Il Mondo dei Trasporti - Maggio 2010 - Parte_1 - Vega Editrice
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8.500 EURO.<br />
Nuovo Doblò Cargo<br />
il motore della sua impresa.<br />
i: solo 4,8 litri ogni 100 km con il 1.3 Multijet II Euro 5. Record nel comfort e nella sicurezza di guida: unico nel segmento con sospensioni Bi-link.<br />
tiva e rivolta a soggetti che esercitano attività imprenditoriale e professionale. Consumi riferiti a Nuovo Doblo Cargo 1.3 Multijet II Euro 5 versione passo corto standard misurati su ciclo combinato.
LIGHT COMMERCIAL VEHICLES<br />
stri clienti. Per lanciarlo sul<br />
mercato abbiamo coinvolto un<br />
testimonial famoso, ma soprattutto<br />
un imprenditore con una<br />
grande passione per il suo prodotto<br />
e una bella storia di successo<br />
da raccontare”.<br />
Lambert infatti da anni alterna,<br />
alla sua carriera artistica,<br />
quella di uomo d’affari, curando<br />
personalmente sia i suoi<br />
vigneti, che si trovano in Francia<br />
ma soprattutto in Sudamerica,<br />
sia l’azienda che imbottiglia<br />
e distribuisce il vino.<br />
“<strong>Il</strong> fatto che si tratti di un<br />
imprenditore pur se piuttosto<br />
atipico - spiega Ro berto Bandoli,<br />
responsabile Marketing<br />
Communication di Fiat Profes-<br />
sional - fa arrivare il messaggio<br />
più vicino ai clienti”.<br />
Come siete arrivati alla<br />
scelta di Lambert?<br />
“Cercando tra i personaggi<br />
conosciuti qualcuno che avesse<br />
determinate caratteristiche,<br />
che fosse cioè anche un imprenditore.<br />
Prima abbiamo<br />
anche guardato al mondo del lo<br />
sport. Quando sia mo arrivati a<br />
Lambert, abbiamo scoperto<br />
questo suo lato qua si nascosto.<br />
Ci è sembrato il personaggio<br />
giusto perché a differenza di<br />
molti altri nomi noti si dedica<br />
veramente all’at ti vità imprenditoriale.<br />
E inoltre non era mai<br />
stato utilizzato pri ma per pub-<br />
22<br />
gero. L’ha convinto il progetto,<br />
è rimasto affascinato dall’idea<br />
e ha accettato di buon grado”.<br />
Da sempre Fiat Professional<br />
è nota per i suoi spot<br />
brillanti.<br />
“Gli elementi ricorrenti<br />
sono sempre stati una certa<br />
ironia e i testimonial esclusivi.<br />
In particolare, ci siamo rivolti<br />
in passato al mondo dello<br />
sport, ai calciatori, che ci assicuravano<br />
il massimo grado di<br />
riconoscibilità per il nostro<br />
target. L’a spetto sportivo è<br />
quello più seguito dai nostri<br />
possibili clien ti, che sono in<br />
prevalenza maschi di età compresa<br />
tra i 30 e i 50 anni. Nella<br />
N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />
FIAT PROFESSIONAL / IL FAMOSO ATTORE-IMPRENDITORE<br />
FRANCESE PROTAGONISTA DELL’ULTIMA CAMPAGNA PUBBLICITARIA<br />
Lambert al lavoro con il Doblò<br />
Mauro Zola<br />
TORINO - La comunicazione di<br />
Fiat Professional cambia strada,<br />
adeguandosi al momento<br />
economico che imprenditori e<br />
artigiani stanno vivendo. Per<br />
questo l’ironia, da sempre l’arma<br />
vin cente nei claim del costruttore<br />
torinese, lascia spazio<br />
a un messaggio più concreto,<br />
pratico. “<strong>Il</strong> motore della tua<br />
impresa” è lo slogan scelto per<br />
accompagnare il lancio italiano<br />
del Nuovo Doblò.<br />
Nella stessa ot tica è stato<br />
scelto come volto della campagna<br />
quello di Christopher<br />
Lambert, un testimonial dalla<br />
doppia valenza, da un lato si<br />
tratta infatti del grande attore<br />
che tutti conoscono e apprezzano<br />
da tem po, ma che in questa<br />
oc casione mette in mostra<br />
un suo lato nascosto o almeno<br />
mai co sì valorizzato: quello di<br />
imprenditore, nello specifico<br />
di pro duttore di vino, il Piedra<br />
Ne gra, quindi un professionista<br />
che utilizza davvero i veicoli<br />
che pubblicizza.<br />
Un aspetto, que sto, sottolineato<br />
dall’Ammi ni stratore delegato<br />
di Fiat e Fiat Professional<br />
Lorenzo Sistino: “<strong>Il</strong> Nuovo<br />
Doblò Cargo è un vei colo leader,<br />
best in class in tut te le<br />
aree oggi più richieste dai no-<br />
“<br />
“<strong>Il</strong> motore della<br />
tua impresa”<br />
è lo slogan<br />
scelto per<br />
accompagnare<br />
il lancio italiano<br />
del Nuovo<br />
Doblò. Volto<br />
della campagna<br />
quello di<br />
Christopher<br />
Lambert, un<br />
testimonial dalla<br />
doppia valenza.<br />
È un grande<br />
attore ma anche<br />
imprenditore<br />
di successo come<br />
produttore<br />
di vino. Lo spot<br />
diretto e<br />
prodotto da un<br />
altro grande: il<br />
regista Gabriele<br />
Muccino.<br />
La comunicazione al pubblico che accompagna il lancio italiano del Nuovo Doblò è stata curata nei minimi dettagli, essendo<br />
rivolta agli esigenti utilizzatori professionali. A destra, Ro berto Bandoli, responsabile Marketing Comunication di Fiat Professional.<br />
blicità del gruppo nep pure per<br />
le auto. Anche lui è stato subito<br />
attratto dalla possibilità di<br />
far conoscere al pubblico questa<br />
sua seconda professione.<br />
Prima di accettare ha poi voluto<br />
conoscere il veicolo a<br />
fondo, da vero professionista”.<br />
Lo spot, sceneggiato e prodotto<br />
dall’agenzia torinese<br />
Leo Burnett, è stato girato in<br />
Sudafrica da Gabriele Muccino,<br />
il regista italiano più<br />
famoso al mondo. Come<br />
l’avete convinto ad accettare?<br />
“Tra tutti i registi abbiamo<br />
cercato chi sapesse raccontare<br />
una storia in modo vero e leg-<br />
Una proficua collaborazione per esaltare l’immagine del Doblò<br />
Lambert e Muccino in piena sintonia<br />
TORINO - Tutti conoscono Christopher Lambert attore, fin da quando nel<br />
1984 la sua interpretazione di Tarzan nel film Greystoke, il suo primo<br />
grande successo internazionale, fece innamorare il pubblico, soprattutto<br />
quello femminile. Lambert imprenditore è rimasto in secondo piano,<br />
anche se si tratta di una professione a cui Lambert tiene molto. Per questo<br />
il suo approccio al Nuovo Doblò è stato attento e pragmatico. Non si è limitato<br />
a recitare il messaggio dello spot. Ha voluto testare con mano le<br />
qualità del piccolo commerciale per poter essere più convincente. Alla<br />
fine il suo giudizio è stato positivo. “I veicoli Fiat Professional - ha dichiarato<br />
- sono ideali per un imprenditore attento alla produttività e al rispetto<br />
ambientale come me. Grazie ai primati unici di Nuovo Doblò,<br />
posso davvero espandere il mio business”.<br />
Un intervento non di prammatica, uno scambio di opinioni da imprenditore<br />
a imprenditore, che rappresenta il vero punto di forza della nuova<br />
campagna Fiat Professional. Nella quale è stato coinvolto anche un altro<br />
nome di primissimo piano, quello del regista Gabriele Muccino, che si è<br />
trovato a lavorare per la prima volta con la star francese. Un’esperienza<br />
dimostratasi premiante per entrambi: “Sul set è nata una stima reciproca<br />
che - ha spiegato Muccino - è andata anche al di là del semplice rapporto<br />
professionale”.<br />
L’approccio molto professionale al messaggio da trasmettere non ha<br />
comunque impedito che trapelasse l’attitudine decisamente particolare<br />
che per tanti anni ha caratterizzato le pubblicità di Fiat Professional. Lam-<br />
bert che usa la spada di Highlander, forse il suo personaggio più conosciuto,<br />
per aprire una cassa del suo vino, è un momento di puro godimento<br />
filmico, che certo entrerà a far parte della videoteca di molti appassionati.<br />
classifica dell’inte res se subito<br />
dopo il calcio ci sono gli sport<br />
motoristici. Non a caso uno<br />
<strong>dei</strong> nostri testimonial più apprezzati<br />
è stato Michael Schu -<br />
macher”.<br />
Queste indicazioni sono<br />
valide soltanto per il mercato<br />
italiano o anche più in generale<br />
per quello europeo?<br />
“In termini generali valgono<br />
per tutte le nazioni, anche se in<br />
ognuna ci sono attività sportive<br />
più caratteristiche. Diciamo<br />
pe rò che calcio e motori vanno<br />
be ne per tutti”.<br />
Quali sono le pubblicità<br />
che hanno avuto maggiore<br />
successo?<br />
“La più ricordata e apprezzata<br />
è sempre l’ultima, ma se<br />
guar diamo al passato, quella<br />
del 2006, in cui Giovanni Trapattoni<br />
invitava i suoi calciatori<br />
ad an dare a lavorare, anche<br />
per la fe lice concomitanza con<br />
i mondiali di calcio in Germania<br />
vinti dal l’I talia, è restata<br />
nella mente di mol ti. Molto efficace<br />
an che la campagna pubblicitaria<br />
con Schumacher che,<br />
all’epoca ritiratosi dalla Formula<br />
1, tornava a guidare non<br />
un auto, ma il nostro veicolo<br />
commerciale Scudo. Non solo,<br />
ma nell’oc ca sione organizzammo<br />
anche azioni preventive di<br />
guerrilla di marketing. Sul<br />
web avevamo da to notizia su<br />
blog e siti di informazione di<br />
questo ritorno al la guida del<br />
campione, senza spe cificare<br />
che si trattava di una trovata<br />
pubblicitaria”.<br />
Televisioni, internet, ra -<br />
dio. Qua le di questi mezzi<br />
funziona meglio sotto il profilo<br />
pubblicitario?<br />
“Per i nostri utenti sicuramente<br />
la radio, il media più seguito<br />
da chi guida per lavoro e<br />
anche molto adatto per comunicare<br />
promozioni o iniziative<br />
mi rate. Spesso abbiamo creato<br />
per le radio campagne mirate,<br />
u ti lizzando ad esempio comici<br />
co me Fabrizio Fontana, Katia<br />
e Valeria o Lillo e Greg, che<br />
possono contare su di una riconoscibilità<br />
immediata. Oggi,<br />
visto il valore del personaggio<br />
Lambert, abbiamo puntato<br />
tutto su di lui, che sarà il nostro<br />
testimonial in ogni ambito<br />
pubblicitario”.
LCV<br />
Mercedes-Benz Vito a trazione elettrica presentato ai Ministri dell’Economia europei<br />
Viaggiare a zero emissioni<br />
SAN SEBASTIAN - In occasione del meeting “Informal EU Competitiveness<br />
Council, San Sebastián” tenutosi in Spagna, Mercedes-<br />
Benz presenta il prototipo di un veicolo commerciale a batteria<br />
realizzato sulla base del Van Mercedes-Benz Vito. Nell’ambito<br />
della manifestazione, i Ministri dell’Economia europei si sono incontrati<br />
per discutere sulle questioni relative alla redditività delle<br />
future tecnologie. Realizzato sulla base del Van Mercedes-Benz<br />
Vito, il veicolo sperimentale presentato al meeting segna l’inizio<br />
di una nuova era nel campo della mobilità locale ad emissioni zero<br />
per il settore <strong>dei</strong> veicoli commerciali. Vito rappresenta il primo<br />
Van al mondo ad uscire dalla fabbrica equipaggiato con questa tecnologia.<br />
Con questo passo, il gruppo Daimler ribadisce il proprio<br />
impegno nei confronti della mobilità sostenibile. Vito a trazione<br />
elettrica è il risultato delle attività di ricerca e sviluppo di Daimler<br />
AG, focalizzate in tre direzioni: ottimizzazione <strong>dei</strong> motori a combustione<br />
interna, incremento dell’efficienza attraverso l’ibridizzazione<br />
su misura <strong>dei</strong> veicoli e sistemi di propulsione a emissioni<br />
zero con batterie e pile a combustibile.<br />
Nel corso del <strong>2010</strong>, verranno consegnati più di 100 Mercedes-<br />
Benz Vito a 20 clienti. Si tratta prevalentemente di proprietari di<br />
flotte e istituzioni pubbliche che desiderano svolgere i servizi di<br />
ARJEPLOG - <strong>Il</strong> leader della<br />
gam ma <strong>dei</strong> leggeri della Stella è<br />
sempre protagonista delle missioni<br />
proiettate al futuro. Sia<br />
che si tratti di testare la trazione<br />
elettrica nelle condizioni più e -<br />
stre me o che s’intenda promuovere<br />
l’avvento dell’elettro mo bi -<br />
li tà lui, Mercedes-Benz Vito, è<br />
sempre in prima linea, dimostrando<br />
nel concreto le sue doti<br />
di robusto veicolo commerciale<br />
adatto ad affrontare gli impegni<br />
più complessi, le mission sempre<br />
più difficili che all’alba del<br />
ter zo millennio attendono i veicoli<br />
da lavoro. E in quest’o biet -<br />
tivo Mercedes-Benz insiste nel<br />
voler essere un passo avanti rispetto<br />
ai competitor.<br />
È per questo che i manager<br />
del la Stella hanno voluto sottoporre<br />
il leader <strong>dei</strong> leggeri a test<br />
di resistenza fino a -30 gradi,<br />
per verificare se le performance<br />
di Vito restano quelle arcinote<br />
ai professionisti del trasporto<br />
an che in condizioni climatiche<br />
estreme: temperature polari e<br />
in tensi controlli della dinamica<br />
di marcia su fondo ghiacciato e<br />
neve compatta, anche su strade<br />
pubbliche. E il prototipo Mercedes-Benz<br />
Vito a trazione elettrica<br />
ha superato brillantemente<br />
i più severi test invernali, eseguiti<br />
nell’Estremo Nord del<br />
glo bo terrestre, ad Arjeplog, in<br />
Svezia, ad appena un’ora di distanza<br />
dal circolo polare.<br />
Nonostante la velocità massima<br />
limitata a 80 km/h, Vito a<br />
trazione elettrica è stato sottoposto<br />
a tutti i test previsti per la<br />
versione con motore endotermico.<br />
Percorsi difficili, pendenze<br />
estreme, tratti in curva in condizioni<br />
particolarmente critiche,<br />
stress del sistema frenante: queste<br />
sono solo alcune delle prove<br />
che devono superare i sistemi di<br />
sicurezza, di trazione, le sospensioni<br />
e tutti gli altri compo-<br />
nenti <strong>dei</strong> veicoli commerciali<br />
Mer cedes-Benz, anche in condizioni<br />
di freddo estremo e in<br />
pre senza di ghiaccio e neve.<br />
Inoltre, i test hanno permesso di<br />
verificare l’efficacia dell’in te -<br />
gra zione, nei sistemi di gestione<br />
della dinamica di marcia, delle<br />
caratteristiche tipiche della trazione<br />
elettrica, come ad esempio<br />
la frenata mediante il motore<br />
elettrico per il recupero dell’e<br />
nergia.<br />
Sono in fase di consegna - e<br />
saranno tutti consegnati entro<br />
fi ne anno - i primi cento Mercedes-Benz<br />
Vito con trazione e let -<br />
trica. Prima di arrivare ai clienti<br />
il silenzioso veicolo a e mis sioni<br />
zero non solo avrà conosciuto<br />
la rigidità dell’inverno lappone<br />
ma avrà superato prove di resistenza<br />
sulle Alpi, nel torrido<br />
clima spagnolo e in condizioni<br />
di funzionamento continuo. <strong>Il</strong><br />
livello di sicurezza rispetta gli<br />
trasporto in zone ecosensibili in modo silenzioso e senza alcun<br />
tipo di emissioni, incluso quelle di C02. Di conseguenza, gli scenari<br />
di sviluppo per questo modello comprendono soprattutto tipologie<br />
di impiego a breve raggio, che prevedono numerosi stop&go<br />
nei centri urbani. In una prossima fase si prevede la produzione di<br />
altri 2.000 veicoli di questo tipo.<br />
Le prestazioni sono orientate alle richieste <strong>dei</strong> clienti: la velocità<br />
massima di 80 km/h (limitata elettronicamente) è concepita per<br />
soddisfare le esigenze di trasporto della clientela propria delle aree<br />
urbane e metropolitane.<br />
Anche sotto l’aspetto della sicurezza non manca nulla. Tutti i<br />
modelli Vito sono equipaggiati di serie con l’ESP, il sistema di<br />
controllo della dinamica di marcia che comprende le funzioni di<br />
ABS ed ASR. Anche il numero e il tipo di airbag corrispondono<br />
alla dotazione di serie attualmente prevista per il Vito. Inoltre, per<br />
garantirne la sicurezza passiva, i veicoli sono sottoposti ai consueti<br />
crash-test. Anche per il carico utile e il volume di trasporto non è<br />
necessaria alcuna rinuncia rispetto a un Vito a trazione convenzionale:<br />
il carico utile è superiore a 900 kg.<br />
La produzione di Vito a trazione elettrica sarà integrata direttamente<br />
in quella di serie. La fabbrica Mercedes-Benz di Vitoria,<br />
standard della Stella: numero e<br />
tipo di airbag sono quelli della<br />
dotazione di serie prevista per<br />
Vito, tutti i modelli saranno<br />
equipaggiati di serie con ESP, il<br />
sistema di controllo della dinamica<br />
di marcia che comprende<br />
le funzioni di ABS e ASR. Per<br />
garantire il massimo livello di<br />
sicurezza passiva i veicoli sono<br />
sottoposti ai consueti crash-test.<br />
Vito a trazione elettrica è il<br />
pri mo veicolo commerciale al<br />
mondo dotato di sistema di trazione<br />
elettrica installato dalla<br />
fabbrica. <strong>Il</strong> sistema di propulsione,<br />
concepito esclusivamente<br />
per la trazione elettrica, non<br />
richiede l’utilizzo della catena<br />
cinematica normalmente destinata<br />
ai motori a combustione<br />
interna. Una batteria con tecnologia<br />
agli ioni di litio fornisce a<br />
Vito tutta l’energia necessaria.<br />
Con una tensione di esercizio<br />
di 400 Volt, 16 A e una capacità<br />
disponibile di 32 kWh, l’auto -<br />
no mia media del Vito arriva a<br />
130 km ma, con uno stile di<br />
gui da appropriato, cresce notevolmente.<br />
<strong>Il</strong> motore elettrico e -<br />
ro ga una potenza massima di<br />
90 kW. La velocità limitata a<br />
80 km/h soddisfa le esigenze<br />
<strong>dei</strong> trasportatori nelle aree urbane<br />
e metropolitane. Anche<br />
carico utile e volume di trasporto<br />
rimangono invariati rispetto<br />
a un Vito a trazione convenzionale.<br />
Protagonista del cammino<br />
intrapreso da tempo da Mercedes-Benz<br />
sulla strada dell’elet -<br />
tro mobilità, Vito E-Cell sarà<br />
inoltre il modello di punta nell’ambito<br />
di un progetto promosso<br />
dal governo tedesco. Si tratta<br />
di uno <strong>dei</strong> progetti previsti dal<br />
Konjunkturpaket II, il piano per<br />
la ripresa economica attraverso<br />
il quale il Ministro Federale <strong>dei</strong><br />
<strong>Trasporti</strong>, delle Costruzioni e<br />
nella regione basca della Spagna, si sta già preparando alla sfida di<br />
produrre questa nuova versione. Inoltre, gli sforzi nel campo della<br />
logistica, della qualificazione <strong>dei</strong> lavoratori e delle tecnologie di<br />
produzione riceveranno il supporto finanziario del governo regionale<br />
basco. Anche in Germania, il Ministero Federale per l’Ambiente<br />
- la Protezione della Natura e la Sicurezza <strong>dei</strong> Reattori<br />
(BMU) - sta elargendo sussidi dedicati per sostenere l’impegno di<br />
Mercedes-Benz Vans nel campo della ricerca e sviluppo, della sperimentazione<br />
e dell’utilizzo di questi veicoli presso i clienti.<br />
MERCEDES-BENZ / IL LEADER DEI LEGGERI ALLA PROVA A STOCCARDA E AL POLO NORD<br />
Vito pronto per ogni utilizzo<br />
Marco Chinicò<br />
N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />
24<br />
Test di resistenza per Vito a trazione elettrica: in condizioni climatiche estreme, con temperature<br />
fino a -30 gradi, le sue performance restano quelle note ai professionisti del trasporto.<br />
In un progetto sull’elettromobilità il governo tedesco impiegherà 50 unità di Vito nella versione E-Cell.<br />
del lo Sviluppo Urbano della<br />
Germania promuove la preparazione<br />
del mercato e delle infrastrutture<br />
all’avvento dell’elet -<br />
tro mobilità. Al centro dell’at ti -<br />
vi tà di promozione del ministero<br />
ci sono oggi otto progetti pilota<br />
“Elektromobilität in Modellregionen”<br />
(elettromobilità<br />
in regioni modello), con un investimento<br />
complessivo di 115<br />
mi lioni di euro. Con il nome<br />
Ikone (Integriertes Konzept für<br />
Nachhaltige Elektromobilität,<br />
ovvero Concezione integrata<br />
per l’elettromobilità sostenibile)<br />
si fa riferimento a un team<br />
com posto da esponenti del panorama<br />
scientifico, industriale e<br />
politico, che lavora sinergicamente<br />
per promuovere la realizzazione<br />
di infrastrutture e l’affermazione<br />
dell’elettro mo bi lità<br />
nel settore del trasporto pubblico.<br />
La dichiarazione d’intenti<br />
pro mossa dal ministero è stata<br />
sottoscritta questa primavera e<br />
il rapporto di collaborazione si<br />
è avviato a Stoccarda con un incontro<br />
presso la Haus der Wirtschaft<br />
(Camera di commercio).<br />
Nell’ambito del progetto pilota<br />
approvato è previsto - nella regione<br />
di Stoccarda a partire da<br />
me tà di quest’anno - l’impiego<br />
di 50 veicoli Mercedes-Benz<br />
Vito E-Cell. Fondamentali saranno<br />
i risultati scientifici che si<br />
potranno ricavare nelle reali<br />
condizioni d’impiego di Vito E-<br />
Cell: il test di affidabilità e prestazioni<br />
partirà già dalla consegna<br />
del veicolo per concludersi<br />
al termine del progetto.<br />
Daimler ha assunto il ruolo<br />
di guida del consorzio con il<br />
com pito di coordinare attività e<br />
soggetti coinvolti. Altri partner<br />
sono il produttore di energia<br />
EnBW, il TÜV-Süd e l’Istituto<br />
IAO di Francoforte (Institut für<br />
Arbeitwirtschaft und Organisation),<br />
tutti con sede a Stoccarda.<br />
Obiettivo dell’attività di promozione<br />
è testare la validità di veicoli<br />
commerciali a trazione e -<br />
let trica, in modo particolare<br />
nel la regione modello di Stoccarda.<br />
La topografia della regione,<br />
con la presenza di numerose<br />
pendenze oltre che di condizioni<br />
di traffico intenso, rappresentano<br />
una sfida impegnativa.<br />
Si intende, inoltre, raccogliere<br />
dati riguardanti lo stile di<br />
guida e le esigenze di quanti u -<br />
ti lizzano questi veicoli commerciali<br />
con sistema di trazione<br />
elettrico.<br />
A tal fine i veicoli di prova<br />
vengono affidati a trasportatori<br />
con profili di utilizzo il più possibile<br />
diversificati. Mercedes-<br />
Benz Vito contribuirà a dimostrare<br />
che i veicoli a trazione<br />
elettrica possono essere utilizzati<br />
- in modo economico e<br />
senza problemi - in ambito<br />
commerciale quotidianamente e<br />
offrendo i consueti stan dard di<br />
sicurezza.
