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Pdf Relazione conclusiva di Bonfanti - Fnp Cisl

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SOMMARIO<br />

• VERSO UNA CONFEDERALITA’ INNOVATIVA ............................................... 2<br />

• QUADRO POLITICO. ........................................................................................ 5<br />

• CRESCITA DELLE DISUGUAGLIANZE ............................................................ 6<br />

• QUADRO ECONOMICO ................................................................................... 7<br />

• RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E CENTRALITÀ DELLA<br />

SUSSIDIARIETÀ ............................................................................................. 10<br />

• AZIONE SINDACALE PER INFLUIRE SULLA DELEGA FISCALE-<br />

ASSISTENZIALE ............................................................................................ 14<br />

• IDEE PER IL FUTURO .................................................................................... 21<br />

• LA SFIDA DELLA FNP DOPO L’ASSEMBLEA ORGANIZZATIVA ................ 30<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 1


• Verso una confederalita’ innovativa<br />

La Conferenza organizzativa e’ un’occasione obbligata per valutare il senso<br />

del percorso della <strong>Fnp</strong> a far tempo dal congresso nazionale proiettandolo nella<br />

frazione temporale dell’intervallo infra-congressuale.<br />

La <strong>di</strong>rigenza nazionale, come e’ noto, ha assunto gli impegni e gli obiettivi fissati<br />

dal Congresso, ha lavorato per svilupparli sollecitando la massima<br />

partecipazione dei <strong>di</strong>rigenti territoriali, dei quadri, dei militanti, dell’area <strong>di</strong><br />

consenso che si materializza intorno alla <strong>Fnp</strong>.<br />

Come e’ noto l’azione politico-sindacale, nella sua proiezione propulsiva e<br />

nella continua proiezione <strong>di</strong> idee, <strong>di</strong> programmi, progetti mirati, innovazioni<br />

organizzative deve comunque tener conto della variabilità del contesto politico,<br />

delle mutazioni del quadro economico sociale, delle evoluzioni, a volte<br />

accidentate, delle istituzioni ai vari livelli e delle comunità territoriali, dove la<br />

<strong>Fnp</strong>, nella sua complessa articolazione, si ra<strong>di</strong>ca e si riconosce.<br />

Un profilo essenziale della <strong>Fnp</strong> e’ rappresentato dalla sua natura confederale:<br />

• non solo per il carattere prioritario nell’interesse generale della tensione<br />

verso il bene comune rispetto alla legittima tutela dell’interesse<br />

categoriale;<br />

• ma anche per l’estrema pluralità della provenienza degli associati e delle<br />

prioritarie appartenenze categoriali;<br />

• ma, soprattutto, per la composizione della rappresentanza<br />

plurisoggettiva, per la rappresentatività complessa sotto il profilo multi-<br />

etnico e multi-culturale.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 2


Questa forma <strong>di</strong> confederalità basata sul sapere, sulla conoscenza,<br />

sull’accettazione, sul profilo relazionale intrinseco alla persona, sulla solidarietà<br />

e sull’aiuto connessi al valore fondante del dono, costituisce il presupposto per<br />

l’intergenerazionalità, del rapporto con i giovani, con i deboli e gli emarginati<br />

che giunge sino alla sua massima espressione verso la pluralità delle forme <strong>di</strong><br />

invali<strong>di</strong>tà e, in particolare, verso la non autosufficienza.<br />

La confederalità della <strong>Fnp</strong> costituisce quin<strong>di</strong> un nuovo umanesimo con al<br />

centro la persona, il suo aspetto relazionale, l’amicizia civile, la libertà intesa<br />

come bene con<strong>di</strong>viso, il <strong>di</strong>namismo sociale orientato verso la coesione,<br />

l’inclusione, la solidarietà, la capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo aperto e costruttivo dei <strong>di</strong>versi<br />

attori del territorio.<br />

Questa impostazione innata <strong>di</strong> confederalità si traduce in una innovativa<br />

creatività, in una coraggiosa progettualità verso il futuro, in una tendenza<br />

solidale verso la comunità, nella quale i pensionati ed, in genere, gli anziani<br />

costituiscono una reale risorsa della società civile, un concreto fattore <strong>di</strong><br />

crescita del modello sociale .<br />

In questo contesto la <strong>Fnp</strong> introduce un ruolo <strong>di</strong> sindacato propulsivo, coerente<br />

con i valori fondanti, tendenzialmente unitario, con una visione prospettica che<br />

travalica il residuo ideologico <strong>di</strong> duopolio sindacale, che <strong>di</strong>aloga, che interpreta i<br />

bisogni, che negozia, che costruisce ed anima la contrattazione sociale quale<br />

vero coacervo pulsante del rapporto con i più deboli, gli emarginati, i giovani, le<br />

donne e gli immigrati.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 3


Un ruolo sindacale, autonomo e partecipato, che concorre a definire le<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita nel territorio, <strong>di</strong>alogando con le autonomie locali e<br />

proponendo soluzioni innovative più aperte ed avanzate, creando profili<br />

esistenziali più compiuti ed accettabili, recuperando quanti vengono sospinti ai<br />

margini del vivere civile, nell’area della povertà, dell’ingiustizia e della violenza.<br />

La <strong>Fnp</strong> concorre ad esercitare la contrattazione sociale, nel territorio, funzionale<br />

ad un welfare universale, mirato all’uguaglianza, alla <strong>di</strong>gnità, ai <strong>di</strong>ritti civili e<br />

sociali.<br />

L’effetto negoziale <strong>di</strong> questa azione sindacale consente alle persone, dagli<br />

anziani ai giovani, <strong>di</strong> vivere il loro tempo, trasformando la composizione sociale<br />

in opportunità per sé ed utilità per gli altri, costruendo un’ alternativa<br />

democratica e strategica contrapposta ad una società chiusa e corporativa.<br />

Diventa essenziale per la <strong>Fnp</strong> contrastare la <strong>di</strong>lapidazione <strong>di</strong> capitale umano,<br />

che paralizza le basse qualifiche, i red<strong>di</strong>ti bassi, le pensioni infime e deriva dalla<br />

incapacità <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare lo sviluppo con politiche eque <strong>di</strong> re<strong>di</strong>stribuzione delle<br />

risorse contrastando quel circolo vizioso in cui la <strong>di</strong>suguaglianza sociale ed il<br />

ristagno economico si rafforzano a vicenda.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 4


• Quadro politico.<br />

Da troppo tempo il Paese ristagna, la politica si esaurisce nell’espressione<br />

del potere, con una maggioranza ed una opposizione che non con<strong>di</strong>vidono<br />

più nemmeno una comune grammatica istituzionale.<br />

ll duopolio alimenta la contrapposizione dei partiti che, tuttavia, non riescono<br />

a rappresentare l’interesse dei citta<strong>di</strong>ni e a promuovere il bene comune,<br />

tanto meno sono in grado <strong>di</strong> concretizzare una visione <strong>di</strong> riforme strutturali.<br />

Il Governo è arrivato al capolinea. Non riesce a garantire la coesione<br />

necessaria per rispettare gli impegni assunti con l’Europa e per fare<br />

decollare un processo <strong>di</strong> ripartenza politica ed economica.<br />

Le parti sociali, in particolare le Confederazioni ,hanno espresso un giu<strong>di</strong>zio<br />

lapidario sulla situazione chiedendo al Presidente del Consiglio un segno <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>scontinuità per dare vita ad un esecutivo <strong>di</strong> larghe intese, con poche e<br />

chiare priorità, oppure <strong>di</strong> ricorrere al voto anticipato, che costituisce, tuttavia,<br />

un grave danno, dato che il governo non ha più “ la forza politica e la<br />

capacità <strong>di</strong> prendere le decisioni necessarie”. L’ipotesi <strong>di</strong> un governo con<br />

una maggioranza più ampia si regge sul fatto che l’esecutivo in carica non<br />

appare in grado <strong>di</strong> reggere, da solo, il peso enorme della crisi finanziaria e<br />

politica che si è abbattuta sull’Italia.<br />

Serve, in definitiva, un governo senza precedenti per un’ emergenza senza<br />

precedenti.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 5


• Crescita delle <strong>di</strong>suguaglianze<br />

Anche in Italia, come riscontro <strong>di</strong> una <strong>di</strong>mensione internazionale, cresce la<br />

rabbia per l’impotenza della politica, per il succedersi <strong>di</strong> manovre sbagliate,<br />

inefficienti ma sostanzialmente inique, come segno <strong>di</strong> una autocrazia<br />

morente, peraltro oggetto <strong>di</strong> un forzoso protettorato tedesco-francese e della<br />

