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TABELLA DI RAFFRONTO DISPOSIZIONI 2005-RCF. - Rfi

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<strong>TABELLA</strong> <strong>DI</strong> <strong>RAFFRONTO</strong><strong>DI</strong>SPOSIZIONI <strong>2005</strong>-<strong>RCF</strong>.Nella 1 a colonna è riportato il testo delle Disposizioni suddivise in commi, punti o articoli.Per ciascuna suddivisione del testo della prima colonna:- nella 2 a colonna è riportata la norma del nuovo Regolamento per la Circolazione Ferroviaria (<strong>RCF</strong>) che recepisce il principio contenuto nelleDisposizioni;- nella 3 a colonna è indicato con una “M” se il provvedimento normativo delle Disposizioni è incoerente con i principi contenuti nel nuovo <strong>RCF</strong>;- nella 4 a colonna è indicato con la sigla “I” se il provvedimento normativo delle Disposizioni è procedura di interfaccia tra il personale del GestoreInfrastruttura e quello delle Imprese Ferroviarie;- nella 5 a colonna è indicato l’operatore ferroviario tra le cui attribuzioni ricade il provvedimento normativo delle Disposizioni, attraverso la sigla GI perindicare il Gestore Infrastruttura e la sigla IF per indicare le Imprese Ferroviarie;- nella 6 a colonna sono riportati le eventuali osservazioni e commenti.Il nuovo <strong>RCF</strong> non regolamenta contesti di esercizio obsoleti come le linee dove è previsto il controllo degli incroci da parte del personale dei treni, le lineecon il blocco telefonico ed il blocco elettrico manuale, le stazioni prive di doppio segnalamento di protezione e partenza completo, i deviatoi privi difermascambi e collegamenti di sicurezza, i segnali semaforici, ecc, oppure non rientranti nelle competenze dell’ANSF, come la circolazione sulle navitraghetto, le manovre negli scali di smistamento, ecc.Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIDisposizione n. 1 del 27/01/<strong>2005</strong>Licenziamento Treni. Normativa sperimentale.DELIBERAArt. 1Le norme contenute nella presenteDisposizione sono emanate in viasperimentale e devono essere adottate sullesole linee di giurisdizione delle DirezioniCompartimentali Movimento di Palermo eCagliari.Art. 2All'art. 6 del Regolamento per la Circolazionedei Treni sono apportate le seguentimodifiche:Testo <strong>RCF</strong>9.4 L’agente di condotta può partiresolo dopo aver ricevuto confermadell’ultimazione delle operazionipropedeutiche alla partenza, incluso,per i treni viaggiatori, l’incarrozzamento,e aver verificato che il sistema disegnalamento abbia concessol’autorizzazione al movimento.9.5 Qualora l’autorizzazione almovimento non sia indirizzata dalsistema di segnalamentounivocamente al treno a cui si riferisce,la partenza deve essere autorizzata dalregolatore della circolazione.ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 1 di 200Osservazioni ecommentiM I GI Norma sperimentalenon recepita dai testinormativiLa partenza dei treniavviene di iniziativadell’agente dicondotta, salvo alcunicasi per i quali deveintervenireilregolatore dellacircolazione.


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI- Il comma 7 è così sostituito:7. La partenza dei treni può essere ordinatadal dirigente o, in determinate situazioni,avvenire di iniziativa del macchinista, dopo ilsegnale di "pronti" del capotreno, secondoquanto previsto dal Regolamento sui Segnali. Ipredetti agenti devono, prima dellicenziamento, in relazione ai compitiaffidatigli e per quanto altro possibile,accertare che il convoglio sia in condizioni dipartire. Il personale addetto alla formazionedei treni ed il capotreno devono accertare,secondo le attribuzioni loro conferite dalleapposite Istruzioni, che il treno si trovi nellecondizioni di sicurezza richieste per quantoriguarda il computo della frenatura, lecaratteristiche, il carico e la circolabilità deirotabili .-Il comma 8 è così sostituito:8. La partenza dei treni può avvenire diiniziativa del macchinista nelle seguentisituazioni:a) nelle località di servizio non presenziate dadirigente movimento;b) in determinate stazioni presenziate dadirigente movimento e ubicate su linee adoppio binario, purché si verifichino leseguenti condizioni:- il binario da cui avviene la partenza siadotato di segnale di partenza, che, secomune a più binari, deve essere integrato dasegnale sussidiario di partenza o da segnalebasso luminoso o da indicatore basso dipartenza distinti e riferiti al binario da cuiavviene la partenza medesima;- il segnale di partenza si disponga a viaTesto <strong>RCF</strong>9.6 L’agente di condotta di un treno inpartenza deve assicurarsi del regolareinoltro del treno.9.1 Ogni agente che svolge attivitàconnesse con la sicurezza dellacircolazione deve accertare, perquanto di sua competenza, che lapartenza del treno avvenga incondizioni di sicurezza.ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 2 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIlibera, e, se esso è comune a più binari,anche l'eventuale segnale sussidiario dipartenza si disponga a via libera oppure ilsegnale basso o l'indicatore basso di partenzadi cui al precedente alinea forniscanol'aspetto specificamente previsto dalRegolamento sui Segnali;- la manovra del segnale di partenza sia fattadirettamente dal dirigente, oppure siavincolata a distinto consenso elettrico o aspecifico ordine registrato del dirigentemedesimo;- esistano collegamenti di sicurezza chevincolino tutto l'itinerario che deve esserepercorso dal treno. In caso di segnale dipartenza comune a più binari, le Unitàperiferiche interessate possono derogare datale condizione purché la manovra delsegnale basso o dell’'indicatore bassoavvenga come stabilito dal precedentealinea;c) in determinate stazioni presenziate dadirigente movimento e ubicate su linee asemplice binario, purché, in aggiunta allecondizioni di cui al punto b), esista il bloccoelettrico.I binari delle stazioni presenziate da dirigentemovimento, su cui è previsto che il treno partad'iniziativa dal macchinista, devono essereindicati nell'orario di servizio, specificandoquelli muniti di segnale di partenza comune .Il comma 8 bis è così sostituito:8 bis. In caso di partenza con segnale a viaimpedita da binari ove è previsto che ilmacchinista parta di iniziativa, quest'ultimopuò partire d'iniziativa anche nelle stazioniTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 3 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIpresenziate da dirigente, quando esista unadelle seguenti condizioni:- sia stato attivato il segnale di avanzamentoo di avvio;- sia stata praticata al treno, oltre alle altreoccorrenti prescrizioni, anche quella relativaalla specifica autorizzazione per la partenzad'iniziativa da parte del macchinista (1).La suddetta procedura non è consentita neicasi di cui al comma 8 quater.Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommenti(1) "A ...................... vostro treno autorizzatoa partire di iniziativa del macchinista."- Il comma 8 ter è così sostituito:8 ter. In caso di segnale di partenza distintoper binario, quando esistano le condizioni dicui al comma 8 e il segnale non è visibile, maesista l'indicatore alto di partenza, ilmacchinista può partire di iniziativa solo setale indicatore è acceso.Il macchinista può partire di iniziativa anchenel caso di segnale di partenza comune a piùbinari, solo se il segnale basso o l'indicatorebasso di partenza forniscono l'aspettospecifico previsto' dal Regolamento suiSegnali.Il dirigente deve provvedere direttamente allicenziamento dei treni, previe intese verbalicon il capotreno ed il macchinista, qualoraquest'ultimo, stando sulla locomotiva, non siain condizioni di accertare:- in caso di segnale distinto per binario,l'aspetto di tale segnale o l'accensione delrelativo indicatore alto di partenza;- in caso di segnale comune a più binari,Pagina 4 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIl'aspetto del segnale sussidiario di partenza ol'aspetto specifico del segnale basso odell'indicatore basso di partenza.Il dirigente che debba licenziare un trenodeve confermare verbalmente al macchinistala disposizione a via libera del segnale dipartenza quando tale segnale non è visibile inlocomotiva dal macchinista e questi nonpossa avvalersi dell'indicatore alto di partenzao del segnale sussidiario di partenza nédell'aspetto specifico del segnale basso odell'indicatore basso di partenza.Il comma 8 quinquies è soppresso.Art. 3All'art. 7 del Regolamento per laCircolazione dei Treni è apportata la seguentemodifica:II comma 1 è così sostituito:1. E' denominato manovra qualsiasispostamento dimezzi di trazione o di veicoli,che si svolge, normalmente, nell'ambito di unalocalità di servizio, eccezione fatta perl'avviamento di un treno in partenza e perl'ingresso di un treno in arrivo, fino al punto dinormale fermata.Art. 4All'art. 9 del Regolamento per la Circolazionedei Treni è apportata la seguente modifica:L'ultimo capoverso del comma 1 è cosìsostituito:Qualora il treno parta d'iniziativa delmacchinista, il dirigente, prima di disporre avia libera il segnale di partenza, deve averprovveduto per gli accertamenti di cui sopra.Art. 5Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 5 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIAll'art. 25 del Regolamento per la Circolazionedei Treni è apportata la seguente modifica:Il primo capoverso del comma 12 è cosìsostituito:12. Della disabilitazione, quando non siaindicata nell'orario di servizio, devono essereavvisati (1) i treni aventi fermata, mentre aquelli non aventi fermata l'avviso deve esseredato solo se nella stazione disabilitata non èprevista dai binari di corsa, in base all'orario diservizio, la partenza dei treni d'iniziativa delmacchinista o se la stazione disabilitata èinteressata da prescrizioni a carattereoccasionale emesse dalle stazioni limitrofeabilitate.L'avviso suddetto deve essere dato:a) in caso di disabilitazione programmata, acura delle stazioni di cui all'art. 3 comma 16;b) in caso di disabilitazione accidentale, diregola, a cura delle stazioni abilitate limitrofea quella disabilitata nel senso di marcia deitreni interessati. Si fa eccezione per l'avviso aitreni ordinari, nel caso di disabilitazioneaccidentale di cui sia preventivamenteconosciuto il periodo: per tale avviso, lastazione che si deve disabilitare devetempestivamente dare incarico alle stazioni dicui all'art. 3 comma 16 ricevendone confermae, prima di lasciare il servizio, deve informarele limitrofeabilitate che nel dispaccio di inteso FORMULAN. 39, devono farne esplicito riferimento;c) in caso di prescrizioni a carattereoccasionale emesse dalle stazioni limitrofeabilitate, a cura delle stazioni medesime.L'avviso non occorre nel caso che tali stazioniTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 6 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIesonerino il treno dal rispetto del segnale dipartenza della stazione disabilitata.(1) (Stazione) ..... disabilitata dalle ore ..... alleore .....Art. 6All'art. 21 del Regolamento sui Segnali èapportata la seguente modifica:II secondo capoverso del comma 1 è cosìsostituito:Dopo la fermata, se il treno può proseguire, ilmacchinista riprenderà la marcia conl’eventuale limitazione di velocità necessariadopo il segnale di "pronti" del capotreno.Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiArt. 7All'art. 22 del Regolamento sui Segnali èapportata la seguente modifica:II comma 6 è così sostituito:6. La mancanza o la imperfetta indicazionedei segnali prescritti dal regolamento odeventualmente ordinati con disposizionispeciali, impongono l'arresto. Nel caso disegnali fissi il personale del treno dovràregolarsi come prescritte agli artt. 58 e 59. Nelcaso di segnali a mano il personale dicondotta riprenderà la corsa d’iniziativaappena si sia assicurato che nulla si oppongaal proseguimento e dopo il segnale di "pronti"del capotreno.In tale evenienza l'arresto può essere evitatonei soli casi specificati nel presenteRegolamento (1).(1) Art. 32 comma 2 - segnale dirallentamento notificato.Art. 34 comma 2 -segnale di presenziamentoPagina 7 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdel personale dì vigilanza.Art. 8All'art. 24 del Regolamento sui Segnali sonoapportate le seguenti modifiche:- Il comma 1 è così sostituito:1. L'ordine di partenza ai treni da parte delDirigente viene dato a mezzo della paletta dicomando. La paletta di comando consiste diun dischetto montato su apposito bastone,avente una faccia dipinta in verde con discocentrale bianco e l'altra dipinta in grigio.AI centro della faccia dipinta in verde ebianco può aversi una lampadina elettricaper proiettare luce verde.- Il comma 3 è così sostituito:3. Nell'imminenza della partenza e dopo ladisposizione a via libera del segnale dipartenza, se esistente, il personale di condottadeve affacciarsi dalla parte dalla quale sisvolge il servizio e rivolgere la propriaattenzione verso il Dirigente per riceverel'ordine di partenza, oppure verso il capotrenoper richiedere e ricevere il segnale di "pronti"nei casi in cui la partenza debba avvenired'iniziativa del personale di condotta stesso.La richiesta del segnale di "pronti" alcapotreno deve essere effettuata esponendodalla cabina di guida il braccio e muovendolo, se occorre, due o tre volte verticalmentedall'alto in basso, oppure, a condizione chene sia garantita la comprensione in modoinequivocabile, con comunicazioni verbali,anche attraverso apparecchiaturetelefoniche o citofoniche.- Il comma 4 è così sostituto:4. Il personale di scorta, compreso ilTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 8 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIcapotreno, dovrà di propria iniziativaprovvedere a tutto quanto è di sua spettanzaperché il treno sia pronto a partire all'orastabilita.Approssimandosi l'ora di partenza, ilcapotreno, ricevuto il pronti dagli altri agentidi scorta, darà, a richiesta, il segnale di "pronti"al Dirigente o, nei casi previsti, al personale dicondotta.Il capotreno può avvalersi del fischietto a trilloper sollecitare il segnale di pronti dal restantepersonale di scorta.- Il comma 5 è così sostituito:5. Il segnale di pronti del personale di scorta alcapotreno viene dato alzando il braccio digiorno e la lanterna a luce bianca di notte emuovendoli lentamente e ripetutamente insenso trasversale. Il segnale deve essere fattoprogressivamente cominciando dagli agentipiù lontani dal capotreno. Ciascun agenteappena scorge il segnale dell'agente cheprecede deve ripeterlo verso il capotreno.La concessione del segnale di "pronti" delcapotreno al personale di macchina o aldirigente deve essere effettuata esponendola bandiera a scacchi bianchi e blu di giornooppure la lanterna a luce biancalampeggiante di notte e, muovendo li, seoccorre, due o tre volte verticalmentedall'alto in basso, oppure, a condizione chene sia garantita la comprensione in modoinequivocabile, con comunicazioni verbali,anche attraverso apparecchiaturetelefoniche o citofoniche.- Il comma 6 è cosi sostituito:6. Il Dirigente, svolte le operazioni di suaTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 9 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIspettanza, richiederà il "pronti" al capotreno;ricevuto tale segnale, si metterà in condizionedi essere chiaramente visto dal personale dicondotta e alzerà la paletta rivolgendo versoil personale di condotta stesso la faccia verdedeldisco, accendendo, di notte, la lampadina aluce verde.La richiesta del segnale di "pronti" da partedel Dirigente può essere fatta verbalmente ocon l'uso del fischietto a trillo.- Il comma 8 è soppresso .- II comma 9 è così sostituito:9. Le condizioni per il licenziamento dei trenida parte del Dirigente oppure la partenzad'iniziativa del personale di condotta sonostabilite nel Regolamento per la Circolazionedei treni e riportate nelle specifiche Istruzioni.Art. 9All'art. 24 bis del Regolamento sui Segnali sonoapportate le seguenti modifiche:- Il comma 1 è così sostituito:1. Le modalità per la ripresa della corsa dopol'arresto di un treno ad un segnale di unalocalità di servizio sono di seguito indicate:a) se tratta si di segnale di protezione, dopol'apertura del segnale, oppure, nel caso dimovimento a via impedita, dopo l'attivazionedel segnale di avanzamento o il ricevimentodelle prescrizioni necessarie, il personale dicondotta può riprendere la corsa d'iniziativasenza il segnale di "pronti" del capotreno,salvo il caso particolare di cui al successivocomma 2;b) se tratta si di segnale di partenza unico oTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 10 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdel primo segnale di partenza interno, dopol'apertura del segnale oppure, nel caso dimovimento a via impedita, dopo l'attivazionedel segnale di avvio o di avanzamento,oppure dopo il ricevimento delle prescrizioninecessarie, il personale di condotta puòpartire dopo aver ricevuto l'ordine di partenzadal Dirigente oppure d'iniziativa, quandoprevisto, dopo il segnale di "pronti" delcapotreno.L'ordine di partenza deve essere datocomunque dal Dirigente nel caso di partenzada binario sprovvisto di segnale oppure dalocalità prive di segnalamento di partenza;c) se trattasi di segnale di partenza internosuccessivo al primo o di segnale di partenzaesterno, dopo l'apertura del segnale, oppure,nel caso di movimento a via impedita, dopol'attivazione del segnale di avanzamento o diavvio oppure dopo il ricevimento delleprescrizioni necessarie, il personale dicondotta può riprendere la corsa d'iniziativasenza il segnale di "pronti" del capotreno,salvo il caso particolare di cui al successivocomma 2 .- Il comma 2 è così sostituito:2. Qualora l'arresto di un treno ad uno deisegnali di cui ai punti a) e c) del precedentecomma coincida con un punto singolare incui sia possibile svolgere servizio e tale puntosia esplicitamente indicato nell'orario diservizio, il personale di condotta puòriprendere la corsa d'iniziativa dopo il segnaledi "pronti" del capotreno, salvo indicazionediversa riportata nell'orario di servizio.Le specifiche norme per l'indicazioneTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 11 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONInell'orario di servizio dei punti singolari sonoemanate dall’Unità centrale competente.Art.10All'art. 25 del Regolamento sui Segnali èapportata la seguente modifica:Il testo dell'articolo è così sostituito:Dopo una fermata straordinaria in linea ilpersonale di condotta potrà riprendere lacorsa d'iniziativa solo dopo il segnale di"pronti" del capotreno.Peraltro il personale di condotta potrà ripartiresenza attendere tale segnale, salvo specificaprescrizione in contrario, qualora la fermataabbia avuto luogo ad un segnale fisso dellalinea o in base all’art.31 comma 2.Art. 11All'art. 41 del Regolamento sui Segnali èapportata la seguente modifica:Il secondo capoverso del punto c) relativo aiSegnali di la Categoria è così sostituito:Quando il segnale è a via libera (casi b e c), ilmacchinista, se il treno è in moto, èautorizzato a proseguire; se il treno è fermo,può avanzare dopo aver ricevuto, nei casiprevisti, l'ordine di partenza dal Dirigente o ilsegnale di "pronti" dal capotreno (artt. 24,24bis e 25).Art. 12All'art. 45 del Regolamento sui Segnali èapportata la seguente modifica:L'ultimo capoverso del comma l è cosìsostituito:Il macchinista se il treno è in moto èautorizzato a proseguire; se il treno è fermo,può avanzare dopo aver ricevuto, nei casiTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 12 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIprevisti, l'ordine di partenza dal Dirigente o ilsegnale di "pronti" dal capotreno (artt. 24, 24bis e 25).Art. 13All'art. 49 del Regolamento sui Segnali èapportata la seguente modifica:Il comma 3-bis è così sostituito:3-bis. La prescrizione di partire da una stazioneabilitata con segnale di partenza a viaimpedita deve essere praticata dal Dirigentedella stazione stessa.Art. 14All'art. 51 del Regolamento sui Segnali èapportata la seguente modifica:Il primo capoverso del comma 8 è cosìsostituito:8. Il segnale di «avvio» quando è attivo a lucefissa autorizza il personale di condotta, dopola fermata, a partire dopo aver ricevuto, neicasi previsti, l'ordine di partenza dal Dirigenteo il segnale di "pronti" dal capotreno (art. 24bis), procedendo con marcia a vista nonsuperando la velocità di 30 km/h, sull'itinerariodi partenza interessato dove può non essereaccertata la libertà da rotabili.Art. 15All'art. 51 bis del Regolamento sui Segnali èapportata la seguente modifica:Il primo capoverso del comma 3 è cosìsostituito:3. Il segnale di «avanzamento» applicato aisegnali di protezione o ubicato incorrispondenza del primo deviatoio distazione nel caso di arrivi dal binario illegale,quando è attivo a luci fisse, autorizza ilTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 13 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIpersonale di condotta, dopo la fermata, edopo aver ricevuto, nei casi previsti l'ordine dipartenza dal Dirigente oppure il segnale di"pronti" dal capotreno (art. 24bis), aproseguire fino al successivo segnale (dìpartenza o di protezione), al quale dovràcomunque arrestarsi anche se disposto a vialibera. Se il segnale di «avanzamento»comanda l'ingresso su binario di stazione privodi segnale di partenza o con segnale dipartenza comune ad altri binari, il treno nondeve proseguire oltre il termine dell'itinerario diarrivo. Il segnale di «avanzamento» applicatoai segnali di partenza interni, quando è attivoa luci fisse, autorizza il personale di condotta,dopo la fermata, e dopo aver ricevuto, neicasi previsti l'ordine di partenza dal Dirigenteoppure il segnale di "pronti" dal capotreno(art. 24 bis), a proseguire fino al successivosegnale di partenza, interno o esterno, alquale dovrà comunque arrestarsi anche sedisposto a via libera.Art. 16All'art. 12 delle Disposizioni per l'Esercizio inTelecomando è apportata la seguentemodifica:II testo dell'articolo è così sostituito:1. Nelle stazioni intermedie, anche sepresenziate, la partenza dei treni avviene diiniziativa del macchinista con la disposizione avia libera del segnale di partenza oppure conl'attivazione, ove prevista, del segnale diavanzamento o di avvio, dopo aver ricevuto ilsegnale di "pronti" dal capotreno. Nel caso dipartenza con segnale a via impedita nelleTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 14 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIstazioni non presenziate o presenziate da A.I.,quando il segnale di avanzamento o di avvionon è attivato, il macchinista partirà solodopo aver ricevuto le occorrenti prescrizioni(M.40 DCO) ed il segnale di "pronti" dalcapotreno; nelle stazioni presenziate dadirigente movimento, per il licenziamento deitreni devono essere osservate le normepreviste dal Regolamento per la circolazionedei treni.Art. 17All'art. 24 bis delle Disposizioni per l'Esercizioin Telecomando sono apportate le seguentimodifiche:- Il punto a) del comma 1 è così sostituito:a) L'accensione a luce fissa del segnale diavanzamento o di avvio è attivabile dal PostoCentrale mediante un apposito comando.Il segnale di avanzamento applicato aisegnali di protezione, quando è attivo a lucefissa, autorizza il macchinista, dopo la fermatae dopo aver ricevuto il segnale di "pronti" dalcapotreno se previsto (art. 24 bis R.S.), aproseguire fino al successivo segnale (dipartenza o di protezione), al quale dovràcomunque arrestarsi anche se disposto a vialibera.Il segnale di avanzamento applicato aisegnali di partenza interni, quando è attivo aluce fissa, autorizza il macchinista, dopo lafermata e dopo aver ricevuto il segnale di"pronti" dal capotreno se previsto (art. 24 bisR.S.), a proseguire fino al successivo segnaledi partenza, interno o esterno, al quale dovràcomunque arrestarsi anche se disposto a viaTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 15 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIlibera.Il movimento comandato dal segnale diavanzamento a luce fissa dovrà avvenire inogni caso con marcia a vista non superandola velocità di 30 Km/h.Il segnale di avvio, quando è attivo a lucefissa, autorizza il macchinista, dopo la fermatae dopo aver ricevuto il segnale di "pronti" dalcapotreno se previsto (art. 24 bis R.S.), apartire procedendo con marcia a vista nonsuperando la velocità di 30 Km/h su l'itinerariodi partenza interessato.- Il secondo capoverso del punto b} delcomma 1 è così sostituito:Nel caso di attivazione a lucelampeggiante del segnale di avanzamento odi avvio, il macchinista può superare il segnalesolo dopo aver ricevuto l'ordine suddetto. Intale evenienza, dopo aver ricevuto il segnaledi "pronti" dal capotreno se previsto (art. 24 bisR.S.), deve riprendere la corsa osservando,oltre a tutti gli obblighi di cui al precedentepunto a), le seguenti procedure:• proseguire in manovra sull'itinerariointeressato e fermare il treno prima diimpegnare ciascun deviatoio identificatodall'apposita tabella a fondo giallo ad altopotere rifrangente;• dopo aver arrestato il treno incorrispondenza del deviatoio, il macchinistaed il capotreno, qualora svolga la funzione diagente treno, devono accertare lo stato deldeviatoio stesso mediante il segnale luminosoda deviatoio a luce blu (art. 6 comma 3)come segue:se la luce blu è accesa a luce fissa, ilTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 16 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdeviatoio deve ritenersi regolarmente dispostoper la posizione voluta e può essereoltrepassato dal treno con cautela e nonsuperando la velocità di 30 Km/h;se la luce blu è spenta o nel caso dideviatoio con manovra a mano (noncentralizzato), l'agente treno deve mettersi incomunicazione con il DCO il quale deveordinare, per iscritto, con appositaprescrizione (1) oppure con comunicazioniverbali registrate, le cui modalità sonoriportate nell'allegato 1 bis, la posizione chedeve assumere il deviatoio rispetto almovimento in atto ("Deviatoio n° .... daimpegnare disposto per il correttotracciato/deviata ")(2). Ricevuta la predettacomunicazione, l'agente treno deveaccertare l'integrità e la regolare disposizionedel deviatoio secondo le indicazioni ricevutedal DCO e, dopo la manovra se necessaria, ildeviatoio può essere oltrepassato dal trenocon cautela e comunque senza superare lavelocità di 30km/h.(1) Utilizzando l'apposito modo M. 40DCO/SCC (per deviatoi) in dotazione alpersonale dei treni oppure le righe in biancodel modo M. 40 DCO.(2) Nel caso di deviatoio simmetrico taleprescrizione dovrà essere "Deviatoio nº .... daimpegnare disposto per la deviata a sinistraoppure per la deviata a destra”.Art. 18All'art. 7 dell'Istruzione per il servizio delPersonale di Condotta delle Locomotive èapportata la seguente modifica:Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 17 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIIl comma 1 è così sostituito:l. - E' denominato "manovra" qualsiasispostamento di mezzi di trazione con o senzaveicoli che si svolge, normalmente,nell'ambito di una località di servizio, eccezionfatta per l'avviamento di un treno in partenzae per l'ingresso di un treno in arrivo, fino alpunto di normale fermata.Art. 19All'art. 19 dell'Istruzione per il servizio delPersonale di Condotta delle Locomotive sonoapportate le seguenti modifiche:-Il comma 2 è cosi sostituito:2. - La partenza dei treni può essereordinata dal dirigente o, in determinatesituazioni, avvenire d'iniziativa del personale dicondotta dopo il segnale di "pronti" delcapotreno, secondo quanto previsto dalRegolamento sui Segnali.I predetti agenti devono, in relazione aicompiti affidatigli e per quanto altro possibile,accertare che il convoglio sia in condizione dipartire.Nei treni senza capotreno, quando esistanoagenti di scorta, il personale di condotta o ildirigente, prima della partenza riceverà il"pronti", secondo quanto previsto dalRegolamento sui Segnali.- Il comma 3 è così sostituito:3.- La partenza dei treni può avvenired'iniziativa del personale di condotta nelleseguenti situazioni:a) nelle località di servizio non presenziateda dirigente movimento;b) in determinate stazioni presenziate dadirigente movimento e ubicate su linee aTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 18 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdoppio binario, purché si verifichino leseguenti condizioni:- il binario da cui avviene la partenza siadotato di segnale di partenza, che, secomune a più binari, deve essere integrato dasegnale sussidiario di partenza o da segnalebasso luminoso o da indicatore basso dipartenza distinti e riferiti al binario da cuiavviene la partenza medesima;- il segnale di partenza si disponga a vialibera, e, se esso è comune a più binari,anche l'eventuale segnale sussidiario dipartenza si disponga a via libera oppure ilsegnale basso luminoso o l'indicatore basso dipartenza di cui al precedente alineaforniscano l'aspetto specificamente previstodal Regolamento sui Segnali;la manovra del segnale di partenza siafatta direttamente dal dirigente, oppure siavincolata a distinto consenso elettrico od aspecifico ordine registrato del dirigentemedesimo;- esistano collegamenti di sicurezza chevincolino tutto l'itinerario che deve esserepercorso dal treno. In caso di segnale dipartenza comune a più binari, le Unitàperiferiche interessate possono derogare datale condizione purché la manovra delsegnale basso luminoso o dell'indicatorebasso avvenga come stabilito dalprecedente alinea;c) in determinate stazioni presenziate dadirigente movimento e ubicate su linee asemplice binario, purché, in aggiunta allecondizioni di cui al punto b), esista il bloccoelettrico.Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 19 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONII binari delle stazioni presenziate dadirigente, su cui è previsto che il treno partad'iniziativa del personale di condotta, devonoessere indicati nell'Orario di Serviziospecificando quelli muniti di segnale dipartenza comune.In caso di partenza con segnale a viaimpedita nelle stazioni presenziate dadirigente movimento, l'ordine di partenzadeve essere dato dal dirigente stesso; in talistazioni il treno può partire d'iniziativa delpersonale di condotta, dai binari ove ciò siaprevisto dall'orario, quando esiste una delleseguenti condizioni:-sia stato attivato il segnale dì avanzamentoo di avvio;sia stata praticata al treno, oltre alle altreoccorrenti prescrizioni, anche quella relativaalla specifica autorizzazione per la partenzad'iniziativa da parte del personale di condotta(1)La suddetta procedura non è consentitanei casi di cui al comma 3 ter.(1) "A ....................... vostro trenoautorizzato a partire d'iniziativa delmacchinista"- II comma 3 quater è soppresso.- II comma 3 quinquies è così sostituito:3 quinquies. - In caso di segnale di partenzadistinto per binario, quando esistano lecondizioni di cui al comma 3 e il segnale nonè visibile, ma esista l'indicatore alto dipartenza, il treno può partire d'iniziativa delpersonale di condotta solo se tale indicatoreè acceso.Il treno può partire d'iniziativa del personaleTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 20 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdi condotta anche nel caso di segnale dipartenza comune a più binari, solo se ilsegnale basso o l'indicatore basso di partenzaforniscono l'aspetto specifico previsto da]Regolamento sui Segnali.Nel caso in cui per mancata visibilità delsegnale di partenza il personale di condotta siavvalga, per la partenza del treno,dell'indicatore alto di partenza oppuredell'aspetto lampeggiante del segnale bassoluminoso o dell'indicatore basso di partenzadel binario interessato, lo stesso è tenuto adassicurarsi, dopo avviato, dell'effettivo aspettodel segnale di partenza.Il dirigente deve provvedere direttamenteal licenziamento dei treni, previe intese verbalicon il capotreno e con il personale dicondotta, qualora quest'ultimo, restando sullalocomotiva, non sia in condizioni di accertare:- in caso di segnale distinto per binario,l'aspetto di tale segnale o l'accensione delrelativo indicatore alto di partenza;- in caso di segnale comune a più binari,l'aspetto del segnale sussidiario di partenza ol'aspetto specifico del segnale basso luminosoo dell'indicatore basso di partenza .- Il comma 4 è così sostituito:4. - Il personale di condotta, assicuratosi inquanto di sua spettanza che nulla si oppongaalla partenza del treno, deve eseguirel'avviamento con la dovuta cautela evitandovariazioni brusche nello sforzo al gancio delmezzo di trazione.Quando eccezionalmente per effettuare lospunto del treno il personale di condotta fosseobbligato a retrocedere di qualche metro,Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 21 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdovrà assicurarsi che nulla ostacoli laretrocessione e comunque che questa sialimitata al minimo ed eseguita con la massimacautela.Necessitando effettuare movimenti diretrocessione di lunghezze non trascurabili sidovranno applicare le norme di cui all' Art.40/8 e 9.- Il comma 5 è così sostituito:5. - Qualora il segnale di partenza non siavisibile dalla locomotiva per uno dei seguentimotivi:a) nebbia od altro impedimento;b) la locomotiva si trova oltre il segnale dipartenza; e il personale di condotta nonpossa avvalersi dell'indicatore alto di partenza(posto o in precedenza al relativo segnale o atergo di questo) o del segnale sussidiario dipartenza né dell'aspetto specifico del segnalebasso luminoso o dell'indicatore basso dipartenza, il dirigente, prima di licenziare iltreno, deve confermare verbalmente alpersonale di condotta la disposizione a vialibera del segnale.Il personale di condotta nel caso a) ètenuto ad assicurarsi, dopo avviato il treno,dell'effettivo aspetto del segnale di partenza.Tale accertamento dovrà essere effettuatoanche qualora possa avvalersi del segnaleindicatore alto di partenza.Nel caso b) è tenuto a consideraresenz'altro a via impedita l'eventuale avvisoaccoppiato al segnale di partenza (1), salvoquanto previsto dalle apposite Istruzioni per itreni serviti da rotabi1i muniti diapparecchiatura di ripetizione continua deiTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 22 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIsegnali in macchina.(1) L'esistenza di segnale di avvisoaccoppiato va desunta dall'apposito segnoconvenzionale esposto nell'Orario di Servizio- Il comma 5 bis è soppresso.Art. 20All'art. 42 dell'Istruzione per il servizio delPersonale di Condotta delle Locomotive sonoapportate le seguenti modifiche:- Il primo capoverso del comma 7 è cosìmodificato:7. Della disabilitazione, quando non siaindicata nell'Orario di Servizio, devono essereavvisati (1) i treni aventi fermata, mentre aquelli non aventi fermata 1'avviso deve esseredato solo se nella stazione disabilitata non èprevista dai binari di corsa, in baseall'orario, la partenza del treno d'iniziativadel personale di condotta, oppure se lastazione disabilitata è interessata daprescrizioni a carattere occasionale emessedalle stazioni limitrofe abilitate.1) Stazione di ........ disabilitata dalle ore ....... alle ore ....... .Art. 21All'art. 7 della Istruzione per il Servizio delPersonale di Scorta ai Treni sono apportate leseguenti modifiche:- Il comma 3 è soppresso.- Il comma 4 è soppresso .- Il comma 5 è così sostituito:5. Sulle linee esercitate con il regime delblocco elettrico manuale o conta-assi, nelcaso di partenza col segnale di blocco a viaimpedita da una stazione disabilitata ofermata, il macchinista prima di partire deveTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 23 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIcomunicare verbalmente al capotreno,avvalendosi all'occorrenza del guardablocco,l'avvenuto ricevimento delle prescrizionioccorrenti. Tale comunicazione non occorrequalora il treno sia stato esonerato dal rispettodel suddetto segnale da una precedentestazione abilitata.Art. 22All'art. 20 della Istruzione per il Servizio delPersonale di Scorta ai Treni sono apportate leseguenti modifiche:- Il comma I è così sostituito:1. Il capotreno, oltre ad osservare le normeprescritte dai Regolamenti per la Circolazionedei Treni e sui Segnali, prima di dare il "pronti"per la partenza del treno, deve assicurarsi chei servizi inerenti il treno siano ultimati e )ecautele necessarie siano osservate. Deveinoltre coordinare le operazioni preliminari allapartenza comunicando, quando previsto,con il dirigente e con il macchinista.- Il comma 2 è così sostituito:2. Accertatosi che tutto è regolare, ilcapotreno darà il segnale di "pronti" almacchinista o, se previsto, al dirigente con lemodalità stabilite dall'art. 24/5 delRegolamento sui Segnali.- Il comma 3 è così sostituito:3. Nei treni senza capotreno, quandoesistano agenti di scorta, il macchinista o ildirigente, prima della partenza, riceverà il"pronti" da detti agenti con le modalitàstabilite dall'art. 24/5 del Regolamento suiSegnali.Art. 23Alla parte I - Capitolo IV delle Istruzioni perTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 24 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIl'Esercizio in Telecomando ad uso delpersonale dei treni è apportata la seguentemodifica:Il punto 1.4.1 è così sostituito:1.4.1 Nelle stazioni intermedie, nonpresenziate o presenziate da AI, la partenzadei treni avviene di iniziativa del macchinistacon la disposizione a via libera del segnale dipartenza oppure con l'attivazione, oveprevista, del segnale di avanzamento o diavvio, dopo aver ricevuto il segnale di "pronti"dal capotreno; nel caso di partenza consegnale a via impedita, quando il segnale diavanzamento o di avvio non è attivato, ilmacchinista partirà solo dopo aver ricevuto leoccorrenti prescrizioni (M.40 DCO) ed ilsegnale di "pronti" del capotreno.Quando la prescrizione di partenza consegnale a via impedita viene ricevuta dalmacchinista questi dovrà renderne partecipeverbalmente il capotreno.Nelle stazioni presenziate da dirigentemovimento, per il licenziamento dei trenidevono essere osservate le norme previstedall'art. 6 del Regolamento per la circolazionedei treni (e corrispondente art. 19 IPCL).Nelle stazioni, in particolari condizioni diesercizio di cui a11 'art. 10/3 delle Disposizioniper l'esercizio in telecomando, l'itinerario dipartenza viene comandato dal capotrenoruotando a destra l'apposito manipolatoreubicato in cassetta stagna apribile conchiave quadra e ubicata vicino ad ognibinario di stazionamento. Nell'interno dellacassetta è ubicata una spia,normalmenteTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 25 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIspenta, che si illumina a luce bianca aditinerario regolarmente formato.Art. 24Alla parte I - Capitolo VI delle Istruzioni perl'Esercizio in Telecomando ad uso delpersonale dei treni sono apportate le seguentimodifiche:- II terzo capoverso del punto 1.6.4 è cosìsostituito:1.6.4 In caso di anormalità che impedisca ladisposizione a via libera del segnale dipartenza, la partenza del treno è subordinataal ricevimento da parte dell'agente trenodelle necessarie prescrizioni del DCO. a mezzodel modulo M. 40 DCO. Tale procedura deveessere rispettata anche nel caso che ilsegnale di partenza sia munito della letteraluminosa "P" o "A" e lo stesso debba esseresuperato a via impedita e con lettera "P" o "A"spenta.- La lettera a) del punto 1.6.6 è cosìsostituita:a) L'accensione a luce fissa del segnale diavanzamento o di avvio è attivabile dal PostoCentrale mediante un apposito comando.Il segnale di avanzamento applicato aisegnali di protezione, quando è attivo a lucefissa, autorizza il macchinista, dopo la fermatae dopo aver ricevuto il segnale di "pronti" dalcapotreno se previsto (art. 24 bis R.S.), aproseguire fino al successivo segnale (dipartenza o di protezione), al quale dovràcomunque arrestarsi anche se disposto a vialibera.Il segnale di avanzamento applicato aisegnali di partenza interni, quando è attivo aTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 26 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIluce fissa, autorizza il macchinista, dopo lafermata e dopo aver ricevuto il segnale di"pronti" dal capotreno se previsto (art. 24 bisRS.), a proseguire fino al successivo segnale dipartenza, interno o esterno, al quale dovràcomunque arrestarsi anche se disposto a vialibera.Il movimento comandato dal segnale diavanzamento a luce fissa dovrà avvenire inogni caso con marcia a vista non superandola velocità di 30 Km/h.Il segnale di avvio quando è attivo a lucefissa autorizza il macchinista, dopo la fermatae dopo aver ricevuto il segnale di "pronti" dalcapotreno se previsto (art. 24 bis RS.), a partireprocedendo con marcia a vista nonsuperando la velocità di 30 Km/h sull’itinerariointeressato.- Il terzo capoverso della lettera b) delpunto 1.6.6 è così sostituito:Nel caso di attivazione a lucelampeggiante del segnale di avanzamento odi avvio, il macchinista può superare il segnalesolo dopo aver ricevuto l'ordine suddetto. Intale evenienza, dopo aver ricevuto il segnaledi "pronti" dal capotreno se previsto (art. 24 bisRS.), deve riprendere la corsa osservando,oltre a tutti gli obblighi di cui al precedentepunto a), le seguenti procedure:• proseguire in manovra sull'itinerariointeressato e fermare il treno prima diimpegnare ciascun deviatoio identificatodall'apposita tabella a fondo giallo ad altopotere rifrangente;• dopo aver arrestato il treno incorrispondenza del deviatoio, il macchinistaTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 27 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIed il capotreno, qualora svolga le funzioni diagente treno, devono accertare lo stato deldeviatoio stesso mediante il segnale luminosoda deviatoio a luce blu (punto 1.2.5 bis) comesegue:- se la luce blu è accesa a luce fissa, ildeviatoio deve ritenersi regolarmente dispostoper la posizione voluta e può essereoltrepassato dal treno con cautela e nonsuperando i 30 Km/h;- se la luce blu è spenta o nel caso dideviatoio con manovra a mano (noncentralizzato), l'agente treno deve mettersi incomunicazione con il DCO il quale deveordinare, per iscritto, con appositaprescrizione (1) oppure con comunicazioniverbali registrate, le cui modalità sonoriportate nell'allegato 10,la posizione chedeve assumere il deviatoio rispetto almovimento in atto("Deviatoio n°.... da impegnare disposto peril corretto tracciato/deviata") (2). Ricevuta lapredetta comunicazione, l'agente treno deveaccertare l'integrità e la regolare disposizionedel deviatoio secondo le indicazioni ricevutedal DCO e, dopo la manovra se necessaria, ildeviatoio può essere oltrepassato dal trenocon cautela e comunque senza superare lavelocità di 30 Km/h.(1) Utilizzando l'apposito modo M. 40DCO/SCC (per deviatoi) in dotazione alpersonale dei treni oppure le righe in biancodel modo M. 40 DCO.(2) Nel caso di deviatoio simmetrico taleprescrizione dovrà essere "Deviatoio n° .... daimpegnare disposto per la deviata a sinistraTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 28 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIoppure per la deviata a destra".Art. 25Alla parte II- Capitolo III delle Istruzioni perl'Esercizio in Telecomando ad uso delpersonale dei treni sono apportate le seguentimodifiche:Il punto 2.3.2 è così sostituito:2.3.2 Nei posti satellite, telecomandati opresenziati da AI, la partenza dei treniavviene di iniziativa del macchinista con ladisposizione a via libera del segnale dipartenza, dopo aver ricevuto il segnale di"pronti" dal capotreno; nel caso di partenzacon segnale a via impedita, il macchinistapartirà di iniziativa solo dopo aver ricevuto leoccorrenti prescrizioni (M.40 PS) ed il segnaledi "pronti" dal capotreno.Art. 26All' Allegato 1 dell'Istruzione per il Serviziodei Deviatori sono apportate le seguentimodifiche:- Il primo capoverso del punto 23 è cosìsostituito:23. E' denominato manovra qualsiasispostamento di mezzi di trazione o di veicoli,che si svolge, normalmente, nell'ambito di unalocalità di servizio, eccezione fatta perl'avviamento di un treno in partenza e perl'ingresso di un treno in arrivo, fino al punto dinormale fermata.- Il primo capoverso del punto 48 è cosìsostituito:48. Della disabilitazione, quando non siaindicata nell’orario di servizio, devono essereavvisati i treni aventi fermata, mentre a quellinon aventi fermata l'avviso deve essere datoTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 29 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIsolo se nella stazione disabilitata non èprevista dai binari di corsa, in base all'orario diservizio, la partenza dei treni d'iniziativa delmacchinista o se la stazione disabilitata èinteressata da prescrizioni a carattereoccasionale emesse dalle stazioni limitrofeabilitate.Art. 27All'art. 1 dell'Istruzione per la Protezione deiCantieri è apportata la seguente modifica:Il primo capoverso del comma 11 è cosìsostituito:11. E' denominato "manovra" qualsiasispostamento di mezzi di trazione o di veicoli,che si svolge, normalmente, nell'ambito di unalocalità di servizio, eccezione fatta perl'avviamento di un treno in partenza t:: perl'ingresso di un treno in arrivo, fino al punto dinormale fermata.Art. 28All'art. 21 dell’Istruzione per il Servizio deiManovratori è apportata la seguentemodifica:Il primo capoverso del comma 1 è cosìsostituito:1. E' denominato manovra qualsiasispostamento di mezzi di trazione o di veicoli,che si svolge, normalmente, nell'ambito di unalocalità di servizio, eccezione fatta perl'avviamento di un treno in partenza e perl'ingresso di un treno in arrivo, fino al punto dinormale fermata.Art. 29All'art. 91 ter della Prefazione Generaleall'Orario di Servizio è apportata la seguentemodifica:Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 30 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIIl primo alinea del comma 3 è cosisostituito:- dal capotreno che, dopo il segnale di«pronti» degli agenti di scorta, comanda,tramite uno dei commutatori a chiave quadraposti in corrispondenza di ciascuna porta, lachiusura di tutte le porte tranne quella da luipresenziata; dato quindi il «pronti» al dirigenteo, al macchinista, provvede alla chiusuraanche di quest’ultima.Art. 30La presente Disposizione entrerà in vigore alleore 00.01 del 3 aprile <strong>2005</strong>.Disposizione 02/<strong>2005</strong>Specifica per la definizione dei parametritecnici necessari alla determinazione dellaprestazione massima dei mezzi di trazione e lapercorrenza dei treni.Segue testo……Disposizione n.03 del 03/02/<strong>2005</strong>Integrazione delle disposizioni 14/04 e 24/04DELIBERAArt. 1Ad integrazione della disposizione n. 14 del07.04.2004 recante la "Specifica dei requisitifunzionali per la determinazione del profilostatico della velocità massima ammessa dallelinee – per l'individuazione dei punti diTesto <strong>RCF</strong>3.7 I parametri e le caratteristiche diogni veicolo, circolante isolato oaccoppiato ad altri veicoli, rilevanti perla sicurezza della circolazione e leeventuali procedure da rispettare,devono essere riportati per ciascunveicolo nelle Disposizioni Particolari diCircolazione (DPC) ad esso relative. Ilpersonale che svolge attività connessecon la sicurezza deve essere in possessodelle informazioni riportate nelle DPCnecessarie alle specifiche mansionisvolte.ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteIFOsservazioni ecommentiVedi tabelle diraffronto Disp. RFIn.14/04 - <strong>RCF</strong> e PGOS–<strong>RCF</strong>.Pagina 31 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIvariazione della velocità massima ammessadalle linee e dal grado di frenatura per laredazione delle fiancate di linea e principalidei binari di sinistra o legali e di destra nonchédelle fiancate di linea e principali relative aibinari illegali" si dispone che sul binario illegale,in precedenza dei punti di variazione dellavelocità della linea dovranno essere posti gliindicatori di velocità massimaconformemente alle norme vigenti, inserendola velocità relativa al solo rango A e con unvalore massimo dì 90 km/h.Art. 2Ad integrazione di quanto riportato agli artt. 1e 2 della disposizione n. 24 del 17.06.2004recante "Modifiche alla Prefazione Generaleall'Orario di Servizio ed all'Istruzione per ilServizio dei Manovratori", nell'articolo 3comma 6 bis della Prefazione Generaleall'Orario di Servizio e nell' Allegato 5 articolo 3comma 6 bis della Istruzione per il Servizio deimanovratori è inserita la seguente simbologiacon relativo significato: Stazione priva di segnale di protezioneper le provenienze dal binario illegalee con binario di corsa illegale privo disegnale di partenza.Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiDisposizione 06-<strong>2005</strong> del 22/02/<strong>2005</strong>Norme particolari per la circolazione dellelocomotive E 484 sulla Infrastruttura FerroviariaNazionale3.7 I parametri e le caratteristiche diogni veicolo, circolante isolato oaccoppiato ad altri veicoli, rilevanti perla sicurezza della circolazione e leeventuali procedure da rispettare,devono essere riportati per ciascunveicolo nelle Disposizioni Particolari diIFPagina 32 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIDisposizione RFI 09 del <strong>2005</strong>Disposizioni integrative per il trasporto mercipericolose sulla rete RFI connesse al rilasciodel Certificato di Sicurezza.Articolo lScopo e Campo d'applicazione1. La presente disposizione integra i requisitiche le imprese ferroviarie devono possedereai fini del rilascio e del mantenimento delCertificato di Sicurezza per servizi di trasportodi merci pericolose sulla Rete FerroviariaItaliana.2. L'effettuazione di servizi di trasporto di mercipericolose sulla Rete Ferroviaria Italiana èsubordinata al conseguimento, da parte delleimprese ferroviarie interessate, del Certificatodi Sicurezza che autorizzi tali servizi.3. Ai fini del conseguimento del certificato diSicurezza che autorizzi il trasporto mercipericolose sulla Rete Ferroviaria Italiana, leimprese ferroviarie devono integrare ladocumentazione prevista per il rilascio delCertificato di Sicurezza stesso con quantoriportato nei successivi articoli 2,3,4,5,6.4. Ai sensi degli articoli 4, 10, 11 e 36 del D.Lgs.8 luglio 2003, n. 188, la presente disposizionedeve essere osservata dalle ImpreseFerroviarie per il rilascio ed il mantenimentodel certificato di sicurezza e dalle strutture diTesto <strong>RCF</strong>Circolazione (DPC) ad esso relative. Ilpersonale che svolge attività connessecon la sicurezza deve essere in possessodelle informazioni riportate nelle DPCnecessarie alle specifiche mansionisvolte.1.1. Il presente Regolamento contienele norme per l’esercizio ferroviario dicompetenza dell’Agenzia Nazionaleper la Sicurezza delle Ferrovie.In conformità a tali norme, oltre che allenorme internazionali e nazionalicogenti, nonché alle regole di buonapratica e alle norme tecniche eistruzioni di settore, devono essereemanate le disposizioni e le prescrizionidi esercizio per disciplinare i processiconnessi con la sicurezza dellacircolazione ferroviaria di interfaccia tral’infrastruttura e i convogli e interni aciascun operatore ferroviario. I processiinterni devono tenere conto anche diquelli di interfaccia.1.5 Le attività connesse con la sicurezzadella circolazione ferroviaria possonoessere svolte solamente da persone inpossesso delle specifiche competenzeprofessionali e delle idoneità fisiche epsico-attitudinali certificate inconformità a quanto stabilitodall’Agenzia Nazionale per la Sicurezzadelle Ferrovie.4.3 Riguardo ai vincoli di cui al punto4.1, lettera a), ogni convoglio, nella suaconfigurazione di marcia comprensivaModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteIFPagina 33 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIRete Ferroviaria Italiana S.p.A. interessate.Articolo 2Domanda del certificato di sicurezza per iltrasporto di merci pericolose1. In conformità alle procedure in vigore nelladomanda del Certificato di sicurezza inoltrataa Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. - DirezioneTecnica Certificazione Sicurezza ImpreseFerroviarie Via Luigi Alamanni 4 50123 Firenzele imprese ferroviarie devono indicare:a. l'elenco delle classi di pericolo delle mercipericolose secondo il RID interessate altrasporto;b. l'elenco e la tipologia degli scali mercipresso i quali effettueranno laterminalizzazione delle merci pericolose;c. le relazioni nazionali ed internazionali sullequali effettueranno servizi di trasportoferroviario di merci pericolose.2. Le classi di pericolo di cui al precedentecomma 1.a devono essere comprese nelcertificato di formazione professionale delconsulente per la sicurezza dei trasporti dimerci pericolose di cui al successivo articolo 3comma1.b.Articolo 3Requisiti generaliTesto <strong>RCF</strong>anche delle persone e cosetrasportate, deve rispettare:a.1. il limite di massa ammessodall’infrastruttura e da ciascunveicolo del convoglio;a.2. il profilo limite della sagoma deiveicoli ammesso dall’infrastruttura;a.3. i limiti di velocità impostidalle caratteristiche della linea dapercorrere;a.4. i limiti di velocità ammessidai veicoli del convoglio;a.5. i vincoli imposti dalla suacomposizione e dalla sua frenatura.ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommenti1. Le imprese ferroviarie devono produrrecopia della seguente documentazione:a. Comunicazione della nomina di uno o piùconsulenti per la sicurezza dei trasporti dimerci pericolose ai sensi del D.Lg.;. 4 febbraio2000, n. 40 nonché la loro accettazioned'incarico;b. certificatoli di formazione professionalePagina 34 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIvalevole per la modalità ferroviaria, rilasciato/ial/ai consulente/i dal Ministero delleInfrastrutture e dei Trasporti - Dipartimento deitrasporti terrestri, ai sensi del D.Lg.;. 4 febbraio2000, n. 40, o da altro organo competentedell'Unione Europea;c. comunicazione all'ufficio periferico delDipartimento dei trasporti terrestri del Ministerodelle Infrastrutture e dei Trasporti competenteper territorio della nomina di cui alprecedente comma 1.a, ai sensi del D.Lgs. 4febbraio 2000, n. 40;2. Le imprese ferroviarie devono integrare ladocumentazione del Sistema di Gestionedella Sicurezza, adottato ai SL'fisi delladisposizione n. 13 del 26 giugno 2001 comemodificata dalle disposizioni n. 33 del 12novembre 2002, n. 56 del 29 dicembre 2003 en. 15 del 19aprile 2004, con:a. la designazione, all'interno della sezione 2del "Manuale" del Sistema di Gestione dellaSicurezza predisposto, della figura direzionaleresponsabile dell'organizzazione del trasportodelle merci pericolose ai sensi delladisposizione del gestore infrastruttura n.10/2001 del 8 giugno 2001 come modificatadalla disposizione n. 26/2002 del 9 settembre2002 "Requisiti per la qualificazioneprofessionale del personale delle ImpreseFerroviarie e della Divisione Infrastruttura chesvolge attività direzionali di organizzazione ecoordinamento della sicurezza dell'esercizio".Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentib. una sezione II nel “Manuale" del Sistema diGestione della Sicurezza intitolataPagina 35 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI"Organizzazione del trasporto delle mercipericolose". In questa sezione le impreseferroviarie devono descrivere:I. le leggi, norme e standard, disposizioni eprescrizioni da applicare;II. le fasi nelle quali si articola l'attività deltrasporto ferroviario di merci pericolose dicompetenza dell'impresa ferroviaria (es.modalità di accettazione/riconsegna dellamerce pericolosa , operazioni di manovra,soste tecniche);III. per ciascuna fase il personale coinvolto, lefunzioni e le responsabilità assegnate;IV. i riferimenti alle procedure del Sistema diGestione della Sicurezza adottate per losvolgimento dell'attività. del trasporto dellemercipericolose.Articolo 4ControlliTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommenti1. Le imprese ferroviarie devono produrre unaulteriore procedura, facente parte del Sistemadi Gestione della Sicurezza, che dimostri lefunzioni, le responsabilità e le personeimpiegate all'interno dell'organizzazione perl'adempimento degli obblighi previsti allasottosezione 1.4.2.2 del RID a carico deltrasportatore.2. Qualora l'impresa ferroviaria confidi sulleinformazioni che gli sono messe a disposizioneda altri operatori, nella domanda delCertificato di Sicurezza per le merci pericolosedeve essere dato il riferimento al contrattostipulato tra le parti contenente chiara edinequivocabile indicazione dellePagina 36 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIresponsabilità previste.3. Qualora l'impresa ferroviaria intendaaffidare j compiti previsti alla sottosezione1.4.2.2 del RID a personale operativo utilizzatoin mansioni di condotta, verifica, formazioneed accompagnamento dei treni, laprocedura di cui al precedente comma 1deve evidenziare le ulteriori mansioni attribuitea detto personale nello svolgimento delleattività di sicurezza autorizzate dai moduli diabilitazione conseguiti ai sensi delledisposizioni in vigore.Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiArticolo 5Formazione1. Il personale di cui al precedente art. 3comma 2.b.iii deve ricevere una formazionerispondente alle esigenze che le loro attività eresponsabilità comportano durante il trasportodi merci pericolose come prescritto alcapitolo 1.3 del RID.2. Le imprese ferroviarie devono produrre unaulteriore procedura, facente parte del Sistemadi Gestione della Sicurezza, contenente ladescrizione dei processi formativi adottati perognuno di essi:a. la selezione;b. la formazione (piano della formazione);c. le modalità ed i tempi della formazione(programmi);d. la certificazione delle competenze;e. il mantenimento nel tempo dellecompetenze;f. i controlli;g. le registrazioniPagina 37 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI3. Nel caso di cui al precedente articolo 4comma 2 l'impresa ferroviaria deve assicurareil possesso della formazione prescritta al cap.1.3 del RID da parte delle persone deputateai controlli.4. Tutta la documentazione relativaall'implementazione dei processi formatividefiniti deve essere resa disponibile allestrutture preposte di Rete Ferroviaria ItalianaS.p.A. durante le attività di ispettorato econtrollo (audit) e di monitoraggio(monitoring) da esse effettuate.Articolo 6Gestione dell'emergenzaTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommenti1. Le imprese ferroviarie, in conformità alledisposizioni vigenti in materia per laprevenzione e la gestione dell'emergenzanegli scali terminali ed in linea, devonointegrare la procedura "Attuazione dei Piani diemergenza" prevista dal Sistema di Gestionedella Sicurezza con la descrizione delle attivitàe delle misure specifiche per le mercipericolose.2. La procedura di cui al precedente comma1 dovrà fare riferimento ai piani diemergenza/procedure organizzative previstidalla legislazione vigente.Articolo 7Disposizioni transitorie e finali1. La presente disposizione entra in vigore alleore 00,01 del 1° aprile <strong>2005</strong>.2. Le imprese ferroviarie già in possesso delcertificato di sicurezza per servizi di trasportodi merci pericolose sull'infrastruttura ferroviariaPagina 38 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONInazionale alla data di entrata in vigore dellapresente disposizione sono tenute adunifoll11arsi al disposto della stessa ed adinviare entro tre mesi, a Rete FerroviariaItaliana S.p.A. Direzione Tecnica -Certificazione Sicurezza Imprese Ferroviarie, ladocumentazione richiesta.Disposizione 10-<strong>2005</strong> del 08/03/<strong>2005</strong>Norme particolari per la circolazione deicomplessi ALe 126/Le 126 AL - ALe125/Le 125Al - Aln 668 AL serie 300 - Aln 663 AL serie 100Aln880 AL - Aln 773 AL dell'Impresa ferroviariaAlifana e Benevento Napoli s.r.l. sullaInfrastruttura ferroviaria nazionaleDisposizione 12-<strong>2005</strong> del 08/03/<strong>2005</strong>Norme particolari provvisorie per lacircolazione dei complessi Diesel Aln 501 - Ln220 - Aln 502 sull'infrastruttura ferroviarianazionaleDisposizione 15 del 06/04/<strong>2005</strong>Testo <strong>RCF</strong>3.7 I parametri e le caratteristiche diogni veicolo, circolante isolato oaccoppiato ad altri veicoli, rilevanti perla sicurezza della circolazione e leeventuali procedure da rispettare,devono essere riportati per ciascunveicolo nelle Disposizioni Particolari diCircolazione (DPC) ad esso relative. Ilpersonale che svolge attività connessecon la sicurezza deve essere in possessodelle informazioni riportate nelle DPCnecessarie alle specifiche mansionisvolte.3.7 I parametri e le caratteristiche diogni veicolo, circolante isolato oaccoppiato ad altri veicoli, rilevanti perla sicurezza della circolazione e leeventuali procedure da rispettare,devono essere riportati per ciascunveicolo nelle Disposizioni Particolari diCircolazione (DPC) ad esso relative. Ilpersonale che svolge attività connessecon la sicurezza deve essere in possessodelle informazioni riportate nelle DPCnecessarie alle specifiche mansionisvolte.ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteIFIFPagina 39 di 200Osservazioni ecommentiVedi tabelle diraffronto:


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIModifiche, alle Disposizioni e Istruzioni diServizio alla disposizione n° 52/2001 edisposizione 41/2002.DELIBERAArt. 1All'art. 2 delle Disposizioni per l'esercizio intelecomando sono apportate le seguentimodifiche:Dopo il comma 2 è inserito il seguentecomma:3. Su alcune linee esercitate con SCC sonoprevisti nel posto centrale determinaticomandi e controlli sicuri, utilizzabili secondospecifiche norme emanate dall'Unità centralecompetente.Art. 2All'art. 7 delle Disposizioni per l'esercizio intelecomando sono apportate le seguentimodifiche:Dopo il comma 3 è inserito il seguentecomma 3bis:3bis. Su alcune linee esercitate con SCC, ovesono previsti determinati comandi e controllisicuri, è rilevabile nel posto centrale insicurezza il consenso di chiusura dei passaggia livello protetti dal segnale di partenza.Le relative procedure sono predisposte dalleunità periferiche sulla base di specifichenorme emanate dall’Unità centralecompetente.Art. 3All'art. 24 delle Disposizioni per l'esercizio intelecomando sono apportate le seguentimodifiche:Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommenti1) DET-<strong>RCF</strong>,2) Sistemi di bloccoParte III-<strong>RCF</strong> eParte V-<strong>RCF</strong>.Pagina 40 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIAlla fine del comma 1 è inserito il seguentecapoverso:Su alcune linee esercitate con SCC, ove sonoprevisti nel posto centrale determinaticomandi e controlli sicuri, nel caso dimancata disposizione a via libera del segnaledi partenza, il Dirigente Centrale Operativonon dovrà prescrivere al treno la marcia avista per i passaggi a livello per i quali siarilevabile in sicurezza nel posto centralel'esistenza del consenso dì chiusura.Le relative procedure sono predisposte dalleUnità periferiche interessate sulla base dìspecifiche norme emanate dall'Unità centralecompetente.-Il primo capoverso del comma 3 è sostituitodal seguente:3. L'esistenza della condizione di blocco non èmai accertabile dal posto centrale, per cui,quando il relativo segnale non si dispone a vialibera o, ove esistente, non si attiva il segnaledi avvio, il bloccodeve essere considerato guasto a meno chel’esistenza della via libera di blocco elettriconon venga accertata da un agente sul posto.Si fa eccezione per alcune linee esercitatecon SCC, ove sono previsti nel posto centraledeterminati comandi e controlli sicuri. Su talilinee l’esistenza o meno della condizione diblocco relativa alla sezione protetta dalsegnale di partenza dei posti periferici èrilevabile in sicurezza dal posto centrale.Le relative procedure sono predisposte dalleUnità periferiche sulla base dì specifichenonne emanate dall'Unità centraleTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 41 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIcompetente.-Alla fine del comma 3 è inserito il seguentecapoverso:Su alcune linee esercitate con SCC, ove sonoprevisti nel posto centrale determinaticomandi e controlli sicuri, qualora il segnaledel posto non si disponga a via libera ma sipossa accertare in sicurezza nel postocentrale l'esistenza della via libera di bloccoelettrico, per la partenza del treno,oltre allealtre occorrenti, deve essere praticata altreno la seguente prescrizione: "Esiste vialibera di blocco elettrico.”-Alla fine del comma 5 è inserito il seguentecapoverso:Su alcune linee a doppio binario esercitatecon SCC, ove sono previsti nel posto centraledeterminati comandi e controlli sicuri, nelcaso di mancata attivazione del segnale diavvio, l'inibizione all’apertura dei segnali dipartenza nel posto limitrofo non è necessariaqualora per il binario interessato sia stataaccertata, tramite i controlli sicuri, l'esistenzadell'orientamento del blocco per le partenzee l'assenza del fuori servizio.Art. 4All'art. 3 della Istruzione per l'esercizio consistemi di blocco elettrico - Parte III – Bloccoelettrico automatico - Linee in Telecomando,sezione linee a doppio binario banalizzate, èapportata la seguente modifica:Dopo il comma 2 è inserito il seguentecomma:2 bis. Su alcune linee esercitate con SCC, ovesono previsti nel posto centrale determinatiTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 42 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIcomandi e controlli sicuri, l'esistenza o menodella condizione di blocco relativa allasezione protetta dal segnale di partenza deiposti periferici è rilevabile in sicurezza dalposto Centrale.Le relative procedure sono predisposte dalleUnità periferiche sulla base di specifichenorme emanate dall'Unità centralecompetente.Art. 5All' art. 3 della Istruzione per l'esercizio consistemi di blocco elettrico - Parte IIIˆ – Bloccoelettrico automatico - Linee inTelecomando,sezione linee a semplicebinario, è apportata la seguente modifica:Dopo il comma 2 è inserito il seguentecomma:2 bis. Su alcune linee esercitate con SCC, ovesono previsti nel posto centrale determinaticomandi e controlli sicuri, l'esistenza o menodella condizione di blocco relativa allasezione protetta dal segnale di partenza deiposti periferici è rilevabile in sicurezza dalposto centrale.Le relative procedure sono predisposte dalleUnità periferiche sulla base di specifichenorme emanate dall’Unità centralecompetente.Art. 6All'art. 10 dell’'lstruzione per l'esercizio consistemi di blocco elettrico - Parte Vˆ - Bloccoelettrico conta-assi - Sezione lˆ è apportatala seguente modifica:Alla fine del testo è aggiunto il seguentecapoverso: La funzione o il tasto di soccorsoTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 43 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI"TIBca" è sempre previsto nei PdS.Su alcune linee esercitate con SCC puòessere previsto un apposito comando anchenel posto centrale.Art. 7All'art. 11 dell’lstruzione per l'esercizio consistemi di blocco elettrico - Parte Vˆ - Bloccoelettrico conta-assi - Sezione lˆ è apportata laseguente modifica:-Dopo il primo capoverso del comma 1 èinserito il seguente capoverso:Su alcune linee esercitate con SCC ove sonoprevisti nel posto centrale determinaticomandi e controlli sicuri, l'esistenza o menodella condizione di blocco relativa allasezione protetta dal segnale di partenza deiposti periferici è rilevabile in sicurezza dalposto centrale.Le relative procedure sono predisposte dalleUnità periferiche sulla base di specifichenorme emanate dall’Unità centralecompetente.Alla fine del secondo capoverso del comma1 è inserito il seguente capoverso:Su alcune linee esercitate con SCC l'esistenzao meno del consenso dei PL protetti dalsegnale di partenza è rilevabile in sicurezzaanche dal posto centrale.Art. 8All'art. 12 dell'lstruzione per l'esercizio consistemi di blocco elettrico - Parte V'" – Bloccoelettrico Conta-assi - Sezione lˆ è apportatala seguente modifica:Alla fine del testo è inserito il seguenteTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 44 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIcomma:2. Per la liberazione artificiale del blocco dalposto centrale il DCO deve:-comandare l'inibizione apertura segnali dipartenza nei PdS limitrofi al tratto interessatoall'anormalità;-procurarsi il giunto dell 'ultimo treno che hacircolato nella tratta;-attivare la funzione per la liberazioneartificiale del blocco in uno dei due PdSlimitrofi.Qualora il PdS attiguo sia presenziato, il DCOdeve dare avviso al DM dell'attivazione dellainibizione TlBca.In ogni caso la tratta non deve essere maiimpegnata da rotabili finché non sono statecompletamente ultimate le operazioni relativealla funzione TlBca e questo anche qualora laliberazione artificiale abbia avuto esitonegativo.Dopo il comma 2 è inserito il seguentecomma:3. Nel caso in cui, anche dopo la liberazioneartificiale, permanga sul Q.L. la segnalazionedi sezione occupata, per il distanziamento deltreno successivo il DCO si avvarrà deldispaccio di giunto avuto in precedenza. Il Itreno deve essere avvisato del mancatofunzionamento del blocco fino al postocorrispondente limitrofo.Non riuscendo, per più di un treno, aripristinare il regolare funzionamento delblocco il DCO, se lo reputa opportuno, puònon ricorrere più alla liberazione artificiale eistituire il blocco telefonico per tutti i treniTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 45 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIosservando le norme di cui al successivo art.13.Art. 9La "Tabella Comandi DCO" riportata in calcealla Disposizione n°52 del 27/12/2001 èsostituito dalla "Tabella Comandi DCO"riportata nell' Allegato A.Art. 10La "Tabella Controlli DCO" riportata in calcealla Disposizione n° 52 deI27/12/2001 èsostituito dalla "Tabella Controlli DCO"riportata nell'Allegato B.Art. 11La ''Tabella Comandi DCO" riportata in calcealla Disposizione n° 41 del 23/12/2002 èsostituito dalla''Tabella Comandi DCO"riportata nell'Allegato C.Art. 12La ''Tabella Controlli DCO" riportata in calcealla Disposizione n° 41 del 23/12/2002 èsostituito dalla"Tabella Controlli DCO" riportatanell' Allegato D.Art. 13La presente Disposizione entrerà in vigore alleore 00.01 del 05 giugno <strong>2005</strong>.ALLEGATO ASostiuisce la “ Tabella Comandi DCO”riportata in calce alla Disposizione 41del23/12/2001.(<strong>TABELLA</strong> COMAN<strong>DI</strong> DCO)( <strong>TABELLA</strong> CONTROLLI AGGIUNTIVI DOVUTIALLA LINEA <strong>DI</strong>RAMATA SEMPLICE BINARIOCON BCA GESTITA DA ALTRO DCO)Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 46 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONITesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommenti( <strong>TABELLA</strong> ULTERIORI COMAN<strong>DI</strong> AGGIUNTIVIDOVUTI ALLA LINEA <strong>DI</strong>RAMATA A SEMPLICEBINARIO GESTITA DA SCC)( <strong>TABELLA</strong> COMAN<strong>DI</strong> AGGIUNTIVI DOVUTI ALREGIME MISTO)ALLEGATO B( <strong>TABELLA</strong> COMAN<strong>DI</strong> DCO)( <strong>TABELLA</strong> COMAN<strong>DI</strong> AGGIUNTIVI DOVUTI ALLALINEA CON DOPPIO BINARIO CON BCA)( <strong>TABELLA</strong> CONTROLLI AGGIUNTIVI DOVUTIALLA LINEA <strong>DI</strong>RAMATA SEMPLICE BINARIOCON BCA GESTITA DA ALTRO DCO)( <strong>TABELLA</strong> CONTROLLI AGGIUNTIVI DOVUTIALLA LINEA <strong>DI</strong>RAMATA SEMPLICE BINARIOGESTITA DA DU)( <strong>TABELLA</strong> CONTROLLI AGGIUNTIVI DOVUTI ALREGIME MISTO)ALLEGATO C( <strong>TABELLA</strong> COMAN<strong>DI</strong> DCO)ALLEGATO D( <strong>TABELLA</strong> COMAN<strong>DI</strong> DCO)( <strong>TABELLA</strong> CONTROLLI AGGIUNTIVI DOVUTIALLA LINEA <strong>DI</strong>RAMATA SEMPLICE BINARIOCON BCA GESTITA DA ALTRO DCO)Disposizione 16-<strong>2005</strong> del 16/04/<strong>2005</strong>Norme particolari provvisorie per lacircolazione delle locomotive da manovraD147 TI sulla Infrastruttura FerroviariaNazionale.3.7 I parametri e le caratteristiche diogni veicolo, circolante isolato oaccoppiato ad altri veicoli, rilevanti perla sicurezza della circolazione e leeventuali procedure da rispettare,devono essere riportati per ciascunveicolo nelle Disposizioni Particolari diCircolazione (DPC) ad esso relative. IlIFPagina 47 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIDisposizione 21-<strong>2005</strong> del 28/04/<strong>2005</strong>Parziale modifica della Disposizione n° 56 del29/12/2003 riguardante la predisposizione edemissione dei piani annuali della sicurezzadella circolazione dei treni e dell'esercizioferroviario<strong>DI</strong>SPOSIZIONE 24/<strong>2005</strong>Emanazione dell’Istruzione per l’Esercizio conApparati Centrali Statici per linee AC\AV –ETCS L2 senza segnali fissi luminosi. Condizionitecniche e dispositive normative.PARTE IISTRUZIONI PER L'ESERCIZIO DELL'APPARATOArt. 1GENERALITA'L'Apparato Centrale Statico per gli impiantidelle linee Alta Capacità/Alta Velocità (ACSAC/AV) è un sistema centralizzato per ilgoverno delle funzioni dell'impianto, realizzatocon tecnologia a logica programmata. Essogestisce in sicurezza la circolazionenell'impianto, con la caratteristica che icomandi impartiti vengono accettati solo sel'apparato verifica preventivamente lafattibilità del comando stesso.Le caratteristiche generali dell'apparato sonoanaloghe a quelle degli ACS delle lineetradizionali salvo specifiche particolarità dellaTesto <strong>RCF</strong>personale che svolge attività connessecon la sicurezza deve essere in possessodelle informazioni riportate nelle DPCnecessarie alle specifiche mansionisvolte.2.7 Per comunicare ai convogliinformazioni inerenti alla sicurezza dellacircolazione, sull’infrastruttura sonoinstallati appositi segnali, denominatisegnali di terra, e dispositivi per latrasmissione delle suddette informazionidirettamente in cabina di guida .2.11 Il comando e il controllo degli entidi sicurezza delle località di servizio edelle linee è effettuato tramite appositidispositivi denominati apparati disicurezza.Essi possono essere muniti di funzioni disoccorso che permettano ilsuperamento dei vincoli impostidall’apparato stesso in caso dimancanza di alcune delle condizionirichieste, al fine di utilizzare le funzioniancora disponibili. Le funzioni disoccorso devono essere realizzate inmodo da prevenirne un indebitoutilizzo.Gli apparati di sicurezza devono essereModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteGIOsservazioni ecommentiNon regolamentatodal <strong>RCF</strong>.Pagina 48 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIlinea AV.Oltre alle logiche di movimento ed alleinterfacce necessarie per DM, il sistema ACSAC/AV mette a disposizione, per la gestionedell'impianto, sia dal punto di vistadell'esercizio che della manutenzione, unaserie di funzioni di supporto per l'espletamentodei compiti dell'operatore.Le caratteristiche tecniche del nuovoapparato hanno consentito delle innovazioninella logica di apparato che richiedonovarianti alla vigente normativa. Le presentidisposizioni generali disciplinano le innovazioniintrodotte, integrano e modificano quantodisposto dalle Istruzioni per l'Esercizio degliApparati Centrali - Libro III Sez.5" (ACEI); perquanto non è espressamente riportato,valgono le norme vigenti. Sulla base dellepresenti disposizioni vanno redatte le Istruzionidi dettaglio per l'esercizio dell'ACS AC/AVrelative a ogni singolo impianto sulle qualidovranno essere evidenziate particolarità odifferenze rispetto alla presente disposizione.I PdS sono muniti di segnali imperativi diprotezione e partenza in sostituzione deisegnali fissi luminosi. I movimenti degradatisono effettuati dal treno in modalità diAutorizzazione al Movimento con Marcia aVista o di Autorizzazione al Movimento conApposita Prescrizione.Le presenti istruzioni sono valide per gli ACSAC/AV dei posti di servizio su linee con SCC edisciplinano le funzionalità relative al regimesia presenziato che impresenziato. Nel regimeimpresenziato devono essere osservate ancheTesto <strong>RCF</strong>dotati di apparecchiature per laregistrazione degli eventi e delleoperazioni svolte. Non deve esserepossibile modificare i dati registrati.4.1 La sicurezza della circolazioneferroviaria è assicurata, oltre che dallacorretta realizzazione e manutenzionedell’infrastruttura ferroviaria e dei veicoliferroviari, dal rispetto dei vincoliderivanti:a) dalle caratteristichedell’infrastruttura,dallecaratteristiche di ciascunconvoglio e dalla lorointerazione;b) dallo stato degli entieventualmente incontrati dalconvoglio (deviatoi, passaggi alivello, circuiti di occupazione delbinario, ecc.);c) dalla contemporaneacircolazione di più convoglisull’infrastruttura.4.2 Il rispetto dei vincoli di cui al punto4.1. deve essere garantito attraversoidonee attrezzature tecnologiche dellalinea e dei veicoli. In caso di mancatofunzionamento di tali attrezzaturedovranno essere applicate le normepreviste nella parte terza del presenteregolamento.4.4 Riguardo ai vincoli di cui al punto4.1, lettera b) gli eventuali entiincontrati dal convoglio devono essere:b.1. manovrati quando sonoModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 49 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIle norme contenute nelle Disposizioni tecnichee normative per l'esercizio del SistemaComando e Controllo (SCC) Linee ad AltaCapacita '/Alta Velocità (AC/AV) ETCS L2.Art. 2PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELL'APPARATOLe principali caratteristiche dell'apparato sonole seguenti:• gli organi di comando degli itinerari sonocostituiti da una tastiera di tipo "funzionale" eda un mouse.• l'apparato è del tipo detto a leve libere, inquanto gli organi di comando sono privi dicollegamenti meccanici o di vincolielettromeccanici che ne impediscono lospostamento; tutti i collegamenti necessarisono infatti realizzati nelle funzioni logichesoftware.• l'apparato è a comando perduto, cioè ilcomando impartito si effettua soltanto se lecondizioni volute sono soddisfatte nelmomento in cui la funzione di comando vieneresa attiva e si distrugge automaticamenteappena cessa la funzione di comando stessa.Il comando non si attua qualora siano in attocondizioni incompatibili.• l'apparato realizza la distruzione automaticadel comando, cioè il comando attuato siannulla automaticamente al passaggio deltreno che lo ha utilizzato e il DM non devequindi eseguire alcuna o per azione perrimettere l'apparato nello stato di riposo; ideviatoi restano nell'ultima posizionecomandata. Quando fosse necessario, ilcomando impartito si può annullareTesto <strong>RCF</strong>liberi da veicoli e i veicoliche devono impegnarlisiano fermi, oppure, se inmoto, si trovino ancora asufficiente distanza percompiere la manovradell’ente e per assicurarsiche questa sia riuscitaregolare e completa;b.2. disposti ed assicurati nellacorretta posizione per iltempo necessario allosvolgimentodelmovimento;b.3. rimossi dalla posizioneindicata alla precedentelettera b.2. solo dopo chesiano stati superati dalconvoglio.4.5 Riguardo ai vincoli di cui al punto4.1, lettera c):c.1. ogni movimento di trenodeve avvenire su un trattodi via libero, concesso inuso esclusivo al treno stessoe protetto da indebitiaccessi di altri veicoli;c.2. la velocità massimaammessa per ogni treno, inogni punto della linea,deve essere tale che iltreno stesso, mediante ilsistema di frenatura, possaarrestarsi entro lo spazioresiduo del tratto di viaModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 50 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONImanualmente comandando la relativafunzione di annullamento.• l'apparato realizza la liberazione elastica,cioè la cessazione del bloccamento deideviatoi avviene gradualmente (ovvero cdbper cdb), man mano che i veicoliabbandonano i singoli cdb interessati.• l'apparato consente l'attuazione diinterventi di soccorso mirati, ovvero operativisui singoli enti interessati da guasti, per il solomovimento per il quale sono stati attivati.• l'apparato consente l'esclusione di singolienti, rendendoli indisponibili per larealizzazione di itinerari.• l'apparato impedisce la formazione diitinerari che sono interessati da zone escluse.• l'apparato può essere telecomandato dasistema sec.• l'apparato si interfaccia con il sistema distanziamento Radio Block Center; lo statodell'itinerario formato viene comunicato aRBC mediante una informazione definita"segnale virtuale".Art. 3COSTITUZIONE DELL'APPARATO1. Postazione individuale ad uso del personaledel movimentoLe parti dell'apparato che compongono lasingola postazione del DM operatore sono:I - Il Terminale Operatore (TO)II - La Tastiera Funzionale (TF)III - Quadro luminoso a video (QLv)Nell'impianto possono essere presenti piùpostazioni.I - Terminale Operatore (TO)Testo <strong>RCF</strong>concesso in uso esclusivo dicui alla precedente letterac.1..8.2 Lo stato degli enti di sicurezza el’avvenuto rilascio dell’“Autorizzazioneal movimento” da parte del sistema disegnalamento devono essere rilevabilidal regolatore della circolazionetramite le apposite interfacce degliapparati di sicurezza.8.4 Il collegamento di sicurezza è unvincolo d’impianto tra il sistema disegnalamento che concedel’autorizzazione al movimento ad untreno e gli enti interessati dalmovimento autorizzato, tale dasoddisfare le seguenti condizioni:a) per far concedere l’autorizzazioneal movimento al treno è necessarioche gli enti interessati al movimentosiano disposti e assicurati nellaposizione voluta;b) per rimuovere gli enti da questaposizione, occorre che il sistema disegnalamentorevochil’autorizzazione al movimento altreno e che il treno stesso abbiarecepito la revocadell’autorizzazione al movimento esia in condizione di rispettarla.8.1 La circolazione ferroviaria è gestitada un regolatore della circolazione,che comanda e controlla, tramite gliapparati di sicurezza o tramite altriagenti, gli enti di sicurezza posti nei trattiModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 51 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIIl TO è composto da un video di interfaccia eda un mouse. Esiste inoltre una tastiera di tipoPersonal Computer.a) Video di interfaccia del TOIl Video del Terminale Operatore (Video/TO)comprende le seguenti aree:);> Area Comandi, su cui sono riportati i"pulsanti" per l'attivazione delle finestre deicomandi.);> Area Guida Operatore, dove compaiono imessaggi che l'apparato invia, relativamentealla formazione e liberazione degli itinerari emanovra dei singoli enti, a sussidiodell'operatività del DM. Ai lati di tale area cisono i pulsanti di attivazione/disattivazioneidentificativo enti e allarmi di sistema.);> Area Allarmi, su cui sono riportati i "pulsanti"relativi agli allarmi e che consentono laidentificazione di questi ultimi per famiglia(deviatoi, cdb, ecc).b) Mouse del TOIl mouse permette la selezione dei comandiattraverso il puntamento specifico sulledisponibilità del video TO. Con esso, data lapossibilità di impartire i comandi conparticolare celerità, possono eseguirsi in vianormale le operazioni di gestionedell'apparato. I comandi definiti di tipo"pesante" possono essere impartiti da TO econfermati da TF.c) Tastiera di tipo Personal ComputerDi norma non utilizzata per l'effettuazione deicomandi e non disponibile sul BMII - Tastiera Funzionale (TF)Tramite la TF è altrettanto possibile eseguire iTesto <strong>RCF</strong>di linea e nelle località di servizio da luigestiti.8.2 Lo stato degli enti di sicurezza el’avvenuto rilascio dell’“Autorizzazioneal movimento” da parte del sistema disegnalamento devono essere rilevabilidal regolatore della circolazionetramite le apposite interfacce degliapparati di sicurezza.8.17 L’accesso ad una sezione diblocco deve poter essere consentitoad un solo treno alla volta e deveessere protetto dall’eventuale accessodi altri veicoli, attraverso i dispositivitecnologici che assicurano ildistanziamento dei treni.8.18 Un’autorizzazione al movimentodeve includere almeno un’interasezione di blocco o un intero itinerario enon può includere parti di essi.11.5 Ogni qualvolta vengano svolteattività connesse con la sicurezza nonprotette dai dispositivi tecnologici,devono essere messi in atto i necessariprovvedimenti tecnico-organizzativi attiad assicurare che sia comunquegarantita la sicurezza della circolazione.In particolare:devono essere considerate sempremancanti le condizioni di sicurezzadella cui esistenza non si abbiariscontro certo;deve farsi ricorso all’uso delle funzioni disoccorso relative agli apparati disicurezza solo dopo avereModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 52 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIcomandi di apparato. Sono, di norma,disponibili i comandi per:1. gli itinerari2. i percorsi di carrello3. la manovra dei segnali virtuali4. la manovra di emergenza e individuale deideviatoi (compresa la disalimentazione)5. le funzioni di soccorso6. la liberazione delle chiavi per losbloccamento dei deviatoi con manovra amano7. l'autorizzazione per la manovra a mano deideviatoi con manovra elettrica8. l'esclusione degli enti9. i regimi di esercizio10. gli enti di linea11.QL a videoIl QL a video (QLv) riproduceschematicamente il piazzale (deviatoi, circuitidi binario, ecc.) e fornisce il controllo dellostato degli enti raffigurati.Il QLv permette al DM anche di rendersiconto, mediante apposite indicazioni, dellevarie operazioni dell'apparato per lacostituzione e la distruzione degli itinerari edello stato dei comandi o interventi disoccorso in atto e dei segnali virtuali.I simboli di QLv sono definiti in un appositodocumento.2. Centralina di alimentazione.L'ACS ACI AV è munito di apparecchiatureche assicurano, con alta affidabilità, lacontinuità dell'alimentazione elettricadell'impianto.3. Terminale manutenzione (TM)Testo <strong>RCF</strong>preventivamente effettuato tutti gliaccertamenti e i controlli richiesti perassicurare le condizioni di sicurezzanormalmente garantite dagli apparatidi sicurezza stessi.ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 53 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIIl TM è composto da un video di interfaccia,da una tastiera tipo Personal Computer e daun mouse.Esso viene utilizzato dall' AM in caso dimanutenzione degli enti per gestire lafunzione Esclusione stabilizzata (Es/IS) e perdiagnosticare lo stato degli enti edell'apparato.Art. 4CARATTERISTICHE FUNZIONALI DELL'APPARATO1. ComandiI comandi impartiti vengono effettuatiattraverso la realizzazione di processi operatividefiniti secondo appropriate e specifichefunzioni di logica d'apparato.I comandi vengono impartiti dal DM tramite ilTO o la TF; i telecomandi pervengonoall'apparato tramite interfaccia con l'impiantodi telecomando. I comandi le cuicaratteristiche non necessitano dì specifichecautele, in quanto la sicurezza è comunquegarantita dall'apparato, manifestabìle everificabile, tramite la disposizione a via liberadei segnali virtuali, possono essere effettuatioltre che da TF anche da TO.l comandi di soccorso e di emergenza le cuicaratteristiche non rientrano in quellesuddette, devono essere effettuati tramite laTF. In alternativa può essere utilizzato il mousedel TO per impostare la sequenza operativadel comando e la TF per l'invio del comandostesso.I comandi vengono registrati su un appositosupporto informatico, al cui accesso, conspecifica procedura, possono essereTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 54 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIautorizzati solo determinati agenti dellamanutenzione.Per le comunicazioni sdoppiate sono valide lenorme della Disposizione 1112004 e successivemodifiche.2. Funzioni di soccorso mirato e loro impiegoLe funzioni di soccorso mirato (Tx) consentonodi scartare la verifica di condizioni di undeterminato ente realizzando per un itinerario,il bloccamento del Punto Origine,consentendo, dopo i necessari accertamenti,i movimenti dei treni con l'attivazione deisegnali virtuali di avanzamento o avvio.In tal modo vengono limitate al solo enteinteressato dal guasto le incombenze a caricodel DM.L'attivazione di una funzione dì soccorso Txrichiede, oltre alle specifiche digitazioni, chesia in atto un relativo comando di itinerario,pervenuto nella fase in cui si attua la verificadella condizione mancante da scartare e chel'ente interessato sia effettivamentericonosciuto dall'apparato sprovvisto dellacondizione richiesta.Le funzioni di soccorso Tx, relative ai deviatoi,ai cdb ed ai fermadeviatoi, oltre che all'entesono associate al punto origine (PO)dell'itinerario formato; in tal modo esse sonooccupabili con l'occupazione o la distruzionemanuale del movimento a cui sono riferite. Alpersistere della stessa anormalità, quindi, lafunzione di soccorso deve essere ripetuta perogni movimento che interessa l'ente inanormalità. Le condizioni, analoghe a quelleper l'attivazione del Tx, sono valide anche perTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 55 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIla funzione di soccorso T cl.Gli interventi di soccorso Tx attivati sonoopportunamente rappresentati sul QLv.Le funzioni di soccorso non sono subordinateall’azionamento di alcun dispositivo dipiombatura; le attivazioni di tali funzionivengono comunque opportunamenteregistrate sul citato supporto informatico.La funzione Tx può essere utilizzata per ilsuperamento delle condizioni mancanti di entinello stato di Es/IS secondo le specifichenorme descritte in seguito e con l'eccezionedei deviatoi di percorso.Gli enti per i quali è possibile attivare lafunzione di soccorso mirato Tx sono: deviatoidi percorso laterali e uscita, ferma deviatoi(fermascambi a chiave) di percorso laterali euscita, cdb di percorso laterale e uscita.Nell'appendice 1 alle presenti disposizionisono riportate in dettaglio le caratteristichedegli interventi di soccorso sopra citati.3. Chiusura segnali virtualiL'attivazione della funzione chiusura segnalevirtuale consente la formazione dell'itinerarioma inibisce la disposizione a via libera delsegnale virtuale. La funzione ha le stessecaratteristiche della chiusura segnali degliapparati delle linee tradizionali.4. Chiusura segnali generaleLa chiusura segnali CU dispone a via impeditatutti i segnali virtuali di stazione. Il comandoCU è suddiviso per lato di stazione (CUDestrae CUSinistra) in modo da chiudere, oltre aisegnali di stazione, anche quelli del PdSlimitrofo che comandano verso il PdS in cui èTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 56 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIstata attivata la funzione CU. L'RBC a seguitodel ricevimento di una funzione CU arresta itreni nell'ambito del PdS e su entrambi i binaridei tratti di linea attigui al lato di PdS per ilquale è stata attivata la funzione CU.La CU è attivabile tramite un dispositivoubicato sul pannello ad uso personaletecnico.Nel caso di interconnessione è prevista unaCU anche per l'interconnessione (CUI)5. Funzione di esclusione enti (EsIDM)La funzione di esclusione si attiva con ilcomando "ES" impartito dal DM e vienedermita EsIDM.L'EsIDM impedisce l'utilizzazione degli enti per iquali è stata comandata e può essereattivata dal DM di propria iniziativa, secondonecessità.Lo stato di esclusione di un ente vienevisualizzato sul QLv. Un ente in EslDM inibisce laformazione (comando) di un itinerario che lointeressa.Nell'appendice 2 alle presenti disposizionisono riportate in dettaglio le caratteristichedella funzione EslDM6. Funzione di esclusione stabilizzata (EsIIS)La funzione di esclusione stabilizzata si attivacon il comando "ES" impartito dal DM aseguito di richiesta effettuata dall' AM tramiteun'interfaccia manutentore e viene definitaEs/IS. L'EsIIS, da compiere prima che l'AMintervenga sull'ente interessato da porre sottorevisione, impedisce al DM di rimuoverel'esclusione attivata.La richiesta dell'AM può essere indirizzataTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 57 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIanche su di un ente già posto nello stato diesclusione dal DM per proprie esigenze. In talecaso il DM deve comunque effettuare lamanipolazione relativa alla funzione diesclusione dell' ente interessato.Con impianto impresenziato 1'AM puòottenere l'ES/IS, con comando confermatosulla postazione DM, purché l'ente siainteramente compreso in zonaprecedentemente esclusa.Lo stato di esclusione stabilizzata di un enteviene visualizzato sul QLv e sul terminalemanutentore. Per utilizzare questa funzionel'AM deve accertarsi dell'avvenutastabilizzazione; l'accertamento deve essereeseguito tramite la ripetizione riportata sulQLv.Nello stato di escluso e stabilizzato l'AM puòdisporre tramite il terminale di manutenzionedell'ente per operazioni di manovra, dicontrollo e diagnostica. Nell'appendice 2 allepresenti disposizioni sono riportate In dettagliole caratteristiche della funzione Es/IS.7. Rimozione dell'esclusione (Es/DM)La funzione consente di rimettere in servizio unente escluso dalla circolazione.La rimozione dell , EslDM non deve essereeffettuata, per norma, se sono in atto itinerariche interessano l'ente per cui è attiva lafunzione.8. Rimozione dell'esclusione stabilizzata (EsIIS)Al termine dell'intervento manutentivo rAMrichiede l'annullamento dell'esclusionestabilizzata, con doppia manipolazione(doppio comando) sul proprio terminale. TaleTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 58 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIrichiesta si manifesta sul QLv.In presenza di richiesta dell' AM, il DM rimuovela stabilizzazione dell'esclusione (EslIS)passando per lo stato di EslDM.Con impianto impresenziato si può rimuoverela zona a condizione che siano nello stato di"non escluso" gli enti compresi nella zona.La rimozione del rEs/IS non deve essereeffettuata, per norma, se sono in atto itinerariche interessano l'ente per cui è attiva lafunzione.9. Dispositivi di allarmePer richiamare l'attenzione del DM al verificarsidi anormalità sono state realizzatesegnalazioni ottiche/acustiche in analogiacon quanto previsto al punto 1.2.04 dell'IEAC,con le seguenti particolarità:• le ripetizioni ottiche indicano la famiglia dienti in allarme e consentono di riconoscerel'allarmetacitandone la relativa segnalazioneacustica;• al cessare dell'anormalità le ripetizioniottiche/acustiche ritornano automaticamentenello stato di riposo. ovvero non è necessarionessun intervento del D M. Le attivazioni ecessazioni di tali segnalazioni vengonocomunque opportunamente registrateArt. 5FUNZIONAMENTO DELL'APPARATO IN ESERCIZIONORMALEl. Comandi di itinerarioI comandi di itinerario si attuano se, oltre allenecessarie condizioni richieste per la loroformazione,Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 59 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONInon sono in atto esclusioni di enti di percorsointeressanti i movimenti stessi.Il bloccamento del PO, con cui si determinal'esito finale del comando, è condizionesempre realizzabile con ACS AC/AV efficiente,anche in caso di presenza di anormalità, inquanto ledel comando, attraverso lespecifiche manipolazioni relative agliinterventi di soccorso.2. Segnali virtualiIl segnale virtuale viene rappresentato sul QLvmediante apposito simbolo schematicamenteposto in corrispondenza dei segnali imperatividi protezione e partenza.Detto simbolo presenta aspetti diversi infunzione dello stato degli itinerari checomandano il segnale virtuale:• Nessun itinerario in una fase di formazione dicomando del segnale (segnale virtuale a viaimpedita)• Itinerario integro (segnale virtuale disposto avia libera)• Itinerario comandato in degrado di lO livello(segnale virtuale di avanzamento o di avvioattivato a luce fissa)• Itinerario comandato in degrado di 20 livello(segnale virtuale di avanzamento o di avvioattivato a luce lampeggiante)3. Liberazione del percorso degli itinerariPer i comandi di itinerario, la liberazione delpercorso avviene gradualmente, conl'abbandono, da parte dei rotabili, dei singolicdb interessati, purché si sia determinata unacorretta sequenza di stati di libero e dioccupato di cdb di percorso. Infatti, nella faseTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 60 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdi liberazione elastica del percorso, vieneeseguita dall'apparato, la verifica automaticadell'occupazione e della liberazione di ognicdb.Qualora la sequenza degli stati non siacorretta, l'apparato blocca la liberazioneelastica del percorso a partire dal cdbprecedente a quello per il quale è statarilevata la mancata occupazione.Art. 6ANORMALITÀ1. Bloccamento del punto di origineIn caso di anormalità, le condizioni mancantiper la formazione di un comando di itinerariopossono sempre essere superate attraverso lafunzione di soccorso Tx o, per i deviatoirichiesti laterali dagli itinerari, Tcl. Ne consegueche il bloccamento del punto di origine delmovimento comandato può sempre essereraggiunto. Fa eccezione, con impianto in J, ilcaso di guasto al cdb di occupazionepermanente dell'itinerario che non consentela registrazione dello stesso.2. Anormalità relative ai deviatoiIl controllo di concordanza di un deviatoiopuò essere scartato dalle condizioni richiestedall'apparato per il bloccamento del PO,quando venga comandato un itinerario cheinteressa un deviatoio guasto; taleoperazione, per i deviatoi di percorso e diuscita, viene eseguita utilizzando l'appositafunzione di soccorso TxDev. Ovviamente lafunzione stessa deve essere utilizzata solodopo avere eseguito gli accertamenti e gliinterventi previsti dalla vigente normativa neiTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 61 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIcasi di guasti ai deviatoi. Per i deviatoi dipercorso, si attiva solo dopo aver posto ildeviatoio interessato nello stato didisalimentato. La sua utilizzazione permette,dopo il bloccamento del PO, l'attivazione delsegnale virtuale di avanzamento o avvio,relativo all'itinerario comandato. Per i deviatoioleodinamici, il controllo di concordanza nonpuò essere scartato dalle condizioni richiestedall'apparato, qualora la mancanza dicontrollo sia dovuta al guasto delleelettrovalvole di manovra.La funzione TxDev è utilizzabile anche per ideviatoi laterali nello stato Es/IS.Tutte le volte che la normativa vigentepreveda l'interruttore a scatto "f' in posizione diaperto con piombamento in tale posizione, ilDM dovrà attivare la funzionedisalimentazione.Per le anormalità ai fermadeviatoi(fermascambi a chiave) viene utilizzata lafunzione di soccorso TxFD.Le funzioni Tb e Tc che consentono lamanovra del deviatoio in caso di circuito dibinario di immobilizzazione guasto o inmancanza del controllo di posizione iniziale,sono dedicate per singolo deviatoio epertanto non richiedono il preventivoposizionamento in "automatico" dei comandidi manovra individuale.3. Anormalità ai deviatoi di percorsoL'effettuazione di un comando di soccorso Txsu un deviatoio di percorso, impone l'obbligoper il DM di far sospendere tutti i movimenti ditreni per i quali non si abbia l'assoluta certezzaTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 62 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdi una completa indipendenza rispetto a tutti ipossibili itinerari sui quali il treno potrebbeessere erroneamente istradato, poichémanca il collegamento di sicurezza relativoalla regolare posizione del deviatoio di cuimanca il controllo.4. Deviatoio laterale (Funzione di soccorso Tcl)Allo scopo di consentire la disposizione delsegnale virtuale a via libera, quando si abbiala mancanza di controllo di uno o più deviatoirichiesti come laterali per la formazione di unitinerario, è stata prevista la funzione disoccorso di esclusione del deviatoio laterale"Tel", distinta per deviatoio.La funzione Tel è attivabile solo se il deviatoioè in perdita di controllo e non è attiva l'Es/Iso.La funzione di soccorso Tel viene utilizzataanche per anormalità ai deviatoi confermascambio a chiave.S. Anormalità relative ai circuiti di binarioIl controllo di un circuito di binanoindebitamente occupato può essere esclusod alle condizioni richieste dall'apparato per ilbloccamento del percorso e quindi del PO,quando venga comandato un itinerario cheinteressa un cdb guasto; tale operazioneviene eseguita utilizzando l'apposita funzionedi soccorso Txcdb. La funzione stessa deveessere utilizzata solo dopo avere eseguito gliaccertamenti e gli interventi previsti dallavigente normativa nei casi di guasti ai cdb. Lasua utilizzazione permette, dopo ilbloccamento del PO, l'attivazione del segnalevirtuale di avanzamento o di avvio, relativoall'itinerario comandato che interessa il cdbTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 63 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIguasto.6. Anormalità ai cdb di occupazionepermanente.Nel caso di attivazione della funzione Tx su diun cdb con funzione di occupazionepermanente di un segnale virtuale, talespecifica condizione viene assuntaautomaticamente da uno qualsiasi deirimanenti cdb liberi che si trovano sull'itinerarioformato. Al passaggio nello stato di occupatodi uno di tali cdb avviene l'occupazionepermanente dell'itinerario.Pertanto, la caratteristica di occupabilità delsegnale virtuale di avanzamento o di avvio,dopo l'attivazione di una funzione Tx su di uncdb di occupazione permanente, risultaattiva solo se almeno uno degli altri cdb dipercorso sì trova nello stato di libero.Nel caso eccezionale in cui debbanoeffettuarsi degli interventi Tx su tutti i cdb dipercorso che insistono su un itinerario, ilSegnale virtuale di avanzamento o avvio,venendo a mancare la condizione necessariadi occupabilità, non si disattivaautomaticamente.Di conseguenza, il DM dovrà provvedereall'annullamento manuale dell'itinerario, chedeve essere impartito, non appena sia ingrado di rilevarlo, subito dopo che il trenoabbia impegnato l'itinerario.Inoltre allo scopo di liberare il percorso, dopo iltermine del movimento, dovrà esserecomandata la funzione "Tlcdb" (successivocomma 7), su tutti i cdb compresinell'itinerario.Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 64 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI7. Mancata occupazione di un cdbL'ACS AC/AV consente la liberazione elasticadell'itinerario solo a seguito dell'effettivopassaggio del treno sui cdb.Nel caso di mancata occupazione di un cdbdi percorso, l'itinerario resta bloccato al cdbprecedente a quello che non si siaregolarmente occupato.Il DM, una volta eliminato il bloccamento conl'intervento Tlcdb, operato a partire dal primocdb bloccato, deve porre il cdb guasto nellostato di escluso, in modo che vengano cosìinibiti tutti i movimenti interessanti il cdb chenon garantisce l'occupazione e quindi laverifica dello stato di libero.La funzione Ticdb deve essere utilizzata solodopo a vere eseguito l'accertamento che i 1tratto di binario sia libero da rotabili.Con riferimento di soccorso Tlcdb checonsente di forzare la liberazione delbloccamento sul cdb guasto si ottiene anchela liberazione dei bloccamenti dei cdbsuccessivi se il ciclo dioccupazione/liberazione dei cdb stessi si èsvolto regolarmente al transito del treno.La funzione Ticdb, per liberare l'itinerario, deveessere usata anche nel caso di cdb che sitrova nella condizione di escluso stabilizzato.Nel caso i n cui n on venga attivata 1 afunzione Tlcdb, il transito regolare di un trenosuccessivo riporta comunque la funzione nellostato di riposo con la conseguente liberazionedel bloccamento del percorso.La mancata occupazione del cdb distazionamento impedisce la liberazioneTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 65 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIautomatica del bloccamento del PO dell’itinerario di partenza a seguito di partenza otransito del treno. La liberazione si potràottenere manualmente con l'attivazione dellafunzione Ti.Art. 7ALTRE FUNZIONI E PARTICOLARITA' <strong>DI</strong> PIAZZALE1. Interruttori a scatto ''l''In deroga a quanto previsto al punto 1.2.07dell'IEAC, non sono previsti o non sono adisposizione del DM gli interruttori a scatto dimassima corrente "l" per la protezione dellamanovra dei deviatoi;l'operazione necessaria per interrompere lacorrente di alimentazione è ottenutamediante l'apposito comando didisalimentazione previsto in apparato. Lasuccessiva rialimentazione elettrica deldeviatoio avviene tramite specificocomando.Le attivazioni dei suddetti comandi vengonoopportunamente registrate su supportoinformatico e, comunque, dovranno essereregolarmente annotate su modo M125a.Lo stato di disalimentato di un deviatoiogenera un apposito allarme sul video TO eviene visualizzato sul QLv con appositosimbolo.La disalimentazione di un deviatoio, conimpianto presenziato può avvenire in manieraautomatica qualora lo stesso, durante leoperazioni di manovra, non raggiunga laposizione richiesta entro un certo tempoprefissato.Art. 8Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 66 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIARRESTO E RIPRISTINO DELL' ACS AC/AV1. Arresto dell' ACS AC/AVL'ACS AC/AV è costituito da un sistemaridondato il cui stato di funzionamento èrilevabile dalle ripetizioni presenti sul Video delTO.In caso di arresto avviene automaticamentel'interruzione del comando di tutti gli enti.Inoltre, tutte le funzioni, eventualmente attive,vengono annullate, comprese quellecosiddette stabili quali ad esempio:• Chiusura segnali virtuali;• Disalimentazione deviatoi;• Funzioni di manovra individuale dei deviatoi;• Fuori servizio di linea impostato dall' ACSAC/AV;• Esclusione e stabilizzazione;• Senso blocco.L'RBC, ovviamente, perde le informazioni chericeveva dall' ACS che si è arrestato,comprese quelle relative allo stato della linea.2. Ripristino a seguito di arrestoAll'atto del ripristino il sistema ACS deve essereinizializzato mediante apposito comando daTF, prima di questa operazione non è attivonessun comando né è definito il regime distazione in atto.A seguito del comando di inizializzazione ilsistema si pone nel regime EDCO e sono attivisia i comandi da Tastiera Funzionale (TF) cheda Terminare Operatore (TO); i comandileggeri da TO devono essere riattivatimanualmente dall' AM.L'AM prima di iniziare le procedure di ripristino,dovrà ottenere dal DM o DCO la confermaTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 67 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdella sospensione dei movimenti dei treni.Fanno parte delle operazioni di ripristinol'attivazione e il riallineamento dellecomunicazioni con l'ACS ACI A V limitrofo.All'atto del ripristino esistono le seguenticondizioni:• Il senso blocco è coerente allo statomemorizzato precedentemente all' arrestocon la particolarità che:• quando è orientato in partenza si ripristinasoltanto dopo che sia stata verificata lalibertà di tutte le sezioni di blocco della tratta;nel caso di mancanza della condizione dilibertà delle sezioni per guasto, il ripristino delsenso blocco in partenza potrà essereottenuto utilizzando la funzione TbBA dopo iprescritti accertamenti;• sulla linea AC/AV, in caso di assenza diinformazioni viene imposto il senso per lamarcia a sinistra• Il fuori servizio di linea è coerente allo statomemorizzato precedentemente all'arresto(con la particolarità che in caso di assenza diinformazioni lo stato di fuori servizio Vienecomunque imposto e se la tratta è occupataviene richiesto l'uso della funzione Tbfs).