per il rinforzo strutturale “armato” - Mapei
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Anno 17 - N. 80 - Gennaio 2007 - Spedizione in a.p. - 70% - F<strong>il</strong>iale di M<strong>il</strong>ano - Tassa pagata - Taxe <strong>per</strong>çue - contiene I.P.<br />
In caso di mancata consegna restituire all’ufficio di M<strong>il</strong>ano/Roserio <strong>per</strong> la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa<br />
Bimestrale di attualità, tecnica e cultura<br />
80
Nella foto: Giorgio<br />
Squinzi riceve le<br />
congratulazioni dal<br />
Presidente della<br />
Repubblica<br />
Giorgio Napolitano<br />
alla presenza di<br />
Laura Biagiotti,<br />
Presidente del<br />
Comitato Leonardo,<br />
Luca Cordero di<br />
Montezemolo,<br />
Presidente di<br />
Confindustria, e<br />
Francesco Rutelli<br />
Vice Presidente del<br />
Consiglio.<br />
A Roma, <strong>il</strong> 4 dicembre nel Palazzo del<br />
Quirinale, <strong>il</strong> Presidente della Repubblica<br />
Giorgio Napolitano ha conferito <strong>il</strong><br />
prestigioso Premio Leonardo Qualità Italia<br />
a Giorgio Squinzi, Amministratore Unico di<br />
<strong>Mapei</strong> SpA e CEO del Gruppo <strong>Mapei</strong>.<br />
È un prestigioso riconoscimento<br />
promosso dal Comitato Leonardo che è<br />
nato nel 1993 con l’obiettivo di<br />
promuovere e affermare la "Qualità Italia"<br />
nel mondo.<br />
Il nome di Leonardo, non a caso, riporta<br />
alla magica alchimia tra arte, scienza e<br />
tecnologia: tre forme d’espressione della<br />
capacità intellettuale dell’uomo che<br />
riflettono <strong>il</strong> successo del nostro Paese a<br />
livello internazionale.<br />
Il Comitato è frutto dell'iniziativa di un<br />
gruppo di imprenditori, artisti, scienziati e<br />
uomini di cultura desiderosi di<br />
condividere questo obiettivo di<br />
valorizzazione dell’Italia e della sua<br />
originalità attraverso la realizzazione di<br />
eventi di alto prof<strong>il</strong>o culturale ed<br />
economico.<br />
Nella sua attività <strong>il</strong> Comitato Leonardo<br />
ricorre alla collaborazione di tutti gli<br />
Organi Istituzionali che sono preposti alla<br />
promozione delle aziende italiane<br />
all’estero e alla loro internazionalizzazione.<br />
Ne fanno parte, inoltre, le più alte cariche<br />
dello Stato tra cui <strong>il</strong> Presidente del<br />
Consiglio dei Ministri, <strong>il</strong> Ministro degli<br />
Affari Esteri e <strong>il</strong> Ministro <strong>per</strong> <strong>il</strong> Commercio<br />
Internazionale e le Politiche Europee.<br />
I premiati sono stati definiti "ambasciatori<br />
dell'immagine dell'Italia nel mondo" <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />
loro ruolo internazionale di particolare<br />
valore e <strong>per</strong> i risultati conseguiti a<br />
testimonianza dell'eccellenza del lavoro<br />
italiano.<br />
Le motivazioni del Premio consegnato a<br />
Giorgio Squinzi, oltre a ri<strong>per</strong>correre le<br />
tappe salienti della lunga storia di <strong>Mapei</strong> e<br />
della famiglia Squinzi, hanno sottolineato<br />
come: “Il Gruppo <strong>Mapei</strong> ha raddoppiato<br />
nell’ultimo quinquennio <strong>il</strong> giro d’affari.<br />
Il fatturato consolidato previsto nel 2006 è<br />
di 1,4 m<strong>il</strong>iardi di Euro, <strong>il</strong> numero di<br />
dipendenti ha su<strong>per</strong>ato i 4.500 di cui <strong>il</strong><br />
12% è impiegato nella ricerca.<br />
Gli investimenti in ricerca e sv<strong>il</strong>uppo<br />
su<strong>per</strong>ano i 60 m<strong>il</strong>ioni di euro annui”.<br />
È, come ha dichiarato Laura Biagiotti,<br />
Presidente del Comitato, “un grande<br />
riconoscimento del ‘ben fare’ italiano, sia<br />
nell’ambito dell’imprenditoria che in<br />
quello della ricerca e dell’attività<br />
intellettuale che mira a valorizzare le<br />
<strong>per</strong>sonalità più di spicco che incarnano le<br />
doti di imprenditorialità, creatività<br />
artistica, raffinatezza e cultura che si<br />
riflettono nei suoi prodotti e nel suo st<strong>il</strong>e<br />
di vita. Inimitab<strong>il</strong>i espressioni del genio<br />
italiano, apprezzato, ricercato e seguito in<br />
tutto <strong>il</strong> mondo”.<br />
Per <strong>Mapei</strong>, alla vig<strong>il</strong>ia del suo settantesimo<br />
anniversario, non poteva chiudersi meglio<br />
questo 2006: con un premio all’uomo che<br />
ne incarna i valori e che è alla testa della<br />
sua crescita nel mondo.<br />
Congratulazioni Dottore!
RIVISTA BIMESTRALE<br />
Anno 17 - numero 80 - gennaio 2007<br />
DIRETTORE RESPONSABILE: Adriana Spazzoli<br />
SEGRETERIA DI REDAZIONE: Carla Fini<br />
REDAZIONE: Metella Iaconello,Tiziano Tiziani,<br />
Federica Tomasi<br />
RICERCA FOTOGRAFICA: Davide Acampora<br />
PROGETTO GRAFICO - IMPAGINAZIONE<br />
Magazine - M<strong>il</strong>ano<br />
FOTOLITO: Overscan - M<strong>il</strong>ano<br />
STAMPA: Arti Grafiche Beta - Cologno Monzese (Mi)<br />
DIREZIONE E REDAZIONE<br />
Via Cafiero, 22 - 20158 M<strong>il</strong>ano<br />
tel. 02-37673.1 - fax 02-37673.214<br />
www.mapei.com - E-ma<strong>il</strong>: mapei@mapei.it<br />
Abbonamenti: realtamapei@mapei.it<br />
EDITORE: <strong>Mapei</strong> S.p.A.<br />
Registrazione del Tribunale di M<strong>il</strong>ano n. 363 del 20.5.1991<br />
Hanno collaborato a questo numero con testi, foto e notizie:<br />
Davide Bandera, Roberto Belluco, Anna Calcaterra, Ach<strong>il</strong>le<br />
Carcagnì, Giorgio D’Alò, Espressione Fiera,<br />
Gianni Dal Magro, Chris Lee, Hiske Maas,<br />
Alice Maggiolo, Katia Orgiana, Aldo Sassi.<br />
Foto di co<strong>per</strong>tina:<br />
Fondata a M<strong>il</strong>ano nel 1937, <strong>Mapei</strong> celebra<br />
nel 2007 <strong>il</strong> suo 70° anniversario:<br />
un’occasione <strong>per</strong> rivivere la sua storia<br />
insieme ai suoi clienti, ricordando gli<br />
obiettivi ad oggi raggiunti e guardando<br />
alle nuove mete <strong>per</strong> <strong>il</strong> futuro<br />
(vedi gli articoli da pag. 2).<br />
Tiratura di questo numero: 140.000 copie<br />
Distribuzione in abbonamento postale<br />
in Italia: 129.800 copie - all’estero: 1.200 copie<br />
Tutela della riservatezza dei dati <strong>per</strong>sonali<br />
I dati <strong>per</strong>sonali dei destinatari di Realtà <strong>Mapei</strong> sono trattati in<br />
conformità al Decreto Legislativo n. 196/2003 (“Codice in materia di<br />
protezione dei dati <strong>per</strong>sonali”) e ut<strong>il</strong>izzati <strong>per</strong> le finalità direttamente<br />
connesse e strumentali all'erogazione del servizio.<br />
In qualsiasi momento è possib<strong>il</strong>e richiedere la modifica,<br />
l’aggiornamento o la cancellazione di tali dati, scrivendo a:<br />
<strong>Mapei</strong> - Ufficio Marketing - Via Cafiero, 22 - 20158 M<strong>il</strong>ano<br />
Fax 02/37673214 - E-ma<strong>il</strong>: mapei@mapei.it<br />
Chi non avesse ricevuto <strong>il</strong> modulo <strong>per</strong> l’autorizzazione all’ut<strong>il</strong>izzo dei<br />
dati, può richiederlo all’indirizzo sopra indicato.<br />
Tutti gli articoli pubblicati in questo numero possono essere ripresi,<br />
previa autorizzazione dell’editore, citando la fonte.<br />
Questo <strong>per</strong>iodico è associato<br />
all’Unione Stampa Periodica Italiana<br />
1937-2007: IL 70° DI MAPEI<br />
Giorgio Squinzi: i 70 anni di <strong>Mapei</strong> pag. 2<br />
I 10 p<strong>il</strong>astri del nostro successo pag. 3<br />
Una lunga storia, una grande famiglia pag. 4<br />
The world of <strong>Mapei</strong> pag. 6<br />
Crescere attraverso la ricerca pag. 8<br />
Moderni sistemi di produzione pag. 10<br />
Una gamma completa di prodotti pag. 12<br />
Comunicazione, formazione e customer service pag. 14<br />
La missione di <strong>Mapei</strong> pag. 16<br />
ATTUALITÀ<br />
A Giorgio Squinzi <strong>il</strong> Premio Leonardo Qualità Italia II di cop.<br />
Il XII Rapporto Responsible Care pag. 18<br />
Grandi o<strong>per</strong>e sì, grandi o<strong>per</strong>e no pag. 20<br />
FIERE<br />
Saie 2006 pag. 22<br />
PRODOTTI IN EVIDENZA<br />
Mapetherm System pag. 25<br />
Linea Antipluviol pag. 27<br />
Sistemi <strong>per</strong> <strong>il</strong> consolidamento <strong>strutturale</strong> pag. 48<br />
REFERENZE<br />
Diversi i ponti, diverso <strong>il</strong> restauro pag. 32<br />
Le sponde del Naviglio Grande pag. 36<br />
Il restauro del Campan<strong>il</strong>e dei Monaci in S. Ambrogio pag. 42<br />
Tra vecchio e nuovo pag. 49<br />
I mosaici del Museo di Santa Barbara pag. 52<br />
L’IMPEGNO NELLO SPORT<br />
Centro Ricerche <strong>Mapei</strong> Sport: oltre 10 anni di attività pag. 56<br />
Un convegno di successo pag. 59<br />
Il record di Genoni pag. 61<br />
ARTE E CULTURA<br />
Il Deserto delle Anfore pag. 62<br />
Il traforo del Sempione: 100 anni di storia pag. 64<br />
Symphonica Toscanini pag. 66<br />
Il mondo celebra Toscanini a 50 dalla sua morte pag. 67<br />
www.mapei.com<br />
�<br />
Sul sito <strong>Mapei</strong> trovate tutte le informazioni sui prodotti, sull’organizzazione<br />
del Gruppo in Italia e nel mondo, sulla partecipazione alle più<br />
importanti fiere di settore.<br />
1
2<br />
«Il 15 febbraio 2007 <strong>Mapei</strong> celebra <strong>il</strong> 70° anniversario della sua fondazione.<br />
È una data importante che, alla luce dei traguardi fin qui raggiunti, mi rende<br />
particolarmente orgoglioso e che desidero condividere con tutti coloro che<br />
nel tempo hanno avuto modo di conoscere <strong>Mapei</strong>.<br />
E sono tanti i clienti, i dipendenti, i fornitori, i collaboratori e gli amici che in<br />
tutti questi anni sono entrati nel mondo di <strong>Mapei</strong> e che hanno scelto di crescere<br />
con noi.<br />
Nata nel 1937 alle porte di M<strong>il</strong>ano dall’intuizione di mio padre Rodolfo,oggi<br />
<strong>Mapei</strong>, da quella piccola azienda fam<strong>il</strong>iare che era, è diventata una multinazionale<br />
che o<strong>per</strong>a in tutti i mercati del mondo e nella quale da tempo lavora<br />
la terza generazione della nostra famiglia.<br />
I primi 70 anni di storia dicono che <strong>Mapei</strong> oggi è un’azienda leader mondiale<br />
negli adesivi e prodotti chimici <strong>per</strong> ed<strong>il</strong>izia con una presenza consolidata<br />
nei cinque continenti.<br />
Gli elementi chiave della f<strong>il</strong>osofia aziendale che hanno reso possib<strong>il</strong>e la crescita<br />
del Gruppo <strong>Mapei</strong> sono numerosi: specializzazione nel mondo dell’ed<strong>il</strong>izia,<br />
internazionalizzazione, con una speciale attenzione alle esigenze del<br />
mercato locale, ricerca e sv<strong>il</strong>uppo di prodotti tecnologicamente sempre più<br />
evoluti, servizio <strong>per</strong>sonalizzato alla clientela, lavoro d’équipe, sv<strong>il</strong>uppo<br />
sostenib<strong>il</strong>e delle nostre attività e attenzione alla salute e alle Risorse Umane.<br />
Una crescita che, tuttavia, non ha snaturato lo spirito originario dell’Azienda<br />
basato sulla creatività, la competenza, la passione e la flessib<strong>il</strong>ità.<br />
Il segreto del successo di <strong>Mapei</strong> è proprio questo, pensare in grande ed<br />
espandersi nel mondo senza <strong>per</strong>dere le caratteristiche di un’azienda artigiana:<br />
<strong>il</strong> quotidiano impegno nel lavorare spalla a spalla con i propri clienti<br />
<strong>per</strong> trovare soluzioni sempre più innovative <strong>per</strong> risolvere i problemi legati al<br />
mondo dell’ed<strong>il</strong>izia.<br />
Come avviene <strong>per</strong> le ricorrenze più importanti, anche a <strong>Mapei</strong> viene spontaneo<br />
rivivere le tappe più significative della sua storia e ricordare e ringraziare<br />
tutte le <strong>per</strong>sone che hanno reso possib<strong>il</strong>e una crescita che è ancora in<br />
pieno sv<strong>il</strong>uppo, sapendo che la forza propulsiva dell’Azienda non si è esaurita<br />
ma, anzi, sembra autoalimentarsi di giorno in giorno.<br />
In queste occasioni,infatti,ricordare <strong>il</strong> passato non vuol dire tuttavia dimenticare<br />
<strong>il</strong> presente e non progettare <strong>il</strong> futuro.<br />
Per <strong>Mapei</strong>,allora,celebrare questa ricorrenza significa restare fedeli alla propria<br />
natura e guardare ancora avanti sapendo che altri numerosi traguardi<br />
ci aspettano.<br />
Se sono molti gli obiettivi raggiunti in questi primi 70 anni, altri stanno guidando<br />
la crescita di <strong>Mapei</strong> e dei suoi clienti nel mondo.<br />
Il futuro è già qui e, come diciamo nello sport,“<strong>per</strong> vincere insieme”.<br />
Mi auguro, <strong>per</strong>ciò, che tutti voi continuiate a essere i protagonisti dei successi<br />
del Gruppo <strong>Mapei</strong> e a far parte della sua storia vincente».<br />
Amministratore Unico
Essere <strong>il</strong> miglior fornitore dei nostri clienti<br />
Ci proponiamo come partner e ci<br />
impegniamo al massimo <strong>per</strong> offrire ai nostri<br />
clienti soluzioni con un alto valore aggiunto.<br />
Costruire un rapporto di partnership<br />
con i nostri fornitori strategici<br />
Ci impegniamo affinché quella di rispondere alle<br />
nostre esigenze sia, <strong>per</strong> i nostri fornitori strategici,<br />
l’occasione <strong>per</strong> progettare insieme nuove soluzioni<br />
e prodotti che rispondano anche alle nuove<br />
esigenze del mercato.<br />
Essere sempre un passo avanti<br />
Anticipare le richieste dei progettisti, interpretare<br />
le esigenze delle imprese e degli applicatori in<br />
cantiere.<br />
Mantenere una solida base finanziaria<br />
che ci <strong>per</strong>mette di investire nelle<br />
tecnologie e nelle soluzioni del futuro.<br />
Innovare continuamente<br />
Investiamo in maniera strategica in<br />
Ricerca & Sv<strong>il</strong>uppo ogni anno più del 5%<br />
del nostro fatturato globale.<br />
Migliorare attraverso <strong>il</strong> controllo della<br />
qualità di tutti i processi<br />
I nostri prodotti e servizi hanno una resa<br />
conforme ai più elevati standard di qualità<br />
certificata secondo la ISO 9001.<br />
Creare un team vincente e impegnato<br />
La nostra risorsa più preziosa è <strong>il</strong> valore del<br />
nostro team: lavoriamo insieme con passione<br />
e con una formazione continua che ci <strong>per</strong>mette<br />
di crescere professionalmente.<br />
Essere all’avanguardia <strong>per</strong> ciò che<br />
concerne la sicurezza ambientale e la salute<br />
Diamo estrema importanza alla sostenib<strong>il</strong>ità<br />
ambientale dei nostri prodotti, alla natura ecologica<br />
dei nostri processi e alla sicurezza dei nostri clienti,<br />
dei colleghi e dell’intera comunità.<br />
Essere determinati nel volere l’eccellenza<br />
Ci impegniamo a seguire obiettivi ambiziosi <strong>per</strong><br />
raggiungere la leadership nei mercati di riferimento.<br />
Comunicare sempre la verità<br />
Una comunicazione di alto prof<strong>il</strong>o e sempre<br />
trasparente ci consente di coinvolgere e condividere<br />
con <strong>il</strong> più grande pubblico i nostri valori.<br />
3
4<br />
Rodolfo Squinzi, <strong>il</strong> fondatore<br />
1937-2007:<br />
IL PERCORSO DI UNA<br />
PICCOLA IMPRESA CHE<br />
IN SETTANT’ANNI<br />
È DIVENTATA<br />
UNA MULTINAZIONALE<br />
LEADER NEL SETTORE<br />
DEGLI ADESIVI E PRODOTTI<br />
CHIMICI PER L’EDILIZIA.<br />
Il nome significa “Materiali aus<strong>il</strong>iari <strong>per</strong> l’ed<strong>il</strong>izia e l’industria”: <strong>Mapei</strong> nasce<br />
12 febbraio 1937 alla <strong>per</strong>iferia di M<strong>il</strong>ano.<br />
La sua è la storia di una piccolissima azienda, di una famiglia di imprenditori<br />
– gli Squinzi – che l’hanno portata a diventare una multinazionale<br />
leader al mondo negli adesivi <strong>per</strong> l’ed<strong>il</strong>izia.<br />
Un successo con un vanto molto particolare: <strong>Mapei</strong> non ha mai chiuso un<br />
b<strong>il</strong>ancio in rosso e non ha mai fatto ricorso alla cassa integrazione. Nel<br />
1937 l’azienda ha solo tre collaboratori e si occupa inizialmente di pitture,<br />
intonaci, materiali <strong>per</strong> rivestimenti esterni e interni di palazzi, ospedali,<br />
aeroporti. È un’idea di Rodolfo Squinzi, <strong>il</strong> fondatore, a dare a <strong>Mapei</strong> la<br />
prima spinta verso <strong>il</strong> successo: concentrarsi su una particolare nicchia di<br />
mercato, quella degli adesivi <strong>per</strong> la messa in o<strong>per</strong>a dei pavimenti e rivestimenti.<br />
Nella mente di Rodolfo Squinzi la mission di <strong>Mapei</strong> è chiara:<br />
“sa<strong>per</strong> leggere l’andamento del settore degli adesivi e prodotti chimici<br />
<strong>per</strong> l’ed<strong>il</strong>izia e porsi sempre un passo avanti così da portare al mercato<br />
prodotti innovativi che incontrino le sue esigenze emergenti”.<br />
In un primo tempo si producono adesivi <strong>per</strong> linoleum, quindi <strong>per</strong><br />
ceramica, materiali lapidei, moquette, pvc e legno. E quando, negli<br />
anni Sessanta, <strong>il</strong> mercato della ceramica italiana esplode vertiginosamente,<br />
<strong>Mapei</strong> è pronta a coglierne le opportunità e riesce a offrire<br />
una gamma di prodotti specifici che rendono più veloce e sicura la<br />
posa delle piastrelle, sostituendo la tradizionale malta cementizia.<br />
La specializzazione nei prodotti rappresenta uno dei punti forti<br />
dello sv<strong>il</strong>uppo di <strong>Mapei</strong> che, col tempo, si occupa anche di altri tipi<br />
di adesivi e, inoltre, di sig<strong>il</strong>lanti, malte speciali, im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzanti,<br />
additivi <strong>per</strong> calcestruzzo. Nello stesso tempo Rodolfo Squinzi conferma,<br />
con l’aiuto del figlio Giorgio, laureato in Chimica Industriale,<br />
quello che è un altro dei punti forti dell’Azienda: <strong>il</strong> miglioramento<br />
continuo dei prodotti grazie all’attività di un centro di ricerca<br />
sempre più all’avanguardia.Questa scelta consente all’Azienda di<br />
affacciarsi sui mercati stranieri esportando in misura crescente i<br />
propri prodotti.<br />
Nel 1978 inizia <strong>il</strong> processo di internazionalizzazione produttiva<br />
di <strong>Mapei</strong> con l’a<strong>per</strong>tura di uno stab<strong>il</strong>imento in Canada.<br />
L’espansione nei cinque continenti prosegue con decisione con
Giorgio Squinzi, anche dopo la scomparsa del padre nel 1984, e si concretizza<br />
con l’a<strong>per</strong>tura di una serie di stab<strong>il</strong>imenti produttivi nei punti<br />
strategici del mercato mondiale dell’ed<strong>il</strong>izia. Questa espansione segue<br />
una strategia precisa: ogni stab<strong>il</strong>imento deve riflettere la cultura industriale<br />
del luogo in cui sorge e quindi deve essere canadese in Canada,<br />
francese in Francia, americano negli Stati Uniti, ecc.<br />
L’idea che si è dimostrata vincente è che solo chi vive la cultura locale<br />
può essere <strong>il</strong> giusto interprete delle esigenze delle <strong>per</strong>sone che o<strong>per</strong>ano<br />
in quella determinata zona. Inoltre, ogni stab<strong>il</strong>imento ha bisogno di un<br />
proprio laboratorio di ricerca <strong>per</strong> garantire <strong>il</strong> controllo di qualità del prodotto<br />
e la qualità è molto legata anche al tipo di materie prime che si ut<strong>il</strong>izzano<br />
in loco. L’internazionalizzazione dell’Azienda produce una crescita<br />
quasi verticale del fatturato. E porta <strong>Mapei</strong> a essere conosciuta in tutto<br />
<strong>il</strong> mondo, dalle Americhe al Far-East, dall’Europa all’Oceania, dal Medio<br />
Oriente all’Africa.<br />
Nel 1994 viene acquisita in Italia Vinav<strong>il</strong>, l’azienda<br />
della “colla bianca”. Si tratta <strong>per</strong> <strong>Mapei</strong>, che è tra i<br />
principali clienti di Vinav<strong>il</strong>, di una importante integrazione<br />
a monte nelle materie prime strategiche<br />
(i polimeri di acetato di vin<strong>il</strong>e) che le <strong>per</strong>mette di<br />
allargare la gamma dei prodotti. Comincia una<br />
nuova fase di sv<strong>il</strong>uppo che prosegue anche nel<br />
terzo m<strong>il</strong>lennio con ulteriori acquisizioni, sia sul<br />
fronte della produzione sia su quello dell’integrazione<br />
nella produzione delle materie prime strategiche.<br />
Entrano così nel <strong>Mapei</strong> Group una cementeria in<br />
Polonia, la Gorka Cement, e un’industria estrattiva<br />
di sabbia pregiata in Italia, la VA.GA.<br />
Ed entra in azienda anche la terza generazione<br />
degli Squinzi.<br />
Dopo le acquisizioni in Germania di Sopro, nel<br />
2001, e di Rasco, nel 2006, oggi <strong>il</strong> mondo <strong>Mapei</strong> è<br />
costituito da 47 diverse società che o<strong>per</strong>ano in 46<br />
stab<strong>il</strong>imenti (7 in Italia) in 23 Paesi diversi.<br />
A sinistra:<br />
nel 1937 <strong>Mapei</strong> iniziò<br />
l’attività con 7<br />
dipendenti oltre al suo<br />
fondatore Rodolfo<br />
Squinzi (<strong>il</strong> secondo da<br />
destra).<br />
A fianco:<br />
le risorse umane del<br />
Gruppo <strong>Mapei</strong> che<br />
negli ultimi 14 anni<br />
sono cresciute da 620 a<br />
4800 dipendenti.<br />
La seconda e la terza generazione<br />
della famiglia Squinzi<br />
5
6<br />
La strategia di<br />
internazionalizzazione di <strong>Mapei</strong><br />
si basa su due obiettivi di fondo:<br />
maggiore vicinanza alle esigenze<br />
locali e riduzione al minimo dei<br />
costi di trasporto.<br />
Alla fine del 2006 conta<br />
47 consociate, 7 Laboratori di<br />
Ricerca e Sv<strong>il</strong>uppo e 46 impianti<br />
produttivi, ognuno dotato anche<br />
di un laboratorio di controllo.<br />
Tra questi stab<strong>il</strong>imenti, alcuni<br />
fabbricano prodotti finiti, altri<br />
producono materie prime<br />
strategiche <strong>per</strong> <strong>il</strong> Gruppo:<br />
Va.Ga. produce sabbie s<strong>il</strong>icee<br />
selezionate, Gorka Cement<br />
cementi alluminosi,<br />
Vinav<strong>il</strong> polimeri di acetato di<br />
vin<strong>il</strong>e e acr<strong>il</strong>ici e Rasco prodotti a<br />
base di bitume.<br />
La costante<br />
internazionalizzazione è<br />
direttamente collegata alla<br />
crescita del fatturato avvenuta<br />
negli ultimi dieci anni: nel '90 era<br />
di 150 m<strong>il</strong>iardi di lire, nel 2001 è<br />
stato raggiunto un fatturato<br />
aggregato di 725 m<strong>il</strong>ioni di euro,<br />
realizzato all'estero <strong>per</strong> <strong>il</strong> 57 %.<br />
Il fatturato totale <strong>per</strong> <strong>il</strong> 2006 è di<br />
1,45 m<strong>il</strong>iardi di euro. Anche <strong>il</strong><br />
numero dei dipendenti è in forte<br />
aumento: sedici anni fa erano 512,<br />
nel 2006 hanno su<strong>per</strong>ato i 4800,<br />
<strong>il</strong> 12% dei quali è impiegato<br />
nella ricerca.<br />
47 Consociate • 7 Labor
atori R&S • 46 Stab<strong>il</strong>imenti in 23 Paesi<br />
7
8<br />
Un particolare del laboratorio di R&S<br />
di M<strong>il</strong>ano nel 1960.<br />
Il Centro Ricerca e Sv<strong>il</strong>uppo di Via Cafiero<br />
Sin dalla sua nascita nel 1937, <strong>Mapei</strong> ha capito che investire nella<br />
Ricerca e nello Sv<strong>il</strong>uppo era un requisito essenziale non solo <strong>per</strong> presentare<br />
sul mercato i prodotti migliori, ma <strong>per</strong> poter anche crescere a<br />
livello internazionale.<br />
L’essere oggi un’azienda leader con un nome conosciuto in tutto <strong>il</strong><br />
mondo non è dunque un caso, ma è <strong>il</strong> frutto di una visione che, sin dalle<br />
origini, prevedeva un impegno rivolto in questa direzione.<br />
Ricerca e Sv<strong>il</strong>uppo sono nel DNA di <strong>Mapei</strong> ed è attraverso questi strumenti<br />
che l’azienda continua la sua crescita internazionale.<br />
A questo ambito sono sempre stati dedicati gli sforzi migliori di <strong>Mapei</strong><br />
e <strong>il</strong> 5% del fatturato è destinato agli investimenti in Ricerca e Sv<strong>il</strong>uppo.<br />
<strong>Mapei</strong> dispone di sette centri principali di ricerca e di 46 laboratori di<br />
controllo qualità.<br />
I sette centri sono così distribuiti geograficamente: due in Italia (a<br />
M<strong>il</strong>ano e a V<strong>il</strong>ladossola), uno in Francia (a Tolosa), uno in Germania (a<br />
Wiesbaden), uno in Canada (a Laval), uno negli Stati Uniti (a Deerfield<br />
Beach) e uno in Norvegia (Sagstua).<br />
Gli addetti alla ricerca sono <strong>il</strong> 12% dei dipendenti.<br />
Il maggior numero di ricercatori è presente nel Centro di M<strong>il</strong>ano in Via<br />
Cafiero - <strong>il</strong> principale - che ha <strong>il</strong> compito di coordinare <strong>il</strong> lavoro degli<br />
altri sei laboratori e funziona anche da laboratorio analitico centrale<br />
dell’intero Gruppo. È in questa via m<strong>il</strong>anese del quartiere Bovisa che<br />
prese le mosse, negli anni ’30, l’attività di <strong>Mapei</strong>.<br />
Qui la prima sede dell’Azienda e la prima unità produttiva e qui <strong>il</strong><br />
primo centro di ricerca.<br />
Un luogo simbolo di <strong>Mapei</strong> che, recentemente ampliato e rimodernato,<br />
continua ad irradiare conoscenza e ad attrarre sempre nuove energie.<br />
La ricerca è, infatti, <strong>il</strong> settore in<br />
cui <strong>Mapei</strong> continua ancora oggi a<br />
fare <strong>il</strong> maggior numero di assunzioni,<br />
scegliendo soprattutto giovani<br />
neolaureati e neodiplomati<br />
nelle più diverse discipline scientifiche.<br />
Parafrasando Aristotele, possiamo<br />
affermare che <strong>il</strong> Centro Ricerca e<br />
Sv<strong>il</strong>uppo di Via Cafiero è <strong>il</strong> “motore<br />
immob<strong>il</strong>e” che, sin dal 1937, non<br />
ha mai smesso di alimentare con<br />
energie positive l’intera Azienda<br />
dirigendo e coordinando le attività<br />
scientifiche dell’intero Gruppo.<br />
Va ricordato, inoltre, che tutti i<br />
laboratori ut<strong>il</strong>izzano le strumentazioni<br />
e le tecniche più avanzate di<br />
analisi chimica e chimico-fisica<br />
come diffrattometri a raggi X,<br />
spettrometri e cromatografie di<br />
ogni tipo e <strong>il</strong> microscopio elettronico<br />
ESEM-FEG, alle quali si<br />
aggiungono anche numerose<br />
altre tecniche analitiche, capaci di<br />
valutare ogni caratteristica dei<br />
vari prodotti.<br />
Coordinati e diretti da centro di<br />
Via Cafiero, i laboratori lavorano in<br />
stretto contatto tra loro, ma anche<br />
con università e istituti di ricerca
scientifica e industriale e fungono anche da supporto all’Assistenza<br />
Tecnica <strong>per</strong> la soluzione dei problemi più diffic<strong>il</strong>i dei clienti.<br />
I più severi standard internazionali<br />
L’unico modo <strong>per</strong> mettere a nudo i limiti e le caratteristiche dei materiali<br />
è quello di torturarli! Questo è quanto si fa tutti i giorni nei laboratori<br />
<strong>Mapei</strong> ut<strong>il</strong>izzando i più severi standard internazionali come le<br />
norme ISO, CEN, ASTM, DIN, oltre, ovviamente, alle specifiche norme<br />
nazionali. Per torturare i materiali si ut<strong>il</strong>izzano le più sofisticate attrezzature<br />
come dinamometri elettronici, presse e attrezzature usate talvolta<br />
in condizioni estreme di tem<strong>per</strong>atura e umidità, ottenute con<br />
camere climatiche speciali. L’es<strong>per</strong>ienza accumulata in questo campo<br />
ha <strong>per</strong>messo ai tecnici <strong>Mapei</strong> di assumere posizioni di grande prestigio<br />
quali la presidenza di due commissioni CEN, l’ente delegato all’elaborazione<br />
delle normative europee, e di rappresentare l’Italia in oltre 100<br />
commissioni e gruppi di lavoro internazionali.<br />
La ricerca <strong>per</strong> l’uomo e l’ambiente<br />
Non si fa tanta strada ottem<strong>per</strong>ando controvoglia a normative che si<br />
ritengono astratte, <strong>per</strong>ché egoisticamente considerate improduttive, o<br />
cercando di impegnarsi <strong>il</strong> meno possib<strong>il</strong>e nel rispettare i requisiti minimi,<br />
in fatto di rispetto dell’uomo e dell’ambiente, che i prodotti devono<br />
possedere. Oggi non è possib<strong>il</strong>e, infatti, crescere in ambito industriale<br />
se non vi sono principi etici che ispirano tutta l’attività dell’azienda o<br />
vantando qualità non realmente raggiunte.<br />
Sin dalle origini <strong>Mapei</strong> si è mossa sul mercato anticipando non solo le<br />
richieste dei clienti, ma precorrendo anche le più innovative tendenze<br />
in fatto di ecologia e di salvaguardia degli applicatori. Uno dei motori<br />
principali che spingono la ricerca<br />
<strong>Mapei</strong> è, infatti, l’obiettivo di sv<strong>il</strong>uppare<br />
prodotti sempre meno<br />
dannosi <strong>per</strong> l’uomo che li ut<strong>il</strong>izza e<br />
con sempre minore impatto sull’ambiente.<br />
In questa direzione,<br />
oltre allo sv<strong>il</strong>uppo di formule in cui<br />
vengono progressivamente eliminati<br />
tutti i componenti <strong>per</strong>icolosi,<br />
particolare è stato l’impegno a<br />
produrre adesivi senza solventi<br />
volat<strong>il</strong>i, pur mantenendo un’ottima<br />
lavorab<strong>il</strong>ità e un’alta adesività.<br />
Per fare ciò è stata messa a punto,<br />
prima nel centro ricerche di Laval,<br />
in Canada, ora anche in quello di<br />
M<strong>il</strong>ano, la camera ambientale, una<br />
speciale attrezzatura capace di<br />
misurare le emissioni di composti<br />
organici volat<strong>il</strong>i (VOC) anche in<br />
quantità minime.<br />
A 70 anni dalla sua fondazione<br />
<strong>Mapei</strong> non pare abbia voglia di fermare<br />
la sua crescita. Una crescita<br />
che deve tanto alla Ricerca e<br />
Sv<strong>il</strong>uppo e alla sua sede centrale di<br />
Via Cafiero. Un luogo simbolo <strong>per</strong><br />
l’intero Gruppo e che, oggi come<br />
allora, è <strong>il</strong> crocevia dove si incontrano<br />
e si confrontano antiche<br />
es<strong>per</strong>ienze e nuove conoscenze.<br />
La tecnologia più avanzata e le eccellenze<br />
nelle risorse umane sono la base della strategia<br />
dei 7 attuali laboratori di R&S.<br />
9
10<br />
Da Via Cafiero alla Cina,<br />
passando da… Mediglia<br />
<strong>Mapei</strong> è oggi un “global player” che si muove<br />
sul mercato internazionale con uno sv<strong>il</strong>uppo<br />
costante che risponde a principi precisi: la<br />
crescita deve essere “sana ed equ<strong>il</strong>ibrata” e i<br />
termini “investimenti e finanza” significano,<br />
<strong>per</strong> <strong>Mapei</strong>, sv<strong>il</strong>uppare e finanziare<br />
correttamente lo sv<strong>il</strong>uppo dell’Azienda <strong>per</strong><br />
acquisire sempre maggiori quote di mercato.<br />
Come ha, inoltre, recentemente dichiarato<br />
Giorgio Squinzi:“Consideriamo i nostri obiettivi<br />
come compagnie composte da un insieme di<br />
prodotti/<strong>per</strong>sone/capacità produttive.<br />
Vogliamo, <strong>per</strong> questo, massimizzare crescita ed<br />
efficienza e non solo i prodotti”.<br />
Al fatto di essere realmente un “international<br />
global player”, <strong>Mapei</strong> aggiunge altre due<br />
peculiari caratteristiche: è gestita come<br />
un’azienda fam<strong>il</strong>iare e ha un approccio ai<br />
problemi sempre a medio-lungo termine.<br />
La strategia di crescita dell’Azienda è<br />
consolidata e i numeri parlano chiaro: negli<br />
ultimi 28 anni <strong>Mapei</strong> ha acquisito o ha costruito<br />
ex-novo 39 stab<strong>il</strong>imenti.<br />
Settanta anni fa tutto iniziò da un piccolo<br />
stab<strong>il</strong>imento in quella che all’epoca era la<br />
<strong>per</strong>iferia di M<strong>il</strong>ano. Da quella originaria sede di<br />
Via Cafiero alla Bovisa - oggi sede del più<br />
importante Centro di Ricerca e Sv<strong>il</strong>uppo<br />
dell’intero Gruppo – uscirono le prime<br />
confezioni di prodotto e tutte le lavorazioni<br />
venivano eseguite manualmente.<br />
Oggi tutti gli stab<strong>il</strong>imenti <strong>Mapei</strong> sono<br />
all’avanguardia nell’automazione e nel rispetto<br />
delle più severe norme sulla sicurezza e<br />
l’ambiente.<br />
Lo stab<strong>il</strong>imento di Robbiano di Mediglia<br />
Il fiore all’occhiello di <strong>Mapei</strong> è, oggi, lo<br />
stab<strong>il</strong>imento di Robbiano di Mediglia, alle porte<br />
di M<strong>il</strong>ano, dove tutto è organizzato con linee di<br />
produzione completamente automatizzate (tra<br />
le linee di produzione di prodotti in polvere,<br />
una raggiunge la straordinaria velocità di 3.600<br />
sacchi da 25 kg <strong>per</strong> ora). Costruito nel 1975 e, in<br />
seguito, più volte ampliato, è oggi <strong>il</strong> centro<br />
produttivo più importante del gruppo <strong>Mapei</strong>:<br />
oltre 635.000 tonnellate di prodotti <strong>per</strong> l'ed<strong>il</strong>izia<br />
ne sono uscite nel 2005. Circa <strong>il</strong> 23% della<br />
produzione di Robbiano di Mediglia viene<br />
esportato. Nel 2007 è prevista la costruzione di<br />
un nuovo magazzino e di un’area produttiva<br />
<strong>per</strong> un totale di 11.000 m 2 .<br />
Uno degli aspetti strategici dello sv<strong>il</strong>uppo<br />
industriale di <strong>Mapei</strong> è sicuramente incentrato<br />
sulla logistica e questo <strong>per</strong> garantire ai clienti di<br />
ricevere rapidamente le merci ordinate. <strong>Mapei</strong> è<br />
particolarmente all'avanguardia in questo<br />
campo: infatti, ben l'80% degli ordini ricevuti<br />
vengono evasi entro 48 ore, sia che si tratti di<br />
prodotti confezionati sia di prodotti sfusi.<br />
In tutto <strong>il</strong> mondo o<strong>per</strong>ano altri 45 stab<strong>il</strong>imenti<br />
<strong>Mapei</strong> e <strong>il</strong> Gruppo produce in 23 Paesi, nei 5<br />
continenti seguendo queste logiche.<br />
Tutto nel rispetto dell’ambiente. Impianti sicuri<br />
<strong>per</strong> chi ci lavora e <strong>per</strong> l’ambiente che li<br />
circonda. Da sempre <strong>Mapei</strong> è in prima f<strong>il</strong>a<br />
nell’impegno <strong>per</strong> una chimica eco-compatib<strong>il</strong>e<br />
che rispetti la natura. Dal 1992 aderisce al<br />
progetto internazionale Responsible Care,<br />
l’impegno dell’industria chimica mondiale<br />
A sinistra:<br />
l’interno dell’originario<br />
piccolo stab<strong>il</strong>imento di<br />
Via Cafiero a M<strong>il</strong>ano e,<br />
sotto, le linee di<br />
produzione <strong>Mapei</strong><br />
negli anni ‘70 a Robbiano<br />
di Mediglia.<br />
A destra e sotto:<br />
Veduta aerea del moderno<br />
stab<strong>il</strong>imento di Robbiano<br />
di Mediglia e particolari<br />
dei cicli di produzione.
