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marzo<br />

2009<br />

2<br />

2<br />

conquiste del<br />

Lavoro<br />

quotidiano della <strong>Cisl</strong><br />

www.pensionati.cisl.it<br />

A. 62 - n. 50 - 2 marzo 2009<br />

Pensionati<br />

Redazione nazionale: Via Castelfidardo, 47 - 00185 Roma - Tel. 0644881302 - Fax 064460570<br />

Ema<strong>il</strong>: redazione@fnp.cisl.it IISN 0010-6348 Sped. in abb. postale 45% Roma - art. 2 comma 20 b legge 662/96 - Distribuito anche a tutti i soci <strong>Fnp</strong><br />

Soldi pubblici a tutti. Tranne che ai pensionati<br />

NO! Così non può più andare avanti<br />

Il mese di marzo si apre sull’onda<br />

di vertici europei e<br />

internazionali che si riuniscono<br />

a ritmo incalzante al<br />

capezzale di una crisi sociale che<br />

ormai schiaccia m<strong>il</strong>ioni di lavoratori<br />

ed ex-lavoratori in pensione.<br />

Purtroppo l’unica cosa che<br />

governi e politici, banchieri e<br />

imprenditori, economisti e professori<br />

hanno azzeccato è la crisi<br />

finanziaria (innescata da banditi<br />

lasciati incontrollati a speculare<br />

e rubare, da tutte le autorità pubbliche<br />

e para-pubbliche che<br />

avrebbero dovuto fermarli e condannarli<br />

in tempo alle galere)<br />

l’unica cosa che hanno azzeccato<br />

– ripetiamo – è che la crisi, gira<br />

gira, si sarebbe scaricata sull’economia<br />

reale e cioè sulle attività<br />

produttive e quindi sull’occupazione<br />

e quindi sulle casse<br />

statali. Risultato: quelle risorse<br />

che non si trovavano per finalità<br />

sociali, di giustizia, di equità<br />

verso i più deboli, di tutela della<br />

dignità delle persone in difficoltà,<br />

vengono ora dirottate per<br />

soccorrere i più forti (o i meno<br />

deboli, se si preferisce, e comunque,<br />

certamente, più ricchi di m<strong>il</strong>ioni<br />

di anziani, di m<strong>il</strong>ioni di famiglie,<br />

di m<strong>il</strong>ioni di giovani, di<br />

m<strong>il</strong>ioni di ammalati o disab<strong>il</strong>i o<br />

non-autosufficienti.<br />

No. Così non può andare avanti.<br />

La necessità di cambiare strada è<br />

obbligata, se non si vuole lasciare<br />

tutto <strong>il</strong> potere al mercato, e se si<br />

vuole <strong>il</strong> ritorno del primato della<br />

politica sull’economia e del bene<br />

comune sull’avidità di pochi.<br />

Tutto ciò è da sempre chiaro per<br />

ogni socio e per ogni m<strong>il</strong>itante<br />

della <strong>Cisl</strong> uomo o donna, operaio<br />

o impiegato, in pensione o in attività.<br />

Speriamo quindi in profondi<br />

cambiamenti. Aspettando questo<br />

futuro quadro, intanto, dobbiamo<br />

criticare con forza <strong>il</strong> governo italiano<br />

che ha approvato alcuni<br />

provvedimenti a sostegno dell’economia.<br />

Ha reperito, come d’incanto,<br />

2 m<strong>il</strong>iardi di euro a sostegno<br />

dell’auto e degli elettrodomestici<br />

e per l’industria informatica.<br />

Dopodichè si è sollevata la<br />

voce favorevole della Confindustria<br />

che invoca però altri 6 m<strong>il</strong>iardi<br />

a sostegno di tutta la produzione.<br />

Nessuno<br />

ci insegni!<br />

Nessuno insegni alle ex-lavoratrici<br />

e lavoratori in pensione che<br />

tali provvedimenti sono necessari<br />

anche per difendere l’occupazione.<br />

Ci mancherebbe! Ma l’argomento<br />

è un altro. Possib<strong>il</strong>e che<br />

piova sempre sul bagnato? Possib<strong>il</strong>e<br />

che ogni volta che la Fiat è<br />

in crisi sia l’intervento dello Stato<br />

a salvarla? Eppure i suoi b<strong>il</strong>anci<br />

sono in forte attivo, anche se<br />

non è stato dato alcun dividendo<br />

La condizione del popolo anziano<br />

Qui di seguito alcuni rapidi flash per ricordare e richiamare<br />

le condizioni di più acuta difficoltà in cui versa la gente che<br />

rappresentiamo.<br />

Il contesto fam<strong>il</strong>iare in cui si vive<br />

☛ 11.273 m<strong>il</strong>a persone residenti in Italia hanno 65 anni e più:<br />

4.729 m<strong>il</strong>a uomini e 6.544 m<strong>il</strong>a donne.<br />

☛ Il 37,1% delle donne vive da sola (contro <strong>il</strong> 13,8% degli uomini).<br />

☛ Oltre la metà degli uomini vive con <strong>il</strong> coniuge senza figli (la<br />

percentuale scende al 31,7% tra le donne).<br />

☛ Più diffusa tra le donne anche la condizione di monogenitore,<br />

sono l’8,5% contro <strong>il</strong> 2,7%, e di membro aggregato in famiglie<br />

composte da coppie, con o senza figli, o da genitori soli: 6,6%<br />

contro 1,9%.<br />

☛ Circa <strong>il</strong> 21,7% degli uomini vive con <strong>il</strong> partner e almeno un figlio,<br />

contesto fam<strong>il</strong>iare che riguarda solo <strong>il</strong> 9,3% delle donne ultrasessantaquattrenni.<br />

☛ 224 m<strong>il</strong>a persone di 65 anni o più sono ospiti in un istituto, tra<br />

queste circa 171 m<strong>il</strong>a sono donne.<br />

agli azionisti. Questo paese dunque<br />

basa <strong>il</strong> suo sv<strong>il</strong>uppo ancora<br />

oggi sull’auto e sul trasporto<br />

gommato. A danno di altri nuovi<br />

segmenti di attività quali ambiente,<br />

ricerca tecnologica, promozione<br />

sociale, energia alternativa.<br />

Fino a quando nel paese prevarrà<br />

<strong>il</strong> ruolo degli interessi forti consolidati<br />

a danno di un vero e pluralistico<br />

piano di sv<strong>il</strong>uppo? E si<br />

tratta di interessi che puntualmente<br />

passano dalla parte più<br />

fortunata d’Italia. Ma <strong>il</strong> ministro<br />

Tremonti non aveva sostenuto,<br />

andando contro le stesso Berlusconi,<br />

che non vi era neanche un<br />

euro disponib<strong>il</strong>e per alleviare <strong>il</strong><br />

peso del fisco sui pensionati e sui<br />

lavoratori? Siamo convinti che <strong>il</strong><br />

potente ministro dell’economia<br />

partorirà altri m<strong>il</strong>iardi di euro per<br />

accontentare gli interessi dominanti.<br />

All’opposto per i pensionati<br />

si sono trovati in tutto 300 m<strong>il</strong>ioni<br />

per la carta sociale. E qualcosa<br />

di più per i bonus. Ma non<br />

per tutti. Vincoli di età limitano<br />

infatti <strong>il</strong> beneficio.<br />

Il gruppo dirigente nazionale<br />

della Federazione pensionati,<br />

che sta girando l’Italia partecipando<br />

ai congressi territoriali e<br />

regionali, riceve forti pressioni<br />

perché non ci si arrenda a tali<br />

discriminazioni e alla marginalizzazione<br />

di m<strong>il</strong>ioni di pensionati<br />

e anziani che vivono in precarie<br />

condizioni economiche.<br />

Ma aumentare le pensioni - ci si<br />

oppone – equivarrebbe a fare<br />

puro e semplice assistenzialismo:<br />

mentre dare m<strong>il</strong>iardi alla<br />

Fiat è un investimento produttivo.<br />

In cambio la Fiat offre auto<br />

meno inquinanti con 1.500 euro<br />

di sconto. Ma chi le comprerà?<br />

Non c’è dubbio: m<strong>il</strong>ioni e m<strong>il</strong>ioni<br />

di pensionati! Guarda caso,<br />

sono quelli che hanno le macchine<br />

da rottamare. Ironia crudele<br />

e paradossale!<br />

Rompere<br />

l’assedio<br />

al sindacato<br />

Occorre dunque rompere l’assedio<br />

al sindacato. Ed urge attrezzare<br />

e mettere in campo una forza<br />

capace di battersi contemporaneamente<br />

su due fronti : quello<br />

della emergenza e quello della<br />

fuoriuscita dalla crisi. Questo lo<br />

sforzo che la nostra gente chiede<br />

al gruppo dirigente della <strong>Fnp</strong>, impegnato<br />

nei congressi. E in questa<br />

chiave insistiamo: le crescenti<br />

sofferenze degli strati più deboli<br />

della popolazione, non solo anziani<br />

ma giovani, donne sole, lavoratori<br />

delle aziende in difficoltà,<br />

obbligano <strong>il</strong> sindacato a<br />

concentrarsi sull’emergenza. Ma<br />

nello stesso tempo non possiamo<br />

trascurare che gli interessi più<br />

prepotenti ridisegnano l’architettura<br />

e gli assetti futuri dell’economia<br />

e degli spazi pubblici, per<br />

confermare i loro poteri. Ci riferiamo,<br />

per esempio alla politica e<br />

in particolare alla questione del<br />

cosiddetto federalismo fiscale<br />

che sta erodendo alla base i p<strong>il</strong>astri<br />

del solidarismo, cancellando<br />

gli standard delle prestazioni della<br />

sicurezza sociale, dell’assistenza<br />

e della sanità. E determinerà<br />

uno spostamento di risorse non<br />

solo a danno delle aree deboli del<br />

paese, che sono al Sud come al<br />

Nord. Ma anche una crescita dei<br />

costi della politica. Non a caso<br />

I più vulnerab<strong>il</strong>i<br />

Le situazioni più gravi si osservano per le famiglie di anziani:<br />

☛ che vivono soli<br />

per <strong>il</strong> 37,1% una spesa imprevista di 600 euro costituirebbe un<br />

problema; ben <strong>il</strong> 16,3% ha avuto difficoltà ad acquistare i vestiti<br />

necessari, <strong>il</strong> 15,4% ha difficoltà ad arrivare alla fine del mese, <strong>il</strong><br />

13,4% ad acquistare medicine e <strong>il</strong> 13,2% a riscaldare l’abitazione;<br />

☛ che vivono come monogenitori con figli adulti<br />

per <strong>il</strong> 30,1% una spesa imprevista di 600 euro costituirebbe un<br />

problema; la difficoltà a riscaldare l’abitazione riguarda <strong>il</strong><br />

12,1% e nel caso delle spese sanitarie sale al l3,4% ;<br />

☛ che vivono nel Mezzogiorno<br />

ben <strong>il</strong> 40,4% delle famiglie con anziani dichiara che una spesa<br />

imprevista di 600 euro costituirebbe un problema, è <strong>il</strong> 24,3% la<br />

percentuale di anziani in famiglie che dichiarano di avere avuto<br />

difficoltà ad acquistare abbigliamento necessario e <strong>il</strong> 21,8% nel<br />

caso di medicine. Quasi 1/5 delle famiglie (20,4%) dichiara infine<br />

di avere avuto difficoltà a riscaldare l’abitazione.<br />

non c’è barba di ministro dell’Economia<br />

o della Semplificazione,<br />

né Ragioneria dello Stato, né istituto<br />

pubblico di analisi finanziaria<br />

in grado di azzardare una cifra<br />

sul costo dell’operazione.<br />

Perciò r<strong>il</strong>anciamo la nostra proposta<br />

riformatrice, al centro come<br />

nelle regioni e nei territori. A<br />

quanti affermano che non è questa<br />

la fase giusta per proporre<br />

riforme del welfare (ma nello<br />

stesso tempo lavora ai nuovi<br />

coefficienti di trasformazione che<br />

dal 2010 ridurranno la media delle<br />

pensioni degli attuali lavoratori<br />

attivi del 6-8 per cento) noi diciamo<br />

di confrontarsi con le nostre<br />

proposte: ◗ rimodulare <strong>il</strong> debito<br />

pensionistico, sì, ma abbattendo<br />

<strong>il</strong> tabù dell’età pensionab<strong>il</strong>e, non<br />

coi tagli; ◗ contenere l’esplosione<br />

della spesa sanitaria, sì, ma deospitalizzando<br />

<strong>il</strong> sistema che ora<br />

è una bengodi solo per le baronie<br />

sanitarie (mediche, farmaceutiche,<br />

tecno-fornitrici, eccetera)<br />

per dirottare le risorse al servizio<br />

delle persone (assistenza domic<strong>il</strong>iare,<br />

non-autosufficienza, disab<strong>il</strong>ità,<br />

eccetera).<br />

O questa rivoluzione culturale e<br />

sociale la imposta <strong>il</strong> sindacalismo<br />

dei pensionati ed <strong>il</strong> sindacalismo<br />

riformista presente non solo nella<br />

<strong>Cisl</strong> ma anche nella Cg<strong>il</strong> e U<strong>il</strong> oppure,<br />

quando si uscirà dal tunnel<br />

della crisi, avremo un paese ancora<br />

più ingiusto e diviso. E questo,<br />

con tutte le nostre forze e con<br />

quelle degli iscritti che ci sosterranno,<br />

non lo permetteremo. ✍<br />

Il segretario generale della <strong>Cisl</strong>, Raffaele Bonanni e i dirigenti della nostra<br />

confederazione, fra cui <strong>il</strong> leader dei pensionati Antonio Uda, hanno<br />

partecipato all’udienza pontificia concessa da papa Benedetto XVI in<br />

occasione dei 60 anni dalla nascita della <strong>Cisl</strong>. (servizio in ultima pagina)


La Consulta dice “no”. Ma <strong>Fnp</strong> r<strong>il</strong>ancia<br />

Paniere anziani<br />

Nonostante <strong>il</strong> grande impegno<br />

(non solo di mob<strong>il</strong>itazione<br />

sindacale ma anche di<br />

studio e di argomentazioni giuridiche<br />

ed economiche, profuso<br />

dalla <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> sulla vertenza<br />

per cambiare i criteri per <strong>il</strong><br />

calcolo dell’adeguamento/perequazione<br />

delle pensioni) le<br />

famiglie anziane dovranno<br />

continuare a vedersi applicato<br />

<strong>il</strong> vetusto e generico indice di<br />

rivalutazione “foi” calcolato<br />

dall’Istat per l’universo delle<br />

famiglie di operai e impiegati<br />

anzichè quello più giusto e<br />

realistico, tarato sui consumi<br />

essenziali e primari delle famiglie<br />

anziane (alimentazione,<br />

abitazione e assistenza e dunque:<br />

spesa giornaliera, casa,<br />

affitto, bollette, e cure per tirare<br />

avanti in maniera decente).<br />

A negare la possib<strong>il</strong>ità di una<br />

rivalutazione più adeguata<br />

delle pensioni è la Corte Costituzionale<br />

che ha dichiarato<br />

la “manifesta inammissib<strong>il</strong>ità”<br />

della questione di legittimità<br />

costituzionale sollevata dalla<br />

<strong>Cisl</strong> pensionati che aveva<br />

chiesto l’annullamento del decreto<br />

del 18 novembre 2005<br />

con cui erano state stab<strong>il</strong>ite le<br />

percentuali di perequazione<br />

per le pensioni in via definitiva<br />

per <strong>il</strong> 2004 e, in via provvisoria<br />

e salvo conguaglio, per <strong>il</strong><br />

2005. Il sindacato dei pensionati<br />

<strong>Cisl</strong> si era infatti appellato<br />

alla “intrinseca irragionevolezza”<br />

del provvedimento. Il<br />

“paniere” sulla base del quale<br />

viene calcolato l’indice dei<br />

prezzi per le famiglie di operai<br />

e impiegati, sostiene la <strong>Fnp</strong>-<br />

<strong>Cisl</strong>, è tutt’altro che indicativo<br />

delle modeste ma irrinunciab<strong>il</strong>i<br />

esigenze di consumo delle<br />

famiglie dei pensionati, restando<br />

dunque lontano dalle<br />

loro “abitudini di consumo tipiche”<br />

e determinando perciò<br />

un effetto “riduttivo e perverso”.<br />

Obiezioni queste che la<br />

Consulta ha purtroppo rigettato<br />

avvalendosi anche del parere<br />

espresso dall’Avvocatura<br />

dello Stato, che aveva osservato<br />

tra l’altro (e in modo per<br />

la verità un po’ stiracchiato)<br />

come l’indice ideato per le famiglie<br />

anziane abbia carattere<br />

sperimentale mentre quello<br />

Istat sia “ragionevole e concretamente<br />

correlato all’andamento<br />

generale dei consumi,<br />

da decenni condiviso dalle organizzazioni<br />

sindacali di categoria”.<br />

Anche l’Inps per parte<br />

sua aveva sottolineato come<br />

Attualità 2<br />

“l’indice del quale è stata<br />

chiesta l’introduzione da parte<br />

della <strong>Fnp</strong>, non sarebbe individuab<strong>il</strong>e<br />

in quello predisposto<br />

in via sperimentale”.<br />

Il nostro giudizio<br />

Naturalmente la <strong>Cisl</strong>-pensionati<br />

non mancherà di continuare<br />

la sua battaglia, mai peraltro<br />

fermata, sul versante<br />

sindacale, vertenziale, politico<br />

ed istituzionale. Difatti <strong>il</strong> sindacalismo<br />

<strong>Cisl</strong> non ha mai<br />

priv<strong>il</strong>egiato, storicamente, una<br />

“via giudiziale” per la difesa<br />

collettiva degli interessi dei<br />

lavoratori, dei pensionati e, in<br />

generale, delle categorie rappresentate.<br />

Nella vertenza-paniere<br />

per le famiglie anziane <strong>il</strong><br />

tentativo è stato infatti esperito<br />

facendo affidamento su un<br />

precedente orientamento della<br />

Corte costituzionale che con<br />

sentenza n. 30 del 23 gennaio<br />

2004, pur confermando la piena<br />

legittimità delle norme che<br />

escludono, per i pensionati, <strong>il</strong><br />

riferimento agli aumenti stipendiali<br />

degli attivi, aveva comunque<br />

ribadito l’esigenza<br />

che <strong>il</strong> legislatore individuasse<br />

meccanismi mirati a garantire<br />

alla pensione <strong>il</strong> mantenimento<br />

del potere d’acquisto.<br />

Fermo restando dunque l’obbligato<br />

rispetto dovuto alla<br />

suprema Consulta siamo costretti<br />

a prendere atto di un<br />

mutato orientamento, certamente<br />

conseguente alla mutevolezza<br />

dei tempi, alla diversa<br />

composizione degli organi e<br />

al progresso (?!) della dottrina<br />

e delle scienze giuridiche costituzionali…<br />

Peraltro l’azione<br />

promossa da <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> dinnanzi<br />

al competente Tribunale<br />

amministrativo, Tar del Lazio,<br />

e la conseguente proposizione<br />

del tema da parte dello stesso<br />

Tar alla Corte costituzionale,<br />

apparivano fondate e confortate<br />

non solo alla luce dei criteri<br />

di giustizia sociale che<br />

ispirano la linea del nostro<br />

sindacato ma pure sotto <strong>il</strong><br />

prof<strong>il</strong>o giuridico-costituzionale<br />

e, non da ultimo, per come<br />

erano state formulate nell’ordinanza<br />

del 23 gennaio 2008<br />

emessa dal Tar stesso.<br />

In definitiva m<strong>il</strong>le e una ragione<br />

non solo per continuare<br />

con vigore la nostra iniziativa<br />

sindacale ma anche<br />

adottare ogni più attenta cura<br />

per non arrendersi di fronte<br />

ai sofismi e alle sottigliezze<br />

dei giurisperiti. ✍<br />

I nostri redditi<br />

Ecco come “viviamo”<br />

Su un totale di 17.654.766 pensioni erogate dagli enti previdenziali,<br />

quelle del “sistema Inps” sono 16.356.289, con un numero<br />

di pensionati pari a 14.610.277. Ecco qui di seguito le classi<br />

di reddito delle pensioni Inps, ripartite anche in percentuale.<br />

N. pensioni Inps… … in % Fasce di reddito percepito<br />

1.599.499 9,8 da e 0 a 249<br />

2.862.643 17,5 da 250 a 499<br />

3.462.265 21,2 da 500 a 749<br />

2.205.420 13,5 da 750 a 999<br />

1.972.208 12,1 da 1000 a 1249<br />

3.065.000 18,7 da 1250 a 1999<br />

939.254 5,7 da 2000 a 2999<br />

250.000 1,5 da 3000 a 7500<br />

Spesa pensionistica,<br />

b<strong>il</strong>anci e gestione Inps<br />

Il presidente del massimo<br />

istituto previdenziale Antonio<br />

Mastrapasqua ha avuto<br />

modo di intervenire pubblicamente<br />

sui temi della crisi produttiva<br />

e sui risvolti che essa<br />

ha a carico dei b<strong>il</strong>anci dell’Inps.<br />

Tra l’altro, a proposito di<br />

passib<strong>il</strong>i interventi sulle pensioni<br />

per ridurre la spesa, egli<br />

ha detto: “Per quanto ci riguarda<br />

l’andamento della spesa<br />

pensionistica è esattamente<br />

in linea con le previsioni,<br />

mentre quello delle entrate<br />

contributive è nettamente migliore,<br />

anche grazie all’azione<br />

di recupero di evasione ed<br />

elusione. Quanto alle possib<strong>il</strong>i<br />

riforme, non tocca a noi discuterne,<br />

ma al governo, al<br />

Parlamento ed alle parti sociali.<br />

Come valutazione personale,<br />

posso osservare che la<br />

materia previdenziale riguarda<br />

<strong>il</strong> futuro delle persone, e va<br />

sempre affrontata con grande<br />

accortezza. Cambiare ogni<br />

anno sarebbe un segnale di instab<strong>il</strong>ità”.<br />

Circa poi le ipotesi di intervenire<br />

sull’età pensionab<strong>il</strong>e delle<br />

donne nel settore pubblico,<br />

Mastrapasqua dice: “La vo-<br />

lontà del governo è di occuparsi<br />

della questione solo per<br />

ottemperare alla sentenza europea.<br />

Quindi non è prevista<br />

nessuna novità per le lavoratrici<br />

private. Del resto i dati ci<br />

dicono che nel settore privato<br />

uomini e donne vanno in pensione<br />

in media praticamente<br />

alla stessa età, rispettivamente<br />

60,8 e 60,1 anni”.<br />

Infine sul cosiddetto “progetto<br />

super-Inps” finalizzato a<br />

realizzare risparmi nella gestione<br />

degli enti previdenziali,<br />

<strong>il</strong> presidente dell’Istituto sostiene:<br />

“È stata la Ragioneria<br />

generale dello Stato a r<strong>il</strong>evare<br />

che una pura e semplice unificazione<br />

avrebbe prodotto<br />

maggiori costi, invece che risparmi.<br />

Ora puntiamo sulle sinergie<br />

tra gli istituti. L’obiettivo<br />

è la “casa del welfare”. Direzioni<br />

provinciali del Lavoro,<br />

Inps, Ina<strong>il</strong>, Inpdap e gli altri<br />

enti condivideranno in<br />

un’unica struttura logistica sul<br />

territorio le proprie attività. Ci<br />

saranno risparmi su acquisti,<br />

logistica, informatica. E riusciremo<br />

ad evitare l’aumento<br />

contributivo dello 0,09 per<br />

cento previsto per <strong>il</strong> 2011. ✍<br />

Carovita e pensioni<br />

Distrazioni sospette<br />

Gli aumenti dei prezzi dei prodotti energetici e degli alimentari<br />

hanno avuto un impatto “particolarmente duro”<br />

sui redditi da pensione. È quanto denuncia l’Ocse, l’organizzazione<br />

dei “paesi ricchi” del mondo (se tale espressione<br />

ha ancora un senso) in un report dedicato ai sistemi<br />

previdenziali dei paesi industrializzati e ai rischi che gravano<br />

sul potere d’acquisto dei pensionati in periodi di alta<br />

inflazione come quello appena trascorso.<br />

Nel rapporto, però, l’organizzazione sottolinea che, secondo<br />

gli studi effettuati sul costo della vita nel lungo periodo,<br />

l’inflazione fronteggiata dai pensionati tende ad essere<br />

la stessa di quella con cui fa i conti la maggioranza della<br />

popolazione. Guardando in particolare all’Italia proprio<br />

nel lungo periodo, l’Ocse sottolinea quindi che dopo una<br />

crescita significativa degli assegni pensionistici negli anni<br />

’70 e all’inizio degli anni ’80, i redditi da pensione sono<br />

andati poi progressivamente stab<strong>il</strong>izzandosi. “In termini<br />

reali le pensioni sono aumentate a un ritmo del 3,5% tra <strong>il</strong><br />

1970 e <strong>il</strong> 1984 – sottolinea l’organizzazione – ma si sono<br />

poi stab<strong>il</strong>izzate negli anni a seguire”.<br />

Peccato che l’Ocse dimentichi di dare analogo r<strong>il</strong>ievo al<br />

fatto che l’inflazione italiana, nello stesso periodo, ha galoppato<br />

a ritmi molto diversi. Inoltre, nel periodo<br />

2002/2008, l’inflazione è stata ulteriormente aggravata<br />

dalla speculazione operata al momento del change over lire-euro,<br />

in particolare per i pensionati che concentrano i<br />

loro consumi in un paniere molto ridotto rispetto a quello<br />

indicato a Eurostat e ut<strong>il</strong>izzato dall’Istat. Per quegli anni,<br />

all’inflazione ufficiale certificata dall’Istat bisognerebbe<br />

aggiungere almeno uno zero per ottenere la cifra dell’inflazione<br />

reale (che per “convenzione” l’Istat fino a poco<br />

tempo fa ha sempre definito “percepita”), quella che pesa<br />

effettivamente sulle buste paga dei lavoratori dipendenti e<br />

sugli assegni pensionistici degli ex-lavoratori. Perciò, <strong>il</strong><br />

dato Ocse, che pure ammette l’impatto particolarmente<br />

duro solo di questi ultimi rincari sui redditi da pensione,<br />

non rende pienamente giustizia all’effettiva sofferenza dei<br />

pensionati per quanto riguarda la perdita reale di potere<br />

d’acquisto delle pensioni che, giova ricordarlo, studi della<br />

<strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> quantificano negli ultimi 16 anni nel 35%.<br />

Quattordicesima ai pensionati:<br />

La strada più giusta<br />

La Federazione pensionati<br />

della <strong>Cisl</strong>, <strong>Fnp</strong>, ha raccolto<br />

i dati definitivi relativi all’applicazione<br />

dell’accordo<br />

governo-sindacati del luglio<br />

2007 con <strong>il</strong> quale è stata istituita<br />

la cosiddetta quattordicesima<br />

mens<strong>il</strong>ità assunta strutturalmente<br />

dalla legge 127/07.<br />

<strong>Fnp</strong> ricorda innanzitutto che<br />

per l’anno 2007 (per <strong>il</strong> quale<br />

la quattordicesima risultava<br />

più limitata anche in relazione<br />

alla data di stipula dell’accordo)<br />

<strong>il</strong> numero dei beneficiari è<br />

stato di 3.196.630 per una<br />

spesa complessiva di e<br />

926.061.473,00 ed un importo<br />

medio di 303,00 euro. Per<br />

l’anno 2008 <strong>il</strong> dato definitivo<br />

è di 3.254.327 beneficiari per<br />

una spesa complessiva di e<br />

1.260.263.007,33 ed un importo<br />

medio di euro 387,00.<br />

Dunque in particolare a pieno<br />

regime, c’è completa corrispondenza<br />

con i dati ipotizzati,<br />

in sede di accordo, circa <strong>il</strong><br />

numero dei beneficiari, abbondantemente<br />

oltre i 3 m<strong>il</strong>ioni<br />

e la spesa (1 m<strong>il</strong>iardo e<br />

300 m<strong>il</strong>ioni meno, secondo le<br />

intese, 50 m<strong>il</strong>ioni per un intervento<br />

sulle pensioni assistenziali<br />

più basse).<br />

Se l’attuale compagine governativa,<br />

con più riguardo ai<br />

contenuti che al resto, avesse<br />

dato e desse continuità alle<br />

soluzioni di adeguamento delle<br />

pensioni previdenziali con<br />

una estensione graduale della<br />

quattordicesima alle fasce superiori<br />

– come per esempio<br />

quelle da una volta e mezza <strong>il</strong><br />

minimo e tre volte <strong>il</strong> minimo,<br />

cioè fino a circa 1.375,00 euro<br />

(dati 2009) secondo la <strong>Fnp</strong>-<br />

<strong>Cisl</strong> si poteva e si potrebbe<br />

coinvolgere un’altra platea di<br />

altri 3 m<strong>il</strong>ioni di pensionati<br />

con un’altrettanto sim<strong>il</strong>e spesa:<br />

un m<strong>il</strong>iardo e 300/500 m<strong>il</strong>ioni<br />

su cui, analogamente all’accordo<br />

del 2007, si sarebbe<br />

potuto trovare anche l’equivalente<br />

per la messa in atto della<br />

carta sociale.<br />

Comunque quella della graduale<br />

estensione della quattordicesima<br />

rimane una linea<br />

che i pensionati <strong>Cisl</strong> continuano<br />

a sostenere non solo<br />

per rendere giustizia ai pensionati<br />

comunque in fasce di<br />

assoluta sofferenza, ma anche<br />

per sostenere indirettamente<br />

un mercato di consumi di beni<br />

e servizi (e quindi dei sistemi<br />

produttivi).<br />

Facciamo<br />

<strong>il</strong> punto<br />

Ma ecco, qui di seguito, uno<br />

schema dei requisiti per la<br />

“quattordicesima” per l’anno<br />

in corso con i nuovi limiti per<br />

poterne beneficiare, ovvero<br />

nei limiti del reddito personale<br />

non superiore a una volta e<br />

mezzo <strong>il</strong> minimo previdenziale,<br />

dell’età e proporzionata<br />

agli anni di contribuzione previdenziale.<br />

Requisiti per<br />

la “quattordicesima”<br />

❖ Età: pari o superiore a 64<br />

anni<br />

❖ Reddito personale: non superiore<br />

a 8.934,90 euro annui<br />

(esclusi quelli derivanti<br />

da assegni per nucleo fam<strong>il</strong>iare/assegni<br />

fam<strong>il</strong>iari e da<br />

indennità di accompagnamento;<br />

<strong>il</strong> reddito da casa di<br />

abitazione; <strong>il</strong> Tfr e le competenze<br />

arretrate sottoposte<br />

a tassazione separata).<br />

La somma aggiuntiva varia<br />

perché è calcolata anche in<br />

base all’anzianità contributiva<br />

del pensionato in Italia:<br />

Se pensionato<br />

da lavoro dipendente<br />

❖ fino a 15 anni di anzianità<br />

contributiva, la somma aggiuntiva<br />

è pari complessivamente<br />

a 336 euro;<br />

❖ da 15 a 25 anni di anzianità<br />

contributiva, la somma aggiuntiva<br />

è pari complessivamente<br />

a 420 euro;<br />

❖ se l’anzianità contributiva è<br />

superiore a 25 anni la somma<br />

complessiva aggiuntiva<br />

è pari a 504 euro.<br />

Se pensionato<br />

da lavoro autonomo<br />

❖ fino a 18 anni di anzianità<br />

contributiva la somma aggiuntiva<br />

è pari complessivamente<br />

a 336 euro;<br />

❖ da 18 a 28 anni di anzianità<br />

contributiva, la somma aggiuntiva<br />

è pari complessivamente<br />

a 420 euro;<br />

❖ se l’anzianità contributiva è<br />

superiore a 28 anni la somma<br />

complessiva aggiuntiva<br />

è pari a 504 euro.<br />

Per le pensioni ai superstiti, la<br />

somma aggiuntiva sarà calcolata<br />

con gli stessi criteri di anzianità<br />

contributiva, applicando<br />

però le riduzioni di reversib<strong>il</strong>ità.<br />

Nel caso in cui <strong>il</strong> suo reddito<br />

personale sia di poco superiore<br />

al limite stab<strong>il</strong>ito, la somma<br />

aggiuntiva sarà proporzionalmente<br />

ridotta. Per esempio<br />

se <strong>il</strong> reddito è di 9.100 euro,<br />

con un’anzianità contributiva<br />

fino a 15 anni, la somma aggiuntiva<br />

sarà pari a 270,84<br />

euro complessivi (8.934,90 +<br />

336,00 – 9.100,00 euro). ✍<br />

conquiste del<br />

Lavoro<br />

Quotidiano della <strong>Cisl</strong><br />

Direttore responsab<strong>il</strong>e<br />

Francesco Guzzardi.<br />

Reg. Trib. Roma n. 569/1948.<br />

Autorizzazione per l’affissione<br />

murale n. 5149/1955<br />

Proprietà<br />

Conquiste del Lavoro Srl.<br />

Una copia e 1,00. Arretrata e 0,82.<br />

Abbonamento annuale e 103,30;<br />

iscritti alla <strong>Cisl</strong> e 41,50.<br />

Abbonamento estero e 155,00.<br />

Abbonamento comprensivo di<br />

“Pensionati”: maggiorazione di e 2.<br />

Pensionati<br />

Direttore: Antonio Uda<br />

Comitato direttivo:<br />

Arnaldo Chianese, Mariuccia<br />

Di Quattro, Sandro Loschi,<br />

Giuseppe Micalone,<br />

Girolamo Minardi<br />

Caporedattore: Carlo Candida<br />

Coordinamento pagine regionali:<br />

Germana Busacca<br />

Impaginazione: Edisegno srl<br />

Stampa: Omnimedia srl<br />

Via Lucrezia Romana, 58<br />

Ciampino (RM) - Tel. 06-7989111<br />

Chiuso in composizione <strong>il</strong> 17-02-2009


Noi & Voi<br />

Pensioni: gli importi 2009.<br />

Inas a fianco degli amici<br />

Molti amici hanno chiesto di tornare a precisare<br />

i nuovi importi ed i nuovi limiti di reddito,<br />

relativi alle diverse prestazioni previdenziali<br />

ed assistenziali per l’anno 2009. Ricordiamo<br />

peraltro a tutti gli interessati che per<br />

qualsiasi dubbio o necessità di consulenza o<br />

assistenza di cui abbiano bisogno, possono rivolgersi<br />

alla sede più vicina del nostro patronato<br />

Inas <strong>Cisl</strong>, chiamando <strong>il</strong> numero verde<br />

800.249.307 oppure consultando l’indirizzario<br />

su www.inas.it. Inut<strong>il</strong>e sottolineare che la<br />

consulenza Inas è assolutamente gratuita.<br />

* * *<br />

Aumento percentuale<br />

delle pensioni<br />

L’importo della pensione viene aumentato<br />

annualmente, in maniera automatica, per adeguare<br />

la pensione stessa al costo della vita.<br />

Per l’anno 2008, un decreto ministeriale emanato<br />

lo scorso novembre ha individuato nella<br />

misura dell’1,7% l’aumento definitivo della<br />

perequazione automatica, cioè l’aumento<br />

percentuale della misura delle pensioni, già<br />

stab<strong>il</strong>ito, con precedente decreto del 2007,<br />

nella misura previsionale dell’1,6%. Il medesimo<br />

decreto stab<strong>il</strong>isce, inoltre, che l’aumento<br />

da attribuirsi alle prestazioni pensionistiche<br />

da liquidare nell’anno 2009 corrisponde, in<br />

misura previsionale, al 3,3%.<br />

In sostanza, l’aumento percentuale delle pensioni<br />

sarà applicato, per <strong>il</strong> 2009, secondo le<br />

seguenti modalità: - nella misura del 3,3%<br />

(quindi, per intero), per l’importo di pensione<br />

non superiore a cinque volte <strong>il</strong> trattamento<br />

minimo Inps (quindi, entro 2.217,80 euro); -<br />

nella misura del 2,475% (quindi, per <strong>il</strong> 75%<br />

della intera quota di perequazione), per l’importo<br />

di pensione eccedente cinque volte <strong>il</strong><br />

trattamento minimo Inps (quindi, superiore a<br />

2.217,80 euro).<br />

Pensioni del pubblico impiego con<br />

indennità integrativa speciale<br />

Per individuare la fascia di reddito su cui applicare<br />

la perequazione, riguardo alle pensioni<br />

del pubblico impiego liquidate con l’indennità<br />

integrativa speciale (i.i.s.) separata in quanto<br />

assegno accessorio, le stesse devono essere<br />

considerate nel loro intero importo. La misura<br />

dell’i.i.s. risulta pari a: 679,31 euro per l’anno<br />

2008; 701,73 euro per l’anno 2009. L’importo<br />

della 13ma mens<strong>il</strong>ità, relativa all’indennità<br />

integrativa speciale, è invece pari a:<br />

659,31 euro per l’anno 2008; 681,75 euro<br />

per l’anno 2009.<br />

Trattamento minimo Inps<br />

Le pensioni dirette, indirette e di reversib<strong>il</strong>ità<br />

possono essere integrate al trattamento minimo,<br />

se i redditi del titolare e del coniuge<br />

non superano determinati limiti.I nuovi limiti<br />

di reddito per <strong>il</strong> 2009 per <strong>il</strong> Fondo pensioni<br />

lavoratori dipendenti, previsti per l’integrazione<br />

al trattamento minimo, intera o parziale,<br />

sia in relazione al reddito personale che al<br />

reddito coniugale, sono i seguenti:<br />

Limite di reddito personale<br />

❖ Fino a 5.956,60 euro: integrazione al minimo<br />

intera.<br />

❖ Da 5.956,60 a 11.913,20 euro: integrazione<br />

al minimo parziale<br />

❖ Da 11.913,20 euro: esclusione dell’integrazione<br />

al minimo<br />

❖ Limite di reddito coniugale (pensioni con<br />

decorrenza compresa nel 1994)<br />

❖ Fino a 23.826,40 euro: integrazione al minimo<br />

intera<br />

❖ Da 23.826,40 a 29.783,00 euro: integrazione<br />

al minimo parziale<br />

❖ Dal 29.783,00 euro: esclusione dell’integrazione<br />

al minimo<br />

Limite di reddito coniugale (pensioni con decorrenza<br />

successiva al 1994)<br />

❖ Fino a 17.869,80 euro: integrazione al minimo<br />

intera<br />

Parliamone<br />

tra amici<br />

❖ Da 17.869,89 a 23.826,40 euro: integrazione<br />

al minimo parziale<br />

❖ Da 23.826,40 euro: esclusione dell’integrazione<br />

al minimo<br />

Il nuovo importo mens<strong>il</strong>e del trattamento minimo<br />

Inps corrisponde a:<br />

❖ 443,56 euro (valore definitivo per l’anno<br />

2008);<br />

❖ 458,20 euro (valore provvisorio per l’anno<br />

2009)<br />

Abolizione del divieto di cumulo<br />

Dal 1° gennaio di quest’anno, è stato abolito<br />

<strong>il</strong> divieto di cumulo tra redditi da lavoro e<br />

pensione di anzianità o pensione di vecchiaia<br />

anticipata, liquidata nel sistema contributivo<br />

con almeno 40 anni di contribuzione oppure<br />

con 60/65 anni di età. L’Inps ha già provveduto<br />

ad applicare le nuove disposizioni in materia<br />

di cumulo alle pensioni liquidate nel sistema<br />

retributivo e misto, mentre per l’applicab<strong>il</strong>ità<br />

delle stesse alle pensioni contributive<br />

l’Istituto previdenziale attende chiarimenti da<br />

parte dei ministeri preposti.<br />

Invalidi civ<strong>il</strong>i, ciechi e sordomuti<br />

I limiti di reddito per <strong>il</strong> conseguimento delle<br />

prestazioni da invalidità civ<strong>il</strong>e sono stati aumentati<br />

del 2,8%. Il valore della perequazione<br />

– sia quello di previsione per <strong>il</strong> 2009 che<br />

quello definitivo per <strong>il</strong> 2008 – che si applica ai<br />

trattamenti corrisposti in favore degli invalidi<br />

civ<strong>il</strong>i, è quello previsto per la generalità dei<br />

trattamenti pensionistici. Gli importi delle indennità<br />

sono stati, inoltre, aumentati del<br />

3,04%.<br />

Assegni straordinari di sostegno al<br />

reddito (Vocred, Vocop, Voeso)<br />

Gli assegni straordinari di sostegno al reddito<br />

sono stati rinnovati secondo le specifiche regole<br />

applicate a tali prestazioni. Pertanto, su<br />

tali trattamenti non viene calcolata la perequazione<br />

automatica, in quanto gli stessi sono<br />

aumentati in base agli importi spettanti a seguito<br />

degli adeguamenti contrattuali.<br />

Incremento della pensione per<br />

soggetti disagiati<br />

Ai soggetti disagiati spetta un incremento<br />

delle maggiorazioni sociali sulla pensione – <strong>il</strong><br />

cosiddetto incremento al “m<strong>il</strong>ione”– , tale da<br />

garantire un reddito pari, attualmente, a<br />

594,64 euro al mese (ex “m<strong>il</strong>ione”/516,46 euro),<br />

in presenza di determinati limiti di reddito.<br />

Nel 2009, <strong>il</strong> beneficio spetta in presenza<br />

di: reddito personale non superiore a<br />

7.730,32 euro; reddito coniugale non superiore<br />

a 13.047,97 euro.Ai fini dell’ammontare<br />

del reddito, da valutare per la concessione di<br />

tale incremento, la somma aggiuntiva sulle<br />

pensioni basse (c.d. quattordicesima) viene<br />

considerata per un importo pari a 156 euro<br />

(vale a dire che soltanto 156 euro dell’intera<br />

quattordicesima percepita costituiscono reddito,<br />

a tal fine).<br />

Minimale retributivo Inps<br />

Per <strong>il</strong> 2009, <strong>il</strong> minimale retributivo, in base al<br />

quale sono accreditati i contributi ai fini del<br />

diritto a pensione, corrisponde a: 183,28 euro<br />

(minimale di retribuzione settimanale);<br />

9.530,56 euro (minimale di retribuzione mens<strong>il</strong>e).<br />

Detrazioni di imposta per fam<strong>il</strong>iari<br />

a carico<br />

Come già previsto dalla Finanziaria per <strong>il</strong><br />

2008, la richiesta delle detrazioni di imposta<br />

per i fam<strong>il</strong>iari a carico deve essere presentata<br />

annualmente, indicando anche <strong>il</strong> codice fiscale<br />

di tutti i fam<strong>il</strong>iari a carico. L’Inps, come già avvenuto<br />

nel 2008, invierà l’apposito modello a<br />

tutti coloro che già usufruiscono delle suddette<br />

detrazioni.<br />

ObisM, Red e Cud 2009<br />

L’Inps ha già inviato ai pensionati, alla fine dello<br />

scorso dicembre, <strong>il</strong> modello ObisM e la<br />

modulistica relativa alle prestazioni di invalidità<br />

civ<strong>il</strong>e (dichiarazioni di responsab<strong>il</strong>ità). En-<br />

tro <strong>il</strong> 15 febbraio 2009, l’istituto di previdenza<br />

provvederà ad inviare un altro plico, contenente<br />

<strong>il</strong> modello Cud 2009, <strong>il</strong> modello Red,<br />

nonché <strong>il</strong> nuovo modello per le detrazioni di<br />

imposta.<br />

Cumulo tra trattamenti<br />

pensionstici ai superstiti e reddito<br />

del beneficiario<br />

Sono stati aggiornati per <strong>il</strong> 2008 e previsti<br />

per <strong>il</strong> 2009 i nuovi limiti di reddito, riguardanti<br />

la pensione ai superstiti. In proposito,si deve<br />

ricordare che tale prestazione viene ridotta<br />

in presenza di redditi del beneficiario, che<br />

superino i seguenti limiti:<br />

Per l’anno 2008:<br />

❖ Fino a e 17.298,84 nessuna riduzione<br />

❖ da e 17.298,85 a e 23.065,12 riduzione<br />

del 25%<br />

❖ da e 23.065,13 a e 28.831,40 riduzione<br />

del 40%<br />

❖ oltre e 28.831,41 riduzione del 40%.<br />

Per l’anno 2009:<br />

❖ Fino a e 17.869,80 nessuna riduzione<br />

❖ da e 17.869,81 a e 23.826,40 riduzione<br />

del 25%<br />

❖ da e 23.826,41 a e 29.783,00 riduzione<br />

del 40%<br />

❖ da e 29.783,01 in poi riduzione del 40%<br />

Limiti di reddito per la liquidazione<br />

della pensione di reversib<strong>il</strong>ità agli<br />

orfani maggiorenni inab<strong>il</strong>i<br />

Il limite di reddito per essere considerati figli<br />

a carico, e per poter quindi beneficiare della<br />

suddetta pensione, è pari al limite di reddito<br />

per <strong>il</strong> riconoscimento dell’invalidità civ<strong>il</strong>e totale,<br />

e quindi:<br />

❖ e 14.480,81 per l’anno 2008;<br />

❖ e 14.886,28 per l’anno 2009.<br />

Assegni accessori, annessi alle<br />

pensioni priv<strong>il</strong>egiate ordinarie di<br />

prima categoria<br />

Con <strong>il</strong> 1° gennaio 2009, l’aumento degli assegni<br />

accessori alle pensioni priv<strong>il</strong>egiate ordinarie<br />

di prima categoria è stato fissato nella misura<br />

del 3,04%, equivalente all’incremento<br />

percentuale dell’adeguamento automatico<br />

delle pensioni di guerra per l’anno 2009.<br />

Insieme contro la povertà<br />

Il Centro di assistenza fiscale, Caaf <strong>Cisl</strong>, la Caritas<br />

italiana e la Federazione Italiana degli organismi<br />

per le persone senza dimora –<br />

fio.psd, considerata la positiva esperienza<br />

svolta insieme nei mesi scorsi nel progetto<br />

“Incapienti ma Informati” hanno deciso di<br />

proseguire la sperimentazione del loro impegno<br />

comune e congiunto per diffondere<br />

informazione e rendere più accessib<strong>il</strong>i agli<br />

aventi diritto le misure recentemente varate<br />

dal Governo a sostegno delle persone economicamente<br />

più vulnerab<strong>il</strong>i. In particolare,<br />

nell’accordo di collaborazione stipulato, i tre<br />

enti si impegnano a promuovere tutte le possib<strong>il</strong>i<br />

sinergie comunicative ed operative presso<br />

i propri centri, cap<strong>il</strong>larmente diffusi in tutto<br />

<strong>il</strong> territorio nazionale, al fine di promuovere<br />

l’accesso:<br />

❖ al bonus fiscale per le famiglie,<br />

❖ al bonus incapienti,<br />

❖ alla comp<strong>il</strong>azione delle certificazioni Isee<br />

❖ a tutte le misure finalizzate ai cittadini meno<br />

abbienti, come ad esempio la “social<br />

card”, che verranno collegate alla presentazione<br />

dell’Isee.<br />

Caaf <strong>Cisl</strong>, Caritas italiana e fio.pds, in considerazione<br />

delle loro quotidiana esperienza di<br />

3<br />

Per ogni vostro dubbio o quesito, scriveteci, telefonateci o mandate una<br />

e-ma<strong>il</strong> alla nostra redazione (redazione@fnp.cisl.it). Meglio ancora:<br />

rivolgetevi direttamente alla sede della <strong>Fnp</strong> o a quella del patronato<br />

Inas-<strong>Cisl</strong>, più “a portata dei vostri piedi” o dei mezzi pubblici che avete a<br />

disposizione.Troverete sempre un amico pronto a capire, ad ascoltare e<br />

ad esservi ut<strong>il</strong>e!<br />

Per contattare l’Inas e <strong>il</strong> centro di assistenza fiscale, Caaf-<strong>Cisl</strong>, comunque<br />

<strong>il</strong> modo più semplice è: chiamare <strong>il</strong> numero verde comune a entrambe<br />

le strutture 800.24.93.07, farsi dare indirizzo e numero di telefono<br />

della sede più vicina alla propria abitazione, chiamare per fissare un appuntamento<br />

e portare la documentazione relativa al problema da risolvere.<br />

Inut<strong>il</strong>e ricordare che l’assistenza del patronato Inas è del tutto gratuita.<br />

Per mantenervi continuamente aggiornati sulle novità riguardanti la nostra<br />

categoria, consultate <strong>il</strong> sito:<br />

www.pensionati.cisl.it<br />

prossimità con le persone frag<strong>il</strong>i e in condizioni<br />

di disagio, pur convinti che in Italia sia<br />

necessario un piano organico di contrasto alla<br />

povertà, ritengono doveroso esercizio di<br />

responsab<strong>il</strong>ità pubblica impegnarsi <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e,<br />

ciascuno con le proprie competenze,<br />

affinché le barriere all’accesso di queste misure<br />

siano ridotte al minimo. Gli ostacoli burocratici<br />

che tali misure presentano sono infatti<br />

tali da portare molto spesso le persone<br />

più frag<strong>il</strong>i e in difficoltà a rinunciare a chiedere<br />

piuttosto che doversi misurare con sistemi<br />

amministrativi da loro vissute come ost<strong>il</strong>i ed<br />

escludenti. Si sa in partenza che molti resteranno<br />

comunque esclusi, come accadrà paradossalmente<br />

per le persone senza dimora,<br />

che ben diffic<strong>il</strong>mente potranno integrare i requisiti<br />

richiesti per avere gli aiuti previsti, ma<br />

occorre lo stesso impegnarsi affinché almeno<br />

coloro ai quali <strong>il</strong> diritto è stato riconosciuto<br />

possano esercitarlo senza essere bloccati da<br />

ostacoli amministrativi.<br />

Da oggi tutti i frequentatori dei centri Caritas<br />

e fio.psd saranno quindi informati delle<br />

opportunità che potrebbero avere ed accompagnati<br />

dagli operatori Caaf per comp<strong>il</strong>are le<br />

richieste necessarie. Qualunque cittadino che<br />

voglia recarsi in un Caaf <strong>Cisl</strong> o in centri Caritas<br />

o fio.psd riceverà inoltre le medesime<br />

informazioni, che per quanto possib<strong>il</strong>e saranno<br />

diffuse anche in luoghi pubblici e visib<strong>il</strong>i.<br />

Sono stati attivati anche due siti internet dedicati,<br />

per informare gli operatori e chiunque<br />

altro possa essere interessato: www.bonusenergia.it;<br />

www.bonusfiscale.it. Altre forme di<br />

comunicazione verranno sv<strong>il</strong>uppate per promuovere<br />

l’informazione sui territori.<br />

Per informazioni:<br />

Caaf <strong>Cisl</strong> srl Dino Giornetti – 0684407622<br />

Caritas Italiana – Ufficio Promozione umana – 06-<br />

66177265<br />

fio.psd – Antonio d’Elia – 010/2461096 –<br />

349 6088709<br />

Conguaglio per 350m<strong>il</strong>a<br />

pensionati Inpdap<br />

In sede di conguaglio fiscale 2008 con relative<br />

trattenute l’Inpdap – sulla base di una procedura<br />

innovativa, condivisa dalla Agenzia delle<br />

entrate, che rispetta le esigenze vitali dei<br />

pensionati e riduce condizioni di forte disagio<br />

– garantisce <strong>il</strong> pagamento di 458,20 euro, pari<br />

alla pensione minimo Inps.Verranno trattenute<br />

solo le somme eccedenti e per tutto <strong>il</strong> periodo<br />

necessario per eliminare <strong>il</strong> debito. Ce<br />

lo comunica l’Istituto.<br />

Con questo sistema, fa sapere l’Inpdap (sono<br />

interessati al conguaglio circa 350m<strong>il</strong>a pensionati,<br />

di cui circa 235m<strong>il</strong>a esclusivamente per<br />

detrazioni di imposta per fam<strong>il</strong>iari a carico)<br />

verrà pagata la pensione in misura ridotta in<br />

relazione all’ammontare del conguaglio e comunque<br />

con salvezza della quota minima.<br />

Con la procedura degli anni passati circa<br />

25m<strong>il</strong>a pensionati avrebbero del tutto perduta<br />

l’intera pensione durante <strong>il</strong> periodo interessato<br />

al recupero. Per oltre 4m<strong>il</strong>a pensionati,<br />

la cui rata mens<strong>il</strong>e netta è inferiore alla<br />

pensione minima Inps, si continuerà a pagare<br />

la pensione con la trattenuta di un quinto. A<br />

tutti l’Inpdap sta inviando a domic<strong>il</strong>io una lettera<br />

di chiarimenti, avvertendoli anche che<br />

sulle rate a partire da marzo sarà calcolato<br />

l’interesse legale nella misura dello 0,50%<br />

mens<strong>il</strong>e. Nel caso in cui con la rata di dicembre<br />

non fosse completamente azzeratoli debito,<br />

<strong>il</strong> pensionato dovrà, entro <strong>il</strong> 15 gennaio<br />

2010, pagare direttamente la residua somma<br />

con le modalità indicaste in tempo ut<strong>il</strong>e dall’Inpdap<br />

con un’apposita comunicazione.


Orizzonti sociali<br />

Il nostro sindacato incontra <strong>il</strong> Papa<br />

Centralità della<br />

persona umana<br />

imettere al centro di<br />

“Rogni scelta politica,<br />

economica e sociale la persona<br />

umana. Solo così si può<br />

pensare di uscire dalla crisi”.<br />

Antonio Uda si è unito all’appello<br />

che papa Benedetto XVI<br />

ha rivolto ai dirigenti della nostra<br />

Confederazione, in occasione<br />

dei 60 anni dalla nascita<br />

del sindacato della <strong>Cisl</strong>. “Stiamo<br />

pagando a caro prezzo anni<br />

di globalizzazione spinta, di<br />

politiche mercato-centriche, di<br />

scelte economiche ciniche e<br />

spregiudicate – ha detto Uda<br />

–. Ora più che mai si avverte<br />

la necessità di seguire i principi<br />

della dottrina sociale della<br />

chiesa, da sempre punto di riferimento<br />

per <strong>il</strong> nostro sindacato,<br />

di superare le divergenze,<br />

i particolarismi, e unire le<br />

forze per affrontare una battaglia<br />

che è prima di tutto culturale<br />

e civ<strong>il</strong>e”.<br />

Nel suo discorso Benedetto<br />

XVI ha ricordato l’importanza<br />

del ruolo del sindacato, che<br />

ha definito elemento indispensab<strong>il</strong>e<br />

della vita sociale,<br />

per fermare la crisi che sta<br />

travolgendo <strong>il</strong> mondo del lavoro.<br />

L’appello del papa è andato<br />

quindi alla concertazione<br />

e alla partecipazione di tutte<br />

le forze sociali, perché da<br />

questa crisi mondiale possa<br />

nascere uno spirito solidale.<br />

“Per superare la crisi economica<br />

e sociale che stiamo vivendo<br />

– ha detto in particolare<br />

Benedetto XVI – sappiamo<br />

che occorre uno sforzo libero<br />

e responsab<strong>il</strong>e da parte<br />

di tutti; è necessario cioè superare<br />

gli interessi particolaristici<br />

e di settore, così da affrontare<br />

insieme ed uniti le<br />

difficoltà”: In questo sforzo,<br />

ha sottolineato, è “fondamentale”<br />

<strong>il</strong> ruolo che può svolgere<br />

<strong>il</strong> sindacato, al quale <strong>il</strong><br />

mondo ecclesiale guarda non<br />

da oggi con favore. “La<br />

Chiesa – ha affermato infatti<br />

– che apprezza <strong>il</strong> ruolo fondamentale<br />

dei sindacati, vi è<br />

vicina oggi come ieri, ed è<br />

pronta ad aiutarvi, perché<br />

possiate adempiere al meglio<br />

<strong>il</strong> vostro compito nella società”.<br />

Il Papa ha sottolineato<br />

<strong>il</strong> valore dei principi fondanti<br />

della <strong>Cisl</strong> che traggono “dal<br />

magistero sociale della Chiesa<br />

ispirazione nella vostra<br />

azione finalizzata a tutelare<br />

gli interessi dei lavoratori”,<br />

con l’obiettivo “di trovare<br />

una sintesi tra bene comune e<br />

mercato, tra capitale e lavoro”.<br />

E ha ricordato l’opera<br />

della Chiesa che “nel pieno<br />

rispetto dell’autonomia di<br />

ogni istituzione, non si stanca<br />

di offrire <strong>il</strong> contributo del suo<br />

insegnamento e della sua<br />

esperienza a coloro che intendono<br />

servire la causa dell’uomo<br />

del lavoro e del progresso,<br />

della giustizia sociale<br />

e della pace”. Con un’attenzione<br />

“cresciuta nel corso<br />

dell’ultimo secolo”, ha aggiunto<br />

citando le encicliche<br />

Rerum Novarum di papa<br />

Leone XIII che “fece una difesa<br />

accorata dell’inalienab<strong>il</strong>e<br />

dignità dei lavoratori” e la<br />

Centesimus Annus (1991) di<br />

Giovanni Paolo II, che già<br />

nella Laborem exercens del<br />

1981 aveva posto in luce “<strong>il</strong><br />

ruolo e l’importanza strategica<br />

dei sindacati, definiti “un<br />

indispensab<strong>il</strong>e elemento della<br />

vita sociale”.<br />

Nel suo intervento in apertura<br />

dell’incontro, “in una circostanza<br />

memorab<strong>il</strong>e per noi<br />

tutti”, Raffaele Bonanni ha<br />

ricordato le origini della <strong>Cisl</strong><br />

e in particolare quell’ancoraggio<br />

“ai valori espressi della<br />

dottrina sociale della Chiesa”<br />

accanto alla “pratica di<br />

un sindacalismo libero, laico,<br />

autonomo dagli schieramenti<br />

politici, dedito alla tutela degli<br />

interessi dei lavoratori”.<br />

Anche <strong>il</strong> leader sindacale ha<br />

sottolineato che per vincere<br />

la crisi serve “una concorde<br />

volontà di agire, superando le<br />

divisioni”, sottolineando che<br />

occorre però “ripensare <strong>il</strong><br />

modello capitalistico attraverso<br />

l’applicazione di principi<br />

di partecipazione, sussidiarietà,<br />

solidarietà”. E mentre<br />

questa crisi è “nata per le<br />

distorsioni di un mercato finanziario<br />

sempre più avido,<br />

selvaggio e senza regole”,<br />

per Bonanni è necessario ora<br />

“uno sforzo straordinario per<br />

promuovere i più deboli della<br />

società e per ridurre le ampie<br />

fasce di povertà e di emarginazione<br />

che purtroppo rappresentano<br />

ancora una fetta<br />

consistente della popolazione<br />

italiana”. ✍<br />

Sanità e rischi del<br />

Cattivo federalismo<br />

università di Roma-Tor<br />

L’ Vergata ha presentato <strong>il</strong><br />

suo VI Rapporto sulla sanità<br />

che conferma una situazione<br />

molto differenziata nel Paese,<br />

sia per quanto riguarda l’uniformità,<br />

sia per l’equità. Un<br />

quadro oramai noto da diversi<br />

anni. Per quanto riguarda la<br />

spesa sanitaria, in generale, l’Italia<br />

può definirsi un paese virtuoso,<br />

registrando una spesa inferiore<br />

alla media e una crescita<br />

contenuta rispetto ad altri<br />

paesi europei. Sta di fatto però<br />

che, secondo le valutazioni del<br />

Rapporto, nel 2010 la forbice<br />

tra <strong>il</strong> finanziamento statale e la<br />

spesa reale rischia di aprire un<br />

buco da 10 m<strong>il</strong>iardi. Gap che le<br />

regioni dovrebbero colmare<br />

con interventi di riorganizzazione<br />

mirati ad una maggiore<br />

efficienza ed efficacia o aumentando<br />

la compartecipazione<br />

dei cittadini o tagliando i<br />

servizi, con un forte aggravio<br />

sui b<strong>il</strong>anci delle famiglie.<br />

Quando ammalarsi<br />

diventa povertà<br />

Secondo i dati del Rapporto<br />

già oggi i b<strong>il</strong>anci delle famiglie<br />

italiane sono messi a dura<br />

prova dalle spese sanitarie private.<br />

Sono infatti 349.180 (pari<br />

a circa l’1,5% del totale delle<br />

famiglie) le famiglie che nel<br />

2006 si sono impoverite a causa<br />

di spese sanitarie impreviste<br />

delle quali si sono dovute far<br />

carico con risorse proprie. Tra<br />

le fasce della popolazione i più<br />

frag<strong>il</strong>i si confermano gli anziani<br />

insieme ai nuclei fam<strong>il</strong>iari<br />

con tre o più figli. E in assenza<br />

di un assetto istituzionale appropriato<br />

e di un ridimensionamento<br />

ben calibrato del sistema<br />

di compartecipazione, <strong>il</strong> federalismo<br />

rischia di inasprire<br />

le attuali differenze tra i servizi<br />

sanitari regionali. Dal Rapporto<br />

risulta che sulla spesa sanitaria,<br />

nella classifica delle regioni,<br />

a fronte di una media<br />

nazionale pro-capite di 1.744<br />

euro, risulta che <strong>il</strong> Trentino A.<br />

Adige, Lazio e Valle D’Aosta<br />

hanno una spesa superiore a<br />

1.970 euro pro-capite, mentre<br />

in Bas<strong>il</strong>icata e Calabria la cifra<br />

scende a meno di 1.600 euro.<br />

Il Rapporto analizza i diversi<br />

settori dell’assistenza – ospedaliera,<br />

territoriale, farmaceutica,<br />

specialistica.<br />

Rispetto alla riduzione del numero<br />

complessivo delle strutture<br />

sanitarie del 7,9% nel pe-<br />

riodo 2000/2006, infatti, non<br />

c’è stata una proporzionale riduzione<br />

del personale che, anzi,<br />

è leggermente aumentato. È<br />

cresciuto <strong>il</strong> numero di medici e<br />

figure amministrative (rispettivamente<br />

dell’1,87% e del<br />

2,05%, contro lo 0,09% del<br />

personale infermieristico). Diminuito<br />

invece del 2,32% <strong>il</strong><br />

personale tecnico. La normativa<br />

sulla riduzione dei posti letto<br />

è stata applicata dalle regioni<br />

in modo differenziato: alcune<br />

regioni hanno ridotto le<br />

strutture di ricovero, soprattutto<br />

pubbliche; altre hanno ridimensionato<br />

la dotazione delle<br />

strutture esistenti. “La sensazione<br />

– si legge sul Rapporto –<br />

è che le politiche di riduzione<br />

dei posti letto siano spesso<br />

un’operazione di facciata,<br />

mancando una reale razionalizzazione<br />

del settore”. In cui si<br />

assiste a un parziale fallimento<br />

del meccanismo di pagamento<br />

a prestazione. La tariffa media<br />

regionale, calcolata sulla base<br />

dei tariffari vigenti, evidenzia<br />

differenze che sfiorano <strong>il</strong> 60%,<br />

diffic<strong>il</strong>mente giustificab<strong>il</strong>i su<br />

un piano razionale”.<br />

Il “differenziale-Sud”<br />

Sulla questione dei ricoveri, <strong>il</strong><br />

Rapporto evidenzia che <strong>il</strong> tasso<br />

di ricovero (acuti in regime ordinario)<br />

è pari a 140,0 ricoveri<br />

per 1000 abitanti residenti. Le<br />

regioni meridionali invece, nonostante<br />

una età media inferiore,<br />

possiedono livelli di ospedalizzazione<br />

superiori alla media.<br />

La differenza tra Nord e Sud si<br />

evince anche dalla tipologia dei<br />

ricoveri: maggiore “complessità”<br />

al Nord meno al Sud. Infine<br />

sulla “appropriatezza” dei ricoveri:<br />

i migliori risultati si registrano<br />

in Toscana, Valle<br />

D’Aosta, Friuli V.Giulia e Veneto,<br />

i peggiori in Calabria,<br />

Molise, Sardegna e Abruzzo.<br />

Tra sprechi e incapacità<br />

Il quadro generale della sanità<br />

Italiana che presenta <strong>il</strong> Rapporto<br />

purtroppo non sorprende<br />

più di tanto. È una situazione<br />

con la quale ci rapportiamo<br />

da diversi anni. Sono<br />

innumerevoli i rapporti che<br />

puntualmente ogni anno denunciano<br />

una sanità sempre<br />

più a due velocità: <strong>il</strong> Centro-<br />

Nord che aumenta l’efficienza<br />

e l’efficacia dei servizi attraverso<br />

una maggiore governance<br />

del servizio sanitario e<br />

<strong>il</strong> Centro-Sud in una condizione<br />

di forte criticità, sia per<br />

quanto riguarda la qualità delle<br />

prestazioni, sia per la quantità.<br />

Quello che invece suscita<br />

perplessità oltre che preoccupazione<br />

è che, a fronte di una<br />

situazione oramai “cronica”,<br />

gli interventi che <strong>il</strong> Governo<br />

intende adottare, quali <strong>il</strong> federalismo<br />

(introduzione dei costi<br />

standard), rischiano di peggiorare<br />

la situazione. La tutela<br />

della salute è un diritto che va<br />

garantito a tutti i cittadini, come<br />

previsto dalla Costituzione<br />

Italiana, in tutto <strong>il</strong> territorio<br />

nazionale. I cittadini hanno <strong>il</strong><br />

diritto di usufruire delle prestazioni<br />

previste dai livelli essenziali<br />

di assistenza, nei<br />

“giusti” tempi di erogazione.<br />

E l’incapacità degli amministratori<br />

di organizzare e gestire<br />

la sanità non può ricadere<br />

sui cittadini. ✍<br />

4<br />

Ricordando Eluana<br />

Emblema di<br />

un’Italia ingiusta<br />

Sulla drammatica vicenda di Eluana Englaro e sul dibattito<br />

etico e politico-istituzionale che ne è conseguito, riportiamo<br />

uno scritto del segretario generale della nostra<br />

Federazione nazionale dei pensionati, Antonio Uda.<br />

La triste sorte toccata ad<br />

Eluana Englaro ci ha fatto<br />

riflettere a lungo nel s<strong>il</strong>enzio<br />

delle nostre coscienze. Si<br />

è trattato infatti di un caso fin<br />

troppo gridato e strumentalizzato<br />

dalla politica, degenerato<br />

infine in uno scontro istituzionale.<br />

L’opinione pubblica si è<br />

divisa a metà: segno evidente<br />

della delicatezza e dell’implicazione<br />

umana oltrechè morale<br />

dell’argomento. Il Paese si<br />

è però spaccato, non tra laici e<br />

cattolici: in entrambi gli<br />

schieramenti sono stati infatti<br />

presenti gli uni e gli altri. Personalmente<br />

sull’argomento<br />

ho, come su molti altri argomenti,<br />

tanti dubbi. Lo dico<br />

anche da credente. Diffic<strong>il</strong>e<br />

avere la verità in tasca. Anche<br />

se non ho dubbi sul diritto alla<br />

vita. La politica, di destra o<br />

di sinistra, anziché strumentalizzare<br />

<strong>il</strong> dolore di un padre e<br />

la disgrazia di una giovane<br />

donna, avrebbe dovuto avere<br />

la responsab<strong>il</strong>ità e l’onestà,<br />

doverosa per gli eletti dal popolo,<br />

necessarie per definire<br />

in tempo la legge del così detto<br />

testamento biologico.<br />

Lasciare parlare le coscienze di<br />

ciascuno, dentro regole certe.<br />

Questo occorre. Su un argomento<br />

così delicato non si può<br />

speculare per avere consensi<br />

elettorali. Questo nostro Paese<br />

non diventerà mai democraticamente<br />

maturo se argomenti<br />

che implicano modernizzazione<br />

e diritti negati (soggettivi o<br />

universali che siano) o riforme<br />

strutturali che non possono essere<br />

brandite come bandiere di<br />

una sola parte politica ma vanno<br />

gestite come esigenze della<br />

collettività, non verranno affrontati<br />

con <strong>il</strong> coinvolgimento<br />

di maggioranza ed opposizione.<br />

A prescindere da chi vince.<br />

Questa sì che sarebbe la svolta<br />

vera della statualità italiana!<br />

Chissà quanti, leggendo questa<br />

nota, diranno: Ma questo non è<br />

un argomento sindacale. Chi lo<br />

penserà ha ragione, come primo<br />

impatto. Ma non è così se<br />

si approfondisca bene e meglio.<br />

Siamo infatti di fronte ad<br />

un tema delicato per le implicanze<br />

che comporta per i non<br />

autosufficienti, per i malati terminali,<br />

per molti anziani bisognosi<br />

di cure continue a causa<br />

di malattie invalidanti.<br />

Ma per m<strong>il</strong>ioni<br />

di nonautosufficienti?<br />

La scienza medica denuncia<br />

che ci sono oltre 5 m<strong>il</strong>a malattie<br />

a fronte delle quali non esistono<br />

le terapie e le medicine<br />

appropriate per essere curati. E<br />

siccome <strong>il</strong> parametro dominante<br />

in tema di allungamento della<br />

vita è quello del costo economico,<br />

c’è <strong>il</strong> rischio, con l’aumentare<br />

del numero degli anziani,<br />

che non abbia più senso<br />

tenere in vita molte persone,<br />

stante l’alto costo per la collettività.<br />

Il Paese scivolerebbe<br />

dentro una cultura nich<strong>il</strong>ista<br />

dell’eutanasia, mascherata da<br />

un falso concetto di libertà di<br />

non subire accanimento terapeutico.<br />

Già oggi da uno studio<br />

fatto, <strong>il</strong> 62% dei decessi nei reparti<br />

di rianimazione italiani<br />

sono provocati da un intervento<br />

attivo del medico definito<br />

«desistenza terapeutica». Brutalmente:<br />

uno stop alle cure<br />

che potrebbero essere considerate<br />

un accanimento terapeutico.<br />

Ma di tutto questo nessuno<br />

parla. Spesso, quasi sempre, la<br />

decisione di interrompere la<br />

cura avviene in pieno accordo<br />

con la famiglia del paziente.<br />

Anche se molte famiglie che<br />

hanno un non-autosufficiente<br />

vengono lasciate sole.<br />

Ma in questi casi può nascere<br />

qualche dubbio? O si corre <strong>il</strong><br />

rischio di essere accusati di<br />

cattiveria o arroganza? Pazienza.<br />

Anzi: insistiamo. Ci<br />

possono essere anche interessi<br />

da parte dei fam<strong>il</strong>iari? Beninteso<br />

non solo di eredità, ma<br />

anche per non avere “fastidi”<br />

per l’assistenza? Noi questi<br />

dubbi li abbiamo tutti. Qualcuno<br />

può convincerci del contrario?<br />

Lo dimostri.<br />

Per questo tormentato argomento<br />

ci sono stati scontri in<br />

Parlamento riunito in sessioni<br />

straordinarissime, dopo che <strong>il</strong><br />

decreto legge non è stato possib<strong>il</strong>e.<br />

Non ci siamo schierati<br />

né con Berlusconi né con Napolitano:<br />

non per fare da Ponzio<br />

P<strong>il</strong>ato ma perché non siamo<br />

costituzionalisti di mestiere,<br />

anche se da sempre difendiamo<br />

la Costituzione scritta<br />

dai padri fondatori della nostra<br />

Repubblica. Dunque: quando<br />

si vuole, la politica abbrevia i<br />

percorsi parlamentari su argomenti<br />

che ritiene urgenti.<br />

Si rispetti la<br />

volontà popolare<br />

Ma se è così, perché una legge<br />

di iniziativa popolare, con oltre<br />

un m<strong>il</strong>ione di firme, quella per<br />

<strong>il</strong> fondo di solidarietà per la<br />

non-autosufficienza, non si riesce<br />

neanche ad assegnarla alla<br />

commissione parlamentare<br />

competente? Perché l’on. Berlusconi<br />

non fa rispettare questa<br />

parte della Costituzione? Vuole<br />

ritornare al popolo quando<br />

qualcosa non gli aggrada. Perché<br />

non esercita la sua autorità<br />

chiedendo al Parlamento di discutere<br />

questa legge attuativa<br />

di una volontà popolare, giusto<br />

l’art.77 della Costituzione?<br />

Perché <strong>il</strong> Presidente Napolitano,<br />

garante della Costituzione,<br />

non fa rispettare quest’articolo?<br />

Forse tre m<strong>il</strong>ioni di persone<br />

interessate al problema non<br />

hanno diritti degni si essere riconosciuti<br />

e da far valere?<br />

Purtroppo questo Paese si<br />

conferma ad ogni svolta critica,<br />

ingiusto con i deboli. Ma<br />

la <strong>Fnp</strong>, per quanto sta in noi,<br />

non si stancherà mai di denunciare<br />

tutto ciò che penalizza<br />

<strong>il</strong> mondo degli anziani. E<br />

non solo. Basta pensare a tanti<br />

bambini e giovani sfortunati:<br />

centinaia di migliaia. E<br />

scusate se sono pochi.


Pensionati<br />

marzo 2009<br />

Potere d’acquisto<br />

delle pensioni: la<br />

vera emergenza<br />

di FRANCO RIGHETTI<br />

Mi sembra opportuno offrire ai Soci<br />

alcune informazioni attorno al seminario<br />

che la <strong>Fnp</strong> ha organizzato nei giorni<br />

13/14 Gennaio 2009.<br />

La parola degli economisti e dei sociologi<br />

invitati a parteciparvi ha messo allo scoperto<br />

le frag<strong>il</strong>ità sociali. Da quanto emerso<br />

è stato possib<strong>il</strong>e avanzare proposte e<br />

lanciare provocazioni. I nostri Leaders sono<br />

stati chiari “La vera emergenza è la difesa<br />

del potere d’acquisto di pensioni e<br />

salari. L’adeguamento di questo è un diritto<br />

da contrattare con le forze sociali”. La<br />

<strong>Fnp</strong> in particolare vuol riprendere la concertazione<br />

con <strong>il</strong> Governo ripartendo dal<br />

protocollo di luglio 2007. Un provvedimento<br />

che costò molta fatica e fu frutto di<br />

un serrato dibattito ma che apriva prospettive<br />

da non far cadere oggi nel nulla<br />

di fatto.<br />

La <strong>Fnp</strong> non accetta <strong>il</strong> discorso del ministro<br />

Sacconi che, lamentando <strong>il</strong> debito<br />

pubblico, ha giudicato insostenib<strong>il</strong>i sia le<br />

riforme strutturali che gli ammortizzatori<br />

sociali. In sostanza la maggioranza attuale<br />

intenda offrire ai cittadini più poveri soltanto<br />

provvedimenti temporanei sul fronte<br />

economico e del Welfare”.<br />

L’obiettivo del Governo è quello di sempre:<br />

“Aiutare le imprese per sostenere<br />

l’occupazione” ha detto Sacconi che ha<br />

continuato “Si può pensare al massimo ad<br />

una razionalizzazione e ad una ricomposizione<br />

della spesa sanitaria”.<br />

La ricetta della <strong>Fnp</strong> è chiara. Tutti i risparmi<br />

che <strong>il</strong> Governo potrà su questo<br />

versante ottenere vanno destinati a chi<br />

ha bisogno e a chi ha già dato cominciando<br />

dai pensionati senza dimenticare<br />

i non-autosufficienti.<br />

Questa è la condizione per una discussione<br />

con la maggioranza attuale.<br />

Secondo la nostra Organizzazione i risparmi<br />

ottenuti nella sanità devono essere<br />

ut<strong>il</strong>izzati per potenziare i servizi socio-assistenziali<br />

e sanitari a livello locale inoltre<br />

devono essere omogenei su tutto <strong>il</strong> territorio<br />

nazionale.<br />

Il personale degli ospedali soppressi<br />

deve essere ricollocato nello stesso ambito<br />

territoriale per fornire servizi alla<br />

popolazione.<br />

Per la <strong>Fnp</strong> occorrono scelte coraggiose ed<br />

interventi strutturali perché non si può vivere<br />

sempre con palliativi né in una condizione<br />

di continua incertezza (vedi la social<br />

card).<br />

Riflettendo sull’andamento di questo seminario<br />

ho avuto l’impressione che <strong>il</strong> Ministro<br />

ci abbia ascoltato con poca convinzione<br />

e ci sembrava abbia voluto dare un<br />

certo assenso alle proposte del nostro sindacato,<br />

ma alla <strong>Fnp</strong> le mezze parole non<br />

bastano più. Forti del numero dei nostri<br />

iscritti riprenderemo con vigore le iniziative<br />

ed insieme a tutta la Confederazione<br />

ci impegneremo per tutelare <strong>il</strong> potere<br />

d’acquisto delle pensioni, per concertare<br />

attorno a tariffe e servizi, per introdurre <strong>il</strong><br />

criterio della progressività nella determinazione<br />

delle imposte locali.<br />

Auguriamoci che le nostre battaglie<br />

possano darci almeno un livello di vita<br />

dignitoso.<br />

(*) Segr. gen. <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> Umbria<br />

Umbria I<br />

Abruzzo - Molise - Umbria<br />

Insieme ai soci<br />

per i congressi di lega<br />

I Congressi<br />

di lega hanno visto la partecipazione<br />

della maggioranza dei<br />

Soci. C’è stata confermata la delega e la<br />

disponib<strong>il</strong>ità a sostenere la nostra Organizzazione<br />

considerata l’unica forza che<br />

li unisce e difende.<br />

Abbiamo ascoltato le loro voci e condivise<br />

le preoccupazioni. Non li abbiamo <strong>il</strong>lusi<br />

perché non è nostra abitudine a promettere<br />

quando non si ha la certezza di mantenere.<br />

Comunque <strong>il</strong> rapporto con la base<br />

è risultato ben solido; gli iscritti si fidano<br />

dell’operato della <strong>Fnp</strong> in questo momento<br />

diffic<strong>il</strong>e. Gli Amici difendono ed apprezzano<br />

l’autonomia della <strong>Cisl</strong>, un valore<br />

cha la Confederazione continua a difendere.<br />

I soci hanno compreso <strong>il</strong> valore della<br />

contrattazione locale e ci suggeriscono<br />

di continuare sulla strada intrapresa. A<br />

nessuno di loro sfuggono le difficoltà at-<br />

Dai territori<br />

dell’Umbria<br />

Territorio<br />

Folignate<br />

Giovanni Pesciaioli<br />

riconfermato<br />

segretario generale<br />

del territorio<br />

Giovanni Pesciaioli, con <strong>il</strong> massimo dei<br />

consensi, è stato rieletto Segretario Generale<br />

della Federazione dei pensionati del<br />

Territorio di Foligno. Lo ha eletto <strong>il</strong> nuovo<br />

Consiglio Direttivo Territoriale della stessa<br />

Federazione, eletto a sua volta dall’VIII<br />

Congresso Territoriale che si è celebrato<br />

<strong>il</strong> 6 febbraio scorso presso la Sala Congressi<br />

della Domus Pacis di S. Maria degli<br />

Angeli. A completamento della sua Segreteria,<br />

Pesciaioli ha proposto Anna Maria<br />

Perticoni e Mario Propersi, pure votati<br />

alla unanimità. Il Congresso si era aperto<br />

sotto la presidenza del consigliere regionale<br />

<strong>Fnp</strong>, Mauro Gobbo, proposto all’assemblea<br />

dallo stesso Pesciaioli, e con la presenza<br />

del segretario generale della <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong><br />

dell’Umbria Franco Righetti.<br />

Il primo saluto ufficiale ai convegnisti è<br />

stato portato dal Sindaco del Comune di<br />

Foligno, Manlio Marini, che ha tenuto ad<br />

evidenziare la sua iscrizione alla <strong>Fnp</strong>, da<br />

pensionato del pubblico impiego, ed alla<br />

<strong>Cisl</strong> da sempre. Nel suo breve intervento,<br />

dopo essersi soffermato a considerare i riflessi<br />

della crisi sulla gestione degli enti<br />

locali, ha augurato a tutti un proficuo lavoro.<br />

Dopo gli adempimenti di rito congressuali<br />

ha preso la parola, quale segretario generale<br />

uscente, Giovanni Pesciaioli per esporre<br />

la sua relazione generale politico-sindacale<br />

e che ha voluto fosse integrata dalle<br />

tuali economiche, sociali e sanitarie ed<br />

hanno espresso una particolare sensib<strong>il</strong>ità<br />

verso <strong>il</strong> rapporto intergenerazionale. Il<br />

problema del lavoro per i giovani è molto<br />

sentito e una larga fascia di pensionati,<br />

pur non navigando nell’oro è in ansia per<br />

<strong>il</strong> futuro dei figli e dei nipoti più che per<br />

<strong>il</strong> proprio.<br />

I nostri anziani non risparmiano aperte lamentele<br />

nei confronti del costo della politica<br />

che in periodo pre elettorale si incrementa<br />

nel territorio.<br />

Ne parliamo e ne parleremo con forza<br />

con tutti gli Amministratori.<br />

All’occhio attento degli iscritti, soprattutto<br />

di coloro che risiedono nei comuni minori,<br />

non sfugge l’impegno di chi amministra<br />

con oculatezza ed esprimono soddisfazione<br />

per alcuni provvedimenti già<br />

presi (contributo per <strong>il</strong> riscaldamento, per<br />

relazioni sulla formazione, da parte di Alvaro<br />

Bucci, e sulle attività svolte, da parte<br />

di Anna Maria Perticoni.<br />

Pesciaioli ha esordito ringraziando tutti i<br />

delegati presenti e, attraverso di loro, tutti<br />

i pensionati che hanno partecipato alle assemblee<br />

delle leghe e la cui affluenza può<br />

aver significato che sta rinascendo la fiducia<br />

nel sindacato. Parlando del proselitismo,<br />

i cui risultati sono riconducib<strong>il</strong>i al<br />

concreto impegno di un gruppo di lavoro<br />

di dirigenti operativi, ha voluto ringraziare<br />

anche gli operatori dei servizi che stanno<br />

svolgendo una consistente azione proselitistica.<br />

Ha affrontato quindi, nella parte<br />

centrale della sua relazione, le principali<br />

problematiche che fanno parte dell’attenzione<br />

rivendicativa della <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong>, a<br />

partire dalla situazione del potere d’acquisto<br />

delle pensioni e fino alla non-autosufficienza,<br />

stigmatizzando <strong>il</strong> ritardo nell’approvazione<br />

della relativa legge nazionale.<br />

A proposito dell’evasione fiscale, Pesciaioli<br />

ha usato parole durissime nei confronti<br />

degli evasori, quali elementi di un<br />

“meccanismo di ladri”. Un giudizio del<br />

tutto negativo ha espresso anche nei confronti<br />

di alcuni provvedimenti governativi,<br />

con particolare riguardo alla carta acquisti.<br />

E dopo aver ricordato anche <strong>il</strong> costo<br />

della politica, su cui incide in particolare<br />

<strong>il</strong> peso dei compensi dei vari manager,<br />

si è augurato di poter sv<strong>il</strong>uppare la<br />

più ampia e proficua azione di tutela e di<br />

socializzazione nei confronti dei pensionati<br />

che si rappresentano attraverso un<br />

adeguato programma di formazione e la<br />

costituzione di un forte e coeso gruppo di<br />

dirigenti sindacali.<br />

I lavori del Congresso sono proseguiti con<br />

i saluti del segretario provinciale U<strong>il</strong>p-U<strong>il</strong>,<br />

Gaetano Giulio Lepri, e del segretario regionale<br />

della Fim-<strong>Cisl</strong> Adolfo Pierotti.<br />

Franco Righetti, nel trarre le conclusioni<br />

del dibattito, dopo essersi compiaciuto per<br />

l’alto livello degli interventi, ha sottolineato<br />

<strong>il</strong> momento importante dei congressi.<br />

Ed ha ricordato che chi guiderà i nuovi<br />

organi dovrà mostrare um<strong>il</strong>tà, sacrificio e<br />

volontà di portare avanti le richieste della<br />

gente, tenendo conto che <strong>il</strong> sindacato è una<br />

missione e che noi “siamo qui perché crediamo<br />

in qualcosa”. Affrontando la questione<br />

della grave crisi economica in atto,<br />

ha osservato che, quando se ne uscirà, “la<br />

situazione sarà diversa” con <strong>il</strong> rischio di<br />

accentuazione del divario tra “straricchi” e<br />

poveri. Perciò <strong>il</strong> sindacato deve cercare di<br />

“gestire questa fase”. Dobbiamo, perciò,<br />

starci dentro per evitare che chi deciderà<br />

Responsab<strong>il</strong>i regionali:<br />

Franco Righetti, Francesco Martino,<br />

Lucio De Mattheis<br />

Hanno collaborato a questo numero:<br />

Cristina Ananasso - Paola Antonini -<br />

Dina Castellani - Giovanni Censini -<br />

Maria Teresa Ciacci - Giorgio Menghini<br />

- Alvaro Bucci (coord. per l’Umbria)<br />

- Giovanni De Castro - Giuseppe<br />

D’Agostino (coord. per <strong>il</strong> Molise) - Giuliano<br />

D’Ottavio - Lorenzo Moscaritolo<br />

(coord. per l’Abruzzo)<br />

<strong>il</strong> pagamento dell’affitto, dell’acqua ecc.).<br />

Quasi ovunque abbiamo dovuto ascoltare<br />

forti lamentele per le liste di attesa, per la<br />

rete dei trasporti, ma soprattutto per la<br />

poca funzionalità della nuova struttura<br />

ospedaliera. L’Ospedale Regionale è giudicato<br />

dalla maggioranza dei soci troppo<br />

dispersivo; così è stato definito: “Una<br />

città all’interno della quale chi ha qualche<br />

difficoltà nella deambulazione diventa<br />

completamente non-autosufficiente, tanto<br />

da dover ricorrere all’uso di carrozzine<br />

traballanti, costruite in modo tale da essere<br />

spinte assolutamente da un accompagnatore”.<br />

Anche di questo se ne dovrà<br />

parlare. (Giorgio Menghini)<br />

decida senza pensare a noi, tenendo comunque<br />

conto che <strong>il</strong> “muro contro muro”<br />

non offre risultati. Ed ha stigmatizzato<br />

l’atteggiamento della Cg<strong>il</strong> che non favorisce<br />

risultati positivi né per i lavoratori, né<br />

per i pensionati. Successivamente Righetti<br />

ha affrontato ampiamente le varie questioni<br />

della piattaforma rivendicativa dei pensionati,<br />

da rivedere dopo i congressi, richiamando<br />

in particolare quella più urgente<br />

degli strumenti per fronteggiare i nonautosufficienti.<br />

E dopo aver raccomandato<br />

<strong>il</strong> più forte collegamento tra le strutture<br />

della nostra Federazione, ha sottolineato<br />

l’importanza delle “leghe”, che sono da<br />

considerare quale “primo livello” e su cui<br />

occorre effettuare “forti investimenti” per<br />

farle funzionare.<br />

La <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong><br />

dentro la società<br />

Grazie alla compagnia teatrale “Le Zezziche”<br />

ed al coro “Voci nel vento”, la <strong>Fnp</strong>-<br />

<strong>Cisl</strong> del Territorio folignate continua ad<br />

essere presente tra la gente, nella società.<br />

Una concreta testimonianza se ne è avuta<br />

durante le passate festività natalizie. “Le<br />

Zezziche” si sono esibite con due commedie<br />

br<strong>il</strong>lanti <strong>il</strong> 4 gennaio scorso, presso<br />

l’Auditorium “Sabatino Cottoni” di Nocera<br />

Umbra, in occasione della premiazione<br />

del V Concorso dei presepi organizzato<br />

dalla Pro-loco di Nocera Umbra. Il coro<br />

“Voci nel vento”, diretto da Barbara Falcinelli,<br />

si è esibito, con brani insieme alla<br />

famosa banda “Nuova F<strong>il</strong>armonica Properzio”,<br />

presso <strong>il</strong> teatro “Subasio” di<br />

Spello, in occasione della cerimonia di<br />

premiazione dei presepi più belli realizzati<br />

nella “Splendidissima Colonia Julia”. In<br />

entrambe le manifestazioni le nostre “rappresentanze”<br />

hanno riscosso vivissimi<br />

complimenti.<br />

>>> Continua a pagina III


TERRITORIO DEL TERNANO<br />

>>> Continua dalla prima pagina<br />

Corso di<br />

aggiornamento<br />

Si è svolto, presso la sede <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> del Territorio<br />

di Foligno, a cura del dr. Luciano Vannucci<br />

della “Sint Umbria” dell’Usr-<strong>Cisl</strong>, un<br />

corso di aggiornamento sulla comp<strong>il</strong>azione<br />

del Mod. 730. Il corso ha avuto come obiettivo<br />

quello di mettere in grado dirigenti e recapitasti,<br />

operanti nel territorio della nostra<br />

Federazione, di rispondere immediatamente<br />

e puntualmente alle domande delle persone,<br />

iscritte e non, che si presentano nelle nostre<br />

sedi per accedere al servizio Caf, operando<br />

un’azione di f<strong>il</strong>tro e di orientamento.<br />

Territorio<br />

Perugino<br />

Giorgio Menghini,<br />

riconfermato leader<br />

<strong>Fnp</strong> Perugia, ringrazia<br />

Cari amici,<br />

<strong>il</strong> Congresso Territoriale celebrato <strong>il</strong> 5 Febbraio<br />

ha rinsaldato i vincoli di amicizia ponendo<br />

le basi per un piano di lavoro adeguato<br />

a difendere i diritti negati a noi ed alle generazioni<br />

future.<br />

Ho avuto conferma dalla voce dei delegati<br />

che la concertazione a tutti i livelli è la strada<br />

da percorrere per ottenere i provvedimenti<br />

che da tempo chiediamo e per i quali abbiamo<br />

lavorato unitamente alla Federazione<br />

Nazionale e Regionale.<br />

Nella nostra società si prof<strong>il</strong>a <strong>il</strong> federalismo<br />

fiscale, che potrebbe riflettersi in modo grave<br />

sulla sanità e<br />

l’assistenza socio-sanitaria. La nostra Regione<br />

non gode di ampie risorse economiche<br />

perciò se mancasse la solidarietà, ne resterebbe<br />

molto danneggiata.<br />

Come pensionati <strong>Cisl</strong> di questo Territorio<br />

continuiamo nell’azione di concertazione<br />

con le amministrazioni Comunali. Dobbiamo<br />

costruire insieme i b<strong>il</strong>anci. L’iniziativa<br />

ha ottenuto incoraggianti adesioni (viste le<br />

risposte positive già pervenute). Si impone <strong>il</strong><br />

problema della nostra preparazione. Non<br />

possiamo ottenere <strong>il</strong> massimo se le nostre<br />

forze sono minime.<br />

Occorre rinnovare lo spirito di collaborazione<br />

e la disponib<strong>il</strong>ità verso gli altri anima di<br />

questo sindacato, ma ciò non basta. I tempi<br />

cambiano e ci impongono di acquisire nuovi<br />

strumenti per comunicare, per informarci ed<br />

informare chi ancora non è iscritto. Le nostre<br />

Leghe stanno facendo un salto di qualità.<br />

Impresa non semplice ma troveremo<br />

persone disponib<strong>il</strong>i a partecipare a corsi di<br />

formazione per migliorare se stessi e tutta<br />

l’Organizzazione. Vi ringrazio di avermi riconfermato<br />

e voglio sperare di non deludere<br />

le vostre attese. (Giorgio Menghini)<br />

Umbria II<br />

Città di Castello<br />

Sindacato vicino<br />

ai più deboli<br />

Nel corso dell’anno che si è appena concluso<br />

la Federazione Pensionati <strong>Cisl</strong> ha lavorato<br />

in spirito di costruttiva collaborazione con<br />

la Confederazione su più versanti. Sono stati<br />

affrontati numerosi problemi: dalla truffa a<br />

danno dei cittadini alle vertenze sul campo<br />

del lavoro, dall’assistenza fiscale ai servizi<br />

pensionistici, all’aiuto agli extracomunitari,<br />

all’assistenza ai vari comparti (scuola, sanità,<br />

trasporti, ed<strong>il</strong>izia).<br />

È stata una piena collaborazione fra Adiconsum,<br />

Caaf, Inas, <strong>Fnp</strong>, Anolf: È stato adottato<br />

<strong>il</strong> metodo dell’essere vicini alla gente per<br />

aiutare le fasce più deboli: precari, pensionati,<br />

cassaintegrati. La Federazione ha posto le<br />

basi per instaurare in questo 2009 un aperto<br />

dialogo con le Istituzioni così da generare<br />

una politica di territorio condivisa e partecipata.<br />

Una particolare attenzione è stata rivolta<br />

verso <strong>il</strong> terzo settore e la non-autosufficienza<br />

perché si diffonda la pratica dei ricoveri<br />

temporanei di sollievo per aiutare le famiglie<br />

che sopportano da sole <strong>il</strong> peso dei<br />

grossi problemi collegati all’assistenza ai<br />

non-autosufficienti.<br />

Gualdo Tadino<br />

Più sicurezza per gli<br />

anziani e non solo<br />

È ormai lontano <strong>il</strong> tempo in cui nelle nostre<br />

case, per le strade del nostro circondario, per<br />

le vie della cittadina, si viveva tranqu<strong>il</strong>li tanto<br />

da poter lasciare le chiavi nella toppa del<br />

portone della nostra abitazione.<br />

Oggi siamo costretti a guardare con preoccupazione<br />

le persone sconosciute che ci avvicinano,<br />

sia quando percorriamo le nostre strade<br />

che quando viviamo all’interno delle case.<br />

Già abbiamo voluto suggerire ai nostri anziani<br />

come sfuggire alle truffe di coloro che cercano<br />

di avvicinarli con l’intento di farli cadere<br />

nella rete dell’inganno, pur presentandosi<br />

nell’aspetto come persone rispettab<strong>il</strong>i.<br />

Nonostante ciò abbiamo dovuto costatare<br />

che i male intenzionati continuano a tendere<br />

trappole agli anziani (e non solo a questi).<br />

Per garantire serenità a tutta la popolazione,<br />

la <strong>Fnp</strong> chiede alle autorità locali una vig<strong>il</strong>anza<br />

sostanziosa notturna e diurna all’interno<br />

della città ma anche nelle strade che da questa<br />

si snodano per raggiungere le frazioni<br />

dove vivono molti anziani ed i giovani che<br />

si dedicano al lavoro e vivono nelle case<br />

sparse nelle colline agricole. Anche questi<br />

sono cittadini da tutelare e meritano la visita<br />

delle forze dell’ordine, che, con la ricorrente<br />

presenza possono limitare e scoraggiare chi<br />

si avvicini con cattive intenzioni, ai residenti<br />

in questo territorio.<br />

Vogliamo sperare che le nostre preoccupazioni<br />

siano recepite da quanti, ciascuno nell’ambito<br />

della proprie competenze, ha <strong>il</strong><br />

compito di vig<strong>il</strong>are per prevenire esperienze<br />

negative che vanno a colpire chi ha bisogno<br />

di essere protetto..<br />

Marsciano<br />

L’impegno del<br />

volontariato<br />

I Volontari dell’Associazione Dare una speranza<br />

sono disponib<strong>il</strong>i in ogni occasione ad<br />

offrire <strong>il</strong> loro supporto là dove si agisca con<br />

senso di solidarietà per coloro che hanno bisogno<br />

di essere sostenuti. L’ultima iniziativa<br />

dei nostri Amici si è associata al lavoro della<br />

Caritas locale nella giornata del così detto –<br />

Banco Alimentare –.<br />

Un buon numero di uomini e donne hanno<br />

regalato alcune ore della propria giornata per<br />

questo impegno umanitario, convinti che la<br />

società presente ha bisogno di essere sollecitata<br />

al rispetto della persona ed a contrastare<br />

<strong>il</strong> liberismo esasperato capace di recare grave<br />

danno nella vita di chi a stento giunge alla<br />

quarta settimana.<br />

Dalla conoscenza che abbiamo della realtà<br />

sociale del nostro Comune sappiamo che le<br />

richieste di aiuto crescono sempre. Se è ero<br />

che l’alimentazione è <strong>il</strong> primo fra i bisogni<br />

dell’individuo, non mancano nella nostra comunità<br />

anche soggetti ai quali sarebbero necessari<br />

indumenti coperte e soprattutto mob<strong>il</strong>i<br />

decentemente conservati.. Siamo sicuri<br />

che ogni nostro concittadino può aiutarci a<br />

migliorare l’esistenza di chi ci vive accanto<br />

e “dare loro una speranza”.<br />

Territorio<br />

Ternano<br />

Giovanni Censini<br />

riconfermato segretario<br />

generale <strong>Fnp</strong><br />

È stato celebrato a Terni l’VIII Congresso<br />

della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong>, e Giovanni Censini, è stato riconfermato<br />

Segretario Territoriali Generale<br />

della Federazione per <strong>il</strong> prossimo mandato,<br />

componenti la Segreteria Ananasso Anna<br />

Cristina e Perotti Ernesto. Restituzione fiscale<br />

e potere d’acquisto delle pensioni, tutela<br />

dei più deboli e non-autosufficienti, r<strong>il</strong>ancio<br />

dell’azione sindacale per la difesa di interessi<br />

diffusi, sono stati i temi centrali trattati dal<br />

Congresso, concluso dall’intervento del Segretario<br />

Nazionale Sandro Loschi.<br />

Censini ha ribadito <strong>il</strong> valore della contrattazione<br />

come metodo di affermazione del sindacato<br />

che è tale solo se la capacità di dire la<br />

sua e contrattare con qualsiasi controparte e<br />

qualsiasi livello. Un sindacato più forte e più<br />

unito perché nessuno sia solo.<br />

Nel prossimo numero è nostra intenzione,<br />

dare notizie più circostanziate sul Congresso.<br />

La pazienza sta per<br />

finire ...anzi è finita!<br />

Aumenta <strong>il</strong> costo della vita e contestualmente<br />

diminuisce <strong>il</strong> potere d’acquisto delle pensioni.<br />

Rispetto alla media delle famiglie di<br />

lavoratori dipendenti, l’erosione del potere<br />

d’acquisto che colpisce le famiglie dei pensionati<br />

è più elevata.<br />

Il problema dell’impoverimento non può essere<br />

risolto con provvedimenti parziali ed<br />

economicamente poco idonei.<br />

Quasi timidamente, nell’agosto 2008,nelle<br />

proposte del Ministro Sacconi si affaccia<br />

l’idea di un “paniere” dei consumi su misura<br />

per i pensionati per un calcolo più<br />

mirato dell’inflazione cui legare le pensioni<br />

“minime”.<br />

Ovviamente <strong>il</strong> giudizio della <strong>Fnp</strong> e della <strong>Cisl</strong><br />

è positivo.<br />

Se è vero come è vero che l’erosione del<br />

potere d’acquisto è decisamente più forte<br />

nei confronti dei pensionati, non si può<br />

più rinviare l’urgenza di un paniere Istat,<br />

tarato sui bisogni e consumi essenziali degli<br />

anziani.<br />

La Corte Costituzionale, però, con una recente<br />

sentenza nega la possib<strong>il</strong>ità di rivalutare<br />

le pensioni in modo più sostanzioso,sulla<br />

base di uno specifico paniere.<br />

Cosa resta ancora da fare? Torniamo a<br />

chiedere nuovamente l’applicazione del<br />

D.Lgs. 503/92 che però è legato strettamente<br />

“all’andamento dell’economia e tenuto<br />

conto degli obiettivi del P<strong>il</strong>”, con tut-<br />

to quanto ne consegue, considerata la situazione<br />

di crisi mondiale e nazionale che<br />

stiamo attraversando?<br />

Quello che è sicuro è che si deve trovare una<br />

soluzione per rivalutare TUTTE le pensioni,<br />

cosi come è stato fatto, giustamente, con<br />

<strong>il</strong> rinnovo dei contratti dei lavoratori attivi.<br />

Non possiamo infatti pensare solo alle pensioni<br />

minime senza peraltro adeguarle seriamente,<br />

lasciando che le pensioni che oggi<br />

sono ancora decorose diventino totalmente<br />

insufficienti, allargando così, ulteriormente,<br />

la platea dei poveri.<br />

Se altro non è possib<strong>il</strong>e fare, agiamo almeno<br />

sulla leva fiscale, detassare la tredicesima<br />

può essere una prima ipotesi, abbassare<br />

le aliquote di prelievo erariali,regionali,<br />

comunali potrebbe essere una ulteriore<br />

ipotesi.<br />

Non possiamo più accettare pannicelli caldi,<br />

occorre un intervento risolutivo, seppure<br />

graduale, per riportare la grande<br />

maggioranza degli anziani ad un livello di<br />

vita dignitoso, la pazienza è ormai esaurita,<br />

esigiamo che anche per i pensionati si<br />

rendano disponib<strong>il</strong>i, come è stato fatto per<br />

tutte le categorie di cittadini, risorse adeguate.<br />

(Giovanni Censini)<br />

<strong>Fnp</strong> Terni<br />

Terni, adesso è<br />

conveniente<br />

viaggiare in autobus<br />

Con le tessere speciali costa meno viaggiare<br />

sugli autobus dell’Atc, per disab<strong>il</strong>i, anziani e<br />

stranieri.<br />

Il comune di Terni ha infatti firmato un protocollo<br />

di intesa con l’Azienda di trasporto,<br />

per l’applicazione di tariffe agevolate per<br />

l’anno 2009 per i soggetti socialmente più<br />

deboli che vivono nella Conca e si trovano<br />

in condizioni economiche particolarmente<br />

disagiate.<br />

Tra le categorie dei beneficiari ci sono:<br />

non vedenti con particolari caratteristiche,<br />

invalidi e inab<strong>il</strong>i con diritto di accompagnatore,<br />

gli invalidi di guerra e del lavoro,<br />

anziani ultrasessantacinquenni.<br />

Ovviamente la concessione delle agevolazioni<br />

e la loro graduazione e legata al reddito<br />

attestato dall’Isee, che comunque è previsto<br />

nella misura massima di 9500 euro.<br />

Per ottenere <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ascio delle tessere speciali<br />

si dovrà presentare la certificazione Isee e<br />

comp<strong>il</strong>are l’apposita certificazione su modulistica<br />

disponib<strong>il</strong>e presso la biglietteria del<br />

terminal bus.<br />

La fnp esprime soddisfazione per un risultato<br />

più volte sollecitato e auspicato.<br />

Anteas Narni<br />

Associazione “Una<br />

mano amica”<br />

Come già negli anni passati la Parrocchia di<br />

S. Antonio da Padova di Narni Scalo ha riunito<br />

più di quattrocento persone per condividere<br />

<strong>il</strong> cenone del 31 dicembre.<br />

La novità di quest ’anno è la partecipazione<br />

attiva dell’associazione “Una mano<br />

amica” dell’Anteas, non solo al cenone,<br />

ma anche in modo particolare alla Tombolata<br />

degli Anziani del 6 gennaio.<br />

Entrambi gli eventi hanno avuto luogo al Palavis<br />

di Narni Scalo,riscuotendo un successo<br />

inaspettato.<br />

Hanno partecipato anziani soli e disab<strong>il</strong>i insieme<br />

a famiglie della zona, è stata una iniziativa<br />

veramente bella e positiva.<br />

La solidarietà infatti, deve manifestarsi<br />

non solo nel dare aiuto materiale a chi ne<br />

ha bisogno, ma anche nell’alleviare la solitudine<br />

e la tristezza di chi vive situazioni<br />

di disagio e spesso di isolamento.<br />

Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato<br />

e auspichiamo di ripetere l’appuntamento<br />

per l’anno prossimo.<br />

Ci scusiamo con i lettori per <strong>il</strong> refuso di<br />

cui all’ultimo periodo della notizia di<br />

Montecastello Vibio, “Lega <strong>Fnp</strong> attenta<br />

ai bisogni dei soci”, pubblicata a pagina<br />

II dell’inserto Umbria del numero di<br />

dicembre 2008 di Pensionati.