• Lo stato delle zone escludibili è coerentecon la situazione delle chiavi di zona.• Lo stato CV è coerente con lo stato deldispositivo.• I deviatoi permangono in assenza dicontrollo che deve essere ripreso dall' AMutilizzando la funzione di ripristino controllodeviatoi (Gestore di Area).• Le chiusure segnali da DCO sono in atto suTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 68 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONItutti i punti di linea.Conseguentemente al ripristino, il sistema ACSprovvede ad auto configurare la logicainterna coerentemente con la situazione deglienti di piazzale, attraverso l'acquisizione deirispettivi controlli e a disporre nello statoconvenzionalmente definito "norma/e" lefunzioni di tipo stabile (es.: funzioni dicomando deviatoio: in automatico; funzioni Esenti: in incluso, ecc.).Le esclusioni stabilizzate devono essereripristinate dall' AM prima della ripresa dellacircolazione.Per rilevare le esclusioni stabilizzate in attoprima dell' interruzione l' AM si potrà avvaleredella stampa della registrazione dello statodel sistema esistente all'atto dellospegnimento, richiedendo all'occorrenza ilconsenso di esclusione al DM.Nel caso di ripristino in assenza dicomunicazioni con r ACS AC/AV limitrofo,dopo il ripristino delle stesse, l' AM dovràinizializzare le relazioni di linea prima diconsegnare l'apparato al DM.L'avvenuto ripristino dell'impianto deve esserecomunicato con M40 o con dispaccio dall'AM al DM (o DCO).L'eventuale cambio di regime, in caso diimpianto presenziato da DM, deve essereeffettuato dal DM stesso.Nel caso di impianto presenziato, il DM,ricevuto dall'AM avviso scritto dell'avvenutoripristino, prima di riprendere l'esercizio, dovràriattivare in apparato le eventuali esclusioni,ed in generale le funzioni stabilizzate indicateTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 69 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIal punto 8.1 che fossero state attive almomento dell'arresto ed ancora necessariecon esclusione di quelle di competenza dell'AM (Es/IS) e di quelle che sonoautomaticamente ripristinate dall'apparato(Fuori servizio, senso del blocco, zoneescludibili). Per il ripristino delle funzioni dicompetenza il DM potrà richiedere all'AM lastampa della registrazione delle informazionidedicate alle "operazioni del DM". Gliaccertamenti fatti su enti guasti prima dell'arresto devono essere ritenuti nulli e, nel casodi permanenza del guasto anche dopo ilripristino, dovranno essere ripetutiArt. 9ASSENZA <strong>DI</strong> COMUNICAZIONE CON L'ACSAC/AV LIMITROFO1. Caduta delle comunicazioniL'ACS AC/AV nel caso di perdita dellecomunicazioni con l'ACS limitrofo continua amantenere l'operatività, sono però inibite ladisposizione a via libera dei segnali virtuali dipartenza e l'attivazione dei segnali virtuali diavvio che comandano verso la direzione perla quale le comunicazioni sono assenti e lefunzioni che richiedono un colloquio con l'ACSlimitrofo (es. inversione, fuori servizio e CVricevuto).Lo stato delle comunicazioni èopportunamente visualizzato sul QLv.2. Ripristino delle comunicazioniL'ACS AC/AV all'atto del ripristino dellecomunicazioni riprende appieno l efunzionalità senza necessità di interventi daoperatore.Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 70 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIPARTE IILAVORI <strong>DI</strong> MANUTENZIONE/RIPARAZIONEDELL'APPARATOArt. 10<strong>DI</strong>SPOSIZIONI GENERALI COMUNIA) Lavori che possono pregiudicare o meno lasicurezza1. Incombenze del personale In base allavigente normativa, le operazioni dimanutenzione degli impianti di segnalamentoe degli apparati di sicurezza, sia di stazioneche di linea, si distinguono in operazioni chepossono essere contenute entro limiti tali danon pregiudicare la sicurezza dell'esercizio edoperazioni che possono arrecare pregiudizioalla sicurezza dell'esercizio.Compete all' AM valutare se le operazioni chedeve eseguire rientrano nell'una o nell'altratipologia d'intervento; nei casi dubbi, dettoAM deve adottare la procedura più restrittiva.Gli addetti alla manutenzione hanno la pienaed esclusiva responsabilità dei lavori cheeseguono, sia nei riguardi della loro perfettariuscita, sia nei riguardi d elle ripercussioni chequesti potrebbero avere sul regolarefunzionamento di altri meccanismi odapparecchiature dello stesso impianto per iquali non abbiano comandato la funzione«Esclusione stabilizzata» e devono condurre ilavori in modo da circoscrivere allo strettoindispensabile i meccanismi o leapparecchiature che la stazione deve tenerefuori servizio.Per l'utilizzazione di un deviatoio sottorevisione, il DM potrà avvalersi all'occorrenza,Testo <strong>RCF</strong>22.1 I lavori all’infrastruttura ferroviaria ele attività di vigilanza e di controllodell’infrastruttura stessa che comportinoalmeno una delle seguenti soggezionialla circolazione dei treni:a) occupazione con attrezzature, mezzio uomini, del binario o della zona adesso adiacente fino ad una distanzadi sicurezza, dalla più vicina rotaia,stabilita tenuto conto della velocitàmassima ammessa dalla linea e deltipo di lavorazione in atto;b) possibilità di interferenza traattrezzature e sagoma di liberotransito del binario;c) indebolimento o discontinuità delbinario, e più in generale della via,devono essere effettuati in conformitàal precedente punto 4.32, secondomodalità stabilite in relazione al tipo dilinea, alla natura del lavoro e alleattrezzature utilizzate.22.2 Sugli eventuali binari fisicamenteadiacenti a quello interessato dai lavorio dalle attività di cui al punto 22.1,anche se appartenenti ad altre linee,devono essere applicate le proceduredi cui al punto 22.1, a meno che ilconfine tra area interessata ai lavori ebinari in esercizio non sia chiaramenteindividuato e reso percepibile allepersone presenti nell’area interessatadai lavori o dalle attività,eventualmente anche con idoneebarriere rimovibili, situate almeno allaModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteGIPagina 71 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIe previe intese, dell' AM che dovràprovvedere a tutte le incombenze affidatenella circostanza al deviatore.B) Disposizioni per i lavori che possonopregiudicare la sicurezza2. Regime di esecuzione dei lavoriI lavori di manutenzione o riparazione devonoessere eseguiti, per quanto possibile, inassenza di circolazione, preferibilmente inregime di interruzione oppure in regime diaccordi verbali non registrati.Al riguardo si precisa che l’ AM, prima dieseguire i lavori, deve prendere accordi con ilDM interessato. Spetta poi al DM stessovalutare, ai fini della regolarità dellacircolazione. in quale regime è più opportunofare eseguire i lavori.3. Lavori in regime di interruzioneI lavori in regime di interruzione devono essereeseguiti secondo nonne specifiche emanatedalle Unità periferiche interessate4. Lavori in regime di accordi verbali nonregistrati I lavori possono essere eseguiti inregime di accordi verbali non registrati nelcaso che possa essere utilizzata la funzione«Esclusione stabilizzata».La funzione «Esclusione stabilizzata» èutilizzabile esclusivamente dall' AM perinterventi manutentivi riguardanti i deviatoi e icdb.La caratteristica della stabilizzazionedell'esclusione impedisce al DM di rimuoverel'esclusione.L'AM quando ha ultimato i lavori o leriparazioni che hanno richiesto l'applicazioneTesto <strong>RCF</strong>distanza di sicurezza di cui al punto 22.1medesimo.22.3 I lavori di manutenzione o diriparazione agli apparati di sicurezza oal sistema di segnalamento che, inbase ai criteri di cui ai precedenti punti22.1 e 22.2, non richiedono l’assenzadella circolazione dei treni devonocomunque essere eseguiti garantendoche il sistema di segnalamento nonconceda autorizzazioni al movimentodei treni e il sistema di protezionefornisca l’informazione coerente conl’indicazione del sistema disegnalamento. In mancanza diprotezione della marcia dei treni daparte del sistema di protezione, i lavoriagli apparati di sicurezza o al sistema disegnalamento devono essere eseguitiin conformità al punto 4.32.ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 72 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdella funzione «Esclusione stabilizzata» deve,'tramite il terminale della manutenzione,richiedere l'inclusione dell'ente, al DM.Gli accordi verbali avvengono secondomodalità concordate direttamente daglioperatori.Modalità per l'esecuzione di lavori conimpiego della funzione «Esclusionestabilizzata»L'AM, prima di iniziare i lavori di manutenzioneo riparazione, deve assicurarsi che l'enteinteressato sia nella condizione di «Esclusionestabilizzata»; a tale condizione si perviene conil consenso del DM.Per l'attivazione della funzione «Esclusionestabilizzata» devono essere osservate leseguenti procedure:~ l'AM richiede l'esclusione dell'enteinteressato tramite apposito comando sulterminale di manutenzione. La richiestadetermina, sul QLv del DM, il lampeggiamentodi una apposita ripetizione(1 );~ il DM esclude l'ente tramite comando dellarelativa funzione (un ente in questo statoviene di seguito indicato come escluso estabilizzato).L'esclusione stabilizzata viene visualizzata sulQLv.Per la rimozione della funzione «Esclusionestabilizzata» e la relativa inclusione dell'ente,devono essere osservate le seguentiprocedure:~ l'AM richiede l'inclusione dell'ente tramite undoppio comando sul terminale dimanutenzione.Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 73 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONILa richiesta si manifesta sul QLv con illampeggiamento di una apposita ripetizione;~ il DM, tramite un comando di inclusione,esegue la rimozione della stabilizzazionedell'ente (l'ente rimane in Es/OM)La richiesta sia di esclusione che di inclusioneè temporizzata ma non annullabile.Lo stato di esclusione stabilizzata di un enteviene visualizzato sul QLv e sul terminalemanutentore. Per utilizzare questa funzionel'AM deve accertarsi dell'avvenutastabilizzazione; l'accertamento deve essereeseguito tramite la ripetizione riportata sulQLv.Nello stato di escluso e stabilizzato l'AM puòdisporre tramite il terminale di manutenzionedell'ente per operazioni di manovra, sepossibile, di controllo e diagnostica.I rapporti per l'utilizzazione temporanea di unente in «Esclusione stabilizzata») o per larimozione di tale stato, devono avveniresempre tra il DM e il personale dellamanutenzione. L'apparato consente di averecontemporaneamente più enti nellacondizione di «Esclusione stabilizzata» .Nel caso di impossibilità di utilizzare le funzioni«Esclusione stabilizzata», i lavori devono essereeseguiti in regime di interruzione.5. Guasto interfaccia manutentore durante ilavori in condizioni di «Esclusione stabilizzata»Nel caso di guasto dell'interfacciamanutentore non è possibile richiedere larimozione della funzione «Esclusionestabilizzata».L'AM deve comunicare il guastoTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 74 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdell'interfaccia manutentore per iscritto.Se i lavori interessano un deviatoio non siattuano gli itinerari che lo interessano comepercorso.Nel caso i lavori interessano i cdb, l'Operatoredeve considerare tali enti guasti.Art. 11LAVORI AI DEVIATOI1. Regimi di esecuzione dei lavoriI lavori possono essere eseguiti:~ in regime di interruzione;~ in regime di accordi verbali non registrati.2. Lavori in regime di interruzionePer l'esecuzione dei lavori devono essereosservate le norme specifiche emanate dalleUnità periferiche interessate, tenendopresente che può essere utilizzata la funzione«Esclusione» degli enti ai fini della protezionedel binario interrotto.3. Lavori in regime di accordi verbali nonregistratiL'AM, prima di iniziare i lavori, deve prendereaccordi verbali con il DM.I lavori devono e sere e seguiti utilizzando l afunzione «Esclusione stabilizzata» conl'adozione delle modalità descritte alprecedente Art. 10/4.Per lavori che interessano gli organi dimovimento della cassa di manovra o il telaiodegli aghi, l'AM deve interrompere il circuito dialimentazione della cassa di manovra. Nelcaso in cui le operazioni di manutenzionepossono comportare l'occupazione del cdbl'AM deve preventivamente escludere estabilizzare tale ente.4. TemporaneaTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 75 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIutilizzazione deviatoi in regime di accordiverbali non registrati.Per la temporanea utilizzazione di undeviatoio, il DM deve chiedere all'AM ilbenestare. Tale richiesta deve essere fatta informa verbale.Nella richiesta deve essere indicato:> il numero di ciascun deviatoio da utilizzareprecisando se trattasi di deviatoio percorso,richiesto come laterale oppure compreso inzona di uscita;> la posizione, normale o rovescia, in cui devetrovarsi ciascun deviatoio nei riguardi delmovimento da effettuare, precisando semprel'istradamento corrispondente a tale posizione"per la sinistra" o "per la destra";> l'ora, il numero del treno, la provenienza edestinazione, il binario interessato almovimento.La richiesta di benestare deve essere fatta perogni movimento di treno (arrivo o partenza)ed in tale limite deve intendersi circoscritta lavalidità del benestare stesso.Qualora un deviatoio sia interessato da duemovimenti successivi di uno stesso treno (es:compreso in zona di uscita per il primo epercorso per il secondo), può essere chiestoun unico benestare per entrambi i movimenti.Per i deviatoi interessati da entrambi imovimenti la concessione di un unicobenestare è ammessa a condizione che ildeviatoio debba essere utilizzato nellamedesima posizione e sia in zona di uscita peril primo e percorso per il secondo.Nel caso che il controllo del deviatoio non siaTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 76 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIutilizzabile l'AM deve evitare che tale controllopervenga nel posto di manovra Segnalevirtuale.Per comunicare il benestare scritto per latemporanea utilizzazione dei deviatoiinteressati ai lavori eseguiti in regime diaccordi verbali, in assenza di registratorivocali, deve utilizzare il modulo M40 MAN(Allegato l)Il benestare può non essere richiesto qualora ilDM si avvalga della funzione TxDev nel caso dideviatoio richiesto laterale; per i deviatoi diuscita, il benestare può non essere richiestoqualora gli stessi siano considerati comeingombro in zona di uscita.I -Deviatoi con manovra elettricaL'AM, se è in grado di concedere il benestare,deve procedere come di seguito specificato.a) Quando ha la certezza che i dispositivi delcontrollo elettrico siano efficienti e che ilcontrollo elettrico sia regolare, dopo averprovveduto a reinserire la chiave nell'unitàbloccabile, deve concedere il benestareverbalmente, utilizzando la seguente formula:«Nulla osta per il movimento treno ..... da ..... a….. con segnali a via libera salvo l'esistenza dialtri impedimenti». Qualora non pervenga ilcontrollo devono essere adottate leprocedure di cui ai successivi punti b) e c); intali casi l' AM dovrà provvedere alladisalimentazione del circuito di manovra deldeviatoio. La disalimentazione del deviatoiodeve precedere l'accertamentodell'avvenuta fermascambiatura ol'applicazione del fermascambio a morsa eTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 77 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIcuneo o distanziatore.b) Quando non esista la regolarità delcontrollo ma possa essere accertatal'avvenuta fermascambiatura meccanica,l'AM deve reinserire la chiave nell'unitàbloccabile e concedere il benestare, concomunicazione registrata (dispaccio oaccordi verbali registrati), utilizzando laseguente formula «Nulla osta per movimentotreno …. da ..... a …… Deviatoio n° ..... inposizione normale o rovescia per la sinistra oper la destra con tiranteria efermascambiatura meccanica efficienti.Controllo non efficiente»,c) Quando non esista la regolarità delcontrollo e non possa essere accertatal'avvenuta fermascambiatura meccanica,l'AM deve reinserire la chiave nell'unitàbloccabile e concedere il benestare. concomunicazione registrata, utilizzando laseguente formula «Nulla osta per movimentotreno …. da …. a ….. Deviatoio n° ..... inposizione normale o rovescia per lasinistra o per la destra con tiranteria efermascambiatura meccanica non efficienti.(Aggiungendo se il deviatoio è percorso)Assicurato con fermascambio a morsa ecuneo (o distanziatore). Controllo nonefficiente. Chiavi ritirate e custodite» erichiedere la rimozione della funzione diesclusione stabilizzata dell' ente.Nel caso di deviatoio percorso il benestarepuò essere concesso nel caso a) verbalmentee nei casi b) e c) con comunicazioneregistrata.Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 78 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONINel caso di deviatoi richiesti come laterali ocompresi in zona di uscita, il benestare puòessere concesso verbalmente ed ilfermascambio a morsa, anche nel caso di cuial punto c), non deve essere applicato.Il DM ricevuto il benestare e la richiesta dirimozione dell'esclusione stabilizzata dall' AM,per il movimento del treno, reinserito l'ente,adotterà le seguenti procedure:• Nel caso a), provvederà per il movimentodel treno con i segnali virtuali a via libera.• Nel caso b), se il deviatoio:• è percorso attiverà la funzionedisalimentazione del deviatoio e disporrà per ilmovimento del treno con i segnali virtuali avia impedita effettuando la funzione disoccorso sul deviatoio TxDev (attivazionesegnale virtuale di avanzamento o di avvio);• è in zona di uscita disporrà per il movimentodel treno con i segnali virtuali a via impeditaeffettuando la funzione di soccorso suldeviatoio TxDev (attivazione segnale virtualedi avanzamento);• è richiesto come laterale disporrà per ilmovimento del treno con i segnali virtuali avia libera effettuando la funzione di soccorsoTc!.• Nel caso c), se il deviatoio:• è percorso l'ente, attiverà la funzionedisalimentazione del deviatoio e disporrà per ilmovimento del treno con i segnali virtuali avia impedita effettuando la funzione disoccorso sul deviatoio TxDev (attivazionesegnale virtuale di avanzamento o di avvio);• è in zona di uscita disporrà per il movimentoTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 79 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdel treno con i segnali virtuali a via impeditaeffettuando la funzione di soccorso suldeviatoio TxDev (attivazione segnale virtualedi avanzamento);• è richiesto come laterale disporrà per ilmovimento del treno con segnali virtuali a vialibera effettuando la funzione di soccorso Tcle considerando non realizzate leindipendenze normalmente garantite.II - Deviatoi manovrati a mano confermascambio a chiaveQuando l’AM è in grado di concedere ilbenestare deve procedere come di seguitospecificato.a) Quando ha la certezza che la tiranteria siaintegra ed il fermascambio a chiave siaefficiente ed il controllo elettrico sia regolare,deve reinserire la chiave nell'unità bloccabilee richiedere la rimozione della funzione diesclusione stabilizzata dell'ente. Il DMaccertata l'esistenza del controllo deveinformare verbalmente l'AM circa l'esitodell'operazione. Qualora non pervenga ilcontrollo devono essere adottate leprocedure di cui ai successivi punti b), c) e d).b) Quando non sia regolare il controllo, ma latiranteria sia integra e risulti possibile utilizzare ilfermascambio l’AM deve impedire che ilcontrollo elettrico pervenga nel posto dicomando, reinserire la chiave nell'unitàbloccabile e concedere il benestareutilizzando la seguente formula: «Nulla ostaper movimento treno ….. da ….. a ……Deviatoio n° ………. in posizioneTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 80 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONInormale/rovescia per la sinistra o per la destracon tiranteria e fermascambio efficienti econtrollo elettrico non efficiente» e richiederela rimozione della funzione di esclusionestabilizzata dell' ente.c) Quando non sia possibile utilizzare ilfermascambio a chiave ma sia efficiente latiranteria, l'AM deve impedire che il controlloelettrico pervenga nel posto di comando,reinserire la chiave nell'unità bloccabile econcedere il benestare utilizzando laseguente formula: «Nulla osta per movimentotreno .... da ….. a …… Deviatoio n°.. .. inposizione normale o rovescia per la sinistra oper la destra con tiranteria efficiente efermascambio non efficiente.(Aggiungendo quando il deviatoio èpercorso) Provvederò presenziamento (seimpegnato di punta) o (in alternativa),Assicurato con fermascambio a morsa ecuneo (o distanziatore).Chiavi ritirate ecustodite» e richiedere la rimozione dellafunzione di esclusione stabilizzata dell'ente.d) Quando la tiranteria non è efficiente, l'AMdeve impedire che il controllo elettricopervenga nel posto di comando, reinserire lachiave nell’ unità bloccabile e concedere ilbenestare con la seguente formula: «Nullaosta per movimento treno da ….. a .......Deviatoio n° …. In posizione normale orovescia per la sinistra o per la destra.Tiranteria e fermascambio non efficienti.(Aggiungendo quando il deviatoio èpercorso) Assicurato con fermascambio amorsa e cuneo (o distanziatore). Chiavi ritirateTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 81 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIe custodite» e richiedere la rimozione dellafunzione di esclusione stabilizzata dell' ente.Nel caso di deviatoio percorso, il benestaredeve essere concesso nei casi a) e b)verbalmente e nei casi c) e d) concomunicazione registrata.Nel caso di deviatoi richiesti come laterali ocompresi in zona di uscita, il benestare puòessere concesso verbalmente ed ilfermascambio a morsa od il presenziamentonon è mai necessario.Il DM, ricevuto il benestare e la richiesta dirimozione dell'esclusione stabilizzata dall'AM,per il movimento del treno, reinserito l'ente,adotterà le seguenti procedure:• Nel caso a), disporrà per il movimento deltreno con segnale virtuale a via libera.• Nel caso b), se il deviatoio:• è percorso disporrà per i l movimento deltreno con segnali virtuali disposti a viaimpedita effettuando la funzione di soccorsosul deviatoio TxFd (attivazione segnale virtualedi avanzamento o di avvio);• è in zona di uscita disporrà per il movimentodel treno con segnali virtuali disposti a viaimpedita effettuando la funzione di soccorsosul deviatoio TxFd (attivazione segnale virtualedi avanzamento);• è richiesto come laterale disporrà per ilmovimento del treno con i segnali virtuali avia libera effettuando la funzione di soccorsoTclFd.• Nel caso c), se il deviatoio:• è percorso disporrà per il movimento deltreno con segnali virtuali a via impeditaTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 82 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIeffettuando la funzione di soccorso suldeviatoio TxFd (attivazione segnale virtuale diavanzamento o di avvio);• è in zona di uscita disporrà per il movimentodel treno con segnali virtuali a via impeditaeffettuando la funzione di soccorso suldeviatoio TxFd (attivazione segnale virtuale diavanzamento );• è richiesto come laterale disporrà per ilmovimento del treno con segnali virtuali a vialibera effettuando la funzione di soccorso suldeviatoio TclPd e considerando non realizzatele indipendenze normalmente garantite.• Nel caso d), se il deviatoio:•è percorso disporrà per il movimento deltreno con segnali virtuali a via impeditaeffettuando la funzione di soccorso suldeviatoio TxFd (attivazione segnale virtuale diavanzamento o di avvio);• è in zona di uscita disporrà per il movimentodel treno con segnali virtuali a via impeditaeffettuando la funzione di soccorso suldeviatoio TxFd (attivazione segnale virtuale dìavanzamento );• è richiesto come laterale disporrà per ilmovimento del treno con segnali virtuali a vialibera effettuando la funzione di soccorso suldeviatoio Tc1Fd e considerando nonrealizzate le indipendenze normalmentegarantite.Art. 12LAVORI AI CIRCUITI <strong>DI</strong> BINARIO1. Regimi di esecuzione dei lavoriI lavori possono essere eseguiti:);> in regime di interruzione;Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 83 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI);> in regime di accordi verbali non registrati.2. Lavori in regime di interruzionePer l'esecuzione dei lavori devono essereosservate le norme specifiche emanate dalleUnità periferiche interessate.3. Lavori in regime di accordi verbali nonregistratiI lavori devono essere eseguiti utilizzando lafunzione «Esclusione stabilizzata» .Per l'impiego di tale funzione devono essereosservate le medesime procedure previste alprecedente Art. 10/4. Durante i lavori il DM,prima di disporre per il passaggio di un treno odi una manovra che interessi il cdb, deveaccertare o fare accertare che il binario e glieventuali deviatoi interessati dal circuito sianoeffettivamente liberi e disporre affinché glieventuali deviatoi siano manovrati con leparticolari precauzioni previste nel caso dimancanza di efficienza di tali enti.Art. 13Modalità di utilizzazioneTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiIl modulo M 40 Man (Allegato l) serve percomunicare il benestare dell 'AM per latemporanea utilizzazione dei deviatoiinteressati da lavori in regime di accordiverbali non registrati, quando non funzionanole apparecchiature di registrazione vocaledelle comunicazioni.Le dichiarazioni contenute nel modulo sononumerate progressivamente.Il numero d'ordine relativo alla dichiarazioneche viene utilizzata dall' AM deve esserebarrata contrassegnandola con un segno «x»Pagina 84 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIben visibile.Il modulo contiene le diverse dichiarazionipossibili, in relazione all'efficienza o menodella tiranteria, del fermascambio e delcontrollo elettrico.Il modulo è utilizzabile sia per la consegnadiretta che per quella a distanza a mezzo deltelefono.Per la consegna a distanza a mezzo dellatrasmissione con telefono, devono essereutilizzate le seguenti procedure.L'AM deve compilare il modulo in suo possessoe trasmettere il contenuto comedispaccio,indicando i singoli numeri d'ordinedelle dichiarazioni da comunicare chedovranno essere barrati.In ogni caso,l'AM deve dettare testualmente ilcontenuto di ogni dichiarazione da rispettare;inoltre, deve indicare la data, il numeroprogressivo del modulo completato da unnumero saltuario di due cifre, le ore ditrasmissione e la firma, nonché trasmettere ilproprio nominativo.Il DM deve trascrivere sul proprio modulo iltesto man mano che lo riceve, completandoo depennando quello prestampato.Ultimata la compilazione, deve effettuare ilcollazionamento, ripetendo il numerod’ordine ed il testo della dichiarazione darispettare. A collazionamento ultimato, ilricevente dovrà trasmettere, riportandoli negliappositi spazi, il numero progressivo del suomodulo completato da un numero saltuario didue cifre e il proprio nominativo, facendoloseguire dalla propria firma.Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 85 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIALLEGATO 1M 40 MANArt.14APPEN<strong>DI</strong>CIAPPEN<strong>DI</strong>CE 1- FUNZIONI <strong>DI</strong> SOCCORSOS1 - FUNZIONI <strong>DI</strong> SOCCORSO MIRATE "Tel"Condizioni per attuare il Tcl- Itinerario comandato con arresto alla fase"bloccamento del percorso" (o successiva)per mancanza del controllo di un deviatoiolateraleCondizioni di normalizzazione del Tcl- Occupazione della "registrazione" da partedel treno,- Annullamento dell'itinerario.Effetti prodotti dal TclSugli itinerari- Nella fase di "controllo del percorso'' scartale condizioni di controllo (di concordanza)- Attiva il Segnale virtuale a via libera suipercorsi carrello- La funzione "Tcl" non è utilizzabile per ipercorsi carrello.NoteN.B.-Non devono essere comandati gli itinerariche interessano di percorso un deviatoio sulquale è stato attivato il TcI; il Tel dovrà essereattivato verificando che i suddetti itinerari nonsiano in atto o siano in liberazione oltre ildeviatoio sul quale si vuole attivare il Tcl.- Poiché la mancanza del controllo deldeviatoio laterale impone sulla "verifica dellavia" l'eventuale cdb laterale ( normalmenteTesto <strong>RCF</strong>2.11 Il comando e il controllo degli entidi sicurezza delle località di servizio edelle linee è effettuato tramite appositidispositivi denominati apparati disicurezza.Essi possono essere muniti di funzioni disoccorso che permettano ilsuperamento dei vincoli impostidall’apparato stesso in caso dimancanza di alcune delle condizionirichieste, al fine di utilizzare le funzioniancora disponibili. Le funzioni disoccorso devono essere realizzate inmodo da prevenirne un indebitoutilizzo.Gli apparati di sicurezza devono esseredotati di apparecchiature per laregistrazione degli eventi e delleoperazioni svolte. Non deve esserepossibile modificare i dati registrati.11.5 Ogni qualvolta vengano svolteattività connesse con la sicurezza nonprotette dai dispositivi tecnologici,devono essere messi in atto i necessariprovvedimenti tecnico-organizzativi attiad assicurare che sia comunquegarantita la sicurezza della circolazione.In particolare: devono essere considerate sempremancanti le condizioni di sicurezzadella cui esistenza non si abbiariscontro certo;ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteGIPagina 86 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIscartato dal deviatoio laterale stesso), lafunzione "Tel" sarà, all'occorrenza, precedutadallo specifico Txcdb.S2 - FUNZIONI <strong>DI</strong> SOCCORSO MIRATE "TxDev"Condizioni per attuare il TxDev- Itinerario comandato con arresto alla fase"bloccamento del percorso" (o successiva) permancanza del controllo di un deviatoio dipercorso o di uscita oppure itinerariocomandato con arresto alla fase di"registrazione" per effetto della Es/IS di undeviatoio di uscita o laterale,- Il TxDev su un deviatoio percorso richiede lapreventiva “disalimentazione” del circuito dimanovra del deviatoio stesso.Condizioni di normalizzazione del TxDev- Occupazione della" registrazione" da partedel treno· Annullamento dell'itinerario,Effetti prodotti dal TxDevSugli itinerari· Nella fase di "controllo del percorso" scarta lecondizioni di controllo (di concordanza)deviatoio di percorso o uscita.- Nella fase di "verifica della via" scarta lecondizioni di Es/IS a riposo di deviatoi di uscitao laterali- Attiva il segnale virtuale di avvio oavanzamento a luce fissaSui percorsi carrello- La funzione TxDev non è utilizzabile per ipercorsi carrello.NoteN.B.· Il comando di" rialimentazione" del circuito diTesto <strong>RCF</strong>deve farsi ricorso all’uso delle funzioni disoccorso relative agli apparati disicurezza solo dopo averepreventivamente effettuato tutti gliaccertamenti e i controlli richiesti perassicurare le condizioni di sicurezzanormalmente garantite dagli apparatidi sicurezza stessi.ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 87 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONImanovra di un deviatoio percorso ed oggettodi TxDev, per norma, potrà essere impartitosolo dopo il superamento dello stesso, ed èsubordinato impiantisticamente allanormalizzazione del TxDev e alla liberazionedel relativo bloccamento.Non devono essere comandati gli itinerari cherichiedono come laterale un deviatoiosoggetto a Tx e gli itinerari che richiedono uncdb laterale condizionato da un deviatoiosoggetto Il Tx; il T x dovrà essere attivatoverificando che i suddetti itinerari non siano inatto o siano o siano in liberazione oltre il puntoda proteggere.Poiché lo stato di escluso del deviatoiocondizionante un cdb laterale impone sulla"verifica della via" l'eventuale cdb laterale(normalmente scartato dal deviatoiocondizionante stesso)• la funzione "TxDev" sarà, all’occorrenza,preceduta dallo specifico Txcdb.S3 - FUNZIONI <strong>DI</strong> SOCCORSO MIRATE "TclFd"Condizioni per attuare il TclFd- Itinerario comandato con arresto alla fase di"bloccamento del percorso" (o successiva)per mancanza del controllo (di efficienza o dichiave del relativo trasmettichiave) di undeviatoio manovrato a mano e richiestocome lateraleCondizioni di normalizzazione del TclFd- Occupazione della "registrazione" da partedel treno.- Annullamento dell'itinerarioEffetti prodotti dal TclFdSugli itinerariTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 88 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI- Nella fase di "controllo del percorso" scarta lecondizioni di controllo (KFd e F ) del deviatoiolaterale,- Attiva il segnale virtuale a via libera.Sui percorsi carrelloLa funzione TclFd non è utilizzabile per ipercorsi carrello.S4 - FUNZIONI <strong>DI</strong> SOCCORSO MIRATE "TxFd"Condizioni per attuare il TxFd-Itinerario comandato con arresto alla fase di"bloccamento del percorso" (o successiva)per mancanza del controllo (di efficienza o dichiave del relativo trasmettichiave) di undeviatoio manovrato a mano e richiestocome percorso o uscita oppure itinerariocomandato con arresto alla fase di"registrazione" per effetto della ES/IS di undeviatoio di uscita o laterale.Condizioni di normalizzazione del TxFd- Occupazione della "registrazione" da partedel treno.- Annullamento dell'itinerarioEffetti prodotti dal TxFdSugli itinerariNella fase di "controllo del percorso" scarta lecondizioni di controllo (di concordanza)deviatoio di percorso o uscita,- Nella fase di "verifica della via" scarta lecondizioni di Es/IS a riposo di deviatoi di uscitao laterali-Attiva il Segnale virtuale di avvio oavanzamento a luce fissaSui percorsi carrello- La funzione TxFd non è utilizzabile per ipercorsi carrello.Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 89 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIS5 - FUNZIONI <strong>DI</strong> SOCCORSO MIRATE "TxcdbCondizioni per attuare il Txcdb-Itinerario comandato con arresto alla fase"registrazione" (o successiva) per cdb(percorso, laterale, uscita) guasto (occupato)-oppure per effetto della Es/ISCondizioni di normalizzazione del Txcdb-Occupazione della "registrazione" da partedel treno (I).-Annullamento dell'itinerario.Effetti prodotti dal TxcdbSugli itinerari-Nella fase di "verifica della via" scarta lecondizioni di:• stato libero del cdb• stato dì Es/lS a riposo del cdb.-Attiva il Segnale virtuale di avvio oavanzamento a luce fissaSui percorsi carrello- La funzione Txcdb non è utilizzabile per ipercorsi carrello.Note(1) In caso di effettuazione del Tx sul cdb dioccupazione permanente, questa funzioneviene esercitata con l'occupazione di unoqualsiasi dei cdb successivi. L'eventualeeffettuazione dei dei Tx su tutti i cdb dipercorso richiede l'annullamento manualedell'itinerario utilizzato.APPEN<strong>DI</strong>CE 2- ESCLUSIONI ENTIES1- DEVIATOIO - ESCLUSIONE STABILIZZATA"Es/IS Dev"Condizioni per attuare l'Es/IS (stabilizzata)Con impianto presenziato:- Itinerari che interessano il deviatoio diTesto <strong>RCF</strong>4.1 La sicurezza della circolazioneferroviaria è assicurata, oltre che dallacorretta realizzazione e manutenzionedell’infrastruttura ferroviaria e dei veicoliferroviari, dal rispetto dei vincoliderivanti:ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteGIPagina 90 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIpercorso a riposo o in liberazione oltre ildeviatoio; che lo interessano come laterale ariposo o in liberazione oltre il punto daproteggere; che lo interessano di uscita ariposo.- Itinerari che utilizzano il deviatoio percondizionare l'inserimento di cdb laterali ariposo o in liberazione oltre il deviatoio (o lacassa) che richiede la condizione di cdblaterale.- Bloccamenti di uscita temporizzati cheinteressano il deviatoio a riposo.- Percorsi carrello che interessano il deviatoiodi percorso a riposo.- Manovra del deviatoio non in atto.Con impianto telecomandato:- Zona (o zone) che comprende il deviatoio"esclusa e stabilizzata" (I).- Percorsi carrello che richiedono il deviatoiocome percorso a riposo.- Manovra del deviatoio non in atto.Condizioni per rimuovere l'Es/IS (stabilizzata)Con impianto presenziato:- Itinerari che interessano il deviatoio comelaterale a riposo o in liberazione oltre il puntoda proteggere.- Itinerari che interessano il deviatoio di uscitaa riposo.-Bloccamenti di uscita temporizzati cheinteressano il deviatoio a riposo.-Il controllo della chiave per la manovra amano (introdotta nel trasmetti chiave).Con impianto telecomandato:- II controllo della chiave per la manovra amano (introdotta nel trasmettichiave).Testo <strong>RCF</strong>a) dalle caratteristichedell’infrastruttura,dallecaratteristiche di ciascunconvoglio e dalla lorointerazione;b) dallo stato degli entieventualmente incontrati dalconvoglio (deviatoi, passaggi alivello, circuiti di occupazione delbinario, ecc.);c) dalla contemporaneacircolazione di più convoglisull’infrastruttura.4.2 Il rispetto dei vincoli di cui al punto4.1. deve essere garantito attraversoidonee attrezzature tecnologiche dellalinea e dei veicoli. In caso di mancatofunzionamento di tali attrezzaturedovranno essere applicate le normepreviste nella parte terza del presenteregolamento.4.4 Riguardo ai vincoli di cui al punto4.1, lettera b) gli eventuali entiincontrati dal convoglio devono essere:b.1. manovrati quando sono liberi daveicoli e i veicoli che devonoimpegnarli siano fermi, oppure, sein moto, si trovino ancora asufficiente distanza per compierela manovra dell’ente e perassicurarsi che questa sia riuscitaregolare e completa;b.2. disposti ed assicurati nellacorretta posizione per il temponecessario allo svolgimento delModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 91 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIEffetti prodotti dall' Es/lS (stabilizzata)Sull'ente- Non è comandabile da itinerario, TO, TF eDCO.-l controlli non sono visualizzati dal video QL.- La cassa è manovrabile elettricamente daTM.- Em e Tsch risultano esclusi e quindi sonocomandabiIi da TM.- LA rimozione dall’ Es/IS fornisce all’ apparatodi controllo di cassa del deviatoio anche se èstato manovrato manualmente.Sugli itinerariCon impianto presenziato:- Per i deviatoi di percorso: itinerari inibiti (2).-Per i deviatoi laterali: itinerari parzialmenteinibiti (arresto alla fase logica di "registrazione"(3»; la condizione di esclusione stabilizzata èscartabile con l'intervento di soccorso TxDev(4) che consente l'attivazione del Segnalevirtuale di avvio o avanzamento a luce fissa.- Per i deviatoi di uscita: itinerari parzialmenteìnibiti (arresto a Ha fase logica di"registrazione"); la condizione di esclusionestabilizzata è scartabile con l'intervento disoccorso TxDev che consentea ['attivazionedel Segnale virtuale di avanzamento a lucefissa.Con impianto telecomandato:-Inibizioni già imposte dalla zona Esclusa eStabilizzata (regime di interruzionecircolazione), più restrittive di queIle specificheSui Percorsi CarrelloCon impianto presenziato:- per i deviatoi di percorso: percorsi carrelloTesto <strong>RCF</strong>movimento;b.3. rimossi dalla posizione indicataalla precedente lettera b.2. solodopo che siano stati superati dalconvoglio.4.5 Riguardo ai vincoli di cui al punto4.1, lettera c):c.1. ogni movimento di treno deveavvenire su un tratto di via libero,concesso in uso esclusivo al trenostesso e protetto da indebitiaccessi di altri veicoli;c.2. la velocità massima ammessa perogni treno, in ogni punto dellalinea, deve essere tale che il trenostesso, mediante il sistema difrenatura, possa arrestarsi entro lospazio residuo del tratto di viaconcesso in uso esclusivo di cuialla precedente lettera c.1..ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 92 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIinibiti.Con impianto telecomandato:- per i deviatoi di percorso; percorsi carrelloinibiti.Note(I) Ad imp. Telecomandato l'EsclusioneStabilizzata di una zona (o di più zone)permette ali' AM di conseguireunilateralmente lo stato Es/lS degli entiappartenenti alla zona stessa, purchè ildeviatoio non sia di confine con l'areatelecomandata. La rimozione dell'Esclusionedella zona è subordinata alla verifica dinormalità della funzione EsllS degli enti in essacompresi(2) Le improrogabili esigenze di esercizio cherichiedono il passaggio di un treno su ndeviatoio percorso posto in Es/IS impongonola reinclusione del deviatoio stesso. Ciò rendeefficace il TxDev che all'occorrenza, puòessere azionato onde conseguire l'attivazionedel Segnale virtuale di avvio o avanzamento(3) L'Es/IS applicata ad un deviatoio imponesulla" verifica della via" dell'itinerariol'eventuale cdb laterale normalmentescartato dal deviatoio stesso.(4) L'intervento del TxDev su un deviatoiolaterale posto in « Es/IS" deve essere fatto nelrispetto dell'ISO (Art. 24117)N.B.- Le funzioni "ES" eliminano le manifestazioni dieventuali allarmi relativi agli enti interessati sulQLv. Rimangono sul TO-L'Es/[S scarta la verifica di normalità dellechiavi MD nella funzione nMDLB.Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 93 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI- L'Es/TS di un deviatoio condizionante di Chiaggiuntivo inserisce in modo secco tale cdbES2 - DEVIATOIO - ESCLUSIONE DM "EsIDMDev"Condizioni per attuare l'Es/DM- Itinerari che interessano il deviatoio dipercorso a riposo o in liberazione oltre ildeviatoio.- Itinerari che interessano il deviatoio comelaterale a riposo o in liberazione oltre il puntoda proteggere.- Itinerari che interessano il deviatoio di uscitaa riposo.- Itinerari che utilizzano il deviatoio percondizionare l'inserimento di cdb laterali ariposo o in liberazione oltre il deviatoio (o lacassa) che richiede la condizione di cdblaterale.- Bloccamenti di uscita temporizzati cheinteressano il deviatoio a riposo.· Manovra del deviatoio non in atto.- Percorsi carrello che interessano deviatoi dipercorso a riposo.Condizioni per rimuovere l'Es/DM- Il controllo della chiave per la manovra amano (introdotta nel trasmettichiave).Effetti prodotti dalI'Es/DMSull'ente- Non è comandabile da itinerario, TO, TF eDCO.-I controlli non sono visualizzati dal Video QL.Sugli itinerari· Per i deviatoi di percorso: itinerari inibiti (1).- Per i deviatoi laterali: itinerari inibiti (1)- Per i deviatoi di uscita: itinerari inibiti (1)Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 94 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONISui Percorsi Carrello· Per i deviatoi di percorso: percorsi carrelloinibitiNote(1) Le improrogabili esigenze di esercizio cherichiedono il passaggio di un treno su undeviatoio percorso o la formazione di unitinerario che interessa un deviatoio laterale odi uscita posto in "Es/DM" impongono lareinclusione del deviatoio stesso.N.B.