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Inserto ampliato in italiano - DETAIL-online.com

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Rivista di Architettura<br />

7/8 · Grandi strutture<br />

portanti<br />

<strong>Inserto</strong> <strong>ampliato</strong> <strong>in</strong> <strong>italiano</strong><br />

“Mi sento <strong>in</strong> dovere di stare dalla parte degli oppressi”. E’ l’affermazione dell’artista c<strong>in</strong>ese<br />

Ai Weiwei durante l’<strong>in</strong>tervista rilasciata alla redazione di Detail. Da quando è stata<br />

assegnata la sede dei Giochi Olimpici a Beij<strong>in</strong>g (Pech<strong>in</strong>o), nel paese nulla è cambiato.<br />

La brutale repressione perpetrata ad opera del Governo c<strong>in</strong>ese <strong>in</strong> Tibet, nel marzo di<br />

quest’anno, palesa il lato oscuro del regime <strong>com</strong>unista di Beij<strong>in</strong>g mentre la classe dirigente<br />

vorrebbe esibire un paese moderno, dispensatore di pace e aperto al mondo.<br />

Isolare la C<strong>in</strong>a non servirebbe a nulla, dal momento che l’<strong>in</strong>terscambio può offrire un<br />

contributo al cambiamento; tuttavia, la questione non può nemmeno essere ridotta <strong>in</strong><br />

term<strong>in</strong>i semplicistici. Christian Schittich<br />

2 Attualità<br />

Casa per tutti, Mostra alla Triennale di Milano<br />

6 L’op<strong>in</strong>ione<br />

Sergio Pone<br />

7 Prodotti<br />

Samsung, Franke, Faber, Zucchetti, Poltrona Frau,<br />

Cappell<strong>in</strong>i, Kartell, Kos<br />

8 Traduzioni <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> di testi e legende<br />

Discussione<br />

Documentazione<br />

Tecnologia<br />

Potete trovare un’anteprima con immag<strong>in</strong>e di tutti progetti cliccando su:<br />

http://www.detail.de/Archiv/De/HoleHeft/207/ErgebnisHeft


2<br />

2 Attualità <strong>Inserto</strong> <strong>ampliato</strong> <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> 2008 ¥ 7/8 ∂<br />

Attualità<br />

Casa per tutti<br />

Monica Rossi<br />

23 maggio – 14 settembre 2008<br />

Triennale di Milano<br />

www.triennale.it<br />

La Triennale di Milano, nella sua sezione di<br />

Architettura, propone per il 2008 un Forum<br />

<strong>in</strong>ternazionale sull’abitare difficile, coord<strong>in</strong>ato<br />

da Aldo Bonomi e Fulvio Irace ed articolato<br />

<strong>in</strong> due mostre: Casa per tutti e La vita nuda.<br />

Nel maggio del 1933 la V Triennale aprì al<br />

pubblico il suo nuovo Palazzo con una mostra<br />

dedicata al tema dell’abitazione <strong>in</strong> cui,<br />

sulla scia del Weissenhof di Stoccarda, l’architettura<br />

veniva mostrata <strong>in</strong> scala reale, sotto<br />

forma di ambienti <strong>com</strong>pletamente arredati<br />

e di vere e proprie abitazioni costruite nel<br />

giard<strong>in</strong>o del Parco retrostante. Fu un’edizione<br />

memorabile che ancor oggi costituisce<br />

una tappa del Moderno <strong>in</strong> Italia.<br />

Questa tradizione fu ripresa dalle successi-<br />

1<br />

ve edizioni, f<strong>in</strong>o all’VIII, la prima dopo la seconda<br />

guerra mondiale, che si tradusse nella<br />

costruzione del quartiere-modello QT8,<br />

sotto la regia di Piero Bottoni.<br />

La mostra Casa per tutti, riallacciandosi a<br />

queste edizioni precedenti, vuole rilanciare il<br />

tema dell’abitazione a basso costo, <strong>in</strong>vitando<br />

gli architetti a tornare ad occuparsi di<br />

una problematica che è stata centrale nel<br />

periodo tra le due guerre e che è ritornata<br />

cruciale nella attuale crisi della metropoli<br />

postmoderna.<br />

Nel corso degli ultimi decenni, a giudicare<br />

dalla Biennali, dalle riviste e dai media, l’architettura<br />

d’autore si è concentrata soprattutto<br />

sulla realizzazione di strutture legate al<br />

tema dell’<strong>in</strong>trattenimento, <strong>com</strong>e musei, sale<br />

da concerto e mediateche. Architetture straord<strong>in</strong>arie<br />

che hanno consentito ai loro progettisti<br />

di affermarsi nel sistema delle Archistar<br />

<strong>com</strong>e stilisti di l<strong>in</strong>guaggi esotici e<br />

sorprendenti, ma tutto sommato <strong>com</strong>plici di<br />

una riorganizzazione sociale che ha ritenuto<br />

prioritario, rispetto ai bisogni elementari, l’affermazione<br />

di esigenze tipiche delle società<br />

opulente della post-<strong>in</strong>dustrializzazione.<br />

Per quanto riguarda l’hous<strong>in</strong>g <strong>in</strong>vece, gli apporti<br />

non sono stati significativi, né è stata<br />

posta adeguata attenzione alla trasformazione<br />

delle esigenze abitative a seguito della<br />

frammentazione della società e dell’irruzione<br />

di soggetti estranei alla cultura locale, per


∂ 2008 ¥ 7/8 <strong>Inserto</strong> <strong>ampliato</strong> <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> Attualità 3<br />

3 4<br />

esempio sull’onda dei flussi migratori. Ad<br />

una società ord<strong>in</strong>ata per classi si è sostituita<br />

una società ord<strong>in</strong>ata per gruppi: un fenomeno<br />

che è stato ben <strong>com</strong>preso dall’<strong>in</strong>dustria<br />

della moda che, al contrario dell’architettura,<br />

ha saputo <strong>in</strong>terpretare questa nuova e sfaccettata<br />

realtà forse per la sua particolare<br />

sensibilità ai cambiamenti veloci. Da queste<br />

riflessioni è nata l’idea di affiancare alla mostra<br />

per “esempi” storici una sezione dedicata<br />

alla contemporaneità, <strong>in</strong> grado di presentare<br />

e illustrare le più diverse soluzioni<br />

dell’abitare temporaneo: dalle case d’emergenza<br />

a quelle autoprodotte, f<strong>in</strong>o ai prototipi<br />

<strong>in</strong> scala reale di unità abitative m<strong>in</strong>ime.<br />

La mostra si articola <strong>in</strong> c<strong>in</strong>que sezioni.<br />

Case Rapide, curata da Teresa Feraboli,<br />

presenta una serie di esempi di abitazioni<br />

provvisorie per l’emergenza, dimostrando<br />

<strong>com</strong>e f<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio del Novecento, progettisti,<br />

politici, tecnici ed amm<strong>in</strong>istratori si siano<br />

impegnati nello studio di abitazioni prefabbricate,<br />

pensate sia per l’emergenza che<br />

per la vita quotidiana, secondo due pr<strong>in</strong>cipali<br />

vie di attuazione: l’una volta a restituire<br />

monoliticità alla costruzione f<strong>in</strong>ale; l’altra<br />

fondata sulla possibilità di costruire e smontare<br />

rapidamente l’alloggio trasferendolo su<br />

sedimi diversi.<br />

La sezione Kit Houses di Jeffrey Schnapp ripercorre<br />

la storia dell’abitazione prefabbricata<br />

<strong>in</strong> America, dai kit-houses della Sears<br />

Roebuck dell’<strong>in</strong>izio del ‘900 ai lavori degli<br />

anni 40 e 50 di architetti <strong>com</strong>e Richard Neutra<br />

e di costruttori <strong>com</strong>e Joseph L. Eichler,<br />

non tralasciando gli approcci <strong>in</strong>dustriali<br />

all’edilizia abitativa <strong>com</strong>e le mobile-homes, le<br />

ruolottes (Airstream), le case della WPA e<br />

dell’esercito per i periodi bellici e posbellici,<br />

e la costruzione su vasta scala di sobborghi<br />

ideali <strong>com</strong>e Levittown. Ampio spazio è dedicando<br />

all’opera di R. Buckm<strong>in</strong>ster Fuller<br />

che, <strong>in</strong> quanto autore di una vasta gamma di<br />

proposte che si ricollegano ad ogni momento<br />

del percorso novecentesco dell’edilizia<br />

abitativa americana, funge da filo conduttore<br />

della visione panoramica proposta.<br />

In Utopie e nuovi materiali, curata da Federico<br />

Ferrari, vengono presentati una serie di<br />

progetti italiani di abitazioni m<strong>in</strong>ime: dal Li-<br />

5<br />

v<strong>in</strong>g Pod concepito dal gruppo Archigram<br />

nel 1966 si arriva f<strong>in</strong>o alle attuali sperimentazioni<br />

di Renzo Piano, passando attraverso<br />

una serie di esperienze <strong>in</strong>teressanti <strong>com</strong>e<br />

quelle di Marco Zanuso, Alberto Rosselli,<br />

Roberto Menghi e Joe Colombo.<br />

La sezione Micro/Macro, curata da Matteo<br />

Agnoletto e Silvia Berselli, propone una<br />

riflessione su due risposte al tema dell’abitare,<br />

apparentemente opposte ma <strong>in</strong> realtà<br />

<strong>com</strong>plementari: l’unità d’abitazione alla<br />

piccola scala dell’alloggio <strong>in</strong>dividuale e<br />

quella alla grande scala dell’<strong>in</strong>tervento metropolitano.<br />

I casi studio si suddividono dunque <strong>in</strong> due<br />

sezioni sulla base della scala dimensionale<br />

1, 2 Immag<strong>in</strong>i della mostra Casa per tutti 23-maggio-14<br />

settembre. Cura scientifica: Fulvio Irace e<br />

Carlos Sambricio. Curatori delle sezioni tematiche:<br />

Matteo Agnoletto, Silvia Berselli, Teresa<br />

Feraboli, Federico Ferrari, Gabriele Neri, Jeffrey<br />

Schnapp. Progetto di allestimento Cliostraat.<br />

3, 4 Protipo della Clothes House: una casa <strong>com</strong>e unità<br />

archetipica m<strong>in</strong>imalista, costruita con balle di<br />

vestiti riciclati, progetto MVRDV.<br />

5 Prototipo della Deep Purple: “una lanterna arancione<br />

che galleggia nell’oceano”, tre piani lum<strong>in</strong>osi<br />

sostenuti da un “albero” centrale e arredati con<br />

mobili gonfiabili, per una casa/rifugio con struttura<br />

<strong>in</strong> ferro e tamponamenti <strong>in</strong> pannelli <strong>in</strong> fibra di<br />

vetro, progetto Massimiliano e Doriana Fuksas.


4 Attualità <strong>Inserto</strong> <strong>ampliato</strong> <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> 2008 ¥ 7/8 ∂<br />

6 7<br />

8<br />

dell’architettura: dalla cellula m<strong>in</strong>ima della<br />

Maison Dom<strong>in</strong>o di Le Corbusier, f<strong>in</strong>o al grande<br />

contenitore dell’Unitè d’Habitation di Marsiglia.<br />

Emergencies, curata da Gabriele Neri, presenta<br />

<strong>in</strong>f<strong>in</strong>e una serie di progetti contemporanei<br />

per l’abitazione di emergenza, mettendo<br />

<strong>in</strong> evidenza la risposta dei progettisti a<br />

bisogni essenziali quali la protezione dagli<br />

agenti atmosferici, la sicurezza degli abitanti<br />

e l’economicità dell’<strong>in</strong>tervento. I progetti<br />

esposti <strong>in</strong> questa sezione mostrano <strong>com</strong>e le<br />

risposte a tali esigenze siano estremamente<br />

eterogenee e pongano l’accento su tematiche<br />

differenti <strong>com</strong>e la forma, la tecnologica,<br />

i materiali, le tecnica costruttive o l’attenzio-<br />

ne verso le culture locali. L’<strong>in</strong>tento del<br />

curatore è quello di aprire numerosi <strong>in</strong>terrogativi<br />

sul ruolo della tecnologia e sull’<strong>in</strong>terpretazione<br />

di basic need, concetto alquanto<br />

soggettivo, da cui traspaiono i condizionamenti<br />

socio-culturali dei s<strong>in</strong>goli progettisti.<br />

L’<strong>in</strong>tento della mostra non è solo quello di<br />

presentare una serie di progetti più o meno<br />

recenti, ma di dare una risposta progettuale<br />

e propositiva al problema dell’abitazione, a<br />

tale scopo nel giard<strong>in</strong>o dietro al Palazzo della<br />

Triennale sono stati realizzati alcuni prototipi<br />

<strong>in</strong> scala reale di unità abitative m<strong>in</strong>ime<br />

progettate da architetti <strong>in</strong>dividuati dagli autori<br />

della mostra <strong>com</strong>e capofila di tendenze<br />

o propositori di l<strong>in</strong>ee di sperimentazioni<br />

all’avanguardia quali: MVRDV, Alejandro<br />

Aravena, Kengo Kuma, Massimiliano e Doriuana<br />

Fuksas, C<strong>in</strong>o Zucchi ecc.<br />

Oltre ai prototipi di unità abitative progettate<br />

da architetti affermati è stato realizzato il<br />

prototipo <strong>in</strong> scala reale del progetto v<strong>in</strong>citore<br />

del concorso “Casa per tutti - Concorso <strong>in</strong>ternazionale<br />

per la progettazione di un modulo<br />

abitativo d’emergenza”. Il concorso, rivolto<br />

ad architetti under 40, mira a<br />

promuovere la ricerca sulla casa per l’emergenza<br />

con lo scopo di raccogliere e mettere<br />

a confronto progetti per un diverso modello<br />

costruttivo, sociale ed economico dell’abitazione<br />

e degli <strong>in</strong>sediamenti. Ai progetti <strong>in</strong><br />

concorso è stato richiesto di identificare i


∂ 2008 ¥ 7/8 <strong>Inserto</strong> <strong>ampliato</strong> <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> Attualità 5<br />

9 10 11<br />

12<br />

13<br />

connotati tipologici, morfologici e tecnologici<br />

di un modulo flessibile <strong>in</strong> grado di adattarsi<br />

facilmente alle diverse necessità dell’abitare<br />

e altrettanto <strong>in</strong> grado di relazionarsi con i paesaggi<br />

naturali e costruiti. Conforme ai criteri<br />

della sostenibilità, il modulo doveva essere<br />

ad alto rendimento energetico, ecologico,<br />

<strong>in</strong>tegrabile nelle reti, particolarmente curato<br />

per contribuire all’efficienza ambientale<br />

<strong>com</strong>plessiva (<strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di uso del suolo, impatto<br />

ambientale, utilizzo di fonti energetiche<br />

r<strong>in</strong>novabili) e di costo contenuto grazie<br />

all’uso di processi di costruzione seriali che<br />

potevano essere mutuati anche da tecniche<br />

di <strong>in</strong>tervento e di prodotto di settori diversi<br />

da quello delle costruzioni residenziali. Il<br />

14<br />

concorso è stato v<strong>in</strong>to dal progetto proposto<br />

da Piero Barbanti e Luca Tont<strong>in</strong>i: un’abitazione,<br />

realizzata a partire da un modulo base<br />

<strong>in</strong> legno lamellare montato a secco, che<br />

assicura razionalità ed economicità costruttiva<br />

e allo stesso tempo flessibilità d’uso.<br />

6–8 Prototipo di Umbrella House: un’abitazione costituita<br />

da ombrelli <strong>com</strong>e unità base, fissati da cerniere<br />

<strong>com</strong>unemente utilizzate per le mute da sub<br />

e sostenuti da una capriata <strong>com</strong>posta di bacchette<br />

da ombrello, progetto di Kengo Kuma.<br />

9 Prototipo di Elemental. Una società mista pubblico-privata<br />

garantisce la costruzione di una metà<br />

della casa <strong>in</strong> pannelli di cemento prefabbricato,<br />

al resto provvedono gli abitanti stessi, nella<br />

conv<strong>in</strong>zione che per garantire a tutti identiche<br />

opportunità sociali la collocazione <strong>in</strong> ambito ur-<br />

bano sia molto più importante delle dimensioni,<br />

progetto di Alejandro Aravena.<br />

10 Vista tridimensionale di Villaggi Veloci: padiglioni<br />

ispirati ad elementi archetipici, <strong>com</strong>e la tenda<br />

e la capanna di tronchi, per rispondere ai<br />

bisogni di un abitante <strong>in</strong> condizioni “limite” e<br />

per creare un “ambiente collettivo” attraverso<br />

l’appropriazione degli spazi di transizione, progetto<br />

di C<strong>in</strong>o Zucchi.<br />

11, 14 Prototopo di U-Dome un’unità m<strong>in</strong>ima derivata<br />

dalle strutture di Buckm<strong>in</strong>ster Fuller rivisitate da<br />

World Shelters. Le prime versioni di questa cupola<br />

sono state utilizzate <strong>in</strong> Guatemala e <strong>in</strong> Libano<br />

per operazioni umanitarie. La leggerezza<br />

del materiale plastico di cui è <strong>com</strong>posta la rende<br />

facilmente trasportabile e velocemente costruibile.<br />

12, 13 Prototipo del progetto v<strong>in</strong>citore del concorso<br />

Casa per tutti. Progettisti: Piero Barbanti e Luca<br />

Tont<strong>in</strong>i.


