il De cultu feminarum ei costumi della donna - Scanzo.altervista.org ...

La donna nel pensiero cristiano antico – II
© e ® 2004, http://www.scanzo.altervista.org
Tertulliano: il De cultu feminarum e i costumi della donna;
il De virginibus velandis, dall’abbigliamento allo stile di vita
[vol. III, pp. 41-43; Excursus III, pp. 32-38]
A. Analisi dell’opera De cultu feminarum
1. che cos’è
a. trattato in 2 libri su abbigliamento, trucco, accessori e contegno delle donne
b. probabilmente tra il 202 e il 212 d.Chr.
c. destinato a tutte le donne, non solo a quelle cristiane
d. : [per il pubblico femminile] Tertulliano è il più accanito misogino cristiano
2. il titolo e i vocaboli dell’abbigliamento
a. molteplicità dei titoli (perché i 2 libri furono pubblicati autonomamente?)
b. habitus = (cultus + ornatus)
c. Habitus feminae duplicem speciem circumfert, cultum et ornatum. Cultum dicimus quem mundum [acconciatura]
muliebrem uocant, ornatum quem immundum [sconcezza] muliebrem conuenit dici. Ille in auro et argento et
gemmis et uestibus deputatur, iste in cura capilli et cutis et earum partium corporis quae oculos trahunt. Alteri
ambitionis crimen intendimus, alteri prostitutionis, ut iam hinc prospicias, Dei ancilla, quid ex his disciplinae tuae
conueniat, quae de diuersis institutis censearis, scilicet humilitatis et castitatis.
3. i temi dominanti
a. origine demoniaca del lusso; tutto da Eva, arti rivelate dagli angeli disertori
b. donna con cultus pecca di ambizione e prostituzione
c. rimedi: pudicitia e castitas, usare gli ornamenta coelestia
d. donna ha grandissime colpe, ma alcune le ha anche l’uomo
4. i passi e le argomentazioni principali
a. In doloribus et anxietatibus paris, mulier, et ad uirum tuum conuersio tua et ille dominatur tui: et Euam te esse
nescis? Viuit sententia Dei super sexum istum in hoc saeculo: uiuat et reatus necesse est. Tu es diaboli ianua; tu es
arboris illius resignatrix; tu es diuinae legis prima desertrix; tu es quae eum suasisti, quem diabolus aggredi non
ualuit; tu imaginem Dei, hominem, tam facile elisisti; propter tuum meritum, id est mortem, etiam filius Dei mori
habuit: et adornari tibi in mente est super pelliceas tuas tunicas?
b. Il lavoro delle miniere ha dato alla donna tutto ciò che sodisfi la vanità femminile : pietre
preziose, cerchietti d’oro alle braccia, materie coloranti, polvere nera con cui si allungano gli
occhi. Le donne non potrebbero piacere agli uomini senza le accortezze del trucco?
c. Donne, siete state corrotte dagli angeli caduti, indotte a offendere Dio
d. Le miniere sono legate alla terra: essa ha un nome glorioso, ma diventa tormento
e. Le pietre non reggono nemmeno i muri di una casa, solo utili alla balordaggine della donna; la
perla, ad esempio, è una deiezione della perla. La gloria di questi oggetti è data da rarità ed
esotismo: preso i barbari – dove l’oro abbonda – i carcerati vengono incatenati con l’oro
f. Poi grande è la colpa dei colori. Alterius enim esse non possunt, si Dei non sunt, quia aemuli sint necesse
est quae Dei non sunt. Alius autem praeter diabolum et angelos eius aemulus Dei non est. Ceterum materiae ex
Deo sunt. Non statim et huiusmodi fructus latent in omnibus. Se Dio avesse voluto la lana rossa, avrebbe
fatto le pecore scarlatte
g. Dall’avere nasce il peccato del possedere smodatamente, quindi l’ambizione
h. Io vi scrivo queste cose per la vostra salvezza: Ancillae Dei uiui, conseruae et sorores meae, quo iure
deputor uobiscum, postremissimus omnium quidem, eo iure conseruitii et fraternitatis audeo ad uos uerba ista
facere, non utique affectationi sed affectioni procurans in causa uestrae salutis. Ea salus, nec feminarum modo
sed etiam uirorum, in exhibitione praecipue pudicitiae statuta est. Nam cum omnes templum Dei simus, inlato in
nos et consecrato Spiritu Sancto, eius templi aeditua et antistes pudicitia est quae nihil immundum nec profanum
inferri sinat, ne Deus ille qui inhabitat inquinatam sedem offensus derelinquat.
