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Serva di Dio Victorine le Dieu - Amici della Croce

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<strong>Serva</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> Madre Maria Giuseppa <strong>di</strong> Gesù<br />

Riparare, riconciliare, adorare il Signore nell’Eucaristia, restaurare l’unità nell’amore e istituire Case per<br />

accogliere persone cadute o in pericolo nel mare burrascoso <strong>della</strong> vita, questi sono i suoi progetti.<br />

Seguendo il consiglio del suo Direttore Spiritua<strong>le</strong> e <strong>di</strong> s. Pietro Giuliano Eymard, chiede per prima cosa al<br />

vescovo,<strong>di</strong> ottenere il SS Sacramento dell’Eucaristia per il suo oratorio considerato privato, ma la concessione<br />

non era possibi<strong>le</strong>, per cui la Curia la in<strong>di</strong>rizzò <strong>di</strong>rettamente a Roma e così il 15 gennaio 1863 si reca da papa<br />

Pio IX, il qua<strong>le</strong> dopo aver ascoltato <strong>le</strong> sue richieste <strong>di</strong> poter avere l’Eucaristia nell’Oratorio e <strong>di</strong> poter istituire la<br />

sua Opera <strong>di</strong> carità dovunque fosse possibi<strong>le</strong>, <strong>le</strong> concede tali privi<strong>le</strong>gi, l’Istituto avrà una Superiora Genera<strong>le</strong><br />

che non <strong>di</strong>penderà da altri.<br />

Dopo ta<strong>le</strong> u<strong>di</strong>enza l’inizia<strong>le</strong> programma <strong>di</strong> <strong>Victorine</strong> Le <strong>Dieu</strong> prende maggiore omogeneità, articolandosi in tre<br />

punti: Riparazione nei confronti dei bambini con opere <strong>di</strong> carità e <strong>di</strong> assistenza, <strong>di</strong> cui allora se ne sentiva<br />

fortemente il bisogno e che in seguito verrà considerevolmente allargata.<br />

<strong>Victorine</strong> ricevé l’abito religioso da padre Regis, procuratore dei Trappisti.<br />

Tornata in Francia, ad Avranches, nel 1864, si uniscono a <strong>le</strong>i alcune giovani con <strong>le</strong> quali inizia l'adorazione<br />

riparatrice. L'anno seguente la piccola comunità, piena <strong>di</strong> entusiasmo, si trasferisce al Mont-Saint-Michel che<br />

era stata trasformata in un orribi<strong>le</strong> carcere. Ai pie<strong>di</strong> <strong>della</strong> bellissima abbazia, apre una casa in cui istituisce<br />

l'adorazione ed accoglie i bambini poveri e abbandonati lì, il 19 marzo 1866, <strong>Victorine</strong> si consacra<br />

pubblicamente a <strong>Dio</strong> con i voti <strong>di</strong> castità, povertà e obbe<strong>di</strong>enza prendendo il nome <strong>di</strong> Suor Marie Joseph de<br />

Jésus. Ma ben presto anche al Monte sopraggiungono prove, persecuzioni, tra<strong>di</strong>menti...<br />

Iniziano <strong>le</strong> incomprensioni fra <strong>le</strong>i e padre Robert, il superiore dei Missionari <strong>di</strong>ocesani, che il vescovo ha<br />

istituito per il ripristino del culto e dei pel<strong>le</strong>grinaggi al Monte San Miche<strong>le</strong>.<br />

Gli opposti interessi procurano <strong>di</strong>ssi<strong>di</strong> e infine madre Maria Giuseppa <strong>di</strong> Gesù, viene allontanata con la scusa<br />

<strong>di</strong> andare a fondare una nuova Casa a San Massimino nella <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Frejus, <strong>le</strong> suore rimaste a Mont St.<br />

Michel non si piegano ai vo<strong>le</strong>ri <strong>di</strong> padre Robert e quin<strong>di</strong> raggiungono la fondatrice, ricostituendo la Comunità.<br />