Molise III<br />

Intervista a Franco Martino<br />

segretario generale <strong>Fnp</strong> Molise<br />

Fervono i preparativi al Congresso regionale della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong>, con le assemblee che si<br />

stanno svolgendo nelle sedi delle varie leghe territoriali. Al Segretario generale, Franco<br />

Martino, che sta partecipando a tutte le riunioni abbiamo posto alcune domande.<br />

Quanti sono gli iscritti alla <strong>Fnp</strong> nel Molise?<br />

– Sono un bel numero, oltre 18.000.<br />

E le leghe quante sono?<br />

– Attualmente venti. Per una opportuna armonizzazione con gli ambiti territoriali<br />

che si stanno strutturando nel settore dei servizi socio-sanitari, in un prossimo futuro<br />

bisognerà procedere ad una revisione anche nel numero delle leghe, potenziarle<br />

e renderle più pronte ad affrontare i temi della vertenzialità territoriale.<br />

Come si è data notizia delle riunioni ai tanti iscritti?<br />

– Sono stati affissi pubblici manifesti in ogni comune e la partecipazione alle assemblee<br />

ed alle votazioni è abbastanza buona. A me pare di aver notato un numero<br />

maggiore di donne rispetto al passato. È questo certamente un fatto molto positivo.<br />

Quasi sempre viene presentata un’unica lista di candidati e dia nelle candidature<br />

che nelle elezioni viene rispettata la percentuale di posti riservata alle donne.<br />

Si registra un ricambio di componenti nei consigli di lega?<br />

– C’è un ricambio naturale al raggiungimento del limite di età previsto dallo statuto<br />

ma anche un ricambio conseguente all’ingresso delle donne negli organi sociali,<br />

dovuti ad altri motivi di varia natura.<br />

Quali sono i temi diversi nelle assemblee?<br />

Naturalmente comune è la richiesta di una rivalutazione delle pensioni con provvedimenti<br />

stab<strong>il</strong>i e non con misure estemporanee. La social card è un beneficio di cui<br />

fruiscono pochissime persone. La mancanza di una normativa specifica e di interventi<br />

sostanziosi per la non-autosufficienza costituisce un altro tema stigmatizzato<br />

da molti iscritti.<br />

Le principali rivendicazioni sono rivolte non soltanto alla Regione ma anche alle<br />

amministrazioni comunali, che non considerano la questione dell’assistenza e cura<br />

delle persone deboli, anziani e non-autosufficienti, tale priorità da affrontare e scaricano<br />

nelle famiglie oneri di carattere economico e psicologico di enorme peso.<br />

A quanto <strong>il</strong> congresso regionale?<br />

La data è fissata per <strong>il</strong> 6 marzo p.v. presso un albergo di Campobasso.<br />

Non dite balle!<br />

esclamativo non è ca- L’ suale ma mi ricorda<br />

un episodio accaduto durante<br />

la mia attività di servizio,<br />

quando, un accordo<br />

contrattuale di grosso spessore<br />

economico, sottoscritto<br />

tra Governo e sindacato<br />

fu affisso in bacheca per<br />

essere portato a conoscenza<br />

degli iscritti,<br />

Dopo qualche giorno quel<br />

messaggio fu completamente<br />

coperto da una grossa<br />

scritta, fatta con un dito<br />

imbevuto nell’inchiostro<br />

rosso che così diceva: “NON<br />

DITO BALLO”.<br />

L’anonimo contestatore<br />

non fu mai scoperto ma lasciò<br />

<strong>il</strong> segno, non già per la<br />

sua contrarietà all’accordo<br />

ma per <strong>il</strong> modo poco corretto<br />

come si era espresso<br />

tanto che, da allora, nel nostro<br />

ambiente di lavoro<br />

nacque <strong>il</strong> detto: “non dito<br />

ballo” su qualsiasi cosa<br />

non condivisa.<br />

All’epoca chi diceva balle<br />

o prometteva cose inverosim<strong>il</strong>i<br />

poteva essere anche<br />

processato come accadde<br />

ad un mago del Sannio <strong>il</strong><br />

quale, in una stagione di<br />

grande siccità, radunò un<br />

folto gruppo di contadini,<br />

fece un rito propiziatorio<br />

volto a far piovere e pioggia<br />

fu.<br />

Ma di pioggia ne venne<br />

giù tanta che fu necessario<br />

fare un’altra seduta nel<br />

corso della quale arrivarono<br />

i carabinieri e lo arrestarono<br />

con l’imputazione<br />

di attentato alla credib<strong>il</strong>ità<br />

pubblica.<br />

La notizia fu data dal difensore<br />

civico della Lombardia<br />

Alberto Bertuzzo,<br />

più conosciuto come <strong>il</strong> cittadino<br />

scomodo, <strong>il</strong> quali<br />

scrisse sull’Espresso che in<br />

Italia, se veramente si vole-<br />

va perseguire i m<strong>il</strong>lantatori<br />

bisognava prima ampliare<br />

le patrie galere.<br />

Da allora sono passati molti<br />

anni e con <strong>il</strong> crescere dei<br />

mezzi di informazione sono<br />

aumentate anche le balle,<br />

più comunemente ribattezzate<br />

bufale e si fa a gara<br />

a chi le spara più grosse.<br />

C’è chi promette felicità,<br />

salute, vincite al gioco e<br />

non si sottraggono i governanti,<br />

i quali dopo la passata<br />

promessa del m<strong>il</strong>ione di<br />

posti di lavoro, oggi ci dicono<br />

che, con la riduzione del<br />

costo dei prodotti energetici,<br />

tutte le famiglie italiane<br />

potranno avere un risparmio<br />

di m<strong>il</strong>le euro all’anno.<br />

Non mi è parso vero e sapendo<br />

fare di conti ho subito<br />

fatto <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio consuntivo<br />

2008 della mia famiglia<br />

singola rapportato ad<br />

un alloggio di cento mq,<br />

con riscaldamento centralizzato.<br />

aggiunto <strong>il</strong> costo<br />

del gas da cucina, elettricità<br />

e totalizzato? 1.400 cifra<br />

che non può discostarsi<br />

molto da quella di un nucleo<br />

fam<strong>il</strong>iare di quattro o<br />

cinque unità.<br />

La suddetta spesa, messa a<br />

confronto con quella sostenuta<br />

per la corrente stagione<br />

invernale che volge al<br />

termine, non ho notato nessuna<br />

differenza e così ho<br />

tratto la convinzione che se<br />

si vuole veramente risparmiare<br />

in questo settore, bisogna<br />

chiudere i rubinetti o<br />

sperare in una calda stagione<br />

invernale.<br />

Comunque, c’è ancora da<br />

verificare. Ma se <strong>il</strong> buongiorno<br />

si vede dal mattino<br />

anche questa può essere<br />

una bufala e chiudo qui come<br />

iniziato: non dite balle,<br />

anzi “non dito ballo!”<br />

(Giovanni De Castro)<br />

Sgravi fiscali<br />

Secondo la tradizionale<br />

dottrina giuridica<br />

la legge deve contenere<br />

regole generali ed astratte<br />

per far si che situazioni<br />

analoghe abbiano<br />

uguale trattamento. Questi<br />

principi non sempre<br />

trovano purtroppo riscontro<br />

nella realtà e di<br />

qui sorgono una serie di<br />

contrasti, discussioni e<br />

spesso di ingiustizie.<br />

Sono considerazioni che<br />

vengono spontanee nel<br />

r<strong>il</strong>evare i diversi provvedimenti<br />

legislativi emanati<br />

dal Parlamento italiano<br />

in varie epoche,<br />

fronteggiare i disastri<br />

causati da eventi sismici.<br />

La questione a cui si fa<br />

riferimento in questa sede<br />

è quella relativa ai<br />

provvedimenti adottati<br />

per la restituzione dei tributi<br />

e contributi sospesi<br />

da parte della popolazione<br />

residente in dodici comuni<br />

molisani e due pugliesi<br />

colpiti dal terremoto<br />

avvenuto a fine ottobre<br />

del 2002, cha ha<br />

comportato – tra l’altro -<br />

<strong>il</strong> crollo della scuola “Jovine”<br />

di San Giuliano di<br />

Puglia e la morte di 27<br />

bambini e della loro<br />

maestra.<br />

Negli ultimi mesi, sono<br />

stati necessari numerosi<br />

incontri tra amministratori<br />

comunali, riunioni di<br />

consigli comunali, provinciali<br />

e regionali, a livello<br />

locale e livello nazionale,<br />

dimissioni (poi<br />

ritirate) da parte dei sindaci<br />

interessati, la presentazione<br />

di leggi al Senato<br />

ed alla Camera, trattative<br />

tra <strong>il</strong> governatore<br />

Assistenza agli anziani<br />

La presenza nelle famiglie<br />

italiane di badanti<br />

straniere è una risposta sostanziale<br />

e spesso efficace<br />

ai bisogni di assistenza domic<strong>il</strong>iare<br />

di anziani soli e<br />

persone non-autosufficienti.<br />

Una risposta certamente<br />

meno traumatica del ricovero<br />

in strutture protette. È<br />

un fenomeno quello delle<br />

badanti esploso in una decina<br />

di anni anche nella nostra<br />

regione, creando un sistema<br />

arrangiato, fatto di<br />

compromessi e accordi al<br />

ribasso.<br />

Il modello tradizionale di<br />

assistenza, basato sulle risorse<br />

fam<strong>il</strong>iari e sulla dedizione<br />

femmin<strong>il</strong>e è entrato<br />

in crisi e le politiche pubbliche<br />

mostrano tutti i loro<br />

limiti in questo delicato<br />

Iorio ed <strong>il</strong> Ministro Tremonti.Tutte<br />

iniziative<br />

ampiamente pubblicizzate<br />

e commentate dalla<br />

stampa e TV locali.<br />

Alla fine con un emendamento<br />

inserito nel decreto<br />

anticrisi, si è deciso<br />

l’abbattimento del 60%<br />

della somma e di rateizzare<br />

<strong>il</strong> 40 % in dieci anni.<br />

Un trattamento, quindi,<br />

equiparato a quello riservato<br />

nella fase post terremoto<br />

ai residenti nelle<br />

regioni Umbria e Marche.<br />

Il Segretario della lega<br />

dei pensionati <strong>Cisl</strong> di<br />

Santa Croce di Magliano,<br />

Mario Paladino, ha<br />

espresso la sua soddisfazione<br />

per la soluzione<br />

adottata. Ma non ha mancato<br />

di notare che per altre<br />

regioni (Sic<strong>il</strong>ia, Piemonte<br />

e Campania) la restituzione<br />

dei tributi è<br />

stata ulteriormente ridotta<br />

al 10%. Ha avanzato <strong>il</strong><br />

sospetto che la diversità<br />

di trattamento sia dovuto<br />

al diverso peso politico<br />

delle singole regioni.<br />

Ha auspicato, infine, che<br />

una legge specifica stab<strong>il</strong>isca<br />

in via definitiva i<br />

criteri da adottare in caso<br />

di eventi calamitosi naturali,<br />

uguali per tutte le<br />

zone del Paese. ✍<br />

settore, che continua ad essere<br />

considerato “residuale”,<br />

con scarse risorse finanziarie<br />

ed umane.<br />

Sono oltre 400 le badanti<br />

regolari che operano nel<br />

Molise. Ma <strong>il</strong> loro numero<br />

effettivo è nettamente superiore<br />

ai dati ufficiali. Stime<br />

prudenziali consentono<br />

di fissare in almeno 600 le<br />

unità che prestano la loro<br />

opera sia nelle città che nei<br />

centri minori.<br />

In passato, chi faceva questo<br />

mestiere proveniva da<br />

un basso ceto sociale. Oggi,<br />

la maggioranza appartiene<br />

a ceti medi ed ha un<br />

buon bagaglio culturale. In<br />

molti casi un diploma o<br />

una laurea. L’età media è di<br />

30/50 anni. Quasi sempre<br />

queste donne lasciano i loro<br />

figli in patria, affidati a<br />

nonne, zii e altri parenti,<br />

oppure a persone salariate<br />

per venire da noi a trovare<br />

un’occupazione, spesso<br />

considerata come una soluzione<br />

provvisoria e che<br />

viene, comunque, abbandonata<br />

dopo alcuni anni, se si<br />

presentano altre possib<strong>il</strong>ità.<br />

Il lavoro di questo genere<br />

consente alle persone appena<br />

arrivate di risolvere <strong>il</strong><br />

problema abitativo e di risparmiare<br />

somme relativamente<br />

elevate, per <strong>il</strong> vitto e<br />

l’alloggio. I soldi guadagnati<br />

consentono di mantenere<br />

la propria famiglia nel<br />

paese di origine, di fare<br />

proseguire gli studi ai figli<br />

oppure avviare iniziative<br />

economiche.<br />

Il lavoro di assistenza è<br />

faticoso ed esigente, soprattutto<br />

quando si tratta<br />

di assistere anziani nonautosufficienti.<br />

Le collaboratrici fam<strong>il</strong>iari<br />

conviventi si occupano di<br />

ogni atto e attività della<br />

giornata dell’assistito: dalla<br />

cura e igiene personale<br />

alla preparazione dei pasti,<br />

dalla pulizia della casa<br />

al bucato ed alla spesa,<br />

dall’accompagnamento a<br />

fare una passeggiata, a<br />

sbrigare una pratica fino<br />

all’assistenza infermieristica<br />

per piccole incombenze<br />

come fare delle<br />

iniezioni o prendere delle<br />

medicine. Più è elevata<br />

l’età dell’anziano, più la<br />

badante ne assume le veci<br />

in tutto e per tutto. Superate<br />

le iniziali difficoltà di<br />

adattamento durante <strong>il</strong> periodo<br />

di prova per ottenere<br />

la fiducia dell’assistito e<br />

per tranqu<strong>il</strong>lizzare i fam<strong>il</strong>iari,<br />

la badante viene trattata<br />

come “persona della<br />

famiglia”. Il frequente impiego<br />

del “tu” o dell’appellativo<br />

di “nonno” non<br />

va interpretato come una<br />

mancanza di riguardo o un<br />

ingenuo tentativo di mani-<br />

polazione affettiva, quanto<br />

piuttosto <strong>il</strong> desiderio di<br />

sentirsi accettata dall’ambiente<br />

sociale in cui opera.<br />

Ed i fam<strong>il</strong>iari spesso<br />

sono disposti a sorvolare<br />

sulla pulizia e sull’ordine<br />

della casa purché <strong>il</strong> congiunto<br />

sia accudito con<br />

amorevolezza.<br />

L’impegno e la rinuncia a<br />

condurre una vita autonoma<br />

per dedicarsi a persone<br />

a loro estranee, alle quali le<br />

lega solo la necessità di<br />

mettere da parte un po’ di<br />

denaro, che, nel paese da<br />

cui provengono vale due e<br />

tre volte tanto,vengono<br />

compensati con somme relativamente<br />

modeste.<br />

Gli anziani che non possono<br />

sostenere <strong>il</strong> costo finanziario<br />

con le loro risorse,<br />

coprire la eventuale differenza<br />

sono costretti a rivolgersi<br />

ai figli o ai parenti.<br />

Il ricovero in strutture protette<br />

è molto più costoso e<br />

sradica l’anziano dal proprio<br />

ambiente, sconvolge le<br />

sue abitudini e i suoi ritmi<br />

di vitae toglie ai fam<strong>il</strong>iari<br />

la possib<strong>il</strong>ità di visitarlo liberamente,<br />

quando lo richiede<br />

o quando c’è un<br />

momento libero.<br />

Il rapporto di lavoro delle<br />

aiutanti domic<strong>il</strong>iari è ad alta<br />

intensità relazionale.<br />

Hanno quindi grande importanza<br />

i rapporti umani<br />

allacciati e compensano la<br />

poca precisione formale dei<br />

contratti, circa i diritti e doveri<br />

reciproci.<br />

Controversie possono<br />

emergere al momento della<br />

fine del rapporto di lavoro,<br />

con la rivendicazione di<br />

mesi non pagati, ferie e festività<br />

non godute, contributi<br />

non versati, ecc.<br />

Il reclutamento avviene attraverso<br />

le reti migratorie:<br />

rapporti di parentela, di conoscenza,<br />

passaparola. Alcune<br />

persone più esperte ed<br />

intraprendenti possono assumere<br />

<strong>il</strong> ruolo di intermediazione,<br />

occupandosi del<br />

collocamento di altre appena<br />

arrivate. Non manca chi<br />

in cambio del reperimento<br />

del posto di lavoro pretende<br />

compensi di denaro.<br />

Al riguardo va segnalato <strong>il</strong><br />

“Progetto badanti” dell’Agenzia<br />

Regionale Molise<br />

Lavoro, che cerca di favorire<br />

l’incontro tra domanda<br />

ed offerta di lavoro nel<br />

settore delle lavoratrici domestiche<br />

e badanti di persone<br />

anziane o portatrici d<br />

handicap.<br />

Meritoria è certamente l’azione<br />

di consulenza, assistenza<br />

ed orientamento che<br />

svolgono da anni in questo<br />

settore la Caritas Diocesana<br />

di Campobasso e Boiano<br />

e l’associazione “Dalla<br />

parte degli ultimi”. ✍


Abruzzo<br />

Abruzzo<br />

L’economia abruzzese dagli<br />

anni ’50 al nuovo secolo<br />

Spesso, troppo spesso i pensionati e gli<br />

anziani in generale vengono dipinti come<br />

i principali responsab<strong>il</strong>i del dissesto<br />

economico dello Stato Italiano; come<br />

quelli che brucano l’erba e devastano <strong>il</strong><br />

prato destinato ad alimentare le nuove generazioni;<br />

in sintonia con questi concetti i<br />

Governi che si sono succeduti, negli ultimi<br />

10 anni, alla guida del nostro Paese hanno<br />

tutti sfrontatamente disatteso le speranze,<br />

le richieste, le rivendicazioni dei pensionati<br />

che vedevano ogni giorno assottigliarsi<br />

la capacità di acquisto dei loro modesti assegni<br />

pensionistici! Solo limitate persone<br />

si fermano a considerare <strong>il</strong> contributo dato<br />

dalla passata generazione alla rinascita<br />

morale e materiale del Paese uscito distrutto<br />

da una guerra disgraziata. Il grandissimo<br />

tributo in termini di rinunce, di<br />

sudore, di sacrifici di vite umane donato<br />

all’Italia dagli attuali nonni per portarla al<br />

rango assunto all’inizio del secolo ventunesimo.<br />

Vogliamo qui cercare di documentare,<br />

con i dati forniti dagli Istituti<br />

specializzati (Istat, Prometea, Cresa) l’evoluzione<br />

dell’economia abruzzese dalla<br />

fine della II guerra mondiale all’anno<br />

2007. Terrib<strong>il</strong>i anni quelli del primo dopoguerra<br />

in Abruzzo, una regione in gran<br />

parte devastata dalla lunga permanenza<br />

della linea del fronte sul territorio regionale,<br />

circostanza che aveva profondamente<br />

inciso su una struttura produttiva ancora<br />

arretrata, con forti perdite sia nel settore<br />

agricolo sia in quello industriale. L’economia,<br />

ridotta al lumicino e con notevole ritardo<br />

di sv<strong>il</strong>uppo rispetto al Paese, era assolutamente<br />

incapace di soddisfare anche i<br />

bisogni primari della popolazione e quindi<br />

bisognava di interventi massicci i aiuti<br />

dall’estero; gran parte dei giovani furono<br />

costretti ad emigrare, nelle regioni del<br />

Nord Italia, nei paesi del centro Europa e<br />

del sud America ed in tal modo contribuirono,<br />

doppiamente, alla rinascita regionale:<br />

arricchendo <strong>il</strong> loro patrimonio culturale<br />

e professionale, che poi avrebbero messo a<br />

disposizione della loro terra, e fornendo risorse<br />

finanziarie alle loro famiglie, risorse<br />

che costituivano linfa vitale per l’asfittica<br />

economia locale. Pensiamo al ruolo che<br />

ebbero i nostri minatori in Belgio che permisero<br />

a tutta l’Italia, grazie al loro duro<br />

lavoro ed al corrispettivo in carbone che<br />

ne scaturì, di far fronte agli immensi bisogni<br />

energetici del paese! Ecco qual’era, a<br />

grandi linee, <strong>il</strong> quadro economico dell’Abruzzo<br />

nel primo dopoguerra: <strong>il</strong> settore<br />

agricolo, a bassa produttività per le caratteristiche<br />

fisiche del territorio in gran parte<br />

montuoso, aveva una incidenza preponderante<br />

nell’economia della regione con un<br />

peso sull’occupazione complessiva pari al<br />

60% circa. Il settore industriale, già modesto<br />

in precedenza, esce completamente distrutto<br />

dall’evento bellico e inizia la ripresa<br />

nei primi anni ‘50 in seguito alla riforma<br />

agraria ed alle prime opere di ricostruzione;<br />

l’indice di industrializzazione è comunque<br />

meno del 50 % rispetto a quello<br />

nazionale, 4,4 % rispetto al 9,3 % del Paese.<br />

È però in questo periodo che inizia la<br />

rinascita dell’Abruzzo, la spinta che lo<br />

porterà, dal penultimo posto della graduatoria<br />

fra le regioni italiane per P<strong>il</strong>, per reddito<br />

pro capite e per numero di disoccupati,<br />

ad essere di gran lunga la prima fra le<br />

regioni del Mezzogiorno ed a competere<br />

degnamente con quelle del centro Italia<br />

grazie ad una rapida crescita del reddito<br />

prodotto. E se agli inizi degli anni ’70 c’è<br />

un rallentamento, peraltro generale dell’economia<br />

italiana in conseguenza dello<br />

shock petrolifero, l’Abruzzo continua a<br />

crescere mediamente del 2,6% annuo dalla<br />

metà degli anni ’70 fino al 1995 contro un<br />

corrispondente valore del 2,2% a livello<br />

nazionale. In generale la dinamica del P<strong>il</strong><br />

abruzzese è stata capace di ridurre <strong>il</strong> divario<br />

esistente con le aree più sv<strong>il</strong>uppate: se<br />

nei primi anni ’60 <strong>il</strong> reddito pro capite degli<br />

abruzzesi era pari al 55% di quelli del<br />

centro-nord, dopo vent’anni aveva superato<br />

<strong>il</strong> 75%, grazie soprattutto agli elevati<br />

tassi di crescita del P<strong>il</strong> regionale, congiuntamente<br />

ai flussi di emigrazione che fino<br />

agli anni ’60 avevano interessato la nostra<br />

regione.<br />

Quali sono state le leve che hanno permesso<br />

all’economia abruzzese di risollevarsi<br />

dallo stato comatoso raggiunto nel primo<br />

dopoguerra? Cerchiamo di individuarne<br />

alcune, convalidate anche dagli studiosi<br />

dell’argomento: fra le principali innanzitutto<br />

la orgogliosa e forte volontà di riscossa<br />

dalla gente comune, volontà che si<br />

traduceva in corrispondente attaccamento<br />

al lavoro, qualunque esso fosse; lo spirito<br />

del fare era sopportato da una classe politica<br />

e piccolo industriale abbastanza <strong>il</strong>luminata,<br />

che riusciva a guardare alto e<br />

avanti, con modestia ma con forte determinazione.<br />

Una felice alleanza fra classe<br />

politica, industriale e lavoratrice che, con<br />

lodevole sinergia e con <strong>il</strong> supporto di efficienti<br />

ed intelligenti referenti politici presso<br />

le istituzioni Nazionali, ha saputo gettare<br />

le basi e creare le condizioni logistiche<br />

ed ambientali per rendere appetib<strong>il</strong>i le nostre<br />

zone ai grandi investimenti. I presupposti<br />

programmatici ed organizzativi che<br />

permisero <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio dell’economia regionale<br />

si basarono su alcune linee guida:<br />

1) Sv<strong>il</strong>uppo delle infrastrutture a cominciare<br />

dalla rete viaria ed autostradale<br />

che permettesse <strong>il</strong> rapido ed agevole<br />

collegamento con i mercati del Nord e<br />

con quello della Capitale; un buon impulso<br />

fu dato anche allo sv<strong>il</strong>uppo dei<br />

collegamenti aeroportuali.<br />

2) Creazione dei Distretti Industriali corredate<br />

di aree di sv<strong>il</strong>uppo e consorzi di<br />

imprese, specialmente piccolo industriali,<br />

che potevano sfruttare la disponib<strong>il</strong>ità<br />

di terreni a costi contenuti e dotati<br />

di reti di servizi e, soprattutto, la<br />

possib<strong>il</strong>ità di accedere agli incentivi<br />

che la legislazione nazionale e Cee<br />

metteva a disposizione degli investitori<br />

in quelle aree.<br />

3) Programmazione intelligente nella dislocazione<br />

delle iniziative e degli investimenti:<br />

ciascun distretto si orienta in<br />

base alle vocazioni locali; ne deriva<br />

una struttura industriale variegata, con<br />

forte presenza manifatturiera nel Teramano,<br />

con insediamenti importanti nel<br />

settore metalmeccanico nel Chietino,<br />

con notevoli poli elettronici nell’Aqu<strong>il</strong>ano<br />

e con insediamenti misti di industrie<br />

manifatturiere, metal meccaniche<br />

e chimiche nel Pescarese.<br />

4) Oculato ed intenso ut<strong>il</strong>izzo dei fondi<br />

pubblici per l’industria tanto da passare<br />

dall’8% dei fondi dell’intero Sud nei<br />

primi anni ’70, ad oltre <strong>il</strong> 30% nel periodo<br />

1988/1999.<br />

In definitiva l’industria ha continuato, nel<br />

corso degli anni in esame, ad accrescere <strong>il</strong><br />

suo ruolo nella struttura produttiva abruzzese<br />

arrivando a rappresentare negli anni<br />

’90 quasi <strong>il</strong> 25% del valore aggiunto complessivo<br />

(contro <strong>il</strong> 23,8% di quello medio<br />

nazionale). Nello stesso periodo l’incidenza<br />

dell’agricoltura scendeva dal 12% circa<br />

al 4,2% mentre l’incidenza del terziario<br />

aumenta leggermente passando dal 64 al<br />

66%. Indubbiamente l’uscita della Regione<br />

dalle provvidenze Cee connesse all’obiettivo<br />

1, uscita prevista nel 1990 e prorogata<br />

in forma ridotta fino al 1996, ha<br />

rallentato la crescita economica, tuttavia la<br />

struttura solida ha retto, tanto che <strong>il</strong> divario<br />

con <strong>il</strong> resto dell’Europa è passato fra<br />

gli anni 1988/1996 da un reddito pari<br />

all’87% della media Ue a inizio periodo al<br />

90% del 1996. Naturalmente, in conseguenza<br />

dello sv<strong>il</strong>uppo economico, nonostante<br />

la perdurante espulsione della manodopera<br />

dall’agricoltura ed <strong>il</strong> forte inserimento<br />

nel mercato del lavoro della componente<br />

femmin<strong>il</strong>e, è cresciuta l’occupazione<br />

che si attesta alla fine degli anni ’90,<br />

quasi al livello di quello medio nazionale<br />

(43,1% contro <strong>il</strong> 44,4%).<br />

Vi sono certamente altri fattori, oltre a<br />

quelli descritti, che hanno contribuito a<br />

far crescere l’economia dell’Abruzzo (<strong>il</strong><br />

buon livello di scolarizzazione, la bassa<br />

incidenza della criminalità organizzata,<br />

una posizione geografica baricentrica nel<br />

territorio nazionale etc.) ma la disanima<br />

comporterebbe una indagine ben più completa<br />

ed approfondita che non rientra in<br />

questa nota.<br />

Volevamo soltanto dire ai nostri figli e nipoti:<br />

ecco, vi abbiamo consegnato una Regione<br />

fiorente, conservatela degnamente e,<br />

possib<strong>il</strong>mente, miglioratela!<br />

Purtroppo l’economia della nostra regione<br />

ha subito, con l’inizio del nuovo secolo,<br />

un netto rallentamento della sua crescita,<br />

peraltro registrata anche a livello nazionale<br />

seppure in misura inferiore. Se nel mezzo<br />

secolo precedente l’ascesa era stata costante,<br />

nei primi anni 2000 è iniziata la discesa,<br />

con qualche accenno di ripresa fra <strong>il</strong><br />

2005 e <strong>il</strong> 2006, fino a sfociare nell’attuale<br />

recessione che, come noto, affonda le radici<br />

ben al di là e al di sopra dell’Abruzzo. È<br />

IV<br />

<strong>Fnp</strong> Chieti,<br />

XVI congresso territoriale<br />

nche per gli anziani una vita di-<br />

“Agnitosa” questo lo slogan che la<br />

<strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> Pensionati di Chieti ha scelto<br />

per celebrare <strong>il</strong> XVI Congresso territoriale<br />

che ha riconfermato a Segretario<br />

Generale Antonio Macculi.<br />

Il leader sindacale teatino di lungo<br />

corso è eletto con grande entusiasmo,<br />

per <strong>il</strong> lavoro prodotto, così come hanno<br />

sottolineato nei loro interventi <strong>il</strong><br />

Segretario territoriale della Ust Malandra<br />

ed <strong>il</strong> Segretario Nazionale <strong>Fnp</strong><br />

Sandro Loschi.<br />

Cinque sono stati i temi affrontati nella<br />

sua relazione introduttiva da Macculi, <strong>il</strong><br />

quale ha voluto, nel ripercorrere i risultati<br />

ottenuti dal sindacato attivo dei la-<br />

voratori in pensione della <strong>Cisl</strong>, porre soprattutto<br />

l’accento sugli argomenti relativi<br />

alla Sanità, la Previdenza e all’economia:<br />

ma bisogna guardare oltre.<br />

L’età anziana ha concluso Macculi è piena<br />

di incertezze e la <strong>Fnp</strong> lo sa benissimo.<br />

Per questo dobbiamo impegnarci<br />

come sindacato ancora di più affinché i<br />

pensionati possano godere di un dovuto<br />

rispetto da parte delle altre categorie sociali,<br />

della loro salute, della loro sensib<strong>il</strong>ità<br />

negli studi di malattia e disagi.<br />

L’intento della <strong>Cisl</strong> è quello di offrire,<br />

con passione e concretezza, alle persone<br />

della cosiddetta terza età una meritata<br />

spensieratezza al termine di una operosa<br />

vita lavorativa. ✍<br />

diffic<strong>il</strong>e indicare una causa dominante nel<br />

processo involutivo del sistema economico<br />

abruzzese, tante sono state; di natura<br />

endogena: l’incapacità della classe politica<br />

di far fronte alle responsab<strong>il</strong>ità che la<br />

riforma sanitaria le assegnava in termini di<br />

spesa; lo scarso peso che la stessa classe<br />

politica ha avuto ed ha nei confronti del<br />

governo nazionale; la visione miope e<br />

campan<strong>il</strong>istica del sistema creditizio regionale<br />

dimostratosi diviso ed indifeso di<br />

fronte ai colossi bancari nazionali che ne<br />

hanno fatto boccone; forse anche una<br />

mancata reazione delle forze sindacali al<br />

cospetto di una crisi che si presentava<br />

sempre più evidente; la mancata risposta<br />

dell’imprenditoria locale ai disimpegni<br />

che tanti industriali d’assalto venuti dal<br />

Nord consumavano nei nostri riguardi.<br />

Certamente ce ne sono anche altre, specie<br />

di natura esterna: <strong>il</strong> progressivo abbandono<br />

delle attività da parte di aziende, specie<br />

multinazionali, che avevano ut<strong>il</strong>izzato proficuamente<br />

le risorse che una favorevole<br />

condizione congiunturale, una legislazione<br />

premiale ed una disponib<strong>il</strong>ità completa del<br />

sistema socio/economico regionale aveva<br />

messo a loro disposizione, l’affacciarsi nei<br />

mercati internazionali dei paesi dell’est<br />

europeo con offerta di mano d’opera a<br />

prezzi altamente competitivi; la riduzione<br />

dei trasferimenti finanziari dallo Stato<br />

Centrale alla Regione conseguente alle<br />

modifiche legislative.<br />

Al punto in cui siamo possiamo solo dare<br />

consigli: facciamo come quando, finita la<br />

guerra, ci siamo ritrovati poveri ed affamati,<br />

ma col cuore e con la mente gonfi di<br />

volontà di rinascita e di riscossa, e con la<br />

nostra orgogliosa volontà di rinascita e di<br />

riscossa, e con la nostra orgogliosa dignità<br />

ci siamo rimboccati le maniche e tutti insieme<br />

abbiamo ripreso <strong>il</strong> cammino che ci<br />

ha portato fin qui. (Giuliano D’Ottavio)


di PIETRO CERRITO (*)<br />

La imminente tornata congressuale<br />

della <strong>Cisl</strong> costituisce un occasione<br />

formidab<strong>il</strong>e per discutere di noi stessi<br />

e di quanto sta avvenendo nel mondo.<br />

Mai come adesso, per le dimensioni della<br />

crisi, ci sentiamo cittadini del mondo, o<br />

meglio siamo persone, lavoratori, donne,<br />

pensionati, giovani che devono occuparsi<br />

del loro futuro guardando a cosa avviene<br />

in Italia e nel resto del mondo intero.<br />

Nessuno sa qual è l’assetto mondiale che<br />

avremo dopo questa lunga crisi, i cui esiti<br />

non sono ancora scontati.<br />

E la <strong>Cisl</strong> fa bene a misurarsi con i problemi<br />

con <strong>il</strong> pragmatismo che sempre l’ha<br />

contraddistinta: attenta ed impegnata a difendere<br />

esclusivamente i diritti ed i bisogni<br />

di coloro che rappresenta, i diritti degli<br />

ultimi, dei più deboli che non avrebbero<br />

altrimenti nessuno a difendere le loro ragioni.<br />

Perciò i congressi, pur di fronte alla gravità<br />

ed alla pesantezza dello scenario, possono<br />

costituire un momento formidab<strong>il</strong>e di<br />

collegamento con i nostri quadri, allargando<br />

la partecipazione a tanti, e facendo vivere<br />

questa dimensione collettiva del nostro<br />

ruolo coinvolgendo in maniera sempre<br />

più ampia i nostri quadri ed iscritti.<br />

Alla crisi economica, che è alimentata anche<br />

da una crisi di fiducia, la <strong>Cisl</strong> deve rispondere<br />

parlando con i propri quadri, delegati,<br />

pensionati, aprendo una stagione di<br />

partecipazione più intensa che non nel passato,<br />

e lavorando per costruire scelte,<br />

orientamenti e decisioni che non si scarichino,<br />

da parte dei governi, negativamente<br />

su coloro che rappresentiamo.<br />

Siamo una forza riformatrice convinta che<br />

<strong>il</strong> nuovo welfare che dovremo costruire,<br />

per la scarsità di risorse pubbliche disponib<strong>il</strong>i,<br />

dovrà caratterizzarsi per difendere i<br />

più deboli, a partire dai giovani precari, ai<br />

lavoratori che rischiano di perdere <strong>il</strong> lavoro<br />

fino ai pensionati poveri e meno poveri<br />

Campania I<br />

VIII CONGRESSO REGIONALE DELLA FNP-CISL CAMPANIA<br />

<strong>Cisl</strong>, Categorie ed <strong>Fnp</strong> insieme per un nuovo domani<br />

Più forti per una Campania migliore<br />

Da oggi insieme per una svolta<br />

di AUGUSTO MAZZONE, Segr. gen. <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> Campania<br />

Nell’ambito del suo VIII° Congresso regionale, la <strong>Fnp</strong> della Campania ha ritenuto<br />

ut<strong>il</strong>e “aprire” uno spazio alle Categorie <strong>Cisl</strong>, convinta che un rapporto sempre<br />

più forte tra Categorie ed <strong>Fnp</strong> non solo fac<strong>il</strong>ita <strong>il</strong> passaggio degli “iscritti attivi”<br />

al Sindacato dei pensionati, ma rafforza anche <strong>il</strong> vincolo di una rinnovata e più consapevole<br />

partecipazione alla <strong>Cisl</strong>.<br />

Quello spazio è stato riempito dal prezioso contributo che i cinque Segretari provinciali<br />

Ust e la stragrande maggioranza dei Segretari Regionali di Categoria hanno<br />

voluto offrire e che viene riportato in queste pagine dello “speciale” del nostro periodico<br />

“Conquiste dei pensionati.<br />

Sono profondamente grato a tutti per l’attenzione propositiva e di analisi che si evince<br />

dai vari articoli. Un’attenzione che apre, da oggi, momenti di ricerca e di confronto<br />

che, sono certo, daranno i loro stimoli di cambiamento e di rinnovamento che ogni<br />

Congresso propone per <strong>il</strong> futuro.<br />

Insieme vogliamo realizzare un nuovo modo di essere Sindacato per essere sempre<br />

presenti nelle nostre comunità in continua mutazione sociale ed economica. Ce lo impongono<br />

<strong>il</strong> decentramento dei poteri ed <strong>il</strong> federalismo fiscale che fanno del territorio<br />

<strong>il</strong> luogo di programmazione, di organizzazione e di gestione delle politiche sociali.<br />

Da oggi, insieme, possiamo determinare una svolta.<br />

che hanno solo nel sindacato una funzione<br />

di tutela reale.<br />

Il confine tra l’azione della <strong>Cisl</strong> nel territorio<br />

con l’azione della <strong>Fnp</strong> è lab<strong>il</strong>e: bisogna<br />

costruire insieme piattaforme sul territorio<br />

che aggrediscano <strong>il</strong> sistema di tassazione<br />

locale che, in Campania, ha raggiunto livelli<br />

inverosim<strong>il</strong>i, che incalzino la regione<br />

sulla definizione di politiche sociali mirate,<br />

che si occupino del funzionamento del<br />

socio-sanitario, adeguandolo alle necessità<br />

attuali.<br />

Abbiamo tutte le condizioni per riuscire,<br />

liberi come siamo da pregiudizi ideologici,<br />

e spingendo, a tutti i livelli, per definire tavoli<br />

di confronto che vedano la partecipazione<br />

delle parti sociali.<br />

Perché si riforma solo col consenso, ed i<br />

contenuti delle riforme vanno discussi con<br />

gli utenti della riforma stessa.<br />

In Campania <strong>il</strong> momento che stiamo vivendo<br />

è drammaticamente diffic<strong>il</strong>e sul versante<br />

istituzionale, mentre all’opposto, all’interno,<br />

viviamo una stagione ricca di risultati<br />

organizzativi lusinghieri.<br />

Tutto questo è ascrivib<strong>il</strong>e come merito di<br />

tutto <strong>il</strong> gruppo dirigente in Campania, a<br />

tutti i livelli, perché <strong>il</strong> clima di unità e la<br />

serenità interna hanno stavolta fatto la differenza:<br />

in particolare negli ultimi 4-5 anni<br />

cresciamo sia nei lavoratori attivi che nei<br />

pensionati a conferma di uno stato di salute<br />

robusto della nostra <strong>Cisl</strong>.<br />

Dobbiamo continuare perché la nostra autonomia<br />

paga e senza di noi la società<br />

campana sarebbe molto più povera e perché<br />

abbiamo ormai questa credib<strong>il</strong>ità ed<br />

autorevolezza che ci viene riconosciuta da<br />

tutti, di richiamare ciascuno dei nostri interlocutori<br />

alle proprie responsab<strong>il</strong>ità.<br />

Dobbiamo essere sempre più forti e rappresentativi<br />

per costruire una Campania<br />

migliore e alimentare una nuova fiducia e<br />

speranza.<br />

È un obiettivo alla nostra portata.<br />

(*) Segretario Generale Usr <strong>Cisl</strong> Campania


di GIAMPIERO TIPALDI (*)<br />

Sembra incredib<strong>il</strong>e come Organizzazioni<br />

sociali e politiche che dovrebbero<br />

essere sensib<strong>il</strong>issime ai cambiamenti<br />

che avvengono nella società civ<strong>il</strong>e, e che<br />

pur lo sono, nella loro strutturazione interna<br />

rischiano di essere ancorate a schemi<br />

obsoleti, per non dire anacronistici.<br />

L’impostazione organizzativa non può<br />

prescindere dagli obiettivi che si vogliono<br />

raggiungere. Ma troppo spesso c’è un<br />

corto circuito tra le cose da fare ed <strong>il</strong> modo<br />

di farle. Uno dei temi da tenere ben<br />

evidente nell’agenda delle priorità è appunto<br />

questo. E, forse, la crisi che stiamo<br />

vivendo, che non si può definire non<br />

strutturale, ci può aiutare a fare <strong>il</strong> salto di<br />

qualità: a razionalizzare, a modernizzare,<br />

ad essere meno ancorati a schemi del<br />

passato e più centrati sulla costruzione<br />

del futuro. Da questo punto di vista passi<br />

da gigante l’ha compiuti la Federazione<br />

dei pensionati della <strong>Cisl</strong>, che è riuscita a<br />

coniugare la difesa del pensionato in<br />

quanto tale, alla salvaguardia del cittadino<br />

che è anche pensionato. La verità è<br />

che non basta più un Sindacato che difende<br />

esclusivamente la categoria lavorativa<br />

a prescindere dai contesti generali.<br />

C’è bisogno di un soggetto nuovo che<br />

abbia la capacità di radicamento nel territorio,<br />

per cogliere le istanze della base,<br />

ma che poi abbia terminali operativi preparati,<br />

che sappiamo incidere sulla politica<br />

o, più spesso, sulla burocrazia per dare<br />

le risposte che <strong>il</strong> lavoratore-cittadino, o<br />

pensionato-cittadino, s’attende. Non più<br />

Campania<br />

proclami giornalistici generici, ma azione<br />

determinata e concludente. La gente, i lavoratori,<br />

i pensionati, i cittadini questo si<br />

aspettano: concretezza.<br />

La Federazione dei pensionati ha avuto<br />

la capacità di rendersi conto che la tutela<br />

del pensionato in quanto tale non è sufficiente,<br />

c’è bisogno d’altro: c’è bisogno di<br />

una rete di tutele. Se, ad esempio, si riuscissero<br />

ad ottenere dal governo forti aumenti<br />

sulle pensioni, ma contestualmente<br />

la spesa sanitaria diminuisse o <strong>il</strong> costo di<br />

alcuni servizi strategici non fosse sotto<br />

controllo, l’aumento economico ottenuto<br />

si dissolverebbe come neve al sole.<br />

L’esempio che ci viene dalla Federazione<br />

dei pensionati non solo ci deve far riflettere,<br />

ma spronarci ad attrezzare meglio la<br />

<strong>Cisl</strong> tutta ad una tutela orizzontale dell’iscritto,<br />

tenendo sempre conto delle specificità.<br />

Coniugare, insomma, sempre più<br />

la categorialità con la confederalità.<br />

Troppo spesso dall’osservatorio priv<strong>il</strong>egiato<br />

in cui ci troviamo ad operare non<br />

solo notiamo un allontanamento dei<br />

gruppi dirigenti dalla base, ma una conflittualità<br />

esasperata dei dirigenti, a volte<br />

costellata da vere lotte di palazzo fine<br />

a se stesse. C’è bisogno certamente di<br />

più solidarietà, della riscoperta dei valori<br />

fondanti <strong>il</strong> sindacato, unitamente ad<br />

una preparazione, ad una formazione,<br />

all’altezza del compito di grande r<strong>il</strong>evanza<br />

sociale che <strong>il</strong> sindacato ha nella<br />

società.<br />

I rischi di attacco al Sindacato, in particolare<br />

in questa diffic<strong>il</strong>e fase, sono tanti.<br />

Per non soccombere ai nemici che si an-<br />

nidano anche in quei partiti che fondano<br />

<strong>il</strong> loro consenso nella tutela del lavoro e<br />

dei lavoratori, c’è bisogno di più radicamento<br />

con <strong>il</strong> territorio ed assoluta autonomia<br />

dai partiti e da tutti quei poteri<br />

che possono condizionare <strong>il</strong> Sindacato<br />

nella sua azione. Questo principio è<br />

quanto mai attuale nella situazione in cui<br />

oggi si trova <strong>il</strong> Comune di Napoli e la<br />

Regione Campania. C’è bisogno di una<br />

presenza cap<strong>il</strong>lare del Sindacato che la<br />

federazione dei pensionati, in stretta collaborazione<br />

con le categorie e la Ust,<br />

può aiutare a garantire. Certo, in Campania<br />

non sono pochi 1.500 dirigenti della<br />

Federazione dei pensionati che potranno<br />

svolgere un ruolo di cerniera non solo<br />

tra i pensionati e le strutture di rappresentanza<br />

orizzontali, ma anche tra i lavoratori<br />

ed i cittadini.<br />

C’è bisogno a Napoli, in Campania, ma<br />

nel Mezzogiorno tutto, di un’azione propulsiva<br />

per sconfiggere l’<strong>il</strong>legalità diffusa,<br />

anche politica, e per creare le condizioni<br />

per la nascita di nuovi posti di lavoro<br />

puntando, tra l’altro, sulle peculiarietà<br />

turistiche e paesaggistiche del Sud. Bisogna,<br />

insomma, ritessere la tela che lega la<br />

società civ<strong>il</strong>e. Un’impresa talmente importante<br />

che ha bisogno di una squadra<br />

coesa e determinata a raggiungere l’obiettivo.<br />

Il futuro del Mezzogiorno, ma anche<br />

del Sindacato, passerà sulla capacità di<br />

fare squadra. I pensionati, con loro bagaglio<br />

esperienziale, con la loro voglia di<br />

fare, sicuramente saranno determinanti.<br />

(*) Segretario generale Ust <strong>Cisl</strong> Napoli<br />

Dignità per vivere:<br />

i pensionati campani non si rassegnano<br />

di GIOVANNI GIUDICE (*)<br />

Il nuovo anno, nel settore<br />

della previdenza nazionale,<br />

appare caratterizzato da una<br />

certa ripresa della corsa verso<br />

<strong>il</strong> pensionamento con conseguenti<br />

maggiori uscite per gli<br />

enti previdenziali. Il meccanismo<br />

di perequazione prevede<br />

che ogni anno l’importo della<br />

pensione sia incrementato sulla<br />

base del tasso di inflazione<br />

medio dell’anno precedente.<br />

Il 2009 porterà, quindi, un<br />

adeguamento al costo della<br />

vita un po’ più sostanzioso degli<br />

anni precedenti per chi la<br />

pensione già ce l’ha e nuove<br />

regole di cui tener conto per<br />

coloro che invece si preparano<br />

a lasciare <strong>il</strong> lavoro. Un’altra<br />

importante novità riguarda<br />

<strong>il</strong> cumulo tra reddito e pensione:<br />

<strong>il</strong> relativo divieto è abolito<br />

dal primo gennaio, anche con<br />

valore retroattivo. Insieme oggi<br />

per un nuovo domani, anche<br />

per gli anziani una vita dignitosa:<br />

questo <strong>il</strong> tema forte<br />

che <strong>il</strong> Sindacato Pensionati<br />

della <strong>Cisl</strong> in Campania ha r<strong>il</strong>anciato<br />

ribadendo che non<br />

possiamo subire arretramenti<br />

rispetto alle conquiste ottenu-<br />

UST DELLA CAMPANIA: UNA FORTE PROSPETTIVA DI<br />

Coniugare la categorialità con la<br />

confederalità<br />

CAMPANIA<br />

te in tanti anni di grande impegno.<br />

Il tempo che viviamo<br />

ci consegna una grande responsab<strong>il</strong>ità<br />

proprio per i nostri<br />

compiti, <strong>il</strong> nostro ruolo, la<br />

nostra funzione di rappresentanza<br />

e <strong>il</strong> nostro livello di rappresentatività<br />

a livello locale.<br />

Sono principi e valori che<br />

hanno reso grande la <strong>Cisl</strong>. A<br />

noi interessano le condizioni<br />

di vita delle persone, a maggior<br />

ragione, in tempi di incertezza<br />

e di grande preoccupazione<br />

per <strong>il</strong> futuro. Le scelte<br />

poste al centro del dibattito<br />

intendono sostenere e aumentare<br />

la rappresentanza e la<br />

rappresentatività del sindacato<br />

nel territorio campano e trovano<br />

nei documenti approvati<br />

<strong>il</strong> loro coerente sv<strong>il</strong>uppo. Sulle<br />

migliaia di Leghe dei pensionati<br />

presenti in tutta Italia,<br />

vero punto nevralgico dell’azione<br />

di tutta la <strong>Cisl</strong>, viene effettuato,<br />

infatti, un importante<br />

investimento economico e politico.<br />

Snellimento degli apparati,<br />

aumento della partecipazione<br />

degli iscritti, parità tra<br />

uomini e donne nei gruppi dirigenti,<br />

sv<strong>il</strong>uppo del tesseramento,<br />

crescita delle risorse<br />

economiche a disposizione<br />

delle strutture di base dell’organizzazione,<br />

sono sinteticamente<br />

le questioni trattate.<br />

Scelte queste che hanno l’obiettivo<br />

di r<strong>il</strong>anciare ruolo e<br />

funzione del Sindacato dei<br />

pensionati e degli anziani sul<br />

terreno della tutela individuale<br />

attraverso i servizi e di<br />

quello della negoziazione sociale<br />

nel territorio attraverso<br />

la contrattazione con le istituzioni<br />

locali sullo stato sociale.<br />

Sempre di più, infatti, quantità<br />

e qualità dei servizi sociali<br />

(sanità, assistenza), fisco locale,<br />

tariffe gestite a livello territoriale<br />

(acqua, trasporti,<br />

ecc.) incidono sulle condizioni<br />

materiali di vita delle persone<br />

anziane e non solo. Prima<br />

dell’apertura del dibattito<br />

sulla situazione politico-sindacale,<br />

<strong>il</strong> segretario nazionale<br />

Bonanni ha esposto le proposte<br />

<strong>Cisl</strong> per uscire dalla crisi,<br />

che si sostanziano nel r<strong>il</strong>ancio<br />

dei consumi e degli investimenti<br />

in innovazione, ricerca<br />

e infrastrutture per difendere<br />

l’occupazione e ridurre le diseguaglianze.<br />

Ritengo che la<br />

social card offerta dal gover-<br />

no sia una scelta burocratica<br />

costosa e non sufficientemente<br />

risolutiva. Certo che “poco è<br />

meglio di niente” e la social<br />

card rispecchia appieno questo<br />

concetto, ma c’è da chiedersi<br />

quanto viene a costare la consegna<br />

e la gestione della social<br />

card e non è escluso che alla<br />

fine l’importo necessario per<br />

la parte burocratica e di gestione<br />

della stessa sia superiore<br />

a quanto erogato agli eventi<br />

diritto. In tutti questi anni le<br />

anziane e gli anziani campani<br />

non si sono rassegnati e la nostra<br />

priorità deve continuare<br />

ad essere non solo <strong>il</strong> miglioramento<br />

delle condizioni di vita<br />

dei pensionati e dei più deboli,<br />

ma soprattutto l’impegno a costruire<br />

per i giovani e insieme<br />

con loro un progetto di società<br />

che sappia riconoscere e condividere<br />

<strong>il</strong> valore della legalità,<br />

che è democrazia: le regole<br />

sono rispettate se sono condivise,<br />

se c’è speranza e progettualità<br />

per <strong>il</strong> futuro. È per<br />

questi valori che la <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di<br />

Salerno si batte e continuerà a<br />

lavorare in futuro.<br />

(*) Segretario Generale Ust<br />

<strong>Cisl</strong> Salerno<br />

VIII CONGRESSO REGIONALE DELLA FNP-CISL<br />

II<br />

Rendere più forte la<br />

proposta associativa<br />

di ADELE ROSSI (*)<br />

La legge regionale n. 11<br />

dell’Ottobre 2007, per la<br />

dignità e la cittadinanza sociale,<br />

in attuazione della legge<br />

328/00, ma ancor più <strong>il</strong> progetto<br />

p<strong>il</strong>ota “Campania Sociale”<br />

del Maggio 2008, con una<br />

spinta innovativa, si proponevano<br />

una svolta reale e concreta<br />

nel settore delle politiche sociali<br />

nella nostra regione.<br />

L’obiettivo che l’assessorato<br />

voleva raggiungere attraverso<br />

la realizzazione del progetto<br />

era quello di equiparare <strong>il</strong><br />

welfare regionale al modello<br />

europeo anche attraverso un<br />

“viaggio” per le singole province<br />

campane, finalizzato ad<br />

ascoltare, definire, programmare.<br />

Non si trattava, quindi,<br />

di analizzare lo “status” dei<br />

servizi sociali, ma di ricercare<br />

strategie volte al “come agire”,<br />

al “come fare per...”.<br />

La metodologia, condivisa in<br />

tutti i territori, si basava sul<br />

convincimento diffuso che,<br />

per questo settore, era ed è necessario:<br />

1. dotarsi di figure professionali<br />

tecniche, non generiche;<br />

2. adottare una metodologia di<br />

sv<strong>il</strong>uppo basata sull’ascolto.<br />

L’esperienza maturata in Regione<br />

si presta però a critiche<br />

che trovano <strong>il</strong> loro fondamento<br />

nella scarsa visib<strong>il</strong>ità che la<br />

politica ha dato alle politiche<br />

sociali, nell’azione quasi “totalizzante”<br />

sulla sanità, che ha<br />

provocato una eccessiva marginalizzazione<br />

delle politiche<br />

sociali; nei ritardi registrati<br />

nel valutare l’importanza che<br />

<strong>il</strong> walfare ha per lo sv<strong>il</strong>uppo<br />

locale.<br />

La mancanza delle infrastrut-<br />

ture materiali, la frammentazione<br />

dei soggetti privati operanti,<br />

l’assenza di controlli, la<br />

mancanza di consapevolezza<br />

del ruolo di “chi opera” e di<br />

“chi fa cosa”, erano punti ampiamente<br />

condivisi di una<br />

analisi dello stato dell’arte,<br />

già molto avanti, nella <strong>Cisl</strong>. Si<br />

avviava perciò un tentativo di<br />

ricollocazione delle politiche<br />

sociali all’interno di un bisogno<br />

di ridistribuzione dei redditi<br />

e dei sostegni, con una rivisitazione<br />

del potere d’acquisto<br />

dei salari e delle pensioni<br />

ed un potenziamento del p<strong>il</strong>astro<br />

dei diritti sociali, con la<br />

definizione di livelli essenziali<br />

delle prestazioni, a garanzia<br />

di diritti universali sociali in<br />

tutto <strong>il</strong> territorio nazionale e<br />

quindi anche in quello della<br />

Regione Campania.<br />

Il “libro verde” sul futuro del<br />

modello sociale, del Luglio<br />

2008, traccia però un nuovo<br />

welfare integrato, delle pubbliche<br />

amministrazioni, delle<br />

comunità e della responsab<strong>il</strong>ità<br />

personale, basato, secondo<br />

i proponimenti, sul binomio<br />

“opportunità-responsab<strong>il</strong>ità”.<br />

Le politiche conseguenti, attraverso<br />

misure attuative rese<br />

note in questi giorni, confondono<br />

ed invertono i contenuti<br />

vertenziali da tempo avviati<br />

dalla <strong>Fnp</strong> e dalla <strong>Cisl</strong>.<br />

Il giudizio espresso da Uda<br />

sulle misure adottate dal Governo,<br />

in particolare per quel<br />

che riguarda l’iniquità dell’adozione<br />

dell’età come parametro<br />

centrale, nonché l’annullamento,<br />

di fatto, della richiesta<br />

di potenziamento del<br />

Fondo sulla non- autosufficienza,<br />

come fattore di redistribuzione,<br />

è eloquente e non


ha bisogno di ulteriori interpretazioni.<br />

La equità, la universalità dei<br />

diritti nel rapporto pensionatipopolazioneanziana-territorio,<br />

restano ancora nodi centrali<br />

nell’affermazione dei diritti<br />

sociali in Campania e nei<br />

territori.<br />

Nel Sannio si ripropone la<br />

questione sociale nel rapporto<br />

con i Comuni “polvere”, per <strong>il</strong><br />

livello di erogazione delle<br />

pensioni <strong>il</strong> cui importo mediomese<br />

è pari a e 479,90 e colloca<br />

Benevento all’ultimo posto<br />

della classifica nazionale<br />

del Sole 24 ore.<br />

L’incrocio tra pensioni erogate<br />

e servizi socio-assistenziali<br />

di livello territoriale resta <strong>il</strong><br />

cuore della questione anzianale<br />

che, come in Campania e<br />

nel Mezzogiorno, anche nel<br />

Sannio, si rivolge ad una dualità<br />

programmatoria di tipo<br />

urbano e di tipo rurale con diverse<br />

modalità attuative di solidarietà<br />

corta e di umanizzazione,<br />

progressivamente dispersive.<br />

L’inclusione e la tutela dei<br />

pensionati restano questioni<br />

centrali per <strong>il</strong> territorio, soprattutto<br />

in questa fase di crisi<br />

la cui caratteristica porta ad<br />

isolare, a rafforzare, nella difficoltà,<br />

l’egoismo, l’individualismo<br />

e per questo è affidato,<br />

ancora una volta, al sindacato,<br />

alla <strong>Cisl</strong>, alla <strong>Fnp</strong>, per<br />

dirla alla Uda: “<strong>il</strong> fardello della<br />

responsab<strong>il</strong>ità che altri<br />

scansano o ricusano. La modernizzazione<br />

perciò non è<br />

nuovismo ma ancora e sempre<br />

tutele, più inclusione sociale,<br />

e più diritti”.<br />

L’esperienza avviata negli ultimi<br />

anni dalla Ust per contrattualizzare<br />

elementi della<br />

fiscalità locale in fase di stesura<br />

di b<strong>il</strong>anci preventivi, almeno<br />

dei Comuni più rappresentativi,<br />

se da un lato non ha<br />

realizzato tutte le aspettative,<br />

Campania III<br />

COLLEGAMENTO TRA LA CONDIZIONE DEI LAVORATORI E DEI PENSIONATI<br />

ha però aperto una prospettiva<br />

di collegamento tra la condizione<br />

dei lavoratori e pensionati,<br />

la esigib<strong>il</strong>ità dei diritti di<br />

cittadinanza, la distribuzione<br />

equa della partecipazione alla<br />

spesa, la definizione della<br />

gamma dei servizi minimi<br />

nella prospettiva della definizione<br />

dei servizi essenziali.<br />

L’incremento, quasi dappertutto<br />

al massimo, dell’addizionale<br />

Irpef, a copertura delle<br />

minori risorse trasferite, ha,<br />

di fatto, scaricato sui lavoratori<br />

e pensionati <strong>il</strong> maggiore<br />

onere in quanto, come noto,<br />

l’Irpef si riferisce esclusivamente<br />

a questa area sociale ed<br />

esclude lavoro autonomo,<br />

professionale ed imprenditivo,<br />

dalla responsab<strong>il</strong>ità di contribuire<br />

a garantire a tutti una<br />

gamma di servizi e la qualità<br />

degli stessi, in una realtà già<br />

iniqua per modalità ridistributiva<br />

dei redditi.<br />

I congressi della <strong>Fnp</strong>, in questo<br />

quadro, acquistano un<br />

grande significato e diventano<br />

la “cartina di tornasole” sulla<br />

corrispondenza della domanda<br />

sociale e la capacità di risposta<br />

che la <strong>Fnp</strong> e la <strong>Cisl</strong><br />

possono dare.<br />

La strategia di grande apertura<br />

voluta da Uda, <strong>il</strong> coinvolgimento<br />

di tutte le risorse disponib<strong>il</strong>i<br />

e delle competenze interne,<br />

senza cadere nella trappola<br />

dell’appartenenza, sembrano<br />

essere i p<strong>il</strong>astri su cui<br />

armonizzare una rete tra livelli<br />

e servizi, per rendere più<br />

forte la proposta associativa,<br />

più consistente <strong>il</strong> radicamento<br />

nel territorio e più penetranti i<br />

contenuti e la rappresentanza<br />

dei pensionati nel sistema partecipativo<br />

locale, regionale,<br />

nazionale e più consistenti le<br />

quote delle politiche sociali<br />

dei fondi Ue 2007-2013.<br />

(*) Segretaria Generale Ust<br />

<strong>Cisl</strong> Benevento<br />

<strong>Fnp</strong>: sbocco associativo<br />

per ogni nostro iscritto<br />

di CARMINE CRISCI (*)<br />

Accolgo ben volentieri l’invito a fornire<br />

un contributo e un punto di vista<br />

della <strong>Cisl</strong> di Caserta sulle questioni degli<br />

anziani e dei pensionati che la <strong>Fnp</strong> regionale<br />

mette al centro della propria fase<br />

congressuale.<br />

Penso infatti che queste questioni siano<br />

fondamentali nel dibattito e nell’azione<br />

che la <strong>Cisl</strong> deve affrontare, non solo per<br />

l’importanza che la Federazione dei pensionati<br />

riveste nella nostra Organizzazione,<br />

ma anche in ragione dei caratteri specifici<br />

della società italiana in cui la cosiddetta<br />

“terza età” assume grande centralità.<br />

D’altra parte nella nostra realtà casertana<br />

è forte la sinergia politica ed operativa<br />

con la <strong>Fnp</strong>, negli ultimi anni molto cresciuta<br />

in termini organizzativi, in ulteriore<br />

espansione in termini di radicamento territoriale,<br />

rafforzata da un processo di rinnovamento<br />

che ha conosciuto un’ulteriore<br />

tappa, dopo la direzione dell’amico Mimmo<br />

Iorio, con l’elezione di Mario Di Iorio,<br />

dirigente apprezzato e di lungo corso.<br />

Inoltre la <strong>Fnp</strong>, come è evidente, rappresenta,<br />

nel panorama delle categorie della<br />

<strong>Cisl</strong>, quella in cui i caratteri di confederalità<br />

sono i più evidenti, in ragione di una<br />

base associativa che proviene da tutto <strong>il</strong><br />

mondo del lavoro.<br />

Ciò ne fa una realtà <strong>il</strong> cui rapporto con la<br />

struttura orizzontale è necessariamente di<br />

tipo organico, fermo restando la sua autonomia<br />

e specificità che va rafforzata con<br />

quel processo, che essa rivendica, di titolarità<br />

contrattuale e che la <strong>Cisl</strong> di Caserta<br />

fortemente sostiene.<br />

In questo senso diventa centrale l’estensione<br />

di una prassi di concertazione territoriale<br />

con gli Enti locali, che noi intendiamo<br />

aiutare: è infatti a quel livello che<br />

è possib<strong>il</strong>e intervenire per dare risposte ai<br />

di MARIO MELCHIONNA (*)<br />

La grave crisi economica che stiamo<br />

vivendo impone al Sindacato di compiere<br />

un ulteriore sforzo, per garantire<br />

maggiori tutele e protezione alla parte più<br />

debole della nostra società. È evidente a<br />

noi tutti che, oggi più che mai, migliaia di<br />

lavoratori in pensione possono contare<br />

soltanto sulla nostra azione, non soltanto<br />

per ricevere assistenza fiscale e previdenziale<br />

attraverso la nostra rete di servizi,<br />

ma anche per rivendicare <strong>il</strong> loro diritto<br />

per un’accettab<strong>il</strong>e condizione sociale ed<br />

economica. Negli ultimi anni, anche in<br />

Campania abbiamo vissuto un profondo<br />

cambiamento della nostra società.<br />

La nostra regione ha subito altri passi indietro,<br />

così come dimostrano tutti gli indicatori:<br />

aumento della fascia di povertà,<br />

aumento della disoccupazione, aumento<br />

del tasso di emigrazione, peggioramento<br />

di tutti gli indici di benessere e di criminalità.<br />

Possiamo dire che in Campania, le<br />

fasce cosiddette deboli della popolazione,<br />

a cominciare dagli anziani, più di tutti<br />

conoscono da tempo la crisi economica,<br />

che non è comparsa negli ultimi mesi,<br />

ma affligge da anni <strong>il</strong> nostro territorio. Il<br />

pensionati, ed agli anziani in genere, sulle<br />

questioni della qualità della vita, delle politiche<br />

assistenziali e sanitarie, sui servizi<br />

sociali indispensab<strong>il</strong>i alla tutela delle fasce<br />

sociali più deboli ed esposte, sul controllo<br />

della dinamica dei prezzi e delle tariffe.<br />

È certo questo un terreno che da solo non<br />

basta perché risposte forti devono venire<br />

dal Governo e dalla stessa Regione, in<br />

termini di difesa del potere di acquisto<br />

delle pensioni, di loro legame con <strong>il</strong> costo<br />

della vita e con le dinamiche salariali, in<br />

termini di tutela dei non-autosufficienti<br />

rispetto ai quali la proposta del Governo<br />

di de-fiscalizzare <strong>il</strong> costo per le badanti ci<br />

sembra un pannicello caldo che non risolve<br />

<strong>il</strong> problema.<br />

Ma comunque questo terreno di contrattazione<br />

locale va praticato per strappare risultati,<br />

nonostante le difficoltà in cui si<br />

dibattono gli Enti locali a causa della riduzione<br />

dei trasferimenti: ma la nostra<br />

azione deve andare nella direzione di imporre<br />

ad essi una linea di risanamento che<br />

passa per la riduzione dei costi impropri e<br />

non dei servizi.<br />

In questo contesto le scelte di federalismo<br />

fiscale e di autonomia impositiva dei Comuni<br />

vanno commisurate alle difficoltà<br />

del Mezzogiorno, che condivide con <strong>il</strong> resto<br />

del Paese una crisi gravissima, pagandone<br />

però <strong>il</strong> prezzo maggiore.<br />

È nel Mezzogiorno, infatti, più che altrove,<br />

in ragione di un altissimo tasso di disoccupazione,<br />

che sul reddito del pensionato<br />

grava <strong>il</strong> mantenimento di figli che<br />

non possono uscire di casa e programmare<br />

un futuro. Ed è proprio di fronte ad una<br />

crisi così grave che <strong>il</strong> territorio e le sue<br />

istituzioni devono pervenire a scelte e<br />

mettere in campo strumenti e risorse per<br />

aiutare e sollevare gli strati sociali più deboli.<br />

quadro è evidentemente triste e per certi<br />

versi desolante, se solo si pensa alla intollerab<strong>il</strong>e<br />

indifferenza della nostra classe<br />

politica verso i problemi ed i drammi<br />

quotidiani, a cominciare da quello della<br />

malasanità.<br />

E proprio in questi momenti, <strong>il</strong> Sindacato<br />

deve riscoprire la sua forza, la sua capacità<br />

di non fermarsi alla denuncia dei problemi,<br />

ma di arrivare a garantire ai suoi<br />

iscritti, alla sua base sociale la possib<strong>il</strong>ità<br />

concreta, reale di cambiare le cose.<br />

La <strong>Cisl</strong> ha una doppia necessità di godere<br />

dell’apporto dei pensionati. Innanzitutto,<br />

possiamo e dobbiamo continuare ad avere<br />

<strong>il</strong> sostegno r<strong>il</strong>evante, sul piano qualitativo<br />

e quantitativo, dei lavoratori in pensione,<br />

che nonostante tutte le difficoltà<br />

rappresentano una parte quanto mai centrale<br />

della nostra società.<br />

Inoltre, è proprio nei periodi di crisi, nei<br />

quali viene persino messa in dubbio la<br />

funzione del Sindacato, che diviene fondamentale<br />

l’esperienza maturata nel<br />

mondo del lavoro e nella società da chi è<br />

oggi in pensione.<br />

Tra i compiti più che mai attuali del Sindacato<br />

vi è un obiettivo di fondamentale<br />

importanza: unire la nostra società, evita-<br />

La <strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong> di Caserta intendono<br />

mettere in campo iniziative specifiche su<br />

temi concreti quali prezzi, tariffe, servizi<br />

sanitari, assistenza domic<strong>il</strong>iare da portare<br />

al confronto e alla contrattazione con i<br />

Comuni e con la stessa Amministrazione<br />

provinciale. Vogliamo costruire dei veri e<br />

propri Protocolli di intesa con le Associazioni<br />

dei commercianti affinché, dopo le<br />

ore 18,00, siano messi a disposizione dei<br />

pensionati prodotti di consumo giornaliero<br />

deperib<strong>il</strong>i a prezzi scontati.<br />

Ma l’azione della <strong>Fnp</strong>, che la <strong>Cisl</strong> di Caserta<br />

sostiene, deve misurarsi anche con<br />

le politiche di inclusione culturale e sociale<br />

degli anziani, che non sono la palla<br />

al piede, ma una riserva straordinaria di<br />

conoscenza, di sapere, di memoria storica<br />

che va trasmessa alle nuove generazioni,<br />

perché una società che ignora o deprezza<br />

<strong>il</strong> proprio passato non ha strumenti per<br />

guardare al futuro.<br />

In questo contesto la <strong>Cisl</strong> di Caserta non<br />

mancherà di fare la sua parte e di assumere<br />

un ruolo di stimolo verso tutte le categorie,<br />

pubbliche e private, per rafforzare<br />

ancora di più la Federazione dei Pensionati<br />

che deve diventare nella coscienza di<br />

tutti lo sbocco associativo di tutti i nostri<br />

iscritti una volta abbandonato <strong>il</strong> lavoro attivo.<br />

Inoltre la <strong>Cisl</strong> di Caserta è convinta che <strong>il</strong><br />

modello di radicamento organizzativo<br />

della <strong>Fnp</strong>, costruito sulle Leghe, vada ulteriormente<br />

esteso e rafforzato attraverso<br />

una più cap<strong>il</strong>lare presenza territoriale<br />

presso le Parrocchie, i rioni e i quartieri<br />

più popolari offrendo ai pensionati e agli<br />

anziani una sede in cui essi possano non<br />

solo trovare risposte attraverso i servizi<br />

che la <strong>Cisl</strong> offre, ma anche un luogo di<br />

aggregazione.<br />

(*) Segretario Generale Ust <strong>Cisl</strong> Caserta<br />

Rivendicare un’accettab<strong>il</strong>e<br />

condizione sociale ed economica<br />

re conflitti non più di classe, ma generazionali.<br />

Per sua stessa natura, <strong>il</strong> Sindacato<br />

è luogo di incontro, di mediazione, di<br />

difesa collettiva di tutte le generazioni<br />

della nostra società: giovani, fasce medie,<br />

anziani. E questo compito di mediazione<br />

sociale è <strong>il</strong> più delle volte assicurato<br />

proprio dai pensionati. Non è un caso,<br />

del resto, che gli inviti a guardare avanti<br />

con fiducia, a superare le paure, sia giunto<br />

proprio dalla <strong>Fnp</strong>.<br />

Insieme, noi lavoriamo per una società<br />

più giusta, diversa da quella attuale, e<br />

dobbiamo comunicare all’esterno che <strong>il</strong><br />

sostegno alle fasce deboli, la difesa dei<br />

diritti dei più deboli non sono un ostacolo,<br />

ma una opportunità di progresso e di<br />

benessere per tutti. Sono certo che la fase<br />

congressuale che insieme ci apprestiamo<br />

a vivere sarà per tutta la <strong>Cisl</strong> una grande<br />

occasione di r<strong>il</strong>ancio nella società italiana.<br />

E questo avverrà grazie alla sinergia<br />

ancora più forte che realizzeremo con la<br />

<strong>Fnp</strong>, con la sua base ed <strong>il</strong> rispettivo gruppo<br />

dirigente, sulla scorta della positiva<br />

esperienza, del buon lavoro svolto a cominciare<br />

dalla provincia di Avellino.<br />

(*) Segretario Generale Ust <strong>Cisl</strong> Avellino<br />

CATEGORIE CISL ED FNP INSIEME PER UN NUOVO DOMANI


Campania<br />

Un rapporto sempre più organico<br />

tra <strong>Fnp</strong> e lavoratori attivi<br />

di VITTORIO GUIDA (*)<br />

Ho accolto con molto piacere<br />

l’invito della <strong>Fnp</strong> regionale<br />

a dare un contributo al<br />

dibattito pre-congressuale della<br />

Categoria e mi ha positivamente<br />

colpito l’iniziativa di<br />

dedicare un numero speciale<br />

della Vostra rivista alla raccolta<br />

dei punti di vista presenti<br />

nelle categorie regionali e nelle<br />

<strong>Cisl</strong> territoriali sul ruolo della<br />

Federazione dei Pensionati.<br />

Fra l’altro penso di poter premettere<br />

che le Categorie dell’industria<br />

e la Fim hanno<br />

sempre costituito un bacino<br />

importante di adesione alla<br />

<strong>Fnp</strong> quale continuità associativa<br />

dei lavoratori dopo la loro<br />

fuoriuscita dalle aziende.<br />

Inoltre credo che anche nella<br />

mia precedente qualità di Segretario<br />

Generale della <strong>Cisl</strong> di<br />

Caserta ho creduto nel rinnovamento<br />

e rafforzamento della<br />

<strong>Fnp</strong> e i risultati della categoria<br />

in quel territorio ne sono un<br />

esempio tangib<strong>il</strong>e.<br />

È infatti mia convinzione non<br />

recente che la <strong>Fnp</strong> può dare un<br />

grande contributo alla <strong>Cisl</strong>, un<br />

contributo particolare perché<br />

particolare è la sua esperienza<br />

di categoria.<br />

In primo luogo va detto che<br />

l’idea di associare i pensionati<br />

in una categoria è stata una felice<br />

intuizione del sindacato<br />

italiano, a differenza dei sindacati<br />

europei e dello stesso<br />

sindacato nord-americano.<br />

Ciò ha consentito di mettere a<br />

frutto e di “patrimonizzare”<br />

una straordinaria riserva di uomini<br />

e donne, di trasmissione<br />

di cultura e di sapere che, in<br />

mancanza di una struttura propria<br />

di appartenenza, si sarebbe<br />

invece dispersa.<br />

Ma <strong>il</strong> senso di una categoria<br />

quale è la <strong>Fnp</strong> non consiste solo<br />

nelle tutele e nei servizi che<br />

essa offre quanto soprattutto<br />

nella possib<strong>il</strong>ità di socializzazione,<br />

di inclusione che essa<br />

costituisce per i suoi soci, specie<br />

in una realtà come è quella<br />

meridionale in cui la società<br />

civ<strong>il</strong>e è molto povera di articolazioni.<br />

Inoltre la “confederalità”, requisito<br />

indispensab<strong>il</strong>e ed oggi<br />

richiesto a tutte le categorie<br />

per affrontare le diffic<strong>il</strong>i sfide<br />

del nostro tempo, è un dato<br />

connaturato alla sua stessa<br />

composizione, associando essa<br />

pensionati che vengono da<br />

tutti i settori del mondo del lavoro.<br />

È pertanto necessario che si<br />

stab<strong>il</strong>isca un rapporto sempre<br />

più organico e costante tra la<br />

Federazione dei Pensionati e<br />

le categorie del lavoro attivo,<br />

perché i problemi che abbiamo<br />

di fronte e che la crisi in<br />

corso ingigantisce, specie nel<br />

Mezzogiorno e in Campania,<br />

non sono affrontab<strong>il</strong>i in modo<br />

separato, pena lo scadimento<br />

in un corporativismo che non<br />

aiuta la crescita di una prospettiva<br />

riformatrice.<br />

In questo senso la sinergia tra<br />

sindacato dei pensionati e categorie<br />

dei lavoratori attivi ha<br />

Apparteniamo tutti<br />

alla “casa madre”<br />

di GIUSEPPE VACCARO (*)<br />

Nel 2006 le segreterie nazionali<br />

della Flaei e della<br />

<strong>Fnp</strong> allo scopo di attuare iniziative<br />

sinergiche volte a favorire<br />

l’incremento del proselitismo,<br />

nonché a insaldare <strong>il</strong><br />

vincolo associativo con i soci,<br />

ebbero l’intuito di pianificare<br />

congiuntamente specifiche attività<br />

al fine di conseguire gli<br />

obiettivi sopra evidenziati.<br />

Questo accordo che la segreteria<br />

regionale Flaei campana<br />

ha fatto integralmente suo, ha<br />

tra l’altro la finalità di riaffermare<br />

con convinzione e concretezza<br />

<strong>il</strong> valore della confederalità<br />

che costituisce l’elemento<br />

imprescindib<strong>il</strong>e all’interno<br />

del patrimonio di valori<br />

che da sempre caratterizzano<br />

la <strong>Cisl</strong>.<br />

Per noi della Flaei campania<br />

ha un valore in più, poiché<br />

manteniamo sempre un legame<br />

forte con i nostri pensionati<br />

attraverso, oltretutto, gli<br />

CAMPANIA<br />

istituti sociali (Arca e Fisde,<br />

in particolare) che la Flaei ha<br />

fortemente voluto e che oggi<br />

l’Enel tenterebbe di trasformare<br />

in assistenzialismo e paternalismo.<br />

Già nel ‘98 fu stipulato un<br />

protocollo che però non ebbe,<br />

come oggi, un forte seguito;<br />

infatti, anche se con ritardo,<br />

perché gli esodi degli anni<br />

scorsi sono stati massicci e<br />

avrebbero consentito margini<br />

diversi, si sta riproponendo la<br />

questione recuperando <strong>il</strong> tempo<br />

perduto.<br />

Per quanto riguarda gli amici<br />

della fnp campania, a loro va<br />

tutto <strong>il</strong> ringraziamento mio e di<br />

tutta la Flaei campana, in particolare<br />

all’amico Augusto Mazzone<br />

ed alla sua segreteria.<br />

Speriamo che la sinergia nella<br />

nostra regione sia sempre più<br />

stringente, anche perché siamo<br />

presenti su tutto <strong>il</strong> territorio<br />

campano e abbiamo uomini<br />

validi ed esperti per qualsiasi<br />

tipo di collaborazione.<br />

La Flaei Campania è piccola<br />

ma è significativa per <strong>il</strong> suo<br />

modello, per la sua storia, per<br />

la sua azione sindacale.<br />

Ma prima della Flaei, viene la<br />

già prodotto risultati importanti<br />

e significativi sia rispetto<br />

alle politiche economiche e<br />

sociali dei governi che si sono<br />

avvicendati negli anni, sia in<br />

occasione di vertenzialità territoriali<br />

mettendo in campo<br />

momenti unificanti di mob<strong>il</strong>itazione.<br />

I problemi degli anziani sono<br />

infatti connessi con quelli di<br />

un mercato del lavoro in cui<br />

predomina l’instab<strong>il</strong>ità e la<br />

precarietà: grava infatti, sul<br />

già modesto reddito del pensionato<br />

meridionale, la tassa<br />

del mantenimento per <strong>il</strong> figlio<br />

senza lavoro o con un lavoro<br />

precario che impedisce di programmare<br />

<strong>il</strong> futuro e lasciare<br />

così la famiglia di origine.<br />

Così come gravano sui pensionati,<br />

e in genere sulle fasce sociali<br />

più deboli ed esposte, i<br />

tagli ai servizi da parte degli<br />

enti locali, i problemi legati<br />

all’assistenza sanitaria, al sostentamento<br />

dei redditi più<br />

bassi.<br />

La <strong>Cisl</strong> deve lavorare sempre<br />

di più per evitare <strong>il</strong> più grande<br />

rischio che oggi può correre <strong>il</strong><br />

sindacalismo confederale,<br />

quello che in una crisi così<br />

grande scoppi la guerra tra i<br />

poveri.<br />

È sotto gli occhi di tutti <strong>il</strong> tentativo<br />

da parte delle forze neoliberiste<br />

di mettere l’un contro<br />

l’altro i lavoratori privati e<br />

quelli pubblici; i lavoratori<br />

pubblici e i cittadini-utenti; i<br />

lavoratori stab<strong>il</strong>i con i precari;<br />

i giovani con gli anziani.<br />

Contro questa politica, che si<br />

avvale di potenti mezzi di co-<br />

<strong>Cisl</strong>, perché apparteniamo tutti<br />

alla “casa madre”. Il nostro<br />

primo obiettivo è quello sempre<br />

più di un rafforzamento<br />

organizzativo della cisl: ogni<br />

delega in più lo è per la Flaei,<br />

per la <strong>Fnp</strong> ma soprattutto per<br />

la <strong>Cisl</strong>.<br />

Tra le iniziative ulteriormente<br />

da intraprendere, riteniamo<br />

che subito dopo le fasi congressuali,<br />

bisognerà organizzare<br />

una giornata sul volontariato<br />

in Campania indetta da<br />

<strong>Fnp</strong> e Flaei, cercando anche<br />

<strong>il</strong> coinvolgimento di altre associazioni<br />

del settore elettrico,<br />

come ad esempio “Enelcuore”.<br />

Nel riconfermare la grossa stima<br />

nei confronti della <strong>Fnp</strong><br />

Campania, ci auguriamo che<br />

<strong>il</strong> prossimo congresso, ancora<br />

una volta, valorizzi <strong>il</strong> costante<br />

rapporto che attualmente esiste<br />

tra le due federazioni della<br />

<strong>Cisl</strong>.<br />

La Flaei campania persevererà<br />

nel raggiungimento di<br />

questo obiettivo.<br />

(*) Segretario Generale Flaei<br />

<strong>Cisl</strong> Campania<br />

municazione per farsi strada<br />

nell’immaginario collettivo,<br />

non serve l’arroccamento sulla<br />

protesta, né la subordinazione<br />

alla politica: occorre invece<br />

che <strong>il</strong> sindacato confederale, e<br />

oggi solo la <strong>Cisl</strong> può farlo, riscopra<br />

la vocazione ad essere<br />

un soggetto sociale e politico<br />

autonomo, capace di unificare<br />

<strong>il</strong> mondo e <strong>il</strong> mercato del lavoro<br />

su una proposta di riforma.<br />

Le recenti proposte del governo<br />

in materia di sostegno ai<br />

redditi bassi e ai pensionati<br />

più disagiati, infatti, sembrano<br />

solo pannicelli caldi incapaci<br />

di affrontare strutturalmente<br />

problemi di condizioni di vita,<br />

di assistenza, di servizi sociali.<br />

La stessa questione del sostegno<br />

ai non autosufficienti, su<br />

cui giustamente hanno insistito<br />

i sindacati dei pensionati<br />

anche attraverso la raccolta di<br />

firme per una legge di iniziativa<br />

popolare, viene affrontata<br />

con misure e dotazioni assolutamente<br />

inadeguate.<br />

Pertanto la Fim della Campania<br />

sostiene con forza la volontà<br />

della <strong>Fnp</strong> a tutti i livelli<br />

di essere soggetto contrattuale<br />

della condizione di vita dei<br />

pensionati nei confronti del<br />

governo centrale così come in<br />

quelli delle autonomie locali.<br />

Infatti solo attraverso <strong>il</strong> primato<br />

della contrattazione è possib<strong>il</strong>e<br />

affrontare i problemi sul<br />

tappeto evitando così un’azione<br />

puramente agitatoria.<br />

In conclusione penso che <strong>il</strong><br />

prossimo Congresso della <strong>Cisl</strong><br />

IV<br />

debba essere caratterizzato da<br />

una capacità del nostro sindacato<br />

di saper creare sempre sinergie<br />

tra le categorie e quindi<br />

con la stessa <strong>Fnp</strong> nella direzione<br />

dell’unificazione delle<br />

tematiche, fermo permanendo<br />

la loro specificità, per dare<br />

nella crisi una prospettiva di<br />

riforma.<br />

Occorre, e la <strong>Fnp</strong> può dare un<br />

contributo in questa direzione,<br />

riprendere le f<strong>il</strong>a della concertazione<br />

e della partecipazione anche<br />

come unica strada capace<br />

di ricomporre le divisioni oggi<br />

presenti nel sindacato, a partire<br />

da una sempre più solida unità<br />

interna alla nostra <strong>Cisl</strong>.<br />

(*) Segretario Generale Fim<br />

<strong>Cisl</strong> Campania<br />

<strong>Fnp</strong>: un punto di riferimento<br />

per gli italiani<br />

di CARLO MELISSA (*)<br />

nsieme oggi per un<br />

“Inuovo domani….” Il<br />

vostro slogan è un invito alla<br />

vita, che da solo si commenta<br />

e da solo può far scrivere pagine<br />

di inchiostro. Certamente<br />

insieme lo siamo e sicuramente<br />

lo saremo ancora per tanto<br />

tempo, insieme a tutti i tuoi<br />

innumerevoli iscritti, ma per<br />

un nuovo domani è quanto<br />

meno profetico se non altro<br />

speranzoso, viste la crisi socio-economica<br />

che sta investendo<br />

<strong>il</strong> mondo intero.<br />

Una cosa è certa e che grazie<br />

al vostro (<strong>Fnp</strong>) lavoro e grazie<br />

alla vostra abnegazione, ci<br />

avete lasciato una società lavorativa<br />

all’avanguardia ed un<br />

livello sociale di una portata<br />

elevata, tant’è che se <strong>il</strong> nostro<br />

Paese è considerato tra le sette-otto<br />

potenze economiche è<br />

sicuramente grazie ad un<br />

mondo lavorativo passato che<br />

ha raggiunto tante conquiste e<br />

grandi traguardi.<br />

Il progetto “insieme oggi per<br />

un nuovo domani” è più che<br />

mai attuale e si inserisce in un<br />

processo partecipativo che<br />

coinvolge tutti i soggetti istituzionali,<br />

economici e sociali<br />

interessati.<br />

Certo <strong>il</strong> progetto passa anche<br />

per una rinnovata azione amministrativa,<br />

sempre più vicina<br />

alle esigenze del cittadino.<br />

Tali esigenze, quando generalizzate,<br />

divengono l’obiettivo<br />

primario a cui una buona amministrazione(Regionale)deve<br />

tendere.<br />

Esigenze, a loro volta, che devono<br />

rispettare un altro fondamentale<br />

obiettivo del progetto<br />

in questione: la qualità della<br />

vita e dell’ambiente che ci circonda.<br />

Dall’intreccio e dall’integrazione<br />

di tali obiettivi, soprattutto<br />

in termini di risultati raggiunti,<br />

si valuterà la bontà del<br />

progetto in questione.<br />

Certo <strong>il</strong> piano strategico<br />

dev’essere finalizzato ad individuare<br />

e superare le maggiori<br />

barriere sulla via di un nuovo<br />

sv<strong>il</strong>uppo Regionale, caratterizzato<br />

da un’auspicab<strong>il</strong>e ripresa<br />

economica, dall’attenzione<br />

per la qualità dell’ambiente<br />

urbano e per l’attivazione<br />

di nuove opportunità<br />

per i cittadini.<br />

Gli obiettivi devono essere:<br />

una democrazia partecipata,<br />

tesa a favorire una maggiore<br />

coesione sociale ed economica<br />

attorno ad una strategia di<br />

sv<strong>il</strong>uppo condivisa.<br />

l’attivazione di una maggiore<br />

collaborazione con l’Università<br />

intesa come opportunità<br />

di sv<strong>il</strong>uppo socio-economico:<br />

motore del progetto per quanto<br />

riguarda la formazione, la<br />

ricerca e l’innovazione tecnologica,<br />

la ricerca integrata sui<br />

beni culturali, la definizione<br />

di un patto formativo regiona-<br />

le nella prospettiva di una migliore<br />

e virtuosa integrazione<br />

fra scuola,formazione e mercato<br />

del lavoro;<br />

l’integrazione dei diversi “turismi”,<br />

nautico, naturalistico,<br />

culturale, urbano e archeologico,<br />

all’interno di un sistema<br />

integrato di accoglienza;<br />

potenziamento del sistema infrastrutturale,<br />

sia su vasta scala<br />

che su scala regionale, necessario<br />

per fac<strong>il</strong>itare, da un<br />

lato, la fruizione di tutta la regione,<br />

migliorando la qualità<br />

della vita e del cittadino e del<br />

turista che viene a visitarla,<br />

dall’altro, creare un maggiore<br />

e funzionale collegamento fra<br />

le aree ad elevato potenziale<br />

economico-commerciale.<br />

Sono certo che con <strong>il</strong> Vostro<br />

aiuto ed <strong>il</strong> contributo di tutte<br />

le Categorie della <strong>Cisl</strong> Campania,<br />

la nostra Regione potrà<br />

splendere di luce propria e sicuramente<br />

essere <strong>il</strong> motore<br />

trainante per tutto <strong>il</strong> Mezzogiorno<br />

d’Italia, che ha bisogno<br />

di un nuovo slancio e di<br />

una ritrovata serenità, che<br />

porti benessere e occupazione<br />

per tutti i cittadini.<br />

Carissimo Augusto, chiudo<br />

queste mie brevissime considerazione<br />

sul Vostro slogan,<br />

con un pensiero rivolto a tutti<br />

i pensionati di tutte le categorie<br />

della <strong>Cisl</strong> “…grazie di esistere<br />

e grazie di averci dato<br />

un sindacato che sta diventando<br />

sempre più un punto di<br />

riferimento per gli Italiani…”<br />

(*) Segretario Generale <strong>Cisl</strong><br />

Università Campania<br />

VIII CONGRESSO REGIONALE DELLA FNP-CISL


Campania V<br />

Un progetto strategico<br />

sull’“invecchiamento attivo”<br />

di FRANCESCO ANGELLOTTI (*)<br />

Ricordo con divertita quanto<br />

accorata emozione i<br />

miei primi incontri sindacali<br />

con l’amico Augusto Mazzone,<br />

<strong>il</strong> quale non riusciva a convincersi<br />

del perché un segretario<br />

generale dei lavoratori attivi<br />

dimostrava tanto interesse<br />

per i problemi degli anziani.<br />

Ebbene, alle sue perplessità di<br />

chissà quali recondite aspettative<br />

carrieristiche muovessero<br />

<strong>il</strong> mio interessamento, la mia<br />

risposta fu alquanto laconica.<br />

“In ogni uomo giovane c’è un<br />

anziano che cresce” dissi,<br />

L’anzianità non si improvvisa<br />

ma è frutto di un impegno continuo<br />

che pone al centro <strong>il</strong> valore<br />

della persona umana promuovendo<br />

l’apertura verso gli<br />

altri.”- per cui ritenevo ut<strong>il</strong>e<br />

educare <strong>il</strong> mio futuro agli insegnamenti<br />

che potevano provenire<br />

dal frequentare le loro<br />

problematiche.<br />

Negli anni successivi abbiamo<br />

fortemente cementato questo<br />

rapporto, per cui, insieme, ci<br />

portammo su tutti i territori regionali<br />

per approfondire la nostra<br />

conoscenza e per omogeneizzare<br />

le nostre esperienze in<br />

riunioni che vedevano congiunte<br />

le segreterie della Fp e<br />

della <strong>Fnp</strong> unitamente con quelle<br />

delle Ust.<br />

Devo ammettere che si è trattata<br />

di una bellissima esperienza<br />

che, a mio parere, andrebbe<br />

ripetuta costantemente, specialmente<br />

su quei temi di ricerca<br />

di strategie politiche che<br />

tanto accumunano gli interessi<br />

dei lavoratori e dei pensionati,oggi<br />

entrambi, in condizione<br />

di grave disagio economico..<br />

Molti sono stati i percorsi che<br />

la categoria del pubblico impiego<br />

campana e la federazione<br />

dei pensionati hanno intrapreso<br />

in comunione di interessi,<br />

molti altri, a mio avviso,<br />

vanno ulteriormente metabolizzati<br />

ed affrontati, spronando<br />

e superando le insicurezze e le<br />

titubanze degli indecisi dalla<br />

timidezza opinionale.<br />

Ripetuti, intensi ed edificanti<br />

sono stati fra le due federazioni<br />

i confronti per analizzare i<br />

ritardi e le inadempienze prodotte<br />

e accumulate dall’attuale<br />

quadro politico- istituzionale<br />

regionale in materia di politiche<br />

sociali e sanitarie<br />

Spesso ci siamo soffermati sullo<br />

“stato di fatto” del sistema<br />

sanitario nella Regione campana,<br />

denunciando l’insieme dei<br />

Servizi Pubblici e Privati che<br />

è, tutt’ora ben lontano dagli<br />

standars delle altre Regioni italiane<br />

ed europee, anzi risulta<br />

sempre più spesso attanagliato<br />

in una “cronaca” di episodi di<br />

malasanità<br />

Abbiamo gridato INSIEME lavoratori<br />

e pensionati … in<br />

piazza da soli che è tempo <strong>il</strong><br />

pretendere, … la piccola<br />

…grande …rivoluzione dello<br />

stato sociale<br />

Si,… è da troppo tempo che<br />

abbiamo invocato l’esigenza di<br />

un progetto culturale di rinnovamento,<br />

necessario ed indispensab<strong>il</strong>e<br />

per garantire la certezza<br />

di una diversa organizzazione<br />

dei servizi sociali ed assistenziali<br />

sul territorio;di<br />

orientare cioè, <strong>il</strong> sistema sanitario<br />

sempre più verso “i bisogni<br />

e le esigenze dei cittadini<br />

… fornendo strumenti …che<br />

valorizzano la loro partecipazione..<br />

È <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o della nostra nuova<br />

