Enrico Cuccia - Mediobanca
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ENRICO CUCCIA<br />
Relazioni di Bilancio MEDIOBANCA<br />
1947-1982<br />
MILANO<br />
MEDIOBANCA<br />
2007
MEDIOBANCA 1947-1982<br />
INDICE<br />
Pag.<br />
ENRICO CUCCIA, IL RICORDO DI VINCENZO MARANGHI..................... 5<br />
INTRODUZIONE........................................................................................... 9<br />
LE RELAZIONI DI BILANCIO...................................................................... 13<br />
- Sommario..................................................................................................... 13<br />
- Relazioni...................................................................................................... 19<br />
ALLEGATI<br />
- Biografia di <strong>Enrico</strong> <strong>Cuccia</strong>........................................................................... 379<br />
- Presidenti, amministratori e sindaci di <strong>Mediobanca</strong> fino al 29 settembre 1982 380<br />
- Sviluppo delle principali voci di bilancio 1947-1982................................... 383<br />
- Il valore di borsa di <strong>Mediobanca</strong> 1956-1982................................................ 385<br />
– 3
L’INTERVENTO DI VINCENZO MARANGHI IN OCCASIONE DELLA<br />
RIUNIONE DEL PATTO DI SINDACATO MEDIOBANCA IL 19<br />
SETTEMBRE 2000<br />
È la nostra prima riunione dalla scomparsa di <strong>Enrico</strong> <strong>Cuccia</strong>.<br />
Sono passati quasi tre mesi dal giorno che ha concluso un lunghissimo, affettuoso<br />
sodalizio, privandoci di una persona cara, una presenza familiare e indispensabile.<br />
Ricordarne oggi la figura riaccende lo smarrimento di allora. Capirete perciò se mi<br />
aiuto con la lettura, memore anche del Suo fastidio per i cedimenti emotivi e della Sua<br />
avversione per ogni espressione agiografica.<br />
Non tesserò l’elogio della Sua grandezza professionale: parlarne in questa sede mi<br />
sembrerebbe superfluo, soprattutto rivolgendomi a chi nel tempo ha ricevuto da Lui<br />
consiglio ed aiuto e L’ha avuto accanto in situazioni difficili, che scoraggiavano i più<br />
dall’intervenire.<br />
Ricorderò invece i tratti della Sua umanità, che ho conosciuto ed ammirato giorno dopo<br />
giorno e che il Suo temperamento riservato non sempre faceva trasparire.<br />
Aveva una personalità spiccata e poliedrica; la esprimeva in mille modi, con intuizioni<br />
lungimiranti, giudizi e, insieme ammonimenti; quelli stessi su cui ha costruito lo stile e<br />
il ruolo di questa casa.<br />
La Sua cultura era vasta e reale; s’informava e approfondiva qualunque tema, fosse di<br />
scienza, economia, arte o letteratura, senza indulgenza per il banale e l’effimero.<br />
Straordinario il Suo interesse per tutto ciò che appartiene all’umano; possedeva la rara<br />
dote di scorgere nelle persone gli aspetti positivi e di ravvivarli e sostenerli in<br />
contrapposizione a quanto vi è di negativo. Era questo il Suo modo d’interpretare ed<br />
attuare l’esortazione che nel Suo prediletto latino suona: ‘‘calamum quassatum non<br />
conteret et linum fumigans non extinguet’’. Speranza sempre e rifiuto di condannare,<br />
senza che il rispetto per il prossimo potesse attutirne il rigore morale, che restava fermo<br />
ed integro senza spazi di compromesso.<br />
– 5
Era ascoltatore attento e paziente, disponibile a farsi carico delle ragioni<br />
dell’interlocutore; aveva una capacità di sintesi unica: in poche frasi condensava il<br />
succo di un problema e lo rendeva chiaro a chi si era rivolto a Lui per averne consiglio.<br />
Conosciuto per il contributo dato alla ricostruzione e alla crescita del Paese,<br />
protagonista delle vicende più importanti, si mantenne schivo da ogni popolarità e non<br />
esitò ad assumere posizioni che Gli alienarono consensi e Gli attirarono censure; né<br />
pretese rivincite, quando le Sue diagnosi ed intuizioni si rivelarono esatte. Conservò in<br />
ogni circostanza una discrezione estrema, al punto che non volle dissociarsi da<br />
responsabilità e ruoli a torto attribuitiGli.<br />
Aveva fede profonda, vissuta con lucida intelligenza e sofferti interrogativi. Non ne<br />
faceva ostentazione ed era generosamente tollerante con chi non condivideva le Sue<br />
scelte. Come in tutti gli altri aspetti della vita, anche in questo era portato ad esigere<br />
completezza ed integrità; così, quando durante la malattia Gli offersero di portarGli il<br />
Sacramento, rifiutò ed attese di poterlo ricevere nella pienezza liturgica della chiesa<br />
dove quotidianamente sostava.<br />
Ugualmente intensi erano la Sua passione civica e l’impegno ideale. Non si sentiva<br />
isola, ma parte di un Paese che amava e avrebbe voluto diverso. Ne vedeva le<br />
