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BORRA

2015-04-forli

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F O R L Ì<br />

N° 4 OTTOBRE/NOVEMBRE 2015<br />

Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 23/11/1998 n. 27 - EURO 3,00<br />

Fabrizio<br />

<strong>BORRA</strong><br />

AVANTI CON LA RICERCA<br />

ALESSANDRA NERI / Le corse nel sangue<br />

VIA REGNOLI / Come una fiaba<br />

LUCA SANTINI / Benvenuti al Parco!


Bonus fiscale per ristrutturazioni<br />

Possibilità di finanziamenti a interessi “0”<br />

Forlì, via Balzella, 4/E<br />

tel. 0543.794511- e mail: forli@salaroli.it<br />

Cesena, p.le Risorgimento, 283<br />

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EDITORIALE<br />

SOMMARIO<br />

P<br />

4<br />

10<br />

ANNOTARE<br />

Brevi IN<br />

Parola d’ordine “benessere”!<br />

E partiamo<br />

allora con uno specialista<br />

come Fabrizio<br />

Borra, che in copertina racconta<br />

come la sua attività abbia preso<br />

una svolta decisa verso la ricerca nel<br />

campo del benessere e della riabilitazione<br />

fisica, dopo aver avuto cura<br />

della salute fisica di tante star delle<br />

sport e non solo. Sempre al miglioramento<br />

della performance fisica<br />

e mentale sono dedicate le soluzioni<br />

innovative proposte dal Driver<br />

Program Center, un centro all’avanguardia<br />

nel training per i piloti,<br />

e dal programma Long Life Formula<br />

delle Terme di Castrocaro. Il<br />

dinamismo è il biglietto da visita di<br />

Alessandra Neri, pilota e giornalista<br />

sportiva; così come la voglia di<br />

fare contraddistingue le iniziative<br />

cittadine dell’Associazione Regnoli<br />

41 per dare vita a una strada forlivese<br />

che chiedeva un’attenzione<br />

in più. E ancora tanti personaggi e<br />

storie. Leggiamole insieme!<br />

Andrea Masotti<br />

10<br />

ESSERE<br />

Fabrizio Borra<br />

16<br />

RIEQUILIBRARE<br />

Driver Program<br />

24<br />

34<br />

ESPORRE<br />

Steve McCurry<br />

38<br />

RICORDARE<br />

Fondazione Garzanti<br />

44<br />

CANTARE<br />

Catia Conficoni<br />

EDIZIONI IN MAGAZINE S.R.L.<br />

Redazione e amministrazione:<br />

Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47122 Forlì<br />

Tel. 0543.798463 / Fax 0543.774044<br />

www.inmagazine.it<br />

inmagazine@menabo.com<br />

Associato all’Unione<br />

Stampa Periodica Italiana<br />

DIRETTORE RESPONSABILE:<br />

Andrea Masotti<br />

REDAZIONE CENTRALE: Serena Focaccia<br />

ARTWORK: Lisa Tagliaferri<br />

IMPAGINAZIONE: Francesca Fantini<br />

UFFICIO COMMERCIALE:<br />

Gianluca Braga, Elvis Venturini<br />

STAMPA: Montefeltro di Celli F. - Rimini<br />

Anno XVIII N. 4<br />

Chiuso per la stampa il 14/10/2015<br />

Collaboratori: Laura Bertozzi,<br />

Alessandro Bucci, Dolores Carnemolla,<br />

Clarissa Costa, Anna De Lutiis,<br />

Gianluca Gatta, Elisa Gianardi,<br />

Lucia Lombardi, Francesca Miccoli.<br />

Fotografi: Jaime-Martin, Silvia Lelli,<br />

Giorgio Sabatini.<br />

Seguici su FB:<br />

www.facebook.com/edizioni.inmagazine<br />

Tutti i diritti sono riservati. Foto e articoli possono<br />

essere riprodotti solo con l’autorizzazione<br />

dell’editore e in ogni caso citando la fonte<br />

20<br />

CORRERE<br />

Alessandra Neri<br />

24<br />

RINASCERE<br />

Via Regnoli<br />

30<br />

ESPLORARE<br />

Foreste Casentinesi<br />

30<br />

48<br />

ASCOLTARE<br />

Recital Pucciniano<br />

54<br />

RACCONTARE<br />

Eleonora Mazzoni<br />

58<br />

LEGGERE<br />

La terra del sole<br />

34<br />

IN MAGAZINE 3


ANNOTARE<br />

Nuova stagione<br />

AL DRAGONI<br />

MELDOLA La stagione<br />

2015/16 del Teatro Dragoni<br />

si presenta al pubblico con<br />

una serie di iniziative<br />

e spettacoli di qualità.<br />

Accanto alla rassegna<br />

di Prosa, qualificata da nomi<br />

e proposte d’eccellenza, alle<br />

matinée di Teatro Scuola e alle<br />

commedie in dialetto, il teatro<br />

continua anche la sua offerta<br />

artistica con il cartellone<br />

A Teatro in Famiglia. Con le sue<br />

proposte del migliore teatro<br />

per ragazzi italiano,<br />

la rassegna offre alle famiglie<br />

un’alternativa alle consuete<br />

attività di svago, grazie anche<br />

alla formula cena + teatro che<br />

consente di consumare la cena<br />

nei ristoranti convenzionati<br />

a soli 10 euro e, con il<br />

tagliando consegnato alla<br />

cassa, entrare poi al Teatro.<br />

www.accademiaperduta.it<br />

Campionessa<br />

A CAVALLO<br />

FORLÌ Ha fatto il pieno di successi la giovane forlivese Micol<br />

Rustignoli (nella foto) ai campionati italiani di dressage che si sono<br />

svolti dal 24 al 27 settembre presso l’Arezzo Equestrian Centre.<br />

Durante le gare la campionessa si è aggiudicata la medaglia d’oro<br />

nel Campionato Italiano Tecnico Assoluto e nel Campionato<br />

Italiano Freestyle Assoluto in sella a “Fixdesign Corallo Nero”;<br />

ha inoltre conquistato l’argento nel campionato italiano riservato<br />

ai cavalli giovani, montando “Rocco del Castegno”.<br />

“La vittoria dell’Assoluto - racconta Micol - è stata completamente<br />

inaspettata in quanto inizialmente doveva gareggiare anche<br />

Valentina Truppa, la campionessa uscente che aveva vinto<br />

ininterrottamente dal 2009. Ma poco prima della seconda prova<br />

il suo cavallo ha avuto un problema a una zampa e si è ritirata,<br />

a quel punto diventavo io prima nella classifica provvisoria!<br />

Si trattava di mantenere i nervi saldi e di portare a casa una gara<br />

pulita. Dopo questi Campionati posso affermare con certezza che<br />

i sogni si avverano e che il duro lavoro ripaga sempre!” Micol non si<br />

ferma però: tra ottobre e novembre parteciperà a due tappe di coppa<br />

del mondo, in Ungheria e a Stoccarda. Con la speranza, neanche<br />

troppo remota, di ottenere una qualificazione olimpica. (S.F.)<br />

Il Gran Galà<br />

DELLA LIRICA<br />

PORTICO DI ROMAGNA Si è<br />

conclusa ad agosto, con<br />

un Gran Gala concertistico<br />

al Teatro Versari di Portico<br />

di Romagna, l’edizione<br />

2015 del Seminario di alto<br />

perfezionamento in canto lirico<br />

tenutosi Presso il Centro<br />

Culturale Academy Olmo<br />

e che ha visto la soprano<br />

Wilma Vernocchi (nella foto<br />

con gli allievi) in qualità<br />

di docente. Le lezioni<br />

con allievi provenienti<br />

da Italia, Finlandia, Cina<br />

e Giappone, hanno avuto<br />

al centro la tecnica vocale,<br />

l’interpretazione e lo studio<br />

scenico dei brani.<br />

Per gli studenti stranieri<br />

erano previste anche<br />

lezioni di italiano. La Cassa<br />

dei Risparmi di Forlì ha<br />

contributo con due borse<br />

di studio e con la donazione di<br />

un corno a un allievo di dieci<br />

anni iscritto alla scuola<br />

di indirizzo bandistico di<br />

Portico di Romagna.<br />

ph Giorgio Sabatini<br />

L’arte<br />

NEI BOX<br />

FORLÌ Si è conclusa “Art in box”, la mostra collettiva dedicata ad<br />

artisti ed editori locali che ha ottenuto un ottimo riscontro di pubblico,<br />

con oltre un migliaio di visitatori che hanno percorso nei due giorni<br />

i corridoi di Forlì Self Storage ammirando le opere d’arte, incontrando<br />

gli editori e assistendo a presentazioni e momenti culturali. È stata,<br />

inoltre, l’occasione per visitare gli spazi ampliati di Forlì Self Storage,<br />

impresa gestita dalle due socie Marika Mambelli e Franca Gradassi,<br />

che ha aggiunto 100 nuovi box a disposizione dei clienti, raggiungendo<br />

una superficie complessiva di 2.500 mq. Grazie a “Art in Box” Forlì<br />

Self Storage ha confermato la sua attenzione al panorama artistico<br />

e culturale locale e la volontà di proporsi non solo come spazio<br />

commerciale. (Nella foto il taglio del nastro con il sindaco di Forlì con Marika<br />

Mambelli di Self Storage e Gabriele Zelli, curatore della manifestazione.)<br />

4 IN MAGAZINE


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ANNOTARE<br />

In mostra<br />

RENATO SERRA<br />

CESENA A cento anni dalla<br />

sua morte Cesena rende<br />

omaggio alla memoria di<br />

uno dei suoi figli più illustri,<br />

il critico letterario Renato<br />

Serra. Fino al 25 ottobre,<br />

presso la Galleria Comunale<br />

d’arte del Palazzo del Ridotto,<br />

e poi dal 27 ottobre all’8<br />

novembre, presso la Biblioteca<br />

Malatestiana, si tiene la mostra<br />

Renato Serra: il lettore di provincia.<br />

Sono esposte tavole originali,<br />

bozzetti, illustrazioni e testi<br />

dalla graphic novel Renato Serra<br />

di Giorgio Carta, autore dei<br />

testi, e Andrea Meucci, che<br />

firma le illustrazioni. Il libro,<br />

appena pubblicato dall’editore<br />

Kleiner flug, offre un ritratto<br />

inconsueto e toccante del<br />

giovane intellettuale cesenate,<br />

ripercorrendo la sua biografia<br />

attraverso frammenti di lettere<br />

e di opere.<br />

Con Alimos la formazione è<br />

AGROALIMENTARE<br />

CESENA Dal 9 al 14 novembre ripartono i corsi di formazione<br />

organizzati da Alimos: quattro percorsi rivolti a imprenditori<br />

agricoli, animatori, educatori, insegnanti, professionisti del<br />

marketing agroalimentare. Un ventaglio di proposte che quest’anno<br />

si arricchisce con alcuni percorsi di grande attualità come lo<br />

storytelling aziendale, l’orto didattico e la cucina crudista.<br />

“Sapersi comunicare in modo innovativo, acquisendo<br />

consapevolezza che raccontare storie significa conferire valore alla<br />

propria impresa, così come proporre cibi e idee in modo creativo<br />

consente di esaltarne le qualità: questi sono alcuni dei temi che<br />

saranno approfonditi durante i cinque giorni di formazione,”<br />

dichiara il direttore di Alimos, Massimo Brusaporci. I corsi si<br />

terranno nelle fattorie didattiche della Provincia di Forlì-Cesena e<br />

presso l’agriturismo Castrum Sagliani a Saiano di Cesena. Questi gli<br />

appuntamenti: 09-10-11 novembre, Educational itinerante nelle fattorie<br />

didattiche (comprensivo di seminari di Show cooking di cucina crudista<br />

e sull’intaglio di frutta e verdura); 12 novembre, Accogliere in fattoria tra<br />

attività, luoghi e strumenti per la sicurezza di chi ci visita; 12-13 novembre,<br />

Raccontare la propria “impresa”, laboratorio di Storytelling; 13-14 novembre,<br />

L’orto didattico: luogo di apprendimento. www.alimos.it<br />

Centauri per<br />

BENEFICIENZA<br />

FORLÌ Sbaglia di grosso chi<br />

pensa che i motor riders siano<br />

gente da tenere alla larga.<br />

Sono un po’ originali, questo<br />

sì, ma quando c’è da mettere<br />

la firma sotto una buona<br />

causa, non mancano mai di<br />

manifestare il loro lato gentile<br />

e altruista. Domenica 27<br />

settembre - in contemporanea<br />

con tutto il mondo - si è tenuto<br />

infatti a Forlì il primo The<br />

Distinguished Gentleman’s Ride<br />

dove 128 centauri, vestiti<br />

di tutto punto, si sono dati<br />

appuntamento allo scopo di<br />

raccogliere fondi per la ricerca<br />

del cancro alla prostata.<br />

Il risultato? 1200 euro.<br />

Nel mondo sono stati raccolti<br />

quasi 2.300.000 dollari con<br />

una partecipazione di 37.103<br />

riders ufficiali.<br />

I partner Bigbar e Poderi dal<br />

Nespoli, con Maicol Ravaioli<br />

e Fabio Ravaioli, hanno<br />

messo a disposizione le risorse<br />

necessarie alla realizzazione<br />

dell’evento.<br />

La fiera di Cesena<br />

SI RINNOVA<br />

CESENA Con il Macfrut ospitato presso la Fiera di Rimini e la<br />

ristrutturazione di parte dei locali presso la sede storica (nella foto),<br />

la Fiera di Cesena rilancia le proprie attività e promette grandi sviluppi.<br />

L’approdo con Macfrut alla Fiera di Rimini è stato necessario non<br />

solo per la necessità di mantenere una posizione guadagnata in tanti<br />

anni di attività, ma anche per dare nuovo impulso a un appuntamento<br />

fondamentale per tutto il settore ortofrutticolo, passando da 20.000 a<br />

33.000 mq di spazio espositivo. Il Macfrut farà da generatore di risorse<br />

per la ristrutturazione dei padiglioni della Fiera di Cesena, per la quale<br />

si prevede un investimento di oltre 2 milioni di euro con la destinazione<br />

dei padiglioni principali a spazi polifunzionali, con pareti mobili.<br />

Sarà inoltre allestita una cucina di 125 mq per promuovere attività<br />

di ristorazione e fare posto a una scuola di cucina.<br />

6 IN MAGAZINE


F orlì - C.so della Repubblica, 124 - Tel. 0543 26008 - Fax 0543 39098 - ottica-ghetti@libero.it


