Ripristino_Gru_DOC_4
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GRU A PONTE SCORREVOLE BITRAVE<br />
COMEF - DEMAG<br />
Matricola E.N.P.I.:<br />
n. interno: 21<br />
Portata massima: 10.000 kg Anno di costruzione: 1975<br />
ISPEZIONE DELL’APPARECCHIO DI SOLLEVAMENTO<br />
(UNI ISO 9927-1)<br />
SCHEMA DI RIPRISTINO DI ELEMENTI<br />
DI CARPENTERIA METALLICA<br />
Utilizzatore:<br />
File archivio:<br />
Versione:<br />
Ingegnere Esperto verificatore:<br />
(punto 5.2.2 della UNI ISO 9927-1)<br />
ing. Diego Sivilotti
INTERVENTI DI RIPRISTINO DI ELEMENTI DI<br />
CARPENTERIA METALLICA<br />
IR-CM -01<br />
Rev. 0 del 01.10.2002<br />
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Redatto da<br />
Verificato ed approvato da<br />
1. APPLICABILITA’<br />
La presente procedura è relativa alla esecuzione di interventi di ripristino di elementi di carpenteria metallica interessati<br />
dalla presenza di cricche da fatica del materiale. Si applica agli elementi di carpenteria metallica di apparecchi di<br />
sollevamento per i quali è necessario un intervento in opera, a cura del personale abilitato aziendale o del personale<br />
abilitato di Ditte appaltatrici:<br />
2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO<br />
Norma UNI 5132/1974<br />
Norma CNR UNI 10011/88<br />
Norma CNR UNI 10021/85<br />
Norma CNR UNI 10022/85<br />
Norma CNR UNI 10030/87<br />
D.M. 9 gennaio 1996<br />
3. STRUMENTI<br />
Spazzole e/o mezzi aspiranti per la rimozione di polveri, depositi, scorie, ecc.<br />
Detergenti e sgrassanti per la pulizia delle superfici<br />
Utensili manuali o elettrici per la rimozione di scorie metalliche ulteriori e per la preparazione dei lembi da saldare e per<br />
la rifinitura delle superfici post-saldatura<br />
Attrezzatura per l’esecuzione di saldatura manuale ad arco con elettrodi rivestiti<br />
Pennelli e vernici per la stesura dello strato protettivo esterno<br />
4. MODALITA’ OPERATIVE<br />
a) Compatibilmente con le condizioni generali di movimentazione ammessa per l’apparecchio di sollevamento, degli<br />
ingombri a terra, delle condizioni operative del mezzo di raggiungimento del livello in quota (ponte sviluppabile,<br />
piattaforma su autocarro, ecc.), disporre la gru a cavallo di uno dei pilastri di supporto della via di corsa.<br />
b) Spostare il carrello di sollevamento dalla parte opposta rispetto al lato oggetto all’intervento e verificare che lo stesso<br />
sia scarico.<br />
c) Pulizia delle parti di superficie oggetto dell’intervento di ripristino con rimozione meccanica di polveri, scorie, materiali<br />
di risulta a mezzo di spazzole e/o mezzi aspiranti. La successiva operazione di grassaggio e lavaggio deve essere<br />
condotta con particolare attenzione alla tipologia dello sporco presente (organico derivati del petrolio o sintetici,<br />
inorganico ossidi, scaglie, residui, ecc., misti impronte, depositi di sostanze in sospensione, ecc.) utilizzando<br />
prodotti sgrassanti e/o detergenti adatti al tipo di materiale di base e alla tipologia di saldatura. Dovrà essere data<br />
particolare attenzione alla eliminazione di residui secchi dei prodotti impiegati nelle sezioni soggette all’intervento. In<br />
ogni caso si dovrà fare riferimento alle specifiche tecniche indicate nelle schede che accompagnano i prodotti.<br />
d) Individuato l’apice della cricca eseguire un foro di opportuno diametro ( 10/14 mm) in corrispondenza di esso.<br />
e) Effettuare la cianfrinatura sui due lembi della cricca risalendo lungo essa fino alla completa rimozione del materiale di<br />
apporto (nel caso in cui la cricca di sviluppi sul cordone di saldatura) o messa a nudo del materiale base (nel caso la<br />
cricca si sviluppi su di esso), con asportazione di ogni altro residuo, schegge, sbavature preesistenti.<br />
f) Realizzazione dello smusso sull’intero spessore della lamiera tale da permettere la realizzazione di un cordone di<br />
saldatura a completa penetrazione. La lavorazione dei lembi deve essere realizzata secondo le specifiche UNI<br />
11001.