innumerevoli carenze, il cinismo, lo spregio dei principi; ma il Suo realismo non fu mai<br />
distacco, ché anzi continuò ad adoprarsi per preservare i valori morali e civili radicati<br />
nella Sua coscienza.<br />
Aveva coraggio e forza d’animo singolari: li mostrò sin da giovane, quando a rischio<br />
della Sua persona contrastò disonestà e potenti; o negli anni della dittatura, che avversò<br />
senza farne postumo sfoggio; o quando Lo si volle colpire nei legami più cari; e questo<br />
temperamento ne ispirò la condotta nei frangenti più critici, non solo quelli di natura<br />
professionale, che mai lo videro abbandonarsi allo sconforto o cedere<br />
all’accomodamento.<br />
Aveva infine la virtù dell’Amicizia, che era discreta ma sempre attenta, e rispecchiava<br />
più di ogni altra dote la straordinaria generosità del Suo animo.<br />
Alla memoria di questo Amico ci inchiniamo riconoscenti testimoniandoGli la nostra<br />
commozione ed il nostro affetto.<br />
6–<br />
VINCENZO MARANGHI
INTRODUZIONE<br />
La lettura delle trentasei Relazioni introduttive al bilancio di <strong>Mediobanca</strong><br />
scritte da <strong>Enrico</strong> <strong>Cuccia</strong> tra il 1947 e il 1982, generalmente nel mese di<br />
agosto stante la chiusura dell’esercizio al 30 giugno che ne richiedeva e<br />
richiede tuttora l’approvazione nel mese di settembre, è ancora oggi di<br />
grande attualità.<br />
Innanzitutto il linguaggio, lo stile: asciutto, conciso, diretto, senza ‘‘timori<br />
reverenziali’’ nei confronti dello Stato o della concorrenza, facilmente<br />
accessibile anche ai ‘‘non addetti’’; poi il tono, garbato ma fermo. Quindi il<br />
contenuto, sempre strettamente aderente al lavoro della banca, privo di<br />
introduzioni e riferimenti generali che non trovino un diretto riscontro con<br />
l’operatività dell’Istituto.<br />
L’indiscussa protagonista delle Relazioni è l’impresa. Il paradigma è<br />
costante: dall’analisi delle risultanze contabili e delle manifestazioni<br />
finanziarie, la ricerca delle origini gestionali, delle connessioni con<br />
l’economia reale per trarre indicazioni operative e prescrittive. E così la<br />
lettura delle Relazioni riflette soprattutto la storia imprenditoriale del<br />
Paese. Sin dalla prima, quella del 1947, si affronta quello che sarà un leitmotiv:<br />
la preoccupazione per l’elevato indebitamento delle imprese e la<br />
necessità di una stringente disciplina finanziaria. L’analisi del ciclo<br />
scorte--crediti v/clienti è svolta nel 1948, mentre nel 1951 si sottolinea la<br />
necessità di procedere ad appropriati studi tecnici, economici,<br />
organizzativi per l’esame dei nuovi investimenti industriali. Questa<br />
esigenza viene puntualmente affrontata attraverso la costituzione della<br />
società di consulenza Progredi. Il ruolo trainante dei finanziamenti<br />
all’esportazione è affrontato nel 1952 insieme, di nuovo, alle cautele da<br />
adottare in materia di nuovi investimenti e credito a medio/lungo termine.<br />
A partire dagli anni ’60 l’analisi degli andamenti aziendali si basa sui dati<br />
cumulativi di un campione di imprese, crescente nel numero, che tuttora<br />
<strong>Mediobanca</strong> alimenta ed analizza in una delle sue pubblicazioni di<br />
maggior interesse. Attraverso questi dati si assiste allo sviluppo del<br />
sistema imprenditoriale italiano negli anni ’60 (con un pressoché costante<br />
focus su investimenti, flussi di esportazione/autofinanziamento) e, con<br />
– 7
preoccupazione crescente, alla parabola degli anni ’70. Sin dal 1969 si<br />
segnala un ‘‘quadro pieno di tensioni e di interrogativi’’: seguono l’aumento<br />
dei tassi di interesse, la riduzione della redditività delle imprese (anni<br />
1971/72 e seguenti), i primi riferimenti alle ore perse per agitazioni<br />
sindacali e al costo del personale, la rarefazione del capitale di rischio<br />
(1972), l’inflazione accompagnata da ‘‘fatti recessivi e dall’aumento del<br />
tasso di disoccupazione’’ analizzata con la consueta lucidità a partire dal<br />
1973. Tutti i nodi di quegli anni vengono messi in evidenza con chiarezza<br />
individuando, senza titubanze, responsabilità e conseguenze:<br />
tempestivamente, nella seconda metà degli anni ’70, vengono segnalate le<br />
necessità di ricapitalizzazione delle imprese industriali con conseguente<br />
intervento del sistema bancario e si svolgono ulteriori considerazioni,<br />
particolarmente attuali, in materia di rapporto banca/impresa.<br />
Insieme alla ‘‘storia’’ dell’impresa italiana troviamo numerosi spunti<br />
anticipatori in materia di mercato finanziario e trasparenza. Sin dal 1949 si<br />
auspica una maggiore diffusione dei titoli azionari e nel 1950 <strong>Mediobanca</strong><br />