idea di welfare: passare dal cittadino<br />

utente, dal cittadino assistito,<br />

… al cittadino protagonista<br />

del proprio benessere.<br />

Questa, nella sanità, è una vera<br />

rivoluzione: un cittadino responsab<strong>il</strong>e,<br />

competente, agente<br />

del proprio benessere”.<br />

Purtroppo, nel nostro Paese,<br />

più che uno Stato sociale si è<br />

sv<strong>il</strong>uppato uno Stato assistenziale,<br />

cioè uno Stato che interviene<br />

troppo ancora in maniera<br />

riparatoria rispetto al bisogno<br />

e peraltro in maniera pauperistica<br />

e dove i bisogni vengono<br />

affrontati in maniera settoriale<br />

per tipologia di disagio, sganciati<br />

cioè da una visione complessiva.<br />

Vengono priv<strong>il</strong>egiati quegl’interventi<br />

dove maggiore è <strong>il</strong> risultato<br />

in termini del consenso,<br />

o perché attengono a situazioni<br />

sentite in modo emotivo dalla<br />

collettività o perché sostenuti<br />

dai gruppi più forti in termini<br />

di pressioni neo-corporative.<br />

Un nostro interessante futuro<br />

obbiettivo sindacale comune<br />

deve far si che i bisogni latenti,<br />

quelli inespressi,quelli propri<br />

delle categorie che non riescono<br />

a dar voce e forza, devono<br />

trovare riscontro nelle decisioni<br />

politiche.<br />

Occorre lottare affinché le<br />

maggiori spese degli impegni<br />

finanziari non vengano più indirizzate<br />

verso le strutture di<br />

istituzionalizzazione, che forniscono<br />

la risposta più scontata<br />

al bisogno, ma si incrementino<br />

gli investimenti sulla prevenzione,<br />

che risultano i più efficaci<br />

nel rapporto risorse-benifici,<br />

anche se offrono una minore<br />

ricaduta in termini di consenso<br />

politico e di spettacolarizzazione<br />

dell’intervento.<br />

Occorre impegnarci con tutte<br />

le nostre forze affinché si responsab<strong>il</strong>izzi<br />

di più: la società<br />

civ<strong>il</strong>e e l’amministrazione; si<br />

fac<strong>il</strong>iti l’identificazione dei bisogni<br />

e delle risposte; si corrobora<br />

vieppiù la identità comunitaria<br />

ed <strong>il</strong> senso di appartenenza<br />

e si renda più agib<strong>il</strong>e la<br />

comunicazione e più credib<strong>il</strong>e<br />

la partecipazione; … in altre<br />

parole occorre traguardare la<br />

dimensione dell’autogoverno<br />

giocato tra eletti e società civ<strong>il</strong>e,<br />

indirizzando la tematica socio-sanitaria<br />

assistenziale verso<br />

la tipologia della Welfare<br />

Society.<br />

Il passaggio dal Welfare State<br />

alla Welfare Society è impor-<br />

tante, perché con quest’ultimo<br />

si attua un nuovo linguaggio<br />

tra amministrati, amministratori<br />

ed operatori, e si definisce<br />

chiaramente <strong>il</strong> paniere (territoriale)<br />

dei diritti urgenti e di<br />

quelli realisticamente negoziab<strong>il</strong>i,<br />

realizzando <strong>il</strong> superamento<br />

della spersonalizzazione dei<br />

servizi offerti dalla macchina<br />

burocratica, che sono da definirsi<br />

dequalificati quando l’apparato<br />

burocratico è deprofessionalizzato,<br />

e freddi quando<br />

l’apparato è efficiente.<br />

È questa l’area della prevenzione,<br />

dell’informazione, dell’educazione<br />

sanitaria; ed è soprattutto<br />

l’area dell’integrazione<br />

dei servizi rispetto al cittadino<br />

che non è una parte del<br />

suo corpo, non è un organo o<br />

un dolore localizzato; è una<br />

persona umana che vuole stare<br />

bene o <strong>il</strong> meno peggio fisicamente<br />

e psicologicamente, è<br />

un cittadino che deve trovare <strong>il</strong><br />

rispetto e la soddisfazione dei<br />

suoi diritti costituzionali a prescindere<br />

dalle sue prestazioni e<br />

dal suo contributo.<br />

Infine, concedetemi un ulteriore<br />

significativo impegno da assumere<br />

con Voi pensionati nel<br />

prossimo futuro: - costruire<br />

insieme (ecco lo slogan attuale<br />

ed imperituro) anche con <strong>il</strong><br />

confederale, un progetto strategico<br />

sull’“invecchiamento<br />

attivo” che sappia orientare,<br />

informare ed organizzare i lavoratori<br />

over 55 per <strong>il</strong> prolungamento<br />

della loro vita lavorativa<br />

unitamente al riconoscimento<br />

dei loro diritti, per rimanere<br />

membri attivi in una società<br />

che essi hanno contribuito<br />

ad edificare.<br />

È necessaria la volontà del sindacato<br />

tutto per promuovere<br />

nel suo interno un momento di<br />

organizzazione sociale nel<br />

quale ciascuna generazione<br />

possa apportare <strong>il</strong> suo contributo<br />

in unità con le altre ; dove<br />

in ogni ambiente socio-culturale,<br />

quindi in ogni federazione,<br />

si cerchino le giuste e soddisfacenti<br />

risposte per mantenere<br />

gli anziani in quelle particolari<br />

attività dove ci sia corrispondenza<br />

alla loro grande diversità<br />

di origine e di educazione,<br />

di capacità e di esperienza,<br />

e di cultura. Sono convinto<br />

che gli anziani possiedono<br />

riserve di sapere e di esperienza<br />

che, se mantenute e, al<br />

tempo stesso completate da<br />

un adatto processo di formazione<br />

permanente, potranno sicuramente<br />

essere investite nei<br />

settori vitali dell’educazione ai<br />

servizi socio- assistenziali.<br />

Penso altresì alla formazione<br />

permanente praticata in tutte<br />

le città, che è generatrice, per<br />

coloro, uomini e donne, che ne<br />

beneficiano non solo di arricchimento<br />

personale, ma anche<br />

la quintessenza della capacità<br />

di adattamento e di partecipazione<br />

alla vita quotidiana della<br />

società.<br />

(*) Segretario Generale Regionale<br />

F.P. Campania<br />

Anche <strong>il</strong> “futuro” dei pensionati<br />

è da riconsiderare<br />

di ANGELO FINIZIO (*)<br />

Negli ultimi tempi mi capita<br />

spesso che incontrando<br />

amici, miei coetanei, sentirmi<br />

rivolgere la domanda: quanto<br />

vai in pensione?<br />

Per la verità, la risposta è sempre<br />

la stessa: non ci penso ancora!<br />

Però nella quieta delle ultime<br />

festività, ritrovandomi a fare<br />

un piccolo b<strong>il</strong>ancio di me stesso,<br />

mi sono soffermato a riflettere<br />

al mio prossimo futuro<br />

e ho ben compreso che invece<br />

fosse opportuno, data l’età,<br />

anche di considerare, a Dio<br />

piacente, la mia vita da pensionato.<br />

Per alcuni aspetti devo confessare<br />

che è stato un esercizio di<br />

fantasia molto esaltante, pensando<br />

ad una maggiore presenza<br />

in famiglia, alla possib<strong>il</strong>ità<br />

di esercitare <strong>il</strong> ruolo di<br />

nonno a tutti gli effetti e allo<br />

sgravio mentale di non considerarmi<br />

più sotto esame e poi<br />

... e poi.<br />

E poi ho capito che mi mancherà<br />

l’impegno nel sociale, <strong>il</strong><br />

confronto giornaliero con gli<br />

altri, i problemi personali che<br />

da pensionato no mancheran-<br />

no e allora ho deciso, per <strong>il</strong> futuro,<br />

se mi sarà consentito,<br />

vorrei continuare a dare <strong>il</strong> mio<br />

modesto contributo alla causa<br />

sociale, forse c’è ne sarà bisogno.<br />

Poi mi sono detto perché non<br />

iniziare da subito? E sottoponendomi<br />

al giudizio intimo<br />

della mia coscienza, certo di<br />

non aver recitato sempre al<br />

meglio <strong>il</strong> mio ruolo e per non<br />

incappare in una incoerente<br />

recidività, qualche idea mi è<br />

sopraggiunta alla mente.<br />

Negli ultimi tempi migliaia<br />

d’addetti dei trasporti sono andati<br />

in quiescenza e tanti erano<br />

iscritti alla Fit-<strong>Cisl</strong>, ma che<br />

sicuramente sono certo non ritrovare<br />

nei tabulati della <strong>Fnp</strong>.<br />

Ed in questo particolare momento<br />

di crisi economica e sociale,<br />

riconoscendo che le<br />

maggiori conseguenze ricadranno<br />

sulle fasce più deboli e<br />

tra queste sui pensionati, aver<br />

perso <strong>il</strong> contatto con questi ex<br />

lavoratori è stato un danno per<br />

gli stessi e per <strong>il</strong> sindacato.<br />

Per questo penso sia indispensab<strong>il</strong>e<br />

che le categorie ricerchino<br />

momenti di sinergia con<br />

le Federazioni dei Pensionati,<br />

per curare <strong>il</strong> momento del passaggio<br />

dei lavoratori dalla fase<br />

attiva a quella di pensionamento.<br />

Pertanto subito dopo la fase<br />

congressuale vorremmo attivare,<br />

noi della Fit, insieme<br />

agli amici della <strong>Fnp</strong>della<br />

Campania una collaborazione<br />

funzionale con nostri operatori<br />

per creare siti di consulta e<br />

d’accompagnamento per<br />

quanti decidessero o dovessero<br />

per limiti anagrafici e/o previdenziali<br />

essere posti in quiescenza.<br />

Una fidelizzazione senza soluzione<br />

di continuità che la <strong>Cisl</strong><br />

farebbe bene a suggerire a tutte<br />

le Federazioni di categoria.<br />

Ed in considerazione delle<br />

vent<strong>il</strong>ate restrizioni della libertà<br />

sindacali da parte delle<br />

Aziende sarebbe opportuno<br />

prevedere che nelle gestioni<br />

dei dopolavori o cral- aziendali<br />

venissero impiegati amici od<br />

amiche pensionati, sicuramente<br />

più efficaci, più efficienti e<br />

più economici per tutti.<br />

Non disdegnando in ogni modo<br />

di considerare gli effetti salutari<br />

di natura psico-sociologici<br />

che ne trarrebbero gli amici<br />

ed amiche di una certa età.<br />

Forse queste idee potrebbero<br />

sembrare di parte, non è così,<br />

ho ancora da lavorare.<br />

Un caro saluto e un augurio a<br />

tutte le amiche ed amici pensionati.<br />

(*) Segretario Generale Fit-<br />

<strong>Cisl</strong> Campania<br />

La <strong>Fnp</strong> esempio di confederalità<br />

di GIOVANNI D’AMBROSIO (*)<br />

In passato, ho sempre sostenuto<br />

che la F<strong>il</strong>ca-<strong>Cisl</strong>, <strong>il</strong><br />

Sindacato delle Costruzioni,<br />

era la Federazione che rispondeva<br />

meglio e più di tutte le<br />

altre, alla tutela e ai bisogni<br />

dei propri associati.<br />

Conoscendo, poi più approfonditamente<br />

la Federazione<br />

dei Pensionati, mi son dovuto<br />

ricredere, ed oggi penso<br />

di poter affermare, senza alcun<br />

ombra di dubbio che la<br />

Federazione più vicina (in tutti<br />

i sensi) ai propri associati è<br />

quella della <strong>Fnp</strong>, sia per come<br />

è radicata sul territorio, sia<br />

per quello che rappresenta e<br />

offre in termini di tutela e assistenza<br />

per <strong>il</strong> singolo e più in<br />

particolare per la famiglia.<br />

Non esagero se a mio avviso,<br />

affermo la convinzione che la<br />

Federazione che più esprime<br />

la Confederalità è quella della<br />

<strong>Fnp</strong>, in quanto all’interno di<br />

essa sono raccolte tutte le<br />

esperienze del mondo del lavoro,<br />

caratteristica questa che<br />

può permettere a tutti se messa<br />

a disposizione delle altre<br />

Federazioni di crescere quantitativamente,<br />

ma soprattutto<br />

qualitativamente.<br />

Come categorie, credo che<br />

dovremmo avvalerci molto di<br />

più delle esperienze presenti<br />

nella <strong>Fnp</strong>, dovremmo avviare<br />

un confronto concertativo stab<strong>il</strong>e<br />

e non saltuario, realizzare<br />

protocolli d’intesa, come già<br />

avvenuto con la F<strong>il</strong>ca a tutti i<br />

livelli per incrementare e favorire<br />

maggiormente <strong>il</strong> proselitismo,<br />

sostenere di più questa<br />

Federazione nelle molteplici<br />

iniziative che puntualmente<br />

mette in campo per tutelare<br />

e salvaguardare al meglio<br />

i propri associati e rendere<br />

<strong>il</strong> futuro dei Pensionati più<br />

accettab<strong>il</strong>e e più vivib<strong>il</strong>e.<br />

Per fare tutto ciò, la <strong>Fnp</strong> ha sicuramente<br />

bisogno del ns. sostegno,<br />

avere una Federazione<br />

forte, visib<strong>il</strong>e capace di affrontare<br />

e risolvere i problemi<br />

attuali e futuri è sicuramente<br />

un beneficio e un patrimonio<br />

per tutti i lavoratori, non dimenticandoci<br />

che <strong>il</strong> ns. futuro<br />

è da Pensionati.<br />

(*) Segretario Generale F<strong>il</strong>ca-<strong>Cisl</strong><br />

Campania<br />

CATEGORIE CISL ED FNP INSIEME PER UN NUOVO DOMANI


Campania<br />

Il commercio determinante<br />

per <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio economico<br />

di BIAGIO MONTEFUSCO (*)<br />

La crisi economica e finanziaria<br />

che ci ha attanagliato<br />

in questi ultimi tempi<br />

ha prodotto paura e sfiducia,<br />

infatti molti nostri concittadini<br />

hanno ridotto enormemente<br />

le spese e gli acquisti che normalmente<br />

erano abituati ad<br />

effettuare gli anni scorsi.<br />

Molte persone non hanno speso<br />

per la paura di affrontare<br />

probab<strong>il</strong>i e spaventosi rincari<br />

dovuti per l’acquisto di energia<br />

visto che la nostra nazione<br />

non ne produce abbastanza<br />

per <strong>il</strong> fabbisogno nazionale ed<br />

è pertanto costretta a comprare<br />

a prezzi ormai esorbitanti, a<br />

partire da quella elettrice per<br />

finire alle energie combustib<strong>il</strong>i.<br />

Sono in molti a temere un rincaro<br />

di dette sostanze con all’aggiunta<br />

dell’ingresso di<br />

nuove e rigorose tassazione<br />

d’emergenza dettate dallo stato<br />

di salute della nostra nazione<br />

con un debito pubblico da<br />

paura.<br />

Gli effetti prodotti sono particolarmente<br />

gravi e visib<strong>il</strong>i<br />

specialmente nel settore del<br />

commercio e servizi con un<br />

calo degli acquisti dei beni di<br />

consumi alimentari e non ed<br />

una notevole richiesta di ribasso<br />

dei costi per la partecipazione<br />

alle gare d’appalto<br />

dei servizi.<br />

Questo è <strong>il</strong> dato che emerge<br />

nell’analisi dell’anno appena<br />

trascorso e poiché <strong>il</strong> comparto<br />

del commercio ha da sempre<br />

rivestito una notevole importanza<br />

nell’economia campana<br />

resta ancora più preoccupante<br />

ciò che potrebbe accaderci in<br />

questo nuovo anno appena<br />

iniziato.<br />

Il commercio e<br />

l’economia campana<br />

Il Commercio, come si sà, è<br />

un settore di particolare interesse<br />

per l’economia campana<br />

infatti negli ultimi anni vi è<br />

stato un forte sv<strong>il</strong>uppo, grazie<br />

al particolare interesse di molti<br />

grandi gruppi ed all’imprenditoria<br />

privata in generale.<br />

Molte superficie di vendita,<br />

piccole, medie e grandi centri<br />

commerciali si sono aperte in<br />

tutta la regione campana agevolando<br />

solo in parte la grande<br />

richiesta d’occupazione necessaria<br />

nella nostra regione,<br />

infatti la sola occupazione che<br />

si registra è fatta di sole figure<br />

a tempo parziale e tra l’altro<br />

quasi tutte a tempo determinato,<br />

creando sicuramente molti<br />

posti di lavoro ma sempre è<br />

solo precari.<br />

Purtroppo, queste grandi, medie<br />

e piccole attività che prima<br />

si confrontavano con la<br />

sola concorrenza, oggi anche<br />

le grandi aziende maggiormente<br />

consolidate nei territo-<br />

CAMPANIA<br />

ri, sono costrette a misurarsi<br />

anche con questa crisi che<br />

purtroppo attanaglia non solo<br />

la nostra nazione ma quella<br />

europea e addirittura addirittura<br />

quella mondiale; è crisi<br />

globale.<br />

In questi anno passato, di cui<br />

la crisi è ancora sotto gl’occhi<br />

di tutti, per noi della Fisascat<br />

<strong>Cisl</strong> è stato fin troppo impegnativo,<br />

tra m<strong>il</strong>le disagi, tra<br />

casse integrazioni, mob<strong>il</strong>ità e<br />

chiusure di attività, nel corso<br />

di questi ultimi dodici mesi, la<br />

Fisascat <strong>Cisl</strong> si è impegnata<br />

su diversi fronti di trattativa e<br />

di lotta sindacale, lavorando<br />

per garantire <strong>il</strong> rispetto dei diritti<br />

e delle tutele per tutti quei<br />

lavoratori ancora una volta<br />

vessati, perché costretti a subire<br />

condizioni di trattamento<br />

inaccettab<strong>il</strong>e, riuscendo in<br />

questo contesto diffic<strong>il</strong>e addirittura<br />

a crescere come numero<br />

d’associati.<br />

Un sistema integrato<br />

di apertura e di<br />

chiusura dei negozi<br />

Inoltre, la Fisascat <strong>Cisl</strong> è stata<br />

protagonista del r<strong>il</strong>ancio di<br />

una politica di confronto con<br />

le altre parti sociali ed i rappresentanti<br />

delle istituzioni,<br />

per definire, una volta per tutte,<br />

un sistema integrato di<br />

apertura e chiusura dei negozi<br />

e dei centri commerciali contenuto<br />

nell’ultimo rinnovo del<br />

contratto collettivo nazionale<br />

di lavoro (Ccnl) di riferimento,<br />

sottoscritto d’intesa con le<br />

controparti e con una sola altra<br />

organizzazione sindacale<br />

la U<strong>il</strong>tucs U<strong>il</strong>.<br />

Infatti, era indispensab<strong>il</strong>e superare<br />

l’attuale quadro molto<br />

frammentario, caratterizzato<br />

dal fatto che in ogni comune<br />

vi era la possib<strong>il</strong>ità di varare<br />

un piano commerciale e di<br />

apertura degli esercizi; situazione<br />

questa che produce non<br />

soltanto effetti negativi sull’economia<br />

dei territori, scatenando<br />

una concorrenza senza<br />

regole, che non giova neanche<br />

ai consumatori; ma soprattutto,<br />

<strong>il</strong> mancato rispetto delle<br />

regole e di una sana politica<br />

di concertazione mettendo a<br />

rischio <strong>il</strong> diritto di migliaia di<br />

lavoratori a godere del giusto<br />

riposo festivo e soprattutto di<br />

quello domenicale o quanto<br />

meno essere pagati per <strong>il</strong> disagio<br />

di lavorare proprio in quei<br />

frangenti.<br />

In questi ultimi mesi, la Fisascat<br />

<strong>Cisl</strong> ha richiesto una reale<br />

e rigorosa applicazione della<br />

normativa vigente sull’orario<br />

di apertura e di chiusura degli<br />

esercizi commerciali, che prevede,<br />

innanzitutto, l’accordo<br />

con le organizzazioni di categoria<br />

per dare <strong>il</strong> via libera alle<br />

aperture straordinarie delle attività.<br />

Il sindacato, infatti, deve essere<br />

messo in condizione di<br />

contrattare e di difendere i diritti<br />

economici e personali dei<br />

lavoratori, evitando che questi<br />

ultimi possano essere di fatto<br />

costretti a dover erogare prestazioni<br />

di lavoro straordinario,<br />

festivo, in maniera indiscriminata<br />

e magari non correttamente<br />

retribuita.<br />

L’anno appena trascorso ha<br />

dimostrato che, <strong>il</strong> settore del<br />

commercio e dei servizi riveste<br />

un ruolo determinante per<br />

consentire <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio del nostro<br />

sistema sociale ed economico,<br />

anche perché tutti i moderni<br />

sistemi di produzione e<br />

manifatturieri in generale, devono<br />

poter contare su una rete<br />

di collocazione e di vendita<br />

sui mercati interni ed esteri.<br />

Per <strong>il</strong> comparto dei servizi invece<br />

bisogna smettere di operare<br />

appalti che siano richiesti<br />

solo con i criteri del massimo<br />

dei ribassi, la crisi non si può<br />

combattere solo tagliando le<br />

spese per i servizi attraverso<br />

l’esternalizzazione ed appaltandoli,<br />

per superare questa<br />

crisi ci vuole ben altro.<br />

Il nostro obiettivo, dunque, è<br />

quello di assicurare sempre<br />

maggiore sicurezza, stab<strong>il</strong>ità<br />

ed occupazione ai lavoratori<br />

del nostro comparto, poiché<br />

siamo certi che soltanto questa<br />

condizione potrà permettere<br />

lo sv<strong>il</strong>uppo del nostro settore<br />

e, di conseguenza, nuove e<br />

migliori prospettive per l’intero<br />

nostro territorio.<br />

Sicurezza e stab<strong>il</strong>ità<br />

del lavoro e<br />

riduzione fiscale<br />

Serve una politica più equa<br />

che tenga conto di una distribuzione<br />

più attenta nel creare<br />

posti di lavoro laddove vi è<br />

maggiore richiesta e necessità,<br />

bisogna attraverso sgravi<br />

alle aziende ed una riduzione<br />

della pressione fiscale esercitata<br />

sulle buste paga dei lavoratori<br />

creare quel circolo virtuoso<br />

di benessere che mette<br />

in condizione a tutti l’aver un<br />

po’ di soldi da spendere.<br />

Vi è bisogno altresì che in Italia<br />

le tasse le paghino tutti e<br />

non solo la parte più debole e<br />

modesta dei lavoratori stipendiati,<br />

bisogna monitorare<br />

maggiormente la libera imprenditoria,<br />

i liberi professionisti<br />

e tutti coloro che alla<br />

stessa stregua volontariamente<br />

dichiarino un reddito non<br />

sempre accertab<strong>il</strong>e come chi<br />

invece gode di stipendio dichiarato<br />

e tassato.<br />

È necessario creare anche più<br />

posti di lavoro non precari al<br />

meridione e nella nostra regione,<br />

in modo da, innalzare<br />

la soglia della così detta povertà<br />

ed avere più e nuovi<br />

contribuenti per garantire ai<br />

nostri padri che hanno lavorato<br />

per tenere in vita noi come<br />

la nostra nazione, necessita<br />

nuova linfa contributiva che,<br />

arrivi nelle casse dello stato<br />

per garantire ai più giovani<br />

come i meno giovani già in<br />

pensione quel minimo che<br />

consenti una vita dignitosa.<br />

Vi è anche bisogno di una<br />

di TINA ANIELLO (*)<br />

Oggi più che mai, considerata<br />

la situazione socioeconomica<br />

e politica nazionale<br />

ed internazionale,la tutela<br />

delle persone anziane e dei<br />

pensionati diventa non solo<br />

un’esigenza ma anche un dovere,<br />

e significa mettere al<br />

centro la “persona” al di là di<br />

dove vive. Ed in una società<br />

che riscopre <strong>il</strong> valore del localismo,<br />

la presenza così radicata<br />

della <strong>Fnp</strong> sul territorio, rende<br />

la <strong>Cisl</strong> protagonista al tavolo<br />

della contrattazione e<br />

delle politiche sul welfare.<br />

Negli ultimi anni si è verificata<br />

una significativa crescita<br />

della <strong>Fnp</strong> dal punto di vista<br />

organizzativo. Una crescita<br />

contrassegnata da numerosi<br />

progetti di sv<strong>il</strong>uppo, in particolare<br />

rivolti al livello territoriale.<br />

È proprio in questo ambito,<br />

infatti, che si deve investire<br />

con convinzione, con l’obiettivo<br />

di rafforzare ulteriormente<br />

capacità sindacali ed<br />

organizzative, tenuto conto<br />

che in questo contesto si realizza<br />

pienamente <strong>il</strong> ruolo sindacale<br />

della <strong>Fnp</strong> nel rapporto<br />

quotidiano con i soci e i pensionati,<br />

i quali, alla luce di<br />

una condizione sociale, ma<br />

soprattutto economica preoccupante<br />

del Paese, manifestano<br />

bisogni di tutela individuale<br />

e collettiva sempre più<br />

pressanti.<br />

Come già detto, una parte importante<br />

dell’attività dei sindacati<br />

dei pensionati si sv<strong>il</strong>uppa<br />

a livello locale, da un lato<br />

con la fornitura di una serie di<br />

servizi agli iscritti e dall’altro<br />

nei rapporti con gli enti locali,<br />

attraverso una significativa attività<br />

di rivendicazione e contrattazione.<br />

Allo stesso tempo,<br />

<strong>il</strong> sindacato dei pensionati ha<br />

assunto progressivamente un<br />

ruolo importante a livello nazionale<br />

nei temi previdenziali<br />

e dell’assistenza.<br />

La <strong>Fnp</strong> ed <strong>il</strong><br />

federalismo fiscale<br />

Il contesto locale, inoltre, assume<br />

ancor più importanza<br />

anche in base al prossimo<br />

provvedimento del Governo<br />

in tema di Federalismo Fiscale.<br />

Un provvedimento che imporrà<br />

alla <strong>Fnp</strong> un decentramento<br />

ancor più incisivo che<br />

in passato. Si tratta in definitiva<br />

di “proporre” un modello<br />

di “Federalismo Sindacale”<br />

che possa reggere <strong>il</strong> confronto<br />

con le controparti istituzionali.<br />

Un modello sindacale basato<br />

sull’ investimento di maggiori<br />

risorse umane ed economiche<br />

a livello periferico, laddove<br />

molte delle tematiche di<br />

interesse dei pensionati verranno<br />

disciplinate dalle istituzioni<br />

locali. Un modello,<br />

quindi, che in sostanza affermi<br />

compiutamente a livello<br />

locale <strong>il</strong> ruolo di soggetto intermedio<br />

della Federazione,<br />

un soggetto in grado di rappresentare<br />

al meglio le istanze<br />

dei soci, di progettare vertenzialità,<br />

di mob<strong>il</strong>itarsi e soprattutto<br />

di conseguire risultati<br />

concreti a difesa della qualità<br />

della vita dei pensionati e, più<br />

in generale, di tutti gli anziani.<br />

Per quanto concerne la Campania<br />

non vedo alcuna conflittualità<br />

tra le categorie della<br />

<strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong>, anzi in questi<br />

ultimi anni molte sono state le<br />

intese sottoscritte, molti i progetti,<br />

molte le risorse messe in<br />

campo. Occorre, pertanto,<br />

proseguire nelle collaborazioni,<br />

in modo tale da far maturare,<br />

come opportunità per tutta<br />

l’organizzazione, quel valore<br />

della “continuità associativa”<br />

che, oltre a determinare adesioni,<br />

costituisce un elemento<br />

imprescindib<strong>il</strong>e del nostro<br />

stesso modo di essere sindacato<br />

confederale. È necessario<br />

quindi, nel prossimo futuro riprendere<br />

ed ampliare le inte-<br />

VI<br />

Una rete di tele-assistenza<br />

per gli anziani<br />

classe politica che, in un momento<br />

di crisi economica e finanziaria<br />

così profonda per la<br />

nostra nazione, debba trovare<br />

la forza di rinnovarsi e proporre<br />

un nuovo patto sociale<br />

con <strong>il</strong> proprio elettorato ponendo<br />

la famiglia e l’uomo al<br />

centro dei propri pensieri ed<br />

azioni basati, su una maggiore<br />

trasparenza, una maggiore<br />

onestà ed una maggiore lealtà<br />

nei riguardi della nazione che<br />

rappresentano, tenendo ben<br />

presente di come si era una<br />

volta, perché solo accettando<br />

se, elaborare nuovi progetti<br />

sindacali, di formazione e<br />

proselitismo al fine di realizzare<br />

nelle sedi e nei luoghi di<br />

lavoro quelle necessarie iniziative<br />

atte a raggiungere concretamente<br />

gli obiettivi.<br />

Emerge chiaramente, tuttavia,<br />

come tutto questo “meccanismo”<br />

non possa essere messo<br />

a sistema e divenire patrimonio<br />

di tutta l’organizzazione<br />

se non in presenza di un forte<br />

ruolo di coordinamento e indirizzo<br />

ai vari livelli da parte<br />

della Confederazione, la quale,<br />

per quello che riguarda la<br />

Campania, negli ultimi anni e’<br />

stata la “guida” di tale processo<br />

di integrazione fra le diverse<br />

categorie.<br />

La Fistel, le leghe e<br />

le associazioni di<br />

volontariato<br />

Per quanto riguarda la Fistel,<br />

che è la categoria che rappresento,<br />

nel confermare tutta la<br />

nostra disponib<strong>il</strong>ità nel lavorare<br />

insieme alla <strong>Fnp</strong> in una<br />

sinergica collaborazione, mi<br />

piacerebbe, essendo noi <strong>il</strong> sindacato<br />

delle Telecomunicazioni,<br />

informazione e spettacolo,<br />

poter collaborare ad una iniziativa<br />

che veda coinvolte le<br />

leghe, le associazioni di volontariato<br />

e che possa, attraverso<br />

la concessione gratuita<br />

della “broadband” agli anziani,<br />

creare una rete di tele-assistenza<br />

continua, in modo tale<br />

che gli anziani si possano sentire<br />

meno soli e più tutelati.<br />

Dando continuità e spessore a<br />

quella intuizione di Giulio Pastore<br />

che, a soli due anni di distanza<br />

dalla costituzione della<br />

<strong>Cisl</strong>, fece nascere la Categoria<br />

dei pensionati, mettendo al<br />

centro dell’ attività sindacale<br />

la “persona umana” con i suoi<br />

bisogni e coi suoi diritti. E <strong>il</strong><br />

rispetto per le “persone” e’ un<br />

valore fondante di questa Organizzazione,<br />

valore che mai<br />

si dovrebbe dimenticare.<br />

(*) Segretario Generale<br />

Fistel <strong>Cisl</strong> Campania<br />

la nostra storia potremo come<br />

uomini aspirare ad avere un<br />

futuro migliore.<br />

We can make it, Fisascat-<strong>Cisl</strong><br />

Campania.<br />

(*) Segretario Generale<br />

Fisascat <strong>Cisl</strong> Campania<br />

VIII CONGRESSO REGIONALE DELLA FNP-CISL


Campania VII<br />

Un ponte tra l’attività di<br />

servizio e l’uscita dal lavoro<br />

di GIUSEPPE MOSCHELLA (*)<br />

La normativa sul trattamento<br />

di quiescenza del personale<br />

della Polizia di Stato si<br />

identifica con quella sul trattamento<br />

di quiescenza del personale<br />

dello Stato, fatte salve alcune<br />

particolarità connesse a<br />

specifici aspetti che caratterizzano<br />

<strong>il</strong> rapporto di servizio degli<br />

appartenenti alla Polizia<br />

dello Stato. La Polizia di Stato<br />

(amministrazione della Pubblica<br />

Sicurezza del Ministero dell’Interno<br />

che ricomprende, in<br />

applicazione dell’articolo 23<br />

della legge 1° apr<strong>il</strong>e 1981 n.<br />

121, gli appartenenti ai disciolti<br />

Corpo delle Guardie di pubblica<br />

sicurezza e Corpo della<br />

polizia femmin<strong>il</strong>e, nonché<br />

quelli dei ruoli del personale<br />

civ<strong>il</strong>e delle carriera direttiva<br />

della pubblica sicurezza), a<br />

partire dal 25 giugno 1982 (data<br />

di entrata in vigore dei decreti<br />

delegati emananti in attuazione<br />

della legge n.<br />

121/1981) si configura come<br />

un’amministrazione civ<strong>il</strong>e ad<br />

ordinamento speciale.<br />

Ciò comporta che, ai fini pensionistici,<br />

i dipendenti della<br />

P.S. sono destinatari delle normative<br />

dirette alla generalità<br />

degli impiegati civ<strong>il</strong>i dello<br />

Stato, ma nei loro confronti<br />

trovano applicazione anche<br />

norme speciali, vale a dire riguardanti<br />

esclusivamente le<br />

Forze di Polizia.<br />

Il DPR n. 335 e <strong>il</strong> DPR n.<br />

336, inerenti rispettivamente<br />

l’ordinamento e l’inquadramento<br />

nei ruoli della Polizia<br />

di Stato del personale che<br />

espleta funzioni di polizia, individuavano<br />

i limiti di età per<br />

<strong>il</strong> collocamento a riposo d’ufficio<br />

differenziati per ruolo di<br />

appartenenza e a seconda che<br />

<strong>il</strong> personale risultasse o meno<br />

in servizio alla data del 25<br />

giugno 1982.<br />

Trattamento di<br />

quiescienza della<br />

Polizia di Stato<br />

Il collocamento a riposo d’ufficio<br />

era fissato dai citati<br />

DD.PP.RR. al raggiungimento<br />

dei 60 e 65 anni di età (applicab<strong>il</strong>i<br />

a seconda dalla data di<br />

assunzione in servizio e della<br />

qualifica posseduta all’atto<br />

della cessazione). Il D.lgs 5<br />

ottobre 2000, n. 334, attuativo<br />

della delega contenuta nell’articolo<br />

5, comma 1 della legge<br />

31 marzo 2000 n. 78, ha realizzato<br />

<strong>il</strong> riordino del personale<br />

direttivo e dirigente della<br />

Polizia di Stato, in particolare<br />

l’introduzione di nuovi limiti<br />

di età per <strong>il</strong> collocamento a riposo<br />

d’ufficio.<br />

Allo stato, pertanto, <strong>il</strong> personale<br />

appartenente alla Polizia<br />

di Stato, in relazione al ruolo<br />

o qualifica rivestita, è colloca-<br />

to a riposo d’ufficio al raggiungimento<br />

dei seguenti limiti<br />

di età: al compimento degli<br />

anni 60 per gli appartenenti<br />

al: 1) Ruolo degli agenti e<br />

assistenti; 2) Ruolo dei sovrintendenti;<br />

3) Ruolo degli<br />

ispettori; 4) Ruolo dei commissari;<br />

5) primo dirigente. Al<br />

compimento degli anni 63 per<br />

<strong>il</strong> dirigente superiore. Al compimento<br />

degli anni 65 per <strong>il</strong><br />

dirigente generale di pubblica<br />

sicurezza.<br />

Ai fini dei requisiti per <strong>il</strong> conseguimento<br />

del diritto e per la<br />

determinazione della misura<br />

delle prestazioni pensionistiche<br />

va tenuto presente che,<br />

con la legge 8 agosto 1995, n.<br />

335, relativa alla riforma del<br />

sistema pensionistico, in aggiunta<br />

al vigente sistema di<br />

calcolo “retributivo”, è stato<br />

introdotto, con effetto dal 1°<br />

gennaio 1996, <strong>il</strong> sistema di<br />

calcolo “contributivo”. Dalle<br />

disposizioni di cui all’art. 1,<br />

commi da 6 a 10, e commi 12,<br />

13 e 23, della legge n.<br />

335/1995, si evince che: a) la<br />

normativa relativa al “regime<br />

retributivo” continua ad applicarsi,<br />

per i periodi di contribuzione<br />

successivi al 31 dicembre<br />

1995, nei confronti<br />

degli assicurati che, a tale data,<br />

possano far valere una anzianità<br />

contributiva di almeno<br />

18 anni; b) <strong>il</strong> nuovo “regime<br />

contributivo” si applica, invece,<br />

ai lavoratori che siano privi<br />

di anzianità contributiva<br />

maturata anteriormente al 1°<br />

gennaio 1996 e che hanno iniziato<br />

a lavorare dopo <strong>il</strong> 31 dicembre<br />

1995; c) ai lavoratori<br />

assicurati anteriormente al 1°<br />

gennaio 1996 ma con una anzianità<br />

contributiva inferiore<br />

ai 18 anni alla data del 31 dicembre<br />

1995, per <strong>il</strong> conseguimento<br />

del diritto alle prestazioni<br />

si applica la normativa<br />

del “regime retributivo”, mentre<br />

ai fini della determinazione<br />

dell’importo del trattamento,<br />

per le anzianità contributive<br />

maturate fino al 31 dicembre<br />

1995 si applicano le regole<br />

di calcolo del sistema retributivo<br />

e per le anzianità maturate<br />

dal 1° gennaio 1996 si<br />

applicano le regole di calcolo<br />

del sistema contributivo.<br />

Lo stato di<br />

malessere della<br />

categoria<br />

La ster<strong>il</strong>e indicazione della<br />

normativa che disciplina la<br />

quiescenza di un appartenente<br />

alle Forze di Polizia, non evidenzia<br />

lo stato di malessere in<br />

cui versa la categoria. Azzardando<br />

ad una contraddizione<br />

si può affermare che <strong>il</strong> poliziotto<br />

va troppo presto in pensione<br />

(infatti <strong>il</strong> 98% è collocato<br />

d’ufficio in quiescenza all’età<br />

di 60 anni) ed è costretto<br />

a defatiganti turni all’esterno,<br />

anche in orario notturno, in<br />

tarda età.<br />

Nella società attuale è anacronistico<br />

uscire dal mondo del<br />

lavoro a 60 anni. Vi è un im-<br />

mediato riflesso economico<br />

nel mancato allineamento della<br />

pensione allo stipendio con<br />

un impoverimento a breve della<br />

prima. Infatti, circa 10 anni<br />

orsono, a cavallo della non necessaria<br />

nuova legge sull’età<br />

pensionab<strong>il</strong>e, si ebbe un esodo<br />

in massa di coloro che avevano<br />

maturato <strong>il</strong> diritto, all’epoca,<br />

nei primi mesi di quiescenza,<br />

gli interessati percepivano<br />

una pensione decorosa: dai<br />

2.200.000 ai 2.800.000 di lire,<br />

oggi, dopo pochi anni, percepiscono<br />

dai 1.200,00 ai<br />

1.500,00 euro: sono ai limiti<br />

della soglia della povertà.<br />

Senza sottacere ai problemi<br />

sociali, oggi le famiglie hanno<br />

<strong>il</strong> coraggio di procreare un o<br />

più figli in tarda età, questo<br />

determina che quando un poliziotto<br />

è d’ufficio pensionato<br />

ha ancora nel suo nucleo fam<strong>il</strong>iare<br />

figli conviventi, dediti allo<br />

studio o in attesa di prima<br />

occupazione. Tale situazione<br />

peggiorerà in futuro, quando<br />

sarà la norma andare in quiescenza<br />

con <strong>il</strong> trattamento contributivo.<br />

Fra l’altro, oggi non<br />

si può più accedere alla forze<br />

di polizia in giovane età, le<br />

difficoltà concorsuali hanno<br />

trasportato a circa 30 anni la<br />

soglia di ingresso, pertanto <strong>il</strong><br />

futuro sarà ancora più diffic<strong>il</strong>e<br />

in quanto si avranno meno anni<br />

a disposizione per maturare<br />

una contribuzione adeguata e<br />

ancor meno per una pensione<br />

integrativa.<br />

Le alternative a questo stato<br />

di disagio possono essere diverse.<br />

Certamente non semplicisticamente<br />

allungando<br />

l’età di servizio attivo: <strong>il</strong> poliziotto<br />

anziano non può garantire<br />

l’efficienza e l’efficacia<br />

dell’attività in strada a favore<br />

del cittadino, né si può permettere<br />

di minare l’equ<strong>il</strong>ibrio<br />

psico-fisico del lavoratore in<br />

attività di impiego al di sopra<br />

delle energie in disponib<strong>il</strong>ità.<br />

È auspicab<strong>il</strong>e un impegno in<br />

funzioni diverse, possib<strong>il</strong>mente<br />

nell’ambito della polizia<br />

amministrativa e sociale, probab<strong>il</strong>mente<br />

è necessario rivisitare<br />

l’impiego del personale<br />

di supporto, favorendo <strong>il</strong> riciclo<br />

del personale anziano delle<br />

forze di polizia.<br />

Incentivare la<br />

carriera<br />

valorizzando<br />

l’esperienza<br />

Altra occasione di soluzione è<br />

<strong>il</strong> riordino delle carriere, sarebbe<br />

auspicab<strong>il</strong>e incentivare<br />

una carriera che ordinariamente<br />

avesse uno sv<strong>il</strong>uppo<br />

dalla base, cogliendo e valorizzando<br />

l’esperienza del lavoratore,<br />

anche in considerazione<br />

dell’elevato livello culturale<br />

oggi presente nei ruoli<br />

degli agenti e sovrintendenti,<br />

ma anche in quello degli<br />

ispettori, quest’ultimi già in<br />

possesso di un diploma di laurea<br />

acquisito anche durante <strong>il</strong><br />

corso biennale di perfezionamento.<br />

È oramai anacronisti-<br />

Non bastano proposte e slogan<br />

ma occorre coraggio<br />

di ANDREA DE VIVO (*)<br />

Sono sempre stato convinto<br />

che un Paese civ<strong>il</strong>e non<br />

può pensare di risolvere i suoi<br />

problemi di contab<strong>il</strong>ità e di b<strong>il</strong>ancio<br />

condannando m<strong>il</strong>ioni di<br />

anziani ad un certo futuro di<br />

emarginazione o facendo dipendere<br />

lo stato di salute di<br />

una famiglia dallo stato delle<br />

sue finanze.<br />

È quello che è sempre accaduto<br />

da 30 anni ad oggi. La grave<br />

crisi finanziaria mondiale<br />

che presto riverbererà i suoi<br />

effetti anche su quella economica<br />

pone <strong>il</strong> Sindacato di<br />

fronte a due grandi sfide:<br />

quella della difesa occupazionale<br />

e quella della rimodulazione<br />

dello stato sociale, capace<br />

di rispondere alle nuove<br />

esigenze di tutela sociale.<br />

La prima, sicuramente, troverà<br />

adeguata rispondenza nei<br />

meccanismi contrattuali esistenti.<br />

La seconda, a mio modesto<br />

avviso, appare più incerta<br />

e faticosa perché incerto<br />

e faticoso è apparso l’approccio<br />

al tema in questi anni.<br />

Accanto al problema esaltato<br />

(ad arte) delle risorse limitate<br />

esiste l’altri problema (concettuale)<br />

che può e deve essere<br />

superato: quello di considerare<br />

lo Stato come unico garante<br />

di uno sv<strong>il</strong>uppo regolato<br />

e responsab<strong>il</strong>izzante dello Stato<br />

sociale.<br />

Integrare <strong>il</strong> sistema<br />

pubblico dei servizi<br />

A mio sommesso avviso, invece,<br />

lo Stato deve qualificarsi<br />

per la sua capacità di programmare,<br />

accreditare strutture<br />

a garanzia dei cittadini, integrare<br />

in un complessivo sistema<br />

pubblico di servizi l’apporto<br />

del privato e del privato<br />

sociale. Il che comporta <strong>il</strong><br />

protagonismo delle persone e<br />

delle loro rappresentanze, <strong>il</strong><br />

coinvolgimento nelle forme e<br />

nei modi possib<strong>il</strong>i:<br />

dal servizio civ<strong>il</strong>e e dalla valorizzazione<br />

dei corpi intermedi<br />

come la famiglia, <strong>il</strong> no<br />

profit, <strong>il</strong> volontariato ed <strong>il</strong> sindacato.<br />

co favorire l’ingresso ai ruoli<br />

più elevati a semplici laureati,<br />

meglio e più proficuo sarebbe<br />

valorizzare gli interni, in possesso<br />

di specifici titoli di studio,<br />

che aggiungono alla cultura<br />

l’esperienza lavorativa.<br />

In tal modo si creerebbe un<br />

continuo ricambio generazionale:<br />

parte del personale anziano<br />

riciclato negli impegni<br />

più squisitamente burocratici<br />

delle forze di polizia, e parte<br />

valorizzati nei ruoli di maggiore<br />

responsab<strong>il</strong>ità (ma di<br />

minore impegno fisico), lasciando<br />

libero ingresso alla<br />

La solidarietà diventa autentica<br />

ed espansiva, se non è disgiunta<br />

dalle assunzioni di responsab<strong>il</strong>ità.<br />

E qui <strong>il</strong> sindacato può essere<br />

decisivo nelle due direttrici:<br />

Territoriale e Nazionale. Sul<br />

territorio, infatti, trovano naturale<br />

espressione le domande<br />

di beni, servizi e strutture per<br />

la risposta ad esigenze prioritarie<br />

legate alla promozione e<br />

difesa del diritto alla salute,<br />

all’assistenza, all’abitazione,<br />

ai trasporti ed a quant’altro<br />

concorre a realizzare oltre ad<br />

una migliore qualità della vita<br />

anche quello di un’aumento<br />

del “Salario Globale “.<br />

L’importanza delle<br />

politiche sul<br />

territorio<br />

Reputo necessaria, perciò, una<br />

concreta iniziativa del sindacato<br />

sui temi del territorio nella<br />

consapevolezza della necessità<br />

di realizzare modelli strategici<br />

di intervento che coinvolgano<br />

tanto la <strong>Fnp</strong> quanto le<br />

categorie della Confederazione<br />

(esistono nei Consigli Direttivi<br />

categoriali rappresentanti<br />

<strong>Fnp</strong>?) unitamente alle altre<br />

associazioni in un’ unica<br />

azione sinergica per ottenere<br />

maggiori garanzie di tutela per<br />

quelle categorie più esposte in<br />

particolare gli anziani, gli invalidi,<br />

i giovani.<br />

Credo, quindi, che sia maturo<br />

<strong>il</strong> momento in cui la <strong>Cisl</strong><br />

prenda consapevolezza che è<br />

definitivamente tramontata la<br />

logica di una schematica ripartizione<br />

dei compiti tra Verticale<br />

ed Orizzontale e che<br />

nuova linfa vitale dei giovani<br />

che meglio e più proficuamente<br />

possono svolgere le<br />

funzioni più importanti di sostegno<br />

e soccorso alla cittadinanza.<br />

In ultimo, ma non meno importante,<br />

rimane comunque<br />

l’impiego del lavoratore pensionato<br />

nel sociale, <strong>il</strong> sostegno<br />

alla famiglia, ai bisogni essenziali<br />

e al miglioramento qualitativo<br />

della vita. In questo settore<br />

un ruolo preponderante lo<br />

deve svolgere <strong>il</strong> sindacato, in<br />

particolare la <strong>Fnp</strong>, a cui è auspicab<strong>il</strong>e<br />

un maggiore colle-<br />

nessuno può prescindere dalla<br />

conoscenza e gestione delle<br />

Politiche del Territorio.<br />

Le sfide che ci attendono sono<br />

dure ed impegnative. Si possono<br />

e si devono superare solo<br />

se riusciamo a convincerci<br />

che <strong>il</strong> superamento dell’emarginazione<br />

delle classi più indigenti<br />

non può che passare<br />

attraverso la ricomposizione<br />

di alcune dimensioni di socialità<br />

all’interno delle quali essi<br />

abbiano la possib<strong>il</strong>ità di ricostruire<br />

la propria identità di<br />

soggetto sociale.<br />

Non bastano solo buoni propositi<br />

e buoni slogans. Occorre<br />

coraggio!<br />

Nelle categorie degli “attivi”<br />

perché si consideri la persona<br />

in età come un soggetto sociale<br />

che mantiene intatte le capacità<br />

e le facoltà di partecipazione<br />

alle varie istanze della<br />

vita sociale.<br />

Nella categoria degli “anziani”<br />

di proporsi con la voglia<br />

di rendersi protagonisti e partecipi<br />

di una rivoluzione culturale<br />

sia all’esterno che all’interno<br />

della nostra organizzazione,<br />

pronti ad assumersi<br />

le proprie responsab<strong>il</strong>ità di<br />

fronte al Paese.<br />

La <strong>Fnp</strong> può e deve trasformare<br />

questi momenti di grande<br />

difficoltà in momenti di grande<br />

opportunità. Si affronti con<br />

grande severità ma anche con<br />

grande serenità, non a fianco<br />

della Confederazione ma nella<br />

Confederazione.<br />

Napoli Docet!<br />

(*) Segretario Regionale<br />

Slp-<strong>Cisl</strong> Campania<br />

gamento con le O.S. di categoria,<br />

sarebbe necessario realizzare<br />

un ponte di collegamento<br />

tra l’attività di servizio<br />

e l’uscita dal lavoro. Oltre a<br />

rendere graduale l’ingresso<br />

nel nuovo status, con un impiego<br />

alternativo, sarebbe ut<strong>il</strong>e<br />

preparare i “giovani” pensionati<br />

all’ingresso nell’associazionismo<br />

e nel volontariato,<br />

al fine di rendere meno<br />

traumatica e più proficua la<br />

nuova fase della vita.<br />

(*) Segretario Generale<br />

Regionale Siulp Campania<br />

CATEGORIE CISL ED FNP INSIEME PER UN NUOVO DOMANI


Campania<br />

Solidarietà tra “pompieri”<br />

in servizio ed in congedo<br />

di AMEDEO NAPPA (*)<br />

a grande voglio fare<br />

“D<strong>il</strong> pompiere...” È questa<br />

la frase che si sente ripetere<br />

più spesso dai bambini che incantati<br />

vedono sfrecciare per le<br />

vie della città quei camion rossi<br />

con i lampeggianti accesi e<br />

la sirena ululante.<br />

Il pompiere, un mestiere che<br />

nell’immaginario collettivo<br />

evoca atti di eroismo, sacrifici<br />

per salvare vite umane a costo<br />

della propria, azioni spettacolari,<br />

ammirazione, e non a caso<br />

è proprio <strong>il</strong> Corpo dei Vig<strong>il</strong>i<br />

del Fuoco che si posiziona<br />

sempre primo nella graduatoria<br />

di gradimento delle indagini<br />

demoscopiche che classificano<br />

gli Enti o i Corpi più efficienti<br />

e più amati dalla cittadinanza.<br />

Come non comprendere questi<br />

sentimenti di stima per questi<br />

uomini in divisa che seppur<br />

dotati di competenze tecniche<br />

quali devono possedere i professionisti<br />

del soccorso, rischiano<br />

sempre e comunque la<br />

loro vita per gli altri e ad imperitura<br />

memoria, nella sede centrale<br />

dei Vig<strong>il</strong>i del Fuoco di<br />

Napoli, una lapide elenca i nominativi<br />

di tutti i caduti in servizio.<br />

Ma fare <strong>il</strong> Vig<strong>il</strong>e del Fuoco<br />

non significa solo rischiare la<br />

vita, <strong>il</strong> moderno “pompiere” è<br />

un professionista del soccorso,<br />

la tecnologia lo supporta con<br />

equipaggiamenti ed attrezzature<br />

che lo mettono in grado di<br />

affrontare i rischi con un livello<br />

di sicurezza sicuramente più<br />

elevato che per <strong>il</strong> passato.<br />

Nel terzo m<strong>il</strong>lennio vediamo<br />

affermarsi nel Corpo anche i<br />

nuclei speciali: NBCR (nucleare<br />

biologico chimico radiologico),<br />

i SAF (Speleo alpino<br />

fluviale), i TPSS (soccorritori<br />

nel primo soccorso sanitario),<br />

gli elisoccorritori che vanno<br />

ad affiancarsi ad altri specialisti<br />

quali i subacquei, gli<br />

specialisti nautici ed aeroportuali.<br />

Domande sulla vita<br />

dei Vig<strong>il</strong>i del Fuoco<br />

Questi sono gli uomini che<br />

operano per la sicurezza della<br />

società, in Campania come in<br />

tutte le Regioni e città d’Italia<br />

per degli stipendi veramente<br />

indecorosi e pensioni altrettanto<br />

mortificanti.<br />

Ma qual è l’età della pensione<br />

per un Vig<strong>il</strong>e del Fuoco? Di<br />

quali benefici economici gode<br />

<strong>il</strong> pensionato dei Vig<strong>il</strong>i del<br />

Fuoco? Quali sono le condizioni<br />

medie di salute di un Vig<strong>il</strong>e<br />

del Fuoco al momento del<br />

pensionamento? Tutte domande<br />

che prima di una risposta,<br />

suscitano subito rabbia: con<br />

l’attuale normativa l’età pensionab<strong>il</strong>e<br />

si avvia verso i 60<br />

anni di età o 40 anni di contri-<br />

CAMPANIA<br />

buzione senza la previsione di<br />

godere alcun beneficio particolare<br />

rispetto ad un qualsiasi altro<br />

lavoratore di qualsiasi ente<br />

o azienda e quasi sempre con<br />

un lungo elenco di infortuni<br />

e/o malattie per cause di servizio.<br />

Ma alla fine della sua carriera,<br />

si trova quasi sempre solo con<br />

i suoi ricordi ed <strong>il</strong> problema di<br />

quasi tutti i pensionati, di<br />

riempire le proprie giornate, di<br />

dare un senso alla propria vita.<br />

Un quotidiano del 27 dicembre<br />

2008 riporta un articolo dal titolo<br />

“Valorizziamo gli anziani,<br />

una risorsa economica”.<br />

L’articolista, premesso che l’Italia<br />

invecchia sempre più, e<br />

che anche l’Ocse (Organizzazione<br />

per la cooperazione e lo<br />

sv<strong>il</strong>uppo economico) conferma<br />

la tendenza: nel 2006 la percentuale<br />

di ultra 60enni sul totale<br />

della popolazione era del<br />

19,60% mentre nel 2030 secondo<br />

le previsioni sarà del<br />

26-27% per volare oltre <strong>il</strong> 30%<br />

nel 2050 arrivando al totale<br />

numerico sulla popolazione da<br />

12 m<strong>il</strong>ioni del 2006 ai 18,8 nel<br />

2050.<br />

Seguono considerazioni, constatazioni,<br />

soluzioni e si parla<br />

di terza economia, così viene<br />

definita l’insieme degli aspetti<br />

che portano a costruire le condizioni<br />

perché la persona anziana<br />

possa continuare ad essere<br />

un produttore di beni per se<br />

e per la collettività potendo, tra<br />

l’altro, diventare un sostegno<br />

della quota di coetanei che sono<br />

invece bisognosi di aiuti<br />

costosi e complessi perché incapaci<br />

di vita autonoma.<br />

Leggendo tale articolo <strong>il</strong> pensiero<br />

si rivolge alle condizioni<br />

ed alle potenzialità non compiutamente<br />

ut<strong>il</strong>izzate, dei vig<strong>il</strong>i<br />

del fuoco di qualsiasi ordine e<br />

grado all’atto del pensionamento,<br />

talché scaturiscono<br />

considerazioni che a fronte di<br />

pareri e proposte formulate da<br />

esperti, lasciano le cose così<br />

come stanno, riconducendo i<br />

comportamenti degli ex VVF<br />

allo standard comune ad altre<br />

categorie che invocano l’adeguamento,<br />

la rivalutazione dell’assegno<br />

pensionistico per<br />

fronteggiare gli aumenti del<br />

costo della vita.<br />

Rispetto ad alcune altre categorie,<br />

per i VVF esiste l’oggettiva<br />

situazione che al momento<br />

della collocazione a riposo per<br />

raggiunti limiti di età (compresa<br />

fra i 58 ed i 65 anni a seconda<br />

del ruolo di appartenenza,<br />

salvo prepensionamenti per<br />

infortuni e/o inab<strong>il</strong>ità fisica<br />

conseguente) si materializzano<br />

le conseguenze dovute al lavoro<br />

usurante cui si è stati sottoposti.<br />

Indipendentemente dai riconoscimenti<br />

monetizzati sotto forma<br />

di “pensione priv<strong>il</strong>egiata”<br />

quale quota parte dell’assegno<br />

lordo complessivo, si tratta di<br />

personale ancora motivato, titolare<br />

di professionalità specifiche<br />

per l’atipicità del lavoro<br />

svolto, disponib<strong>il</strong>e sul mercato<br />

del lavoro, specie nel momento<br />

storico attuale che vede le<br />

massime cariche dello Stato<br />

invocare formazione, addestramento<br />

delle maestranze, penalizzate<br />

da infortuni mortali e<br />

non, con grave danno per l’economia<br />

nazionale.<br />

L’impiego<br />

del tempo libero<br />

È ovvio che la scelta nell’impiegare<br />

<strong>il</strong> tempo del pensionato<br />

ha carattere di soggettività<br />

per cui si impongono due alternative:<br />

1) l’adattamento alle condizioni<br />

del “dopo lavoro”, con i risvolti<br />

non sempre positivi specie<br />

dal punto di vista psicologico<br />

2) trovare le opportunità che<br />

sfruttando le già menzionate<br />

professionalità, lo remunerino<br />

per l’impegno, con riconoscimenti<br />

e soddisfazioni non solo<br />

di carattere economico.<br />

Nel caso 1) debbono comunque<br />

valere le rivendicazioni<br />

sindacali finalizzate, come da<br />

sempre richiesto, alla rivalutazione<br />

effettiva dell’assegno di<br />

pensione ai reali costi della vita.<br />

Nel caso 2) fermo restando la<br />

rivalutazione dell’assegno, ne<br />

potrebbe derivare un vantaggio<br />

anche per lo Stato poiché <strong>il</strong> lavoro<br />

svolto e regolarmente fatturato,<br />

comporterebbe l’applicazione<br />

delle ritenute di legge<br />

a favore dell’Erario.<br />

Tale seconda soluzione dovrebbe<br />

essere pèrò corretta,<br />

applicando le ritenute solo sul<br />

reddito aggiuntivo prodotto, e<br />

non come oggi accade, conglobando<br />

questo con l’assegno<br />

(sempre e tutto al lordo) di<br />

pensione per cui tutto <strong>il</strong> guadagno<br />

extra pensione se ne va in<br />

tassazione (ritenuta d’aconto<br />

20% - oppure Iva - e poi da ultimo<br />

<strong>il</strong> 740 ecc ecc)<br />

Una considerazione scaturisce<br />

dalla lettura di quanto pubblicato<br />

dai quotidiani nazionali<br />

oltre che dai nostri (Conquiste<br />

del Lavoro, Pensionati...) su<br />

cui è ripetitivo <strong>il</strong> riferimento a<br />

pensioni di poche centinaia di<br />

euro mens<strong>il</strong>i atteso che la potenziale<br />

remunerazione pensionistica<br />

dei VVF è certamente<br />

superiore.<br />

Tuttavia non può non rivendicarsi<br />

la rivalutazione della<br />

pensione, poiché <strong>il</strong> pensionato<br />

in generale, ma anche l’ex<br />

VVF, è obbligato a sostenere<br />

le maggiori spese correnti (tassazioni<br />

varie comunali, provinciali,<br />

regionali) fitto di casa,<br />

condominio, bollette luce,<br />

gas, acqua e quant’altro noto.<br />

A ciò purtroppo devono aggiungersi<br />

le spese per la salute<br />

non sempre garantita dal SSN<br />

per cui l’assegno di pensione<br />

ne risulta depauperato costringendo<br />

che è in età avanzata, a<br />

rinunzie spesso mai più recuperab<strong>il</strong>i...<br />

Nel corso dell’inchiesta realizzata<br />

per la redazione di questo<br />

di EMMA MARRA (*)<br />

La ricerca di sinergie tra<br />

Organizzazioni sindacali<br />

confederali e, all’interno della<br />

<strong>Cisl</strong>, tra diverse categorie, è<br />

fattore predittivo di successo<br />

delle iniziative assunte. Ed è<br />

anche diventata una necessità<br />

strutturale, per assim<strong>il</strong>azione<br />

alle dinamiche che riguardano<br />

<strong>il</strong> mondo d’impresa, caratterizzato<br />

da grandi concentrazioni,<br />

per garantire maggiori<br />

economie di scala. Il prossimo<br />

Congresso della <strong>Fnp</strong> si pone<br />

l’obiettivo dichiarato di raccogliere<br />

convergenze intercategoriali<br />

sulle tematiche sociali<br />

ed economiche che coinvolgono<br />

migliaia di iscritti: tematiche<br />

che scaturiscono dalle<br />

criticità emerse sia dalla congiuntura<br />

economica recessiva<br />

sia dalla progressiva spoliazione<br />

e destrutturazione dello<br />

stato sociale.<br />

Quanto alla prima, se è chiaro<br />

che la diminuzione del potere<br />

d’acquisto riguarda tutti i cittadini,<br />

è altrettanto palese che<br />

essa colpisce in modo più significativo<br />

quei redditi meno<br />

parametrati all’inflazione reale.<br />

Rispetto a tale situazione<br />

economica generale, occorrerebbero<br />

misure di sostegno<br />

dei redditi che oggi difettano<br />

gravemente. La socialcard ci<br />

sembra una misura sostanzialmente<br />

insufficiente ed eticamente<br />

anche poco rispettosa<br />

della dignità delle persone. E<br />

anche le fasce cui è estesa tale<br />

misura sembra oggettivamente<br />

non tener conto delle esigenze<br />

reali.<br />

È proprio in tale contesto che<br />

occorrerebbero misure anticicliche,<br />

che vadano nella direzione<br />

di rafforzare le strutture<br />

dello stato sociale. E dunque,<br />

in primis la sanità. L’emergenza<br />

sanitaria degli ultimi<br />

mesi, in Campania, ha rappresentato<br />

<strong>il</strong> primo avviso di una<br />

situazione in rapido deterioramento.<br />

La fine del budget costituito<br />

in Regione ha costretto<br />

migliaia di persone a rinunciare<br />

all’assistenza sanitaria<br />

per accertamenti diagnostici,<br />

VIII<br />

Recuperare lo stato sociale:<br />

una questione di sopravvivenza<br />

articolo, è emerso un quadro<br />

niente affatto incoraggiante<br />

poiché a parte qualche sporadico<br />

caso di esistenza in famiglia<br />

ove tutto l’apparato economico<br />

converge e si garantisce anche<br />

l’assistenza psicologica e sanitaria,<br />

vi sono situazioni di elevata<br />

precarietà dovuta essenzialmente<br />

alla necessità di<br />

provvedere in proprio alle proprie<br />

esigenze e (casi non isolati)<br />

a contribuire alle esigenze<br />

di componenti della propria famiglia<br />

(figli disoccupati, conviventi<br />

ecc…).<br />

Il pensionato VVF tipo non<br />

frequenta ambienti costosi,<br />

non va al cinema accontentandosi<br />

della tv, non va a teatro<br />

frequentando quello parrocchiale,<br />

fa gite e viaggi con la<br />

parrocchia o con l’associazione<br />

vig<strong>il</strong>i del fuoco in congedo,<br />

non fa spese di carattere voluttuario,<br />

non è abbonato a quotidiani,<br />

va al ristorante qualche<br />

volta l’anno in occasione di<br />

particolari situazioni, porta a<br />

consumazione <strong>il</strong> vestiario esistente<br />

acquistando <strong>il</strong> nuovo in<br />

outlet.<br />

Ha molte, troppe spese ordinarie<br />

come prima citato, imposte<br />

e balzelli locali vari, bollette,<br />

alimentari ormai arrivati alle<br />

stelle, e spesso la manutenzione<br />

domestica costituisce un altra<br />

spesa su cui abitualmente<br />

non si riflette, è quella dovuta<br />

alla cura della abitazione sin<br />

qui tenuta dalla propria consorte<br />

(spesso priva di reddito o<br />

al massimo fruente dell’assegno<br />

sociale Inp) ma che ora,<br />

quasi sempre per problemi di<br />

salute dei pensionati, viene affidata<br />

a una persona terza con<br />

un impegno giornaliero con<br />

costi retributivi della stessa e<br />

versamento dei relativi contributi<br />

Inps (lavoratori domestici)<br />

Ridurre spese e<br />

tasseper i pensionati<br />

Come si vede, l’argomento è<br />

vasto e probab<strong>il</strong>mente, non di<br />

fac<strong>il</strong>e soluzione ma ci corre<br />

l’obbligo di formulare una<br />

proposta: atteso che, malgrado<br />

le iniziative pressanti del sindacato,<br />

la problematica non<br />

appare risolvib<strong>il</strong>e a breve, perché<br />

in assenza di rivalutazione<br />

non si pensa alla eliminazione<br />

o riduzione delle spese correnti?<br />

Tasse, canoni, imposte, spese<br />

e oneri accessori di ogni tipo<br />

potrebbero, quando applicate<br />

ai pensionati, godere di<br />

regime agevolato, sarebbe sicuramente<br />

un primo passo verso<br />

una rivalutazione indiretta<br />

dell’assegno pensionistico così<br />

come molte altre potrebbero<br />

essere le strade da seguire per<br />

alleviare le difficoltà esistenziali<br />

del pensionato, ma ciò<br />

dovrebbe scaturire da un serio<br />

confronto con <strong>il</strong> Governo come<br />

da sempre sollecitato dalla<br />

<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> tramite i suoi vertici<br />

nazionali.<br />

Infine ma non ultimo va evidenziato<br />

lo spirito di corpo di<br />

questi lavoratori che attraverso<br />

la loro “Associazione nazionale<br />

vig<strong>il</strong>i del fuoco del Corpo<br />

nazionale e delle Provincie autonome“,<br />

mantengono vivo <strong>il</strong><br />

ad esempio.<br />

Nel contempo, in modo miope<br />

ha ulteriormente aggravato i<br />

costi del servizio sanitario,<br />

costipando gli Ospedali e le<br />

strutture di ricovero. È questa<br />

un’emergenza di importanza<br />

perlomeno pari a quella rifiuti:<br />

un’emergenza s<strong>il</strong>enziosa,<br />

che costituisce una gravissima<br />

lesione dei diritti fondamentali<br />

delle persone. La ricerca di<br />

sinergie operative tra la nostra<br />

e la Vostra Federazione va<br />

proprio in tale direzione. Stab<strong>il</strong>ire<br />

punti essenziali di convergenza<br />

per far partire iniziative<br />

comuni di mob<strong>il</strong>itazione.<br />

Ma anche e soprattutto per r<strong>il</strong>anciare<br />

la contrattazione con<br />

le istituzioni locali per i temi<br />

della sanità, dell’assistenza,<br />

del fisco locale e del sistema<br />

delle tariffe territoriali. In tale<br />

prospettiva di azione, la nostra<br />

federazione è pronta a<br />

promuovere e sostenere tutte<br />

le iniziative che scaturiranno<br />

dal vostro Congresso, al quale<br />

guardiamo con attenzione.<br />

(*) Segretaria Generale Fiba<br />

<strong>Cisl</strong> Campania<br />

rapporto tra <strong>il</strong> Dipartimento ed<br />

<strong>il</strong> personale in congedo del<br />

Corpo.<br />

“Tra i propri scopi, l’Associazione<br />

si propone di promuovere<br />

e cementare i vincoli di amicizia,<br />

di colleganza e solidarietà<br />

tra i vig<strong>il</strong>i del fuoco in<br />

congedo e quelli in servizio;<br />

tenere vivi tra i soci <strong>il</strong> ricordo<br />

delle tradizioni dei Corpi dei<br />

vig<strong>il</strong>i del fuoco; di svolgere attività<br />

di volontariato nonché di<br />

informazione, formazione ed<br />

addestramento in materia di<br />

sicurezza…di protezione civ<strong>il</strong>e<br />

in favore dei cittadini…; attività<br />

di collaborazione con <strong>il</strong><br />

Corpo nazionale dei vig<strong>il</strong>i del<br />

fuoco secondo le forme ed i<br />

modi indicati dal Dipartimento<br />

dei vig<strong>il</strong>i del fuoco, del soccorso<br />

pubblico e della difesa civ<strong>il</strong>e”<br />

ed è presente in tutti i Comandi<br />

del Paese facendo si che<br />

assieme ai suoi ricordi, alle sue<br />

esperienze, al suo vissuto, <strong>il</strong><br />

pensionato VVF, con questo<br />

sodalizio e la sua attività, consolidi<br />

sempre più, quotidianamente,<br />

un cordone ombelicale<br />

che nessuno mai potrà tagliare.<br />

Pompiere per una vita.... pompiere<br />

per sempre.<br />

(*) Segretario Regionale Federazione<br />

VVF <strong>Cisl</strong> Campania<br />

VIII CONGRESSO REGIONALE DELLA FNP-CISL


Insieme per superare<br />

le sfide del tempo<br />

di VINCENZO BRANCACCIO (*)<br />

La grave crisi economica<br />

che sta investendo l’intero<br />

panorama mondiale con <strong>il</strong> crollo<br />

dei mercati finanziari, <strong>il</strong> traballare<br />

delle banche e le preoccupazioni<br />

sulla tenuta del sistema,<br />

le difficoltà delle grandi<br />

aziende e dei mercati internazionali,<br />

in Italia come nel resto<br />

del mondo, grava soprattutto<br />

sulle fasce più deboli della società<br />

europea e italiana in particolare,<br />

le famiglie, i pensionati,<br />

i precari, i cassintegrati.<br />

Quella dei pensionati e degli<br />

anziani appare tra le più colpite<br />

dall’ondata del crollo economico-finanziario<br />

per una<br />

sorta di effetto domino che la<br />

espone al disagio sempre più<br />

diffuso e che pone problemi<br />

seri alla Politica e al Sindacato,<br />

sia per <strong>il</strong> presente che per<br />

<strong>il</strong> prossimo futuro.<br />

Ad aggravare la situazione sta<br />

<strong>il</strong> fatto che <strong>il</strong> nostro Paese, oltre<br />

che subire le conseguenze<br />

dell’attuale recessione economica,<br />

di cui è diffic<strong>il</strong>e prevedere<br />

gli sv<strong>il</strong>uppi, ha registrato<br />

negli ultimi due decenni un<br />

deciso e costante processo di<br />

invecchiamento della popolazione<br />

che, grazie ai progressi<br />

scientifici e della medicina, si<br />

è accompagnato anche ad una<br />

crescente aspettativa di vita.<br />

Ciò ha comportato per un verso<br />

la fuoriuscita dal sistema<br />

produttivo di soggetti ancora<br />

capaci e potenzialmente attivi<br />

in continuo aumento, dall’altro<br />

la crisi dell’offerta assistenziale,<br />

previdenziale, della<br />

sicurezza sociale, per la forte<br />

ricaduta sul piano della spesa<br />

pubblica direttamente connessa,<br />

per l’appunto, alla maggiore<br />

longevità delle persone.<br />

È evidente che se si è giunti a<br />

tale criticità, che vede vac<strong>il</strong>lare<br />

l’intero sistema delle tutele<br />

(pensioni, assistenza sanitaria…),<br />

ciò è dipeso in larga<br />

misura dal mancato adeguamento<br />

delle regole che hanno<br />

strutturato la previdenza sociale<br />

nel nostro Paese quando<br />

invece alcuni parametri della<br />

stessa venivano modificandosi<br />

rapidamente: c’è stato, insomma,<br />

uno sguardo poco attento<br />

ai cambiamenti in atto<br />

da parte della politica e dei<br />

governi che si sono succeduti<br />

in questi anni, e scarsa appare<br />

oggi la capacità di dare risposte<br />

normative efficaci.<br />

L’attuale momento storico,<br />

condizionato anche da irrisolte<br />

difficoltà strutturali, da incertezze<br />

sul lavoro sempre più<br />

improntato alla flessib<strong>il</strong>ità e<br />

alla precarietà, vede, quindi,<br />

Campania IX<br />

aumentare lo stato di reale indigenza<br />

di alcune categorie di<br />

lavoratori e dei pensionati.<br />

Usiamo dire che aumenta <strong>il</strong><br />

numero delle famiglie che<br />

non ce la fa ad arrivare alla fine<br />

del mese, in definitiva non<br />

è un luogo comune affermare<br />

che i ricchi diventano sempre<br />

più ricchi e i poveri sempre<br />

più poveri.<br />

Le politiche governative non<br />

convincono, mancano ad oggi<br />

interventi strutturali per uscire<br />

dalla crisi. Soprattutto la politica<br />

del risparmio a tutti i costi,<br />

quando tocca settori delicati<br />

come la sanità, e non voglio<br />

ignorare le sacche di<br />

sprechi presenti nel sistema,<br />

incide pesantemente sulle categorie<br />

più deboli, mina le<br />

certezze conquistate in termini<br />

di welfare.<br />

Lo stato delle cose impone<br />

anche al Sindacato di assumere<br />

posizioni precise in termini<br />

di proposta concreta per affrontare<br />

la crisi, per tutelare<br />

famiglie, pensionati, disoccupati.<br />

Occorre una grande unità interna,<br />

occorre un progetto politico-organizzativo<br />

più adeguato<br />

ai tempi, una maggiore<br />

sinergia Categorie-Confederazione.<br />

Tutti insieme possiamo essere<br />

più forti e vincere le difficoltà<br />

di un futuro molto incerto.<br />

Sono convinto che la <strong>Cisl</strong> ha<br />

nella sua storia, nella sua dirigenza<br />

ai vari livelli, nella vitalità<br />

delle Categorie che la<br />

animano, le risorse giuste per<br />

offrire un significativo contributo<br />

ad una reale svolta.<br />

Occorre essere uniti più che<br />

mai e superare le barriere<br />

ideologiche, attivare le sinergie<br />

tra le Categorie e disporsi<br />

al confronto liberi da riserve<br />

mentali e senza puntare alla<br />

salvaguardia dell’esistente<br />

che pure manifesta una forte<br />

domanda di cambiamento, occorre,<br />

insomma, mettere da<br />

parte i nostri egoismi individuali<br />

e guardare con occhi<br />

nuovi al futuro, sapere scegliere<br />

la classe dirigente per<br />

qualità, capacità, consenso,<br />

fedeltà ai valori della <strong>Cisl</strong>, per<br />

essere più forti.<br />

In questa prospettiva <strong>il</strong> mondo<br />

della scuola è e resta baluardo<br />

imprescindib<strong>il</strong>e, sicuro riferimento<br />

per scambi di esperienze<br />

e di buone pratiche, elaborate<br />

e da elaborare, al fine di<br />

superare le tante sfide che <strong>il</strong><br />

tempo pone e di assicurare ai<br />

giovani, alle famiglie, agli immigrati,<br />

ai pensionati tutti una<br />

vita dignitosa; per una scuola<br />

diversa da quella che propone<br />

l’attuale Governo occorre attrezzarsi<br />

e lottare.<br />

(*) Segretario Generale <strong>Cisl</strong><br />

Scuola Campania<br />

Progetto di<br />

ricomposizione del<br />

mondo del lavoro<br />

di ENZO SPERANZA (*)<br />

Sono lieto per l’opportunità<br />

concessa dallo slogan regionale:<br />

“Insieme oggi per un<br />

nuovo domani…” “…. anche<br />

per gli anziani una vita dignitosa”<br />

La Federazione da me rappresentata<br />

a livello regionale è<br />

consapevole che in una società<br />

dove si accelera la tendenza<br />

al cambiamento in atto<br />

e nella quale la ristrutturazione<br />

e la riorganizzazione della<br />

grande industria, insieme al<br />

processo di terziarizzazioni di<br />

interi comparti anche della<br />

piccola e media impresa, fungano<br />

da volano alla nascita di<br />

nuovi lavori, nuove lavoratrici,<br />

nuovi lavoratori e nuovi<br />

pensionati.<br />

In questo quadro, la nascita<br />

della Federazione del Lavoro<br />

non Dipendente fortemente<br />

voluta dalla categoria ed alla<br />

quale la <strong>Cisl</strong> ha dato <strong>il</strong> suo ragionato<br />

assenso, è un avvenimento<br />

epocale nell’area del<br />

lavoro autonomo organizzato<br />

ed elemento essenziale di ricomposizione<br />

all’interno del<br />

più ampio progetto del mondo<br />

del lavoro nel quale la Federazione<br />

Nazionale Pensionati<br />

assume sempre di più un ruolo<br />

importante anche nella ineluttab<strong>il</strong>e<br />

realtà che tutti i lavoratori<br />

attivi saranno un giorno<br />

con l’aiuto di Dio<br />

“pensionati”.<br />

L’area del lavoro non Dipendente,<br />

in una società articolata<br />

e plurale come quella in cui<br />

viviamo, rappresenta un elemento<br />

sociologico di completamento<br />

ed armonizzazione<br />

dei processi economici, per la<br />

sua forte connotazione di presidio<br />

del territorio: una insostituib<strong>il</strong>e<br />

cerniera fra capitale<br />

e lavoro, fra produzione e distribuzione,<br />

fra mercato globale<br />

e bisogni locali, in una<br />

società economicamente<br />

avanzata, ed è in tale ottica<br />

che <strong>il</strong> Clacs-<strong>Cisl</strong> Regione<br />

Campania si propone di creare<br />

rapporti sempre più operosi<br />

con le altre Federazioni della<br />

<strong>Cisl</strong>, ed in particolare con la<br />

Federazione Regionale Pensionati<br />

per promuovere nel<br />

suo interno un’organizzazione<br />

sociale nella quale ciascun lavoratore<br />

attivo o pensionato<br />

possa apportare <strong>il</strong> suo contributo<br />

necessario alla ricerca<br />

delle giuste e soddisfacenti risposte<br />

alle esigenze del lavoro<br />

in generale che la <strong>Cisl</strong> ha<br />

sempre con onore cercato di<br />

portare a più alti traguardi.<br />

Il patrimonio di idee e di progetto<br />

rappresentato dalle Federazioni<br />

della <strong>Cisl</strong>, ed in particolare<br />

della Federazione<br />

pensionati, deve essere tradotto<br />

in una forte presenza nel<br />

territorio e fra i lavoratori autonomi<br />

organizzati e lavoratori<br />

dipendenti per rompere<br />

schemi e visioni consolidati<br />

ed offrire alla categoria una<br />

visione strategica diversa, indicare<br />

che una diversa struttura<br />

organizzativa e di rappresentanza<br />

è possib<strong>il</strong>e e rivendicare,<br />

organizzando aree sempre<br />

più vaste nei nostri settori,<br />

che è possib<strong>il</strong>e concepire <strong>il</strong> lavoro<br />

non dipendente in maniera<br />

nuova e non residuale<br />

nel panorama economico del<br />

nostro Paese.<br />

Questo percorso iniziato dalla<br />

<strong>Fnp</strong> Regionale della ricomposizione<br />

unitaria e plurale di tematiche<br />

sia essenziale per far<br />

uscire dall’angusto spazio della<br />

visione parziale esperienze<br />

necessarie per definire, nella<br />

pratica politica e nel progetto<br />

generale, le linee di sv<strong>il</strong>uppo<br />

delle Federazioni.<br />

(*) Segretario Generale<br />

Clacs-<strong>Cisl</strong> Campania<br />

Garantire sostegno<br />

e solidarietà a<br />

pensionati ed anziani<br />

di CARLO COLARUSSO (*)<br />

Il decentramento dei poteri e<br />

di federalismo fiscale indica<br />

con sempre maggiore evidenza<br />

l’importate ruolo delle<br />

Istituzioni locali a fronte delle<br />

novità che stanno investendo<br />

la finanza degli Enti locali e<br />

che richiedono un rinnovato<br />

rapporto di collaborazione e<br />

cooperazione fra le autonomie<br />

stesse e a livello sindacale tra<br />

le categorie dei lavoratori attivi<br />

e i pensionati. In questo<br />

contesto si impone <strong>il</strong> rafforzamento<br />

costante con le organizzazioni<br />

di rappresentanza<br />

sociale per avvicinare sempre<br />

più le risposte ai bisogni della<br />

gente.<br />

Di fronte al duplice fenomeno<br />

dell’invecchiamento della popolazione<br />

e della riduzione<br />

dei tassi di occupazione degli<br />

over 50, i modelli organizzativi<br />

che oggi regolano le principali<br />

attività economiche sono<br />

sempre più in difficoltà.<br />

Per questo <strong>il</strong> sistema sindacale<br />

deve sempre riconoscere<br />

l’importante ruolo della categoria<br />

dei pensionati, e lottare<br />

per tutelare e difendere gli in-<br />

teressi di quella che oggi più<br />

che mai, rappresenta la fascia<br />

più debole della popolazione.<br />

Occorre recuperare <strong>il</strong> tempo<br />

perduto perché la categoria<br />

dei pensionati al pari delle altre<br />

categorie, ha esigenze e bisogni<br />

specifici, che vanno tutelati<br />

come tali all’interno della<br />

confederazione. I pensionarti<br />

pur non avendo contratti<br />

da rinnovare, hanno comunque<br />

diritto a partecipare alla<br />

redistribuzione delle ricchezze<br />

del paese, hanno diritto alla<br />

tutela del potere d’acquisto<br />

delle loro pensioni, alla qualità<br />

delle prestazioni sanitarie<br />

e quant’altro possa rendere<br />

migliori le loro condizioni di<br />

vita, dopo aver lavorato per<br />

anni.<br />

La Fai Campania ha sempre<br />

messo al centro dell’attività<br />

sindacale la persona umana,<br />

con i suoi bisogni e i suoi diritti,<br />

ed è per questo che non<br />

intende limitare la sua attività<br />

alla difesa e tutela dei lavoratori<br />

che rappresenta, convinta<br />

che in un mondo in cui sofferenza<br />

e povertà aumentano<br />

sempre più, bisogna tutelare<br />

le fasce più deboli e si impegna<br />

a cooperare attivamente<br />

allargando le sue aree di intervento<br />

per garantire sostegno e<br />

solidarietà ai pensionati.<br />

(*) Segretario Generale Fai<br />

<strong>Cisl</strong> Campania<br />

CATEGORIE CISL ED FNP INSIEME PER UN NUOVO DOMANI


Campania<br />

È <strong>il</strong> sistema dei valori di ciascuna comunità che definisce <strong>il</strong> significato della vecchiaia<br />

La società moderna ha bisogno degli anziani<br />

di MASSIMO DE BELLIS (*)<br />

Nel mondo antico la vecchiaia era un avvenimento<br />

eccezionale. Lo è ancor oggi,<br />

presso popoli sottosv<strong>il</strong>uppati ed ai margini della<br />

cosidetta civ<strong>il</strong>tà. La vita media non superava<br />

i 30 anni e assai pochi erano quelli che riuscivano<br />

a raggiungere una età avanzata (o considerata<br />

tale secondo gli standard della comunità<br />

di appartenenza).<br />

In esse <strong>il</strong> destino dei vecchi poteva essere molto<br />

diverso. La loro condizione osc<strong>il</strong>lava, infatti,<br />

tra i gradi estremi ed opposti del<br />

rifiuto/um<strong>il</strong>iazione e del rispetto/venerazione.<br />

Tali atteggiamenti erano la risultanze di innumerevoli<br />

fattori: economici, sociali, psicologici<br />

e magico- religiosi.<br />

Giocavano contro la vecchiaia<br />

Ed erano quindi responsab<strong>il</strong>i del rifiuto, dell’abbandono<br />

e spesso anche della soppressione<br />

dei vecchi, la scarsità di risorse e la mancanza<br />

di cibo. È fac<strong>il</strong>mente comprensib<strong>il</strong>e, infatti, la<br />

tendenza ad espellere dal tessuto sociale chi è<br />

improduttivo, per garantire la sopravvivenza<br />

del gruppo e quindi delle persone valide e dei<br />

bambini.<br />

Questo fattore appare, nella maggior parte dei<br />

casi, determinante. La emarginazione dei vecchi<br />

è ancora più comprensib<strong>il</strong>e in società con una<br />

rigida, e talora dispotica, organizzazione gerarchica,<br />

nella quale gli adulti sono padroni di tutto,<br />

dispongono della vita e della morte dei figli,<br />

alimentando in questo modo sentimenti di odio<br />

e desideri di rivalsa, quando le parti si invertono.<br />

Giocavano a favore dei vecchi<br />

Almeno fino a quando questi mantenevano vigore<br />

ed autosufficienza, la esperienza ed <strong>il</strong> patrimonio<br />

di conoscenza. In società primitive, in<br />

cui <strong>il</strong> tempo scorre immutab<strong>il</strong>e, senza alcun<br />

cambiamento, diventa prezioso per la comunità<br />

chi, meglio di tutti, conosce i modi per<br />

procurare <strong>il</strong> cibo e le tecniche per coltivare e<br />

per cacciare. Il vecchio è testimone di avvenimenti<br />

lontani, conosce riti e canti tribali e lega<br />

pertanto la comunità al suo passato. Essere<br />

vecchi, inoltre, è una eccezione, un grande segno<br />

di distinzione. Essi sono alle soglie della<br />

morte e sono quindi i migliori mediatori tra<br />

questo mondo e l’altro; si trovano, in certo<br />

modo, oltre la condizione umana ed immunizzati<br />

dai pericoli soprannaturali da cui questa è<br />

minacciata.<br />

A lato delle credenze di ordine magico-religioso,<br />

possono giocare a favore dei vecchi anche i<br />

sentimenti di affetto, che, in alcune comunità,<br />

si possono stab<strong>il</strong>ire tra i componenti delle varie<br />

generazioni. Tra i popoli, presso i quali i bambini<br />

e gli adolescenti vengono accuditi amorevolmente,<br />

i vincoli affettivi sono saldi ed è<br />

quindi più fac<strong>il</strong>e che <strong>il</strong> vecchio venga riguardato<br />

e riverito.<br />

Sulla base di tutte queste componenti, tra loro<br />

variamente ed intimamente fuse, si può comprendere<br />

quanto diversa sia stata la percezione e<br />

la considerazione della vecchiaia nelle varie<br />

culture.<br />

La vecchiaia è uscita dalla<br />

clandestinità<br />

L’immagine del nonno canuto, “cui si deve reverenza”<br />

da parte dei più giovani, circondato<br />

da figli e nipoti, dispensatore di saggezza e<br />

consigli, ed ancor più quella della nonna, paziente,<br />

saggia, mediatrice, dolce ed affettuosa,<br />

seppur ancor viva nell’immaginario popolare,<br />

è una costruzione retorica del passato. Tale immagine<br />

poteva essere attribuita ad anziani ap-<br />

CAMPANIA<br />

partenenti a classi sociali elevate, colte ed abbienti,<br />

in grado di raggiungere anche età avanzate<br />

per le buone condizioni igieniche, nutrizionali<br />

e di vita, detenendo fino alla fine (o<br />

quasi) <strong>il</strong> potere legato soprattutto al mantenimento<br />

delle disponib<strong>il</strong>ità economiche della famiglia.<br />

Oggi la vecchiaia con tutta la sua complessità<br />

ha una maggiore visib<strong>il</strong>ità sociale. A questo<br />

proposito Sergio Tramma, autore che da anni<br />

si occupa di anziani nell’ambito di educazione<br />

degli adulti (“I Nuovi Anziani” Meltemi editore<br />

- 2003), fa notare come la vecchiaia sia<br />

uscita dalla clandestinità, dopo un lungo periodo<br />

in cui è stata oggetto di studio e riflessione<br />

soltanto da parte degli esperti.<br />

Il motivo principale va ricercato nella tendenza<br />

all’invecchiamento della popolazione che i dati<br />

statistici r<strong>il</strong>evano da ormai mezzo secolo, invecchiamento<br />

tale da far affermare con sicurezza<br />

alla Molinatto che “le società occidentali<br />

a venire saranno mondi abitati da vecchi”.<br />

Nonostante la vecchiaia stessa sia ritenuta un<br />

indicatore della qualità della vita di un’intera<br />

società, alcuni autori trattano <strong>il</strong> fenomeno dell’aumento<br />

degli anziani come un problema per<br />

<strong>il</strong> quale cercare soluzioni. Ne parla per esempio<br />

Dan<strong>il</strong>o Giori che titola <strong>il</strong> paragrafo sull’argomento<br />

