FIORETTO DEL MESE DI MAGGIO - Apostolidegliultimitempi.it
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19° giorno<br />
Linguaggio dell’Amore, linguaggio dei piccoli<br />
Se si vuole parlare dell’Amore di Dio ai bambini, bisogna usare espressioni semplici e ricorrere ad immagini a<br />
loro familiari, per rendere comprensibili le ver<strong>it</strong>à più profonde.<br />
Ci siamo mai domandati perché nei Vangeli Gesù usi molto spesso “parabole” ed “immagini simboliche” per<br />
rendere comprensibili tali ver<strong>it</strong>à? Perché Gesù vuole che le Sue parole siano comprese dai piccoli.<br />
“Ti benedico, o Padre, Signore del Cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e<br />
agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli” (Mt 11,25).<br />
Il linguaggio che Gesù usa per parlarci di Amore è quello più semplice.<br />
Il linguaggio dell’Amore è il linguaggio dei piccoli.<br />
I sapienti e gli intelligenti non capiscono ciò che i piccoli intuiscono immediatamente.<br />
Ai Suoi discepoli, che si erano fatti piccoli, Gesù spiegava il significato delle parabole e diceva: “A voi è dato<br />
conoscere i misteri del Regno di Dio”, ma agli altri parlava solo in parabole, perché “vedendo non vedano e<br />
udendo non intendano” (Lc 8,9-10).<br />
E’ noto che la bellezza del creato ci parla di Dio, ma solo i piccoli riescono a riconoscere pienamente la mano<br />
di Dio in tale bellezza.<br />
I sapienti e gli intelligenti hanno la testa troppo pesante e, per questo, camminano con lo sguardo rivolto in<br />
basso, verso la terra.<br />
I piccoli hanno la testa leggera, libera da pensieri complicati, e quindi camminano con lo sguardo rivolto in alto,<br />
verso il cielo, e notano gli spazi infin<strong>it</strong>i che Dio apre sopra di loro per attirarli al Suo Amore.<br />
Agli occhi di Dio questa differenza non è un particolare di modesta importanza, ma un cr<strong>it</strong>erio discriminante<br />
per poter entrare nella V<strong>it</strong>a Eterna: “Chi non accoglie il Regno di Dio come un bambino, non vi entrerà” (Lc<br />
18,16-17).<br />
Propos<strong>it</strong>o<br />
Maria, rendici piccoli come i bambini perché possiamo capire con semplic<strong>it</strong>à i misteri del Regno di Dio.<br />
20° giorno<br />
L’immagine del fuoco (prima parte)<br />
A che cosa si può paragonare l’Amore di Dio?<br />
Sono tante le immagini che vengono usate nell’Antico e nel Nuovo Testamento per raffigurare la presenza di<br />
Dio (il roveto ardente di Mosè, il mormorio di un vento leggero del profeta Elìa, la colomba che è simbolo dello<br />
Spir<strong>it</strong>o Santo, e così via).<br />
Un’immagine, a noi molto familiare, che riflette in un certo modo l’Amore di Dio è quella del "fuoco".<br />
Nel camino vengono messi alcuni pezzi di legno: sono piccoli e secchi, perciò più facili da accendere.<br />
Viene avvicinata a loro una piccola fiamma e sub<strong>it</strong>o iniziano ad ardere.<br />
Nel camino si forma un piccolo fuoco.<br />
Ora occorre però avvicinare alla fiamma altri pezzi di legno, più grossi per aumentare il calore del camino.<br />
Ecco allora che questi pezzi di legno vengono messi a contatto col fuoco, che cerca di avvolgerli con la sua<br />
fiamma per farli ardere.<br />
Alcuni, avendo una corteccia meno spessa ed essendo abbastanza secchi, si scaldano in fretta, raggiungono<br />
la temperatura del fuoco e cominciano a bruciare: ora anch’essi fanno parte della fiamma.<br />
Altri, avendo una corteccia più spessa ed essendo intrisi di umid<strong>it</strong>à, fanno maggiore resistenza e non<br />
bruciano.<br />
Allora bisogna aggiungere al fuoco altra legna secca, perché la temperatura aumenti e la fiamma si<br />
allarghi.<br />
Alcuni dei pezzi di legno, che prima opponevano resistenza, si lasciano avvolgere dal fuoco fino al punto di<br />
infiammarsi anche loro.<br />
Ora nel camino c’è veramente un bel fuoco!<br />
E gli altri pezzi di legno che resistono ancora e non vogliono bruciare?<br />
Vengono gettati via, perché non servono a nulla.<br />
Propos<strong>it</strong>o<br />
Maria, sii Tu la fiamma che ci attira continuamente al Fuoco dell’Amore Divino, perchè possiamo bruciare con<br />
Lui senza opporre resistenza.<br />
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