ritiene, alla luce della ‘‘funzione di vaglio insita nei consorzi di assunzione e<br />
di collocamento, di portare a conoscenza dei sottoscrittori gli elementi<br />
fondamentali della situazione patrimoniale delle imprese emittenti, e ciò<br />
nonostante che si sia trattato dei maggiori e più noti complessi industriali<br />
italiani’’. Segue, nel 1957, il richiamo ad un avanzamento in materia di<br />
prospetto di emissione, adeguandosi -- pur in assenza di obblighi normativi<br />
-- agli schemi dei Paesi più progrediti. Ancora di straordinaria attualità il<br />
richiamo del 1960 alla ‘‘necessità della difesa del risparmio, di<br />
un’adeguata conoscenza e di una meditata scelta degli investimenti, al<br />
quale le banche possono dare un’attiva e assidua cooperazione’’.<br />
La costante tendenza verso una equilibrata disciplina finanziaria non si<br />
limita però all’impresa e al mercato finanziario, anche l’attività bancaria<br />
(1973) richiede un’armonica composizione di raccolta/impieghi, mezzi<br />
propri e fondi rischi mentre, nel 1975, si sottolinea che ‘‘<strong>Mediobanca</strong><br />
continuerà nel suo indirizzo di valutare, senza pregiudizi e senza estranee<br />
influenze, l’esistenza e i requisiti indispensabili per la concessione dei crediti<br />
a medio-lungo termine’’. E naturalmente il rapporto banca/impresa, di<br />
attualità a fine anni ’70, come del resto oggi, in funzione dei programmi di<br />
ricapitalizzazione delle imprese in crisi sostenuti prevalentemente dal<br />
8–
sistema bancario. Esemplare la lettura della Relazione 1977: ‘‘Gli<br />
interventi debbono essere volontari, condizionati e temporanei’’. ‘‘Le imprese<br />
industriali non debbono controllare le banche, né queste ultime le prime’’.<br />
Un’ulteriore visione anticipatoria sul rapporto banca/impresa la cogliamo<br />
nel 1979: ‘‘L’immagine dell’imprenditore-capitalista è diventata sempre più<br />
sbiadita, mentre sono andate vieppiù estendendosi le funzioni di quadri<br />
manageriali’’. ‘‘A uno spirito imprenditoriale in eclissi si è mano a mano<br />
sostituito un professionalismo non sempre all’altezza dei propri compiti’’.<br />
Oggi come allora: ‘‘Il sistema bancario è posto di fronte a compiti di cui esso<br />
non può farsi carico, se non con estrema riflessione e cautela’’.<br />
Straordinariamente anticipatori appaiono ancora due spunti degli anni ’50:<br />
nel 1953 si auspica l’apertura del mercato mobiliare a iniziative che non<br />
facciano capo alle grandi imprese mentre, a partire dal 1957, con una<br />
qualche regolarità, viene dedicata attenzione al settore delle medie<br />
aziende.<br />
La riservatezza sulle operazioni con la clientela che caratterizzava l’attività<br />
di <strong>Mediobanca</strong> non consentiva quasi mai il richiamo in bilancio a vicende<br />
specifiche; pochi cenni, sin dai primi anni ’50, testimoniano tuttavia lo<br />
straordinario tasso di innovazione che ha caratterizzato l’attività di<br />
<strong>Mediobanca</strong>. Trascurando le costanti novità introdotte nel campo degli<br />
strumenti finanziari, ecco una breve rassegna. 1951: costituzione della già<br />
citata Progredi per consulenza nel campo economico e organizzativo. 1952:<br />
costituzione, insieme a tre primari gruppi italiani, della Compass, ancora<br />
oggi leader nel credito al consumo. 1954, venture capital ante litteram:<br />
costituzione della Ossicat per lo sviluppo in Italia, in seguito ad accordi<br />
con un gruppo estero, di un nuovo ritrovato ossicatalitico. 1955:<br />
costituzione di Intersomer e ‘‘avvio di un vasto programma inteso a<br />
agevolare lo sviluppo delle attività mercantili italiane, con organizzazioni in<br />
Italia e all’estero’’. 1959: partecipazione ad una banca di sviluppo in Iran<br />
con partner statunitensi. 1962: accordo con la Vnestorghbank di Mosca<br />
per lo sviluppo delle nostre esportazioni senza che tale accordo ‘‘pesasse in<br />
alcun modo sulle finanze dello Stato italiano’’. 1963: nascono Reconta nel<br />
campo della revisione contabile e Sirme, attiva nelle ricerche di mercato<br />
attraverso un’ampia rete di intervistatori operanti in tutta Italia. 1964,<br />
merchant banking: tra le partecipazioni non quotate figurano quote di<br />
– 9
minoranza di Costruzioni Meccaniche F.B.M. e Loro & Parisini che si<br />
aggiungono alle precedenti Mondadori e Autostrada Torino-Milano<br />
destinate alla quotazione. 1966, primi salvataggi: gruppo di intervento<br />
promosso da <strong>Mediobanca</strong> per la Olivetti; assunzione del 20% degli<br />
Esercizi Tessili Italiani, ‘‘promossa da <strong>Mediobanca</strong>, per assicurare una<br />
rapida ripresa del Cotonificio Valle di Susa caduto in dissesto’’. 1969:<br />
acquisto di importanti pacchetti azionari La Rinascente per assicurare alla<br />