ANNOTARE<br />

ph Giorgio Sabatini<br />

La cucina diventa<br />

UN GIOCO<br />

FORLIMPOPOLI Si chiama<br />

Artusi Cooking Time e può<br />

essere scaricato gratuitamente<br />

dall’App Store e da Google<br />

Playstore: è il videogioco che<br />

ci fa diventare tutti, grandi e<br />

piccoli, provetti cuochi alle<br />

prese con le ricette raccolte<br />

da Pellegrino Artusi. Il gioco<br />

è stato realizzato da Treccani<br />

on-line, la divisione digitale<br />

dell’Enciclopedia Treccani,<br />

in collaborazione con Casa<br />

Artusi. Lo scopo del gioco è<br />

assistere Marietta, l’aiutante<br />

di Artusi, nella preparazione<br />

di ricette tratte dal libro “La<br />

scienza in cucina e l’arte di<br />

mangiare bene”, facendo la<br />

spesa e cucinando. Se faremo<br />

bene il nostro compito,<br />

potremo leggere la ricetta<br />

originale, così da poterla<br />

utilizzare per i nostri (veri)<br />

piatti da chef.<br />

Va in scena<br />

AL PICCOLO<br />

FORLÌ La stagione 2015/16 del Teatro Il Piccolo è nuovamente<br />

e fortemente votata all’ampia e accurata attività di teatro per<br />

ragazzi, esercitata sia sotto l’aspetto della produzione di nuovi<br />

spettacoli, peculiarità specifica della sala di via Cerchia, sia sotto<br />

quello dell’ospitalità. Numerose saranno le produzioni, sia nuove sia<br />

storiche, di Accademia Perduta/Romagna Teatri che arricchiranno<br />

l’ampia programmazione che sarà suddivisa tra le rappresentazioni<br />

domenicali della rassegna A Teatro con mamma e papà e le matinée<br />

di Teatro Scuola. Nella nuova stagione del Piccolo non mancheranno<br />

la rassegna di Teatro Comico, programmata come d’abitudine<br />

al Teatro Diego Fabbri, così come l’ampio e tradizionale cartellone<br />

di Teatro Dialettale, giunto alla sua 34° edizione,<br />

le cui rappresentazioni si terranno nella fascia oraria serale della<br />

domenica. Per la rassegna di comico, aprirà la stagione Alessandro<br />

Benvenuti, che il 3 dicembre presenterà un testo scritto e diretto<br />

da lui stesso, saliranno poi sul palco di seguito Teresa Mannino,<br />

Virginia Raffaele e, infine, Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti che<br />

interpreteranno “Matti da legare” con la regia di Gioele Dix.<br />

In ricordo di<br />

FOGLIETTA<br />

FORLÌ Autore di libri storici<br />

sulla Romagna, in particolare<br />

incentrati sulla vita politica e<br />

culturale, Luciano Foglietta<br />

era nato nel 1922 a Santa<br />

Sofia. Nel dopoguerra<br />

aveva collaborato con Il<br />

Resto del Carlino diventando<br />

corrispondente da Cesena<br />

nel 1968, sotto la direzione<br />

di Giovanni Spadolini.<br />

Alla redazione di Forlì<br />

passò gli ultimi anni fino al<br />

pensionamento nel 1989.<br />

Da allora ha continuato ad<br />

essere attento osservatore<br />

della sua Romagna, di cui ha<br />

raccontato la storia e la cultura<br />

in numerosi testi divenuti ben<br />

presto punto di riferimento<br />

per gli studiosi del nostro<br />

territorio. In particolare<br />

negli ultimi anni aveva<br />

approfondito la storia<br />

del ventennio, con due<br />

pubblicazioni: “Mussolini<br />

e Nenni. Amici nemici”<br />

e “Sangue Romagnolo.<br />

I compagni del duce”.<br />

Bronzi a<br />

SAN MERCURIALE<br />

FORLÌ Il Chiostro di San Mercuriale torna ad essere protagonista<br />

della vita culturale cittadina con la rassegna S.M.ART - San Mercuriale<br />

ART che quest’anno ospita nel suo chiostro, fino al 15 novembre,<br />

la mostra Attimi sospesi dedicata a Leonardo Lucchi, artista cesenate<br />

riconosciuto a livello internazionale (attualmente le sue opere sono<br />

esposte ad Angers, Parigi, Grenoble, Saint Paul de Vence e Londra).<br />

L’allestimento della mostra rientra all’interno del progetto Cultura Etica<br />

promosso dal Club Unesco di Forlì, con il fine di rendere l’abbazia<br />

di San Mercuriale uno spazio che catalizzi l’attenzione della città<br />

e di animare questo luogo con attività di richiamo turistico, culturale,<br />

sociale, educativo, gastronomico.<br />

La mostra di Lucchi è aperta tutti i giorni dalle 16.00 alle 19.00;<br />

alla domenica dalle 10.00 alle 12.00.<br />

8 IN MAGAZINE


ANNOTARE<br />

La Regina dei Ghiacci<br />

A TEATRO<br />

FORLÌ Dopo il sold-out dello scorso maggio, la compagnia “Artisti<br />

Senza Nome” ripropone al Teatro Testori il musical “La Regina dei<br />

Ghiacci”, adattamento dell’ultimo successo di animazione Disney<br />

“Frozen – Il regno di Ghiaccio”. Dalla regia di Pietro Salvatori, con le<br />

coreografie di Roberta Pepe, le scenografie di Maddalena Tarantino e il<br />

vocal coaching di Margherita Costa, la storia è ambientata in un regno<br />

ottocentesco, situato su un fiordo della penisola scandinava, nel quale<br />

vivono due principesse, Elsa e Anna, rispettivamente interpretate da<br />

Elisabetta Merlini e Maria Pia Bellosi. Gli appuntamenti sono sabato<br />

24 ottobre alle 21 e domenica 25 ottobre alle 16.30, al Teatro di via<br />

Amerigo Vespucci. (C.C.)<br />

Il Nespoli<br />

Luci forlivesi<br />

A ORIENTE<br />

SINGAPORE A regalare l’emozione unica di una gara di Formula 1<br />

in notturna è stata ancora una volta la tecnologia Made in Romagna<br />

dell’azienda forlivese DZ Engineering, società del gruppo Dino Zoli, che<br />

ha illuminato il Gran Premio di Singapore di domenica 20 settembre<br />

e le prove dei giorni precedenti. Il Gran Premio di Singapore si disputa<br />

in notturna sul Singapore Street Circuit (nella foto), percorso cittadino<br />

intorno a Marina Bay, e la DZ Engineering gestisce con il suo team di<br />

ingegneri e tecnici specializzati la complessa progettazione e realizzazione<br />

di tutti gli impianti relativi all’illuminazione della pista, dei box e della<br />