6 L’op<strong>in</strong>ione <strong>Inserto</strong> <strong>ampliato</strong> <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> 2008 ¥ 7/8 ∂<br />

L’op<strong>in</strong>ione di Sergio Pone<br />

Le grandi coperture: dal tecno-morfismo<br />

alla mimesi naturalistica<br />

Sergio Pone (Napoli – 1958), Architetto e Dottore di<br />

Ricerca presso il Politecnico di Milano, è docente di<br />

Tecnologia presso l’Università di Napoli “Federico II”.<br />

Da anni conduce ricerche sull’<strong>in</strong>novazione tecnologica<br />

nell’architettura di grande luce e sulle sue ricadute<br />

nell’architettura diffusa.<br />

Nel corso del XX secolo alcune grandi figure<br />

di <strong>in</strong>gegneri hanno sperimentato nuove tecnologie<br />

nel campo della costruzione di grandi<br />

sale; <strong>in</strong> particolare sono nate le strutture<br />

reticolari, i gusci sottili <strong>in</strong> calcestruzzo armato,<br />

le strutture a reti di cavi e quelle pneumatiche<br />

e, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e hanno visto la luce il legno lamellare<br />

e il calcestruzzo armato<br />

pre<strong>com</strong>presso.<br />

Personaggi <strong>com</strong>e Eugène Freyss<strong>in</strong>et, Pierluigi<br />

Nervi, Eduardo Torroja, Fred Severud,<br />

Franz Disch<strong>in</strong>ger, hanno illum<strong>in</strong>ato il panorama<br />

costruttivo del Novecento con le loro brillanti<br />

<strong>in</strong>tuizioni e con le loro audaci sperimentazioni.<br />

Ma già verso la f<strong>in</strong>e del secolo scorso si nota<br />

un affievolirsi di questa sp<strong>in</strong>ta, che era<br />

stata animata dal cont<strong>in</strong>uo tentativo di superarsi<br />

per costruire sale sempre più grandi e<br />

capienti, e si rileva un sostanziale cambio di<br />

prospettiva nella concezione dei grandi contenitori<br />

collettivi.<br />

Nei paesi dell’occidente capitalista il “quanto”<br />

ha ceduto la propria importanza al “<strong>com</strong>e”,<br />

mentre le “prove di forza” sono ormai<br />

appannaggio dei paesi asiatici emergenti<br />

(C<strong>in</strong>a Popolare, Taiwan, Corea del Sud,<br />

etc.).<br />

A questo cambio di prospettiva segue una<br />

modificazione del ruolo dell’<strong>in</strong>gegnere contemporaneo,<br />

perfettamente rappresentato<br />

da alcune importanti società di progettazione<br />

(Arup, Happold, etc.), che attiva fattive<br />

collaborazioni con grandi studi di architettura<br />

e si trova ad affrontare nuove sfide, storicamente<br />

appannaggio dell’architetto.<br />

Il nuovo quadro di riferimento contribuisce<br />

<strong>in</strong> maniera determ<strong>in</strong>ante a spostare l’obiettivo<br />

della ricerca formale verso il settore delle<br />

grandi strutture; l’<strong>in</strong>teresse per la forma<br />

resistente più efficace per ottenere le<br />

migliori performances strutturali si focalizza<br />

oggi su forme di figuratività più libere, che<br />

spesso mimano quelle della natura; <strong>com</strong>e<br />

se il raggiungimento di risultati strutturali di<br />

livello ampiamente soddisfacente fosse<br />

ormai un dato e si rendesse necessario<br />

sperimentare la duttilità formale delle nuove<br />

tecniche. E l’Italia sembra ancora una<br />

volta un terreno privilegiato per la sperimen-<br />

tazione di questo nuovo paradigma.<br />

Si è appena spenta l’eco per la costruzione<br />

del nuovo quartiere fieristico di Milano di<br />

Massimiliano Fuksas che sperimenta, grazie<br />

alla straord<strong>in</strong>aria esperienza dello studio di<br />

<strong>in</strong>gegneria tedesco Schlaich, Bergermann<br />

und Partner, una gridshell <strong>in</strong> acciaio e vetro<br />

a forma di nuvola – che il Build<strong>in</strong>g Workshop<br />

di Renzo Piano licenzia il progetto del Vulcano<br />

Buono da realizzarsi a pochi chilometri<br />

da Napoli.<br />

Si tratta di un grande edificio polifunzionale<br />

di forma tronco conica, organizzato <strong>in</strong>torno a<br />

una piazza/cratere di 160 metri di diametro.<br />

L’edificio contiene un c<strong>in</strong>ema multisala, un<br />

ipermercato e una grande galleria <strong>com</strong>mer-<br />

ciale articolata su due piani e servita da due<br />

piacevoli percorsi anulari.<br />

La copertura, costituita da una serie di superfici<br />

a doppia curvatura, disegna la forma<br />

a “vulcano” attraverso la realizzazione di una<br />

serie di gusci <strong>in</strong> calcestruzzo armato, per la<br />

realizzazione dei quali Renzo Piano si è avvalso<br />

della collaborazione degli strutturisti<br />

milanesi della Favero & Milan. Al guscio <strong>in</strong><br />

calcestruzzo è ancorato un “tecno-suolo”<br />

che, adeguatamente irrigato, consente la<br />

piantumazione di arbusti su tutta la superficie;<br />

questo espediente attribuisce alla costruzione<br />

un’identità ibrida <strong>in</strong> cui il carattere<br />

artificiale del manufatto è mitigato dalla “naturalizzazione”<br />

di gran parte delle “pendici”.


∂ 2008 ¥ 7/8 <strong>Inserto</strong> <strong>ampliato</strong> <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> Prodotti 7<br />

Prodotti<br />

Vision, Samsung<br />

Vision, prodotto dal design esclusivo, si<br />

avvale del nuovo dispositivo MPI (Micro<br />

Plasma Ion) di purificazione che libera<br />

nell’aria atomi di idrogeno attivo e ioni di<br />

ossigeno affiancato ad un sistema di filtrazione<br />

con ioni d’argento. Vision si avvale<br />

dell’evoluta funzione Good Sleep<br />

Mode II, attivabile sia <strong>in</strong> modalità raffreddamento<br />

che riscaldamento e vanta la<br />

classe A di efficienza energetica e, grazie<br />

all’utilizzo del gas ecologico R410A.<br />

Samsung Electronics Italia S.p.A.<br />

Via C.Donat Catt<strong>in</strong>, 5<br />

Cernusco sul Naviglio<br />

www.samsung.<strong>com</strong><br />

christie.lee@samsung.<strong>com</strong><br />

Cristall, Franke<br />

Tecnologia di altissimo livello , funzionalità<br />

ed estetica firmata Carlo Colombo. I<br />

piani cottura della l<strong>in</strong>ea Cristall sono <strong>in</strong><br />

vetro bianco o nero, 7 o 9 funzioni <strong>com</strong>andi<br />

touch: sono disponibili con base<br />

60, 70, 90 o 120 con fuochi <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea. Vetro<br />

temperato e griglie <strong>in</strong> ghisa, silhouette<br />

essenziale e quasi eterea, l<strong>in</strong>ee delicate<br />

<strong>in</strong>corniciate dal top e un paracalore<br />

frontale che consente di proteggere le<br />

manopole dal surriscaldamento.<br />

Franke S.p.A.<br />

Via Pignol<strong>in</strong>i, 2<br />

Peschiera del Garda<br />

www.franke.it<br />

<strong>in</strong>fo@fip.franke.<strong>com</strong><br />

Hybrid, Faber<br />

La cappa-climatizzatore realizzata <strong>in</strong><br />

collaborazione con K<strong>in</strong>g & Miranda,<br />

<strong>com</strong>b<strong>in</strong>a sofisticata tecnologia con uno<br />

straord<strong>in</strong>ario design. Il risultato è una<br />

cappa aspirante, supersilenziosa e dagli<br />

standard elevatissimi con un potentissimo<br />

condizionatore capace di r<strong>in</strong>frescare,<br />

riscaldare e ripulire l’aria di un ambiente<br />

f<strong>in</strong>o a 40 mq. Nel 2009 sarà<br />

disponibile la “versione eco-friendly”<br />

con rivoluzionario sistema di recupero<br />

delle fonti di calore.<br />

Faber S.p.A.<br />

Viale XIII Luglio 160<br />

Fabriano<br />

www.faberspa.<strong>com</strong><br />

<strong>in</strong>fo@faberspa.<strong>com</strong><br />

Kitchen Therapy, Zucchetti<br />

Luogo tradizionalmente visto <strong>com</strong>e il<br />

cuore della casa, oggi, la cuc<strong>in</strong>a diventa<br />

sempre più confortevole liv<strong>in</strong>g space,<br />

dotato di forti connotati tecnologici. E’ <strong>in</strong><br />

questo luogo che Zucchetti applica sapientemente<br />

tutto il suo know-how: dai<br />

miscelatori più semplici a quelli più flessibili<br />

e ricercati, a più fori o con getti diversificati,<br />

per consentire di ricreare una<br />

cuc<strong>in</strong>a professionale a casa.<br />

Zucchetti Rub<strong>in</strong>etteria S.p.A.<br />

Via Mol<strong>in</strong>i di Resiga, 29<br />

Gozzano<br />

www.zucchettidesign.it<br />

market<strong>in</strong>g@zucchettidesign.it<br />

Tricot, Poltrona Frau<br />

Dom<strong>in</strong>ique Perrault e Gaëlle Lauriot-<br />

Prévost immag<strong>in</strong>ano un <strong>in</strong>edito concetto<br />

di seduta per un nuovo paesaggio domestico.<br />

Tricot è una poltrona a geometria<br />

variabile, che si adatta all’ist<strong>in</strong>tiva ricerca<br />

del relax. La maglia è realizzata <strong>in</strong><br />

strisce di cuoio Saddle T sagomate ad<br />

onda e assemblate con occhielli <strong>in</strong> ottone<br />

anticato. Racchiusi all’<strong>in</strong>terno, tre cusc<strong>in</strong>i<br />

di differenti dimensioni assolvono<br />

d<strong>in</strong>amicamente alle funzioni di seduta,<br />

schienale, bracciolo.<br />

Poltrona Frau S.p.A.<br />

S.S. 77Km 74,500<br />

Tolent<strong>in</strong>o<br />

www.poltronafrau.it<br />

<strong>in</strong>fo@poltronafrau.it<br />

ORG Limited Edition, Cappell<strong>in</strong>i<br />

Cappell<strong>in</strong>i r<strong>in</strong>nova l’appuntamento con il<br />

collezionismo: ORG, una delle icone più<br />

irriverenti della collezione, acquisisce<br />

opere firmate Fabio Novembre, prodotte<br />

<strong>in</strong> edizione limitata <strong>in</strong> 99 pezzi numerati.<br />

La struttura è costituita da gambe movibili<br />

<strong>in</strong> corda polipropilenica e da gambe<br />

rigide con anima <strong>in</strong> acciaio e rivestimento<br />

<strong>in</strong> corda nei colori bianco, rosso o nero.<br />

Piano <strong>in</strong> vetro trasparente, particolari<br />

di aggancio fra piano e gambe <strong>in</strong> acciaio<br />

<strong>in</strong>ox sat<strong>in</strong>ato.<br />

Cap Design S.p.A.<br />

via Milano, 28<br />

Mariano Comense<br />

www.cappell<strong>in</strong>i.it<br />

cappell<strong>in</strong>i@cappell<strong>in</strong>i.it<br />

Outdoor Collection, Kartell<br />

In occasione del Salone del Mobile<br />

2008, Kartell ha presentato ai Giard<strong>in</strong>i<br />

de La Triennale la collezione di prodotti<br />

adattabili a giard<strong>in</strong>i, terrazze, déhor di<br />

locali pubblici e caffetterie, <strong>in</strong> una cornice<br />

ideale: sette “totem”, delle sculture<br />

giganti <strong>in</strong> bosso, alte f<strong>in</strong>o a 4 metri, raffiguranti<br />

una selezione dei più emblematici<br />

prodotti “Kartell Outdoor”: multifunzionalità,<br />

eclettismo, polivalenza,<br />

adattabilità, resistenza.<br />

Kartell S.p.A.<br />

Via delle Industrie, 1<br />

Noviglio<br />

kartell@kartell.it<br />

www.kartell.it<br />

Geo 180, Kos<br />

In occasione del Salone del Mobile 2008<br />

Kos presenta GEO BOX la nuova versione<br />

della vasca <strong>in</strong> acrilico Geo Soft<br />

<strong>in</strong>cassata <strong>in</strong> box <strong>in</strong> essenza pensata da<br />

Ludovica e Roberto Palomba, per un<br />

wellness assoluto: “Mente e corpo, <strong>in</strong><br />

un’atmosfera quasi mistica, evocativa di<br />

primitive e ancestrali fonti, trovano f<strong>in</strong>almente<br />

un loro equilibrio profondo”.<br />

Kos S.p.A.<br />

Viale de la Com<strong>in</strong>a 17<br />

Pordenone<br />

www.kositalia.<strong>com</strong><br />

kos@kositalia.<strong>com</strong>


8 Traduzioni <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> <strong>Inserto</strong> <strong>ampliato</strong> <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> 2008 ¥ 7/8 ∂<br />

Pag<strong>in</strong>a 732<br />

Editoriale<br />

“Mi sento <strong>in</strong> dovere di stare dalla parte degli<br />

oppressi”. E’ l’affermazione dell’artista c<strong>in</strong>ese<br />

Ai Weiwei durante l’<strong>in</strong>tervista rilasciata alla<br />

redazione di Detail. Artista r<strong>in</strong>omato <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a<br />

e protagonista della scena occidentale,<br />

Ai Weiwei può permettersi, più di tanti altri<br />

nel suo paese, di esternare la propria op<strong>in</strong>ione<br />

riguardo la situazione politica <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a.<br />

Durante l’<strong>in</strong>tervista, la risposta di Ai Weiwei<br />

alla domanda sulla libertà politica e i diritti<br />

umani ci ha scossi. Da quando è stata assegnata<br />

la sede dei Giochi Olimpici a Beij<strong>in</strong>g<br />

(Pech<strong>in</strong>o), nel paese nulla è cambiato. La<br />

brutale repressione perpetrata ad opera del<br />

Governo c<strong>in</strong>ese <strong>in</strong> Tibet, nel marzo di<br />

quest’anno, palesa il lato oscuro del regime<br />

<strong>com</strong>unista di Beij<strong>in</strong>g, che tuttavia è stato colto<br />

di sopresa dall’idea di un eventuale boicottaggio<br />

delle Olimpiadi. La classe dirigente<br />

avrebbe voluto sfruttare le <strong>com</strong>petizioni<br />

sportive per mostrare il volto migliore di un<br />

paese moderno, dispensatore di pace e<br />

aperto al mondo, mentre l’architettura avrebbe<br />

fornito un contributo d’immag<strong>in</strong>e. Con<br />

uno sforzo <strong>in</strong>credibile per il paese sono stati<br />

realizzati vari edifici di prestigio, tra i quali<br />

spicca lo Stadio nazionale di Herzog & de<br />

Meuron.<br />

Quale dovrebbe essere, dunque, l’atteggiamento<br />

di una rivista di architettura di fronte<br />

alle prestigiose realizzazioni portate a <strong>com</strong>pimento<br />

dalla dittatura c<strong>in</strong>ese? Con l’obbiettivo<br />

di non prendere posizione nei confronti<br />

della dimensione più strettamente politica,<br />

abbiamo <strong>in</strong>tervistato Ai Weiwei e Henrick<br />

Bork, corrispondente della Süddeutsche<br />

Zeitung <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a, per dare un assaggio della<br />

situazione durante la costruzione dello stadio.<br />

Isolare la C<strong>in</strong>a non servirebbe a nulla,<br />

dal momento che l’<strong>in</strong>terscambio può offrire<br />

un contributo al cambiamento; tuttavia, la<br />

questione non può nemmeno essere ridotta<br />

<strong>in</strong> term<strong>in</strong>i semplicistici, <strong>com</strong>e è avvenuto sul<br />

podio dell’Haus der Kunst a Monaco di Baviera<br />

lo scorso autunno, quando Herzog ha<br />

resp<strong>in</strong>to il tema della responsabilità morale<br />

dell’architetto def<strong>in</strong>endolo “sterile”, o quando<br />

Rem Koolhaas ha dichiarato che la torre<br />

per la CCTV da lui recentemente realizzata<br />

non è stata costruita per il regime ma per la<br />

gente. Christian Schittich<br />

Discussione<br />

Pag<strong>in</strong>a 734<br />

One World, One Dream?<br />

Nuove architetture per una nuova C<strong>in</strong>a<br />

Frank Kaltenbach<br />

Da oltre 2000 anni, la Grande Muraglia rappresenta<br />

la più vasta e conosciuta opera<br />

mai costruita <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a. Nei giorni festivi, f<strong>in</strong>o a<br />