stessa ‘‘il mantenimento di una stabile base azionaria’’.<br />
Un punto a parte merita il rapporto con lo Stato. Si comincia dal primo<br />
esercizio lamentando il predominante intervento statale nei finanziamenti a<br />
medio-lungo termine e lo sfavorevole regime fiscale di <strong>Mediobanca</strong> rispetto<br />
alla concorrenza. Mentre sul piano fiscale gli accenni sono<br />
prevalentemente negativi in quanto penalizzanti per <strong>Mediobanca</strong> (vedi<br />
anche la deducibilità dei fondi rischi nel 1973), il giudizio sull’attività di<br />
governo non è mai preconcetto bensì esercitato caso per caso. A partire dal<br />
1948 si richiama la positiva funzione che il credito a medio termine può<br />
svolgere nel finanziamento delle opere pubbliche; nel 1959 vi è un chiaro<br />
riferimento alla necessità di una sempre più stretta collaborazione tra la<br />
finanza pubblica e quella privata come strumento di propulsione<br />
economica. Il giudizio, a partire dai primi anni ’50 sulle agevolazioni ai<br />
finanziamenti export è costantemente positivo, quello sulle agevolazioni<br />
agli investimenti assai più cauto, spesso negativo. A partire dagli anni ’70<br />
poi il giudizio ‘‘politico’’ diviene generalmente negativo di fronte<br />
all’affiorare e al crescere dei mali che affliggeranno per molto tempo il<br />
Paese: inflazione, relazioni sindacali, crescita della spesa pubblica,<br />
protezioni pubbliche, Stato assistenziale, burocrazia amministrativa.<br />
Un ultimo cenno ai ricordi, personali e toccanti, in occasione della loro<br />
scomparsa, di Raffaele Mattioli nel 1973 e di Adolfo Tino nel 1978 che<br />
oggi possiamo rileggere insieme alle parole con cui Vincenzo Maranghi ha<br />
ricordato la figura di <strong>Enrico</strong> <strong>Cuccia</strong>, a tre mesi dalla sua scomparsa, nella<br />
riunione del Patto di Sindacato tenuto in <strong>Mediobanca</strong> nel settembre 2000.<br />
10 –<br />
RENATO PAGLIARO
LE RELAZIONI DI BILANCIO<br />
Sommario<br />
Relazione Pag. Principali argomenti<br />
1947 19 Quadro della situazione in cui <strong>Mediobanca</strong> ha<br />
iniziato la sua attività<br />
22 La collaborazione delle Bin<br />
22 Il contatto diretto col mercato del risparmio<br />
23 Il regime fiscale<br />
25 Raccolta e impieghi<br />
27 I problemi finanziari delle imprese<br />
1948 35 Raccolta e impieghi di <strong>Mediobanca</strong><br />
37 Il riassestamento dell’attività produttiva del Paese<br />
1949 43 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
44 Importanti collocamenti al pubblico di<br />
obbligazioni industriali<br />
47 I finanziamenti di <strong>Mediobanca</strong><br />
1950 51 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
52 Collocamenti di prestiti obbligazionari<br />
54 I finanziamenti di <strong>Mediobanca</strong><br />
1951 59 Raccolta di <strong>Mediobanca</strong><br />
60 I finanziamenti di <strong>Mediobanca</strong><br />
61 Collocamento di prestiti obbligazionari<br />
1952 65 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
65 Collocamento di prestiti obbligazionari<br />
66 I finanziamenti di <strong>Mediobanca</strong><br />
68 Il credito a medio termine<br />
– 11
Relazione Pag. Principali argomenti<br />
1953 73 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
73 I finanziamenti di <strong>Mediobanca</strong><br />
75 Collocamento di prestiti obbligazionari<br />
76 Dimensioni troppo esigue dei finanziamenti a<br />
medio termine<br />
1954 85 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
86 I finanziamenti di <strong>Mediobanca</strong><br />
88 Collocamento di valori mobiliari<br />
1955 91 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
92 I finanziamenti di <strong>Mediobanca</strong><br />
94 Primo dettaglio dei titoli di proprietà<br />
96 Collocamento di valori mobiliari<br />
1956 99 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
100 I finanziamenti di <strong>Mediobanca</strong><br />
102 I titoli<br />
104 Collocamento di valori mobiliari<br />
105 Il lavoro compiuto nel primo decennio di attività<br />
1957 109 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
110 I finanziamenti di <strong>Mediobanca</strong><br />
1958 115 In memoria di Mino Brughera<br />
115 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
116 I finanziamenti di <strong>Mediobanca</strong><br />
1959 121 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
121 Iniziative bancarie internazionali<br />
123 Bassa incidenza di <strong>Mediobanca</strong> negli investimenti<br />
del settore pubblico<br />
126 I finanziamenti di <strong>Mediobanca</strong><br />
12 –
Relazione Pag. Principali argomenti<br />
1960 129 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
129 Trasformazione del Paese<br />