ROMA - Prosegue l’offensiva com merciale di Mercedes-Benz<br />
Italia sul progetto BlueEFFICIENCY. Per meglio illustrare le<br />
potenzialità delle nuove tecnologie applicate allo Sprinter è<br />
stato predisposto un tour, che ha preso il via il 6 maggio, per<br />
concludersi il 19 dello stesso me se.<br />
In questo lasso di tempo verranno visitate numerose cit tà:<br />
Firenze, Genova, Torino, Cu neo, Milano, Bergamo, Brescia,<br />
Verona, Rimini, Roma e Bo logna. In tutte, oltre a quelli che<br />
fanno parte della carovana, verranno lasciati presso i concessionari<br />
di zona <strong>dei</strong> modelli di Sprinter BlueEFFICIENCY, che<br />
resteranno disponibili per eventuali prove su strada per un minimo<br />
di una settimana. Un’i ni ziativa importante per far sì che i<br />
clienti della Stella possano testare personalmente le caratteristiche<br />
del nuovo motore Eu ro 5, del cambio ECO Gear e della<br />
funzione ECO Start.<br />
Per ulteriori ragguagli sui pro getti futuri legati al miglioramento<br />
costante in atto nel cam po delle nuove tecnologie ap plicate<br />
al risparmio di carburante e alla tutela dell’ambiente, abbiamo<br />
sentito Marilena Ferreri, Marketing Manager Vans Mercedes-Benz<br />
Italia.<br />
Può illustrarci i contenuti fon damentali del concetto<br />
Blue EFFICIENCY?<br />
“<strong>Il</strong> concetto BlueEFFICIEN CY, in ambito Mercedes-Benz<br />
Vans, comprende le principali innovazioni tecnologiche mirate<br />
ad aumentare la redditività <strong>dei</strong> veicoli e a garantire un trasporto<br />
merci più sostenibile in termini d’impatto ambientale. Per<br />
Mercedes-Benz Sprinter si tratta dell’unione di più elementi:<br />
le nuove motorizzazioni 4 cilindri Euro 5, il nuovo cambio<br />
ECO Gear e il sistema ECO start. La strategia BlueEFFICIEN-<br />
CY, quindi, parte dal cuo re del veicolo e ne coinvolge i com-<br />
25<br />
Mauro Zola<br />
N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />
FOCUS SPRINTER<br />
LA TECNOLOGIA BLUE EFFICIENCY APPLICATA ALLO SPRINTER<br />
Taglio ai consumi e alle emissioni<br />
<strong>Il</strong> concetto BlueEFFICIENCY, in ambito Mercedes-Benz Vans, comprende le principali innovazioni<br />
tecnologiche mirate ad aumentare la redditività <strong>dei</strong> veicoli e a garantire un trasporto merci più sostenibile<br />
in termini d’impatto ambientale. Artefice di questo risultato l’unione di più elementi: le nuove<br />
motorizzazioni 4 cilindri Euro 5, il nuovo cambio ECO Gear e il sistema ECO start. Un tour nel Nord<br />
e Centro Italia per far conoscere ai clienti la bontà delle soluzioni proposte con lo Sprinter.<br />
ponenti fondamentali generando una sinergia positiva che crea<br />
un notevole risparmio in termini di consumi ed emissioni, risparmio<br />
che si ‘accumula’ ogni giorno, durante l’attività lavorativa<br />
quotidiana. Rientrano fra le tecnologie BlueEFFICIEN-<br />
CY anche le soluzioni NGT con alimentazione a metano, sia<br />
mono che bi-valente”.<br />
<strong>Il</strong> progetto BlueEFFICIENCY è stato definito in con tinua<br />
evoluzione. Quali altre migliorie pensate di apportare?<br />
“<strong>Il</strong> concetto BlueEFFICIENCY è assolutamente ‘in di venire’.<br />
Indica, infatti, la strada che stiamo percorrendo ver so una<br />
mobilità sempre più sostenibile. A testimoniare l’im pe gno<br />
Daimler su questi temi c’è il dato relativo agli investimenti in<br />
Ricerca e Sviluppo. La spesa per la ricerca non è assolutamente<br />
diminuita, nemmeno in questi difficili periodi di cri si. Perseguiamo<br />
un’evoluzione continua, stiamo già mettendo a punto<br />
motorizzazioni a emissioni zero, perché queste siano real -<br />
mente applicabili alla quotidianità del trasporto merci. Ad<br />
esempio, i test di Vito E-CELL, nuovo veicolo commerciale e -<br />
let trico Mercedes-Benz, sono già a buon punto; nel prossimo<br />
futuro utilizzeremo anche altre soluzioni come motorizzazioni<br />
ibride, carburanti alternativi e ci sa rà un ulteriore aumento dell’ef<br />
ficienza <strong>dei</strong> tradizionali propulsori diesel”.<br />
A qualche mese dal lancio del le versioni Euro 5 dello<br />
Sprinter che ne rappresentano il cuore, che risposte avete<br />
dalla clientela?<br />
“Ha risposto in modo molto positivo all’introduzione di<br />
que ste nuove tecnologie. <strong>Il</strong> veicolo commerciale è uno stru-<br />
Marilena Ferreri,<br />
Marketing Manager Vans Mercedes-Benz Italia segue a pag. 26
FOCUS SPRINTER<br />
mento di lavoro e come tale de ve contribuire ad aumentare la<br />
red ditività dell’impresa. Con le nuove motorizzazioni Euro 5<br />
offriamo ai clienti della Stella un veicolo che rispetta lo standard<br />
EEV (Environmentally Enhanced Vehicle) e permette di<br />
effettuare un investimento che avrà effetti positivi sulla redditività<br />
dell’azienda, anche nel lungo periodo. <strong>Il</strong> nostro cliente è<br />
consapevole degli elementi di costo della sua azienda per cui<br />
sa benissimo che un mez zo che riesca a garantire mi nori consumi<br />
di carburante, ridotti fermi macchina e intervalli di manutenzione<br />
flessibili influisce significativamente sui risultati<br />
della sua attività. Per tut ti questi motivi si sceglie un veicolo<br />
commerciale Mercedes-Benz e oggi, ancora di più, uno Sprinter”.<br />
I clienti, soprattutto in questo momento di difficoltà, ne<br />
recepiscono i contenuti innovativi? In particolare, il fatto<br />
di disporre di un motore Euro 5 viene considerato un valore<br />
qualificante?<br />
“Come dicevo prima, il cliente, in questo specifico momento<br />
congiunturale, percepisce in modo positivo l’inno va zione<br />
quando porta un effettivo beneficio alla sua azienda. Le nostre<br />
N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />
26<br />
PER I VANS LA STRATEGIA COMMERCIALE VINCENTE VA OLTRE BLUE EFFICIENCY<br />
Rete di protezione per il lavoro <strong>dei</strong> clienti<br />
Insieme ai prodotti, caratterizzati da tecnologia innovativa per ridurre consumi ed emissioni,<br />
Mercedes-Benz offre ai clienti <strong>dei</strong> veicoli commerciali tutta una serie di servizi e di attenzioni per far sì che<br />
possano svolgere la loro attività con i migliori risultati sotto il profilo della redditività.<br />
ROMA - L’attenzione riservata<br />
dalla filiale italiana del<br />
costruttore tedesco al progetto<br />
BlueEFFICIENCY si<br />
traduce anche in una strategia<br />
commerciale ad hoc, di<br />
cui abbiamo parlato con Cosimo<br />
Molinari, Sales Manager<br />
Vans Mercedes Benz Italia.<br />
Lo Sprinter BlueEFFI-<br />
CIENCY pare avere una<br />
vocazione anche per l’utilizzo<br />
da parte delle flotte.<br />
Quali sono i punti forti per<br />
venire incontro alle esigenze<br />
di questo tipo di clienti?<br />
E quanto contano oggi sul<br />
totale delle vostre vendite?<br />
“Lo Sprinter BlueEFFI-<br />
CIENCY è un prodotto<br />
molto interessante per le<br />
flotte. Le soluzioni diesel<br />
con sistema ECO Start/Stop<br />
sono particolarmente utili<br />
per il contenimento <strong>dei</strong> consumi<br />
e delle emissioni nella<br />
distribuzione cittadina. Le<br />
versioni a metano risultano<br />
invece di particolare interesse<br />
per quelle flotte che operano<br />
su tragitti prestabiliti e<br />
Taglio ai consumi e alle emissioni<br />
segue da pagina 25<br />
che riescono a pianificare<br />
molto bene i loro costi nel<br />
lungo termine. Inoltre, anche<br />
chi gestisce flotte aziendali è<br />
sempre più sensibile ai benefici<br />
ambientali che si ottengono<br />
acquistando veicoli a<br />
metano”.<br />
I servizi after sales Mercedes<br />
Benz rappresentano<br />
da sempre un valore aggiunto.<br />
Quanto vi aiutano<br />
nelle strategie di vendita?<br />
“Le concessionarie e le<br />
officine Mercedes-Benz rappresentano<br />
il nostro fiore<br />
all’occhiello poiché hanno,<br />
tra le altre cose, la capacità<br />
di offrire un servizio veloce<br />
e puntuale, garantendo minimi<br />
tempi di fermo macchina.<br />
Anche il Service 24h (24 ore<br />
per 365 giorni all’anno), che<br />
vede protagonisti tecnici<br />
qualificati della rete Mercedes-Benz,<br />
rende possibile<br />
avere una risposta immediata,<br />
in qualsiasi momento<br />
della giornata e direttamente<br />
sul posto. I nostri clienti<br />
spesso sottoscrivono un Accordo<br />
Assistenza, prodotto<br />
che comprende, per il periodo<br />
scelto (fino a 60 mesi e<br />
250mila km), non solo la garanzia<br />
ma anche la manutenzione<br />
ordinaria e straordinaria<br />
del veicolo. Vorrei citare,<br />
inoltre, la MercedesService<br />
Card, una carta servizi completamente<br />
gratuita e utilizzabile<br />
in tutta Europa che<br />
consente di usufruire - senza<br />
ricorso ai contanti - di riparazioni,<br />
manutenzioni e acquisto<br />
ricambi. Questi servizi<br />
rappresentano un enorme<br />
e percepito vantaggio per i<br />
nostri clienti”.<br />
L’aggiunta di finanziamenti<br />
a tasso zero e di tassi<br />
agevolati sul leasing, conferma<br />
che Mercedes intende<br />
attaccare il mercato <strong>dei</strong><br />
commerciali in maniera<br />
ancora più decisa. Quali<br />
obiettivi vi ponete?<br />
“L’obiettivo è quello di<br />
rendere il nostro prodotto<br />
alla portata di ogni tipologia<br />
di cliente. Vogliamo annullare<br />
la sensazione che i prodotti<br />
ad alta qualità e innovazione<br />
siano irraggiungibili<br />
dal punto di vista <strong>dei</strong> costi,<br />
proponendo finanziamenti a<br />
tasso zero o a tasso agevolato.<br />
Grazie a Service Leasing,<br />
interessantissima proposta<br />
che abbiamo da poco messo<br />
a disposizione <strong>dei</strong> nostri<br />
clienti, è possibile sottoscrivere,<br />
per Mercedes-Benz<br />
Vito e Sprinter, un leasing<br />
agevolato incluso di Accordo<br />
Assistenza Excellent per<br />
quattro anni a partire, rispettivamente,<br />
da 290 euro e 320<br />
euro al mese. L’accordo,<br />
nella sua versione Excellent,<br />
prevede sia la garanzia del<br />
prodotto che i costi degli interventi<br />
dovuti a tagliandi e<br />
manutenzioni”.<br />
E tra innovazioni di prodotto,<br />
servizi after sales e<br />
aiuti finanziari qual è l’arma<br />
più efficace nei confronti<br />
<strong>dei</strong> clienti Mercedes<br />
Benz?<br />
“Non c’è un’arma più efficace<br />
fra gli strumenti che<br />
abbiamo a disposizione.<br />
Ogni cliente necessita del<br />
suo, personalizzato, mix di<br />
elementi: sulla base dell’in-<br />
innovazioni tecnologiche, a iniziare dai nuovi motori, passando<br />
per la funzione ECO Start/Stop, e continuando con il nuovo<br />
cambio ECO Gear, han no proprio questa caratteristica, ovvero<br />
favoriscono una riduzione <strong>dei</strong> consumi di carburante <strong>dei</strong> veicoli.<br />
I clienti Mercedes-Benz fanno molti chilometri ogni anno e<br />
il trasporto merci è la loro ragion d’essere, per questo necessitano<br />
e meritano un veicolo al passo coi tempi, dotato di innovazioni<br />
importanti”.<br />
Quali sono oggi i clienti i dea li dello Sprinter, e quali so no<br />
i particolari del modello che vengono più apprezzati?<br />
“<strong>Il</strong> motto è ‘uso intensivo <strong>dei</strong> mezzi’; i nostri clienti macinano<br />
ogni anno moltissimi chilometri e hanno bisogno di un<br />
mez zo affidabile oltre che di una rete di assistenza capillare ed<br />
efficiente. In questo modo possono ottimizzare al massimo la<br />
loro attività, ridurre i fermi in officina e, quindi, aumentare i<br />
profitti. I clienti possono appartenere a diverse tipologie. Imprenditori,<br />
commercianti o artigiani utilizzano i veicoli con la<br />
Stella su tragitti diversi ma tutti hanno la stessa esigenza: un<br />
veicolo pronto all’uso in tut te le condizioni. A chi si occupa di<br />
distribuzione a breve raggio, con molti stop and go, consiglio i<br />
nostri veicoli commerciali BlueEFFICIENCY, ideali per la distribuzione<br />
cittadina. Sono veicoli che rispondono alle esigen-<br />
Cosimo Molinari,<br />
Sales Manager Vans Mercedes Benz Italia<br />
novativo e affidabile prodotto<br />
Mercedes-Benz si costruisce<br />
un’offerta finanziaria valida<br />
per ogni cliente o si può<br />
proporre, ad esempio, anche<br />
il noleggio del veicolo. Direi<br />
che l’arma più efficace è<br />
rappresentata dalla specializzazione<br />
e dalla competenza<br />
<strong>dei</strong> nostri venditori e, quindi,<br />
dall’effi ca cia della rete di<br />
vendita Mercedes-Benz che<br />
è capace, anche in questo incerto<br />
momento di mercato,<br />
di individuare in anticipo le<br />
esigenze del cliente e la relativa<br />
offerta commerciale da<br />
proporre. In quest’ottica<br />
Mercedes-Benz Italia e la<br />
sua rete di concessionarie<br />
sono sempre accanto al<br />
cliente, proponendo servizi<br />
completi e flessibili, praticamente<br />
costruiti su misura”.<br />
Anche lo Sprinter a metano<br />
ha ricevuto molti ap-<br />
prezzamenti, poi confermati<br />
dalle vendite?<br />
“Lo Sprinter a metano ha<br />
avuto <strong>dei</strong> buoni riscontri per<br />
quelle flotte che operano in<br />
zo ne dove la rete di distribuzione<br />
di questo tipo di carburante<br />
è più capillare. L’anno<br />
scorso gli incentivi alla<br />
rottamazione sono stati<br />
molto interessanti per questo<br />
prodotto e i clienti ne hanno<br />
approfittato ci riteniamo<br />
soddisfatti”.<br />
State pensando ad allestimenti<br />
di serie dedicati a<br />
particolari categorie di<br />
clienti?<br />
“Noi crediamo nel prodotto<br />
su misura: per questo lasciamo<br />
la massima libertà<br />
alla nostra rete di allestire il<br />
veicolo in mo do più idoneo<br />
all’operatività del cliente.<br />
Per il futuro, comunque, non<br />
escludo nulla”.<br />
ze di corrieri e società di tra sporto che fanno tanti chilometri<br />
l’anno e hanno, allo stesso tempo, l’esigenza di accedere -<br />
sempre - ai centri cittadini. Sprinter BlueEFFICIENCY coniuga<br />
l’efficienza <strong>dei</strong> nuovi mo tori Euro 5 con il nuovo cambio<br />
ECO Gear e con la funzione ECO Start/Stop, generando notevoli<br />
risparmi sul fronte di consumi ed emissioni”.<br />
Tra i vostri obiettivi c’era an che il lancio di corsi di formazione<br />
dedicati agli utilizzatori di veicoli commerciali.<br />
Come sono stati accolti?<br />
“Nella consapevolezza che l’in dividuo e i suoi comportamenti<br />
di guida rappresentano un elemento essenziale per mantenere<br />
alto il livello di sicurezza stradale, anche que st’an no,<br />
dal mese di maggio, sono ripartiti i corsi di guida sicura Mercedes-Benz<br />
dedicati ai conducenti di veicoli commerciali con<br />
la Stella. I corsi han no luogo presso i Centri ACI di Vallelunga<br />
e Franciacorta. Inoltre, entro la fine del l’an no, saranno attivati<br />
corsi di guida sicura ed economica rivolti ai clienti flotte con<br />
lo sco po di aiutarli ad aumentare la redditività della loro impresa”.<br />
Quanto vi ha aiutato il progetto BlueEFFICIENCY a u -<br />
sci re dalla crisi?<br />
“Lo sviluppo e l’appli ca zio ne in serie di nuove tecnologie ci<br />
sta già conducendo fuori dal la crisi. <strong>Il</strong> valore di queste innovazioni,<br />
inoltre, costituirà un importante contributo alla performance<br />
delle aziende che scelgono Mercedes-Benz”.
