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Il Mondo dei Trasporti - Maggio 2010 - Parte_1 - Vega Editrice

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8.500 EURO.<br />

Nuovo Doblò Cargo<br />

il motore della sua impresa.<br />

i: solo 4,8 litri ogni 100 km con il 1.3 Multijet II Euro 5. Record nel comfort e nella sicurezza di guida: unico nel segmento con sospensioni Bi-link.<br />

tiva e rivolta a soggetti che esercitano attività imprenditoriale e professionale. Consumi riferiti a Nuovo Doblo Cargo 1.3 Multijet II Euro 5 versione passo corto standard misurati su ciclo combinato.


LIGHT COMMERCIAL VEHICLES<br />

stri clienti. Per lanciarlo sul<br />

mercato abbiamo coinvolto un<br />

testimonial famoso, ma soprattutto<br />

un imprenditore con una<br />

grande passione per il suo prodotto<br />

e una bella storia di successo<br />

da raccontare”.<br />

Lambert infatti da anni alterna,<br />

alla sua carriera artistica,<br />

quella di uomo d’affari, curando<br />

personalmente sia i suoi<br />

vigneti, che si trovano in Francia<br />

ma soprattutto in Sudamerica,<br />

sia l’azienda che imbottiglia<br />

e distribuisce il vino.<br />

“<strong>Il</strong> fatto che si tratti di un<br />

imprenditore pur se piuttosto<br />

atipico - spiega Ro berto Bandoli,<br />

responsabile Marketing<br />

Communication di Fiat Profes-<br />

sional - fa arrivare il messaggio<br />

più vicino ai clienti”.<br />

Come siete arrivati alla<br />

scelta di Lambert?<br />

“Cercando tra i personaggi<br />

conosciuti qualcuno che avesse<br />

determinate caratteristiche,<br />

che fosse cioè anche un imprenditore.<br />

Prima abbiamo<br />

anche guardato al mondo del lo<br />

sport. Quando sia mo arrivati a<br />

Lambert, abbiamo scoperto<br />

questo suo lato qua si nascosto.<br />

Ci è sembrato il personaggio<br />

giusto perché a differenza di<br />

molti altri nomi noti si dedica<br />

veramente all’at ti vità imprenditoriale.<br />

E inoltre non era mai<br />

stato utilizzato pri ma per pub-<br />

22<br />

gero. L’ha convinto il progetto,<br />

è rimasto affascinato dall’idea<br />

e ha accettato di buon grado”.<br />

Da sempre Fiat Professional<br />

è nota per i suoi spot<br />

brillanti.<br />

“Gli elementi ricorrenti<br />

sono sempre stati una certa<br />

ironia e i testimonial esclusivi.<br />

In particolare, ci siamo rivolti<br />

in passato al mondo dello<br />

sport, ai calciatori, che ci assicuravano<br />

il massimo grado di<br />

riconoscibilità per il nostro<br />

target. L’a spetto sportivo è<br />

quello più seguito dai nostri<br />

possibili clien ti, che sono in<br />

prevalenza maschi di età compresa<br />

tra i 30 e i 50 anni. Nella<br />

N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />

FIAT PROFESSIONAL / IL FAMOSO ATTORE-IMPRENDITORE<br />

FRANCESE PROTAGONISTA DELL’ULTIMA CAMPAGNA PUBBLICITARIA<br />

Lambert al lavoro con il Doblò<br />

Mauro Zola<br />

TORINO - La comunicazione di<br />

Fiat Professional cambia strada,<br />

adeguandosi al momento<br />

economico che imprenditori e<br />

artigiani stanno vivendo. Per<br />

questo l’ironia, da sempre l’arma<br />

vin cente nei claim del costruttore<br />

torinese, lascia spazio<br />

a un messaggio più concreto,<br />

pratico. “<strong>Il</strong> motore della tua<br />

impresa” è lo slogan scelto per<br />

accompagnare il lancio italiano<br />

del Nuovo Doblò.<br />

Nella stessa ot tica è stato<br />

scelto come volto della campagna<br />

quello di Christopher<br />

Lambert, un testimonial dalla<br />

doppia valenza, da un lato si<br />

tratta infatti del grande attore<br />

che tutti conoscono e apprezzano<br />

da tem po, ma che in questa<br />

oc casione mette in mostra<br />

un suo lato nascosto o almeno<br />

mai co sì valorizzato: quello di<br />

imprenditore, nello specifico<br />

di pro duttore di vino, il Piedra<br />

Ne gra, quindi un professionista<br />

che utilizza davvero i veicoli<br />

che pubblicizza.<br />

Un aspetto, que sto, sottolineato<br />

dall’Ammi ni stratore delegato<br />

di Fiat e Fiat Professional<br />

Lorenzo Sistino: “<strong>Il</strong> Nuovo<br />

Doblò Cargo è un vei colo leader,<br />

best in class in tut te le<br />

aree oggi più richieste dai no-<br />

“<br />

“<strong>Il</strong> motore della<br />

tua impresa”<br />

è lo slogan<br />

scelto per<br />

accompagnare<br />

il lancio italiano<br />

del Nuovo<br />

Doblò. Volto<br />

della campagna<br />

quello di<br />

Christopher<br />

Lambert, un<br />

testimonial dalla<br />

doppia valenza.<br />

È un grande<br />

attore ma anche<br />

imprenditore<br />

di successo come<br />

produttore<br />

di vino. Lo spot<br />

diretto e<br />

prodotto da un<br />

altro grande: il<br />

regista Gabriele<br />

Muccino.<br />

La comunicazione al pubblico che accompagna il lancio italiano del Nuovo Doblò è stata curata nei minimi dettagli, essendo<br />

rivolta agli esigenti utilizzatori professionali. A destra, Ro berto Bandoli, responsabile Marketing Comunication di Fiat Professional.<br />

blicità del gruppo nep pure per<br />

le auto. Anche lui è stato subito<br />

attratto dalla possibilità di<br />

far conoscere al pubblico questa<br />

sua seconda professione.<br />

Prima di accettare ha poi voluto<br />

conoscere il veicolo a<br />

fondo, da vero professionista”.<br />

Lo spot, sceneggiato e prodotto<br />

dall’agenzia torinese<br />

Leo Burnett, è stato girato in<br />

Sudafrica da Gabriele Muccino,<br />

il regista italiano più<br />

famoso al mondo. Come<br />

l’avete convinto ad accettare?<br />

“Tra tutti i registi abbiamo<br />

cercato chi sapesse raccontare<br />

una storia in modo vero e leg-<br />

Una proficua collaborazione per esaltare l’immagine del Doblò<br />

Lambert e Muccino in piena sintonia<br />

TORINO - Tutti conoscono Christopher Lambert attore, fin da quando nel<br />

1984 la sua interpretazione di Tarzan nel film Greystoke, il suo primo<br />

grande successo internazionale, fece innamorare il pubblico, soprattutto<br />

quello femminile. Lambert imprenditore è rimasto in secondo piano,<br />

anche se si tratta di una professione a cui Lambert tiene molto. Per questo<br />

il suo approccio al Nuovo Doblò è stato attento e pragmatico. Non si è limitato<br />

a recitare il messaggio dello spot. Ha voluto testare con mano le<br />

qualità del piccolo commerciale per poter essere più convincente. Alla<br />

fine il suo giudizio è stato positivo. “I veicoli Fiat Professional - ha dichiarato<br />

- sono ideali per un imprenditore attento alla produttività e al rispetto<br />

ambientale come me. Grazie ai primati unici di Nuovo Doblò,<br />

posso davvero espandere il mio business”.<br />

Un intervento non di prammatica, uno scambio di opinioni da imprenditore<br />

a imprenditore, che rappresenta il vero punto di forza della nuova<br />

campagna Fiat Professional. Nella quale è stato coinvolto anche un altro<br />

nome di primissimo piano, quello del regista Gabriele Muccino, che si è<br />

trovato a lavorare per la prima volta con la star francese. Un’esperienza<br />

dimostratasi premiante per entrambi: “Sul set è nata una stima reciproca<br />

che - ha spiegato Muccino - è andata anche al di là del semplice rapporto<br />

professionale”.<br />

L’approccio molto professionale al messaggio da trasmettere non ha<br />

comunque impedito che trapelasse l’attitudine decisamente particolare<br />

che per tanti anni ha caratterizzato le pubblicità di Fiat Professional. Lam-<br />

bert che usa la spada di Highlander, forse il suo personaggio più conosciuto,<br />

per aprire una cassa del suo vino, è un momento di puro godimento<br />

filmico, che certo entrerà a far parte della videoteca di molti appassionati.<br />

classifica dell’inte res se subito<br />

dopo il calcio ci sono gli sport<br />

motoristici. Non a caso uno<br />

<strong>dei</strong> nostri testimonial più apprezzati<br />

è stato Michael Schu -<br />

macher”.<br />

Queste indicazioni sono<br />

valide soltanto per il mercato<br />

italiano o anche più in generale<br />

per quello europeo?<br />

“In termini generali valgono<br />

per tutte le nazioni, anche se in<br />

ognuna ci sono attività sportive<br />

più caratteristiche. Diciamo<br />

pe rò che calcio e motori vanno<br />

be ne per tutti”.<br />

Quali sono le pubblicità<br />

che hanno avuto maggiore<br />

successo?<br />

“La più ricordata e apprezzata<br />

è sempre l’ultima, ma se<br />

guar diamo al passato, quella<br />

del 2006, in cui Giovanni Trapattoni<br />

invitava i suoi calciatori<br />

ad an dare a lavorare, anche<br />

per la fe lice concomitanza con<br />

i mondiali di calcio in Germania<br />

vinti dal l’I talia, è restata<br />

nella mente di mol ti. Molto efficace<br />

an che la campagna pubblicitaria<br />

con Schumacher che,<br />

all’epoca ritiratosi dalla Formula<br />

1, tornava a guidare non<br />

un auto, ma il nostro veicolo<br />

commerciale Scudo. Non solo,<br />

ma nell’oc ca sione organizzammo<br />

anche azioni preventive di<br />

guerrilla di marketing. Sul<br />

web avevamo da to notizia su<br />

blog e siti di informazione di<br />

questo ritorno al la guida del<br />

campione, senza spe cificare<br />

che si trattava di una trovata<br />

pubblicitaria”.<br />

Televisioni, internet, ra -<br />

dio. Qua le di questi mezzi<br />

funziona meglio sotto il profilo<br />

pubblicitario?<br />

“Per i nostri utenti sicuramente<br />

la radio, il media più seguito<br />

da chi guida per lavoro e<br />

anche molto adatto per comunicare<br />

promozioni o iniziative<br />

mi rate. Spesso abbiamo creato<br />

per le radio campagne mirate,<br />

u ti lizzando ad esempio comici<br />

co me Fabrizio Fontana, Katia<br />

e Valeria o Lillo e Greg, che<br />

possono contare su di una riconoscibilità<br />

immediata. Oggi,<br />

visto il valore del personaggio<br />

Lambert, abbiamo puntato<br />

tutto su di lui, che sarà il nostro<br />

testimonial in ogni ambito<br />

pubblicitario”.


LCV<br />

Mercedes-Benz Vito a trazione elettrica presentato ai Ministri dell’Economia europei<br />

Viaggiare a zero emissioni<br />

SAN SEBASTIAN - In occasione del meeting “Informal EU Competitiveness<br />

Council, San Sebastián” tenutosi in Spagna, Mercedes-<br />

Benz presenta il prototipo di un veicolo commerciale a batteria<br />

realizzato sulla base del Van Mercedes-Benz Vito. Nell’ambito<br />

della manifestazione, i Ministri dell’Economia europei si sono incontrati<br />

per discutere sulle questioni relative alla redditività delle<br />

future tecnologie. Realizzato sulla base del Van Mercedes-Benz<br />

Vito, il veicolo sperimentale presentato al meeting segna l’inizio<br />

di una nuova era nel campo della mobilità locale ad emissioni zero<br />

per il settore <strong>dei</strong> veicoli commerciali. Vito rappresenta il primo<br />

Van al mondo ad uscire dalla fabbrica equipaggiato con questa tecnologia.<br />

Con questo passo, il gruppo Daimler ribadisce il proprio<br />

impegno nei confronti della mobilità sostenibile. Vito a trazione<br />

elettrica è il risultato delle attività di ricerca e sviluppo di Daimler<br />

AG, focalizzate in tre direzioni: ottimizzazione <strong>dei</strong> motori a combustione<br />

interna, incremento dell’efficienza attraverso l’ibridizzazione<br />

su misura <strong>dei</strong> veicoli e sistemi di propulsione a emissioni<br />

zero con batterie e pile a combustibile.<br />

Nel corso del <strong>2010</strong>, verranno consegnati più di 100 Mercedes-<br />

Benz Vito a 20 clienti. Si tratta prevalentemente di proprietari di<br />

flotte e istituzioni pubbliche che desiderano svolgere i servizi di<br />

ARJEPLOG - <strong>Il</strong> leader della<br />

gam ma <strong>dei</strong> leggeri della Stella è<br />

sempre protagonista delle missioni<br />

proiettate al futuro. Sia<br />

che si tratti di testare la trazione<br />

elettrica nelle condizioni più e -<br />

stre me o che s’intenda promuovere<br />

l’avvento dell’elettro mo bi -<br />

li tà lui, Mercedes-Benz Vito, è<br />

sempre in prima linea, dimostrando<br />

nel concreto le sue doti<br />

di robusto veicolo commerciale<br />

adatto ad affrontare gli impegni<br />

più complessi, le mission sempre<br />

più difficili che all’alba del<br />

ter zo millennio attendono i veicoli<br />

da lavoro. E in quest’o biet -<br />

tivo Mercedes-Benz insiste nel<br />

voler essere un passo avanti rispetto<br />

ai competitor.<br />

È per questo che i manager<br />

del la Stella hanno voluto sottoporre<br />

il leader <strong>dei</strong> leggeri a test<br />

di resistenza fino a -30 gradi,<br />

per verificare se le performance<br />

di Vito restano quelle arcinote<br />

ai professionisti del trasporto<br />

an che in condizioni climatiche<br />

estreme: temperature polari e<br />

in tensi controlli della dinamica<br />

di marcia su fondo ghiacciato e<br />

neve compatta, anche su strade<br />

pubbliche. E il prototipo Mercedes-Benz<br />

Vito a trazione elettrica<br />

ha superato brillantemente<br />

i più severi test invernali, eseguiti<br />

nell’Estremo Nord del<br />

glo bo terrestre, ad Arjeplog, in<br />

Svezia, ad appena un’ora di distanza<br />

dal circolo polare.<br />

Nonostante la velocità massima<br />

limitata a 80 km/h, Vito a<br />

trazione elettrica è stato sottoposto<br />

a tutti i test previsti per la<br />

versione con motore endotermico.<br />

Percorsi difficili, pendenze<br />

estreme, tratti in curva in condizioni<br />

particolarmente critiche,<br />

stress del sistema frenante: queste<br />

sono solo alcune delle prove<br />

che devono superare i sistemi di<br />

sicurezza, di trazione, le sospensioni<br />

e tutti gli altri compo-<br />

nenti <strong>dei</strong> veicoli commerciali<br />

Mer cedes-Benz, anche in condizioni<br />

di freddo estremo e in<br />

pre senza di ghiaccio e neve.<br />

Inoltre, i test hanno permesso di<br />

verificare l’efficacia dell’in te -<br />

gra zione, nei sistemi di gestione<br />

della dinamica di marcia, delle<br />

caratteristiche tipiche della trazione<br />

elettrica, come ad esempio<br />

la frenata mediante il motore<br />

elettrico per il recupero dell’e<br />

nergia.<br />

Sono in fase di consegna - e<br />

saranno tutti consegnati entro<br />

fi ne anno - i primi cento Mercedes-Benz<br />

Vito con trazione e let -<br />

trica. Prima di arrivare ai clienti<br />

il silenzioso veicolo a e mis sioni<br />

zero non solo avrà conosciuto<br />

la rigidità dell’inverno lappone<br />

ma avrà superato prove di resistenza<br />

sulle Alpi, nel torrido<br />

clima spagnolo e in condizioni<br />

di funzionamento continuo. <strong>Il</strong><br />

livello di sicurezza rispetta gli<br />

trasporto in zone ecosensibili in modo silenzioso e senza alcun<br />

tipo di emissioni, incluso quelle di C02. Di conseguenza, gli scenari<br />

di sviluppo per questo modello comprendono soprattutto tipologie<br />

di impiego a breve raggio, che prevedono numerosi stop&go<br />

nei centri urbani. In una prossima fase si prevede la produzione di<br />

altri 2.000 veicoli di questo tipo.<br />

Le prestazioni sono orientate alle richieste <strong>dei</strong> clienti: la velocità<br />

massima di 80 km/h (limitata elettronicamente) è concepita per<br />

soddisfare le esigenze di trasporto della clientela propria delle aree<br />

urbane e metropolitane.<br />

Anche sotto l’aspetto della sicurezza non manca nulla. Tutti i<br />

modelli Vito sono equipaggiati di serie con l’ESP, il sistema di<br />

controllo della dinamica di marcia che comprende le funzioni di<br />

ABS ed ASR. Anche il numero e il tipo di airbag corrispondono<br />

alla dotazione di serie attualmente prevista per il Vito. Inoltre, per<br />

garantirne la sicurezza passiva, i veicoli sono sottoposti ai consueti<br />

crash-test. Anche per il carico utile e il volume di trasporto non è<br />

necessaria alcuna rinuncia rispetto a un Vito a trazione convenzionale:<br />

il carico utile è superiore a 900 kg.<br />

La produzione di Vito a trazione elettrica sarà integrata direttamente<br />

in quella di serie. La fabbrica Mercedes-Benz di Vitoria,<br />

standard della Stella: numero e<br />

tipo di airbag sono quelli della<br />

dotazione di serie prevista per<br />

Vito, tutti i modelli saranno<br />

equipaggiati di serie con ESP, il<br />

sistema di controllo della dinamica<br />

di marcia che comprende<br />

le funzioni di ABS e ASR. Per<br />

garantire il massimo livello di<br />

sicurezza passiva i veicoli sono<br />

sottoposti ai consueti crash-test.<br />

Vito a trazione elettrica è il<br />

pri mo veicolo commerciale al<br />

mondo dotato di sistema di trazione<br />

elettrica installato dalla<br />

fabbrica. <strong>Il</strong> sistema di propulsione,<br />

concepito esclusivamente<br />

per la trazione elettrica, non<br />

richiede l’utilizzo della catena<br />

cinematica normalmente destinata<br />

ai motori a combustione<br />

interna. Una batteria con tecnologia<br />

agli ioni di litio fornisce a<br />

Vito tutta l’energia necessaria.<br />

Con una tensione di esercizio<br />

di 400 Volt, 16 A e una capacità<br />

disponibile di 32 kWh, l’auto -<br />

no mia media del Vito arriva a<br />

130 km ma, con uno stile di<br />

gui da appropriato, cresce notevolmente.<br />

<strong>Il</strong> motore elettrico e -<br />

ro ga una potenza massima di<br />

90 kW. La velocità limitata a<br />

80 km/h soddisfa le esigenze<br />

<strong>dei</strong> trasportatori nelle aree urbane<br />

e metropolitane. Anche<br />

carico utile e volume di trasporto<br />

rimangono invariati rispetto<br />

a un Vito a trazione convenzionale.<br />

Protagonista del cammino<br />

intrapreso da tempo da Mercedes-Benz<br />

sulla strada dell’elet -<br />

tro mobilità, Vito E-Cell sarà<br />

inoltre il modello di punta nell’ambito<br />

di un progetto promosso<br />

dal governo tedesco. Si tratta<br />

di uno <strong>dei</strong> progetti previsti dal<br />

Konjunkturpaket II, il piano per<br />

la ripresa economica attraverso<br />

il quale il Ministro Federale <strong>dei</strong><br />

<strong>Trasporti</strong>, delle Costruzioni e<br />

nella regione basca della Spagna, si sta già preparando alla sfida di<br />

produrre questa nuova versione. Inoltre, gli sforzi nel campo della<br />

logistica, della qualificazione <strong>dei</strong> lavoratori e delle tecnologie di<br />

produzione riceveranno il supporto finanziario del governo regionale<br />

basco. Anche in Germania, il Ministero Federale per l’Ambiente<br />

- la Protezione della Natura e la Sicurezza <strong>dei</strong> Reattori<br />

(BMU) - sta elargendo sussidi dedicati per sostenere l’impegno di<br />

Mercedes-Benz Vans nel campo della ricerca e sviluppo, della sperimentazione<br />

e dell’utilizzo di questi veicoli presso i clienti.<br />

MERCEDES-BENZ / IL LEADER DEI LEGGERI ALLA PROVA A STOCCARDA E AL POLO NORD<br />

Vito pronto per ogni utilizzo<br />

Marco Chinicò<br />

N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />

24<br />

Test di resistenza per Vito a trazione elettrica: in condizioni climatiche estreme, con temperature<br />

fino a -30 gradi, le sue performance restano quelle note ai professionisti del trasporto.<br />

In un progetto sull’elettromobilità il governo tedesco impiegherà 50 unità di Vito nella versione E-Cell.<br />

del lo Sviluppo Urbano della<br />

Germania promuove la preparazione<br />

del mercato e delle infrastrutture<br />

all’avvento dell’elet -<br />

tro mobilità. Al centro dell’at ti -<br />

vi tà di promozione del ministero<br />

ci sono oggi otto progetti pilota<br />

“Elektromobilität in Modellregionen”<br />

(elettromobilità<br />

in regioni modello), con un investimento<br />

complessivo di 115<br />

mi lioni di euro. Con il nome<br />

Ikone (Integriertes Konzept für<br />

Nachhaltige Elektromobilität,<br />

ovvero Concezione integrata<br />

per l’elettromobilità sostenibile)<br />

si fa riferimento a un team<br />

com posto da esponenti del panorama<br />

scientifico, industriale e<br />

politico, che lavora sinergicamente<br />

per promuovere la realizzazione<br />

di infrastrutture e l’affermazione<br />

dell’elettro mo bi lità<br />

nel settore del trasporto pubblico.<br />

La dichiarazione d’intenti<br />

pro mossa dal ministero è stata<br />

sottoscritta questa primavera e<br />

il rapporto di collaborazione si<br />

è avviato a Stoccarda con un incontro<br />

presso la Haus der Wirtschaft<br />

(Camera di commercio).<br />

Nell’ambito del progetto pilota<br />

approvato è previsto - nella regione<br />

di Stoccarda a partire da<br />

me tà di quest’anno - l’impiego<br />

di 50 veicoli Mercedes-Benz<br />

Vito E-Cell. Fondamentali saranno<br />

i risultati scientifici che si<br />

potranno ricavare nelle reali<br />

condizioni d’impiego di Vito E-<br />

Cell: il test di affidabilità e prestazioni<br />

partirà già dalla consegna<br />

del veicolo per concludersi<br />

al termine del progetto.<br />

Daimler ha assunto il ruolo<br />

di guida del consorzio con il<br />

com pito di coordinare attività e<br />

soggetti coinvolti. Altri partner<br />

sono il produttore di energia<br />

EnBW, il TÜV-Süd e l’Istituto<br />

IAO di Francoforte (Institut für<br />

Arbeitwirtschaft und Organisation),<br />

tutti con sede a Stoccarda.<br />

Obiettivo dell’attività di promozione<br />

è testare la validità di veicoli<br />

commerciali a trazione e -<br />

let trica, in modo particolare<br />

nel la regione modello di Stoccarda.<br />

La topografia della regione,<br />

con la presenza di numerose<br />

pendenze oltre che di condizioni<br />

di traffico intenso, rappresentano<br />

una sfida impegnativa.<br />

Si intende, inoltre, raccogliere<br />

dati riguardanti lo stile di<br />

guida e le esigenze di quanti u -<br />

ti lizzano questi veicoli commerciali<br />

con sistema di trazione<br />

elettrico.<br />

A tal fine i veicoli di prova<br />

vengono affidati a trasportatori<br />

con profili di utilizzo il più possibile<br />

diversificati. Mercedes-<br />

Benz Vito contribuirà a dimostrare<br />

che i veicoli a trazione<br />

elettrica possono essere utilizzati<br />

- in modo economico e<br />

senza problemi - in ambito<br />

commerciale quotidianamente e<br />

offrendo i consueti stan dard di<br />

sicurezza.


