P_NB_R02
Presentazione Tesi M. Leoni inerente al progetto barriere antirumore
Presentazione Tesi M. Leoni inerente al progetto barriere antirumore
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PROGETTAZIONE DI BARRIERE ANTIRUMORE<br />
MEDIANTE<br />
BOUNDARY ELEMENT METHOD<br />
LAUREANDO : MAURO LEONI<br />
RELATORE : PROF. ING. FEDERICO ROSSI
PROGETTO : BARRIERA - ANTIRUMORE<br />
●<br />
Negli ultimi anni sia in Italia che all’estero → continuo aumento dei livelli di rumore<br />
●<br />
Aree particolarmente sensibili : zone residenziali poste nelle vicinanze di strade, ferrovie o nuclei industriali.<br />
●<br />
L’esigenza --> Riduzione dei livelli di rumore al fine di migliorare il benessere fisico e tutelare la salute dell’uomo<br />
●<br />
Soluzione al problema del rumore → Barriere antirumore<br />
●<br />
Il presente lavoro è stato realizzato in collaborazione tra il gruppo di Fisica Tecnica dell'Università Degli Studi di<br />
Perugia e l'azienda Green Consulting S.r.l. e Metalmeccanica Pulsoni (Durata circa 8 mesi)<br />
●<br />
Scopo: la progettazione, la realizzazione e la commercializzazione di barriere antirumore per applicazioni in ambito<br />
stradale e ferroviario.<br />
●<br />
Il lavoro di tesi è stato quello di mettere appunto un software in grado di simulare il comportamento della barriera al<br />
variare della geometria del bordo superiore (Diffrattore).
STATO DELL'ARTE<br />
✗<br />
Quadro normativo di riferimento:<br />
✗<br />
UNI 11160 Linee guida per la progettazone, l'esecuzione e il collaudo di sistemi antirumore per infrastrutture di<br />
trasporto via terra<br />
✗<br />
EN 1793 – 1 – 2 - 3 Metodo do prova per la determinazione della prestazione acustica ( assorbimento<br />
acustico, isolamento acustico per via aerea, Spettro normalizzato del rumore da traffico).<br />
➢<br />
Analisi di report riguardanti prove sperimentali eseguite da ricercatori internazionali:<br />
✗<br />
Ha permesso di individuare i principali dispositivi diffrattori attualmente presenti sul mercato, di facile<br />
realizzazione pratica , in grado di offrire le migliori performance con costi sia di produzione che di<br />
manutenzione relativamente ridotti.<br />
✗<br />
Ha inoltre consentito di acquisire una mole notevole di dati sperimentali con i quali confrontare i risultati ottenuti<br />
dalle simulazioni ed infine avere una base di partenza per lo sviluppo del bordo diffrattore.<br />
✗<br />
La vasta gamma di modalità di prova analizzate, di sezioni trasversali del sito di test, di posizioni sorgente<br />
ricevitore, di indici utilizzati per la valutazione, indicano la mancanza di un approccio standard sul quale basarsi<br />
al fine di quantificare la prestazione di una barriera.<br />
✗<br />
Si è scelto quindi al fine della scelta del dispositivo diffrattore da progettare di sviluppare un sitema di analisi<br />
computazionale basato sul Boundary Element Method per la simulazione del comportamento fisico di sistemi<br />
di abbattimento del rumore stradale e ferroviario, in grado di porre sotto le medesime condizioni di prova tutte le<br />
tipologie di top design sottoposte a simulazione.