“La dimensione quantitativa del problema<br />

in Italia”.<br />

A mio avviso <strong>il</strong> problema principale non è tanto<br />

dovuto all’aumento del numero degli anziani<br />

nella nostra società, quanto alla mancata<br />

elaborazione culturale di questo fenomeno; gli<br />

anziani in fondo spaventano perché ne conserviamo<br />

un’immagine negativa, perdente, che<br />

non è fedele alla realtà.<br />

Appare come un messaggio razionale, ma in<br />

realtà si prepara, in questo modo, un futuro imbarbarito<br />

in cui ogni vita non ha più valore per<br />

se stessa e non è un dono per gli altri.<br />

È un problema di tutti: quale sarà <strong>il</strong> mio domani<br />

da anziano? La vita veramente vale solo per<br />

ciò che produco e finché posso essere ut<strong>il</strong>e?<br />

La condizione dell’anziano riguarda tutti, nessuno<br />

escluso, i ricchi come i poveri.<br />

Per i poveri la condizione anziana è una miseria<br />

in più. L’attenzione agli anziani rivela<br />

un’altra concezione di vita. La vita non è solo<br />

attività o solo guadagno; né solo lavoro, è<br />

qualcosa di più misteriosamente complesso.<br />

Occhi spenti, abiti laceri<br />

ma sempre un uomo<br />

C’è bisogno degli anziani: è l’equ<strong>il</strong>ibrio di un<br />

sistema di vita umano. Senza l’anziano la vita<br />

della nostra Europa perde molto in umanità, si<br />

impoverisce perdendo la memoria del passato<br />

e <strong>il</strong> valore di ciò che è umano. Direi che restituire<br />

spazio alla vecchiaia ricompone l’ecologia<br />

del vivere.<br />

Non siamo di fronte a un rudere, siamo vicini a<br />

qualcuno che ama, che piange, che prega, che<br />

ricorda, che spera. Non è vero che non possiamo<br />

fare più nulla con lui; anche se è triste riconoscere<br />

le devastazioni degli anni. Noi possiamo<br />

esser contagiati dal nostro mondo che esalta<br />

l’efficienza e dimentica e butta ciò che non<br />

conta più, ciò che è vecchio, superato.<br />

È impressionante constatare che nelle case di<br />

riposo, o nelle visite, possiamo fare <strong>il</strong> callo ai<br />

suoi mali. Qualcuno ha detto che non c’è posto<br />

per l’anziano sotto i grattacieli; per questo,<br />

coloro che, ogni giorno, sono chiamati a vederli,<br />

a visitarli, ad ascoltarli, a servirli debbono<br />

fare rifornimento di pensieri e di verità, rinnovarsi<br />

nel rispetto che è loro dovuto.<br />

Può avere gli occhi spenti, la barba non rasata,<br />

gli abiti laceri, può essere stato dimenticato dai<br />

figli: è sempre un uomo, una persona umana;<br />

merita rispetto; ha diritto alla sua dignità, vale<br />

più di una banca, anche se deve vivere con la<br />

pensione sociale.<br />

Vicino a lui, puoi sentirti una samaritana: le<br />

botte, a volte, le ha ricevute tutte al di dentro.<br />

Un giorno era giovane, aveva <strong>il</strong> passo elastico,<br />

sfidava la bufera; oggi è curvo, teme una bava<br />

di vento che si insinua in una fessura; un giorno,<br />

col suo lavoro manteneva una famiglia intera,<br />

oggi deve ricevere, sopporta l’um<strong>il</strong>iazione<br />

di dover dipendere. Per questo merita più<br />

rispetto: ha bisogno di te.<br />

L’anziano ha bisogno di te<br />

e tu di lui<br />

Chi l’assiste deve svolgere <strong>il</strong> ruolo dell’occhio<br />

che non vede, del figlio lontano, che non si ricorda,<br />

che non ritorna. Se è rimasto solo, merita<br />

più attenzione, perché più invalido. Ogni<br />

disadattamento che abbassa <strong>il</strong> suo tono e <strong>il</strong> suo<br />

umore non deve essere sorpassato senza nota,<br />

perché sarebbe come superare <strong>il</strong> corpo piagato<br />

del poveretto assalito dai banditi sulla via di Gerico.<br />

Un’assistente geriatrica, che, entrando in casa<br />

di un anziano, pensasse di avere svolto <strong>il</strong> suo<br />

lavoro, rassettando <strong>il</strong> letto, curando l’igiene<br />

dell’ambiente pensasse più ai mob<strong>il</strong>i, alle cose<br />

sue che a lui non merita alcuna considerazione.<br />

Spesso rispetto non significa neppure chinarsi<br />

sulle piaghe, basta avere un momento per<br />

ascoltarlo fermarsi, per rispondere con un sorriso,<br />

una promessa di ritorno, con una osservazione<br />

di speranza.<br />

Non ha rispetto chi non considera, chi non arriva<br />

a gustare la sua compagnia. L’anziano ha<br />

bisogno di gratificazione; gode se qualcuno ha<br />

ancora bisogno di lui; cerca sicurezza.<br />

Il rispetto parte da questi riconoscimenti, e assume<br />

una dimensione di infinito.<br />

Qualche antica testimonianza<br />

Il primo accenno ai problemi della vecchiaia si<br />

trova nella testimonianza dello scriba egiziano<br />

Ptahhotep, risalente al 2450 a.C. e contenuta<br />

nel Papiro di Smith. Essa contiene una<br />

impietosa descrizione dell’età sen<strong>il</strong>e. “La vecchiaia<br />

è sopraggiunta, l’età avanzata si è abbattuta,<br />

lo sfinimento è arrivato, la debolezza<br />

si rinnova. Egli passa ogni giorno a dormire,<br />

VIII CONGRESSO REGIONALE DELLA FNP-CISL<br />

X<br />

come ricaduto nell’infanzia. La vista cala, diventa<br />

duro d’orecchi, la forza viene meno, <strong>il</strong><br />

cuore è stanco,<br />

la bocca è s<strong>il</strong>enziosa, non parla più,<br />

<strong>il</strong> cuore non c’è più, non si ricorda più di ieri,<br />

tutto, le ossa fanno soffrire.<br />

Il buono si trasforma in cattivo.<br />

Ogni gusto scompare.<br />

L’azione della vecchiaia sul genere umano<br />

è cattiva sotto ogni aspetto.<br />

Il naso è chiuso, non respira più,<br />

è penoso sia alzarsi che sedersi<br />

La vecchiaia è <strong>il</strong> peggior malanno<br />

che possa affliggere un uomo.<br />

Terenzio sosteneva che: “senectus ipsa morbus<br />

est”; la vecchiaia di per sé è una malattia. Ciò<br />

non corrisponde a verità se la si interpreta nel<br />

senso che i vecchi sono quasi sempre degli individui<br />

malati.<br />

Un’unica conclusione si può trarre e cioè che<br />

la condizione del vecchio dipende soprattutto<br />

dal contesto sociale.<br />

È <strong>il</strong> sistema dei valori che definisce <strong>il</strong> significato<br />

della vecchiaia e svela, senza equivoci, la<br />

vera essenza dei principi e dei fini di ciascuna<br />

società.<br />

Nel “Cato Maior de senectute” scritta da Cicerone<br />

nel 44 a.C.<br />

Questo famoso saggio di Cicerone sulla vecchiaia<br />

si svolge sottoforma di dialogo tra Catone<br />

<strong>il</strong> Maggiore e due giovani romani, Lelio e<br />

Scipione, che gli fanno visita nella sua casa.<br />

Cicerone ha così modo di spiegare la sua f<strong>il</strong>osofia,<br />

evidenziando come anche la vecchiaia<br />

possa essere una fase felice della vita per gli<br />

uomini che hanno saputo operare con saggezza<br />

e con giustizia.<br />

(*) Segretario Generale Medici <strong>Cisl</strong> Campania<br />

Il presente supplemento è stato chiuso<br />

in redazione <strong>il</strong> 30 gennaio 2009


Pensionati<br />

marzo 2009<br />

Il Presidente Napolitano<br />

in Calabria…<br />

e gli impegni di Loiero<br />

di GIUSEPPE MERCURIO<br />

Nelle stesse ore in cui la <strong>Fnp</strong> di Reggio Calabria celebrava<br />

<strong>il</strong> proprio Congresso provinciale, <strong>il</strong> Presidente<br />

della Repubblica, On. Giorgio Napolitano, apriva la due<br />

giorni della sua visita in Calabria: dall’Università di Arcavacata<br />

a Lamezia Terme e poi a Reggio Calabria, due giornate<br />

intense con le comunità accademiche e con la folla.<br />

Due giorni per far sapere ai calabresi che <strong>il</strong> Presidente della<br />

Repubblica è a fianco delle forze più vitali del Mezzogiorno,<br />

della gente che soffre, del volontariato e delle istituzioni<br />

che si sforzano di superare le tante marginalità ed i moltissimi<br />

condizionamenti.<br />

Noi della Federazione dei Pensionati <strong>Cisl</strong> della Calabria<br />

abbiamo seguito i discorsi, le sollecitazioni ed i richiami<br />

del Presidente, cogliendone i significati, la positività dei<br />

messaggi ed anche le tantissime analogie con <strong>il</strong> nostro impegno<br />

sociale mirato a ridurre le innumerevoli ingiustizie<br />

che si consumano in modo grave da troppi anni ai danni dei<br />

più deboli.<br />

Il Presidente ha r<strong>il</strong>evato, tra l’altro, la drammatica caduta<br />

di attenzione da parte di tutte le forze rappresentative del<br />

Paese verso <strong>il</strong> Mezzogiorno e verso <strong>il</strong> tema del rapporto tra<br />

Mezzogiorno e sv<strong>il</strong>uppo complessivo del Paese. È quanto<br />

da tempo la <strong>Cisl</strong> calabrese va affermando, rimarcando come<br />

da molti anni la Calabria ed <strong>il</strong> Mezzogiorno siano spariti<br />

dall’agenda dei Governi nazionali, restando assenti totalmente<br />

o marginali.<br />

Nei discorsi fatti in Calabria dal Presidente Napolitano sono<br />

emersi anche garbati ma decisi r<strong>il</strong>ievi rivolti alla classe politica<br />

calabrese; Egli ha parlato di “preoccupante inerzia” dei<br />

politici del Sud, per la qual cosa ha sollecitato tutti a rimboccarsi<br />

le maniche, ad assumersi le proprie responsab<strong>il</strong>ità ed a<br />

fare bene la propria parte. Come dire, dovete essere voi per<br />

primi ad essere credib<strong>il</strong>i ed a saper difendere la giustizia sociale,<br />

sv<strong>il</strong>uppando politiche virtuose per la eliminazione delle<br />

tante frag<strong>il</strong>ità sociali.<br />

Abbiamo r<strong>il</strong>evato, nella circostanza della visita presidenziale,<br />

come la Massima Carica dello Stato abbia operato una significativa<br />

selezione degli impegni pubblici e dei luoghi da<br />

visitare: non si è recato in Consiglio Regionale, né in altre<br />

sedi istituzionali della politica, ma nei luoghi della cultura,<br />

le Università, dove si forma la classe dirigente del domani;<br />

in alcuni centri del volontariato e del non profit dedicati al<br />

sostegno dei deboli e degli emarginati, tra le gente comune.<br />

Avrà pure un significato questa selezione? A nostro avviso è<br />

un ulteriore monito ad una classe politica che non riesce a<br />

svolgere in modo appropriato <strong>il</strong> suo ruolo al servizio del bene<br />

comune.<br />

Quello che maggiormente ci piace rimarcare di questo importante<br />

evento per la Calabria è la sua grande valenza sociale,<br />

soprattutto quando <strong>il</strong> Presidente, visitando la Piccola<br />

Opera Papa Giovanni di Reggio Calabria afferma che “…in<br />

Calabria servono anche iniziative di alto valore sociale”. Il<br />

Presidente, da padre e da nonno premuroso di tutti gli Italiani,<br />

ha letto in modo appropriato i veri disagi della Calabria,<br />

dove sono colpevolmente assenti le risposte ai bisogni di salute<br />

e le politiche sociali non intese come elargizioni caritatevoli<br />

ma come fattori strutturali per la eliminazione definitiva<br />

del gap tra Nord e Sud dell’Italia.<br />

Nei giorni scorsi noi della <strong>Fnp</strong> Calabria abbiamo salutato<br />

positivamente le dichiarazioni di impegno di fine anno da<br />

parte del Presidente della Regione On. Loiero, <strong>il</strong> quale affermava<br />

tra l’altro che <strong>il</strong> 2009 sarebbe stato principalmente<br />

“l’anno del programma sociale della Regione Calabria”.<br />

Nel messaggio abbiamo colto due aspetti: uno positivo per<br />

l’impegno assunto, uno negativo circa l’ammissione implicita<br />

che fino ad ora non è stato fatto nulla in questa direzione.<br />

Allora ci viene spontaneo ribadire al Presidente Loiero la richiesta<br />

di coerenza e consequenzialità, non fosse per altro<br />

che per corrispondere in modo serio alle sollecitazioni ed ai<br />

richiami del Presidente della Repubblica.<br />

L’on. Loiero ha detto anche che “…Il Presidente della Repubblica<br />

conosce bene la nostra realtà più di quanto si possa<br />

immaginare…”. Ci chiediamo e chiediamo all’on. Loiero<br />

se anche la classe politica regionale abbia altrettanta consapevolezza<br />

dei drammi che i calabresi vivono da anni sulla<br />

loro pelle, primi fra tutti quelli derivanti dalla mancanza di<br />

politiche serie e coerenti nell’offerta di servizi sanitari e sociali<br />

all’altezza dei tempi.<br />

Il nostro auspicio, come attori sociali da sempre impegnati a<br />

fianco dei più deboli, è che dalla solennità degli impegni e<br />

dalle sferzate del Presidente della Repubblica, la Regione<br />

Calabria sappia trarre le debite conseguenze, evitando che<br />

venga sv<strong>il</strong>ita la forte valenza istituzionale e l’attenzione del<br />

Presidente della Repubblica nei confronti della Calabria o,<br />

quel che è peggio, che si continui da parte della nostra classe<br />

dirigente a “vivere alla giornata”.<br />

(*) Segr. gen. <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> Calabria<br />

Calabria XI<br />

Calabria<br />

Illustrissimo Signor Presidente,<br />

nell’intervista r<strong>il</strong>asciata all’Ansa a fine<br />

anno 2008, Lei ha dichiarato, tra l’altro,<br />

che “<strong>il</strong> 2009 sarà soprattutto l’anno in<br />

cui prenderà vita l’attuazione del programma<br />

sociale del governo regionale…<br />

sarà avviato un piano contro la povertà,<br />

di sostegno alle famiglie bisognose,<br />

a tutte le fasce deboli della società,<br />

alle donne in difficoltà con un programma<br />

a loro dedicato, ai giovani ed agli<br />

anziani, con un intervento molto più<br />

corposo della social card del governo<br />

per gli anziani”.<br />

La solennità dell’impegno che emerge<br />

dalle Sue parole è per noi della <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong><br />

musica melodiosa, dalle cui note traspare<br />

la volontà della Regione Calabria,<br />

espressa dalla massima rappresentanza,<br />

di mettere in atto, finalmente, politiche<br />

sociali adeguate per le fasce deboli della<br />

popolazione e, tra queste, anche quella<br />

degli anziani. C’è nella Sua dichiarazione<br />

anche una implicita ammissione che<br />

finora si è fatto molto poco in direzione<br />

delle fasce deboli della popolazione calabrese,<br />

ecco perché salutiamo con fiduciosa<br />

speranza le Sue affermazioni.<br />

Lei sa bene, Signor Presidente, quanto la<br />

<strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong> da sempre ed in modo ricorrente<br />

incalzino la Giunta ed <strong>il</strong> Consiglio<br />

Regionale affinché si legiferi in modo<br />

strutturale nel campo delle politiche sociali;<br />

è anche nota la nostra posizione di<br />

attori sociali che vogliono concertare e<br />

proporre in modo concreto, senza pretendere<br />

di fare i primi della classe, ma po-<br />

Crotone<br />

Disatteso <strong>il</strong><br />

Protocollo d’intesa<br />

tra Cg<strong>il</strong>-<strong>Cisl</strong>-U<strong>il</strong> e<br />

Autonomie Locali<br />

Si è svolta a Crotone la conferenza stampa<br />

indetta dai Sindacati dei Pensionati<br />

Spi-Cg<strong>il</strong>-<strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> U<strong>il</strong>p-U<strong>il</strong>, dal Terzo<br />

Settore e dalle Associazioni di Volontariato,<br />

per <strong>il</strong>lustrare l’Invito-Diffida all’Assessorato<br />

Regionale alle Politiche<br />

Sociali contro <strong>il</strong> Piano degli interventi<br />

dei Distretti socio-sanitari della Provincia<br />

di Crotone adottato senza <strong>il</strong> necessario<br />

percorso di concertazione ed in assenza<br />

di quel minimo coinvolgimento dei<br />

soggetti pubblici e privati presenti nel<br />

territorio.<br />

Tutto ciò contrasta con quanto stab<strong>il</strong>ito<br />

dalla Legge Regionale del 26/11/2003, n.<br />

23, attuativa della legge nazionale<br />

328/2000, nonché dal Protocollo d’Intesa<br />

tra Cg<strong>il</strong>-<strong>Cisl</strong>-U<strong>il</strong> e Anci siglato <strong>il</strong><br />

15/12/2007, che promuove e sostiene la<br />

concertazione negoziata nel territorio al<br />

fine di indicare orientamenti ed indirizzi,<br />

proposte e percorsi operativi sui temi del<br />

Welfare Locale, Mob<strong>il</strong>ità, Sicurezza, Politiche<br />

Fiscali e Tariffarie etc.<br />

La mancanza di qualunque attività di<br />

confronto, partecipazione e discussione<br />

tra i soggetti istituzionali e sociali presenti<br />

nel territorio provinciale rende <strong>il</strong><br />

Piano degli Interventi Socio-Sanitario di<br />

Crotone inefficace e privo non solo del<br />

consenso politico e sociale ma anche della<br />

necessaria coerenza rispetto ai bisogni,<br />

alle necessità, alle attese delle comunità<br />

e dei cittadini.<br />

Occorre al contrario aprire una fase intensa<br />

di concertazione nelle comunità per<br />

promuovere politiche ed interventi finalizzati<br />

ha rafforzare la rete dei servizi, migliorare<br />

l’integrazione, praticare la sussidarietà.<br />

In sintesi, l’Amministrazione Comunale<br />

di Crotone, capof<strong>il</strong>a del Distretto<br />

Socio Sanitario n. 4, ha disatteso ogni<br />

aspettativa di promozione e di partecipa-<br />

nendosi come strumento interlocutorio di<br />

servizio per la risoluzione di annosi problemi,<br />

quali quelli di una Sanità che sia<br />

in grado di dare risposte di salute efficienti<br />

ed efficaci, ma anche di interventi<br />

sociali che non siano relegati al rango di<br />

“azioni caritatevoli”.<br />

Condividiamo con Lei <strong>il</strong> giudizio negativo<br />

sulla “social card” del Governo nazionale,<br />

proprio perché ha <strong>il</strong> sapore dell’elemosina<br />

tanto decantata, ma priva di<br />

reale efficacia sulle povertà oggi più che<br />

mai accentuate dalla crisi in atto.<br />

È a Lei nota, inoltre, la battaglia della <strong>Cisl</strong><br />

e della <strong>Fnp</strong> perché anche la Calabria abbia<br />

una sua legge a sostegno dei non-autosufficienti,<br />

così come esiste in quasi<br />

tutte le altre Regioni d’Italia, in modo<br />

che le assegnazioni del Fondo Sociale<br />

Europeo, quelle nazionali e le stesse risorse<br />

regionali finalizzate proprio alla<br />

non-autosufficienza siano impegnate in<br />

modo appropriato e non debbano invece<br />

essere ut<strong>il</strong>izzate solo per pagare le strutture<br />

accreditate o per elargizioni mediante<br />

bandi regionali annuali che non soddisfano<br />

la platea delle tante famiglie afflitte<br />

dalla presenza e dalla gestione dignitosa<br />

dei soggetti non-autosufficienti.<br />

Con estrema chiarezza confermiamo a<br />

Lei, così come abbiamo più volte fatto<br />

con <strong>il</strong> titolare del competente Assessorato<br />

e, quando ci è stato possib<strong>il</strong>e, con i componenti<br />

della 3^ Commissione, di essere<br />

fortemente critici e contrari alle azioni ed<br />

agli interventi tampone, come quelli che<br />

consentono a qualche comune di aderire<br />

Notizie dalla Calabria<br />

zione delle forze sociali e del Sindacato in<br />

modo particolare alla redazione del Piano<br />

degli interventi che impegnerà risorse pari<br />

e 1.243.069,76 ed in tal senso ha chiesto<br />

che lo stesso venga revocato per favorire<br />

la consultazione e la concertazione con le<br />

forze sociali e con tutte le Organizzazioni<br />

presenti sul territorio, così come previsto<br />

dalla L.R. 23/2003. (F. Russo)<br />

Crotone<br />

Nuovi itinerari di<br />

speranza contro la<br />

‘ndrangheta<br />

La Federazione dei Pensionati <strong>Cisl</strong> di Crotone<br />

parteciperà alla Manifestazione definita<br />

“Dall’alleanza al progetto”. La manifestazione<br />

che è giunta alla sua seconda<br />

edizione, rappresenta l’espressione dell’Alleanza<br />

con la Locride e con la Calabria,<br />

contro la ‘ndrangheta e le massonerie<br />

deviate. L’importante appuntamento sarà<br />

l’occasione per riflettere sul quadro delle<br />

iniziative svolte, l’impegno sulla programmazione<br />

delle future attività, <strong>il</strong> necessario<br />

rafforzamento delle alleanze sociali sia in<br />

Calabria che nel resto d’Italia.<br />

Per la Regione Calabria e, quest’anno in<br />

particolare, per la città di Crotone, rappresenta<br />

un grande evento per esprimere<br />

un Progetto condiviso tra cittadinanza<br />

attiva, responsab<strong>il</strong>ità sociale e collettiva,<br />

i frutti della cooperazione, la non violenza,<br />

i nuovi itinerari di speranza.<br />

L’evento si inserisce in un percorso avviato<br />

l’anno precedente facendo seguito<br />

agli impegni assunti nel 2008 a Locri,<br />

giorno in cui migliaia di persone e centinaia<br />

di enti provenienti da tutta Italia<br />

hanno consolidato l’Alleanza sottoscritta.<br />

La Manifestazione Nazionale deve e<br />

vuole essere la voce di tutti, una voce<br />

che parte dal basso, dal vivere quotidiano,<br />

dalle storie degli uomini e delle donne<br />

del nostro tempo.<br />

Mettere in luce i sogni, le speranze, le<br />

aspettative e, soprattutto, lo starci dentro<br />

con dignità e giustizia, assumendo la<br />

Responsab<strong>il</strong>e regionale:<br />

Giuseppe Mercurio<br />

Hanno collaborato:<br />

F. Russo - Iginio Carvelli (coord.<br />

per la Calabria)<br />

“Signor Presidente, La prendiamo in parola!”<br />

ai bandi regionali per i pochi fondi messi<br />

a disposizione annualmente per l’assistenza<br />

domic<strong>il</strong>iare agli anziani, che alla<br />

fine soddisfano le esigenze di poche famiglie,<br />

restano limitate nel tempo e prive<br />

del carattere della universalità.<br />

Ecco perché, signor Presidente, La prendiamo<br />

in parola e continuiamo a rivendicare,<br />

come <strong>Cisl</strong> e come <strong>Fnp</strong> interventi<br />

sociali strutturali ed organici, capaci di<br />

dare risposte alle oltre 80.000 famiglie<br />

con non-autosufficienti. La famiglia, tra<br />

l’altro, non può continuare ad essere l’unico<br />

ammortizzatore sociale, tra l’altro<br />

ben considerato sul piano dei principi in<br />

una apposita legge regionale, che è ancora<br />

priva di finanziamento.<br />

Le vogliamo anche dire, signor Presidente,<br />

che da oltre due anni giace negli<br />

uffici del Consiglio Regionale una proposta<br />

di legge regionale per la non-autosufficienza,<br />

elaborata dalla <strong>Cisl</strong> e dalla<br />

<strong>Fnp</strong>, apprezzata da quanti, primo fra tutti<br />

<strong>il</strong> Presidente della 3^ Commissione<br />

Cons<strong>il</strong>iare, hanno avuto modo di intercettarla<br />

e leggerla.<br />

Siamo certi che la Sua sensib<strong>il</strong>ità e gli<br />

impegni solenni da Lei assunti siano finalmente<br />

risolutivi ed in modo organico<br />

e strutturale dei tanti bisogni sociali. Su<br />

questa strada ci troverà pronti e disponib<strong>il</strong>i<br />

a concorrere, attraverso una buona<br />

concertazione, affinché finalmente anche<br />

la Calabria possa entrare nel novero delle<br />

regioni virtuose per le politiche sociali.<br />

G. Mercurio<br />

cooperazione come<br />

st<strong>il</strong>e di vita e nuova<br />

cultura al Sud.<br />

Il programma prevede<br />

oltre alla Veglia Ecumenica<br />

presso <strong>il</strong> Duomo dell’Arcidiocesi di<br />

Crotone-Santa Severina anche un raduno<br />

nel piazzale antistante la sede Inps per un<br />

corteo che raggiungerà Piazza della Resistenza<br />

nella quale ci saranno le comunicazioni<br />

dei rappresentanti dell’Alleanza.<br />

La giornata terminerà con alcuni concerti<br />

che conferiranno un aspetto festoso e accogliente<br />

ai partecipanti. (F. Russo)<br />

Lamezia Terme<br />

Inaugurata la<br />

nuova lega <strong>Fnp</strong><br />

È stata inaugurata la nuova Sede della<br />

<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Lamezia Terme nel territorio<br />

di Nicastro, intitolata ad “Adolfo Cembalo”.<br />

All’evento hanno partecipato oltre<br />

che <strong>il</strong> Segretario Generale della <strong>Fnp</strong> Provinciale<br />

Antonio Maio anche <strong>il</strong> Segretario<br />

Generale della <strong>Fnp</strong>-Calabria Giuseppe<br />

Mercurio, <strong>il</strong> Segretario Generale della<br />

Ust <strong>Cisl</strong> Mimmo Cubello con la Segreteria,<br />

la Coordinatrice Regionale Donne<br />

S<strong>il</strong>vana Sacco, <strong>il</strong> Presidente dell’Anteas<br />

Regionale Domenico Sacco nonché un<br />

folto gruppo di iscritti tutti accomunati<br />

da immutab<strong>il</strong>e affetto nei confronti del<br />

mai dimenticato Adolfo Cembalo già Segretario<br />

Generale della <strong>Fnp</strong> del Comprensorio<br />

di Lamezia.<br />

>> segue a pagina XII


Lamezia Terme<br />

Inaugurata<br />

la nuova lega <strong>Fnp</strong><br />

>> segue da pagina XI<br />

Nell’occasione hanno preso la parola<br />

Maio, <strong>il</strong> quale, dopo aver sottolineato<br />

l’importanza che riveste<br />

soprattutto, oggi, l’apertura di una<br />

nuova sede si è soffermato anche<br />

sul valore del decentramento sindacale<br />

e sull’importanza del radicamento<br />

delle strutture sindacali nel<br />

territorio, indispensab<strong>il</strong>e per venire<br />

incontro alle sempre più pressanti<br />

esigenze dei pensionati. La <strong>Fnp</strong>, ha<br />

continuato Maio, è presente fin dal<br />

1973 nella realtà lametina con un<br />

ruolo ed una azione sindacale importante<br />

per difendere i diritti, per<br />

conquistare migliori condizioni di<br />

vita, per proporre interventi per lo<br />

sv<strong>il</strong>uppo, per rivendicare servizi<br />

sociali efficienti, per dare risposte<br />

ai bisogni dei pensionati. È necessario,<br />

quindi, costruire a Lamezia<br />

una Lega <strong>Fnp</strong> forte, autorevole, capace<br />

di sv<strong>il</strong>uppare vertenzialità ed<br />

assicurare servizi ai nostri soci, in<br />

grado di continuare a svolgere con<br />

maggiore protagonismo compiti e<br />

funzioni di rappresentanza sociale,<br />

per meglio interpretare i bisogni<br />

dei pensionati e di confrontarsi con<br />

le istituzioni, Comune e Asl. Maio,<br />

inoltre, ha ricordato con particolare<br />

affetto la meritoria opera svolta da<br />

Adolfo Cembalo non solo per <strong>il</strong><br />

sindacato ma soprattutto per tutta la<br />

popolazione di Nocera Terinese e<br />

del Comprensorio, dove egli ha<br />

prevalentemente svolto la sua attività<br />

sindacale. Cembalo è stato un<br />

quadro sindacale che sentiva forte<br />

<strong>il</strong> valore della m<strong>il</strong>itanza e dell’appartenenza,<br />

l’amore per <strong>il</strong> lavoro<br />

sindacale ed <strong>il</strong> desiderio di porsi in<br />

maniera disinteressata al servizio<br />

degli anziani e delle fasce deboli<br />

delle nostre Comunità. Dello stesso<br />

tenore sono stati gli interventi del<br />

Segretario Regionale Mercurio, che<br />

ha ricordato, come <strong>il</strong> sindacato, pur<br />

tra le sue esigenze di ammodernamento,<br />

pur nella parzialità della sua<br />

rappresentanza, è una risorsa importante<br />

di questo Paese e della Calabria,<br />

un Paese che ha bisogno di<br />

guardare “oltre al conflitto politico”<br />

e ritrovare le ragioni profonde<br />

di una coesione sociale che ci permetta<br />

di superare le difficoltà attuali,<br />

r<strong>il</strong>anciare lo sv<strong>il</strong>uppo, fare fronte<br />

alle tante nuove ed emergenti situazioni<br />

di disagio. Positivo ed importante<br />

<strong>il</strong> giudizio del Segretario Generale<br />

della <strong>Cisl</strong> di Catanzaro<br />

Mimmo Cubello rispetto all’iniziativa<br />

di apertura della Sede <strong>Fnp</strong> che<br />

si inserisce in un contesto politico<br />

ed organizzativo della intera Organizzazione<br />

finalizzato a migliorare<br />

la presenza nel territorio per esaltare<br />

le politiche di concertazione e<br />

contrattazione e sv<strong>il</strong>uppare la rete<br />

dei servizi verso i nostri associati.<br />

Particolarmente emozionante, inoltre,<br />

è stato l’intervento della Sig.ra<br />

Cembalo Loredana, figlia di Adolfo<br />

e collaboratrice da molti anni della<br />

<strong>Fnp</strong> Regionale che ha partecipato<br />

all’inaugurazione accompagnata da<br />

tutti i fam<strong>il</strong>iari. Loredana ha tracciato<br />

un breve ma intenso prof<strong>il</strong>o<br />

del padre, spentosi nel 1998, ha ricordato<br />

i lunghi anni spesi nella<br />

lotta sindacale accanto a molti dei<br />

presenti alla cerimonia e l’onestà e<br />

la lealtà di un grande uomo che,<br />

pur con i difetti tipici delle personalità<br />

forti ed esuberanti, è stato e<br />

potrà essere da guida ed insegnamento<br />

per tutte le nuove generazioni<br />

di sindacalisti. Ha sottolineato<br />

come <strong>il</strong> suo impegno nella famiglia<br />

e nel sindacato, la sua partecipazione<br />

e la sua dedizione per entrambi<br />

hanno fatto di lui una persona veramente<br />

singolare ma di grande<br />

um<strong>il</strong>tà che ha saputo insegnare e<br />

imparare dalla sua famiglia, che<br />

con <strong>il</strong> suo esempio li ha resi persone<br />

migliori.<br />

La cerimonia ha, inoltre, visto la<br />

straordinaria presenza del parroco<br />

Don Natale Colafati che oltre alla<br />

benedizione dei locali ha conferito<br />

a tutti i presenti un saluto e un augurio<br />

affettuoso invocando per tutti<br />

la protezione di Dio.<br />

Calabria XII<br />

Reggio Calabria<br />

“Anche per gli anziani una vita dignitosa”<br />

Questo lo slogan che da <strong>il</strong> via alla stagione congressuale<br />

Presenti <strong>il</strong> Segretario Generale Nazionale Antonio<br />

Uda, <strong>il</strong> Segretario Generale della <strong>Fnp</strong> Calabria<br />

Giuseppe Mercurio, <strong>il</strong> Segretario Generale della <strong>Cisl</strong><br />

Calabria Luigi Sbarra, <strong>il</strong> Segretario Generale della<br />

<strong>Cisl</strong> di Reggio Calabria Cosimo Piscioneri, 110<br />

delegati, le delegazioni di Spi-Cg<strong>il</strong>, U<strong>il</strong>-U<strong>il</strong>p guidate<br />

dai Segretari Generali Demetrio Marra e Mario<br />

Zavettieri ed altri numerosi invitati. La stagione<br />

congressuale, che si concluderà con <strong>il</strong> congresso<br />

Nazionale <strong>il</strong> 28/30 Apr<strong>il</strong>e, coincide con una<br />

congiuntura diffic<strong>il</strong>e e drammatica.<br />

La Relazione della Segreteria, <strong>il</strong>lustrata dal Segretario<br />

Generale Antonio Mammì, si è inserita in un<br />

momento cruciale sullo scenario mondiale, segnato<br />

da una pesantissima crisi economica ma soprattutto<br />

da una carenza di modelli ideali che consentano di<br />

progettare un “nuovo sostenib<strong>il</strong>e”:<br />

Il sindacato – tutto <strong>il</strong> sindacato e <strong>il</strong> sindacato dei<br />

pensionati in particolare, che, è stato definito<br />

“più sindacato degli altri”, proprio per la specificità<br />

dei soggetti di cui si occupa, i più deboli fra i<br />

deboli, la cui tutela necessita di una pluralità e<br />

ampiezza di strumenti – è chiamato a una diffic<strong>il</strong>issima<br />

sfida perché è chiamato a dare, col suo<br />

costitutivo pragmatismo, una risposta di alto prof<strong>il</strong>o<br />

a problemi quali la crisi della democrazia, la<br />

crisi dello stesso linguaggio politico, la crisi economica<br />

globale oltre a problemi concreti, come:<br />

l’assistenza sanitaria, la rivalutazione delle pensioni,<br />

<strong>il</strong> sostegno alle famiglie, la condizione dei<br />

non-autosufficienti ed anche <strong>il</strong> problema più<br />

squisitamente psicologico ed emotivo – ma non<br />

per questo di minor portata e importanza.<br />

La relazione ha toccato ulteriori questioni calde,<br />

che riguardano le fasce economicamente deboli,<br />

l’accesso alle opportunità, le inique tasse locali, <strong>il</strong><br />

carovita, i prezzi fuori controllo, questioni che incidono<br />

negativamente sul potere d’acquisto delle<br />

pensioni e che fanno crescere le nuove povertà infatti<br />

la platea dei pensionati è in crescente difficoltà<br />

considerato che <strong>il</strong> 27% di essi percepisce sotto i 500<br />

euro e <strong>il</strong> 34% sotto 1.000 euro.<br />

Ha ancora affermato che <strong>il</strong> procrastinarsi dell’aspettativa<br />

di vita, ha trovato culturalmente impreparata<br />

la società che continua a vedere negli anziani<br />

un peso e per questo occorre rivendicare<br />

nuovi strumenti per avere più spazi in una società<br />

complessa come l’attuale. La relazione ha affrontato<br />

problemi organizzativi, formativi, di rapporti<br />

unitari con Spi e U<strong>il</strong>p.<br />

Evidenzia l’assenza di protagonismo dei soggetti<br />

della politica sociale ed afferma la centralità del territorio<br />

per costruire un movimento culturale per<br />

realizzare una totale vertenzialità con le istituzioni<br />

finalizzate ad a cambiare un welfare caritatevole,<br />

che offre singoli sostegni (es. social card), ad un<br />

welfare dove ci siano interventi strutturali di sostegno<br />

al reddito fam<strong>il</strong>iare, di contrasto alla povertà e<br />

coerenti con la situazione sociale del paese.<br />

Rivendica un ruolo creativo del gruppo dirigente,<br />

un ruolo speso con generosità che non deriva solo<br />

da sensib<strong>il</strong>ità sindacale ma da analisi scientifica,<br />

sociologica, medico-sanitaria, culturale, dall’uso<br />

fam<strong>il</strong>iare delle tecnologie informatiche e tecnologiche,<br />

detto ruolo è stato e sarà ut<strong>il</strong>izzato per portare<br />

avanti le istanze della base associativa. La relazione<br />

interpreta <strong>il</strong> grido di allarme dei propri associati<br />

che vedono nel Federalismo un evento che<br />

spaccherebbe <strong>il</strong> paese e lo posizionerebbe su due<br />

fronti contrapposti: <strong>il</strong> Nord al mezzogiorno. Non<br />

convincono i correttivi propagandati a sostegno<br />

del federalismo con cui gli originali oppositori del<br />

progetto, di diversa appartenenza geografica e<br />

partitica, vanno via, via convertendosi. La sua approvazione<br />

abbatterebbe <strong>il</strong> principio dell’eguaglianza,<br />

della solidarietà, della sussidiarietà, delle<br />

pari opportunità che sono a fondamento della<br />

Carta Costituzionale. Il dibattito che ne è seguito,<br />

oltre a registrare unanime consenso per <strong>il</strong> gruppo<br />

dirigente ha offerto spunti interessanti.<br />

Giuseppe Mercurio, segretario generale della <strong>Fnp</strong><br />

Calabria, ha affermato che la tutela delle fasce più<br />

deboli rappresenta la priorità assoluta per la riconversione<br />

del sistema di welfare attraverso una politica<br />

di investimenti consistenti delle istituzioni per<br />

promuovere in concreto i diritti di cittadinanza Fondamentale<br />

una seria programmazione regionale.<br />

Luigi Sbarra, Segretario generale della <strong>Cisl</strong> Calabria,<br />

con la solita passione in difesa degli ultimi, ha<br />

affermato che di fronte a 15 m<strong>il</strong>ioni di poveri, che<br />

non appaiono in alcuna statistica e concentrati in<br />

massima parte nel Mezzogiorno, si assiste alla vergognosa<br />

caduta di attenzione che si registra da anni<br />

sul tema del mezzogiorno e la condizione della Calabria<br />

ne è vittima; la vicenda meridionale, afferma<br />

inoltre, è sparita dall’agenda politica, vi è una rimozione<br />

collettiva, visioni stereotipate, pretestuosi alibi<br />

per non far niente. Si è soffermato sul federalismo<br />

fiscale che dal punto di vista del Sud determina,<br />

nella formulazione della Lega, ingiustizie e iniquità<br />

per le aree deboli. L’impegno della <strong>Cisl</strong>, tra<br />

gli altri, è <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio della centralità della famiglia,<br />

ben sapendo che quelle a rischio hanno al loro interno<br />

anziani, persone non-autosufficienti, minori e<br />

situazioni di povertà. Se la politica c’è inizi ad allestire<br />

tavoli di concertazione, come chiesto dalla <strong>Cisl</strong>,<br />

per definire iniziative per fronteggiare la crisi,<br />

indicare le risorse per attuare la legge sulla famiglia,<br />

ma soprattutto approvare <strong>il</strong> disegno di legge<br />

sulla non-autosufficienza.<br />

Antonio Uda, segretario Generale della <strong>Fnp</strong> Nazionale,<br />

nel trarre le conclusioni di questa giornata<br />

congressuale ha espresso compiacimento per <strong>il</strong> clima<br />

di grande consenso, interesse e attenzione per <strong>il</strong><br />

valore sociale dell’impegno della <strong>Fnp</strong> di Reggio<br />

Calabria. Ha ricordato che le pensioni sono ben lungi<br />

dal garantire una vita dignitosa a molti anziani. Il<br />

futuro non è roseo, ha affermato, le proiezioni indicano<br />

un aumento di povertà per le persone anziane.<br />

Il messaggio di Uda è chiaro: occorre cambiare <strong>il</strong><br />

nostro Welfare riformando la spesa sociale in favore<br />

dei più deboli e i risparmi sulla sanità, una volta<br />

recuperati devono andare comunque alla sanità<br />

pubblica, per potere garantire, nel territorio, la qualità<br />

dei servizi per le persone non-autosufficienti e<br />

per gli anziani. Antonio Uda ha affermato che i<br />

provvedimenti presi dal governo, per le ferite sociali<br />

ed economiche che affliggono m<strong>il</strong>ioni di persone,<br />

sono inversamente proporzionali alle richieste<br />

avanzate dalla <strong>Fnp</strong>. In cima alla lista:rivalutazioni<br />

delle pensioni e la non-autosufficienza. Argomenti,<br />

ha avvertito, che saranno <strong>il</strong> perno della discussione<br />

in tutte le fasi congressuali. Con convinta passione<br />

etica, in difesa degli anziani, nel concludere ha affermato<br />

che bisogna costruire la giusta attenzione al<br />

valore sociale, partendo dalla presente fase di crisi<br />

globale, sarà <strong>il</strong> solco in cui collocare la funzione, la<br />

forza e la capacità di iniziativa della <strong>Fnp</strong> cominciando<br />

dalla opportunità connessa con <strong>il</strong> percorso<br />

congressuale.<br />

Al termine dei lavori <strong>il</strong> Consiglio Generale espresso<br />

dal Congresso, ha riconfermato la fiducia alla segreteria<br />

uscente con l’elezione a Segretario Generale<br />

di Antonio Mammì e della Segreteria in Rosalba<br />

Mallamo e Domenico Scriva.<br />

Congresso Territoriale<br />

<strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> Catanzaro<br />

Si è svolto a Lamezia Terme <strong>il</strong> V Congresso Territoriale<br />

della Federazione Pensionati <strong>Cisl</strong> di Catanzaro.<br />

Settanta i delegati presenti in rappresentanza<br />

degli iscritti di tutta la provincia. Il segretario generale<br />

della <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> di Catanzaro. Hanno preso<br />

parte ai lavori dell’assemblea <strong>il</strong> segretario nazionale<br />

<strong>Fnp</strong> Girolamo Minardi, <strong>il</strong> segretario regionale<br />

<strong>Fnp</strong> Giuseppe Mercurio, <strong>il</strong> segretario generale della<br />

<strong>Cisl</strong> Calabria Luigi Sbarra, <strong>il</strong> segretario generale<br />

della <strong>Cisl</strong> di Catanzaro, Domenico Cubello.<br />

In apertura dei lavori, nella sua relazione <strong>il</strong> segretario<br />

generale della <strong>Fnp</strong> di Catanzaro, Antonio<br />

Fernando Maio ha <strong>il</strong>lustrato i tre punti della piattaforma<br />

rivendicativa della federazione: recupero<br />

del potere d’acquisto delle pensioni, fondo per la<br />

non-autosufficienza, adeguamento del paniere<br />

Istat “a misura di pensionato”.<br />

“La nostra proposta è chiara – ha detto Maio nel<br />

suo intervento – tutti i risparmi ottenuti dal Governo<br />

e tutti gli introiti che derivano dalla lotta all’evasione<br />

fiscale devono essere destinati a chi ha bisogno,<br />

alla rivalutazione del potere di acquisto di<br />

tutte le pensioni e, in particolare, ai non-autosufficienti<br />

e per potenziare i servizi socio-assistenziali<br />

sul territorio che devono avere standard qualitativi<br />

omogenei su tutto <strong>il</strong> territorio nazionale. Il motto<br />

di questo congresso “Anche per gli anziani una vita<br />

dignitosa” è la diretta conseguenza del motto<br />

dell’Assemblea Organizzativa di due anni fa “Mob<strong>il</strong>itarsi<br />

al servizio degli ultimi e dei più deboli”.<br />

In questi due motti è racchiusa in sintesi tutta l’attività<br />

politica della nostra Federazione. Ad essi ci<br />

siamo ispirati costantemente nella nostra azione<br />

quotidiana. Siamo fermamente convinti - ha proseguito<br />

<strong>il</strong> segretario generale della <strong>Fnp</strong> - che le lotte<br />

che da circa quattro anni abbiamo condotto, con<br />

tutti i Governi, hanno fatto definitivamente chiarezza<br />

nel panorama politico-sindacale italiano.<br />

L’autonomia della Federazione è ormai un fatto<br />

acclarato ed è entrato nella coscienza, non solo dei<br />

dirigenti, ma direi quasi di tutti i nostri iscritti”.<br />

Il Congresso della <strong>Fnp</strong> di Catanzaro ha riaffermato<br />

che gli anziani sono una risorsa economica e<br />

sociale indispensab<strong>il</strong>e per lo sv<strong>il</strong>uppo armonico<br />

della società, per un corretto rapporto intergenerazionale,<br />

per ampliare le forme di volontariato solidaristico,<br />

auspicando l’affermarsi di una più efficace<br />

politica di tutela e sostegno alle famiglie, in<br />

particolare di quelle economicamente più deboli,<br />

di quelle monoreddito; un contenimento dei prezzi<br />

e delle tariffe in linea con l’indice di inflazione<br />

programmata; un ampliamento delle deduzioni fiscali<br />

sulle spese assistenziali ed oneri sanitari per<br />

le famiglie con persone non-autosufficienti ricoverati<br />

in istituti di cura o assistiti a domic<strong>il</strong>io.<br />

I lavori del Congresso, dopo un ampio ed appassionato<br />

dibattito, si sono conclusi con l’elezione<br />

del consiglio direttivo della Federazione e della<br />

segreteria. Confermato <strong>il</strong> segretario generale<br />

uscente. Antonio Fernando Maio che sarà affiancato<br />

da Pasquale Gigliotti e Saveria Marullo.<br />

Francesco Russo<br />

riconfermato<br />

segretario generale<br />

<strong>Fnp</strong> Crotone<br />

L’ottavo Congresso Provinciale della <strong>Fnp</strong> di Crotone,<br />

tenutosi nei locali dell’Hotel Costa Tiziana<br />

ha confermato Francesco Russo Segretario Generale,<br />

mentre la Segreteria viene completata con<br />

Maria Bas<strong>il</strong>e e Fortunato Gent<strong>il</strong>e.<br />

Nell’avviare i lavori congressuali, Russo ha esplicitato<br />

con puntualità e rigore le problematiche della<br />

categoria, lo status della organizzazione nel territorio<br />

ed <strong>il</strong> da farsi per produrre risposte concrete in favore<br />

dei pensionati, oltre all’importanza del ruolo<br />

che compete al Sindacato dopo <strong>il</strong> passaggio delle<br />

competenze al II livello territoriale di contrattazione.<br />

Una disamine precisa, obiettiva e ricca di elementi<br />

che raffigurano <strong>il</strong> quadro reale della situazione<br />

politico-sindacale che si registra nel paese con<br />

particolare riguardo alla costituzione di un nuovo<br />

Welfare-state che recepisca le difficoltà dei pensionati<br />

e degli anziani del paese, superi le disuguaglianze<br />

presenti nella società italiana e stab<strong>il</strong>isca<br />

certezza di diritti per tutti i cittadini. La stagione<br />

che sta attraversando <strong>il</strong> Sindacato Confederale, nel<br />

paese, è abbastanza diffic<strong>il</strong>e e complessa per l’autoisolamento<br />

della Cg<strong>il</strong> che fa venire meno l’unità<br />

d’azione proprio nei momenti in cui necessiterebbe<br />

essere uniti di fronte alla crisi economica che vive <strong>il</strong><br />

paese ed <strong>il</strong> mondo per la recessione in atto nella<br />

economia. Russo, nel condannare tale atteggiamento,<br />

ha sostenuto la validità delle iniziative <strong>Cisl</strong> dinalizzate<br />

a chiudere accordi possib<strong>il</strong>i che rafforzano e<br />

sostengono i salari e le pensioni ad evitare ulteriori<br />

peggioramenti delle condizioni economiche dei lavoratori,<br />

dei pensionati e di quelle famiglie che non<br />

riescono ad arrivare a fine mese.<br />

Il dibattito è stato partecipato, attento e sv<strong>il</strong>uppato<br />

a tutto raggio sia sul versante politico quanto<br />

sulla strategia che la categoria dovrà seguire per<br />

risolvere i suoi problemi attraverso quelle riforme<br />

necessarie ad aumentare le tutele dei lavoratori<br />

in pensione del paese.<br />

Il Congresso, presieduto da Giuseppe Mercurio -<br />

Segretario Generale della <strong>Fnp</strong> Calabria - è stato<br />

concluso da Mariuccia Diquattro della Segreteria<br />

Nazionale che, dopo aver preso atto dei contenuti<br />

della relazione introduttiva di Russo e degli interventi<br />

dei delegati, si è congratulato per <strong>il</strong> lavoro<br />

svolto dalla Federazione di Crotone che segna<br />

una crescita di adesioni costante nel tempo e dell’impegno<br />

corale manifestatole dal Congresso<br />

per i risultati ottenuti dal territorio.<br />

Inoltre ha precisato <strong>il</strong> percorso tracciato dalla Segreteria<br />

Generale per aggredire i problemi dei<br />

pensionati italiani ed ha invocato una maggiore<br />

consapevolezza della categoria in merito alle sfide<br />

che attendono <strong>il</strong> sindacato italiano e la <strong>Fnp</strong> in<br />

particolare nel prossimo futuro, evidenziando<br />

difficoltà, carenze e contraddizioni presenti nella<br />

politica del Governo in carica.<br />

Ai lavori del Congresso ha presenziato <strong>il</strong> Segretario<br />

Generale della Ust, Pino De Tursi, che si è<br />

congratulato con la dirigenza locale della <strong>Fnp</strong> per<br />

<strong>il</strong> lavoro svolto e per la riuscita del Congresso<br />

che ha avuto <strong>il</strong> merito di una analisi puntuale e<br />

precisa dei problemi della categoria e del Territorio.<br />

Terminato <strong>il</strong> dibattito, <strong>il</strong> Congresso ha proceduto<br />

ad espletare gli adempimenti statutari previsti<br />

eleggendo <strong>il</strong> Consiglio Direttivo Territoriale,<br />

l’esecutivo Provinciale, <strong>il</strong> Collegio dei Sindaci<br />

ed i delegati per <strong>il</strong> Congresso Regionale <strong>Fnp</strong> e<br />

quelli del congresso Ust della <strong>Cisl</strong> Crotonese.<br />

Gaetano Comito<br />

riconfermato<br />

segretario generale<br />

<strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> Vibo Valentia<br />

Il neo Segretario Comito esprime soddisfazione<br />

dopo la riconferma a segretario generale della <strong>Fnp</strong><br />

di Vibo Valentia, ringrazia tutti i Componenti del<br />

Consiglio generale ed ovviamente tutti gli iscritti<br />

alla <strong>Fnp</strong>. Ribadisce subito che l’impegno profuso<br />

fino a questo momento va continuato con più intensità<br />

e ritiene che, unitamente ai colleghi di Segreteria<br />

Ivana Caterina Vazzana e Giuseppe Salvatore<br />

Faragò, opereranno per <strong>il</strong> raggiungimento degli<br />

obiettivi prefissati ed ampiamente indicati nella<br />

relazione svolta durante i lavori congressuali appena<br />

conclusi. Esprime ancora soddisfazione per la<br />

serenità con la quale i lavori congressuali si sono<br />

svolti, pur non mancando <strong>il</strong> dialogo ed <strong>il</strong> confronto<br />

tra i tanti delegati, che numerosi sono intervenuti<br />

sui temi della relazione morale e programmatica.<br />

Conferma, come già detto in relazione, <strong>il</strong> ruolo<br />

fondamentale delle Leghe quali sedi primarie di<br />

aggregazione dei pensionati e strumenti essenziali<br />

per l’ampliamento dell’iniziativa della <strong>Fnp</strong> di Vibo<br />

sul territorio, nonché <strong>il</strong> ruolo importante della formazione<br />

dei dirigenti a tutti i livelli, l’ut<strong>il</strong>izzo dell’informatizzazione<br />

in rete e la competenza specifica<br />

nella vertenzialità.


Pensionati<br />

marzo 2009<br />

Em<strong>il</strong>ia Romagna<br />

Em<strong>il</strong>ia Romagna<br />

Marche<br />

Un’occasione da non perdere per dire basta!<br />

di FRANCO ANDRINI (*)<br />

La tornata congressuale<br />

si sta puntualmente<br />

svolgendo in tutta la regione,<br />

anzi nei territori si sta<br />

già concludendo e, in attesa<br />

delle sintesi politiche che i<br />

vari livelli produrranno, si<br />

può comunque tentare un<br />

primo b<strong>il</strong>ancio rispetto alla<br />

prima fase.<br />

Una prima fase che è sempre<br />

quella più delicata, dal<br />

momento che riguarda <strong>il</strong><br />

coinvolgimento diretto degli<br />

associati per la definizione<br />

del nuovo rapporto<br />

fiduciario tra rappresentati<br />

e rappresentanti per i prossimi<br />

quattro anni.<br />

Certo, è un passaggio come<br />

sempre caratterizzato da<br />

molta ritualità, ma anche<br />

da una forte tensione perché<br />

si passa in rassegna la<br />

sintesi di quanto è stato fatto<br />

ma, ancor di più, si mettono<br />

le basi per <strong>il</strong> futuro,<br />

cogliendo le nuove istanze<br />

cha salgono dal basso per<br />

trasformarle in progetto politico-sindacale.<br />

Sotto questo prof<strong>il</strong>o, per la<br />

verità, molto del tradizionale<br />

significato del congresso<br />

si è andato affievolendo,<br />

in quanto <strong>il</strong> cambiamento<br />

del quadro di riferimento,<br />

in cui ci troviamo<br />

quotidianamente ad opera-<br />

re, avviene ad una velocità<br />

tale che gli adeguamenti di<br />

rotta da parte del sindacato<br />

devono essere continui e<br />

tempestivi e non sempre<br />

c’è <strong>il</strong> tempo materiale per<br />

coinvolgere la cosiddetta<br />

base, come invece dovrebbe<br />

essere.<br />

Per questo c’è chi sostiene<br />

che i congressi andrebbero<br />

fatti ogni anno. Naturalmente<br />

si tratta di una provocazione<br />

con qualche f<strong>il</strong>amento<br />

di verità, nel senso<br />

che si avverte spesso la necessità<br />

di rapportarci meglio<br />

e con maggior frequenza<br />

con gli associati.<br />

Il congresso rimane comunque<br />

<strong>il</strong> momento culminante<br />

della vita dell’organizzazione<br />

ed ha mantenuto intatto<br />

nel tempo tutto <strong>il</strong> suo fascino,<br />

nonostante i macchinosi<br />

rituali, i dibattiti interminab<strong>il</strong>i,<br />

le elezioni a volte<br />

scontate. Il momento in cui<br />

la frenetica attività quotidiana<br />

della dirigenza si ferma<br />

un attimo e ci si interroga<br />

sulla strada percorsa e su<br />

quella che ci attende.<br />

Ma di questo iter che ci<br />

porterà fino al congresso<br />

nazionale, uno dei momenti<br />

più qualificanti resta comunque<br />

quello dei congressi<br />

di lega, cioè della prima<br />

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La <strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong> dell’Em<strong>il</strong>ia Romagna, in collaborazione<br />

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dei pensionati, in<br />

quanto si è in presa diretta<br />

con i soci nell’ascolto dei<br />

loro giudizi, dei suggerimenti,<br />

delle richieste, degli<br />

incitamenti e delle critiche.<br />

È del tutto evidente come<br />

la partecipazione sia elemento<br />

determinante della<br />

riuscita di un congresso di<br />

lega, ed è <strong>il</strong> frutto dell’interesse<br />

suscitato attorno ai risultati<br />

conseguiti, siano essi<br />

positivi o negativi.<br />

Dai dati pervenuti risulta<br />

una partecipazione in aumento<br />

rispetto al passato (e<br />

ciò è incoraggiante) ma in<br />

termini assoluti siamo lontani<br />

da quella percentuale<br />

del 10% che ci eravamo<br />

posti come obiettivo.<br />

Questo significa che bisogna<br />

lavorare più in profondità<br />

sul territorio per migliorare<br />

<strong>il</strong> contatto con la<br />

gente, significa anche che<br />

forse bisogna dare più sostanza<br />

alle nostre azioni rivendicative.<br />

Non è un problema nuovo<br />

per i pensionati (né per le<br />

altre categorie) ma diventerà<br />

in futuro una condizione<br />

imprescindib<strong>il</strong>e, tenuto<br />

conto, da un lato, del progressivo<br />

decentramento in<br />

periferia delle decisioni riguardanti<br />

le tutele sociali<br />

(assistenza, sanità, qualità<br />

della vita, ecc.) e, d’altro lato,<br />

di ipotesi, tutt’altro che<br />

fantasiose, di un possib<strong>il</strong>e<br />

attacco alla legittimità rappresentativa<br />

del sindacato.<br />

Ed è superfluo dire che i<br />

pensionati sono i più esposti,<br />

sia perché sono interessati<br />

più di altri alle politiche<br />

di welfare, sia perché<br />

sono i più numerosi, i più<br />

bisognosi e i portatori di<br />

www.fnp.cislem<strong>il</strong>iaromagna.it<br />

questioni enormi e complesse<br />

da affrontare. Di<br />

conseguenza i più scomodi.<br />

Noi non facciamo parte di<br />

una azienda da liquidare<br />

con un po’ di cassa integrazione<br />

o di mob<strong>il</strong>ità, siamo<br />

un pezzo di società in fallimento,<br />

questo sì, ma non<br />

possono rottamarci né delocalizzarci.<br />

Possono elargirci<br />

qualche manciata di<br />

carità, ma non possono<br />

pensare di esaurire così la<br />

questione dell’impoverimento<br />

e della emarginazione<br />

crescente di m<strong>il</strong>ioni di<br />

cittadini.<br />

In sostanza non è accettab<strong>il</strong>e<br />

oltre <strong>il</strong> principio secondo<br />

<strong>il</strong> quale quando ci sono le<br />

risorse bisogna essere avari<br />

con i pensionati perché<br />

bruciano la ricchezza del<br />

paese e quando non ci sono,<br />

come ora, non si dà<br />

niente perché non ce ne è<br />

per nessuno.<br />

Dovremo per forza dire basta<br />

a questo andazzo che si<br />

trascina da troppo tempo e<br />

che purtroppo vanifica in<br />

parte anche i risultati importanti<br />

faticosamente ottenuti<br />

a livello regionale e<br />

territoriale.<br />

Quale occasione migliore<br />

di un congresso per tentare<br />

un salto culturale, per far<br />

sentire la voce forte e chiara<br />

dei Pensionati <strong>Cisl</strong> che<br />

chiedono giustizia per sé e<br />

per tutti i soggetti deboli<br />

(giovani, disoccupati, precari,<br />

disab<strong>il</strong>i, immigrati)<br />

drammaticamente esposti<br />

alle “intemperie sociali” in<br />

un paese dove la parola<br />

equità sembra avere perso<br />

ogni significato !<br />

(*) Segr. gen. <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong><br />

Em<strong>il</strong>ia-Romagna<br />

I<br />

Responsab<strong>il</strong>i regionali:<br />

Franco Andrini<br />

Enrico Renzaglia<br />

Hanno collaborato a questo numeo:<br />

Roberto Bolelli - Dora Nassetti -<br />

Gino Vicentini - Vito Di Stasi<br />

(coord. per l’Em<strong>il</strong>ia Romagna) - Dan<strong>il</strong>a<br />

Giampieri - Ferdinando Ilari<br />

(coord. per le Marche)<br />

Bologna – Convegno della <strong>Cisl</strong> ER<br />

‘La sfida del federalismo fiscale solidale’<br />

Federalismo:<br />

Uda non nasconde la<br />

sua preoccupazione<br />

ono molto preoccu- “Spato. Non sarà un federalismo<br />

solidale perché<br />

le posizioni di partenza degli<br />

attori coinvolti nel progetto<br />

sono diseguali, anzi<br />

ci sarà un aggravio di prelievo<br />

fiscale soprattutto da<br />

parte delle Autonomie locali<br />

(Regioni, Province e<br />

Comuni)”.<br />

È quanto ha affermato Antonio<br />

Uda, segretario generale<br />

dei Pensionati <strong>Cisl</strong>,<br />

nel suo intervento al convegno<br />

‘La sfida del federalismo<br />

fiscale solidale’,<br />

organizzato a Bologna dalla<br />

<strong>Cisl</strong> dell’Em<strong>il</strong>ia-Romagna<br />

alla presenza di sindacalisti,<br />

docenti universitari,<br />

politici e rappresentanti<br />

delle istituzioni.<br />

Un tema che, se possib<strong>il</strong>e,<br />

è diventato ancor più di<br />

attualità quando, nelle<br />

scorse settimane, <strong>il</strong> Senato<br />

ha approvato <strong>il</strong> provvedimento<br />

di legge che ha posto<br />

un altro tassello al<br />

complicato e controverso<br />

puzzle della riforma federale<br />

dello Stato.<br />

“Non sono ideologicamente<br />

contro <strong>il</strong> federalismo<br />

fiscale – ha sottolineato<br />

<strong>il</strong> massimo esponente<br />

della <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> – anche<br />

se credo che non sia la<br />

prima emergenza in questo<br />

Paese”. “Tuttavia – ha<br />

continuato Uda – nonostante<br />

le numerose rassicurazioni<br />

continuino ad<br />

affermare che non ci sarà<br />

un aggravio della spesa<br />

pubblica e di costi, resto<br />

preoccupato poiché per la<br />

prima volta è stato presentato<br />

un disegno di legge di<br />

cui, secondo quanto reso<br />

noto dallo stesso Ministero<br />

dell’economia, non si<br />

conoscono ancorai costi.<br />

Ècome se uno presentasse<br />

un progetto di acquisto di<br />

una casa senza sapere<br />

quanto spenderà”.<br />

“La realtà – ha chiosato <strong>il</strong><br />

sindacalista della <strong>Fnp</strong> – è<br />

che la legge è una “cambiale<br />

in bianco” che Berlusconi<br />

ha sottoscritto alla Lega.<br />

Una Lega che è forte e che<br />

di questo argomento ne ha<br />

fatto una battaglia di principio<br />

per <strong>il</strong> nord, anche se<br />

non credo che la popolazione<br />

abbia ben chiari i<br />

contorni della proposta politica<br />

e sociale”. “Avrei capito<br />

– r<strong>il</strong>ancia <strong>il</strong> segretario<br />

nazionale dei pensionati<br />

<strong>Cisl</strong>- se avessero presentato<br />

<strong>il</strong> federalismo fiscale e<br />

contemporaneamente proposto<br />

l’abolizione delle<br />

Province, un’istituzione<br />

obsoleta ed anacronistica<br />

che ci costa circa 37 m<strong>il</strong>iardi<br />

di euro. Ma così purtroppo<br />

non è stato anche, e soprattutto,<br />

per <strong>il</strong> veto posto<br />

dalla stessa Lega”.<br />

Mentre maggiori aperture,<br />

seppur condite con una forte<br />

dose di prudenza, si sono<br />

registrate negli altri interventi<br />

del convegno.<br />

“Nella nostra regione – ha<br />

sottolineato Piero Ragazzini,<br />

segretario generale della<br />

<strong>Cisl</strong> em<strong>il</strong>iano-romagnola<br />

– abbiamo condiviso e<br />

contribuito a produrre la<br />

riforma che ha ridotto <strong>il</strong><br />

numero delle Comunità<br />

montane, che ha ulteriormente<br />

incentivato le Unioni<br />

dei Comuni e che ha<br />

abolito le agenzie d’ambito:<br />

è però di vitale importanza<br />

che venga prodotto<br />

un nuovo codice delle autonomie<br />

che stab<strong>il</strong>isca “chi<br />

fa cosa”, evitando interventi<br />

spot attraverso le leggi<br />

finanziarie e dando più<br />

stab<strong>il</strong>ità e continuità al sistema<br />

istituzionale, che è<br />

riferimento imprescindib<strong>il</strong>e<br />

per <strong>il</strong> dispiegarsi dell’attività<br />

economica e della vita<br />

sociale”.<br />

>> segue a p. 2


Federalismo...<br />

>> segue da p. 1<br />

“Ad ogni modo, è importante<br />

– ha continuato Ragazzini<br />

nella sua disamina<br />

– decentrare le responsab<strong>il</strong>ità<br />

e le opportunità ai poteri<br />

istituzionali sul territorio,<br />

ciò significa offrire<br />

maggiori opportunità anche<br />

ai soggetti sociali intermedi.<br />

In sostanza significa<br />

che <strong>il</strong> sindacato sul<br />

territorio può sv<strong>il</strong>uppare<br />

maggiormente l’iniziativa<br />

di confronto e concertazione<br />

sulle politiche territoriali<br />

di gestione del territorio<br />

e di tutela dei redditi da lavoro<br />

e da pensione a partire<br />

da quelle fiscali”.<br />

Sulla stessa lunghezza d’onda<br />

Giorgio Santini, segretario<br />

nazionale confederale<br />

<strong>Cisl</strong>, che rivendica al sindacato<br />

<strong>il</strong> merito di aver insistito<br />

molto in questi anni perché<br />

<strong>il</strong> federalismo non avesse<br />

una connotazione di separazione<br />

e di modalità per<br />

premiare o per rafforzare i<br />

forti a svantaggio dei deboli.<br />

“Questo – ha concluso<br />

Santini – è un disegno di<br />

legge che crediamo rappresenti<br />

un’occasione su cui<br />

costruire un’evoluzione istituzionale<br />

positiva”, ma senza<br />

tuttavia dimenticare i nodi<br />

che “vanno sciolti”, vale<br />

a dire <strong>il</strong> meccanismo attraverso<br />

cui garantire in tutto <strong>il</strong><br />

Ferrara<br />

Badanti in “rete”<br />

Si stima che le assistenti<br />

fam<strong>il</strong>iari nella provincia<br />

di Ferrara siano tra le 5700<br />

e le 6000. Con circa 2700<br />

regolarizzazioni e oltre<br />

3000 non regolarizzate,<br />

quindi quest’ultime riguardano<br />

circa 50% del “mercato”.<br />

Considerata la situazione,<br />

l’obiettivo da sempre sostenuto<br />

dall’<strong>Fnp</strong> territoriale,<br />

peraltro rimarcato dalla<br />

stessa legge regionale, è<br />

stato quello dell’impegno<br />

per favorire l’emersione<br />

del lavoro “nero”. Ma naturalmente<br />

non sono pochi<br />

gli ostacoli che si sono<br />

frapposti su questo cammino.<br />

Tra questi l’impossib<strong>il</strong>ità<br />

di accedere ai flussi per<br />

i numeri esigui, ed è stata<br />

accantonata ogni ipotesi di<br />

sanatoria per le badanti,<br />

inoltre sovente c’è la scelta<br />

deliberata della lavoratrice<br />

clandestina di non cercare<br />

l’emersione attraverso la<br />

regolarizzazione contrattuale<br />

e, infine, non bisogna<br />

Em<strong>il</strong>ia Romagna II<br />

paese i livelli essenziali di<br />

prestazioni che le istituzioni<br />

devono dare a costi standard,<br />

<strong>il</strong> rischio di un aumento<br />

della pressione fiscale da<br />

parte degli enti locali e la<br />

cornice istituzionale entro<br />

cui definire <strong>il</strong> codice delle<br />

autonomie locali”.<br />

Ma, al di là delle possib<strong>il</strong>i<br />

aperture più o meno grandi<br />

alla riforma, nei dirigenti<br />

<strong>Cisl</strong> rimane una sostanziale<br />

linea di fondo comune che<br />

ben sintetizza lo stesso<br />

Uda: “in questa fase, è necessario<br />

avere più coraggio.<br />

È necessario che <strong>il</strong> sindacato<br />

pretenda chiarezza fin<br />

dall’inizio sull’iter che poi<br />

porterà alla concreta applicazione<br />

della riforma federale<br />

dello Stato, perché è<br />

nei momenti di crisi che occorre<br />

approntare le grandi<br />

riforme che renderanno migliore<br />

<strong>il</strong> futuro. Dal canto<br />

suo, l’<strong>Fnp</strong>, anche discutendo<br />

sul tabù dell’età pensionab<strong>il</strong>e,<br />

ha posto le basi per<br />

farlo. Ora speriamo che la<br />

stessa disponib<strong>il</strong>ità venga<br />

data dagli altri, difatti, se è<br />

vero che l’età media si sta<br />

allungando, necessitano politiche<br />

che vadano incontro<br />

a questo cambiamento!” ✍<br />

trascurare l’enorme difficoltà<br />

per la famiglia di sostenere<br />

i maggiori costi di<br />

una eventuale regolarizzazione.<br />

E proprio guardando alla<br />

particolarità del territorio<br />

ferrarese, occorre dire che<br />

lo stesso progetto Aspasia<br />

ha prodotto qualche luce e<br />

non poche ombre. Gli sforzi<br />

e le scelte politiche portate<br />

avanti nella provincia<br />

con tale progetto (sostenuto<br />

con finanziamenti del Frna)<br />

per unire le esigenze delle<br />

famiglie e delle assistenti<br />

fam<strong>il</strong>iari, fornendo momenti<br />

di informazione, formazione,<br />

autoformazione<br />

ed aggiornamento, ha prodotto<br />

solo risultati parziali<br />

ed insufficienti. Risultati<br />

che comunque dovranno<br />

necessariamente essere anche<br />

momento di riflessione<br />

e approfondimento nell’ambito<br />

dei tre distretti.<br />

Certo, è indubbio che la<br />

formazione fatta è stata importante,<br />

ma è altrettanto<br />

Intesa sul fondo<br />

non-autosufficienza<br />

in Em<strong>il</strong>ia-Romagna<br />

Nell’ambito del confronto<br />

sulla Finanziaria regionale<br />

2009, è stata raggiunta<br />

nelle settimane scorse<br />

un’importante intesa tra<br />

la Regione, le confederazioni<br />

e i sindacati pensionati<br />

<strong>Fnp</strong>, Spi e U<strong>il</strong>p dell’Em<strong>il</strong>ia-Romagna.<br />

Positivo <strong>il</strong> giudizio espresso<br />

dal segretario generale<br />

regionale della <strong>Fnp</strong>, Franco<br />

Andrini, sia in merito ai<br />

contenuti dell’accordo sia<br />

per <strong>il</strong> ruolo svolto dal sindacato<br />

dei pensionati nel<br />

conseguire obiettivi di così<br />

grande r<strong>il</strong>evanza per gli anziani.<br />

In particolare per<br />

quelli più svantaggiati.<br />

“Avere portato e consolidato<br />

<strong>il</strong> Fondo regionale per la<br />

non-autosufficienza a 400<br />

m<strong>il</strong>ioni di e (pari all’intero<br />

ammontare dell’analogo<br />

fondo nazionale), spendibi-<br />

importante, per non incorrere<br />

in ricorrenti demagogie,<br />

verificarne <strong>il</strong> reale impatto<br />

e <strong>il</strong> ritorno in termini<br />

di vantaggi per le famiglie.<br />

Dall’analisi sul campo, appare<br />

sempre più evidente la<br />

necessità che la pubblica<br />

amministrazione, dai Comuni,<br />

alla Provincia, alla<br />

Regione, fino allo Stato, si<br />

faccia carico di un problema<br />

emergente quale quello<br />

della formazione delle assistenti<br />

fam<strong>il</strong>iari e di coloro<br />

che assistono un non-autosufficiente<br />

al proprio domic<strong>il</strong>io.<br />

Non solo per gli extracomunitari,<br />

clandestini o<br />

regolari, ma anche per i co-<br />

li sia nel 2009 che nel 2010<br />

– ha sottolineato Andrini –<br />

consente di dare prospettiva<br />

ad una azione di tutela<br />

sociale di assoluto valore,<br />

specialmente nell’ambito<br />

di una grave crisi economica<br />

che porterà ad una prevedib<strong>il</strong>e<br />

riduzione delle risorse<br />

disponib<strong>il</strong>i”.<br />

Mentre gli altri punti qualificanti<br />

dell’intesa sottoscritta<br />

riguardano:<br />

- la finalizzazione degli<br />

stanziamenti del Frna<br />

(Fondo regionale per la<br />

non-autosufficienza) per<br />

aumentare l’assistenza<br />

domic<strong>il</strong>iare e gli assegni<br />

di cura, contenere al minimo<br />

l’aumento delle rette<br />

in strutture protette e<br />

favorire l’emersione e la<br />

qualificazione del lavoro<br />

nero di 10.000 badanti<br />

famigliari;<br />

- la realizzazione entro <strong>il</strong><br />

2009 di un regolamento<br />

quadro su base Isee,<br />

omogeneo per tutta la regione,<br />

per la compartecipazione<br />

alla spesa dei<br />

servizi sociali;<br />

- <strong>il</strong> rafforzamento in ambito<br />

distrettuale di un go-<br />

munitari. Occorre infatti<br />

superare l’improvvisazione<br />

e la spontaneità volonterosa<br />

dell’assistenza, fornendo<br />

quelle informazioni e formazioni<br />

minime per alleviare<br />

le condizioni dell’anziano,<br />

evitandone aggravamenti<br />

o, addirittura, danni.<br />

Nel contempo, puntare sulla<br />

domic<strong>il</strong>iarità dovrà significare<br />

investire di più<br />

per un futuro migliore e per<br />

un risparmio sugli elevati<br />

costi della residenzialità. E<br />

ciò dovrà avvenire non solo<br />

attraverso la Regione,<br />

ma anche tramite la Provincia<br />

di Ferrara e i Comuni<br />

dei tre distretti che fanno<br />

riferimento a Cento, Ferrara<br />

e Codigoro.<br />

Ed è del tutto evidente che<br />

se tali costi verranno caricati<br />

alle famiglie aumenterà,<br />

come già sta succedendo,<br />

<strong>il</strong> ricorso alle varie<br />

strutture. Se invece tali costi<br />

verranno assunti dalla<br />

collettività, allora potremo<br />

fare veramente un reale investimento<br />

per creare una<br />

rete assistenziale a prova<br />

di tempo. L’<strong>Fnp</strong> da sempre<br />

è impegnata in questa<br />

direzione. ✍<br />

Anteas-<strong>Fnp</strong> (Fc)<br />

Open-day all’ambulatorio di San Mauro Pascoli<br />

A San<br />

Mauro in Pascoli (Fc), i volontari<br />

dell’Anteas, l’associazione<br />

del volontariato promossa e sostenuta<br />

dal Sindacato dei Pensionati della<br />

<strong>Cisl</strong>, in collaborazione e in concomitanza<br />

con la “GIORNATA DEL MALA-<br />

TO”, hanno accolto e dialogato con la<br />

popolazione per far meglio conoscere<br />

la meritoria attività di solidarietà svolta<br />

ogni giorno. Sedici i volontari impegnati<br />

in questa iniziativa: 7 infermieri<br />

e 9 addetti all’accoglienza.<br />

Un modo forse differente per comunicare<br />

lo spirito di solidarietà verso<br />

anziani, malati, extracomunitari bisognosi,<br />

che caratterizza la sostanza di<br />

questa associazione di volontariato.<br />

A completare la mattinata, a poca distanza<br />

dall’ambulatorio Anteas e in<br />

parallelo con questa iniziativa, presso<br />

la Chiesa Parrocchiale si svolgerà<br />

l’annuale giornata di solidarietà verso<br />

i malati, ispirata a principi e valori<br />

cristiani che sono gli stessi valori fondanti<br />

dell’Anteas. “Con questa iniziativa,<br />

spiegano i volontari, intendiamo<br />

dare impulso alla nostra Associazione<br />

e nello stesso tempo comporre una<br />

vetrina virtuale con quanto si fa o si<br />

spera di fare sul fronte della malattia<br />

e della solitudine degli anziani.”<br />

Lusinghiero <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio di questi 4 anni<br />

di attività (l’ambulatorio è stato<br />

inaugurato l’11 febbraio 2005). Difatti,<br />

si è passati infatti da 1277 accessi<br />

del 2005 con 2000 prestazioni,<br />

ad un 2008 che ha fatto segnalare ben<br />

3374 accessi e 5422 prestazioni.<br />

Numeri consistenti e opere concrete<br />

possib<strong>il</strong>i anche grazie alla fattiva collaborazione<br />

di tutti i Medici di Medicina<br />

Generale di San Mauro Pascoli.✍<br />

verno trasparente e condiviso<br />

con le organizzazioni<br />

sindacali dei costi e<br />

delle rette;<br />

- la definizione entro <strong>il</strong><br />

2009 di un sistema di tariffe<br />

unitario, omogeneo<br />

ed equo in tutta la regione;<br />

- la permanenza nel fondo<br />

regionale di eventuali residui<br />

di gestione non spesi.<br />

Ma non c’è solo la tematica<br />

della “non-autosufficienza”<br />

nell’intesa con la Regione.<br />

Di grande r<strong>il</strong>ievo sono anche<br />

gli interventi a sostegno<br />

delle famiglie più frag<strong>il</strong>i:<br />

ad esempio, sul tema<br />

del diritto allo studio per i<br />

giovani, sul fondo sociale<br />

per gli affitti e di sostegno<br />

tariffario ai trasporti pubblici,<br />

oltre che alla conferma<br />

degli interventi sulla sanità<br />

e all’apertura di tavoli<br />

di confronto, assieme agli<br />

enti locali, per <strong>il</strong> controllo<br />

di prezzi e tariffe e, con <strong>Cisl</strong>,<br />

Cg<strong>il</strong> e U<strong>il</strong>, sulla politica<br />

di sostegno ai redditi da lavoro<br />

e da pensione.<br />

Ed è importante sottolineare<br />

come, nella dinamica dell’evoluzione<br />

della trattativa,<br />

a cura di GINO VICENTINI<br />

una particolare soddisfazione<br />

venga espressa per <strong>il</strong><br />

ruolo propositivo e trainante<br />

svolto dai sindacati regionali<br />

dei pensionati che, per<br />

la prima volta nella storia<br />

sindacale dell’Em<strong>il</strong>ia-Romagna,<br />

hanno sottoscritto<br />

assieme alle confederazioni<br />

un accordo ad un così alto<br />

livello istituzionale.<br />

“Protagonismo e responsab<strong>il</strong>ità<br />

negoziale – ha concluso<br />

<strong>il</strong> massimo esponente<br />

regionale dei pensionati<br />

della <strong>Cisl</strong> – sono stati i fattori<br />

determinanti in questa<br />

lunga e complessa trattativa<br />

che apre ora ai territori<br />

ampi spazi per riaffermare<br />

un ruolo di primo piano<br />

nella rappresentanza sociale<br />

della <strong>Fnp</strong>. E la campagna<br />

di divulgazione che ci<br />

accingiamo a promuovere<br />

in tutta la regione, con centinaia<br />

di migliaia di cartoline,<br />

dimostra che i sindacati<br />

dei pensionati non si fermano<br />

a questo accordo ma<br />

vogliono prolungarne gli<br />

effetti nel tempo e vincolare<br />

pubblicamente i contraenti<br />

al rispetto di quanto<br />

sottoscritto”. ✍<br />

“Anche pochissimi euro<br />

possono farmi comodo”<br />

Gent<strong>il</strong>e redazione,<br />

qualche giorno fa su un quotidiano locale ho letto di un accordo<br />

fatto in regione chiamato “Spendo meno”, o qualcosa<br />

del genere. Sapete, sono un’iscritta con una pensione bassa,<br />

tante bollette da pagare e con l’età che avanza le visite alla<br />

farmacia sotto casa sono diventate sempre più frequenti,<br />

quindi per me sarebbe veramente importante saperne di più.<br />

Nello situazione in cui sto, anche pochissimi euro possono<br />

farmi comodo.<br />

Grazie di cuore.<br />

Lettera firmata<br />

Cara signora,<br />

la difesa del potere d’acquisto delle pensioni e dei salari è<br />

sempre stata uno dei punti qualificanti dell’azione sindacale<br />

della <strong>Fnp</strong>, così come è stato ultimamente confermato anche<br />

nell’intesa sulla Finanziaria regionale 2009 tra Regione e sindacati.<br />

L’accordo a cui Lei si riferisce, non è che uno dei risultati<br />

che indirettamente o direttamente scaturiscono da questa<br />

politica dei pensionati della <strong>Cisl</strong> e dell’intera Confederazione.<br />

Dopo questa doverosa premessa, veniamo all’intesa di cui<br />

Lei ha letto. L’anno scorso, precisamente ad apr<strong>il</strong>e, ci fu l’accordo<br />

per un ch<strong>il</strong>o di pane comune a 1 euro. Ora quel “pacchetto”<br />

raddoppia con l’opportunità d’acquistare a prezzi<br />

contenuti altri alimenti d’uso quotidiano come carne, prodotti<br />

da forno e ortofrutta, e lo fa grazie all’accordo “Spendo meno.<br />

La Regione Em<strong>il</strong>ia-Romagna per i consumatori”, firmato<br />

tra Regione e associazioni di categoria della distribuzione<br />

commerciale al dettaglio e all’ingrosso, dell’artigianato e<br />

dell’agricoltura.<br />

Un’iniziativa che entrerà a pieno regime a partire dal mese di<br />

marzo con l’obiettivo di difendere <strong>il</strong> potere d’acquisto dei<br />

consumatori e, nel contempo, valorizzare i prodotti locali e la<br />

loro qualità. L’accordo prevede due pacchetti: uno sui prezzi<br />

e l’altro per l’informazione sulle iniziative di convenienza e<br />

sulla qualità dei prodotti locali. Inoltre, i punti vendita che<br />

aderiscono verranno identificati da un apposito marchio.