ROMA - Prosegue l’offensiva com merciale di Mercedes-Benz<br />

Italia sul progetto BlueEFFICIENCY. Per meglio illustrare le<br />

potenzialità delle nuove tecnologie applicate allo Sprinter è<br />

stato predisposto un tour, che ha preso il via il 6 maggio, per<br />

concludersi il 19 dello stesso me se.<br />

In questo lasso di tempo verranno visitate numerose cit tà:<br />

Firenze, Genova, Torino, Cu neo, Milano, Bergamo, Brescia,<br />

Verona, Rimini, Roma e Bo logna. In tutte, oltre a quelli che<br />

fanno parte della carovana, verranno lasciati presso i concessionari<br />

di zona <strong>dei</strong> modelli di Sprinter BlueEFFICIENCY, che<br />

resteranno disponibili per eventuali prove su strada per un minimo<br />

di una settimana. Un’i ni ziativa importante per far sì che i<br />

clienti della Stella possano testare personalmente le caratteristiche<br />

del nuovo motore Eu ro 5, del cambio ECO Gear e della<br />

funzione ECO Start.<br />

Per ulteriori ragguagli sui pro getti futuri legati al miglioramento<br />

costante in atto nel cam po delle nuove tecnologie ap plicate<br />

al risparmio di carburante e alla tutela dell’ambiente, abbiamo<br />

sentito Marilena Ferreri, Marketing Manager Vans Mercedes-Benz<br />

Italia.<br />

Può illustrarci i contenuti fon damentali del concetto<br />

Blue EFFICIENCY?<br />

“<strong>Il</strong> concetto BlueEFFICIEN CY, in ambito Mercedes-Benz<br />

Vans, comprende le principali innovazioni tecnologiche mirate<br />

ad aumentare la redditività <strong>dei</strong> veicoli e a garantire un trasporto<br />

merci più sostenibile in termini d’impatto ambientale. Per<br />

Mercedes-Benz Sprinter si tratta dell’unione di più elementi:<br />

le nuove motorizzazioni 4 cilindri Euro 5, il nuovo cambio<br />

ECO Gear e il sistema ECO start. La strategia BlueEFFICIEN-<br />

CY, quindi, parte dal cuo re del veicolo e ne coinvolge i com-<br />

25<br />

Mauro Zola<br />

N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />

FOCUS SPRINTER<br />

LA TECNOLOGIA BLUE EFFICIENCY APPLICATA ALLO SPRINTER<br />

Taglio ai consumi e alle emissioni<br />

<strong>Il</strong> concetto BlueEFFICIENCY, in ambito Mercedes-Benz Vans, comprende le principali innovazioni<br />

tecnologiche mirate ad aumentare la redditività <strong>dei</strong> veicoli e a garantire un trasporto merci più sostenibile<br />

in termini d’impatto ambientale. Artefice di questo risultato l’unione di più elementi: le nuove<br />

motorizzazioni 4 cilindri Euro 5, il nuovo cambio ECO Gear e il sistema ECO start. Un tour nel Nord<br />

e Centro Italia per far conoscere ai clienti la bontà delle soluzioni proposte con lo Sprinter.<br />

ponenti fondamentali generando una sinergia positiva che crea<br />

un notevole risparmio in termini di consumi ed emissioni, risparmio<br />

che si ‘accumula’ ogni giorno, durante l’attività lavorativa<br />

quotidiana. Rientrano fra le tecnologie BlueEFFICIEN-<br />

CY anche le soluzioni NGT con alimentazione a metano, sia<br />

mono che bi-valente”.<br />

<strong>Il</strong> progetto BlueEFFICIENCY è stato definito in con tinua<br />

evoluzione. Quali altre migliorie pensate di apportare?<br />

“<strong>Il</strong> concetto BlueEFFICIENCY è assolutamente ‘in di venire’.<br />

Indica, infatti, la strada che stiamo percorrendo ver so una<br />

mobilità sempre più sostenibile. A testimoniare l’im pe gno<br />

Daimler su questi temi c’è il dato relativo agli investimenti in<br />

Ricerca e Sviluppo. La spesa per la ricerca non è assolutamente<br />

diminuita, nemmeno in questi difficili periodi di cri si. Perseguiamo<br />

un’evoluzione continua, stiamo già mettendo a punto<br />

motorizzazioni a emissioni zero, perché queste siano real -<br />

mente applicabili alla quotidianità del trasporto merci. Ad<br />

esempio, i test di Vito E-CELL, nuovo veicolo commerciale e -<br />

let trico Mercedes-Benz, sono già a buon punto; nel prossimo<br />

futuro utilizzeremo anche altre soluzioni come motorizzazioni<br />

ibride, carburanti alternativi e ci sa rà un ulteriore aumento dell’ef<br />

ficienza <strong>dei</strong> tradizionali propulsori diesel”.<br />

A qualche mese dal lancio del le versioni Euro 5 dello<br />

Sprinter che ne rappresentano il cuore, che risposte avete<br />

dalla clientela?<br />

“Ha risposto in modo molto positivo all’introduzione di<br />

que ste nuove tecnologie. <strong>Il</strong> veicolo commerciale è uno stru-<br />

Marilena Ferreri,<br />

Marketing Manager Vans Mercedes-Benz Italia segue a pag. 26


FOCUS SPRINTER<br />

mento di lavoro e come tale de ve contribuire ad aumentare la<br />

red ditività dell’impresa. Con le nuove motorizzazioni Euro 5<br />

offriamo ai clienti della Stella un veicolo che rispetta lo standard<br />

EEV (Environmentally Enhanced Vehicle) e permette di<br />

effettuare un investimento che avrà effetti positivi sulla redditività<br />

dell’azienda, anche nel lungo periodo. <strong>Il</strong> nostro cliente è<br />

consapevole degli elementi di costo della sua azienda per cui<br />

sa benissimo che un mez zo che riesca a garantire mi nori consumi<br />

di carburante, ridotti fermi macchina e intervalli di manutenzione<br />

flessibili influisce significativamente sui risultati<br />

della sua attività. Per tut ti questi motivi si sceglie un veicolo<br />

commerciale Mercedes-Benz e oggi, ancora di più, uno Sprinter”.<br />

I clienti, soprattutto in questo momento di difficoltà, ne<br />

recepiscono i contenuti innovativi? In particolare, il fatto<br />

di disporre di un motore Euro 5 viene considerato un valore<br />

qualificante?<br />

“Come dicevo prima, il cliente, in questo specifico momento<br />

congiunturale, percepisce in modo positivo l’inno va zione<br />

quando porta un effettivo beneficio alla sua azienda. Le nostre<br />

N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />

26<br />

PER I VANS LA STRATEGIA COMMERCIALE VINCENTE VA OLTRE BLUE EFFICIENCY<br />

Rete di protezione per il lavoro <strong>dei</strong> clienti<br />

Insieme ai prodotti, caratterizzati da tecnologia innovativa per ridurre consumi ed emissioni,<br />

Mercedes-Benz offre ai clienti <strong>dei</strong> veicoli commerciali tutta una serie di servizi e di attenzioni per far sì che<br />

possano svolgere la loro attività con i migliori risultati sotto il profilo della redditività.<br />

ROMA - L’attenzione riservata<br />

dalla filiale italiana del<br />

costruttore tedesco al progetto<br />

BlueEFFICIENCY si<br />

traduce anche in una strategia<br />

commerciale ad hoc, di<br />

cui abbiamo parlato con Cosimo<br />

Molinari, Sales Manager<br />

Vans Mercedes Benz Italia.<br />

Lo Sprinter BlueEFFI-<br />

CIENCY pare avere una<br />

vocazione anche per l’utilizzo<br />

da parte delle flotte.<br />

Quali sono i punti forti per<br />

venire incontro alle esigenze<br />

di questo tipo di clienti?<br />

E quanto contano oggi sul<br />

totale delle vostre vendite?<br />

“Lo Sprinter BlueEFFI-<br />

CIENCY è un prodotto<br />

molto interessante per le<br />

flotte. Le soluzioni diesel<br />

con sistema ECO Start/Stop<br />

sono particolarmente utili<br />

per il contenimento <strong>dei</strong> consumi<br />

e delle emissioni nella<br />

distribuzione cittadina. Le<br />

versioni a metano risultano<br />

invece di particolare interesse<br />

per quelle flotte che operano<br />

su tragitti prestabiliti e<br />

Taglio ai consumi e alle emissioni<br />

segue da pagina 25<br />

che riescono a pianificare<br />

molto bene i loro costi nel<br />

lungo termine. Inoltre, anche<br />

chi gestisce flotte aziendali è<br />

sempre più sensibile ai benefici<br />

ambientali che si ottengono<br />

acquistando veicoli a<br />

metano”.<br />

I servizi after sales Mercedes<br />

Benz rappresentano<br />

da sempre un valore aggiunto.<br />

Quanto vi aiutano<br />

nelle strategie di vendita?<br />

“Le concessionarie e le<br />

officine Mercedes-Benz rappresentano<br />

il nostro fiore<br />

all’occhiello poiché hanno,<br />

tra le altre cose, la capacità<br />

di offrire un servizio veloce<br />

e puntuale, garantendo minimi<br />

tempi di fermo macchina.<br />

Anche il Service 24h (24 ore<br />

per 365 giorni all’anno), che<br />

vede protagonisti tecnici<br />

qualificati della rete Mercedes-Benz,<br />

rende possibile<br />

avere una risposta immediata,<br />

in qualsiasi momento<br />

della giornata e direttamente<br />

sul posto. I nostri clienti<br />

spesso sottoscrivono un Accordo<br />

Assistenza, prodotto<br />

che comprende, per il periodo<br />

scelto (fino a 60 mesi e<br />

250mila km), non solo la garanzia<br />

ma anche la manutenzione<br />

ordinaria e straordinaria<br />

del veicolo. Vorrei citare,<br />

inoltre, la MercedesService<br />

Card, una carta servizi completamente<br />

gratuita e utilizzabile<br />

in tutta Europa che<br />

consente di usufruire - senza<br />

ricorso ai contanti - di riparazioni,<br />

manutenzioni e acquisto<br />

ricambi. Questi servizi<br />

rappresentano un enorme<br />

e percepito vantaggio per i<br />

nostri clienti”.<br />

L’aggiunta di finanziamenti<br />

a tasso zero e di tassi<br />

agevolati sul leasing, conferma<br />

che Mercedes intende<br />

attaccare il mercato <strong>dei</strong><br />

commerciali in maniera<br />

ancora più decisa. Quali<br />

obiettivi vi ponete?<br />

“L’obiettivo è quello di<br />

rendere il nostro prodotto<br />

alla portata di ogni tipologia<br />

di cliente. Vogliamo annullare<br />

la sensazione che i prodotti<br />

ad alta qualità e innovazione<br />

siano irraggiungibili<br />

dal punto di vista <strong>dei</strong> costi,<br />

proponendo finanziamenti a<br />

tasso zero o a tasso agevolato.<br />

Grazie a Service Leasing,<br />

interessantissima proposta<br />

che abbiamo da poco messo<br />

a disposizione <strong>dei</strong> nostri<br />

clienti, è possibile sottoscrivere,<br />

per Mercedes-Benz<br />

Vito e Sprinter, un leasing<br />

agevolato incluso di Accordo<br />

Assistenza Excellent per<br />

quattro anni a partire, rispettivamente,<br />

da 290 euro e 320<br />

euro al mese. L’accordo,<br />

nella sua versione Excellent,<br />

prevede sia la garanzia del<br />

prodotto che i costi degli interventi<br />

dovuti a tagliandi e<br />

manutenzioni”.<br />

E tra innovazioni di prodotto,<br />

servizi after sales e<br />

aiuti finanziari qual è l’arma<br />

più efficace nei confronti<br />

<strong>dei</strong> clienti Mercedes<br />

Benz?<br />

“Non c’è un’arma più efficace<br />

fra gli strumenti che<br />

abbiamo a disposizione.<br />

Ogni cliente necessita del<br />

suo, personalizzato, mix di<br />

elementi: sulla base dell’in-<br />

innovazioni tecnologiche, a iniziare dai nuovi motori, passando<br />

per la funzione ECO Start/Stop, e continuando con il nuovo<br />

cambio ECO Gear, han no proprio questa caratteristica, ovvero<br />

favoriscono una riduzione <strong>dei</strong> consumi di carburante <strong>dei</strong> veicoli.<br />

I clienti Mercedes-Benz fanno molti chilometri ogni anno e<br />

il trasporto merci è la loro ragion d’essere, per questo necessitano<br />

e meritano un veicolo al passo coi tempi, dotato di innovazioni<br />

importanti”.<br />

Quali sono oggi i clienti i dea li dello Sprinter, e quali so no<br />

i particolari del modello che vengono più apprezzati?<br />

“<strong>Il</strong> motto è ‘uso intensivo <strong>dei</strong> mezzi’; i nostri clienti macinano<br />

ogni anno moltissimi chilometri e hanno bisogno di un<br />

mez zo affidabile oltre che di una rete di assistenza capillare ed<br />

efficiente. In questo modo possono ottimizzare al massimo la<br />

loro attività, ridurre i fermi in officina e, quindi, aumentare i<br />

profitti. I clienti possono appartenere a diverse tipologie. Imprenditori,<br />

commercianti o artigiani utilizzano i veicoli con la<br />

Stella su tragitti diversi ma tutti hanno la stessa esigenza: un<br />

veicolo pronto all’uso in tut te le condizioni. A chi si occupa di<br />

distribuzione a breve raggio, con molti stop and go, consiglio i<br />

nostri veicoli commerciali BlueEFFICIENCY, ideali per la distribuzione<br />

cittadina. Sono veicoli che rispondono alle esigen-<br />

Cosimo Molinari,<br />

Sales Manager Vans Mercedes Benz Italia<br />

novativo e affidabile prodotto<br />

Mercedes-Benz si costruisce<br />

un’offerta finanziaria valida<br />

per ogni cliente o si può<br />

proporre, ad esempio, anche<br />

il noleggio del veicolo. Direi<br />

che l’arma più efficace è<br />

rappresentata dalla specializzazione<br />

e dalla competenza<br />

<strong>dei</strong> nostri venditori e, quindi,<br />

dall’effi ca cia della rete di<br />

vendita Mercedes-Benz che<br />

è capace, anche in questo incerto<br />

momento di mercato,<br />

di individuare in anticipo le<br />

esigenze del cliente e la relativa<br />

offerta commerciale da<br />

proporre. In quest’ottica<br />

Mercedes-Benz Italia e la<br />

sua rete di concessionarie<br />

sono sempre accanto al<br />

cliente, proponendo servizi<br />

completi e flessibili, praticamente<br />

costruiti su misura”.<br />

Anche lo Sprinter a metano<br />

ha ricevuto molti ap-<br />

prezzamenti, poi confermati<br />

dalle vendite?<br />

“Lo Sprinter a metano ha<br />

avuto <strong>dei</strong> buoni riscontri per<br />

quelle flotte che operano in<br />

zo ne dove la rete di distribuzione<br />

di questo tipo di carburante<br />

è più capillare. L’anno<br />

scorso gli incentivi alla<br />

rottamazione sono stati<br />

molto interessanti per questo<br />

prodotto e i clienti ne hanno<br />

approfittato ci riteniamo<br />

soddisfatti”.<br />

State pensando ad allestimenti<br />

di serie dedicati a<br />

particolari categorie di<br />

clienti?<br />

“Noi crediamo nel prodotto<br />

su misura: per questo lasciamo<br />

la massima libertà<br />

alla nostra rete di allestire il<br />

veicolo in mo do più idoneo<br />

all’operatività del cliente.<br />

Per il futuro, comunque, non<br />

escludo nulla”.<br />

ze di corrieri e società di tra sporto che fanno tanti chilometri<br />

l’anno e hanno, allo stesso tempo, l’esigenza di accedere -<br />

sempre - ai centri cittadini. Sprinter BlueEFFICIENCY coniuga<br />

l’efficienza <strong>dei</strong> nuovi mo tori Euro 5 con il nuovo cambio<br />

ECO Gear e con la funzione ECO Start/Stop, generando notevoli<br />

risparmi sul fronte di consumi ed emissioni”.<br />

Tra i vostri obiettivi c’era an che il lancio di corsi di formazione<br />

dedicati agli utilizzatori di veicoli commerciali.<br />

Come sono stati accolti?<br />

“Nella consapevolezza che l’in dividuo e i suoi comportamenti<br />

di guida rappresentano un elemento essenziale per mantenere<br />

alto il livello di sicurezza stradale, anche que st’an no,<br />

dal mese di maggio, sono ripartiti i corsi di guida sicura Mercedes-Benz<br />

dedicati ai conducenti di veicoli commerciali con<br />

la Stella. I corsi han no luogo presso i Centri ACI di Vallelunga<br />

e Franciacorta. Inoltre, entro la fine del l’an no, saranno attivati<br />

corsi di guida sicura ed economica rivolti ai clienti flotte con<br />

lo sco po di aiutarli ad aumentare la redditività della loro impresa”.<br />

Quanto vi ha aiutato il progetto BlueEFFICIENCY a u -<br />

sci re dalla crisi?<br />

“Lo sviluppo e l’appli ca zio ne in serie di nuove tecnologie ci<br />

sta già conducendo fuori dal la crisi. <strong>Il</strong> valore di queste innovazioni,<br />

inoltre, costituirà un importante contributo alla performance<br />

delle aziende che scelgono Mercedes-Benz”.