TOP DESIGN<br />
IL DIFFRATTORE SERVE AD INCREMENTARE LA CAPACITA'<br />
SCHERMANTE DELLA BARRIERA ANTIRUMORE SENZA<br />
ALTERARE PARTICOLARMENTE LA SUA ALTEZZA
TOP DESIGN<br />
Basso impatto visivo<br />
Applicazione pannelli fotovoltaici<br />
PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEI<br />
DISPOSITIVI SCELTI PER EFFETTUARE<br />
LE SIMULAZIONI<br />
Ottime Performance<br />
Facilità realizzazione
SOFTWARE DI SIMULAZIONE<br />
✗<br />
Realizzazione di un software Matlab Basato sul B.E.M.:<br />
✗<br />
Il modello previsionale messo a punto consente di determinare La perdita di inserzione “Insertion Loss” in<br />
una determinata porzione di spazio 2D, al variare della conformazione geometrica della barriera in esame.<br />
✗<br />
Come ambiente di sviluppo è stato scelto il Matlab, tale software infatti consente di trattare agevolmente<br />
espressioni matriciali<br />
✗<br />
La base teorica è il Boundary Element Method. La metodologia BEM consente di ottenere una simulazione<br />
numerica affidabile di processi di scattering acustico, viene impiegata per lo studio della propagazione del<br />
suono in condizioni in cui la complessità geometrica delle superfici da considerare è tale da rendere<br />
impossibile una soluzione analitica.Tale metodo permette di trovare le soluzioni dell'equazione di Helmholtz<br />
in un dominio di propagazione D.<br />
2 = 2 / 2 x 2 / 2 y 2 / 2 z<br />
Laplaciano<br />
=c/ f <br />
Lunghezza d'onda [m]<br />
K =/c=2 f /c=2/<br />
2 P−1/ c 2 ∗ 2 P / t 2<br />
Numero d'onda [1/m]<br />
Equazione dell'onda<br />
P x ,t =Rux∗e j t <br />
Pressione acustica in regime sinusoidale<br />
ux<br />
Modulo della Pressione acustica<br />
uK 2 u=0<br />
Equazione di Helmholtz<br />
●<br />
Mediante BEM troviamo la pressione acustica u(x) sul dominio D illimitato<br />
●<br />
Necessita di Discretizzazione del dominio di propagazione D (Matrice di punti) → Risoluzione spaziale<br />
●<br />
Necessita di Discretizzazione del contorno dell'oggetto (Elementi di superficie) → Accuratezza di calcolo
LA SEZIONE TRASVERSALE<br />
● Area in esame [0
DIAGRAMMA DI FLUSSO INTERO PROGRAMMA<br />
POLIGONALE<br />
RISOLUTOREBEM<br />
PRESSIONE<br />
GREEN<br />
Risolve l’equazione integrale<br />
sul contorno dell’oggetto<br />
Risolve l’equazione di green 2D<br />
Divide il contorno dell'oggetto<br />
in elementi di dimensione stabilita<br />
per applicare il “Collocation Point”<br />
Calcola la pressione acustica nel punto<br />
di coordinata vettor x = (x,y) (2D)<br />
BEM IL MATRIX<br />
Risolve il calcolo delle<br />
pressioni acustiche e i<br />
relativi livelli di pressione<br />
Determina I grafici a<br />
sfumature di colore della<br />
perdita di inserzione<br />
singolormente e mediamente<br />
nel range di frequenze [100 -<br />
1000] Hz, determina IL(f)-IL(d)<br />
Associa a delle aree<br />
retrostanti la barriera valori<br />
di perdita di inserzione medi.<br />
IL FLUSSO DEI DATI : DA SINISTRA → DESTRA
DIAGRAMMA DI FLUSSO ROUTINE BEM<br />
Geometria (Terreno + Barriera)<br />
Dim elementi (0.025 m)<br />
Spettro normalizzato EN 1793-3<br />