Tutti i centri produttivi <strong>Mapei</strong> nascono e crescono secondo un lay-out preciso,<br />
guidato dall’Engineering Team che ha sede nello stab<strong>il</strong>imento di Robbiano di<br />
Mediglia, stab<strong>il</strong>imento-guida <strong>per</strong> tutti gli altri 45.<br />
nel <strong>per</strong>seguire la<br />
protezione dell’ambiente<br />
e la sicurezza e la salute<br />
dei dipendenti.<br />
Lo stab<strong>il</strong>imento <strong>Mapei</strong> di Robbiano di<br />
Mediglia nell’apr<strong>il</strong>e 1998 è stato<br />
certificato secondo la norma ISO 14001<br />
e ha ottenuto nel luglio 1999 la registrazione<br />
n° I-S-000019 del sito secondo <strong>il</strong> regolamento<br />
CE 761/01 (EMAS) <strong>per</strong> la gestione<br />
ambientale.<br />
Nell’ottobre 2000 ha conseguito la<br />
certificazione del suo sistema di gestione <strong>per</strong><br />
la salute e la sicurezza del lavoro secondo la<br />
norma OHSAS 18001. Il 27/12/2004 ha<br />
ottenuto l’Autorizzazione Integrata<br />
Ambientale (D. Lgs 372/99).<br />
Complessivamente, più di 8.000 tonnellate al<br />
giorno di prodotti finiti escono dagli<br />
stab<strong>il</strong>imenti <strong>Mapei</strong> e altrettante tonnellate<br />
entrano come materie prime necessarie <strong>per</strong><br />
la preparazione degli oltre 500 prodotti<br />
(adesivi, sig<strong>il</strong>lanti, malte, additivi, lattici ecc.)<br />
che compongono la completa gamma<br />
<strong>Mapei</strong>.Tutti i prodotti, distribuiti nel mondo<br />
attraverso le consociate <strong>Mapei</strong> e impiegati<br />
nei più importanti cantieri del mondo sono<br />
oggi prodotti nei 46 stab<strong>il</strong>imenti del Gruppo.<br />
Tornando a quello di Mediglia, che è<br />
diventato lo stab<strong>il</strong>imento-guida <strong>per</strong> tutti gli<br />
altri, va ricordato che proprio qui è o<strong>per</strong>ativo,<br />
in una sede recentemente ampliata,<br />
l’Engineering Team che si dedica alla<br />
progettazione e agli studi <strong>per</strong> ottimizzare<br />
l’o<strong>per</strong>atività di tutti gli stab<strong>il</strong>imenti del<br />
Gruppo.<br />
<strong>Mapei</strong> ha fatto molta strada da quella prima<br />
fabbrica di Via Cafiero e gli ultimi stab<strong>il</strong>imenti<br />
recentemente a<strong>per</strong>ti sono stati quelli della<br />
Cina e del Vietnam. Il segno di una crescita<br />
che vede l’Azienda fra le protagoniste, a<br />
livello globale, del mercato. Una crescita che<br />
è continua.<br />
11
Un prodotto <strong>per</strong> ogni esigenza<br />
<strong>Mapei</strong> nasce come azienda di “Materiali Aus<strong>il</strong>iari <strong>per</strong><br />
l’Ed<strong>il</strong>izia e l’Industria” (da qui nasce <strong>il</strong> suo nome). I<br />
prodotti con i quali si presenta inizialmente sul<br />
mercato sono: pitture, intonaci, materiali <strong>per</strong><br />
rivestimenti interni ed esterni di palazzi, ospedali,<br />
aeroporti. Un primo salto in avanti si raggiunge<br />
quando l’Azienda si concentra sulla nicchia di<br />
mercato degli adesivi <strong>per</strong> la messa in o<strong>per</strong>a di<br />
pavimenti e rivestimenti. I prodotti <strong>Mapei</strong><br />
contribuiscono oggi alla qualità della vita migliorando<br />
l’estetica, <strong>il</strong> confort e la sicurezza degli ambienti in<br />
cui viviamo. Si tratta di prodotti che sono ovunque<br />
nelle nostre case, sotto i pavimenti, nel calcestruzzo<br />
dei p<strong>il</strong>astri o sulle su<strong>per</strong>fici degli edifici storici. La<br />
produzione di <strong>Mapei</strong> è oggi articolata in ben 9 linee<br />
che coprono tutte esigenze del settore dell’ed<strong>il</strong>izia. I<br />
prodotti sono distribuiti da rivenditori autorizzati in<br />
tutti i cantieri del mondo, tranne la linea dei prodotti<br />
<strong>per</strong> le Costruzioni in Sotterraneo, <strong>per</strong> specifiche<br />
problematiche ed esigenze di assistenza in cantiere,<br />
e la linea degli Additivi di Macinazione, destinati alle<br />
cementerie.<br />
I Team di Linea<br />
Una peculiarità di <strong>Mapei</strong> è quella di aver mantenuto<br />
le caratteristiche di un’antica impresa artigiana pur<br />
essendo divenuta una multinazionale conosciuta in<br />
tutto <strong>il</strong> mondo. L’es<strong>per</strong>ienza e la conoscenza<br />
professionale di ciascun uomo che lavora in <strong>Mapei</strong> è<br />
una risorsa importante che nutre continuamente <strong>il</strong><br />
know-how dell’intera Azienda. L’aggregazione <strong>per</strong><br />
competenze e capacità diverse ha, di fatto, fatto<br />
nascere quasi naturalmente dei gruppi di lavoro<br />
contraddistinti da una spiccata identità. Tutto questo<br />
nel rispetto della f<strong>il</strong>osofia aziendale che prevede la<br />
massima elasticità e ab<strong>il</strong>ità nel condividere le proprie<br />
competenze con quelle di tutti gli altri. Per essere più<br />
incisiva sul mercato e <strong>per</strong> offrire sempre <strong>il</strong> meglio ai<br />
propri clienti, <strong>Mapei</strong> dispone oggi non solo dei<br />
prodotti migliori, ma anche di uomini organizzati e<br />
preparati <strong>per</strong> affrontare ogni esigenza di cantiere.<br />
Così, oggi, <strong>Mapei</strong> affianca a ogni linea di prodotto dei<br />
Team di lavoro dedicati al suo sv<strong>il</strong>uppo e alla sua<br />
commercializzazione. Guidati da Product Manager,<br />
ogni Team di Linea si avvale di promotori,<br />
responsab<strong>il</strong>i tecnico-commerciali, tecnici di<br />
laboratorio e dell’Asistenza Tecnica che dialogano<br />
costantemente tra loro.<br />
L’obiettivo è quello di verificare ogni giorno sul<br />
campo l’efficacia dei prodotti esistenti, proporne di<br />
nuovi e, attraverso un costante rapporto con i clienti,<br />
suggerire e consigliare le soluzioni migliori.<br />
Nella pagina a fianco presentiamo brevemente la<br />
Divisione Grandi Progetti, nata <strong>per</strong> risolvere le più<br />
complesse problematiche relative a questo ambito, e<br />
due di questi Team (U.T.T. e D.A.M.) <strong>per</strong> la tipicità<br />
della loro struttura e la particolarità della loro attività.<br />
12
La Divisione Grandi Progetti<br />
Un team di tecnici altamente qualificati, una struttura<br />
dedicata alla progettazione con l’obiettivo di affiancare<br />
Enti e Società d’ingegneria <strong>per</strong> individuare gli obiettivi<br />
di intervento, la preparazione dei capitolati e la<br />
stesura delle relative specifiche tecniche. Una delle<br />
peculiarità della Divisione è quella di consigliare le<br />
procedure di lavorazione, i cicli di intervento, i<br />
materiali migliori e le tempistiche o<strong>per</strong>ative.<br />
Diagnostica, alta qualificazione scientifica, risoluzione<br />
in tempo reale dei diversi problemi di cantiere,<br />
disponib<strong>il</strong>ità e capacità nel seguire e nel consigliare <strong>il</strong><br />
cliente in tutte le fasi di lavorazione: sono questi gli<br />
elementi distintivi della Divisione Grandi Progetti.<br />
Un’altra importante caratteristica della Divisione è<br />
quella di essere trasversale a <strong>Mapei</strong>. Essa, infatti, si<br />
avvale, oltre che della Ricerca e Sv<strong>il</strong>uppo, anche di<br />
una consulenza tecnica dedicata, un’assistenza<br />
o<strong>per</strong>ativa in cantiere e un’attenta analisi delle più<br />
diverse problematiche a cui fa seguito una rapida<br />
proposta di soluzioni, scegliendo i prodotti migliori tra<br />
quelli offerti dalle nove linee <strong>Mapei</strong>.<br />
Underground Technology Team (U.T.T.)<br />
La nascita dell'Underground Technology Team è la<br />
risposta di <strong>Mapei</strong> alla crescente richiesta da parte del<br />
mercato delle costruzioni di una linea di prodotti<br />
dedicata agli spazi in sotterraneo. Grazie alle capacità<br />
e agli investimenti nei suoi laboratori di R&S e alle<br />
conoscenze tecniche sv<strong>il</strong>uppate in ogni paese, <strong>Mapei</strong><br />
ha dato vita alla linea dedicata "Underground<br />
Technology Construction Products". Le o<strong>per</strong>e in<br />
sotterraneo hanno un carattere di unicità dovuto<br />
innanzitutto alla complessità legata alla loro fase di<br />
progettazione e alla severità dell'ambiente di lavoro<br />
che richiede di affidarsi a tecnici specializzati, affidab<strong>il</strong>i<br />
e in grado, con la loro es<strong>per</strong>ienza, di affrontare le<br />
situazioni più imprevedib<strong>il</strong>i e garantire un corretto e<br />
immediato avanzamento dei lavori. Attraverso <strong>il</strong><br />
settore dedicato “Underground Technology Team”,<br />
<strong>Mapei</strong> si pone l'obiettivo di soddisfare, in maniera<br />
globale, ogni esigenza tecnica dei propri clienti legata<br />
alle costruzioni in sotterraneo.<br />
Divisione Additivi di Macinazione (D.A.M.)<br />
Nel 2001 <strong>Mapei</strong> ha introdotto la nuova linea di<br />
prodotti “Additivi di Macinazione” dedicata<br />
alla produzione di cemento e rivolta direttamente<br />
alle cementerie.<br />
Questi additivi sono formulati <strong>per</strong> risolvere<br />
i problemi di agglomerazione all’interno dei molini<br />
tubolari e migliorare la qualità del cemento.<br />
La Divisione Additivi di Macinazione (D.A.M.) ha quindi<br />
l’obiettivo di sv<strong>il</strong>uppare prodotti e strategie specifiche<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> cemento. Considerando che gli additivi di<br />
“processo” sono aggiunti al materiale durante <strong>il</strong> ciclo<br />
di macinazione, l’interazione tra i tecnici che gettano<br />
<strong>il</strong> cemento e i chimici del laboratorio di ricerca è molto<br />
importante. Per sv<strong>il</strong>uppare queste sinergie, la D.A.M. è<br />
composta da chimici e tecnici della produzione<br />
del cemento, che coo<strong>per</strong>ano nella stessa struttura.<br />
13
14<br />
Pur essendo, oggi, una realtà internazionale di<br />
successo, <strong>Mapei</strong> rimane un’azienda a<br />
conduzione fam<strong>il</strong>iare e i principi<br />
fondamentali su cui poggia rimangono quelli<br />
trasmessi dal suo fondatore Rodolfo Squinzi<br />
al figlio Giorgio, attuale Amministratore Unico<br />
dell’Azienda. Sono tre le colonne portanti che<br />
continuano a ispirare l’agire di <strong>Mapei</strong>: la<br />
specializzazione, l’internazionalizzazione e la<br />
Ricerca e Sv<strong>il</strong>uppo. È seguendo e<br />
implementando continuamente questi<br />
principi che <strong>Mapei</strong> è cresciuta<br />
impetuosamente nel corso degli anni. E non è<br />
possib<strong>il</strong>e trasmettere all’intera Azienda e ai<br />
propri clienti e fornitori concetti di questa<br />
portata se, alla base, non c’è emozione e<br />
passione.<br />
La comunicazione, in questo senso, gioca un<br />
ruolo fondamentale <strong>per</strong> due aspetti. Perché<br />
incanala questa passione in una strategia<br />
volta a raggiungere risultati d’eccellenza in<br />
termini di marketing e, al contempo, alimenta<br />
creativamente quello spirito di gruppo (<strong>il</strong><br />
“gioco di squadra”) che <strong>per</strong>mette di nutrire<br />
senza interruzione un circolo virtuoso di<br />
conoscenze che <strong>per</strong>mettono la condivisione<br />
della mission dell’Azienda.<br />
Campioni del mondo<br />
Uno degli ultimi eclatanti esempi di come<br />
<strong>Mapei</strong> si muova <strong>per</strong> comunicare a livello<br />
globale i suoi prodotti e i suoi valori, è la<br />
recente sponsorizzazione della Nazionale di<br />
Calcio Italiana. Un’iniziativa che ha coinvolto<br />
tutto <strong>il</strong> “Mondo <strong>Mapei</strong>”: dai dipendenti ai<br />
collaboratori, dai rivenditori ai clienti. Le nude<br />
cifre che qui riportiamo parlano da sole e<br />
<strong>il</strong>lustrano gli eccezionali risultati conseguiti.<br />
Durante <strong>il</strong> Mondiale, <strong>il</strong> logo dell’Azienda è<br />
apparso sulla stampa italiana più di 1.500<br />
volte con oltre 21.000 citazioni in televisione<br />
(pari a quasi 145.000 secondi):<br />
monetarizzando questa continua presenza, è<br />
come se <strong>Mapei</strong> avesse speso in pubblicità<br />
circa 25 m<strong>il</strong>ioni di euro.<br />
I contatti-<strong>per</strong>sona stimati in tutto <strong>il</strong> mondo<br />
su<strong>per</strong>ano i 30 m<strong>il</strong>iardi e in Italia si sono avuti<br />
più di 76 m<strong>il</strong>ioni di contatti attraverso la<br />
stampa e oltre 343 m<strong>il</strong>ioni con la televisione.<br />
<strong>Mapei</strong> ha portato in Germania oltre 1.000<br />
ospiti <strong>per</strong> assistere alle partite e sono state 7<br />
le consociate del Gruppo coinvolte<br />
direttamente. <strong>Mapei</strong> ha colto<br />
quest’opportunità organizzando un<br />
concorso, distribuendo premi e supportando<br />
l’iniziativa con investimenti in comunicazione.
Sopra:<br />
lo stand <strong>Mapei</strong> al<br />
Cersaie e Saie di<br />
Bologna nel 2006.<br />
A fianco:<br />
alcune immagini della<br />
campagna televisiva<br />
Mapelastic che, nel<br />
2006, in pochi mesi ha<br />
fatto crescere le<br />
vendite del prodotto<br />
del 42%, <strong>per</strong> un totale<br />
di 41 m<strong>il</strong>ioni di euro<br />
solo in Italia.<br />
Sotto:<br />
formazione continua<br />
grazie a 2<br />
attrezzatissimi<br />
auditorium, a M<strong>il</strong>ano<br />
e Latina, e a 2 scuole<br />
itineranti <strong>per</strong> i tecnici.<br />
E i risultati, anche qui, non sono mancati:<br />
<strong>il</strong> fatturato sui prodotti in promozione è<br />
aumentato di circa <strong>il</strong> 40%.<br />
Comunicazione e Marketing<br />
<strong>Mapei</strong> segue da sempre una politica di<br />
marketing e di comunicazione molto mirata<br />
alla quale cui si accompagna una formazione<br />
continua, e un’assistenza tecnica ad altissimo<br />
livello. Il tutto <strong>per</strong> offrire ai propri clienti un<br />
servizio completo capace di soddisfare ogni<br />
esigenza. A strategie specifiche <strong>per</strong> linee di<br />
prodotto, <strong>per</strong> mercati diversi e <strong>per</strong> tipologie<br />
di clienti, seguono o<strong>per</strong>azioni e strumenti di<br />
marketing studiati appositamente. Ciò<br />
significa mirate campagne pubblicitarie<br />
realizzate con manifesti e spot televisivi,<br />
alcune sponsorizzazioni legate a progetti di<br />
grande risonanza, molte iniziative <strong>per</strong> avere<br />
un contatto continuo e diretto con <strong>il</strong> cliente.<br />
<strong>Mapei</strong>, infatti, è in continuo movimento: dalla<br />
partecipazione alle fiere specializzate che si<br />
tengono ogni mese dell’anno in tutto <strong>il</strong><br />
mondo, alla produzione di una<br />
documentazione molto ampia, basata<br />
soprattutto su supporti multimediali (DVD,<br />
CD,Video) e dépliant di linea e di prodotto<br />
destinati ai clienti di tutto <strong>il</strong> mondo.<br />
Formazione continua<br />
Anche la formazione ha un ruolo importante<br />
<strong>per</strong> <strong>Mapei</strong>, che organizza di continuo corsi di<br />
aggiornamento e di <strong>per</strong>fezionamento delle<br />
tecniche di posa di pavimenti e rivestimenti<br />
<strong>per</strong> rivenditori e applicatori.<br />
I corsi sono tenuti dal qualificato <strong>per</strong>sonale<br />
dell’Assistenza Tecnica con dimostrazioni<br />
pratiche, materiale informativo e mezzi<br />
audiovisivi.<br />
Inoltre, <strong>Mapei</strong> organizza <strong>per</strong>iodicamente<br />
anche convegni <strong>per</strong> progettisti e responsab<strong>il</strong>i<br />
di cantiere con la collaborazione dei singoli<br />
Ordini professionali. Questi eventi<br />
coinvolgono es<strong>per</strong>ti del settore come relatori<br />
e sono centrati sui temi di primo piano <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />
comparto dell’ed<strong>il</strong>izia.<br />
L’Assistenza Tecnica<br />
L’assistenza alla clientela, sia prima sia dopo la<br />
vendita di un prodotto, è una delle chiavi del<br />
successo di <strong>Mapei</strong>. Non lasciare mai solo <strong>il</strong><br />
cliente e consigliarlo al meglio <strong>per</strong> un<br />
ottimale ut<strong>il</strong>izzo dei prodotti <strong>Mapei</strong> in ogni<br />
situazione di cantiere: questo è sempre stato<br />
un principio o<strong>per</strong>ativo importante nella<br />
f<strong>il</strong>osofia dell’Azienda.<br />
Il servizio prevede l’assistenza telefonica nei<br />
casi più semplici, ma anche interventi<br />
direttamente sul cantiere, nei casi più<br />
complessi. L’assistenza è garantita in ogni<br />
angolo del mondo da parte di tecnici<br />
altamente specializzati e con competenze in<br />
ogni settore. Persone in grado di indirizzare <strong>il</strong><br />
cliente e l’applicatore verso <strong>il</strong> corretto ut<strong>il</strong>izzo<br />
dei prodotti e di risolvere ogni tipo di<br />
problema tecnico.<br />
15
16<br />
Noi di <strong>Mapei</strong><br />
progettiamo,<br />
produciamo,<br />
promuoviamo e<br />
commercializziamo<br />
prodotti e soluzioni <strong>per</strong><br />
<strong>il</strong> mercato mondiale<br />
degli adesivi e dei<br />
prodotti chimici <strong>per</strong><br />
l’ed<strong>il</strong>izia.<br />
Siamo costantemente<br />
attenti all’andamento<br />
del settore delle<br />
costruzioni: la nostra<br />
f<strong>il</strong>osofia è quella<br />
di essere sempre<br />
un passo avanti,<br />
così da portare risposte<br />
innovative a ogni<br />
esigenza emergente in<br />
tutto <strong>il</strong> mondo.<br />
Nell’ambito della<br />
strategia di sv<strong>il</strong>uppo<br />
Vision 2010,<br />
l’internazionalizzazione<br />
di <strong>Mapei</strong> continua in<br />
nuovi Paesi e in<br />
nuovi mercati.