cartellonistica. “Il GP in notturna ha aperto una nuova era – conferma<br />

Gian Carlo Minardi, più di 40 anni nell’automobilismo –. Qui sono<br />

illuminati migliaia di metri di pista: sembrava una cosa irrealizzabile”.<br />

Complex, rounded and rich<br />

poderi dal nespoli<br />

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10 IN MAGAZINE


ESSERE<br />

Avanti con<br />

LA RICERCA<br />

INCONTRIAMO FABRIZIO <strong>BORRA</strong>, FISIOTERAPISTA<br />

DI SPORTIVI E ARTISTI DEL CALIBRO DI ALONSO E JOVANOTTI,<br />

CHE DA FORLÌ AIUTA I SUOI “RAGAZZI” IN TUTTO IL MONDO.<br />

di Francesca Miccoli / ph Giorgio Sabatini<br />

Uno, dieci, cento Fabrizio Borra.<br />

Cinquantaquattro anni all’anagrafe<br />

e un passato già scolpito<br />

nella storia dello sport e della<br />

medicina, il fisioterapista bresciano<br />

di nascita e forlivese<br />

d’adozione si accinge a una nuova<br />

sfida. Schiudendo un futuro<br />

tutto da scrivere, nella speranza<br />

di lasciare nuovamente un segno.<br />

Non per ingrassare il curriculum<br />

ma per il benessere delle persone.<br />

Di Fabrizio tanto è stato scritto<br />

e sono ormai pochi coloro che<br />

non conoscono la sua bella storia:<br />

un’avventura affascinante<br />

che sembra uscita dalla penna<br />

brillante di un sognatore. Oggi<br />

Borra, noto come il fisioterapista<br />

e guru delle star, da Jovanotti a<br />

Fernando Alonso, da Andrea Dovizioso<br />

a Fiorello, passando per<br />

Pantani, Cipollini e Bettini, ha<br />

scelto di voltare pagina e dedicarsi<br />

alla ricerca. Senza tuttavia<br />

abbandonare la professione che<br />

lo ha reso noto al grande pubblico<br />

ma anche tra la gente comune.<br />

Che ancora frequenta il suo<br />

Fisiology Center di via Grigioni<br />

per mettere ossa e muscoli tra le<br />

sue mani. “Sono costretto a dire<br />

molti no – spiega Fabrizio –. Trascorro<br />

lontano da casa circa 200<br />

giorni l’anno e non sono in grado<br />

di seguire i pazienti come vorrei.<br />

Non mi sembrerebbe serio farlo in<br />

maniera saltuaria, per ora il peso<br />

maggiore è nelle mani del mio<br />

socio e amico Nicola Gramellini,<br />

che ha il compito di tradurre clinicamente<br />

sui pazienti la nostra<br />

esperienza. Anche se ho promesso<br />

che presto tornerò ad aiutarlo con<br />

maggiore presenza”.<br />

In realtà la quotidianità non è<br />

molto cambiata rispetto al passato.<br />

Fabrizio ha saputo però riempirla,<br />

e nobilitarla, di nuovi contenuti.<br />

Il sorriso è rimasto aperto,<br />

il fare accattivante. Qualche filo<br />

d’argento in più tra i capelli, ma<br />

un entusiasmo da adolescente innamorato<br />

che insegue un sogno.<br />

“Nella prima fase della mia carriera<br />

ho cercato la soddisfazione<br />

personale, ho nutrito la mia ambizione.<br />

Sono riuscito a frequentare<br />

certi ambienti, a lavorare con<br />

gli atleti più vincenti. In palmares<br />

i miei ragazzi vantano sette titoli<br />

mondiali in sport diversi, tre Giri<br />

d’Italia, un Tour de France, un<br />

campionato di Basket Spagnolo<br />

IN MAGAZINE 11


del Sistema Nervoso Autonomo.<br />

È dimostrato che più del 65%<br />

delle patologie sono di origine<br />

degenerativa, da qui la necessità<br />

di portare la ricerca su due fronti<br />

paralleli: uno legato allo sviluppo<br />

di cure sempre più efficienti,<br />

l’altro verso l’individuazione della<br />

causa della degenerazione e l’intervento<br />

precoce in un’ottica di<br />

prevenzione. Un vantaggio per<br />

la salute delle persone ma anche<br />

per la comunità, poiché si ridurrebbe<br />

la spesa sanitaria pubblica.<br />

Concetto già diffuso in diversi<br />

con l’amico Scariolo, e ho vissuto<br />

un’esperienza straordinaria come<br />

un’Olimpiade. Ora sento l’esigenza<br />

di guardare oltre e fare qualcosa<br />

per gli altri”.<br />

L’obiettivo non è più quello di ottimizzare<br />

la performance sportiva<br />

del campione di turno, ma quello<br />

di migliorare la cura, favorire la<br />

prevenzione e dunque il benessere<br />

e la salute delle persone. Fabrizio<br />

trascorre ancora molto tempo al<br />

seguito di Alonso, pilota oggi in<br />

McLaren. Il mese di settembre si<br />

è diviso tra Monza, Singapore,<br />

Giappone e Russia. “Se continuo<br />

a svolgere questa attività è per potere<br />

sostenere economicamente il<br />

mio nuovo giochino: la ricerca.<br />

Recentemente sono entrato<br />

in un gruppo di studio internazionale<br />

formato da colleghi<br />

e amici conosciuti girando il<br />

mondo: è l’Open Academy of<br />

Medicine, creata da un italiano<br />

ma con base a Londra. Una<br />

struttura che fa ricerca e formazione<br />

mettendo a sistema i più<br />

moderni risultati delle indagini<br />

scientifiche e le esperienza dettate<br />

dall’Evidence Based Medicine,<br />

con l’obiettivo di raggiungere uno<br />

stato psico-fisico adeguato alla società<br />

moderna nella prospettiva<br />

di una longevità sia salutistica<br />

che di performance (un anziano<br />

deve avere una buona salute ma<br />

anche sapersi muovere bene), intrecciando<br />

gli studi della Composizione<br />

Corporea con quelli<br />

FABRIZIO <strong>BORRA</strong>, INSIEME<br />

AL CHIRURGO DELLA SPALLA<br />

GIUSEPPE PORCELLINI,<br />

ORGANIZZA A GENNAIO 2016<br />

A ROMA IL CONGRESSO “SPORT<br />

TRAUMATOLOGY. THE BATTLE”:<br />

UN EVENTO INTERNAZIONALE<br />

CHE COINVOLGERÀ CONI E I<br />

PROFESSIONISTI DEL SETTORE.<br />

paesi, ma sul quale l’Italia deve<br />

ancora lavorare molto. Sicuramente<br />

una prospettiva poco gradita<br />

a tante case farmaceutiche,<br />

ma che Nerio Alessandri con la<br />

sua Technogym sta invece spingendo<br />

da tempo, sviluppando il<br />

concetto di esercizio fisico come<br />

nuovo farmaco anti invecchiamento.<br />

Quattro anni fa Nerio ha<br />

individuato nel mio know-how e<br />

nella mia struttura, uno dei laboratori<br />

più attrezzati d’Europa, un<br />

valido supporto. Faccio parte del<br />

comitato scientifico, stiamo sviluppando<br />

assieme metodologie di<br />

lavoro che hanno come obiettivo<br />

la salute a 360°”.<br />

Negli ultimi tre anni il ricercatore<br />

ha condotto uno studio su oltre<br />

500 ragazzi del minibasket forlivese,<br />

testandone la postura e l’aspetto<br />

motorio. “I bimbi completano<br />

lo sviluppo nervoso motorio<br />

dai 7 agli 11 anni. Fino a quell’età<br />

è la natura a creare le condizioni<br />

ideali per il movimento.<br />

12 IN MAGAZINE


Una vita<br />

IN ASCESA<br />

Fabrizio Borra nasce<br />

a Cologne (BS) nel 1961.<br />

Conseguito il diploma di ragioniere,<br />

si avvicina casualmente al mondo<br />

della riabilitazione in seguito<br />

alla rottura di un menisco.<br />

Attraverso la palestra del fratello<br />

entra in contatto con il mondo<br />

dello sport e diventa rieducatore<br />

nel Brescia Calcio di mister<br />

Maifredi. Quando il tecnico<br />

approda alla Juve chiede a<br />

Fabrizio di seguirlo, ma Borra<br />

preferisce Forlì a Torino. All’ombra<br />

di Saffi lavora con i cestisti<br />

e conosce Bob McAdoo, con cui<br />

si instaura un rapporto che va ben<br />

al di là di quello professionale.<br />

Al momento del congedo, il grande<br />

Bob saluta Fabrizio con un dono<br />

prezioso: un biglietto aereo per<br />

gli Stati Uniti e il biglietto da visita<br />

di Gary Vitti, storico manager<br />

dei Los Angeles Lakers<br />

e passepartout per i migliori<br />

centri riabilitativi a stelle e strisce.<br />

Da allora è un’escalation continua.<br />

Borra, il primo in Italia a fare<br />

rieducazione in vasca, è colui<br />

che restituisce Pantani al ciclismo<br />

dopo un infortunio choc.<br />

Riabilita in piscina una frattura<br />

non ancora consolidata e per<br />

la prima volta ricorre all’uso<br />

di un fissatore esterno.<br />

Seguono le collaborazioni<br />

con Mario Cipollini, Ivan Basso,<br />

Paolo Bettini, Jovanotti, Fiorello.<br />

Solo i primi nomi di una lunga lista.<br />

A DESTRA, FABRIZIO <strong>BORRA</strong> DURANTE<br />

UN CONVEGNO; A SINISTRA, CON<br />

FERDINANDO ALONSO E NERIO<br />

ALESSANDRI DI TECHNOGYM.<br />

IN MAGAZINE 13


FABRIZIO <strong>BORRA</strong> CON DUE SUOI<br />

“RAGAZZI”, JOVANOTTI E FIORELLO.<br />

RICONOSCIMENTO<br />

ANCHE SPAGNOLO PER<br />

LA BRAVURA DI FABRIZIO<br />

<strong>BORRA</strong>: IL SITO WEB WWW.<br />

GUIALOMEJORDELMUNDO.COM<br />

(UNA GUIDA AL TOP MONDIALE<br />

IN TUTTI I CAMPI) LO HA<br />

INCORONATO COME IL MIGLIOR<br />

FISIOTERAPISTA DEL MONDO.<br />

Quando entra in gioco la vita sociale,<br />

la perdita delle qualità motorie<br />

e coordinative è imbarazzante!<br />

È da qui che bisogna iniziare<br />

la prevenzione”. Nell’ambito della<br />

cura, nuovi orizzonti si aprono anche<br />

nel campo della rieducazione.<br />

“Ho creato una sinergia con il<br />

professor. Cacchio dell’Università<br />

di L’Aquila, uno dei numeri uno in<br />

Italia nel settore riabilitativo. Assieme<br />

stiamo cercando di far evolvere<br />

l’approccio alla rieducazione<br />

motoria. Normalmente se fa male<br />

un ginocchio, si tende a rieducare<br />

il ginocchio. Che però fa parte<br />

di un corpo. E a monte esiste una<br />

centralina elettrica che fa funzionare<br />

tutto: la corteccia cerebrale è<br />

come l’hard disk di un computer<br />

in cui tutti i file dell’azione sono<br />

preregistrati. Se avverto dolore a<br />

un arto e non riesco a compiere un<br />

movimento, il mio corpo cerca una<br />

strategia di compensazione, spesso<br />

sbagliata, e crea un nuovo file per<br />

compiere la medesima azione”.<br />

Tra uno studio e una collaborazione,<br />

Fabrizio continua a seguire<br />

i suoi ragazzi, a cui è legato non<br />

solo da motivi professionali ma<br />

anche da forte amicizia. “Sono<br />

con Alonso da oltre 15 anni.<br />

Fosse dipeso da me avrei già lasciato<br />

la Formula 1 ma Fernando<br />

mi ha pregato di accompagnarlo<br />

a fine carriera”. Fortissimo anche<br />

il legame con Jovanotti.<br />

“Lavoro con Lorenzo da 20 anni,<br />

dai tempi in cui abitava a Forlì.<br />

Siamo cresciuti assieme. Mi chiama<br />

coach e continua a propormi<br />

nuove sfide: l’obiettivo 2015 era<br />

quello di affrontare una tournée<br />

negli stadi con 13 date in 20 giorni.<br />

E, soprattutto, tre San Siro in<br />

tre sere consecutive. Lorenzo è<br />

abituato a muoversi su un palco<br />

di ben 120 mq per ore. Abbiamo<br />

iniziato l’allenamento due mesi<br />

prima calibrando la preparazione<br />

in maniera scientifica”. E in inverno<br />

ci sarà la tournee invernale nei<br />

palazzetti con 35 date in 50 giorni.<br />

“Ogni mattina monitoro l’allenamento<br />

di Jovanotti, che abita<br />

a New York, raccogliendo sul<br />

mio iPad una serie di parametri<br />

sul sistema nervoso e metabolico,<br />

quindi sull’apparato cardiaco. In<br />

base alle risultanze decidiamo se<br />

e come apportare variazioni nella<br />

pratica fisica e alimentare”.<br />

L’unità di misura dell’evolvere<br />

delle stagioni comincia a segnare<br />

grandi numeri. “A Monza ho ricevuto<br />

un premio prestigioso che<br />

annovera nell’albo d’oro campioni<br />

del calibro di Senna e<br />

Schumacher. Significa che sono<br />

vecchio”. Un altro segnale, questa<br />

volta dolce e foriero di orgoglio è<br />

dato dal roster dei collaboratori.<br />

Nello staff ora ci sono anche Luca<br />

e Daniele. Che non hanno un cognome<br />

qualsiasi. Il primo ha 27<br />

anni e una laurea in scienze motorie,<br />

il secondo quattro primavere<br />

in meno e una pergamena in fisioterapia.<br />

“Luca viene in tournée<br />

con Jovanotti, fa lavorare tutta la<br />

band sotto il profilo atletico. Ogni<br />

tanto con Lorenzo ci scambiamo<br />

uno sguardo complice e un sorriso.<br />

Ci sembra impossibile che<br />

si tratti dello stesso bambino con<br />

occhi sognanti che ci portavamo<br />

in giro qualche anno fa”.<br />

Il futuro è già iniziato.<br />

14 IN MAGAZINE


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RIEQUILIBRARE<br />

Ben-essere<br />

IN FORMA<br />

LE NUOVE FRONTIERE DELLO STAR BENE RACCONTATE CON DUE ESEMPI<br />

ORIGINALI, PER SPORTIVI E NON SOLO: IL DRIVER PROGRAM CENTER DI FORLÌ<br />

E IL PERCORSO LONG LIFE FORMULA DI CASTROCARO TERME.<br />

di Elisa Gianardi / ph Giorgio Sabatini<br />

16 IN MAGAZINE


Con una quotidianità sempre più<br />

oppressa da ritmi frenetici e stati<br />

di tensione, è facile perdere il manuale<br />

delle istruzioni di quella<br />

meravigliosa ma complessa macchina<br />

che è il corpo umano, dove<br />

ogni muscolo, organo e articolazione<br />

dà il meglio di sé quando<br />

lavora in costante equilibrio tra<br />

corpo e mente. Nella ricerca di<br />

questa armonia perduta un ruolo<br />

guida a livello italiano lo svolge<br />

Forlì, un’area ricca di centri per<br />

la riabilitazione e il benessere, che<br />

attirano ogni anno centinaia di<br />

persone anche dall’estero. Siano<br />

essi sportivi alla ricerca della formazione<br />

atletica tagliata su misura<br />

o gente desiderosa di riappropriarsi<br />

di un corretto stile di vita.<br />

Legate al territorio forlivese sono<br />

le note realtà del Driver Program<br />

Center, aperto dal professore<br />

Stefano Elia in viale Italia,<br />

e il percorso Long Life Formula,<br />

ideato dalla dottoressa Lucia<br />

Magnani e proposto da quattro<br />

anni nella Clinica del Ben Essere<br />

delle Terme di Castrocaro. Due<br />