132 Primi dati cumulativi di 154 grandi società<br />
industriali (1958-59)<br />
134 I finanziamenti di <strong>Mediobanca</strong><br />
1961 139 In memoria di Ugo Foscolo<br />
139 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
140 I finanziamenti di <strong>Mediobanca</strong><br />
1962 145 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
145 Dati cumulativi di 147 società italiane (1959-61)<br />
147 I finanziamenti di <strong>Mediobanca</strong><br />
1963 153 In memoria di Antonio Rossi<br />
153 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
154 Dati cumulativi di 155 grandi società italiane<br />
(1960-62)<br />
158 Trasformazioni del mercato finanziario e acquisto<br />
di beni durevoli<br />
1964 165 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
165 Flussi di risparmio personale, aziendale e<br />
istituzionale (1958-63)<br />
170 Dati cumulativi di 131 grandi società italiane<br />
(1958-1963)<br />
1965 177 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
177 Flussi di risparmio personale, imprenditoriale e<br />
istituzionale (1960-64)<br />
178 Dati cumulativi di 128 società italiane (1960-64)<br />
1966 189 In memoria di Carlo Obber<br />
189 Il primo ventennio di attività dell’istituto<br />
193 Dati di 90 grandi società italiane (1960-65)<br />
194 Le operazioni creditizie agevolate<br />
– 13
Relazione Pag. Principali argomenti<br />
1967 199 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
200 I finanziamenti all’esportazione<br />
204 Dati cumulativi di 96 grandi società italiane<br />
(1960-66)<br />
206 Fonti di finanziamento in concorrenza tra loro<br />
1968 219 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
220 Intervento pubblico nei finanziamenti<br />
all’esportazione<br />
223 Dati cumulativi di 354 società italiane (1965-67)<br />
1969 239 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
239 Confusione nel sistema dei tassi<br />
242 Le operazioni di <strong>Mediobanca</strong><br />
246 Dati cumulativi di 444 società italiane (1965-68)<br />
1970 255 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
256 Disordine nel mercato del risparmio<br />
257 Situazione del mercato obbligazionario<br />
259 I problemi del credito agevolato<br />
260 Dati cumulativi di 500 società italiane (1965-69)<br />
1971 271 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
271 Il mercato dei capitali<br />
272 Gli impieghi di <strong>Mediobanca</strong><br />
273 Dati cumulativi di 520 società italiane (1965-70)<br />
1972 283 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
283 I depositi di <strong>Mediobanca</strong><br />
285 Dati cumulativi di 555 società italiane (1970-71)<br />
1973 295 In memoria di Raffaele Mattioli<br />
296 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
296 Il fondo rischi di <strong>Mediobanca</strong><br />
299 Dati cumulativi di 655 società italiane (1970-72)<br />
300 L’inflazione<br />
14 –
Relazione Pag. Principali argomenti<br />
1974 305 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
306 Alto costo del denaro<br />
1975 311 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
311 Processo critico dell’economia<br />
313 L’attività degli istituti di credito speciale<br />
314 Politica economica, sindacale e industriale<br />
1976 321 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
321 L’espansione dei fenomeni recessivi<br />
1977 329 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
329 Debiti a breve e richiesta di capitali di rischio al<br />
sistema bancario<br />
1978 335 In memoria di Adolfo Tino<br />
335 Crisi e ricapitalizzazione delle imprese<br />
1979 345 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
346 Aumento dei debiti a breve e investimenti<br />
sbagliati<br />
347 Programmi di investimento delle imprese<br />
348 Imprenditore-capitalista e manager<br />
1980 353 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
353 I risultati economici delle imprese<br />
1981 361 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
361 Il finanziamento degli investimenti delle imprese<br />
1982 369 Sintesi del lavoro di <strong>Mediobanca</strong><br />
369 Inflazione, tassi e conti delle imprese<br />
371 I compiti degli istituti di credito speciale<br />
372 Montedison e Gemina<br />
374 Dimissioni del signor <strong>Enrico</strong> <strong>Cuccia</strong> da Direttore<br />
Generale<br />
– 15
– 19
20 –
– 21
22 –
– 23
24 –
– 25
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– 27
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– 29
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– 45
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ALLEGATI
BIOGRAFIA DI ENRICO CUCCIA<br />
24 novembre 1907 Nasce a Roma da Pietro Beniamino e Aurea Ragusa<br />