Marche III<br />

Importante accordo<br />

Regione Marche-Sindacati<br />

Le organizzazioni sindacali<br />

hanno sottoscritto<br />

un importante accordo con<br />

<strong>il</strong> presidente Spacca in merito<br />

all’ut<strong>il</strong>izzo del Fondo di<br />

solidarietà per <strong>il</strong> lavoro,<br />

l’occupazione e la solidarietà<br />

sociale di 10 m<strong>il</strong>ioni di<br />

euro costituito da 5 m<strong>il</strong>ioni<br />

del b<strong>il</strong>ancio regionale e 5<br />

m<strong>il</strong>ioni reperiti dal Fas<br />

(Fondo Aree Sottout<strong>il</strong>izzate)<br />

dell’Unione Europea.<br />

Tre le misure concordate: 3<br />

m<strong>il</strong>ioni per i contratti di solidarietà:<br />

si tratta di risorse destinate<br />

per <strong>il</strong> sostegno ai contratti<br />

di solidarietà difensivi<br />

(sottoscritti dal 1/09/2008)<br />

per garantire <strong>il</strong> mantenimento<br />

della base occupazionale. Si<br />

prevede che la misura possa<br />

favorire la difesa del rapporto<br />

di lavoro di oltre 2000 lavoratori;<br />

4,5 m<strong>il</strong>ioni di euro per <strong>il</strong><br />

sostegno al reddito delle famiglie:<br />

si tratta di un contributo<br />

diretto di 200 euro mens<strong>il</strong>i<br />

per 12 mens<strong>il</strong>ità, ai nuclei<br />

fam<strong>il</strong>iari con lavoratori di-<br />

pendenti, residenti nelle Marche,<br />

disoccupati a causa di:<br />

licenziamento, dimissioni per<br />

giusta causa, di scadenza o<br />

mancato rinnovo di un precedente<br />

contratto di lavoro a<br />

termine (compresi quelli di<br />

somministrazione e di apprendistato)<br />

o di collaborazione<br />

a progetto, continuativo<br />

per almeno 6 mesi. La graduatoria<br />

dei soggetti beneficiari,<br />

sarà determinata in base<br />

al reddito Isee corrente, rimodulato<br />

convenzionalmente<br />

con l’abbattimento del reddito<br />

da lavoro dipendente nelle<br />

misure seguenti: senza indennità:<br />

100%, con mob<strong>il</strong>ità in<br />

deroga 80%, disoccupazione<br />

ordinaria 60%, indennità di<br />

mob<strong>il</strong>ità 40%.<br />

Le domande potranno essere<br />

presentate alla Regione attraverso<br />

i Caaf convenzionati.<br />

L’ultima misura prevede 2,5<br />

m<strong>il</strong>ioni di euro per <strong>il</strong> Fondo<br />

unico per le politiche sociali<br />

ad integrazione del taglio del<br />

Fondo Nazionale a favore dei<br />

Caro metano,<br />

interviene Mr Prezzi<br />

desso ci aspettiamo “Ache <strong>il</strong> prezzo del metano<br />

da autotrazione diminuisca<br />

alla pompa”.<br />

I prezzi del metano da autotrazione<br />

nelle Marche sono<br />

su livelli tra i più alti in Italia<br />

e sostanzialmente allineati<br />

in tutta la Regione. È questa<br />

una delle principali conclusioni<br />

contenute nel Rapporto<br />

trasmesso dal Ministro<br />

per lo sv<strong>il</strong>uppo economico,<br />

Claudio Scajola, al Presidente<br />

dell’Antitrust. Infatti <strong>il</strong><br />

Rapporto, predisposto da Mr<br />

Prezzi con <strong>il</strong> supporto della<br />

Guardia di Finanza, a seguito<br />

dell’indagine conoscitiva<br />

sull’andamento del prezzo<br />

del metano nelle Marche,<br />

evidenzia livelli di prezzo<br />

superiori rispetto ad altre zone<br />

del Paese, e sostanzialmente<br />

allineati tra singoli distributori<br />

della Regione. Si<br />

evidenzia, inoltre, la poca<br />

trasparenza nella formazione<br />

del prezzo e in particolare la<br />

limitata autonomia del singolo<br />

gestore di fissarlo autonomamente.<br />

Grande soddisfazione dell’Adiconsum<br />

che a seguito di numerose<br />

segnalazioni ricevute<br />

da cittadini marchigiani, lo<br />

scorso settembre aveva inviato<br />

specifica segnalazione all’Antitrust<br />

e a Mr Prezzi, nella<br />

quale si evidenziava come<br />

<strong>il</strong> prezzo del metano da autotrazione<br />

fosse nelle Marche<br />

molto più alto rispetto alle altre<br />

regioni d’Italia e ravvisando<br />

presunte intese restrittive<br />

della libertà di concorrenza<br />

tra le società che gestiscono <strong>il</strong><br />

metano nella composizione<br />

del prezzo.<br />

Oggi <strong>il</strong> pezzo del metano è finalmente<br />

sceso, ma l’Adiconsum<br />

denuncia come sia ancora<br />

troppo alto rispetto le quotazioni<br />

del petrolio. -<br />

Comuni vincolati a garantire<br />

l’assistenza domic<strong>il</strong>iare per<br />

le non-autosufficienze e per i<br />

minori non accompagnati. Il<br />

Segretario della <strong>Cisl</strong> Marche<br />

Stefano Mastrovincenzo ha<br />

affermato: “È un accordo positivo<br />

su cui la <strong>Cisl</strong> si è spesa<br />

molto. I canali di intervento<br />

individuali per l’ut<strong>il</strong>izzo delle<br />

risorse sono significativi, finalizzati<br />

in particolare alla<br />

tutela attiva del lavoro e dell’occupazione,<br />

al sostegno<br />

del reddito delle famiglie colpite<br />

dalla crisi economica,<br />

con criteri innovativi. Come<br />

sindacato continueremo in<br />

questa direzione, trattando<br />

anche con Province e Comuni<br />

per ottenere altre risorse<br />

da impegnare per attutire gli<br />

effetti della crisi, come già<br />

avvenuto in questi giorni con<br />

l’accordo raggiunto al Comune<br />

di Pesaro. Nei prossimi<br />

giorni prevediamo anche la<br />

conclusione del confronto<br />

con la Regione sui 24 m<strong>il</strong>ioni<br />

di euro previsti dal Fondo<br />

Nazionale per le non autosufficienze<br />

e destinati al sostegno<br />

del lavoro di cura delle<br />

famiglie e all’assistenza domic<strong>il</strong>iare<br />

per gli anziani non<br />

autosufficienti che restano in<br />

famiglia”. Soddisfazione<br />

condivisa dal Segretario regionale<br />

della <strong>Fnp</strong> Enrico<br />

Renzaglia: “Si concretizza<br />

una linea di impegno del sindacato<br />

pensionati in merito<br />

alla vertenzialità territoriale<br />

con specifico riferimento ai<br />

servizi sociali e alla tutela<br />

delle frag<strong>il</strong>ità”. ✍<br />

Anteas:<br />

vicina ai<br />

più deboli<br />

È<br />

in corso <strong>il</strong> tesseramento<br />

2009 dell’Anteas Marche.<br />

Organizzare attività di volontariato<br />

e di promozione sociale<br />

necessita di un forte impegno,<br />

ma è anche una grande<br />

opportunità per svolgere azioni<br />

solidali rivolte ai più deboli<br />

delle nostre comunità. L’impegno<br />

lo stiamo sv<strong>il</strong>uppando insieme<br />

alla <strong>Fnp</strong> ed in particolare<br />

con le leghe <strong>Fnp</strong> offrendo nuove<br />

sezioni locali Anteas, le<br />

quali sono <strong>il</strong> nostro nucleo operativo<br />

di riferimento sul territorio.<br />

La sezione ci consente di<br />

rapportarci con gli Enti Locali<br />

ed attivare su loro indicazione<br />

ut<strong>il</strong>i iniziative operative.<br />

Inas Ancona. Ecco la nuova sede<br />

Antonino Sorgi, Presidente Nazionale dell’Inas, Paolo Santini Segretario Generale <strong>Cisl</strong> Ancona,<br />

Delio Mattiacci, Direttore Inas Marche e Fabrizio Valentini, Direttore Inas Ancona hanno<br />

inaugurato la nuova sede dell’Inas di Ancona.<br />

Confronto con i comuni:<br />

la <strong>Cisl</strong> chiede più concretezza<br />

La <strong>Cisl</strong> definisce le linee<br />

di impegno prioritario<br />

in preparazione degli incontri<br />

con gli Enti Locali.<br />

Come è stato più volte annunciato<br />

di frequente gli amministratori<br />

dei Comuni sono<br />

propensi a ridurre a semplice<br />

informativa <strong>il</strong> confronto con<br />

<strong>il</strong> sindacato in merito alla<br />

spesa sociale nel b<strong>il</strong>ancio<br />

preventivo.<br />

Il laboratorio sociale della<br />

<strong>Cisl</strong> e della <strong>Fnp</strong> delle Marche<br />

ha perciò realizzato un<br />

seminario formativo per i dirigenti<br />

preposti al negoziato<br />

articolato su due giornate. La<br />

prima, tenuta a fine anno, ha<br />

Con la decisione 335/08<br />

della Corte Costituzionale<br />

è stata definitivamente<br />

dichiarata l’incostituzionalità<br />

del canone di depurazione<br />

in quei comuni non allacciati<br />

al depuratore.<br />

In sostanza la Corte implicitamente<br />

impone la restituzione<br />

della quota depurazione del<br />

servizio idrico pagato negli<br />

ultimi 5 anni in favore di quegli<br />

utenti che non sono serviti<br />

dal depuratore cittadino. La<br />

decisione, oltre ad essere importante<br />

in quanto alleggeri-<br />

riguardato la lettura dei b<strong>il</strong>anci<br />

comunali; la seconda è<br />

stata dedicata ad una ricerca<br />

realizzata dal Dott. Stefano<br />

Lorenzoni, dell’Università di<br />

Urbino, sulle spese per i servizi<br />

pubblici locali nei comuni<br />

capoluogo di provincia<br />

delle Marche. Alessandro<br />

Geria, del settore politiche<br />

sociali della <strong>Cisl</strong> nazionale,<br />

si è poi soffermato sulla centralità<br />

del livello territoriale<br />

del welfare per affrontare le<br />

situazioni di vulnerab<strong>il</strong>ità.<br />

Peraltro <strong>il</strong> Fondo Nazionale<br />

per le politiche sociali è a<br />

termine in conseguenza del<br />

federalismo fiscale.<br />

sce la bolletta dell’acqua, ribadisce<br />

la natura privatistica<br />

del rapporto che lega utente e<br />

società, riaffermando <strong>il</strong> legame<br />

stretto del rapporto tra servizio<br />

prestato e pagamento<br />

della prestazione.<br />

Per <strong>il</strong> futuro sarà certamente<br />

più semplice contestare pagamenti<br />

o aumenti in tariffa rispetto<br />

a servizi non prestati o<br />

mal gestiti. L’Adiconsum<br />

Marche unitamente ai Pensionati<br />

<strong>Cisl</strong>, hanno da sempre sostenuto<br />

tale impostazione, promuovendo<br />

un’iniziativa giudiziaria<br />

nel Comune di F<strong>il</strong>ottrano,<br />

ancora pendente avanti al<br />

Tar delle Marche. Oggi quel<br />

contenzioso avrà una definizione<br />

più agevole con la prospettiva<br />

per quanti hanno se-<br />

È quindi necessario attrezzarsi<br />

per rovesciare la consuetudine<br />

che gli interventi sociali vengono<br />

determinati dalla disponib<strong>il</strong>ità<br />

di b<strong>il</strong>ancio piuttosto<br />

che dalla quantità di domanda.<br />

La <strong>Fnp</strong> marchigiana intende<br />

inoltre accentuare l’iniziativa<br />

sindacale per accrescere<br />

<strong>il</strong> ruolo degli ambiti sociali<br />

onde evitare che i cittadini<br />

siano discriminati in relazione<br />

alla disponib<strong>il</strong>ità di risorse e<br />

di strutture che in genere penalizzano<br />

le aree meno sv<strong>il</strong>uppate.<br />

Un’ulteriore esigenza<br />

riguarda la presentazione del<br />

B<strong>il</strong>ancio Sociale da parte degli<br />

Enti Locali. ✍<br />

Quel canone è incostituzionale<br />

guito la <strong>Cisl</strong> in questa iniziativa,<br />

di vedersi rimborsare <strong>il</strong> canone<br />

di depurazione pagato<br />

fin dal 1997. L’Adiconsum ha<br />

inoltre richiesto agli Aato di<br />

comunicare l’elenco dei comuni<br />

ricadenti nel proprio ambito<br />

regolarmente serviti di<br />

impianto di depurazione e di<br />

conoscere le iniziative che intendono<br />

adottare per <strong>il</strong> rimborso<br />

del canone di depurazione.<br />

Le strutture della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> e<br />

Adiconsum sono a disposizione<br />

degli utenti per chiarimenti<br />

e iniziative. L’Adiconsum<br />

chiederà agli Ato <strong>il</strong> rimborso<br />

automatico in fattura, in caso<br />

di esito negativo inviterà i<br />

consumatori a chiedere <strong>il</strong> rimborso<br />

sulla base di un richiesta<br />

individuale. ✍<br />

Documenti validi: Carta d’identità valida per l’espatrio o Passaporto<br />

(informarsi bene per l’inserimento dei bambini nel documento)<br />

Informazioni e prenotazione:<br />

Roberto Battistini – Etsi Marche – tel. 071.2822263 – fax 071.2822211<br />

Prenotazioni entro <strong>il</strong> 31 gennaio 2009<br />

PARIGI-MONT SAINT MICHEL e CASTELLI DELLA LOIRA<br />

d a v e n e r d ì 2 9 . 0 5 . 2 0 0 9 a d o m e n i c a 0 7 . 0 6 . 2 0 0 9<br />

QUOTA INDIVIDUALE EURO 850 PER ISCRITTI CISL E LORO CONIUGI.<br />

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mezzo litro di acqua minerale. Guide per visite ed escursioni: 4 mezze giornate a Parigi; Mont S. Michel;<br />

castelli di Amboise, Chenonceaux, Cheverny, Chambord; Lione Prenotazioni per i musei, Sistemazione in<br />

Hotel 3 stelle super in camere doppie con servizi, Pranzi e cene come previsto dal programma, Accompagnatore,<br />

Assicurazione di legge RCT, Assicurazione furto bagaglio, Assicurazione per mancata partecipazione<br />

dovuta a causa di forza maggiore (malattie, ecc.), Iva e tassa di soggiorno.<br />

LA QUOTA NON COMPRENDE: Mance e ingresso al Moulin Rouge ed escursione con <strong>il</strong> Batteau Mouche<br />

e tutto quanto non indicato espressamente nel programma.<br />

Prenotazioni ed informazioni:<br />

Etsi <strong>Cisl</strong> Ancona – 071.2822263 Carlo Zezza – 331.1050966 Roberto Battistini – 335.5774854


Marche IV<br />

Anche per noi una vita dignitosa<br />

Questa la richiesta dei pensionati al congresso di Ascoli.<br />

Riassegnata a Giulio Grazioli la direzione della segreteria<br />

I<br />

pensionati della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong><br />

della provincia di Ascoli<br />

Piceno hanno rinnovato <strong>il</strong><br />

gruppo dirigente.<br />

Alla presenza di una folta rappresentanza<br />

di delegati ed invitati<br />

si è celebrato, presso<br />

l’Hotel Calabresi di San Benedetto<br />

del Tronto, <strong>il</strong> 5° Congresso<br />

Provinciale dei pensionati<br />

ascolani, che ha avuto come<br />

tema: “…anche per gli anziani<br />

una vita dignitosa”. I lavori<br />

si sono aperti con la relazione<br />

del Segretario Provinciale,<br />

Giulio Grazioli, che ha<br />

preso le mosse da un forte richiamo<br />

alla m<strong>il</strong>itanza, con la<br />

necessità di coinvolgere sempre<br />

più persone eticamente<br />

motivate, culturalmente preparate,<br />

socialmente sensib<strong>il</strong>i,<br />

in grado di essere punto di riferimento<br />

nel territorio delle<br />

varie realtà. “La nostra m<strong>il</strong>itanza,<br />

ha affermato <strong>il</strong> segretario<br />

se da una parte si manifesta<br />

come testimonianza personale,<br />

dall’altra si radica nell’appartenenza<br />

ad una associazione:<br />

la <strong>Cisl</strong>”. La relazione<br />

è proseguita con un’attenta<br />

analisi del lavoro svolto in<br />

questi diciotto mesi, sottolineando<br />

sia i momenti di eccellenza<br />

che quelli di diffi-<br />

Pensioni sempre<br />

più “magre”<br />

A Pesaro un congresso vivace.<br />

Eletto segretario Nevio Leonardi<br />

Si è svolto <strong>il</strong> congresso della<br />

<strong>Fnp</strong> di Pesaro e Urbino<br />

a San Giorgio di Pesaro: è<br />

stata l’occasione per affrontare<br />

un significativo dibattito<br />

sulle condizioni socio-economiche<br />

dei numerosi pensionati<br />

che risiedono nel territorio.<br />

Al centro delle riflessioni<br />

che si sono susseguite<br />

nei numerosi interventi è stato<br />

la perdita del potere d’acquisto<br />

delle pensioni che sta avvenendo<br />

in questi anni e le<br />

proposte di rivalutazione contestualmente<br />

al tema della non<br />

autosufficienza e delle misure<br />

messe in campo a favore dei<br />

soggetti più deboli. Il tema è<br />

stato enucleato dall’ex segretario<br />

provinciale Mario Apricena,<br />

nel corso della sua relazione<br />

introduttiva. “La questione<br />

– ha sottolineato – non<br />

ha ancora oggi, a livello nazionale,<br />

raggiunto un punto di<br />

arrivo. Il Governo, di fatto, ha<br />

bloccato l’iter di approvazione<br />

della legge nazionale sulla non<br />

autosufficienza e, fino ad oggi,<br />

non ha collocato nella sua<br />

agenda di priorità questo tema.<br />

Di fatto non vengono garantite<br />

neanche le risorse nazionali<br />

del precedente Governo”.<br />

Si è discusso anche della<br />

necessità di mettere in campo,<br />

anche a livello locale, una<br />

maggiore quantità di servizi,<br />

migliori anche sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o<br />

qualitativo e di perseguire una<br />

più efficace politica per <strong>il</strong> contenimento<br />

delle tariffe. Il Segretario<br />

della <strong>Cisl</strong> di Pesaro<br />

Sauro Rossi è intervenuto portando<br />

la solidarietà della <strong>Cisl</strong><br />

pesarese anche in previsione<br />

degli impegni che si dovranno<br />

affrontare in conseguenza del<br />

federalismo fiscale. Ha richiamato<br />

l’attenzione sulla crisi<br />

economica in atto definendola<br />

planetaria e ricordando come<br />

l’organizzazione si è attivata<br />

in questo periodo per individuare<br />

insieme ai comuni e alla<br />

provincia interventi di sostegno<br />

al reddito delle famiglie,<br />

in particolar modo di quelle<br />

colpite da fenomeni di sospensione<br />

o perdita del lavoro. Ha<br />

sottolineato inoltre l’importanza<br />

della collaborazione da parte<br />

della <strong>Fnp</strong> all’interno della<br />

<strong>Cisl</strong>. La <strong>Fnp</strong> con le sue leghe<br />

rappresenta, infatti, una reale e<br />

significativa risorsa presente<br />

sul territorio.<br />

Il Segretario regionale Enrico<br />

Renzaglia concludendo <strong>il</strong> congresso<br />

si è soffermato sui rapporti<br />

in atto tra sindacato e<br />

Regione Marche. Dopo l’atteggiamento<br />

critico nei confronti<br />

dei ritardi della Regione<br />

nell’attuazione del protocollo<br />

sulla non autosufficienza ha<br />

r<strong>il</strong>evato una inversione di<br />

marcia con l’accordo sul piano<br />

anticrisi. L’auspicio è che<br />

questa nuova sensib<strong>il</strong>ità della<br />

Regione porti a costruttivi risultati<br />

in merito alle tutele e<br />

alle politiche sociali nella nostra<br />

regione. Al termine del<br />

dibattito si sono svolte, come<br />

da prassi, le operazioni di voto<br />

che hanno condotto al rinnovo<br />

del consiglio Direttivo<br />

Territoriale che a sua volta ha<br />

eletto Leonardi Nevio Segretario<br />

Generale e Fiorella<br />

Astolfi ed Eliseo Sabbatini<br />

componenti di Segreteria. ✍<br />

coltà incontrati. Passando,<br />

poi, ad analizzare la situazione<br />

Nazionale e quella Territoriale,<br />

è stata espressa una<br />

profonda preoccupazione per<br />

lo stato di crisi che attraversa<br />

<strong>il</strong> paese, per la mancata fruib<strong>il</strong>ità<br />

dei servizi, per <strong>il</strong> mancato<br />

controllo dei prezzi e delle tariffe<br />

e per la scarsa attenzione<br />

del Governo verso la categoria<br />

in generale, sottolineando<br />

la necessità di forte sinergia<br />

tra <strong>il</strong> sociale e <strong>il</strong> sanitario, ma<br />

anche tra i vari livelli, politico,<br />

sociale ed economico, del<br />

paese. La <strong>Fnp</strong> di Ascoli Piceno<br />

per i prossimi quattro anni,<br />

si pone pertanto come obiettivo<br />

primario quello di essere<br />

considerato un importante<br />

soggetto sociale sul territorio<br />

provinciale; un Sindacato, da<br />

sempre, portatore di valori di<br />

solidarietà e di coesione sociale,<br />

in grado di offrire tutele<br />

individuali e collettive, al fine<br />

di promuovere <strong>il</strong> benessere di<br />

tutta la comunità e degli anziani<br />

in particolare. Difatti, la<br />

Federazione dei pensionati,<br />

con la propria rete di Leghe<br />

diffuse nel territorio e con<br />

l’aus<strong>il</strong>io di collaboratori ed<br />

agenti sociali, si candida a<br />

coltivare rapporti di prossi-<br />

mità, di denuncia, di progetto<br />

e di costante sussidiarietà.<br />

Dopo <strong>il</strong> saluto dei numerosi<br />

invitati e l’intervento del segretario<br />

Provinciale <strong>Cisl</strong>, Antonio<br />

Angelini, i delegati si<br />

sono divisi in quattro gruppi<br />

di lavoro, dove si è dibattuto<br />

sulle sollecitazioni fornite dalla<br />

relazione messa a confronto<br />

con la realtà di tutti i giorni. Il<br />

mattino seguente, dopo la relazione<br />

tenuta dai referenti dei<br />

quattro gruppi sui risultati<br />

della discussione avvenuta al<br />

loro interno, si è svolto un interessante<br />

confronto-dibattito<br />

con la partecipazione del segretario<br />

Nazionale <strong>Fnp</strong>, Alessandro<br />

Loschi, del segretario<br />

Regionale <strong>Cisl</strong>, Stefano Mastrovincenzo,<br />

e del segretario<br />

Regionale <strong>Fnp</strong>, Enrico Renzaglia.<br />

Da tale confronto so iniziative<br />

che la Federazione Nazionale<br />

sta portando avanti<br />

per garantire una vita dignitosa<br />

alla categoria dei pensionati.<br />

Al termine dei lavori i delegati<br />

hanno eletto <strong>il</strong> nuovo direttivo<br />

e la nuova segreteria la<br />

quale risulta così composta:<br />

Giulio Grazioli,segretario generale,<br />

Nadia Iommi e Vincenzo<br />

De Angelis, membri di<br />

segreteria. ✍<br />

Verso un<br />

nuovo welfare<br />

Dino Ottaviani confermato<br />

segretario generale <strong>Fnp</strong> Macerata<br />

Si è svolto <strong>il</strong> Congresso<br />

della Federazione dei<br />

pensionati <strong>Cisl</strong> di Macerata.<br />

Nella relazione introduttiva <strong>il</strong><br />

Segretario generale Dino Ottaviani<br />

ha delineato <strong>il</strong> contesto<br />

di riferimento, tra nuove<br />

frag<strong>il</strong>ità nel mondo degli anziani,<br />

crisi finanziaria globale<br />

e gravi difficoltà dei pensionati<br />

e delle famiglie italiane.<br />

A seguire sono stati <strong>il</strong>lustrati i<br />

punti principali delle richieste<br />

della <strong>Fnp</strong>: recupero del potere<br />

d’acquisto delle pensioniattraverso<br />

la riduzione della<br />

pressione fiscale, sui redditi<br />

più bassi,contrasto dell’’inflazione,<br />

rivalutazione dei trattamenti<br />

in base ad un paniere<br />

Istat più rappresentativo dei<br />

consumi dei pensionati. inoltre<br />

sono necessari un federalismo<br />

fiscale solidale in grado<br />

di garantire a tutti i diritti civ<strong>il</strong>i<br />

e sociali di cittadinanza.<br />

Nella relazione Ottaviani ha<br />

anche <strong>il</strong>lustrato l’attività della<br />

federazione provinciale, lo<br />

stato della concertazione con<br />

gli enti locali sulle politiche<br />

sociali e sulla sanità, evidenziandone<br />

prospettive e criticità<br />

nonché affrontando le più<br />

importanti questioni organizzative<br />

dell’attività del sindacato<br />

dei pensionati <strong>Cisl</strong>. Nel<br />

pomeriggio si è svolta una tavola<br />

rotonda sul tema: “I servizi<br />

per gli anziani, verso un<br />

nuovo welfare sul territorio”.<br />

Sandro Loschi, Segretario<br />

nazionale della <strong>Fnp</strong>, Brunetta<br />

Formica, Coordinatrice dell’Ambito<br />

territoriale sociale<br />

n. 15 e Maria Elena Cingolani,<br />

Direttrice del Distretto<br />

sanitario di Macerata, coordinati<br />

da Massim<strong>il</strong>iano Colombi,<br />

responsab<strong>il</strong>e alla formazione<br />

della <strong>Cisl</strong> Marche,<br />

hanno posto in essere una riflessione<br />

sul sistema territoriale<br />

integrato degli interventi<br />

e dei servizi sociali e sanitari<br />

con un’attenzione particolare<br />

ai servizi per gli anziani.<br />

È emerso che in una<br />

provincia come Macerata,<br />

segnata da indici di invecchiamento<br />

elevati, nasce la<br />

necessità di integrare in modo<br />

operativo i servizi sociali<br />

e sanitari sul territorio. A<br />

conclusione dei lavori del<br />

Congresso,<strong>il</strong> nuovo Consiglio<br />

Direttivo ha eletto <strong>il</strong> Segretario<br />

generale e la Segreteria<br />

provinciale. Confermata<br />

in blocco la Segreteria eletta<br />

<strong>il</strong> 18 settembre 2008 e composta<br />

dal Segretario generale<br />

Dino Ottaviani e da Pacifico<br />

Papa e Marisa Sensini. “Un<br />

Congresso impegnativo ma<br />

appassionante – commenta a<br />

caldo Ottaviani – dal quale è<br />

uscito un gruppo dirigente<br />

competente e in grado di affrontare<br />

le sfide importanti<br />

che ci attendono nei prossimi<br />

quattro anni”. ✍<br />

<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Ancona, XVI congresso<br />

Gli anziani protagonisti<br />

nelle comunità locali<br />

Alla guida <strong>il</strong> segretario G<strong>il</strong>berto Bora<br />

La Federazione Pensionati<br />

<strong>Cisl</strong> di Ancona ha<br />

svolto <strong>il</strong> XVI Congresso per<br />

<strong>il</strong> rinnovo degli organismi<br />

presso <strong>il</strong> Jolly Hotel di Ancona.<br />

Hanno partecipato circa<br />

100 delegati provenienti da<br />

tutta la provincia in rappresentanza<br />

dei 25.000 iscritti alla<br />

categoria. In occasione della<br />

celebrazione di questo congresso,<br />

dedicato all’anziano<br />

ed alla sua dignità, difatti lo<br />

slogan riportato è: “….anche<br />

per gli anziani una vita dignitosa”<br />

e per dare un valore aggiunto<br />

a questo, la Segreteria<br />

<strong>Fnp</strong> ha pensato di farlo precedere<br />

da una tavola rotonda dal<br />

titolo “Il protagonismo degli<br />

anziani nelle comunità locali”.<br />

Dopo i saluti del Segretario<br />

Generale Ust, P. Santini,<br />

che ha introdotto i lavori della<br />

tavola rotonda, si è svolta la<br />

relazione del Segretario <strong>Fnp</strong>,<br />

G. Bora, sull’importanza della<br />

partecipazione nella comunità<br />

locali delle persone anche anziane<br />

nel contesto sociale<br />

odierno. Successivamente è<br />

intervenuto <strong>il</strong> professore G.<br />

Acocella che ha trattato del<br />

ruolo del sindacato nella società<br />

e delle modifiche intercorse<br />

in quest’ultimi anni sul<br />

modo di svolgere la vertenzialità<br />

sul territorio. Il Dott. A.<br />

Apr<strong>il</strong>e, in qualità di direttore<br />

generale dell’Inrca, è intervenuto<br />

sul progressivo invecchiamento<br />

della popolazione e<br />

sulle azioni e sugli interventi<br />

che possono rallentare questo<br />

processo riducendo le cause<br />

che portano alla non autosufficienza.<br />

L’Assessore B.<br />

Aguzzi del Comune di Jesi ha<br />

trattato dell’importanza del<br />

ruolo concertativo delle organizzazioni<br />

sindacali nelle<br />

scelte politiche sul welfare<br />

territoriale e sull’efficacia di<br />

una progettazione congiunta.<br />

Un energico intervento conclusivo<br />

è stato svolto da A.<br />

Uda, Segretario Generale <strong>Fnp</strong>,<br />

che ha posto l’attenzione sulle<br />

principali problematiche attualmente<br />

in discussione a livello<br />

nazionale con <strong>il</strong> Governo,<br />

come la famosa quattordicesima<br />

mens<strong>il</strong>ità, l’istituzione<br />

del paniere per gli anziani e<br />

l’approvazione della legge<br />

sulla non autosufficienza. Al<br />

termine della tavola rotonda,<br />

si è svolto <strong>il</strong> XVI Congresso<br />

della <strong>Fnp</strong> di Ancona. La relazione<br />

introduttiva di G<strong>il</strong>berto<br />

Bora ha offerto una interessante<br />

panoramica sull’attività<br />

trascorsa e sui programmi per<br />

i prossimi quattro anni. Il dibattito<br />

ha fatto registrare un<br />

largo consenso sul ruolo della<br />

<strong>Fnp</strong> nel territorio e sui rapporti<br />

con altre Federazioni della<br />

<strong>Cisl</strong> i cui dirigenti hanno portato<br />

<strong>il</strong> saluto ai congressisti.<br />

Diffusa la preoccupazione per<br />

gli effetti della crisi che investono<br />

anche <strong>il</strong> nostro territorio<br />

e, per i problemi indotti dalle<br />

difficoltà nei rapporti unitari.<br />

Il Segretario regionale Renzaglia<br />

ha concluso <strong>il</strong> Congresso<br />

territoriale ribadendo la centralità<br />

delle vertenze locali<br />

nella strategia della <strong>Fnp</strong> delle<br />

Marche. Il Consiglio territoriale<br />

ha eletto i nuovi organismi:<br />

è stata confermata la segreteria<br />

uscente composta da<br />

G<strong>il</strong>berto Bora, Segretario Generale,<br />

i Segretari Giovanni<br />

Focanti, Roberto Battistini e<br />

Patrizia De Paolis. ✍<br />

<strong>Fnp</strong> Senigallia: si<br />

avvicina <strong>il</strong> congresso<br />

Si sta concludendo la stagione<br />

congressuale della<br />

Federazione pensionati <strong>Cisl</strong><br />

delle Marche. I congressi territoriali<br />

hanno proceduto al<br />

rinnovo degli organismi che<br />

condurranno <strong>il</strong> sindacato nei<br />

prossimi quattro anni ed eletto<br />

i delegati al Congresso regionale<br />

che si terrà a Senigallia <strong>il</strong><br />

26 e 27 marzo. La segreteria<br />

regionale ha proposto un esame<br />

approfondito della vertenzialità<br />

territoriale. È un terreno<br />

che ha caratterizzato l’attività<br />

nel trascorso quadriennio:<br />

è stata una sollecitazione<br />

quanto mai felice del 9° congresso<br />

celebrato a Portonovo<br />

nella primavera del 2005. Il<br />

congresso di Senigallia dovrà<br />

procedere ad un b<strong>il</strong>ancio dell’esperienza<br />

realizzata, con<br />

luci e ombre, per definire le<br />

linee dell’impegno futuro. Se<br />

nel 2005 la vertenzialità locale<br />

è stata una intuizione, per i<br />

prossimi anni è una necessità.<br />

La grave crisi che ha investito<br />

l’economia mondiale mette in<br />

discussione antiche e recenti<br />

certezze: è ormai opinione<br />

diffusa che dalla crisi si uscirà<br />

con una situazione ancora non<br />

prevedib<strong>il</strong>e. Un dato di forte<br />

preoccupazione riguarda lo<br />

stato sociale conquistato negli<br />

ultimi cinquant’anni, che pone<br />

<strong>il</strong> nostro paese all’avanguardia<br />

nello scenario mondiale.<br />

Il sindacato dei pensionati<br />

che <strong>il</strong> sistema italiano arretri<br />

sul piano delle tutele pregiudicando<br />

i principi di solidarietà<br />

alla base di una democrazia<br />

effettiva. Interventi legislativi<br />

degli ultimi anni e <strong>il</strong><br />

progetto di federalismo fiscale<br />

affida ormai ruoli inediti al<br />

territorio e pertanto è necessario<br />

calibrare le sue strategie<br />

per corrispondere ai tempi<br />

nuovi. È quindi comprensib<strong>il</strong>e<br />

<strong>il</strong> proposito della dirigenza<br />

<strong>Fnp</strong> delle Marche di affidare<br />

al congresso <strong>il</strong> compito di affinare<br />

<strong>il</strong> progetto che qualificherà<br />

l’azione del sindacato<br />

per i prossimi quattro anni. Il<br />

recupero delle esperienze maturate<br />

e la tavola rotonda sulla<br />

vertenzialità territoriale costituiscono<br />

i presupposti per un<br />

dibattito approfondito e per<br />

decisioni appropriate. Questa<br />

è l’anima vera del 10° congresso<br />

regionale della <strong>Fnp</strong><br />

delle Marche. ✍


Pensionati<br />

marzo 2009<br />

Lazio<br />

l momento non è fac<strong>il</strong>e, ma la realtà<br />

“Isindacale del nostro territorio è incoraggiante<br />

e ci sprona a fare sempre meglio<br />

per <strong>il</strong> futuro”. È tutto sommato molto positivo<br />

<strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio dell’attività svolta, quello che<br />

emerge dalla relazione con cui <strong>il</strong> segretario<br />

generale Bruno D’Amico ha aperto <strong>il</strong> Congresso<br />

della <strong>Fnp</strong> Territoriale di Latina, svoltosi<br />

a Sabaudia <strong>il</strong> 2 febbraio scorso.<br />

Ottimo, ad esempio, <strong>il</strong> dato relativo all’aumento<br />

degli iscritti: la <strong>Fnp</strong> di Latina, con <strong>il</strong><br />

20% del tasso di sindacalizzazione, rimane<br />

tra le prime province in Italia.<br />

Apprezzab<strong>il</strong>e l’attività di ristrutturazione<br />

delle Leghe sul territorio: la riorganizzazione<br />

ha puntato sull’efficienza dei servizi e<br />

sulla corrispondenza ai distretti sanitari,<br />

mentre la cap<strong>il</strong>larità sul territorio è stata assicurata<br />

dalla figura del “delegato”.<br />

Un particolare plauso merita anche lo sforzo<br />

continuo sul piano formativo: puntare sulla<br />

crescita professionale dei propri operatori,<br />

anche e soprattutto su quella delle donne, si<br />

sta rivelando una carta vincente, che verrà<br />

intensificata nel prossimo futuro.<br />

Vista la fondamentale importanza dei centri<br />

anziani, la <strong>Fnp</strong> di Latina ha deciso di seguirli<br />

più da vicino assicurando la presenza di<br />

propri associati nei comitati di gestione. “Ri-<br />

Al via la formazione<br />

delle badanti<br />

Dopo mesi di battaglie,<br />

ecco che qualcosa si<br />

muove nella delicata materia<br />

relativa alle badanti. La Regione<br />

Lazio, nel corso del<br />

2009, stanzierà 2,812 m<strong>il</strong>ioni<br />

di euro per finanziare<br />

“Progetti sperimentali per la<br />

qualificazione del lavoro<br />

delle assistenti fam<strong>il</strong>iari”.<br />

Si tratta di una materia sulla<br />

quale, da tempo, la federazione<br />

dei pensionati ha cercato<br />

di sensib<strong>il</strong>izzare le istituzioni<br />

e l’opinione pubblica.<br />

Quella delle assistenti fam<strong>il</strong>iari<br />

(ovvero badanti), infatti,<br />

è una figura professionale<br />

sempre più diffusa, della<br />

quale molte famiglie non<br />

possono fare a meno.<br />

Sono tanti i nuclei fam<strong>il</strong>iari<br />

nel Lazio che contano membri<br />

non autosufficienti e, per<br />

garantire assistenza, dipendono<br />

spesso da aiuti esterni.<br />

Ma, vista la delicatezza delle<br />

loro funzioni, è indispensab<strong>il</strong>e<br />

che queste badanti siano<br />

opportunamente formate e<br />

che siano inscritte in appositi<br />

elenchi comunali, così da<br />

fornire tutte le garanzie del<br />

caso alle famiglie. Ebbene,<br />

queste richieste del sindacato<br />

sembrano essere state recepite<br />

dalla Regione e questa de-<br />

libera ne sarebbe la dimostrazione.<br />

“Si tratta di un passo<br />

importante – ha sottolineato<br />

<strong>il</strong> segretario generale della<br />

<strong>Fnp</strong> del Lazio, Mario Menditto<br />

– in quanto la delibera<br />

ha recepito gran parte delle<br />

nostre richieste e soprattutto<br />

definisce l’impegno della Regione<br />

su questa tematica di<br />

grande importanza”.<br />

A lasciare perplessi è semmai<br />

lo strumento scelto per<br />

affrontare <strong>il</strong> problema: se <strong>il</strong><br />

sindacato chiedeva di intervenire<br />

con una legge che regolasse<br />

in maniera continuativa,<br />

organica ed efficace la<br />

materia, la delibera non sembra<br />

assicurare le stesse garanzie.<br />

“La delibera – ha aggiunto<br />

Menditto – non può<br />

garantire una soluzione definitiva<br />

del problema, ma può<br />

essere intesa solo come una<br />

fase di avvio sperimentale”.<br />

II fondi messi a disposizione<br />

Lazio - Toscana<br />

I nostri Congressi<br />

dalla regione verranno assegnati<br />

attraverso l’approvazione<br />

di progetti specifici.<br />

Questi dovranno essere presentati<br />

da comuni, enti capof<strong>il</strong>a<br />

di distretto e dal Comune<br />

di Roma, dovranno avere<br />

una durata di 12 mesi e dovranno<br />

iniziare le loro attività<br />

non oltre i 30 giorni dalla<br />

data di approvazione del<br />

progetto stesso.<br />

Con questo strumento si dovrebbe<br />

riuscire, da un lato, a<br />

garantire una maggiore qualificazione<br />

del lavoro di cura<br />

e di sostegno a domic<strong>il</strong>io,<br />

dall’altro a favorire l’emersione<br />

del lavoro in nero. La<br />

stesura di un elenco delle assistenti<br />

fam<strong>il</strong>iari in possesso<br />

dei requisiti previsti, garantirà<br />

poi una maggiore fac<strong>il</strong>ità<br />

di incontro tra domanda e offerta.<br />

Naturalmente, affinché<br />

tutte queste finalità vengano<br />

davvero raggiunte, sarà necessario<br />

vig<strong>il</strong>are. “Sarà quindi<br />

compito della <strong>Fnp</strong> – ha<br />

concluso Mario Menditto –<br />

di verificare l’effettivo avvio<br />

dei progetti e la definizione<br />

della lista comunale, nonché<br />

vig<strong>il</strong>are affinché venga garantita<br />

la continuità dell’iniziativa<br />

e si arrivi all’approvazione<br />

della legge”. ✍<br />

Gli ampi locali della residenza<br />

Domus La Quercia<br />

di Viterbo hanno ospitato<br />

<strong>il</strong> XVI congresso della <strong>Fnp</strong><br />

<strong>Cisl</strong> di Viterbo svoltosi <strong>il</strong> 4<br />

Febbraio scorso. Numerosi i<br />

partecipanti che hanno seguito<br />

i lavori congressuali<br />

iniziati, dopo la nomina della<br />

presidenza e le commissioni<br />

congressuali, con la relazione<br />

del segretario generale<br />

Renato Iadicicco. Due i<br />

punti principali trattati: l’approfondimento<br />

delle tematiche<br />

nazionali e delle difficoltà<br />

economiche che coinvolgono<br />

anche <strong>il</strong> nostro paese,<br />

ha riguardato la prima<br />

parte. Duro <strong>il</strong> giudizio sul<br />

comportamento del Governo<br />

e sulla mancanza di un reale<br />

confronto per quanto riguarda<br />

<strong>il</strong> problema dell’adeguamento<br />

delle pensioni.<br />

Il secondo ha riguardato <strong>il</strong> lavoro<br />

svolto dalla <strong>Fnp</strong> territoriale<br />

sul quale la valutazione<br />

di Iadicicco che – per rispetto<br />

della norma statutaria, lascia<br />

con <strong>il</strong> congresso l’incarico di<br />

segretario generale – è stata<br />

largamente positiva. È stato<br />

ampiamente tratteggiato <strong>il</strong> lavoro<br />

svolto, per quanto riguarda<br />

la vertenzialità territoriale,<br />

la formazione, la partecipazione<br />

delle donne ed <strong>il</strong><br />

proselitismo che – nonostante<br />

le difficoltà evidenziate<br />

nell’ultimo anno – ha portato<br />

all’aumento, nel quadriennio,<br />

di oltre 1.000 iscritti.<br />

Il dibattito che ne è seguito è<br />

stato caratterizzato oltre che<br />

da quelli dei delegati, anche<br />

da altri qualificati interventi<br />

di pubblici amministratori.<br />

Tra questi molto apprezzato<br />

quello del Presidente della<br />

Provincia di Viterbo, dell’Assessore<br />

alle politiche<br />

sociali della stessa, unitamente<br />

all’Assessore alle po-<br />

Presto la Regione Lazio<br />

sperimenterà una rete integrata<br />

di servizi per gli anziani,<br />

dei veri e propri “poli<br />

sperimentali” per <strong>il</strong> benessere<br />

delle persone anziane e lo<br />

sv<strong>il</strong>uppo dei rapporti intergenerazionali.<br />

La Regione, infatti, ha approvato<br />

un avviso pubblico<br />

per la selezione di progetti<br />

sperimentali realizzati dai<br />

comuni, in collaborazione<br />

con le aziende sanitarie locali,<br />

associazioni di volontariato<br />

ed i gestori delle strutture<br />

pubbliche. I progetti<br />

dovranno essere presentati<br />

entro <strong>il</strong> mese di febbraio e<br />

avranno la durata di un anno<br />

a partire dalla data del pri-<br />

litiche sociali del comune<br />

capoluogo.<br />

Pur nella diversità dello<br />

schieramento politico, tutti<br />

gli interventi hanno evidenziato<br />

correttezza di rapporto<br />

e sensib<strong>il</strong>ità ai problemi posti<br />

dal sindacato e dalla <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong><br />

in particolare.<br />

Il Direttore generale della<br />

Asl si è soffermato sulla situazione<br />

debitoria della sanità<br />

nel Lazio ed ha affrontato<br />

alcune problematiche legate<br />

ad interventi di ristrutturazione<br />

della realtà viterbese.<br />

Mario Menditto, segretario<br />

generale della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> del<br />

Lazio è intervenuto puntualizzando<br />

la posizione del<br />

sindacato sulla sanità ribadendo<br />

con vigore le richieste<br />

per l’abolizione dei ticket<br />

sanitari e, per contro, <strong>il</strong> completamento<br />

della informatizzazione<br />

di tutte le prescrizioni<br />

mediche per un controllo<br />

in tempo reale di quello che<br />

avviene nel settore delle prescrizioni<br />

che, da solo, – come<br />

affermato recentemente<br />

anche dal ministro Brunetta<br />

– può comportare una riduzione<br />

di oltre <strong>il</strong> 30% della<br />

spesa farmaceutica e degli<br />

esami diagnostici con ben<br />

altro risparmio di quello che<br />

comporta la vessatoria pratica<br />

dei ticket.<br />

Il segretario generale della<br />

Ust-<strong>Cisl</strong> Rosita Pelecca, nel<br />

mo finanziamento. La disponib<strong>il</strong>ità<br />

finanziaria messa<br />

a disposizione è di 3,6 m<strong>il</strong>ioni<br />

di euro.<br />

“Un provvedimento sicuramente<br />

positivo – ha sottolineato<br />

<strong>il</strong> segretario generale<br />

della <strong>Fnp</strong> del Lazio Mario<br />

Menditto – che, se realizzato<br />

a dovere, fornirà servizi e<br />

prestazioni di grande ut<strong>il</strong>ità<br />

per gli anziani. Ma permangono<br />

le nostre perplessità sul<br />

modo in cui le risorse vengono<br />

ut<strong>il</strong>izzate dalla Regione”.<br />

Da sempre infatti <strong>il</strong> sindacato<br />

si batte contro interventi<br />

a pioggia che pur essendo<br />

“meglio di niente”,<br />

non consentono di realizzare<br />

interventi organici e duratu-<br />

I<br />

Responsab<strong>il</strong>i di Redazione:<br />

Mario Menditto<br />

Lorenzo Coli<br />

Hanno collaborato a questo numero:<br />

Giuseppe Amelio - Bruno D’Amico<br />

- Rodolfo Damiani - Daniela Lami -<br />

Giovanni Libero - Paola Panerai -<br />

Carlo Lami (coord. per <strong>il</strong> Lazio) -<br />

Enzo Grazzini - Lorenzo lapi - Aldo<br />

Santovito - Roberto Vietina - Francesca<br />

Ricci (coord. per la Toscana)<br />

Completati i congressi di Lega è iniziato lo svolgimento di quelli territoriali. Diamo conto dei due che si sono svolti nella prima decade di Febbraio<br />

Latina Vitrebo<br />

mangono purtroppo forti e penalizzanti le interferenze<br />

politiche – ha sottolineato D’Amico<br />

– ma i risultati sono comunque buoni”.<br />

Non ultima, l’attività vertenziale: buoni i risultati<br />

relativi ai rapporti sindacato-amministrazione.<br />

Poche invece le intese sulla sostanza<br />

dei problemi: tasse e tariffe in testa.<br />

Un quadro generale molto incoraggiante per<br />

<strong>il</strong> futuro, da cui ripartire per mesi di lotte e<br />

conquiste sindacali.<br />

Le tematiche della vertenza nazionale sono<br />

state affrontate nella prima parte della relazione<br />

ed hanno trovato largo spazio negli interventi<br />

del segretario generale della Ust-<strong>Cisl</strong><br />

di Latina Pasquale Verrengia – che ha<br />

inoltre ricordato <strong>il</strong> contributo portato dalla<br />

categoria dei pensionati alla vita della Unione<br />

– e dal segretario nazionale <strong>Fnp</strong> Mimmo<br />

Minardi. Nel suo intervento ha ribadita la<br />

delusione per la mancata risposta del Governo<br />

alla richiesta sindacale per l’adeguamento<br />

delle pensioni, a partire da quelle più basse,<br />

ed ha espresso riserve sul modo con cui<br />

viene affrontato dal Parlamento <strong>il</strong> federalismo<br />

fiscale che evidenzia carenze in tema di<br />

solidarismo tra i cittadini delle varie regioni.<br />

Ha presieduto <strong>il</strong> congresso <strong>il</strong> segretario regionale<br />

della <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> Mario Menditto che,<br />

nel suo intervento, si è principalmente soffermato<br />

sul confronto con la Regione evidenziando<br />

i limiti comportamentali della<br />

Giunta Marrazzo ed <strong>il</strong> ruolo propositivo giocato<br />

dalla <strong>Fnp</strong>.<br />

Al termine dei lavori <strong>il</strong> Congresso ha eletto<br />

<strong>il</strong> nuovo consiglio direttivo <strong>il</strong> quale, ha sua<br />

volta, ha confermato nella carica <strong>il</strong> segretario<br />

generale Bruno D’Amico ed eletto a<br />

componenti la segreteria Antonina Giangirolami<br />

e Lidano Salino. ✍<br />

richiamare l’azione sindacale<br />

condotta dalla Unione, ha<br />

espresso <strong>il</strong> suo vivo ringraziamento<br />

per <strong>il</strong> lavoro compiuto<br />

dalla <strong>Fnp</strong> ed in particolare<br />

da Renato Iadicicco<br />

invitandolo a continuare, sia<br />

pure con un ruolo diverso,<br />

nel suo prezioso impegno<br />

nel sindacato.<br />

A conclusione del dibattito<br />

di particolare significato<br />

l’intervento del segretario<br />

nazionale, Arnaldo Chianese<br />

che, oltre a ribadire la posizione<br />

della Federazione rispetto<br />

alla vertenza nazionale<br />

ha trattato in particolare le<br />

tematiche organizzative relative<br />

all’articolazione della<br />

presenza sul territorio e del<br />

proselitismo.<br />

Approvata con votazione<br />

unanime la mozione conclusiva<br />

i delegati hanno proceduto<br />

alla elezione del nuovo<br />

consiglio direttivo <strong>il</strong> quale,<br />

subito dopo i risultati si è<br />

riunito eleggendo la nuova<br />

segreteria. Angelo Capone<br />

è stato eletto a larghissima<br />

maggioranza a segretario generale,<br />

Giovanni Dinelli a<br />

segretario generale aggiunto<br />

e Graziella Bianchi nuovo<br />

componente della segreteria.<br />

Al termine dei lavori, su<br />

proposta della nuova segreteria,<br />

<strong>il</strong> consiglio generale ha<br />

nominato Renato Iadicicco<br />

suo presidente. ✍<br />

Poli sperimentali per gli anziani<br />

ri. In più al momento, sulla<br />

materia specifica dei Poli,<br />

non è prevista nessuna concertazione<br />

con i sindacati e –<br />

ha aggiunto Menditto –<br />

“sarà necessario rivendicarla<br />

con una nostra azione vertenziale<br />

specifica”.<br />

Intanto, in attesa della realizzazione<br />

di questi Poli integrati,<br />

continua la battaglia<br />

della <strong>Fnp</strong> per <strong>il</strong> raggiungimento<br />

di alcuni fondamentali<br />

obiettivi sul fronte sanitario:<br />

dalla riconversione dei piccoli<br />

ospedali alla riduzione<br />

delle liste d’attesa; dalla cancellazione<br />

dei ticket farmaceutici<br />

all’ut<strong>il</strong>izzo e alla gestione<br />

concertata del fondo<br />

per la non-autosufficienza. ✍


Spesso si pensa, che per i<br />

pensionati i servizi siano<br />

la cosa più importante,<br />

la priorità da cui dipendono<br />

le loro scelte di adesione al<br />

sindacato.<br />

Sicuramente, la loro richiesta<br />

di servizi è forte, e forte<br />

anche la loro capacità di<br />

controllare la qualità e la rispondenza<br />

ai costi.<br />

Però è in crescente aumento<br />

la volontà di rivendicare un<br />

“contratto sociale”, cioè un<br />

livello di contrattazione che<br />

dia risposte ai bisogni individuali<br />

e sociali della popolazione<br />

anziana.<br />

Nei precongressi di Lega<br />

svolti finora le lamentele<br />

sulla mancata ripresa del<br />

tavolo di negoziazione e<br />

sulla insufficienza di provvedimenti<br />

come social card<br />

e bonus sono state fortissime.<br />

La social card non è<br />

solo discriminatoria per limiti<br />

di età e di reddito, non<br />

è solo legata ad una mortificante<br />

dichiarazione di<br />

povertà e ad una traf<strong>il</strong>a<br />

macchinosa. È una colossale<br />

presa in giro, ci dicono<br />

gli iscritti e i delegati,<br />

un’elemosina a pochi. Il<br />

bonus? Bene <strong>il</strong> principio,<br />

meno bene i criteri di distribuzione.<br />

E i non autosufficienti?<br />

E chi non ce la<br />

fa con l’affitto?<br />

Sembra che anche gli enti<br />

locali stiano sposando la linea<br />

dell’elemosina: <strong>il</strong> Comune<br />

di Roma ha distribuito,<br />

tramite associazioni benefiche<br />

e non, un m<strong>il</strong>ione<br />

di euro in generi alimentari,<br />

pare non sempre di prima<br />

qualità.<br />

Nei precongressi delle Le-<br />

Lazio<br />

Roma<br />

Forte segnale dai congressi di Lega<br />

Per un contratto sociale<br />

È<br />

ghe delle borgate romane,<br />

dove purtroppo vive tanta<br />

gente in condizioni precarie,<br />

la critica è stata unanime:<br />

questo m<strong>il</strong>ione di euro<br />

non poteva essere ut<strong>il</strong>izzato<br />

per dare più bonus per pagare<br />

l’affitto di casa, per<br />

estendere la tessera gratuita<br />

per i mezzi a chi ha meno<br />

di 70 anni, per integrarne le<br />

rette per le Rsa per le famiglie<br />

meno abbienti? Come<br />

se non bastasse, i comuni<br />

della provincia di Roma,<br />

venuto meno <strong>il</strong> provento<br />

dell’Ici introducono l’addizionale<br />

se non l’avevano,<br />

come <strong>il</strong> Comune di Santa<br />

Marinella, o la innalzano<br />

proporzionalmente al mancato<br />

introito dell’Ici.<br />

La valutazione dei nostri<br />

delegati è pressoché unanime:<br />

se questi sono i risultati<br />

che si ottengono da Governi<br />

che hanno promesso a<br />

tutti meno tasse e maggior<br />

benessere, siamo purtroppo<br />

al fallimento. Per non parlare<br />

delle promesse di sicurezza<br />

sulle quali si sono basate<br />

tante campagne elettorali.<br />

L’abbiamo visto a Roma, a<br />

Civitavecchia, a Guidonia:<br />

la violenza d<strong>il</strong>aga e colpisce<br />

i soggetti più deboli.<br />

Anziani, donne, barboni,<br />

tutti vittime della delinquenza<br />

e della deviazione<br />

di una gioventù sbandata,<br />

che <strong>il</strong> nostro sistema educativo<br />

non riesce a formare e<br />

a sostenere nel percorso di<br />

una vita che, anche per loro,<br />

è sempre più diffic<strong>il</strong>e.<br />

Molti anziani e anziane denunciano<br />

questi errori, e ci<br />

chiedono di riprendere la<br />

rivendicazione e l’azione di<br />

lotta: unitaria, se possib<strong>il</strong>e.<br />

Ma anche da soli, se fosse<br />

necessario.<br />

Con la <strong>Fnp</strong>; tutti insieme,<br />

perché nessuno stia solo. ✍<br />

Dalla <strong>Fnp</strong> Lazio<br />

Aiuto ai bambini in Senegal<br />

un contributo importantissimo,<br />

sia in termini<br />

quantitativi che qualitativi,<br />

quello che la federazione<br />

pensionati della <strong>Cisl</strong> del<br />

Lazio, ha voluto destinare a<br />

bambini che vivono in una<br />

delle aree più povere del<br />

mondo.<br />

In Senegal, ci sono infatti<br />

dei v<strong>il</strong>laggi rurali dove la vi-<br />

Classe elementare in Senegal<br />

Nessuno stia solo<br />

Anteas di Roma ai<br />

Musei Vaticani<br />

Ben 110 soci dell’Anteas<br />

di Roma e Provincia, accompagnati<br />

dal presidente<br />

territoriale Raffaele Castaldo,<br />

hanno effettuato una visita<br />

guidata ai musei Vaticani.<br />

Due le tappe principali:<br />

la Cappella Sistina e le Stanze<br />

di Raffaello. Da tutti i<br />

partecipanti è stata espressa<br />

ta è davvero diffic<strong>il</strong>e ed essere<br />

bambini è una vera impresa.<br />

Crescere, giocare, studiare:<br />

tutte cose normali per<br />

i nostri bambini, ma tutt’altro<br />

che scontate per i piccoli<br />

senegalesi. I 1000 euro versati<br />

dalla <strong>Fnp</strong> del Lazio,<br />

contribuiranno alla costruzione<br />

di una scuola materna<br />

nei v<strong>il</strong>laggi della comunità<br />

rurale di Palmarin. In questo<br />

modo si potrà offrire ai piccoli<br />

un’attività scolastica<br />

prescolare e combattere al<br />

tempo stesso la piaga dello<br />

sfruttamento del lavoro minor<strong>il</strong>e<br />

che, in quest’area del<br />

mondo, è diffuso in maniera<br />

preoccupante. Con questi<br />

fondi <strong>il</strong> progetto è pronto per<br />

partire e una delegazione<br />

dell’Iscos (l’Istituto Sinda-<br />

grande soddisfazione ed un<br />

vivo ringraziamento all’Anteas<br />

territoriale che così bene<br />

sa coniugare le iniziative<br />

di volontariato, che tutti i<br />

giorni vedono impegnati i<br />

soci dell’associazione, con<br />

iniziative che arricchiscono<br />

lo spirito associativo ed hanno<br />

un alto valore culturale.✍<br />

Nuovo centro anziani a Sora<br />

Un nuovo centro anziani, che conta ben<br />

540 iscritti, ha iniziato da pochi mesi la<br />

sua attività nella ridente città di Sora ed ha<br />

inaugurato a fine Gennaio i nuovi locali<br />

messi a disposizione dall’amministrazione<br />

comunale.<br />

Alla cerimonia inaugurale i soci erano presenti<br />

in gran numero facendo sembrare piccoli<br />

i locali in cui è ospitato. La presidente<br />

Frosinone<br />

Loreta Di Passio ci ha presentato alcune<br />

idee generali per lo sv<strong>il</strong>uppo dell’attività futura,<br />

evidenziando <strong>il</strong> fatto che oltre <strong>il</strong> 45%<br />

degli iscritti sono donne. Come <strong>Fnp</strong> seguiremo<br />

con grande interesse <strong>il</strong> lavoro che <strong>il</strong> centro,<br />

al quale abbiamo donato un televisore ed<br />

al quale aderisce anche la nostra coordinatrice<br />

donne della Ciocaria Nives Conflitti, sicuramente<br />

sv<strong>il</strong>upperà nel prossimo futuro. ✍<br />

cale per la Cooperazione allo<br />

Sv<strong>il</strong>uppo del Lazio) è<br />

pronta per una missione in<br />

Senegal con la quale darà <strong>il</strong><br />

via all’apertura del quartiere.<br />

L’avanzare dei lavori sarà<br />

costantemente monitorato e,<br />

a dimostrazione della serietà<br />

dell’iniziativa, verrà documentato<br />

periodicamente con<br />

foto e aggiornamenti.<br />

E se la solidarietà fa bene<br />

agli altri e in fondo anche a<br />

noi stessi, a fare del bene ci<br />

si prende gusto. “Nel corso<br />

del prossimo autunno – ha<br />

promesso <strong>il</strong> segretario generale<br />

della <strong>Fnp</strong> del Lazio Mario<br />

Menditto – valuteremo<br />

la possib<strong>il</strong>ità di stanziare un<br />

ulteriore contributo”. Evidentemente<br />

la generosità<br />

non conosce età. ✍<br />

Interessante convegno promosso dal Coordinamento Donne<br />

Dire no alla violenza<br />

Quante immagini si possono<br />

associare alla parola<br />

violenza? Una violenza fisica,<br />

a una donna, o a un<br />

bambino. Un atto di bullismo.<br />

La cattiveria di una<br />

guerra. Tante, tantissime. La<br />

violenza, in effetti, è tutto<br />

questo, ma anche molto di<br />

più. C’è la violenza psicologica,<br />

più subdola e forse più<br />

pericolosa, perché non immediatamente<br />

visib<strong>il</strong>e. C’è la<br />

violenza della solitudine. C’è<br />

la violenza dell’ignoranza e<br />

della cattiveria gratuita. Anziani,<br />

bambini, donne e uomini:<br />

tutti possono essere le<br />

vittime. Per strada, a scuola,<br />

purtroppo anche in famiglia.<br />

E, se è vero che una componente<br />

violenta c’è in ciascuno<br />

di noi, questa non deve essere<br />

mai una giustificazione.<br />

Per dire no ad ogni forma di<br />

violenza e per imparare a difendersi<br />

e proteggersi, si è<br />

tenuto a Viterbo <strong>il</strong> 19 gennaio<br />

scorso, un convegno<br />

promosso dal Coordinamento<br />

donne della <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> Territoriale<br />

e presieduto da Ro-<br />

La notizia non è di quelle<br />

che fanno sorridere, soprattutto<br />

in un distretto, come<br />

quello di Latina, dove l’incidenza<br />

degli over75 sulla popolazione<br />

totale, è in continuo<br />

aumento e, di conseguenza,<br />

anche le esigenze di<br />

assistenza. Ebbene, <strong>il</strong> budget<br />

messo a disposizione per la<br />

popolazione disab<strong>il</strong>e e non<br />

autosufficiente, per <strong>il</strong> triennio<br />

2008-2010 scende a<br />

274.978,65 euro: una riduzione<br />

di circa 21 m<strong>il</strong>a euro rispetto<br />

al 2007. Potranno accedere<br />

a questi fondi solo coloro<br />

che non raggiungono un<br />

A Cisterna<br />

Può un “semplice” pranzo<br />

trasformarsi in un prezioso<br />

strumento per saldare<br />

amicizie, creare nuovi stimoli<br />

e regalare divertimento<br />

a tante persone? Certo che<br />

si. La dimostrazione si è<br />

avuta durante una gita a Cori<br />

nelle settimane scorse, quando<br />

la lega pensionati di Cisterna,<br />

insieme all’Anteas,<br />

ha organizzato per un numeroso<br />

gruppo di anziani un<br />

“È<br />

l’alba. Una luce sfolgorante s’alza<br />

in cielo lentamente. Svegliati, tu<br />

che ha dormito! Vai incontro all’infinito,<br />

non vedi che l’Eterno, ha acceso <strong>il</strong> mondo<br />

con un dito?”. Questi splendidi versi sono<br />

valsi a Mario Pucci <strong>il</strong> terzo premio di poesia<br />

(sezione Estero) al concorso internazionale<br />

Alias 2008 di Melbourne. E non è <strong>il</strong> solo riconoscimento<br />

che gli sono valse le sue creazioni:<br />

una fiaba dal titolo “Vanità” ha ricevuto<br />

la menzione d’onore.<br />

Nato a Genzano durante i bombardamenti del<br />

1944, Mario Pucci, segretario della Lega <strong>Fnp</strong>-<br />

<strong>Cisl</strong> della Magliana, ha sempre fatto dell’arte<br />

<strong>il</strong> suo mezzo di comunicazione pred<strong>il</strong>etto. Pri-<br />

Viterbo<br />

sita Pelecca segretario generale<br />

della Ust-<strong>Cisl</strong>.<br />

L’introduzione della responsab<strong>il</strong>e<br />

del Coordinamento<br />

Cristina Gioiosi ha ben <strong>il</strong>lustrato<br />

scopi e contenuti del<br />

convegno: “Oggi – ha detto –<br />

ci troviamo per cercare di<br />

compiere un piccolo passo<br />

verso la convivenza armoniosa<br />

alla quale tutti dovremo<br />

tendere. Non pretendiamo di<br />

cambiare <strong>il</strong> mondo. Vogliamo<br />

comunque dare un aiuto, dove<br />

è possib<strong>il</strong>e, a rendere la<br />

vita degli anziani di oggi e di<br />

domani più vivib<strong>il</strong>e.” Si è poi<br />

entrati nel vivo del convegno<br />

con le relazioni del dott. Procenesi,<br />

vice commissario della<br />

Questura di Viterbo e della<br />

dott.ssa Simonetta Tacci<br />

Uoc di psicologia della Asl.<br />

Gli oltre 100 partecipanti<br />

hanno ascoltato con attenzione<br />

anche <strong>il</strong> saluto di Patrizia<br />

Volponi, responsab<strong>il</strong>e regionale<br />

del Lazio del Coordinamento<br />

donne della <strong>Fnp</strong> e gli<br />

interventi dell’Assessore alle<br />

pari opportunità della Provincia<br />

e sindaco di Canino Lina<br />

Latina<br />

reddito Isee di 15 m<strong>il</strong>a euro<br />

annui. Oltre questa soglia, assistenza,<br />

prestazioni e sostegno<br />

saranno molto più complicati<br />

e onerosi e numerose<br />

famiglie, soprattutto anziane,<br />

si troveranno sempre più sole<br />

e in difficoltà.<br />

“Saranno come sempre gli<br />

anziani ad essere i più penalizzati<br />

– ha sottolineato <strong>il</strong> segretario<br />

generale della <strong>Fnp</strong>-<br />

<strong>Cisl</strong> di Latina Bruno D’Amico.<br />

Gli over65 costituiscono<br />

infatti più del 17% della<br />

popolazione del distretto di<br />

Latina, e l’incidenza degli ultra75enni<br />

è in continuo au-<br />

pranzo sociale. In tutto erano<br />

presenti 120 partecipanti<br />

entusiasti, tra cui anche <strong>il</strong> segretario<br />

di Lega Alvaro<br />

Giordani, <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e<br />

dell’Anteas Albino De<br />

Franceschi e <strong>il</strong> segretario<br />

generale della <strong>Fnp</strong> di Latina<br />

Bruno D’Amico, che ha<br />

sottolineato: “è <strong>il</strong> quinto anno<br />

che organizziamo questo<br />

appuntamento e, la manifestazione<br />

continua a riscuote-<br />

II<br />

Novelli, del sindaco di Marta<br />

Lucia Catanesi, della presidente<br />

dell’associazione Erinna<br />

e della rappresentante della<br />

associazione donne del comune<br />

di Fabbrica di Roma.<br />

La chiusura del convegno è<br />

stata affidata a Renato Iadicicco,<br />

segretario generale<br />

della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Viterbo, che<br />

ha espresso vivo compiacimento<br />

per l’iniziativa ed a<br />

Mario Menditto segretario<br />

generale della <strong>Fnp</strong> del Lazio<br />

che, nel portare <strong>il</strong> saluto della<br />

segreteria regionale, ha, tra<br />

l’altro affermato: “È stata<br />

un’iniziativa originale ed importante<br />

che ha raccolto entusiasmo<br />

ed interesse”. ✍<br />

Meno fondi per disab<strong>il</strong>i e<br />

non autosufficienti<br />

mento, così come <strong>il</strong> numero<br />

di anziani che vivono da soli<br />

nonostante patologie invalidanti”.<br />

La diminuzione dei fondi<br />

messi a disposizione, già di<br />

per sé preoccupante, si aggiunge<br />

alla mancanza, sul<br />

territorio, di strutture residenziali<br />

pubbliche in grado di<br />

soddisfare la richiesta della<br />

popolazione. “Se si esclude<br />

la Rsa di Apr<strong>il</strong>ia – ha continuato<br />

D’Amico – che peraltro<br />

con 16 posti è del tutto<br />

inadeguata a coprire le esigenze<br />

del territorio, la situazione<br />

è davvero diffic<strong>il</strong>e”. ✍<br />

Un pranzo per sentirsi più uniti<br />

re un grande successo”.<br />

Oltre al buon cibo e alla piacevolezza<br />

dello stare insieme,<br />

non sono mancati momenti<br />

di intrattenimento con<br />

gruppi teatrali e di canto popolare.<br />

Apprezzato momento<br />

di socializzazione e simpatica<br />

parentesi di un impegno<br />

costante a difesa degli anziani.<br />

A questo punto, non rimane<br />

che attendere la sesta<br />

edizione. ✍<br />

Poesie ed emozioni col cuore<br />

ma la f<strong>il</strong>odrammatica, poi la scrittura di testi<br />

teatrali, poi ancora la poesia e la narrativa. Da<br />

sempre ha voluto mettere nero su bianco le<br />

emozioni, le gioie, ma anche le difficoltà della<br />

sua vita, emozionando a sua volta chi ha avuto<br />

la fortuna di incrociare la sua strada. E, visto<br />

che le cose fatte con <strong>il</strong> cuore sono sempre<br />

quelle che regalano maggiori soddisfazioni,<br />

ecco questi importanti riconoscimenti internazionali.<br />

Pucci è stato recentemente premiato,<br />

per mano dell’Ambasciatore australiano a Roma,<br />

Amanda Vanstone. La poesia “L’alba” e la<br />

fiaba “Vanità” sono pubblicate in un libro di<br />

antologia pubblicato dall’Alias (Accademia<br />

Letteraria Italo Australiana Scrittori). ✍


☞Il punto<br />

Sempre, ma specialmente nella fase congressuale,<br />

ogni Organizzazione sociale – i Sindacati ne<br />

sono l’essenza – dovrebbe sv<strong>il</strong>uppare una seria<br />

riflessione sul perché temi seri come quelli sociali e<br />

del lavoro non trovano soluzione né ascolto dalla<br />

istituzioni e dalla politica, e scarso appoggio dall’opinione<br />

pubblica. Il punto centrale della riflessione,<br />

anche per la <strong>Cisl</strong> e le sue articolazioni, dovrebbe incentrarsi<br />

essenzialmente su ciò, perché da questo<br />

dovrebbero scaturire iniziative conseguenti.<br />

In primo luogo occorre una strategia di lungo respiro<br />

che, partendo dalle difficoltà momentanee, delinei<br />

traguardi nuovi, che non possono prescindere da<br />

cambiamenti effettivi di cultura e di metodologie,<br />

essendo venuto meno <strong>il</strong> vecchio quadro di riferimento.<br />

Decenni di lotte politiche e sociali contestative<br />

ed ideologiche non hanno assicurato tutele adeguate<br />

ed universalistiche, né dal punto di vista sociale<br />

né dal punto di vista contrattuale e nel contempo i<br />

progetti idealizzati non solo non hanno attecchito,<br />

ma, al contrario, hanno preso strade opposte e nuociuto<br />

all’autonomia sindacale.<br />

Sono stati, infatti, i cambiamenti verificatisi nel sistema<br />

politico istituzionale italiano, europeo e mondiale,<br />

orientati essenzialmente dalla finanza e dai<br />

gruppi economici di maggior peso a costringere<br />

partiti, governi e forze sociali a cancellare ideologie<br />

e metodi praticati per decenni.<br />

In tale arco di tempo si sono verificate più volte rotture<br />

fra le varie Confederazioni, a testimonianza<br />

della diversità di concezioni tutt’oggi presenti nel<br />

nostro Paese.<br />

E se i risultati sono quelli che viviamo, dei quali<br />

non possiamo certo dirci soddisfatti, la storia sindacale<br />

di questi cinquant’ani ci dice che l’unità non è<br />

una forza se priva di finalità giuste e praticab<strong>il</strong>i. Il<br />

perseverarvi allontana dalla disponib<strong>il</strong>ità a discutere<br />

strategie nuove, comunque imposte dai fatti. Il<br />

primo chiarimento, dunque, dovrebbe essere di natura<br />

culturale, cui collegare un forte radicamento<br />

associativo, per avere sindacati autentici, non influenzati<br />

da ideologie esterne, ma orientati da studi<br />

e analisi propri dell’Associazione.<br />

Il radicamento nuovo e autentico del sindacalismo<br />

non può avvenire in Italia che sotto la spinta della<br />

<strong>Cisl</strong>, con nuove relazioni che guardino all’intero<br />

universo sindacale.<br />

La recente rottura verificatasi fra la Cg<strong>il</strong> e tutte le<br />

rappresentanze sociali poche settimane fa, <strong>il</strong> coraggio<br />

e la determinazione della <strong>Cisl</strong> nel guidare scelte<br />

sindacali che restituiscano ruolo e prospettive negoziali<br />

al Sindacato deve essere vissuta con fiducia,<br />

come una condizione da non disperdere per camminare<br />

oltre.<br />

In un’economia in crisi, nella scarsa efficienza dello<br />

Stato centrale e delle Autonomie locali, nei cambiamenti<br />

e nella frammentazione del sistema produttivo,<br />

nell’indebolimento dello stato sociale, così<br />

diverso da molti anni da regione a regione e all’interno<br />

delle stesse, la politica sindacale centralistica<br />

– come ancora oggi vuole la Cg<strong>il</strong> - produrrebbe sicuramente<br />

manifestazioni di protesta in più, ma meno<br />

tutele. Se la politica contrattuale e i negoziati di<br />

secondo livello fossero stati messi in pratica nei decenni<br />

scorsi oggi le retribuzioni sarebbero state migliori<br />

e maggiori anche i risultati conseguiti con le<br />

regioni e con gli enti locali rispetto ai temi sociali.<br />

Negli assetti politico istituzionali e nelle situazioni<br />

sociali e produttive - fissati traguardi e finalità comuni<br />

con accordi-quadro delle Confederazioni, con<br />

i contratti nazionali per le Categorie - si impone la<br />

semina diffusa di iniziative sindacali locali e aziendali<br />

che, partendo dalle diversità produttive e sociali<br />

di base, guardino contemporaneamente allo<br />

sv<strong>il</strong>uppo ed alla competizione, partecipando ai benefici<br />

della produttività. Per far questo non si può<br />

prescindere da un Sindacato-Associazione, che discute<br />

e decide nelle proprie strutture associative in<br />

modo consapevole, come sta scritto nelle radici<br />

della <strong>Cisl</strong>, più che mai valide in tempi come quelli<br />

che viviamo.<br />

Toscana III<br />

Il welfare è sempre più locale<br />

L’articolo è una sintesi di un’indagine più ampia realizzata dall’Ufficio<br />

Studi della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Toscana. Per consultare e scaricare l’indagine<br />

completa (e gli approfondimenti sulla situazione nelle zone socio-sanitarie)<br />

è possib<strong>il</strong>e contattare l’Ufficio Studi o visitare <strong>il</strong> sito internet della<br />

<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Toscana all’indirizzo http://fnp.cisltoscana.it.<br />

I sistemi<br />

di welfare sono sempre<br />

più “locali”. Questo, in sintesi,<br />

l’elemento che emerge dall’analisi effettuata<br />

dall’Ufficio Studi della <strong>Fnp</strong><br />

<strong>Cisl</strong> Toscana sui risultati delle “Indagini<br />

censuarie sugli interventi e i servizi<br />

sociali dei comuni italiani” realizzate<br />

dall’Istat nel 2003, 2004 e<br />

2005 e degli approfondimenti di dettaglio<br />

sub-regionale curati dal Settore<br />

Sistema Statistico della Regione Toscana.<br />

L’indagine Istat raccoglie con cadenza<br />

annuale informazioni sulla spesa<br />

sociale sostenuta dai comuni per i<br />

servizi, sugli utenti e sulle modalità<br />

di intervento. Le informazioni r<strong>il</strong>evate<br />

permettono da un lato di confrontare<br />

la situazione della Toscana con<br />

quella delle altre regioni nel livello e<br />

nella composizione della spesa; dall’altro<br />

di indagare le peculiarità e le<br />

differenze fra le 34 zone socio-sanitarie<br />

in cui si articola <strong>il</strong> territorio regionale.<br />

Le differenze che emergono sono significative,<br />

sia per quanto riguarda la<br />

dimensione della spesa, sia relativamente<br />

alle modalità e alle tipologie di<br />

intervento. Questo significa, in altre<br />

parole, che non solo vivere in Toscana<br />

piuttosto che in un’altra regione,<br />

dà diritto a risorse e tipologie di interventi<br />

diversi; ma che le differenze<br />

sono significative anche all’interno<br />

della regione. Appare evidente, dunque,<br />

che gli anziani che abitano a Firenze<br />

possono contare su un ammontare<br />

di risorse e su un mix di interventi<br />

ben diversi da quelli degli anziani<br />

che vivono in Casentino o sulle<br />

Colline dell’Albegna.<br />

Ma veniamo ai dati. Nel corso del<br />

2005 le amministrazioni comunali<br />

della Toscana – in forma singola o<br />

associata – hanno destinato agli interventi<br />

e ai servizi sociali quasi 435<br />

m<strong>il</strong>ioni di euro. La spesa media pro<br />

capite risulta pari a 117 euro, in lieve<br />

ripresa rispetto ai 116 euro per abitante<br />

r<strong>il</strong>evati nel 2004.<br />

Nella graduatoria nazionale, la Toscana<br />

si colloca al sesto posto, dopo<br />

Valle d’Aosta (dove si spendono 320<br />

euro pro capite), Trentino Alto Adige<br />

(227 euro), Friuli Venezia Giulia (173<br />

euro), Em<strong>il</strong>ia Romagna (149 euro) e<br />

Piemonte (128 euro).<br />

Secondo la R<strong>il</strong>evazione Istat, dei<br />

quasi 435 m<strong>il</strong>ioni di euro spesi dai<br />

comuni toscani per interventi e servizi<br />

sociali nel corso del 2005, meno<br />

di un quarto (<strong>il</strong> 23,5%) sono andati a<br />

sostegno degli anziani che, fra i beneficiari<br />

della spesa, si collocano al<br />

La <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong><br />

Toscana è<br />

in rete!<br />

A partire<br />

dai prossimi giorni sarà<br />

operativo <strong>il</strong> sito internet della<br />

Federazione dei pensionati <strong>Cisl</strong> della<br />

Toscana. All’indirizzo http://fnp.cisltoscana.it<br />

troverai informazioni sulla<br />

vita della nostra Federazione, notizie,<br />

spazi di approfondimento e documentazione.<br />

Oltre ad essere un contenitore di notizie<br />

e approfondimenti, <strong>il</strong> nostro spazio<br />

web ha l’obiettivo di migliorare e<br />

velocizzare la comunicazione con gli<br />

iscritti e con tutti coloro che sono interessati<br />

a dialogare con noi. Il sito<br />

internet rappresenterà, dunque, un ulteriore<br />

strumento per favorire la partecipazione.<br />

secondo posto dopo famiglie e minori<br />

(a cui i comuni hanno destinato<br />

<strong>il</strong> 37,2% della spesa sociale) e prima<br />

di disab<strong>il</strong>i (17,0%), multiutenza<br />

(9,6%), povertà e disagio degli adulti<br />

(8,9%), immigrati (2,9%) e dipendenze<br />

(0,9%).<br />

A fronte di un incremento, seppure<br />

lieve, della spesa destinata al sociale,<br />

le risorse stanziate a sostegno della<br />

popolazione anziana diminuiscono.<br />

L’ammontare della spesa in favore<br />

della popolazione anziana, infatti, è<br />

passata da 111 m<strong>il</strong>ioni di euro nel<br />

2004 a 102 m<strong>il</strong>ioni nel 2005, per una<br />

flessione del 7,5%.<br />

E, in effetti, la dotazione di risorse su<br />

cui ogni anziano residente in Toscana<br />

può contare è diminuita: la spesa pro<br />

capite regionale, infatti, è scesa dai<br />

133 euro per anziano del 2004 ai 123<br />

euro del 2005.<br />

Nel confronto con le altre regioni, la<br />

Toscana scende al nono posto della<br />

graduatoria nazionale (era all’ottavo<br />

nel 2004), dopo Valle d’Aosta<br />

(1.062 euro per anziano), Trentino<br />

Alto Adige (298 euro), Veneto (216<br />

euro), Friuli Venezia Giulia (202 euro),<br />

Em<strong>il</strong>ia Romagna (euro 148),<br />

Sardegna (141 euro) e Piemonte<br />

(130 euro).<br />

Relativamente alle risorse destinate<br />

agli anziani, <strong>il</strong> dato regionale nasconde<br />

differenze particolarmente significative<br />

fra le 34 zone socio-sanitarie<br />

in cui si articola <strong>il</strong> territorio.<br />

Le zone socio-sanitarie in cui si registra<br />

una spesa pro capite superiore al<br />

dato medio regionale risultano Firenze<br />

(229 euro per anziano), Livornese<br />

(212 euro), Pratese (197 euro), Elba<br />

(170 euro), Alta Val d’Elsa (146 euro),<br />

Apuane (137 euro), Empolese<br />

(131 euro), Piana di Lucca (123 euro)<br />

e Senese (123 euro).<br />

Per <strong>il</strong> resto, è sintomatico r<strong>il</strong>evare<br />

che <strong>il</strong> 73,5% delle zone socio-sanitarie<br />

della nostra regione si collocano<br />

al di sotto del dato medio nazionale,<br />

con una spesa per anziano inferiore a<br />

117 euro.<br />

Le disparità territoriali, infine, sono<br />

particolarmente accentuate. La graduatoria<br />

per zona socio-sanitaria relativa<br />

al 2005, infatti, evidenzia l’esistenza<br />

di una forbice significativa fra<br />

la situazione di Firenze (dove la spesa<br />

per anziano risulta pari a 229 euro<br />

per abitante) e quella di altre aree,<br />

come ad esempio, la Val Tiberina (57<br />

euro per anziano), <strong>il</strong> Casentino (44<br />

euro) e le Colline dell’Albegna (42<br />

euro per anziano). (Francesca Ricci –<br />

Ufficio Studi <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Toscana)<br />

Grafico 1 - Spesa pro capite dei Comuni<br />

singoli e associati per interventi e servizi<br />

sociali. Anno 2005. Valori in euro.<br />

Fonte: elaborazioni su dati Istat<br />

Grafico 2 - Spesa pro capite dei Comuni<br />

singoli e associati per interventi e servizi<br />

sociali in favore degli anziani. Anno 2005.<br />

Valori in euro.<br />

Fonte: elaborazioni su dati Istat<br />

Grafico 3 - Spesa pro capite dei Comuni<br />

singoli e associati per interventi e servizi<br />

sociali in favore degli anziani. Anno 2005.<br />

Valori in euro.<br />

Fonte: elaborazioni su dati Istat-Regione Toscana<br />

Le nostre sedi in Toscana<br />

Ecco gli indirizzi delle sedi provinciali della Federazione dei pensionati in<br />

Toscana che sono a disposizione dei soci e dei cittadini e vi indirizzeranno<br />

alla sede locale più vicina per usufruire dei servizi <strong>Cisl</strong>.<br />

Sul territorio regionale sono presenti circa 100 leghe, a cui è possib<strong>il</strong>e rivolgersi<br />

per avere informazioni e usufruire dei servizi.<br />

Arezzo viale Michelangelo, 116 - Tel. 0575/355457<br />

Firenze via del Prete, 135 - 055/326901<br />

Grosseto via della Pace, 132 - 0564/24268<br />

Livorno via Goldoni, 73 - 0586/886525<br />

Lucca via Puccini, 1780 - 0583/508865<br />

Massa Carrara via Ceci, 11 - Carrara - 0585/73172<br />

Pisa via Vespucci, 5 - 050/518238<br />

Pistoia viale Matteotti, 37 - 0573/364631<br />

Prato via Pallacorda, 5 - 0574/699109<br />

Siena viale Curtatone, 2 - 0577/223860


Anteas Toscana:<br />

<strong>il</strong> nuovo ruolo<br />

del volontariato<br />

L’Anteas – come tutto <strong>il</strong> mondo del<br />

volontariato – si muove in un contesto<br />

sempre più complesso, in cui le<br />

difficoltà aumentano, anche per effetto<br />

dell’attuale congiuntura economica.<br />

Nonostante gli interventi messi in<br />

atto tanto a livello nazionale che internazionale,<br />

forse non sufficientemente<br />

incisivi, la ripresa è ancora<br />

lontana. Questo, dunque, sembra essere<br />

<strong>il</strong> contesto di riferimento con cui<br />

la nostra Organizzazione dovrà confrontarsi<br />

nei prossimi anni.<br />

In un contesto congiunturale così sfavorevole,<br />

le risorse che <strong>il</strong> settore pubblico<br />

destina al sistema socio-sanitario<br />

si assottigliano, mentre la domanda,<br />

per le note dinamiche demografiche,<br />

cresce a ritmi sostenuti. Talvolta,<br />

inoltre, le risposte offerte sembrano<br />

essere inefficaci per effetto di assetti<br />

organizzativi poco razionali che, soprattutto<br />

in alcune aree del Paese, determinano<br />

un vero e proprio spreco<br />

delle risorse sempre più scarse.<br />

Se questo, dunque, è lo scenario che<br />

si prof<strong>il</strong>a per gli anni a venire, <strong>il</strong> ruolo<br />

dell’Anteas Toscana appare prezioso<br />

almeno per due ordini di motivi.<br />

Il volontariato è in grado, in primo<br />

luogo, di orientare la spesa pubblica<br />

in maniera efficace. Evidenziando e<br />

segnalando gli elementi di maggiore<br />

criticità, permette infatti al settore<br />

pubblico di intervenire in maniera<br />

mirata e di aumentare i benefici prodotti<br />

soprattutto negli interventi legati<br />

alla domic<strong>il</strong>iarità.<br />

Il volontariato, inoltre, proprio per le<br />

sue caratteristiche, può individuare<br />

bisogni che <strong>il</strong> pubblico non riesce a<br />

cogliere. Se <strong>il</strong> motore del volontariato<br />

funziona bene, non solo realizza i<br />

suoi obiettivi, ma consente di coglie-<br />

Toscana<br />

re ed evidenziare i bisogni inespressi.<br />

Tutto ciò, però, presuppone che <strong>il</strong><br />

pubblico ascolti <strong>il</strong> volontariato e lo<br />

coinvolga anche in fase di progettazione<br />

operativa.<br />

Quali, dunque, i progetti della nostra<br />

Associazione per <strong>il</strong> 2009?<br />

In uno scenario come quello descritto,<br />

appare di fondamentale importanza<br />

rafforzare <strong>il</strong> servizio di segretariato<br />

sociale leggero che l’Anteas ha avviato,<br />

rendendolo operativo in tutte le zone<br />

socio-sanitarie della Toscana. Tale<br />

attività, infatti, risulta altamente strategica<br />

per intercettare i bisogni espressi<br />

ed inespressi e, conseguentemente,<br />

progettare e organizzare le risposte.<br />

Occorre inoltre mob<strong>il</strong>itarsi - attraverso<br />

convenzioni o interventi propri -<br />

per provare a dare una risposta a tutti<br />

quei bisogni che, per i motivi più diversi,<br />

restano insoddisfatti.<br />

Anteas Massa Carrara<br />

Le iniziative<br />

di sostegno<br />

agli anziani<br />

Da due anni l’Anteas di Massa Carrara,<br />

d’intesa con la Federazione dei<br />

pensionati della <strong>Cisl</strong>, realizza progetti<br />

e promuove iniziative a sostegno<br />

della popolazione anziana.<br />

Molti interventi si rivolgono agli anziani<br />

che ancora abitano da soli e<br />

consistono nel tenere loro compagnia,<br />

portarli a fare la spesa, accompagnarli<br />

in banca, alla posta, in farmacia,<br />

a visite mediche, consegnare<br />

loro farmaci a domic<strong>il</strong>io, accompagnarli<br />

al mare, ai parchi pubblici, in<br />

gite di breve durata.<br />

Le iniziative dell’Anteas, inoltre, si<br />

rivolgono anche agli ospiti delle case<br />

di riposo e mirano a rendere più serena<br />

la loro permanenza. In questo<br />

contesto si inserisce <strong>il</strong> progetto “Animazione”,<br />

attualmente in corso nelle<br />

case di riposo di Aulla e di Bagnone.<br />

Il progetto, al quale hanno dato la<br />

propria adesione la Società della Salute<br />

della Lunigiana e i Comuni di<br />

Aulla e di Bagnone, è finanziato<br />

all’80% dall’Amministrazione Provinciale<br />

di Massa Carrara e al 20%<br />

dall’Anteas. Le attività, affidate ai<br />

volontari e a compagnie che hanno<br />

già una consolidata esperienza in<br />

questo genere di intrattenimenti, prevedono<br />

giochi, musica e teatro.<br />

Fin dal primo “spettacolo”, realizzato<br />

lo scorso mese di giugno, gli ospiti<br />

delle due strutture attendono l’appuntamento<br />

mens<strong>il</strong>e con i gruppi di animazione<br />

e con i volontari dell’Anteas.<br />

Gli incontri, che avvengono di domenica,<br />

allietano le giornate degli ospiti,<br />

colorandole di comicità, allegria e<br />

spensieratezza. L’attività di intrattenimento,<br />

arricchita spesso da rinfreschi<br />

preparati dai volontari Anteas e dagli<br />

iscritti alla Federazione dei pensionati<br />

della <strong>Cisl</strong>, viene svolta con le armi<br />

della semplicità, della spontaneità e<br />

della voglia di divertirsi.<br />

Le due compagnie di animazione<br />

contribuiscono a far superare la concezione<br />

delle strutture residenziali<br />

per anziani come luoghi chiusi, dove<br />

si consumano, in una routine triste e<br />

ormai priva di sussulti, gli ultimi anni<br />

delle persone ospiti. Grande merito<br />

va anche ai volontari Anteas e agli<br />

iscritti alla <strong>Fnp</strong> che, con grande disponib<strong>il</strong>ità<br />

e umanità, hanno reso<br />

possib<strong>il</strong>e questa bella iniziativa, elogiata<br />

dai responsab<strong>il</strong>i delle case di risposo<br />

e dalle istituzioni.<br />

L’Anteas, con <strong>il</strong> progetto “Alleviare<br />

la solitudine”, interviene inoltre in<br />

favore degli anziani autosufficienti<br />

ospitati presso le case di riposo del<br />

Comune di Carrara.<br />

Ut<strong>il</strong>izzando <strong>il</strong> pulmino a nove posti<br />

di proprietà dell’Anteas, i volontari<br />

accompagnano gli anziani in brevi<br />

gite al mare, in collina, nei parchi<br />

pubblici e, con l’assistenza di una<br />

guida turistica, nei centri storici, nei<br />

musei e alle mostre.<br />

Anche questa iniziativa sta dando<br />

grandi soddisfazioni. E molte sono le<br />

nuove idee. ✍<br />

<strong>Fnp</strong> Firenze<br />

La vertenzialità locale al tempo della crisi<br />

In provincia di Firenze, come nel<br />

resto del territorio regionale, la<br />

stagione dei confronti con le amministrazioni<br />

comunali è in dirittura<br />

di arrivo. Le organizzazioni sindacali<br />

e la Federazione dei pensionati<br />

hanno discusso sulle modalità di allocazione<br />

delle risorse in un contesto<br />

fortemente colpito dalla congiuntura<br />

internazionale e dalla crisi<br />

economica.<br />

Alcuni comuni del territorio, in via<br />

del tutto innovativa, hanno deciso di<br />

intervenire destinando risorse a sostegno<br />

dei lavoratori che, per effetto<br />

della crisi, hanno perso <strong>il</strong> posto di lavoro.<br />

È sintomatico, da questo punto<br />

di vista, l’accordo siglato nel Comune<br />

di Calenzano dove, in via del tutto<br />

sperimentale, è stato previsto un<br />

abbattimento percentuale del reddito<br />

Isee ut<strong>il</strong>izzato per la rideterminazione<br />

delle tariffe di accesso ai servizi comunali<br />

per i nuclei fam<strong>il</strong>iari dove<br />

uno dei componenti ha perso <strong>il</strong> posto<br />

di lavoro.<br />

In questo contesto, rimane prioritaria<br />

la questione degli anziani, come ci ricordano<br />

i dati demografici e le previsioni<br />

per gli anni a venire. Per questo<br />

motivo, la <strong>Fnp</strong> di Firenze si è fortemente<br />

impegnata in un confronto<br />

tutt’altro che semplice, che ha mirato<br />

a contrastare l’intenzione di molte<br />

amministrazioni di ridurre <strong>il</strong> livello<br />

dei servizi e degli interventi sociali<br />

destinati agli anziani.<br />

In alcuni casi, dunque, <strong>il</strong> confronto<br />

ha prodotto risultati interessanti. È <strong>il</strong><br />

caso, ad esempio, del Comune di<br />

Scandicci, dove in seguito al confronto<br />

con le organizzazioni sindacali<br />

è stato confermato in b<strong>il</strong>ancio <strong>il</strong> Fondo<br />

per la non-autosufficienza di 88<br />

m<strong>il</strong>a euro.<br />

La situazione, tuttavia, desta forti<br />

preoccupazioni, soprattutto in prospettiva.<br />

Molti comuni della Provincia,<br />

infatti, hanno annunciato tagli e<br />

ridimensionamenti dell’offerta dei<br />

servizi a partire dal prossimo anno. ✍<br />

IV<br />

Notizie ut<strong>il</strong>i<br />

Ecco i requisiti per la<br />

“quattordicesima” 2009<br />

Di seguito, si ricordano agli<br />

iscritti alla nostra Federazione<br />

i requisiti per ricevere la<br />

“quattordicesima”mens<strong>il</strong>ità<br />

per l’anno 2009.<br />

Le sedi dell’Inas e della <strong>Fnp</strong><br />

<strong>Cisl</strong> presenti sul territorio sono<br />

a disposizione per fornire maggiori<br />

informazioni e predisporre l’eventuale richiesta.<br />

Requisiti<br />

Età: pari o superiore a 64 anni<br />

Reddito personale non superiore a 8.934,90 euro annui<br />

(sono esclusi dal computo i redditi derivanti da<br />

assegni per nucleo fam<strong>il</strong>iare/assegni fam<strong>il</strong>iari, da indennità<br />

di accompagnamento, <strong>il</strong> reddito da casa di<br />

abitazione, <strong>il</strong> Tfr e le competenze arretrate sottoposte<br />

a tassazione separata).<br />

La somma aggiuntiva varia perché è calcolata anche<br />

in base all’anzianità contributiva del pensionato in<br />

Italia.<br />

Se pensionato da lavoro dipendente<br />

fino a 15 anni di anzianità contributiva, la somma aggiuntiva<br />

è pari complessivamente a 336 euro;<br />

da 15 a 25 anni di anzianità contributiva, la somma<br />

aggiuntiva è pari complessivamente a 420 euro;<br />

se l’anzianità contributiva è superiore a 25 anni la<br />

somma complessiva aggiuntiva è pari a 504 euro.<br />

Se pensionato da lavoro autonomo<br />

fino a 18 anni di anzianità contributiva la somma aggiuntiva<br />

è pari complessivamente a 336 euro;<br />

da 18 a 28 anni di anzianità contributiva, la somma<br />

aggiuntiva è pari complessivamente a 420 euro;<br />

se l’anzianità contributiva è superiore a 28 anni la<br />

somma complessiva aggiuntiva è pari a 504 euro.<br />

Per le pensioni ai superstiti, la somma aggiuntiva<br />

sarà calcolata con gli stessi criteri di anzianità contributiva,<br />

applicando però le riduzioni di reversib<strong>il</strong>ità.<br />

Nel caso in cui <strong>il</strong> reddito personale sia di poco superiore<br />

al limite stab<strong>il</strong>ito, la somma aggiuntiva sarà<br />

proporzionalmente ridotta.<br />

Si ha diritto alla quattordicesima anche se <strong>il</strong> requisito<br />

di età si raggiunge nel corso dell’anno. A domanda,<br />

si ha diritto alla 14^ in misura proporzionale<br />

ai mesi intercorrenti tra la data di compimento del 64°<br />

anno e <strong>il</strong> 31 Dicembre.<br />

Medaglia d’onore<br />

ad Armando Lapi<br />

Si è svolta a Prato, su iniziativa della Prefettura, la<br />

cerimonia per la consegna ad Armando Lapi della<br />

medaglia d’onore r<strong>il</strong>asciata dalla Presidenza del Consiglio<br />

dei Ministri a titolo di “risarcimento, soprattutto<br />

morale”.<br />

Armando Lapi, iscritto alla Federazione dei pensionati<br />

<strong>Cisl</strong> di Prato e padre di Lorenzo, segretario della <strong>Fnp</strong><br />

territoriale, nel 1944 fu catturato dai tedeschi sul Pratomagno,<br />

deportato in Germania insieme ad altri e sottoposto<br />

a lavoro coatto sino all’agosto del 1945, quando fu<br />

liberato dagli Alleati.<br />

La cerimonia in onore di Armando Lapi rappresenta<br />

un’occasione per invitare le persone viventi che sono<br />

state deportate o, in caso di decesso, i loro fam<strong>il</strong>iari<br />

più prossimi a recarsi presso le sedi della nostra<br />

Federazione pensionati per la comp<strong>il</strong>azione della richiesta<br />

di concessione della medaglia d’onore prevista<br />

con la Legge 296/2006 (Finanziaria 2007) ai<br />

commi 1271-1276 dell’art.1.<br />

Anche questo rappresenta un modo per non dimenticare.


Pensionati<br />

marzo 2009<br />

Il punto<br />

di ATTILIO RIMOLDI<br />

Lombardia<br />

Il congresso è l’occasione per riflettere sulle<br />

esperienze sindacali di questi ultimi quattro<br />

anni e per delineare gli obiettivi futuri, adeguando<br />

la nostra organizzazione sindacale per<br />

essere in grado di perseguirli.<br />

Siamo entrati in una fase economica recessiva<br />

che provoca disoccupazione e riduzione della<br />

produzione. La ricchezza del paese quest’anno<br />

si ridurrà di alcuni punti. Ma si può stare sicuri<br />

che i più forti e i più ricchi non vorranno<br />

perdere un soldo e vorranno far sopportare <strong>il</strong><br />

peso della situazione alla classi popolari.<br />

Invece abbiamo bisogno di solidarietà e unità<br />

nazionale, come raccomanda <strong>il</strong> presidente della<br />

Repubblica. Noi diciamo che ci si deve mettere<br />

insieme, concertare, ognuno assumendosi<br />

le proprie responsab<strong>il</strong>ità. E concordare le migliori<br />

risposte comuni e le più efficaci alla<br />

grave situazione attuale. Per questo ora c’è<br />

bisogno più che mai di un sindacato forte.<br />

Fare forte la <strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong>, nel quadro del bene<br />

comune: questo è l’imperativo del nostro<br />

impegno. Combattere <strong>il</strong> carovita e difendere <strong>il</strong><br />

potere d’acquisto delle pensioni è condizione<br />

per garantire serenità a tutti i pensionati, ma<br />

anche spendere bene i pochi soldi a disposizione<br />

per r<strong>il</strong>anciare i consumi e l’economia.<br />

Crediamo di essere nel giusto nel perseguire <strong>il</strong><br />

diritto alla salute e far costruire alle istituzioni<br />

una rete solidale di assistenza per i più bisognosi.<br />

Sono obiettivi che interessano tutta la<br />

società ma particolarmente le persone anziane.<br />

Tutelare i pensionati nella società, soprattutto<br />

sui temi dello Stato Sociale, è tra i nostri compiti.<br />

La nostra azione deve rafforzarsi per denunciare,<br />

ad esempio, limiti e carenze degli interventi<br />

programmati nel sociale e individuare<br />

obiettivi specifici da rivendicare alle diverse<br />

controparti istituzionali.<br />

Bisogna dare identità e organizzazione collettiva<br />

ai pensionati, per renderli protagonisti attraverso<br />

<strong>il</strong> loro sindacato, la <strong>Fnp</strong>, a livello nazionale<br />

e regionale, ma soprattutto a livello locale.<br />

È a questo livello che dobbiamo rafforzare<br />

la nostra capacità d’iniziativa sindacale attraverso<br />

una cap<strong>il</strong>lare organizzazione nei territori<br />

e costruire a quel livello una qualificata<br />

presenza di m<strong>il</strong>itanti capaci di rapportarsi e<br />

rispondere ai problemi della gente e di dirigenti<br />

in grado di essere concreti interlocutori<br />

delle Istituzioni a tutti i livelli, dobbiamo farlo<br />

coinvolgendo tutta la <strong>Cisl</strong>. Perché oggi <strong>il</strong> salario<br />

e le pensioni, e le condizioni di vita delle<br />

famiglie di pensionati e dei lavoratori, si difendono<br />

per tutti, anche sul territorio, con più<br />

servizi, sociali, pubblici e alla persona, e con<br />

una politica locale (comunale e regionale) che<br />

riduca <strong>il</strong> peso delle tariffe e delle tasse sul vivere<br />

quotidiano delle classi popolari, anziani e<br />

giovani, lavoratori in attività e pensionati.<br />

In questo contesto dobbiamo lavorare per favorire<br />

<strong>il</strong> proselitismo, che sv<strong>il</strong>uppando la rappresentanza,<br />

permette poi di rivendicare una<br />

maggiore rappresentatività nella contrattazione<br />

delle condizioni sociali dei pensionati e delle<br />

loro famiglie. La discussione congressuale<br />

finora svolta nei territori ha evidenziato ancora<br />

meglio, nella società che cambia, la grande<br />

responsab<strong>il</strong>ità dei sindacalisti: quella non solo<br />

di individuare gli obiettivi sociali e rivendicativi<br />

sostenib<strong>il</strong>i con gli interlocutori pubblici,<br />

ma anche di organizzare la struttura sindacale<br />

in modo che sia pronta a cogliere le nuove<br />

problematiche sociali e capace di sv<strong>il</strong>uppare<br />

lotte efficaci per affermare gli obiettivi individuati;<br />

attenta a sollecitare la partecipazione e<br />

a promuovere <strong>il</strong> proselitismo, ma soprattutto a<br />

propagare valori di coesione, di giustizia, di<br />

autonomia, di solidarietà, e anche di etica nei<br />

comportamenti per essere d’esempio in una<br />

società sempre più frantumata e individualista.<br />

www.fnplombardia.cisl.it<br />

Lombardia<br />

I<br />

Responsab<strong>il</strong>e di redazione<br />

Att<strong>il</strong>io Rimoldi<br />

Comitato di redazione<br />

M. Clerici, P. Farina, E. Fumagalli,<br />

P. Noris, S. Rosso, L. Alberti, R.<br />

Baraldini, M. Cortesi, I. Fassin, G.<br />

Festa, M. Fumagalli, A. Grancini,<br />

F. Gritti, M. Macinata, U. Menin,<br />

M. Pattini, A. Puglia, F. Ricci, G.<br />

Sacchi.<br />

Stefania Olivieri (Coordinatrice)<br />

Crisi, <strong>il</strong> sindacato dei pensionati<br />

lombardo sollecita interventi concreti<br />

forte <strong>il</strong> disagio e la preoccupa-<br />

È zione della popolazione, in par-<br />

ticolare quella anziana, di fronte alla<br />

crisi economica che investe in misura<br />

crescente <strong>il</strong> paese e provoca disoccupazione<br />

e impoverimento di molte<br />

famiglie.<br />

Una crisi che sta aggravando e aggiungendo<br />

altri problemi a quelli da tempo<br />

denunciati dal sindacato dei pensionati<br />

<strong>Cisl</strong>, in particolare la svalutazione delle<br />

pensioni, la carenza di servizi sanitari e<br />

sociali, le problematiche assistenziali,<br />

rivolte soprattutto agli anziani non autosufficienti.<br />

È quanto emerso dal dibattito<br />

congressuale fin’ora svolto nelle<br />

leghe e nei territori e ripreso dall’esecutivo<br />

della <strong>Fnp</strong> Lombardia.<br />

Un’occasione per fare <strong>il</strong> punto sui problemi<br />

aperti, sia a livello nazionale che<br />

regionale. Nell’ordine del giorno approvato<br />

al termine dell’incontro si condivide<br />

innanzitutto <strong>il</strong> giudizio della <strong>Cisl</strong><br />

sulla assoluta insufficienza delle misure<br />

per fronteggiare la crisi finora adottate<br />

dal governo e, di fronte alla emergenza,<br />

si sostiene la richiesta di impegnare una<br />

somma aggiuntiva di risorse pubbliche<br />

di almeno un 1% sul P<strong>il</strong> per sostenere la<br />

produzione industriale, difendere l’occupazione<br />

e contrastare l’impoverimento<br />

delle famiglie. “È importante sostenere<br />

con decisione l’adozione di strumenti<br />

nuovi che chiamino all’impegno<br />

e alla corresponsab<strong>il</strong>ità tutte le istituzioni<br />

dello Stato, le Regioni, le Province e<br />

i Comuni – ha sottolineato Att<strong>il</strong>io Rimoldi,<br />

segretario generale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong><br />

Lombardia –. In questo quadro di più<br />

intensa solidarietà nazionale, la società<br />

civ<strong>il</strong>e dovrà partecipare e fare la sua<br />

parte”. Da qui la sollecitazione che le<br />

richieste avanzate dalla <strong>Cisl</strong>, per la loro<br />

urgenza e necessità, siano adeguatamente<br />

sostenute dalla mob<strong>il</strong>itazione e<br />

dalla predisposizione di forme di lotta e<br />

di pressione capaci di ottenere risposte<br />

positive. In questo ambito i pensionati<br />

dovranno essere di stimolo e sostegno<br />

anche con proprie iniziative, per difendere<br />

le giuste rivendicazioni per la difesa<br />

del potere d’acquisto dei redditi dei<br />

pensionati e soprattutto per la tutela<br />

delle persone non autosufficienti.<br />

Quanto alla social card, l’esecutivo ha<br />

bocciato senza appello la misura varata<br />

dal governo, definendola “ridicola e<br />

inadeguata”. “In tutta la Lombardia è<br />

stata distribuita a sole 22m<strong>il</strong>a persone e<br />

ancora, per molti, non è stata attivata –<br />

ha ricordato Rimoldi –. Una misura irrisoria,<br />

rispetto alle dimensioni del problema<br />

nella nostra Regione. Un’ulteriore<br />

dimostrazione del fatto che le risposte<br />

che questo governo dà rispetto ai<br />

problemi che ogni giorno solleviamo<br />

sono assolutamente inadeguate e inaccettab<strong>il</strong>i”.<br />

Altrettanto inaccettab<strong>il</strong>e, secondo<br />

la <strong>Fnp</strong> lombarda, è <strong>il</strong> fatto che alle<br />

richieste di maggiori aiuti per gli anziani<br />

non autosufficienti l’esecutivo risponda<br />

escludendoli dalla soglia di po-<br />

Aumentano gli iscritti<br />

alla <strong>Cisl</strong> Pensionati lombarda<br />

Oltre 385m<strong>il</strong>a associati a fine 2008<br />

Prosegue la crescita degli iscritti al sindacato dei pensionati <strong>Cisl</strong> della<br />

Lombardia. L’organizzazione si è rafforzata in tutti i territori della regione<br />

e a fine 2008 ha raggiunto i 385.095 iscritti, con un incremento<br />

di 1.717 nuovi associati. “Siamo in tanti, i dati confermano <strong>il</strong> continuo<br />

incremento degli iscritti, ma vogliamo essere ancora più forti, per avere<br />

voce in capitolo nelle scelte politiche, per aprire confronti con le<br />

istituzioni, per affermare risultati a favore dei nostri iscritti”, ha sottolineato<br />

Att<strong>il</strong>io Rimoldi, segretario generale della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Lombardia.<br />

“Difesa del potere d’acquisto delle pensioni, tutele sanitarie e assistenziali,<br />

servizi sociali e sindacali, obiettivi già evidenziati nella loro importanza<br />

prima di entrare in questa fase di crisi – ha aggiunto – si ripropongono<br />

ora con più forza, insieme alla necessità di misure straordinarie<br />

a tutela dei lavoratori, dei pensionati, dei disoccupati e delle fasce<br />

deboli della società”. Una situazione che richiama ulteriormente un<br />

ruolo forte del sindacato per sostenere nel Paese una politica governativa<br />

di sv<strong>il</strong>uppo, di tutela del lavoro, di difesa delle conquiste sociali.<br />

vertà perché beneficiano dell’indennità<br />

di accompagnamento.<br />

“Di fronte a questa continua sottovalutazione<br />

dei problemi che poniamo per<br />

la tutela dei pensionati, ma anche delle<br />

famiglie e dei lavoratori colpiti dalla<br />

crisi, dobbiamo alzare la voce – ha concluso<br />

Rimoldi –. Non si possono solo<br />

fare una politica degli annunci, con proposte<br />

insufficienti e molte volte non attuate,<br />

occorrono invece interventi rapidi,<br />

misure concrete che diano risultati<br />

palpab<strong>il</strong>i, a partire dal r<strong>il</strong>ancio dei consumi<br />

attraverso <strong>il</strong> sostegno dei redditi<br />

dei pensionati e con interventi certi di<br />

sostegno ai più deboli e a coloro che subiscono<br />

gli effetti più negativi di questa<br />

crisi”. ✍<br />

Bonus famiglie, entro<br />

<strong>il</strong> 30 marzo la domanda<br />

Pur considerando insufficiente la misura varata<br />

dal governo per sostenere i redditi bassi, <strong>il</strong> sindacato<br />

dei pensionati <strong>Cisl</strong> della Lombardia ricorda<br />

che entro <strong>il</strong> 30 marzo dovrà essere presentata<br />

la domanda per ottenere <strong>il</strong> “ bonus famiglia”.<br />

Gli importi del bonus<br />

Il bonus, beneficio limitato al solo anno 2009,<br />

varia da un minimo di 200 euro ad un massimo<br />

di 1000 euro, non costituisce reddito ai fini fiscali,<br />

previdenziali o assistenziali.<br />

Questi gli importi:<br />

- 200 euro (per pensionati con reddito fino a<br />

15000 euro)<br />

- 300 euro (per famiglie di 2 persone con reddito<br />

fino a 17000 euro)<br />

- 450 euro (per famiglie di 3 persone con reddito<br />

fino a 17000 euro)<br />

- 500 euro (per famiglie di 4 persone con reddito<br />

fino a 20000 euro)<br />

- 600 euro (per famiglie di 5 persone con reddito<br />

fino a 20000 euro)<br />

- 1000 euro (per famiglie con più di 5 persone<br />

con reddito fino a 22000 euro)<br />

- 1000 euro (famiglie con portatori di handicap<br />

con reddito fino a 35000 euro)<br />

Per verificare se si può accedere alle misure<br />

di sostegno o per avere un aiuto è possib<strong>il</strong>e<br />

rivolgersi alle sedi del Caaf <strong>Cisl</strong>.


