UNA SENTENZA INGIUSTA Mi chiamo Maria Luisa Grasselli e da ...
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<strong>UNA</strong> <strong>SENTENZA</strong> <strong>INGIUSTA</strong><br />
<strong>Mi</strong> <strong>chiamo</strong> <strong>Maria</strong> <strong>Luisa</strong> <strong>Grasselli</strong> e <strong>da</strong> cinque mesi mi curo col Metodo Di Bella.<br />
Del Carcinoma Mammario in situ Duttale Infiltrante Grado 2 diagnosticato lo scorso Agosto non<br />
viene oggi riscontrata evidenza alcuna nella Risonanza Magnetica. I marcatori tumorali sono<br />
negativi. Ho 53 anni e vivo a Reggio Emilia. Il Mdb è per me una terapia facile, fa stare bene ed è<br />
umana. Ha anche riportato alla normalità un intestino compromesso <strong>da</strong>i trattamenti di Talidomide e<br />
Chemio risalenti alla precedente diagnosi dell’anno 2005.<br />
Il giorno 8 marzo il Tribunale di Reggio Emilia mi ha notificato che NON è stato accolto il ricorso<br />
che ho presentato per avere, <strong>da</strong>lla A.S.L. Reggiana i farmaci elencati nella prescrizione fattami<br />
secondo lo schema del Metodo di Bella. Fino ad ora li ho pagati indebitando la famiglia, che è in<br />
grandi difficoltà finanziarie, e assolvendo in tal modo la ASL <strong>da</strong>ll’onere che avrebbe comportato la<br />
cura <strong>da</strong> questa prescritta, avendo prospettato essa : ‘chirurgia e trattamento adiuvante’. Il costo di<br />
questo cosiddetto Trattamento Stan<strong>da</strong>rd è nettamente superiore al costo della Terapia Mdb!<br />
E’ noto che un ciclo di chemio - uno solo - può costare oltre 80.000 € cifra con quale, mediamente,<br />
un paziente in terapia Mdb "pesante" (con somatostatina+octreotide Lar mensile) si cura per oltre<br />
tre anni; senza contare che tale terapia a pieno regime si fa difficilmente per oltre 8-10 mesi. Tanti<br />
oncologi ormai hanno riconosciuto che nella maggior parte dei tumori solidi, a voler essere<br />
benevoli, la chemio è al massimo palliativa, e in molti casi diminuisce peggiorandola, anziché<br />
aumentare, la sopravvivenza (sarcomi, ca. polmonari, gastrointestinali, cerebrali ecc.). Perchè<br />
dilapi<strong>da</strong>re pubbliche risorse accumulate tassando forzatamente il cittadino? E' legittimo obbligare<br />
una persona a contribuire a terapie tossiche, lesive e fallimentari quando, in caso di bisogno,<br />
rifiuterebbe di ricorrervi…… come me?......Sì non c’è alcun dubbio, io ho fatto <strong>da</strong>vvero risparmiare<br />
il Sistema Sanitario Nazionale!<br />
Per questa sentenza, atto che qualcuno ha già definito “infame, inqualificabile, di una superficialità<br />
e faziosità indescrivibili”, a me viene negato il diritto alla salute, e questo sebbene sia ben<br />
evidente <strong>da</strong>gli esami stan<strong>da</strong>rd eseguiti a cinque mesi <strong>da</strong>ll’inizio dell’assunzione del Metodo Di<br />
Bella recitano: “non si apprezzano contrast-enhancements”. La cura Di Bella funziona!<br />
Io non credo che mutilare una parte del mio corpo, e farmi trattare con altre sostanze mutagene e<br />
cancerogene sia salutare. <strong>Mi</strong> è orribile il ricordo di quanto già patito per il precedente stato di<br />
malattia. La mia intelligenza, il mio cuore urlano: “non ho già sofferto abbastanza con THE BIG<br />
ONE?!?!”. Il male è male e alcune cose vanno dette.<br />
Quasi SEI anni fa, al “THE BIG ONE” il Trapianto Autologo di <strong>Mi</strong>dollo Osseo all’Ospe<strong>da</strong>le cittadino<br />
