Care<br />

hanno movimentato su strada solo <strong>il</strong> 49,3% dei<br />

31,2 M<strong>il</strong>ioni di t totali di sostanze, preparati e prodotti<br />

chimici trasportati (in Italia, l’incidenza del<br />

trasporto di merci su strada è pari al 65,6%).<br />

Il SET (Servizio Emergenze Trasporti) è intervenuto<br />

41 volte a supporto delle Autorità preposte<br />

alla gestione delle emergenze negli incidenti di<br />

trasporto riguardanti sostanze, preparati e prodotti<br />

chimici.<br />

La Product Stewardship<br />

La Product Stewardship è una delle aree più<br />

importanti del Programma Responsible Care:<br />

essa comporta la gestione responsab<strong>il</strong>e del prodotto<br />

lungo l’intero ciclo di vita, al fine di migliorarne<br />

le prestazioni, la sicurezza e di ridurne l’impatto<br />

sull’ambiente. In particolare, le Imprese<br />

aderenti a Responsible Care hanno ottenuto <strong>per</strong><br />

l’80,2% la certificazione ISO 9001 di almeno una<br />

Unità Produttiva e/o Logistica, mentre l’indicatore<br />

che misura <strong>il</strong> rapporto tra i reclami legati a<br />

motivazioni HSE sul totale dei reclami è pari, nel<br />

2005, a solo <strong>il</strong> 2,7%. Infine, diverse Imprese aderenti<br />

a Responsible Care si sono particolarmente<br />

distinte nella gestione responsab<strong>il</strong>e dei propri<br />

prodotti, garantendone una maggiore sicurezza<br />

durante l’uso da parte di ut<strong>il</strong>izzatori e consumatori<br />

finali e una migliore eco-compatib<strong>il</strong>ità.<br />

Gli investimenti <strong>per</strong> lo sv<strong>il</strong>uppo sostenib<strong>il</strong>e<br />

Le Spese che le Imprese aderenti a Responsible Care hanno sostenuto, nel<br />

2005, nelle aree di Sicurezza, Salute e Ambiente ammontano a 770,6<br />

M<strong>il</strong>ioni di euro (<strong>il</strong> 2,8% del fatturato complessivamente generato). Queste<br />

Imprese hanno inoltre dedicato alla formazione dei propri Dipendenti<br />

393.000 ore lavorative. L’Industria Chimica nel suo complesso in Italia ha<br />

speso 895,0 m<strong>il</strong>ioni di euro con un’incidenza dell’1,8% sul fatturato.<br />

L’impegno alla comunicazione e alla trasparenza<br />

È continuata nel 2005 l’azione di Federchimica a sostegno della diffusione<br />

dei principi e dei valori di Responsible Care, sia nei confronti delle<br />

Imprese Chimiche non aderenti al Programma, sia nei confronti del<br />

Mondo Esterno, tra cui, in particolare, le Amministrazioni Pubbliche<br />

Centrali e Locali, le Istituzioni Assicurative e Finanziarie.<br />

L’implementazione dei Sistemi di Gestione e <strong>il</strong> dialogo trasparente sul territorio<br />

sono, inoltre, due fattori chiave <strong>per</strong> le Imprese aderenti a RC, al fine<br />

di garantire <strong>il</strong> successo del Programma e <strong>il</strong> suo riconoscimento da parte<br />

delle Amministrazioni Centrali e Locali, degli Opinion Leader e del<br />

Pubblico in generale.<br />

Nel 2005, le Imprese aderenti a Responsible Care hanno ottenuto la certificazione<br />

ISO 14001 in 161 delle proprie unità produttive e/o logistiche,<br />

che rappresentano <strong>il</strong> 47,7% di quelle ottenute da parte di tutta l’Industria<br />

Chimica in Italia. L’impegno alla comunicazione e alla trasparenza è testimoniato,<br />

inoltre, dai 48 Rapporti Ambientali e Sociali e dalle numerose iniziative<br />

ed eventi.<br />

In conclusione, emerge con evidenza, dalla lettura del Rapporto, l’impegno<br />

dell’Industria Chimica a <strong>per</strong>seguire comportamenti socio-ambientali<br />

responsab<strong>il</strong>i.<br />

Ed è proprio attraverso <strong>il</strong> Programma Responsible Care che l’Industria<br />

Chimica rinnova l’impegno a migliorare le proprie <strong>per</strong>formance nel<br />

campo dello Sv<strong>il</strong>uppo Sostenib<strong>il</strong>e.<br />

MAPEI È LA PRIMA AZIENDA ITALIANA FIRMATARIA DEL<br />

RESPONSIBLE CARE GLOBAL CHARTER<br />

La Global Product Strategy della I.C.C.A. (International Counc<strong>il</strong> of<br />

Chemical Associations) – l’associazione internazionale che raccoglie<br />

tutte le federazioni della chimica di ciascun Paese - <strong>per</strong> la produzione<br />

sicura è stata progettata <strong>per</strong> migliorare la <strong>per</strong>formance produttiva<br />

dell’industria ed è vista come <strong>il</strong> più importante strumento <strong>per</strong><br />

estendere anche l’etica, i principi e le pratiche del Responsible Care<br />

lungo tutta la catena del valore delle aziende chimiche.<br />

Lanciata a Dubai in occasione del Responsible Care Global Charter<br />

all’inizio del 2006, dà un ulteriore supporto alle aziende che hanno<br />

aderito al Responsible Care Global Charter del quale <strong>Mapei</strong> è stata tra<br />

le prime aziende firmatarie, già nel febbraio 2006 e unica azienda, tra le<br />

imprese italiane, ad avervi aderito fin da subito.<br />

19


20<br />

La sensazione che da un po’ di tempo si <strong>per</strong>cepiva e<br />

che è stata confermata dal Rapporto congiunturale e<br />

previsionale del Cresme si è dimostrata vera. Nel<br />

nostro Paese <strong>il</strong> mercato dell’ed<strong>il</strong>izia registra una crescita<br />

zero. Il motivo di questo cattivo andamento del settore,<br />

così come enunciato chiaramente dal rapporto stesso, è<br />

che “la corsa delle costruzioni è finita, bloccata dalla frenata<br />

delle o<strong>per</strong>e pubbliche”. In poche parole le Grandi O<strong>per</strong>e<br />

- motore di sv<strong>il</strong>uppo <strong>per</strong> ogni Paese e segno forte della<br />

capacità di sa<strong>per</strong> pensare <strong>il</strong> futuro – sono praticamente<br />

ferme.<br />

RAPPORTO CONGIUNTURALE<br />

E PREVISIONALE CRESME - SAIE<br />

La corsa delle costruzioni è finita, bloccata<br />

dalla frenata delle o<strong>per</strong>e pubbliche.<br />

Il 24 ottobre, alla vig<strong>il</strong>ia del Saie, è<br />

stato presentato <strong>il</strong> Rapporto congiunturale<br />

e previsionale Cresme (Centro<br />

ricerche economiche di mercato <strong>per</strong><br />

l’ed<strong>il</strong>izia e <strong>il</strong> territorio) dedicato al<br />

mercato delle costruzioni.<br />

Si tratta di un ricco dossier di 400 pagine<br />

dedicate all'analisi e alla previsione<br />

delle dinamiche di mercato delle<br />

costruzioni. Il Rapporto Cresme mette<br />

a disposizione degli o<strong>per</strong>atori una<br />

visione d’insieme del mercato mondiale,<br />

di quello europeo e un’approfondita<br />

descrizione del mercato italiano delle<br />

costruzioni.<br />

Lo scenario prospettato dal rapporto è<br />

quello di medio <strong>per</strong>iodo (2006 - 2011).<br />

Secondo <strong>il</strong> Cresme <strong>il</strong> mercato delle<br />

costruzioni è entrato in fase di stagnazione:<br />

dopo la debole flessione registrata<br />

nel 2005 (-0,2%), gli investimenti<br />

sono destinati a restare ancorati allo<br />

zero sia quest’anno (+0,3%) che nel<br />

prossimo (0%). E a partire dal 2008 lo<br />

scenario prospettato è di decisa riduzione<br />

degli investimenti.<br />

Dei quattro motori che alimentano le<br />

costruzioni solo la nuova produzione<br />

residenziale continua a tenere, toccando<br />

<strong>il</strong> suo picco massimo proprio<br />

nel 2006, con una crescita a valori<br />

costanti del 4,6%. Tutti gli altri motori,<br />

con l’eccezione della manutenzione<br />

residenziale in leggerissima ripresa<br />

(+0,3%), mostrano dinamiche negati-<br />

A più riprese, in questi ultimi mesi, <strong>il</strong> dibattito politico pre<br />

e post elettorale ha avuto come centro di discussione proprio<br />

questo tema. Si deve costruire? Che cosa bisogna<br />

costruire? Con quali criteri? Nel rispetto di quali valori? E ci<br />

sono, poi, i soldi <strong>per</strong> farlo? Le stesse domande possono<br />

essere, e lo sono state, anche così formulate: TAV si, TAV<br />

no? Alta velocità sì, alta velocità no? Ponte sullo Stretto sì,<br />

Ponte sullo Stretto no? Mose sì o Mose no?<br />

Scontri continui rallentano lo sv<strong>il</strong>uppo di un Paese come <strong>il</strong><br />

nostro che, geograficamente bellissimo proprio <strong>per</strong>ché così<br />

diversificato, ha bisogno più che mai di mettersi alla pari<br />

ve: le o<strong>per</strong>e del genio civ<strong>il</strong>e flettono<br />

dell’1,1%, l’ed<strong>il</strong>izia non residenziale<br />

pubblica del 5,5%; l’ed<strong>il</strong>izia non residenziale<br />

privata del 3,9%.<br />

L’inversione del ciclo è strettamente<br />

collegata alle difficoltà del settore<br />

pubblico, che era stato protagonista<br />

fino al 2004, registrando un andamento<br />

crescente e sostenendo, insieme al<br />

mercato privato dell’ed<strong>il</strong>izia abitativa,<br />

l’intero settore.<br />

A partire dall’anno 2000 fino al 2004<br />

le o<strong>per</strong>e del genio civ<strong>il</strong>e hanno visto<br />

aumentare gli investimenti a valori


degli altri Paesi europei investendo proprio nelle grandi<br />

infrastrutture che, oltre a <strong>per</strong>mettere di essere ancora più<br />

competitivi a livello economico col resto del mondo, servono<br />

anche a rafforzare l’identità di un popolo che negli ultimi<br />

anni pare avere smarrito se stesso.<br />

Quello a cui stiamo tristemente assistendo sembra invece<br />

essere <strong>il</strong> contrario: i grandi progetti di sv<strong>il</strong>uppo del Paese, al<br />

posto di trovare coesi tutti gli Italiani, sono invece ancora<br />

continuo motivo di anacronistici scontri ideologici.<br />

E intanto <strong>il</strong> mondo va e non ci aspetta. Le opportunità che<br />

non sono state colte possono non ripresentarsi più. E quello<br />

costanti del 30%, così come l’ed<strong>il</strong>izia<br />

pubblica che ha fatto r<strong>il</strong>evare <strong>per</strong>centuali<br />

su<strong>per</strong>iori <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>per</strong>iodo anche a<br />

quelle della nuova ed<strong>il</strong>izia residenziale<br />

privata. Nel 2005, <strong>per</strong>ò, <strong>il</strong> calo di<br />

oltre 5 punti <strong>per</strong>centuali ha finito <strong>per</strong><br />

risultare decisivo <strong>per</strong> l’intero settore<br />

delle costruzioni dove, dei quattro<br />

motori, si erano già spenti nel 2001 <strong>il</strong><br />

rinnovo e, nel 2003, l’ed<strong>il</strong>izia non residenziale<br />

privata. E la frenata risulta<br />

confermata nel 2006 e, in previsione,<br />

nel 2007 seppure con contrazioni<br />

assai più contenute (-1% e -1,2%).<br />

Un altro indicatore importante <strong>per</strong><br />

capire la conclusione del ciclo espansivo<br />

del settore costruzioni è l'occupazione.<br />

Dalla seconda parte del 2005 e<br />

nei primi mesi del 2006 le costruzioni<br />

<strong>per</strong>dono 4700 occupati.<br />

Secondo <strong>il</strong> Cresme, in questo momento,<br />

nel settore delle costruzioni italiane,<br />

l'intervento governativo ha un<br />

ruolo determinante nelle stime fatte<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> 2006 che indicano una sostanziale<br />

tenuta degli investimenti in<br />

che <strong>il</strong> nostro Paese non fa, altre nazioni sono pronte a farlo.<br />

Bisogna invertire la marcia e riprendere contatto con <strong>il</strong><br />

nostro futuro prima che sia troppo tardi.<br />

<strong>Mapei</strong> questo sguardo verso <strong>il</strong> futuro l’ha sempre avuto.<br />

Da piccola azienda m<strong>il</strong>anese si è evoluta sino ad essere tra<br />

i leader di settore a livello internazionale. È un esempio di<br />

come in Italia le cose in grande si possono fare. Come<br />

dimostra anche <strong>il</strong> suo impegno nelle Grandi O<strong>per</strong>e e la sua<br />

es<strong>per</strong>ienza e capacità tecnica nell’affrontare ogni giorno i<br />

problemi più diversi in tutti i più importanti cantieri del<br />

mondo.<br />

Oltre alla ricerca di mercato del Cresme che<br />

abbiamo avuto modo di esaminare in queste<br />

pagine, analisi particolareggiate, classifiche<br />

e b<strong>il</strong>anci 2005 delle principali aziende<br />

italiane del mondo delle costruzioni sono<br />

contenute in alcune riviste di settore.<br />

Tra queste, <strong>per</strong> maggiori approfondimenti,<br />

rimandiamo <strong>il</strong> lettore a:<br />

• “Top 1000 2005” – supplemento<br />

al n. 9 - novembre 2006 della rivista<br />

“Il Nuovo Cantiere”<br />

• “Classifiche 2006” – Allegato al n. 282 –<br />

novembre 2006 della rivista “Costruire”.<br />

o<strong>per</strong>e pubbliche, +2,4%a prezzi correnti<br />

che si trasformano in un -1,7% a<br />

prezzi costanti.<br />

21


22<br />

NEI GRANDI LAVORI MAPEI C’È


Il SAIE 2006 - Salone Internazionale dell’Ed<strong>il</strong>izia di Bologna<br />

– chiude la quarantaduesima edizione registrando oltre<br />

176.000 presenze professionali, con un incremento del 7%<br />

rispetto all’edizione 2005.<br />

Ancora una volta questa importante manifestazione, che si è<br />

tenuta dal 25 al 29 ottobre nel quartiere fieristico di Bologna,<br />

si è confermata uno dei maggiori eventi europei dedicati al<br />

mondo dell’architettura e delle costruzioni; appuntamento<br />

irrinunciab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> le aziende e la community del settore interessata<br />

ad approfondire le ultime novità e le innovazioni presentate<br />

dagli espositori presenti all’evento.<br />

Significativa, quest’anno, la partecipazione degli o<strong>per</strong>atori<br />

esteri, con una forte incidenza delle presenze dei Paesi Est<br />

Europei che, dall’inizio dell’anno, sono entrati nell’Unione<br />

Europea, accanto a quelli dell’ex Unione Sovietica e della ex<br />

Jugoslavia, attualmente fra i mercati di maggiore interesse<br />

<strong>per</strong> le aziende italiane e internazionali.<br />

Una tendenza che è emersa anche fra le delegazioni estere in<br />

visita che hanno evidenziato una forte presenza da questi<br />

Paesi e dalle nuove potenze petrolifere dell’Asia centrale<br />

come, <strong>per</strong> esempio, <strong>il</strong> Kazakistan.<br />

Tematiche sotto i riflettori<br />

Saie è oggi uno dei principali appuntamenti europei <strong>per</strong><br />

conoscere le più innovative proposte produttive/tecnologiche<br />

disponib<strong>il</strong>i sul mercato; una piattaforma di confronto<br />

unica <strong>per</strong> i professionisti dell’architettura/costruzioni e <strong>per</strong> le<br />

aziende produttrici che ha evidenziato – anche in questa edizione<br />

- una innegab<strong>il</strong>e spinta verso l’innovazione. Il palcoscenico<br />

ideale che, come vedremo, <strong>Mapei</strong> ha ut<strong>il</strong>izzato al meglio<br />

<strong>per</strong> presentare tanti nuovi prodotti e innovative soluzioni<br />

soprattutto nell’ambito delle Grandi O<strong>per</strong>e.<br />

Efficienza Energetica e Sicurezza sono settori che stanno<br />

molto a cuore a <strong>Mapei</strong> e stanno vivendo una fase di concreta<br />

attenzione in ambito progettuale, sia <strong>per</strong> una diffusa<br />

attenzione alle tematiche ambientali e della qualità della<br />

vita, sia <strong>per</strong> la loro forte incidenza in termini economici.<br />

Saie 2006 ha dedicato a Efficienza Energetica e Sicurezza due<br />

momenti di approfondimento di grande interesse, offrendo<br />

agli o<strong>per</strong>atori professionali intervenuti un excursus delle più<br />

interessanti proposte internazionali di prodotti/tecnologie<br />

finalizzati al corretto ut<strong>il</strong>izzo delle risorse energetiche e al<br />

raggiungimento di elevati standard di sicurezza.<br />

In particolare, <strong>per</strong> <strong>il</strong> tema dell’Efficienza Energetica <strong>il</strong> dibattito<br />

ha spaziato dalla domotica al servizio del risparmio energetico<br />

agli aspetti legati alla certificazione, fino all’ut<strong>il</strong>izzo<br />

dell’energia solare e delle fonti rinnovab<strong>il</strong>i <strong>per</strong> risolvere le<br />

emergenze energetiche; <strong>per</strong> la Sicurezza accanto alla riflessione<br />

sulla situazione a 10 anni dall’entrata in vigore della<br />

494/96, <strong>il</strong> dibattito ha declinato la tematica alle grandi o<strong>per</strong>e<br />

in tunneling, alla formazione, agli interventi sull’esistente e<br />

nei lavori in quota.<br />

Saie, come di consueto, è stato anche un momento di anticipazione<br />

delle prospettive e dello sv<strong>il</strong>uppo del mercato,<br />

un’occasione <strong>per</strong> focalizzare l’attenzione all’intero processo<br />

costruttivo, dalla pianificazione urbana all’impiego dei componenti<br />

e delle tecniche più convenienti.<br />

Le soluzioni <strong>Mapei</strong> <strong>per</strong> le Grandi O<strong>per</strong>e<br />

Una grande sfera realizzata con MAPELASTIC che ruota col<br />

movimento dell’acqua: è la st<strong>il</strong>izzazione del globo terreste sul<br />

quale piccoli gioielli Swarovski sono incastonati in corrispondenza<br />

di tutte le consociate <strong>Mapei</strong> sparse <strong>per</strong> <strong>il</strong> mondo. È<br />

questa la scenografia spettacolare che si è presentata al visi-<br />

23


24<br />

La presentazione dei prodotti <strong>Mapei</strong> al Saie è<br />

stata accompagnata da una ricca e<br />

aggiornata documentazione.<br />

Nuove schede tecniche e numerosi depliant,<br />

dedicati ai singoli prodotti o alle diverse linee,<br />

sono stati preparati <strong>per</strong> quest’occasione,<br />

mentre molta della documentazione già<br />

esistente è stata rinnovata e ampliata.<br />

I nuovi cataloghi e depliant, che mostriamo in<br />

queste pagine, possono essere richiesti<br />

all’Ufficio Marketing <strong>Mapei</strong> (e-ma<strong>il</strong>:<br />

realtamapei@mapei.it – fax: 02-37673.214).<br />

Ricordiamo inoltre che le schede tecniche dei<br />

prodotti sono direttamente disponib<strong>il</strong>i nel<br />

sito: www.mapei.com.<br />

tatore entrando nel grande stand (area esterna 45/A64) che <strong>Mapei</strong> ha<br />

allestito al Saie.<br />

L’immagine istituzionale trasmessa – volutamente sim<strong>il</strong>e a quella offerta<br />

al Cersaie - è quella di un’azienda internazionale che deve <strong>il</strong> suo successo<br />

a prodotti tecnologicamente sempre più avanzati. Ma è anche un<br />

esplicito richiamo e un tributo alla vittoria della Nazionale di Calcio<br />

Italiana – sponsorizzata da <strong>Mapei</strong> nel 2006 - agli ultimi Campionati del<br />

Mondo.<br />

Uno stand “azzurro-Nazionale” e “blu-<strong>Mapei</strong>”, in un tripudio tricolore che<br />

ha fatto ricordare anche l’italianità di un’Azienda che cresce nel mondo e<br />

soprattutto una sfera co<strong>per</strong>ta di MAPELASTIC, l’im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzante<br />

cementizio campione mondiale <strong>per</strong> i suoi tassi di crescita e <strong>per</strong> le sue<br />

<strong>per</strong>formance tecniche fuori dal comune.<br />

Al Saie <strong>Mapei</strong> ha presentato, anche quest’anno, le<br />

sue migliori soluzioni <strong>per</strong> numerose tematiche<br />

costruttive e, tra i prodotti esibiti,<br />

ci sono state alcune interessanti<br />

novità riguardanti la<br />

grande cantieristica.<br />

Il f<strong>il</strong>o conduttore della presenza<br />

di <strong>Mapei</strong> è stato,<br />

infatti, incentrato sulle<br />

soluzioni <strong>per</strong> i Grandi<br />

Lavori, dalle pavimentazioni alle finiture, senza<br />

dimenticare <strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o delle murature, la riparazione<br />

del calcestruzzo, la manutenzione stradale,<br />

gli additivi <strong>per</strong> costruire e le o<strong>per</strong>e in sotterraneo.<br />

Una scelta strategica <strong>per</strong> <strong>Mapei</strong> che, anche in<br />

questa occasione, ha voluto sottolineare l’importanza<br />

che <strong>per</strong> lei riveste questo settore e, al contempo,<br />

seguire una tendenza che vede nelle<br />

grandi infrastrutture l’ambito di crescita più interessante<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> Paese e <strong>per</strong> l’intero comparto dell’ed<strong>il</strong>izia.<br />

La parte centrale dello stand è stata dedicata al<br />

cavallo di battaglia di <strong>Mapei</strong>: MAPELASTIC, la<br />

malta im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzante che da oltre 15 anni è,<br />

nel suo campo di applicazione, la più venduta ed<br />

è ut<strong>il</strong>izzata largamente nel risanamento e nella<br />

protezione di grandi o<strong>per</strong>e, come <strong>per</strong> esempio i<br />

ponti e le dighe. Il giusto riconoscimento al prodotto<br />

capostipite della gamma degli im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzanti,<br />

che comprende anche MAPELASTIC<br />

SMART e MAPEGUM WPS. Prodotti di successo,<br />

ma sempre in costante evoluzione: da ricordare,


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<strong>per</strong> <strong>il</strong> Benessere<br />

