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Curriculum - Dipartimento di Storia

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Carlo Fumian<br />

<strong>Curriculum</strong> dell’attività scientifica e <strong>di</strong>dattica<br />

Nato a Padova il 23 novembre 1951, laureato nel 1976 con una tesi su Arrigo Serpieri<br />

(relatore prof. Angelo Ventura) a cui venivano attribuite la lode e la <strong>di</strong>gnità <strong>di</strong> stampa.<br />

Nel marzo del 1977 ha vinto una delle cinque borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o triennali ban<strong>di</strong>te dall’Istituto<br />

nazionale per la storia del movimento <strong>di</strong> liberazione in Italia, volte alla costituzione <strong>di</strong> un<br />

gruppo <strong>di</strong> ricerca nazionale sulla struttura del blocco <strong>di</strong> potere tra fascismo e postfascismo, con<br />

particolare riguardo al governo dell’economia. La ricerca è stata pubblicata nel 1983 col titolo<br />

Il Ministero <strong>di</strong> agricoltura e la politica agraria dello Stato dall’età giolittiana agli anni trenta.<br />

Nel corso del triennio ha partecipato ai seminari del gruppo <strong>di</strong> ricerca, presentando relazioni<br />

sulle fisionomie culturali dei tecnici agrari e le loro complesse genealogie, sulle riviste tecnicoeconomiche<br />

e la stampa agraria del secondo dopoguerra, sulla politica agraria durante la<br />

ricostruzione, mentre sul tema Agronomi e agronomia durante il fascismo ha presentato nel<br />

1978 una relazione al seminario «Agricoltura e fascismo» promosso dall’Istituto lombardo per<br />

la storia del movimento <strong>di</strong> liberazione presso la Fondazione Feltrinelli. Ha collaborato alla<br />

compilazione dello Schedario bio­bibliografico della classe <strong>di</strong>rigente dell’Italia Repubblicana<br />

(patrocinato dall’Istituto nazionale per la storia del movimento <strong>di</strong> liberazione e dalla Regione<br />

Lombar<strong>di</strong>a) per il quale ha condotto una schedatura analitica dei convegni agrari dal 1940 al<br />

1955, ricostruendo anche gli organigrammi delle principali istituzioni agrarie italiane<br />

(ministero, organizzazioni sindacali, banche, ecc.).<br />

Del 1979 è Il protezionismo e la «democrazia» italiana: Napoleone Colajanni,<br />

comunicazione al convegno su «Schio e Alessandro Rossi. Impren<strong>di</strong>torialità, politica, cultura e<br />

paesaggi sociali nel secondo Ottocento», sui mutamenti prodotti nelle file della gracile<br />

democrazia italiana a cavallo dei due secoli dall’assunzione <strong>di</strong> strategie interventiste in campo<br />

economico.<br />

Nello stesso anno ha vinto una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ban<strong>di</strong>ta dalla Fondazione Luigi Einau<strong>di</strong> per<br />

condurre una ricerca su cultura e ideologia delle élites agrarie venete tra Otto e Novecento. Lo<br />

stu<strong>di</strong>o prese le mosse dal caso <strong>di</strong> Domenico Lampertico, grande impren<strong>di</strong>tore agrario,<br />

agronomo <strong>di</strong>lettante e relatore tra i più apprezzati dell’inchiesta agraria Jacini nonché figlio del<br />

più famoso senatore vicentino Fedele: arricchita dalla consultazione <strong>di</strong> altri archivi familiari, la<br />

ricerca ha portato al saggio Proprietari, impren<strong>di</strong>tori, agronomi, apparso in Il Veneto, volume<br />

curato dal prof. Silvio Lanaro per la collana einau<strong>di</strong>ana della <strong>Storia</strong> d’Italia. Le regioni<br />

dall’Unità ad oggi (1984). A questo ambito <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> si collega la relazione su Gli scrittori<br />

ruralisti e la fuga dalle campagne nel Veneto dell’Ottocento, pubblicata negli atti del convegno<br />