<strong>Il</strong> nuovo motore OM651 è stato progettato da Mercedes-Benz per essere ecocompatibile, cioè in grado di soddisfare gli standard Euro 5<br />
e perfino EEV, con risultati che si avvicinano per oltre l’80 per cento a quelli che sarà possibile ottenere con l’introduzione dell’Euro 6.<br />
ROMA - Dietro una semplice sigla - BlueEFFICIENCY - Mercedes<br />
Benz ha celato un concetto innovativo, che comprende non soltanto<br />
tematiche tecniche, ma anche di gestione <strong>dei</strong> propri veicoli commerciali.<br />
Un nuovo modo di intendere la commercializzazione <strong>dei</strong><br />
veicoli da lavoro, rivoluzionario in quanto attento alle economie,<br />
oggi così necessarie per la sopravvivenza delle aziende, ma anche<br />
all’ambiente, fondendo i due interessi in modo da dare risposte sia<br />
a chi deve utilizzare gli Sprinter sia a chi, giustamente, esige che<br />
questo uso non danneggi la collettività.<br />
Rispettare queste premesse ha richiesto al costruttore tedesco<br />
un vero e proprio salto in avanti, che ha inevitabilmente coinvolto<br />
anche la componente tecnica. Per raggiungere l’obiettivo serviva<br />
innanzitutto un motore nuovo, l’OM651, progettato per essere<br />
ecocompatibile, cioè in grado di soddisfare gli standard Euro 5,<br />
pur ancora di là da venire per i veicoli commerciali, e perfino<br />
EEV, con risultati che si avvicinano per oltre l’80 per cento a quelli<br />
che saranno possibili con l’Euro 6. Questo naturalmente non era<br />
sufficiente per soddisfare le premesse del progetto BlueEFFI-<br />
CIENCY, serviva anche che il nuovo motore consumasse meno<br />
<strong>dei</strong> precedenti. Risultato raggiunto, pur se al contempo è stata incrementata<br />
la potenza (cresciuta dell’8 per cento sul modello di<br />
punta) e la fluidità di marcia (la coppia massima è aumentata fino<br />
al 10 per cento), oltre all’affidabilità e naturalmente alle prestazioni.<br />
L’OM651 è stato per il momento declinato in tre configurazioni,<br />
che si differenziano per i livelli di potenza. Si parte da quello destinato<br />
a equipaggiare le serie 210 CDI/310 CDI/410 CDI/510 CDI,<br />
che raggiunge i 95 cv a 3.800 giri/min e dispone di una coppia<br />
massima di 250 Nm da 1.400 a 2.500 giri/min. Si prosegue con una<br />
potenza di 129 cv, ancora a 3.800 g/min, con una coppia di 305<br />
Nm per il modello riservato alle serie 213 CDI/ 313 CDI/ 413 CDI/<br />
513 CDI. La più potente delle tre versioni, destinata ai modelli 216<br />
CDI/ 316 DI/ 416 CDI/ 516 CDI, dispone invece di 163 cv con una<br />
coppia massima di 360 Nm.<br />
Per abbinare l’incremento di potenza alla riduzione di consumi<br />
ed emissioni, il motore diesel che ha fatto da base allo studio è<br />
stato completamente rivisto, pur se la cilindrata risulta molto simile<br />
a quella del modello precedente (si tratta di 2.143 contro 2.149 cc).<br />
A essere cambiata è stata invece la geometria stessa del propulsore:<br />
alla precedente configurazione quadra di alesaggio e corsa, è stata<br />
preferita una struttura a corsa lunga, con 83 mm di alesaggio e 99<br />
di corsa. Questo ha consentito di raggiungere una pressione di accensione<br />
di 200 bar, il che vuol dire prima di tutto un incremento<br />
della coppia. Di contro è stato invece diminuito il rapporto di compressione,<br />
in modo che il motore anche da freddo risultasse più silenzioso.<br />
Per ottenere questi risultati all’iniezione, un classico sistema<br />
Common Rail, è stata aumentata la pressione massima, portandola<br />
a 1.800 bar. Un balzo non facile, raggiunto utilizzando iniettori<br />
elettromagnetici di quarta generazione, che consentono regolazioni<br />
più precise del flusso di carburante attraverso i sette fori dell’ugello,<br />
favorendo le quattro iniezioni per ogni ciclo di combustione (un<br />
massimo di due pre iniezioni, l’iniezione principale e una post iniezione,<br />
attiva soltanto quando è necessario). Tutto ciò si traduce in<br />
un aumento graduale della pressione e di conseguenza in un comportamento<br />
più fluido del propulsore.<br />
27<br />
N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />
A cui è stata rivista anche la sovralimentazione, differenziata a<br />
seconda delle versioni. In quella base ad esempio, quella da 95 cv,<br />
è affidata a un turbocompressore a gas di scarico monostadio con<br />
turbina a geometria variabile, con un elevato rendimento e tempi<br />
rapidi di risposta. Le altre due configurazioni disponibili ricorrono<br />
invece a una sovralimentazione a doppio stadio, in cui sono integrati<br />
un turbocompressore compatto ad alta pressione e uno a bassa<br />
pressione, quest’ultimo di grandi dimensioni, entrambi collegati in<br />
linea. Ai bassi regimi entra in funzione soltanto la turbina più piccola,<br />
comunque in grado di generare un’elevata pressione anche a<br />
un numero ridotto di giri motore, con una valvola Wastegate che<br />
provvede a prevenire il sovraccarico.<br />
A partire dai medi regimi si apre invece la valvola che regola la<br />
pressione del turbocompressore di maggiori dimensioni, a sua volta<br />
dotato di valvola Wastegate. La commutazione tra il funzionamento<br />
delle due turbine è impercettibile, con la curva del motore che in<br />
questo modo viene a pareggiare quella di un diesel di maggior cilindrata.<br />
<strong>Il</strong> primo vantaggio tangibile ottenuto riguarda la risposta<br />
immediata del propulsore fin dai bassi regimi, con prestazioni elevate<br />
e ben distribuite lungo tutta la fascia d’utilizzo. Anche la coppia<br />
massima allo stesso modo è adesso disponibile da regimi più<br />
bassi e presenta una resa costante. Effetto questo delle dimensioni<br />
maggiorate dell’intercooler, e della riduzione di 140 gradi della<br />
temperatura dell’aria di sovralimentazione; il tutto fa in modo che<br />
alle camere di combustione arrivi una maggiore massa d’aria, miscelata<br />
nelle giuste proporzioni con il gas di scarico rimesso in circolo<br />
da una farfalla a regolazione elettrica sistemata dietro al dispositivo.<br />
Completa il quadro delle innovazioni apportate dal reparto ricerca<br />
e sviluppo del costruttore tedesco la base del propulsore, un mo-<br />
FOCUS SPRINTER<br />
NELLE PIEGHE DELL’INNOVATIVA TECNOLOGIA BLUE EFFICIENCY<br />
Un nuovo motore al centro del progetto<br />
Per abbinare l’incremento di potenza alla riduzione di consumi ed emissioni, il nuovo motore diesel<br />
che ha fatto da base allo studio, l’OM651 di 2.143 cc declinato in tre configurazioni, è stato completamente<br />
rivisto, pur se la cilindrata risulta molto simile a quella del modello precedente. Vediamo come.<br />
ROMA - Le novità del progetto BlueEFFICIENCY non si esauriscono<br />
nel propulsore Euro 5. Un’addizione importante nel risparmio<br />
di carburante è rappresentata dal cambio a sei marce ECO<br />
Gear, proposto in due versioni, una base per i propulsori a quattro<br />
cilindri e una con scatola e dentatura rinforzata per il sei cilindri a<br />
V. In entrambi i casi la novità più evidente riguarda la spaziatura<br />
<strong>dei</strong> rapporti, che prevede una prima marcia piuttosto corta, utile<br />
soprattutto nel caso di partenze difficili, e una sesta invece lunga,<br />
da utilizzarsi nei tragitti autostradali o comunque su tutte le strade<br />
in cui è possibile mantenere una velocità costante, riducendo<br />
al tempo stesso i giri motore e quindi i consumi. Sempre il numero<br />
ridotto <strong>dei</strong> giri motore incrementa il comfort e permette minori<br />
emissioni.<br />
Se il rapporto minore è stato studiato per aiutare il conducente<br />
nelle manovre e negli spunti, quello maggiore, che è stato allungato<br />
del 15 per cento, contribuisce a uno stile di guida più rilassa-<br />
ECO Gear ed ECO Start<br />
noblocco in ghisa ad alta resistenza, caratterizzato da viti della testata<br />
incassate in profondità, per consentire una migliore forma e<br />
levigatura <strong>dei</strong> cilindri, riducendone di conseguenza l’attrito. Mentre<br />
i pistoni, inseriti in una camera con forma a omega, sono ora<br />
realizzati in alluminio. Ciò con l’obiettivo di allungare il getto libero<br />
degli iniettori, ottimizzando il processo di combustione. Sempre<br />
grazie alla corsa lunga sono state accorciate le bielle (rese anche<br />
più leggere), mentre l’albero a gomiti viene fatto ruotare su cinque<br />
cuscinetti, riducendo al minimo le vibrazioni e favorendo la silenziosità<br />
di marcia. Lo stesso obiettivo che si propone la combinazione<br />
di ingranaggi dentati e catena duplex che aziona i due alberi a<br />
camme in testa.<br />
Tanta attenzione anche ai particolari, come ad esempio lo strozzamento<br />
dell’aria di aspirazione, che è stato, per la prima volta su<br />
di un motore diesel, realizzato in materiale sintetico, quindi più<br />
leggero, così come sono un’esclusiva i due alberi a camme inseriti<br />
in una scatola posizionata sotto al basamento e azionati da ingranaggi<br />
a denti frontali (per ridurre l’attrito questi poggiano su due<br />
cuscinetti a rulli e su di un cuscinetto a sfere), fa sì che nella sua<br />
versione più potente (quella da 163 cv) il nuovo quattro cilindri<br />
Mercedes Benz raggiunga, con 76 cv per ogni litro di cilindrata, la<br />
massima potenza specifica tra i veicoli commerciali del segmento;<br />
stesso risultato per la coppia massima: 168 Nm per litro di cilindrata<br />
è diventata la più alta della categoria.<br />
Come già detto l’obiettivo dichiarato di questo nuovo motore è<br />
abbinare la maggior riduzione possibile delle emissioni con consumi<br />
ai vertici della categoria, raggiunto grazie alla combustione ottimizzata<br />
e a una maggior velocità di ricircolo <strong>dei</strong> gas di scarico, abbinato<br />
a un impianto EGR raffreddato ad acqua. Questo agisce in<br />
due fasi: prima i gas di scarico vengono sottoposti a un pre raffreddamento,<br />
a cui segue un ulteriore abbassamento della temperatura<br />
ottenuto utilizzando il radiatore principale. A motore freddo invece<br />
l’EGR entra in funzione senza raffreddamento, il che comporta un<br />
incremento più veloce della temperatura <strong>dei</strong> gas di scarico e quindi<br />
una accensione anticipata del catalizzatore ossidante, che riduce ulteriormente<br />
le emissioni nocive, permettendo inoltre al motore di<br />
raggiungere più in fretta la temperatura ideale diminuendo i consumi<br />
e scaldando prima anche l’abitacolo. <strong>Il</strong> ricircolo <strong>dei</strong> gas di scarico<br />
è assicurato anche quando il motore funziona a pieno regime e<br />
grazie alla nuova valvola EGR la regolazione è diventata più precisa<br />
e sono state ridotte al minimo le perdite di flusso.<br />
L’ultimo miracolo i tecnici di Stoccarda l’hanno fatto nell’ottica<br />
del risparmio di carburante, riprogettando tutti, o quasi, i gruppi<br />
ausiliari. Così la pompa dell’olio a palette è adesso rotativa, a comando<br />
elettrico, e permette di regolare il volume di mandata in<br />
funzione adattiva, in base all’effettivo lavoro richiesto al componente.<br />
In questo modo la pompa richiede una minor potenza e<br />
quindi un minor impiego di carburante. I pistoni sono raffreddati<br />
dal basso, attraverso appositi ugelli di lubrificazione, attivati anche<br />
in questo caso soltanto quando serve, e lo stesso è per la pompa<br />
dell’acqua di raffreddamento e per l’alternatore.<br />
Non potendo riprogettare anche il motore sei cilindri a V, che<br />
equipaggia il top di gamma dello Sprinter, il marchio tedesco ha<br />
comunque voluto rivederne a fondo le caratteristiche, rinnovandone<br />
la pressione del collettore a 1.800 bar e introducendo una ventola<br />
viscostatica a regolazione elettronica, abbinata al condizionatore,<br />
che entra in funzione soltanto in caso di necessità. Per il resto il<br />
propulsore conta su di un basamento di alluminio con angolazione<br />
di 72 gradi, dotato inoltre di particolari raffinati come i quattro alberi<br />
a camme azionati tramite una catena Suplex e l’iniezione<br />
Common Rail con iniettori piezometrici a otto fori. Equipaggiato<br />
con filtro antiparticolato di serie, in grado di soddisfare come il<br />
quattro cilindri i parametri Euro 5 o EEV raggiunge i 190 cv di potenza<br />
massima e una coppia di 440 Nm.<br />
Altri due preziosi alleati<br />
to, nell’ottica del nuovo Sprinter che cura molto sia il livello ecologico<br />
che l’economia d’esercizio. A seconda della potenza i consumi<br />
<strong>dei</strong> propulsori a quattro cilindri, secondo i dati forniti da<br />
Mercedes Benz, verrebbero ulteriormente ridotti, grazie al nuovo<br />
cambio di circa 0,5/1 ogni 100 km, che diventano 1,5 litri nel<br />
caso del sei cilindri a V. <strong>Il</strong> che vuol dire che chi percorre annualmente<br />
150mila km (e per un corriere non è difficile) può arrivare<br />
a risparmiare fino a 2.500 litri di gasolio. <strong>Il</strong> tutto unito a una maggior<br />
elasticità e velocità di accelerazione.<br />
Altra novità importante è rappresentata dall’ECO Start, cioè il<br />
dispositivo che spegne in automatico il motore quando si resta<br />
fermi ad esempio a un semaforo. Perché entri in funzione è sufficiente<br />
mettere in folle e rilasciare il pedale della frizione, mentre<br />
per ripartire basta premere lo stesso pedale e innestare la marcia.<br />
In particolare, quando si parla di consegne urbane l’ECO Start<br />
può consentire un risparmio decisamente interessante.
FOCUS SPRINTER<br />
N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />
28<br />
DAL CLASSICO FINANZIAMENTO AL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE<br />
BlueEFFICIENCY significa<br />
anche utili opzioni per l’acquisto<br />
ROMA - Non è soltanto una questione di tecnologia. Alla serie<br />
BlueEFFICIENCY, Mercedes Benz aggiunge diverse opzioni<br />
per l’acquisto, dal più classico finanziamento al noleggio a<br />
lungo termine. Più in particolare, fino a giugno di quest’anno, la<br />
captive del costruttore propone su tutte le gam me Vito, Sprinter<br />
e Viano un finanziamento a tasso zero per un importo che può<br />
raggiungere i 20mila euro e una durata massima di 36 mesi.<br />
Naturalmente la proposta è rivolta principalmente a chi voglia<br />
acquistare uno Sprinter dotato di tecnologia BlueEFFICIENCY;<br />
in questo caso, ad esempio, finanziando un importo di 20.000<br />
euro in 36 mesi la rata sarà di 565,44 euro, a cui vanno aggiunte<br />
le spese d’istruttoria della pratica di 210 euro, con un T.A.N.<br />
dello 0 per cento e un T.A.E.G. dell’1,28 per cento. <strong>Il</strong> tutto con<br />
inclusa la polizza Feel Care (credito protetto).<br />
Per chi preferisce invece la formula leasing, la Mercedes-<br />
Benz Financial Services Italia ha ideato un nuovo prodotto finanziario:<br />
il Service Leasing. Si tratta di un pacchetto che comprende<br />
oltre al classico leasing finanziario l’Accordo Assistenza<br />
per la manutenzione e la riparazione del mezzo. Proprio in base<br />
al tipo di assistenza a cui viene abbinato, il Service Leasing può<br />
essere Classic oppure Excellent.<br />
Questa seconda opzione, ad esempio, comprende in un unico<br />
canone mensile, oltre al finanziamento del costo del veicolo, la<br />
manutenzione ordinaria (tagliandi), le riparazioni (oltre il termi-<br />
Mercedes-Benz propone<br />
su tutte le gamme Vito, Sprinter<br />
e Viano un finanziamento a tasso<br />
zero per un importo che può<br />
raggiungere i 20mila euro e una<br />
durata massima di 36 mesi.<br />
La proposta è rivolta<br />
principalmente a chi voglia<br />
acquistare uno Sprinter con<br />
tecnologia BlueEFFICIENCY.<br />
Interessante anche il nuovo<br />
prodotto finanziario Service<br />
Leasing, declinato nelle due<br />
proposte Classic ed Excellent.<br />
ne di copertura della garanzia di legge) e il materiale soggetto a<br />
usura (freni, frizione, ecc).<br />
Sempre fino a giugno Mercedes-Benz offre “Service Leasing<br />
Excellent” a tasso agevolato su Vito. Con 290 euro al mese si<br />
può quindi avere un Vito con pacchetto clima, manutenzione ordinaria<br />
e riparazioni incluse per quattro anni. Un esempio prativo:<br />
per Vito 109 CDI Furgone Compact (IVA esclusa) il prezzo<br />
netto è pari a 20.341 euro, anticipo di 4.510 euro e riscatto - a<br />
120mila km - di 5.468 euro; durata 48 mesi, 47 canoni mensile<br />
da 290 euro, T.A.N. 2,08 per cento e T.A.E.G. 3,35 per cento,<br />
spese di istruttoria pratica 230 euro. Un’offerta simile è disponibile<br />
anche sui veicoli della gamma Sprinter.<br />
Disponibile per la clientela Mercedes-Benz anche Sprinter NGT ad alimentazione bivalente<br />
<strong>Il</strong> metano scelta vincente soprattutto per le flotte<br />
ROMA - È riservato a una clientela particolare, più attenta della media<br />
alle problematiche ecologiche ma anche al risparmio. Questo soprattutto<br />
per il tipo di alimentazione scelta. Infatti, l’utilizzo della versione dello<br />
Sprinter a metano dipende molto se nella zona in cui opera l’azienda<br />
cliente sono presenti sufficienti distributori. Cosa che in Italia avviene a<br />
macchia di leopardo. Ecco perché la soluzione scelta da Mercedes-Benz<br />
per lo Sprinter NGT è quella dell’alimentazione bivalente, a benzina e a<br />
metano, il che lo rende conforme allo standard EU4. <strong>Il</strong> metano infatti<br />
non produce particolato, riduce rispetto a un normale diesel le emissioni<br />
di ossidi di azoto, idrocarburi e biossido, con quelle di CO2 in calo del<br />
20 per cento. <strong>Il</strong> motore scelto per la trasformazione è un 1.8 di cilindrata,<br />
con compressore a cinghia, in grado di sviluppare sia a benzina che a<br />
metano 156 cv di potenza massima, con una coppia di 240 Nm, molto<br />
più della precedente versione.<br />
Visto che è stata scelta la soluzione bivalente, a bordo sono stati installati<br />
due serbatoi, naturalmente quello principale è a metano e può essere<br />
composto, secondo le esigenze del cliente, da un numero variabile<br />
di bombole (fino a sei), per un totale di metano disponibile che va da 124<br />
a 294 litri (per la versione da 5 ton i serbatoi sono tre per 246 litri). A<br />
questo si aggiunge un serbatoio a benzina con una capacità di 100 litri.<br />
In totale si raggiunge un’autonomia di ben 1.200 km. Passare da un’alimentazione<br />
all’altra è molto semplice, basta premere il pulsante sistemato<br />
a sinistra del blocco dell’accensione. In media l’aggiunta <strong>dei</strong> serbatoi<br />
a metano porta a un incremento della tara dello Sprinter di circa 300 kg.<br />
Anche per lo Sprinter NGT sono molte le versioni disponibili, e comprendono<br />
sia modelli a ruote posteriori singole che gemellate, con MTT<br />
da 3,5 a 5 t e nelle configurazioni furgone, combi e telaio cabinato. Per<br />
chi deve ottemperare a limiti ecologici particolarmente elevati è stata<br />
inoltre resa disponibile anche una versione EEV, quindi con emissioni<br />
ulteriormente ridotte. Per raggiungere questo risultato il costruttore tedesco<br />
ha fatto ricorso a un’alimentazione monovalente, con quindi un serbatoio<br />
di benzina di appena 15 litri, da utilizzare soltanto per le partenze<br />
e per le emergenze. In questo caso lo Sprinter è più leggero del gemello<br />
bivalente di circa 65 kg.