60.000 turisti c<strong>in</strong>esi e stranieri giungono a<br />

Badal<strong>in</strong>, dove su un traliccio <strong>in</strong>stallato nel<br />

bel mezzo della vista panoramica si erge a<br />

caratteri cubitali (15 metri di altezza) il motto<br />

ufficiale dei Giochi Olimpici 2008: “One<br />

World, One Dream”. Inevitabile è il parallelo<br />

con la scritta “Hollywood” che sorge a Beverly<br />

Hills. Ma contrariamente alla fabbrica<br />

dei sogni californiana, qui le lettere non sono<br />

di cartapesta e <strong>com</strong>pensato, ma di acciaio,<br />

calcestruzzo e vetro.<br />

La C<strong>in</strong>a punta molto <strong>in</strong> alto. Dopo aver perso<br />

l’occasione della candidatura del 2000, tutta<br />

la nazione voleva conv<strong>in</strong>cere il mondo <strong>in</strong>tero<br />

di essere riuscito a stabilire un rapporto paritario<br />

con l’Occidente, sia dal punto di vista<br />

culturale e tecnologico, che sotto l’aspetto<br />

dei diritti umani. Le immag<strong>in</strong>i scattate il 4<br />

giugno 1989 <strong>in</strong> piazza Tienanmen dovevano<br />

essere cancellate dai ritratti degli atleti esultanti.<br />

Green Games?<br />

I giochi sono stati presentati con lo slogan<br />

“Green Games”, a sottol<strong>in</strong>eare la realizzazione<br />

di edifici sostenibili e tecnologicamente<br />

avanzati. Secondo fonti ufficiali, il Programma<br />

di tutela ambientale ha gestito un pacchetto<br />

di <strong>in</strong>terventi da 11 miliardi di Euro.<br />

Nell’area a nord di Beij<strong>in</strong>g è <strong>in</strong>iziato un programma<br />

di rimboschimento, la rete metropolitana<br />

è stata ampliata e ristrutturata, e le attività<br />

<strong>in</strong>dustriali sono state trasferite nelle<br />

aree periferiche della metropoli per lasciar<br />

posto nel cuore della capitale ad una selva<br />

di edifici a torre per uffici. I rari quartieri di<br />

Hutong, le tradizionali case a corte per lo<br />

più distribuite su un piano e sopravvissute<br />

alla demolizione, sono stati dotati per la prima<br />

volta di una rete di impianti e canalizzazioni.<br />

La qualità dell’aria è pessima. In 15<br />

anni il paese è cambiato radicalmente: se<br />

nel 1990 era raro vedere i mezzi pesanti sulle<br />

strade, 5 anni più tardi si formavano già<br />

code di autocarri sull’autostrada che dall’aeroporto<br />

conduce al centro di Beij<strong>in</strong>g. Un segno<br />

tangibile dello sviluppo è la realizzazio-<br />

ne delle circonvallazioni, autostrade urbane<br />

ad <strong>in</strong>cremento di velocità che si estendono<br />

dalla Città Proibita verso l’esterno. Nel 1992<br />

è stato portato a <strong>com</strong>pimento il terzo anello,<br />

seguito nel 2003 dal qu<strong>in</strong>to. Attualmente, il<br />

settimo sta def<strong>in</strong>endo il conf<strong>in</strong>e urbano di<br />

Beij<strong>in</strong>g.<br />

Analizzando i particolari costruttivi, si percepisce<br />

l’effetto diretto dello sfrenato boom<br />

edilizio e del rapido sviluppo architettonico.<br />

Spesso i materiali appaltati non sono disponibili<br />

sul mercato; <strong>in</strong>oltre, la limitata disponibilità<br />

di operatori di settore qualificati, nonché<br />

la contrazione dei tempi di realizzazione<br />

conduce <strong>in</strong>evitabilmente alla rielaborazione<br />

grossolana dei particolari costruttivi e ad<br />

una realizzazione di pessima qualità. L’<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento<br />

svolge un’azione aggressiva<br />

sulle facciate: le superfici <strong>in</strong>tonacate si anneriscono<br />

rapidamente e t<strong>in</strong>gono di grigio la<br />

città che di notte si presenta sfavillante di luci<br />

colorate. A partire da giugno 2008 si accenderà<br />

il Greenpix Zero Energy Media Wall<br />

realizzato dall’architetto newyorkese Simone<br />

Giostra, “primo luogo d’arte digitale di Pech<strong>in</strong>o”<br />

con una parete media di 2200 mq alimentata<br />

tramite celle fotovoltaiche.<br />

Un manifesto per un’<strong>in</strong>tera nazione?<br />

Le architetture delle Olimpiadi rappresentano<br />

la Corporate Architecture di un <strong>in</strong>tero paese<br />

ma solo raramente ne diventano simbolo,<br />

<strong>in</strong>cunabolo senza tempo dell’architettura,<br />

<strong>com</strong>e nel caso s<strong>in</strong>golare del progetto di<br />

Werner March: l’architetto è stato progettista<br />

dell’edificio neoclassico del Forum Sportivo<br />

Tedesco e della realizzazione dello Stadio<br />

Olimpico di Berl<strong>in</strong>o del 1936 asservito al<br />

Partito Nazionalsocialista. Nel 1964, l’elegante<br />

<strong>com</strong>posizione di strutture fluttuanti a<br />

vela dell’impianto natatorio e dello stadio, realizzata<br />

<strong>in</strong> calcestruzzo su progetto di Kenzo<br />

Tange, ha dimostrato <strong>in</strong> maniera eclatante<br />

che il Giappone dopo la II guerra mondiale<br />

si è <strong>in</strong>serito nel novero delle nazioni <strong>in</strong>dustrializzate.<br />

Nel 1972, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, con la realizzazione<br />

dell’Olympiapark di Monaco di Baviera<br />

il team di progettazione <strong>com</strong>posto da Gün-


∂ 2008 ¥ 7/8 <strong>Inserto</strong> <strong>ampliato</strong> <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> Traduzioni <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> 9<br />

ther Behnisch, Frei Otto e Günther Gzimeck<br />

ha offerto un volto aperto e democratico della<br />

Germania; la struttura si è poi dist<strong>in</strong>ta <strong>in</strong><br />

tutto il mondo anche durante l’ultimo Campionato<br />

Mondiale di calcio: il dolce andamento<br />

coll<strong>in</strong>are del parco olimpico che scivola<br />

nel cat<strong>in</strong>o dello stadio conserva, ad<br />

oggi, un carattere molto dist<strong>in</strong>tivo. Per molti<br />

dei partecipanti stranieri al concorso <strong>in</strong>detto<br />

per lo stadio di Beij<strong>in</strong>g, l’obbiettivo era, da<br />

un lato rappresentato dalla creazione di un<br />

simbolo che celebrasse l’idea della Olimpiadi<br />

e rappresentasse adeguatamente il<br />

paese ospitante, dall’altro, dal tentativo di<br />

evitare che divenisse uno strumento propagandistico<br />

piegato ad <strong>in</strong>teressi di sapore<br />

nazionalistico.<br />

Una tradizione per la grande scala<br />

L’<strong>in</strong>carico si è dimostrato ben più <strong>com</strong>plesso<br />

di quanto fosse possibile immag<strong>in</strong>are,<br />

implicando anche una contestualizzazione<br />

urbanistica. L’impresa co<strong>in</strong>volge solo la realizzazione<br />

delle architetture di Beij<strong>in</strong>g, non la<br />

cittadella dell’ippica di Hong Kong, l’impianto<br />

velistico nella città costiera di Ts<strong>in</strong>g Tao<br />

(Qu<strong>in</strong>gdao) o gli stadi per le elim<strong>in</strong>atorie di<br />

calcio di Shanghai, Shenyang, Tianj<strong>in</strong>g e<br />

Qu<strong>in</strong>huandao. Chi affronta un progetto di<br />

carattere emblematico a Beij<strong>in</strong>g, è pur sempre<br />

chiamato a confrontarsi con una delle<br />

maggiori estensioni urbane mai realizzate.<br />

La Città Proibita, 800 palazzi costruiti lungo<br />

un asse centrale, è stata costruita <strong>in</strong> 14 anni<br />

a partire dal 1406. Al term<strong>in</strong>e del periodo<br />

imperiale, il primo programma edilizio statale<br />

è stato approntato solo negli anni ’50<br />

quando Mao ha <strong>com</strong>missionato la realizzazione<br />

di 10 edifici monumentali <strong>in</strong> stile<br />

stal<strong>in</strong>iano di superficie utile superiore a<br />

100.000 mq, da portare a <strong>com</strong>pimento entro<br />

un anno. Il più noto di questi è la Grande<br />

Casa del Popolo che sorge <strong>in</strong> piazza Tienanmen,<br />

con un’aula congressi che ospita<br />

10.000 deputati.<br />

Il colosso che piace poco<br />

Il primo progetto ad <strong>in</strong>carico diretto è stato<br />

affidato nel 1999 al francese Paul Andreu<br />

per la realizzazione del National Center for<br />

Perform<strong>in</strong>g Arts <strong>in</strong>augurato nel 2008; il<br />

plesso raggruppa una sala concerti, due<br />

teatri per 6500 spettatori, realizzati <strong>com</strong>e tre<br />

corpi di fabbrica isolati radunati a formare<br />

una megarchitettura sotto una gigantesca<br />

cupola <strong>in</strong> vetro e titanio circondata da un<br />

lago e accessibile tramite un tunnel dal lato<br />

nord e sud. S<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio, il progetto, il primo<br />

ad essere realizzato da uno straniero, è<br />

piaciuto poco: la posizione a fianco del<br />

Palazzo del Popolo, all’<strong>in</strong>crocio della direttrice<br />

nord-sud del Palazzo del Governo con la<br />

direttrice est-ovest di Piazza Tienanmen risulta<br />

<strong>in</strong>adeguata, mentre la cupola lucida<br />

<strong>in</strong>terrompe <strong>in</strong>aspettatamente lo sguardo<br />

sulla Città Proibita. Per i megaprogetti pro-<br />

grammati <strong>in</strong> un momento successivo <strong>com</strong>e<br />

la torre CCTV (2001), il nuovo term<strong>in</strong>al aeroportuale<br />

T3 (2003) e gli edifici olimpionici<br />

(2003) sono stati <strong>in</strong>detti concorsi <strong>in</strong>ternazionali.<br />

L’re-<strong>in</strong>venzione del grattacielo<br />

Con la corsa verso le Olimpiadi, la CCTV (la<br />

<strong>com</strong>pagnia radiotelevisiva statale Ch<strong>in</strong>a<br />

Central Television) manifesta, puntuale, l’esigenza<br />

di dimostrare all’op<strong>in</strong>ione pubblica<br />

mondiale che anche i media c<strong>in</strong>esi possono<br />

toccare i livelli più alti del progresso tecnologico,<br />

cercando di sbarazzarsi dell’onta della<br />

censura governativa: e lo fa con un edificio<br />

spettacolare. Rem Koolhaas e Ole Scheeren,<br />

controcorrente rispetto all’attuale tendenza<br />

a costruire edifici alti che super<strong>in</strong>o il<br />

record <strong>in</strong> altezza, hanno optato per una caratterizzazione<br />

asiatica. Nonostante la peculiarità<br />

formale, l’edificio ha trovato adeguato<br />

riscontro anche <strong>in</strong> occidente. Forse, la CCTV<br />

ha veramente deciso di <strong>in</strong>stallare nel nuovo<br />

edificio soltanto le stazioni <strong>com</strong>merciali, lasciando<br />

a distanza quelle emittenti dove i<br />

contenuti sono al vaglio della censura politica.<br />

La cosa potrebbe favorire l’immag<strong>in</strong>e del<br />

nuovo edificio: una casa libera per i mezzi di<br />

<strong>com</strong>unicazione di massa.<br />

Una porta sul mondo<br />

Attualmente solo il nuovo Term<strong>in</strong>al aeroportuale<br />

3 di Norman Foster si pone <strong>in</strong> <strong>com</strong>petizione<br />

con la torre CCTV, superandola per dimensioni.<br />

La qualità architettonica del<br />

term<strong>in</strong>al, che di notte s’illum<strong>in</strong>a dei colori nazionali<br />

rosso e giallo non è nel design spettacolare<br />

né nella raff<strong>in</strong>atezza dei particolari<br />

costruttivi, ma nell’affasc<strong>in</strong>ante relazione tra<br />

le dimensioni e la calma serenità della forma.<br />

Norman Foster ha risolto la tematica di<br />

quel labir<strong>in</strong>to di profumi, sigarette e whiskey<br />

tipico di ogni aeroporto che Rem Koolhaas<br />

chiama “Junkspace”, con il mezzo più sem-<br />

plice a sua disposizione, vale a dire con lo<br />

spazio: arrivando al Term<strong>in</strong>al 3, il passeggero<br />

è accolto dall’architettura/gesto della hall<br />

che presagisce l’idea che gli aeroporti diventeranno<br />

la cattedrale del XXI secolo.<br />

Costruire lungo l’asse<br />

Per l’architettura delle Olimpiadi, è stato dest<strong>in</strong>ato<br />

un lotto di terreno a nord di Beij<strong>in</strong>g,<br />

l’Olympic Green, <strong>com</strong>preso fra il quarto e il<br />

qu<strong>in</strong>to anello di circonvallazione, esattamente<br />

sull’asse della Città Proibita. Il progetto<br />

v<strong>in</strong>citore realizzato dallo studio americano<br />

Sasaki Associates mantiene libera la direttrice<br />

che lo congiunge al luogo dove è collocato<br />

il Trono dell’Imperatore e il Mausoleo di<br />

Mao, considerandola <strong>com</strong>e un boulevard.<br />

L’Olympic Green richiama immediatamente<br />

alla memoria il Central Park di New York: il<br />

costruito circostante si estende <strong>com</strong>e un<br />

muro di grattacieli.<br />

Lo stadio “Bird’s Nest” e la scatola dell’Aquatics<br />

Center “Watercube” si pongono <strong>in</strong><br />

quell’antagonistico rapporto Y<strong>in</strong> e Yang tipico<br />

della tradizione, occupando una posizione<br />

centrale nel villaggio olimpico. Tradizionalmente,<br />

il cerchio simboleggia il cielo e il<br />

quadrato la terra; ma nel contesto la struttura<br />

<strong>in</strong> acciaio dello stadio alta 70 metri dom<strong>in</strong>a<br />

sull’impianto natatorio di 31 metri.<br />

Il nido d’uccello e il cubo di spugna<br />

Inserito <strong>in</strong> un contesto di particolare ampiezza,<br />

caratterizzato dal tracciato dell’autostrada<br />

urbana adiacente, lo stadio stupisce per<br />

l’immag<strong>in</strong>e né sovradimensionata, né monumentale<br />

che offre di se stesso. Approssimandosi,<br />

il visitatore percepisce il corpo del<br />

volume <strong>com</strong>e un <strong>in</strong>treccio strutturale che pare<br />

<strong>in</strong>ghiottirlo. L’<strong>in</strong>tensità progettuale emerge<br />

nella qualità spaziale delle gallerie anulari.<br />

Ampie scal<strong>in</strong>ate portano lo spettatore sulle<br />

balconate attraverso una struttura d’acciaio<br />

aperta che consente di catturare l’<strong>in</strong>torno


10 Traduzioni <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> <strong>Inserto</strong> <strong>ampliato</strong> <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> 2008 ¥ 7/8 ∂<br />

<strong>com</strong>e un caleidoscopio. Il <strong>com</strong>parto può <strong>com</strong>unque<br />

essere chiuso <strong>in</strong> caso di tempeste<br />

di sabbia o gelidi venti <strong>in</strong>vernali. Il concetto<br />

di “l<strong>in</strong>ea di visibilità” applicato per l’Arena di<br />

Monaco di Baviera da Jaques Herzog descritta<br />

<strong>com</strong>e “macch<strong>in</strong>a della percezione”<br />

dom<strong>in</strong>a lo spazio <strong>in</strong>terno (vd.Detail 9/2006).<br />