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infatti, che oggi questi prodotti possono essere<br />

rinforzati, <strong>per</strong> particolari esigenze, con la RETE IN<br />

FIBRA DI VETRO.<br />

Grandi pannelli esplicativi <strong>per</strong> ciascun prodotto<br />

e un costante rimando fotografico ai più importanti<br />

lavori portati a termine col loro ut<strong>il</strong>izzo,<br />

sono stati gli strumenti di comunicazione che<br />

hanno consentito al visitatore di orientarsi e di<br />

conoscere al meglio le più innovative soluzioni<br />

<strong>Mapei</strong> esposte nell’ampio spazio espositivo.<br />

Numerose le linee di prodotto e le novità che<br />

<strong>Mapei</strong> ha presentato ai visitatori che hanno affollato<br />

lo stand.<br />

Un ricco <strong>per</strong>corso che, come vedremo, ha co<strong>per</strong>to<br />

tutto <strong>il</strong> settore dell’ed<strong>il</strong>izia.<br />

Nuovi prodotti <strong>per</strong> l’ed<strong>il</strong>izia del futuro<br />

Sistemi tecnologicamente avanzati <strong>per</strong> garantire sia maggiore durab<strong>il</strong>ità,<br />

sia migliori effetti estetici: sono queste le caratteristiche dei prodotti <strong>per</strong><br />

pavimenti <strong>Mapei</strong> messe in risalto al Saie. I laboratori di ricerca <strong>Mapei</strong><br />

hanno sv<strong>il</strong>uppato due importanti famiglie di prodotti a cui è stato dato<br />

molto r<strong>il</strong>ievo al Saie: MAPEFLOOR SYSTEM, linea completa di sistemi epossidici<br />

e poliuretanici e ULTRATOP SYSTEM, sistema cementizio autolivellante<br />

a presa e indurimento rapidi. Nel nuovo catalogo “Prodotti <strong>per</strong> pavimenti”<br />

numerose sono le novità.<br />

Come MAPEFLOOR CPU MF, un nuovo sistema <strong>per</strong> pavimentazioni in resina<br />

della linea MAPEFLOOR SYSTEM. È un rivestimento a base di resine<br />

poliuretaniche e cemento, caratterizzato da elevate resistenze chimiche<br />

<strong>per</strong> spessori da 3 a 4 mm, ideale <strong>per</strong> pavimentazioni all’interno di industrie<br />

chimiche, farmaceutiche, alimentari (lavorazione dello zucchero e<br />

imbottigliamento di acque minerali), aziende tess<strong>il</strong>i e nel settore della<br />

depurazione delle acque. Inoltre, <strong>per</strong> completare la linea, è stato presentato<br />

anche MAPEFLEX PU45, <strong>il</strong> nuovo sig<strong>il</strong>lante e adesivo poliuretanico<br />

monocomponente tissotropico ad alto<br />

modulo elastico e a rapido indurimento.<br />

Nell’ambito della riparazione delle<br />

grandi o<strong>per</strong>e in calcestruzzo, grande<br />

interesse ha suscitato MAPEGROUT<br />

EASY-FLOW GF, la nuova malta


pl<br />

Protezione di rivestimenti faccia a vista<br />

in mattone, pietre naturali e artificiali, intonaci, calcestruzzo<br />

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www.mapei.com


28<br />

monocomponente tissotropica ad alto contenuto di<br />

fibre inorganiche che consente di riparare le grandi<br />

strutture in calcestruzzo in modo più fac<strong>il</strong>e, veloce ed<br />

economico. Consigliato <strong>per</strong> viadotti, canali, gallerie,<br />

dighe, sfioratori e gallerie. Un’importante caratteristica<br />

contraddistingue questo prodotto: le fibre contenute<br />

nella malta MAPEGROUT EASY-FLOW GF non<br />

richiedono più l’impiego della rete elettrosaldata.<br />

In evidenza, in questo ambito, anche <strong>il</strong> nuovo STABIL-<br />

CEM SCC, legante cementizio <strong>per</strong> confezionare<br />

betoncini e calcestruzzi autocompattanti senza ritiro:<br />

consigliato <strong>per</strong> travi, cordoli e p<strong>il</strong>e di viadotti, impalcati<br />

di ponti, o<strong>per</strong>e idrauliche e bacini di carenaggio,garantisce<br />

una totale compattazione,una più alta<br />

resistenza in o<strong>per</strong>a e una maggiore durab<strong>il</strong>ità.<br />

E, infine, PLANITOP 430, malta tissotropica fibrorinforzata<br />

di granulometria fine a ritiro controllato e a<br />

media resistenza meccanica <strong>per</strong> <strong>il</strong> risanamento del<br />

calcestruzzo. È ideale, tra l’altro, <strong>per</strong> <strong>il</strong> ripristino corticale<br />

di frontalini di balconi e spigoli di travi e p<strong>il</strong>astri.<br />

Un nuovo catalogo e interessanti novità sono state<br />

presentate anche <strong>per</strong> la linea <strong>Mapei</strong> dedicata agli


additivi <strong>per</strong> calcestruzzo. Tra queste MAPE-<br />

PLAST FV, un nuovo additivo liquido, ideale <strong>per</strong><br />

migliorare la compattazione e <strong>il</strong> “faccia a vista”del<br />

calcestruzzo, in grado inoltre di eliminare le bolle<br />

d’aria e le disomogeneità dalla su<strong>per</strong>ficie dei<br />

getti.<br />

Nuova brochure aggiornata anche <strong>per</strong> DYNA-<br />

MON SYSTEM, la linea di additivi che si avvale<br />

delle tecnologie nanostrutturali <strong>Mapei</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> calcestruzzo.<br />

Per concludere, da menzionare anche<br />

l’ultimo prodotto, frutto della ricerca condotta<br />

nei laboratori R&S <strong>Mapei</strong> di M<strong>il</strong>ano: si tratta di<br />

MAPEPLAST UW, un additivo antid<strong>il</strong>avamento<br />

che si usa <strong>per</strong> confezionare calcestruzzi su<strong>per</strong>fluidi,<br />

coesivi e fac<strong>il</strong>i da pompare <strong>per</strong> la realizzazione<br />

di getti subacquei.<br />

Numerose, inoltre, le proposte <strong>per</strong> <strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o<br />

degli edifici in muratura e <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>rinforzo</strong> e l’a-<br />

deguamento anti-sismico.<br />

Al Saie, una grande o<strong>per</strong>a realizzata in<br />

Spagna, ut<strong>il</strong>izzando collaudati sistemi<br />

<strong>Mapei</strong>, è stata scelta come simbolo delle<br />

potenzialità offerte dall’Azienda nell’ambito<br />

degli interventi di restauro e di recu<strong>per</strong>o.<br />

Un’ampia documentazione fotografica ha <strong>il</strong>lustrato, infatti, <strong>il</strong> restauro di<br />

due ponti, uno in calcestruzzo e l’altro in pietra, che <strong>per</strong>mettono l’attraversamento<br />

del Rio Duero (a questo intervento è dedicato un articolo<br />

anche in questo numero di Realtà <strong>Mapei</strong>). Numerosi i prodotti <strong>Mapei</strong> ut<strong>il</strong>izzati<br />

che hanno consentito di raggiungere un risultato davvero straordinario<br />

nell’esecuzione di questo importante lavoro.<br />

Tra questi, in particolare, due prodotti della linea MAPE-ANTIQUE: MAPE-<br />

9


ANTIQUE LC, un legante esente da cemento <strong>per</strong> malte deumidificanti da<br />

ut<strong>il</strong>izzare <strong>per</strong> <strong>il</strong> risanamento delle murature umide in pietra, mattone e<br />

tufo e MAPE-ANTIQUE I, legante idraulico f<strong>il</strong>lerizzato esente da cemento<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> consolidamento, mediante iniezione, di strutture in pietra, mattoni e<br />

tufo.<br />

In evidenza anche un nuovo prodotto. È PLANITOP HDM MAXI, la nuova<br />

malta bicomponente fibrorinforzata a elevata dutt<strong>il</strong>ità, a base di leganti a<br />

reattività pozzolanica, <strong>per</strong> regolarizzare e rinforzare elementi strutturali in<br />

pietra, mattone e tufo. Si aggiunge a PLANITOP HDM ed entrambe, insieme<br />

a MAPEGRID G 220 (speciale rete di fibre di vetro resistente agli alcali<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>rinforzo</strong> delle murature) compongono <strong>il</strong> sistema di <strong>rinforzo</strong> <strong>strutturale</strong><br />

armato <strong>Mapei</strong>.<br />

La zona dedicata alla manutenzione stradale ha visto, come prodotto di<br />

maggiore r<strong>il</strong>ievo, STABILSOIL 200 SYSTEM che viene proposto in due versioni:<br />

mono-componente (STABILSOIL 200 POLVERE) e bi-componente<br />

(STABILSOIL 200 POLVERE unito al nuovo STABIL-<br />

SOIL 200 LATEX). Si tratta di un sistema innovativo<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> riciclaggio a freddo del conglomerato<br />

bituminoso esausto.<br />

Tra i prodotti in evidenza anche MAPEPLAST LA,<br />

un additivo liquido schiumogeno e coadiuvante<br />

di pompaggio <strong>per</strong> calcestruzzi magri con un<br />

dosaggio di cemento di 100-200 kg/m3.<br />

Permette di confezionare calcestruzzi cellulari,<br />

particolarmente indicati <strong>per</strong> <strong>il</strong> riempimento di<br />

scavi a prova di cedimenti.<br />

In evidenza, inoltre, MAPEGROUT SV, la malta<br />

colab<strong>il</strong>e a ritiro controllato, a presa e indurimento<br />

rapidi, <strong>per</strong> la riparazione del calcestruzzo e <strong>il</strong> fissaggio<br />

di pozzetti, chiusini stradali e arredi urbani<br />

e <strong>il</strong> nuovo MAPEGROUT SV-T, la malta tissotropica<br />

a ritiro controllato a presa e indurimento<br />

rapidi creata <strong>per</strong> riparare elementi e pavimentazioni<br />

in calcestruzzo anche in pendenza, rampe<br />

carrab<strong>il</strong>i e ripristinare o fissare canalette di scolo


in calcestruzzo.<br />

Nella zona dedicata alle o<strong>per</strong>e in sotterraneo a<br />

cui si rivolge l’UTT-<strong>Mapei</strong> (Underground<br />

Technology Team) è, invece, stata proposta l’intera<br />

gamma dei prodotti della linea MAPEQUICK,<br />

una gamma completa di acceleranti di presa<br />

privi di alcali <strong>per</strong> calcestruzzi proiettati. E la caratura<br />

internazionale di questo specializzato Team<br />

<strong>Mapei</strong> si può evincere sfogliando le pagine del<br />

suo nuovo depliant di presentazione o entrando<br />

nel sito internet dedicato www.utt-mapei.it.<br />

Per quanto riguarda, infine, la gamma dei prodotti<br />

<strong>per</strong> finiture murali interne ed esterne,in<br />

evidenza numerosi prodotti e sistemi di prodotto<br />

sempre più apprezzati dal mercato e appositamente<br />

sv<strong>il</strong>uppati <strong>per</strong> una <strong>per</strong>fetta compatib<strong>il</strong>ità<br />

con i sistemi di ripristino delle su<strong>per</strong>fici e nel<br />

pieno rispetto delle specificità tecnologiche<br />

richieste da ogni singolo intervento. A COLORITE<br />

BETON (pittura semicoprente a base di resina<br />

acr<strong>il</strong>ica pura in dis<strong>per</strong>sione acquosa <strong>per</strong> la<br />

protezione di su<strong>per</strong>fici in calcestruzzo, calcestruzzo<br />

armato o su<strong>per</strong>fici cementizie in genere) si affiancano,<br />

infatti, numerosi e specifici sistemi: ELASTOCOLOR SYSTEM, SILANCOLOR<br />

SYSTEM, SILANCOLOR PLUS SYSTEM, SILEXCOLOR<br />

SYSTEM, QUARZOLITE SYSTEM e COLORITE SYSTEM.<br />

Sono tutti disponib<strong>il</strong>i in un’ampia gamma di colori realizzab<strong>il</strong>i<br />

con <strong>il</strong> sistema di colorazione<br />

automatico ColorMap.<br />

Per concludere, una bella iniziativa<br />

ha trovato spazio nella parte su<strong>per</strong>iore<br />

dello stand: un corner è stato<br />

dedicato al racconto fotografico di<br />

una sponsorizzazione e di una singolare<br />

iniziativa che si è svolta a<br />

Perugia nell’ambito di Eurochocolate<br />

2006. In questa occasione<br />

<strong>Mapei</strong>, insieme alla Manini<br />

Prefabbricati SpA, ha contribuito<br />

alla costruzione di un grande<br />

muro a forma di tavoletta di cioccolato<br />

realizzato con blocchi di<br />

calcestruzzo prefabbricato.<br />

Un altro esempio di come la<br />

comunicazione <strong>Mapei</strong> sia diversificata<br />

e sappia, come in questo<br />

caso, far conoscere, oltre al proprio<br />

marchio, anche le molteplici<br />

soluzioni che offre al vasto<br />

mondo dell’ed<strong>il</strong>izia.<br />

Il prossimo appuntamento con <strong>il</strong><br />

Saie è fissato, sempre a Bologna,<br />

dal 24 al 28 ottobre 2007.<br />

31


32<br />

Nel marzo del 2005, l’organo<br />

regionale Junta de Cast<strong>il</strong>la y<br />

Leon ha deciso di intervenire sui<br />

due ponti,uno in calcestruzzo e l’altro in<br />

pietra, che <strong>per</strong>mettono l’attraversamento<br />

del fiume Duero nel tratto tra<br />

Peñafiel e Pesquera de Duero, località<br />

nella provincia spagnola di Valladolid.<br />

L’intervento ha riguardato inizialmente<br />

<strong>il</strong> risanamento del ponte in calcestruzzo.<br />

Questa struttura era la più urgente<br />

da ripristinare, <strong>per</strong>ché consente <strong>il</strong> passaggio<br />

e l’attraversamento del fiume<br />

Duero a macchine e camion. In una<br />

seconda fase si è proceduto al restauro<br />

anche dell’antico ponte in pietra, oramai<br />

chiuso al traffico e distante dal<br />

primo solo pochi metri. Le due strutture<br />

presentavano problemi diversi che<br />

sono stati risolti applicando diverse e<br />

specifiche soluzioni, sempre <strong>per</strong>ò “firmate”<br />

dai prodotti <strong>Mapei</strong>.<br />

L’intervento sul ponte in pietra<br />

Il ponte in pietra sul fiume Duero risale<br />

al VI secolo d.C. ed è composto da sette<br />

archi. Il ponte è riservato solo al passaggio<br />

pedonale e al traffico leggero. Di<br />

questi archi i due centrali erano completamente<br />

distrutti. L’analisi effettuata<br />

sul campo dall’Assistenza Tecnica<br />

Ibermapei ha individuato una serie di<br />

problemi che rendevano <strong>il</strong> ponte <strong>per</strong>icoloso<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> passaggio, principalmente<br />

Diverse le tecnologie e diversi<br />

i prodotti impiegati <strong>per</strong><br />

<strong>il</strong> ripristino dei due ponti<br />

sul fiume Duero: uno in<br />

calcestruzzo e l’altro in pietra.<br />

a causa dello stato di abbandono generale<br />

in cui si trovava la struttura che si<br />

era fatto via via più grave con <strong>il</strong> passare<br />

degli anni.Inoltre,con <strong>il</strong> tempo,alla base<br />

dei p<strong>il</strong>astri che sostengono <strong>il</strong> ponte si<br />

era accumulato del materiale di scarto e<br />

nelle giunture tra le pietre era cresciuta<br />

della vegetazione selvatica che aveva<br />

sgretolato la vecchia malta. I tecnici<br />

hanno r<strong>il</strong>evato poi ulteriori danni: delle<br />

crepe nei p<strong>il</strong>astri che sostengono gli<br />

archi; la mancanza di sig<strong>il</strong>latura tra le<br />

pietre su alcune porzioni di muro e la<br />

presenza di fessure sulle volte di alcuni<br />

archi che avevano causato <strong>il</strong> distacco di<br />

blocchi di pietra.<br />

L’intervento sulla struttura in pietra del


ponte è stato diviso in due fasi distinte.<br />

La prima fase è partita con un’accurata<br />

pulizia delle su<strong>per</strong>fici del ponte, eseguita<br />

con un’idropulitrice ad alta pressione.<br />

Successivamente sono state riposizionate<br />

le pietre mancanti o danneggiate,<br />

dopo di che è stata realizzata la st<strong>il</strong>atura<br />

tra i corsi delle pietre con <strong>il</strong> legante deumidificante<br />

MAPE-ANTIQUE LC* mescolato<br />

con sabbia fine della zona. MAPE-<br />

ANTIQUE LC* è un legante pronto a<br />

base di speciali materiali idraulici a reazione<br />

pozzolanica, fibre sintetiche e<br />

additivi, resistente ai solfati e particolarmente<br />

adatto al restauro di murature<br />

umide a causa dell’acqua di risalita o<br />

danneggiate dai sali solub<strong>il</strong>i. La riparazione<br />

delle fessure sulle volte degli archi<br />

è stata effettuata con la malta tissotro-<br />

pica MAPEGROUT T40* e la st<strong>il</strong>atura è<br />

stata realizzata sempre con <strong>il</strong> legante<br />

MAPE-ANTIQUE LC*.<br />

Si è proceduto poi con l’intervento di<br />

consolidamento di tutti gli archi del<br />

ponte, eccetto che dei due centrali,<br />

mediante l’iniezione del legante idraulico<br />

MAPE-ANTIQUE I*. Le iniezioni con<br />

MAPE-ANTIQUE I* hanno lo scopo di<br />

consolidare e riempire cavità, fessure e<br />

porosità interne presenti nelle strutture<br />

antiche in pietra e in mattone. Il giorno<br />

precedente all’iniezione del legante è<br />

stato necessario saturare con acqua la<br />

struttura interna da consolidare, ut<strong>il</strong>izzando<br />

gli stessi fori attraverso cui è stato<br />

poi iniettato MAPE-ANTIQUE I*. MAPE-<br />

In questa pagina: le immagini<br />

mostrano <strong>il</strong> forte degrado<br />

dell’antico ponte in pietra che,<br />

prima del ripristino, era stato chiuso<br />

al traffico.<br />

L’intervento ha richiesto la<br />

ricostruzione delle parti mancanti o<br />

danneggiate, la riparazione delle<br />

fessure e delle crepe, <strong>il</strong><br />

consolidamento degli archi e infine<br />

la st<strong>il</strong>atura tra i corsi delle pietre.<br />

33


34<br />

ANTIQUE I* è un legante premiscelato<br />

resistente ai solfati che si usa <strong>per</strong> ottenere<br />

boiacche da iniezione <strong>per</strong> consolidare<br />

murature a sacco e <strong>per</strong> riempire<br />

cavità, fessure e porosità interne presenti<br />

nelle strutture antiche in pietra e<br />

mattone. Il prodotto è a base di materiali<br />

inorganici a reazione idraulica, speciali<br />

additivi e cariche ultrafini.<br />

Nella seconda fase è stato necessario<br />

rinforzare le basi dei due p<strong>il</strong>astri distrutti<br />

che si trovano a contatto con l’acqua<br />

del fiume Duero con uno zoccolo in<br />

cemento armato (questa fase è ancora<br />

in corso) <strong>per</strong> poi ricostruire i p<strong>il</strong>astri e le<br />

volte in pietra.<br />

L’intervento sul ponte<br />

in calcestruzzo<br />

Il ponte che <strong>per</strong>mette al traffico su<br />

gomma di attraversare <strong>il</strong> fiume Duero è<br />

stato realizzato in calcestruzzo ed è<br />

caratterizzato da grandi arcate rafforzate<br />

da p<strong>il</strong>astrini laterali, da un piano di<br />

scorrimento veicolare sostenuto da<br />

travi sottostanti e da parapetti di sicurezza<br />

in ferro. Un’attenta analisi tecnica<br />

ha portato alla luce una serie di problemi<br />

che “affliggevano” <strong>il</strong> ponte: i ferri di<br />

armatura in alcuni tratti, causa <strong>il</strong> distacco<br />

di porzioni di calcestruzzo, erano a<br />

vista e presentavano segni evidenti di<br />

ossidazione. La situazione si presentava<br />

piuttosto grave soprattutto nei p<strong>il</strong>astri<br />

inferiori degli archi e nelle travi sotto <strong>il</strong><br />

piano di scorrimento. Inoltre l’uso,<br />

durante la costruzione del ponte, di una<br />

ghiaia di granulometria inadeguata<br />

non ha <strong>per</strong>messo al calcestruzzo una<br />

buona coesione al supporto e durante<br />

<strong>il</strong> sopralluogo i tecnici hanno r<strong>il</strong>evato<br />

anche la mancanza di un drenaggio<br />

adeguato sulla su<strong>per</strong>ficie di scorrimento.<br />

L’aumento di sollecitazioni dovute<br />

alla crescita del traffico su gomma, non<br />

previste in fase di progetto della struttu-


Nella pagina accanto, in basso: le foto<br />

mostrano alcuni particolari del degrado del<br />

ponte in calcestruzzo; si notano i ferri di<br />

armatura sco<strong>per</strong>ti e ossidati e,<br />

successivamente, trattati con la malta<br />

anticorrosiva Mapefer.<br />

Qui sotto: dopo la ricostruzione delle parti<br />

mancanti o rimosse, su tutta la su<strong>per</strong>ficie del<br />

ponte è stata applicata la vernice protettiva<br />

e decorativa Elastocolor.<br />

A lato: <strong>il</strong> ponte ria<strong>per</strong>to al traffico in piena<br />

sicurezza al termine dei lavori.<br />

ra, e la mancanza di una manutenzione<br />

adeguata nel tempo hanno fatto <strong>il</strong> resto.<br />

Il ponte <strong>per</strong>ciò non rispondeva più ai<br />

livelli di sicurezza richiesti e aveva bisogno<br />

di un intervento di risanamento.<br />

Dopo aver riscontrato i problemi,<br />

l’Assistenza Tecnica di Ibermapei ha<br />

definito e suggerito al cliente una serie<br />

di interventi da effettuare con prodotti<br />

studiati <strong>per</strong> strutture e materiali come<br />

quelli ut<strong>il</strong>izzati <strong>per</strong> questo ponte.<br />

Per prima cosa è stata effettuata una<br />

pulizia generale delle su<strong>per</strong>fici da trattare<br />

mediante l’uso di un’idropulitrice<br />

ad alta pressione. Poi sono state rimosse<br />

meccanicamente le porzioni di calcestruzzo<br />

ammalorato o in fase di distacco<br />

e sono stati portati in su<strong>per</strong>ficie<br />

i ferri di armatura in cattivo stato. I ferri<br />

sono stati stati poi spazzolati <strong>per</strong> eliminare<br />

la ruggine e le parti incoerenti e,<br />

successivamente, sono stati trattati<br />

con la malta anticorrosiva bicomponente<br />

a base di polimeri in dis<strong>per</strong>sione<br />

acquosa MAPEFER*. Dopo l’asciugamento<br />

di MAPEFER* le parti della struttura<br />

da cui era stato rimosso <strong>il</strong> calcestruzzo<br />

degradato sono state ripristinate<br />

con la malta a consistenza tissotropica<br />

MAPEGROUT T40*.<br />

Per finire, le su<strong>per</strong>fici ricostruite sono<br />

state rasate con la malta cementizia<br />

monocomponente a presa normale<br />

MONOFINISH*. La riparazione e la sig<strong>il</strong>latura<br />

dei giunti di d<strong>il</strong>atazione della<br />

su<strong>per</strong>ficie di scorrimento sono state<br />

effettuate con la malta a ritiro compensato<br />

fibrorinforzato MAPEGROUT<br />

COLABILE* e l’applicazione di una<br />

membrana in pvc con spessore di 1,2<br />

mm armata con una rete di poliestere.<br />

Terminato l’intervento di ristrutturazione<br />

l’intera su<strong>per</strong>ficie del ponte è stata<br />

trattata con la vernice elastica ELASTO-<br />

COLOR PITTURA*. Oltre a dare alla struttura<br />

un aspetto piacevole e omogeneo,<br />

la vernice <strong>per</strong>mette l’im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione<br />

e la protezione delle su<strong>per</strong>fici in<br />

calcestruzzo dagli agenti aggressivi<br />

presenti nell’atmosfera.<br />

Questo articolo è<br />

tratto da<br />

“Realidad <strong>Mapei</strong>”,<br />

n. 6, <strong>il</strong> <strong>per</strong>iodico<br />

edito da<br />

Ibermapei.<br />

*Prodotti <strong>Mapei</strong>:<br />

i prodotti citati in questo<br />

articolo appartengono<br />

alla linea “Prodotti <strong>per</strong><br />

ed<strong>il</strong>izia”. Le relative schede<br />

tecniche sono contenute<br />

nel CD/DVD “<strong>Mapei</strong><br />

Global Infonet” e nel sito<br />

internet www.mapei.com.<br />

Elastocolor Pittura: vernica<br />

elastica protettiva e decorativa <strong>per</strong><br />

calcestruzzo a base di resine acr<strong>il</strong>iche in<br />

dis<strong>per</strong>sione acquosa.<br />

Mape-Antique LC: legante, esente da<br />

cemento, <strong>per</strong> malte chiare deumidificanti<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> risanamento delle murature umide in<br />

pietra, mattone e tufo.<br />

Mape-Antique I: legante idraulico<br />

f<strong>il</strong>lerizzato esente da cemento <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

consolidamento, mediante iniezione, di<br />

strutture in pietra, mattoni e tufo.<br />

Mapefer: malta cementizia anticorrosiva<br />

bicomponente <strong>per</strong> la protezione dei ferri di<br />

armatura.<br />

Mapegrout T40: malta tissotropica a<br />

media resistenza (40 N/mm 2 ) <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

risanamento del calcestruzzo.<br />

Mapegrout Colab<strong>il</strong>e: malta a ritiro<br />

compensato fibrorinforzata <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

risanamento del calcestruzzo.<br />

Monofinish: malta cementizia<br />

monocomponente a presa normale <strong>per</strong> la<br />

rasatura del calcestruzzo.<br />

SCHEDA TECNICA<br />

Ponti sul fiume Duero, nel tratto tra Peñafiel<br />

e Pesquera de Duero (Valladolid – Spagna)<br />

Intervento:<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> ponte in calcestruzzo: trattamento dei<br />

ferri di armatura, ricostruzione delle parti<br />

ammalorate, rasatura e finitura colorata;<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> ponte in pietra: consolidamento<br />