BCE, costituitosi in carenza <strong>di</strong> una reale e autentica autorità politica della<br />

UE.<br />

La globalizzazione <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nata ha creato crescenti, insostenibili ed<br />

insopportabili <strong>di</strong>sparità alimentando una reazione globale contro le<br />

<strong>di</strong>suguaglianze, la povertà e le ingiustizie.<br />

Nei paesi ricchi (dove i ricchi <strong>di</strong>ventano sempre più ricchi e i poveri sempre<br />

più poveri) la <strong>di</strong>soccupazione aumenta, le giovani generazioni si trovano<br />

senza futuro e gli anziani non riescono a mantenere il “tenore <strong>di</strong> vita” che<br />

avevano costruito.<br />

Il predominio <strong>di</strong> una finanza senza regole ha esposto lavoratori e pensionati<br />

a rischi rovinosi, colpiti in maniera esponenziale dalle manovre per<br />

affrontare le crisi che gravano sui poveri, risparmiando i ricchi.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 6


• Quadro economico<br />

La crisi economica è drammatica. Appare misurata dal cosiddetto spread, la<br />

cui <strong>di</strong>namica ci fa apparire più deboli della Spagna. La manovra economica,<br />

iniqua ed inefficace, scarica il costo della crisi in particolare sui lavoratori e<br />

sui pensionati, produce effetti <strong>di</strong> avvitamento dell’economia e non impe<strong>di</strong>sce<br />

il lento ma inesorabile declino del welfare locale.<br />

La crisi ha una <strong>di</strong>mensione mon<strong>di</strong>ale, ma in Italia presenta aspetti peculiari,<br />

soprattutto per il colpevole ritardo nel prenderne atto e perché non vi è stato<br />

il minimo riconoscimento <strong>di</strong> responsabilità da parte del Governo, privo <strong>di</strong> una<br />

visione strategica <strong>di</strong> politica economica ed incapace <strong>di</strong> esprimere una<br />

prospettiva <strong>di</strong> crescita.<br />

La manovra annunciata, smentita e poi varata, vale circa 58 miliar<strong>di</strong>. Ma è<br />

insufficiente. Il Pil rallenta, il debito pubblico vola oltre quota 120%, la<br />

pressione fiscale raggiunge il suo picco storico, i tagli alle Autonomie locali<br />

lasciano in pie<strong>di</strong> il contenitore del federalismo, ma azzerano<br />

progressivamente il senso e l’efficacia del contenuto innovatore.<br />

Il Paese, in carenza <strong>di</strong> crescita economica e <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>bilità, <strong>di</strong>venta sempre <strong>di</strong><br />

più vittima (non innocente!) <strong>di</strong> forti attacchi speculativi dei mercati finanziari<br />

e rappresenta un fattore <strong>di</strong> crisi nell’eurozona.<br />

In una Europa ed in un mondo sempre più inter<strong>di</strong>pendenti, il declino<br />

dell’Italia, pur avendo un’economia con punti <strong>di</strong> forza ed un notevole<br />

potenziale, <strong>di</strong>ffonde un contesto <strong>di</strong> percepibile preoccupazione<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 7


internazionale che rischia, come affermato da Mario Monti, <strong>di</strong> trasformare<br />

l’Italia da paese fondatore in uno Stato affondatore della Unione Europea.<br />

La manovra economica presenta un’ accentuata natura depressiva.<br />

Il balzo delle tasse, il taglio dei trasferimenti agli enti locali, la curva negativa<br />

del tasso <strong>di</strong> crescita, la conseguente riduzione delle proiezioni macro-<br />

economiche registrata nel Def (Documento <strong>di</strong> economia e finanza) relative<br />

alla stagnazione sul trend dello sviluppo, dei red<strong>di</strong>ti e dei consumi, delle<br />

opportunità <strong>di</strong> lavoro, con una <strong>di</strong>namica del fisco sempre più esosa, fanno si<br />

che non sia da escludere il rischio <strong>di</strong> nuove manovre per raggiungere il<br />

pareggio <strong>di</strong> bilancio nel 2013 (imposto nella lettera della BCE).<br />

Tale obiettivo non potrà essere raggiunto solo con la filosofia dei tagli, ma<br />

richiederà una progressiva ripesa economica con un rafforzamento del Pil.<br />

La prolungata quanto per ora vana attesa per varare il decreto sviluppo si è<br />

tradotta in una lettera <strong>di</strong> intenti, che, anziché essere unilaterale e<br />

corrispondente alla sottoscrizione, appare contrattata in linea con il<br />

“commissariamento”, che, a questo punto appare duplice: uno della UE<br />

sull’Italia e l’altro del Governo sulla maggioranza parlamentare.<br />

Nel commentare i contenuti principali della lettera d’intenti il Segretario<br />

Generale <strong>Cisl</strong> Raffaele Bonanni ha <strong>di</strong>chiarato che “la <strong>Cisl</strong> andrà allo<br />

sciopero se verrà mo<strong>di</strong>ficato l’assetto dei licenziamenti senza il consenso<br />

delle parti sociali”.<br />

Trattasi, con ogni evidenza, del riferimento ai “licenziamenti più facili e alla<br />

mobilità o trasferimento forzato nella pubblica amministrazione” .<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 8


Il cambiamento tendenziale in materia <strong>di</strong> mercato del lavoro proposto dalla<br />

lettera <strong>di</strong> intenti viene definito come una “istigazione alla ribellione”, che<br />

produrrà una rottura della coesione sociale.<br />

Dopo la lettera d’intenti, secondo i titoli dei maggiori me<strong>di</strong>a, “il piano UE fa<br />

volare le borse”.<br />

Ma la festa, appena cominciata, appare già finita: le borse ripiegano e ci<br />

sono pessime notizie sul debito pubblico italiano, che si aggravano senza<br />

soluzione <strong>di</strong> continuità.<br />

Già dall’ Asta dei Btb decennali del 28 ottobre è stato sfondato il muro del<br />

6% <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>mento. Anche i Btb a tre anni sono stati collocati al livello più alto<br />

degli ultimi tempi. Segnali già superati nella realtà effettuale.<br />

L’ aumento del tasso <strong>di</strong> interesse sul debito pubblico avrà pesanti<br />

conseguenze sui conti pubblici.<br />

Il contenimento dei tassi - peraltro più basso per effetto degli interventi della<br />

BCE- era collegato ad un accordo in sede Unione Europea, raggiunto nei<br />

giorni scorsi, che ha aumentato il Fondo salva stati. Ma non sembra sia<br />

servito a molto. I tassi <strong>di</strong> interesse stanno crescendo, lo spread con i Bund<br />

tedeschi e’ aumentato in progressione e, quel che è peggio, l’onere del<br />

debito pubblico in futuro è destinato a crescere ulteriormente. Con una<br />

conseguenza pesante: saranno vanificati i sacrifici, peraltro ingiusti ed<br />

imposti ai ceti più deboli, stabiliti dalle manovre correttive varate dal<br />

Governo, rendendo necessarie manovre aggiuntive.<br />

Si constata che i mercati non hanno alcuna fiducia nell’affidabilità <strong>di</strong> questo<br />

Governo.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 9


Quin<strong>di</strong> le manovre <strong>di</strong>ventano sempre più insufficienti, al <strong>di</strong> là degli ultimatum<br />

della UE.<br />

Per raschiare il barile, visto che le risorse non si cercano dove sono, si<br />

impostano misure- elencate nella lettera <strong>di</strong> intenti- che limitano i servizi, che<br />

riducono le prestazioni sociali ed i <strong>di</strong>ritti dei lavoratori.<br />

