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i sistemi territoriali locali della logistica e del trasporto ... - Arco Latino

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PROGETTO DI ARCO LATINO<br />

“I SISTEMI TERRITORIALI LOCALI DELLA<br />

LOGISTICA E DEL TRASPORTO MERCI:<br />

ESPERIENZE DI ARCO LATINO A<br />

CONFRONTO”<br />

RAPPORTO DI SINTESI<br />

ANALISI COMPARATA<br />

a cura <strong>del</strong> Laboratorio di Economia Locale<br />

Università Cattolica <strong>del</strong> Sacro Cuore – sede di Piacenza<br />

Provincia di Piacenza


INDICE<br />

Introduzione pag. 3<br />

1.I <strong>sistemi</strong> <strong>territoriali</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> analizzati pag. 4<br />

1.1 Piacenza pag. 4<br />

1.2 Novara pag. 7<br />

1.3 Tarragona pag.10<br />

1.4 Girona pag.14<br />

1.5 Lleida pag.17<br />

1.6 Case Study: Cluster Provenza-Alpi-Costa Azzurra (PACA) pag.20<br />

2.La struttura e la dinamica <strong>del</strong> settore Logistica-Trasporti:<br />

una lettura comparata pag.23<br />

2.1 Le caratteristiche strutturali e le specializzazioni <strong>territoriali</strong> pag.23<br />

2.2 Le dinamiche <strong>del</strong> fatturato e l’incidenza <strong><strong>del</strong>la</strong> crisi economica pag.25<br />

2.3 Le dinamiche degli insediamenti e <strong>del</strong> valore <strong>del</strong>le aree pag.27<br />

3.La valutazione comparata dei punti di forza e di debolezza pag.31<br />

3.1 I fattori <strong>locali</strong>zzativi di insediamento <strong>del</strong>le imprese <strong>del</strong> comparto pag.31<br />

3.2 Il livello di servizi offerti alle imprese nei poli logistici pag.34<br />

3.3 La valutazione degli impatti positivi e negativi sul territorio pag.35<br />

4.Le priorità di intervento e le prospettive pag.38<br />

4.1 Le priorità di intervento per lo sviluppo <strong>del</strong> comparto pag.38<br />

4.2 I percorsi formativi di maggiore interesse in prospettiva pag.42<br />

5. Conclusioni pag.43<br />

6. Una Road Map per i <strong>sistemi</strong> <strong>territoriali</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> e pag.45<br />

<strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> merci


INTRODUZIONE<br />

Il presente rapporto rappresenta la sintesi <strong>del</strong>l’analisi “orizzontale” tra i territori di <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong>, con<br />

uno studio comparato <strong>del</strong>le esperienze <strong>locali</strong> di sviluppo <strong>del</strong> settore <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> e <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong><br />

merci, descritte ed approfondite in modo dettagliato nel rapporto intermedio.<br />

I territori interessati sono Spagna (Girona, Tarragona e Lleida), Italia (Piacenza e Novara) e<br />

Francia (cluster PACA e la Provincia <strong>del</strong>le Bocche <strong>del</strong> Rodano, trattato come “best practice”),<br />

selezionati in quanto caratterizzati da una relativa omogeneità <strong>del</strong> contesto economico-territorialeinfrastrutturale<br />

di riferimento e di sviluppo <strong>del</strong> settore <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> e <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> merci.<br />

La struttura <strong>del</strong> rapporto prevede inizialmente una sintesi dei singoli casi, con una descrizione <strong>del</strong>le<br />

origini <strong>del</strong> comparto, <strong>del</strong>le caratteristiche strutturali e una definizione dei punti di forza e debolezza,<br />

<strong>del</strong>le opportunità e minacce che contraddistinguono i diversi territori.<br />

Si prosegue quindi con una lettura comparata dei diversi casi che approfondisce in modo<br />

“orizzontale” i seguenti aspetti:<br />

- le caratteristiche strutturali e le specializzazioni merceologiche<br />

- le dinamiche <strong>del</strong> fatturato e l’incidenza <strong><strong>del</strong>la</strong> crisi economica<br />

- le dinamiche degli insediamenti e <strong>del</strong> valore <strong>del</strong>le aree<br />

- la valutazione comparata dei fattori <strong>locali</strong>zzativi di insediamento <strong>del</strong>le imprese<br />

- la valutazione <strong>del</strong> livello di servizi offerti alle imprese nei poli logistici<br />

- la valutazione degli impatti positivi e negativi <strong>del</strong>lo sviluppo <strong>del</strong> comparto per il territorio.<br />

La parte finale interessa le priorità di intervento per lo sviluppo <strong>del</strong> comparto (con un<br />

approfondimento specifico sui percorsi formativi di maggiore interesse) espresse sia dai soggetti<br />

pubblici, vale a dire gli Enti <strong>locali</strong> che da un lato mettono in campo politiche infrastrutturali e scelte<br />

sugli insediamenti logistici e dall’altro devono garantire la sostenibilità territoriale, in termini<br />

economico-sociali-ambientali, e le aziende private, sia in ambito associativo sia in relazione alle<br />

singole imprese logistiche e di <strong>trasporto</strong> insediate sul territorio.<br />

In questo contesto il tema fondamentale è quello di assicurare la coerenza degli interventi sulle reti<br />

e sui nodi di <strong>trasporto</strong> in una logica di sistema (dall’equilibrio modale a quello territoriale) e di<br />

aggiungere valore alle scelte pubbliche sulla <strong>logistica</strong>, individuando priorità e livelli di soglia<br />

minima, affinché gli interventi siano valorizzati anche da iniziative private. In altri termini, la<br />

valorizzazione <strong>del</strong> sistema deve avvenire ottimizzando i processi di integrazione di <strong>trasporto</strong> e<br />

<strong>logistica</strong> ai diversi livelli: di distretto, di area, di filiera, di prodotto, di settore.<br />

Tale approccio non può prescindere dal concetto di sostenibilità territoriale, in cui si integrino<br />

l’aspetto economico (indotto e investimenti sul territorio, valore aggiunto <strong>del</strong>le attività logistiche,<br />

creazione di occupazione, ecc.), l’attenzione al sociale (tipologia e regole <strong>del</strong>l’occupazione,<br />

sicurezza sul lavoro, ecc.), la tutela ambientale (consumo di suolo, traffico, inquinamento,<br />

compensazioni, ecc.).<br />

3


1.I <strong>sistemi</strong> <strong>territoriali</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> analizzati<br />

1.1 Piacenza<br />

Dopo la nascita <strong>del</strong> Polo Logistico di Le Mose in Comune di Piacenza, a partire dall’inizio <strong>del</strong> 2000<br />

si sono sviluppati diversi poli logistici di importanti dimensioni sul territorio piacentino, che sono<br />

stati scelti come insediamenti ottimali dai principali player sia italiani che europei. In questi anni si é<br />

quindi venuto a creare un vero e proprio comparto “pluri<strong>locali</strong>zzato”, che costituisce quello che oggi<br />

si può chiamare il “Sistema Logistico Piacentino”.<br />

Il Polo Logistico di Le Mose si inserisce infatti in un sistema “a rete” formato da 5 “sotto<strong>sistemi</strong>” che<br />

hanno tutti sede nella provincia di Piacenza (Castel San Giovanni, Cortemaggiore-Monticelli,<br />

Pontenure e Fiorenzuola) per un totale di circa 5 milioni di mq di superficie complessiva. Questi<br />

poli trovano collocazione sulla cosiddetta “Y coricata”, individuata dai due rami <strong><strong>del</strong>la</strong> A1 e <strong>del</strong>l’A21<br />

che attraversano la provincia.<br />

Con riferimento ai tre poli principali:<br />

� Il Polo Logistico di Le Mose nasce ufficialmente nel 1997, quando il Comune di Piacenza,<br />

attraverso uno strumento urbanistico denominato PIP (Piano di Insediamenti Produttivi), ha<br />

individuato e posto in vendita 770.000 mq di aree destinate ad attività di <strong>logistica</strong>. Il nucleo<br />

iniziale <strong>del</strong> Polo Logistico si è caratterizzato per l’insediamento di importanti soggetti<br />

imprenditoriali quali la multinazionale svedese IKEA, Piacenza Intermodale, PROLOGIS.<br />

Succesivemente, dal 2002 ad oggi, il polo assume i connotati attuali, grazie all’insediamento<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> società immobiliare Generali Properties, che realizza due lotti di magazzini (250.000 mq<br />

c.a. di superficie coperta), ed alla <strong>locali</strong>zzazione di un nuovo deposito da parte di IKEA<br />

(180.000 mq). E’ stata infine progettata l’ultima fase di completamento <strong>del</strong> Polo ad opera di<br />

Generali Properties, che prevede la realizzazione di altri due lotti di magazzini per ulteriori<br />

230.000 mq di superficie coperta.<br />

� Il Nuovo Polo Produttivo Logistico di Castel San Giovanni, avviato nel 1995 ed articolato su<br />

diversi comparti attuativi per una superficie territoriale complessiva di circa 1.000.000 di mq, di<br />

cui 550.000 mq dedicati ad insediamenti logistici di grandi dimensioni, e dotato di raccordo<br />

ferroviario di due binari con la linea Torino-Piacenza.<br />

� Il Polo Logistico di Monticelli d’Ongina, composto dal magazzino di Lyreco (area di 360.000 mq<br />

inaugurata nel 2004) e dall’insediamento denominato “Magna Park” realizzato da Gazeley,<br />

società inglese specializzata nella costruzione di siti logistici, che ha acquistato dal<br />

Comune di Monticelli un’area di 360.000 mq la cui realizzazione (avviata nel 2006) è<br />

4


stata affidata al partner europeo GSE.<br />

Il principale fattore di successo di Piacenza è sicuramente legato alla collocazione strategica <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

città nei confronti <strong>del</strong>le principali vie di comunicazione stradali, ferroviarie, fluviali, dei principali<br />

aeroporti <strong>del</strong> nord Italia e dei porti liguri, che le consente di svolgere una funzione di cerniera fra il<br />

sistema metropolitano milanese e centro-padano e quello ad industrializzazione molecolare<br />

<strong>del</strong>l'Emilia. Il posizionamento strategico è ulteriormente rafforzato dal fatto che Piacenza si colloca<br />

a ridosso di due Corridoi Transeuropei: il Corridoio V Lisbona-Kiew (da ovest a est) e il Corridoio<br />

dei due Mari Genova-Rotterdam (da Nord a Sud).<br />

Il ruolo degli Enti Locali è stato decisivo per l’avvio <strong>del</strong>lo sviluppo <strong>del</strong> comparto: in particolare il<br />

Comune e la Provincia di Piacenza hanno supportato la nuova vocazione <strong>logistica</strong> <strong>del</strong> territorio<br />

piacentino, cogliendone da subito un’opportunità strategica di qualificazione <strong><strong>del</strong>la</strong> provincia, anche<br />

nell’ambito degli strumenti di Pianificazione Territoriale (PIP Comune di Piacenza, PTCP Provincia,<br />

PRG dei Comuni), indicando la necessità di rafforzare la governance ed il coordinamento fra i<br />

diversi poli presenti secondo l’idea che Piacenza possa qualificarsi come piattaforma <strong>logistica</strong><br />

integrata.<br />

Oltre all’insediamento e al consolidamento dei poli logisitici, gli strumenti di programmazione<br />

hanno assegnato centralità allo sviluppo di attività ad alto valore aggiunto legate all’intermodalità,<br />

ai servizi avanzati, alle tecnologie <strong><strong>del</strong>la</strong> comunicazione, integrate con iniziative di eccellenza nel<br />

campo <strong><strong>del</strong>la</strong> ricerca, <strong>del</strong>le conoscenze innovative e <strong><strong>del</strong>la</strong> formazione, anche in chiave di marketing<br />

territoriale.<br />

Le iniziative di eccellenza che hanno caratterizzato Piacenza a livello di ricerca e formazione nel<br />

comparto riguardano in modo particolare:<br />

• l’attivazione nel 2001 a Piacenza da parte <strong>del</strong> Politecnico di Milano di due corsi di laurea,<br />

uno di primo livello in Ingegneria dei trasporti e uno specialistico in Ingegneria meccanica –<br />

Indirizzo trasporti e un Master in <strong>logistica</strong> e trasporti.<br />

• l’attivazione, nell’ambito <strong>del</strong> Programma Speciale d’Area Regionale per Piacenza (2004-<br />

2005), <strong>del</strong>l’Istituto sui Trasporti e la Logistica, che si occupa di ricerca, formazione, servizi<br />

strategici alle imprese e alla Pubblica Amministrazione nel settore dei trasporti e <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

<strong>logistica</strong>.<br />

• l’individuazione da parte <strong><strong>del</strong>la</strong> Regione Emilia-Romagna, d'intesa con la Provincia,<br />

nell'ambito <strong>del</strong> piano triennale 2008 – 2010 <strong>del</strong>l'offerta di formazione alta, specialistica e<br />

superiore <strong><strong>del</strong>la</strong> centralità <strong>del</strong> settore “Logistica e trasporti” collegato all’area tecnologica<br />

nazionale <strong><strong>del</strong>la</strong> “Mobilità sostenibile”, da cui sono scaturite diverse importanti iniziative sul<br />

tema “formazione nella <strong>logistica</strong>”.<br />

• la costituzione a Piacenza (2010) <strong><strong>del</strong>la</strong> “Fondazione ITS per la Mobilità Sostenibile –<br />

Logistica e mobilità <strong>del</strong>le persone e <strong>del</strong>le merci”, a seguito <strong>del</strong> DPCM <strong>del</strong> 25/01/2008<br />

recante le linee guida per la riorganizzazione <strong>del</strong> sistema di istruzione e formazione tecnica<br />

superiore. Tale Fondazione ha l’obiettivo di attivare il prossimo autunno un corso formativo<br />

di 1800 ore finalizzato al conseguimento <strong>del</strong> diploma di tecnico superiore <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong><br />

integrata. I soci fondatori sono la scuola ISII “G. Marconi”, il Comune di Monticelli d’Ongina,<br />

l'Istituto di ricerca ITL, gli enti di formazione ENAIP e FORPIN e il Terminal Piacenza<br />

Intermodale Srl. Attualmente il gruppo di lavoro è impegnato nella progettazione dei moduli<br />

formativi e nella promozione <strong>del</strong> corso presso le scuole.<br />

5


Analisi SWOT<br />

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA<br />

� Posizione strategica rispetto agli assi di<br />

comunicazione italiani ed europei<br />

� Buona dotazione infrastrutturale<br />

� Costo relativamente basso dei terreni<br />

� Incrementi occupazionali e di attività<br />

economica<br />

� Nascita di iniziative di formazione<br />

specializzata e condivisa dagli attori <strong>locali</strong><br />

� Attrazione di multinazionali e investitori di<br />

prestigio<br />

� Azioni consolidate di programmazione<br />

pubblica supportate da strumenti di<br />

pianificazione strategica<br />

� Nascita di centri di ricerca avanzati (Itl e<br />

Politecnico) e eventi connessi (Chainlog)<br />

� Strumento importante di Marketing<br />

Territoriale<br />

OPPORTUNITÀ MINACCE<br />

� Sviluppo e attrazione di attività logistiche di<br />

qualità<br />

� Sviluppo <strong>del</strong>’intermodalità<br />

� Aumento <strong>del</strong>le quote di merci su ferro<br />

� Progetto di trasferimento di tutto lo scalo<br />

merci ferroviario dalla stazione in città al<br />

polo logistico di Le Mose<br />

� Potenziamento <strong>del</strong>le infrastrutture viarie e<br />

telematiche<br />

� Sviluppo <strong>del</strong>l’impiego di energie da fonti<br />

rinnovabili<br />

� Sviluppo <strong>del</strong> comparto come possibile<br />

retroporto <strong>del</strong>le aree liguri ormai sature di<br />

Genova, La Spezia, Savona, in cui non solo<br />

stoccare i container ma intervenire anche<br />

con lavorazioni a maggior valore aggiunto<br />

� Network con altri poli logistici (sia quelli<br />

presenti in provincia di Piacenza, sia<br />

guardando ad altri territori: dai porti liguri<br />

passando per la regione Emilia Romagna<br />

fino a Ravenna)<br />

� Consumo di suolo e aree<br />

� Sacrificio locale per la razionalizzazione<br />

regionale/nazionale dei trasporti<br />

� Congestionamento di alcune reti<br />

infrastrutturali<br />

� Aumento <strong>del</strong>l’inquinamento<br />

� Inserimenti occupazionali a bassa qualifica<br />

e spesso non diretti<br />

� Casi di mancato rispetto dei diritti dei<br />

lavoratori<br />

� Scarsa presenza di attività ad alto valore<br />

aggiunto<br />

� Servizi scarsi (<strong>trasporto</strong> pubblico, piste<br />

ciclabili, ristoranti/bar…)<br />

� Incuria di alcuni luoghi (piazzole di sosta)<br />

� Sprawl urbano: sviluppo disordinato di<br />

insediamenti logistici<br />

� Scollamento tra domanda di lavoro (spesso<br />

di medio-basse qualifiche) e formazione<br />

scolastica (laureati)<br />

� Scarsa ricaduta per il sistema locale (es.:<br />

coinvolgimento di aziende esterne)<br />

� Dipendenza da decisioni a livello nazionale<br />

o di altri attori (es. Trenitalia per quanto<br />

riguarda sia l’intermodalità sia il<br />

trasferimento <strong>del</strong>lo scalo merci)<br />

� Tempi burocratici lunghi sia per la<br />

realizzazione <strong>del</strong>le infrastrutture necessarie<br />

sia per rispondere alle esigenze <strong>del</strong>le<br />

imprese<br />

6


1.2 Novara<br />

La posizione <strong>del</strong>l'area urbana novarese, <strong>locali</strong>zzata lungo il corridoio che unisce i porti <strong>del</strong> Nord<br />

Europa con quelli <strong>del</strong> Mediterraneo e prossima alla metropoli milanese, garantisce condizioni<br />

favorevoli allo sviluppo di attività logistiche ed, in particolare, di attività di smistamento nell'area<br />

lombarda tramite camion di container e casse mobili in arrivo dai porti <strong>del</strong> Nord attraverso ferrovia.<br />

Intorno alla seconda metà degli anni '80 viene dunque costruito il CIM, collegato allo scalo<br />

ferroviario <strong>del</strong> Boschetto allo scopo di operare lo scambio di modalità tra ferro e gomma.<br />

La società che ha realizzato e che gestisce i nodi logistici <strong>locali</strong>zzati nell'area industriale di Novara<br />