«Società ed emigrazione nel Veneto contemporaneo» (1981).<br />

Agli apparati ministeriali e ai loro gruppi <strong>di</strong>rigenti trasferiti al Nord e specialmente a<br />

Venezia durante la Repubblica <strong>di</strong> Salò, con particolare riguardo alla presenza nella città<br />

lagunare del Ministero della cultura popolare, è de<strong>di</strong>cato il saggio Venezia «città ministeriale»<br />

(1943­1945), apparso nel volume collettaneo La Resistenza nel Veneziano. Al seminario su «Le<br />

élites <strong>di</strong>rigenti in Francia e Italia tra guerra e dopoguerra», svoltosi presso l’Ecole Française de<br />

Rome nell’aprile del 1983, ha presentato una relazione su I tecnici tra agricoltura e Stato.<br />

1930­1950, approfondendo alcuni temi trattati in Il governo dell’agricoltura in Italia e in<br />

Francia. 19141940, lavoro d’impianto comparatistico presentato al congresso internazionale su<br />

«Trasformazioni delle società rurali nei paesi dell’Europa occidentale e me<strong>di</strong>terranea (sec.


XIX­XX)», organizzato nell’ottobre 1982 dal «Centro stu<strong>di</strong> per la storia contemporanea delle<br />

società rurali in età contemporanea», <strong>di</strong>retto dal prof. Pasquale Villani. Come membro del<br />

«Centro» in due incontri seminariali nel 1984 ha presentato relazioni sulla storiografia della<br />

società rurale veneta in età contemporanea.<br />

Nell’ottobre del 1983 ha vinto il concorso ad un posto <strong>di</strong> ruolo <strong>di</strong> ricercatore <strong>di</strong> storia<br />

contemporanea ban<strong>di</strong>to dall’Università <strong>di</strong> Chieti, Facoltà <strong>di</strong> Lingue e Letterature Straniere,<br />

prendendo servizio nel novembre del 1984 e svolgendo la propria attività <strong>di</strong>dattica a fianco<br />

della prof.ssa Anna Treves. Nel marzo del 1986 si è trasferito all’Università <strong>di</strong> Padova, Facoltà<br />

<strong>di</strong> Lettere e Filosofia.<br />

Dopo aver collaborato con il prof. Gianni Toniolo alla stesura <strong>di</strong> un lavoro sugli Aspetti<br />

localizzativi dell’industrializzazione veneta (1911­1950), ha continuato gli stu<strong>di</strong> d’indole<br />

prosopografica espandendo alla Lombar<strong>di</strong>a l’indagine sugli impren<strong>di</strong>tori agrari, con Aspetti<br />

culturali e politici dell’impren<strong>di</strong>torialità lombarda (1900­1920), in Cultura e società negli anni<br />

del fascismo (1987), e Le milizie <strong>di</strong> Cerere: per una tipologia dell’impren<strong>di</strong>tore agrario<br />

lombardo (1988).<br />

Nel 1986 si è recato come Visiting Scholar presso il «Center for European Stu<strong>di</strong>es»<br />

dell’Università <strong>di</strong> Harvard (USA), stu<strong>di</strong>ando comparatisticamente i casi <strong>di</strong> pianificazione<br />

agroindustriale correlata alla costruzione <strong>di</strong> villaggi modello, con l’aiuto <strong>di</strong> David Landes,<br />

Charles Sabel e Jeffrey G. Williamson. La ricerca era in funzione <strong>di</strong> un lavoro sulla Family<br />

Town veneta <strong>di</strong> Piazzola sul Brenta voluta e creata tra Otto e Novecento da Paolo Camerini,<br />

gran<strong>di</strong>ssimo proprietario terriero ma anche industriale tessile e chimico, deputato ra<strong>di</strong>cale e fine<br />

eru<strong>di</strong>to. Il tema, incrociato durante lo stu<strong>di</strong>o della possidenza veneta, è apparso subito degno <strong>di</strong><br />

particolare attenzione: la ricerca è confluita nel libro su La città del Lavoro. Un’utopia<br />

agroindustriale nel Veneto contemporaneo (Venezia 1990). Nel 1991 il libro ha ricevuto il<br />

premio Brunacci della città <strong>di</strong> Monselice e il premio giornalistico Villafranca Padovana «Dai<br />