- Le funzioni "ES" eliminano le manifestazioni dieventuali allarmi relativi agli enti interessati sulQLv. Rimangono sul TO- L'Es/DM di un deviatoio condizionante di Cbiaggiuntivo inserisce in modo secco tale cdb.- L'Es/DM di un deviatoio condizionante uncdb laterale inserisce il cdb laterale sullaverifica della via.ES3 - FERMADEVIATOIO (O) - ESCLUSIONESTABILIZZATA "Es/IS Fd"Condizioni per attuare l'Es/IS (stabilizzata)Con impianto presenziato:- Itinerari che interessano il fermadeviatoio dipercorso a riposo o in liberazione oltre ildeviatoio.- Itinerari che interessano il ferrnadeviatoiocome laterale a riposo o in liberazione oltre iIpunto da proteggere.- Itinerari che interessano il fermadeviatoio diuscita a riposo.-Bloccamenti di uscita temporizzati cheinteressano il fermadeviatoio a riposo.- Percorsi carrello che richiedono ilfermadeviatoio di percorso a riposo.Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 95 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONICon impianto telecomandato:- Zona che comprende il fermadeviatoio"esclusa e stabilizzata" (l).- Percorsi carrello che richiedono ilfermadeviatoio di percorso a riposo.Condizioni per rimuovere l'Es/lS (stabilizzata)Con impianto presenziato:- Nessuna.Con impianto telecomandato:- Presenza del controllo della chiave(introdotta nel trasmettichiave).Effetti prodotti dall'Es/lS (stabilizzata)Sull'ente- Il controllo non è visualizzato dal video QL.· L'Em del Tsch è disalimentato; non ècomandabile da TO, TF, neo, ma ècomandabile dalI’ AM tramite il TM.La rimozione da Es/IS fornisce all’ apparato ilcontrollo di chiave anche se era stata estrattacon spiomba mento.Sugli itinerariCon impianto presenziato:•. Per i fermadeviatoi di percorso: itinerariinibiti (2).• Per i fermadeviatoi laterali: itinerariparzialmente inibiti (arresto alla fase logica di"registrazione"); la condizione di esclusionestabilizzata è scarta bile con ['intervento disoccorso TxFd (4) che consente l'attivazionedel segnale virtuale di avvio o avanzamentoa luce fissa.• Per i fermadeviatoi di uscita: itinerariparzialmente inibiti (arresto alla fase logica di"registrazione"); la condizione dì esclusionestabilizzata è scartabile con l'intervento diTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 96 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIsoccorso TxFd che consente la accensionedel segnale virtuale di avanzamento a lucefissa.Con impianto telecomandato:• Inibizioni già imposte dalla zona Esclusa eStabilizzata (regime di interruzionecircolazione), più restrittive di quelle specifichedell’ Es/IS per impianto impresenziato cherestano comunque in atto.Sui Percorsi CarrelloCon impianto presenziato:· Per i fermadeviatoi di percorso: percorsicarrello inibiti.Con impianto telecomandato:- Per i fermadeviatoi di percorso: percorsicarrello inibiti.Note(0) Deviatoio manovrato a mano, munito difermascambio a chiave integrato da c.e.f. edotato di Tsch bloccabile.(1) Ad imp. Telecomandato l'EsclusioneStabilizzata di una Zona permette a1l' AM diconseguire unilateralmente lo stato Es/IS deglientiappartenenti alla zona stessa, purchè ildeviatoio non sia di conforme con l'areatelecomandata.La rimozione dell'Esclusione della zona èsubordinata alla verifica di normalità dellafunzione Es/IS degli enti in essa compresi.(2) Le improrogabili esigenze di esercizio cherichiedono il passaggio di un treno su di undeviatoio percorso posto in Es/IS impongonola reinclusione del deviatoio stesso. Ciò rendeefficace il TxFd che, all'occorrenza, può essereTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 97 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIazionato onde conseguire l'attivazione delsegnale virtuale di avvio o avanzamento.(4) L'intervento del TxFd su un deviatoiolaterale posto in " Es/IS" deve essere fatto nelrispetto dell'ISO (Art. l 2/9 e 24/17 ).N.B .• Le funzioni "ES" eliminano le manifestazioni dieventuali allarmiES4 - FERMADEVIATOIO (0) - ESCLUSIONE DM"Es/DM Fd"Condizioni per attuare l'Es/DM- Itinerari che interessano il fermadeviatoio dipercorso a riposo o in liberazione oltre ildeviatoio.- Itinerari che interessano il fermadeviatoiocome laterale a riposo o in liberazione oltre ilpunto da proteggere.- Itinerari che interessano il fermadeviatoio diuscita a riposo.- Bloccamenti di uscita temporizzati cheinteressano il fermadeviatoio a riposo.- Percorsi carrello che interessano ilfermadeviatoio di percorso a riposo.Condizioni per rimuovere l'Es/DM· NessunaEffetti prodotti dall'Es/DMSull'ente- Il controllo non è visualizzato dal Video QL.- L’Em del Tsch è disalimentatoSugli itinerariPer i fermadeviatoi di percorso: itinerari inibiti(1).- Peri fermadeviatoi laterali: itinerari inibiti (1).- Peri fermadeviatoi di uscita: itinerari inibiti (1)Sui Percorsi CarrelloTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 98 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI- Per i fermadeviatoi di percorso: percorsicarrello inibiti.Note(0) Deviatoio manovrato a mano, munito difermascambi o a chiave integrato da cef edotato di Tsch. bloccabile.(1) Le improrogabili esigenze di esercizio cherichiedono il passaggio di un treno su undeviatoio percorso o la formazione di unitinerario che interessa un deviatoio laterale odi uscita posto in "Es/DM" impongono lareinc1usione del deviatoio stesso.N.B.Le funzioni "ES" eliminano le manifestazioni dieventuali allarmi relativi agli enti interessati sulQLv. Rimangono sul TO·- L'EslDM scarta la verifica di normalità dellechiavi MD nella funzione nMDLB relativi aglienti interessati sul video QLv. Rimangono sulTOES5 - CdB ESCLUSIONE STABILIZZATA "Es/IScdb"Condizioni per attuare l'Es/IS (stabilizzata)Con impianto presenziato:- Itinerari che interessano il cdb dì percorso ariposo o in liberazione oltre il cdb (l ); che lointeressano come laterale a riposo o inliberazione oltre il deviatoio (o la cassa) cherichiede la condizione di cdb laterale; che lointeressano di uscita a riposo; che lointeressano per la liberazione del PO a riposoo con PO libero.Per i cdb di stazionamento liberazioni a tempo( dove previste) che interessano tale cdb ariposo.Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 99 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIPer i cdb di uscita liberazioni a tempo (dovepreviste) che interessano il punto finale ariposo.- Percorsi Carrello che interessano il cdb dipercorso a riposo.Con impianto telecomandato:- Per i cdb con funzione di ricoprimento, fuoriservizio stabilizzato di linea (2).- Per i cdb non aventi funzione diricoprimento,zona che comprende tale cdb"esclusa e stabilizzata" (2).- Percorsi carrello che interessano il cdb comepercorso a riposo.Condizioni per rimuovere l'Es/IS stabilizzataCon impianto presenziato:- A riposo registrazione e/o bloccamenti chelo interessano.Con impianto telecomandato:- A riposo registrazione e/o bloccamenti chelo interessano.Effetti prodotti dall'Es/IS (stabilizzata)Sull'ente- il cdb assume uno stato assimilabile all'"occupato”.- Il controllo non è visualizzato dal video QLv (se non in corrispondenza di deviatoi nonesclusi)Sugli itinerariCon impianto presenziato:- In formazionecdb di percorso, uscita, laterali ( anche secondizionati da deviatoio ): gli itinerari sonoparzialmente inibiti e si arrestano alla faselogica di " registrato"; la condizione d iesclusione stabilizzata è scartabile conTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 100 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIl'intervento d i soccorso Txcdb che consentel'attivazione del Segnale virtuale di avvio oavanzamento.- In liberazione- Nel caso di EsiIS di un cdb sentito per laliberazione del PO: inibizione della liberazionedel PO stesso; condizione scartabile con TIPO- Nel caso di Es/IS di un cdb dì percorso, laliberazione del blocc. di percorso si arresta alcdb stesso; condizione scartabile con Tlcdb.Con impianto telecomandato:- Inibizioni già imposte dalla zona esclusa estabilizzata (regime di interruzionecircolazione), più restrittive di quelle specifichedell'Es/IS che restano comunque in atto.Sui Percorsi CarrelloCon impianto presenziato:- In formazione: nessun vincolo ( in quanto nonè richiesta la libertà della via ).- In liberazione: nessun vincolo .Con impianto telecomandato:- In formazione: nessun vincolo ( in quanto nonè richiesta la libertà della via ).- In liberazione nessun vincolo.Sui Deviatoi (CBi):-Immobilizzati (condizione assimilabile a cdboccupato : è efficace il TbDev)Note(I) Ad eccezione dei cdb di stazionamentoper i quali l'itinerario deve essere a riposo.(2) Ad impianto telecomandato l'esclusionestabilizzata di una zona (o il fs stab. di linea)permette all' AM di conseguireunilateralmente lo stato Es/IS degli entiappartenenti alla zona stessa. La rimozioneTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 101 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdell'esclusione della zona (o del fs stab. dilinea) è subordinata alla verifica di normalitàdella funzione Es/lS degli enti in essa compresi.N.B.- Se il cdb ha funzione di ricoprimento, pernorma, non dovrà essere escluso dal DM inpresenza di treni in tratta.- Nel caso di fs ricevuto, l'ES/IS del cdb diricoprimento inibisce il consensoall'annullamento del fs verso la stazionelimitrofaES6 - CdB - ESCLUSIONE DM "Es/DM CdB"Condizioni per attuare l'Es/DM- Itinerari che interessano il cdb dì percorso ariposo o in liberazione oltre il cdb.(1).- Itinerari che interessano il cdb come lateralea riposo o in liberazione oltre il deviatoio (o lacassa) che richiede la condizione di cdblaterale.- Itinerari che interessano il cdb di uscita ariposo.- Itinerari che interessano il cdb per laliberazione del PO a riposo O con PO libero.- Per i cdb di stazionamento liberazioni atempo (dove previste) che interessano talecdb a riposo.- Per i cdb di uscita liberazioni a tempo (doveprevisto) che interessano il punto finale ariposo.- Percorsi carrello che interessano il cdb dipercorso a riposo.Condizioni per rimuovere l'Es/DM- Nessuna.Effetti prodotti dall'Es/DMSull'enteTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 102 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI- li cdb assume lo stato dì "occupato".- Il controllo non è visualizzato sul video QLv(se non in corrispondenza di deviatoi nonesclusi)Sugli itinerariIn formazione- Cdb di percorso, uscita, laterali (anche secondizionati da deviatoio): gli itinerari sonoinibiti.In liberazione- Nel caso di esclusione di un cdb sentito perla liberazione del PO: inibizione de1ialiberazione del PO stesso; la condizione èscartabile con l’intervento di soccorso TIPOSui Percorsi Carrello- In formazionenessun vincolo (in quanto non è richiesta lalibertà della via).- In liberazionenessun vincolo.Sui Deviatoi (CBi)Immobilizzati( condizione assimilabile a cdboccupato : è efficace il TbDev).Note(1) Ad eccezione dei cdb di stazionamentoper i quali l'itinerario deve essere a riposo.- Se il cdb ha funzione di ricoprimento, pernorma, non dovrà essere escluso dal DM inpresenza di treni in tratta.ES7 - SEGNALE - ESCLUSIONE DM "Es/DM Se"(1)Condizioni per attuare l'Es/DM- Itinerari aventi origine dal segnale daescludere a riposo o in liberazione (PO libero).- Itinerari che terminano al segnale daTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 103 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIescludere a riposo.Condizioni per rimuovere l'Es/DMI- Nessuna.Effetti prodotti dall'Es/DMSull'ente-Inibizione del comando per l’attivazione a vialibera del segnale virtuale con itinerarioSugli ItinerariIn formazione- Gli itinerari aventi origine dal segnale in"Es/DM" sono inibiti.- Gli itinerari che terminano al segnale inEs/DM sono inibiti.Sui Percorsi Carrello-NessunoNote(1) questa funzione, topograficamenteriferibile a un segnale imperativo, vieneutilizzata per inibire la formazione di itinerari.N.B.Il DM, per norma, non dovrà attivare l'Es/DM alSegnale virtuale di protezione con treni intratta.Art.15Le presenti disposizioni assumono ladenominazione di "Istruzione per l'Esercizio congli Apparati centrali Statici per linee ACI A V -ETCS L2 senza segnali fissi luminosi - Condizionitecniche e disposizioni normative".Art. 16La presente disposizione entrerà in vigore alleore 0.01 del 11/09/<strong>2005</strong>Disposizione 27/<strong>2005</strong>Modifiche al Regolamento per la circolazionedei Treni e al regolamento sui Segnali (aspettoTesto <strong>RCF</strong>2.7 Per comunicare ai convogliinformazioni inerenti alla sicurezza dellacircolazione, sull’infrastruttura sonoModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteI GIPagina 104 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdei segnali per i treni aventi fermataprescritta.)Art.1Sulle linee esercitate con il blocco elettrico, isegnali fissi delle stazioni, relativi ai binari dicorsa, devono essere disposti a via libera per iltransito anche per i treni aventi fermatad'orario o prescritta, ad eccezione dei casi diseguito specificati:a) notifica al treno di prescrizioni dimovimento;b) fermata facoltativa del treno;c) particolari situazioni d'impianto individuatedalle Unità periferiche interessate (es. PLprotetti dai segnali di partenza),Inoltre, i predetti segnali fissi non devonoessere disposti a via libera per il transito in tuttele contingenti situazioni che potrebberoarrecare pregiudizio alla sicurezza dellacircolazione o dell' esercizio ferroviario Ilpersonale di condotta deve effettuare lefermate d'orario o prescritteindipendentemente dalle indicazioni fornitedai segnali fissi.Art. 2La presente Disposizione entrerà in vigore alleore 00.01 del 04 settembre <strong>2005</strong>.Testo <strong>RCF</strong>installati appositi segnali, denominatisegnali di terra, e dispositivi per latrasmissione delle suddette informazionidirettamente in cabina di guida .5.1 Ciascuna delle indicazioni fornitedal sistema di segnalamento deveavere un significato univocamentedeterminato.5.2 Le indicazione fornite dal sistema disegnalamento devono esseretempestivamente comunicata ai treniin modo da consentire l’adempimentodelle azioni conseguenti. A tal fine leindicazioni stesse possono essereanticipate da indicazioni di avviso.L’entità dell’anticipo deve esserestabilita tenendo conto dellecaratteristiche della linea e dei treniammessi a circolare sulla stessa.5.3 Ogni indicazione fornita dal sistemadi segnalamento deve essere visibiledall’agente di condotta con continuità,dal suo posto di guida, per tutto iltempo in cui è valida per quel treno eper un periodo di tempo che permettaall’agente di condotta stesso direcepirne completamente ecorrettamente il significato.5.5 Per ciascun segnale di terra devonoessere inequivocabilmente identificabilil’ubicazione, il binario cui comanda e lafunzione svolta.5.6 L’ubicazione di ciascun segnale diterra deve garantirne la visibilità di cuial punto 5.3 in condizioni ambientaliModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 105 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIDisposizione n. 31 del 16/05/<strong>2005</strong>Disposizioni tecniche e normative perl’esercizio del Sistema Comando e Controllo(SCC)- Linea AC\AV ETCS L2DELIBERAArt. 1La presente disposizione, ad integrazionedelle Disposizioni per l'esercizio intelecomando (D.E.T.), detta le norme daapplicare per l'esercizio con il SistemaComando e Controllo (SCC) sulle linee AltaCapacità/ Alta Velocità (AC/AV) munite diattrezzature atte a realizzare il sistema per ilcontrollo della marcia dei treni ed ilsegnalamento in cabina di guida dei rotabilicon blocco radio senza segnali fissi luminosi.Art. 2L'allegato I concernente le "Disposizionitecniche e normative per l'esercizio delSistema Comando e Controllo (SCC) - lineead Alta Capacità/ Alta Velocità (AC/A V) -Testo <strong>RCF</strong>esterne normali.5.7 Di ciascun segnale di terra deveessere preventivamente nota laposizione all’agente di condotta.5.8 Qualora le caratteristiche di stabilitàsul terreno o di controllo tecnologico diun segnale di terra non garantiscano lasua presenza e le corrette indicazionida esso fornite al passaggio dei treni,esso può essere utilizzato solo perindicare sul terreno vincoli di marcia giànotificati ai treni tramite le DEL o leprescrizioni di movimento.ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiVedi tabella diraffronto Disp. RFI n.52/01-<strong>RCF</strong>(CON<strong>DI</strong>ZIONITECNICHEE<strong>DI</strong>SPOSIZIONINORMATIVE LINEEESERCITATE CONS.C.C.)Pagina 106 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIETCS L 2 senza segnali fissi luminosi" è parteintegrante e costitutiva della presentedisposizione.Art. 3La presente Disposizione entrerà in vigore alleore 00.01 del I settembre <strong>2005</strong>.<strong>DI</strong>SPOSIZIONI TECNICHE E NORMATIVE PERL'ESERCIZIO DEL SISTEMA COMANDO ECONTROLLO (SCC) LINEE AD ALTACAPACITA'/ALTA VELOCITA' (AC/AV) ETCS L2SENZA SEGNALI FISSI LUMINOSITesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiTITOLO ICAPITOLO Il CON<strong>DI</strong>ZIONI TECNICHE E IMPIANTISTICHEGENERALILe presenti condizioni sono applicabili allelinee a doppio binario con blocco radioreversibile.I Bivi (PJ) che si diramano dalla linea AC/AVsono denominati "PJ1"; quelli della lineatradizionale che immettono nelleinterconnessioni sono denominati "PJ 2".Per il telecomando o l'impresenziamento di unPdS1 secondo gli standard del presentedocumento devono essere soddisfatte leseguenti condizioni:• I binari telecomandabili devono essere resiindipendenti per posizione dei deviatoi daibinari adiacenti non telecomandabili.• Per i deviatoi centralizzati i sistemi dimanovra possono essere di tipo elettrico ( diregola casse tipo P80 o L90 o SE92 ), o di tipooleodinamico.• Nel Posto Centrale devono essere previste lePagina 107 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIapparecchiature per la registrazione vocaledelle comunicazioni;• I binari destinati al servizio viaggiatoridevono essere attrezzati con sottopassaggioo sovrapassaggio.CAPITOLO IICON<strong>DI</strong>ZIONI TECNICHE E IMPIANTISTICHEGENERALI DEI PDS2.1 Numerazione enti di piazzaleLa numerazione degli enti di piazzale deinuovi impianti dovrà, di regola, essereconforme ai criteri attualmente previsti per lelinee telecomandate a doppio binario.2.2 Caratteristiche degli impiantitelecomandati2.2.1 Dispositivi di piazzaleLe apparecchiature di piazzale degli impiantiin cui deve essere realizzato il regime ditelecomando ("J") dovranno essere integratecome di seguito specificato:• Deviatoi centralizzati• deviatoi in comunicazione sdoppiati (lamanovra e controllo per i due deviatoi sonodistinti). I deviatoi sono gestiti come semplicinell'ambito dei movimenti ed in particolaredegli interventi di soccorso in caso di guasto. Idue deviatoi sono gestiti come se fosserocollegati in comunicazione nell' ambito dellezone escludibili al fine di consentirel'indipendenza e la possibilità di effettuazionedi movimenti su di un deviatoio mentre èesclusa la zona che contiene l'altro deviatoio.Gli impianti provvisti di deviatoi incomunicazione sdoppiati sono stati disciplinaticon disposizione 11/2004~Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 108 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI• dispositivi per la manovra a mano, segnaliindicatori rifrangenti o segnali indicatoriluminosi da deviatoio su tutti i deviatoitelecomandabili;• segnali indicatori rifrangenti o segnaliindicatori luminosi da deviatoio per tutti ideviatoi di "confine" inseriti sui binaritelecomandabili;• tabella riportante il numero del deviatoio esegnale blu per deviatoio in corrispondenzadei deviatoi di cui ai due precedenti alinea;• unità bloccabile per l’autorizzazione allamanovra manuale di ciascun deviatoiotelecomandabile;• oltre alle tabelle di cui al p. 8 dell' All.1 al RS.,tabelle di orientamento, opportunamenteubicate lungo il percorso di uscita dei treni inpartenza, recanti l'indicazione della linea (seoccorre) e del binario di linea;• tabelle indicatrici di cui al punto 8 bis All. 1al RS. per i treni in arrivo;• le apparecchiature telefoniche devonoessere installate secondo quanto previstodalla disposizione 37 del 30 luglio 2004;• segnalazione di cui al p.23 dell'All.1 al R.S.(lettera luminosa "C" lampeggiante), secondoi criteri stabiliti al successivo Capitolo Vll;• dispositivi per la stabilizzazione (è relativarimozione) del f.s. di linea e dei percorsicarrello all'interno del PdS presso ciascunsegnale imperativo di protezione.2.2.2 Caratteristiche particolari dei dispositiviper la manovra a mane o manovra elettricasul postoLa liberazione della chiave (segnalataTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 109 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdall'accensione della lampada a corredodell'Unità Bloccabile), per la manovra a manodei deviatoi a manovra centralizzata, dallarelativa unità bloccabile può ottenersi in duemodi:- con esclusione della/e zona/e ad uso delpersonale della manutenzione;- con la funzione MD, unica per tutto il PdS, aduso dell' Agente treno; l'applicazione di talefunzione, essendo destinata alla gestione disituazioni di emergenza, non è subordinata avincoli impiantistici esercitati da itinerari epercorsi carrelli.In caso di anormalità, la liberazione dellapredetta chiave può essere effettuata conl'azionamento del tasto piombato dell'unitàbloccabile.2.2.3 Dispositivi di cabinaLe attrezzature dei PdS, in relazione ai regimid'esercizio attuabili e agli standardtecnologici individuati per la circolazione deicarrelli e per le interruzioni di binari di linea edel PdS, sono elencati di seguito.2.2.3.1 Interfaccia di collegamento con ilPosto CentraleI comandi e controlli realizzati presso il PostoCentrale sono riportati nelle Tabelle di cui alsuccessivo punto 4.2.2.2.3.3 Banco di Manovra e Quadro LuminosoAi fini della corretta applicazione dellepresenti disposizioni, ciascun PdS è provvistoalmeno delle seguenti funzioni e relativeripetizioni:• istituzione e rimozione dei regimi previsti;• autorizzazione alla manovra a mano deiTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 110 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdeviatoi unica per tutti i deviatoi del PdS.Chiavi di zona e chiave “TI”Le chiavi di zona consentono l'esclusionedalla circolazione treni dei binari distazionamento e di determinati altri tratti dibinario all'interno del PdS.Le zone sono opportunamente rappresentatesul pannello topografico di cui sopra, sulquale sono ubicate le serrature delle rispettivechiavi, univocamente marcate e numerate esecondo i criteri stabiliti al successivo Capitolo5.La chiave “TI” estratta vincola le chiavi dizona presenti in serratura.Sia le chiavi di zona che la chiave “TI” sonoinserite in dispositivi di tipo bloccabile.Dispositivi e ripetizioni per la stabilizzazione eliberazione del percorso di carrello.Tali dispositivi sono associati a ciascun puntodi linea del PdS e svolgono funzioni analoghea quelle dei dispositivi ubicati presso i segnaliimperativi di protezione.2.3 Caratteristiche degli impianti nontelecomandati con regime SPLe stazioni porta permanenti (vedi punto 3.1.5)sono dotate dei dispositivi elencati di seguito.2.3.1 Dispositivi di Piazzale• segnalazione di cui al p.23 dell'All.1 al RS.(lettera luminosa "C" lampeggiante) solo sullato. posteriore dei segnali imperativi diprotezione;• dispositivi per la stabilizzazione ( e relativaliberazione) del fs. di linea presso ciascunsegnale imperativo di protezione.2.3.2 Dispositivi di cabinaTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 111 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI• istituzione/rimozione dei regimi previstiNon è realizzato il pannello topografico per lechiavi di zona.Interfaccia con il Posto centrale• elementi necessari per la gestione delnumero treno;• consenso immissione treni;• inibizione apertura segnali;• istituzione regime SP.CAPITOLO IIIREGIMI <strong>DI</strong> ESERCIZIO DEI PDSSulle linee i cui impianti vengono realizzati inbase alle presenti "Caratteristiche" siadottano, di regola, i regimi di eserciziodescritti nel seguito.3.1 Descrizione dei regimiSono previsti i seguenti regimi per l'eserciziodei PdS:Regimi dei PdSJ, TP/J, SPT, EDCO, SPI singoli regimi individuati sono elencati diseguito:J: in telecomandoTP/J: tracciato permanente in telecomandoSPT: stazione porta temporaneaSP: stazione porta permanenteEDCO: esclusione DCO3.1.1 Regime di telecomando("J")3.1.1.1 Binari telecomandabileIn ogni PdS il regime "J” realizza iltelecomando dei binari di corsa e di altribinari centralizzati prestabiliti.L'individuazione di tali binari è demandata,per ciascun PdS, alle Unità perifericheinteressate in base a criteri congruenti alTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 112 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIprogramma di esercizio ipotizzato perrimpianto e per la linea gestita dal PostoCentrale interessato. L'area telecomandata el’area non telecomandata sono individuatesul piano schematico.Se nel regime "J” esiste la necessità diaccedere a binari secondari, ognicomunicazione di accesso deve:- diramarsi da binario telecomandabile;- essere manovrata a mano e attrezzata confermascambio a chiave munito di controllocumulativo di posizione e di efficienza,bloccabile nella sola posizione normale;- essere munita di unità bloccabile per lacustodia della relativa chiave.3.1.1.2 Indipendenza dei binari centralizzatinon telecomandatiNei PdS in cui il regime “J” realizza iltelecomando solo per una parte dei binaricentralizzati ("PdS parzialmentetelecomandati"), i binari telecomandabilidevono essere resi indipendenti da quelli nontelecomandabili tramite "deviatoi laterali diconfine", preventivamente individuati, i quali,all'atto dell'istituzione del regime "J'. vengonoautomaticamente posizionati e bloccati nellaposizione che realizza l’indipendenza. Ilbloccamento cessa con la istituzione delregime "SPT".Nell'individuazione dei '"deviatoi laterali diconfine" devono essere ricercati tutti i possibiliaccorgimenti (comprese eventuali modificheall’armamento per realizzare tronchini diIndipendenza) affinché il confine fra l’ areatelecomandata e l'area non telecomandataTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 113 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIsia tale che, con l’'istituzione del regime "J",tutti i binari centralizzati telecomandatirisultino indipendenti.I deviatoi di confine situati su binariotelecomandabile non sono attrezzati con idispositivi per la manovra a mano; sonoinvece provvisti del segnale indicatore dadeviatoio e del segnale blu da deviatoio.3.1.1.3 Istituzione e rimozione del regime “J”Il regime “J” può essere istituito provenendodal regime "SPT" o "EDCO"; si istituisceprovenendo da tale regime mediantel'attivazione del comando J dall’ACS, previospecifico comando concordante del DCO. Lastabilizzazione del regime è subordinata alleseguenticondizioni:• controllo dei "deviatoi di confine" nellaposizione che garantisce l'indipendenza deibinari telecomandati rispetto a quelli nontelecomandati;• normalità (non esclusione) delle zoneescludibili dalla circolazione treni relative aibinari telecomandabili• assenza di autorizzazione MD e normalitàdei dispositivi di manovra a mano deideviatoi.L'avvenuta istituzione del regime" J”comporta:• il bloccamento dei deviatoi sopradescrittinella corrispondente posizione. Fannoeccezione le comunicazioni con manovra amano che da binario telecomandabile sidiramano verso una zona a terra che deverimanere accessibile anche in regime "J";Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 114 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI• la commutazione dei telefoni verso il PostoCentrale;• la possibilità di attivare i segnali virtuali diavanzamento, di avvio e i segnali blu dadeviatoio e l'inibizione della accensione deisegnali di avanzamento o avvio con funzioneTx.Nei PdS in regime "J” i comandi vengonoeseguiti dal DCO.I comandi di itinerario possono anche essereeseguiti automaticamente dal sistema disupervisione del Posto Centrale.,La rimozione del regime "J” avviene con!'istituzione del regime "SPT", mediantemanipolazione della relativa funzione, previocomando concordante del Posto Centrale, acondizione che il PdS non sia in regime "TP/J”.La rimozione del regime "J" avviene inoltre conl’istituzione del regime "EDCO".3.1.2 Tracciato permanente in regime ditelecomando ("TP/J")Il comando per l'istituzione del regime ditracciato permanente con impianto intelecomando è unico per PdS e riguarda tutti ibinari di corretto tracciato della lineaprincipale.Esso comporta la disposizione automatica peril corretto tracciato dei deviatoi inseriti su talibinari e di quelli realizzanti l'indipendenza daessi.Il regime in esame si stabilisce a condizioneche:• i deviatoi interessati siano nella posizionedovuta;• il blocco sulle due tratte consecutiveTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 115 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIadiacenti al PdS sia orientato per lo stessosenso di marcia (sinistro o destro);• non sia stata concessa l’autorizzazione perla manovra a mano dei deviatoi;• non siano esclusi dalla circolazione, binari otratti di binario di corretto tracciato, salvoquelli di stazionamento;• non siano in atto movimenti di treno consegnali virtuali di avanzamento o di avvioattivati a luce fissa o lampeggiante.L'avvenuta istituzione del regime "TP/J”comporta:• il bloccamento dei deviatoi interessati alregime;• l'inibizione della manovra a mano di tutti ideviatoi con funzione MD;• il comando automatico degli itinerari nelpunto in cui ha origine l'annuncio treni. Talecomando interessa, in sequenza, l'itinerario diarrivo e quello di partenza dei binari di corsa;• l'inibizione dell'attivazione del segnalevirtuale di avanzamento e di avvio a luce fissae lampeggiante nonché dei segnali blu dadeviatoio.Nel regime "TP/J” è possibile:• mettere fuori servizio i binari di lineaadiacenti al PdS per i quali il senso del bloccoè orientato per le partenze.• invertire il senso del blocco sui binari di lineaadiacenti al PdS, iniziando dai punti per i qualiil senso del blocco è orientato per gli arrivi.Si attiva anche il comando automatico degliitinerari per il nuovo senso di marcia;• la estrazione delle chiavi di zona nonrichieste per l'istituzione del regime TP/J;Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 116 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI• la manovra in telecomando dei deviatoicentralizzati non interessati al regime TP/J;• concedere l’autorizzazione alla manovradei deviatoi a mano (Mfd) non interessati alregime "TP/J'.• immediata se sono liberi i c.d.b. relativi aibinari di corsa all’interno del PdS e nessuntreno è in zona di approccio;• differita di 5’ in caso contrario alprecedente;La rimozione del regime “TP/J” avviene inoltrecon l’istituzione del regime “EDCO”.3.1.3 Regime di Stazione Porta Temporanea("SPT")L'istituzione del regime "SPT", provenendo da"J', avviene a seguito dell' attivazione delcomando SP dell' ACS, previo specificocomando di concordanza del DCO, acondizione che non sia in atto il regime "TP/J" .In regime "SPT':• la formazione degli itinerari di arrivo e dipartenza avviene per comando effettuatolocalmente dal DM;• per i soli itinerari di partenza l'apertura delsegnale virtuale è subordinata a specificoconsenso da parte del DCO. Le richieste diconsenso verranno effettuateautomaticamente con la formazionedell'itinerario di partenza. Per i treni che hannoorigine dalla stazione, la trasmissione delconsenso sarà subordinata all'inizializzazionedel numero del treno;• il DCO ha la possibilità di inibire ladisposizione a via libera dei segnali virtualiimperativi di partenza, o comandarne laTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 117 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdisposizione a via impedita, senza annullare ilconsenso trasmesso, utilizzando l'appositocomando di inibizione apertura segnali;• i telefoni di piazzale vengono commutativerso l'U.M;• i controlli nel Posto Centrale rimangonoattivi;• i segnali virtuali di avanzamento e di avviopossono essere attivati solo a luce fissa.3.1.4 Regime di Esclusione DCO - Impiantoabilitato e presenziato ("EDCO")Tale regime può essere istituito partendo dalregime “J”, dal regime "TP/J', dal regime "SPT":• l'istituzione del regime "EDCO" avviene,senza richiedete alcun condizionamento, aseguito dell'attivazione del comando "EDCO".Nel regime "EDCO":• tutti i comandi del DCO sono esclusidall'impianto;• la trasmissione dei controlli verso il PostoCentrale non è inibita.3.1.5 Regime “SP"Il regime "SP" viene realizzato nelle stazioniporta permanenti.Tali PdS devono essere dotati dell’interfaccianecessaria aI corretto svolgimento dellagestione del numero treno per tutti i binari dicircolazione interessati.Nei regimi SP l'apertura del segnale èsubordinata a specifico consenso da partedel DCO. Le richieste di consenso vengonoeffettuate automaticamente con laformazione dell'itinerario di partenza.Il consenso, comunque, si memorizza solosubordinatamente alla registrazioneTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 118 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdell'itinerario.La concessione automatica del consenso delDCO è subordinata all'immissione del numerodel treno da parte del DM oppure alla suaacquisizione automatica. Il DCO ha lapossibilità di inibire la disposizione a via liberadei segnali di partenza, o comandarne ladisposizione a via impedita, senza annullare ilconsenso trasmesso, utilizzando l'appropriatocomando di inibizione apertura segnali.Le stazioni porta permanenti sono dotate delregime EDCO.Le condizioni per la istituzione e la rimozionedei regimi e le condizioni stabilite dai regimisono analoghe a quelle descritte per lestazioni telecomandabili.3.2 <strong>DI</strong>SPOSIZIONI NORMATIVE3.2.1 Attivazione e rimozione dei regimiUn determinato regime può ritenersi in atto sela corrispondente funzione è correttamenteposizionata e la relativa ripetizione è accesa.Se è spenta il corrispondente regime non puòessere considerato in atto.Per il passaggio da un regime all'altro;l'operatore sul posto deve sempre accertareche non vi siano treni in approccio osull’itinerario di arrivo e partenza.n comando del regime "TP/J" non deve essereimpartito mentre sono in atto sequenze diinversione del senso del blocco o diapplicazione/rimozione fs.Se il regime "SPT" viene istituito a partire da ‘J'mentre è in atto una esclusione di zona, il DMsubentra al DCO nei rapporti con l’'Agentetitolare dell'interruzione come se egli stessoTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 119 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIavesse concesso l'esclusione.Nel caso di passaggio dal regime "T” o "TP/J' alregime "SPT o "EDCO", l'operatore sul posto,prima di attivare il regime, deve:• accertare che ci sia concordanza fra lecondizioni d'impianto (rilevabili con leripetizioni ottiche ed acustiche) e le relativefunzioni;• nel caso non ci fosse tale concordanza,disporre le relative funzioni nella posizioneconcordante;L'operatore sul posto, ogni qualvoltaimpresenzia l'impianto istituendo il regime "J',deve accertare:• che le funzioni interessate (deviatoi, segnalivirtuali, ecc.) siano in posizione per lamanovra automatica;• non siano in atto inibizioni impiantistiche dialcun tipo che possano impedire il normalefunzionamento automatico dell' apparato;• non siano in atto situazioni di esercizio che,in base alla normativa vigente, impediscanol'impresenziamento del posto.L'avvenuta istituzione del regime "EDCO" deveessere confermata al DCO concomunicazione registrata.Ogni qualvolta il DCO debba rimuovere ilregime "TP/J', per attivare il regime "J', prima diconferire il comando, deve accertare chenon vi siano treni in approccio o sugli itineraridi arrivo e partenza del PdS. In caso contrariotale comando può essere eseguito solo dopoche gli eventuali treni in approccio o fermisugli itinerari di arrivo e partenza siano statipreventivamente vincolati ad esplicito nulla-Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 120 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIosta del DCO.3.2.2 Autorizzazione della manovra a manodei deviatoiIl DCO o il DM possono autorizzare, mediantel’apposito dispositivo impiantistico, la manovraa mano o elettrica sul posto dei deviatoi perun certo movimento di treno, solo se non sonoin atto precedenti movimenti di treno ocarrello.3.2.3 Ossidazione C.d.B.Con riferimento all' Art. 23 comma 4 ISD, leUnità periferiche interessate, nel predisporre lespecifiche norme di dettaglio, devono anchetenere presente che la prolungata nonutilizzazione di tratti di binari centralizzati manon telecomandati della stazione quandol'esercizio si svolga quasi sempre nel regime"J".Nel definire il programma di esercizio dei PdSoccorre scegliere i percorsi in modo tale chetutti i binari centralizzati telecomandati o no,siano soggetti ad un minimo di circolazioneche ne garantisca la pulizia del piano dirotolamento e conseguentemente l'efficaceshuntaggio dei cdb. Nel caso taleprogramma non possa essere rispettatodevono essere emanate specifiche norme, acura delle Unità periferiche interessate, chevietano la circolazione sui binari interessati; talinorme devono essere allegate ai Registri delleDisposizioni di Servizio.CAPITOLO IV4 SEGNALAZIONI DEGRADATE PER MOVIMENTIA VIA IMPE<strong>DI</strong>TA4.1 CARATTERISTICHE IMPIANTISTICHETesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 121 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI4.1.1 Comandi del DCOLe segnalazioni per movimenti a via impeditasono fomite tramite t'attivazione dei segnalivirtuali di avanzamento e di avvio. Per lagestione di tali movimenti il DCO dispone deicomandi elencati di seguito.Comando di Bloccamento Manuale delpercorsoIl comando di bloccamento manuale delpercorso e'distinto per ciascun punto di lineadel PdS e ha efficacia solo successivamentealla registrazione di un itinerario da o per ilpunto interessato.Qualora manchi una o più di una dellecondizioni necessarie per l'apertura delsegnale virtuale di cui al successivo punto4.1.2.1.1 (e solo queste), si determinal'accensione a luci fisse del segnale di avvio.Annullamento del comando delBloccamento Manuale del percorsoIl comando è utilizzato per ottenere larimozione del comando di bloccamentomanuale del percorso. Viene applicatoautomaticamente dal comando di distruzionedell'itinerario.Comando di accensione a lucelampeggiante del segnale virtuale diavanzamento o di avvio e di accensione deisegnali luminosi da deviatoio a luce bluIl comando e' distinto per ciascun punto dilinea del PdS interessato ed è efficace solo senel PdS è registrato un solo itinerario. Essodetermina l'accensione a luce lampeggiantedei segnali virtuali di avanzamento od avvioe/o l'accensione dei segnali blu da deviatoioTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 122 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIalle condizioni più avanti descritte.Comando di distruzione dell'itinerario eliberazioneli comando e' distinto per ciascun punto dilinea del PdS interessato. Permette ladistruzione dell'itinerario e la liberazione deibloccamenti stabiliti per l'attivazione deisegnali virtuali di avanzamento o di avvio, aluce fissa o lampeggiante. Inoltre determinaautomaticamente l'annullamento delcomando del bloccamento manuale delpercorso.4.1.2 Attivazione segnali virtuali dìavanzamento e avvio4.1.2.1 Attivazione a luce fissaL’aspetto a luci fisse dei segnali virtuali diavanzamento o di avvio è attivabile nelregime “J” dal DCO con comando dibloccamento manuale e, nei regimi "SPT' ed"EDCO" dall'operatore locale con funzione Txalle condizioni di seguito indicate.4.1.2.1.1 Condizioni comuni a tutti gli itinerariQualora sia verificata, sull' ACS locale, lacondizione di controllo per tutti gli entiinteressanti l'itinerario, il comando del DCO dibloccamento manuale del percorso ol'azionamento della funzione Tx, consentono ilbloccamento del P.O. dell'itinerariomedesimo. In tali circostanze si determinal'accensione a luce fissa del corrispondentesegnale virtuale di avanzamento o di avvio.La segnalazione stessa e' di tipo occupabile.Lo stato della segnalazione degradata e'riportato presso il Posto Centrale.L'attivazione della segnalazione a luci fisse deiTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 123 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIsegnali virtuali di avanzamento o di avviogarantisce che l'itinerario si e' stabilito ebloccato anche se mancano una o più delleseguenti condizioni relative al percorso:• cdb liberi (di occupazione temporanea);• controllo di deviatoi laterali solo nel regime"J”.4.1.2.1.2 Condizioni specifiche per gli itineraridi partenza verso la piena lineaL'accensione a luce fissa dei segnali virtuali diavvio, oltre alle condizioni di cui alprecedente punto 4.1.2.1.1 garantisce leseguenti condizioni relative alla linea:• assenza di fuori servizio sul binario di lineainteressato• orientamento coerente del senso di bloccosul binario di linea interessato• libertà di blocco sulla prima sezione.4.1.2.2 Attivazione a luce lampeggianteL'aspetto a. luci lampeggianti dei segnalivirtuali di avanzamento o di avvio può essereattivato, di regola, solo nel regime ''J' dal DCOcon l'apposito comando. Il comando è deltipo occupabile.L'attuazione del comando specifico diaccensione, impartito dopo quello dibloccamento manuale del percorso,determina l'attivazione dell'aspettolampeggiante anche quando manca ilcontrollo di concordanza. di uno o piùdeviatoi, purché esistano le seguenticondizioni:4.1.2.2.1 Condizioni comuni a tutti gli itinerari• registrazione del solo itinerario interessato;• esistenza del controllo e bloccamento deiTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 124 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIfermadeviatoi interessanti l’itinerario;• assenza dì autorizzazione alla manovra amano dei deviatoi (all’occorrenza, questadeve essere concessa solo dopo averimpartito il comando di attivazione dell'aspetto lampeggiante del segnaledegradato virtuale).4.1.2.2.2 Condizioni specifiche per gli itineraridi partenza verso la piena lineaNel caso di partenza con segnale virtuale diavvio attivato a luce lampeggiante, oltre allecondizioni di cui al precedente punto4.1.2.2.1 sono verificate le seguenti ulterioricondizioni relative al binario di linea su cui iltreno deve essere inoltrato:• assenza di fuori servizio;• orientamento del senso di blocco per lepartenze;• libertà di blocco sulla prima sezione.4.1.2.2.3 Condizioni determinatedall’attivazione a luce lampeggiante delsegnale virtuale di avanzamento o di avvioNel caso delle segnalazioni degradate virtualicon aspetto lampeggiante le condizionielencate sono relative al percorso previstodall' itinerario registrato e, nel caso dipartenza, sono relative alla linea verso cui èdiretto l'itinerario.L'impianto non accerta che la reale posizionedei deviatoi non sia diversa da quella volutadal comando impartito.Il comando di attivazione a lucelampeggiante del segnale virtuale diavanzamento o di avvio determina inoltre:• l'accensione dei segnali blu da deviatoioTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 125 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIper i soli deviatoi dell'itinerario che devonoessere percorsi dal movimento;• l'inibizione della manovra elettrica deideviatoi telecomandati;• l'inibizione delle operazioni di inversione delblocco;• l'inibizione delle operazioni di fuori servizio dilinea;• l'inibizione di ulteriori comandi di itinerari.4.1.2.3 Chiusura temporanea dellesegnalazioni degradateL'inibizione apertura segnali virtuale haefficacia anche sull' accensione dei segnalivirtuali di avanzamento e avvio; non haeffetto sui segnali blu da deviatoio.4.1.2.4 Condizioni tecniche particolari relativeai segnali virtuali di avanzamento e di avvionei PdS presenziatiCome già anticipato, nei regimi “SP", “SPT" ed"EDCO" l'azionamento della funzione Txdetermina l'accensione all'aspetto fisso delcorrispondente segnale virtuale di avvio o diavanzamento.4.2 COMAN<strong>DI</strong> SEMPLICI E PROTETTI -CONTROLLI SEMPLICITesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiCOMAN<strong>DI</strong> SEMPLICI PROTETTIItinerario. •Manovra•individuale deideviatoi(NORMALE).Manovraindividuale deideviatoi•Pagina 126 di 200