Il luogo più affasc<strong>in</strong>ante dello stadio rimane,<br />

però, nascosto al pubblico: la copertura<br />

oscilla <strong>com</strong>e una lastra di ghiaccio sull’asse<br />

est-ovest offrendo diversi punti prospettici<br />

sulla metropoli. Mentre lo stadio è una<br />

struttura <strong>com</strong>plessa <strong>in</strong>torno ad uno spazio<br />

chiuso chiaramente def<strong>in</strong>ito, l’impianto natatorio,<br />

<strong>com</strong>plessa successione di spazi di diversa<br />

caratterizzazione, non rivela contenuti<br />

attraverso la pelle dell’edificio <strong>com</strong>posta di<br />

grappoli di bolle. Anche al sopraggiungere<br />

della notte, quando l’effetto di profondità regalato<br />

dal Bird’s Nest viene enfatizzato dalla<br />

luce artificiale, il Watercube rimane una lanterna<br />

blu che nulla fa trasparire all’esterno.<br />

Quando si accede da uno dei quattro <strong>in</strong>gressi,<br />

si viene sopraffatti e ci si immerge <strong>in</strong><br />

uno spazio <strong>in</strong>terno limitato da una facciata a<br />

doppia pelle che cela quello che accade<br />

esternamente mentre la struttura bianca davanti<br />

alla pellicola ugualmente bianca avvolge<br />

lo spazio <strong>com</strong>e la nebbia. Unico colore e<br />

punto fermo dello spazio è la superficie blu<br />

della vasca. Dalle gradonate degli spettatori<br />

separate dai livelli riservati agli sportivi, si<br />

vede l’impianto natatorio <strong>com</strong>petitivo, la vasca<br />

riscaldata e una vasca di svago con scivoli<br />

d’acqua.<br />

Olympic Green<br />

Diversi altri sono gli edifici del villaggio olimpico<br />

che si distribuiscono nell’area a nord<br />

del Water Cube ma sono troppo differenti o<br />

troppo convenzionali per <strong>in</strong>tegrarsi <strong>in</strong> armonia<br />

nel contesto: il “Digital Beij<strong>in</strong>g”, il datacenter<br />

progettato da Zhu Pei, è l’edificio più<br />

ambizioso con le sue facciate <strong>in</strong> lastre massive<br />

a tagli che richiamano il codice a barre:<br />

verso strada, la facciata si lacera tagliando<br />

nella superficie <strong>in</strong> pietra naturale aperture a<br />

fessura. Quale estensione diretta del Water<br />

Cube, lo stadio olimpico “National Indoor<br />

Stadium” progettato dallo studio di architettura<br />

di Norimberga Glöckner Architekten, allude<br />

con la copertura fluttuante alla leggerezza<br />

e al ritmo degli atleti, mentre la vetrata<br />

circoscrive la hall pr<strong>in</strong>cipale e quella laterale<br />

lasciando i due spazi visibili dall’esterno. A<br />

nord dello stadio Indoor, segue il centro<br />

congressi “National Convention Center” con<br />

impianti temporanei per la scherma, lo stadio<br />

temporaneo di hockey, il campo di tiro<br />

con l’arco ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e nell’estremità più settentrionale<br />

del Villaggio olimpico i campi da<br />

tennis. A sud del Bird’s Nest, oltre l’autostrada,<br />

si colloca l’Olympic Sports Center<br />

Stadium costruito <strong>in</strong> occasione dei Giochi<br />

svoltosi <strong>in</strong> Asia nel 1990, ristrutturato e ammodernato<br />

per le <strong>com</strong>petizioni olimpiche di<br />

Pentathlon.<br />

Un simbolo, ma di che cosa?<br />

Nella maggior parte dei paesi del mondo<br />

dove si sono svolti i Giochi Olimpici, gli stadi<br />

hanno conservato il nome di Stadio Olimpico.<br />

In C<strong>in</strong>a, lo Stadio Olimpico viene chiamato<br />

“Stadio Nazionale”. Jacques Herzog<br />

ha previsto che dopo le Olimpiadi le balconate<br />

dello stadio divent<strong>in</strong>o un luogo pubblico<br />

dove la gente – <strong>com</strong>e si suole fare nei<br />

parchi a Beij<strong>in</strong>g – si <strong>in</strong>contri per ballare, per<br />

mangiare e per salire <strong>in</strong> alto <strong>com</strong>e sulla Tour<br />

Eiffel. Non rimane che sperare che anche fra<br />

un cent<strong>in</strong>aio di anni lo stadio abbia ancora<br />

un effetto catalizzante. E forse allora lo si potrà<br />

chiamare “Stadio olimpico”.<br />

A La Grande Muraglia, Badal<strong>in</strong>g<br />

B Planimetria generale Beij<strong>in</strong>g, scala 1:500 000<br />

1 National Aquatics Centre »Water Cube«<br />

2 National Stadium<br />

»Bird‘s Nest«<br />

3 Term<strong>in</strong>al Aeroportuale 3<br />

4 Greenpix Zero Energy Media Wall<br />

5 National Centre for the Perform<strong>in</strong>g Arts<br />

6 Piazza Tian’anmen<br />

7 La Città Proibita<br />

8 CCTV<br />

C Greenpix Zero Energy Media Wall,<br />

D Central Bus<strong>in</strong>ess District,<br />

III anello di circonvallazione<br />

e cantiere della CCTV<br />

E Impianto natatorio e Stadio Nazionale<br />

F Planimetria generale Olympic Green<br />

scala 1:50 000<br />

1 Ch<strong>in</strong>a Sports Museum<br />

2 Olympic Sports Centre Stadium<br />

3 Parco delle culture ed etnico, c<strong>in</strong>esi<br />

4 National Stadium »Bird’s Nest«<br />

5 National Aquatics Centre »Water Cube«<br />

6 Info po<strong>in</strong>t »Digital Beij<strong>in</strong>g«<br />

7 National Indoor Stadium<br />

8 National Convention Centre<br />

9 Viale delle Olimpiadi<br />

10 Ch<strong>in</strong>ese Science and Technology Museum<br />

11 Villaggio Olimpico<br />

12 Olympic Hockey Stadium<br />

13 Arco<br />

14 Olympic Tennis Centre<br />

15 Beij<strong>in</strong>g Olympic Park<br />

G Water Cube<br />

H–K National Centre for the perform<strong>in</strong>g arts<br />

I Ingresso, livello 1, scala 1:3000<br />

1 Ingresso pr<strong>in</strong>cipale<br />

2 Accesso con copertura <strong>in</strong> vetro<br />

e canale d’acqua<br />

3 Teatro 2416 posti<br />

4 Sala concerti 2017 posti<br />

5 Teatro 2≈ 1040 posti<br />

L »Digital Beij<strong>in</strong>g«<br />

Pag<strong>in</strong>a 740<br />

“Mi sento <strong>in</strong> dovere di stare dalla parte<br />

degli oppressi e dei semplici”<br />

Intervista con Ai Weiwei<br />

Nato a Beij<strong>in</strong>g nel 1957, è uno dei più importanti<br />

artisti contemporanei c<strong>in</strong>esi. Le sculture,<br />

gli oggetti e le <strong>in</strong>stallazioni evidenziano una re-<br />

lazione a volte giocosa, a volte sottile ma al<br />

contempo geniale con le tematiche contemporanee,<br />

con le icone della cultura e con le<br />

tradizioni culturali.<br />

Nel 1993 Ai Weiwei rientra <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a dopo una<br />

permanenza negli Stati Uniti dove aveva svolto<br />

l’attività di architetto, curatore e consulente<br />

d’arte. Nel 1999 fonda il Fake Design Studio e<br />

il blog http://blog.s<strong>in</strong>a.<strong>com</strong>.cn/aiweiwei.<br />

Diventa famoso presso un il vasto pubblico <strong>in</strong><br />

occasione della sua esposizione alla Documenta<br />

2007 di Kassel.<br />

Detail: Siamo appena stati allo Stadio Nazionale.<br />

Quando vi si è recato l’ultima volta?<br />

Ai Weiwei: In questo momento non ho motivi<br />

per andarci.<br />

Detail: Ha partecipato alla nascita del progetto?<br />

Ai Weiwei: Certo, ma sono deluso dal fatto<br />

che lo stadio e il suo concetto sono stati dissacrati<br />

a scopo propagandistico.<br />

Detail: Qual’è stato esattamente il suo contributo<br />

progettuale?<br />

Ai Weiwei: Sono stato co<strong>in</strong>volto nella ricerca<br />

concettuale, successivamente nella ricerca<br />

del colore ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e nella progettazione formale<br />

delle aree all’aperto.<br />

Detail: Potrebbe brevemente raccontarci della<br />

collaborazione con Herzog & de Meuron?<br />

Ai Weiwei: E’ stata un’esperienza unica tra<br />

europei e c<strong>in</strong>esi; sono stato co<strong>in</strong>volto s<strong>in</strong> dal<br />

primo momento: all’<strong>in</strong>izio abbiamo avuto un<br />

<strong>in</strong>tenso workshop di studio, abbiamo <strong>in</strong>iziato<br />

dal Nulla. Lo stile di Herzog & de Meuron mi<br />

ha colpito profondamente per la visione di<br />

particolare apertura che hanno i due architetti<br />

svizzeri. All’<strong>in</strong>izio ci siamo confrontati<br />

soprattutto dal punto di vista estetico e filosofico,<br />

meno sul piano architettonico. Oltre<br />

l’analisi delle relazioni con la cultura e la società<br />

c<strong>in</strong>esi si è approdati al postulato che<br />

tutto era libero. La sensazione trasmessa è<br />

stata “tutto è possibile”. Anche <strong>in</strong> una fase<br />

successiva, la <strong>com</strong>unicazione con Herzog &<br />

de Meuron è cont<strong>in</strong>uata sugli aspetti più importanti.<br />

Detail: Come è nata l’idea del nido?<br />

Ai Weiwei: E’ nata durante un dialogo <strong>com</strong>une:<br />

all’<strong>in</strong>izio abbiamo pensato ad una struttura<br />

caotica. L’ultima cosa che desideravamo<br />

era avere pilastri e travi ben ord<strong>in</strong>ati <strong>com</strong>e<br />

solitamente avviene nella costruzione di stadi.<br />

La questione era <strong>com</strong>e si potesse realizzare<br />

un corpo gigantesco alto 67 metri e lungo<br />

300. Abbiamo <strong>in</strong>iziato a costruire piccoli<br />

modelli di studio con carta e forbici per sperimentare<br />

varie soluzioni.<br />

Detail: E <strong>com</strong>e siete arrivati ad escogitare la<br />

soluzione realizzata?<br />

Ai Weiwei: Sono soddisfatto della realizzazione<br />

che è emerso essere più efficace di<br />

quanto ci si aspettasse dai render. Il motivo<br />

sta sicuramente nelle dimensioni architetto-


∂ 2008 ¥ 7/8 <strong>Inserto</strong> <strong>ampliato</strong> <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> Traduzioni <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> 11<br />

niche e nel contrasto di luci ed ombre della<br />

struttura tridimensionale.<br />

Detail: Qual è stata la reazione della gente?<br />

Ai Weiwei: Le persone sono fiere dello stadio.<br />

Si tratta di un edificio profondamente<br />

concettuale, oserei dire l’opera plastica di<br />

maggior impatto costruita nel più recente<br />

periodo <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a.<br />

Detail: E le persone <strong>com</strong>uni non vedono <strong>com</strong>e<br />

problematico il fatto che il progetto è stato fatto<br />

da uno straniero?<br />

Ai Weiwei: Non sanno chi ha progettato lo<br />

stadio. Nessuno parla di questo. La maggior<br />

parte pensano si tratti di un architetto c<strong>in</strong>ese.<br />

Detail: Un’op<strong>in</strong>ione personale sulla situazione<br />

politica che attualmente il paese sta vivendo.<br />

Secondo Lei, dall’assegnazione della sede dei<br />

Giochi Olimpici a Beij<strong>in</strong>g, è cambiato qualcosa<br />

<strong>in</strong> C<strong>in</strong>a?<br />

Ai Weiwei: Non ci sono stati sviluppi positivi.<br />

La C<strong>in</strong>a è controllata da 17 milioni di membri<br />

del cosiddetto Partito Comunista, <strong>in</strong>teressati<br />

solo al proprio tornaconto personale. L’equilibrio<br />

di forze attuali garantisce ai funzionari<br />

la salvaguardia dei propri <strong>in</strong>teressi. Ed è per<br />

questo motivo che la situazione non può<br />

cambiare.<br />

Detail: Non ha paura di rappresaglie?<br />

Ai Weiwei: I miei amici e la mia famiglia mi<br />

mettono costantemente <strong>in</strong> guardia. Sotto un<br />

certo punto di vista mi sento però obbligato<br />

ad esprimere quello che <strong>in</strong> questo paese<br />

nessuno osa dire. Sui giornali e alla televisione<br />

si sentono solo menzogne.<br />

Detail: E’ vero che non vuole più lavorare a<br />

lungo <strong>com</strong>e architetto ma desidera fare l’artista?<br />

Ai Weiwei: Sono approdato all’architettura<br />

attraverso un percorso da autodidatta. Negli<br />

ultimi sette anni ho lavorato a più di 50 progetti<br />

confrontandomi con i più diversi presupposti<br />

e le più diverse circostanze.<br />

Detail: Che cosa pensa delle nuove generazioni<br />

di architetti c<strong>in</strong>esi?<br />

Ai Weiwei: Non c’è alcun dibattito filosofico,<br />

né alcuna consapevolezza estetica né sociale.<br />

Tutto quello che si impara durante gli<br />

anni di formazione <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a consiste nell’apprendere<br />

<strong>com</strong>e copiare le icone dell’architettura<br />

occidentale. L’architettura così concepita<br />

non ha anima.<br />

Detail: Cosa pensa della presa di coscienza<br />

ambientale <strong>in</strong> architettura? Le Olimpiadi sono<br />

sotto l’egida dei “Giochi Verdi”. Sta trovando<br />

sviluppi l’aspetto ecologico <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a?<br />

Ai Weiwei: Non propriamente. In una società<br />

<strong>com</strong>e quella c<strong>in</strong>ese orientata al guadagno,<br />

dove l’unica ideologia e l’unica religione sta<br />

nel diventare ricchi velocemente, raramente<br />

si è predisposti a fare qualcosa per il benessere<br />

<strong>com</strong>une.<br />

Documentazioni<br />

Pag<strong>in</strong>a 768<br />

Boothouse a Pouilly-en-Auxois<br />

Il Centre d’Interprétation è parte di un progetto<br />

culturale che ha <strong>com</strong>e tema la storia<br />

del canale di Borgogna, via d’acqua nel<br />

cuore della Francia. I due fabbricai pr<strong>in</strong>cipali<br />

del museo (vd.Detail 7/8 2007) e la copertura<br />

a botte per un barcone storico sono stati<br />

progettati da Shigeru Ban. La copertura<br />

lunga 30 metri e larga 11 è <strong>com</strong>posta di una<br />

struttura <strong>in</strong> tubolari di cartone, da anni materiale<br />

di ricerca presente nelle sperimentazioni<br />

dell’architetto giapponese.<br />

Per la prima volta nel progetto vengono utilizzati<br />

snodi <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io colato a connessione<br />

dei tubolari fissati tramite sp<strong>in</strong>e di massello<br />

di legno assicurate da viti.<br />

Sebbene le prestazioni della struttura <strong>in</strong> cartone<br />

siano state migliorate tramite il sistema<br />

di fissaggio, è stato necessario <strong>in</strong>serire <strong>com</strong>ponenti<br />

edili <strong>in</strong> metallo.<br />

Alle due estremità del padiglione sono state<br />

<strong>in</strong>tegrate strutture reticolari per l’irrigidimento<br />

trasversale, <strong>in</strong> alcuni punti i tubolari di<br />

cartone sono stati sostituiti da tubolari <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io<br />

dovendo assolvere la funzione di<br />

controventatura della struttura a botte creando<br />

arcate diagonali che si <strong>in</strong>crociano. Anche<br />

nei punti di connessione <strong>in</strong> prossimità del<br />

terreno gli elementi <strong>in</strong> cartone sono stati sostituiti<br />

dall’allum<strong>in</strong>io per ovviare al problema<br />

dell’umidità. Il manto di copertura <strong>in</strong> lastre<br />

trapezoidali di policarbonato lascia a vista la<br />

struttura.<br />

Pianta<br />

Sezione longitud<strong>in</strong>ale<br />

e trasversale<br />

scala 1:400<br />

1 Cupola <strong>in</strong> reticolo<br />

di tubi <strong>in</strong> cartone<br />

2 Struttura reticolare<br />

3 Snodo <strong>in</strong> pressofusione<br />

di allum<strong>in</strong>io<br />

4 Tubolare <strong>in</strong> cartone Ø 120 mm<br />

spessore parete 22 mm<br />

5 Sp<strong>in</strong>a <strong>in</strong> faggio Ø 75 mm<br />

Pag<strong>in</strong>a 771<br />

Stadio Nazionale a Beij<strong>in</strong>g<br />

Lo Stadio Nazionale si colloca su un leggero<br />

rilievo del terreno al centro del <strong>com</strong>plesso<br />

olimpico a nord della capitale, <strong>in</strong> un’area dest<strong>in</strong>ata<br />

a tale funzione nel Masterplan.<br />

Per lo studio Herzog & de Meuron era im-<br />

portante sviluppare un’architettura che funzionasse<br />

anche dopo i giochi del 2008.<br />

L’obbiettivo era creare uno spazio urbano di<br />

nuova concezione che attirasse la vita pubblica.<br />

Da lontano, lo stadio sembra un vascello di<br />

cui già emerge la struttura a maglie reticolari<br />

dell’ossatura portante. Riveste il corpo di<br />

fabbrica, lo penetra <strong>in</strong> un certo qual modo.<br />

Quelle che <strong>in</strong> lontananza si percepiscono<br />

<strong>com</strong>e nitide direttrici, avvic<strong>in</strong>andosi si del<strong>in</strong>eano<br />