Dim Matrice Spaziale (100x100)<br />
Uref = 20 micro Pa<br />
Fc bande 1/3 ottava [100-1000]Hz<br />
BEM<br />
POLIGONALE<br />
RISOLUTOREBEM<br />
PRESSIONE<br />
GREEN<br />
Routine ausiliarie necessarie<br />
per risolvere il sistema di<br />
equazioni integrali che risolve<br />
l'equazione di Helmoltz nello<br />
spazio applicando il metodo<br />
del “collocation point”<br />
PA [100 Hz]<br />
PA [125 Hz]<br />
.......<br />
PA [1000 Hz]<br />
SPL [100 Hz]<br />
SPL [125 Hz]<br />
......<br />
SPL[1000 Hz]<br />
IL calcolo della pressione acustica u(x) avviene a carico delle routine<br />
ausiliarie che risolvono l'equazione di Helmoltz nello spazio discretizzato<br />
Una volta nota la pressione u(x) il calcolo del livello di pressione sonora<br />
viene fatto rispetto alla pressione di riferimento di 20 micro Pa,in base<br />
alla sua definizione a cui viene sommato algebricamente il valore Li dello<br />
spettro normalizzato del rumore da traffico alla relativa frequenza.<br />
I risultati vengono salvati in forma di matrici<br />
(100x100) per consentire di poter essere<br />
successivamente riutilizzati<br />
Frequenze centrali delle bande<br />
1/3 di ottava → [100-1000] Hz<br />
100-125-160-200-250-315-400-500-630-800-1000 Hz
DIAGRAMMA DI FLUSSO ROUTINE IL<br />
SPL GROUND<br />
SPL BARRIERA<br />
Dati ottenuti dalla routine BEM alle frequenze centrali delle bande<br />
1/3 di ottava tra [100-1000] Hz<br />
IL<br />
IL(f) R1-R2<br />
IL(f) R3-R4<br />
Calcola gli andamenti<br />
della perdita di<br />
inserzione al variare<br />
della frequenza IL(f)<br />
su una serie di<br />
ipotetici ricevitori che<br />
rappresentano<br />
Possibili posizioni<br />
sensibili “posizionabili<br />
ovunque nel dominio<br />
di propagazione”<br />
Calcola l'andamento della perdita di inserzione IL per ogni singola<br />
frequenza centrale delle bande 1/3 di ottava tra [100-1000] Hz<br />
Calcola l'andamento della perdita di<br />
inserzione IL media nel range di frequenze<br />
[100-1000] Hz sovrapponendo e mediando<br />
i risultati alle singole frequenze<br />
IL(d)<br />
Calcola gli andamenti della perdita di inserzione al variare della distanza dalla<br />
barriera IL(d) lungo una linea parallela ed alla stessa altezza del terreno
ANDAMENTO IL [100-125-160-200 -.........-1000] Hz<br />
..250-315-400-...<br />
BARRIERA DRITTA ALTEZZA 4 METRI
ANDAMENTO IL [100-125-160-200 -.........-1000] Hz<br />
..250-315-400-...<br />
BARRIERA CON DIFFRATTORE AD Y DI ALTEZZA TOTALE 3 METRI
CONFRONTRO ANDAMENTO IL MEDIO<br />
IL MEDIO NEL RANGE DI FREQUENZE [100-1000] Hz<br />
PER UNA BARRIERA DRITTA DI ALTEZZA 4 METRI<br />
IL MEDIO NEL RANGE DI FREQUENZE [100-1000] Hz<br />
PER UNA BARRIERA DRITTA DI ALTEZZA 3 METRI
CONFRONTRO ANDAMENTO IL MEDIO<br />
IL MEDIO NEL RANGE DI FREQUENZE [100-1000] Hz<br />
PER UNA BARRIERA DRITTA DI ALTEZZA 5 METRI<br />
IL MEDIO NEL RANGE DI FREQUENZE [100-1000] Hz<br />
PER UNA BARRIERA DRITTA DI ALTEZZA 3 METRI
CONFRONTRO ANDAMENTO IL MEDIO<br />
IL MEDIO NEL RANGE DI FREQUENZE [100-1000] Hz<br />
PER UNA BARRIERA CON DIFFRATTORE A T DI<br />