– S.Agabio, raccordata con lo scalo <strong>del</strong> Boschetto ed a S.Pietro Mosezzo, opera nel settore da<br />

quasi due secoli e, dall'iniziale specializzazione in ambito tessile, a servizio <strong>del</strong> distretto biellese,<br />

ha allargato la propria azione ed opera oggi in stretta connessione con alcune importanti<br />

multinazionali.<br />

Il terminal di Oleggio è stato progettato sul finire degli anni '80 ed entrato in funzione a metà degli<br />

anni '90 quale centro intermodale a servizio soprattutto <strong>del</strong>l'area milanese. I fattori <strong>locali</strong>zzativi di<br />

questo nodo sono ovviamente in primo luogo la vicinanza ai mercati di sbocco e l'ubicazione lungo<br />

importanti assi di comunicazione soprattutto ferroviari.<br />

I siti più recenti, frutto soprattutto di operazioni immobiliari logistiche, sono sorti nell'hinterland<br />

novarese e si avvalgono interamente <strong><strong>del</strong>la</strong> connettività stradale, potendo sfruttare la vicinanza<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> rete autostradale per il transito verso l'area milanese. Più in generale è possibile affermare<br />

che i siti e le aree raccordate siano sorte in presenza di scali ferroviari già esistenti per sfruttare le<br />

connessioni con le aree portuali <strong>del</strong> Mediterraneo o <strong>del</strong> Nord Europa, mentre le strutture più<br />

recenti, fondate sul “tutto strada” siano state <strong>locali</strong>zzate lungo i principali nodi viari, per sfruttare la<br />

vicinanza all'area milanese, nella quale i costi di magazzinaggio diventano sempre più elevati a<br />

causa <strong>del</strong> congestionamento <strong>del</strong> territorio.<br />

Dalla descrizione proposta appare chiaro come all'interno <strong><strong>del</strong>la</strong> Provincia di Novara il comparto<br />

<strong>logistica</strong> e trasporti sia pluri<strong>locali</strong>zzato, sebbene al suo interno vi siano grandi polarità capaci da<br />

sole di attrarre flussi di merci notevoli (CIM).<br />

Nodi logistici raccordati nell’area novarese<br />

7


1<br />

SITO<br />

LOGISTICO<br />

Interporto di<br />

Novara (CIM)<br />

I principali siti logistici <strong><strong>del</strong>la</strong> Provincia di Novara<br />

LOCALITÀ<br />

2 Scalo Boschetto Novara<br />

3<br />

4<br />

Sant’Agabio<br />

(area industriale<br />

urbana al cui<br />

interno sono<br />

inserite strutture<br />

logistiche)<br />

Area <strong>logistica</strong> di<br />

Agognate<br />

San Pietro<br />

Mosezzo (zona<br />

industriale al cui<br />

interno è<br />

individuabile<br />

un’area<br />

<strong>logistica</strong>)<br />

FUNZIONI<br />

DELLE<br />

STRUTTURE<br />

Novara Interporto<br />

Novara<br />

Novara<br />

San Pietro<br />

Mosezzo (NO)<br />

Scalo FS con<br />

funzioni<br />

intermodali<br />

Magazzini di<br />

operatori<br />

logistici<br />

internazionali e<br />

nazionali<br />

Magazzini di<br />

un operatore<br />

logistico<br />

internazionale<br />

e centro di<br />

distribuzione di<br />

un’impresa<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> GDO<br />

Magazzini di<br />

operatori<br />

logistici<br />

nazionali ed<br />

internazionali<br />

SUPERFICI<br />

E TOTALE<br />

(mq)<br />

840.000<br />

(attualment<br />

e in fase di<br />

completam<br />

ento)<br />

378.000<br />

195.000 (in<br />

parte<br />

sottoutilizza<br />

ti)<br />

283.000<br />

492.000<br />

CONNESSIONI<br />

INFRASTRUTTURALI<br />

-L’interporto è direttamente<br />

connesso con la tangenziale di<br />

Novara e l’autostrada A4 tramite il<br />

casello di Novara Est<br />

-Connesso con il sistema<br />

ferroviario attraverso lo Scalo<br />

Boschetto<br />

-Direttamente connesso con la<br />

stazione centrale di Novara e con<br />

l’interporto<br />

-Connesso con le linee ferroviarie<br />

per Torino (via Vercelli) ,<br />

Borgomanero, Arona, Milano e<br />

Mortara<br />

-Inserita all’interno <strong>del</strong> tessuto<br />

urbano<br />

-Connessa (attraverso la viabilità<br />

urbana) alla tangenziale di Novara<br />

ed al casello di Novara Est<br />

<strong>del</strong>l’autostrada A4<br />

-Alcuni magazzini sono dotati di<br />

raccordo con la ferrovia (scalo<br />

Boschetto) che però resta<br />

inutilizzato<br />

-Direttamente connessa con<br />

l’autostrada A4 tramite il casello di<br />

Novara Ovest<br />

-Raccordo con la Novara-Biella<br />

(binario singolo non elettrificato)<br />

non utilizzato<br />

-Collegabile con Vignale e quindi<br />

la direttrice verso nord<br />

(Borgomanero ed Arona)<br />

-Posta lungo la S.P. 11 Novara-<br />

Biandrate<br />

-Non connessa con alcuna linea<br />

ferroviaria<br />

-Collegabile con Agognate e con<br />

la S.P. 11/R Novara-Torino (verso<br />

sud) tramite la futura tangenziale<br />

ovest di Novara<br />

8


5<br />

6<br />

7<br />

8<br />

Parco logistico<br />

di Biandrate<br />

Parco logistico<br />

di Romentino<br />

Area <strong>logistica</strong> di<br />

Cameri<br />

Centro<br />

intermodale di<br />

Oleggio<br />

Analisi SWOT<br />

Biandrate (NO)<br />

Romentino (NO)<br />

Cameri (NO)<br />

Oleggio (NO)<br />

Area <strong>logistica</strong><br />

attrezzata che<br />

ospita i centri<br />

di distribuzione<br />

di due imprese<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> GDO<br />

Area <strong>logistica</strong><br />

attrezzata che<br />

ospita due<br />

operatori<br />

logistici<br />

internazionali<br />

ed uno<br />

nazionale<br />

Magazzini di<br />

un operatore<br />

logistico<br />

internazionale<br />

Struttura dotata<br />

di terminal<br />

intermodale<br />

682.000<br />

(solo in<br />

parte<br />

attualmente<br />

operativo)<br />

277.000<br />

182.000<br />

85.000<br />

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA<br />

- Posizione strategica negli assi di<br />

comunicazione europea<br />

- Presenza di numerose specializzazioni<br />

produttive<br />

- Ottima dotazione infrastrutturale<br />

- Vicinanza a grandi mercati di sbocco<br />

- Costo relativamente basso dei terreni<br />

- Buona tenuta <strong>del</strong> comparto nella crisi<br />

OPPORTUNITÀ MINACCE<br />

- Sviluppo e attrazione di attività logistiche di<br />

qualità<br />

- Maggiori relazioni intermodali con i porti liguri<br />

- Aumento <strong>del</strong>le quote di merci su ferro<br />

- Specializzazione in <strong>trasporto</strong> e <strong>logistica</strong> merci<br />

chimiche<br />

-Connesso con le autostrade A4 e<br />

A26 attraverso il casello di<br />

Biandrate<br />

-Vicino alla linea AV/AC ma non<br />

raccordato con la ferrovia<br />

-Connesso con l’autostrada A4<br />

tramite il casello di Novara Est (a<br />

5 km)<br />

-Vicino alla linea AV/AC ma non<br />

raccordato con la ferrovia<br />

-Connessa con la tangenziale<br />

nord-est di Novara attraverso la<br />

S.S. 32<br />

-Vicina all’aeroporto militare di<br />

Cameri<br />

-Non connessa con alcuna linea<br />

ferroviaria<br />

-Connesso (indirettamente) con la<br />

S.S. 32<br />

-Localizzato nel punto di<br />

biforcazione <strong>del</strong>le linee ferroviarie<br />

Vignale-Arona e Vignale-Sesto<br />

Calende-Luino<br />

- Scarsa presenza di attività ad alto valore<br />

aggiunto<br />

- Congestionamento di alcune reti infrastrutturali<br />

- Presenza di aree sottoutilizzate<br />

- Duplicazione di attività e funzioni a basso<br />

valore aggiunto<br />

- Dipendenza dalle aree metropolitane per i<br />

servizi alle imprese<br />

- Ulteriore consumo <strong>del</strong> suolo<br />

- Rischi per <strong>trasporto</strong> merci pericolose<br />

9


1.3 Tarragona<br />

Al Camp di Tarragona e alle Terres de l'Ebre ci sono diverse piattaforme logistiche che si trovano in<br />

diversi stadi di sviluppo contenute nel PITC così come nei Plans Territorials Parcials:<br />

1) CIM el Camp<br />

Tra le città di Reus e Tarragona si sta costruendo il primo sito integrato <strong>del</strong>le merci <strong>del</strong> Camp (Camp<br />

CIM). La sua posizione strategica rispetto alle infrastrutture e ai corridoi di <strong>trasporto</strong> merci è sicuramente<br />

una <strong>del</strong>le migliori di Tarragona. Situato tra le città di Reus,<br />

Tarragona e il municipio di Canonja, ha un accesso molto<br />

buono: all'inizio <strong><strong>del</strong>la</strong> AP-7, con accesso diretto al T-11<br />

Tarragona, Reus e il A-7, a 3 km dall'aeroporto di Reus ea 5<br />

km dal porto di Tarragona. Una volta costruito in tutto<br />

occuperà 81 ettari e diventerà la secondo più grande<br />

piattaforma <strong>logistica</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> Catalogna dopo ZAL a Barcellona.<br />

La sua costruzione si sta svolgendo in due fasi. In primo<br />

luogo, il settore ovest, aperto nel 2006 e che occupa 42 ettari<br />

nella città di Reus. La seconda fase, il settore orientale è<br />

previsto entro il 2011, e occuperà 39 ettari. Il progetto<br />

prevede un investimento di 28 milioni di euro, comprende<br />

anche la costruzione di 150.000 mq. per usi logistici e<br />

complementari che saranno pronti entro il 2012.<br />

Il CIM avrà due aree separate, il centro logistico e il parco<br />

con le attività per i servizi. Per quanto riguarda il primo, sarà<br />

quasi 340.000 metri quadrati per la <strong>logistica</strong> e oltre 15.000<br />

metri quadrati che ospiteranno un’area di controllo e dei<br />

servizi. Così, le aziende troveranno nell’area <strong>logistica</strong> i<br />

servizi per<br />

veicoli.<br />

L'impatto economico è stato stimato dal IEMR UAB in 149<br />

milioni di euro, con una creazione di posti di lavoro di 3.500<br />

nuovi posti.<br />

2) Logis Penedès<br />

Il crocevia di autostrade, nel nord <strong>del</strong> Basso Penedès, si mostra come un luogo ideale per un centro<br />

logistico che permetta di soddisfare le esigenze di <strong>logistica</strong> globale <strong><strong>del</strong>la</strong> Catalogna. L'equidistanza<br />

approssimativa dei porti di Barcellona e Tarragona, la sua posizione al crocevia <strong>del</strong> corridoio<br />

mediterraneo e l'Ebro, ed inoltre la possibilità di connessione alle reti stradali e ferroviarie rende la<br />

regione settentrionale il luogo ideale.<br />

Il centro logistico (LOGIS Penedès) è stato concepito come un parco destinato soprattutto alle attività<br />

logistiche per offrire posto agli operatori <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> per sviluppare attività complementari al <strong>trasporto</strong><br />

e allo stoccaggio e generare nuovo valore aggiunto.<br />

È stato progettato per attività di <strong>logistica</strong>, movimentazione, assemblaggio di componenti,<br />

confezionamento, controllo qualità, gestione <strong><strong>del</strong>la</strong> catena <strong>logistica</strong>, gestione degli stock, servizi di<br />

precomercializzazione e servii commerciali e amministrativi legati alla catena <strong>logistica</strong>. Una zona con<br />

accesso controllato 24 ore con aree di servizi alle imprese e <strong>del</strong> territorio in generale, quali uffici, un<br />

hotel, servizi alle imprese, ristorazione etc.<br />

Il centro sarà collegato con la rete di <strong>trasporto</strong> merci su ferrovia, in origine costruita con un'area<br />

intermodale di supporto e così diventerà la prima vera piattaforma intermodale <strong>del</strong> suo genere in<br />

Catalogna.<br />

Si prevede che il centro di attività logistiche <strong>del</strong> Penedès pienamente operativo potrebbe generare oltre<br />

3.300 posti di lavoro, di cui 2.867 sarebbero direttamente legati alla <strong>logistica</strong> e 560 a servizi aggiuntivi.<br />

Il tipo di società logistiche che verranno installati saranno per il 90% operatori logistici e centri di<br />

distribuzione di imprese e il restante 10% per lo spacchettamento (che richiede un flusso di<br />

10


movimento dei camion molto alto). La proposta quindi non contempla attività a basso valore aggiunto e<br />

spazi per depositi di container. Invece si prevedono aree per le attività terziarie legate alla piattaforma e<br />

aree per lo sviluppo di imprese.<br />

L'iniziativa e la titolarità sarebbero di natura pubblica, con la possibilità di cooperazione pubblico-privato<br />

e con una gestione integrata che assicuri standard di qualità, servizio, immagine e il rispetto per il<br />

territorio migliori. Il suo costo è stimato a 95 milioni di euro.<br />

3) Centre intermodal Montblanc<br />

La posizione strategica di Montblanc, con collegamenti stradali e ferroviari di portata nazionali e<br />

internazionali, permette che si possa sviluppare la proposta di un nuovo centro intermodale, che potrà<br />

anche diventare un importante volano di attività economica nella Conca de Barbera.<br />

Con lo sviluppo urbano a nord <strong>del</strong> Montblanc, si prospetta il futuro centro intermodale di Montblanc<br />

verso il settore <strong><strong>del</strong>la</strong> Romiguera, situato tra la ferrovia e il TAV. Concepito in varie fasi di costruzione,<br />

avrà una superficie di 70 ettari e un investimento stimato di 55 milioni di euro per lo sviluppo <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

<strong>logistica</strong>.<br />

Il nuovo centro avrà un terminal ferroviario che faciliterà il <strong>trasporto</strong> di merci con altri paesi europei.<br />

Questo terminale è stato progettato per collegare la linea convenzionale Tarragona-Lleida-Barcellona-<br />

Madrid-Saragozza, e la linea sarà posta in parallelo a questa linea in modo da facilitarne la<br />

connessione.<br />

Le sue dimensioni consentiranno di prestare servizio ai treni con una lunghezza di 750 metri e, allo<br />

stesso tempo, di fornire servizi nel centro <strong>del</strong>le attività logistiche. Questo sviluppo ferroviario prevede<br />

una superficie approssimativa di 11 ha e un investimento di circa 24 milioni di euro. Le specifiche <strong>del</strong><br />

progetto contribuiranno a migliorare i collegamenti ferroviari con il resto dei paesi europei e le altre<br />

società stabilite sul territorio.<br />

Il nuovo centro intermodale sarà destinato per le attività logistiche, la distribuzione nazionale ed<br />

internazionale, l’industria e disporrà di uno spazio riservato per la fornitura di servizi per le imprese.<br />

4) Logis Ebre<br />

ll Plan Territorial Parcial de les Terres de l’Ebre ha stabilito che questo territorio può ospitare<br />

insediamenti per lo sviluppo <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong>, tra cui l'azione principale è lo sviluppo di Logis Ebre.<br />

Per Logis Ebre è prevista la sua ubicazione vicino all’area industriale <strong><strong>del</strong>la</strong> stazione merci di Aldea una<br />

zona di alto valore strategico, con una connessione ad eccellenti infrastrutture di comunicazione: AP- 7,<br />

futura autostrada A-7, C-42, che collega il corridoio ferroviario <strong>del</strong> Mediterraneo, a 70 chilometri dal<br />

porto di Tarragona e a 15 km e 65 km rispettivamente dagli aeroporti di Terres de l'Ebre (in fase di<br />

studio) e Reus.<br />

Per il settore di attività economica è prevista una superficie totale di 40,7 ettari espandibile con 46 ha in<br />

più e si divide in due fasi: la prima 11,7 ettari, e la seconda 29 ettari (13,2 ettari di suolo pubblico e 15,8<br />

di suolo privato) destinate ad attività <strong>logistica</strong>. Quest'ultima comprende il nuovo centro economico e<br />

logistico <strong>del</strong>le Terre <strong>del</strong>l'Ebro, dove sarà costruita una stazione intermodale in un'area di 3,7 ettari.<br />

Il resto dovrebbe essere utilizzato per un’area industriale polivalente. Questa nuova stazione si pensa<br />

che sarà dotata di una connessione per la ricezione e di una zona per il carico e lo scarico, che<br />

permetta l'arrivo di treni di grande lunghezza e sia collegata con la rete ADIF attraverso l’attuale linea<br />

in direzione di Tortosa<br />

Il costo di questa operazione è stimato in 10 milioni di euro. Uno studio condotto dalla Camera di<br />

Commercio di Tortosa, prevede che almeno quaranta aziende utilizzeranno i servizi di questa linea<br />

ferroviaria, con un movimento di 800.000 tonnellate di merci all'anno. Questa azione è stata lanciata il<br />

13 luglio 2006 con la firma di un accordo tra il Dipartimento dei Lavori Pubblici e INCASOL, IFERCAT<br />

CIMALSA per lo sviluppo di una piattaforma <strong>logistica</strong> intermodale nelle terre <strong>del</strong>l'Ebro.<br />

11


Analisi SWOT<br />

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA<br />

- la provincia di Tarragona ha una posizione privilegiata<br />

e strategica come zona di collegamento tra il<br />

Mediterraneo e l'asse <strong>del</strong> fiume Ebro, corridoi merci<br />

principali <strong>del</strong> paese, e lo stesso porto di Tarragona<br />

- a questa posizione strategica si aggiunge un<br />

potenziale di crescita rispetto ad altre aree che sono<br />

più problematiche a causa <strong><strong>del</strong>la</strong> sua maggiore densità<br />

di popolazione e industriale<br />

- Tarragona rappresenta la seconda provincia con i<br />

prezzi più bassi dei terreni <strong><strong>del</strong>la</strong> Catalogna<br />

