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<strong>Una</strong> <strong>lettera</strong> <strong>di</strong> <strong>Thomas</strong> <strong>Mann</strong><br />
e cura <strong>di</strong> Davide Daolmi<br />
Si ripropone qui la <strong>lettera</strong> che <strong>Mann</strong> scrisse all'amico e critico Carl Weber nell'estate del 1920.*<br />
In modo insolitamente esplicito, a partire dal significato <strong>di</strong> alcuni aspetti <strong>di</strong> Morte a Venezia, lo<br />
scrittore ha modo <strong>di</strong> esternare le sue opinioni sull'omosessualità e sul peso che assume nel suo rac-<br />
conto. Più <strong>di</strong> un argomento offrì spunti preziosi a Britten per pianificare Death in Venice.<br />
A Carl Maria Weber<br />
Monaco, 4. ~ II. 20<br />
Poschingerstr. 1<br />
Molto stimato signor Weber:l<br />
l'amichevole me<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> W. Seidel mi ha procurato la Sua così commossa e commovente<br />
<strong>lettera</strong> e il Suo dono poetico così bello: l'una e l'altro sono stati, per me, una<br />
gioia, e <strong>di</strong> entrambi sentitamente La ringrazio.<br />
Ho letto molte delle Sue liriche e ci ho trovato abbondanti occasioni <strong>di</strong> simpatia, anzi<br />
<strong>di</strong> ammirazione. Non è certo un caso che, anche in poesia, la massima felicità Lei la<br />
raggiunga là dove il Suo sentimento tocca il più alto grado <strong>di</strong> libertà e <strong>di</strong> spregiu<strong>di</strong>catezza<br />
come nei Nuotatori, che tanto hanno in sé dell'umanesimo della giovane generazione,<br />
e in Voluttà delle parole, una lirica indubbiamente bella. Dico questo - benché<br />
abbia scritto La morte a Venezia, cui Ella, nella Sua <strong>lettera</strong>, de<strong>di</strong>ca così gentili parole<br />
* La traduzione della <strong>lettera</strong> è quella <strong>di</strong> Italo Alighiero Chiusano, pubblicata in Tutte le opere <strong>di</strong> <strong>Thomas</strong><br />
<strong>Mann</strong>. 13. Epistolario 1889-1 936, a cura <strong>di</strong> Erika <strong>Mann</strong>, Milano, Mondadori, 1963. Le note esplicative qui pro-<br />
poste sono interamente aggiunte.<br />
l Carl Maria Weber (1890-1953) entrò in contatto con <strong>Thomas</strong> <strong>Mann</strong> durante i suoi stu<strong>di</strong> universitari a<br />
Bonn, fra il 1912 e il 1914. Durante la Prima guerra mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong>venne convinto pacifista, venendo a far parte<br />
nel 1919 dei Wandervogel, il più 'alternativo' dei gruppi giovanili tedeschi. I Wandervogel celebravano la vita<br />
all'aria aperta, l'amicizia, la musica, la <strong>lettera</strong>tura, offrendo occasioni in cui tollerare l'omosessualità (tanto che<br />
negli anni Trenta 'Wandervogel' fu sinonimo <strong>di</strong> gay). Nel 1920 - poco prima <strong>di</strong> questa <strong>lettera</strong> - Weber si legò<br />
al gruppo <strong>lettera</strong>rio Werkleute auf Haus Nyland, vicino al proletariato tedesco, e cominciò a pubblicare nume-<br />
rosi articoli su «Nyland», l'organo ufficiale del gruppo. Insegnò successivamente in varie scuole private e pub-<br />
bliche, ma dalla fine degli anni Trenta il suo antimilitarismo e la sua omosessualità furono causa <strong>di</strong> persecuzioni<br />
che lo obbligarono a iscriversi al partito nazista. Alla fine della guerra, malgrado i suoi scritti d'impronta socia-<br />
lista, non fu riabilitato.<br />
Willy Seidel (1887-1934) fu romanziere tedesco poco conosciuto all'estero, attento al simbolismo e all'orien-<br />
talismo. Fino al 1920, poco più che trentenne, non aveva ancora scritto nulla <strong>di</strong> significativo. Il suo romanzo più<br />
apprezzato, Der Tod des Achilleus, è del 1936. Sua sorella Ina (1885-1974) fu anch'essa scrittrice <strong>di</strong> <strong>di</strong>screta for-<br />
tuna e sposò il cugino Heinrich Wolfgang Seidel (176-1945), anch'egli romanziere.