punte di diamante dell’area sport<br />

e beauty-wellness che permettono<br />

un affascinante viaggio fra pionieri<br />

di salute e benessere.<br />

Molto conosciuto nel mondo<br />

dell’automobilismo, il preparatore<br />

atletico Stefano Elia ha creato<br />

in città un nido per i giovani<br />

talenti della scuderia Porsche.<br />

Piloti, molti dei quali sudamericani,<br />

che trovano un rifugio dove<br />

unire al mental training la preparazione<br />

fisica anche attraverso<br />

strumenti all’avanguardia nella<br />

simulazione delle corse su pista.<br />

“Questo centro – racconta Elia –<br />

è nato sei anni fa per fornire una<br />

consulenza a 360° allo sportivo e<br />

all’atleta, ma si è aperto sempre<br />

più anche alle persone che non si<br />

accontentavano della solita ginnastica<br />

e volevano essere seguite<br />

da un’équipe di professionisti convinti<br />

che il benessere psicofisico<br />

sia una sorta di doping naturale.”<br />

Lo staff conta lo stesso Elia (preparazione<br />

atletica, alimentazione),<br />

Emiliano Maraldi (trainer),<br />

Alessandro Bezzi (mental training),<br />

Jose H. Poletti (fisioterapia),<br />

Caterina Mazzoni (area mentale<br />

e psicologica). “Oggi – aggiunge<br />

Elia – ci cercano anche uomini<br />

d’affari, manager che devono<br />

sopportare grandi responsabilità.<br />

Un punto fondamentale perché,<br />

sia nello sport che nel lavoro,<br />

chi vince è forte prima di tutto<br />

a livello mentale.” Per questo il<br />

programma proposto non<br />

trascura nessun fronte: fisico,<br />

posturale, psicologico<br />

e alimentare. Appoggiandosi<br />

all’Università di Ferrara, grazie<br />

a un semplice prelievo di saliva,<br />

si può anche fare il test del<br />

DNA per conoscere il proprio<br />

metabolismo, la capacità<br />

di bruciare i grassi, la risposta dei<br />

muscoli all’attività aerobica.<br />

Nel centro si formano atleti di varie<br />

discipline, ma i più numerosi<br />

sono piloti in ambito motorsport.<br />

IL SIMULATORE È POSIZIONATO<br />

IN UNA STANZA DOVE<br />

LE TEMPERATURE POSSONO<br />

ARRIVARE ANCHE A QUARANTA<br />

GRADI, PER REPLICARE LE<br />

CONDIZIONI CLIMATICHE CHE<br />

A VOLTE SI CREANO DENTRO<br />

UN ABITACOLO<br />

DI UN’AUTO IN CORSA.<br />

In origine tutto nacque, infatti,<br />

per la volontà di Giancarlo Minardi,<br />

l’ex patron dell’omonimo<br />

team di Formula 1, che voleva<br />

disporre di una struttura di addestramento<br />

per emergenti. Una<br />

sorta di accademia per piloti,<br />

che poi è cresciuta arrivando<br />

oggi a stringere collaborazioni<br />

con Porsche e altri grandi marchi.<br />

Un posto, soprattutto, dove<br />

potersi avvalere di attrezzature<br />

di ultima generazione, come la<br />

macchina per allenare i riflessi<br />

e il simulatore di guida<br />

sotto stress: lo scopo è valutare<br />

la risposta psicologica e la concentrazione<br />

dell’atleta disturbato<br />

da fattori esterni. “Il simulatore<br />

– chiarisce Elia – è posizionato in<br />

IL SIMULATORE DI GUIDA SOTTO STRESS<br />

IN CUI SI ALLENANO I PILOTI PRESSO<br />

IL DRIVER PROGRAM CENTER.<br />

IN MAGAZINE 17


UN MOMENTO DI PREPARAZIONE<br />

FISICA AL DRIVER PROGRAM CENTER<br />

CON IL PROFESSOR STEFANO ELIA.<br />

OGGI IL MENTAL TRAINING<br />

VIENE UTILIZZATO NON SOLO<br />

DAI PILOTI PER PREPARARSI<br />

ALLE GARE IN PISTA,<br />

MA ANCHE DAI MANAGER<br />

PER ESSERE PRONTI A GESTIRE<br />

I MOMENTI DI STRESS E LE<br />

RESPONSABILITÀ IN AMBITO<br />

PROFESSIONALE.<br />

una stanza dove le temperature<br />

possono arrivare anche a 40 gradi,<br />

per replicare le condizioni climatiche<br />

che a volte si creano dentro<br />

un abitacolo in corsa. Grazie<br />

a un monitor tridimensionale, e a<br />

un programma che può riprodurre<br />

tutte le vetture e tutti i circuiti<br />

del mondo, viene quindi simulata<br />

la gara. Ciò permette di valutare<br />

riflessi, ad esempio facendo apparire<br />

degli ostacoli sulla pista,<br />

e registrare i vari parametri del<br />

conducente, come respirazione,<br />

disidratazione o accelerazione del<br />

battito cardiaco. Per spingere al<br />

massimo la prestazione.”<br />

Stare bene a<br />

TUTTO TONDO<br />

Un’attenzione ai concetti di<br />

lunga vita e stress ossidativo<br />

sono i punti cardine della ricerca<br />

promossa dalla dottoressa Lucia<br />

Magnani (nella foto con il ministro<br />

della Salute Beatrice Lorenzin),<br />

AD delle Terme di Castrocaro.<br />

Un vero e proprio pool<br />

di specialisti prende in consegna<br />

chi si affida alla formula<br />

Long Life, in un processo che<br />

presuppone almeno<br />

un soggiorno di tre notti in<br />

struttura. “Long life formula<br />

è un percorso sulla prevenzione<br />

e sul corretto stile di vita –<br />

racconta Magnani –, che prende<br />

origine dall’unione di tre mondi<br />

che ho conosciuto nel mio<br />

percorso professionale, quello<br />

sanitario, il termale<br />

e il mondo dell’estetica.<br />

Un progetto che si distingue<br />

nel panorama italiano per<br />

due aspetti.”<br />

Chi arriva viene subito sottoposto<br />

ad analisi biochimiche del sangue:<br />

non invecchiare ma maturare<br />

bene è il motto, al riparo quindi<br />

dalla condizione patologica<br />

causata da eccesso di radicali<br />

liberi, molecole che danneggiano<br />

le componenti cellulari.<br />

Per gli ospiti si tratta di una<br />

full immersion fra visite, esami,<br />

test con specialisti che vanno<br />

dal medico internista al fisiatra,<br />

dal dermatologo allo specialista<br />

in nutrizione fino al medico<br />

estetico.<br />

18 IN MAGAZINE


THE ALL-NEW JAGUAR XF<br />

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THE ALL-NEW JAGUAR XF<br />

THE ALL-NEW JAGUAR XF


CORRERE<br />

Le corse<br />

NEL SANGUE<br />

ALESSANDRA NERI È LA PRIMA DONNA ISTRUTTRICE FERRARI.<br />

CONFERMATA COME OPINIONISTA F1 SU SKY SPORT.<br />

E NON SI FA MANCARE ANCHE UN APPUNTAMENTO SU DMAX.<br />

di Alessandro Bucci<br />

Nata a Forlì e cresciuta sulle<br />

colline di Bertinoro, Alessandra<br />

ha sempre dimostrato di avere i<br />

motori nel sangue, tanto che già<br />

da bambina correva sui kart. Vicecampionessa<br />

nel Campionato<br />

Superstars Internazionale GT<br />

Sprint nel 2010, si è sempre districata<br />

tra il design e l’automobilismo.<br />

Dopo gli studi tecnici, nel<br />

gennaio del 2011 si è laureata in<br />

Industrial Design presso l’Università<br />

degli Studi di San Marino.<br />

Opinionista per Sky Sport F1 sin<br />

dal 2014, Alessandra è un vulcano<br />

in piena, capace di districarsi<br />

anche nel giornalismo e nel mondo<br />

dell’editoria.<br />

Dal 1997 al 2012 non ti sei<br />

praticamente mai fermata<br />

al volante. Nella tua carriera<br />

sei passata dalle monoposto<br />

alle ruote coperte correndo<br />

per Ferrari, Porsche e McLaren.<br />

Nel 2010, con il team Vittoria,<br />

hai sfiorato il titolo nel<br />

Campionato Superstars Internazionale<br />

GT Sprint.<br />

Qual è stato l’episodio più<br />

significativo di quell’anno?<br />

“Il week-end di Portimão, perché,<br />

realizzata la doppietta, andai in<br />

vacanza in testa alla classifica ed<br />

ebbi tempo di rendermi conto che<br />

potevo giocarmela fino alla fine.”<br />

Dopo la laurea in Industrial<br />

Design sei diventata istruttrice<br />

nel Centro Internazionale<br />

di Guida Sicura di De<br />

Adamich. Quant’è importante<br />

non confondere le strade<br />

di tutti i giorni con la pista?<br />

“La strada è un mondo completamente<br />

diverso dalla pista, tant’è<br />

che vado molto piano e tutti mi<br />

chiedono perché lo faccio visto<br />

che corro. Io conosco il reale pericolo<br />

che c’è per strada e rispetto<br />

alle mie amiche vado più piano.”<br />

Grazie all’accordo tra Editoriale<br />

C&C e il canale televisivo<br />

Dinamica Channel hai<br />

presentato Primo Contatto,<br />

una trasmissione digitale<br />

dedicata alle auto. Puoi parlarci<br />

di questa esperienza?<br />

“È nata un po’ per caso. L’azienda<br />

per la quale lavoravo nel campo<br />

del design ha chiuso. Ho conosciuto<br />

il responsabile della sezione<br />

video dell’Editoriale che, sapendomi<br />

libera da impegni fissi, mi<br />

ha proposto una collaborazione<br />

per curare i video. Era pane per<br />

i miei denti, quindi mi sono detta<br />

‘Perché no?’. È nato così questo<br />

progetto che si è sviluppato nel<br />

tempo: andavo alle presentazioni<br />

stampa con un cameraman,<br />

giravamo tutto e poi, grazie alle<br />

nozioni di montaggio video che<br />

avevo acquisito all’università, realizzavo<br />

tutto il montato. È un<br />

progetto che ho sentito e sento<br />

molto perché quasi dalla A alla Z<br />

lo curavo io.”<br />

Mercedes FirstHand ti ha<br />

permesso di girare nuovamente<br />

l’Italia, districandoti<br />

tra eventi e interviste. Potresti<br />

descriverci in che cosa<br />

consiste il tuo lavoro in questa<br />

area dell’usato?<br />

“FirstHand era un nuovo progetto<br />

di Mercedes molto valido e<br />

volevano promuoverlo soprattutto<br />

con video che non andassero<br />

in TV, ma che fossero trasmessi<br />

in loop nelle concessionarie, in<br />

modo tale da attirare l’attenzione<br />

dei clienti in attesa. Noi facevamo<br />

una piccola presentazione iniziale<br />

di tutto il progetto, poi, di ogni<br />

concessionaria, descrivevamo le<br />

vetture più belle e le provavamo<br />

anche per strada. Era un modo,<br />

anche per loro, di pubblicizzare<br />

le vetture che avevano nel salone.<br />

Con questo progetto io e la mia<br />

20 IN MAGAZINE


IN MAGAZINE 21


collega abbiamo girato tutta l’Italia,<br />

dal Nord al Sud. Con la neve,<br />

con la pioggia e con il sole quasi<br />

per tutto l’anno siamo andate per<br />

concessionarie Mercedes a fare<br />

interviste, oltre che stand-up con<br />

le vetture.”<br />

Dallo scorso anno sei entrata<br />

nella famiglia di Sky partecipando<br />

alle trasmissioni<br />

Race Anatomy e Ultimo Giro<br />

e commentando le gare del<br />

Porsche Mobil Supercup e<br />

trofeo Abarth Italia. Come<br />

si prepara una puntata?<br />

“Per quanto riguarda Race Anatomy,<br />

ho deciso di vedere la gara<br />

con gli ospiti della trasmissione<br />

come se fossimo amici al bar. Io<br />

“LA STRADA È UN MONDO<br />

COMPLETAMENTE DIVERSO<br />

DALLA PISTA, TANT’È CHE<br />

VADO MOLTO PIANO E TUTTI MI<br />

CHIEDONO PERCHÉ LO FACCIO<br />

VISTO CHE CORRO. IO CONOSCO<br />

IL REALE PERICOLO CHE C’È PER<br />

STRADA E RISPETTO ALLE MIE<br />

AMICHE VADO PIÙ PIANO.”<br />

ci tengo particolarmente, perché<br />

è un primo confronto sulla gara<br />

con il presentatore Fabio Tavelli,<br />

Leo Turrini e gli ospiti prima<br />

della trasmissione. Nell’intervallo<br />

tra la fine della corsa e l’inizio di<br />

Race Anatomy si tiene una riunione<br />

dove decidiamo la scaletta,<br />

con i quattro macro argomenti da<br />

trattare. Poi c’è la fase di trucco e<br />

parrucco che precede la diretta.<br />

Le prime volte mi tremavano le<br />

gambe, perché l’idea di non poter<br />

sbagliare è un bel peso, soprattutto<br />

se non hai mai pensato di far<br />

della televisione. Quando vedevo<br />

il lumino rosso che mi riprendeva<br />

sulla telecamera che si accendeva,<br />

provavo un’ansia pazzesca.”<br />

Ci parli del tuo progetto con<br />

il canale DMAX?<br />

“DMAX Garage, partito a settembre,<br />

consiste in piccole puntate<br />

destinate al contenitore delle<br />

auto. Io ed il rallysta Lorenzo<br />

Marini presentiamo ogni volta<br />

una nuova macchina, con uno<br />

stile divertente incentrato sulle<br />

contrapposizioni pista/rally e<br />

uomo/donna. Le macchine che<br />

trattiamo non sono supercar, ma<br />

macchine normali, quelle che si<br />

usano generalmente di più per la<br />

strada. Spero che questo impegno<br />

possa proseguire nel tempo...”<br />

Hai definito l’esperienza<br />

come navigatore per il Ferrari<br />

Cavalcade una delle più<br />

belle della tua vita.<br />

“Sì, è stata un’esperienza dal<br />

punto di vista dell’ospite. Non<br />

avevo stress legato al fatto che<br />

tutto dovesse andare bene, come<br />

quando sono coinvolta con la<br />

scuola Ferrari in altre attività.<br />

Ho visto Roma in tanti modi<br />

esclusivi, uno diverso dall’altro.<br />

Essendo italiana l’avevo già vista<br />

in diverse occasioni, quindi posso<br />

solo immaginare cosa abbia<br />

potuto significare per le persone<br />

straniere coinvolte. Siamo stati<br />

in tanti luoghi splendidi anche al<br />

di fuori del Lazio, ma che fossero<br />

raggiungibili in giornata, dal<br />

momento che con le macchine<br />

dovevamo percorrere diversi<br />

chilometri.”<br />

Quali altre attività hai in<br />

corso?<br />

“Oltre a Race Anatomy quest’anno<br />

mi è stato assegnato un campionato<br />

in più da commentare, il<br />

TCR International Series. Sono<br />

contenta, perché significa che sto<br />

lavorando bene come telecronista.<br />

Inoltre continuerò a fare l’istruttrice<br />

per Ferrari. Certo sarei<br />

pronta a tornare anche subito in<br />

pista, ma al momento giusto.”<br />

ALESSANDRA NERI SU UN PODIO<br />

NEL 2010 QUANDO ERA ANCORA<br />

IMPEGNATA CON LE GARE IN PISTA.<br />

22 IN MAGAZINE


pensa il tuo mondo<br />

Alessi • Arzberg • Berkel • Berndes • Brionvega • Carlo Moretti • Cristal de Sevres • Culti • Daum • Driade • Durance • Global<br />