(ROVESCIO).Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONITesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiBloccamentomanuale delpercorso.Rimozionebloccamentomanuale delpercorso.Distruzione degliitinerari.Applicazione.Distruzione degliitinerari.Rimozione.Liberazione disoccorso peroccupazionedel cdb diapproccio;liberazione deibloccamentipersegnalazionidegradate fissee lampeggianti.Applicazione.Liberazione disoccorso peroccupazionedel cdb diapproccio;liberazione deibloccamentiper•••••• •Pagina 127 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIsegnalazionidegradate fissee lampeggianti.Rimozione.Autorizzazione•manovra amano diemergenza deideviatoi conmanovraelettrica.Rimozione della • •autorizzazionemanovra amano diemergenza deideviatoi conmanovraelettrica.Autorizzazione•manovrafermadeviatoi.Rimozione della • •autorizzazionemanovrafermadeviatoi.Inibizione•aperturasegnali.Rimozione della • •Inibizioneaperturasegnali.Impresenziamen •Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 128 di 200


to del PdS.Presenziamentodel PdS.Attuazione delTracciatoPermanente(TP).Rimozione delTracciatoPermanente(TP).Consensoimmissione treniin linea perStazione Porta.Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI••••Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiAnnullamentoconsensoimmissione treniper StazionePorta.Richiestainversioneblocco.Consensoinversioneblocco.Soccorso perinversione delblocco.Attuazione f.s.del binario dilinea.•••••Pagina 129 di 200