34 DAVIDE DAOLMI<br />
Piero Tosi. Figurini (Tadzio, la Governante) per il film Morte a Venezia (1971) <strong>di</strong> Luchino Visconti. Interprete <strong>di</strong><br />
Aschenbach, Dirk Bogarde (1921-1999). Per la colonna sonora, notoriamente Visconti utilizzò musiche <strong>di</strong> Mahler.<br />
Death in Venice, portata dai complessi inglesi al Teatro La Fenice <strong>di</strong> Venezia poco dopo (il 20 settembre) la prima<br />
assoluta <strong>di</strong> Snape, Maltings, 16 giugno; regia <strong>di</strong> Colin Graham, scene <strong>di</strong> John Piper, costumi <strong>di</strong> Charles Knode,<br />
coreografia <strong>di</strong> Frederick Ashton. In scena (al centro): Robert Huguenin (Tadzio). Foto Giacomelli. Archivio sto-<br />
rico del Teatro La Fenice.
UNA LElTERA DI THOMAS MANN 35<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa - contro le obiezioni e i rimproveri che Lei può conoscere anche troppo bene.<br />
Vorrei che Lei avesse partecipato alla conversazione che, poco tempo fa, durante una<br />
lunga serata, ebbi, su questo argomento, con Willy Seidel e un terzo compagno d'arte,<br />
Kurt Martenq3,rni riuscirebbe estremamente spiacevole, infatti, se a Lei - o ad altri -<br />
potesse rimanere l'impressione che un modo <strong>di</strong> sentire al quale va il mio rispetto perché<br />
quasi necessariamente - comunque, con molta più necessità <strong>di</strong> quello 'normale' - ha in<br />
sé dello spirito, avessi voluto negarlo o, per quel tanto che mi è accessibile - e posso<br />
<strong>di</strong>re che me lo è in modo quasi incon<strong>di</strong>zionato - rinnegarlo.<br />
Il motivo artistico per cui poteva sussistere tale apparenza, Lei l'ha in<strong>di</strong>viduato con<br />
intelligente perspicacia. Esso si trova nella <strong>di</strong>fferenza tra lo spirito <strong>di</strong>onisiaco della lirica,<br />
portata a espandersi con in<strong>di</strong>vidualistica irresponsabilità, e quello apollineo dell'epica,<br />
obiettivamente legato a responsabilità <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne etico e ~ociale.~ Cercai <strong>di</strong> conseguire<br />
un equilibrio tra sensualità e moralità, come lo trovavo realizzato, con ideale perfezie<br />
ne, nelle Afiinità eletti~e,~ che durante il lavoro intorno alla Morte a Venezia lessi, se<br />
ben ricordo, cinque volte. Ma a Lei non può essere sfuggito che la novella, in germe,<br />
ha una natura innica, che anzi originariamente era un inno. I1 doloroso processo dell'oggettivazione,<br />
che doveva compiersi date le esigenze della mia natura, è descritto<br />
nell'introduzione del peraltro fallito Poema della pic~ina.~<br />
Ricor<strong>di</strong> ancora? <strong>Una</strong> più alta ebbrezza, uno straor<strong>di</strong>nario sentimento<br />
ghermiva anche te, a volte, e ti atterrava,<br />
sì che giacevi, la fronte tra le mani. Inneggiante si levava<br />
allora la tua anima, nel combattuto spirito urgeva un'ansia <strong>di</strong> canto<br />
e lacrimavi. Ma tutto, ahimè, restava immutato.<br />
Ché iniziava in quel punto uno sforzo obiettivante,<br />
un raffreddare e soggiogare la materia,<br />
ed ecco che l'ebbro canto mi si mutava in favola morale.<br />
Ma la ragione artistica dell'equivoco non è che una delle tante, e quelle puramente spi-<br />
rituali sono anzi più importanti: ad esempio, l'atteggiamento naturalistico - a voi gio-<br />
Martens (1870-1945), romanziere e saggista, fu compagno <strong>di</strong> scuola amatissimo da <strong>Mann</strong>. Nel racconto se-<br />
mi-autobiografico Tonio Kroger <strong>Mann</strong> ricalca la personalità <strong>di</strong> Martens sul personaggio <strong>di</strong> Hans Hansen (Tonio<br />