Lombardia<br />

Dai territori<br />

Bergamo<br />

Accordo sugli sconti alla<br />

Zerbimark<br />

Il sindacato dei pensionati <strong>Cisl</strong> di Bergamo ha dato <strong>il</strong><br />

via ad una serie di iniziative con la grande distribuzione,<br />

per contrastare l’impatto del carovita sul reddito<br />

di pensionati e anziani. Tra queste, l’intesa raggiunta<br />

con la Zerbimark, che permetterà ai pensionati<br />

iscritti alla <strong>Cisl</strong> di usufruire di sconti del 10% negli<br />

acquisti di generi alimentari e non. Per informazioni<br />

rivolgersi alla sede <strong>Fnp</strong> di Bergamo (tel.<br />

035/324260).<br />

Quattro pensionati su dieci<br />

sotto i 500 euro al mese<br />

“Rivendichiamo una vita più dignitosa”: è <strong>il</strong> messaggio<br />

lanciato dalle assemblee che dal mese di novembre<br />

la <strong>Fnp</strong> di Bergamo sta svolgendo, 138 incontriconfronto<br />

con gli iscritti e non, in vista del congresso<br />

territoriale del 3 e 4 marzo 2009. Dalle assemblee,<br />

molto partecipate come presenza e come contributo al<br />

dibattito, emergono un grande disagio e forti preoccupazioni<br />

per le difficoltà economiche delle persone<br />

anziane, insieme ad una crescente insicurezza per <strong>il</strong><br />

futuro determinata dalla crisi economica in atto, che<br />

ha visto in questi mesi la continua diminuzione dei<br />

posti di lavoro nella provincia di Bergamo. Nella bergamasca,<br />

infatti, otto pensionati su dieci sono al di<br />

sotto dei m<strong>il</strong>le euro al mese, quasi la metà non arriva<br />

a superare i 500 euro mens<strong>il</strong>i (una soglia di povertà<br />

che riguarda all’80% le donne). La “social card” voluta<br />

dal governo è giudicata um<strong>il</strong>iante non solo economicamente,<br />

ma anche per <strong>il</strong> calvario a cui sottopone<br />

le persone che vogliono richiederla ed ut<strong>il</strong>izzarla.<br />

“Ci si aspetta dal sindacato un impegno concreto e<br />

iniziative nazionali ma anche territoriali – sottolinea<br />

Fausto Gritti, neosegretario generale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Bergamo<br />

– che determinino una svolta delle politiche governative<br />

in favore delle fasce deboli e non autosufficienti,<br />

che portino ad una maggior tutela del potere<br />

d’acquisto. Un impegno forte che vedrà impegnata la<br />

nostra categoria nei prossimi anni”.<br />

Brescia<br />

Giampaolo Festa rieletto<br />

alla guida della <strong>Fnp</strong> bresciana<br />

Giampaolo Festa rieletto alla guida della <strong>Fnp</strong> bresciana.<br />

A confermarlo nell’incarico di segretario territoriale<br />

è stato <strong>il</strong> nuovo direttivo, composto da settanta<br />

membri, eletto dai delegati a conclusione dell’ottavo<br />

congresso dell’organizzazione che si è svolto al President<br />

hotel di Castel Mella. Una conferma si è avuta<br />

anche per gli altri tre componenti della segreteria:<br />

Pietro Mora, Giuseppe Fadabini e Luciano Geroldi<br />

per i prossimi quattro anni continueranno a collaborare<br />

con Festa. I delegati hanno nominato anche i rappresentanti<br />

ai prossimi congressi della <strong>Fnp</strong> regionale<br />

e dell’Ust-<strong>Cisl</strong> bresciana ed i revisori dei conti. Il<br />

congresso ha approvato una mozione finale in cui, sul<br />

fronte locale, si guarda alla contrattazione sociale in<br />

stretto rapporto con Spi Cg<strong>il</strong> e U<strong>il</strong>p U<strong>il</strong> e, più in generale,<br />

si chiedono trattative per definire modi e tempi<br />

di recupero del potere d’acquisto delle pensioni, un<br />

paniere che determini l’indice di inflazione adeguato<br />

alle esigenze dei pensionati e l’istituzione di un fondo<br />

nazionale per la non autosufficienza.<br />

Brianza<br />

Verso la nuova Provincia<br />

La nuova Provincia di Monza e Brianza è una realtà,<br />

anche se sarà operativa solo dopo le elezioni provinciali<br />

del prossimo mese di giugno, <strong>il</strong> capoluogo sarà<br />

Monza con 121.000 abitanti, mentre la popolazione<br />

complessiva dei 50 comuni che vi hanno aderito è di<br />

circa 800.000 abitanti. La nuova Provincia coinvolgerà<br />

alcune modifiche, anche sostanziali, per alcuni<br />

istituzioni come l’Asl Mi 3, che finora operava su un<br />

numero di comuni maggiore, o le aziende ospedaliere.<br />

Per 14 comuni che non hanno aderito alla nuova<br />

provincia di Monza, infatti, dovrà essere rivisto <strong>il</strong> bacino<br />

di utenza. E qui in particolare per la popolazione<br />

anziana <strong>il</strong> sindacato pensionati sta operando per evitare<br />

disagi/carenze di servizi, con la ferma intenzione<br />

di contribuire non solo al mantenimento dell’esistente,<br />

ma anche al miglioramento dei servizi in tutti i comuni<br />

interessati. Anche la <strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong> dovranno rivedere<br />

i confini del territorio. Il problema è all’attenzione<br />

della confederazione regionale, in quanto i confini<br />

sindacali potrebbero essere diversi da quelli provinciali.<br />

Nel frattempo si organizzano i congressi con<br />

gli iscritti dei 63 comuni dell’attuale comprensorio<br />

Brianza.<br />

Oltre 600 studenti e pensionati<br />

sul “Treno per Auschwitz”<br />

“A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più<br />

o meno consapevolmente, che “ogni straniero è nemico”.<br />

Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi<br />

come una infezione latente; si manifesta solo in atti<br />

saltuari e incoordinati, e non sta all’origine di un sistema<br />

di pensiero. Ma quando questo avviene, quando <strong>il</strong> dogma<br />

inespresso diventa premessa maggiore di un s<strong>il</strong>logismo,<br />

allora, al termine della catena, sta <strong>il</strong> lager”.<br />

(Primo Levi, Se questo è un uomo)<br />

Il binario 21 della stazione centrale di M<strong>il</strong>ano è tristemente<br />

noto perché da quel punto partivano i carri<br />

piombati carichi di deportati verso i campi di concentramento<br />

nazisti. Sabato 24 gennaio, da quello stesso<br />

luogo è partito <strong>il</strong> treno che ha portato studenti delle scuole<br />

superiori, lavoratori e pensionati di tutta la Lombardia, oltre<br />

seicento persone, a visitare i campi di sterminio di Auschwitz<br />

e Mauthausen in occasione della Giornata della<br />

memoria. L’iniziativa è stata promossa da Cg<strong>il</strong> e <strong>Cisl</strong> regionali<br />

e ha ricevuto l’alto patronato del presidente della<br />

Repubblica. L’obiettivo era quello di costruire memoria<br />

delle atrocità del nazifascismo e contribuire a porre le<br />

premesse perché ciò che è accaduto non si ripeta mai più.<br />

Il viaggio è stato preparato, nei mesi scorsi, attraverso incontri<br />

di approfondimento e formazione.<br />

Commentando l’iniziativa, cui anche i Pensionati <strong>Cisl</strong><br />

della Lombardia hanno voluto dare <strong>il</strong> loro sostegno, <strong>il</strong> segretario<br />

generale della <strong>Fnp</strong> lombarda, Att<strong>il</strong>io Rimoldi ha<br />

sottolineato: “Abbiamo voluto partecipare all’iniziativa<br />

per ricordare con i nostri pensionati un’esperienza terrib<strong>il</strong>e<br />

che ha segnato la vita di una generazione e proporre<br />

una riflessione e un insegnamento ai giovani”. “Alle tante<br />

scuole e agli studenti che hanno accettato con entusiasmo<br />

questa nostra proposta, ed anche all’opinione pubblica –<br />

ha aggiunto – abbiamo voluto ribadire che occorre fare<br />

memoria storica delle tragedie del Novecento, per evitare<br />

di ricadere in una spirale negativa che neghi etica e responsab<strong>il</strong>ità<br />

nella vita quotidiana, di cui vediamo un affievolimento<br />

collettivo!”.<br />

La visita ai campi<br />

Dopo più di venti ore di<br />

viaggio lungo l’Europa,<br />

pensionati e studenti sono<br />

arrivati ad Auschwitz.<br />

A quasi 64 anni<br />

dal giorno in cui le guardie<br />

dell’Armata Rossa<br />

liberarono i pochi superstiti,<br />

hanno varcato i<br />

cancelli del campo di<br />

sterminio. Bloks, forno<br />

crematorio, camera a<br />

gas, cimeli storici e, soprattutto,<br />

quello che pare<br />

aver più colpito, gli<br />

enormi cumuli di oggetti<br />

conservati nel museo all’interno<br />

del campo, sono<br />

stati quanto si è mostrato alla vista di studenti, lavoratori<br />

e pensionati.<br />

Birkenau e la cerimonia<br />

di commemorazione<br />

Poi, la vastità incontenib<strong>il</strong>e del campo di Birkenau, dove<br />

<strong>il</strong> gruppo è stato accompagnato nella visita alle baracche<br />

adibite a dormitori e degli spazi in cui i deportati “più fortunati”,<br />

perché scelti per <strong>il</strong> lavoro forzato e non per la<br />

II<br />

morte immediata, venivano lavati, rasati e dep<strong>il</strong>ati. “È<br />

un’esperienza forte, indimenticab<strong>il</strong>e – ha commentato<br />

Mario Clerici, segretario regionale della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Lombardia<br />

–. Per molti pensionati non era la prima volta ma è<br />

stata comunque una grande emozione”. “È stato molto<br />

importante, come sindacato dei pensionati – ha aggiunto<br />

– sostenere quest’iniziativa che ha permesso di trasmettere<br />

a tanti giovani la memoria di quanto è successo”. Per<br />

tutti, infatti, ma soprattutto per i giovani studenti è stata<br />

un’esperienza dal sapore particolare. “Questa – ha raccontato<br />

Federica, 20 anni, dell’Istituto professionale Verri<br />

di Busto Arsizio – non è una gita: lo spirito di tutti noi è<br />

diverso, tant’è vero che in treno nessuno di noi si è comportato<br />

come normalmente si farebbe durante una gita<br />

scolastica. Mi ha impressionato soprattutto vedere i capelli<br />

dei prigionieri sterminati: fa impressione pensare che<br />

tutte quelle ciocche siano davvero appartenute a delle persone.<br />

Le foto non rendono. Il viaggio ad Auschwitz è un<br />

viaggio che bisogna fare, perché per avere un’idea su cosa<br />

sia davvero stato lo sterminio, bisogna essere qui e viverlo<br />

in prima persona’’. Poi, una breve cerimonia: la delegazione<br />

ha posato una corona davanti al monumento<br />

sull’Olocausto di Birkenau, proprio al termine dei binari<br />

dove 64 anni prima arrivavano i treni carichi di ebrei destinati<br />

alle camere a gas.<br />

L’incontro con i sindacati<br />

europei<br />

Prima di ripartire nel pomeriggio verso M<strong>il</strong>ano, all’università<br />

di Cracovia si è tenuto <strong>il</strong> seminario internazionale<br />

organizzato in collaborazione con i sindacati spagnoli,<br />

francesi e polacchi per discutere sull’attualità dello sciopero<br />

come forma di lotta per la conquista della libertà e<br />

della democrazia. “Per non dimenticare: giovani e sindacato<br />

contro le dittature, ieri, oggi, domani” <strong>il</strong> titolo del seminario<br />

internazionale organizzato all’università di Cracovia,<br />

cui sono intervenuti esponenti del Nszz Solidarnosc,<br />

Cfdt Rhone Alpes, Accio Jove e Ccoo Catalunya, oltre<br />

che studiosi, giovani lavoratori e studenti. Se gli spagnoli<br />

hanno parlato degli scioperi e delle insurrezioni all’epoca<br />

del franchismo e i polacchi dell’esperienza di Solidarnosc<br />

nei cantieri navali di Danzica, i sindacati italiani hanno ricordato<br />

gli scioperi del 1944 tra M<strong>il</strong>ano e Torino.<br />

Altre fotografie sono disponib<strong>il</strong>i sul sito<br />

www. fnplombardia. cisl. it<br />

www.fnplombardia.cisl.it<br />

Il sito dei pensionati della Lombardia


Como<br />

Agenti sociali a lezione<br />

di fisco e previdenza<br />

Non si finisce mai di imparare e gli<br />

anziani della <strong>Fnp</strong> comasca, che lo<br />

sanno benissimo, cercano di regolarsi<br />

di conseguenza. Secondo una prassi<br />

ormai consolidata, una quarantina dei<br />

pensionati più impegnati, quelli che<br />

svolgono attività di recapito come<br />

agenti sociali, anche quest’anno hanno<br />

seguito – tra gennaio e febbraio –<br />

un corso di aggiornamento in collaborazione<br />

col Caaf.<br />

In due giornate di intenso lavoro e<br />

confronto, oltre ad un ripasso delle<br />

conoscenze già acquisite in passato e<br />

dei relativi approfondimenti, hanno<br />

effettuato una panoramica su tutte le<br />

novità fiscali e previdenziali. Si è<br />

parlato di: 730, Red, detrazioni, bonus<br />

famiglie, social card ecc., con<br />

qualche accenno alle successioni e al<br />

contenzioso. Una panoramica più ampia<br />

possib<strong>il</strong>e proprio per fornire al<br />

meglio quelle conoscenze di base<br />

che, pur non sostituendo in toto l’operatore,<br />

risultano necessarie a raccogliere<br />

con una certa professionalità le<br />

istanze dei nostri iscritti, dei pensionati<br />

in genere e anche degli attivi.<br />

Presidiando <strong>il</strong> territorio – e la Provincia<br />

di Como con i suoi 162 Comuni<br />

pone problemi organizzativi non indifferenti<br />

– gli agenti sociali <strong>Fnp</strong> raggiungono<br />

diversi obiettivi: avvicinano<br />

le persone, soddisfano i loro bisogni,<br />

fanno proselitismo. “È questa la<br />

strada che anno dopo anno percorriamo<br />

con sempre maggior decisione –<br />

commenta Alfredo Puglia, segretario<br />

generale <strong>Fnp</strong> Como – e di tutto questo<br />

non finiremo mai di ringraziare<br />

l’impegno e l’abnegazione dei nostri<br />

amici”. “Perché è grazie a loro – aggiunge<br />

– che la <strong>Fnp</strong> e la <strong>Cisl</strong> possono<br />

tutelare al meglio pensionati e lavoratori<br />

diventando contemporaneamente<br />

più grande, nell’interesse di tutti”.<br />

Cremona<br />

Accordo anti-crisi<br />

con <strong>il</strong> Comune<br />

Accordo anti-crisi con <strong>il</strong> Comune di<br />

Cremona. Lo hanno firmato Cg<strong>il</strong>, <strong>Cisl</strong><br />

e U<strong>il</strong> e i sindacati dei pensionati<br />

per individuare gli interventi prioritari,<br />

di carattere economico-fiscale, a<br />

favore soprattutto delle fasce meno<br />

abbienti e dei pensionati.<br />

Le pensioni già provate da un potere<br />

d’acquisto nullo, peggiorate a seguito<br />

della crisi in atto, hanno indotto <strong>il</strong> Comune<br />

capoluogo di provincia a “congelare”,<br />

per tutto l’anno in corso, le<br />

tariffe e i servizi a domanda individuale.<br />

Un primo risultato a cui seguirà<br />

un concreto confronto su tutti i temi<br />

sociali: dalle politiche abitative per<br />

ampliare le opportunità e gli accessi<br />

all’ed<strong>il</strong>izia popolare ai canoni di locazione<br />

calmierati rispetto al mercato<br />

dei privati. Inoltre <strong>il</strong> Comune si è impegnato<br />

a partecipare alla costruzione<br />

di un’intesa territoriale che coinvolga<br />

tutte le parti sociali ed economico-finanziarie,<br />

con l’obiettivo di mitigare<br />

gli effetti negativi della crisi sui redditi<br />

fissi, sulle pensioni e sull’occupazione.<br />

Il sindacato, ribadendo che le<br />

finalità e gli obiettivi indicati nella<br />

piattaforma del marzo 2008 conservano<br />

integralmente la loro attualità, ha<br />

fatto inoltre presente a Comune e Provincia,<br />

che potrebbe essere necessario<br />

rivedere i progetti del Patto per lo sv<strong>il</strong>uppo,<br />

approvati in una situazione<br />

congiunturale più favorevole.<br />

“Le risposte appropriate e diversificate<br />

sul territorio – ha sottolineato Emanuele<br />

Cortesi, segretario generale <strong>Fnp</strong><br />

<strong>Cisl</strong> Cremona – necessitano di una<br />

contrattazione sociale territoriale specifica,<br />

per individuare le risorse, i<br />

mezzi e i criteri di sv<strong>il</strong>uppo delle politiche<br />

sociali che riguardino tutto <strong>il</strong><br />

corso della vita, con particolare attenzione<br />

alla terza età”.<br />

Lombardia<br />

Forse non tutti sanno che. . .<br />

Forse non tutti sanno che. . . per chi ha compiuto i 70 anni di età <strong>il</strong> pagamento<br />

del bollettino postale allo sportello costa 0,77 euro anziché 1,10 euro. Ovviamente<br />

bisogna chiedere lo sconto al momento della consegna del bollettino.<br />

Anche la <strong>Fnp</strong> sostiene <strong>il</strong> nuovo progetto di Iscos Lombardia<br />

La solidarietà dei pensionati lombardi<br />

per i bimbi di Tan Baroghane<br />

Nel suo venticinquesimo di attività all’insegna<br />

della solidarietà sociale,<br />

Iscos Lombardia ha avviato anche quest’anno<br />

importanti progetti in Mozambico,<br />

in Pakistan, in Birmania, in Niger, in<br />

India, in El Salvador e in Italia.<br />

Uno dei progetti di recente attuazione, realizzato<br />

anche grazie al prezioso contributo<br />

del sindacato dei Pensionati <strong>Cisl</strong> della<br />

Lombardia, è quello che sostiene la scuola<br />

primaria di Tan Barogane, un v<strong>il</strong>laggio tuareg<br />

nel centro del Niger. I finanziamenti ottenuti<br />

dal sindacato pensionati lombardo e<br />

dagli altri finanziatori assicurano ai piccoli<br />

studenti della scuola di Tan Barogane la<br />

presenza continuativa degli insegnanti,<br />

l’acquisto dei libri e del materiale scolastico,<br />

la costruzione di piccole infrastrutture e<br />

l’organizzazione di gite e di programmi di<br />

educazione ambientale.<br />

Le donazioni sono la fonte primaria per<br />

l’attuazione e la continuazione dei progetti<br />

di Iscos Lombardia: un piccolo contributo<br />

può assicurare un’istruzione ai bambini nigeriani<br />

o ai figli dei profughi birmani in<br />

Ta<strong>il</strong>andia; può aiutare i contadini del Mozambico<br />

sostenendo <strong>il</strong> microcredito locale<br />

o i pescatori del Cérron Grande in El Salvador;<br />

può supportare l’agriturismo e lo sv<strong>il</strong>uppo<br />

sostenib<strong>il</strong>e in Argentina o le produzioni<br />

locali del Burundi o anche aiutare i<br />

bambini orfani afgani rifugiati in Pakistan<br />

attraverso l’adozione a distanza.<br />

Per aiutare Iscos Lombardia basta devolvere<br />

<strong>il</strong> 5 per m<strong>il</strong>le della dichiarazione dei redditi<br />

firmando nello spazio delle Organizzazioni<br />

non lucrative (Onlus) ed indicando <strong>il</strong><br />

codice fiscale dell’Iscos 97028820583, oppure<br />

si può fare una semplice donazione a<br />

favore del progetto che si preferisce (c/c<br />

IBAN: IT22 B050 1801 6000 0000 0110<br />

920).<br />

Iscos Lombardia, l’Istituto sindacale per la<br />

cooperazione allo sv<strong>il</strong>uppo, è l’organismo<br />

di solidarietà internazionale della <strong>Cisl</strong> e dal<br />

1988 realizza progetti umanitari nel sud del<br />

mondo e attività di sensib<strong>il</strong>izzazione nei<br />

territori della Lombardia. Dal 2005 Iscos<br />

Lombardia si è costituita in onlus e oltre al<br />

valore che ha acquisito istituzionalizzando<br />

<strong>il</strong> suo ruolo di organizzazione non lucrativa<br />

di ut<strong>il</strong>ità sociale, questo nuovo titolo consente<br />

ai donatori di dedurre o detrarre fiscalmente<br />

le donazioni a suo favore. Iscos<br />

Lombardia rappresenta anche una sede distaccata<br />

di Iscos nazionale, che ha sede a<br />

Roma, con cui collabora per la realizzazione<br />

di alcuni progetti nei Paesi in via di sv<strong>il</strong>uppo.<br />

Dalla sua nascita ha realizzato più di<br />

40 progetti, la maggior parte dei quali riguardano<br />

i diritti umani, <strong>il</strong> lavoro dignitoso,<br />

<strong>il</strong> diritto all’educazione e alla formazione di<br />

bambini, ragazzi e adulti.<br />

Coordinamento Femmin<strong>il</strong>e <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Lombardia<br />

Età pensionab<strong>il</strong>e e social card<br />

Alcune riflessioni delle pensionate <strong>Cisl</strong><br />

ultima riunione del L’ coordinamento Femmin<strong>il</strong>e<br />

nazionale <strong>Fnp</strong> prima<br />

del congresso si è svolta a<br />

Roma. L’ordine del giorno<br />

prevedeva la verifica delle<br />

assemblee congressuali e la<br />

relativa partecipazione ed<br />

elezione delle donne negli<br />

organismi di base, l’ottemperanza<br />

alle norme statutarie<br />

di <strong>Fnp</strong> e <strong>Cisl</strong> in ordine alle<br />

candidature e alle elette.<br />

La segreteria nazionale è<br />

molto determinata a far rispettare<br />

le norme delle percentuali<br />

femmin<strong>il</strong>i nei congressi<br />

della nostra categoria<br />

e le va dato atto di questo<br />

impegno. L’Italia è lunga e<br />

vi sono situazioni diversificate,<br />

ma in generale c’è la<br />

sensazione che le donne ci<br />

siano e svolgano egregiamente<br />

<strong>il</strong> loro ruolo. Dove<br />

esistono alcune difficoltà di<br />

presenza femmin<strong>il</strong>e, andrà<br />

capita e approfondita la motivazione,<br />

non sempre dipendente<br />

dalle donne stesse.<br />

Di molto altro si è parlato; ad<br />

esempio una critica alla “social<br />

card” e alle modalità di<br />

erogazione del contributo<br />

che espone soprattutto le<br />

donne a situazioni um<strong>il</strong>ianti<br />

e a peregrinare di ufficio in<br />

ufficio per ottenere un precario<br />

e limitato beneficio. Ben<br />

altre erano le attese! La stessa<br />

esclusione dal divieto di<br />

cumulo della reversib<strong>il</strong>ità<br />

rappresenta un’ingiustizia<br />

soprattutto quando l’indennità<br />

superstiti è l’unico introito<br />

della donna. L’innalzamento<br />

obbligatorio dell’età<br />

pensionab<strong>il</strong>e delle donne da<br />

più parti spinto in avanti impone<br />

una seria riflessione.<br />

“Non è possib<strong>il</strong>e una secca<br />

equiparazione dell’età di<br />

vecchiaia nel settore privato<br />

da 60 a 65 anni senza salvaguardare<br />

la volontarietà, peraltro<br />

già riconosciuta dalla<br />

legge di parità – spiega Rachele<br />

Pennati, responsab<strong>il</strong>e<br />

del coordinamento Femmini-<br />

le <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Lombardia –. Sarebbero<br />

logiche, prima, misure<br />

di sostegno all’occupazione<br />

femmin<strong>il</strong>e, garantire<br />

servizi all’infanzia accessib<strong>il</strong>i,<br />

riconoscere periodi previdenziali<br />

figurativi per lavori<br />

di cura verso i propri fam<strong>il</strong>iari<br />

o genitori ed in tutti quei<br />

casi in cui si rende indispensab<strong>il</strong>e<br />

la figura femmin<strong>il</strong>e”.<br />

“È questa una questione morale<br />

di cui si deve far carico<br />

tutta la società – aggiunge –.<br />

Le donne dedite alla cura<br />

fanno risparmiare somme<br />

consistenti al sistema sanitario<br />

per cui l’amministrazione<br />

statale si deve far carico del<br />

loro riconoscimento”.<br />

III<br />

Lecco<br />

Aumentano le difficoltà<br />

economiche dei<br />

pensionati<br />

È iniziata la stagione dei congressi. I<br />

pensionati della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Lecco<br />

stanno partecipando numerosi ai congressi<br />

di interlega, nelle varie zone<br />

della provincia. Dai dibattiti emerge la<br />

grande preoccupazione dei pensionati<br />

lecchesi per la crisi economica che sta<br />

incidendo in modo notevole sul potere<br />

d’acquisto di tanti anziani. “Non bisogna<br />

infatti dimenticare che nel contesto<br />

attuale di crisi del tessuto occupazionale<br />

e di ricorso massiccio alla cassa<br />

integrazione - sottolinea Gianfranco<br />

Sacchi, segretario generale <strong>Fnp</strong> Lecco<br />

– molti figli o nipoti tornano a gravare<br />

economicamente sui genitori o sui<br />

nonni pensionati”.<br />

Inoltre, dalla discussione sulle tesi nazionali<br />

e regionali, è emersa la ricerca<br />

del ruolo che la <strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong> devono<br />

svolgere in questa grave situazione<br />

per recuperare spazi di contrattazione<br />

e concertazione ai vari livelli istituzionali.<br />

Due le priorità evidenziate: la richiesta<br />

di riallineamento del metodo<br />

di recupero Istat delle pensioni e la<br />

legge sul fondo per la non autosufficienza.<br />

“Queste richieste dovranno essere<br />

sostenute – conclude Sacchi – anche<br />

con momenti di pressione da sv<strong>il</strong>upparsi<br />

nei metodi e nei modi tradizionali”.<br />

Lodi<br />

Intesa con <strong>il</strong> comune<br />

di Borghetto Lodigiano<br />

Dopo i protocolli d’intesa sottoscritti<br />

a Lodi, Cavenago d’Adda, Brembio e<br />

Somaglia è stato sottoscritto <strong>il</strong> protocollo<br />

col Comune di Borghetto Lodigiano.<br />

Per le erogazioni di agevolazioni<br />

e/o contributi economici si fa riferimento<br />

allo strumento Isee fac<strong>il</strong>mente<br />

ottenib<strong>il</strong>e presso <strong>il</strong> Caaf <strong>Cisl</strong>.<br />

Nell’accordo col Comune di Borghetto<br />

sono stati fissati accordi sul rimborso<br />

dei ticket sanitari e farmaceutici,<br />

dei contributi forfettari per spese<br />

di riscaldamento, rimborsi della Tarsu<br />

e dell’addizionale Irpef comunale oltre<br />

ad un contributo per le badanti.<br />

L’intesa precisa anche i termini per<br />

aver diritto a tali agevolazioni. “Siamo<br />

riconoscenti ai sindaci ed alle amministrazioni<br />

comunali per la disponib<strong>il</strong>ità<br />

dimostrata nei confronti della<br />

popolazione particolarmente bisognosa<br />

di attenzione e di aiuto – commenta<br />

Ugo Menin, segretario generale<br />

<strong>Fnp</strong> Lodi –. Come sindacato che ha<br />

come compito istituzionale la stipula<br />

di accordi in rappresentanza della cittadinanza,<br />

siamo in attesa di risposta<br />

altrettanto positiva anche dagli altri<br />

Comuni del lodigiano”.<br />

Mantova<br />

<strong>Fnp</strong>: subito un fondo<br />

per chi perde <strong>il</strong> lavoro<br />

“Istituire subito un fondo per aiutare i<br />

cassintegrati, chi perderà <strong>il</strong> lavoro nei<br />

prossimi mesi, le famiglie. Dovranno<br />

contribuire i Comuni e la Provincia<br />

perché la situazione che abbiamo davanti<br />

è grave”. È la proposta anti-crisi<br />

che <strong>il</strong> segretario provinciale dei Pensionati<br />

<strong>Cisl</strong>, Roberto Baraldini, ha lanciato<br />

aprendo <strong>il</strong> 12° congresso territoriale<br />

della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Mantova. La crisi<br />

morderà lavoratori e famiglie, ma a<br />

soffrire di più saranno i pensionati. “A<br />

Mantova – ha detto Baraldini – la media<br />

delle pensioni si aggira sui 680 euro<br />

al mese, la più bassa in Lombardia.<br />

In tanti arrivano a malapena alla terza<br />

settimana e i segnali di povertà estrema<br />

continuano ad aumentare”. “O cominciamo<br />

a ragionare sul welfare tutti<br />

insieme, Cg<strong>il</strong>, <strong>Cisl</strong> e U<strong>il</strong>, con <strong>il</strong> governo,<br />

senza guardarne <strong>il</strong> colore – ha aggiunto<br />

– oppure non riusciremo a dare<br />

risposte convincenti alle tante persone<br />

che stanno stringendo i denti”.


Lombardia<br />

M<strong>il</strong>ano<br />

Raggiunta intesa con <strong>il</strong><br />

Comune<br />

sul segretariato sociale<br />

Cg<strong>il</strong>, <strong>Cisl</strong> e U<strong>il</strong> di M<strong>il</strong>ano, con i sindacati dei<br />

pensionati, hanno sottoscritto un’intesa con<br />

l’assessorato alla Famiglia del Comune per<br />

l’istituzione del “Punto unico di accesso ai<br />

servizi e alle prestazioni” (noto anche come<br />

“Segretariato sociale”), previsto dalla legge<br />

regionale n° 3 del 2008. L’intesa si propone di<br />

potenziare qualitativamente e quantitativamente<br />

i servizi di competenza dell’assessorato,<br />

di rafforzare <strong>il</strong> sistema di informazione e di<br />

orientamento, nonché di fac<strong>il</strong>itare le modalità<br />

di accesso ai servizi e alle prestazioni socio<br />

sanitarie. Completati tutti gli aspetti organizzativi<br />

e gestionali, <strong>il</strong> cittadino m<strong>il</strong>anese troverà<br />

molto più fac<strong>il</strong>mente risposte ai sui problemi,<br />

evitando inut<strong>il</strong>i peregrinazioni da un<br />

ufficio all’altro. Ogni punto unico di accesso<br />

ai servizi e alle prestazioni socio sanitarie garantirà<br />

<strong>il</strong> superamento dell’attuale sistema differenziato<br />

rispetto alla tipologia di utenza (minori,<br />

famiglie, anziani e adulti). “Siamo soddisfatti<br />

dell’intesa – commenta Luigia Alberti,<br />

segretario generale Pensionati <strong>Cisl</strong> M<strong>il</strong>ano –<br />

le politiche sociali devono essere praticate in<br />

integrazione tra loro e con quelle sanitarie, anche<br />

perché si rivolgono a persone a cui servono<br />

semplicità e efficacia dato <strong>il</strong> loro frequente<br />

stato di grave bisogno. Da oggi <strong>il</strong> nostro compito<br />

sarà quello di completare l’intesa raggiunta,<br />

coinvolgendo anche i servizi prestati<br />

dalla Asl”.<br />

Sondrio<br />

Si apre una nuova stagione<br />

di contrattazione sociale<br />

Dopo un lavoro preparatorio piuttosto lungo e<br />

complesso, <strong>il</strong> sindacato dei pensionati <strong>Cisl</strong> di<br />

Sondrio ha ripreso <strong>il</strong> percorso della contrattazione<br />

sociale con i Comuni e le altre agenzie<br />

di servizi alla persona in provincia di Sondrio.<br />

“La situazione locale non si presenta certo<br />

semplice – spiega Ivan Fassin, segretario generale<br />

<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Sondrio –. Innanzitutto per le<br />

difficoltà finanziarie nelle quali versano i Comuni<br />

della valle, aggravate da una sconcertante<br />

politica governativa di tagli di spesa. Altri<br />

fattori problematici sono poi le limitate risorse<br />

umane e la resistenza a cooperare delle amministrazione,<br />

oltre che l’avvicinarsi della scadenza<br />

del rinnovo amministrativo”. Si è comunque<br />

impostata una prima bozza di rivendicazioni,<br />

poi verificata e ratificata unitariamente<br />

soprattutto al livello confederale, dopo che<br />

si era avviato (in sede <strong>Cisl</strong>) un coinvolgimento<br />

di diverse categorie, tra le quali ovviamente <strong>il</strong><br />

sindacato di categoria, soprattutto nei settori<br />

enti locali e sanità. Tra le priorità indicate nella<br />

piattaforma, inviata a tutti i Comuni della<br />

provincia, spicca <strong>il</strong> funzionamento del segretariato<br />

sociale, che sinora non ha svolto <strong>il</strong> ruolo<br />

che assegna la legge. Sempre nel quadro<br />

delle rivendicazioni sociali, si è aperto un confronto<br />

con le aziende ospedaliere e sanitarie<br />

locali, su tutta la tematica socio-sanitaria e assistenziale.<br />

Varese<br />

Donne sempre più presenti e<br />

attive<br />

Si è riunito <strong>il</strong> coordinamento Donne della <strong>Fnp</strong><br />

di Varese, per valutare ed approfondire <strong>il</strong> modo<br />

in cui le donne debbano partecipare ai congressi<br />

della federazione, con la specificità ed<br />

<strong>il</strong> ruolo che compete loro. Oltre 20 partecipanti,<br />

insieme alla responsab<strong>il</strong>e del coordinamento<br />

regionale, Rachele Pennati, hanno discusso<br />

le Tesi congressuali nazionali e regionali elaborate<br />

dal sindacato pensionati. Successivamente<br />

hanno valutato lo svolgersi dei congressi<br />

di Lega territoriali tracciando un quadro positivo.<br />

Sia per quanto concerne la nuova segreteria<br />

territoriale, i responsab<strong>il</strong>i di Zona, le<br />

segreterie di Lega e le candidate per <strong>il</strong> nuovo<br />

direttivo territoriale, infatti, <strong>il</strong> coordinamento<br />

è in grado di garantire la presenza femmin<strong>il</strong>e,<br />

oltre alle quote stab<strong>il</strong>ite statutariamente. La<br />

formazione organizzata in questi ultimi anni,<br />

inoltre, permette una qualità sindacale all’altezza<br />

delle situazioni nelle quali le donne si<br />

troveranno ad operare. La riunione si è conclusa<br />

con la stesura dell’intervento che <strong>il</strong> coordinamento<br />

Donne presenterà al prossimo congresso<br />

della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Varese.<br />

Volontariato, anche Anteas Lombardia<br />

parteciperà al bando 2008<br />

Il recente “Bando volontariato<br />

2008” rivolto alle associazioni lombarde,<br />

frutto della collaborazione tra<br />

i Centri di servizio per <strong>il</strong> volontariato<br />

(Csv) della Lombardia, la Fondazione<br />

Cariplo e <strong>il</strong> Comitato di gestione del<br />

Fondo speciale per <strong>il</strong> Volontariato in<br />

Lombardia, offre interessanti spunti<br />

di riflessione anche per la realtà costituita<br />

da Anteas in Lombardia.<br />

È un’importante occasione per orientare<br />

sempre più l’iniziativa nella direzione<br />

del lavoro per “progetti” e del lavoro in<br />

“rete” con le realtà associative del territorio.<br />

Se ne parla da tempo, la stessa<br />

Anteas nazionale sollecita in proposito<br />

le associazioni periferiche ed è impegnata<br />

a dare supporto, almeno a livello<br />

di impostazione generale. Una sollecitazione<br />

che deve essere raccolta anche<br />

dalle Anteas lombarde, a cominciare da<br />

Anteas regionale, che punta a dare sempre<br />

maggiore concretezza al suo ruolo<br />

di supporto verso le associazioni nel<br />

territorio.<br />

“Gli obiettivi posti per i progetti che <strong>il</strong><br />

bando intende finanziare – ha evidenziato<br />

<strong>il</strong> presidente di Anteas Lombardia,<br />

Pietro Noris, in occasione di un recente<br />

incontro del consiglio direttivo regionale<br />

dedicato al tema – offrono dei riferimenti<br />

significativi: quasi una fotografia<br />

del quadro di obiettivi e valori dentro <strong>il</strong><br />

quale si è concretizzata oltre dieci anni<br />

Anteas Lecco<br />

Alcuni appuntamenti<br />

dell’università per Anziani<br />

fa la lungimirante scelta della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong><br />

di promuovere Anteas”.<br />

L’attenzione è posta su progetti che siano<br />

in grado di dare un contributo per<br />

promuovere la coesione sociale e contrastare<br />

le cause che generano frag<strong>il</strong>ità,<br />

disagio e frammentazione. E a proposito<br />

degli obiettivi da perseguire e raggiungere,<br />

l’indicazione è molto precisa<br />

e tassativa: promozione e rafforzamento<br />

del volontariato nell’ottica di far crescere<br />

nel territorio la propensione ad un<br />

impegno civico dei singoli offrendo loro<br />

un riferimento organizzato; riduzione<br />

delle frag<strong>il</strong>ità delle comunità locali potenziando<br />

<strong>il</strong> sistema delle relazioni tra<br />

gli abitanti operando per la realizzazione<br />

di relazioni stab<strong>il</strong>i non orientate dalle<br />

emotività tipiche delle situazioni di<br />

emergenza; rafforzare iniziative di aggregazione<br />

in ambito sociale, culturale<br />

e ambientale.<br />

In gioco c’è l’essenza del ruolo delle organizzazioni<br />

di volontariato, <strong>il</strong> loro inserimento<br />

in una logica di sussidiarietà<br />

a cui sono chiamati a concorrere i vari<br />

soggetti: pubblici, privati, privato sociale<br />

e gli stessi singoli cittadini. E a proposito<br />

di sussidiarietà, proprio per un<br />

corretto esercizio della stessa, è importante<br />

ricordare una volta di più che <strong>il</strong><br />

volontariato non può essere invocato,<br />

ma nemmeno proporsi, come supplenza<br />

delle pubbliche istituzioni.<br />

Storia dell’arte (Umberto Calvi)<br />

Marzo (venerdì 13-20-27) e apr<strong>il</strong>e (venerdì 3-17) ore 15–17<br />

Il 1700: da Canaletto a Canova, dal Rococò al Neoclassicismo<br />

Il corso è la naturale prosecuzione di quanto visto nella presentazione<br />

del Barocco a partire dall’eredità di Gian Lorenzo<br />

Bernini. Lo sguardo si focalizzerà sul secolo XVIII attraverso<br />

l’architettura italiana ed europea, transitando per i vedutisti<br />

veneziani e i pittori della realtà lombarda, per riscoprire<br />

infine l’Antico e porre con Canova le basi del Neoclassicismo.<br />

Sede: Banca Popolare di Sondrio - C. so Martiri, 45 – Lecco<br />

Scienze (docenti: Augusto Piazza, G<strong>il</strong>berto Pirovano)<br />

Marzo (martedì 24-31) e apr<strong>il</strong>e (martedì 7) ore 15–17<br />

I mutamenti climatici: genesi e conseguenze per la vita<br />

quotidiana. L’acqua l’oro blu<br />

Sede: <strong>Cisl</strong> - via Besonda, 11 – Lecco<br />

Storia dell’arte (docente: Paolo Parente)<br />

Apr<strong>il</strong>e (mercoledì 22-29) e maggio (mercoledì 6-13) ore<br />

15–17<br />

Dal Rinascimento ai giorni nostri<br />

La pittura veneta del Cinquecento; Il Manierismo; Gli affreschi<br />

di Lorenzo Lotto; La rivoluzione di Caravaggio; Le meraviglie<br />

del Barocco.<br />

Alla fine del corso sarà organizzata una visita guidata a Trescore<br />

Balneario, all’oratorio Suardi<br />

Sede: presso aula magna scuola media Marco d’Oggiono -<br />

Oggiono<br />

Dietro la notizia: come funzionano giornali e tv (docente:<br />

Fabio Crippa)<br />

Apr<strong>il</strong>e (lunedì 20-27) e maggio (lunedì 4) ore 14.30-16.30<br />

Lo sv<strong>il</strong>uppo e l’affermazione della televisione nella nostra<br />

vita quotidiana. Fra servizio pubblico e vocazione commerciale:<br />

li vicende della televisione in Italia.<br />

Generi, linguaggi e qualità: analisi dei palinsesti.<br />

Sede: Aula Magna Itc V<strong>il</strong>la Greppi – via Dei M<strong>il</strong>le 31 - Monticello<br />

Astronomia (docenti del Centro astronomico)<br />

Apr<strong>il</strong>e (venerdì 17) e maggio (venerdì 8-15-22) ore 15-17<br />

Sede: Centro astronomico - Merate<br />

IV<br />

La sintonia con i presupposti su cui è<br />

nata e si è sv<strong>il</strong>uppata in questi anni l’esperienza<br />

di Anteas è ampia e molto<br />

chiara. L’iniziativa Anteas non può che<br />

esserne incoraggiata, ed è altrettanto<br />

evidente che <strong>il</strong> cammino va proseguito<br />

con sempre maggiore determinazione<br />

perché la constatata sintonia sulle<br />

enunciazioni da sola non porta molto<br />

lontano.<br />

“Ambizione, e quindi compito, di Anteas<br />

– ha sottolineato Noris – è di essere<br />

sempre più parte di quel movimento<br />

volto a fare del volontariato uno stimolo<br />

e una ‘forza trainante per la propagazione,<br />

nelle sfere sia politica sia economica,<br />

della logica della gratuità e dell’etica<br />

del bene comune’, per usare le<br />

parole del professor Zamagni di una<br />

sua riflessione sul senso del volontariato”.<br />

L’esercizio di questo compito ha in<br />

sé una grossa valenza, oltre che solidaristica<br />

anche politica. Per questo a<br />

maggior ragione, è stata la conclusione<br />

di Noris, “la nostra iniziativa, <strong>il</strong> nostro<br />

protagonismo, devono essere costantemente<br />

sostenuti dalla consapevolezza<br />

di quanto sia importante per Anteas<br />

consolidare su valori e principi ricordati<br />

la propria identità, e nello stesso tempo<br />

rafforzare la sintonia e la capacità di<br />

collaborazione con la <strong>Fnp</strong>, con uno<br />

speciale impegno con le Leghe <strong>Fnp</strong> nel<br />

territorio”.<br />

Anteas Cremona<br />

Due nuove sedi a Ripalta Arpina<br />

e Ripalta Cremasca<br />

Due nuove sedi Anteas nel territorio di Cremona sono<br />

una realtà: quelle di Ripalta Arpina e Ripalta Cremasca,<br />

che si sono già fatte apprezzare per la loro disponib<strong>il</strong>ità<br />

con la comunità e gli anziani in particolare. I<br />

volontari sono sempre a disposizione per offrire aiuto<br />

ed collaborazione, anche ai Comuni.<br />

È stata stipulata, infatti, una convenzione con le amministrazioni<br />

Comunali che vede i volontari Anteas<br />

impegnati a fornire diversi servizi: dall’apertura e<br />

chiusura dei giardini pubblici all’accompagnamento<br />

degli alunni o delle persone anziane all’ospedale per<br />

esami o visite, all’attività di nonni-vig<strong>il</strong>i.<br />

Anteas è quindi un punto di riferimento per chi abbia<br />

delle necessità particolari e lancia un appello ai soci<br />

dei paesi per dire a chi volesse impegnare un poco del<br />

suo tempo a favore della comunità che le porte dell’associazione<br />

sono aperte!!


A<br />

Pensionati<br />

Piemonte<br />

marzo 2009<br />

Un Progetto<br />

<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong><br />

che deve<br />

continuare<br />

di G. B. CAMPORA (*)<br />

17 m<strong>il</strong>ioni di pensionati<br />

(quasi un terzo della popolazione<br />

nazionale), nel nostro<br />

Paese, sono in attesa<br />

che <strong>il</strong> governo convochi <strong>il</strong><br />

sindacato di Categoria Spi,<br />

<strong>Fnp</strong>, U<strong>il</strong>p e le Confederazioni<br />

per dare continuità<br />

agli accordi del 10 e 23 luglio<br />

2007 in difesa del potere<br />

d’acquisto di tutte le<br />

pensioni, seppure in modo<br />

graduale, la costituzione<br />

del fondo per la non autosufficienza<br />

e la creazione<br />

di un paniere Istat capace<br />

di calmierare beni di prima<br />

necessità mirati ai bisogni<br />

degli anziani.<br />

Importante e giusto, in questa<br />

fase di grave crisi, è<br />

promuovere provvedimenti<br />

governativi operativi e economici<br />

adeguati per lo sv<strong>il</strong>uppo,<br />

l’occupazione e <strong>il</strong><br />

sostegno agli ammortizzatori<br />

sociali, tutela dei lavoratori<br />

e aiuto alle famiglie.<br />

Non si possono dimenticare<br />

17 m<strong>il</strong>ioni di pensionati,<br />

poichè noi non riteniamo<br />

chiusa con la Socialcard e<br />

<strong>il</strong> Bonus, nuovi libretti per<br />

poveri, la partita dei pensionati.<br />

La <strong>Fnp</strong> regionale<br />

ha manifestato unitariamente<br />

(Spi, <strong>Fnp</strong>, U<strong>il</strong>p), <strong>il</strong><br />

19 gennaio scorso, con determinazione,<br />

questo disagio<br />

(vedi <strong>il</strong> servizio a lato),<br />

confermando l’impegno alla<br />

continuità della contrattazione<br />

regionale e territoriale<br />

sui temi della Sanità,<br />

dell’Assistenza, su prezzi e<br />

tariffe, importanti per la difesa<br />

del reddito di pensioni<br />

e salari. Questa materia, discussa<br />

e approfondita nei<br />

congressi della <strong>Fnp</strong> sarà<br />

materia di riflessione anche<br />

nei congressi delle Unioni<br />

<strong>Cisl</strong> e al centro delle iniziative<br />

politiche sindacali future.<br />

Questo modo di pensare<br />

e di agire della <strong>Fnp</strong><br />

nazionale, condiviso e sv<strong>il</strong>uppato<br />

dalla <strong>Fnp</strong> piemontese,<br />

non nasce oggi per<br />

fronteggiare la crisi attuale<br />

ma è l’espressione di un<br />

progetto che attraversa l’arco<br />

di alcuni anni, costruito<br />

e supportato dalla volontà e<br />

dalla capacità delle <strong>Fnp</strong><br />

territoriali e delle Leghe<br />

piemontesi. Un progetto<br />

che ha messo al centro dell’attenzione<br />

la dignità delle<br />

persone anziane, ricordandone<br />

necessità e bisogni a<br />

>> continua a pag. 4<br />

(*) Segretario generale<br />

<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Piemonte<br />

Piemonte/Liguria/Valle D’Aosta<br />

Redazione <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Piemonte, via Manara 7, 10133 Torino, tel: 011.6600126, fax:011.6603173<br />

Piemonte<br />

I<br />

Piemonte - Liguria<br />

Valle d’Aosta<br />

Consigli generale allargati dei<br />

pensionati piemontesi di <strong>Fnp</strong><br />

Spi e U<strong>il</strong>p, sono scesi in piazza<br />

nelle principali città della regione<br />

per chiedere attenzione e soprattutto<br />

misure adeguate al governo.<br />

Presidi e incontri pubblici si sono<br />

tenuti in tutta la regione (da Torino,<br />

Novara a Verbania, da Asti a<br />

Cuneo, da Alessandria a Biella e<br />

da Vercelli a Borgosesia) con distribuzione<br />

di volantini e materiale<br />

informativo sui motivi della<br />

protesta e sulle richieste avanzate,<br />

ottenendo consensi e solidarietà<br />

dalla popolazione.<br />

Alla base dell’iniziativa piemontese<br />

<strong>il</strong> mancato accoglimento da<br />

parte del governo centrale delle<br />

istanze della categoria su detassazione<br />

della 13esima mens<strong>il</strong>ità,<br />

estensione della 14esima mens<strong>il</strong>ità oltre i 650<br />

euro, adeguamento annuale delle pensioni in linea<br />

con l’aumento del costo della vita, legge e<br />

fondo per la non autosufficienza e creazione di<br />

un nuovo paniere Istat.<br />

Nell’esprimere grande preoccupazione per <strong>il</strong><br />

peggioramento della situazione economica, Spi<br />

Cg<strong>il</strong>, <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> e U<strong>il</strong>p U<strong>il</strong> del Piemonte e di Torino,<br />

hanno voluto denunciare con questa iniziativa<br />

la secca perdita del potere d’acquisto<br />

La Spezia XVI Congresso territoriale<br />

delle pensioni (-30% del loro valore negli ultimi<br />

anni) e richiamare l’attenzione su alcuni<br />

problemi particolarmente sentiti dai pensionati<br />

come la necessità di un nuovo paniere Istat tarato<br />

sui reali bisogni delle persone anziane, la<br />

modifica del meccanismo di perequazione automatica<br />

delle pensioni mediante una concertazione<br />

annuale, l’inadeguata copertura finanziaria<br />

del Fondo sulla non autosufficienza e la<br />

mancata approvazione della legge.<br />

“Rivendichiamo – ha affermato <strong>il</strong><br />

segretario generale della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong><br />

piemontese Giovan Battista Campora<br />

– la riduzione fiscale per i<br />

redditi da pensione e chiediamo<br />

al governo la convocazione di un<br />

tavolo per definire gli adeguamenti<br />

economici rapportati al costo<br />

della vita e alla crescita economica<br />

del Paese, nel rispetto degli<br />

accordi del luglio 2007.<br />

“A livello periferico sollecitiamo<br />

l’attivazione di tavoli di confronto,<br />

regionali e territoriali con regione,<br />

comuni, asl, ospedali, consorzi<br />

socio assistenziali ed enti<br />

previdenziali, in difesa del reddito<br />

e della qualità della vita”.<br />

“La social card – ha aggiunto <strong>il</strong><br />

numero uno della <strong>Fnp</strong> regionale –<br />

è iniqua, ha <strong>il</strong> sapore di un obolo<br />

ed è un modo molto discutib<strong>il</strong>e per sostenere i<br />

più poveri contrastando con quanto previsto<br />

proprio dall’accordo del luglio 2007 che faceva<br />

chiarezza tra assistenza e previdenza.<br />

La carta acquisti ha creato aspettative e molta<br />

delusione tra i pensionati che pur essendo in<br />

grave difficoltà si sono scoperti troppo ricchi<br />

per avere diritto a questo beneficio.<br />

I<br />

Responsab<strong>il</strong>i di redazione:<br />

G.B. Campora Isnaldi<br />

Lino Carmello<br />

Ugo Paglia<br />

Hanno collaborato:<br />

Elio Vivalda (coordinatore)<br />

G.B. Campora, Francesco Cargnino,<br />

Enzo Grisolia, Sergio Bisio,<br />

Marisa Carmazzi, Graziella Pastorino,<br />

Arturo D’Este<br />

Le <strong>Fnp</strong> piemontesi in piazza per<br />

rivendicare i diritti dei pensionati<br />

Il dibattito conferma<br />

gli impegni presi<br />

Il XVI Congresso Territoriale dei Pensionati<br />

<strong>Cisl</strong> della Spezia, tenutosi ad Ameglia<br />

<strong>il</strong> 29 e 30 Gennaio 2009, approva la<br />

relazione del Segretario Territoriale Giorgio<br />

Pigoni arricchita da un vivace e costruttivo<br />

dibattito oltre che dagli interventi<br />

del Segretario Generale della Ust-<strong>Cisl</strong><br />

Pierluigi Peracchini, del Segretario Regionale<br />

della <strong>Fnp</strong> Ugo Paglia e del Segretario<br />

Nazionale Sandro Loschi, che ha tratto le<br />

conclusioni.<br />

Gli 86 delegati, provenienti dai 15 Congressi<br />

di Lega effettuati negli ultimi due<br />

mesi del 2008 e nei primi giorni di gennaio<br />

2009, hanno confermato e condiviso<br />

le linee e le politiche della <strong>Fnp</strong> elaborate,<br />

proposte e portate avanti in questi quattro<br />

anni ai diversi livelli nazionali, regionali e<br />

locali.<br />

Grande è la preoccupazione sulla crisi finanziaria,<br />

economica e produttiva che sta<br />

imperversando negli Usa, in Europa e in<br />

Italia. Alcuni segni sono già evidenti: l’aumento<br />

delle casse integrazioni e la diminuzione<br />

se non la perdita del lavoro, nonostante<br />

ancora oggi gli analisti dichiarino di<br />

non conoscere completamente la dimensione<br />

di questa crisi.<br />

Il Congresso ritiene non adeguati gli interventi<br />

sino ad oggi messi in essere dal Governo<br />

del Paese: la social card e <strong>il</strong> bonus,<br />

oltre che poco r<strong>il</strong>evanti dal punto di vista<br />

del numero di persone interessate, sono<br />

anche strumenti complicati se non addirittura<br />

um<strong>il</strong>ianti e comunque non adeguati<br />

alle reali necessità di chi ne trae beneficio.<br />

Si richiede invece, da parte del Governo,<br />

un forte reale e concreto impegno a sostegno<br />

dei redditi da lavoro e da pensione, a<br />

partire dagli interventi nei confronti di chi<br />

perde <strong>il</strong> proprio lavoro e dei pensionati a<br />

più basso reddito. Contemporaneamente si<br />

ritiene necessario un sostegno ai consumi<br />

da realizzarsi attraverso un abbassamento<br />

della pressione fiscale sui redditi da lavoro<br />

e da pensione.<br />

Si sottolinea inoltre la necessità di riservare<br />

maggiori attenzioni e tutele nei confronti<br />

della famiglia. Mentre si denuncia una<br />

crisi demografica che rischia di aggravare<br />

l’attuale crisi economica e sociale, si richiedono<br />

decisi interventi a favore delle<br />

famiglie, e soprattutto di quelle più numerose,<br />

al fine di metterle in condizione di<br />

svolgere pienamente <strong>il</strong> loro ruolo educativo<br />

e sociale.<br />

Si propone altresì una effettiva valorizzazione<br />

ai fini economici e pensionistici del<br />

lavoro di cura da sempre svolto, all’interno<br />

della famiglia, prevalentemente dalle<br />

donne, nei confronti dei bambini, dei disab<strong>il</strong>i<br />

e degli anziani con un notevole risparmio<br />

da parte dello Stato.<br />

Per quanto attiene più specificatamente<br />

agli anziani, <strong>il</strong> Congresso sostiene la piattaforma<br />

della <strong>Fnp</strong> ed in particolare ritiene<br />

che si debba: proseguire nel recupero del<br />

potere di acquisto delle pensioni, come<br />

fissato con l’accordo del 23 luglio 2007;<br />

eliminare la differenza della no-tax-area<br />

>> continua a pag. 4<br />

>> continua a pag. 2<br />

Piemonte Incontro con Francesco Cargnino<br />

Congressi: dal<br />

territorio alla grande<br />

Assemblea regionale<br />

Siamo alla soglia del Congresso regionale della <strong>Fnp</strong><br />

piemontese dopo una partecipata e complessa fase<br />

congressuale territoriale; chiediamo a Francesco Cargnino<br />

come si è svolto e come si è evoluto <strong>il</strong> dibattito<br />

sulle tesi.<br />

“Le Tesi esposte dalle singole relazioni hanno trovato<br />

ampio dibattito tra i partecipanti con interventi mirati<br />

alle problematiche attuali dettate da una crisi mondiale<br />

e dal sempre più largo impoverimento della popolazione<br />

anziana e del mondo di lavoro.<br />

- In molti Congressi si è discusso anche di Organizzazione.<br />

“Certo, è un tema primario: la nostra è una organizzazione<br />

Confederale che deve ormai avere <strong>il</strong> coraggio di<br />

cambiare modo di rapportarsi e di confrontarsi sia al<br />

proprio interno che all’esterno dal mondo sindacale. La<br />

dimostrazione è venuta dai Congressi Territoriali: i temi<br />

scelti per <strong>il</strong> dibattito sono partiti con <strong>il</strong> ricordare a<br />

tutti i nostri valori, <strong>il</strong> perché siamo <strong>Cisl</strong> esaltando e riscoprendo<br />

lo spirito di m<strong>il</strong>itanza, rimarcando <strong>il</strong> nuovo<br />

modo di confrontarsi tenendo ben presente <strong>il</strong> nuovo Federalismo<br />

fiscale che sposterà gran parte della contrattazione<br />

ai livelli regionali e territoriali. E, a seguire, poi<br />

dibattiti su Formazione, Politiche Sociali (la Sanità e<br />

l’Assistenza), Comunicazione e di Informazione, su un<br />

Coordinamento Donne <strong>Fnp</strong> partecipativo, di Raggruppamenti<br />

tecnici mirati ai problemi, soggetti importanti<br />

della nostra organizzazione.<br />

- Ma qual è <strong>il</strong> fine dei Congressi?<br />

“I Congressi dovranno licenziare un nuovo modello di<br />

Organizzazione, mettendo al centro del dibattito la<br />

Confederalità, quale tutela interna ed esterna di tutto <strong>il</strong><br />

Sindacato: una sana e partecipata Confederalità basata<br />

sul concetto di solidarietà. >> continua a pag. 4


Piemonte<br />

Piemonte/Liguria/Valle d’Aosta<br />

Informando la gente nei luoghi<br />

pubblici delle province piemontesi<br />

>> continua dalla prima pagina<br />

Anche <strong>il</strong> Bonus straordinario alle<br />

famiglie è una misura una tantum,<br />

non strutturale e insufficiente<br />

per sostenere i redditi dei pensionati”.<br />

E veniamo alla cronaca delle manifestazioni.<br />

A Torino un corteo<br />

che dalla stazione di Porta Nuova<br />

ha sf<strong>il</strong>ato per le vie del centro e<br />

raggiunto poi la sede della Rai di<br />

via Verdi. “Chiediamo più attenzione<br />

ai bisogni dei pensionati da<br />

parte dei comuni e degli enti locali<br />

– hanno dichiarato i responsab<strong>il</strong>i<br />

della <strong>Fnp</strong> dell’Area Metropolitana di<br />

Torino – che hanno sospeso molte<br />

delle trattative in corso per la crisi<br />

economica”.<br />

Anche a Cuneo i pensionati si sono<br />

mob<strong>il</strong>itati per esprimere tutto <strong>il</strong> loro<br />

disagio e la loro rabbia per l’attuale<br />

situazione economica che ha falcidiato<br />

<strong>il</strong> potere d’acquisto delle loro già<br />

scarse pensioni. I Consigli Direttivi<br />

unitari Spi, <strong>Fnp</strong>, U<strong>il</strong>p si sono dati appuntamento<br />

nella sala del Consiglio<br />

Provinciale di Cuneo. Per comunicare<br />

meglio <strong>il</strong> loro disagio e le loro richieste,<br />

hanno quindi distribuito volantini<br />

esplicativi in centro città.A<br />

Novara Oltre cento pensionati appartenenti<br />

ai Direttivi di Spi, <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> e<br />

U<strong>il</strong>p hanno manifestato la propria insoddisfazione<br />

per i provvedimenti del<br />

Governo e per richiedere interventi<br />

urgenti per migliorare le pensioni di<br />

fronte al continuo impoverimento degli<br />

anziani e alla progressiva<br />

perdita di potere di acquisto. Il<br />

presidio ha interessato tutti gli<br />

ingressi alla Stazione ferroviaria<br />

di Novara. I pensionati con<br />

le relative bandiere di organizzazione,<br />

nonostante <strong>il</strong> freddo<br />

pungente, hanno coinvolto tutti<br />

i passeggeri in arrivo e partenza<br />

attraverso un fitto volantinaggio<br />

e una discussione sulle<br />

problematiche dei pensionati.<br />

A Verbania SpiCg<strong>il</strong>, <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong><br />

e U<strong>il</strong>p-U<strong>il</strong> per sensib<strong>il</strong>izzare la<br />

popolazione sulle rivendicazioni<br />

dei pensionati hanno organizzato<br />

davanti all’imbarca-<br />

Imperia<br />

dero di Intra e Verbania, una distribuzione<br />

di materiale informativo sui<br />

motivi della protesta e sulle richieste<br />

avanzate.<br />

A Biella la manifestazione si è svolta<br />

presso la stazione delle Ferrovie<br />

con <strong>il</strong> presidio dei<br />

pensionati di Cg<strong>il</strong><br />

<strong>Cisl</strong> e U<strong>il</strong> per informare<br />

i cittadini e i<br />

pensionati della pesante<br />

situazione in<br />

cui versano i pensionati<br />

italiani e<br />

biellesi. Le richieste<br />

del sindacato ormai<br />

da molto tempo sono<br />

disattese dai governi<br />

per una soluzione<br />

che salvaguardi<br />

le condizioni delle<br />

persone anziane.<br />

Ad Alessandria oltre 300 persone,<br />

pensionate e pensionati provenienti<br />

da tutte le zone della provincia,<br />

hanno partecipato al sit-in organizzato<br />

dai Sindacati provinciali<br />

Spi-Cg<strong>il</strong>, <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> e U<strong>il</strong>p U<strong>il</strong>, iniziato<br />

alle ore 10,00 presso l’atrio<br />

della stazione ferroviaria di Alessandria<br />

e si sono successivamente<br />

avviati in corteo verso piazza Garibaldi<br />

con striscioni, bandiere e<br />

cartelli; qui, in concomitanza con<br />

<strong>il</strong> mercato settimanale, è avvenuto<br />

<strong>il</strong> volantinaggio.<br />

La <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> di Vercelli ha svolto<br />

la propria manifestazione unitaria<br />

con Spi-Cg<strong>il</strong> e U<strong>il</strong>p-U<strong>il</strong> negli spazi<br />

antistanti gli ospedali di Vercelli e di<br />

Borgosesia, quindi due siti e non solo<br />

nel capoluogo per dare un segnale in<br />

tutta la nostra provincia, che ruota su<br />

due grandi poli: uno a nord a Borgo-<br />

sesia, uno a sud a Vercelli.<br />

Buona la partecipazione dei pensionati<br />

di Asti alla manifestazione<br />

che si è svolta presso la Stazione<br />

ferroviaria, in concomitanza<br />

con tutte le altre province del<br />

Piemonte.<br />

Oltre la presenza dei tre direttivi<br />

unitari di <strong>Fnp</strong>, Spi e U<strong>il</strong>p erano<br />

presenti tutti gli agenti sociali<br />

e collaboratori e molti<br />

simpatizzanti, iscritti e non, che<br />

volevano manifestare per <strong>il</strong> disagio<br />

presente tra i pensionati<br />

astigiani.<br />

Al termine della manifestazione<br />

una delegazione si è recata dal<br />

Prefetto d’Asti per <strong>il</strong>lustrare le<br />

motivazioni dell’iniziativa. ✍<br />

Piemonte<br />

II<br />

In Consiglio si<br />

parla di contratti<br />

Incontro con l’Asl 1 su tempi di attesa, problemi dei<br />

non-autosufficienti e dimissioni “troppo sollecite”<br />

Nei giorni scorsi si è tenuta, tra la Asl.1 di Imperia e i<br />

sindacati dei Pensionati la riunione per affrontare i<br />

seguenti punti: tempi di attesa per esami ed accertamenti<br />

specialistici, problemi dei non autosufficienti, la carta dei<br />

servizi e le dimissioni troppo sollecite dagli ospedali dei<br />

degenti anziani.<br />

Erano presenti oltre ai rappresentati sindacali, <strong>il</strong> Direttore<br />

Generale ed alcuni suoi collaboratori.<br />

Nel corso della riunione sono state affrontate alcune questioni<br />

che, nel corso delle assemblee tenute da parte dei<br />

Pensionati <strong>Cisl</strong> della Provincia in occasione dei Congressi<br />

di Lega sono emerse con forza . In particolare si è affrontato<br />

<strong>il</strong> problema delle liste di attesa che è una lamentela<br />

ricorrente da parte degli anziani. A questo proposito la<br />

Direzione Asl ha sostenuto che rispetto alle situazioni<br />

delle altre Asl liguri, la nostra ha raggiunto un livello accettab<strong>il</strong>e.<br />

È stato invece fatto r<strong>il</strong>evare che per alcuni esami diagnostici<br />

e visite specialistiche, <strong>il</strong> ritardo è ancora consistente<br />

e crea notevole disagio agli utenti che spesso sono costretti<br />

a rivolgersi a strutture private con aggravio del già<br />

esiguo b<strong>il</strong>ancio fam<strong>il</strong>iare.<br />

Sul fondo per la non autosufficienza, la responsab<strong>il</strong>e del<br />

servizio, Dott.sa Ghissone, ha ribadito che non esistono<br />

Dall’incontro,<br />

molto proficuo,<br />

scaturirà un protocollo di intesa<br />

con <strong>il</strong> reciproco impegno<br />

di riunioni più frequenti<br />

giacenze e che per quanto riguarda la competenza Asl,le<br />

pratiche vengono definite in tempi relativamente brevi e<br />

che purtroppo le complicazioni si verificano per le norme<br />

più restrittive relative alla modifica dei limiti di reddito.<br />

Per quanto riguarda la carta dei servizi, attendiamo che<br />

quanto prima ci venga inviata una bozza della stessa così<br />

come annunciato dall’Asl, che, ha assicurato di aver già<br />

predisposto in collaborazione con le strutture del<br />

sociale,la stesura della carta dei servizi di cui sopra. Non<br />

appena avremo la possib<strong>il</strong>ità di valutarne <strong>il</strong> contenuto faremo<br />

presente le nostre osservazioni.<br />

In merito al problema delle troppo rapide dimissioni dagli<br />

ospedali di persone anziane sottoposte ad interventi chirurgici,<br />

l’Asl ha riconosciuto l’esistenza di tale problema<br />

Il Consiglio generale della<br />

<strong>Fnp</strong> piemontese ha posto al<br />

centro del dibattito <strong>il</strong> tema<br />

dell’accordo per la riforma<br />

dei contratti, e in particolare<br />

sulla parte (secondo livello)<br />

che riguarda i pensionati.<br />

Il dibattuto<br />

Consiglio<br />

generale della<br />

<strong>Fnp</strong> piemontese<br />

Nella sua relazione <strong>il</strong> segretario generale <strong>Fnp</strong> Giovan Battista<br />

Campora (dopo aver ringraziato i presenti per la larga<br />

partecipazione alle manifestazioni regionali, di cui diamo<br />

resoconto a lato) ha spiegato che l’accordo del 22<br />

gennaio “non soltanto propone un metodo diverso dei rinnovi<br />

contrattuali con due livelli, nazionale e aziendale,<br />

ma consente al territorio di diventare spazio per realizzare<br />

un nuovo modo di fare sindacato, più vicino alle necessità<br />

di associati e cittadini”.<br />

“La <strong>Fnp</strong> – continua Campora – da sempre segue questa politica<br />

antica della <strong>Cisl</strong>: la differenza oggi è quella di viverla in<br />

modo confederale proponendo sv<strong>il</strong>uppo, occupazione, politiche<br />

sociali legate anche alle caratteristiche del territorio”.<br />

E su questa idea cislina la <strong>Fnp</strong> piemontese da anni lavora<br />

per realizzare sul territorio in modo confederale questa<br />

opportunità di cambiamento del sindacato, collegando<br />

Unioni, Categorie, Servizi <strong>Cisl</strong> alla persona: i progetti<br />

predisposti in questi anni dalla <strong>Fnp</strong> piemontese sono mirati<br />

a costruire sul territorio, in collegamento con i posti<br />

di lavoro, partecipazione, concertazione, confronto ma<br />

anche vertenzialità sui problemi quotidiani delle persone,<br />

pensionati, lavoratori, cittadini. Queste motivazioni trovano<br />

oggi conferma e continuità nell’accordo nazionale, e<br />

anche per <strong>il</strong> livello territoriale: da qui si può comprendere<br />

la necessità di perseguire <strong>il</strong> lavoro intrapreso per costruire<br />

un sindacato nuovo capace di essere partecipe e di coinvolgere<br />

gli associati e quanti si riconoscono appieno nel<br />

suo modo di essere una nuova metodologia sindacale che<br />

risponde meglio alla contrattazione locale e diventi concreto<br />

supporto a quella nazionale.<br />

La relazione ha ribadito dunque l’mportanza di sostenere<br />

l’attivazione dei tavoli di confronto governo-sindacati dei<br />

Pensionati e confederazioni ai livelli nazionale, regionale<br />

e territoriali, in difesa del reddito e della qualità della vita<br />

degli ex lavoratori e dei lavoratori nella logica degli accordi<br />

del luglio 2007.<br />

In apertura di lavori, nella ricorrenza della giornata della<br />

Memoria, l’invito all’assemblea a diffondere i valori della<br />

libertà, democrazia e giustizia affinché le criminalità dei<br />

campi di sterminio, le crudeltà delle guerre non abbiano<br />

più a ripetersi.<br />

Legato a questi temi l’intervento di Francesco Cargnino,<br />

segretario organizzativo e amministrativo della <strong>Fnp</strong> regionale:<br />

nella sua comunicazione in merito al B<strong>il</strong>ancio preventivo<br />

<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> regionale, infatti Cargnino ha evidenziato<br />

la continuità dell’impegno economico della Segreteria <strong>Fnp</strong><br />

piemontese a favore delle <strong>Fnp</strong> territoriali finalizzato, nella<br />

confederalità, alla vertenzialità e al proselitismo locale.<br />

ed ha assicurato una maggior attenzione verso <strong>il</strong> fenomeno.<br />

Abbiamo rimarcato che in molti casi questa situazione<br />

è aggravata dal fatto che spesso gli anziani vivono da soli<br />

e quindi hanno grandi difficoltà a farsi curare vista l’assenza<br />

di ambulatori presenti sul territorio. Tutto ciò comporta<br />

spesso, <strong>il</strong> doversi rivolgere a strutture private o personale<br />

infermieristico a pagamento.<br />

Non possiamo non sottolineare, inoltre, la difficoltà che<br />

gli anziani avvertono dovendosi recare negli ospedali, vista<br />

la collocazione degli stessi in zone decentrate e gli<br />

scarsi servizi di trasporto oggi esistenti<br />

In definitiva si è trattato di un incontro proficuo dal quale<br />

scaturirà un protocollo di intesa con l’impegno reciproco<br />

di riunioni più frequenti.<br />

Da parte nostra, però, ci deve essere l’impegno, con l’aiuto<br />

indispensab<strong>il</strong>e delle leghe, che hanno <strong>il</strong> polso della situazione,<br />

di monitorare tutto quanto avviene sul territorio.<br />

In sostanza, nei successivi incontri, dovremo essere in<br />

grado di prospettare all’Asl tutte le situazioni diverse da<br />

quelle che la Direzione dell’Asl ci ha elencato, con particolare<br />

riferimento alle liste di attesa che dovremo essere<br />

in grado di documentare nel caso i tempi siano diversi da<br />

quelli indicati. (Enzo Grisolia, segretario generale <strong>Fnp</strong><br />

<strong>Cisl</strong> Imperia)


Genova<br />

Piemonte/Liguria/Valle D’Aosta III<br />

A proposito di unità sindacale...<br />

capacità e volontà di autonomia<br />

Per riuscire a venire fuori da questa situazione diffic<strong>il</strong>e e<br />

costruire un Paese più giusto è necessario creare fiducia<br />

fra la gente. Condizione questa indispensab<strong>il</strong>e per <strong>il</strong><br />

superamento di ogni difficoltà; e per fare questo non ci<br />

siamo mai stancati di dire che vanno superate le continue<br />

polemiche, gli insulti fra Governo e Opposizione (Pdl e<br />

Pd). Va superata la politica di continua campagna elettorale<br />

perché i cittadini hanno capito bene la ster<strong>il</strong>ità di questi<br />

scontri, non li condividono e, se non andranno più a votare,<br />

<strong>il</strong> Paese di questo passo si troverà di fronte al disastro.<br />

In questo diffic<strong>il</strong>e scenario, al sindacato è richiesta la capacità<br />

di svolgere un ruolo contrattuale forte. La Cg<strong>il</strong> ha<br />

scelto di schierarsi con i partiti all’opposizione. La Sinistra,<br />

pur evolvendosi, non ha modificato la sua natura culturale<br />

di mantenere <strong>il</strong> Sindacato come strumento politico<br />

di massa legato alle sue scelte politico-ideologiche, legando<br />

così in modo indissolub<strong>il</strong>e la Cg<strong>il</strong> alle scelte dei<br />

partiti che compongono la Sinistra italiana, senza nessuna<br />

capacità di autonomia e di iniziativa politica.<br />

L’unità sindacale non è un valore, ma una necessità. Le<br />

rivendicazioni sul merito delle richieste di un Sindacato<br />

CALCIO<br />

D'ANGOLO<br />

di Facino Roso<br />

Abbiamo tutti abbastanza forza d’animo per sopportare le sventure degli altri.<br />

In questo sono campioni i politici genovesi che sopportano benissimo le sventure<br />

che i Genovesi imputano proprio a loro. Ogni tanto, nei periodi elettorali,<br />

hanno qualche sussulto, promettono <strong>il</strong> nuovo, poi tornano a fare gli affari loro.<br />

Di nuovo i Genovesi hanno visto poco, mentre <strong>il</strong> vecchio è peggiorato. La<br />

città è più brutta, più rotta, più sporca, ferma in una palude di inefficienza che,<br />

sui problemi vitali, ha visto i maggiori responsab<strong>il</strong>i della Regione, della Provincia,<br />

e del Comune andare per strade e proposte diverse con la conseguenza che i problemi<br />

restano da risolvere. Tante chiacchiere, molti convegni e poco lavoro.<br />

Io non sono mai stato un estimatore dell’attuale Sindaca di Genova. Sono<br />

avvezzo, per cultura, a persone abituate più a essere che ad apparire. Però mi è<br />

sempre apparso esagerato attribuirgli tutte le colpe, sarebbe come dare le colpe a<br />

Pierino. Credo che lei, come molti politici, vada dove la porta <strong>il</strong> vento del potere.<br />

Questa volta <strong>il</strong> vento l’ha portata a “putemburgu”, (parola dialettale che significa,<br />

se non sbaglio, lontano e in brutta compagnia).<br />

Visto <strong>il</strong> degrado del centro storico, vista la presenza di persone dedite allo<br />

sfruttamento della prostituzione. Costatata l’impossib<strong>il</strong>ità di una vita tranqu<strong>il</strong>la,<br />

pulita e ordinata per chi ci abita ha, insieme alla sua valente Assessoressa competente,<br />

con subitanea e vigorosa decisione, l’iniziativa di convocare una riunione<br />

tecnica con le “coordinatrici” delle prostitute. Naturalmente quelle più anziane ed<br />

esperte in materia.<br />

Dopo alacre e approfondita discussione le nostre due hanno deciso di delegare<br />

alle prostitute <strong>il</strong> mantenimento dell’ordine, della pulizia, della decenza e del<br />

quieto vivere nei vicoli del centro storico.<br />

Non ci è dato sapere le regole di ingaggio di queste “vig<strong>il</strong>atrici del sexifront”<br />

dei vicoli genovesi, ne sappiamo le reazioni dei protettori e degli sfruttatori.<br />

Sembra una risposta adeguata, a parer loro, alla proposta fatta, dal Governo,<br />

relativa all’invio dei m<strong>il</strong>itari e della truppa a sorvegliare l’ordine e la disciplina,<br />

nonché la legalità nelle nostre contrade.<br />

I maligni sussurrano che, Sindaca e compagnia, non vogliano né polizia né<br />

carabinieri perché hanno paura che scoprano anche le loro malefatte. Altri plaudono<br />

perché ci vedono <strong>il</strong> segno verso la riapertura di antichi luoghi.<br />

unito sono certamente più forti, ma se questo non fosse<br />

possib<strong>il</strong>e, la <strong>Cisl</strong> e la U<strong>il</strong> dovranno anche da sole cercare<br />

con tutti i mezzi di portare a casa risultati possib<strong>il</strong>i sugli<br />

obiettivi di quella piattaforma unitaria costruita fra Cg<strong>il</strong><br />

<strong>Cisl</strong> e U<strong>il</strong> compreso quello dei pensionati sugli aumenti di<br />

tutte le pensioni sulla base del Decreto del 10/12/2007.<br />

L’unità di azione va certamente recuperata ma deve essere<br />

sempre molto chiaro quali sono gli obiettivi di fondo,<br />

compresa la modifica del paniere dei prezzi Istat per i<br />

pensionati, che si vuole raggiungere e senza pregiudiziali<br />

con chi si contratta (non come afferma la Cg<strong>il</strong>: noi con<br />

questo Governo non trattiamo). È evidente che se tutto<br />

questo non è chiarissimo ci sarebbe <strong>il</strong> rischio reale di essere<br />

coinvolti in azioni di lotta non mirate al risultato (lotte<br />

da sempre necessarie) o di una lotta solo politica con la<br />

conseguente lettura che se ne potrebbe dare (la <strong>Cisl</strong> e la<br />

U<strong>il</strong> si sono fatte condizionare dalla Cg<strong>il</strong>), mettendo in crisi<br />

<strong>il</strong> ruolo di una <strong>Cisl</strong> autonoma dal quadro politico e di<br />

un Sindacato in grado di tutelare e difendere la gente che<br />

noi intendiamo rappresentare. (Sergio Bisio, segretario<br />

generale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Genova)<br />

Piemonte Coordinamento Donne<br />

Dai Congressi di lega ai Territoriali<br />

In seguito alle ultime decisioni della <strong>Cisl</strong> circa la presenza<br />

delle Donne nelle Segreterie di Lega e territoriali,<br />

le stesse Donne si sono sentite interpellate e coinvolte<br />

alla partecipazione: Il problema permanente è la conc<strong>il</strong>iazione<br />

tempo di lavoro-tempo di famiglia, essendo ancora<br />

indispensab<strong>il</strong>e oggi la presenza dei nonni a sostegno della<br />

vita fam<strong>il</strong>iare dei giovani, nonché <strong>il</strong> problema dell’assistenza<br />

in casa ai grandi anziani.<br />

Di fronte ad una ancora non sufficiente presenza negli<br />

Organismi, le Donne lamentano una scarsa circolazione<br />

della informazione, cui consegue un deleterio isolamento,<br />

uno scarso interesse per <strong>il</strong> loro ruolo (se non in ambito<br />

anc<strong>il</strong>lare…), una mancata chiara delega a compiti specifici.<br />

Sono state fatte numerose iniziative in Piemonte,a sostegno<br />

della formazione delle Donne: interventi sulla comunicazione,<br />

sul ruolo, sulla identità dell’essere sindaca-<br />

liste; mentre ogni corso di formazione è stato aperto a uomini<br />

e donne (l’ultimo corso per la Nuova Dirigenza ha<br />

visto la presenza di 11 Donne su 35 partecipanti).<br />

Esiste una forte sinergia tra <strong>il</strong> Coordinamento Regionale e<br />

quello Nazionale, impegnato in questi anni a lavorare su<br />

quattro f<strong>il</strong>oni di intervento: salute, reddito, lavoro di cura,<br />

inclusione sociale.<br />

Nella nostra Regione le Donne si sono mosse proprio su<br />

queste tematiche, lavorando anche con Anteas: interventi<br />

di educazione sanitaria, gruppi di accoglienza e sostegno<br />

per molte donne sole, avvicinamento e coivolgimento di<br />

giovani pensionate alla vita e ai valori del Sindacato. Il<br />

Coordinamento Donne nel tempo ha portato i suoi frutti,<br />

non è un organismo superato, può ancora portare buoni<br />

frutti di presenze e di competenze. (Marisa Carmazzi, resp.<br />

Coord. Donne <strong>Fnp</strong> Piemonte)<br />

Liguria<br />

Novara<br />

Ricerca della <strong>Fnp</strong><br />

sulle “badanti”<br />

Nell’Aula Magna del Convitto C. Alberto di Novara,<br />

presente un folto pubblico, ha avuto luogo <strong>il</strong> Convegno<br />

organizzato dalla <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Novarese per presentare <strong>il</strong><br />

volume “Anziani, famiglie e assistenti. Sv<strong>il</strong>uppo e limiti<br />

del welfare locale” di Guido Lazzarini e Mariagrazia Santagati<br />

(ed. FrancoAngeli - M<strong>il</strong>ano, 2009).<br />

Il volume raccoglie, rielaborati e commentati autorevolmente<br />

anche con riferimento al contesto di welfare locale,<br />

i risultati di una ricerca-intervento pluriennale realizzata<br />

dal Sindacato Pensionati della <strong>Cisl</strong> Provinciale, in<br />

collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e<br />

con <strong>il</strong> contributo della Fondazione della Comunità del<br />

Novarese.<br />

La ricerca è partita dalla necessità di indagare in profondità<br />

<strong>il</strong> fenomeno crescente della diffusione delle c.d. badanti<br />

o assistenti famigliari straniere, come risposta alle<br />

necessità di assistenza e cura domic<strong>il</strong>iare che un numero<br />

crescente di famiglie si trova a dover affrontare quando<br />

ha di fronte <strong>il</strong> problema di un anziano parzialmente o totalmente<br />

non autosufficiente.<br />

Molti ed autorevoli sono stati gli interventi che hanno<br />

messo in evidenza – come ha fatto Antonio Manfredi,<br />

presidente di Antea Novara nella presentazione del Convegno<br />

– “come la risposta pubblica al fenomeno della non<br />

autosufficienza sia ancora carente, costringendo tante famiglie<br />

a risolvere <strong>il</strong> problema da sole o, più frequentemente,<br />

con <strong>il</strong> ricorso alla “badante” straniera, la quale accetta<br />

un lavoro, spesso gravoso e logorante, spinta dalla<br />

impossib<strong>il</strong>ità di realizzare un reddito nei paesi di provenienza”.<br />

Il professor Lazzarini e la dottoressa Santagati dell’Università<br />

di Torino, così come Mario Novazio, segretario<br />

generale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Novara, hanno condiviso “l’esigenza<br />

di una attenzione particolare al fenomeno della non autosufficienza<br />

– legato ad una crescita sostenuta della popolazione<br />

anziana – con interventi, risorse e servizi di supporto<br />

ad anziani ed alle famiglie a partire da politiche sociali<br />

fortemente orientate a mantenere l’anziano al proprio<br />

domic<strong>il</strong>io come alternativa al ricovero”.<br />

Apprezzati gli interventi di Padre Yuriy Ivanyuta, che da<br />

anni svolge una intensa attività non solo pastorale nella<br />

Comunità Ucraina Novarese, di Erica Grasso, consulente<br />

del lavoro presso l’Ag. Italia Lavoro Spa, e quindi di Elena<br />

Ugazio e Alberto Imazio della <strong>Cisl</strong> di Novara. (a.m.)<br />

Proposta libera e solidale<br />

Sentiamo <strong>il</strong> dovere, come persone, come<br />

dirigenti sindacali, come pensionati<br />

diffondere fra tutti i nostri iscritti l’impegno<br />

e l’opera di vera e solidarietà messa in<br />

piedi da un nostro Collega Pensionato che<br />

si chiama Lorenzo Pozzolo.<br />

Questo nostro amico ha creato dal nulla<br />

un’Associazione di volontariato, che nei<br />

primi tempi consisteva nell’impegno suo<br />

e di sua moglie. Poi dal loro esempio<br />

l’Associazione, che Lorenzo ha voluto<br />

chiamare (Fondazione di Aiuto Sociale<br />

“Madonna della Guardia”), è cresciuta e<br />

oggi si pone progetti ancora maggiori.<br />

L’Associazione per volontà di Lorenzo e<br />

nata con la finalità di aiutare i bambini e<br />

i giovani dell’Equador attraverso lo sv<strong>il</strong>uppo<br />

ed <strong>il</strong> sostegno di varie attività:<br />

soggiorni a Salinas (località balneare)<br />

con attività educative rivolte ai bambini<br />

che abitano nelle campagne; Adozione a<br />

distanza con lo scopo di contribuire, in<br />

particolare, all’acquisto del materiale di-<br />

Piemonte<br />

dattico e al mantenimento dei bambini<br />

che si trovano in grosse difficoltà economiche;<br />

Acquisto di “Kit Antiparassitari”<br />

che vengono consegnati ai bambini e<br />

contenenti medicinali e prodotti antiparassitari.<br />

C’è poi <strong>il</strong> grande sogno di Lorenzo e della<br />

Fondazione. Costruire una struttura in<br />

Equador che accolga ragazzi e giovani desiderosi<br />

di imparare un mestiere per mantenersi<br />

e aiutare la propria famiglia.<br />

La nostra Federazione Regionale invita gli<br />

iscritti che vogliono liberamente aiutare<br />

Lorenzo, a dare la loro offerta per finanziare<br />

i progetti facendo un Bonifico Bancario<br />

presso la Banca Sella: via Santa Caterina<br />

Genova su:<br />

c/c 052 847552580 intestato a Ass.ne Volontariato<br />

Fundacion de Ayuda Social Madonna<br />

della Guardia – Abi 03268 – Cab<br />

01400 – Cin R – Iban IT67R0326801400.<br />

Queste offerte sono deducib<strong>il</strong>i dal reddito<br />

imponib<strong>il</strong>e. ✍<br />

La parola ai nostri lettori<br />

Pubblichiamo la lettera del nostro lettore Aldo Guiglia (Tollegno - Biella)<br />

Chi scrive è un anziano che vive da vent’anni con la pensione minima, che i governanti<br />

del passato e di oggi danno a molti anziani per vivere. Leggo con interesse <strong>il</strong> vostro<br />

giornale e le richieste al governo riguardo queste pensioni. I governanti di oggi, penso,<br />

non daranno mai risposta a queste richieste, lo dimostra <strong>il</strong> fatto che <strong>il</strong> capo del governo<br />

di oggi non ha mantenuto le promesse fatte anni fa riguardanti queste pensioni. Non è<br />

per parte politica che scrivo, ma per protesta verso i governanti dalle pensioni d’oro, che<br />

hanno già deciso di aiutare i bisognosi con un litro di latte al giorno. Mi auguro che le<br />

rischieste del sindacato siano accolte da questo governo, anche se non risolverà i problemi<br />

della povertà, almeno allevierà parte di sofferenza per molti anziani.