...e tanti altri mercati si stanno aprendo<br />
17
18<br />
Presentato a M<strong>il</strong>ano <strong>il</strong> 23 novembre scorso<br />
all’Auditorium di Federchimica, <strong>il</strong> XII<br />
Rapporto Responsible Care testimonia<br />
l'impegno dell'Industria Chimica italiana nel <strong>per</strong>seguire<br />
la Sicurezza e la Salute dei Dipendenti e<br />
la Protezione dell'Ambiente.<br />
Ricordiamo che Responsible Care è <strong>il</strong><br />
Programma volontario dell’Industria Chimica<br />
mondiale basato sull’attuazione di principi e<br />
comportamenti riguardanti la Sicurezza e Salute<br />
dei Dipendenti e la Protezione Ambientale; prevede<br />
anche l’impegno alla comunicazione dei<br />
risultati raggiunti verso un miglioramento continuo,<br />
significativo e tangib<strong>il</strong>e.<br />
In Italia, <strong>il</strong> Programma Responsible Care, avviato<br />
nel 1992 e gestito da Federchimica (Federazione<br />
Nazionale dell’Industria Chimica), è attualmente<br />
<strong>per</strong>seguito con impegno e determinazione da<br />
172 imprese di grande, media e piccola dimensione,<br />
italiane ed estere, con 447 unità produttive,<br />
57.849 dipendenti e un fatturato aggregato<br />
di 29,7 m<strong>il</strong>iardi di euro (pari al 58,3% di quello<br />
complessivamente generato dall’Industria<br />
Chimica).<br />
Ogni anno le imprese aderenti al Programma<br />
Responsible Care aumentano <strong>il</strong> loro impegno<br />
<strong>per</strong> migliorare i significativi risultati ottenuti e ne<br />
rendono pubblici i dati settoriali proprio tramite<br />
<strong>il</strong> Rapporto Responsible Care. Va ricordato che <strong>il</strong><br />
Programma Responsible Care governa, oggi,<br />
ormai circa <strong>il</strong> 20% dei costi del Conto Economico<br />
Aggregato dell’Industria Chimica.<br />
Nell’XII Rapporto vengono riportate e analizzate<br />
le <strong>per</strong>formance delle imprese aderenti a<br />
Responsible Care in materia di Sicurezza, Salute<br />
e Ambiente. I risultati pubblicati che qui sinteticamente<br />
riportiamo, confermano la continuità<br />
nel miglioramento dei risultati ottenuti che è alla<br />
base dei principi ispiratori del Programma.<br />
La Sicurezza e la Salute dei Dipendenti<br />
L’Indice di Frequenza degli Infortuni (IF) delle<br />
Imprese aderenti al Programma (calcolato come<br />
numero di Infortuni <strong>per</strong> M<strong>il</strong>ione di Ore Lavorate)<br />
ha raggiunto <strong>il</strong> valore di 9,3 nel 2005, costante<br />
rispetto al 2004.L’Industria Chimica nel suo complesso<br />
è caratterizzata da un’elevata Sicurezza<br />
nei luoghi di lavoro: l’Indice di Frequenza degli<br />
Infortuni elaborato su dati INAIL <strong>per</strong> tutti i settori<br />
manifatturieri, dimostra come l’Industria<br />
Chimica sia, con una <strong>per</strong>formance di 10,3<br />
Infortuni <strong>per</strong> m<strong>il</strong>ione di ore lavorate, la migliore dopo l’Industria del<br />
Petrolio.<br />
La Salute dei Dipendenti rappresenta un’altra area prioritaria di intervento<br />
<strong>per</strong> le Imprese che aderiscono al Programma: nel 2005 sono state definite<br />
dall’INAIL 0,07 Malattie Professionali <strong>per</strong> m<strong>il</strong>ione di ore lavorate (0,08<br />
nel 2004); l’Industria Chimica nel suo complesso fa registrare, <strong>per</strong> <strong>il</strong> medesimo<br />
Indice, <strong>il</strong> valore più basso rispetto a tutti i settori economici (0,46).<br />
Le emissioni in acqua e in atmosfera<br />
Le Imprese aderenti al Programma Responsible Care hanno significativamente<br />
ridotto le emissioni in acqua e in atmosfera nel corso del 2005, pur<br />
a fronte di un aumento dell’Indice delle Attività Produttive del 3,1%<br />
rispetto al 2004.<br />
In acqua, la quantità di COD (Chemical Oxygen Demand) emessa nel<br />
2005 (16.965 t) è diminuita del 2,7% rispetto all’anno precedente (17.431<br />
t); le emissioni di azoto si sono ridotte notevolmente con una diminuzione<br />
del 17,2% nel 2005. Infine, <strong>il</strong> 2005 registra un aumento dei Metalli<br />
Pesanti (+8,7%), <strong>per</strong> correggere <strong>il</strong> quale si stanno implementando significativi<br />
piani di riduzione. Anche in aria si verifica una costante diminuzione<br />
degli Indicatori analizzati tra <strong>il</strong> 2004 e <strong>il</strong> 2005; le emissioni di SO 2<br />
(Anidride Solforosa) si sono ridotte dello 0,3%; quelle di NOx (Ossidi di<br />
Azoto) del 2,1%; le Polveri sono state abbattute del 10,6%.<br />
I consumi energetici e <strong>il</strong> Protocollo di Kyoto<br />
Nel 2005 è complessivamente migliorata l’efficienza energetica<br />
dell’Industria Chimica che ha visto ridurre i consumi specifici di energia<br />
del 3,7%. Le Imprese aderenti a Responsible Care hanno ridotto i propri<br />
consumi specifici di energia del 2,0%.<br />
Per quanto riguarda l’applicazione del Protocollo di Kyoto,mentre in Italia<br />
assistiamo a un aumento delle emissioni di CO 2 (Anidride Carbonica) del<br />
12,7% tra <strong>il</strong> 1990 e <strong>il</strong> 2004, l’Industria Chimica, nello stesso <strong>per</strong>iodo, ha
idotto le proprie del 37,9%. Con riferimento alle<br />
emissioni di CO 2 derivanti dall’ut<strong>il</strong>izzo di combustib<strong>il</strong>i<br />
foss<strong>il</strong>i <strong>per</strong> usi energetici, si osserva come sia<br />
l’Industria Chimica (-37,8%), sia le Imprese aderenti<br />
a Responsible Care (-25,9%) abbiano ottenuto<br />
risultati migliori degli obiettivi del<br />
Protocollo di Kyoto.<br />
È migliorata la gestione della risorsa acqua: nel<br />
2005 sono stati ut<strong>il</strong>izzati 2.038 Mm 3 d’acqua (-<br />
19,2%) rispetto al 2004, provenienti solo <strong>per</strong><br />
l’1,6% da acquedotto. L’aumento della produzione<br />
dei rifiuti tra <strong>il</strong> 2004 (1.169,3 kt) e <strong>il</strong> 2005<br />
(1.464,3 kt) è dovuto a o<strong>per</strong>azioni di bonifica <strong>per</strong><br />
526,8 kt, al netto delle quali si osserverebbe una<br />
riduzione del quantitativo prodotto del 2,9%.<br />
La sicurezza nella logistica e nei trasporti<br />
Alcune Imprese aderenti a Responsible Care si<br />
sono particolarmente distinte nel mettere a<br />
punto nuovi processi e tecnologie che migliorano<br />
la Sicurezza dei luoghi di lavoro e/o riducono<br />
l’impatto ambientale.Per quanto riguarda la logistica,<br />
le Imprese aderenti a Responsible Care<br />
hanno movimentato su strada solo <strong>il</strong> 49,3% dei<br />
31,2 M<strong>il</strong>ioni di t totali di sostanze, preparati e prodotti<br />
chimici trasportati (in Italia, l’incidenza del<br />
trasporto di merci su strada è pari al 65,6%).<br />
Il SET (Servizio Emergenze Trasporti) è intervenuto<br />
41 volte a supporto delle Autorità preposte<br />
alla gestione delle emergenze negli incidenti di<br />
trasporto riguardanti sostanze, preparati e prodotti<br />
chimici.<br />
La Product Stewardship<br />
La Product Stewardship è una delle aree più<br />
importanti del Programma Responsible Care:<br />
essa comporta la gestione responsab<strong>il</strong>e del prodotto<br />
lungo l’intero ciclo di vita, al fine di migliorarne<br />
le prestazioni, la sicurezza e di ridurne l’impatto<br />
sull’ambiente. In particolare, le Imprese<br />
aderenti a Responsible Care hanno ottenuto <strong>per</strong><br />
l’80,2% la certificazione ISO 9001 di almeno una<br />
Unità Produttiva e/o Logistica, mentre l’indicatore<br />
che misura <strong>il</strong> rapporto tra i reclami legati a<br />
motivazioni HSE sul totale dei reclami è pari, nel<br />
2005, a solo <strong>il</strong> 2,7%. Infine, diverse Imprese aderenti<br />
a Responsible Care si sono particolarmente<br />
distinte nella gestione responsab<strong>il</strong>e dei propri<br />
prodotti, garantendone una maggiore sicurezza<br />
durante l’uso da parte di ut<strong>il</strong>izzatori e consumatori<br />
finali e una migliore eco-compatib<strong>il</strong>ità.<br />
Gli investimenti <strong>per</strong> lo sv<strong>il</strong>uppo sostenib<strong>il</strong>e<br />
Le Spese che le Imprese aderenti a Responsible Care hanno sostenuto, nel<br />
2005, nelle aree di Sicurezza, Salute e Ambiente ammontano a 770,6<br />
M<strong>il</strong>ioni di euro (<strong>il</strong> 2,8% del fatturato complessivamente generato). Queste<br />
Imprese hanno inoltre dedicato alla formazione dei propri Dipendenti<br />
393.000 ore lavorative. L’Industria Chimica nel suo complesso in Italia ha<br />
speso 895,0 m<strong>il</strong>ioni di euro con un’incidenza dell’1,8% sul fatturato.<br />
L’impegno alla comunicazione e alla trasparenza<br />
È continuata nel 2005 l’azione di Federchimica a sostegno della diffusione<br />
dei principi e dei valori di Responsible Care, sia nei confronti delle<br />
Imprese Chimiche non aderenti al Programma, sia nei confronti del<br />
Mondo Esterno, tra cui, in particolare, le Amministrazioni Pubbliche<br />
Centrali e Locali, le Istituzioni Assicurative e Finanziarie.<br />
L’implementazione dei Sistemi di Gestione e <strong>il</strong> dialogo trasparente sul territorio<br />
sono, inoltre, due fattori chiave <strong>per</strong> le Imprese aderenti a RC, al fine<br />
di garantire <strong>il</strong> successo del Programma e <strong>il</strong> suo riconoscimento da parte<br />
delle Amministrazioni Centrali e Locali, degli Opinion Leader e del<br />
Pubblico in generale.<br />
Nel 2005, le Imprese aderenti a Responsible Care hanno ottenuto la certificazione<br />
ISO 14001 in 161 delle proprie unità produttive e/o logistiche,<br />
che rappresentano <strong>il</strong> 47,7% di quelle ottenute da parte di tutta l’Industria<br />
Chimica in Italia. L’impegno alla comunicazione e alla trasparenza è testimoniato,<br />
inoltre, dai 48 Rapporti Ambientali e Sociali e dalle numerose iniziative<br />
ed eventi.<br />
In conclusione, emerge con evidenza, dalla lettura del Rapporto, l’impegno<br />
dell’Industria Chimica a <strong>per</strong>seguire comportamenti socio-ambientali<br />
responsab<strong>il</strong>i.<br />
Ed è proprio attraverso <strong>il</strong> Programma Responsible Care che l’Industria<br />
Chimica rinnova l’impegno a migliorare le proprie <strong>per</strong>formance nel<br />
campo dello Sv<strong>il</strong>uppo Sostenib<strong>il</strong>e.<br />
MAPEI È LA PRIMA AZIENDA ITALIANA FIRMATARIA DEL<br />
RESPONSIBLE CARE GLOBAL CHARTER<br />
La Global Product Strategy della I.C.C.A. (International Counc<strong>il</strong> of<br />
Chemical Associations) – l’associazione internazionale che raccoglie<br />
tutte le federazioni della chimica di ciascun Paese - <strong>per</strong> la produzione<br />
sicura è stata progettata <strong>per</strong> migliorare la <strong>per</strong>formance produttiva<br />
dell’industria ed è vista come <strong>il</strong> più importante strumento <strong>per</strong><br />
estendere anche l’etica, i principi e le pratiche del Responsible Care<br />
lungo tutta la catena del valore delle aziende chimiche.<br />
Lanciata a Dubai in occasione del Responsible Care Global Charter<br />
all’inizio del 2006, dà un ulteriore supporto alle aziende che hanno<br />
aderito al Responsible Care Global Charter del quale <strong>Mapei</strong> è stata tra<br />
le prime aziende firmatarie, già nel febbraio 2006 e unica azienda, tra le<br />
imprese italiane, ad avervi aderito fin da subito.<br />
19
20<br />
La sensazione che da un po’ di tempo si <strong>per</strong>cepiva e<br />
che è stata confermata dal Rapporto congiunturale e<br />
previsionale del Cresme si è dimostrata vera. Nel<br />
nostro Paese <strong>il</strong> mercato dell’ed<strong>il</strong>izia registra una crescita<br />
zero. Il motivo di questo cattivo andamento del settore,<br />
così come enunciato chiaramente dal rapporto stesso, è<br />
che “la corsa delle costruzioni è finita, bloccata dalla frenata<br />
delle o<strong>per</strong>e pubbliche”. In poche parole le Grandi O<strong>per</strong>e<br />
- motore di sv<strong>il</strong>uppo <strong>per</strong> ogni Paese e segno forte della<br />
capacità di sa<strong>per</strong> pensare <strong>il</strong> futuro – sono praticamente<br />
ferme.<br />
RAPPORTO CONGIUNTURALE<br />
E PREVISIONALE CRESME - SAIE<br />
La corsa delle costruzioni è finita, bloccata<br />
dalla frenata delle o<strong>per</strong>e pubbliche.<br />
Il 24 ottobre, alla vig<strong>il</strong>ia del Saie, è<br />
stato presentato <strong>il</strong> Rapporto congiunturale<br />
e previsionale Cresme (Centro<br />
ricerche economiche di mercato <strong>per</strong><br />
l’ed<strong>il</strong>izia e <strong>il</strong> territorio) dedicato al<br />
mercato delle costruzioni.<br />
Si tratta di un ricco dossier di 400 pagine<br />
dedicate all'analisi e alla previsione<br />
delle dinamiche di mercato delle<br />
costruzioni. Il Rapporto Cresme mette<br />
a disposizione degli o<strong>per</strong>atori una<br />
visione d’insieme del mercato mondiale,<br />
di quello europeo e un’approfondita<br />
descrizione del mercato italiano delle<br />
costruzioni.<br />
Lo scenario prospettato dal rapporto è<br />
quello di medio <strong>per</strong>iodo (2006 - 2011).<br />
Secondo <strong>il</strong> Cresme <strong>il</strong> mercato delle<br />
costruzioni è entrato in fase di stagnazione:<br />
dopo la debole flessione registrata<br />
nel 2005 (-0,2%), gli investimenti<br />
sono destinati a restare ancorati allo<br />
zero sia quest’anno (+0,3%) che nel<br />
prossimo (0%). E a partire dal 2008 lo<br />
scenario prospettato è di decisa riduzione<br />
degli investimenti.<br />
Dei quattro motori che alimentano le<br />
costruzioni solo la nuova produzione<br />
residenziale continua a tenere, toccando<br />
<strong>il</strong> suo picco massimo proprio<br />
nel 2006, con una crescita a valori<br />
costanti del 4,6%. Tutti gli altri motori,<br />
con l’eccezione della manutenzione<br />
residenziale in leggerissima ripresa<br />
(+0,3%), mostrano dinamiche negati-<br />
A più riprese, in questi ultimi mesi, <strong>il</strong> dibattito politico pre<br />
e post elettorale ha avuto come centro di discussione proprio<br />
questo tema. Si deve costruire? Che cosa bisogna<br />
costruire? Con quali criteri? Nel rispetto di quali valori? E ci<br />
sono, poi, i soldi <strong>per</strong> farlo? Le stesse domande possono<br />
essere, e lo sono state, anche così formulate: TAV si, TAV<br />
no? Alta velocità sì, alta velocità no? Ponte sullo Stretto sì,<br />
Ponte sullo Stretto no? Mose sì o Mose no?<br />
Scontri continui rallentano lo sv<strong>il</strong>uppo di un Paese come <strong>il</strong><br />
nostro che, geograficamente bellissimo proprio <strong>per</strong>ché così<br />
diversificato, ha bisogno più che mai di mettersi alla pari<br />
ve: le o<strong>per</strong>e del genio civ<strong>il</strong>e flettono<br />
dell’1,1%, l’ed<strong>il</strong>izia non residenziale<br />
pubblica del 5,5%; l’ed<strong>il</strong>izia non residenziale<br />
privata del 3,9%.<br />
L’inversione del ciclo è strettamente<br />
collegata alle difficoltà del settore<br />
pubblico, che era stato protagonista<br />
fino al 2004, registrando un andamento<br />
crescente e sostenendo, insieme al<br />
mercato privato dell’ed<strong>il</strong>izia abitativa,<br />
l’intero settore.<br />
A partire dall’anno 2000 fino al 2004<br />
le o<strong>per</strong>e del genio civ<strong>il</strong>e hanno visto<br />
aumentare gli investimenti a valori
degli altri Paesi europei investendo proprio nelle grandi<br />
infrastrutture che, oltre a <strong>per</strong>mettere di essere ancora più<br />
competitivi a livello economico col resto del mondo, servono<br />
anche a rafforzare l’identità di un popolo che negli ultimi<br />
anni pare avere smarrito se stesso.<br />
Quello a cui stiamo tristemente assistendo sembra invece<br />
essere <strong>il</strong> contrario: i grandi progetti di sv<strong>il</strong>uppo del Paese, al<br />
posto di trovare coesi tutti gli Italiani, sono invece ancora<br />
continuo motivo di anacronistici scontri ideologici.<br />
E intanto <strong>il</strong> mondo va e non ci aspetta. Le opportunità che<br />
non sono state colte possono non ripresentarsi più. E quello<br />
costanti del 30%, così come l’ed<strong>il</strong>izia<br />
pubblica che ha fatto r<strong>il</strong>evare <strong>per</strong>centuali<br />
su<strong>per</strong>iori <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>per</strong>iodo anche a<br />
quelle della nuova ed<strong>il</strong>izia residenziale<br />
privata. Nel 2005, <strong>per</strong>ò, <strong>il</strong> calo di<br />
oltre 5 punti <strong>per</strong>centuali ha finito <strong>per</strong><br />
risultare decisivo <strong>per</strong> l’intero settore<br />
delle costruzioni dove, dei quattro<br />
motori, si erano già spenti nel 2001 <strong>il</strong><br />
rinnovo e, nel 2003, l’ed<strong>il</strong>izia non residenziale<br />
privata. E la frenata risulta<br />
confermata nel 2006 e, in previsione,<br />
nel 2007 seppure con contrazioni<br />
assai più contenute (-1% e -1,2%).<br />
Un altro indicatore importante <strong>per</strong><br />
capire la conclusione del ciclo espansivo<br />
del settore costruzioni è l'occupazione.<br />
Dalla seconda parte del 2005 e<br />
nei primi mesi del 2006 le costruzioni<br />
<strong>per</strong>dono 4700 occupati.<br />
Secondo <strong>il</strong> Cresme, in questo momento,<br />
nel settore delle costruzioni italiane,<br />
l'intervento governativo ha un<br />
ruolo determinante nelle stime fatte<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> 2006 che indicano una sostanziale<br />
tenuta degli investimenti in<br />
che <strong>il</strong> nostro Paese non fa, altre nazioni sono pronte a farlo.<br />
Bisogna invertire la marcia e riprendere contatto con <strong>il</strong><br />
nostro futuro prima che sia troppo tardi.<br />
<strong>Mapei</strong> questo sguardo verso <strong>il</strong> futuro l’ha sempre avuto.<br />
Da piccola azienda m<strong>il</strong>anese si è evoluta sino ad essere tra<br />
i leader di settore a livello internazionale. È un esempio di<br />
come in Italia le cose in grande si possono fare. Come<br />
dimostra anche <strong>il</strong> suo impegno nelle Grandi O<strong>per</strong>e e la sua<br />
es<strong>per</strong>ienza e capacità tecnica nell’affrontare ogni giorno i<br />
problemi più diversi in tutti i più importanti cantieri del<br />
mondo.<br />
Oltre alla ricerca di mercato del Cresme che<br />
abbiamo avuto modo di esaminare in queste<br />
pagine, analisi particolareggiate, classifiche<br />
e b<strong>il</strong>anci 2005 delle principali aziende<br />
italiane del mondo delle costruzioni sono<br />
contenute in alcune riviste di settore.<br />
Tra queste, <strong>per</strong> maggiori approfondimenti,<br />
rimandiamo <strong>il</strong> lettore a:<br />
• “Top 1000 2005” – supplemento<br />
al n. 9 - novembre 2006 della rivista<br />
“Il Nuovo Cantiere”<br />
• “Classifiche 2006” – Allegato al n. 282 –<br />
novembre 2006 della rivista “Costruire”.<br />
o<strong>per</strong>e pubbliche, +2,4%a prezzi correnti<br />
che si trasformano in un -1,7% a<br />
prezzi costanti.<br />
21
22<br />
NEI GRANDI LAVORI MAPEI C’È
Il SAIE 2006 - Salone Internazionale dell’Ed<strong>il</strong>izia di Bologna<br />
– chiude la quarantaduesima edizione registrando oltre<br />
176.000 presenze professionali, con un incremento del 7%<br />
rispetto all’edizione 2005.<br />
Ancora una volta questa importante manifestazione, che si è<br />
tenuta dal 25 al 29 ottobre nel quartiere fieristico di Bologna,<br />
si è confermata uno dei maggiori eventi europei dedicati al<br />
mondo dell’architettura e delle costruzioni; appuntamento<br />
irrinunciab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> le aziende e la community del settore interessata<br />
ad approfondire le ultime novità e le innovazioni presentate<br />
dagli espositori presenti all’evento.<br />
Significativa, quest’anno, la partecipazione degli o<strong>per</strong>atori<br />
esteri, con una forte incidenza delle presenze dei Paesi Est<br />
Europei che, dall’inizio dell’anno, sono entrati nell’Unione<br />
Europea, accanto a quelli dell’ex Unione Sovietica e della ex<br />
Jugoslavia, attualmente fra i mercati di maggiore interesse<br />
<strong>per</strong> le aziende italiane e internazionali.<br />
Una tendenza che è emersa anche fra le delegazioni estere in<br />
visita che hanno evidenziato una forte presenza da questi<br />
Paesi e dalle nuove potenze petrolifere dell’Asia centrale<br />
come, <strong>per</strong> esempio, <strong>il</strong> Kazakistan.<br />
Tematiche sotto i riflettori<br />
Saie è oggi uno dei principali appuntamenti europei <strong>per</strong><br />
conoscere le più innovative proposte produttive/tecnologiche<br />
disponib<strong>il</strong>i sul mercato; una piattaforma di confronto<br />
unica <strong>per</strong> i professionisti dell’architettura/costruzioni e <strong>per</strong> le<br />
aziende produttrici che ha evidenziato – anche in questa edizione<br />
- una innegab<strong>il</strong>e spinta verso l’innovazione. Il palcoscenico<br />
ideale che, come vedremo, <strong>Mapei</strong> ha ut<strong>il</strong>izzato al meglio<br />
<strong>per</strong> presentare tanti nuovi prodotti e innovative soluzioni<br />
soprattutto nell’ambito delle Grandi O<strong>per</strong>e.<br />
Efficienza Energetica e Sicurezza sono settori che stanno<br />
molto a cuore a <strong>Mapei</strong> e stanno vivendo una fase di concreta<br />
attenzione in ambito progettuale, sia <strong>per</strong> una diffusa<br />
attenzione alle tematiche ambientali e della qualità della<br />
vita, sia <strong>per</strong> la loro forte incidenza in termini economici.<br />
Saie 2006 ha dedicato a Efficienza Energetica e Sicurezza due<br />
momenti di approfondimento di grande interesse, offrendo<br />
agli o<strong>per</strong>atori professionali intervenuti un excursus delle più<br />
interessanti proposte internazionali di prodotti/tecnologie<br />
finalizzati al corretto ut<strong>il</strong>izzo delle risorse energetiche e al<br />
raggiungimento di elevati standard di sicurezza.<br />
In particolare, <strong>per</strong> <strong>il</strong> tema dell’Efficienza Energetica <strong>il</strong> dibattito<br />
ha spaziato dalla domotica al servizio del risparmio energetico<br />
agli aspetti legati alla certificazione, fino all’ut<strong>il</strong>izzo<br />
dell’energia solare e delle fonti rinnovab<strong>il</strong>i <strong>per</strong> risolvere le<br />
emergenze energetiche; <strong>per</strong> la Sicurezza accanto alla riflessione<br />
sulla situazione a 10 anni dall’entrata in vigore della<br />
494/96, <strong>il</strong> dibattito ha declinato la tematica alle grandi o<strong>per</strong>e<br />
in tunneling, alla formazione, agli interventi sull’esistente e<br />
nei lavori in quota.<br />
Saie, come di consueto, è stato anche un momento di anticipazione<br />
delle prospettive e dello sv<strong>il</strong>uppo del mercato,<br />
un’occasione <strong>per</strong> focalizzare l’attenzione all’intero processo<br />
costruttivo, dalla pianificazione urbana all’impiego dei componenti<br />
e delle tecniche più convenienti.<br />
Le soluzioni <strong>Mapei</strong> <strong>per</strong> le Grandi O<strong>per</strong>e<br />
Una grande sfera realizzata con MAPELASTIC che ruota col<br />
movimento dell’acqua: è la st<strong>il</strong>izzazione del globo terreste sul<br />
quale piccoli gioielli Swarovski sono incastonati in corrispondenza<br />
di tutte le consociate <strong>Mapei</strong> sparse <strong>per</strong> <strong>il</strong> mondo. È<br />
questa la scenografia spettacolare che si è presentata al visi-<br />
23
24<br />
La presentazione dei prodotti <strong>Mapei</strong> al Saie è<br />
stata accompagnata da una ricca e<br />
aggiornata documentazione.<br />
Nuove schede tecniche e numerosi depliant,<br />
dedicati ai singoli prodotti o alle diverse linee,<br />
sono stati preparati <strong>per</strong> quest’occasione,<br />
mentre molta della documentazione già<br />
esistente è stata rinnovata e ampliata.<br />
I nuovi cataloghi e depliant, che mostriamo in<br />
queste pagine, possono essere richiesti<br />
all’Ufficio Marketing <strong>Mapei</strong> (e-ma<strong>il</strong>:<br />
realtamapei@mapei.it – fax: 02-37673.214).<br />
Ricordiamo inoltre che le schede tecniche dei<br />
prodotti sono direttamente disponib<strong>il</strong>i nel<br />
sito: www.mapei.com.<br />
tatore entrando nel grande stand (area esterna 45/A64) che <strong>Mapei</strong> ha<br />
allestito al Saie.<br />
L’immagine istituzionale trasmessa – volutamente sim<strong>il</strong>e a quella offerta<br />
al Cersaie - è quella di un’azienda internazionale che deve <strong>il</strong> suo successo<br />
a prodotti tecnologicamente sempre più avanzati. Ma è anche un<br />
esplicito richiamo e un tributo alla vittoria della Nazionale di Calcio<br />
Italiana – sponsorizzata da <strong>Mapei</strong> nel 2006 - agli ultimi Campionati del<br />
Mondo.<br />
Uno stand “azzurro-Nazionale” e “blu-<strong>Mapei</strong>”, in un tripudio tricolore che<br />
ha fatto ricordare anche l’italianità di un’Azienda che cresce nel mondo e<br />
soprattutto una sfera co<strong>per</strong>ta di MAPELASTIC, l’im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzante<br />
cementizio campione mondiale <strong>per</strong> i suoi tassi di crescita e <strong>per</strong> le sue<br />
<strong>per</strong>formance tecniche fuori dal comune.<br />
Al Saie <strong>Mapei</strong> ha presentato, anche quest’anno, le<br />
sue migliori soluzioni <strong>per</strong> numerose tematiche<br />
costruttive e, tra i prodotti esibiti,<br />
ci sono state alcune interessanti<br />
novità riguardanti la<br />
grande cantieristica.<br />
Il f<strong>il</strong>o conduttore della presenza<br />
di <strong>Mapei</strong> è stato,<br />
infatti, incentrato sulle<br />
soluzioni <strong>per</strong> i Grandi<br />
Lavori, dalle pavimentazioni alle finiture, senza<br />
dimenticare <strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o delle murature, la riparazione<br />
del calcestruzzo, la manutenzione stradale,<br />
gli additivi <strong>per</strong> costruire e le o<strong>per</strong>e in sotterraneo.<br />
Una scelta strategica <strong>per</strong> <strong>Mapei</strong> che, anche in<br />
questa occasione, ha voluto sottolineare l’importanza<br />
che <strong>per</strong> lei riveste questo settore e, al contempo,<br />
seguire una tendenza che vede nelle<br />
grandi infrastrutture l’ambito di crescita più interessante<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> Paese e <strong>per</strong> l’intero comparto dell’ed<strong>il</strong>izia.<br />
La parte centrale dello stand è stata dedicata al<br />
cavallo di battaglia di <strong>Mapei</strong>: MAPELASTIC, la<br />
malta im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzante che da oltre 15 anni è,<br />
nel suo campo di applicazione, la più venduta ed<br />
è ut<strong>il</strong>izzata largamente nel risanamento e nella<br />
protezione di grandi o<strong>per</strong>e, come <strong>per</strong> esempio i<br />
ponti e le dighe. Il giusto riconoscimento al prodotto<br />
capostipite della gamma degli im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzanti,<br />
che comprende anche MAPELASTIC<br />
SMART e MAPEGUM WPS. Prodotti di successo,<br />
ma sempre in costante evoluzione: da ricordare,
MAPEI<br />
70 anni di Soluzioni<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> Benessere<br />
in Ed<strong>il</strong>izia<br />
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infatti, che oggi questi prodotti possono essere<br />
rinforzati, <strong>per</strong> particolari esigenze, con la RETE IN<br />
FIBRA DI VETRO.<br />
Grandi pannelli esplicativi <strong>per</strong> ciascun prodotto<br />
e un costante rimando fotografico ai più importanti<br />
lavori portati a termine col loro ut<strong>il</strong>izzo,<br />
sono stati gli strumenti di comunicazione che<br />
hanno consentito al visitatore di orientarsi e di<br />
conoscere al meglio le più innovative soluzioni<br />
<strong>Mapei</strong> esposte nell’ampio spazio espositivo.<br />
Numerose le linee di prodotto e le novità che<br />
<strong>Mapei</strong> ha presentato ai visitatori che hanno affollato<br />
lo stand.<br />
Un ricco <strong>per</strong>corso che, come vedremo, ha co<strong>per</strong>to<br />
tutto <strong>il</strong> settore dell’ed<strong>il</strong>izia.<br />
Nuovi prodotti <strong>per</strong> l’ed<strong>il</strong>izia del futuro<br />
Sistemi tecnologicamente avanzati <strong>per</strong> garantire sia maggiore durab<strong>il</strong>ità,<br />
sia migliori effetti estetici: sono queste le caratteristiche dei prodotti <strong>per</strong><br />
pavimenti <strong>Mapei</strong> messe in risalto al Saie. I laboratori di ricerca <strong>Mapei</strong><br />
hanno sv<strong>il</strong>uppato due importanti famiglie di prodotti a cui è stato dato<br />
molto r<strong>il</strong>ievo al Saie: MAPEFLOOR SYSTEM, linea completa di sistemi epossidici<br />
e poliuretanici e ULTRATOP SYSTEM, sistema cementizio autolivellante<br />
a presa e indurimento rapidi. Nel nuovo catalogo “Prodotti <strong>per</strong> pavimenti”<br />
numerose sono le novità.<br />
Come MAPEFLOOR CPU MF, un nuovo sistema <strong>per</strong> pavimentazioni in resina<br />
della linea MAPEFLOOR SYSTEM. È un rivestimento a base di resine<br />
poliuretaniche e cemento, caratterizzato da elevate resistenze chimiche<br />
<strong>per</strong> spessori da 3 a 4 mm, ideale <strong>per</strong> pavimentazioni all’interno di industrie<br />
chimiche, farmaceutiche, alimentari (lavorazione dello zucchero e<br />
imbottigliamento di acque minerali), aziende tess<strong>il</strong>i e nel settore della<br />
depurazione delle acque. Inoltre, <strong>per</strong> completare la linea, è stato presentato<br />
anche MAPEFLEX PU45, <strong>il</strong> nuovo sig<strong>il</strong>lante e adesivo poliuretanico<br />
monocomponente tissotropico ad alto<br />
modulo elastico e a rapido indurimento.<br />
Nell’ambito della riparazione delle<br />
grandi o<strong>per</strong>e in calcestruzzo, grande<br />
interesse ha suscitato MAPEGROUT<br />
EASY-FLOW GF, la nuova malta
pl<br />
Protezione di rivestimenti faccia a vista<br />
in mattone, pietre naturali e artificiali, intonaci, calcestruzzo<br />
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www.mapei.com
28<br />
monocomponente tissotropica ad alto contenuto di<br />
fibre inorganiche che consente di riparare le grandi<br />
strutture in calcestruzzo in modo più fac<strong>il</strong>e, veloce ed<br />
economico. Consigliato <strong>per</strong> viadotti, canali, gallerie,<br />
dighe, sfioratori e gallerie. Un’importante caratteristica<br />
contraddistingue questo prodotto: le fibre contenute<br />
nella malta MAPEGROUT EASY-FLOW GF non<br />
richiedono più l’impiego della rete elettrosaldata.<br />
In evidenza, in questo ambito, anche <strong>il</strong> nuovo STABIL-<br />
