Scarica il pdf - Fnp Cisl
Scarica il pdf - Fnp Cisl
Scarica il pdf - Fnp Cisl
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
marzo<br />
2009<br />
2<br />
2<br />
conquiste del<br />
Lavoro<br />
quotidiano della <strong>Cisl</strong><br />
www.pensionati.cisl.it<br />
A. 62 - n. 50 - 2 marzo 2009<br />
Pensionati<br />
Redazione nazionale: Via Castelfidardo, 47 - 00185 Roma - Tel. 0644881302 - Fax 064460570<br />
Ema<strong>il</strong>: redazione@fnp.cisl.it IISN 0010-6348 Sped. in abb. postale 45% Roma - art. 2 comma 20 b legge 662/96 - Distribuito anche a tutti i soci <strong>Fnp</strong><br />
Soldi pubblici a tutti. Tranne che ai pensionati<br />
NO! Così non può più andare avanti<br />
Il mese di marzo si apre sull’onda<br />
di vertici europei e<br />
internazionali che si riuniscono<br />
a ritmo incalzante al<br />
capezzale di una crisi sociale che<br />
ormai schiaccia m<strong>il</strong>ioni di lavoratori<br />
ed ex-lavoratori in pensione.<br />
Purtroppo l’unica cosa che<br />
governi e politici, banchieri e<br />
imprenditori, economisti e professori<br />
hanno azzeccato è la crisi<br />
finanziaria (innescata da banditi<br />
lasciati incontrollati a speculare<br />
e rubare, da tutte le autorità pubbliche<br />
e para-pubbliche che<br />
avrebbero dovuto fermarli e condannarli<br />
in tempo alle galere)<br />
l’unica cosa che hanno azzeccato<br />
– ripetiamo – è che la crisi, gira<br />
gira, si sarebbe scaricata sull’economia<br />
reale e cioè sulle attività<br />
produttive e quindi sull’occupazione<br />
e quindi sulle casse<br />
statali. Risultato: quelle risorse<br />
che non si trovavano per finalità<br />
sociali, di giustizia, di equità<br />
verso i più deboli, di tutela della<br />
dignità delle persone in difficoltà,<br />
vengono ora dirottate per<br />
soccorrere i più forti (o i meno<br />
deboli, se si preferisce, e comunque,<br />
certamente, più ricchi di m<strong>il</strong>ioni<br />
di anziani, di m<strong>il</strong>ioni di famiglie,<br />
di m<strong>il</strong>ioni di giovani, di<br />
m<strong>il</strong>ioni di ammalati o disab<strong>il</strong>i o<br />
non-autosufficienti.<br />
No. Così non può andare avanti.<br />
La necessità di cambiare strada è<br />
obbligata, se non si vuole lasciare<br />
tutto <strong>il</strong> potere al mercato, e se si<br />
vuole <strong>il</strong> ritorno del primato della<br />
politica sull’economia e del bene<br />
comune sull’avidità di pochi.<br />
Tutto ciò è da sempre chiaro per<br />
ogni socio e per ogni m<strong>il</strong>itante<br />
della <strong>Cisl</strong> uomo o donna, operaio<br />
o impiegato, in pensione o in attività.<br />
Speriamo quindi in profondi<br />
cambiamenti. Aspettando questo<br />
futuro quadro, intanto, dobbiamo<br />
criticare con forza <strong>il</strong> governo italiano<br />
che ha approvato alcuni<br />
provvedimenti a sostegno dell’economia.<br />
Ha reperito, come d’incanto,<br />
2 m<strong>il</strong>iardi di euro a sostegno<br />
dell’auto e degli elettrodomestici<br />
e per l’industria informatica.<br />
Dopodichè si è sollevata la<br />
voce favorevole della Confindustria<br />
che invoca però altri 6 m<strong>il</strong>iardi<br />
a sostegno di tutta la produzione.<br />
Nessuno<br />
ci insegni!<br />
Nessuno insegni alle ex-lavoratrici<br />
e lavoratori in pensione che<br />
tali provvedimenti sono necessari<br />
anche per difendere l’occupazione.<br />
Ci mancherebbe! Ma l’argomento<br />
è un altro. Possib<strong>il</strong>e che<br />
piova sempre sul bagnato? Possib<strong>il</strong>e<br />
che ogni volta che la Fiat è<br />
in crisi sia l’intervento dello Stato<br />
a salvarla? Eppure i suoi b<strong>il</strong>anci<br />
sono in forte attivo, anche se<br />
non è stato dato alcun dividendo<br />
La condizione del popolo anziano<br />
Qui di seguito alcuni rapidi flash per ricordare e richiamare<br />
le condizioni di più acuta difficoltà in cui versa la gente che<br />
rappresentiamo.<br />
Il contesto fam<strong>il</strong>iare in cui si vive<br />
☛ 11.273 m<strong>il</strong>a persone residenti in Italia hanno 65 anni e più:<br />
4.729 m<strong>il</strong>a uomini e 6.544 m<strong>il</strong>a donne.<br />
☛ Il 37,1% delle donne vive da sola (contro <strong>il</strong> 13,8% degli uomini).<br />
☛ Oltre la metà degli uomini vive con <strong>il</strong> coniuge senza figli (la<br />
percentuale scende al 31,7% tra le donne).<br />
☛ Più diffusa tra le donne anche la condizione di monogenitore,<br />
sono l’8,5% contro <strong>il</strong> 2,7%, e di membro aggregato in famiglie<br />
composte da coppie, con o senza figli, o da genitori soli: 6,6%<br />
contro 1,9%.<br />
☛ Circa <strong>il</strong> 21,7% degli uomini vive con <strong>il</strong> partner e almeno un figlio,<br />
contesto fam<strong>il</strong>iare che riguarda solo <strong>il</strong> 9,3% delle donne ultrasessantaquattrenni.<br />
☛ 224 m<strong>il</strong>a persone di 65 anni o più sono ospiti in un istituto, tra<br />
queste circa 171 m<strong>il</strong>a sono donne.<br />
agli azionisti. Questo paese dunque<br />
basa <strong>il</strong> suo sv<strong>il</strong>uppo ancora<br />
oggi sull’auto e sul trasporto<br />
gommato. A danno di altri nuovi<br />
segmenti di attività quali ambiente,<br />
ricerca tecnologica, promozione<br />
sociale, energia alternativa.<br />
Fino a quando nel paese prevarrà<br />
<strong>il</strong> ruolo degli interessi forti consolidati<br />
a danno di un vero e pluralistico<br />
piano di sv<strong>il</strong>uppo? E si<br />
tratta di interessi che puntualmente<br />
passano dalla parte più<br />
fortunata d’Italia. Ma <strong>il</strong> ministro<br />
Tremonti non aveva sostenuto,<br />
andando contro le stesso Berlusconi,<br />
che non vi era neanche un<br />
euro disponib<strong>il</strong>e per alleviare <strong>il</strong><br />
peso del fisco sui pensionati e sui<br />
lavoratori? Siamo convinti che <strong>il</strong><br />
potente ministro dell’economia<br />
partorirà altri m<strong>il</strong>iardi di euro per<br />
accontentare gli interessi dominanti.<br />
All’opposto per i pensionati<br />
si sono trovati in tutto 300 m<strong>il</strong>ioni<br />
per la carta sociale. E qualcosa<br />
di più per i bonus. Ma non<br />
per tutti. Vincoli di età limitano<br />
infatti <strong>il</strong> beneficio.<br />
Il gruppo dirigente nazionale<br />
della Federazione pensionati,<br />
che sta girando l’Italia partecipando<br />
ai congressi territoriali e<br />
regionali, riceve forti pressioni<br />
perché non ci si arrenda a tali<br />
discriminazioni e alla marginalizzazione<br />
di m<strong>il</strong>ioni di pensionati<br />
e anziani che vivono in precarie<br />
condizioni economiche.<br />
Ma aumentare le pensioni - ci si<br />
oppone – equivarrebbe a fare<br />
puro e semplice assistenzialismo:<br />
mentre dare m<strong>il</strong>iardi alla<br />
Fiat è un investimento produttivo.<br />
In cambio la Fiat offre auto<br />
meno inquinanti con 1.500 euro<br />
di sconto. Ma chi le comprerà?<br />
Non c’è dubbio: m<strong>il</strong>ioni e m<strong>il</strong>ioni<br />
di pensionati! Guarda caso,<br />
sono quelli che hanno le macchine<br />
da rottamare. Ironia crudele<br />
e paradossale!<br />
Rompere<br />
l’assedio<br />
al sindacato<br />
Occorre dunque rompere l’assedio<br />
al sindacato. Ed urge attrezzare<br />
e mettere in campo una forza<br />
capace di battersi contemporaneamente<br />
su due fronti : quello<br />
della emergenza e quello della<br />
fuoriuscita dalla crisi. Questo lo<br />
sforzo che la nostra gente chiede<br />
al gruppo dirigente della <strong>Fnp</strong>, impegnato<br />
nei congressi. E in questa<br />
chiave insistiamo: le crescenti<br />
sofferenze degli strati più deboli<br />
della popolazione, non solo anziani<br />
ma giovani, donne sole, lavoratori<br />
delle aziende in difficoltà,<br />
obbligano <strong>il</strong> sindacato a<br />
concentrarsi sull’emergenza. Ma<br />
nello stesso tempo non possiamo<br />
trascurare che gli interessi più<br />
prepotenti ridisegnano l’architettura<br />
e gli assetti futuri dell’economia<br />
e degli spazi pubblici, per<br />
confermare i loro poteri. Ci riferiamo,<br />
per esempio alla politica e<br />
in particolare alla questione del<br />
cosiddetto federalismo fiscale<br />
che sta erodendo alla base i p<strong>il</strong>astri<br />
del solidarismo, cancellando<br />
gli standard delle prestazioni della<br />
sicurezza sociale, dell’assistenza<br />
e della sanità. E determinerà<br />
uno spostamento di risorse non<br />
solo a danno delle aree deboli del<br />
paese, che sono al Sud come al<br />
Nord. Ma anche una crescita dei<br />
costi della politica. Non a caso<br />
I più vulnerab<strong>il</strong>i<br />
Le situazioni più gravi si osservano per le famiglie di anziani:<br />
☛ che vivono soli<br />
per <strong>il</strong> 37,1% una spesa imprevista di 600 euro costituirebbe un<br />
problema; ben <strong>il</strong> 16,3% ha avuto difficoltà ad acquistare i vestiti<br />
necessari, <strong>il</strong> 15,4% ha difficoltà ad arrivare alla fine del mese, <strong>il</strong><br />
13,4% ad acquistare medicine e <strong>il</strong> 13,2% a riscaldare l’abitazione;<br />
☛ che vivono come monogenitori con figli adulti<br />
per <strong>il</strong> 30,1% una spesa imprevista di 600 euro costituirebbe un<br />
problema; la difficoltà a riscaldare l’abitazione riguarda <strong>il</strong><br />
12,1% e nel caso delle spese sanitarie sale al l3,4% ;<br />
☛ che vivono nel Mezzogiorno<br />
ben <strong>il</strong> 40,4% delle famiglie con anziani dichiara che una spesa<br />
imprevista di 600 euro costituirebbe un problema, è <strong>il</strong> 24,3% la<br />
percentuale di anziani in famiglie che dichiarano di avere avuto<br />
difficoltà ad acquistare abbigliamento necessario e <strong>il</strong> 21,8% nel<br />
caso di medicine. Quasi 1/5 delle famiglie (20,4%) dichiara infine<br />
di avere avuto difficoltà a riscaldare l’abitazione.<br />
non c’è barba di ministro dell’Economia<br />
o della Semplificazione,<br />
né Ragioneria dello Stato, né istituto<br />
pubblico di analisi finanziaria<br />
in grado di azzardare una cifra<br />
sul costo dell’operazione.<br />
Perciò r<strong>il</strong>anciamo la nostra proposta<br />
riformatrice, al centro come<br />
nelle regioni e nei territori. A<br />
quanti affermano che non è questa<br />
la fase giusta per proporre<br />
riforme del welfare (ma nello<br />
stesso tempo lavora ai nuovi<br />
coefficienti di trasformazione che<br />
dal 2010 ridurranno la media delle<br />
pensioni degli attuali lavoratori<br />
attivi del 6-8 per cento) noi diciamo<br />
di confrontarsi con le nostre<br />
proposte: ◗ rimodulare <strong>il</strong> debito<br />
pensionistico, sì, ma abbattendo<br />
<strong>il</strong> tabù dell’età pensionab<strong>il</strong>e, non<br />
coi tagli; ◗ contenere l’esplosione<br />
della spesa sanitaria, sì, ma deospitalizzando<br />
<strong>il</strong> sistema che ora<br />
è una bengodi solo per le baronie<br />
sanitarie (mediche, farmaceutiche,<br />
tecno-fornitrici, eccetera)<br />
per dirottare le risorse al servizio<br />
delle persone (assistenza domic<strong>il</strong>iare,<br />
non-autosufficienza, disab<strong>il</strong>ità,<br />
eccetera).<br />
O questa rivoluzione culturale e<br />
sociale la imposta <strong>il</strong> sindacalismo<br />
dei pensionati ed <strong>il</strong> sindacalismo<br />
riformista presente non solo nella<br />
<strong>Cisl</strong> ma anche nella Cg<strong>il</strong> e U<strong>il</strong> oppure,<br />
quando si uscirà dal tunnel<br />
della crisi, avremo un paese ancora<br />
più ingiusto e diviso. E questo,<br />
con tutte le nostre forze e con<br />
quelle degli iscritti che ci sosterranno,<br />
non lo permetteremo. ✍<br />
Il segretario generale della <strong>Cisl</strong>, Raffaele Bonanni e i dirigenti della nostra<br />
confederazione, fra cui <strong>il</strong> leader dei pensionati Antonio Uda, hanno<br />
partecipato all’udienza pontificia concessa da papa Benedetto XVI in<br />
occasione dei 60 anni dalla nascita della <strong>Cisl</strong>. (servizio in ultima pagina)
La Consulta dice “no”. Ma <strong>Fnp</strong> r<strong>il</strong>ancia<br />
Paniere anziani<br />
Nonostante <strong>il</strong> grande impegno<br />
(non solo di mob<strong>il</strong>itazione<br />
sindacale ma anche di<br />
studio e di argomentazioni giuridiche<br />
ed economiche, profuso<br />
dalla <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> sulla vertenza<br />
per cambiare i criteri per <strong>il</strong><br />
calcolo dell’adeguamento/perequazione<br />
delle pensioni) le<br />
famiglie anziane dovranno<br />
continuare a vedersi applicato<br />
<strong>il</strong> vetusto e generico indice di<br />
rivalutazione “foi” calcolato<br />
dall’Istat per l’universo delle<br />
famiglie di operai e impiegati<br />
anzichè quello più giusto e<br />
realistico, tarato sui consumi<br />
essenziali e primari delle famiglie<br />
anziane (alimentazione,<br />
abitazione e assistenza e dunque:<br />
spesa giornaliera, casa,<br />
affitto, bollette, e cure per tirare<br />
avanti in maniera decente).<br />
A negare la possib<strong>il</strong>ità di una<br />
rivalutazione più adeguata<br />
delle pensioni è la Corte Costituzionale<br />
che ha dichiarato<br />
la “manifesta inammissib<strong>il</strong>ità”<br />
della questione di legittimità<br />
costituzionale sollevata dalla<br />
<strong>Cisl</strong> pensionati che aveva<br />
chiesto l’annullamento del decreto<br />
del 18 novembre 2005<br />
con cui erano state stab<strong>il</strong>ite le<br />
percentuali di perequazione<br />
per le pensioni in via definitiva<br />
per <strong>il</strong> 2004 e, in via provvisoria<br />
e salvo conguaglio, per <strong>il</strong><br />
2005. Il sindacato dei pensionati<br />
<strong>Cisl</strong> si era infatti appellato<br />
alla “intrinseca irragionevolezza”<br />
del provvedimento. Il<br />
“paniere” sulla base del quale<br />
viene calcolato l’indice dei<br />
prezzi per le famiglie di operai<br />
e impiegati, sostiene la <strong>Fnp</strong>-<br />
<strong>Cisl</strong>, è tutt’altro che indicativo<br />
delle modeste ma irrinunciab<strong>il</strong>i<br />
esigenze di consumo delle<br />
famiglie dei pensionati, restando<br />
dunque lontano dalle<br />
loro “abitudini di consumo tipiche”<br />
e determinando perciò<br />
un effetto “riduttivo e perverso”.<br />
Obiezioni queste che la<br />
Consulta ha purtroppo rigettato<br />
avvalendosi anche del parere<br />
espresso dall’Avvocatura<br />
dello Stato, che aveva osservato<br />
tra l’altro (e in modo per<br />
la verità un po’ stiracchiato)<br />
come l’indice ideato per le famiglie<br />
anziane abbia carattere<br />
sperimentale mentre quello<br />
Istat sia “ragionevole e concretamente<br />
correlato all’andamento<br />
generale dei consumi,<br />
da decenni condiviso dalle organizzazioni<br />
sindacali di categoria”.<br />
Anche l’Inps per parte<br />
sua aveva sottolineato come<br />
Attualità 2<br />
“l’indice del quale è stata<br />
chiesta l’introduzione da parte<br />
della <strong>Fnp</strong>, non sarebbe individuab<strong>il</strong>e<br />
in quello predisposto<br />
in via sperimentale”.<br />
Il nostro giudizio<br />
Naturalmente la <strong>Cisl</strong>-pensionati<br />
non mancherà di continuare<br />
la sua battaglia, mai peraltro<br />
fermata, sul versante<br />
sindacale, vertenziale, politico<br />
ed istituzionale. Difatti <strong>il</strong> sindacalismo<br />
<strong>Cisl</strong> non ha mai<br />
priv<strong>il</strong>egiato, storicamente, una<br />
“via giudiziale” per la difesa<br />
collettiva degli interessi dei<br />
lavoratori, dei pensionati e, in<br />
generale, delle categorie rappresentate.<br />
Nella vertenza-paniere<br />
per le famiglie anziane <strong>il</strong><br />
tentativo è stato infatti esperito<br />
facendo affidamento su un<br />
precedente orientamento della<br />
Corte costituzionale che con<br />
sentenza n. 30 del 23 gennaio<br />
2004, pur confermando la piena<br />
legittimità delle norme che<br />
escludono, per i pensionati, <strong>il</strong><br />
riferimento agli aumenti stipendiali<br />
degli attivi, aveva comunque<br />
ribadito l’esigenza<br />
che <strong>il</strong> legislatore individuasse<br />
meccanismi mirati a garantire<br />
alla pensione <strong>il</strong> mantenimento<br />
del potere d’acquisto.<br />
Fermo restando dunque l’obbligato<br />
rispetto dovuto alla<br />
suprema Consulta siamo costretti<br />
a prendere atto di un<br />
mutato orientamento, certamente<br />
conseguente alla mutevolezza<br />
dei tempi, alla diversa<br />
composizione degli organi e<br />
al progresso (?!) della dottrina<br />
e delle scienze giuridiche costituzionali…<br />
Peraltro l’azione<br />
promossa da <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> dinnanzi<br />
al competente Tribunale<br />
amministrativo, Tar del Lazio,<br />
e la conseguente proposizione<br />
del tema da parte dello stesso<br />
Tar alla Corte costituzionale,<br />
apparivano fondate e confortate<br />
non solo alla luce dei criteri<br />
di giustizia sociale che<br />
ispirano la linea del nostro<br />
sindacato ma pure sotto <strong>il</strong><br />
prof<strong>il</strong>o giuridico-costituzionale<br />
e, non da ultimo, per come<br />
erano state formulate nell’ordinanza<br />
del 23 gennaio 2008<br />
emessa dal Tar stesso.<br />
In definitiva m<strong>il</strong>le e una ragione<br />
non solo per continuare<br />
con vigore la nostra iniziativa<br />
sindacale ma anche<br />
adottare ogni più attenta cura<br />
per non arrendersi di fronte<br />
ai sofismi e alle sottigliezze<br />
dei giurisperiti. ✍<br />
I nostri redditi<br />
Ecco come “viviamo”<br />
Su un totale di 17.654.766 pensioni erogate dagli enti previdenziali,<br />
quelle del “sistema Inps” sono 16.356.289, con un numero<br />
di pensionati pari a 14.610.277. Ecco qui di seguito le classi<br />
di reddito delle pensioni Inps, ripartite anche in percentuale.<br />
N. pensioni Inps… … in % Fasce di reddito percepito<br />
1.599.499 9,8 da e 0 a 249<br />
2.862.643 17,5 da 250 a 499<br />
3.462.265 21,2 da 500 a 749<br />
2.205.420 13,5 da 750 a 999<br />
1.972.208 12,1 da 1000 a 1249<br />
3.065.000 18,7 da 1250 a 1999<br />
939.254 5,7 da 2000 a 2999<br />
250.000 1,5 da 3000 a 7500<br />
Spesa pensionistica,<br />
b<strong>il</strong>anci e gestione Inps<br />
Il presidente del massimo<br />
istituto previdenziale Antonio<br />
Mastrapasqua ha avuto<br />
modo di intervenire pubblicamente<br />
sui temi della crisi produttiva<br />
e sui risvolti che essa<br />
ha a carico dei b<strong>il</strong>anci dell’Inps.<br />
Tra l’altro, a proposito di<br />
passib<strong>il</strong>i interventi sulle pensioni<br />
per ridurre la spesa, egli<br />
ha detto: “Per quanto ci riguarda<br />
l’andamento della spesa<br />
pensionistica è esattamente<br />
in linea con le previsioni,<br />
mentre quello delle entrate<br />
contributive è nettamente migliore,<br />
anche grazie all’azione<br />
di recupero di evasione ed<br />
elusione. Quanto alle possib<strong>il</strong>i<br />
riforme, non tocca a noi discuterne,<br />
ma al governo, al<br />
Parlamento ed alle parti sociali.<br />
Come valutazione personale,<br />
posso osservare che la<br />
materia previdenziale riguarda<br />
<strong>il</strong> futuro delle persone, e va<br />
sempre affrontata con grande<br />
accortezza. Cambiare ogni<br />
anno sarebbe un segnale di instab<strong>il</strong>ità”.<br />
Circa poi le ipotesi di intervenire<br />
sull’età pensionab<strong>il</strong>e delle<br />
donne nel settore pubblico,<br />
Mastrapasqua dice: “La vo-<br />
lontà del governo è di occuparsi<br />
della questione solo per<br />
ottemperare alla sentenza europea.<br />
Quindi non è prevista<br />
nessuna novità per le lavoratrici<br />
private. Del resto i dati ci<br />
dicono che nel settore privato<br />
uomini e donne vanno in pensione<br />
in media praticamente<br />
alla stessa età, rispettivamente<br />
60,8 e 60,1 anni”.<br />
Infine sul cosiddetto “progetto<br />
super-Inps” finalizzato a<br />
realizzare risparmi nella gestione<br />
degli enti previdenziali,<br />
<strong>il</strong> presidente dell’Istituto sostiene:<br />
“È stata la Ragioneria<br />
generale dello Stato a r<strong>il</strong>evare<br />
che una pura e semplice unificazione<br />
avrebbe prodotto<br />
maggiori costi, invece che risparmi.<br />
Ora puntiamo sulle sinergie<br />
tra gli istituti. L’obiettivo<br />
è la “casa del welfare”. Direzioni<br />
provinciali del Lavoro,<br />
Inps, Ina<strong>il</strong>, Inpdap e gli altri<br />
enti condivideranno in<br />
un’unica struttura logistica sul<br />
territorio le proprie attività. Ci<br />
saranno risparmi su acquisti,<br />
logistica, informatica. E riusciremo<br />
ad evitare l’aumento<br />
contributivo dello 0,09 per<br />
cento previsto per <strong>il</strong> 2011. ✍<br />
Carovita e pensioni<br />
Distrazioni sospette<br />
Gli aumenti dei prezzi dei prodotti energetici e degli alimentari<br />
hanno avuto un impatto “particolarmente duro”<br />
sui redditi da pensione. È quanto denuncia l’Ocse, l’organizzazione<br />
dei “paesi ricchi” del mondo (se tale espressione<br />
ha ancora un senso) in un report dedicato ai sistemi<br />
previdenziali dei paesi industrializzati e ai rischi che gravano<br />
sul potere d’acquisto dei pensionati in periodi di alta<br />
inflazione come quello appena trascorso.<br />
Nel rapporto, però, l’organizzazione sottolinea che, secondo<br />
gli studi effettuati sul costo della vita nel lungo periodo,<br />
l’inflazione fronteggiata dai pensionati tende ad essere<br />
la stessa di quella con cui fa i conti la maggioranza della<br />
popolazione. Guardando in particolare all’Italia proprio<br />
nel lungo periodo, l’Ocse sottolinea quindi che dopo una<br />
crescita significativa degli assegni pensionistici negli anni<br />
’70 e all’inizio degli anni ’80, i redditi da pensione sono<br />
andati poi progressivamente stab<strong>il</strong>izzandosi. “In termini<br />
reali le pensioni sono aumentate a un ritmo del 3,5% tra <strong>il</strong><br />
1970 e <strong>il</strong> 1984 – sottolinea l’organizzazione – ma si sono<br />
poi stab<strong>il</strong>izzate negli anni a seguire”.<br />
Peccato che l’Ocse dimentichi di dare analogo r<strong>il</strong>ievo al<br />
fatto che l’inflazione italiana, nello stesso periodo, ha galoppato<br />
a ritmi molto diversi. Inoltre, nel periodo<br />
2002/2008, l’inflazione è stata ulteriormente aggravata<br />
dalla speculazione operata al momento del change over lire-euro,<br />
in particolare per i pensionati che concentrano i<br />
loro consumi in un paniere molto ridotto rispetto a quello<br />
indicato a Eurostat e ut<strong>il</strong>izzato dall’Istat. Per quegli anni,<br />
all’inflazione ufficiale certificata dall’Istat bisognerebbe<br />
aggiungere almeno uno zero per ottenere la cifra dell’inflazione<br />
reale (che per “convenzione” l’Istat fino a poco<br />
tempo fa ha sempre definito “percepita”), quella che pesa<br />
effettivamente sulle buste paga dei lavoratori dipendenti e<br />
sugli assegni pensionistici degli ex-lavoratori. Perciò, <strong>il</strong><br />
dato Ocse, che pure ammette l’impatto particolarmente<br />
duro solo di questi ultimi rincari sui redditi da pensione,<br />
non rende pienamente giustizia all’effettiva sofferenza dei<br />
pensionati per quanto riguarda la perdita reale di potere<br />
d’acquisto delle pensioni che, giova ricordarlo, studi della<br />
<strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> quantificano negli ultimi 16 anni nel 35%.<br />
Quattordicesima ai pensionati:<br />
La strada più giusta<br />
La Federazione pensionati<br />
della <strong>Cisl</strong>, <strong>Fnp</strong>, ha raccolto<br />
i dati definitivi relativi all’applicazione<br />
dell’accordo<br />
governo-sindacati del luglio<br />
2007 con <strong>il</strong> quale è stata istituita<br />
la cosiddetta quattordicesima<br />
mens<strong>il</strong>ità assunta strutturalmente<br />
dalla legge 127/07.<br />
<strong>Fnp</strong> ricorda innanzitutto che<br />
per l’anno 2007 (per <strong>il</strong> quale<br />
la quattordicesima risultava<br />
più limitata anche in relazione<br />
alla data di stipula dell’accordo)<br />
<strong>il</strong> numero dei beneficiari è<br />
stato di 3.196.630 per una<br />
spesa complessiva di e<br />
926.061.473,00 ed un importo<br />
medio di 303,00 euro. Per<br />
l’anno 2008 <strong>il</strong> dato definitivo<br />
è di 3.254.327 beneficiari per<br />
una spesa complessiva di e<br />
1.260.263.007,33 ed un importo<br />
medio di euro 387,00.<br />
Dunque in particolare a pieno<br />
regime, c’è completa corrispondenza<br />
con i dati ipotizzati,<br />
in sede di accordo, circa <strong>il</strong><br />
numero dei beneficiari, abbondantemente<br />
oltre i 3 m<strong>il</strong>ioni<br />
e la spesa (1 m<strong>il</strong>iardo e<br />
300 m<strong>il</strong>ioni meno, secondo le<br />
intese, 50 m<strong>il</strong>ioni per un intervento<br />
sulle pensioni assistenziali<br />
più basse).<br />
Se l’attuale compagine governativa,<br />
con più riguardo ai<br />
contenuti che al resto, avesse<br />
dato e desse continuità alle<br />
soluzioni di adeguamento delle<br />
pensioni previdenziali con<br />
una estensione graduale della<br />
quattordicesima alle fasce superiori<br />
– come per esempio<br />
quelle da una volta e mezza <strong>il</strong><br />
minimo e tre volte <strong>il</strong> minimo,<br />
cioè fino a circa 1.375,00 euro<br />
(dati 2009) secondo la <strong>Fnp</strong>-<br />
<strong>Cisl</strong> si poteva e si potrebbe<br />
coinvolgere un’altra platea di<br />
altri 3 m<strong>il</strong>ioni di pensionati<br />
con un’altrettanto sim<strong>il</strong>e spesa:<br />
un m<strong>il</strong>iardo e 300/500 m<strong>il</strong>ioni<br />
su cui, analogamente all’accordo<br />
del 2007, si sarebbe<br />
potuto trovare anche l’equivalente<br />
per la messa in atto della<br />
carta sociale.<br />
Comunque quella della graduale<br />
estensione della quattordicesima<br />
rimane una linea<br />
che i pensionati <strong>Cisl</strong> continuano<br />
a sostenere non solo<br />
per rendere giustizia ai pensionati<br />
comunque in fasce di<br />
assoluta sofferenza, ma anche<br />
per sostenere indirettamente<br />
un mercato di consumi di beni<br />
e servizi (e quindi dei sistemi<br />
produttivi).<br />
Facciamo<br />
<strong>il</strong> punto<br />
Ma ecco, qui di seguito, uno<br />
schema dei requisiti per la<br />
“quattordicesima” per l’anno<br />
in corso con i nuovi limiti per<br />
poterne beneficiare, ovvero<br />
nei limiti del reddito personale<br />
non superiore a una volta e<br />
mezzo <strong>il</strong> minimo previdenziale,<br />
dell’età e proporzionata<br />
agli anni di contribuzione previdenziale.<br />
Requisiti per<br />
la “quattordicesima”<br />
❖ Età: pari o superiore a 64<br />
anni<br />
❖ Reddito personale: non superiore<br />
a 8.934,90 euro annui<br />
(esclusi quelli derivanti<br />
da assegni per nucleo fam<strong>il</strong>iare/assegni<br />
fam<strong>il</strong>iari e da<br />
indennità di accompagnamento;<br />
<strong>il</strong> reddito da casa di<br />
abitazione; <strong>il</strong> Tfr e le competenze<br />
arretrate sottoposte<br />
a tassazione separata).<br />
La somma aggiuntiva varia<br />
perché è calcolata anche in<br />
base all’anzianità contributiva<br />
del pensionato in Italia:<br />
Se pensionato<br />
da lavoro dipendente<br />
❖ fino a 15 anni di anzianità<br />
contributiva, la somma aggiuntiva<br />
è pari complessivamente<br />
a 336 euro;<br />
❖ da 15 a 25 anni di anzianità<br />
contributiva, la somma aggiuntiva<br />
è pari complessivamente<br />
a 420 euro;<br />
❖ se l’anzianità contributiva è<br />
superiore a 25 anni la somma<br />
complessiva aggiuntiva<br />
è pari a 504 euro.<br />
Se pensionato<br />
da lavoro autonomo<br />
❖ fino a 18 anni di anzianità<br />
contributiva la somma aggiuntiva<br />
è pari complessivamente<br />
a 336 euro;<br />
❖ da 18 a 28 anni di anzianità<br />
contributiva, la somma aggiuntiva<br />
è pari complessivamente<br />
a 420 euro;<br />
❖ se l’anzianità contributiva è<br />
superiore a 28 anni la somma<br />
complessiva aggiuntiva<br />
è pari a 504 euro.<br />
Per le pensioni ai superstiti, la<br />
somma aggiuntiva sarà calcolata<br />
con gli stessi criteri di anzianità<br />
contributiva, applicando<br />
però le riduzioni di reversib<strong>il</strong>ità.<br />
Nel caso in cui <strong>il</strong> suo reddito<br />
personale sia di poco superiore<br />
al limite stab<strong>il</strong>ito, la somma<br />
aggiuntiva sarà proporzionalmente<br />
ridotta. Per esempio<br />
se <strong>il</strong> reddito è di 9.100 euro,<br />
con un’anzianità contributiva<br />
fino a 15 anni, la somma aggiuntiva<br />
sarà pari a 270,84<br />
euro complessivi (8.934,90 +<br />
336,00 – 9.100,00 euro). ✍<br />
conquiste del<br />
Lavoro<br />
Quotidiano della <strong>Cisl</strong><br />
Direttore responsab<strong>il</strong>e<br />
Francesco Guzzardi.<br />
Reg. Trib. Roma n. 569/1948.<br />
Autorizzazione per l’affissione<br />
murale n. 5149/1955<br />
Proprietà<br />
Conquiste del Lavoro Srl.<br />
Una copia e 1,00. Arretrata e 0,82.<br />
Abbonamento annuale e 103,30;<br />
iscritti alla <strong>Cisl</strong> e 41,50.<br />
Abbonamento estero e 155,00.<br />
Abbonamento comprensivo di<br />
“Pensionati”: maggiorazione di e 2.<br />
Pensionati<br />
Direttore: Antonio Uda<br />
Comitato direttivo:<br />
Arnaldo Chianese, Mariuccia<br />
Di Quattro, Sandro Loschi,<br />
Giuseppe Micalone,<br />
Girolamo Minardi<br />
Caporedattore: Carlo Candida<br />
Coordinamento pagine regionali:<br />
Germana Busacca<br />
Impaginazione: Edisegno srl<br />
Stampa: Omnimedia srl<br />
Via Lucrezia Romana, 58<br />
Ciampino (RM) - Tel. 06-7989111<br />
Chiuso in composizione <strong>il</strong> 17-02-2009
Noi & Voi<br />
Pensioni: gli importi 2009.<br />
Inas a fianco degli amici<br />
Molti amici hanno chiesto di tornare a precisare<br />
i nuovi importi ed i nuovi limiti di reddito,<br />
relativi alle diverse prestazioni previdenziali<br />
ed assistenziali per l’anno 2009. Ricordiamo<br />
peraltro a tutti gli interessati che per<br />
qualsiasi dubbio o necessità di consulenza o<br />
assistenza di cui abbiano bisogno, possono rivolgersi<br />
alla sede più vicina del nostro patronato<br />
Inas <strong>Cisl</strong>, chiamando <strong>il</strong> numero verde<br />
800.249.307 oppure consultando l’indirizzario<br />
su www.inas.it. Inut<strong>il</strong>e sottolineare che la<br />
consulenza Inas è assolutamente gratuita.<br />
* * *<br />
Aumento percentuale<br />
delle pensioni<br />
L’importo della pensione viene aumentato<br />
annualmente, in maniera automatica, per adeguare<br />
la pensione stessa al costo della vita.<br />
Per l’anno 2008, un decreto ministeriale emanato<br />
lo scorso novembre ha individuato nella<br />
misura dell’1,7% l’aumento definitivo della<br />
perequazione automatica, cioè l’aumento<br />
percentuale della misura delle pensioni, già<br />
stab<strong>il</strong>ito, con precedente decreto del 2007,<br />
nella misura previsionale dell’1,6%. Il medesimo<br />
decreto stab<strong>il</strong>isce, inoltre, che l’aumento<br />
da attribuirsi alle prestazioni pensionistiche<br />
da liquidare nell’anno 2009 corrisponde, in<br />
misura previsionale, al 3,3%.<br />
In sostanza, l’aumento percentuale delle pensioni<br />
sarà applicato, per <strong>il</strong> 2009, secondo le<br />
seguenti modalità: - nella misura del 3,3%<br />
(quindi, per intero), per l’importo di pensione<br />
non superiore a cinque volte <strong>il</strong> trattamento<br />
minimo Inps (quindi, entro 2.217,80 euro); -<br />
nella misura del 2,475% (quindi, per <strong>il</strong> 75%<br />
della intera quota di perequazione), per l’importo<br />
di pensione eccedente cinque volte <strong>il</strong><br />
trattamento minimo Inps (quindi, superiore a<br />
2.217,80 euro).<br />
Pensioni del pubblico impiego con<br />
indennità integrativa speciale<br />
Per individuare la fascia di reddito su cui applicare<br />
la perequazione, riguardo alle pensioni<br />
del pubblico impiego liquidate con l’indennità<br />
integrativa speciale (i.i.s.) separata in quanto<br />
assegno accessorio, le stesse devono essere<br />
considerate nel loro intero importo. La misura<br />
dell’i.i.s. risulta pari a: 679,31 euro per l’anno<br />
2008; 701,73 euro per l’anno 2009. L’importo<br />