1926-1931 Giornalista al Messaggero di Roma<br />
Luglio 1929 Laurea in giurisprudenza all’Università di Roma col<br />
massimo dei voti; tesi sui listini di borsa e la speculazione;<br />
relatore Cesare Vivante<br />
1930-1931 Allievo funzionario alla Sudameris di Parigi<br />
Maggio 1931 Assunto in prova, prende servizio presso la sede di Londra<br />
della Banca d’Italia<br />
Luglio 1932 Assunto a ruolo in Banca d’Italia<br />
Maggio 1934 Distaccato all’IRI (assunto a fine giugno)<br />
Giugno 1936 Inviato per un anno ad Addis Abeba come delegato del Sottosegretariato<br />
per gli scambi e le valute dal Sottosegretario di<br />
Stato Felice Guarneri per organizzare il controllo locale delle<br />
valute, in presenza di illeciti di funzionari del maresciallo<br />
Rodolfo Graziani, viceré d’Etiopia<br />
Ottobre 1938 Assunto alla Banca Commerciale Italiana; nel 1943<br />
raggiunge il grado di condirettore centrale<br />
19 giugno 1939 Sposa Idea Nova Beneduce, conosciuta a Roma ai tempi del<br />
ginnasio<br />
Agosto 1944 Prime discussioni con Raffaele Mattioli sull’idea di<br />
<strong>Mediobanca</strong> (sarà costituita il 10 aprile 1946)<br />
1 giugno 1946 Assunto in <strong>Mediobanca</strong> con il grado di Direttore Generale<br />
27 ottobre 1949 Nominato Consigliere di Amministrazione e Amministratore<br />
Delegato di <strong>Mediobanca</strong><br />
29 settembre 1982 Lascia la carica di Direttore Generale di <strong>Mediobanca</strong>,<br />
mantiene quella di Consigliere di Amministrazione<br />
14 marzo 1988 Acclamato Presidente d’Onore di <strong>Mediobanca</strong><br />
23 giugno 2000 Muore a Milano<br />
– 379
PRESIDENTI, AMMINISTRATORI E SINDACI DI<br />
MEDIOBANCA FINO AL 29 SETTEMBRE 1982<br />
Affiliazione Nomina Cessazione<br />
ROSASCO Eugenio * (1) Industriale serico; già 10.4.1946 14.12.1961 +<br />
Deputato alla Consulta<br />
QUINTIERI Quinto Deputato, ex Ministro delle<br />
Finanze<br />
10.4.1946 28.10.1958<br />
STRINGHER Giovanni Credito Italiano 10.4.1946 26.9.1972<br />
ROSSI Antonio Banca Commerciale Italiana 10.4.1946 25.10.1963 +<br />
FOSCOLO Ugo Banco di Roma 10.4.1946 19.9.1961 +<br />
DELL’AMORE Giordano # (S) Docente di Scienze bancarie 10.4.1946 28.10.1958<br />
DAVOLI Alcibiade (S) Banca Commerciale Italiana 10.4.1946 15.12.1955 +<br />
FERRARI-AGGRADI Mario (S) IRI; poi Deputato e Ministro 10.4.1946 25.10.1948<br />
BALLERINI Pietro (SS) Credito Italiano 10.4.1946 28.10.1961<br />
CORDA Flavio (SS) Banco di Roma 10.4.1946 2.3.1965 +<br />
BRUGHERA Mino Credito Italiano 29.10.1947 12.9.1958 +<br />
MATTIOLI Raffaele Banca Commerciale Italiana 29.10.1947 26.9.1972<br />
BASOLA <strong>Enrico</strong> (S) IRI 25.10.1948 30.9.1953<br />
CUCCIA <strong>Enrico</strong> (2) -- 27.10.1949 14.3.1988<br />
FUMMI Giovanni Pirelli 27.10.1949 28.10.1967<br />
SPADA Massimo Segretario amministrativo Istituto 12.4.1950<br />
Per le Opere di Religione<br />
5.9.1975<br />
CENZATO Giuseppe IRI-SME 12.4.1950 28.10.1967<br />
OBBER Carlo (S) IRI 29.10.1953 13.12.1965 +<br />
ROSSI Maceo (S) Banca Commerciale Italiana 29.10.1956 12.12.1967<br />
TINO Adolfo * (3) -- 20.5.1958 3.12.1977 +<br />
FURSTENBERG Hans BHG 20.5.1958 28.10.1970<br />
MAYER René Lazard 20.5.1958 3.9.1971<br />
PIRELLI Leopoldo Pirelli 20.5.1958 28.10.1996<br />
STOFFEL Arturo Credito Italiano 28.10.1958 28.10.1967<br />
380 –
Affiliazione Nomina Cessazione<br />
DELL'AMORE Giordano (4) Docente di Scienze bancarie 28.10.1958 28.10.1961<br />
TAGLIACOZZO Gino # (S) Credito Italiano 28.10.1958 28.10.1967<br />
RUTA Achille Banco di Roma 28.10.1961 28.10.1969<br />
MANCINELLI Raffaele Banco di Roma 28.10.1961 28.10.1964<br />
TAMBURINI Giuseppe (SS) Credito Italiano 28.10.1961 12.12.1967<br />
AGNELLI Giovanni IFI / Fiat 21.3.1962 13.6.1991<br />
FRANZI Corrado Banca Commerciale Italiana 28.10.1963 28.10.1972<br />
DI CONSIGLIO Guglielmo Banco di Roma 28.10.1964 28.10.1969<br />
SIGNORELLI Alberto (SS) Banco di Roma 28.10.1965 28.10.1982<br />
TABANELLI Ugo (S) IRI 28.10.1966 27.11.1985<br />
CANNONI Giuseppe Credito Italiano 28.10.1967 13.5.1972<br />
DE MICHELIS Michele Credito Italiano 28.10.1967 29.9.1982<br />
SARACENO Pasquale IRI (in quota Banca<br />
Commerciale Italiana)<br />
28.10.1967 27.10.1973<br />
PASQUALI Bruno # (S) Credito Italiano 28.10.1967 15.4.1982 +<br />
MONTI Innocenzo (S) Banca Commerciale Italiana 28.10.1968 25.3.1976<br />
VOLPINI Giovan Battista (SS) Banco di Roma 28.10.1968 28.6.1973 +<br />
CIULLI Danilo Banco di Roma 28.10.1969 28.10.1981<br />
VENTRIGLIA Ferdinando Banco di Roma 28.10.1969 22.8.1975<br />
DOHRN Klaus BHF (ex-BHG) 28.10.1970 20.2.1981<br />
GUYOT Jean Lazard 28.10.1971 27.11.1985<br />
RONDELLI Lucio Credito Italiano 17.5.1972 27.10.1990<br />
BOMBIERI Carlo Banca Commerciale Italiana 28.10.1972 24.9.1973<br />