Gran<strong>di</strong>».<br />

L’anno successivo si è recato presso l’Università <strong>di</strong> Cambridge (GB), gettando le basi <strong>di</strong> un<br />

lavoro anch’esso comparatistico sul <strong>di</strong>battito agronomico ottocentesco in alcuni paesi europei e<br />

la creazione <strong>di</strong> un ceto professionale e <strong>di</strong> una élite tecnica – gli «agronomi» e le loro scuole –<br />

dalle ceneri <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>fferenziato ceto <strong>di</strong> proprietari colti e <strong>di</strong> amateurs d’indole ancora<br />

settecentesca: le prime in<strong>di</strong>cazioni sono confluite in Gli agronomi da ceto a mestiere, in <strong>Storia</strong><br />

dell’agricoltura italiana in età contemporanea, a cura <strong>di</strong> P. Bevilacqua, vol. III, Mercati e<br />

istituzioni, (Venezia 1991). Per tutti i volumi della medesima opera ha anche curato testi,<br />

immagini e iconografie dei rispettivi inserti illustrati, sotto la forma <strong>di</strong> Dizionari illustrati <strong>di</strong><br />

agricoltura.<br />

Sulla scia <strong>di</strong> quest’ultime ricerche nel 1988 ha pubblicato sulla rivista «Meri<strong>di</strong>ana» il saggio<br />

Le virtù della comparazione. Della stessa rivista è <strong>di</strong>venuto nel 1989 membro del comitato <strong>di</strong><br />

redazione.<br />

Nell’estate del 1991 si è nuovamente recato presso il Center for European Stu<strong>di</strong>es<br />

dell’Università <strong>di</strong> Harvard per approfon<strong>di</strong>re la ricerca comparata sull’agronomia ottocentesca,<br />

stu<strong>di</strong>ando in particolare due temi: il movimento internazionale <strong>di</strong> costituzione della<br />

Associazioni per l’avanzamento della scienza e i congressi itineranti degli scienziati promossi<br />

da tali Associazioni, e le <strong>di</strong>namiche dell’agricoltura americana durante gli anni della grande<br />

depressione dei prezzi del secolo scorso. I primi risultati <strong>di</strong> quest’ultima indagine sono stati<br />

presentati al convegno internazionale su Crisi agraria e agricoltura in Europa (1880­1914),


tenutosi a Roma sotto l’egida dell’Istituto Alcide Cervi nell’ottobre del 1992 (L’agricolturaminiera.<br />

Note sulla crisi agraria e l’America). I risultati della ricerca sui congressi degli<br />

scienziati italiani e stranieri, pubblicati negli atti del convegno internazionale «Agricoltura<br />

come Manifattura» (Pisa, 22­25 febbraio 1994), sono stati anticipati in un articolo apparso sulla<br />

rivista «Meri<strong>di</strong>ana» (1995, n. 24, pp. 95­124).<br />

Nel novembre del 1991 gli è stato affidato l’insegnamento <strong>di</strong> storia economica presso la<br />

Facoltà <strong>di</strong> Lettere e Filosofia dell’Università <strong>di</strong> Padova, affidamento rinnovato<br />

continuativamente fino all’anno accademico 1998­99.<br />

Nel 1992 ha completato un’indagine sull’insegnamento agrario europeo, concretata in un<br />

saggio su Scienza e agricoltura. Aspetti comparati dell’istruzione agraria superiore in Europa,<br />

1840­1875., in Innovazione e modernizzazione in Italia 1861­1914, a cura <strong>di</strong> E. Decleva, C. G.<br />