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24 IN MAGAZINE


RINASCERE<br />

Come una<br />

FIABA<br />

L’ASSOCIAZIONE REGNOLI 41 È UN ESEMPIO DI COME<br />

I CITTADINI POSSONO UNIRE GLI SFORZI PER ANIMARE<br />

I QUARTIERI INTORNO A PROGETTI CONCRETI.<br />

di Laura Bertozzi / ph Giorgio Sabatini<br />

Si potrebbe partire come nelle<br />

favole: “C’era una volta...” È la<br />

storia della via forlivese Giorgio<br />

Regnoli e dell’alternanza dei momenti<br />

bui con quelli di riqualificazione.<br />

Nei primi decenni post<br />

bellici, questa strada del centro<br />

era frequentatissima e, nei giorni<br />

di lunedì e venerdì, era attraversata<br />

dal mercato che si snodava<br />

da Piazza del Carmine a Piazza<br />

XX settembre. Poi le lamentele<br />

sul traffico, sull’eccesso di rumori,<br />

sui negozi e sull’abbandono<br />

delle case fecero mutare d’abito<br />

alla via, nel tentativo di attuare<br />

le numerose, e spesso contraddittorie,<br />

richieste. Cominciò allora<br />

un periodo di desolazione. Poi,<br />

come nelle favole, ecco la svolta:<br />

un insieme di cittadini (residenti<br />

e non) si impegnò a riqualificare<br />

la via. Era il 2011 e il gruppo<br />

creò l’Associazione culturale<br />

Regnoli 41 per rivalutare la via,<br />

cercando di creare una maggior<br />

coesione fra gli abitanti e gli operatori<br />

commerciali.<br />

IN MAGAZINE 25


NON SI TRATTAVA DI RENDERE<br />

EFFICIENTI LE ATTIVITÀ<br />

COMMERCIALI COME QUELLE<br />

DI UN IPERMERCATO, MA<br />

DI CREARE UN’UNIONE ORIGINALE<br />

DI ATTIVITÀ ARTISTICHE E<br />

ARTIGIANALI, ALL’INSEGNA<br />

DI UNA COMUNE IDENTITÀ:<br />

QUELLA DEL BUON VIVERE.<br />

E poi c’è stata lei, Raffaella<br />

Orazi, un’orafa che ha messo tutta<br />

la sua energia nel rendere concreti<br />

i progetti di rilancio di tutte<br />

le realtà operative della zona,<br />

facendole emergere da un torpore<br />

durato troppo a lungo. Non<br />

si trattava di rendere efficienti le<br />

attività commerciali come quelle<br />

di un qualunque ipermercato, ma<br />

di creare un’unione originale<br />

di attività artistiche e artigianali.<br />

Così la decina circa di<br />

negozi sfitti della via hanno trovato<br />

nuovi gestori che hanno avviato<br />

le loro attività all’insegna di<br />

una comune identità: quella del<br />

buon vivere.<br />

Secondo l’Associazione Regnoli<br />

41 (il numero indica la sede di una<br />

ferramenta che, dopo la chiusura<br />

dell’attività commerciale, è diventata,<br />

in un primo momento, la sede<br />

degli associati) non basta però la<br />

scelta oculata degli esercenti e l’originalità<br />

delle loro proposte artigianali:<br />

via Regnoli merita anche<br />

una riqualificazione estetica. Ed<br />

è stato questo l’obiettivo che ha<br />

fatto nascere la Galleria a cielo<br />

aperto, l’esposizione di opere<br />

d’arte sistemate sui muri esterni<br />

delle case, sui balconi e sul marciapiede<br />

della strada. Si tratta di<br />

un progetto ambizioso, che prevede<br />

l’avvicendarsi semestrale delle<br />

opere e la sensibilizzazione dei<br />

proprietari degli immobili a partecipare<br />

all’iniziativa, offrendo<br />

spazi per l’innovativa esibizione.<br />

Quest’anno, attraverso un bando,<br />

è stata proposta la quarta<br />

edizione della galleria su un tema<br />

preciso. Ad esperti d’arte è stato<br />

affidato il compito di vagliare i<br />

bozzetti che, divenute opere complete,<br />

vestiranno la via con i loro<br />

colori e forme. L’edizione 2015<br />

ha per titolo E di nuovo cambio<br />

e prevede un innalzamento del<br />

livello qualitativo della mostra,<br />

tramite la selezione, accanto ad<br />

alcuni lavori delle passate edizioni,<br />

di tre opere, agli autori delle<br />

quali verranno assegnati premi<br />

in denaro. I tre lavori resteranno<br />

esposti per tre anni. La finalità<br />

non è solo quella di una semplice<br />

esposizione, ma anche quella<br />

di essere un portale fisico della<br />

creatività del territorio, con integrazione<br />

fra artisti ed artigiani<br />

attraverso eventi comuni.<br />

Al gruppo iniziale di una decina<br />

di persone si sono aggiunti altri<br />

soci raggiungendo il numero di<br />

circa 400 iscritti attivi, intenti<br />

a organizzare attività culturali e<br />

di aggregazione attraverso mostre,<br />

concerti, laboratori di<br />

artigianato, letture, performance<br />

teatrali, cene conviviali,<br />

letture per bambini e<br />

visite guidate (in particolare<br />

alla Galleria a cielo aperto).<br />

26 IN MAGAZINE


A SINISTRA, IL LABORATORIO<br />

DI RESTAURO COLOFONIA; A DESTRA,<br />

LA TITOLARE DI ARTEFATTI MOSTRA<br />

LE SUE CREAZIONI.<br />

IN APERTURA, IL GRUPPO CHE ANIMA<br />

L’ASSOCIAZIONE REGNOLI 41.<br />

Un altro tassello nella creazione<br />

di coesione si è concretizzato grazie<br />

alle annuali Cene ad impatto<br />

zero, finalizzate a creare integrazione<br />

fra residenti e cittadini di<br />

nazionalità diverse. In un lungo<br />

tavolo, in occasione della Notte<br />

Verde dello scorso anno, oltre<br />

250 persone si sono sedute fianco<br />

a fianco, portando da casa cibo e<br />

stoviglie. Quest’anno molti hanno<br />

consegnato agli artigiani maglie<br />

usate, da questi ultimi trasformate<br />

in borse per il trasporto di posate.<br />

“Molte associazioni – spiega Raffaella<br />

Orazi – ci hanno appoggiato,<br />

creando una interessante<br />

sinergia. Fra le altre, ricordiamo:<br />

Spazio agli spazi, Italia nostra,<br />

Associazione Forcine, impegnata<br />

nella presentazione di film all’Arena<br />

forlivese di via Regnoli, Matite<br />

Giovanotte, Spazi indecisi,<br />

Nati per leggere, La bottega dello<br />

psicologo, Slow Food, Sovraesposti<br />

(che ha realizzato il docufilm<br />

Forum living, sull’azione svolta<br />

da Regnoli 41 per la rinascita della<br />

strada) e la Parrocchia di San<br />

Mercuriale.<br />

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L’ASSOCIAZIONE REGNOLI 41<br />