CEM SCC, legante cementizio <strong>per</strong> confezionare<br />
betoncini e calcestruzzi autocompattanti senza ritiro:<br />
consigliato <strong>per</strong> travi, cordoli e p<strong>il</strong>e di viadotti, impalcati<br />
di ponti, o<strong>per</strong>e idrauliche e bacini di carenaggio,garantisce<br />
una totale compattazione,una più alta<br />
resistenza in o<strong>per</strong>a e una maggiore durab<strong>il</strong>ità.<br />
E, infine, PLANITOP 430, malta tissotropica fibrorinforzata<br />
di granulometria fine a ritiro controllato e a<br />
media resistenza meccanica <strong>per</strong> <strong>il</strong> risanamento del<br />
calcestruzzo. È ideale, tra l’altro, <strong>per</strong> <strong>il</strong> ripristino corticale<br />
di frontalini di balconi e spigoli di travi e p<strong>il</strong>astri.<br />
Un nuovo catalogo e interessanti novità sono state<br />
presentate anche <strong>per</strong> la linea <strong>Mapei</strong> dedicata agli
additivi <strong>per</strong> calcestruzzo. Tra queste MAPE-<br />
PLAST FV, un nuovo additivo liquido, ideale <strong>per</strong><br />
migliorare la compattazione e <strong>il</strong> “faccia a vista”del<br />
calcestruzzo, in grado inoltre di eliminare le bolle<br />
d’aria e le disomogeneità dalla su<strong>per</strong>ficie dei<br />
getti.<br />
Nuova brochure aggiornata anche <strong>per</strong> DYNA-<br />
MON SYSTEM, la linea di additivi che si avvale<br />
delle tecnologie nanostrutturali <strong>Mapei</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> calcestruzzo.<br />
Per concludere, da menzionare anche<br />
l’ultimo prodotto, frutto della ricerca condotta<br />
nei laboratori R&S <strong>Mapei</strong> di M<strong>il</strong>ano: si tratta di<br />
MAPEPLAST UW, un additivo antid<strong>il</strong>avamento<br />
che si usa <strong>per</strong> confezionare calcestruzzi su<strong>per</strong>fluidi,<br />
coesivi e fac<strong>il</strong>i da pompare <strong>per</strong> la realizzazione<br />
di getti subacquei.<br />
Numerose, inoltre, le proposte <strong>per</strong> <strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o<br />
degli edifici in muratura e <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>rinforzo</strong> e l’a-<br />
deguamento anti-sismico.<br />
Al Saie, una grande o<strong>per</strong>a realizzata in<br />
Spagna, ut<strong>il</strong>izzando collaudati sistemi<br />
<strong>Mapei</strong>, è stata scelta come simbolo delle<br />
potenzialità offerte dall’Azienda nell’ambito<br />
degli interventi di restauro e di recu<strong>per</strong>o.<br />
Un’ampia documentazione fotografica ha <strong>il</strong>lustrato, infatti, <strong>il</strong> restauro di<br />
due ponti, uno in calcestruzzo e l’altro in pietra, che <strong>per</strong>mettono l’attraversamento<br />
del Rio Duero (a questo intervento è dedicato un articolo<br />
anche in questo numero di Realtà <strong>Mapei</strong>). Numerosi i prodotti <strong>Mapei</strong> ut<strong>il</strong>izzati<br />
che hanno consentito di raggiungere un risultato davvero straordinario<br />
nell’esecuzione di questo importante lavoro.<br />
Tra questi, in particolare, due prodotti della linea MAPE-ANTIQUE: MAPE-<br />
9
ANTIQUE LC, un legante esente da cemento <strong>per</strong> malte deumidificanti da<br />
ut<strong>il</strong>izzare <strong>per</strong> <strong>il</strong> risanamento delle murature umide in pietra, mattone e<br />
tufo e MAPE-ANTIQUE I, legante idraulico f<strong>il</strong>lerizzato esente da cemento<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> consolidamento, mediante iniezione, di strutture in pietra, mattoni e<br />
tufo.<br />
In evidenza anche un nuovo prodotto. È PLANITOP HDM MAXI, la nuova<br />
malta bicomponente fibrorinforzata a elevata dutt<strong>il</strong>ità, a base di leganti a<br />
reattività pozzolanica, <strong>per</strong> regolarizzare e rinforzare elementi strutturali in<br />
pietra, mattone e tufo. Si aggiunge a PLANITOP HDM ed entrambe, insieme<br />
a MAPEGRID G 220 (speciale rete di fibre di vetro resistente agli alcali<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>rinforzo</strong> delle murature) compongono <strong>il</strong> sistema di <strong>rinforzo</strong> <strong>strutturale</strong><br />
armato <strong>Mapei</strong>.<br />
La zona dedicata alla manutenzione stradale ha visto, come prodotto di<br />
maggiore r<strong>il</strong>ievo, STABILSOIL 200 SYSTEM che viene proposto in due versioni:<br />
mono-componente (STABILSOIL 200 POLVERE) e bi-componente<br />
(STABILSOIL 200 POLVERE unito al nuovo STABIL-<br />
SOIL 200 LATEX). Si tratta di un sistema innovativo<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> riciclaggio a freddo del conglomerato<br />
bituminoso esausto.<br />
Tra i prodotti in evidenza anche MAPEPLAST LA,<br />
un additivo liquido schiumogeno e coadiuvante<br />
di pompaggio <strong>per</strong> calcestruzzi magri con un<br />
dosaggio di cemento di 100-200 kg/m3.<br />
Permette di confezionare calcestruzzi cellulari,<br />
particolarmente indicati <strong>per</strong> <strong>il</strong> riempimento di<br />
scavi a prova di cedimenti.<br />
In evidenza, inoltre, MAPEGROUT SV, la malta<br />
colab<strong>il</strong>e a ritiro controllato, a presa e indurimento<br />
rapidi, <strong>per</strong> la riparazione del calcestruzzo e <strong>il</strong> fissaggio<br />
di pozzetti, chiusini stradali e arredi urbani<br />
e <strong>il</strong> nuovo MAPEGROUT SV-T, la malta tissotropica<br />
a ritiro controllato a presa e indurimento<br />
rapidi creata <strong>per</strong> riparare elementi e pavimentazioni<br />
in calcestruzzo anche in pendenza, rampe<br />
carrab<strong>il</strong>i e ripristinare o fissare canalette di scolo
in calcestruzzo.<br />
Nella zona dedicata alle o<strong>per</strong>e in sotterraneo a<br />
cui si rivolge l’UTT-<strong>Mapei</strong> (Underground<br />
Technology Team) è, invece, stata proposta l’intera<br />
gamma dei prodotti della linea MAPEQUICK,<br />
una gamma completa di acceleranti di presa<br />
privi di alcali <strong>per</strong> calcestruzzi proiettati. E la caratura<br />
internazionale di questo specializzato Team<br />
<strong>Mapei</strong> si può evincere sfogliando le pagine del<br />
suo nuovo depliant di presentazione o entrando<br />
nel sito internet dedicato www.utt-mapei.it.<br />
Per quanto riguarda, infine, la gamma dei prodotti<br />
<strong>per</strong> finiture murali interne ed esterne,in<br />
evidenza numerosi prodotti e sistemi di prodotto<br />
sempre più apprezzati dal mercato e appositamente<br />
sv<strong>il</strong>uppati <strong>per</strong> una <strong>per</strong>fetta compatib<strong>il</strong>ità<br />
con i sistemi di ripristino delle su<strong>per</strong>fici e nel<br />
pieno rispetto delle specificità tecnologiche<br />
richieste da ogni singolo intervento. A COLORITE<br />
BETON (pittura semicoprente a base di resina<br />
acr<strong>il</strong>ica pura in dis<strong>per</strong>sione acquosa <strong>per</strong> la<br />
protezione di su<strong>per</strong>fici in calcestruzzo, calcestruzzo<br />
armato o su<strong>per</strong>fici cementizie in genere) si affiancano,<br />
infatti, numerosi e specifici sistemi: ELASTOCOLOR SYSTEM, SILANCOLOR<br />
SYSTEM, SILANCOLOR PLUS SYSTEM, SILEXCOLOR<br />
SYSTEM, QUARZOLITE SYSTEM e COLORITE SYSTEM.<br />
Sono tutti disponib<strong>il</strong>i in un’ampia gamma di colori realizzab<strong>il</strong>i<br />
con <strong>il</strong> sistema di colorazione<br />
automatico ColorMap.<br />
Per concludere, una bella iniziativa<br />
ha trovato spazio nella parte su<strong>per</strong>iore<br />
dello stand: un corner è stato<br />
dedicato al racconto fotografico di<br />
una sponsorizzazione e di una singolare<br />
iniziativa che si è svolta a<br />
Perugia nell’ambito di Eurochocolate<br />
2006. In questa occasione<br />
<strong>Mapei</strong>, insieme alla Manini<br />
Prefabbricati SpA, ha contribuito<br />
alla costruzione di un grande<br />
muro a forma di tavoletta di cioccolato<br />
realizzato con blocchi di<br />
calcestruzzo prefabbricato.<br />
Un altro esempio di come la<br />
comunicazione <strong>Mapei</strong> sia diversificata<br />
e sappia, come in questo<br />
caso, far conoscere, oltre al proprio<br />
marchio, anche le molteplici<br />
soluzioni che offre al vasto<br />
mondo dell’ed<strong>il</strong>izia.<br />
Il prossimo appuntamento con <strong>il</strong><br />
Saie è fissato, sempre a Bologna,<br />
dal 24 al 28 ottobre 2007.<br />
31
32<br />
Nel marzo del 2005, l’organo<br />
regionale Junta de Cast<strong>il</strong>la y<br />
Leon ha deciso di intervenire sui<br />
due ponti,uno in calcestruzzo e l’altro in<br />
pietra, che <strong>per</strong>mettono l’attraversamento<br />
del fiume Duero nel tratto tra<br />
Peñafiel e Pesquera de Duero, località<br />
nella provincia spagnola di Valladolid.<br />
L’intervento ha riguardato inizialmente<br />
<strong>il</strong> risanamento del ponte in calcestruzzo.<br />
Questa struttura era la più urgente<br />
da ripristinare, <strong>per</strong>ché consente <strong>il</strong> passaggio<br />
e l’attraversamento del fiume<br />
Duero a macchine e camion. In una<br />
seconda fase si è proceduto al restauro<br />
anche dell’antico ponte in pietra, oramai<br />
chiuso al traffico e distante dal<br />
primo solo pochi metri. Le due strutture<br />
presentavano problemi diversi che<br />
sono stati risolti applicando diverse e<br />
specifiche soluzioni, sempre <strong>per</strong>ò “firmate”<br />
dai prodotti <strong>Mapei</strong>.<br />
L’intervento sul ponte in pietra<br />
Il ponte in pietra sul fiume Duero risale<br />
al VI secolo d.C. ed è composto da sette<br />
archi. Il ponte è riservato solo al passaggio<br />
pedonale e al traffico leggero. Di<br />
questi archi i due centrali erano completamente<br />
distrutti. L’analisi effettuata<br />
sul campo dall’Assistenza Tecnica<br />
Ibermapei ha individuato una serie di<br />
problemi che rendevano <strong>il</strong> ponte <strong>per</strong>icoloso<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> passaggio, principalmente<br />
Diverse le tecnologie e diversi<br />
i prodotti impiegati <strong>per</strong><br />
<strong>il</strong> ripristino dei due ponti<br />
sul fiume Duero: uno in<br />
calcestruzzo e l’altro in pietra.<br />
a causa dello stato di abbandono generale<br />
in cui si trovava la struttura che si<br />
era fatto via via più grave con <strong>il</strong> passare<br />
degli anni.Inoltre,con <strong>il</strong> tempo,alla base<br />
dei p<strong>il</strong>astri che sostengono <strong>il</strong> ponte si<br />
era accumulato del materiale di scarto e<br />
nelle giunture tra le pietre era cresciuta<br />
della vegetazione selvatica che aveva<br />
sgretolato la vecchia malta. I tecnici<br />
hanno r<strong>il</strong>evato poi ulteriori danni: delle<br />
crepe nei p<strong>il</strong>astri che sostengono gli<br />
archi; la mancanza di sig<strong>il</strong>latura tra le<br />
pietre su alcune porzioni di muro e la<br />
presenza di fessure sulle volte di alcuni<br />
archi che avevano causato <strong>il</strong> distacco di<br />
blocchi di pietra.<br />
L’intervento sulla struttura in pietra del
ponte è stato diviso in due fasi distinte.<br />
La prima fase è partita con un’accurata<br />
pulizia delle su<strong>per</strong>fici del ponte, eseguita<br />
con un’idropulitrice ad alta pressione.<br />
Successivamente sono state riposizionate<br />
le pietre mancanti o danneggiate,<br />
dopo di che è stata realizzata la st<strong>il</strong>atura<br />
tra i corsi delle pietre con <strong>il</strong> legante deumidificante<br />
MAPE-ANTIQUE LC* mescolato<br />
con sabbia fine della zona. MAPE-<br />
ANTIQUE LC* è un legante pronto a<br />
base di speciali materiali idraulici a reazione<br />
pozzolanica, fibre sintetiche e<br />
additivi, resistente ai solfati e particolarmente<br />
adatto al restauro di murature<br />
umide a causa dell’acqua di risalita o<br />
danneggiate dai sali solub<strong>il</strong>i. La riparazione<br />
delle fessure sulle volte degli archi<br />
è stata effettuata con la malta tissotro-<br />
pica MAPEGROUT T40* e la st<strong>il</strong>atura è<br />
stata realizzata sempre con <strong>il</strong> legante<br />
MAPE-ANTIQUE LC*.<br />
Si è proceduto poi con l’intervento di<br />
consolidamento di tutti gli archi del<br />
ponte, eccetto che dei due centrali,<br />
mediante l’iniezione del legante idraulico<br />
MAPE-ANTIQUE I*. Le iniezioni con<br />
MAPE-ANTIQUE I* hanno lo scopo di<br />
consolidare e riempire cavità, fessure e<br />
porosità interne presenti nelle strutture<br />
antiche in pietra e in mattone. Il giorno<br />
precedente all’iniezione del legante è<br />
stato necessario saturare con acqua la<br />
struttura interna da consolidare, ut<strong>il</strong>izzando<br />
gli stessi fori attraverso cui è stato<br />
poi iniettato MAPE-ANTIQUE I*. MAPE-<br />
In questa pagina: le immagini<br />
mostrano <strong>il</strong> forte degrado<br />
dell’antico ponte in pietra che,<br />
prima del ripristino, era stato chiuso<br />
al traffico.<br />
L’intervento ha richiesto la<br />
ricostruzione delle parti mancanti o<br />
danneggiate, la riparazione delle<br />
fessure e delle crepe, <strong>il</strong><br />
consolidamento degli archi e infine<br />
la st<strong>il</strong>atura tra i corsi delle pietre.<br />
33
34<br />
ANTIQUE I* è un legante premiscelato<br />
resistente ai solfati che si usa <strong>per</strong> ottenere<br />
boiacche da iniezione <strong>per</strong> consolidare<br />
murature a sacco e <strong>per</strong> riempire<br />
cavità, fessure e porosità interne presenti<br />
nelle strutture antiche in pietra e<br />
mattone. Il prodotto è a base di materiali<br />
inorganici a reazione idraulica, speciali<br />
additivi e cariche ultrafini.<br />
Nella seconda fase è stato necessario<br />
rinforzare le basi dei due p<strong>il</strong>astri distrutti<br />
che si trovano a contatto con l’acqua<br />
del fiume Duero con uno zoccolo in<br />
cemento armato (questa fase è ancora<br />
in corso) <strong>per</strong> poi ricostruire i p<strong>il</strong>astri e le<br />
volte in pietra.<br />
L’intervento sul ponte<br />
in calcestruzzo<br />
Il ponte che <strong>per</strong>mette al traffico su<br />
gomma di attraversare <strong>il</strong> fiume Duero è<br />
stato realizzato in calcestruzzo ed è<br />
caratterizzato da grandi arcate rafforzate<br />
da p<strong>il</strong>astrini laterali, da un piano di<br />
scorrimento veicolare sostenuto da<br />
travi sottostanti e da parapetti di sicurezza<br />
in ferro. Un’attenta analisi tecnica<br />
ha portato alla luce una serie di problemi<br />
che “affliggevano” <strong>il</strong> ponte: i ferri di<br />
armatura in alcuni tratti, causa <strong>il</strong> distacco<br />
di porzioni di calcestruzzo, erano a<br />
vista e presentavano segni evidenti di<br />
ossidazione. La situazione si presentava<br />
piuttosto grave soprattutto nei p<strong>il</strong>astri<br />
inferiori degli archi e nelle travi sotto <strong>il</strong><br />
piano di scorrimento. Inoltre l’uso,<br />
durante la costruzione del ponte, di una<br />
ghiaia di granulometria inadeguata<br />
non ha <strong>per</strong>messo al calcestruzzo una<br />
buona coesione al supporto e durante<br />
<strong>il</strong> sopralluogo i tecnici hanno r<strong>il</strong>evato<br />
anche la mancanza di un drenaggio<br />
adeguato sulla su<strong>per</strong>ficie di scorrimento.<br />
L’aumento di sollecitazioni dovute<br />
alla crescita del traffico su gomma, non<br />
previste in fase di progetto della struttu-
Nella pagina accanto, in basso: le foto<br />
mostrano alcuni particolari del degrado del<br />
ponte in calcestruzzo; si notano i ferri di<br />
armatura sco<strong>per</strong>ti e ossidati e,<br />
successivamente, trattati con la malta<br />
anticorrosiva Mapefer.<br />
Qui sotto: dopo la ricostruzione delle parti<br />
mancanti o rimosse, su tutta la su<strong>per</strong>ficie del<br />
ponte è stata applicata la vernice protettiva<br />
e decorativa Elastocolor.<br />
A lato: <strong>il</strong> ponte ria<strong>per</strong>to al traffico in piena<br />
sicurezza al termine dei lavori.<br />
ra, e la mancanza di una manutenzione<br />
adeguata nel tempo hanno fatto <strong>il</strong> resto.<br />
Il ponte <strong>per</strong>ciò non rispondeva più ai<br />
livelli di sicurezza richiesti e aveva bisogno<br />
di un intervento di risanamento.<br />
Dopo aver riscontrato i problemi,<br />
l’Assistenza Tecnica di Ibermapei ha<br />
definito e suggerito al cliente una serie<br />
di interventi da effettuare con prodotti<br />
studiati <strong>per</strong> strutture e materiali come<br />
quelli ut<strong>il</strong>izzati <strong>per</strong> questo ponte.<br />
Per prima cosa è stata effettuata una<br />
pulizia generale delle su<strong>per</strong>fici da trattare<br />
mediante l’uso di un’idropulitrice<br />
ad alta pressione. Poi sono state rimosse<br />
meccanicamente le porzioni di calcestruzzo<br />
ammalorato o in fase di distacco<br />
e sono stati portati in su<strong>per</strong>ficie<br />
i ferri di armatura in cattivo stato. I ferri<br />
sono stati stati poi spazzolati <strong>per</strong> eliminare<br />
la ruggine e le parti incoerenti e,<br />
successivamente, sono stati trattati<br />
con la malta anticorrosiva bicomponente<br />
a base di polimeri in dis<strong>per</strong>sione<br />
acquosa MAPEFER*. Dopo l’asciugamento<br />
di MAPEFER* le parti della struttura<br />
da cui era stato rimosso <strong>il</strong> calcestruzzo<br />
degradato sono state ripristinate<br />
con la malta a consistenza tissotropica<br />
MAPEGROUT T40*.<br />
Per finire, le su<strong>per</strong>fici ricostruite sono<br />
state rasate con la malta cementizia<br />
monocomponente a presa normale<br />
MONOFINISH*. La riparazione e la sig<strong>il</strong>latura<br />
dei giunti di d<strong>il</strong>atazione della<br />
su<strong>per</strong>ficie di scorrimento sono state<br />
effettuate con la malta a ritiro compensato<br />
fibrorinforzato MAPEGROUT<br />
COLABILE* e l’applicazione di una<br />
membrana in pvc con spessore di 1,2<br />
mm armata con una rete di poliestere.<br />
Terminato l’intervento di ristrutturazione<br />
l’intera su<strong>per</strong>ficie del ponte è stata<br />
trattata con la vernice elastica ELASTO-<br />
COLOR PITTURA*. Oltre a dare alla struttura<br />
un aspetto piacevole e omogeneo,<br />
la vernice <strong>per</strong>mette l’im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione<br />
e la protezione delle su<strong>per</strong>fici in<br />
calcestruzzo dagli agenti aggressivi<br />
presenti nell’atmosfera.<br />
Questo articolo è<br />
tratto da<br />
“Realidad <strong>Mapei</strong>”,<br />
n. 6, <strong>il</strong> <strong>per</strong>iodico<br />
edito da<br />
Ibermapei.<br />
*Prodotti <strong>Mapei</strong>:<br />
i prodotti citati in questo<br />
articolo appartengono<br />
alla linea “Prodotti <strong>per</strong><br />
ed<strong>il</strong>izia”. Le relative schede<br />
tecniche sono contenute<br />
nel CD/DVD “<strong>Mapei</strong><br />
Global Infonet” e nel sito<br />
internet www.mapei.com.<br />
Elastocolor Pittura: vernica<br />
elastica protettiva e decorativa <strong>per</strong><br />
calcestruzzo a base di resine acr<strong>il</strong>iche in<br />
dis<strong>per</strong>sione acquosa.<br />
Mape-Antique LC: legante, esente da<br />
cemento, <strong>per</strong> malte chiare deumidificanti<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> risanamento delle murature umide in<br />
pietra, mattone e tufo.<br />
Mape-Antique I: legante idraulico<br />
f<strong>il</strong>lerizzato esente da cemento <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />
consolidamento, mediante iniezione, di<br />
strutture in pietra, mattoni e tufo.<br />
Mapefer: malta cementizia anticorrosiva<br />
bicomponente <strong>per</strong> la protezione dei ferri di<br />
armatura.<br />
Mapegrout T40: malta tissotropica a<br />
media resistenza (40 N/mm 2 ) <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />
risanamento del calcestruzzo.<br />
Mapegrout Colab<strong>il</strong>e: malta a ritiro<br />
compensato fibrorinforzata <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />
risanamento del calcestruzzo.<br />
Monofinish: malta cementizia<br />
monocomponente a presa normale <strong>per</strong> la<br />
rasatura del calcestruzzo.<br />
SCHEDA TECNICA<br />
Ponti sul fiume Duero, nel tratto tra Peñafiel<br />
e Pesquera de Duero (Valladolid – Spagna)<br />
Intervento:<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> ponte in calcestruzzo: trattamento dei<br />
ferri di armatura, ricostruzione delle parti<br />
ammalorate, rasatura e finitura colorata;<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> ponte in pietra: consolidamento<br />
<strong>strutturale</strong>, sostituzione delle pietre<br />
mancanti e st<strong>il</strong>atura dei corsi<br />
Anno di intervento: 2005<br />
Committente: Junta de Cast<strong>il</strong>la y Leon<br />
Impresa appaltatrice: Constructora<br />
Hispànica S.A.<br />
Impresa esecutrice: Evotec<br />
Coordinamento <strong>Mapei</strong>: Manuel Angel<br />
López, Ibermapei<br />
35
36<br />
L’origine dei Navigli m<strong>il</strong>anesi risale al 1151, quando iniziò<br />
la costruzione del primo tratto del Naviglio Grande,<br />
seguito nel 1400 dal Naviglio della Martesana, che collega<br />
le acque del Ticino con quelle dell’Adda, dal Naviglio di<br />
Pavia, iniziato nel 1300 ma ultimato sotto <strong>il</strong> governo austriaco,<br />
dal Naviglio di Bereguardo e da quello di Paderno. La rete<br />
dei Navigli, che ancora oggi si snoda a M<strong>il</strong>ano e nella pianura<br />
che la circonda, si presenta come un geniale sistema di<br />
canali (con un’estensione di oltre 250 km) che fino ai primi<br />
decenni del ‘900 rappresentava un importante elemento di<br />
sv<strong>il</strong>uppo economico sia <strong>per</strong> l’irrigazione delle campagne<br />
che <strong>per</strong> <strong>il</strong> trasporto delle merci.<br />
Negli anni tra <strong>il</strong> 1940 e <strong>il</strong> 1960 gran parte dei canali all’inter-<br />
DOPO ACCURATE INDAGINI PREPARATORIE E PROVE DI<br />
CANTIERE, È INIZIATO IL COMPLESSO RECUPERO<br />
CONSERVATIVO DEI MURI SPONDALI DEL<br />
NAVIGLIO GRANDE DI MILANO.<br />
no delle cerchia m<strong>il</strong>anese fu interrato e quello che oggi<br />
rimane a cielo a<strong>per</strong>to è sotto <strong>il</strong> vincolo storico-ambientale.<br />
Purtroppo le o<strong>per</strong>e strutturali che caratterizzano ancora<br />
oggi i Navigli - le chiuse, le conche, le passerelle e i muri<br />
spondali - sono state lasciate <strong>per</strong> decenni in uno stato di<br />
incuria e degrado, a causa anche dell’abbandono della navigazione<br />
lungo i canali.<br />
Le strutture che hanno risentito maggiormente di questo<br />
stato di fatto sono stati proprio i muri di sponda, la cui<br />
manutenzione veniva effettuata senza sistematicità già<br />
nell’Ottocento, quando i pochi e frammentari interventi di<br />
manutenzione ordinaria si riducevano solamente alla sistemazione<br />
della loro parte su<strong>per</strong>ficiale.
L’idea del Master Plan<br />
L’urbanizzazione più intensa, <strong>il</strong> traffico automob<strong>il</strong>istico particolarmente<br />
pesante e quello tranviaro sulle alzaie, gli scavi<br />
continui <strong>per</strong> <strong>il</strong> rinterro di sottoservizi, sono state durante gli<br />
anni tra le cause che hanno minato la stab<strong>il</strong>ità dei muri<br />
spondali dei Navigli, soprattutto del Naviglio Grande. Infatti<br />
le strutture di quest’ultimo sono più antiche rispetto agli<br />
altri Navigli. Il degrado causato dalla mancanza di materiale<br />
e i vistosi fuoripiombo risultavano particolarmente diffusi e<br />
coinvolgevano le diverse tipologie dei muri realizzati durante<br />
varie epoche.<br />
Il r<strong>il</strong>ievo delle zone realmente danneggiate, quelle più soggette<br />
alle maggiori spinte del terreno, risultava diffic<strong>il</strong>e <strong>per</strong>-<br />
Una veduta del Naviglio agli inizi del Novecento. (Tratto da “M<strong>il</strong>ano, <strong>il</strong> volto della città <strong>per</strong>duta” - Edizioni Celip, M<strong>il</strong>ano).<br />
ché queste parti sono spesso “nascoste” da interventi successivi<br />
nel tempo. Alcuni anni fa la Regione Lombardia si<br />
rese conto della necessità e dell’urgenza di effettuare interventi<br />
integrati <strong>per</strong> la messa in sicurezza statica, con tecniche<br />
di consolidamento rispettose della storicità dei manufatti.<br />
Per questo è stato promosso un Master Plan dei Navigli<br />
Lombardi (frutto di una convenzione fra Regione Lombardia<br />
e Politecnico di M<strong>il</strong>ano e gestito dalla Società Navigli<br />
Lombardi s.c.a.r.l.) che rappresenta la cornice di riflessione di<br />
tutto l’insieme di competenze pluridisciplinari, finalizzato a<br />
individuare gli interventi prioritari concreti da adottare <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />
risanamento dell’intero sistema Navigli a partire proprio dal<br />
recu<strong>per</strong>o delle sponde.<br />
37
38<br />
2004: <strong>il</strong> cantiere-p<strong>il</strong>ota<br />
Nel 2004 sono partite le indagini effettuate<br />
sui muri spondali dei Navigli,<br />
proseguite poi con una serie di prove<br />
coordinate e calibrate effettuate in un<br />
“cantiere p<strong>il</strong>ota” a<strong>per</strong>to su un tratto<br />
del Naviglio Grande in prossimità<br />
della Darsena.<br />
Durante l’annuale asciutta primaver<strong>il</strong>e<br />
dei Navigli, nel cantiere-p<strong>il</strong>ota sono<br />
state eseguite, oltre all’analisi storicoarchivistica,<br />
una serie di indagini e<br />
prove: un sopralluogo visivo che ha<br />
avuto lo scopo di individuare i diversi<br />
tipi di materiali lapidei ut<strong>il</strong>izzati nella<br />
costruzione delle sponde e di verificare<br />
<strong>il</strong> loro stato di conservazione, <strong>il</strong><br />
degrado e la precarietà statica; una<br />
serie di trincee e pozzetti d’ispezione<br />
<strong>per</strong> poter constatare la reale geometria<br />
e consistenza materica del muro;<br />
alcuni carotaggi orizzontali nelle<br />
murature <strong>per</strong> definire lo spessore del<br />
muro; l’endoscopia necessaria <strong>per</strong><br />
osservare direttamente i fori di sondaggio<br />
eseguiti nelle murature e<br />
poter così ricostruire la reale stratigrafia<br />
del muro di sponda; i sondaggi verticali<br />
e inclinati <strong>per</strong> la caratterizzazione<br />
del terreno; le prove penetrometriche<br />
dinamiche <strong>per</strong> la caratterizzazione<br />
del terreno; le indagini georadar che<br />
hanno definito lo spessore e la geometria<br />
del muro di sponda; le indagini<br />
soniche necessarie <strong>per</strong> definire lo<br />
spessore e le proprietà meccaniche<br />
del muro di sponda; <strong>il</strong> prelievo di<br />
malta e di mattoni <strong>per</strong> la definizione<br />
delle caratteristiche fisico-meccaniche,<br />
ut<strong>il</strong>i nella scelta delle malte <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />
consolidamento conservativo.<br />
Le prove e le diverse competenze<br />
coinvolte hanno prodotto una quantità<br />
significativa di dati.<br />
Nel cantiere era presente anche<br />
l’Assistenza Tecnica <strong>Mapei</strong> che ha<br />
inviato campioni di materiali ai propri<br />
laboratori, testando e ut<strong>il</strong>izzando in<br />
Foto 1.<br />
Il Naviglio Grande nei pressi<br />
del Ponte di Via Valenza.<br />
Foto 2.<br />
Vista d’insieme e particolare<br />
del muro spondale in una<br />
fase preparatoria della<br />
st<strong>il</strong>atura dei giunti di<br />
allettamento tra i mattoni.<br />
Foto 3.<br />
Frattazzatura della malta di<br />
allettamento e pulitura dei<br />
mattoni. Particolare della<br />
su<strong>per</strong>ficie dei giunti.<br />
Al restauro conservativo delle sponde dei<br />
Navigli di M<strong>il</strong>ano abbiamo già dedicato un<br />
articolo nel n. 66-settembre 2004 di Realtà<br />
<strong>Mapei</strong>, dove veniva presentato <strong>il</strong> cantiere-p<strong>il</strong>ota<br />
a<strong>per</strong>to nella primavera del 2004. Nell’articolo<br />
venivano dettagliatamente descritte le analisi e<br />
le prove effettuate in laboratorio e sul<br />
manufatto, nonché i prodotti testati <strong>per</strong><br />
l’intervento. Riprendiamo in queste pagine<br />
l’argomento <strong>per</strong> descrivere le successive fasi dei<br />
lavori, che hanno visto, nell’autunno del 2005, l’a<strong>per</strong>tura di un campoprova<br />
e, nel 2006, l’esecuzione dell’intervento di risanamento su un<br />
primo tratto dei muri spondali del Naviglio Grande.<br />
prova una serie di prodotti adeguati<br />
<strong>per</strong> questo intervento.<br />
Sul n. 66 di Realtà <strong>Mapei</strong> è stato pubblicato<br />
un ampio articolo che contiene<br />
maggiori e più ampie informazioni<br />
su questa fase dei lavori.<br />
La procedura seguita nel cantierep<strong>il</strong>ota<br />
e la scelta delle modalità applicative<br />
e interpretative delle prove<br />
hanno <strong>per</strong>messo di mettere a punto<br />
quali fossero, fra le tecniche non<br />
distruttive, le più affidab<strong>il</strong>i <strong>per</strong> intervenire<br />
con successo sulle sponde.<br />
La lunga analisi effettuata nel 2004 ha<br />
avuto anche lo scopo di <strong>per</strong>mettere la<br />
stesura di “Linee Guida” (a cui <strong>Mapei</strong><br />
ha collaborato attivamente con le<br />
relazioni dei suoi tecnici) <strong>per</strong> definire<br />
le tecniche di intervento più appropriate<br />
<strong>per</strong> intervenire nei vari tratti in<br />
cui si differenziano, <strong>per</strong> tipologia<br />
costruttiva e patologia, i muri spondali<br />
dei Navigli.<br />
2005: <strong>il</strong> campo-prova<br />
Nell’autunno 2005 sono state eseguite<br />
le campionature dei materiali da<br />
impiegare <strong>per</strong> <strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o della funzionalità<br />
statica dei muri spondali del<br />
Naviglio Grande. La porzione di muratura,<br />
indicata dalla Direzione Lavori, in<br />
2<br />
3
cui l’Assistenza Tecnica del Gruppo<br />
Ed<strong>il</strong>izia <strong>Mapei</strong> ha testato malte esenti<br />
da cemento come espressamente<br />
richiesto, è stata individuata in un’area<br />
spondale realizzata in mattoni pieni<br />
sul Naviglio Grande nei pressi del<br />
Ponte di Via Valenza. Il procedimento<br />
adottato ha previsto dapprima la st<strong>il</strong>atura<br />
dei giunti di allettamento tra i<br />
mattoni e, successivamente, <strong>il</strong> consolidamento<br />
della stessa muratura<br />
mediante iniezione di boiacche esenti<br />
da cemento. Infatti i due prodotti consigliati<br />
