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La Vecchia Filanda - Comune di Cambiago

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2LA VECCHIA FILANDA - DICEMBRE 2011<br />

Stucchi, il punto sulla questione<br />

Dall’alto:<br />

l’intervista della RAI all’Assessore Grazia Mangiagalli<br />

la seduta del Consiglio provinciale del 3 novembre.<br />

Pagina 2, in alto:<br />

la manifestazione del 13 ottobre<br />

l’intervista a Gloria Siviero, presidente del<br />

Comitato <strong>di</strong> Salvaguar<strong>di</strong>a Ambientale <strong>di</strong> <strong>Cambiago</strong><br />

Per capire…<br />

VIA – Valutazione <strong>di</strong><br />

Impatto Ambientale<br />

<strong>La</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale è una<br />

procedura amministrativa <strong>di</strong> supporto per<br />

l'autorità decisionale teso a in<strong>di</strong>viduare ,<br />

descrivere e valutare gli impatti ambientali<br />

prodotti dell'attuazione <strong>di</strong> un determinato<br />

p rogetto. Nella procedura <strong>di</strong> VIA la<br />

valutazione sulla compatibilità ambientale <strong>di</strong><br />

un determinato progetto è svolta dalla<br />

pubblica amministrazione, che si basa sia<br />

sulle informazioni fornite dal proponente del<br />

progetto, sia sulla consulenza data da altre<br />

strutture della pubblica amministrazione, sia<br />

sulla partecipazione della gente e dei gruppi<br />

sociali.<br />

AIA - Autorizzazione<br />

Integrata Ambientale<br />

È l'autorizzazione <strong>di</strong> cui necessitano alcune<br />

aziende per uniformarsi ai principi dettati<br />

dall’Unione Europea. Può essere <strong>di</strong> vario tipo<br />

secondo dell'attività svolta, tra cui rientrano<br />

Il lavoro costante e non allarmistico dell'amministrazione<br />

e del Comitato citta<strong>di</strong>no a favore dell'ambiente e contro<br />

l'impianto inquinante <strong>di</strong> rifiuti<br />

Di Clau<strong>di</strong>o Marra<br />

L'iter per l'ottenimento delle autorizzazioni,<br />

regionale prima e provinciale dopo, a<br />

realizzare un impianto per il trattamento <strong>di</strong><br />

rifiuti pericolosi e non pericolosi sul territorio<br />

<strong>di</strong> <strong>Cambiago</strong> è stato avviato dalla Stucchi<br />

Servizi Ecologici srl il 2 luglio 2008; l'annuncio<br />

è stato pubblicato su Il Giorno due giorni dopo.<br />

L'Amministrazione ne dava inform a z i o n e<br />

tramite manifesti e la <strong>Vecchia</strong> <strong>Filanda</strong>,<br />

invitando citta<strong>di</strong>ni, associazioni, gru p p i<br />

consiliari <strong>di</strong> maggioranza e minoranza a<br />

c o l l a b o r a re per raggiungere l’obbiettivo <strong>di</strong><br />

t u t e l a re il territorio e la popolazione da<br />

impianti o lavorazioni pericolosi.<br />

In linea con l'obbiettivo imme<strong>di</strong>atamente<br />

<strong>di</strong>chiarato dalla Giunta, il Consiglio comunale<br />

all'unanimità esprimeva la ferma contrarietà<br />

all'inse<strong>di</strong>amento dell'impianto. Nonostante le<br />

<strong>di</strong>chiarazioni politiche, supportate da relazioni<br />

tecniche anche dei comuni limitrofi e del Parco<br />

Rio Vallone, la Regione Lombar<strong>di</strong>a con decreto<br />

3042 del 26 marzo 2010 esprimeva "giu<strong>di</strong>zio<br />

positivo alla compatibilità ambientale del<br />

p rogetto <strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong> stoccaggio e<br />

trattamento <strong>di</strong> rifiuti speciali pericolosi e non<br />

pericolosi, nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Cambiago</strong>".<br />