29<br />
N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />
FOCUS MASTER<br />
RENAULT / ALLA SCOPERTA DEL NUOVO MASTER, AVAMPOSTO NEL SEGMENTO DEI LEGGERI<br />
Ha tutte le carte per essere numero uno<br />
Dopo aver eroicamente resistito all’annus horribilis alle spalle, con un lusinghiero<br />
14,81 per cento di quota di mercato in Europa, Renault nel segmento <strong>dei</strong> furgoni schiera<br />
tre moschettieri: al fianco di Trafic MY <strong>2010</strong> e Kangoo Express Maxi,<br />
Nuovo Master si propone come elemento di punta per sbaragliare la concorrenza.<br />
ROMA - Ma come ha fatto la Lo sanga a resistere al crollo del le vendite<br />
dell’annus horribilis 2009? E quale sarà la sua stra tegia d’attacco<br />
nei veicoli commerciali nel periodo post cri si economica? Qualunque<br />
es sa sia, Jean-Christophe Kugler e i suoi puntano parecchie<br />
carte sul moschettiere di punta <strong>dei</strong> leg geri targati Renault: il nuovo<br />
Master, la cui gamma è stata arricchita quest’anno per farne un veicolo<br />
economico, per “tutte le tasche”, con un design distintivo ma<br />
anche con qualità dinamiche esemplari, grazie anche al nuovo motore<br />
Euro 5.<br />
È lui l’avamposto della battaglia che la Losanga si prepara non<br />
già ad affrontare, bensì a proseguire, sulla scorta di un anno difficilissimo,<br />
quale il 2009, affrontato con il massimo della grinta. E i risultati<br />
sono arrivati: 14,81 per cento di quota di mercato in Europa<br />
occidentale, che decreta Renault marchio leader incontestato <strong>dei</strong><br />
veicoli commerciali, a fronte di vendite che in generale hanno subito<br />
un vero e proprio crollo: -28 per cento.<br />
CONSOLIDARE LA LEADERSHIP<br />
Si tratta quindi di consolidare la leadership. E il nuovo Master<br />
lanciato quest’anno - che oltretutto va ad affiancarsi agli altri due<br />
modelli novità del <strong>2010</strong>: Re nault Trafic My <strong>2010</strong> e Renault Kangoo<br />
Express Maxi - di armi a sua disposizione ne ha più d’una: un comfort<br />
da berlina, costi d’esercizio tra i più bas si del mercato, gamma<br />
più ricca grazie alla nuova proposta di trazione posteriore, sicurezza<br />
al centro delle priorità.<br />
Nuovo Master si propone come gioiello tra le mani del l’ingegner<br />
Kugler, dall’ottobre 2008 Direttore della Divisione Veicoli<br />
commerciali Renault, a zienda di cui è entrato a far par te nel 1984.<br />
Ma la squadra <strong>dei</strong> leggeri della Losanga è pronta a sfoderare ogni<br />
risorsa. E accanto al rinnovo delle gamme <strong>dei</strong> prodotti, arriva<br />
Massimiliano Campanella<br />
Jean-Christophe Kugler, Direttore<br />
della Divisione Veicoli commerciali Renault<br />
anche una proposta su misura al servizio <strong>dei</strong> professionisti. Si<br />
chiama Renault PRO+ ed è l’insegna che i professionisti possono<br />
cercare nella rete distributiva se desiderano una soluzione pratica<br />
ed efficace per qualunque esigenza. Infine, l’attenzione al rispetto<br />
dell’ambiente. Perché l’o biet tivo di Jean-Christophe Kugler - un<br />
passato da dirigente ne gli stabilimenti di Cor doba, Maubeuge e<br />
Gu yan court - è proporre veicoli commerciali ac cessibili a tutti ma<br />
anche più ecologici.<br />
NUOVI ORIENTAMENTI STILISTICI<br />
Ma andiamo a conoscerlo il Nuo vo Renault Master, che na sce in<br />
Francia, nello stabilimento Sovab di Batilly, in Meurthe-et-Moselle.<br />
<strong>Il</strong> design prefigura i nuovi orientamenti stilistici <strong>dei</strong> furgoni Renault.<br />
Le linee sono di namiche ed espressive e rispecchiano la robustezza<br />
e la fun zionalità di un grande furgone. L’abitacolo propone il<br />
numero di portaoggetti funzionali più elevato del mercato: ergonomici<br />
e completamente integrati, sono stati specificamente pro gettati<br />
per accogliere gli oggetti di uso quotidiano <strong>dei</strong> clien ti professionali.<br />
Nuovo Renault Master offre un comfort si mile a quello di un’auto -<br />
vet tura, l’ergonomia del posto di gui da è stata rivisitata per garantire<br />
un comfort di alto livello, anche sui lunghi tragitti. Dal punto di<br />
vista delle condizioni di carico, Nuovo Renault Master dispone di<br />
un telaio che coniuga sempre efficacia e com fort.<br />
<strong>Il</strong> nuovo propulsore 2.3 dCi, specificamente sviluppato per le esigenze<br />
<strong>dei</strong> veicoli commerciali, è declinato in tre livelli di potenza<br />
(100, 125 e 150 cv) ed è identico sulle versioni a trazione anteriore<br />
(montato in posizione trasversale) e su quelle a trazione posteriore<br />
(montato in posizione longitudinale). <strong>Il</strong> motore è disponibile su<br />
tutte le versioni, sia Euro 4 sia Euro 5 con filtro antiparticolato e<br />
quinto iniettore.
FOCUS MASTER<br />
ROMA - Dall’abitacolo, che si pone come nuovo riferimento per la<br />
funzionalità <strong>dei</strong> vani portaoggetti, alla zona di carico su misura del<br />
cliente, il nuovo Master mostra i muscoli e non teme confronti, proponendosi<br />
per gli utilizzi più disparati, ivi compreso il camping-car.<br />
A COME ABITACOLO. Nuovo Master rappresenta un riferimento nel<br />
segmento per i vani portaoggetti. L’abitacolo propone il numero di<br />
portaoggetti funzionali più elevato del mercato: ergonomici e completamente<br />
integrati, sono stati specificamente progettati per accogliere<br />
gli oggetti di uso quotidiano <strong>dei</strong> clienti professionali. Osservando<br />
la cabina di guida troviamo: una mensola sotto il padiglione,<br />
su tutta la larghezza dell’abitacolo; un alloggiamento per il cronotachigrafo,<br />
a livello del padiglione; un astuccio portaocchiali; un alloggiamento<br />
integrato nella plancia per un computer portatile e/o<br />
documenti di formato A4; un grande contenitore sopra il cassetto<br />
con sportello della plancia; un portatelefono con presa 12 V per ricaricare<br />
la batteria, un portamonete e portacarte o porta biglietto autostradale<br />
accanto al volante; un alloggiamento per lettore MP3 accanto<br />
a una seconda presa 12 V e pre se di connessione audio; portalattine<br />
e posacenere asportabili; un grande cassetto con sportello refrigerato<br />
(con l’opzione climatizzatore) da 7,6 l, che può contenere<br />
due bottiglie da 1,5 l; un’ampia vaschetta a comparti all’interno<br />
della porta, che integra uno spazio dedicato a una bottiglia da 1,5 l;<br />
numerosi svuo ta tasche per chiavi, guanti, sigarette, ombrelli pieghevoli<br />
ecc.; un grande vano portaoggetti sotto il divano posteriore,<br />
accessibile sollevando la seduta <strong>dei</strong> sedili passeggeri. L’assenza di<br />
comparti consente di riporvi oggetti più voluminosi.<br />
B COME BASSI COSTI D’E SERCIZIO. Nuovo Renault Master esprime<br />
i progressi compiuti da Renault in tema di consumi sul mercato <strong>dei</strong><br />
veicoli commerciali. Inferiori, in me dia, di 1 l/100 km sulle versioni<br />
a trazione anteriore, i consumi si riducono fino a 2,7 l/100 km rispetto<br />
alla precedente generazione sulle versioni a trazione posteriore.<br />
Tali risultati assicurano a Nuovo Renault Master la leadership<br />
<strong>dei</strong> consumi Nedc sulle versioni cuore di gamma L2H2 a trazione<br />
anteriore con il motore 2.3 dCi 125cv (consumo di 8.0 l/100 km).<br />
Tali progressi corrispondono a un risparmio di 1.300 euro per<br />
150mi la km percorsi, calcolati sul la base di 0,87 euro più tas se/litro<br />
di gasolio. Renault Master ha un’autonomia superiore a 1.400 km<br />
con un pieno, circa 200 km in più rispetto al modello precedente.<br />
C COME COMFORT. Nuovo Renault Master offre un com fort simile<br />
a quello di un’auto vet tura. L’ergonomia del posto di guida è stata rivisitata<br />
per garantire un comfort di alto livello, anche sui lunghi tragitti.<br />
<strong>Il</strong> com fort termico e acustico è sta to curato con particolare attenzione.<br />
<strong>Il</strong> furgone propone nu merosi equipaggiamenti a vantaggio<br />
del comfort derivati dal segmento delle autovetture.<br />
D COME DESIGN. <strong>Il</strong> design distintivo di Nuovo Renault Ma ster prefigura<br />
i nuovi orientamenti stilistici <strong>dei</strong> furgoni Renault. Le linee<br />
sono dinamiche ed espressive e rispecchiano la robustezza e la funzionalità<br />
di un grande furgone. L’espres sio ne è determinata: l’ampia<br />
calandra verniciata e i grandi fanali espressivi e tecnici svelano un<br />
frontale audace e robusto, con parafanghi muscolosi e un cofano<br />
che esprimono potenza. La parte posteriore è caratterizzata dal taglio<br />
asimmetrico <strong>dei</strong> vetri, firma estetica di Master. Le tre luci di<br />
stop triangolari, identificabili da lontano, esaltano l’identità luminosa<br />
del veicolo.<br />
E COME ECONOMICO. Nuo vo Master si afferma come un veicolo<br />
economico non solo per i suoi costi d’esercizio. L’altra fac cia <strong>dei</strong><br />
costi di un commerciale per il professionista è rappresentata dai<br />
costi di manutenzione, e anche questi sono tra i più bassi del mercato.<br />
I costi di manutenzione sono stati ridotti del 40 per cento rispetto<br />
al precedente modello, pari a un risparmio di 500 euro su 150mila<br />
km/4 anni, grazie all’aumento dell’intervallo tra cambi dell’o lio,<br />
portato a 40mila km/2 anni (al primo <strong>dei</strong> due termini raggiunto), il<br />
che equivale a 10mi la km o un anno in più rispetto alla generazione<br />
precedente; grazie alla catena di distribuzione che non richiede manutenzione<br />
e grazie all’aumento del 20 per cento della durabilità<br />
N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />
30<br />
Tutti i segreti del nuovo<br />
del le pastiglie e <strong>dei</strong> dischi <strong>dei</strong> freni. Nuovo Master presenta una<br />
spia di usura sulla plancia e maggiore longevità del liquido di raffreddamento,<br />
attivo per 160mila km rispetto ai 120mila km del modello<br />
precedente. <strong>Il</strong> costo di utilizzo complessivo risulta, quindi, ridotto<br />
in media di 1.800 euro per 150mila km/4 anni (alla prima<br />
delle due scadenze), calcolati sulla base di 0,87 euro più tasse/litro<br />
di gasolio, equivalente ad un guadagno di 37 euro al mese.<br />
F COME FACILE DA U TI LIZZARE. L’e qui pag gia men to del Nuovo<br />
Master è com posto di elementi facilmente intuibili e utilizzabili. Per<br />
ottenere la temperatura impostata il climatizzatore automatico performante<br />
è estremamente rapido, i comandi elettrici precisi e facili<br />
da utilizzare, la ventilazione silenziosa, migliore la ripartizione e la<br />
diffusione <strong>dei</strong> flussi d’aria. È disponibile un’op zione “riscaldamento<br />
rin forzato”, in particolare per i Pae si con clima particolarmente<br />
rigido.<br />
G COME GAMMA PIÙ RICCA. Nuovo Renault Master diventa uno<br />
<strong>dei</strong> pochissimi grandi furgoni a presentare una duplice proposta di<br />
Con 4 lunghezze e 3 altezze, Master offre 12 volumi di carico compresi tra 8 e 22 metri cubi. L’accesso posteriore allo spazio di carico è<br />
facilitato dalla soglia tra le più basse del mercato: 548 mm sulle versioni con trazione anteriore e 674 mm su quelle a trazione posteriore.<br />
<strong>Il</strong> Nuovo Renault Master offre livelli di utilizzo simili a quelli di un’autovettura. L’ergonomia del posto di guida è stata rivisitata per<br />
garantire un comfort di standard elevato, anche sui lunghi tragitti. Assai pratica la tavoletta portadocumenti a scomparsa sulla plancia.<br />
trazione anteriore-posteriore. La gamma si arricchisce di: una nuova<br />
lunghezza L4, che propone un volume di carico fino a 22 m3 e una<br />
lunghezza di carico fino a 4,38 m; versioni 3,5 t e 4,5 t con ruote<br />
gemellate, per carichi più pesanti; una capacità di rimorchio fino a 3<br />
t, che porta il peso totale circolante autorizzato a 7,5 t. Nuovo Renault<br />
Master propone, di conseguenza, una gamma ineguagliata di<br />
oltre 350 versioni: 70 scocche (furgone, combi, bus, telaio e pianale<br />
cabinato, doppia cabina, con cassone ribaltabile, grandi volumi); 4<br />
lunghezze (3 passi e 2 sbalzi posteriori); 3 altezze; duplice proposta<br />
trazione anteriore/posteriore (con ruote singole o gemellate); 4 versioni<br />
in funzione del peso totale autorizzato sotto carico: 2,8 t, 3,3 t,<br />
3,5 t (con ruote singole o gemellate) e 4,5 t (ruote gemellate).<br />
H COME HI-FI. L’equipag gia mento audio è completo, con 4 livelli<br />
d’impianti radio. La proposta di gamma più elevata comprende un<br />
impianto radio CD MP3 con kit vivavoce Blue tooth e connessione<br />
multimediale USB e iPod. La selezione di CD e di brani si esegue<br />
tramite comandi al volante, con visualizzazione <strong>dei</strong> titoli sul display.<br />
K COME KG DA CARICARE E SCARICARE. <strong>Parte</strong> del carico può essere<br />
trasportata sul tetto grazie al portapacchi, uno degli accessori disponibili<br />
come pri mo equipaggiamento in fabbrica disponibile sulle<br />
4 lunghezze (carico massimo autorizzato 200 kg). È possibile aggiungere<br />
an che una via di passaggio e una scala a pioli, per facilitare<br />
le operazioni di carico e scarico.<br />
I COME ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO. La cabina è sta ta parti-
31<br />
N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />
furgone con la Losanga<br />
Una delle innovazioni essenziali del Nuovo Master è il tavolino girevole disposto sullo schienale del sedile centrale. Ribaltando<br />
quest’ultimo, lo schienale si trasforma in una scrivania che integra la tavoletta girevole, adatta anche a sostenere un personal computer.<br />
colarmente curata an che da questo punto di vista. Nuovo Renault<br />
Master è equipaggiato con una paratia completa standard sulle versioni<br />
cuo re di gamma e con una paratia rivestita sulle versioni alto<br />
di gamma. Tutte le motorizzazioni sono provviste di volano bi-mas -<br />
sa che filtra le vibrazioni, in particolar modo ai bassi regimi e al minimo.<br />
J COME JEAN CHRISTOPHE KUGLER. È il nome del direttore della<br />
Divisione veicoli commerciali Renault, organizzata co me entità autonoma<br />
(Business Unit), responsabile del pro prio fatturato e <strong>dei</strong> risultati<br />
finanziari. Definisce e attua la po litica <strong>dei</strong> veicoli commerciali<br />
Renault, integrando direzioni di programma, un’ingegneria dedicata,<br />
stabilimenti produttivi e direzioni centrali (Direzione Commerciale,<br />
Direzione Qualità e Servizi, ecc). Fa riferimento, per<br />
quanto necessario, al le équipe specializzate Renault, in particolare<br />
in materia di design, acquisti, motopropulsori o ricerca, associando,<br />
in tal modo, la flessibilità di una strut tura coerente e reattiva alla<br />
forza del Gruppo Renault.<br />
L COME LUNGHI TRAGITTI. Se dile, volante e pedali sono perfettamente<br />
allineati e riducono notevolmente gli sforzi del con ducente<br />
per correggere la po sizione di guida, elemento es senziale quando<br />
si guida tra de stinazioni tra loro molto lontane. L’abitacolo diventa<br />
più con fortevole, anche per i passeggeri di statura elevata, grazie,<br />
in particolare, all’aumento di 5,7 cm dello spazio longitudinale<br />
in cabina, essenzialmente a vantaggio dello spazio per le<br />
gambe.<br />
M COME MOTORE. Grazie a motorizzazioni performanti e sobrie,<br />
che garantiscono ottime riprese ed emissioni di CO2 contenute,<br />
Nuovo Renault Master offre un piacere di guida molto simile a<br />
quello di un’au to. <strong>Il</strong> telaio coniuga efficacia e com fort in qualunque<br />
condizione di carico, mentre il nuovo pro pulsore 2.3 dCi è declinato<br />
in tre livelli di potenza (100, 125 e 150 cv) ed è identico sul le versioni<br />
a trazione anteriore (mon tato trasversalmente) e su quelle a<br />
trazione posteriore (mon tato longitudinalmente). Questo propulsore,<br />
che sostituisce il 2.5 dCi, è stato specificamente sviluppato per il<br />
veicolo commerciale e deriva dalla motorizzazione 2.0 dCi, ampiamente<br />
utilizzata e apprezzata sul le autovetture. <strong>Il</strong> nuovo motore è<br />
disponibile, dal lancio, con omologazione Euro 5 e filtro antiparticolato<br />
di serie sia sulla trazione anteriore che posteriore. La cilindrata,<br />
inferiore di 200 cm3 a quella del 2.5 dCi, eroga una coppia<br />
più importante (fino a 30 Nm in più).<br />
N COME NAVIGATORE SATELLITARE. Nel Carminat TomTom con sistema<br />
IQ Route, il di splay remoto, disposto nella par te superiore del<br />
padiglione, con sente di liberare la plancia a vantaggio <strong>dei</strong> vani portaoggetti<br />
e può essere orientato verso destra o sinistra, assicurando<br />
al conducente una perfetta visibilità. <strong>Il</strong> sistema IQ Routes calcola i<br />
percorsi più rapidi tenendo conto delle velocità reali misurate sulle<br />
strade.<br />
O COME OTTIMALE MOTRICITÀ IN TUTTE LE SITUAZIONI DI CARI-<br />
CO. La versione con trazione posteriore di Nuovo Renault Master è<br />
del tipo a struttura autoportante (telaio integrato nella scocca), a elevata<br />
resistenza. Questa tecnologia offre numerosi vantaggi: allegge-<br />
rimento del veicolo, maggiore maneggevolezza, possibilità di proporre<br />
una soglia di carico ribassata nonostante l’aumento del carico<br />
utile.<br />
P COME POSSIBILITÀ D’AL LE STIMENTO. La proposta di allestimenti<br />
di Nuovo Renault Ma ster è facilitata da predisposizioni ad hoc del<br />
veicolo e da opzioni specifiche. Ad esempio, la traversa posteriore<br />
smontabile consente una regolazione sem plificata dello sbalzo posteriore<br />
facilitando, di conseguenza, gli allestimenti. La nuova proposta<br />
di versioni a trazione po steriore di Nuovo Renault Ma ster<br />
consentirà al modello di essere maggiormente presente, in particolare,<br />
sui segmenti <strong>dei</strong> telai, cassoni e gran volume.<br />
Q COME QUINTO INIETTORE. <strong>Il</strong> motore Euro 5, disponibile dal lancio,<br />
offre di serie il filtro antiparticolato con quinto iniettore montato<br />
sulla linea di scarico, unicamente dedicato alla ri generazione del<br />
filtro stesso. Tutte le motorizzazioni propongono una trasmissione<br />
manuale a 6 rapporti, mentre i propulsori dCi 125 e dCi 150 sono<br />
disponibili anche con trasmissione ro botizzata. L’indicatore di cam-<br />
FOCUS MASTER<br />
bio di rapporto, di serie, assiste il conducente per il passaggio <strong>dei</strong><br />
rapporti, a vantaggio di una riduzione <strong>dei</strong> consumi.<br />
R COME ROBUSTEZZA AL SER VIZIO DELLA FUNZIONALITÀ. La robustezza<br />
di Nuovo Master si esprime nelle proporzioni ben studiate,<br />
nel largo paraurti pro tettivo e nelle modanature laterali ben dimensionate.<br />
Le lu ci posteriori, più ampie che nel precedente veicolo,<br />
esaltano l’assetto del modello ed aumentano la sensazione di sicurezza.<br />
Le scelte stilistiche <strong>dei</strong> designer sono state orientate dalla ricerca<br />
di funzionalità: le tre altezze sono state progettate contemporaneamente<br />
e in modo equilibrato, per ottenere un design armonioso<br />
su tutta la gamma <strong>dei</strong> furgoni; il nuovo taglio <strong>dei</strong> vetri laterali offre<br />
migliore visibilità; le ampie maniglie delle porte ga rantiscono<br />
un’ottima presa e una maggiore rigidità; i predellini, perfettamente<br />
integrati nel paraurti anteriore, migliorano l’ac cessibilità al parabrezza;<br />
gli indicatori di direzione, integrati nei retrovisori, garantiscono<br />
una reale sicurezza.<br />
S COME SPAZIO DI LAVORO. In cabina Nuovo Renault Master presenta<br />
due innovazioni essenziali, tese a migliorare lo spazio di lavoro:<br />
una tavoletta por tadocumenti a scomparsa sulla plancia, progettata<br />
per non ostacolare la visibilità, su cui è possibile fissare bolle di<br />
trasporto e documenti; un tavolino girevole, che può essere orientato<br />
verso il conducente, disposto sullo schienale del sedile cen trale.<br />
Ribaltando il sedile centrale, lo schienale si trasforma in una scrivania<br />
e integra una tavoletta girevole, particolarmente adatta per un<br />
personal computer, che può servire da scrittoio, due portalattine e<br />
un vano portaoggetti per articoli di cancelleria.<br />
T COME TRAZIONE POSTERIORE. Grazie alla nuova proposta di versioni<br />
a trazione posteriore, la gamma propone una nuova lunghezza<br />
L4 (volume utile fino a 22 m3), versioni 3,5 t e 4,5 t con ruote gemellate<br />
e nuove possibilità di allestimenti.<br />
U COME UTILIZZO. Nel dare vita a Nuovo Master i progettisti della<br />
Losanga hanno pensato alle diversità d’utilizzo del veicolo e ogni<br />
elemento relativo al la sicurezza è pensato in funzione della diversa<br />
destinazione del veicolo. Ad esempio per la protezione degli oggetti<br />
nella zo na di carico il pianale di le gno per l’utilizzo “standard” è<br />
spesso 10 mm, per l’utilizzo intensivo 15 mm. Stessa distinzione<br />
per gli accessori, per la paratia completa lamierata (di serie) o vetrata<br />
e per i rivestimenti di legno per le fiancate.<br />
V COME VIAGGI D’AVVEN TU RA. Nuovo Master si propone come<br />
veicolo adatto anche a chi ama il contatto con la natura e le vacanze<br />
all’aria aperta. Ad esempio, consente agli allestitori di camping-car<br />
di sviluppare una proposta interessante per i loro clienti, visto che<br />
presenta alcune utili predisposizioni, tra cui: cabina senza paratia,<br />
con taglio del padiglione per facilitare l’installazione del corpo<br />
cam ping-car; carreggiata posteriore allargata (1.860 mm), per ragioni<br />
estetiche e di stabilità (la larghezza di un camping-car è superiore<br />
di 25 cm rispetto a quella di un furgone); passo spe cifico L2+, compatibile<br />
con gli utensili industriali degli allestitori di camping-car;<br />
antenna radio integrata nel retrovisore. Le versioni di Nuovo Renault<br />
Master con trazione posteriore e ruote gemellate consentono<br />
un’offerta di camping-car più ampia.<br />
Z COME ZONA DI CARICO SU MISURA. Con 4 lunghezze e 3 al tezze,<br />
Nuovo Renault Master offre 12 volumi di carico, compresi tra 8 e<br />
22 m3. La ruota di scorta, che sul nuovo modello è disposta sotto il<br />
pianale, consente di guadagnare volume nel vano di carico. Le porte<br />
e l’ac ces so allo spazio di carico sono sta ti studiati con grande attenzione:<br />
la porta laterale scorrevole è stata allargata di 17 cm, diventando<br />
così una delle più lar ghe del mercato; è disponibile anche una<br />
doppia porta laterale scorrevole, per facilitare il carico da entrambi<br />
i lati del vei colo. Posteriormente, l’ac ces so allo spazio di carico è<br />
facilitato da una soglia di carico tra le più basse del mercato: 548<br />
mm sulle versioni con trazione anteriore e 674 mm su quel le a trazione<br />
posteriore (pre dellino montato, di serie, sulle versioni a trazione<br />
posteriore).<br />
La porta laterale scorrevole è stata allargata di 17 cm, diventando così una delle più larghe del mercato. Nuovo Master rende disponibile<br />
anche la configurazione doppia porta laterale scorrevole che facilita le operazioni di carico e scarico da entrambi i lati del veicolo.