NON LIMITA IL SUO IMPEGNO<br />

ALL’OMONIMA STRADA, MA<br />

ALLARGA GLI OBIETTIVI AL<br />

CORSO GARIBALDI, CON UNA<br />

CONTINUITÀ DI EVENTI CHE<br />

RENDERANNO PIÙ RICCA<br />

E INVITANTE ANCHE QUESTA<br />

STRADA, PER TUTTO L’ANNO.<br />

Altre iniziative attuate dall’associazione<br />

sono la realizzazione di<br />

due edizioni del concorso fotografico<br />

intitolato Uno scatto per Regnoli,<br />

la donazione da parte della<br />

gioielleria Brillante di un risciò,<br />

e l’organizzazione di laboratori<br />

d’arte e di artigianato, concerti,<br />

serate musicali, proiezioni e mostre<br />

d’arte al Cosmonauta.<br />

Tutto ciò ha permesso alla via<br />

Giorgio Regnoli di essere iscritta,<br />

dallo scorso anno, nell’elenco<br />

delle Social Street. Nel frattempo,<br />

esattamente nel febbraio scorso,<br />

l’Associazione ha potuto avere<br />

una sede fissa, in un ambiente di<br />

circa 300 metri quadri negli ex<br />

locali di Tessilmoda, in via dei<br />

Filergiti.<br />

E veniamo all’occupazione dei<br />

negozi sfitti che sono diventati<br />

mete per l’artigianato, come, ad<br />

esempio, Colofonia, che si occupa<br />

di restauro di tele e legno, o<br />

Artefatti, che produce accessori e<br />

borse utilizzando vecchi ombrelloni<br />

e materiale di recupero. Non<br />

da meno è Partenope Caffè, che<br />

utilizza macchinari napoletani<br />

autentici e dispone di dolci tipici<br />

del capoluogo campano, o La<br />

frugale abbondanza, che presenta<br />

una cucina casalinga con prodotti<br />

di aziende locali, dai formaggi,<br />

vini e salumi, al pane.<br />

Fra gli eventi più recenti, va segnalato<br />

quello che si è tenuto il 24<br />

settembre nel cortile interno del<br />

San Domenico, con l’esposizione<br />

di fotografie che ritraggono venti<br />

persone di diverse etnie, immortalate<br />

dal flash mentre preparano<br />

un cibo della loro tradizione.<br />

L’Associazione Regnoli 41 non limita<br />

il suo impegno all’omonima<br />

strada, ma allarga gli obiettivi<br />

al Corso Garibaldi, coinvolgendo<br />

tutte le scuole di musica<br />

con una continuità di concerti<br />

che renderanno più ricca e invitante<br />

anche questa strada, per<br />

tutto l’anno. L’Associazione sarà<br />

anche protagonista dell’organizzazione<br />

delle mostre d’arte nella<br />

sede della Fondazione Cassa dei<br />

Risparmi di Forlì in Corso Garibaldi<br />

40. La scelta di affidare<br />

l’allestimento delle esposizioni a<br />

Regnoli 41 è avvenuta in seguito<br />

ad un bando emesso dalla Fondazione<br />

stessa.<br />

A FIANCO, I TITOLARI DEL NEGOZIO<br />

LA FRUGALE ABBONDANZA;<br />

SOPRA, IL PARTENOPE CAFFÈ.<br />

28 IN MAGAZINE


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ESPLORARE<br />

Benvenuti<br />

AL PARCO!<br />

IL PARCO DELLE FORESTE CASENTINESI NON È SOLO<br />

UNA META NATURALE. È ARRIVATO IL TEMPO<br />

DI VALORIZZARE GLI ASPETTI CULTURALI.<br />

di Gianluca Gatta / ph Giorgio Sabatini<br />

30 IN MAGAZINE


IN MAGAZINE 31


Punto di riferimento naturalistico<br />

del Centro Italia è il Parco Nazionale<br />

delle Foreste Casentinesi,<br />

Monte Falterona e Campigna.<br />

Conserva certamente una delle<br />

foreste più pregiate d’Europa<br />

– con la più importante popolazione<br />

di lupo dell’Appennino<br />

settentrionale e con la presenza<br />

di ben cinque specie di ungulati:<br />

cinghiale, capriolo, daino, cervo e<br />

muflone –, ma è anche un territorio<br />

con centri abitati ricchi di storia<br />

e di testimonianze artistiche<br />

e architettoniche. Proprio della<br />

duplice vocazione, naturale e culturale,<br />

di questo territorio parlia-<br />

“ABBIAMO AVUTO<br />

UN INCREMENTO DI PRESENZE<br />

DELL’80% RISPETTO ALL’ANNO<br />

PRECEDENTE. QUINDI QUESTO<br />

SIGNIFICA CHE CI SONO TUTTE<br />

LE CONDIZIONI AFFINCHÉ<br />

QUESTO TERRITORIO ABBIA<br />

UNO SVILUPPO ANCHE<br />

ECONOMICO.”<br />

SOPRA, DUE CERVI FOTOGRAFATI<br />

ALL’INTERNO DEL PARCO; A DESTRA,<br />

IL PRESIDENTE DELL’ENTE DEL<br />

PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE<br />

CASENTINESI, LUCA SANTINI.<br />

mo con il Presidente dell’Ente<br />

che gestisce il Parco Nazionale,<br />

Luca Santini.<br />

“Da un paio d’anni gli indirizzi<br />

che stiamo dando a questo Ente<br />

sono cambiati. Ritengo che il Parco<br />

debba essere un valore aggiunto<br />

per un territorio, anche perché<br />

sono convinto che la conservazione<br />

della natura si fa meglio<br />

dove c’è predisposizione anche<br />

da parte delle popolazioni residenti<br />

verso le finalità proprie del<br />

parco. La finalità principale<br />

è la tutela della biodiversità,<br />

che è sempre stata perseguita<br />

bene nelle Foreste Casentinesi,<br />

ma è anche quella della promozione<br />

di un territorio: noi<br />

ci stiamo aprendo sempre di più<br />

al turismo.” È la legge infatti a<br />

prevedere che i parchi nazionali<br />

debbano anche sostenere lo sviluppo<br />

socio-economico e socioculturale<br />

di un territorio.<br />

Un territorio, quello che racchiude<br />

il Parco, da sempre crocevia<br />

culturale fondamentale per l’Italia<br />

centrale. “Il Parco Nazionale<br />

insiste sulle province di Arezzo,<br />

Firenze, e Forlì-Cesena – continua<br />

Santini –. Il che significa parlare<br />

di Piero Della Francesca, di<br />

Giotto, del Rinascimento fiorentino,<br />

di Dante Alighieri, che tra Firenze<br />

e la Romagna ha improntato<br />

tutta la sua opera e la sua vita.<br />

Venendo a epoche più recenti<br />

non possiamo dimenticare Dino<br />

Campana, che con i Canti Orfici<br />

descrive proprio l’attraversamento<br />

del Parco Nazionale, partendo<br />

da Marradi e arrivando fino a La<br />

Verna. Inoltre, unico parco al<br />

mondo, ospita al suo interno<br />

due centri religiosi come l’eremo<br />

di Camaldoli e il santuario<br />

de La Verna, che hanno<br />

un ruolo culturale fondamentale,<br />

grazie anche ai manoscritti<br />

conservati nelle loro biblioteche,<br />

e che hanno influenzato, con la<br />

loro presenza, quella che è stata la<br />

coltivazione della foresta.” I monaci<br />

camaldolesi hanno tra l’altro<br />

come simbolo l’abete bianco, che<br />

è presente nelle foreste Casentinesi:<br />

“È un po’ anche il simbolo del<br />

Parco Nazionale.”<br />

Oltre ad aprire le porte a enti locali<br />

e istituzioni interessate a collaborare<br />

per lo sviluppo culturale<br />

e turistico del Parco, sono state<br />

promosse reti di volontari<br />

per collaborare alle attività<br />

propriamente naturalistiche<br />

e ai progetti di conservazione.<br />

“Ci sono varie associazioni che<br />

collaborano con noi, tra cui una<br />

specifica, che è quella degli Amici<br />

del Parco Nazionale delle Foreste<br />

Casentinesi Monte Falterona e<br />

Campigna, costituita da volontari<br />

provenienti da tutta Italia. I<br />

volontari sono indispensabili ad<br />

32 IN MAGAZINE


esempio durante le operazioni di<br />

stima di presenza del cervo dove<br />

riusciamo a mettere in campo<br />

oltre 500 persone sul territorio.<br />

Senza il loro apporto sarebbe impensabile.<br />

Per la prima volta in<br />

Europa abbiamo applicato inoltre<br />

il Wolf Howling, lanciando<br />

alla stessa ora richiami su tutto il<br />

territorio del Parco Nazionale in<br />

modo da censire anche la presenza<br />

del lupo.”<br />

Dopo quasi due anni di lavoro a<br />

questo progetto di promozione turistica<br />

i risultati si sono fatti vedere.<br />

“Abbiamo avuto un incremento<br />

di presenze dell’80% rispetto<br />

all’anno precedente. Quindi<br />

questo significa che ci sono tutte<br />

le condizioni affinché questo territorio<br />

abbia uno sviluppo anche<br />

economico.” E proprio in ragione<br />

di questo successo l’Ente Parco ha<br />

deciso di cominciare un percorso<br />

di certificazione europea, secondo<br />

quanto previsto dalla Carta<br />

Europea del turismo sostenibile:<br />

“Si tratta di una certificazione<br />

di processo, non una certificazione<br />

di prodotto, affinché tutti<br />

gli operatori che lavorano all’interno<br />

dell’area protetta, abbiano<br />

ben chiaro il fatto che dobbiamo<br />

svilupparci con un turismo<br />

sostenibile, che non sia in<br />

contrasto con quella che è la finalità<br />

principale dell’area protetta,<br />

la conservazione della natura.”<br />

Ma il parco non è costituito solo<br />

da verde e natura, ci sono interi<br />

Comuni che insistono al suo interno<br />

con abitanti che, fin da piccoli,<br />

imparano a convivere con regole e<br />

ritmi di vita tutti particolari. Che<br />

cosa significa abitare nel parco?<br />

“Io credo che quest’area protetta,<br />

che è diventata Parco Nazionale<br />

nel 1993, sia tale anche grazie a<br />

chi ha vissuto in questi territori.<br />

Perché questa era un’area già soggetta<br />

ai vincoli caratteristici delle<br />

riserve naturali, come il divieto<br />

di caccia. Ma ci sono anche altre<br />

aree in Italia con le stesse caratteristiche,<br />

dove però non si è<br />

mantenuto in modo così integro<br />

il patrimonio naturale. La differenza<br />

sta proprio negli abitanti<br />

di queste zone. Credo che sia necessario<br />

continuare a valorizzare<br />

questo rapporto positivo che c’è<br />

stato tra gli abitanti e il territorio<br />

del Parco, perché troppo spesso<br />

le aree protette vengono vissute<br />

dai residenti soltanto come una<br />

somma di vincoli.” Nei Comuni<br />

del Parco Nazionale vivono circa<br />

47.000 persone; all’interno dell’area<br />

protetta sono 1.800, di cui un<br />

migliaio a Badia Prataglia. “Noi,<br />

come Parco Nazionale, abbiamo<br />

cercato di mantenere aperta una<br />

scuola elementare a Badia Prataglia<br />

finanziando delle ore di<br />

educazione ambientale. Quando<br />

incontro questi bambini, capisco<br />

che hanno una preparazione da<br />

un punto di vista naturalistico di<br />

gran lunga superiore a quella dei<br />

loro coetanei. E questo perché<br />

loro riescono ad andare sul campo<br />

e a vedere, ad esempio, qual è la<br />

differenza tra un abete rosso e uno<br />

bianco. In questo modo riusciremo<br />

ad avere dei cittadini consapevoli<br />

di dove vivono, avremo delle<br />

persone che sapranno riconoscere<br />

la fauna e la flora locale. Che sappiano<br />

distinguere ad esempio tra<br />

un capriolo, un daino o un cervo,<br />

e non dicano che hanno visto un<br />

cerbiatto o un bambi.”<br />

Chi è<br />

LUCA SANTINI<br />

Luca Santini è Presidente<br />

dell’Ente Parco Nazionale<br />

delle Foreste Casentinesi,<br />

Monte Falterona e Campigna<br />

dal 21 giugno 2013.<br />

È nato a Stia, in Provincia<br />

di Arezzo, nel 1964, è sposato<br />

e ha una figlia di ventitré anni.<br />

Di professione è agente<br />

generale di assicurazioni, ma<br />

da molto tempo è impegnato<br />

in campo amministrativo:<br />

è stato sindaco del Comune<br />

di Stia per dieci anni, fino alla<br />

sua fusione con il Comune di<br />

Pratovecchio.<br />

Nel 2011 ha ricoperto l’incarico<br />

di Presidente dell’Unione dei<br />

Comuni Montani del Casentino<br />

e nel 2013, prima di ottenerne<br />

la presidenza, quello di<br />

Commissario straordinario<br />

dell’Ente Parco.<br />

IN MAGAZINE 33


34 IN MAGAZINE


ESPORRE<br />

Le vite<br />

DEGLI ALTRI<br />

ICONS AND WOMEN: LE FOTO DI STEVE MCCURRY<br />

CONTINUANO A STUPIRE AI MUSEI SAN DOMENICO DI FORLÌ IN UN PERCORSO<br />

FATTO DI PERSONE, SGUARDI, EMOZIONI.<br />

di Lucia Lombardi<br />

Camicia blu come i suoi occhi.<br />

Piccoli, veloci, pronti a carpire<br />

l’umanità che li circonda. La sua<br />

parlata rotonda, yankee, franca,<br />

aperta, spontanea, caratterizzata<br />

da un timbro energico, restituisce<br />

l’essenza stessa della sua persona,<br />

del suo fare fotografia. Attende<br />

con calma, come il leone la sua<br />

preda, che il soggetto si manifesti<br />

nella sua natura più intima e vera.<br />

“La foto ha qualcosa in comune<br />

con la meditazione” – afferma<br />

Steve McCurry –, classe 1950,<br />

uno dei fotografi americani viventi<br />

più amati dal pubblico italiano,<br />

che inizia la sua carriera nel 1979.<br />

Lui che coi suoi scatti antesignani<br />

ha segnato un percorso preciso<br />

nel mondo del reportage fotografico,<br />

un cammino alla ricerca della<br />

dignità umana, uno studio profondo<br />

sull’identità, sull’umanità<br />

delle persone. Ai Musei di San<br />

Domenico di Forlì, sino al 10<br />

gennaio 2016, sono esposti<br />

quarant’anni di foto, un vero<br />

e proprio bagno nella storia mondiale<br />

più recente attraverso i sei<br />

continenti. Lui si sente un narratore:<br />

“La storia disturba. Ci serve<br />

vedere cosa succede – dichiara –,<br />

bisogna cercare storie, la verità del<br />

mondo di oggi.” Dare un volto a<br />

realtà lontane, ad eventi che hanno<br />

cambiato il corso della nostra<br />

storia attuale, raccontare culture<br />

minacciate dalla globalizzazione,<br />

disastri, guerre, valicare l’invalicabile<br />

per far conoscere gli effetti<br />

che gli eventi hanno sulle persone:<br />

“a me interessano i civili”.<br />

Come avvenne in Afghanistan<br />

nel 1984, quando i russi stavano<br />

per invadere il paese e lui annusò<br />

l’inizio della fine. Entratovi clandestinamente<br />

con abiti tradizionali,<br />

fu attratto dal vociare degli<br />

studenti di una scuola nel campo<br />

profughi di Nashir Bag, dove fu<br />

letteralmente calamitato dallo<br />

sguardo di Sharbat Gula. “Me lo<br />

devo ricordare”, pensò tra sé il fotografo,<br />

e scattò, per restituirci La<br />

ragazza dagli occhi verdi, foto<br />

divenuta una vera e propria<br />

icona, pubblicata sulla cover<br />

del National Geographic.<br />

Un’immagine che rischiò di non<br />

essere pubblicata per la sua forza<br />

dirompente, per la sua capacità di<br />

permearci, di trapassarci e svelarci<br />

in una frazione di secondo paure<br />

e dubbi. Il suo sguardo di bambina<br />

tradisce quella che invece le<br />

circostanze nefaste sembrano già<br />

aver tramutato in donna. Cosa ci<br />

attira di quell’immagine? “È un<br />

unicum – racconta McCurry –,<br />

c’è l’affluenza di più emozioni che<br />

si accavallano. Da una parte c’è<br />

un trauma e dall’altra la bellez-<br />

IN MAGAZINE 35


“CI SONO LUOGHI<br />

CHE SEMBRANO STREGATI<br />

DAL MALE, ABITATI<br />

DA PERSONE POVERISSIME,<br />

EPPURE CI COLPISCE<br />

LA PROFONDITÀ DELLA<br />

LORO ANIMA, LA LORO<br />

DIGNITÀ.”<br />

nell’oblio affinché ci diventassero<br />

familiari. Un senso di pienezza ci<br />

appaga per giorni dopo la visita,<br />

ci sentiamo investiti da un melting<br />

pot di colori, luci e atmosfere,<br />

che ora ottiene con macchine<br />

digitali, “perché permettono di<br />

giocare meglio con l’esposizione”.<br />

Nonostante il successo, un desiderio<br />

da realizzare ancora ce l’ha:<br />

“Fotografare papa Francesco.”<br />

SOPRA, UNO SCATTO REALIZZATO<br />

A WELIGAMA, IN SRI LANKA NEL 1995.<br />

SOTTO, STEVE MCCURRY ALL’APERTURA<br />

DELLA MOSTRA CON MONICA FANTINI,<br />

DIRETTORE GENERALE DI LEGACOOP<br />

ROMAGNA (A SINISTRA), ROBERTO<br />

PINZA, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE<br />

CASSA DEI RISPARMI DI FORLÌ E ELISA<br />

GIOVANNETTI, ASSESSORE ALLA<br />

CULTURA DEL COMUNE DI FORLÌ<br />

(A DESTRA).<br />

IN APERTURA, LO SCATTO CHE<br />

HA RESO FAMOSO STEVE MCCURRY<br />

IN TUTTO IL MONDO: LA RAGAZZA<br />

DI PESHAWAR, FOTOGRAFATA<br />

IN PAKISTAN NEL 1984.<br />

za.” Sono facce e facce quelle che<br />

ha osservato a caccia di storie,<br />

“viaggiando in solitaria, camminando<br />

e camminando, godendo<br />

della vita stessa”, ma rischiandola<br />

per ben tre volte, anche se “nessuna<br />

foto vale una vita umana”, non<br />

si sa mai dove ti portano le tue<br />

scarpe. Visitando questa mostra<br />

tocchiamo con lo sguardo mondi<br />

sconosciuti ai più, ma poco dopo<br />

avviene una sorta di svelamento<br />

dell’altro, si entra in comunione,<br />

in intimità, ci si sente parte della<br />

stessa storia, di un tutto.<br />

Si ha una sensazione di abbondanza,<br />

di una forte presenza<br />

umana, non ci si sente più soli ad<br />

affrontare il mondo. Quei volti,<br />

quelle storie, McCurry li ha scelti<br />

per noi, per non lasciarli cadere<br />

ph Giorgio Sabatini<br />

36 IN MAGAZINE


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VAKARUFALHI<br />

MALDIVE INSTINCT<br />

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Vakarufalhi è l’icona delle Maldive, il gioiello<br />

dell’atollo di Ari. Spiagge bianche, fitta<br />

vegetazione e un reef spettacolare a pochi<br />

passi dalla spiaggia. Con Hotelplan c’è un<br />

modo nuovo di viaggiare: Travel Instinct.<br />

TRAVEL OFFICE PHILOSOPHY & TERAPY<br />

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38 IN MAGAZINE


RICORDARE<br />

L’editore<br />

ILLUMINATO<br />

LA FONDAZIONE LIVIO E MARIA GARZANTI RINNOVA<br />

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. È L’OCCASIONE PER PARLARE<br />