rimarrà affascinato dalla bellezza e dalla libertà <strong>di</strong> costumi del coetaneo Hans).<br />
La contrapposizione nietzscheana fra apollineo e <strong>di</strong>onisiaco sarà recuperata da Britten - probabilmente con-<br />
fortato da questa <strong>lettera</strong> - con l'inserimento in Death in Venice delle due figure allegoriche (assenti nel racconto)<br />
<strong>di</strong> Apollo e Dioniso.<br />
E il celebre romanzo <strong>di</strong> Goethe che qualche critico ha collegato a Der Tod in Vene<strong>di</strong>g proprio sulla base <strong>di</strong><br />
queste affermazioni. E probabile, anche per come prosegue la <strong>lettera</strong>, che l'interesse <strong>di</strong> <strong>Mann</strong> per il romanzo <strong>di</strong><br />
Goethe, a parte l'ineluttabilità <strong>di</strong> affetti che si oppongono alle regole sociali, fosse rivolto alla <strong>di</strong>fferenza d'età del<br />
rapporto fra Edoardo e la giovane Ottilia. Ma probabilmente è il taglio autobiografico delle Afinità elettiue<br />
l'aspetto che maggiormente interessa <strong>Mann</strong>. Ottilia è figlia <strong>di</strong> primo letto della migliore amica <strong>di</strong> Carlotta, moglie<br />
<strong>di</strong> Edoardo, ma è anche il nome della giovane moglie del figlio <strong>di</strong> Goethe, a cui lo scrittore fu particolarmente le-<br />
gato (cfr. infra nota 10).<br />
Gesang uom Kindchen fu pubblicato a Berlino nel 1919 in Zwei Idyllen. Non so perché <strong>Mann</strong> lo <strong>di</strong>ca ((fal-<br />
lito)); noto invece, <strong>di</strong> passaggio, che ((Kindchenn è termine neutro è può essere anche tradotto al maschile. Del re-<br />
sto l'intero poema non dà a<strong>di</strong>to a determinare il genere dell'adolescente a cui è rivolto il canto.
3 6 DAVIDE DAOLMI<br />
vani così alieno - della mia generazione, che mi costrinse a vedere il 'caso' anche dal<br />
punto <strong>di</strong> vista patologico e ad alternare questo motivo (~limaterio)~ con quello simbolico<br />
(Tadzio in qualità <strong>di</strong> Ern~ete P~icopompo).~ Vi si aggiunse qualcosa <strong>di</strong> ancor più<br />
spirituale, perché più personale: l'intima costituzione per nulla 'greca' ma protestante e<br />
puritana ('borghese') non solo dei personaggi ma anche <strong>di</strong> me stesso. In altre parole: il<br />
nostro rapporto fondamentalmente sospettoso e pessimistico con la passione stessa e in<br />
generale. Hans Bluher,9 i cui scritti mi avvincono molto -l'idea della sua ((Funzione del-<br />
l'erotismo ecc. )) è senz'altro grande e profondamente germanica - una volta ha definito<br />
l'eros ((l'esaltazione <strong>di</strong> un essere umano a prescindere dal suo valore)). Di fronte a que-<br />
sta definizione, che racchiude in sé tutta l'ironia dell'eros, dal punto <strong>di</strong> vista del mora-<br />
lista - punto <strong>di</strong> vista che anch'esso non si può sostenere, a sua volta, che ironicamente<br />
- si è costretti a <strong>di</strong>re: .Bella, quest'esaltazione, che 'prescinde dal valore'. Grazie tante!))<br />
- Ma, parlando più seriamente: la passione, in quanto turbamento e degradazione, era<br />
il vero e proprio soggetto della mia favola. Quel che volevo narrare, in origine, non era<br />
nulla <strong>di</strong> omosessuale, bensì la storia - vista in modo grottesco - del vecchio Goethe e<br />
<strong>di</strong> quella giovinetta a Marienbad,lO che egli, con l'approvazione della mamma <strong>di</strong> lei,<br />
donna tra ambiziosa e mezzana, e contro l'inorri<strong>di</strong>ta resistenza della sua stessa famiglia,<br />