della 13ma mens<strong>il</strong>ità, relativa all’indennità<br />
integrativa speciale, è invece pari a:<br />
659,31 euro per l’anno 2008; 681,75 euro<br />
per l’anno 2009.<br />
Trattamento minimo Inps<br />
Le pensioni dirette, indirette e di reversib<strong>il</strong>ità<br />
possono essere integrate al trattamento minimo,<br />
se i redditi del titolare e del coniuge<br />
non superano determinati limiti.I nuovi limiti<br />
di reddito per <strong>il</strong> 2009 per <strong>il</strong> Fondo pensioni<br />
lavoratori dipendenti, previsti per l’integrazione<br />
al trattamento minimo, intera o parziale,<br />
sia in relazione al reddito personale che al<br />
reddito coniugale, sono i seguenti:<br />
Limite di reddito personale<br />
❖ Fino a 5.956,60 euro: integrazione al minimo<br />
intera.<br />
❖ Da 5.956,60 a 11.913,20 euro: integrazione<br />
al minimo parziale<br />
❖ Da 11.913,20 euro: esclusione dell’integrazione<br />
al minimo<br />
❖ Limite di reddito coniugale (pensioni con<br />
decorrenza compresa nel 1994)<br />
❖ Fino a 23.826,40 euro: integrazione al minimo<br />
intera<br />
❖ Da 23.826,40 a 29.783,00 euro: integrazione<br />
al minimo parziale<br />
❖ Dal 29.783,00 euro: esclusione dell’integrazione<br />
al minimo<br />
Limite di reddito coniugale (pensioni con decorrenza<br />
successiva al 1994)<br />
❖ Fino a 17.869,80 euro: integrazione al minimo<br />
intera<br />
Parliamone<br />
tra amici<br />
❖ Da 17.869,89 a 23.826,40 euro: integrazione<br />
al minimo parziale<br />
❖ Da 23.826,40 euro: esclusione dell’integrazione<br />
al minimo<br />
Il nuovo importo mens<strong>il</strong>e del trattamento minimo<br />
Inps corrisponde a:<br />
❖ 443,56 euro (valore definitivo per l’anno<br />
2008);<br />
❖ 458,20 euro (valore provvisorio per l’anno<br />
2009)<br />
Abolizione del divieto di cumulo<br />
Dal 1° gennaio di quest’anno, è stato abolito<br />
<strong>il</strong> divieto di cumulo tra redditi da lavoro e<br />
pensione di anzianità o pensione di vecchiaia<br />
anticipata, liquidata nel sistema contributivo<br />
con almeno 40 anni di contribuzione oppure<br />
con 60/65 anni di età. L’Inps ha già provveduto<br />
ad applicare le nuove disposizioni in materia<br />
di cumulo alle pensioni liquidate nel sistema<br />
retributivo e misto, mentre per l’applicab<strong>il</strong>ità<br />
delle stesse alle pensioni contributive<br />
l’Istituto previdenziale attende chiarimenti da<br />
parte dei ministeri preposti.<br />
Invalidi civ<strong>il</strong>i, ciechi e sordomuti<br />
I limiti di reddito per <strong>il</strong> conseguimento delle<br />
prestazioni da invalidità civ<strong>il</strong>e sono stati aumentati<br />
del 2,8%. Il valore della perequazione<br />
– sia quello di previsione per <strong>il</strong> 2009 che<br />
quello definitivo per <strong>il</strong> 2008 – che si applica ai<br />
trattamenti corrisposti in favore degli invalidi<br />
civ<strong>il</strong>i, è quello previsto per la generalità dei<br />
trattamenti pensionistici. Gli importi delle indennità<br />
sono stati, inoltre, aumentati del<br />
3,04%.<br />
Assegni straordinari di sostegno al<br />
reddito (Vocred, Vocop, Voeso)<br />
Gli assegni straordinari di sostegno al reddito<br />
sono stati rinnovati secondo le specifiche regole<br />
applicate a tali prestazioni. Pertanto, su<br />
tali trattamenti non viene calcolata la perequazione<br />
automatica, in quanto gli stessi sono<br />
aumentati in base agli importi spettanti a seguito<br />
degli adeguamenti contrattuali.<br />
Incremento della pensione per<br />
soggetti disagiati<br />
Ai soggetti disagiati spetta un incremento<br />
delle maggiorazioni sociali sulla pensione – <strong>il</strong><br />
cosiddetto incremento al “m<strong>il</strong>ione”– , tale da<br />
garantire un reddito pari, attualmente, a<br />
594,64 euro al mese (ex “m<strong>il</strong>ione”/516,46 euro),<br />
in presenza di determinati limiti di reddito.<br />
Nel 2009, <strong>il</strong> beneficio spetta in presenza<br />
di: reddito personale non superiore a<br />
7.730,32 euro; reddito coniugale non superiore<br />
a 13.047,97 euro.Ai fini dell’ammontare<br />
del reddito, da valutare per la concessione di<br />
tale incremento, la somma aggiuntiva sulle<br />
pensioni basse (c.d. quattordicesima) viene<br />
considerata per un importo pari a 156 euro<br />
(vale a dire che soltanto 156 euro dell’intera<br />
quattordicesima percepita costituiscono reddito,<br />
a tal fine).<br />
Minimale retributivo Inps<br />
Per <strong>il</strong> 2009, <strong>il</strong> minimale retributivo, in base al<br />
quale sono accreditati i contributi ai fini del<br />
diritto a pensione, corrisponde a: 183,28 euro<br />
(minimale di retribuzione settimanale);<br />
9.530,56 euro (minimale di retribuzione mens<strong>il</strong>e).<br />
Detrazioni di imposta per fam<strong>il</strong>iari<br />
a carico<br />
Come già previsto dalla Finanziaria per <strong>il</strong><br />
2008, la richiesta delle detrazioni di imposta<br />
per i fam<strong>il</strong>iari a carico deve essere presentata<br />
annualmente, indicando anche <strong>il</strong> codice fiscale<br />
di tutti i fam<strong>il</strong>iari a carico. L’Inps, come già avvenuto<br />
nel 2008, invierà l’apposito modello a<br />
tutti coloro che già usufruiscono delle suddette<br />
detrazioni.<br />
ObisM, Red e Cud 2009<br />
L’Inps ha già inviato ai pensionati, alla fine dello<br />
scorso dicembre, <strong>il</strong> modello ObisM e la<br />
modulistica relativa alle prestazioni di invalidità<br />
civ<strong>il</strong>e (dichiarazioni di responsab<strong>il</strong>ità). En-<br />
tro <strong>il</strong> 15 febbraio 2009, l’istituto di previdenza<br />
provvederà ad inviare un altro plico, contenente<br />
<strong>il</strong> modello Cud 2009, <strong>il</strong> modello Red,<br />
nonché <strong>il</strong> nuovo modello per le detrazioni di<br />
imposta.<br />
Cumulo tra trattamenti<br />
pensionstici ai superstiti e reddito<br />
del beneficiario<br />
Sono stati aggiornati per <strong>il</strong> 2008 e previsti<br />
per <strong>il</strong> 2009 i nuovi limiti di reddito, riguardanti<br />
la pensione ai superstiti. In proposito,si deve<br />
ricordare che tale prestazione viene ridotta<br />
in presenza di redditi del beneficiario, che<br />
superino i seguenti limiti:<br />
Per l’anno 2008:<br />
❖ Fino a e 17.298,84 nessuna riduzione<br />
❖ da e 17.298,85 a e 23.065,12 riduzione<br />
del 25%<br />
❖ da e 23.065,13 a e 28.831,40 riduzione<br />
del 40%<br />
❖ oltre e 28.831,41 riduzione del 40%.<br />
Per l’anno 2009:<br />
❖ Fino a e 17.869,80 nessuna riduzione<br />
❖ da e 17.869,81 a e 23.826,40 riduzione<br />
del 25%<br />
❖ da e 23.826,41 a e 29.783,00 riduzione<br />
del 40%<br />
❖ da e 29.783,01 in poi riduzione del 40%<br />
Limiti di reddito per la liquidazione<br />
della pensione di reversib<strong>il</strong>ità agli<br />
orfani maggiorenni inab<strong>il</strong>i<br />
Il limite di reddito per essere considerati figli<br />
a carico, e per poter quindi beneficiare della<br />
suddetta pensione, è pari al limite di reddito<br />
per <strong>il</strong> riconoscimento dell’invalidità civ<strong>il</strong>e totale,<br />
e quindi:<br />
❖ e 14.480,81 per l’anno 2008;<br />
❖ e 14.886,28 per l’anno 2009.<br />
Assegni accessori, annessi alle<br />
pensioni priv<strong>il</strong>egiate ordinarie di<br />
prima categoria<br />
Con <strong>il</strong> 1° gennaio 2009, l’aumento degli assegni<br />
accessori alle pensioni priv<strong>il</strong>egiate ordinarie<br />
di prima categoria è stato fissato nella misura<br />
del 3,04%, equivalente all’incremento<br />
percentuale dell’adeguamento automatico<br />
delle pensioni di guerra per l’anno 2009.<br />
Insieme contro la povertà<br />
Il Centro di assistenza fiscale, Caaf <strong>Cisl</strong>, la Caritas<br />
italiana e la Federazione Italiana degli organismi<br />
per le persone senza dimora –<br />
fio.psd, considerata la positiva esperienza<br />
svolta insieme nei mesi scorsi nel progetto<br />
“Incapienti ma Informati” hanno deciso di<br />
proseguire la sperimentazione del loro impegno<br />
comune e congiunto per diffondere<br />
informazione e rendere più accessib<strong>il</strong>i agli<br />
aventi diritto le misure recentemente varate<br />
dal Governo a sostegno delle persone economicamente<br />
più vulnerab<strong>il</strong>i. In particolare,<br />
nell’accordo di collaborazione stipulato, i tre<br />
enti si impegnano a promuovere tutte le possib<strong>il</strong>i<br />
sinergie comunicative ed operative presso<br />
i propri centri, cap<strong>il</strong>larmente diffusi in tutto<br />
<strong>il</strong> territorio nazionale, al fine di promuovere<br />
l’accesso:<br />
❖ al bonus fiscale per le famiglie,<br />
❖ al bonus incapienti,<br />
❖ alla comp<strong>il</strong>azione delle certificazioni Isee<br />
❖ a tutte le misure finalizzate ai cittadini meno<br />
abbienti, come ad esempio la “social<br />
card”, che verranno collegate alla presentazione<br />
dell’Isee.<br />
Caaf <strong>Cisl</strong>, Caritas italiana e fio.pds, in considerazione<br />
delle loro quotidiana esperienza di<br />
3<br />
Per ogni vostro dubbio o quesito, scriveteci, telefonateci o mandate una<br />
e-ma<strong>il</strong> alla nostra redazione (redazione@fnp.cisl.it). Meglio ancora:<br />
rivolgetevi direttamente alla sede della <strong>Fnp</strong> o a quella del patronato<br />
Inas-<strong>Cisl</strong>, più “a portata dei vostri piedi” o dei mezzi pubblici che avete a<br />
disposizione.Troverete sempre un amico pronto a capire, ad ascoltare e<br />
ad esservi ut<strong>il</strong>e!<br />
Per contattare l’Inas e <strong>il</strong> centro di assistenza fiscale, Caaf-<strong>Cisl</strong>, comunque<br />
<strong>il</strong> modo più semplice è: chiamare <strong>il</strong> numero verde comune a entrambe<br />
le strutture 800.24.93.07, farsi dare indirizzo e numero di telefono<br />
della sede più vicina alla propria abitazione, chiamare per fissare un appuntamento<br />
e portare la documentazione relativa al problema da risolvere.<br />
Inut<strong>il</strong>e ricordare che l’assistenza del patronato Inas è del tutto gratuita.<br />
Per mantenervi continuamente aggiornati sulle novità riguardanti la nostra<br />
categoria, consultate <strong>il</strong> sito:<br />
www.pensionati.cisl.it<br />
prossimità con le persone frag<strong>il</strong>i e in condizioni<br />
di disagio, pur convinti che in Italia sia<br />
necessario un piano organico di contrasto alla<br />
povertà, ritengono doveroso esercizio di<br />
responsab<strong>il</strong>ità pubblica impegnarsi <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e,<br />
ciascuno con le proprie competenze,<br />
affinché le barriere all’accesso di queste misure<br />
siano ridotte al minimo. Gli ostacoli burocratici<br />
che tali misure presentano sono infatti<br />
tali da portare molto spesso le persone<br />
più frag<strong>il</strong>i e in difficoltà a rinunciare a chiedere<br />
piuttosto che doversi misurare con sistemi<br />
amministrativi da loro vissute come ost<strong>il</strong>i ed<br />
escludenti. Si sa in partenza che molti resteranno<br />
comunque esclusi, come accadrà paradossalmente<br />
per le persone senza dimora,<br />
che ben diffic<strong>il</strong>mente potranno integrare i requisiti<br />
richiesti per avere gli aiuti previsti, ma<br />
occorre lo stesso impegnarsi affinché almeno<br />
coloro ai quali <strong>il</strong> diritto è stato riconosciuto<br />
possano esercitarlo senza essere bloccati da<br />
ostacoli amministrativi.<br />
Da oggi tutti i frequentatori dei centri Caritas<br />
e fio.psd saranno quindi informati delle<br />
opportunità che potrebbero avere ed accompagnati<br />
dagli operatori Caaf per comp<strong>il</strong>are le<br />
richieste necessarie. Qualunque cittadino che<br />
voglia recarsi in un Caaf <strong>Cisl</strong> o in centri Caritas<br />
o fio.psd riceverà inoltre le medesime<br />
informazioni, che per quanto possib<strong>il</strong>e saranno<br />
diffuse anche in luoghi pubblici e visib<strong>il</strong>i.<br />
Sono stati attivati anche due siti internet dedicati,<br />
per informare gli operatori e chiunque<br />
altro possa essere interessato: www.bonusenergia.it;<br />
www.bonusfiscale.it. Altre forme di<br />
comunicazione verranno sv<strong>il</strong>uppate per promuovere<br />
l’informazione sui territori.<br />
Per informazioni:<br />
Caaf <strong>Cisl</strong> srl Dino Giornetti – 0684407622<br />
Caritas Italiana – Ufficio Promozione umana – 06-<br />
66177265<br />
fio.psd – Antonio d’Elia – 010/2461096 –<br />
349 6088709<br />
Conguaglio per 350m<strong>il</strong>a<br />
pensionati Inpdap<br />
In sede di conguaglio fiscale 2008 con relative<br />
trattenute l’Inpdap – sulla base di una procedura<br />
innovativa, condivisa dalla Agenzia delle<br />
entrate, che rispetta le esigenze vitali dei<br />
pensionati e riduce condizioni di forte disagio<br />
– garantisce <strong>il</strong> pagamento di 458,20 euro, pari<br />
alla pensione minimo Inps.Verranno trattenute<br />
solo le somme eccedenti e per tutto <strong>il</strong> periodo<br />
necessario per eliminare <strong>il</strong> debito. Ce<br />
lo comunica l’Istituto.<br />
Con questo sistema, fa sapere l’Inpdap (sono<br />
interessati al conguaglio circa 350m<strong>il</strong>a pensionati,<br />
di cui circa 235m<strong>il</strong>a esclusivamente per<br />
detrazioni di imposta per fam<strong>il</strong>iari a carico)<br />
verrà pagata la pensione in misura ridotta in<br />
relazione all’ammontare del conguaglio e comunque<br />
con salvezza della quota minima.<br />
Con la procedura degli anni passati circa<br />
25m<strong>il</strong>a pensionati avrebbero del tutto perduta<br />
l’intera pensione durante <strong>il</strong> periodo interessato<br />
al recupero. Per oltre 4m<strong>il</strong>a pensionati,<br />
la cui rata mens<strong>il</strong>e netta è inferiore alla<br />
pensione minima Inps, si continuerà a pagare<br />
la pensione con la trattenuta di un quinto. A<br />
tutti l’Inpdap sta inviando a domic<strong>il</strong>io una lettera<br />
di chiarimenti, avvertendoli anche che<br />
sulle rate a partire da marzo sarà calcolato<br />
l’interesse legale nella misura dello 0,50%<br />
mens<strong>il</strong>e. Nel caso in cui con la rata di dicembre<br />
non fosse completamente azzeratoli debito,<br />
<strong>il</strong> pensionato dovrà, entro <strong>il</strong> 15 gennaio<br />
2010, pagare direttamente la residua somma<br />
con le modalità indicaste in tempo ut<strong>il</strong>e dall’Inpdap<br />
con un’apposita comunicazione.
Orizzonti sociali<br />
Il nostro sindacato incontra <strong>il</strong> Papa<br />
Centralità della<br />
persona umana<br />
imettere al centro di<br />
“Rogni scelta politica,<br />
economica e sociale la persona<br />
umana. Solo così si può<br />
pensare di uscire dalla crisi”.<br />
Antonio Uda si è unito all’appello<br />
che papa Benedetto XVI<br />
ha rivolto ai dirigenti della nostra<br />
Confederazione, in occasione<br />
dei 60 anni dalla nascita<br />
del sindacato della <strong>Cisl</strong>. “Stiamo<br />
pagando a caro prezzo anni<br />
di globalizzazione spinta, di<br />
politiche mercato-centriche, di<br />
scelte economiche ciniche e<br />
spregiudicate – ha detto Uda<br />
–. Ora più che mai si avverte<br />
la necessità di seguire i principi<br />
della dottrina sociale della<br />
chiesa, da sempre punto di riferimento<br />
per <strong>il</strong> nostro sindacato,<br />
di superare le divergenze,<br />
i particolarismi, e unire le<br />
forze per affrontare una battaglia<br />
che è prima di tutto culturale<br />
e civ<strong>il</strong>e”.<br />
Nel suo discorso Benedetto<br />
XVI ha ricordato l’importanza<br />
del ruolo del sindacato, che<br />
ha definito elemento indispensab<strong>il</strong>e<br />
della vita sociale,<br />
per fermare la crisi che sta<br />
travolgendo <strong>il</strong> mondo del lavoro.<br />
L’appello del papa è andato<br />
quindi alla concertazione<br />
e alla partecipazione di tutte<br />
le forze sociali, perché da<br />
questa crisi mondiale possa<br />
nascere uno spirito solidale.<br />
“Per superare la crisi economica<br />
e sociale che stiamo vivendo<br />
– ha detto in particolare<br />
Benedetto XVI – sappiamo<br />
che occorre uno sforzo libero<br />
e responsab<strong>il</strong>e da parte<br />
di tutti; è necessario cioè superare<br />
gli interessi particolaristici<br />
e di settore, così da affrontare<br />
insieme ed uniti le<br />
difficoltà”: In questo sforzo,<br />
ha sottolineato, è “fondamentale”<br />
<strong>il</strong> ruolo che può svolgere<br />
<strong>il</strong> sindacato, al quale <strong>il</strong><br />
mondo ecclesiale guarda non<br />
da oggi con favore. “La<br />
Chiesa – ha affermato infatti<br />
– che apprezza <strong>il</strong> ruolo fondamentale<br />
dei sindacati, vi è<br />
vicina oggi come ieri, ed è<br />
pronta ad aiutarvi, perché<br />
possiate adempiere al meglio<br />
<strong>il</strong> vostro compito nella società”.<br />
Il Papa ha sottolineato<br />
<strong>il</strong> valore dei principi fondanti<br />
della <strong>Cisl</strong> che traggono “dal<br />
magistero sociale della Chiesa<br />
ispirazione nella vostra<br />
azione finalizzata a tutelare<br />
gli interessi dei lavoratori”,<br />
con l’obiettivo “di trovare<br />
una sintesi tra bene comune e<br />
mercato, tra capitale e lavoro”.<br />
E ha ricordato l’opera<br />
della Chiesa che “nel pieno<br />
rispetto dell’autonomia di<br />
ogni istituzione, non si stanca<br />
di offrire <strong>il</strong> contributo del suo<br />
insegnamento e della sua<br />
esperienza a coloro che intendono<br />
servire la causa dell’uomo<br />
del lavoro e del progresso,<br />
della giustizia sociale<br />
e della pace”. Con un’attenzione<br />
“cresciuta nel corso<br />
dell’ultimo secolo”, ha aggiunto<br />
citando le encicliche<br />
Rerum Novarum di papa<br />
Leone XIII che “fece una difesa<br />
accorata dell’inalienab<strong>il</strong>e<br />
dignità dei lavoratori” e la<br />
Centesimus Annus (1991) di<br />
Giovanni Paolo II, che già<br />
nella Laborem exercens del<br />
1981 aveva posto in luce “<strong>il</strong><br />
ruolo e l’importanza strategica<br />
dei sindacati, definiti “un<br />
indispensab<strong>il</strong>e elemento della<br />
vita sociale”.<br />
Nel suo intervento in apertura<br />
dell’incontro, “in una circostanza<br />
memorab<strong>il</strong>e per noi<br />
tutti”, Raffaele Bonanni ha<br />
ricordato le origini della <strong>Cisl</strong><br />
e in particolare quell’ancoraggio<br />
“ai valori espressi della<br />
dottrina sociale della Chiesa”<br />
accanto alla “pratica di<br />
un sindacalismo libero, laico,<br />
autonomo dagli schieramenti<br />
politici, dedito alla tutela degli<br />
interessi dei lavoratori”.<br />
Anche <strong>il</strong> leader sindacale ha<br />
sottolineato che per vincere<br />
la crisi serve “una concorde<br />
volontà di agire, superando le<br />
divisioni”, sottolineando che<br />
occorre però “ripensare <strong>il</strong><br />
modello capitalistico attraverso<br />
l’applicazione di principi<br />
di partecipazione, sussidiarietà,<br />
solidarietà”. E mentre<br />
questa crisi è “nata per le<br />
distorsioni di un mercato finanziario<br />
sempre più avido,<br />
selvaggio e senza regole”,<br />
per Bonanni è necessario ora<br />
“uno sforzo straordinario per<br />
promuovere i più deboli della<br />
società e per ridurre le ampie<br />
fasce di povertà e di emarginazione<br />
che purtroppo rappresentano<br />
ancora una fetta<br />
consistente della popolazione<br />
italiana”. ✍<br />
Sanità e rischi del<br />
Cattivo federalismo<br />
università di Roma-Tor<br />
L’ Vergata ha presentato <strong>il</strong><br />
suo VI Rapporto sulla sanità<br />
che conferma una situazione<br />
molto differenziata nel Paese,<br />
sia per quanto riguarda l’uniformità,<br />
sia per l’equità. Un<br />
quadro oramai noto da diversi<br />
anni. Per quanto riguarda la<br />
spesa sanitaria, in generale, l’Italia<br />
può definirsi un paese virtuoso,<br />
registrando una spesa inferiore<br />
alla media e una crescita<br />
contenuta rispetto ad altri<br />
paesi europei. Sta di fatto però<br />
che, secondo le valutazioni del<br />
Rapporto, nel 2010 la forbice<br />
tra <strong>il</strong> finanziamento statale e la<br />
spesa reale rischia di aprire un<br />
buco da 10 m<strong>il</strong>iardi. Gap che le<br />
regioni dovrebbero colmare<br />
con interventi di riorganizzazione<br />
mirati ad una maggiore<br />
efficienza ed efficacia o aumentando<br />
la compartecipazione<br />
dei cittadini o tagliando i<br />
servizi, con un forte aggravio<br />
sui b<strong>il</strong>anci delle famiglie.<br />
Quando ammalarsi<br />
diventa povertà<br />
Secondo i dati del Rapporto<br />
già oggi i b<strong>il</strong>anci delle famiglie<br />
italiane sono messi a dura<br />
prova dalle spese sanitarie private.<br />
Sono infatti 349.180 (pari<br />
a circa l’1,5% del totale delle<br />
famiglie) le famiglie che nel<br />
2006 si sono impoverite a causa<br />
di spese sanitarie impreviste<br />
delle quali si sono dovute far<br />
carico con risorse proprie. Tra<br />
le fasce della popolazione i più<br />
frag<strong>il</strong>i si confermano gli anziani<br />
insieme ai nuclei fam<strong>il</strong>iari<br />
con tre o più figli. E in assenza<br />
di un assetto istituzionale appropriato<br />
e di un ridimensionamento<br />
ben calibrato del sistema<br />
di compartecipazione, <strong>il</strong> federalismo<br />
rischia di inasprire<br />
le attuali differenze tra i servizi<br />
sanitari regionali. Dal Rapporto<br />
risulta che sulla spesa sanitaria,<br />
nella classifica delle regioni,<br />
a fronte di una media<br />
nazionale pro-capite di 1.744<br />
euro, risulta che <strong>il</strong> Trentino A.<br />
Adige, Lazio e Valle D’Aosta<br />
hanno una spesa superiore a<br />
1.970 euro pro-capite, mentre<br />
in Bas<strong>il</strong>icata e Calabria la cifra<br />
scende a meno di 1.600 euro.<br />
Il Rapporto analizza i diversi<br />
settori dell’assistenza – ospedaliera,<br />
territoriale, farmaceutica,<br />
specialistica.<br />
Rispetto alla riduzione del numero<br />
complessivo delle strutture<br />
sanitarie del 7,9% nel pe-<br />
riodo 2000/2006, infatti, non<br />
c’è stata una proporzionale riduzione<br />
del personale che, anzi,<br />
è leggermente aumentato. È<br />
cresciuto <strong>il</strong> numero di medici e<br />
figure amministrative (rispettivamente<br />
dell’1,87% e del<br />
2,05%, contro lo 0,09% del<br />
personale infermieristico). Diminuito<br />
invece del 2,32% <strong>il</strong><br />
personale tecnico. La normativa<br />
sulla riduzione dei posti letto<br />
è stata applicata dalle regioni<br />
in modo differenziato: alcune<br />
regioni hanno ridotto le<br />
strutture di ricovero, soprattutto<br />
pubbliche; altre hanno ridimensionato<br />
la dotazione delle<br />
strutture esistenti. “La sensazione<br />
– si legge sul Rapporto –<br />
è che le politiche di riduzione<br />
dei posti letto siano spesso<br />
un’operazione di facciata,<br />
mancando una reale razionalizzazione<br />
del settore”. In cui si<br />
assiste a un parziale fallimento<br />
del meccanismo di pagamento<br />
a prestazione. La tariffa media<br />
regionale, calcolata sulla base<br />
dei tariffari vigenti, evidenzia<br />
differenze che sfiorano <strong>il</strong> 60%,<br />
diffic<strong>il</strong>mente giustificab<strong>il</strong>i su<br />
un piano razionale”.<br />
Il “differenziale-Sud”<br />
Sulla questione dei ricoveri, <strong>il</strong><br />
Rapporto evidenzia che <strong>il</strong> tasso<br />
di ricovero (acuti in regime ordinario)<br />
è pari a 140,0 ricoveri<br />
per 1000 abitanti residenti. Le<br />
regioni meridionali invece, nonostante<br />
una età media inferiore,<br />
possiedono livelli di ospedalizzazione<br />
superiori alla media.<br />
La differenza tra Nord e Sud si<br />
evince anche dalla tipologia dei<br />
ricoveri: maggiore “complessità”<br />
al Nord meno al Sud. Infine<br />
sulla “appropriatezza” dei ricoveri:<br />
i migliori risultati si registrano<br />
in Toscana, Valle<br />
D’Aosta, Friuli V.Giulia e Veneto,<br />
i peggiori in Calabria,<br />
Molise, Sardegna e Abruzzo.<br />
Tra sprechi e incapacità<br />
Il quadro generale della sanità<br />
Italiana che presenta <strong>il</strong> Rapporto<br />
purtroppo non sorprende<br />
più di tanto. È una situazione<br />
con la quale ci rapportiamo<br />
da diversi anni. Sono<br />
innumerevoli i rapporti che<br />
puntualmente ogni anno denunciano<br />
una sanità sempre<br />
più a due velocità: <strong>il</strong> Centro-<br />
Nord che aumenta l’efficienza<br />
e l’efficacia dei servizi attraverso<br />
una maggiore governance<br />
del servizio sanitario e<br />
<strong>il</strong> Centro-Sud in una condizione<br />
di forte criticità, sia per<br />
quanto riguarda la qualità delle<br />
prestazioni, sia per la quantità.<br />
Quello che invece suscita<br />
perplessità oltre che preoccupazione<br />
è che, a fronte di una<br />
situazione oramai “cronica”,<br />
gli interventi che <strong>il</strong> Governo<br />
intende adottare, quali <strong>il</strong> federalismo<br />
(introduzione dei costi<br />
standard), rischiano di peggiorare<br />
la situazione. La tutela<br />
della salute è un diritto che va<br />
garantito a tutti i cittadini, come<br />
previsto dalla Costituzione<br />
Italiana, in tutto <strong>il</strong> territorio<br />
nazionale. I cittadini hanno <strong>il</strong><br />
diritto di usufruire delle prestazioni<br />
previste dai livelli essenziali<br />
di assistenza, nei<br />
“giusti” tempi di erogazione.<br />
E l’incapacità degli amministratori<br />
di organizzare e gestire<br />
la sanità non può ricadere<br />
sui cittadini. ✍<br />
4<br />
Ricordando Eluana<br />
Emblema di<br />
un’Italia ingiusta<br />
Sulla drammatica vicenda di Eluana Englaro e sul dibattito<br />
etico e politico-istituzionale che ne è conseguito, riportiamo<br />
uno scritto del segretario generale della nostra<br />
Federazione nazionale dei pensionati, Antonio Uda.<br />
La triste sorte toccata ad<br />
Eluana Englaro ci ha fatto<br />
riflettere a lungo nel s<strong>il</strong>enzio<br />
delle nostre coscienze. Si<br />
è trattato infatti di un caso fin<br />
troppo gridato e strumentalizzato<br />
dalla politica, degenerato<br />
infine in uno scontro istituzionale.<br />
L’opinione pubblica si è<br />
divisa a metà: segno evidente<br />
della delicatezza e dell’implicazione<br />
umana oltrechè morale<br />
dell’argomento. Il Paese si<br />
è però spaccato, non tra laici e<br />
cattolici: in entrambi gli<br />
schieramenti sono stati infatti<br />
presenti gli uni e gli altri. Personalmente<br />
sull’argomento<br />
ho, come su molti altri argomenti,<br />
tanti dubbi. Lo dico<br />
anche da credente. Diffic<strong>il</strong>e<br />
avere la verità in tasca. Anche<br />
se non ho dubbi sul diritto alla<br />
vita. La politica, di destra o<br />
di sinistra, anziché strumentalizzare<br />
<strong>il</strong> dolore di un padre e<br />
la disgrazia di una giovane<br />
donna, avrebbe dovuto avere<br />
la responsab<strong>il</strong>ità e l’onestà,<br />
doverosa per gli eletti dal popolo,<br />
necessarie per definire<br />
in tempo la legge del così detto<br />
testamento biologico.<br />
Lasciare parlare le coscienze di<br />
ciascuno, dentro regole certe.<br />
Questo occorre. Su un argomento<br />
così delicato non si può<br />
speculare per avere consensi<br />
elettorali. Questo nostro Paese<br />
non diventerà mai democraticamente<br />
maturo se argomenti<br />
che implicano modernizzazione<br />
e diritti negati (soggettivi o<br />
universali che siano) o riforme<br />
strutturali che non possono essere<br />
brandite come bandiere di<br />
una sola parte politica ma vanno<br />
gestite come esigenze della<br />
collettività, non verranno affrontati<br />
con <strong>il</strong> coinvolgimento<br />
di maggioranza ed opposizione.<br />
A prescindere da chi vince.<br />
Questa sì che sarebbe la svolta<br />
vera della statualità italiana!<br />
Chissà quanti, leggendo questa<br />
nota, diranno: Ma questo non è<br />
un argomento sindacale. Chi lo<br />
penserà ha ragione, come primo<br />
impatto. Ma non è così se<br />
si approfondisca bene e meglio.<br />
Siamo infatti di fronte ad<br />
un tema delicato per le implicanze<br />
che comporta per i non<br />
autosufficienti, per i malati terminali,<br />
per molti anziani bisognosi<br />
di cure continue a causa<br />
di malattie invalidanti.<br />
Ma per m<strong>il</strong>ioni<br />
di nonautosufficienti?<br />
La scienza medica denuncia<br />
che ci sono oltre 5 m<strong>il</strong>a malattie<br />
a fronte delle quali non esistono<br />
le terapie e le medicine<br />
appropriate per essere curati. E<br />
siccome <strong>il</strong> parametro dominante<br />
in tema di allungamento della<br />
vita è quello del costo economico,<br />
c’è <strong>il</strong> rischio, con l’aumentare<br />
del numero degli anziani,<br />
che non abbia più senso<br />
tenere in vita molte persone,<br />
stante l’alto costo per la collettività.<br />
Il Paese scivolerebbe<br />
dentro una cultura nich<strong>il</strong>ista<br />
dell’eutanasia, mascherata da<br />
un falso concetto di libertà di<br />
non subire accanimento terapeutico.<br />
Già oggi da uno studio<br />
fatto, <strong>il</strong> 62% dei decessi nei reparti<br />
di rianimazione italiani<br />
sono provocati da un intervento<br />
attivo del medico definito<br />
«desistenza terapeutica». Brutalmente:<br />
uno stop alle cure<br />
che potrebbero essere considerate<br />
un accanimento terapeutico.<br />
Ma di tutto questo nessuno<br />
parla. Spesso, quasi sempre, la<br />
decisione di interrompere la<br />
cura avviene in pieno accordo<br />
con la famiglia del paziente.<br />
Anche se molte famiglie che<br />
hanno un non-autosufficiente<br />
vengono lasciate sole.<br />
Ma in questi casi può nascere<br />
qualche dubbio? O si corre <strong>il</strong><br />
rischio di essere accusati di<br />
cattiveria o arroganza? Pazienza.<br />
Anzi: insistiamo. Ci<br />
possono essere anche interessi<br />
da parte dei fam<strong>il</strong>iari? Beninteso<br />
non solo di eredità, ma<br />
anche per non avere “fastidi”<br />
per l’assistenza? Noi questi<br />
dubbi li abbiamo tutti. Qualcuno<br />
può convincerci del contrario?<br />
Lo dimostri.<br />
Per questo tormentato argomento<br />
ci sono stati scontri in<br />
Parlamento riunito in sessioni<br />
straordinarissime, dopo che <strong>il</strong><br />
decreto legge non è stato possib<strong>il</strong>e.<br />
Non ci siamo schierati<br />
né con Berlusconi né con Napolitano:<br />
non per fare da Ponzio<br />
P<strong>il</strong>ato ma perché non siamo<br />
costituzionalisti di mestiere,<br />
anche se da sempre difendiamo<br />
la Costituzione scritta<br />
dai padri fondatori della nostra<br />
Repubblica. Dunque: quando<br />
si vuole, la politica abbrevia i<br />
percorsi parlamentari su argomenti<br />
che ritiene urgenti.<br />
Si rispetti la<br />
volontà popolare<br />
Ma se è così, perché una legge<br />
di iniziativa popolare, con oltre<br />
un m<strong>il</strong>ione di firme, quella per<br />
<strong>il</strong> fondo di solidarietà per la<br />
non-autosufficienza, non si riesce<br />
neanche ad assegnarla alla<br />
commissione parlamentare<br />
competente? Perché l’on. Berlusconi<br />
non fa rispettare questa<br />
parte della Costituzione? Vuole<br />
ritornare al popolo quando<br />
qualcosa non gli aggrada. Perché<br />
non esercita la sua autorità<br />
chiedendo al Parlamento di discutere<br />
questa legge attuativa<br />
di una volontà popolare, giusto<br />
l’art.77 della Costituzione?<br />
Perché <strong>il</strong> Presidente Napolitano,<br />
garante della Costituzione,<br />
non fa rispettare quest’articolo?<br />
Forse tre m<strong>il</strong>ioni di persone<br />
interessate al problema non<br />
hanno diritti degni si essere riconosciuti<br />
e da far valere?<br />
Purtroppo questo Paese si<br />
conferma ad ogni svolta critica,<br />
ingiusto con i deboli. Ma<br />
la <strong>Fnp</strong>, per quanto sta in noi,<br />
non si stancherà mai di denunciare<br />
tutto ciò che penalizza<br />
<strong>il</strong> mondo degli anziani. E<br />
non solo. Basta pensare a tanti<br />
bambini e giovani sfortunati:<br />
centinaia di migliaia. E<br />
scusate se sono pochi.