FOCUS MASTER<br />
“Renault ha<br />
selezionato<br />
la SoVAB<br />
per il suo<br />
know-how nella<br />
produzione<br />
di grandi<br />
furgoni. Batilly<br />
dispone, in<br />
effetti, di linee<br />
di produzione<br />
adatte alla<br />
sagoma del<br />
Master, un<br />
vantaggio che<br />
ha permesso<br />
di ridurre<br />
l’investimento<br />
iniziale del<br />
programma.<br />
ROMA - <strong>Il</strong> nuovo Master viene prodotto in esclusiva mondiale<br />
nello stabilimento SoVAB (Société des Véhicules Automobiles de<br />
Batilly), nel dipartimento francese di Meurthe-et-Moselle, a 30<br />
km a nord della città di Metz. <strong>Il</strong> sito, che festeggerà i suoi trent’anni<br />
all’inizio di giugno, è specializzato dal 1980 nella produzione<br />
di grandi veicoli commerciali. Dal 1980 al 1997, ha prodotto<br />
Master prima generazione e successivamente, dal 1997 al<br />
<strong>2010</strong>, Master seconda generazione, che ha venduto oltre un milione<br />
di unità in 45 paesi. Oggi, la produzione del Master terza generazione,<br />
i cui ordini sono già aperti, si sostituisce progressivamente<br />
a quella della versione attuale. SoVAB dovrebbe interrompere<br />
la produzione di Master seconda generazione alla fine del<br />
<strong>2010</strong>.<br />
Scegliendo SoVAB, Renault garantisce il futuro del sito. Con<br />
2.399 dipendenti, lo stabilimento resta il più importante datore di<br />
lavoro privato nel dipartimento di Meurthe-et-Moselle. Grazie a<br />
una forte integrazione locale, la SoVAB dà lavoro a 3.000 dipendenti<br />
a tem po pieno nella regione della Lorena. Renault mantiene,<br />
così, l’occupazione industriale in una regione duramente colpita<br />
dalle riconversioni della siderurgia e dell’industria mineraria.<br />
Renault ha selezionato la SoVAB per il suo know-how nella<br />
produzione di grandi furgoni. Batilly dispone, in effetti, di linee<br />
di produzione adatte alla sagoma del Master, un vantaggio che ha<br />
permesso di ridurre l’investimento iniziale del programma. <strong>Il</strong> sito<br />
è in grado, ad esempio, di produrre il Master L4, che misura<br />
6,848 m, pari a due metri di lunghezza in più rispetto a Grand<br />
Espace. Lo stabilimento beneficia, inoltre, di una rilevante espe-<br />
Sopra e in alto l’interno dello stabilimento SoVAB di Batilly.<br />
L’impianto festeggerà i trent’anni di attività all’inizio di giugno.<br />
N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />
32<br />
NASCE NEL MODERNO STABILIMENTO SOVAB DI BATILLY<br />
Lunga esperienza e processo<br />
produttivo di qualità<br />
rienza in termini di gestione della grande diversificazione, caratteristica<br />
<strong>dei</strong> veicoli commerciali, e sarà perfettamente in grado di<br />
produrre le 350 diverse varianti.<br />
Gli operatori di Batilly han no acquisito un know-how che ha<br />
permesso al precedente Master di imporsi come riferimento in<br />
termini di qualità sul suo seg mento in Europa. Nuovo Ma ster dovrebbe<br />
conservare que sta posizione, in particolare grazie ai 3 milioni<br />
di chilometri di test realizzati nella fase di progettazione. La<br />
qualità rappresenta un elemento cruciale nel settore del veicolo<br />
commerciale. Per il loro lavoro, gli operatori professionali devono<br />
po ter contare sul loro veicolo, ogni giorno e durevolmente.<br />
Batilly dispone di un comprovato tessuto di fornitori, che può<br />
vantare riconosciute performance in termini di qualità, co sti e<br />
tempi. Cléon, un altro stabilimento francese del Gruppo, fornirà<br />
al sito tutti i nuovi propulsori 2.3 dCi (tipo M9T). Questa nuova<br />
motorizzazione, che sarà disponibile in tre livelli di potenza (dCi<br />
100, dCi 125 e dCi 150) consente al nuovo Ma ster una riduzione<br />
del consumo medio di 1 l/100 km rispetto al precedente modello.<br />
Renault ha investito 151 milioni di euro a Batilly, per lanciare<br />
la produzione del nuovo furgone. In particolare, il Gruppo ha realizzato<br />
importanti investimenti nel reparto lamiere, per poter disporre<br />
delle più recenti tecnologie in materia di robotica industriale,<br />
e ha installato una nuovissima linea di 250 robot, in grado<br />
di produrre le 350 varianti.<br />
Anche il settore verniciatura ha visto delle evoluzioni, destinate<br />
non soltanto a permettere la produzione della nuova versione<br />
L4, che misura 6,848 m, ma anche a realizzare 120 colori, per<br />
coincidere con le molteplici esigenze <strong>dei</strong> clienti in te ma d’identità<br />
estetica. Nel reparto di montaggio, Renault ha adattato le sue<br />
linee produttive per migliorare le condizioni di lavoro degli operatori<br />
e le per for mance degli impianti (Master Trazione Anteriore<br />
e Posteriore viene assemblato sulla stes sa linea), ottimizzando parallelamente<br />
la qualità.<br />
Inoltre, lo stabilimento beneficia oggi <strong>dei</strong> più recenti progressi<br />
realizzati nei diversi stabilimenti del Gruppo, quali la “strike<br />
zone” (destinata a rifornire le postazioni di lavoro in uno spazio<br />
ergonomico. Oltre al guadagno in termini di qualità ed ergonomia,<br />
lo sviluppo delle “strike zone” consente di assorbire senza<br />
difficoltà supplementari una maggiore diversità sul la postazione,<br />
grazie alla predisposizione di picking), l’IFA (raggruppa tutti i<br />
tipi di automazioni semplici, a costo limitato, permettendo di eliminare<br />
operazioni prive di valore aggiunto) e il “kitting” (consiste,<br />
per l’operatore, nel preparare una collezione di componenti<br />
che dispone in un paniere. <strong>Il</strong> kit viene poi attribuito ad un veicolo.<br />
Ogni operatore del segmento di linea vi preleva i componenti che<br />
deve montare sull’auto corrispondente al kit. Questo sistema gli<br />
evita di dover scegliere il pezzo giusto in uno stock lun go la<br />
linea). Tali dispositivi han no permesso di migliorare la competitività<br />
del sito in termini di qualità, costi e tempi. Lo stabilimento<br />
ha predisposto un programma di 43.400 ore di formazione per gli<br />
operatori di produzione e 22.000 ore per il personale di manutenzione,<br />
nella prospettiva di ottenere un livello qualitativo ottimale<br />
fin dal lancio.<br />
Renault leader del mercato <strong>dei</strong> veicoli commerciali in Francia ed Europa<br />
Un impegno per il futuro<br />
ROMA - Nel 2009, il Gruppo Renault ha prodotto 215.876 veicoli<br />
commerciali. Nello stesso anno, quasi un veicolo commerciale su<br />
tre venduti in Francia (31,2 per cento di quota di mercato) era un<br />
veicolo Renault: che vanta una netta leadership sul mercato nazionale,<br />
con una penetrazione che rappresenta quasi il doppio rispetto<br />
al suo primo concorrente, Citroën con il 17,9 per cento.<br />
Anche in Europa occidentale Renault resta la marca leader, con<br />
una quota di mercato del 14,8 per cento. Nel <strong>2010</strong>, con i nuovi<br />
Master, Kangoo e Trafic, dovrebbe conservare e potenziare la leadership<br />
sul mercato europeo.<br />
La Divisione Veicoli Commerciali (DVU), entità autonoma<br />
che raggruppa tutti i rami di attività del veicolo commerciale, è<br />
affidata a Jérôme Stoll, Direttore Generale Aggiunto Commercio<br />
e veicoli commerciali di Renault, ed è diretta da Jean-Christophe<br />
Kugler. Composta da 5.570 collaboratori, essenzialmente insediati<br />
a Villiers-Saint-Frédérique, a Maubeuge e a Batilly, tale entità<br />
ha sviluppato una competenza ineguagliabile nel ramo del veicolo<br />
commerciale. La divisione è in grado di garantire una risposta<br />
pertinente a tutte le esigenze <strong>dei</strong> professionisti, in termini di va-<br />
rianti, di qualità e di costo totale di utilizzo.<br />
<strong>Il</strong> veicolo commerciale rappresenta una sfida per il futuro di<br />
Renault, nello stesso tempo in termini di redditività e di conservazione<br />
della produzione in Europa occidentale, poiché i veicoli<br />
commerciali sono modelli a forte valore aggiunto. Tutti i veicoli<br />
commerciali della marca Renault destinati ai mercati dell’Europa<br />
occidentale sono prodotti in tale area, in particolare in Francia:<br />
Kangoo è prodotta alla MCA (Maubeuge Carrosserie Automobile,<br />
filiale al 100 per cento di Renault); Trafic a Luton, uno stabilimento<br />
General Motors, e a Barcellona, un sito produttivo di Nissan,<br />
mentre Master e il suo sostituto Nuovo Master sono prodotti<br />
alla SoVAB (Société de Véhicules Automobiles de Batilly, filiale<br />
al 100 per cento di Renault).<br />
<strong>Il</strong> veicolo commerciale è uno degli assi portanti di Renault.<br />
Dal 2011, Renault produrrà una versione elettrica a zero emissioni<br />
di Kangoo, a Maubeuge. Intanto si prepara a industrializzare<br />
un veicolo commerciale a Sandouville. Nuove prospettive, infine,<br />
si sono aperte con il recentissimo accordo realizzato tra Renault-<br />
Nissan e Daimler AG.
LCV<br />
ROMA - Marca da dodici anni<br />
leader in Europa sul mercato<br />
<strong>dei</strong> veicoli commerciali, la<br />
Losanga prosegue il suo attacco<br />
nel segmento <strong>dei</strong> leggeri.<br />
Forte della propria leadership<br />
europea con una<br />
quota di mercato nel 2009<br />
del 14,8 per cento e di una<br />
gamma appena arricchita dall’ar<br />
rivo del Nuovo Renault<br />
Master, del Renault Trafic<br />
MY <strong>2010</strong> e del Nuovo Re-<br />
nault Kangoo Express Maxi,<br />
la nuova stra tegia d’aggressione<br />
di Renault passa ora<br />
dallo sviluppo di un’organizzazione<br />
e di servizi a supporto<br />
<strong>dei</strong> clienti professionali.<br />
Insomma, l’obiettivo è affiancare<br />
idonee e vantaggiose<br />
so luzioni tecniche all’offerta<br />
pro dotto, ovvero a una<br />
gamma di veicoli con volumi<br />
che variano da 2 a 22 m3,<br />
con un ampio ventaglio di<br />
personalizzazioni e allestimenti,<br />
comfort e maneggevolezza<br />
che fanno <strong>dei</strong> veicoli<br />
commerciali della Losanga<br />
una soluzione funzionale alle<br />
esigenze di flotte aziendali<br />
così co me di clienti professionali,<br />
nei confronti <strong>dei</strong><br />
quali Renault si propone con<br />
prodotti molto competitivi in<br />
termini di costi d’esercizio<br />
(per consumi e co sto com-<br />
plessivo di utilizzo) e sensibili<br />
ai vincoli ambientali.<br />
Con una gamma così<br />
ampia e accordi stipulati con<br />
allestitori per completarla,<br />
Renault è in grado di soddisfare<br />
qualunque richiesta <strong>dei</strong><br />
professionisti. E pro prio per<br />
gestire con efficacia, rapidità<br />
e personalizzazione le esigenze<br />
diversificate di questo<br />
mercato, nasce in Italia il<br />
Centro Nazionale Veicoli<br />
Commerciali Renault, con il<br />
compito di supportare la rete<br />
di concessionarie nell’offerta<br />
di soluzioni su misura. <strong>Il</strong><br />
Centro è incaricato di animare<br />
il panel di allestitori nazionali<br />
autorizzati da Renault<br />
e di offrire un supporto tecnico<br />
e commerciale al la rete di<br />
concessionarie. Allestito in<br />
modo stabile presso il Cen tro<br />
Agroalimentare di Guidonia,<br />
N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />
RENAULT / PROGRAMMA PRO+ DEDICATO AI LEGGERI DELLA LOSANGA<br />
“ A misura di cliente<br />
L’obiettivo è<br />
disporre in Europa,<br />
entro il 2012, di<br />
una rete di 400<br />
Centri Renault<br />
Pro+ idonei<br />
ad accogliere<br />
i professionisti<br />
del trasporto<br />
e in grado di<br />
rafforzare la<br />
strategia di<br />
sviluppo di<br />
servizi dedicati.<br />
Nils Ricky<br />
34<br />
in provincia di Roma, a testimonianza<br />
dello stretto rapporto<br />
con il mondo professionale<br />
e le sue esigenze, il<br />
Centro Na zionale Veicoli<br />
Commerciali rappresenta una<br />
vetrina del know-how Renault<br />
in tema di veicoli di<br />
serie e allestiti, tutti de dicati<br />
a clienti professionali.<br />
UNA RETE<br />
SPECIALIZZATA<br />
Renault rafforza, inoltre,<br />
la sua strategia di sviluppo di<br />
servizi dedicati ai clienti professionali<br />
attraverso il programma<br />
Renault Pro+, una<br />
rete commerciale specializzata,<br />
in grado di offrire in un<br />
unico sito dedicato tutte le<br />
attività su misura per i loro<br />
fabbisogni: prodotti, ac cessori,<br />
allestimenti, finanziamenti,<br />
usato, manutenzione, mobilità,<br />
ecc.. Articolato intorno<br />
al concetto di “one stop<br />
shop” (“tut to sul posto”), Renault<br />
Pro+ propone una solu-<br />
zione pra tica ed efficace per<br />
qualunque esigenza.<br />
L’impegno di Renault<br />
Pro+ si articola, più nel dettaglio,<br />
intorno a quattro assi.<br />
Primo: professionalità del<br />
personale di ven dita e postvendita<br />
specializzato, che beneficia<br />
di programmi di formazione<br />
del Costruttore dedicati.<br />
Questo implica la realizzazione<br />
di uno spazio di vendita<br />
ed assistenza e sclu -<br />
sivamente dedicato ai clienti<br />
professionali, in cui operano<br />
delle équipe specializzate nel<br />
veicolo commerciale. Secondo:<br />
visibilità <strong>dei</strong> prodotti a<br />
uso professionale della gam -<br />
ma Renault, compresi i veicoli<br />
allestiti. Terzo: pros simità,<br />
grazie al raggruppamento<br />
su uno stesso sito, <strong>dei</strong> ser vizi<br />
correlati all’utilizzo professionale<br />
del veicolo: acquisto<br />
di veicoli nuovi o usati, accessori<br />
e adattamenti specifici,<br />
pro getti di allestimento,<br />
finanziamenti, contratti di<br />
manutenzione o di mobilità,<br />
noleggio, ecc.. In linea con le<br />
autovetture, viene sistematicamente<br />
proposta una prova,<br />
senza appuntamento, anche<br />
per i veicoli commerciali. A<br />
ciò si aggiunge la pre sentazione<br />
di una proposta commerciale<br />
entro 48 ore, conforme<br />
alle specifiche esigenze<br />
di ciascun cliente. Un interlocutore<br />
post-vendita è<br />
presente fin dalla consegna<br />
del veicolo.<br />
RAPIDI<br />
INTERVENTI<br />
Quarto ma non ultimo: pro<br />
attività, grazie a un’organizza<br />
zio ne flessibile e a equipaggiamenti<br />
e attrezzature<br />
adatti ai vei coli fino a 7 tonnellate,<br />
che consente di assicurare<br />
interventi di assistenza<br />
rapida per i clienti in<br />
tempi brevi, annunciati e rispettati.<br />
Gli orari dell’officina<br />
so no prolungati per i<br />
clienti pro fessionali. Le diagnosi<br />
sono effettuate entro<br />
un’ora e la manutenzione <strong>dei</strong><br />
veicoli è realizzata entro otto<br />
ore lavorative, sen za appuntamento.<br />
Que st’or ga -<br />
nizzazione contribuisce alla<br />
continuità dell’attività <strong>dei</strong><br />
professionisti.<br />
Infine, per qualunque riparazione,<br />
Renault Pro+ s’impegna<br />
a presentare al cliente<br />
un preventivo dettagliato en -<br />
tro quattro ore al massimo,<br />
indicando contestualmente la<br />
data di messa a disposizione<br />
del veicolo.<br />
Del resto il tempo è denaro,<br />
e immobilizzare un veicolo<br />
può avere pesanti conseguenze<br />
per un operatore professionale.<br />
Insomma, Renault Pro+<br />
vuo le essere una risposta<br />
globale ai clienti professionali,<br />
sia in termini di vendite<br />
di veicoli nuovi, u sati e offerte<br />
di finanziamento, sia<br />
per il post-vendita, grazie al -<br />
la rapidità e agli strumenti<br />
tec nici a disposizione. Renault<br />
intende così affermare<br />
il suo know-how in materia<br />
di accoglienza, di diagnosi e<br />
di riparazione per i suoi<br />
clienti professionali soggetti<br />
a necessità strin genti.<br />
A oggi, sono stati a per ti<br />
75 siti Renault Pro+ in 14<br />
Paesi, di cui 11 in Italia. <strong>Il</strong><br />
<strong>2010</strong> segna l’accelerazione<br />
dello sviluppo internazionale<br />
dell’inse gna, in Europa e nei<br />
Paesi extraeuropei.<br />
L’obiettivo è disporre,<br />
entro il 2012, di una rete di<br />
400 Renault Pro+ idonei ad<br />
accogliere i clienti professionali<br />
Renault.<br />
Dall’alto, il Nuovo Renault Master, il Trafic Model Year <strong>2010</strong>, il Kangoo Express e il Nuovo Kangoo Express Maxi.<br />
Con il programma Pro+, Renault mette a disposizione <strong>dei</strong> clienti professionali una completa serie di servizi dedicati.
