Images of Devotion - capriaquar.it
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10. Rilievo raffigurante un Buddha<br />
Pietra<br />
Nepal o Tibet<br />
XIII secolo<br />
37x15 cm<br />
Questo rilievo in pietra, presumibilmente realizzato nella Valle<br />
del Nepal ma proveniente dal Tibet, raffigura forse Dîpankara,<br />
il primo dei ventiquattro Buddha del passato, circondato<br />
da un segu<strong>it</strong>o di fedeli. In quanto tale, compare anche nella<br />
triade dei Buddha dei Tre Tempi, della quale fanno parte anche<br />
Shâkyamuni e Ma<strong>it</strong>reya in qual<strong>it</strong>à, rispettivamente, di<br />
Buddha presente e futuro.<br />
Come il Buddha storico Shâkyamuni, anche Dîpankara, secondo<br />
la tradizione agiografica, avrebbe avuto una nasc<strong>it</strong>a<br />
miracolosa e un’infanzia principesca, alla quale avrebbe rinunciato<br />
per dedicarsi a una ricerca ascetica, culminata<br />
nel raggiungimento dell’Illuminazione. In una delle sue agiografie<br />
si narra che un dotto conosc<strong>it</strong>ore dei Veda gli <strong>of</strong>frì<br />
cinque fiori di loto, come quelli visibili sulla base del trono<br />
sul quale siede in questo rilievo, pregandolo di r<strong>it</strong>ornare<br />
come Buddha in una delle sue future esistenze. Dîpankara<br />
promise di farlo, preannunciando che si sarebbe manifestato<br />
come Shâkyamuni nella c<strong>it</strong>tà di Kapilavastu 1 . È interessante<br />
rilevare che l’immagine di un Buddha seduto su<br />
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un trono decorato con cinque fiori di loto è visibile in una<br />
stele in pietra proveniente da una regione del Gandhara<br />
nell’attuale Pakistan 2 .<br />
Nel rilievo qui presentato, Dîpankara è raffigurato nel gesto<br />
di allontanamento della paura (abhaya-mudrâ) (vedi scheda<br />
n. 3) circondato da un numero considerevole di figure – monaci,<br />
fedeli devoti, bambini e musicisti – intenti a portargli<br />
doni e <strong>of</strong>ferte, e a festeggiarne la presenza.<br />
I musicisti suonano alcuni tra gli strumenti tipici della musica<br />
tradizionale nepalese, tra i quali lo strumento nazionale chiamato<br />
“madal”, un doppio tamburo in pelle con una cassa in<br />
legno o argilla. Il “madal” può essere tenuto verticalmente o,<br />
più comunemente, come in questo caso, orizzontalmente, e<br />
appeso al collo con una striscia di cuoio o un cordone.<br />
Questo rilievo cost<strong>it</strong>uiva forse parte di un fregio sulla parete<br />
di un edificio religioso, o forse il coperchio di uno scrigno<br />
realizzato per preservare un testo o un oggetto religioso prezioso.<br />
Lo stile di questo rilievo è riconducibile al tardo periodo<br />
di Transizione o al primo periodo Malla.<br />
1 Lokesh Chandra, Dictionary <strong>of</strong> Buddhist Iconography, International<br />
Academy <strong>of</strong> Indian Culture and Ad<strong>it</strong>ya Prakashan, Delhi 2002,<br />
vol. 4, p. 1002.<br />
2 Cfr. Susan L. Huntington - John C. Huntington, The Art <strong>of</strong> Ancient<br />
India, Weatherhill, Boston - London 2001, p.120, fig. 7.11.