Pensionati<br />
marzo 2009<br />
Potere d’acquisto<br />
delle pensioni: la<br />
vera emergenza<br />
di FRANCO RIGHETTI<br />
Mi sembra opportuno offrire ai Soci<br />
alcune informazioni attorno al seminario<br />
che la <strong>Fnp</strong> ha organizzato nei giorni<br />
13/14 Gennaio 2009.<br />
La parola degli economisti e dei sociologi<br />
invitati a parteciparvi ha messo allo scoperto<br />
le frag<strong>il</strong>ità sociali. Da quanto emerso<br />
è stato possib<strong>il</strong>e avanzare proposte e<br />
lanciare provocazioni. I nostri Leaders sono<br />
stati chiari “La vera emergenza è la difesa<br />
del potere d’acquisto di pensioni e<br />
salari. L’adeguamento di questo è un diritto<br />
da contrattare con le forze sociali”. La<br />
<strong>Fnp</strong> in particolare vuol riprendere la concertazione<br />
con <strong>il</strong> Governo ripartendo dal<br />
protocollo di luglio 2007. Un provvedimento<br />
che costò molta fatica e fu frutto di<br />
un serrato dibattito ma che apriva prospettive<br />
da non far cadere oggi nel nulla<br />
di fatto.<br />
La <strong>Fnp</strong> non accetta <strong>il</strong> discorso del ministro<br />
Sacconi che, lamentando <strong>il</strong> debito<br />
pubblico, ha giudicato insostenib<strong>il</strong>i sia le<br />
riforme strutturali che gli ammortizzatori<br />
sociali. In sostanza la maggioranza attuale<br />
intenda offrire ai cittadini più poveri soltanto<br />
provvedimenti temporanei sul fronte<br />
economico e del Welfare”.<br />
L’obiettivo del Governo è quello di sempre:<br />
“Aiutare le imprese per sostenere<br />
l’occupazione” ha detto Sacconi che ha<br />
continuato “Si può pensare al massimo ad<br />
una razionalizzazione e ad una ricomposizione<br />
della spesa sanitaria”.<br />
La ricetta della <strong>Fnp</strong> è chiara. Tutti i risparmi<br />
che <strong>il</strong> Governo potrà su questo<br />
versante ottenere vanno destinati a chi<br />
ha bisogno e a chi ha già dato cominciando<br />
dai pensionati senza dimenticare<br />
i non-autosufficienti.<br />
Questa è la condizione per una discussione<br />
con la maggioranza attuale.<br />
Secondo la nostra Organizzazione i risparmi<br />
ottenuti nella sanità devono essere<br />
ut<strong>il</strong>izzati per potenziare i servizi socio-assistenziali<br />
e sanitari a livello locale inoltre<br />
devono essere omogenei su tutto <strong>il</strong> territorio<br />
nazionale.<br />
Il personale degli ospedali soppressi<br />
deve essere ricollocato nello stesso ambito<br />
territoriale per fornire servizi alla<br />
popolazione.<br />
Per la <strong>Fnp</strong> occorrono scelte coraggiose ed<br />
interventi strutturali perché non si può vivere<br />
sempre con palliativi né in una condizione<br />
di continua incertezza (vedi la social<br />
card).<br />
Riflettendo sull’andamento di questo seminario<br />
ho avuto l’impressione che <strong>il</strong> Ministro<br />
ci abbia ascoltato con poca convinzione<br />
e ci sembrava abbia voluto dare un<br />
certo assenso alle proposte del nostro sindacato,<br />
ma alla <strong>Fnp</strong> le mezze parole non<br />
bastano più. Forti del numero dei nostri<br />
iscritti riprenderemo con vigore le iniziative<br />
ed insieme a tutta la Confederazione<br />
ci impegneremo per tutelare <strong>il</strong> potere<br />
d’acquisto delle pensioni, per concertare<br />
attorno a tariffe e servizi, per introdurre <strong>il</strong><br />
criterio della progressività nella determinazione<br />
delle imposte locali.<br />
Auguriamoci che le nostre battaglie<br />
possano darci almeno un livello di vita<br />
dignitoso.<br />
(*) Segr. gen. <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> Umbria<br />
Umbria I<br />
Abruzzo - Molise - Umbria<br />
Insieme ai soci<br />
per i congressi di lega<br />
I Congressi<br />
di lega hanno visto la partecipazione<br />
della maggioranza dei<br />
Soci. C’è stata confermata la delega e la<br />
disponib<strong>il</strong>ità a sostenere la nostra Organizzazione<br />
considerata l’unica forza che<br />
li unisce e difende.<br />
Abbiamo ascoltato le loro voci e condivise<br />
le preoccupazioni. Non li abbiamo <strong>il</strong>lusi<br />
perché non è nostra abitudine a promettere<br />
quando non si ha la certezza di mantenere.<br />
Comunque <strong>il</strong> rapporto con la base<br />
è risultato ben solido; gli iscritti si fidano<br />
dell’operato della <strong>Fnp</strong> in questo momento<br />
diffic<strong>il</strong>e. Gli Amici difendono ed apprezzano<br />
l’autonomia della <strong>Cisl</strong>, un valore<br />
cha la Confederazione continua a difendere.<br />
I soci hanno compreso <strong>il</strong> valore della<br />
contrattazione locale e ci suggeriscono<br />
di continuare sulla strada intrapresa. A<br />
nessuno di loro sfuggono le difficoltà at-<br />
Dai territori<br />
dell’Umbria<br />
Territorio<br />
Folignate<br />
Giovanni Pesciaioli<br />
riconfermato<br />
segretario generale<br />
del territorio<br />
Giovanni Pesciaioli, con <strong>il</strong> massimo dei<br />
consensi, è stato rieletto Segretario Generale<br />
della Federazione dei pensionati del<br />
Territorio di Foligno. Lo ha eletto <strong>il</strong> nuovo<br />
Consiglio Direttivo Territoriale della stessa<br />
Federazione, eletto a sua volta dall’VIII<br />
Congresso Territoriale che si è celebrato<br />
<strong>il</strong> 6 febbraio scorso presso la Sala Congressi<br />
della Domus Pacis di S. Maria degli<br />
Angeli. A completamento della sua Segreteria,<br />
Pesciaioli ha proposto Anna Maria<br />
Perticoni e Mario Propersi, pure votati<br />
alla unanimità. Il Congresso si era aperto<br />
sotto la presidenza del consigliere regionale<br />
<strong>Fnp</strong>, Mauro Gobbo, proposto all’assemblea<br />
dallo stesso Pesciaioli, e con la presenza<br />
del segretario generale della <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong><br />
dell’Umbria Franco Righetti.<br />
Il primo saluto ufficiale ai convegnisti è<br />
stato portato dal Sindaco del Comune di<br />
Foligno, Manlio Marini, che ha tenuto ad<br />
evidenziare la sua iscrizione alla <strong>Fnp</strong>, da<br />
pensionato del pubblico impiego, ed alla<br />
<strong>Cisl</strong> da sempre. Nel suo breve intervento,<br />
dopo essersi soffermato a considerare i riflessi<br />
della crisi sulla gestione degli enti<br />
locali, ha augurato a tutti un proficuo lavoro.<br />
Dopo gli adempimenti di rito congressuali<br />
ha preso la parola, quale segretario generale<br />
uscente, Giovanni Pesciaioli per esporre<br />
la sua relazione generale politico-sindacale<br />
e che ha voluto fosse integrata dalle<br />
tuali economiche, sociali e sanitarie ed<br />
hanno espresso una particolare sensib<strong>il</strong>ità<br />
verso <strong>il</strong> rapporto intergenerazionale. Il<br />
problema del lavoro per i giovani è molto<br />
sentito e una larga fascia di pensionati,<br />
pur non navigando nell’oro è in ansia per<br />
<strong>il</strong> futuro dei figli e dei nipoti più che per<br />
<strong>il</strong> proprio.<br />
I nostri anziani non risparmiano aperte lamentele<br />
nei confronti del costo della politica<br />
che in periodo pre elettorale si incrementa<br />
nel territorio.<br />
Ne parliamo e ne parleremo con forza<br />
con tutti gli Amministratori.<br />
All’occhio attento degli iscritti, soprattutto<br />
di coloro che risiedono nei comuni minori,<br />
non sfugge l’impegno di chi amministra<br />
con oculatezza ed esprimono soddisfazione<br />
per alcuni provvedimenti già<br />
presi (contributo per <strong>il</strong> riscaldamento, per<br />
relazioni sulla formazione, da parte di Alvaro<br />
Bucci, e sulle attività svolte, da parte<br />
di Anna Maria Perticoni.<br />
Pesciaioli ha esordito ringraziando tutti i<br />
delegati presenti e, attraverso di loro, tutti<br />
i pensionati che hanno partecipato alle assemblee<br />
delle leghe e la cui affluenza può<br />
aver significato che sta rinascendo la fiducia<br />
nel sindacato. Parlando del proselitismo,<br />
i cui risultati sono riconducib<strong>il</strong>i al<br />
concreto impegno di un gruppo di lavoro<br />
di dirigenti operativi, ha voluto ringraziare<br />
anche gli operatori dei servizi che stanno<br />
svolgendo una consistente azione proselitistica.<br />
Ha affrontato quindi, nella parte<br />
centrale della sua relazione, le principali<br />
problematiche che fanno parte dell’attenzione<br />
rivendicativa della <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong>, a<br />
partire dalla situazione del potere d’acquisto<br />
delle pensioni e fino alla non-autosufficienza,<br />
stigmatizzando <strong>il</strong> ritardo nell’approvazione<br />
della relativa legge nazionale.<br />
A proposito dell’evasione fiscale, Pesciaioli<br />
ha usato parole durissime nei confronti<br />
degli evasori, quali elementi di un<br />
“meccanismo di ladri”. Un giudizio del<br />
tutto negativo ha espresso anche nei confronti<br />
di alcuni provvedimenti governativi,<br />
con particolare riguardo alla carta acquisti.<br />
E dopo aver ricordato anche <strong>il</strong> costo<br />
della politica, su cui incide in particolare<br />
<strong>il</strong> peso dei compensi dei vari manager,<br />
si è augurato di poter sv<strong>il</strong>uppare la<br />
più ampia e proficua azione di tutela e di<br />
socializzazione nei confronti dei pensionati<br />
che si rappresentano attraverso un<br />
adeguato programma di formazione e la<br />
costituzione di un forte e coeso gruppo di<br />
dirigenti sindacali.<br />
I lavori del Congresso sono proseguiti con<br />
i saluti del segretario provinciale U<strong>il</strong>p-U<strong>il</strong>,<br />
Gaetano Giulio Lepri, e del segretario regionale<br />
della Fim-<strong>Cisl</strong> Adolfo Pierotti.<br />
Franco Righetti, nel trarre le conclusioni<br />
del dibattito, dopo essersi compiaciuto per<br />
l’alto livello degli interventi, ha sottolineato<br />
<strong>il</strong> momento importante dei congressi.<br />
Ed ha ricordato che chi guiderà i nuovi<br />
organi dovrà mostrare um<strong>il</strong>tà, sacrificio e<br />
volontà di portare avanti le richieste della<br />
gente, tenendo conto che <strong>il</strong> sindacato è una<br />
missione e che noi “siamo qui perché crediamo<br />
in qualcosa”. Affrontando la questione<br />
della grave crisi economica in atto,<br />
ha osservato che, quando se ne uscirà, “la<br />
situazione sarà diversa” con <strong>il</strong> rischio di<br />
accentuazione del divario tra “straricchi” e<br />
poveri. Perciò <strong>il</strong> sindacato deve cercare di<br />
“gestire questa fase”. Dobbiamo, perciò,<br />
starci dentro per evitare che chi deciderà<br />
Responsab<strong>il</strong>i regionali:<br />
Franco Righetti, Francesco Martino,<br />
Lucio De Mattheis<br />
Hanno collaborato a questo numero:<br />
Cristina Ananasso - Paola Antonini -<br />
Dina Castellani - Giovanni Censini -<br />
Maria Teresa Ciacci - Giorgio Menghini<br />
- Alvaro Bucci (coord. per l’Umbria)<br />
- Giovanni De Castro - Giuseppe<br />
D’Agostino (coord. per <strong>il</strong> Molise) - Giuliano<br />
D’Ottavio - Lorenzo Moscaritolo<br />
(coord. per l’Abruzzo)<br />
<strong>il</strong> pagamento dell’affitto, dell’acqua ecc.).<br />
Quasi ovunque abbiamo dovuto ascoltare<br />
forti lamentele per le liste di attesa, per la<br />
rete dei trasporti, ma soprattutto per la<br />
poca funzionalità della nuova struttura<br />
ospedaliera. L’Ospedale Regionale è giudicato<br />
dalla maggioranza dei soci troppo<br />
dispersivo; così è stato definito: “Una<br />
città all’interno della quale chi ha qualche<br />
difficoltà nella deambulazione diventa<br />
completamente non-autosufficiente, tanto<br />
da dover ricorrere all’uso di carrozzine<br />
traballanti, costruite in modo tale da essere<br />
spinte assolutamente da un accompagnatore”.<br />
Anche di questo se ne dovrà<br />
parlare. (Giorgio Menghini)<br />
decida senza pensare a noi, tenendo comunque<br />
conto che <strong>il</strong> “muro contro muro”<br />
non offre risultati. Ed ha stigmatizzato<br />
l’atteggiamento della Cg<strong>il</strong> che non favorisce<br />
risultati positivi né per i lavoratori, né<br />
per i pensionati. Successivamente Righetti<br />
ha affrontato ampiamente le varie questioni<br />
della piattaforma rivendicativa dei pensionati,<br />
da rivedere dopo i congressi, richiamando<br />
in particolare quella più urgente<br />
degli strumenti per fronteggiare i nonautosufficienti.<br />
E dopo aver raccomandato<br />
<strong>il</strong> più forte collegamento tra le strutture<br />
della nostra Federazione, ha sottolineato<br />
l’importanza delle “leghe”, che sono da<br />
considerare quale “primo livello” e su cui<br />
occorre effettuare “forti investimenti” per<br />
farle funzionare.<br />
La <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong><br />
dentro la società<br />
Grazie alla compagnia teatrale “Le Zezziche”<br />
ed al coro “Voci nel vento”, la <strong>Fnp</strong>-<br />
<strong>Cisl</strong> del Territorio folignate continua ad<br />
essere presente tra la gente, nella società.<br />
Una concreta testimonianza se ne è avuta<br />
durante le passate festività natalizie. “Le<br />
Zezziche” si sono esibite con due commedie<br />
br<strong>il</strong>lanti <strong>il</strong> 4 gennaio scorso, presso<br />
l’Auditorium “Sabatino Cottoni” di Nocera<br />
Umbra, in occasione della premiazione<br />
del V Concorso dei presepi organizzato<br />
dalla Pro-loco di Nocera Umbra. Il coro<br />
“Voci nel vento”, diretto da Barbara Falcinelli,<br />
si è esibito, con brani insieme alla<br />
famosa banda “Nuova F<strong>il</strong>armonica Properzio”,<br />
presso <strong>il</strong> teatro “Subasio” di<br />
Spello, in occasione della cerimonia di<br />
premiazione dei presepi più belli realizzati<br />
nella “Splendidissima Colonia Julia”. In<br />
entrambe le manifestazioni le nostre “rappresentanze”<br />
hanno riscosso vivissimi<br />
complimenti.<br />
>>> Continua a pagina III
TERRITORIO DEL TERNANO<br />
>>> Continua dalla prima pagina<br />
Corso di<br />
aggiornamento<br />
Si è svolto, presso la sede <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> del Territorio<br />
di Foligno, a cura del dr. Luciano Vannucci<br />
della “Sint Umbria” dell’Usr-<strong>Cisl</strong>, un<br />
corso di aggiornamento sulla comp<strong>il</strong>azione<br />
del Mod. 730. Il corso ha avuto come obiettivo<br />
quello di mettere in grado dirigenti e recapitasti,<br />
operanti nel territorio della nostra<br />
Federazione, di rispondere immediatamente<br />
e puntualmente alle domande delle persone,<br />
iscritte e non, che si presentano nelle nostre<br />
sedi per accedere al servizio Caf, operando<br />
un’azione di f<strong>il</strong>tro e di orientamento.<br />
Territorio<br />
Perugino<br />
Giorgio Menghini,<br />
riconfermato leader<br />
<strong>Fnp</strong> Perugia, ringrazia<br />
Cari amici,<br />
<strong>il</strong> Congresso Territoriale celebrato <strong>il</strong> 5 Febbraio<br />
ha rinsaldato i vincoli di amicizia ponendo<br />
le basi per un piano di lavoro adeguato<br />
a difendere i diritti negati a noi ed alle generazioni<br />
future.<br />
Ho avuto conferma dalla voce dei delegati<br />
che la concertazione a tutti i livelli è la strada<br />
da percorrere per ottenere i provvedimenti<br />
che da tempo chiediamo e per i quali abbiamo<br />
lavorato unitamente alla Federazione<br />
Nazionale e Regionale.<br />
Nella nostra società si prof<strong>il</strong>a <strong>il</strong> federalismo<br />
fiscale, che potrebbe riflettersi in modo grave<br />
sulla sanità e<br />
l’assistenza socio-sanitaria. La nostra Regione<br />
non gode di ampie risorse economiche<br />
perciò se mancasse la solidarietà, ne resterebbe<br />
molto danneggiata.<br />
Come pensionati <strong>Cisl</strong> di questo Territorio<br />
continuiamo nell’azione di concertazione<br />
con le amministrazioni Comunali. Dobbiamo<br />
costruire insieme i b<strong>il</strong>anci. L’iniziativa<br />
ha ottenuto incoraggianti adesioni (viste le<br />
risposte positive già pervenute). Si impone <strong>il</strong><br />
problema della nostra preparazione. Non<br />
possiamo ottenere <strong>il</strong> massimo se le nostre<br />
forze sono minime.<br />
Occorre rinnovare lo spirito di collaborazione<br />
e la disponib<strong>il</strong>ità verso gli altri anima di<br />
questo sindacato, ma ciò non basta. I tempi<br />
cambiano e ci impongono di acquisire nuovi<br />
strumenti per comunicare, per informarci ed<br />
informare chi ancora non è iscritto. Le nostre<br />
Leghe stanno facendo un salto di qualità.<br />
Impresa non semplice ma troveremo<br />
persone disponib<strong>il</strong>i a partecipare a corsi di<br />
formazione per migliorare se stessi e tutta<br />
l’Organizzazione. Vi ringrazio di avermi riconfermato<br />
e voglio sperare di non deludere<br />
le vostre attese. (Giorgio Menghini)<br />
Umbria II<br />
Città di Castello<br />
Sindacato vicino<br />
ai più deboli<br />
Nel corso dell’anno che si è appena concluso<br />
la Federazione Pensionati <strong>Cisl</strong> ha lavorato<br />
in spirito di costruttiva collaborazione con<br />
la Confederazione su più versanti. Sono stati<br />
affrontati numerosi problemi: dalla truffa a<br />
danno dei cittadini alle vertenze sul campo<br />
del lavoro, dall’assistenza fiscale ai servizi<br />
pensionistici, all’aiuto agli extracomunitari,<br />
all’assistenza ai vari comparti (scuola, sanità,<br />
trasporti, ed<strong>il</strong>izia).<br />
È stata una piena collaborazione fra Adiconsum,<br />
Caaf, Inas, <strong>Fnp</strong>, Anolf: È stato adottato<br />
<strong>il</strong> metodo dell’essere vicini alla gente per<br />
aiutare le fasce più deboli: precari, pensionati,<br />
cassaintegrati. La Federazione ha posto le<br />
basi per instaurare in questo 2009 un aperto<br />
dialogo con le Istituzioni così da generare<br />
una politica di territorio condivisa e partecipata.<br />
Una particolare attenzione è stata rivolta<br />
verso <strong>il</strong> terzo settore e la non-autosufficienza<br />
perché si diffonda la pratica dei ricoveri<br />
temporanei di sollievo per aiutare le famiglie<br />
che sopportano da sole <strong>il</strong> peso dei<br />
grossi problemi collegati all’assistenza ai<br />
non-autosufficienti.<br />
Gualdo Tadino<br />
Più sicurezza per gli<br />
anziani e non solo<br />
È ormai lontano <strong>il</strong> tempo in cui nelle nostre<br />
case, per le strade del nostro circondario, per<br />
le vie della cittadina, si viveva tranqu<strong>il</strong>li tanto<br />
da poter lasciare le chiavi nella toppa del<br />
portone della nostra abitazione.<br />
Oggi siamo costretti a guardare con preoccupazione<br />
le persone sconosciute che ci avvicinano,<br />
sia quando percorriamo le nostre strade<br />
che quando viviamo all’interno delle case.<br />
Già abbiamo voluto suggerire ai nostri anziani<br />
come sfuggire alle truffe di coloro che cercano<br />
di avvicinarli con l’intento di farli cadere<br />
nella rete dell’inganno, pur presentandosi<br />
nell’aspetto come persone rispettab<strong>il</strong>i.<br />
Nonostante ciò abbiamo dovuto costatare<br />
che i male intenzionati continuano a tendere<br />
trappole agli anziani (e non solo a questi).<br />
Per garantire serenità a tutta la popolazione,<br />
la <strong>Fnp</strong> chiede alle autorità locali una vig<strong>il</strong>anza<br />
sostanziosa notturna e diurna all’interno<br />
della città ma anche nelle strade che da questa<br />
si snodano per raggiungere le frazioni<br />
dove vivono molti anziani ed i giovani che<br />
si dedicano al lavoro e vivono nelle case<br />
sparse nelle colline agricole. Anche questi<br />
sono cittadini da tutelare e meritano la visita<br />
delle forze dell’ordine, che, con la ricorrente<br />
presenza possono limitare e scoraggiare chi<br />
si avvicini con cattive intenzioni, ai residenti<br />
in questo territorio.<br />
Vogliamo sperare che le nostre preoccupazioni<br />
siano recepite da quanti, ciascuno nell’ambito<br />
della proprie competenze, ha <strong>il</strong><br />
compito di vig<strong>il</strong>are per prevenire esperienze<br />
negative che vanno a colpire chi ha bisogno<br />
di essere protetto..<br />
Marsciano<br />
L’impegno del<br />
volontariato<br />
I Volontari dell’Associazione Dare una speranza<br />
sono disponib<strong>il</strong>i in ogni occasione ad<br />
offrire <strong>il</strong> loro supporto là dove si agisca con<br />
senso di solidarietà per coloro che hanno bisogno<br />
di essere sostenuti. L’ultima iniziativa<br />
dei nostri Amici si è associata al lavoro della<br />
Caritas locale nella giornata del così detto –<br />
Banco Alimentare –.<br />
Un buon numero di uomini e donne hanno<br />
regalato alcune ore della propria giornata per<br />
questo impegno umanitario, convinti che la<br />
società presente ha bisogno di essere sollecitata<br />
al rispetto della persona ed a contrastare<br />
<strong>il</strong> liberismo esasperato capace di recare grave<br />
danno nella vita di chi a stento giunge alla<br />
quarta settimana.<br />
Dalla conoscenza che abbiamo della realtà<br />
sociale del nostro Comune sappiamo che le<br />
richieste di aiuto crescono sempre. Se è ero<br />
che l’alimentazione è <strong>il</strong> primo fra i bisogni<br />
dell’individuo, non mancano nella nostra comunità<br />
anche soggetti ai quali sarebbero necessari<br />
indumenti coperte e soprattutto mob<strong>il</strong>i<br />
decentemente conservati.. Siamo sicuri<br />
che ogni nostro concittadino può aiutarci a<br />
migliorare l’esistenza di chi ci vive accanto<br />
e “dare loro una speranza”.<br />
Territorio<br />
Ternano<br />
Giovanni Censini<br />
riconfermato segretario<br />
generale <strong>Fnp</strong><br />
È stato celebrato a Terni l’VIII Congresso<br />
della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong>, e Giovanni Censini, è stato riconfermato<br />
Segretario Territoriali Generale<br />
della Federazione per <strong>il</strong> prossimo mandato,<br />
componenti la Segreteria Ananasso Anna<br />
Cristina e Perotti Ernesto. Restituzione fiscale<br />
e potere d’acquisto delle pensioni, tutela<br />
dei più deboli e non-autosufficienti, r<strong>il</strong>ancio<br />
dell’azione sindacale per la difesa di interessi<br />
diffusi, sono stati i temi centrali trattati dal<br />
Congresso, concluso dall’intervento del Segretario<br />
Nazionale Sandro Loschi.<br />
Censini ha ribadito <strong>il</strong> valore della contrattazione<br />
come metodo di affermazione del sindacato<br />
che è tale solo se la capacità di dire la<br />
sua e contrattare con qualsiasi controparte e<br />
qualsiasi livello. Un sindacato più forte e più<br />
unito perché nessuno sia solo.<br />
Nel prossimo numero è nostra intenzione,<br />
dare notizie più circostanziate sul Congresso.<br />
La pazienza sta per<br />
finire ...anzi è finita!<br />
Aumenta <strong>il</strong> costo della vita e contestualmente<br />
diminuisce <strong>il</strong> potere d’acquisto delle pensioni.<br />
Rispetto alla media delle famiglie di<br />
lavoratori dipendenti, l’erosione del potere<br />
d’acquisto che colpisce le famiglie dei pensionati<br />
è più elevata.<br />
Il problema dell’impoverimento non può essere<br />
risolto con provvedimenti parziali ed<br />
economicamente poco idonei.<br />
Quasi timidamente, nell’agosto 2008,nelle<br />
proposte del Ministro Sacconi si affaccia<br />
l’idea di un “paniere” dei consumi su misura<br />
per i pensionati per un calcolo più<br />
mirato dell’inflazione cui legare le pensioni<br />
“minime”.<br />
Ovviamente <strong>il</strong> giudizio della <strong>Fnp</strong> e della <strong>Cisl</strong><br />
è positivo.<br />
Se è vero come è vero che l’erosione del<br />
potere d’acquisto è decisamente più forte<br />
nei confronti dei pensionati, non si può<br />
più rinviare l’urgenza di un paniere Istat,<br />
tarato sui bisogni e consumi essenziali degli<br />
anziani.<br />
La Corte Costituzionale, però, con una recente<br />
sentenza nega la possib<strong>il</strong>ità di rivalutare<br />
le pensioni in modo più sostanzioso,sulla<br />
base di uno specifico paniere.<br />
Cosa resta ancora da fare? Torniamo a<br />
chiedere nuovamente l’applicazione del<br />
D.Lgs. 503/92 che però è legato strettamente<br />
“all’andamento dell’economia e tenuto<br />
conto degli obiettivi del P<strong>il</strong>”, con tut-<br />
to quanto ne consegue, considerata la situazione<br />
di crisi mondiale e nazionale che<br />
stiamo attraversando?<br />
Quello che è sicuro è che si deve trovare una<br />
soluzione per rivalutare TUTTE le pensioni,<br />
cosi come è stato fatto, giustamente, con<br />
<strong>il</strong> rinnovo dei contratti dei lavoratori attivi.<br />
Non possiamo infatti pensare solo alle pensioni<br />
minime senza peraltro adeguarle seriamente,<br />
lasciando che le pensioni che oggi<br />
sono ancora decorose diventino totalmente<br />
insufficienti, allargando così, ulteriormente,<br />
la platea dei poveri.<br />
Se altro non è possib<strong>il</strong>e fare, agiamo almeno<br />
sulla leva fiscale, detassare la tredicesima<br />
può essere una prima ipotesi, abbassare<br />
le aliquote di prelievo erariali,regionali,<br />
comunali potrebbe essere una ulteriore<br />
ipotesi.<br />
Non possiamo più accettare pannicelli caldi,<br />
occorre un intervento risolutivo, seppure<br />
graduale, per riportare la grande<br />
maggioranza degli anziani ad un livello di<br />
vita dignitoso, la pazienza è ormai esaurita,<br />
esigiamo che anche per i pensionati si<br />
rendano disponib<strong>il</strong>i, come è stato fatto per<br />
tutte le categorie di cittadini, risorse adeguate.<br />
(Giovanni Censini)<br />
<strong>Fnp</strong> Terni<br />
Terni, adesso è<br />
conveniente<br />
viaggiare in autobus<br />
Con le tessere speciali costa meno viaggiare<br />
sugli autobus dell’Atc, per disab<strong>il</strong>i, anziani e<br />
stranieri.<br />
Il comune di Terni ha infatti firmato un protocollo<br />
di intesa con l’Azienda di trasporto,<br />
per l’applicazione di tariffe agevolate per<br />
l’anno 2009 per i soggetti socialmente più<br />
deboli che vivono nella Conca e si trovano<br />
in condizioni economiche particolarmente<br />
disagiate.<br />
Tra le categorie dei beneficiari ci sono:<br />
non vedenti con particolari caratteristiche,<br />
invalidi e inab<strong>il</strong>i con diritto di accompagnatore,<br />
gli invalidi di guerra e del lavoro,<br />
anziani ultrasessantacinquenni.<br />
Ovviamente la concessione delle agevolazioni<br />
e la loro graduazione e legata al reddito<br />
attestato dall’Isee, che comunque è previsto<br />
nella misura massima di 9500 euro.<br />
Per ottenere <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ascio delle tessere speciali<br />
si dovrà presentare la certificazione Isee e<br />
comp<strong>il</strong>are l’apposita certificazione su modulistica<br />
disponib<strong>il</strong>e presso la biglietteria del<br />
terminal bus.<br />
La fnp esprime soddisfazione per un risultato<br />
più volte sollecitato e auspicato.<br />
Anteas Narni<br />
Associazione “Una<br />
mano amica”<br />
Come già negli anni passati la Parrocchia di<br />
S. Antonio da Padova di Narni Scalo ha riunito<br />
più di quattrocento persone per condividere<br />
<strong>il</strong> cenone del 31 dicembre.<br />
La novità di quest ’anno è la partecipazione<br />
attiva dell’associazione “Una mano<br />
amica” dell’Anteas, non solo al cenone,<br />
ma anche in modo particolare alla Tombolata<br />
degli Anziani del 6 gennaio.<br />
Entrambi gli eventi hanno avuto luogo al Palavis<br />
di Narni Scalo,riscuotendo un successo<br />
inaspettato.<br />
Hanno partecipato anziani soli e disab<strong>il</strong>i insieme<br />
a famiglie della zona, è stata una iniziativa<br />
veramente bella e positiva.<br />
La solidarietà infatti, deve manifestarsi<br />
non solo nel dare aiuto materiale a chi ne<br />
ha bisogno, ma anche nell’alleviare la solitudine<br />
e la tristezza di chi vive situazioni<br />
di disagio e spesso di isolamento.<br />
Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato<br />
e auspichiamo di ripetere l’appuntamento<br />
per l’anno prossimo.<br />
Ci scusiamo con i lettori per <strong>il</strong> refuso di<br />
cui all’ultimo periodo della notizia di<br />
Montecastello Vibio, “Lega <strong>Fnp</strong> attenta<br />
ai bisogni dei soci”, pubblicata a pagina<br />
II dell’inserto Umbria del numero di<br />
dicembre 2008 di Pensionati.
Molise III<br />
Intervista a Franco Martino<br />
segretario generale <strong>Fnp</strong> Molise<br />
Fervono i preparativi al Congresso regionale della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong>, con le assemblee che si<br />
stanno svolgendo nelle sedi delle varie leghe territoriali. Al Segretario generale, Franco<br />
Martino, che sta partecipando a tutte le riunioni abbiamo posto alcune domande.<br />
Quanti sono gli iscritti alla <strong>Fnp</strong> nel Molise?<br />
– Sono un bel numero, oltre 18.000.<br />
E le leghe quante sono?<br />
– Attualmente venti. Per una opportuna armonizzazione con gli ambiti territoriali<br />
che si stanno strutturando nel settore dei servizi socio-sanitari, in un prossimo futuro<br />
bisognerà procedere ad una revisione anche nel numero delle leghe, potenziarle<br />
e renderle più pronte ad affrontare i temi della vertenzialità territoriale.<br />
Come si è data notizia delle riunioni ai tanti iscritti?<br />
– Sono stati affissi pubblici manifesti in ogni comune e la partecipazione alle assemblee<br />
ed alle votazioni è abbastanza buona. A me pare di aver notato un numero<br />
maggiore di donne rispetto al passato. È questo certamente un fatto molto positivo.<br />
Quasi sempre viene presentata un’unica lista di candidati e dia nelle candidature<br />
che nelle elezioni viene rispettata la percentuale di posti riservata alle donne.<br />
Si registra un ricambio di componenti nei consigli di lega?<br />
– C’è un ricambio naturale al raggiungimento del limite di età previsto dallo statuto<br />
ma anche un ricambio conseguente all’ingresso delle donne negli organi sociali,<br />
dovuti ad altri motivi di varia natura.<br />
Quali sono i temi diversi nelle assemblee?<br />
Naturalmente comune è la richiesta di una rivalutazione delle pensioni con provvedimenti<br />
stab<strong>il</strong>i e non con misure estemporanee. La social card è un beneficio di cui<br />
fruiscono pochissime persone. La mancanza di una normativa specifica e di interventi<br />
sostanziosi per la non-autosufficienza costituisce un altro tema stigmatizzato<br />
da molti iscritti.<br />
Le principali rivendicazioni sono rivolte non soltanto alla Regione ma anche alle<br />
amministrazioni comunali, che non considerano la questione dell’assistenza e cura<br />
delle persone deboli, anziani e non-autosufficienti, tale priorità da affrontare e scaricano<br />
nelle famiglie oneri di carattere economico e psicologico di enorme peso.<br />
A quanto <strong>il</strong> congresso regionale?<br />
La data è fissata per <strong>il</strong> 6 marzo p.v. presso un albergo di Campobasso.<br />
Non dite balle!<br />
esclamativo non è ca- L’ suale ma mi ricorda<br />
un episodio accaduto durante<br />
la mia attività di servizio,<br />
quando, un accordo<br />
contrattuale di grosso spessore<br />
economico, sottoscritto<br />
tra Governo e sindacato<br />
fu affisso in bacheca per<br />
essere portato a conoscenza<br />
degli iscritti,<br />
Dopo qualche giorno quel<br />
messaggio fu completamente<br />
coperto da una grossa<br />
scritta, fatta con un dito<br />
imbevuto nell’inchiostro<br />
rosso che così diceva: “NON<br />
DITO BALLO”.<br />
L’anonimo contestatore<br />
non fu mai scoperto ma lasciò<br />
<strong>il</strong> segno, non già per la<br />
sua contrarietà all’accordo<br />
ma per <strong>il</strong> modo poco corretto<br />
come si era espresso<br />
tanto che, da allora, nel nostro<br />
ambiente di lavoro<br />
nacque <strong>il</strong> detto: “non dito<br />
ballo” su qualsiasi cosa<br />
non condivisa.<br />
All’epoca chi diceva balle<br />
o prometteva cose inverosim<strong>il</strong>i<br />
poteva essere anche<br />
processato come accadde<br />
ad un mago del Sannio <strong>il</strong><br />
quale, in una stagione di<br />
grande siccità, radunò un<br />
folto gruppo di contadini,<br />
fece un rito propiziatorio<br />
volto a far piovere e pioggia<br />
fu.<br />
Ma di pioggia ne venne<br />
giù tanta che fu necessario<br />
fare un’altra seduta nel<br />
corso della quale arrivarono<br />
i carabinieri e lo arrestarono<br />
con l’imputazione<br />
di attentato alla credib<strong>il</strong>ità<br />
pubblica.<br />
La notizia fu data dal difensore<br />
civico della Lombardia<br />
Alberto Bertuzzo,<br />
più conosciuto come <strong>il</strong> cittadino<br />
scomodo, <strong>il</strong> quali<br />
scrisse sull’Espresso che in<br />
Italia, se veramente si vole-<br />
va perseguire i m<strong>il</strong>lantatori<br />
bisognava prima ampliare<br />
le patrie galere.<br />
Da allora sono passati molti<br />
anni e con <strong>il</strong> crescere dei<br />
mezzi di informazione sono<br />
aumentate anche le balle,<br />
più comunemente ribattezzate<br />
bufale e si fa a gara<br />
a chi le spara più grosse.<br />
C’è chi promette felicità,<br />
salute, vincite al gioco e<br />
non si sottraggono i governanti,<br />
i quali dopo la passata<br />
promessa del m<strong>il</strong>ione di<br />
posti di lavoro, oggi ci dicono<br />
che, con la riduzione del<br />
costo dei prodotti energetici,<br />
tutte le famiglie italiane<br />
potranno avere un risparmio<br />
di m<strong>il</strong>le euro all’anno.<br />
Non mi è parso vero e sapendo<br />
fare di conti ho subito<br />
fatto <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio consuntivo<br />
2008 della mia famiglia<br />
singola rapportato ad<br />
un alloggio di cento mq,<br />
con riscaldamento centralizzato.<br />
aggiunto <strong>il</strong> costo<br />
del gas da cucina, elettricità<br />
e totalizzato? 1.400 cifra<br />
che non può discostarsi<br />
molto da quella di un nucleo<br />
fam<strong>il</strong>iare di quattro o<br />
cinque unità.<br />
La suddetta spesa, messa a<br />
confronto con quella sostenuta<br />
per la corrente stagione<br />
invernale che volge al<br />
termine, non ho notato nessuna<br />
differenza e così ho<br />
tratto la convinzione che se<br />
si vuole veramente risparmiare<br />
in questo settore, bisogna<br />
chiudere i rubinetti o<br />
sperare in una calda stagione<br />
invernale.<br />
Comunque, c’è ancora da<br />
verificare. Ma se <strong>il</strong> buongiorno<br />
si vede dal mattino<br />
anche questa può essere<br />
una bufala e chiudo qui come<br />
iniziato: non dite balle,<br />
anzi “non dito ballo!”<br />
(Giovanni De Castro)<br />
Sgravi fiscali<br />
Secondo la tradizionale<br />
dottrina giuridica<br />
la legge deve contenere<br />
regole generali ed astratte<br />
per far si che situazioni<br />
analoghe abbiano<br />
uguale trattamento. Questi<br />
principi non sempre<br />
trovano purtroppo riscontro<br />
nella realtà e di<br />
qui sorgono una serie di<br />
contrasti, discussioni e<br />
spesso di ingiustizie.<br />
Sono considerazioni che<br />
vengono spontanee nel<br />
r<strong>il</strong>evare i diversi provvedimenti<br />
legislativi emanati<br />
dal Parlamento italiano<br />
in varie epoche,<br />
fronteggiare i disastri<br />
causati da eventi sismici.<br />
La questione a cui si fa<br />
riferimento in questa sede<br />
è quella relativa ai<br />
provvedimenti adottati<br />
per la restituzione dei tributi<br />
e contributi sospesi<br />
da parte della popolazione<br />
residente in dodici comuni<br />
molisani e due pugliesi<br />
colpiti dal terremoto<br />
avvenuto a fine ottobre<br />
del 2002, cha ha<br />
comportato – tra l’altro -<br />
<strong>il</strong> crollo della scuola “Jovine”<br />
di San Giuliano di<br />
Puglia e la morte di 27<br />
bambini e della loro<br />
maestra.<br />
Negli ultimi mesi, sono<br />
stati necessari numerosi<br />
incontri tra amministratori<br />
comunali, riunioni di<br />
consigli comunali, provinciali<br />
e regionali, a livello<br />
locale e livello nazionale,<br />
dimissioni (poi<br />
ritirate) da parte dei sindaci<br />
interessati, la presentazione<br />
di leggi al Senato<br />
ed alla Camera, trattative<br />
tra <strong>il</strong> governatore<br />
Assistenza agli anziani<br />
La presenza nelle famiglie<br />
italiane di badanti<br />
straniere è una risposta sostanziale<br />
e spesso efficace<br />
ai bisogni di assistenza domic<strong>il</strong>iare<br />
di anziani soli e<br />