La <strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong> sfidano il Governo, non solo con la mobilitazione crescente<br />

e nelle forme <strong>di</strong> lotta, ma anche con proposte mirate per recuperare le<br />

risorse, incominciando dalla patrimoniale, dalla riforma fiscale, dai tagli ai<br />

costi della politica e delle amministrazioni, da una governance <strong>di</strong>versa per le<br />

municipalizzate.<br />

• Riforma della Pubblica Amministrazione e centralità della<br />

sussi<strong>di</strong>arietà<br />

Con gli stati generali del P.I. la <strong>Cisl</strong> ha posto un obiettivo ra<strong>di</strong>cale:<br />

rivoluzionare un settore che la politica ha rinunciato a riformare.<br />

Anche la <strong>Fnp</strong>, con la contrattazione sociale sul territorio, concorre ad<br />

in<strong>di</strong>rizzare il cambiamento ed a stabilire le priorità.<br />

Come è noto con questa battaglia <strong>di</strong> ristrutturazione dell’impianto istituzionale<br />

ed amministrativo si può tendere ad un cospicuo risparmio <strong>di</strong> risorse, utili per<br />

dare risposte ai lavoratori e ai pensionati e per la gestione negoziale della<br />

delega del fisco e dell’assistenza.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 10


In questa ottica emerge con chiarezza anche il ruolo strategico del sindacato<br />

riformista e responsabile perché, se venisse a mancare questo apporto, a<br />

perdere sarebbe l’Italia migliore e a vincere i populismi e qualunquismi.<br />

La me<strong>di</strong>azione, pertanto, <strong>di</strong>venta l’antidoto alle derive populiste.<br />

La <strong>Fnp</strong> ha espresso una drastica valutazione sulla manovra specie per<br />

l’assoluta assenza del principio dell’equità sociale e per l’inconsistente<br />

prospettiva <strong>di</strong> sviluppo economico e <strong>di</strong> crescita dell’occupazione.<br />

Poiché la crisi investe prioritariamente i ceti più deboli, i lavoratori <strong>di</strong>pendenti,<br />

i pensionati, i giovani e le donne, la <strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong> si sono assunte la<br />

responsabilità <strong>di</strong> sfidare un Governo evanescente, senza cre<strong>di</strong>bilità<br />

internazionale, in balia <strong>di</strong> un mercanteggiamento per mantenere la<br />

maggioranza parlamentare e, vittima, peraltro consapevole, sempre più<br />

evidente, <strong>di</strong> comportamenti schizzoi<strong>di</strong> del mercato finanziario.<br />

La <strong>Fnp</strong>, in rappresentanza <strong>di</strong> un blocco sociale calpestato e vilipeso, reagisce<br />

con responsabile fermezza, si mobilita sul territorio e sui luoghi istituzionali,<br />

ma non attenua la propria funzione propositiva, richiedendo una <strong>di</strong>versa<br />

<strong>di</strong>stribuzione dei red<strong>di</strong>ti, una strategia mirata <strong>di</strong> investimenti produttivi e<br />

sociali, <strong>di</strong> ripresa economica, <strong>di</strong> rilancio dei consumi, <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa dello stato<br />

sociale, <strong>di</strong> solidarietà e <strong>di</strong> presa in carico <strong>di</strong> quanti vengono sospinti ai margini<br />

della propria comunità .<br />

L’analisi della <strong>Fnp</strong> ha permesso <strong>di</strong> constatare come l’integrale affidamento<br />

alla burocrazia del welfare state, specie nella municipalizzazione dei servizi<br />

pubblici, ha prodotto, in molti casi, effetti perversi. Il più evidente e <strong>di</strong>ffuso è<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 11


quello della de-responsabilizzazione dei citta<strong>di</strong>ni, che si <strong>di</strong>sinteressano dei<br />

problemi gestionali, anche sotto il profilo della loro efficienza ed economicità.<br />

Anche le imprese, trinceratesi nella loro specifica attività produttiva, si sono<br />

<strong>di</strong>sinteressate degli effetti sociali delle loro scelte, caricando il welfare state <strong>di</strong><br />

interventi che hanno gonfiato la spesa.<br />

La caduta <strong>di</strong> questa responsabilità <strong>di</strong>ffusa, secondo la <strong>Fnp</strong>, è in parte da<br />

ricondurre all’ espansione dell’in<strong>di</strong>vidualismo.<br />

Di conseguenza la nozione <strong>di</strong> “pubblico” viene trasformata nella concezione<br />

<strong>di</strong> “statale”.<br />

Il “servizio pubblico” e’ un servizio rivolto a tutti, la cui modalità <strong>di</strong> produzione<br />

si può avvalere <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse forme <strong>di</strong> erogazione, da scegliere in contesti<br />

territoriali secondo due valori <strong>di</strong>rimenti : i costi e la qualità del servizio, senza,<br />

ovviamente, fare passi in<strong>di</strong>etro rispetto all’universalismo selettivo dei servizi.<br />

Ed è qui, secondo la <strong>Fnp</strong>, che interviene la sussi<strong>di</strong>arietà, che non è un<br />

criterio <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione o <strong>di</strong> gestione delle risorse pubbliche, ma è un principio<br />

<strong>di</strong> valorizzazione delle persone umane e delle loro autonome formazioni<br />

sociali, per troncare la trasformazione progressiva del welfare in<br />

assistenzialismo.<br />

Le comunità hanno bisogno <strong>di</strong> ritrovare un “senso civico”, non come<br />

espressione <strong>di</strong> contrapposizioni <strong>di</strong> interessi e <strong>di</strong> ideologie, ma come concezione<br />

<strong>di</strong> un <strong>di</strong>verso modo <strong>di</strong> intendere le relazioni sociali, che sono un patrimonio, un<br />

capitale sociale.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 12


Occorre costruire un tessuto sociale relazionale attraverso misure <strong>di</strong><br />

conciliazione tra famiglia e lavoro, una maggiore attenzione al privato sociale,<br />

un potenziamento delle reti civili.<br />

Una politica realmente sussi<strong>di</strong>aria si basa su una cultura dell’essere umano che<br />

si realizza nelle relazioni primarie, sul trasferimento <strong>di</strong> poteri dalla<br />

amministrazione pubblica alla società civile (il welfare fortemente referenziale<br />

produce le maggiori inefficienze), su una assunzione <strong>di</strong> responsabilità e su<br />

molta creatività da parte dei mon<strong>di</strong> vitali delle associazioni civili, (del sindacato,<br />

anche nell’articolazione dei suoi servizi), delle famiglie e delle reti <strong>di</strong> prossimità.<br />

La sussi<strong>di</strong>arietà è <strong>di</strong> conseguenza <strong>di</strong>ventata una nozione integrativa<br />

in<strong>di</strong>spensabile.<br />

Però più che la sussi<strong>di</strong>arietà verticale (decentramento, devoluzione) e la<br />

sussi<strong>di</strong>arietà orizzontale (primato della società civile su quella politica), secondo<br />

l’economista Zamagni, è della “sussi<strong>di</strong>arietà circolare” che abbiamo bisogno,<br />

perché reintegra in un circolo virtuoso attivo i tre soggetti sociali in campo:<br />

• Lo Stato cui viene affidato il compito <strong>di</strong> assicurare l’universalità ed il<br />

coor<strong>di</strong>namento, oltre ad una parte consistente del finanziamento;<br />

• Le imprese a cui si chiede <strong>di</strong> prestare expertise e un’altra parte del<br />

finanziamento;<br />

• La società civile che con le sue varie associazioni, tra cui il sindacato, è<br />

in grado <strong>di</strong> organizzare la domanda, <strong>di</strong> rappresentare e <strong>di</strong> interpretare i<br />

bisogni e anche <strong>di</strong> fornire un’altra parte <strong>di</strong> finanziamento, mantenendo il<br />

rispetto dei <strong>di</strong>ritti, e assicurando il controllo dal “basso” sugli investimenti<br />

istituzionali finalizzati ai servizi sociali.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 13


In questo contesto “circolare”, nessuno verrà considerato marginale, perché<br />

ciascuno ha un suo ruolo da svolgere nel <strong>di</strong>segno e nell’erogazione dei servizi,<br />

producendo un forte incentivo per tutti a re-interessarsi del “ bene comune”.<br />