Liguria<br />

Caro medico di una volta...<br />

alla ricerca di umanità<br />

In questi ultimi decenni a tutti noi è apparso sempre più<br />

evidente <strong>il</strong> profondo cambiamento della figura del medico.<br />

Oggi si è portati a vedere nel medico solo un tecnico<br />

che deve svolgere mansioni e servizi stab<strong>il</strong>iti, come<br />

prescrivere le medicine che <strong>il</strong> paziente richiede, e non<br />

piuttosto un esperto del funzionamento del corpo (ma anche<br />

della natura umana), capace di diagnosi e di consigli.<br />

Romanzi e f<strong>il</strong>m del passato ci parlano ancora di medici<br />

capaci di salvare vite umane e di diagnosticare malattie<br />

solo visitando <strong>il</strong> paziente, forti della loro esperienza,<br />

scientifica e umana insieme. Ma oggi questa figura di medico<br />

“di famiglia” non esiste più: è stata sostituita dal medico<br />

“di base” che svolge quasi sempre la funzione di<br />

prescrivere analisi e di smistare i pazienti degli specialisti,<br />

scaricato ormai di qualsiasi responsab<strong>il</strong>ità sulla vita<br />

dei suoi assistiti.<br />

Il controllo del funzionamento del corpo del malato attraverso<br />

una visita, attraverso cioè un contatto personale, è<br />

stato infatti sostituito dalle analisi, dalle radiografie, dalle<br />

ecografie, dalla Tac, insomma da tutti quei sistemi tecnici<br />

che permettono di vedere dentro al corpo del paziente, e<br />

che per far ciò lo “spezzettano” in segmenti separati, dimenticando<br />

l’unicità della persona a cui moltissime sezioni<br />

appartengono.<br />

Così è stato stravolto <strong>il</strong> rapporto personale e responsab<strong>il</strong>e tra<br />

un malato e <strong>il</strong> suo medico, che prevedeva momenti di ascolto,<br />

sforzi di comprensione e capacità di comunicazione.<br />

Rapporto che era soprattutto una relazione tra esseri umani<br />

che si davano fiducia reciprocamente.<br />

In virtù dei profondi cambiamenti della medicina, tutto<br />

ciò oggi è venuto a mancare.<br />

Inoltre, i progressi continui nel campo scientifico hanno<br />

fatto crescere molto le aspettative dei medici, che dovrebbero<br />

sempre guarire <strong>il</strong> malato senza sbagliare mai. Per cui<br />

molti pazienti o fam<strong>il</strong>iari di pazienti, se vedono dis<strong>il</strong>luse<br />

queste aspettative spesso miracolistiche, pensano sia col-<br />

Il dibattito conferma...<br />

LA SPEZIA dalla prima pagina<br />

tra lavoratori e pensionati; aprire finalmente<br />

<strong>il</strong> confronto col Governo<br />

per costruire un paniere specifico tarato<br />

sui bisogni dei pensionati; definire<br />

un federalismo fiscale che non<br />

produca aumento della pressione fiscale,<br />

ma anzi sia strumento che, attraverso<br />

una lotta serrata alle evasioni,<br />

produca una sostanziale riduzione<br />

delle tassazioni sui redditi da lavoro e<br />

da pensione. Pagare tutti per pagare<br />

meno è uno slogan che va ripreso con<br />

forza.<br />

In questa situazione di profonda crisi<br />

è ancora più importante riuscire a costruire<br />

percorsi, impegni, obiettivi e<br />

metodi comuni nel Sindacato Confederale.<br />

A nessuno deve essere chiesto<br />

di rinnegare le proprie visioni, ma a<br />

tutti è chiesto di fare passi per incontrarsi<br />

con confronti aperti su idee ed<br />

esperienze. Sbaglia chi soffia sul fuoco<br />

delle divisioni sindacali per fini di<br />

parte o addirittura politici.<br />

Il Congresso impegna tutto <strong>il</strong> gruppo<br />

dirigente a farsi carico dei problemi<br />

delle persone anziane e dei bisogni<br />

espressi anche nelle tesi congressuali;<br />

chiede con forza al Governo di aprire<br />

un confronto vero, un tavolo di trattative<br />

e possib<strong>il</strong>mente insieme a Spi e<br />

U<strong>il</strong>sp. Il 2008 é trascorso purtroppo<br />

senza alcun intervento strutturale sulle<br />

pensioni, sul fisco, sulla non autosufficienza,<br />

ecc.<br />

Il 2009 deve, pur tra tutte le reali difficoltà,<br />

rappresentare un anno di<br />

svolta che affronti e risolva, anche<br />

con gradualità, le problematiche e le<br />

necessità dei pensionati già avanzate<br />

unitariamente. Se ciò non avverrà, si<br />

demanda agli organi statutari le iniziative<br />

e le azioni incisive ritenute<br />

più opportune.<br />

Il Congresso esprime forte apprezzamento<br />

per l’accordo regionale sul sostegno<br />

alla “non autosufficienza”; tale<br />

buon risultato potrà essere ulteriormente<br />

incrementato se, come si au-<br />

spica, saranno aumentate le risorse a<br />

disposizione <strong>il</strong> che consentirà di<br />

espandere i servizi domic<strong>il</strong>iari e le residenze<br />

Rsa e Rp. Fa proprie le<br />

preoccupazioni espresse nella relazione<br />

sull’attuale situazione del sistema<br />

sanitario spezzino e condivide la<br />

proposta di intervenire riqualificando<br />

l’ospedale S. Andrea insieme al nuovo<br />

ospedale di Sarzana e a quello di<br />

Levanto. Ritiene inoltre importante la<br />

convenzione con l’attuale ospedale<br />

m<strong>il</strong>itare al fine di un suo ut<strong>il</strong>izzo a favore<br />

della cittadinanza.<br />

In questo modo, oltre a dare risposte<br />

di maggiore qualità, si può ridurre l’esodo<br />

in atto verso strutture fuori Regione,<br />

abbattendo anche le liste d’attesa;<br />

si devono inoltre impegnare risorse<br />

finanziarie più consistenti per la<br />

rete dei servizi a domic<strong>il</strong>io e per aumentare<br />

<strong>il</strong> numero dei posti letto Rp e<br />

Rsa assolutamente insufficienti ed<br />

inadeguati alle contingenti necessità.<br />

Il Congresso impegna la <strong>Fnp</strong> assieme<br />

alla <strong>Cisl</strong> ad avviare una fase di concertazione<br />

con i Comuni per la costruzione<br />

di percorsi virtuosi circa la<br />

tassazione locale e tariffe pubbliche,<br />

ed esprime grande preoccupazione<br />

per le problematiche Acam e le conseguenti<br />

ricadute sul futuro dei lavoratori<br />

e sul cittadino-utente.<br />

I delegati considerano interessante<br />

l’idea, di cui impegno comune <strong>Fnp</strong> e<br />

<strong>Cisl</strong>, per verificare la possib<strong>il</strong>ità di<br />

costituire sul territorio, operatori dei<br />

centri di acquisto solidale, come pure<br />

la ricerca di convenzioni con la grande<br />

distribuzione presente sul territorio.<br />

Si tratta di concrete opportunità per<br />

aiutare le persone più anziane e più<br />

bisognose, anche se ovviamente è un<br />

sollievo contingente e non risolutivo<br />

dei problemi inerenti la sopravvivenza<br />

e la dignità della persona.<br />

Grande è l’apprezzamento per l’impegno<br />

e per le iniziative comuni mes-<br />

pa del medico! Davanti alla probab<strong>il</strong>ità di denunce o procedimenti<br />

penali,oggi purtroppo abbastanza frequenti, lo<br />

stesso medico cerca di difendersi come può, pesando ogni<br />

parola, scaricandosi ogni responsab<strong>il</strong>ità, e spesso spargendo<br />

timori e angosce inut<strong>il</strong>i nel paziente.<br />

Da ciò ne deriva che se <strong>il</strong> paziente è un potenziale accusatore<br />

dal quale ci si deve in primo luogo difendere, prescrivendo<br />

esami anche inut<strong>il</strong>i e mandandolo da tutti i<br />

possib<strong>il</strong>i specialisti per allontanare ogni responsab<strong>il</strong>ità<br />

individuale, è molto diffic<strong>il</strong>e ricostruire una buona comunicazione<br />

tra medico e paziente. Ma la buona comunicazione,<br />

<strong>il</strong> buon dialogo, <strong>il</strong> buon rapporto,sono indispensab<strong>il</strong>i<br />

per tornare a fare della medicina una scienza umana,<br />

basata sulla relazione tra due esseri umani che si danno<br />

fiducia reciprocamente. (Graziella Pastorino, segr. <strong>Fnp</strong><br />

<strong>Cisl</strong> Liguria)<br />

se in campo da Anteas e <strong>Fnp</strong> sul territorio<br />

con <strong>il</strong> fattivo impegno dei numerosi<br />

volontari che vi partecipano;<br />

condivide le proposte per ampliare<br />

gli interventi a favore delle fasce più<br />

deboli della popolazione assieme alla<br />

sollecitazione a tutte le strutture perché<br />

ricerchino ulteriori risorse umane<br />

disponib<strong>il</strong>i ad operare per gli obiettivi<br />

individuali.<br />

L’assemblea fa propria la proposta di<br />

un progetto formativo mirato alla<br />

qualificazione di tutto <strong>il</strong> gruppo dirigente<br />

e degli operatori per meglio rispondere<br />

alle domande rappresentate<br />

dagli iscritti, ove necessario col coinvolgimento<br />

ed <strong>il</strong> sostegno finanziario<br />

della Federazione Regionale e Nazionale.<br />

Il Congresso demanda ai vari livelli<br />

dell’organizzazione <strong>il</strong> conseguimento<br />

dell’obiettivo di 15.000 soci per <strong>il</strong><br />

prossimo quadriennio, obiettivo che<br />

può essere raggiunto grazie al lavoro<br />

organizzativo già messo in essere nei<br />

passati quattro anni dalle Leghe e<br />

dalla Segreteria Territoriale.<br />

Il Congresso infine impegna la <strong>Fnp</strong><br />

in tutte le sue articolazioni periferiche<br />

ed i suoi operatori a perseverare<br />

nella propria disponib<strong>il</strong>ità ad essere<br />

complementare con gli altri servizi<br />

erogati dalla <strong>Cisl</strong> e dai suoi Enti; richiede<br />

però analoga disponib<strong>il</strong>ità da<br />

parte della <strong>Cisl</strong> e degli Enti ad essere<br />

complementari con la <strong>Fnp</strong> e con le<br />

sue presenze del territorio, condividendo<br />

le esigenze da loro rappresentate,<br />

a partire dall’impegno sul tesseramento<br />

alla <strong>Fnp</strong> che è adesione primaria<br />

alla <strong>Cisl</strong>.<br />

Con questo spirito di condivisione<br />

degli obiettivi e delle azioni concrete<br />

si possono superare le difficoltà, costruendo<br />

insieme alla <strong>Fnp</strong> e alla <strong>Cisl</strong><br />

più adeguate a tutte le persone<br />

rafforzando <strong>il</strong> peso ed <strong>il</strong> ruolo politico<br />

della Federazione Pensionati in<br />

particolare e della <strong>Cisl</strong> in generale. ✍<br />

Savona<br />

IV<br />

“Sergio è andato<br />

avanti”. L’addìo<br />

a Pontacolone<br />

Sergio, nel ricordo, ti saluto<br />

Il Presidente dell’Anteas Sergio Pontacolone è stato chiamato<br />

altrove, ha dovuto interrompere <strong>il</strong> suo cammino terreno,<br />

per continuare <strong>il</strong> suo viaggio oltre la frontiera della<br />

vita, nella grazia di Dio.<br />

“Sergio è andato avanti” con questa frase gli Alpini salutano<br />

<strong>il</strong> compagno d’armi deceduto. Poche parole che però<br />

racchiudono l’insolub<strong>il</strong>ità di un rapporto fondato sul rispetto<br />

reciproco, nella condivisione di valori morali ed<br />

etici. Sergio è andato avanti, ma non ci ha lasciato soli,<br />

con noi rimane <strong>il</strong> vivo ricordo di un Dirigente dalle qualità<br />

eccezionali, così come lo è stata la sua storia sindacale.<br />

Nei sessanta anni d’attività non ha mai avuto attimi di<br />

stanchezza o demotivazione ma, al contrario, ci ha lasciato<br />

spunti da cui ispirarci per continuare <strong>il</strong> suo lavoro seguendo<br />

i principi e gli ideali che lo hanno visto fondatore<br />

della <strong>Cisl</strong> savonese e, in seguito, dell’Anteas di Savona.<br />

Non è fac<strong>il</strong>e poter riassumere in poche parole chi era Sergio<br />

Pontacolone; operosità, senso pratico, bontà d’animo<br />

e massima disponib<strong>il</strong>ità all’ascolto delle persone in difficoltà<br />

sono solo alcuni degli aspetti che raccontano del<br />

Presidente. Ognuno di noi conserva dei ricordi che, se<br />

messi insieme, non basterebbero a descrivere questa persona<br />

eccezionale. Il nostro incontro è avvenuto nel 1984,<br />

quando rivestivo <strong>il</strong> ruolo di “segretario di categoria” dei<br />

VVF. Il rapporto si è poi rafforzato nel tempo e negli ultimi<br />

anni, contagiato dall’entusiasmo sia di Sergio sia del<br />

nostro comune amico Romano Pintus, sono entrato nell’associazione<br />

Anteas in veste di “collaboratore esperto”(come<br />

<strong>il</strong> nostro presidente era solito definirmi). Ho<br />

avuto così la possib<strong>il</strong>ità di lavorare a contatto con persone<br />

anziane e diversamente ab<strong>il</strong>i, e di prendere parte alle numerose<br />

attività promosse da Sergio, in linea con lo statuto<br />

su cui si fonda l’Anteas stessa. Tra queste possiamo citare:<br />

uscite in barca, mostre degli hobby, passeggiate nei<br />

boschi, animazione presso case di riposo, apertura d’ambulatori<br />

per la cura di terapie di base presso zone disagiate.<br />

Il 12 Gennaio sono stato eletto Presidente dell’Anteas,<br />

<strong>il</strong> mio proposito è di portare avanti gli obiettivi che lo<br />

stesso Sergio si era preposto e, con la collaborazione del<br />

direttivo dell’Anteas, promuovere nuove iniziative atte a<br />

portare sempre e continui miglioramenti. Colgo l’occasione<br />

per presentarmi, mi chiamo Arturo D’Este, coniugato e<br />

con due splendidi figli, vivo in località Santuario di Savona<br />

e faccio parte della Segreteria della Lega <strong>Fnp</strong> di Savona.<br />

La mia principale attività si è svolta presso <strong>il</strong> corpo<br />

nazionale dei VVF, le competenze che ho acquisito sono<br />

le stesse che ho messo a disposizione nell’associazione e<br />

che continuerò a impiegare nel tempo del mio mandato.<br />

Con l’onore di potermi presentare come nuovo presidente<br />

colgo l’occasione di inviarvi i miei più cordiali saluti.<br />

(Arturo D’Este, presidente Anteas Savona)<br />

Un progetto <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong>...<br />

CAMPORA dalla prima pagina<br />

chi governa (dallo Stato, alle Regioni, alle Province, ai<br />

Comuni), rivendicando <strong>il</strong> diritto dell’anziano di vivere<br />

presso <strong>il</strong> proprio domic<strong>il</strong>io, dando vita a una rete di servizi<br />

integrati, con una pensione adeguata al costo reale della<br />

vita; e per i più sfortunati la possib<strong>il</strong>ità di usufruire di un<br />

fondo per la non autosufficiernza economicamente adeguato.<br />

È fondamentale quindi ottenere una ripresa, a livello<br />

nazionale, di tavoli di contrattazione (come nel 2007)<br />

con <strong>il</strong> governo e, a livello regionale e territoriale continuare<br />

la concertazione con le istituzioni chiedendo che i<br />

problemi degli anziani assumano pari dignità di altri. ✍<br />

CONGRESSI<br />

dalla prima pagina<br />

- E per quanto riguarda <strong>il</strong> territorio?<br />

“Intendiamo la Territorialità, quale presidio del territorio,<br />

con una forte presenza di Categorie e Servizi della <strong>Cisl</strong>,<br />

lavorando insieme su progetti mirati, operando insieme<br />

per crescere insieme: una Territorialità, dunque, rivolta alla<br />

Vertenzialità Locale quale valore aggiuntivo per i più<br />

deboli, per tutelare i diritti delle persone.<br />

- Le vostre proposte?<br />

“Se vogliamo contare e stare al passo con i tempi che viviamo,<br />

con un po’ di coraggio dobbiamo, insieme, trovare<br />

nuove soluzioni di gestione e di comportamento, accantonando<br />

un po’ le singole autonomie, togliendo gli steccati<br />

ideologici che ci dividono per gestire nel modo migliore<br />

le risorse umane e finanziarie, mirate a nuove soluzioni<br />

organizzative, gestib<strong>il</strong>i e percorrib<strong>il</strong>i. Qualcuno diceva:<br />

“Insieme si può”, e questa è la parola d’ordine che i Congressi<br />

ai vari livelli senza dubbio evidenziano”. ✍


Pensionati<br />

marzo 2009<br />

Verso <strong>il</strong> congresso<br />

di VINCENZO PARDI*<br />

Si è appena concluso<br />

<strong>il</strong> lunghissimo tour<br />

che ci ha portati in ottantotto<br />

comuni lucani<br />

per affrontare i congressi<br />

di lega che hanno visto<br />

una numerosa e<br />

qualificata partecipazione.<br />

È stato allo stesso<br />

tempo faticoso e appagante<br />

poter incontrare<br />

tanti di voi, stringerci la<br />

mano e guardarci negli<br />

occhi, in questo momento<br />

diffic<strong>il</strong>e per tutti. Per<br />

le famiglie e i pensionati<br />

lucani, costretti a rincorrere<br />

scadenze e a tirare<br />

la cinghia per arrivare<br />

alla terza e alla quarta<br />

settimana, ma anche per<br />

<strong>il</strong> sindacato, che qualcuno<br />

vorrebbe assim<strong>il</strong>are<br />

ad una delle tante “caste”<br />

italiane.<br />

Questi incontri, per fortuna,<br />

ci hanno dimostrato<br />

che non è questa la<br />

percezione che si ha della<br />

<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong>.<br />

Sebbene in un momento<br />

di crisi acuta, avvertita<br />

in maniera ancora più<br />

grave in una regione notoriamente<br />

povera come<br />

la nostra, <strong>il</strong> sindacato<br />

rappresenta ancora – e,<br />

forse, ancora più di prima<br />

– una delle poche difese<br />

reali a sostegno delle<br />

istanze dei più disagiati,<br />

dei più tartassati<br />

dalle inique tasse locali,<br />

dai continui rincari dei<br />

beni di prima necessità.<br />

Il tutto in un contesto<br />

scadente dal punto di vista<br />

dei servizi socio-sanitari<br />

e socio-assistenziali:<br />

con la riforma della<br />

rete ospedaliera ancora<br />

al di là da venire e<br />

un’assistenza spesso<br />

senza regole, affidata al<br />

sacrificio dei fam<strong>il</strong>iari.<br />

Per non parlare dei non<br />

autosufficienti, per i<br />

quali continuiamo strenuamente<br />

a dar battaglia<br />

rispetto alla burocrazia e<br />

ai tempi infiniti della politica,<br />

ottenendo i primi<br />

(sia pure molto parziali)<br />

risultati.<br />

Ecco, in questo scenario<br />

non certo incoraggiante<br />

dal punto di vista della<br />

qualità della vita, occorre<br />

sempre più compattarsi,<br />

organizzarsi, farsi<br />

Puglia/Bas<strong>il</strong>icata I<br />

sentire da chi ci governa.<br />

Perché non è possib<strong>il</strong>e<br />

vivere questa situazione<br />

in una regione ricca di<br />

risorse naturali (acqua e<br />

petrolio, ma anche gas) e<br />

sempre più povera di<br />

giovani, di cervelli, di<br />

strategie, di idee. E non<br />

possiamo neanche sorridere<br />

per gli annunci reclamizzati<br />

nei mesi scorsi<br />

in aiuto alle fasce deboli:<br />

la tanto reclamizzata<br />

bolletta leggera del<br />

gas, per molti pensionati<br />

al minimo che non possono<br />

neanche permettersi<br />

un impianto di riscaldamento,<br />

è solo l’ennesima<br />

beffa; la social card<br />

ha interessato pochissimi<br />

pensionati ed è stata caratterizzata<br />

da una complessità<br />

tale da scoraggiare<br />

i pochi beneficiari;<br />

le liste di attesa, che dovevano<br />

essere snellite,<br />

continuano invece ad essere<br />

uno dei problemi<br />

maggiori per chi soffre.<br />

Ecco, per tutto questo<br />

occorre reagire, nel momento<br />

in cui ci dicono<br />

che le speranze di crescita<br />

dell’età media aumentano<br />

di anno in anno.<br />

Questa vita, la nostra vita,<br />

che sia collocata nella<br />

terza o nella quarta<br />

età poco importa: tutti<br />

vogliamo viverla al meglio,<br />

in un contesto che<br />

ci rispetti come persone<br />

e non come un “peso”,<br />

che ci consideri “risorse”<br />

e non gente da mettere<br />

ai margini.<br />

Tutto questo andremo a<br />

rivendicare al XVI Congresso<br />

nazionale, che ci<br />

attende in primavera a<br />

Roma. Con la forza dei<br />

numeri, con la dignità da<br />

cittadini di serie A, con<br />

la rabbia di chi pretende<br />

di avere diritti e qualità<br />

della vita come tutti gli<br />

altri.<br />

* Segr. Gen. <strong>Fnp</strong> Bas<strong>il</strong>icata<br />

Puglia - Bas<strong>il</strong>icata<br />

Il volto dell’organizzazione<br />

è nei suoi conti<br />

di GIUSEPPE SANTELIA*<br />

Le Assemblee di Lega<br />

ed i Congressi territoriali<br />

hanno confermato<br />

una <strong>Fnp</strong> attiva,<br />

propositiva, impegnata<br />

per la tutela dei diritti dei<br />

pensionati, mentre nelle<br />

sedi parlamentari, luoghi<br />

degli eletti dal popolo, si<br />

lavora per togliere rappresentanza<br />

al sindacato,<br />

con proposte di leggi, volte<br />

a modificare le scelte del<br />

pensionato, che, con la sottoscrizione<br />

della delega, dà<br />

mandato a rappresentare; si<br />

vuole intervenire, in un contratto<br />

tra le parti, per “sottomettere”<br />

ad inspiegab<strong>il</strong>i disegni<br />

l’azione del Sindacato<br />

autonomo e democratico. E<br />

si tenta di farlo modificando<br />

norme presenti, introducendo<br />

<strong>il</strong> rinnovo annuale della<br />

delega.<br />

Il concetto che alcuni eletti<br />

nelle Istituzioni hanno del<br />

sindacato è che esso non<br />

deve essere <strong>il</strong> portavoce di<br />

chi non ha voce, non deve<br />

essere <strong>il</strong> disturbatore delle<br />

loro idee, non deve avere<br />

risorse economiche autono-<br />

<strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> Puglia<br />

Un impegno che<br />

continuiamo<br />

a mantenere<br />

Pubblichiamo, per estratto,<br />

<strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio chiuso al<br />

31 dicembre 2008 debitamente<br />

certificato dall’organo<br />

di controllo<br />

contab<strong>il</strong>e ed approvato<br />

dall’Esecutivo nella seduta<br />

del 20 gennaio<br />

2009.<br />

Tale documento si sostanzia<br />

nelle seguenti<br />

risultanze:<br />

Ciao Gaetano<br />

Gaetano Loconsole ci ha<br />

lasciato. Di lui ricorderemo<br />

la disponib<strong>il</strong>ità<br />

sempre espressa con un<br />

sorriso. La <strong>Fnp</strong> di Puglia<br />

lo commemorerà con la<br />

celebrazione di una Santa<br />

Messa.<br />

me che vengono dalla continuità<br />

della delega.<br />

Non è una richiesta degli<br />

elettori, non è una richiesta<br />

dei lavoratori e dei pensionati;<br />

è, invece, una proposta<br />

ai limiti della legittimità, è<br />

un comportamento arrogante<br />

che va combattuto.<br />

IL FRANCOBOLLO<br />

Questo particolare atteggiamento<br />

non è sfuggito ai nostri<br />

soci. Con i loro interventi<br />

hanno ribadito di non<br />

volere un sindacato sottomesso<br />

e pauroso, ma un<br />

sindacato libero e unitario.<br />

La nostra azione sindacale<br />

è sorretta economicamente<br />

dall’iscrizione dei socipensionati.<br />

Nelle nostre entrate<br />

non ci sono contributi<br />

pubblici; le casse dello Stato<br />

non alimentano le Organizzazioni<br />

Sindacali, come<br />

avviene per i partiti politici.<br />

È nostro dovere morale<br />

ringraziare sempre, ed in<br />

ogni istante, <strong>il</strong> pensionato<br />

che, con l’iscrizione, sacrifica<br />

parte della sua pensione<br />

per tenere accesa la<br />

fiammella della speranza di<br />

un domani sempre migliore,<br />

frutto di dialogo, di lotte,<br />

di contrattazioni, di voce<br />

e ruolo nella società.<br />

Noi, chiamati a governare<br />

anche le risorse economiche,<br />

non possiamo sottrarci<br />

al dovere di operare con<br />

trasparenza. L’iscritto-pensionato<br />

lo merita. Spesso<br />

sentiamo o leggiamo opinioni<br />

su come operare, su<br />

come interpretare alcune<br />

norme, su nuove consulen-<br />

Responsab<strong>il</strong>i regionali:<br />

Ach<strong>il</strong>le Tondo<br />

Vincenzo Pardi<br />

Comitato di Redazione:<br />

Sabina Bennardi (coord. per la Puglia)<br />

Santo Calitri, Giuseppe Campanella,<br />

Antonio Di Palma, Salvatore Gent<strong>il</strong>e,<br />

Aldo Penta, Vito Verrastro (coord. per<br />

la Bas<strong>il</strong>icata)<br />

Hanno collaborato a questo numero:<br />

Augusto Bussetti, Girolamo Di Staso,<br />

Tommaso Guerra, Luigi Lo Papa,<br />

Giuseppe Santelia, Santino Susca.<br />

ze creative da seguire.<br />

La nostra scelta è stata<br />

sempre quella di condividere<br />

le scelte della <strong>Fnp</strong> e<br />

della <strong>Cisl</strong>, applicando le disposizioni<br />

anche in tema di<br />

b<strong>il</strong>anci. Abbiamo, da subito,<br />

adottato <strong>il</strong> programma<br />

Cogeu della Confederazione<br />

per la formulazione del<br />

nostro B<strong>il</strong>ancio. Da anni <strong>il</strong><br />

Collegio Sindacale della<br />

nostra Federazione ha alla<br />

presidenza un professionista<br />

del settore, consulente<br />

esterno iscritto all’albo dei<br />

Revisori dei Conti.<br />

In questa pagina dell’inserto<br />

“Puglia-Bas<strong>il</strong>icata”, così<br />

come accade negli ultimi<br />

anni, pubblichiamo i dati di<br />

b<strong>il</strong>ancio per offrire agli<br />

iscritti una visione completa<br />

e trasparente delle entrate<br />

e delle uscite. Durante la<br />

nostra gestione siamo intervenuti<br />

a sostegno del proselitismo<br />

nei territori, per la<br />

formazione dei nuovi quadri,<br />

per i Raggruppamenti<br />

Tecnici, per l’Anteas, per<br />

tutte le attività sindacali e<br />

organizzative della Federazione<br />

e della <strong>Cisl</strong>.<br />

Con lo spirito e la passione<br />

che ancora ci sostiene, nel<br />

rispetto del valore della firma<br />

della delega dell’iscritto,<br />

<strong>il</strong> nostro impegno sarà sempre<br />

più forte, ancor di più<br />

nei momenti di disagio che<br />

gli altri vogliono crearci.<br />

Non sottovalutiamo gli attacchi<br />

che tendono a delegittimare<br />

<strong>il</strong> Sindacato, ma<br />

essi sono di stimolo per<br />

farci stare più uniti, a fare<br />

più forte <strong>il</strong> sindacato che<br />

vuole la nostra gente, a stare<br />

di più con la gente, per<br />

meritare la delega, più deleghe.<br />

I Congressi, a tutti i<br />

livelli della Federazione,<br />

dovranno essere <strong>il</strong> fiore all’occhiello<br />

del nostro operare,<br />

devono essere occasioni<br />

per esprimere idee,<br />

per fare proposte operative,<br />

per confermare un modo di<br />

operare trasparente per tutto<br />

<strong>il</strong> Sindacato.<br />

* Segr. Reg. <strong>Fnp</strong> Puglia<br />

Vertenzialità locale<br />

Tanto lavoro per scarsi risultati<br />

di AUGUSTO BUSSETTI*<br />

Come abbiamo più volte denunciato,<br />

da alcuni anni ormai, la<br />

vertenzialità territoriale attraversa<br />

una forte fase di difficoltà, che non<br />

consente risultati tangib<strong>il</strong>i.<br />

Questo vale tanto per <strong>il</strong> confronto con i<br />

Comuni, rispetto alle questioni riguardanti<br />

la sicurezza degli anziani, i Centri<br />

Polivalenti, ma soprattutto per quanto<br />

concerne la fiscalità locale, quanto con<br />

gli Ambiti Territoriali per i Piani Sociali<br />

di Zona. Il momento decisivo è rappresentato<br />

dal confronto sulla definizione<br />

dei b<strong>il</strong>anci comunali. Quest’anno<br />

<strong>il</strong> termine è fissato al 31 marzo.<br />

Sono confronti nei quali i Comuni ritengono<br />

solo di consultarci, anzi di co-<br />

municarci le loro scelte di b<strong>il</strong>ancio.<br />

Nei pochi casi nei quali riusciamo a<br />

confrontarci, diffic<strong>il</strong>mente siamo riusciti<br />

a modificare le scelte autonomamente<br />

assunte.<br />

Si riesce, in alcuni casi, a raggiungere<br />

accordi sui Centri Polivalenti o Centri<br />

di Aggregazione per anziani e a dare<br />

loro un Comitato di Gestione, almeno<br />

in parte eletto democraticamente dagli<br />

anziani. Non si riesce, invece, nella<br />

maggior parte dei Comuni, a portare a<br />

casa risultati sulle Addizionali Irpef e<br />

sui tributi comunali.<br />

* Segr. Terr. <strong>Fnp</strong> Taranto<br />

>> segue a pag. IV


Bas<strong>il</strong>icata<br />

"Il cuore non invecchia… se resta attivo” Non autosufficienti<br />

Incontro-dibattito a Potenza a cura dell’Anteas di Bas<strong>il</strong>icata qualcosa (finalmente)<br />

Prevenzione, cura, riconoscimento<br />

della patologia,<br />

allenamento. Di tutto questo<br />

si è discusso a Potenza, nel<br />

corso dell’incontro-dibattito dal<br />

titolo “Il cuore non invecchia…<br />

se resta attivo”, organizzato<br />

dall’Anteas-<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Bas<strong>il</strong>icata<br />

nella sala del museo archeologico<br />

provinciale in via<br />

Ciccotti.<br />

Ad introdurre i lavori, moderati<br />

da Raffaele Paradiso (già segretario<br />

della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Bas<strong>il</strong>icata) è<br />

stato Antonio Forlenza, presidente<br />

regionale Anteas Bas<strong>il</strong>icata,<br />

che ha salutato gli ospiti presenti<br />

e <strong>il</strong>lustrato le varie attività dell’Associazione,<br />

che negli ultimi<br />

anni si è distinta per <strong>il</strong> grande dinamismo<br />

e la qualità delle sue<br />

iniziative. Da ricordare, tra le altre,<br />

l’ambulatorio medico per la<br />

prevenzione dei tumori (in partenariato<br />

con la L<strong>il</strong>t, Lega Italiana<br />

per la lotta ai tumori) della provincia<br />

di Potenza, i corsi di addestramento<br />

per volontari ed associati,<br />

i viaggi istruttivi, gli incontri<br />

per la prevenzione e per l’educazione<br />

alimentare, un centro di<br />

ascolto.<br />

La relazione scientifica che ha<br />

aperto i lavori è stata curata dal<br />

dottor Giuseppe Del Prete, responsab<strong>il</strong>e<br />

del servizio di Angioplastica<br />

Coronarica, Unità Operativa<br />

Emodinamica dell’azienda<br />

ospedaliera San Carlo di Potenza,<br />

che ha descritto al folto ed interessato<br />

pubblico presente in sala<br />

<strong>il</strong> funzionamento dell’apparato<br />

cardiaco e le cause – prima fra<br />

Le politiche sociali<br />

e abitative a favore<br />

delle famiglie<br />

potentine, soprattutto<br />

in relazione alle<br />

esigenze delle fasce deboli<br />

– pensionati e non<br />

autosufficienti in primis<br />

– dovranno essere<br />

al centro dell’agenda<br />

del Governo locale nei<br />

prossimi anni, poichè <strong>il</strong><br />

costo medio dell’abitazione<br />

in area semicentrale<br />

a Potenza, calcolato<br />

in duem<strong>il</strong>a euro al<br />

metro quadrato, è un<br />

ulteriore campanello<br />

d’allarme dell’eccessivo<br />

costo della casa nel capoluogo.<br />

Ancora più in generale,<br />

<strong>il</strong> 2008 si è chiuso con<br />

dati in rosso in relazione<br />

alla qualità della vita, come<br />

testimonia <strong>il</strong> dossier<br />

diffuso da “Il Sole 24<br />

Ore” che vede la provincia<br />

di Potenza all’ottantaseiesimo<br />

posto nella<br />

graduatoria per affari e<br />

lavoro (peggiorando la<br />

posizione rispetto al<br />

2007) e novantaquattre-<br />

tutti <strong>il</strong> fumo – che provocano le<br />

diverse patologie. Quindi ha <strong>il</strong>lustrato<br />

gli st<strong>il</strong>i di vita da seguire<br />

per prevenire le malattie cardiocircolatorie<br />

e ha lasciato spazio<br />

alle domande da<br />

parte dei presenti.<br />

Sul tema “cuore”<br />

si sono poi confrontati,<br />

al tavolo<br />

dei relatori, <strong>il</strong> vice<br />

presidente della<br />

Provincia di Potenza,<br />

Domenico<br />

Iacobuzio, <strong>il</strong> segretario<br />

generale<br />

della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di<br />

Bas<strong>il</strong>icata, Vincenzo<br />

Pardi, <strong>il</strong> presidente<br />

del Csv Bas<strong>il</strong>icata,<br />

Mario<br />

Sarli. Le conclusioni sono state<br />

affidate al presidente nazionale<br />

Anteas, Riccardo Pezzana, che ha<br />

indirizzato un caloroso saluto e ha<br />

invitato tutti a seguire sempre più<br />

da vicino le attività dell’Anteas.<br />

“Il cuore non invecchia se resta attivo<br />

è un titolo assolutamente indovinato<br />

– ha detto Pezzana – per-<br />

sima nella specifica graduatoria<br />

per tenore di vita.<br />

Il P<strong>il</strong> per abitante ci<br />

colloca al settantanovesimo<br />

posto solo grazie alla<br />

ricchezza prodotta dagli<br />

abitanti della città capoluogo,<br />

mentre con una<br />

media di appena 512,54<br />

euro al mese di pensione<br />

siamo tra le ultime sei<br />

delle 103 province italiane.<br />

Note dolenti anche<br />

sull’occupazione e sul livello<br />

di benessere sociale<br />

delle famiglie della<br />

provincia di Potenza,<br />

con consumi fam<strong>il</strong>iari<br />

sempre più bassi – di po-<br />

co superiori ai 720 euro<br />

pro-capite – che ribadiscono<br />

la difficoltà a superare<br />

la terza settimana.<br />

Va leggermente meglio a<br />

Matera, dove l’ordine<br />

pubblico fa segnare ottimi<br />

risultati per la città<br />

che si colloca ai primissimi<br />

posti nelle graduatorie<br />

nazionali riguardanti<br />

rapine, furti, criminalità<br />

e, soprattutto, delinquenza<br />

giovan<strong>il</strong>e, ambiti<br />

questi che garantiscono<br />

tranqu<strong>il</strong>lità e sicurezza<br />

sul territorio a tanti pensionati<br />

e anziani in genere.<br />

A questi dati, però,<br />

ché è da intendersi nel senso fisico<br />

ma anche metaforico di un organo<br />

importante, vitale, sia per la propria<br />

salute ma anche per migliorare<br />

i rapporti con gli altri e la cura<br />

verso chi è meno fortunato.<br />

La quantità e la qualità delle<br />

presenze a questo incontro<br />

testimonia che c’è una forte<br />

sensib<strong>il</strong>ità da mettere al servizio<br />

di chi, come noi, si<br />

adopera per migliorare la<br />

qualità della vita della terza<br />

età, sempre più attiva, dinamica<br />

e propositiva. Vogliamo<br />

rappresentare un modello<br />

per tutti; per farlo, occorre<br />

continuare a crescere sui diversi<br />

territori, numericamente e per<br />

l’offerta dei servizi da erogare ai<br />

nostri associati.<br />

La sede dell’Anteas di Bas<strong>il</strong>icata<br />

è in Via Vespucci 19 a Potenza,<br />

con telefono e fax 0971 411708.<br />

I soci sono ad oggi quasi 500.<br />

Qualità della vita<br />

Potenza sempre più in basso<br />

Matera recupera posizioni<br />

fanno da contraltare<br />

quelli riguardanti l’economia<br />

ed <strong>il</strong> tempo libero.<br />

La città dei Sassi, infatti,<br />

si colloca agli ultimissimi<br />

posti per quanto riguarda<br />

lo stato di salute<br />

delle imprese, la ricchezza<br />

prodotta, i consumi<br />

per famiglia, e la presenza<br />

di occasioni e strutture<br />

di svago, indicatori<br />

questi che dipingono una<br />

realtà in grande affanno<br />

in settori strategici per <strong>il</strong><br />

territorio e la popolazione.<br />

Altro settore di interesse<br />

è quello della sostenib<strong>il</strong>ità<br />

ambientale,<br />

con fattori di criticità,<br />

quali lo stato di abbandono<br />

di alcuni parchi ed<br />

aree della città, <strong>il</strong> che<br />

non favorisce di certo<br />

l’ospitalità dei pensionati<br />

e degli anziani, sempre<br />

più alla ricerca di aree<br />

vivib<strong>il</strong>i e di servizi efficienti.<br />

Anche su queste<br />

tematiche torneremo ad<br />

incalzare le amministrazioni<br />

locali in ogni occasione<br />

sul terreno delle<br />

vertenzialità.<br />

si muove<br />

annosa e, per certi L’ versi, desolante<br />

questione legata ai fondi<br />

per i non autosufficienti<br />

ha visto scendere<br />

in campo in modo vigoroso<br />

e continuo la <strong>Fnp</strong><br />

<strong>Cisl</strong> di Bas<strong>il</strong>icata per rivendicare<br />

attenzioni e<br />

risorse.<br />

Non più di qualche mese<br />

fa indirizzammo un durissimo<br />

comunicato accusando<br />

la Regione Bas<strong>il</strong>icata<br />

di non aver fatto abbastanza<br />

per andare incontro<br />

alle necessità delle<br />

famiglie dei 24.000<br />

non autosufficienti lucani,<br />

pur essendo in possesso<br />

delle risorse necessarie<br />

all’interno dell’apposito<br />

Fondo regionale istituito<br />

nel 2007.<br />

La presa di posizione<br />

della nostra Associazione<br />

fece scalpore e finì sulle<br />

pagine dei principali<br />

quotidiani locali. Si parlò<br />

di “cassetti chiusi”, di<br />

“scarse sensib<strong>il</strong>ità”, di<br />

“fondi dirottati altrove”.<br />

Quindi fummo chiamati<br />

d’urgenza dai vertici del<br />

Dipartimento Sanità, per<br />

ascoltare le giustificazioni<br />

della Regione e discutere<br />

<strong>il</strong> da farsi per <strong>il</strong> prossimo<br />

futuro. L’ultimo incontro<br />

si è tenuto presso<br />

la sede del Dipartimento<br />

Salute, sicurezza e solidarietà<br />

sociale, servizi alla<br />

persona e alla Comunità<br />

della Regione Bas<strong>il</strong>icata,<br />

alla presenza delle<br />

segreterie regionali di<br />

Cg<strong>il</strong>, <strong>Cisl</strong> e U<strong>il</strong> e delle<br />

segreterie regionali dei<br />

rispettivi sindacati dei<br />

pensionati.<br />

Nel corso dei lavori, che<br />

hanno chiuso un primo<br />

ciclo di incontri, si è cercato<br />

di approfondire i<br />

contenuti della Bozza<br />

delle Linee Guida sulla<br />

non autosufficienza, che<br />

si configura come documento<br />

strategico sul tema<br />

della Regione. È stato<br />

II<br />

convenuto che la riorganizzazione<br />

dei servizi –<br />

così come definita nelle<br />

leggi regionali di riferimento<br />

e nelle linee guida<br />

sulla non autosufficienza<br />

– potrà trovare attuazione<br />

solo a seguito della riorganizzazione<br />

territoriale<br />

dei servizi, <strong>il</strong> cui processo<br />

– a detta della Regione<br />

– è in fase di attuazione<br />

e si completerà nel<br />

corso del 2009 con la ridefinizione<br />

della perimetrazione<br />

dei distretti della<br />

salute e degli ambiti socio-territoriali.<br />

Nell’attesa, tuttavia, è<br />

stato deciso di dar corso,<br />

comunque, all’attuazione<br />

di misure di sostegno a<br />

valere sul fondo regionale<br />

per la non autosufficienza<br />

– che può far leva,<br />

attualmente, su poco<br />

più di sei m<strong>il</strong>ioni di euro<br />

-, anche se in via provvisoria.<br />

In pratica, si tratta<br />

di un assegno una tantum<br />

da erogare tramite<br />

l’Inps.<br />

Pur valutando positivamente<br />

l’interlocuzione<br />

intercorsa con i vertici<br />

del Dipartimento, abbiamo<br />

comunque espresso<br />

perplessità circa una modalità<br />

provvisoria e insufficiente<br />

alla risoluzione<br />

di una problematica<br />

vasta e complessa, che<br />

riguarda 24.000 famiglie<br />

lucane. Abbiamo altresì<br />

rivendicato l’incremento<br />

del Fondo con altre risorse<br />

Regionali, al fine di<br />

rendere pienamente esigib<strong>il</strong>e<br />

<strong>il</strong> diritto ai servizi.<br />

Fondamentale, per noi,<br />

infine, sarà istituire fin<br />

da subito la cabina di<br />

regìa regionale, partecipata<br />

ai soggetti sociali,<br />

per completare l’iter di<br />

approfondimento sul tema<br />

della non autosufficienza<br />

ed iniziare ad immaginare<br />

misure strutturali<br />

e risolutive della<br />

questione.<br />

NOTIZIE UTILI PER I PENSIONATI<br />

Detrazioni per energia ed ed<strong>il</strong>izia: per<br />

la ristrutturazione ed<strong>il</strong>izia la detrazione è<br />

del 36%, per <strong>il</strong> risparmio energetico del<br />

55%; per la sostituzione di frigoriferi e<br />

congelatori del 20%, così come per l’acquisto<br />

di motori e inverter. Nessuno sconto, invece,<br />

per l’acquisto di apparecchi televisivi e digitali.<br />

Interessi passivi sui mutui: <strong>il</strong> nuovo limite<br />

per usufruire dello sconto Irpef del<br />

19% degli interessi passivi sui mutui è<br />

stato elevato a 4.000 euro.<br />

Detrazioni sui trasporti:<br />

Spetta una detrazione del 19% con un<br />

massimo di € 250 per spese di acquisto<br />

ed abbonamenti ai servizi di trasporto,<br />

anche per i fam<strong>il</strong>iari a carico.


Puglia III<br />

Dai Congressi Territoriali delle FNP di Puglia<br />

La Segreteria Regionale, anche al fine di far conoscere a tutti i soci le valutazioni espresse e gli impegni assunti<br />

dalle <strong>Fnp</strong> territoriali, ritiene opportuno pubblicare la sintesi delle mozioni finali di Lecce, Taranto e Foggia.<br />

Sul prossimo numero pubblicheremo quelle di Brindisi e Bari<br />

Il Congresso Congresso<br />

della Federazione Territoriale erritoriale Pen-<br />

sionati <strong>Cisl</strong> di Lecce, Lecce svoltosi a Lecce <strong>il</strong> 22 e 23 gen-<br />

naio 2009, condivide le forti preoccupazioni emerse per<br />

<strong>il</strong> perdurante deterioramento della situazione finanziaria<br />

nazionale... Valuta, nel merito e nel metodo, negativamente<br />

i provvedimenti adottati, in maniera un<strong>il</strong>aterale, dal<br />

Governo per affrontare la crisi più devastante degli ultimi<br />

anni, poiché si è preoccupato di salvare <strong>il</strong> capitale e le<br />

Banche mentre ha adottato provvedimenti assolutamente<br />

inadeguati a sostenere le famiglie ed i pensionati. Ritiene<br />

che, per r<strong>il</strong>anciare l’economia occorrono interventi governativi,<br />

di carattere strutturale, volti a rivalutare le pensioni,<br />

a sostenere la non autosufficienza ed a riproporre un<br />

nuovo progetto di Welfare… partendo proprio dal potenziamento<br />

delle politiche sociali ed, in particolare, da quelle<br />

che riguardano i giovani ed anziani...<br />

Riconferma, pertanto, l’attualità e la validità delle rivendicazioni<br />

della piattaforma unitaria di Spi-<strong>Fnp</strong>-U<strong>il</strong>p che<br />

va con urgenza riproposta al<br />

Governo <strong>il</strong> quale deve:<br />

1) costituire la Commissione<br />

prevista dal Decreto Damiano<br />

per verificare... per dare continuità<br />

all’accordo del 10 luglio<br />

2007;<br />

2) risolvere l’annoso problema<br />

del “costo reale della vita”, met- X V I C O N G R E S S O<br />

tendo in essere un paniere tarato T E R R I TO R I A L E<br />

sui consumi degli anziani;<br />

3) sollecitare i presidenti di “ANCHE PER GLI ANZIANI<br />

Camera e Senato perché venga UNA VITA DIGNITOSA”<br />

finalmente calendarizzata la<br />

discussione del disegno di legge popolare sulla “Non autosufficienza”,<br />

che abbisogna di finanziamenti derivanti<br />

dalla fiscalità generale e non da tasse di scopo;<br />

4) stab<strong>il</strong>ire un confronto permanente con le parti sociali<br />

sulla legge delega che riguarda <strong>il</strong> federalismo fiscale...<br />

per assicurare parità di trattamento a tutti i cittadini;<br />

5) rimettere in campo più efficaci misure di controllo per<br />

combattere strutturalmente evasione ed elusione fiscale...;<br />

Il Congresso valuta positivamente l’azione esercitata dalla<br />

<strong>Cisl</strong> e dalla <strong>Fnp</strong> nei confronti della Regione Puglia per<br />

quanto attiene, in particolare, le politiche sociali e … non<br />

approva, invece, la latitanza della Regione nel merito<br />

della richiesta fatta dalla Provincia di Lecce volta ad ottenere<br />

l’istituzione della facoltà di Medicina e Chirurgia<br />

nella Università agli studi di Lecce.<br />

Il Congresso, nel merito dei problemi posti dai pensionati<br />

a livello Nazionale, Regionale e Territoriale… auspica:<br />

a) la ripresa di una più necessaria ed efficace attività vertenziale<br />

sostenuta, da adeguate forme di lotte, anche “non<br />

tradizionali”; b) <strong>il</strong> ripristino urgente della unità di azione<br />

tra le Confederazioni Sindacali, quale condizione indispensab<strong>il</strong>e<br />

per essere interlocutori forti e credib<strong>il</strong>i; c) Il r<strong>il</strong>ancio<br />

di una “vera” e non fittizia cultura della “confederalità”;<br />

d) un’assunzione “reale” da parte delle Confederazione<br />

dei Cg<strong>il</strong>-<strong>Cisl</strong>-U<strong>il</strong> dei problemi dei Pensionati..<br />

Il Congresso r<strong>il</strong>eva che, con l’avanzare del decentramento<br />

amministrativo e del Federalismo fiscale, <strong>il</strong> terreno dello<br />

scontro sindacale si è spostato decisamente dal livello<br />

nazionale ai livelli regionali e provinciale e comunale,...<br />

di conseguenza, occorre che la <strong>Cisl</strong>, la <strong>Fnp</strong> e tutte le categorie<br />

della <strong>Cisl</strong> traducono in atti concreti la scelta del<br />

“Territorio e dei luoghi di lavoro”... Pertanto, è necessario<br />

creare strutture di lega <strong>Fnp</strong> e di Usc moderne ed accoglienti,<br />

funzionali ed efficienti in ogni Comune e frazione<br />

della Provincia di Lecce…<br />

Il Congresso... condivide, infine, <strong>il</strong> capitolo delle tesi che<br />

riguarda <strong>il</strong> Coordinamento Donne e l’obiettivo di pervenire<br />

alla presenza delle donne di ogni organismo della Federazione,<br />

anche in considerandone che l’elenco dei soci<br />

della <strong>Fnp</strong> è composto in maniera maggioritaria dal genere<br />

femmin<strong>il</strong>e…<br />

Approvato all’unanimità<br />

Composizione Segreteria FNP CISL LECCE<br />

Annunziato Catalano (Segretario Generale)<br />

Vito Toma - Paolo Pedone<br />

Il Congresso<br />

Congresso<br />

Territo errito-<br />

riale della <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> di<br />

Taranto, aranto, tenuto <strong>il</strong> 28<br />

gennaio 2009, 2009 presso<br />

l’Hotel Appia Palace di<br />

Massafra, prende atto, con<br />

soddisfazione, della vasta e<br />

qualificata partecipazione<br />

dei pensionati alle Assemblee<br />

Congressuali di Lega...<br />

e ne evidenzia tutta la<br />

valenza politica e l’impegno<br />

morale, che meritano<br />

risposte certe e credib<strong>il</strong>i<br />

dalla <strong>Fnp</strong> e dalla <strong>Cisl</strong>.<br />

I delegati al Congresso manifestano<br />

seria preoccupazione<br />

per le ripercussioni<br />

che la gravissima crisi ha ed<br />

avrà, in particolare, sulle fasce<br />

più vulnerab<strong>il</strong>i, già duramente<br />

colpite in questi ultimi<br />

anni dal costo della vita.<br />

Esprimono <strong>il</strong> timore che<br />

questa possa essere assunta<br />

a pretesto per trascurare<br />

ancora i problemi della<br />

popolazione anziana… e<br />

far pagare, soprattutto ad<br />

essa, <strong>il</strong> costo maggiore<br />

della crisi...<br />

Il Congresso della <strong>Fnp</strong> di<br />

Taranto valuta come insufficienti...<br />

i provvedimenti<br />

anticrisi, fin qui assunti dal<br />

Governo, anzi giudica inut<strong>il</strong>i<br />

ed um<strong>il</strong>ianti le misure, di<br />

stampo “compassionevole”,<br />

adottate per gli anziani e i<br />

lavoratori in pensione.<br />

Il Congresso, a tal proposito,<br />

ritiene che <strong>il</strong> Governo,<br />

invece di disperdere in<br />

m<strong>il</strong>le rivoli le risorse,<br />

avrebbe dovuto dare continuità<br />

agli impegni assunti<br />

dal precedente Governo<br />

con I’Intesa del 10 luglio<br />

2007, recepita nell’Accordo<br />

del 23 luglio 2007.<br />

È convinzione del Congresso<br />

che la rivalutazione...<br />

di tutte le pensioni,<br />

per via contrattuale,... un<br />

meccanismo di perequazione<br />

delle pensioni meno penalizzante<br />

di quello attuale<br />

e la istituzione di un Fondo<br />

Nazionale per la non autosufficienza,<br />

sarebbero misure<br />

e scelte certamente più<br />

rispondenti ai reali bisogni<br />

degli anziani e, nello stesso<br />

tempo, a quelli di tante famiglie<br />

che precipitano nell’area<br />

della povertà.<br />

Il Congresso sollecita,<br />

pertanto, le Segreterie Nazionali<br />

dei pensionati ad<br />

assumere, con determinazione<br />

ed urgenza, tutte le<br />

iniziative politiche e di<br />

mob<strong>il</strong>itazione necessarie<br />

affinché <strong>il</strong> Governo smetta<br />

di agire un<strong>il</strong>ateralmente ed<br />

attivi <strong>il</strong> Tavolo di confronto<br />

e di contrattazione con<br />

le OO. SS., previsto dal<br />

Decreto Damiano.<br />

I delegati al Congresso,...<br />

ravvisano l’esigenza che le<br />

Confederazíoni ricerchino<br />

le condizioni per una seria<br />

ricomposizione di unità di<br />

azione... occorre, perciò,<br />

recuperare le ragioni che<br />

hanno portato agli accordi<br />

di luglio e chiedere, con la<br />

forza dell’unità, di aprire <strong>il</strong><br />

tavolo di confronto con <strong>il</strong><br />

Governo sui contenuti della<br />

piattaforma unitaria, che<br />

conservano intatta tutta la<br />

loro validità, e su un piano<br />

anticrisi più credib<strong>il</strong>e ed efficace...<br />

che non sacrifichi<br />

ancora <strong>il</strong> Mezzogiorno.<br />

Il Congresso della <strong>Fnp</strong> di<br />

Taranto, esaminata la situazione<br />

della vertenzialità<br />

territoriale, ne r<strong>il</strong>eva i limiti<br />

e registra uno stato di<br />

sostanziale stallo che non<br />

giova ai cittadini lavoratori<br />

e pensionati…A giudizio<br />

dei delegati è necessario ripensare<br />

non tanto gli obiettivi,<br />

quanto le procedure, le<br />

modalità e i tempi della<br />

stessa per renderla capace<br />

di dare risposte ai bisogni e<br />

ai diritti di cittadinanza dei<br />

nostri anziani…<br />

Il Congresso chiede alla<br />

<strong>Cisl</strong> di prestare maggiore<br />

attenzione alle problematiche<br />

degli anziani.<br />

Il Congresso assume le indicazioni<br />

contenute nella relazione<br />

della Segreteria ed<br />

impegna tutte le Segreterie<br />

di Lega ad operare nella<br />

collegialità, a far funzionare<br />

i Direttivi, eletti democraticamente,<br />

nei Congressi di<br />

Lega e a coinvolgere, in<br />

ogni circostanza, gli iscritti,<br />

a partire dalle donne, al fine<br />

di valorizzare <strong>il</strong> loro impegno<br />

diretto nell’elaborazione<br />

delle proposte e delle iniziative<br />

delle Leghe.<br />

A questo proposito, <strong>il</strong> Congresso,<br />

consapevole delle<br />

notevoli difficoltà incontrate,<br />

apprezza gli impegni<br />

assunti nella relazione, volti<br />

ad adempiere, in tempi<br />

brevi, agli obblighi, previsti<br />

dallo Statuto circa la<br />

presenza di una donna nella<br />

segreteria territoriale.<br />

Approvato all’unanimità<br />

Composizione Segreteria FNP CISL TARANTO<br />

Tommaso Bruno (Segretario Generale)<br />

Augusto Bussetti - Antonio Di Palma<br />

I Delegati Provinciali chiamati,<br />

oggi 30 gennaio<br />

2009, a celebrare <strong>il</strong> 5°<br />

Congresso Congresso<br />

della <strong>Fnp</strong>- <strong>Fnp</strong>-<br />

<strong>Cisl</strong> di Foggia... Foggia esprimono<br />

forti preoccupazioni<br />

per la crisi finanziaria<br />

mondiale inesorab<strong>il</strong>mente<br />

esplosa da avere gravi ripercussioni<br />

nel nostro Paese,<br />

specie per quanto attiene<br />

l’aumento di prezzi e<br />

tariffe.<br />

Condividono pienamente<br />

l’azione attuale del sindacato,<br />

tesa ad impegnare <strong>il</strong><br />

Parlamento sul piano delle<br />

riforme istituzionali che<br />

sappiano attenuare le forti<br />

tensioni e preoccupazioni<br />

dello stato sociale ed a<br />

cambiare politiche di interventi<br />

socio-sanitari ed assistenziali<br />

per far funzionare<br />

meglio <strong>il</strong> Paese specie per<br />

quanto attiene la necessità<br />

di alleggerire gli oneri impropri<br />

dei servizi sociali.<br />

I delegati esprimono<br />

preoccupazione e perplessità<br />

per <strong>il</strong> percorso che si<br />

vuole affidare ad un federalismo<br />

che non indica risorse<br />

economiche, non recupera<br />

le disuguaglianze<br />

tra le diverse aree del Paese<br />

e rischia solo di rafforzare<br />

ulteriormente le divisioni,<br />

in particolare nel<br />

campo dei servizi sociali e<br />

sanitari.<br />

Essi ritengono ingiustificato,<br />

in questo momento,<br />

ogni atteggiamento sindacale<br />

che prescinda dalla<br />

gravità ed urgenza dei problemi<br />

in discussione e riproponga<br />

modelli di relazioni<br />

e comportamenti che<br />

tendono a riaffermare <strong>il</strong><br />

primato del conflitto su<br />

quello della contrattazione.<br />

Respingono <strong>il</strong> welfare basato<br />

su una concezione<br />

neoliberista che demolirebbe<br />

per sempre i p<strong>il</strong>astri<br />

fondamentali del sistema<br />

di protezione sociale.<br />

Il sindacato lotta perché<br />

venga riconosciuto <strong>il</strong> diritto<br />

di cittadinanza per tutti<br />

ed in particolare per gli anziani<br />

ai quali dovrà essere<br />

sempre garantita sicurezza<br />

economica e qualità della<br />

vita.<br />

I Delegati avvertono la<br />

necessità di intensificare<br />

l’azione di concertazione e<br />

di vertenzialità sul territorio<br />

e di r<strong>il</strong>anciare <strong>il</strong> ruolo<br />

di sostenitori di politiche<br />

sociali a favore della popolazione<br />

più disagiata, negoziando<br />

<strong>il</strong> welfare con le<br />

istituzioni.<br />

Avvertono, altresì, l’esigenza<br />

di perseguire l’integrazione<br />

socio-sanitaria richiesta<br />

fortemente da una<br />

crescente domanda di salute<br />

e di cura a fronte invece<br />

di insufficienti risorse per<br />

<strong>il</strong> servizio sanitario nazionale<br />

e la crescita della spesa<br />

farmaceutica.<br />

I delegati rivendicano e<br />

chiedono: l’apertura immediata<br />

della trattativa con <strong>il</strong><br />

governo in forza del Decreto<br />

Damiano, dando continuità<br />

agli impegni congiuntamente<br />

assunti: estensione<br />

graduale della 14^<br />

mens<strong>il</strong>ità in continuità con<br />

l’Intesa del 10 luglio 2007;<br />

la modifica del meccanismo<br />

di perequazione auto-<br />

matica ed un paniere tarato<br />

sui bisogni dei pensionati<br />

per adeguare meglio <strong>il</strong> potere<br />

d’acquisto delle pensioni<br />

al costo della vita;<br />

l’incremento delle detrazioni<br />

fiscali sui redditi da<br />

pensioni e da lavoro dipendente;<br />

l’unificazione della<br />

no tax area e l’approvazione<br />

del disegno di Legge<br />

sulla istituzione del fondo<br />

per la non autosufficienza<br />

e l’impiego di adeguate risorse<br />

economiche in relazione<br />

alla gravità del problema.<br />

I Congressisti, infine, auspicano<br />

che la <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> di<br />

Capitanata si affermi ancora<br />

di più come forza incisiva<br />

nella soluzione delle<br />

problematiche sociali per<br />

restituire piena dignità agli<br />

anziani.<br />

Approvato all’unanimità<br />

Composizione Segreteria FNP CISL FOGGIA<br />

Santo Calitri (Segretario Generale)<br />

Francesco Russo - Michela Torres


L’angolo della<br />

memoria<br />

Storie di vita<br />

Puglia<br />

La mia appartenenza al Sindacato<br />

risale agli inizi dell’anno<br />

1950. Ho seguito con<br />

attenzione da giovane lavoratore la<br />

fondazione della <strong>Cisl</strong> da parte di Giulio<br />

Pastore. Con l’inizio del lavoro ho<br />

cominciato l’attività sindacale e subito<br />

sono diventatocollaboratore<br />

della dirigenza<br />

<strong>Cisl</strong> che<br />

si era formata<br />

a Foggia. La<br />

<strong>Cisl</strong>, sindacato<br />

di grandi valori,<br />

mi ha subito<br />

affascinato. La<br />

mia fede cristiana,<br />

<strong>il</strong> mio<br />

impegno nella<br />

Chiesa, per <strong>il</strong><br />

sociale, per la solidarietà, per <strong>il</strong> volontariato<br />

hanno trovato piena accoglienza<br />

nel Sindacato <strong>Cisl</strong>, sempre alla<br />

ricerca costante di risolvere i problemi<br />

dei lavoratori e delle loro famiglie.<br />

A livello locale nel mio Comune, Manfredonia,<br />

poiché operavo all’interno<br />

del mercato ittico, <strong>il</strong> mio riferimento di<br />

Categoria è stato la <strong>Cisl</strong> Dipendenti<br />

Comunali. Ricordo particolarmente <strong>il</strong><br />

geometra Ugo Galli, primo Segretario<br />

locale di Categoria, persona molto attenta<br />

ed equ<strong>il</strong>ibrata, mentre a livello<br />

provinciale <strong>il</strong> ricordo di Omero Perulli,<br />

Segretario Responsab<strong>il</strong>e provinciale, è<br />

ancora molto presente in me, sia per le<br />

capacità di sindacalista al servizio dell’iscritto,<br />

sia per la grande umanità che<br />

emanava con tutti.<br />

Tanto lavoro per scarsi...<br />

>> segue da pag. I<br />

La liberalizzazione delle addizionali<br />

comunali Irpef ha creato una situazione<br />

di forti aumenti delle stesse fino al<br />

limite massimo dell 0,80%, con gravi<br />

disagi sui cittadini.<br />

La nostra azione vertenziale sui tributi<br />

fa i conti con queste realtà e con l’insipienza<br />

che la maggior parte dei Comuni<br />

ha nell’ut<strong>il</strong>izzo delle risorse tributarie,<br />

che non bastano mai.<br />

Quanto alla Tarsu, si riscontrano continui<br />

aumenti, a volte fino al 50% in più, senza<br />

tenere conto della possib<strong>il</strong>ità di rimodulare<br />

la tassa rispetto al numero dei<br />

componenti del nucleo fam<strong>il</strong>iare e al red-<br />

I miei quarant’anni di lavoro<br />

sono stati tutti di costante impegno<br />

sindacale sempre nella<br />

<strong>Cisl</strong> con i lavoratori della <strong>Cisl</strong>.<br />

Con tutti i dirigenti provinciali,<br />

regionali e nazionali,<br />

sempre educatamente al mio<br />

posto, c’è stato grande dialogo<br />

e rispetto dei ruoli. Anche Foggia,<br />

come <strong>Cisl</strong>, ha espresso grandi dirigenti,<br />

al di là dei fondatori, Tarquinio, Valentino,<br />

Maffei, <strong>il</strong> primo Segretario De Meo,<br />

Bruno Mazzi e i tanti amici che hanno<br />

ricoperto ruoli di Segreteria a tutti i livelli<br />

della Organizzazione.<br />

Andato in pensione, ho dato continuità<br />

della mia iscrizione alla <strong>Cisl</strong> con la Federazione<br />

dei Pensionati, che mi ha fatto<br />

conoscere ancora di più l’aspetto vero<br />

del sociale, dei problemi della solitudine<br />

della persona nell’età avanzata, lo stato<br />

della salute e del bisogno degli altri.<br />

Il mio modesto impegno, sempre ispirato<br />

alla cristianità ed ai valori che <strong>il</strong><br />

Vangelo ci insegna, mi ha fatto vivere<br />

con grande entusiasmo <strong>il</strong> ruolo di Segretario<br />

di Lega della <strong>Fnp</strong> di Manfredonia<br />

dal 1990 al 2002.<br />

I miei 58 anni di m<strong>il</strong>itanza, sempre<br />

nella coerenza e dedizione sindacale ai<br />

colori bianco-verdi della <strong>Cisl</strong>, mi impongono<br />

di continuare a profondere,<br />

con um<strong>il</strong>tà, <strong>il</strong> mio impegno a servizio<br />

degli iscritti e a sostegno dei nuovi dirigenti<br />

sia della <strong>Fnp</strong> che della <strong>Cisl</strong>. La<br />

mia costante presenza alla vita dell’attività<br />

parrocchiale, mi fa capire ogni<br />

giorno di più che cosa perdiamo nel<br />

non impegnarci per <strong>il</strong> prossimo.<br />

Quanto ho scritto sono cose semplici,<br />

emozioni e ricordi veri di una persona<br />

normale che ha fatto e sta facendo dell’esistenza<br />

terrestre, che è un dono del<br />

Signore, un continuo servizio verso <strong>il</strong><br />

prossimo.<br />

Girolamo Di Staso<br />

dito fam<strong>il</strong>iare, cambiando l’attuale rapporto<br />

rispetto ai metri quadri occupati.<br />

In qualche Comune c’è un primo risultato<br />

di riduzione della Tarsu dovuto alla<br />

organizzazione della raccolta differenziata.<br />

Il Comune di Grottaglie ha raggiunto<br />

una raccolta differenziata del 15%,<br />

quello di Monteparano del 40% e quello<br />

di Massafra del 20%. In questi comuni<br />

abbiamo ottenuto qualche piccolo<br />

contenimento della Tarsu. Invece, <strong>il</strong><br />

Comune di Martina Franca, che raggiunge<br />

appena <strong>il</strong> 2% di raccolta differenziata,<br />

scarica sui cittadini i costi,<br />

con aumenti annui della Tarsu mediamente<br />

del 50%.<br />

Augusto Bussetti<br />

IV<br />

Ho saputo che stanno dando la carta sociale per spendere nei supermercati. È<br />

vero e come si fa per averla?<br />

Sono pensionato solo e mi danno una misera pensione che non basta per mangiare.<br />

Tengo una vecchia bicicletta e sto in fitto in un sottano umido e senza<br />

finestra. Mi aspetta la carta o no? O devo scrivere a Berluscone?<br />

Nicola T. (Carbonara)<br />

Caro Nicola,<br />

sono poche le notizie che mi hai dato sulla tua situazione. Ma non voglio assolutamente<br />

deluderti ed allora ti scrivo brevemente come si fa ad ottenere la<br />

“Social Card”. Per ottenerla devi avere almeno 65 anni e non devi possedere<br />

un reddito superiore a 6.000 euro all’anno (visto che sei solo e possiedi solo la<br />

vecchia bicicletta). Se hai più di 70 anni, <strong>il</strong> reddito non deve essere superiore a<br />

8.000 euro all’anno.<br />

Da quello che scrivi, posso intuire che hai gli altri requisiti richiesti. Cioè: non<br />

possiedi una casa, non hai l’automob<strong>il</strong>e, forse hai un solo allacciamento alla<br />

luce e al gas, e devo anche pensare che non hai soldi in banca oppure alla Posta,<br />

e sei solo. Per saperne di più e per fare la domanda rivolgiti subito al<br />

Caaf-<strong>Cisl</strong> oppure all’Inas-<strong>Cisl</strong> che certamente di aiuteranno.<br />

Cordiali saluti.<br />

Santino Susca<br />

Sono un pensionato, iscritto alla Federazione Nazionale dei Pensionati della<br />

<strong>Cisl</strong> di Foggia. In questi giorni, da molti pensionati mi viene rivolta la domanda<br />

se essi, anziani, devono o non pagare <strong>il</strong> canone di abbonamento alla<br />

TV. Dicono di aver sentito proprio dalla televisione che gli anziani, quest’anno,<br />

non devono pagare l’abbonamento, che sarebbe stato abolito. Desidero<br />

sapere qualcosa in proposito.<br />

Renato D.P. (Foggia)<br />

Caro Renato,<br />

intanto, <strong>il</strong> canone, previsto da una legge per <strong>il</strong> sol fatto di possedere un televisore,<br />

non è stato abolito e va pagato nei termini. È anche vero che, se i proventi<br />

della pubblicità fossero distribuiti in modo più equ<strong>il</strong>ibrato, si potrebbe eliminare<br />

quest’imposta onerosa ed odiosa, che non vale quello che ci obbligano a<br />

vedere. Quanto allo specifico della tua domanda, devi sapere che la Legge n.<br />

244 del 24 dicembre 2007, articolo 1, comma 132, ha previsto, dall’anno<br />

2008, per i soggetti di età pari o superiore a 75 anni, con un reddito proprio e<br />

del coniuge non superiore complessivamente a 516.46 per tredici mens<strong>il</strong>ità,<br />

l’abolizione del pagamento del canone.<br />

Ad oggi, ormai scaduti i termini di pagamento del canone annuale, questa norma,<br />

che giudichiamo una beffa, anzi un’offesa alla dignità degli anziani poveri<br />

al pari della Social Card, resta sulla carta perché <strong>il</strong> Ministero dell’Economia e<br />

delle Finanze, Tremonti, non ha provveduto ad emanare <strong>il</strong> Decreto necessario<br />

per formulare una graduatoria, considerata la limitatezza delle risorse stanziate,<br />

500.000 euro, per anno. Il consiglio che posso dare è quello di pagare <strong>il</strong> canone<br />

per, in seguito, richiedere la restituzione della somma versata, qualora<br />

saranno, se saranno, emanate le disposizioni attuative.<br />

Luigi Lo Papa<br />

Ho pensato di presentare<br />

un dolce ut<strong>il</strong>izzando, come<br />

base, la mandorla, che<br />

peraltro è uno dei prodotti<br />

pugliesi, con la quale,<br />

inoltre, possono essere<br />

confezionati i croccanti<br />

all’antica, le mandorle<br />

pralinate, i quaresimali e<br />

<strong>il</strong> torrone.<br />

Presento la ricetta dell’amaretto,<br />

dolce con<br />

sapore di mandorla<br />

amara.<br />

AMARETTI<br />

Pensionati Buongustai<br />

di Tommaso Guerra<br />

to.guerra@virg<strong>il</strong>io.it<br />

Ingredienti: gr 500 di mandorle dolci,<br />

gr 100 di mandorle amare, gr 800 di<br />

zucchero semolato, gr 2 di ammoniaca,<br />

n. 7 chiari d’uovo.<br />

Preparazione: passare a macchina per<br />

due volte, con la traf<strong>il</strong>a fine, le mandor-<br />

a cura di<br />

Santino Susca<br />

Luigi Lo Papa<br />

le sia dolci che amare<br />

unitamente a 4 chiari<br />

d’uovo; aggiungere gli<br />

altri 3 chiari d’uovo insieme<br />

all’ammoniaca e<br />

lavorare bene fino ad ottenere<br />

un impasto molto<br />

fino. Prendere delle teglie<br />

da forno unte di margarina<br />

(o di olio extravergine<br />

d’oliva); con le mani bagnate<br />

con acqua fredda<br />

formare delle pallottoline<br />

di media grandezza (tipo<br />

polpettine) e adagiarle ad una certa distanza<br />

l’una dall’altra. Cuocere in forno<br />

a temperatura molto bassa (100-110°<br />

ca). Ritirare appena abbiano preso un<br />

leggerissimo colore. Appena freddi conservarli<br />

in boccacci di vetro ermeticamente<br />

chiusi.<br />

Vino consigliato: Moscato di Trani


Pensionati<br />

marzo 2009<br />

<strong>Fnp</strong> Sic<strong>il</strong>ia<br />

Verso<br />

<strong>il</strong> congresso<br />

In questi giorni si è avviato <strong>il</strong> percorso<br />

che, a partire dalle assemblee di lega<br />

nelle quali sono coinvolti tutti i nostri soci,<br />

ci porterà alla celebrazione del XVI<br />

Congresso della <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong><br />

Il dibattito che si svolgerà nei congressi<br />

territoriali e in quello regionale e le relative<br />

conclusioni non potranno che ispirarsi<br />

a una coscienziosa analisi della<br />

realtà che in questi giorni stiamo vivendo,<br />

caratterizzata da una profonda crisi<br />

economica e sociale senza precedenti che<br />

determina <strong>il</strong> rischio sempre più concreto<br />

di un abbassamento dei livelli di tutela<br />

sociale e quindi di un incremento esponenziale<br />

delle fasce di povertà e di esclusione.<br />

In questo quadro diviene prioritario per<br />

un sindacato come la <strong>Fnp</strong>, predisporre<br />

tutti gli strumenti per porre un argine ai<br />

rischi, sempre più concreti, di una deriva<br />

populista a difesa dei poteri forti che tende<br />

alla ingiustizia e alla frantumazione<br />

sociale rendendo i ricchi sempre più ricchi<br />

e i poveri sempre più poveri.<br />

Si tratta di riconfermare la nostra missione,<br />

dare sempre maggiore forza alla nostra<br />

azione in difesa degli interessi della<br />

popolazione anziana e dei pensionati, pur<br />

in presenza delle difficoltà che la crisi<br />

determina.<br />

Per noi infatti dalla crisi si può uscire<br />

senza sacrificare la parte più debole della<br />

nostra società, tutto sta nella volontà della<br />

politica di affrontare l’attuale momento<br />

in una prospettiva riformista che abbia<br />

come obiettivo la salvaguardia del sistema<br />

di protezione sociale, non <strong>il</strong> suo<br />

Sic<strong>il</strong>ia/Sardegna<br />

Un’indagine <strong>Fnp</strong><br />

Quali sono i bisogni degli anziani<br />

indagine sui “bisogni L’ degli anziani”, promossa<br />

dall’Ufficio Studi e<br />

Ricerche della <strong>Fnp</strong> Regionale,<br />

è giunta nella fase<br />

conclusiva. Sono stati raccolti<br />

più di m<strong>il</strong>le questionari<br />

in tutte le leghe del territorio<br />

sic<strong>il</strong>iano. L’elaborazione<br />

dei dati è stata progettata e<br />

realizzata sia analizzando le<br />

risposte a livello provinciale<br />

che successivamente a livello<br />

regionale (Il rapporto<br />

conclusivo nella sua prima<br />

stesura sarà presentato al<br />

Congresso Regionale della<br />

<strong>Fnp</strong> che si terrà nel prossimo<br />

mese di marzo).<br />

Da un attento esame consideriamo<br />

i dati r<strong>il</strong>evati attendib<strong>il</strong>i<br />

in quanto le risposte<br />

degli anziani, liberamente<br />

espresse nei diversi<br />

territori, hanno un elevato<br />

tasso di omogeneità.<br />

In anteprima, possiamo affermare<br />

che:<br />

Sic<strong>il</strong>ia - Sardegna<br />

smantellamento, aggiornandolo per renderlo<br />

più efficace e rispondente ai reali<br />

bisogni della gente.<br />

Solo in questa prospettiva si può e si deve<br />

affrontare <strong>il</strong> tema non più rinviab<strong>il</strong>e<br />

della difesa del potere di acquisto delle<br />

pensioni, attraverso un negoziato, tra Governo<br />

e Sindacati, che partendo dall’accordo<br />

del 10 luglio 2007, avvii un percorso<br />

graduale ma certo verso la rivalutazione<br />

di tutte le pensioni.<br />

Sul tema delle politiche sociali, della sanità,<br />

della non-autosufficienza occorre<br />

una forte opera di coinvolgimento di tutte<br />

le forze politiche e sociali per prevenire<br />

gli effetti di un federalismo che, così<br />

come fin qui annunciato, determinerebbe<br />

ingiustizie e disparità insopportab<strong>il</strong>i fra i<br />

cittadini italiani, i cui diritti sarebbero legati<br />

alla fortuna di abitare in una regione<br />

piuttosto che in un’altra.<br />

E noi sic<strong>il</strong>iani saremmo certamente tra i<br />

più sfortunati, visto lo stato in cui versano,<br />

già ora, nella nostra regione la sanità<br />

e i servizi sociali.<br />

Noi chiediamo con fermezza che lo Stato,<br />

prima di delegare le funzioni, approvi<br />

e finanzi i livelli essenziali di assistenza<br />

da garantire a tutti i cittadini così da evitare<br />

che le regioni meno virtuose finiscano<br />

con <strong>il</strong> negarli nei fatti, realizzando così<br />

una rete di servizi che renda universalmente<br />

esigib<strong>il</strong>e <strong>il</strong> diritto costituzionale<br />

alla salute e alla assistenza.<br />

a) i bisogni prevalenti, contrariamente<br />

a quanto si<br />

potesse pensare, non sono<br />

i bisogni di tipo economico,<br />

ma quelli socioassistenziali;<br />

b) la totalità degli anziani in<br />

relazione al bisogno, non<br />

accede ai “servizi pubblici”<br />

ma quasi totalmente<br />

al sistema “parentale”;<br />

c) di conseguenza <strong>il</strong> giudizio<br />

sui servizi pubblici<br />

non poteva non essere<br />

che negativo, difatti gli<br />

anziani affermano che i<br />

servizi prevalentemente<br />

sono: insufficienti o/e<br />

assenti;<br />

d) un’ultima r<strong>il</strong>evazione riguarda<br />

l’eventuale aiuto<br />

che l’anziano offre alla<br />

propria famiglia. Più<br />

dell’80% sostiene la propria<br />

famiglia, prestando<br />

servizi socio-assistenziali<br />

ed economici.<br />

Il quadro che si delinea è<br />

abbastanza netto e preciso.<br />

L’anziano si sente abbandonato<br />

dalle istituzioni,<br />

non ha alcuna fiducia negli<br />

stessi e la famiglia rappresenta<br />

<strong>il</strong> rifugio più sicuro<br />

che ricambia con genero-<br />

<strong>Fnp</strong> Sardegna<br />

Quale <strong>Fnp</strong><br />

domani<br />

Ormai si è alla vig<strong>il</strong>ia dell’ultima tappa<br />

del lungo cammino congressuale della<br />

<strong>Fnp</strong> sarda. Il 4-5 marzo, a Oristano, 127 delegati<br />

provenienti da tutta l’isola metteranno<br />

a punto le nuove strategie per <strong>il</strong> prossimo<br />

quadriennio sindacale. Una “due giorni”, alla<br />

presenza del segretario generale nazionale,<br />

Antonio Uda, per ripensare, in chiave<br />

sarda e nazionale, i problemi degli over 60.<br />

“Sono sicuro – dice Alberto Bottoni, segretario<br />

generale uscente – che sarà un’assemblea<br />

intensa, ricca di stimoli e molto propositiva.<br />

All’appuntamento regionale si presenta,<br />

infatti, una categoria rinnovata nei<br />

cinque ottavi dei segretari generali territoriali,<br />

con numerosi ricambi, con un ringiovanimento<br />

portatore di letture moderne della<br />

società sarda anche nella visione della<br />

terza età”. L’ultima tornata congressuale ha<br />

registrato <strong>il</strong> cambio al vertice delle <strong>Fnp</strong> del<br />

Sulcis Iglesiente ( Piero Agus), Sassari<br />

(Giovanni Pintus), Medio Campidano (Sperandino<br />

Podda). Cambiamenti sono previsti<br />

<strong>Fnp</strong> Cagliari<br />

Concertazione sociale nel territorio, politiche<br />

a favore della famiglia, riconoscimento<br />

alla lega della “dignità sindacale” sono<br />

i principali obiettivi del prossimo quadriennio<br />

sindacale della <strong>Fnp</strong> cagliaritana.<br />

Niente sogni nel cassetto e voli pindarici<br />

nella relazione di Augusto Mameli, riconfermato<br />

al vertice dell’organizzazione, ma radicamento<br />

nella realtà. In Sardegna è vietato<br />

sognare: stagnazione economica con alcuni<br />

indicatori tendenti al regresso; tasso di disoccupazione<br />

stab<strong>il</strong>e a due cifre; nell’ultimo<br />

trimestre r<strong>il</strong>evato, i senza lavoro sono <strong>il</strong><br />

13,5%; tasso di occupazione fermo al<br />

52,5%, distante 8 punti dall’indice medio<br />

nazionale e 18 dall’obbiettivo di Lisbona<br />

fissato per <strong>il</strong> 2010 al 70%.<br />

Tutto ciò conferma che in Sardegna migliaia<br />

di persone vivono con un reddito insufficiente,<br />

sicuramente sotto la soglia della povertà<br />

relativa calcolata in 970 euro mens<strong>il</strong>i per un<br />

nucleo di due persone. I pensionati, che rappresentano<br />

un quarto della popolazione sarda,<br />

di certo non navigano nell’oro con la loro<br />

pensione media mens<strong>il</strong>e di 587 euro, assai inferiore<br />

ai 766 euro del dato medio nazionale.<br />

Per <strong>Cisl</strong> e <strong>Fnp</strong> isolana, la concertazione territoriale<br />

più che una metodologia sindacale è<br />

<strong>il</strong> salvagente per rimanere a galla nel mare<br />

della crisi.<br />

“Attraverso la concertazione sociale nel territorio<br />

– dice Mameli – <strong>il</strong> sindacato diventa<br />

parte attiva di questo percorso, perché persegue<br />

obiettivi di miglioramento dello sv<strong>il</strong>uppo<br />

economico, della crescita e qualità del<br />

welfare locale, prioritariamente nelle aree<br />

della sanità–assistenza, del contrasto alla povertà,<br />

delle tutele per <strong>il</strong> lavoro,<br />

formazione/istruzione, diritto allo studio,<br />

potenziamento dei servizi pubblici locali”.<br />

Nei prossimi anni i territori diventeranno teatro<br />

di una sfida decisiva per orientare istituzioni<br />

e pubbliche amministrazioni verso un<br />

rinnovamento delle politiche e delle strutture,<br />

superando duplicazioni ed inefficienze e misurandosi,<br />

invece, con le migliori pratiche che<br />

sappiano legare buona amministrazione con<br />

sv<strong>il</strong>uppo sostenib<strong>il</strong>e e welfare locale, su standard<br />

di alta qualità e forte coesione sociale.<br />

Il crocevia di ogni rinascita sociale, culturale<br />

ed economica è la famiglia. Quando papà,<br />

mamma e figli non si lamentano, tutta la so-<br />

I<br />

Responsab<strong>il</strong>i regionali:<br />

Carmelo Raffa<br />

Alberto Bottoni<br />

Hanno collaborato a questo numero:<br />

Alessio Vitorietti - Santo Santonocito<br />

(coord. per la Sic<strong>il</strong>ia) - Piero Agus<br />

- Anna Rita Careddu - Marco Porcheddu<br />

- Mario Girau (coord. per la<br />

Sardegna)<br />

anche in Ogliastra e a Nuoro. Confermati<br />

segretari generali Augusto Mameli (Cagliari),<br />

Anna Rita Careddu (Oristano) e Marco<br />

Porcheddu (Gallura).<br />

Ai lavori del congresso regionale <strong>Fnp</strong> parteciperanno<br />

<strong>il</strong> segretario generale <strong>Cisl</strong> Sardegna,<br />

Mario Medde, e <strong>il</strong> direttore del Centro<br />

studi nazionale <strong>Fnp</strong>, Luigi Merolla. ✍<br />

Territorio e famiglia al centro<br />

cietà sta bene. Per questo le politiche a favore<br />

della famiglia debbono costituire una<br />

priorità nel nostro sistema sociale. Solo in<br />

questo modo si potranno aumentare <strong>il</strong> tasso<br />

di attività femmin<strong>il</strong>e e <strong>il</strong> tasso di fecondità,<br />

riducendo così l’invecchiamento della popolazione<br />

e la sua pressione sul sistema di protezione<br />

sociale. Sono necessari interventi<br />

monetari, servizi, nuove normative in materia<br />

di congedi fam<strong>il</strong>iari e norme contrattuali<br />

per favorire <strong>il</strong> lavoro delle donne, e impedirne<br />

la discriminazione anche retributiva.<br />

L’invecchiamento della popolazione e la<br />

modifica della struttura della famiglia pongono<br />

con sempre più evidenza <strong>il</strong> problema<br />

della non autosufficienza degli anziani con<br />

gravi disab<strong>il</strong>ità cronicizzate e progressivamente<br />

degenerative, e del finanziamento del<br />

relativo Fondo.<br />

“Il nostro obiettivo come <strong>Cisl</strong> e <strong>Fnp</strong>, è pervenire<br />

– aggiunge Mameli – nei diversi ambiti<br />

territoriali a scelte <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e condivise,<br />

concertate e partecipate”.<br />

Un territorio che invecchia, ha maggiori necessità<br />

di prestazioni sociali e sanitarie. Il<br />

nuovo stato sociale individua nelle autonomie<br />

locali, <strong>il</strong> centro politico e organizzativo<br />

dei sistemi di sicurezza e promozione sociale<br />

dei cittadini residenti di un territorio.<br />

Su questo terreno la <strong>Fnp</strong> cagliaritana si è<br />

mossa a tutto campo. “Abbiamo concorso<br />

– dice Mameli – a fare istituire negli ambiti<br />

dei Plus della Provincia l’apertura in<br />

ogni Comune del Pua (Punto unico d’Accesso)<br />

di primo livello; del Pua di secondo<br />

livello in alcuni Comuni scelti dalla Conferenza<br />

dei servizi; <strong>il</strong> Pua di terzo livello,<br />

che verrà ubicato nel Comune sede del Distretto<br />

Sanitario.<br />

sità e solidarietà. ✍ >>> Continua a pagina II


<strong>Fnp</strong> Cagliari<br />

>>> Continua da pagina I<br />

Tutto questo sistema, unico in Sardegna e<br />

forse in Italia, consente la presa in carico del<br />

paziente o del soggetto bisognoso di assistenza<br />

socio sanitaria, senza che questi debba<br />

presentarsi direttamente ai Pua, in quanto<br />

l’analisi dei suoi bisogni è contenuta nelle<br />

schede multi dimensionali predisposte ora<br />

dalla struttura ospedaliera ora dal medico<br />

curante, dall’assistente sociale del Comune o<br />

da altre strutture socio sanitarie”. “I Pua sono<br />

stati istituiti, ma le persone in difficoltà<br />

continuano ad essere sbattute da una parte<br />

all’altra”, commenta con amarezza <strong>il</strong> segretario<br />

territoriale, “perché <strong>il</strong> 20% delle risorse<br />

messe a disposizione dai Comuni per la rea-<br />

Sardegna II<br />

lizzazione dei Progetti Locali Unitari Sociali<br />

(Plus) sono inconsistenti e nessuno pensa di<br />

aumentare questa percentuale”.<br />

Una molteplicità di problemi, tutti riguardanti<br />

gli anziani. Nessuno meglio della <strong>Fnp</strong>,<br />

presente cap<strong>il</strong>larmente nel territorio con le<br />

leghe, è in grado di raccogliere, sintetizzare,<br />

rappresentare le esigenze della popolazione<br />

attraverso i suoi delegati.<br />

Forse un sogno si può avverare: far assurgere<br />

la lega a dignità di struttura sindacale, <strong>il</strong><br />

quarto livello dell’organizzazione, dopo<br />

quello nazionale, regionale e territoriale. Il<br />

capo lega rappresentante della <strong>Cisl</strong> nella vertenzialità<br />

dei piccoli comuni.<br />

La nuova segreteria territoriale è composta<br />

da Augusto Mameli (segretario generale) e<br />

dai segretari Assunta Artizzu, Ach<strong>il</strong>le Trogu<br />

e Ignazio Poddighe.<br />

Il nuovo Consiglio generale della <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> di Cagliari è formato da:<br />

ANTONIO ANTONUCCI<br />

ELIO ARIU<br />

ASSUNTA ARTIZZU<br />

REMIGIO BACHIS<br />

GIUSEPPE BECCIU<br />

MARISA BUSONERA<br />

RINA CIRINA<br />

AUGUSTO MAMELI<br />

MARIA VITALIA MASALA<br />

GINETTA MATTA<br />

PIETRO MAXIA<br />

LUCIA MELIS<br />

ANTONIO NIOI<br />

RAIMONDO NONNIS<br />

FRANCESCO PIRAS<br />

VINCENZO PODDA<br />

IGNAZIO PODDIGHE<br />

ROSINA PORRA’<br />

ANTONIETTA PROTTO<br />

TACHILLE ROGU<br />

CESARE TURCHETTI<br />

RAFFAELA USAI<br />

FRANCESCO ZUDDAS<br />

MARIO ANOLFO<br />

<strong>Fnp</strong> Oristano<br />

Vertenzialità e<br />

concertazione<br />

I<br />

dati r<strong>il</strong>evano uno stato di crisi profonda<br />

dell’intera provincia Oristanese, dove la<br />

<strong>Fnp</strong> territoriale è più che mai presente con i<br />

suoi 9.230 iscritti, attivamente coinvolti nelle<br />

manifestazioni nazionali, regionali e territoriale,<br />

nonché nei convegni e riunioni organizzati<br />

per rendere gli iscritti partecipi e protagonisti<br />

dei momenti più significativi della<br />

vita sindacale.<br />

La struttura organizzativa conta oggi 12 leghe<br />

intercomunali; alcune di nuova istituzione<br />

ed altre riorganizzate e rese operative secondo<br />

i dettati dello Statuto e del regolamento<br />

<strong>Fnp</strong>. Per la nostra Federazione, primaria<br />

importanza assume <strong>il</strong> progetto di radicamento<br />

delle leghe nelle comunità locali.<br />

Un percorso ancora da completare e che, nel<br />

medio termine, dovrà connotare le nostre leghe<br />

come strumento cardine e 4° livello politico<br />

dell’organizzazione, attraverso <strong>il</strong> quale<br />

PROVINCIA DI ORISTANO<br />

Secondo l’ultima r<strong>il</strong>evazione ufficiale<br />

dell’Istat la popolazione residente in Provincia<br />

è di 168.381 abitanti di cui 85.513<br />

donne (50,78% della popolazione), mentre<br />

82.868 sono i residenti uomini.<br />

Dal 1991 al 2006, la popolazione è diminuita<br />

del 2,63%. In totale controtendenza<br />

con <strong>il</strong> dato nazionale che vede una<br />

crescita del 4,15%.<br />

Quasi la metà dei Comuni 44 su 88)<br />

hanno un indice di vecchiaia che supera<br />

200 ed in 20 di questi addirittura <strong>il</strong> 300.<br />

Casi limite: Tadasuni con 525 e Sorrad<strong>il</strong>e<br />

con 547.<br />

Solo S.Giusta (75), Palmas Arborea (82)<br />

e Arborea (87) hanno un indice di vecchiaia<br />

inferiore a 100; Oristano ha 134:<br />

La popolazione straniera residente è pari<br />

allo 0,67%: 1129 unità, la maggioranza,<br />

proviene dall’Europa (paesi dell’Ue e<br />

area Centro-orientale). La comunità straniera<br />

più numerosa è quella marocchina<br />

con 201 residenti; segue quella cinese<br />

con 125 residenti.<br />

Per quanto riguarda l’istruzione, cresce<br />

<strong>il</strong> numero dei laureati ma permane ancora<br />

forte l’analfabetismo e in questo influisce<br />

in misura consistente la cospicua<br />

presenza degli over 65.<br />

Dall’esame dei consumi e del reddito<br />

pro-capite, anche nei confronti della altre<br />

province sarde, Oristano occupa le<br />

ultime posizioni.<br />

DARIO ATZENI<br />

MARIA BONARIA ATZORI<br />

NUNZIA D’ANGELO<br />

MARIA TERESA MELIS<br />

ANTONIO ORRU<br />

ALESSANDRO PARTOLINO<br />

MARIO PIANTI<br />

PIETRO PISU<br />

PENNIO UGGIONI<br />

TARCISIO PUTZU<br />

ANTONIO SCANO<br />

CATERINA DIANA VIRDIS<br />

VITTORIO SECCI<br />

riproporre anche in periferia un modello sindacale<br />

incentrato su proselitismo, vertenzialità<br />

e concertazione.<br />

Per raggiungere tali obiettivi, a seguito anche<br />

di una approfondita analisi sui fabbisogni organizzativi<br />

della <strong>Fnp</strong> territoriale, per rispondere<br />

ai bisogni formativi dei nostri iscritti,<br />

sono stati elaborati, presentati e finanziati 3<br />

progetti su proselitismo permanente, formazione<br />

di base e riorganizzazione delle leghe,<br />

approvati all’unanimità dal Comitato Esecutivo,<br />

dal Consiglio Generale e portati alla discussione<br />

e alla condivisione degli iscritti in<br />

occasione dei congressi di lega.<br />

L’attuazione di questi progetti, interrotta dal<br />

percorso congressuale, verrà ripresa dal mese<br />

di marzo.<br />

Durante i congressi di Lega abbiamo constatato<br />

quanto gli iscritti dimostrino attenzione<br />

e richiedano informazioni sempre più precise,<br />

ma soprattutto quanto gradiscano <strong>il</strong> contatto<br />

diretto con le struttura provinciale.<br />

Ai momenti congressuali hanno partecipato<br />

in tanti e con grande entusiasmo. L’<strong>il</strong>lustrazione<br />

dei progetti su proselitismo, formazione<br />

e riorganizzazione delle leghe ha generato<br />

curiosità e voglia di approfondirne i contenuti,<br />

a conferma, ancora una volta, che conoscere<br />

vuol dire sapere; sapere vuol dire<br />

comprendere e comprendere vuol dire condividere<br />

e quando in una organizzazione c’è<br />

condivisione si sono gettate le basi per un<br />

proficuo futura lavoro.<br />

In tre leghe, su 12, sono state elette, in qualità<br />

di Segretari responsab<strong>il</strong>i delle donne, ora<br />

presenti in tutte le segreterie.<br />

Con l’Anteas esiste un rapporto di collaborazione<br />

per la realizzazione di numerose iniziative.<br />

Altrettanto buoni e proficui sono i rapporti<br />

con i Servizi (Caaf-Inas-Adiconsum<br />

con i quali, soprattutto in questo momento di<br />

“carte acquisti” e “bonus”, si lavora con<br />

grande intesa. Nei progetti futuri anche la stipula<br />

di convenzioni con l’intento di migliorare<br />

<strong>il</strong> servizio e favorire l’acquisizione di nuovi<br />

iscritti. L’attuale segreteria, in carica da<br />

soli 18 mesi, ha realizzato un “ sogno” per<br />

anni rimasto tale, diventato recentemente<br />

realtà: l’acquisto, appena concluso, della sede<br />

territoriale <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong>. Un risultato di grande<br />

portata e significato raggiunto a seguito di<br />

una accurata politica economica. (Anna Rita<br />

Careddu, segretario generale <strong>Fnp</strong> Oristano)<br />

<strong>Fnp</strong> Gallura<br />

A difesa dei pensionati<br />

Come la <strong>Fnp</strong> sarda, anche<br />

quella della Gallura<br />

vuole continuare a difendere<br />

e tutelare i suoi associati<br />

con la presenza continua in<br />

tutte le sedi competenti, impiegando<br />

per questi scopi<br />

ogni risorsa economica e<br />

umana.<br />

Vogliamo ricordarvi <strong>il</strong> grande<br />

impegno profuso nella<br />

realizzazione del sondaggio<br />

fra i pensionati ultra sessantacinquenni<br />

che, con <strong>il</strong> lavoro<br />

di indagine svolto in<br />

un anno e sei mesi, ha consentito<br />

di raccogliere dati<br />

molto condivisi e apprezzati<br />

sia dalla classe politica del<br />

nostro territorio, sia da<br />

esperti e studiosi del settore,<br />

dalla segreteria della<br />

Ust-<strong>Cisl</strong> e dalla segreteria<br />

nazionale. Questo risultato<br />

non può che rendere orgogliosi<br />

per l’impegno, per<br />

aver offerto un valido contributo<br />

alla risoluzione di<br />

numerosi piccoli e grossi<br />

problemi che attanagliano<br />

la vita di tanti pensionati in<br />

avanti negli anni e che non<br />

sanno a quale santo votarsi<br />

per ottenere le dovute attenzioni<br />

dai Comuni e dalle<br />

Asl competenti.<br />

All’interno di questo importante<br />

lavoro, nel 2008, sono<br />

stati programmati interessanti<br />

incontri con responsab<strong>il</strong>i<br />

e dirigente della Asl n° 2<br />

I<br />

numeri non sempre riescono a fotografare<br />

interamente dinamismo e progettualità<br />

di un’organizzazione, pur tuttavia ne misurano<br />

<strong>il</strong> potenziale. Secondo questo criterio, le<br />

possib<strong>il</strong>ità della <strong>Fnp</strong> dell’Ogliastra sono buone.<br />