dall’Assistenza Tecnica <strong>Mapei</strong><br />
appartengono alla linea MAPE-ANTI-<br />
QUE, una gamma completa di prodot-<br />
ti <strong>per</strong> <strong>il</strong> risanamento delle murature<br />
umide oppure degradate costituiti da<br />
calce ed Ecopozzolana.<br />
Successivamente è stata realizzata<br />
un’ulteriore campionatura nei pressi<br />
della Darsena: qui è stata prevista la<br />
ricostruzione della muratura mista in<br />
mattoni e pietra esistente, costituita<br />
prevalentemente in ceppo lombardo,<br />
mediante la tecnica dello “scuci-cuci”.<br />
2006: l’intervento di recu<strong>per</strong>o<br />
I risultati della campionatura hanno<br />
soddisfatto la Direzione e la<br />
Sovrintendenza, <strong>per</strong> cui le procedure<br />
e i prodotti testati nel campo prova<br />
sono stati impiegati nell’intervento di<br />
1 consolidamento statico e restauro<br />
conservativo delle sponde del<br />
Naviglio Grande, dalla Darsena a Ponte<br />
Valenza. I lavori sono stati eseguiti<br />
durante i <strong>per</strong>iodi di asciutta del<br />
Naviglio, nella primavera e nell’autunno<br />
del 2006. Più dettagliatamente, le<br />
o<strong>per</strong>azioni eseguite sono state le<br />
seguenti.<br />
St<strong>il</strong>atura dei giunti di allettamento tra i<br />
mattoni.<br />
Inizialmente è stato effettuato un<br />
accurato lavaggio con acqua a bassa<br />
4<br />
pressione delle su<strong>per</strong>fici interessate<br />
dalle campionature <strong>per</strong> rimuovere le<br />
parti incoerenti e in fase di distacco. Il<br />
giorno seguente è stata applicata<br />
manualmente la malta di allettamento<br />
composta dal legante idraulico di<br />
calce ed Ecopozzolana MAPE-ANTI-<br />
QUE LC* miscelato con GHIAIETTO 0-<br />
8* nella proporzione di 1: 2. Lo spessore<br />
della malta applicata <strong>per</strong> effettuare<br />
la st<strong>il</strong>atura è stato su<strong>per</strong>iore a 30 mm.<br />
La scelta di questa particolare miscela<br />
è stata funzionale alle richieste fatte<br />
dalla Direzione Lavori che ha espressamente<br />
richiesto l’impiego di una<br />
malta a base di calce, con totale assenza<br />
di cemento, di colore chiaro e con<br />
aggregati scuri in curva granulometrica<br />
fino a 8 mm.<br />
5<br />
CRONOLOGIA DELL’INTERVENTO<br />
La su<strong>per</strong>ficie finale dei giunti è stata<br />
particolarmente curata durante la fase<br />
applicativa, in quanto doveva risultare<br />
6<br />
• Primavera 2004 – Il cantiere-p<strong>il</strong>ota:<br />
indagini e prove <strong>per</strong> identificare le metodologie<br />
di intervento e i prodotti più<br />
adeguati.<br />
• Autunno 2005 – Il campo-prova: cam-<br />
a raso rispetto a quella dei corsi dei<br />
mattoni e “mettere in evidenza” l’inerte<br />
presente nella malta.<br />
Consolidamento delle murature<br />
mediante iniezione.<br />
Per effettuare <strong>il</strong> consolidamento della<br />
pionatura dei materiali in un’area spon- muratura, si è partiti dal posizionadale<br />
nel pressi del ponte di Via Valenza. mento su tutta la parete, dove in pre-<br />
• Primavera e autunno 2006 – Esecuzione cedenza era stata realizzata la st<strong>il</strong>atura<br />
dell’intervento nel tratto compreso tra la<br />
Darsena e <strong>il</strong> ponte di Via Valenza.<br />
dei giunti di allettamento, di tubicini<br />
di plastica morbida. I tubicini avevano<br />
un diametro di 10 mm ed erano in<br />
Foto 4.<br />
Realizzazione di fori nei<br />
muri spondali come sede<br />
dei tubicini di gomma.<br />
Foto 5.<br />
Visione complessiva del<br />
muro prima dell’iniezione.<br />
Foto 6.<br />
Iniezioni di consolidamento<br />
con Mape-Antique I.<br />
39
40<br />
Foto 7.<br />
Messa in sicurezza della<br />
muratura prima della<br />
ricostruzione dei tratti non<br />
recu<strong>per</strong>ab<strong>il</strong>i.<br />
7<br />
8<br />
9<br />
10<br />
Foto 8 e 9.<br />
Intervento di ricostruzione delle<br />
porzioni di muro rimosse con l’ut<strong>il</strong>izzo<br />
di Mape-Antique LC.<br />
Foto 10.<br />
Vista d’insieme del muro spondale a<br />
intervento ultimato.<br />
Foto 11.<br />
Il Naviglio Grande dopo la piena<br />
dell’inverno 2006.<br />
numero non inferiore a 10 <strong>per</strong> ogni<br />
metro quadrato, opportunamente<br />
distanziati l’uno dall’altro.<br />
Prima di eseguire <strong>il</strong> consolidamento<br />
della muratura è stato necessario<br />
iniettare dell’acqua a bassa pressione,<br />
ut<strong>il</strong>izzando gli stessi tubicini precedentemente<br />
posizionati, <strong>per</strong> eliminare<br />
<strong>il</strong> limo e <strong>il</strong> materiale incoerente presente<br />
all’interno della struttura.<br />
Il giorno successivo alla saturazione<br />
del supporto, <strong>per</strong> consentire anche lo<br />
smaltimento dell’eventuale acqua<br />
libera ristagnante all’interno, è stata<br />
effettuata l’iniezione di MAPE-ANTI-<br />
QUE I* (legante idraulico a base di<br />
calce ed Ecopozzolana, esente da<br />
cemento), con una pompa manuale<br />
<strong>per</strong> boiacche, a bassissima pressione.<br />
L’o<strong>per</strong>azione è stata realizzata partendo<br />
dall’iniettore posto nella zona più<br />
bassa e, alla prima fuoriuscita del prodotto<br />
dal tubicino posto nelle vicinanze,<br />
è stata interrotta l’iniezione di<br />
MAPE-ANTIQUE I*, chiuso <strong>il</strong> tubicino<br />
attraverso <strong>il</strong> quale si stava iniettando e<br />
proseguito l’intervento dall’iniettore<br />
da cui era fuoriuscito <strong>il</strong> materiale.<br />
A completamento dell’iniezione la<br />
su<strong>per</strong>ficie campionata è stata lavata<br />
11
con acqua <strong>per</strong> eliminare le colature<br />
lasciate dal materiale fuoriuscito dai<br />
tubicini di plastica.<br />
Ricostruzione della muratura esistente<br />
mediante la tecnica dello “scuci-cuci”.<br />
Alcune porzioni dei muri spondali esistenti<br />
hanno richiesto una ricostruzione,<br />
in quanto non più recu<strong>per</strong>ab<strong>il</strong>i e<br />
non più in grado di assolvere alla loro<br />
funzione sia statica che meccanica.<br />
Dopo aver messo in sicurezza la muratura<br />
esistente puntellandola, si è proceduto<br />
ad aprire una breccia nella<br />
zona dell’intervento.<br />
La successiva ricostruzione delle porzioni<br />
rimosse è stata eseguita attraverso<br />
<strong>il</strong> riposizionamento dei mattoni<br />
pieni e della pietra (ceppo lombardo)<br />
con MAPE-ANTIQUE LC* miscelato con<br />
GHIAIETTO 0-8, nel rapporto 1: 2,5.<br />
*Prodotti <strong>Mapei</strong>:<br />
i prodotti citati<br />
appartengono alla<br />
linea “Prodotti <strong>per</strong><br />
ed<strong>il</strong>izia”. Le relative<br />
schede tecniche sono<br />
contenute nel<br />
CD/DVD “<strong>Mapei</strong><br />
Global Infonet” e nel<br />
sito www.mapei.com.<br />
Mape-Antique I: legante idraulico<br />
f<strong>il</strong>lerizzato esente da cemento <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />
consolidamento, mediante iniezione, di<br />
strutture in pietra, mattoni e tufo.<br />
Mape-Antique LC: legante, privo di<br />
cemento, <strong>per</strong> malte chiare deumidificanti<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> risanamento delle murature umide in<br />
pietra, mattone e tufo.<br />
SCHEDA TECNICA<br />
Mura spondali del Naviglio Grande, M<strong>il</strong>ano<br />
Intervento: consolidamento statico e<br />
restauro conservativo delle sponde del<br />
Naviglio Grande nel tratto compreso tra la<br />
Darsena e <strong>il</strong> ponte di Via Valenza<br />
Anno di intervento: 2005-2006<br />
Committente: Comune di M<strong>il</strong>ano – Settore<br />
Tecnico Infrastrutture Ponti; ing. Di Martino<br />
(Responsab<strong>il</strong>e procedimento) e ing. Sala<br />
(Direzione Lavori)<br />
Progetto: ing. Ardizzon, prof. Migliacci<br />
(Politecnico di M<strong>il</strong>ano) e ing. Sala<br />
Su<strong>per</strong>visione: Soprintendenza <strong>per</strong> i beni<br />
architettonici e <strong>per</strong> <strong>il</strong> paesaggio di M<strong>il</strong>ano,<br />
arch. Corrieri<br />
Impresa: ICEMS, De Campo ICG e Sandrini<br />
Coordinamento <strong>Mapei</strong>: Davide Bandera,<br />
Paolo Banfo, Giorgio D’Alò, Luca Ferrari,<br />
Massim<strong>il</strong>iano Nicastro e Matteo Venturini<br />
41
42<br />
Foto 1.<br />
La Bas<strong>il</strong>ica di S. Ambrogio. Sulla destra, è<br />
visib<strong>il</strong>e <strong>il</strong> Campan<strong>il</strong>e dei Monaci.<br />
1
Qui sopra, <strong>il</strong> nuovo bookshop realizzato<br />
nell’atrio di ingresso antistante <strong>il</strong><br />
Campan<strong>il</strong>e dei Monaci al termine<br />
dell’intervento di restauro.<br />
Foto 2.<br />
Il vecchio banco vendita posizionato vicino<br />
al portale destro della Bas<strong>il</strong>ica.<br />
Dei due campan<strong>il</strong>i che caratterizzano<br />
la Bas<strong>il</strong>ica di S.Ambrogio,<br />
quello dei Monaci, a destra, è <strong>il</strong><br />
più antico (probab<strong>il</strong>mente si tratta<br />
della torre campanaria più antica di<br />
M<strong>il</strong>ano) ed è stato edificato nel IX secolo<br />
dalla comunità benedettina qui<br />
insediatasi fin dal 789. A sinistra si trova<br />
<strong>il</strong> Campan<strong>il</strong>e dei Canonici, eretto diversi<br />
anni più tardi, nel 1128, e rimasto<br />
incompiuto fino al 1889 quando fu ultimata<br />
la cella campanaria.<br />
Il Campan<strong>il</strong>e dei Monaci, oggetto dell’intervento<br />
descritto in queste pagine,<br />
si presenta a pianta quadrata con fusto<br />
liscio, a<strong>per</strong>to solo dalle arcate della<br />
parte su<strong>per</strong>iore dove si trova ancora<br />
una campana di bronzo.<br />
Probab<strong>il</strong>mente la struttura doveva<br />
avere in origine una struttura più articolata<br />
<strong>per</strong>ché al suo interno sono visib<strong>il</strong>i<br />
antiche bifore murate.<br />
2<br />
43
44<br />
Foto 3.<br />
Abbattimento del muro che<br />
impediva <strong>il</strong> collegamento tra<br />
la torre e la cappella attigua.<br />
Foto 4.<br />
St<strong>il</strong>atura dei giunti eseguita<br />
con Mape-Antique MC e<br />
rifinita con Mape-Antique FC.<br />
Foto 5.<br />
Dopo un’accurata pulizia, la<br />
riquadratura dell’imbotte<br />
della finestra è stata<br />
ripristinata con Mape-Antique<br />
Mc e con Mape-Antique FC.<br />
Foto 6.<br />
Stuccatura delle fessure presenti<br />
sulle travi con Ravemul 017<br />
della Vinav<strong>il</strong> e segatura.<br />
Foto 7.<br />
Stuccatura delle fughe a<br />
pavimento con Mapegrout SV.<br />
Foto 8.<br />
Ricostruzione dell’imbotte con<br />
Mape-Antique Rinzaffo, Mape-<br />
Antique MC e Mape-Antique FC.<br />
3<br />
6<br />
4 5<br />
Intervento di ripristino e restauro<br />
Nel 2005 <strong>il</strong> Campan<strong>il</strong>e dei Monaci della<br />
Bas<strong>il</strong>ica di S. Ambrogio è stato oggetto<br />
di un intervento di ripristino e di<br />
restauro a cui hanno contribuito<br />
<strong>Mapei</strong> e Zambon Group, che hanno<br />
voluto continuare la loro o<strong>per</strong>a di<br />
sponsor (vedi box nella pagina accanto).<br />
Oltre a essere sponsor, <strong>Mapei</strong> ha<br />
contribuito all’intervento sia con la fornitura<br />
di prodotti e soluzioni tecniche<br />
all’avanguardia che con la continua<br />
assistenza tecnica sul cantiere. In particolare,<br />
sono stati ut<strong>il</strong>izzati diversi prodotti<br />
appartenenti alla linea MAPE-<br />
ANTIQUE, soluzioni totalmente esenti<br />
da cemento, a base di calce ed Eco-<br />
Pozzolana, prodotto quest’ultimo di<br />
colore molto chiaro, particolarmente<br />
ricco di s<strong>il</strong>ice amorfa e ad alta reattività,<br />
specificatamente formulato da<br />
<strong>Mapei</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o di edifici storici<br />
in muratura.<br />
Analisi dell’intervento<br />
I lavori descritti in queste pagine<br />
hanno interessato la torre campanaria<br />
e l’atrio di ingresso antistante <strong>il</strong> campan<strong>il</strong>e.<br />
L’obiettivo di questo delicato<br />
7<br />
intervento era la realizzazione di un<br />
nuovo bookshop che avrebbe sostituito<br />
<strong>il</strong> vecchio banco di vendita di materiale<br />
librario e fotografico collocato<br />
all’ingresso della Bas<strong>il</strong>ica, in prossimità<br />
del portale destro, in una posizione<br />
ingombrante e tale da disturbare la<br />
fruizione e <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio della chiesa.<br />
Secondo gli architetti incaricati Matteo<br />
Tartufoli e Nicola Berlucchi, <strong>il</strong> progetto<br />
era improntato su alcune linee guida:<br />
gli arredi e le o<strong>per</strong>e riguardanti <strong>il</strong><br />
bookshop dovevano essere realizzate<br />
nel rispetto delle murature originarie e<br />
<strong>per</strong>ciò completamente reversib<strong>il</strong>i; le<br />
demolizioni previste riguardavano i<br />
vecchi impianti di riscaldamento obsoleti<br />
e non più in uso o tamponamenti<br />
di a<strong>per</strong>ture preesistenti. Inoltre le o<strong>per</strong>azioni<br />
di restauro dovevano risultare<br />
puramente conservative e finalizzate<br />
alla pulitura delle su<strong>per</strong>fici, all’asportazione<br />
dei vecchi soppalchi intermedi e<br />
alla conservazione delle strutture<br />
lignee e in pietra, oltre al restauro,<br />
all’integrazione e alla valorizzazione<br />
degli intonaci esistenti. I nuovi impian-<br />
8
ti, elettrici e meccanici, dovevano essere<br />
inseriti nei nuovi arredi (semplicemente<br />
appoggiati) o applicati esternamente<br />
alle su<strong>per</strong>fici murarie così da<br />
non interferire con <strong>il</strong> monumento stesso.<br />
In ultima analisi era previsto anche<br />
<strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o delle campane.<br />
Esecuzione dell’intervento<br />
Gli interventi effettuati hanno interessato<br />
contemporaneamente due zone<br />
tra loro distinte: l’interno della torre<br />
campanaria e l’atrio di ingresso antistante<br />
<strong>il</strong> campan<strong>il</strong>e, ma <strong>per</strong> una maggior<br />
comprensione dei passaggi tecnici<br />
abbiamo preferito una descrizione<br />
separata.<br />
Torre campanaria<br />
All’interno della torre campanaria si è<br />
proceduto alla rimozione dei soppalchi<br />
realizzati in legno e in ferro, ormai<br />
adibiti solo a deposito.<br />
Successivamente si è provveduto alla<br />
chiusura dei vuoti lasciati nella muratura<br />
dalle travi metalliche di sostegno<br />
dei soppalchi; a questo scopo sono<br />
stati impiegati dei mattoni che presentavano<br />
caratteristiche fisico-meccaniche<br />
sim<strong>il</strong>i a quelle dei materiali impiegati<br />
in origine e, come malta di allettamento,<br />
MAPE-ANTIQUE MC*, malta<br />
chiara deumidificante e traspirante.<br />
Si è proceduto poi alla demolizione del<br />
muro realizzato in tempi recenti a<br />
chiusura di un passaggio originario tra<br />
la torre e la cappella attigua, situata<br />
all’interno della Bas<strong>il</strong>ica. L’intervento di<br />
demolizione è stato effettuato<br />
manualmente <strong>per</strong> non provocare<br />
eccessive vibrazioni sulla muratura<br />
che, dal lato della cappella, presenta<br />
degli affreschi. Il rifacimento parziale<br />
delle spallette della nuova porta di<br />
accesso è stato eseguito con MAPE-<br />
ANTIQUE MC* e <strong>il</strong> lavoro è stato rifinito<br />
con MAPE-ANTIQUE FC*, finitura chiara,<br />
opportunamente pigmentata in<br />
cantiere <strong>per</strong> ottenere un effetto cromatico<br />
<strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e sim<strong>il</strong>e a quello<br />
del tonachino preesistente.<br />
Le murature interne in mattoni sono<br />
state accuratamente idrolavate al fine<br />
di rimuovere completamente le parti<br />
polverulenti e i depositi su<strong>per</strong>ficiali<br />
accumulatisi durante gli anni. Grazie<br />
all’ut<strong>il</strong>izzo di microscalpelli e martelletti<br />
si è provveduto alla scarnitura dei<br />
giunti di allettamento tra i mattoni,<br />
realizzati in passato con prodotti<br />
cementizi o in malta bastarda. La st<strong>il</strong>atura<br />
dei giunti è stata eseguita con<br />
MAPE-ANTIQUE MC* e rifinita successivamente<br />
con MAPE-ANTIQUE FC*;<br />
anche in questo caso la malta da finitura<br />
è stata pigmentata in loco.<br />
L’ulteriore trattamento finale della<br />
parte inferiore del paramento murario<br />
è stato effettuato mediante la tecnica<br />
della “scialbatura” con latte di calce.<br />
Questa o<strong>per</strong>azione si è resa necessaria<br />
<strong>per</strong> ripristinare la situazione originaria<br />
e omogeneizzare le zone in cui si è<br />
intervenuto.<br />
Il ripristino ha riguardato la riquadratura<br />
dell’imbotte della finestra, eseguita<br />
solo dopo aver spazzolato accuratamente<br />
le su<strong>per</strong>fici ed averle pulite a<br />
secco con spugnette “wishab”. E’ stata<br />
poi ripristinata la quadratura degli spi-<br />
IL PRECEDENTE INTERVENTO DI RESTAURO<br />
DELL’ORATORIO DELLA PASSIONE<br />
La Bas<strong>il</strong>ica di Sant’Ambrogio era stata realizzata <strong>per</strong><br />
volere del Santo a cui è intitolata e forse, insieme al<br />
Duomo, è quella più amata dai m<strong>il</strong>anesi e la più<br />
conosciuta dai turisti che visitano la città. Proprio<br />
<strong>per</strong> onorare <strong>il</strong> significato profondo che riveste l’edificio<br />
sacro <strong>per</strong> la comunità cittadina, alcuni anni<br />
fa <strong>Mapei</strong> e Zambon Group hanno deciso di dare un<br />
contributo alla sua rinascita. E’ nato così <strong>il</strong> progetto<br />
di restauro dell’Oratorio della Passione,<br />
annesso alla Bas<strong>il</strong>ica e consegnato sia alla diocesi<br />
ambrosiana che alla città di M<strong>il</strong>ano nel 2004.<br />
L’importanza dell’evento è stata sottolineata anche<br />
dalla pubblicazione dell’o<strong>per</strong>a monografica<br />
“Oratorio della Passione in Sant’Ambrogio a<br />
M<strong>il</strong>ano”, realizzato da <strong>Mapei</strong> e Zambon Group. Inoltre<br />
su questo intervento è stato pubblicato un lungo e<br />
dettagliato articolo su Realtà <strong>Mapei</strong> n. 66.<br />
Nel 2005 i due sponsor hanno voluto continuare la<br />
collaborazione impegnandosi nell’intervento di restauro<br />
effettuato sul Campan<strong>il</strong>e dei Monaci.<br />
45
46<br />
goli e del davanzale della finestra con<br />
MAPE-ANTIQUE MC* e MAPE-ANTI-<br />
QUE FC*. Il ritocco del disegno pittorico<br />
è stato realizzato con l’impiego di<br />
acquerelli e tinte a calce nelle campiture<br />
di fondo secondo i colori definiti<br />
dalla Direzione Lavori.<br />
E’ stato anche sostituito <strong>il</strong> vecchio serramento<br />
con uno nuovo motorizzato<br />
ad anta unica.<br />
Il solaio in legno soprastante è stato<br />
inizialmente lavato ut<strong>il</strong>izzando acqua<br />
e tensioattivi e successivamente spazzolato.<br />
In seguito è stato stuccato con<br />
una pasta di legno ottenuta miscelando<br />
RAVEMUL 017*, omopolimero acetovin<strong>il</strong>ico<br />
in dis<strong>per</strong>sione acquosa prodotto<br />
da Vinav<strong>il</strong> - società appartenente<br />
al Gruppo <strong>Mapei</strong> - con segatura. Il<br />
composto così ottenuto è stato applicato<br />
<strong>per</strong> sig<strong>il</strong>lare gli spazi tra gli assiti e<br />
le fessure presenti lungo le travi di<br />
sostegno. L’ultima fase ha interessato<br />
<strong>il</strong> trattamento antiparassitario consolidante<br />
e la mordenzatura finale.<br />
Inizialmente le stuccature cementizie<br />
tra le lastre in pietra della pavimentazione<br />
e dei gradini che collegano l’atrio<br />
di ingresso con <strong>il</strong> campan<strong>il</strong>e, sono<br />
state rimosse manualmente con degli<br />
scalpelli, previa pulitura delle su<strong>per</strong>fici<br />
con spazzole di saggina e successivi<br />
lavaggi a pressione con acqua e tensioattivi.<br />
Dopo di che è stata effettuata<br />
la stuccatura delle fughe con MAPE-<br />
GROUT SV*, malta a presa e indurimento<br />
rapidi, opportunamente pigmentata<br />
fino a raggiungere <strong>il</strong> colore<br />
originario.<br />
Atrio di ingresso antistante <strong>il</strong> campan<strong>il</strong>e<br />
La zona antistante l’ingresso al campan<strong>il</strong>e<br />
si presentava con intonaci degradati<br />
di colore grigiastro, polverulenti e<br />
poco coesivi. L’intervento è stato eseguito<br />
mediante l’asportazione delle<br />
parti incoerenti e la rimozione del vecchio<br />
impianto di riscaldamento ad<br />
aria. Il riempimento dei piccoli vuoti<br />
lasciati da queste lavorazioni e la ricostruzione<br />
della modanatura della cornice<br />
sottostante la volta e la lunetta,<br />
sono stati effettuati con i prodotti<br />
della linea MAPE-ANTIQUE*.<br />
In particolar modo la ricostruzione<br />
dell’intonaco è stata effettuata con<br />
l’applicazione a cazzuola della malta<br />
premiscelata “sali resistente” esente da<br />
cemento MAPE-ANTIQUE RINZAFFO*;<br />
la malta è stata stesa in uno spessore<br />
di circa 5 mm. Questo strato sott<strong>il</strong>e di<br />
fondo è in grado di migliorare l’aggrappo<br />
del successivo prodotto da<br />
intonaco e, allo stesso tempo, <strong>per</strong>met-<br />
Durante la fase di pulitura degli<br />
affreschi è stato rinvenuto un<br />
panneggio pittorico.<br />
Qui sopra, alcune fasi delle<br />
o<strong>per</strong>azioni di restauro.
te di formare una barriera resistente ai<br />
sali che eventualmente dovessero<br />
essere presenti nella muratura. Si è<br />
proceduto poi all’applicazione a cazzuola<br />
di MAPE-ANTIQUE MC* in uno<br />
spessore di circa 2 cm. Infine tutte le<br />
su<strong>per</strong>fici, comprese quelle dell’imbotte<br />
del passaggio tra l’atrio e <strong>il</strong> campan<strong>il</strong>e,<br />
sono state rasate con MAPE-ANTI-<br />
QUE FC* e poi trattate con una pittura<br />
a base di calce beige chiaro, colore<br />
indicato dalla Direzione Lavori.<br />
Nella zona angolare destra, al di sopra<br />
del passaggio, è stata ricostruita geometricamente<br />
la porzione di lesena<br />
mancante. L’o<strong>per</strong>azione è stata compiuta<br />
posizionando dapprima delle<br />
barre pultruse in fibra di vetro (MAPE-<br />
ROD G*) creando una sorta di “struttura<br />
a castelletto” e, successivamente,<br />
mediante l’applicazione dei prodotti<br />
della linea MAPE-ANTIQUE*. Anche in<br />
questo caso la su<strong>per</strong>ficie è stata trattata<br />
con la stessa pittura a base calce<br />
descritta in precedenza.<br />
Restauro dell’affresco ritrovato<br />
Durante le fasi preliminari di pulitura<br />
degli affreschi ottocenteschi, presenti<br />
sia sulla volta che sulla lunetta dell’atrio<br />
antistante la torre campanaria, è<br />
stato rinvenuto un pregevole panneggio<br />
pittorico realizzato precedentemente<br />
a quello visib<strong>il</strong>e.<br />
Il ritrovamento ha spinto la<br />
Sovrintendenza BB.AA. di M<strong>il</strong>ano e <strong>il</strong><br />
responsab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> la Curia, arch.<br />
Capponi, a verificare tramite ulteriori<br />
indagini la qualità e i soggetti rappresentati<br />
nell’affresco sottostante. Le<br />
o<strong>per</strong>azioni di pulitura hanno evidenziato<br />
così la presenza su tutta la zona<br />
di affreschi in buono stato di conservazione<br />
e di particolare bellezza pittorica,<br />
realizzati con la tecnica “del buon<br />
fresco“ su intonachino appartenente<br />
all’originaria cappella del Santissimo,<br />
prima della costruzione dell’attuale<br />
porta di accesso al campan<strong>il</strong>e E’ stato<br />
<strong>per</strong>ciò rimosso totalmente, con delicate<br />
tecniche manuali, lo strato di tonachino<br />
affrescato sovrastante. Sono<br />
emerse due figure alate a grandezza<br />
naturale che campeggiano su semplici<br />
elementi architettonici e incorniciano,<br />
nella parte centrale dell’intradosso,<br />
“L’Eterno in Gloria”, un tema già presente<br />
nella cappella della Vergine,<br />
situata nella navata laterale sinistra di<br />
S. Ambrogio. Sulla lunetta invece sono<br />
rappresentati dei putti tra le nubi,<br />
deturpati <strong>per</strong>ò da una serie di lacune a<br />
causa della presenza di elementi architettonici<br />
in aggetto.<br />
*Prodotti <strong>Mapei</strong>:<br />
i prodotti citati in questo<br />
articolo appartengono<br />
alla linea “Prodotti <strong>per</strong><br />
ed<strong>il</strong>izia”. Le relative<br />
schede tecniche sono<br />
contenute nel CD/DVD<br />
“<strong>Mapei</strong> Global Infonet” e<br />
nel sito internet<br />
www.mapei.com.<br />
Mapegrout SV: malta<br />
colab<strong>il</strong>e a ritiro controllato, a presa ed<br />
indurimento rapidi, <strong>per</strong> la riparazione del<br />
calcestruzzo e <strong>il</strong> fissaggio di pozzetti,<br />
chiusini stradali e arredi urbani.<br />
Mape-Antique Rinzaffo: malta<br />
premiscelata “sali resistente”, di colore<br />
chiaro, esente da cemento, da applicare<br />
prima di realizzare intonaci deumidificanti<br />
con Mape-Antique MC su supporti in<br />
pietra, mattone e tufo.<br />
Mape-Antique MC: malta premiscelata<br />
deumidificante di colore chiaro, esente da<br />
cemento, <strong>per</strong> <strong>il</strong> risanamento delle murature<br />
umide in pietra, mattone e tufo.<br />
Mape-Antique FC: malta fine priva di<br />
cemento di colore chiaro <strong>per</strong> la finitura di<br />
intonaci deumidificanti applicati su<br />
muratura in pietra, mattone e tufo.<br />
Disponib<strong>il</strong>e anche nella versione Mape-<br />
Antique FC/R di colore cocciopesto.<br />
Ma<strong>per</strong>od G: barre pultruse in fibre di vetro,<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>rinforzo</strong> <strong>strutturale</strong> di elementi in<br />
calcestruzzo armato e muratura.<br />
Ravemul 017: dis<strong>per</strong>sione acquosa di un<br />
omopolimero acetovin<strong>il</strong>ico al 50% di solidi,<br />
non plastificato, a media densità. (prodotto<br />
da Vinav<strong>il</strong> SpA, società del Gruppo <strong>Mapei</strong>).<br />
SCHEDA TECNICA<br />
Campan<strong>il</strong>e dei Monaci della Bas<strong>il</strong>ica di<br />
S.Ambrogio, M<strong>il</strong>ano.<br />
Intervento: risanamento degli intonaci,<br />
protezione e decorazione delle su<strong>per</strong>fici<br />
murarie.<br />
Anno di intervento: 2005<br />
Committente: Parrocchia di S.Ambrogio<br />
(Monsignore De Scalzi, arch. Capponi)<br />
Direzione lavori: Sovrintendenza BB.AA. di<br />
M<strong>il</strong>ano (arch. Artioli e arch.Corrieri)<br />
Progetto: Studio Nicola Berlucchi,<br />
M2P Associati<br />
Impresa esecutrice: Acep Restauri Civ<strong>il</strong>i e<br />
Monumentali<br />
Capo restauratore: Leonida Pelagalli<br />
Coordinamento <strong>Mapei</strong>: Pasquale Zaffaroni,<br />
Davide Bandera, Roberto Belluco<br />
47
48<br />
NELLA PRODUZIONE MAPEI VENGONO PROPOSTI DUE DIVERSI SISTEMI PER GLI INTERVENTI DI RINFORZO, SPECIFICAMENTE<br />
STUDIATI PER LE DIVERSE ESIGENZE DELLE STRUTTURE IN CALCESTRUZZO E DEGLI EDIFICI IN MURATURA.<br />
FRP SYSTEM – <strong>per</strong> strutture in calcestruzzo<br />
Si tratta di un innovativo sistema <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>rinforzo</strong> delle strutture degradate o danneggiate e <strong>per</strong><br />
l’adeguamento statico, in particolare in campo antisismico, di strutture<br />
in calcestruzzo armato, precompresso e in acciaio. FRP SYSTEM è un<br />
gamma completa di materiali compositi a base di fibre ad alta ed altissima<br />
resistenza meccanica e resine polimeriche. La linea comprende:<br />
• MAPEWRAP C E MAPEWRAP G: tessuti uniassiali, biassiali e quadriassiali<br />
in fibre di carbonio e vetro;<br />
• MAPEWRAP C FIOCCO e MAPEWRAP G FIOCCO: linea completa di<br />
“corde” realizzate con fibre unidirezionali in carbonio e vetro <strong>per</strong> la<br />
realizzazione di ancoraggi;<br />
• MAPEROD C e MAPEROD G: barre pultruse in fibre di carbonio e<br />
vetro, ad aderenza migliorata;<br />
• CARBOPLATE: lamine pultruse in fibre di carbonio preimpregnate<br />
con resina epossidica, protette da una doppia pellicola di plastica;<br />
• CARBOTUBE: tubi pultrusi in fibre di carbonio, protetti da una pellicola<br />
di plastica <strong>per</strong> consolidamenti in strutture voltate e paramenti<br />
murari, mediante iniezione di resine epossidiche;<br />
• MAPEWRAP PRIMER 1, MAPEWRAP 11, MAPEWRAP 12, MAPEWRAP 21,<br />
MAPEWRAP 31, ADESILEX PG1 e ADESILEX PG2: linea completa di resine<br />
polimeriche appositamente formulate <strong>per</strong> la preparazione del supporto,<br />
l’impregnazione, l’incollaggio e l’ancoraggio dei tessuti,“corde”, barre, lamine e tubi.<br />
SISTEMA MAPEGRID G220+PLANITOP HDM – <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />
<strong>rinforzo</strong> <strong>strutturale</strong> <strong>“armato”</strong> di edifici in muratura<br />
Nato dalla ricerca più avanzata, questo innovativo sistema si compone dei prodotti :<br />
• MAPEGRID G220: una speciale rete di fibre di vetro resistente agli<br />
alcali <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>rinforzo</strong> delle murature, caratterizzata da un’elevata resistenza<br />
a trazione (45 kN/m) e un’ottima stab<strong>il</strong>ità dimensionale. E’ resistente<br />
agli agenti atmosferici, totalmente immune da fenomeni di corrosione,<br />
leggera e maneggevole e, inoltre, fac<strong>il</strong>e da tagliare e adattare<br />
alla conformazione del supporto;<br />
• PLANITOP HDM e PLANITOP HDM MAXI (<strong>per</strong> spessori fino a 6 mm<br />
la prima e fino a 25 mm la versione MAXI): sono malte bicomponenti<br />
ad elevata dutt<strong>il</strong>ità, studiate <strong>per</strong> regolarizzare e rinforzare elementi<br />
strutturali in pietra, mattone e tufo. Sono caratterizzate da ottima adesione,<br />
basso modulo elastico, resistenza agli agenti aggressivi presenti<br />
nell’atmosfera e fac<strong>il</strong>ità di applicazione; inoltre sono im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>i e<br />
non fessurano.<br />
Il sistema di <strong>rinforzo</strong> <strong>strutturale</strong> armato MAPEGRID G220+PLANITOP<br />
HDM presenta un’elevata dutt<strong>il</strong>ità e capacità di dissipazione dell’energia<br />
sismica, resistenza alle elevate tem<strong>per</strong>ature e buona <strong>per</strong>meab<strong>il</strong>ità<br />
al vapore. E’ inoltre applicab<strong>il</strong>e anche su murature umide e consente<br />
ridotto spessore dell’intervento.<br />
Per maggiori informazioni su questi prodotti, consultare le relative schede tecniche, disponib<strong>il</strong>i nel sito www.mapei.com.