• Azione sindacale per influire sulla delega fiscale -<br />

assistenziale<br />

In un contesto <strong>di</strong> declassamento del paese, certificato sotto il profilo reale<br />

dall’Istat e dalla Caritas e sotto il profilo anche formale dalle Agenzie <strong>di</strong> rating, è<br />

all’attenzione delle Commissioni parlamentari competenti la “delega” sulla<br />

riforma fiscale-assistenziale, da cui il Governo si attende un risparmio <strong>di</strong> 20<br />

miliar<strong>di</strong>.<br />

In assenza dei frutti sperati dalla cosiddetta razionalizzazione assistenziale,<br />

scatterà, automaticamente e nelle intenzioni del Governo, la “clausola <strong>di</strong><br />

salvaguar<strong>di</strong>a”, che prevede un drastico taglio lineare delle agevolazioni fiscali.<br />

Il Governo, pur prendendo tempo per assenza <strong>di</strong> risorse e soprattutto <strong>di</strong> idee sul<br />

decreto volto alla crescita economica, <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> considerare prioritarie la<br />

riforma fiscale e quella assistenziale.<br />

La <strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong>- sulla materia fiscale – chiedono al Parlamento e al Governo in<br />

carica, pur mantenendo l’obiettivo del pareggio <strong>di</strong> bilancio nel 2013, <strong>di</strong> avviare<br />

un confronto con le parti sociali per :<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 14


• stabilire tempi e modalità compatibili con la situazione<br />

sociale ed economica del Paese;<br />

• adottare prioritariamente misure mirate al sostegno dei<br />

red<strong>di</strong>ti dei lavoratori <strong>di</strong>pendenti, dei pensionati e delle<br />

imprese più virtuose che investono creando occupazione.<br />

Per la <strong>Fnp</strong> la riforma fiscale richiede un contesto etico, smarrito dal neo-<br />

liberismo imperante, <strong>di</strong> legalità, universalità <strong>di</strong> esazione e, soprattutto, <strong>di</strong> una<br />

ritrovata equità. Questa visione ferma e lunga consente <strong>di</strong> lottare con cre<strong>di</strong>bilità<br />

contro l’area del lavoro nero ( quasi “giustificato” nell’occasione della recente<br />

trage<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Barletta) e per il superamento della <strong>di</strong>lagante deriva dell’evasione<br />

fiscale, attraverso lo strumento della tracciabilità, della deduzione fiscale delle<br />

fatture, specie per i lavori nell’area della casa, nel ripristino rigoroso delle<br />

ganasce fiscali, sulla riduzione del valore delle transazioni effettuate con denaro<br />

liquido.<br />

La necessaria rimodulazione della curva dell’Irpef richiede prioritariamente:<br />

• L’incremento e la semplificazione delle detrazioni da<br />

lavoro e da pensione con l’innalzamento e<br />

l’equiparazione della no tax area per i pensionati a<br />

livello <strong>di</strong> quella dei lavoratori <strong>di</strong>pendenti;<br />

• L’istituzione <strong>di</strong> un’imposta negativa con cui<br />

corrispondere le detrazioni da lavoro <strong>di</strong>pendente e da<br />

pensione dell’area della incapienza.<br />

Per la <strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong> è in<strong>di</strong>spensabile ripensare il “fisco per la famiglia” con una<br />

maggiore equità <strong>di</strong>stributiva, introducendo il NAF per il coniuge a carico, per i<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 15


figli e altri familiari minorenni, per la presenza <strong>di</strong> anziani, per le situazioni <strong>di</strong><br />

invali<strong>di</strong>tà e <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità, con il riconoscimento <strong>di</strong> un assegno modulato<br />

adeguatamente al crescere del red<strong>di</strong>to;<br />

Combinando la previsione delle tre aliquote <strong>di</strong> base con la determinazione degli<br />

scaglioni <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to e delle detrazioni applicabili, si dovrà innovare con coraggio<br />

sulla quantificazione e qualificazione degli effetti re<strong>di</strong>stributivi e, soprattutto, non<br />

attenuando l’impatto della “progressività” (specie per i percettori <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to<br />

elevato).<br />

E’ <strong>di</strong> tutta evidenza che la riorganizzazione del sistema degli scaglioni <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to<br />

e delle detrazioni potrà consentire <strong>di</strong> realizzare una migliore equità del prelievo,<br />

riducendone l’impatto a vantaggio delle categorie più deboli.<br />

A tal fine, in considerazione della situazione economica e finanziaria, si<br />

dovrebbe, a parere della <strong>Fnp</strong>, correggere la “progressività” dell’imposta<br />

attraverso la fissazione <strong>di</strong> un “contributo <strong>di</strong> solidarietà” sui red<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> importo più<br />

elevato.<br />

Per semplificare, nella trasparenza, il sistema tributario sarebbe utile<br />

l’istituzione <strong>di</strong> una “carta dei servizi fiscali” per fornire al contribuente lo schema<br />

dei principali tributi e gli elementi per determinare l’ammontare delle <strong>di</strong>verse<br />

imposte, tasse e contributi.<br />

Per la graduale eliminazione dell’IRAP si dovrà progressivamente ridurre, fino<br />

ad escluderlo, il “costo del lavoro” dalla base imponibile, nel contesto, tuttavia,<br />

<strong>di</strong> una riconferma dell’imposta, compensata da trasferimenti statali, d’intesa con<br />

le Regioni, per il suo rilievo in termine <strong>di</strong> gettito e per il fatto <strong>di</strong> essere meno<br />

soggetta all’evasione;<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 16


Per garantire la compatibilità economica del processo riformatore si richiede<br />

l’azione <strong>di</strong> contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, nonché una nuova<br />

tassazione sui patrimoni (escludendo le prime case <strong>di</strong> abitazione) e sui gran<strong>di</strong><br />

trasferimenti <strong>di</strong> ricchezza; si richiede altresì <strong>di</strong> proseguire lo spostamento del<br />

carico fiscale dall’IRE verso l’IVA (escludendo i beni <strong>di</strong> largo consumo), <strong>di</strong><br />

rior<strong>di</strong>nare e razionalizzare i sistemi <strong>di</strong> agevolazione ed esenzione fiscale (senza<br />

colpire le prestazioni sociali), nonché <strong>di</strong> ridurre gli sprechi nella spesa pubblica,<br />

i costi impropri della politica e <strong>di</strong> eliminare i livelli e gli enti istituzionali non più in<br />

linea con i nuovo assetto federale .<br />

Per la riforma assistenziale il contributo teorico e propositivo della <strong>Fnp</strong> assume<br />

un ruolo più pregnante.<br />

Occorre mettere in luce che il rapporto fra il fisco e l’ assistenza ideato dal<br />

Governo nella delega è del tutto strumentale, perché incentrato sull’ ipotesi, <strong>di</strong><br />

“fare cassa”.<br />

Questa ipotesi appare come fallimentare sia dal lato del fisco perché una<br />

riforma a costo zero, non affronta il nodo essenziale <strong>di</strong> una fiscalità eticamente<br />

ed economicamente sostenibile, essenziale per attrarre investimenti stranieri,<br />

sia sul lato assistenziale perché presuppone quella insensibilità cinica <strong>di</strong><br />

frantumare lo stato sociale, già vacillante e compresso nel finanziamento .<br />

La proposta <strong>di</strong> riforma assistenziale <strong>di</strong> fatto costituisce il superamento della<br />

L.328\00, con conseguenze rilevanti sul ruolo dei soggetti addetti (Stato, Enti<br />

Locali, società civile nelle sue articolazioni associative, volontariato, ecc.)<br />

poiché la loro interconnessione operativa rappresenta il percorso <strong>di</strong> erogazione<br />

dei servizi e delle prestazioni (idea-progetto, gestione, controllo) come risposta<br />

al <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza e come garanzia della <strong>di</strong>gnità della persona.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 17


La logica del progressivo azzeramento dei finanziamenti dell’area sociale,<br />

derivanti dalla filosofia neo-liberista e dall’in<strong>di</strong>vidualismo esasperato in contrasto<br />

con il profilo relazionale delle persone e delle comunità, impone, secondo il<br />

Governo, un rior<strong>di</strong>no della spesa sociale sottoposta a vincolo aprioristico della<br />

riduzione dei costi, a prescindere dalla qualità delle prestazioni assistenziali.<br />

