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associazione nautico leon pancaldo la voce dell' la ... - Villa Cambiaso

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8 Libri Anno XII n°65 - Giugno 2012 Vil<strong>la</strong><strong>Cambiaso</strong><br />

MILENA MILANI UNA VITA IN COLLAGE<br />

Commento di Franca Maria Ferraris sul libro di Lorenza Rossi<br />

Non sempre il titolo di un saggio<br />

“Milena Mi<strong>la</strong>ni una vita in<br />

col<strong>la</strong>ge”, amalgama così radicalmente<br />

<strong>la</strong> vita di un’Artista e le sue opere.<br />

Infatti, se <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> col<strong>la</strong>ge esprime<br />

l’arte figurativa cui Milena Mi<strong>la</strong>ni si è<br />

dedicata e seguita a dedicarsi, anche <strong>la</strong><br />

sua vita, densa di risvolti pittoricoletterari<br />

e di frequentazioni con<br />

personaggi operativi nel campo<br />

dell’arte, va intesa come un col<strong>la</strong>ge,<br />

ovvero come una successione di segni<br />

luminosi e coloratissimi che animano<br />

u n o s f o n d o<br />

talvolta azzurro,<br />

più spesso bianco,<br />

a richiamare l’idea<br />

dell’infinito.<br />

In questo partico<strong>la</strong>re<br />

saggio<br />

emerge <strong>la</strong> notevole<br />

personalità di<br />

un’Artista davvero<br />

poliedrica. Vi<br />

appare, da subito,<br />

c o m e M i l e n a<br />

M i l a n i , d o p o<br />

un’infanzia e un’adolescenzatrascorse<br />

a Savona,<br />

sua città natale,<br />

non abbia esitato a<br />

cercare spazi più<br />

ampi nei quali, pur<br />

portando in cuore<br />

le proprie radici, ha abitato e che ha<br />

attraversato nei suoi viaggi, dovunque<br />

rapportandosi come protagonista.<br />

A Roma, infatti, sua prima meta, verrà<br />

nominata da Marinetti, “Comandante<br />

generale di tutte le donne futuriste<br />

d’Italia” e, da qui, avvierà i suoi primi<br />

contatti episto<strong>la</strong>ri con il proprietario<br />

del<strong>la</strong> Galleria del Cavallino a Venezia,<br />

Carlo Cardazzo, che diverrà in seguito<br />

il suo compagno. Inoltre, tra il 1947e il<br />

1958, firmerà il primo e il secondo<br />

Manifesto dello Spazialismo di Lucio<br />

Fontana. Dopo una lusinghiera<br />

affermazione in campo poetico,<br />

Milena si dedicherà al<strong>la</strong> scrittura dei<br />

suoi romanzi, e darà altresì inizio<br />

all’attività pittorica con i disegnicol<strong>la</strong>ge,<br />

nei quali unisce <strong>la</strong> paro<strong>la</strong><br />

scritta al<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> disegnata, o meglio,<br />

dipinta. Così Milena nel<strong>la</strong> pittura fa<br />

entrare <strong>la</strong> scrittura, arte, quest’ultima,<br />

in cui è regina e per cui, evidenziando<br />

<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione esistente tra <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> e il<br />

segno, fa sì che <strong>la</strong> mente crei<br />

molteplici associazioni di idee tra i<br />

significati che le parole esprimono e<br />

ciò che l’astrazione del segno vuole<br />

raccontare.<br />

La seconda parte del saggio, è resa<br />

interessante dal<strong>la</strong> quantità degli eventi<br />

accaduti a un’Artista spesso in<br />

movimento tra <strong>la</strong> capitale e altre<br />

bellissime città d’Italia e non, come<br />

Venezia e Parigi. Questo suo<br />

viaggiare, così variamente narrato per<br />

l’introduzione di aneddoti e di<br />

improvvisi colpi di scena, diventa un<br />

viaggiare del lettore; e, allo stesso<br />

“Premio Vil<strong>la</strong> <strong>Cambiaso</strong> per meriti letterari e artistici” - Savona, settembre 2002<br />