per <strong>Mi</strong>eloma <strong>Mi</strong>cromolecolare Lamb<strong>da</strong> con secon<strong>da</strong>ria Amiloidosi Cardiaca, avevo 47 anni. L’alta<br />
dose di chemioterapico ha annientato apparentemente il tumore (con tutto il midollo) lasciando<br />
negli anni a seguire catene di molteplici malesseri, mentre la famosa Talidomide protocollare pre<br />
trapianto mi ha regalato il bruciore costante ai nervi di tutto il corpo e in particolare alle<br />
innervazioni intestinali e oculari. Questi sintomi fanno ora miserevole parte della mia vita<br />
quotidiana. Ricordo che nel corso degli unici due colloqui preliminari, con grande sicurezza lo staff<br />
ospe<strong>da</strong>liero mi aveva gratificata, in modo educato e automatico, una veloce stringata descrizione,<br />
rassicurandomi che gli effetti collaterali potevano consistere in sterilità e perdita dei capelli, niente<br />
di più.<br />
Al primo giorno di infusione di Talidomide e Cortisone: trombosi della Arteria femorale e Afasia<br />
Ischemica cerebrale. <strong>Mi</strong> viene detto che si trattava di eventi rarissimi….! In quel reparto,
evidentemente sovraccarico, il personale buttava raramente l’occhio nella stanza <strong>da</strong>lla quale, in<br />
pre<strong>da</strong> a dolori indicibili al piede destro, supplicavo attenzione e aiuto. Dopo interminabili ore, quasi<br />
osso ad un cane affamato, mi venne lanciata dopo ore interminabili una bustina di Tachidol! E’<br />
stata poi necessario intervenire chirurgicamente con urgenza per asportare un grosso trombo a<br />
livello ginocchio. Il chirurgo vascolare, in seguito, mi ha chiesto con fare animato se mi fossi resa<br />
conto che avrei potuto perdere una gamba!?!?! Era colpa mia il trombo?<br />
In quegli otto durissimi mesi di ricoveri a nastro in cui le in<strong>da</strong>gini invasive praticate, traumi forti e<br />
indimenticabili, <strong>da</strong>vano la loro intonazione, naturalmente si consoli<strong>da</strong>vano nella mia coscienza idee<br />
sulla vita. Il trapianto stesso, effettuato infine durante la permanenza in camera sterile, ha<br />
anch’esso depositato nei miei circuiti psichici ed emotivi una inimmaginabile devastazione, il tutto<br />
mentre il corpo veniva invaso <strong>da</strong> un avvelenamento che non può essere descritto a parole. Ripeto,<br />
non può essere descritto a parole. Sono uscita <strong>da</strong>lla camera sterile come un insetto, mi sentivo un<br />
insetto; un essere cui qualcosa aveva rubato l’anima e lo spirito. Il periodo che è stato necessario<br />
per ritornare ad essere in grado di ‘riconoscermi’ è stato lunghissimo. Si è straziati e dolenti,<br />
sofferenti nel corpo e nella mente. In quei luoghi la mente e le emozioni non sono riconosciuti. Da<br />
questi ‘aggiustamenti’ si ereditano disturbi e patologie che non passano mai, non passano mai,<br />
non passano mai….. Non ho così potuto fare a meno poi, successivamente, di approfondire<br />
in<strong>da</strong>gando, in modo filosofico, per scoprire, capire perché, perché per ritornare alla salute si debba<br />
subire tanta sofferenza, perché proprio per fare cessare la sofferenza di un organismo<br />
compromesso si debba ‘patire’ col cosiddetto piano terapeutico, quello che dovrebbe portare alla<br />
‘eliminazione’ di quest’ultima. Ed ecco, dopo cinque anni quest’altro tumore. E allora io non me la<br />
