IN ESCLUSIVA I segreti del successo Umarex IN ... - Benelli

COP. ARMI LUGLIO 2007 NEW PDF 5-06-2007 15:44 Pagina 1
POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE IN ABBON. POST. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004, N° 46) ART. 1, COMMA 1, DCB MILANO ARMI THE EUROPEAN MAGAZINE - ANNO XIII - NUMERO 7 - LUGLIO 2007 - EURO 5,00
C.A.F.F.
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Organo Ufficiale
F.I.T.D.S.
IN ESCLUSIVA
I segreti del
successo Umarex
Benelli Benelli Montefeltro Montefeltro Beccaccia Beccaccia cal. cal. 20 20
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Curiosità
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Un 20
per la regina
La monarca alle quale ci riferiamo è quella dei boschi, alla quale la Benelli ha dedicato il fucile
semiautomatico “Montefeltro Beccaccia” calibro 20. È la più concreta dimostrazione che con questo
calibro si possono fare, per determinati impieghi specifici, armi più performanti dei “soliti” fucili calibro 12
di Paolo Tagini
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Fucili

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Sono numerosi gli animali che vivono
nei boschi, o che
comunque hanno bisogno di
cercarvi rifugio in determinate
occasioni o periodi dell’anno. Si passa
dai grossi quadrupedi agli uccelli e
non a caso è considerata la regina del
bosco, per le difficoltà che comporta
la sua cattura, la beccaccia, che passa
l’intera giornata fra le selve,
allontanandosene all’imbrunire per
andare a pasturare nei prati e nei
campi. A causa della fitta vegetazione,
le distanze di tiro nella caccia nel
bosco sono per forza di cose molto ridotte
e di norma non superano i venti
metri. La preda esce a brevi distanze e
può essere ingaggiata solo con tiri
istintivi per i quali sono concessi tempi
ridottissimi, durante i quali il
cacciatore deve dimostrare tutta la sua
abilità nel puntare l’arma e fare fuoco
con la massima rapidità.
Per questi motivi la scelta di un’arma
ideale per la caccia nel bosco è condizionata
da tre parametri fondamentali:
la lunghezza totale, il peso e la
strozzatura della canna. La lunghezza
deve essere limitata, allo scopo di
favorire al massimo la maneggevolezza
nella vegetazione; un fucile con
canne da 66 centimetri rappresenta
sotto questo punto di vista il valore
massimo consigliabile. A un
contenimento del peso corrisponde
una miglior puntabilità dell’arma, e ciò
si rivela di importanza determinante
in quei tiri per i quali si richiede
al cacciatore una velocità fulminea.
Per quanto riguarda il terzo parametro,
sarebbe svantaggiosa una canna molto
strozzata, viste le brevi distanze di tiro: >>>
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Benelli Montefeltro Beccaccia cal. 20
1 La dicitura sulla canna indica
chiaramente che è possibile
usare cartucce con lunghezza
del bossolo di 2” 3/4 (70 mm)
oppure 3” (76 mm)
2 Sulla bindella in fibra di
carbonio è applicato il mirino
a fibra ottica rossa
3 Gli strozzatori intercambiabili
interni sono denominati
Criochoke e ciò lascia intendere
che sono sottoposti
a trattamento criogenico
4 Il kit per la variazione della piega
del calcio, fornito in dotazione.
Il ponticello del grilletto
è di tecnopolimero e la sua
forma non impaccia il
cacciatore durante i tiri veloci
5 Nella coccia dell’impugnatura
a pistola è stata alloggiata
questa placchetta di materiale
plastico recante l’effigie
stilizzata di una beccaccia
6 I legni del “Montefeltro
Beccaccia” calibro 20
sono rifiniti con il trattamento
Elegance System
la rosa è più fitta ma di diametro
troppo ridotto. D’obbligo dunque una
canna cilindrica, o con una strozzatura
minima, che produca una rosa di pallini
molto aperta. La summa di queste caratteristiche
tecniche è stata concentrata
da Benelli in uno dei fucili che sono stati
appena presentati al pubblico alle recenti
fiere internazionali: si tratta del
“Montefeltro Beccaccia” calibro 20.