Rimozione f.s.del binario dilinea.Soccorso perattuare il LS. delbinario di lineacon CdB di lineaoccupato perguasto (Tbfs).Consenso allaliberazione delf.s. del binario dilinea.Formazionepercorsocarrello.Consenso allaliberazione delpercorsocarrello.Esclusione dallacircolazionetreni di unazona.Rimozione dellaesclusione dallacircolazionetreni di unazona.Attivazionesegnaledegradato diavvio o diavanzamentoTesto <strong>DI</strong>SPOSIZIONI••••••••Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 130 di 200


all'aspettolampeggiante.Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONITesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiNota: i comandi per la gestione delriscaldamento deviatoi e illuminazionemarciapiedi sonogestiti dal Sottosistema Diagnostica.CONTROLLIImpresenziamento del PdS.Presenziamentodel PdS.Esclusione delDCO.Attuazione delTracciatoPermanente (TP).Rimozione delTracciatoPermanente (TP).Inibizioneapertura segnali(non in atto).Inibizioneapertura segnali(in atto).Normalitàdistruzioneitinerari,liberazione disoccorso peroccupazione delcdb diSEMPLICI●●●●●●●●Pagina 131 di 200


approccio (dL).Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONITesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiControllo viaimpeditasegnale.Controllo vialibera segnaledegradato diavvio o diavanzamento.Controllocumulativo vialibera segnaliimperativi dipartenza.Controlloconnessioneapparatolimitrofo.Controllonormaledeviatoio.Controllorovesciodeviatoio.Controllopressione minima(Pm) olio perdeviatoio dotatodi S.O.con accumuloControllopressionemassima (PM)olio per●●●●●●●●Pagina 132 di 200


deviatoio dotatodiS.O. conaccumuloAllarme ISdeviatoiooleodinamicodotato di S.O.Controllo livelloolio deviatoiodotato di S.O.senza accumulo.ControllonormalefermadeviatoioNormalità deidispositivi diautorizzazionemanovra amano deideviatoi conmanovraelettricaPunto origineitinerariobloccato.Punto origineitinerario nonbloccato.Punto finaleitinerario libero.Bloccamentomanuale delpercorso treno.Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI●●●●●●●●Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 133 di 200


Stabilizzazionedelbloccamentomanuale delpercorsocarrello.Circuiti di binario(liberi).Consenso allaliberazione delpercorsocarrello.Libertà interatratta di bloccofino al PdSlimitrofo.Orientamentodel blocco per lepartenze.Orientamentodel blocco pergli arrivi.Richiestainversioneblocco da PdSattiguo.Richiestainversioneblocco.Consensoinversioneblocco.Annuncio treni.Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI●●●●●●●●●●Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiStato delleapparecchiature●Pagina 134 di 200


RTB (nonescluse).Allarme caldoRTB (C).Allarmecaldissimo RTB(CC).f.s. del binario dilinea non in atto.f.s. del binario dilinea.Stabilizzazionef.s. del binario dilinea.Stato dellesezioni di bloccosulle tratteadiacenti aciascunastazionetelecomandata.Stato chiavi dizona (chiaveinserita).Esclusione dizona non in atto.Normalità deidispositivi distabilizzazioneper lacircolazione deicarrelli.Registrazionedegli itinerari.Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI●●●●●●●●●●Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 135 di 200