<strong>Il</strong> nuovo motore OM651 è stato progettato da Mercedes-Benz per essere ecocompatibile, cioè in grado di soddisfare gli standard Euro 5<br />

e perfino EEV, con risultati che si avvicinano per oltre l’80 per cento a quelli che sarà possibile ottenere con l’introduzione dell’Euro 6.<br />

ROMA - Dietro una semplice sigla - BlueEFFICIENCY - Mercedes<br />

Benz ha celato un concetto innovativo, che comprende non soltanto<br />

tematiche tecniche, ma anche di gestione <strong>dei</strong> propri veicoli commerciali.<br />

Un nuovo modo di intendere la commercializzazione <strong>dei</strong><br />

veicoli da lavoro, rivoluzionario in quanto attento alle economie,<br />

oggi così necessarie per la sopravvivenza delle aziende, ma anche<br />

all’ambiente, fondendo i due interessi in modo da dare risposte sia<br />

a chi deve utilizzare gli Sprinter sia a chi, giustamente, esige che<br />

questo uso non danneggi la collettività.<br />

Rispettare queste premesse ha richiesto al costruttore tedesco<br />

un vero e proprio salto in avanti, che ha inevitabilmente coinvolto<br />

anche la componente tecnica. Per raggiungere l’obiettivo serviva<br />

innanzitutto un motore nuovo, l’OM651, progettato per essere<br />

ecocompatibile, cioè in grado di soddisfare gli standard Euro 5,<br />

pur ancora di là da venire per i veicoli commerciali, e perfino<br />

EEV, con risultati che si avvicinano per oltre l’80 per cento a quelli<br />

che saranno possibili con l’Euro 6. Questo naturalmente non era<br />

sufficiente per soddisfare le premesse del progetto BlueEFFI-<br />

CIENCY, serviva anche che il nuovo motore consumasse meno<br />

<strong>dei</strong> precedenti. Risultato raggiunto, pur se al contempo è stata incrementata<br />

la potenza (cresciuta dell’8 per cento sul modello di<br />

punta) e la fluidità di marcia (la coppia massima è aumentata fino<br />

al 10 per cento), oltre all’affidabilità e naturalmente alle prestazioni.<br />

L’OM651 è stato per il momento declinato in tre configurazioni,<br />

che si differenziano per i livelli di potenza. Si parte da quello destinato<br />

a equipaggiare le serie 210 CDI/310 CDI/410 CDI/510 CDI,<br />

che raggiunge i 95 cv a 3.800 giri/min e dispone di una coppia<br />

massima di 250 Nm da 1.400 a 2.500 giri/min. Si prosegue con una<br />

potenza di 129 cv, ancora a 3.800 g/min, con una coppia di 305<br />

Nm per il modello riservato alle serie 213 CDI/ 313 CDI/ 413 CDI/<br />

513 CDI. La più potente delle tre versioni, destinata ai modelli 216<br />

CDI/ 316 DI/ 416 CDI/ 516 CDI, dispone invece di 163 cv con una<br />

coppia massima di 360 Nm.<br />

Per abbinare l’incremento di potenza alla riduzione di consumi<br />

ed emissioni, il motore diesel che ha fatto da base allo studio è<br />

stato completamente rivisto, pur se la cilindrata risulta molto simile<br />

a quella del modello precedente (si tratta di 2.143 contro 2.149 cc).<br />

A essere cambiata è stata invece la geometria stessa del propulsore:<br />

alla precedente configurazione quadra di alesaggio e corsa, è stata<br />

preferita una struttura a corsa lunga, con 83 mm di alesaggio e 99<br />

di corsa. Questo ha consentito di raggiungere una pressione di accensione<br />

di 200 bar, il che vuol dire prima di tutto un incremento<br />

della coppia. Di contro è stato invece diminuito il rapporto di compressione,<br />

in modo che il motore anche da freddo risultasse più silenzioso.<br />

Per ottenere questi risultati all’iniezione, un classico sistema<br />

Common Rail, è stata aumentata la pressione massima, portandola<br />

a 1.800 bar. Un balzo non facile, raggiunto utilizzando iniettori<br />

elettromagnetici di quarta generazione, che consentono regolazioni<br />

più precise del flusso di carburante attraverso i sette fori dell’ugello,<br />

favorendo le quattro iniezioni per ogni ciclo di combustione (un<br />

massimo di due pre iniezioni, l’iniezione principale e una post iniezione,<br />

attiva soltanto quando è necessario). Tutto ciò si traduce in<br />

un aumento graduale della pressione e di conseguenza in un comportamento<br />

più fluido del propulsore.<br />

27<br />

N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />

A cui è stata rivista anche la sovralimentazione, differenziata a<br />

seconda delle versioni. In quella base ad esempio, quella da 95 cv,<br />

è affidata a un turbocompressore a gas di scarico monostadio con<br />

turbina a geometria variabile, con un elevato rendimento e tempi<br />

rapidi di risposta. Le altre due configurazioni disponibili ricorrono<br />

invece a una sovralimentazione a doppio stadio, in cui sono integrati<br />

un turbocompressore compatto ad alta pressione e uno a bassa<br />

pressione, quest’ultimo di grandi dimensioni, entrambi collegati in<br />

linea. Ai bassi regimi entra in funzione soltanto la turbina più piccola,<br />

comunque in grado di generare un’elevata pressione anche a<br />

un numero ridotto di giri motore, con una valvola Wastegate che<br />

provvede a prevenire il sovraccarico.<br />

A partire dai medi regimi si apre invece la valvola che regola la<br />

pressione del turbocompressore di maggiori dimensioni, a sua volta<br />

dotato di valvola Wastegate. La commutazione tra il funzionamento<br />

delle due turbine è impercettibile, con la curva del motore che in<br />

questo modo viene a pareggiare quella di un diesel di maggior cilindrata.<br />

<strong>Il</strong> primo vantaggio tangibile ottenuto riguarda la risposta<br />

immediata del propulsore fin dai bassi regimi, con prestazioni elevate<br />

e ben distribuite lungo tutta la fascia d’utilizzo. Anche la coppia<br />

massima allo stesso modo è adesso disponibile da regimi più<br />

bassi e presenta una resa costante. Effetto questo delle dimensioni<br />

maggiorate dell’intercooler, e della riduzione di 140 gradi della<br />

temperatura dell’aria di sovralimentazione; il tutto fa in modo che<br />

alle camere di combustione arrivi una maggiore massa d’aria, miscelata<br />

nelle giuste proporzioni con il gas di scarico rimesso in circolo<br />

da una farfalla a regolazione elettrica sistemata dietro al dispositivo.<br />

Completa il quadro delle innovazioni apportate dal reparto ricerca<br />

e sviluppo del costruttore tedesco la base del propulsore, un mo-<br />

FOCUS SPRINTER<br />

NELLE PIEGHE DELL’INNOVATIVA TECNOLOGIA BLUE EFFICIENCY<br />

Un nuovo motore al centro del progetto<br />

Per abbinare l’incremento di potenza alla riduzione di consumi ed emissioni, il nuovo motore diesel<br />

che ha fatto da base allo studio, l’OM651 di 2.143 cc declinato in tre configurazioni, è stato completamente<br />

rivisto, pur se la cilindrata risulta molto simile a quella del modello precedente. Vediamo come.<br />

ROMA - Le novità del progetto BlueEFFICIENCY non si esauriscono<br />

nel propulsore Euro 5. Un’addizione importante nel risparmio<br />

di carburante è rappresentata dal cambio a sei marce ECO<br />

Gear, proposto in due versioni, una base per i propulsori a quattro<br />

cilindri e una con scatola e dentatura rinforzata per il sei cilindri a<br />

V. In entrambi i casi la novità più evidente riguarda la spaziatura<br />

<strong>dei</strong> rapporti, che prevede una prima marcia piuttosto corta, utile<br />

soprattutto nel caso di partenze difficili, e una sesta invece lunga,<br />

da utilizzarsi nei tragitti autostradali o comunque su tutte le strade<br />

in cui è possibile mantenere una velocità costante, riducendo<br />

al tempo stesso i giri motore e quindi i consumi. Sempre il numero<br />

ridotto <strong>dei</strong> giri motore incrementa il comfort e permette minori<br />

emissioni.<br />

Se il rapporto minore è stato studiato per aiutare il conducente<br />

nelle manovre e negli spunti, quello maggiore, che è stato allungato<br />

del 15 per cento, contribuisce a uno stile di guida più rilassa-<br />

ECO Gear ed ECO Start<br />

noblocco in ghisa ad alta resistenza, caratterizzato da viti della testata<br />

incassate in profondità, per consentire una migliore forma e<br />

levigatura <strong>dei</strong> cilindri, riducendone di conseguenza l’attrito. Mentre<br />

i pistoni, inseriti in una camera con forma a omega, sono ora<br />

realizzati in alluminio. Ciò con l’obiettivo di allungare il getto libero<br />

degli iniettori, ottimizzando il processo di combustione. Sempre<br />

grazie alla corsa lunga sono state accorciate le bielle (rese anche<br />

più leggere), mentre l’albero a gomiti viene fatto ruotare su cinque<br />

cuscinetti, riducendo al minimo le vibrazioni e favorendo la silenziosità<br />

di marcia. Lo stesso obiettivo che si propone la combinazione<br />

di ingranaggi dentati e catena duplex che aziona i due alberi a<br />

camme in testa.<br />

Tanta attenzione anche ai particolari, come ad esempio lo strozzamento<br />

dell’aria di aspirazione, che è stato, per la prima volta su<br />

di un motore diesel, realizzato in materiale sintetico, quindi più<br />

leggero, così come sono un’esclusiva i due alberi a camme inseriti<br />

in una scatola posizionata sotto al basamento e azionati da ingranaggi<br />

a denti frontali (per ridurre l’attrito questi poggiano su due<br />

cuscinetti a rulli e su di un cuscinetto a sfere), fa sì che nella sua<br />

versione più potente (quella da 163 cv) il nuovo quattro cilindri<br />

Mercedes Benz raggiunga, con 76 cv per ogni litro di cilindrata, la<br />

massima potenza specifica tra i veicoli commerciali del segmento;<br />

stesso risultato per la coppia massima: 168 Nm per litro di cilindrata<br />

è diventata la più alta della categoria.<br />

Come già detto l’obiettivo dichiarato di questo nuovo motore è<br />

abbinare la maggior riduzione possibile delle emissioni con consumi<br />

ai vertici della categoria, raggiunto grazie alla combustione ottimizzata<br />

e a una maggior velocità di ricircolo <strong>dei</strong> gas di scarico, abbinato<br />

a un impianto EGR raffreddato ad acqua. Questo agisce in<br />

due fasi: prima i gas di scarico vengono sottoposti a un pre raffreddamento,<br />

a cui segue un ulteriore abbassamento della temperatura<br />

ottenuto utilizzando il radiatore principale. A motore freddo invece<br />

l’EGR entra in funzione senza raffreddamento, il che comporta un<br />

incremento più veloce della temperatura <strong>dei</strong> gas di scarico e quindi<br />

una accensione anticipata del catalizzatore ossidante, che riduce ulteriormente<br />

le emissioni nocive, permettendo inoltre al motore di<br />

raggiungere più in fretta la temperatura ideale diminuendo i consumi<br />

e scaldando prima anche l’abitacolo. <strong>Il</strong> ricircolo <strong>dei</strong> gas di scarico<br />

è assicurato anche quando il motore funziona a pieno regime e<br />

grazie alla nuova valvola EGR la regolazione è diventata più precisa<br />

e sono state ridotte al minimo le perdite di flusso.<br />

L’ultimo miracolo i tecnici di Stoccarda l’hanno fatto nell’ottica<br />

del risparmio di carburante, riprogettando tutti, o quasi, i gruppi<br />

ausiliari. Così la pompa dell’olio a palette è adesso rotativa, a comando<br />

elettrico, e permette di regolare il volume di mandata in<br />

funzione adattiva, in base all’effettivo lavoro richiesto al componente.<br />

In questo modo la pompa richiede una minor potenza e<br />

quindi un minor impiego di carburante. I pistoni sono raffreddati<br />

dal basso, attraverso appositi ugelli di lubrificazione, attivati anche<br />

in questo caso soltanto quando serve, e lo stesso è per la pompa<br />

dell’acqua di raffreddamento e per l’alternatore.<br />

Non potendo riprogettare anche il motore sei cilindri a V, che<br />

equipaggia il top di gamma dello Sprinter, il marchio tedesco ha<br />

comunque voluto rivederne a fondo le caratteristiche, rinnovandone<br />

la pressione del collettore a 1.800 bar e introducendo una ventola<br />

viscostatica a regolazione elettronica, abbinata al condizionatore,<br />

che entra in funzione soltanto in caso di necessità. Per il resto il<br />

propulsore conta su di un basamento di alluminio con angolazione<br />

di 72 gradi, dotato inoltre di particolari raffinati come i quattro alberi<br />

a camme azionati tramite una catena Suplex e l’iniezione<br />

Common Rail con iniettori piezometrici a otto fori. Equipaggiato<br />

con filtro antiparticolato di serie, in grado di soddisfare come il<br />

quattro cilindri i parametri Euro 5 o EEV raggiunge i 190 cv di potenza<br />

massima e una coppia di 440 Nm.<br />

Altri due preziosi alleati<br />

to, nell’ottica del nuovo Sprinter che cura molto sia il livello ecologico<br />

che l’economia d’esercizio. A seconda della potenza i consumi<br />

<strong>dei</strong> propulsori a quattro cilindri, secondo i dati forniti da<br />

Mercedes Benz, verrebbero ulteriormente ridotti, grazie al nuovo<br />

cambio di circa 0,5/1 ogni 100 km, che diventano 1,5 litri nel<br />

caso del sei cilindri a V. <strong>Il</strong> che vuol dire che chi percorre annualmente<br />

150mila km (e per un corriere non è difficile) può arrivare<br />

a risparmiare fino a 2.500 litri di gasolio. <strong>Il</strong> tutto unito a una maggior<br />

elasticità e velocità di accelerazione.<br />

Altra novità importante è rappresentata dall’ECO Start, cioè il<br />

dispositivo che spegne in automatico il motore quando si resta<br />

fermi ad esempio a un semaforo. Perché entri in funzione è sufficiente<br />

mettere in folle e rilasciare il pedale della frizione, mentre<br />

per ripartire basta premere lo stesso pedale e innestare la marcia.<br />

In particolare, quando si parla di consegne urbane l’ECO Start<br />

può consentire un risparmio decisamente interessante.


FOCUS SPRINTER<br />

N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />

28<br />

DAL CLASSICO FINANZIAMENTO AL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE<br />

BlueEFFICIENCY significa<br />

anche utili opzioni per l’acquisto<br />

ROMA - Non è soltanto una questione di tecnologia. Alla serie<br />

BlueEFFICIENCY, Mercedes Benz aggiunge diverse opzioni<br />

per l’acquisto, dal più classico finanziamento al noleggio a<br />

lungo termine. Più in particolare, fino a giugno di quest’anno, la<br />

captive del costruttore propone su tutte le gam me Vito, Sprinter<br />

e Viano un finanziamento a tasso zero per un importo che può<br />

raggiungere i 20mila euro e una durata massima di 36 mesi.<br />

Naturalmente la proposta è rivolta principalmente a chi voglia<br />

acquistare uno Sprinter dotato di tecnologia BlueEFFICIENCY;<br />

in questo caso, ad esempio, finanziando un importo di 20.000<br />

euro in 36 mesi la rata sarà di 565,44 euro, a cui vanno aggiunte<br />

le spese d’istruttoria della pratica di 210 euro, con un T.A.N.<br />

dello 0 per cento e un T.A.E.G. dell’1,28 per cento. <strong>Il</strong> tutto con<br />

inclusa la polizza Feel Care (credito protetto).<br />

Per chi preferisce invece la formula leasing, la Mercedes-<br />

Benz Financial Services Italia ha ideato un nuovo prodotto finanziario:<br />

il Service Leasing. Si tratta di un pacchetto che comprende<br />

oltre al classico leasing finanziario l’Accordo Assistenza<br />

per la manutenzione e la riparazione del mezzo. Proprio in base<br />

al tipo di assistenza a cui viene abbinato, il Service Leasing può<br />

essere Classic oppure Excellent.<br />

Questa seconda opzione, ad esempio, comprende in un unico<br />

canone mensile, oltre al finanziamento del costo del veicolo, la<br />

manutenzione ordinaria (tagliandi), le riparazioni (oltre il termi-<br />

Mercedes-Benz propone<br />

su tutte le gamme Vito, Sprinter<br />

e Viano un finanziamento a tasso<br />

zero per un importo che può<br />

raggiungere i 20mila euro e una<br />

durata massima di 36 mesi.<br />

La proposta è rivolta<br />

principalmente a chi voglia<br />

acquistare uno Sprinter con<br />

tecnologia BlueEFFICIENCY.<br />

Interessante anche il nuovo<br />

prodotto finanziario Service<br />

Leasing, declinato nelle due<br />

proposte Classic ed Excellent.<br />

ne di copertura della garanzia di legge) e il materiale soggetto a<br />

usura (freni, frizione, ecc).<br />

Sempre fino a giugno Mercedes-Benz offre “Service Leasing<br />

Excellent” a tasso agevolato su Vito. Con 290 euro al mese si<br />

può quindi avere un Vito con pacchetto clima, manutenzione ordinaria<br />

e riparazioni incluse per quattro anni. Un esempio prativo:<br />

per Vito 109 CDI Furgone Compact (IVA esclusa) il prezzo<br />

netto è pari a 20.341 euro, anticipo di 4.510 euro e riscatto - a<br />

120mila km - di 5.468 euro; durata 48 mesi, 47 canoni mensile<br />

da 290 euro, T.A.N. 2,08 per cento e T.A.E.G. 3,35 per cento,<br />

spese di istruttoria pratica 230 euro. Un’offerta simile è disponibile<br />

anche sui veicoli della gamma Sprinter.<br />

Disponibile per la clientela Mercedes-Benz anche Sprinter NGT ad alimentazione bivalente<br />

<strong>Il</strong> metano scelta vincente soprattutto per le flotte<br />

ROMA - È riservato a una clientela particolare, più attenta della media<br />

alle problematiche ecologiche ma anche al risparmio. Questo soprattutto<br />

per il tipo di alimentazione scelta. Infatti, l’utilizzo della versione dello<br />

Sprinter a metano dipende molto se nella zona in cui opera l’azienda<br />

cliente sono presenti sufficienti distributori. Cosa che in Italia avviene a<br />

macchia di leopardo. Ecco perché la soluzione scelta da Mercedes-Benz<br />

per lo Sprinter NGT è quella dell’alimentazione bivalente, a benzina e a<br />

metano, il che lo rende conforme allo standard EU4. <strong>Il</strong> metano infatti<br />

non produce particolato, riduce rispetto a un normale diesel le emissioni<br />

di ossidi di azoto, idrocarburi e biossido, con quelle di CO2 in calo del<br />

20 per cento. <strong>Il</strong> motore scelto per la trasformazione è un 1.8 di cilindrata,<br />

con compressore a cinghia, in grado di sviluppare sia a benzina che a<br />

metano 156 cv di potenza massima, con una coppia di 240 Nm, molto<br />

più della precedente versione.<br />

Visto che è stata scelta la soluzione bivalente, a bordo sono stati installati<br />

due serbatoi, naturalmente quello principale è a metano e può essere<br />

composto, secondo le esigenze del cliente, da un numero variabile<br />

di bombole (fino a sei), per un totale di metano disponibile che va da 124<br />

a 294 litri (per la versione da 5 ton i serbatoi sono tre per 246 litri). A<br />

questo si aggiunge un serbatoio a benzina con una capacità di 100 litri.<br />

In totale si raggiunge un’autonomia di ben 1.200 km. Passare da un’alimentazione<br />

all’altra è molto semplice, basta premere il pulsante sistemato<br />

a sinistra del blocco dell’accensione. In media l’aggiunta <strong>dei</strong> serbatoi<br />

a metano porta a un incremento della tara dello Sprinter di circa 300 kg.<br />

Anche per lo Sprinter NGT sono molte le versioni disponibili, e comprendono<br />

sia modelli a ruote posteriori singole che gemellate, con MTT<br />

da 3,5 a 5 t e nelle configurazioni furgone, combi e telaio cabinato. Per<br />

chi deve ottemperare a limiti ecologici particolarmente elevati è stata<br />

inoltre resa disponibile anche una versione EEV, quindi con emissioni<br />

ulteriormente ridotte. Per raggiungere questo risultato il costruttore tedesco<br />

ha fatto ricorso a un’alimentazione monovalente, con quindi un serbatoio<br />

di benzina di appena 15 litri, da utilizzare soltanto per le partenze<br />

e per le emergenze. In questo caso lo Sprinter è più leggero del gemello<br />

bivalente di circa 65 kg.