NEZZO Alessandro Credito Italiano 28.10.1972 17.11.1972<br />
STAMMATI Gaetano Banca Commerciale Italiana 28.10.1972 12.2.1976<br />
RIVOSECCHI Mario Credito Italiano 13.2.1973 27.11.1985<br />
CINGANO Francesco * (5) Banca Commerciale Italiana 24.9.1973 14.3.1988<br />
CALABRIA Fausto * IRI 27.10.1973 26.4.1985<br />
TANI Guglielmo (SS) # (6) Credito Italiano 27.10.1973 28.10.1982<br />
– 381
Affiliazione Nomina Cessazione<br />
BARONE Mario Banco di Roma 15.9.1975 30.10.1978<br />
GUIDI Giovanni Banco di Roma 15.9.1975 7.7.1983<br />
MONTI Antonio Banca Commerciale Italiana 24.3.1976 29.9.1982<br />
CHIERICATI Luigi (S) Banca Commerciale Italiana 28.10.1976 27.11.1985<br />
MONTI Innocenzo * (7) Banca Commerciale Italiana 6.2.1978 28.10.1981<br />
ALESSANDRINI Alessandro Banco di Roma 30.10.1978 10.9.1984<br />
GRAEBNER Wolfgang BHF (ex-BHG) 20.2.1981 28.10.1999<br />
RASTELLI Pietro IRI 28.10.1981 16.3.1987<br />
RUSSO Giuseppe Banca Commerciale Italiana 28.10.1981 29.10.1984<br />
NB: le persone contrassegnate con (S) hanno rivestito la carica di membro del Collegio sindacale come<br />
sindaco effettivo; (SS) sta per sindaco supplente; tutte le altre hanno fatto parte del Consiglio di<br />
amministrazione.<br />
* Amministratori che hanno ricoperto la carica di Presidente del Consiglio di amministrazione.<br />
# Sindaci che hanno ricoperto la carica di Presidente del Collegio sindacale.<br />
+ Cessazione per decesso.<br />
(1) Dal 22 settembre 1958 fu Presidente Onorario.<br />
(2) Assunto il 1° giugno 1946 e nominato Direttore Generale. Lasciata tale carica il 29 settembre<br />
1982, rimase amministratore sino al 14 marzo 1988 quando venne acclamato Presidente Onorario.<br />
(3) Nominato Presidente il 28 ottobre 1958.<br />
(4) Giordano Dell’Amore fu Presidente del Collegio sindacale sino al 28.10.1958 e amministratore da<br />
tale data al 28.10.1961.<br />
(5) Sarà Presidente di <strong>Mediobanca</strong> dal 22 aprile 1988 al 13 aprile 2003.<br />
(6) Guglielmo Tani ha assunto la carica di Presidente del Collegio sindacale il 15.4.1982 subentrando<br />
a Bruno Pasquali, deceduto.<br />
(7) Fu sindaco dal 28.10.1968 al 25.3.1976. Sarà Presidente di <strong>Mediobanca</strong> dal 6 febbraio 1978 al<br />
29 ottobre 1979.<br />
382 –
MEDIOBANCA: SVILUPPO DELLE PRINCIPALI VOCI DI<br />
BILANCIO FINO AL 30 GIUGNO 1982<br />
a) Principali voci patrimoniali (dati in milioni di lire)<br />
Esercizio Totale di Impieghi Titoli di Capitale Capitale<br />
chiuso al bilancio Disponibilità v/ clienti proprietà e sociale netto (1) Provvista<br />
30 giugno partecipazioni<br />
1947 3.820 2.974 770 0 1.000 1.000 2.804<br />
1948 6.357 2.603 3.679 0 1.000 1.000 5.285<br />
1949 12.500 5.480 6.910 1 1.000 1.004 11.126<br />
1950 18.925 6.838 10.291 1.728 2.000 2.051 16.119<br />
1951 21.518 7.263 13.090 1.105 3.000 3.105 17.398<br />
1952 27.142 7.176 18.934 899 3.000 3.211 22.742<br />
1953 35.524 10.445 24.501 509 3.000 3.328 30.251<br />
1954 47.659 15.110 30.805 1.478 3.000 3.528 41.980<br />
1955 58.277 19.931 36.188 1.993 3.000 3.624 52.172<br />
1956 77.563 28.488 45.643 2.494 4.000 4.584 69.491<br />
1957 93.140 34.213 55.470 2.981 6.000 6.689 82.151<br />
1958 101.733 36.260 61.142 3.481 6.000 6.800 89.830<br />
1959 150.949 61.426 78.831 7.998 6.000 6.936 138.137<br />
1960 192.514 87.324 96.452 8.299 10.000 11.447 174.264<br />
1961 236.029 93.839 129.089 12.628 10.000 12.182 215.223<br />
1962 271.676 57.884 195.394 17.554 10.000 13.025 249.748<br />
1963 336.270 76.538 240.272 18.247 12.000 16.425 308.707<br />
1964 413.888 96.259 296.795 18.253 12.000 17.617 377.600<br />
1965 464.824 131.309 305.063 25.989 14.000 20.985 424.135<br />
1966 600.410 194.888 371.639 29.267 14.000 22.682 555.652<br />
1967 723.013 207.368 475.480 33.694 14.000 25.487 673.812<br />
1968 869.961 235.732 591.851 33.530 16.000 30.149 806.754<br />
1969 978.304 202.603 725.541 38.487 16.000 33.414 905.994<br />
1970 1.251.737 209.263 993.534 38.268 16.000 37.931 1.149.916<br />
1971 1.654.086 573.765 1.032.576 38.442 16.000 42.139 1.529.900<br />
1972 1.713.843 409.872 1.246.965 44.666 16.000 47.874 1.585.901<br />
1973 1.974.407 424.162 1.488.561 46.045 22.400 60.541 1.829.705<br />
1974 3.608.339 1.404.678 2.113.848 58.084 22.400 70.573 3.420.334<br />
1975 4.260.865 1.739.497 2.407.866 64.590 32.000 97.524 4.027.566<br />
1976 4.442.467 1.631.574 2.700.756 55.631 32.000 112.871 4.169.764<br />
1977 4.898.027 1.802.403 2.956.663 70.280 40.000 153.840 4.576.847<br />
1978 5.355.517 1.804.065 3.329.102 75.313 52.000 182.151 4.928.075<br />
1979 4.592.048 981.291 3.299.388 159.381 84.000 251.069 4.112.408<br />
1980 4.845.147 1.008.708 3.552.139 130.480 84.000 296.070 4.286.577<br />
1981 5.680.281 864.715 4.290.610 179.582 102.000 374.026 4.943.547<br />