voleva sposare a tutti i costi, cosa che però la piccina non volle assolutamente.. . questa<br />
storia, con tutte le sue situazioni comico-sinistre, altamente ri<strong>di</strong>cole, tali da indurre a<br />
reverenti risate, questa storia penosa, grande e commovente che un giorno o l'altro, for-<br />
se, scriverò ancora. A ciò si aggiunse un'esperienza <strong>di</strong> viaggio lirico-personale, che mi<br />
decise a portare le cose all'estremo introducendo il motivo dell'amore 'proibito'. . .<br />
Ho dovuto interrompere la <strong>lettera</strong>. Ma non ho voluto concluderla senza <strong>di</strong>rle ancora<br />
qualcosa sul mio atteggiamento verso la predetta tendenza in genere. Lei non pretenderà<br />
certo da me che la collochi assolutamente al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> quella usuale.ll Collocarla as-<br />
Owero il motivo della vecchiaia nella sua accezione più estesa, come per<strong>di</strong>ta delle capacità intellettuali e<br />
creative, ma insieme come con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> emarginazione.<br />
Ermete Psicopompo era colui che accompagnava i defunti all'Ade. Qui forse si vuol mettere in evidenza si-<br />
gnificati in realtà accessori <strong>di</strong> Tod in Vene<strong>di</strong>g. Tadzio rimane soprattutto espressione <strong>di</strong> un desiderio irraggiungi-<br />
bile, che poi lo si voglia paragonare a Caronte (nel racconto il burbero gondoliere) può funzionare fintanto che<br />
Tadzio è l'ultima visione prima della morte <strong>di</strong> Aschenbach, ma è chiaro che il ruolo <strong>di</strong> accompagnatore si giustifica<br />
solo come incarnazione simbolica dell'«attimon faustiano, e pertanto la funzione non è quella <strong>di</strong> mostrare un cam-<br />
mino ma <strong>di</strong> aver esaurito la speranza.<br />
9 Hans Bluher (1888-1955) è personaggio singolare, e stupisce non poco trovarlo citato nella <strong>lettera</strong> da <strong>Mann</strong>.<br />
Giornalista e scrittore, fu il principale esponente della frangia <strong>di</strong> estrema destra del movimento <strong>di</strong> liberazione omo-<br />
sessuale. Profondamente antisemita e misogino propagandava un'((a1leanza virile. fra maschi per far risorgere le<br />
sorti della Germania ormai .infemminilita)>. Scrisse il saggio X'anderuogel, sul più filo-omosessuale movimento<br />
giovanile tedesco (cfr. supra nota l), e soprattutto Die Rolle der Erotik in der nzannlichen Gesellschaft (Il ruolo<br />
dell'erotismo nella società maschile) pubblicato in due volumi (1917-1919). E a questo testo che rimandano le ci-<br />
tazioni <strong>di</strong> <strong>Mann</strong>. A questo medesimo scritto avevano fatto riferimento, un paio d'anni prima, i nazisti che fonda-<br />
rono la Società Thule, società segreta che costituì il fondamento intellettuale del Partito Nazionalsocialista (NSDAP)<br />
<strong>di</strong> Hitler e che trovò la sua frangia armata nelle SA del maggiore Rohm (almeno fino alla 'votte dei lunghi coltelli',<br />
ricordata con attenzione consapevole nella Caduta degli dei <strong>di</strong> Visconti).<br />
'0 A settantaquattro anni Goethe, vedovo della prima moglie (<strong>di</strong> venticinque anni più giovane <strong>di</strong> lui), si inna-<br />
morò <strong>di</strong> Ulrike von Levetzow, una giovinetta <strong>di</strong> <strong>di</strong>ciannove anni. Delle vicissitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> questo fallimentare amore<br />
scrisse nell'elegia Marienbad.
UNA LETTERA DI THOMAS MANN 37<br />
Britten nel 1976. l'anno della morte.