Registrazionepunti finali degliitinerari.Bloccamentoper movimentocon segnaledegradatoall'aspettolampeggiante.Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI●●Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiNota: i controlli relativi alle alimentazioni erelativi allarmi (Alimentazione normaleimpianto e Allarme alimentazione) sono gestitidal Sotto sistema DiagnosticaCAPITOLO V5 INTERRUZIONI NELL' AMBITO DEI PDSME<strong>DI</strong>ANTE L'IMPIEGO DELLE CHIAVI <strong>DI</strong> ZONA5.1 CARATTERISTICHE IMPIANTISTICHE5.1.1 Individuazione e delimitazione dellezoneNei PdS telecomandabili si individuano zonetemporaneamente escludibili alla circolazionetreni.L'individuazione di tali zone spetta alle Unitàperiferiche interessate sulla base dei seguenticriteri generali:Nell 'Area Telecomandata:• una zona per ogni stazionamento delimitatadai segnali imperativi di partenza;• per i binari di corsa, una zona per ogni trattoda segnale imperativo dì partenza apicchetto limite di manovra;• per i binari non di çorsa, una o più zoneescludibili per ogni zona di alimentazionePagina 136 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdella linea di contatto, limitando ifrazionamenti a quelli notevolmentevantaggiosi per la circolazione e chiaramenteindividuabili sul piazzale.Area Centralizzata e non Telecomandata:• una zona escludibile per ogni zona dialimentazione della linea di contatto.L'Unità centrale competente può autorizzarecasi particolari non compresi nei criterigenerali suddetti.5.1.2 Descrizione delle apparecchiature deiposti periferici5.1.2.1 Pannello topograficoLe zone escludibili dalla circolazione treni sonorappresentate su un apposito pannellotopografico, già descritto al punto 2.2.3.3 delCapitolo II, ubicato nell'ufficio movimento econtenente:• le chiavi di zona e la chiave dibloccamento delle chiavi di zona "TI' ;• i dispositivi di stabilizzazione e liberazionedel percorso per carrelli all'interno del PdS.5.1.2.2 Chiavi di zonaLe serrature bloccabili e le relative chiavi dizona, univocamente marcate e numerate,consentono l’esclusione dalla circolazionetreni delle zone corrispondenti.Sul pannello topografico, ciascuna “chiave dizona”è corredata da un indicazione luminosa,normalmente spenta, che quando accesaindica l’esistenza delle condizioni perl’estrazione della relativa chiave. Le chiavi dizona sostituiscono, fra l'altro, quelleattualmente previste con la circolare lE5.31/385/815 del 20-12-19&5 (chiavi diTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 137 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIprotezione TE).La corrispondenza fra zone TE e chiavi di zoneescludibili dalla circolazione e fuori servizio delbinario di linea devono essere indicate inapposita tabella ubicata sul pannello.Le condizioni per l'estrazione delle chiavi e ivincoli stabiliti dalle chiavi estratte sono diseguito descritte, in relazione al regime in atto.5.1.2.3 Chiave di bloccamento delle chiavi dizonaIndipendentemente dal regime in atto: lachiave "TI' può essere estratta se non sono inatto percorsi carrelli, nell' ambito del PdS conl'accensione della "C" luminosa.La chiave "TI”' estratta inibisce:• l'estrazione di ulteriori chiavi di zona.• l'accensione delle "C" luminose: tutte trannequelle relative ai binari di corsa nel caso siastato comandato il regime "TP/J' e siaintrodotta la chiave di zona dellostazionamento del binario di corsa interessato;5.1.3 Caratteristiche delle zone5.1.3.1 Zone in regime di Telecomando (“J”)Ai fini della utilizzazione delle zone escludibilidalla circolazione treni, è previsto nel PostoCentrale un comando per la esclusione diciascuna zona in area telecomandabile edun comando per la rimozione della esclusionestessa. La esclusione delle zone in area nontelecomandata non è soggetta atelecomandi né a vincoli di regime.Il comando del DCO per la esclusione si attuase sono soddisfatte le seguenti condizioni:• che non siano in atto bloccamentiinteressanti la zona da escludere rispettoTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 138 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONImovimenti di treno o di carrello;• che non sia in atto il regime "TP/J” qualora ilcomando riguardi Zone di corretto tracciatonon di stazionamento. TI regime "TP/J” noninibisce la esclusione delle Zone noninteressate a tale regime.E attuazione del comando del DCOdetermina i seguenti effetti:a. inibizione della registrazione degli itinerariche interessano la zona (anche solo comedeviatoi laterali in essa compresi);b. possibilità di estrarre la chiave della zonapurché esistano le seguenti condizioni:• che non sia estratta la chiave "TI”• che esista la concordanza di entrambi ideviatoi della comunicazione sdoppiata inposizione di indipendenza oppure che siaesclusa la zona limitrofa;c. riduzione di velocità sui binari di corsaattigui, quando ciò sia ritenuto necessariodalle Unità periferiche interessate, in relazionealla misura dell'intervia esistente fra tali binari equelli esclusi (quando tale condizione siarichiesta dalle norme vigenti in relazione allavelocità massima ammessa sui binari di corsa);d. bloccamento dei due deviatoi (sdoppiatiformanti comunicazione), se la zona limitrofanon è esclusa;e. nel caso di zona estrema relativa ai binaridi corsa si determina l'occupazione della l"sezione di blocco quando il blocco stesso èorientato per gli arrivi.L'estrazione di una chiave di zona determina:• la stabilizzazione dell'esclusione della zona;• la liberazione di tutte le chiavi per laTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 139 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONImanovra a mano dei deviatoi a manovraelettrica compresi nella zona (se noninteressati da percorsi di carrello), adeccezione dei due deviatoi (sdoppiatiformanti comunicazione) di "confine" conaltra zona non in esclusione stabilizzata.L'estrazione delle chiavi di zona non inibisce laformazione di percorsi di carrello el'accensione della "C".La manovra elettrica di ciascun deviatoiocompreso nella zona rimane efficiente acondizione che non risulti estratta anche larelativa chiave per la manovra a mano; fannoeccezione i deviatoi (sdoppiati formanticomunicazione) di "confine" fra due zone dicui una non in esclusione stabilizzata.La estrazione delle chiavi di due zone limitrofeestende anche ai deviatoi (sdoppiati formanticomunicazione) di “confine" interessati glieffetti relativi:• alla liberazione delle chiavi per la manovraa mano;• alla possibilità della manovra elettrica.Fa eccezione a quanto sopra il caso dellacomunicazione su stazionamento di un binariodi corsa per il quale. in regime di "TP/J".Lachiave per la manovra a mano non è maiestraibile.I fermadeviatoi dei deviatoi a manovra amano compresi in zona esclusa non risentonodi alcuna condizione relativa alle zone.5.1.3.2 Zone nei regimi di Stazione PortaTemporanea ("SPT") e di Esclusione DCO("EDCO")Nei regimi "SPT" e "EDCO" la esclusione dallaTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 140 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIcircolazione treni e manovre di una certazona con la estrazione della relativa chiavenon e' soggetta:• al consenso del DCO• alla posizione dei deviatoi (sdoppiatiformanti comunicazione) di confine o allaesclusione della zona di confine;ed è possibile se:• non sono in atto bloccamenti interessanti lazona per movimenti di treno o carrello;• non è estratta la chiave TI.L'estrazione di una chiave di zona comporta iseguenti effetti:• inibizione della registrazione degli itinerariche interessano la zona;• riduzione di velocità sui binari di corsaattigui, quando ciò sia ritenuto necessariodalle Unità periferiche interessate in relazionealla misura dell'intervia esistente fra tali binari equelli esclusi (quando tale condizione siarichiesta dalle norme vigenti in relazione allavelocità massima ammessa sui binari di corsa);• liberazione di tutte le chiavi per la manovraa mano dei deviatoi telecomandabilicompresi nella zona e dei deviatoi (sdoppiatiformanti comunicazione) di confine con zoneanch'esse escluse (se non interessati dapercorsi di carrello);• nel caso di zona estrema relativa ai binari dicorsa si determina l'occupazione della 1ˆsezione di blocco quando il blocco stesso èorientato per gli arrivi;L'estrazione delle chiavi di zona:• non inibisce la formazione di percorsi dicarrello e l'accensione delle "C";Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 141 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI• non esercita vincoli sulla posizione deideviatoi (sdoppiati formanti comunicazione)di confine.La manovra elettrica dei deviatoi compresi inzone escluse rimane efficiente a condizioneche, per i deviatoi telecomandabili non siaestratta la relativa chiave per la manovra amano.I fermadeviatoi dei deviatoi a manovra amano compresi in zona esclusa non risentonodi alcuna condizione relativa alle zone.5.2 <strong>DI</strong>SPOSIZIONI NORMATIVE5.2.1 Utilizzo chiavi di zonaa. L'utilizzo delle chiavi di zona è ammesso perl'esecuzione dei lavori in regime di interruzionedel binario nell'ambito di un PdS. A tale fine,per i lavori sugli enti IS, deve essere individuatauna apposita tabella di corrispondenza fraciascun ente e la zona o le zone daescludere ai fini della sicurezza dellacircolazione. La esclusione della zona o dellezone non esaurisce, in generale, gliadempimenti necessari per garantire lacopertura antinfortunistica.b. Per la compilazione della suddetta tabellasi terranno presenti i seguenti criteri:• Per un deviatoio che non forma unacomunicazione basterà escludere la zonache lo contiene.• Per deviatoi (sdoppiati formanticomunicazione) di confine fra due zone,dovranno essere escluse entrambe.• Per un segnale imperativo di partenza sidovrà escludere il binario di stazionamento acui si riferisce.Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 142 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI• Per un segnale imperativo di protezione sidovrà disporre e stabilizzare il "fuori servizio" delbinario di linea a cui il segnale si riferisce(condizione assimilabile a una zona esclusa).• Per un c.d.b.. generico si dovrà escludere lazona o le zone sufficienti a ricoprirlocompletamente.• Per un c.d.b. di stazionamento, anche se siestende oltre il segnale imperativo dipartenza, sarà sufficiente escludere la zona distazionamento.• Per un c.d.b. di ricoprimento. compreso frasegnale imperativo di protezione e picchettolimite di manovra si dovrà disporre estabilizzare il "fuori servizio” del binario di linea.c. Il titolare dell'interruzione di ogni singolazona è l'agente che ne custodisce la relativachiave.d. Per eseguire lavori che comportano lamanovra di deviatoi richiesti in unadeterminata posizione, come condizioned'impianto, per il telecomando ol'impresenziamento di un PdS non è sufficientela esclusione delle zone che li comprendono,ma occorre che il PdS venga presenziato.5.2.2 Interruzioni mediante l'impiego dellechiavi di zona nell' ambito dei PdS in regime"J"a. In applicazione delle norme di cui all'art. 16delle DET, sulle linee AC/AV esercitate conSCC, nei PdS muniti di chiavi relative alle zoneescludibili dalla circolazione treni, per larichiesta e concessione delle interruzioni deibinari nell' ambito dei PdS nonché per larelativa riattivazione, tra AM ed il DCO,Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 143 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdevono essere applicate le nonne contenutenei successivi punti.b. Quando i lavori interessano zone dell'areatelecomandata di un PdS, i dispacci dirichiesta e conferma dell'interruzione fra l'AM.e il DCO possono essere sostituiti da inteseverbali se le operazioni che consentonol'estrazione delle relative chiavi di zona sicompletano regolarmente e le chiavi stessevengano conservate dall' AM.c. L'utilizzazione di una o più zone deve essereconcordata di volta in volta fra l'AM e il DCO.A tal fine, l’AM deve avanzaretempestivamente richiesta verbale al DCO,specificando le operazioni da eseguire e lapresumibile durata.Il DCO, prima di comandare l'esclusione diuna zona, deve accertare che non siano inatto movimenti che la interessano e disporrele comunicazioni di confine della zona stessacon le zone non escluse nella posizione checonsente il libero passaggio dei treni sulbinario attiguo.L’estrazione delle chiavi è condizionata allapresenza in serratura della chiave "TI'.L'AM deve provvedere all’' estrazione dellachiave di zona solo dopo aver accertatol'accensione della relativa segnalazioneluminosa, posta a corredo di ciascuna chiave.Egli, inoltre, deve provvedere anche all'estrazione della chiave "TI".d. Nel caso particolare in ari i lavori interessinozone comprese nella eventuale areacentralizzata non telecomandata l'AM, primadi estrarre le chiavi relative alle zoneTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 144 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIinteressate ai lavori e la chiave "TI", devechiedere verbalmente ed ottenere concomunicazione registrata l'autorizzazione dalDCO.e. L'AM deve considerare perfezionata laconcessione della zona solo dopo l'estrazionedella chiave o delle chiavi relative alle zoneinteressate e della chiave "TI"; ha inoltrel'obbligo di custodire presso di sé le chiavi dizona e la chiave "TI” per tutta la duratadell'utilizzazione.La chiave di bloccamento delle chiavi di zonadeve essere estratta e conservata dall'Agente titolare di una o più interruzioni di zonedi stazione per impedire:• lo sblocco dei deviatoi (sdoppiati formanticomunicazione) per esclusione di ulteriorizone confinanti;• l'inoltro di carrelli in zona esclusa con "C"luminosa.La chiave "TI" può essere temporaneamentereinserita per autorizzare con le cautelenecessarie i percorsi consentiti dei carrelli el'esclusione di ulteriori zone.La esclusione di una o più zone consente laesecuzione di lavori nell'ambito dei confinidelle zone escluse con quelle non escluse esugli enti IS corrispondenti alle zone esclusesecondo la tabella di cui al p.5.2.1.b; leesclusioni stesse non esauriscono gliadempimenti per la coperturaantinfortunistica.Nel caso di utilizzazione di più zone da partedi agenti diversi dovranno essere osservate lenonne di cui al successivo punto k.Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 145 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIf Durante il periodo dei lavori non devonoessere oltrepassati:• i limiti di giurisdizione delle zone di cui si ha ilpossesso delle chiavi;• il picchetto limite delle manovre quando lezone interessate ai lavori sono quelle diestremità del PdS.g. I lavori su ente IS possono essere eseguitisolo se sono escluse tutte la zonecorrispondenti.h. Qualora, per la tipologia dei lavori, l'AMdebba garantirsi dalla indebita manovra di undeviatoio centralizzato telecomandato non diconfine, deve estrarre dall'unità bloccabile ecustodire presso di sé anche la chiave dimanovra a mano del deviatoio interessato.I. L'AM è autorizzato ad estrarre le chiavi per lamanovra a mano dei soli deviatoi contenuti odei deviatoi (sdoppiati formanticomunicazione) interamente contenuti nellezone escluse e non interessati da percorsicarrelli in atto, evitando di utilizzareindebitamente la funzione MD eventualmentein atto contemporaneamente. Nel caso dicircolazione carrelli nell'ambito di una zonaesclusa, prima di comandare ilmovimento, devono essere reinserite tutte lechiavi per la manovra a mano dei deviatoieventualmente estratte.J. Al termine delle interruzioni l'AM deveavvisare verbalmente il DCO e provvedereall'introduzione e alla rotazione delle chiavi dizona nelle serrature. Con tale operazione,l'agente interessato conferma che i lavorisono terminati e che nulla osta alla ripresaTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 146 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdella circolazione sulle zoneprecedentemente interrotte del PdS.Inoltre, egli deve provvedere ad inserire inserratura, se non restano altre zone interrotte,anche la chiave ''TI”.Dopo l'introduzione e la rotazione delle chiaviin serratura, il DCO deve provvedere albloccamento comandando l’annullamentodel consenso ed accertandone ilperfezionamento.Nel caso particolare che i lavori interessinouna zona compresa nell' area centralizzatanon telecomandata l'AM deve trasmetterecon comunicazione registrata il riattivato alDCO e provvedere a reinserite le chiavi dizona e la chiave "TI' in serratura.k. Nell'ambito dello stesso PdS è ammessa lacontemporanea utilizzazione di più zone daparte di agenti diversi.In tale circostanza, la chiave "TI" deve esserecustodita dall'agente che per primo richiedel'esclusione di una zona.Gli agenti della manutenzione, operanti indistinte zone devono custodire ciascuno lachiave della zona di pertinenza.Gli agenti che richiedono l’esclusione di unazona quando sia già in atto l'esclusione dialtre zone (chiave”TI”' non inserita inserratura), dopo aver presogli accordi necessari con il DCO, per il ritirodella relativa chiave, devono rivolgersiall'agente che custodisce la chiave "TI' al finedi poter estrarre la chiave relativa alla propriazona dopo aver concordato per quantonecessario con i titolari di altre zone escluse leTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 147 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONImodalità per l'esecuzione dei lavori.AI termine dei lavori, ogni agente deltamanutenzione deve reinserire e ruotare inserratura la chiave di zona utilizzata. Egli,inoltre, deve avvisare verbalmente:• il DCO;• l' AM in possesso della chiave "TI”';• i titolari interessati di zone escluse.L'agente che custodisce la chiave "TI", altermine dell' interruzione oltre alle chiavirelative alle zone da lui utilizzate dovrà inserirein serratura anche la chiave "TI" medesima.Nel caso che i lavori eseguiti nelle zone dell'agente che custodisce la chiave "TI"dovessero terminare prima di quelli eseguiti inaltre zone, previa intese con il DCO, la chiave"TI" deve essere affidata alla custodiadell’agente che per ultimo terminerà i lavori.Qualora il regime "J" venga istituito a partiredal regime "SPT' il DM, prima di disporre per ilcambio di regime, deve accertare che lechiavi di zona e la chiave "TI” sianoregolarmente inserite in serratura.5.2.3 Interruzioni mediante l'impiego dellechiavi di zona nell'ambito dei PdS in regime"SPT" o "EDCO"a. Durante il periodo in cui il PdS è gestito nelregime "SPT" o "EDCO" e non ci sonointerruzioni in atto, la chiave "TI' deve esserecustodita in armadietto a cura del DM.b. Quando i lavori vengono eseguiti conl'utilizzo delle chiavi di zona, i dispacci dirichiesta e conferma deIl’interruzione fra AM eDM possono essere sostituiti con la consegnadelle chiavi relative alle zone interessate aiTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 148 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIlavori e della chiave "TI”.c. L'utilizzazione di una o più zone deve essereconcordata di volta in volta fra l'AM e il DM. Atal fine l'AM deve avanzare tempestivamenterichiesta verbale al DM, specificando leoperazioni da eseguire e la 1oro durata.Il DM, provvede alla estrazione delle chiavi dizona e della chiave "TI” e le consegna all' AM.d. L' AM deve considerare perfezionata laconcessione della zona solo dopo che è inpossesso della chiave relativa alla zonarichiesta e della chiave "TI"; ha inoltrel'obbligo di custodire presso di sé le chiavi dizona e la chiave "TI' per tutta la duratadell'interruzione.e .Nel caso di utilizzazione di più zone daparte di agenti diversi dovranno essereosservate le norme di cui al successivo puntoJ.e. Durante il periodo dei lavori non devonoessere oltrepassati:• i limiti di giurisdizione delle zone di cui si ha ilpossesso della chiave;• il picchetto limite delle manovre quando lezone interessate ai lavori sono quelle diestremità del PdS.f. I lavori su ente IS possono essere eseguiti solose sono escluse tutte la zone corrispondenti.g. L'AM è autorizzato ad estrarre le chiavi perla manovra a mano dei soli deviatoi contenuti(o delle sole comunicazioni interamentecontenute) nelle zone escluse e noninteressati da percorsi carrelli in atto, evitandodi utilizzare indebitamente la funzione MDeventualmente in attoTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 149 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIcontemporaneamente.h. Qualora, per la tipologia dei lavori, l'AMdebba garantirsi dalla indebita manovra di undeviatoio centralizzato potrà richiedere al DMdi confermarlo nella posizione volutamediante la maniglia di comando individuale.i Al termine delle interruzioni l'AM deveconsegnare le chiavi di zona al DM. Con taleoperazione, l'agente interessato confermache i lavori sono terminati e chenulla osta alla ripresa della circolazione sullezone precedentemente interrotte.Inoltre, egli deve provvedere alla consegnadella chiave "TI" se non restano altre zoneinterrotte.J. Nell' ambito dello stesso PdS è ammessa lacontemporanea utilizzazione di più zone daparte di diversi agenti.In tale circostanza, la chiave "TI” deve esserecustodita dall'agente che per primo richiedel'esclusione di una zona.Gli agenti della manutenzione, operanti indistinte zone devono custodire ciascuno lachiave della zona di pertinenza.Nel caso venga richiesta l'esclusione di unazona quando sia già in atto l'esclusione dialtre zone il DM deve informare di talesituazione l' AM ed invitarlo a prenderecontatti con gli altri AM fra cui quello che è inpossesso della chiave "TI'. In tale evenienza, gliAM devono prendere i necessari accordicirca le modalità per l'esecuzione dei lavori el'agente che è in possesso della chiave "Ti'deve inserirla momentaneamente in serraturaal fine di consentire l'estrazione della chiave diTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 150 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIzona.Al termine dei lavori, ogni agente dellamanutenzione deve avvisare verbalmente ilpossessore della chiave "Ti' e gli altri AMinteressati che i lavori sono terminati econsegnare al DM la chiave relativa alla zonautilizzata. L'agente che custodisce la chiave"TI”, al termine dell' interruzione oltre alle chiavirelative alle zone da lui utilizzate dovràconsegnare al DM anche la chiave "Ti”.Nel caso che i lavori eseguiti nelle zone dell'agente che custodisce la chiave "TI”dovessero terminare prima di quelli eseguiti inaltre zone, previa intese con il DM, la chiave"TI' deve essere affidata alla custodiadell'agente che per ultimo terminerà i lavori.k. Qualora il regime "SPT o "EDCO” vengaistituito a partire dal regime ''J” mentre sono inatto esclusioni di zone, il DCO deve fornire leinformazioni necessarie alDM circa l’esclusione delle zone in atto.Il DM, sulla base delle indicazioni ricevute dalDCO, deve verificare la congruenza fra zoneescluse e chiavi estratte, e informare i titolaridelle interruzioni delle diverse zone, prima delcambio di regime.5.2.4 Interruzioni mediante l'impiego dellechiavi di zona nell'ambito dei PdS in regime"TP/J”Nei PdS in regime "TP/J” per l'esecuzione deilavori devono essere osservate le seguentiprocedure:• Se i lavori interessano. una zona dell' areatelecomandata richiesta per l’istituzionedel regime o gli stazionamenti dei binari diTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 151 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIcorsa interessati dal regime, l'impianto deveessere riportato. in regime "J".• Se i lavori interessano una zona compresanell’area centralizzata telecomandatadiversa dalle precedenti, l’impianto puòrimanere in regime "TP/J”.• Se i lavori interessano una zona compresanell'area non telecomandata, l'impianto. puòrimanere in regime "TP/J” e per l'estrazionedella chiave relativa alla zona interessata ailavori e della chiave "TI”,l’AM deve riceverecon comunicazione verbale registrata o periscritto l'autorizzazione dal DCO. In tal caso, altermine dei lavori, l'AM deve trasmettere ilriattivato al DCO con comunicazione verbaleregistrata o per iscritto.CAPITOLO VI6 INTERRUZIONI DEI BINARI <strong>DI</strong> LINEA ME<strong>DI</strong>ANTEL'IMPIEGO DELLE LETTERE "C" LUMINOSE SULLALINEA AC/A VTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommenti6.1 In applicazione delle norme di cuiall’'art.16 delle Disposizioni per l'esercizio intelecomando (D.E.T.) sulle linee AC/AVesercitate con sec, munita della segnalazionedi cui al punto 23 dell' All’1 al RS. ("C"luminosa) i dispacci di richiesta e concessionedell'interruzione di un binano di linea fra iltitolare dell'interruzione e il DCO possonoessere sostituiti da intese verbali se leoperazioni di stabilizzazione del fuori servizio(f.s.) del binario si completano regolarmente(accensione della relativa lettera “C"luminosa).6.2 Analogamente, nel caso di regolarePagina 152 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIfunzionamento dei dispositivi dì stabilizzazionedel f.s. di un binario, il dispaccio di annunciodell'interruzione alle stazioni interessate puòessere sostituito da comunicazioni verbaliregistrate.6.3 Al termine dell’interruzione, se le operazionidi liberazione del f s. del binario tramite gliappositi dispositivi si completanoregolarmente, il dispaccio di nulla osta per laripresa della circolazione sul binarioprecedentemente interrotto può esseresostituito:- da comunicazione verbale tra il titolaredell'interruzione e il DCO, se l'impianto èpresenziato;- da comunicazioni verbali registrate o periscritto tra il titolare dell' interruzione ed il DCOse l’impianto è telecomandato.Qualora le predette operazioni di riattivazionenon si completino regolarmente lacomunicazione per la ripresa dellacircolazione deve avvenire per iscritto.6.4 L'accensione della lettera “C" costituisceper il titolare dell'interruzione l'autorizzazionead impegnare il tratto interessato, solo se leoperazioni di stabilizzazione del f.s. sono stateeffettuate dallo stesso agente. L'utilizzazionedell'interruzione da parte di altro agente puòavvenire solo previo nulla osta del titolaredella relativa interruzione.6.5 Le interruzioni sulle interconnessionidelimitate dal bivio che immette sulla lineaAC/AV (PJ1) ed il bivio di uscita dalla lineatradizionale (PJ2) devono essere estese dalDCO,d'iniziativa fino ai PdS della linea AC/AVTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 153 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIattigui al PJ1.6.6 In caso di guasto oppure di indisponibilitàdelle "C" luminose devono essere osservate lenorme previste dalle Disposizioni per l’esercizioin telecomando.CAPITOLO VII7 CIRCOLAZIONE DEI CARRELLI E TRENI MLME<strong>DI</strong>ANTELETTERA "C" LUMINOSA LAMPEGGIANTE (P. 23ALL. 1R.S.)7.1 CON<strong>DI</strong>ZIONI IMPIANTISTICHE7.1.1 Ubicazione delle lettere "C"Condizioni generaliLe "C" luminose lampeggianti sono installatesugli stanti dei segnali imperativi di protezionee partenza delle località di serviziorelativamente alla sola area telecomandata,nel senso di marcia comandato dal segnale("C" anteriore) e/o nel senso opposto ("C"posteriore), con l'adozione dei seguenti criteri:• “C" anteriore e posteriore: segnali imperatividi protezione della linea AC/AV;• “C" anteriore: segnali imperativi di partenzatutti.Nel caso di stazioni porta permanente (SP)solo “C” posteriori ai segnali imperativi diprotezione della linea AC/AV.Stazioni munite di segnalamento plurimoNelle stazioni munite di segnalamento plurimo,le "C" luminose sono installate sugli stanti ditutti i segnali imperativi di protezione epartenza secondo i seguenti criteri:• "C" anteriore e posteriore: segnaleTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 154 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIimperativo di protezione unico o esterno;• "C" anteriore: segnale imperativo diprotezione interno, segnale imperativo dipartenza interno, segnale imperativo dipartenza esterno; segnale imperativo diprotezione di linee diramate (non gestita dallostesso SCC);7.1.2 Estensione dei movimentiIl percorso di un movimento di carrello otreno ML si estende come segue:a) Nell’'ambito dei PdS dotati di segnaliimperativi di partenza-Movimenti di ingresso: dallo stante delsegnale imperativo di protezione (accensionedella "C" anteriore) allo stante del segnaleimperativo di partenza orientato nello stessosenso posto alla fine del binario distazionamento (accensione della "C"anteriore del segnale imperativo di partenzaorientato in senso opposto). Due percorsi dicarrello che interessano il medesimostazionamento e si sviluppano da partiopposte hanno, nello stazionamento stesso,una Sovrapposizione;-Movimenti di uscita: dallo stante del segnaleimperativo di partenza (accensione della "C"anteriore) allo stante del segnale imperativodi protezione orientato in sensoopposto (accensione della "C" anteriore).-Movimenti di attraversamento dei PdS: sisvolgono sui binari di corretto tracciato e siestendono dallo stante del segnaleimperativo di protezione (accensione della"C" anteriore del segnale imperativo diprotezione e della "C" anteriore dei dueTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 155 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIsegnali imperativi di partenza contrapposti)allo stante del segnale imperativo diprotezione in senso opposto (accensionedella "C" anteriore).b) Nell’ambito dei PdS non dotati di segnaleimperativo di partenza (bivi, P.C, ecc)Movimento dall'uno all'altro degli stanti deisegnali imperativi di protezione (accensionedelle "C" anteriori) ubicati ai lati opposti delPdS.c) In lineaDal segnale imperativo di protezione(accensione della ''C” posteriore) all'altrosegnale imperativo di protezione (accensionedella “C" posteriore) ubicati agli estremi dellatratta.d) Nell'ambito dei PdS dotati di segnalamentoimperativo plurimo di protezione e/opartenza.Il percorso carrello si estende dalla linea allostazionamento, in particolare:- Movimenti di ingresso:dallo stante del segnale imperativo diprotezione unico o esterno (accensione della"C" anteriore) allo stante del primo segnaleimperativo di partenza orientato nelmedesimo senso posto alla fine del binario distazionamento. La lettera "C" anteriore dieventuali segnali imperativi dì protezioneintermedi ubicati tra i due predetti segnali siaccende contemporaneamente a quellaposta sul segnale che delimita l'inizio delpercorso, con un'unica operazione distabilizzazione che determina anche laaccensione della "C" anteriore dei segnaliTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 156 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIimperativi di partenza orientati in sensoopposto.- Movimenti in uscita:dallo stante del segnale imperativo dipartenza unico o interno posto al termine diun binario di stazionamento (accensione della"C" anteriore) allo stante del segnaleimperativo di protezione unico o esternoorientato in senso opposto. La lettera Canteriore di eventuali segnali imperativi dipartenza intermedi, ubicati tra i due predettisegnali si accende contemporaneamente aquella posta sul segnale che delimita l'iniziodel percorso con un'unica operazione distabilizzazione che determina anchel'accensione delle e anteriori dei segnaliimperativi di protezione orientati in sensoopposto.Norme particolari possono essere emanatidalle Unità centrali interessate per disciplinarei movimenti dei carrelli nei PdS muniti di binaridi stazionamento decentrati oppure nondelimitati da segnali imperativi di partenza.7.1.3 Comandi del DCO e del DMPer la circolazione dei carrelli con l'impiegodelle "C" luminose, nel posto centrale sonoprevisti i seguenti comandi:• Comando percorso carrelli: è unico perpunto di linea e per movimenti dì ingresso e diuscita e va eseguito a seguito delladisposizione dei deviatoi. Dopo la suastabilizzazione a cura del personale di scorta,permette l'accensione delle "C" luminose.Consenso alla liberazione del percorsocarrello: è unico per punto di linea; consenteTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 157 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIla rimozione della stabilizzazione del percorsocarrello da parte del personale di scorta.• Consenso alla liberazione del fs di linea; èunico per punto di linea; consente larimozione della stabilizzazione del fs di lineada parte del personale di scorta.Nel posto periferico:• il Comando percorso carrelli: si ottiene conl'azionamento della levetta di bloccamentomanuale relativa al punto di linea interessato,sia per movimenti di ingresso che di uscita.Dopo la sua stabilizzazione a cura delpersonale di scorta, permette l'accensionedelle "C" luminose;• il Consenso alla liberazione del percorsocarrello: si ottiene riportando la suddettalevetta di bloccamento manuale in posizionenormale;• il Consenso alla liberazione del fs di linea; siottiene con la estrazione del pulsante relativoal punto di linea interessato.7.1.4 Dispositivi di stabilizzazione dei postiperifericiIn corrispondenza dei segnali imperativi diprotezione unica o esterna sono ubicati, suapposite piantane, particolari dispositivi, aduso del personale di scorta carrelli e treni MLche hanno le seguenti funzioni:• applicazione e rimozione dellastabilizzazione del fs. di linea;• applicazione e rimozione dellastabilizzazione del percorso carrellonell'ambito del PdS.Inoltre, nei PdS dotati di segnali imperativi dipartenza, sul pannello ad uso del personaleTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 158 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONItecnico ubicato nell'ufficio movimento, sitrovano analoghi dispositivi per l'applicazionee la rimozione della stabi1izzazione delpercorso carrello nell’'ambito del PdS.7.1.5 Accensione delle lettere "C"a) Movimenti nell'ambito dei PdS dotati disegnali imperativi di partenzaPer l'accensione della lettera "C" sonorichieste, in generale, le seguenti condizioni:• fs. del binario di linea dal lato in cui ilpercorso è delimitato dal segnale imperativodi protezione;• esclusione della zona dì stazionamento;• normalità della funzione MD;• predisposizione del percorso relativo almovimento da effettuare;• chiave "TI" regolarmente inserita in serratura.Si fa eccezione nei soli regimi "TP/J" purché lachiave di zona relativa allo stazionamento dicorretto tracciato interessato dal movimentocarrello sia regolarmente inserita;• comando percorso carrello, sul punto dilinea interessato;• stabilizzazione effettuata dall'agente discorta presso il segnale imperativo diprotezione oppure sul pannello ubicatonell’ufficio movimento;La stabilizzazione del percorso carrello:• vincola l'esclusione della zona distazionamento;• vincola la chiave "TI”' in serratura sepresente;• non vincola il f.s. del binario di linea.;• determina l' occupazione della sezione dìBlocco radio a monte del segnate diTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 159 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIprotezionequando il blocco è orientato per l'arrivo;• determina una riduzione di velocità sulbinario di corsa attiguo, quando ciò siarichiesto in relazione alla velocità massima;• inibisce l'estrazione delle chiavi di zone nonescluse ed interessate dal percorso delcarrello;• inibisce l'estrazione dalle rispettive unitàbloccabili delle chiavi di manovra a mano deideviatoi compresi in zone già escluse edinteressate dal percorso del carrello(sempreché non sia in atto la funzione MD).L'accensione della "C" per i percorsinell'ambito dei PdS garantisce la posizione edil bloccamento dei deviatoi del percorso.Lo spegnimento della lettera "C" e laliberazione del percorso avvengono a seguitodi consenso alla liberazione del percorsocarrello da parte del DCO o da parte del DM,e rimozione della stabilizzazione da parte dell'agente di scorta presso il segnale diprotezione o sul pannello ubicato nell'ufficiomovimento, eseguite nell' ordine ed entro unbreve intervallo di tempo. Incaso contrario, l'operazione deve essereripetuta.Quando un carrello deve attraversare un PdSutilizzando i binari di corretto tracciato si puòottenere la stabilizzazione globale dei percorsidi ingresso e di uscita e la successivaliberazione globale purché sia precostituito siail percorso di ingresso sia il percorso di uscitasui binari di corretto tracciato e siano impartitii comandi di entrambi i percorsi di carrello daTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 160 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIparte del DCO oppure da parte del DM.L'azionamento del dispositivo di stabilizzazionepresso un solo segnale imperativo diprotezione determina:• la stabilizzazione del bloccamento deipercorsi di ingresso e di uscita.• l'accensione di tutte le lettere "C” relative siaal percorso d'ingresso sia al percorso in uscita.Lo spegnimento di tutte le lettere "C" e laliberazione globale si può ottenere a seguitodi entrambi i consensi alla liberazione deipercorsi carrello da parte del DCO o da partedel DM e rimozione della stabilizzazione daparte dell'agente di scorta presso un solosegnale imperativo di protezione entro unbreve intervallo di tempo. In caso contrario, leoperazioni devono essere ripetute.b) Movimenti nell' ambito di PdS non dotati disegnale imperativo di partenzaPer l'accensione della lettera "C" sonorichieste le seguenti condizioni:•f.s. del binario di linea ai due estremi del PdSinteressato;• predisposizione del percorso fra i dueestremi del PdS interessato;• comando percorso carrello effettuato dalDCO o dal DM, relativo a un punto di linea daun lato prestabilito;• chiave "TI' regolarmente inserita in serratura;• normalità della funzione MD;• stabilizzazione effettuata dall'agente discorta presso l'uno o l'altro dei segnaliimperativi di protezione interessatiLa stabilizzazione del percorso:• determina l'occupazione delle sezioni diTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 161 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIBlocco radio a monte dei segnali diprotezione dove il blocco è orientato perl'arrivo;• determina il bloccamento della chiave"TI"inserratura;• determina una riduzione di velocità sulbinario attiguo, nei casi richiesti;• inibisce l'estrazione delle chiavi di zone nonescluse ed interessate dal percorso delcarrello;• inibisce l'estrazione dalle rispettive unitàbloccabili delle chiavi di manovra a mano deideviatoi compresi in zone già escluse edinteressate dal percorso del carrello(sempreché non sia in atto la funzione MD).La stabilizzazione del percorso carrelli nonvincola il fuori servizio dì linea.L'accensione della "C" per i percorsinell'ambito dei PdS garantisce la posizione edil bloccamento dei deviatoi dell'istradamento.Lo spegnimento della lettera "C" e laliberazione del percorso avvengono a seguitodel consenso alla liberazione del percorsocarrello da parte del DCO o del DM , nellostesso punto nel quale era statoprecedentemente applicato e rimozionedella stabilizzazione da parte dell'agente discorta presso l'uno o l'altro dei segnaliimperativi di protezione interessati entro unbreve intervallo di tempo. In caso contrario,l'operazione deve essere ripetuta.c) Movimenti in lineaPer l'accensione della lettera "C" sonorichieste le seguenti condizioni:Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 162 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI• f.s del binario di linea;• stabilizzazione effettuata dall'agente discorta presso l'uno o l'altro dei segnaliimperativi di protezione posti alle dueestremità della tratta.La stabilizzazione vincola il f.s. del binario dilinea.Lo spegnimento della lettera "C" e larimozione della stabilizzazione del f. s. richiedeil consenso del DCO (o del DM) riferito allastessa estremità della linea ove taleoperazione viene effettuata dall'agente discorta, indipendentemente dalla estremità diapplicazione del f.s.L'accensione della lettera “C" per movimentinei PdS non è subordinata:• alla libertà dei cdb del percorso;• al controllo dei deviatoi laterali e di quelliubicati in zona di uscita;• all'assenza di movimenti di treno su cui ilpercorso di carrello converge;• alla inclusione delle zone eventualmenteescluse e che interessano il percorso dicarrello.L'accensione delle lettere "C" per l'accesso inlinea non è subordinata:• alla libertà del Blocco radio.7.1.6 Installazione delle "C" luminose sulleinterconnessioniSulle interconnessione le "C" luminose sonoinstallate sullo stante dei segnali imperativi diprotezione del PJ1e del segnale di protezionedel PJ2 con l'adozione dei seguenti criteri:• "C" posteriore" sullo stante del segnaleluminoso di protezione del PJ2 per leTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 163 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIprovenienze dalla linea AC/AV;• “C" anteriore e posteriore" sullo stante delsegnale imperativo di protezione del PJ1.In corrispondenza dei predetti segnali sonoprevisti anche i dispositivi per la stabilizzazionee la liberazione del fuori servizio di linea.7.2 <strong>DI</strong>SPOSIZIONI NORMATIVESul tratto di binario delimitato dalle "C" accesecontrapposte sono consentiti spostamenti dicarrelli in entrambi i sensi L'accensione dellalettera "C" costituisce per l'agente di scortaautorizzazione ad impegnare il trattointeressato, solo se le relative operazioni distabilizzazione del percorso o del fuori serviziosono state effettuate dallo stesso agente discorta. L'utilizzazione della "C" da parte di altroagente di scorta può avvenire solo previonulla osta del titolare della relativainterruzione.7.2.1 Movimenti di carrelli e treni MLnell'ambito dei PdS7.2.1.1 Movimenti contemporanei di carrelli otreni MLL'ingresso contemporaneo sul medesimobinario di stazionamento dì carrelli o treni MLprovenienti dai due lati opposti della linea nonè ammesso.Pertanto, in tale evenienza, il DCO ( o il DM )deve autorizzare un movimento per volta e,prima di disporre per il secondo movimento,deve accertare che il primo sia ultimato e chele relative operazioni di liberazione deidispositivi di stabilizzazione si siano completateregolarmente.7.2.1.2 Successione delle operazioni diTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 164 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIstabilizzazione e liberazioneQuando un carrello deve transitare da unalinea fuori servizio a un percorso nell'ambito diun PdS o viceversa, e quando, nell' ambito diun PdS, deve transitare da un percorso carrellia una zona di stazionamento o viceversa,l'agente di scorta deve sempre stabilizzare ilpercorso carrelli, il fuori servizio della linea ol'esclusione dello stazionamento su cui deveinoltrarsi prima di rimuovere la stabilizzazionedel fuori servizio o del percorso carrelli o dellaesclusione dello stazionamento da cuiproviene, inoltre prima di rimuovere lastabilizzazione del percorso carrelli da cui siproviene, è anche necessario che il carrello loabbia completamente sgomberato.In particolare, nel caso che l'ingresso di uncarrello (o treno ML) sullo stazionamento di unbinario di circolazione dell'areate1ecomandata avvenga con impiantoimpresenziato, l'agente di scorta, prima dieffettuare le operazioni di liberazione delpercorso, deve estrarre e trattenere la chiavedi zona relativa allo stazionamento del binariostesso. Inoltre, dopo aver effettuato leoperazioni di liberazione del percorso,l’agente di scorta deve estrarre e trattenereanche la chiave TI, salvo il caso di cui alsuccessivo punto 1.2.1.3.Tali chiavi devono essere reinserite dall'agente di scorta solo dopo aver ricoverato ilcarrello o treno ML in un binario non dicircolazione accessibile dall' areatelecomandata.Nel caso di piazzamento di un carrello su unTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 165 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIbinario di circolazione dell'areatelecomandata, provenendo dall'area nontelecomandata in cui era ricoverato, l'agentedi scorta deve estrarre preventivamente lachiave di zona e la chiave TI.Nel caso di uscita dal predettostazionamento,l’'agente di scorta devereinserire la chiave TI, stabilizzare il percorso diuscita e, dopo aver accertato che leoperazioni di stabilizzazione si sianocompletate regolarmente e che si sia accesala relativa lettera "C" luminosa, reinserire lachiave di zona.7.2.1.3 Movimenti di carrelli o treni MLnell'ambito dei PdS nel caso di zone giàescluse per interruzioniNel caso di zone già escluse per interruzioni inatto i movimenti di carrelli o treni MLnell'ambito di un PdS con l'utilizzo delle lettere"C" luminose possono essere effettuatimediante l'adozione delle seguentiprocedure:• l'agente di scorta, dopo aver ricevutol'autorizzazione dal DCO (o DM), prima dieffettuare le operazioni per la stabilizzazionedel percorso, deve prendere preventiviaccordi con i titolari delle interruzioni dellezone da attraversare e col possessore dellachiave TI;• l' AM in possesso della chiave "TI" la devereinserire temporaneamente, al fine diconsentire l'accensione della "C" luminosa,solo dopo aver preso le necessarie cautelecon i titolari delle zone escluse interessate dalmovimento ed aver impartito all'agente diTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 166 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIscortale istruzioni per il movimento del carrello.7.2.2 Superamento segnale imperativo conlettera "C" spentaLo stante di un segnale di Iˆ categoria conlettera "C" spenta, può essere superato soloprevia specifica autorizzazione del DCO ( oDM).Pertanto, in caso di irregolare funzionamentoo di mancata utilizzazione dei dispositivi di cuialle presenti disposizioni, i movimenti deicarrelli e dei treni ML sia in linea che nellelocalità di servizio, devono avvenire nelrispetto delle norme generali previste dalleDisposizioni per l'esercizio in telecomando.7.2.3 Circolazione carrelli e treni ML sulleinterconnessioneLa circolazione dei carrelli o treni ML sulleinterconnessioni di cui al p. 7.1.6 deveavvenire con l'adozione delle norme comuni.In particolare:• le interruzioni sulle interconnessionidelimitate dal bivio che immette sulla lineaAC/AV(PJ/1) ed il bivio di uscita dalla lineatradizionale (PJ2) devono essere estese dalDCO, d'iniziativa, fino ai PdS della linea AC/AVattigui al bivio PJ1.• l'Agente di scorta carrello prima diimpegnare il percorso di uscita del PdS deveessere in possesso delle necessarieautorizzazioni per l'impegno della linea stessa.Il servizio normale sulla linea diramata deveessere ripreso solo quando il carrello o trenoML si sia ricoverato in una località di servizio.7.2.4 Norme particolariTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 167 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIIn caso di guasto oppure di indisponibilitàdelle "C" luminose devono essere osservate lenorme previste dalle Disposizioni per l’esercizio in telecomando.TITOLO IICAPITOLO I1 MESSAGGISTICA1.1 CARATTERISTICHE DEL SISTEMA1.1.1 GeneralitàCon il termine "messaggistica" si intendel'insieme delle comunicazioni gestite dalsistema SCC per la trasmissione di messaggi ditesto fra operatori collegati; taluni di essihanno funzioni di operatività verso il sistemache consentono l'aggiornamento dei datiinterni da cui attingono i vari operatori e lefunzioni di regolazione della circolazione treniproprie del sistema SCC.La messaggistica con i Posti periferici più sottodescritta assume la valenza dei dispacci diMovimento previsti dalla regolamentazione diesercizio.1.1.2 Accesso alle funzioni di messaggisticaGli operatori a vario titolo autorizzati all'usodella messaggistica sono muniti di propriocodice di accesso a cui sono associatedistinte autorizzazioni per il ricevimento.inserimento e modifica dei dati, in funzionedelle specifiche attribuzioni e competenze.Ai terminali dei Posti Periferici è inveceassegnato un codice di accesso distinto perimpianto e non modificabile dal personale delMovimento.A richiesta degli operatori, mediante appositaTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 168 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIfunzione di ricerca selettiva, vengonovisualizzati i messaggi ricevuti, inviati ocomunque compresi in un determinato arcodi tempo, compatibilmente al codice diaccesso della postazione.1.2 MESSAGGISTICA CON I POSTI PERIFERICI1.2.1. Aspetti generali1.1.1.1. Caratteristiche dei messaggiI messaggi hanno le seguenti caratteristiche:-la categoria dei messaggi è 'Movimento"(Mov.);-sono assegnati automaticamente dal sistemail numero del messaggio in arrivo e inpartenza, il mittente, la data, le ore ditrasmissione e di ricevimento;-i destinatari sono selezionatiautomaticamente fra quelli che risultanoregolarmente collegati al sistema (i PostiPeriferici non presenziati risultano inibitiall'indirizzamento della messaggistica).-il testo viene digitato in apposito spazio ovincolato a maschere di inserimento datiappositamente predisposte;-la firma del messaggio è costituita dalcognome dell'agente autorizzato ad operaresul terminale ed è apposta direttamente dallaprocedura quando l'accesso è associato adun codice personale.1.2.1.2. TrasmissioneAl comando di inoltro dell'operatore (DCO oROC) il sistema provvede alla registrazione delmessaggio e all'invio a tutti i posti indicaticome destinatari.Nei Posti Periferici destinatari presenziati ilricevimento del messaggio produce unTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 169 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIallarme ottico e acustico che consente:1) la stampa del messaggio su una postazioneperiferica del D.M.;2) la presentazione a monitor di unamaschera di conferma di ricevimentovincolata alla volontà dell' operatore.1.2.1.3. Conferma di ricevimento earchiviazioneIl sistema, al ricevimento di tutte le confermedi trasmissione previste, provvede aclassificare la comunicazione come"trasmessa e confermata" a tutti i DCO delletratte interessate, nonché al ROC.Se dopo un tempo prefissato il sistema non.riceve conferma, produce un allarme ottico eacustico per il D.C.O. della tratta interessata,nonché al ROC, visualizzando i messaggiinviati e i PdS che non hanno confermato.In tale evenienza, come pure nei caso ditrasmissione incompleta per difficoltà dicollegamento, il sistema provvede allavisualizzazione ed alla stampa nellapostazione mittente di un rapporto ditrasmissione contenente il messaggio nella suainterezza e le conferme o meno diricevimento del messaggio da ciascuno deidestinatari in indirizzo.Per i destinatari di cui manchi confermal'operatore dovrà:-sollecitare la conferma;-in mancanza, effettuare una diversacomunicazione registrata, completandosuccessivamente il rapporto di trasmissionecon gli estremi della stessa, o praticare unaannotazione registrata sugli eventualiTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 170 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIprovvedimenti sostitutivi adottati al fine direndere comunque operativo il messaggionelle "funzioni di sistema quando richiesto.Al completamento della trasmissione il sistemaprovvede ad archiviare il messaggio inapposita banca dati ad uso degli operatorisecondo pertinenza.1.2.1.4 Annullamento del messaggio,messaggi incompletiL'annullamento di un messaggio è consentitoall' operatore fino a quando non sia statotrasmesso il comando di inoltro.L'annullamento o la incompleta trasmissionedi un messaggio a cui sono assegnate funzionidi operatività, inibiscono le interazioni previstecon il sistema.1.2.2 MESSAGGI CHE INTERAGISCONO CON LEFUNZIONI <strong>DI</strong> SISTEMALa messaggistica che interagisce a vario titolocon le funzioni di regolazione dellacircolazione del sistema SCC è la seguente:1.2.2.1. Effettuazione di treni straordinarisupplementari, treni O.L.Per l'effettuazione di treni straordinari,supplementari o treni O.L. l'operatore siavvale di apposite distinte mascherepredisposte per l'inserimento di tutti i datinecessari.Quando il messaggio è inoltrato, il treno vieneacquisito dal sistema e risulterà disponibile perl'inserimento nella lista treni dei Posti Periferici,indipendentemente dal fatto che esistano omeno tutte le conferme. Nei caso di mancataconferma, il DCO dovrà trattenere il treno inopportuna precedente stazione,Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 171 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIescludendolo dall'automatismo emettendoloin condizione di indeterminatezza fino all'avvenuta conferma.1.2.2.2. Soppressione, fusione, sostituzione,variazioni alla periodicità dei treniLa soppressioni, fusioni, sostituzioni e levariazioni alla periodicità di circolazione deitreni, sono gestiti con apposite distintemaschere che si avvalgono della proceduradescritta per i treni straordinari.I messaggi di soppressione sonoimmediatamente operativi nelle funzioni diregolazione della circolazione.Fino alla definizione di una diversaorganizzazione della materia, le variazioni allaperiodicità dei treni mantengono l'attualestruttura divulgativa sul territorio medianteapposita circolare.1.2.2.3. Diversa utilizzazione del materialeIl sistema dispone della funzione "Diversautilizzazione del materiale" ad uso del DCO edei Posti Periferici, per la visualizzazione den'elenco dei treni per i quali è disposta unautilizzazione del materiale diversa da quellaprevista.L'inserimento dei dati avviene medianteapposito messaggio predisposto nei sistemaper l'avviso dei Posti interessati e che si avvaledella procedura precedentemente descrittaper i treni straordinari.1.2.2.4. Fermata straordinaria o soppressionedi fermata ai treniIl DCO che deve disporre la fermatastraordinaria ad un treno o la soppressione diuna già prevista, provvederà per l’avviso allaTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 172 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIstazione interessata-se presenziata-e perl’incarico di prescrizione ad opportunastazione con l’utilizzo di apposito messaggioprevisto dal sistema.Il messaggio è immediatamente operativonelle funzioni di regolazione della circolazione.1.2.3. Messaggi che non interagiscono sulsistemaAd uso esclusivo degli operatori delMovimento, il sistema dispone delle seguentifunzioni di messaggistica:1.2.3.1. Messaggio apertoGli operatori hanno facoltà di utilizzare lafunzione "Messaggio aperto" per latrasmissione mediante messaggistica deidispacci di Movimento previsti dallaregolamentazione vigente, fatta eccezioneper quelli previsti con apposita maschera.1.3 ALTRE FUNZIONI1.3.1. Interruzioni e intervallo d'orarioL'avvenuta interruzione di un tratto di lineacomporta al DCO la richiesta d'inserimentocon apposita maschera dei daticaratterizzanti l'interruzione o la possibilità diassociazione a quelle programmate giàinserite nel sistema per la successiva.elaborazione nelle funzioni di regolazionedella circolazione.1.3.2. Composizione dei treniL'acquisizione della composizione dei treni daparte del sistema può avvenire mediante:-acquisizione automatica, per treni legatidallo stesso materiale o per acquisizione dasistemi limitrofi interfacciati;-inserimento manuale dai terminali abilitati (fraTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 173 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIquesti anche i Posti Periferici ed il PostoCentrale del DCO).Le modifiche alla composizione dei treni incorso di viaggio devono venire notificate alsistema prima della partenza del treno a curadell' operatore del posto interessato.I dati dovranno essere inseriti nel sistema aisoli fini della funzione di regolazione dellacircolazione.1.3.3. Trasporti EccezionaliL'acquisizione nel sistema dei dati relativi aiTrasporti Eccezionali in composizione ai treniavviene mediante apposita mascherapredisposta ai soli fini di ottimizzazione dellacircolazione.Nell'inserimento dei dati il DCO è vincolatoalla selezione del numero del TES fra quelliautorizzati a circolare e già inseriti in appositabanca dati.La presente funzione potrà essere resadisponibile per l'estensione degli avvisi ai PostiPeriferici solo dopo la validazione in sicurezzadelle procedure di trasmissione.1.3.4. Alimentazione del sistema perrallentamenti o limitazioni di velocitàL'inserimento dei dati caratterizzanti irallentamenti o limitazioni di velocità sonogestite nel sistema distintamente dallamessaggistica con i Posti Perifericiprecedentemente descritta.In particolare, l'inserimento dei dati medianteapposite maschere è assegnato a cura:del DCI per tutti i rallentamenti (siano essiimprovvisi o programmati);dal DCO per tutte le limitazioni di velocitàTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 174 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIsegnalate dal personale di macchina (sianoesse notificate alle stazioni presenziate o alDCO stesso).CAPITOLO II2 SUCCESSIONE TRENI2.1 CARATTERISTICHE IMPIANTISTICHE2.1.1 GeneralitàIl sistema SCC consente la gestione di unsistema di controllo del numero del trenoattraverso la funzione Train Describer (T.D.)che effettua una rappresentazione grafica intempo reale della posizione dei treni sullelinee e nelle stazioni comprese nell'area digiurisdizione.La funzione consente di seguiredinamicamente la marcia dei treniassociando ad ogni treno, nella stazione diorigine o all'ingresso dell'area controllata, ilnumero identificativo dello stesso e dieffettuare il trasferimento alla linea e agliimpianti fino alla stazione di destinazione o diuscita.Nel Posto Periferico la funzione corrispondentedenominata Train Describer Periferico (T.D.P.)visualizza una sintesi del piano schematicodell'impianto cui si riferisce, lo stato dei relativistazionamenti e sezioni di blocco esistentinelle tratte limitrofe, nonché la posizione realee dinamica di tutti i treni, contraddistinticiascuno dal proprio numero identificativo.Nel Posto Centrale, la funzione Train DescriberCentrale (T.D.C.) effettua unarappresentazione cumulativa dene linee edegli impianti nell'ambito della giurisdizioneTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiPagina 175 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdel S.C.C.2.1.2. Acquisizione del numero dei treniL'acquisizione del numero dei treni da partedel sistema può avvenire mediante:• acquisizione automatica, per treni legatidallo stesso materiale o per l'acquisizione dasistemi limitrofi interfacciati;• inserimento manuale dal Posto Periferico, acura del D.M. che presenzia il posto ogni qualvolta si presenti la necessità dell'inserimentonell'ambito del P.P.;• inserimento manuale da parte del D.C.O.,quando la necessità si manifesta per postiimpresenziati.2.1.3. Funzioni "Selezione Itinerari" e "TrainGraphNel Posto Centrale la funzione T.D. è sussidiatadalle funzioni "Selezione Itinerari" e "TramGraph" attraverso le quali il D.C.O. verifica -ed eventualmente modifica - le strategie dicircolazione elaborate per l’ambito della suagiurisdizione.2.1.4. Funzione "Lista Treni" nei Posti PerifericiIl sistema elabora in tempo reale edistintamente per ciascun P.P. o StazionePorta, una funzione denominata “ Lista Treni”che visualizza su monitor la successione deitreni previsti in arrivo e in partenza dai postistessi sulla base dell’effettiva situazione dicircolazione.Per i treni in arrivo la successione "previsionale"diviene "effettiva" quando ciascun trenoimpegna il tratto di linea afferente al P.P.senza. più possibilità di variazioni dellasuccessione con visualizzazione a monitorTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 176 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIopportunamente caratterizzata.Per i treni in partenza il sistema verifica lacongruità delle richieste di immissioni dallestazioni presenziate con la lista treni elaboratae, in caso di corrispondenza, trasmettereautomaticamente il consenso all'immissioneevidenziandone a monitor tale stato.Il D.C.O. ha facoltà di:• accedere alla lista treni di tutti i PostiPeriferici (presenziati o meno) modificandoliberamente la successione dei treni previsti inpartenza e non ancora legati da consenso,evincolandola alla sua precisa volont๕ sospendere, per uno od entrambi i sensi dimarcia, la trasmissione automatica deiconsensi concedendo singolannentel'autorizzazione all'immissione dei treni dallestazioni porta.2.2. <strong>DI</strong>SPOSIZIONI NORMATIVE2.2.1. Successione dei treni nelle stazionipresenziate nel Posto CentraleIl dispositivo di trasmissione del numero trenoprevisto dal sistema SCC è utilizzabile, ai sensidell'art . 8/5 R.C T., dal personale delMovimento per rilevare la successione deitreni in sostituzione dei dispacci.Per la determinazione della successione deitreni nei posti presenziati, i D.M prenderannonorma:• in arrivo dalle indicazioni del T.D.P.;• in partenza dalla successione vlsualizzatadalla funzione "Lista Treni".Per la determinazione della successione treninel Posto Centrale, i D.C.O. utilizzeranno leindicazioni del T.D.C.Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 177 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI2.2.3 Treni supplementariI treni supplementari in precedenza o aseguito mantengono il numero assegnato pertutto il loro percorso, indipendentementedalla posizione assunta durante la marciarispetto al treno di cui sono la ripetizione.2.2.3 Aggiornamento lista treni in arrivoPer i treni di cui sia già sfato trasmesso ilconsenso all'immissione, lo variazione allapredetta successione è vincolata alpreventivo annullamento del consenso.Qualora il D.M. non possa provvedere alricevimento di uno o più treni perindisponibilità di binari o difficoltà alricevimento e questi non risultino ancoraimmessi nel tratto afferente al P.P., dovràprovvedere ad inserire in apposita mascherala richiesta di ritardare o trattenere uno o piùtreni.A cura del D.C.O. sarà provveduto altrattenimento in opportuna precedentestazione ed alla sospensione del servizioassegnato.2.2.4. Aggiornamento lista treni in partenzaQualora il D.M. del Posto stesso non sia nellecondizioni di poter rispettare la successioneprevista per indisponibilità alla partenza di unoo più treni, dovrà notificare nell'appositacolonna della lista treni il ritardo aggiuntivoprevisto nella sua stazione o, quando questorisulti di difficile quantificazione, indicarel'indisponibilità indeterminata alla partenza.Dal successivo aggiornamento della lista treniil D.M. verificherà le eventuali modificheintervenute nella uccessione dei treni inTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 178 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIpartenza dalla sua stazione e provvederà diconseguenza.2.2.5. Identificazione di treno ignotoOgni qual volta, per particolari condizioni,venga a verificarsi la perdita di un numero ditreno già acquisito, il sistema determina sulT.D. l'indicazione di treno ignoto.Tale evento fa decadere i servizi automatici inprecedenza attribuiti al treno che vengonosuccessivamente ripristinati quando il trenostesso viene correttamente riconosciuto dalsistema.L'identificazione del treno ignoto deveavvenire:• a cura del DCO quando la necessità siverifichi nei posti impresenziati o in linea. A talfine egli si avvarrà degli elementi che gliconsentono di identificare con certezza iltreno (es: nessuna variazione rispetto alprecedente stato di marcia dei treni registratosu T.G.);• a cura dei D.M. dei Posti Periferici quando laperdita di controllo del numero treno simanifesti nei posti presenziati.2.2.6. Guasto o anormalità al sistema dicontrollo del numero trenoIn caso di guasto al sistema informativo delnumero treno il DCO può provvedere per ilproseguo della circolazione treni fino a cherisulti possibile mantenere esatta conoscenzadella posizione e successione dei treniall'interno dell'area di sua giurisdizioneprovvedendo, se del caso, allo sviluppomanuale del grafico di circolazione.Alle stazioni Porta e ai P.P. presenziati da D.M.,Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 179 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIla successione dei treni sarà notificata dalD.C.O. con comunicazione registrata.Quando non diversamente disposto dalD.C.O., la notifica di successione, per i treni inpartenza dal Posto Periferico, equivale adimplicito benestare del DCO all'immissione ditreni in linea.Disposizione 33/<strong>2005</strong>Specifica dei requisiti funzionale per larappresentazione grafica sui Fascicoli Lineadelle linee AC\AV gestite con il sistemaERTMS\ETCS L2Art. 1Si adotta la "Specifica dei requisiti funzionaliper la rappresentazione grafica sui FascicoliLinea delle linee AC/ AV gestite con il sistemaERTMS/ETCS L2", riportata nell'Allegato 1Art. 2L'Allegato 1 è parte integrante e costitutivodel presente atto.Art. 3La presente Disposizione entrerà in vigorealle ore 00.01 del 101061<strong>2005</strong>.Allegato 1SPECIFICA DEI REQUISITI FUNZIONALI PER LARAPPRESENTAZIONE GRAFICA SUI FASCICOLILINEA DELLE LINEE Ac/AV GESTITE CON ILSISTEMA ERTMS/ETCS L2Parte 11.1 Scopo1.2 Campo di applicazione1.3 Abbreviazioni e definizioniParte 21.1 GeneralitàTesto <strong>RCF</strong>2.20 I parametri e le caratteristichedell’infrastruttura ferroviaria rilevanti perla sicurezza della circolazione e lespecifiche procedure da adottare per ilcorretto interfacciamento tra ilpersonale che svolge attività disicurezza relative agli impianti di terra eai veicoli devono essere riportati nelleDisposizioni di Esercizio delle Linee (DEL).Il personale che svolge attivitàconnesse con la sicurezza durante ilservizio deve essere in possesso delleinformazioni riportate nelle DELnecessarie alle specifiche mansionisvolte.ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteI GIPagina 180 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI1.2 Fiancata di linea1.3 Fiancata principalePARTE I1.1 ScopoLo scopo della presente specifica è quello diintegrare la "Specifica dei requisiti funzionali edella configurazione grafica del FascicoloCircolazione Linee", emanata conDisposizione n. 21 del 12/0912003,relativamente ai requisiti funzionali dell'aspettografico delle fiancate dì linea e principalidelle tratte gestite da ERTMS/ETCS l2.1.2 Campo di applicazioneIl contenuto della presente specifica deveessere osservato dalle strutture di RFI addettealla compilazione e pubblicazione deiFascicoli Circolazione Linee per la definizionedelle fiancate di linea e principali delle lineegestite con sistema ERTMS/ETCS l2.1.3 Abbreviazioni – DefinizioniAbbreviazioneAV - Alta VelocitàAC- Alta CapacitàDCM- Direzione Compartimentale MovimentoERTMS -European Traffic Management SystemETCS- European Train Control SistemFL- Fascicolo LineaPCF- Posto cambio fasePGOS- Prefazione Generale all'Orario diServizioPOC- Posto cambio tensioneRTB- Rilevatore temperatura boccolePVB- Posto verifica stato termico boccoleRBC- Radio BIock CentreOrario di Servizio- Insieme delle seguentiTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 181 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIpubblicazioni:PGOS FCL SchedaTreno/Scheda OrarioPARTE II11.1 GeneralitàI FL delle linee gestite con sistema ERTMSIETCSl2 sono redatti con le stesse modalità e con lostesso formato di quelli delle linee tradizionali,ad eccezione delle fiancate di linea e dellefiancate principali (sezioni 6 e 7) come diseguito.Le sezioni e i capitoli previsti dalla specifica"Specifica dei requisiti funzionali e dellaconfigurazione grafica del FascicoloCircolazione linee" non applicabili sono inseritinell'indice con la nota "per memoria".II.2 Fiancata di lineaLe fiancate di linea dei tratti gestiti consistema ERTMS/ETCS l2 riportano gli stessi datiprevisti per le linee tradizionali, salvo per ivalori di velocità massima; infatti tali fiancateriportano un solo valore di velocità massima e,nell'intestazione, non fanno riferimento airanghi di velocità.Sulle linee munite di attrezzature atte arealizzare il sistema ERMTSJETCS l2 la velocitàmassima consentita da ciascun tratto di lineaè impostata su limiti riferiti ad un unico valore.II.3 Fiancata principaleL'intestazione della fiancata riporta su ognipagina la nota: "linea Alfa - Omega" in arial 10seguita dalla indicazione "binario di sinistra" o"binario di destra" in arial10 grassetto.Sulla riga successiva è riportata arial 10:- il tipo di alimentazione;- il sistema di esercizio della linea e la sede delTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 182 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIDCO di giurisdizione sulle linee rappresentatenella pagina;- il livello di ERTMS/ETCS attivo sulle lineerappresentate sulla pagina.La fiancata è costituita da 10 colonne (vediesempio 1):Colonna 1 (Grado di prestazione)In questa colonna sono riportati all'inizio diogni sezione di carico i gradi di prestazione.Colonna 2 (pendenza in per mille)In questa colonna è riportata la pendenza deivari tratti di linea. La pendenza è espressa daun valore negativo se il tratto è in discesa epositivo se il tratto è in salita.Tali valori hanno lo scopo di evidenziare lecaratteristiche plano-altimetriche della linea edevono essere determinati con gli stessi criteriseguiti per la determinazione del valoredell'ascesa riportata nelle fiancate principalidelle linee tradizionali.La linea deve essere suddivisa in sezioni inbase al valore più rappresentativo dipendenza, trascurando brevi tratti incontropendenza.Colonna 3 (Progressive chilometriche)In questa colonna sono riportate leprogressive chilometriche (in arial 6), condettaglio fino al metro, di ogni ente descrittonella fiancata.Colonna 4 (Distanze parziali)In questa colonna sono riportate le distanzeparziali tra un ente e quello che lo precede, inKm con 3 decimali (in arial 6).Colonna 5 (Località di servizio)In questa colonna sono riportate:Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 183 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI- le località di servizio che hanno funzioni dimovimento (non sono inseriti i "postitecnologici")con il carattere previsto dallaPGOS;i punti di inizio dei tratti neutri per cambio fase,con la sigla "PCF” (arial 10 grassetto corsivoordinata a sinistra). Accanto a tale sigla èriportata la lunghezza in metri del tratto neutro(in ariaI7);- i posti di rilevamento della temperatura delleboccole con la sigla "RTBD (in arial 10grassetto ordinata a sinistra);-i posti di verifica dello stato termico delleboccole, con la sigla "PVBu (in arial10,ordinata a destra). Tra la sigla RTB e quellaPVB è inserito un collegamento graficorealizzato attraverso una linea tratteggiataterminante con una freccia;-i punti di inizio dei tratti neutri posti nei punti dipassaggio tra l'alimentazione a 3 Kv e quella a25 Kv (o viceversa), con la sigla “POC" seguitadalle cifre 3 e 25 (o viceversa) nell'ordine conil quale si succedono sul terreno. Le cifre sonodistanziate da una freccia che evidenzia ilpassaggio tra i due sistemi di alimentazione (inarial10 grassetto corsivo, ordinata a sinistra).Accanto alla sigla POC deve essere riportatala lunghezza in metri dei tratto da percorrerea pantografi abbassati (in arial 7);-i segnali di confine tra il sistema ERTMSIETCS L2e le linee tradizionali, con la sigla "seg.Confine”(in arial 8);-ordinata a destra, una linea verticale ingrassetto, in corrispondenza delle progressivechilometriche dell'imbocco e dello sbocco diTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 184 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIuna galleria, che indica la presenza dellagalleria stessa. Con tale segno convenzionaledevono essere evidenziate tutte le galleriecon lunghezza superiore a 500 metri.Le località di servizio devono esserecontornate da una linea tratteggiata cheracchiude tutti i segnali compresi nella localitàstessa.Colonna 6 (Numerazione segnali)In questa colonna sono riportati i numeri checontraddistinguono i segnali imperativi dilocalità di servizio e di fine sezione (in arial 8grassetto). Tali numeri corrispondono a quelliriportati sul cartello applicato ai segnali stessi.Sulle fiancate dei binari di destra, accanto alnumero del segnale è riportata la lettera "d".Colonna 7 (Segnalamento e blocco)VE<strong>DI</strong>SIMBOLOGIAIn questa colonna sono riportati i segniconvenzionali previsti dalla PGOS per le lineegestiti con il sistema ERTMS/ETCS L 2, con ilseguente criterio:-Ordinato a sinistra, in corrispondenza di ognisegnale imperativo di fine sezione;-Ordinato a sinistra, in corrispondenza di ognisegnale imperativo di località di servizio(protezione e partenza); -Ordinato a sinistra, incorrispondenza di ogni segnale di confine.Accanto al segno convenzionale, quandoposto in uscita dalla linea ERTMS/ETCS L2,deve essere esplicitata, in una nota dariportare a piè pagina, la funzione svolta dalsegnale rispetto al successivo tratto di lineatradizionale (es: "AI segnale di confineassociata funzione di PBAn° ...)Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 185 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONI-Ordinato a sinistra, in corrispondenza di ognisegnale di confine in uscita dalle lineeERTMSlETCS L2 che fa da avviso ad un segnalesuccessivo. Accanto al segno convenzionaledeve essere esplicitata, in una nota dariportare a piè pagina, la funzione svolta dalsegnale rispetto al successivo tratto di lineatradizionale (es: GAI segnale di confineassociata funzione di PBA n° .... ");-Ordinato al centro, in corrispondenza deiposti di cambio fase "PCF"-Ordinato al centro, in corrispondenza deiposti di cam.bio tensione"'POC";-Ordinato a destra, per tutta la tratta 'copertada blocco radio.Sui tratti di linea tradizionale che siraccordano con la linea gestita conERTMSlETCS L2 è riportato il tipo di bloccol'eventuale codificazione e la presenza omeno di SCMT, insieme a tutte le altreinformazioni necessarie a descrivere la trattasecondo quanto previsto per le lineetradizionali.Colonna 8 (Indicazioni di servizio)In questa colonna sono riportate le indicazionipreviste dall'art. 3 comma 3 PGOS.Colonna 9 (Giurisdizione RBC)In questa colonna sono riportati, per ognitratto di linea, il numero identificativo delPaese in cuiha sede il RBC, il numero identificativo del RBCed il numero di telefono corrispondente (inarial 10 grassetto, riportata in verticale). Lacolonna è interrotta da una linea orizzontalein prossimità dei punti di cambio diTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 186 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIgiurisdizione.Colonna 10 (Capacità Binari)In corrispondenza delle stazioni e dei posti dimovimento è riportata la capacità dei binaricon i criteri previsti dall'art. 3 PGOS.I tratti deviati delle Interconnessioni sonoevidenziati da una retinatura in grigio.VE<strong>DI</strong> ESEMPIO 1RFI disposizione 35_<strong>2005</strong> del 08/06/<strong>2005</strong>Norme particolari per la circolazione deicomplessi (TAF) EB 760/EB 990/EA 761(001÷027) sulla infrastruttura ferroviarianazionaleRFI disposizione 36_<strong>2005</strong> del 08/06/<strong>2005</strong>Norme particolari per la circolazione delleautomotrici Aln 776 sulla infrastrutturaferroviaria nazionaleTesto <strong>RCF</strong>3.7 I parametri e le caratteristiche diogni veicolo, circolante isolato oaccoppiato ad altri veicoli, rilevanti perla sicurezza della circolazione e leeventuali procedure da rispettare,devono essere riportati per ciascunveicolo nelle Disposizioni Particolari diCircolazione (DPC) ad esso relative. Ilpersonale che svolge attività connessecon la sicurezza deve essere in possessodelle informazioni riportate nelle DPCnecessarie alle specifiche mansionisvolte.3.7 I parametri e le caratteristiche diogni veicolo, circolante isolato oaccoppiato ad altri veicoli, rilevanti perla sicurezza della circolazione e leeventuali procedure da rispettare,devono essere riportati per ciascunveicolo nelle Disposizioni Particolari diCircolazione (DPC) ad esso relative. Ilpersonale che svolge attività connessecon la sicurezza deve essere in possessodelle informazioni riportate nelle DPCnecessarie alle specifiche mansionisvolte.ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteIFIFOsservazioni ecommentiPagina 187 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIDisposizione 42/<strong>2005</strong>Accertamenti da eseguire a seguito di unosvio, documentazione da acquisire perl’indagine e integrazioni alla disposizione55/2003.Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommentiNon regolamentatodall’<strong>RCF</strong>Disposizione 43/<strong>2005</strong>Art.1La presente Disposizione riporta le "Disposizioniper l'accettazione e l'esecuzione dei trasportidi Coils caricati all'interno delle Casse Mobili inservizio nazionale e internazionale." L'allegato1 è parte integrante e costitutiva dellaDisposizione.Art. 2Ai sensi degli articoli 4, 10, 11 e 36 del D.Lgs. 8luglio 2003, n. 188, la presente Disposizionedeve essere osservata dalle ImpreseFerroviarie per il rilascio ed il mantenimentodel certificato di sicurezza.Art.3La presente Disposizione entra in vigore alleore 00.01 del 1 agosto <strong>2005</strong>.Allegato 1«Disposizioni per l'accettazione e l'esecuzionedei trasporti di Coils caricati all'interno delleCasse Mobili in servizio nazionale einternazionale."1 SCOPOLo scopo della presente Disposizione è quellodi definire:a) le modalità di accettazione e l'esecuzione1.1 Il presente Regolamento contiene lenorme per l’esercizio ferroviario dicompetenza dell’Agenzia Nazionaleper la Sicurezza delle Ferrovie.In conformità a tali norme, oltre che allenorme internazionali e nazionalicogenti, nonché alle regole di buonapratica e alle norme tecniche eistruzioni di settore, devono essereemanate le disposizioni e le prescrizionidi esercizio per disciplinare i processiconnessi con la sicurezza dellacircolazione ferroviaria di interfaccia tral’infrastruttura e i convogli e interni aciascun operatore ferroviario. I processiinterni devono tenere conto anche diquelli di interfaccia.1.5 Le attività connesse con la sicurezzadella circolazione ferroviaria possonoessere svolte solamente da persone inpossesso delle specifiche competenzeprofessionali e delle idoneità fisiche epsico-attitudinali certificate inconformità a quanto stabilitodall’Agenzia Nazionale per la Sicurezzadelle Ferrovie.4.3 Riguardo ai vincoli di cui al punto4.1, lettera a), ogni convoglio, nella suaIFPagina 188 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdei trasporti di coils caricati all'interno delleCasse Mobili in servizio nazionale einternazionale;b) le responsabilità dei soggetti interessati altrasporto;c) le modalità per la esecuzione dei controllisui trasporti.2 CAMPO <strong>DI</strong> APPLICAZIONELa presente Disposizione si applica alleImprese Ferroviarie in possesso di Certificato diSicurezza che accettano ed effettuanotrasporti per ferrovia di coils caricati all'internodelle Casse Mobili in servizio nazionale einternazionale.Testo <strong>RCF</strong>configurazione di marcia comprensivaanche delle persone e cosetrasportate, deve rispettare:a.1. il limite di massa ammessodall’infrastruttura e da ciascunveicolo del convoglio;a.2. il profilo limite della sagoma deiveicoli ammesso dall’infrastruttura;a.3. i limiti di velocità impostidalle caratteristiche della linea dapercorrere;a.4. i limiti di velocità ammessidai veicoli del convoglio;a.5. i vincoli imposti dalla suacomposizione e dalla sua frenatura.ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommenti3 DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONICassa Mobile - Sovrastruttura amovibile deiveicoli stradali, CM unificata nelle dimensionie nei dispositivi secondo le norme UIC elo EN.CM COMUNE- CM omologata, concaratteristiche tecniche e costruttive comuni,non specifiche in funzione della merce datrasportare.CM SPECIALIZZATA- CM omologata, conparticolarità costruttive o attrezzature specialiappropriate per 11 carico dei coils e recantiun contrassegno esterno indicante ledimensioni e la massa dei coils ammessi alcarico su ciascuna sella di carico.COILS- Rotoli di laminati metallici.IF- Impresa Ferroviaria in possesso diCertificato di Sicurezza.IFN- Infrastruttura Ferroviaria Nazionale gestitada Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.Pagina 189 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONILdV- Lettera di vettura.MITTENTE -Soggetto speditore responsabiledella consegna della merce all'ImpresaFerroviaria e che risulta iscritto sulla LdV.PERSONALE ABILITATO ALLA VERIFICA-Personale in possesso di specifiche abilitazioniche lo autorizzano ad eseguire attività inerentila visita tecnica /lo la prova del freno almateriale rotabile.RFI- Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.REFERENTE DELL'IF Ai fini della presenteDisposizione è il personale dell'IF incaricatodell'accettazione dei trasporti.UNITÀ <strong>DI</strong> CARICO- Un oggetto o più oggettiriuniti assieme che si comportano comeoggetti singoli durante il trasporto (pacchi,fasci, cataste legate, ecc.).4 GENERALITÀIl trasporto dei Coils all'interno delle CM puòessere effettuato utilizzando:a) CM specializzate;b) CM comuni.Nel caso si utilizzino CM comuni chi esegue ilcarico deve mettere in opera tutte leattrezzature e gli accorgimenti necessariperché la merce (coils) sia caricata in modouniformemente distribuita su una superficieche sia la più ampia possibile e che la stessamerce risulti adeguatamente assicurata inconformità alle norme di carico vigenti(Allegato II al RIV e ogni altra disposizione e/oprescrizione riguardante questi trasporti).Le IF devono attivarsi nei confronti delmittente, per i trasporti in partenza dall'IFN, enei confronti delle IF corrispondenti estere, perTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 190 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIi trasporti internazionali diretti sulla IFN, al finedi garantire il rispetto delle presenti norme. Atal proposito i Sub-Allegati A e B dovrannoessere opportunamente tradotti e stampati, acura delle IF stesse, nelle lingue delle reti dallequali provengono i trasporti.Il referente del1'IF, fermi restando i controlli dicompetenza, è tenuto al rispetto dellapresente Disposizione ed a verificarnel'applicazione da parte del mittente.Le disposizioni contenute nell' Allegato II alRIV, devono essere applicate per analogia alcarico e all'assicurazione dei coils all'internodelle CM in modo appropriato alla merce datrasportare.La normativa per la verifica tecnica dei veicolideve essere applicata indipendentementeda quanto prescritto nella presenteDisposizione.Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommenti5 TRASPORTI NAZIONALI O INTERNAZIONALI INPARTENZA DALLA IFNI trasporti di coils, in servizio nazionale ointernazionale caricati all'interno di CM, chepartono dalla ÌFN sono soggetti alle seguentiprescrizioni:1) il mittente deve consegnare al referentedell'IF unitamente alla LdV correttamentecompilata, una dichiarazione di caricoredatta secondo i Sub-Allegati A o B da luisottoscritta, con la quale dichiara che i coilssono stati caricati ed assicurati nel rispettodelle norme di carico vigenti;2) il referente dell'IF che accetta trasporti diCM contenenti coils deve fra l'altro verificare:Pagina 191 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIa) la corretta compilazione della LdV,b) che nell'apposito spazio della LdV siaindicata la natura della merce trasportata(coils),c) che alla LdV sia allegata la dichiarazione dicarico appropriata,3) il referente dell'IF qualora riscontril'incompleta o l'errata compilazione della LdVo l'assenza o la non corretta compilazionedella dichiarazione di carico prima diaccettare il trasporto deve richiedere almittente di ottemperare a quanto previsto alpunto 1)precedente;4) i trasporti di coils con massa superiore a1000 kg, anche riuniti in unità di carico,caricati e assicurati all'interno di CM comuni eaccompagnati dalla dichiarazione di caricodel mittente devono essere sottoposti alcontrollo del carico nella località di origine daparte del referente dell'IF al fine di accertare ilrispetto delle norme di carico vigenti. In casodi necessità il referente dell'IF deve richiedere,per il controllo della conformità del carico,l'intervento del personale abilitato alla verificail quale dovrebbe rilasciare dichiarazionescritta sull'esito della visita. I carichi nonconformi, per essere ammessi a circolare sullaIFN, devono essere regolarizzati.I trasporti di coils anche riuniti in unità dicarico:• con massa superiore a 1000 kg all'interno diCM specializzate;• con massa uguale o inferiore a 1000 kgall'interno di CM comuni o specializzate,Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 192 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIaccompagnati dalla LdV e dalladichiarazione di carico, correttamentecompilate, non occorre siano sottoposti alcontrollo del carico.6 TRASPORTI INTERNAZIONALI IN INGRESSOSULLA IFNI trasporti di coils, in servizio internazionalecaricati all'interno di CM, in ingresso sulla IFNsono soggetti alle seguenti prescrizioni:1) il referente dell'IF nella prima località utile,compatibilmente con le esigenze dicircolazione e di programma del treno ocomunque a fine corsa, deve controllare:a) la corretta compilazione della LdV;b) che nell'apposito spazio della LdV siaindicata la natura della merce trasportata(coils);c) che alla LdV sia allegata la dichiarazione dicarico redatta secondo i Sub-Allegati A o B,2) il referente dell'IF qualora riscontril'incompleta o l'errata compilazione della LdVo l'assenza o la non corretta compilazionedella dichiarazione di carico, in presenza di untrasporto non ancora giunto a destinazione,deve:a) controllare il carico allo scopo di accertarel'assicurazione e la conformità dello stesso;b) in caso di necessità richiedete per ilcontrollo l'intervento del personale abilitatoalla verifica;c) in presenza di non conformità provvederealla regolarizzazione del carico;d) allegare ai documenti di scorta un verbaleriportante le non conformità rilevate,3) il referente dell'IF qualora riscontriTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 193 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIl'incompleta o l'errata compilazione della LdVo l'assenza o la non corretta compilazionedella dichiarazione di carico, dì un trasportogiunto a destinazione, deve eseguire i controllidi cui ai commi a) e b) del punto 2) e redigereun verbale evidenziando le non conformitàrilevate.I trasporti di coils anche riuniti in unità dicarico:• con massa superiore a 1000 kg all'interno diCM specializzate;• con massa uguale o inferiore a 1000 kgall'interno di CM comuni o specializzate,accompagnati dalla LdV e dalladichiarazione di carico, correttamente sianosottoposti al controllo del carico.Testo <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommenti7 MONITORAGGIO SULLA CORRETTAESECUZIONE DEI TRASPORTI E GESTIONE DELLADOCUMENTAZIONEAllo scopo di monitorare il rispetto delle normedi carico dei trasporti di coils caricatiall'interno delle CM comuni le IF devonoeseguire controlli a campione, sui trasporti dicoils con massa superiore a 1000 kg, nellelocalità di origine e fine corsa.Per determinare il numero dei controlli daeseguire a campione le IF si deve fareriferimento alla nonna ISO 2859, parte l,livellodi controllo generale II. Le IF devono renderedisponibile presso gli impianti, per le attivitàlegate ai processi di monitoraggio e di audit,la documentazione prodotta in ottemperanzaalla presente Disposizione conservando lastessa per un periodo di cinque anni.Pagina 194 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONITesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommenti8 SEGNALAZIONI FRA LE IFLe IF devono segnalare, per i trasportiinternazionali in ingresso sulla IFN, alla IF cheha dato origine al trasporto le non conformitàriscontrate nella documentazione e nel caricoin modo che la stessa IF possa attuareopportune azioni correttive per la eliminazionedelle non conformità nei trasporti successivi.Vedi FAC-SIMILE SCHEDA <strong>DI</strong>CHIARAZIONI <strong>DI</strong> CARICO(Per coils con massa superiore a 1000 kg) <strong>DI</strong>CHIARAZIONE <strong>DI</strong> CARICO(Per coils con massa inferiore o uguale a 1000kg)Art.1Campo di applicazione1.La presente procedura si applica alpersonale utilizzato nelle attività di "Scortatradotte" e "Accompagnamento treni"sull'Infrastruttura Ferroviaria Nazionale (IFN),dipendente da Imprese Ferroviarie o da ReteFerroviaria Italiana, di seguito indicate come"imprese di appartenenza" quando, inrelazione alla funzione di secondo agente allacondotta, è coinvolto in indebitosuperamento a via impedita dei segnali fissie/o incidenti o inconvenienti che hannopregiudicato o avrebbero potutopregiudicare la sicurezza. della circolazionedei treni e dell'esercizio ferroviario.2. AI personale di cui al comma 1, si applicaquanto già previsto dalla disposizione 6 del 19Pagina 195 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIfebbraio 2004 per il personale addetto allacondotta, fatta eccezione per l'articolo 8"Azioni di seguito individuale a curadell'impresa dì appartenenza" che è sostituitodal disposto del successivo articolo 2.Art. 2Azioni di seguito individuale a curadell'Impresa di appartenenzaTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommenti1. L'Impresa da cui il personale indicatoall'articolo 1 dipende, in tutti i casi in cui abbiaavuto notizia di eventi di cui alla presentedisposizione, dovrà:a) Non utilizzare il personale interessato inattività di accompagnamento treni/scortatradotte, per tutto il tempo necessario alladefinizione delle responsabilità, degliaccertamenti medici e professionali;b) Sentire subito gli interessati e gli Istruttori checonoscono meglio il personale elo il caso;c) Rimettere in servizio il personale diaccompagnamento treni/scorta tradottecoinvolto nei casi di palese mancanza diresponsabilità dello stesso, mancanza rilevatadalla dinamica dell'evento e anche sulla basedegli elementi forniti dal personale di RFI nellafase di prima valutazione dell'evento. Ladecisione in tal senso dovrà essereformalizzata.2. Nei casi di accertata responsabilitàdell'agente nell'inconveniente, si dovràattivare l'iter di seguito riportato:a) Inviare il personale a visita medica nellastruttura della Direzione Sanitaria di RFI ai sensidelle norme vigenti;Pagina 196 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIb) Avviare e documentare un'analisiapprofondita, allo scopo di definire leresponsabilità, le carenze cognitive elocomportamentali degli agenti interessati,evidenziando le competenze disattese;c) Predisporre, contestualmente agliaccertamenti, un piano di formazioneadeguato e comunicarlo ad RFI - DirezioneTecnica - S.O. Norme e Standard dicircolazione - Via Giolitti, 42 -00161 ROMA(telefono 0647307863 Fax 0647306525) per lavalidazione;d) Sottoporre gli interessati, al termine delperiodo di formazione, ad una verifica (provascritta, orale e pratica) da parte di unacommissione così composta:- un presidente della DCM territorialmentecompetente iscritto nell’ albo degli istruttoriaccreditati per il settore Movimento (1/2004).La Direzione Tecnica potrà assumere lapresidenza della commissione in particolaricircostanze;- un istruttore accreditato dell'ImpresaFerroviaria ai sensi delle disposizioni in vigoreper le attività di condotta;- un istruttore accreditato dell'ImpresaFerroviaria ai sensi delle disposizioni in vigoreper le attività di accompagnamento treni.La commissione, validata da DirezioneTecnica - S.O. Norme e Standard dicircolazione, verificherà tutte le competenzedisattese e quelle eventualmente correlatedeterminate dall'analisi del caso ed oggettodel programma di riallineamento predispostoallo scopo. Tutti gli atti della commissioneTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetentePagina 197 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIdovranno essere opportunamenteverbalizzati;e) Far eseguire, al personale che ha superatocon esito positivo l'esame, almeno un viaggioper senso di marcia, in cabina di guida, sullalinea interessata, in affiancamento ad unistruttore accreditato;t) Registrare sulla documentazione personaledegli interessati la descrizione dell'evento,degli esiti della visita medica, la tipologia. ed icontenuti dell'intervento formativo e l'esitodell'esame;g) Rimettere in servizio il personale risultatoidoneo agli accertamenti descritti nei puntiprecedenti;h) Provvedere ad utilizzare il personale in altremansione qualora non sia possibilerecuperare completamente lo standard di"competenze” previsto.Art.3Disposizioni finaliTesto <strong>RCF</strong>ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteOsservazioni ecommenti1. Ai sensi degli articoli 4, 10, 11 e 36 del D.Lgs.8 luglio 2003, n. 188, la presente Disposizionedeve essere osservata dalle ImpreseFerroviarie per il rilascio ed il mantenimentodel certificato di sicurezza e dalle strutture diRete Ferroviaria Italiana S.p.A. interessate;2. La presente Disposizione entra in vigore alleore 00.01 del 01.10.<strong>2005</strong>.Disposizione 61-<strong>2005</strong> del 02/09/<strong>2005</strong>Norme particolari provvisorie per lacircolazione delle locomotive diesel D 3613.7 I parametri e le caratteristiche diogni veicolo, circolante isolato oaccoppiato ad altri veicoli, rilevanti perla sicurezza della circolazione e leIFPagina 198 di 200


