Attualità - Mensile di Attualit di San Giovanni Lupatoto

Riflessioni a cura di Don Osvaldo
La Chiesa italiana si
incontra a Verona dal 16
al 20 ottobre
La Chiesa italiana
si prepara
a celebrare
il IV Convegno Nazionale.
È un appuntamento
di fondamentale
importanza,
basti pensare che si
tiene ogni dieci anni.
Il primo, introduttivo,
si è svolto a Roma, il secondo in una
località del centro Italia, Loreto, il terzo in
una città del sud, Palermo e il quarto si
svolgerà in una città del nord, Verona. I
2.700 delegati delle 226 diocesi italiane,
si ritroveranno presso la Fiera.
La scelta del tema «Testimoni di Gesù Risorto,
speranza del mondo» ruota attorno
a quattro fondamentali elementi:
la persona di Gesù, il Risorto che vive in
mezzo a noi;
PENSIERI ESTIVI
il mondo, nella concretezza
della svolta
sociale e culturale
della quale noi
stessi siamo destinatari
e protagonisti;
le attese di questo
mondo, che il Vangelo
apre alla vera
speranza che viene da Dio;
l’impegno dei fedeli cristiani, in particolare
dei laici, per essere testimoni credibili
del Risorto attraverso una vita rinnovata
e capace di cambiare la storia.
Questi temi di fondo verranno guardati
nel concreto della vita delle persone per
cui si considererà la famiglia e la vita affettiva,
il mondo del lavoro unitamente all’importanza
di salvaguardare i momenti
di festa, le situazioni di fragilità umana,
A Lupatoto non c’è più nessuno che vuol fare il sindaco. O meglio, non c’è
nessuno che intenda candidarsi alla carica di sindaco nelle elezioni amministrative
dell’anno prossimo. Meglio ancora, non c’è nessuno che ammetta di volersi candidare.
Dicono che, se si fanno i nomi troppo presto, i candidati vengono bruciati.
Verrebbe voglia di fare un bel giochino, ma adesso è estate ed i lupi hanno voglia di
stare al fresco in montagna, lasciando tranquillamente lavorare (lavorare?) gli addetti
ai lavori (lavori?).
Intanto divertiamoci con il “festival estivo delle arti, della musica e dello spettacolo”.
Sindaco e Vice annunciano a quattro mani che “da qualche anno gli artisti lupatotini
hanno cominciato ad uscire allo scoperto”. Lo fanno d’estate perché d’inverno si devono
rifugiare nelle osterie o
nei capannoni. Attenzione,
però, perché d’estate c’è il
coprifuoco e non si può interferire
con i televisori che
illuminano le notti delle villette
a schiera. Ma il primo e
secondo cittadino assicurano
che è ormai avviato “un
processo fruttuoso ed inarrestabile”,“un’esplosione
a
catena”.
Evviva e doppio augh!
Lupo Bianco
le tradizioni che la chiesa italiana porta
avanti, e l’ambito della cittadinanza: in
quest’ultimo punto si vedrà come i diversi
soggetti della società civile possono collaborare
nel rispetto delle proprie competenze.
Si aprirà lo sguardo della chiesa
ai problemi mondiali dell’ambiente, della
fame e povertà e della pace.
Il programma prevede incontri molto importanti,
riservati ai convegnisti, che si
terranno presso la Fiera. Oltre a questi vi
sono degli appuntamenti molto significativi
ai quali potremo partecipare anche
noi veronesi: l’apertura in Arena, lunedì
16 ottobre al pomeriggio e la Santa Messa
con il Papa Benedetto XVI, allo stadio,
giovedì 19 ottobre, sempre al pomeriggio.
Vi saranno inoltre mostre ed altri eventi
proposti non solo ai convegnisti, ma a tutti
i veronesi.
Da tempo i cristiani si stanno preparando,
soprattutto confrontandosi con la Parola
di Dio ed in particolare con la prima
lettera scritta da San Pietro ai cristiani
del suo tempo. Erano cristiani che vivevano
una situazione di minoranza e talvolta
di persecuzione. Si sentivano quasi
come degli stranieri, in un contesto pagano
che proponeva valori diversi da
quelli del Vangelo. A volte si trovavano
per questo scoraggiati, ma San
Pietro li invita a non perdere la
speranza.
Come si può ben vedere la si-
tuazione è abbastanza simile a
quella che la chiesa italiana si
trova a vivere oggi. Per noi sono
le parole che San Pietro
scriveva ai cristiani: “Siete ricolmi
di gioia, anche se ora dovete
essere, per un po’ di tempo,
afflitti da varie prove; … se
poi doveste soffrire per la giustizia,
beati voi! Non sgomentatevi
per paura di loro e non
turbatevi, ma adorate il Signore,
Cristo, nei vostri cuori,
pronti sempre a rispondere a
chiunque vi domandi ragione
della speranza che è in voi.
Tuttavia questo sia fatto con
dolcezza e rispetto, con una
retta coscienza”.
Sono parole di duemila anni fa.
Se i cristiani riusciranno a viverle,
con la grazia di Cristo e
con l’aiuto reciproco, allora anche
la loro testimonianza potrà
risplendere di quella credibilità
che il Vangelo esige dai discepoli
di Gesù e che il mondo
da essi si aspetta.