OPPORTUNITÀ MINACCE<br />

- negli ultimi anni, grazie all’iniziativa pubblica e<br />

privata ci si sta impegnando per attrezzare il territorio<br />

catalano con le infrastrutture necessarie per<br />

promuovere la <strong>logistica</strong> in modo integrale. Il Camp<br />

de Tarragona e Terres de l'Ebre sono candidati a<br />

diventare un centro di <strong>logistica</strong> integrata per la loro<br />

posizione strategica e il loro dinamismo socioeconomico<br />

- la possibilità di strutturare le nuove infrastrutture<br />

logistiche in una forma di rete è un elemento di<br />

massima importanza strategica<br />

- da una ottica legata al territorio locale, la creazione<br />

di queste nuove aree logistiche è l'occasione per<br />

razionalizzare e mettere a fuoco l'insieme <strong>del</strong>le<br />

infrastrutture a supporto <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> e dei trasporti<br />

e fornire i servizi complementari<br />

- la crescita <strong>del</strong> commercio internazionale di beni<br />

suggerisce che si devono prevedere nuove aree<br />

logistiche (terminal container, interporti e punti di<br />

concentrazione, il clustering e la distribuzione <strong>del</strong><br />

carico), ma anche spazi per attività complementari<br />

- nonostante la crisi economica, tutti gli intervistati<br />

concordano sul fatto che avverrà una crescita <strong>del</strong><br />

settore <strong>logistica</strong> e <strong>trasporto</strong> merci nella provincia nei i<br />

prossimi 5 anni<br />

- le difficoltà di movimentazione <strong><strong>del</strong>la</strong> merce che<br />

viaggia su una rete viaria congestionata associata alla<br />

difficoltà di passaggio al <strong>trasporto</strong> su ferro causano<br />

meno competitività per il territorio<br />

- il livello di integrazione dei diversi elementi che<br />

costituiscono il comparto logistico al Camp de<br />

Tarragona è ancora limitato; ad oggi non esisteun<br />

sistema logistico integrato. Le catene logistiche di<br />

riferimento utilizzano il punto di rottura senza sviluppare<br />

sinergie e quindi ottenere benefici e questo ha limitao<br />

lo sviluppo <strong>del</strong>le attività complementari di servizio che<br />

forniscono valore per il cliente finale<br />

- le imprese <strong>del</strong> settore <strong>logistica</strong> e <strong>trasporto</strong> merci <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

provincia presentano un grado di<br />

internazionalizzazione molto basso. A ciò si aggiunge<br />

lo sviluppo mancato <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> intermodale<br />

- la mancanza di coordinazione tra i differenti livelli di<br />

amministrazione tra attori pubblici e privati ritarda lo<br />

sviluppo di infrastrutture a rete che favoriscono<br />

l’intermodalità e danno supporto alle attività logistiche<br />

- se non si pianifica lo sviluppo logistico <strong>del</strong> territorio<br />

con una visione integrale che prenda anche in<br />

considerazione tutte le attività economiche presenti, se<br />

non si stabiliscono priorità e non si <strong>del</strong>imitano le<br />

differenti aree di specializzazione, possono sorgere<br />

conflitti tra i diversi elementi specialmente nell’area<br />

centrale <strong>del</strong> Camp<br />

- la mancanza di una linea nel prendere decisioni e nel<br />

decidere le priorità <strong>del</strong>le azioni da svolgereunitamente<br />

al contesto attuale di crisi economica possono essere<br />

un freno allo sviluppo dei nuovi spazi logistici<br />

- non completare le strutture a supporto <strong>del</strong>l’attività<br />

<strong>logistica</strong> possono limitare lo sviluppo <strong>del</strong> settore nel<br />

territorio<br />

12


1.4 Girona<br />

I principali poli logistici e gli insediamenti logistici o di grandi imprese di <strong>trasporto</strong> (Padrosa, Calsina<br />

Carré, etc.) <strong>del</strong>l’area di Girona sono:<br />

- il CIM la Selva che dispone di 22,5 ha di terreno di cui 9,2 dedicati alla <strong>logistica</strong>. E' stato<br />

progettato per essere una piattaforma per attività logistiche a fatturato medio/alto. La sua posizione<br />

è al crocevia <strong>del</strong> corridoio <strong>del</strong> Mediterraneo (AP-7 e A-2/N-II) e <strong>del</strong> corridoio (C-25).<br />

- Logis Empordà dovrebbe diventare un grande scalo intermodale ferro-gomma. Questo sito<br />

dispone di tre parti: il parco logistico situato a La Vilamalla Pedrosa, la stazione ferroviaria e il<br />

terminal ferroviario nuovi. Attualmente è in funzione il terminale ferroviario Vilamalla ed è stata<br />

costruita parte <strong><strong>del</strong>la</strong> zona dedicata alle attività logistiche. La sua posizione vicino al confine tra<br />

Francia e Spagna dovrebbe permettere al sito di diventare un hub per i treni e camion di merci che<br />

circolano tra la penisola iberica e il resto d'Europa.<br />

- il porto di Palamòs dispone di un molo commerciale di una lunghezza di 386 m ed una profondità<br />

tra i 14 ei 19 m. Per la sua dotazione infrastrutturale e la posizione vicino ai principali porti<br />

commerciali come Barcellona e Tarragona, il porto di Palamòs muove quella parte di merce che<br />

non passa da questi porti, ovvero merce che difficilmente puo’ essere chiusa in containers.<br />

L'attuale terminal ferroviario Vilamalla fornisce anche servizi accessori alla <strong>logistica</strong>. Inoltre,<br />

Portbou (e più in generale il complesso transfrontaliero Portbou Cervera) tratta merce che viaggia<br />

su ferrovia d’importazione o esportazione.<br />

Aree logistiche nella provincia di Girona<br />

13


Analisi SWOT<br />

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA<br />

- posizione geografica: porta d'Europa e luogo<br />

di passaggio tra la penisola iberica e il resto<br />

d'Europa<br />

- buone dotazioni infrastrutturali, in particolare<br />

strade e autostrade che forniscono una buona<br />

comunicazione con il resto <strong><strong>del</strong>la</strong> penisola<br />

iberica e in Europa. La rete secondaria integra<br />

le strade principali e offre una buona<br />

comunicazione con il resto <strong>del</strong> territorio<br />

- lo sviluppo di nuove aree logistiche nate su<br />

iniziativa pubblica (CIM Selva e Emporda Logis-<br />

Pedrosa)<br />

- lo sviluppo potenziale <strong>del</strong> porto di Palamos per<br />

attirare nuovo traffico merci<br />

- l’aeroporto di Girona che offre collegamenti<br />

per le principali città e capitali europee; offre un<br />

tempo di movimentazione <strong><strong>del</strong>la</strong> merce molto<br />

breve e la disponibilità di un PIF per poter<br />

ispezionare i prodotti destinati al consumo<br />

provenienti al di fuori <strong>del</strong>l'UE.<br />

- la disponibilità di terreno per insediamenti<br />

logistici è un fattore che permette<br />

potenzialemente lo sviluppo futuro <strong>del</strong> settore<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> nella regione circostante<br />

- i prezzi dei terreni più bassi rispetto alle aree<br />

vicine, come Barcellona, è un vantaggio<br />

competitivo per l'insediamento di aziende di<br />

<strong>logistica</strong> che richiedono grandi appezzamenti di<br />

terreno a prezzi bassi<br />

- forte presenza di aziende di <strong>trasporto</strong><br />

- la continuità <strong>del</strong> business <strong>del</strong>le aziende di<br />

<strong>trasporto</strong>: esperienza accumulata negli anni che<br />

permette loro di affrontare il futuro con maggiori<br />

garanzie<br />

- le piccole dimensioni di molte aziende di<br />

<strong>trasporto</strong> non offrono prezzi che possono<br />

competere con le grandi aziende che si sono<br />

insediate nella regione<br />

- l'esistenza di pedaggi in autostrada è uno<br />

svantaggio competitivo rispetto ad altre regioni<br />

- la mancanza di investimenti per l'asse-Ripoll<br />

Puigcerdà non incoraggia lo sviluppo economico<br />

nelle contee di Cerdanya e Ripollès<br />

- il basso sviluppo <strong><strong>del</strong>la</strong> rete ferroviaria per il<br />

<strong>trasporto</strong> merci è un freno per il <strong>trasporto</strong> su<br />

ferro e non è al momento un'alternativa<br />

competitiva al <strong>trasporto</strong> su strada, soprattutto<br />

per i trasporti internazionali<br />

- il quadro normativo che disciplina il <strong>trasporto</strong><br />

ferroviario è complesso per le imprese che non<br />

sono in grado di offrire servizi analoghi a quelli<br />

offerti dalle aziende di autotrasporti<br />

- le difficoltà di migliorare l'accesso e<br />

l'espansione <strong>del</strong> porto di Palamos, situato nella<br />

zona turistica<br />

- il mo<strong>del</strong>lo centralizzato di gestione<br />

aeroportuale non consente il raggiungimento<br />

degli obiettivi<br />

- la mancanza di un terminal merci a Girona<br />

esclude l'esistenza di uno spazio per<br />

movimentare la merce nel passaggio tra l'aereo<br />

e camion<br />

- mancanza di parcheggi vigilati per i camion<br />

sulle grandi arterie viarie (AP-7 e A2/N-II) facilita<br />

il furto <strong><strong>del</strong>la</strong> merce trasportata<br />

14


OPPORTUNITÀ MINACCE<br />

- l'entrata in funzione <strong>del</strong> treno ad alta velocità<br />

(TGV) migliorerà l'accesso in Europa per la<br />

penisola iberica. Allo stesso tempo, riducendo i<br />

tempi di viaggio a Barcellona è ipotizzabile<br />

attrarre nuove imprese<br />

- miglioramento <strong>del</strong>le strade principali <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

provincia: AP-7 (aumento a 3 corsie), A-2 (di<br />

conversione <strong>del</strong> N-II autostrada) e C-25 (split)<br />

porterà una riduzione dei tempi di viaggio e<br />

conseguentemente una diminuzione dei costi<br />

per le imprese di <strong>trasporto</strong> (sia tempo di viaggio<br />

e carburante)<br />

- l'inclusione <strong>del</strong> corridoio <strong>del</strong> Mediterraneo<br />

all'interno <strong><strong>del</strong>la</strong> rete transeuropea farà risaltare<br />

l’importanza <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> merci su rotaia tra la<br />

costa mediterranea <strong><strong>del</strong>la</strong> penisola iberica e<br />

centrale e settentrionale<br />

- lo sviluppo <strong><strong>del</strong>la</strong> piattaforma intermodale Logis<br />

Empordà fornirà un hub per il <strong>trasporto</strong> su<br />

strada e ferrovia<br />

- la vicinanza a Barcellona e alla sua area<br />

metropolitana rappresenta la possibilità di<br />

accedere a una vasta area di mercato con quasi<br />

5 milioni di persone<br />

- esistenza di aziende forti nel settore <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

carne, turismo e metallurgia<br />

- la promozione sui mercati esteri per<br />

incoraggiare la produzione <strong>del</strong>le imprese<br />

industriali a Girona in un momento in cui il<br />

mercato interno è stagnante<br />

- la presenza <strong>del</strong>l'Università di Girona, pur non<br />

avendo centri di ricerca specifici su questioni di<br />

<strong>logistica</strong>. La mancanza di formazione in questo<br />

settore è coperta dal Centro Girona <strong>logistica</strong><br />

attraverso l'organizzazione di corsi di<br />

formazione e conferenze sulla <strong>logistica</strong><br />

- il prezzo <strong>del</strong> carburante è uno dei principali<br />

costi per le aziende di <strong>trasporto</strong>. Le variazioni di<br />

prezzo, soprattutto quando ci sono guadagni,<br />

sono difficili da trasmettere ai clienti per cui<br />

l'azienda deve assumere il <strong>trasporto</strong><br />

- perdita di mercato a vantaggio <strong>del</strong>le<br />

compagnie di navigazione provenienti da altre<br />

regioni o paesi, soprattutto quelli situati nelle<br />

aree logistiche <strong>del</strong> sud <strong><strong>del</strong>la</strong> Francia<br />

- l'esistenza di una buona offerta di infrastrutture<br />

logistiche nelle regioni concorrenti: il prezzo dei<br />

terreni, la presenza di mercato e di infrastrutture<br />

(zona di Barcellona con il porto di Barcellona e<br />

l'aeroporto di Barcellona) e la attività<br />

intermodale (Rossiglione)<br />

- la de<strong>locali</strong>zzazione <strong>del</strong>le imprese industriali<br />

nella regione circostante potrebbe supporre la<br />

perdita di un mercato fino ad ora coperto dalle<br />

aziende di <strong>trasporto</strong> nella regione<br />

- la presenza all'aeroporto di Girona di una<br />

compagnia aerea (Ryanair) che esegue la<br />

maggior parte dei voli significa che l'offerta è<br />

molto soggetta alla volontà di quella sola<br />

compagnia<br />

- il ritardo nella capacità di investimento <strong>del</strong>le<br />

autorità significa che l'entrata in funzione <strong>del</strong>le<br />

infrastrutture è ritardato nel tempo<br />

- nella situazione attuale di ritardo nel<br />

pagamento <strong>del</strong>le fatture, la difficoltà di accesso<br />

al credito è un problema aggiunto alla<br />

sopravvivenza <strong>del</strong>le imprese al fine di<br />

soddisfare i pagamenti. Per le aziende con<br />

meno problemi di liquidità è un freno per nuovi<br />

investimenti<br />

15


1.5 Lleida<br />

AREE INDUSTIALI E LOGISTICHE A LLEIDA<br />

Lleida città ha diverse aree industriali e di <strong>logistica</strong> e <strong>trasporto</strong>:<br />

1. EL SEGRE<br />

E' la zona industriale e per la <strong>logistica</strong> che per prima venne allestita a Lleida negli anni ‘60, più<br />

precisamente nel 1967 e ha raggruppato una serie di aziende che già si trovavano ubicate in quel<br />

luogo come la fabbrica di birra e malto <strong><strong>del</strong>la</strong> San Miguel. Ha attualmente una superficie di 136<br />

ettari, 227 aziende e 4.200 lavoratori. Esiste una Associazione di proprietari <strong>del</strong>l’area industriale El<br />

Segre composta da 227 soci<br />

2. POLÍGONO INDUSTRIAL CAMI DEL FRARES, MECANOVA O LLEIDA PARK Y CROS<br />

Si tratta di un’area di nuova ubicazione per il nuovo millennio, realizzata prima <strong><strong>del</strong>la</strong> saturazione<br />

<strong>del</strong> poligono El Segre e l'urgente necessità di riorganizzare le aree logistiche che circondano la<br />

città di Lleida.<br />

In realtà sono tre siti separati che sono stati integrati nella stessa area a sud-est di Lleida. Questi<br />

tre siti rappresentano tre aree interconnesse e attraversate dalla strada N-240 nella zona<br />

Magraners. In realtà la N-240 separa l’area di Mecanova da quelle <strong>del</strong> Cami <strong>del</strong>s Frares y la Cros<br />

3. POLÍGONO DEL CIM LLEIDA<br />

Centro integrato di merci di Lleida (Lleida CIM) è stato lanciato nel 2003. Dispone di 244.587 metri<br />

quadrati di superficie dedicata alla <strong>logistica</strong>, 11.262 metri quadrati di area dedicata alle strutture e<br />

ai servizi e il resto destinato a strade e aree verdi. CIM Lleida è in una posizione strategica nella<br />

zona industriale <strong><strong>del</strong>la</strong> città vicina al Cami <strong>del</strong>s Frares, ed è collegato alla A-2, all’autostrada AP2,<br />

alla strada N-240 con facile accesso ad altre vie. Lleida CIM è stato lanciato nel 2003 e<br />

attualmente raggruppa più di trenta aziende tra <strong>logistica</strong> e servizi. CIM Lleida è uno spazio chiuso<br />

con accesso controllato ed è dotato di sorveglianza e dispositivi di sicurezza come il centro di<br />

controllo, il controllo accessi, riconoscimento targhe e CCTV. Una sintesi storica <strong>del</strong> percorso<br />

svolto è la seguente:<br />

- ll Piano Generale di Lleida 1995-2015, adottato in via definitiva, definisce l'area di terreni per lo<br />

sviluppo urbano n. 28 (zona di attività <strong>logistica</strong>). Il 95% di quella zona che si deve sviluppare<br />

attraverso il Piano Parcial, è di proprietà <strong><strong>del</strong>la</strong> città di Lleida.<br />

- La posizione <strong>del</strong> terreno è ritenuto idonea ad ospitare il mercato centrale <strong><strong>del</strong>la</strong> frutta e verdura e<br />

la costruzione <strong>del</strong> Centro Integrato di Merci.<br />

- A partire dal 4 NOVEMBRE 1999 è stato firmato un accordo tra CIMALSA Lleida ed il Comune in<br />

base al quale l'azienda si impegna a continuare lo studio di fattibilità che aveva già cominciato a<br />

determinare l'idoneità di <strong>locali</strong>zzare un'area di attività logistiche a Lleida.<br />

- CIMALSA opera come società urbanizzatrice e il Comune di Lleida determina le attuazioni<br />

necessarie per ubicare il Mercato Centrale <strong><strong>del</strong>la</strong> Frutta e Verdura nella zona B <strong>del</strong> Settore.<br />

- Il 31 maggio 2000, la città di Lleida e CIMALSA firmano una conferma <strong>del</strong>l'accordo menzionato in<br />

cui esprimono il desiderio di avviare i passi e le azioni per costruire una zona d'attività logistiche.<br />

- Il 25 ottobre <strong>del</strong> 2000 la Commissione per l’Urbanizzazione di Lleida approva definitivamente la<br />

modifica <strong>del</strong> Piano Parcial 28 CIM CIM Lleida.<br />

- Il 20 gennaio 2001 il Presidente <strong><strong>del</strong>la</strong> Generalitat, Jordi Pujol Parlamentari, pone la prima pietra<br />

<strong>del</strong> Lleida CIM, accompagnato dal Ministro per le politiche <strong>territoriali</strong> e il sindaco di Lleida.<br />

- Il 19 Marzo 2001 si approva definitivamente il progetto di sviluppo <strong>del</strong> CIM Lleida e il 4 maggio il<br />

progetto di Costituzione e <strong>del</strong> Regolamento <strong>del</strong>l'attività <strong>del</strong> piano modificato parziale SUD 28 CIM<br />

Lleida. Il 4 dicembre 2001 il Comune di Lleida ha infine approvato il Progetto de<br />

16


Compensación de Propietarios Único <strong>del</strong> Plan Parcial SUR 28 CIM Lleida.<br />

- Il 14 giugno 2002 il Ministro <strong>del</strong>le Politiche Territoriali e dei lavori pubblici e il sindaco di Lleida<br />

presiedere la cerimonia di apertura d di CIM Lleida.<br />

- Il 18 Mar 2003 viene dato atto con scrittura pubblica alla costituzione <strong><strong>del</strong>la</strong> supracomunitat dei<br />

proprietari ed il suo Statuto.<br />

- Il Segretario per la mobilità e Presidente di CIMALSA presiede l’inizio <strong><strong>del</strong>la</strong> costruzione <strong>del</strong> CIM il<br />