CON GUIDO GAMBETTA, PRESIDENTE USCENTE,<br />

DEL SUO FONDATORE, L’EDITORE ALDO GARZANTI, E DEL FUTURO.<br />

di Dolores Carnemolla / ph Giorgio Sabatini<br />

Avreste mai creduto che esiste un<br />

legame tra Colazione da Tiffany<br />

di Truman Capote – pubblicato<br />

per la prima volta in Italia da<br />

Garzanti prima del successo cinematografico<br />

di Audrey Hepburn<br />

– e Forlì? Lo ha creato Aldo Garzanti.<br />

Fu filantropo, imprenditore,<br />

umanista, protagonista della<br />

svolta culturale italiana del secondo<br />

Novecento: tutto questo, ma<br />

prima di ogni cosa forlivese. Contribuì<br />

al restauro della Rocca di<br />

Caterina Sforza e, sempre a Forlì,<br />

creò nel ’57 la Fondazione Livio<br />

e Maria Garzanti con il fine di<br />

offrire ospitalità e sostentamento<br />

ad artisti bisognosi, giovani e anziani,<br />

nella sede dell’Hotel della<br />

Città, progettato dall’architetto<br />

Giò Ponti. La Fondazione è oggi<br />

amministrata da un consiglio di<br />

cinque membri che prestano la<br />

loro opera gratuitamente, cercando<br />

– non senza difficoltà – di portare<br />

avanti gli obiettivi prefissati<br />

dal suo fondatore.<br />

Abbiamo intervistato il Presidente<br />

uscente della Fondazione, il<br />

professore Guido Gambetta.<br />

Professore Gambetta, molti<br />

cittadini forlivesi non sono<br />

a conoscenza della Fondazione<br />

Garzanti e del fatto<br />

che è stata fondata da un<br />

concittadino illustre. A cosa<br />

attribuisce questa lacuna?<br />

“Il successo di Garzanti e della<br />

sua casa editrice a livello nazionale<br />

e la sua collocazione a Milano<br />

hanno fatto dimenticare la<br />

sua origine forlivese, tanto che<br />

molti non associano il nome della<br />

Fondazione a quello dell’editore.<br />

Un altro motivo è dovuto ad una<br />

colpa della stessa Fondazione che<br />

non ha sottolineato questa origine<br />

nella sua attività. Purtroppo mi<br />

sono trovato a presiederla in un<br />

momento difficile in cui l’attività<br />

culturale è stata sospesa e sostituita<br />

da una necessaria attività di<br />

gestione amministrativa. Inoltre<br />

la Fondazione è stata spesso associata<br />

all’Hotel della Città con una<br />

confusione di ruoli poco positiva.”<br />

Quali azioni secondo lei devono<br />

essere compiute per<br />

rafforzare l’attività della<br />

Fondazione Garzanti e per<br />

rinnovare gli obiettivi che si<br />

era posto Aldo Garzanti?<br />

“Gli obiettivi di Aldo Garzanti<br />

erano di ospitare nelle 25 stanze<br />

IN MAGAZINE 39


IL NUOVO CONSIGLIO DI<br />

AMMINISTRAZIONE DELLA<br />

FONDAZIONE GARZANTI È<br />

COMPOSTO DA ISABELLA LANDI<br />

(COMMERCIALISTA), GIACOMO<br />

PINI (CONSULENTE MARKETING),<br />

I PROFESSORI PATRICK<br />

LEECH E BENEDETTA SIBONI E<br />

L’AVVOCATO MARINO BUSNELLI.<br />

ALDO GARZANTI CON ALDO SPALLICCI<br />

IN UNA FOTO D’EPOCA. IN APERTURA,<br />

IL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE<br />

GARZANTI, GUIDO GAMBETTA.<br />

della cosiddetta Torre altrettanti<br />

artisti poveri che dovevano dedicarsi<br />

alla loro attività artistica<br />

senza avere problemi per la loro<br />

sussistenza quotidiana. Questo<br />

obiettivo iniziato alla fine degli<br />

anni ’50 si è di fatto esaurito<br />

a metà degli anni ’60 per mancanza<br />

di possibili ospiti (forse in<br />

parte per la collocazione della<br />

Fondazione in una cittadina di<br />

provincia e in parte per incapacità<br />

delle persone a cui Garzanti<br />

aveva affidato l’attività). Non<br />

penso che questo progetto possa<br />

essere ripreso. La possibilità di riprendere<br />

l’attività su nuove basi è<br />

legata alla soluzione degli attuali<br />

problemi finanziari.”<br />

Quali sono stati gli onori e<br />

gli oneri della sua esperienza<br />

all’interno di Fondazione<br />

Garzanti?<br />

“Sono entrato nel Consiglio della<br />

Fondazione su sollecitazione<br />

dell’allora Presidente Angelo Satanassi,<br />

storico sindaco di Forlì:<br />

la sua idea era creare un collegamento<br />

con la sede dell’Università<br />

di Forlì e in tal senso aveva<br />

modificato lo statuto prevedendo<br />

che due dei cinque membri del<br />

Consiglio fossero eletti dal Polo<br />

di Forlì. Da Presidente ho proseguito<br />

sulla stessa linea finché non<br />

si sono esaurite le risorse finanziarie.<br />

Purtroppo gli oneri sono<br />

stati molto superiori agli onori. La<br />

crisi economica ha determinato<br />

l’annullamento delle entrate della<br />

Fondazione che derivavano dagli<br />

affitti delle attività commerciali<br />

nella sede di Corso della Repubblica.<br />

Negli ultimi anni ho fatto<br />

ricorso alla generosità di Livio<br />

Garzanti [figlio di Aldo, n.d.r.].<br />

Con un’ulteriore modifica di<br />

Statuto ho previsto che uno dei<br />

cinque membri del Consiglio sia<br />

nominato dagli eredi di Garzanti<br />

attraverso la Fondazione Ravasi<br />

di Milano.”<br />

40 IN MAGAZINE


Lei ha conosciuto il figlio di<br />

Aldo Garzanti, Livio: che impressione<br />

ne ha avuto?<br />

“Ho conosciuto Livio Garzanti<br />

purtroppo nella fase finale della<br />

sua vita, quando era già molto<br />

sofferente e provato. L’impressione<br />

è stata comunque quella di<br />

incontrare un personaggio noto e<br />

ammirato per le cose importanti<br />

che aveva realizzato. In passato<br />

avevo collaborato alla sua Enciclopedia<br />

Europea, ma ancora<br />

prima avevo vissuto da lettore la<br />

sua prestigiosa attività editoriale,<br />

da Pasolini in poi.”<br />

Con quale augurio vuole salutare<br />

i nuovi componenti<br />

del consiglio di amministrazione<br />

della Fondazione?<br />

“L’augurio non può essere che<br />

quello di risolvere positivamente<br />

il contenzioso in atto con i passati<br />

gestori dell’Hotel della Città per<br />

poter riprendere le attività della<br />

Fondazione.”<br />

La storia di<br />

ALDO GARZANTI<br />

Aldo Garzanti, che nel 1954 era<br />

stato anche fra i finanziatori della<br />

spedizione italiana che conquistò<br />

la vetta del K2, nacque a Forlì<br />

nel 1883 dove frequentò le scuole<br />

medie e le superiori. Intrapresa<br />

la carriera dell’insegnamento,<br />

nell’immediato dopoguerra<br />

maturò la decisione di dedicarsi<br />

all’attività commerciale<br />

e imprenditoriale.<br />

Nel 1938 rilevò una delle più<br />

importanti case editrici italiane,<br />

la Treves, che da tempo si<br />

trovava in gravi difficoltà.<br />

Quando Aldo Garzanti intervenne<br />

– modificando subito la ragione<br />

sociale della ditta in Casa<br />

editrice Garzanti, anche per la<br />

concomitante promulgazione<br />

delle leggi razziali – si trovò di<br />

fronte a impianti tipografici<br />

ormai obsoleti e a un catalogo<br />

invecchiato.<br />

Gli eventi bellici ebbero pesanti<br />

ripercussioni sulla casa editrice:<br />

gli edifici della vecchia Treves,<br />

con la tipografia e il magazzino,<br />

andarono distrutti nel corso dei<br />

bombardamenti di Milano della<br />

metà di agosto 1943; in seguito,<br />

poiché non aveva aderito alla<br />

Repubblica Sociale Italiana,<br />

Aldo Garzanti venne dichiarato<br />

antifascista ed estromesso con<br />

decreto prefettizio dalla direzione<br />

della sua azienda.<br />

Ripreso il controllo dell’impresa<br />

dopo la liberazione ricostruì<br />

nel giro di un anno le Officine<br />

grafiche Garzanti dotate delle<br />

più moderne tecniche di stampa.<br />

Affidò l’evoluzione della casa<br />

editrice all’unico figlio Livio<br />

(morto a Milano nel febbraio<br />

di quest’anno) per dedicarsi<br />

maggiormente all’attività<br />

filantropica, che non trascurò<br />

mai fino alla morte, avvenuta<br />

nel luglio del 1961.<br />

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ADVERTORIAL<br />

AGENZIA VIAGGI RAMILLI<br />

E IO PARTO!<br />

DA 55 ANNI<br />

L’AGENZIA VIAGGI<br />

RAMILLI DI PIAZZA<br />

SAFFI OFFRE<br />

AI FORLIVESI UN<br />

SERVIZIO COMPLETO<br />

PER ORGANIZZARE<br />

VIAGGI DI PIACERE<br />

E DI LAVORO IN<br />

TUTTO IL MONDO.<br />

C’è forse chi, passando davanti<br />

ad un’agenzia di viaggi e<br />

vedendo splendidi manifesti di<br />

isole con romantici tramonti o<br />

edifici mozzafiato, non ha sognato<br />

di fare un bel viaggio?<br />

Dare un taglio, per qualche<br />

giorno, alla routine quotidiana<br />

ed immergersi nelle straordinarie<br />

atmosfere di località<br />

sconosciute diviene un ricordo<br />

che non si cancellerà mai.<br />

Da tanti anni l’agenzia di viaggi<br />

Ramilli, situata sotto i portici<br />

della Piazza Saffi, è il polo di<br />

riferimento sia per gli amanti<br />

di gite di breve durata sia per<br />

chi è orientato verso viaggi a<br />

largo raggio, a scopo turistico<br />

o per esigenze di lavoro.<br />

L’agenzia Ramilli ha 55 anni. È<br />

sorta, infatti il 1° maggio 1960<br />

per volere di Gabriele Ramilli,<br />

da sempre appassionato<br />

di viaggi che, in quegli anni, si<br />

facevano anche a livello pionieristico,<br />

come, ad esempio,<br />

spostandosi in autostop, dormendo<br />

nelle case di chi offriva<br />

ospitalità o in luoghi di fortuna.<br />

L’idea di creare un’agenzia<br />

viaggi è nata proprio da<br />

queste esperienze in cui ciò<br />

che contava non era l’eccellenza<br />

degli alberghi, dei treni<br />

o degli aerei, ma il desiderio<br />

di ampliare le proprie conoscenze<br />

verso altri luoghi del<br />

mondo. L’unica variante della<br />

sede dell’agenzia Ramilli è stato<br />

il cambio del numero civico:<br />

Piazza Saffi n. 48, prima, e numero<br />

51, dal 2010, in accordo<br />

con la confinante Eataly.<br />

“Siamo vecchi come nascita<br />

dell’agenzia, ma siamo fondamentalmente<br />

giovani, tanto<br />

da battezzarci ‘Ramilli new generation’<br />

perché siamo al passo<br />

con tutte le più moderne<br />

tecnologie – le parole sono di<br />

Gianluca Ramilli, 48 anni, succeduto<br />

al padre nella gestione<br />

dell’agenzia, e già aiutato dal<br />

SOPRA, GIANLUCA RAMILLI<br />

CON LO STAFF FRONT OFFICE<br />

DI AGENZIA VIAGGI RAMILLI.<br />

142 IN MAGAZINE


ADVERTORIAL<br />

“IL NOSTRO IMPEGNO È<br />

DI OFFRIRE UNA VISIONE<br />

IL PIÙ OGGETTIVA<br />

POSSIBILE DEL PAESE,<br />

DELL’ISOLA O DELLA<br />

CITTÀ, ASCOLTANDO LE<br />

ESIGENZE DEL CLIENTE<br />

ED OFFRENDO CONSIGLI<br />

PERSONALIZZATI.”<br />

proprio figlio Nicolò di 27 anni<br />

– Oggi noi svolgiamo attività a<br />

360° sia per il turismo sia per<br />

il business travel, per le aziende<br />

che devono recarsi all’estero<br />

per lavoro. In quest’ultimo<br />

caso organizziamo il loro<br />

percorso di lavoro in modo da<br />

garantire un’efficienza totale.”<br />

Per quanto riguarda l’aspetto<br />

turistico, l’agenzia non si limita<br />

alla semplice prenotazione del<br />

viaggio o a vendere un pacchetto<br />

preconfezionato di vacanze,<br />

ma l’impegno di Ramilli<br />

è di conoscere bene le aspettative<br />

del cliente. “Seguiamo<br />

i nostri clienti prima e dopo il<br />

viaggio per aggiungere la nostra<br />

esperienza alle loro richieste.<br />

Cerchiamo di chiarire<br />

con esattezza ciò che dovranno<br />

visitare diventando consulenti<br />

ed organizzatori.”<br />

Il fascino del lavoro nell’agenzia<br />

viaggi sta soprattutto nel<br />

contatto giornaliero con la<br />

gente, perché c’è sempre da<br />

imparare: ci sono continue<br />

innovazioni, luoghi nuovi da<br />

esplorare… Tutto questo fa<br />

tornare dalle vacanze i clienti<br />

arricchiti di conoscenze ed<br />

emozionati. “Sono cresciuto a<br />

pane e città del mondo – aggiunge<br />

sorridendo Gianluca<br />

Ramilli – e posso affermare<br />

che ci sono emozioni irripetibili<br />

e che accompagneranno poi<br />

la nostra vita. È forse possibile<br />

che non lasci il segno, ad<br />

esempio, prenotare un posto<br />

nella savana e veder passare<br />

davanti, in tutta libertà, zebre<br />

ed elefanti? Il mappamondo<br />

dei viaggi oggi si è allargato<br />

moltissimo e tutto può essere<br />

visitato, escluse, per prudenza,<br />

le zone dove sono in atto<br />

guerre. Organizzare un viaggio<br />

è sempre un cocktail di servizi<br />

e di emozioni contemporaneamente.<br />

Io, poi, sono maniacale<br />

nel seguire i dettagli del<br />

viaggio di un cliente: curo ogni<br />

piccolo particolare, anche le<br />

cose superflue ma sempre<br />

personalizzate e a volte suggerisco<br />

valori aggiunti.”<br />

La crisi economica non cancella<br />

però, negli amanti dei viaggi,<br />

il desiderio di chiudere la porta<br />

di casa e tuffarsi in altre località.<br />

Sono, forse, cambiate le<br />

abitudini: non più un solo lungo<br />

viaggio, ad esempio in agosto,<br />

ma tre viaggi più brevi, distribuiti<br />

in altri mesi dell’anno e,<br />

cosa interessante, è l’aumento<br />

dei membri della famiglia (ad<br />

esempio i bambini) con cui si<br />

programmano i viaggi. “I viaggi<br />

che non conoscono la crisi<br />

sono quelli di nozze – conclude<br />

Ramilli –. Abbiamo organizzato<br />

una nuova iniziativa: agli sposi<br />

noi regaliamo una valigia firmata<br />

Jaguar e una bella confezione<br />

di vini pregiati.”<br />

Forlì - Piazza Aurelio Saffi , 51 – Tel. 0543 25888<br />

turismo@viaggiramilli.it - www.viaggiramilli.it<br />

IN IN MAGAZINE 432


CANTARE<br />

Piccole<br />

GRANDI VOCI<br />

OGNI ANNO CENTINAIA DI BABY CANTANTI SI RIUNISCONO<br />

A CASTROCARO PER PARTECIPARE A VOCINE NUOVE, LA GARA CANORA<br />

UNDER 14 NATA DA UN’IDEA DI CATIA CONFICONI.<br />

di Francesca Miccoli / ph Giorgio Sabatini<br />

44 IN MAGAZINE


Al principio fu lo Zecchino d’Oro,<br />

concorso canoro riservato<br />

alle giovanissime ugole. Un format<br />

di lungo corso, lusingato da<br />

innumerevoli tentativi di imitazione,<br />

analoghi nei contenuti ma<br />

non nel successo, nei punti di<br />

auditel e nel cuore della gente.<br />

Più recentemente sono sbocciati<br />

programmi quali Io canto e Ti<br />

lascio una canzone, acerrimi<br />

concorrenti della prima serata<br />

nell’eterno duello Rai – Mediaset.<br />

Nella terra di mezzo, agli albori<br />

degli anni Duemila, si fa strada<br />

una manifestazione simile ma al<br />

tempo stesso differente: Vocine<br />

Nuove, gara inizialmente non<br />

competitiva, nata a Castrocaro<br />

sulla scia del Festival delle Voci<br />

Nuove, kermesse che ha lanciato<br />

nel firmamento musicale stelle di<br />

prima grandezza come Zucchero<br />

ed Eros Ramazzotti, Alice e Fiorello,<br />

solo per citarne alcuni.<br />

Ideatrice della fortunata manifestazione<br />

per baby cantanti è<br />

Catia Conficoni, una mamma<br />

castrocarese innamorata delle<br />

sette note. Occhi luminosi e penetranti,<br />

un sorriso aperto che<br />

incanta: Catia è una donna bella<br />

e radiosa, nell’età in cui splendore<br />

e grazia si sublimano nel fascino.<br />

Ma non è solo l’esteriorità a colpire<br />

chi la incontra: un autentico<br />

vulcano di idee e di energia, alla<br />

perenne ricerca di stimoli e sfide.<br />

E forse sono proprio le motivazioni<br />

e la passione a nutrire di<br />

nuova linfa la quotidianità della<br />

mamma del concorso canoro per<br />

bambini fino ai 14 anni. Un evento<br />

che nasce nel 2004, apparentemente<br />

non tanto tempo fa, anni<br />

luce se si pensa all’evoluzione che<br />

la manifestazione ha vissuto nel<br />

corso del tempo. “Castrocaro è<br />

nota nel mondo per il Festival<br />

delle Voci Nuove – spiega Catia<br />

–. Perché non creare allora un<br />

concorso analogo per i più piccoli?<br />

Undici anni fa ne parlai con<br />

l’allora sindaco della città termale<br />

Maurizio Fussi, che fu entusiasta<br />

e appoggiò l’iniziativa”.<br />

Da sempre appassionata di musica,<br />

iscritta alla SIAE come autrice<br />

di testi (la maggior parte ancora<br />

nel cassetto), la Conficoni è una<br />

consumatrice onnivora di radio e<br />

CD. Per un range di sonorità che<br />

va da Mina a Jovanotti. Oltre a<br />

essere stregata dal canto, la castrocarese<br />

ha dimostrato di essere<br />

perfettamente a proprio agio in<br />

mezzo ai cuccioli d’uomo.<br />

I primi tempi Vocine coinvolge<br />

gli allievi delle scuole<br />

elementari e medie di Castrocaro<br />

Terme e Terra del<br />

Sole. Una sorta di saggio di fine<br />

anno scolastico da vivere in allegria,<br />

in un clima cordiale alimentato<br />

dalle famiglie dei piccoli<br />

protagonisti. A presentare la serata<br />

sono i baby politici del Consiglio<br />

Comunale dei Ragazzi. Sugli<br />

spalti, o meglio tra le poltrone,<br />

del monumentale Padiglione delle<br />

Feste delle Terme non ci sono<br />

genitori ultrà, piuttosto mamme<br />

“HO CREATO UNA RETE<br />

CON DIECI SELEZIONATORI<br />

REGIONALI CHE MONITORANO<br />

TUTTA LA PENISOLA.<br />

CONTIAMO SEDICI FESTIVAL<br />

PARTNER CHE METTONO<br />

IN PALIO LA PARTECIPAZIONE<br />

AL NOSTRO FESTIVAL<br />

DI CASTROCARO”.<br />

e papà innamorati con tanto di<br />

macchine fotografiche digitali e<br />

videocamere per immortalare un<br />

momento d’infanzia gioiosa dei<br />

propri pargoli. Sul palco anche il<br />

figlio minore di Catia, Federico<br />

che, un po’ obtorto collo, decide<br />

di assecondare l’entusiasmo della<br />

vitale mamma.<br />

Con il passare delle stagioni,<br />

Vocine acquista popolarità:<br />

sulla scrivania di Catia cominciano<br />

a piovere richieste di iscrizione<br />

provenienti da tutta Italia. “Non<br />

potevamo negare ai ragazzi la<br />

gioia di partecipare e così nell’arco<br />

di nemmeno un lustro il concorso<br />

si è trasformato. Abbiamo<br />

registrato il marchio e lo abbiamo<br />

donato al Comune [il plurale<br />

CATIA CONFICONI CON MAURIZIO<br />

SEYMANDI, NEW ENTRY<br />

NELLO STAFF DI VOCINE NUOVE.<br />

IN MAGAZINE 45


Il festival<br />

DEI GRANDI<br />

Come tradizione anche i giovani<br />

esordienti si sono sfidati sul palco<br />

di Castrocaro alla sua 58esima<br />

edizione. A vincere è stata<br />

la casertana Maria Teresa D’Alise,<br />

in arte Dalise (nella foto), in una<br />

sfida finale tutta campana con<br />

Pietro Falco. La giuria quest’anno<br />

era composta da Cristiano<br />

Malgioglio, Silvia Salemi, Max<br />

Tortora ed Emanuele Filiberto<br />

di Savoia. Castrocaro è stato<br />

un bel trampolino per la giovane<br />

cantante che, oltre ad aver<br />

ottenuto un posto nelle selezioni<br />

per le Nuove Proposte del<br />

Festival di Sanremo 2016, ha<br />

recentemente trionfato anche<br />

al Festival della Canzone italiana<br />

di New York.<br />

“SONO MOLTO FAVOREVOLE AI<br />

CAMBIAMENTI E QUEST’ANNO<br />

C’È STATA UNA SVOLTA<br />

RADICALE CON L’AZZERAMENTO<br />

DELLO SPETTACOLO FINALE E<br />

L’INTRODUZIONE DEI VIDEOCLIP<br />

GIRATI NEGLI SCORCI PIÙ<br />

CARATTERISTICI DI CASTROCARO<br />

E TERRA DEL SOLE”.<br />

ricorre spesso nelle parole della<br />

Conficoni, non per deliri di onnipotenza<br />

ma, al contrario, proprio<br />

nel tentativo di condividere meriti<br />

che in realtà, almeno agli esordi,<br />

le appartengono integralmente,<br />

n.d.a.]. Quindi è stato attivato un<br />

sito che conta 15-20.000 visualizzazioni<br />

mensili”.<br />

Alimentare il concorso è un impegno<br />

gravoso. “Ci vuole molta<br />

dedizione. Una passione che è<br />

diventata quasi una professione<br />

eppure non mi pesa, al contrario<br />

mi gratifica”. Le giornate sono<br />

lunghissime e intense per chi, dipendente<br />

della casa di cura Villa<br />

Serena, è altresì mamma di due<br />

ragazzi maggiorenni, che sembrano<br />

più i suoi fratelli che non<br />

i suoi figli. “L’organizzazione è<br />

cresciuta, ho creato una rete individuando<br />

dieci selezionatori<br />

regionali che monitorano tutta la<br />

penisola. Contiamo sedici Festival<br />

Partner che mettono in palio<br />

la partecipazione a Castrocaro”.<br />

Il Vocine fa passi da gigante:<br />

dalla base preregistrata si passa<br />

all’orchestra che accompagna i<br />

cantanti dal vivo. Una consuetudine<br />

quasi professionistica che si<br />

rinnova per sette anni. Poi, pochi<br />

mesi fa, una sorta di rivoluzione<br />

copernicana. “Sono molto favorevole<br />

ai cambiamenti e quest’anno<br />

c’è stata una svolta radicale con<br />

l’azzeramento dello spettacolo finale<br />

e l’introduzione dei videoclip<br />

girati negli scorci più caratteristici<br />

di Castrocaro e Terra del Sole”.<br />

Un bel veicolo promozionale per<br />

i due paesi riuniti sotto un unico<br />

gonfalone e per gli stessi bambini.<br />

Molti di loro sono approdati<br />

a Ti lascio una canzone, Io<br />

canto e i più grandi addirittura<br />

a X Factor. Catia ha mantenuto<br />

eccellenti rapporti con tutti i suoi<br />

ragazzi. “Mi invitano a seguirli<br />

nelle nuove esperienze in TV e<br />

io partecipo sempre con grande<br />

entusiasmo”.<br />

Nel 2015 i bambini selezionati<br />

in tutto il Belpaese sono<br />

stati ben 800, tra questi 250<br />

sono approdati all’ombra del<br />

Campanone. I videoclip vengono<br />

trasmessi su un circuito che comprende<br />

un centinaio di emittenti<br />

a copertura di tutto il<br />

territorio italiano, quindi su<br />

Sky, Web TV, e persino canali<br />

esteri. “Lo scorso anno ben tre<br />

milioni di spettatori hanno assistito<br />

alle esibizioni delle baby ugole”.<br />

È degli ultimi mesi l’ingresso<br />

nello staff di Vocine di Maurizio<br />

Seymandi, il mitico conduttore<br />

dell’altrettanto mitica Superclassifica<br />

show (sì, proprio quella del<br />

Supertelegattone!), trasmissione<br />

cult degli anni Ottanta.<br />

Se il futuro di Vocine sarà prodigo<br />

di altre trasformazioni, non<br />

è escluso che anche l’avvenire di<br />

Catia possa riservare sorprese.<br />

Magari potrebbe essere il momento<br />

di scrivere la continuazione<br />

del fortunato libro “Come può<br />

uno scoglio arginare il mare”,<br />

raccolta di frasi tratte da canzone<br />

celebri. Potrebbero essere maturi<br />

i tempi per un salto nel mondo<br />

dei grandi. “Perché no? Per ora<br />

il sogno è che Castrocaro diventi<br />

centro di formazione canora e di<br />

esecuzione per bambini di tutta<br />

Europa”. E se invece fosse giunto<br />

l’attimo da cogliere, per aprire<br />

quel benedetto cassetto prodigo<br />

di testi inediti, scrigno di pura<br />

poesia?<br />

46 IN MAGAZINE


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dai 50 anni in su, sei fumatore o ex fumatore, frequenti ambienti inquinati o sei stato esposto<br />

ad altri fattori di rischio per neoplasie polmonari e malattie coronariche.<br />

Grazie al programma di diagnosi precoce con TC spirale a basso dosaggio, con un esame unico<br />

si possono identificare e trattare tempestivamente entrambe le patologie, contribuendo a<br />

migliorare la prospettiva e la qualità della vita.<br />

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Clinica Privata Villalba<br />

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Dir. San.: Dott. Paolo Guelfi<br />

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Dir. San.: Dott.ssa Silvia Rapuano<br />