<strong>strutturale</strong>, sostituzione delle pietre<br />

mancanti e st<strong>il</strong>atura dei corsi<br />

Anno di intervento: 2005<br />

Committente: Junta de Cast<strong>il</strong>la y Leon<br />

Impresa appaltatrice: Constructora<br />

Hispànica S.A.<br />

Impresa esecutrice: Evotec<br />

Coordinamento <strong>Mapei</strong>: Manuel Angel<br />

López, Ibermapei<br />

35


36<br />

L’origine dei Navigli m<strong>il</strong>anesi risale al 1151, quando iniziò<br />

la costruzione del primo tratto del Naviglio Grande,<br />

seguito nel 1400 dal Naviglio della Martesana, che collega<br />

le acque del Ticino con quelle dell’Adda, dal Naviglio di<br />

Pavia, iniziato nel 1300 ma ultimato sotto <strong>il</strong> governo austriaco,<br />

dal Naviglio di Bereguardo e da quello di Paderno. La rete<br />

dei Navigli, che ancora oggi si snoda a M<strong>il</strong>ano e nella pianura<br />

che la circonda, si presenta come un geniale sistema di<br />

canali (con un’estensione di oltre 250 km) che fino ai primi<br />

decenni del ‘900 rappresentava un importante elemento di<br />

sv<strong>il</strong>uppo economico sia <strong>per</strong> l’irrigazione delle campagne<br />

che <strong>per</strong> <strong>il</strong> trasporto delle merci.<br />

Negli anni tra <strong>il</strong> 1940 e <strong>il</strong> 1960 gran parte dei canali all’inter-<br />

DOPO ACCURATE INDAGINI PREPARATORIE E PROVE DI<br />

CANTIERE, È INIZIATO IL COMPLESSO RECUPERO<br />

CONSERVATIVO DEI MURI SPONDALI DEL<br />

NAVIGLIO GRANDE DI MILANO.<br />

no delle cerchia m<strong>il</strong>anese fu interrato e quello che oggi<br />

rimane a cielo a<strong>per</strong>to è sotto <strong>il</strong> vincolo storico-ambientale.<br />

Purtroppo le o<strong>per</strong>e strutturali che caratterizzano ancora<br />

oggi i Navigli - le chiuse, le conche, le passerelle e i muri<br />

spondali - sono state lasciate <strong>per</strong> decenni in uno stato di<br />

incuria e degrado, a causa anche dell’abbandono della navigazione<br />

lungo i canali.<br />

Le strutture che hanno risentito maggiormente di questo<br />

stato di fatto sono stati proprio i muri di sponda, la cui<br />

manutenzione veniva effettuata senza sistematicità già<br />

nell’Ottocento, quando i pochi e frammentari interventi di<br />

manutenzione ordinaria si riducevano solamente alla sistemazione<br />

della loro parte su<strong>per</strong>ficiale.


L’idea del Master Plan<br />

L’urbanizzazione più intensa, <strong>il</strong> traffico automob<strong>il</strong>istico particolarmente<br />

pesante e quello tranviaro sulle alzaie, gli scavi<br />

continui <strong>per</strong> <strong>il</strong> rinterro di sottoservizi, sono state durante gli<br />

anni tra le cause che hanno minato la stab<strong>il</strong>ità dei muri<br />

spondali dei Navigli, soprattutto del Naviglio Grande. Infatti<br />

le strutture di quest’ultimo sono più antiche rispetto agli<br />

altri Navigli. Il degrado causato dalla mancanza di materiale<br />

e i vistosi fuoripiombo risultavano particolarmente diffusi e<br />

coinvolgevano le diverse tipologie dei muri realizzati durante<br />

varie epoche.<br />

Il r<strong>il</strong>ievo delle zone realmente danneggiate, quelle più soggette<br />

alle maggiori spinte del terreno, risultava diffic<strong>il</strong>e <strong>per</strong>-<br />

Una veduta del Naviglio agli inizi del Novecento. (Tratto da “M<strong>il</strong>ano, <strong>il</strong> volto della città <strong>per</strong>duta” - Edizioni Celip, M<strong>il</strong>ano).<br />

ché queste parti sono spesso “nascoste” da interventi successivi<br />

nel tempo. Alcuni anni fa la Regione Lombardia si<br />

rese conto della necessità e dell’urgenza di effettuare interventi<br />

integrati <strong>per</strong> la messa in sicurezza statica, con tecniche<br />

di consolidamento rispettose della storicità dei manufatti.<br />

Per questo è stato promosso un Master Plan dei Navigli<br />

Lombardi (frutto di una convenzione fra Regione Lombardia<br />

e Politecnico di M<strong>il</strong>ano e gestito dalla Società Navigli<br />

Lombardi s.c.a.r.l.) che rappresenta la cornice di riflessione di<br />

tutto l’insieme di competenze pluridisciplinari, finalizzato a<br />

individuare gli interventi prioritari concreti da adottare <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

risanamento dell’intero sistema Navigli a partire proprio dal<br />

recu<strong>per</strong>o delle sponde.<br />

37


38<br />

2004: <strong>il</strong> cantiere-p<strong>il</strong>ota<br />

Nel 2004 sono partite le indagini effettuate<br />

sui muri spondali dei Navigli,<br />

proseguite poi con una serie di prove<br />

coordinate e calibrate effettuate in un<br />

“cantiere p<strong>il</strong>ota” a<strong>per</strong>to su un tratto<br />

del Naviglio Grande in prossimità<br />

della Darsena.<br />

Durante l’annuale asciutta primaver<strong>il</strong>e<br />

dei Navigli, nel cantiere-p<strong>il</strong>ota sono<br />

state eseguite, oltre all’analisi storicoarchivistica,<br />

una serie di indagini e<br />

prove: un sopralluogo visivo che ha<br />

avuto lo scopo di individuare i diversi<br />

tipi di materiali lapidei ut<strong>il</strong>izzati nella<br />

costruzione delle sponde e di verificare<br />

<strong>il</strong> loro stato di conservazione, <strong>il</strong><br />

degrado e la precarietà statica; una<br />

serie di trincee e pozzetti d’ispezione<br />

<strong>per</strong> poter constatare la reale geometria<br />

e consistenza materica del muro;<br />

alcuni carotaggi orizzontali nelle<br />

murature <strong>per</strong> definire lo spessore del<br />

muro; l’endoscopia necessaria <strong>per</strong><br />

osservare direttamente i fori di sondaggio<br />

eseguiti nelle murature e<br />

poter così ricostruire la reale stratigrafia<br />

del muro di sponda; i sondaggi verticali<br />

e inclinati <strong>per</strong> la caratterizzazione<br />

del terreno; le prove penetrometriche<br />

dinamiche <strong>per</strong> la caratterizzazione<br />

del terreno; le indagini georadar che<br />

hanno definito lo spessore e la geometria<br />

del muro di sponda; le indagini<br />

soniche necessarie <strong>per</strong> definire lo<br />

spessore e le proprietà meccaniche<br />

del muro di sponda; <strong>il</strong> prelievo di<br />

malta e di mattoni <strong>per</strong> la definizione<br />

delle caratteristiche fisico-meccaniche,<br />

ut<strong>il</strong>i nella scelta delle malte <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

consolidamento conservativo.<br />

Le prove e le diverse competenze<br />

coinvolte hanno prodotto una quantità<br />

significativa di dati.<br />

Nel cantiere era presente anche<br />

l’Assistenza Tecnica <strong>Mapei</strong> che ha<br />

inviato campioni di materiali ai propri<br />

laboratori, testando e ut<strong>il</strong>izzando in<br />

Foto 1.<br />

Il Naviglio Grande nei pressi<br />

del Ponte di Via Valenza.<br />

Foto 2.<br />

Vista d’insieme e particolare<br />

del muro spondale in una<br />

fase preparatoria della<br />

st<strong>il</strong>atura dei giunti di<br />

allettamento tra i mattoni.<br />

Foto 3.<br />

Frattazzatura della malta di<br />

allettamento e pulitura dei<br />

mattoni. Particolare della<br />

su<strong>per</strong>ficie dei giunti.<br />

Al restauro conservativo delle sponde dei<br />

Navigli di M<strong>il</strong>ano abbiamo già dedicato un<br />

articolo nel n. 66-settembre 2004 di Realtà<br />

<strong>Mapei</strong>, dove veniva presentato <strong>il</strong> cantiere-p<strong>il</strong>ota<br />

a<strong>per</strong>to nella primavera del 2004. Nell’articolo<br />

venivano dettagliatamente descritte le analisi e<br />

le prove effettuate in laboratorio e sul<br />

manufatto, nonché i prodotti testati <strong>per</strong><br />

l’intervento. Riprendiamo in queste pagine<br />

l’argomento <strong>per</strong> descrivere le successive fasi dei<br />

lavori, che hanno visto, nell’autunno del 2005, l’a<strong>per</strong>tura di un campoprova<br />

e, nel 2006, l’esecuzione dell’intervento di risanamento su un<br />

primo tratto dei muri spondali del Naviglio Grande.<br />

prova una serie di prodotti adeguati<br />

<strong>per</strong> questo intervento.<br />

Sul n. 66 di Realtà <strong>Mapei</strong> è stato pubblicato<br />

un ampio articolo che contiene<br />

maggiori e più ampie informazioni<br />

su questa fase dei lavori.<br />

La procedura seguita nel cantierep<strong>il</strong>ota<br />

e la scelta delle modalità applicative<br />

e interpretative delle prove<br />

hanno <strong>per</strong>messo di mettere a punto<br />

quali fossero, fra le tecniche non<br />

distruttive, le più affidab<strong>il</strong>i <strong>per</strong> intervenire<br />

con successo sulle sponde.<br />

La lunga analisi effettuata nel 2004 ha<br />

avuto anche lo scopo di <strong>per</strong>mettere la<br />

stesura di “Linee Guida” (a cui <strong>Mapei</strong><br />

ha collaborato attivamente con le<br />

relazioni dei suoi tecnici) <strong>per</strong> definire<br />

le tecniche di intervento più appropriate<br />

<strong>per</strong> intervenire nei vari tratti in<br />

cui si differenziano, <strong>per</strong> tipologia<br />

costruttiva e patologia, i muri spondali<br />

dei Navigli.<br />

2005: <strong>il</strong> campo-prova<br />

Nell’autunno 2005 sono state eseguite<br />

le campionature dei materiali da<br />

impiegare <strong>per</strong> <strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o della funzionalità<br />

statica dei muri spondali del<br />

Naviglio Grande. La porzione di muratura,<br />

indicata dalla Direzione Lavori, in<br />

2<br />

3


cui l’Assistenza Tecnica del Gruppo<br />

Ed<strong>il</strong>izia <strong>Mapei</strong> ha testato malte esenti<br />

da cemento come espressamente<br />

richiesto, è stata individuata in un’area<br />

spondale realizzata in mattoni pieni<br />

sul Naviglio Grande nei pressi del<br />

Ponte di Via Valenza. Il procedimento<br />

adottato ha previsto dapprima la st<strong>il</strong>atura<br />

dei giunti di allettamento tra i<br />

mattoni e, successivamente, <strong>il</strong> consolidamento<br />

della stessa muratura<br />

mediante iniezione di boiacche esenti<br />

da cemento. Infatti i due prodotti consigliati<br />

dall’Assistenza Tecnica <strong>Mapei</strong><br />

appartengono alla linea MAPE-ANTI-<br />

QUE, una gamma completa di prodot-<br />

ti <strong>per</strong> <strong>il</strong> risanamento delle murature<br />

umide oppure degradate costituiti da<br />

calce ed Ecopozzolana.<br />

Successivamente è stata realizzata<br />

un’ulteriore campionatura nei pressi<br />

della Darsena: qui è stata prevista la<br />

ricostruzione della muratura mista in<br />

mattoni e pietra esistente, costituita<br />

prevalentemente in ceppo lombardo,<br />

mediante la tecnica dello “scuci-cuci”.<br />

2006: l’intervento di recu<strong>per</strong>o<br />

I risultati della campionatura hanno<br />

soddisfatto la Direzione e la<br />

Sovrintendenza, <strong>per</strong> cui le procedure<br />

e i prodotti testati nel campo prova<br />

sono stati impiegati nell’intervento di<br />

1 consolidamento statico e restauro<br />

conservativo delle sponde del<br />

Naviglio Grande, dalla Darsena a Ponte<br />

Valenza. I lavori sono stati eseguiti<br />

durante i <strong>per</strong>iodi di asciutta del<br />

Naviglio, nella primavera e nell’autunno<br />

del 2006. Più dettagliatamente, le<br />

o<strong>per</strong>azioni eseguite sono state le<br />

seguenti.<br />

St<strong>il</strong>atura dei giunti di allettamento tra i<br />

mattoni.<br />

Inizialmente è stato effettuato un<br />

accurato lavaggio con acqua a bassa<br />

4<br />

pressione delle su<strong>per</strong>fici interessate<br />

dalle campionature <strong>per</strong> rimuovere le<br />

parti incoerenti e in fase di distacco. Il<br />

giorno seguente è stata applicata<br />

manualmente la malta di allettamento<br />

composta dal legante idraulico di<br />

calce ed Ecopozzolana MAPE-ANTI-<br />

QUE LC* miscelato con GHIAIETTO 0-<br />

8* nella proporzione di 1: 2. Lo spessore<br />

della malta applicata <strong>per</strong> effettuare<br />

la st<strong>il</strong>atura è stato su<strong>per</strong>iore a 30 mm.<br />

La scelta di questa particolare miscela<br />

è stata funzionale alle richieste fatte<br />

dalla Direzione Lavori che ha espressamente<br />

richiesto l’impiego di una<br />

malta a base di calce, con totale assenza<br />

di cemento, di colore chiaro e con<br />

aggregati scuri in curva granulometrica<br />

fino a 8 mm.<br />

5<br />

CRONOLOGIA DELL’INTERVENTO<br />

La su<strong>per</strong>ficie finale dei giunti è stata<br />

particolarmente curata durante la fase<br />

applicativa, in quanto doveva risultare<br />

6<br />

• Primavera 2004 – Il cantiere-p<strong>il</strong>ota:<br />

indagini e prove <strong>per</strong> identificare le metodologie<br />

di intervento e i prodotti più<br />

adeguati.<br />

• Autunno 2005 – Il campo-prova: cam-<br />

a raso rispetto a quella dei corsi dei<br />

mattoni e “mettere in evidenza” l’inerte<br />

presente nella malta.<br />

Consolidamento delle murature<br />

mediante iniezione.<br />

Per effettuare <strong>il</strong> consolidamento della<br />

pionatura dei materiali in un’area spon- muratura, si è partiti dal posizionadale<br />

nel pressi del ponte di Via Valenza. mento su tutta la parete, dove in pre-<br />

• Primavera e autunno 2006 – Esecuzione cedenza era stata realizzata la st<strong>il</strong>atura<br />

dell’intervento nel tratto compreso tra la<br />

Darsena e <strong>il</strong> ponte di Via Valenza.<br />

dei giunti di allettamento, di tubicini<br />

di plastica morbida. I tubicini avevano<br />

un diametro di 10 mm ed erano in<br />

Foto 4.<br />

Realizzazione di fori nei<br />

muri spondali come sede<br />

dei tubicini di gomma.<br />

Foto 5.<br />

Visione complessiva del<br />

muro prima dell’iniezione.<br />

Foto 6.<br />

Iniezioni di consolidamento<br />

con Mape-Antique I.<br />

39


40<br />

Foto 7.<br />

Messa in sicurezza della<br />

muratura prima della<br />

ricostruzione dei tratti non<br />

recu<strong>per</strong>ab<strong>il</strong>i.<br />

7<br />

8<br />

9<br />

10<br />

Foto 8 e 9.<br />

Intervento di ricostruzione delle<br />

porzioni di muro rimosse con l’ut<strong>il</strong>izzo<br />

di Mape-Antique LC.<br />

Foto 10.<br />

Vista d’insieme del muro spondale a<br />

intervento ultimato.<br />

Foto 11.<br />

Il Naviglio Grande dopo la piena<br />

dell’inverno 2006.<br />

numero non inferiore a 10 <strong>per</strong> ogni<br />

metro quadrato, opportunamente<br />

distanziati l’uno dall’altro.<br />

Prima di eseguire <strong>il</strong> consolidamento<br />

della muratura è stato necessario<br />

iniettare dell’acqua a bassa pressione,<br />

ut<strong>il</strong>izzando gli stessi tubicini precedentemente<br />

posizionati, <strong>per</strong> eliminare<br />

<strong>il</strong> limo e <strong>il</strong> materiale incoerente presente<br />

all’interno della struttura.<br />

Il giorno successivo alla saturazione<br />

del supporto, <strong>per</strong> consentire anche lo<br />

smaltimento dell’eventuale acqua<br />

libera ristagnante all’interno, è stata<br />

effettuata l’iniezione di MAPE-ANTI-<br />

QUE I* (legante idraulico a base di<br />

calce ed Ecopozzolana, esente da<br />

cemento), con una pompa manuale<br />

<strong>per</strong> boiacche, a bassissima pressione.<br />

L’o<strong>per</strong>azione è stata realizzata partendo<br />

dall’iniettore posto nella zona più<br />

bassa e, alla prima fuoriuscita del prodotto<br />

dal tubicino posto nelle vicinanze,<br />

è stata interrotta l’iniezione di<br />

MAPE-ANTIQUE I*, chiuso <strong>il</strong> tubicino<br />

attraverso <strong>il</strong> quale si stava iniettando e<br />

proseguito l’intervento dall’iniettore<br />

da cui era fuoriuscito <strong>il</strong> materiale.<br />

A completamento dell’iniezione la<br />

su<strong>per</strong>ficie campionata è stata lavata<br />

11


con acqua <strong>per</strong> eliminare le colature<br />

lasciate dal materiale fuoriuscito dai<br />

tubicini di plastica.<br />

Ricostruzione della muratura esistente<br />

mediante la tecnica dello “scuci-cuci”.<br />

Alcune porzioni dei muri spondali esistenti<br />

hanno richiesto una ricostruzione,<br />

in quanto non più recu<strong>per</strong>ab<strong>il</strong>i e<br />

non più in grado di assolvere alla loro<br />

funzione sia statica che meccanica.<br />

Dopo aver messo in sicurezza la muratura<br />

esistente puntellandola, si è proceduto<br />

ad aprire una breccia nella<br />

zona dell’intervento.<br />

La successiva ricostruzione delle porzioni<br />

rimosse è stata eseguita attraverso<br />

<strong>il</strong> riposizionamento dei mattoni<br />

pieni e della pietra (ceppo lombardo)<br />

con MAPE-ANTIQUE LC* miscelato con<br />

GHIAIETTO 0-8, nel rapporto 1: 2,5.<br />

*Prodotti <strong>Mapei</strong>:<br />

i prodotti citati<br />

appartengono alla<br />

linea “Prodotti <strong>per</strong><br />

ed<strong>il</strong>izia”. Le relative<br />

schede tecniche sono<br />

contenute nel<br />

CD/DVD “<strong>Mapei</strong><br />

Global Infonet” e nel<br />

sito www.mapei.com.<br />

Mape-Antique I: legante idraulico<br />

f<strong>il</strong>lerizzato esente da cemento <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

consolidamento, mediante iniezione, di<br />

strutture in pietra, mattoni e tufo.<br />

Mape-Antique LC: legante, privo di<br />

cemento, <strong>per</strong> malte chiare deumidificanti<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> risanamento delle murature umide in<br />

pietra, mattone e tufo.<br />

SCHEDA TECNICA<br />

Mura spondali del Naviglio Grande, M<strong>il</strong>ano<br />

Intervento: consolidamento statico e<br />

restauro conservativo delle sponde del<br />

Naviglio Grande nel tratto compreso tra la<br />

Darsena e <strong>il</strong> ponte di Via Valenza<br />

Anno di intervento: 2005-2006<br />

Committente: Comune di M<strong>il</strong>ano – Settore<br />

Tecnico Infrastrutture Ponti; ing. Di Martino<br />

(Responsab<strong>il</strong>e procedimento) e ing. Sala<br />

(Direzione Lavori)<br />

Progetto: ing. Ardizzon, prof. Migliacci<br />

(Politecnico di M<strong>il</strong>ano) e ing. Sala<br />

Su<strong>per</strong>visione: Soprintendenza <strong>per</strong> i beni<br />

architettonici e <strong>per</strong> <strong>il</strong> paesaggio di M<strong>il</strong>ano,<br />

arch. Corrieri<br />

Impresa: ICEMS, De Campo ICG e Sandrini<br />

Coordinamento <strong>Mapei</strong>: Davide Bandera,<br />

Paolo Banfo, Giorgio D’Alò, Luca Ferrari,<br />

Massim<strong>il</strong>iano Nicastro e Matteo Venturini<br />

41


42<br />

Foto 1.<br />

La Bas<strong>il</strong>ica di S. Ambrogio. Sulla destra, è<br />

visib<strong>il</strong>e <strong>il</strong> Campan<strong>il</strong>e dei Monaci.<br />

1


Qui sopra, <strong>il</strong> nuovo bookshop realizzato<br />

nell’atrio di ingresso antistante <strong>il</strong><br />

Campan<strong>il</strong>e dei Monaci al termine<br />

dell’intervento di restauro.<br />

Foto 2.<br />

Il vecchio banco vendita posizionato vicino<br />

al portale destro della Bas<strong>il</strong>ica.<br />

Dei due campan<strong>il</strong>i che caratterizzano<br />

la Bas<strong>il</strong>ica di S.Ambrogio,<br />

quello dei Monaci, a destra, è <strong>il</strong><br />

più antico (probab<strong>il</strong>mente si tratta<br />

della torre campanaria più antica di<br />

M<strong>il</strong>ano) ed è stato edificato nel IX secolo<br />

dalla comunità benedettina qui<br />

insediatasi fin dal 789. A sinistra si trova<br />

<strong>il</strong> Campan<strong>il</strong>e dei Canonici, eretto diversi<br />

anni più tardi, nel 1128, e rimasto<br />

incompiuto fino al 1889 quando fu ultimata<br />

la cella campanaria.<br />

Il Campan<strong>il</strong>e dei Monaci, oggetto dell’intervento<br />

descritto in queste pagine,<br />

si presenta a pianta quadrata con fusto<br />

liscio, a<strong>per</strong>to solo dalle arcate della<br />

parte su<strong>per</strong>iore dove si trova ancora<br />

una campana di bronzo.<br />

Probab<strong>il</strong>mente la struttura doveva<br />

avere in origine una struttura più articolata<br />

<strong>per</strong>ché al suo interno sono visib<strong>il</strong>i<br />

antiche bifore murate.<br />

2<br />

43


44<br />

Foto 3.<br />

Abbattimento del muro che<br />

impediva <strong>il</strong> collegamento tra<br />

la torre e la cappella attigua.<br />

Foto 4.<br />

St<strong>il</strong>atura dei giunti eseguita<br />

con Mape-Antique MC e<br />

rifinita con Mape-Antique FC.<br />

Foto 5.<br />

Dopo un’accurata pulizia, la<br />

riquadratura dell’imbotte<br />

della finestra è stata<br />

ripristinata con Mape-Antique<br />

Mc e con Mape-Antique FC.<br />

Foto 6.<br />

Stuccatura delle fessure presenti<br />

sulle travi con Ravemul 017<br />

della Vinav<strong>il</strong> e segatura.<br />

Foto 7.<br />

Stuccatura delle fughe a<br />

pavimento con Mapegrout SV.<br />

Foto 8.<br />

Ricostruzione dell’imbotte con<br />

Mape-Antique Rinzaffo, Mape-<br />

Antique MC e Mape-Antique FC.<br />

3<br />

6<br />

4 5<br />

Intervento di ripristino e restauro<br />

Nel 2005 <strong>il</strong> Campan<strong>il</strong>e dei Monaci della<br />

Bas<strong>il</strong>ica di S. Ambrogio è stato oggetto<br />

di un intervento di ripristino e di<br />

restauro a cui hanno contribuito<br />

<strong>Mapei</strong> e Zambon Group, che hanno<br />

voluto continuare la loro o<strong>per</strong>a di<br />

sponsor (vedi box nella pagina accanto).<br />

Oltre a essere sponsor, <strong>Mapei</strong> ha<br />

contribuito all’intervento sia con la fornitura<br />

di prodotti e soluzioni tecniche<br />

all’avanguardia che con la continua<br />

assistenza tecnica sul cantiere. In particolare,<br />

sono stati ut<strong>il</strong>izzati diversi prodotti<br />

appartenenti alla linea MAPE-<br />

ANTIQUE, soluzioni totalmente esenti<br />

da cemento, a base di calce ed Eco-<br />

Pozzolana, prodotto quest’ultimo di<br />

colore molto chiaro, particolarmente<br />

ricco di s<strong>il</strong>ice amorfa e ad alta reattività,<br />

specificatamente formulato da<br />

<strong>Mapei</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o di edifici storici<br />

in muratura.<br />

Analisi dell’intervento<br />

I lavori descritti in queste pagine<br />

hanno interessato la torre campanaria<br />

e l’atrio di ingresso antistante <strong>il</strong> campan<strong>il</strong>e.<br />