Per prima la canna...
È pur vero che oggi è possibile realizzare
fucili da caccia calibro 12 molto leggeri
e maneggevoli, ma è altrettanto vero che
si può fare di meglio. Come? Passando al
calibro 20, sostiene con solidi argomenti
la Benelli. Se l’arma è costruita attorno
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>>>
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a questa cartuccia, ecco che è possibile
farla ancora più maneggevole e dal peso
ridotto, ma anche con linee più snelle
ed eleganti. La prima impressione che si
ricava maneggiando il
“Montefeltro Beccaccia”
in calibro 20 è
proprio quella del fucile
essenziale dal punto di
vista degli ingombri, ma con
una linea piacevolissima perché
snella e aggraziata.
Il “Montefeltro Beccaccia 20”
conserva la meccanica e la
carcassa degli altri modelli della
famiglia Montefeltro in calibro 20,
ma se ne differenzia per la canna,
per i legni e per il serbatoio >>>
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tubolare. Quest’ultimo è stato
ridotto in lunghezza (contiene solo
due cartucce), cosa che ha portato alla
riprogettazione dell’asta: è più corta
ma non per questo meno comoda e
facile da afferrare. La canna, costruita
con la tecnica della rotomartellatura a
freddo, presenta la camera Magnum (si
possono quindi sparare cartucce
caricate fino con 36 grammi di
piombo) e anima cromata; è lunga 61
cm, valore che i tecnici Benelli hanno
giudicato come il miglior compromesso
fra riduzione dell’ingombro e resa balistica.
Nel tiro alla beccaccia si usano
ancora caricamenti tradizionali senza
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Benelli Montefeltro Beccaccia cal. 20
>>>
borra-contenitore e la lunghezza di 61
cm offre, rispetto a canne più corte, il
vantaggio di una minore turbolenza in
volata che può alterare la rosata sparando
munizioni con borra di cartone o di
fibra, dove i pallini non sono protetti dal
bicchierino del contenitore. La canna
monta una leggerissima bindella di fibra
di carbonio che, rispetto a una d’acciaio,
permette un guadagno di peso. Il
sistema di ancoraggio della bindella alla
canna fa in modo che, quando quest’ultima
si riscalda, possa dilatarsi omogeneamente,
senza subire vincoli imposti dai
ponticelli della bindella. Sulla bindella
della canna sono applicati un mirino in-
La giocata sul 20
La Benelli Armi è la marca leader, per quanto riguarda i volumi di vendite, nel settore dei fucili semiautomatici da caccia nel
calibro 12 sia in Italia, sia in Europa, mentre occupa il secondo posto in America. Una posizione di forza sul mercato certamente
invidiabile che forse dovrebbe indurre la Casa di Urbino a concentrare tutti gli sforzi in questo settore; in realtà, sfogliando i
cataloghi Benelli, si scopre che sono in produzione di serie (tralasciamo dunque le edizioni speciali limitate) anche cinque fucili
semiautomatici in calibro 20. Oltre al Montefeltro Beccaccia di queste pagine, compaiono anche il Montefeltro, il Duca di
Montefeltro, il Raffaello Crio e il Raffaello Slug. Si può dire a questo punto che la Benelli è anche la ditta che ha a catalogo il
maggior numero di modelli di semiauto da
caccia in calibro 20. Con questa politica,
solo apparentemente contraddittoria, la
Benelli vuole dimostrare che in realtà non
c’è conflittualità fra i fucili in calibro 12 e
Benelli Montefeltro cal. 20
quelli in 20: semmai c’è complementarietà.