Salus Hospital<br />

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ASCOLTARE<br />

Sulle note di<br />

PUCCINI<br />

QUESTO AUTUNNO GLI APPASSIONATI DI PUCCINI<br />

FARANNO IL PIENO DI MUSICA. A FORLÌ UN EVENTO SPECIALE,<br />

IL RECITAL DI RICCARDO MUTI, IN MEMORIA DEL FONDATORE DELLA<br />

COMUNITÀ DI SADURANO, DON DARIO CIANI.<br />

di Anna De Lutiis<br />

ph Silvia Lelli<br />

48 IN MAGAZINE


“QUESTA OPERAZIONE<br />

AVVICINERÀ UN PUBBLICO<br />

DIVERSO, CHE AVRÀ OCCASIONE<br />

DI CONOSCERE LA MUSICA<br />

DEL GRANDE COMPOSITORE<br />

CHE HA RACCONTATO NELLE<br />

SUE OPERE LE STORIE DI TANTI<br />

DIVERSI PERSONAGGI.”<br />

(CRISTINA MAZZAVILLANI MUTI)<br />

Un compositore, Puccini, capace<br />

di assimilare stili diversi e riproporli<br />

in una versione più moderna;<br />

la sua curiosità lo portava ad<br />

attingere e fondere in un nuovo<br />

linguaggio le espressioni delle diverse<br />

correnti musicali europee<br />

mai rinnegando l’elemento emotivo<br />

che lo fa amare ancora oggi.<br />

Primo appuntamento sarà con<br />

la Bohème, al Teatro Alighieri<br />

di Ravenna. “Abbiamo pensato<br />

– ha detto Cristina, regista dell’opera<br />

– di coniugare questo titolo<br />

in modi diversi: il primo vedrà la<br />

fedeltà totale all’opera originale<br />

di Puccini; il secondo porta un titolo<br />

provocatorio o, se volete, una<br />

riflessione: Mimì è una civetta,<br />

col punto interrogativo e con<br />

i puntini di sospensione. Ho visto<br />

in questo personaggio un’apertura<br />

del compositore, considerato di<br />

un sentimentalismo lagnoso, una<br />

Mimì, se vogliamo, intraprendente<br />

che sa già, in cuor suo, qualcosa<br />

che ha scelto. Una ragazza che ha<br />

una sua personalità.”<br />

Riccardo Muti si prodiga da<br />

sempre per avvicinare la musica<br />

ai giovani, per coinvolgerli,<br />

come ha dimostrato fondando<br />

l’Orchestra Giovanile Cherubini,<br />

istituendo una Masterclass per<br />

direttori d’orchestra e raccontando<br />

alcune opere verdiane in<br />

televisione accompagnandosi con<br />

il pianoforte, anche se ha sempre<br />

sottolineato di non essere un concertista.<br />

Quindi non è nuovo ad<br />

esperienze di questo genere, ma<br />

il concerto che avrà luogo a<br />

Forlì ha un significato importante<br />

e unico: perché è<br />

fatto a scopo di beneficenza<br />

e perché si ripete dopo venti anni,<br />

sempre finalizzato alla stessa iniziativa:<br />

il sostegno alla Comunità<br />

di Sadurano. La serata si svolse al<br />

Palafiera di Forlì, il 22 dicembre<br />

1995, e fu un generoso regalo di<br />

Natale: seimila posti con l’incasso<br />

a favore del centro guidato da don<br />

Dario Ciani.<br />

Già nel ’93, sempre per beneficenza,<br />

l’allora direttore musicale<br />

della Scala si esibì come pianista.<br />

Accadde il 10 luglio, al Teatro<br />

Alighieri di Ravenna, quando<br />

suonò al piano per una serata promossa<br />

dagli istituti Mario Negri<br />

di Milano e Weizmann di Israele,<br />

assieme a quattro strumentisti<br />

scaligeri, tutti in forza come prime<br />

parti nell’orchestra milanese.<br />

Questo concerto, Recital Pucciniano,<br />

che avrà luogo venerdì<br />

11 dicembre 2015 al Palacredito<br />

di Romagna a Forlì, sarà<br />

dedicato al fondatore della Comunità<br />

di Sadurano, don Dario<br />

Ciani, recentemente scomparso.<br />

Il maestro Riccardo Muti eseguirà<br />

al pianoforte alcune pagine<br />

tratte dalle più celebri opere di<br />

Puccini insieme al soprano Anna<br />

Netrebko, una delle più acclamate<br />

cantanti liriche dei nostri<br />

giorni, e al tenore Yusif Eyvazov<br />

già protagonista nell’Otello<br />

della Trilogia 2013.<br />

ph Jaime-Martín<br />

SOPRA, IL TENORE YUSIF EYVAZOV<br />

E IL SOPRANO ANNA NETREBKO<br />

CHE SI ESIBIRANNO IN UN RECITAL<br />

PUCCINIANO AL PALACREDITO DI FORLÌ.<br />

A FIANCO, IL MAESTRO RICCARDO MUTI.<br />

IN MAGAZINE 49


ADVERTORIAL<br />

VOLKSWAGEN<br />

TORNA ALLA GRANDE A FORLÌ<br />

GRANDE<br />

FESTA IN STILE<br />

BAVARESE PER<br />

L’INAUGURAZIONE<br />

UFFICIALE DELLA<br />

CONCESSIONARIA<br />

SVA PLUS DI FORLÌ<br />

IN VIALE ROMA 284.<br />

“Abbiamo acquisito il marchio<br />

Volkswagen da poco più di un<br />

anno, nel luglio del 2014, ma<br />

abbiamo alle spalle ben 62<br />

anni di attività e l’esperienza<br />

di tre generazioni di concessionari.”<br />

A dirlo è Gianmarco<br />

Gamberini, titolare del gruppo<br />

SVA, che ha aperto a Forlì<br />

da qualche mese la nuova<br />

concessionaria Volkswagen,<br />

in Viale Roma 284, e che il 3<br />

ottobre ha indossato i panni<br />

di maestro di cerimonie all’inaugurazione<br />

ufficiale con<br />

una festa in costume in stile<br />

Oktoberfest. “Noi nasciamo<br />

nel 1953 come concessionari<br />

della Fiat a cui, nel tempo,<br />

abbiamo aggiunto la Lancia, i<br />

veicoli commerciali, l’Alfa Romeo<br />

e i veicoli industriali. La<br />

SVA è un’azienda che negli ultimi<br />

venti anni è sempre stata<br />

al passo con i tempi, tanto che<br />

nel 2005 abbiamo assorbito<br />

anche Land Rover.<br />

L’anno scorso, considerato<br />

che a Ravenna c’era la possibilità<br />

di ottenere il marchio<br />

Volkswagen, abbiamo pensato<br />

di rilevarlo, e abbiamo<br />

riscontrato subito ottimi risultati.<br />

Spinti dall’entusiasmo per<br />

il successo avuto a Ravenna,<br />

abbiamo accettato dunque di<br />

buon grado di aprire anche a<br />

Forlì: ad aprile di quest’anno<br />

eravamo già attivi nella nuova<br />

sede. È una nuova avventura<br />

che ci è piaciuta immediatamente<br />

e che ci sta dando<br />

grandi soddisfazioni.”<br />

L’inaugurazione ufficiale della<br />

concessionaria è stata una<br />

vera e propria festa a tema<br />

bavarese di due giorni, con<br />

cibo e bevande tipiche per<br />

tutti. I forlivesi sono stati accolti<br />

da hostess in costumi tipici<br />

che hanno accompagnato<br />

i presenti in un vero e proprio<br />

viaggio all’insegna del divertimento<br />

anche per i bambi-<br />

A DESTRA, LO STAFF AL COMPLETO<br />

DELLA NUOVA CONCESSIONARIA<br />

VOLKSWAGEN DI FORLÌ. IN QUESTE<br />

PAGINE, IL NUOVO SALONE CON<br />

I MODELLI IN ESPOSIZIONE.<br />

NELLA PAGINA SEGUENTE, IL TAGLIO<br />

DEL NASTRO CON L’ASSESSORE<br />

ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE LUBIANO<br />

MONTAGUTI CHE SI È TENUTO<br />

SABATO 3 OTTOBRE.<br />

150 IN MAGAZINE


ADVERTORIAL<br />

“AL CENTRO<br />

DELLA NOSTRA<br />

CONSIDERAZIONE<br />

C’È SEMPRE IL CLIENTE.<br />

ANCHE QUANDO LA CASA<br />

MADRE NON FORNISCE<br />

GARANZIE UFFICIALI NOI<br />

CERCHIAMO DI TROVARE<br />

UN ACCORDO PERCHÉ<br />

RIMANGA COMUNQUE<br />

SODDISFATTO.”<br />

ni, intrattenuti da animatori,<br />

giocolieri, acrobati e artisti di<br />

strada, che li hanno stupiti con<br />

i loro trucchi e le loro evoluzioni.<br />

Gli amanti del vintage<br />

hanno potuto visitare inoltre<br />

l’esposizione delle vetture storiche<br />

del marchio: dal Maggiolino,<br />

primo modello prodotto<br />

da Volkswagen, che detiene il<br />

record di auto più longeva del<br />

mondo (è ininterrottamente<br />

sul mercato da oltre sessantacinque<br />

anni), al mitico furgoncino<br />

Transporter, icona<br />

popolare degli anni Settanta.<br />

“Abbiamo voluto far conoscere<br />

questa nuova realtà alla<br />

clientela e alla cittadinanza<br />

forlivese – continua Gianmarco<br />

Gamberini – in un contesto<br />

piacevole e accogliente: una<br />

vera festa dell’auto per la<br />

gente che le ama.”<br />

Ma quali sono le novità che ci<br />

riserveranno le prossime settimane<br />

in concessionaria?<br />

Dal 10 ottobre è disponibile<br />

la nuova Touran che, rispetto<br />

al precedente modello, è più<br />

lunga di 13 centimetri, tutti a<br />

favore dell’abitabilità interna e<br />

del bagagliaio, e con un nuovo<br />

sistema di abbattimento dei<br />

sedili posteriori che permette<br />

di ottenere una superficie di<br />

carico perfettamente piatta.<br />

Si presenta in cinque versioni:<br />

Trendline, base di gamma,<br />

con sette posti, il sistema anticollisione<br />

multipla, quello di<br />

rilevazione della stanchezza, e<br />

il sistema Start&Stop con recupero<br />

dell’energia in frenata;<br />

Comfortline con, in aggiunta<br />

rispetto alla Trendline, cerchi<br />

in lega da 16”, front assist e<br />

cruise control; Business che<br />

sta un passo avanti rispetto<br />

alla Comfortline con il navigatore<br />

Discover Media touch<br />

screen da 6,5” e il park pilot;<br />

Higline con cerchi in lega da<br />

17”, adaptive cruise control e<br />

display multifunzione plus; e<br />

infine Executive che, rispetto<br />

alla Higline, ha il navigatore Discover<br />

Media touch screen da<br />

6,5” e il park pilot.<br />

Altro modello molto atteso è<br />

la nuova Sharan, anch’esso<br />

suddiviso nelle cinque versioni<br />

Trendline, Comfortline, Business,<br />

Highline ed Executive.<br />

Su tutte, l’equipaggiamento di<br />

serie include i sette posti con<br />

sistema Easy Fold per ripiegare<br />

i sedili nel pianale, l’ESC<br />

con assistente di controsterzata<br />

e stabilizzazione del rimorchio,<br />

il sistema di frenata<br />

anticollisione multipla, il Fatigue<br />

detection, il sensore di<br />

controllo della pressione dei<br />

pneumatici, lo Start&Stop con<br />

recupero dell’energia in frenata,<br />

il dispositivo Servotronic, gli<br />

specchietti retrovisori esterni<br />

regolabili e riscaldabili elettricamente,<br />

i cerchi in lega da 16”.<br />

Sulla Comfortline si dispone<br />

anche di cruise control, fendinebbia,<br />

volante multifunzione<br />

e cristalli posteriori oscurati.<br />

Sulla Business si aggiungono<br />

la radio con touchscreen da<br />

6,5”, il navigatore satellitare,<br />

i sensori di parcheggio e il<br />

Mirror Pack che comprende<br />

specchietti retrovisori esterni<br />

regolabili, riscaldabili e ripiegabili<br />

elettricamente, sistema<br />

d’illuminazione ambiente di<br />

cortesia con funzione Coming/<br />

Leaving-Home (l’auto accende<br />

le illuminazioni esterne al<br />

momento dello spegnimento<br />

e dell’accensione per consentire<br />

l’allontanamento o l’avvicinamento<br />

del guidatore in ambienti<br />

poco illuminati), sensore<br />

IN IN MAGAZINE 51 2


ADVERTORIAL<br />

di pioggia e specchietto retrovisore<br />

interno fotocromatico.<br />

La Highline, rispetto alle<br />

Comfortline, ha il cruise control<br />

adattivo, la radio Composition<br />

Media con touchscreen<br />

da 6,5”, cerchi in lega da 17”,<br />

predisposizione cellulare con<br />

connettività Bluetooth. Sulla<br />

Executive, oltre agli accessori<br />

presenti nella Highline, troviamo<br />

il navigatore satellitare e<br />

i sensori di parcheggio Park<br />

Pilot e Mirror Pack.<br />

In un mercato che in questi ultimi<br />

anni si è ridotto del 50%,<br />

SVA è riuscita a rimanere sul<br />

campo per due motivi fondamentali:<br />

la serietà e l’attenzione<br />

per le esigenze, anche<br />

piccole, di chi ha acquistato<br />

l’automobile. Si tratta di fattori<br />

che costituiscono la base<br />

per un rapporto di fiducia che<br />

spesso si prolunga negli anni.<br />

“Al centro della nostra considerazione<br />

c’è sempre il cliente<br />

– afferma Gianmarco Gamberini<br />

– anche quando la casa<br />

madre non fornisce garanzie<br />

ufficiali noi cerchiamo di trovare<br />

un accordo perché rimanga<br />

comunque soddisfatto.”<br />

Come assistenza postvendita<br />

la nuova concessionaria<br />

si appoggia attualmente a<br />

Esse Auto, ma entro due anni<br />

ci si sposterà in una nuova<br />

sede più ampia con officina.<br />

“Forlì è una città di appassionati<br />

ai motori e alle auto<br />

– conclude Gamberini – e la<br />

Volkswagen ha sempre avuto,<br />

dagli anni ‘90 ad oggi, una<br />

quota di mercato del 9-10%,<br />

senza mai risentire delle flessioni<br />

del mercato. Noi contiamo<br />

di riuscire a vendere 500<br />

auto all’anno.<br />

Tra l’altro, una peculiarità della<br />

nostra Romagna è la particolare<br />

sensibilità verso l’uso<br />

del metano: la Volkswagen ha<br />

un’ottima gamma in proposito.<br />

Sembra che in futuro ci<br />

sarà addirittura anche la Polo<br />

a metano.”<br />

PLUS<br />

CONCESSIONARIA VOLKSWAGEN SVA PLUS FORLÌ<br />

Viale Roma 284 - Forlì (FC) - Tel. 0543473037 - info@svaplus.it - www.svaplus.it<br />

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Orari di apertura<br />

Dal lunedì al venerdì: 08.30 - 12.30 ; 14.30 - 18.30 | Sabato: 09.00 - 12.30; 15.00 - 18.30<br />

352 IN IN MAGAZINE<br />

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RACCONTARE<br />

Se le storie<br />

RISUONANO<br />

ELEONORA MAZZONI SI DIVIDE TRA IL RUOLO DI ATTRICE<br />

E DI AUTRICE LETTERARIA, TEATRALE E TELEVISIVA:<br />

UN CARRIERA CHE DA FORLÌ L’HA PORTATA A ROMA.<br />

di Dolores Carnemolla<br />

La sua voce è tonda e sorridente.<br />

Così la sento e mi sembra di vederla,<br />

parlandole al telefono. Mi<br />

accoglie disponibile e calorosa,<br />

Eleonora Mazzoni, che di mestiere<br />

fa l’attrice e la scrittrice, è<br />

nata a Forlì e vive a Roma. Il suo<br />

ultimo libro, Gli ipocriti, pubblicato<br />

da Chiarelettere, è fresco di<br />

stampa. Il suo primo romanzo è<br />

stato Le difettose, pubblicato da<br />

Einaudi nel 2012. Come attrice<br />

ha interpretato molti ruoli in teatro,<br />

in televisione e al cinema,<br />

dove ha debuttato nel 1996 con<br />

Citto Maselli in Cronache del terzo<br />

millennio. Ha anche recitato<br />

in L’uomo che verrà di Giorgio<br />

Diritti (Festival di Roma, 2009, e<br />

vincitore del David di Donatello<br />

come migliore film, 2010). Numerose<br />

le fiction televisive a cui<br />

ha preso parte, tra cui Elisa di<br />

Rivombrosa, Il giudice Mastrangelo,<br />

Il bambino sull’acqua, Il<br />

commissario Manara.<br />

Eleonora, attrice e scrittrice<br />

con due esordi importanti:<br />

al cinema con Citto Maselli e<br />

nella narrativa con Einaudi.<br />

Ci racconti come sei riuscita<br />

a partire dall’alto?<br />

“I miei genitori mi hanno insegnato<br />

fin da piccola ad avere fiducia<br />

nei miei talenti, a patto di continuare<br />

a studiare, impegnarmi e<br />

coltivarli. Questa fiducia naturale<br />

e senza spocchia, unita al senso<br />

del lavoro, è sempre stata per me<br />

un punto di partenza per tutto.<br />

Così, sia quando ho deciso di fare<br />

l’attrice che quando ho deciso di<br />

scrivere, mi sono rivolta alle due<br />

agenti più quotate nel settore, che<br />

mi hanno accettato nella loro scuderia.<br />

Non nego che ci sia stata<br />

una piccola dose di fortuna. Nei<br />

campi artistici confesso che un<br />

po’ serve.”<br />

54 IN MAGAZINE


L’EPILAZIONE LASER<br />

OGGI È UN LUSSO CHE PUOI<br />

PERMETTERTI<br />

EPILAZIONE LASER A PARTIRE DA 35 €<br />

Nel tuo ultimo romanzo Gli ipocriti<br />

scrivi dell’inautenticità del<br />

mondo degli adulti, nel precedente,<br />

Le difettose, hai raccontato le<br />

donne che percorrono la strada<br />

della fecondazione artificiale<br />

come la loro personale via crucis.<br />

Come nascono, e da dove, le<br />

idee per le tue storie?<br />

“Per le mie storie parto da urgenze<br />

personali, quasi da ossessioni.<br />

Nel momento in cui capisco cosa<br />

ho veramente voglia di mettere<br />

sotto la lente di ingrandimento,<br />

l’immaginazione si mette al galoppo<br />

e io cerco di starle dietro.<br />

In questo caso mi interessava raccontare<br />

quell’età fragile e potente<br />

che è l’adolescenza, fotografata<br />

nel momento del traghettamento<br />

verso il mondo adulto. Quel momento<br />

della vita, cioè, con i suoi<br />

innamoramenti esplosivi e gli improvvisi<br />

cambi di umore, le sfide,<br />

le lotte, l’inquietudine nel cercare<br />

di dare un ordine all’esistenza, gli<br />

impulsi sessuali e le riflessioni sul<br />

senso delle cose. Mi interessava<br />

la famiglia, in particolare il rapporto<br />

padre e figlia, e quello che<br />

succede quando una figlia scopre<br />

i segreti e le bugie dei genitori.<br />

E mi interessava la religione, la<br />

religione nostra, quella cattolica.<br />

Con tutte le sue contraddizioni. E<br />

soprattutto, come già era stato ne<br />

Le difettose, mi interessavano le<br />

nostre debolezze.”<br />

Gli ipocriti è raccontato attraverso<br />

gli occhi di un’adolescente,<br />

Manu: come hai costruito<br />

questo personaggio?<br />

“Pasolini diceva che i personaggi<br />

sono la vera carne di un romanzo<br />

e io sono d’accordo. Parto sempre<br />

da loro. Per Manu ho innanzitutto<br />

fatto memoria emotiva sulla<br />

mia giovinezza, per recuperare<br />

ricordi, sensazioni, disagi, inquietudini.<br />

Poi ho intervistato tante<br />

ragazzine dei giorni nostri, cercando<br />

di entrare nel loro linguaggio.<br />

Alla fine ho tolto quasi tutto<br />

il gergo giovanile ma il percorso<br />

mi è servito per trovare la voce<br />

di Manu, il suo modo di sentire il<br />

mondo ed esprimersi, verosimile<br />

ma non ovvio. Suo, soltanto suo.<br />

Unico.”<br />

Puoi anticiparci qualcosa dei<br />

tuoi prossimi progetti?<br />

“Ho appena terminato tre lavori<br />

commissionati: un saggio sui<br />

temi attuali della bioetica, il soggetto<br />

per una serie televisiva e un<br />

monologo teatrale ispirato a Elsa<br />

Martinelli, la grande stilista italiana<br />

della prima metà del secolo<br />

scorso. Ci sono proposte che mi<br />

risuonano subito.”<br />

Via Ravegnana 220, Forlì | Tel. 0543 722995 |<br />

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VINCE LA POLIZZA D’ORO<br />

VINTO<br />

DALL’AGENZIA DI<br />

FORLÌ-FORLIMPOPOLI<br />

IL MASSIMO<br />

RICONOSCIMENTO<br />

ISTITUITO DALLA<br />

COMPAGNIA<br />

ITALIANA<br />

ASSICURAZIONI.<br />

La squadra di Italiana Assicurazioni<br />

Guardigli Assicura ha<br />

vinto ancora una volta.<br />

Si tratta della Polizza d’Oro<br />

2014, istituita dalla Compagnia<br />

come massima testimonianza<br />

delle capacità professionali<br />

espresse nel corso<br />

dell’anno. Il riconoscimento è<br />

stato consegnato a Cristina e<br />

Antonio Guardigli, che dirigono<br />

l’Agenzia, durante la cena<br />

di gala che si è svolta in Messico<br />

in occasione del viaggio<br />

incentive 2015.<br />

Il premio, recita la motivazione,<br />

è stato assegnato per le<br />

sinergie operative realizzate,<br />

per gli importanti risultati conseguiti,<br />

e per aver affrontato<br />

con impegno e dedizione le<br />

sfide del mercato e conseguito<br />

ottimi risultati.<br />

“Negli ultimi anni ci siamo<br />

sempre posizionati tra le prime<br />

cinque agenzie – affermano<br />

Cristina e Antonio – ericeverlo<br />

è stata un’emozione<br />

unica perché si tratta della<br />

più grande gratificazione a<br />

cui potevamo ambire, ma soprattutto<br />

perché rappresenta<br />

il riconoscimento dei sacrifici<br />

svolti al servizio dei nostri<br />

clienti da parte di tutta la nostra<br />

squadra.”<br />

SOPRA, LA POLIZZA D’ORO VINTA<br />

DALL’AGENZIA GUARDIGLI ASSICURA;<br />

A DESTRA IN ALTO, IL MOMENTO DELLA<br />

PREMIAZIONE AVVENUTA IN MESSICO,<br />

IN BASSO LO STAFF DELL’AGENZIA<br />

AL COMPLETO.<br />

156 IN MAGAZINE


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SI AGGIUDICA<br />

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Antonio Guardigli – antonioguardigli@italianassicurazioni.it<br />

IN IN MAGAZINE 57 2


LEGGERE<br />

Omicidi di<br />

PROVINCIA<br />

VIOLA TALENTONI È L’AUTRICE DI “LA TERRA DEL SOLE”,<br />

UN GIALLO ALLA AGATHA CHRISTIE AMBIENTATO TRA LA TOSCANA<br />

E LA ROMAGNA CON AL CENTRO LA RICERCA DI UN MISTERIOSO TESORO.<br />

di Gianluca Gatta<br />

La provincia di Forlì con Terra del<br />

Sole fa da sfondo a un giallo scritto<br />

da Viola Talentoni e pubblicato<br />

da Edizioni IN Magazine: un romanzo<br />

in cui si respira l’atmosfera<br />

dei migliori romanzi gotici, densi<br />

di personaggi misteriosi, segreti indicibili<br />

e luoghi inesplorati, e dove<br />

la leggerezza della scrittura accompagna<br />

il lettore in un piccolo<br />

universo fatto di amore, odio e avidità.<br />

È un romanzo che si legge velocemente,<br />

perché l’autrice riesce<br />

a dosare con accortezza suspense<br />

e tensione al punto da costringere<br />

il lettore ad andare avanti, per scoprire<br />

come finirà la storia.<br />

Come è nata l’idea narrativa?<br />

“Io abito a Villa Rovere – dice<br />

Viola Talentoni – e quasi tutti i<br />

giorni attraverso Terra del Sole.<br />

C’è una leggenda popolare che<br />

racconta di cunicoli sotterranei<br />

che corrono tra Terra del Sole e<br />

Monte Poggiolo. Si crede che alcuni<br />

di questi, ancora rimasti segreti,<br />

fossero utilizzati da Caterina Sforza<br />

per andare a trovare gli amanti.<br />

Questa storia mi ha affascinato e<br />

un giorno, passando per Terra del<br />

Sole, mi venne l’idea di ambientare<br />

un giallo incentrato su una<br />

serie di cunicoli che si estendono<br />

sotto una bella villa di Terra<br />

del Sole e su un tesoro misterioso.”<br />

Il libro è come un omaggio ad<br />

Agatha Christie, di cui si respirano<br />

le atmosfere a ogni pagina e di<br />

cui si possono assaporare il ritmo<br />

e la precisione della scrittura. E<br />

in effetti la scrittrice inglese è uno<br />

dei riferimenti di Viola Talentoni:<br />

“Agatha Christie è stata una delle<br />

mie gialliste predilette. Da lei ho<br />

tratto spunto per Dora, la protagonista,<br />

che ricorda un po’ quei personaggi<br />

di giovani donne, spesso<br />

sfortunate e con problemi, che poi<br />

in realtà finiscono molto bene”.<br />

C’è un po’ di autobiografico<br />

nel personaggio principale?<br />

“Non c’è nulla di autobiografico<br />

a parte il fatto che la protagonista,<br />

come me, è toscana e si trasferisce<br />

in Romagna. Io ho fatto la stessa<br />

cosa, sono toscana, sono stata<br />

per qualche tempo a Milano per<br />

lavoro e poi mi sono trasferita in<br />

Romagna, un po’ perché ho ereditato<br />

una casa in campagna e un<br />

po’ per amore.”<br />

Viola Talentoni non è nuova a<br />

esperienze letterarie. Ha cominciato<br />

a dedicarsi alla scrittura subito<br />

dopo essere andata in pensione,<br />

con la traduzione di due romanzi<br />

stranieri per Mondadori. Ma poi<br />

ha voluto dedicarsi a qualcosa di<br />

suo. Dopo una collaborazione con<br />

il settimanale Confidenze, su cui<br />

pubblicava articoli che raccontavano<br />

vicende vissute in forma di<br />

racconto, ha cominciato a scrivere<br />

romanzi. “Di sette ne sono stati<br />

pubblicati solo tre. Gli altri sono<br />

ancora chiusi nel cassetto.”<br />

Un’ultima domanda è d’obbligo:<br />

hai mai trovato un tesoro<br />

nella casa che hai ereditato?<br />

“Purtroppo no. La casa in cui abito<br />

non è bella come la villa del romanzo,<br />

è una casa di campagna.<br />

E non ci sono né tesori né cantine<br />

misteriose.”<br />

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