Tra <strong>il</strong> 2004 e <strong>il</strong> 2008 la Federazione pensionati<br />

ha staccato oltre 2700 nuove tessere.<br />

Il saldo finale, in una categoria a forte turnover<br />

p<strong>il</strong>otato da madre natura, è stato pari a<br />

262 iscritti. Oggi la <strong>Fnp</strong> della Sardegna centrorientale<br />

conta su 7313 penne bianche.<br />

Orlando Lobina, segretario generale territoriale,<br />

ha ricordato nella sua relazione la rivendicazione<br />

che ha contraddistinto <strong>il</strong> lavoro<br />

costante di questi ultimi quattro anni: “Anche<br />

per i pensionati una vita dignitosa”.<br />

Quasi un ritornello, una parola d’ordine che<br />

“l’Orlando indomab<strong>il</strong>e” dei “tacchi” ogliastrini,<br />

ha ripetuto in ogni occasione, opportuna<br />

e importuna. Nei suoi viaggi attraverso<br />

le 14 leghe del territorio, negli incontri con<br />

gli amministratori pubblici, nelle manifestazioni<br />

sindacali, nelle riunioni con i responsab<strong>il</strong>i<br />

dell’Asl solito refrain: “Garantire una<br />

vecchiaia degna di essere vissuta”.<br />

Un congresso, faticoso quanto si vuole, è<br />

sempre una splendida avventura organizzativa,<br />

umana, democratica. “Abbiamo celebrato<br />

le assemblee di lega, eletti 64 delegati, ricostituiti<br />

tutti gli organismi di base del territorio.<br />

Un lavoro importante che ci ha consentito<br />

– ha detto Lobina nella relazione<br />

congressuale - di incontrare diverse centinaia<br />

di pensionati”.<br />

Nel corso di questi anni è continuato <strong>il</strong> lavoro<br />

organizzativo nel territorio: aperto una<br />

nuova sede a Ussassai, impegnato nuovi<br />

quadri preparati nei corsi di formazione, avviato<br />

<strong>il</strong> progetto di rafforzamento della <strong>Fnp</strong><br />

nei paesi della Valle del Pardu, dove è prevista<br />

anche l’assunzione di un operatore part<br />

time, attrezzate le sedi per a creare un ambiente<br />

di lavoro idoneo, con la strumentazione<br />

tecnica necessaria.<br />

Molta attenzione è stata riservata alla politica<br />

dei servizi, sempre più importante nel<br />

rapporto con gli iscritti. “Il pensionato ha bisogno<br />

di trovare subito le risposte ai proble-<br />

di Olbia, con i sindaci e assessori<br />

ai servizi sociali dei<br />

più r<strong>il</strong>evanti comuni della<br />

provincia gallurese.<br />

La <strong>Fnp</strong> è orgogliosa dell’assetto<br />

dato alle Leghe: rinnovo<br />

dei locali di Arzachena,<br />

di Oschiri, acquisto della sede<br />

di Tempio. Quest’ultima<br />

operazione si è potuta concludere<br />

grazie anche all’impegno<br />

del segretario nazionale,<br />

Antonio Uda, e dalla<br />

sua segreteria.<br />

Adesso la <strong>Fnp</strong> gallurese è<br />

impegnata, ogni giorno, ad<br />

assicurare che nelle sedi vi<br />

siano tutta la strumentazione<br />

e l’informazione necessaria<br />

per svolgere l’attività di consulenza<br />

e di assistenza nelle<br />

forme più qualificate ed aggiornate.<br />

Ottenuto con l’impegno<br />

costante di tutti fa<br />

giusto piacere r<strong>il</strong>evare <strong>il</strong><br />

buon trend registrato nel tesseramento.<br />

È ut<strong>il</strong>e ricordare<br />

che con <strong>il</strong> riassetto dei territori,<br />

sono stati “ceduti” a<br />

Sassari centri importanti del<br />

Goceano: Ozieri, Mores,<br />

Pattada ed altri. Al 31 Dicembre<br />

del 2008 sono stati<br />

registrati iscritti alla <strong>Fnp</strong><br />

della Gallura ben 10.000<br />

pensionati.<br />

Nel corso di quest’ultimo<br />

quadriennio, si è dato vita a<br />

due importanti Coordinamenti.<br />

Il primo è quello delle<br />

donne, nella prima fase<br />

guidato da Em<strong>il</strong>ia Rivieccio<br />

che, a causa di necessità fam<strong>il</strong>iari,<br />

ha lasciato l’incarico<br />

solo quando, l’11 maggio<br />

2007, è stata sostituita da<br />

Sebastiana Addis, che ha<br />

condotto questo importante<br />

settore della federazione sino<br />

ad oggi e lo lascerà solo<br />

quando anche le nostre<br />

iscritte eleggeranno la nuova<br />

coordinatrice.<br />

Il secondo coordinamento<br />

riguarda l’Anteas, voluta e<br />

scelta in armonia con le indicazioni<br />

della segreteria<br />

nazionale. Pietro Pala, pur<br />

fra m<strong>il</strong>le difficoltà, ha saputo<br />

gestirla con saggezza e<br />

buon senso. (Marco<br />

Porcheddu)<br />

<strong>Fnp</strong> Ogliastra<br />

Per una vecchiaia dignitosa<br />

mi che giornalmente incontra nei rapporti<br />

con gli enti previdenziali, con la Asl, con le<br />

agenzie erogatrici dei servizi energetici.<br />

Scontiamo purtroppo – ha aggiunto Lobina -<br />

l’assenza dell’Adiconsum che la Ust si era<br />

impegnata ad aprire”.<br />

Tre anni fa è stata costituita l’Anteas. La fase<br />

sperimentale, sotto l’aspetto operativo, è<br />

da considerare positiva. “ Aspettiamo <strong>il</strong> rientro<br />

delle risorse raccolte col 5x 1000. E’ iniziata<br />

la ricerca di un locale adatto ad attrezzare<br />

una sede che consenta di sv<strong>il</strong>uppare i<br />

progetti, già elaborati, per <strong>il</strong> tempo libero e<br />

l’assistenza agli anziani.<br />

La <strong>Fnp</strong> deve mantenere le posizioni. In<br />

Ogliastra rappresenta <strong>il</strong> 35% di tutti i pensionati<br />

Inps e Inpdap. Senza dubbio una<br />

buona percentuale. In certi paesi gli iscritti<br />

raggiungono una quota pari al 50-60% di<br />

tutti i pensionati. “Un risultato che – riconosce<br />

Lobina – non è frutto di qualche grazia<br />

ricevuta, ma della sinergia tra federazione e<br />

collaboratori dell’Inas e del Caaf. I nostri<br />

operatori, che non cesseremo mai di ringraziare,<br />

raccolgono deleghe anche per le categorie<br />

attive”. La confederalità si vede anche<br />

in queste cose. “Ma chi più degli anziani è<br />

custode dell’autentico, tradizionale spirito<br />

della <strong>Cisl</strong>?”, si è chiesto infine l’”Orlando<br />

indomab<strong>il</strong>e” di cento battaglie sindacali, salutando<br />

la bandiera a strisce biancoverdi, accompagnato<br />

da un interminab<strong>il</strong>e applauso. ✍


Sardegna/Sic<strong>il</strong>ia<br />

<strong>Fnp</strong>-Sulcis-Iglesiente<br />

Sanità prima di tutto<br />

per una vecchiaia sicura<br />

Essere anziani in un piccolo territorio. Relazione di Piero Agus<br />

Fare <strong>il</strong> dirigente sindacale <strong>Fnp</strong> non è fac<strong>il</strong>e,<br />

in Sardegna come in Piemonte, in Sic<strong>il</strong>ia<br />

come in Friuli. Animatore sociale, promotore<br />

di giustizia, “controllore” dei potenti,<br />

insomma rompiscatole autorizzato di tutti,<br />

quello del sindacalista è un ruolo che procura<br />

molti oneri e pochi onori. Soprattutto perché<br />

<strong>il</strong> rapporto tra impegno prodotto e risultati<br />

ottenuti è sempre molto basso. In particolare<br />

questo capita nei territori piccoli, come<br />

<strong>il</strong> Sulcis-Iglesiente, dove i problemi superano<br />

di molto i mezzi e le possib<strong>il</strong>ità di risolverli.<br />

In questo angolo di Sardegna, <strong>il</strong> più antico<br />

dell’isola (alcune rocce risalgono al paleozoico,<br />

quasi 700 m<strong>il</strong>ioni di anni fa), far parte<br />

dei 35 m<strong>il</strong>a pensionati (un quarto della popolazione<br />

totale) è più diffic<strong>il</strong>e che in altre<br />

zone. Qui <strong>il</strong> fronte industriale è in grande<br />

crisi. “Dopo l’abbandono delle Partecipazioni<br />

statali e l’ingresso delle multinazionali<br />

private – ha detto Piero Agus, nella relazione<br />

congressuale del 12 febbraio scorso – la<br />

crisi globale con la relativa recessione economica<br />

si è sommata alle gravi carenze infrastrutturali<br />

e ai problemi dal Sindacato<br />

sempre denunciati (infrastrutture-trasportienergia-credito).<br />

Rischiamo di veder cancellato<br />

<strong>il</strong> polo industriale con la perdita di migliaia<br />

di posti di lavoro”.<br />

Agus è un esperto di problematiche industriali.<br />

Per diversi anni è stato vice segretario<br />

regionale della Flerica, uno dei più ascoltati<br />

sindacalisti italiani in fatto di politiche<br />

minerarie. Ha visto la fine dell’età delle miniere<br />

del distretto carbonifero sardo e le trasformazioni<br />

nei poli industriali di Portove-<br />

Dalla Sic<strong>il</strong>ia<br />

Palermo<br />

Al pronto soccorso<br />

un codice argento<br />

per gli anziani<br />

Con un provvedimento a favore<br />

dei soggetti anziani a particolare<br />

rischio, sta per intervenire <strong>il</strong> Ministero<br />

della Salute che, grazie ad<br />

un’iniziativa ideata dalla Società<br />

italiana di gerontologia e geriatria,<br />

avvierà <strong>il</strong> Progetto integrato,<br />

sperimentale per un periodo di<br />

tre anni, denominato ”Codice Argento”.<br />

Verrà attivato un diverso<br />

livello identificativo nei Pronto<br />

Soccorsi – che si aggiunge ai codici<br />

già esistenti bianco, giallo,<br />

verde e rosso - che consentirà<br />

l’assistenza sanitaria e socio-sanitaria<br />

agli anziani frag<strong>il</strong>i, che richiedono<br />

interventi di sanità particolari,<br />

di merito e urgentemente<br />

incombenti.<br />

Per <strong>il</strong> momento <strong>il</strong> servizio sarà<br />

attivato in sole quattro regioni:<br />

Veneto, Toscana, Lazio e Sic<strong>il</strong>ia.<br />

In considerazione del permanente<br />

innalzamento dell’età media della<br />

popolazione, la prestazione si<br />

propone di dare risposte concrete<br />

ai bisogni di salute dell’anziano<br />

in difficoltà, sia al momento dell’ingresso<br />

del percorso di cura,<br />

vale a dire in sede di Pronto Soc-<br />

sme e Portoscuso. “Non siamo riusciti – ha<br />

aggiunto <strong>il</strong> dirigente sindacale – a sv<strong>il</strong>uppare<br />

nuovi settori produttivi. L’artigianato non è<br />

sostenuto con dovuta attenzione dal potere<br />

politico locale e regionale, <strong>il</strong> turismo rimane<br />

al «mordi e fuggi» dei mesi estivi, la politica<br />

ambientale è orientata ad imbalsamare <strong>il</strong> territorio<br />

(a vantaggio di chi già possiede) e<br />

non a sostenere lo sv<strong>il</strong>uppo economico ecocompatib<strong>il</strong>e,<br />

le nostre intelligenze e i nostri<br />

giovani sono costretti ad emigrare per realizzare<br />

le loro ricerche, i loro studi”.<br />

In questo contesto, anche la qualità della vita<br />

peggiora, poiché è carente – secondo <strong>il</strong> dirigente<br />

<strong>Fnp</strong> – se non assente un’economia<br />

sociale legata a migliorare le condizioni socio<br />

culturali del vivere civ<strong>il</strong>e e i servizi alla<br />

persona.<br />

TERRITORIO<br />

FNP-SULCIS-IGLESIENTE<br />

Il territorio della <strong>Fnp</strong>-Sulcis-Iglesiente<br />

comprende 23 Comuni suddivisi in due<br />

Distretti Sanitari: Iglesias (7 comuni) e<br />

Carbonia (16 Comuni).<br />

Dall’ultimo censimento (2005) risultano<br />

circa 132.000 residenti: 49.000 nell’Iglesiente<br />

e 83.000 nel Sulcis. La consistenza<br />

delle persone anziane (ultra sessantacinquenni)<br />

è di circa 23.000 con le donne<br />

più numerose degli uomini.<br />

Il numero delle pensioni supera le 35.000<br />

con una media mens<strong>il</strong>e di euro 750.<br />

corso, che in seguito alle dimissioni<br />

dalla struttura che lo ha inizialmente<br />

assunto in carico. Un<br />

progetto quanto mai opportuno,<br />

dunque, finalizzato allo scopo di<br />

rivedere, per poi ri-qualificare,<br />

l’assistenza socio-sanitaria dei<br />

soggetti anziani, con particolare<br />

riferimento ai pazienti ad alto rischio<br />

e non-autosufficienti.<br />

Un po’ a tutti, prima o poi, può<br />

succedere di dovere fare ricorso<br />

alle prestazioni sanitarie di un<br />

Pronto Soccorso della propria<br />

città, in maniera più o meno urgente,<br />

a seconda della gravità del<br />

trauma subìto o del malessere.<br />

È un’esperienza della quale se ne<br />

farebbe volentieri a meno, che<br />

vorresti non ti succedesse mai;<br />

ma che, purtroppo, rimane una<br />

componente imponderab<strong>il</strong>e e imprevedib<strong>il</strong>e<br />

che fa parte della vita<br />

quotidiana di ognuno di noi, essendo<br />

soggetti esposti ad un’infinita<br />

serie di possib<strong>il</strong>i rischi accidentali,<br />

o di malesseri manifestati<br />

dal proprio organismo.<br />

Vivere una tale esperienza di sicura<br />

fibr<strong>il</strong>lazione, che comunque<br />

costringe ad andare incontro alla<br />

sofferenza, ha necessità di procurarsi<br />

risposte chiare e immediate,<br />

di interventi solleciti, di persone<br />

con una esperienza professionale<br />

che abbia carattere urgentistico,<br />

che si prendano carico all’istante<br />

della situazione, senza che si<br />

venga investiti dagli eventi e che<br />

possano essere un valido e costante<br />

sostegno. Componenti che,<br />

spesso, possono divenire <strong>il</strong> fattore<br />

determinante della vita o della<br />

morte.<br />

Ma l’aspetto che, ancor di più,<br />

incrementa esponenzialmente <strong>il</strong><br />

disagio e lo sconforto che <strong>il</strong> soggetto<br />

vive in un delicato momento<br />

di bisogno, consiste nel ritrovarsi<br />

in ambienti d’intervento sanitario<br />

assolutamente poco adeguati<br />

ad ospitare emergenze, che<br />

risulti confacente alla quantità di<br />

pazienti in attesa di cure: strutture<br />

fatiscenti, carenza d’igiene,<br />

una patologica insufficienza dell’organico<br />

di personale medico e<br />

paramedico. Dove, troppo spesso,<br />

si vengono a verificare delle<br />

sconvenienti situazioni nella sale<br />

d’aspetto, che vedono una commistione<br />

di giovani e anziani,<br />

ubriachi e drogati, donne e bambini;<br />

tutti quanti costretti, contemporaneamente<br />

e in maniera<br />

inopportunamente promiscua, ad<br />

interminab<strong>il</strong>i e pericolose attese<br />

nello stesso angusto spazio.<br />

In tali situazioni, i soggetti più<br />

deboli, quali sono gli anziani, vivono<br />

l’esperienza in maniera particolarmente<br />

dolorosa e traumatizzante.<br />

Condizioni che generano<br />

fac<strong>il</strong>mente stress psico-emotivi,<br />

che aggravano le già esistenti<br />

situazioni di disagio.<br />

La Federazione dei Pensionati<br />

della <strong>Cisl</strong> della Provincia di Palermo,<br />

da sempre sensib<strong>il</strong>izzata e<br />

coinvolta nelle problematiche<br />

economiche, sociali e sanitarie<br />

degli anziani che rappresenta, accoglie<br />

con un particolare interesse<br />

questa preziosa novità, che appare<br />

mirata ad attenuare le complesse<br />

e delicate difficoltà di una<br />

categoria di individui, considerevolmente<br />

numerosa, che viene<br />

costretta a sopportare, con frequenza<br />

costante, eccessive e gravi<br />

disattenzioni da parte di una<br />

società che si autodefinisce civ<strong>il</strong>e.<br />

La <strong>Fnp</strong>, infatti, s’impegna sin<br />

da subito a vig<strong>il</strong>are sull’attuazione<br />

reale e concreta di questo nuovo<br />

progetto, che dovrà coinvolgere<br />

tutti i Pronto Soccorsi esistenti<br />

nel territorio palermitano.<br />

Certamente ne verificheremo <strong>il</strong><br />

livello di qualità e <strong>il</strong> relativo gradimento<br />

da parte dei soggetti che<br />

ne saranno destinatari. Il nostro<br />

auspicio è quello, infatti, che<br />

l’efficacia di questo “Codice Ar-<br />

“Nella nostra realtà i giovani, e purtroppo<br />

anche i non giovani, si trovano davanti all’unica<br />

soluzione: emigrare. Il dramma è che<br />

anche molti emigrati degli anni passati, a<br />

causa della crisi attuale sono costretti a rientrare<br />

per la chiusura delle fabbriche e la conseguente<br />

perdita del posto di lavoro”.<br />

Collocare i problemi della categoria nel contesto<br />

territoriale è <strong>il</strong> metodo suggerito dai sacri<br />

testi sindacali. Le 12 leghe territoriale<br />

l’hanno fatto durante <strong>il</strong> percorso congressuale<br />

concluso <strong>il</strong> 5 febbraio. Ai vertici delle<br />

priorità la <strong>Fnp</strong> iglesiente mette l’urgenza di<br />

definitive disposizioni e direttive in ordine<br />

ai regolamenti applicativi della Legge Regionale<br />

n 23 del 2005, che recepisce i principi<br />

fondamentali della 328 del 2000. “Affinché<br />

si operi in modo omogeneo e in spirito<br />

di giusta uguaglianza e di opportunità su tutto<br />

<strong>il</strong> territorio della Sardegna, sia nel sanitario<br />

che nel sociale”, spiega Agus. Nei congressi<br />

di Lega è stato sottolineato, con insistenza<br />

unanime, che nel territorio venga potenziata<br />

ed allargata la gamma dei servizi sanitari<br />

specialistici (soprattutto cardiologia,<br />

gento” possa consentire agli anziani<br />

di potere far fronte in modo<br />

migliore le vicissitudini della loro<br />

esistenza.<br />

Messina<br />

Crescente<br />

povertà tra i<br />

pensionati<br />

In provincia di Messina sono state<br />

distribuite oltre diecim<strong>il</strong>a carte<br />

acquisti pressappoco tante quante<br />

in intere grandi regioni come<br />

Em<strong>il</strong>ia Romagna, Veneto, Toscana.<br />

È la cartina di tornasole della diffusa<br />

povertà che ormai colpisce<br />

un terzo delle famiglie messinesi<br />

e oltre la metà dei pensionati, i<br />

quali percepiscono trattamenti al<br />

di sotto della soglia della povertà.<br />

Nelle cento assemblee di lega,<br />

con la partecipazione di alcune<br />

migliaia di pensionati, questi temi,<br />

insieme con la carenza dei<br />

servizi sociali e l’inefficienza<br />

della sanità, sono stati i più dibattuti.<br />

Da S.Salvatore di Fitalia a Barcellona,<br />

cioè dal piccolo comune<br />

montano nel quale ormai sono rimasti<br />

esclusivamente anziani<br />

perché i giovani sono stati costretti<br />

ad emigrare alla ricerca di<br />

un lavoro, alla seconda città della<br />

provincia di Messina nella quale<br />

spesso la miseria è così evidente<br />

che persino alle mense dei poveri<br />

si fa fatica ad accedere, è emersa<br />

chiara e forte la volontà dei pensionati<br />

a rivendicare una vita più<br />

dignitosa.<br />

Nei quattro anni trascorsi per ben<br />

tre volte i pensionati messinesi<br />

hanno dato corso alle manifestazioni<br />

di massa più significative<br />

che <strong>il</strong> sindacato ha realizzato.<br />

I risultati purtroppo sono stati insignificanti<br />

a causa dell’impen-<br />

III<br />

oculistica, urologia, fisiatria, ortopedia), garantendo,<br />

con una migliore organizzazione,<br />

una risposta e presenza qualificata nei poliambulatori<br />

locali: Sono, infatti, proprio<br />

questi i settori clinici e sanitari che interessano<br />

gran parte delle persone anziane, moltissime<br />

delle quali non autosufficienti, ovvero<br />

parzialmente autosufficienti. Sottolineata<br />

la durata incomprensib<strong>il</strong>e ed inconcepib<strong>il</strong>e<br />

dei tempi d’attesa per visite e prestazioni<br />

specialistiche.<br />

Poche le risorse pubbliche rispetto al molto<br />

che manca. “Le somme disponib<strong>il</strong>i presso le<br />

Amministrazioni comunali, anziché aumentare<br />

– ha detto Agus – per rispondere alle<br />

mutate esigenze della popolazione anziana,<br />

o delle fasce più deboli della nostra comunità,<br />

si assottigliano sempre più”.<br />

Infine sul Fondo unico per la non autosufficienza,<br />

constatati i miglioramenti sul versante<br />

dell’assistenza domic<strong>il</strong>iare, conseguenti<br />

anche alle pressanti iniziative del sindacato,<br />

è urgente rafforzare gli interventi, garantendo<br />

un modello organizzativo più adeguato<br />

alle richieste. ✍<br />

nata del costo degli alimenti di<br />

prima necessità e in conseguenza<br />

di una perequazione e di un paniere<br />

che sono ingiusti e penalizzanti<br />

per i pensionati.<br />

Ma nemmeno i comuni, e ancora<br />

peggio la Regione Sic<strong>il</strong>iana, hanno<br />

saputo lenire le condizioni di<br />

disagio dei pensionati. Spesso,<br />

anzi, l’hanno aggravata: così è<br />

stato per le addizionali Irpef,<br />

spesso al tetto massimo consentito<br />

dalla legge, per le tariffe (soprattutto<br />

della raccolta rifiuti e<br />

dell’acqua) insopportab<strong>il</strong>i; per <strong>il</strong><br />

sistema sanitario organizzato sia<br />

nei tempi di attesa sia nella qualità<br />

delle prestazioni in maniera<br />

da costringere gli assistiti a rivolgersi<br />

ai privati.<br />

Le risorse per l’assistenza, per altro<br />

ad una percentuale dimezzata<br />

rispetto alla media nazionale,<br />

spesso disperse in tantissime rivoletti<br />

a danno delle priorità,<br />

esempio assistenza<br />

domic<strong>il</strong>iare,non hanno avuto un<br />

significativo ruolo positivo.<br />

Il congresso ha deciso di proseguire<br />

i confronti con le amministrazioni<br />

comunali per indurle a<br />

comportamenti accettab<strong>il</strong>i, di<br />

contribuire al rafforzamento delle<br />

politiche della federazione nazionale<br />

e regionale, affinché si crei<br />

un adeguato fondo per la non-autosufficienza,<br />

affinché i LEA diventino<br />

effettivi, affinché si realizzi<br />

una riduzione delle imposte<br />

a tutti i livelli, affinché ancora si<br />

pervenga a un paniere più coerente<br />

con la spesa reale dei pensionati,<br />

affinché la perequazione<br />

sia trimestrale e detassata.<br />

>>> altre notizie dalla Sic<strong>il</strong>ia<br />

a pagina IV


Dalla Sic<strong>il</strong>ia<br />

Ragusa<br />

Inaugurazione<br />

nuovi locali<br />

È stata inaugurata in Ragusa Via Ercolano,<br />

26, la nuova Sede della locale Lega <strong>Fnp</strong>,<br />

dell’Anteas e della Banca del Tempo.<br />

La nuova struttura, rispetto alla precedente<br />

allocazione, presenta i vantaggi di una<br />

maggiore centralità, di una consistente<br />

ampiezza e di servizi igienici a norma per<br />

disab<strong>il</strong>i.<br />

L’evento ha avuto come madrina d’eccezione<br />

la Segretaria Nazionale Mariuccia<br />

Di quattro che ha provveduto a tagliare <strong>il</strong><br />

simbolico nastro subito dopo la benedizione<br />

dei partecipanti eseguita da Padre Angelo<br />

Sparacino.<br />

Hanno fatto seguito, alla presenza di circa<br />

duecento invitati tra Organizzati e prossimi<br />

Soci, brevi interventi della stessa Segretaria<br />

Nazionale Mariuccia Diquattro, di<br />

Giovanni Avola Segretario Ust di Ragusa,<br />

di Calogero Gent<strong>il</strong>uomo Segretario Prov.le<br />

<strong>Fnp</strong>, e di Giovanni D’Antoni Segretario<br />

della Lega <strong>Fnp</strong> di Ragusa. Erano inoltre<br />

presenti <strong>il</strong> Presidente della Anteas Peppino<br />

Scribano e la Presidente della Banca del<br />

Tempo Marisa Emmolo.<br />

L’occasione è stata, altresì, propizia per ricordare<br />

lo scomparso Segretario Prov.le <strong>Fnp</strong><br />

Giovanni Vaccaro al quale è stata dedicata<br />

la Sala riunioni del nuovo locale con l’apposizione<br />

di una targa alla memoria. L’attività<br />

ricreativo - culturale, presso i nuovi locali,<br />

ha avuto inizio la stessa sera dopo la consumazione<br />

del previsto rinfresco.<br />

Pensionati postali –<br />

un anno nero<br />

L’anno 2008 per migliaia di pensionati<br />

sarà ricordato per un Natale vissuto nella<br />

più disperata costernazione.<br />

Il 2008 inizia con una novità di r<strong>il</strong>ievo, la<br />

finanziaria (art. 1, comma 221) fa obbligo<br />

ai sostituti d’imposta di richiedere a tutti i<br />

percettori di reddito conferma del diritto<br />

alle detrazioni d’imposta per i fam<strong>il</strong>iari a<br />

carico.<br />

Orbene, mentre gli altri enti previdenziali<br />

nel caso dei pensionati Inpdap e Inps si sono<br />

prontamente attrezzati sin dal mese di<br />

apr<strong>il</strong>e, l’Ipost ha inopinatamente richiesto<br />

gli elaborati tramite Caaf, con scadenza 3<br />

ottobre, poi prorogata al 23 dello stesso<br />

mese.<br />

Ai Caaf è stata fissata la scadenza del 10<br />

novembre poi prorogata al 14 successivo.<br />

A scadenze rispettate sia da parte dei pensionati,<br />

che dei Caaf, arriva inaspettatamente<br />

la sorpresa, stavolta però non nell’uovo<br />

di Pasqua, bensì anticipata dentro <strong>il</strong><br />

panettone di Natale!<br />

La tanto attesa 13^ mens<strong>il</strong>ità con <strong>il</strong> mese<br />

di dicembre a molti - ma veramente molti<br />

(trattasi di migliaia) - arriva falcidiata<br />

dal conguaglio fiscale a debito per l’entità<br />

corrispondente al numero dei fam<strong>il</strong>iari<br />

a carico, e per molti l’hanno quasi<br />

azzerata, non escludendo per alcuni anche<br />

ulteriori differenze da recuperare nei<br />

mesi successivi.<br />

Sic<strong>il</strong>ia IV<br />

Così la liberatoria quanto laconica motivazione:<br />

“per non aver inviato tramite Caaf<br />

la prescritta certificazione”.<br />

Viene da chiedersi: possib<strong>il</strong>e che un numero<br />

così ragguardevole di pensionati non<br />

abbia ottemperato alla richiesta?<br />

Ed ancora: possib<strong>il</strong>e che i Caaf di tutta Italia<br />

non si siano preoccupati di rispettare i<br />

termini di scadenza?<br />

E di fronte alla macelleria, sanguinaria<br />

strage degli innocenti, che si stava perpetrando<br />

con <strong>il</strong> taglio generalizzato a tutti i<br />

pensionati, a nessuno è venuto <strong>il</strong> sospetto<br />

che qualcosa di eccezionale stava per verificarsi?<br />

Ma altre domande sorgono spontanee: perché<br />

tanta inerzia nel dar seguito alle procedure<br />

necessarie (sei mesi rispetto agli altri<br />

Enti non sono cosa da poco)? E perché<br />

alle tante richieste di chiarimento tramite<br />

“numero verde” si continua a dire (scaricando<br />

la colpa ad altri) non è stata fatta nè<br />

inviata la prescritta certificazione? Di<br />

fronte a siffatta tensione, a tutti i pensionati<br />

che risulteranno essere in regola (e lo<br />

sono, potendo esibire la certificazioneconferma<br />

r<strong>il</strong>asciata dai Caaf) va restituito<br />

prontamente ciò che è stato “scippato”<br />

senza dover ricorrere al recupero del credito<br />

con <strong>il</strong> mod. 730, ad agosto!!! Di certo<br />

i malcapitati sono anche creditori di sincere<br />

scuse da parte della dirigenza dell’Istituto,<br />

con l’impegno solenne di “mai più<br />

cadere in tentazione di errori”.!<br />

Modelli Red - alcune<br />

incongruenze<br />

Da qualche anno, per la conferma di talune<br />

prestazioni gli Enti previdenziali si avvalgono<br />

di uno strumento noto come modello<br />

Red. Nulla da ridire, ma quello che<br />

si sta verificando per le pensioni di reversib<strong>il</strong>ità<br />

o per alcune di esse, in particolare<br />

con l’Ipost lascia un po’ perplessi.<br />

Com’è noto l’art. 1 c.41 della legge<br />

335/95 prevede riduzioni percentuali in<br />

rapporto ai redditi diversi dalle pensioni di<br />

reversib<strong>il</strong>ità.<br />

Si premette che lo strumento di rivelazione<br />

(Red) nella elencazione dei redditi non<br />

indica le pensioni a qualsiasi titolo percepite<br />

tanto in quanto le stesse sono demandate<br />

al casellario generale. Orbene si è<br />

constatato, almeno per alcuni casi, ma si<br />

teme non siano episodici, che <strong>il</strong> reddito<br />

della pensione diretta e quello di reversib<strong>il</strong>ità<br />

viene sommato, determinando tagli su<br />

queste ultime con percentuali del 25 o<br />

50% e conseguenti importi a debito del<br />

tutto inopportuni!<br />

Per l’Ipost, poi, lo strumento Red pare sia<br />

considerato Vangelo. Figuriamoci se <strong>il</strong> casellario<br />

generale può sbagliare! Invece<br />

non è così... e a nulla valgono le evidenti<br />

documentate precisazioni!<br />

Giriamo a chi di dovere un modesto suggerimento.<br />

Nella tipologia dei redditi alla voce A del<br />

modello Red si inseriscano altre due voci:<br />

- redditi da pensioni dirette, - redditi da<br />

pensione di reversib<strong>il</strong>ità, onde consentire<br />

ai Caaf di indicare gli importi al pari degli<br />

altri redditi ivi previsti.<br />

Con un risultato duplice: per <strong>il</strong> dichiarante<br />

di trovarsi in possesso di un documento<br />

che certifichi l’esatta entità dei suoi reddi-<br />

Anteas Palermo<br />

L’Anteas, nasce dalla spinta di esperienze<br />

locali sostenute e promosse dalla <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong>.<br />

Promossa dagli anziani, è aperta anche ai<br />

giovani e a coloro che condividono l’impegno<br />

della solidarietà civ<strong>il</strong>e e sociale.<br />

Grazie ai livelli di coordinamento nazionale<br />

e regionale, organizza attività di<br />

studio e approfondimento, informazioni<br />

e aggiornamenti legislativi, formazioni<br />

di volontari e promuove <strong>il</strong> dialogo tra gli<br />

associati e priv<strong>il</strong>egia attività che nascono<br />

come risposta a bisogni locali.<br />

Le principali aree d’impegno dell’Anteas<br />

sono:<br />

Assistenza: Visite periodiche a sostegno<br />

di persone residenti in centri anziani e<br />

case di riposo.<br />

Sociale: Rivolto al disbrigo di pratiche di<br />

qualsiasi natura con relativa assistenza.<br />

Cultura e tempo libero:<br />

- Insegnamento degli antichi mestieri ai<br />

giovani; - Pomeriggi danzanti e serate<br />

musicali; - Mostre, attività ricreative, gite;<br />

- Gestioni circoli sociali; - Attività<br />

manuali e artistiche; - Corso d’Inglese; -<br />

Corsi di informatica; - Tornei di carte e<br />

dama; - Animazioni e cineforum; - Attività<br />

fisica; - Conferenze monotematiche.<br />

La sede provinciale<br />

si trova a Palermo in<br />

Via della Libertà n° 78<br />

Tel. 091-7302862<br />

Orario: 10.00-13.00/16.30-19.30<br />

dal Lunedì al Venerdì<br />

ti; per <strong>il</strong> casellario generale con <strong>il</strong> compito<br />

di ratifica e/o le rettifiche, se ce ne fossero,<br />

renderle note agli aventi diritto per le<br />

eventuali osservazioni, prima di procedere,<br />

come in atto avviene, a modifiche di<br />

qualsiasi prestazione.<br />

Enna<br />

I Congressi di Lega<br />

La Segreteria <strong>Fnp</strong> di Enna ha completato i<br />

Congressi di Lega.<br />

In tutte le sedi è emersa una distorta informazione<br />

sulla posizione assunta dalla <strong>Cisl</strong>,<br />

riguardando i nuovi contratti e i diritti dei<br />

pensionati.<br />

Quindi <strong>il</strong> nostro compito è stato molto arduo<br />

perché abbiamo dovuto spiegargli che<br />

la <strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong> non sono conniventi con <strong>il</strong><br />

Governo, ma che in questo momento diffic<strong>il</strong>e<br />

di crisi e soprattutto perché questo<br />

Governo ha una maggioranza tale, che se<br />

ne frega dei nostri scioperi, quindi abbiamo<br />

scelto la via della concertazione e, devo<br />

dire che ald<strong>il</strong>à delle maldicenze si è ottenuto<br />

dei risultati abbastanza soddisfacenti,<br />

ma, siamo consapevoli, che è meglio<br />

poco che niente. Naturalmente, hanno<br />

preso <strong>il</strong> sopravvento i problemi del territorio,<br />

dove viene rimproverato una linea<br />

morbida della <strong>Cisl</strong> rispetto alle bollette<br />

della spazzatura; acqua; tassa sui depuratori<br />

inesistenti o non funzionanti.<br />

Alla fine, comunque è prevalso <strong>il</strong> buon<br />

senso e questa Segreteria si è ripromessa<br />

per <strong>il</strong> prossimo futuro un impegno maggiore<br />

verso questi problemi molto onerosi<br />

e sentiti dai nostri Pensionati.<br />

Catania<br />

Coordinamento Donne<br />

Protagonismo al femmin<strong>il</strong>e, forte e numerosa<br />

la presenza delle donne nel sindacato<br />

e negli organismi, con assunzioni di cariche<br />

dirigenziali. Sono questi i temi trattati<br />

nell’ultimo coordinamento donne di Catania<br />

diretto dalla coordinatrice Francesca<br />

Siragusa, con la presenza della coordinatrice<br />

regionale Pina Previtera e del Segretario<br />

Generale Marco Lombardo.<br />

Tale incontro con le donne, finalizzato alla<br />

prossima tornata congressuale, non a caso<br />

prevedeva come argomento all’ordine del<br />

Anteas Messina<br />

In occasione delle festività l’Associazione<br />

di volontariato Anteas Nova Spes Senectute<br />

di Messina ha organizzato una serata<br />

di intrattenimento per le persone anziane<br />

ospiti delle case di riposo della città.<br />

L’iniziativa si è svolta per <strong>il</strong> secondo anno<br />

consecutivo presso la Città del Ragazzo<br />

di Gravitelli, in collaborazione<br />

con le associazioni Prpsenectute ed Agape-Teatro<br />

Insieme.<br />

I 40 anziani presenti, una parte dei quali<br />

non-autosufficienti, hanno trascorso, con<br />

<strong>il</strong> sostegno dei volontari delle associazioni,<br />

momenti di serenità, di sollievo, di<br />

socializzazione e di allegria, ascoltando<br />

musiche, suoni e versi della tradizione<br />

del Natale offerti dall’esibizione di Salvatore<br />

Vinci con la zampogna, Cacciola<br />

con la chitarra, Salvatore Currò con <strong>il</strong><br />

tamburello e da Pippo Bonaccorso con le<br />

poesie dialettali.<br />

Gli anziani hanno poi preso parte ad una<br />

tombolata che si è conclusa con la distribuzione<br />

di premi per tutti i partecipanti.<br />

A conclusione della serata gli attori dell’Associazione<br />

Agape-Teatro Insieme<br />

hanno rappresentato presso <strong>il</strong> teatro Pirandello<br />

la commedia “Civitoti in pretura...”<br />

con la regia di Pippo Cicciò.<br />

“nova spes senectute”<br />

Ass. di Volontariato Anteas<br />

Promossa dalla <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong><br />

Via Pericolanti n.7 - 98122 Messina<br />

Tel. 090363577<br />

Cell. 3477342335 – 3409627210<br />

Ema<strong>il</strong>: anteasnovaspes.me@alice.it<br />

giorno “La donna negli organismi; risorsa<br />

e valore aggiunto del sindacato”.<br />

Molto soddisfacente e numerosa è stata la<br />

partecipazione delle donne che hanno contribuito<br />

ai lavori, dando vita ad un ampio,<br />

interessante e approfondito dibattito.<br />

Sono stati affrontati i temi della presenza<br />

femmin<strong>il</strong>e, non solo nel mondo del lavoro,<br />

ma anche e soprattutto nel sindacato, dove<br />

le donne possono esprimere al massimo le<br />

proprie capacità caratteriali, umane e sociali<br />

con assunzioni responsab<strong>il</strong>i di cariche<br />

dirigenziali. È stata accolta favorevolmente<br />

la norma che prevede <strong>il</strong> 30% di presenza<br />

femmin<strong>il</strong>e nelle liste congressuali e l’elezione<br />

di un numero non inferiore al 20%<br />

degli eleggib<strong>il</strong>i di entrambi i sessi.<br />

I lavori si sono chiusi con l’intervento della<br />

coordinatrice regionale Pina Previtera e<br />

le conclusioni del Segretario Generale<br />

Marco Lombardo.<br />

Crescita della <strong>Fnp</strong> nei<br />

comuni di Barcellona<br />

e Terme Vigliatore<br />

I congressi realizzati sono la conferma che<br />

<strong>il</strong> lavoro sin qui fatto è stato positivo.<br />

A Barcellona infatti, nella partecipatissima<br />

assemblea congressuale è stata allargata la<br />

dirigenza che adesso comprende anche<br />

colleghi provenienti da quartieri e dalla<br />

frazioni più importanti ( si ricorda che<br />

Barcellona ha 42m<strong>il</strong>a abitanti e 7m<strong>il</strong>a pensionati).<br />

A chiusura tesseramento 2008 <strong>il</strong> numero<br />

degli iscritti è superiore rispetto a quello<br />

della data di avvio del progetto di proselitismo:<br />

siamo passati da n. 1250 di maggio<br />

2008 a 1420 in chiusura tesseramento.<br />

Ovviamente questi risultati sono parziali e<br />

ulteriormente migliorab<strong>il</strong>i nel primo semestre<br />

dell’anno corrente. Intanto abbiamo<br />

anche provveduto a meglio attrezzare la<br />

lega.<br />

A Terme Vigliatore non solo siamo riusciti<br />

a contenere <strong>il</strong> rischio di perdita di soci, ma<br />

sia con la nomina di delegato della Sig.ra<br />

Leonti, e sia con la realizzazione di recapiti<br />

settimanali siamo riusciti anzi a migliorare.<br />

Difatti gli iscritti da maggio a novembre<br />

2008 sono passati da 300 a 332.<br />

L’obiettivo, ora più vicino, è di aprire al<br />

più presto possib<strong>il</strong>e una sede.


Pensionati<br />

marzo 2009<br />

Friuli-Venezia Giulia<br />

Veneto - Friuli-V. Giulia<br />

Trentino - Alto Adige<br />

I pensionati della <strong>Cisl</strong> sulla<br />

questione delle liste d’attesa<br />

di MARIATERESA BAZZARO*<br />

perplessità in casa dei pensionati della <strong>Cisl</strong><br />

Fvg sul testo di legge che dovrebbe ridurre i<br />

C’è<br />

tempi d’attesa sulle prescrizioni delle visite<br />

diagnostiche. All’indomani dell’audizione pubblica di<br />

giovedì scorso, infatti, <strong>il</strong> segretario della <strong>Fnp</strong> regionale,<br />

Gianfranco Valenta spiega: “Ferma restando l’innegab<strong>il</strong>e<br />

necessità di regimare i tempi e dare risposte<br />

rapide e sicure agli utenti, non vorremmo che quella<br />

messa in campo si rivelasse una iniziativa di pura facciata,<br />

anziché un obiettivo concreto”. Perplessità che<br />

nascono non solo dal<br />

mancato monitoraggio ci viene anche dall’esiguo<br />

delle criticità ravvisate fi- finanziamento che l’avvio<br />

no ad oggi, ma anche da della legge prevede: 1 mi-<br />

alcune lacune di fondo. lione di euro, che suddiviso<br />

Innanzitutto, <strong>il</strong> mancato tra le sette aziende presenti<br />

inserimento nella norma sul territorio, rappresenta<br />

della richiesta, già da ben poca cosa”.<br />

tempo avanzata dalla Per la federazione dei pen-<br />

<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong>, di creare un sionati <strong>Cisl</strong>, infatti, incre-<br />

‘call center’ regionale per mentare le risposte diagno-<br />

fornire risposte su dove stiche, operando su una ve-<br />

poter fruire della prestaziora appropriatezza del bisone<br />

necessaria nell’ambito gno, presupporrebbe un in-<br />

del servizio regionale. cremento dell’ut<strong>il</strong>izzo dei<br />

“Non vorremmo – com- macchinari dalle 6 ore atmenta,<br />

infatti, Valenta – tuali alle 12 previste; un<br />

che operando solo sulla ri- impegno che comporta nechiesta,<br />

l’obiettivo fosse cessariamente un aumento<br />

quello di favorire o incre- di personale, già oggi inmentare<br />

le strutture privasufficiente.te”. “Un’opinione – ag- “Alla Commissione regiogiunge<br />

<strong>il</strong> segretario – che nale – conclude Valenta –<br />

Presso l’Università agli Studi di Trieste, si è tenuta<br />

la cerimonia di consegna del premio di laurea<br />

istituito dalla <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Regionale destinato a<br />

premiare la titolare di laurea per tesi sull’assistenza<br />

agli anziani. La necessità e l’idea di istituire una borsa<br />

di studio al titolare di laurea per tesi sull’assistenza<br />

agli anziani viene dalla necessità di avere un contributo<br />

importante alla discussione sul problema della residenzialità<br />

volta al raggiungimento dei migliori risultati<br />

in materia di assistenza agli anziani. L’iniziativa è<br />

stata lodata dal Magnifico<br />

Rettore che ha sottolineato<br />

la lungimiranza di<br />

forme di sostegno allo<br />

studio come quella istituita<br />

dalla <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> regionale,<br />

perché costituiscono<br />

un momento di integrazione<br />

concreta tra studio<br />

e territorio e perché si rivolgono<br />

a situazioni attuali,<br />

soprattutto per l’alta<br />

presenza di anziani in regione<br />

che ne ospita 10.500<br />

nelle case di riposo.<br />

Il premio istituito dalla<br />

<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> del Friuli Venezia<br />

Giulia è stato assegnato dal<br />

Magnifico Rettore dell’Università<br />

di Trieste, prof.<br />

Francesco Peroni e dal segretario<br />

regionale <strong>Fnp</strong>,<br />

Gianfranco Valenta alla<br />

dott.sa Valentina Zorzet<br />

titolare di laurea specialistica<br />

in ingegneria ed<strong>il</strong>e,<br />

con tesi dal titolo “Analisi<br />

e valutazione dei rischi ex<br />

art. 4 D.Lgs 626/94 nel caso<br />

di una residenza sanitaria<br />

assistenziale”.<br />

Dalla tesi si evidenzia che<br />

l’invecchiamento della popolazione<br />

nazionale e regionale<br />

attuale e futura pone<br />

problemi di elevata<br />

complessità. Secondo i dati<br />

Istat entro <strong>il</strong> 2021 in Italia<br />

gli ultra 65 anni aumenteranno<br />

del 32% passando a<br />

13.209.000 mentre gli ultra<br />

80 saranno 4.090.000 ben<br />

<strong>il</strong> 78% in più; anche la popolazione<br />

del Friuli-Venezia<br />

Giulia la classe degli<br />

ultra ottantacinquenni aumenterà<br />

maggiormente<br />

raggiungendo nel 2011 un<br />

aumento del 35%.<br />

Ciò significa che gli ultra<br />

ottantenni stanno aumentando<br />

in percentuale ben<br />

più dei sessantacinquenni.<br />

ci permettiamo di ricordare<br />

che per i reali bisogni di<br />

una sanità efficace ed efficiente,<br />

è poi necessario un<br />

reale coinvolgimento dei<br />

medici di medicina generale,<br />

primi tutori della salute<br />

del cittadino”. Da qui – secondo<br />

la <strong>Fnp</strong> – bisognerebbe<br />

partire per dare risposte<br />

rassicuranti, accanto a<br />

maggiori risorse finanziare<br />

a sostegno della legge e<br />

maggiori sinergie tra gli<br />

operatori.<br />

*Ufficio stampa <strong>Cisl</strong> Fvg<br />

Il prezioso contributo dei giovani<br />

alle tematiche degli anziani<br />

di MARISA SUSANNA*<br />

Gianfranco Valenta, segretario<br />

generale regionale <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong><br />

del Friuli Venezia Giulia<br />

Questo significa che l’intera<br />

età della vecchiaia si sta<br />

spostando verso fasce di età<br />

sempre maggiori.<br />

Il tempo che si dedica all’assistenza<br />

dell’anziano di<br />

certo non diminuisce e<br />

quindi non diminuisce la<br />

necessità di servizi idonei .<br />

La <strong>Fnp</strong> regionale ritiene vi<br />

sia l’urgente necessità da<br />

parte delle istituzioni nazionali,<br />

della Regione e degli<br />

Enti locali, di adoperarsi al<br />

fine di articolare in modo<br />

nuovo <strong>il</strong> sistema sociale e<br />

sanitario, aprendo un tavolo<br />

di concertazione con le organizzazioni<br />

sindacali, al<br />

fine di dare rappresentanza<br />

a tutte le fasce deboli, nel<br />

rapporto con le istituzioni e<br />

la politica a tutti i livelli.<br />

Di conseguenza vi è la necessità<br />

di conoscere ed affrontare<br />

i grandi mutamenti<br />

sociali ed economici che<br />

sono in atto, e viene l’obbligo<br />

di riflettere sulle modalità<br />

e gli strumenti con<br />

cui rendere vincente <strong>il</strong> nostro<br />

compito di dare rappresentanza<br />

ai bisogni dei pensionati.<br />

Per fare questo, e<br />

farlo bene, credo sia indispensab<strong>il</strong>e<br />

aggiornare i nostri<br />

strumenti di analisi e<br />

AUdine presso la sede della Regione, si è tenuto<br />

un incontro tra l’Assessore alla salute e alla protezione<br />

sociale Kosic ed i Sindacati regionali dei<br />

pensionati Spi Cg<strong>il</strong>, <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> e U<strong>il</strong>p U<strong>il</strong>. Hanno partecipato<br />

all’incontro per l’<strong>Fnp</strong> del Friuli-Venezia Giulia,<br />

<strong>il</strong> segretario generale, Gianfranco Valenta, e la segretaria<br />

per le politiche socio-assistenziali, Marisa Susanna.<br />

L’incontro, atteso da molto tempo, si è incentrato essenzialmente<br />

sullo stato di attuazione del Fondo per<br />

l’autonomia possib<strong>il</strong>e<br />

(Fap). La richiesta unitaria<br />

è stata quella di destinare<br />

su questo versante i<br />

fondi messi a b<strong>il</strong>ancio per<br />

finanziare la quota aggiuntiva<br />

regionale di 20<br />

euro mens<strong>il</strong>i sulla Carta<br />

acquisti varata dal Governo.<br />

Le circa 3.000 social<br />

card attivate fino a<br />

questo momento in regione,<br />

secondo i calcoli dei<br />

sindacati, comportano una<br />

spesa annua inferiore al<br />

m<strong>il</strong>ione di euro, a fronte<br />

dei 5 stanziati dalla Finanziaria<br />

2009: la proposta è<br />

di mantenere fermi tali<br />

fondi sul capitolo welfare,<br />

destinandoli in modo più<br />

efficace al sostegno delle<br />

famiglie, sia rafforzando<br />

l’assistenza domic<strong>il</strong>iare ai<br />

non autosufficienti, garantita<br />

dal Fondo per l’autonomia<br />

possib<strong>il</strong>e (Fap).<br />

Abbiamo presentato le seguenti<br />

richieste: potenziare<br />

i servizi territoriali per garantire<br />

la presa in carico<br />

integrata di tutte le perso-<br />

comprensione di quello che<br />

avviane intorno a noi, rinnovando<br />

la nostra forza innovativa<br />

con forza propulsiva<br />

e progettuale, perché<br />

questo è fare sindacato.<br />

I problemi che oggi dobbiamo<br />

affrontare sono <strong>il</strong> frutto<br />

di politiche ultraliberiste<br />

orientate allo smantellamento<br />

dello stato sociale.<br />

Sono politiche e scelte che<br />

per legittimarsi affastellano<br />

numeri e dati, con questi<br />

numeri e dati <strong>il</strong> sindacato<br />

deve confrontarsi per dare<br />

risposte ai problemi degli<br />

anziani che esigono risposte<br />

che trovano legittimità<br />

solo se si fondano su principi<br />

solidali ed etici, che sono<br />

i principi della <strong>Cisl</strong>.<br />

La <strong>Fnp</strong> ritiene di continuare<br />

ad istituire anche per l’anno<br />

ne non autosufficienti e la<br />

definizione dei Piani personalizzati<br />

di assistenza;<br />

confermare a 35.000 euro<br />

<strong>il</strong> tetto per l’Isee per erogare<br />

sostegni economici; garantire<br />

maggiore sostegno,<br />

graduandolo in ragione<br />

della loro capacità economica,<br />

alle famiglie che<br />

provvedono in proprio ad<br />

accudire i propri anziani,<br />

dare maggior sostegno,<br />

graduandolo in ragione<br />

della loro capacità economica<br />

alle famiglie che si<br />

avvalgono di un’assistente<br />

fam<strong>il</strong>iare (badante) estendendo<br />

l’intervento fino ai<br />

contratti da 20 ore settimanali<br />

(attualmente <strong>il</strong> minimo<br />

è di 25 ore) al fine di incentivare<br />

l’emersione del<br />

lavoro irregolare.<br />

Per quanto riguarda l’ut<strong>il</strong>izzo<br />

dell’Isee in presenza<br />

di eventi che riducano <strong>il</strong><br />

reddito fam<strong>il</strong>iare (mob<strong>il</strong>ità,<br />

cassa integrazione, disoccupazione,<br />

ecc.) l’assessore<br />

Vladimir Kosic si è ri-<br />

accademico 2009 una borsa<br />

di studio al fine di premiare<br />

gli specializzandi o specialisti<br />

in geriatria delle Università<br />

di Udine e Trieste,<br />

perché sicuramente ci daranno<br />

qualche strumento in<br />

più per affrontare con competenza<br />

e sicurezza i problemi<br />

degli anziani di oggi<br />

e di domani .<br />

Compito della <strong>Fnp</strong> è chiedere<br />

al governo politiche<br />

forti allo scopo di favorire <strong>il</strong><br />

riconoscimento ed <strong>il</strong> rispetto<br />

dei diritti delle persone<br />

anziane anche mediante l’adeguamento<br />

dell’offerta di<br />

servizi e strutture, migliorando<br />

le condizioni di vita<br />

dei pensionati e delle loro<br />

famiglie, dei non autosufficienti<br />

e dei cittadini tutti.<br />

*Segretaria regionale <strong>Fnp</strong><br />

I<br />

Responsab<strong>il</strong>i di Redazione<br />

Luigi Buratto - Giorgio Comisso -<br />

Giuliano Zambelli - Thea Renzler -<br />

Aldo Barzon<br />

Hanno collaborato a questo numero:<br />

G<strong>il</strong>berto Sartorel (Cura e coordinamento)<br />

- Corinna Gomboso - Bruno<br />

Muzzatti.<br />

Più fondi per l’assistenza ai<br />

non autosufficienti in casa<br />

servato di prevedere una<br />

proroga al Regolamento.<br />

Abbiamo confermato la<br />

necessità di attivare strumenti<br />

che consentano di<br />

misurare in tempo reale lo<br />

stato dell’arte su tutto <strong>il</strong><br />

territorio regionale e di<br />

rafforzare i Servizi Sociali<br />

dei Comuni, dotandoli del<br />

personale necessario.<br />

Abbiamo preso atto che si<br />

vuol far diventare la Cartella<br />

sociale informatizzata<br />

l’unico supporto gestionale<br />

che tutto <strong>il</strong> sistema regionale<br />

dei servizi sociali deve<br />

obbligatoriamente ut<strong>il</strong>izzare,<br />

per monitorare tutti<br />

gli interventi – sanitari, so-<br />

cio-sanitari e sociali – non<br />

solo quelli del Fap, per sostenere<br />

le persone non autosufficienti<br />

e per alimentare<br />

con tutti i dati indispensab<strong>il</strong>i<br />

<strong>il</strong> sistema informativo<br />

regionale. Siamo<br />

d’accordo, a patto che gli<br />

annunci si tramutino in fatti<br />

concreti nel tempo più<br />

breve: è da troppo tempo<br />

che si va avanti a tentoni,<br />

senza disporre di dati affidab<strong>il</strong>i<br />

che fotografino, in<br />

tempo reale, lo stato gestionale<br />

effettivo, in tutto <strong>il</strong><br />

territorio regionale, di un<br />

così importante strumento<br />

per <strong>il</strong> sostegno alle persone<br />

non autosufficienti, assistite<br />

a domic<strong>il</strong>io.<br />

Dal momento che a distanza<br />

di otto mesi non ci è<br />

stato ancora fornito un<br />

monitoraggio della gestione<br />

del Fap, con la conseguenza<br />

di una mancanza di<br />

dati che evidenzino per<br />

ciascun territorio la quota<br />

parte delle risorse impegnate,<br />

<strong>il</strong> numero delle persone<br />

che hanno richiesto<br />

di essere prese in carico e<br />

che alla data del 30 giugno<br />

2008 erano in attesa di essere<br />

prese in considerazione,<br />

<strong>il</strong> nostro giudizio non<br />

può che essere del tutto interlocutorio,<br />

in attesa dei<br />

risultati dei prossimi incontri<br />

che contiamo siano<br />

effettivamente convocati a<br />

breve termine.<br />

(M.S.)


Oltre 1000 pensionate e pensionati della Cg<strong>il</strong><br />

<strong>Cisl</strong> U<strong>il</strong> del Veneto sono giunti <strong>il</strong> 10 febbraio a<br />

Venezia da tutta la Regione, per consegnare al<br />

Presidente della Giunta 200.000 cartoline firmate da<br />

altrettanti cittadini, con le quali si chiede l’immediata<br />

approvazione della legge Regionale a sostegno delle<br />

persone non autosufficienti e delle loro famiglie.<br />

Questa importante iniziativa, si pone in continuità<br />

con la grande manifestazione di Verona del 3 ottobre<br />

2008, nella quale in migliaia si sono dati appuntamento<br />

per discutere di<br />

problematiche che coinvolgono<br />

direttamente oltre<br />

150.000 persone della<br />

nostra Regione, 30.000<br />

delle quali giovani portatori<br />

di handicap e vittime<br />

di tragici incidenti stradali.<br />

A Verona in tanti<br />

hanno riproposto con<br />

forza la necessità che <strong>il</strong><br />

Veneto si doti di una legge<br />

specifica, peraltro attesa<br />

da anni e molto sentita dai<br />

cittadini. E proprio da Verona<br />

è partita l’iniziativa<br />

della raccolta di firme da<br />

apporre su un’apposita<br />

cartolina indirizzata al<br />

Presidente della Giunta<br />

Regionale.<br />

Con questa legge si chiede,<br />

da un lato di riorganiz-<br />

zare e razionalizzare<br />

quanto già oggi si spende<br />

complessivamente per la<br />

non autosufficienza e, dall’altro<br />

di attivare potenziare<br />

e qualificare la rete<br />

dei servizi a favore delle<br />

persone che si trovano in<br />

particolare stato di biso-<br />

Veneto II<br />

Manifestazione unitaria a Venezia per i diritti dei meno fortunati<br />

Lo sbarco dei m<strong>il</strong>le per la legge<br />

sulla non autosufficienza<br />

di LUIGI BURATTO*<br />

gno e delle loro famiglie.<br />

Certo, servono risorse aggiuntive<br />

per realizzare<br />

questo progetto, ma queste<br />

possono essere trovare se<br />

Due momenti del corteo in movimento: qui sopra, mentre attraversa<br />

<strong>il</strong> ponte di Calatrava; nella foto sotto, nei pressi della<br />

Stazione FS di Venezia S. Lucia.<br />

c’è l’effettiva volontà politica<br />

di stab<strong>il</strong>ire delle priorità,<br />

guardando al valore<br />

assoluto della persona, che<br />

deve prevalere sugli interessi<br />

di parte, sulla propaganda,<br />

sull’immagine, sul<br />

marketing politico.<br />

Spendersi a sostegno delle<br />

persone in difficoltà e ten-<br />

dere una mano verso le famiglie<br />

che hanno bisogno<br />

di sentire la società e le<br />

Istituzioni solidali vicine, è<br />

<strong>il</strong> migliore investimento<br />

che si possa fare sulle proprie<br />

coscienze.<br />

L’impegno sul sociale è<br />

considerato a bassa “remunerazione<br />

politica”, forse<br />

perché non offre l’opportunità<br />

di tagliare nastri, ma<br />

sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o umano e<br />

culturale è espressione di<br />

civ<strong>il</strong>tà e come tale <strong>il</strong> suo<br />

valore non è misurab<strong>il</strong>e in<br />

euro.<br />

Ogni firma messa su queste<br />

cartoline è stato un<br />

pensiero rivolto a persone<br />

in difficoltà, per questo<br />

come sindacato dei pensionati<br />

Cg<strong>il</strong> <strong>Cisl</strong> U<strong>il</strong> vogliamo<br />

che queste decine<br />

di migliaia di pensieri entrino<br />

a far parte anche di<br />

quelli dei nostri legislatori<br />

Regionali.<br />

Le persone che noi rappresentiamo<br />

spesso sono colte<br />

dalla sfiducia perché le risposte<br />

non arrivano e temono<br />

che anche questa ennesima<br />

manifestazione<br />

cada nel vuoto, a prescindere<br />

dalle assicurazioni<br />

che i rappresentanti della<br />

Regione hanno dato, sulla<br />

Le cartoline depositate all’ingresso di Palazzo Balbi, sede della Giunta Regionale<br />

rapida approvazione della<br />

legge da parte del Consiglio<br />

Regionale, dopo che i<br />

due disegni di legge (uno<br />

di maggioranza e l’altro<br />

dell’opposizione) sono stati<br />

unificati.<br />

In ogni caso deve essere<br />

chiaro che la non autosufficienza<br />

è la nostra priorità<br />

e noi continueremo la nostra<br />

lotta fino a quando non<br />

avremo ottenuto delle risposte.<br />

*Segretario regionale<br />

La delegazione sindacale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> durante l’incontro con i rappresentanti<br />

della Giunta Regionale del Veneto, a seguito della<br />

presentazione delle 200m<strong>il</strong>a cartoline a sostegno della legge regionale<br />

per la non autosufficienza.<br />

200.000 firme<br />

per una legge sulla<br />

non autosufficienza<br />

di ADOLFO BERTI<br />

Ieri 1000 pensionati di Cg<strong>il</strong> <strong>Cisl</strong> U<strong>il</strong> hanno consegnato<br />

alla Regione Veneto 200.000 cartoline firmate da altrettanti<br />

cittadini che chiedono <strong>il</strong> varo di una legge regionale<br />

che crei e disciplini <strong>il</strong> fondo regionale per l’assistenza<br />

alle persone non autosufficienti.<br />

La pioggia battente e l’acqua alta non sono riuscite a far<br />

desistere i rappresentanti dei pensionati del Veneto dalla<br />

necessità di incalzare la Regione sulla urgenza di dare<br />

uno strumento normativo ed economico che dia sollievo<br />

ai 200.000 non autosufficienti della nostra regione e alle<br />

loro famiglie. Nell’incontro, che è seguito alla manifestazione,<br />

tra i rappresentanti sindacali e la Regione è<br />

emersa la volontà di approvare la legge per l’assistenza<br />

alle persone non autosufficienti nel più breve tempo<br />

possib<strong>il</strong>e, con l’impegno da parte del Presidente della<br />

quinta commissione cons<strong>il</strong>iare Bazzoni, di licenziare <strong>il</strong><br />

testo unificato dei disegni di legge di maggioranza e opposizione,<br />

tenendo conto delle osservazioni dei sindacati<br />

dei pensionati, già nel corso della giornata. Cosa che<br />

è puntualmente avvenuta. Adesso <strong>il</strong> disegno di legge è<br />

all’attenzione del Consiglio Regionale che è impegnato<br />

ad approvarlo in tempi rapidi.<br />

Riteniamo questo un primo risultato della pressione<br />

esercitata sulla regione con le assemblee di base tenute<br />

su tutto <strong>il</strong> territorio, con la grande manifestazione di oltre<br />

5000 pensionati del 3 ottobre 2008 a Verona, con la<br />

raccolta delle firme e con la manifestazione per la consegna<br />

delle 200.000 cartoline firmate, al presidente della<br />

Giunta Giancarlo Galan..<br />

La <strong>Fnp</strong> seguirà l’iter di approvazione di detta legge tenendo<br />

informati i propri iscritti su eventuali difficoltà<br />

che dovessero insorgere in Consiglio regionale.<br />

*Segretario generale pensionati <strong>Cisl</strong> del Veneto<br />

L’assessore alle politiche sociali, Stefano Valdegamberi, prende in consegna le cartoline


Il primo congresso territoriale della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Venezia,<br />

svoltosi presso la sala Cardinale Urbani di<br />

Zelarino nei giorni 5/6 Febbraio 2009, approva l’unificazione<br />

delle strutture sindacali di Venezia e Venezia<br />

Orientale in una unica della <strong>Cisl</strong> Veneziana. La decisione<br />

coglie l’esigenza di modulare la struttura organizzativa<br />

in funzione del governo dei processi con le<br />

controparti sociali ed istituzionali. Il primo congresso<br />

territoriale della nuova <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Venezia approva la<br />

relazione fatta a nome delle due Segreterie uscenti, ar-<br />

ricchita dagli interventi<br />

del segretario della <strong>Fnp</strong><br />

nazionale, Giuseppe Micalone,<br />

dal segretario della<br />

<strong>Fnp</strong> regionale, Adolfo<br />

Berti, e dai due segretari<br />

Ust, Lino Gottardello e<br />

Lorenzo De Vecchi, e dai<br />

congressisti intervenuti. Il<br />

Congresso condanna le<br />

ingiustizie ed i focolai di<br />

guerra presenti nel mondo<br />

e auspica che l’assistenza<br />

nelle varie forme deve essere<br />

assicurata ad ogni abitante<br />

del nostro pianeta.<br />

Condivide le prese di posizione<br />

provenienti dal mondo<br />

cattolico e fa proprie le<br />

Veneto III<br />

Si è svolto <strong>il</strong> primo crongresso unificato di Venezia<br />

Venezia: la prima volta<br />

da Congresso provinciale<br />

VICENZA<br />

parole del Santo Padre alla<br />

dirigenza <strong>Cisl</strong> nell’udienza<br />

svoltasi nei giorni scorsi.<br />

Il Congresso giudica debole<br />

e inadeguata la manovra<br />

governativa per affrontare<br />

la crisi, e richiama con forza<br />

l’applicazione dell’accordo<br />

del 10 luglio 2007,<br />

indebitamente disatteso.<br />

Il Congresso auspica una<br />

convergenza da parte della<br />

Cg<strong>il</strong> sulle nostre posizioni,<br />

ed esprime <strong>il</strong> riconoscimento<br />

alle Leghe e Delegazioni<br />

quale avamposto del<br />

sindacato nel territorio, alle<br />

quali va <strong>il</strong> doveroso ringra-<br />

La buona educazione<br />

imposta per legge...<br />

La notizia è di qualche tempo fa ma sempre interessante.<br />

Alcune norme non sono mai state messe per iscritto, forse<br />

perché implicite nel codice naturale della buona educazione,<br />

inciso nel nostro senso etico.<br />

Come quella di cedere <strong>il</strong> posto a sedere agli anziani sugli<br />

autobus, in treno o ancora sulle panchine dei parchi pubblici.<br />

Ma per evitare che qualcuno prenda alla leggera la nor-<br />

Novità per i pensionati delle Ferrovie<br />

Buone nuove sull’Edr<br />

Si rende noto che, la sentenza della Cassazione n.<br />

19560 del 21.9.2007, ha riconosciuto <strong>il</strong> diritto del<br />

combinato, disposto degli articoli 73 e 82 del Ccnl<br />

96/99, interpretandoli nel senso che l’Edr (elemento distinto<br />

retribuzione) va computato nell’assegno personale<br />

e pensionab<strong>il</strong>e.<br />

Si porta a conoscenza che gli interessati possono far valere<br />

<strong>il</strong> diritto a livello giudiziario.<br />

Sono esclusi tutti coloro che sono andati in pensione<br />

prima dell’1.6.1997, e quelli andati in pensione sottoscrivendo<br />

incentivazione alla pensione.<br />

Le sedi territoriali <strong>Fnp</strong> sono a disposizione per eventuali<br />

informazioni e per presentare le interruzioni dei termini.<br />

Ricordando che i benefici decorrono dalla data di presentazione<br />

della domanda d’interruzione per i cinque<br />

anni antecedenti.<br />

(R.B.)<br />

ziamento di tutta l’Assemblea.<br />

Dopo un percorso che ha<br />

visto la realizzazione di 54<br />

assemblee precongressuali<br />

siamo giunti all’odierna<br />

giornata con l’elezione del<br />

nuovo Direttivo, che annovera<br />

al suo interno una significativa<br />

presenza femmin<strong>il</strong>e<br />

indubbiamente derivata<br />

dalla attiva partecipazione<br />

delle donne alle assemblee<br />

di base.<br />

Questo Direttivo ha proceduto<br />

alla elezione del segretario<br />

generale nella persona<br />

dell’amico Francesco<br />

Piombo, <strong>il</strong> quale ha proposto<br />

e messo all’approva-<br />

zione Roberto Camatta<br />

come Segretario aggiunto<br />

e Maria Fucito, Dan<strong>il</strong>o<br />

Piazza e Ivo Tomaello quali<br />

componenti la Segreteria<br />

territoriale.<br />

La proposta è stata approvata.<br />

ma di buona educazione, a<br />

Vicenza, chi non cederà <strong>il</strong><br />

posto alle persone che hanno<br />

superato i settanta anni di<br />

età, verrà multato con somme<br />

da pagare che vanno dai<br />

25 ai 500 euro.<br />

Lo stesso vale per chi occupa<br />

<strong>il</strong> posto degli handicappati,<br />

delle donne incinte e<br />

non faccia sedere qualsiasi<br />

soggetto debole che abbia<br />

necessità e richieda espressamente<br />

ad una persona giovane<br />

e sana la cessione della<br />

panchina.<br />

Il comune di Vicenza non è<br />

nuovo alla regolamentazione<br />

delle attività lecite o proibite<br />

nelle aree verdi: qualche<br />

settimana fa era stato<br />

proibito di bivaccare sui<br />

prati, ed un giovane sorpreso<br />

a leggere un libro, sdraiato<br />

sulle aiuole, era stato<br />

multato.<br />

Provvedimento ritenuto eccessivo<br />

e successivamente<br />

sospeso. Su quello dei posti<br />

da cedere agli anziani, invece,<br />

non sembra esserci alcun<br />

segno di retrocessione.<br />

TREVISO<br />

Coordinamento donne verso<br />

<strong>il</strong> XVI congresso provinciale<br />

e continuo lavoro nei Coordinamenti<br />

fin qui svolto ha risposto all’esigenza di<br />

L’appassionato<br />

preparare donne sempre più idonee ad assumere<br />

impegni, anche consistenti, nell’Organizzazione<br />

sindacale, pronte a condividere l’onere della dirigenza<br />

ad ogni livello, ma che chiedono un occhio di riguardo<br />

rispetto ai tempi di lavoro effettivo. Infatti, spesso,<br />

come è noto le donne continuano a scontare <strong>il</strong> prezzo<br />

del ruolo loro assegnato nei diversi ambiti. Per questo,<br />

alle donne impegnate nelle Leghe, nelle Sedi, negli Or-<br />

ganismi, deve essere dato<br />

un giusto supporto, ed i<br />

coordinamenti territoriali<br />

(mai come ora) dovranno<br />

assolvere questa funzione.<br />

Quanto più profonda<br />

sarà la formazione di<br />

queste donne, sia specifica,<br />

sia quella proposta<br />

dalle segreterie, tanto più<br />

<strong>il</strong> loro apporto sarà ut<strong>il</strong>e per<br />

tutta l’Organizzazione.<br />

Questo richiede dei cambiamenti<br />

culturali che tardano<br />

ad arrivare, visto che dobbiamo<br />

ancora ricorrere alle<br />

quote o alle imposizioni regolamentari<br />

(o statutarie).<br />

I risultati sin qui raggiunti<br />

sono importanti, ma <strong>il</strong><br />

Coordinamento non può restare<br />

un’appendice per cui,<br />

per avere un ruolo più incisivo<br />

nell’ambito dell’Organizzazione,<br />

dovrà avere<br />

un’autonomia economica<br />

per la realizzazione dei<br />

propri progetti. Inoltre, dovrà<br />

cercarsi ed ottenere un<br />

ruolo politico che gli consenta<br />

di avere <strong>il</strong> giusto peso<br />

nel dibattito sindacale.<br />

Siamo consapevoli che sarà<br />

un percorso irto di ostacoli<br />

ma sono obiettivi che non<br />

vanno più rinviati ed <strong>il</strong> cui<br />

raggiungimento, che richiede<br />

maggiore disponib<strong>il</strong>ità<br />

a confrontarsi e riconoscimento<br />

dei cambiamenti<br />

avvenuti, potrà assicurare<br />

maggiore equ<strong>il</strong>ibrio tra le<br />

forze dell’Organizzazione.<br />

Occorre anche la disponib<strong>il</strong>ità<br />

di tutte le donne della<br />

<strong>Cisl</strong> a confrontarsi, mettere<br />

a disposizione idee e iniziative<br />

che servono a maturare<br />

proposte di contrattazione<br />

sui temi della conc<strong>il</strong>iazione<br />

per le donne attive e del riconoscimento<br />

del lavoro di<br />

cura.<br />

Si richiama, con orgoglio,<br />

la proposta fatta da questo<br />

Coordinamento per <strong>il</strong> riconoscimentodell’indispensab<strong>il</strong>e<br />

e prezioso lavoro di<br />

cura che, di fatto, viene<br />

svolto nella quasi totalità<br />

dalla donna, sopperendo a<br />

carenze istituzionali.<br />

A questo proposito raccogliamo<br />

dal territorio numerose<br />

richieste, che condividiamo,<br />

la cui soluzione sarebbe<br />

la rivalutazione dei<br />

contributi pensionistici s<strong>il</strong>enti<br />

già maturati in aggiunta<br />

a quelli figurativi<br />

che dovrebbero essere assegnati<br />

ai “lavori di cura”<br />

garantendo così una pensione<br />

dignitosa.<br />

È <strong>il</strong> caso di evidenziare che<br />

l’attuale pesante crisi economica<br />

avrà un effetto negativo<br />

soprattutto sulle<br />

donne perché da sempre,<br />

oltre ad uscire per prime<br />

dal mondo del lavoro, rice-<br />

veranno dei contraccolpi<br />

negativi dalla contrazione<br />

dei servizi sociali, quali as<strong>il</strong>i,<br />

non-prolungamento orario<br />

scolastico, assistenza ad<br />

anziani e disab<strong>il</strong>i.<br />

Quindi, la mancanza di opportuni<br />

sostegni graverà<br />

sulla famiglia che sarà la<br />

prima a pagarne le conseguenze.<br />

Inoltre, chiediamo particolare<br />

attenzione per gli anziani<br />

che rappresentano l’anello<br />

debole della nostra<br />

società, i quali non hanno<br />

tempo di aspettare anni migliori.<br />

Rammentiamo inoltre anche,<br />

la situazione precaria<br />

in cui continueranno a trovarsi<br />

quelle vedove che<br />

non potranno usufruire dei<br />

benefici previsti dalla legge<br />

133/08 che prevede l’abolizione<br />

del divieto di cumulo<br />

tra reddito da lavoro e<br />

pensione. Infatti, dovranno<br />

accontentarsi della loro<br />

pensione di reversib<strong>il</strong>ità<br />

anche avendo dei figli a carico.<br />

Sarà possib<strong>il</strong>e porvi<br />

rimedio?<br />

Facciamo nostre le riflessioni<br />

e le proposte della segreteria<br />

provinciale e come<br />

di consueto faremo la no-<br />

stra parte. In breve, l’attività<br />

svolta dal nostro Coordinamento<br />

in questo ultimo<br />

quadriennio, oltre al sostegno<br />

delle attività della Segreteria<br />

prevede:<br />

● un Convegno unitario<br />

sulla nostra Costituzione in<br />

vista del referendum con la<br />

partecipazione dell’on. Anselmi,<br />

sotto la Loggia dei<br />

Cavalieri a Treviso.<br />

● Una conferenza sul tema:<br />

“La rete dei servizi per le<br />

persone anziane nel territorio”<br />

con la partecipazione<br />

della Dott.ssa Barbara Brescancin<br />

responsab<strong>il</strong>e dei<br />

servizi per gli Anziani dell’Ulss<br />

9<br />

● Collaborazione con Anteas<br />

e Avess su progetti di<br />

volontariato e promozione<br />

alla salute avente per oggetto<br />

“Laboratorio territoriale<br />

per l’invecchiamento<br />

attivo”<br />

● Collaborato con <strong>il</strong> patronato<br />

Inas per regolarizzare<br />

gli immigrati.<br />

● Convegno presso la sala<br />

Marton della Provincia, in<br />

occasione dell’8 marzo, ed<br />

avente per tema la celebrazione<br />

del centenario della<br />

ricorrenza, presente la storica<br />

Marcella F<strong>il</strong>ippa<br />

● continua con regolarità <strong>il</strong><br />

lavoro e l’aggiornamento<br />

periodico del gruppo di<br />

donne che operano al funzionamento<br />

dello sportello<br />

di Segretariato Sociale di<br />

Treviso ormai da diversi<br />

anni(le ringrazio di cuore)<br />

che, con l’aiuto della segreteria<br />

provinciale, ha prodotto<br />

dei contatti periodici con<br />

le Ulss 7, 8, 9 con le quali è<br />

stato sottoscritto un protocollo<br />

d’intesa per affrontare<br />

le criticità che emergono<br />

dal lavoro dello sportello,<br />

nonché l’annoso problema<br />

delle liste d’attesa.<br />

L’impegno del Coordinamento,<br />

che ha visto la sottoscritta<br />

prendere contatto diretto<br />

con le donne delle<br />

Zone, anche al fine di realizzare<br />

in ciascuna Zona<br />

uno sportello di segretariato<br />

sociale, ha raggiunto l’obiettivo<br />

a Castelfranco Veneto<br />

grazie alla disponib<strong>il</strong>ità<br />

di iscritte ed iscritti della<br />

Zona stessa.<br />

Il prossimo futuro vedrà <strong>il</strong><br />

Coordinamento impegnato<br />

a:<br />

● Favorire <strong>il</strong> confronto e<br />

la collaborazione con le attive<br />

sui temi della violenza,<br />

discriminazione, solitudine,<br />

povertà, non autosufficienza.<br />

● Intensificare gli incontri<br />

sull’informazione e preven-<br />

zione della salute coinvolgendo<br />

anche le attive.<br />

● Collaborare con l’Anteas<br />

e con i servizi offerti dalla<br />

<strong>Cisl</strong> (Caaf, Adiconsum,<br />

ecc.)<br />

● Portare a termine l’obiettivo<br />

della creazione degli<br />

sportelli di segretariato sociale<br />

a Conegliano, Vittorio<br />

Veneto, Montebelluna ed<br />

Oderzo.<br />

Per concludere, desidero<br />

sottolineare che tutti, politici<br />

e Sindacati compresi,<br />

dobbiamo imparare a pensare<br />

e lavorare per la “persona”<br />

senza far distinzione<br />

fra giovani e vecchi, uomini<br />

e donne, bianco o nero. Il<br />

cambiamento ci sarà verso<br />

questa direzione se metteremo<br />

in pratica queste importanti<br />

parole: unità - responsab<strong>il</strong>ità,<br />

collaborazione e<br />

um<strong>il</strong>tà.<br />

Infine, ricordiamoci che un<br />

Sindacato forte come la<br />

<strong>Cisl</strong> deve dare un segnale<br />

forte di diritti e doveri.


Trentino/Alto Adige<br />

LA CRISI NON E’ UGUALE PER TUTTI<br />

In Italia, pensioni da fame<br />

di LUIGI CALIARI*<br />

La crisi e le gravi conseguenze soprattutto sulla vita<br />

dei lavoratori. L’angoscia di perdere <strong>il</strong> posto,<br />

di essere collocati in cassa integrazione, di non essere<br />

confermati (i moltissimi precari), la paga sempre<br />

più insufficiente per le esigenze della vita quotidiana.<br />

La crisi come un ciclone (qualcuno potrebbe d<strong>il</strong>ettarsi a<br />

darle un nome) partito dall’America, che si è gonfiato<br />

sempre di più, ha attraversato l’atlantico e ha colpito<br />

via via tutti i paesi fino all’estremo oriente. Interrogativi<br />

sull’origine reale del fenomeno, sulla sua natura: fat-<br />

to contingente o duraturo?<br />

incidente di percorso<br />

del sistema capitalistico o<br />

fenomeno strutturale?<br />

quali cambiamenti produrrà<br />

e come sarà l’economia<br />

dopo la crisi? Sta<br />

di fatto che questa improvvisa<br />

gelata dell’economia<br />

ha catapultato i<br />

lavoratori al centro dell’attenzione<br />

dell’opinione pubblica,<br />

della stampa, delle<br />

istituzioni, della Chiesa.<br />

Prima di questo sconvolgimento<br />

repentino si soleva<br />

denunciare, prevalentemente<br />

nell’ambito della sinistra<br />

politica e sociale, con rammarico<br />

e con rabbia che<br />

nessuna parlava più della<br />

“classe operaia” e del lavoro<br />

salariato, che <strong>il</strong> tema “lavoro”era<br />

stato rimosso e<br />

oscurato dai media e dalla<br />

politica.<br />

Ironia della sorte, la condizione<br />

dei lavoratori è tornata<br />

al centro della scena, ha<br />

riconquistato un protagonismo<br />

sociale. Ma di segno<br />

inverso. Amaro. Non più<br />

per un ruolo propulsore nella<br />

società, per le lotte e le<br />

conquiste, ma quale vittima<br />

protagonista della crisi e<br />

della globalizzazione dell’economia.<br />

I lavoratori come<br />

categoria che deve chiedere<br />

aiuto allo stato e alla provincia.<br />

Ho ritenuto doverosa questa<br />

premessa per introdurre <strong>il</strong><br />

vero tema che intendo porre:<br />

c’è un’altra categoria sociale<br />

che, per le condizioni<br />

di vita in cui versa, meriterebbe<br />

un analogo protagonismo<br />

sociale; che si trova, in<br />

larga parte, in gravi difficoltà<br />

economiche eppure ri-<br />

schia di essere oscurata, anzi<br />

è già oscurata, tranne in<br />

qualche momento in cui riesce<br />

ad alzare la testa e bucare<br />

la scena con qualche manifestazione,<br />

i pensionati.<br />

Dei pensionati non parla<br />

nessuno. Chi è ancora al lavoro<br />

ha altro da pensare e in<br />

ogni caso rimuove <strong>il</strong> pensiero<br />

di come starà una volta<br />

raggiunta l’agognata pensione;<br />

è diffusa l’opinione<br />

che <strong>il</strong> pensionato ha meno<br />

esigenze, può vivere con<br />

meno ecc; peggio, c’è chi<br />

considera l’anziano un peso<br />

(“io pago i contributi anche<br />

per te che sei beatamente in<br />

pensione”).<br />

Sta di fatto che le pensioni<br />

sono diventate sempre più<br />

insufficienti per vivere, che<br />

in Trentino ci sono 35.000<br />

pensionati poveri, che arrancano<br />

a tirare avanti, con<br />

grande dignità e senza poter<br />

apparire sui giornali.<br />

La responsab<strong>il</strong>ità di questa<br />

vergognosa situazione in<br />

cui versano m<strong>il</strong>ioni di pensionati<br />

è da attribuirsi alle<br />

scelte e alle politiche del<br />

Governo, o, meglio, dei Governi.<br />

Infatti, <strong>il</strong> progressivo<br />

impoverimento dei pensio-<br />

Dalle assemblee di Lega una spinta propositiva<br />

Svolta solidarista per<br />

affrontare un momento diffic<strong>il</strong>e<br />

Il percorso congressuale, che a livello provinciale<br />

stiamo per concludere, è stato caratterizzato dagli<br />

ut<strong>il</strong>issimi contatti con gli iscritti scaturiti nel corso<br />

delle numerose assemblee di Lega e di Territorio,<br />

svolte peraltro in una stagione non fac<strong>il</strong>e, talvolta<br />

ostacolate dalle nevicate e dal maltempo. Ma spesso,<br />

proprio dalle difficoltà nascono idee, impegni e nuovi<br />

stimoli per affrontare un futuro che di presenta incerto<br />

e nebuloso. Non ci si può infatti nascondere quanto<br />

l’anno appena trascorso abbia lasciato alle sue spalle<br />

a livello mondiale. Una<br />

serie di disastri finanziari,<br />

economici e sociali,<br />

che lo allinenano tra gli<br />

anni peggiori della storia<br />

contemporanea. È tristemente<br />

fallita l’idea del liberismo<br />

e del mercato<br />

senza regole e senza mediazioni.<br />

Si è svanito <strong>il</strong><br />

miraggio di uno sv<strong>il</strong>uppo<br />

economico e sociale del<br />

globalismo, che avrebbe<br />

portato più sv<strong>il</strong>uppo e più<br />

ricchezza per tutti.<br />

Salvo rare eccezioni, tutti<br />

erano come incantati da<br />

queste economie globalizzate,<br />

ci siamo invece trovati<br />

di fronte a tante smentite;<br />

la finanza era drogata,<br />

come pure l’economia reale,<br />

<strong>il</strong> mercato e persino la<br />

politica.<br />

Pochi i colpevoli e molte<br />

le vittime di questo disastro,<br />

tra quest’ultime pensionati,<br />

pensionate, anziani,<br />

non autosufficienti,<br />

giovani disoccupati e precari;<br />

ma ora cominciano a<br />

pagare gli effetti anche<br />

molti lavoratori.<br />

La politica anticrisi messa<br />

in atto dal governo non è<br />

sufficiente, occorre uno<br />

sforzo in più. Ciò che è<br />

stato messo in atto può valere<br />

per l’ordinaria amministrazione,<br />

non certo per<br />

la straordinarietà del momento<br />

che stiamo attraversando,<br />

che vede maggiormentepenalizzati<br />

i<br />

pensionati<br />

e gli anziani<br />

ai quali<br />

non è stato<br />

riservato<br />

a l c u n<br />

provvedimentoimportante.<br />

Per quanto<br />

ci riguarda,<br />

<strong>il</strong> mom<br />

e n t o<br />

congressualeconsentirà<br />

di<br />

confrontare<br />

ciò che<br />

abbiamo<br />

realizzato<br />

in questi<br />

quattro an-<br />

ni e quello che dovremo<br />

fare per migliorare le condizioni<br />

di vita dei nostri<br />

pensionati, che equivale al<br />

minimo che un Paese democratico<br />

possa concedere<br />

se non vuole assistere alla<br />

distruzione dello stato sociale<br />

ed allo scadimento<br />

delle qualità di vita dei<br />

propri cittadini.<br />

Dai risultati del 16° Congresso,<br />

ci attendiamo<br />

quindi, quella spinta positiva<br />

per costringere chi ci<br />

governa ad affrontare con<br />

decisioni serie la delicata<br />

situazione in cui ci troviamo.<br />

(b.m.)<br />

nati è iniziato nel lontano<br />

1993, quando è stato deciso<br />

lo sganciamento delle pensioni<br />

dall’andamento delle<br />

retribuzioni. Da allora,<br />

mentre i lavoratori, attraverso<br />

i contratti nazionali e<br />

aziendali, riuscivano a difendersi<br />

almeno parzialmente<br />

dall’inflazione, i pensionati<br />

sono stati cinicamente<br />

privati di un sistema<br />

che adeguasse l’importo<br />

della pensione al costo della<br />

vita.<br />

L’introduzione dell’euro ha<br />

fatto <strong>il</strong> resto. È assodato che<br />

oggi le pensioni hanno perso<br />

un 30% del loro valore.<br />

La trattativa col Governo<br />

sull’adeguamento delle pensioni<br />

è aperta da molto tempo,<br />

ma fino a questo momento<br />

<strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio del confronto<br />

è fallimentare per i<br />

pensionati.<br />

Ma, dando a Cesare quel<br />

che è di Cesare e alla Provincia<br />

quello che le compete<br />

e può fare, <strong>il</strong> sindacato<br />

dei pensionati del Trentino,<br />

intendendo Cg<strong>il</strong>, <strong>Cisl</strong>, U<strong>il</strong>,<br />

la settimana scorsa ha chiesto<br />

formalmente un incontro<br />

con l’assessore competente,<br />

Ugo Rossi, per dare <strong>il</strong><br />

via ad un confronto-trattativa<br />

sui problemi più vissuti<br />

dagli anziani in Trentino.<br />

Si va dalla richiesta di agevolazioni<br />

nel campo delle<br />

tasse e tariffe al miglioramento<br />

delle prestazioni nel<br />

settore salute-assistenza,<br />

dall’attuazione effettiva del<br />

fondo per le persone non<br />

autosufficienti al funzionamento<br />

delle RSA. Insomma,<br />

si chiede che la Provincia<br />

persegua delle politiche<br />

che possano dare sostanza<br />

allo slogan:” anche per gli<br />

anziani una vita dignitosa”.<br />

Il Sindacato pensionati della<br />

<strong>Cisl</strong> avrà modo di approfondire<br />

queste tematiche nel<br />

suo Congresso, previsto per<br />

<strong>il</strong> 27 marzo c.a. Ma già in<br />

queste settimane è in atto<br />

una cap<strong>il</strong>lare “operazione<br />

ascolto” degli iscritti attraverso<br />

circa centoventi assemblee<br />

nelle città e nei<br />

paesi del Trentino. Uno<br />

sforzo straordinario, ma doveroso<br />

e ut<strong>il</strong>e per sentire<br />

dalla viva voce dei pensionati<br />

trentini come vivono e<br />

cosa si aspettano dal sinda-<br />

Im Rahmen der verschiedenen Orts- und Bezirksversammlungen,<br />

die laut dem bald auslaufenden<br />

Kongressprogramm im ganzen Land stattgefunden<br />

haben, ist es zu zahlreichen und vor allem sehr nützlichen<br />

Kontakten mit unseren Mitgliedern gekommen,<br />

und dies trotz der wetter- und vor allem schneebedingten<br />

Erschwernisse. Aber wie so oft entstehen gerade<br />

unter schwersten Bedingungen neue Ideen, Vorschläge<br />

und Anregungen, wie die anstehende unsichere<br />

Zukunft bewältigt werden kann.<br />

Es lässt sich nicht leugnen:<br />

das soeben verstrichene<br />

Jahr hat auf Weltebene<br />

so manche Spur<br />

hinterlassen. Wirtschaftliche,<br />

finanzielle und soziale<br />

Krisen machen das<br />

vergangene Jahr zu einem<br />

der schlimmsten der<br />

Gegenwartsgeschichte.<br />

IV<br />

cato e dalle amministrazioni.Le<br />

osservazioni o gli sfoghi<br />

più ricorrenti toccano i<br />

provvedimenti del Governo,<br />

definiti vergognosi e caritatevoli<br />

(social card); le retribuzioni<br />

e i priv<strong>il</strong>egi dei “politici,<br />

anche trentini; le tasse<br />

e gabelle; le liste di attesa e<br />

le incongruenze nel sistema<br />

sanitario; <strong>il</strong> rapporto diffic<strong>il</strong>e<br />

con gli immigrati extracomunitari;<br />

le difficoltà per<br />

<strong>il</strong> lavoro dei figli o nipoti, i<br />

quali di frequente hanno ancora<br />

bisogno dell’aiuto dei<br />

genitori e dei nonni.<br />

Insomma, credo che, da<br />

quanto esposto in termini<br />

oggettivi, i pensionati non<br />

possano essere tacciati di<br />

vittimismo se alzano la voce<br />

dicendo: ci siamo anche<br />

noi! Nei “pacchetti anticrisi”<br />

del Governo e della Provincia<br />

ci devono essere<br />

provvedimenti anche per<br />

noi. Noi lavoriamo per dare<br />

loro voce e soprattutto per<br />

far valere le loro ragioni.<br />

Segreteria Regionale<br />

<strong>Fnp</strong> del Trentino<br />

Neue Vorschläge von den Ortskongressen<br />

Solidarische Wende um<br />

Diese Krisenzeit zu Überwinden<br />

Die Vorstellung des Liberalismus<br />

und ungeregelten<br />

Marktes hat erbärmlich<br />

versagt. Die Idee einer globalen<br />

wirtschaftlichen und<br />

sozialen Entwicklung, die<br />

allgemeinen Reichtum und<br />

Fortschritt bringen sollte,<br />

hat sich als leeres Versprechen<br />

entpuppt.<br />

Mit wenigen Ausnahmen<br />

waren alle<br />

von den globalisiertenWirtschaftssystemen<br />

bezaubert,<br />

aber nun stehen wir<br />

vor der nackten<br />

Wahrheit; die Finanzwelt<br />

war aufgeputscht,<br />

genauso<br />

wie die Wirtschaft,<br />

der Markt und sogar<br />

die Politik.<br />

Wenige Schuldige<br />

und viele unschuldige<br />

Opfer, darunter<br />

vor allem Rentnerinnen<br />

und Rentner,<br />

Senioren, pflegebedürftigeMenschen,<br />

junge Arbeitslose<br />

und prekär<br />

Beschäftigte; aber<br />

jetzt leiden auch viele Arbeiter.<br />

Die Maßnahmen, die von<br />

der Regierung zur Krisenbekämpfung<br />

ergriffen wurden,<br />

reichen bei weitem nicht<br />

aus; es braucht noch<br />

größeren Einsatz. Die bisher<br />

umgesetzten Aktionen<br />

gehören zu einer ordentlichen<br />

Verwaltung, sind aber<br />

für die jetzige außerordentliche<br />

Lage sicher nicht genug,<br />

unter der vor allem<br />

Rentner, Rentnerinnen und<br />

Senioren noch leiden, da<br />

für sie auch keinerlei wichtige<br />

Maßnahmen vorgesehen<br />

sind.<br />

Was uns betrifft, wird uns<br />

der Kongress die Möglichkeit<br />

geben, unsere Erfolge<br />

der letzten vier Jahre zu<br />

untersuchen und festzulegen,<br />

was wir noch tun können,<br />

um die Lebensverhältnisse<br />

unserer Pensionisten<br />

zu verbessern. Das ist das<br />

Mindeste, was ein demokratischer<br />

Staat tun sollte,<br />

wenn er nicht dem Niedergang<br />

des Sozialstaates und<br />

der Minderung der Lebensqualität<br />

seiner Bürger und<br />

Bürgerinnen beiwohnen<br />

w<strong>il</strong>l.<br />

Vom 16. Kongress erwarten<br />

wir uns also positive<br />

Anregungen, um unseren<br />

Politikern dabei helfen zu<br />

können, mit ernsthaften<br />

Beschlüssen die jetzige<br />

heikle Lage anzugehen.<br />

(b.m.)

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