L’obiettivo di questo delicato<br />

7<br />

intervento era la realizzazione di un<br />

nuovo bookshop che avrebbe sostituito<br />

<strong>il</strong> vecchio banco di vendita di materiale<br />

librario e fotografico collocato<br />

all’ingresso della Bas<strong>il</strong>ica, in prossimità<br />

del portale destro, in una posizione<br />

ingombrante e tale da disturbare la<br />

fruizione e <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio della chiesa.<br />

Secondo gli architetti incaricati Matteo<br />

Tartufoli e Nicola Berlucchi, <strong>il</strong> progetto<br />

era improntato su alcune linee guida:<br />

gli arredi e le o<strong>per</strong>e riguardanti <strong>il</strong><br />

bookshop dovevano essere realizzate<br />

nel rispetto delle murature originarie e<br />

<strong>per</strong>ciò completamente reversib<strong>il</strong>i; le<br />

demolizioni previste riguardavano i<br />

vecchi impianti di riscaldamento obsoleti<br />

e non più in uso o tamponamenti<br />

di a<strong>per</strong>ture preesistenti. Inoltre le o<strong>per</strong>azioni<br />

di restauro dovevano risultare<br />

puramente conservative e finalizzate<br />

alla pulitura delle su<strong>per</strong>fici, all’asportazione<br />

dei vecchi soppalchi intermedi e<br />

alla conservazione delle strutture<br />

lignee e in pietra, oltre al restauro,<br />

all’integrazione e alla valorizzazione<br />

degli intonaci esistenti. I nuovi impian-<br />

8


ti, elettrici e meccanici, dovevano essere<br />

inseriti nei nuovi arredi (semplicemente<br />

appoggiati) o applicati esternamente<br />

alle su<strong>per</strong>fici murarie così da<br />

non interferire con <strong>il</strong> monumento stesso.<br />

In ultima analisi era previsto anche<br />

<strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o delle campane.<br />

Esecuzione dell’intervento<br />

Gli interventi effettuati hanno interessato<br />

contemporaneamente due zone<br />

tra loro distinte: l’interno della torre<br />

campanaria e l’atrio di ingresso antistante<br />

<strong>il</strong> campan<strong>il</strong>e, ma <strong>per</strong> una maggior<br />

comprensione dei passaggi tecnici<br />

abbiamo preferito una descrizione<br />

separata.<br />

Torre campanaria<br />

All’interno della torre campanaria si è<br />

proceduto alla rimozione dei soppalchi<br />

realizzati in legno e in ferro, ormai<br />

adibiti solo a deposito.<br />

Successivamente si è provveduto alla<br />

chiusura dei vuoti lasciati nella muratura<br />

dalle travi metalliche di sostegno<br />

dei soppalchi; a questo scopo sono<br />

stati impiegati dei mattoni che presentavano<br />

caratteristiche fisico-meccaniche<br />

sim<strong>il</strong>i a quelle dei materiali impiegati<br />

in origine e, come malta di allettamento,<br />

MAPE-ANTIQUE MC*, malta<br />

chiara deumidificante e traspirante.<br />

Si è proceduto poi alla demolizione del<br />

muro realizzato in tempi recenti a<br />

chiusura di un passaggio originario tra<br />

la torre e la cappella attigua, situata<br />

all’interno della Bas<strong>il</strong>ica. L’intervento di<br />

demolizione è stato effettuato<br />

manualmente <strong>per</strong> non provocare<br />

eccessive vibrazioni sulla muratura<br />

che, dal lato della cappella, presenta<br />

degli affreschi. Il rifacimento parziale<br />

delle spallette della nuova porta di<br />

accesso è stato eseguito con MAPE-<br />

ANTIQUE MC* e <strong>il</strong> lavoro è stato rifinito<br />

con MAPE-ANTIQUE FC*, finitura chiara,<br />

opportunamente pigmentata in<br />

cantiere <strong>per</strong> ottenere un effetto cromatico<br />

<strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e sim<strong>il</strong>e a quello<br />

del tonachino preesistente.<br />

Le murature interne in mattoni sono<br />

state accuratamente idrolavate al fine<br />

di rimuovere completamente le parti<br />

polverulenti e i depositi su<strong>per</strong>ficiali<br />

accumulatisi durante gli anni. Grazie<br />

all’ut<strong>il</strong>izzo di microscalpelli e martelletti<br />

si è provveduto alla scarnitura dei<br />

giunti di allettamento tra i mattoni,<br />

realizzati in passato con prodotti<br />

cementizi o in malta bastarda. La st<strong>il</strong>atura<br />

dei giunti è stata eseguita con<br />

MAPE-ANTIQUE MC* e rifinita successivamente<br />

con MAPE-ANTIQUE FC*;<br />

anche in questo caso la malta da finitura<br />

è stata pigmentata in loco.<br />

L’ulteriore trattamento finale della<br />

parte inferiore del paramento murario<br />

è stato effettuato mediante la tecnica<br />

della “scialbatura” con latte di calce.<br />

Questa o<strong>per</strong>azione si è resa necessaria<br />

<strong>per</strong> ripristinare la situazione originaria<br />

e omogeneizzare le zone in cui si è<br />

intervenuto.<br />

Il ripristino ha riguardato la riquadratura<br />

dell’imbotte della finestra, eseguita<br />

solo dopo aver spazzolato accuratamente<br />

le su<strong>per</strong>fici ed averle pulite a<br />

secco con spugnette “wishab”. E’ stata<br />

poi ripristinata la quadratura degli spi-<br />

IL PRECEDENTE INTERVENTO DI RESTAURO<br />

DELL’ORATORIO DELLA PASSIONE<br />

La Bas<strong>il</strong>ica di Sant’Ambrogio era stata realizzata <strong>per</strong><br />

volere del Santo a cui è intitolata e forse, insieme al<br />

Duomo, è quella più amata dai m<strong>il</strong>anesi e la più<br />

conosciuta dai turisti che visitano la città. Proprio<br />

<strong>per</strong> onorare <strong>il</strong> significato profondo che riveste l’edificio<br />

sacro <strong>per</strong> la comunità cittadina, alcuni anni<br />

fa <strong>Mapei</strong> e Zambon Group hanno deciso di dare un<br />

contributo alla sua rinascita. E’ nato così <strong>il</strong> progetto<br />

di restauro dell’Oratorio della Passione,<br />

annesso alla Bas<strong>il</strong>ica e consegnato sia alla diocesi<br />

ambrosiana che alla città di M<strong>il</strong>ano nel 2004.<br />

L’importanza dell’evento è stata sottolineata anche<br />

dalla pubblicazione dell’o<strong>per</strong>a monografica<br />

“Oratorio della Passione in Sant’Ambrogio a<br />

M<strong>il</strong>ano”, realizzato da <strong>Mapei</strong> e Zambon Group. Inoltre<br />

su questo intervento è stato pubblicato un lungo e<br />

dettagliato articolo su Realtà <strong>Mapei</strong> n. 66.<br />

Nel 2005 i due sponsor hanno voluto continuare la<br />

collaborazione impegnandosi nell’intervento di restauro<br />

effettuato sul Campan<strong>il</strong>e dei Monaci.<br />

45


46<br />

goli e del davanzale della finestra con<br />

MAPE-ANTIQUE MC* e MAPE-ANTI-<br />

QUE FC*. Il ritocco del disegno pittorico<br />

è stato realizzato con l’impiego di<br />

acquerelli e tinte a calce nelle campiture<br />

di fondo secondo i colori definiti<br />

dalla Direzione Lavori.<br />

E’ stato anche sostituito <strong>il</strong> vecchio serramento<br />

con uno nuovo motorizzato<br />

ad anta unica.<br />

Il solaio in legno soprastante è stato<br />

inizialmente lavato ut<strong>il</strong>izzando acqua<br />

e tensioattivi e successivamente spazzolato.<br />

In seguito è stato stuccato con<br />

una pasta di legno ottenuta miscelando<br />

RAVEMUL 017*, omopolimero acetovin<strong>il</strong>ico<br />

in dis<strong>per</strong>sione acquosa prodotto<br />

da Vinav<strong>il</strong> - società appartenente<br />

al Gruppo <strong>Mapei</strong> - con segatura. Il<br />

composto così ottenuto è stato applicato<br />

<strong>per</strong> sig<strong>il</strong>lare gli spazi tra gli assiti e<br />

le fessure presenti lungo le travi di<br />

sostegno. L’ultima fase ha interessato<br />

<strong>il</strong> trattamento antiparassitario consolidante<br />

e la mordenzatura finale.<br />

Inizialmente le stuccature cementizie<br />

tra le lastre in pietra della pavimentazione<br />

e dei gradini che collegano l’atrio<br />

di ingresso con <strong>il</strong> campan<strong>il</strong>e, sono<br />

state rimosse manualmente con degli<br />

scalpelli, previa pulitura delle su<strong>per</strong>fici<br />

con spazzole di saggina e successivi<br />

lavaggi a pressione con acqua e tensioattivi.<br />

Dopo di che è stata effettuata<br />

la stuccatura delle fughe con MAPE-<br />

GROUT SV*, malta a presa e indurimento<br />

rapidi, opportunamente pigmentata<br />

fino a raggiungere <strong>il</strong> colore<br />

originario.<br />

Atrio di ingresso antistante <strong>il</strong> campan<strong>il</strong>e<br />

La zona antistante l’ingresso al campan<strong>il</strong>e<br />

si presentava con intonaci degradati<br />

di colore grigiastro, polverulenti e<br />

poco coesivi. L’intervento è stato eseguito<br />

mediante l’asportazione delle<br />

parti incoerenti e la rimozione del vecchio<br />

impianto di riscaldamento ad<br />

aria. Il riempimento dei piccoli vuoti<br />

lasciati da queste lavorazioni e la ricostruzione<br />

della modanatura della cornice<br />

sottostante la volta e la lunetta,<br />

sono stati effettuati con i prodotti<br />

della linea MAPE-ANTIQUE*.<br />

In particolar modo la ricostruzione<br />

dell’intonaco è stata effettuata con<br />

l’applicazione a cazzuola della malta<br />

premiscelata “sali resistente” esente da<br />

cemento MAPE-ANTIQUE RINZAFFO*;<br />

la malta è stata stesa in uno spessore<br />

di circa 5 mm. Questo strato sott<strong>il</strong>e di<br />

fondo è in grado di migliorare l’aggrappo<br />

del successivo prodotto da<br />

intonaco e, allo stesso tempo, <strong>per</strong>met-<br />

Durante la fase di pulitura degli<br />

affreschi è stato rinvenuto un<br />

panneggio pittorico.<br />

Qui sopra, alcune fasi delle<br />

o<strong>per</strong>azioni di restauro.


te di formare una barriera resistente ai<br />

sali che eventualmente dovessero<br />

essere presenti nella muratura. Si è<br />

proceduto poi all’applicazione a cazzuola<br />

di MAPE-ANTIQUE MC* in uno<br />

spessore di circa 2 cm. Infine tutte le<br />

su<strong>per</strong>fici, comprese quelle dell’imbotte<br />

del passaggio tra l’atrio e <strong>il</strong> campan<strong>il</strong>e,<br />

sono state rasate con MAPE-ANTI-<br />

QUE FC* e poi trattate con una pittura<br />

a base di calce beige chiaro, colore<br />

indicato dalla Direzione Lavori.<br />

Nella zona angolare destra, al di sopra<br />

del passaggio, è stata ricostruita geometricamente<br />

la porzione di lesena<br />

mancante. L’o<strong>per</strong>azione è stata compiuta<br />

posizionando dapprima delle<br />

barre pultruse in fibra di vetro (MAPE-<br />

ROD G*) creando una sorta di “struttura<br />

a castelletto” e, successivamente,<br />

mediante l’applicazione dei prodotti<br />

della linea MAPE-ANTIQUE*. Anche in<br />

questo caso la su<strong>per</strong>ficie è stata trattata<br />

con la stessa pittura a base calce<br />

descritta in precedenza.<br />

Restauro dell’affresco ritrovato<br />

Durante le fasi preliminari di pulitura<br />

degli affreschi ottocenteschi, presenti<br />

sia sulla volta che sulla lunetta dell’atrio<br />

antistante la torre campanaria, è<br />

stato rinvenuto un pregevole panneggio<br />

pittorico realizzato precedentemente<br />

a quello visib<strong>il</strong>e.<br />

Il ritrovamento ha spinto la<br />

Sovrintendenza BB.AA. di M<strong>il</strong>ano e <strong>il</strong><br />

responsab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> la Curia, arch.<br />

Capponi, a verificare tramite ulteriori<br />

indagini la qualità e i soggetti rappresentati<br />

nell’affresco sottostante. Le<br />

o<strong>per</strong>azioni di pulitura hanno evidenziato<br />

così la presenza su tutta la zona<br />

di affreschi in buono stato di conservazione<br />

e di particolare bellezza pittorica,<br />

realizzati con la tecnica “del buon<br />

fresco“ su intonachino appartenente<br />

all’originaria cappella del Santissimo,<br />

prima della costruzione dell’attuale<br />

porta di accesso al campan<strong>il</strong>e E’ stato<br />

<strong>per</strong>ciò rimosso totalmente, con delicate<br />

tecniche manuali, lo strato di tonachino<br />

affrescato sovrastante. Sono<br />

emerse due figure alate a grandezza<br />

naturale che campeggiano su semplici<br />

elementi architettonici e incorniciano,<br />

nella parte centrale dell’intradosso,<br />

“L’Eterno in Gloria”, un tema già presente<br />

nella cappella della Vergine,<br />

situata nella navata laterale sinistra di<br />

S. Ambrogio. Sulla lunetta invece sono<br />

rappresentati dei putti tra le nubi,<br />

deturpati <strong>per</strong>ò da una serie di lacune a<br />

causa della presenza di elementi architettonici<br />

in aggetto.<br />

*Prodotti <strong>Mapei</strong>:<br />

i prodotti citati in questo<br />

articolo appartengono<br />

alla linea “Prodotti <strong>per</strong><br />

ed<strong>il</strong>izia”. Le relative<br />

schede tecniche sono<br />

contenute nel CD/DVD<br />

“<strong>Mapei</strong> Global Infonet” e<br />

nel sito internet<br />

www.mapei.com.<br />

Mapegrout SV: malta<br />

colab<strong>il</strong>e a ritiro controllato, a presa ed<br />

indurimento rapidi, <strong>per</strong> la riparazione del<br />

calcestruzzo e <strong>il</strong> fissaggio di pozzetti,<br />

chiusini stradali e arredi urbani.<br />

Mape-Antique Rinzaffo: malta<br />

premiscelata “sali resistente”, di colore<br />

chiaro, esente da cemento, da applicare<br />

prima di realizzare intonaci deumidificanti<br />

con Mape-Antique MC su supporti in<br />

pietra, mattone e tufo.<br />

Mape-Antique MC: malta premiscelata<br />

deumidificante di colore chiaro, esente da<br />

cemento, <strong>per</strong> <strong>il</strong> risanamento delle murature<br />

umide in pietra, mattone e tufo.<br />

Mape-Antique FC: malta fine priva di<br />

cemento di colore chiaro <strong>per</strong> la finitura di<br />

intonaci deumidificanti applicati su<br />

muratura in pietra, mattone e tufo.<br />

Disponib<strong>il</strong>e anche nella versione Mape-<br />

Antique FC/R di colore cocciopesto.<br />

Ma<strong>per</strong>od G: barre pultruse in fibre di vetro,<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>rinforzo</strong> <strong>strutturale</strong> di elementi in<br />

calcestruzzo armato e muratura.<br />

Ravemul 017: dis<strong>per</strong>sione acquosa di un<br />

omopolimero acetovin<strong>il</strong>ico al 50% di solidi,<br />

non plastificato, a media densità. (prodotto<br />

da Vinav<strong>il</strong> SpA, società del Gruppo <strong>Mapei</strong>).<br />

SCHEDA TECNICA<br />

Campan<strong>il</strong>e dei Monaci della Bas<strong>il</strong>ica di<br />

S.Ambrogio, M<strong>il</strong>ano.<br />

Intervento: risanamento degli intonaci,<br />

protezione e decorazione delle su<strong>per</strong>fici<br />

murarie.<br />

Anno di intervento: 2005<br />

Committente: Parrocchia di S.Ambrogio<br />

(Monsignore De Scalzi, arch. Capponi)<br />

Direzione lavori: Sovrintendenza BB.AA. di<br />

M<strong>il</strong>ano (arch. Artioli e arch.Corrieri)<br />

Progetto: Studio Nicola Berlucchi,<br />

M2P Associati<br />

Impresa esecutrice: Acep Restauri Civ<strong>il</strong>i e<br />

Monumentali<br />

Capo restauratore: Leonida Pelagalli<br />

Coordinamento <strong>Mapei</strong>: Pasquale Zaffaroni,<br />

Davide Bandera, Roberto Belluco<br />

47


48<br />

NELLA PRODUZIONE MAPEI VENGONO PROPOSTI DUE DIVERSI SISTEMI PER GLI INTERVENTI DI RINFORZO, SPECIFICAMENTE<br />

STUDIATI PER LE DIVERSE ESIGENZE DELLE STRUTTURE IN CALCESTRUZZO E DEGLI EDIFICI IN MURATURA.<br />

FRP SYSTEM – <strong>per</strong> strutture in calcestruzzo<br />

Si tratta di un innovativo sistema <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>rinforzo</strong> delle strutture degradate o danneggiate e <strong>per</strong><br />

l’adeguamento statico, in particolare in campo antisismico, di strutture<br />

in calcestruzzo armato, precompresso e in acciaio. FRP SYSTEM è un<br />

gamma completa di materiali compositi a base di fibre ad alta ed altissima<br />

resistenza meccanica e resine polimeriche. La linea comprende:<br />

• MAPEWRAP C E MAPEWRAP G: tessuti uniassiali, biassiali e quadriassiali<br />

in fibre di carbonio e vetro;<br />

• MAPEWRAP C FIOCCO e MAPEWRAP G FIOCCO: linea completa di<br />

“corde” realizzate con fibre unidirezionali in carbonio e vetro <strong>per</strong> la<br />

realizzazione di ancoraggi;<br />

• MAPEROD C e MAPEROD G: barre pultruse in fibre di carbonio e<br />

vetro, ad aderenza migliorata;<br />

• CARBOPLATE: lamine pultruse in fibre di carbonio preimpregnate<br />

con resina epossidica, protette da una doppia pellicola di plastica;<br />

• CARBOTUBE: tubi pultrusi in fibre di carbonio, protetti da una pellicola<br />

di plastica <strong>per</strong> consolidamenti in strutture voltate e paramenti<br />

murari, mediante iniezione di resine epossidiche;<br />

• MAPEWRAP PRIMER 1, MAPEWRAP 11, MAPEWRAP 12, MAPEWRAP 21,<br />

MAPEWRAP 31, ADESILEX PG1 e ADESILEX PG2: linea completa di resine<br />

polimeriche appositamente formulate <strong>per</strong> la preparazione del supporto,<br />

l’impregnazione, l’incollaggio e l’ancoraggio dei tessuti,“corde”, barre, lamine e tubi.<br />

SISTEMA MAPEGRID G220+PLANITOP HDM – <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

<strong>rinforzo</strong> <strong>strutturale</strong> <strong>“armato”</strong> di edifici in muratura<br />

Nato dalla ricerca più avanzata, questo innovativo sistema si compone dei prodotti :<br />

• MAPEGRID G220: una speciale rete di fibre di vetro resistente agli<br />

alcali <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>rinforzo</strong> delle murature, caratterizzata da un’elevata resistenza<br />

a trazione (45 kN/m) e un’ottima stab<strong>il</strong>ità dimensionale. E’ resistente<br />

agli agenti atmosferici, totalmente immune da fenomeni di corrosione,<br />

leggera e maneggevole e, inoltre, fac<strong>il</strong>e da tagliare e adattare<br />

alla conformazione del supporto;<br />

• PLANITOP HDM e PLANITOP HDM MAXI (<strong>per</strong> spessori fino a 6 mm<br />

la prima e fino a 25 mm la versione MAXI): sono malte bicomponenti<br />

ad elevata dutt<strong>il</strong>ità, studiate <strong>per</strong> regolarizzare e rinforzare elementi<br />

strutturali in pietra, mattone e tufo. Sono caratterizzate da ottima adesione,<br />

basso modulo elastico, resistenza agli agenti aggressivi presenti<br />

nell’atmosfera e fac<strong>il</strong>ità di applicazione; inoltre sono im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>i e<br />

non fessurano.<br />

Il sistema di <strong>rinforzo</strong> <strong>strutturale</strong> armato MAPEGRID G220+PLANITOP<br />

HDM presenta un’elevata dutt<strong>il</strong>ità e capacità di dissipazione dell’energia<br />

sismica, resistenza alle elevate tem<strong>per</strong>ature e buona <strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità<br />

al vapore. E’ inoltre applicab<strong>il</strong>e anche su murature umide e consente<br />

ridotto spessore dell’intervento.<br />

Per maggiori informazioni su questi prodotti, consultare le relative schede tecniche, disponib<strong>il</strong>i nel sito www.mapei.com.