29<br />

N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />

FOCUS MASTER<br />

RENAULT / ALLA SCOPERTA DEL NUOVO MASTER, AVAMPOSTO NEL SEGMENTO DEI LEGGERI<br />

Ha tutte le carte per essere numero uno<br />

Dopo aver eroicamente resistito all’annus horribilis alle spalle, con un lusinghiero<br />

14,81 per cento di quota di mercato in Europa, Renault nel segmento <strong>dei</strong> furgoni schiera<br />

tre moschettieri: al fianco di Trafic MY <strong>2010</strong> e Kangoo Express Maxi,<br />

Nuovo Master si propone come elemento di punta per sbaragliare la concorrenza.<br />

ROMA - Ma come ha fatto la Lo sanga a resistere al crollo del le vendite<br />

dell’annus horribilis 2009? E quale sarà la sua stra tegia d’attacco<br />

nei veicoli commerciali nel periodo post cri si economica? Qualunque<br />

es sa sia, Jean-Christophe Kugler e i suoi puntano parecchie<br />

carte sul moschettiere di punta <strong>dei</strong> leg geri targati Renault: il nuovo<br />

Master, la cui gamma è stata arricchita quest’anno per farne un veicolo<br />

economico, per “tutte le tasche”, con un design distintivo ma<br />

anche con qualità dinamiche esemplari, grazie anche al nuovo motore<br />

Euro 5.<br />

È lui l’avamposto della battaglia che la Losanga si prepara non<br />

già ad affrontare, bensì a proseguire, sulla scorta di un anno difficilissimo,<br />

quale il 2009, affrontato con il massimo della grinta. E i risultati<br />

sono arrivati: 14,81 per cento di quota di mercato in Europa<br />

occidentale, che decreta Renault marchio leader incontestato <strong>dei</strong><br />

veicoli commerciali, a fronte di vendite che in generale hanno subito<br />

un vero e proprio crollo: -28 per cento.<br />

CONSOLIDARE LA LEADERSHIP<br />

Si tratta quindi di consolidare la leadership. E il nuovo Master<br />

lanciato quest’anno - che oltretutto va ad affiancarsi agli altri due<br />

modelli novità del <strong>2010</strong>: Re nault Trafic My <strong>2010</strong> e Renault Kangoo<br />

Express Maxi - di armi a sua disposizione ne ha più d’una: un comfort<br />

da berlina, costi d’esercizio tra i più bas si del mercato, gamma<br />

più ricca grazie alla nuova proposta di trazione posteriore, sicurezza<br />

al centro delle priorità.<br />

Nuovo Master si propone come gioiello tra le mani del l’ingegner<br />

Kugler, dall’ottobre 2008 Direttore della Divisione Veicoli<br />

commerciali Renault, a zienda di cui è entrato a far par te nel 1984.<br />

Ma la squadra <strong>dei</strong> leggeri della Losanga è pronta a sfoderare ogni<br />

risorsa. E accanto al rinnovo delle gamme <strong>dei</strong> prodotti, arriva<br />

Massimiliano Campanella<br />

Jean-Christophe Kugler, Direttore<br />

della Divisione Veicoli commerciali Renault<br />

anche una proposta su misura al servizio <strong>dei</strong> professionisti. Si<br />

chiama Renault PRO+ ed è l’insegna che i professionisti possono<br />

cercare nella rete distributiva se desiderano una soluzione pratica<br />

ed efficace per qualunque esigenza. Infine, l’attenzione al rispetto<br />

dell’ambiente. Perché l’o biet tivo di Jean-Christophe Kugler - un<br />

passato da dirigente ne gli stabilimenti di Cor doba, Maubeuge e<br />

Gu yan court - è proporre veicoli commerciali ac cessibili a tutti ma<br />

anche più ecologici.<br />

NUOVI ORIENTAMENTI STILISTICI<br />

Ma andiamo a conoscerlo il Nuo vo Renault Master, che na sce in<br />

Francia, nello stabilimento Sovab di Batilly, in Meurthe-et-Moselle.<br />

<strong>Il</strong> design prefigura i nuovi orientamenti stilistici <strong>dei</strong> furgoni Renault.<br />

Le linee sono di namiche ed espressive e rispecchiano la robustezza<br />

e la fun zionalità di un grande furgone. L’abitacolo propone il<br />

numero di portaoggetti funzionali più elevato del mercato: ergonomici<br />

e completamente integrati, sono stati specificamente pro gettati<br />

per accogliere gli oggetti di uso quotidiano <strong>dei</strong> clien ti professionali.<br />

Nuovo Renault Master offre un comfort si mile a quello di un’auto -<br />

vet tura, l’ergonomia del posto di gui da è stata rivisitata per garantire<br />

un comfort di alto livello, anche sui lunghi tragitti. Dal punto di<br />

vista delle condizioni di carico, Nuovo Renault Master dispone di<br />

un telaio che coniuga sempre efficacia e com fort.<br />

<strong>Il</strong> nuovo propulsore 2.3 dCi, specificamente sviluppato per le esigenze<br />

<strong>dei</strong> veicoli commerciali, è declinato in tre livelli di potenza<br />

(100, 125 e 150 cv) ed è identico sulle versioni a trazione anteriore<br />

(montato in posizione trasversale) e su quelle a trazione posteriore<br />

(montato in posizione longitudinale). <strong>Il</strong> motore è disponibile su<br />

tutte le versioni, sia Euro 4 sia Euro 5 con filtro antiparticolato e<br />

quinto iniettore.


FOCUS MASTER<br />

ROMA - Dall’abitacolo, che si pone come nuovo riferimento per la<br />

funzionalità <strong>dei</strong> vani portaoggetti, alla zona di carico su misura del<br />

cliente, il nuovo Master mostra i muscoli e non teme confronti, proponendosi<br />

per gli utilizzi più disparati, ivi compreso il camping-car.<br />

A COME ABITACOLO. Nuovo Master rappresenta un riferimento nel<br />

segmento per i vani portaoggetti. L’abitacolo propone il numero di<br />

portaoggetti funzionali più elevato del mercato: ergonomici e completamente<br />

integrati, sono stati specificamente progettati per accogliere<br />

gli oggetti di uso quotidiano <strong>dei</strong> clienti professionali. Osservando<br />

la cabina di guida troviamo: una mensola sotto il padiglione,<br />

su tutta la larghezza dell’abitacolo; un alloggiamento per il cronotachigrafo,<br />

a livello del padiglione; un astuccio portaocchiali; un alloggiamento<br />

integrato nella plancia per un computer portatile e/o<br />

documenti di formato A4; un grande contenitore sopra il cassetto<br />

con sportello della plancia; un portatelefono con presa 12 V per ricaricare<br />

la batteria, un portamonete e portacarte o porta biglietto autostradale<br />

accanto al volante; un alloggiamento per lettore MP3 accanto<br />

a una seconda presa 12 V e pre se di connessione audio; portalattine<br />

e posacenere asportabili; un grande cassetto con sportello refrigerato<br />

(con l’opzione climatizzatore) da 7,6 l, che può contenere<br />

due bottiglie da 1,5 l; un’ampia vaschetta a comparti all’interno<br />

della porta, che integra uno spazio dedicato a una bottiglia da 1,5 l;<br />

numerosi svuo ta tasche per chiavi, guanti, sigarette, ombrelli pieghevoli<br />

ecc.; un grande vano portaoggetti sotto il divano posteriore,<br />

accessibile sollevando la seduta <strong>dei</strong> sedili passeggeri. L’assenza di<br />

comparti consente di riporvi oggetti più voluminosi.<br />

B COME BASSI COSTI D’E SERCIZIO. Nuovo Renault Master esprime<br />

i progressi compiuti da Renault in tema di consumi sul mercato <strong>dei</strong><br />

veicoli commerciali. Inferiori, in me dia, di 1 l/100 km sulle versioni<br />

a trazione anteriore, i consumi si riducono fino a 2,7 l/100 km rispetto<br />

alla precedente generazione sulle versioni a trazione posteriore.<br />

Tali risultati assicurano a Nuovo Renault Master la leadership<br />

<strong>dei</strong> consumi Nedc sulle versioni cuore di gamma L2H2 a trazione<br />

anteriore con il motore 2.3 dCi 125cv (consumo di 8.0 l/100 km).<br />

Tali progressi corrispondono a un risparmio di 1.300 euro per<br />

150mi la km percorsi, calcolati sul la base di 0,87 euro più tas se/litro<br />

di gasolio. Renault Master ha un’autonomia superiore a 1.400 km<br />

con un pieno, circa 200 km in più rispetto al modello precedente.<br />

C COME COMFORT. Nuovo Renault Master offre un com fort simile<br />

a quello di un’auto vet tura. L’ergonomia del posto di guida è stata rivisitata<br />

per garantire un comfort di alto livello, anche sui lunghi tragitti.<br />

<strong>Il</strong> com fort termico e acustico è sta to curato con particolare attenzione.<br />

<strong>Il</strong> furgone propone nu merosi equipaggiamenti a vantaggio<br />

del comfort derivati dal segmento delle autovetture.<br />

D COME DESIGN. <strong>Il</strong> design distintivo di Nuovo Renault Ma ster prefigura<br />

i nuovi orientamenti stilistici <strong>dei</strong> furgoni Renault. Le linee<br />

sono dinamiche ed espressive e rispecchiano la robustezza e la funzionalità<br />

di un grande furgone. L’espres sio ne è determinata: l’ampia<br />

calandra verniciata e i grandi fanali espressivi e tecnici svelano un<br />

frontale audace e robusto, con parafanghi muscolosi e un cofano<br />

che esprimono potenza. La parte posteriore è caratterizzata dal taglio<br />

asimmetrico <strong>dei</strong> vetri, firma estetica di Master. Le tre luci di<br />

stop triangolari, identificabili da lontano, esaltano l’identità luminosa<br />

del veicolo.<br />

E COME ECONOMICO. Nuo vo Master si afferma come un veicolo<br />

economico non solo per i suoi costi d’esercizio. L’altra fac cia <strong>dei</strong><br />

costi di un commerciale per il professionista è rappresentata dai<br />

costi di manutenzione, e anche questi sono tra i più bassi del mercato.<br />

I costi di manutenzione sono stati ridotti del 40 per cento rispetto<br />

al precedente modello, pari a un risparmio di 500 euro su 150mila<br />

km/4 anni, grazie all’aumento dell’intervallo tra cambi dell’o lio,<br />

portato a 40mila km/2 anni (al primo <strong>dei</strong> due termini raggiunto), il<br />

che equivale a 10mi la km o un anno in più rispetto alla generazione<br />

precedente; grazie alla catena di distribuzione che non richiede manutenzione<br />

e grazie all’aumento del 20 per cento della durabilità<br />

N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />

30<br />

Tutti i segreti del nuovo<br />

del le pastiglie e <strong>dei</strong> dischi <strong>dei</strong> freni. Nuovo Master presenta una<br />

spia di usura sulla plancia e maggiore longevità del liquido di raffreddamento,<br />

attivo per 160mila km rispetto ai 120mila km del modello<br />

precedente. <strong>Il</strong> costo di utilizzo complessivo risulta, quindi, ridotto<br />

in media di 1.800 euro per 150mila km/4 anni (alla prima<br />

delle due scadenze), calcolati sulla base di 0,87 euro più tasse/litro<br />

di gasolio, equivalente ad un guadagno di 37 euro al mese.<br />

F COME FACILE DA U TI LIZZARE. L’e qui pag gia men to del Nuovo<br />

Master è com posto di elementi facilmente intuibili e utilizzabili. Per<br />

ottenere la temperatura impostata il climatizzatore automatico performante<br />

è estremamente rapido, i comandi elettrici precisi e facili<br />

da utilizzare, la ventilazione silenziosa, migliore la ripartizione e la<br />

diffusione <strong>dei</strong> flussi d’aria. È disponibile un’op zione “riscaldamento<br />

rin forzato”, in particolare per i Pae si con clima particolarmente<br />

rigido.<br />

G COME GAMMA PIÙ RICCA. Nuovo Renault Master diventa uno<br />

<strong>dei</strong> pochissimi grandi furgoni a presentare una duplice proposta di<br />

Con 4 lunghezze e 3 altezze, Master offre 12 volumi di carico compresi tra 8 e 22 metri cubi. L’accesso posteriore allo spazio di carico è<br />

facilitato dalla soglia tra le più basse del mercato: 548 mm sulle versioni con trazione anteriore e 674 mm su quelle a trazione posteriore.<br />

<strong>Il</strong> Nuovo Renault Master offre livelli di utilizzo simili a quelli di un’autovettura. L’ergonomia del posto di guida è stata rivisitata per<br />

garantire un comfort di standard elevato, anche sui lunghi tragitti. Assai pratica la tavoletta portadocumenti a scomparsa sulla plancia.<br />

trazione anteriore-posteriore. La gamma si arricchisce di: una nuova<br />

lunghezza L4, che propone un volume di carico fino a 22 m3 e una<br />

lunghezza di carico fino a 4,38 m; versioni 3,5 t e 4,5 t con ruote<br />

gemellate, per carichi più pesanti; una capacità di rimorchio fino a 3<br />

t, che porta il peso totale circolante autorizzato a 7,5 t. Nuovo Renault<br />

Master propone, di conseguenza, una gamma ineguagliata di<br />

oltre 350 versioni: 70 scocche (furgone, combi, bus, telaio e pianale<br />

cabinato, doppia cabina, con cassone ribaltabile, grandi volumi); 4<br />

lunghezze (3 passi e 2 sbalzi posteriori); 3 altezze; duplice proposta<br />

trazione anteriore/posteriore (con ruote singole o gemellate); 4 versioni<br />

in funzione del peso totale autorizzato sotto carico: 2,8 t, 3,3 t,<br />

3,5 t (con ruote singole o gemellate) e 4,5 t (ruote gemellate).<br />

H COME HI-FI. L’equipag gia mento audio è completo, con 4 livelli<br />

d’impianti radio. La proposta di gamma più elevata comprende un<br />

impianto radio CD MP3 con kit vivavoce Blue tooth e connessione<br />

multimediale USB e iPod. La selezione di CD e di brani si esegue<br />

tramite comandi al volante, con visualizzazione <strong>dei</strong> titoli sul display.<br />

K COME KG DA CARICARE E SCARICARE. <strong>Parte</strong> del carico può essere<br />

trasportata sul tetto grazie al portapacchi, uno degli accessori disponibili<br />

come pri mo equipaggiamento in fabbrica disponibile sulle<br />

4 lunghezze (carico massimo autorizzato 200 kg). È possibile aggiungere<br />

an che una via di passaggio e una scala a pioli, per facilitare<br />

le operazioni di carico e scarico.<br />

I COME ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO. La cabina è sta ta parti-


31<br />

N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />

furgone con la Losanga<br />

Una delle innovazioni essenziali del Nuovo Master è il tavolino girevole disposto sullo schienale del sedile centrale. Ribaltando<br />

quest’ultimo, lo schienale si trasforma in una scrivania che integra la tavoletta girevole, adatta anche a sostenere un personal computer.<br />

colarmente curata an che da questo punto di vista. Nuovo Renault<br />

Master è equipaggiato con una paratia completa standard sulle versioni<br />

cuo re di gamma e con una paratia rivestita sulle versioni alto<br />

di gamma. Tutte le motorizzazioni sono provviste di volano bi-mas -<br />

sa che filtra le vibrazioni, in particolar modo ai bassi regimi e al minimo.<br />

J COME JEAN CHRISTOPHE KUGLER. È il nome del direttore della<br />

Divisione veicoli commerciali Renault, organizzata co me entità autonoma<br />

(Business Unit), responsabile del pro prio fatturato e <strong>dei</strong> risultati<br />

finanziari. Definisce e attua la po litica <strong>dei</strong> veicoli commerciali<br />

Renault, integrando direzioni di programma, un’ingegneria dedicata,<br />

stabilimenti produttivi e direzioni centrali (Direzione Commerciale,<br />

Direzione Qualità e Servizi, ecc). Fa riferimento, per<br />

quanto necessario, al le équipe specializzate Renault, in particolare<br />

in materia di design, acquisti, motopropulsori o ricerca, associando,<br />

in tal modo, la flessibilità di una strut tura coerente e reattiva alla<br />

forza del Gruppo Renault.<br />

L COME LUNGHI TRAGITTI. Se dile, volante e pedali sono perfettamente<br />

allineati e riducono notevolmente gli sforzi del con ducente<br />

per correggere la po sizione di guida, elemento es senziale quando<br />

si guida tra de stinazioni tra loro molto lontane. L’abitacolo diventa<br />

più con fortevole, anche per i passeggeri di statura elevata, grazie,<br />

in particolare, all’aumento di 5,7 cm dello spazio longitudinale<br />

in cabina, essenzialmente a vantaggio dello spazio per le<br />

gambe.<br />

M COME MOTORE. Grazie a motorizzazioni performanti e sobrie,<br />

che garantiscono ottime riprese ed emissioni di CO2 contenute,<br />

Nuovo Renault Master offre un piacere di guida molto simile a<br />

quello di un’au to. <strong>Il</strong> telaio coniuga efficacia e com fort in qualunque<br />

condizione di carico, mentre il nuovo pro pulsore 2.3 dCi è declinato<br />

in tre livelli di potenza (100, 125 e 150 cv) ed è identico sul le versioni<br />

a trazione anteriore (mon tato trasversalmente) e su quelle a<br />

trazione posteriore (mon tato longitudinalmente). Questo propulsore,<br />

che sostituisce il 2.5 dCi, è stato specificamente sviluppato per il<br />

veicolo commerciale e deriva dalla motorizzazione 2.0 dCi, ampiamente<br />

utilizzata e apprezzata sul le autovetture. <strong>Il</strong> nuovo motore è<br />

disponibile, dal lancio, con omologazione Euro 5 e filtro antiparticolato<br />

di serie sia sulla trazione anteriore che posteriore. La cilindrata,<br />

inferiore di 200 cm3 a quella del 2.5 dCi, eroga una coppia<br />

più importante (fino a 30 Nm in più).<br />

N COME NAVIGATORE SATELLITARE. Nel Carminat TomTom con sistema<br />

IQ Route, il di splay remoto, disposto nella par te superiore del<br />

padiglione, con sente di liberare la plancia a vantaggio <strong>dei</strong> vani portaoggetti<br />

e può essere orientato verso destra o sinistra, assicurando<br />

al conducente una perfetta visibilità. <strong>Il</strong> sistema IQ Routes calcola i<br />

percorsi più rapidi tenendo conto delle velocità reali misurate sulle<br />

strade.<br />

O COME OTTIMALE MOTRICITÀ IN TUTTE LE SITUAZIONI DI CARI-<br />

CO. La versione con trazione posteriore di Nuovo Renault Master è<br />

del tipo a struttura autoportante (telaio integrato nella scocca), a elevata<br />

resistenza. Questa tecnologia offre numerosi vantaggi: allegge-<br />

rimento del veicolo, maggiore maneggevolezza, possibilità di proporre<br />

una soglia di carico ribassata nonostante l’aumento del carico<br />

utile.<br />

P COME POSSIBILITÀ D’AL LE STIMENTO. La proposta di allestimenti<br />

di Nuovo Renault Ma ster è facilitata da predisposizioni ad hoc del<br />

veicolo e da opzioni specifiche. Ad esempio, la traversa posteriore<br />

smontabile consente una regolazione sem plificata dello sbalzo posteriore<br />

facilitando, di conseguenza, gli allestimenti. La nuova proposta<br />

di versioni a trazione po steriore di Nuovo Renault Ma ster<br />

consentirà al modello di essere maggiormente presente, in particolare,<br />

sui segmenti <strong>dei</strong> telai, cassoni e gran volume.<br />

Q COME QUINTO INIETTORE. <strong>Il</strong> motore Euro 5, disponibile dal lancio,<br />

offre di serie il filtro antiparticolato con quinto iniettore montato<br />

sulla linea di scarico, unicamente dedicato alla ri generazione del<br />

filtro stesso. Tutte le motorizzazioni propongono una trasmissione<br />

manuale a 6 rapporti, mentre i propulsori dCi 125 e dCi 150 sono<br />

disponibili anche con trasmissione ro botizzata. L’indicatore di cam-<br />

FOCUS MASTER<br />

bio di rapporto, di serie, assiste il conducente per il passaggio <strong>dei</strong><br />

rapporti, a vantaggio di una riduzione <strong>dei</strong> consumi.<br />

R COME ROBUSTEZZA AL SER VIZIO DELLA FUNZIONALITÀ. La robustezza<br />

di Nuovo Master si esprime nelle proporzioni ben studiate,<br />

nel largo paraurti pro tettivo e nelle modanature laterali ben dimensionate.<br />

Le lu ci posteriori, più ampie che nel precedente veicolo,<br />

esaltano l’assetto del modello ed aumentano la sensazione di sicurezza.<br />

Le scelte stilistiche <strong>dei</strong> designer sono state orientate dalla ricerca<br />

di funzionalità: le tre altezze sono state progettate contemporaneamente<br />

e in modo equilibrato, per ottenere un design armonioso<br />

su tutta la gamma <strong>dei</strong> furgoni; il nuovo taglio <strong>dei</strong> vetri laterali offre<br />

migliore visibilità; le ampie maniglie delle porte ga rantiscono<br />

un’ottima presa e una maggiore rigidità; i predellini, perfettamente<br />

integrati nel paraurti anteriore, migliorano l’ac cessibilità al parabrezza;<br />

gli indicatori di direzione, integrati nei retrovisori, garantiscono<br />

una reale sicurezza.<br />

S COME SPAZIO DI LAVORO. In cabina Nuovo Renault Master presenta<br />

due innovazioni essenziali, tese a migliorare lo spazio di lavoro:<br />

una tavoletta por tadocumenti a scomparsa sulla plancia, progettata<br />

per non ostacolare la visibilità, su cui è possibile fissare bolle di<br />

trasporto e documenti; un tavolino girevole, che può essere orientato<br />

verso il conducente, disposto sullo schienale del sedile cen trale.<br />

Ribaltando il sedile centrale, lo schienale si trasforma in una scrivania<br />

e integra una tavoletta girevole, particolarmente adatta per un<br />

personal computer, che può servire da scrittoio, due portalattine e<br />

un vano portaoggetti per articoli di cancelleria.<br />

T COME TRAZIONE POSTERIORE. Grazie alla nuova proposta di versioni<br />

a trazione posteriore, la gamma propone una nuova lunghezza<br />

L4 (volume utile fino a 22 m3), versioni 3,5 t e 4,5 t con ruote gemellate<br />

e nuove possibilità di allestimenti.<br />

U COME UTILIZZO. Nel dare vita a Nuovo Master i progettisti della<br />

Losanga hanno pensato alle diversità d’utilizzo del veicolo e ogni<br />

elemento relativo al la sicurezza è pensato in funzione della diversa<br />

destinazione del veicolo. Ad esempio per la protezione degli oggetti<br />

nella zo na di carico il pianale di le gno per l’utilizzo “standard” è<br />

spesso 10 mm, per l’utilizzo intensivo 15 mm. Stessa distinzione<br />

per gli accessori, per la paratia completa lamierata (di serie) o vetrata<br />

e per i rivestimenti di legno per le fiancate.<br />

V COME VIAGGI D’AVVEN TU RA. Nuovo Master si propone come<br />

veicolo adatto anche a chi ama il contatto con la natura e le vacanze<br />

all’aria aperta. Ad esempio, consente agli allestitori di camping-car<br />

di sviluppare una proposta interessante per i loro clienti, visto che<br />

presenta alcune utili predisposizioni, tra cui: cabina senza paratia,<br />

con taglio del padiglione per facilitare l’installazione del corpo<br />

cam ping-car; carreggiata posteriore allargata (1.860 mm), per ragioni<br />

estetiche e di stabilità (la larghezza di un camping-car è superiore<br />

di 25 cm rispetto a quella di un furgone); passo spe cifico L2+, compatibile<br />

con gli utensili industriali degli allestitori di camping-car;<br />

antenna radio integrata nel retrovisore. Le versioni di Nuovo Renault<br />

Master con trazione posteriore e ruote gemellate consentono<br />

un’offerta di camping-car più ampia.<br />

Z COME ZONA DI CARICO SU MISURA. Con 4 lunghezze e 3 al tezze,<br />

Nuovo Renault Master offre 12 volumi di carico, compresi tra 8 e<br />

22 m3. La ruota di scorta, che sul nuovo modello è disposta sotto il<br />

pianale, consente di guadagnare volume nel vano di carico. Le porte<br />

e l’ac ces so allo spazio di carico sono sta ti studiati con grande attenzione:<br />

la porta laterale scorrevole è stata allargata di 17 cm, diventando<br />

così una delle più lar ghe del mercato; è disponibile anche una<br />

doppia porta laterale scorrevole, per facilitare il carico da entrambi<br />

i lati del vei colo. Posteriormente, l’ac ces so allo spazio di carico è<br />

facilitato da una soglia di carico tra le più basse del mercato: 548<br />

mm sulle versioni con trazione anteriore e 674 mm su quel le a trazione<br />

posteriore (pre dellino montato, di serie, sulle versioni a trazione<br />

posteriore).<br />

La porta laterale scorrevole è stata allargata di 17 cm, diventando così una delle più larghe del mercato. Nuovo Master rende disponibile<br />

anche la configurazione doppia porta laterale scorrevole che facilita le operazioni di carico e scarico da entrambi i lati del veicolo.