persone non-autosufficienti.<br />
Una risposta certamente<br />
meno traumatica del ricovero<br />
in strutture protette. È<br />
un fenomeno quello delle<br />
badanti esploso in una decina<br />
di anni anche nella nostra<br />
regione, creando un sistema<br />
arrangiato, fatto di<br />
compromessi e accordi al<br />
ribasso.<br />
Il modello tradizionale di<br />
assistenza, basato sulle risorse<br />
fam<strong>il</strong>iari e sulla dedizione<br />
femmin<strong>il</strong>e è entrato<br />
in crisi e le politiche pubbliche<br />
mostrano tutti i loro<br />
limiti in questo delicato<br />
Iorio ed <strong>il</strong> Ministro Tremonti.Tutte<br />
iniziative<br />
ampiamente pubblicizzate<br />
e commentate dalla<br />
stampa e TV locali.<br />
Alla fine con un emendamento<br />
inserito nel decreto<br />
anticrisi, si è deciso<br />
l’abbattimento del 60%<br />
della somma e di rateizzare<br />
<strong>il</strong> 40 % in dieci anni.<br />
Un trattamento, quindi,<br />
equiparato a quello riservato<br />
nella fase post terremoto<br />
ai residenti nelle<br />
regioni Umbria e Marche.<br />
Il Segretario della lega<br />
dei pensionati <strong>Cisl</strong> di<br />
Santa Croce di Magliano,<br />
Mario Paladino, ha<br />
espresso la sua soddisfazione<br />
per la soluzione<br />
adottata. Ma non ha mancato<br />
di notare che per altre<br />
regioni (Sic<strong>il</strong>ia, Piemonte<br />
e Campania) la restituzione<br />
dei tributi è<br />
stata ulteriormente ridotta<br />
al 10%. Ha avanzato <strong>il</strong><br />
sospetto che la diversità<br />
di trattamento sia dovuto<br />
al diverso peso politico<br />
delle singole regioni.<br />
Ha auspicato, infine, che<br />
una legge specifica stab<strong>il</strong>isca<br />
in via definitiva i<br />
criteri da adottare in caso<br />
di eventi calamitosi naturali,<br />
uguali per tutte le<br />
zone del Paese. ✍<br />
settore, che continua ad essere<br />
considerato “residuale”,<br />
con scarse risorse finanziarie<br />
ed umane.<br />
Sono oltre 400 le badanti<br />
regolari che operano nel<br />
Molise. Ma <strong>il</strong> loro numero<br />
effettivo è nettamente superiore<br />
ai dati ufficiali. Stime<br />
prudenziali consentono<br />
di fissare in almeno 600 le<br />
unità che prestano la loro<br />
opera sia nelle città che nei<br />
centri minori.<br />
In passato, chi faceva questo<br />
mestiere proveniva da<br />
un basso ceto sociale. Oggi,<br />
la maggioranza appartiene<br />
a ceti medi ed ha un<br />
buon bagaglio culturale. In<br />
molti casi un diploma o<br />
una laurea. L’età media è di<br />
30/50 anni. Quasi sempre<br />
queste donne lasciano i loro<br />
figli in patria, affidati a<br />
nonne, zii e altri parenti,<br />
oppure a persone salariate<br />
per venire da noi a trovare<br />
un’occupazione, spesso<br />
considerata come una soluzione<br />
provvisoria e che<br />
viene, comunque, abbandonata<br />
dopo alcuni anni, se si<br />
presentano altre possib<strong>il</strong>ità.<br />
Il lavoro di questo genere<br />
consente alle persone appena<br />
arrivate di risolvere <strong>il</strong><br />
problema abitativo e di risparmiare<br />
somme relativamente<br />
elevate, per <strong>il</strong> vitto e<br />
l’alloggio. I soldi guadagnati<br />
consentono di mantenere<br />
la propria famiglia nel<br />
paese di origine, di fare<br />
proseguire gli studi ai figli<br />
oppure avviare iniziative<br />
economiche.<br />
Il lavoro di assistenza è<br />
faticoso ed esigente, soprattutto<br />
quando si tratta<br />
di assistere anziani nonautosufficienti.<br />
Le collaboratrici fam<strong>il</strong>iari<br />
conviventi si occupano di<br />
ogni atto e attività della<br />
giornata dell’assistito: dalla<br />
cura e igiene personale<br />
alla preparazione dei pasti,<br />
dalla pulizia della casa<br />
al bucato ed alla spesa,<br />
dall’accompagnamento a<br />
fare una passeggiata, a<br />
sbrigare una pratica fino<br />
all’assistenza infermieristica<br />
per piccole incombenze<br />
come fare delle<br />
iniezioni o prendere delle<br />
medicine. Più è elevata<br />
l’età dell’anziano, più la<br />
badante ne assume le veci<br />
in tutto e per tutto. Superate<br />
le iniziali difficoltà di<br />
adattamento durante <strong>il</strong> periodo<br />
di prova per ottenere<br />
la fiducia dell’assistito e<br />
per tranqu<strong>il</strong>lizzare i fam<strong>il</strong>iari,<br />
la badante viene trattata<br />
come “persona della<br />
famiglia”. Il frequente impiego<br />
del “tu” o dell’appellativo<br />
di “nonno” non<br />
va interpretato come una<br />
mancanza di riguardo o un<br />
ingenuo tentativo di mani-<br />
polazione affettiva, quanto<br />
piuttosto <strong>il</strong> desiderio di<br />
sentirsi accettata dall’ambiente<br />
sociale in cui opera.<br />
Ed i fam<strong>il</strong>iari spesso<br />
sono disposti a sorvolare<br />
sulla pulizia e sull’ordine<br />
della casa purché <strong>il</strong> congiunto<br />
sia accudito con<br />
amorevolezza.<br />
L’impegno e la rinuncia a<br />
condurre una vita autonoma<br />
per dedicarsi a persone<br />
a loro estranee, alle quali le<br />
lega solo la necessità di<br />
mettere da parte un po’ di<br />
denaro, che, nel paese da<br />
cui provengono vale due e<br />
tre volte tanto,vengono<br />
compensati con somme relativamente<br />
modeste.<br />
Gli anziani che non possono<br />
sostenere <strong>il</strong> costo finanziario<br />
con le loro risorse,<br />
coprire la eventuale differenza<br />
sono costretti a rivolgersi<br />
ai figli o ai parenti.<br />
Il ricovero in strutture protette<br />
è molto più costoso e<br />
sradica l’anziano dal proprio<br />
ambiente, sconvolge le<br />
sue abitudini e i suoi ritmi<br />
di vitae toglie ai fam<strong>il</strong>iari<br />
la possib<strong>il</strong>ità di visitarlo liberamente,<br />
quando lo richiede<br />
o quando c’è un<br />
momento libero.<br />
Il rapporto di lavoro delle<br />
aiutanti domic<strong>il</strong>iari è ad alta<br />
intensità relazionale.<br />
Hanno quindi grande importanza<br />
i rapporti umani<br />
allacciati e compensano la<br />
poca precisione formale dei<br />
contratti, circa i diritti e doveri<br />
reciproci.<br />
Controversie possono<br />
emergere al momento della<br />
fine del rapporto di lavoro,<br />
con la rivendicazione di<br />
mesi non pagati, ferie e festività<br />
non godute, contributi<br />
non versati, ecc.<br />
Il reclutamento avviene attraverso<br />
le reti migratorie:<br />
rapporti di parentela, di conoscenza,<br />
passaparola. Alcune<br />
persone più esperte ed<br />
intraprendenti possono assumere<br />
<strong>il</strong> ruolo di intermediazione,<br />
occupandosi del<br />
collocamento di altre appena<br />
arrivate. Non manca chi<br />
in cambio del reperimento<br />
del posto di lavoro pretende<br />
compensi di denaro.<br />
Al riguardo va segnalato <strong>il</strong><br />
“Progetto badanti” dell’Agenzia<br />
Regionale Molise<br />
Lavoro, che cerca di favorire<br />
l’incontro tra domanda<br />
ed offerta di lavoro nel<br />
settore delle lavoratrici domestiche<br />
e badanti di persone<br />
anziane o portatrici d<br />
handicap.<br />
Meritoria è certamente l’azione<br />
di consulenza, assistenza<br />
ed orientamento che<br />
svolgono da anni in questo<br />
settore la Caritas Diocesana<br />
di Campobasso e Boiano<br />
e l’associazione “Dalla<br />
parte degli ultimi”. ✍
Abruzzo<br />
Abruzzo<br />
L’economia abruzzese dagli<br />
anni ’50 al nuovo secolo<br />
Spesso, troppo spesso i pensionati e gli<br />
anziani in generale vengono dipinti come<br />
i principali responsab<strong>il</strong>i del dissesto<br />
economico dello Stato Italiano; come<br />
quelli che brucano l’erba e devastano <strong>il</strong><br />
prato destinato ad alimentare le nuove generazioni;<br />
in sintonia con questi concetti i<br />
Governi che si sono succeduti, negli ultimi<br />
10 anni, alla guida del nostro Paese hanno<br />
tutti sfrontatamente disatteso le speranze,<br />
le richieste, le rivendicazioni dei pensionati<br />
che vedevano ogni giorno assottigliarsi<br />
la capacità di acquisto dei loro modesti assegni<br />
pensionistici! Solo limitate persone<br />
si fermano a considerare <strong>il</strong> contributo dato<br />
dalla passata generazione alla rinascita<br />
morale e materiale del Paese uscito distrutto<br />
da una guerra disgraziata. Il grandissimo<br />
tributo in termini di rinunce, di<br />
sudore, di sacrifici di vite umane donato<br />
all’Italia dagli attuali nonni per portarla al<br />
rango assunto all’inizio del secolo ventunesimo.<br />
Vogliamo qui cercare di documentare,<br />
con i dati forniti dagli Istituti<br />
specializzati (Istat, Prometea, Cresa) l’evoluzione<br />
dell’economia abruzzese dalla<br />
fine della II guerra mondiale all’anno<br />
2007. Terrib<strong>il</strong>i anni quelli del primo dopoguerra<br />
in Abruzzo, una regione in gran<br />
parte devastata dalla lunga permanenza<br />
della linea del fronte sul territorio regionale,<br />
circostanza che aveva profondamente<br />
inciso su una struttura produttiva ancora<br />
arretrata, con forti perdite sia nel settore<br />
agricolo sia in quello industriale. L’economia,<br />
ridotta al lumicino e con notevole ritardo<br />
di sv<strong>il</strong>uppo rispetto al Paese, era assolutamente<br />
incapace di soddisfare anche i<br />
bisogni primari della popolazione e quindi<br />
bisognava di interventi massicci i aiuti<br />
dall’estero; gran parte dei giovani furono<br />
costretti ad emigrare, nelle regioni del<br />
Nord Italia, nei paesi del centro Europa e<br />
del sud America ed in tal modo contribuirono,<br />
doppiamente, alla rinascita regionale:<br />
arricchendo <strong>il</strong> loro patrimonio culturale<br />
e professionale, che poi avrebbero messo a<br />
disposizione della loro terra, e fornendo risorse<br />
finanziarie alle loro famiglie, risorse<br />
che costituivano linfa vitale per l’asfittica<br />
economia locale. Pensiamo al ruolo che<br />
ebbero i nostri minatori in Belgio che permisero<br />
a tutta l’Italia, grazie al loro duro<br />
lavoro ed al corrispettivo in carbone che<br />
ne scaturì, di far fronte agli immensi bisogni<br />
energetici del paese! Ecco qual’era, a<br />
grandi linee, <strong>il</strong> quadro economico dell’Abruzzo<br />
nel primo dopoguerra: <strong>il</strong> settore<br />
agricolo, a bassa produttività per le caratteristiche<br />
fisiche del territorio in gran parte<br />
montuoso, aveva una incidenza preponderante<br />
nell’economia della regione con un<br />
peso sull’occupazione complessiva pari al<br />
60% circa. Il settore industriale, già modesto<br />
in precedenza, esce completamente distrutto<br />
dall’evento bellico e inizia la ripresa<br />
nei primi anni ‘50 in seguito alla riforma<br />
agraria ed alle prime opere di ricostruzione;<br />
l’indice di industrializzazione è comunque<br />
meno del 50 % rispetto a quello<br />
nazionale, 4,4 % rispetto al 9,3 % del Paese.<br />
È però in questo periodo che inizia la<br />
rinascita dell’Abruzzo, la spinta che lo<br />
porterà, dal penultimo posto della graduatoria<br />
fra le regioni italiane per P<strong>il</strong>, per reddito<br />
pro capite e per numero di disoccupati,<br />
ad essere di gran lunga la prima fra le<br />
regioni del Mezzogiorno ed a competere<br />
degnamente con quelle del centro Italia<br />
grazie ad una rapida crescita del reddito<br />
prodotto. E se agli inizi degli anni ’70 c’è<br />
un rallentamento, peraltro generale dell’economia<br />
italiana in conseguenza dello<br />
shock petrolifero, l’Abruzzo continua a<br />
crescere mediamente del 2,6% annuo dalla<br />
metà degli anni ’70 fino al 1995 contro un<br />
corrispondente valore del 2,2% a livello<br />
nazionale. In generale la dinamica del P<strong>il</strong><br />
abruzzese è stata capace di ridurre <strong>il</strong> divario<br />
esistente con le aree più sv<strong>il</strong>uppate: se<br />
nei primi anni ’60 <strong>il</strong> reddito pro capite degli<br />
abruzzesi era pari al 55% di quelli del<br />
centro-nord, dopo vent’anni aveva superato<br />
<strong>il</strong> 75%, grazie soprattutto agli elevati<br />
tassi di crescita del P<strong>il</strong> regionale, congiuntamente<br />
ai flussi di emigrazione che fino<br />
agli anni ’60 avevano interessato la nostra<br />
regione.<br />
Quali sono state le leve che hanno permesso<br />
all’economia abruzzese di risollevarsi<br />
dallo stato comatoso raggiunto nel primo<br />
dopoguerra? Cerchiamo di individuarne<br />
alcune, convalidate anche dagli studiosi<br />
dell’argomento: fra le principali innanzitutto<br />
la orgogliosa e forte volontà di riscossa<br />
dalla gente comune, volontà che si<br />
traduceva in corrispondente attaccamento<br />
al lavoro, qualunque esso fosse; lo spirito<br />
del fare era sopportato da una classe politica<br />
e piccolo industriale abbastanza <strong>il</strong>luminata,<br />
che riusciva a guardare alto e<br />
avanti, con modestia ma con forte determinazione.<br />
Una felice alleanza fra classe<br />
politica, industriale e lavoratrice che, con<br />
lodevole sinergia e con <strong>il</strong> supporto di efficienti<br />
ed intelligenti referenti politici presso<br />
le istituzioni Nazionali, ha saputo gettare<br />
le basi e creare le condizioni logistiche<br />
ed ambientali per rendere appetib<strong>il</strong>i le nostre<br />
zone ai grandi investimenti. I presupposti<br />
programmatici ed organizzativi che<br />
permisero <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio dell’economia regionale<br />
si basarono su alcune linee guida:<br />
1) Sv<strong>il</strong>uppo delle infrastrutture a cominciare<br />
dalla rete viaria ed autostradale<br />
che permettesse <strong>il</strong> rapido ed agevole<br />
collegamento con i mercati del Nord e<br />
con quello della Capitale; un buon impulso<br />
fu dato anche allo sv<strong>il</strong>uppo dei<br />
collegamenti aeroportuali.<br />
2) Creazione dei Distretti Industriali corredate<br />
di aree di sv<strong>il</strong>uppo e consorzi di<br />
imprese, specialmente piccolo industriali,<br />
che potevano sfruttare la disponib<strong>il</strong>ità<br />
di terreni a costi contenuti e dotati<br />
di reti di servizi e, soprattutto, la<br />
possib<strong>il</strong>ità di accedere agli incentivi<br />
che la legislazione nazionale e Cee<br />
metteva a disposizione degli investitori<br />
in quelle aree.<br />
3) Programmazione intelligente nella dislocazione<br />
delle iniziative e degli investimenti:<br />
ciascun distretto si orienta in<br />
base alle vocazioni locali; ne deriva<br />
una struttura industriale variegata, con<br />
forte presenza manifatturiera nel Teramano,<br />
con insediamenti importanti nel<br />
settore metalmeccanico nel Chietino,<br />
con notevoli poli elettronici nell’Aqu<strong>il</strong>ano<br />
e con insediamenti misti di industrie<br />
manifatturiere, metal meccaniche<br />
e chimiche nel Pescarese.<br />
4) Oculato ed intenso ut<strong>il</strong>izzo dei fondi<br />
pubblici per l’industria tanto da passare<br />
dall’8% dei fondi dell’intero Sud nei<br />
primi anni ’70, ad oltre <strong>il</strong> 30% nel periodo<br />
1988/1999.<br />
In definitiva l’industria ha continuato, nel<br />
corso degli anni in esame, ad accrescere <strong>il</strong><br />
suo ruolo nella struttura produttiva abruzzese<br />
arrivando a rappresentare negli anni<br />
’90 quasi <strong>il</strong> 25% del valore aggiunto complessivo<br />
(contro <strong>il</strong> 23,8% di quello medio<br />
nazionale). Nello stesso periodo l’incidenza<br />
dell’agricoltura scendeva dal 12% circa<br />
al 4,2% mentre l’incidenza del terziario<br />
aumenta leggermente passando dal 64 al<br />
66%. Indubbiamente l’uscita della Regione<br />
dalle provvidenze Cee connesse all’obiettivo<br />
1, uscita prevista nel 1990 e prorogata<br />
in forma ridotta fino al 1996, ha<br />
rallentato la crescita economica, tuttavia la<br />
struttura solida ha retto, tanto che <strong>il</strong> divario<br />
con <strong>il</strong> resto dell’Europa è passato fra<br />
gli anni 1988/1996 da un reddito pari<br />
all’87% della media Ue a inizio periodo al<br />
90% del 1996. Naturalmente, in conseguenza<br />
dello sv<strong>il</strong>uppo economico, nonostante<br />
la perdurante espulsione della manodopera<br />
dall’agricoltura ed <strong>il</strong> forte inserimento<br />
nel mercato del lavoro della componente<br />
femmin<strong>il</strong>e, è cresciuta l’occupazione<br />
che si attesta alla fine degli anni ’90,<br />
quasi al livello di quello medio nazionale<br />
(43,1% contro <strong>il</strong> 44,4%).<br />
Vi sono certamente altri fattori, oltre a<br />
quelli descritti, che hanno contribuito a<br />
far crescere l’economia dell’Abruzzo (<strong>il</strong><br />
buon livello di scolarizzazione, la bassa<br />
incidenza della criminalità organizzata,<br />
una posizione geografica baricentrica nel<br />
territorio nazionale etc.) ma la disanima<br />
comporterebbe una indagine ben più completa<br />
ed approfondita che non rientra in<br />
questa nota.<br />
Volevamo soltanto dire ai nostri figli e nipoti:<br />
ecco, vi abbiamo consegnato una Regione<br />
fiorente, conservatela degnamente e,<br />
possib<strong>il</strong>mente, miglioratela!<br />
Purtroppo l’economia della nostra regione<br />
ha subito, con l’inizio del nuovo secolo,<br />
un netto rallentamento della sua crescita,<br />
peraltro registrata anche a livello nazionale<br />
seppure in misura inferiore. Se nel mezzo<br />
secolo precedente l’ascesa era stata costante,<br />
nei primi anni 2000 è iniziata la discesa,<br />
con qualche accenno di ripresa fra <strong>il</strong><br />
2005 e <strong>il</strong> 2006, fino a sfociare nell’attuale<br />
recessione che, come noto, affonda le radici<br />
ben al di là e al di sopra dell’Abruzzo. È<br />
IV<br />
<strong>Fnp</strong> Chieti,<br />
XVI congresso territoriale<br />
nche per gli anziani una vita di-<br />
“Agnitosa” questo lo slogan che la<br />
<strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> Pensionati di Chieti ha scelto<br />
per celebrare <strong>il</strong> XVI Congresso territoriale<br />
che ha riconfermato a Segretario<br />
Generale Antonio Macculi.<br />
Il leader sindacale teatino di lungo<br />
corso è eletto con grande entusiasmo,<br />
per <strong>il</strong> lavoro prodotto, così come hanno<br />
sottolineato nei loro interventi <strong>il</strong><br />
Segretario territoriale della Ust Malandra<br />
ed <strong>il</strong> Segretario Nazionale <strong>Fnp</strong><br />
Sandro Loschi.<br />
Cinque sono stati i temi affrontati nella<br />
sua relazione introduttiva da Macculi, <strong>il</strong><br />
quale ha voluto, nel ripercorrere i risultati<br />
ottenuti dal sindacato attivo dei la-<br />
voratori in pensione della <strong>Cisl</strong>, porre soprattutto<br />
l’accento sugli argomenti relativi<br />
alla Sanità, la Previdenza e all’economia:<br />
ma bisogna guardare oltre.<br />
L’età anziana ha concluso Macculi è piena<br />
di incertezze e la <strong>Fnp</strong> lo sa benissimo.<br />
Per questo dobbiamo impegnarci<br />
come sindacato ancora di più affinché i<br />
pensionati possano godere di un dovuto<br />
rispetto da parte delle altre categorie sociali,<br />
della loro salute, della loro sensib<strong>il</strong>ità<br />
negli studi di malattia e disagi.<br />
L’intento della <strong>Cisl</strong> è quello di offrire,<br />
con passione e concretezza, alle persone<br />
della cosiddetta terza età una meritata<br />
spensieratezza al termine di una operosa<br />
vita lavorativa. ✍<br />
diffic<strong>il</strong>e indicare una causa dominante nel<br />
processo involutivo del sistema economico<br />
abruzzese, tante sono state; di natura<br />
endogena: l’incapacità della classe politica<br />
di far fronte alle responsab<strong>il</strong>ità che la<br />
riforma sanitaria le assegnava in termini di<br />
spesa; lo scarso peso che la stessa classe<br />
politica ha avuto ed ha nei confronti del<br />
governo nazionale; la visione miope e<br />
campan<strong>il</strong>istica del sistema creditizio regionale<br />
dimostratosi diviso ed indifeso di<br />
fronte ai colossi bancari nazionali che ne<br />
hanno fatto boccone; forse anche una<br />
mancata reazione delle forze sindacali al<br />
cospetto di una crisi che si presentava<br />
sempre più evidente; la mancata risposta<br />
dell’imprenditoria locale ai disimpegni<br />
che tanti industriali d’assalto venuti dal<br />
Nord consumavano nei nostri riguardi.<br />
Certamente ce ne sono anche altre, specie<br />
di natura esterna: <strong>il</strong> progressivo abbandono<br />
delle attività da parte di aziende, specie<br />
multinazionali, che avevano ut<strong>il</strong>izzato proficuamente<br />
le risorse che una favorevole<br />
condizione congiunturale, una legislazione<br />
premiale ed una disponib<strong>il</strong>ità completa del<br />
sistema socio/economico regionale aveva<br />
messo a loro disposizione, l’affacciarsi nei<br />
mercati internazionali dei paesi dell’est<br />
europeo con offerta di mano d’opera a<br />
prezzi altamente competitivi; la riduzione<br />
dei trasferimenti finanziari dallo Stato<br />
Centrale alla Regione conseguente alle<br />
modifiche legislative.<br />
Al punto in cui siamo possiamo solo dare<br />
consigli: facciamo come quando, finita la<br />
guerra, ci siamo ritrovati poveri ed affamati,<br />
ma col cuore e con la mente gonfi di<br />
volontà di rinascita e di riscossa, e con la<br />
nostra orgogliosa volontà di rinascita e di<br />
riscossa, e con la nostra orgogliosa dignità<br />
ci siamo rimboccati le maniche e tutti insieme<br />
abbiamo ripreso <strong>il</strong> cammino che ci<br />
ha portato fin qui. (Giuliano D’Ottavio)
di PIETRO CERRITO (*)<br />
La imminente tornata congressuale<br />
della <strong>Cisl</strong> costituisce un occasione<br />
formidab<strong>il</strong>e per discutere di noi stessi<br />
e di quanto sta avvenendo nel mondo.<br />
Mai come adesso, per le dimensioni della<br />
crisi, ci sentiamo cittadini del mondo, o<br />
meglio siamo persone, lavoratori, donne,<br />
pensionati, giovani che devono occuparsi<br />
del loro futuro guardando a cosa avviene<br />
in Italia e nel resto del mondo intero.<br />
Nessuno sa qual è l’assetto mondiale che<br />
avremo dopo questa lunga crisi, i cui esiti<br />
non sono ancora scontati.<br />
E la <strong>Cisl</strong> fa bene a misurarsi con i problemi<br />
con <strong>il</strong> pragmatismo che sempre l’ha<br />
contraddistinta: attenta ed impegnata a difendere<br />
esclusivamente i diritti ed i bisogni<br />
di coloro che rappresenta, i diritti degli<br />
ultimi, dei più deboli che non avrebbero<br />
altrimenti nessuno a difendere le loro ragioni.<br />
Perciò i congressi, pur di fronte alla gravità<br />
ed alla pesantezza dello scenario, possono<br />
costituire un momento formidab<strong>il</strong>e di<br />
collegamento con i nostri quadri, allargando<br />
la partecipazione a tanti, e facendo vivere<br />
questa dimensione collettiva del nostro<br />
ruolo coinvolgendo in maniera sempre<br />
più ampia i nostri quadri ed iscritti.<br />
Alla crisi economica, che è alimentata anche<br />
da una crisi di fiducia, la <strong>Cisl</strong> deve rispondere<br />
parlando con i propri quadri, delegati,<br />
pensionati, aprendo una stagione di<br />
partecipazione più intensa che non nel passato,<br />
e lavorando per costruire scelte,<br />
orientamenti e decisioni che non si scarichino,<br />
da parte dei governi, negativamente<br />
su coloro che rappresentiamo.<br />
Siamo una forza riformatrice convinta che<br />
<strong>il</strong> nuovo welfare che dovremo costruire,<br />
per la scarsità di risorse pubbliche disponib<strong>il</strong>i,<br />
dovrà caratterizzarsi per difendere i<br />
più deboli, a partire dai giovani precari, ai<br />
lavoratori che rischiano di perdere <strong>il</strong> lavoro<br />
fino ai pensionati poveri e meno poveri<br />
Campania I<br />
VIII CONGRESSO REGIONALE DELLA FNP-CISL CAMPANIA<br />
<strong>Cisl</strong>, Categorie ed <strong>Fnp</strong> insieme per un nuovo domani<br />
Più forti per una Campania migliore<br />
Da oggi insieme per una svolta<br />
di AUGUSTO MAZZONE, Segr. gen. <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> Campania<br />
Nell’ambito del suo VIII° Congresso regionale, la <strong>Fnp</strong> della Campania ha ritenuto<br />
ut<strong>il</strong>e “aprire” uno spazio alle Categorie <strong>Cisl</strong>, convinta che un rapporto sempre<br />
più forte tra Categorie ed <strong>Fnp</strong> non solo fac<strong>il</strong>ita <strong>il</strong> passaggio degli “iscritti attivi”<br />
al Sindacato dei pensionati, ma rafforza anche <strong>il</strong> vincolo di una rinnovata e più consapevole<br />
partecipazione alla <strong>Cisl</strong>.<br />
Quello spazio è stato riempito dal prezioso contributo che i cinque Segretari provinciali<br />
Ust e la stragrande maggioranza dei Segretari Regionali di Categoria hanno<br />
voluto offrire e che viene riportato in queste pagine dello “speciale” del nostro periodico<br />
“Conquiste dei pensionati.<br />
Sono profondamente grato a tutti per l’attenzione propositiva e di analisi che si evince<br />
dai vari articoli. Un’attenzione che apre, da oggi, momenti di ricerca e di confronto<br />
che, sono certo, daranno i loro stimoli di cambiamento e di rinnovamento che ogni<br />
Congresso propone per <strong>il</strong> futuro.<br />
Insieme vogliamo realizzare un nuovo modo di essere Sindacato per essere sempre<br />
presenti nelle nostre comunità in continua mutazione sociale ed economica. Ce lo impongono<br />
<strong>il</strong> decentramento dei poteri ed <strong>il</strong> federalismo fiscale che fanno del territorio<br />
<strong>il</strong> luogo di programmazione, di organizzazione e di gestione delle politiche sociali.<br />
Da oggi, insieme, possiamo determinare una svolta.<br />
che hanno solo nel sindacato una funzione<br />
di tutela reale.<br />
Il confine tra l’azione della <strong>Cisl</strong> nel territorio<br />
con l’azione della <strong>Fnp</strong> è lab<strong>il</strong>e: bisogna<br />
costruire insieme piattaforme sul territorio<br />
che aggrediscano <strong>il</strong> sistema di tassazione<br />
locale che, in Campania, ha raggiunto livelli<br />
inverosim<strong>il</strong>i, che incalzino la regione<br />
sulla definizione di politiche sociali mirate,<br />
che si occupino del funzionamento del<br />
socio-sanitario, adeguandolo alle necessità<br />
attuali.<br />
Abbiamo tutte le condizioni per riuscire,<br />
liberi come siamo da pregiudizi ideologici,<br />
e spingendo, a tutti i livelli, per definire tavoli<br />
di confronto che vedano la partecipazione<br />
delle parti sociali.<br />
Perché si riforma solo col consenso, ed i<br />
contenuti delle riforme vanno discussi con<br />
gli utenti della riforma stessa.<br />
In Campania <strong>il</strong> momento che stiamo vivendo<br />
è drammaticamente diffic<strong>il</strong>e sul versante<br />
istituzionale, mentre all’opposto, all’interno,<br />
viviamo una stagione ricca di risultati<br />
organizzativi lusinghieri.<br />
Tutto questo è ascrivib<strong>il</strong>e come merito di<br />
tutto <strong>il</strong> gruppo dirigente in Campania, a<br />
tutti i livelli, perché <strong>il</strong> clima di unità e la<br />
serenità interna hanno stavolta fatto la differenza:<br />
in particolare negli ultimi 4-5 anni<br />
cresciamo sia nei lavoratori attivi che nei<br />
pensionati a conferma di uno stato di salute<br />
robusto della nostra <strong>Cisl</strong>.<br />
Dobbiamo continuare perché la nostra autonomia<br />
paga e senza di noi la società<br />
campana sarebbe molto più povera e perché<br />
abbiamo ormai questa credib<strong>il</strong>ità ed<br />
autorevolezza che ci viene riconosciuta da<br />
tutti, di richiamare ciascuno dei nostri interlocutori<br />
alle proprie responsab<strong>il</strong>ità.<br />
Dobbiamo essere sempre più forti e rappresentativi<br />
per costruire una Campania<br />
migliore e alimentare una nuova fiducia e<br />
speranza.<br />
È un obiettivo alla nostra portata.<br />
(*) Segretario Generale Usr <strong>Cisl</strong> Campania
di GIAMPIERO TIPALDI (*)<br />
Sembra incredib<strong>il</strong>e come Organizzazioni<br />
sociali e politiche che dovrebbero<br />
essere sensib<strong>il</strong>issime ai cambiamenti<br />
che avvengono nella società civ<strong>il</strong>e, e che<br />
pur lo sono, nella loro strutturazione interna<br />
rischiano di essere ancorate a schemi<br />
obsoleti, per non dire anacronistici.<br />
L’impostazione organizzativa non può<br />
prescindere dagli obiettivi che si vogliono<br />
raggiungere. Ma troppo spesso c’è un<br />
corto circuito tra le cose da fare ed <strong>il</strong> modo<br />
di farle. Uno dei temi da tenere ben<br />
evidente nell’agenda delle priorità è appunto<br />
questo. E, forse, la crisi che stiamo<br />
vivendo, che non si può definire non<br />
strutturale, ci può aiutare a fare <strong>il</strong> salto di<br />
qualità: a razionalizzare, a modernizzare,<br />
ad essere meno ancorati a schemi del<br />
passato e più centrati sulla costruzione<br />
del futuro. Da questo punto di vista passi<br />
da gigante l’ha compiuti la Federazione<br />
dei pensionati della <strong>Cisl</strong>, che è riuscita a<br />
coniugare la difesa del pensionato in<br />
quanto tale, alla salvaguardia del cittadino<br />
che è anche pensionato. La verità è<br />
che non basta più un Sindacato che difende<br />
esclusivamente la categoria lavorativa<br />
a prescindere dai contesti generali.<br />
C’è bisogno di un soggetto nuovo che<br />
abbia la capacità di radicamento nel territorio,<br />
per cogliere le istanze della base,<br />
ma che poi abbia terminali operativi preparati,<br />
che sappiamo incidere sulla politica<br />
o, più spesso, sulla burocrazia per dare<br />
le risposte che <strong>il</strong> lavoratore-cittadino, o<br />
pensionato-cittadino, s’attende. Non più<br />
Campania<br />
proclami giornalistici generici, ma azione<br />
determinata e concludente. La gente, i lavoratori,<br />
i pensionati, i cittadini questo si<br />
aspettano: concretezza.<br />
La Federazione dei pensionati ha avuto<br />
la capacità di rendersi conto che la tutela<br />
del pensionato in quanto tale non è sufficiente,<br />
c’è bisogno d’altro: c’è bisogno di<br />
una rete di tutele. Se, ad esempio, si riuscissero<br />
ad ottenere dal governo forti aumenti<br />
sulle pensioni, ma contestualmente<br />
la spesa sanitaria diminuisse o <strong>il</strong> costo di<br />
alcuni servizi strategici non fosse sotto<br />
controllo, l’aumento economico ottenuto<br />
si dissolverebbe come neve al sole.<br />
L’esempio che ci viene dalla Federazione<br />
dei pensionati non solo ci deve far riflettere,<br />
ma spronarci ad attrezzare meglio la<br />
<strong>Cisl</strong> tutta ad una tutela orizzontale dell’iscritto,<br />
tenendo sempre conto delle specificità.<br />
Coniugare, insomma, sempre più<br />
la categorialità con la confederalità.<br />
Troppo spesso dall’osservatorio priv<strong>il</strong>egiato<br />
in cui ci troviamo ad operare non<br />
solo notiamo un allontanamento dei<br />
gruppi dirigenti dalla base, ma una conflittualità<br />
esasperata dei dirigenti, a volte<br />
costellata da vere lotte di palazzo fine<br />
a se stesse. C’è bisogno certamente di<br />
più solidarietà, della riscoperta dei valori<br />
fondanti <strong>il</strong> sindacato, unitamente ad<br />
una preparazione, ad una formazione,<br />
all’altezza del compito di grande r<strong>il</strong>evanza<br />
sociale che <strong>il</strong> sindacato ha nella<br />
società.<br />
I rischi di attacco al Sindacato, in particolare<br />
in questa diffic<strong>il</strong>e fase, sono tanti.<br />
Per non soccombere ai nemici che si an-<br />
nidano anche in quei partiti che fondano<br />
<strong>il</strong> loro consenso nella tutela del lavoro e<br />
dei lavoratori, c’è bisogno di più radicamento<br />
con <strong>il</strong> territorio ed assoluta autonomia<br />
dai partiti e da tutti quei poteri<br />
che possono condizionare <strong>il</strong> Sindacato<br />
nella sua azione. Questo principio è<br />
quanto mai attuale nella situazione in cui<br />
oggi si trova <strong>il</strong> Comune di Napoli e la<br />
Regione Campania. C’è bisogno di una<br />
presenza cap<strong>il</strong>lare del Sindacato che la<br />
federazione dei pensionati, in stretta collaborazione<br />
con le categorie e la Ust,<br />
può aiutare a garantire. Certo, in Campania<br />
non sono pochi 1.500 dirigenti della<br />
Federazione dei pensionati che potranno<br />
svolgere un ruolo di cerniera non solo<br />
tra i pensionati e le strutture di rappresentanza<br />
orizzontali, ma anche tra i lavoratori<br />
ed i cittadini.<br />
C’è bisogno a Napoli, in Campania, ma<br />
nel Mezzogiorno tutto, di un’azione propulsiva<br />
per sconfiggere l’<strong>il</strong>legalità diffusa,<br />
anche politica, e per creare le condizioni<br />
per la nascita di nuovi posti di lavoro<br />
puntando, tra l’altro, sulle peculiarietà<br />
turistiche e paesaggistiche del Sud. Bisogna,<br />
insomma, ritessere la tela che lega la<br />
società civ<strong>il</strong>e. Un’impresa talmente importante<br />
che ha bisogno di una squadra<br />
coesa e determinata a raggiungere l’obiettivo.<br />
Il futuro del Mezzogiorno, ma anche<br />
del Sindacato, passerà sulla capacità di<br />
fare squadra. I pensionati, con loro bagaglio<br />
esperienziale, con la loro voglia di<br />
fare, sicuramente saranno determinanti.<br />
(*) Segretario generale Ust <strong>Cisl</strong> Napoli<br />
Dignità per vivere:<br />
i pensionati campani non si rassegnano<br />
di GIOVANNI GIUDICE (*)<br />
Il nuovo anno, nel settore<br />
della previdenza nazionale,<br />
appare caratterizzato da una<br />
certa ripresa della corsa verso<br />
<strong>il</strong> pensionamento con conseguenti<br />
maggiori uscite per gli<br />
enti previdenziali. Il meccanismo<br />
di perequazione prevede<br />
che ogni anno l’importo della<br />
pensione sia incrementato sulla<br />
base del tasso di inflazione<br />
medio dell’anno precedente.<br />
Il 2009 porterà, quindi, un<br />
adeguamento al costo della<br />
vita un po’ più sostanzioso degli<br />
anni precedenti per chi la<br />
pensione già ce l’ha e nuove<br />
regole di cui tener conto per<br />
coloro che invece si preparano<br />
a lasciare <strong>il</strong> lavoro. Un’altra<br />
importante novità riguarda<br />
<strong>il</strong> cumulo tra reddito e pensione:<br />
<strong>il</strong> relativo divieto è abolito<br />
dal primo gennaio, anche con<br />
valore retroattivo. Insieme oggi<br />
per un nuovo domani, anche<br />
per gli anziani una vita dignitosa:<br />
questo <strong>il</strong> tema forte<br />
che <strong>il</strong> Sindacato Pensionati<br />
della <strong>Cisl</strong> in Campania ha r<strong>il</strong>anciato<br />
ribadendo che non<br />
possiamo subire arretramenti<br />
rispetto alle conquiste ottenu-<br />
UST DELLA CAMPANIA: UNA FORTE PROSPETTIVA DI<br />
Coniugare la categorialità con la<br />
confederalità<br />
CAMPANIA<br />
te in tanti anni di grande impegno.<br />
Il tempo che viviamo<br />
ci consegna una grande responsab<strong>il</strong>ità<br />
proprio per i nostri<br />
compiti, <strong>il</strong> nostro ruolo, la<br />
nostra funzione di rappresentanza<br />
e <strong>il</strong> nostro livello di rappresentatività<br />
a livello locale.<br />
Sono principi e valori che<br />
hanno reso grande la <strong>Cisl</strong>. A<br />
noi interessano le condizioni<br />
di vita delle persone, a maggior<br />
ragione, in tempi di incertezza<br />
e di grande preoccupazione<br />
per <strong>il</strong> futuro. Le scelte<br />
poste al centro del dibattito<br />
intendono sostenere e aumentare<br />
la rappresentanza e la<br />
rappresentatività del sindacato<br />
nel territorio campano e trovano<br />
nei documenti approvati<br />
<strong>il</strong> loro coerente sv<strong>il</strong>uppo. Sulle<br />
migliaia di Leghe dei pensionati<br />
presenti in tutta Italia,<br />
vero punto nevralgico dell’azione<br />
di tutta la <strong>Cisl</strong>, viene effettuato,<br />
infatti, un importante<br />
investimento economico e politico.<br />
Snellimento degli apparati,<br />
aumento della partecipazione<br />
degli iscritti, parità tra<br />
uomini e donne nei gruppi dirigenti,<br />
sv<strong>il</strong>uppo del tesseramento,<br />
crescita delle risorse<br />
economiche a disposizione<br />
delle strutture di base dell’organizzazione,<br />
sono sinteticamente<br />
le questioni trattate.<br />
Scelte queste che hanno l’obiettivo<br />