<strong>in</strong> s<strong>in</strong>goli ma poderosi <strong>com</strong>ponenti<br />

edili che realizzano una concentrazione solo<br />

<strong>in</strong> apparenza caotica di pilastri, travi e scale.<br />

In uno spazio piranesiano i pedoni si recano<br />

al ristorante, al bar, <strong>in</strong> hotel, nei negozi, o<br />

passeggiano lungo i percorsi orizzontali,<br />

diagonali e verticali. Il reticolo avviluppa lo<br />

spazio <strong>in</strong>terno dello stadio, è al contempo<br />

struttura, ornamento e anello di congiunzione<br />

tra città e arena. Un luogo autonomo ed<br />

urbano con la prerogativa di essere molto di<br />

più di un’arena per un s<strong>in</strong>golo ed unico<br />

evento.<br />

La geometria del basamento e dello stadio<br />

si fonde <strong>in</strong> un unico elemento <strong>com</strong>e un albero<br />

con le sue radici. Intorno allo stadio,<br />

un’estensione reticolare di passaggi pedonali<br />

lastricati di ardesia riassorbe il flusso<br />

pedonale. E negli <strong>in</strong>terspazi del reticolo:<br />

giard<strong>in</strong>i, superfici lapidee, bambuseti, paesaggi<br />

di coll<strong>in</strong>e e aperture che conducono<br />

nel livello più profondo dello stadio. L’acclività<br />

del terreno genera un basamento naturale.<br />

L’<strong>in</strong>gresso è lievemente elevato e garantisce<br />

uno scorcio a 180° sull’<strong>in</strong>tero villaggio olimpico.<br />

Inusuale l’effetto spaziale <strong>in</strong>dotto dallo<br />

stadio, anche se di fatto di estrema semplicità<br />

e di arcaica immediatezza: pelle ed ossa<br />

co<strong>in</strong>cidono. Gli elementi si reggono s<strong>in</strong>golarmente<br />

e reciprocamente <strong>in</strong> una<br />

costruzione reticolare che assume <strong>in</strong> se<br />

stessa funzione di facciata, scala, <strong>in</strong>vaso di<br />

uno stadio e copertura.<br />

La stabilità della copertura alle <strong>in</strong>temperie<br />

ha richiesto che nelle <strong>in</strong>tercaped<strong>in</strong>i del reticolo<br />

strutturale si <strong>in</strong>serisca una membrana<br />

trasparente alla luce. Tutte le attività quali ristoranti<br />

e negozi costituiscono attività <strong>in</strong>dipendenti<br />

potendo così operare senza una<br />

facciata unica e cont<strong>in</strong>ua. Questa soluzione<br />

favorisce un’ottimale ventilazione naturale<br />

dello stadio che costituisce un aspetto importante<br />

per un approccio sostenibile. Lo<br />

stadio è stato concepito <strong>com</strong>e un grande


12 Traduzioni <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> <strong>Inserto</strong> <strong>ampliato</strong> <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> 2008 ¥ 7/8 ∂<br />

vascello di grande impatto sia da lontano<br />

che da vic<strong>in</strong>o. Per conferire un aspetto omogeneo<br />

ed uniforme, le tribune sono <strong>in</strong>terrotte<br />

<strong>in</strong> rari punti e la copertura acustica occulta<br />

la struttura al f<strong>in</strong>e di focalizzare la <strong>com</strong>pleta<br />

e totale attenzione sugli spettatori e<br />

sull’evento <strong>in</strong> campo. La massa stessa di<br />

spettatori diventa parte dell’architettura caratterizzandone<br />

la forma.<br />

Planimetria generale<br />

scala 1:10000<br />

Livello 0<br />

Sezioni<br />

Piante<br />

scala 1:2500<br />

Livello 0<br />

1 Ingresso VIP<br />

2 Negozi, ristoranti<br />

3 Hotel, Lobby<br />

4 Riscaldamento atleti<br />

5 Garage <strong>in</strong>terrato<br />

6 Controllo Dopp<strong>in</strong>g<br />

7 Assistenza medica<br />

8 Impianti<br />

9 Centro stampa<br />

10 Atleti/stampa<br />

Livello 1<br />

Casse, <strong>in</strong>gressi<br />

Livello 2<br />

Passeggiata pubblica<br />

Livello 3<br />

Gastronomia<br />

Livello 4<br />

Logge, box<br />

Livello 5–7<br />

Passeggiata pubblica<br />

Sezione del risalto di bordo, <strong>in</strong>terno<br />

scala 1:50<br />

1 Traverso superiore della<br />

struttura di copertura<br />

profilo <strong>in</strong> acciaio<br />

| 1000 mm/1000 mm/20 mm<br />

2 Canale di scol<br />

<strong>in</strong> lamiera di acciaio<br />

3 Protezione <strong>in</strong>temperi<br />

<strong>in</strong> pellicola di ETFE 250 µ<br />

4 Strato <strong>in</strong>feriore<br />

di pellicola ETFE<br />

fune <strong>in</strong> acciaio Ø 10 mm<br />

5 Asta diagonale<br />

struttura potante di copertura<br />

profilo <strong>in</strong> acciaio<br />

| 600 mm/600 mm/20 mm<br />

6 Telaio di sospensione<br />

per membrana <strong>in</strong> PTFE<br />

tubolare <strong>in</strong> acciaio Ø 180 mm<br />

7 Telaio per membrana <strong>in</strong> PTFE<br />

tubolare <strong>in</strong> acciaio Ø 160 mm<br />

8 Proiettori stadio<br />

9 Protezione <strong>in</strong>temperie<br />

e visiva verticale:<br />

tessuto <strong>in</strong> fibra di vetro<br />

rivestito <strong>in</strong> PTFE<br />

resistente a pioggia battente<br />

10 Traverso <strong>in</strong>feriore<br />

| 800 mm/800 mm/20 mm<br />

11 Membrana di<br />

protezione visiva ed acustica<br />

tessuto rivestito <strong>in</strong> PTFE a poro aperto<br />

12 Tenditore membrana <strong>in</strong> PTFE<br />

b<strong>in</strong>ario di serraggio <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io<br />

tramite barra di controvento<br />

fissaggio a viti (M10)<br />

ad elemento di connessione<br />

su tubolare <strong>in</strong> acciaio Ø 89 mm<br />

Sezione<br />

scala 1:10<br />

Assonometria<br />

fuori scala<br />

A Struttura primaria<br />

con trave a portale<br />

B Struttura primaria<br />

e secondaria<br />

1 Protezione anticaduta<br />

fune <strong>in</strong> acciaio Ø 10 mm<br />

2 Trave reticolare <strong>in</strong> acciaio<br />

| 1200 mm/1200 mm<br />

3 Pluviale <strong>in</strong> lamiera di acciaio<br />

4 Listello di bloccaggio<br />

profilo estruso<br />

<strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io 60 mm<br />

5 Pellicola <strong>in</strong> ETFE<br />

stampata<br />

con motivo punt<strong>in</strong>ato 250 µ<br />

6 Nastri <strong>in</strong> ETFE di larghezza 160 mm<br />

7 Tensore <strong>in</strong>feriore<br />

fune spiralata<br />

<strong>in</strong> acciaio <strong>in</strong>ox Ø 10 mm<br />

8 Ancoraggio<br />

fune tenditrice<br />

saldata al canale<br />

9 Traverso<br />

profilo <strong>in</strong> acciaio<br />

| 150 mm/150 mm<br />

con bloccaggio fune<br />

Struttura portante<br />

La struttura agisce <strong>com</strong>e un reticolo senza<br />

gerarchia di parti. Un sistema simmetrico di<br />

rotazione con elementi strutturali portanti primari<br />

che seguono una disposizione geometrica<br />

regolare. 24 <strong>com</strong>ponenti a portale sono<br />

disposti tangenzialmente rispetto alla trave<br />

ad anello alta 12 metri che circoscrive l’asola<br />

della copertura. La reticolare primaria è ripartita<br />

<strong>in</strong> maniera irregolare tramite elementi<br />

portanti secondari a distribuzione non regolare.<br />

Tutti gli elementi portanti con dimensioni<br />

esterne di 1,20 ≈ 1,20 metri si collocano sul<br />

medesimo piano, mentre le differenze di carico<br />

vengono assorbite sfruttando una diversificazione<br />

nello spessore delle lamiere. Nella<br />

struttura primaria sono state <strong>in</strong>tegrate<br />

travi, all’<strong>in</strong>terno delle quali si collocano le<br />

scale. Nella disposizione regolare si <strong>in</strong>seriscono<br />

elementi strutturali secondari la cui<br />

posizione oltre ad essere determ<strong>in</strong>ata da<br />

aspetti formali rispetta alcuni aspetti tecnici<br />

quali ad esempio la larghezza necessaria<br />

delle vie di fuga o l’altezza sopra capo. Ogni<br />

elemento portante ha una propria funzionalità,<br />

nessuno è puramente decorativo.<br />

La geometria dell’<strong>in</strong>sieme che <strong>in</strong>izialmente<br />

sembra caotica, <strong>in</strong> realtà non lo è per nulla.<br />

L’<strong>in</strong>tera struttura <strong>in</strong> acciaio di facciata e copertura<br />

è saldata <strong>in</strong> un unico <strong>in</strong>sieme.<br />

Non ci sono giunti di assestamento tra le<br />

articolazioni della struttura e le variazioni<br />

termiche <strong>com</strong>portano una dilatazione dell’<strong>in</strong>tera<br />

struttura.<br />

La struttura poggia su fondamenta a pali ed<br />

è <strong>com</strong>pletamente <strong>in</strong>dipendente dall’<strong>in</strong>vaso <strong>in</strong><br />

calcestruzzo delle tribune anche per garantire<br />

reazione antisismica. L’<strong>in</strong>vaso dello sta-<br />

dio è diviso <strong>in</strong> sei settori. Soffitti, pareti e travi<br />

dentate sono state prefabbricate <strong>in</strong><br />

calcestruzzo armato.<br />

A Verso di montaggio della copertura <strong>in</strong> ETFE,<br />

sull’asse dei 24 elementi<br />

strutturali a portale<br />

Il montaggio di ogni settore<br />

è durato 53 settimane<br />

B L<strong>in</strong>ea di altezza<br />

della superficie di copertura<br />

C Vista dall’alto del piano di funi<br />

D Vista dall’alto degli<br />

elementi secondari portanti<br />

E, F Vista dall’alto<br />

delle campiture curve<br />

G, H Vista dall’alto<br />

sulle campiture piane <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>ate<br />

Struttura di acciaio<br />

| 1200 mm/1200 mm/20 mm (verde),<br />

canale di scolo (giallo),<br />

pellicola <strong>in</strong> ETFE 250 µ (grigio),<br />

mensole per funi tenditrici (rosso),<br />

elementi portanti secondari<br />

per bloccaggio funi (blu)<br />

Copertura con pellicola <strong>in</strong> ETFE<br />

Il numero 8 per molti c<strong>in</strong>esi è un numero fortunato<br />

ed è per questo motivo che la cerimonia<br />

di apertura delle Olimpiadi estive si<br />

svolgerà l’8.8.2008 alle ore 8 di sera presso<br />

lo Stadio Nazionale di Beij<strong>in</strong>g. Term<strong>in</strong>ati i<br />

Giochi, lo stadio non verrà usato solo per<br />

manifestazioni sportive ma anche per manifestazioni<br />

culturali di grande portata nel qual<br />

caso il numero di posti verrà ridotto da<br />

91.000 a 80.000.<br />

Lo stadio progettato da Herzog & de Meuron<br />

è stato soprannom<strong>in</strong>ato “nido d’uccello” per<br />

la struttura irregolare anche se la copertura<br />

è un toro o superficie a ciambella descrivibile<br />

con variabili matematiche. La struttura<br />

portante primaria <strong>in</strong> acciaio si pone <strong>in</strong><br />

contrasto con la copertura leggera e trasparente<br />

<strong>in</strong> pellicola supportata da funi tiranti<br />

che chiude 880 asole negli <strong>in</strong>trecci del “nido<br />

d’uccello”.<br />

La pellicola è una superficie trasparente di<br />

circa 38.000 mq che solo <strong>in</strong> alcuni settori<br />

funzionali è stata stampata con un ret<strong>in</strong>o a<br />

punti per il controllo solare. La membrana <strong>in</strong>terna<br />

<strong>com</strong>posta di un tessuto tecnico a 12<br />

metri dalla pellicola <strong>in</strong> ETFE cela la copertura<br />

dello stadio migliorando l’acustica.<br />

Per ognuno delle 880 campiture è stata realizzata<br />

una geometria di sistema tridimensionale;<br />

non è stato possibile utilizzare la simmetria<br />

<strong>com</strong>e concetto per ridurre il numero<br />

di tagli di pellicola.<br />

Ogni ritaglio è circoscritto sul perimetro da<br />

un profilo di allum<strong>in</strong>io fissato ad un ampio<br />

canale di raccolta dell’acqua piovana. Le<br />

membrane <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>ate drenano l’acqua nei canali<br />

che confluiscono <strong>in</strong> un sistema di raccolta<br />

delle acque piovane.<br />

Irrigidimento tramite funi<br />

I valori di portata della membrana <strong>in</strong> ETFE<br />

<strong>com</strong>e lo spessore che può essere prodotto<br />

per estrusione sono limitati.<br />

La luce massima realizzabile consentita per<br />

resistere all’effetto nella norma di vento e ne-


∂ 2008 ¥ 7/8 <strong>Inserto</strong> <strong>ampliato</strong> <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> Traduzioni <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> 13<br />

ve è di circa 1,5 metri. Membrane <strong>in</strong> ETFE di<br />

dimensione maggiore sono realizzabili solo<br />

se supportate da funi o da altri <strong>com</strong>ponenti<br />

edili.<br />

Nel progetto dello stadio nazionale, i ritagli<br />

di membrana di superficie massima 300 mq<br />

sono stati supportati <strong>in</strong> totale da 4690 funi di<br />

acciaio <strong>in</strong>ox (per una lunghezza totale di<br />

30 km).<br />

La distanza delle funi va da 0,8 a 1,4 metri, il<br />

diametro della fune è di 10 mm.<br />

Per limitare le deformazioni della membrana,<br />

le funi sono supportate da elementi portanti<br />

s<strong>in</strong>goli <strong>in</strong> profili cavi rettangolari.<br />

La massima luce della fune calcolata tra i<br />

supporti è di 4 metri. Nell’area piana di copertura<br />

dello stadio sono stati disposti ritagli<br />

di membrana piana, sulla curvatura delle<br />

“spalle” del nido, la membrana segue l’andamento<br />

curvil<strong>in</strong>eo.<br />

Copertura pretensionata con metodi meccanici<br />

e pneumatici <strong>in</strong> membrana di ETFE<br />

Se nel progetto dell’Allianz Arena, Herzog &<br />

de Meuron hanno dimostrato che <strong>com</strong>b<strong>in</strong>ando<br />

acciaio e membrana ETFE si possono ottenere<br />

risultati straord<strong>in</strong>ari (Detail 9/2005,<br />

pg. 950–980) impiegando cusc<strong>in</strong>i pneumatici<br />

pretensionati, nello Stadio Nazionale di<br />

Beij<strong>in</strong>g si preferisce la membrana <strong>in</strong> ETFE<br />

monostrato. La scelta ha <strong>com</strong>portato un m<strong>in</strong>or<br />