Lacaita, A. Ventura, F. Angeli, Milano 1995, pp. 9­51.<br />

Dall’ottobre 1992 al <strong>di</strong>cembre 1998 ha fatto parte della <strong>di</strong>rezione scientifica della casa<br />

e<strong>di</strong>trice Donzelli, per la quale ha curato numerosi progetti: in particolare ha coor<strong>di</strong>nato la<br />

progettazione e la realizzazione dei manuali universitari <strong>di</strong> storia me<strong>di</strong>evale, moderna e<br />

contemporanea, pubblicati tra l’ottobre del 1997 e il novembre del 1998. Per il volume de<strong>di</strong>cato<br />

alla <strong>Storia</strong> contemporanea ha scritto le lezioni relative a L’età dell’industria e a Modernità e<br />

progresso (quest’ultima in collaborazione con Salvatore Lupo).<br />

Nell’estate del 1994 è tornato quale Visiting Scholar presso il «Center for European<br />

Stu<strong>di</strong>es» dell’Università <strong>di</strong> Harvard, gettando le basi <strong>di</strong> una vasta ricerca sulla cosiddetta<br />

Grande Depressione della fine del secolo scorso e la correlata crisi agraria italiana ed europea.<br />

Le prime riflessioni <strong>di</strong> natura storiografica sul tema sono apparse in un saggio dal titolo La<br />

«Grande Depressione» del XIX secolo tra storia e storiografia, pubblicato sul n. 5 della rivista<br />

«Storica» (1996).<br />

Nel 1996 ha raccolto, rielaborandoli e aggiornandoli, numerosi saggi nel volume Possidenti.<br />

Le élites agrarie tra Otto e Novecento, pubblicato da Meri<strong>di</strong>ana Libri.<br />

Dal primo novembre 1998 al 31 ottobre 2000 è professore associato <strong>di</strong> <strong>Storia</strong><br />

contemporanea presso la Facoltà <strong>di</strong> Lettere dell’Università degli Stu<strong>di</strong> «G. d’Annunzio» <strong>di</strong><br />

Chieti.<br />

Nel 1999 ha pubblicato il saggio Le origini della tecnocrazia (in AA.VV., Management,<br />

tecnocrazia, territorio e bonifiche, a cura <strong>di</strong> C.G. Lacaita e A. Ventura, Cleup, Padova 1999)<br />

come primo avvio <strong>di</strong> una ricerca sulle ideologie «antipolitiche» tra Otto e Novecento. Sul tema<br />

ha anche presentato una relazione al convegno organizzato dall’Istituto Meri<strong>di</strong>onale <strong>di</strong> <strong>Storia</strong> e<br />

Scienze Sociali (Imes), de<strong>di</strong>cato a Politica e antipolitica.<br />

Nell’estate del 1999 si è nuovamente recato come Visiting Scholar presso il «Center for<br />

European Stu<strong>di</strong>es» dell’Università <strong>di</strong> Harvard, per concludere la ricerca sulla Grande<br />

Depressione del 1873­1896 e la crisi agraria europea, in particolare prendendo visione sia dei<br />

documenti d’archivio della rete consolare americana nei maggiori porti <strong>di</strong> importazione dei<br />

cereali alla fine del secolo scorso, sia della più recente bibliografia sulle trasformazioni<br />

commerciali <strong>di</strong> fine Ottocento (ad esempio il mercato dei contratti futures), sia infine delle più<br />

aggiornate <strong>di</strong>scussioni sulle <strong>di</strong>sruptive technologies.<br />

Nel marzo 2000 ha conseguito l’idoneità in un concorso <strong>di</strong> prima fascia, e nel luglio dello<br />

stesso anno è stato chiamato a coprire in qualità <strong>di</strong> professore straor<strong>di</strong>nario la cattedra <strong>di</strong> <strong>Storia</strong><br />

del giornalismo e delle comunicazioni sociali presso la Facoltà <strong>di</strong> Lettere e Filosofia<br />

dell’Università <strong>di</strong> Padova (corso <strong>di</strong> laurea in Scienze della comunicazione).