Ma a San Massimino devono vivere <strong>di</strong> e<strong>le</strong>mosine, si caricano <strong>di</strong> debiti, vengono a mancare gli appoggi sia<br />

materiali che spirituali, per cui quasi tutte <strong>le</strong> suore alla fine la lasciano e il vescovo <strong>di</strong> Frejus la estromette<br />

come religiosa dalla <strong>di</strong>ocesi.<br />

Respinta anche dai parenti, si riduce a vivere in una mansarda con la sola compagnia <strong>di</strong> due suore, soffre la<br />

fame, è continuamente febbricitante per il grande freddo, vive chiedendo l’e<strong>le</strong>mosina. A Parigi dove stanno,<br />

hanno il rifiuto del Vicario Genera<strong>le</strong> <strong>di</strong> poter stabilire la loro Opera dell’Adorazione Riparatrice, non<br />

riconoscendola Superiora <strong>di</strong> due so<strong>le</strong> suore e senza un soldo.<br />

Finché il 1° ottobre 1874, esse incaricate dal prefetto <strong>di</strong> Parigi, arrivano ad Aulnay nella periferia povera <strong>della</strong><br />

città, per accu<strong>di</strong>re i bambini poveri e gli orfanelli <strong>della</strong> zona, su richiesta del parroco loca<strong>le</strong>; ma senza sol<strong>di</strong><br />

anche qui sono costrette a chiedere l’e<strong>le</strong>mosina.<br />

Dopo un pò vengono sfrattate e il sindaco offre dei locali nel suo castello, dove sia pur con un freddo gelido<br />

riescono con i bambini a superare l’inverno. Alcune offerte del<strong>le</strong> Autorità, <strong>le</strong> fanno aprire una seconda casa a<br />

Saint Cloud, il numero <strong>di</strong> orfanelli aumenta ma i sol<strong>di</strong> per sfamarli non ci sono, chi aveva promesso viene<br />

meno, il vescovo <strong>di</strong> Versail<strong>le</strong>s a cui si era rivolta, <strong>le</strong> nega l’aiuto, perché prevenuto dal<strong>le</strong> calunnie pervenute da<br />

Monte San Miche<strong>le</strong>.<br />

Si reca <strong>di</strong> nuovo a Roma per trovare l’appoggio papa<strong>le</strong> e per aprire una Casa nel<strong>le</strong> capita<strong>le</strong>; ma ritornata in<br />

Francia trova che la sua Congregazione e gli orfanotrofi stanno per essere assorbiti da altra Istituzione, ma un<br />

pro<strong>di</strong>gio avvenuto al momento <strong>della</strong> firma, manda tutto all’aria.<br />

Nel 1879 il conte <strong>di</strong> Aulnay vende loro una casa-mulino, dove tutti si trasferiscono; ma una nuova prova si<br />

abbatte su <strong>Victorine</strong>, una postulante comincia ad avere fenomeni strani e premonitori, è creduta dal<strong>le</strong> suore e<br />

dal parroco e quando <strong>di</strong>ce che la superiora non è più adatta al compito, il parroco l’ascolta e sostituisce madre<br />

<strong>Victorine</strong> con suor Paola.<br />

È costretta a lasciare la Comunità e continuano <strong>le</strong> calunnie, persecuzioni, <strong>le</strong> viene negata la Comunione e<br />

deve togliersi l’abito religioso, sotto minaccia <strong>di</strong> essere arrestata, è costretta a fare la men<strong>di</strong>cante, è investita<br />

da una carrozza; ma <strong>le</strong>i non si arrende e ancora una volta con l’aiuto <strong>di</strong> una suora fede<strong>le</strong>, ritorna a Roma e<br />

ottiene dal papa la residenza romana e con l’aiuto <strong>della</strong> marchesa Serlupi ha dei locali a <strong>di</strong>sposizione; una<br />

suora dalla Francia la raggiunge, arriva qualche novizia.<br />

L’Opera si trasferisce in una Casa <strong>di</strong> via Tasso e affluiscono molti bambini, nel contempo anche <strong>le</strong> offerte e gli<br />

aiuti in vivande arrivano più frequentemente; il car<strong>di</strong>na<strong>le</strong> Vicario <strong>di</strong> Roma segue con ammirazione e stima sia<br />

<strong>le</strong>i, che l’opera e alla fine acconsente a ce<strong>le</strong>brare la Prima Messa nella nuova Cappella, dove resterà esposta<br />

l’Eucaristia per l’adorazione riparatrice.<br />

Il 26 ottobre 1884 a 75 anni, madre <strong>Victorine</strong> muore con il nome <strong>di</strong> Gesù sul<strong>le</strong> labbra, perdonando tutti e<br />

raccomandando la cura dei bambini.<br />

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