È innegabile l’uso universale che si fa del
primo (circa l’80 per cento dei fucili in
mano ai cacciatori italiani è in calibro 12),
ma bisogna considerare i vantaggi che dà
il 20: la leggerezza, la maneggevolezza, le
Benelli Duca di Montefeltro cal. 20
linee più filanti e, come si è visto nel caso
del Montefeltro Beccaccia, le ottime
prestazioni balistiche. Con un fucile in calibro
20 il cacciatore può dire cose diverse
rispetto alla massa: può dimostrare di
Benelli Raffaello Crio cal. 20
essere uno sportivo, può esibire un oggetto
di evidente eleganza, può fare le stesse cose
che gli altri fanno con un’arma più potente.
Ma, soprattutto, il cacciatore che vuole dire
tutte queste cose può farlo non perché ha
Benelli Raffaello Slug cal. 20
maggiori disponibilità economiche, ma perché
ha fatto delle precise scelte di comportamento.
Questo è il senso del calibro 20.
termedio a sfera e, in volata, un mirino a
fibra ottica di colore rosso. Un’altra
caratteristica della canna sono gli
strozzatori intercambiabili Criochoke, di
tipo lungo. Grazie al loro lungo e dolce
raccordo e grazie al trattamento
criogenico, gli strozzatori Criochoke sono
più adatti ad evitare deformazioni ai
piccoli (e delicati) pallini che si usano
nella caccia alla beccaccia. La dotazione
di serie prevede tre strozzatori,
con valori ***, **** e cilindrico.
La canna del Beccaccia deriva dalla serie
M2 e presenta un’interessante
peculiarità tecnica. Allo scopo di migliorare
la precisione di tiro e la regolarità di

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Dopo lo smontaggio ordinario si notano (dall’alto): la canna, il gruppo otturatore, il tappo che vincola la canna,
la carcassa con il serbatoio, la manetta d’armamento, il pacchetto di scatto, il suo perno di fissaggio e l’astina
funzionamento, è stato perfezionato il sistema
di accoppiamento della canna
alla carcassa: sulla culatta della canna
è presente una corona circolare che va
a battuta contro la carcassa; fa aumentare
la superficie di contatto (rende
più saldo il vincolo ed evita la
formazione di vibrazioni alla culatta
della canna), e garantisce che l’headspace
sia costante. Bisogna ricordare
che dall’accoppiamento canna-carcassa
dipende la ripetibilità delle loro
reciproche posizioni, sia smontando
ùe rimontando il fucile, sia fra un colpo
e l’altro. Benelli è riuscita a ridurre
i giochi di tale accoppiamento aumen-
tando le superfici a contatto.
Inerziale aggiornato
La meccanica è quella tradizionale Benelli
con chiusura geometrica a svincolo
inerziale; l’otturatore, del tipo rotante,
reca in testa due tenoni di chiusura.
Da segnalare che questa
organizzazione meccanica - ormai
diventata sinonimo di Benelli, perché è
stata la Casa che più di ogni altra l’ha
diffusa nel mondo - ha due grossi
vantaggi: consente l’impiego senza
regolazioni di un’ampia varietà di caricamenti
e, a differenza dei sistemi a
sottrazione di gas, richiede meno
manutenzione perché è poco soggetta
alla formazione di depositi carboniosi.
Dal punto di vista costruttivo e dei materiali,
la carcassa (che è specifica per
il calibro 20 ed è ovviamente più
piccola di quella per il 12) è macchinata
da un trafilato di lega leggera, mentre
il gruppo otturatore è anch’esso
macchinato, partendo però da un
trafilato d’acciaio; una volta finite le
lavorazioni, è cromato a spessore.
Essendo uno degli ultimi fucili nati a
Urbino, il Beccaccia 20 incorpora tutti
gli accorgimenti più recenti per la massima
affidabilità; fra questi, anche la
molla cinetica inossidabile e il tubo
portamolla, pure inossidabile, >>>
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Benelli Montefeltro Beccaccia cal. 20
>>>
chiuso
posteriormente con un dado filettato
cui è saldato il tirante di ancoraggio
del calcio. Si deve pensare
che l’interno del calcio,
quando il fucile è usato a caccia
senza troppe cerimonie,
può essere un ricettacolo di
umidità.