I LOCALI DI UNA FABBRICA<br />

DISMESSA DIVENTANO<br />

IL PARCHEGGIO<br />

DEL MODERNO SHOPPING<br />

CENTRE DOMINA NELLA<br />

CAPITALE LETTONE<br />

Riga può ben essere considerata lo<br />

specchio della Lettonia di oggi, di<br />

cui è capitale. Questa nazione,<br />

<strong>per</strong> secoli preda delle dominazioni<br />

svedese, tedesca e russa, ha infine raggiunto<br />

la propria indipendenza<br />

dall’URSS nel 1991 ed è entrata a far<br />

parte della NATO nel marzo 2004 e<br />

dell’Unione Europea nel maggio dello<br />

stesso anno. A Riga, città della costa<br />

baltica attraversata dal fiume Daugava,<br />

le tracce del passato e le aspirazioni ad<br />

un futuro moderno ed europeo sono<br />

entrambe evidenti. Il centro storico<br />

conserva palazzi centenari in st<strong>il</strong>e<br />

tedesco mentre nelle <strong>per</strong>iferie si innalzano<br />

grigi casermoni dell’era sovietica.<br />

La città nuova risale <strong>per</strong> lo più al XIX<br />

secolo e alterna edifici residenziali ad<br />

aree commerciali: questa è la zona più<br />

moderna, quella in cui più si avverte<br />

l’innalzamento dello standard di vita<br />

dei lettoni, qui sfrecciano auto straniere<br />

di lusso e qui si trovano i grandi<br />

magazzini Stockmann, hotel di alta<br />

categoria, caffetterie, locali a<strong>per</strong>ti fino<br />

a tarda ora e ristoranti prestigiosi con<br />

cucina lettone internazionale.<br />

Travi forti <strong>per</strong> <strong>il</strong> parcheggio<br />

Anche l’a<strong>per</strong>tura di numerosi nuovi<br />

centri commerciali rientra nel processo<br />

di riqualificazione della città, che<br />

risponde alle moderne esigenze della<br />

sua popolazione.Tra di essi c’è anche <strong>il</strong><br />

Domina Shopping Centre, <strong>il</strong> più grande<br />

salone <strong>per</strong> acquisti di tutti gli Stati<br />

Baltici, realizzato nel 2003 recu<strong>per</strong>ando<br />

e ampliando i locali di una vecchia<br />

fabbrica nell’ex distretto industriale di<br />

Riga. Il Centro, che si estende su una<br />

su<strong>per</strong>ficie di ben 110.000 m 2 , include<br />

negozi, caffè, centri servizi, uffici, un<br />

hotel, un salone di bellezza, una palestra<br />

e un parcheggio multipiano.<br />

Quest’ultimo è stato ricavato da un<br />

preesistente edificio a tre piani. Mentre<br />

<strong>il</strong> piano terra è stato adibito a magazzino,<br />

gli altri piani, ciascuno esteso su<br />

una su<strong>per</strong>ficie di 5.000 m 2 , sono stati<br />

specificatamente destinati ad ospitare<br />

le auto dei visitatori. Al secondo piano<br />

è risultato necessario rinforzare l’ossatura<br />

dell’edificio, costituita da un telaio<br />

in calcestruzzo comprendente 110<br />

travi, <strong>per</strong> renderla in grado di resistere<br />

alle sollecitazioni, flettenti e di taglio,<br />

derivanti dalla nuova destinazione<br />

d’uso. Infatti le travi, dalla forma a<br />

“doppio T”, ciascuna alta 111 cm e<br />

lunga 12 m, presentavano numerose<br />

fessure causate da un eccessivo sforzo<br />

di tensioni di taglio, segni evidenti di<br />

una consistente sofferenza <strong>strutturale</strong>.<br />

Poiché era necessario intervenire<br />

senza modificare le dimensioni originali<br />

dell’ambiente, mantenendone la<br />

fruib<strong>il</strong>ità e, al tempo stesso, evitando di<br />

ostacolare le altre o<strong>per</strong>azioni ed<strong>il</strong>i in<br />

atto, i prodotti della linea <strong>Mapei</strong> FRP<br />

SYSTEM si sono rivelati i più adatti allo<br />

scopo. Quest’innovativo sistema usa<br />

infatti materiali compositi come tessuti,<br />

lamine pultruse in fibre di carbonio e<br />

resine epossidiche, che <strong>per</strong>mettono di<br />

ridurre le difficoltà o<strong>per</strong>ative e i tempi<br />

di esecuzione dei lavori di riparazione,<br />

<strong>rinforzo</strong> e adeguamento antisismico di<br />

strutture in calcestruzzo.<br />

Al momento della progettazione dei<br />

lavori, la struttura interessata è stata<br />

suddivisa in quattro zone (denominate<br />

rispettivamente Zona A, B, C e D), <strong>per</strong><br />

ognuna delle quali l’intervento di <strong>rinforzo</strong><br />

è stato dimensionato in funzione<br />

delle specifiche sollecitazioni finali<br />

previste.<br />

Rinforzo a flessione e a taglio<br />

Le sollecitazioni a flessione sono state<br />

adeguatamente contrastate incollando<br />

sulle su<strong>per</strong>fici inferiori delle travi le<br />

lamine pultruse in fibra di carbonio<br />

CARBOPLATE* (nella versione E 170/100<br />

ed E 170/150) con l’adesivo epossidico<br />

tissotropico ADESILEX PG2*.<br />

Per quanto riguarda invece l’intervento<br />

di <strong>rinforzo</strong> a taglio, poiché in alcune<br />

sezioni le tensioni tangenziali raggiungevano<br />

valori molto elevati, si è dovuto<br />

incrementare la sezione dell’anima<br />

della trave con la malta cementizia<br />

49


50<br />

Sullo sfondo, vista delle travi oggetto<br />

dell’intervento di <strong>rinforzo</strong>.<br />

Foto 1.<br />

Dettaglio delle travi lesionate a taglio.<br />

Foto 2.<br />

Applicazione di Mapegrout BM<br />

effettuata <strong>per</strong> incrementare lo spessore<br />

della trave in corrispondenza degli<br />

appoggi.<br />

bicomponente a basso modulo elastico<br />

MAPEGROUT BM*, previa applicazione<br />

a pennello dell’adesivo epossidico<br />

EPORIP* come promotore di adesione.<br />

Dopo aver provveduto alla rimozione,<br />

mediante sabbiatura e successiva<br />

aspirazione, dei residui incoerenti presenti<br />

sul supporto, tutte le lesioni sono<br />

state adeguatamente sig<strong>il</strong>late. Si è proceduto<br />

dapprima stuccando le lesioni<br />

con l’adesivo epossidico ADESILEX<br />

PG2*, dopo di che in esse è stata iniettata<br />

la resina epossidica EPOJET* in<br />

modo da occludere in maniera definitiva<br />

tutte le microcavità formatesi. In<br />

1<br />

2 3<br />

4<br />

seguito è stata applicata una rete elettrosaldata<br />

alle due facce verticali della<br />

trave <strong>per</strong> mezzo di connettori in<br />

acciaio. Successivamente si è proceduto<br />

all’incremento delle sezioni della<br />

trave con MAPEGROUT BM*, dopo aver<br />

assicurato un’elevata adesione applicando<br />

EPORIP*. In particolare, la scelta<br />

di usare MAPEGROUT BM* è stata dettata<br />

dalla valutazione delle condizioni<br />

meccaniche e ambientali (in questo<br />

caso si trattava di variazioni di natura<br />

climatica e dinamica) a cui la struttura<br />

sarebbe stata poi soggetta una volta<br />

ultimati i lavori. Questo prodotto è<br />

Foto 3.<br />

Dettaglio dello spessore di Mapegrout<br />

BM applicato su entrambe le facce<br />

della trave.<br />

Foto 4.<br />

Applicazione di Carboplate<br />

all’intradosso della trave <strong>per</strong><br />

incrementare la resistenza a flessione.<br />

11 cm<br />

infatti particolarmente adatto al ripristino<br />

corticale di strutture in calcestruzzo<br />

ammalorato (caratterizzate da<br />

un valore di resistenza non troppo elevato),<br />

soggette a piccole deformazioni<br />

sotto carico, a cicli termici o esposte a<br />

condizioni climatiche particolarmente<br />

avverse.<br />

Vari strati di tessuto unidirezionale in<br />

fibra di carbonio MAPEWRAP C UNI-<br />

AX* (nelle versioni 600/40 e 300/40), di<br />

diversa dimensione a seconda dell’entità<br />

delle sollecitazioni di taglio, sono<br />

stati applicati con <strong>il</strong> classico ciclo<br />

MAPEWRAP che comprende un primer


Foto 5.<br />

Posizionamento dei fiocchi di<br />

ancoraggio realizzati con porzioni<br />

di MapeWrap C UNI-AX 300/20.<br />

Foto 6.<br />

Rinforzo a taglio mediante<br />

applicazione di “staffe” costituite da<br />

MapeWrap C UNI-AX 300/40.<br />

Foto 7.<br />

Dettaglio del <strong>rinforzo</strong> a taglio.<br />

6 7<br />

epossidico (MAPEWRAP PRIMER 1*),<br />

uno stucco epossidico di regolarizzazione<br />

(in questo caso MAPEWRAP 12*)<br />

e una resina di impregnazione (in questo<br />

caso MAPEWRAP 31*).<br />

Per incrementare l’altezza del <strong>rinforzo</strong><br />

e migliorarne, quindi, l’efficacia, è stato<br />

impiegato un sistema di connessione<br />

che ha previsto l’applicazione di porzioni<br />

di tessuti MAPEWRAP C UNI-AX*<br />

300/20. Queste ultime sono state arrotolate<br />

e impregnate di resina epossidica,<br />

in modo da far loro assumere la tipica<br />

conformazione di una barra, e poi<br />

posizionate all’estremo su<strong>per</strong>iore delle<br />

5<br />

travi e sig<strong>il</strong>late con lo stucco epossidico<br />

MAPEWRAP 12*.<br />

Parcheggio assicurato<br />

Grazie all’uso di questi sistemi innovativi,<br />

i lavori di consolidamento delle<br />

travi sono terminati in tempo, assicurando<br />

alla struttura un’adeguata resistenza<br />

alle sollecitazioni e, quindi, un<br />

<strong>per</strong>fetto adattamento dell’edificio al<br />

nuovo uso.<br />

Oggi i visitatori del nuovo centro commerciale<br />

possono parcheggiare comodamente<br />

e dedicarsi allo shopping in<br />

tutta tranqu<strong>il</strong>lità.<br />

*Prodotti <strong>Mapei</strong>: i<br />

prodotti citati in questo<br />

articolo appartengono<br />

alla linea “Prodotti <strong>per</strong><br />

ed<strong>il</strong>izia”. Le relative<br />

schede tecniche sono<br />

contenute nel CD/DVD<br />

“<strong>Mapei</strong> Global Infonet” e<br />

nel sito internet<br />

www.mapei.com.<br />

Ades<strong>il</strong>ex PG2: adesivo epossidico<br />

tissotropico con lungo tempo di<br />

lavorab<strong>il</strong>ità.<br />

Carboplate: lamina pultrusa in fibra di<br />

carbonio preimpregnata con resina<br />

epossidica, protetta da una doppia<br />

pellicola di plastica.<br />

Epojet: resina epossidica bicomponente<br />

su<strong>per</strong>fluida <strong>per</strong> iniezioni.<br />

Eporip: adesivo epossidico bicomponente<br />

<strong>per</strong> riprese di getto e la sig<strong>il</strong>latura<br />

monolitica delle fessure nei massetti.<br />

Mapegrout BM: malta cementizia<br />

bicomponente a basso modulo elastico <strong>per</strong><br />

<strong>il</strong> risanamento del calcestruzzo.<br />

MapeWrap 12: stucco epossidico a presa<br />

lenta, di consistenza tissotropica <strong>per</strong> la<br />

realizzazione delle su<strong>per</strong>fici in calcestruzzo.<br />

MapeWrap 31: adesivo epossidico di<br />

media viscosità <strong>per</strong> l’impregnazione con<br />

“sistema a secco” di MapeWrap.<br />

MapeWrap C UNI-AX: tessuto<br />

unidirezionale in fibra di carbonio ad alta<br />

resistenza con elevato modulo elastico.<br />

MapeWrap Primer 1: primer epossidico<br />

specifico <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema MapeWrap.<br />

SCHEDA TECNICA<br />

Parcheggio Domina Shopping Centre,<br />

Riga, Lettonia<br />

Intervento: <strong>rinforzo</strong> statico delle travi in<br />

calcestruzzo<br />

Anno di intervento: 2003<br />

Committente: P.K. Investment<br />

Progetto: MSC Associati S.r.l., Como<br />

Direzione lavori: MSC Associatim Srl<br />

Impresa esecutrice: RS Levati<br />

Rivenditore <strong>Mapei</strong>: Velve M.S.<br />

Technologies, Riga<br />

Coordinamento <strong>Mapei</strong>: Giulio Morandini,<br />

<strong>Mapei</strong> SpA<br />

51


52<br />

di Hiske Maas, Presidente Santa Barbara<br />

Art Foundation, e Ach<strong>il</strong>le Carcagnì<br />

Creata nel cuore dell’Aspromonte, in Calabria, su<br />

parti estese del territorio del Comune di<br />

Mammola (RC) e attorno ai resti di un antico<br />

complesso monastico, la Fondazione Santa Barbara<br />

ha <strong>il</strong> primato in Calabria e, forse, in tutta Italia, di aver<br />

coinvolto, dal 1970 ad oggi, giovani artisti, artigiani e<br />

studenti provenienti da tutto <strong>il</strong> mondo realizzando,<br />

insieme a loro, progetti, master, concorsi, stages,<br />

workshop, seminari, convegni e meeting.<br />

Al suo interno si trova <strong>il</strong> MuSaBa (Museo Santa<br />

Barbara): un'o<strong>per</strong>a in progress che si articola in molteplici<br />

interventi diversificati nel tempo e nello spazio,<br />

alla realizzazione dei quali ha contribuito anche<br />

<strong>Mapei</strong> con i suoi prodotti e sistemi di prodotto.<br />

E' un insieme variegato di architettura, scultura,<br />

o<strong>per</strong>e d'arte visive, giardini mediterranei, fiumare, un<br />

parco archeologico-paesaggistico e un laboratorio di<br />

ricerca e di formazione.<br />

Ed è proprio <strong>per</strong> soddisfare le esigenze di soggiorno<br />

di tanti artisti-studenti che ogni anno frequentano<br />

come stagisti <strong>il</strong> museo, che la Fondazione Museo<br />

Santa Barbara - diretta da Hiske Maas e dall’artista<br />

Nik Spatari - ha progettato una foresteria all’interno<br />

del parco museo.


Qui sopra:<br />

un particolare del<br />

monumentale mosaico<br />

realizzato sulle pareti<br />

esterne della foresteria<br />

del MuSaBa.<br />

A lato:<br />

la preparazione<br />

e la posa delle tessere<br />

musive.<br />

Il Progetto Mosaico-Foresteria<br />

La foresteria, che si trova all’interno<br />

del Parco-Museo-Laboratorio MuSaBa,<br />

è un’o<strong>per</strong>a artistico-architettonica<br />

progettata dall’artista Nik Spatari con<br />

caratteristiche ricettive (22 posti letto)<br />

funzionali alle attività museali, particolarmente<br />

a quelle didattiche, congressuali<br />

e di rappresentanza.<br />

L’architettura del complesso è espressione<br />

di un insieme di strutture che si<br />

richiamano allo spirito e alle regole<br />

della vita monastica. Il manufatto è, a<br />

un tempo, architettura contemporanea<br />

viva e gigantesca scultura che si<br />

ispira alla dinamica e discontinua geometria<br />

della natura e dei corpi luminosi<br />

stellari.<br />

Naturalmente non poteva essere un’o<strong>per</strong>a<br />

“normale”, come del resto non lo è<br />

l’intero parco museale. Ha preso così<br />

forma un’idea suggestiva a cui è stato<br />

dato <strong>il</strong> nome di “Progetto Mosaico-<br />

Foresteria”, che ha stimolato un’ener-<br />

gia creativa collettiva che si è tradotta<br />

nella realizzazione di un’o<strong>per</strong>a davvero<br />

unica nel suo genere.<br />

Il pezzo forte del “Progetto Mosaico-<br />

Foresteria” è sicuramente <strong>il</strong> monumentale<br />

mosaico di m<strong>il</strong>le metri quadrati.<br />

È un o<strong>per</strong>a in progress che interessa le<br />

mura esterne della foresteria e nasce<br />

dall’idea progettuale di Nik Spatari,<br />

che intende concretizzare un suo studio-sintesi<br />

recentemente raccolto<br />

nella pubblicazione “L’enigma delle<br />

Arti Asittìte nella Calabria ultramediterranea”.<br />

Quanto concepito da Nik Spatari renderà<br />

la struttura – a lavori ultimati –<br />

non solo un moderno complesso polifunzionale<br />

ma contemporaneamente<br />

un’imponente o<strong>per</strong>a d’arte che vuole<br />

essere un tributo alla storia dell’arte di<br />

tutti i tempi nel mondo.<br />

Vi saranno infatti immagini, scene e<br />

simboli che interessano la striscia storica<br />

dell’evoluzione delle arti mediter-<br />

ranee, da quella Camusa (5000 a.C.) al<br />

Paleocristianesimo (200 d.C.) fino a<br />

giungere alle arti contemporanee (da<br />

Antonello da Messina a Picasso).<br />

I mosaici, dalla tecnica decisamente<br />

innovativa e alla cui preparazione e<br />

posa dei pezzi hanno contribuito e<br />

continuano a contribuire centinaia di<br />

studenti di svariate Accademie d’Arte<br />

e Università italiane e straniere, diventano<br />

così <strong>il</strong> f<strong>il</strong>m che interessa una storia<br />

plurim<strong>il</strong>lenaria: <strong>il</strong> pensiero, le arti, <strong>il</strong><br />

rapporto col divino, la società e la cultura<br />

delle civ<strong>il</strong>tà sumeriche, mesopotamiche<br />

e del popolo del Dio biblico.<br />

Un altro elemento suggestivo di questa<br />

particolarissima o<strong>per</strong>a artistica e<br />

architettonica è <strong>il</strong> rivestimento esterno<br />

del tetto, realizzato con coloratissime<br />

piastrelle ceramiche disposte in<br />

maniera da creare un effetto cromatico<br />

di grande impatto. Completano<br />

infine <strong>il</strong> progetto anche i pavimenti<br />

dal design colorato e i rivestimenti<br />

53


54<br />

In questa pagina:<br />

i tetti della struttura che ospita la<br />

foresteria sono stati rivestiti con piastrelle<br />

ceramiche colorate disposte in modo da<br />

creare un originale effetto cromatico.<br />

Nella pagina accanto:<br />

vivaci e insoliti giochi di colore <strong>per</strong> i<br />

rivestimenti, a pavimento e parete, di<br />

bagni e cucine danno vita ad ambienti dal<br />

forte impatto visivo.<br />

interni dei bagni e delle cucine, realizzati<br />

con piastrelle di scarto recu<strong>per</strong>ate<br />

qua e là, ma disposte con un gioco di<br />

colori <strong>il</strong> cui risultato finale sembra evocare<br />

<strong>il</strong> set di una campagna pubblicitaria.<br />

E ancora le “celle”, realizzate ognuna da<br />

un artista diverso, motivo <strong>per</strong> cui, in<br />

ciascuna di esse, si individuano evidenti<br />

influenze di differenti culture.<br />

L’intervento <strong>Mapei</strong><br />

I tecnici, i prodotti e le tecnologie<br />

<strong>Mapei</strong> stanno contribuendo giorno<br />

dopo giorno alla realizzazione del<br />

“Progetto Mosaico-Foresteria”.<br />

Sono ad oggi stati realizzati circa 700<br />

m 2 di pavimenti interni in gres porcellanato;<br />

la posa è stata effettuata su un<br />

sottofondo realizzato con TOPCEM<br />

PRONTO*, malta premiscelata pronta<br />

all'uso <strong>per</strong> massetti cementizi a veloce<br />

asciugamento, ut<strong>il</strong>izzando KERA-<br />

FLEX*, adesivo cementizio ad alte prestazioni<br />

a scivolamento verticale nullo<br />

e con tempo a<strong>per</strong>to allungato <strong>per</strong> piastrelle<br />

in ceramica e materiale lapideo;<br />

lo stesso prodotto è stato impiegato<br />

<strong>per</strong> posare anche i 400 m 2 di rivestimenti<br />

interni in piastrelle ceramiche.<br />

Successivamente la stuccatura colorata<br />

delle fughe è stata effettuata con<br />

ULTRACOLOR PLUS*, malta ad alte<br />

prestazioni, antiefflorescenze, <strong>per</strong> la<br />

stuccatura di fughe da 2 a 20 mm, a<br />

presa e asciugamento rapido, idrorepellente<br />

con DropEffect e antimuffa<br />

con tecnologia BioBlock.<br />

I giunti di d<strong>il</strong>atazione sono stati sig<strong>il</strong>lanti<br />

con MAPESIL AC*, sig<strong>il</strong>lante s<strong>il</strong>iconico<br />

a reticolazione acetica, resistente<br />

alle muffe, esente da solventi, disponib<strong>il</strong>e<br />

in 26 colori e trasparente.<br />

La co<strong>per</strong>tura esterna della foresteria di<br />

circa 700 m 2 è stata dapprima im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzata<br />

con MAPELASTIC*, la<br />

malta cementizia bicomponente elastica<br />

<strong>per</strong> l’im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione del<br />

calcestruzzo e di balconi, terrazze,<br />

bagni e piscine e, successivamente,<br />

rivestita con piastrelle ceramiche multicolore<br />

posate con KERAFLEX*.<br />

L’im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione effettuata con<br />

MAPELASTIC* è stata, inoltre, potenziata<br />

con l’armatura di <strong>rinforzo</strong> costituita<br />

dalla RETE IN FIBRA DI VETRO*.<br />

A indurimento avvenuto dello strato<br />

im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzante, infatti, questa


speciale rete di vetro costituisce un’armatura<br />

che evita la formazione di fessurazioni<br />

dovute a movimenti del<br />

supporto o della su<strong>per</strong>ficie piastrellata.<br />

Per la stuccatura delle fughe, infine,<br />

anche qui è stato ut<strong>il</strong>izzato ULTRACO-<br />

LOR PLUS* e, <strong>per</strong> i giunti di d<strong>il</strong>atazione,<br />