Dall’ottobre 2000 presso la Facoltà <strong>di</strong> Lettere e Filosofia insegna <strong>Storia</strong> contemporanea e<br />

<strong>Storia</strong> del giornalismo e delle comunicazioni sociali.<br />

Nel 2000 ha curato, con Angelo Ventura, l’e<strong>di</strong>zione dei cinque volumi della <strong>Storia</strong> del<br />

Veneto (Laterza, Bari 2000), pubblicando nel quinto volume il saggio Miti e realtà del Nordest.<br />

Dall’ottobre 2000 fa parte del Collegio dei docenti e dei referenti scientifici del Master in<br />

Comunicazione e giornalismo scientifico, e nel febbraio 2001 ne ha inaugurato i corsi con un<br />

ciclo <strong>di</strong> lezioni sulla storia del giornalismo scientifico tenute congiuntamente con il dott. Paolo<br />

Murial<strong>di</strong>. Da allora tiene annualmente un ciclo <strong>di</strong> lezioni sulla <strong>Storia</strong> del giornalismo scientifico<br />

all’interno del Master.<br />

Nel gennaio 2001 ha partecipato come relatore al convegno su Istituzioni formative e agenti<br />

<strong>di</strong> sviluppo nell’Italia settentrionale nei secoli XIX e XX (2005).<br />

Nel luglio 2001 ha invitato il prof. Douglass Starr, co­<strong>di</strong>rettore del Center for Science and<br />

Me<strong>di</strong>cal Journalism della Boston University, a tenere un ciclo <strong>di</strong> lezioni e seminari nel quadro<br />

del Master in Comunicazione e giornalismo scientifico, e nel novembre 2001, in accordo con il<br />

Rettorato e con il Collegio dei referenti scientifici del Master, si è recato a Boston presso il<br />

Center for Science and Me<strong>di</strong>cal Journalism, elaborando un programma <strong>di</strong> cooperazione<br />

scientifico­culturale fra l’Università <strong>di</strong> Padova e la Boston University, finalizzato allo scambio<br />

<strong>di</strong> docenti e studenti nel campo del giornalismo me<strong>di</strong>co­scientifico.<br />

Tra 2001 e 2007 ha organizzato, nell’ambito dell’insegnamento <strong>di</strong> <strong>Storia</strong> contemporanea<br />

(corso <strong>di</strong> laurea in Cooperazione allo Sviluppo) e in collaborazione con il <strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Storia</strong> e l’Istituto veneto per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, gli incontri del<br />

Seminario <strong>di</strong> storia contemporanea, de<strong>di</strong>cati nel 2001 e 2002 a «Non solo Europa: imperi,<br />

nazioni, culture, popoli e Stati nell'età contemporanea», nel 2003 e 2004 a «Imperi e nazioni<br />

nell'età contemporanea», nel 2005 a «Democrazia e totalitarismi nel XX secolo», nel 2007 a<br />

«Problemi del mondo contemporaneo».<br />

Nell’aprile del 2003 ha presentato insieme all’autore il volume <strong>di</strong> Sergio Zavoli, Diario <strong>di</strong><br />

un cronista. Lungo viaggio nella memoria, nell’ambito degli «Incontri al Bo», curati dal prof.<br />

Giorgio Tinazzi, delegato del Rettore alle iniziative culturali dell’Ateneo.<br />

Nel settembre 2003 ha presentato una relazione su Economia e cultura nel primo tempo<br />

della globalizzazione alla sessione plenaria del convegno nazionale annuale organizzato a<br />

Lecce dalla Società Italiana per lo Stu<strong>di</strong>o della <strong>Storia</strong> Contemporanea (Sissco), e de<strong>di</strong>cata, sulla<br />

base <strong>di</strong> un progetto elaborato in collaborazione con il prof. Giovanni Gozzini, dell’Università <strong>di</strong><br />