24 maggio 2004. In questo stesso giorno si celebra la prima assemblea <strong><strong>del</strong>la</strong> supracomunitat dei<br />

proprietari.<br />

- Il 30 marzo 2005 viene costituita, davanti a un notaio, l’Entità Urbanistica ed i suoi organi di<br />

gestione.<br />

4. POLÍGONO INDUSTRIAL DE TORREBLANCA ELS QUATRE PILANS<br />

E' l'ultima area industriale e <strong>logistica</strong> che si sta sviluppando nelle Terre di Lleida a completamento<br />

degli altri siti in modo da formare un sistema integrato ad est e a sud-est <strong><strong>del</strong>la</strong> città di Lleida.<br />

Attualmente è in fase di pianificazione in base alle informazioni contenute nel sito di INCASOL e si<br />

stanno seguendo le indicazioni previste nel Piano parcial de Ponent o <strong>del</strong>le Terres de Lleida.<br />

Mappa <strong>del</strong>le aree industriali e logistiche di Lleida<br />

( 2 )<br />

( 1 )<br />

( 2 )<br />

( 4 ) ( 5 )<br />

AREE INDUSTRIALI E LOGISTICHE IN PROVINCIA DI LLEIDA<br />

I principali centri abitati e capoluoghi di distretto nella provincia di Lleida hanno contribuito allo<br />

sviluppo, a livello comunale e con il supporto di altri enti <strong>locali</strong> e/o regionali, di una serie di parchi<br />

industriali e aree logistiche che hanno dato origine a poli di sviluppo socio-economico.<br />

Ricordiamo che i poli o aree industriali e logistiche principali si trovano nei centri abitati vicino alla<br />

città di Lleida come Alcarras Torrefarrera, Bell-Lloc, Balaguer, Mollerussa Miralcamp, e più lontano<br />

da Lleida ci sono Tárrega, Cervera, Les Borges Blanques, Guissona, Solsona, La Seu d'Urgell,<br />

Viella, Pont de Suert, Tremp, Agramunt, Organya, ecc<br />

Tutti queste aree sono state promosse dalla INCASOL (Institut Català <strong>del</strong> Sol, Generalitat de<br />

Catalunya) e stanno realizzando vendite di appezzamenti, miglioramento <strong>del</strong>le infrastrutture<br />

logistiche, ecc.<br />

( 2 )<br />

( 3 )<br />

17


Analisi SWOT<br />

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA<br />

- c’è spazio per lo sviluppo <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> in<br />

quanto è presente know-how e specializzazione<br />

nella tecnologia per il <strong>trasporto</strong> refrigerato<br />

- vicinanza ai porti (Barcellona, Tarragona) e<br />

aeroporti<br />

- la legislazione sui trasporti stradali offre un<br />

quadro di grande sicurezza<br />

- Lleida è un polo <strong><strong>del</strong>la</strong> conoscenza <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

tecnologia nel settore <strong><strong>del</strong>la</strong> refrigerazione che<br />

può favorire la nascita di un cluster tecnologicologistico<br />

e dare impulso allo sviluppo <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

<strong>logistica</strong> e all’attività di <strong>trasporto</strong><br />

- è presente una società di sviluppo tecnologico<br />

nella refrigerazione per il <strong>trasporto</strong>, con<br />

l'applicazione <strong>del</strong>le TIC, GPS, Mobile software<br />

<strong>del</strong> telefono, EDI<br />

- per la sua posizione Lleida intercetta il flusso<br />

consistente <strong><strong>del</strong>la</strong> zona ovest e sud-ovest <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

penisola iberica verso Barcellona, Tarragona e<br />

verso la Francia, così come è un punto di<br />

passaggio intermedio dei flussi di ritorno da<br />

questi nodi verso il resto <strong><strong>del</strong>la</strong> penisola<br />

- Lleida offre la possibilità di canalizzare il<br />

traffico di merci che proviene dal corridoio<br />

Lisbona-Madrid-Saragozza-Barcellona-Lleida-<br />

Francia<br />

- Lleida ha una flotta importante di mezzi per<br />

trasporti internazionali e soprattutto per il<br />

<strong>trasporto</strong> specializzato nella refrigerazione che<br />

può essere l'opportunità di nuove applicazioni<br />

per la <strong>logistica</strong> e per il settore agroalimentare<br />

- vi è una forte relazione tra istituti di formazione<br />

(Scuola Lavoro Guindàvols Institute, La<br />

Caparrella Istituto, ecc.) e le aziende e le loro<br />

Associazioni, che favorisce il settore<br />

professionale<br />

- nonostante la presenza di molte imprese di<br />

<strong>trasporto</strong>, infrastrutture viarie, ferroviarie e una<br />

buona connessione con i porti, vi è carenza di<br />

strutture per la <strong>logistica</strong><br />

- mancanza di densità di attività industriali e<br />

necessità di maggior coinvolgimento degli attori<br />

politici per catturare attività industruali: senza<br />

questo e senza diversificazione <strong>del</strong>le attività<br />

economiche non si svilupperà né la domanda di<br />

<strong>logistica</strong> né di <strong>trasporto</strong><br />

- rete ferroviaria attuale deficitaria soprattutto la<br />

tratta Lleida-Manresa-Barcelona<br />

- passaggio poco efficace verso un maggior<br />

<strong>trasporto</strong> su ferro <strong>del</strong>le merci (carenze di vie<br />

verso l’Europa e di poli logistici multimodali)<br />

- connessioni viarie insufficienti a livello <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

città di Lleida e le zone limitrofe; è necessario<br />

sviluppare l’autostrada verso a Francia (N-230)<br />

come l’autostrada fino a Tarragona<br />

- condizione di inferiorità dei lavoratori <strong>del</strong><br />

settore <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> rispetto ad altri Paesi<br />

- problema rotonde sulle vie principali poichè le<br />

dimensioni sono troppo piccole e questo<br />

impedisce un flusso di traffico scorrevole dato<br />

che gli autoarticolati devono fare manovre<br />

difficoltose<br />

18


OPPORTUNITÀ MINACCE<br />

- la posizione di Lleida tra il mediterraneo e il<br />

resto <strong><strong>del</strong>la</strong> penisola iberica è strategica per lo<br />

sviluppo di una <strong>logistica</strong> di alto livello<br />

unitamente allo sviluppo <strong>del</strong> settore <strong>del</strong><br />

<strong>trasporto</strong><br />

- l’attività aeroportuaria di Lleida-Alguaire dovrà<br />

aggiungere ai voli turistici verso i pirenei<br />

un’attività di voli per le merci<br />

- buona interazione e comunicazione tra gli enti<br />

<strong>locali</strong> (comuni, Diputación de Lleida, Cambra de<br />

Começ de Lleida, etc.) e gli enti regionali<br />

(Generalitat de Catalunya, Política Territorial,<br />

Incasol, CIMALSA, etc.) che influisce<br />

positivamente sulla pianificazione strategica e<br />

<strong>del</strong> territorio e sulle decisioni da prendere per lo<br />

sviluppo socio-economico<br />

- il Plan Parcial de las Tierras de Lleida ha<br />

pianificato lo sviluppo <strong>del</strong> poligono di<br />

Torreblanca els quatre Pilans come polo<br />

logistico intermodale integrato con i poligoni<br />

industriali <strong><strong>del</strong>la</strong> città di Lleida con una possibile<br />

specializzazione come cluster <strong>del</strong>lo sviluppo<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> tecnolgia <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> refrigerato e ciò<br />

può essere volano per l’attività <strong>logistica</strong><br />

<strong>del</strong>l’aeroporto<br />

- ospitare porti complementari all’attività di quelli<br />

di Barcellona e Tarragona<br />

- costituzione di un possibile asse ferroviario<br />

trasversale con possibile sbocco verso l’Europa<br />

Lleida-Manresa-Vic-Girona servirà per<br />

connettere i poli logistici di questo asse e<br />

sviluppare un <strong>trasporto</strong> intermodale e il settore<br />

logistico <strong>del</strong>le Tierras de Lleida<br />

- le migliorie viarie che si stanno facendo:<br />

costruzione <strong>del</strong>l’autostrada Tarragona-<br />

Montblanc y Montblanc fino all’Autovía A2; la<br />

costruzione <strong>del</strong>l’asse occidentale Tortosa-<br />

Lleida-Francia e <strong><strong>del</strong>la</strong> autovía Lleida-Viella-<br />

Francia; il raddoppio <strong><strong>del</strong>la</strong> Lledia-Girona<br />

- la mancanza di infrastrutture importanti<br />

(FerMed, Asse Trasversale, autostrada Tortosa-<br />

Francia, etc.) minaccia di restringere l’ambito di<br />

attuazione e l’impulso allo sviluppo <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

<strong>logistica</strong><br />

- il problema <strong>del</strong> controllo dei prezzi in caso di<br />

zone industriali e aree logistiche tra Lleida e le<br />

zone limitrofe di altre comunità autonome<br />

(Fraga en Aragón y Castellón en la Comunidad<br />

Valenciana): offrendo superfici a un prezzo<br />

inferiore e maggiori facilitazioni si genera una<br />

possibile minaccia di de<strong>locali</strong>zzazione e fuga di<br />

attività economiche da Lleida verso queste altre<br />

zone<br />

- la mancanza di intermodalità causa la<br />

minaccia di offire ad altri poli logistici al di fuori<br />

di Lleida di svilppare una specializzazione verso<br />

la multimodalità<br />

- i prezzi alti per <strong>del</strong> terreno fa sì che solo le<br />

grandi imprese possono insediarsi in questa<br />

zona<br />

- le imprese lamentano l’inesistenza di incentivi<br />

economici di rilievo da parte <strong>del</strong> Governo<br />

Centrale e di quello <strong>del</strong>l’Autonomia di Catalogna<br />

e un insufficiente appoggio agli investimenti<br />

privati<br />

- la continuazione <strong><strong>del</strong>la</strong> crisi implica la<br />

decrescita di molti settori economici, il ritardo<br />

nello sviluppo industriale e dei servizi tra cui<br />

quello <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> e dei trasporti<br />

19


1.6 Case Study: Cluster Provenza-Alpi-Costa Azzurra (PACA)<br />

Cluster Paca Logistique è un’associazione, istituita in conformità alla legislazione <strong>del</strong> 1901, aperta<br />

a tutti gli enti la cui attività principale o parziale, o la cui competenza riconosciuta si inquadra nel<br />

campo <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong>: imprese, enti di formazione e di ricerca, istituzioni e comunità <strong>territoriali</strong>.<br />

Polo regionale d’innovazione e di sviluppo economico solidale (PRIDES, Pôle Règional<br />

d’Innovation et de Développement Economique Solidaire), certificato dal febbraio 2002 dalla<br />

Regione Provence-Alpes-Côte d’Azur (PACA), Cluster Paca Logistique è finalizzato a:<br />

- promuovere la filiera e i suoi attori;<br />

- dotare il territorio e le sue imprese di un vantaggio tecnologico e organizzativo durevole,<br />

volto a mettere in rete gli attori e ad inserire la <strong>logistica</strong> regionale in un processo di<br />

innovazione rivolto al futuro.<br />

Facendo affidamento su un regime di eccellenza e sulle competenze regionali, Cluster Paca<br />

Logistique intende sostenere gli attori nelle quattro principali sfide che vengono poste alla <strong>logistica</strong>:<br />

- la globalizzazione degli scambi e dei mercati;<br />

- le nuove esigenze <strong><strong>del</strong>la</strong> società civile: etica, sicurezza, tracciabilità, ambiente, cambiamenti<br />

climatici…;<br />

- lo sviluppo <strong>del</strong>le tecnologie e dei <strong>sistemi</strong> di informazione;<br />

- la ristrutturazione organizzativa, ormai pressoché continua, <strong>del</strong>le catene logistiche e<br />

l’evoluzione costante <strong>del</strong>le esigenze e <strong>del</strong>le attese <strong><strong>del</strong>la</strong> domanda.<br />

Cluster Paca Logistique associa una sessantina di membri, aziende ed enti di Pubblica<br />

Amministrazione, attivi nell’organizzazione <strong>del</strong>le reti di <strong>trasporto</strong> e <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong>, tra cui<br />

trasportatori, imprese di navigazione marittime e fluviali, centri di formazione, le Poste statali, la<br />

Società Nazionale <strong>del</strong>le Ferrovie Francesi (SNCF), società di consulenza e di promozione, centri di<br />

ricerca, imprese di costruzione di infrastrutture.<br />

L’associazione riunisce tre tipi di attori:<br />

1. Professionisti legati alla <strong>logistica</strong> (ad esempio trasportatori, armatori, produttori di <strong>logistica</strong>,<br />

professionalità <strong>del</strong> settore informatico, <strong><strong>del</strong>la</strong> grande distribuzione, costruttori di strutture,<br />

esperti di consulting, Pubblica Amministrazione).<br />

2. Attori interessati alla <strong>logistica</strong>, alla formazione, alla ricerca.<br />

3. Istituzioni ed enti <strong>locali</strong>.<br />

La mission<br />

L’Associazione ha due obiettivi fondamentali:<br />

1. Rafforzare la competitività <strong>del</strong>le imprese presenti sul territorio attraverso l’innovazione ed<br />

azioni di “mutualizzazione” tra le imprese, consistenti nel mettere in comune le risorse<br />

esistenti, accomunare imprese con gli stessi problemi, oppure di dimensioni troppo limitate<br />

per poterli affrontare singolarmente: in una parola fare economia di scala; questa mission<br />

comprende anche azioni di formazione.<br />

2. Attuare interazioni reciproche tra territorio e <strong>logistica</strong>: il territorio ha bisogno <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> e<br />

la <strong>logistica</strong> ha bisogno che il territorio metta a disposizione le proprie risorse. In questo<br />

quadro, l’Associazione intende fare <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> un fattore di sviluppo durevole nella<br />

Regione PACA e promuovere la filiera, farla conoscere all’esterno ed all’interno <strong>del</strong><br />

territorio, ai decisori pubblici, attraverso la partecipazione ad eventi espositivi, come fiere e<br />

saloni <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> di rilevanza nazionale ed internazionale.<br />

Campi d’azione generali<br />

In generale, il Cluster Paca Logistique opera nei seguenti campi di azione:<br />

- aiuto alla concretizzazione dei partenariati tra attori diversi che abbiano riconosciute<br />

competenze complementari;<br />

- costruire progetti di collaborazione strategica che possano accedere ad aiuti<br />

20


pubblici;<br />

- più in generale, promuovere un clima favorevole all’innovazione ed agli attori <strong>del</strong> polo,<br />

dando avvio ad azioni di stimolo, mutualizzazione o assistenza dei membri sulle diverse<br />

tematiche fondamentali <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong>.<br />

Il PRIDES<br />

Tra le principali attività realizzate dal Cluster vi è la costituzione in Polo regionale d’innovazione e<br />

di sviluppo economico solidale (PRIDES, Pôle Règional d’Innovation et de Développement<br />

Economique Solidaire), certificato dal febbraio 2002 dalla Regione Provence-Alpes-Côte d’Azur<br />

(PACA). Tale attribuzione consente ad un PRIDES di avviare azioni collettive rivolte ad imprese<br />

associate che ne abbiano un bisogno condiviso con altre e realizzare e finanziare progetti<br />

innovativi che vedano la partecipazione di imprese e centri di ricerca nel campo <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> e<br />

dei trasporti. Il Cluster cura inoltre un’azione informativa rivolta alle imprese aderenti<br />

all’Associazione sull’emissione di bandi pubblici per il finanziamento di iniziative giudicate<br />

congruenti con i bisogni <strong><strong>del</strong>la</strong> collettività.<br />

Una volta individuato un bisogno di impresa che può essere soddisfatto con interventi collettivi o<br />

individuali, lo staff <strong>del</strong> Cluster si mette a disposizione per:<br />

- ricerca di partenariato (imprese, centri di ricerca);<br />

- assistenza nella redazione <strong>del</strong> progetto;<br />

- selezione dei finanziamenti attivabili;<br />

- azione consultiva, eventauli certificazioni, presentazione ai finanziatori ecc.<br />

Anche per i bandi a progetto emessi da altri finanziatori, la certificazione da parte di un PRIDES è<br />

sempre più apprezzata e costituisce un vantaggio in sede di attribuzione dei finanziamenti.<br />

Le commissioni di lavoro e di ricerca<br />

L’Associazione si sforza di favorire lo sviluppo di sinergie e la proposta di soluzioni pratiche e<br />

condivise sui maggiori problemi in ambito locale. Cluster Paca Logistique costituisce, con il<br />

contributo scientifico di esperti esterni, sette commissioni che operano nell’ambito di temi strategici<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> filiera <strong>logistica</strong>, procedendo su tematiche mirate, per approdare a raccomandazioni, azioni<br />

collettive, progetti di collaborazione da avviare ai bandi di finanziamento esterno. Le commissioni<br />

sono le seguenti:<br />

Gestione ed attrattività <strong>del</strong> territorio. Ha l’obiettivo di studiare cosa è possibile fare in materia di<br />

gestione <strong>del</strong> territorio per assicurare un efficiente sviluppo <strong><strong>del</strong>la</strong> filiera <strong>logistica</strong>. Tra i vari temi di<br />

ricerca segnaliamo:<br />

- contributo allo studio di uno schema di gestione <strong>logistica</strong> a livello regionale, attraverso la<br />

produzione di una nota di sintesi <strong>del</strong>le strategie logistiche regionali e di linee guida o<br />

raccomandazioni strategiche;<br />

- identificazione degli attori chiave per lo sviluppo <strong>del</strong>l’attività di <strong>logistica</strong> e di ricerca <strong>del</strong>le<br />

modalità di collaborazione;<br />

- formulazione <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo di insieme dei flussi di merci nelle grandi agglomerazioni (ad<br />

esempio nell’agglomerato urbano marsigliese).<br />

Sviluppo sostenibile. Mira ad aiutare i diversi attori a mettere in pratica il concetto <strong><strong>del</strong>la</strong> sostenibilità<br />

e contribuire all’eccellenza <strong><strong>del</strong>la</strong> Regione in questa tematica. I sottogruppi di lavoro operano sui<br />

seguenti temi:<br />

- approvvigionamento urbano, valutazione dei <strong>sistemi</strong> di distribuzione urbana a partire dalle<br />

ZLU (Zone Logistiche Urbane), collocate al centro <strong><strong>del</strong>la</strong> città;<br />

- sviluppo <strong>del</strong>le infrastrutture logistiche e integrazione nell’ambiente naturale;<br />

- realizzazione di un griglia SWOT all’interno <strong><strong>del</strong>la</strong> regione di fronte alle strategie ed alle<br />

esigenze di sviluppo sostenibile.<br />

Sviluppo di rapporti internazionali. Promuove azioni, all’interno di ogni filiera, che permettano di<br />

rafforzare la visibilità internazionale <strong>del</strong>le imprese all’estero per mezzo <strong><strong>del</strong>la</strong> partecipazione ad<br />

esposizioni internazionali dedicate al <strong>trasporto</strong> ed alla <strong>logistica</strong>. I sottogruppi di lavoro si occupano<br />

di:<br />

- supportare la comunicazione visiva <strong>del</strong> Cluster e dei suoi associati negli eventi<br />

internazionali in programmazione;<br />

21


- produrre opuscoli di comunicazione destinati alle missioni economiche all’estero;<br />