I LOCALI DI UNA FABBRICA<br />
DISMESSA DIVENTANO<br />
IL PARCHEGGIO<br />
DEL MODERNO SHOPPING<br />
CENTRE DOMINA NELLA<br />
CAPITALE LETTONE<br />
Riga può ben essere considerata lo<br />
specchio della Lettonia di oggi, di<br />
cui è capitale. Questa nazione,<br />
<strong>per</strong> secoli preda delle dominazioni<br />
svedese, tedesca e russa, ha infine raggiunto<br />
la propria indipendenza<br />
dall’URSS nel 1991 ed è entrata a far<br />
parte della NATO nel marzo 2004 e<br />
dell’Unione Europea nel maggio dello<br />
stesso anno. A Riga, città della costa<br />
baltica attraversata dal fiume Daugava,<br />
le tracce del passato e le aspirazioni ad<br />
un futuro moderno ed europeo sono<br />
entrambe evidenti. Il centro storico<br />
conserva palazzi centenari in st<strong>il</strong>e<br />
tedesco mentre nelle <strong>per</strong>iferie si innalzano<br />
grigi casermoni dell’era sovietica.<br />
La città nuova risale <strong>per</strong> lo più al XIX<br />
secolo e alterna edifici residenziali ad<br />
aree commerciali: questa è la zona più<br />
moderna, quella in cui più si avverte<br />
l’innalzamento dello standard di vita<br />
dei lettoni, qui sfrecciano auto straniere<br />
di lusso e qui si trovano i grandi<br />
magazzini Stockmann, hotel di alta<br />
categoria, caffetterie, locali a<strong>per</strong>ti fino<br />
a tarda ora e ristoranti prestigiosi con<br />
cucina lettone internazionale.<br />
Travi forti <strong>per</strong> <strong>il</strong> parcheggio<br />
Anche l’a<strong>per</strong>tura di numerosi nuovi<br />
centri commerciali rientra nel processo<br />
di riqualificazione della città, che<br />
risponde alle moderne esigenze della<br />
sua popolazione.Tra di essi c’è anche <strong>il</strong><br />
Domina Shopping Centre, <strong>il</strong> più grande<br />
salone <strong>per</strong> acquisti di tutti gli Stati<br />
Baltici, realizzato nel 2003 recu<strong>per</strong>ando<br />
e ampliando i locali di una vecchia<br />
fabbrica nell’ex distretto industriale di<br />
Riga. Il Centro, che si estende su una<br />
su<strong>per</strong>ficie di ben 110.000 m 2 , include<br />
negozi, caffè, centri servizi, uffici, un<br />
hotel, un salone di bellezza, una palestra<br />
e un parcheggio multipiano.<br />
Quest’ultimo è stato ricavato da un<br />
preesistente edificio a tre piani. Mentre<br />
<strong>il</strong> piano terra è stato adibito a magazzino,<br />
gli altri piani, ciascuno esteso su<br />
una su<strong>per</strong>ficie di 5.000 m 2 , sono stati<br />
specificatamente destinati ad ospitare<br />
le auto dei visitatori. Al secondo piano<br />
è risultato necessario rinforzare l’ossatura<br />
dell’edificio, costituita da un telaio<br />
in calcestruzzo comprendente 110<br />
travi, <strong>per</strong> renderla in grado di resistere<br />
alle sollecitazioni, flettenti e di taglio,<br />
derivanti dalla nuova destinazione<br />
d’uso. Infatti le travi, dalla forma a<br />
“doppio T”, ciascuna alta 111 cm e<br />
lunga 12 m, presentavano numerose<br />
fessure causate da un eccessivo sforzo<br />
di tensioni di taglio, segni evidenti di<br />
una consistente sofferenza <strong>strutturale</strong>.<br />
Poiché era necessario intervenire<br />
senza modificare le dimensioni originali<br />
dell’ambiente, mantenendone la<br />
fruib<strong>il</strong>ità e, al tempo stesso, evitando di<br />
ostacolare le altre o<strong>per</strong>azioni ed<strong>il</strong>i in<br />
atto, i prodotti della linea <strong>Mapei</strong> FRP<br />
SYSTEM si sono rivelati i più adatti allo<br />
scopo. Quest’innovativo sistema usa<br />
infatti materiali compositi come tessuti,<br />
lamine pultruse in fibre di carbonio e<br />
resine epossidiche, che <strong>per</strong>mettono di<br />
ridurre le difficoltà o<strong>per</strong>ative e i tempi<br />
di esecuzione dei lavori di riparazione,<br />
<strong>rinforzo</strong> e adeguamento antisismico di<br />
strutture in calcestruzzo.<br />
Al momento della progettazione dei<br />
lavori, la struttura interessata è stata<br />
suddivisa in quattro zone (denominate<br />
rispettivamente Zona A, B, C e D), <strong>per</strong><br />
ognuna delle quali l’intervento di <strong>rinforzo</strong><br />
è stato dimensionato in funzione<br />
delle specifiche sollecitazioni finali<br />
previste.<br />
Rinforzo a flessione e a taglio<br />
Le sollecitazioni a flessione sono state<br />
adeguatamente contrastate incollando<br />
sulle su<strong>per</strong>fici inferiori delle travi le<br />
lamine pultruse in fibra di carbonio<br />
CARBOPLATE* (nella versione E 170/100<br />
ed E 170/150) con l’adesivo epossidico<br />
tissotropico ADESILEX PG2*.<br />
Per quanto riguarda invece l’intervento<br />
di <strong>rinforzo</strong> a taglio, poiché in alcune<br />
sezioni le tensioni tangenziali raggiungevano<br />
valori molto elevati, si è dovuto<br />
incrementare la sezione dell’anima<br />
della trave con la malta cementizia<br />
49
50<br />
Sullo sfondo, vista delle travi oggetto<br />
dell’intervento di <strong>rinforzo</strong>.<br />
Foto 1.<br />
Dettaglio delle travi lesionate a taglio.<br />
Foto 2.<br />
Applicazione di Mapegrout BM<br />
effettuata <strong>per</strong> incrementare lo spessore<br />
della trave in corrispondenza degli<br />
appoggi.<br />
bicomponente a basso modulo elastico<br />
MAPEGROUT BM*, previa applicazione<br />
a pennello dell’adesivo epossidico<br />
EPORIP* come promotore di adesione.<br />
Dopo aver provveduto alla rimozione,<br />
mediante sabbiatura e successiva<br />
aspirazione, dei residui incoerenti presenti<br />
sul supporto, tutte le lesioni sono<br />
state adeguatamente sig<strong>il</strong>late. Si è proceduto<br />
dapprima stuccando le lesioni<br />
con l’adesivo epossidico ADESILEX<br />
PG2*, dopo di che in esse è stata iniettata<br />
la resina epossidica EPOJET* in<br />
modo da occludere in maniera definitiva<br />
tutte le microcavità formatesi. In<br />
1<br />
2 3<br />
4<br />
seguito è stata applicata una rete elettrosaldata<br />
alle due facce verticali della<br />
trave <strong>per</strong> mezzo di connettori in<br />
acciaio. Successivamente si è proceduto<br />
all’incremento delle sezioni della<br />
trave con MAPEGROUT BM*, dopo aver<br />
assicurato un’elevata adesione applicando<br />
EPORIP*. In particolare, la scelta<br />
di usare MAPEGROUT BM* è stata dettata<br />
dalla valutazione delle condizioni<br />
meccaniche e ambientali (in questo<br />
caso si trattava di variazioni di natura<br />
climatica e dinamica) a cui la struttura<br />
sarebbe stata poi soggetta una volta<br />
ultimati i lavori. Questo prodotto è<br />
Foto 3.<br />
Dettaglio dello spessore di Mapegrout<br />
BM applicato su entrambe le facce<br />
della trave.<br />
Foto 4.<br />
Applicazione di Carboplate<br />
all’intradosso della trave <strong>per</strong><br />
incrementare la resistenza a flessione.<br />
11 cm<br />
infatti particolarmente adatto al ripristino<br />
corticale di strutture in calcestruzzo<br />
ammalorato (caratterizzate da<br />
un valore di resistenza non troppo elevato),<br />
soggette a piccole deformazioni<br />
sotto carico, a cicli termici o esposte a<br />
condizioni climatiche particolarmente<br />
avverse.<br />
Vari strati di tessuto unidirezionale in<br />
fibra di carbonio MAPEWRAP C UNI-<br />
AX* (nelle versioni 600/40 e 300/40), di<br />
diversa dimensione a seconda dell’entità<br />
delle sollecitazioni di taglio, sono<br />
stati applicati con <strong>il</strong> classico ciclo<br />
MAPEWRAP che comprende un primer
Foto 5.<br />
Posizionamento dei fiocchi di<br />
ancoraggio realizzati con porzioni<br />
di MapeWrap C UNI-AX 300/20.<br />
Foto 6.<br />
Rinforzo a taglio mediante<br />
applicazione di “staffe” costituite da<br />
MapeWrap C UNI-AX 300/40.<br />
Foto 7.<br />
Dettaglio del <strong>rinforzo</strong> a taglio.<br />
6 7<br />
epossidico (MAPEWRAP PRIMER 1*),<br />
uno stucco epossidico di regolarizzazione<br />
(in questo caso MAPEWRAP 12*)<br />
e una resina di impregnazione (in questo<br />
caso MAPEWRAP 31*).<br />
Per incrementare l’altezza del <strong>rinforzo</strong><br />
e migliorarne, quindi, l’efficacia, è stato<br />
impiegato un sistema di connessione<br />
che ha previsto l’applicazione di porzioni<br />
di tessuti MAPEWRAP C UNI-AX*<br />
300/20. Queste ultime sono state arrotolate<br />
e impregnate di resina epossidica,<br />
in modo da far loro assumere la tipica<br />
conformazione di una barra, e poi<br />
posizionate all’estremo su<strong>per</strong>iore delle<br />
5<br />
travi e sig<strong>il</strong>late con lo stucco epossidico<br />
MAPEWRAP 12*.<br />
Parcheggio assicurato<br />
Grazie all’uso di questi sistemi innovativi,<br />
i lavori di consolidamento delle<br />
travi sono terminati in tempo, assicurando<br />
alla struttura un’adeguata resistenza<br />
alle sollecitazioni e, quindi, un<br />
<strong>per</strong>fetto adattamento dell’edificio al<br />
nuovo uso.<br />
Oggi i visitatori del nuovo centro commerciale<br />
possono parcheggiare comodamente<br />
e dedicarsi allo shopping in<br />
tutta tranqu<strong>il</strong>lità.<br />
*Prodotti <strong>Mapei</strong>: i<br />
prodotti citati in questo<br />
articolo appartengono<br />
alla linea “Prodotti <strong>per</strong><br />
ed<strong>il</strong>izia”. Le relative<br />
schede tecniche sono<br />
contenute nel CD/DVD<br />
“<strong>Mapei</strong> Global Infonet” e<br />
nel sito internet<br />
www.mapei.com.<br />
Ades<strong>il</strong>ex PG2: adesivo epossidico<br />
tissotropico con lungo tempo di<br />
lavorab<strong>il</strong>ità.<br />
Carboplate: lamina pultrusa in fibra di<br />
carbonio preimpregnata con resina<br />
epossidica, protetta da una doppia<br />
pellicola di plastica.<br />
Epojet: resina epossidica bicomponente<br />
su<strong>per</strong>fluida <strong>per</strong> iniezioni.<br />
Eporip: adesivo epossidico bicomponente<br />
<strong>per</strong> riprese di getto e la sig<strong>il</strong>latura<br />
monolitica delle fessure nei massetti.<br />
Mapegrout BM: malta cementizia<br />
bicomponente a basso modulo elastico <strong>per</strong><br />
<strong>il</strong> risanamento del calcestruzzo.<br />
MapeWrap 12: stucco epossidico a presa<br />
lenta, di consistenza tissotropica <strong>per</strong> la<br />
realizzazione delle su<strong>per</strong>fici in calcestruzzo.<br />
MapeWrap 31: adesivo epossidico di<br />
media viscosità <strong>per</strong> l’impregnazione con<br />
“sistema a secco” di MapeWrap.<br />
MapeWrap C UNI-AX: tessuto<br />
unidirezionale in fibra di carbonio ad alta<br />
resistenza con elevato modulo elastico.<br />
MapeWrap Primer 1: primer epossidico<br />
specifico <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema MapeWrap.<br />
SCHEDA TECNICA<br />
Parcheggio Domina Shopping Centre,<br />
Riga, Lettonia<br />
Intervento: <strong>rinforzo</strong> statico delle travi in<br />
calcestruzzo<br />
Anno di intervento: 2003<br />
Committente: P.K. Investment<br />
Progetto: MSC Associati S.r.l., Como<br />
Direzione lavori: MSC Associatim Srl<br />
Impresa esecutrice: RS Levati<br />
Rivenditore <strong>Mapei</strong>: Velve M.S.<br />
Technologies, Riga<br />
Coordinamento <strong>Mapei</strong>: Giulio Morandini,<br />
<strong>Mapei</strong> SpA<br />
51
52<br />
di Hiske Maas, Presidente Santa Barbara<br />
Art Foundation, e Ach<strong>il</strong>le Carcagnì<br />
Creata nel cuore dell’Aspromonte, in Calabria, su<br />
parti estese del territorio del Comune di<br />
Mammola (RC) e attorno ai resti di un antico<br />
complesso monastico, la Fondazione Santa Barbara<br />
ha <strong>il</strong> primato in Calabria e, forse, in tutta Italia, di aver<br />
coinvolto, dal 1970 ad oggi, giovani artisti, artigiani e<br />
studenti provenienti da tutto <strong>il</strong> mondo realizzando,<br />
insieme a loro, progetti, master, concorsi, stages,<br />
workshop, seminari, convegni e meeting.<br />
Al suo interno si trova <strong>il</strong> MuSaBa (Museo Santa<br />
Barbara): un'o<strong>per</strong>a in progress che si articola in molteplici<br />
interventi diversificati nel tempo e nello spazio,<br />
alla realizzazione dei quali ha contribuito anche<br />
<strong>Mapei</strong> con i suoi prodotti e sistemi di prodotto.<br />
E' un insieme variegato di architettura, scultura,<br />
o<strong>per</strong>e d'arte visive, giardini mediterranei, fiumare, un<br />
parco archeologico-paesaggistico e un laboratorio di<br />
ricerca e di formazione.<br />
Ed è proprio <strong>per</strong> soddisfare le esigenze di soggiorno<br />
di tanti artisti-studenti che ogni anno frequentano<br />
come stagisti <strong>il</strong> museo, che la Fondazione Museo<br />
Santa Barbara - diretta da Hiske Maas e dall’artista<br />
Nik Spatari - ha progettato una foresteria all’interno<br />
del parco museo.
Qui sopra:<br />
un particolare del<br />
monumentale mosaico<br />
realizzato sulle pareti<br />
esterne della foresteria<br />
del MuSaBa.<br />
A lato:<br />
la preparazione<br />
e la posa delle tessere<br />
musive.<br />
Il Progetto Mosaico-Foresteria<br />
La foresteria, che si trova all’interno<br />
del Parco-Museo-Laboratorio MuSaBa,<br />
è un’o<strong>per</strong>a artistico-architettonica<br />
progettata dall’artista Nik Spatari con<br />
caratteristiche ricettive (22 posti letto)<br />
funzionali alle attività museali, particolarmente<br />
a quelle didattiche, congressuali<br />
e di rappresentanza.<br />
L’architettura del complesso è espressione<br />
di un insieme di strutture che si<br />
richiamano allo spirito e alle regole<br />
della vita monastica. Il manufatto è, a<br />
un tempo, architettura contemporanea<br />
viva e gigantesca scultura che si<br />
ispira alla dinamica e discontinua geometria<br />
della natura e dei corpi luminosi<br />
stellari.<br />
Naturalmente non poteva essere un’o<strong>per</strong>a<br />
“normale”, come del resto non lo è<br />
l’intero parco museale. Ha preso così<br />
forma un’idea suggestiva a cui è stato<br />
dato <strong>il</strong> nome di “Progetto Mosaico-<br />
Foresteria”, che ha stimolato un’ener-<br />
gia creativa collettiva che si è tradotta<br />
nella realizzazione di un’o<strong>per</strong>a davvero<br />
unica nel suo genere.<br />
Il pezzo forte del “Progetto Mosaico-<br />
Foresteria” è sicuramente <strong>il</strong> monumentale<br />
mosaico di m<strong>il</strong>le metri quadrati.<br />
È un o<strong>per</strong>a in progress che interessa le<br />
mura esterne della foresteria e nasce<br />
dall’idea progettuale di Nik Spatari,<br />
che intende concretizzare un suo studio-sintesi<br />
recentemente raccolto<br />
nella pubblicazione “L’enigma delle<br />
Arti Asittìte nella Calabria ultramediterranea”.<br />
Quanto concepito da Nik Spatari renderà<br />
la struttura – a lavori ultimati –<br />
non solo un moderno complesso polifunzionale<br />
ma contemporaneamente<br />
un’imponente o<strong>per</strong>a d’arte che vuole<br />
essere un tributo alla storia dell’arte di<br />
tutti i tempi nel mondo.<br />
Vi saranno infatti immagini, scene e<br />
simboli che interessano la striscia storica<br />
dell’evoluzione delle arti mediter-<br />
ranee, da quella Camusa (5000 a.C.) al<br />
Paleocristianesimo (200 d.C.) fino a<br />
giungere alle arti contemporanee (da<br />
Antonello da Messina a Picasso).<br />
I mosaici, dalla tecnica decisamente<br />
innovativa e alla cui preparazione e<br />
posa dei pezzi hanno contribuito e<br />
continuano a contribuire centinaia di<br />
studenti di svariate Accademie d’Arte<br />
e Università italiane e straniere, diventano<br />
così <strong>il</strong> f<strong>il</strong>m che interessa una storia<br />
plurim<strong>il</strong>lenaria: <strong>il</strong> pensiero, le arti, <strong>il</strong><br />
rapporto col divino, la società e la cultura<br />
delle civ<strong>il</strong>tà sumeriche, mesopotamiche<br />
e del popolo del Dio biblico.<br />
Un altro elemento suggestivo di questa<br />
particolarissima o<strong>per</strong>a artistica e<br />
architettonica è <strong>il</strong> rivestimento esterno<br />
del tetto, realizzato con coloratissime<br />
piastrelle ceramiche disposte in<br />
maniera da creare un effetto cromatico<br />
di grande impatto. Completano<br />
infine <strong>il</strong> progetto anche i pavimenti<br />
dal design colorato e i rivestimenti<br />
53
54<br />
In questa pagina:<br />
i tetti della struttura che ospita la<br />
foresteria sono stati rivestiti con piastrelle<br />
ceramiche colorate disposte in modo da<br />
creare un originale effetto cromatico.<br />
Nella pagina accanto:<br />
vivaci e insoliti giochi di colore <strong>per</strong> i<br />
rivestimenti, a pavimento e parete, di<br />
bagni e cucine danno vita ad ambienti dal<br />
forte impatto visivo.<br />
interni dei bagni e delle cucine, realizzati<br />
con piastrelle di scarto recu<strong>per</strong>ate<br />
qua e là, ma disposte con un gioco di<br />
colori <strong>il</strong> cui risultato finale sembra evocare<br />
<strong>il</strong> set di una campagna pubblicitaria.<br />
E ancora le “celle”, realizzate ognuna da<br />
un artista diverso, motivo <strong>per</strong> cui, in<br />
ciascuna di esse, si individuano evidenti<br />
influenze di differenti culture.<br />
L’intervento <strong>Mapei</strong><br />
I tecnici, i prodotti e le tecnologie<br />
<strong>Mapei</strong> stanno contribuendo giorno<br />
dopo giorno alla realizzazione del<br />
“Progetto Mosaico-Foresteria”.<br />
Sono ad oggi stati realizzati circa 700<br />
m 2 di pavimenti interni in gres porcellanato;<br />
la posa è stata effettuata su un<br />
sottofondo realizzato con TOPCEM<br />
PRONTO*, malta premiscelata pronta<br />
all'uso <strong>per</strong> massetti cementizi a veloce<br />
asciugamento, ut<strong>il</strong>izzando KERA-<br />
FLEX*, adesivo cementizio ad alte prestazioni<br />
a scivolamento verticale nullo<br />
e con tempo a<strong>per</strong>to allungato <strong>per</strong> piastrelle<br />
in ceramica e materiale lapideo;<br />
lo stesso prodotto è stato impiegato<br />
<strong>per</strong> posare anche i 400 m 2 di rivestimenti<br />
interni in piastrelle ceramiche.<br />
Successivamente la stuccatura colorata<br />
delle fughe è stata effettuata con<br />
ULTRACOLOR PLUS*, malta ad alte<br />
prestazioni, antiefflorescenze, <strong>per</strong> la<br />
stuccatura di fughe da 2 a 20 mm, a<br />
presa e asciugamento rapido, idrorepellente<br />
con DropEffect e antimuffa<br />
con tecnologia BioBlock.<br />
I giunti di d<strong>il</strong>atazione sono stati sig<strong>il</strong>lanti<br />
con MAPESIL AC*, sig<strong>il</strong>lante s<strong>il</strong>iconico<br />
a reticolazione acetica, resistente<br />
alle muffe, esente da solventi, disponib<strong>il</strong>e<br />
in 26 colori e trasparente.<br />
La co<strong>per</strong>tura esterna della foresteria di<br />
circa 700 m 2 è stata dapprima im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzata<br />
con MAPELASTIC*, la<br />
malta cementizia bicomponente elastica<br />
<strong>per</strong> l’im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione del<br />
calcestruzzo e di balconi, terrazze,<br />
bagni e piscine e, successivamente,<br />
rivestita con piastrelle ceramiche multicolore<br />
posate con KERAFLEX*.<br />
L’im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione effettuata con<br />
MAPELASTIC* è stata, inoltre, potenziata<br />
con l’armatura di <strong>rinforzo</strong> costituita<br />
dalla RETE IN FIBRA DI VETRO*.<br />
A indurimento avvenuto dello strato<br />
im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzante, infatti, questa
speciale rete di vetro costituisce un’armatura<br />
che evita la formazione di fessurazioni<br />
dovute a movimenti del<br />
supporto o della su<strong>per</strong>ficie piastrellata.<br />
Per la stuccatura delle fughe, infine,<br />
anche qui è stato ut<strong>il</strong>izzato ULTRACO-<br />
LOR PLUS* e, <strong>per</strong> i giunti di d<strong>il</strong>atazione,<br />
MAPESIL AC*.<br />
Per la realizzazione del monumentale<br />
Nik Spatari nasce nel 1929 a Mammola, piccolo paese in<br />
provincia di Reggio Calabria. Giovanissimo, entra in<br />
contatto con gli ambienti cosmopoliti d'Europa e del<br />
continente americano, dove ha proficui rapporti con<br />
<strong>per</strong>sonaggi di spicco del mondo dell’arte e dell’architettura,<br />
in particolare Jean Cocteau, che gli apre la strada del<br />
successo, e Le Corbusier, che lo avvia all'architettura.<br />
Numerosi premi arricchiscono la sua intensa attività e lo<br />
portano all'attenzione della critica più qualificata. Nel 1960<br />
conosce Hiske Maas, divenuta in seguito collaboratrice e<br />
co-fondatrice di MuSaBa e della Santa Barbara Art<br />
Foundation. Ha pubblicato trattati d’arte tra cui ”La teoria<br />
dei colori complementari” e “L’uomo archetipo” edito dalla<br />
Fondazione <strong>per</strong> le scuole, le accademie e le università.<br />
Nella foto: Nik Spatari, a sinistra, con Ach<strong>il</strong>le Carcagnì<br />
di <strong>Mapei</strong>.<br />
mosaico (circa 1.000 m 2 ) si stanno ut<strong>il</strong>izzando<br />
m<strong>il</strong>ioni di piccole tesserine<br />
colorate, applicate anche qui con<br />
KERAFLEX*, mentre <strong>per</strong> la stuccatura<br />
delle fughe si stanno ut<strong>il</strong>izzando le<br />
molteplici varianti cromatiche in cui è<br />
disponib<strong>il</strong>e ULTRACOLOR PLUS*.<br />
Attualmente l’o<strong>per</strong>a è in gran parte<br />
realizzata e, con <strong>il</strong> contributo di <strong>Mapei</strong>,<br />
verrà presto portata a termine.<br />
*Prodotti <strong>Mapei</strong>:<br />
i prodotti citati in questo<br />
articolo appartengono<br />
alla linea “Prodotti <strong>per</strong><br />
ceramica e materiali<br />
lapidei”. Le relative schede<br />
tecniche sono contenute<br />
nel CD/DVD “<strong>Mapei</strong> Global<br />
Infonet” e nel sito<br />
www.mapei.com.<br />
Gli adesivi e le fugature<br />
<strong>Mapei</strong> sono conformi alle<br />
norme EN 12004 ed EN 13888.<br />
Keraflex (C2TE): adesivo cementizio ad<br />
alte prestazioni a scivolamento verticale<br />
nullo e con tempo a<strong>per</strong>to allungato <strong>per</strong><br />
piastrelle in ceramica e materiale lapideo.<br />
Ultracolor Plus (CG2): malta ad alte<br />
prestazioni, modificata con polimero,<br />
antiefflorescenze, <strong>per</strong> la stuccatura di fughe<br />
da 2 a 20 mm, a presa e asciugamento<br />
rapido, idrorepellente con DropEffect e<br />
antimuffa con tecnologia BioBlock.<br />
Mapes<strong>il</strong> AC: sig<strong>il</strong>lante s<strong>il</strong>iconico a<br />
reticolazione acetica, resistente alle muffe,<br />
esente da solventi, disponib<strong>il</strong>e in 26 colori e<br />
trasparente.<br />
Mapelastic: malta cementizia<br />
bicomponente elastica <strong>per</strong><br />
l’im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione del calcestruzzo e di<br />
balconi, terrazze, bagni e piscine.<br />
Rete in fibra di vetro: rete in fibra di vetro<br />
resistente agli alcali <strong>per</strong> l’armatura di<br />
protezioni im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>i, membrane<br />
antifrattura e rivestimenti a cappotto.<br />
SCHEDA TECNICA<br />
Progetto “Mosaico–Foresteria”,MuSaBa<br />
(Museo Santa Barbara), Mammola (RC)<br />
Intervento: realizzazione di decorazioni a<br />
mosaico sulle pareti esterne della foresteria;<br />
im<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>izzazione delle co<strong>per</strong>ture<br />
esterne e successivo rivestimento con<br />
piastrelle ceramiche; realizzazione dei<br />
sottofondi e posa dei pavimenti e dei<br />
rivestimenti in gres porcellanato nei bagni e<br />
nelle cucine<br />
Anno di intervento: 2005-2007<br />
Progetto: Nik Spatari<br />
Direzione lavori: Nik Spatari e Hiske Maas<br />
Committente: Santa Barbara Art Foundation<br />
Rivenditore <strong>Mapei</strong>: Calautti Salvatore & Figli<br />
di Gioiosa Jonica<br />
Coordinamento <strong>Mapei</strong>: Ach<strong>il</strong>le Carcagnì e<br />
Francesco Costantino<br />
55
56<br />
1<br />
Il Centro Ricerche <strong>Mapei</strong> Sport di<br />
Castellanza è nato a metà degli anni<br />
Novanta, da un chiaro progetto del<br />
dottor Giorgio Squinzi sul modo di<br />
approcciare l’attività nello sport:“Creare<br />
una struttura in grado di supportare nel<br />
modo scientificamente più avanzato<br />
possib<strong>il</strong>e la preparazione del<br />
Professional Cycling Team <strong>Mapei</strong>, <strong>per</strong><br />
<strong>per</strong>seguire i massimi risultati agonistici,<br />
nel rispetto dell’etica sportiva”. Un progetto<br />
<strong>il</strong> cui sv<strong>il</strong>uppo o<strong>per</strong>ativo venne<br />
affidato ad Aldo Sassi, chiamato ad<br />
entrare nello staff della squadra – <strong>per</strong><br />
occuparsi della preparazione degli atleti<br />
- nell’estate del ’95.<br />
Subito dopo <strong>il</strong> Giro di Lombardia di quell’anno,<br />
iniziarono i primi test sugli atleti.<br />
a cura del Centro Ricerche <strong>Mapei</strong> Sport<br />
In quegli anni le valutazioni dello stato<br />
di forma dei ciclisti venivano effettuate<br />
sottoponendoli a sforzi di intensità crescente<br />
al cicloergometro o in pista,<br />
durante i quali veniva misurata la frequenza<br />
cardiaca (e raramente anche l’acido<br />
lattico):in <strong>Mapei</strong> si incominciò invece<br />
a misurare <strong>il</strong> consumo di ossigeno e a<br />
determinare la cosiddetta “soglia anaerobica”(un<br />
parametro fisiologico importante<br />
sia <strong>per</strong> monitorare lo stato di<br />
forma, sia <strong>per</strong> ottimizzare l’allenamento)<br />
mediante l’analisi dell’aria inspirata ed<br />
espirata dall’atleta. Questi protocolli<br />
erano fino ad allora inusuali <strong>per</strong> valutazioni<br />
di routine di ciclisti professionisti,<br />
se si escludono le valutazioni su qualche<br />
olimpionico o su chi faceva da “cavia” in<br />
2<br />
Foto 1.<br />
Test di accelerazione<br />
svolto sul campo: viene<br />
effettuato soprattutto<br />
nelle valutazioni dei<br />
calciatori.<br />
Foto 2.<br />
Andrea Tafi è stato <strong>il</strong><br />
primo atleta <strong>Mapei</strong> ad<br />
essere stato sottoposto<br />
ad un test di valutazione,<br />
<strong>il</strong> 17 ottobre 1995.<br />
Foto 3.<br />
Ogni anno alcune<br />
centinaia di ciclisti<br />
effetuano <strong>il</strong> test <strong>per</strong> la<br />
misura del massimo<br />
consumo di ossigeno e<br />
<strong>per</strong> la determinazione<br />
della soglia anaerobica,<br />
parametri ut<strong>il</strong>izzati <strong>per</strong><br />
valutare le condizioni di<br />
forma e <strong>per</strong> ottimizzare<br />
l'allenamento.