di r<strong>il</strong>anciare ruolo e<br />
funzione del Sindacato dei<br />
pensionati e degli anziani sul<br />
terreno della tutela individuale<br />
attraverso i servizi e di<br />
quello della negoziazione sociale<br />
nel territorio attraverso<br />
la contrattazione con le istituzioni<br />
locali sullo stato sociale.<br />
Sempre di più, infatti, quantità<br />
e qualità dei servizi sociali<br />
(sanità, assistenza), fisco locale,<br />
tariffe gestite a livello territoriale<br />
(acqua, trasporti,<br />
ecc.) incidono sulle condizioni<br />
materiali di vita delle persone<br />
anziane e non solo. Prima<br />
dell’apertura del dibattito<br />
sulla situazione politico-sindacale,<br />
<strong>il</strong> segretario nazionale<br />
Bonanni ha esposto le proposte<br />
<strong>Cisl</strong> per uscire dalla crisi,<br />
che si sostanziano nel r<strong>il</strong>ancio<br />
dei consumi e degli investimenti<br />
in innovazione, ricerca<br />
e infrastrutture per difendere<br />
l’occupazione e ridurre le diseguaglianze.<br />
Ritengo che la<br />
social card offerta dal gover-<br />
no sia una scelta burocratica<br />
costosa e non sufficientemente<br />
risolutiva. Certo che “poco è<br />
meglio di niente” e la social<br />
card rispecchia appieno questo<br />
concetto, ma c’è da chiedersi<br />
quanto viene a costare la consegna<br />
e la gestione della social<br />
card e non è escluso che alla<br />
fine l’importo necessario per<br />
la parte burocratica e di gestione<br />
della stessa sia superiore<br />
a quanto erogato agli eventi<br />
diritto. In tutti questi anni le<br />
anziane e gli anziani campani<br />
non si sono rassegnati e la nostra<br />
priorità deve continuare<br />
ad essere non solo <strong>il</strong> miglioramento<br />
delle condizioni di vita<br />
dei pensionati e dei più deboli,<br />
ma soprattutto l’impegno a costruire<br />
per i giovani e insieme<br />
con loro un progetto di società<br />
che sappia riconoscere e condividere<br />
<strong>il</strong> valore della legalità,<br />
che è democrazia: le regole<br />
sono rispettate se sono condivise,<br />
se c’è speranza e progettualità<br />
per <strong>il</strong> futuro. È per<br />
questi valori che la <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di<br />
Salerno si batte e continuerà a<br />
lavorare in futuro.<br />
(*) Segretario Generale Ust<br />
<strong>Cisl</strong> Salerno<br />
VIII CONGRESSO REGIONALE DELLA FNP-CISL<br />
II<br />
Rendere più forte la<br />
proposta associativa<br />
di ADELE ROSSI (*)<br />
La legge regionale n. 11<br />
dell’Ottobre 2007, per la<br />
dignità e la cittadinanza sociale,<br />
in attuazione della legge<br />
328/00, ma ancor più <strong>il</strong> progetto<br />
p<strong>il</strong>ota “Campania Sociale”<br />
del Maggio 2008, con una<br />
spinta innovativa, si proponevano<br />
una svolta reale e concreta<br />
nel settore delle politiche sociali<br />
nella nostra regione.<br />
L’obiettivo che l’assessorato<br />
voleva raggiungere attraverso<br />
la realizzazione del progetto<br />
era quello di equiparare <strong>il</strong><br />
welfare regionale al modello<br />
europeo anche attraverso un<br />
“viaggio” per le singole province<br />
campane, finalizzato ad<br />
ascoltare, definire, programmare.<br />
Non si trattava, quindi,<br />
di analizzare lo “status” dei<br />
servizi sociali, ma di ricercare<br />
strategie volte al “come agire”,<br />
al “come fare per...”.<br />
La metodologia, condivisa in<br />
tutti i territori, si basava sul<br />
convincimento diffuso che,<br />
per questo settore, era ed è necessario:<br />
1. dotarsi di figure professionali<br />
tecniche, non generiche;<br />
2. adottare una metodologia di<br />
sv<strong>il</strong>uppo basata sull’ascolto.<br />
L’esperienza maturata in Regione<br />
si presta però a critiche<br />
che trovano <strong>il</strong> loro fondamento<br />
nella scarsa visib<strong>il</strong>ità che la<br />
politica ha dato alle politiche<br />
sociali, nell’azione quasi “totalizzante”<br />
sulla sanità, che ha<br />
provocato una eccessiva marginalizzazione<br />
delle politiche<br />
sociali; nei ritardi registrati<br />
nel valutare l’importanza che<br />
<strong>il</strong> walfare ha per lo sv<strong>il</strong>uppo<br />
locale.<br />
La mancanza delle infrastrut-<br />
ture materiali, la frammentazione<br />
dei soggetti privati operanti,<br />
l’assenza di controlli, la<br />
mancanza di consapevolezza<br />
del ruolo di “chi opera” e di<br />
“chi fa cosa”, erano punti ampiamente<br />
condivisi di una<br />
analisi dello stato dell’arte,<br />
già molto avanti, nella <strong>Cisl</strong>. Si<br />
avviava perciò un tentativo di<br />
ricollocazione delle politiche<br />
sociali all’interno di un bisogno<br />
di ridistribuzione dei redditi<br />
e dei sostegni, con una rivisitazione<br />
del potere d’acquisto<br />
dei salari e delle pensioni<br />
ed un potenziamento del p<strong>il</strong>astro<br />
dei diritti sociali, con la<br />
definizione di livelli essenziali<br />
delle prestazioni, a garanzia<br />
di diritti universali sociali in<br />
tutto <strong>il</strong> territorio nazionale e<br />
quindi anche in quello della<br />
Regione Campania.<br />
Il “libro verde” sul futuro del<br />
modello sociale, del Luglio<br />
2008, traccia però un nuovo<br />
welfare integrato, delle pubbliche<br />
amministrazioni, delle<br />
comunità e della responsab<strong>il</strong>ità<br />
personale, basato, secondo<br />
i proponimenti, sul binomio<br />
“opportunità-responsab<strong>il</strong>ità”.<br />
Le politiche conseguenti, attraverso<br />
misure attuative rese<br />
note in questi giorni, confondono<br />
ed invertono i contenuti<br />
vertenziali da tempo avviati<br />
dalla <strong>Fnp</strong> e dalla <strong>Cisl</strong>.<br />
Il giudizio espresso da Uda<br />
sulle misure adottate dal Governo,<br />
in particolare per quel<br />
che riguarda l’iniquità dell’adozione<br />
dell’età come parametro<br />
centrale, nonché l’annullamento,<br />
di fatto, della richiesta<br />
di potenziamento del<br />
Fondo sulla non- autosufficienza,<br />
come fattore di redistribuzione,<br />
è eloquente e non
ha bisogno di ulteriori interpretazioni.<br />
La equità, la universalità dei<br />
diritti nel rapporto pensionatipopolazioneanziana-territorio,<br />
restano ancora nodi centrali<br />
nell’affermazione dei diritti<br />
sociali in Campania e nei<br />
territori.<br />
Nel Sannio si ripropone la<br />
questione sociale nel rapporto<br />
con i Comuni “polvere”, per <strong>il</strong><br />
livello di erogazione delle<br />
pensioni <strong>il</strong> cui importo mediomese<br />
è pari a e 479,90 e colloca<br />
Benevento all’ultimo posto<br />
della classifica nazionale<br />
del Sole 24 ore.<br />
L’incrocio tra pensioni erogate<br />
e servizi socio-assistenziali<br />
di livello territoriale resta <strong>il</strong><br />
cuore della questione anzianale<br />
che, come in Campania e<br />
nel Mezzogiorno, anche nel<br />
Sannio, si rivolge ad una dualità<br />
programmatoria di tipo<br />
urbano e di tipo rurale con diverse<br />
modalità attuative di solidarietà<br />
corta e di umanizzazione,<br />
progressivamente dispersive.<br />
L’inclusione e la tutela dei<br />
pensionati restano questioni<br />
centrali per <strong>il</strong> territorio, soprattutto<br />
in questa fase di crisi<br />
la cui caratteristica porta ad<br />
isolare, a rafforzare, nella difficoltà,<br />
l’egoismo, l’individualismo<br />
e per questo è affidato,<br />
ancora una volta, al sindacato,<br />
alla <strong>Cisl</strong>, alla <strong>Fnp</strong>, per<br />
dirla alla Uda: “<strong>il</strong> fardello della<br />
responsab<strong>il</strong>ità che altri<br />
scansano o ricusano. La modernizzazione<br />
perciò non è<br />
nuovismo ma ancora e sempre<br />
tutele, più inclusione sociale,<br />
e più diritti”.<br />
L’esperienza avviata negli ultimi<br />
anni dalla Ust per contrattualizzare<br />
elementi della<br />
fiscalità locale in fase di stesura<br />
di b<strong>il</strong>anci preventivi, almeno<br />
dei Comuni più rappresentativi,<br />
se da un lato non ha<br />
realizzato tutte le aspettative,<br />
Campania III<br />
COLLEGAMENTO TRA LA CONDIZIONE DEI LAVORATORI E DEI PENSIONATI<br />
ha però aperto una prospettiva<br />
di collegamento tra la condizione<br />
dei lavoratori e pensionati,<br />
la esigib<strong>il</strong>ità dei diritti di<br />
cittadinanza, la distribuzione<br />
equa della partecipazione alla<br />
spesa, la definizione della<br />
gamma dei servizi minimi<br />
nella prospettiva della definizione<br />
dei servizi essenziali.<br />
L’incremento, quasi dappertutto<br />
al massimo, dell’addizionale<br />
Irpef, a copertura delle<br />
minori risorse trasferite, ha,<br />
di fatto, scaricato sui lavoratori<br />
e pensionati <strong>il</strong> maggiore<br />
onere in quanto, come noto,<br />
l’Irpef si riferisce esclusivamente<br />
a questa area sociale ed<br />
esclude lavoro autonomo,<br />
professionale ed imprenditivo,<br />
dalla responsab<strong>il</strong>ità di contribuire<br />
a garantire a tutti una<br />
gamma di servizi e la qualità<br />
degli stessi, in una realtà già<br />
iniqua per modalità ridistributiva<br />
dei redditi.<br />
I congressi della <strong>Fnp</strong>, in questo<br />
quadro, acquistano un<br />
grande significato e diventano<br />
la “cartina di tornasole” sulla<br />
corrispondenza della domanda<br />
sociale e la capacità di risposta<br />
che la <strong>Fnp</strong> e la <strong>Cisl</strong><br />
possono dare.<br />
La strategia di grande apertura<br />
voluta da Uda, <strong>il</strong> coinvolgimento<br />
di tutte le risorse disponib<strong>il</strong>i<br />
e delle competenze interne,<br />
senza cadere nella trappola<br />
dell’appartenenza, sembrano<br />
essere i p<strong>il</strong>astri su cui<br />
armonizzare una rete tra livelli<br />
e servizi, per rendere più<br />
forte la proposta associativa,<br />
più consistente <strong>il</strong> radicamento<br />
nel territorio e più penetranti i<br />
contenuti e la rappresentanza<br />
dei pensionati nel sistema partecipativo<br />
locale, regionale,<br />
nazionale e più consistenti le<br />
quote delle politiche sociali<br />
dei fondi Ue 2007-2013.<br />
(*) Segretaria Generale Ust<br />
<strong>Cisl</strong> Benevento<br />
<strong>Fnp</strong>: sbocco associativo<br />
per ogni nostro iscritto<br />
di CARMINE CRISCI (*)<br />
Accolgo ben volentieri l’invito a fornire<br />
un contributo e un punto di vista<br />
della <strong>Cisl</strong> di Caserta sulle questioni degli<br />
anziani e dei pensionati che la <strong>Fnp</strong> regionale<br />
mette al centro della propria fase<br />
congressuale.<br />
Penso infatti che queste questioni siano<br />
fondamentali nel dibattito e nell’azione<br />
che la <strong>Cisl</strong> deve affrontare, non solo per<br />
l’importanza che la Federazione dei pensionati<br />
riveste nella nostra Organizzazione,<br />
ma anche in ragione dei caratteri specifici<br />
della società italiana in cui la cosiddetta<br />
“terza età” assume grande centralità.<br />
D’altra parte nella nostra realtà casertana<br />
è forte la sinergia politica ed operativa<br />
con la <strong>Fnp</strong>, negli ultimi anni molto cresciuta<br />
in termini organizzativi, in ulteriore<br />
espansione in termini di radicamento territoriale,<br />
rafforzata da un processo di rinnovamento<br />
che ha conosciuto un’ulteriore<br />
tappa, dopo la direzione dell’amico Mimmo<br />
Iorio, con l’elezione di Mario Di Iorio,<br />
dirigente apprezzato e di lungo corso.<br />
Inoltre la <strong>Fnp</strong>, come è evidente, rappresenta,<br />
nel panorama delle categorie della<br />
<strong>Cisl</strong>, quella in cui i caratteri di confederalità<br />
sono i più evidenti, in ragione di una<br />
base associativa che proviene da tutto <strong>il</strong><br />
mondo del lavoro.<br />
Ciò ne fa una realtà <strong>il</strong> cui rapporto con la<br />
struttura orizzontale è necessariamente di<br />
tipo organico, fermo restando la sua autonomia<br />
e specificità che va rafforzata con<br />
quel processo, che essa rivendica, di titolarità<br />
contrattuale e che la <strong>Cisl</strong> di Caserta<br />
fortemente sostiene.<br />
In questo senso diventa centrale l’estensione<br />
di una prassi di concertazione territoriale<br />
con gli Enti locali, che noi intendiamo<br />
aiutare: è infatti a quel livello che<br />
è possib<strong>il</strong>e intervenire per dare risposte ai<br />
di MARIO MELCHIONNA (*)<br />
La grave crisi economica che stiamo<br />
vivendo impone al Sindacato di compiere<br />
un ulteriore sforzo, per garantire<br />
maggiori tutele e protezione alla parte più<br />
debole della nostra società. È evidente a<br />
noi tutti che, oggi più che mai, migliaia di<br />
lavoratori in pensione possono contare<br />
soltanto sulla nostra azione, non soltanto<br />
per ricevere assistenza fiscale e previdenziale<br />
attraverso la nostra rete di servizi,<br />
ma anche per rivendicare <strong>il</strong> loro diritto<br />
per un’accettab<strong>il</strong>e condizione sociale ed<br />
economica. Negli ultimi anni, anche in<br />
Campania abbiamo vissuto un profondo<br />
cambiamento della nostra società.<br />
La nostra regione ha subito altri passi indietro,<br />
così come dimostrano tutti gli indicatori:<br />
aumento della fascia di povertà,<br />
aumento della disoccupazione, aumento<br />
del tasso di emigrazione, peggioramento<br />
di tutti gli indici di benessere e di criminalità.<br />
Possiamo dire che in Campania, le<br />
fasce cosiddette deboli della popolazione,<br />
a cominciare dagli anziani, più di tutti<br />
conoscono da tempo la crisi economica,<br />
che non è comparsa negli ultimi mesi,<br />
ma affligge da anni <strong>il</strong> nostro territorio. Il<br />
pensionati, ed agli anziani in genere, sulle<br />
questioni della qualità della vita, delle politiche<br />
assistenziali e sanitarie, sui servizi<br />
sociali indispensab<strong>il</strong>i alla tutela delle fasce<br />
sociali più deboli ed esposte, sul controllo<br />
della dinamica dei prezzi e delle tariffe.<br />
È certo questo un terreno che da solo non<br />
basta perché risposte forti devono venire<br />
dal Governo e dalla stessa Regione, in<br />
termini di difesa del potere di acquisto<br />
delle pensioni, di loro legame con <strong>il</strong> costo<br />
della vita e con le dinamiche salariali, in<br />
termini di tutela dei non-autosufficienti<br />
rispetto ai quali la proposta del Governo<br />
di de-fiscalizzare <strong>il</strong> costo per le badanti ci<br />
sembra un pannicello caldo che non risolve<br />
<strong>il</strong> problema.<br />
Ma comunque questo terreno di contrattazione<br />
locale va praticato per strappare risultati,<br />
nonostante le difficoltà in cui si<br />
dibattono gli Enti locali a causa della riduzione<br />
dei trasferimenti: ma la nostra<br />
azione deve andare nella direzione di imporre<br />
ad essi una linea di risanamento che<br />
passa per la riduzione dei costi impropri e<br />
non dei servizi.<br />
In questo contesto le scelte di federalismo<br />
fiscale e di autonomia impositiva dei Comuni<br />
vanno commisurate alle difficoltà<br />
del Mezzogiorno, che condivide con <strong>il</strong> resto<br />
del Paese una crisi gravissima, pagandone<br />
però <strong>il</strong> prezzo maggiore.<br />
È nel Mezzogiorno, infatti, più che altrove,<br />
in ragione di un altissimo tasso di disoccupazione,<br />
che sul reddito del pensionato<br />
grava <strong>il</strong> mantenimento di figli che<br />
non possono uscire di casa e programmare<br />
un futuro. Ed è proprio di fronte ad una<br />
crisi così grave che <strong>il</strong> territorio e le sue<br />
istituzioni devono pervenire a scelte e<br />
mettere in campo strumenti e risorse per<br />
aiutare e sollevare gli strati sociali più deboli.<br />
quadro è evidentemente triste e per certi<br />
versi desolante, se solo si pensa alla intollerab<strong>il</strong>e<br />
indifferenza della nostra classe<br />
politica verso i problemi ed i drammi<br />
quotidiani, a cominciare da quello della<br />
malasanità.<br />
E proprio in questi momenti, <strong>il</strong> Sindacato<br />
deve riscoprire la sua forza, la sua capacità<br />
di non fermarsi alla denuncia dei problemi,<br />
ma di arrivare a garantire ai suoi<br />
iscritti, alla sua base sociale la possib<strong>il</strong>ità<br />
concreta, reale di cambiare le cose.<br />
La <strong>Cisl</strong> ha una doppia necessità di godere<br />
dell’apporto dei pensionati. Innanzitutto,<br />
possiamo e dobbiamo continuare ad avere<br />
<strong>il</strong> sostegno r<strong>il</strong>evante, sul piano qualitativo<br />
e quantitativo, dei lavoratori in pensione,<br />
che nonostante tutte le difficoltà<br />
rappresentano una parte quanto mai centrale<br />
della nostra società.<br />
Inoltre, è proprio nei periodi di crisi, nei<br />
quali viene persino messa in dubbio la<br />
funzione del Sindacato, che diviene fondamentale<br />
l’esperienza maturata nel<br />
mondo del lavoro e nella società da chi è<br />
oggi in pensione.<br />
Tra i compiti più che mai attuali del Sindacato<br />
vi è un obiettivo di fondamentale<br />
importanza: unire la nostra società, evita-<br />
La <strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong> di Caserta intendono<br />
mettere in campo iniziative specifiche su<br />
temi concreti quali prezzi, tariffe, servizi<br />
sanitari, assistenza domic<strong>il</strong>iare da portare<br />
al confronto e alla contrattazione con i<br />
Comuni e con la stessa Amministrazione<br />
provinciale. Vogliamo costruire dei veri e<br />
propri Protocolli di intesa con le Associazioni<br />
dei commercianti affinché, dopo le<br />
ore 18,00, siano messi a disposizione dei<br />
pensionati prodotti di consumo giornaliero<br />
deperib<strong>il</strong>i a prezzi scontati.<br />
Ma l’azione della <strong>Fnp</strong>, che la <strong>Cisl</strong> di Caserta<br />
sostiene, deve misurarsi anche con<br />
le politiche di inclusione culturale e sociale<br />
degli anziani, che non sono la palla<br />
al piede, ma una riserva straordinaria di<br />
conoscenza, di sapere, di memoria storica<br />
che va trasmessa alle nuove generazioni,<br />
perché una società che ignora o deprezza<br />
<strong>il</strong> proprio passato non ha strumenti per<br />
guardare al futuro.<br />
In questo contesto la <strong>Cisl</strong> di Caserta non<br />
mancherà di fare la sua parte e di assumere<br />
un ruolo di stimolo verso tutte le categorie,<br />
pubbliche e private, per rafforzare<br />
ancora di più la Federazione dei Pensionati<br />
che deve diventare nella coscienza di<br />
tutti lo sbocco associativo di tutti i nostri<br />
iscritti una volta abbandonato <strong>il</strong> lavoro attivo.<br />
Inoltre la <strong>Cisl</strong> di Caserta è convinta che <strong>il</strong><br />
modello di radicamento organizzativo<br />
della <strong>Fnp</strong>, costruito sulle Leghe, vada ulteriormente<br />
esteso e rafforzato attraverso<br />
una più cap<strong>il</strong>lare presenza territoriale<br />
presso le Parrocchie, i rioni e i quartieri<br />
più popolari offrendo ai pensionati e agli<br />
anziani una sede in cui essi possano non<br />
solo trovare risposte attraverso i servizi<br />
che la <strong>Cisl</strong> offre, ma anche un luogo di<br />
aggregazione.<br />
(*) Segretario Generale Ust <strong>Cisl</strong> Caserta<br />
Rivendicare un’accettab<strong>il</strong>e<br />
condizione sociale ed economica<br />
re conflitti non più di classe, ma generazionali.<br />
Per sua stessa natura, <strong>il</strong> Sindacato<br />
è luogo di incontro, di mediazione, di<br />
difesa collettiva di tutte le generazioni<br />
della nostra società: giovani, fasce medie,<br />
anziani. E questo compito di mediazione<br />
sociale è <strong>il</strong> più delle volte assicurato<br />
proprio dai pensionati. Non è un caso,<br />
del resto, che gli inviti a guardare avanti<br />
con fiducia, a superare le paure, sia giunto<br />
proprio dalla <strong>Fnp</strong>.<br />
Insieme, noi lavoriamo per una società<br />
più giusta, diversa da quella attuale, e<br />
dobbiamo comunicare all’esterno che <strong>il</strong><br />
sostegno alle fasce deboli, la difesa dei<br />
diritti dei più deboli non sono un ostacolo,<br />
ma una opportunità di progresso e di<br />
benessere per tutti. Sono certo che la fase<br />
congressuale che insieme ci apprestiamo<br />
a vivere sarà per tutta la <strong>Cisl</strong> una grande<br />
occasione di r<strong>il</strong>ancio nella società italiana.<br />
E questo avverrà grazie alla sinergia<br />
ancora più forte che realizzeremo con la<br />
<strong>Fnp</strong>, con la sua base ed <strong>il</strong> rispettivo gruppo<br />
dirigente, sulla scorta della positiva<br />
esperienza, del buon lavoro svolto a cominciare<br />
dalla provincia di Avellino.<br />
(*) Segretario Generale Ust <strong>Cisl</strong> Avellino<br />
CATEGORIE CISL ED FNP INSIEME PER UN NUOVO DOMANI
Campania<br />
Un rapporto sempre più organico<br />
tra <strong>Fnp</strong> e lavoratori attivi<br />
di VITTORIO GUIDA (*)<br />
Ho accolto con molto piacere<br />
l’invito della <strong>Fnp</strong> regionale<br />
a dare un contributo al<br />
dibattito pre-congressuale della<br />
Categoria e mi ha positivamente<br />
colpito l’iniziativa di<br />
dedicare un numero speciale<br />
della Vostra rivista alla raccolta<br />
dei punti di vista presenti<br />
nelle categorie regionali e nelle<br />
<strong>Cisl</strong> territoriali sul ruolo della<br />
Federazione dei Pensionati.<br />
Fra l’altro penso di poter premettere<br />
che le Categorie dell’industria<br />
e la Fim hanno<br />
sempre costituito un bacino<br />
importante di adesione alla<br />
<strong>Fnp</strong> quale continuità associativa<br />
dei lavoratori dopo la loro<br />
fuoriuscita dalle aziende.<br />
Inoltre credo che anche nella<br />
mia precedente qualità di Segretario<br />
Generale della <strong>Cisl</strong> di<br />
Caserta ho creduto nel rinnovamento<br />
e rafforzamento della<br />
<strong>Fnp</strong> e i risultati della categoria<br />
in quel territorio ne sono un<br />
esempio tangib<strong>il</strong>e.<br />
È infatti mia convinzione non<br />
recente che la <strong>Fnp</strong> può dare un<br />
grande contributo alla <strong>Cisl</strong>, un<br />
contributo particolare perché<br />
particolare è la sua esperienza<br />
di categoria.<br />
In primo luogo va detto che<br />
l’idea di associare i pensionati<br />
in una categoria è stata una felice<br />
intuizione del sindacato<br />
italiano, a differenza dei sindacati<br />
europei e dello stesso<br />
sindacato nord-americano.<br />
Ciò ha consentito di mettere a<br />
frutto e di “patrimonizzare”<br />
una straordinaria riserva di uomini<br />
e donne, di trasmissione<br />
di cultura e di sapere che, in<br />
mancanza di una struttura propria<br />
di appartenenza, si sarebbe<br />
invece dispersa.<br />
Ma <strong>il</strong> senso di una categoria<br />
quale è la <strong>Fnp</strong> non consiste solo<br />
nelle tutele e nei servizi che<br />
essa offre quanto soprattutto<br />
nella possib<strong>il</strong>ità di socializzazione,<br />
di inclusione che essa<br />
costituisce per i suoi soci, specie<br />
in una realtà come è quella<br />
meridionale in cui la società<br />
civ<strong>il</strong>e è molto povera di articolazioni.<br />
Inoltre la “confederalità”, requisito<br />
indispensab<strong>il</strong>e ed oggi<br />
richiesto a tutte le categorie<br />
per affrontare le diffic<strong>il</strong>i sfide<br />
del nostro tempo, è un dato<br />
connaturato alla sua stessa<br />
composizione, associando essa<br />
pensionati che vengono da<br />
tutti i settori del mondo del lavoro.<br />
È pertanto necessario che si<br />
stab<strong>il</strong>isca un rapporto sempre<br />
più organico e costante tra la<br />
Federazione dei Pensionati e<br />
le categorie del lavoro attivo,<br />
perché i problemi che abbiamo<br />
di fronte e che la crisi in<br />
corso ingigantisce, specie nel<br />
Mezzogiorno e in Campania,<br />
non sono affrontab<strong>il</strong>i in modo<br />
separato, pena lo scadimento<br />
in un corporativismo che non<br />
aiuta la crescita di una prospettiva<br />
riformatrice.<br />
In questo senso la sinergia tra<br />
sindacato dei pensionati e categorie<br />
dei lavoratori attivi ha<br />
Apparteniamo tutti<br />
alla “casa madre”<br />
di GIUSEPPE VACCARO (*)<br />
Nel 2006 le segreterie nazionali<br />
della Flaei e della<br />
<strong>Fnp</strong> allo scopo di attuare iniziative<br />
sinergiche volte a favorire<br />
l’incremento del proselitismo,<br />
nonché a insaldare <strong>il</strong><br />
vincolo associativo con i soci,<br />
ebbero l’intuito di pianificare<br />
congiuntamente specifiche attività<br />
al fine di conseguire gli<br />
obiettivi sopra evidenziati.<br />
Questo accordo che la segreteria<br />
regionale Flaei campana<br />
ha fatto integralmente suo, ha<br />
tra l’altro la finalità di riaffermare<br />
con convinzione e concretezza<br />
<strong>il</strong> valore della confederalità<br />
che costituisce l’elemento<br />
imprescindib<strong>il</strong>e all’interno<br />
del patrimonio di valori<br />
che da sempre caratterizzano<br />
la <strong>Cisl</strong>.<br />
Per noi della Flaei campania<br />
ha un valore in più, poiché<br />
manteniamo sempre un legame<br />
forte con i nostri pensionati<br />
attraverso, oltretutto, gli<br />
CAMPANIA<br />
istituti sociali (Arca e Fisde,<br />
in particolare) che la Flaei ha<br />
fortemente voluto e che oggi<br />
l’Enel tenterebbe di trasformare<br />
in assistenzialismo e paternalismo.<br />
Già nel ‘98 fu stipulato un<br />
protocollo che però non ebbe,<br />
come oggi, un forte seguito;<br />
infatti, anche se con ritardo,<br />
perché gli esodi degli anni<br />
scorsi sono stati massicci e<br />
avrebbero consentito margini<br />
diversi, si sta riproponendo la<br />
questione recuperando <strong>il</strong> tempo<br />
perduto.<br />
Per quanto riguarda gli amici<br />
della fnp campania, a loro va<br />
tutto <strong>il</strong> ringraziamento mio e di<br />
tutta la Flaei campana, in particolare<br />
all’amico Augusto Mazzone<br />
ed alla sua segreteria.<br />
Speriamo che la sinergia nella<br />
nostra regione sia sempre più<br />
stringente, anche perché siamo<br />
presenti su tutto <strong>il</strong> territorio<br />
campano e abbiamo uomini<br />
validi ed esperti per qualsiasi<br />
tipo di collaborazione.<br />
La Flaei Campania è piccola<br />
ma è significativa per <strong>il</strong> suo<br />
modello, per la sua storia, per<br />
la sua azione sindacale.<br />
Ma prima della Flaei, viene la<br />
già prodotto risultati importanti<br />
e significativi sia rispetto<br />
alle politiche economiche e<br />
sociali dei governi che si sono<br />
avvicendati negli anni, sia in<br />
occasione di vertenzialità territoriali<br />
mettendo in campo<br />
momenti unificanti di mob<strong>il</strong>itazione.<br />
I problemi degli anziani sono<br />
infatti connessi con quelli di<br />
un mercato del lavoro in cui<br />
predomina l’instab<strong>il</strong>ità e la<br />
precarietà: grava infatti, sul<br />
già modesto reddito del pensionato<br />
meridionale, la tassa<br />
del mantenimento per <strong>il</strong> figlio<br />
senza lavoro o con un lavoro<br />
precario che impedisce di programmare<br />
<strong>il</strong> futuro e lasciare<br />
così la famiglia di origine.<br />
Così come gravano sui pensionati,<br />
e in genere sulle fasce sociali<br />
più deboli ed esposte, i<br />
tagli ai servizi da parte degli<br />
enti locali, i problemi legati<br />
all’assistenza sanitaria, al sostentamento<br />
dei redditi più<br />
bassi.<br />
La <strong>Cisl</strong> deve lavorare sempre<br />
di più per evitare <strong>il</strong> più grande<br />
rischio che oggi può correre <strong>il</strong><br />
sindacalismo confederale,<br />
quello che in una crisi così<br />
grande scoppi la guerra tra i<br />
poveri.<br />
È sotto gli occhi di tutti <strong>il</strong> tentativo<br />
da parte delle forze neoliberiste<br />
di mettere l’un contro<br />
l’altro i lavoratori privati e<br />
quelli pubblici; i lavoratori<br />
pubblici e i cittadini-utenti; i<br />
lavoratori stab<strong>il</strong>i con i precari;<br />
i giovani con gli anziani.<br />
Contro questa politica, che si<br />
avvale di potenti mezzi di co-<br />
<strong>Cisl</strong>, perché apparteniamo tutti<br />
alla “casa madre”. Il nostro<br />
primo obiettivo è quello sempre<br />
più di un rafforzamento<br />
organizzativo della cisl: ogni<br />
delega in più lo è per la Flaei,<br />
per la <strong>Fnp</strong> ma soprattutto per<br />
la <strong>Cisl</strong>.<br />
Tra le iniziative ulteriormente<br />
da intraprendere, riteniamo<br />
che subito dopo le fasi congressuali,<br />
bisognerà organizzare<br />
una giornata sul volontariato<br />
in Campania indetta da<br />
<strong>Fnp</strong> e Flaei, cercando anche<br />
<strong>il</strong> coinvolgimento di altre associazioni<br />
del settore elettrico,<br />
come ad esempio “Enelcuore”.<br />
Nel riconfermare la grossa stima<br />
nei confronti della <strong>Fnp</strong><br />
Campania, ci auguriamo che<br />
<strong>il</strong> prossimo congresso, ancora<br />
una volta, valorizzi <strong>il</strong> costante<br />
rapporto che attualmente esiste<br />
tra le due federazioni della<br />
<strong>Cisl</strong>.<br />
La Flaei campania persevererà<br />
nel raggiungimento di<br />
questo obiettivo.<br />
(*) Segretario Generale Flaei<br />
<strong>Cisl</strong> Campania<br />
municazione per farsi strada<br />
nell’immaginario collettivo,<br />
non serve l’arroccamento sulla<br />
protesta, né la subordinazione<br />
alla politica: occorre invece<br />
che <strong>il</strong> sindacato confederale, e<br />
oggi solo la <strong>Cisl</strong> può farlo, riscopra<br />
la vocazione ad essere<br />
un soggetto sociale e politico<br />
autonomo, capace di unificare<br />
<strong>il</strong> mondo e <strong>il</strong> mercato del lavoro<br />
su una proposta di riforma.<br />
Le recenti proposte del governo<br />
in materia di sostegno ai<br />
redditi bassi e ai pensionati<br />
più disagiati, infatti, sembrano<br />
solo pannicelli caldi incapaci<br />
di affrontare strutturalmente<br />
problemi di condizioni di vita,<br />
di assistenza, di servizi sociali.<br />
La stessa questione del sostegno<br />
ai non autosufficienti, su<br />
cui giustamente hanno insistito<br />
i sindacati dei pensionati<br />
anche attraverso la raccolta di<br />
firme per una legge di iniziativa<br />
popolare, viene affrontata<br />
con misure e dotazioni assolutamente<br />
inadeguate.<br />
Pertanto la Fim della Campania<br />
sostiene con forza la volontà<br />
della <strong>Fnp</strong> a tutti i livelli<br />
di essere soggetto contrattuale<br />
della condizione di vita dei<br />
pensionati nei confronti del<br />
governo centrale così come in<br />
quelli delle autonomie locali.<br />
Infatti solo attraverso <strong>il</strong> primato<br />
della contrattazione è possib<strong>il</strong>e<br />
affrontare i problemi sul<br />
tappeto evitando così un’azione<br />
puramente agitatoria.<br />
In conclusione penso che <strong>il</strong><br />
prossimo Congresso della <strong>Cisl</strong><br />
IV<br />
debba essere caratterizzato da<br />
una capacità del nostro sindacato<br />
di saper creare sempre sinergie<br />
tra le categorie e quindi<br />
con la stessa <strong>Fnp</strong> nella direzione<br />
dell’unificazione delle<br />
tematiche, fermo permanendo<br />
la loro specificità, per dare<br />
nella crisi una prospettiva di<br />
riforma.<br />
Occorre, e la <strong>Fnp</strong> può dare un<br />
contributo in questa direzione,<br />
riprendere le f<strong>il</strong>a della concertazione<br />
e della partecipazione anche<br />
come unica strada capace<br />
di ricomporre le divisioni oggi<br />
presenti nel sindacato, a partire<br />
da una sempre più solida unità<br />
interna alla nostra <strong>Cisl</strong>.<br />
(*) Segretario Generale Fim<br />
<strong>Cisl</strong> Campania<br />
<strong>Fnp</strong>: un punto di riferimento<br />
per gli italiani<br />
di CARLO MELISSA (*)<br />
nsieme oggi per un<br />
“Inuovo domani….” Il<br />
vostro slogan è un invito alla<br />
vita, che da solo si commenta<br />
e da solo può far scrivere pagine<br />
di inchiostro. Certamente<br />
insieme lo siamo e sicuramente<br />
lo saremo ancora per tanto<br />
tempo, insieme a tutti i tuoi<br />
innumerevoli iscritti, ma per<br />
un nuovo domani è quanto<br />
meno profetico se non altro<br />
speranzoso, viste la crisi socio-economica<br />
che sta investendo<br />
<strong>il</strong> mondo intero.<br />
Una cosa è certa e che grazie<br />
al vostro (<strong>Fnp</strong>) lavoro e grazie<br />
alla vostra abnegazione, ci<br />
avete lasciato una società lavorativa<br />
all’avanguardia ed un<br />
livello sociale di una portata<br />
elevata, tant’è che se <strong>il</strong> nostro<br />
Paese è considerato tra le sette-otto<br />
potenze economiche è<br />
sicuramente grazie ad un<br />
mondo lavorativo passato che<br />
ha raggiunto tante conquiste e<br />
grandi traguardi.<br />
Il progetto “insieme oggi per<br />
un nuovo domani” è più che<br />
mai attuale e si inserisce in un<br />
processo partecipativo che<br />
coinvolge tutti i soggetti istituzionali,<br />
economici e sociali<br />
interessati.<br />
Certo <strong>il</strong> progetto passa anche<br />
per una rinnovata azione amministrativa,<br />
sempre più vicina<br />
alle esigenze del cittadino.<br />
Tali esigenze, quando generalizzate,<br />
divengono l’obiettivo<br />
primario a cui una buona amministrazione(Regionale)deve<br />
tendere.<br />
Esigenze, a loro volta, che devono<br />
rispettare un altro fondamentale<br />
obiettivo del progetto<br />
in questione: la qualità della<br />
vita e dell’ambiente che ci circonda.<br />
Dall’intreccio e dall’integrazione<br />
di tali obiettivi, soprattutto<br />
in termini di risultati raggiunti,<br />
si valuterà la bontà del<br />
progetto in questione.<br />
Certo <strong>il</strong> piano strategico<br />
dev’essere finalizzato ad individuare<br />
e superare le maggiori<br />
barriere sulla via di un nuovo<br />
sv<strong>il</strong>uppo Regionale, caratterizzato<br />
da un’auspicab<strong>il</strong>e ripresa<br />
economica, dall’attenzione<br />
per la qualità dell’ambiente<br />
urbano e per l’attivazione<br />
di nuove opportunità<br />
per i cittadini.<br />
Gli obiettivi devono essere:<br />
una democrazia partecipata,<br />
tesa a favorire una maggiore<br />
coesione sociale ed economica<br />
attorno ad una strategia di<br />
sv<strong>il</strong>uppo condivisa.<br />
l’attivazione di una maggiore<br />
collaborazione con l’Università<br />
intesa come opportunità<br />
di sv<strong>il</strong>uppo socio-economico:<br />
motore del progetto per quanto<br />
riguarda la formazione, la<br />
ricerca e l’innovazione tecnologica,<br />
la ricerca integrata sui<br />
beni culturali, la definizione<br />
di un patto formativo regiona-<br />
le nella prospettiva di una migliore<br />
e virtuosa integrazione<br />
fra scuola,formazione e mercato<br />
del lavoro;<br />
l’integrazione dei diversi “turismi”,<br />
nautico, naturalistico,<br />
culturale, urbano e archeologico,<br />
all’interno di un sistema<br />
integrato di accoglienza;<br />
potenziamento del sistema infrastrutturale,<br />
sia su vasta scala<br />
che su scala regionale, necessario<br />
per fac<strong>il</strong>itare, da un<br />
lato, la fruizione di tutta la regione,<br />
migliorando la qualità<br />
della vita e del cittadino e del<br />
turista che viene a visitarla,<br />
dall’altro, creare un maggiore<br />
e funzionale collegamento fra<br />
le aree ad elevato potenziale<br />
economico-commerciale.<br />
Sono certo che con <strong>il</strong> Vostro<br />
aiuto ed <strong>il</strong> contributo di tutte<br />
le Categorie della <strong>Cisl</strong> Campania,<br />
la nostra Regione potrà<br />
splendere di luce propria e sicuramente<br />
essere <strong>il</strong> motore<br />
trainante per tutto <strong>il</strong> Mezzogiorno<br />
d’Italia, che ha bisogno<br />
di un nuovo slancio e di<br />
una ritrovata serenità, che<br />
porti benessere e occupazione<br />
per tutti i cittadini.<br />
Carissimo Augusto, chiudo<br />
queste mie brevissime considerazione<br />
sul Vostro slogan,<br />
con un pensiero rivolto a tutti<br />
i pensionati di tutte le categorie<br />
della <strong>Cisl</strong> “…grazie di esistere<br />
e grazie di averci dato<br />
un sindacato che sta diventando<br />