MAPESIL AC*.<br />

Per la realizzazione del monumentale<br />

Nik Spatari nasce nel 1929 a Mammola, piccolo paese in<br />

provincia di Reggio Calabria. Giovanissimo, entra in<br />

contatto con gli ambienti cosmopoliti d'Europa e del<br />

continente americano, dove ha proficui rapporti con<br />

<strong>per</strong>sonaggi di spicco del mondo dell’arte e dell’architettura,<br />

in particolare Jean Cocteau, che gli apre la strada del<br />

successo, e Le Corbusier, che lo avvia all'architettura.<br />

Numerosi premi arricchiscono la sua intensa attività e lo<br />

portano all'attenzione della critica più qualificata. Nel 1960<br />

conosce Hiske Maas, divenuta in seguito collaboratrice e<br />

co-fondatrice di MuSaBa e della Santa Barbara Art<br />

Foundation. Ha pubblicato trattati d’arte tra cui ”La teoria<br />

dei colori complementari” e “L’uomo archetipo” edito dalla<br />

Fondazione <strong>per</strong> le scuole, le accademie e le università.<br />

Nella foto: Nik Spatari, a sinistra, con Ach<strong>il</strong>le Carcagnì<br />

di <strong>Mapei</strong>.<br />

mosaico (circa 1.000 m 2 ) si stanno ut<strong>il</strong>izzando<br />

m<strong>il</strong>ioni di piccole tesserine<br />

colorate, applicate anche qui con<br />

KERAFLEX*, mentre <strong>per</strong> la stuccatura<br />

delle fughe si stanno ut<strong>il</strong>izzando le<br />

molteplici varianti cromatiche in cui è<br />

disponib<strong>il</strong>e ULTRACOLOR PLUS*.<br />

Attualmente l’o<strong>per</strong>a è in gran parte<br />

realizzata e, con <strong>il</strong> contributo di <strong>Mapei</strong>,<br />

verrà presto portata a termine.<br />

*Prodotti <strong>Mapei</strong>:<br />

i prodotti citati in questo<br />

articolo appartengono<br />

alla linea “Prodotti <strong>per</strong><br />

ceramica e materiali<br />

lapidei”. Le relative schede<br />

tecniche sono contenute<br />

nel CD/DVD “<strong>Mapei</strong> Global<br />

Infonet” e nel sito<br />

www.mapei.com.<br />

Gli adesivi e le fugature<br />

<strong>Mapei</strong> sono conformi alle<br />

norme EN 12004 ed EN 13888.<br />

Keraflex (C2TE): adesivo cementizio ad<br />

alte prestazioni a scivolamento verticale<br />

nullo e con tempo a<strong>per</strong>to allungato <strong>per</strong><br />

piastrelle in ceramica e materiale lapideo.<br />

Ultracolor Plus (CG2): malta ad alte<br />

prestazioni, modificata con polimero,<br />

antiefflorescenze, <strong>per</strong> la stuccatura di fughe<br />

da 2 a 20 mm, a presa e asciugamento<br />

rapido, idrorepellente con DropEffect e<br />

antimuffa con tecnologia BioBlock.<br />

Mapes<strong>il</strong> AC: sig<strong>il</strong>lante s<strong>il</strong>iconico a<br />

reticolazione acetica, resistente alle muffe,<br />

esente da solventi, disponib<strong>il</strong>e in 26 colori e<br />

trasparente.<br />

Mapelastic: malta cementizia<br />

bicomponente elastica <strong>per</strong><br />

l’im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione del calcestruzzo e di<br />

balconi, terrazze, bagni e piscine.<br />

Rete in fibra di vetro: rete in fibra di vetro<br />

resistente agli alcali <strong>per</strong> l’armatura di<br />

protezioni im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>i, membrane<br />

antifrattura e rivestimenti a cappotto.<br />

SCHEDA TECNICA<br />

Progetto “Mosaico–Foresteria”,MuSaBa<br />

(Museo Santa Barbara), Mammola (RC)<br />

Intervento: realizzazione di decorazioni a<br />

mosaico sulle pareti esterne della foresteria;<br />

im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione delle co<strong>per</strong>ture<br />

esterne e successivo rivestimento con<br />

piastrelle ceramiche; realizzazione dei<br />

sottofondi e posa dei pavimenti e dei<br />

rivestimenti in gres porcellanato nei bagni e<br />

nelle cucine<br />

Anno di intervento: 2005-2007<br />

Progetto: Nik Spatari<br />

Direzione lavori: Nik Spatari e Hiske Maas<br />

Committente: Santa Barbara Art Foundation<br />

Rivenditore <strong>Mapei</strong>: Calautti Salvatore & Figli<br />

di Gioiosa Jonica<br />

Coordinamento <strong>Mapei</strong>: Ach<strong>il</strong>le Carcagnì e<br />

Francesco Costantino<br />

55


56<br />

1<br />

Il Centro Ricerche <strong>Mapei</strong> Sport di<br />

Castellanza è nato a metà degli anni<br />

Novanta, da un chiaro progetto del<br />

dottor Giorgio Squinzi sul modo di<br />

approcciare l’attività nello sport:“Creare<br />

una struttura in grado di supportare nel<br />

modo scientificamente più avanzato<br />

possib<strong>il</strong>e la preparazione del<br />

Professional Cycling Team <strong>Mapei</strong>, <strong>per</strong><br />

<strong>per</strong>seguire i massimi risultati agonistici,<br />

nel rispetto dell’etica sportiva”. Un progetto<br />

<strong>il</strong> cui sv<strong>il</strong>uppo o<strong>per</strong>ativo venne<br />

affidato ad Aldo Sassi, chiamato ad<br />

entrare nello staff della squadra – <strong>per</strong><br />

occuparsi della preparazione degli atleti<br />

- nell’estate del ’95.<br />

Subito dopo <strong>il</strong> Giro di Lombardia di quell’anno,<br />

iniziarono i primi test sugli atleti.<br />

a cura del Centro Ricerche <strong>Mapei</strong> Sport<br />

In quegli anni le valutazioni dello stato<br />

di forma dei ciclisti venivano effettuate<br />

sottoponendoli a sforzi di intensità crescente<br />

al cicloergometro o in pista,<br />

durante i quali veniva misurata la frequenza<br />

cardiaca (e raramente anche l’acido<br />

lattico):in <strong>Mapei</strong> si incominciò invece<br />

a misurare <strong>il</strong> consumo di ossigeno e a<br />

determinare la cosiddetta “soglia anaerobica”(un<br />

parametro fisiologico importante<br />

sia <strong>per</strong> monitorare lo stato di<br />

forma, sia <strong>per</strong> ottimizzare l’allenamento)<br />

mediante l’analisi dell’aria inspirata ed<br />

espirata dall’atleta. Questi protocolli<br />

erano fino ad allora inusuali <strong>per</strong> valutazioni<br />

di routine di ciclisti professionisti,<br />

se si escludono le valutazioni su qualche<br />

olimpionico o su chi faceva da “cavia” in<br />

2<br />

Foto 1.<br />

Test di accelerazione<br />

svolto sul campo: viene<br />

effettuato soprattutto<br />

nelle valutazioni dei<br />

calciatori.<br />

Foto 2.<br />

Andrea Tafi è stato <strong>il</strong><br />

primo atleta <strong>Mapei</strong> ad<br />

essere stato sottoposto<br />

ad un test di valutazione,<br />

<strong>il</strong> 17 ottobre 1995.<br />

Foto 3.<br />

Ogni anno alcune<br />

centinaia di ciclisti<br />

effetuano <strong>il</strong> test <strong>per</strong> la<br />

misura del massimo<br />

consumo di ossigeno e<br />

<strong>per</strong> la determinazione<br />

della soglia anaerobica,<br />

parametri ut<strong>il</strong>izzati <strong>per</strong><br />

valutare le condizioni di<br />

forma e <strong>per</strong> ottimizzare<br />

l'allenamento.


3<br />

qualche laboratorio di fisiologia: già<br />

questo particolare approccio ai test era<br />

indicativo della nuova strada che si voleva<br />

intraprendere.<br />

Per onor di cronaca, <strong>il</strong> primo atleta ad<br />

essere testato fu Andrea Tafi, <strong>il</strong> 17 ottobre<br />

1995. Nel frattempo si lavorava <strong>per</strong><br />

allestire un vero e proprio laboratorio di<br />

fisiologia e biomeccanica interamente<br />

dedicato agli atleti <strong>Mapei</strong>.<br />

L’inaugurazione della struttura, situata a<br />

Castellanza, avvenne <strong>il</strong> 9 dicembre 1996:<br />

è in quella data che ufficialmente è nato<br />

<strong>il</strong> Centro Ricerche <strong>Mapei</strong> Sport.<br />

Nel frattempo intorno alla squadra professionistica<br />

erano proliferate numerose<br />

formazioni satelliti giovan<strong>il</strong>i: nel 1998<br />

Foto 4 e 5.<br />

Giancarlo Cosio durante <strong>il</strong> record dell'ora<br />

(foto 4) preparato con <strong>il</strong> supporto scientifico<br />

del Centro Ricerche <strong>Mapei</strong> Sport.<br />

Cosio, che da alcuni anni è passato allo sci<br />

nautico (foto 5) e che continua ad essere<br />

supportato da <strong>Mapei</strong> Sport, è stato<br />

recentemente eletto dalla Federazione<br />

Internazionale dello sci nautico "World Male<br />

Disabled Skier of the Year 2006".<br />

Foto 6.<br />

L'hand-biker Vittorio Podestà, secondo di<br />

categoria alla maratona di New York 2006,<br />

durante un test nel laboratorio di <strong>Mapei</strong><br />

Sport.<br />

4 5 6<br />

erano già ben 22, <strong>per</strong>fettamente coordinate<br />

da Valdemaro Bartolozzi. E <strong>il</strong> ’98 fu<br />

un anno molto importante <strong>per</strong> la struttura.<br />

Il 22 febbraio venne costituita la<br />

società di gestione del Centro (Sport<br />

Service <strong>Mapei</strong> s.r.l.) e <strong>il</strong> 13 maggio venne<br />

a<strong>per</strong>to al pubblico <strong>il</strong> Poliambulatorio<br />

Medico di Valutazione Sportiva e<br />

Fisioterapia, una denominazione che<br />

ben sintetizzava le finalità – e anche l’originalità<br />

– di <strong>Mapei</strong> Sport. Sempre in<br />

quell’anno incominciò - a latere dell’assistenza<br />

agli atleti in ambito medico-sportivo,<br />

di allenamento e biomeccanico -<br />

anche l’attività divulgativa: <strong>il</strong> 26 giugno,<br />

in collaborazione con <strong>il</strong> Settore Tecnico<br />

nazionale della FIDAL (Federazione<br />

Italiana di Atletica Leggera), venne organizzato<br />

in sede un convegno nazionale<br />

sulla marcia.L’inizio ufficiale della produzione<br />

scientifica è invece del 1999, anno<br />

in cui a Roma, durante <strong>il</strong> convegno<br />

annuale dell’European College of Sports<br />

Science, vennero presentati i primi risultati<br />

di una ricerca svolta nei laboratori di<br />

Castellanza. Di lì a qualche anno – nel<br />

2002 – l’es<strong>per</strong>ienza maturata sui ciclisti e<br />

sui mountain bikers portò alla prima<br />

pubblicazione internazionale, avvenuta<br />

su Medicine and Science in Sports and<br />

Exercise, una delle primissime riviste al<br />

mondo in questo ambito, organo di<br />

informazione ufficiale del prestigioso<br />

American College of Sports Medicine.<br />

A fine 2006 gli articoli pubblicati su riviste<br />

scientifiche di r<strong>il</strong>ievo internazionale<br />

erano oltre una dozzina; circa <strong>il</strong> doppio<br />

le presentazioni orali e i poster a congressi<br />

internazionali: un’attività che<br />

pone <strong>il</strong> Centro Ricerche <strong>Mapei</strong> Sport tre<br />

le realtà italiane scientificamente più<br />

produttive in questo settore.<br />

Attualmente i f<strong>il</strong>oni di ricerca più attivi<br />

sono quelli relativi al ciclismo e al calcio.<br />

Ma grande attenzione viene data anche<br />

al problema della salute generale dei<br />

non-atleti, da <strong>per</strong>seguire attraverso l’attività<br />

fisica: in questo ambito è stato<br />

avviato da alcuni anni un programma di<br />

Corporate Worksite Physical Activity<br />

(attività fisica sul posto di lavoro), nelle<br />

due palestre aziendali <strong>Mapei</strong> di M<strong>il</strong>ano e<br />

di Robbiano di Mediglia, progetto p<strong>il</strong>ota<br />

del quale già si vedono i primi risultati<br />

positivi dal punto di vista salutistico e<br />

che presto verrà proposto dal Centro<br />

anche a realtà esterne a <strong>Mapei</strong>.<br />

L’es<strong>per</strong>ienza con la squadra professionistica<br />

di ciclismo – conclusasi nel 2002 – è<br />

stata determinante <strong>per</strong> l’approccio<br />

scientifico dello staff del Centro alle problematiche<br />

dello sport, <strong>per</strong>ché ha creato<br />

un forte e concreto collegamento tra<br />

laboratorio di ricerca e realtà del campo,<br />

una realtà fatta di atleti di altissimo livello:<br />

questo particolare background ha<br />

57


58<br />

fac<strong>il</strong>itato gli scambi scientifici con molti<br />

dei ricercatori più conosciuti al mondo<br />

nell’ambito della fisiologia e delle scienze<br />

dello sport in generale.<br />

Dopo l’intensa avventura nel ciclismo,<br />

ecco nel 2004 quella nel running - con <strong>il</strong><br />

gruppo Co-Ver <strong>Mapei</strong> - che ha portato a<br />

sv<strong>il</strong>uppare importanti es<strong>per</strong>ienze anche<br />

in questo sport, coronate nello stesso<br />

anno dai successi alle maratone di<br />

M<strong>il</strong>ano (Daniel Cheribo) e Firenze<br />

(Benjamin Kiprotich), cui ha fatto seguito<br />

Carpi nel 2006 (Aniko Kalovics). Altro<br />

maratoneta di successo che si appoggia<br />

al Centro, l’hand-biker Vittorio Podestà<br />

(2° nel 2006 alla maratona di New York):<br />

sono parecchi gli atleti diversamente<br />

ab<strong>il</strong>i seguiti in questi anni dalla struttura<br />

di Castellanza nelle loro attività agonistiche<br />

e spesso in veri e propri record (tra i<br />

ciclisti, Giancarlo Cosio, Fabrizio Macchi<br />

e Alessandro Grassi).<br />

Altro capitolo di r<strong>il</strong>evante importanza<br />

nella vita del Centro Ricerche <strong>Mapei</strong><br />

Sport, l’assistenza ad atleti di squadre<br />

nazionali: a quelli della Federazione Golf<br />

8<br />

Foto 7.<br />

Aniko Kalovics<br />

durante un test<br />

in preparazione<br />

alla maratona di<br />

Carpi, vinta<br />

dall'atleta di<br />

Co-Ver <strong>Mapei</strong>.<br />

Foto 8.<br />

Una foto di<br />

gruppo dello<br />

staff del Centro<br />

Ricerche <strong>Mapei</strong><br />

Sport.<br />

7<br />

nel 2002 e 2003; della Federciclo dal<br />

1997 al 1999 (attualmente la collaborazione<br />

si sta sv<strong>il</strong>uppando in ambito scientifico);<br />

dell’Istituto Australiano dello<br />

Sport, dal 1999 ad oggi. Dal 2004 <strong>il</strong><br />

Centro è la struttura cui fanno riferimento<br />

gli atleti delle nostre nazionali maggiori<br />

masch<strong>il</strong>i e femmin<strong>il</strong>i di sci alpino.<br />

Proprio nell’ambito dell’attività a favore<br />

di questi atleti, sono stati sv<strong>il</strong>uppati<br />

nuovi approcci alla valutazione degli<br />

sciatori, in particolare nella cosiddetta<br />

“modalità eccentrica”, cioè in movimenti<br />

nei quali i muscoli vengono forzatamente<br />

allungati mentre sono contratti (come<br />

quando si ammortizza con gli arti<br />

inferiori una caduta dall’alto): è una<br />

modalità di esercizio che consente di<br />

sv<strong>il</strong>uppare tensioni muscolari estremamente<br />

elevate e a basso dispendio di<br />

energie; <strong>per</strong> queste ragioni è oggetto di<br />

grande interesse anche in ambito<br />

riab<strong>il</strong>itativo. Prendendo spunto<br />

dalle particolari esigenze con gli<br />

sciatori, <strong>il</strong> Centro ha sv<strong>il</strong>uppato<br />

una serie di strumentazioni specifiche<br />

<strong>per</strong> l’attività eccentrica,<br />

come la cosiddetta “pressa<br />

eccentrica Mognoni” o un<br />

particolare ergometro<br />

eccentrico (Ergobackspin,<br />

recentemente brevettato),<strong>il</strong><br />

cui ut<strong>il</strong>izzo in allenamento<br />

è stato introdotto<br />

in via s<strong>per</strong>imentale in questi<br />

mesi anche nell’allenamento di<br />

alcuni ciclisti professionisti.<br />

Attualmente al Centro Ricerche <strong>Mapei</strong><br />

Sport di Castellanza fanno riferimento<br />

atleti di vertice di numerose discipline<br />

sportive: oltre a una ventina di ciclisti<br />

professionisti (tra i quali Cadel Evans,<br />

ultimo ciclista a portare la maglia rosa<br />

sopra i cubetti <strong>Mapei</strong>), numerosi campioni<br />

della mountain bike (come Tony<br />

Longo e Hannes Pallhuber del team<br />

<strong>Mapei</strong>-Merida), i già citati atleti delle<br />

squadre nazionali masch<strong>il</strong>i e femmin<strong>il</strong>i<br />

italiane di sci alpino (circa 80) e quelli del<br />

Running Team Co-Ver <strong>Mapei</strong>, diverse<br />

squadre di calcio professionistiche (tra le<br />

quali Sassuolo e Sampdoria), <strong>il</strong> primatista<br />

mondiale di immersioni in apnea<br />

Gianluca Genoni (vedi articolo a pag. 61),<br />

diversi schermidori della prestigiosa<br />

Società del Giardino di M<strong>il</strong>ano… insieme<br />

a varie centinaia di sportivi di ogni<br />

livello ed età. Accanto all’assistenza agli<br />

sportivi di ogni livello, negli ultimi due<br />

anni è incrementata molto anche l’attività<br />

ambulatoriale nell’ambito della medicina<br />

sportiva e della traumatologia. Il<br />

2006 si è chiuso con 5.150 prestazioni, di<br />

cui 2.300 test di valutazione funzionale,<br />

600 test biomeccanici, 650 programmi<br />

di allenamento, 1.600 visite mediche. Gli<br />

accessi sono stati 3.300, <strong>il</strong> 30% dei quali<br />

costituito da atleti professionisti o di<br />

élite, <strong>il</strong> 50% da sportivi giovani e meno<br />

giovani di livello amatoriale, <strong>il</strong> 20% da<br />

non-sportivi semplicemente alla ricerca<br />

di un approccio razionale alla loro attività<br />

fisica.<br />

Qual è lo scopo di questo articolo?<br />

Semplicemente quello di dire, a chi è<br />

arrivato fino a questo punto della lettura,<br />

che <strong>Mapei</strong> può dare una mano sia a<br />

coloro che fanno sport <strong>per</strong> vincere, sia a<br />

quanti lo sport lo praticano, o intendono<br />

praticarlo, solo a scopo salutistico.<br />

Qualunque sia <strong>il</strong> vostro approccio allo<br />

sport, davvero non pensate che possa<br />

esservi ut<strong>il</strong>e fare un salto <strong>per</strong> un checkup<br />

a Castellanza?<br />

Sport Service <strong>Mapei</strong><br />

via Don Minzoni, 34 - 21053 Castellanza (VA)<br />

mapeisport@mapeisport.it<br />

www.mapeisport.it


Idieci anni di attività di ricerca del<br />

Centro <strong>Mapei</strong> Sport sono stati oggetto<br />

di un Convegno che si è svolto <strong>il</strong> 2<br />

dicembre 2006 a M<strong>il</strong>ano, nella splendida<br />

cornice della Sala delle Colonne del<br />

Museo Nazionale della Scienza e della<br />

Tecnologia “Leonardo Da Vinci”.<br />

Fra gli oltre 300 convenuti - autorità<br />

sportive, ricercatori, medici e tecnici<br />

sportivi, studenti della facoltà di<br />

Scienze Motorie - erano presenti anche<br />

alcuni tra gli atleti più rappresentativi<br />

della storia <strong>Mapei</strong> nel ciclismo, come<br />

Franco Ballerini (attuale CT della<br />

Nazionale), Andrea Tafi, Daniele<br />

Nardello, Dario Cioni e Stefano Zanini,<br />

oltre ad altri importanti <strong>per</strong>sonaggi del<br />

mondo del ciclismo (come Vittorio<br />

Adorni, Renato Di Rocco, Ernesto<br />

Colnago, Amedeo Colombo), del calcio<br />

(<strong>il</strong> dottor Rodolfo Tavana, <strong>il</strong> preparatore<br />

della nazionale Claudio Gaudino e<br />

quelli di altre squadre professionistiche)<br />

e di altri sport (impossib<strong>il</strong>e citare i<br />

più rappresentativi, tanti ve n’erano…).<br />

In a<strong>per</strong>tura dei lavori, Aldo Sassi<br />

(Direttore del Centro Ricerche <strong>Mapei</strong><br />

Sport) ha ricordato le tappe più significative<br />

che hanno caratterizzato lo svi-<br />

luppo della struttura. Il dottor Giorgio<br />

Squinzi, Presidente del Gruppo <strong>Mapei</strong>,<br />

ha sottolineato l’importanza che l’intero<br />

gruppo attribuisce alla ricerca e i<br />

motivi che hanno spinto a dare questa<br />

impronta anche alla presenza <strong>Mapei</strong><br />

nello sport. Presenza <strong>il</strong> cui significato è<br />

stato sottolineato dalla dottoressa<br />

Adriana Spazzoli, responsab<strong>il</strong>e<br />

Marketing e Relazioni Esterne del<br />

Gruppo <strong>Mapei</strong>, che ha discusso nella<br />

sua relazione del rapporto tra sport,<br />

comunicazione e sponsorizzazioni. Il<br />

dottor Claudio Pecci, Direttore<br />

Sanitario del Centro di Castellanza, ha<br />

poi dissertato sul futuro della medicina<br />

dello sport. Franco Impellizzeri,<br />

Responsab<strong>il</strong>e Scientifico del Centro<br />

Ricerche <strong>Mapei</strong> Sport, ha <strong>il</strong>lustrato i<br />

primi interessanti risultati del progetto<br />

di attività fisica in azienda, sv<strong>il</strong>uppato<br />

nelle sedi <strong>Mapei</strong> di M<strong>il</strong>ano e Robbiano<br />

di Mediglia: l’efficienza cardiocircolatoria<br />

è risultata aumentata dell’8% circa<br />

in coloro che si sono allenati almeno 3<br />

volte alla settimana (inclusa l’attività<br />

fisica svolta al di fuori della palestra<br />

aziendale), mentre le <strong>per</strong>sone che si<br />

sono allenate meno (o saltuariamente)<br />

59


60<br />

Foto 1.<br />

Da sinistra, l'ex campione del mondo di<br />

ciclismo Vittorio Adorni, attualmente<br />

Presidente del Consiglio Professionistico<br />

dell'Unione Ciclistica Internazionale;<br />

Adriana Spazzoli, Responsab<strong>il</strong>e Marketing<br />

e Relazioni Esterne <strong>Mapei</strong> e Renato<br />

Di Rocco, Presidente della Federazione<br />

Ciclistica Italiana.<br />

Foto 2.<br />

Aldo Sassi, Direttore del Centro Ricerche<br />

<strong>Mapei</strong> Sport.<br />

Foto 3.<br />

Il professor Piero Mognoni, fisiologo<br />

del CNR-ITBA di M<strong>il</strong>ano e consulente di<br />

<strong>Mapei</strong> Sport sin dai primi anni di attività<br />

della struttura.<br />

Foto 4.<br />

I relatori della sessione scientifica<br />

pomeridiana. Da sinistra: Ermanno<br />

Rampinini, Andrea Morelli, Carlo<br />

Castagna, Nicola Maffiuletti, Aldo Sassi,<br />

David Bishop, Franco M. Impellizzeri e<br />

Samuele Marcora.<br />

1<br />

non hanno avuto significativi miglioramenti<br />

cardiocircolatori. E’ da sottolineare,<br />

comunque, che la maggior parte dei<br />

partecipanti al programma ha visto<br />

migliorare <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o ematico (ad esempio,<br />

diminuzione del colesterolo totale<br />

e aumento delle HDL); ciò è avvenuto<br />

soprattutto in coloro che hanno abbinato<br />

all’attività fisica una corretta alimentazione.<br />

Nella sessione pomeridiana,<br />

moderata dal dottor Luigi<br />

Simonetto (Responsab<strong>il</strong>e del servizio di<br />

traumatologia e ortopedia di <strong>Mapei</strong><br />

Sport) si sono succeduti gli interventi<br />

dei ricercatori del Centro - oltre a Sassi<br />

e Impellizzeri, Ermanno Rampinini<br />

(Responsab<strong>il</strong>e del Laboratorio) e<br />

Andrea Morelli (Responsab<strong>il</strong>e dell’area<br />

Biomeccanica) - e di altri relatori, scelti<br />

tra i ricercatori con i quali <strong>Mapei</strong> Sport<br />

collabora più assiduamente: Piero<br />

Mognoni (ITBA-CNR di M<strong>il</strong>ano),<br />

Samuele Marcora (Università di Wales-<br />

Bangor - Regno Unito), Carlo Castagna<br />

(Università di Tor Vergata – Roma),<br />

4<br />

3<br />

2<br />

Nicola Maffiuletti (Schulthess Clinic di<br />

Zurigo), David Bishop (University of<br />

Western Australia). Le presentazioni<br />

sono state incentrate sugli argomenti<br />

relativi alle attività sportive che maggiormente<br />

sono state oggetto di ricerca<br />

da parte della struttura di<br />

Castellanza in questi anni (ciclismo,<br />

running, calcio e sci), argomenti rispetto<br />

ai quali sono stati <strong>il</strong>lustrati i risultati<br />

più significativi degli studi condotti in<br />

questi anni dal Centro Ricerche <strong>Mapei</strong><br />

Sport.