FOCUS MASTER<br />

“Renault ha<br />

selezionato<br />

la SoVAB<br />

per il suo<br />

know-how nella<br />

produzione<br />

di grandi<br />

furgoni. Batilly<br />

dispone, in<br />

effetti, di linee<br />

di produzione<br />

adatte alla<br />

sagoma del<br />

Master, un<br />

vantaggio che<br />

ha permesso<br />

di ridurre<br />

l’investimento<br />

iniziale del<br />

programma.<br />

ROMA - <strong>Il</strong> nuovo Master viene prodotto in esclusiva mondiale<br />

nello stabilimento SoVAB (Société des Véhicules Automobiles de<br />

Batilly), nel dipartimento francese di Meurthe-et-Moselle, a 30<br />

km a nord della città di Metz. <strong>Il</strong> sito, che festeggerà i suoi trent’anni<br />

all’inizio di giugno, è specializzato dal 1980 nella produzione<br />

di grandi veicoli commerciali. Dal 1980 al 1997, ha prodotto<br />

Master prima generazione e successivamente, dal 1997 al<br />

<strong>2010</strong>, Master seconda generazione, che ha venduto oltre un milione<br />

di unità in 45 paesi. Oggi, la produzione del Master terza generazione,<br />

i cui ordini sono già aperti, si sostituisce progressivamente<br />

a quella della versione attuale. SoVAB dovrebbe interrompere<br />

la produzione di Master seconda generazione alla fine del<br />

<strong>2010</strong>.<br />

Scegliendo SoVAB, Renault garantisce il futuro del sito. Con<br />

2.399 dipendenti, lo stabilimento resta il più importante datore di<br />

lavoro privato nel dipartimento di Meurthe-et-Moselle. Grazie a<br />

una forte integrazione locale, la SoVAB dà lavoro a 3.000 dipendenti<br />

a tem po pieno nella regione della Lorena. Renault mantiene,<br />

così, l’occupazione industriale in una regione duramente colpita<br />

dalle riconversioni della siderurgia e dell’industria mineraria.<br />

Renault ha selezionato la SoVAB per il suo know-how nella<br />

produzione di grandi furgoni. Batilly dispone, in effetti, di linee<br />

di produzione adatte alla sagoma del Master, un vantaggio che ha<br />

permesso di ridurre l’investimento iniziale del programma. <strong>Il</strong> sito<br />

è in grado, ad esempio, di produrre il Master L4, che misura<br />

6,848 m, pari a due metri di lunghezza in più rispetto a Grand<br />

Espace. Lo stabilimento beneficia, inoltre, di una rilevante espe-<br />

Sopra e in alto l’interno dello stabilimento SoVAB di Batilly.<br />

L’impianto festeggerà i trent’anni di attività all’inizio di giugno.<br />

N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />

32<br />

NASCE NEL MODERNO STABILIMENTO SOVAB DI BATILLY<br />

Lunga esperienza e processo<br />

produttivo di qualità<br />

rienza in termini di gestione della grande diversificazione, caratteristica<br />

<strong>dei</strong> veicoli commerciali, e sarà perfettamente in grado di<br />

produrre le 350 diverse varianti.<br />

Gli operatori di Batilly han no acquisito un know-how che ha<br />

permesso al precedente Master di imporsi come riferimento in<br />

termini di qualità sul suo seg mento in Europa. Nuovo Ma ster dovrebbe<br />

conservare que sta posizione, in particolare grazie ai 3 milioni<br />

di chilometri di test realizzati nella fase di progettazione. La<br />

qualità rappresenta un elemento cruciale nel settore del veicolo<br />

commerciale. Per il loro lavoro, gli operatori professionali devono<br />

po ter contare sul loro veicolo, ogni giorno e durevolmente.<br />

Batilly dispone di un comprovato tessuto di fornitori, che può<br />

vantare riconosciute performance in termini di qualità, co sti e<br />

tempi. Cléon, un altro stabilimento francese del Gruppo, fornirà<br />

al sito tutti i nuovi propulsori 2.3 dCi (tipo M9T). Questa nuova<br />

motorizzazione, che sarà disponibile in tre livelli di potenza (dCi<br />

100, dCi 125 e dCi 150) consente al nuovo Ma ster una riduzione<br />

del consumo medio di 1 l/100 km rispetto al precedente modello.<br />

Renault ha investito 151 milioni di euro a Batilly, per lanciare<br />

la produzione del nuovo furgone. In particolare, il Gruppo ha realizzato<br />

importanti investimenti nel reparto lamiere, per poter disporre<br />

delle più recenti tecnologie in materia di robotica industriale,<br />

e ha installato una nuovissima linea di 250 robot, in grado<br />

di produrre le 350 varianti.<br />

Anche il settore verniciatura ha visto delle evoluzioni, destinate<br />

non soltanto a permettere la produzione della nuova versione<br />

L4, che misura 6,848 m, ma anche a realizzare 120 colori, per<br />

coincidere con le molteplici esigenze <strong>dei</strong> clienti in te ma d’identità<br />

estetica. Nel reparto di montaggio, Renault ha adattato le sue<br />

linee produttive per migliorare le condizioni di lavoro degli operatori<br />

e le per for mance degli impianti (Master Trazione Anteriore<br />

e Posteriore viene assemblato sulla stes sa linea), ottimizzando parallelamente<br />

la qualità.<br />

Inoltre, lo stabilimento beneficia oggi <strong>dei</strong> più recenti progressi<br />

realizzati nei diversi stabilimenti del Gruppo, quali la “strike<br />

zone” (destinata a rifornire le postazioni di lavoro in uno spazio<br />

ergonomico. Oltre al guadagno in termini di qualità ed ergonomia,<br />

lo sviluppo delle “strike zone” consente di assorbire senza<br />

difficoltà supplementari una maggiore diversità sul la postazione,<br />

grazie alla predisposizione di picking), l’IFA (raggruppa tutti i<br />

tipi di automazioni semplici, a costo limitato, permettendo di eliminare<br />

operazioni prive di valore aggiunto) e il “kitting” (consiste,<br />

per l’operatore, nel preparare una collezione di componenti<br />

che dispone in un paniere. <strong>Il</strong> kit viene poi attribuito ad un veicolo.<br />

Ogni operatore del segmento di linea vi preleva i componenti che<br />

deve montare sull’auto corrispondente al kit. Questo sistema gli<br />

evita di dover scegliere il pezzo giusto in uno stock lun go la<br />

linea). Tali dispositivi han no permesso di migliorare la competitività<br />

del sito in termini di qualità, costi e tempi. Lo stabilimento<br />

ha predisposto un programma di 43.400 ore di formazione per gli<br />

operatori di produzione e 22.000 ore per il personale di manutenzione,<br />

nella prospettiva di ottenere un livello qualitativo ottimale<br />

fin dal lancio.<br />

Renault leader del mercato <strong>dei</strong> veicoli commerciali in Francia ed Europa<br />

Un impegno per il futuro<br />

ROMA - Nel 2009, il Gruppo Renault ha prodotto 215.876 veicoli<br />

commerciali. Nello stesso anno, quasi un veicolo commerciale su<br />

tre venduti in Francia (31,2 per cento di quota di mercato) era un<br />

veicolo Renault: che vanta una netta leadership sul mercato nazionale,<br />

con una penetrazione che rappresenta quasi il doppio rispetto<br />

al suo primo concorrente, Citroën con il 17,9 per cento.<br />

Anche in Europa occidentale Renault resta la marca leader, con<br />

una quota di mercato del 14,8 per cento. Nel <strong>2010</strong>, con i nuovi<br />

Master, Kangoo e Trafic, dovrebbe conservare e potenziare la leadership<br />

sul mercato europeo.<br />

La Divisione Veicoli Commerciali (DVU), entità autonoma<br />

che raggruppa tutti i rami di attività del veicolo commerciale, è<br />

affidata a Jérôme Stoll, Direttore Generale Aggiunto Commercio<br />

e veicoli commerciali di Renault, ed è diretta da Jean-Christophe<br />

Kugler. Composta da 5.570 collaboratori, essenzialmente insediati<br />

a Villiers-Saint-Frédérique, a Maubeuge e a Batilly, tale entità<br />

ha sviluppato una competenza ineguagliabile nel ramo del veicolo<br />

commerciale. La divisione è in grado di garantire una risposta<br />

pertinente a tutte le esigenze <strong>dei</strong> professionisti, in termini di va-<br />

rianti, di qualità e di costo totale di utilizzo.<br />

<strong>Il</strong> veicolo commerciale rappresenta una sfida per il futuro di<br />

Renault, nello stesso tempo in termini di redditività e di conservazione<br />

della produzione in Europa occidentale, poiché i veicoli<br />

commerciali sono modelli a forte valore aggiunto. Tutti i veicoli<br />

commerciali della marca Renault destinati ai mercati dell’Europa<br />

occidentale sono prodotti in tale area, in particolare in Francia:<br />

Kangoo è prodotta alla MCA (Maubeuge Carrosserie Automobile,<br />

filiale al 100 per cento di Renault); Trafic a Luton, uno stabilimento<br />

General Motors, e a Barcellona, un sito produttivo di Nissan,<br />

mentre Master e il suo sostituto Nuovo Master sono prodotti<br />

alla SoVAB (Société de Véhicules Automobiles de Batilly, filiale<br />

al 100 per cento di Renault).<br />

<strong>Il</strong> veicolo commerciale è uno degli assi portanti di Renault.<br />

Dal 2011, Renault produrrà una versione elettrica a zero emissioni<br />

di Kangoo, a Maubeuge. Intanto si prepara a industrializzare<br />

un veicolo commerciale a Sandouville. Nuove prospettive, infine,<br />

si sono aperte con il recentissimo accordo realizzato tra Renault-<br />

Nissan e Daimler AG.


LCV<br />

ROMA - Marca da dodici anni<br />

leader in Europa sul mercato<br />

<strong>dei</strong> veicoli commerciali, la<br />

Losanga prosegue il suo attacco<br />

nel segmento <strong>dei</strong> leggeri.<br />

Forte della propria leadership<br />

europea con una<br />

quota di mercato nel 2009<br />

del 14,8 per cento e di una<br />

gamma appena arricchita dall’ar<br />

rivo del Nuovo Renault<br />

Master, del Renault Trafic<br />

MY <strong>2010</strong> e del Nuovo Re-<br />

nault Kangoo Express Maxi,<br />

la nuova stra tegia d’aggressione<br />

di Renault passa ora<br />

dallo sviluppo di un’organizzazione<br />

e di servizi a supporto<br />

<strong>dei</strong> clienti professionali.<br />

Insomma, l’obiettivo è affiancare<br />

idonee e vantaggiose<br />

so luzioni tecniche all’offerta<br />

pro dotto, ovvero a una<br />

gamma di veicoli con volumi<br />

che variano da 2 a 22 m3,<br />

con un ampio ventaglio di<br />

personalizzazioni e allestimenti,<br />

comfort e maneggevolezza<br />

che fanno <strong>dei</strong> veicoli<br />

commerciali della Losanga<br />

una soluzione funzionale alle<br />

esigenze di flotte aziendali<br />

così co me di clienti professionali,<br />

nei confronti <strong>dei</strong><br />

quali Renault si propone con<br />

prodotti molto competitivi in<br />

termini di costi d’esercizio<br />

(per consumi e co sto com-<br />

plessivo di utilizzo) e sensibili<br />

ai vincoli ambientali.<br />

Con una gamma così<br />

ampia e accordi stipulati con<br />

allestitori per completarla,<br />

Renault è in grado di soddisfare<br />

qualunque richiesta <strong>dei</strong><br />

professionisti. E pro prio per<br />

gestire con efficacia, rapidità<br />

e personalizzazione le esigenze<br />

diversificate di questo<br />

mercato, nasce in Italia il<br />

Centro Nazionale Veicoli<br />

Commerciali Renault, con il<br />

compito di supportare la rete<br />

di concessionarie nell’offerta<br />

di soluzioni su misura. <strong>Il</strong><br />

Centro è incaricato di animare<br />

il panel di allestitori nazionali<br />

autorizzati da Renault<br />

e di offrire un supporto tecnico<br />

e commerciale al la rete di<br />

concessionarie. Allestito in<br />

modo stabile presso il Cen tro<br />

Agroalimentare di Guidonia,<br />

N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />

RENAULT / PROGRAMMA PRO+ DEDICATO AI LEGGERI DELLA LOSANGA<br />

“ A misura di cliente<br />

L’obiettivo è<br />

disporre in Europa,<br />

entro il 2012, di<br />

una rete di 400<br />

Centri Renault<br />

Pro+ idonei<br />

ad accogliere<br />

i professionisti<br />

del trasporto<br />

e in grado di<br />

rafforzare la<br />

strategia di<br />

sviluppo di<br />

servizi dedicati.<br />

Nils Ricky<br />

34<br />

in provincia di Roma, a testimonianza<br />

dello stretto rapporto<br />

con il mondo professionale<br />

e le sue esigenze, il<br />

Centro Na zionale Veicoli<br />

Commerciali rappresenta una<br />

vetrina del know-how Renault<br />

in tema di veicoli di<br />

serie e allestiti, tutti de dicati<br />

a clienti professionali.<br />

UNA RETE<br />

SPECIALIZZATA<br />

Renault rafforza, inoltre,<br />

la sua strategia di sviluppo di<br />

servizi dedicati ai clienti professionali<br />

attraverso il programma<br />

Renault Pro+, una<br />

rete commerciale specializzata,<br />

in grado di offrire in un<br />

unico sito dedicato tutte le<br />

attività su misura per i loro<br />

fabbisogni: prodotti, ac cessori,<br />

allestimenti, finanziamenti,<br />

usato, manutenzione, mobilità,<br />

ecc.. Articolato intorno<br />

al concetto di “one stop<br />

shop” (“tut to sul posto”), Renault<br />

Pro+ propone una solu-<br />

zione pra tica ed efficace per<br />

qualunque esigenza.<br />

L’impegno di Renault<br />

Pro+ si articola, più nel dettaglio,<br />

intorno a quattro assi.<br />

Primo: professionalità del<br />

personale di ven dita e postvendita<br />

specializzato, che beneficia<br />

di programmi di formazione<br />

del Costruttore dedicati.<br />

Questo implica la realizzazione<br />

di uno spazio di vendita<br />

ed assistenza e sclu -<br />

sivamente dedicato ai clienti<br />

professionali, in cui operano<br />

delle équipe specializzate nel<br />

veicolo commerciale. Secondo:<br />

visibilità <strong>dei</strong> prodotti a<br />

uso professionale della gam -<br />

ma Renault, compresi i veicoli<br />

allestiti. Terzo: pros simità,<br />

grazie al raggruppamento<br />

su uno stesso sito, <strong>dei</strong> ser vizi<br />

correlati all’utilizzo professionale<br />

del veicolo: acquisto<br />

di veicoli nuovi o usati, accessori<br />

e adattamenti specifici,<br />

pro getti di allestimento,<br />

finanziamenti, contratti di<br />

manutenzione o di mobilità,<br />

noleggio, ecc.. In linea con le<br />

autovetture, viene sistematicamente<br />

proposta una prova,<br />

senza appuntamento, anche<br />

per i veicoli commerciali. A<br />

ciò si aggiunge la pre sentazione<br />

di una proposta commerciale<br />

entro 48 ore, conforme<br />

alle specifiche esigenze<br />

di ciascun cliente. Un interlocutore<br />

post-vendita è<br />

presente fin dalla consegna<br />

del veicolo.<br />

RAPIDI<br />

INTERVENTI<br />

Quarto ma non ultimo: pro<br />

attività, grazie a un’organizza<br />

zio ne flessibile e a equipaggiamenti<br />

e attrezzature<br />

adatti ai vei coli fino a 7 tonnellate,<br />

che consente di assicurare<br />

interventi di assistenza<br />

rapida per i clienti in<br />

tempi brevi, annunciati e rispettati.<br />

Gli orari dell’officina<br />

so no prolungati per i<br />

clienti pro fessionali. Le diagnosi<br />

sono effettuate entro<br />

un’ora e la manutenzione <strong>dei</strong><br />

veicoli è realizzata entro otto<br />

ore lavorative, sen za appuntamento.<br />

Que st’or ga -<br />

nizzazione contribuisce alla<br />

continuità dell’attività <strong>dei</strong><br />

professionisti.<br />

Infine, per qualunque riparazione,<br />

Renault Pro+ s’impegna<br />

a presentare al cliente<br />

un preventivo dettagliato en -<br />

tro quattro ore al massimo,<br />

indicando contestualmente la<br />

data di messa a disposizione<br />

del veicolo.<br />

Del resto il tempo è denaro,<br />

e immobilizzare un veicolo<br />

può avere pesanti conseguenze<br />

per un operatore professionale.<br />

Insomma, Renault Pro+<br />

vuo le essere una risposta<br />

globale ai clienti professionali,<br />

sia in termini di vendite<br />

di veicoli nuovi, u sati e offerte<br />

di finanziamento, sia<br />

per il post-vendita, grazie al -<br />

la rapidità e agli strumenti<br />

tec nici a disposizione. Renault<br />

intende così affermare<br />

il suo know-how in materia<br />

di accoglienza, di diagnosi e<br />

di riparazione per i suoi<br />

clienti professionali soggetti<br />

a necessità strin genti.<br />

A oggi, sono stati a per ti<br />

75 siti Renault Pro+ in 14<br />

Paesi, di cui 11 in Italia. <strong>Il</strong><br />

<strong>2010</strong> segna l’accelerazione<br />

dello sviluppo internazionale<br />

dell’inse gna, in Europa e nei<br />

Paesi extraeuropei.<br />

L’obiettivo è disporre,<br />

entro il 2012, di una rete di<br />

400 Renault Pro+ idonei ad<br />

accogliere i clienti professionali<br />

Renault.<br />

Dall’alto, il Nuovo Renault Master, il Trafic Model Year <strong>2010</strong>, il Kangoo Express e il Nuovo Kangoo Express Maxi.<br />

Con il programma Pro+, Renault mette a disposizione <strong>dei</strong> clienti professionali una completa serie di servizi dedicati.