Il dado filettato permette di
accedere all’interno del tubo
portamolla, facilitandone la pulizia
e l’eventuale sostituzione
della molla cinetica. Il pacchetto
di scatto è montato su un telaio di
tecnopolimero facilmente smontabile
dalla carcassa; comprende, oltre al
cucchiaio elevatore, anche la sicurezza
manuale a traversino reversibile e il
comando
del cut-off per il serbatoio.
Il calcio e la maneggevolezza
Si è già detto in apertura che un
fucile da beccaccia deve essere
fulmineo alla spalla e andare in
mira con naturalezza. Il tubo
serbatoio e l’asta più corti, oltre
alla bindella in fibra di
carbonio, riducono il peso
dell’arma e portano di fatto a un
arretramento del baricentro, cosa
che rende il fucile più svelto alla
spalla e di più facile brandeggio
per seguire il bersaglio in movimento.
La Benelli garantisce che il peso del
“Montefeltro Beccaccia” non supera i 2,5
kg (si sa che questo dato può variare in
funzione delle caratteristiche di stagionatura
e compattezza dell’essenza usata per
fare il calcio e l’astina), valore che è veramente
contenuto e sotto il quale
non pare sensato scendere.
Sul legno di noce del calcio e
dell’asta è applicata una particolare
finitura superficiale
resistente ai graffi e all’umidità;
si tratta di un film polimerico,
denominato Elegance System,
che non ha solo pregi
funzionali, perché la sua
applicazione esalta la venatura e
il colore, rendendo i legni ancora
più appaganti. Al tatto l’Elegance
System è pressoché inavvertibile e
pertanto si percepisce perfettamente la
zigrinatura dell’impugnatura a pistola e
7 Tiro a 15 metri con arma
in spalla (strozzatore ****);
cartucce Baschieri & Pellagri
F2 Trap caricate con 24
grammi di pallini n. 7,5 in borra
di plastica. Il 91,7% dei pallini
è all’interno del cerchio
maggiore (diametro = 750 mm)
e la distribuzione appare
soddisfacente, con una
prevalenza nella parte centrale
del bersaglio
8 Tiro a 15 metri con arma
in spalla (strozzatore ****);
cartucce Fiocchi GFL 20
caricate con 28 grammi
di pallini n. 10 in borra di
plastica. L’86,7% dei pallini
è all’interno del cerchio
maggiore (diametro = 750 mm)
e la distribuzione appare ottima
in tutto il bersaglio, con densità
e concentrazione su valori
molto elevati
9Tiro a 15 metri con arma
in spalla (strozzatore ****);
cartucce Fiocchi Top 20
caricate con 28 grammi
di pallini n. 7,5 in borra
di plastica. L’82,0%
dei pallini è all’interno
del cerchio maggiore
(diametro = 750 mm)
e la distribuzione appare
molto buona, con uniformità
in tutto il bersaglio
10 Un momento delle nostre
prove, svoltesi presso
il tunnel di tiro della Benelli
che dispone di un’avanzata
attrezzatura computerizzata
per la valutazione delle
rosate il cui software è
stato sviluppato in proprio
dell’astina. Da segnalare sul calcio, oltre
al calciolo antirinculo di gomma piena, le
basi per le magliette portacinghia a sgancio
rapido. Come sugli altri Benelli, anche
sul Beccaccia 20
è fornito il kit di variazione della
piega del calcio, un accorgimento
di semplice attuazione che consente
di personalizzare questa caratteristica
del fucile; è composto da una serie
di piastrine che s’interpongono
fra il calcio stesso e la carcassa.
La prova a fuoco
La sensazione di maneggevolezza è
palpabile, vuoi per il peso veramente
ridotto, vuoi per l’eccellente impostazione
complessiva; il “Montefeltro
Beccaccia” è un bel fucile perché di
linea armoniosa e aggraziata e ciò

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contribuisce a far sì che l’utilizzatore
prenda confidenza ancora più facilmente.