A destra,<br />

Genoni durante<br />

una fase di discesa<br />

in allenamento<br />

(al lago) sulla<br />

zavorra-s<strong>il</strong>uro.<br />

A sinistra,<br />

Genoni durante un<br />

allenamento al lago<br />

mostra la nuova<br />

zavorra, usata poi<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> record.<br />

è questo <strong>il</strong> ‘mio’ prodotto, quello nel<br />

quale mi potrei identificare maggiormente!”.<br />

“Mapelastic:<br />

Come potrebbe meglio sintetizzare le sue straordinarie<br />

capacità fisiche Gianluca Genoni?<br />

“Anch’io devo… resistere all’acqua: è una questione<br />

vitale a quelle profondità, lo provi sulla tua pelle. E la<br />

capacità di lasciar deformare <strong>il</strong> tuo corpo in maniera<br />

controllata, sotto pressioni che arrivano a 14<br />

ch<strong>il</strong>i <strong>per</strong> centimetro quadrato, ponendo grande<br />

attenzione alla compensazione, è condizione<br />

essenziale <strong>per</strong> riemergere <strong>per</strong>fettamente<br />

integro!”.<br />

5 ottobre 2006, largo di Ras Mohamed<br />

(Sharm El Sheik, Egitto), ore 9.20: a 10 anni<br />

dal suo primo record, dopo una stagione di<br />

impegnativi allenamenti, Genoni stab<strong>il</strong>isce <strong>il</strong><br />

nuovo record del mondo di apnea profonda<br />

in assetto variab<strong>il</strong>e, scendendo a 141 metri di<br />

profondità! Il tutto con un respiro di “soli” 3<br />

minuti e 8 secondi (“soli” si fa <strong>per</strong> dire, ma <strong>per</strong><br />

Genoni non è quello <strong>il</strong> problema, visto che in<br />

piscina ha un record di durata in apnea che<br />

sfiora <strong>il</strong> quarto d’ora…). La nuova zavorra,<br />

una specie di “s<strong>il</strong>uro” sul quale campeggia <strong>il</strong><br />

logo <strong>Mapei</strong>, lo porta a -141 in 1 minuto e 20<br />

secondi. Uno strappo al cartellino che segnala<br />

la profondità raggiunta e via <strong>per</strong> la risalita a<br />

braccia, lungo <strong>il</strong> cavo che riporta in su<strong>per</strong>ficie,<br />

dove riemerge un Genoni <strong>per</strong>sino<br />

non eccessivamente provato in apparenza,<br />

segno della ottimale preparazione<br />

e della straordinaria capacità di<br />

gestione mentale di uno sforzo come<br />

questo. Le sensazioni laggiù in fondo?<br />

“Stupendo! Bellissimo!”. E risalendo?<br />

Non i pensieri di euforia <strong>per</strong> <strong>il</strong> successo<br />

che molti di noi si aspetterebbero:<br />

“Malinconia: la malinconia di avere<br />

finito l’avventura. Il pensiero che non<br />

sarei più sceso fino laggiù. Un dispiacere…”:<br />

parole che non possono<br />

appartenere ad un cinico cacciatore<br />

di record, ma solo ad un uomo profondamente<br />

innamorato del mare.<br />

Questo imponente re degli abissi (un<br />

metro e 92, 82 ch<strong>il</strong>i, una capacità vitale<br />

che sfiora i 10 litri, come abbiamo<br />

avuto modo di misurare nel nostro<br />

Centro di Castellanza), qualcuno lo<br />

avrà visto condurre la trasmissione<br />

televisiva domenicale Vivere <strong>il</strong> Mare<br />

(Rai); o gareggiare “<strong>per</strong> sport” in maglia<br />

<strong>Mapei</strong> alle maratone di New York e<br />

M<strong>il</strong>ano insieme al nostro gruppo di clienti-maratoneti<br />

(v. Realtà <strong>Mapei</strong> n. 74).<br />

Sentendo i suoi racconti, i compagni di<br />

avventura alla maratona di New York cominciarono<br />

a chiamarlo affettuosamente<br />

“Algabranchia”, come la famosa alga che in<br />

Harry Potter consente a chi ne mangia di<br />

diventare un uomo-pesce.<br />

Ora, dopo questo record “abissale”, lo chiameranno<br />

“Mapelastic”?<br />

61


62<br />

Agli albori del XXI secolo, arte e<br />

architettura sono oramai due<br />

discipline che condividono interamente<br />

le loro sostanze e svolgono la<br />

stessa missione: trasformare lo spazio.<br />

È partendo da questi concetti che si<br />

muove Katia Orgiana, una giovane artista<br />

genovese a cui <strong>Mapei</strong> offre da<br />

tempo la sua collaborazione.<br />

Orgiana ut<strong>il</strong>izza i materiali dando luogo<br />

a forme che si relazionano allo spazio<br />

espositivo, creando una rete di corrispondenze<br />

spaziali tra la scultura e<br />

l’ambiente circostante.<br />

Ne è un esempio <strong>il</strong> progetto del 2005<br />

intitolato Deserto delle Anfore, realizzato<br />

e presentato <strong>per</strong> la prima volta alla collettiva<br />

Allarmi a Como.<br />

La Caserma M<strong>il</strong>itare di Como ha infatti<br />

ospitato, nel maggio 2006, la seconda<br />

edizione di quest’iniziativa promossa<br />

dall’Assessorato alla Cultura del<br />

Comune di Como e dall’Esercito<br />

Italiano. La mostra riuniva le o<strong>per</strong>e di 51<br />

artisti, supportati e presentati da altrettante<br />

gallerie d’arte, provenienti da<br />

tutto <strong>il</strong> circuito italiano: senza alcun<br />

dubbio erano presenti le o<strong>per</strong>e degli<br />

artisti più rappresentativi nel panorama<br />

di quella che viene chiamata “arte<br />

giovane” in Italia.<br />

Il Deserto delle Anfore nasce dallo sv<strong>il</strong>uppo<br />

di un modulo scultoreo studiato<br />

<strong>per</strong> essere composto da due elementi<br />

modulari di 100x100 cm, riproducib<strong>il</strong>i<br />

in numero infinito, adattab<strong>il</strong>i a seconda<br />

dello spazio su cui intervenire. Un elemento<br />

piatto, orizzontale: <strong>il</strong> terreno, la<br />

parte pedonab<strong>il</strong>e; è <strong>il</strong> contesto che contiene<br />

gli eventi, <strong>il</strong> piano su cui si appoggia,<br />

in questa metafora scultorea, la<br />

vita.<br />

L’altro elemento è ciò che aggetta, è la<br />

forma creatrice: in questo caso l’anfora<br />

che emerge dal piano pedonab<strong>il</strong>e.<br />

Le anfore, dice Katia Orgiana, “intese<br />

come forme portatrici di ricchezza,<br />

oggetto di scambio, oggetto dell’evoluzione<br />

attraverso lo scambio, sono simbolo<br />

dello scopo dell’arte e della comunicazione<br />

come scambio di conoscenza,<br />

sa<strong>per</strong>e, benessere”.<br />

A Como, in una grande stanza, si sono<br />

così visti gli spettatori camminare incuriositi<br />

in questo microcosmo di cemento<br />

ideato dall’artista.<br />

Il Deserto delle Anfore – un progetto<br />

plurivalente e versat<strong>il</strong>e che può essere<br />

ridisegnato e installato in più luoghi<br />

come piazze, musei, parchi e lungo gli<br />

scorci storici delle città - è stato così<br />

uno scenario evocativo unico, una scultura<br />

vivib<strong>il</strong>e, sulla quale lo spettatore ha<br />

potuto camminare ed essere così coinvolto<br />

integralmente.<br />

L’intervento di <strong>Mapei</strong><br />

La scelta di ut<strong>il</strong>izzare soluzioni di <strong>Mapei</strong><br />

nella realizzazione di quest’o<strong>per</strong>a ha<br />

consentito di soddisfare molteplici esigenze.<br />

Anzitutto, essendo calpestab<strong>il</strong>e, l’o<strong>per</strong>a<br />

doveva essere in grado di sopportare <strong>il</strong><br />

peso degli spettatori che potevano<br />

camminarvi sopra; l’o<strong>per</strong>a doveva, inoltre,<br />

possedere caratteristiche di relativa<br />

leggerezza (<strong>il</strong> peso di ogni singolo elemento<br />

doveva essere contenuto <strong>per</strong><br />

<strong>per</strong>mettere una fac<strong>il</strong>e movimentazione<br />

e installazione), ma al contempo i<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4


materiali con i quali veniva realizzato<br />

ogni modulo dovevano garantire<br />

buone caratteristiche prestazionali.<br />

Infine, <strong>per</strong> consentire lavorazioni veloci<br />

e in continuo, erano richiesti prodotti<br />

con tempi brevi di presa e di indurimento.<br />

La scultura era composta, come abbiamo<br />

visto, da due moduli: una parte<br />

piana e calpestab<strong>il</strong>e e una parte mossa<br />

da una forma che emerge dalla su<strong>per</strong>ficie<br />

piana, che sintetizza quella di un’anfora.Per<br />

esigenze artistico-compositive,<br />

relative allo spazio adibito all’esposizione,<br />

la parte piana è stata riprodotta <strong>per</strong><br />

15 volte, mentre quella ad anfora in 10<br />

volte, <strong>per</strong> un totale di 25 pezzi.<br />

Dopo aver prodotto un calco in s<strong>il</strong>icone<br />

dei due modelli in arg<strong>il</strong>la realizzati dal-<br />

Foto 1. Applicazione di Mapegrout SV sul<br />

calco in s<strong>il</strong>icone.<br />

Foto 2. Rimozione del calco in s<strong>il</strong>icone.<br />

Foto 3. Il retro della scultura a forma d’anfora.<br />

Applicazione di MapeWrap 31 sul tessuto in<br />

fibra di carbonio MapeWrap C Quadri-AX.<br />

Foto 4. Applicazione a spruzzo di Mapefloor<br />

Finish 50 caricato con Mapefloor F<strong>il</strong>ler.<br />

l’artista, si è proceduto gettando<br />

MAPEGROUT SV*, ottenendo in questo<br />

modo le 25 riproduzioni. La scelta del<br />

materiale è ricaduta su MAPEGROUT<br />

SV* in quanto è una malta cementizia<br />

con ridottissimi valori di ritiro, che si<br />

presta ad essere impiegata <strong>per</strong> colaggio<br />

entro cassero. Inoltre possiede una<br />

lavorab<strong>il</strong>ità, un tempo di presa e di<br />

indurimento ridotti, in grado di <strong>per</strong>mettere<br />

<strong>il</strong> getto e la scasseratura di<br />

ogni modulo in tempi molto brevi.<br />

Per i moduli piani è stato impiegato<br />

MAPEGROUT SV*, ma annegando al<br />

suo interno una rete metallica 5x5 cm.<br />

Per i moduli a forma d’anfora, è stato<br />

previsto un ulteriore <strong>rinforzo</strong> nella<br />

parte retrostante, nelle zone curve a<br />

r<strong>il</strong>ievo, costituito da tessuti multidirezionali<br />

in fibre di carbonio della larghezza<br />

di 15 cm (MAPEWRAP C QUA-<br />

DRI-AX*), distribuiti lungo le diagonali<br />

di ciascun modulo.<br />

L’applicazione del <strong>rinforzo</strong> è stata eseguita<br />

mediante la stesura in successione<br />

dei seguenti prodotti: MAPEWRAP<br />

PRIMER 1*, primer epossidico bicomponente<br />

di consistenza su<strong>per</strong>fluida, in<br />

grado di consolidare la su<strong>per</strong>ficie da<br />

rinforzare; MAPEWRAP 11*, stucco<br />

epossidico bicomponente a consistenza<br />

tissotropica,al fine di regolarizzare le<br />

su<strong>per</strong>fici (questo prodotto deve essere<br />

applicato sul precedente ancora “fresco”).<br />

E, infine, MAPEWRAP 31*, adesivo<br />

epossidico bicomponente di media<br />

viscosità, indicato <strong>per</strong> l’impregnazione<br />

in o<strong>per</strong>a dei tessuti MAPEWRAP.<br />

Dopo aver applicato MAPEWRAP 31* è<br />

stato posizionato immediatamente <strong>il</strong><br />

tessuto quadriassiale in fibra di carbonio<br />

MAPEWRAP C QUADRI AX*, precedentemente<br />

tagliato nella lunghezza<br />

desiderata (90 cm).<br />

Successivamente si è provveduto alla<br />

stesura di un ulteriore strato di MAPE-<br />

WRAP 31* sul tessuto al fine di impregnare<br />

<strong>per</strong>fettamente tutte le fibre.<br />

Un’ulteriore esigenza era quella di ottenere<br />

degli elementi che presentassero<br />

una su<strong>per</strong>ficie patinata sim<strong>il</strong>e al colore<br />

della grafite, ma soprattutto antisdruc-<br />

ciolo. Questi obiettivi sono stati raggiunti<br />

con l’impiego di MAPEFLOOR<br />

FINISH 50* (finitura poliuretanica alifatica<br />

bicomponente, esente da solventi),<br />

aggiungendo nella preparazione del<br />

prodotto MAPEFLOOR FILLER* (cariche<br />

micrometriche).<br />

La stesura del materiale è stata effettuata<br />

a spruzzo.<br />

Per maggiori informazioni. è possib<strong>il</strong>e<br />

contattare Katia Orgiana all’indirizzo e-ma<strong>il</strong>:<br />

kat.org@libero.it.<br />

*Prodotti <strong>Mapei</strong>:<br />

i prodotti citati in questo<br />

articolo appartengono<br />

alla linea “Prodotti <strong>per</strong><br />

ed<strong>il</strong>izia”. Le relative<br />

schede tecniche sono<br />

contenute nel CD/DVD<br />

“<strong>Mapei</strong> Global Infonet” e<br />

nel sito www.mapei.com.<br />

Mapegrout Sv: malta<br />

tissotropica a ritiro<br />

controllato, a presa e<br />

indurimento rapidi, <strong>per</strong> la riparazione del<br />

calcestruzzo e <strong>il</strong> fissaggio di pozzetti,<br />

chiusini stradali e arredi urbani.<br />

MapeWrap C Quadri-Ax: tessuto<br />

quadriassiale b<strong>il</strong>anciato in fibra di carbonio<br />

ad alta resistenza.<br />

MapeWrap Primer 1: primer epossidico<br />

specifico <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema MapeWrap.<br />

MapeWrap 11: stucco epossidico con<br />

normali tempi di presa, a consistenza<br />

tissotropica <strong>per</strong> la regolarizzazione delle<br />

su<strong>per</strong>fici in calcestruzzo.<br />

MapeWrap 31: adesivo epossidico di<br />

media viscosità <strong>per</strong> l’impregnazione con<br />

“sistema a secco” di MapeWrap.<br />

Mapefloor Finish 50: finitura trasparente<br />

poliuretanica alifatica bicomponente,<br />

esente da solvente.<br />

Mapefloor F<strong>il</strong>ler: cariche micrometriche<br />

da inserire in Mapefloor Finish 50 <strong>per</strong> creare<br />

una finitura antisdrucciolo.<br />

SCHEDA TECNICA<br />

Deserto delle Anfore, O<strong>per</strong>a presentata alla<br />

Caserma M<strong>il</strong>itare di Como, nell’ambito della<br />

mostra collettiva “Allarmi”<br />

Intervento: o<strong>per</strong>a artistica e architettonica<br />

consistente in una pavimentazione<br />

composta da moduli di cemento<br />

Committente: Cec<strong>il</strong>ia Antolini<br />

Anno di intervento: 2005-2006<br />

Progetto e direzione lavori: Katia Orgiana<br />

Realizzazione: Katia Orgiana<br />

Coordinamento <strong>Mapei</strong>: Davide Bandera,<br />

Roberto Belluco, Luca Ferrari, Pal Racz<br />

63


64<br />

Un convegno e un bellissimo libro<br />

hanno celebrato, alla fine dello<br />

scorso anno, i 100 anni del<br />

Traforo del Sempione. Una ricorrenza<br />

che ha coinvolto anche <strong>Mapei</strong>, odierna<br />

protagonista di grandi o<strong>per</strong>e in tutto <strong>il</strong><br />

mondo e presente, in Val D’Ossola (sulla<br />

strada del Sempione), con un grande e<br />

storico impianto industriale di proprietà<br />

della consociata Vinav<strong>il</strong>.<br />

Ricordiamo che la prima galleria ferroviaria<br />

del Sempione, entrata in esercizio<br />

100 anni fa, con i suoi 19.803 metri di<br />

lunghezza, è stata considerata <strong>per</strong> 75<br />

anni la più lunga galleria ferroviaria del<br />

mondo. Fu portata a termine con successo<br />

in poco più di sette anni di lavoro<br />

tra enormi difficoltà: <strong>per</strong> le ingenti spinte<br />

della montagna, le elevate tem<strong>per</strong>ature<br />

(fino a 56°C) e le copiose venute<br />

RICORDARE IL PASSATO PER PROGETTARE IL FUTURO<br />

intercettate di acqua fredda (fino a<br />

1.200 l/s) e calda (fino a 325 l/s a 50°C).<br />

Un’o<strong>per</strong>a che, inaugurata in occasione<br />

dell’Esposizione Internazionale di<br />

M<strong>il</strong>ano del 1906, ha contribuito a rendere<br />

M<strong>il</strong>ano una grande città europea,<br />

favorendone gli scambi commerciali<br />

con l’Europa centrale.<br />

Il convegno della Società Italiana<br />

Gallerie<br />

Il 4 dicembre scorso, in occasione della<br />

festa di Santa Barbara - protettrice dei<br />

minatori – la SIG (Società Italiana<br />

Gallerie) ha voluto ricordare <strong>il</strong> grande<br />

contributo dato dalle maestranze e dai<br />

tecnici italo-svizzeri che, anche con<br />

grande sacrificio di vittime, hanno realizzato<br />

un’o<strong>per</strong>a che all’epoca sembrava<br />

impossib<strong>il</strong>e e che avrebbe portato<br />

un grande contributo allo sv<strong>il</strong>uppo del<br />

nostro Paese. Patrocinato dalla Regione<br />

Lombardia, dal Comune di M<strong>il</strong>ano, dal<br />

Collegio Ingegneri e Architetti di<br />

M<strong>il</strong>ano e dalla Federazione delle<br />

Associazioni Tecniche e Scientifiche, <strong>il</strong><br />

convegno si è articolato in tre sessioni.<br />

La prima è stata dedicata a un inquadramento<br />

storico, paesaggistico e culturale<br />

legato al Sempione; la seconda<br />

ha riguardato l’evoluzione tecnica che,<br />

dalle es<strong>per</strong>ienze del Sempione, ha portato<br />

alle conoscenze attuali nella<br />

costruzione delle gallerie; la terza, più<br />

orientata al futuro, ha fatto <strong>il</strong> punto<br />

sullo stato dei trafori in Italia e le loro<br />

prospettive di sv<strong>il</strong>uppo.<br />

Al convegno ha partecipato, in qualità<br />

di Responsab<strong>il</strong>e <strong>Mapei</strong> <strong>per</strong> i rapporti<br />

con la comunità scientifica in Italia e


all’estero, <strong>il</strong> prof. Am<strong>il</strong>care Collina. Il suo<br />

intervento, che qui di seguito sintetizziamo,<br />

ci fa capire quale sia <strong>il</strong> “f<strong>il</strong> rouge”<br />

che lega <strong>Mapei</strong> al 100° anniversario del<br />

Traforo del Sempione.<br />

Collina ha precisato come, nel territorio<br />

del Sempione, la realizzazione della<br />

Galleria e delle altre o<strong>per</strong>e infrastrutturali,<br />

la disponib<strong>il</strong>ità di manodo<strong>per</strong>a specializzata<br />

attratta dai cantieri, accanto<br />

alla disponib<strong>il</strong>ità di energia idroelettrica,<br />

hanno creato le condizioni <strong>per</strong> lo sv<strong>il</strong>uppo<br />

dell’industria chimica.<br />

Nacquero, infatti, a cavallo della prima<br />

guerra mondiale, insediamenti <strong>per</strong> la<br />

produzione di carburo di calcio, <strong>per</strong> le<br />

fibre artificiali, <strong>per</strong> la produzione di<br />

intermedi chimici e di polimeri in dis<strong>per</strong>sione<br />

acquosa.<br />

Uno di questi insediamenti, lo stab<strong>il</strong>imento<br />

Vinav<strong>il</strong> di V<strong>il</strong>ladossola, fa oggi<br />

parte del Gruppo <strong>Mapei</strong>.<br />

“Si tratta di una realtà produttiva - ha<br />

tenuto a r<strong>il</strong>evare Collina - che senza<br />

l’acquisizione da parte di <strong>Mapei</strong> e i conseguenti<br />

investimenti in uomini e<br />

impianti <strong>per</strong> r<strong>il</strong>anciare la competitività,<br />

sarebbe oggi dismessa e anche <strong>il</strong> prestigioso<br />

marchio italiano Vinav<strong>il</strong> forse<br />

non esisterebbe più”.<br />

Oggi, invece, lo stab<strong>il</strong>imento di<br />

V<strong>il</strong>ladossola realizza valore <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

Gruppo <strong>Mapei</strong>, e quindi produce ricchezza<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> territorio e <strong>per</strong> <strong>il</strong> Paese.<br />

Il secondo legame riguarda <strong>il</strong> tipo di<br />

o<strong>per</strong>a che fu inaugurata un secolo fa:<br />

una galleria ferroviaria.<br />

“<strong>Mapei</strong> - ha detto Collina - è convinta<br />

che le o<strong>per</strong>e underground abbiano un<br />

futuro anche nel nostro Paese; <strong>per</strong> questo<br />

ha sv<strong>il</strong>uppato una linea di prodotti<br />

specifici che trovano impiego in queste<br />

o<strong>per</strong>e infrastrutturali”.<br />

Si tratta della divisione UTT<br />

(Underground Technology<br />

Team) che fornisce una linea di<br />

prodotti e un’assistenza dedicata<br />

agli spazi in sotterraneo.<br />

Collina ha poi citato alcune realizzazioni<br />

alle quali <strong>Mapei</strong> ha contribuito con<br />

materiali,tecnologia,conoscenza: <strong>il</strong><br />

ripristino della galleria del<br />

Monte Bianco, la realizzazione<br />

del portale di accesso<br />

alla galleria del San<br />

Gottardo, la galleria di<br />

Dortmund dove la tecnologia<br />

di scavo meccanizzato ha<br />

consentito la realizzazione di<br />

un lay-out a canne sovrapposte.<br />

Infine, la galleria di<br />

Valfabbrica, dove l’ut<strong>il</strong>izzazione di<br />

acceleranti di presa di nuova generazione,<br />

i cosiddetti alkali-free, ha dimostrato<br />

come prestazioni e rispetto dell’ambiente<br />

possano essere coniugati.<br />

Collina ha poi colto l’occasione di questo<br />

convegno <strong>per</strong> ricordare l’impegno<br />

di <strong>Mapei</strong> nel promuovere l’incontro e <strong>il</strong><br />

dialogo tra imprese e comunità scientifica,<br />

un dialogo che vede <strong>Mapei</strong> parte<br />

attiva <strong>per</strong> quanto attiene sia la formazione<br />

sia la ricerca.<br />

Il fascino di un libro:“M<strong>il</strong>ano verso <strong>il</strong><br />

Sempione”<br />

“M<strong>il</strong>ano verso <strong>il</strong> Sempione – La città di<br />

Napoleone e della belle époque.<br />

Viaggio nella storia, nell’arte e nel paesaggio”:<br />

è questo <strong>il</strong> titolo di un elegante<br />

volume curato da Roberta Cordani e<br />

pubblicato dalle Edizioni Celip, che raccoglie<br />

testimonianze e suggestive<br />

Il libro “M<strong>il</strong>ano verso <strong>il</strong> Sempione”, delle<br />