In questo contesto la finanza si presta a <strong>di</strong>venire il simbolo negativo dell’intero<br />

capitalismo, dell’intera <strong>di</strong>mensione economica quando questa non riesce più a<br />

garantire l’accesso al lavoro e l’esercizio dei <strong>di</strong>ritti civili e sociali.<br />

Anzi minaccia, con la sue prassi, <strong>di</strong> occupare proprio lo “spazio sociale”, <strong>di</strong><br />

cancellare ogni ideale collettivo, ogni progetto e ogni speranza <strong>di</strong> futuro.<br />

L’economia si trasforma così in un asfissiante economicismo, quale vincolo<br />

determinante <strong>di</strong> ogni scelta politica e sociale.<br />

La <strong>di</strong>mensione ipotizzata nella delega per l’area assistenziale coinvolge la<br />

concezione dell’invali<strong>di</strong>tà, nelle sue multiforme articolazioni e nelle variabili<br />

soggettive, e la pensione <strong>di</strong> reversibilità, rapportata alle con<strong>di</strong>zioni red<strong>di</strong>tuali e<br />

patrimoniali del coniuge superstite.<br />

Va notato che sia l’invali<strong>di</strong>tà che la reversibilità, incar<strong>di</strong>nate nella problematica<br />

red<strong>di</strong>tuale, presenterebbero tutte quelle opzioni <strong>di</strong>fferenziali che caratterizzano<br />

le posizioni fiscali con esazione alla fonte (che la <strong>Fnp</strong> definisce i “soliti noti”,<br />

protagonisti coatti del sostegno della gestione or<strong>di</strong>naria dello Stato ed a<br />

concorrere alla soluzione delle sempre più ricorrenti emergenze.)<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 18


Ma un’attenzione particolare va riservata alla proposta <strong>di</strong> superare “l’indennità<br />

<strong>di</strong> accompagnamento” trasformandola in un’ indennità sussi<strong>di</strong>aria, modulabile in<br />

rapporto alla situazione red<strong>di</strong>tuale e patrimoniale del soggetto interessato.<br />

Il suddetto orientamento, <strong>di</strong>retto ad inserire tale indennità in un “Fondo per la<br />

non autosufficienza” (peraltro reiteramente azzerato dal Governo) rivela<br />

l’intenzione <strong>di</strong> “riqualificare ed integrare le prestazioni socio-assistenziali” in<br />

favore <strong>di</strong> soggetti “autenticamente bisognosi” come un’azione <strong>di</strong> restringimento<br />

dell’utenza potenziale dello stato sociale, in coerenza con il Libro bianco: “La<br />

vita buona nella società attiva” che già si proponeva <strong>di</strong> “ri<strong>di</strong>mensionare il<br />

welfare”.<br />

Il d.l. della delega non prevede espressamente il tema dei “livelli essenziali”,<br />

richiamando solamente la conformità agli articoli 117 ( 2° comma- lett. m) e 118<br />

Cost. Di conseguenza il suddetto d.l., pur intervenendo su con<strong>di</strong>zioni sociali<br />

rilevanti (compartecipazioni, contrasto alla povertà, non autosufficienza) non<br />

affronta la tipologia del coinvolgimento delle Regioni, delle Autonomie Locali e<br />

delle forze sociali.<br />

Lasciando insoluta la questione, non optando per l’armonizzazione coerente<br />

con i decreti attuativi ex L. 42\09 né per la procedura fissata per la definizione<br />

dei Leps, il Governo, in sostanza, sceglie una soluzione centralista, del tutto<br />

estranea ed in contrasto con la prospettiva federalista dell’or<strong>di</strong>namento<br />

istituzionale.<br />

Di conseguenza, non può essere del tutto prioritariamente esclusa, del resto in<br />

linea con la proposta <strong>Fnp</strong> sulla concertazione interistituzionale aperta,<br />

in<strong>di</strong>viduando ad esempio come sede la Conferenza unitaria, che possa<br />

insorgere una questione <strong>di</strong> legittimità costituzionale.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 19


Gli orientamenti della delega sull’assistenza dovranno formare oggetto <strong>di</strong> un<br />

esame comparato nelle scelte sindacali per un auspicabile confronto con il<br />

Parlamento e con il Governo.<br />

Accettato come essenziale il principio della libertà <strong>di</strong> scelta, l’armonizzazione<br />

degli strumenti previdenziali, assistenziali e fiscali, sovrapposti alle prestazioni<br />

assistenziali, il percorso dei tagli, in ragione della intenzione <strong>di</strong> “fare cassa”,<br />

graverà sui ceti più deboli, sui pensionati e sui lavoratori <strong>di</strong>pendenti.<br />

A parte l’anagrafe delle prestazioni assistenziali, che dovrebbe essere<br />

composta e gestita con competenza professionale ed organizzativa, occorre<br />

tendere verso l’integrazione socio-sanitaria e assistenziale della gestione<br />

dell’offerta e verso la <strong>di</strong>ffusione territoriale della domiciliarietà che, da sempre,<br />

rappresentano un ritardo storico che appesantisce il modello <strong>di</strong> welfare locale.<br />

Questa con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> separatezza, che rispecchia le rispettive autonomie delle<br />

aziende sanitarie, ed il costo gravoso dell’apparato burocratico favoriscono lo<br />

spreco e le <strong>di</strong>seconomie <strong>di</strong> scala, rallentano l’efficienza del sistema e l’efficacia<br />

delle prestazioni e, soprattutto, ne impe<strong>di</strong>scono la personalizzazione.<br />

Continuano a restare ai margini anche della progettazione della riforma<br />

assistenziale il ruolo della famiglia, da sempre vero residuale ammortizzatore<br />

sociale, in sostanza abbandonato al suo destino, ed il potenziamento del terzo<br />

settore nel suo complesso, <strong>di</strong> cui, in verità, è prevista una funzione progettuale<br />

e gestionale, intesa come supplenza <strong>di</strong> soccorso, in quanto la scelta dello<br />

strumento lascia intravedere l’obiettivo non secondario <strong>di</strong> comprimere il costo<br />

del lavoro.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 20


Infine il previsto coor<strong>di</strong>namento tra Inps, Regioni ed enti Locali nell’erogazione<br />

delle prestazioni monetarie, se non impostato su <strong>di</strong> un piano <strong>di</strong> forte<br />

integrazione istituzionale nel rispetto delle reciproche competenze, potrebbe<br />

<strong>di</strong>ventare una silente subalternità delle Regioni e dei Comuni allo Stato e,<br />

attraverso il protagonismo dell’Inps, in un infausto rigurgito centralista.<br />

• Idee per il futuro<br />

Questa Assemblea organizzativa, così rappresentativa e partecipata, che<br />

misura la forza e la <strong>di</strong>namica <strong>di</strong> una organizzazione in crescita, che ha<br />

sviluppato in questi giorni un confronto vivace ed approfon<strong>di</strong>to, non può<br />

chiudersi che con il lancio <strong>di</strong> alcune proposte innovative <strong>di</strong> cambiamento.<br />

Il <strong>di</strong>battito <strong>di</strong> tutto il percorso assembleare ha traguardato il futuro, ha in<strong>di</strong>cato<br />

che sono le idee lo strumento per costruirlo , ha sottolineato come la <strong>Fnp</strong> debba<br />

essere una struttura aperta alla società nelle sue complesse articolazioni, ha<br />

voluto precisare come la storia nuova la scrivono i pionieri, impersonati dalla<br />

<strong>di</strong>rigenza e dalla militanza.<br />

I documenti approvati dall’Assemblea ne sono una convincente ed esauriente<br />

testimonianza.<br />

Un’ idea da lanciare è quella <strong>di</strong> una profonda ristrutturazione della<br />

“comunicazione” con un Dipartimento nazionale cui dovrà fare riferimento una<br />

rete regionale, con lo scopo <strong>di</strong> raggiungere gli associati e <strong>di</strong> arrivare ad un<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 21


pubblico più vasto per creare un luogo reale e virtuale <strong>di</strong> accesso al sindacato,<br />

<strong>di</strong> domande da risolvere, <strong>di</strong> bisogni da sod<strong>di</strong>sfare, <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti da tutelare.<br />