MOBILITÀ<br />

Lino Sinari<br />

TORINO - A dieci anni si è ragazzini<br />

spensierati, con lo<br />

sguar do verso un mondo adulto<br />

ancora sconosciuto. Insomma,<br />

dopo un decennio le competenze<br />

sono tutt’altro che<br />

maturate. Ma se si parla di<br />

un’azienda che dieci anni fa<br />

nasceva avendo alle spalle<br />

una tradizione più che centenaria<br />

nel business del trasporto<br />

collettivo le cose cambiano.<br />

Tant’è che lo stesso Paolo<br />

Monferino, Amministratore<br />

delegato Iveco, nel commentare<br />

i due lustri di Irisbus ha<br />

parlato di un “retaggio storico<br />

di tutto rilievo”. Ma al di là<br />

della portata simbolica del<br />

compleanno, un’a nalisi con<br />

“fermo immagine” consente<br />

di fare il punto sul percorso<br />

fin qui compiuto dal costruttore<br />

nazionale nel panorama<br />

del mercato del bus.<br />

Irisbus vanta nel suo patrimonio<br />

genetico europeo una<br />

pre stigiosa eredità. Sin dai<br />

tem pi della formazione di Renault<br />

nel 1898 e di Fiat nel<br />

1899 noti marchi - quali Berliet<br />

in Francia, OM in Italia,<br />

Karosa nella Repubblica<br />

I dieci anni del Delfino<br />

Tutto ebbe inizio nel 1999 con l’accordo tra Iveco e Renault Veicoli Industriali, per proseguire nel<br />

2003 con la quota tutta italiana. Alla presidenza del primo costruttore nazionale e secondo in Europa<br />

si sono succeduti Elios Pascual e Jean Plénat, l’anno scorso sostituito da Paolo Monferino.<br />

Ceca, Magirus-Deutz in Germania<br />

e Pegaso in Spagna -<br />

hanno contribuito, nel corso<br />

degli anni, a costruire la storia<br />

del trasporto pubblico. Og gi è<br />

proprio Irisbus, 100 per cento<br />

Iveco da gennaio 2003, a raccogliere<br />

il testimone portato<br />

con tanta maestria dai suoi illustri<br />

antenati. “La visione <strong>dei</strong><br />

valori e la mission - ha dichiarato<br />

Monferino - è sempre la<br />

stessa: es sere sempre più efficienti,<br />

met tere l’innovazione<br />

al primo posto tra i doveri di<br />

costruttore responsabile, rispettare<br />

scrupolosamente i nostri<br />

impegni, sa per combinare<br />

quotidianamente audacia e<br />

creatività: questi sono i principi<br />

che animano la nostra<br />

azienda. Principi che s’in scri -<br />

vo no perfettamente in una<br />

prospettiva di sviluppo sostenibile”.<br />

Insomma, principi che possono<br />

essere distinti in una triplice:<br />

sviluppo di soluzioni<br />

tecnologiche avanzate, ambiente<br />

meglio tutelato e comfort<br />

passeggeri costantemente<br />

migliorato. E vediamo dunque<br />

che cos’è suc cesso in questi<br />

dieci anni.<br />

Tutto ha inizio ai primi del<br />

1999, quando Iveco e Renault<br />

Veicoli Industriali decidono di<br />

unire le loro attività autobus.<br />

La nuova azienda ha una produzione<br />

annuale di circa<br />

7.500 unità, tra bus (4.500),<br />

telai (1.500) e minibus<br />

(1.500). Posseduta per metà<br />

dai due costruttori, la nuo va<br />

entità è di fatto numero due<br />

del mercato europeo. Nel giugno<br />

di quell’anno nasce il<br />

nome Irisbus, il cui logo (il<br />

famoso del fino che realizza<br />

un cerchio su se stesso) viene<br />

reso noto a To ronto, in Canada.<br />

Insomma, l’a zienda mostra<br />

neutralità e au tonomia,<br />

fino ad arrivare a stringere un<br />

accordo con Ikarus che fa lievitare<br />

la produzione a 9.500<br />

unità l’anno: 2.600 bus interurbani<br />

e turistici, 3.700 urbani,<br />

1.400 telai e 1.800 minibus.<br />

A dicembre nasce Ikarusbus<br />

e intanto Irisbus festeggia<br />

i dati del primo esercizio:<br />

8.781 veicoli venduti.<br />

<strong>Il</strong> 2000 è l’anno in cui<br />

viene decisa la stabilizzazione<br />

societaria. Renault, che intanto<br />

ha stretto un accordo con<br />

Volvo per la produzione di<br />

truck, en tro fine 2002 cederà<br />

completamente le sue quote a<br />

Iveco. Nel di cembre di quell’anno,<br />

a Lio ne, viene inaugurato<br />

il primo Cristalis, nuova<br />

generazione di filobus che<br />

possono essere dotati, nella<br />

versione Civis, di un sistema<br />

di guida ottico sviluppato in<br />

collaborazione con Siemens.<br />

In dieci anni oltre 200 tra Cristalis<br />

e Civis saranno consegnati<br />

alle reti italiana, francese,<br />

nordamericana e spagnola.<br />

Quanto all’esercizio, siamo a<br />

9.811 unità vendute, di cui<br />

4.457 interurbani e turistici,<br />

3.078 urbani e 2.276 minibus.<br />

Ormai Irisbus è lanciatissima<br />

nell’oltrepassare i confini,<br />

il management guarda al futuro<br />

e con coraggio e determinazione<br />

stringe un accordo<br />

col costruttore cinese Cbc<br />

(Changzhou Bus Company),<br />

con cui dà vita a una partecipata.<br />

Intanto arriva il prototipo<br />

CityClass alimentato a pile<br />

a combustibile, che verrà poi<br />

testato a Torino. <strong>Il</strong> 2001 è<br />

inoltre l’anno in cui l’im pianto<br />

di Vysoke Myto assume il<br />

massimo della rilevanza nella<br />

strategia Irisbus, grazie al la<br />

cataforesi e ai nuovi impianti<br />

di verniciatura: lo stabilimento<br />

ceco diventerà un punto di<br />

riferimento del panorama produttivo<br />

<strong>dei</strong> mezzi trasporto<br />

persone. Siamo a 9.517 veicoli<br />

fatturati (4.025 interurbani e<br />

turistici, 3.923 urbani e 1.569<br />

minibus).<br />

Finora la sede legale e operativa<br />

è ubicata a Barcellona,<br />

ma nel 2002 Irisbus la trasferisce<br />

a Saint-Priest. Quello del<br />

costruttore italiano (il delfino)<br />

è ormai un marchio a tutti gli<br />

effetti, tant’è che compare<br />

sulle facce posteriori, seppure<br />

associato ai marchi originari.<br />

Le vendite am montano a<br />

15.769 veicoli fatturati (Cbc<br />

inclusi), ovvero 3.750 interurbani<br />

e turistici, ben 9.953 urbani<br />

e 2.066 minibus.<br />

Dal 1° gennaio 2003 Iveco<br />

de tiene Irisbus nella sua totalità.<br />

Ad aprile alla presidenza<br />

e direzione generale - finora<br />

ruoli ricoperti da Elios Pascual<br />

- arriva Jean Plénat, che<br />

qualche me se dopo annuncia<br />

la chiusura del lo stabilimento<br />

Dieci anni di una gamma in evoluzione e dalla ricercata denominazione<br />

TORINO - Dal 1999 a oggi la gamma di autobus Irisbus Iveco ha subito profonde<br />

evoluzioni, tanto in termini tecnologici quanto in materia di design o<br />

di benessere <strong>dei</strong> passeggeri. “Un’evoluzione permanente - la definisce<br />

Paolo Monferino - che ha sempre mantenuto due principi chiave: la segmentazione<br />

<strong>dei</strong> modelli in funzione della loro specifica vocazione e la scelta<br />

di una denominazione destinata ad affermare chiaramente la loro appartenenza<br />

all’uno o all’altro universo”. Ogni singolo modello della gamma<br />

Irisbus presenta il suo nome al di sotto della linea delle finestre, inciso sul<br />

montante sinistro della porta anteriore e del vetro conducente. Denominazione<br />

che viene inscritta adoperando un carattere tipico. Ma il nome del<br />

modello esprime anche la sua vocazione. Così, per quanto riguarda il seg-<br />

35<br />

Ikarusbus in Un gheria. La<br />

produzione ungherese si sposta<br />

a Budapest, ma nel 2007<br />

anche quest’ultima fabbrica<br />

sarà chiusa. <strong>Il</strong> 2003 è l’anno<br />

del lancio di Evadys HD e<br />

Midys. Le vendite ammontano<br />

a 12.900 pezzi (3.420 interurbani<br />

e turistici, 7.072 urbani<br />

e 2.408 minibus).<br />

<strong>Il</strong> 2004 è l’anno della trazione<br />

elettrica. A Lione cinque<br />

u ni tà dell’Europolis viaggiano<br />

con tale propulsione.<br />

Ma le ven dite fanno registrare<br />

un net to calo. Siamo a 10.955<br />

unità: stabili gli interurbani<br />

(3.572), crollano gli urbani<br />

(5.176), in calo anche i minibus<br />

(2.207).<br />

A Parigi, l’anno dopo, arriva<br />

uno <strong>dei</strong> gioielli di punta,<br />

uno <strong>dei</strong> modelli che segneranno<br />

il decennio del trasporto<br />

passeggeri: il Citelis. Passa da<br />

salone a salone e viene affiancato<br />

da Proxys e Proway poi<br />

da New Domino e CityClass<br />

Dal suffisso scopri di che bus si tratta<br />

mento urbano, i nomi evocano un trasporto pubblico ben integrato nel tessuto<br />

cittadino. Comun denominatore il suffisso “is” che troviamo in Europolis,<br />

Civis e Citelis. Nel caso <strong>dei</strong> bus da lungo tragitto è stata operata una<br />

distinzione tra quelli destinati al trasporto di linea e quelli per il turismo. I<br />

primi hanno un nome che richiama subito il trasporto pubblico ma in senso<br />

funzionale, ovvero riflettendo un’efficacia possibile. In tal caso denominatore<br />

comune è il suffisso “way” che troviamo in Crossway e Arway. I bus<br />

turistici hanno invece una denominazione che vuole evocare un trasporto<br />

nobile, la vocazione per un trasporto di persone che raggiungono località<br />

balneari, o che si recano in viaggio-vacanza. In questo caso il suffisso è<br />

d’ispirazione ellenica, ovvero “ys” di Evadys e del recentissimo Magelys.<br />

N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />

Open Top. Ma le vendite continuano<br />

a calare: 8.512 le<br />

unità vendute, 3.500 gli interurbani,<br />

2.381 urbani (un crollo<br />

dovuto al mancato rinnovo<br />

delle flotte <strong>dei</strong> trasporti pubblici)<br />

e 2.581 minibus, unico<br />

segmento a lasciare il respiro<br />

meno corto.<br />

<strong>Il</strong> 2006 è l’anno dell’or -<br />

goglio del delfino. A Torino si<br />

svol gono i ventesimi giochi o -<br />

lim pici invernali, Iveco è<br />

sponsor ufficiale e per trasportare<br />

atleti e spettatori c’è<br />

una flotta di 1.200 mezzi tutti<br />

Irisbus. A maggio arriva il<br />

New Daily, a giugno il Crossway<br />

e viene presentato il<br />

Crealis. Seguono Recreo e<br />

Evadys H. Le vendite danno<br />

ragione allo sforzo intrapreso<br />

sul versante del rinnovo del la<br />

gamma: 9.296 unità (2.870 interurbani,<br />

2.391 urbani, 2.589<br />

minibus).<br />

L’anno dopo un altro stabilimento,<br />

quello di Valle Ufita,<br />

è oggetto dell’importante investimento<br />

sulla cataforesi, il<br />

che consente l’arrivo sul mercato<br />

<strong>dei</strong> primi bus fabbricati<br />

in Italia. Arrivano il Crossway<br />

Low Entry e il Magelys HD.<br />

<strong>Il</strong> consuntivo fa ben sperare:<br />

10.077 unità vendute, di cui<br />

IRISBUS / COMPLEANNO SPECIALE PER UN COSTRUTTORE DALLA STORICA EREDITÀ<br />

3.256 interurbani e turistici e<br />

2.384 urbani. Ma il 2007 è<br />

anche l’anno del boom <strong>dei</strong><br />

minibus, che per il costruttore<br />

italiano vuol dire un segmento<br />

che quell’anno va le 3.319<br />

unità.<br />

A metà 2008 un’altra importante<br />

novità nella gamma<br />

<strong>dei</strong> prodotti. A Parigi viene<br />

presentato il concept-bus Hynovis<br />

e fan no la loro apparizione<br />

i nuo vi Proxys e Proway.<br />

A Vysoke My to si festeggia<br />

il veicolo prodotto numero<br />

100mila. A Maubeuge<br />

vengono consegnati i pri mi<br />

Crealis. Dai dati di vendita<br />

emerge un’emorragia nel settore<br />

bus che da allora a oggi<br />

non si è mai veramente arrestata:<br />

9.475 veicoli fatturati,<br />

di cui 3.353 interurbani e turistici,<br />

2.053 urbani e 3.178 minibus.<br />

<strong>Il</strong> 2009 è l’anno della propulsione<br />

elettrica in grande<br />

stile: i campionati mondiali di<br />

sci alpino, in Val d’Isèere, vedono<br />

la presenza di una flotta<br />

Irisbus di soli bus ecologici,<br />

tra cui quattro minibus (un<br />

Daily e tre Europolis) elettrici.<br />

L’Atm Milano mette in<br />

viaggio tre minibus Dai ly<br />

ibridi. È l’anno di Paolo Monferino,<br />

che assume la direzione<br />

del business degli autobus<br />

dopo le dimissioni di Plénat.<br />

Arrivano l’EcoDaily, il Ma gelys<br />

HDH tre assi e Crealis<br />

Neo. I dati di consuntivo risentono<br />

di un mercato che in<br />

Italia va ancora più giù. Oggi<br />

nel nostro Paese Irisbus è la<br />

marca al primo posto, con una<br />

quota del 37,8 per cento,<br />

scesa però rispetto al 2008,<br />

quand’era del 41,7 per cento.


MOBILITÀ<br />

I modelli Citaro e Citaro K<br />

Mercedes-Benz sono prodotti<br />

negli stabilimenti di Mannheim<br />

e Neu-Ulm, mentre il minibus<br />

Sprinter City 65 arriva da Dortmund.<br />

In produzione dal 1999,<br />

oggetto di restyling nel 2007,<br />

Citaro è il modello di punta<br />

Mercedes-Benz nella gamma di<br />

bus a pianale ribassato. Nella<br />

versione corta, Citaro K, è stato<br />

scelto dalle aziende sarde per le<br />

sue flessibili possibilità di impiego.<br />

Nei centri storici, in Sardegna<br />

caratterizzati da stradine<br />

strette e tortuose, il Citaro K<br />

van ta un’ottima maneggevolezza.<br />

Può trasportare anche fino a<br />

91 persone, ben oltre quindi le<br />

possibilità <strong>dei</strong> tradizionali minibus.<br />

Simpatico biglietto da visita<br />

grazie al suo design accattivante,<br />

il Citaro K è dotato an -<br />

che di tutti gli attributi: comfort<br />

necessari per il lavoro (pianale<br />

ribassato, comodità di salita e<br />

di discesa, perfetti allestimenti<br />

interni) e straordinarie qualità<br />

di marcia. <strong>Il</strong> propulsore da 210<br />

N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />

kW (286 cv) con tecnologia<br />

diesel BlueTec Mercedes-Benz<br />

assicura eccellenti prestazioni<br />

su tutta la linea. Le sospensioni<br />

a ruote indipendenti sull’asse<br />

anteriore - una particolarità per<br />

gli autobus a pianale ribassato -<br />

concorrono al comfort di marcia<br />

e a un’elevata maneggevolezza.<br />

<strong>Il</strong> diametro di volta di<br />

17,24 metri agevolerà le manovre<br />

anche nei vicoli più stretti<br />

<strong>dei</strong> centri dell’isola. Quando il<br />

numero <strong>dei</strong> passeggeri è ridotto,<br />

lo Sprinter City è la soluzione<br />

ideale nell’impiego di li nea,<br />

come navetta, autobus notturno<br />

o bus su richiesta. Grazie alle<br />

sue dimensioni compatte e alla<br />

grande maneggevolezza, anch’esso<br />

sarà utilizzato nei trasporti<br />

di linea nelle strette stradine<br />

<strong>dei</strong> centri storici sardi.<br />

Negli ultimi dieci anni ne sono<br />

stati venduti più di 1,3 milioni<br />

di esemplari.<br />

I veicoli della commessa saranno<br />

impiegati per il trasporto<br />

pubblico locale delle province<br />

di Cagliari, Nuoro, Olbia e Sas-<br />

36<br />

DAIMLER BUSES / UNA COMMESSA DI 239 AUTOBUS PER LA SARDEGNA<br />

I sardi puntano sulla Stella<br />

In arrivo entro fine luglio per il trasporto pubblico 217 bus urbani Citaro e 22 minibus Sprinter City. Hartmut<br />

Schick, responsabile di Daimler Buses: “È la conferma che i nostri clienti, anche in tempi economicamente<br />

difficili, continuano a preferire i nostri bus, garanzia di qualità elevata e rispetto dell’ambiente”.<br />

Marco Chinicò<br />

STOCCARDA - Daimler Buses si<br />

è aggiudicata una fornitura di<br />

239 autobus entro il prossimo<br />

lu glio <strong>2010</strong> con destinazione<br />

Sar degna. Compito della commessa<br />

rinnovare le flotte delle<br />

aziende sarde di trasporto pubblico<br />

(CTM Cagliari, ATP Nuo -<br />

ro, Aspo Olbia e ATP Sassari),<br />

che hanno l’intenzione di voler<br />

procedere al rinnovo di ol tre il<br />

60 per cento della flotta di autobus<br />

urbani. La commessa prevede<br />

precisamente 137 autobus<br />

urbani Citaro, 80 urbani piccoli<br />

Citaro K e 22 minibus Sprinter<br />

City 65, tutti targati Mercedes-<br />

Benz. “Siamo davvero soddisfatti<br />

- ha dichiarato Hartmut<br />

Schick, responsabile di Daimler<br />

Buses - di questa im portante<br />

commessa in Sardegna che conferma<br />

come, anche in tempi<br />

economicamente difficili, i nostri<br />

clienti continuino a preferire<br />

i nostri autobus, garanzia di<br />

qualità elevata e rispetto dell’ambiente.<br />

In questo mo do,<br />

possiamo proseguire sul la stra-<br />

“Gli autobus Mercedes-Benz - ha dichiarato Hartmut Schick - assicurano un vantaggio competitivo,<br />

dando ai clienti la certezza di aver fatto il meglio per il futuro della propria azienda”.<br />