- produrre un inventario cartografico <strong>del</strong>le manifestazioni a carattere logistico.<br />

Impiego e formazione. E’ finalizzata al miglioramento <strong>del</strong>l’offerta formativa, conformemente ai<br />

bisogni <strong>del</strong>le imprese, e dd incrementare l’attrattività <strong>del</strong>le professioni <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong>. Le<br />

sottocommissioni operano nel campo di:<br />

- professioni legate al <strong>trasporto</strong> marittimo;<br />

- relazioni dirette tra l’offerta di servizi e le imprese;<br />

- attivazione di una formazione continua e qualificante per i dipendenti <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong><br />

destinati a funzioni di quadro intermedio.<br />

Mutamenti geo-economici. Prevede l’evoluzione degli scenari logistici ed ambientali nella Regione<br />

Paca ed a livello globale, a medio e lungo termine. I sottogruppi di lavoro operano per mettere in<br />

rete gli osservatori, attraverso uno specifico progetto di ricerca e per uno sviluppo <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

condivisione e <strong><strong>del</strong>la</strong> cooperazione tra gli attori <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong>.<br />

Prestazione <strong><strong>del</strong>la</strong> multimodalità. La commissione ricerca le condizioni di una migliore<br />

combinazione multimodale <strong>del</strong>le diverse reti di <strong>trasporto</strong>, allo scopo di migliorare le performance,<br />

ottimizzare procedure, modalità di gestione ed organizzazione. I sottogruppi di lavoro operano per<br />

la progettazione di un sistema di <strong>trasporto</strong> containerizzato tra Fos e Lione e per l’identificazione di<br />

nuovi attori nei trasporti di massa.<br />

Tecnologie <strong>del</strong>l’Informazione e <strong><strong>del</strong>la</strong> Comunicazione (TIC) ed industria <strong><strong>del</strong>la</strong> conoscenza. La<br />

commissione ha per obiettivo generale il miglioramento <strong>del</strong>le performance <strong>del</strong>le imprese logistiche<br />

per una migliore utilizzazione <strong>del</strong>le TIC. I sottogruppi di lavoro operano per:<br />

- elaborare un questionario per lo stato <strong>del</strong>l’arte <strong>del</strong> livello di integrazione <strong>del</strong>le TIC nei<br />

differenti settori <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong>;<br />

- favorire gli scambi di informazioni elettroniche tra i transiti marittimi;<br />

- migliorare il flusso di informazioni sull’asse Rodano-Saona-Mediterraneo;<br />

- proporre una newsletter accessibile a tutti sulla tecnologia e le innovazioni.<br />

Altre attività<br />

Tra le altre attività qualificanti <strong>del</strong> Cluster segnaliami la partecipazione a saloni, fiere, esposizioni,<br />

ed attività condotte assieme ad agenti di promozione economica.<br />

Durante l’anno vengono inoltre organizzati incontri o eventi che permettono di riunire e di informare<br />

gli attori <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> regionale.<br />

Per favorire l’innovazione, tecnica o organizzativa, l’Associazione favorisce l’avvicinamento tra<br />

imprese e ricerca, mettendo in luce e sostenendo i progetti imprenditoriali collettivi o individuali e<br />

facilitandone il finanziamento.<br />

22


2.La struttura e la dinamica <strong>del</strong> settore Logistica-Trasporti: una lettura comparata<br />

2.1 Le caratteristiche strutturali e le specializzazioni <strong>territoriali</strong><br />

Nel confronto tra i dati strutturali di cui alla seguente tabella 1, emerge una sostanziale omogeneità<br />

dal punto di vista dimensionale tra le realtà considerate, con città capoluogo aventi una<br />

popolazione attorno ai 100.000 abitanti, fatta eccezione per Marsiglia.<br />

I territori provinciali di Piacenza, Novara, Tarragona e Lleida si caratterizzano per una quota tra i<br />

300 e i 400.000 residenti, mentre Girona mostra una dimensione quasi doppia.<br />

Si riscontrano invece differenze più marcate nella superficie destinata a <strong>logistica</strong>, con una forte<br />

prevalenza dei dati riferiti a Piacenza e Novara, in cui le aree logistiche superano i 4,8 milioni di mq<br />

nel primo caso e i 3,5 milioni di mq nel secondo. Assai più ridotti, soprattutto in termini relativi<br />

rispetto alla dimensione provinciale, risultano i dati dei casi spagnoli, anche se in questo caso sono<br />

rappresentativi solo <strong>del</strong>le superfici destinate a magazzini (escluse quindi le aree esterne).<br />

Molto interessanti risultano le indicazioni relative al peso complessivo <strong>del</strong> comparto Trasporti-<br />

Logistica sull’economia dei territori considerati, in termini di occupazione e di imprese.<br />

A dimostrazione <strong>del</strong>l’importanza <strong>del</strong> comparto, si considerino i quasi 7.000 addetti in provincia di<br />

Piacenza (6,5% <strong>del</strong> totale), i circa 4.000 addetti su cui si assestano Novara e Tarragona, i circa<br />

10.000 presenti a Girona. Particolarmente significativa risulta la valutazione, in termini di<br />

occupazione, <strong>del</strong> peso <strong>del</strong> comparto sul totale <strong>del</strong>l’economia, al fine di pervenire a confronti<br />

omogenei.<br />

Considerando il numero di imprese, sono oltre 1.000 le unità <strong>locali</strong> <strong>del</strong> comparto a Piacenza, circa<br />

750 a Novara, mentre nei territori spagnoli risulta assai rilevante il dato di Girona (3.300 imprese),<br />

quasi pari a quello di Marsiglia che rappresenta una realtà economica di dimensioni molto più<br />

rilevanti. Per peso percentuale spicca Lleida in cui oltre il 7% <strong>del</strong>le imprese è <strong>del</strong> comparto in<br />

oggetto.<br />

E’ quindi utile valutare, oltre ai valori assoluti, anche il peso <strong>del</strong> comparto sul totale <strong>del</strong>le imprese<br />

dei territori considerati, al fine di ottenere confronti omogenei.<br />

Dai dati disponibili è Piacenza a mostrare il valore più significativo, con una quota di imprese nel<br />

settore Trasporti-Logistica superiore al 4%, più <strong>del</strong> doppio di quella di Novara e maggiore anche<br />

<strong>del</strong> dato di Marsiglia (2,8%).<br />

Per quanto concerne i principali flussi di merci in entrata nei poli logistico-trasportistici considerati,<br />

risultano abbastanza in linea le due realtà italiane interessate, in quanto sono largamente<br />

prevalenti le merci in arrivo dal territorio nazionale (60% per Piacenza, 75% per Ravenna), mentre<br />

si attesta tra il 10 e il 15% la quota di provenienza extra-UE (per Piacenza soprattutto Far East).<br />

I poli spagnoli sono invece molto orientati a flussi interni di provenienza <strong>del</strong>l’area <strong><strong>del</strong>la</strong> Catalogna.<br />

Infine, evidenziando i settori merceologici prevalenti per il comparto, ogni territorio considerato<br />

presenta le proprie specificità, quindi Piacenza con l’elettronica, prodotti legno/mobili e chimici,<br />

Novara con la filiera <strong>del</strong> bianco (elettrodomestici) e acqua minerale, Tarragona con materiali<br />

siderurgici e chimici, cereali ed automobili, Girona con <strong>trasporto</strong> <strong>del</strong> freddo (carni), Marsiglia con<br />

idrocarburi e rinfuse.<br />

23


Tab.1 – Confronto dati strutturali settore trasporti-<strong>logistica</strong> territori <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong><br />

Indicatore PIACENZA NOVARA TARRAGONA LLEIDA GIRONA MARSIGLIA<br />

Popolazione provincia 289.887 371.802 375.548 439.253 753.046 2.008.569<br />

Popolazione città<br />

capoluogo<br />

103.206 104.363 140.323 137.387 96.236 839.043<br />

Superficie destinata 2.578.000 mq (città) 1.696.000 mq (città) 716.009 mq<br />

282.072 mq<br />

520.287 mq<br />

alla <strong>logistica</strong><br />

4.868.000 mq (prov.) 3.500.000 mq (prov.) (magazzini)<br />

(magazzini)<br />

(magazzini)<br />

Totale addetti<br />

98.294<br />

121.000 279.891<br />

167.797<br />

290.879<br />

736.995<br />

provincia<br />

(settori produttivi)<br />

Totale addetti<br />

Trasporti+Logistica<br />

6.387 6.203 13.880<br />

8.328<br />

10.923<br />

57.029<br />

% add. Trasp/Log su<br />

totale addetti<br />

6,5% 5,2% 5,0% 5,0% 3,8% 7,7%<br />

Totale imprese<br />

26.384<br />

38.797<br />

64.003 41.711 66.964 127.802<br />

provincia<br />

(UL settori produttivi)<br />

(UL)<br />

Totale imprese<br />

1.005 imprese 753 UL 4.202 2.982 3.273 3.556<br />

Trasporti+Logistica<br />

1.076 UL<br />

% imprese Trasp/Log<br />

su totale addetti<br />

4,1%<br />

1,9% 6,6% 7,2% 4,9% 2,8%<br />

Principali flussi Merci in entrata: Merci in entrata: Merci (via strada) Merci (via strada) Merci (via strada)<br />

60% ITA<br />

75% ITA<br />

Interno 46,6%<br />

Interno 51,6%<br />

Interno 57,3%<br />

30% UE<br />

10% UE<br />

Catalunya 28,0% Catalunya 26,4% Catalunya 28,2%<br />

10% Far East<br />

15% Extra UE<br />

Spagna 19,8%<br />

Spagna 16,2%<br />

Spagna 7,1%<br />

UE/Resto mondo 5,6% UE/Resto mondo 5,8% UE/Resto mondo 7,5%<br />

Settori merceologici Collettame<br />

Filiera <strong>del</strong> bianco Carbone<br />

Prodotti agricoli e Trasporto <strong>del</strong> freddo Idrocarburi<br />

prevalenti<br />

Elettronica<br />

(elettrodomestici) Cereali<br />

alimentari<br />

(carni)<br />

Rinfuse<br />

Prod.legno/mobili Acqua minerale Materiali siderurg.<br />

Prodotti sfusi<br />

Chimici<br />

Materiali chimici<br />

(collettame)<br />

Beni largo consumo<br />

Automobili<br />

24


2.2 Le dinamiche <strong>del</strong> fatturato e l’incidenza <strong><strong>del</strong>la</strong> crisi economica<br />

La situazione generale di crisi che ha colpito l’economia a livello internazionale, in<br />

particolare quella europea, ha evidentemente generato ripercussioni anche sul<br />

comparto <strong>logistica</strong> e trasporti, che è a servizio <strong>del</strong>l’attività manifatturiera e quindi ne è<br />

direttamente influenzato in termini di andamenti.<br />

Tra le imprese intervistate nei territori <strong>del</strong>l’area <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong> (tab.2), il 72% ha<br />

riscontrato un’elevata incidenza <strong><strong>del</strong>la</strong> crisi, mentre solo il 10% ha subito limitati impatti.<br />

La situazione presenta sfumature diverse a seconda <strong>del</strong>le province considerate: le<br />

realtà di Tarragona e Novara risultano maggiormente colpite dalle difficoltà <strong><strong>del</strong>la</strong> crisi<br />

(100% nel primo caso, 80% nel secondo), mentre a Piacenza, Girona e Lleida la quota<br />

di imprese che ha manifestato ripercussioni si è attestata al 60%.<br />

Tab.2 - Incidenza <strong><strong>del</strong>la</strong> situazione generale di crisi economica sul comparto <strong>logistica</strong> e<br />

trasporti <strong>del</strong> territorio (IMPRESE) negli ultimi 5 anni (valori %)<br />

Piacenza Novara Tarragona Girona Lleida Media<br />

elevata 60 80 100 60 60 72<br />

media 40 20 0 10 20 18<br />

bassa 0 0 0 30 20 10<br />

nulla 0 0 0 0 0 0<br />

Totale 100 100 100 100 100 100<br />

Media<br />

Lleida<br />

Girona<br />

Tarragona<br />

Novara<br />

Piacenza<br />

0 20 40 60 80 100<br />

elevata media bassa nulla<br />

Fonte: interviste progetto <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong>


Nonostante le difficoltà qui evidenziate, il comparto <strong>logistica</strong> e trasporti nelle aree<br />

considerate dimostra comunque una buona capacità di tenuta per quanto concerne la<br />

dinamica di fatturato negli ultimi 5 anni (tab.3), anche se ancora una volta con<br />

situazioni piuttosto diversificate a seconda dei territori di riferimento. Mentre infatti<br />

risulta molto positiva la dinamica di Piacenza, in cui il 60% <strong>del</strong>le imprese ha dichiarato<br />

una crescita <strong>del</strong> fatturato e solo il 20% una diminuzione, assai diversa è ad esempio la<br />

casistica di Novara, dove nessuna <strong>del</strong>le realtà intervistate ha riscontrato un<br />

incremento, in quanto metà ha mantenuto stazionari i livelli di giro d’affari e metà ha<br />

subìto un decremento. In una posizione intermedia si collocano i tre casi spagnoli, con<br />

migliori performance per Tarragona e Girona a livello di crescita ma anche più elevate<br />

percentuali di imprese con diminuzione di fatturato, mentre a Lleida prevale la<br />

stazionarietà.<br />

A livello complessivo risultano ancora migliori le prospettive per i prossimi 5 anni,<br />

secondo quanto rilevato dalle imprese intervistate nei diversi territori (tab.4).<br />

Mediamente circa ¾ <strong>del</strong>le aziende (75%) prevedono una crescita di fatturato nel<br />

prossimo periodo, con punte massime per Tarragona (100%) e alte per Piacenza e<br />

Lleida (80%), mentre meno pronunciate si prospettano le dinamiche per Novara e<br />

Girona.<br />

Il comparto sembra quindi dimostrare buone prospettive di tenuta e di crescita anche<br />

per il prossimo futuro, considerando che è praticamente nulla la quota di imprese che<br />

prevedono una diminuzione <strong>del</strong> fatturato.<br />

Tab.3 - Dinamica <strong>del</strong> fatturato <strong>del</strong> comparto <strong>logistica</strong> e trasporti nel territorio<br />

(IMPRESE) negli ultimi 5 anni (valori %)<br />

Piacenza Novara Tarragona Girona Lleida Media<br />

crescita 60 0 50 40 20 34<br />

stazionarietà 20 50 0 20 60 30<br />

diminuzione 20 50 50 40 20 36<br />

Totale 100 100 100 100 100 100<br />

Media<br />

Lleida<br />

Girona<br />

Tarragona<br />

Novara<br />

Piacenza<br />

0 20 40 60 80 100<br />

crescita stazionarietà diminuzione<br />

Fonte: interviste progetto <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong><br />

26


Tab.4 - Dinamica <strong>del</strong> fatturato <strong>del</strong> comparto <strong>logistica</strong> e trasporti nel territorio<br />

(IMPRESE) nei prossimi 5 anni (valori %)<br />

Piacenza Novara Tarragona Girona Lleida Media<br />

crescita 80 50 100 60 80 74<br />

stazionarietà 20 50 0 30 20 24<br />

diminuzione 0 0 0 10 0 2<br />

Totale 100 100 100 100 100 100<br />

Media<br />

Lleida<br />

Girona<br />

Tarragona<br />

Novara<br />

Piacenza<br />

0 20 40 60 80 100<br />

crescita stazionarietà diminuzione<br />

Fonte: interviste progetto <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong><br />

2.3 Le dinamiche degli insediamenti e <strong>del</strong> valore <strong>del</strong>le aree<br />

La dinamica degli insediamenti logistici nei territori interessati all’indagine ha registrato<br />

negli ultimi 5 anni una buona crescita secondo il 54% dei soggetti interpellati, mentre<br />

circa un terzo ha indicato una situazione di stazionarietà e solo il 12% una diminuzione<br />

(tab.5).<br />

In questo quadro generale, spiccano le situazioni dei casi italiani di Piacenza, in cui la<br />

forte crescita degli insediamenti è riconosciuta dal 90% degli interlocutori, e Novara<br />

con una quota pari all’80%. Piacenza di fatto rappresenta la realtà più “giovane”<br />

nell’ambito <strong>del</strong>lo sviluppo <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> per cui in termini dinamici negli ultimi anni ha<br />

fatto riscontrare le migliori performance, oltre a caratterizzarsi per aspetti di crescita<br />

quantitativa molto rilevante, come dimostrato da quanto messo in evidenza<br />

precedentemente in relazione alle superfici destinate alla <strong>logistica</strong> (vedi paragrafo 2.1).<br />

Nelle aree spagnole invece le dinamiche appaiono piuttosto stabilizzate a Tarragona e<br />

Lleida, mentre Girona è la realtà che manifesta la maggiore tendenza alla diminuzione<br />

degli insediamenti negli ultimi anni.<br />

27


Tab.5 - Dinamica insediamenti nel settore <strong>logistica</strong>/trasporti nel territorio locale<br />

(IMPRESE ED ENTI) negli ultimi 5 anni (valori %)<br />

Piacenza Novara Tarragona Girona Lleida Media<br />

crescita 90 80 50 10 40 54<br />

stazionarietà 0 20 50 40 60 34<br />

diminuzione 10 0 0 50 0 12<br />

Totale 100 100 100 100 100 100<br />

Media<br />

Lleida<br />

Girona<br />

Tarragona<br />

Novara<br />

Piacenza<br />

0 20 40 60 80 100<br />

crescita stazionarietà diminuzione<br />

Tab.6 - Dinamica insediamenti nel settore <strong>logistica</strong>/trasporti nel territorio locale<br />

(IMPRESE ED ENTI) nei prossimi 5 anni (valori %)<br />

Piacenza Novara Tarragona Girona Lleida Media<br />

crescita 40 80 100 30 60 62<br />

stazionarietà 60 20 0 60 40 36<br />

diminuzione 0 0 0 10 0 2<br />

Totale 100 100 100 100 100 100<br />

Media<br />

Lleida<br />

Girona<br />

Tarragona<br />

Novara<br />

Piacenza<br />

0 20 40 60 80 100<br />

crescita stazionarietà diminuzione<br />

Fonte: interviste progetto <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong><br />