3 8 DAVIDE DAOLMI<br />
solutamente al <strong>di</strong> sotto lo si potrebbe per un solo motivo: il suo essere 'contro natura',<br />
motivo che già Goethe ha validamente respinto.12 È chiaro che la legge della polarità<br />
non ha un valore assoluto, l'elemento maschile non è necessariamente attratto da quello<br />
femminile, l'esperienza smentisce l'affermazione che ci voglia dellXeffemminatezza' per-<br />
ché l'uomo si senta attratto dal suo medesimo sesso. Essa tuttavia insegna altresì che la<br />
causa può essere, ed è molte volte, la degenerazione, l'ermafro<strong>di</strong>tismo, un'ambiguità na-<br />
turale, insomma qualche repellente fatto patologico. Ma qui siamo in campo me<strong>di</strong>co,<br />
che al massimo può essere preso in considerazione dal punto <strong>di</strong> vista umanitario, ma<br />
non certo spirituale e culturale. D'altro canto non si può nemmeno supporre che, ad<br />
esempio, Michelangelo, Federico il Grande,13 Winckelmann, Platen, George l4 siano uo-<br />
mini non virili o ad<strong>di</strong>rittura femminei. In questi casi si vede che la legge della polarità<br />
viene semplicemente a mancare e si scopre una virilità <strong>di</strong> genere o ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> grado<br />
tale che, per loro, anche in campo erotico, non ha significato e interesse che il lato ma-<br />
schile. Io non mi stupisco affatto che una legge naturale (quella della polarità) sospenda<br />
i suoi effetti proprio in un campo che, nonostante la sua sensualità, ha ben poco a che<br />
fare con la natura, e molto invece con lo spirito. Che la matura virilità si chini amore-<br />
volmente verso quella tenera e leggiadra, che questa tenda le braccia verso quella, in ciò<br />
io non trovo nulla <strong>di</strong> innaturale, e anzi molto senso pedagogico, molto elevato umane-<br />
simo. Del resto, sotto il profilo culturale, l'amore omoerotico evidentemente è altrettan-<br />
to neutrale dell'altro: in entrambi tutto <strong>di</strong>pende dal singolo caso, entrambi producono<br />
banalità e cattivo gusto, ed entrambi sono capaci dei più alti voli. Luigi 11 <strong>di</strong> Baviera è,<br />
sì, un tipo,lS ma la tipicità dei suoi istinti mi pare abbondantemente controbilanciata<br />
dall'alta severità e <strong>di</strong>gnità <strong>di</strong> un personaggio come Stefan George.<br />
Quanto a me personalmente, il mio interesse è in un certo qual modo <strong>di</strong>viso tra i due<br />
principi della società in<strong>di</strong>viduati da Bluher, la famiglia e le leghe maschili. Io sono figlio<br />
e padre <strong>di</strong> famiglia per istinto e convinzione. Amo i miei figli, e con particolare tenerez-<br />
za una bimbetta che assomiglia molto a mia moglie, tanto che un francese parlerebbe<br />
l1 Questa era la tesi <strong>di</strong> BIUher (cfr. supra nota 9).<br />
l2 In Elegie romane ed Epigrammi veneziani (1789-1790) Goethe parla <strong>di</strong> omosessualità senza condanna e<br />
ad<strong>di</strong>rittura con partecipazione, in ragione della libertà sessuale che aveva incontrato proprio a Venezia e a Roma<br />
durante il suo soggiorno italiano; in merito ne aveva già scritto in una <strong>lettera</strong> da Roma del 29 <strong>di</strong>cembre 1787 (Goe-<br />
thes Briefe. VIII: Italianische Reise: August 1786-Juni 1788, Weimar, Hermann Bohlau, 1890, p. 314).<br />
13 L'attrazione per Federico <strong>di</strong> Prussia si era già manifestata nel testo Federico e la grande coalizione: un saggio<br />
adatto al giorno e all'ora (1914).<br />
l4 Stefan George (1868-1933) fu poeta tedesco, molto apprezzato in Germania. Contrario al realismo e al po-<br />
sitivismo, fondò nel 1892 un proprio circolo <strong>lettera</strong>rio detto George-Kreis a cui affiancò il perio<strong>di</strong>co ~Blatter fur<br />
<strong>di</strong>e Kunstn (apparve fino al 1919). Profondamente intriso <strong>di</strong> cultura misterica, il circolo <strong>lettera</strong>rio proponeva cerimoniali<br />
estetizzanti conservati da un'élite iniziatica esclusivamente maschile. La sua passione per Maximilian<br />
Kronberger (morto a soli <strong>di</strong>ciott'anni nel 1906) fu all'origine dei suoi cicli poetici più apprezzati: Maximin e Der<br />
siebente Ring (I1 settimo anello). Qui la glorificazione del ragazzo giunge alla definizione <strong>di</strong> un nuovo credo religioso.<br />
I1 nazismo, nella sua prima fase filo-omosessuale tentò <strong>di</strong> identificare George come poeta <strong>di</strong> riferimento per<br />
il partito, ma George rifiutò emigrando in Svizzera, dove sarebbe morto pochi mesi dopo.<br />
l5 Si fa riferimento alla personalità instabile <strong>di</strong> Ludwig von Wittelsbach (1845-1886), notoriamente omosessuale<br />
e celebre protettore <strong>di</strong> Wagner. Le isterie del sovrano furono immortalate anch'esse da Visconti in Ludwig,<br />
il film successivo a Morte a Venezia.