modo, i vari personaggi che vi<br />

affluiscono, essendone <strong>la</strong> personalità<br />

abilmente connotata dal<strong>la</strong> scrittura,<br />

consentono a chi legge di conoscerli.<br />

Si tratta, in genere, di personaggi di<br />

rilievo, tra coloro che hanno scandito<br />

<strong>la</strong> storia del Novecento attraverso<br />

l’Espressionismo, il Cubismo, il<br />

F u t u r i s m o , i l D a d a i s m o ,<br />

l’Astrattismo, il Surrealismo, <strong>la</strong> Pop<br />

Art.<br />

I romanzi di Milena: Storia di Anna<br />

Drei (1947), Emilia sul<strong>la</strong> Diga (1966),<br />

Soltanto Amore (1976), La rossa di<br />

Via Tadino (1979) per citarne alcuni,<br />

riscuotono subito un successo di<br />

pubblico e di critica, ma soprattutto<br />

intrigante è il romanzo La ragazza di<br />

nome Giulio (1964) che, contestato<br />

all’uscita a causa del contenuto<br />

sessualmente spregiudicato per<br />

l’epoca, viene successivamente<br />

riabilitato (1978) e, tradotto in molte<br />

lingue, viaggerà il mondo. Anche gli<br />

amici di Milena, tutti personaggi di<br />

fama internazionale come Marinetti,<br />

Lucio Fontana, Burri, Capogrossi,<br />

Matta, Asger Jorn, Lam, Tullio<br />

d’Albiso<strong>la</strong>… e altri, tanti altri,<br />

diventano subito noti, essendo molto<br />

vivaci le descrizioni e l’aneddottica al<br />

loro riguardo.<br />

Con questo libro, <strong>la</strong> figura di Milena<br />

Mi<strong>la</strong>ni balza dagli scritti in una forma<br />

così precisa e dettagliata non solo<br />

grazie all’intervista rivolta al<br />

personaggio, ma anche al magnifico<br />

corredo delle fotografie dell’Artista,<br />

riprodotte nel<strong>la</strong> sezione finale del<br />

libro.<br />

Sono queste foto a<br />

mostrare, dapprima,<br />

l’elegante<br />

figura del<strong>la</strong> ragazza<br />

Milena,<br />

pensosa e dolce<br />

nel<strong>la</strong> sua indiscussa<br />

fierezza, poi<br />

<strong>la</strong> figura del<strong>la</strong><br />

donna fascinosa e<br />

altera per <strong>la</strong> carica<br />

di espressività che<br />

ogni suo atteggiamento<br />

emana.<br />

Chiude il libro in<br />

bellezza una serie<br />

di col<strong>la</strong>ge in cui si<br />

coglie de visu<br />

l’avvenuta compenetrazione<br />

tra<br />

paro<strong>la</strong> e segno in<br />

un unicum che si fa espressione<br />

tangibile di quel “grafismo pittorico”,<br />

dove <strong>la</strong> fusione tra il pensiero e<br />

l’immagine impone un confronto sia<br />

con il Dadaismo, come provocatorio<br />

sovvertimento delle abitudini visive<br />

dello spettatore, sia con <strong>la</strong> poetica<br />

surreale che mette in scena, in modo<br />

divertito e personalissimo, l’inventiva<br />

nonché le contraddizioni e i pregiudizi<br />

sociali di un’epoca.<br />

È questa, dunque, <strong>la</strong> speciale forma<br />

d’arte che Milena Mi<strong>la</strong>ni ha<br />

profeticamente frequentato e seguita a<br />

frequentare, esprimendosi con<br />

creatività, ma anche con casualità,<br />

come a ogni vero Artista è dato di<br />

esprimersi.<br />

E ribadisco “profeticamente” perché<br />

in ogni sua opera pittorica, si avverte il<br />

preannuncio strutturale di quel<br />

‘retico<strong>la</strong>to’ al cui interno <strong>la</strong> paro<strong>la</strong>immagine<br />

diviene il tessuto<br />

connettivo di ogni forma espressiva<br />

sulle cui fantomatiche ali oggi si<br />

viaggia “in rete”.

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