1982 6.857.677 1.236.183 4.919.985 356.477 136.000 462.024 6.119.208<br />
(1) Prima del risultato; al netto degli acconti dividendo dal 1956 al 1959.<br />
– 383
) Risultato d’esercizio e sua destinazione fino al 30 giugno 1982<br />
(dati in milioni di lire)<br />
Esercizio<br />
chiuso al<br />
30 giugno<br />
Risultato<br />
lordo<br />
d’esercizio<br />
Stanziamenti<br />
al fondo<br />
rischi<br />
Risultato<br />
netto<br />
d’esercizio<br />
Fondi di<br />
svalutazione<br />
e ammortamento<br />
Destinazione dell’utile netto<br />
Dividendi<br />
(1)<br />
Compensi<br />
al<br />
Consiglio<br />
di amministrazione<br />
Riserve<br />
1947 -30 - -30 - - - -<br />
1948 45 - 45 11 - - 35<br />
1949 95 - 95 47 - 1 47<br />
1950 168 - 168 6 105 3 54<br />
1951 368 - 368 48 210 5 105<br />
1952 406 - 406 74 210 5 117<br />
1953 416 - 416 - 210 5 201<br />
1954 412 - 412 101 210 5 96<br />
1955 459 - 459 163 210 5 81<br />
1956 536 - 536 110 263 5 158<br />
1957 626 - 626 100 375 5 146<br />
1958 752 - 752 100 480 6 166<br />
1959 767 - 767 - 480 16 271<br />
1960 1.391 - 1.391 - 640 16 735<br />
1961 1.871 - 1.871 212 800 16 843<br />
1962 1.944 - 1.944 225 900 18 801<br />
1963 1.984 600 1.384 275 900 18 191<br />
1964 2.496 1.000 1.496 175 1.080 22 219<br />
1965 2.652 1.150 1.502 10 1.170 24 298<br />
1966 3.183 1.400 1.783 - 1.400 29 354<br />
1967 3.701 1.850 1.851 10 1.400 29 412<br />
1968 4.296 2.250 2.046 - 1.500 31 515<br />
1969 5.564 2.750 2.814 - 1.760 36 1.018<br />
1970 5.762 3.500 2.262 10 1.760 35 457<br />
1971 7.071 3.750 3.321 1.040 1.760 36 485<br />
1972 6.563 4.250 2.313 - 1.760 36 517<br />
1973 9.336 5.750 3.586 300 2.464 51 771<br />
1974 13.531 9.250 4.281 765 2.464 51 1.001<br />
1975 21.516 15.750 5.766 300 3.840 79 1.547<br />
1976 33.066 13.500 19.566 4.083 3.840 80 11.563<br />
1977 43.660 15.250 28.410 11.732 6.240 127 10.311<br />
1978 48.473 18.000 30.473 190 6.240 126 23.917<br />
1979 56.822 25.000 31.822 4.820 11.760 240 15.002<br />
1980 65.305 30.000 35.305 2.351 11.760 239 20.955<br />
1981 131.549 45.000 86.549 4.979 14.280 291 66.999<br />
1982 57.546 20.182 37.364 2.900 19.040 389 15.035<br />
(1) Furono distribuiti acconti dividendo il 30 aprile degli anni 1956 (3,5% del valore nominale delle<br />
azioni), 1957 (3,5%), 1958 (3,5%) e 1959 (4%).<br />
384 –
Fine Giugno<br />
IL VALORE DI BORSA DI MEDIOBANCA (1956-1982)<br />
Corso<br />
unitario<br />
(lire)<br />
<strong>Mediobanca</strong> Variazione % sul quinquennio<br />
Capitalizzazione<br />
complessiva<br />
(milioni di<br />
lire) (1)<br />
Indice di<br />
prezzo<br />
azione<br />
<strong>Mediobanca</strong><br />
Indice di<br />
Borsa (2)<br />
<strong>Mediobanca</strong><br />
Borsa<br />
Italiana<br />
1956* 15.480 6.192 100,0 100,0<br />
1956 4.200 5.680 91,7 91,3<br />
1957 14.200 8.520 100,8 112,6<br />
1958 18.530 11.118 131,6 102,5<br />
1959 51.600 30.960 366,4 166,4<br />
1960 111.700 111.700 1.226,9 250,5<br />
1961 130.950 130.950 1.438,3 282,9 1.468,0 209,9<br />
1962 89.000 89.000 977,5 205,8 869,4 82,8<br />
1963 86.950 104.340 1.120,4 198,6 751,5 93,9<br />
1964 52.710 63.252 679,2 133,6 85,4 -19,8<br />
1965 63.200 88.480 920,6 135,0 -25,0 -46,1<br />
1966 74.400 104.160 1.083,7 157,2 -24,7 -44,5<br />
1967 73.380 102.732 1.068,9 147,0 9,3 -28,6<br />
1968 75.600 120.960 1.236,8 153,5 10,4 -22,7<br />
1969 90.700 145.120 1.483,8 172,3 118,5 29,0<br />
1970 78.720 125.952 2.346,6 168,1 154,9 24,5<br />
1971 68.150 109.040 2.031,5 136,1 87,5 -13,4<br />
1972 82.700 132.320 2.465,3 137,8 130,6 -6,2<br />
1973 90.035 201.678 2.683,9 200,7 117,0 30,7<br />
1974 75.700 169.568 2.256,6 151,2 52,1 -12,3<br />
1975 68.550 219.360 2.043,4 112,8 -12,9 -32,9<br />
1976 69.000 220.800 2.056,9 81,6 1,2 -40,0<br />
1977 37.850 151.400 1.714,7 59,2 -30,4 -57,1<br />
1978 33.230 172.796 1.807,2 56,4 -32,7 -71,9<br />
1979 38.300 321.720 2.430,5 70,8 7,7 -53,2<br />
1980 49.650 417.060 3.150,8 78,1 54,2 -30,8<br />
1981 130.025 1.326.255 9.846,6 151,3 378,7 85,4<br />
1982 57.600 783.360 6.945,8 102,3 305,1 72,8<br />
1982(°) 56.050 762.280 6.758,9 110,4 274,0 95,7<br />
(*) Al 21 marzo, data della prima quotazione.<br />
(°) Fine settembre.<br />
(1) Calcolato su prezzi rettificati. Fino al 1976 sono stati utilizzati coefficienti calcolati dall'Ufficio<br />
Studi <strong>Mediobanca</strong>, successivamente quelli comunicati dall'AIAF.<br />
(2) Indice di <strong>Mediobanca</strong> 1928=100 fino al 1977, successivamente indice <strong>Mediobanca</strong> 1961=100.<br />
Il primo valore della serie è relativo all'ultimo giorno di borsa aperta del mese di marzo.<br />
– 385
IMPRESSO IN CALEPPIO DI SETTALA (MI)<br />
IN MILLE ESEMPLARI NON VENALI<br />
NEL MESE DI DICEMBRE 2007<br />
DA OTTAVIOCAPRIOLO<br />
COPIA N. 111234