da del migliore utilizzo <strong>dei</strong> nostri<br />

stabilimenti europei di produzione<br />

di autobus”.<br />

Gli autobus urbani Citaro<br />

Mercedes-Benz sono lunghi 12<br />

me tri, la versione più corta Citaro<br />

K misura 10,5 metri e il<br />

minibus Sprinter City 65 sette<br />

metri. “Si tratta - ha aggiunto<br />

Schick - di autobus economici a<br />

emissioni ridotte, funzionanti<br />

con la tecnologia diesel ecologica<br />

Mercedes-Benz BlueTec<br />

SCR e rispondenti alle normative<br />

sulle emissioni Euro 5 ed<br />

EEV. Tutti mezzi che Daimler<br />

Buses realizza attraverso una<br />

rete di produzione flessibile. Insomma,<br />

i veicoli con la Stella<br />

hanno sempre una marcia in<br />

più. Gli autobus Mercedes-<br />

Benz assicurano un vantaggio<br />

competitivo, dando ai clienti la<br />

certezza di aver fatto il meglio<br />

per il futuro della propria azienda.<br />

Mercedes-Benz è sempre un<br />

passo avanti”. Par proprio di capire<br />

che ai vertici del Gruppo<br />

Daimler sta fortemente a cuore<br />

il settore dell’autobus.<br />

sari all’interno di una rete urbana<br />

che negli ultimi 25 anni ha<br />

fatto registrare un profondo<br />

cambiamento: in crescita il numero<br />

di auto per abitante del l’i -<br />

so la, in evoluzione le infrastrutture.<br />

<strong>Il</strong> Tpl sardo ha visto in<br />

que sto quarto di secolo un aumento<br />

della flotta disponibile<br />

negli anni Novanta, ma nel decennio<br />

successivo il rinnovo <strong>dei</strong><br />

mezzi è proceduto con molta<br />

lentezza. Mentre i costruttori<br />

proponevano prodotti all’a van -<br />

guardia, dotati di tecnologie a -<br />

van zate e più rispettosi del l’am -<br />

biente, le aziende del Tpl hanno<br />

continuato ad adoperare mezzi<br />

decisamente superati. L’Aspo di<br />

Olbia, per esempio, nella sua<br />

flotta ha una nutrita schiera di<br />

Me narini 220 del 1992, cui si<br />

ag giungono due unità della<br />

stes sa Casa ma modello 201 risalenti<br />

agli anni Ottanta. Degli<br />

CAGLIARI - Nell’ambito della sua missione<br />

aziendale, la CTM sta avviando una serie d’iniziative<br />

volte al miglioramento della qualità del<br />

trasporto pubblico, ma anche al fine di ridurre<br />

gli effetti di una forte congestione, in un’ottica<br />

di razionalizzazione e riorganizzazione della<br />

mobilità in ambito urbano. La flotta ad esempio<br />

è telecontrollata mediante un aggiornato sistema<br />

integrato con quello della città di Cagliari.<br />

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel<br />

1893 quando, mentre a Cagliari imperversava la<br />

tubercolosi, tra l’entusiasmo della folla e alla<br />

presenza delle autorità, il primo convoglio (un<br />

tram a vapore), inghirlandato con uno striscione<br />

“Viva il Re”, partì dalla stazione di Cagliari per<br />

raggiungere Quartu Sant’Elena attraversando<br />

Pirri, Monserrato, Selargius e Quartucciu. Quel<br />

tram portava con sé la speranza di nuovi sviluppi<br />

economici per il trasporto delle merci e per<br />

l’hin terland in un’isola che allora contava<br />

600mi la abitanti.<br />

La linea venne gestita dal noto imprenditore<br />

an ni Novanta anche un Fiat<br />

Fio rino e una decina di Iveco<br />

Daily adibiti a scuolabus, cui si<br />

aggiungono tre Ford Transit del<br />

1999. Più recenti tre Ducato per<br />

disabili immatricolati nel 2000<br />

(uno recente acquisto nel 2004),<br />

ormai datati i due Iveco igiene<br />

urbana modello 95 e 135 e un<br />

Du cato Maxi utilizzato per la<br />

segnaletica e immatricolato nel<br />

1992.<br />

Insomma, l’auspicio è che la<br />

commessa sarda targata Daimler<br />

sia l’inizio di un percorso<br />

che porti a un rinnovo globale,<br />

an che in considerazione del<br />

mon te lavoro cui sono destinati<br />

i mezzi. Nel caso del CTM, società<br />

a totale capitale pubblico -<br />

ne sono attuali azionisti il Comune<br />

di Cagliari con il 67,5 per<br />

cento del capitale, la Provincia<br />

di Cagliari con il 25 per cento e<br />

il Comune di Quartu Sant’Ele-<br />

na con il 7,5 per cento - il par -<br />

co, composto da 273 autobus e<br />

da 33 filobus, percorre complessivamente<br />

oltre 12 milioni<br />

di chilometri l’anno, su un’area<br />

di cir ca 480 kmq che interessa<br />

8 comuni dell’Area Vasta: Cagliari,<br />

Quartu Sant’Elena, Quartucciu,<br />

Monserrato, Selargius,<br />

Elmas, Assemini e Decimomannu.<br />

L’ATP - azienda consortile<br />

tra il Comune di Sassari,<br />

la Provincia di Sassari e il Comune<br />

di Porto Torres - gestisce<br />

22 linee a Sassari, di cui 11 urbane<br />

e 11 suburbane (queste ultime<br />

in aree a bassa densità abitativa),<br />

e altre tre linee nella famosa<br />

cittadina di Porto Torres,<br />

lungo la costa nord dell’isola.<br />

<strong>Il</strong> parco mezzi è costituito da<br />

87 autobus, con un’età media a<br />

oggi di quasi 15 anni. Con questi<br />

veicoli l’azienda garantisce<br />

1.079 corse nei giorni feriali e<br />

369 nelle giornate festive. Le<br />

fermate lungo la rete sono 774,<br />

di cui 116 dotate di idonee pensiline<br />

d’attesa per garantire un<br />

maggiore comfort ai clienti. O -<br />

gni anno i mezzi percorrono ol -<br />

tre quattro milioni di chilometri,<br />

trasportando più di dieci milioni<br />

di passeggeri in un arco<br />

quo tidiano di servizio che va<br />

dal le 6 alle 22.30. I vari servizi<br />

vengono assicurati da 330 dipendenti,<br />

che contribuiscono a<br />

fare dell’ATP una delle più rilevanti<br />

realtà economiche del territorio<br />

sardo. L’azienda cura,<br />

per conto del Comune di Sassari,<br />

il servizio scuolabus, provvedendo<br />

alla manutenzione <strong>dei</strong> 42<br />

veicoli adibiti per il trasporto<br />

scolastico.<br />

All’ATP è inoltre affidata la<br />

manutenzione generale del<br />

parco mezzi del Comune di<br />

Sassari, costituito da circa 180<br />

veicoli. L’azienda assicura, infine,<br />

attraverso la controllata ATP<br />

Servizi, il servizio di rimozione<br />

forzata <strong>dei</strong> veicoli a Sassari e<br />

gestisce un parcheggio automatizzato<br />

di 400 posti situato vicino<br />

alle strutture o spe daliere e al<br />

centro urbano.<br />

CTM Cagliari, una storia che inizia nel 1893<br />

“Viva il Re” sul primo tram a vapore<br />

cagliaritano Luigi Merello fino al 1911. In quegli<br />

anni non facili, durante la “guerra del pane”<br />

i tram vennero gettati in mare da portuali e<br />

braccianti disoccupati e la stazione di Quartu<br />

ven ne data alle fiamme.<br />

<strong>Il</strong> 10 giugno 1940 l’Italia entra in Guerra e,<br />

mentre Cagliari si preparava con le protezioni<br />

antiaeree, le luci azzurre schermate e il risparmio<br />

alimentare, il servizio <strong>dei</strong> trasporti continuò<br />

regolarmente. Ma nel 1943 Cagliari venne bombardata<br />

e anche le tranvie non sfuggirono al disastro.<br />

Iniziò la ricostruzione anche delle tranvie<br />

fino alla seconda metà degli anni Cinquanta,<br />

quando fu costruito il CTA (Centro Tranviario<br />

Aziendale) su una superficie di 58mila mq con<br />

depositi e officine attrezzate.<br />

Fino al 1967 la Società Tranvie Sarde gestisce<br />

il servizio urbano ed extraurbano, poi il Comune<br />

di Cagliari, la Provincia di Cagliari e il<br />

Comune di Quartu Sant’Elena rilevano la Società<br />

costituendo l’ACT (Azienda Consorziale<br />

<strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong>), che nel 1996 diventa CTM.


ON THE ROAD<br />

MERCEDES-BENZ<br />

CAPACITY<br />

certo stando attenti ai percorsi<br />

(il buon senso suggerisce di<br />

evitare curve a gomito) ma sen -<br />

za dover escludere zone an che<br />

molto trafficate.<br />

L’unico ostacolo per un suo<br />

sbar co a Milano, o in qualsiasi<br />

al tra grande metropoli europea,<br />

è dato dalle dimensioni, che superano<br />

tutti gli standard e che<br />

richiedono un’omologazione da<br />

veicolo eccezionale che ne limita<br />

certo l’utilizzo.<br />

Un peccato, visto che da<br />

quel lo che abbiamo visto sul<br />

cam po potrebbe rivelarsi un’ottima<br />

soluzione a costi contenuti<br />

ad esempio per la prima cintura<br />

del capoluogo lombardo, di<br />

quel lo torinese o di Roma. Per<br />

testarlo, infatti, siamo andati a<br />

Francoforte, e qui come passeggeri<br />

siamo saliti a bordo del<br />

Ca pacity destinato a percorrere<br />

37<br />

N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />

Si tratta di una pratica alternativa a filobus o metropolitane leggere, in grado di<br />

abbinare a una grande capacità di trasporto, con un potenziale che supera i 190<br />

passeggeri, la possibilità di entrare in servizio senza bisogno di costose opere<br />

preventive e neppure di corsie preferenziali. L’unico ostacolo per un suo sbarco<br />

a Milano, o in qualsiasi altra grande metropoli europea, è dato dalle dimensioni.<br />

Un gigante sulle vie della città<br />

FRANCOFORTE - Chissà se un<br />

Ca pacity entrerà mai in servizio<br />

a Milano. La domanda che può<br />

ap parire capziosa è invece ampiamente<br />

giustificata dopo aver<br />

testato le caratteristiche del gigante<br />

urbano di Evobus, un colosso<br />

lungo poco più di 19,5 m,<br />

cioè un metro e mezzo in più<br />

del già imponente Citaro G. Si<br />

tratta di una pratica alternativa a<br />

filobus o metropolitane leggere,<br />

in grado di abbinare oltre a una<br />

grande capacità di trasporto (il<br />

40 per cento in più del già citato<br />

Citaro G), con un potenziale<br />

che supera i 190 passeggeri, la<br />

possibilità di entrare in ser vizio<br />

senza bisogno di costose opere<br />

preventive e neppure di corsie<br />

preferenziali. Nonostante la<br />

mole, infatti, il Capacity è in<br />

grado di viaggiare nel normale<br />

traffico di una grande città,<br />

Gli interni del Mercedes-Benz Capacity sono quelli già conosciuti del<br />

Citaro. <strong>Il</strong> posto guida è caratterizzato da funzionalità ed ergonomia.<br />

la normale linea 61 che porta<br />

dal l’aeroporto alla stazione ferroviaria<br />

a Sud della città. Un<br />

percorso compreso tra i 20 e i<br />

25 km, che ingloba anche un<br />

bre ve tratto autostradale, insomma<br />

l’ideale per capire le effettive<br />

applicazioni di questo leviatano,<br />

che con eccellente<br />

pragmatismo i tecnici di Mercedes<br />

Benz hanno ottenuto unendo<br />

una parte anteriore derivata<br />

dal Citaro G a quella posteriore<br />

che invece arriva dal Citaro nel -<br />

la versione da 15 m.<br />

<strong>Il</strong> risultato finale sotto il profilo<br />

dello spazio utile è incredibile,<br />

visto quanti posti in più si<br />

ricavano allungando il tutto di<br />

appena 154 cm. Con in più la<br />

garanzia che si tratta di una capacità<br />

di carico effettiva. Mentre,<br />

infatti spesso, sulle tratte<br />

urbane gli autobus hanno una<br />

capacità teorica, ma poi devono<br />

fare i conti con il peso massimo<br />

ammissibile sui singoli assi, in<br />

questo caso il problema è superato<br />

e i 197 passeggeri previsti<br />

possono esser fatti accomodare<br />

senza problemi.<br />

Gli interni sono naturalmente<br />

quelli già conosciuti del Citaro<br />

e così è per gran parte della<br />

strut tura. Fa eccezione il design<br />

esterno denominato Metro, perché<br />

ricorda in qualche modo<br />

quello <strong>dei</strong> vagoni della metropolitana.<br />

Scelto per adattarsi in<br />

maniera gradevole al traffico<br />

ur bano e tanto accattivante da<br />

pro vocare al passaggio sguardi<br />

ammirati (soprattutto, dicono<br />

gli studi commissionati da Evobus,<br />

da parte delle donne) il che<br />

raramente succede con i mezzi<br />

pubblici cittadini, che passano<br />

di solito inosservati. Al risultato<br />

contribuisce in maniera determinante<br />

l’ampio spoiler sul tet -<br />

to, che copre anche gli sfiati per<br />

i condizionatori. Si tratta naturalmente<br />

di un’optional, ad e -<br />

sempio non presente sui Capacity<br />

attualmente in servizio in<br />

Germania e Turchia.<br />

Anche il propulsore è il già<br />

conosciuto 11 litri Mercedes-<br />

Benz, abbinato al cambio Eco-<br />

Life di ZF, un sei marce automatico,<br />

molto gradito dai conducenti<br />

alle prese con il traffico.<br />

Unica avvertenza, la velocità<br />

massima è stata calmierata a<br />

80 km/h, per garantire il massimo<br />

della sicurezza e tenendo<br />

conto delle esigenze che possono<br />

presentarsi affrontando an -<br />

che una cintura suburbana. Si<br />

tratta naturalmente di un motore<br />

Euro 5, di ultima generazione,<br />

con un consumo piuttosto<br />

con tenuto, nel nostro caso, con<br />

il veicolo zavorrato, per compiere<br />

l’intero tragitto abbiamo<br />

superato di poco gli 11 litri.<br />

Arrivati nel centro di Francoforte,<br />

abbiamo subito capito che<br />

in effetti il comportamento del<br />

Capacity non si differenzia da<br />

quello del Citaro da 15 m e che<br />

dove si passa con quello lo si fa<br />

anche con questo lungagnone,<br />

sempre che l’autista ab bia l’accortezza<br />

di tenere incollati gli<br />

occhi sugli specchietti e di utilizzare<br />

sempre le telecamere<br />

posteriori, onde evitare spia cevoli<br />

equivoci. Per il resto, oltre<br />

a un leggero movimento del posteriore<br />

che va anticipato, non<br />

si riscontrano difficoltà. Ba sta<br />

prevedere le curve e tenere il<br />

gas fino a quando il posteriore<br />

non si riallinea in automatico,<br />

operazione possibile anche se si<br />

è autisti non troppo esperti.<br />

Per rendere il tutto più semplice,<br />

è stato comunque inserita<br />

una funzione di fermata, che<br />

può essere azionata tramite un<br />

pulsante posizionato sul cruscotto<br />

e che resta da quel momento<br />

sempre attiva. In più può<br />

essere fissato il quarto asse altrimenti<br />

sterzante.<br />

La giuntura tra la prima e la<br />

seconda carrozza si piega fino a<br />

54°, lo stesso risultato del Citaro<br />

G, abbastanza per scongiura-<br />

Mauro Zola<br />

re il rischio di rimanere bloccati<br />

in qualche curva troppo stretta.<br />

Viste le premesse è facile capire<br />

come l’inserimento del Capacity<br />

o altri mezzi similari pos -<br />

sa contribuire a migliorare la<br />

vita <strong>dei</strong> pendolari in città, e sen -<br />

za operazioni troppo costose o<br />

causa di un grave inquinamento<br />

ambientale. Quel che è più difficile<br />

capire è come ancora non<br />

sia stato previsto un ricorso massiccio<br />

a questo tipo di soluzioni.<br />

L’ennesimo mistero in quella galassia<br />

dai contorni nebulosi che<br />

è il trasporto pubblico.<br />

La carta d’identità<br />

Cognome - Mercedes-Benz<br />

Nome - Capacity<br />

Configurazione - Autobus urbano snodato a 4 assi.<br />

Motore OM 457 hLA - Carburante: gasolio. Cilindri: 6 in li -<br />

nea. Alimentazione: sovralimentato-interrefrigerato, sistema di<br />

iniezione diretta PLD a gestione elettronica, convertitore catalitico<br />

SCR. Distribuzione: 4 valvole per cilindro. Livello ecologico:<br />

Euro 5. Cilindrata: 11.970 cc. Potenza max CE: 260 kW/<br />

360 cv a 2.000 g/min. Coppia max CE: 1.600 Nm a 1.100<br />

g/min.<br />

Cambio - ZF 6 AP 1700 B EcoLife, automatico a 6 marce con<br />

retarder integrato.<br />

Pneumatici - 275/70 R22,5.<br />

Sospensioni - Anteriori e posteriori indipendenti pneumatiche<br />

con ammortizzatori.<br />

Freni - A disco sulle quattro ruote.<br />

Dimensioni - Passo tra primo e secondo asse 5.845 mm. Lunghezza<br />

massima 19.540 mm, altezza massima a vuoto 3.155<br />

mm, larghezza massima 2.550 mm. Raggio di sterzata 22.852<br />

mm.<br />

Masse - M.T.T. 32.000 kg. Tara 19.090 kg. Peso max ammesso<br />

su primo asse 7.245 kg, peso max ammesso secondo asse<br />

10.000 kg, peso max ammesso terzo asse 17.250 kg, peso max<br />

ammesso quarto asse 5.750 kg.<br />

Serbatoio carburante - 300 litri (AdBlue 46 l).


MOBILITÀ<br />

Massimiliano Campanella<br />

L’AQUILA - Se la crisi economica<br />

globale ha messo in ginocchio<br />

le aziende, senza salvare<br />

che pochissimi settori, immaginiamoci<br />

cos’è successo a<br />

L’A qui la, cittadina devastata<br />

dal ter remoto nell’aprile 2009,<br />

quando già di per sé la congiuntura<br />

negativa metteva in<br />

sofferenza il mondo imprenditoriale.<br />

È seguita la ricostruzione<br />

(per la verità appena cominciata),<br />

necessariamente cospicue<br />

risorse sono state destinate<br />

alla realizzazione delle case per<br />

famiglie rimaste prive di un<br />

tetto. Oggi, a distanza di poco<br />

più di un anno, negli Abruzzi<br />

l’economia stenta a decollare<br />

più che in altre parti d’Italia.<br />

Eppure un supporto al decollo<br />

arriva, ma man co a dirlo non<br />

già dalla par te pubblica: è il<br />

privato che, se può, mette da<br />

parte il ricordo <strong>dei</strong> margini<br />

d’una volta e cerca di dare, lui,<br />

una boccata d’ossigeno. O, meglio,<br />

un input che possa finalmente<br />

far ripartire il circolo<br />

dell’economia, quella lie ve<br />

spinta che dia al volano l’opportunità<br />

di tornare a girare.<br />

Questa la spinta che ha mos -<br />

so due aziende importanti del<br />

settore <strong>dei</strong> trasporti: un piccolo<br />

costruttore di bus nel Bresciano,<br />

Ept, e un colosso mondiale<br />

del settore <strong>dei</strong> sistemi di trasmissione<br />

come Voith. Le due<br />

aziende hanno unito i loro sforzi<br />

e dato una grande opportunità<br />

all’economia aquilana, che<br />

potrà contare su una flotta di<br />

bus piccoli, ma dalla straordinaria<br />

e innovativa trasmissione.<br />

U nico neo, il pagamento. Trattandosi<br />

di consegna a un settore<br />

pubblico, il corrispettivo le due<br />

aziende non lo vedranno se non<br />

tra diciotto mesi. “Crediamo -<br />

ci ha detto Armin Rieck, brillante<br />

manager quarantenne, Direttore<br />

della Divisione Strada di<br />

Voith Turbo Italia - di aver in<br />

qualche mo do dato anche il nostro<br />

contributo all’economia<br />

messa in ginocchio dal terremoto.<br />

Nessuna polemica, sia ben<br />

chiaro: le istituzioni pubbliche<br />

attraversano un periodo di<br />

grave difficoltà, perché ovviamente<br />

le risorse sono state destinate<br />

alle famiglie bisognose.<br />

Però qualcuno do vrebbe anche<br />

parlare delle a zien de che metto-<br />

no da parte o gni discorso sui<br />

margini di guadagno e fanno la<br />

loro parte per far ripartire l’economia.<br />

Perché questo accade<br />

anche altrove, anche a Voith:<br />

laddove le istituzioni pubbliche<br />

navigano in serie difficoltà, è il<br />

privato a dare manforte. Solo<br />

grazie a que sto sforzo il debito<br />

delle pubbliche amministrazioni<br />

riesce a essere con tenuto”.<br />

La consegna a L’Aquila è<br />

N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />

iniziata il mese scorso con le<br />

pri me quattro di un totale di dodici<br />

unità di bus innovativi<br />

nell’impianto di trasmissione,<br />

costruiti da Ept, azienda di<br />

Nave, in provincia di Brescia,<br />

dove opera dal 1999. La flotta<br />

presterà servizio per conto<br />

dell’Ama (A zien da per la mobilità<br />

aquilana), società il cui<br />

azionista di riferimento è il Comune<br />

de L’A qui la, che detiene<br />

38<br />

VOITH TURBO / CON EPT CONSEGNATI A L’AQUILA I PRIMI 4 DI UN LOTTO DI 12 BUS<br />

In aiuto all’economia<br />

“In seguito al terremoto dell’aprile 2009 l’economia abruzzese è in ginocchio peggio<br />

che nel resto d’Italia. Le due aziende hanno accettato un pagamento molto lungo nei<br />

tempi, facendo la loro parte nella ricostruzione. La flotta, destinata all’Ama, è<br />

composta di mezzi ibridi elettrici dotati di un sistema che recupera l’energia frenante.<br />