28


Parallelamente a quanto evidenziato in termini di fatturato, la tabella 6 conferma le<br />

prospettive di crescita per il comparto <strong>logistica</strong> e trasporti anche nei prossimi anni,<br />

manifestando quindi una significativa fiducia nonostante la situazione generale di<br />

incertezza dal punto di vista degli investimenti.<br />

Come riscontrabile dalla tab.6, il 62% dei soggetti (imprese ed enti) <strong>del</strong>l’area <strong>Arco</strong><br />

<strong>Latino</strong> coinvolti nell’indagine, prevede una crescita <strong>del</strong> settore nei prossimi 5 anni, il<br />

36% una stazionarietà e solo il 2% una diminuzione.<br />

Analizzando le singole realtà <strong>territoriali</strong>, per Piacenza prevalgono previsioni di<br />

stazionarietà degli insediamenti, anche alla luce <strong><strong>del</strong>la</strong> crescita assai significativa e<br />

rapida conosciuta negli ultimi anni, mentre è Tarragona il territorio che denota migliori<br />

prospettive di crescita, segnalate dal 100% degli interlocutori coinvolti.<br />

Di seguito troviamo Novara e Lleida, in cui rispettivamente l’80% e il 60% degli<br />

intervistati ha espresso previsioni di incremento degli insediamenti, mentre più<br />

stazionarie risultano le prospettive <strong><strong>del</strong>la</strong> provincia di Girona, analogamente a Piacenza.<br />

Parallelamente, viene preso in esame un indicatore particolarmente significativo per il<br />

settore, vale a dire il valore <strong>del</strong>le aree interessate dalla <strong>logistica</strong>, in quanto espressione<br />

di una valorizzazione anche economica degli insediamenti.<br />

Mediamente, nei territori di <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong> negli ultimi 5 anni (tab.7) ha prevalso un trend<br />

di crescita, espresso dal 45% dei soggetti interpellati, mentre circa un terzo (35%) ha<br />

registrato una stazionarietà e il 20% una diminuzione.<br />

Il territorio che ha conosciuto la migliore performance è Novara, in cui l’80% degli<br />

intervistati ha rappresentato un trend di crescita, seguita da Piacenza (50%).<br />

Tab.7 - Dinamica <strong>del</strong> valore <strong>del</strong>le aree <strong>del</strong> territorio locale (IMPRESE ED ENTI)<br />

negli ultimi 5 anni (valori %)<br />

Piacenza Novara Girona Lleida Media<br />

crescita 50 80 20 30 45<br />

stazionarietà 30 20 50 40 35<br />

diminuzione 20 0 30 30 20<br />

Totale 100 100 100 100 100<br />

Media<br />

Lleida<br />

Girona<br />

Novara<br />

Piacenza<br />

0 20 40 60 80 100<br />

crescita stazionarietà diminuzione<br />

Fonte: interviste progetto <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong><br />

29


Le previsioni dei prossimi 5 anni in termini di dinamica dei valori <strong>del</strong>le aree denotano<br />

invece una maggiore prudenza, tanto che circa la metà degli intervistati, a livello di<br />

media <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong>, indica una stazionarietà di tale indicatore, mentre per il 35% si<br />

assisterà ad una crescita.<br />

La dinamica di maggiore staticità viene evidenziata per la provincia di Piacenza (90%<br />

prevede stazionarietà), mentre per Novara e Lleida si prospettano ancora<br />

valorizzazioni piuttosto pronunciate <strong>del</strong>le aree logistiche anche per il prossimo futuro.<br />

Tab.8 - Dinamica <strong>del</strong> valore <strong>del</strong>le aree <strong>del</strong> territorio locale (IMPRESE ED ENTI)<br />

nei prossimi 5 anni (valori %)<br />

Piacenza Novara Girona Lleida Media<br />

crescita 10 60 20 50 35<br />

stazionarietà 90 40 40 40 52,5<br />

diminuzione 0 0 40 10 12,5<br />

Totale 100 100 100 100 100<br />

Media<br />

Lleida<br />

Girona<br />

Novara<br />

Piacenza<br />

0 20 40 60 80 100<br />

crescita stazionarietà diminuzione<br />

Fonte: interviste progetto <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong><br />

30


3.La valutazione comparata dei punti di forza e di debolezza<br />

3.1 I fattori <strong>locali</strong>zzativi di insediamento <strong>del</strong>le imprese <strong>del</strong> comparto<br />

L’attrattività dei territori per gli insediamenti logistici dipende da diversi fattori, in parte di<br />

natura geografico-territoriale, in parte legati a specializzazioni economiche e condizioni<br />

di mercato, in parte influenzati da aspetti di tipo “volontaristico” cioè connessi a<br />

specifiche politiche e azioni di governance.<br />

La seguente tabella 9 esprime la valutazione <strong>del</strong>le imprese <strong>del</strong> comparto <strong>logistica</strong>trasporti<br />

<strong>del</strong>l’area <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong> sui punti di forza dei rispettivi territori in termini di<br />

molteplici fattori <strong>locali</strong>zzativi.<br />

Tab.9 - Valutazione dei punti di forza <strong>del</strong> territorio in termini di fattori <strong>locali</strong>zzativi di<br />

insediamento <strong>del</strong>le imprese <strong>del</strong> comparto <strong>logistica</strong> / trasporti<br />

(medie su totale interviste)<br />

(punteggio da 1: minima importanza a 10: massima importanza)<br />

Piacenza Novara Tarragona Girona Lleida Media<br />

Posizionamento geografico 9,4 8,3 8,0 7,5 7,4 8,1<br />

Collegamenti stradali/autostradali 9,2 8,0 7,4 7,9 7,8 8,1<br />

Vicinanza dei mercati di distribuzione 7,1 8,1 6,8 6,9 7,2 7,2<br />

Reti telematiche/infrastrutture informatiche 7,3 7,6 6,2 7,0 8,0 7,2<br />

Disponibilità aree 7,9 7,1 6,2 6,4 7,6 7,0<br />

Continuità aziendale 6,2 8,0 5,5 6,6 7,7 6,8<br />

Costo <strong>del</strong>le aree 7,4 7,3 6,6 6,1 6,3 6,7<br />

Disponibilità di manodopera 7,6 6,0 6,3 6,5 7,2 6,7<br />

Specializzazione settoriale 6,8 6,5 5,1 6,3 7,8 6,5<br />

Vicinanza a porti/aeroporti 7,4 7,9 5,4 4,8 6,9 6,5<br />

Servizi accessori all’area 6,1 5,7 5,8 6,0 7,6 6,2<br />

Disponibilità di capitale umano qualificato 6,7 6,2 5,3 5,7 7,3 6,2<br />

Disponibilità strutture per <strong>trasporto</strong> intermodale 6,8 7,7 5,5 4,3 5,3 5,9<br />

Collaborazioni/partnership con altre imprese 5,2 6,5 5,6 5,5 6,5 5,9<br />

Collegamenti ferroviari 6,6 6,7 4,4 4,3 4,5 5,3<br />

Strumenti di pianificazione territoriale/strategica 5,7 5,7 4,8 4,7 5,3 5,2<br />

Presenza di università/centri ricerca-formazione 6,1 4,0 4,1 5,6 6,1 5,2<br />

Incentivi e finanziamenti pubblici 5,6 3,8 4,4 4,5 3,2 4,3<br />

Fonte: interviste progetto <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong><br />

I primi due fattori, con una valutazione media superiore ad 8 (in cui spicca Piacenza con<br />

valori superiori a 9), riguardano il posizionamento geografico e i collegamenti<br />

stradali/autostradali, confermando quindi la vocazione logistico-trasportistica per i<br />

territori maggiormente baricentrici nel contesto dei flussi di merci e rispetto alle reti<br />

viabilistiche.<br />

Di seguito, con valutazioni medie superiori a 7, troviamo la vicinanza ai mercati di<br />

distribuzione, particolarmente segnalata a Novara, proprio in considerazione dei<br />

rilevanti rapporti con l’area milanese e lombarda, e la presenza di reti<br />

telematiche/informatiche, evidenziata in particolare nell’area di Lleida.<br />

31


10<br />

Primi quattro punti di forza <strong>del</strong> territorio in termini di fattori <strong>locali</strong>zzativi di<br />

insediamento <strong>del</strong>le imprese <strong>del</strong> comparto <strong>logistica</strong> / trasporti<br />

(medie su totale interviste)<br />

9<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

10<br />

9<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

9,4<br />

7,3<br />

8,3<br />

7,6<br />

8,0<br />

7,5 7,4<br />

Posizionamento geografico<br />

6,2<br />

7,0<br />

Reti telematiche/infrastrutture …<br />

8<br />

8,1<br />

7,2<br />

10<br />

9<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

10<br />

9<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

9,2<br />

7,1<br />

8,0<br />

8,1<br />

7,4<br />

7,9 7,8 8,1<br />

Collegamenti …<br />

6,8<br />

6,9<br />

7,2 7,2<br />

Vicinanza dei mercati di distribuzione<br />

Altri fattori <strong>locali</strong>zzativi rilevanti riguardano le aree, sia in termini di disponibilità<br />

(valutazione media pari a 7), sia in termini di costo (6,7), mentre per quanto concerne<br />

le risorse umane sembra prevalere l’importanza <strong>del</strong>l’aspetto quantitativo (disponibilità<br />

manodopera, pari a 6,7) su quello qualitativo (disponibilità capitale umano qualificato,<br />

pari a 6,2).<br />

I fattori legati all’intermodalità e all’integrazione ferro-gomma si collocano invece in una<br />

posizione medio-bassa in termini di importanza, in quanto sia la disponibilità di strutture<br />

per il <strong>trasporto</strong> intermodale sia i collegamenti ferroviari hanno ottenuto una valutazione<br />

media inferiore a 6, anche se in questo caso si riscontrano significative differenziazioni<br />

tra i territori italiani e quelli spagnoli convolti nell’analisi. Mentre infatti per Novara e<br />

Piacenza tali indicatori hanno ottenuto punteggi vicini o superiori a 7, negli ambiti di<br />

Tarragona, Girona e Lleida i valori si attestano tra il 4,3 e il 5,5, manifestando quindi<br />

una valutazione sostanzialmente differente.<br />

Infine, risultano meno decisive, rispetto alle decisioni di insediamento, le azioni<br />

“volontaristiche” messe in campo dagli Enti Pubblici e in generale dal sistema di<br />

governance locale: i fattori che hanno ottenuto le valutazioni medie più basse, con una<br />

32


sostanziale omogeneità tra i territori considerati, risultano infatti gli strumenti di<br />

pianificazione territoriale e strategica (5,2), la presenza di università/centri di ricerca e<br />

formazione (5,2), gli incentivi e i finanziamenti pubblici (4,3).<br />

Per completare l’analisi <strong>del</strong>le suddette valutazioni, si è approfondita anche la differenza<br />

tra la situazione precedente all’insediamento <strong>del</strong>l’impresa e quella successiva, al fine di<br />

capire quanto, rispetto alle aspettative iniziali, è variato nel tempo il giudizio <strong>del</strong>le<br />

imprese in merito ai fattori <strong>locali</strong>zzativi considerati.<br />

Se si considera la media complessiva di <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong>, i dati che emergono dalla<br />

successiva tabella 10 non evidenziano significative differenze di valutazione tra le<br />

situazioni “pre” e “post” insediamento, mentre si riscontrano differenze più pronunciate<br />

analizzando le singole casistiche <strong>territoriali</strong>.<br />

Tab.10 - Valutazione dei fattori <strong>locali</strong>zzativi di insediamento: differenza tra situazione<br />

ante-insediamento impresa e situazione post-insediamento<br />

(totale interviste IMPRESE)<br />

Piacenza Novara Tarragona Girona Lleida Media<br />

Posizionamento geografico 1 0 -0,8 -0,4 0,4 0,0<br />

Collegamenti stradali/autostradali 1,3 0,25 -0,6 0,9 0,8 0,5<br />

Collegamenti ferroviari -0,7 0 2 2,3 -0,6 0,8<br />

Disponibilità strutture per <strong>trasporto</strong> intermodale -0,9 0 0,5 1,8 -0,4 0,3<br />

Vicinanza a porti/aeroporti 1,1 0 -0,7 1 -0,4 0,2<br />

Disponibilità aree 0,8 -0,3 -2,3 -1,9 0,2 -0,7<br />

Costo <strong>del</strong>le aree 0,8 0,5 0 -2,1 -0,2 -0,2<br />

Reti telematiche/infrastrutture informatiche 3,1 1,5 -1,4 0 1,4 0,9<br />

Servizi accessori all’area 1 0 -0,2 -0,5 0,8 0,3<br />

Vicinanza dei mercati di distribuzione 1,1 0 -1,1 -0,5 0,8 0,1<br />

Disponibilità di capitale umano qualificato 1,4 0 -0,3 -1,5 1 0,1<br />

Disponibilità di manodopera 2,6 0 0,8 -1,1 -0,8 0,3<br />

Incentivi e finanziamenti pubblici -1,4 0 0 0,5 -1,4 -0,5<br />

Strumenti di pianificazione territoriale/strategica 0,6 3 0,2 1 -0,2 0,9<br />

Collaborazioni/partnership con altre imprese 0,8 0 0,7 0,6 0,4 0,6<br />

Presenza di università/centri ricerca-formaz. 0,7 0 1,5 1,1 0,6 0,8<br />

Specializzazione settoriale 1,8 0 0,1 2,2 0,4 1,1<br />

Continuità aziendale 0,7 0 -0,1 -0,3 1,2 0,3<br />

Fonte: interviste progetto <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong><br />

Piacenza, ad esempio, ha visto incrementare la percezione <strong>del</strong>l’importanza <strong>del</strong>le reti e<br />

infrastrutture telematiche e <strong><strong>del</strong>la</strong> disponibilità di manodopera, mentre è peggiorato il<br />

giudizio su incentivi e finanziamenti pubblici.<br />

Le imprese di Novara hanno invece espresso un significativo miglioramento di<br />

valutazione per gli strumenti di pianificazione territoriale e strategica e per le reti<br />

telematiche.<br />

Per quanto riguarda i casi spagnoli, per Tarragona e Girona si riscontra un significativo<br />

decremento <strong><strong>del</strong>la</strong> valutazione destinata alla disponibilità <strong>del</strong>le aree, mentre cresce in<br />

misura rilevante il giudizio sull’importanza dei collegamenti ferroviari.<br />

33


3.2 Il livello di servizi offerti alle imprese nei poli logistici<br />

Un elemento particolarmente significativo nella valutazione <strong><strong>del</strong>la</strong> competitività dei<br />

territori considerati riguarda il giudizio <strong>del</strong>le imprese sul livello dei servizi offerti nei poli<br />

logistici (tab.11).<br />

Nel complesso dei territori di <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong>, i servizi maggiormente apprezzati riguardano<br />

la dogana, soprattutto nelle valutazioni dei casi italiani Piacenza e Novara, e il<br />

rifornimento, in particolare nelle aree di Lleida e Girona.<br />

Le criticità più rilevanti fanno riferimento alla disponibilità di mezzi pubblici e alla<br />

sicurezza in termini di videosorveglianza <strong>del</strong>le aree, problematica quest’ultima<br />

particolarmente segnalata per Tarragona e Piacenza.<br />

Tab.11 - Valutazione dei servizi <strong>del</strong>l’area<br />

(media su totale interviste IMPRESE)<br />

(punteggio da 1: giudizio negativo a 10: giudizio positivo)<br />

Piacenza Novara Tarragona Girona Lleida Media<br />

Dogana 8,8 8,0 7,0 7,8 6,0 7,5<br />

Rifornimento 7,4 5,0 6,4 8,0 8,2 7,0<br />

Lavaggio mezzi 6,0 5,0 6,0 8,0 7,8 6,6<br />

Ristoro 4,4 7,0 6,0 6,8 8,0 6,4<br />

Piazzali di sosta 4,8 5,5 5,0 8,0 8,0 6,3<br />

Alloggio, pernottamento 5,2 7,0 3,8 8,4 6,4 6,2<br />

Parcheggi pubblici auto dipendenti 6,8 6,0 3,8 6,1 6,6 5,9<br />

Piste ciclabili 4,8 - 5,0 6,7 5,4 5,5<br />

Mezzi pubblici 4,8 6,0 2,5 6,1 5,2 4,9<br />

Aree videosorvegliate 3,6 6,5 1,0 6,9 5,2 4,6<br />

Dogana<br />

Rifornimento<br />

Lavaggio mezzi<br />

Ristoro<br />

Piazzali di sosta<br />

Alloggio, pernottamento<br />

Parcheggi pubb auto dipendenti<br />

Piste ciclabili<br />

Mezzi pubblici<br />

Aree videosorvegliate<br />

4,9<br />

4,6<br />

5,5<br />

5,9<br />

6,4<br />

6,3<br />

6,2<br />

6,6<br />

7,0<br />

7,5<br />

0 2 4 6 8 10<br />

Media<br />

Fonte: interviste progetto <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong><br />

34


3.3 La valutazione degli impatti positivi e negativi sul territorio<br />

Le impilicazioni a livello territoriale <strong>del</strong>lo sviluppo <strong>del</strong> comparto trasporti-<strong>logistica</strong> sono<br />

molteplici e, a seconda <strong>del</strong>le aree, sono maggiormente rimarcati talvolta gli aspetti<br />

positivi e talvolta le criticità.<br />

Nelle analisi dei casi di <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong>, nei singoli territori queste tematiche sono state<br />

approfondite con rappresentanti degli Enti Locali, <strong>del</strong>le Camere di Commercio e <strong>del</strong>le<br />

Associazioni imprenditoriali <strong>del</strong> settore.<br />

Tab.12 - Valutazione degli impatti sul territorio determinati dallo sviluppo <strong>del</strong><br />

comparto <strong>logistica</strong>/trasporti (media su totale interviste ENTI)<br />

ASPETTI POSITIVI<br />

(punteggio da 1: minima positività a 10: massima positività)<br />

Piacenza Novara Tarragona Girona Lleida Media<br />

Contributo alla crescita economica <strong>del</strong> territorio 7,6 8,0 7,6 10,0 7,8 8,2<br />

Attrazione risorse finanziarie pubblico-private esterne 7,2 9,0 6,4 8,0 6,6 7,4<br />

Insediamento di imprese di qualità 7,6 8,3 7,4 6,0 7,2 7,3<br />

Crescita degli investimenti 6,0 7,7 6,8 8,0 7,4 7,2<br />

Incremento di occasioni di occupazione 7,2 8,7 7,0 7,0 5,0 7,0<br />

Volàno per realizzazione infrastrutture viabilistiche 6,8 7,3 6,6 8,0 6,0 6,9<br />

Aumento di competitività <strong>del</strong> settore industriale locale 5,8 7,7 6,8 7,0 7,2 6,9<br />

Crescita <strong>del</strong>l’intermodalità (ferro-gomma) 6,8 8,3 6,6 5,0 7,4 6,8<br />