ALTEZZA 3 METRI<br />
IL MEDIO NEL RANGE DI FREQUENZE [100-1000] Hz<br />
PER UNA BARRIERA DRITTA DI ALTEZZA 3 METRI
CONFRONTRO ANDAMENTO IL MEDIO<br />
IL MEDIO NEL RANGE DI FREQUENZE [100-1000] Hz<br />
PER UNA BARRIERA CON DIFFRATTORE A Y DI<br />
ALTEZZA 3 METRI<br />
IL MEDIO NEL RANGE DI FREQUENZE [100-1000] Hz<br />
PER UNA BARRIERA DRITTA DI ALTEZZA 3 METRI
CONFRONTRO ANDAMENTO IL MEDIO<br />
IL MEDIO NEL RANGE DI FREQUENZE [100-1000] Hz<br />
PER UNA BARRIERA CON DIFFRATTORE A FRECCIA DI<br />
ALTEZZA 3 METRI<br />
IL MEDIO NEL RANGE DI FREQUENZE [100-1000] Hz<br />
PER UNA BARRIERA DRITTA DI ALTEZZA 3 METRI
CONFRONTRO ANDAMENTO IL MEDIO<br />
IL MEDIO NEL RANGE DI FREQUENZE [100-1000] Hz<br />
PER UNA BARRIERA CON DIFFRATTORE OTTAGONALE<br />
DI ALTEZZA 3 METRI<br />
IL MEDIO NEL RANGE DI FREQUENZE [100-1000] Hz<br />
PER UNA BARRIERA DRITTA DI ALTEZZA 3 METRI
CONFRONTO ANDAMENTO IL(d)<br />
ANDAMENTI IL(d) PER TUTTE LE TIPOLOGIE DI<br />
PROFILO ESAMINATE (ALTEZZA 3 METRI)<br />
ANDAMENTI IL(d) PER TRE TIPI DI BARRIERA DRITTA<br />
DI ALTEZZA RISPETTIVAMENTE 3-4-5 METRI
CONFRONTO ANDAMENTO IL(f) R1-R2<br />
ANDAMENTI IL(f) AL RICEVITORE R2 PER TUTTE LE<br />
TIPOLOGIE DI PROFILO ESAMINATE(ALTEZZA 3 METRI)<br />
ANDAMENTI IL(f) AL RICEVITORE R1 PER TUTTE LE<br />
TIPOLOGIE DI PROFILO ESAMINATE(ALTEZZA 3 METRI)
IL(f) R3-R4<br />
ANDAMENTI IL(f) AL RICEVITORE R2 PER TUTTE LE<br />
TIPOLOGIE DI PROFILO ESAMINATE(ALTEZZA 3 METRI)<br />
ANDAMENTI IL(f) AL RICEVITORE R3 PER TUTTE LE<br />
TIPOLOGIE DI PROFILO ESAMINATE(ALTEZZA 3 METRI)
MATRIX<br />
La Routine IL fornisce una rappresentazione esclusivamente<br />
grafica della perdita di inserzione prodotta dalle barriere con i<br />
differenti profili. Si è pertanto sviluppata una routine chiamata<br />
MATRIX, che consente di calcolare un valore di IL medio<br />
settorializzato su quattro zone.<br />
MATRIX<br />
La routine effettua una media aritmetica<br />
su una matrice di punti posta sul grafico<br />
relativo a IL-MEDIO e, per ognuna delle<br />
suddette zone, ricava il rispettivo valore<br />
medio associato.<br />
IL MEDIE SULLE 4 ZONE<br />
DIFFERENZE RISPETTO ALLA BARRIERA VERTICALE<br />
Barriera Z1 Z2 Z3 Z4 Barriera Z1 Z2 Z3 Z4<br />
DR 11.94 8.85 2.76 -0.01 DR 0 0 0 0<br />
DR4 16.02 14.03 6.65 2.05 DR4 4.08 5.18 3.89 2.06<br />
DR5 18.66 18.44 11.17 5.60 DR5 6.72 9.59 8.41 5.61<br />
T 16.65 12.92 5.02 1.05 T 4.71 4.07 2.26 1.06<br />
Y 16.28 11.61 4.36 0.83 Y 4.34 2.76 1.60 0.84<br />
OT 12.58 9.22 2.89 -0.02 OT 0.64 0.37 0.13 -0.01<br />
F 14.06 9.76 2.89 -0.45 F 2.12 0.91 0.13 -0.44
MATRIX<br />
La Routine IL fornisce una rappresentazione esclusivamente<br />
grafica della perdita di inserzione prodotta dalle barriere con i<br />
differenti profili. Si è pertanto sviluppata una routine chiamata<br />
MATRIX, che consente di calcolare un valore di IL medio<br />
settorializzato su quattro zone.<br />
MATRIX<br />
La routine effettua una media aritmetica<br />
su una matrice di punti posta sul grafico<br />
relativo a IL-MEDIO e, per ognuna delle<br />
suddette zone, ricava il rispettivo valore<br />
