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Marzo 2010 - Il Nuovo Lupo

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Quanto accaduto nel Consiglio Regionale<br />

del 28 gennaio, in cui si è deciso il blocco<br />

della costruzione di due inceneritori nel<br />

trevigiano e uno in provincia di Rovigo,<br />

mentre non è stata adottata analoga decisione<br />

per la pur contestatissima ristrutturazione<br />

dell’impianto veronese di Ca’<br />

del Bue, configura un’assurda e grave<br />

discriminazione nei confronti della città<br />

e della provincia scaligera. La quale si<br />

ritroverà, con ogni verosimiglianza, a dover<br />

smaltire rifiuti provenienti dall’intera<br />

regione, assumendo così il ruolo di “pattumiera<br />

del Veneto”, con ogni pesante<br />

conseguenza derivante sotto l’aspetto sanitario<br />

e sociale.Questa Associazione ha<br />

chiaramente espresso con documento/<br />

comunicato stampa del 17 maggio 2007<br />

il proprio giudizio pesantemente negativo<br />

sulla politica, fin qui seguita dalla Regione,<br />

di imperniare sugli inceneritori lo<br />

smaltimento dei rifiuti non riciclati.<br />

Sempre più frequenti si levano allarmi<br />

da parte degli organismi sanitari, sempre<br />

più si evidenzia – Brescia ne è un esempio<br />

fra i tanti – come la gestione economicamente<br />

compatibile degli inceneritori<br />

è proporzionale – per effetto degli<br />

incentivi vigenti – alla quantità di rifiuti<br />

bruciata; il che evidentemente comprime<br />

le percentuali di raccolta differenziata e<br />

di riciclaggio.<br />

Alla luce di quanto sopra, si coglie l’occasione<br />

per seccamente e ufficialmente<br />

Attualità<br />

Ca’ del Bue: unico nuovo<br />

impianto nel veneto<br />

smentire quanto arbitrariamente affermato<br />

in varie sedi giornalistiche e telematiche<br />

dal Presidente dell’AGSM, Avv.<br />

to Sardos Albertini, circa la condivisione<br />

da parte di questa e altre “principali associazioni<br />

ambientaliste italiane” di una<br />

strategia che si fonda sulla combustione<br />

dei rifiuti non riciclati; strategia da noi<br />

giudicata, viceversa , miope e foriera di<br />

gravi pericoli per la salute.<br />

11<br />

Si auspica pertanto – e se ne fa espressa<br />

richiesta – che tutti gli amministratori<br />

pubblici coinvolti nella ristrutturazione<br />

di Ca’ del Bue esprimano un univoco<br />

voto volto alla revisione del Piano Regionale<br />

dei Rifiuti e facciano adeguate sollecitazioni<br />

per la modifica del medesimo in<br />

sede regionale.<br />

LEGAMBIENTE VERONA

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