Il <strong>Comune</strong> faceva imme<strong>di</strong>atamente ricorso<br />

contro il decreto, documentando le proprie<br />

gli impianti per la gestione <strong>di</strong> rifiuti.<br />

Impatto ambientale<br />

Come impatto ambientale si intende un<br />

effetto causato da un evento, un'azione o un<br />

comportamento sullo stato <strong>di</strong> qualità delle<br />

componenti ambientali (anche non naturali).<br />

Gli impatti ambientali mostrano quali<br />

mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> stato ambientale possono<br />

produrre le azioni e le pressioni antropiche.<br />

Nella VIA si cerca quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> stimare quali sono<br />

gli impatti, cioè le mo<strong>di</strong>fiche, positive o<br />

negative, degli stati ambientali <strong>di</strong> fatto,<br />

indotti dall'attuazione <strong>di</strong> un determ i n a t o<br />

p rogetto. Un obiettivo importante delle<br />

p ro c e d u re <strong>di</strong> VIA è quello <strong>di</strong> favorire la<br />

p a rtecipazione della gente nei pro c e s s i<br />

decisionali sull'approvazione dei progetti.<br />

Principio <strong>di</strong> precauzione<br />

Il principio <strong>di</strong> precauzione, formulato per la<br />

prima volta agli inizi degli anni ’70, è<br />

<strong>di</strong>ventato uno degli elementi fondanti delle<br />

moderne politiche sanitarie ed ambientali.<br />

Sono state in<strong>di</strong>viduate, nel <strong>di</strong>ritto<br />

i n t e rnazionale, almeno una dozzina <strong>di</strong><br />

ragioni tecnicamente e normativamente e<br />

chiedendo al tribunale come, a fronte della<br />

inverosimiglianza “<strong>di</strong> una totale assenza <strong>di</strong><br />

e ffetti estern i ” l’amministrazione re g i o n a l e<br />

avesse potuto esprimere “un giu<strong>di</strong>zio positivo<br />

sulla compatibilità ambientale dell’opera,<br />

senza previamente in<strong>di</strong>viduare quali siano le<br />

reali conseguenze ambientali e i rischi che la<br />

sua realizzazione comporta, verifica che la<br />

Regione non pare abbia compiuto."<br />

Nel ricorso si metteva inoltre l’accento su come<br />

la “ re a l i z z a z i o n e (dell’impianto Stucchi) s i<br />

porrebbe in insanabile contrasto con gli sforzi<br />

<strong>di</strong> miglioramento (ambientale) in sede locale e<br />

con gli scopi ... del Consorzio del Parco del Rio<br />

Va l l o n e ”, rigettando come arg o m e n t a z i o n e<br />

irricevibile il concetto che “visto che pregiu<strong>di</strong>zi<br />

ambientali dovuti all’antropizzazione già vi<br />

sono, una eventuale ulteriore compromissione<br />

non sia rilevante e non debba essere valutata:<br />

l’area in questione è, pertanto, sacrificabile”.<br />

Il ricorso, infine, argomentava come la<br />

<strong>di</strong>chiarazione del tribunale fosse platealmente<br />

pilatesca dove si aff e rmava che la tutela<br />

dell’ambiente idrico dovesse essere “affidata<br />

[SIC] alla corretta esecuzione e alla rigorosa<br />

gestione dell’impianto, con puntuale<br />

manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria ad<br />

definizioni <strong>di</strong>verse del principio <strong>di</strong><br />

precauzione. In questo contesto, assumono<br />

particolare importanza due documenti della<br />

Commissione dell’Unione Europea (CE). Il<br />

primo, emanato nel 1998 dalla Direzione<br />

Generale XXIV (Diritti dei consumatori e<br />

p rotezione della loro salute) definisce<br />

formalmente il principio <strong>di</strong> precauzione come<br />

“un approccio alla gestione del rischio che si<br />

applica in circostanze <strong>di</strong> incertezza scientifica<br />

e che riflette l’esigenza <strong>di</strong> intraprendere delle<br />

azioni a fronte <strong>di</strong> un rischio potenzialmente<br />

serio senza attendere i risultati della ricerca<br />

scientifica”.<br />

<strong>La</strong> risposta non è univoca, perché è<br />

soggettivo non solo il concetto <strong>di</strong> innocuità,<br />

ma anche la percezione dei rischi, influenzata<br />

da fattori psicologici spesso più che dalle<br />

conoscenze scientifiche oggettive. Tutto ciò<br />

rende <strong>di</strong>fficili, al limite dell’ingestibilità,<br />

molti problemi sanitari ed ambientali.<br />

Co<strong>di</strong>ce CER<br />

Il CER è il Catalogo Europeo dei Rifiuti che<br />

elenca e classifica tutte le varie tipologie <strong>di</strong><br />

rifiuto.

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