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Quanto accaduto nel Consiglio Regionale<br />
del 28 gennaio, in cui si è deciso il blocco<br />
della costruzione di due inceneritori nel<br />
trevigiano e uno in provincia di Rovigo,<br />
mentre non è stata adottata analoga decisione<br />
per la pur contestatissima ristrutturazione<br />
dell’impianto veronese di Ca’<br />
del Bue, configura un’assurda e grave<br />
discriminazione nei confronti della città<br />
e della provincia scaligera. La quale si<br />
ritroverà, con ogni verosimiglianza, a dover<br />
smaltire rifiuti provenienti dall’intera<br />
regione, assumendo così il ruolo di “pattumiera<br />
del Veneto”, con ogni pesante<br />
conseguenza derivante sotto l’aspetto sanitario<br />
e sociale.Questa Associazione ha<br />
chiaramente espresso con documento/<br />
comunicato stampa del 17 maggio 2007<br />
il proprio giudizio pesantemente negativo<br />
sulla politica, fin qui seguita dalla Regione,<br />
di imperniare sugli inceneritori lo<br />
smaltimento dei rifiuti non riciclati.<br />
Sempre più frequenti si levano allarmi<br />
da parte degli organismi sanitari, sempre<br />
più si evidenzia – Brescia ne è un esempio<br />
fra i tanti – come la gestione economicamente<br />
compatibile degli inceneritori<br />
è proporzionale – per effetto degli<br />
incentivi vigenti – alla quantità di rifiuti<br />
bruciata; il che evidentemente comprime<br />
le percentuali di raccolta differenziata e<br />
di riciclaggio.<br />
Alla luce di quanto sopra, si coglie l’occasione<br />
per seccamente e ufficialmente<br />
Attualità<br />
Ca’ del Bue: unico nuovo<br />
impianto nel veneto<br />
smentire quanto arbitrariamente affermato<br />
in varie sedi giornalistiche e telematiche<br />
dal Presidente dell’AGSM, Avv.<br />
to Sardos Albertini, circa la condivisione<br />
da parte di questa e altre “principali associazioni<br />
ambientaliste italiane” di una<br />
strategia che si fonda sulla combustione<br />
dei rifiuti non riciclati; strategia da noi<br />
giudicata, viceversa , miope e foriera di<br />
gravi pericoli per la salute.<br />
11<br />
Si auspica pertanto – e se ne fa espressa<br />
richiesta – che tutti gli amministratori<br />
pubblici coinvolti nella ristrutturazione<br />
di Ca’ del Bue esprimano un univoco<br />
voto volto alla revisione del Piano Regionale<br />
dei Rifiuti e facciano adeguate sollecitazioni<br />
per la modifica del medesimo in<br />
sede regionale.<br />
LEGAMBIENTE VERONA