MOBILITÀ<br />
Lino Sinari<br />
TORINO - A dieci anni si è ragazzini<br />
spensierati, con lo<br />
sguar do verso un mondo adulto<br />
ancora sconosciuto. Insomma,<br />
dopo un decennio le competenze<br />
sono tutt’altro che<br />
maturate. Ma se si parla di<br />
un’azienda che dieci anni fa<br />
nasceva avendo alle spalle<br />
una tradizione più che centenaria<br />
nel business del trasporto<br />
collettivo le cose cambiano.<br />
Tant’è che lo stesso Paolo<br />
Monferino, Amministratore<br />
delegato Iveco, nel commentare<br />
i due lustri di Irisbus ha<br />
parlato di un “retaggio storico<br />
di tutto rilievo”. Ma al di là<br />
della portata simbolica del<br />
compleanno, un’a nalisi con<br />
“fermo immagine” consente<br />
di fare il punto sul percorso<br />
fin qui compiuto dal costruttore<br />
nazionale nel panorama<br />
del mercato del bus.<br />
Irisbus vanta nel suo patrimonio<br />
genetico europeo una<br />
pre stigiosa eredità. Sin dai<br />
tem pi della formazione di Renault<br />
nel 1898 e di Fiat nel<br />
1899 noti marchi - quali Berliet<br />
in Francia, OM in Italia,<br />
Karosa nella Repubblica<br />
I dieci anni del Delfino<br />
Tutto ebbe inizio nel 1999 con l’accordo tra Iveco e Renault Veicoli Industriali, per proseguire nel<br />
2003 con la quota tutta italiana. Alla presidenza del primo costruttore nazionale e secondo in Europa<br />
si sono succeduti Elios Pascual e Jean Plénat, l’anno scorso sostituito da Paolo Monferino.<br />
Ceca, Magirus-Deutz in Germania<br />
e Pegaso in Spagna -<br />
hanno contribuito, nel corso<br />
degli anni, a costruire la storia<br />
del trasporto pubblico. Og gi è<br />
proprio Irisbus, 100 per cento<br />
Iveco da gennaio 2003, a raccogliere<br />
il testimone portato<br />
con tanta maestria dai suoi illustri<br />
antenati. “La visione <strong>dei</strong><br />
valori e la mission - ha dichiarato<br />
Monferino - è sempre la<br />
stessa: es sere sempre più efficienti,<br />
met tere l’innovazione<br />
al primo posto tra i doveri di<br />
costruttore responsabile, rispettare<br />
scrupolosamente i nostri<br />
impegni, sa per combinare<br />
quotidianamente audacia e<br />
creatività: questi sono i principi<br />
che animano la nostra<br />
azienda. Principi che s’in scri -<br />
vo no perfettamente in una<br />
prospettiva di sviluppo sostenibile”.<br />
Insomma, principi che possono<br />
essere distinti in una triplice:<br />
sviluppo di soluzioni<br />
tecnologiche avanzate, ambiente<br />
meglio tutelato e comfort<br />
passeggeri costantemente<br />
migliorato. E vediamo dunque<br />
che cos’è suc cesso in questi<br />
dieci anni.<br />
Tutto ha inizio ai primi del<br />
1999, quando Iveco e Renault<br />
Veicoli Industriali decidono di<br />
unire le loro attività autobus.<br />
La nuova azienda ha una produzione<br />
annuale di circa<br />
7.500 unità, tra bus (4.500),<br />
telai (1.500) e minibus<br />
(1.500). Posseduta per metà<br />
dai due costruttori, la nuo va<br />
entità è di fatto numero due<br />
del mercato europeo. Nel giugno<br />
di quell’anno nasce il<br />
nome Irisbus, il cui logo (il<br />
famoso del fino che realizza<br />
un cerchio su se stesso) viene<br />
reso noto a To ronto, in Canada.<br />
Insomma, l’a zienda mostra<br />
neutralità e au tonomia,<br />
fino ad arrivare a stringere un<br />
accordo con Ikarus che fa lievitare<br />
la produzione a 9.500<br />
unità l’anno: 2.600 bus interurbani<br />
e turistici, 3.700 urbani,<br />
1.400 telai e 1.800 minibus.<br />
A dicembre nasce Ikarusbus<br />
e intanto Irisbus festeggia<br />
i dati del primo esercizio:<br />
8.781 veicoli venduti.<br />
<strong>Il</strong> 2000 è l’anno in cui<br />
viene decisa la stabilizzazione<br />
societaria. Renault, che intanto<br />
ha stretto un accordo con<br />
Volvo per la produzione di<br />
truck, en tro fine 2002 cederà<br />
completamente le sue quote a<br />
Iveco. Nel di cembre di quell’anno,<br />
a Lio ne, viene inaugurato<br />
il primo Cristalis, nuova<br />
generazione di filobus che<br />
possono essere dotati, nella<br />
versione Civis, di un sistema<br />
di guida ottico sviluppato in<br />
collaborazione con Siemens.<br />
In dieci anni oltre 200 tra Cristalis<br />
e Civis saranno consegnati<br />
alle reti italiana, francese,<br />
nordamericana e spagnola.<br />
Quanto all’esercizio, siamo a<br />
9.811 unità vendute, di cui<br />
4.457 interurbani e turistici,<br />
3.078 urbani e 2.276 minibus.<br />
Ormai Irisbus è lanciatissima<br />
nell’oltrepassare i confini,<br />
il management guarda al futuro<br />
e con coraggio e determinazione<br />
stringe un accordo<br />
col costruttore cinese Cbc<br />
(Changzhou Bus Company),<br />
con cui dà vita a una partecipata.<br />
Intanto arriva il prototipo<br />
CityClass alimentato a pile<br />
a combustibile, che verrà poi<br />
testato a Torino. <strong>Il</strong> 2001 è<br />
inoltre l’anno in cui l’im pianto<br />
di Vysoke Myto assume il<br />
massimo della rilevanza nella<br />
strategia Irisbus, grazie al la<br />
cataforesi e ai nuovi impianti<br />
di verniciatura: lo stabilimento<br />
ceco diventerà un punto di<br />
riferimento del panorama produttivo<br />
<strong>dei</strong> mezzi trasporto<br />
persone. Siamo a 9.517 veicoli<br />
fatturati (4.025 interurbani e<br />
turistici, 3.923 urbani e 1.569<br />
minibus).<br />
Finora la sede legale e operativa<br />
è ubicata a Barcellona,<br />
ma nel 2002 Irisbus la trasferisce<br />
a Saint-Priest. Quello del<br />
costruttore italiano (il delfino)<br />
è ormai un marchio a tutti gli<br />
effetti, tant’è che compare<br />
sulle facce posteriori, seppure<br />
associato ai marchi originari.<br />
Le vendite am montano a<br />
15.769 veicoli fatturati (Cbc<br />
inclusi), ovvero 3.750 interurbani<br />
e turistici, ben 9.953 urbani<br />
e 2.066 minibus.<br />
Dal 1° gennaio 2003 Iveco<br />
de tiene Irisbus nella sua totalità.<br />
Ad aprile alla presidenza<br />
e direzione generale - finora<br />
ruoli ricoperti da Elios Pascual<br />
- arriva Jean Plénat, che<br />
qualche me se dopo annuncia<br />
la chiusura del lo stabilimento<br />
Dieci anni di una gamma in evoluzione e dalla ricercata denominazione<br />
TORINO - Dal 1999 a oggi la gamma di autobus Irisbus Iveco ha subito profonde<br />
evoluzioni, tanto in termini tecnologici quanto in materia di design o<br />
di benessere <strong>dei</strong> passeggeri. “Un’evoluzione permanente - la definisce<br />
Paolo Monferino - che ha sempre mantenuto due principi chiave: la segmentazione<br />
<strong>dei</strong> modelli in funzione della loro specifica vocazione e la scelta<br />
di una denominazione destinata ad affermare chiaramente la loro appartenenza<br />
all’uno o all’altro universo”. Ogni singolo modello della gamma<br />
Irisbus presenta il suo nome al di sotto della linea delle finestre, inciso sul<br />
montante sinistro della porta anteriore e del vetro conducente. Denominazione<br />
che viene inscritta adoperando un carattere tipico. Ma il nome del<br />
modello esprime anche la sua vocazione. Così, per quanto riguarda il seg-<br />
35<br />
Ikarusbus in Un gheria. La<br />
produzione ungherese si sposta<br />
a Budapest, ma nel 2007<br />
anche quest’ultima fabbrica<br />
sarà chiusa. <strong>Il</strong> 2003 è l’anno<br />
del lancio di Evadys HD e<br />
Midys. Le vendite ammontano<br />
a 12.900 pezzi (3.420 interurbani<br />
e turistici, 7.072 urbani<br />
e 2.408 minibus).<br />
<strong>Il</strong> 2004 è l’anno della trazione<br />
elettrica. A Lione cinque<br />
u ni tà dell’Europolis viaggiano<br />
con tale propulsione.<br />
Ma le ven dite fanno registrare<br />
un net to calo. Siamo a 10.955<br />
unità: stabili gli interurbani<br />
(3.572), crollano gli urbani<br />
(5.176), in calo anche i minibus<br />
(2.207).<br />
A Parigi, l’anno dopo, arriva<br />
uno <strong>dei</strong> gioielli di punta,<br />
uno <strong>dei</strong> modelli che segneranno<br />
il decennio del trasporto<br />
passeggeri: il Citelis. Passa da<br />
salone a salone e viene affiancato<br />
da Proxys e Proway poi<br />
da New Domino e CityClass<br />
Dal suffisso scopri di che bus si tratta<br />
mento urbano, i nomi evocano un trasporto pubblico ben integrato nel tessuto<br />
cittadino. Comun denominatore il suffisso “is” che troviamo in Europolis,<br />
Civis e Citelis. Nel caso <strong>dei</strong> bus da lungo tragitto è stata operata una<br />
distinzione tra quelli destinati al trasporto di linea e quelli per il turismo. I<br />
primi hanno un nome che richiama subito il trasporto pubblico ma in senso<br />
funzionale, ovvero riflettendo un’efficacia possibile. In tal caso denominatore<br />
comune è il suffisso “way” che troviamo in Crossway e Arway. I bus<br />
turistici hanno invece una denominazione che vuole evocare un trasporto<br />
nobile, la vocazione per un trasporto di persone che raggiungono località<br />
balneari, o che si recano in viaggio-vacanza. In questo caso il suffisso è<br />
d’ispirazione ellenica, ovvero “ys” di Evadys e del recentissimo Magelys.<br />
N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />
Open Top. Ma le vendite continuano<br />
a calare: 8.512 le<br />
unità vendute, 3.500 gli interurbani,<br />
2.381 urbani (un crollo<br />
dovuto al mancato rinnovo<br />
delle flotte <strong>dei</strong> trasporti pubblici)<br />
e 2.581 minibus, unico<br />
segmento a lasciare il respiro<br />
meno corto.<br />
<strong>Il</strong> 2006 è l’anno dell’or -<br />
goglio del delfino. A Torino si<br />
svol gono i ventesimi giochi o -<br />
lim pici invernali, Iveco è<br />
sponsor ufficiale e per trasportare<br />
atleti e spettatori c’è<br />
una flotta di 1.200 mezzi tutti<br />
Irisbus. A maggio arriva il<br />
New Daily, a giugno il Crossway<br />
e viene presentato il<br />
Crealis. Seguono Recreo e<br />
Evadys H. Le vendite danno<br />
ragione allo sforzo intrapreso<br />
sul versante del rinnovo del la<br />
gamma: 9.296 unità (2.870 interurbani,<br />
2.391 urbani, 2.589<br />
minibus).<br />
L’anno dopo un altro stabilimento,<br />
quello di Valle Ufita,<br />
è oggetto dell’importante investimento<br />
sulla cataforesi, il<br />
che consente l’arrivo sul mercato<br />
<strong>dei</strong> primi bus fabbricati<br />
in Italia. Arrivano il Crossway<br />
Low Entry e il Magelys HD.<br />
<strong>Il</strong> consuntivo fa ben sperare:<br />
10.077 unità vendute, di cui<br />
IRISBUS / COMPLEANNO SPECIALE PER UN COSTRUTTORE DALLA STORICA EREDITÀ<br />
3.256 interurbani e turistici e<br />
2.384 urbani. Ma il 2007 è<br />
anche l’anno del boom <strong>dei</strong><br />
minibus, che per il costruttore<br />
italiano vuol dire un segmento<br />
che quell’anno va le 3.319<br />
unità.<br />
A metà 2008 un’altra importante<br />
novità nella gamma<br />
<strong>dei</strong> prodotti. A Parigi viene<br />
presentato il concept-bus Hynovis<br />
e fan no la loro apparizione<br />
i nuo vi Proxys e Proway.<br />
A Vysoke My to si festeggia<br />
il veicolo prodotto numero<br />
100mila. A Maubeuge<br />
vengono consegnati i pri mi<br />
Crealis. Dai dati di vendita<br />
emerge un’emorragia nel settore<br />
bus che da allora a oggi<br />
non si è mai veramente arrestata:<br />
9.475 veicoli fatturati,<br />
di cui 3.353 interurbani e turistici,<br />
2.053 urbani e 3.178 minibus.<br />
<strong>Il</strong> 2009 è l’anno della propulsione<br />
elettrica in grande<br />
stile: i campionati mondiali di<br />
sci alpino, in Val d’Isèere, vedono<br />
la presenza di una flotta<br />
Irisbus di soli bus ecologici,<br />
tra cui quattro minibus (un<br />
Daily e tre Europolis) elettrici.<br />
L’Atm Milano mette in<br />
viaggio tre minibus Dai ly<br />
ibridi. È l’anno di Paolo Monferino,<br />
che assume la direzione<br />
del business degli autobus<br />
dopo le dimissioni di Plénat.<br />
Arrivano l’EcoDaily, il Ma gelys<br />
HDH tre assi e Crealis<br />
Neo. I dati di consuntivo risentono<br />
di un mercato che in<br />
Italia va ancora più giù. Oggi<br />
nel nostro Paese Irisbus è la<br />
marca al primo posto, con una<br />
quota del 37,8 per cento,<br />
scesa però rispetto al 2008,<br />
quand’era del 41,7 per cento.
MOBILITÀ<br />
I modelli Citaro e Citaro K<br />
Mercedes-Benz sono prodotti<br />
negli stabilimenti di Mannheim<br />
e Neu-Ulm, mentre il minibus<br />
Sprinter City 65 arriva da Dortmund.<br />
In produzione dal 1999,<br />
oggetto di restyling nel 2007,<br />
Citaro è il modello di punta<br />
Mercedes-Benz nella gamma di<br />
bus a pianale ribassato. Nella<br />
versione corta, Citaro K, è stato<br />
scelto dalle aziende sarde per le<br />
sue flessibili possibilità di impiego.<br />
Nei centri storici, in Sardegna<br />
caratterizzati da stradine<br />
strette e tortuose, il Citaro K<br />
van ta un’ottima maneggevolezza.<br />
Può trasportare anche fino a<br />
91 persone, ben oltre quindi le<br />
possibilità <strong>dei</strong> tradizionali minibus.<br />
Simpatico biglietto da visita<br />
grazie al suo design accattivante,<br />
il Citaro K è dotato an -<br />
che di tutti gli attributi: comfort<br />
necessari per il lavoro (pianale<br />
ribassato, comodità di salita e<br />
di discesa, perfetti allestimenti<br />
interni) e straordinarie qualità<br />
di marcia. <strong>Il</strong> propulsore da 210<br />
N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />
kW (286 cv) con tecnologia<br />
diesel BlueTec Mercedes-Benz<br />
assicura eccellenti prestazioni<br />
su tutta la linea. Le sospensioni<br />
a ruote indipendenti sull’asse<br />
anteriore - una particolarità per<br />
gli autobus a pianale ribassato -<br />
concorrono al comfort di marcia<br />
e a un’elevata maneggevolezza.<br />
<strong>Il</strong> diametro di volta di<br />
17,24 metri agevolerà le manovre<br />
anche nei vicoli più stretti<br />
<strong>dei</strong> centri dell’isola. Quando il<br />
numero <strong>dei</strong> passeggeri è ridotto,<br />
lo Sprinter City è la soluzione<br />
ideale nell’impiego di li nea,<br />
come navetta, autobus notturno<br />
o bus su richiesta. Grazie alle<br />
sue dimensioni compatte e alla<br />
grande maneggevolezza, anch’esso<br />
sarà utilizzato nei trasporti<br />
di linea nelle strette stradine<br />
<strong>dei</strong> centri storici sardi.<br />
Negli ultimi dieci anni ne sono<br />
stati venduti più di 1,3 milioni<br />
di esemplari.<br />
I veicoli della commessa saranno<br />
impiegati per il trasporto<br />
pubblico locale delle province<br />
di Cagliari, Nuoro, Olbia e Sas-<br />
36<br />
DAIMLER BUSES / UNA COMMESSA DI 239 AUTOBUS PER LA SARDEGNA<br />
I sardi puntano sulla Stella<br />
In arrivo entro fine luglio per il trasporto pubblico 217 bus urbani Citaro e 22 minibus Sprinter City. Hartmut<br />
Schick, responsabile di Daimler Buses: “È la conferma che i nostri clienti, anche in tempi economicamente<br />
difficili, continuano a preferire i nostri bus, garanzia di qualità elevata e rispetto dell’ambiente”.<br />
Marco Chinicò<br />
STOCCARDA - Daimler Buses si<br />
è aggiudicata una fornitura di<br />
239 autobus entro il prossimo<br />
lu glio <strong>2010</strong> con destinazione<br />
Sar degna. Compito della commessa<br />
rinnovare le flotte delle<br />
aziende sarde di trasporto pubblico<br />
(CTM Cagliari, ATP Nuo -<br />
ro, Aspo Olbia e ATP Sassari),<br />
che hanno l’intenzione di voler<br />
procedere al rinnovo di ol tre il<br />
60 per cento della flotta di autobus<br />
urbani. La commessa prevede<br />
precisamente 137 autobus<br />
urbani Citaro, 80 urbani piccoli<br />
Citaro K e 22 minibus Sprinter<br />
City 65, tutti targati Mercedes-<br />
Benz. “Siamo davvero soddisfatti<br />
- ha dichiarato Hartmut<br />
Schick, responsabile di Daimler<br />
Buses - di questa im portante<br />
commessa in Sardegna che conferma<br />
come, anche in tempi<br />
economicamente difficili, i nostri<br />
clienti continuino a preferire<br />
i nostri autobus, garanzia di<br />
qualità elevata e rispetto dell’ambiente.<br />
In questo mo do,<br />
possiamo proseguire sul la stra-<br />
“Gli autobus Mercedes-Benz - ha dichiarato Hartmut Schick - assicurano un vantaggio competitivo,<br />
dando ai clienti la certezza di aver fatto il meglio per il futuro della propria azienda”.<br />
da del migliore utilizzo <strong>dei</strong> nostri<br />
stabilimenti europei di produzione<br />
di autobus”.<br />
Gli autobus urbani Citaro<br />
Mercedes-Benz sono lunghi 12<br />
me tri, la versione più corta Citaro<br />
K misura 10,5 metri e il<br />
minibus Sprinter City 65 sette<br />
metri. “Si tratta - ha aggiunto<br />
Schick - di autobus economici a<br />
emissioni ridotte, funzionanti<br />
con la tecnologia diesel ecologica<br />
Mercedes-Benz BlueTec<br />
SCR e rispondenti alle normative<br />
sulle emissioni Euro 5 ed<br />
EEV. Tutti mezzi che Daimler<br />
Buses realizza attraverso una<br />
rete di produzione flessibile. Insomma,<br />
i veicoli con la Stella<br />
hanno sempre una marcia in<br />
più. Gli autobus Mercedes-<br />
Benz assicurano un vantaggio<br />
competitivo, dando ai clienti la<br />
certezza di aver fatto il meglio<br />
per il futuro della propria azienda.<br />
Mercedes-Benz è sempre un<br />
passo avanti”. Par proprio di capire<br />
che ai vertici del Gruppo<br />
Daimler sta fortemente a cuore<br />
il settore dell’autobus.<br />
sari all’interno di una rete urbana<br />
che negli ultimi 25 anni ha<br />
fatto registrare un profondo<br />
cambiamento: in crescita il numero<br />
di auto per abitante del l’i -<br />
so la, in evoluzione le infrastrutture.<br />
<strong>Il</strong> Tpl sardo ha visto in<br />
que sto quarto di secolo un aumento<br />
della flotta disponibile<br />
negli anni Novanta, ma nel decennio<br />
successivo il rinnovo <strong>dei</strong><br />
mezzi è proceduto con molta<br />
lentezza. Mentre i costruttori<br />
proponevano prodotti all’a van -<br />
guardia, dotati di tecnologie a -<br />
van zate e più rispettosi del l’am -<br />
biente, le aziende del Tpl hanno<br />
continuato ad adoperare mezzi<br />
decisamente superati. L’Aspo di<br />
Olbia, per esempio, nella sua<br />
flotta ha una nutrita schiera di<br />
Me narini 220 del 1992, cui si<br />
ag giungono due unità della<br />
stes sa Casa ma modello 201 risalenti<br />
agli anni Ottanta. Degli<br />
CAGLIARI - Nell’ambito della sua missione<br />
aziendale, la CTM sta avviando una serie d’iniziative<br />
volte al miglioramento della qualità del<br />
trasporto pubblico, ma anche al fine di ridurre<br />
gli effetti di una forte congestione, in un’ottica<br />
di razionalizzazione e riorganizzazione della<br />
mobilità in ambito urbano. La flotta ad esempio<br />
è telecontrollata mediante un aggiornato sistema<br />
integrato con quello della città di Cagliari.<br />
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel<br />
1893 quando, mentre a Cagliari imperversava la<br />
tubercolosi, tra l’entusiasmo della folla e alla<br />
presenza delle autorità, il primo convoglio (un<br />
tram a vapore), inghirlandato con uno striscione<br />
“Viva il Re”, partì dalla stazione di Cagliari per<br />
raggiungere Quartu Sant’Elena attraversando<br />
Pirri, Monserrato, Selargius e Quartucciu. Quel<br />
tram portava con sé la speranza di nuovi sviluppi<br />
economici per il trasporto delle merci e per<br />
l’hin terland in un’isola che allora contava<br />
600mi la abitanti.<br />
La linea venne gestita dal noto imprenditore<br />
an ni Novanta anche un Fiat<br />
Fio rino e una decina di Iveco<br />
Daily adibiti a scuolabus, cui si<br />
aggiungono tre Ford Transit del<br />
1999. Più recenti tre Ducato per<br />
disabili immatricolati nel 2000<br />
(uno recente acquisto nel 2004),<br />
ormai datati i due Iveco igiene<br />
urbana modello 95 e 135 e un<br />
Du cato Maxi utilizzato per la<br />
segnaletica e immatricolato nel<br />
1992.<br />
Insomma, l’auspicio è che la<br />
commessa sarda targata Daimler<br />
sia l’inizio di un percorso<br />
che porti a un rinnovo globale,<br />
an che in considerazione del<br />
mon te lavoro cui sono destinati<br />
i mezzi. Nel caso del CTM, società<br />
a totale capitale pubblico -<br />
ne sono attuali azionisti il Comune<br />
di Cagliari con il 67,5 per<br />
cento del capitale, la Provincia<br />
di Cagliari con il 25 per cento e<br />
il Comune di Quartu Sant’Ele-<br />
na con il 7,5 per cento - il par -<br />
co, composto da 273 autobus e<br />
da 33 filobus, percorre complessivamente<br />
oltre 12 milioni<br />
di chilometri l’anno, su un’area<br />
di cir ca 480 kmq che interessa<br />
8 comuni dell’Area Vasta: Cagliari,<br />
Quartu Sant’Elena, Quartucciu,<br />
Monserrato, Selargius,<br />
Elmas, Assemini e Decimomannu.<br />
L’ATP - azienda consortile<br />
tra il Comune di Sassari,<br />
la Provincia di Sassari e il Comune<br />
di Porto Torres - gestisce<br />
22 linee a Sassari, di cui 11 urbane<br />
e 11 suburbane (queste ultime<br />
in aree a bassa densità abitativa),<br />
e altre tre linee nella famosa<br />
cittadina di Porto Torres,<br />
lungo la costa nord dell’isola.<br />
<strong>Il</strong> parco mezzi è costituito da<br />
87 autobus, con un’età media a<br />
oggi di quasi 15 anni. Con questi<br />
veicoli l’azienda garantisce<br />
1.079 corse nei giorni feriali e<br />
369 nelle giornate festive. Le<br />
fermate lungo la rete sono 774,<br />
di cui 116 dotate di idonee pensiline<br />
d’attesa per garantire un<br />
maggiore comfort ai clienti. O -<br />
gni anno i mezzi percorrono ol -<br />
tre quattro milioni di chilometri,<br />
trasportando più di dieci milioni<br />
di passeggeri in un arco<br />
quo tidiano di servizio che va<br />
dal le 6 alle 22.30. I vari servizi<br />
vengono assicurati da 330 dipendenti,<br />
che contribuiscono a<br />
fare dell’ATP una delle più rilevanti<br />
realtà economiche del territorio<br />
sardo. L’azienda cura,<br />
per conto del Comune di Sassari,<br />
il servizio scuolabus, provvedendo<br />
alla manutenzione <strong>dei</strong> 42<br />
veicoli adibiti per il trasporto<br />
scolastico.<br />
All’ATP è inoltre affidata la<br />
manutenzione generale del<br />
parco mezzi del Comune di<br />
Sassari, costituito da circa 180<br />
veicoli. L’azienda assicura, infine,<br />
attraverso la controllata ATP<br />
Servizi, il servizio di rimozione<br />
forzata <strong>dei</strong> veicoli a Sassari e<br />
gestisce un parcheggio automatizzato<br />
di 400 posti situato vicino<br />
alle strutture o spe daliere e al<br />
centro urbano.<br />
CTM Cagliari, una storia che inizia nel 1893<br />
“Viva il Re” sul primo tram a vapore<br />
cagliaritano Luigi Merello fino al 1911. In quegli<br />
anni non facili, durante la “guerra del pane”<br />
i tram vennero gettati in mare da portuali e<br />
braccianti disoccupati e la stazione di Quartu<br />
ven ne data alle fiamme.<br />
<strong>Il</strong> 10 giugno 1940 l’Italia entra in Guerra e,<br />
mentre Cagliari si preparava con le protezioni<br />
antiaeree, le luci azzurre schermate e il risparmio<br />
alimentare, il servizio <strong>dei</strong> trasporti continuò<br />
regolarmente. Ma nel 1943 Cagliari venne bombardata<br />
e anche le tranvie non sfuggirono al disastro.<br />
Iniziò la ricostruzione anche delle tranvie<br />
fino alla seconda metà degli anni Cinquanta,<br />
quando fu costruito il CTA (Centro Tranviario<br />
Aziendale) su una superficie di 58mila mq con<br />
depositi e officine attrezzate.<br />
Fino al 1967 la Società Tranvie Sarde gestisce<br />
il servizio urbano ed extraurbano, poi il Comune<br />
di Cagliari, la Provincia di Cagliari e il<br />
Comune di Quartu Sant’Elena rilevano la Società<br />
costituendo l’ACT (Azienda Consorziale<br />
<strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong>), che nel 1996 diventa CTM.