sono proprio sentita di sottoporre nuovamente corpo ed anima al trauma e alla violenza del<br />
trattamento industriale offerti <strong>da</strong>l Sistema Italiano, e per giunta in una atmosfera <strong>da</strong> Supermarket.<br />
Ricordo in camera sterile l’ entrata, un'unica volta, del primario, con quel modo <strong>da</strong> manager<br />
Azien<strong>da</strong>le……. in quel momento mi sono sentita una estranea…… o era lui l’estraneo?.......<br />
Avevo seguito con molto interesse la vicen<strong>da</strong> Di Bella in quegli anni della pseudo-sperimentazione,<br />
l’arroganza sprezzante nei volti e nelle voci di quei personaggi in televisione che si opponevano al<br />
prof. Luigi Di Bella. Non ci vuole molto a capire la verità, e penso che la maggior parte degli italiani<br />
se ne siano resi conto, anche solo ascoltando i timbri delle voci. Poi mi interessavano le<br />
conferenze del dott. Giuseppe Di Bella, e seguivo quello che veniva pubblicato sui siti ufficiali e<br />
altri. Il dott. Di Bella viene invitato ai convegni Internazionali di Oncologia riceve consensi e<br />
riconoscimenti <strong>da</strong>lla Scienza Mondiale e in Italia invece è persino calunniato!<br />
Già <strong>da</strong> tempo avevo riconosciuto, a distanza, che queste persone, la famiglia Di Bella erano veri,<br />
autentici, esseri cui sta a Cuore il bene dei pazienti. Il bene dei pazienti. La vita degli ammalati.<br />
Realizzando una consapevolezza ‘diversa’ innescata <strong>da</strong> quella esperienza di sei anni fa, ho poi<br />
rifiutato l’inserzione del Clip nel seno al momento della Biopsia Mammotome. E’ interessante<br />
sapere dell’applicazione routinaria che serve alla individuazione della zona al momento della<br />
chirurgia. Chirurgia? Questa è quindi <strong>da</strong>ta per scontata!?!! Questo dimostra quanto si cre<strong>da</strong><br />
potente questa Dittatura Terapeutica! Solo durante la chirurgia vengono eseguiti altri istologici<br />
importanti come il Fattore di Crescita ecc. E se una donna decide diversamente? Come mai non<br />
tengono conto della libertà personale di pensiero? di opinione? E infine, sono così sicuri di essere<br />
sempre considerati i soli ad avere in mano conoscenza? Ma è <strong>da</strong>vvero tutto gregge il resto delle<br />
persone?<br />
Ho poi ritirato i blocchetti relativi alla biopsia e li ho portati in un altro Istituto di Anatomia<br />
Patologica. Ho così potuto avere gli altri <strong>da</strong>ti senza dover subire il trauma dell’operazione. Che
meraviglia!La Cura con il Metodo Di Bella è stata una benedizione. Purtroppo non abbiamo i mezzi<br />
in famiglia per continuare la cura completa ma intanto io sono felice, entusiasta di questi primi<br />
risultati, e a soli 5 mesi di Cura!<br />
L’acquisizione della consapevolezza che noi siamo gli unici e i soli ‘direttori’ del nostro essere, del<br />
nostro corpo, della nostra esistenza su questo pianeta, della nostra vita, mi ha <strong>da</strong>to una chiarezza<br />
e una capacità di riconoscimento del bene che non avrei mai immaginato! La nostra salute è prima<br />
di tutto affare nostro e dobbiamo avere il diritto di potere scegliere. Il mio intuito mi ha portato verso<br />
l’Opera del prof. Luigi Di Bella. Su Di Bella non-ci-sono-dubbi, Ogni giorno ringrazio il cielo di<br />
averci <strong>da</strong>to questo vero genio italiano. L’intento dell’Opera Di Bella è accor<strong>da</strong>to alla vita, armonizza<br />
