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La Grotta di Altamira - Deutsches Museum

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Progetto “100 classi”<br />

<strong>La</strong> <strong>Grotta</strong> <strong>di</strong> <strong>Altamira</strong><br />

• L’esposizione <strong>di</strong> <strong>Altamira</strong><br />

• Il complicato processo <strong>di</strong> riproduzione – <strong>La</strong> replica del <strong>Deutsches</strong> <strong>Museum</strong><br />

• Il <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> tecnologia dell’Età della Pietra – Un nuovo progetto<br />

Nel 1879, fu scoperta la prima grotta con i <strong>di</strong>pinti dell’Età della Pietra ad <strong>Altamira</strong> nella Spagna<br />

Settentrionale. In quel periodo non si riteneva che fosse così antica come noi oggi sappiamo, quasi<br />

15.000 anni. L’influenza delle teorie darwiniane indusse gli scienziati a credere che l’uomo<br />

primitivo somigliasse alla scimmia e quin<strong>di</strong> fosse incapace <strong>di</strong> mostrare capacità intellettuali o atti <strong>di</strong><br />

creatività artistica. Così i <strong>di</strong>pinti <strong>di</strong> <strong>Altamira</strong> furono imme<strong>di</strong>atamente <strong>di</strong>chiarati falsi. Solo dopo la<br />

scoperta <strong>di</strong> altre grotte dell’Età della Pietra, i cui <strong>di</strong>pinti poterono essere datati sulla base della loro<br />

relazione con scoperte archeologiche, e <strong>di</strong> ulteriori ricerche, furono infine confermati originali.<br />

Dipinto sul soffitto<br />

della grotta <strong>di</strong> <strong>Altamira</strong><br />

I <strong>di</strong>pinti della grotta furono fatti quasi 15.000 anni fa nel tardo<br />

periodo Paleolitico. Rappresentano animali vissuti durante l’età<br />

glaciale. Oltre a un cavallo e ad alcuni “daini” o cervi femmine, vi si<br />

trovano principalmente bisonti, insieme a un numero <strong>di</strong> figure<br />

astratte. I <strong>di</strong>pinti furono eseguiti con colori naturali come ocre gialle,<br />

rosse e castane, terra nero manganese e carboncino. In alcuni luoghi<br />

sono scolpiti su roccia. In particolare per il bisonte i colori erano<br />

graduati con una tale gamma <strong>di</strong> sfumature, che le creature<br />

apparivano tri<strong>di</strong>mensionali e meravigliosamente realistiche. I bisonti<br />

che giacciono per terra sono <strong>di</strong>pinti su pieghe naturali della roccia e<br />

hanno la funzione sia <strong>di</strong> <strong>di</strong>pinto sia <strong>di</strong> rilievo.<br />

Davanti all’entrata vi è un’introduzione generale alle varie epoche dell’Età della Pietra e all’arte <strong>di</strong><br />

questo periodo, con particolare riguardo per le pitture rupestri. Alla vera grotta <strong>di</strong> <strong>Altamira</strong> si<br />

accede attraverso una stanza ad aria con<strong>di</strong>zionata situata davanti all’ingresso. Questa la protegge dai<br />

raggi del sole, trattiene l’aria fredda e mantiene la temperatura costantemente bassa, riproducendo le<br />

con<strong>di</strong>zioni climatiche che hanno preservato con successo gli antichi <strong>di</strong>pinti fino a oggi. I molti<br />

visitatori che volevano vedere la grotta originale portavano con sé non solo la curiosità, ma anche il<br />

calore, che rappresentava un grave pericolo per i <strong>di</strong>pinti.<br />

Oggi la caverna non è più aperta al pubblico e chi vuole visitarla può farlo unicamente prenotando<br />

con notevole anticipo oppure facendo una richiesta scritta. L’esposizione realizzata dal <strong>Deutsches</strong><br />

<strong>Museum</strong> contiene descrizioni del complicato processo portato avanti per riprodurre una copia esatta<br />

dei <strong>di</strong>pinti originali rispetto sia alla forma sia ai materiali usati.<br />

Istituto <strong>di</strong> Istruzione Superiore <strong>di</strong> Velletri III G 1


Progetto “100 classi”<br />

Il complicato processo <strong>di</strong> riproduzione - <strong>La</strong> replica del <strong>Deutsches</strong> <strong>Museum</strong><br />

