Attualità - Mensile di Attualit di San Giovanni Lupatoto

CULTURA
Premio
- COMMOZIONE
Zanetti
AL TEATRO ASTRA
un
riconoscimento per
ricordare un amico
Durante i saggi di musica segnalati gli allievi
che si sono più impegnati
Non è nello stile della scuola assegnare
premi o fare classifiche, per
Roberto Zanetti, insegnante di
flauto prematuramente scomparso durante
una vacanza in Australia, abbiamo
scelto una strada particolare, che fosse coerente
con lo stile della scuola e con quello
di Roberto.
Chi era Roberto Zanetti? Un giovane insegnante
di flauto traverso, diplomatosi
al conservatorio di Verona ed apprezzato
concertista classico.
Per alcuni anni Roberto ha insegnato nella
Scuola di Musica di San Giovanni, distinguendosi
per l’amore per l’insegnamento
e per la gentilezza nei modi, che
lo portarono ad avere un considerevole
numero di allievi.
La sua forza stava nella continua ricerca
della precisione, nella metodicità, nell’applicazione
quotidiana. Queste caratteristiche
si manifestarono ancor più nettamente
quando, quasi per gioco, intraprese
ex novo lo studio di un altro strumento:
la batteria. Iniziò semplicemente,
tra i sorrisi di qualcuno che non lo conosceva
bene e credeva che presto questa
infatuazione gli sarebbe passata, non sapendo
della sua tenacia e della sua forza
di volontà. Roberto si applicò alla batteria
in modo razionale, sistematico, armato di
tappi per le orecchie arrivava a scuola
ogni giorno e subito si rinchiudeva nell’aula
insonorizzata, uscendone solo alcune
ore dopo, ogni giorno, settimana dopo
settimana, mese dopo mese, d’inverno
e d’estate.
Capitava talvolta che rischiasse di essere
chiuso dentro, tanta era la sua discrezione,
oppure che d’estate, sotto la canicola
opprimente lui emergesse dal seminterrato
sudatissimo, si togliesse i tappi ed
esordisse con un sorriso: “Allora, come
butta?” Questo era Roberto, questo e tante
altre cose ancora, fino a quell’ultimo
veloce saluto d’estate, prima della sua
partenza, quando ci assicurò che per un
po’ di tempo non ci avrebbe più importunato
con la batteria, perchè partiva per
una vacanza in Australia.
Da quella vacanza Roberto non tornò più,
e qualcosa di lui e di noi è rimasta laggiù,
in una terra lontana ed affascinante, dove
tra i tamburi tribali batte anche il cuore
di Roberto, che nel frattempo era diventato
uno dei batteristi più richiesti sulla
piazza veronese.
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