Siena, a La globalizzazione come punto <strong>di</strong> vista storiografico: una nuova storia? La relazione<br />

condensava i risultati <strong>di</strong> una decennale ricerca: una prima sintesi dei risultati è confluita nel<br />

volume Verso una società planetaria. Alle origini della globalizzazione contemporanea (1870­<br />

1914), pubblicato dalla casa e<strong>di</strong>trice Donzelli (Roma 2003).<br />

Dal 2001 fa parte, su incarico della Presidenza della Facoltà, <strong>di</strong> Tuning Education Structures<br />

in Europe (Fase I, II e III), progetto pilota sostenuto dalla Commissione Europea e coor<strong>di</strong>nato<br />

dalle Università <strong>di</strong> Groningen e Deusto, Bilbao, con l’obiettivo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere e sviluppare delle<br />

linee guida per ri<strong>di</strong>segnare la struttura, i contenuti e i meto<strong>di</strong> dei curricula per i nuovi titoli<br />

universitari, creati sulla base degli accor<strong>di</strong> della Sorbonne, <strong>di</strong> Bologna, <strong>di</strong> Praga e <strong>di</strong> Berlino. In<br />

questo quadro tra 2001 e oggi ha partecipato agli incontri dell’area tematica <strong>di</strong> <strong>Storia</strong> (una delle<br />

cinque aree <strong>di</strong>sciplinari pilota) del progetto Tuning e Tuning II <strong>di</strong> Bruxelles, Gant, Atene e<br />

Budapest, e alla costituzione <strong>di</strong> CLIOHnet (Rete Tematica Socrates­Erasmus che riunisce 58<br />

Istituzioni europee), prendendo parte anche alla Giornata Nazionale CLIOHnet (Bologna 28


giugno 2002) con la relazione Il progetto Tuning per un sistema comune <strong>di</strong> qualità nei<br />

curricula <strong>di</strong> <strong>Storia</strong> in Europa.<br />

Dal 2002 al 2005 è stato vice­<strong>di</strong>rettore del <strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> <strong>Storia</strong>.<br />

Nell’ottobre 2002 ha organizzato la Giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> in onore <strong>di</strong> Gianni Isola, su Il<br />

giornalismo italiano tra vecchi e nuovi mezzi <strong>di</strong> comunicazione, tenutasi presso l’Archivio<br />

Antico del Bo e introdotta dal Magnifico Rettore, svolgendo la relazione introduttiva de<strong>di</strong>cata a<br />

Professione giornalista.<br />

Il 24 ottobre 2002 ha partecipato al convegno nazionale <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> promosso dalla Fondazione<br />

«Filippo Turati» su La cultura delle riforme tra Otto e Novecento, con una relazione su<br />

Napoleone Colajanni e il riformismo ra<strong>di</strong>cale.<br />

Nel <strong>di</strong>cembre 2002 ha svolto un ciclo <strong>di</strong> lezioni su La storiografia e il metodo comparativo<br />

in un seminario organizzato dalla Scuola Europea <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> Avanzati <strong>di</strong> Napoli (Istituto<br />

Universitario Suor Orsola Benincasa), su invito dei prof. Piero Craveri e Andrea Graziosi.<br />

Nello stesso mese ha partecipato come relatore al convegno dell’Imes L’altro mare. lo sviluppo<br />

delle regioni adriatiche in prospettiva storica (Teramo, 9­10 <strong>di</strong>cembre 2002), e presso<br />

l’Archivio Centrale dello Stato ha presentato il volume Fonti per la storia della scuola, VI,<br />

L’istruzione agraria (1861­1928), a cura <strong>di</strong> Anna Pia Bidolli e Simonetta Soldani (Roma 2001).<br />