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONITesto <strong>RCF</strong>sulla Infrastruttura Ferroviaria Nazionale eventuali procedure da rispettare,devono essere riportati per ciascunveicolo nelle Disposizioni Particolari diCircolazione (DPC) ad esso relative. Ilpersonale che svolge attività connessecon la sicurezza deve essere in possessodelle informazioni riportate nelle DPCnecessarie alle specifiche mansionisvolte.Disposizione 62-<strong>2005</strong> del 02/09/<strong>2005</strong>Norme particolari provvisorie per lacircolazione delle locomotive E 640 sullaInfrastruttura Ferroviaria Nazionale (Abroga laDisp. 16/04)Disposizione 74-<strong>2005</strong> del 23/11/<strong>2005</strong>Norme particolari per la circolazione degli ETR463 sulla Infrastruttura Ferroviaria Nazionale(Soppresse le Prescrizioni 1002/05 e 1395/05)3.7 I parametri e le caratteristiche diogni veicolo, circolante isolato oaccoppiato ad altri veicoli, rilevanti perla sicurezza della circolazione e leeventuali procedure da rispettare,devono essere riportati per ciascunveicolo nelle Disposizioni Particolari diCircolazione (DPC) ad esso relative. Ilpersonale che svolge attività connessecon la sicurezza deve essere in possessodelle informazioni riportate nelle DPCnecessarie alle specifiche mansionisvolte.3.7 I parametri e le caratteristiche diogni veicolo, circolante isolato oaccoppiato ad altri veicoli, rilevanti perla sicurezza della circolazione e leeventuali procedure da rispettare,devono essere riportati per ciascunveicolo nelle Disposizioni Particolari diCircolazione (DPC) ad esso relative. Ilpersonale che svolge attività connessecon la sicurezza deve essere in possessodelle informazioni riportate nelle DPCnecessarie alle specifiche mansionisvolte.ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteIFIFPagina 199 di 200Osservazioni ecommenti


Testo <strong>DI</strong>SPOSIZIONIDisposizione 81-<strong>2005</strong> del 20/12/<strong>2005</strong>Norme particolari per la circolazione dellelocomotive D 752 sulla Infrastruttura FerroviariaNazionale (Abroga le Disp. 44/03 e 30/04)Testo <strong>RCF</strong>3.7 I parametri e le caratteristiche diogni veicolo, circolante isolato oaccoppiato ad altri veicoli, rilevanti perla sicurezza della circolazione e leeventuali procedure da rispettare,devono essere riportati per ciascunveicolo nelle Disposizioni Particolari diCircolazione (DPC) ad esso relative. Ilpersonale che svolge attività connessecon la sicurezza deve essere in possessodelle informazioni riportate nelle DPCnecessarie alle specifiche mansionisvolte.ModificatoprincipioprevigenteProceduradiinterfacciaOperatorecompetenteIFOsservazioni ecommentiPagina 200 di 200

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