074 ■ PIANTA PIANO TERRA – SCALA 1:600 GROUD FLOOR PLAN - SCALE 1:600 Bressanone è una città <strong>di</strong> 14.000 abitanti, da secoli caratterizzata dalla sua posizione topografica nel cuore delle Alpi, che le permette <strong>di</strong> essere punto <strong>di</strong> raccordo tra nord e sud in Europa e dalla sua tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> antica città vescovile. Profon<strong>di</strong>, ombrosi portici sboccano inaspettatamente in piazze solatie, quasi sproporzionatamente gran<strong>di</strong>. Alla struttura della città vecchia, fatta <strong>di</strong> piccoli e vari elementi inse<strong>di</strong>ativi, fanno contrasto le possenti costruzioni solitarie del Duomo e dell'Hofburg. Al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> quest'area citta<strong>di</strong>na precisamente definita si trova però un complesso inse<strong>di</strong>ativo molto eterogeneo, riconducibile nella sua <strong>di</strong>versità strutturale e funzionale a <strong>di</strong>versi perio<strong>di</strong> storici. La tipologia scelta per la nuova costruzione dell’Università, che si erge solitaria, costituisce l'elemento <strong>di</strong> congiunzione tra il fitto intreccio <strong>di</strong> case del centro storico e l’eterogenea struttura dell'area circostante, ponendosi come nuovo monumento citta<strong>di</strong>no. Verso l'interno, alta densità, corridoi <strong>di</strong> luce e d'aria, cortili e passaggi. Verso l'esterno il circostante quadro inse<strong>di</strong>ativo, con i suoi e<strong>di</strong>fici isolati, viene riflesso attraverso la forza dei volumi secondo una concezione progettuale che evidenzia il carattere architettonico solitario dell'<strong>università</strong> nel contesto citta<strong>di</strong>no e contemporaneamente traduce l’intenzione <strong>di</strong> creare una struttura ben visibile ed autonoma. Il programma per la nuova costruzione dell'<strong>università</strong> prevede un e<strong>di</strong>ficio per 1.700 persone che contiene, oltre alle normali zone per le aule <strong>di</strong> insegnamento e per i seminari, anche spazi destinati ad un uso generale e pubblico. Nel novembre del 1998, la commissione giu<strong>di</strong>catrice del concorso ha ritenuto <strong>di</strong> non assegnare il primo premio. Il 2° premio è stato attribuito agli architetti Kohlmayer & Oberst <strong>di</strong> Colonia, ai quali è stato conferito l'incarico <strong>di</strong> elaborare il progetto per la nuova sede a Bressanone della Libera Università <strong>di</strong> Bolzano, con la seguente motivazione: “ La concezione lascia spazio intorno a sé, utilizzandolo in modo invitante. Tipologicamente si riferisce alla forma del cortile con chiostro, invertendo l'antico principio <strong>di</strong> viabilità. Il piano terra è circondato da "portici", in quanto costruito su colonne, con libero accesso a tutti gli spazi pubblici come biblioteca, aula e mensa, inseriti nel cortile interno. Nella zona superiore, la tranquillità per lo stu<strong>di</strong>o e per l'insegnamento. I corridoi intorno al cortile consentono, grazie al riferimento con i relativi e<strong>di</strong>fici, un chiaro orientamento. Spazi aerei vetrati, spazi parziali del cortile offrono un'atmosfera varia. Nonostante ciò quasi tutti i locali sono <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni troppo strette. Il principio scelto è idoneo per un'<strong>università</strong> e consente numerose variabili all'interno del principio”. Se si considera la grande cubatura della nuova sede per la Libera Università, i criteri <strong>di</strong> luminosità e ariosità assumono una funzione chiave nel nuovo e<strong>di</strong>ficio. Nonostante la forte densità e complessità del volume è possibile, per mezzo dei 4 cortili vetrati, illuminare ed arieggiare in modo naturale tutti gli spazi. La nuova costruzione possiede un'elevata trasparenza: il modellamento delle facciate è un elemento fondamentale. Il gioco delle vetrate in facciata è accentuato da infissi quasi invisibili, che aprono paratie verso l’interno per l’aerazione naturale. Le superfici trasparenti in vetro fuso che modellano lo spazio contrastano con le strutture opache della