medio associato.<br />
IL MEDIE SULLE 4 ZONE<br />
DIFFERENZE RISPETTO ALLA BARRIERA VERTICALE<br />
Barriera Z1 Z2 Z3 Z4 Barriera Z1 Z2 Z3 Z4<br />
DR 11.94 8.85 2.76 -0.01 DR 0 0 0 0<br />
DR4 16.02 14.03 6.65 2.05 DR4 4.08 5.18 3.89 2.06<br />
DR5 18.66 18.44 11.17 5.60 DR5 6.72 9.59 8.41 5.61<br />
T 16.65 12.92 5.02 1.05 T 4.71 4.07 2.26 1.06<br />
Y 16.28 11.61 4.36 0.83 Y 4.34 2.76 1.60 0.84<br />
OT 12.58 9.22 2.89 -0.02 OT 0.64 0.37 0.13 -0.01<br />
F 14.06 9.76 2.89 -0.45 F 2.12 0.91 0.13 -0.44
MATRIX<br />
La Routine IL fornisce una rappresentazione esclusivamente<br />
grafica della perdita di inserzione prodotta dalle barriere con i<br />
differenti profili. Si è pertanto sviluppata una routine chiamata<br />
MATRIX, che consente di calcolare un valore di IL medio<br />
settorializzato su quattro zone.<br />
MATRIX<br />
La routine effettua una media aritmetica<br />
su una matrice di punti posta sul grafico<br />
relativo a IL-MEDIO e, per ognuna delle<br />
suddette zone, ricava il rispettivo valore<br />
medio associato.<br />
IL MEDIE SULLE 4 ZONE<br />
DIFFERENZE RISPETTO ALLA BARRIERA VERTICALE<br />
Barriera Z1 Z2 Z3 Z4 Barriera Z1 Z2 Z3 Z4<br />
DR 11.94 8.85 2.76 -0.01 DR 0 0 0 0<br />
DR4 16.02 14.03 6.65 2.05 DR4 4.08 5.18 3.89 2.06<br />
DR5 18.66 18.44 11.17 5.60 DR5 6.72 9.59 8.41 5.61<br />
T 16.65 12.92 5.02 1.05 T 4.71 4.07 2.26 1.06<br />
Y 16.28 11.61 4.36 0.83 Y 4.34 2.76 1.60 0.84<br />
OT 12.58 9.22 2.89 -0.02 OT 0.64 0.37 0.13 -0.01<br />
F 14.06 9.76 2.89 -0.45 F 2.12 0.91 0.13 -0.44
DELTA<br />
●<br />
DELTA → (Maekawa) - (Fehr) - (Kurze e Anderson) → B.E.M. → (Sono Accomunati dalle condizioni imposte)<br />
●<br />
Formulazioni matematiche → ATTENUAZIONE → Schermo piano - Perfettamente riflettente - Spessore<br />
trascurabile - Lunghezza infinita - Sorgenti puntiformi.<br />
●<br />
ATTENUAZIONE → # IL → Differenza tra il livello di pressione sonora che si verifica in un dato punto in condizioni<br />
di campo libero ed il livello che si verifica nella medesima posizione in presenza della barriera e del terreno.<br />
Maekawa<br />
=10∗log20∗N <br />
Kurze-Anderson<br />
=520∗log2∗∗∣N∣/tanh 2∗∗∣N∣<br />
∂= AB−C<br />
N =2∗ /<br />
Differenza di percorso<br />
Numero di Fresnel<br />
Fehr<br />
=10∗log10∗N =10 log20∗/=10log20∗∗ f <br />
=Lp campo libero−Lp barrieraterreno Attenuazione
DELTA<br />
BEM<br />
ATT 500 Hz<br />
IL<br />
DELTA<br />
●<br />
Calcola DELTA<br />
LA ROUTINE DELTA<br />
d = A + B - C<br />
● Linea di calcolo Y=1 m 12
CONFRONTO DATI CON TEORIE RICONOSCIUTE
CONFRONTO DATI CON TEORIE RICONOSCIUTE
PROBLEMATICHE DEL MODELLO<br />
●<br />
Il programma sviluppato si trova ancora in una fase embrionale → Differenza tra i valori previsti ed i dati reali<br />
●<br />
Le principali motivazioni di questa discrepanza sono le seguenti:<br />
●<br />
La trattazione matematica teorica del BEM, alla base del programma, introduce molte approssimazioni al fine di<br />
risolvere il sistema di equazioni integrali lineari come la discretizzazione dello spazio e della superficie<br />
dell’oggetto.<br />