3<br />
qualche laboratorio di fisiologia: già<br />
questo particolare approccio ai test era<br />
indicativo della nuova strada che si voleva<br />
intraprendere.<br />
Per onor di cronaca, <strong>il</strong> primo atleta ad<br />
essere testato fu Andrea Tafi, <strong>il</strong> 17 ottobre<br />
1995. Nel frattempo si lavorava <strong>per</strong><br />
allestire un vero e proprio laboratorio di<br />
fisiologia e biomeccanica interamente<br />
dedicato agli atleti <strong>Mapei</strong>.<br />
L’inaugurazione della struttura, situata a<br />
Castellanza, avvenne <strong>il</strong> 9 dicembre 1996:<br />
è in quella data che ufficialmente è nato<br />
<strong>il</strong> Centro Ricerche <strong>Mapei</strong> Sport.<br />
Nel frattempo intorno alla squadra professionistica<br />
erano proliferate numerose<br />
formazioni satelliti giovan<strong>il</strong>i: nel 1998<br />
Foto 4 e 5.<br />
Giancarlo Cosio durante <strong>il</strong> record dell'ora<br />
(foto 4) preparato con <strong>il</strong> supporto scientifico<br />
del Centro Ricerche <strong>Mapei</strong> Sport.<br />
Cosio, che da alcuni anni è passato allo sci<br />
nautico (foto 5) e che continua ad essere<br />
supportato da <strong>Mapei</strong> Sport, è stato<br />
recentemente eletto dalla Federazione<br />
Internazionale dello sci nautico "World Male<br />
Disabled Skier of the Year 2006".<br />
Foto 6.<br />
L'hand-biker Vittorio Podestà, secondo di<br />
categoria alla maratona di New York 2006,<br />
durante un test nel laboratorio di <strong>Mapei</strong><br />
Sport.<br />
4 5 6<br />
erano già ben 22, <strong>per</strong>fettamente coordinate<br />
da Valdemaro Bartolozzi. E <strong>il</strong> ’98 fu<br />
un anno molto importante <strong>per</strong> la struttura.<br />
Il 22 febbraio venne costituita la<br />
società di gestione del Centro (Sport<br />
Service <strong>Mapei</strong> s.r.l.) e <strong>il</strong> 13 maggio venne<br />
a<strong>per</strong>to al pubblico <strong>il</strong> Poliambulatorio<br />
Medico di Valutazione Sportiva e<br />
Fisioterapia, una denominazione che<br />
ben sintetizzava le finalità – e anche l’originalità<br />
– di <strong>Mapei</strong> Sport. Sempre in<br />
quell’anno incominciò - a latere dell’assistenza<br />
agli atleti in ambito medico-sportivo,<br />
di allenamento e biomeccanico -<br />
anche l’attività divulgativa: <strong>il</strong> 26 giugno,<br />
in collaborazione con <strong>il</strong> Settore Tecnico<br />
nazionale della FIDAL (Federazione<br />
Italiana di Atletica Leggera), venne organizzato<br />
in sede un convegno nazionale<br />
sulla marcia.L’inizio ufficiale della produzione<br />
scientifica è invece del 1999, anno<br />
in cui a Roma, durante <strong>il</strong> convegno<br />
annuale dell’European College of Sports<br />
Science, vennero presentati i primi risultati<br />
di una ricerca svolta nei laboratori di<br />
Castellanza. Di lì a qualche anno – nel<br />
2002 – l’es<strong>per</strong>ienza maturata sui ciclisti e<br />
sui mountain bikers portò alla prima<br />
pubblicazione internazionale, avvenuta<br />
su Medicine and Science in Sports and<br />
Exercise, una delle primissime riviste al<br />
mondo in questo ambito, organo di<br />
informazione ufficiale del prestigioso<br />
American College of Sports Medicine.<br />
A fine 2006 gli articoli pubblicati su riviste<br />
scientifiche di r<strong>il</strong>ievo internazionale<br />
erano oltre una dozzina; circa <strong>il</strong> doppio<br />
le presentazioni orali e i poster a congressi<br />
internazionali: un’attività che<br />
pone <strong>il</strong> Centro Ricerche <strong>Mapei</strong> Sport tre<br />
le realtà italiane scientificamente più<br />
produttive in questo settore.<br />
Attualmente i f<strong>il</strong>oni di ricerca più attivi<br />
sono quelli relativi al ciclismo e al calcio.<br />
Ma grande attenzione viene data anche<br />
al problema della salute generale dei<br />
non-atleti, da <strong>per</strong>seguire attraverso l’attività<br />
fisica: in questo ambito è stato<br />
avviato da alcuni anni un programma di<br />
Corporate Worksite Physical Activity<br />
(attività fisica sul posto di lavoro), nelle<br />
due palestre aziendali <strong>Mapei</strong> di M<strong>il</strong>ano e<br />
di Robbiano di Mediglia, progetto p<strong>il</strong>ota<br />
del quale già si vedono i primi risultati<br />
positivi dal punto di vista salutistico e<br />
che presto verrà proposto dal Centro<br />
anche a realtà esterne a <strong>Mapei</strong>.<br />
L’es<strong>per</strong>ienza con la squadra professionistica<br />
di ciclismo – conclusasi nel 2002 – è<br />
stata determinante <strong>per</strong> l’approccio<br />
scientifico dello staff del Centro alle problematiche<br />
dello sport, <strong>per</strong>ché ha creato<br />
un forte e concreto collegamento tra<br />
laboratorio di ricerca e realtà del campo,<br />
una realtà fatta di atleti di altissimo livello:<br />
questo particolare background ha<br />
57
58<br />
fac<strong>il</strong>itato gli scambi scientifici con molti<br />
dei ricercatori più conosciuti al mondo<br />
nell’ambito della fisiologia e delle scienze<br />
dello sport in generale.<br />
Dopo l’intensa avventura nel ciclismo,<br />
ecco nel 2004 quella nel running - con <strong>il</strong><br />
gruppo Co-Ver <strong>Mapei</strong> - che ha portato a<br />
sv<strong>il</strong>uppare importanti es<strong>per</strong>ienze anche<br />
in questo sport, coronate nello stesso<br />
anno dai successi alle maratone di<br />
M<strong>il</strong>ano (Daniel Cheribo) e Firenze<br />
(Benjamin Kiprotich), cui ha fatto seguito<br />
Carpi nel 2006 (Aniko Kalovics). Altro<br />
maratoneta di successo che si appoggia<br />
al Centro, l’hand-biker Vittorio Podestà<br />
(2° nel 2006 alla maratona di New York):<br />
sono parecchi gli atleti diversamente<br />
ab<strong>il</strong>i seguiti in questi anni dalla struttura<br />
di Castellanza nelle loro attività agonistiche<br />
e spesso in veri e propri record (tra i<br />
ciclisti, Giancarlo Cosio, Fabrizio Macchi<br />
e Alessandro Grassi).<br />
Altro capitolo di r<strong>il</strong>evante importanza<br />
nella vita del Centro Ricerche <strong>Mapei</strong><br />
Sport, l’assistenza ad atleti di squadre<br />
nazionali: a quelli della Federazione Golf<br />
8<br />
Foto 7.<br />
Aniko Kalovics<br />
durante un test<br />
in preparazione<br />
alla maratona di<br />
Carpi, vinta<br />
dall'atleta di<br />
Co-Ver <strong>Mapei</strong>.<br />
Foto 8.<br />
Una foto di<br />
gruppo dello<br />
staff del Centro<br />
Ricerche <strong>Mapei</strong><br />
Sport.<br />
7<br />
nel 2002 e 2003; della Federciclo dal<br />
1997 al 1999 (attualmente la collaborazione<br />
si sta sv<strong>il</strong>uppando in ambito scientifico);<br />
dell’Istituto Australiano dello<br />
Sport, dal 1999 ad oggi. Dal 2004 <strong>il</strong><br />
Centro è la struttura cui fanno riferimento<br />
gli atleti delle nostre nazionali maggiori<br />
masch<strong>il</strong>i e femmin<strong>il</strong>i di sci alpino.<br />
Proprio nell’ambito dell’attività a favore<br />
di questi atleti, sono stati sv<strong>il</strong>uppati<br />
nuovi approcci alla valutazione degli<br />
sciatori, in particolare nella cosiddetta<br />
“modalità eccentrica”, cioè in movimenti<br />
nei quali i muscoli vengono forzatamente<br />
allungati mentre sono contratti (come<br />
quando si ammortizza con gli arti<br />
inferiori una caduta dall’alto): è una<br />
modalità di esercizio che consente di<br />
sv<strong>il</strong>uppare tensioni muscolari estremamente<br />
elevate e a basso dispendio di<br />
energie; <strong>per</strong> queste ragioni è oggetto di<br />
grande interesse anche in ambito<br />
riab<strong>il</strong>itativo. Prendendo spunto<br />
dalle particolari esigenze con gli<br />
sciatori, <strong>il</strong> Centro ha sv<strong>il</strong>uppato<br />
una serie di strumentazioni specifiche<br />
<strong>per</strong> l’attività eccentrica,<br />
come la cosiddetta “pressa<br />
eccentrica Mognoni” o un<br />
particolare ergometro<br />
eccentrico (Ergobackspin,<br />
recentemente brevettato),<strong>il</strong><br />
cui ut<strong>il</strong>izzo in allenamento<br />
è stato introdotto<br />
in via s<strong>per</strong>imentale in questi<br />
mesi anche nell’allenamento di<br />
alcuni ciclisti professionisti.<br />
Attualmente al Centro Ricerche <strong>Mapei</strong><br />
Sport di Castellanza fanno riferimento<br />
atleti di vertice di numerose discipline<br />
sportive: oltre a una ventina di ciclisti<br />
professionisti (tra i quali Cadel Evans,<br />
ultimo ciclista a portare la maglia rosa<br />
sopra i cubetti <strong>Mapei</strong>), numerosi campioni<br />
della mountain bike (come Tony<br />
Longo e Hannes Pallhuber del team<br />
<strong>Mapei</strong>-Merida), i già citati atleti delle<br />
squadre nazionali masch<strong>il</strong>i e femmin<strong>il</strong>i<br />
italiane di sci alpino (circa 80) e quelli del<br />
Running Team Co-Ver <strong>Mapei</strong>, diverse<br />
squadre di calcio professionistiche (tra le<br />
quali Sassuolo e Sampdoria), <strong>il</strong> primatista<br />
mondiale di immersioni in apnea<br />
Gianluca Genoni (vedi articolo a pag. 61),<br />
diversi schermidori della prestigiosa<br />
Società del Giardino di M<strong>il</strong>ano… insieme<br />
a varie centinaia di sportivi di ogni<br />
livello ed età. Accanto all’assistenza agli<br />
sportivi di ogni livello, negli ultimi due<br />
anni è incrementata molto anche l’attività<br />
ambulatoriale nell’ambito della medicina<br />
sportiva e della traumatologia. Il<br />
2006 si è chiuso con 5.150 prestazioni, di<br />
cui 2.300 test di valutazione funzionale,<br />
600 test biomeccanici, 650 programmi<br />
di allenamento, 1.600 visite mediche. Gli<br />
accessi sono stati 3.300, <strong>il</strong> 30% dei quali<br />
costituito da atleti professionisti o di<br />
élite, <strong>il</strong> 50% da sportivi giovani e meno<br />
giovani di livello amatoriale, <strong>il</strong> 20% da<br />
non-sportivi semplicemente alla ricerca<br />
di un approccio razionale alla loro attività<br />
fisica.<br />
Qual è lo scopo di questo articolo?<br />
Semplicemente quello di dire, a chi è<br />
arrivato fino a questo punto della lettura,<br />
che <strong>Mapei</strong> può dare una mano sia a<br />
coloro che fanno sport <strong>per</strong> vincere, sia a<br />
quanti lo sport lo praticano, o intendono<br />
praticarlo, solo a scopo salutistico.<br />
Qualunque sia <strong>il</strong> vostro approccio allo<br />
sport, davvero non pensate che possa<br />
esservi ut<strong>il</strong>e fare un salto <strong>per</strong> un checkup<br />
a Castellanza?<br />
Sport Service <strong>Mapei</strong><br />
via Don Minzoni, 34 - 21053 Castellanza (VA)<br />
mapeisport@mapeisport.it<br />
www.mapeisport.it
Idieci anni di attività di ricerca del<br />
Centro <strong>Mapei</strong> Sport sono stati oggetto<br />
di un Convegno che si è svolto <strong>il</strong> 2<br />
dicembre 2006 a M<strong>il</strong>ano, nella splendida<br />
cornice della Sala delle Colonne del<br />
Museo Nazionale della Scienza e della<br />
Tecnologia “Leonardo Da Vinci”.<br />
Fra gli oltre 300 convenuti - autorità<br />
sportive, ricercatori, medici e tecnici<br />
sportivi, studenti della facoltà di<br />
Scienze Motorie - erano presenti anche<br />
alcuni tra gli atleti più rappresentativi<br />
della storia <strong>Mapei</strong> nel ciclismo, come<br />
Franco Ballerini (attuale CT della<br />
Nazionale), Andrea Tafi, Daniele<br />
Nardello, Dario Cioni e Stefano Zanini,<br />
oltre ad altri importanti <strong>per</strong>sonaggi del<br />
mondo del ciclismo (come Vittorio<br />
Adorni, Renato Di Rocco, Ernesto<br />
Colnago, Amedeo Colombo), del calcio<br />
(<strong>il</strong> dottor Rodolfo Tavana, <strong>il</strong> preparatore<br />
della nazionale Claudio Gaudino e<br />
quelli di altre squadre professionistiche)<br />
e di altri sport (impossib<strong>il</strong>e citare i<br />
più rappresentativi, tanti ve n’erano…).<br />
In a<strong>per</strong>tura dei lavori, Aldo Sassi<br />
(Direttore del Centro Ricerche <strong>Mapei</strong><br />
Sport) ha ricordato le tappe più significative<br />
che hanno caratterizzato lo svi-<br />
luppo della struttura. Il dottor Giorgio<br />
Squinzi, Presidente del Gruppo <strong>Mapei</strong>,<br />
ha sottolineato l’importanza che l’intero<br />
gruppo attribuisce alla ricerca e i<br />
motivi che hanno spinto a dare questa<br />
impronta anche alla presenza <strong>Mapei</strong><br />
nello sport. Presenza <strong>il</strong> cui significato è<br />
stato sottolineato dalla dottoressa<br />
Adriana Spazzoli, responsab<strong>il</strong>e<br />
Marketing e Relazioni Esterne del<br />
Gruppo <strong>Mapei</strong>, che ha discusso nella<br />
sua relazione del rapporto tra sport,<br />
comunicazione e sponsorizzazioni. Il<br />
dottor Claudio Pecci, Direttore<br />
Sanitario del Centro di Castellanza, ha<br />
poi dissertato sul futuro della medicina<br />
dello sport. Franco Impellizzeri,<br />
Responsab<strong>il</strong>e Scientifico del Centro<br />
Ricerche <strong>Mapei</strong> Sport, ha <strong>il</strong>lustrato i<br />
primi interessanti risultati del progetto<br />
di attività fisica in azienda, sv<strong>il</strong>uppato<br />
nelle sedi <strong>Mapei</strong> di M<strong>il</strong>ano e Robbiano<br />
di Mediglia: l’efficienza cardiocircolatoria<br />
è risultata aumentata dell’8% circa<br />
in coloro che si sono allenati almeno 3<br />
volte alla settimana (inclusa l’attività<br />
fisica svolta al di fuori della palestra<br />
aziendale), mentre le <strong>per</strong>sone che si<br />
sono allenate meno (o saltuariamente)<br />
59
60<br />
Foto 1.<br />
Da sinistra, l'ex campione del mondo di<br />
ciclismo Vittorio Adorni, attualmente<br />
Presidente del Consiglio Professionistico<br />
dell'Unione Ciclistica Internazionale;<br />
Adriana Spazzoli, Responsab<strong>il</strong>e Marketing<br />
e Relazioni Esterne <strong>Mapei</strong> e Renato<br />
Di Rocco, Presidente della Federazione<br />
Ciclistica Italiana.<br />
Foto 2.<br />
Aldo Sassi, Direttore del Centro Ricerche<br />
<strong>Mapei</strong> Sport.<br />
Foto 3.<br />
Il professor Piero Mognoni, fisiologo<br />
del CNR-ITBA di M<strong>il</strong>ano e consulente di<br />
<strong>Mapei</strong> Sport sin dai primi anni di attività<br />
della struttura.<br />
Foto 4.<br />
I relatori della sessione scientifica<br />
pomeridiana. Da sinistra: Ermanno<br />
Rampinini, Andrea Morelli, Carlo<br />
Castagna, Nicola Maffiuletti, Aldo Sassi,<br />
David Bishop, Franco M. Impellizzeri e<br />
Samuele Marcora.<br />
1<br />
non hanno avuto significativi miglioramenti<br />
cardiocircolatori. E’ da sottolineare,<br />
comunque, che la maggior parte dei<br />
partecipanti al programma ha visto<br />
migliorare <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o ematico (ad esempio,<br />
diminuzione del colesterolo totale<br />
e aumento delle HDL); ciò è avvenuto<br />
soprattutto in coloro che hanno abbinato<br />
all’attività fisica una corretta alimentazione.<br />
Nella sessione pomeridiana,<br />
moderata dal dottor Luigi<br />
Simonetto (Responsab<strong>il</strong>e del servizio di<br />
traumatologia e ortopedia di <strong>Mapei</strong><br />
Sport) si sono succeduti gli interventi<br />
dei ricercatori del Centro - oltre a Sassi<br />
e Impellizzeri, Ermanno Rampinini<br />
(Responsab<strong>il</strong>e del Laboratorio) e<br />
Andrea Morelli (Responsab<strong>il</strong>e dell’area<br />
Biomeccanica) - e di altri relatori, scelti<br />
tra i ricercatori con i quali <strong>Mapei</strong> Sport<br />
collabora più assiduamente: Piero<br />
Mognoni (ITBA-CNR di M<strong>il</strong>ano),<br />
Samuele Marcora (Università di Wales-<br />
Bangor - Regno Unito), Carlo Castagna<br />
(Università di Tor Vergata – Roma),<br />
4<br />
3<br />
2<br />
Nicola Maffiuletti (Schulthess Clinic di<br />
Zurigo), David Bishop (University of<br />
Western Australia). Le presentazioni<br />
sono state incentrate sugli argomenti<br />
relativi alle attività sportive che maggiormente<br />
sono state oggetto di ricerca<br />
da parte della struttura di<br />
Castellanza in questi anni (ciclismo,<br />
running, calcio e sci), argomenti rispetto<br />
ai quali sono stati <strong>il</strong>lustrati i risultati<br />
più significativi degli studi condotti in<br />
questi anni dal Centro Ricerche <strong>Mapei</strong><br />
Sport.
A destra,<br />
Genoni durante<br />
una fase di discesa<br />
in allenamento<br />
(al lago) sulla<br />
zavorra-s<strong>il</strong>uro.<br />
A sinistra,<br />
Genoni durante un<br />
allenamento al lago<br />
mostra la nuova<br />
zavorra, usata poi<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> record.<br />
è questo <strong>il</strong> ‘mio’ prodotto, quello nel<br />
quale mi potrei identificare maggiormente!”.<br />
“Mapelastic:<br />
Come potrebbe meglio sintetizzare le sue straordinarie<br />
capacità fisiche Gianluca Genoni?<br />
“Anch’io devo… resistere all’acqua: è una questione<br />
vitale a quelle profondità, lo provi sulla tua pelle. E la<br />
capacità di lasciar deformare <strong>il</strong> tuo corpo in maniera<br />
controllata, sotto pressioni che arrivano a 14<br />
ch<strong>il</strong>i <strong>per</strong> centimetro quadrato, ponendo grande<br />
attenzione alla compensazione, è condizione<br />
essenziale <strong>per</strong> riemergere <strong>per</strong>fettamente<br />
integro!”.<br />
5 ottobre 2006, largo di Ras Mohamed<br />
(Sharm El Sheik, Egitto), ore 9.20: a 10 anni<br />
dal suo primo record, dopo una stagione di<br />
impegnativi allenamenti, Genoni stab<strong>il</strong>isce <strong>il</strong><br />
nuovo record del mondo di apnea profonda<br />
in assetto variab<strong>il</strong>e, scendendo a 141 metri di<br />
profondità! Il tutto con un respiro di “soli” 3<br />
minuti e 8 secondi (“soli” si fa <strong>per</strong> dire, ma <strong>per</strong><br />
Genoni non è quello <strong>il</strong> problema, visto che in<br />
piscina ha un record di durata in apnea che<br />
sfiora <strong>il</strong> quarto d’ora…). La nuova zavorra,<br />
una specie di “s<strong>il</strong>uro” sul quale campeggia <strong>il</strong><br />
logo <strong>Mapei</strong>, lo porta a -141 in 1 minuto e 20<br />
secondi. Uno strappo al cartellino che segnala<br />
la profondità raggiunta e via <strong>per</strong> la risalita a<br />
braccia, lungo <strong>il</strong> cavo che riporta in su<strong>per</strong>ficie,<br />
dove riemerge un Genoni <strong>per</strong>sino<br />
non eccessivamente provato in apparenza,<br />
segno della ottimale preparazione<br />
e della straordinaria capacità di<br />
gestione mentale di uno sforzo come<br />
questo. Le sensazioni laggiù in fondo?<br />
“Stupendo! Bellissimo!”. E risalendo?<br />
Non i pensieri di euforia <strong>per</strong> <strong>il</strong> successo<br />
che molti di noi si aspetterebbero:<br />
“Malinconia: la malinconia di avere<br />
finito l’avventura. Il pensiero che non<br />
sarei più sceso fino laggiù. Un dispiacere…”:<br />
parole che non possono<br />
appartenere ad un cinico cacciatore<br />
di record, ma solo ad un uomo profondamente<br />
innamorato del mare.<br />
Questo imponente re degli abissi (un<br />
metro e 92, 82 ch<strong>il</strong>i, una capacità vitale<br />
che sfiora i 10 litri, come abbiamo<br />
avuto modo di misurare nel nostro<br />
Centro di Castellanza), qualcuno lo<br />
avrà visto condurre la trasmissione<br />
televisiva domenicale Vivere <strong>il</strong> Mare<br />
(Rai); o gareggiare “<strong>per</strong> sport” in maglia<br />
<strong>Mapei</strong> alle maratone di New York e<br />
M<strong>il</strong>ano insieme al nostro gruppo di clienti-maratoneti<br />
(v. Realtà <strong>Mapei</strong> n. 74).<br />
Sentendo i suoi racconti, i compagni di<br />
avventura alla maratona di New York cominciarono<br />
a chiamarlo affettuosamente<br />
“Algabranchia”, come la famosa alga che in<br />
Harry Potter consente a chi ne mangia di<br />
diventare un uomo-pesce.<br />
Ora, dopo questo record “abissale”, lo chiameranno<br />
“Mapelastic”?<br />
61
62<br />
Agli albori del XXI secolo, arte e<br />
architettura sono oramai due<br />
discipline che condividono interamente<br />
le loro sostanze e svolgono la<br />
stessa missione: trasformare lo spazio.<br />
È partendo da questi concetti che si<br />
muove Katia Orgiana, una giovane artista<br />
genovese a cui <strong>Mapei</strong> offre da<br />
tempo la sua collaborazione.<br />
Orgiana ut<strong>il</strong>izza i materiali dando luogo<br />
a forme che si relazionano allo spazio<br />
espositivo, creando una rete di corrispondenze<br />
spaziali tra la scultura e<br />
l’ambiente circostante.<br />
Ne è un esempio <strong>il</strong> progetto del 2005<br />
intitolato Deserto delle Anfore, realizzato<br />
e presentato <strong>per</strong> la prima volta alla collettiva<br />
Allarmi a Como.<br />
La Caserma M<strong>il</strong>itare di Como ha infatti<br />
ospitato, nel maggio 2006, la seconda<br />
edizione di quest’iniziativa promossa<br />
dall’Assessorato alla Cultura del<br />
Comune di Como e dall’Esercito<br />
Italiano. La mostra riuniva le o<strong>per</strong>e di 51<br />
artisti, supportati e presentati da altrettante<br />
gallerie d’arte, provenienti da<br />
tutto <strong>il</strong> circuito italiano: senza alcun<br />
dubbio erano presenti le o<strong>per</strong>e degli<br />
artisti più rappresentativi nel panorama<br />
di quella che viene chiamata “arte<br />
giovane” in Italia.<br />
Il Deserto delle Anfore nasce dallo sv<strong>il</strong>uppo<br />
di un modulo scultoreo studiato<br />
<strong>per</strong> essere composto da due elementi<br />
modulari di 100x100 cm, riproducib<strong>il</strong>i<br />
in numero infinito, adattab<strong>il</strong>i a seconda<br />
dello spazio su cui intervenire. Un elemento<br />
piatto, orizzontale: <strong>il</strong> terreno, la<br />
parte pedonab<strong>il</strong>e; è <strong>il</strong> contesto che contiene<br />
gli eventi, <strong>il</strong> piano su cui si appoggia,<br />
in questa metafora scultorea, la<br />
vita.<br />
L’altro elemento è ciò che aggetta, è la<br />
forma creatrice: in questo caso l’anfora<br />
che emerge dal piano pedonab<strong>il</strong>e.<br />
Le anfore, dice Katia Orgiana, “intese<br />
come forme portatrici di ricchezza,<br />
oggetto di scambio, oggetto dell’evoluzione<br />
attraverso lo scambio, sono simbolo<br />
dello scopo dell’arte e della comunicazione<br />
come scambio di conoscenza,<br />
sa<strong>per</strong>e, benessere”.<br />
A Como, in una grande stanza, si sono<br />
così visti gli spettatori camminare incuriositi<br />
in questo microcosmo di cemento<br />
ideato dall’artista.<br />
Il Deserto delle Anfore – un progetto<br />
plurivalente e versat<strong>il</strong>e che può essere<br />
ridisegnato e installato in più luoghi<br />
come piazze, musei, parchi e lungo gli<br />
scorci storici delle città - è stato così<br />
uno scenario evocativo unico, una scultura<br />
vivib<strong>il</strong>e, sulla quale lo spettatore ha<br />
potuto camminare ed essere così coinvolto<br />
integralmente.<br />
L’intervento di <strong>Mapei</strong><br />
La scelta di ut<strong>il</strong>izzare soluzioni di <strong>Mapei</strong><br />
nella realizzazione di quest’o<strong>per</strong>a ha<br />
consentito di soddisfare molteplici esigenze.<br />
Anzitutto, essendo calpestab<strong>il</strong>e, l’o<strong>per</strong>a<br />
doveva essere in grado di sopportare <strong>il</strong><br />
peso degli spettatori che potevano<br />
camminarvi sopra; l’o<strong>per</strong>a doveva, inoltre,<br />
possedere caratteristiche di relativa<br />
leggerezza (<strong>il</strong> peso di ogni singolo elemento<br />
doveva essere contenuto <strong>per</strong><br />
<strong>per</strong>mettere una fac<strong>il</strong>e movimentazione<br />
e installazione), ma al contempo i<br />
1<br />
2<br />
3<br />
4
materiali con i quali veniva realizzato<br />
ogni modulo dovevano garantire<br />
buone caratteristiche prestazionali.<br />
Infine, <strong>per</strong> consentire lavorazioni veloci<br />
e in continuo, erano richiesti prodotti<br />
con tempi brevi di presa e di indurimento.<br />
La scultura era composta, come abbiamo<br />
visto, da due moduli: una parte<br />
piana e calpestab<strong>il</strong>e e una parte mossa<br />
da una forma che emerge dalla su<strong>per</strong>ficie<br />
piana, che sintetizza quella di un’anfora.Per<br />
esigenze artistico-compositive,<br />
relative allo spazio adibito all’esposizione,<br />
la parte piana è stata riprodotta <strong>per</strong><br />
15 volte, mentre quella ad anfora in 10<br />
volte, <strong>per</strong> un totale di 25 pezzi.<br />
Dopo aver prodotto un calco in s<strong>il</strong>icone<br />
dei due modelli in arg<strong>il</strong>la realizzati dal-<br />
Foto 1. Applicazione di Mapegrout SV sul<br />
calco in s<strong>il</strong>icone.<br />
Foto 2. Rimozione del calco in s<strong>il</strong>icone.<br />
Foto 3. Il retro della scultura a forma d’anfora.<br />
Applicazione di MapeWrap 31 sul tessuto in<br />
fibra di carbonio MapeWrap C Quadri-AX.<br />
Foto 4. Applicazione a spruzzo di Mapefloor<br />
Finish 50 caricato con Mapefloor F<strong>il</strong>ler.<br />
l’artista, si è proceduto gettando<br />
MAPEGROUT SV*, ottenendo in questo<br />
modo le 25 riproduzioni. La scelta del<br />
materiale è ricaduta su MAPEGROUT<br />
SV* in quanto è una malta cementizia<br />
con ridottissimi valori di ritiro, che si<br />
presta ad essere impiegata <strong>per</strong> colaggio<br />
entro cassero. Inoltre possiede una<br />
lavorab<strong>il</strong>ità, un tempo di presa e di<br />
indurimento ridotti, in grado di <strong>per</strong>mettere<br />
<strong>il</strong> getto e la scasseratura di<br />
ogni modulo in tempi molto brevi.<br />
Per i moduli piani è stato impiegato<br />
MAPEGROUT SV*, ma annegando al<br />
suo interno una rete metallica 5x5 cm.<br />
Per i moduli a forma d’anfora, è stato<br />
previsto un ulteriore <strong>rinforzo</strong> nella<br />
parte retrostante, nelle zone curve a<br />
r<strong>il</strong>ievo, costituito da tessuti multidirezionali<br />
in fibre di carbonio della larghezza<br />
di 15 cm (MAPEWRAP C QUA-<br />
DRI-AX*), distribuiti lungo le diagonali<br />
di ciascun modulo.<br />
L’applicazione del <strong>rinforzo</strong> è stata eseguita<br />
mediante la stesura in successione<br />
dei seguenti prodotti: MAPEWRAP<br />
PRIMER 1*, primer epossidico bicomponente<br />
di consistenza su<strong>per</strong>fluida, in<br />
grado di consolidare la su<strong>per</strong>ficie da<br />
rinforzare; MAPEWRAP 11*, stucco<br />
epossidico bicomponente a consistenza<br />
tissotropica,al fine di regolarizzare le<br />
su<strong>per</strong>fici (questo prodotto deve essere<br />
applicato sul precedente ancora “fresco”).<br />
E, infine, MAPEWRAP 31*, adesivo<br />
epossidico bicomponente di media<br />
viscosità, indicato <strong>per</strong> l’impregnazione<br />
in o<strong>per</strong>a dei tessuti MAPEWRAP.<br />
Dopo aver applicato MAPEWRAP 31* è<br />
stato posizionato immediatamente <strong>il</strong><br />
tessuto quadriassiale in fibra di carbonio<br />
MAPEWRAP C QUADRI AX*, precedentemente<br />
tagliato nella lunghezza<br />
desiderata (90 cm).<br />
Successivamente si è provveduto alla<br />
stesura di un ulteriore strato di MAPE-<br />
WRAP 31* sul tessuto al fine di impregnare<br />
<strong>per</strong>fettamente tutte le fibre.<br />
Un’ulteriore esigenza era quella di ottenere<br />
degli elementi che presentassero<br />
una su<strong>per</strong>ficie patinata sim<strong>il</strong>e al colore<br />
della grafite, ma soprattutto antisdruc-<br />
ciolo. Questi obiettivi sono stati raggiunti<br />
con l’impiego di MAPEFLOOR<br />
FINISH 50* (finitura poliuretanica alifatica<br />
bicomponente, esente da solventi),<br />
aggiungendo nella preparazione del<br />
prodotto MAPEFLOOR FILLER* (cariche<br />
micrometriche).<br />
La stesura del materiale è stata effettuata<br />
a spruzzo.<br />
Per maggiori informazioni. è possib<strong>il</strong>e<br />
contattare Katia Orgiana all’indirizzo e-ma<strong>il</strong>:<br />
kat.org@libero.it.<br />
*Prodotti <strong>Mapei</strong>:<br />
i prodotti citati in questo<br />
articolo appartengono<br />
alla linea “Prodotti <strong>per</strong><br />
ed<strong>il</strong>izia”. Le relative<br />
schede tecniche sono<br />
contenute nel CD/DVD<br />
“<strong>Mapei</strong> Global Infonet” e<br />
nel sito www.mapei.com.<br />
Mapegrout Sv: malta<br />
tissotropica a ritiro<br />
controllato, a presa e<br />
indurimento rapidi, <strong>per</strong> la riparazione del<br />
calcestruzzo e <strong>il</strong> fissaggio di pozzetti,<br />
chiusini stradali e arredi urbani.<br />
MapeWrap C Quadri-Ax: tessuto<br />
quadriassiale b<strong>il</strong>anciato in fibra di carbonio<br />
ad alta resistenza.<br />
MapeWrap Primer 1: primer epossidico<br />
specifico <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema MapeWrap.<br />
MapeWrap 11: stucco epossidico con<br />
normali tempi di presa, a consistenza<br />
tissotropica <strong>per</strong> la regolarizzazione delle<br />
su<strong>per</strong>fici in calcestruzzo.<br />
MapeWrap 31: adesivo epossidico di<br />
media viscosità <strong>per</strong> l’impregnazione con<br />
“sistema a secco” di MapeWrap.<br />
Mapefloor Finish 50: finitura trasparente<br />
poliuretanica alifatica bicomponente,<br />
esente da solvente.<br />