Nel 2004, con Angelo Ventura, ha steso l’introduzione e curato la nuova e<strong>di</strong>zione in due<br />

volumi della <strong>Storia</strong> del Veneto (Laterza 2004).<br />

Nel luglio del 2004 si è recato con il prof. Pierpaolo Faggi, delegato del Rettore per la<br />

cooperazione allo sviluppo (Asia e Africa), in missione in Afghanistan, allo scopo <strong>di</strong> esplorare<br />

la possibilità <strong>di</strong> espandere a quel paese i rapporti <strong>di</strong> cooperazione già da lungo tempo<br />

sperimentati con università africane. La missione, organizzata dall’Ufficio relazioni<br />

internazionali dell’Università <strong>di</strong> Padova in collaborazione con il Ministero degli Esteri e<br />

l’Ambasciata Italiana a Kabul, ha consentito <strong>di</strong> incontrare il ministro dell’Università, i rettori<br />

delle università <strong>di</strong> Kabul, Herat e Bamian, e lo staff <strong>di</strong> quasi tutti i <strong>di</strong>partimenti delle tre<br />

università. A conclusione del viaggio è stata firmata la convenzione con l’Università <strong>di</strong> Herat<br />

per la concessione <strong>di</strong> borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o a giovani ricercatori afghani.<br />

Nel 2005 ha progettato e curato, con Giovanni Gozzini, la traduzione italiana <strong>di</strong> Cultures in<br />

Motion. Mapping Key Contacts and Their Imprints in World History (Yale University Press,<br />

2001) <strong>di</strong> Peter N. Stearns, pubblicato dalla Bruno Mondadori con il titolo Atlante delle culture<br />

in movimento (Milano 2005).<br />

Nel maggio 2005 ha partecipato come relatore al convegno dell’Accademia Galileiana <strong>di</strong><br />

Scienze, lettere ed Arti <strong>di</strong> Padova, de<strong>di</strong>cato a Il «modello veneto» fra storia e futuro. Relatore al<br />

Forum organizzato dalla Croce Rossa Italiana su Advocacy: neutralità e comunicazione.<br />

Nel settembre 2005 è stato relatore alla tavola rotonda Gli imperi in Europa tra XVIII e XIX<br />

secolo: continuità e cambiamenti, a conclusione del colloquio internazionale Gli imperi dopo<br />

l’Impero nell’Europa del XIX secolo, promosso dal Centro per gli stu<strong>di</strong> storici italo­germanici,<br />

Trento 12­16 settembre.<br />

Nell’ottobre 2005, al convegno nazionale <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> Vivere in un regime totalitario, promosso<br />

dal <strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> <strong>Storia</strong> dell’Università <strong>di</strong> Padova e dall’Istituto Veneto per la storia della<br />

Resistenza e dell’età contemporanea (Padova, 13­14 ottobre 2005), ha presentato una relazione<br />

dal titolo Verso il totalitarismo: il problema storico della società <strong>di</strong> massa.<br />

Nel marzo 2006 ha partecipato in qualità <strong>di</strong> relatore al forum Da popoli contro a popoli<br />

insieme. Sessant’anni <strong>di</strong> pace in Europa, organizzato dall’Istituto Luigi Sturzo e dalla


Fondazione Nazionale fra Mutilati ed Invali<strong>di</strong> <strong>di</strong> Guerra.<br />

Il 1 giugno 2006 ha coor<strong>di</strong>nato e introdotto il Convegno La Repubblica Italiana 1946­2006,<br />

organizzato da Prefettura, Comune, Provincia e Università <strong>di</strong> Padova. Relatori i prof. Lorenza<br />

Carlassare, Gilberto Muraro, Gianni Riccamboni e Antonio Varsori.<br />

È membro del comitato <strong>di</strong>rettivo dell’Istituto veneto per la storia della Resistenza e dell’età<br />

contemporanea, Direttore della Biblioteca <strong>di</strong> <strong>Storia</strong>, e fa parte, come rappresentante<br />

dell’Università <strong>di</strong> Padova, del Consiglio Generale della Fondazione della Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong><br />

Padova e Rovigo.<br />

Come Consigliere Generale della Fondazione Cariparo ha progettato il finanziamento <strong>di</strong> un<br />

programma per la chiamata <strong>di</strong> Visiting Professor <strong>di</strong> chiara fama all’Università <strong>di</strong> Padova.

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