sempre più un punto di<br />
riferimento per gli Italiani…”<br />
(*) Segretario Generale <strong>Cisl</strong><br />
Università Campania<br />
VIII CONGRESSO REGIONALE DELLA FNP-CISL
Campania V<br />
Un progetto strategico<br />
sull’“invecchiamento attivo”<br />
di FRANCESCO ANGELLOTTI (*)<br />
Ricordo con divertita quanto<br />
accorata emozione i<br />
miei primi incontri sindacali<br />
con l’amico Augusto Mazzone,<br />
<strong>il</strong> quale non riusciva a convincersi<br />
del perché un segretario<br />
generale dei lavoratori attivi<br />
dimostrava tanto interesse<br />
per i problemi degli anziani.<br />
Ebbene, alle sue perplessità di<br />
chissà quali recondite aspettative<br />
carrieristiche muovessero<br />
<strong>il</strong> mio interessamento, la mia<br />
risposta fu alquanto laconica.<br />
“In ogni uomo giovane c’è un<br />
anziano che cresce” dissi,<br />
L’anzianità non si improvvisa<br />
ma è frutto di un impegno continuo<br />
che pone al centro <strong>il</strong> valore<br />
della persona umana promuovendo<br />
l’apertura verso gli<br />
altri.”- per cui ritenevo ut<strong>il</strong>e<br />
educare <strong>il</strong> mio futuro agli insegnamenti<br />
che potevano provenire<br />
dal frequentare le loro<br />
problematiche.<br />
Negli anni successivi abbiamo<br />
fortemente cementato questo<br />
rapporto, per cui, insieme, ci<br />
portammo su tutti i territori regionali<br />
per approfondire la nostra<br />
conoscenza e per omogeneizzare<br />
le nostre esperienze in<br />
riunioni che vedevano congiunte<br />
le segreterie della Fp e<br />
della <strong>Fnp</strong> unitamente con quelle<br />
delle Ust.<br />
Devo ammettere che si è trattata<br />
di una bellissima esperienza<br />
che, a mio parere, andrebbe<br />
ripetuta costantemente, specialmente<br />
su quei temi di ricerca<br />
di strategie politiche che<br />
tanto accumunano gli interessi<br />
dei lavoratori e dei pensionati,oggi<br />
entrambi, in condizione<br />
di grave disagio economico..<br />
Molti sono stati i percorsi che<br />
la categoria del pubblico impiego<br />
campana e la federazione<br />
dei pensionati hanno intrapreso<br />
in comunione di interessi,<br />
molti altri, a mio avviso,<br />
vanno ulteriormente metabolizzati<br />
ed affrontati, spronando<br />
e superando le insicurezze e le<br />
titubanze degli indecisi dalla<br />
timidezza opinionale.<br />
Ripetuti, intensi ed edificanti<br />
sono stati fra le due federazioni<br />
i confronti per analizzare i<br />
ritardi e le inadempienze prodotte<br />
e accumulate dall’attuale<br />
quadro politico- istituzionale<br />
regionale in materia di politiche<br />
sociali e sanitarie<br />
Spesso ci siamo soffermati sullo<br />
“stato di fatto” del sistema<br />
sanitario nella Regione campana,<br />
denunciando l’insieme dei<br />
Servizi Pubblici e Privati che<br />
è, tutt’ora ben lontano dagli<br />
standars delle altre Regioni italiane<br />
ed europee, anzi risulta<br />
sempre più spesso attanagliato<br />
in una “cronaca” di episodi di<br />
malasanità<br />
Abbiamo gridato INSIEME lavoratori<br />
e pensionati … in<br />
piazza da soli che è tempo <strong>il</strong><br />
pretendere, … la piccola<br />
…grande …rivoluzione dello<br />
stato sociale<br />
Si,… è da troppo tempo che<br />
abbiamo invocato l’esigenza di<br />
un progetto culturale di rinnovamento,<br />
necessario ed indispensab<strong>il</strong>e<br />
per garantire la certezza<br />
di una diversa organizzazione<br />
dei servizi sociali ed assistenziali<br />
sul territorio;di<br />
orientare cioè, <strong>il</strong> sistema sanitario<br />
sempre più verso “i bisogni<br />
e le esigenze dei cittadini<br />
… fornendo strumenti …che<br />
valorizzano la loro partecipazione..<br />
È <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o della nostra nuova<br />
idea di welfare: passare dal cittadino<br />
utente, dal cittadino assistito,<br />
… al cittadino protagonista<br />
del proprio benessere.<br />
Questa, nella sanità, è una vera<br />
rivoluzione: un cittadino responsab<strong>il</strong>e,<br />
competente, agente<br />
del proprio benessere”.<br />
Purtroppo, nel nostro Paese,<br />
più che uno Stato sociale si è<br />
sv<strong>il</strong>uppato uno Stato assistenziale,<br />
cioè uno Stato che interviene<br />
troppo ancora in maniera<br />
riparatoria rispetto al bisogno<br />
e peraltro in maniera pauperistica<br />
e dove i bisogni vengono<br />
affrontati in maniera settoriale<br />
per tipologia di disagio, sganciati<br />
cioè da una visione complessiva.<br />
Vengono priv<strong>il</strong>egiati quegl’interventi<br />
dove maggiore è <strong>il</strong> risultato<br />
in termini del consenso,<br />
o perché attengono a situazioni<br />
sentite in modo emotivo dalla<br />
collettività o perché sostenuti<br />
dai gruppi più forti in termini<br />
di pressioni neo-corporative.<br />
Un nostro interessante futuro<br />
obbiettivo sindacale comune<br />
deve far si che i bisogni latenti,<br />
quelli inespressi,quelli propri<br />
delle categorie che non riescono<br />
a dar voce e forza, devono<br />
trovare riscontro nelle decisioni<br />
politiche.<br />
Occorre lottare affinché le<br />
maggiori spese degli impegni<br />
finanziari non vengano più indirizzate<br />
verso le strutture di<br />
istituzionalizzazione, che forniscono<br />
la risposta più scontata<br />
al bisogno, ma si incrementino<br />
gli investimenti sulla prevenzione,<br />
che risultano i più efficaci<br />
nel rapporto risorse-benifici,<br />
anche se offrono una minore<br />
ricaduta in termini di consenso<br />
politico e di spettacolarizzazione<br />
dell’intervento.<br />
Occorre impegnarci con tutte<br />
le nostre forze affinché si responsab<strong>il</strong>izzi<br />
di più: la società<br />
civ<strong>il</strong>e e l’amministrazione; si<br />
fac<strong>il</strong>iti l’identificazione dei bisogni<br />
e delle risposte; si corrobora<br />
vieppiù la identità comunitaria<br />
ed <strong>il</strong> senso di appartenenza<br />
e si renda più agib<strong>il</strong>e la<br />
comunicazione e più credib<strong>il</strong>e<br />
la partecipazione; … in altre<br />
parole occorre traguardare la<br />
dimensione dell’autogoverno<br />
giocato tra eletti e società civ<strong>il</strong>e,<br />
indirizzando la tematica socio-sanitaria<br />
assistenziale verso<br />
la tipologia della Welfare<br />
Society.<br />
Il passaggio dal Welfare State<br />
alla Welfare Society è impor-<br />
tante, perché con quest’ultimo<br />
si attua un nuovo linguaggio<br />
tra amministrati, amministratori<br />
ed operatori, e si definisce<br />
chiaramente <strong>il</strong> paniere (territoriale)<br />
dei diritti urgenti e di<br />
quelli realisticamente negoziab<strong>il</strong>i,<br />
realizzando <strong>il</strong> superamento<br />
della spersonalizzazione dei<br />
servizi offerti dalla macchina<br />
burocratica, che sono da definirsi<br />
dequalificati quando l’apparato<br />
burocratico è deprofessionalizzato,<br />
e freddi quando<br />
l’apparato è efficiente.<br />
È questa l’area della prevenzione,<br />
dell’informazione, dell’educazione<br />
sanitaria; ed è soprattutto<br />
l’area dell’integrazione<br />
dei servizi rispetto al cittadino<br />
che non è una parte del<br />
suo corpo, non è un organo o<br />
un dolore localizzato; è una<br />
persona umana che vuole stare<br />
bene o <strong>il</strong> meno peggio fisicamente<br />
e psicologicamente, è<br />
un cittadino che deve trovare <strong>il</strong><br />
rispetto e la soddisfazione dei<br />
suoi diritti costituzionali a prescindere<br />
dalle sue prestazioni e<br />
dal suo contributo.<br />
Infine, concedetemi un ulteriore<br />
significativo impegno da assumere<br />
con Voi pensionati nel<br />
prossimo futuro: - costruire<br />
insieme (ecco lo slogan attuale<br />
ed imperituro) anche con <strong>il</strong><br />
confederale, un progetto strategico<br />
sull’“invecchiamento<br />
attivo” che sappia orientare,<br />
informare ed organizzare i lavoratori<br />
over 55 per <strong>il</strong> prolungamento<br />
della loro vita lavorativa<br />
unitamente al riconoscimento<br />
dei loro diritti, per rimanere<br />
membri attivi in una società<br />
che essi hanno contribuito<br />
ad edificare.<br />
È necessaria la volontà del sindacato<br />
tutto per promuovere<br />
nel suo interno un momento di<br />
organizzazione sociale nel<br />
quale ciascuna generazione<br />
possa apportare <strong>il</strong> suo contributo<br />
in unità con le altre ; dove<br />
in ogni ambiente socio-culturale,<br />
quindi in ogni federazione,<br />
si cerchino le giuste e soddisfacenti<br />
risposte per mantenere<br />
gli anziani in quelle particolari<br />
attività dove ci sia corrispondenza<br />
alla loro grande diversità<br />
di origine e di educazione,<br />
di capacità e di esperienza,<br />
e di cultura. Sono convinto<br />
che gli anziani possiedono<br />
riserve di sapere e di esperienza<br />
che, se mantenute e, al<br />
tempo stesso completate da<br />
un adatto processo di formazione<br />
permanente, potranno sicuramente<br />
essere investite nei<br />
settori vitali dell’educazione ai<br />
servizi socio- assistenziali.<br />
Penso altresì alla formazione<br />
permanente praticata in tutte<br />
le città, che è generatrice, per<br />
coloro, uomini e donne, che ne<br />
beneficiano non solo di arricchimento<br />
personale, ma anche<br />
la quintessenza della capacità<br />
di adattamento e di partecipazione<br />
alla vita quotidiana della<br />
società.<br />
(*) Segretario Generale Regionale<br />
F.P. Campania<br />
Anche <strong>il</strong> “futuro” dei pensionati<br />
è da riconsiderare<br />
di ANGELO FINIZIO (*)<br />
Negli ultimi tempi mi capita<br />
spesso che incontrando<br />
amici, miei coetanei, sentirmi<br />
rivolgere la domanda: quanto<br />
vai in pensione?<br />
Per la verità, la risposta è sempre<br />
la stessa: non ci penso ancora!<br />
Però nella quieta delle ultime<br />
festività, ritrovandomi a fare<br />
un piccolo b<strong>il</strong>ancio di me stesso,<br />
mi sono soffermato a riflettere<br />
al mio prossimo futuro<br />
e ho ben compreso che invece<br />
fosse opportuno, data l’età,<br />
anche di considerare, a Dio<br />
piacente, la mia vita da pensionato.<br />
Per alcuni aspetti devo confessare<br />
che è stato un esercizio di<br />
fantasia molto esaltante, pensando<br />
ad una maggiore presenza<br />
in famiglia, alla possib<strong>il</strong>ità<br />
di esercitare <strong>il</strong> ruolo di<br />
nonno a tutti gli effetti e allo<br />
sgravio mentale di non considerarmi<br />
più sotto esame e poi<br />
... e poi.<br />
E poi ho capito che mi mancherà<br />
l’impegno nel sociale, <strong>il</strong><br />
confronto giornaliero con gli<br />
altri, i problemi personali che<br />
da pensionato no mancheran-<br />
no e allora ho deciso, per <strong>il</strong> futuro,<br />
se mi sarà consentito,<br />
vorrei continuare a dare <strong>il</strong> mio<br />
modesto contributo alla causa<br />
sociale, forse c’è ne sarà bisogno.<br />
Poi mi sono detto perché non<br />
iniziare da subito? E sottoponendomi<br />
al giudizio intimo<br />
della mia coscienza, certo di<br />
non aver recitato sempre al<br />
meglio <strong>il</strong> mio ruolo e per non<br />
incappare in una incoerente<br />
recidività, qualche idea mi è<br />
sopraggiunta alla mente.<br />
Negli ultimi tempi migliaia<br />
d’addetti dei trasporti sono andati<br />
in quiescenza e tanti erano<br />
iscritti alla Fit-<strong>Cisl</strong>, ma che<br />
sicuramente sono certo non ritrovare<br />
nei tabulati della <strong>Fnp</strong>.<br />
Ed in questo particolare momento<br />
di crisi economica e sociale,<br />
riconoscendo che le<br />
maggiori conseguenze ricadranno<br />
sulle fasce più deboli e<br />
tra queste sui pensionati, aver<br />
perso <strong>il</strong> contatto con questi ex<br />
lavoratori è stato un danno per<br />
gli stessi e per <strong>il</strong> sindacato.<br />
Per questo penso sia indispensab<strong>il</strong>e<br />
che le categorie ricerchino<br />
momenti di sinergia con<br />
le Federazioni dei Pensionati,<br />
per curare <strong>il</strong> momento del passaggio<br />
dei lavoratori dalla fase<br />
attiva a quella di pensionamento.<br />
Pertanto subito dopo la fase<br />
congressuale vorremmo attivare,<br />
noi della Fit, insieme<br />
agli amici della <strong>Fnp</strong>della<br />
Campania una collaborazione<br />
funzionale con nostri operatori<br />
per creare siti di consulta e<br />
d’accompagnamento per<br />
quanti decidessero o dovessero<br />
per limiti anagrafici e/o previdenziali<br />
essere posti in quiescenza.<br />
Una fidelizzazione senza soluzione<br />
di continuità che la <strong>Cisl</strong><br />
farebbe bene a suggerire a tutte<br />
le Federazioni di categoria.<br />
Ed in considerazione delle<br />
vent<strong>il</strong>ate restrizioni della libertà<br />
sindacali da parte delle<br />
Aziende sarebbe opportuno<br />
prevedere che nelle gestioni<br />
dei dopolavori o cral- aziendali<br />
venissero impiegati amici od<br />
amiche pensionati, sicuramente<br />
più efficaci, più efficienti e<br />
più economici per tutti.<br />
Non disdegnando in ogni modo<br />
di considerare gli effetti salutari<br />
di natura psico-sociologici<br />
che ne trarrebbero gli amici<br />
ed amiche di una certa età.<br />
Forse queste idee potrebbero<br />
sembrare di parte, non è così,<br />
ho ancora da lavorare.<br />
Un caro saluto e un augurio a<br />
tutte le amiche ed amici pensionati.<br />
(*) Segretario Generale Fit-<br />
<strong>Cisl</strong> Campania<br />
La <strong>Fnp</strong> esempio di confederalità<br />
di GIOVANNI D’AMBROSIO (*)<br />
In passato, ho sempre sostenuto<br />
che la F<strong>il</strong>ca-<strong>Cisl</strong>, <strong>il</strong><br />
Sindacato delle Costruzioni,<br />
era la Federazione che rispondeva<br />
meglio e più di tutte le<br />
altre, alla tutela e ai bisogni<br />
dei propri associati.<br />
Conoscendo, poi più approfonditamente<br />
la Federazione<br />
dei Pensionati, mi son dovuto<br />
ricredere, ed oggi penso<br />
di poter affermare, senza alcun<br />
ombra di dubbio che la<br />
Federazione più vicina (in tutti<br />
i sensi) ai propri associati è<br />
quella della <strong>Fnp</strong>, sia per come<br />
è radicata sul territorio, sia<br />
per quello che rappresenta e<br />
offre in termini di tutela e assistenza<br />
per <strong>il</strong> singolo e più in<br />
particolare per la famiglia.<br />
Non esagero se a mio avviso,<br />
affermo la convinzione che la<br />
Federazione che più esprime<br />
la Confederalità è quella della<br />
<strong>Fnp</strong>, in quanto all’interno di<br />
essa sono raccolte tutte le<br />
esperienze del mondo del lavoro,<br />
caratteristica questa che<br />
può permettere a tutti se messa<br />
a disposizione delle altre<br />
Federazioni di crescere quantitativamente,<br />
ma soprattutto<br />
qualitativamente.<br />
Come categorie, credo che<br />
dovremmo avvalerci molto di<br />
più delle esperienze presenti<br />
nella <strong>Fnp</strong>, dovremmo avviare<br />
un confronto concertativo stab<strong>il</strong>e<br />
e non saltuario, realizzare<br />
protocolli d’intesa, come già<br />
avvenuto con la F<strong>il</strong>ca a tutti i<br />
livelli per incrementare e favorire<br />
maggiormente <strong>il</strong> proselitismo,<br />
sostenere di più questa<br />
Federazione nelle molteplici<br />
iniziative che puntualmente<br />
mette in campo per tutelare<br />
e salvaguardare al meglio<br />
i propri associati e rendere<br />
<strong>il</strong> futuro dei Pensionati più<br />
accettab<strong>il</strong>e e più vivib<strong>il</strong>e.<br />
Per fare tutto ciò, la <strong>Fnp</strong> ha sicuramente<br />
bisogno del ns. sostegno,<br />
avere una Federazione<br />
forte, visib<strong>il</strong>e capace di affrontare<br />
e risolvere i problemi<br />
attuali e futuri è sicuramente<br />
un beneficio e un patrimonio<br />
per tutti i lavoratori, non dimenticandoci<br />
che <strong>il</strong> ns. futuro<br />
è da Pensionati.<br />
(*) Segretario Generale F<strong>il</strong>ca-<strong>Cisl</strong><br />
Campania<br />
CATEGORIE CISL ED FNP INSIEME PER UN NUOVO DOMANI
Campania<br />
Il commercio determinante<br />
per <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio economico<br />
di BIAGIO MONTEFUSCO (*)<br />
La crisi economica e finanziaria<br />
che ci ha attanagliato<br />
in questi ultimi tempi<br />
ha prodotto paura e sfiducia,<br />
infatti molti nostri concittadini<br />
hanno ridotto enormemente<br />
le spese e gli acquisti che normalmente<br />
erano abituati ad<br />
effettuare gli anni scorsi.<br />
Molte persone non hanno speso<br />
per la paura di affrontare<br />
probab<strong>il</strong>i e spaventosi rincari<br />
dovuti per l’acquisto di energia<br />
visto che la nostra nazione<br />
non ne produce abbastanza<br />
per <strong>il</strong> fabbisogno nazionale ed<br />
è pertanto costretta a comprare<br />
a prezzi ormai esorbitanti, a<br />
partire da quella elettrice per<br />
finire alle energie combustib<strong>il</strong>i.<br />
Sono in molti a temere un rincaro<br />
di dette sostanze con all’aggiunta<br />
dell’ingresso di<br />
nuove e rigorose tassazione<br />
d’emergenza dettate dallo stato<br />
di salute della nostra nazione<br />
con un debito pubblico da<br />
paura.<br />
Gli effetti prodotti sono particolarmente<br />
gravi e visib<strong>il</strong>i<br />
specialmente nel settore del<br />
commercio e servizi con un<br />
calo degli acquisti dei beni di<br />
consumi alimentari e non ed<br />
una notevole richiesta di ribasso<br />
dei costi per la partecipazione<br />
alle gare d’appalto<br />
dei servizi.<br />
Questo è <strong>il</strong> dato che emerge<br />
nell’analisi dell’anno appena<br />
trascorso e poiché <strong>il</strong> comparto<br />
del commercio ha da sempre<br />
rivestito una notevole importanza<br />
nell’economia campana<br />
resta ancora più preoccupante<br />
ciò che potrebbe accaderci in<br />
questo nuovo anno appena<br />
iniziato.<br />
Il commercio e<br />
l’economia campana<br />
Il Commercio, come si sà, è<br />
un settore di particolare interesse<br />
per l’economia campana<br />
infatti negli ultimi anni vi è<br />
stato un forte sv<strong>il</strong>uppo, grazie<br />
al particolare interesse di molti<br />
grandi gruppi ed all’imprenditoria<br />
privata in generale.<br />
Molte superficie di vendita,<br />
piccole, medie e grandi centri<br />
commerciali si sono aperte in<br />
tutta la regione campana agevolando<br />
solo in parte la grande<br />
richiesta d’occupazione necessaria<br />
nella nostra regione,<br />
infatti la sola occupazione che<br />
si registra è fatta di sole figure<br />
a tempo parziale e tra l’altro<br />
quasi tutte a tempo determinato,<br />
creando sicuramente molti<br />
posti di lavoro ma sempre è<br />
solo precari.<br />
Purtroppo, queste grandi, medie<br />
e piccole attività che prima<br />
si confrontavano con la<br />
sola concorrenza, oggi anche<br />
le grandi aziende maggiormente<br />
consolidate nei territo-<br />
CAMPANIA<br />
ri, sono costrette a misurarsi<br />
anche con questa crisi che<br />
purtroppo attanaglia non solo<br />
la nostra nazione ma quella<br />
europea e addirittura addirittura<br />
quella mondiale; è crisi<br />
globale.<br />
In questi anno passato, di cui<br />
la crisi è ancora sotto gl’occhi<br />
di tutti, per noi della Fisascat<br />
<strong>Cisl</strong> è stato fin troppo impegnativo,<br />
tra m<strong>il</strong>le disagi, tra<br />
casse integrazioni, mob<strong>il</strong>ità e<br />
chiusure di attività, nel corso<br />
di questi ultimi dodici mesi, la<br />
Fisascat <strong>Cisl</strong> si è impegnata<br />
su diversi fronti di trattativa e<br />
di lotta sindacale, lavorando<br />
per garantire <strong>il</strong> rispetto dei diritti<br />
e delle tutele per tutti quei<br />
lavoratori ancora una volta<br />
vessati, perché costretti a subire<br />
condizioni di trattamento<br />
inaccettab<strong>il</strong>e, riuscendo in<br />
questo contesto diffic<strong>il</strong>e addirittura<br />
a crescere come numero<br />
d’associati.<br />
Un sistema integrato<br />
di apertura e di<br />
chiusura dei negozi<br />
Inoltre, la Fisascat <strong>Cisl</strong> è stata<br />
protagonista del r<strong>il</strong>ancio di<br />
una politica di confronto con<br />
le altre parti sociali ed i rappresentanti<br />
delle istituzioni,<br />
per definire, una volta per tutte,<br />
un sistema integrato di<br />
apertura e chiusura dei negozi<br />
e dei centri commerciali contenuto<br />
nell’ultimo rinnovo del<br />
contratto collettivo nazionale<br />
di lavoro (Ccnl) di riferimento,<br />
sottoscritto d’intesa con le<br />
controparti e con una sola altra<br />
organizzazione sindacale<br />
la U<strong>il</strong>tucs U<strong>il</strong>.<br />
Infatti, era indispensab<strong>il</strong>e superare<br />
l’attuale quadro molto<br />
frammentario, caratterizzato<br />
dal fatto che in ogni comune<br />
vi era la possib<strong>il</strong>ità di varare<br />
un piano commerciale e di<br />
apertura degli esercizi; situazione<br />
questa che produce non<br />
soltanto effetti negativi sull’economia<br />
dei territori, scatenando<br />
una concorrenza senza<br />
regole, che non giova neanche<br />
ai consumatori; ma soprattutto,<br />
<strong>il</strong> mancato rispetto delle<br />
regole e di una sana politica<br />
di concertazione mettendo a<br />
rischio <strong>il</strong> diritto di migliaia di<br />
lavoratori a godere del giusto<br />
riposo festivo e soprattutto di<br />
quello domenicale o quanto<br />
meno essere pagati per <strong>il</strong> disagio<br />
di lavorare proprio in quei<br />
frangenti.<br />
In questi ultimi mesi, la Fisascat<br />
<strong>Cisl</strong> ha richiesto una reale<br />
e rigorosa applicazione della<br />
normativa vigente sull’orario<br />
di apertura e di chiusura degli<br />
esercizi commerciali, che prevede,<br />
innanzitutto, l’accordo<br />
con le organizzazioni di categoria<br />
per dare <strong>il</strong> via libera alle<br />
aperture straordinarie delle attività.<br />
Il sindacato, infatti, deve essere<br />
messo in condizione di<br />
contrattare e di difendere i diritti<br />
economici e personali dei<br />
lavoratori, evitando che questi<br />
ultimi possano essere di fatto<br />
costretti a dover erogare prestazioni<br />
di lavoro straordinario,<br />
festivo, in maniera indiscriminata<br />
e magari non correttamente<br />
retribuita.<br />
L’anno appena trascorso ha<br />
dimostrato che, <strong>il</strong> settore del<br />
commercio e dei servizi riveste<br />
un ruolo determinante per<br />
consentire <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio del nostro<br />
sistema sociale ed economico,<br />
anche perché tutti i moderni<br />
sistemi di produzione e<br />
manifatturieri in generale, devono<br />
poter contare su una rete<br />
di collocazione e di vendita<br />
sui mercati interni ed esteri.<br />
Per <strong>il</strong> comparto dei servizi invece<br />
bisogna smettere di operare<br />
appalti che siano richiesti<br />
solo con i criteri del massimo<br />
dei ribassi, la crisi non si può<br />
combattere solo tagliando le<br />
spese per i servizi attraverso<br />
l’esternalizzazione ed appaltandoli,<br />
per superare questa<br />
crisi ci vuole ben altro.<br />
Il nostro obiettivo, dunque, è<br />
quello di assicurare sempre<br />
maggiore sicurezza, stab<strong>il</strong>ità<br />
ed occupazione ai lavoratori<br />
del nostro comparto, poiché<br />
siamo certi che soltanto questa<br />
condizione potrà permettere<br />
lo sv<strong>il</strong>uppo del nostro settore<br />
e, di conseguenza, nuove e<br />
migliori prospettive per l’intero<br />
nostro territorio.<br />
Sicurezza e stab<strong>il</strong>ità<br />
del lavoro e<br />
riduzione fiscale<br />
Serve una politica più equa<br />
che tenga conto di una distribuzione<br />
più attenta nel creare<br />
posti di lavoro laddove vi è<br />
maggiore richiesta e necessità,<br />
bisogna attraverso sgravi<br />
alle aziende ed una riduzione<br />
della pressione fiscale esercitata<br />
sulle buste paga dei lavoratori<br />
creare quel circolo virtuoso<br />
di benessere che mette<br />
in condizione a tutti l’aver un<br />
po’ di soldi da spendere.<br />
Vi è bisogno altresì che in Italia<br />
le tasse le paghino tutti e<br />
non solo la parte più debole e<br />
modesta dei lavoratori stipendiati,<br />
bisogna monitorare<br />
maggiormente la libera imprenditoria,<br />
i liberi professionisti<br />
e tutti coloro che alla<br />
stessa stregua volontariamente<br />
dichiarino un reddito non<br />
sempre accertab<strong>il</strong>e come chi<br />
invece gode di stipendio dichiarato<br />
e tassato.<br />
È necessario creare anche più<br />
posti di lavoro non precari al<br />
meridione e nella nostra regione,<br />
in modo da, innalzare<br />
la soglia della così detta povertà<br />
ed avere più e nuovi<br />
contribuenti per garantire ai<br />
nostri padri che hanno lavorato<br />
per tenere in vita noi come<br />
la nostra nazione, necessita<br />
nuova linfa contributiva che,<br />
arrivi nelle casse dello stato<br />
per garantire ai più giovani<br />
come i meno giovani già in<br />
pensione quel minimo che<br />
consenti una vita dignitosa.<br />
Vi è anche bisogno di una<br />
di TINA ANIELLO (*)<br />
Oggi più che mai, considerata<br />
la situazione socioeconomica<br />
e politica nazionale<br />
ed internazionale,la tutela<br />
delle persone anziane e dei<br />
pensionati diventa non solo<br />
un’esigenza ma anche un dovere,<br />
e significa mettere al<br />
centro la “persona” al di là di<br />
dove vive. Ed in una società<br />
che riscopre <strong>il</strong> valore del localismo,<br />
la presenza così radicata<br />
della <strong>Fnp</strong> sul territorio, rende<br />
la <strong>Cisl</strong> protagonista al tavolo<br />
della contrattazione e<br />
delle politiche sul welfare.<br />
Negli ultimi anni si è verificata<br />
una significativa crescita<br />
della <strong>Fnp</strong> dal punto di vista<br />
organizzativo. Una crescita<br />
contrassegnata da numerosi<br />
progetti di sv<strong>il</strong>uppo, in particolare<br />
rivolti al livello territoriale.<br />
È proprio in questo ambito,<br />
infatti, che si deve investire<br />
con convinzione, con l’obiettivo<br />
di rafforzare ulteriormente<br />
capacità sindacali ed<br />
organizzative, tenuto conto<br />
che in questo contesto si realizza<br />
pienamente <strong>il</strong> ruolo sindacale<br />
della <strong>Fnp</strong> nel rapporto<br />
quotidiano con i soci e i pensionati,<br />
i quali, alla luce di<br />
una condizione sociale, ma<br />
soprattutto economica preoccupante<br />
del Paese, manifestano<br />
bisogni di tutela individuale<br />
e collettiva sempre più<br />
pressanti.<br />
Come già detto, una parte importante<br />
dell’attività dei sindacati<br />
dei pensionati si sv<strong>il</strong>uppa<br />
a livello locale, da un lato<br />
con la fornitura di una serie di<br />
servizi agli iscritti e dall’altro<br />
nei rapporti con gli enti locali,<br />
attraverso una significativa attività<br />
di rivendicazione e contrattazione.<br />
Allo stesso tempo,<br />
<strong>il</strong> sindacato dei pensionati ha<br />
assunto progressivamente un<br />
ruolo importante a livello nazionale<br />
nei temi previdenziali<br />
e dell’assistenza.<br />
La <strong>Fnp</strong> ed <strong>il</strong><br />
federalismo fiscale<br />
Il contesto locale, inoltre, assume<br />
ancor più importanza<br />
anche in base al prossimo<br />
provvedimento del Governo<br />
in tema di Federalismo Fiscale.<br />
Un provvedimento che imporrà<br />
alla <strong>Fnp</strong> un decentramento<br />
ancor più incisivo che<br />
in passato. Si tratta in definitiva<br />
di “proporre” un modello<br />
di “Federalismo Sindacale”<br />
che possa reggere <strong>il</strong> confronto<br />
con le controparti istituzionali.<br />
Un modello sindacale basato<br />
sull’ investimento di maggiori<br />
risorse umane ed economiche<br />
a livello periferico, laddove<br />
molte delle tematiche di<br />
interesse dei pensionati verranno<br />
disciplinate dalle istituzioni<br />
locali. Un modello,<br />
quindi, che in sostanza affermi<br />
compiutamente a livello<br />
locale <strong>il</strong> ruolo di soggetto intermedio<br />
della Federazione,<br />
un soggetto in grado di rappresentare<br />
al meglio le istanze<br />
dei soci, di progettare vertenzialità,<br />
di mob<strong>il</strong>itarsi e soprattutto<br />
di conseguire risultati<br />
concreti a difesa della qualità<br />
della vita dei pensionati e, più<br />
in generale, di tutti gli anziani.<br />
Per quanto concerne la Campania<br />
non vedo alcuna conflittualità<br />
tra le categorie della<br />
<strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong>, anzi in questi<br />
ultimi anni molte sono state le<br />
intese sottoscritte, molti i progetti,<br />
molte le risorse messe in<br />
campo. Occorre, pertanto,<br />
proseguire nelle collaborazioni,<br />
in modo tale da far maturare,<br />
come opportunità per tutta<br />
l’organizzazione, quel valore<br />
della “continuità associativa”<br />
che, oltre a determinare adesioni,<br />
costituisce un elemento<br />
imprescindib<strong>il</strong>e del nostro<br />
stesso modo di essere sindacato<br />
confederale. È necessario<br />
quindi, nel prossimo futuro riprendere<br />
ed ampliare le inte-<br />
VI<br />
Una rete di tele-assistenza<br />
per gli anziani<br />
classe politica che, in un momento<br />
di crisi economica e finanziaria<br />
così profonda per la<br />
nostra nazione, debba trovare<br />
la forza di rinnovarsi e proporre<br />
un nuovo patto sociale<br />
con <strong>il</strong> proprio elettorato ponendo<br />
la famiglia e l’uomo al<br />
centro dei propri pensieri ed<br />
azioni basati, su una maggiore<br />
trasparenza, una maggiore<br />
onestà ed una maggiore lealtà<br />
nei riguardi della nazione che<br />
rappresentano, tenendo ben<br />
presente di come si era una<br />
volta, perché solo accettando<br />
se, elaborare nuovi progetti<br />
sindacali, di formazione e<br />
proselitismo al fine di realizzare<br />
nelle sedi e nei luoghi di<br />
lavoro quelle necessarie iniziative<br />
atte a raggiungere concretamente<br />
gli obiettivi.<br />
Emerge chiaramente, tuttavia,<br />
come tutto questo “meccanismo”<br />
non possa essere messo<br />
a sistema e divenire patrimonio<br />
di tutta l’organizzazione<br />
se non in presenza di un forte<br />
ruolo di coordinamento e indirizzo<br />
ai vari livelli da parte<br />
della Confederazione, la quale,<br />
per quello che riguarda la<br />
Campania, negli ultimi anni e’<br />
stata la “guida” di tale processo<br />
di integrazione fra le diverse<br />
categorie.<br />
La Fistel, le leghe e<br />
le associazioni di<br />
volontariato<br />
Per quanto riguarda la Fistel,<br />
che è la categoria che rappresento,<br />
nel confermare tutta la<br />
nostra disponib<strong>il</strong>ità nel lavorare<br />
insieme alla <strong>Fnp</strong> in una<br />
sinergica collaborazione, mi<br />
piacerebbe, essendo noi <strong>il</strong> sindacato<br />
delle Telecomunicazioni,<br />
informazione e spettacolo,<br />
poter collaborare ad una iniziativa<br />
che veda coinvolte le<br />
leghe, le associazioni di volontariato<br />
e che possa, attraverso<br />
la concessione gratuita<br />
della “broadband” agli anziani,<br />
creare una rete di tele-assistenza<br />
continua, in modo tale<br />
che gli anziani si possano sentire<br />
meno soli e più tutelati.<br />
Dando continuità e spessore a<br />
quella intuizione di Giulio Pastore<br />
che, a soli due anni di distanza<br />
dalla costituzione della<br />
<strong>Cisl</strong>, fece nascere la Categoria<br />
dei pensionati, mettendo al<br />
centro dell’ attività sindacale<br />
la “persona umana” con i suoi<br />
bisogni e coi suoi diritti. E <strong>il</strong><br />
rispetto per le “persone” e’ un<br />
valore fondante di questa Organizzazione,<br />
valore che mai<br />
si dovrebbe dimenticare.<br />
(*) Segretario Generale<br />
Fistel <strong>Cisl</strong> Campania<br />
la nostra storia potremo come<br />
uomini aspirare ad avere un<br />
futuro migliore.<br />
We can make it, Fisascat-<strong>Cisl</strong><br />
Campania.<br />
(*) Segretario Generale<br />
Fisascat <strong>Cisl</strong> Campania<br />
VIII CONGRESSO REGIONALE DELLA FNP-CISL
Campania VII<br />
Un ponte tra l’attività di<br />
servizio e l’uscita dal lavoro<br />
di GIUSEPPE MOSCHELLA (*)<br />
La normativa sul trattamento<br />
di quiescenza del personale<br />
della Polizia di Stato si<br />
identifica con quella sul trattamento<br />
di quiescenza del personale<br />
dello Stato, fatte salve alcune<br />
particolarità connesse a<br />
specifici aspetti che caratterizzano<br />
<strong>il</strong> rapporto di servizio degli<br />
appartenenti alla Polizia<br />
dello Stato. La Polizia di Stato<br />
(amministrazione della Pubblica<br />
Sicurezza del Ministero dell’Interno<br />
che ricomprende, in<br />
applicazione dell’articolo 23<br />
della legge 1° apr<strong>il</strong>e 1981 n.<br />
121, gli appartenenti ai disciolti<br />
Corpo delle Guardie di pubblica<br />
sicurezza e Corpo della<br />
polizia femmin<strong>il</strong>e, nonché<br />
quelli dei ruoli del personale<br />
civ<strong>il</strong>e delle carriera direttiva<br />
della pubblica sicurezza), a<br />
partire dal 25 giugno 1982 (data<br />
di entrata in vigore dei decreti<br />
delegati emananti in attuazione<br />
della legge n.<br />
121/1981) si configura come<br />
un’amministrazione civ<strong>il</strong>e ad<br />
ordinamento speciale.<br />
Ciò comporta che, ai fini pensionistici,<br />
i dipendenti della<br />
P.S. sono destinatari delle normative<br />
dirette alla generalità<br />
degli impiegati civ<strong>il</strong>i dello<br />
Stato, ma nei loro confronti<br />
trovano applicazione anche<br />
norme speciali, vale a dire riguardanti<br />
esclusivamente le<br />
Forze di Polizia.<br />
Il DPR n. 335 e <strong>il</strong> DPR n.<br />
336, inerenti rispettivamente<br />
l’ordinamento e l’inquadramento<br />
nei ruoli della Polizia<br />
di Stato del personale che<br />
espleta funzioni di polizia, individuavano<br />
i limiti di età per<br />
<strong>il</strong> collocamento a riposo d’ufficio<br />
differenziati per ruolo di<br />
appartenenza e a seconda che<br />
<strong>il</strong> personale risultasse o meno<br />
in servizio alla data del 25<br />
giugno 1982.<br />
Trattamento di<br />
quiescienza della<br />
Polizia di Stato<br />
Il collocamento a riposo d’ufficio<br />
era fissato dai citati<br />
DD.PP.RR. al raggiungimento<br />
dei 60 e 65 anni di età (applicab<strong>il</strong>i<br />
a seconda dalla data di<br />
assunzione in servizio e della<br />
qualifica posseduta all’atto<br />
della cessazione). Il D.lgs 5<br />
ottobre 2000, n. 334, attuativo<br />
della delega contenuta nell’articolo<br />
5, comma 1 della legge<br />
31 marzo 2000 n. 78, ha realizzato<br />
<strong>il</strong> riordino del personale<br />
direttivo e dirigente della<br />
Polizia di Stato, in particolare<br />
l’introduzione di nuovi limiti<br />
di età per <strong>il</strong> collocamento a riposo<br />
d’ufficio.<br />
Allo stato, pertanto, <strong>il</strong> personale<br />
appartenente alla Polizia<br />
di Stato, in relazione al ruolo<br />
o qualifica rivestita, è colloca-<br />
to a riposo d’ufficio al raggiungimento<br />
dei seguenti limiti<br />
di età: al compimento degli<br />
anni 60 per gli appartenenti<br />
al: 1) Ruolo degli agenti e<br />
assistenti; 2) Ruolo dei sovrintendenti;<br />
3) Ruolo degli<br />
ispettori; 4) Ruolo dei commissari;<br />
5) primo dirigente. Al<br />
compimento degli anni 63 per<br />
<strong>il</strong> dirigente superiore. Al compimento<br />
degli anni 65 per <strong>il</strong><br />
dirigente generale di pubblica<br />
sicurezza.<br />
Ai fini dei requisiti per <strong>il</strong> conseguimento<br />
del diritto e per la<br />
determinazione della misura<br />
delle prestazioni pensionistiche<br />
va tenuto presente che,<br />
con la legge 8 agosto 1995, n.<br />
335, relativa alla riforma del<br />
sistema pensionistico, in aggiunta<br />
al vigente sistema di<br />
calcolo “retributivo”, è stato<br />
introdotto, con effetto dal 1°<br />
gennaio 1996, <strong>il</strong> sistema di<br />
calcolo “contributivo”. Dalle<br />
disposizioni di cui all’art. 1,<br />
commi da 6 a 10, e commi 12,<br />
13 e 23, della legge n.<br />
335/1995, si evince che: a) la<br />
normativa relativa al “regime<br />