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i. Anche i pagani hanno una certa castità, ma è imperfetta, perché hanno abiti spregiudicati: perché
ci si trucca, per rifiutare se desiderate? Vi truccate non per dannare solo voi stesse, ma anche gli
altri che vi desidereranno: non seguite il comandamento “ama il prossimo tuo come te stesso”
j. Se c’è la continenza e la castità, la bellezza non serve; una santa, anche se bella, non deve essere
occasione di caduta
k. La donna deve piacere solo a suo marito (quindi non serve curarsi): Quasi gentilibus dicam, gentili et
communi omnium praecepto alloquens uos: solis maritis uestris placere debetis. In tantum autem placebitis eis in
quantum alteris placere non curaueritis. Securae estote, benedictae, uxor nulla deformis est marito suo; satis
placuit cum electa est seu moribus seu forma commendata. Ne quae uestrum putent si temperauerint a
compositione sui, odium et auersionem maritorum prosecuturam. Omnis maritus castitatis exactor est; formam uero
fidelis non expectat quia non isdem bonis quae gentiles bona putant capimur; infidelis contra etiam suspectam
habet, uel propter illam sceleratam in nos opinionem gentilium. Cui ergo pulchritudinem tuam nutrias? Si fideli,
non exigit; si gentili, non credit. Quid gestias aut suspecto aut non desideranti placere?
l. Non voglio mica indurvi ala sporcizia e allao squallore, ma solo alla misura, per piacere a Dio.
Peccano contro di Lui le donne che tormentano la pelle con i cosmetici, tingono le labbra di
rossetto, allungano gli occhi di nerofumo: esse, evidentemente, non sono soddisfatte dell’arte
modellatrice di Dio, se correggono, disapprovano. Quod nascitur opus Dei est. Ergo quod infingitur
diaboli negotium est. Diuino operi Satanae ingenia superducere quam scelestum est!
m. Se mi trucco, mento
n. Ci possono essere dei danni: la tintura per capelli corrode il cervello; torturate i vostri capelli con
mille acconciature, vi annodate capelli finti spesso presi da cadaveri. Ah! Potessi risorgere tra i
vostri piedi per vedere quante di voi risorgeranno con quei capelli finti…fate cicatrici sul vostro
corpo per mettervi delle pietre
o. Anche l’uomo commette gli stessi peccati (in più l’effeminatezza): rasarsi e curarsi troppo la
barba, eliminare capelli bianchi, depilarsi il corpo, usare lo specchio
p. adnectentes ceruicibus iugum Christi. Caput maritis subicite et satis ornatae eritis; manus lanis occupate, pedes
domi figite et plus quam in auro placebitis. Vestite nos serico probitatis, byssino sanctitatis, purpura pudicitiae.
Taliter pigmentatae Deum habebitis amatorem.
