01.03.2013 Views

Giulia Ligabue - ETRURIA design

Giulia Ligabue - ETRURIA design

Giulia Ligabue - ETRURIA design

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

s’inserisce perfettamente nell’ambiente open space formato<br />

da salotto e soggiorno, sovrastato da un angolo ricreativo<br />

creato nel soppalco che porta alle camere da letto.<br />

L’obiettivo principale era quindi quello di dare importanza<br />

ad ognuno di questi settori, rispettando una coerenza stilistica.<br />

Il rivestimento è stato il mezzo con cui ho sottolineato<br />

la cucina come luogo di incontro e discussione. Perché<br />

non discutere di arte e trattare il rivestimento come un quadro,<br />

incorniciato in una cornice d’acciaio. L’uso della collezione<br />

Haring mi ha permesso di creare un gioco circolare<br />

che si prestava bene ad essere riquadrato.”<br />

È un atteggiamento romantico e diffuso quello di voler far<br />

rivivere, qui e ora, atmosfere lontane nello spazio e remote<br />

nel tempo. La personalità di ciascuno è influenzata dalle<br />

esperienze vissute ed è forte l’esigenza di proiettare nello<br />

spazio circostante l’aspetto figurativo legato ad esse, con<br />

la volontà di riproporre i colori, le immagini e il tentativo di<br />

ricreare il pathos che ha accompagnato periodi importanti<br />

della formazione della propria personalità o particolarmente<br />

cari nella memoria. Nel secondo dopoguerra, specie in<br />

Italia, la cultura americana ha avuto una straordinaria diffusione<br />

nella letteratura, nel cinema, nella musica leggera e<br />

negli oggetti della vita quotidiana. In questa situazione la<br />

quantità pervasiva delle forti suggestioni visive ha costituito<br />

una indelebile componente nella formazione di chi ha<br />

vissuto quegli anni e ne ha apprezzato la vitalità.<br />

La realizzazione presentata in queste pagine è tuttavia più<br />

complessa, quasi un esperimento che si propone di spaziare<br />

su un periodo storico ampio ed evidenziare le caratteristiche<br />

tipiche di vari periodi del “Mito Americano”, quel<br />

mito che trae le radici nelle caratteristiche realtà urbane disseminate<br />

sul territorio, che a tutt’oggi è possibile incontrare,<br />

non appena ci si allontana dalle grandi metropoli e che<br />

rappresentano il cuore popular della società americana.<br />

È proprio a questa realtà che Andy Warhol attinge, trasformando<br />

in arte le icone popolari del suo tempo, dai simboli<br />

del consumismo, come i barattoli di zuppa Campbell e le<br />

bottigliette di Coca Cola, ai miti della musica e del cinema,<br />

come Elvis Presley e Marilyn Monroe.<br />

Come testimonia lo stesso progettista: “Da una passione<br />

forte come quella per l’America degli anni Trenta, Quaranta<br />

e Cinquanta, nasce il concept di questa abitazione. Una<br />

coppia di giovani sposi alle prese con la ristrutturazione<br />

della loro prima casa, decidono di riportare in vita gli anni di<br />

Elvis Presley, ricreandoli nella loro vita quotidiana. L’esterno<br />

dell’abitazione non presenta caratteri particolari, ma la struttura<br />

interna, completamente rifatta, si sviluppa su più piani e<br />

percorre con ogni piano un determinato periodo storico e<br />

artistico. Il primo piano si rifà all’Art Decò degli anni Trenta e<br />

Quaranta: in particolare il bagno ripresenta la piastrella diamantata<br />

rettangolare (7,5x15) tipica di quel tempo. Al piano<br />

terra, un secondo bagno e la cucina si avvicinano con i loro<br />

colori pastello agli anni Cinquanta. La realizzazione dei rivestimenti<br />

è stata la normale evoluzione di una raccolta di<br />

materiali, complementi e mobili in stile che da anni la coppia<br />

porta avanti. In particolare, sono state scattate immagini<br />

di vecchi Motel dell’epoca, che hanno permesso di riprodurre<br />

qui quello stile intramontabile, tramite la ricerca degli<br />

stessi colori e l’utilizzo di una posa ad altezza 160 cm, che<br />

caratterizzava i bagni di quegli anni.”<br />

Estremamente impegnativo è lavorare in un luogo carico di<br />

connotati storici e ambientali, come la campagna toscana,<br />

un ambiente che è logico cresca e si sviluppi, ma per il<br />

quale è altrettanto importante mantenere il carattere fortemente<br />

definito dalla propria storia.<br />

Ci troviamo in questo caso a confrontarci con la campagna<br />

di San Gimignano, un contesto ricco di storia, frequentemente<br />

descritto da poeti e pittori della tradizione artistica<br />

italiana. Tra le molteplici rappresentazioni, una bella vista<br />

delle torri della città fortificata fa da sfondo al magnifico<br />

affresco che narra le “Esequie di Santa Fina”, che<br />

Sol LeWitt, Costruzione Cubica, 1971.<br />

Bagno in abitazione a Montale Rangone.<br />

Bathroom in home at Montale Rangone.<br />

Victor Vasarely, Army, 1967-68.<br />

23

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!