impiego di membrana.<br />

Karsten Moritz<br />

Pag<strong>in</strong>a 780<br />

Stadio Letzigrund a Zurigo<br />

Oggi, per attrarre i tifosi, gli stadi devono<br />

offrire sempre di più. In occasione dei<br />

Campionati mondiali ed Europei la UEFA ha<br />

selezionato quasi esclusivamente luoghi<br />

con stadi di recente costruzione. Per il<br />

Campionato Europeo 2008, Zurigo progetta<br />

la nuova costruzione dell’Hardturmstadion<br />

realizzato esclusivamente con f<strong>in</strong>anziamenti<br />

privati.<br />

Le proteste dei cittad<strong>in</strong>i impediscono che lo<br />

stadio venga portato a term<strong>in</strong>e entro i term<strong>in</strong>i<br />

stabiliti. Contemporaneamente la città opta<br />

per <strong>in</strong>iziare la costruzione di un nuovo fabbricato,<br />

lo stadio Letzigrund, scelta più razionale<br />

di una ristrutturazione.<br />

Nell’edificio realizzato con f<strong>in</strong>anziamenti del<br />

Comune non vengono previste dest<strong>in</strong>azioni<br />

d’uso collaterali a quella pr<strong>in</strong>cipale. Il concetto<br />

di stadio <strong>com</strong>e estensione dello spazio<br />

urbano avrebbe dovuto essere predisposto<br />

per l’Euro 2008 per lo svolgimento di 40–50<br />

partite della Super Leage, i meet<strong>in</strong>g <strong>in</strong>ternazionali<br />

di atletica leggera e per 4 grandi<br />

congressi all’anno.<br />

Nel frattempo, lo stadio esistente rimane <strong>in</strong><br />

funzione mentre il nuovo viene eretto sul medesimo<br />

luogo. L’<strong>in</strong>izio delle opere avviene<br />

mentre lo stadio esistente è ancora <strong>in</strong> funzione<br />

dato che i nuovi spazi accessori sono<br />

stati disposti al di fuori del volume esistente<br />

<strong>in</strong> corrispondenza delle tribune orientali.<br />

Il campo da gioco sprofonda di qualche metro<br />

nel terreno <strong>com</strong>e negli antichi anfiteatri<br />

ed è circondato da tribune. L’edificio è relativamente<br />

basso e rispetta la scala del costruito<br />

del quartiere. Per enfatizzare il concetto<br />

di apertura, non ci sono facciate<br />

chiuse.<br />

Gli otto accessi sono mantenuti aperti ad eccezione<br />

che durante lo svolgimento delle<br />

manifestazioni, <strong>in</strong> modo che i cittad<strong>in</strong>i possano<br />

usare liberamente “il loro stadio”.<br />

Piante<br />

scala 1:2000<br />

Sezione<br />

scala 1:500<br />

1 Palestra<br />

2 Corsa<br />

3 Salto <strong>in</strong> lungo<br />

4 Deposito<br />

5 Impianti<br />

6 Garage sotterraneo<br />

7 Fondamenta pilastri<br />

8 Fittness<br />

9 Ufficio<br />

10 Spogliatoio<br />

11 Foyer<br />

12 Rampa di accesso<br />

13 Personale<br />

14 Cuc<strong>in</strong>a<br />

15 Management<br />

16 Ristorante<br />

17 Palco<br />

18 Lounge<br />

Sezione verticale<br />

scala 1:50<br />

1 Cavidotto elettrico<br />

2 Montante perimetrale curvato<br />

HEA 700 mm<br />

3 Pilone d’illum<strong>in</strong>azione<br />

tubolare <strong>in</strong> acciaio<br />

| 630 mm/830 mm<br />

4 Trave portante <strong>in</strong> profilo di acciaio I<br />

1,1–3,4 m<br />

5 Inverdimento estensivo<br />

Sedum<br />

terriccio per giard<strong>in</strong>o<br />

da copertura 80 mm<br />

materass<strong>in</strong>o d’accumulo<br />

<strong>in</strong> EPS 40 mm<br />

materass<strong>in</strong>o di protezione<br />

all’erosione 8 mm<br />

membrana drenante e<br />

di protezione<br />

impermeabilizzazione<br />

di copertura<br />

<strong>in</strong> gua<strong>in</strong>a a base<br />

di poliolef<strong>in</strong>e<br />

polistirolo estruso 40 mm<br />

lamiera a profilo<br />

grecato z<strong>in</strong>cata 111 mm<br />

6 Tubolare <strong>in</strong> acciaio<br />

¡ 160/100 mm<br />

7 Trave 120/160 mm<br />

con trave 60/100 mm<br />

8 Rivestimento<br />

<strong>in</strong> tavole di rob<strong>in</strong>ia<br />

50/50 mm<br />

membrana<br />

lana m<strong>in</strong>erale acustica 40 mm<br />

fra le tavole trasversali 60/80 mm<br />

9 Sorveglianza video<br />

10 Altoparlanti dietro<br />

a tessuto <strong>in</strong> PTFE<br />

11 Ghiaia<br />

gua<strong>in</strong>a impermeabilizzante<br />

pannello di particelle<br />

con legante cementizio 36 mm<br />

trave <strong>in</strong> legno massello 120/240 mm<br />

12 Sportello di revisione <strong>in</strong> plastica<br />

13 Troppopieno di emergenza<br />

14 Altoparlante<br />

contenitore <strong>in</strong><br />

pannello stratificato<br />

a tre fogli 19 mm<br />

15 Pilastro <strong>in</strong> c.a. (<strong>in</strong> <strong>com</strong>pressione)<br />

con rivestimento <strong>in</strong> lamiera d’acciaio<br />

preossidata 15–20 mm<br />

16 Pilastro <strong>in</strong> c.a. (<strong>in</strong> trazione)<br />

con rivestimento <strong>in</strong> lamiera d’acciaio<br />

preossidata 15–20 mm<br />

17 Profilo con asta ad occhiello<br />

18 Profilo <strong>in</strong> acciaio ad I 600 mm<br />

19 Pannelli segnaletici <strong>in</strong><br />

<strong>com</strong>pensato di legno<br />

rivestito <strong>in</strong> res<strong>in</strong>a fenolica<br />

20 Pannello di particelle<br />

con legante cementizio 8 mm<br />

profilo a sezione omega<br />

gua<strong>in</strong>a d’impermeabilizzazione<br />

a base di poliolef<strong>in</strong>e 27 mm<br />

21 Antenna<br />

La struttura: geometria, travi e pilastri<br />

L’elegante geometria è <strong>in</strong> realtà un sistema<br />

di estrema <strong>com</strong>plessità: la sezione costruttiva<br />

rettangolare partendo dall’<strong>in</strong>tradosso delle<br />

tribune orientali diventa estensione di una<br />

struttura a raggiera nei livelli per il pubblico<br />

term<strong>in</strong>ando nella copertura anulare. Le tribune<br />

seguono l’andamento ellittico della pista<br />

dei 400 metri arretrando <strong>in</strong> corrispondenza<br />

delle due curve accanto alla pista dei 100<br />

metri. La copertura segue l’<strong>in</strong>cl<strong>in</strong>azione delle<br />

tribune e poggia su 31 capriate a bracci <strong>in</strong><br />

aggetto con coppie di pilastri. Sia i pilastri<br />

che anche i piloni con l’illum<strong>in</strong>azione al term<strong>in</strong>e<br />

del braccio <strong>in</strong> aggetto possiedono una<br />

distanza regolare. Contemporaneamente, le<br />

coppie di pilastri seguono l’andamento delle<br />

tribune e i piloni il perimetro di copertura. Di<br />

conseguenza, dato che la base e la testa<br />

del pilastro non potevano essere chiuse allo<br />

stesso livello si è optato per disporre i pilastri<br />

<strong>in</strong>cl<strong>in</strong>ati.<br />

Di norma, le travi a sbalzo sono portate tramite<br />

pilastri presso<strong>in</strong>flessi o pilastri tensionati;<br />

<strong>in</strong> questo caso specifico, la soluzione non<br />

è stata adottata per il fatto che si desiderava<br />

lasciare senza pilastri il settore dedicato al<br />

pubblico. Per questo i 27 pilastri accoppiati<br />

sono disposti <strong>in</strong> corrispondenza della gradonata<br />

più alta.<br />

Il pilastro prosso<strong>in</strong>flesso sul lato <strong>in</strong>terno por-


14 Traduzioni <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> <strong>Inserto</strong> <strong>ampliato</strong> <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> 2008 ¥ 7/8 ∂<br />

ta un carico di 1900 t mentre quello esterno<br />

è sollecitato da una tensione di 1400 t.<br />

L’elevata sollecitazione ha <strong>in</strong>dotto a scegliere<br />

una struttura <strong>com</strong>posita costituita da acciaio<br />

spesso 15-20 mm preossidato che riveste<br />

un nucleo di calcestruzzo.<br />

Sul pilastro giace la trave pr<strong>in</strong>cipale, un profilo<br />

<strong>in</strong> acciaio saldato lungo 43 metri di cui<br />

32 a sbalzo. In corrispondenza del carico di<br />

punta è alta 3,20 metri mentre ai bordi si assottiglia<br />

s<strong>in</strong>o a diventare 1,1.<br />

I pilastri hanno un’estensione <strong>com</strong>posta di<br />

un profilo di acciaio lungo 4 metri <strong>com</strong>posto<br />

di c<strong>in</strong>que elementi atti al tensionamento nella<br />

sottostante parete <strong>in</strong> calcestruzzo.<br />

La calotta cil<strong>in</strong>drica e le aste utilizzate <strong>com</strong>e<br />

connessione di testa dei pilastri alleggeriscono<br />

anche l’operazione di montaggio: una<br />

gru solleva capriate di 52 t che sono assemblate<br />

<strong>in</strong> laboratorio al di sopra del pilastro<br />

mentre i bulloni di connessione vengono <strong>in</strong>seriti.<br />

Il posizionamento del pilastro di 18 t di<br />

peso ha reso necessarie alcune verifiche <strong>in</strong><br />

quanto era consentita una tolleranza di massimo<br />

20 mm. Il reticolato di legno è fissato<br />

alle travi <strong>in</strong> modo tale che possa deformarsi<br />

<strong>in</strong>dipendentemente dal resto della struttura.<br />

La separazione risulta essere importante <strong>in</strong><br />

quanto la struttura di copertura si muove di<br />

diversi centimetri a causa delle variazioni di<br />

temperatura e <strong>in</strong> presenza di venti <strong>in</strong>tensi.<br />

Le deformazioni della copertura dovute al<br />

peso proprio, agli impianti fotovoltaici, alla<br />

neve e al vento sono state calcolare <strong>in</strong> fase<br />

di progetto e successivamente verificate <strong>in</strong><br />

fase costruttiva.<br />

Pag<strong>in</strong>a 786<br />

Crematorio a Kakamigahara<br />

Al calcestruzzo armato solitamente non associamo<br />

meccanicamente un concetto di<br />

leggerezza. Tuttavia, la copertura del crematorio<br />

“Meiso no mori” o “bosco della meditazione”<br />

sembra volteggiare nell’aria.<br />

L’edificio si trova nel parco del cimitero di<br />

Kakamigahara, una città di 150.000 abitanti.<br />

Il volume è posato tra una coll<strong>in</strong>a a bosco<br />

verso sud e uno stagno artificiale a nord. La<br />

demolizione dell’edificio preesistente offre a<br />

Toyo Ito l’opportunità di realizzare uno spazio<br />

per il <strong>com</strong>miato priva di contenuti religiosi.<br />

L’architetto ambisce a realizzare un luogo<br />

del silenzio che con forme organiche si relaziona<br />

con la natura circostante. Le forme<br />

concave e convesse spesse 20 cm che costituiscono<br />

la copertura, sovrastano dodici<br />

pilastri conici. Al di sotto, i volumi funzionali<br />

sono cubi geometrici <strong>in</strong>troversi ed isolati rivestiti<br />

di marmo.<br />

La copertura è il risultato di una lunga<br />

collaborazione con il progettista strutturale<br />

Mutsuro Sasaki. Il progetto che si fonda<br />

<strong>in</strong>izialmente su un’<strong>in</strong>tuizione, si basa su<br />

un’esperienza pragmatica che ha generato<br />

un volume def<strong>in</strong>ito da coord<strong>in</strong>ate spaziali<br />

esam<strong>in</strong>ate durante il processo con metodi<br />

digitali. Sulla base dei dati digitali, gli<br />

elementi a guscio e le sagome dei pilastri<br />

sono stati prodotti con metodi di prefabbricazione.<br />

Piante<br />

scala 1:750<br />

Sezione<br />

scala 1:500<br />

1 Ingresso pr<strong>in</strong>cipale<br />

2 Hall d’<strong>in</strong>gresso<br />

3 Camera ardente<br />

4 Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

5 Preparazione<br />

6 Crematorio<br />

7 Impianti<br />

8 Sala controllo<br />

9 Sala attesa<br />

Particolare costruttivo<br />

scala 1:20<br />

1 Pittura impermeabilizzante<br />

a base poliuretanica 3 mm<br />

strato di separazione, malta 10 mm<br />

solaio <strong>in</strong> c.a. 200 mm<br />

malta coibente 20 mm<br />

rivestimento 3 mm<br />

2 Drenaggio <strong>in</strong>tegrato:<br />

tubo <strong>in</strong> acciaio Ø 216 mm<br />

3 Lamiera <strong>in</strong> acciaio <strong>in</strong>ox 5 mm<br />

4 Vetrata <strong>in</strong> vetro di sicurezza 19 mm<br />

5 Marmo 20 mm<br />

letto di malta 10 mm<br />

isolante termico 20 mm<br />

isolante termico 100 mm<br />

c.a. 200 mm<br />

strato di separazione 80 mm<br />

6 Canale acqua di condensa<br />

acciaio <strong>in</strong>ox<br />

7 Barra <strong>in</strong> acciaio ¡ 165/12 mm<br />

8 Barra <strong>in</strong> acciaio ¡ 165/9 mm<br />

Pag<strong>in</strong>a 791<br />

Term<strong>in</strong>al aeroportuale a Beij<strong>in</strong>g<br />

Il nuovo Term<strong>in</strong>al 3 dell’Aeroporto di Beij<strong>in</strong>g<br />

con una lunghezza di quasi 3 km è considerato<br />

uno degli edifici più vasti al mondo che<br />

a partire dal 2020 vedrà transitare 50 milioni<br />

di viaggiatori all’anno. Agli estremi degli edifici,<br />

l’impianto l<strong>in</strong>eare si sviluppa <strong>in</strong> uno spazio<br />

di grande ampiezza: verso sud, il Term<strong>in</strong>al<br />

T3 per i voli nazionali; verso nord, il<br />

Term<strong>in</strong>al T3 per le dest<strong>in</strong>azioni <strong>in</strong>ternazionali.<br />

L’andamento ad arco è sottol<strong>in</strong>eato dalla<br />

superficie a doppia curvatura.<br />

Il Term<strong>in</strong>al conta una superficie totale è di<br />

350.000 mq con illum<strong>in</strong>azione naturale fornita<br />

dai lucernari <strong>in</strong>tegrati nella copertura. La<br />

struttura del tetto è <strong>com</strong>posta da una costruzione<br />

reticolare <strong>in</strong> acciaio portata da pilastri<br />

alti s<strong>in</strong>o a 30 metri la cui esilità conferisce allo<br />

spazio <strong>in</strong>terno d<strong>in</strong>amica leggerezza. La<br />

spazialità aperta consente dalle hall ampie<br />

relazioni visive.<br />

Le cromie assegnate alla pilastrata sfumano<br />

<strong>in</strong> 16 gradazioni dal rosso al giallo oro.<br />

La copertura <strong>in</strong> acciaio è portata da una<br />

struttura a solaio <strong>in</strong> calcestruzzo con travi e<br />

pilastri a sezione tonda disposti lungo assi<br />

ad un ritmo di 12 metri. La struttura di copertura<br />

è stabilizzata solo tramite grandi pilastri<br />

<strong>in</strong> acciaio il cui bloccaggio è consentito tramite<br />

connessione con i pilastri di calcestruzzo<br />

armato e le travi. La <strong>com</strong>posizione staticamente<br />

consente di contenere nei limiti del<br />

possibile le deformazioni del tetto, pur r<strong>in</strong>unciando<br />

ai giunti di movimento. La soluzione<br />

da adottare è emersa s<strong>in</strong> dai primi studi effettuati<br />

sulla struttura. Per ottimizzare il peso<br />

degli elementi <strong>in</strong> acciaio, i profili sono stati<br />

calcolati <strong>in</strong>dividualmente per ogni asta.<br />

A causa del numero consistente di elementi,<br />

tra cui contiamo oltre 18.000 snodi di connessione<br />

e quasi 70.000 profili di acciaio, si<br />

è pensato di sviluppare un sistema modulare<br />

basato sulla prefabbricazione e sulla rapidità<br />

del sistema di montaggio.<br />

La simmetria del fabbricato non si rispecchia<br />

nella reticolare che segue tuttavia il medesimo<br />

orientamento ma la presenza dei lucernari<br />

a disposizione libera impedisce<br />

lucernari che si ripetono specchiati lungo<br />

l’asse. Lo snodo del livello <strong>in</strong>feriore corrisponde<br />

ad un sistema brevettato <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a<br />

dalla Mero, adeguato alle normative c<strong>in</strong>esi.<br />

Agli elementi sferici di acciaio sono fissate<br />

f<strong>in</strong>o ad 8 aste. Lo snodo superiore era stato<br />

progettato <strong>com</strong>e “bowl node” ovvero <strong>com</strong>e<br />

semisfera con parte superiore cil<strong>in</strong>drica connessa<br />

al profilo cavo di sezione quadra o<br />

rettangolare per un fissaggio diretto della lamiera<br />

grecata della superficie di copertura.<br />

Il <strong>com</strong>mittente ha scelto di modificare il particolare<br />

sostituendo il “bowl node” con uno<br />

snodo sferico, scelta che ha <strong>com</strong>portato un<br />

secondo strato di travi.<br />

Holger Falter, Arup<br />

Sezione hall pr<strong>in</strong>cipale T3 A<br />

scala 1:4000<br />

Schema funzionale<br />

T3 B livello 1–3<br />

Livello 3: arrivi <strong>in</strong>ternazionali<br />

Livello 2: partenze nazionali<br />

Livello 1: servizi tecnici


∂ 2008 ¥ 7/8 <strong>Inserto</strong> <strong>ampliato</strong> <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> Traduzioni <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> 15<br />