retributivo” continua ad applicarsi,<br />
per i periodi di contribuzione<br />
successivi al 31 dicembre<br />
1995, nei confronti<br />
degli assicurati che, a tale data,<br />
possano far valere una anzianità<br />
contributiva di almeno<br />
18 anni; b) <strong>il</strong> nuovo “regime<br />
contributivo” si applica, invece,<br />
ai lavoratori che siano privi<br />
di anzianità contributiva<br />
maturata anteriormente al 1°<br />
gennaio 1996 e che hanno iniziato<br />
a lavorare dopo <strong>il</strong> 31 dicembre<br />
1995; c) ai lavoratori<br />
assicurati anteriormente al 1°<br />
gennaio 1996 ma con una anzianità<br />
contributiva inferiore<br />
ai 18 anni alla data del 31 dicembre<br />
1995, per <strong>il</strong> conseguimento<br />
del diritto alle prestazioni<br />
si applica la normativa<br />
del “regime retributivo”, mentre<br />
ai fini della determinazione<br />
dell’importo del trattamento,<br />
per le anzianità contributive<br />
maturate fino al 31 dicembre<br />
1995 si applicano le regole<br />
di calcolo del sistema retributivo<br />
e per le anzianità maturate<br />
dal 1° gennaio 1996 si<br />
applicano le regole di calcolo<br />
del sistema contributivo.<br />
Lo stato di<br />
malessere della<br />
categoria<br />
La ster<strong>il</strong>e indicazione della<br />
normativa che disciplina la<br />
quiescenza di un appartenente<br />
alle Forze di Polizia, non evidenzia<br />
lo stato di malessere in<br />
cui versa la categoria. Azzardando<br />
ad una contraddizione<br />
si può affermare che <strong>il</strong> poliziotto<br />
va troppo presto in pensione<br />
(infatti <strong>il</strong> 98% è collocato<br />
d’ufficio in quiescenza all’età<br />
di 60 anni) ed è costretto<br />
a defatiganti turni all’esterno,<br />
anche in orario notturno, in<br />
tarda età.<br />
Nella società attuale è anacronistico<br />
uscire dal mondo del<br />
lavoro a 60 anni. Vi è un im-<br />
mediato riflesso economico<br />
nel mancato allineamento della<br />
pensione allo stipendio con<br />
un impoverimento a breve della<br />
prima. Infatti, circa 10 anni<br />
orsono, a cavallo della non necessaria<br />
nuova legge sull’età<br />
pensionab<strong>il</strong>e, si ebbe un esodo<br />
in massa di coloro che avevano<br />
maturato <strong>il</strong> diritto, all’epoca,<br />
nei primi mesi di quiescenza,<br />
gli interessati percepivano<br />
una pensione decorosa: dai<br />
2.200.000 ai 2.800.000 di lire,<br />
oggi, dopo pochi anni, percepiscono<br />
dai 1.200,00 ai<br />
1.500,00 euro: sono ai limiti<br />
della soglia della povertà.<br />
Senza sottacere ai problemi<br />
sociali, oggi le famiglie hanno<br />
<strong>il</strong> coraggio di procreare un o<br />
più figli in tarda età, questo<br />
determina che quando un poliziotto<br />
è d’ufficio pensionato<br />
ha ancora nel suo nucleo fam<strong>il</strong>iare<br />
figli conviventi, dediti allo<br />
studio o in attesa di prima<br />
occupazione. Tale situazione<br />
peggiorerà in futuro, quando<br />
sarà la norma andare in quiescenza<br />
con <strong>il</strong> trattamento contributivo.<br />
Fra l’altro, oggi non<br />
si può più accedere alla forze<br />
di polizia in giovane età, le<br />
difficoltà concorsuali hanno<br />
trasportato a circa 30 anni la<br />
soglia di ingresso, pertanto <strong>il</strong><br />
futuro sarà ancora più diffic<strong>il</strong>e<br />
in quanto si avranno meno anni<br />
a disposizione per maturare<br />
una contribuzione adeguata e<br />
ancor meno per una pensione<br />
integrativa.<br />
Le alternative a questo stato<br />
di disagio possono essere diverse.<br />
Certamente non semplicisticamente<br />
allungando<br />
l’età di servizio attivo: <strong>il</strong> poliziotto<br />
anziano non può garantire<br />
l’efficienza e l’efficacia<br />
dell’attività in strada a favore<br />
del cittadino, né si può permettere<br />
di minare l’equ<strong>il</strong>ibrio<br />
psico-fisico del lavoratore in<br />
attività di impiego al di sopra<br />
delle energie in disponib<strong>il</strong>ità.<br />
È auspicab<strong>il</strong>e un impegno in<br />
funzioni diverse, possib<strong>il</strong>mente<br />
nell’ambito della polizia<br />
amministrativa e sociale, probab<strong>il</strong>mente<br />
è necessario rivisitare<br />
l’impiego del personale<br />
di supporto, favorendo <strong>il</strong> riciclo<br />
del personale anziano delle<br />
forze di polizia.<br />
Incentivare la<br />
carriera<br />
valorizzando<br />
l’esperienza<br />
Altra occasione di soluzione è<br />
<strong>il</strong> riordino delle carriere, sarebbe<br />
auspicab<strong>il</strong>e incentivare<br />
una carriera che ordinariamente<br />
avesse uno sv<strong>il</strong>uppo<br />
dalla base, cogliendo e valorizzando<br />
l’esperienza del lavoratore,<br />
anche in considerazione<br />
dell’elevato livello culturale<br />
oggi presente nei ruoli<br />
degli agenti e sovrintendenti,<br />
ma anche in quello degli<br />
ispettori, quest’ultimi già in<br />
possesso di un diploma di laurea<br />
acquisito anche durante <strong>il</strong><br />
corso biennale di perfezionamento.<br />
È oramai anacronisti-<br />
Non bastano proposte e slogan<br />
ma occorre coraggio<br />
di ANDREA DE VIVO (*)<br />
Sono sempre stato convinto<br />
che un Paese civ<strong>il</strong>e non<br />
può pensare di risolvere i suoi<br />
problemi di contab<strong>il</strong>ità e di b<strong>il</strong>ancio<br />
condannando m<strong>il</strong>ioni di<br />
anziani ad un certo futuro di<br />
emarginazione o facendo dipendere<br />
lo stato di salute di<br />
una famiglia dallo stato delle<br />
sue finanze.<br />
È quello che è sempre accaduto<br />
da 30 anni ad oggi. La grave<br />
crisi finanziaria mondiale<br />
che presto riverbererà i suoi<br />
effetti anche su quella economica<br />
pone <strong>il</strong> Sindacato di<br />
fronte a due grandi sfide:<br />
quella della difesa occupazionale<br />
e quella della rimodulazione<br />
dello stato sociale, capace<br />
di rispondere alle nuove<br />
esigenze di tutela sociale.<br />
La prima, sicuramente, troverà<br />
adeguata rispondenza nei<br />
meccanismi contrattuali esistenti.<br />
La seconda, a mio modesto<br />
avviso, appare più incerta<br />
e faticosa perché incerto<br />
e faticoso è apparso l’approccio<br />
al tema in questi anni.<br />
Accanto al problema esaltato<br />
(ad arte) delle risorse limitate<br />
esiste l’altri problema (concettuale)<br />
che può e deve essere<br />
superato: quello di considerare<br />
lo Stato come unico garante<br />
di uno sv<strong>il</strong>uppo regolato<br />
e responsab<strong>il</strong>izzante dello Stato<br />
sociale.<br />
Integrare <strong>il</strong> sistema<br />
pubblico dei servizi<br />
A mio sommesso avviso, invece,<br />
lo Stato deve qualificarsi<br />
per la sua capacità di programmare,<br />
accreditare strutture<br />
a garanzia dei cittadini, integrare<br />
in un complessivo sistema<br />
pubblico di servizi l’apporto<br />
del privato e del privato<br />
sociale. Il che comporta <strong>il</strong><br />
protagonismo delle persone e<br />
delle loro rappresentanze, <strong>il</strong><br />
coinvolgimento nelle forme e<br />
nei modi possib<strong>il</strong>i:<br />
dal servizio civ<strong>il</strong>e e dalla valorizzazione<br />
dei corpi intermedi<br />
come la famiglia, <strong>il</strong> no<br />
profit, <strong>il</strong> volontariato ed <strong>il</strong> sindacato.<br />
co favorire l’ingresso ai ruoli<br />
più elevati a semplici laureati,<br />
meglio e più proficuo sarebbe<br />
valorizzare gli interni, in possesso<br />
di specifici titoli di studio,<br />
che aggiungono alla cultura<br />
l’esperienza lavorativa.<br />
In tal modo si creerebbe un<br />
continuo ricambio generazionale:<br />
parte del personale anziano<br />
riciclato negli impegni<br />
più squisitamente burocratici<br />
delle forze di polizia, e parte<br />
valorizzati nei ruoli di maggiore<br />
responsab<strong>il</strong>ità (ma di<br />
minore impegno fisico), lasciando<br />
libero ingresso alla<br />
La solidarietà diventa autentica<br />
ed espansiva, se non è disgiunta<br />
dalle assunzioni di responsab<strong>il</strong>ità.<br />
E qui <strong>il</strong> sindacato può essere<br />
decisivo nelle due direttrici:<br />
Territoriale e Nazionale. Sul<br />
territorio, infatti, trovano naturale<br />
espressione le domande<br />
di beni, servizi e strutture per<br />
la risposta ad esigenze prioritarie<br />
legate alla promozione e<br />
difesa del diritto alla salute,<br />
all’assistenza, all’abitazione,<br />
ai trasporti ed a quant’altro<br />
concorre a realizzare oltre ad<br />
una migliore qualità della vita<br />
anche quello di un’aumento<br />
del “Salario Globale “.<br />
L’importanza delle<br />
politiche sul<br />
territorio<br />
Reputo necessaria, perciò, una<br />
concreta iniziativa del sindacato<br />
sui temi del territorio nella<br />
consapevolezza della necessità<br />
di realizzare modelli strategici<br />
di intervento che coinvolgano<br />
tanto la <strong>Fnp</strong> quanto le<br />
categorie della Confederazione<br />
(esistono nei Consigli Direttivi<br />
categoriali rappresentanti<br />
<strong>Fnp</strong>?) unitamente alle altre<br />
associazioni in un’ unica<br />
azione sinergica per ottenere<br />
maggiori garanzie di tutela per<br />
quelle categorie più esposte in<br />
particolare gli anziani, gli invalidi,<br />
i giovani.<br />
Credo, quindi, che sia maturo<br />
<strong>il</strong> momento in cui la <strong>Cisl</strong><br />
prenda consapevolezza che è<br />
definitivamente tramontata la<br />
logica di una schematica ripartizione<br />
dei compiti tra Verticale<br />
ed Orizzontale e che<br />
nuova linfa vitale dei giovani<br />
che meglio e più proficuamente<br />
possono svolgere le<br />
funzioni più importanti di sostegno<br />
e soccorso alla cittadinanza.<br />
In ultimo, ma non meno importante,<br />
rimane comunque<br />
l’impiego del lavoratore pensionato<br />
nel sociale, <strong>il</strong> sostegno<br />
alla famiglia, ai bisogni essenziali<br />
e al miglioramento qualitativo<br />
della vita. In questo settore<br />
un ruolo preponderante lo<br />
deve svolgere <strong>il</strong> sindacato, in<br />
particolare la <strong>Fnp</strong>, a cui è auspicab<strong>il</strong>e<br />
un maggiore colle-<br />
nessuno può prescindere dalla<br />
conoscenza e gestione delle<br />
Politiche del Territorio.<br />
Le sfide che ci attendono sono<br />
dure ed impegnative. Si possono<br />
e si devono superare solo<br />
se riusciamo a convincerci<br />
che <strong>il</strong> superamento dell’emarginazione<br />
delle classi più indigenti<br />
non può che passare<br />
attraverso la ricomposizione<br />
di alcune dimensioni di socialità<br />
all’interno delle quali essi<br />
abbiano la possib<strong>il</strong>ità di ricostruire<br />
la propria identità di<br />
soggetto sociale.<br />
Non bastano solo buoni propositi<br />
e buoni slogans. Occorre<br />
coraggio!<br />
Nelle categorie degli “attivi”<br />
perché si consideri la persona<br />
in età come un soggetto sociale<br />
che mantiene intatte le capacità<br />
e le facoltà di partecipazione<br />
alle varie istanze della<br />
vita sociale.<br />
Nella categoria degli “anziani”<br />
di proporsi con la voglia<br />
di rendersi protagonisti e partecipi<br />
di una rivoluzione culturale<br />
sia all’esterno che all’interno<br />
della nostra organizzazione,<br />
pronti ad assumersi<br />
le proprie responsab<strong>il</strong>ità di<br />
fronte al Paese.<br />
La <strong>Fnp</strong> può e deve trasformare<br />
questi momenti di grande<br />
difficoltà in momenti di grande<br />
opportunità. Si affronti con<br />
grande severità ma anche con<br />
grande serenità, non a fianco<br />
della Confederazione ma nella<br />
Confederazione.<br />
Napoli Docet!<br />
(*) Segretario Regionale<br />
Slp-<strong>Cisl</strong> Campania<br />
gamento con le O.S. di categoria,<br />
sarebbe necessario realizzare<br />
un ponte di collegamento<br />
tra l’attività di servizio<br />
e l’uscita dal lavoro. Oltre a<br />
rendere graduale l’ingresso<br />
nel nuovo status, con un impiego<br />
alternativo, sarebbe ut<strong>il</strong>e<br />
preparare i “giovani” pensionati<br />
all’ingresso nell’associazionismo<br />
e nel volontariato,<br />
al fine di rendere meno<br />
traumatica e più proficua la<br />
nuova fase della vita.<br />
(*) Segretario Generale<br />
Regionale Siulp Campania<br />
CATEGORIE CISL ED FNP INSIEME PER UN NUOVO DOMANI
Campania<br />
Solidarietà tra “pompieri”<br />
in servizio ed in congedo<br />
di AMEDEO NAPPA (*)<br />
a grande voglio fare<br />
“D<strong>il</strong> pompiere...” È questa<br />
la frase che si sente ripetere<br />
più spesso dai bambini che incantati<br />
vedono sfrecciare per le<br />
vie della città quei camion rossi<br />
con i lampeggianti accesi e<br />
la sirena ululante.<br />
Il pompiere, un mestiere che<br />
nell’immaginario collettivo<br />
evoca atti di eroismo, sacrifici<br />
per salvare vite umane a costo<br />
della propria, azioni spettacolari,<br />
ammirazione, e non a caso<br />
è proprio <strong>il</strong> Corpo dei Vig<strong>il</strong>i<br />
del Fuoco che si posiziona<br />
sempre primo nella graduatoria<br />
di gradimento delle indagini<br />
demoscopiche che classificano<br />
gli Enti o i Corpi più efficienti<br />
e più amati dalla cittadinanza.<br />
Come non comprendere questi<br />
sentimenti di stima per questi<br />
uomini in divisa che seppur<br />
dotati di competenze tecniche<br />
quali devono possedere i professionisti<br />
del soccorso, rischiano<br />
sempre e comunque la<br />
loro vita per gli altri e ad imperitura<br />
memoria, nella sede centrale<br />
dei Vig<strong>il</strong>i del Fuoco di<br />
Napoli, una lapide elenca i nominativi<br />
di tutti i caduti in servizio.<br />
Ma fare <strong>il</strong> Vig<strong>il</strong>e del Fuoco<br />
non significa solo rischiare la<br />
vita, <strong>il</strong> moderno “pompiere” è<br />
un professionista del soccorso,<br />
la tecnologia lo supporta con<br />
equipaggiamenti ed attrezzature<br />
che lo mettono in grado di<br />
affrontare i rischi con un livello<br />
di sicurezza sicuramente più<br />
elevato che per <strong>il</strong> passato.<br />
Nel terzo m<strong>il</strong>lennio vediamo<br />
affermarsi nel Corpo anche i<br />
nuclei speciali: NBCR (nucleare<br />
biologico chimico radiologico),<br />
i SAF (Speleo alpino<br />
fluviale), i TPSS (soccorritori<br />
nel primo soccorso sanitario),<br />
gli elisoccorritori che vanno<br />
ad affiancarsi ad altri specialisti<br />
quali i subacquei, gli<br />
specialisti nautici ed aeroportuali.<br />
Domande sulla vita<br />
dei Vig<strong>il</strong>i del Fuoco<br />
Questi sono gli uomini che<br />
operano per la sicurezza della<br />
società, in Campania come in<br />
tutte le Regioni e città d’Italia<br />
per degli stipendi veramente<br />
indecorosi e pensioni altrettanto<br />
mortificanti.<br />
Ma qual è l’età della pensione<br />
per un Vig<strong>il</strong>e del Fuoco? Di<br />
quali benefici economici gode<br />
<strong>il</strong> pensionato dei Vig<strong>il</strong>i del<br />
Fuoco? Quali sono le condizioni<br />
medie di salute di un Vig<strong>il</strong>e<br />
del Fuoco al momento del<br />
pensionamento? Tutte domande<br />
che prima di una risposta,<br />
suscitano subito rabbia: con<br />
l’attuale normativa l’età pensionab<strong>il</strong>e<br />
si avvia verso i 60<br />
anni di età o 40 anni di contri-<br />
CAMPANIA<br />
buzione senza la previsione di<br />
godere alcun beneficio particolare<br />
rispetto ad un qualsiasi altro<br />
lavoratore di qualsiasi ente<br />
o azienda e quasi sempre con<br />
un lungo elenco di infortuni<br />
e/o malattie per cause di servizio.<br />
Ma alla fine della sua carriera,<br />
si trova quasi sempre solo con<br />
i suoi ricordi ed <strong>il</strong> problema di<br />
quasi tutti i pensionati, di<br />
riempire le proprie giornate, di<br />
dare un senso alla propria vita.<br />
Un quotidiano del 27 dicembre<br />
2008 riporta un articolo dal titolo<br />
“Valorizziamo gli anziani,<br />
una risorsa economica”.<br />
L’articolista, premesso che l’Italia<br />
invecchia sempre più, e<br />
che anche l’Ocse (Organizzazione<br />
per la cooperazione e lo<br />
sv<strong>il</strong>uppo economico) conferma<br />
la tendenza: nel 2006 la percentuale<br />
di ultra 60enni sul totale<br />
della popolazione era del<br />
19,60% mentre nel 2030 secondo<br />
le previsioni sarà del<br />
26-27% per volare oltre <strong>il</strong> 30%<br />
nel 2050 arrivando al totale<br />
numerico sulla popolazione da<br />
12 m<strong>il</strong>ioni del 2006 ai 18,8 nel<br />
2050.<br />
Seguono considerazioni, constatazioni,<br />
soluzioni e si parla<br />
di terza economia, così viene<br />
definita l’insieme degli aspetti<br />
che portano a costruire le condizioni<br />
perché la persona anziana<br />
possa continuare ad essere<br />
un produttore di beni per se<br />
e per la collettività potendo, tra<br />
l’altro, diventare un sostegno<br />
della quota di coetanei che sono<br />
invece bisognosi di aiuti<br />
costosi e complessi perché incapaci<br />
di vita autonoma.<br />
Leggendo tale articolo <strong>il</strong> pensiero<br />
si rivolge alle condizioni<br />
ed alle potenzialità non compiutamente<br />
ut<strong>il</strong>izzate, dei vig<strong>il</strong>i<br />
del fuoco di qualsiasi ordine e<br />
grado all’atto del pensionamento,<br />
talché scaturiscono<br />
considerazioni che a fronte di<br />
pareri e proposte formulate da<br />
esperti, lasciano le cose così<br />
come stanno, riconducendo i<br />
comportamenti degli ex VVF<br />
allo standard comune ad altre<br />
categorie che invocano l’adeguamento,<br />
la rivalutazione dell’assegno<br />
pensionistico per<br />
fronteggiare gli aumenti del<br />
costo della vita.<br />
Rispetto ad alcune altre categorie,<br />
per i VVF esiste l’oggettiva<br />
situazione che al momento<br />
della collocazione a riposo per<br />
raggiunti limiti di età (compresa<br />
fra i 58 ed i 65 anni a seconda<br />
del ruolo di appartenenza,<br />
salvo prepensionamenti per<br />
infortuni e/o inab<strong>il</strong>ità fisica<br />
conseguente) si materializzano<br />
le conseguenze dovute al lavoro<br />
usurante cui si è stati sottoposti.<br />
Indipendentemente dai riconoscimenti<br />
monetizzati sotto forma<br />
di “pensione priv<strong>il</strong>egiata”<br />
quale quota parte dell’assegno<br />
lordo complessivo, si tratta di<br />
personale ancora motivato, titolare<br />
di professionalità specifiche<br />
per l’atipicità del lavoro<br />
svolto, disponib<strong>il</strong>e sul mercato<br />
del lavoro, specie nel momento<br />
storico attuale che vede le<br />
massime cariche dello Stato<br />
invocare formazione, addestramento<br />
delle maestranze, penalizzate<br />
da infortuni mortali e<br />
non, con grave danno per l’economia<br />
nazionale.<br />
L’impiego<br />
del tempo libero<br />
È ovvio che la scelta nell’impiegare<br />
<strong>il</strong> tempo del pensionato<br />
ha carattere di soggettività<br />
per cui si impongono due alternative:<br />
1) l’adattamento alle condizioni<br />
del “dopo lavoro”, con i risvolti<br />
non sempre positivi specie<br />
dal punto di vista psicologico<br />
2) trovare le opportunità che<br />
sfruttando le già menzionate<br />
professionalità, lo remunerino<br />
per l’impegno, con riconoscimenti<br />
e soddisfazioni non solo<br />
di carattere economico.<br />
Nel caso 1) debbono comunque<br />
valere le rivendicazioni<br />
sindacali finalizzate, come da<br />
sempre richiesto, alla rivalutazione<br />
effettiva dell’assegno di<br />
pensione ai reali costi della vita.<br />
Nel caso 2) fermo restando la<br />
rivalutazione dell’assegno, ne<br />
potrebbe derivare un vantaggio<br />
anche per lo Stato poiché <strong>il</strong> lavoro<br />
svolto e regolarmente fatturato,<br />
comporterebbe l’applicazione<br />
delle ritenute di legge<br />
a favore dell’Erario.<br />
Tale seconda soluzione dovrebbe<br />
essere pèrò corretta,<br />
applicando le ritenute solo sul<br />
reddito aggiuntivo prodotto, e<br />
non come oggi accade, conglobando<br />
questo con l’assegno<br />
(sempre e tutto al lordo) di<br />
pensione per cui tutto <strong>il</strong> guadagno<br />
extra pensione se ne va in<br />
tassazione (ritenuta d’aconto<br />
20% - oppure Iva - e poi da ultimo<br />
<strong>il</strong> 740 ecc ecc)<br />
Una considerazione scaturisce<br />
dalla lettura di quanto pubblicato<br />
dai quotidiani nazionali<br />
oltre che dai nostri (Conquiste<br />
del Lavoro, Pensionati...) su<br />
cui è ripetitivo <strong>il</strong> riferimento a<br />
pensioni di poche centinaia di<br />
euro mens<strong>il</strong>i atteso che la potenziale<br />
remunerazione pensionistica<br />
dei VVF è certamente<br />
superiore.<br />
Tuttavia non può non rivendicarsi<br />
la rivalutazione della<br />
pensione, poiché <strong>il</strong> pensionato<br />
in generale, ma anche l’ex<br />
VVF, è obbligato a sostenere<br />
le maggiori spese correnti (tassazioni<br />
varie comunali, provinciali,<br />
regionali) fitto di casa,<br />
condominio, bollette luce,<br />
gas, acqua e quant’altro noto.<br />
A ciò purtroppo devono aggiungersi<br />
le spese per la salute<br />
non sempre garantita dal SSN<br />
per cui l’assegno di pensione<br />
ne risulta depauperato costringendo<br />
che è in età avanzata, a<br />
rinunzie spesso mai più recuperab<strong>il</strong>i...<br />
Nel corso dell’inchiesta realizzata<br />
per la redazione di questo<br />
di EMMA MARRA (*)<br />
La ricerca di sinergie tra<br />
Organizzazioni sindacali<br />
confederali e, all’interno della<br />
<strong>Cisl</strong>, tra diverse categorie, è<br />
fattore predittivo di successo<br />
delle iniziative assunte. Ed è<br />
anche diventata una necessità<br />
strutturale, per assim<strong>il</strong>azione<br />
alle dinamiche che riguardano<br />
<strong>il</strong> mondo d’impresa, caratterizzato<br />
da grandi concentrazioni,<br />
per garantire maggiori<br />
economie di scala. Il prossimo<br />
Congresso della <strong>Fnp</strong> si pone<br />
l’obiettivo dichiarato di raccogliere<br />
convergenze intercategoriali<br />
sulle tematiche sociali<br />
ed economiche che coinvolgono<br />
migliaia di iscritti: tematiche<br />
che scaturiscono dalle<br />
criticità emerse sia dalla congiuntura<br />
economica recessiva<br />
sia dalla progressiva spoliazione<br />
e destrutturazione dello<br />
stato sociale.<br />
Quanto alla prima, se è chiaro<br />
che la diminuzione del potere<br />
d’acquisto riguarda tutti i cittadini,<br />
è altrettanto palese che<br />
essa colpisce in modo più significativo<br />
quei redditi meno<br />
parametrati all’inflazione reale.<br />
Rispetto a tale situazione<br />
economica generale, occorrerebbero<br />
misure di sostegno<br />
dei redditi che oggi difettano<br />
gravemente. La socialcard ci<br />
sembra una misura sostanzialmente<br />
insufficiente ed eticamente<br />
anche poco rispettosa<br />
della dignità delle persone. E<br />
anche le fasce cui è estesa tale<br />
misura sembra oggettivamente<br />
non tener conto delle esigenze<br />
reali.<br />
È proprio in tale contesto che<br />
occorrerebbero misure anticicliche,<br />
che vadano nella direzione<br />
di rafforzare le strutture<br />
dello stato sociale. E dunque,<br />
in primis la sanità. L’emergenza<br />
sanitaria degli ultimi<br />
mesi, in Campania, ha rappresentato<br />
<strong>il</strong> primo avviso di una<br />
situazione in rapido deterioramento.<br />
La fine del budget costituito<br />
in Regione ha costretto<br />
migliaia di persone a rinunciare<br />
all’assistenza sanitaria<br />
per accertamenti diagnostici,<br />
VIII<br />
Recuperare lo stato sociale:<br />
una questione di sopravvivenza<br />
articolo, è emerso un quadro<br />
niente affatto incoraggiante<br />
poiché a parte qualche sporadico<br />
caso di esistenza in famiglia<br />
ove tutto l’apparato economico<br />
converge e si garantisce anche<br />
l’assistenza psicologica e sanitaria,<br />
vi sono situazioni di elevata<br />
precarietà dovuta essenzialmente<br />
alla necessità di<br />
provvedere in proprio alle proprie<br />
esigenze e (casi non isolati)<br />
a contribuire alle esigenze<br />
di componenti della propria famiglia<br />
(figli disoccupati, conviventi<br />
ecc…).<br />
Il pensionato VVF tipo non<br />
frequenta ambienti costosi,<br />
non va al cinema accontentandosi<br />
della tv, non va a teatro<br />
frequentando quello parrocchiale,<br />
fa gite e viaggi con la<br />
parrocchia o con l’associazione<br />
vig<strong>il</strong>i del fuoco in congedo,<br />
non fa spese di carattere voluttuario,<br />
non è abbonato a quotidiani,<br />
va al ristorante qualche<br />
volta l’anno in occasione di<br />
particolari situazioni, porta a<br />
consumazione <strong>il</strong> vestiario esistente<br />
acquistando <strong>il</strong> nuovo in<br />
outlet.<br />
Ha molte, troppe spese ordinarie<br />
come prima citato, imposte<br />
e balzelli locali vari, bollette,<br />
alimentari ormai arrivati alle<br />
stelle, e spesso la manutenzione<br />
domestica costituisce un altra<br />
spesa su cui abitualmente<br />
non si riflette, è quella dovuta<br />
alla cura della abitazione sin<br />
qui tenuta dalla propria consorte<br />
(spesso priva di reddito o<br />
al massimo fruente dell’assegno<br />
sociale Inp) ma che ora,<br />
quasi sempre per problemi di<br />
salute dei pensionati, viene affidata<br />
a una persona terza con<br />
un impegno giornaliero con<br />
costi retributivi della stessa e<br />
versamento dei relativi contributi<br />
Inps (lavoratori domestici)<br />
Ridurre spese e<br />
tasseper i pensionati<br />
Come si vede, l’argomento è<br />
vasto e probab<strong>il</strong>mente, non di<br />
fac<strong>il</strong>e soluzione ma ci corre<br />
l’obbligo di formulare una<br />
proposta: atteso che, malgrado<br />
le iniziative pressanti del sindacato,<br />
la problematica non<br />
appare risolvib<strong>il</strong>e a breve, perché<br />
in assenza di rivalutazione<br />
non si pensa alla eliminazione<br />
o riduzione delle spese correnti?<br />
Tasse, canoni, imposte, spese<br />
e oneri accessori di ogni tipo<br />
potrebbero, quando applicate<br />
ai pensionati, godere di<br />
regime agevolato, sarebbe sicuramente<br />
un primo passo verso<br />
una rivalutazione indiretta<br />
dell’assegno pensionistico così<br />
come molte altre potrebbero<br />
essere le strade da seguire per<br />
alleviare le difficoltà esistenziali<br />
del pensionato, ma ciò<br />
dovrebbe scaturire da un serio<br />
confronto con <strong>il</strong> Governo come<br />
da sempre sollecitato dalla<br />
<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> tramite i suoi vertici<br />
nazionali.<br />
Infine ma non ultimo va evidenziato<br />
lo spirito di corpo di<br />
questi lavoratori che attraverso<br />
la loro “Associazione nazionale<br />
vig<strong>il</strong>i del fuoco del Corpo<br />
nazionale e delle Provincie autonome“,<br />
mantengono vivo <strong>il</strong><br />
ad esempio.<br />
Nel contempo, in modo miope<br />
ha ulteriormente aggravato i<br />
costi del servizio sanitario,<br />
costipando gli Ospedali e le<br />
strutture di ricovero. È questa<br />
un’emergenza di importanza<br />
perlomeno pari a quella rifiuti:<br />
un’emergenza s<strong>il</strong>enziosa,<br />
che costituisce una gravissima<br />
lesione dei diritti fondamentali<br />
delle persone. La ricerca di<br />
sinergie operative tra la nostra<br />
e la Vostra Federazione va<br />
proprio in tale direzione. Stab<strong>il</strong>ire<br />
punti essenziali di convergenza<br />
per far partire iniziative<br />
comuni di mob<strong>il</strong>itazione.<br />
Ma anche e soprattutto per r<strong>il</strong>anciare<br />
la contrattazione con<br />
le istituzioni locali per i temi<br />
della sanità, dell’assistenza,<br />
del fisco locale e del sistema<br />
delle tariffe territoriali. In tale<br />
prospettiva di azione, la nostra<br />
federazione è pronta a<br />
promuovere e sostenere tutte<br />
le iniziative che scaturiranno<br />
dal vostro Congresso, al quale<br />
guardiamo con attenzione.<br />
(*) Segretaria Generale Fiba<br />
<strong>Cisl</strong> Campania<br />
rapporto tra <strong>il</strong> Dipartimento ed<br />
<strong>il</strong> personale in congedo del<br />
Corpo.<br />
“Tra i propri scopi, l’Associazione<br />
si propone di promuovere<br />
e cementare i vincoli di amicizia,<br />
di colleganza e solidarietà<br />
tra i vig<strong>il</strong>i del fuoco in<br />
congedo e quelli in servizio;<br />
tenere vivi tra i soci <strong>il</strong> ricordo<br />
delle tradizioni dei Corpi dei<br />
vig<strong>il</strong>i del fuoco; di svolgere attività<br />
di volontariato nonché di<br />
informazione, formazione ed<br />
addestramento in materia di<br />
sicurezza…di protezione civ<strong>il</strong>e<br />
in favore dei cittadini…; attività<br />
di collaborazione con <strong>il</strong><br />
Corpo nazionale dei vig<strong>il</strong>i del<br />
fuoco secondo le forme ed i<br />
modi indicati dal Dipartimento<br />
dei vig<strong>il</strong>i del fuoco, del soccorso<br />
pubblico e della difesa civ<strong>il</strong>e”<br />
ed è presente in tutti i Comandi<br />
del Paese facendo si che<br />
assieme ai suoi ricordi, alle sue<br />
esperienze, al suo vissuto, <strong>il</strong><br />
pensionato VVF, con questo<br />
sodalizio e la sua attività, consolidi<br />
sempre più, quotidianamente,<br />
un cordone ombelicale<br />
che nessuno mai potrà tagliare.<br />
Pompiere per una vita.... pompiere<br />
per sempre.<br />
(*) Segretario Regionale Federazione<br />
VVF <strong>Cisl</strong> Campania<br />
VIII CONGRESSO REGIONALE DELLA FNP-CISL
Insieme per superare<br />
le sfide del tempo<br />
di VINCENZO BRANCACCIO (*)<br />
La grave crisi economica<br />
che sta investendo l’intero<br />
panorama mondiale con <strong>il</strong> crollo<br />
dei mercati finanziari, <strong>il</strong> traballare<br />
delle banche e le preoccupazioni<br />
sulla tenuta del sistema,<br />
le difficoltà delle grandi<br />
aziende e dei mercati internazionali,<br />
in Italia come nel resto<br />
del mondo, grava soprattutto<br />
sulle fasce più deboli della società<br />
europea e italiana in particolare,<br />
le famiglie, i pensionati,<br />
i precari, i cassintegrati.<br />
Quella dei pensionati e degli<br />
anziani appare tra le più colpite<br />
dall’ondata del crollo economico-finanziario<br />
per una<br />
sorta di effetto domino che la<br />
espone al disagio sempre più<br />
diffuso e che pone problemi<br />
seri alla Politica e al Sindacato,<br />
sia per <strong>il</strong> presente che per<br />
<strong>il</strong> prossimo futuro.<br />
Ad aggravare la situazione sta<br />
<strong>il</strong> fatto che <strong>il</strong> nostro Paese, oltre<br />
che subire le conseguenze<br />
dell’attuale recessione economica,<br />
di cui è diffic<strong>il</strong>e prevedere<br />
gli sv<strong>il</strong>uppi, ha registrato<br />
negli ultimi due decenni un<br />
deciso e costante processo di<br />
invecchiamento della popolazione<br />
che, grazie ai progressi<br />
scientifici e della medicina, si<br />
è accompagnato anche ad una<br />
crescente aspettativa di vita.<br />
Ciò ha comportato per un verso<br />
la fuoriuscita dal sistema<br />
produttivo di soggetti ancora<br />
capaci e potenzialmente attivi<br />
in continuo aumento, dall’altro<br />
la crisi dell’offerta assistenziale,<br />
previdenziale, della<br />
sicurezza sociale, per la forte<br />
ricaduta sul piano della spesa<br />
pubblica direttamente connessa,<br />
per l’appunto, alla maggiore<br />
longevità delle persone.<br />
È evidente che se si è giunti a<br />
tale criticità, che vede vac<strong>il</strong>lare<br />
l’intero sistema delle tutele<br />
(pensioni, assistenza sanitaria…),<br />
ciò è dipeso in larga<br />
misura dal mancato adeguamento<br />
delle regole che hanno<br />
strutturato la previdenza sociale<br />
nel nostro Paese quando<br />
invece alcuni parametri della<br />
stessa venivano modificandosi<br />
rapidamente: c’è stato, insomma,<br />
uno sguardo poco attento<br />
ai cambiamenti in atto<br />
da parte della politica e dei<br />
governi che si sono succeduti<br />
in questi anni, e scarsa appare<br />
oggi la capacità di dare risposte<br />
normative efficaci.<br />
L’attuale momento storico,<br />
condizionato anche da irrisolte<br />
difficoltà strutturali, da incertezze<br />
sul lavoro sempre più<br />
improntato alla flessib<strong>il</strong>ità e<br />
alla precarietà, vede, quindi,<br />
Campania IX<br />
aumentare lo stato di reale indigenza<br />
di alcune categorie di<br />
lavoratori e dei pensionati.<br />
Usiamo dire che aumenta <strong>il</strong><br />
numero delle famiglie che<br />
non ce la fa ad arrivare alla fine<br />
del mese, in definitiva non<br />
è un luogo comune affermare<br />
che i ricchi diventano sempre<br />
più ricchi e i poveri sempre<br />
più poveri.<br />
Le politiche governative non<br />
convincono, mancano ad oggi<br />
interventi strutturali per uscire<br />
dalla crisi. Soprattutto la politica<br />
del risparmio a tutti i costi,<br />
quando tocca settori delicati<br />
come la sanità, e non voglio<br />
ignorare le sacche di<br />
sprechi presenti nel sistema,<br />
incide pesantemente sulle categorie<br />
più deboli, mina le<br />
certezze conquistate in termini<br />
di welfare.<br />
Lo stato delle cose impone<br />
anche al Sindacato di assumere<br />
posizioni precise in termini<br />
di proposta concreta per affrontare<br />
la crisi, per tutelare<br />
famiglie, pensionati, disoccupati.<br />
Occorre una grande unità interna,<br />
occorre un progetto politico-organizzativo<br />
più adeguato<br />
ai tempi, una maggiore<br />
sinergia Categorie-Confederazione.<br />
Tutti insieme possiamo essere<br />
più forti e vincere le difficoltà<br />
di un futuro molto incerto.<br />
Sono convinto che la <strong>Cisl</strong> ha<br />
nella sua storia, nella sua dirigenza<br />
ai vari livelli, nella vitalità<br />
delle Categorie che la<br />
animano, le risorse giuste per<br />
offrire un significativo contributo<br />
ad una reale svolta.<br />
Occorre essere uniti più che<br />
mai e superare le barriere<br />
ideologiche, attivare le sinergie<br />
tra le Categorie e disporsi<br />
al confronto liberi da riserve<br />
mentali e senza puntare alla<br />
salvaguardia dell’esistente<br />
che pure manifesta una forte<br />
domanda di cambiamento, occorre,<br />
insomma, mettere da<br />
parte i nostri egoismi individuali<br />
e guardare con occhi<br />
nuovi al futuro, sapere scegliere<br />
la classe dirigente per<br />
qualità, capacità, consenso,<br />
fedeltà ai valori della <strong>Cisl</strong>, per<br />
essere più forti.<br />
In questa prospettiva <strong>il</strong> mondo<br />
della scuola è e resta baluardo<br />
imprescindib<strong>il</strong>e, sicuro riferimento<br />
per scambi di esperienze<br />
e di buone pratiche, elaborate<br />
e da elaborare, al fine di<br />
superare le tante sfide che <strong>il</strong><br />
tempo pone e di assicurare ai<br />
giovani, alle famiglie, agli immigrati,<br />
ai pensionati tutti una<br />
vita dignitosa; per una scuola<br />
diversa da quella che propone<br />
l’attuale Governo occorre attrezzarsi<br />
e lottare.<br />
(*) Segretario Generale <strong>Cisl</strong><br />
Scuola Campania<br />
Progetto di<br />
ricomposizione del<br />
mondo del lavoro<br />
di ENZO SPERANZA (*)<br />
Sono lieto per l’opportunità<br />
concessa dallo slogan regionale:<br />
“Insieme oggi per un<br />
nuovo domani…” “…. anche<br />
per gli anziani una vita dignitosa”<br />
La Federazione da me rappresentata<br />
a livello regionale è<br />
consapevole che in una società<br />
dove si accelera la tendenza<br />
al cambiamento in atto<br />
e nella quale la ristrutturazione<br />
e la riorganizzazione della<br />
grande industria, insieme al<br />
processo di terziarizzazioni di<br />
interi comparti anche della<br />
piccola e media impresa, fungano<br />
da volano alla nascita di<br />
nuovi lavori, nuove lavoratrici,<br />
nuovi lavoratori e nuovi<br />
pensionati.<br />
In questo quadro, la nascita<br />
della Federazione del Lavoro<br />
non Dipendente fortemente<br />
voluta dalla categoria ed alla<br />
quale la <strong>Cisl</strong> ha dato <strong>il</strong> suo ragionato<br />
assenso, è un avvenimento<br />
epocale nell’area del<br />
lavoro autonomo organizzato<br />
ed elemento essenziale di ricomposizione<br />
all’interno del<br />
più ampio progetto del mondo<br />
del lavoro nel quale la Federazione<br />