La “comunicazione” si compone <strong>di</strong> due interfacce che si completano :<br />

dall’informazione sulle politiche, sul dare conto dell’attività sindacale dei risultati<br />

raggiunti, alla espressione, attraverso strumenti adatti, <strong>di</strong> un punto <strong>di</strong> aggancio<br />

per espandere il rapporto associativo, per consolidare “il consenso”, per<br />

<strong>di</strong>ventare un elemento <strong>di</strong> riferimento culturale in una società sempre più<br />

frammentata e incline a rinchiudersi nell’in<strong>di</strong>vidualismo.<br />

L’ idea portante del “Dipartimento della comunicazione” consiste nella<br />

definizione <strong>di</strong> una strategia con<strong>di</strong>visa fra livello nazionale, regionale e territoriale<br />

con una varietà <strong>di</strong> strumenti, dalla comunicazione a stampa a quella telematica,<br />

dal weeb ra<strong>di</strong>o al magazine.<br />

L’idea deve essere tradotta in un “ progetto” con un’ottica <strong>di</strong> ottimizzazione<br />

delle risorse economiche ed umane e degli strumenti idonei per la<br />

comunicazione interna ed esterna.<br />

Il successo del progetto <strong>di</strong>penderà dalla partecipazione del quadro <strong>di</strong>rigente e<br />

dalla <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> una cultura della comunicazione a tutti i livelli<br />

dell’organizzazione, anche me<strong>di</strong>ante specifiche iniziative <strong>di</strong> formazione e <strong>di</strong><br />

aggiornamento.<br />

Sotto il profilo concreto - per quanto concerne la stampa - l’evoluzione <strong>di</strong><br />

“Conquiste dei pensionati” secondo il piano e<strong>di</strong>toriale, potrebbe progre<strong>di</strong>re in<br />

una soluzione innovativa integrata fra riferimento nazionale e iniziative e<strong>di</strong>toriali<br />

regionali, per ra<strong>di</strong>care ulteriormente nel territorio un segno identitario ed<br />

integrato della <strong>Fnp</strong>.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 22


Invece la rivista trimestrale “Oggi Domani Anziani”, al <strong>di</strong> là del necessario<br />

rinnovamento grafico, dovrà consolidare la scelta strategica verso quaderni<br />

monotematici, costruiti, in rapporto alle politiche federali, da soggetti<br />

protagonisti delle materie per perfezionare il contributo culturale che la <strong>Fnp</strong><br />

offre al sindacato, alla società, alle istituzioni e per costituire un moderno<br />

materiale formativo (evitando ogni espressione dogmatica).<br />

Per quanto concerne i “siti internet” potrebbe essere opportuno per il “sito web<br />

<strong>Fnp</strong>” pensare ad un vero e proprio “portale” in grado <strong>di</strong> costituire una finestra<br />

d’accesso alla <strong>Fnp</strong> per poter visitare, conoscere, apprezzare, l’organizzazione,<br />

la sua articolazione territoriale, i servizi e le tutele garantite, i documenti<br />

strategici e gli atti deliberativi.<br />

Un sito peraltro accessibile liberamente a tutti con, se del caso, un’area<br />

riservata (intranet) accessibile solo ai <strong>di</strong>rigenti ed operatori della Federazione.<br />

Sul sito <strong>di</strong> “Conquiste dei pensionati” va collocata invece tutta l’informazione<br />

“me<strong>di</strong>ata” proveniente dalle strutture territoriali e che rappresenta un canale<br />

parallelo <strong>di</strong> comunicazione.<br />

Il “progetto” dovrà definire tutto il potenziale espressivo del territorio con giornali<br />

online, inserti specifici, approfon<strong>di</strong>menti tematici legati ai territori, con una<br />

redazione centrale che provvederà alla combinazione dei prodotti in rete.<br />

All’interno del sito <strong>di</strong> “Conquiste dei pensionati” si potrebbe prevedere una<br />

“web-ra<strong>di</strong>o” destinata a declinare in au<strong>di</strong>o i contenuti comunicativi del giornale,<br />

arricchiti da qualificati contenuti <strong>di</strong> intrattenimento, da notiziari flash, da<br />

programmi <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 23


Questa angolazione comunicativa arriva “ovunque”, riempie il tempo libero e<br />

spesso anche quello “vuoto” e restituisce agli anziani un contatto con il mondo.<br />

Infine va considerato la possibile utilizzazione <strong>di</strong> Labor-TV per <strong>di</strong>ffondere<br />

programmi, prodotti appositamente, ed avviare un percorso del tutto innovativo,<br />

nel campo sindacale, cui la <strong>Fnp</strong> non può essere estranea.<br />

Per conquistare il futuro comunque occorrerà fare un passo ulteriore come, ad<br />

esempio, la valorizzazione <strong>di</strong> un “magazine” con una forma moderna e fruibile<br />

che si rivolga ad un bacino <strong>di</strong> utenza interna ed esterna e costituisca una<br />

riferimento comparato nel vasto panorama della pubblicistica <strong>di</strong> qualità del<br />

Paese.<br />

Naturalmente il “progetto complessivo del Dipartimento della Comunicazione”<br />

dovrà affrontare, accanto alle linee <strong>di</strong> sviluppo del flusso comunicativo, anche il<br />

piano <strong>di</strong> finanziamento, il rapporto su questo tema con le strutture regionali, lo<br />

schema e la temporalità degli investimenti, la ripartizione e l’ integrazione degli<br />

oneri, e, soprattutto, un <strong>di</strong>segno cre<strong>di</strong>bile e strategico del profilo redazionale,<br />

valorizzando l’esistente in tutte le sue forme e progettando un processo <strong>di</strong><br />

progressivo sviluppo quanti-qualitativo.<br />

Ma l’idea, maturata nel nostro più profondo inconscio collettivo, è quella <strong>di</strong> una<br />

grande “alleanza” fra anziani e giovani e della ricerca degli strumenti più adatti<br />

per esternarla.<br />

Il ventunesimo secolo sarà il secolo degli anziani.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 24


Abbiamo potuto constatare che l’età non è solo motivo <strong>di</strong> debolezza. La<br />

vecchiaia va trasformandosi in opportunità sociale.<br />

A partire dal numero, gli anziani costituiscono una quota così consistente della<br />

popolazione da imporre la loro presenza e contare in misura crescente.<br />

Quin<strong>di</strong> a causa dell’attuale andamento delle nascite, del calo della popolazione<br />

in età lavorativa, della crescente longevità, la popolazione anziana aumenta.<br />

Questa tendenza induce la società a lottare contro le malattie e contro il dolore,<br />

determina un migliore stile <strong>di</strong> vita, incrementa l’attenzione verso i problemi<br />

ambientali, facilita la solidarietà, riafferma il ruolo sociale dei gruppi interme<strong>di</strong>,<br />

mantiene viva l’attenzione sugli aspetti essenziali dell’esistenza.<br />

Si credeva che il progresso tecnico e lo sviluppo economico fossero infiniti.<br />

Ora, per effetto della recessione e dell’aumento della popolazione mon<strong>di</strong>ale<br />

(siamo a 7 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> viventi) si prende atto che, una volta raggiunti certi livelli<br />

<strong>di</strong> sviluppo, occorre decelerare la corsa per vivere meglio, lavorando e<br />

consumando meno.<br />

Occorre progettare una “società nuova”, capace <strong>di</strong> decrescere<br />

economicamente, ma senza traumi e tutelando i <strong>di</strong>ritti, anzi migliorando la<br />

qualità della vita.<br />

Ciò comporta il ri<strong>di</strong>mensionamento <strong>di</strong> molti miti industriali, economici e finanziari<br />

ed il recupero <strong>di</strong> alcune <strong>di</strong>mensioni smarrite <strong>di</strong> vita in<strong>di</strong>viduale e collettiva.<br />

Ogni anziano, quando ha dovuto sostenere con i propri risparmi figli e nipoti,<br />

quando è passato dal lavoro al pensionamento ha sperimentato su <strong>di</strong> sé il<br />

significato concreto della decrescita ed ora e’ in grado <strong>di</strong> mettere questa sua<br />

esperienza a <strong>di</strong>sposizione dell’intera società.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 25