L’esposizione della grotta <strong>di</strong> <strong>Altamira</strong> nel <strong>Deutsches</strong> <strong>Museum</strong> consiste in un’esatta copia delle<br />

pareti della grotta e dei suoi <strong>di</strong>pinti in termini <strong>di</strong> forme e materiali usati. Per la prima volta le pitture<br />

rupestri dell’Età della Pietra sono state copiate in questo modo. I meto<strong>di</strong> utilizzati hanno presentato<br />

molte <strong>di</strong>fficoltà, non essendo possibile avere un contatto fisico con le pareti stesse, cioè farne<br />

<strong>di</strong>rettamente un calco. Queste sono state le fasi del lavoro:<br />

1. Misurazione del rilievo del soffitto usando la<br />

fotogrammetria<br />

4. Produzione <strong>di</strong> uno stampo negativo in<br />

silicone; produzione dello stampo positivo in<br />

pietra: il rilievo del soffitto in mostra.<br />

2. Sviluppo <strong>di</strong> un <strong>di</strong>agramma <strong>di</strong> stratificazione,<br />

simile ai profili <strong>di</strong> una cartina geografica.<br />

3. Trasformazione dei risultati in un plastico<br />

tri<strong>di</strong>mensionale.<br />

5. Dipinto del tetto in terra, ocra e carboncino.<br />

Istituto <strong>di</strong> Istruzione Superiore <strong>di</strong> Velletri III G 2


Progetto “100 classi”<br />

Nel 1964 il <strong>Deutsches</strong> <strong>Museum</strong> fece un secondo modello del soffitto della grotta per il museo<br />

archeologico <strong>di</strong> Madrid. Ora che la grotta originale <strong>di</strong> <strong>Altamira</strong> praticamente non è più accessibile,<br />

queste copie fatte dal <strong>Deutsches</strong> <strong>Museum</strong> sono le uniche opportunità per molti visitatori <strong>di</strong> vedere i<br />

<strong>di</strong>pinti. Gli stessi meto<strong>di</strong> fotogrammetrici furono usati più tar<strong>di</strong> come basi per le copie delle grotte<br />

<strong>di</strong> <strong>La</strong>scaux e Niaux in Francia, poiché anch’esse dovettero essere chiuse per proteggere i <strong>di</strong>pinti.<br />

Già nei primi anni ‘60 il <strong>Deutsches</strong> <strong>Museum</strong> aveva dunque spianato la strada in questa <strong>di</strong>rezione,<br />

mostrando come i <strong>di</strong>pinti su roccia potessero essere protetti senza <strong>di</strong>ventare totalmente inaccessibili<br />

al pubblico.<br />

Il <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> tecnologia dell’Età della Pietra – Un nuovo progetto<br />

Nel luglio del 1995 l’esposizione della <strong>Grotta</strong> <strong>di</strong> <strong>Altamira</strong> fu<br />

ri<strong>di</strong>segnata. <strong>La</strong> nuova sistemazione è soltanto la prima fase della<br />

realizzazione <strong>di</strong> un nuovo <strong>di</strong>partimento de<strong>di</strong>cato alla tecnologia dell’Età<br />

della Pietra, che il <strong>Deutsches</strong> <strong>Museum</strong> intende allestire nelle sale<br />

intorno alla <strong>Grotta</strong> <strong>di</strong> <strong>Altamira</strong>. Questo <strong>di</strong>partimento illustrerà le<br />

conquiste <strong>di</strong> quel periodo, che costituiscono le basi della tecnologia,<br />

della cultura e della civiltà o<strong>di</strong>erna.<br />

<strong>La</strong> nuova sezione si occuperà <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi aspetti dei tempi preistorici, così come dei meto<strong>di</strong><br />

archeologici sviluppati sulla base delle ricerche scientifiche e tecnologiche più avanzate. Si<br />

estenderà così dagli albori della tecnologia - i primi strumenti in pietra - alle loro applicazioni<br />

o<strong>di</strong>erne.<br />

Traduzione italiana<br />

Ringraziamo per aver curato la traduzione italiana del testo la classe:<br />

• III G dell’Istituto <strong>di</strong> Istruzione Superiore <strong>di</strong> Velletri - Liceo socio-psico-pedagogico, seguita<br />

dai professori Fortunato Emanuele Calabrò e Luigi Savinelli<br />

L’attività è stata svolta nell’anno 2002-03 per il Progetto “100 classi”, nel quadro del<br />

programma <strong>di</strong> collaborazione tra il <strong>Deutsches</strong> <strong>Museum</strong> e l’Ufficio Scolastico Regionale per il<br />

<strong>La</strong>zio.<br />

Istituto <strong>di</strong> Istruzione Superiore <strong>di</strong> Velletri III G 3

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