Sviluppo iniziative formazione / R&S con Enti <strong>locali</strong> 7,6 6,5 6,0 7,0 6,8 6,8<br />

Sviluppo <strong>del</strong>l’indotto locale 5,4 7,7 6,8 7,0 6,8 6,7<br />

Assorbimento di occupazione qualificata 5,4 7,3 7,4 7,0 5,4 6,5<br />

Contributo alla crescita economica <strong>del</strong> territorio<br />

Attrazione risorse finanziarie pubblico-private esterne<br />

Insediamento di imprese di qualità<br />

Crescita degli investimenti<br />

Incremento di occasioni di occupazione<br />

Volàno per realizzazione infrastrutture viabilistiche<br />

Aumento competitività <strong>del</strong> settore industriale locale<br />

Crescita <strong>del</strong>l’intermodalità (ferro-gomma)<br />

Sviluppo iniziative formazione/R&S con Enti territorio<br />

Sviluppo <strong>del</strong>l’indotto locale<br />

Assorbimento di occupazione qualificata<br />

6,8<br />

6,7<br />

6,5<br />

7,0<br />

6,9<br />

6,9<br />

6,8<br />

7,4<br />

7,3<br />

7,2<br />

8,2<br />

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9<br />

Fonte: interviste progetto <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong><br />

Media<br />

35


Per quanto concerne gli impatti positivi determinati dalle dinamiche <strong>del</strong> comparto<br />

(tab.12), prevale nettamente, nei territori <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong>, il contributo alla crescita<br />

economica complessiva <strong>del</strong> territorio, con una valutazione media di 8,2 e valori molto<br />

elevati nei casi di Girona e Novara. Viene dunque rimarcata in modo unanime<br />

l’importanza <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> come volàno di sviluppo, in particolare in un periodo di crisi<br />

economica generale, riconoscendole a tutto gli effetti il ruolo di un settore non solo a<br />

servizio <strong>del</strong> manifatturiero ma anche in grado di generare importanti traiettorie di<br />

sviluppo.<br />

Seguono poi tre tipologie di impatti positivi connesse all’attrazione di investimenti e di<br />

capitali, quindi sia in termini di risorse finanziarie esterne pubbliche e private<br />

(valutazione media 7,4), sia a livello di insediamento di imprese di qualità (7,3), sia,<br />

infine, in relazione alla crescita complessiva degli investimenti sul territorio (7,2).<br />

Più controversi sono i giudizi legati agli impatti occupazionali, in quanto se da un lato<br />

emerge un buon giudizio a livello quantitativo (incrementi di occasioni di lavoro,<br />

valutazione media pari a 7), meno significativi risultano i vantaggi dal punto di vista<br />

qualitativo, facendo quindi emergere una ancora poco spiccata capacità di<br />

assorbimento di occupazione qualificata (6,5), soprattutto nei casi di Piacenza e Lleida.<br />

Considerando in parallelo gli impatti negativi per il territorio determinati dallo sviluppo<br />

<strong>del</strong> comparto (tab.13), innanzitutto si riscontrano valori mediamente più bassi rispetto a<br />

quelli <strong><strong>del</strong>la</strong> tab.12, facendo quindi emergere una prevalenza degli aspetti positivi.<br />

La problematica maggiormente riscontrata nelle aree di <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong> è rappresentata<br />

dalla crescita <strong>del</strong>l’inquinamento connesso all’incremento dei flussi di traffico viabilistico<br />

pesante, tematica particolarmente sentita a Piacenza, seguita dal mancato sviluppo di<br />

modalità di <strong>trasporto</strong> alternative alla gomma (evidenziato soprattutto a Piacenza e<br />

Girona), confermando quindi quanto indicato in precedenza in relazione ai fattori<br />

<strong>locali</strong>zzativi (cfr. paragrafo 3.1).<br />

In relazione agli impatti ambientali ed urbanistici, altri aspetti emersi riguardano<br />

l’eccessiva occupazione di suolo con insediamenti logistici (evidenziata in particolare<br />

nei casi italiani anche in relazione alle notevoli superfici messe a disposizione per il<br />

comparto, cfr. tab.1), le problematiche di viabilità stradale, la disordinata pianificazione<br />

degli insediamenti e l’insufficienza di compensazioni ambientali.<br />

Per quanto concerne infine le problematiche di natura economica, anche se non<br />

risultanti particolarmente rilevanti a livello di media <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong>, vengono segnalati il<br />

mancato sviluppo di attività ad elevato valore aggiunto e l’eccessivo impiego di<br />

manodopera con mansioni di bassa qualifica.<br />

36


Tab.13 - Valutazione degli impatti sul territorio determinati dallo sviluppo <strong>del</strong><br />

comparto <strong>logistica</strong>/trasporti (media su totale interviste ENTI)<br />

ASPETTI NEGATIVI<br />

(punteggio da 1: minima negatività a 10: massima negatività)<br />

Piacenza Novara Tarragona Girona Lleida Media<br />

Incremento <strong>del</strong>l’inquinamento 8 6,7 5,0 6,0 4,2 6,0<br />

Mancato sviluppo modalità <strong>trasporto</strong> alternative alla gomma 8,8 5,0 2,5 8,0 5,4 5,9<br />

Eccessiva occupazione di suolo con insediamenti logistici 7,6 7,3 4,8 4,0 4,8 5,7<br />

Problematiche di viabilità stradale 7,2 5,7 3,6 7,0 4,6 5,6<br />

Mancato sviluppo di attività ad elevato valore aggiunto 8,2 6,3 4,0 6,0 3,4 5,6<br />

Disordinata pianificazione degli insediamenti 7,2 4,7 3,0 8,0 3,6 5,3<br />

Insufficienza di compensazioni ambientali 6,6 6,3 4,4 4,0 3,6 5,0<br />

Eccesso di manodopera con mansioni di bassa qualifica 7,4 6,0 3,8 4,0 3,2 4,9<br />

Incremento <strong>del</strong>l’inquinamento<br />

Mancato sviluppo modalità <strong>trasporto</strong> alternative alla<br />

gomma<br />

Eccessiva occupazione di suolo con insediamenti logistici<br />

Problematiche di viabilità stradale<br />

Mancato sviluppo di attività ad elevato valore aggiunto<br />

Disordinata pianificazione degli insediamenti<br />

Insufficienza di compensazioni ambientali<br />

Eccesso manodopera con mansioni di bassa qualifica<br />

Fonte: interviste progetto <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong><br />

5,0<br />

4,9<br />

5,3<br />

5,7<br />

5,6<br />

5,6<br />

6,0<br />

5,9<br />

0 1 2 3 4 5 6 7<br />

Media<br />

37


4.Le priorità di intervento e le prospettive<br />

4.1 Le priorità di intervento per lo sviluppo <strong>del</strong> comparto<br />

Dopo le analisi di tipo strutturale, dinamico e valutativo, siamo ora ad individuare le<br />

azioni e le politiche che, secondo i soggetti coinvolti nel progetto, rappresentano le<br />

priorità d’intervento da parte <strong>del</strong> sistema locale per lo sviluppo <strong>del</strong> comparto <strong>logistica</strong>trasporti<br />

nel prossimo futuro.<br />

Tab.14 - Priorità d’intervento da parte <strong>del</strong> sistema locale per lo sviluppo <strong>del</strong> comparto<br />

(medie su totale interviste IMPRESE + ENTI)<br />

(punteggio da 1: minima priorità a 10: massima priorità)<br />

Piacenza Novara Tarragona Girona Lleida Media<br />

Potenziamento <strong>del</strong>le infrastrutture viabilistiche 7,3 5,1 9,1 8,0 8,0 7,5<br />

Sviluppo reti telematiche e informatiche 6,0 7,3 8,4 7,2 7,0 7,2<br />

Progetti di collegamento scuola-lavoro (stage, formaz.) 6,7 7,5 7,2 7,1 7,3 7,2<br />

Iniziative di promozione e internazionalizzazione 6,5 6,8 7,0 7,7 7,5 7,1<br />

Sostegno all’innovazione tecnologica 6,6 7,0 7,6 6,4 6,8 6,9<br />

Sostegno alle reti di impresa (consorzi, ATI, ecc.) 7,1 6,0 6,6 6,2 7,6 6,7<br />

Coordinamento tra imprese <strong>del</strong> settore ed Enti Locali 7,0 7,0 6,9 5,0 7,0 6,6<br />

Incentivi per impiego di energie da fonti rinnovabili 7,2 7,2 7,4 4,9 6,2 6,6<br />

Incentivi per progetti di ricerca e sviluppo 5,3 7,8 7,8 5,4 6,5 6,6<br />

Offerta di servizi qualificati (legali, marketing, ecc.) 7,4 6,2 6,6 5,6 6,7 6,5<br />

Progetti di formazione imprenditoriale 5,9 7,2 6,8 5,9 6,2 6,4<br />

Certificazioni di qualità / ambientali 5,4 6,7 6,6 5,0 6,7 6,1<br />

Potenziamento <strong>del</strong>le infrastrutture viabilistiche<br />

Sviluppo reti telematiche e informatiche<br />

Progetti di collegamento scuola-lavoro<br />

Iniziative di promozione e internazionalizzazione<br />

Sostegno all’innovazione tecnologica<br />

Sostegno alle reti di impresa (consorzi, ATI, ecc.)<br />

Coordinam. tra imprese <strong>del</strong> settore ed Enti Locali<br />

Incentivi impiego energie da fonti rinnovabili<br />

Incentivi per progetti di ricerca e sviluppo<br />

Offerta servizi qualificati (legali, marketing...)<br />

Progetti di formazione imprenditoriale<br />

Certificazioni di qualità / ambientali<br />

6,1<br />

6,6<br />

6,6<br />

6,6<br />

6,5<br />

6,4<br />

6,9<br />

6,7<br />

7,2<br />

7,2<br />

7,1<br />

7,5<br />

0 1 2 3 4 5 6 7 8<br />

Fonte: interviste progetto <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong><br />

Media<br />

38


Da un esame <strong><strong>del</strong>la</strong> tabella 14, che considera le valutazioni espresse da tutti i soggetti<br />

coinvolti nel lavoro, vale a dire rappresentanti di imprese ed enti/istituzioni, sono<br />

quattro le priorità che hanno ottenuto un giudizio medio superiore a 7:<br />

� il potenziamento <strong>del</strong>le infrastrutture viabilistiche, in quanto fondamentale sia<br />

come fattore <strong>locali</strong>zzativo per l’insediamento e la permanenza <strong>del</strong>le imprese,<br />

sia come elemento di decongestionamento <strong>del</strong> traffico veicolare che spesso<br />

rappresenta una problematica rilevante che accompagna lo sviluppo dei poli<br />

logistici-trasportistici;<br />

� lo sviluppo di reti telematiche e informatiche, considerato sempre di più come<br />

elemento qualificante per la competitività dei poli logistici e per la fornitura di<br />

servizi a maggior valore aggiunto;<br />

� progetti di collegamento scuola-lavoro, quali ad esempio stages formativi, per<br />

migliorare il matching tra le competenze richieste dalle imprese <strong>del</strong> comparto e i<br />

contenuti formativi proposti dagil istituti scolastici;<br />

� iniziative di promozione ed internazionalizzazione, da attivarsi in forma<br />

associativa e con un ruolo centrale <strong><strong>del</strong>la</strong> governance locale (Camere di<br />

Commercio, Enti Locali), al fine di promuovere in termini di marketing territoriale<br />

le specificità dei poli logistici considerati in un’ottica di attrazione di investimenti<br />

e di insediamenti esterni.<br />

Incrociando quanto sopra considerato con le successive tabelle 15 e 16, in cui<br />

vengono evidenziate separatamente le priorità di imprese ed enti, sembrano prevalere<br />

gli elementi di convergenza rispetto alle specificità legate ad interessi di categoria; ciò<br />

è da considerarsi certamente in modo positivo, in quanto la condivisione degli obiettivi<br />

da parte dei diversi soggetti coinvolti risulta fondamentale per creare il consenso<br />

all’interno <strong>del</strong> sistema locale e per implementare azioni coerenti di intervento volte a<br />

potenziare i punti di forza e contribuire a risolvere le criticità dei <strong>sistemi</strong> logisticotrasportistici<br />

considerati.<br />

Più nello specifico, <strong>del</strong>le prime quattro priorità sopra evidenziate ben tre risultano ai<br />

primissimi posti sia nei giudizi <strong>del</strong>le imprese sia in quelli degli enti; in particolare, il<br />

potenziamento <strong>del</strong>le infrastrutture viabilistiche è considerato la priorità assoluta per<br />

entrambe le categorie di interlocutori, a dimostrazione <strong><strong>del</strong>la</strong> doppia valenza<br />

(ambientale e competitivia) prima richiamata.<br />

Lo sviluppo di reti telematiche ed informatiche è risultata invece la seconda priorità per<br />

le imprese, collocandosi comunque al quarto posto nelle indicazioni degli enti, mentre<br />

le iniziative di collegamento scuola-lavoro sono considerate la terza priorità sia per le<br />

imprese sia per gli enti, dimostrando quindi un fabbisogno sentito da tutti i seggetti in<br />

campo.<br />

Considerando i principali elementi di differenziazione tra le valutazioni <strong>del</strong>le due<br />

tipologie di interlocutori coinvolte, si riscontra un interesse da parte <strong><strong>del</strong>la</strong> categoria<br />

<strong>del</strong>le imprese per incentivi per l’impiego di energie da fonti rinnovabili e per azioni di<br />

coordinamento tra imprese <strong>del</strong> settore ed Enti Locali, interventi invece meno rilevanti<br />

nella scala di priorità espressa dagli enti.<br />

Entrambe le categorie, infine, hanno attribuito scarsa valenza alle certificazioni di<br />

qualità ed ambientali, segnale che per il comparto logistico-trasportistico tali iniziative<br />

non sono ancora considerate come importante fattore competitivo, a differenza di altri<br />

settori quali ad esempio l’agroalimentare.<br />

39


Tab.15 - Priorità d’intervento da parte <strong>del</strong> sistema locale per lo sviluppo <strong>del</strong> comparto<br />

(medie interviste IMPRESE)<br />

(punteggio da 1: minima priorità a 10: massima priorità)<br />

Piacenza Novara Tarragona Girona Lleida Media<br />

Potenziamento <strong>del</strong>le infrastrutture viabilistiche 6,0 4,5 8,8 8,0 7,8 7,0<br />

Sviluppo reti telematiche e informatiche 4,2 8,7 7,8 6,3 7,0 6,8<br />

Prog. collegamento scuola-lavoro (stage,formazione) 6,0 7,0 7,2 6,2 7,4 6,8<br />

Coordinamento tra imprese <strong>del</strong> settore ed Enti Locali 6,8 7,3 7,2 4,0 7,2 6,5<br />

Incentivi per impiego di energie da fonti rinnovabili 6,8 6,7 7,4 4,7 6,8 6,5<br />

Sostegno all’innovazione tecnologica 6,0 6,0 7,2 6,8 6,0 6,4<br />

Iniziative di promozione e internazionalizzazione 4,6 6,3 6,8 6,3 7,4 6,3<br />

Offerta di servizi qualificati (legali, marketing, ecc.) 6,6 5,7 6,6 5,1 6,8 6,2<br />

Sostegno alle reti di impresa (consorzi, ATI, ecc.) 6,6 5,3 5,8 5,4 7,6 6,1<br />

Progetti di formazione imprenditoriale 4,8 6,3 6,6 5,8 6,6 6,0<br />

Certificazioni di qualità / ambientali 4,6 6,8 6,8 4,0 7,2 5,9<br />

Incentivi per progetti di ricerca e sviluppo 4,2 7,0 6,8 4,8 6,0 5,8<br />

Potenziamento infrastrutture viabilistiche<br />

Sviluppo reti telematiche e informatiche<br />

Progetti di collegamento scuola-lavoro<br />

Coord. tra imprese <strong>del</strong> settore ed Enti Locali<br />

Incentivi impiego energie da fonti rinnovabili<br />

Sostegno innovazione tecnologica<br />

Iniziative promozione e internazionalizzazione<br />

Offerta servizi qualificati (legali, marketing)<br />

Sostegno alle reti di impresa<br />

Progetti formazione imprenditoriale<br />

Certificazioni di qualità/ambientali<br />

Incentivi progetti di ricerca e sviluppo<br />

0 1 2 3 4 5 6 7 8<br />

Media<br />

Fonte: interviste progetto <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong><br />

5,9<br />

5,8<br />

6,2<br />

6,1<br />

6,0<br />

6,4<br />

6,3<br />

6,5<br />

6,5<br />

6,8<br />

6,8<br />

7,0<br />

40


Tab.16 - Priorità d’intervento da parte <strong>del</strong> sistema locale per lo sviluppo <strong>del</strong> comparto<br />

(medie interviste ENTI)<br />

(punteggio da 1: minima priorità a 10: massima priorità)<br />

Piacenza Novara Tarragona Girona Lleida Media<br />

Potenziamento <strong>del</strong>le infrastrutture viabilistiche 8,6 6,0 9,4 8,0 8,2 8,0<br />

Iniziative di promozione e internazionalizzazione 8,4 7,5 7,2 9,0 7,6 7,9<br />

Prog. collegamento scuola-lavoro (stage,formazione) 7,4 8,5 7,2 8,0 7,2 7,7<br />

Sviluppo reti telematiche e informatiche 7,8 6,0 9,0 8,0 7,0 7,6<br />

Sostegno all’innovazione tecnologica 7,2 8,5 8,0 6,0 7,6 7,5<br />

Incentivi per progetti di ricerca e sviluppo 6,4 8,5 8,8 6,0 7,0 7,3<br />

Sostegno alle reti di impresa (consorzi, ATI, ecc.) 7,6 7,0 7,4 7,0 7,6 7,3<br />

Offerta di servizi qualificati (legali, marketing, ecc.) 8,2 7,0 6,6 6,0 6,6 6,9<br />

Progetti di formazione imprenditoriale 7,0 8,5 7,0 6,0 5,8 6,9<br />

Incentivi per impiego di energie da fonti rinnovabili 7,6 7,7 7,4 5,0 5,6 6,7<br />

Coordinamento tra imprese <strong>del</strong> settore ed Enti Locali 7,2 6,7 6,6 6,0 6,8 6,7<br />

Certificazioni di qualità / ambientali 6,2 6,7 6,4 6,0 6,2 6,3<br />

Potenziamento infrastrutture viabilistiche<br />

Iniziative promozione e internazionalizzazione<br />

Progetti di collegamento scuola-lavoro<br />

Sviluppo reti telematiche e informatiche<br />

Sostegno innovazione tecnologica<br />

Incentivi progetti di ricerca e sviluppo<br />

Sostegno reti di impresa (consorzi, ATI)<br />

Offerta servizi qualificati (legali, marketing)<br />

Progetti formazione imprenditoriale<br />

Coord. tra imprese <strong>del</strong> settore ed Enti Locali<br />

Incentivi impiego energie da fonti rinnovabili<br />

Certificazioni di qualità/ambientali<br />

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9<br />

Fonte: interviste progetto <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong><br />