con la non-violenza a me molto cara e vibra nelle corde della compassione! La cura Di Bella è<br />
dignità, umanità e rispetto per l’intelligenza del corpo.<br />
L’industria sanitaria tratta il corpo <strong>da</strong> stupido, l’Oncologia usa trattamenti violenti che spazzano via<br />
tutto indistintamente e mi ricor<strong>da</strong>no una ‘cura’ seicentesca per la sifilide, in cui tagliavano via il<br />
pene. Io, mettendo in difficoltà la mia famiglia, che non ha mezzi, ho voluto scegliere per gestire<br />
questa patologia mammaria una cura che fosse rispettosa del mio corpo, insieme alla coscienza<br />
che incarna, senza comprometterlo ulteriormente con il dolore di un trattamento chirurgico e tutto<br />
ciò che comporta (non occorre elencare, tutti lo sanno). Ebbene mi sento invece giudicare che non<br />
è questa la maniera, qualcosa o qualcuno mi indica che è meglio sentire il male e affi<strong>da</strong>rsi alla<br />
stra<strong>da</strong> che fa più soffrire. Quale essere umano che si dica tale consiglierebbe una stra<strong>da</strong> dolorosa<br />
invece di una dolce per ottenere uno stesso obiettivo? E quale donna potrebbe preferire avere un<br />
seno aperto e tagliuzzata la ghiandola, asportato il linfonodo, eccetera, invece di assumere una<br />
Cura che non fa stare male e facilmente porta a risultati felici come a me e ad altre donne ha fatto?<br />
Inoltre<br />
Io ho scelto di non usare termini come lotta o combattimento, mi esprimo diversamente per la mia<br />
scelta di una filosofica, mentale ed emozionale, che predilige la Via della Pace Interiore, per cui<br />
preferisco dire che “gestisco il mio cancro” anziché combatterlo. In questo modo concilio, e non mi<br />
cemento di rabbia e paura, che porterebbero dolore e maggiore sofferenza.<br />
All’epoca del trapianto i medici sono stati disponibili e gentili con me offrendo la merce che<br />
avevano a disposizione. Hanno semplicemente offerto quello che avevano, quello loro che<br />
sentivano fosse giusto fare. Colta di sorpresa <strong>da</strong> paura e ignoranza, ripeto paura e ignoranza, io mi<br />
sono affi<strong>da</strong>ta, ma il problema era solo mio. Nei tempi antichi c’erano missionari e crocerossine, ai<br />
tempi odierni ci sono operatori del sistema sanitario che hanno un posto di lavoro. Sul lavoro è<br />
fon<strong>da</strong>ta la Repubblica Italiana, dice così la Costituzione, vero? Il giudizio del Tribunale di Reggio<br />
Emilia è stato un giudizio basato sulla filosofia ‘lavoro’, non ha certo considerato la persona umana<br />
fatta di corpo, mente, anima e chissà cos’altro! Ha ignorato il bene del malato.....è così forse che<br />
và nel territorio intorno e lungo la Via Emilia…………<br />
Io so di non avere vita lunga con il mio cuore Amiloidotico, cioè infiltrato di amiloide nel miocardio,<br />
l’Amiloidosi Cardiaca è una malattia dell’anzianità. Forse sono già anziana, ma non per questo non<br />
ho diritto a vivere il tempo che mi è <strong>da</strong>to vivere in modo non traumatico e gentile. La Cura di Bella<br />
nella sua efficacia, comprovata <strong>da</strong> migliaia di casi an<strong>da</strong>ti a buon fine che la medicina ufficiale<br />
sceglie di ignorare, è biologica, gentile e delicata. Io non sono mai più riuscita a mantenere un<br />
lavoro a causa dello stato di salute instabile <strong>da</strong>l dopo trapianto e se non riuscirò più a comperare la<br />
Cura Di Bella rimarrò in attesa di tempi migliori.