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Arte e Scienza tra sacro e profano - Universi Diversi

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PAURE CONTEMPORANEE<br />

Rassegna letteraria a cura di Romolo Bugaro e Alberto Fassina<br />

Nella prima metà del Novecento l’Europa è stata sconvolta da due guerre<br />

mondiali di inaudita violenza. Milioni di uomini e donne avevano il terrore<br />

dei bombardamenti, degli attacchi nemici, della fame, delle deportazioni. Da<br />

allora il nostro continente, escludendo alcuni drammatici focolai di conflitto,<br />

per esempio la ex Jugoslavia, vive una stagione di pace e relativa prosperità.<br />

Ma l’epoca della pace non riesce a produrre né felicità né giustizia sociale.<br />

Nell’Occidente spazzato dal vento di una crisi economica <strong>tra</strong> le più virulente<br />

dell’ultimo secolo, le persone sembrano incapaci di orizzontarsi, trovare punti<br />

fermi. L’incertezza genera ansia, tensione, smarrimento. Di cosa abbiamo paura,<br />

oggi? E perché? Una serie di incontri con scrittori e uomini di cultura per cercare<br />

di capire uno dei temi decisivi del nostro presente.<br />

68<br />

mercoledì 29 febbraio, ore 18<br />

Paura del futuro: ne parliamo con Paolo Di Paolo autore di<br />

Dove eravate tutti (Feltrinelli)<br />

Sala Paladin di Palazzo Moroni - via Municipio 1<br />

Dove eravate tutti. Dov’erano i padri, soprattutto. Dentro il declino civile di<br />

un paese, così risuona l’essere giovani contro l’età adulta, contro l’assenza,<br />

contro il silenzio. Italo Tramontana archivia la memoria degli ultimi vent’anni,<br />

quelli familiari e quelli pubblici, con la caduta di Bettino Craxi, l’interminabile<br />

Seconda repubblica, l’attentato alle Torri Gemelle e l’elezione di Barack Obama.<br />

Ma intanto, nei giorni del calendario privato, il padre di Italo, insegnante neopensionato,<br />

investe con l’auto un ex studente davanti alla scuola. A tutti sembra<br />

un atto deliberato di violenza. E tanto basta a sfaldare gli equilibri domestici.<br />

Ora ci sono un padre umiliato, una madre in fuga, un minaccioso tendersi di<br />

distanze. Paolo Di Paolo esprime una volontà di memoria che racconta e spiazza,<br />

insegue la lucidità della coscienza e mette ordine nella confusione di questi anni<br />

provando finalmente a darle un nome.<br />

Paolo Di Paolo ha esordito nel 2004 con i racconti Nuovi cieli, nuove carte<br />

(Empirìa, 2004, finalista Premio Italo Calvino per l’inedito 2003). Nel 2003 è stato<br />

<strong>tra</strong> i cinque finalisti nazionali del Premio Campiello Giovani. È autore di libriintervista.<br />

In Ogni viaggio è un romanzo (Laterza, 2007) ha raccolto diciannove<br />

conversazioni con scrittori italiani; in Scusi, lei si sente italiano? (Laterza, 2010,<br />

con Filippo Maria Battaglia) ha dato voce a grandi scrittori e giornalisti sul tema<br />

dell’identità nazionale.<br />

Intervento di Ernesto Milanesi

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