●<br />
Tutte le superfici (terreno, barriera verticale, bordo superiore) sono considerate completamente riflettenti<br />
mentre nella realtà il materiale di cui è costituita la barriera può influenzare notevolmente la performance<br />
acustica globale.<br />
●<br />
Il modello assume l’ipotesi di sorgente puntiforme, nella realtà le sorgenti non sono mai puntiformi ma estese.<br />
●<br />
La barriera è considerata di spessore trascurabile → Mai nella realtà<br />
●<br />
La barriera è considerata infinitamente lunga (simulazione 2D), nella realtà può invece presentare vie di fuga,<br />
aperture che inficiano l’isolamento.<br />
●<br />
Parte di queste stesse problematiche sono causa di un errore nella stima dell'attenuazione da parte delle<br />
formulazioni matematiche sviluppate da Maekawa – Kurze e Anderson - Fehr
CONCLUSIONI<br />
●<br />
Il presente lavoro ha avuto come finalità lo sviluppo di una sistema di analisi computazionale per la simulazione del<br />
comportamento fisico di sistemi di abbattimento del rumore stradale e ferroviario. Più in particolare è stato messo<br />
appunto un modello previsionale per la determinazione del valore di Insertion Loss di una barriera acustica al variare<br />
della sua conformazione geometrica.<br />
●<br />
Il modello, sebbene ancora in fase si sviluppo, si è dimostrato un valido strumento per la simulazione del<br />
comportamento acustico delle barriere antirumore, ed è stato impiegato nella scelta del top design.<br />
●<br />
I risultati generali hanno evidenziato :<br />
●<br />
La barriere con diffrattore a F - OT non introducono miglioramenti significativi in termini di perdita di inserzione<br />
rispetto ad uno schermo piano di eguale altezza.<br />
●<br />
Le barriere aventi diffrattori a T – Y fanno registrare picchi più elevati di perdita di inserzione nelle aree<br />
retrostanti la barriera.<br />
●<br />
L’aumento di altezza della barriera → miglioramento sensibile delle capacità di schermatura da parte della<br />
barriera stessa, addirittura meglio di quelle ottenibili mediante l’uso di uno dei diffrattori esaminati, a meno però<br />
di un notevole impatto visivo, che non si avrebbe nel caso in cui si opta per l’uso di un diffrattore.<br />
●<br />
Le migliori performance possono comunque variare al variare della posizione ricevente e del range di<br />
frequenze preso in considerazione.<br />
●<br />
I risultati ottenuti sono coerenti con i dati di studi precedenti ed in particolare nel caso di barriere verticali i risultati si<br />
sono rivelati concordi con quelli di Maekawa, Kurze ed Anderson e Fehr.
OBBIETTIVI DEGLI SVILUPPI FUTURI<br />
Ottimizzazione del codice → Riduzione costi computazionali<br />
Confronto con misure in campo aperto → taratura su base sperimentale del modello<br />
L’implementazione del calcolo 3D → (Già possibile ma comporta eccessivi costi computazionali)<br />
Attribuire valori di impedenza acustica differenti per ciascuna superficie (barriera, terreno, ecc.)<br />
Correggere I risultati tenendo in considerazione parametri ambientali (Temperatura, Umidità, Vento)
FINE