Giornata di studio Arti decorative e musei L'Italia ... - Palazzo Madama
Giornata di studio Arti decorative e musei L'Italia ... - Palazzo Madama
Giornata di studio Arti decorative e musei L'Italia ... - Palazzo Madama
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
INTRODUZIONE<br />
Il Museo Civico d’Arte Antica e le arti <strong>decorative</strong><br />
SIMONETTA CASTRONOVO<br />
zionamento delle opere da esporre (Fig.24) 15 . Anche in questo caso si trattava <strong>di</strong> una<br />
rassegna che spaziava dal Me<strong>di</strong>oevo al contemporaneo: dalla tappezzeria dell’Apocalisse<br />
della cattedrale <strong>di</strong> Angers commissionata a Nicolas Bataille da Luigi d’Angiò (destinata<br />
a Sala Staffarda), alle tappezzerie gotiche francesi e fiamminghe del XV e XVI secolo<br />
(in Sala Acaia); dagli arazzi su <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> Vouet, Poussin e Le Brun (Sala Senato), alla<br />
produzione della manifattura dei Gobelins e <strong>di</strong> Beauvais del XVIII secolo (Camera delle<br />
Guar<strong>di</strong>e, Sala Guidobono e Sala Feste); per arrivare infine al settore contemporaneo,<br />
con le tappezzerie dei surrealisti Jean Lurçat e Lucine Coutaud in sala Quattro Stagioni,<br />
quelle <strong>di</strong> Jean-Louis Cavailles, vicino ai fauves, in Camera <strong>di</strong> <strong>Madama</strong> Reale, e ancora le<br />
opere <strong>di</strong> Pierre Dubreuil, Maurice-Louis Savin, René Pierrot – tutti pittori/illustratori attivi<br />
tra le due guerre come “cartonniers” <strong>di</strong> tappezzerie – in Gabinetto Cinese, le creazioni<br />
dei postcubisti Marcel Gromaire e Louis Robert Latapie in Camera Nuova, e un gran<br />
finale con la tappezzeria Polynesie <strong>di</strong> Henri Matisse in Veranda sud. A due anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza,<br />
nel 1955, sempre Viale organizzava in Sala Senato a <strong>Palazzo</strong> <strong>Madama</strong>, una grande mostra<br />
sul design contemporaneo (Fig. 25).<br />
Riprendendo quin<strong>di</strong> un <strong>di</strong>scorso già avviato da Viale, <strong>Palazzo</strong> <strong>Madama</strong> ha imbastito in<br />
questi ultimi cinque anni <strong>di</strong>verse iniziative legate alle arti <strong>decorative</strong> del Novecento.<br />
In or<strong>di</strong>ne cronologico, nel 2008 la mostra su Roberto Sambonet. Designer, Grafico, <strong>Arti</strong>sta<br />
(1924-1995), Fig 26; nel 2010, Arte e Industria a Torino. L’avventura Lenci. Ceramica d’arredo<br />
1927-1937 (Fig. 27); e tra fine 2010 e inizio 2011, Preziosi non preziosi. Gioielli fantasia da<br />
una collezione torinese (Fig. 28). Una serie <strong>di</strong> mostre che ha consentito <strong>di</strong> valorizzare<br />
importanti patrimoni piemontesi (la ceramica Lenci), <strong>di</strong> raccontare storie del territorio<br />
(Roberto Sambonet <strong>di</strong>segnò <strong>di</strong>versi oggetti in acciaio per la <strong>di</strong>tta Sambonet <strong>di</strong><br />
Vercelli); e <strong>di</strong> portare alla luce ricche collezioni torinesi, come quella <strong>di</strong> costume jewellery<br />
<strong>di</strong> Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. In parallelo, ci sono stati singoli episo<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
nuovi allestimenti che hanno portato a <strong>Palazzo</strong> <strong>Madama</strong> le creazioni <strong>di</strong> designers contemporanei.<br />
Nel 2010, in parallelo al riallestimento <strong>di</strong> sala Tessuti con una selezione <strong>di</strong><br />
merletti antiche del museo dal XVI al XIX secolo, sono state inserite in vari ambienti<br />
del palazzo le opere <strong>di</strong> tre fiber artist, Wanda Casalis, Gina Moran<strong>di</strong>ni e Thessy<br />
Schoenholzer (Fig. 29). Nella stessa ottica sono stati esposti a varie riprese a <strong>Palazzo</strong><br />
<strong>Madama</strong> i lavori degli studenti dell’Istituto Europeo <strong>di</strong> Design. Nel 2009 abiti e accessori<br />
<strong>di</strong> moda in velluto, elaborati dagli allievi del 3°anno <strong>di</strong> Fashion and Textile Design ispirandosi<br />
alla collezione <strong>di</strong> velluti del museo (Antiche Trame – Nuovi Progetti) ed esposti<br />
nella torre romana nord (Fig.30); e nel 2011 una serie <strong>di</strong> cammei contemporanei – nati dallo<br />
stu<strong>di</strong>o dei cammei <strong>di</strong> età romana, rinascimentale e neoclassica <strong>di</strong> <strong>Palazzo</strong> <strong>Madama</strong><br />
–, realizzati con materiali alternativi, come il silicone, la carta, il plexiglas, la plastica, il<br />
rame, l’ottone e l’alpacca, dagli studenti del secondo e terzo anno del Corso triennale post<strong>di</strong>ploma<br />
in Design del Gioiello e dell’Accessorio; i nuovi gioielli sono rimasti esposti per<br />
tre mesi nelle vetrine negli ambienti barocchi <strong>di</strong> Piccola Guardaroba e Gabinetto Cinese<br />
(Cammei Contemporanei. Le creazioni IED per <strong>Palazzo</strong> <strong>Madama</strong>, Fig. 31). La collaborazione<br />
con l’Istituto Europeo <strong>di</strong> Design ha avuto anche un altro significato: la pratica <strong>di</strong><br />
stu<strong>di</strong>are gli oggetti antichi dal vero, al fine <strong>di</strong> trarne ispirazione per nuove creazioni,<br />
permette <strong>di</strong> ricollegare il museo <strong>di</strong> oggi a quello <strong>di</strong> centocinquanta anni fa, quando gli<br />
artigiani e i giovani <strong>di</strong>segnatori venivano sollecitati ad andare nei <strong>musei</strong> d’arte e industria<br />
proprio per trovare modelli per i loro lavori, sia sotto il profilo delle tecniche che su<br />
XII