INTERVENTI DI RIPRISTINO DI ELEMENTI DI<br />
CARPENTERIA METALLICA<br />
IR-CM -01<br />
Rev. 0 del 01.10.2002<br />
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g) Qualora le condizioni ambientali lo richiedano, prima dell’inizio delle operazioni di saldatura, è necessario effettuare il<br />
preriscaldo della zona d’interesse con il rispetto delle condizioni indicate nella Tabella n.1<br />
Tabella n.1<br />
Durante la saldatura la temperatura della zona saldata non dovrà mai scendere sotto quella di preriscaldo. La zona<br />
preriscaldata deve estendersi per almeno 75 mm in ogni senso dal punto in cui si salda.<br />
h) Esecuzione della saldatura. Il tipo di saldatura è di norma manuale ad arco con elettrodi rivestiti, impiegando elettrodi<br />
omologati secondo UNI 5132 adatti al materiale base:<br />
- per acciai Fe360 ed Fe430 devono essere impiegati elettrodi del tipo E 44 di classi di qualità 2, 3 o 4;<br />
per spessori maggiori di 30 mm o temperature di esercizio minore di 0°C saranno ammessi solo<br />
elettrodi di classe 4 B;<br />
- per l’acciaio Fe510 devono essere impiegati elettrodi del tipo E 52 di classi di qualità 3 B o 4 B; per<br />
spessori maggiori di 20 mm o temperature di esercizio minore di 0°C saranno ammessi solo elettrodi<br />
di classe 4 B;<br />
Le saldature devono rispettare i requisiti previsti per i giunti di 2 a classe:<br />
- giunti effettuati con elettrodi di qualità 2, 3 o 4 secondo UNI 5132, realizzati con accurata eliminazione<br />
di ogni difetto al vertice prima di effettuare la ripresa o la seconda saldatura;<br />
- tali giunti devono inoltre soddisfare l’esame radiografico con i risultati richiesti per il raggruppamento F<br />
della UNI 7278;<br />
- l’aspetto della saldatura dovrà essere ragionevolmente regolare e non presentare disavviamenti col<br />
materiale base.<br />
i) Controllo della saldatura. Il controllo della saldatura deve avvenire previa pulizia meccanica della superficie con<br />
smerigliatura finale. Il controllo sarà di tipo visivo, atto a verificare l’assenza di difetti superficiali evidenti. Il controllo<br />
geometrico deve escludere il disallineamento tra i piani delle superfici appartenenti a lembi distinti (Tabella n.2).<br />
mezza livella<br />
scostamento planare
INTERVENTI DI RIPRISTINO DI ELEMENTI DI<br />
CARPENTERIA METALLICA<br />
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scostamento angolare<br />
mezza livella<br />
Tabella n.2<br />
j) Previo controllo della planarità generale del piano oggetto dell’intervento, si procede alla messa in opera del pannello<br />
di lamiera di rivestimento, nel rispetto delle indicazioni progettuali generali fornite dall’Ingegnere Esperto. Il pannello<br />
deve presentarsi pulito, sgrassato e privo di difetti macroscopici rilevabili visivamente (deformazioni, cricche,<br />
sfogliature, eccessiva ossidazione superficiale).<br />
k) Saldatura del pannello. L’esecuzione della saldatura sarà eseguita in conformità ai punti g), h) e i) della presente<br />
procedura.<br />
l) La sezione oggetto dell’intervento deve ricevere una prima mano di pittura di fondo (antiruggine). Seguirà la stesura<br />
di una o più “mani” di vernice in relazione alle condizioni ambientali d’impiego dell’apparecchio. In ogni caso la<br />
verniciatura in opera deve essere fatta seguendo le prescrizioni d’uso del fornitore della vernice.<br />
5. NOTE<br />
Le saldature da effettuare con elettrodi rivestiti devono essere eseguite da operai che abbiano superato le prove di<br />
qualifica indicate nella UNI 4634 per la classe relativa al tipo di elettrodo ed alle posizioni di saldatura previste.<br />
Nello specifico si richiede l’intervento di un saldatore di 2 a classe: saldatori che sono in grado di saldare<br />
soddisfacentemente, con il tipo di elettrodo relativo alla qualifica stessa, nelle posizioni di saldatura piano, verticale,<br />
frontale ed intermedie, per giunti ove sia prevista la scalpellatura e ripresa al rovescio della prima passata, o il sostegno<br />
al rovescio.