I lavoratori occupati hanno il privilegio <strong>di</strong> produrre, oltre che <strong>di</strong> consumare.<br />

Intorno a questo nucleo, oggi decrescente, vi è una massa crescente <strong>di</strong> giovani<br />

capaci e desiderosi <strong>di</strong> produrre ricchezza, ma, tuttavia, esclusi dal mondo<br />

produttivo.<br />

Hanno terminato gli stu<strong>di</strong>, hanno cercato lavoro con accanimento, ma non lo<br />

hanno trovato. In Italia sono il 30%; nel Mezzogiorno sfiorano il 50%.<br />

Come vivono?<br />

Vivono <strong>di</strong> lavoretti, speranze e delusioni, deprivati della <strong>di</strong>gnità e dell’autonomia,<br />

nutriti dalla solidarietà familiare o mantenuti dal welfare nazionale, relegati in un<br />

limbo subalterno dove è permesso consumare ma non <strong>di</strong> produrre.<br />

E’ questo il popolo giovanile esposto alla noia, alla depressione, alla<br />

<strong>di</strong>sperazione, alle devianze.<br />

Nessuno più dei pensionati può comprendere il dramma <strong>di</strong> questi giovani, <strong>di</strong> cui<br />

spesso si fanno carico con frazioni della propria pensione.<br />

Ma non basta.<br />

Nella famiglia il numero e la qualità delle persone da prendersi in carico sono<br />

aumentate e lo saranno ancora <strong>di</strong> più in futuro.<br />

Da qui un’ulteriore esigenza, per gli anziani e per i giovani: battersi<br />

congiuntamente, pretendendo un welfare adeguato ai nuovi problemi imposti<br />

dalla demografia e dal mercato del lavoro.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 26


A tutti questi citta<strong>di</strong>ni occorre aggiungere gli immigrati, che a questa insicurezza<br />

sommano l’emarginazione razziale e culturale e che, in funzione <strong>di</strong> badanti,<br />

sono a contatto <strong>di</strong>retto con gli anziani e ne assicurano la sopravvivenza.<br />

Questo scenario rende “inelu<strong>di</strong>bile” l’alleanza dei pensionati con i giovani<br />

inoccupati per condurre insieme la lotta necessaria alla stipula <strong>di</strong> un “patto<br />

intergenerazionale” che assicuri l’equa <strong>di</strong>stribuzione del lavoro, della ricchezza,<br />

del sapere e del potere.<br />

La presenza crescente <strong>di</strong> pensionati e <strong>di</strong> giovani inoccupati impone una “svolta<br />

epocale” nell’organizzazione della società.<br />

Sono gli anziani stessi, insieme ai giovani, che debbono pretenderla, adottando<br />

un metodo rigoroso, elaborando scenari atten<strong>di</strong>bili, ponendo obiettivi precisi e<br />

realistici, mettendo in campo azioni efficaci e comunicando in modo originale.<br />

L’alleanza dei pensionati con i giovani e’ un passo obbligato e gioioso al tempo<br />

stesso.<br />

Che fare ?<br />

Occorre mobilitare fantasia e concretezza, utilizzando supporter attrezzati ed<br />

idonei :<br />

• scandagliando perio<strong>di</strong>camente le questioni senile e giovanile con<br />

serie ricerche previsionali in merito al destino degli anziani e dei<br />

giovani nella società post-industriale;<br />

• stringendo una solida alleanza degli anziani con i giovani;<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 27


• creando occasioni <strong>di</strong> incontro, riflessione, progettazione, convivialità<br />

sinergica tra le due fasce <strong>di</strong> età e gli stu<strong>di</strong>osi, su un terreno <strong>di</strong>namico,<br />

carico <strong>di</strong> speranza e solidarietà;<br />

• assicurando a queste occasioni <strong>di</strong> incontro un eco forte e prestigioso<br />

sui me<strong>di</strong>a, innescando reti sul web.<br />

Esistono tutte le con<strong>di</strong>zioni per affrontare il problema degli anziani in modo<br />

esemplare, sperimentando un’iniziativa capace <strong>di</strong> attrarre partecipanti e <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ventare un modello transnazionale.<br />

Una serie annuale <strong>di</strong> eventi eccellenti capace <strong>di</strong> svolgere il ruolo <strong>di</strong>:<br />

• Osservatorio permanente<br />

• Laboratorio intelligente<br />

• Festival esaltante.<br />

I parametri essenziali del progetto da costruire sono costituiti da:<br />

• una ricerca previsionale per capire come evolve la con<strong>di</strong>zione senile e<br />

quella giovanile e per in<strong>di</strong>viduare il tema del Festival e per programmare,<br />

sui risultati della ricerca, una serie <strong>di</strong> incontri regionali preparatori a un<br />

Convegno nazionale .<br />

• Il Festival sarà <strong>di</strong> tipo inter<strong>di</strong>sciplinare. Il tema dell’anno sarà esplorato<br />

attraverso convegni, <strong>di</strong>battiti, mostre, concerti, film, concorsi, ecc..<br />

Una particolare attenzione dovrà essere de<strong>di</strong>cata agli aspetti formativi, a quelli<br />

propositivi, ai momenti <strong>di</strong> riflessione e <strong>di</strong> proposta. Senza <strong>di</strong>menticare i<br />

momenti lu<strong>di</strong>ci, in forma <strong>di</strong> concerti, cinema, teatro, gastronomia, ecc.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 28


Deciso l’orientamento occorre pre<strong>di</strong>sporre il quadro operativo che sarà<br />

riassunto nel cosiddetto “masterplan”.<br />

La denominazione più appropriata per il primo Festival ci sembra “Giovani<br />

dentro”, ovviamente rivolto sia ai giovani che agli anziani.<br />

L’impegno ovviamente sarà grande. La necessaria ricerca dei finanziamenti<br />

sarà estesa ed efficace. Ma la fase più delicata sarà costruire la “squadra” <strong>di</strong><br />

giovani ed anziani che seguirà <strong>di</strong>rettamente il Festival e che, in ogni caso, ne<br />

<strong>di</strong>venterà protagonista.<br />

I tempi si fanno bui. L’immagine del futuro sempre più ovattata. Occorre una<br />

rottura del declino quoti<strong>di</strong>ano. La <strong>Fnp</strong> ha la forza, la volontà e la determinazione<br />

per dare vita ad un evento eclatante, transnazionale, <strong>di</strong> forte impatto con i<br />

me<strong>di</strong>a e che, soprattutto, sappia riempiere <strong>di</strong> contenuti l’alleanza sempre più<br />

obbligatoria giovani-anziani.<br />

Lavoreremo per un Festival che risponderà a parole chiave che ne delineano il<br />

profilo ed il livello: unicità, coraggio, bellezza, innovazione, universalismo.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 29


• La sfida della <strong>Fnp</strong> dopo l’Assemblea organizzativa<br />

L’ Assemblea organizzativa si e’ svolta nel succedersi <strong>di</strong> avvenimenti che<br />

hanno segnato la storia <strong>di</strong> un paese attonito, angosciato, che avverte <strong>di</strong> essere<br />

sul ciglio <strong>di</strong> un precipizio, che assiste allo svolgersi <strong>di</strong> una lunga agonia del<br />

potere, che prende coscienza del progressivo probabile esaurirsi <strong>di</strong> un incubo.<br />

In una giornata cruciale in Parlamento il bilancio consolidato e’ stato approvato<br />

con una votazione che, <strong>di</strong> fatto, mette in minoranza il governo in carica,<br />

costringendo il Premier a salire al Quirinale dove, con una formula ine<strong>di</strong>ta e, a<br />

suo modo, rivelatrice, ha annunciato che si <strong>di</strong>metterà dopo l’approvazione della<br />

legge <strong>di</strong> stabilità .<br />

Queste “ <strong>di</strong>missioni a tempo” costituiscono in effetti una cambiale per prendere<br />

tempo, per tentare <strong>di</strong> provocare effetti <strong>di</strong> lacerazione nell’opposizione, per<br />

mettere in atto iniziative <strong>di</strong> ricucitura, forse a titolo oneroso, nello schieramento<br />