Media<br />

6,3<br />

6,7<br />

6,7<br />

6,9<br />

6,9<br />

7,5<br />

7,3<br />

7,3<br />

41<br />

7,7<br />

7,6<br />

8,0<br />

7,9


4.2 I percorsi formativi di maggiore interesse in prospettiva<br />

Un importante approfondimento nell’ambito <strong>del</strong>l’indagine che ha coinvolto le imprese<br />

ha riguardato l’indicazione <strong>del</strong>le priorità in termini di percorsi formativi di maggiore<br />

interesse in prospettiva per il comparto <strong>logistica</strong>-trasporti.<br />

Le indicazioni <strong>del</strong>le imprese (tab.17) hanno riguardato aree tematiche sia di tipo<br />

specifico <strong>del</strong> settore sia legate a contenuti più trasversali e generalisti.<br />

Se quindi al primo posto nelle priorità <strong>del</strong>le aziende si riscontra l’interesse per<br />

formazione specifica nella gestione <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> (valutazione media pari a 8,6), le tre<br />

successive indicazioni riguardano invece interventi formativi su lingue straniere,<br />

informatica e sicurezza sul lavoro.<br />

Con una valutazione comunque alta (media 7,4) troviamo poi la gestione <strong>del</strong><br />

magazzino, mentre meno interesse sembrano suscitare contenuti inerenti le tematiche<br />

amministrative, organizzative e commerciali.<br />

Tab.17 - Aree tematiche di interesse per l’attivazione di percorsi formativi<br />

(media su totale interviste IMPRESE)<br />

(punteggio da 1: minima priorità a 10: massima priorità)<br />

Piacenza Novara Tarragona Girona Lleida Media<br />

Gestione <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> 8,2 9,3 8,5 8,1 8,8 8,6<br />

Lingue straniere 8,1 8,3 8,4 7,4 7,6 8,0<br />

Informatica 7,0 8,0 7,4 8,6 8,6 7,9<br />

Sicurezza sul lavoro (magazzino/ <strong>trasporto</strong>) 8,0 9,7 7,8 7 6,4 7,8<br />

Gestione <strong>del</strong> magazzino 7,5 7,7 7,4 6,6 7,8 7,4<br />

Gestione amministrativa 7,0 7,3 7,2 5,9 8 7,1<br />

Organizzazione e management 6,1 5,0 7 8,4 7,8 6,9<br />

Marketing / commerciale 6,2 4,3 7,6 6,4 7,2 6,3<br />

Gestione <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong><br />

Informatica<br />

Lingue straniere<br />

Gestione <strong>del</strong> magazzino<br />

Sicurezza sul lavoro<br />

(magazzino/ <strong>trasporto</strong>)<br />

Gestione amministrativa<br />

Organizzazione e<br />

management<br />

Marketing / commerciale<br />

0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 8,0 9,0 10,0<br />

Media<br />

Fonte: interviste progetto <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong><br />

6,3<br />

6,9<br />

7,1<br />

7,4<br />

7,9<br />

7,8<br />

8,0<br />

8,6<br />

42


5. Conclusioni<br />

Dall’analisi comparata sviluppata nel rapporto, si propone, in conclusione, la sintesi dei<br />

principali risultati emersi dalla lettura “orizzontale” dei casi di <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong>, tracciando<br />

quindi indicazioni di natura propositiva rispetto alle azioni prioritarie di intervento.<br />

� I territori considerati nell’ambito <strong>del</strong>l’area di <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong> presentano sostanziale<br />

omogeneità dal punto di vista dimensionale, sia in termini di popolazione (città<br />

capoluogo di circa 100.000 abitanti) sia in relazione all’entità dei comparti logisticotrasportistici,<br />

misurata mediante indicatori relativi al numero di imprese (peso <strong>del</strong><br />

settore tra il 2 e il 4% <strong>del</strong> totale <strong>del</strong>l’economia).<br />

� Pur avendo risentito <strong><strong>del</strong>la</strong> crisi economica generale a livello internazionale, il<br />

comparto logistico-trasportistico nei territori considerati ha dimostrato una buona<br />

capacità di tenuta negli ultimi 5 anni, con discreti andamenti in termini di fatturato<br />

e di crescita <strong>del</strong> valore <strong>del</strong>le aree, nonché forti sviluppi relativi agli insediamenti<br />

logistici; ancora migliori si prospettano le dinamiche per il prossimo futuro, in<br />

quanto 3/4 <strong>del</strong>le aziende coinvolte prevedono una crescita <strong>del</strong> fatturato e oltre il<br />

60% <strong>del</strong>le stesse prospetta un ulteriore incremento degli insediamenti.<br />

� I principali fattori <strong>locali</strong>zzativi che hanno positivamente influenzato le decisioni di<br />

insediamento <strong>del</strong>le imprese riguardano il posizionamento geografico e i<br />

collegamenti stradali/autostradali, confermando quindi la vocazione logisticotrasportistica<br />

per i territori maggiormente baricentrici nel contesto dei flussi di merci<br />

e rispetto alle reti viabilistiche. Meno decisivi, rispetto alle decisioni di<br />

insediamento, sono risultati fattori legati all’intermodalità e all’integrazione ferrogomma,<br />

nonchè le azioni “volontaristiche” messe in campo dagli Enti Pubblici e in<br />

generale dal sistema di governance locale, quali in particolare gli strumenti di<br />

pianificazione territoriale e strategica, la presenza di università/centri di ricerca e<br />

formazione, gli incentivi e i finanziamenti pubblici.<br />

� Il giudizio <strong>del</strong>le imprese sul livello dei servizi offerti nei poli logistici è<br />

sostanzialmente buono, soprattutto in riferimento alla dogana e al rifornimento,<br />

mentre le criticità più rilevanti riguardano la disponibilità di mezzi pubblici e alla<br />

sicurezza in termini di videosorveglianza <strong>del</strong>le aree.<br />

� Pur essendo molteplici gli impatti a livello territoriale <strong>del</strong>lo sviluppo <strong>del</strong><br />

comparto trasporti-<strong>logistica</strong>, sono stati comunque maggiormente rimarcati gli<br />

aspetti positivi rispetto alle criticità. Per quanto concerne i primi prevale il contributo<br />

alla crescita economica complessiva <strong>del</strong> territorio, riconoscendo quindi l’importanza<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> come volàno di sviluppo, in particolare in un periodo di crisi<br />

economica generale. Più controversi sono stati i giudizi legati agli impatti<br />

occupazionali, in quanto se da un lato emerge un buon contributo a livello<br />

quantitativo (incrementi di occasioni di lavoro), meno significativi risultano i vantaggi<br />

dal punto di vista qualitativo, quindi con una ancora limitata capacità di<br />

assorbimento di occupazione qualificata. Dal punto di vista <strong>del</strong>le criticità, la<br />

problematica maggiormente riscontrata è relativa alla crescita <strong>del</strong>l’inquinamento<br />

connesso all’incremento dei flussi di traffico viabilistico pesante.<br />

� Nell’espressione <strong>del</strong>le priorità di intervento per lo sviluppo <strong>del</strong> comparto nei<br />

prossimi anni, nei territori di <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong> prevalgono gli elementi di convergenza tra<br />

imprese ed Enti piuttosto che specificità legate ad interessi di categoria; si tratta<br />

evidentemente di una situazione positiva in quanto la condivisione degli obiettivi da<br />

parte dei diversi soggetti coinvolti risulta fondamentale per creare il consenso<br />

all’interno <strong>del</strong> sistema locale e per implementare azioni coerenti di intervento volte a<br />

43


potenziare i punti di forza e contribuire a risolvere le criticità dei <strong>sistemi</strong> logisticotrasportistici<br />

considerati. Le priorità di intervento maggiormente considerate<br />

riguardano il potenziamento <strong>del</strong>le infrastrutture viabilistiche, lo sviluppo di reti<br />

telematiche e informatiche, i progetti di collegamento scuola-lavoro e le iniziative di<br />

promozione ed internazionalizzazione.<br />

44


6. Una Road Map per i <strong>sistemi</strong> <strong>territoriali</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> e <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong><br />

merci<br />

L’indagine svolta ha permesso di individuare punti di forza e criticità su cui i territori di<br />

<strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong> devono confrontarsi per poter migliorare il proprio sviluppo.<br />

Per orientare il lavoro futuro sono state individuate alcune linee comuni che<br />

costituiscono la bussola con cui i <strong>sistemi</strong> <strong>locali</strong> presi in considerazione vorrebbero<br />

indirizzare gli sforzi e approfondirne le potenzialità, non dimenticando il contesto <strong>del</strong>le<br />

strategie europee in cui sono inseriti e che prevedono il sostegno di tali azioni in<br />

coerenza con gli obiettivi europei.<br />

LE RACCOMANDAZIONI FINALI<br />

1) Coordinamento tra le imprese e governance <strong>del</strong> sistema logistico locale<br />

E’ necessario un maggior coordinamento nelle politiche di sviluppo <strong>del</strong> comparto degli<br />

attori pubblici e privati <strong>del</strong> sistema, al fine di evitare la frammentazione <strong>locali</strong>zzativa<br />

nell'offerta, privilegiare i nodi di maggiore prospettiva, selezionare gli interventi<br />

prioritari. In tale direzione si auspica da un lato una maggiore cooperazione <strong>del</strong>le<br />

imprese <strong>del</strong> settore, anche con forme consortili (onde evitare ritorni a vuoto nei<br />

trasporti e favorire servizi logistici specializzati), e più in generale la costituzione di<br />

agenzie <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> locale o di distretti logistici (cluster) con finalità di coordinamento<br />

<strong>del</strong>l’organizzazione e di marketing settoriale e territoriale.<br />

2) Sviluppo <strong>del</strong>l’Intermodalità<br />

Lo sviluppo di un mix modale dei trasporti più sostenibile e orientato al ferro oltre che<br />

alla gomma, (come invocato dalle direttive europee) richiede lo sviluppo di<br />

infrastrutture ferroviarie specifiche e modifiche dei quadri normativi o organizzativi dei<br />

trasporti. Per evitare la saturazione <strong>del</strong>le reti stradali e la congestione <strong>del</strong>le aree di<br />

carico-scarico, oltre al rafforzamento <strong>del</strong>le infrastrutture viarie e al completamento <strong>del</strong>le<br />

reti TAV, vanno anche razionalizzate ed omogeinizzate le reti ferroviarie in termini di<br />

scartamento (Spagna) e infrastrutture adeguate per treni di lunghezza superiore.<br />

Inoltre le stazioni ferroviarie dovrebbero essere attrezzate per offrire un servizio<br />

competitivo rispetto alla strada, ad esempio attraverso la liberalizzazione <strong>del</strong>le<br />

prestazioni di servizio ferroviario e la facilitazione dei trasporti di ultimo chilometro.<br />

3) Integrazione tra porti e retro porti<br />

Il tema dei porti secchi è diventato strategico per i <strong>sistemi</strong> logistici <strong>del</strong>l’area<br />

mediterranea di <strong>Arco</strong> <strong>Latino</strong>. Alcune aree sono collocate immediatamente vicine a porti<br />

di grande importanza (Barcellona e Tarragona per la Spagna e Genova, Savona, la<br />

Spezia per l’Italia): queste potrebbero essere utilizzate come aree retro portuali in cui<br />

svolgere alcune lavorazioni a valore aggiunto che non possono essere effettuate nei<br />

porti anche per problemi di congestionamento. Anche in questo caso una<br />

pianificazione territoriale più integrata va implementata a livello di area vasta.<br />

4) Incremento <strong>del</strong> risparmio energetico e <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> sostenibile<br />

Un punto su cui investire è quello <strong>del</strong>lo sfruttamento <strong>del</strong>le fonti di energia rinnovabile<br />

come il fotovoltaico. Le stesse strutture logistiche ben si prestano al posizionamento di<br />

pannelli; e’ auspicabile uno sviluppo <strong>del</strong> fotovoltaico e l’eventuale costruzione di<br />

immobili con criteri di risparmi energetico. In generale i parchi logistici si devono<br />

indirizzare verso forme di insediamento <strong>locali</strong>zzativo ecologicamente sostenibili, che<br />

puntino a minimizzare gli impatti sull'ambiente naturale, ma anche sugli operatori e i<br />

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esidenti, attraverso la garanzia <strong><strong>del</strong>la</strong> salubrità e la sicurezza dei luoghi di lavoro<br />

(buone condizioni di aerazione, controllo dei livelli di rumore presenti negli ambienti,<br />

gestione efficiente <strong>del</strong> ciclo dei rifiuti, ecc.). Anche in questo caso va implementata una<br />

gestione ambientale condivisa e partecipata ed una riduzione dei costi per<br />

l'approvvigionamento idrico ed energetico.<br />

5) Promozione di relazioni industriali trasparenti<br />

Per evitare forme di esternalizzazione dei servizi logistici spesso penalizzanti per i<br />

lavoratori in termini di rispetto dei contratti di lavoro e di equità distributiva, le<br />

amministrazioni <strong>locali</strong> si devono impegnare a predisporre e far sottoscrivere accordi o<br />

convenzioni tra imprese logistiche e di <strong>trasporto</strong> e sindacati per la verifica degli<br />

standard contrattuali e dei diritti dei lavoratori.<br />

6) Promozione <strong><strong>del</strong>la</strong> formazione e <strong><strong>del</strong>la</strong> ricerca<br />

Anche il settore <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> e <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> richiede iniziative ad hoc nel campo <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

formazione professionale tecnica superiore e <strong><strong>del</strong>la</strong> ricerca applicata in materie quali<br />

l’ottimizzazione dei flussi, la tracciabilità <strong>del</strong>le merci (RFID), il risparmio energetico, le<br />

lingue straniere, il rafforzamento <strong>del</strong> supply chain management.<br />

7) Sviluppo <strong>del</strong>l’indotto locale<br />

Per supportare l’incontro tra sistema logistico locale e imprese secondarie e terziarie<br />

<strong>del</strong> territorio, è necessario favorire le forme di cooperazione tra imprese dei trasporti e<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>logistica</strong> e aziende produttrici <strong>locali</strong>. In particolare si auspica l’offerta di servizi<br />

avanzati, quali ad esempio la tracciabilità <strong>del</strong>le merci (in primo luogo di quelle<br />

pericolose), la pulizia <strong>del</strong>le unità di carico (anche in questo caso con attenzione alle<br />

merci pericolose), le reti telematiche in generale, anche al fine di aumentare la<br />

sicurezza nel settore.<br />

8) Attrazione di attività logistiche ad alto valore aggiunto<br />

Per favorire <strong>locali</strong>zzazioni esterne non solo di magazzinaggio, vanno promossi gli<br />

insediamenti di attività avanzate quali lo spacchettamento <strong>del</strong>le merci, l’etichettatura e<br />

la lavorazione dei prodotti, ovvero servizi logistici ad alto valore aggiunto. Per questo<br />

sono necessarie azioni di marketing territoriale, finalizzate ad attrarre sul territorio<br />

nuovi investitori.<br />

Queste raccomandazioni sono anche coerenti con la strategia Europe 2020 ed in linea<br />

con il programma Rete Ten T, come si evince dalla tabella seguente, dove si evidenzia<br />

il matching relativo tra gli obiettivi strategici europei e le priorità emerse dal progetto sui<br />

<strong>sistemi</strong> <strong>territoriali</strong> logistici di <strong>Arco</strong> latino.<br />

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RACCOMANDAZIONI<br />

ARCO LATINO<br />

1) Governance <strong>del</strong><br />

sistema logistico locale<br />

2) Sviluppo <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

Intermodalità<br />

3) Integrazione<br />

tra porti e retro porti<br />

4) Risparmio energetico e<br />

<strong>logistica</strong> sostenibile<br />

5) Relazioni industriali<br />

trasparenti<br />

6) Promozione formazione<br />

e ricerca<br />

7) Sviluppo <strong>del</strong>l’indotto<br />

locale<br />

8) Attrazione <strong>logistica</strong> a<br />

alto valore aggiunto<br />

Coerenza tra le raccomandazioni emerse e le strategie europee<br />

SVILUPPO<br />

OCCUPAZIONE<br />

STRATEGIA EUROPA 2020 RETI TRASPORTO<br />

TRANSEUROPEE<br />

PROMOZIONE CAMBIAMENTI CRESCITA RIDUZIONE<br />

RETE<br />

R&S/INNOVAZIONE CLIMATICI/ENERGIA ISTRUZIONE EMARGINAZIONE UE TEN-T<br />

STRATEGIA EUROPA 2020 http://ec.europa.eu/europe2020/index_en.htm<br />

La strategia Europa 2020 punta a rilanciare l'economia <strong>del</strong>l'UE nel prossimo decennio. In un mondo che cambia l'UE si propone di diventare<br />

un'economia intelligente, sostenibile e solidale. Queste tre priorità che si rafforzano a vicenda intendono aiutare l'UE e gli Stati membri a<br />

conseguire elevati livelli di occupazione, produttività e coesione sociale.<br />

Rete TEN-T http://ec.europa.eu/transport/infrastructure/index_en.htm<br />

La costruzione di reti di <strong>trasporto</strong> transeuropee punta da un lato a creare infrastrutture e interconnessioni per il <strong>trasporto</strong> transfrontaliero<br />

basandosi sui 10 Corridoi già individuati, dall’altro ad integrare questa rete principale con le reti statali e regionali per la piena copertura <strong>del</strong>l’UE.<br />

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Raccomandazioni finali rivolte alle Istituzioni <strong>del</strong>l’Unione Europea<br />

� Messa in atto <strong>del</strong>le strategie <strong>del</strong>l’Unione Europea in tema di <strong>logistica</strong> e <strong>trasporto</strong><br />

merci, dotandosi di programmi/strumenti finanziari più incisivi e diretti a<br />

sviluppare le raccomandazioni di cui ai punti 1-8;<br />

� Elaborazione di programmi più specifici, ad esempio sull'intermodalità,<br />

incrementando i finanziamenti a disposizione sui programmi di riferimento<br />

("Marco Polo"/altri);<br />

� Assicurare una maggiore partecipazione degli enti <strong>locali</strong> in qualità di attori di<br />

coordinamento degli stakeholders <strong>del</strong> territorio e di impulso <strong>del</strong>le economie<br />

<strong>locali</strong>;<br />

� Dare maggior enfasi alle raccomandazioni di cui ai punti 1-8 nei vari programmi<br />

di cooperazione territoriale (Interreg/ENPI), tematici e di ricerca (EIE/Life+/CIP-<br />

ICT/7ºFP).<br />

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