Edizioni Celip di M<strong>il</strong>ano, è disponib<strong>il</strong>e presso<br />

tutte le migliori librerie.<br />

immagini dedicate alla Lombardia e al<br />

suo capoluogo.<br />

Un <strong>per</strong>corso che si snoda da M<strong>il</strong>ano<br />

sino al Traforo del Sempione, ri<strong>per</strong>correndo<br />

paesaggi ed emozioni di una<br />

strada che ha fatto di M<strong>il</strong>ano e della<br />

Lombardia una capitale economica e<br />

culturale. Il libro ricostruisce le tappe<br />

che resero così importante la strada del<br />

Sempione. Voluta da Napoleone, <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

passaggio di truppe e cannoni attraverso<br />

<strong>il</strong> Passo omonimo, fu resa carreggiab<strong>il</strong>e<br />

nel 1806 e l’asse scelto fu quello in<br />

direzione del Castello Sforzesco di<br />

M<strong>il</strong>ano e <strong>il</strong> Duomo, con l’Arco della Pace<br />

che tagliava in due Corso Sempione e<br />

Foro Bonaparte.<br />

Dal cuore di M<strong>il</strong>ano sino alle Alpi, in un<br />

continuo mutare di scenari che vedono<br />

l’Italia trasformarsi e diventare una<br />

nazione industriale.<br />

Perché, in origine, fu proprio su questa<br />

importante arteria stradale che si sv<strong>il</strong>upparono<br />

molte delle principali industrie<br />

del nostro Paese. E tra queste<br />

anche Vinav<strong>il</strong>, come bene <strong>il</strong>lustra una<br />

sezione di questo libro redatta dall’ing.<br />

Giovanni L<strong>il</strong>la (Direttore dello stab<strong>il</strong>imento<br />

Vinav<strong>il</strong> di V<strong>il</strong>ladossola) e intitolata:<br />

“Fra i monti e le acque della Val<br />

d’Ossola la Vinav<strong>il</strong> racconta una pagina<br />

di storia”.<br />

Tra incantevoli dipinti raffiguranti scorci<br />

di paesaggi e belle foto d’epoca tratte<br />

dell’archivio Vinav<strong>il</strong>, l’autore narra di<br />

questo significativo insediamento<br />

industriale che, sorto nella valle poco<br />

prima dell’inizio del XIX secolo, nel<br />

corso degli anni cresce, si sv<strong>il</strong>uppa e,<br />

dopo alterne vicende, ritorna a essere<br />

parte integrante della vita di questa<br />

zona grazie a <strong>Mapei</strong>.<br />

Come, infatti, ha ben sottolineato L<strong>il</strong>la,<br />

l’o<strong>per</strong>azione di acquisto di Vinav<strong>il</strong> da<br />

parte del Gruppo <strong>Mapei</strong> “consente un<br />

processo di risanamento e di ricerca,<br />

rapidamente si arriva a una sempre più<br />

r<strong>il</strong>evante espansione nello sv<strong>il</strong>uppo<br />

delle grandi potenzialità dell’Azienda<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> presente”.<br />

Così chiude L<strong>il</strong>la <strong>il</strong> suo bell’intervento:<br />

“Vinav<strong>il</strong>, nome conosciuto in tutto <strong>il</strong><br />

mondo è nato nella storia degli uomini<br />

e del paesaggio della Val d’Ossola, fatto<br />

di gole e valli fra i monti <strong>per</strong>corsi dalle<br />

acque.<br />

Un paesaggio naturale che <strong>il</strong> progresso<br />

scientifico e la ricerca possono e devono<br />

aiutare a conservarsi, nel rispetto e<br />

nella tutela dell’ambiente”. Un monito<br />

che vede Vinav<strong>il</strong> parte attiva in questo<br />

senso, nel segno di quei valori etici e<br />

culturali che ispirano da sempre tutto <strong>il</strong><br />

Gruppo <strong>Mapei</strong>.<br />

65


66<br />

Il 28 novembre scorso, all’hotel Parker<br />

Meridien di New York, è stata presentata<br />

ufficialmente la Symphonica<br />

Toscanini, un’orchestra unica nel suo<br />

genere.<br />

Per molte ragioni: innanzitutto è una<br />

novità,sul piano musicale e organizzativo,<br />

nel panorama nazionale e internazionale,<br />

<strong>per</strong>ché svolge la propria attività<br />

artistica in tutto <strong>il</strong> territorio italiano e<br />

all’estero senza essere vincolata a una<br />

sede particolare e gode di una totale<br />

indipendenza e libertà di programmazione<br />

musicale che tiene conto non<br />

solo delle esigenze del pubblico, ma<br />

anche di quelle dei propri partner.<br />

E, fra questi, non poteva non esserci<br />

<strong>Mapei</strong> che ha accettato con entusiasmo<br />

di essere parte di un progetto culturale<br />

insieme all’orchestra, <strong>per</strong> sostenere in<br />

tutto <strong>il</strong> mondo la musica più bella.<br />

La volontà di su<strong>per</strong>arsi nel cercare di<br />

raggiungere <strong>il</strong> massimo dei risultati<br />

possib<strong>il</strong>i accomuna la Symphonica<br />

Toscanini a <strong>Mapei</strong>. Con grande valore<br />

tecnico, creatività, studio continuo e<br />

ricerca.<br />

Diretta da Lorin Maazel, uno dei più<br />

importanti e rappresentativi direttori<br />

d’orchestra viventi, la neo nata<br />

Symphonica Toscanini con i suoi 200<br />

musicisti d’eccellenza, nel 2007 celebrerà<br />

<strong>il</strong> 50° anniversario della morte<br />

di Arturo Toscanini ri<strong>per</strong>correndo, con<br />

<strong>il</strong> programma Symphony of the Air,<br />

alcune storiche tournées e concerti che<br />

<strong>il</strong> Maestro compì in tutto <strong>il</strong> mondo<br />

durante la sua lunga e leggendaria carriera.<br />

<strong>Mapei</strong>, nella sua veste di partner,<br />

desidera condividere insieme alla<br />

Symphonica Toscanini un’avventura<br />

musicale memorab<strong>il</strong>e che prevede<br />

4 tournées internazionali<br />

(Stati Uniti, Sud<br />

America, Giappone e<br />

Israele) e 40 concerti in<br />

Europa, tutti Paesi dove<br />

<strong>Mapei</strong> è particolarmente presente.<br />

La vocazione internazionale<br />

della nuova orchestra e del<br />

suo direttore e l’esplicito richiamo<br />

ad Arturo Toscanini, sono gli<br />

ulteriori punti di forza di un rapporto<br />

che avvicina ancor di più <strong>Mapei</strong> alla<br />

nuova orchestra.<br />

Vengono così sottolineati, oltre all’italianità<br />

di un’Azienda che continua a crescere<br />

nel mondo, anche i valori e i principi<br />

fondanti che la animano.<br />

L’attenzione <strong>per</strong> l’arte e la cultura è,<br />

infatti, <strong>per</strong> <strong>Mapei</strong>, un credo aziendale<br />

che ha radici lontane nel tempo; un feeling<br />

particolare, inoltre, la lega da sempre<br />

al mondo della grande musica e al<br />

Teatro alla Scala di M<strong>il</strong>ano. <strong>Mapei</strong>, infatti,<br />

è stata più volte partner del Teatro<br />

alla Scala nella realizzazione di numerosi<br />

eventi e iniziative come, <strong>per</strong> esempio,<br />

le recenti celebrazioni dedicate a<br />

Renata Tebaldi e a Guido Cantelli, <strong>il</strong> giovane<br />

direttore d’orchestra e allievo pred<strong>il</strong>etto<br />

di Arturo Toscanini, morto prematuramente<br />

nel novembre del 1956.<br />

Non va, inoltre, dimenticato <strong>il</strong> contributo<br />

di <strong>Mapei</strong>, con i suoi prodotti e le sue<br />

tecnologie, alla recente ristrutturazione<br />

e restauro del Teatro alla Scala.<br />

<strong>Mapei</strong> è, dal 1984, un “abbonato sostenitore”della<br />

Scala e l’anno scorso è stata<br />

co-sponsor della serata inaugurale<br />

della stagione artistica 2006-2007.<br />

E ora inizia una nuova avventura insieme<br />

alla Symphonica Toscanini.<br />

Già oltre 1000 ospiti hanno avuto, fino<br />

a oggi, l'onore e l'emozione di assistere<br />

ai concerti della Symphonica<br />

Toscanini: nel 2006 a Tolosa, Bergamo,<br />

Roma, Siviglia e, nel gennaio 2007, nell'ambito<br />

del programma Symphony of<br />

the Air, a Washington, Fairfax, New<br />

York, Chicago, Champaign, Lawrence,<br />

Costa Mesa, Las Vegas e Berkeley.<br />

Per i prossimi impegni dell'orchestra<br />

consultare <strong>il</strong> sito www.symphonicatoscanini.com.<br />

<strong>Mapei</strong> insieme alla Symphonica<br />

Toscanini: una partnership che nasce<br />

sotto <strong>il</strong> segno di una grande armonia di<br />

intenti, proprio nell’anno in cui <strong>Mapei</strong><br />

celebra <strong>il</strong> 70° anniversario della sua fondazione.


Il 16 gennaio 2007 <strong>il</strong> mondo ha celebrato<br />

<strong>il</strong> cinquantesimo anniversario<br />

della morte di Arturo Toscanini, avvenuta<br />

a New York nel 1957. E anche<br />

<strong>Mapei</strong> ha contribuito alla realizzazione<br />

di un grande concerto dedicato alla<br />

memoria del Maestro. Proprio a New<br />

York, <strong>il</strong> 16 gennaio, alla Avery Fischer<br />

Hall del Lincoln Center (sede della NYP<br />

che conta 2738 posti), un eccezionale<br />

concerto diretto da Lorin Maazel ha<br />

onorato la memoria del grande direttore<br />

d’orchestra italiano. Un appuntamento<br />

di gala che ha visto riunite, in<br />

questa circostanza, le due importanti<br />

orchestre dirette da Maazel: la New York<br />

Ph<strong>il</strong>harmonic e la Symphonica<br />

Toscanini, l’orchestra di giovani talenti,<br />

<strong>per</strong> l’80 <strong>per</strong> cento italiani, della quale<br />

<strong>Mapei</strong>, come abbiamo visto, è partner<br />

ufficiale.<br />

I ricordi di Maazel<br />

Un rapporto intessuto di ricordi e di<br />

emozioni legate alla figura di Toscanini<br />

fa da sfondo alla lunga e prestigiosa<br />

carriera di Maazel, che ama ricordare:<br />

“Toscanini mi disse ‘Dio ti benedica’<br />

posandomi paternamente le mani sul<br />

In alto:<br />

Il Concerto <strong>per</strong> la ria<strong>per</strong>tura della Scala,<br />

l’11 maggio 1946.<br />

A lato: La locandina dell’epoca.<br />

capo. Avevo 11 anni, e mi sembrava un<br />

gigante. Era un dio <strong>per</strong> me e rimasi colpito<br />

dal fatto che avesse voluto conoscermi<br />

<strong>per</strong>sonalmente anche se <strong>per</strong><br />

pochi minuti”. Un incontro indeleb<strong>il</strong>e<br />

che ha segnato l’intera carriera di<br />

Maazel,“battezzata” proprio dal grande<br />

Maestro che, nel 1941, volle assistere<br />

alla prova del concerto diretto da lui<br />

poco più che bambino, sul podio della<br />

Nbc, l’orchestra fondata nel 1937 <strong>per</strong><br />

Toscanini.<br />

Maazel e la Symphonica Toscanini<br />

saranno impegnati tutto l’anno a rendere<br />

omaggio allo straordinario direttore<br />

con un ricco programma di concerti,appuntamenti<br />

straordinari che <strong>Mapei</strong><br />

ha voluto sostenere non solo <strong>per</strong>ché è<br />

da sempre vicina al mondo della grande<br />

musica e dei suoi interpreti, ma<br />

anche <strong>per</strong> rendere un sincero tributo ad<br />

Arturo Toscanini e alla sua arte.<br />

Un dovuto omaggio a un italiano<br />

straordinario che, conosciuto in tutto <strong>il</strong><br />

LORIN MAAZEL<br />

E GIORGIO SQUINZI<br />

NE RICORDANO<br />

LA FIGURA<br />

E L’ESEMPIO<br />

Il Teatro alla Scala di M<strong>il</strong>ano, gravemente<br />

danneggiato dai bombardamenti nel corso<br />

della Seconda guerra mondiale.<br />

67


68<br />

Il concerto del 16 gennaio 2007 a New York (Foto: Chris Lee).<br />

mondo, ebbe la sua consacrazione proprio<br />

a M<strong>il</strong>ano dove <strong>per</strong> tanti anni diresse<br />

alla Scala. Fu, fino all’ultimo, molto<br />

legato a questa città dove ora riposa al<br />

Cimitero Monumentale.<br />

Le emozioni di Giorgio Squinzi<br />

Ma non è solo <strong>il</strong> genio, l’internazionalità<br />

e la m<strong>il</strong>anesità di Toscanini che avvicinano<br />

<strong>il</strong> grande maestro a <strong>Mapei</strong>.Vi sono<br />

ricordi <strong>per</strong>sonali e vivide emozioni vissute<br />

dal fondatore di <strong>Mapei</strong> Rodolfo<br />

Squinzi e da suo figlio Giorgio, oggi<br />

Amministratore Unico dell’Azienda, che<br />

rendono particolarmente significativa<br />

questa ricorrenza e la partnership con<br />

la Symphonica Toscanini.<br />

I ricordi di Giorgio Squinzi sulla vita di<br />

Toscanini sono ricchi di affetto ed emozione:<br />

”Mio padre amava particolarmente<br />

Toscanini, non solo <strong>per</strong> le sue<br />

doti di grande direttore, ma anche <strong>per</strong>ché<br />

era un simbolo <strong>per</strong> le <strong>per</strong>sone della<br />

sua generazione <strong>per</strong> i valori che rappresentava,<br />

interpretando <strong>il</strong> non conformismo<br />

alle vicende politiche a lui contemporanee.<br />

Mio padre– continua Squinzi - mi portò<br />

in Piazza della Scala quando avevo<br />

appena tre anni al concerto diretto da<br />

Toscanini <strong>per</strong> la ria<strong>per</strong>tura del Teatro<br />

nel 1946. Ovviamente non ho un ricordo<br />

preciso di questo episodio, se non <strong>il</strong><br />

racconto fattomi da mio padre tante<br />

volte. Invece ricordo <strong>per</strong>fettamente la<br />

grande e commossa partecipazione di<br />

M<strong>il</strong>ano che aveva invaso Piazza del<br />

Duomo <strong>per</strong> rendere omaggio alla<br />

salma di Toscanini, che era giunta in<br />

città un mese dopo la sua morte, avve-<br />

nuta <strong>il</strong> 16 gennaio 1957. Toscanini era<br />

molto amato dai cittadini di M<strong>il</strong>ano che<br />

lo consideravano un concittadino,<br />

anche se era nato a Parma, avendolo<br />

conosciuto e apprezzato prima come<br />

Direttore della Scala e poi, dopo <strong>il</strong> ritorno<br />

dall’America, <strong>per</strong> la direzione del<br />

concerto <strong>per</strong> la sua ria<strong>per</strong>tura”.<br />

Quello della famiglia Squinzi è un<br />

amore <strong>per</strong> la musica, <strong>per</strong> M<strong>il</strong>ano e <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

Teatro alla Scala che non ha limiti. Un<br />

sentimento che si nutre anche di soddisfazioni<br />

intense: col sostenere importanti<br />

orchestre sinfoniche come quella<br />

di Maazel e nell’aver contribuito, con i<br />

prodotti <strong>Mapei</strong>, al rinnovamento e al<br />

restauro del Teatro alla Scala di M<strong>il</strong>ano.<br />

Le celebrazioni della Symphonica<br />

Toscanini<br />

L’intento della Symphonica Toscanini<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> 2007 sarà quello di ri<strong>per</strong>correre le<br />

tappe principali della vita artistica del<br />

Maestro <strong>per</strong> far meglio comprendere,<br />

insieme all’uomo, anche un’epoca, un<br />

mondo intriso di valori e di umanità che<br />

ha visto nascere e poi sv<strong>il</strong>upparsi<br />

<strong>Mapei</strong>.<br />

Le celebrazioni sono iniziate nella<br />

monumentale sede dell’ambasciata<br />

d’Italia a Washington l’11 gennaio scorso.<br />

Una tappa che è stata fortemente<br />

voluta dall’ambasciatore Gianni<br />

Castellaneta che faceva da padrone di<br />

casa. Qui la Symphonica Toscanini<br />

davanti a un pubblico composto da<br />

tutta la Washington che conta, da <strong>per</strong>sonaggi<br />

della politica della cultura e<br />

dello spettacolo,ha ottenuto un successo<br />

strepitoso interpretando numerosi<br />

brani di musicisti soprattutto italiani.<br />

Il momento più significativo della tournée<br />

americana è stato quello di New<br />

York, <strong>il</strong> 16 gennaio, dove la New York<br />

Ph<strong>il</strong>harmonic (della quale Toscanini è<br />

stato direttore musicale dal 1928 al<br />

1936) e la Symphonica Toscanini, dirette<br />

da Lorin Maazel, hanno suonato<br />

insieme in occasione del concerto di<br />

commemorazione della morte di<br />

Arturo Toscanini, presso la Avery Fisher<br />

Hall del Lincoln Center. Un altro grande<br />

successo, tanto che un quotidiano italiano<br />

ha intitolato l’articolo dedicato<br />

alla serata così: “Con Maazel formato<br />

Napoleone la Toscanini fa tremare New<br />

York”. La direzione di Maazel delle due<br />

orchestre è stata esemplare e <strong>il</strong> pubblico<br />

l’ha omaggiata di una calorosa ovazione.<br />

In questa occasione un Maazel<br />

emozionato ha festeggiato con un bis<br />

la bacchetta di Toscanini che gli era<br />

stata consegnata poco prima al<br />

Metropolitan.<br />

Dopo le tappe americane, l’omaggio a<br />

Toscanini proseguirà con un progetto<br />

legato a Ludwig van Beethoven. Nei<br />

mesi di marzo e apr<strong>il</strong>e sarà eseguita l'integrale<br />

delle nove sinfonie presso<br />

l'Auditorium Conc<strong>il</strong>iazione di Roma, <strong>per</strong><br />

ricordare l’interpretazione di Toscanini<br />

a queste partiture che rimane, ancora<br />

oggi, un punto di riferimento <strong>per</strong> la<br />

direzione d'orchestra.<br />

Nel mese di luglio verrà eseguita la<br />

Messa da Requiem di Verdi a Busseto,<br />

luogo in cui Verdi è nato. Toscanini, nel<br />

1913, centenario della nascita di<br />

Giuseppe Verdi, rimase a Busseto <strong>per</strong><br />

circa quattro mesi <strong>per</strong> celebrare l'autore<br />

a lui molto caro e nell'occasione diresse<br />

due o<strong>per</strong>e, Falstaff e Traviata.<br />

È in ricordo dei <strong>per</strong>iodi di vacanza e<br />

riposo che Arturo Toscanini trascorreva<br />

sul lago Maggiore - all'Isolino di San<br />

Giovanni (chiamato poi Isolino<br />

Toscanini) - che, all’inizio di agosto sul<br />

lago, proprio di fronte all'Isolino, verrà<br />

costruita un'isola artificiale sulla quale<br />

saranno collocati l'orchestra e <strong>il</strong> coro<br />

<strong>per</strong> l'esecuzione dell'Aida e della Messa<br />

da Requiem di Verdi. Queste esecuzioni<br />

saranno in seguito riproposte nella<br />

tournée in Sud America, dove Toscanini<br />

debuttò inaspettatamente, appunto<br />

con l'Aida, all'età di 19 anni iniziando<br />

così la sua grande carriera direttoriale.<br />

Altra tappa molto significativa del progetto<br />

Symphony of the Air sarà quella<br />

conclusiva del tour, prevista <strong>per</strong> la fine<br />

dell’anno in Israele, dove Toscanini nel<br />

1936 tenne a battesimo l'Orchestra<br />

allora chiamata "di Palestina", oggi<br />

F<strong>il</strong>armonica d’Israele.


<strong>Mapei</strong> sostiene l’anno toscaniniano<br />

con i programmi dell’orchestra<br />

Symphonica Toscanini<br />

in tutto <strong>il</strong> mondo<br />

SulleormediToscanini-Symphonyoftheair<br />

Sulle orme di Toscanini - Symphony of the air<br />

LE TAPPE<br />

IL PROGRAMMA COMMEMORATIVO DELLA SYMPHONICA TOSCANINI<br />

PREVEDE 4 TOURNÉES INTERNAZIONALI (USA, SUD AMERICA, GIAPPONE E ISRAELE)<br />

E 40 CONCERTI IN TUTTA EUROPA. IN PARTICOLARE, LA TOURNÉE NEGLI USA,<br />

CON CUI L’11 GENNAIO A WASHINGTON INIZIANO LE CELEBRAZIONI,<br />

RIPERCORRE LE TAPPE DEI CELEBRI TOUR CHE TOSCANINI COMPÌ NEL 1920 E NEL 1950.<br />

UNA SERATA SPECIALE<br />

IL 16 GENNAIO, GIORNO DEL 50 50° DELLA MORTE DI TOSCANINI, SI TIENE A NEW YORK<br />

IL CONCERTO PIÙ PRESTIGIOSO DEL PROGRAMMA: NELL’AMBITO UNA SERATA DI GALA,<br />

SUONANO INSIEME DIRETTE DA LORIN MAAZEL LE SUE DUE ORCHESTRE,<br />

LA SYMPHONICA TOSCANINI E LA NEW YORK PHILHARMONIC,<br />

ALLA AVERY FISCHER HALL DEL LINCOLN CENTER (SEDE DELLA NYP).<br />

GLI OMAGGI IN ITALIA<br />

TRA LE TAPPE PIÙ SIGNIFICATIVE DEL PROGRAMMA DELLA SYMPHONICA TOSCANINI IN ITALIA:<br />

• A ROMA, IN MARZO E APRILE, L’ESECUZIONE INTEGRALE DELLE NOVE SINFONIE<br />

DI LUDWIG VAN BEETHOVEN;<br />

• A BUSSETO, LA CITTADINA CHE DIEDE I NATALI A VERDI, A LUGLIO VERRÀ ESEGUITA<br />

LA MESSA DA REQUIEM DI VERDI;<br />

• SU UN'ISOLA ARTIFICIALE DAVANTI ALL’ISOLINO DI SAN GIOVANNI<br />

(OGGI ISOLINO TOSCANINI) SUL LAGO MAGGIORE, VERRANNO ESEGUITE<br />

IN AGOSTO L’AIDA E LA MESSA DA REQUIEM DI VERDI.<br />

Il programma completo della tournée “Symphony of the air”, con le date, i luoghi e i brani previsti,<br />

è pubblicato nel sito www.symphonicatoscanini.com.


Anche quest’ anno <strong>Mapei</strong> invita i Lettori di Realtà <strong>Mapei</strong> a<br />

visitare SaieDue Living, Saloni Internazionali<br />

dell’Architettura, delle Finiture d’ Interni, del recu<strong>per</strong>o e delle<br />

Tecnologie <strong>per</strong> l’ Ed<strong>il</strong>izia, che si svolgerà a BolognaFiere,<br />

dal 13 al 17 marzo 2007. La tessera allegata a questo numero<br />

della rivista, valida <strong>per</strong> una <strong>per</strong>sona, consentirà l’ingresso in<br />

fiera senza sostare alla biglietteria.<br />

<strong>Mapei</strong> Vi attende in diversi punti<br />

STAND MAPEI<br />

• Padiglione 34 Stand D35/E36: grande spazio sarà<br />

dedicato alle soluzioni <strong>per</strong> <strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o delle murature<br />

e <strong>per</strong> le finiture murali decorative e protettive; alle<br />

pavimentazioni in resina e cementizie; ai prodotti e<br />

sistemi di prodotto <strong>per</strong> la posa dei res<strong>il</strong>ienti e <strong>per</strong> gli<br />

impianti sportivi, con particolare attenzione al<br />

benessere negli ambienti<br />

• Padiglione 35 Stand B91: all’interno del padiglione<br />

dei pavimenti in legno, <strong>Mapei</strong> presenterà le sue più<br />

interessanti proposte <strong>per</strong> la posa del parquet,<br />

evidenziando in particolare i prodotti della linea Eco,<br />

sicuri <strong>per</strong> l’ambiente e gli applicatori<br />

MOSTRA EDEN<br />

• Padiglione 35, anche quest’anno <strong>Mapei</strong> è presente<br />

con le sue più innovative proposte alla mostra<br />

organizzata da SaieDue; l’evento, denominato<br />

“Eden – Ed<strong>il</strong>izia Design Energia Natura”, è<br />

dedicato all’architettura sostenib<strong>il</strong>e<br />

e al risparmio energetico.

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