Sezioni hall pr<strong>in</strong>cipale<br />

hall partenze<br />

scala 1: 4000<br />

Pianta livello 3<br />

Scala 1:10000<br />

1 Controllo passaporti, VISA<br />

2 Lounge VIP<br />

3 Hall partenze<br />

4 Spazio attesa<br />

5 Shuttle Term<strong>in</strong>al 3 A/B<br />

6 Ritiro bagagli<br />

7 Impianti tecnici<br />

8 Stazione treni rapidi<br />

9 Carico/scarico<br />

10 Partenze nazionali<br />

Sezione trasversale<br />

hall di connessione<br />

scala 1:1500<br />

Sezione copertura<br />

con lucernari<br />

scala 1:50<br />

1 Pannello <strong>in</strong><br />

allum<strong>in</strong>io coibentato 60 mm<br />

2 Trave<br />

profilo <strong>in</strong> acciaio I 160 mm<br />

3 Stratificato di sicurezza 58 mm<br />

4 Profilo <strong>in</strong> acciaio | 250 mm<br />

5 Vetrata isolante<br />

6 Copertura:<br />

manto <strong>in</strong> lamiera di allum<strong>in</strong>io<br />

ad aggraffatura verticale 1,5 mm<br />

isolamento termico 200 mm<br />

barriera al vapore 150 mm<br />

lamiera grecata<br />

<strong>in</strong> acciaio perforato 150 mm<br />

7 Canale <strong>in</strong> pannello<br />

di acciaio <strong>in</strong>ox<br />

250 mm<br />

8 Snodo reticolare <strong>in</strong> acciaio<br />

9 Tubolare <strong>in</strong> acciaio Ø 300 mm<br />

10 Lamelle <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io ¡ 150/25/1 mm<br />

bianche saldate<br />

su telaio <strong>in</strong> profili di<br />

acciaio | 160 mm<br />

Vista prospettica struttura<br />

reticolare della copertura<br />

e controsoffitto sospeso<br />

sezione facciata<br />

scala 1:100<br />

1 Copertura:<br />

manto <strong>in</strong> lamiera di allum<strong>in</strong>io<br />

ad aggraffatura verticale 1,5 mm<br />

isolamento termico 200 mm<br />

barriera al vapore 150 mm<br />

lamiera grecata<br />

<strong>in</strong> acciaio perforato 150 mm<br />

2 Profilo <strong>in</strong> acciaio | 250 mm<br />

3 Elemento di connessione<br />

con la facciata, mobile<br />

4 Pilastro <strong>in</strong> acciaio Ø 640–1130 mm<br />

con drenaggio di copertura <strong>in</strong>tegrato<br />

5 Pilastro facciata <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>ato<br />

tubolare <strong>in</strong> acciaio Ø 200 mm<br />

6 Traverso <strong>in</strong> profilo di acciaio<br />

¡ 140/200 mm<br />

7 Vetrata isolante <strong>in</strong> stratificato 10+10<br />

/<strong>in</strong>tercaped<strong>in</strong>e 16/vetro di sicurezza 15 mm<br />

rivestimento basso emissivo<br />

8 Traverso facciata e<br />

lamelle fisse per il controllo solare<br />

<strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io rivestito<br />

9 Fissaggio pilastro al solaio<br />

10 Allum<strong>in</strong>io 3 mm<br />

pannello sandwich 100 mm<br />

11 Base pilastro con teste dei bulloni<br />

Annegate nel calcestruzzo<br />

12 Pista di atterraggio<br />

Pag<strong>in</strong>a 798<br />

Southern Cross Station a Melbourne<br />

La Southern Cross Station a Melbourne<br />

è nata <strong>com</strong>e stazione centrale urbana<br />

imitando le strutture realizzate <strong>in</strong> Europa.<br />

Assolve la funzione di piazza coperta offrendo<br />

un elemento di connessione al riparo<br />

dalle <strong>in</strong>temperie tra il centro urbano e i docklands.<br />

Il sistema di copertura steso su una<br />

superficie di 216 ≈ 180 metri possiede una<br />

geometria <strong>com</strong>plessa che presenta piccole<br />

simmetrie alternate a ripetizioni. La realizzazione<br />

tramite mezzi <strong>in</strong>formatici ha consentito<br />

diverse sezioni senza <strong>in</strong>crementare i costi.<br />

La forma della copertura a dune è stata sviluppata<br />

con l’ausilio di studi aerod<strong>in</strong>amici<br />

per ventilare lo spazio tramite convezione<br />

naturale. I pilastri <strong>in</strong> acciaio alti da 6 a 16<br />

metri a forma di Y si collocano ogni due b<strong>in</strong>ari.<br />

Su di essi giace la struttura primaria<br />

della reticolare ondulata a coprire una luce<br />

di 40 metri <strong>in</strong> direzione dei b<strong>in</strong>ari. Un nastro<br />

di 6 metri di larghezza <strong>in</strong> cusc<strong>in</strong>i di ETFE<br />

trasparente provvede ad illum<strong>in</strong>are naturalmente<br />

i b<strong>in</strong>ari.<br />

Planimetria generale<br />

scala 1:20.000<br />

Pianta piano<br />

Sezioni scala 1:2000<br />

1 Ingresso pr<strong>in</strong>cipale<br />

2 Ingresso<br />

3 Biglietteria<br />

4 Vendita al dettaglio<br />

5 Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

6 Negozi/uffici<br />

7 B<strong>in</strong>ario<br />

8 Ponte pedonale<br />

Particolare<br />

pilastro a Y<br />

lucernario ETFE<br />

aperture di aerazione scala 1:50<br />

1 Manto di copertura <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io<br />

ad aggraffatura verticale<br />

2 Tubolare <strong>in</strong> acciaio Ø 120 mm<br />

3 Drenaggio copertura<br />

4 Lucernario <strong>in</strong> cusc<strong>in</strong>i di ETFE<br />

5 Reticolare <strong>in</strong> acciaio curvata<br />

Ø 355 mm<br />

6 Pilastro<br />

tubolare <strong>in</strong> acciaio Ø 180–120 mm<br />

7 Tirante<br />

8 Reticolare<br />

tubolare <strong>in</strong> acciaio Ø 3600 mm, 1600 mm<br />

10 Tubolare <strong>in</strong> acciaio Ø 170 mm<br />

11 Pannelli di copertura <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io<br />

12 Protezione alla pioggia<br />

aperture di aerazione <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io<br />

perforata al 55 %<br />

Pag<strong>in</strong>a 802<br />

Palaghiaccio a San Pölten<br />

Il nuovo palazzo del ghiaccio si colloca<br />

all’<strong>in</strong>terno del centro regionale sportivo e<br />

<strong>com</strong>plesso universitario di St Pölten nei d<strong>in</strong>torni<br />

di Vienna. Il d<strong>in</strong>amismo formale dell’architettura<br />

si armonizza bene con l’ambiente<br />

circostante. Dietro una pelle liscia e lucida<br />

<strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io si trova una pista di ghiaccio da<br />

<strong>com</strong>petizione standard per utilizzi <strong>com</strong>uni<br />

(scuole, pubblico), da hockey e da patt<strong>in</strong>aggio<br />

artistico oltre che strutture per gli allenamenti.<br />

Gli spazi accessori si distribuiscono su livelli<br />

diversi ai lati est ed ovest della pista. Immediatamente<br />

dietro l’<strong>in</strong>gresso si trovano il<br />

foyer e gli spogliatoi per il pubblico, una zona<br />

riservata al ristoro, una rivendita e l’ufficio<br />

di controllo. Nei passaggi laterali si trovano<br />

gli spogliatoi per gli atleti, gli spazi per i servizi<br />

tecnologici e al di sopra la grad<strong>in</strong>ata per<br />

gli spettatori e la VIP lounge. Le norme di<br />

hockey su ghiaccio richiedono agli spazi<br />

un’altezza libera di 7 metri e una pista di<br />

ghiaccio di 30 ≈ 60 metri. La necessità poi,<br />

di avere dalla gradonata una visuale libera<br />

da pilastri su tutta la pista ha posto ai progettisti<br />

della copertura una vere sfida.<br />

Le 12 travi <strong>in</strong> legno multistrato sono caratterizzate<br />

da un taglio ad asola longitud<strong>in</strong>ale<br />

e poggiano su pilastri prefabbricati <strong>in</strong> cemento<br />

armato. Le pareti perimetrali e la copertura<br />

sono stati realizzati <strong>in</strong> elementi sandwich<br />

di legno ad alta portata, mentre i<br />

volumi di servizio sono <strong>in</strong> cemento armato.<br />

L’esigenza che i locali di servizio resistessero<br />

al freddo costante e all’umidità prodotta<br />

dal ghiaccio ha determ<strong>in</strong>ato la scelta di posare<br />

delle barriere antivapore <strong>in</strong>ternamente<br />

ed esternamente <strong>in</strong> alcuni dei <strong>com</strong>ponenti<br />

<strong>in</strong>terni del palazzetto.<br />

Le f<strong>in</strong>estre e le facciate <strong>in</strong> vetro sono state<br />

posizionate <strong>in</strong> punti dove la luce solare non<br />

riesce a penetrare direttamente pur favorendo<br />

l’illum<strong>in</strong>azione naturale.<br />

1 Banco giuria<br />

2 Ingresso<br />

3 Guardaroba<br />

4 Doccia<br />

5 Impianti tecnici<br />

6 Banco giocatori<br />

7 Spazio dedicato ad asciugarsi<br />

8 Ufficio<br />

9 Negozio<br />

10 Foyer<br />

11 Supervisore<br />

12 Personale


16 Traduzioni <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> <strong>Inserto</strong> <strong>ampliato</strong> <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> 2008 ¥ 7/8 ∂<br />

13 Macch<strong>in</strong>a del ghiaccio<br />

14 Generatore di freddo<br />

15 Tribune<br />

16 Vuoto<br />

17 Lounge VIP<br />

18 Riscaldamento/acqua calda<br />

19 Aria condizionata<br />

20 Tabellone segnapunti<br />

Sezioni particolareggiate scala 1:20<br />

1 Gua<strong>in</strong>a impermeabilizzante <strong>in</strong> PVC<br />

tessuto <strong>in</strong> poliestere<br />

pannello di OSB<br />

impermeabile al vapore 18 mm<br />

trave <strong>in</strong> p<strong>in</strong>o 80/260 mm<br />

isolamento termico<br />

<strong>in</strong> feltro 240 mm<br />

barriera al vapore<br />

<strong>in</strong> pellicola PE 0,2 mm<br />

correnti/feltro 30 mm<br />

pannello acustico<br />

lana di legno 25 mm<br />

2 Pannello <strong>com</strong>posito<br />

PE allum<strong>in</strong>io<br />

rivestito <strong>in</strong> PE 4 mm<br />

sistema <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io/<br />

ventilazione 60 mm<br />

barriera al vento<br />

poliacrilica <strong>in</strong>collata<br />

pannello <strong>in</strong> OSB<br />

a giunti <strong>in</strong>collati 15 mm<br />

elemento <strong>in</strong> legno di p<strong>in</strong>o<br />

100/180 mm<br />

con lana m<strong>in</strong>erale<br />

negli <strong>in</strong>terspazi 180 mm<br />

barriera al vapore<br />

<strong>in</strong> pellicola di PE <strong>in</strong>collata<br />

rivestimento <strong>in</strong> tavole 22 mm<br />

pannello di particelle<br />

a legante cementizio 8 mm<br />

3 Capriata <strong>in</strong> lamellare doppia<br />

240/1100 mm<br />

4 Gradone <strong>in</strong> elemento prefabbricato<br />

di c.a. 120 mm<br />

sistema <strong>com</strong>posito<br />

isolante <strong>in</strong> polistirolo/cemento 100 mm<br />

barriera al vapore a tre strati<br />

<strong>in</strong> res<strong>in</strong>a epossidica<br />

t<strong>in</strong>teggiatura con colori all’acqua<br />

grigio cemento<br />

5 Piastrella di ceramica 8 mm<br />

posa a colla<br />

impermeabilizzazione<br />

<strong>in</strong> pellicola con tessuto<br />

6 Massetto radiante 70 mm<br />

barriera al vapore <strong>in</strong><br />

pellicola PE 0,2 mm<br />

isolante termico m<strong>in</strong>erale<br />

letto <strong>in</strong> materiale di riporto 80 mm<br />

barriera al vapore <strong>in</strong><br />

pellicola PE <strong>in</strong>collata<br />

materiale di riporto<br />

<strong>in</strong> scaglie 90 mm<br />

c.a. 350 mm<br />

7 Caucciù 9 mm<br />

adesivo epossidico<br />

8 Caucciù granulato 20 mm<br />

asfalto drenante 60 mm<br />

strato di riporto a<br />

materiale f<strong>in</strong>e 50–60 mm<br />

protezione al gelo<br />

9 Rivestimento<br />

<strong>in</strong> policarbonato 4 mm<br />

polietilene 15 mm<br />

lama <strong>in</strong> lamiera di acciaio z<strong>in</strong>cato<br />

lastra di copertura<br />

<strong>in</strong> plastica r<strong>in</strong>forzata <strong>in</strong> fibra di vetro<br />

10 Ghiaccio 40 mm<br />

prato s<strong>in</strong>tetico<br />

posato su sabbia 12 mm<br />

materass<strong>in</strong>o assorbente<br />

<strong>in</strong> materiale s<strong>in</strong>tetico<br />

sabbia al quarzo<br />

con dispersione res<strong>in</strong>osa<br />

membrana<br />

strato di riporto f<strong>in</strong>e 50 mm<br />

strato di riporto ghiaia/scaglie 150 mm<br />

isolamento termico 200 mm<br />

strato di riporto ghiaia/scaglie 400 mm<br />

membrana<br />

11 Piano ribaltabile<br />

estradosso con pannello di lamiera<br />

con tagli a fessura<br />

<strong>in</strong>tradosso a vista<br />

con vernice <strong>in</strong>tumescente<br />

12 Pilastro <strong>in</strong> c.a. 1000/500 mm<br />

13 Profilo T/IPE 300/2 mm<br />

14 C.a. 150–160 mm<br />

strato di separazione <strong>in</strong> pellicola PE<br />

Assonometria struttura portante<br />

trave portante con pilastro/asse 3 scala 1:400<br />

Tecnologia<br />

Pag<strong>in</strong>a 810<br />

Palaghiaccio a San Pölten<br />

Struttura portante, elementi fisico-tecnici<br />

e impiantistici<br />

Bernd Leopold, Thomas Bertl, Bernd Egert,<br />

Wolfgang Engel<br />

Una lezione dal disastro di Bad Reichenall<br />

Durante le fasi progettuali del nuovo palazzetto<br />

di St Pölten <strong>in</strong> Austria era grande l’attenzione<br />

posta al disastro di Bad Reichenall.<br />

Nel 2006, <strong>in</strong>fatti, nella cittad<strong>in</strong>a famosa per<br />

le terme, è crollata la copertura del palazzetto<br />

uccidendo 15 persone e ferendone altre<br />

34. Stefan W<strong>in</strong>ter, docente presso il Politecnico,<br />

co<strong>in</strong>volto nelle <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i del disastro,<br />

conferma che le strutture lamellari attuali<br />

non hanno nulla <strong>in</strong> <strong>com</strong>une con le strutture<br />