La snellezza dell’astina (cosa facilitata
dal sistema inerziale, mentre quello a
presa gas non permette certe finezze stilistico-funzionali)
e dell’impugnatura
permettono di afferrare l’arma con naturalezza,
anche in velocità. Abbiamo provato
l’arma con diversi tipi di cartuccia e
con nessuno di essi il rinculo si è rivelato
fastidioso, nonostante il peso-piuma; il
nostro test ha voluto soprattutto sondarne
le potenzialità balistiche, ma una prova
sul campo - o meglio, nel bosco - confermerebbe
certamente le sensazioni
che abbiamo raccolto nel tunnel di tiro.
Abbiamo ripetuto molte volte il tiro da
15 metri alla spalla sul bersaglio di carta
e, grazie all’attrezzatura informatica di
cui dispone la Benelli, abbiamo potuto
studiare le rosate. Le tre che pubblichiamo
sono state ottenute con cartucce non
specialistiche (in sostanza non abbiamo
usato munizioni dispersanti), caricate
con borra di plastica, montando sull’arma
lo strozzatore intermedio (****).
Come si può notare meglio dalle immagini
digitalizzate, tutte e tre le rosate
10
Le schede di Armi
Costruttore: Benelli Armi spa - tel. 0722/3071 - www.benelli.it
Modello: Montefeltro Beccaccia 20
Tipo: fucile semiautomatico
Calibro: 20/76 mm (spara anche le cartucce 20/70 e 20/65)
Funzionamento: per sfruttamento del rinculo con chiusura geometrica
a svincolo inerziale
Canna: lunga 61 cm, con bindella di fibra di carbonio,
anima cromata e strozzatore mobile Criochoke
Sistema di percussione: indiretto, a mezzo cane interno su percussore flottante
Alimentazione: serbatoio tubolare capace di 2 cartucce
Congegno di scatto: ad azione singola
Estrattore: a gancio, fulcrato all’otturatore
Espulsore: a pistoncino caricato da molletta, alloggiato nella canna
Mire: bindella di fibra di carbonio con mirino a fibra
ottica rossa e mirino intermedio a sfera
Congegno di sicurezza: manuale a traversino che blocca lo scatto
Calcio: lungo 36 cm, di legno di noce con finitura
Elegance System e calciolo di gomma
Peso: inferiore a 2.500 g
Lunghezza totale: 1.150 mm
Materiali: carcassa di lega d’alluminio, ponticello
di tecnopolimero, il resto d’acciaio
Finitura: anodizzazione nera della carcassa, brunitura nera
della canna, otturatore cromato
Prezzo al pubblico: 1.490,00 euro
mostrano un ottimo comportamento
del “Montefeltro Beccaccia” a una distanza
di tiro che è congrua rispetto all’impiego
venatorio che è stato prefisso.
Note conclusive
Il Benelli “Montefeltro Beccaccia” calibro
20 è consegnato in una valigetta
di ABS completo degli strozzatori
con la relativa chiave, kit per la variazione
della piega del calcio, magliette
portacinghia a sgancio rapido,
manuale d’uso e un flacone d’olio.
Concepito e ottimizzato per un uso
specifico, questo fucile può essere impiegato
proficuamente in tutte le cacce
di movimento, anche fuori del folto
che tuttavia costituisce il suo habitat
di elezione: dunque anche a
starne o al fagiano col cane. La possibilità
di sparare, senza regolazioni
e senza inconvenienti, tutte le cartucce
del 20 normalmente utilizzabili a
caccia, unita all’intercambiabilità degli
strozzatori e alla capacità di variare
la piega del calcio, consentono di
adattare il fucile alle esigenze del cacciatore
e alle sue caratteristiche
fisiche. Per chi vuole ancora moltiplicare
le possibilità offerte dal “Monte- M.V.
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