B. Analisi dell’opera De virginibus velandis
1. che cos’è
a. breve trattato del 213 dedicato alle giovani donne che avevano professato la verginità cristiana
b. periodo montanista (eretico) che accentua le caratteristiche di rigore morale
2. donna è pericolosa a causa della sua bellezza: trova rimedio nel velo
a. ne nasconde grazia e bellezza
b. ammirare o voler essere ammirate è peccato, è una specie di violenza (stupri passio)
c. se la donna si denuda la testa, è divenuta un’altra
d. vela il tuo capo, rivesti l’armatura del pudore, innalza un muro sul tuo sesso, non lasciar
trapelare su di te sguardi
e. velo deve cominciare dove finisce la veste; è il giogo delle donne: le donne cristiane possono
imparare da quelle d’Arabia, solite coprirsi non solo il capo, ma pure il volto intero. La presenza
di Dio nell’anima si deve riconoscere anche nel capo delle donne
f. donne con veli meno ampie di un a mano sono come gli struzzi spaventati
g. se lo Spirito Santo dovesse scegliere, sceglierebbe l’uomo, perché è migliore: più forte, più
avido di donne e più passionale, la sua contineneza, pertanto – è più difficile e quindi migliore,
perché ha più sacrificio
h. maschio è immagine di Dio più intima, migliore, perché creato prima
i. la continenza è migliore della verginità: non è una grazia naturale (o divina) ma è frutto
dell’ascesa e del sacrificio
3. e col matrimonio, che fare?
a. problema dei “due Dio”: Dio (andate e moltiplicatevi) e Cristo (esortazione alla continenza)
(eresia di Marcione)
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b. uomo + donna in carnem unam = esclusione di II nozze
c. se mondo è alla fine, che senso ha mettere al mondo dei figli?
d. figli sono pesi inutili, dannosi e inopportuni
e. migliori sono le vedove e le non-sposate: sposarsi è indulgere alla libidine; vedove si sposano
con Dio
f. sposarsi è preghiera e astensione sessuale: eliminazione della sessualità coniugale
C. I punti nodali e le interpretazioni della donna in Tertulliano
1. il lusso e la donna prima di Tertulliano
a. leges sumptuariae (lex Oppia, 215 a.Chr., Catone, Plauto)
b. esaltazione dei Barbari, incivili ma incorrotti
c. “meglio essere buona che ricca: una bella toeletta può averla anche una prostituta, ma presto si
insozza col fango; i costumi delicati, invece, ti rendono accettabile anche con una toeletta
scalcinata” (Plaut. Poe. 297 ss.)
d. contro gli eccessi: Ovidio, elegiaci, Plinio
e. poi cinico-stoici e Seneca (>>> fonti di Tertulliano)
f. infine cristiani e fonti biblico-evangeliche (cfr. Apoc.: Babilonia è meretrice truccata)
2. temi comuni tra pagani e cristiani
a. bellezza incentiva la passione, quindi dà turbamenti
b. ci si orna quando si vuol commettere adulterio (cfr. prostitute a Roma e Afrodite)
c. ornamenti sono artificiosi e coprono la bellezza della natura
3. dopo Tertulliano:
a. Cipriano, De habitu virginum; Commodiano; Giovanni Criosostomo; Ambrogio, De virginitate;
Gregorio di Nissa; Atanasio; Agostino; Gerolamo; medioevo
4. si tratta di una storia umana esaminata dall’angolazione femminile
a. tutto parte dalla “grande colpa di Eva” e arriva alla donna pagana
b. dalla castità imperfetta della donna pagana alla perfetta verginità cristiana
c. colpa fondamentale è la voluptas placendi, causa della conversio ad virum
5. abbondanza di luoghi comuni
a. disprezzo dei metalli e delle pietre preziose, sul modello dei barbari
b. pericolo della bellezza femminile, accettazione della vecchiaia, no all’effeminatezza
c. complicità degli specchi; alterare natura è una colpa (da sempre, per tutti)
d. donna induce uomini nell’errore (cfr. Eva), non deve frequentare luoghi pubblici
e. donna deve essere munda: caput, frontem, collum, oculos, linguam, aures, manus, pedes
6. donna deve vivere integralmente il cristianesimo, non essere di scandalo: in ogni donna rivive Eva
7. ogni colpa è della donna
a. altro che truccarsi, dovrebbe essere sempre penitente
b. tradizione giudaico-ellenistica: Adamo non ebbe colpa, solo Eva sgarrò; donna è tutta inganno, è
inferiore
c. la coppia della (bello buono) è ignoto
8. Tertulliano non capisce che anche la donna va redenta, soprattutto se è ancora più peccatrice dell’uomo
a. peccato d’origine, diffidenza verso la sessualità
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