Mapefloor F<strong>il</strong>ler: cariche micrometriche<br />
da inserire in Mapefloor Finish 50 <strong>per</strong> creare<br />
una finitura antisdrucciolo.<br />
SCHEDA TECNICA<br />
Deserto delle Anfore, O<strong>per</strong>a presentata alla<br />
Caserma M<strong>il</strong>itare di Como, nell’ambito della<br />
mostra collettiva “Allarmi”<br />
Intervento: o<strong>per</strong>a artistica e architettonica<br />
consistente in una pavimentazione<br />
composta da moduli di cemento<br />
Committente: Cec<strong>il</strong>ia Antolini<br />
Anno di intervento: 2005-2006<br />
Progetto e direzione lavori: Katia Orgiana<br />
Realizzazione: Katia Orgiana<br />
Coordinamento <strong>Mapei</strong>: Davide Bandera,<br />
Roberto Belluco, Luca Ferrari, Pal Racz<br />
63
64<br />
Un convegno e un bellissimo libro<br />
hanno celebrato, alla fine dello<br />
scorso anno, i 100 anni del<br />
Traforo del Sempione. Una ricorrenza<br />
che ha coinvolto anche <strong>Mapei</strong>, odierna<br />
protagonista di grandi o<strong>per</strong>e in tutto <strong>il</strong><br />
mondo e presente, in Val D’Ossola (sulla<br />
strada del Sempione), con un grande e<br />
storico impianto industriale di proprietà<br />
della consociata Vinav<strong>il</strong>.<br />
Ricordiamo che la prima galleria ferroviaria<br />
del Sempione, entrata in esercizio<br />
100 anni fa, con i suoi 19.803 metri di<br />
lunghezza, è stata considerata <strong>per</strong> 75<br />
anni la più lunga galleria ferroviaria del<br />
mondo. Fu portata a termine con successo<br />
in poco più di sette anni di lavoro<br />
tra enormi difficoltà: <strong>per</strong> le ingenti spinte<br />
della montagna, le elevate tem<strong>per</strong>ature<br />
(fino a 56°C) e le copiose venute<br />
RICORDARE IL PASSATO PER PROGETTARE IL FUTURO<br />
intercettate di acqua fredda (fino a<br />
1.200 l/s) e calda (fino a 325 l/s a 50°C).<br />
Un’o<strong>per</strong>a che, inaugurata in occasione<br />
dell’Esposizione Internazionale di<br />
M<strong>il</strong>ano del 1906, ha contribuito a rendere<br />
M<strong>il</strong>ano una grande città europea,<br />
favorendone gli scambi commerciali<br />
con l’Europa centrale.<br />
Il convegno della Società Italiana<br />
Gallerie<br />
Il 4 dicembre scorso, in occasione della<br />
festa di Santa Barbara - protettrice dei<br />
minatori – la SIG (Società Italiana<br />
Gallerie) ha voluto ricordare <strong>il</strong> grande<br />
contributo dato dalle maestranze e dai<br />
tecnici italo-svizzeri che, anche con<br />
grande sacrificio di vittime, hanno realizzato<br />
un’o<strong>per</strong>a che all’epoca sembrava<br />
impossib<strong>il</strong>e e che avrebbe portato<br />
un grande contributo allo sv<strong>il</strong>uppo del<br />
nostro Paese. Patrocinato dalla Regione<br />
Lombardia, dal Comune di M<strong>il</strong>ano, dal<br />
Collegio Ingegneri e Architetti di<br />
M<strong>il</strong>ano e dalla Federazione delle<br />
Associazioni Tecniche e Scientifiche, <strong>il</strong><br />
convegno si è articolato in tre sessioni.<br />
La prima è stata dedicata a un inquadramento<br />
storico, paesaggistico e culturale<br />
legato al Sempione; la seconda<br />
ha riguardato l’evoluzione tecnica che,<br />
dalle es<strong>per</strong>ienze del Sempione, ha portato<br />
alle conoscenze attuali nella<br />
costruzione delle gallerie; la terza, più<br />
orientata al futuro, ha fatto <strong>il</strong> punto<br />
sullo stato dei trafori in Italia e le loro<br />
prospettive di sv<strong>il</strong>uppo.<br />
Al convegno ha partecipato, in qualità<br />
di Responsab<strong>il</strong>e <strong>Mapei</strong> <strong>per</strong> i rapporti<br />
con la comunità scientifica in Italia e
all’estero, <strong>il</strong> prof. Am<strong>il</strong>care Collina. Il suo<br />
intervento, che qui di seguito sintetizziamo,<br />
ci fa capire quale sia <strong>il</strong> “f<strong>il</strong> rouge”<br />
che lega <strong>Mapei</strong> al 100° anniversario del<br />
Traforo del Sempione.<br />
Collina ha precisato come, nel territorio<br />
del Sempione, la realizzazione della<br />
Galleria e delle altre o<strong>per</strong>e infrastrutturali,<br />
la disponib<strong>il</strong>ità di manodo<strong>per</strong>a specializzata<br />
attratta dai cantieri, accanto<br />
alla disponib<strong>il</strong>ità di energia idroelettrica,<br />
hanno creato le condizioni <strong>per</strong> lo sv<strong>il</strong>uppo<br />
dell’industria chimica.<br />
Nacquero, infatti, a cavallo della prima<br />
guerra mondiale, insediamenti <strong>per</strong> la<br />
produzione di carburo di calcio, <strong>per</strong> le<br />
fibre artificiali, <strong>per</strong> la produzione di<br />
intermedi chimici e di polimeri in dis<strong>per</strong>sione<br />
acquosa.<br />
Uno di questi insediamenti, lo stab<strong>il</strong>imento<br />
Vinav<strong>il</strong> di V<strong>il</strong>ladossola, fa oggi<br />
parte del Gruppo <strong>Mapei</strong>.<br />
“Si tratta di una realtà produttiva - ha<br />
tenuto a r<strong>il</strong>evare Collina - che senza<br />
l’acquisizione da parte di <strong>Mapei</strong> e i conseguenti<br />
investimenti in uomini e<br />
impianti <strong>per</strong> r<strong>il</strong>anciare la competitività,<br />
sarebbe oggi dismessa e anche <strong>il</strong> prestigioso<br />
marchio italiano Vinav<strong>il</strong> forse<br />
non esisterebbe più”.<br />
Oggi, invece, lo stab<strong>il</strong>imento di<br />
V<strong>il</strong>ladossola realizza valore <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />
Gruppo <strong>Mapei</strong>, e quindi produce ricchezza<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> territorio e <strong>per</strong> <strong>il</strong> Paese.<br />
Il secondo legame riguarda <strong>il</strong> tipo di<br />
o<strong>per</strong>a che fu inaugurata un secolo fa:<br />
una galleria ferroviaria.<br />
“<strong>Mapei</strong> - ha detto Collina - è convinta<br />
che le o<strong>per</strong>e underground abbiano un<br />
futuro anche nel nostro Paese; <strong>per</strong> questo<br />
ha sv<strong>il</strong>uppato una linea di prodotti<br />
specifici che trovano impiego in queste<br />
o<strong>per</strong>e infrastrutturali”.<br />
Si tratta della divisione UTT<br />
(Underground Technology<br />
Team) che fornisce una linea di<br />
prodotti e un’assistenza dedicata<br />
agli spazi in sotterraneo.<br />
Collina ha poi citato alcune realizzazioni<br />
alle quali <strong>Mapei</strong> ha contribuito con<br />
materiali,tecnologia,conoscenza: <strong>il</strong><br />
ripristino della galleria del<br />
Monte Bianco, la realizzazione<br />
del portale di accesso<br />
alla galleria del San<br />
Gottardo, la galleria di<br />
Dortmund dove la tecnologia<br />
di scavo meccanizzato ha<br />
consentito la realizzazione di<br />
un lay-out a canne sovrapposte.<br />
Infine, la galleria di<br />
Valfabbrica, dove l’ut<strong>il</strong>izzazione di<br />
acceleranti di presa di nuova generazione,<br />
i cosiddetti alkali-free, ha dimostrato<br />
come prestazioni e rispetto dell’ambiente<br />
possano essere coniugati.<br />
Collina ha poi colto l’occasione di questo<br />
convegno <strong>per</strong> ricordare l’impegno<br />
di <strong>Mapei</strong> nel promuovere l’incontro e <strong>il</strong><br />
dialogo tra imprese e comunità scientifica,<br />
un dialogo che vede <strong>Mapei</strong> parte<br />
attiva <strong>per</strong> quanto attiene sia la formazione<br />
sia la ricerca.<br />
Il fascino di un libro:“M<strong>il</strong>ano verso <strong>il</strong><br />
Sempione”<br />
“M<strong>il</strong>ano verso <strong>il</strong> Sempione – La città di<br />
Napoleone e della belle époque.<br />
Viaggio nella storia, nell’arte e nel paesaggio”:<br />
è questo <strong>il</strong> titolo di un elegante<br />
volume curato da Roberta Cordani e<br />
pubblicato dalle Edizioni Celip, che raccoglie<br />
testimonianze e suggestive<br />
Il libro “M<strong>il</strong>ano verso <strong>il</strong> Sempione”, delle<br />
Edizioni Celip di M<strong>il</strong>ano, è disponib<strong>il</strong>e presso<br />
tutte le migliori librerie.<br />
immagini dedicate alla Lombardia e al<br />
suo capoluogo.<br />
Un <strong>per</strong>corso che si snoda da M<strong>il</strong>ano<br />
sino al Traforo del Sempione, ri<strong>per</strong>correndo<br />
paesaggi ed emozioni di una<br />
strada che ha fatto di M<strong>il</strong>ano e della<br />
Lombardia una capitale economica e<br />
culturale. Il libro ricostruisce le tappe<br />
che resero così importante la strada del<br />
Sempione. Voluta da Napoleone, <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />
passaggio di truppe e cannoni attraverso<br />
<strong>il</strong> Passo omonimo, fu resa carreggiab<strong>il</strong>e<br />
nel 1806 e l’asse scelto fu quello in<br />
direzione del Castello Sforzesco di<br />
M<strong>il</strong>ano e <strong>il</strong> Duomo, con l’Arco della Pace<br />
che tagliava in due Corso Sempione e<br />
Foro Bonaparte.<br />
Dal cuore di M<strong>il</strong>ano sino alle Alpi, in un<br />
continuo mutare di scenari che vedono<br />
l’Italia trasformarsi e diventare una<br />
nazione industriale.<br />
Perché, in origine, fu proprio su questa<br />
importante arteria stradale che si sv<strong>il</strong>upparono<br />
molte delle principali industrie<br />
del nostro Paese. E tra queste<br />
anche Vinav<strong>il</strong>, come bene <strong>il</strong>lustra una<br />
sezione di questo libro redatta dall’ing.<br />
Giovanni L<strong>il</strong>la (Direttore dello stab<strong>il</strong>imento<br />
Vinav<strong>il</strong> di V<strong>il</strong>ladossola) e intitolata:<br />
“Fra i monti e le acque della Val<br />
d’Ossola la Vinav<strong>il</strong> racconta una pagina<br />
di storia”.<br />
Tra incantevoli dipinti raffiguranti scorci<br />
di paesaggi e belle foto d’epoca tratte<br />
dell’archivio Vinav<strong>il</strong>, l’autore narra di<br />
questo significativo insediamento<br />
industriale che, sorto nella valle poco<br />
prima dell’inizio del XIX secolo, nel<br />
corso degli anni cresce, si sv<strong>il</strong>uppa e,<br />
dopo alterne vicende, ritorna a essere<br />
parte integrante della vita di questa<br />
zona grazie a <strong>Mapei</strong>.<br />
Come, infatti, ha ben sottolineato L<strong>il</strong>la,<br />
l’o<strong>per</strong>azione di acquisto di Vinav<strong>il</strong> da<br />
parte del Gruppo <strong>Mapei</strong> “consente un<br />
processo di risanamento e di ricerca,<br />
rapidamente si arriva a una sempre più<br />
r<strong>il</strong>evante espansione nello sv<strong>il</strong>uppo<br />
delle grandi potenzialità dell’Azienda<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> presente”.<br />
Così chiude L<strong>il</strong>la <strong>il</strong> suo bell’intervento:<br />
“Vinav<strong>il</strong>, nome conosciuto in tutto <strong>il</strong><br />
mondo è nato nella storia degli uomini<br />
e del paesaggio della Val d’Ossola, fatto<br />
di gole e valli fra i monti <strong>per</strong>corsi dalle<br />
acque.<br />
Un paesaggio naturale che <strong>il</strong> progresso<br />
scientifico e la ricerca possono e devono<br />
aiutare a conservarsi, nel rispetto e<br />
nella tutela dell’ambiente”. Un monito<br />
che vede Vinav<strong>il</strong> parte attiva in questo<br />
senso, nel segno di quei valori etici e<br />
culturali che ispirano da sempre tutto <strong>il</strong><br />
Gruppo <strong>Mapei</strong>.<br />
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66<br />
Il 28 novembre scorso, all’hotel Parker<br />
Meridien di New York, è stata presentata<br />
ufficialmente la Symphonica<br />
Toscanini, un’orchestra unica nel suo<br />
genere.<br />
Per molte ragioni: innanzitutto è una<br />
novità,sul piano musicale e organizzativo,<br />
nel panorama nazionale e internazionale,<br />
<strong>per</strong>ché svolge la propria attività<br />
artistica in tutto <strong>il</strong> territorio italiano e<br />
all’estero senza essere vincolata a una<br />
sede particolare e gode di una totale<br />
indipendenza e libertà di programmazione<br />
musicale che tiene conto non<br />
solo delle esigenze del pubblico, ma<br />
anche di quelle dei propri partner.<br />
E, fra questi, non poteva non esserci<br />
<strong>Mapei</strong> che ha accettato con entusiasmo<br />
di essere parte di un progetto culturale<br />
insieme all’orchestra, <strong>per</strong> sostenere in<br />
tutto <strong>il</strong> mondo la musica più bella.<br />
La volontà di su<strong>per</strong>arsi nel cercare di<br />
raggiungere <strong>il</strong> massimo dei risultati<br />
possib<strong>il</strong>i accomuna la Symphonica<br />
Toscanini a <strong>Mapei</strong>. Con grande valore<br />
tecnico, creatività, studio continuo e<br />
ricerca.<br />
Diretta da Lorin Maazel, uno dei più<br />
importanti e rappresentativi direttori<br />
d’orchestra viventi, la neo nata<br />
Symphonica Toscanini con i suoi 200<br />
musicisti d’eccellenza, nel 2007 celebrerà<br />
<strong>il</strong> 50° anniversario della morte<br />
di Arturo Toscanini ri<strong>per</strong>correndo, con<br />
<strong>il</strong> programma Symphony of the Air,<br />
alcune storiche tournées e concerti che<br />
<strong>il</strong> Maestro compì in tutto <strong>il</strong> mondo<br />
durante la sua lunga e leggendaria carriera.<br />
<strong>Mapei</strong>, nella sua veste di partner,<br />
desidera condividere insieme alla<br />
Symphonica Toscanini un’avventura<br />
musicale memorab<strong>il</strong>e che prevede<br />
4 tournées internazionali<br />
(Stati Uniti, Sud<br />
America, Giappone e<br />
Israele) e 40 concerti in<br />
Europa, tutti Paesi dove<br />
<strong>Mapei</strong> è particolarmente presente.<br />
La vocazione internazionale<br />
della nuova orchestra e del<br />
suo direttore e l’esplicito richiamo<br />
ad Arturo Toscanini, sono gli<br />
ulteriori punti di forza di un rapporto<br />
che avvicina ancor di più <strong>Mapei</strong> alla<br />
nuova orchestra.<br />
Vengono così sottolineati, oltre all’italianità<br />
di un’Azienda che continua a crescere<br />
nel mondo, anche i valori e i principi<br />
fondanti che la animano.<br />
L’attenzione <strong>per</strong> l’arte e la cultura è,<br />
infatti, <strong>per</strong> <strong>Mapei</strong>, un credo aziendale<br />
che ha radici lontane nel tempo; un feeling<br />
particolare, inoltre, la lega da sempre<br />
al mondo della grande musica e al<br />
Teatro alla Scala di M<strong>il</strong>ano. <strong>Mapei</strong>, infatti,<br />
è stata più volte partner del Teatro<br />
alla Scala nella realizzazione di numerosi<br />
eventi e iniziative come, <strong>per</strong> esempio,<br />
le recenti celebrazioni dedicate a<br />
Renata Tebaldi e a Guido Cantelli, <strong>il</strong> giovane<br />
direttore d’orchestra e allievo pred<strong>il</strong>etto<br />
di Arturo Toscanini, morto prematuramente<br />
nel novembre del 1956.<br />
Non va, inoltre, dimenticato <strong>il</strong> contributo<br />
di <strong>Mapei</strong>, con i suoi prodotti e le sue<br />
tecnologie, alla recente ristrutturazione<br />
e restauro del Teatro alla Scala.<br />
<strong>Mapei</strong> è, dal 1984, un “abbonato sostenitore”della<br />
Scala e l’anno scorso è stata<br />
co-sponsor della serata inaugurale<br />
della stagione artistica 2006-2007.<br />
E ora inizia una nuova avventura insieme<br />
alla Symphonica Toscanini.<br />
Già oltre 1000 ospiti hanno avuto, fino<br />
a oggi, l'onore e l'emozione di assistere<br />
ai concerti della Symphonica<br />
Toscanini: nel 2006 a Tolosa, Bergamo,<br />
Roma, Siviglia e, nel gennaio 2007, nell'ambito<br />
del programma Symphony of<br />
the Air, a Washington, Fairfax, New<br />
York, Chicago, Champaign, Lawrence,<br />
Costa Mesa, Las Vegas e Berkeley.<br />
Per i prossimi impegni dell'orchestra<br />
consultare <strong>il</strong> sito www.symphonicatoscanini.com.<br />
<strong>Mapei</strong> insieme alla Symphonica<br />
Toscanini: una partnership che nasce<br />
sotto <strong>il</strong> segno di una grande armonia di<br />
intenti, proprio nell’anno in cui <strong>Mapei</strong><br />
celebra <strong>il</strong> 70° anniversario della sua fondazione.
Il 16 gennaio 2007 <strong>il</strong> mondo ha celebrato<br />
<strong>il</strong> cinquantesimo anniversario<br />
della morte di Arturo Toscanini, avvenuta<br />
a New York nel 1957. E anche<br />
<strong>Mapei</strong> ha contribuito alla realizzazione<br />
di un grande concerto dedicato alla<br />
memoria del Maestro. Proprio a New<br />
York, <strong>il</strong> 16 gennaio, alla Avery Fischer<br />
Hall del Lincoln Center (sede della NYP<br />
che conta 2738 posti), un eccezionale<br />
concerto diretto da Lorin Maazel ha<br />
onorato la memoria del grande direttore<br />
d’orchestra italiano. Un appuntamento<br />
di gala che ha visto riunite, in<br />
questa circostanza, le due importanti<br />
orchestre dirette da Maazel: la New York<br />
Ph<strong>il</strong>harmonic e la Symphonica<br />
Toscanini, l’orchestra di giovani talenti,<br />
<strong>per</strong> l’80 <strong>per</strong> cento italiani, della quale<br />
<strong>Mapei</strong>, come abbiamo visto, è partner<br />
ufficiale.<br />
I ricordi di Maazel<br />
Un rapporto intessuto di ricordi e di<br />
emozioni legate alla figura di Toscanini<br />
fa da sfondo alla lunga e prestigiosa<br />
carriera di Maazel, che ama ricordare:<br />
“Toscanini mi disse ‘Dio ti benedica’<br />
posandomi paternamente le mani sul<br />
In alto:<br />
Il Concerto <strong>per</strong> la ria<strong>per</strong>tura della Scala,<br />
l’11 maggio 1946.<br />
A lato: La locandina dell’epoca.<br />
capo. Avevo 11 anni, e mi sembrava un<br />
gigante. Era un dio <strong>per</strong> me e rimasi colpito<br />
dal fatto che avesse voluto conoscermi<br />
<strong>per</strong>sonalmente anche se <strong>per</strong><br />
pochi minuti”. Un incontro indeleb<strong>il</strong>e<br />
che ha segnato l’intera carriera di<br />
Maazel,“battezzata” proprio dal grande<br />
Maestro che, nel 1941, volle assistere<br />
alla prova del concerto diretto da lui<br />
poco più che bambino, sul podio della<br />
Nbc, l’orchestra fondata nel 1937 <strong>per</strong><br />
Toscanini.<br />
Maazel e la Symphonica Toscanini<br />
saranno impegnati tutto l’anno a rendere<br />
omaggio allo straordinario direttore<br />
con un ricco programma di concerti,appuntamenti<br />
straordinari che <strong>Mapei</strong><br />
ha voluto sostenere non solo <strong>per</strong>ché è<br />
da sempre vicina al mondo della grande<br />
musica e dei suoi interpreti, ma<br />
anche <strong>per</strong> rendere un sincero tributo ad<br />
Arturo Toscanini e alla sua arte.<br />
Un dovuto omaggio a un italiano<br />
straordinario che, conosciuto in tutto <strong>il</strong><br />
LORIN MAAZEL<br />
E GIORGIO SQUINZI<br />
NE RICORDANO<br />
LA FIGURA<br />
E L’ESEMPIO<br />
Il Teatro alla Scala di M<strong>il</strong>ano, gravemente<br />
danneggiato dai bombardamenti nel corso<br />
della Seconda guerra mondiale.<br />
67
68<br />
Il concerto del 16 gennaio 2007 a New York (Foto: Chris Lee).<br />
mondo, ebbe la sua consacrazione proprio<br />
a M<strong>il</strong>ano dove <strong>per</strong> tanti anni diresse<br />
alla Scala. Fu, fino all’ultimo, molto<br />
legato a questa città dove ora riposa al<br />
Cimitero Monumentale.<br />
Le emozioni di Giorgio Squinzi<br />
Ma non è solo <strong>il</strong> genio, l’internazionalità<br />
e la m<strong>il</strong>anesità di Toscanini che avvicinano<br />
<strong>il</strong> grande maestro a <strong>Mapei</strong>.Vi sono<br />
ricordi <strong>per</strong>sonali e vivide emozioni vissute<br />
dal fondatore di <strong>Mapei</strong> Rodolfo<br />
Squinzi e da suo figlio Giorgio, oggi<br />
Amministratore Unico dell’Azienda, che<br />
rendono particolarmente significativa<br />
questa ricorrenza e la partnership con<br />
la Symphonica Toscanini.<br />
I ricordi di Giorgio Squinzi sulla vita di<br />
Toscanini sono ricchi di affetto ed emozione:<br />
”Mio padre amava particolarmente<br />
Toscanini, non solo <strong>per</strong> le sue<br />
doti di grande direttore, ma anche <strong>per</strong>ché<br />
era un simbolo <strong>per</strong> le <strong>per</strong>sone della<br />
sua generazione <strong>per</strong> i valori che rappresentava,<br />
interpretando <strong>il</strong> non conformismo<br />
alle vicende politiche a lui contemporanee.<br />
Mio padre– continua Squinzi - mi portò<br />
in Piazza della Scala quando avevo<br />
appena tre anni al concerto diretto da<br />
Toscanini <strong>per</strong> la ria<strong>per</strong>tura del Teatro<br />
nel 1946. Ovviamente non ho un ricordo<br />
preciso di questo episodio, se non <strong>il</strong><br />
racconto fattomi da mio padre tante<br />
volte. Invece ricordo <strong>per</strong>fettamente la<br />
grande e commossa partecipazione di<br />
M<strong>il</strong>ano che aveva invaso Piazza del<br />
Duomo <strong>per</strong> rendere omaggio alla<br />
salma di Toscanini, che era giunta in<br />
città un mese dopo la sua morte, avve-<br />
nuta <strong>il</strong> 16 gennaio 1957. Toscanini era<br />
molto amato dai cittadini di M<strong>il</strong>ano che<br />
lo consideravano un concittadino,<br />
anche se era nato a Parma, avendolo<br />
conosciuto e apprezzato prima come<br />
Direttore della Scala e poi, dopo <strong>il</strong> ritorno<br />
dall’America, <strong>per</strong> la direzione del<br />
concerto <strong>per</strong> la sua ria<strong>per</strong>tura”.<br />
Quello della famiglia Squinzi è un<br />
amore <strong>per</strong> la musica, <strong>per</strong> M<strong>il</strong>ano e <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />
Teatro alla Scala che non ha limiti. Un<br />
sentimento che si nutre anche di soddisfazioni<br />
intense: col sostenere importanti<br />
orchestre sinfoniche come quella<br />
di Maazel e nell’aver contribuito, con i<br />
prodotti <strong>Mapei</strong>, al rinnovamento e al<br />
restauro del Teatro alla Scala di M<strong>il</strong>ano.<br />
Le celebrazioni della Symphonica<br />
Toscanini<br />
L’intento della Symphonica Toscanini<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> 2007 sarà quello di ri<strong>per</strong>correre le<br />
tappe principali della vita artistica del<br />
Maestro <strong>per</strong> far meglio comprendere,<br />
insieme all’uomo, anche un’epoca, un<br />
mondo intriso di valori e di umanità che<br />
ha visto nascere e poi sv<strong>il</strong>upparsi<br />
<strong>Mapei</strong>.<br />
Le celebrazioni sono iniziate nella<br />
monumentale sede dell’ambasciata<br />
d’Italia a Washington l’11 gennaio scorso.<br />
Una tappa che è stata fortemente<br />
voluta dall’ambasciatore Gianni<br />
Castellaneta che faceva da padrone di<br />
casa. Qui la Symphonica Toscanini<br />
davanti a un pubblico composto da<br />
tutta la Washington che conta, da <strong>per</strong>sonaggi<br />
della politica della cultura e<br />
dello spettacolo,ha ottenuto un successo<br />
strepitoso interpretando numerosi<br />
brani di musicisti soprattutto italiani.<br />
Il momento più significativo della tournée<br />
americana è stato quello di New<br />
York, <strong>il</strong> 16 gennaio, dove la New York<br />
Ph<strong>il</strong>harmonic (della quale Toscanini è<br />
stato direttore musicale dal 1928 al<br />
1936) e la Symphonica Toscanini, dirette<br />
da Lorin Maazel, hanno suonato<br />
insieme in occasione del concerto di<br />
commemorazione della morte di<br />
Arturo Toscanini, presso la Avery Fisher<br />
Hall del Lincoln Center. Un altro grande<br />
successo, tanto che un quotidiano italiano<br />
ha intitolato l’articolo dedicato<br />
alla serata così: “Con Maazel formato<br />
Napoleone la Toscanini fa tremare New<br />
York”. La direzione di Maazel delle due<br />
orchestre è stata esemplare e <strong>il</strong> pubblico<br />
l’ha omaggiata di una calorosa ovazione.<br />
In questa occasione un Maazel<br />
emozionato ha festeggiato con un bis<br />
la bacchetta di Toscanini che gli era<br />
stata consegnata poco prima al<br />
Metropolitan.<br />
Dopo le tappe americane, l’omaggio a<br />
Toscanini proseguirà con un progetto<br />
legato a Ludwig van Beethoven. Nei<br />
mesi di marzo e apr<strong>il</strong>e sarà eseguita l'integrale<br />
delle nove sinfonie presso<br />
l'Auditorium Conc<strong>il</strong>iazione di Roma, <strong>per</strong><br />
ricordare l’interpretazione di Toscanini<br />
a queste partiture che rimane, ancora<br />
oggi, un punto di riferimento <strong>per</strong> la<br />
direzione d'orchestra.<br />
Nel mese di luglio verrà eseguita la<br />
Messa da Requiem di Verdi a Busseto,<br />
luogo in cui Verdi è nato. Toscanini, nel<br />
1913, centenario della nascita di<br />
Giuseppe Verdi, rimase a Busseto <strong>per</strong><br />
circa quattro mesi <strong>per</strong> celebrare l'autore<br />
a lui molto caro e nell'occasione diresse<br />
due o<strong>per</strong>e, Falstaff e Traviata.<br />
È in ricordo dei <strong>per</strong>iodi di vacanza e<br />
riposo che Arturo Toscanini trascorreva<br />
sul lago Maggiore - all'Isolino di San<br />
Giovanni (chiamato poi Isolino<br />
Toscanini) - che, all’inizio di agosto sul<br />
lago, proprio di fronte all'Isolino, verrà<br />
costruita un'isola artificiale sulla quale<br />
saranno collocati l'orchestra e <strong>il</strong> coro<br />
<strong>per</strong> l'esecuzione dell'Aida e della Messa<br />
da Requiem di Verdi. Queste esecuzioni<br />
saranno in seguito riproposte nella<br />
tournée in Sud America, dove Toscanini<br />
debuttò inaspettatamente, appunto<br />
con l'Aida, all'età di 19 anni iniziando<br />
così la sua grande carriera direttoriale.<br />
Altra tappa molto significativa del progetto<br />
Symphony of the Air sarà quella<br />
conclusiva del tour, prevista <strong>per</strong> la fine<br />
dell’anno in Israele, dove Toscanini nel<br />
1936 tenne a battesimo l'Orchestra<br />
allora chiamata "di Palestina", oggi<br />
F<strong>il</strong>armonica d’Israele.
<strong>Mapei</strong> sostiene l’anno toscaniniano<br />
con i programmi dell’orchestra<br />
Symphonica Toscanini<br />
in tutto <strong>il</strong> mondo<br />
SulleormediToscanini-Symphonyoftheair<br />
Sulle orme di Toscanini - Symphony of the air<br />
LE TAPPE<br />
IL PROGRAMMA COMMEMORATIVO DELLA SYMPHONICA TOSCANINI<br />
PREVEDE 4 TOURNÉES INTERNAZIONALI (USA, SUD AMERICA, GIAPPONE E ISRAELE)<br />
E 40 CONCERTI IN TUTTA EUROPA. IN PARTICOLARE, LA TOURNÉE NEGLI USA,<br />
CON CUI L’11 GENNAIO A WASHINGTON INIZIANO LE CELEBRAZIONI,<br />
RIPERCORRE LE TAPPE DEI CELEBRI TOUR CHE TOSCANINI COMPÌ NEL 1920 E NEL 1950.<br />
UNA SERATA SPECIALE<br />
IL 16 GENNAIO, GIORNO DEL 50 50° DELLA MORTE DI TOSCANINI, SI TIENE A NEW YORK<br />
IL CONCERTO PIÙ PRESTIGIOSO DEL PROGRAMMA: NELL’AMBITO UNA SERATA DI GALA,<br />
SUONANO INSIEME DIRETTE DA LORIN MAAZEL LE SUE DUE ORCHESTRE,<br />
LA SYMPHONICA TOSCANINI E LA NEW YORK PHILHARMONIC,<br />
ALLA AVERY FISCHER HALL DEL LINCOLN CENTER (SEDE DELLA NYP).<br />
GLI OMAGGI IN ITALIA<br />
TRA LE TAPPE PIÙ SIGNIFICATIVE DEL PROGRAMMA DELLA SYMPHONICA TOSCANINI IN ITALIA:<br />
• A ROMA, IN MARZO E APRILE, L’ESECUZIONE INTEGRALE DELLE NOVE SINFONIE<br />
DI LUDWIG VAN BEETHOVEN;<br />
• A BUSSETO, LA CITTADINA CHE DIEDE I NATALI A VERDI, A LUGLIO VERRÀ ESEGUITA<br />
LA MESSA DA REQUIEM DI VERDI;<br />
• SU UN'ISOLA ARTIFICIALE DAVANTI ALL’ISOLINO DI SAN GIOVANNI<br />
(OGGI ISOLINO TOSCANINI) SUL LAGO MAGGIORE, VERRANNO ESEGUITE<br />
IN AGOSTO L’AIDA E LA MESSA DA REQUIEM DI VERDI.<br />
Il programma completo della tournée “Symphony of the air”, con le date, i luoghi e i brani previsti,<br />
è pubblicato nel sito www.symphonicatoscanini.com.
Anche quest’ anno <strong>Mapei</strong> invita i Lettori di Realtà <strong>Mapei</strong> a<br />
visitare SaieDue Living, Saloni Internazionali<br />
dell’Architettura, delle Finiture d’ Interni, del recu<strong>per</strong>o e delle<br />
Tecnologie <strong>per</strong> l’ Ed<strong>il</strong>izia, che si svolgerà a BolognaFiere,<br />
dal 13 al 17 marzo 2007. La tessera allegata a questo numero<br />
della rivista, valida <strong>per</strong> una <strong>per</strong>sona, consentirà l’ingresso in<br />
fiera senza sostare alla biglietteria.<br />
<strong>Mapei</strong> Vi attende in diversi punti<br />
STAND MAPEI<br />
• Padiglione 34 Stand D35/E36: grande spazio sarà<br />
dedicato alle soluzioni <strong>per</strong> <strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o delle murature<br />
e <strong>per</strong> le finiture murali decorative e protettive; alle<br />
pavimentazioni in resina e cementizie; ai prodotti e<br />
sistemi di prodotto <strong>per</strong> la posa dei res<strong>il</strong>ienti e <strong>per</strong> gli<br />
impianti sportivi, con particolare attenzione al<br />
benessere negli ambienti<br />
• Padiglione 35 Stand B91: all’interno del padiglione<br />
dei pavimenti in legno, <strong>Mapei</strong> presenterà le sue più<br />
interessanti proposte <strong>per</strong> la posa del parquet,<br />
evidenziando in particolare i prodotti della linea Eco,<br />
sicuri <strong>per</strong> l’ambiente e gli applicatori<br />
MOSTRA EDEN<br />
• Padiglione 35, anche quest’anno <strong>Mapei</strong> è presente<br />
con le sue più innovative proposte alla mostra<br />
organizzata da SaieDue; l’evento, denominato<br />
“Eden – Ed<strong>il</strong>izia Design Energia Natura”, è<br />
dedicato all’architettura sostenib<strong>il</strong>e<br />
e al risparmio energetico.