ON THE ROAD<br />
MERCEDES-BENZ<br />
CAPACITY<br />
certo stando attenti ai percorsi<br />
(il buon senso suggerisce di<br />
evitare curve a gomito) ma sen -<br />
za dover escludere zone an che<br />
molto trafficate.<br />
L’unico ostacolo per un suo<br />
sbar co a Milano, o in qualsiasi<br />
al tra grande metropoli europea,<br />
è dato dalle dimensioni, che superano<br />
tutti gli standard e che<br />
richiedono un’omologazione da<br />
veicolo eccezionale che ne limita<br />
certo l’utilizzo.<br />
Un peccato, visto che da<br />
quel lo che abbiamo visto sul<br />
cam po potrebbe rivelarsi un’ottima<br />
soluzione a costi contenuti<br />
ad esempio per la prima cintura<br />
del capoluogo lombardo, di<br />
quel lo torinese o di Roma. Per<br />
testarlo, infatti, siamo andati a<br />
Francoforte, e qui come passeggeri<br />
siamo saliti a bordo del<br />
Ca pacity destinato a percorrere<br />
37<br />
N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />
Si tratta di una pratica alternativa a filobus o metropolitane leggere, in grado di<br />
abbinare a una grande capacità di trasporto, con un potenziale che supera i 190<br />
passeggeri, la possibilità di entrare in servizio senza bisogno di costose opere<br />
preventive e neppure di corsie preferenziali. L’unico ostacolo per un suo sbarco<br />
a Milano, o in qualsiasi altra grande metropoli europea, è dato dalle dimensioni.<br />
Un gigante sulle vie della città<br />
FRANCOFORTE - Chissà se un<br />
Ca pacity entrerà mai in servizio<br />
a Milano. La domanda che può<br />
ap parire capziosa è invece ampiamente<br />
giustificata dopo aver<br />
testato le caratteristiche del gigante<br />
urbano di Evobus, un colosso<br />
lungo poco più di 19,5 m,<br />
cioè un metro e mezzo in più<br />
del già imponente Citaro G. Si<br />
tratta di una pratica alternativa a<br />
filobus o metropolitane leggere,<br />
in grado di abbinare oltre a una<br />
grande capacità di trasporto (il<br />
40 per cento in più del già citato<br />
Citaro G), con un potenziale<br />
che supera i 190 passeggeri, la<br />
possibilità di entrare in ser vizio<br />
senza bisogno di costose opere<br />
preventive e neppure di corsie<br />
preferenziali. Nonostante la<br />
mole, infatti, il Capacity è in<br />
grado di viaggiare nel normale<br />
traffico di una grande città,<br />
Gli interni del Mercedes-Benz Capacity sono quelli già conosciuti del<br />
Citaro. <strong>Il</strong> posto guida è caratterizzato da funzionalità ed ergonomia.<br />
la normale linea 61 che porta<br />
dal l’aeroporto alla stazione ferroviaria<br />
a Sud della città. Un<br />
percorso compreso tra i 20 e i<br />
25 km, che ingloba anche un<br />
bre ve tratto autostradale, insomma<br />
l’ideale per capire le effettive<br />
applicazioni di questo leviatano,<br />
che con eccellente<br />
pragmatismo i tecnici di Mercedes<br />
Benz hanno ottenuto unendo<br />
una parte anteriore derivata<br />
dal Citaro G a quella posteriore<br />
che invece arriva dal Citaro nel -<br />
la versione da 15 m.<br />
<strong>Il</strong> risultato finale sotto il profilo<br />
dello spazio utile è incredibile,<br />
visto quanti posti in più si<br />
ricavano allungando il tutto di<br />
appena 154 cm. Con in più la<br />
garanzia che si tratta di una capacità<br />
di carico effettiva. Mentre,<br />
infatti spesso, sulle tratte<br />
urbane gli autobus hanno una<br />
capacità teorica, ma poi devono<br />
fare i conti con il peso massimo<br />
ammissibile sui singoli assi, in<br />
questo caso il problema è superato<br />
e i 197 passeggeri previsti<br />
possono esser fatti accomodare<br />
senza problemi.<br />
Gli interni sono naturalmente<br />
quelli già conosciuti del Citaro<br />
e così è per gran parte della<br />
strut tura. Fa eccezione il design<br />
esterno denominato Metro, perché<br />
ricorda in qualche modo<br />
quello <strong>dei</strong> vagoni della metropolitana.<br />
Scelto per adattarsi in<br />
maniera gradevole al traffico<br />
ur bano e tanto accattivante da<br />
pro vocare al passaggio sguardi<br />
ammirati (soprattutto, dicono<br />
gli studi commissionati da Evobus,<br />
da parte delle donne) il che<br />
raramente succede con i mezzi<br />
pubblici cittadini, che passano<br />
di solito inosservati. Al risultato<br />
contribuisce in maniera determinante<br />
l’ampio spoiler sul tet -<br />
to, che copre anche gli sfiati per<br />
i condizionatori. Si tratta naturalmente<br />
di un’optional, ad e -<br />
sempio non presente sui Capacity<br />
attualmente in servizio in<br />
Germania e Turchia.<br />
Anche il propulsore è il già<br />
conosciuto 11 litri Mercedes-<br />
Benz, abbinato al cambio Eco-<br />
Life di ZF, un sei marce automatico,<br />
molto gradito dai conducenti<br />
alle prese con il traffico.<br />
Unica avvertenza, la velocità<br />
massima è stata calmierata a<br />
80 km/h, per garantire il massimo<br />
della sicurezza e tenendo<br />
conto delle esigenze che possono<br />
presentarsi affrontando an -<br />
che una cintura suburbana. Si<br />
tratta naturalmente di un motore<br />
Euro 5, di ultima generazione,<br />
con un consumo piuttosto<br />
con tenuto, nel nostro caso, con<br />
il veicolo zavorrato, per compiere<br />
l’intero tragitto abbiamo<br />
superato di poco gli 11 litri.<br />
Arrivati nel centro di Francoforte,<br />
abbiamo subito capito che<br />
in effetti il comportamento del<br />
Capacity non si differenzia da<br />
quello del Citaro da 15 m e che<br />
dove si passa con quello lo si fa<br />
anche con questo lungagnone,<br />
sempre che l’autista ab bia l’accortezza<br />
di tenere incollati gli<br />
occhi sugli specchietti e di utilizzare<br />
sempre le telecamere<br />
posteriori, onde evitare spia cevoli<br />
equivoci. Per il resto, oltre<br />
a un leggero movimento del posteriore<br />
che va anticipato, non<br />
si riscontrano difficoltà. Ba sta<br />
prevedere le curve e tenere il<br />
gas fino a quando il posteriore<br />
non si riallinea in automatico,<br />
operazione possibile anche se si<br />
è autisti non troppo esperti.<br />
Per rendere il tutto più semplice,<br />
è stato comunque inserita<br />
una funzione di fermata, che<br />
può essere azionata tramite un<br />
pulsante posizionato sul cruscotto<br />
e che resta da quel momento<br />
sempre attiva. In più può<br />
essere fissato il quarto asse altrimenti<br />
sterzante.<br />
La giuntura tra la prima e la<br />
seconda carrozza si piega fino a<br />
54°, lo stesso risultato del Citaro<br />
G, abbastanza per scongiura-<br />
Mauro Zola<br />
re il rischio di rimanere bloccati<br />
in qualche curva troppo stretta.<br />
Viste le premesse è facile capire<br />
come l’inserimento del Capacity<br />
o altri mezzi similari pos -<br />
sa contribuire a migliorare la<br />
vita <strong>dei</strong> pendolari in città, e sen -<br />
za operazioni troppo costose o<br />
causa di un grave inquinamento<br />
ambientale. Quel che è più difficile<br />
capire è come ancora non<br />
sia stato previsto un ricorso massiccio<br />
a questo tipo di soluzioni.<br />
L’ennesimo mistero in quella galassia<br />
dai contorni nebulosi che<br />
è il trasporto pubblico.<br />
La carta d’identità<br />
Cognome - Mercedes-Benz<br />
Nome - Capacity<br />
Configurazione - Autobus urbano snodato a 4 assi.<br />
Motore OM 457 hLA - Carburante: gasolio. Cilindri: 6 in li -<br />
nea. Alimentazione: sovralimentato-interrefrigerato, sistema di<br />
iniezione diretta PLD a gestione elettronica, convertitore catalitico<br />
SCR. Distribuzione: 4 valvole per cilindro. Livello ecologico:<br />
Euro 5. Cilindrata: 11.970 cc. Potenza max CE: 260 kW/<br />
360 cv a 2.000 g/min. Coppia max CE: 1.600 Nm a 1.100<br />
g/min.<br />
Cambio - ZF 6 AP 1700 B EcoLife, automatico a 6 marce con<br />
retarder integrato.<br />
Pneumatici - 275/70 R22,5.<br />
Sospensioni - Anteriori e posteriori indipendenti pneumatiche<br />
con ammortizzatori.<br />
Freni - A disco sulle quattro ruote.<br />
Dimensioni - Passo tra primo e secondo asse 5.845 mm. Lunghezza<br />
massima 19.540 mm, altezza massima a vuoto 3.155<br />
mm, larghezza massima 2.550 mm. Raggio di sterzata 22.852<br />
mm.<br />
Masse - M.T.T. 32.000 kg. Tara 19.090 kg. Peso max ammesso<br />
su primo asse 7.245 kg, peso max ammesso secondo asse<br />
10.000 kg, peso max ammesso terzo asse 17.250 kg, peso max<br />
ammesso quarto asse 5.750 kg.<br />
Serbatoio carburante - 300 litri (AdBlue 46 l).