Ecco come funziona il retarder rivoluzionario<br />

L’AQUILA - <strong>Il</strong> retarder a magneti permanenti applicato<br />

alla turbina <strong>dei</strong> bus di Ept è un freno<br />

supplementare rivoluzionario, che può essere<br />

utilizzato per tutti i veicoli commerciali. “Si<br />

tratta - ha spiegato Armin Rieck - di un freno<br />

elettrodinamico che al posto di elettromagneti<br />

utilizza i magneti permanenti più potenti al<br />

mon do. È stato immesso sul mercato nel 1990 e<br />

in Giappone è subito diventato leader di vendite,<br />

in particolare come elemento standard nei<br />

bus interurbani”. Retarder secondario leggeris-<br />

il cento per cen to del capitale<br />

sociale. I percorsi <strong>dei</strong> nuovi bus<br />

saranno definiti dagli Enti concedenti<br />

istituzionalmente preposti,<br />

ovvero il Comune de<br />

L’Aquila per il ser vizio di trasporto<br />

nel territorio comunale e<br />

la Regione A bruz zo per il servizio<br />

di trasporto nel territorio intercomunale.<br />

Si tratta di dodici mezzi da<br />

dodici posti più l’autista, bus<br />

Con i magneti permanenti<br />

si produce forza frenante<br />

simo (solo 43 kg), non necessita di energia elettrica<br />

per la generazione del campo magnetico.<br />

“Si monta facilmente - ha aggiunto Rieck - e i<br />

tempi di manutenzione sono molto lunghi”.<br />

A retarder disattivato, ogni magnete collega<br />

due poli e il sistema ruota in una sola direzione.<br />

Quando il retarder viene inserito, ogni magnete<br />

è allineato a un polo e la rotazione avviene<br />

nelle due direzioni, producendo un flusso<br />

magnetico che a sua volta genera la forza frenante.<br />

pic coli e versatili quindi. Ma la<br />

lo ro assoluta novità sta nella<br />

trasmissione, cui Voith ha dato<br />

un ulteriore contributo. “Innanzitutto<br />

- ha precisato Rieck - si<br />

tratta di autobus ibridi elettrici.<br />

In sostanza a muoverli è una<br />

tur bina a gasolio molto simile a<br />

quella degli aerei, quindi quasi<br />

a zero emissioni. Non solo. In<br />

fa se di frenata recuperano energia<br />

che viene immagazzinata in<br />

apposite batterie poste in un va -<br />

no posteriore esterno. Tale<br />

energia viene poi utilizzata in<br />

fase di riavviamento del motore<br />

o du rante una normale marcia<br />

cittadina, quindi a zero emissioni”.<br />

Un bus leggero, versatile per<br />

le sue dimensioni, ecologico e<br />

pure capace di catturare energia<br />

e sfruttarla. Un potenziale cui<br />

ol tretutto Voith ha dato decisamente<br />

manforte. “A tale turbina<br />

- ha aggiunto il Direttore della<br />

Divisione Strada - abbiamo applicato<br />

un retarder che funziona<br />

come magnete permanente ma<br />

che, va sottolineato bene, non<br />

fun ziona con un campo magnetico,<br />

come accade in altri sistemi<br />

che finiscono poi per assorbire<br />

energia elettrica: funziona<br />

solo con la forza <strong>dei</strong> magneti,<br />

una forza frenante che l’autista<br />

può utilizzare per una frenata<br />

Angelo De Angelis (a sinistra) è il Direttore generale dell’Ama, Azienda per la mobilità aquilana di cui il Comune è azionista di riferimento.<br />

dol ce, quando sa ad esempio<br />

che si sta avvicinando a una<br />

fermata”. Un sistema che Voith<br />

ha studiato specificamente per<br />

tale applicazione e che consente<br />

di raggiungere diversi scopi:<br />

l’e ner gia della frenata viene recuperata<br />

dal sistema <strong>dei</strong> bus<br />

Ept e immagazzinata nelle batterie;<br />

quando viene adoperato<br />

tale si stema, di fatto il freno di<br />

servizio non viene utilizzato se<br />

non alla fine per il fermo totale<br />

del veicolo, o solo in caso di<br />

ne cessità. Questo vuol dire:<br />

me no consumi di pastiglie <strong>dei</strong><br />

fre ni; meno polveri sottili che<br />

van no nell’atmosfera. Insomma,<br />

vie ne ulteriormente implementato<br />

il sistema Ept e l’obiettivo<br />

ecologico. “Non abbiamo<br />

fatto altro - ha detto ancora<br />

Armin Rieck - che dare alla turbina<br />

a gasolio anche la potenza<br />

frenante, per ridurre l’uso del<br />

freno di servizio. Una volta che<br />

l’autista ab bia preso consapevolezza<br />

e si sia abituato al suo utilizzo,<br />

tale sistema lo utilizzerà<br />

anche all’approssimarsi ai semafori,<br />

con una frenata dolce<br />

che darà maggiore comfort a lui<br />

e ai passeggeri. Del resto la dinamica<br />

della frenata è più fluida,<br />

ciò ottimizza lo stile di<br />

guida, oltre a rendere più efficiente<br />

il sistema di recupero<br />

dell’energia”.<br />

In sostanza l’autista, oltre al<br />

pedale, potrà frenare utilizzando<br />

una leva, che metterà in a -<br />

zio ne il sistema Voith, ovvero<br />

attiverà il retarder. Una novità<br />

che sarà sperimentata a L’Aquila,<br />

esperienza che potrà poi essere<br />

traslata in altre realtà. Novità<br />

che Voith ha voluto portare<br />

laddove l’imprenditoria fa proprio<br />

più fatica a fronteggiare la<br />

crisi. E purtroppo l’azienda ne<br />

risente, considerate le lungaggini<br />

<strong>dei</strong> pagamenti. “Per un’a -<br />

zien da di dimensioni globali<br />

co me la nostra - ha proseguito<br />

l’ingegner Rieck - una dilazione<br />

di diciotto mesi per una consegna<br />

di dodici mezzi può sembrare<br />

poca cosa. Intanto va considerato<br />

questo sforzo per il costruttore,<br />

tenendo conto che Ept<br />

è un’azienda di dimensioni non<br />

notevoli. Ma anche per Voith<br />

l’assommarsi di tali e tante piccole<br />

situazioni come questa alla<br />

fine dà come risultato uno sforzo<br />

non indifferente, che per noi<br />

è un investimento su quell’economia<br />

e che quindi vuole essere<br />

un’ulteriore spinta a mettere in<br />

moto il sistema economico. Mi<br />

piacerebbe solo che se ne parlasse,<br />

che le istituzioni pubbliche<br />

e i mass media diano atto<br />

al le aziende private dello sforzo<br />

che esse compiono nel dare un<br />

aiuto all’economia e nel contenere<br />

i debiti pubblici. Insomma,<br />

ci stiamo accollando i debiti di<br />

tut ti. E questo in un momento<br />

tut t’altro che facile, per noi, per<br />

l’intero settore e per l’industria<br />

in generale”.<br />

Una consegna importante,<br />

quella de L’Aquila, quindi, sia<br />

dal punto di vista dell’innovazione<br />

tecnologica sia per la sua<br />

valenza economico sociale.<br />

“L’ac quisto di questi bus - ha<br />

concluso Armin Rieck - era sta -<br />

to pianificato prima del terremoto.<br />

Oggi le istituzioni pubbliche<br />

sono rimaste senza soldi,<br />

era nostro dovere venire loro<br />

incontro, a maggior ragione<br />

nella ricorrenza del primo anniversario<br />

del terremoto. Spero<br />

solo che se ne parli, che si assegni<br />

il massimo significato alle<br />

novità tecnologiche che sono<br />

state da te a L’Aquila col proposito<br />

che servano da piattaforma,<br />

poiché a beneficiare alla fine è<br />

l’utente finale e l’ambiente,<br />

quindi ancora tutti noi”.


39<br />

N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />

MOBILITÀ<br />

VOITH TURBO / CAMBIO AUTOMATICO ALL’AVANGUARDIA PER LA FLOTTA AIR PULLMAN<br />

Servizio completo<br />

Fabio Basilico<br />

SOMMA LOMBARDO - Chi, per<br />

la voro o per piacere, si è trovato<br />

a transitare per gli aeroporti milanesi<br />

di Linate, Malpensa e<br />

Orio al Serio li avrà sicuramente<br />

notati. Qualche volta, ci sarà<br />

an che salito a bordo, per usufruire<br />

del collegamento tra gli<br />

sca li aerei e il centro di Milano.<br />

Gli autobus Air Pullman sono<br />

fa cilmente riconoscibili dalle<br />

migliaia di utenti che ogni an -<br />

no, ogni giorno, usufruiscono di<br />

questo importante servizio: le<br />

grandi scritte “Malpensa Shuttle”<br />

sulle fiancate degli autobus<br />

sono dal 1995 un marchio di riferimento<br />

nel settore.<br />

Merito di un’azienda con se -<br />

de centrale a Somma Lombardo,<br />

in provincia di Varese, a po -<br />

chi chilometri dal terminal 1 di<br />

Malpensa. Air Pullman Spa è<br />

una società con una solida esperienza<br />

alle spalle, cresciuta nel<br />

corso degli anni fino a diventare<br />

quella che è oggi: una flotta di<br />

263 autobus, in prevalenza di<br />

marca Irisbus Iveco, 400 dipendenti,<br />

292 autisti, fatturato an -<br />

nuo di 20-30 milioni di euro<br />

(da to 2008). Non solo collegamenti<br />

con Malpensa, Linate e<br />

Orio al Serio ma anche tra aeroporti<br />

e poli fieristici, trasporto<br />

passeggeri di linea interurbana,<br />

servizi di noleggio autobus.<br />

Quattro le sedi in cui si articola<br />

l’attività di Air Pullman:<br />

ol tre al quartier generale di<br />

Som ma Lombardo - 7mila me -<br />

tri quadrati complessivi con<br />

am pia officina - ci sono le strutture<br />

in provincia di Milano di<br />

Solaro (8.000 mq con officina),<br />

Cologno (8.000 mq con officina),<br />

Assago (2.500 mq con officina).<br />

Air Pullman ha anche una<br />

rimessa di 200 metri quadrati a<br />

Pero.<br />

A queste dimensioni, Air<br />

Pul lman ci è arrivata con gli an -<br />

ni, sfruttando le risorse e le<br />

com petenze <strong>dei</strong> suoi titolari, i<br />

membri della famiglia Oldrini:<br />

“Già sul finire degli anni Quaranta,<br />

a cavallo tra il 1948 e il<br />

1949 - racconta Alessandro Oldrini,<br />

32 anni, dal 1995 in a -<br />

zien da e attuale giovane e capace<br />

Amministratore delegato -<br />

mio nonno Ottavio fondava la<br />

so cietà che allora faceva servizio<br />

sulla linea Malpensa-Milano,<br />

con capolinea al terminal<br />

degli autobus di Via Luigi Sturzo,<br />

nel cuore del capoluogo<br />

lom bardo. Negli anni Ottanta, il<br />

terminal di Via Sturzo ha chiuso<br />

e da allora il punto di arrivo è la<br />

stazione centrale, dove è rimasto<br />

tutt’ora”. Nel corso degli<br />

anni Air Pullman aumenta il lavoro<br />

e di conseguenza il numero<br />

degli autobus della flotta.<br />

Non no Ottavio rimane in azienda<br />

fino ai primi anni Sessanta,<br />

poi tocca al figlio Giovanni che<br />

tiene le redini fino al 2001. Da<br />

nove anni, sulla plancia di comando<br />

ci sono i figli di Giovanni,<br />

la terza generazione degli<br />

Ol drini, Alessandro e la sorella<br />

Ot tavia, 35 anni, che ha il ruolo<br />

di Presidente. Nel 1998 nasce il<br />

pro getto Malpensa 2000 e con<br />

l’e spansione dell’aeroporto e la<br />

costruzione del terminal 1 che<br />

si affianca al preesistente terminal<br />

2, Air Pullman accresce velocemente<br />

il suo business e la<br />

sua flotta.<br />

Di acqua sotto i ponti ne è<br />

pas sata. In sessant’anni molte<br />

co se sono cambiate: gli autobus,<br />

la tecnologia, il servizio. È<br />

invece rimasta invariata la passione<br />

della famiglia Oldrini per<br />

questo genere di mestiere, una<br />

vocazione che impegna tempo e<br />

risorse, che costringe a stare<br />

sem pre al passo con i tempi. “In<br />

totale, ogni anno i nostri mezzi<br />

percorrono 9 milioni di chilometri<br />

- dice con orgoglio Alessandro<br />

Oldrini - Solo per il servizio<br />

aeroportuale movimentiamo<br />

2,8 milioni di passeggeri su<br />

diverse linee: Malpensa-Milano,<br />

Malpensa-Linate, Linate-<br />

Fiera, Orio al Serio-Fiera, Orio<br />

al Serio-Milano. Sono cifre im-<br />

Armin Riech (a sinistra), Direttore Divisione Strada<br />

di Voith Turbo Italia, e Alessandro Oldrini, Ad di Air Pullman.<br />

Conosciuta soprattutto per i servizi di collegamento aeroportuale degli scali<br />

milanesi, Air Pullman è una realtà consolidata che opera da sessant’anni nel<br />

complesso settore del trasporto passeggeri. <strong>Il</strong> potenziamento delle attività<br />

nel servizio pubblico di linea interurbano coincide con l’avvio della collaborazione<br />

con Voith Turbo, il cui cambio automatico DIWA.5 equipaggia gli<br />

80 Irisbus Crossway in pronta consegna all’azienda di Somma Lombardo.<br />

portanti, a cui occorre prestare<br />

la massima attenzione. La nostra<br />

politica è chiara: assicurare<br />

il migliore servizio possibile<br />

con mezzi dalla comprovata<br />

qua lità ed efficienza. Ogni macchina<br />

percorre in media 100-<br />

110mila chilometri l’anno e l’età<br />

media <strong>dei</strong> nostri mezzi è di 7<br />

anni, più bassa <strong>dei</strong> concorrenti.<br />

Non andiamo mai oltre proprio<br />

perché vogliamo far circolare<br />

autobus al massimo delle loro<br />

per formance, anche in termini<br />

ambientali. Basti pensare che la<br />

classe di riferimento più bassa<br />

in termini di normative antie-<br />

missioni è per noi la Euro 3”.<br />

Non stupisce dunque che di<br />

recente Air Pullman abbia stretto<br />

una partnership importante<br />

con Voith Turbo, per la fornitura<br />

di cambi automatici, un settore<br />

in cui la Casa tedesca gode<br />

ormai di una lusinghiera reputazione.<br />

“L’utilizzo del cambio automatico<br />

DIWA.5 di Voith è ideale<br />

per il trasporto pubblico locale<br />

di linea - spiega Oldrini - È<br />

installato sui nostri nuovi 80<br />

Irisbus Crossway la cui fornitura<br />

terminerà entro fine 2011.<br />

Que sti autobus dall’assetto ri-<br />

SOMMA LOMBARDO - Sorridenti, Alessandro Oldrini, Amministratore<br />

delegato di Air Pullman, e Armin Rieck, Direttore Divisione<br />

Strada di Voith Turbo Italia, posano davanti a uno <strong>dei</strong> nuovi Irisbus<br />

Crossway equipaggiati con il cambio automatico DIWA.5. I<br />

cambi per autobus sono sottoposti a molti sforzi, soprattutto nell’andamento<br />

a singhiozzo del traffico cittadino, ma anche sulle<br />

strade di compagna come sulle autostrade. Per questo, molte migliaia<br />

di autobus in tutto il mondo hanno qualcosa in comune: un<br />

cambio automatico DIWA di Voith Turbo. Con il nuovo DIWA.5,<br />

la centralina di comando E 300 e il software di diagnosi Aladin,<br />

Voith compie un ulteriore salto in avanti nel campo dell’innovazione.<br />

<strong>Il</strong> principio consolidato DIWA della ripartizione di potenza<br />

garantisce un avviamento dolce in una gamma di velocità in cui<br />

altri tipi di cambio necessitano da 2 a 3 passaggi di marcia. Cambio<br />

per autobus di linea per eccellenza, DIWA ha un indubbio<br />

vantaggio: una riduzione <strong>dei</strong> passaggi di marcia fino al 50 per<br />

cento significa una riduzione dell’usura e maggior comfort di<br />

guida. DIWA.5 rappresenta lo sviluppo coerente di tecnologie<br />

consolidate: la riduzione del peso e delle dimensioni del cambio,<br />

l’eliminazione delle tubazioni esterne per il circuito idraulico (il<br />

circuito idraulico completamente integrato all’interno del cambio<br />

è una novità assoluta nel campo <strong>dei</strong> cambi automatici per gli autobus<br />

di linea), lo scambiatore di calore integrato nella presa di<br />

forza e il convertitore idrodinamico ulteriormente sviluppato sono<br />

solo alcune delle sue caratteristiche salienti. Per i costruttori di<br />

veicoli tutto questo vuol dire, ad esempio, una più semplice integrazione<br />

nel veicolo anche in condizioni complicate di spazio disponibile.<br />

I costruttori possono così usufruire di una maggiore disponibilità<br />

e di un’ulteriore riduzione <strong>dei</strong> costi di manutenzione e<br />

bassato sono destinati al servizio<br />

di linea interurbano e hanno<br />

caratteristiche specifiche per<br />

questa tipologia di utilizzo.<br />

DIWA.5 è in questo senso la soluzione<br />

ideale, perché si presenta<br />

come un cambio per autobus<br />

di linea per eccellenza; DIWA<br />

presenta numerosi vantaggi:<br />

una riduzione <strong>dei</strong> passaggi di<br />

marcia fino al 50 per cento significa<br />

una riduzione dell’u su ra<br />

e maggior comfort di gui da;<br />

inoltre, la riduzione del pe so e<br />

delle dimensioni del cambio,<br />

l’eliminazione delle tubazioni<br />

esterne per il circuito i drau lico,<br />

lo scambiatore di calore integrato<br />

nella presa di for za e il<br />

convertitore idrodinamico ulteriormente<br />

sviluppato significa<br />

una più semplice integrazione<br />

nel veicolo anche in condizioni<br />

critiche di spazio disponibile.<br />

Così si può beneficiare <strong>dei</strong> vantaggi<br />

di una più am pia disponibilità<br />

e di una significativa riduzione<br />

<strong>dei</strong> costi di manutenzione<br />

e di esercizio”.<br />

Del resto, l’efficienza di un<br />

cam bio può incidere per un<br />

buon 10 per cento sui consumi:<br />

il fatto quindi che Air Pullman<br />

abbia deciso di privilegiare la<br />

scel ta di autobus equipaggiati<br />

con il cambio automatico<br />

DIWA appare una scelta più<br />

che coerente: “Con Voith - prosegue<br />

l’Amministratore delegato<br />

di Air Pullman - stiamo lavorando<br />

per arrivare a rendere il<br />

veicolo altamente performante<br />

in base alle caratteristiche del<br />

mezzo e dell’utilizzo a cui è demandato.<br />

Gli autobus sono oggetto<br />

di studio di concerto tra<br />

Irisbus, Voith e Air Pullman per<br />

arrivare a una taratura ottimale<br />

delle macchine. Puntiamo all’ottimizzazione<br />

dell’utilizzo<br />

del veicolo e alla massima facilità<br />

di manutenzione. Per i pri -<br />

mi tre anni, l’assistenza è garantita<br />

dal costruttore Irisbus.<br />

Successivamente sarà la nostra<br />

at trezzata officina interna a occuparsi<br />

delle operazioni di manutenzione”.<br />

“Sono convinto - continua A -<br />

lessandro Oldrini - che Voith sia<br />

un partner affidabile e che ci<br />

possa garantire quel livello di<br />

per formance che da sempre richiediamo<br />

alle nostre attività. <strong>Il</strong><br />

trasporto pubblico locale di li -<br />

nea è un settore complesso che<br />

richiede una gestione strategica<br />

di grado elevato, anche per<br />

quan to riguarda i propri partner.<br />

Purtroppo, il trasporto pubblico<br />

è spesso trascurato: ci siamo<br />

tro vati di fronte a problemi di<br />

affidabilità <strong>dei</strong> mezzi e di carenze<br />

nell’erogazione di un servizio<br />

di trasporto passeggeri efficiente<br />

e moderno. In sessan -<br />

t’an ni di attività, abbiamo sempre<br />

ragionato in modo diverso,<br />

puntando sulla massima qualità<br />

e sulla soddisfazione dell’u ten -<br />

te. Vogliamo quindi trasferire<br />

questi valori anche nel settore<br />

del trasporto pubblico di linea”.<br />

Comfort di guida e redditività: le carte vincenti delle trasmissioni Voith<br />

Lotta ai consumi con l’automatico DIWA.5<br />

d’esercizio.<br />

La sofisticata struttura del cambio automatico Voith rispecchia<br />

i più alti livelli tecnologici. La costruzione è semplice, logica e<br />

trasparente. Qualsiasi azienda di trasporto è in grado di eseguire i<br />

lavori di manutenzione e di revisione sul cambio senza impiegare<br />

utensili speciali, utilizzando cioè solo le attrezzature standard. Nei<br />

costi di esercizio il consumo di carburante gioca un ruolo decisivo.<br />

È per questo che con DIWA.5 il cambio automatico a quattro<br />

marce diventa uno standard. La quarta marcia Overdrive è concepita<br />

in modo tale da garantire un rapporto di giri del motore che<br />

favorisca la riduzione del consumo di carburante, sia nel traffico<br />

cittadino che in quello extraurbano.<br />

DIWA è anche il primo cambio automatico per bus di linea con<br />

possibilità di registrazione <strong>dei</strong> dati di esercizio. È nota l’importanza<br />

dell’analisi e dell’ottimizzazione dell’utilizzo <strong>dei</strong> veicoli così<br />

come della possibilità di determinare la scelta di organi di trasmissione<br />

adeguati alle esigenze d’esercizio. La nuova centralina<br />

di comando E 300 di Voith dispone di un sistema di registrazione<br />

<strong>dei</strong> dati d’esercizio di seconda generazione. La centralina non segnala<br />

solo gli errori, ma anche tutti gli eventi riconoscibili che indichino<br />

usura, utilizzo improprio o l’esigenza di interventi di manutenzione.<br />

Altrettanto performante è il software di diagnosi Aladin,<br />

caratterizzato da un utilizzo semplice e intuitivo e da un<br />

ampio spettro di funzionalità, come ad esempio il Report Generator<br />

che fornisce i dati di assistenza o di esercizio sotto forma di<br />

resoconti chiari, brevi e stampabili. Aladin dà il suo prezioso contributo<br />

proprio nelle aree di maggior interesse dell’utente: la riduzione<br />

al minimo <strong>dei</strong> tempi di fermo veicolo e <strong>dei</strong> costi d’esercizio.

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