<strong>in</strong> legno usate a Bad Reichenall nei primi anni<br />

‘70. Il crollo è stato dovuto ad una <strong>com</strong>b<strong>in</strong>azione<br />

di fattori, tra i quali l’utilizzo di una<br />

struttura portante <strong>in</strong>adeguata non sottoposta<br />

a prove di carico, un montaggio non professionale<br />

e la mancanza di manutenzione. Il<br />

palazzetto del ghiaccio di St Polten è costruito<br />

con travi <strong>in</strong> legno morbido ad alta efficienza<br />

secondo lo standard EN 386. Il progetto<br />

è <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con la classe di utilità 3: il<br />

carico consentito è stato ridotto del 15% per<br />

avere un marg<strong>in</strong>e di sicurezza <strong>in</strong> caso di variazioni<br />

dell’umidità ambientale.<br />

Struttura portante<br />

L’elemento fondamentale di design del palazzetto<br />

è sicuramente la copertura curva tridimensionale.<br />

La geometria della copertura<br />

è stata semplificata il più possibile per via<br />

delle forme <strong>com</strong>plesse delle sue parti iperboliche.<br />

In questo modo, si è ottenuta una<br />

copertura dove solo i due assi degli estremi<br />

curvano <strong>in</strong> due direzioni diverse.<br />

Il supporto pr<strong>in</strong>cipale della struttura della<br />

copertura è un assemblaggio di travi parallele,<br />

i punti di appoggio primario sono retrocessi<br />

di circa 4-5 metri per permettere una<br />

distanza maggiore tra i pilastri con uno spazio<br />

libero massimo di 38 metri ed uno spazio<br />

assiale di 6.25 metri. Le travi sono collegate<br />

ai pilastri <strong>in</strong> cemento armato tramite cerniere<br />

mentre i pilastri sono fissati alla loro base.<br />

Le travi sono rigide a flessione e distanziate<br />

da una connessione tubolare <strong>in</strong> acciaio ed<br />

elementi di <strong>com</strong>pressione. In prossimità dei<br />

supporti, riducendosi gradualmente la <strong>com</strong>pressione,<br />

si riduce anche lo spazio tra le<br />

travi, di conseguenza la sezione verticale<br />

della struttura diventa rettangolare. La copertura<br />

<strong>in</strong> <strong>com</strong>ponenti prefabbricati funge<br />

da seconda struttura portante. L’ <strong>in</strong>volucro<br />

della copertura è montato sopra una membrana<br />

resistente all’umidità e al vento mentre<br />

all’<strong>in</strong>terno si è provveduto a montare pannelli<br />

preforati resistenti all’umidità.<br />

Prefabbricazione<br />

La forma delle travi varia <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea col progetto<br />

che si ispira ad una cassa toracica. Per<br />

facilitare il trasporto degli elementi della copertura,<br />

le travi sono state tagliate verticalmente<br />

e assemblate <strong>in</strong> loco. Per esigenze<br />

produttive è stato necessario utilizzare un<br />

elemento orizzontale. Aff<strong>in</strong>ché i giunti fossero<br />

perfetti, tutte le parti sono state fresate<br />

tramite CNC, poi carteggiate e lucidate.<br />

La <strong>com</strong>plessa variazione di <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>azione e di<br />

distanze ha richiesto un avanzato sistema di<br />

rappresentazione tridimensionale. L’elevato<br />

grado di prefabbricazione ha reso necessario<br />

un laborioso studio nella fase <strong>in</strong>iziale di<br />

progettazione.<br />

Umidità e resistenza all’urto<br />

Durante il periodo di utilizzo del palazzetto<br />

(da agosto a maggio) il rapporto tra aria<br />

fredda e calda varia: <strong>in</strong> <strong>in</strong>verno la temperatura<br />

esterna è più bassa di quella <strong>in</strong>terna, <strong>in</strong><br />

estate l’aria <strong>in</strong>terna è più fredda di quella<br />

esterna.<br />

È stato fondamentale evitare che l’umidità<br />

prodotta dal ghiaccio penetrasse nello strato<br />

isolante della copertura.<br />

Per questo è stata applicata con grande cura<br />

una barriera al vapore acqueo di alta<br />

qualità su ambedue i lati dell’isolamento della<br />

copertura.<br />

Nell’area guardaroba, zona calda a contatto<br />

con una zona fredda, è stata aggiunta<br />

all’isolamento <strong>in</strong>terno una ulteriore barriera<br />

al vapore.<br />

La pista viene usata per il patt<strong>in</strong>aggio, patt<strong>in</strong>aggio<br />

artistico e hockey su ghiaccio.<br />

Per proteggere le parti soggette sono stati<br />

utilizzati pannelli di copertura <strong>in</strong> calcestruzzo<br />

ad alta resistenza. Inoltre, le pareti tra gli<br />

spogliatoi e l’atrio sono soggette nella parte<br />

<strong>in</strong>feriore ad urti violenti di patt<strong>in</strong>i e mazze da<br />

hockey.


∂ 2008 ¥ 7/8 <strong>Inserto</strong> <strong>ampliato</strong> <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> Traduzioni <strong>in</strong> <strong>italiano</strong> 17<br />

Si è evitato l’uso di pannelli di cartongesso e<br />

l’isolamento termico è stato applicato a pennello<br />

sulla superficie.<br />

Il ghiaccio<br />

Non è stato possibile sfruttare il calore <strong>in</strong> eccesso<br />

(assorbimento-refrigerazione) nella<br />

generazione di aria fredda necessaria per<br />

produrre il ghiaccio.<br />

Il freddo necessario è generato con un processo<br />

di refrigeramento a <strong>com</strong>pressione a<br />

corrente elettrica che utilizza l’ammoniaca<br />

<strong>com</strong>e liquido refrigerante (per garantire bassi<br />

consumi energetici)<br />

Il sistema è dotato di condensatori per il recupero<br />

energetico <strong>in</strong> modo da utilizzare il<br />

100% del calore delle macch<strong>in</strong>e refrigeranti<br />

per preriscaldare l’acqua delle docce, per il<br />

r<strong>in</strong>novo della superficie ghiacciata e per i sistemi<br />

di ventilazione.<br />

Ventilazione, deumidificazione, riscaldamento<br />

Per evitare l’effetto nebbia provocato dall’alta<br />

percentuale di umidità, l’umidità e la temperatura<br />

dei flussi di aria devono essere ben<br />

equilibrati ma è <strong>in</strong>evitabile utilizzare sistemi<br />

di deumidificazione meccanica.<br />

In questo caso, gran parte dell’umidità<br />

viene assorbita dalla struttura <strong>in</strong> legno evitando<br />

il gocciolamento e di conseguenza<br />

la formazione di superficie non lisce sulla<br />

pista.<br />

Il calore necessario per il condizionamento e<br />

per l’alimentazione del sistema di ventilazione<br />

proviene dal calore di recupero delle<br />

macch<strong>in</strong>e di produzione del ghiaccio e<br />

dall’impianto locale di riscaldamento.<br />

L’arena è riscaldata da un sistema a bassa<br />

temperatura posto sotto la pavimentazione,<br />

oltre ad un’unità centrale di ventilazione e<br />

pannelli radianti <strong>in</strong> corrispondenza del soffitto<br />

dell’area pubblica.<br />

Fondazioni<br />

La collocazione <strong>in</strong> una piana alluvionale ed il<br />

livello della falda relativamente alto hanno<br />

reso fondamentale la protezione della superficie<br />

ghiacciata dalle <strong>in</strong>filtrazioni dal basso.<br />

Le fondazioni che isolano dal ghiaccio e<br />

dall’umidità aiutano a proteggere da eventuali<br />

<strong>in</strong>nalzamenti del livello di falda.<br />

Utilizzando uno strato isolante molto spesso<br />

(200 mm) è stato possibile fare a meno di un<br />

sistema di riscaldamento a pavimento per<br />

evitare la formazione di ghiaccio nel terreno<br />

sottostante<br />

Illum<strong>in</strong>azione<br />

Per il <strong>com</strong>mittente, era fondamentale che l’illum<strong>in</strong>azione<br />

non fosse abbagliante e che<br />

non ci fossero lucernari.<br />

Era <strong>com</strong>unque <strong>in</strong>dicato lo sfruttamento della<br />

luce diurna, sia <strong>in</strong> occasione dei campionati<br />

che durante l’uso ord<strong>in</strong>ario.<br />

I raggi di luce non dovevano colpire direttamente<br />

la superficie del ghiaccio o abbagliare<br />

gli utenti: condizioni da garantire durante<br />

l’<strong>in</strong>tera giornata e <strong>in</strong> ogni stagione.<br />

Nelle fasi <strong>in</strong>iziali della progettazione sono<br />

state eseguite simulazioni a <strong>com</strong>puter per<br />

determ<strong>in</strong>are quali aree della facciata sarebbero<br />

sempre rimaste fuori dalla portata<br />

dell’irraggiamento diretto oltre a calcolare le<br />

aree dove l’apertura delle vetrate non avrebbe<br />

provocato l’<strong>in</strong>cidenza diretta dei raggi<br />

solari sulla superficie ghiacciata.<br />

Questi requisiti sono stati soddisfatti nella<br />

parte <strong>in</strong>feriore della facciata occidentale dove<br />

sono state <strong>in</strong>stallate f<strong>in</strong>estre a fessura e<br />

nella parte nord dove sono state <strong>in</strong>serite ampie<br />

superfici vetrate.<br />

∂ - <strong>Inserto</strong> <strong>in</strong> <strong>italiano</strong><br />

Zeitschrift für Architektur<br />

Rivista di Architettura<br />

48° Serie 2008 · 7/8 Grandi strutture<br />

portanti<br />

L’Impressum <strong>com</strong>pleto contenete i recapiti per<br />

la distribuzione, gli abbonamenti e le <strong>in</strong>serzioni<br />

pubblicitarie è contenuto nella rivista pr<strong>in</strong>cipale a<br />

pag. 897<br />

Redazione <strong>Inserto</strong> <strong>in</strong> <strong>italiano</strong>:<br />

Frank Kaltenbach<br />

George Frazzica<br />

Rossella Letizia Mombelli<br />

Monica Rossi<br />

e-mail: redaktion@detail.de<br />

telefono: 0049/(0)89/381620-0<br />

Traduzioni:<br />

Rossella Letizia Mombelli<br />

Partner <strong>italiano</strong> e <strong>com</strong>merciale:<br />

Reed Bus<strong>in</strong>ness Information<br />

V.le G. Richard 1/a<br />

20143 Milano, Italia<br />

carla.icardi@reedbus<strong>in</strong>ness.it<br />

silvia.lusetti@reedbus<strong>in</strong>ness.it<br />

Fonti delle illustrazioni:<br />

pag. 2: Frank Kaltenbach, Monaco<br />

pag. 3 alto: Frank Kaltenbach, Monaco<br />

pag. 3 basso: Archivio Studio Fuksas, Roma<br />

pag. 4: Frank Kaltenbach, Monaco<br />

pag. 5: Frank Kaltenbach, Monaco<br />

pag. 5 alto centro: Archivio Triennale di Milano<br />

pag. 5 basso s<strong>in</strong>istra: Piero Barbanti e Luca<br />

Tont<strong>in</strong>i, Rim<strong>in</strong>i<br />

pag. 6: Sofia Colabella, Napoli<br />

pag. 8: Christian Schittich, Monaco<br />

pag. 9: Ben McMillan/www,benmcmillan.co.uk<br />

pag. 11 alto: Didier Boy de la Tour, Parigi<br />

pag. 11 basso: Iwan Baan, Amsterdam<br />

pag. 13: Yves André, St. Aub<strong>in</strong><br />

pag. 14 s<strong>in</strong>istra: Sh<strong>in</strong>kenchiku-sha, Tokyo<br />

pag. 14 destra: Nigel Young/Foster + Partners<br />

pag. 15 s<strong>in</strong>istra: Shannon McGrath, Melbourne<br />

pag. 15 destra: Hertha Hurnaus, Vienna<br />

Piano editoriale anno 2008:<br />

∂ 2008 1/2 Costruire con il Cemento<br />

∂ 2008 3 Detail Conzept: Asili<br />

∂ 2008 4 Luce e <strong>in</strong>terni<br />

∂ 2008 5 Materiali plastici<br />

∂ 2008 6 Costruire semplice<br />

∂ 2008 7/8 Grandi strutture portanti<br />

∂ 2008 9 Detail Conzept: abitare<br />

∂ 2008 10 Facciate<br />

∂ 2008 11 Costruire con il Legno<br />

∂ 2008 12 Tema particolare


∂ Praxis<br />

• Trasparenze –<br />

vetri plastiche e metalli<br />

Materiali trasparenti, traslucidi, perforati<br />

Lo stato dell’arte dei materiali da costruzione<br />

diafani<br />

Il materiale traslucido offre al progettista<br />

un’ampia libertà creativa, impensabile<br />

con il vetro, che consente un rapporto<br />

sensoriale con la luce e stimola l’avv<strong>in</strong>cente<br />

alternanza di <strong>in</strong>terni ed esterni.<br />

Attraverso l’impiego di nuovi vetri<br />

speciali, lastre di materiale s<strong>in</strong>tetico,<br />

membrane e metalli perforati è possibile<br />

ottenere una nuova <strong>in</strong>terpretazione<br />

delle atmosfere create dagli antichi<br />

f<strong>in</strong>estroni colorati delle chiese, dalle<br />

sottili lastre di alabastro e dai riquadri<br />

di carta <strong>in</strong>telaiata dei tempi passati.<br />

Frank Kaltenbach, 2003<br />

108 pag<strong>in</strong>e con numerose illustrazioni<br />

e fotografie. Formato 21×29,7 cm<br />

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• Intonaci – stucchi e pitture<br />

Le facciate <strong>in</strong>tonacate e poi -pittura,<br />

t<strong>in</strong>ta o rivestimento?<br />

Gli <strong>in</strong>tonaci, le t<strong>in</strong>teggiature e i<br />

rivestimenti determ<strong>in</strong>ano l’aspetto<br />

delle superfici, creano effetti spaziali,<br />

giocano con la luce. Il loro impiego è<br />

determ<strong>in</strong>ante per la caratterizzazione<br />

formale dell’edificio e per la qualità<br />

dello strato protettivo. Il nuovo volume<br />

di <strong>DETAIL</strong> Praxis “Intonaci, colori,<br />

rivestimenti” presenta conv<strong>in</strong>centi<br />

soluzioni, sia tradizionali che <strong>in</strong>novative.<br />

Gli autori descrivono e def<strong>in</strong>iscono<br />

i fondamenti della materia, <strong>in</strong>dicano<br />

gli aspetti problematici e offrono utili<br />

suggerimenti per la pratica dell’edilizia.<br />

Utilizzando i particolari di due costruzioni<br />

esemplari, gli esperti documentano <strong>in</strong><br />

scala 1:10 la realizzazione di tutti i giunti<br />

più importanti di un edificio.<br />

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Verfallsdatum (Monat/Jahr)<br />

Importo /<br />

Betrag <br />

¥ In contrassegno/Gegen Rechnung<br />

Data, Firma del titolare/ Datum, Unterschrift<br />

Institut für <strong>in</strong>ternationale Architektur-Dokumentation GmbH & Co. KG, Sonnenstr. 17,<br />

80331 Monaco di Baviera, Germania, Tel. +49 89 38 16 20-0, Fax +49 89 39 86 70, E-Mail: mail@detail.de<br />

La luce, più di qualsiasi altro materiale,<br />

determ<strong>in</strong>a gli effetti volumetrici dello<br />

spazio, crea l’atmosfera e mette <strong>in</strong> scena<br />

l’architettura. Negli spazi ben illum<strong>in</strong>ati ci<br />

sentiamo bene e siamo produttivi; la luce<br />

migliora la salute. Inoltre, un’accurata<br />

progettazione illum<strong>in</strong>otecnica <strong>in</strong> grado<br />

di coord<strong>in</strong>are le fonti naturali diurne con<br />

quelle artificiali conduce <strong>in</strong>variabilmente<br />

a grandi risparmi energetici, soprattutto<br />

negli ambienti dest<strong>in</strong>ati ad ospitare uffici.<br />

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Praxis approfondisce i fondamenti della<br />

progettazione illum<strong>in</strong>otecnica sia nel campo<br />

della luce diurna che artificiale avvalendosi<br />

del contributo dei migliori specialisti <strong>in</strong><br />

questo campo. Accanto alle semplici regole<br />

di buona progettazione che co<strong>in</strong>volgono<br />

il disegno planimetrico, l’orientamento<br />

dell’edificio e l’articolazione della facciata, il<br />

manuale offre un’ampia visione d’<strong>in</strong>sieme<br />

dei più attuali sistemi d’illum<strong>in</strong>azione<br />

naturale e artificiale, valutandone l’efficacia<br />

nel contesto di alcuni progetti esemplari.<br />

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I prezzi sono riferiti al list<strong>in</strong>o di novembre 2007

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