MOBILITÀ<br />
Massimiliano Campanella<br />
L’AQUILA - Se la crisi economica<br />
globale ha messo in ginocchio<br />
le aziende, senza salvare<br />
che pochissimi settori, immaginiamoci<br />
cos’è successo a<br />
L’A qui la, cittadina devastata<br />
dal ter remoto nell’aprile 2009,<br />
quando già di per sé la congiuntura<br />
negativa metteva in<br />
sofferenza il mondo imprenditoriale.<br />
È seguita la ricostruzione<br />
(per la verità appena cominciata),<br />
necessariamente cospicue<br />
risorse sono state destinate<br />
alla realizzazione delle case per<br />
famiglie rimaste prive di un<br />
tetto. Oggi, a distanza di poco<br />
più di un anno, negli Abruzzi<br />
l’economia stenta a decollare<br />
più che in altre parti d’Italia.<br />
Eppure un supporto al decollo<br />
arriva, ma man co a dirlo non<br />
già dalla par te pubblica: è il<br />
privato che, se può, mette da<br />
parte il ricordo <strong>dei</strong> margini<br />
d’una volta e cerca di dare, lui,<br />
una boccata d’ossigeno. O, meglio,<br />
un input che possa finalmente<br />
far ripartire il circolo<br />
dell’economia, quella lie ve<br />
spinta che dia al volano l’opportunità<br />
di tornare a girare.<br />
Questa la spinta che ha mos -<br />
so due aziende importanti del<br />
settore <strong>dei</strong> trasporti: un piccolo<br />
costruttore di bus nel Bresciano,<br />
Ept, e un colosso mondiale<br />
del settore <strong>dei</strong> sistemi di trasmissione<br />
come Voith. Le due<br />
aziende hanno unito i loro sforzi<br />
e dato una grande opportunità<br />
all’economia aquilana, che<br />
potrà contare su una flotta di<br />
bus piccoli, ma dalla straordinaria<br />
e innovativa trasmissione.<br />
U nico neo, il pagamento. Trattandosi<br />
di consegna a un settore<br />
pubblico, il corrispettivo le due<br />
aziende non lo vedranno se non<br />
tra diciotto mesi. “Crediamo -<br />
ci ha detto Armin Rieck, brillante<br />
manager quarantenne, Direttore<br />
della Divisione Strada di<br />
Voith Turbo Italia - di aver in<br />
qualche mo do dato anche il nostro<br />
contributo all’economia<br />
messa in ginocchio dal terremoto.<br />
Nessuna polemica, sia ben<br />
chiaro: le istituzioni pubbliche<br />
attraversano un periodo di<br />
grave difficoltà, perché ovviamente<br />
le risorse sono state destinate<br />
alle famiglie bisognose.<br />
Però qualcuno do vrebbe anche<br />
parlare delle a zien de che metto-<br />
no da parte o gni discorso sui<br />
margini di guadagno e fanno la<br />
loro parte per far ripartire l’economia.<br />
Perché questo accade<br />
anche altrove, anche a Voith:<br />
laddove le istituzioni pubbliche<br />
navigano in serie difficoltà, è il<br />
privato a dare manforte. Solo<br />
grazie a que sto sforzo il debito<br />
delle pubbliche amministrazioni<br />
riesce a essere con tenuto”.<br />
La consegna a L’Aquila è<br />
N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />
iniziata il mese scorso con le<br />
pri me quattro di un totale di dodici<br />
unità di bus innovativi<br />
nell’impianto di trasmissione,<br />
costruiti da Ept, azienda di<br />
Nave, in provincia di Brescia,<br />
dove opera dal 1999. La flotta<br />
presterà servizio per conto<br />
dell’Ama (A zien da per la mobilità<br />
aquilana), società il cui<br />
azionista di riferimento è il Comune<br />
de L’A qui la, che detiene<br />
38<br />
VOITH TURBO / CON EPT CONSEGNATI A L’AQUILA I PRIMI 4 DI UN LOTTO DI 12 BUS<br />
In aiuto all’economia<br />
“In seguito al terremoto dell’aprile 2009 l’economia abruzzese è in ginocchio peggio<br />
che nel resto d’Italia. Le due aziende hanno accettato un pagamento molto lungo nei<br />
tempi, facendo la loro parte nella ricostruzione. La flotta, destinata all’Ama, è<br />
composta di mezzi ibridi elettrici dotati di un sistema che recupera l’energia frenante.<br />
Ecco come funziona il retarder rivoluzionario<br />
L’AQUILA - <strong>Il</strong> retarder a magneti permanenti applicato<br />
alla turbina <strong>dei</strong> bus di Ept è un freno<br />
supplementare rivoluzionario, che può essere<br />
utilizzato per tutti i veicoli commerciali. “Si<br />
tratta - ha spiegato Armin Rieck - di un freno<br />
elettrodinamico che al posto di elettromagneti<br />
utilizza i magneti permanenti più potenti al<br />
mon do. È stato immesso sul mercato nel 1990 e<br />
in Giappone è subito diventato leader di vendite,<br />
in particolare come elemento standard nei<br />
bus interurbani”. Retarder secondario leggeris-<br />
il cento per cen to del capitale<br />
sociale. I percorsi <strong>dei</strong> nuovi bus<br />
saranno definiti dagli Enti concedenti<br />
istituzionalmente preposti,<br />
ovvero il Comune de<br />
L’Aquila per il ser vizio di trasporto<br />
nel territorio comunale e<br />
la Regione A bruz zo per il servizio<br />
di trasporto nel territorio intercomunale.<br />
Si tratta di dodici mezzi da<br />
dodici posti più l’autista, bus<br />
Con i magneti permanenti<br />
si produce forza frenante<br />
simo (solo 43 kg), non necessita di energia elettrica<br />
per la generazione del campo magnetico.<br />
“Si monta facilmente - ha aggiunto Rieck - e i<br />
tempi di manutenzione sono molto lunghi”.<br />
A retarder disattivato, ogni magnete collega<br />
due poli e il sistema ruota in una sola direzione.<br />
Quando il retarder viene inserito, ogni magnete<br />
è allineato a un polo e la rotazione avviene<br />
nelle due direzioni, producendo un flusso<br />
magnetico che a sua volta genera la forza frenante.<br />
pic coli e versatili quindi. Ma la<br />
lo ro assoluta novità sta nella<br />
trasmissione, cui Voith ha dato<br />
un ulteriore contributo. “Innanzitutto<br />
- ha precisato Rieck - si<br />
tratta di autobus ibridi elettrici.<br />
In sostanza a muoverli è una<br />
tur bina a gasolio molto simile a<br />
quella degli aerei, quindi quasi<br />
a zero emissioni. Non solo. In<br />
fa se di frenata recuperano energia<br />
che viene immagazzinata in<br />
apposite batterie poste in un va -<br />
no posteriore esterno. Tale<br />
energia viene poi utilizzata in<br />
fase di riavviamento del motore<br />
o du rante una normale marcia<br />
cittadina, quindi a zero emissioni”.<br />
Un bus leggero, versatile per<br />
le sue dimensioni, ecologico e<br />
pure capace di catturare energia<br />
e sfruttarla. Un potenziale cui<br />
ol tretutto Voith ha dato decisamente<br />
manforte. “A tale turbina<br />
- ha aggiunto il Direttore della<br />
Divisione Strada - abbiamo applicato<br />
un retarder che funziona<br />
come magnete permanente ma<br />
che, va sottolineato bene, non<br />
fun ziona con un campo magnetico,<br />
come accade in altri sistemi<br />
che finiscono poi per assorbire<br />
energia elettrica: funziona<br />
solo con la forza <strong>dei</strong> magneti,<br />
una forza frenante che l’autista<br />
può utilizzare per una frenata<br />
Angelo De Angelis (a sinistra) è il Direttore generale dell’Ama, Azienda per la mobilità aquilana di cui il Comune è azionista di riferimento.<br />
dol ce, quando sa ad esempio<br />
che si sta avvicinando a una<br />
fermata”. Un sistema che Voith<br />
ha studiato specificamente per<br />
tale applicazione e che consente<br />
di raggiungere diversi scopi:<br />
l’e ner gia della frenata viene recuperata<br />
dal sistema <strong>dei</strong> bus<br />
Ept e immagazzinata nelle batterie;<br />
quando viene adoperato<br />
tale si stema, di fatto il freno di<br />
servizio non viene utilizzato se<br />
non alla fine per il fermo totale<br />
del veicolo, o solo in caso di<br />
ne cessità. Questo vuol dire:<br />
me no consumi di pastiglie <strong>dei</strong><br />
fre ni; meno polveri sottili che<br />
van no nell’atmosfera. Insomma,<br />
vie ne ulteriormente implementato<br />
il sistema Ept e l’obiettivo<br />
ecologico. “Non abbiamo<br />
fatto altro - ha detto ancora<br />
Armin Rieck - che dare alla turbina<br />
a gasolio anche la potenza<br />
frenante, per ridurre l’uso del<br />
freno di servizio. Una volta che<br />
l’autista ab bia preso consapevolezza<br />
e si sia abituato al suo utilizzo,<br />
tale sistema lo utilizzerà<br />
anche all’approssimarsi ai semafori,<br />
con una frenata dolce<br />
che darà maggiore comfort a lui<br />
e ai passeggeri. Del resto la dinamica<br />
della frenata è più fluida,<br />
ciò ottimizza lo stile di<br />
guida, oltre a rendere più efficiente<br />
il sistema di recupero<br />
dell’energia”.<br />
In sostanza l’autista, oltre al<br />
pedale, potrà frenare utilizzando<br />
una leva, che metterà in a -<br />
zio ne il sistema Voith, ovvero<br />
attiverà il retarder. Una novità<br />
che sarà sperimentata a L’Aquila,<br />
esperienza che potrà poi essere<br />
traslata in altre realtà. Novità<br />
che Voith ha voluto portare<br />
laddove l’imprenditoria fa proprio<br />
più fatica a fronteggiare la<br />
crisi. E purtroppo l’azienda ne<br />
risente, considerate le lungaggini<br />
<strong>dei</strong> pagamenti. “Per un’a -<br />
zien da di dimensioni globali<br />
co me la nostra - ha proseguito<br />
l’ingegner Rieck - una dilazione<br />
di diciotto mesi per una consegna<br />
di dodici mezzi può sembrare<br />
poca cosa. Intanto va considerato<br />
questo sforzo per il costruttore,<br />
tenendo conto che Ept<br />
è un’azienda di dimensioni non<br />
notevoli. Ma anche per Voith<br />
l’assommarsi di tali e tante piccole<br />
situazioni come questa alla<br />
fine dà come risultato uno sforzo<br />
non indifferente, che per noi<br />
è un investimento su quell’economia<br />
e che quindi vuole essere<br />
un’ulteriore spinta a mettere in<br />
moto il sistema economico. Mi<br />
piacerebbe solo che se ne parlasse,<br />
che le istituzioni pubbliche<br />
e i mass media diano atto<br />
al le aziende private dello sforzo<br />
che esse compiono nel dare un<br />
aiuto all’economia e nel contenere<br />
i debiti pubblici. Insomma,<br />
ci stiamo accollando i debiti di<br />
tut ti. E questo in un momento<br />
tut t’altro che facile, per noi, per<br />
l’intero settore e per l’industria<br />
in generale”.<br />
Una consegna importante,<br />
quella de L’Aquila, quindi, sia<br />
dal punto di vista dell’innovazione<br />
tecnologica sia per la sua<br />
valenza economico sociale.<br />
“L’ac quisto di questi bus - ha<br />
concluso Armin Rieck - era sta -<br />
to pianificato prima del terremoto.<br />
Oggi le istituzioni pubbliche<br />
sono rimaste senza soldi,<br />
era nostro dovere venire loro<br />
incontro, a maggior ragione<br />
nella ricorrenza del primo anniversario<br />
del terremoto. Spero<br />
solo che se ne parli, che si assegni<br />
il massimo significato alle<br />
novità tecnologiche che sono<br />
state da te a L’Aquila col proposito<br />
che servano da piattaforma,<br />
poiché a beneficiare alla fine è<br />
l’utente finale e l’ambiente,<br />
quindi ancora tutti noi”.
39<br />
N° 189 / <strong>Maggio</strong> <strong>2010</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong> <strong>dei</strong> <strong>Trasporti</strong><br />
MOBILITÀ<br />
VOITH TURBO / CAMBIO AUTOMATICO ALL’AVANGUARDIA PER LA FLOTTA AIR PULLMAN<br />
Servizio completo<br />
Fabio Basilico<br />
SOMMA LOMBARDO - Chi, per<br />
la voro o per piacere, si è trovato<br />
a transitare per gli aeroporti milanesi<br />
di Linate, Malpensa e<br />
Orio al Serio li avrà sicuramente<br />
notati. Qualche volta, ci sarà<br />
an che salito a bordo, per usufruire<br />
del collegamento tra gli<br />
sca li aerei e il centro di Milano.<br />
Gli autobus Air Pullman sono<br />
fa cilmente riconoscibili dalle<br />
migliaia di utenti che ogni an -<br />
no, ogni giorno, usufruiscono di<br />
questo importante servizio: le<br />
grandi scritte “Malpensa Shuttle”<br />
sulle fiancate degli autobus<br />
sono dal 1995 un marchio di riferimento<br />
nel settore.<br />
Merito di un’azienda con se -<br />
de centrale a Somma Lombardo,<br />
in provincia di Varese, a po -<br />
chi chilometri dal terminal 1 di<br />
Malpensa. Air Pullman Spa è<br />
una società con una solida esperienza<br />
alle spalle, cresciuta nel<br />
corso degli anni fino a diventare<br />
quella che è oggi: una flotta di<br />
263 autobus, in prevalenza di<br />
marca Irisbus Iveco, 400 dipendenti,<br />
292 autisti, fatturato an -<br />
nuo di 20-30 milioni di euro<br />
(da to 2008). Non solo collegamenti<br />
con Malpensa, Linate e<br />
Orio al Serio ma anche tra aeroporti<br />
e poli fieristici, trasporto<br />
passeggeri di linea interurbana,<br />
servizi di noleggio autobus.<br />
Quattro le sedi in cui si articola<br />
l’attività di Air Pullman:<br />
ol tre al quartier generale di<br />
Som ma Lombardo - 7mila me -<br />
tri quadrati complessivi con<br />
am pia officina - ci sono le strutture<br />
in provincia di Milano di<br />
Solaro (8.000 mq con officina),<br />
Cologno (8.000 mq con officina),<br />
Assago (2.500 mq con officina).<br />
Air Pullman ha anche una<br />
rimessa di 200 metri quadrati a<br />
Pero.<br />
A queste dimensioni, Air<br />
Pul lman ci è arrivata con gli an -<br />
ni, sfruttando le risorse e le<br />
com petenze <strong>dei</strong> suoi titolari, i<br />
membri della famiglia Oldrini:<br />
“Già sul finire degli anni Quaranta,<br />
a cavallo tra il 1948 e il<br />
1949 - racconta Alessandro Oldrini,<br />
32 anni, dal 1995 in a -<br />
zien da e attuale giovane e capace<br />
Amministratore delegato -<br />
mio nonno Ottavio fondava la<br />
so cietà che allora faceva servizio<br />
sulla linea Malpensa-Milano,<br />
con capolinea al terminal<br />
degli autobus di Via Luigi Sturzo,<br />
nel cuore del capoluogo<br />
lom bardo. Negli anni Ottanta, il<br />
terminal di Via Sturzo ha chiuso<br />
e da allora il punto di arrivo è la<br />
stazione centrale, dove è rimasto<br />
tutt’ora”. Nel corso degli<br />
anni Air Pullman aumenta il lavoro<br />
e di conseguenza il numero<br />
degli autobus della flotta.<br />
Non no Ottavio rimane in azienda<br />
fino ai primi anni Sessanta,<br />
poi tocca al figlio Giovanni che<br />
tiene le redini fino al 2001. Da<br />
nove anni, sulla plancia di comando<br />
ci sono i figli di Giovanni,<br />
la terza generazione degli<br />
Ol drini, Alessandro e la sorella<br />
Ot tavia, 35 anni, che ha il ruolo<br />
di Presidente. Nel 1998 nasce il<br />
pro getto Malpensa 2000 e con<br />
l’e spansione dell’aeroporto e la<br />
costruzione del terminal 1 che<br />
si affianca al preesistente terminal<br />
2, Air Pullman accresce velocemente<br />
il suo business e la<br />
sua flotta.<br />
Di acqua sotto i ponti ne è<br />
pas sata. In sessant’anni molte<br />
co se sono cambiate: gli autobus,<br />
la tecnologia, il servizio. È<br />
invece rimasta invariata la passione<br />
della famiglia Oldrini per<br />
questo genere di mestiere, una<br />
vocazione che impegna tempo e<br />
risorse, che costringe a stare<br />
sem pre al passo con i tempi. “In<br />
totale, ogni anno i nostri mezzi<br />
percorrono 9 milioni di chilometri<br />
- dice con orgoglio Alessandro<br />
Oldrini - Solo per il servizio<br />
aeroportuale movimentiamo<br />
2,8 milioni di passeggeri su<br />
diverse linee: Malpensa-Milano,<br />
Malpensa-Linate, Linate-<br />
Fiera, Orio al Serio-Fiera, Orio<br />
al Serio-Milano. Sono cifre im-<br />
Armin Riech (a sinistra), Direttore Divisione Strada<br />
di Voith Turbo Italia, e Alessandro Oldrini, Ad di Air Pullman.<br />
Conosciuta soprattutto per i servizi di collegamento aeroportuale degli scali<br />
milanesi, Air Pullman è una realtà consolidata che opera da sessant’anni nel<br />
complesso settore del trasporto passeggeri. <strong>Il</strong> potenziamento delle attività<br />
nel servizio pubblico di linea interurbano coincide con l’avvio della collaborazione<br />
con Voith Turbo, il cui cambio automatico DIWA.5 equipaggia gli<br />
80 Irisbus Crossway in pronta consegna all’azienda di Somma Lombardo.<br />
portanti, a cui occorre prestare<br />
la massima attenzione. La nostra<br />
politica è chiara: assicurare<br />
il migliore servizio possibile<br />
con mezzi dalla comprovata<br />
qua lità ed efficienza. Ogni macchina<br />
percorre in media 100-<br />
110mila chilometri l’anno e l’età<br />
media <strong>dei</strong> nostri mezzi è di 7<br />
anni, più bassa <strong>dei</strong> concorrenti.<br />
Non andiamo mai oltre proprio<br />
perché vogliamo far circolare<br />
autobus al massimo delle loro<br />
per formance, anche in termini<br />
ambientali. Basti pensare che la<br />
classe di riferimento più bassa<br />
in termini di normative antie-<br />
missioni è per noi la Euro 3”.<br />
Non stupisce dunque che di<br />
recente Air Pullman abbia stretto<br />
una partnership importante<br />
con Voith Turbo, per la fornitura<br />
di cambi automatici, un settore<br />
in cui la Casa tedesca gode<br />
ormai di una lusinghiera reputazione.<br />
“L’utilizzo del cambio automatico<br />
DIWA.5 di Voith è ideale<br />
per il trasporto pubblico locale<br />
di linea - spiega Oldrini - È<br />
installato sui nostri nuovi 80<br />
Irisbus Crossway la cui fornitura<br />
terminerà entro fine 2011.<br />
Que sti autobus dall’assetto ri-<br />
SOMMA LOMBARDO - Sorridenti, Alessandro Oldrini, Amministratore<br />
delegato di Air Pullman, e Armin Rieck, Direttore Divisione<br />
Strada di Voith Turbo Italia, posano davanti a uno <strong>dei</strong> nuovi Irisbus<br />
Crossway equipaggiati con il cambio automatico DIWA.5. I<br />
cambi per autobus sono sottoposti a molti sforzi, soprattutto nell’andamento<br />
a singhiozzo del traffico cittadino, ma anche sulle<br />
strade di compagna come sulle autostrade. Per questo, molte migliaia<br />
di autobus in tutto il mondo hanno qualcosa in comune: un<br />
cambio automatico DIWA di Voith Turbo. Con il nuovo DIWA.5,<br />
la centralina di comando E 300 e il software di diagnosi Aladin,<br />
Voith compie un ulteriore salto in avanti nel campo dell’innovazione.<br />
<strong>Il</strong> principio consolidato DIWA della ripartizione di potenza<br />
garantisce un avviamento dolce in una gamma di velocità in cui<br />
altri tipi di cambio necessitano da 2 a 3 passaggi di marcia. Cambio<br />
per autobus di linea per eccellenza, DIWA ha un indubbio<br />
vantaggio: una riduzione <strong>dei</strong> passaggi di marcia fino al 50 per<br />
cento significa una riduzione dell’usura e maggior comfort di<br />
guida. DIWA.5 rappresenta lo sviluppo coerente di tecnologie<br />
consolidate: la riduzione del peso e delle dimensioni del cambio,<br />
l’eliminazione delle tubazioni esterne per il circuito idraulico (il<br />
circuito idraulico completamente integrato all’interno del cambio<br />
è una novità assoluta nel campo <strong>dei</strong> cambi automatici per gli autobus<br />
di linea), lo scambiatore di calore integrato nella presa di<br />
forza e il convertitore idrodinamico ulteriormente sviluppato sono<br />
solo alcune delle sue caratteristiche salienti. Per i costruttori di<br />
veicoli tutto questo vuol dire, ad esempio, una più semplice integrazione<br />
nel veicolo anche in condizioni complicate di spazio disponibile.<br />
I costruttori possono così usufruire di una maggiore disponibilità<br />
e di un’ulteriore riduzione <strong>dei</strong> costi di manutenzione e<br />
bassato sono destinati al servizio<br />
di linea interurbano e hanno<br />
caratteristiche specifiche per<br />
questa tipologia di utilizzo.<br />
DIWA.5 è in questo senso la soluzione<br />
ideale, perché si presenta<br />
come un cambio per autobus<br />
di linea per eccellenza; DIWA<br />
presenta numerosi vantaggi:<br />
una riduzione <strong>dei</strong> passaggi di<br />
marcia fino al 50 per cento significa<br />
una riduzione dell’u su ra<br />
e maggior comfort di gui da;<br />
inoltre, la riduzione del pe so e<br />
delle dimensioni del cambio,<br />
l’eliminazione delle tubazioni<br />
esterne per il circuito i drau lico,<br />
lo scambiatore di calore integrato<br />
nella presa di for za e il<br />
convertitore idrodinamico ulteriormente<br />
sviluppato significa<br />
una più semplice integrazione<br />
nel veicolo anche in condizioni<br />
critiche di spazio disponibile.<br />
Così si può beneficiare <strong>dei</strong> vantaggi<br />
di una più am pia disponibilità<br />
e di una significativa riduzione<br />
<strong>dei</strong> costi di manutenzione<br />
e di esercizio”.<br />
Del resto, l’efficienza di un<br />
cam bio può incidere per un<br />
buon 10 per cento sui consumi:<br />
il fatto quindi che Air Pullman<br />
abbia deciso di privilegiare la<br />
scel ta di autobus equipaggiati<br />
con il cambio automatico<br />
DIWA appare una scelta più<br />
che coerente: “Con Voith - prosegue<br />
l’Amministratore delegato<br />
di Air Pullman - stiamo lavorando<br />
per arrivare a rendere il<br />
veicolo altamente performante<br />
in base alle caratteristiche del<br />
mezzo e dell’utilizzo a cui è demandato.<br />
Gli autobus sono oggetto<br />
di studio di concerto tra<br />
Irisbus, Voith e Air Pullman per<br />
arrivare a una taratura ottimale<br />
delle macchine. Puntiamo all’ottimizzazione<br />
dell’utilizzo<br />
del veicolo e alla massima facilità<br />
di manutenzione. Per i pri -<br />
mi tre anni, l’assistenza è garantita<br />
dal costruttore Irisbus.<br />
Successivamente sarà la nostra<br />
at trezzata officina interna a occuparsi<br />
delle operazioni di manutenzione”.<br />
“Sono convinto - continua A -<br />
lessandro Oldrini - che Voith sia<br />
un partner affidabile e che ci<br />
possa garantire quel livello di<br />
per formance che da sempre richiediamo<br />
alle nostre attività. <strong>Il</strong><br />
trasporto pubblico locale di li -<br />
nea è un settore complesso che<br />
richiede una gestione strategica<br />
di grado elevato, anche per<br />
quan to riguarda i propri partner.<br />
Purtroppo, il trasporto pubblico<br />
è spesso trascurato: ci siamo<br />
tro vati di fronte a problemi di<br />
affidabilità <strong>dei</strong> mezzi e di carenze<br />
nell’erogazione di un servizio<br />
di trasporto passeggeri efficiente<br />
e moderno. In sessan -<br />
t’an ni di attività, abbiamo sempre<br />
ragionato in modo diverso,<br />
puntando sulla massima qualità<br />
e sulla soddisfazione dell’u ten -<br />
te. Vogliamo quindi trasferire<br />
questi valori anche nel settore<br />
del trasporto pubblico di linea”.<br />
Comfort di guida e redditività: le carte vincenti delle trasmissioni Voith<br />
Lotta ai consumi con l’automatico DIWA.5<br />
d’esercizio.<br />
La sofisticata struttura del cambio automatico Voith rispecchia<br />
i più alti livelli tecnologici. La costruzione è semplice, logica e<br />
trasparente. Qualsiasi azienda di trasporto è in grado di eseguire i<br />
lavori di manutenzione e di revisione sul cambio senza impiegare<br />
utensili speciali, utilizzando cioè solo le attrezzature standard. Nei<br />
costi di esercizio il consumo di carburante gioca un ruolo decisivo.<br />
È per questo che con DIWA.5 il cambio automatico a quattro<br />
marce diventa uno standard. La quarta marcia Overdrive è concepita<br />
in modo tale da garantire un rapporto di giri del motore che<br />
favorisca la riduzione del consumo di carburante, sia nel traffico<br />
cittadino che in quello extraurbano.<br />
DIWA è anche il primo cambio automatico per bus di linea con<br />
possibilità di registrazione <strong>dei</strong> dati di esercizio. È nota l’importanza<br />
dell’analisi e dell’ottimizzazione dell’utilizzo <strong>dei</strong> veicoli così<br />
come della possibilità di determinare la scelta di organi di trasmissione<br />
adeguati alle esigenze d’esercizio. La nuova centralina<br />
di comando E 300 di Voith dispone di un sistema di registrazione<br />
<strong>dei</strong> dati d’esercizio di seconda generazione. La centralina non segnala<br />
solo gli errori, ma anche tutti gli eventi riconoscibili che indichino<br />
usura, utilizzo improprio o l’esigenza di interventi di manutenzione.<br />
Altrettanto performante è il software di diagnosi Aladin,<br />
caratterizzato da un utilizzo semplice e intuitivo e da un<br />
ampio spettro di funzionalità, come ad esempio il Report Generator<br />
che fornisce i dati di assistenza o di esercizio sotto forma di<br />
resoconti chiari, brevi e stampabili. Aladin dà il suo prezioso contributo<br />
proprio nelle aree di maggior interesse dell’utente: la riduzione<br />
al minimo <strong>dei</strong> tempi di fermo veicolo e <strong>dei</strong> costi d’esercizio.