pietra, che rende possibile l'immagine della luce. Ampie porte vetrate nelle zone <strong>di</strong> passaggio nascondono gli infissi all’interno dello spessore <strong>di</strong> doppi vetri mostrando superfici continue trasparenti. La progettazione dell'illuminazione artificiale e l'effetto spaziale che ne consegue contribuiscono in modo determinante all'immagine dell'<strong>università</strong>. ■ PIANTA PIANO 2° – SCALA 1600 2 ND FLOOR PLAN – SCALE 1:600 Bressanone (Brixen) in Italy’s South Tyrol, is an historic town of 14,000 inhabitants, for centuries a bishop’s seat on account of its particular geographical position in the heart of the Alps on a natural route linking northern and southern Europe. Deep, shaded porticoes give abruptly onto sun-drenched squares of almost <strong>di</strong>sproportionate size. The tra<strong>di</strong>tional urban fabric of the old town, with its medley of small, varied structures, is contrasted by solitary monuments like the cathedral and Hofburg. Beyond the old centre, the town fans out into a heterogeneous mass, the various historical periods still visible, however, in the structures they have left behind. As well as a new solitary urban landmark, the new University buil<strong>di</strong>ng is designed to liaise with the tight knit of the historic centre and the loose amalgam of the outlying areas. Its architecture reflects both the characteristic high-density network of the town centre with its corridors of light and air, courtyards and passage ways and the wider-spaced grid of the outlying areas where houses are often set in their own grounds. The new <strong>university</strong> buil<strong>di</strong>ng will cater for some 1,700 people. As well as lecture and seminar rooms, there will also be spaces for public and general use. In 1998, the adju<strong>di</strong>cating committee decided not to confer a first prize. Second prize was awarded to architects Kohlmayer & Oberst of Cologne, Germany, who were entrusted with this new buil<strong>di</strong>ng in Bressanone of the Bolzano (Bozen) Free University, with the following mention: “The design leaves space around it for use in interesting ways. The form refers to the courtyard and cloister format, but inverting the tra<strong>di</strong>tional conception of circulation routes. The ground floor is surrounded by “porticoes”, areas constructed with supporting columns, giving <strong>free</strong> access to all public spaces, like the library, lecture halls and canteen which are placed in the inner nucleus. The upper section is reserved for quiet study and teaching. The corridors around the built nucleus facilitate orientation and circulation thanks to their clear links with the surroun<strong>di</strong>ng constructions. Overhead glazing and a succession of small court-like spaces lend movement and variety to the atmosphere. Despite this, however, practically all the rooms are too small. Nevertheless, the principle chosen is suitable for a <strong>university</strong> and allows for considerable variability of use”. Given the substantial volume of this new seat for the Free University, luminosity and a sense of space are key issues. Despite the high density and complexity of the overall structure, natural light and air circulation are assured by four glazed courts. The façades are another key element, highlighting transparency. Sheer glazed walls are further enhanced by almost invisible supporting elements. Panel openings allow natural ventilation. Transparent glass contrasts with opaque stone, creating contrasts of light and shadow. The wide glass entrance doors in key circulation areas have concealed supports inside the double glazing, giving the impression of continuous transparent surfaces. In ad<strong>di</strong>tion, the artificial illumination and resultant spatial effects contribute to the imposing image of this <strong>university</strong> buil<strong>di</strong>ng. architettura / architecture 075
076 ■ SEZIONE A-A – SCALA 1:600 SECTION A-A – SCALE 1:600 ■ SEZIONE B-B – SCALA 1:600 SECTION B-B – SCALE 1:600 Doppeblodenpalte Doppeblodepnaltte Do ppebl od enpaltte Do ppebl odepnaltte architettura / architecture 077
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