leFiamme d’Argento
Torino 2011 - Associazione Nazionale Carabinieri
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Salute<br />
NUOVE OSSERVAZIONI SCIENTIFICHE<br />
La febbre ci aiuta<br />
Le difese del nostro corpo<br />
di Sergio Filipponi<br />
Le più recenti scoperte della medicina<br />
occidentale vedono l’aumento<br />
della temperatura corporea,<br />
causata da infezioni, non<br />
come un fenomeno da arginare<br />
e ridurre forzatamente con antipiretici<br />
bensì come una naturale reazione antibiotica<br />
ed antivirale del nostro corpo.<br />
Numerosi articoli apparsi su riviste mediche<br />
e giornali di settore di rilevanza internazionale,<br />
quali il British Medical<br />
Journal, il Journal of American Medical<br />
Association e Science, sconsigliano l’uso<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong><br />
di medicine che abbassino repentinamente<br />
la temperatura corporea poiché<br />
numerose sperimentazioni hanno evidenziato<br />
come sia importante la febbre<br />
nel controllare, arginare e debellare la<br />
moltiplicazione batterica.<br />
Tutto era cominciato negli anni ’70<br />
presso l’università del Michigan (USA)<br />
quando alcuni ricercatori, che avevano<br />
attuato in laboratorio esperimenti su rettili<br />
infettati, acclararono che, se lasciati<br />
in preda alla febbre essi sopravvivevano,<br />
se tenuti in ambienti freddi o trattati<br />
con antipiretici morivano: il Journal of<br />
American Medical Association è giunto<br />
ad affermare che l’aspirina riduce sì la<br />
febbre e l’infiammazione ma favorisce<br />
anche la moltiplicazione dei virus.<br />
La ricerca scientifica avrebbe quindi accertato<br />
che la febbre, salvo rari casi<br />
post-operatori o post-traumatici in cui<br />
essa è maligna, sconfigge le infezioni<br />
nel modo che semplicemente e schematicamente<br />
spiegheremo.<br />
Quando i batteri, i virus ed i funghi aggrediscono<br />
il nostro organismo, le cellule<br />
che stanno per morire, e qualche volta<br />
anche le tossine, lanciano un sos chimico<br />
all’ipotalamo che, come un termostato,<br />
reagisce producendo proteine particolari,<br />
le prostaglandine; queste ultime<br />
ordinano a tiroide ed ipofisi di produrre<br />
calore attraverso i loro ormoni: conseguentemente<br />
i vasi sanguigni periferici si<br />
restringono per trattenere il calore, il<br />
cuore accelera i battiti, la respirazione<br />
aumenta i suoi ritmi e …la febbre sale.<br />
La febbre, man mano che cresce, nella<br />
maggior parte dei casi, attraverso il calore<br />
non solo impedisce la riproduzione<br />
di batteri e virus, ma addirittura aiuta i<br />
linfociti, pilastri del sistema immunitario,<br />
ad uccidere i microorganismi e fa aumentare<br />
la produzione dell’ interferone,<br />
che è un antivirale naturale; le ricerche<br />
evidenziano che batteri e virus si moltiplicano<br />
fino a 37° mentre a temperature<br />
superiori hanno grandi difficoltà a riprodursi<br />
ed a sopravvivere: in Inghilterra è<br />
stato dimostrato che, sopportando per<br />
4 ore una febbre a 40°, si riduce la<br />
moltiplicazione del batterio che provoca<br />
la meningite; altri studi, americani e tedeschi,<br />
hanno osservato che alcune<br />
volte forti febbri hanno contrastato o<br />
addirittura guarito tumori perché le cellule<br />
tumorali sono più sensibili al calore<br />
corporeo di quelle sane.<br />
La febbre raramente resta alta per molte<br />
ore di seguito: è in genere più bassa al<br />
mattino e più alta alla sera: si tollera attraverso<br />
il sonno e bevendo molto per<br />
depurare l’organismo attraverso l’espulsione<br />
di urina; nelle diverse fasi della<br />
battaglia il cortisolo, ormone prodotto<br />
dalla corticale surrenale, antiinfiammatorio<br />
e antiallergico, interviene automaticamente<br />
per diminuire l’attività delle<br />
prostaglandine e quando la guerra è finita<br />
le blocca definitivamente e la febbre<br />
scompare.<br />
Per tutti questi motivi da qualche anno<br />
si comincia a sconsigliare l’uso di medicine<br />
che abbassano la febbre e<br />
danno al paziente un temporaneo ristoro<br />
ma non ne favoriscono la guarigione;<br />
è fuor di dubbio però che gli antibiotici<br />
vanno somministrati con<br />
immediatezza nel caso di malattie gravi<br />
e letali.<br />
Sulla base di quanto accertato dalla ricerca<br />
medica si può quindi concludere<br />
che la febbre è una meravigliosa espressione<br />
difensiva del nostro corpo, che<br />
nella maggioranza dei casi è fastidiosa<br />
ma non pericolosa e conviene lasciarla<br />
salire: di solito è ben tollerata dal nostro<br />
organismo fino a 39°.<br />
Alla luce delle più recenti sperimentazioni<br />
l’uso degli antipiretici andrebbe limitato<br />
e la somministrazione di aspirina<br />
(vietata fino ai 16 anni), di<br />
ibuprofen e di paracetamolo, che possono<br />
provocare a minori ed adulti danni<br />
al sistema immunitario, all’apparato gastroenterico,<br />
al fegato e causare altri<br />
negativi effetti collaterali, deve essere attuata<br />
sempre sotto stretto controllo medico.<br />
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settembre - ottobre 2011 / 13