UNA LETTERA DI THOMAS MANN 3 9<br />
<strong>di</strong> adorazione: e in questo sono 'borghese'. Ma se veniamo a parlare del fatto erotico,<br />
dell'avventura antiborghese, sensuale e spirituale insieme, allora le cose si presentano<br />
in un modo un tantino <strong>di</strong>verso. I1 problema dell'erotismo, anzi il problema della bellezza<br />
mi sembra racchiuso nel rapporto antitetico tra vita e spirito. Vi ho alluso in un luogo<br />
dove nessuno se lo sarebbe aspettato. ((11 rapporto tra vita e spirito - <strong>di</strong>co nelle Considerazionil6<br />
- è un rapporto estremamente delicato, <strong>di</strong>fficile, eccitante, dolorosamente<br />
carico d'ironia e <strong>di</strong> erotisrno ...)). E continuo parlando <strong>di</strong> uno xscaltro~ desiderio, che<br />
forse costituisce il vero rapporto filosofico e poetico tra spirito e vita:<br />
Tra spirito e vita, infatti, corre un desiderio reciproco. Anche la vita ha sete dello spirito. Due<br />
mon<strong>di</strong>, il cui rapporto è <strong>di</strong> natura erotica, senza che appaia evidente la polarità sessuale, senza<br />
che l'uno rappresenti il principio maschile e l'altro quello femminile: ecco ciò che sono la vita<br />
e lo spirito. Per questo non c'è, tra loro, una vera unione, ma solo una breve e inebriante illu-<br />
sione <strong>di</strong> unirsi e <strong>di</strong> comprendersi, un eterno contrasto senza soluzione ... Il problema della bel-<br />
lezza è appunto che lo spirito consideri bellezza la vita, e la vita, a sua volta, lo spirito ... Lo<br />
spirito, quando ama, non è fanatico, ma è, appunto, pieno <strong>di</strong> spirito, è politico, esso corteggia<br />
la vita, e il suo corteggiamento è ironia erotica.. .<br />
Mi <strong>di</strong>ca Lei se ci si può 'tra<strong>di</strong>re' meglio. In queste righe è espressa in pieno la mia idea<br />
dell'erotismo, la mia esperienza in proposito. Ma in fondo che cos'è, questo, se non la<br />
trascrizione in prosa critica <strong>di</strong> una delle più belle poesie d'amore del mondo, <strong>di</strong> quella li-<br />
rica la cui strofa finale comincia: ((Chi ha pensato più a fondo ama ciò che è più vivo»? l7<br />
Questa poesia meravigliosa contiene tutta la giustificazione della tendenza sentimen-<br />
tale in parola e anche tutta la sua spiegazione, che è pure la mia.<br />
È vero che George ha detto che, nella Morte a Venezia, quanto v'è <strong>di</strong> più alto è stato<br />
abbassato sul piano della decadenza, e ha ragione; non impunemente ho fatto parte del-<br />
la scuola naturalistica. Ma negazione, vilipen<strong>di</strong>o? No.<br />
Sono contento <strong>di</strong> sentire che K. Hiller18 ama quel racconto, perché Hiller io lo sti-<br />
mo; la sua asprezza intellettualistica è priva d'insolenza, egli non è cattivo, i suoi at-<br />
tacchi contro <strong>di</strong> me sono sempre stati garbati. Evidentemente la particolare imposta-<br />
l6 Si riferisce alle sue Betrachtungen eines Unpolitischen (Considerazioni <strong>di</strong> un impolitico) pubblicate due anni<br />
prima.<br />
l7 «<strong>Una</strong> delle più belle poesie d'amore del mondo)) è I'epigramma <strong>di</strong> Holderlin de<strong>di</strong>cato alramore <strong>di</strong> Socrate<br />
per Alcibiade:<br />
((Warum hul<strong>di</strong>gest du, heiliger Sokrates, ((Perché, <strong>di</strong>vino Socrate, sempre indulgi<br />
<strong>di</strong>esem Junglinge stets? Kennst du GroRers nicht? con questo giovane? Non conosci nulla <strong>di</strong> meglio?<br />
Warum siehet mit Liebe, Perché i tuoi occhi amorevoli<br />
