Libro Primo

tempo.
Le Note tonde, o triangolate, come si raccoglie dagli Autori
di questa professione, e come dice il P. F. Giulio Cesare
Marinelli Seruita nelle sue Osseruazioni intorno al Canto Fermo
p. 1. c. 2. Osser. 4 e p. 5. c. 1 Osser. 3. son poste nel Canto
fermo ad maiorem pulchritudinem libri, & decorem scripturæ,
& vt minorem spatium loci occupent.
Il medesimo si dice delle Note oblique , le quali
rappresentano colle due punte estreme due [P. 4] note sole, e si
vsano sempre descendenti, e non ascendenti, anche esse vanno
tenute la medesima misura di tempo, e si legge prima sempre
quella, che è nella parte superiore, e poi quella, che è nell’inferiore.
Quando poi le note si trouano legate una sopra l’altra in
questa forma ouuero per terza, o quarta, o quinta, e simili,
si dee sempre leggere, o cantare prima quella di sotto, e poi
quella di sopra, e l’vna, e l’altra a vna medesima misura di tempo,
quantunque quella di sopra perlopiù apparisca più piccola.
Queste due figure di note furono trouate per comodità degli
Scrittori de’ libri di Canto Fermo perchè si valeuano delle
legate poste in tal forma, per occupare meno spazio di luogo,
come s’è detto di sopra delle note tonde; e dell’oblique per occupare
maggiore spazio, secondo che la necessità delle parole
sottoscritte alle note richiedeua. Ma nelle stampe moderne pare
che sieno state dismesse, o poco frequentate almeno. Si troua
però ne’ libri del Canto, particolarmente stampati, alcune note
codate ora a mano destra così e ora a mano sinistra così
le quali per ordinario si cantano come l’altre, in virtù della definizione
del Canto Fermo, [p. 5] sebbene alcuni Professori hanno
scritto, che non sieno senza significato proprio, il quale
esplicheraßi a suo luogo, doue si tratterà del portar della voce
lib. 2. cap. 2.
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