<strong>di</strong> centro-destra, per tenere in pie<strong>di</strong> ancora un po’ il modello politico legato alla<br />

persona del Premier.<br />

Ai citta<strong>di</strong>ni stremati non resta che affidarsi alla serietà e alla cre<strong>di</strong>bilità del<br />

Presidente della Repubblica.<br />

Allo scadere del tempo richiesto, se non ci sarà il cosiddetto “ calcio dell’asino”<br />

teso a bruciare tutti i ponti della relazione istituzionale, si apriranno delle<br />

consultazioni per vedere se esistono le con<strong>di</strong>zioni per un esecutivo <strong>di</strong><br />

transizione o meglio per un governo <strong>di</strong> scopo, guidato da un leader apprezzato<br />

e cre<strong>di</strong>bile sul piano internazionale, finalizzato a rivedere la legge elettorale e<br />

ad affrontare l’emergenza, facendo decantare le situazioni piu’ esplosive, dallo<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 30


spread ai mercati finanziari, dalla gestione dei conti pubblici alla fase <strong>di</strong> innesto<br />

della ripresa economica.<br />

Invece l’ipotesi messa in campo dal Premier è quella delle elezioni anticipate<br />

(si parla <strong>di</strong> gennaio 2012) per ridare la voce ai citta<strong>di</strong>ni e per riavviare una<br />

legislatura sulla base <strong>di</strong> un mandato elettorale .<br />

Trattasi in concreto della solita mistificazione perche’ andare alle elezioni con la<br />

vigente legge elettorale vuol <strong>di</strong>re riproporre un Parlamento <strong>di</strong> nominati,<br />

<strong>di</strong>stribuire certezze ai peones , ma soprattutto privare nuovamente i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong><br />

esercitare la loro sovranità, impe<strong>di</strong>re ogni controllo sugli eletti da parte degli<br />

elettori, minare la “ leggittimita’” della nostra democrazia, da cui deriva il <strong>di</strong>ffuso<br />

<strong>di</strong>sincanto politico.<br />

In ogni caso si presenta una fase nuova ed e’ comprensibile l’euforia <strong>di</strong> chi da<br />

tempo aspettava questo annuncio.<br />

Intanto si addensano nuove nubi. Secondo una specifica richiesta della<br />

Commissione europea ( entro venerdì) il Tesoro dovrà specificare modalità e<br />

tempi <strong>di</strong> attuazione della famosa lettera <strong>di</strong> intenti ( da tradursi nel cosiddetto<br />

maxi emendamento) e, soprattutto, preparare una “manovra aggiuntiva” perché’<br />

i costi ulteriori imposti dalla <strong>di</strong>namica esplosiva dei punti base dello spread e gli<br />

effetti deleteri della “ tassa Berlusconi” hanno reso superate ed insufficienti le<br />

manovre approvate nel corso dell’estate.<br />

Ma vi è una doverosa precisazione che è bene sottolineare con estrema<br />

chiarezza: con qualunque governo in carica restano ferme le proposte della <strong>Cisl</strong><br />

e della <strong>Fnp</strong> avanzate per superare la crisi e per avviare con decisione la fase<br />

della ripresa economica.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 31


E’ una previsione granitica perchè essenziale per fare compartecipare ai costi<br />

della crisi coloro che da sempre non pagano, per demolire i privilegi delle caste,<br />

per battere l’evasione ed il lavoro nero, per ri<strong>di</strong>stribuire con equità la ricchezza,<br />

per attenuare progressivamente le <strong>di</strong>suguaglianze ormai insopportabili.<br />

Avvertiamo comunque l’esigenza che il superamento <strong>di</strong> un periodo prolungato<br />

<strong>di</strong> illusioni, <strong>di</strong> promesse, <strong>di</strong> messaggi richiede <strong>di</strong> analizzare nuovamente il<br />

principio della rappresentanza, il concetto <strong>di</strong> sovranità , il ruolo dei citta<strong>di</strong>ni, la<br />

forma associativa della politica, del sociale, delle reti <strong>di</strong> prossimità.<br />

Quando la nozione <strong>di</strong> rappresentanza viene snaturata declina il tessuto della<br />

democrazia, si riduce la potenzialità della partecipazione, si restringe l’area<br />

della citta<strong>di</strong>nanza, si comprimono i <strong>di</strong>ritti sociali e civili.<br />

La forma partito deve essere il luogo naturale del collettivo e non può<br />

trasformarsi in un bene in<strong>di</strong>viduale, non può subire una declinazione<br />

proprietaria, non puo’ alterare il pubblico in un’ accezione privata.<br />

In una situazione <strong>di</strong> pericolo democratico il sindacato confederale, una<br />

federazione profondamente ra<strong>di</strong>cata nel territorio come la <strong>Fnp</strong> rappresentano<br />

riferimenti essenziali della vita democratica, <strong>di</strong> relazione fra citta<strong>di</strong>ni , <strong>di</strong> qualità<br />

dei contenuti della vita sociale.<br />

Emerge, tuttavia, <strong>di</strong> fronte all’esaurirsi <strong>di</strong> un’ esperienza <strong>di</strong> governo tradottasi<br />

in un grave deficit <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>bilità, una domanda <strong>di</strong> cambiamento, che investe tutte<br />

le forme associative .<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 32


Trattasi <strong>di</strong> un cambiamento, proiettato sul futuro, che richiede la riscoperta del<br />

bene comune, dell’interesse collettivo, del <strong>di</strong>alogo solidale fra le generazioni ,<br />

dell’aiuto verso le fasce piu’ deboli della societa’, dell’inclusione e<br />

dell’accoglienza verso gli esclusi e i marginali <strong>di</strong> ogni specie.<br />

La <strong>Fnp</strong> -concludendo l’Assemblea organizzativa- apre una stagione <strong>di</strong><br />

rifondazione interna, basata sulla partecipazione attiva e sul lavoro <strong>di</strong> squadra,<br />

e <strong>di</strong> sviluppo delle relazioni esterne che vuol <strong>di</strong>re aprirsi al <strong>di</strong>alogo,<br />

all’accoglienza, alla concertazione territoriale, al ra<strong>di</strong>camento nel territorio e<br />

nelle reti <strong>di</strong> prossimità.<br />

La <strong>Fnp</strong> consoliderà progressivamente il proprio profilo quantitativo,<br />

incrementando il proselitismo associativo, ma, con estrema forza, qualificando<br />

il proprio modello <strong>di</strong> presenza e <strong>di</strong> relazione.<br />

E’ una <strong>Fnp</strong> che si perfeziona come rifermento degli associati e dei citta<strong>di</strong>ni, che<br />

elabora e tutela, che accoglie ed interpreta i bisogni , che produce cultura e vive<br />

nella solidarietà.<br />

E’ una <strong>Fnp</strong> aperta, costruttiva, incline all’unità, impegnata nel sociale, fattore <strong>di</strong><br />

selezione <strong>di</strong> una classe <strong>di</strong>rigente adeguata.<br />

La crisi ci porterà ad uscire dal vecchio sistema, dove tutto e’ ridotto a denaro,<br />

dove la globalizzazione snatura la centralità della persona, dove la finanza<br />

soppianta l’economia reale, dove la politica si svuota e non riesce a scegliere<br />

oltre gli interessi delle clientele.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 33


La <strong>Fnp</strong> vuol essere sempre <strong>di</strong> piu’ un soggetto creativo <strong>di</strong> circuiti sociali, un<br />

fattore <strong>di</strong> relazione che crea fiducia, che rafforza l’efficacia della collaborazione<br />

fra le persone, che facilita lo scambio nelle relazioni interumane,<br />

intergenerazionali, multiculturali, e multietniche.<br />

Lavoreremo insieme per una <strong>Fnp</strong> che <strong>di</strong>venta un potente bacino <strong>di</strong> persone,<br />

idee, passioni, reti sociali, portatrici <strong>di</strong> una domanda <strong>di</strong> cambiamento e <strong>di</strong><br />

capacità <strong>di</strong> tradurla in opera, negli ambiti plurali della vita politica, economica e<br />

sociale, sapendo rinnovare anche la propria specifica missione.<br />

Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 34


Conclusioni <strong>di</strong> Gigi <strong>Bonfanti</strong> - Assemblea Organizzativa Nazionale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> 8-9-10 novembre 2011- 35

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