wie auf Gotter, dein Aug' auf ihn?» si posano su <strong>di</strong> lui come fosse un <strong>di</strong>o?.<br />
.Wer das Tiefste gedacht, liebt das Leben<strong>di</strong>gste, «Chi pensa profondamente ama quant'è più vivo.<br />
hohe Tugend versteht, wer in <strong>di</strong>e Welt geblickt, Alta virtù comprende chi ha penetrato il mondo,<br />
und es neigen <strong>di</strong>e Weisen e chi è saggio si rivolge<br />
oft am Ende zu Schonem sich.» frequentemente, quand'è alla fine, al bello.))<br />
Non credo sia un caso che questi versi siano stati musicati proprio da Britten, terzo brano del ciclo Sechs Holder-<br />
&<br />
lin-Fragmente (1958).<br />
l8 Kurt Hiller (1885-1972), saggista tedesco <strong>di</strong> famiglia ebraica e pacifista, fu uno dei principali attivisti nell'ambito<br />
del movimento per l'abolizione del Paragrafo 175 (che puniva zoofilia e omosessualità). Membro del
40 DAVIDE DAOLMI<br />
zione erotica è, dal punto <strong>di</strong> vista ideologico, altrettanto in<strong>di</strong>fferente che da quello<br />
estetico e culturale: ne possono 'venir fuori' i risultati più <strong>di</strong>versi. L'attivismo umani-<br />
tario che Hiller trae dalle ra<strong>di</strong>ci della sua sessualità mi riesce estraneo, spesso ripu-<br />
gnante. Non c'è in esso, nemmeno lontanamente, tanta cialtroneria quanto nell'orren-<br />
do ((Comitato)) del dottor Hirschfeld:19 ma anche lì ce n'è un tantino. Di gran lunga<br />
più simpatiche e anche <strong>di</strong> gran lunga più interessanti mi sono le esperienze <strong>di</strong> Bluher.<br />
Per non parlare della figura e dell'alta funzione <strong>di</strong> guida <strong>di</strong> Stefan George. L'inimicizia<br />
<strong>di</strong> Hiller verso <strong>di</strong> me è quella dell'Illuminismo contro il Romanticismo. ((11 conserva-<br />
torismo come ironia erotica dello spirito.: questa, senza dubbio è una formula sfac-<br />
ciatamente romantica.<br />
Ho dovuto scrivere in modo frettoloso, inadeguato e <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nato. Abbia pazienza.<br />
Per rendere giustizia al tema avrei dovuto scrivere quella <strong>di</strong>ssertazione che certo sareb-<br />
be ormai tempo <strong>di</strong> scrivere.<br />
Col più cor<strong>di</strong>ale saluto<br />
il Suo devotissimo<br />
<strong>Thomas</strong> <strong>Mann</strong><br />
WhK (Wissenschaftlich-humanitares Komitee [Comitato scientifico umanitario]) contro le <strong>di</strong>scriminazioni omo-<br />
sessuali, dal 1933 fu rinchiuso in campo <strong>di</strong> concentramento. Riprese a scrivere dopo la guerra.<br />
I y Magnus Hirschfeld (1868-1935) è considerato il padre del movimento <strong>di</strong> liberazione omosessuale. Nel<br />
1897 fondò il WhK (cfr. nota precedente) a cui affiancò la pubblicazione «Der Einige» (apparsa regolarmente fino<br />
al 1931). Hirschfeld giu<strong>di</strong>cava la con<strong>di</strong>zione omosessuale effeminata e associabile all'infermità; queste posizioni<br />
gli furono ripetutamente contestate da altri membri del movimento. Promosse una intensa campagna contro il Pa-<br />
ragrafo 175, pubblicamente sottoscritta anche da <strong>Thomas</strong> <strong>Mann</strong>. Nel 1919 fondò a Berlino l'Istituto per la Ricer-<br />
ca Sessuale e nel 1921 vi organizzò il Primo congresso per la riforma sessuale. Cintera preziosissima biblioteca<br />
dell'istituto fu bruciata dai nazisti nel 1933 con un rogo pubblico (i'episo<strong>di</strong>o, senza ulteriori chiarimenti, viene ri-<br />
proposto nel già citato La caduta degli dei <strong>di</strong> Visconti). Hirschfeld, in quei giorni all'estero, non poté più tornare<br />
in Germania e morì due anni dopo.