Nazionale Pensionati<br />
assume sempre di più un ruolo<br />
importante anche nella ineluttab<strong>il</strong>e<br />
realtà che tutti i lavoratori<br />
attivi saranno un giorno<br />
con l’aiuto di Dio<br />
“pensionati”.<br />
L’area del lavoro non Dipendente,<br />
in una società articolata<br />
e plurale come quella in cui<br />
viviamo, rappresenta un elemento<br />
sociologico di completamento<br />
ed armonizzazione<br />
dei processi economici, per la<br />
sua forte connotazione di presidio<br />
del territorio: una insostituib<strong>il</strong>e<br />
cerniera fra capitale<br />
e lavoro, fra produzione e distribuzione,<br />
fra mercato globale<br />
e bisogni locali, in una<br />
società economicamente<br />
avanzata, ed è in tale ottica<br />
che <strong>il</strong> Clacs-<strong>Cisl</strong> Regione<br />
Campania si propone di creare<br />
rapporti sempre più operosi<br />
con le altre Federazioni della<br />
<strong>Cisl</strong>, ed in particolare con la<br />
Federazione Regionale Pensionati<br />
per promuovere nel<br />
suo interno un’organizzazione<br />
sociale nella quale ciascun lavoratore<br />
attivo o pensionato<br />
possa apportare <strong>il</strong> suo contributo<br />
necessario alla ricerca<br />
delle giuste e soddisfacenti risposte<br />
alle esigenze del lavoro<br />
in generale che la <strong>Cisl</strong> ha<br />
sempre con onore cercato di<br />
portare a più alti traguardi.<br />
Il patrimonio di idee e di progetto<br />
rappresentato dalle Federazioni<br />
della <strong>Cisl</strong>, ed in particolare<br />
della Federazione<br />
pensionati, deve essere tradotto<br />
in una forte presenza nel<br />
territorio e fra i lavoratori autonomi<br />
organizzati e lavoratori<br />
dipendenti per rompere<br />
schemi e visioni consolidati<br />
ed offrire alla categoria una<br />
visione strategica diversa, indicare<br />
che una diversa struttura<br />
organizzativa e di rappresentanza<br />
è possib<strong>il</strong>e e rivendicare,<br />
organizzando aree sempre<br />
più vaste nei nostri settori,<br />
che è possib<strong>il</strong>e concepire <strong>il</strong> lavoro<br />
non dipendente in maniera<br />
nuova e non residuale<br />
nel panorama economico del<br />
nostro Paese.<br />
Questo percorso iniziato dalla<br />
<strong>Fnp</strong> Regionale della ricomposizione<br />
unitaria e plurale di tematiche<br />
sia essenziale per far<br />
uscire dall’angusto spazio della<br />
visione parziale esperienze<br />
necessarie per definire, nella<br />
pratica politica e nel progetto<br />
generale, le linee di sv<strong>il</strong>uppo<br />
delle Federazioni.<br />
(*) Segretario Generale<br />
Clacs-<strong>Cisl</strong> Campania<br />
Garantire sostegno<br />
e solidarietà a<br />
pensionati ed anziani<br />
di CARLO COLARUSSO (*)<br />
Il decentramento dei poteri e<br />
di federalismo fiscale indica<br />
con sempre maggiore evidenza<br />
l’importate ruolo delle<br />
Istituzioni locali a fronte delle<br />
novità che stanno investendo<br />
la finanza degli Enti locali e<br />
che richiedono un rinnovato<br />
rapporto di collaborazione e<br />
cooperazione fra le autonomie<br />
stesse e a livello sindacale tra<br />
le categorie dei lavoratori attivi<br />
e i pensionati. In questo<br />
contesto si impone <strong>il</strong> rafforzamento<br />
costante con le organizzazioni<br />
di rappresentanza<br />
sociale per avvicinare sempre<br />
più le risposte ai bisogni della<br />
gente.<br />
Di fronte al duplice fenomeno<br />
dell’invecchiamento della popolazione<br />
e della riduzione<br />
dei tassi di occupazione degli<br />
over 50, i modelli organizzativi<br />
che oggi regolano le principali<br />
attività economiche sono<br />
sempre più in difficoltà.<br />
Per questo <strong>il</strong> sistema sindacale<br />
deve sempre riconoscere<br />
l’importante ruolo della categoria<br />
dei pensionati, e lottare<br />
per tutelare e difendere gli in-<br />
teressi di quella che oggi più<br />
che mai, rappresenta la fascia<br />
più debole della popolazione.<br />
Occorre recuperare <strong>il</strong> tempo<br />
perduto perché la categoria<br />
dei pensionati al pari delle altre<br />
categorie, ha esigenze e bisogni<br />
specifici, che vanno tutelati<br />
come tali all’interno della<br />
confederazione. I pensionarti<br />
pur non avendo contratti<br />
da rinnovare, hanno comunque<br />
diritto a partecipare alla<br />
redistribuzione delle ricchezze<br />
del paese, hanno diritto alla<br />
tutela del potere d’acquisto<br />
delle loro pensioni, alla qualità<br />
delle prestazioni sanitarie<br />
e quant’altro possa rendere<br />
migliori le loro condizioni di<br />
vita, dopo aver lavorato per<br />
anni.<br />
La Fai Campania ha sempre<br />
messo al centro dell’attività<br />
sindacale la persona umana,<br />
con i suoi bisogni e i suoi diritti,<br />
ed è per questo che non<br />
intende limitare la sua attività<br />
alla difesa e tutela dei lavoratori<br />
che rappresenta, convinta<br />
che in un mondo in cui sofferenza<br />
e povertà aumentano<br />
sempre più, bisogna tutelare<br />
le fasce più deboli e si impegna<br />
a cooperare attivamente<br />
allargando le sue aree di intervento<br />
per garantire sostegno e<br />
solidarietà ai pensionati.<br />
(*) Segretario Generale Fai<br />
<strong>Cisl</strong> Campania<br />
CATEGORIE CISL ED FNP INSIEME PER UN NUOVO DOMANI
Campania<br />
È <strong>il</strong> sistema dei valori di ciascuna comunità che definisce <strong>il</strong> significato della vecchiaia<br />
La società moderna ha bisogno degli anziani<br />
di MASSIMO DE BELLIS (*)<br />
Nel mondo antico la vecchiaia era un avvenimento<br />
eccezionale. Lo è ancor oggi,<br />
presso popoli sottosv<strong>il</strong>uppati ed ai margini della<br />
cosidetta civ<strong>il</strong>tà. La vita media non superava<br />
i 30 anni e assai pochi erano quelli che riuscivano<br />
a raggiungere una età avanzata (o considerata<br />
tale secondo gli standard della comunità<br />
di appartenenza).<br />
In esse <strong>il</strong> destino dei vecchi poteva essere molto<br />
diverso. La loro condizione osc<strong>il</strong>lava, infatti,<br />
tra i gradi estremi ed opposti del<br />
rifiuto/um<strong>il</strong>iazione e del rispetto/venerazione.<br />
Tali atteggiamenti erano la risultanze di innumerevoli<br />
fattori: economici, sociali, psicologici<br />
e magico- religiosi.<br />
Giocavano contro la vecchiaia<br />
Ed erano quindi responsab<strong>il</strong>i del rifiuto, dell’abbandono<br />
e spesso anche della soppressione<br />
dei vecchi, la scarsità di risorse e la mancanza<br />
di cibo. È fac<strong>il</strong>mente comprensib<strong>il</strong>e, infatti, la<br />
tendenza ad espellere dal tessuto sociale chi è<br />
improduttivo, per garantire la sopravvivenza<br />
del gruppo e quindi delle persone valide e dei<br />
bambini.<br />
Questo fattore appare, nella maggior parte dei<br />
casi, determinante. La emarginazione dei vecchi<br />
è ancora più comprensib<strong>il</strong>e in società con una<br />
rigida, e talora dispotica, organizzazione gerarchica,<br />
nella quale gli adulti sono padroni di tutto,<br />
dispongono della vita e della morte dei figli,<br />
alimentando in questo modo sentimenti di odio<br />
e desideri di rivalsa, quando le parti si invertono.<br />
Giocavano a favore dei vecchi<br />
Almeno fino a quando questi mantenevano vigore<br />
ed autosufficienza, la esperienza ed <strong>il</strong> patrimonio<br />
di conoscenza. In società primitive, in<br />
cui <strong>il</strong> tempo scorre immutab<strong>il</strong>e, senza alcun<br />
cambiamento, diventa prezioso per la comunità<br />
chi, meglio di tutti, conosce i modi per<br />
procurare <strong>il</strong> cibo e le tecniche per coltivare e<br />
per cacciare. Il vecchio è testimone di avvenimenti<br />
lontani, conosce riti e canti tribali e lega<br />
pertanto la comunità al suo passato. Essere<br />
vecchi, inoltre, è una eccezione, un grande segno<br />
di distinzione. Essi sono alle soglie della<br />
morte e sono quindi i migliori mediatori tra<br />
questo mondo e l’altro; si trovano, in certo<br />
modo, oltre la condizione umana ed immunizzati<br />
dai pericoli soprannaturali da cui questa è<br />
minacciata.<br />
A lato delle credenze di ordine magico-religioso,<br />
possono giocare a favore dei vecchi anche i<br />
sentimenti di affetto, che, in alcune comunità,<br />
si possono stab<strong>il</strong>ire tra i componenti delle varie<br />
generazioni. Tra i popoli, presso i quali i bambini<br />
e gli adolescenti vengono accuditi amorevolmente,<br />
i vincoli affettivi sono saldi ed è<br />
quindi più fac<strong>il</strong>e che <strong>il</strong> vecchio venga riguardato<br />
e riverito.<br />
Sulla base di tutte queste componenti, tra loro<br />
variamente ed intimamente fuse, si può comprendere<br />
quanto diversa sia stata la percezione e<br />
la considerazione della vecchiaia nelle varie<br />
culture.<br />
La vecchiaia è uscita dalla<br />
clandestinità<br />
L’immagine del nonno canuto, “cui si deve reverenza”<br />
da parte dei più giovani, circondato<br />
da figli e nipoti, dispensatore di saggezza e<br />
consigli, ed ancor più quella della nonna, paziente,<br />
saggia, mediatrice, dolce ed affettuosa,<br />
seppur ancor viva nell’immaginario popolare,<br />
è una costruzione retorica del passato. Tale immagine<br />
poteva essere attribuita ad anziani ap-<br />
CAMPANIA<br />
partenenti a classi sociali elevate, colte ed abbienti,<br />
in grado di raggiungere anche età avanzate<br />
per le buone condizioni igieniche, nutrizionali<br />
e di vita, detenendo fino alla fine (o<br />
quasi) <strong>il</strong> potere legato soprattutto al mantenimento<br />
delle disponib<strong>il</strong>ità economiche della famiglia.<br />
Oggi la vecchiaia con tutta la sua complessità<br />
ha una maggiore visib<strong>il</strong>ità sociale. A questo<br />
proposito Sergio Tramma, autore che da anni<br />
si occupa di anziani nell’ambito di educazione<br />
degli adulti (“I Nuovi Anziani” Meltemi editore<br />
- 2003), fa notare come la vecchiaia sia<br />
uscita dalla clandestinità, dopo un lungo periodo<br />
in cui è stata oggetto di studio e riflessione<br />
soltanto da parte degli esperti.<br />
Il motivo principale va ricercato nella tendenza<br />
all’invecchiamento della popolazione che i dati<br />
statistici r<strong>il</strong>evano da ormai mezzo secolo, invecchiamento<br />
tale da far affermare con sicurezza<br />
alla Molinatto che “le società occidentali<br />
a venire saranno mondi abitati da vecchi”.<br />
Nonostante la vecchiaia stessa sia ritenuta un<br />
indicatore della qualità della vita di un’intera<br />
società, alcuni autori trattano <strong>il</strong> fenomeno dell’aumento<br />
degli anziani come un problema per<br />
<strong>il</strong> quale cercare soluzioni. Ne parla per esempio<br />
Dan<strong>il</strong>o Giori che titola <strong>il</strong> paragrafo sull’argomento<br />
“La dimensione quantitativa del problema<br />
in Italia”.<br />
A mio avviso <strong>il</strong> problema principale non è tanto<br />
dovuto all’aumento del numero degli anziani<br />
nella nostra società, quanto alla mancata<br />
elaborazione culturale di questo fenomeno; gli<br />
anziani in fondo spaventano perché ne conserviamo<br />
un’immagine negativa, perdente, che<br />
non è fedele alla realtà.<br />
Appare come un messaggio razionale, ma in<br />
realtà si prepara, in questo modo, un futuro imbarbarito<br />
in cui ogni vita non ha più valore per<br />
se stessa e non è un dono per gli altri.<br />
È un problema di tutti: quale sarà <strong>il</strong> mio domani<br />
da anziano? La vita veramente vale solo per<br />
ciò che produco e finché posso essere ut<strong>il</strong>e?<br />
La condizione dell’anziano riguarda tutti, nessuno<br />
escluso, i ricchi come i poveri.<br />
Per i poveri la condizione anziana è una miseria<br />
in più. L’attenzione agli anziani rivela<br />
un’altra concezione di vita. La vita non è solo<br />
attività o solo guadagno; né solo lavoro, è<br />
qualcosa di più misteriosamente complesso.<br />
Occhi spenti, abiti laceri<br />
ma sempre un uomo<br />
C’è bisogno degli anziani: è l’equ<strong>il</strong>ibrio di un<br />
sistema di vita umano. Senza l’anziano la vita<br />
della nostra Europa perde molto in umanità, si<br />
impoverisce perdendo la memoria del passato<br />
e <strong>il</strong> valore di ciò che è umano. Direi che restituire<br />
spazio alla vecchiaia ricompone l’ecologia<br />
del vivere.<br />
Non siamo di fronte a un rudere, siamo vicini a<br />
qualcuno che ama, che piange, che prega, che<br />
ricorda, che spera. Non è vero che non possiamo<br />
fare più nulla con lui; anche se è triste riconoscere<br />
le devastazioni degli anni. Noi possiamo<br />
esser contagiati dal nostro mondo che esalta<br />
l’efficienza e dimentica e butta ciò che non<br />
conta più, ciò che è vecchio, superato.<br />
È impressionante constatare che nelle case di<br />
riposo, o nelle visite, possiamo fare <strong>il</strong> callo ai<br />
suoi mali. Qualcuno ha detto che non c’è posto<br />
per l’anziano sotto i grattacieli; per questo,<br />
coloro che, ogni giorno, sono chiamati a vederli,<br />
a visitarli, ad ascoltarli, a servirli debbono<br />
fare rifornimento di pensieri e di verità, rinnovarsi<br />
nel rispetto che è loro dovuto.<br />
Può avere gli occhi spenti, la barba non rasata,<br />
gli abiti laceri, può essere stato dimenticato dai<br />
figli: è sempre un uomo, una persona umana;<br />
merita rispetto; ha diritto alla sua dignità, vale<br />
più di una banca, anche se deve vivere con la<br />
pensione sociale.<br />
Vicino a lui, puoi sentirti una samaritana: le<br />
botte, a volte, le ha ricevute tutte al di dentro.<br />
Un giorno era giovane, aveva <strong>il</strong> passo elastico,<br />
sfidava la bufera; oggi è curvo, teme una bava<br />
di vento che si insinua in una fessura; un giorno,<br />
col suo lavoro manteneva una famiglia intera,<br />
oggi deve ricevere, sopporta l’um<strong>il</strong>iazione<br />
di dover dipendere. Per questo merita più<br />
rispetto: ha bisogno di te.<br />
L’anziano ha bisogno di te<br />
e tu di lui<br />
Chi l’assiste deve svolgere <strong>il</strong> ruolo dell’occhio<br />
che non vede, del figlio lontano, che non si ricorda,<br />
che non ritorna. Se è rimasto solo, merita<br />
più attenzione, perché più invalido. Ogni<br />
disadattamento che abbassa <strong>il</strong> suo tono e <strong>il</strong> suo<br />
umore non deve essere sorpassato senza nota,<br />
perché sarebbe come superare <strong>il</strong> corpo piagato<br />
del poveretto assalito dai banditi sulla via di Gerico.<br />
Un’assistente geriatrica, che, entrando in casa<br />
di un anziano, pensasse di avere svolto <strong>il</strong> suo<br />
lavoro, rassettando <strong>il</strong> letto, curando l’igiene<br />
dell’ambiente pensasse più ai mob<strong>il</strong>i, alle cose<br />
sue che a lui non merita alcuna considerazione.<br />
Spesso rispetto non significa neppure chinarsi<br />
sulle piaghe, basta avere un momento per<br />
ascoltarlo fermarsi, per rispondere con un sorriso,<br />
una promessa di ritorno, con una osservazione<br />
di speranza.<br />
Non ha rispetto chi non considera, chi non arriva<br />
a gustare la sua compagnia. L’anziano ha<br />
bisogno di gratificazione; gode se qualcuno ha<br />
ancora bisogno di lui; cerca sicurezza.<br />
Il rispetto parte da questi riconoscimenti, e assume<br />
una dimensione di infinito.<br />
Qualche antica testimonianza<br />
Il primo accenno ai problemi della vecchiaia si<br />
trova nella testimonianza dello scriba egiziano<br />
Ptahhotep, risalente al 2450 a.C. e contenuta<br />
nel Papiro di Smith. Essa contiene una<br />
impietosa descrizione dell’età sen<strong>il</strong>e. “La vecchiaia<br />
è sopraggiunta, l’età avanzata si è abbattuta,<br />
lo sfinimento è arrivato, la debolezza<br />
si rinnova. Egli passa ogni giorno a dormire,<br />
VIII CONGRESSO REGIONALE DELLA FNP-CISL<br />
X<br />
come ricaduto nell’infanzia. La vista cala, diventa<br />
duro d’orecchi, la forza viene meno, <strong>il</strong><br />
cuore è stanco,<br />
la bocca è s<strong>il</strong>enziosa, non parla più,<br />
<strong>il</strong> cuore non c’è più, non si ricorda più di ieri,<br />
tutto, le ossa fanno soffrire.<br />
Il buono si trasforma in cattivo.<br />
Ogni gusto scompare.<br />
L’azione della vecchiaia sul genere umano<br />
è cattiva sotto ogni aspetto.<br />
Il naso è chiuso, non respira più,<br />
è penoso sia alzarsi che sedersi<br />
La vecchiaia è <strong>il</strong> peggior malanno<br />
che possa affliggere un uomo.<br />
Terenzio sosteneva che: “senectus ipsa morbus<br />
est”; la vecchiaia di per sé è una malattia. Ciò<br />
non corrisponde a verità se la si interpreta nel<br />
senso che i vecchi sono quasi sempre degli individui<br />
malati.<br />
Un’unica conclusione si può trarre e cioè che<br />
la condizione del vecchio dipende soprattutto<br />
dal contesto sociale.<br />
È <strong>il</strong> sistema dei valori che definisce <strong>il</strong> significato<br />
della vecchiaia e svela, senza equivoci, la<br />
vera essenza dei principi e dei fini di ciascuna<br />
società.<br />
Nel “Cato Maior de senectute” scritta da Cicerone<br />
nel 44 a.C.<br />
Questo famoso saggio di Cicerone sulla vecchiaia<br />
si svolge sottoforma di dialogo tra Catone<br />
<strong>il</strong> Maggiore e due giovani romani, Lelio e<br />
Scipione, che gli fanno visita nella sua casa.<br />
Cicerone ha così modo di spiegare la sua f<strong>il</strong>osofia,<br />
evidenziando come anche la vecchiaia<br />
possa essere una fase felice della vita per gli<br />
uomini che hanno saputo operare con saggezza<br />
e con giustizia.<br />
(*) Segretario Generale Medici <strong>Cisl</strong> Campania<br />
Il presente supplemento è stato chiuso<br />
in redazione <strong>il</strong> 30 gennaio 2009
Pensionati<br />
marzo 2009<br />
Il Presidente Napolitano<br />
in Calabria…<br />
e gli impegni di Loiero<br />
di GIUSEPPE MERCURIO<br />
Nelle stesse ore in cui la <strong>Fnp</strong> di Reggio Calabria celebrava<br />
<strong>il</strong> proprio Congresso provinciale, <strong>il</strong> Presidente<br />
della Repubblica, On. Giorgio Napolitano, apriva la due<br />
giorni della sua visita in Calabria: dall’Università di Arcavacata<br />
a Lamezia Terme e poi a Reggio Calabria, due giornate<br />
intense con le comunità accademiche e con la folla.<br />
Due giorni per far sapere ai calabresi che <strong>il</strong> Presidente della<br />
Repubblica è a fianco delle forze più vitali del Mezzogiorno,<br />
della gente che soffre, del volontariato e delle istituzioni<br />
che si sforzano di superare le tante marginalità ed i moltissimi<br />
condizionamenti.<br />
Noi della Federazione dei Pensionati <strong>Cisl</strong> della Calabria<br />
abbiamo seguito i discorsi, le sollecitazioni ed i richiami<br />
del Presidente, cogliendone i significati, la positività dei<br />
messaggi ed anche le tantissime analogie con <strong>il</strong> nostro impegno<br />
sociale mirato a ridurre le innumerevoli ingiustizie<br />
che si consumano in modo grave da troppi anni ai danni dei<br />
più deboli.<br />
Il Presidente ha r<strong>il</strong>evato, tra l’altro, la drammatica caduta<br />
di attenzione da parte di tutte le forze rappresentative del<br />
Paese verso <strong>il</strong> Mezzogiorno e verso <strong>il</strong> tema del rapporto tra<br />
Mezzogiorno e sv<strong>il</strong>uppo complessivo del Paese. È quanto<br />
da tempo la <strong>Cisl</strong> calabrese va affermando, rimarcando come<br />
da molti anni la Calabria ed <strong>il</strong> Mezzogiorno siano spariti<br />
dall’agenda dei Governi nazionali, restando assenti totalmente<br />
o marginali.<br />
Nei discorsi fatti in Calabria dal Presidente Napolitano sono<br />
emersi anche garbati ma decisi r<strong>il</strong>ievi rivolti alla classe politica<br />
calabrese; Egli ha parlato di “preoccupante inerzia” dei<br />
politici del Sud, per la qual cosa ha sollecitato tutti a rimboccarsi<br />
le maniche, ad assumersi le proprie responsab<strong>il</strong>ità ed a<br />
fare bene la propria parte. Come dire, dovete essere voi per<br />
primi ad essere credib<strong>il</strong>i ed a saper difendere la giustizia sociale,<br />
sv<strong>il</strong>uppando politiche virtuose per la eliminazione delle<br />
tante frag<strong>il</strong>ità sociali.<br />
Abbiamo r<strong>il</strong>evato, nella circostanza della visita presidenziale,<br />
come la Massima Carica dello Stato abbia operato una significativa<br />
selezione degli impegni pubblici e dei luoghi da<br />
visitare: non si è recato in Consiglio Regionale, né in altre<br />
sedi istituzionali della politica, ma nei luoghi della cultura,<br />
le Università, dove si forma la classe dirigente del domani;<br />
in alcuni centri del volontariato e del non profit dedicati al<br />
sostegno dei deboli e degli emarginati, tra le gente comune.<br />
Avrà pure un significato questa selezione? A nostro avviso è<br />
un ulteriore monito ad una classe politica che non riesce a<br />
svolgere in modo appropriato <strong>il</strong> suo ruolo al servizio del bene<br />
comune.<br />
Quello che maggiormente ci piace rimarcare di questo importante<br />
evento per la Calabria è la sua grande valenza sociale,<br />
soprattutto quando <strong>il</strong> Presidente, visitando la Piccola<br />
Opera Papa Giovanni di Reggio Calabria afferma che “…in<br />
Calabria servono anche iniziative di alto valore sociale”. Il<br />
Presidente, da padre e da nonno premuroso di tutti gli Italiani,<br />
ha letto in modo appropriato i veri disagi della Calabria,<br />
dove sono colpevolmente assenti le risposte ai bisogni di salute<br />
e le politiche sociali non intese come elargizioni caritatevoli<br />
ma come fattori strutturali per la eliminazione definitiva<br />
del gap tra Nord e Sud dell’Italia.<br />
Nei giorni scorsi noi della <strong>Fnp</strong> Calabria abbiamo salutato<br />
positivamente le dichiarazioni di impegno di fine anno da<br />
parte del Presidente della Regione On. Loiero, <strong>il</strong> quale affermava<br />
tra l’altro che <strong>il</strong> 2009 sarebbe stato principalmente<br />
“l’anno del programma sociale della Regione Calabria”.<br />
Nel messaggio abbiamo colto due aspetti: uno positivo per<br />
l’impegno assunto, uno negativo circa l’ammissione implicita<br />
che fino ad ora non è stato fatto nulla in questa direzione.<br />
Allora ci viene spontaneo ribadire al Presidente Loiero la richiesta<br />
di coerenza e consequenzialità, non fosse per altro<br />
che per corrispondere in modo serio alle sollecitazioni ed ai<br />
richiami del Presidente della Repubblica.<br />
L’on. Loiero ha detto anche che “…Il Presidente della Repubblica<br />
conosce bene la nostra realtà più di quanto si possa<br />
immaginare…”. Ci chiediamo e chiediamo all’on. Loiero<br />
se anche la classe politica regionale abbia altrettanta consapevolezza<br />
dei drammi che i calabresi vivono da anni sulla<br />
loro pelle, primi fra tutti quelli derivanti dalla mancanza di<br />
politiche serie e coerenti nell’offerta di servizi sanitari e sociali<br />
all’altezza dei tempi.<br />
Il nostro auspicio, come attori sociali da sempre impegnati a<br />
fianco dei più deboli, è che dalla solennità degli impegni e<br />
dalle sferzate del Presidente della Repubblica, la Regione<br />
Calabria sappia trarre le debite conseguenze, evitando che<br />
venga sv<strong>il</strong>ita la forte valenza istituzionale e l’attenzione del<br />
Presidente della Repubblica nei confronti della Calabria o,<br />
quel che è peggio, che si continui da parte della nostra classe<br />
dirigente a “vivere alla giornata”.<br />
(*) Segr. gen. <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> Calabria<br />
Calabria XI<br />
Calabria<br />
Illustrissimo Signor Presidente,<br />
nell’intervista r<strong>il</strong>asciata all’Ansa a fine<br />
anno 2008, Lei ha dichiarato, tra l’altro,<br />
che “<strong>il</strong> 2009 sarà soprattutto l’anno in<br />
cui prenderà vita l’attuazione del programma<br />
sociale del governo regionale…<br />
sarà avviato un piano contro la povertà,<br />
di sostegno alle famiglie bisognose,<br />
a tutte le fasce deboli della società,<br />
alle donne in difficoltà con un programma<br />
a loro dedicato, ai giovani ed agli<br />
anziani, con un intervento molto più<br />
corposo della social card del governo<br />
per gli anziani”.<br />
La solennità dell’impegno che emerge<br />
dalle Sue parole è per noi della <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong><br />
musica melodiosa, dalle cui note traspare<br />
la volontà della Regione Calabria,<br />
espressa dalla massima rappresentanza,<br />
di mettere in atto, finalmente, politiche<br />
sociali adeguate per le fasce deboli della<br />
popolazione e, tra queste, anche quella<br />
degli anziani. C’è nella Sua dichiarazione<br />
anche una implicita ammissione che<br />
finora si è fatto molto poco in direzione<br />
delle fasce deboli della popolazione calabrese,<br />
ecco perché salutiamo con fiduciosa<br />
speranza le Sue affermazioni.<br />
Lei sa bene, Signor Presidente, quanto la<br />
<strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong> da sempre ed in modo ricorrente<br />
incalzino la Giunta ed <strong>il</strong> Consiglio<br />
Regionale affinché si legiferi in modo<br />
strutturale nel campo delle politiche sociali;<br />
è anche nota la nostra posizione di<br />
attori sociali che vogliono concertare e<br />
proporre in modo concreto, senza pretendere<br />
di fare i primi della classe, ma po-<br />
Crotone<br />
Disatteso <strong>il</strong><br />
Protocollo d’intesa<br />
tra Cg<strong>il</strong>-<strong>Cisl</strong>-U<strong>il</strong> e<br />
Autonomie Locali<br />
Si è svolta a Crotone la conferenza stampa<br />
indetta dai Sindacati dei Pensionati<br />
Spi-Cg<strong>il</strong>-<strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> U<strong>il</strong>p-U<strong>il</strong>, dal Terzo<br />
Settore e dalle Associazioni di Volontariato,<br />
per <strong>il</strong>lustrare l’Invito-Diffida all’Assessorato<br />
Regionale alle Politiche<br />
Sociali contro <strong>il</strong> Piano degli interventi<br />
dei Distretti socio-sanitari della Provincia<br />
di Crotone adottato senza <strong>il</strong> necessario<br />
percorso di concertazione ed in assenza<br />
di quel minimo coinvolgimento dei<br />
soggetti pubblici e privati presenti nel<br />
territorio.<br />
Tutto ciò contrasta con quanto stab<strong>il</strong>ito<br />
dalla Legge Regionale del 26/11/2003, n.<br />
23, attuativa della legge nazionale<br />
328/2000, nonché dal Protocollo d’Intesa<br />
tra Cg<strong>il</strong>-<strong>Cisl</strong>-U<strong>il</strong> e Anci siglato <strong>il</strong><br />
15/12/2007, che promuove e sostiene la<br />
concertazione negoziata nel territorio al<br />
fine di indicare orientamenti ed indirizzi,<br />
proposte e percorsi operativi sui temi del<br />
Welfare Locale, Mob<strong>il</strong>ità, Sicurezza, Politiche<br />
Fiscali e Tariffarie etc.<br />
La mancanza di qualunque attività di<br />
confronto, partecipazione e discussione<br />
tra i soggetti istituzionali e sociali presenti<br />
nel territorio provinciale rende <strong>il</strong><br />
Piano degli Interventi Socio-Sanitario di<br />
Crotone inefficace e privo non solo del<br />
consenso politico e sociale ma anche della<br />
necessaria coerenza rispetto ai bisogni,<br />
alle necessità, alle attese delle comunità<br />
e dei cittadini.<br />
Occorre al contrario aprire una fase intensa<br />
di concertazione nelle comunità per<br />
promuovere politiche ed interventi finalizzati<br />
ha rafforzare la rete dei servizi, migliorare<br />
l’integrazione, praticare la sussidarietà.<br />
In sintesi, l’Amministrazione Comunale<br />
di Crotone, capof<strong>il</strong>a del Distretto<br />
Socio Sanitario n. 4, ha disatteso ogni<br />
aspettativa di promozione e di partecipa-<br />
nendosi come strumento interlocutorio di<br />
servizio per la risoluzione di annosi problemi,<br />
quali quelli di una Sanità che sia<br />
in grado di dare risposte di salute efficienti<br />
ed efficaci, ma anche di interventi<br />
sociali che non siano relegati al rango di<br />
“azioni caritatevoli”.<br />
Condividiamo con Lei <strong>il</strong> giudizio negativo<br />
sulla “social card” del Governo nazionale,<br />
proprio perché ha <strong>il</strong> sapore dell’elemosina<br />
tanto decantata, ma priva di<br />
reale efficacia sulle povertà oggi più che<br />
mai accentuate dalla crisi in atto.<br />
È a Lei nota, inoltre, la battaglia della <strong>Cisl</strong><br />
e della <strong>Fnp</strong> perché anche la Calabria abbia<br />
una sua legge a sostegno dei non-autosufficienti,<br />
così come esiste in quasi<br />
tutte le altre Regioni d’Italia, in modo<br />
che le assegnazioni del Fondo Sociale<br />
Europeo, quelle nazionali e le stesse risorse<br />
regionali finalizzate proprio alla<br />
non-autosufficienza siano impegnate in<br />
modo appropriato e non debbano invece<br />
essere ut<strong>il</strong>izzate solo per pagare le strutture<br />
accreditate o per elargizioni mediante<br />
bandi regionali annuali che non soddisfano<br />
la platea delle tante famiglie afflitte<br />
dalla presenza e dalla gestione dignitosa<br />
dei soggetti non-autosufficienti.<br />
Con estrema chiarezza confermiamo a<br />
Lei, così come abbiamo più volte fatto<br />
con <strong>il</strong> titolare del competente Assessorato<br />
e, quando ci è stato possib<strong>il</strong>e, con i componenti<br />
della 3^ Commissione, di essere<br />
fortemente critici e contrari alle azioni ed<br />
agli interventi tampone, come quelli che<br />
consentono a qualche comune di aderire<br />
Notizie dalla Calabria<br />
zione delle forze sociali e del Sindacato in<br />
modo particolare alla redazione del Piano<br />
degli interventi che impegnerà risorse pari<br />
e 1.243.069,76 ed in tal senso ha chiesto<br />
che lo stesso venga revocato per favorire<br />
la consultazione e la concertazione con le<br />
forze sociali e con tutte le Organizzazioni<br />
presenti sul territorio, così come previsto<br />
dalla L.R. 23/2003. (F. Russo)<br />
Crotone<br />
Nuovi itinerari di<br />
speranza contro la<br />
‘ndrangheta<br />
La Federazione dei Pensionati <strong>Cisl</strong> di Crotone<br />
parteciperà alla Manifestazione definita<br />
“Dall’alleanza al progetto”. La manifestazione<br />
che è giunta alla sua seconda<br />
edizione, rappresenta l’espressione dell’Alleanza<br />
con la Locride e con la Calabria,<br />
contro la ‘ndrangheta e le massonerie<br />
deviate. L’importante appuntamento sarà<br />
l’occasione per riflettere sul quadro delle<br />
iniziative svolte, l’impegno sulla programmazione<br />
delle future attività, <strong>il</strong> necessario<br />
rafforzamento delle alleanze sociali sia in<br />
Calabria che nel resto d’Italia.<br />
Per la Regione Calabria e, quest’anno in<br />
particolare, per la città di Crotone, rappresenta<br />
un grande evento per esprimere<br />
un Progetto condiviso tra cittadinanza<br />
attiva, responsab<strong>il</strong>ità sociale e collettiva,<br />
i frutti della cooperazione, la non violenza,<br />
i nuovi itinerari di speranza.<br />
L’evento si inserisce in un percorso avviato<br />
l’anno precedente facendo seguito<br />
agli impegni assunti nel 2008 a Locri,<br />
giorno in cui migliaia di persone e centinaia<br />
di enti provenienti da tutta Italia<br />
hanno consolidato l’Alleanza sottoscritta.<br />
La Manifestazione Nazionale deve e<br />
vuole essere la voce di tutti, una voce<br />
che parte dal basso, dal vivere quotidiano,<br />
dalle storie degli uomini e delle donne<br />
del nostro tempo.<br />
Mettere in luce i sogni, le speranze, le<br />
aspettative e, soprattutto, lo starci dentro<br />
con dignità e giustizia, assumendo la<br />
Responsab<strong>il</strong>e regionale:<br />
Giuseppe Mercurio<br />
Hanno collaborato:<br />
F. Russo - Iginio Carvelli (coord.<br />
per la Calabria)<br />
“Signor Presidente, La prendiamo in parola!”<br />
ai bandi regionali per i pochi fondi messi<br />
a disposizione annualmente per l’assistenza<br />
domic<strong>il</strong>iare agli anziani, che alla<br />
fine soddisfano le esigenze di poche famiglie,<br />
restano limitate nel tempo e prive<br />
del carattere della universalità.<br />
Ecco perché, signor Presidente, La prendiamo<br />
in parola e continuiamo a rivendicare,<br />
come <strong>Cisl</strong> e come <strong>Fnp</strong> interventi<br />
sociali strutturali ed organici, capaci di<br />
dare risposte alle oltre 80.000 famiglie<br />
con non-autosufficienti. La famiglia, tra<br />
l’altro, non può continuare ad essere l’unico<br />
ammortizzatore sociale, tra l’altro<br />
ben considerato sul piano dei principi in<br />
una apposita legge regionale, che è ancora<br />
priva di finanziamento.<br />
Le vogliamo anche dire, signor Presidente,<br />
che da oltre due anni giace negli<br />
uffici del Consiglio Regionale una proposta<br />
di legge regionale per la non-autosufficienza,<br />
elaborata dalla <strong>Cisl</strong> e dalla<br />
<strong>Fnp</strong>, apprezzata da quanti, primo fra tutti<br />
<strong>il</strong> Presidente della 3^ Commissione<br />
Cons<strong>il</strong>iare, hanno avuto modo di intercettarla<br />
e leggerla.<br />
Siamo certi che la Sua sensib<strong>il</strong>ità e gli<br />
impegni solenni da Lei assunti siano finalmente<br />
risolutivi ed in modo organico<br />
e strutturale dei tanti bisogni sociali. Su<br />
questa strada ci troverà pronti e disponib<strong>il</strong>i<br />
a concorrere, attraverso una buona<br />
concertazione, affinché finalmente anche<br />
la Calabria possa entrare nel novero delle<br />
regioni virtuose per le politiche sociali.<br />
G. Mercurio<br />
cooperazione come<br />
st<strong>il</strong>e di vita e nuova<br />
cultura al Sud.<br />
Il programma prevede<br />
oltre alla Veglia Ecumenica<br />
presso <strong>il</strong> Duomo dell’Arcidiocesi di<br />
Crotone-Santa Severina anche un raduno<br />
nel piazzale antistante la sede Inps per un<br />
corteo che raggiungerà Piazza della Resistenza<br />
nella quale ci saranno le comunicazioni<br />
dei rappresentanti dell’Alleanza.<br />
La giornata terminerà con alcuni concerti<br />
che conferiranno un aspetto festoso e accogliente<br />
ai partecipanti. (F. Russo)<br />
Lamezia Terme<br />
Inaugurata la<br />
nuova lega <strong>Fnp</strong><br />
È stata inaugurata la nuova Sede della<br />
<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Lamezia Terme nel territorio<br />
di Nicastro, intitolata ad “Adolfo Cembalo”.<br />
All’evento hanno partecipato oltre<br />
che <strong>il</strong> Segretario Generale della <strong>Fnp</strong> Provinciale<br />
Antonio Maio anche <strong>il</strong> Segretario<br />
Generale della <strong>Fnp</strong>-Calabria Giuseppe<br />
Mercurio, <strong>il</strong> Segretario Generale della<br />
Ust <strong>Cisl</strong> Mimmo Cubello con la Segreteria,<br />
la Coordinatrice Regionale Donne<br />
S<strong>il</strong>vana Sacco, <strong>il</strong> Presidente dell’Anteas<br />
Regionale Domenico Sacco nonché un<br />
folto gruppo di iscritti tutti accomunati<br />
da immutab<strong>il</strong>e affetto nei confronti del<br />
mai dimenticato Adolfo Cembalo già Segretario<br />
Generale della <strong>Fnp</strong> del Comprensorio<br />
di Lamezia.<br />
>> segue a pagina XII
Lamezia Terme<br />
Inaugurata<br />
la nuova lega <strong>Fnp</strong><br />
>> segue da pagina XI<br />
Nell’occasione hanno preso la parola<br />
Maio, <strong>il</strong> quale, dopo aver sottolineato<br />
l’importanza che riveste<br />
soprattutto, oggi, l’apertura di una<br />
nuova sede si è soffermato anche<br />
sul valore del decentramento sindacale<br />
e sull’importanza del radicamento<br />
delle strutture sindacali nel<br />
territorio, indispensab<strong>il</strong>e per venire<br />
incontro alle sempre più pressanti<br />
esigenze dei pensionati. La <strong>Fnp</strong>, ha<br />
continuato Maio, è presente fin dal<br />
1973 nella realtà lametina con un<br />
ruolo ed una azione sindacale importante<br />
per difendere i diritti, per<br />
conquistare migliori condizioni di<br />
vita, per proporre interventi per lo<br />
sv<strong>il</strong>uppo, per rivendicare servizi<br />
sociali efficienti, per dare risposte<br />
ai bisogni dei pensionati. È necessario,<br />
quindi, costruire a Lamezia<br />
una Lega <strong>Fnp</strong> forte, autorevole, capace<br />
di sv<strong>il</strong>uppare vertenzialità ed<br />
assicurare servizi ai nostri soci, in<br />
grado di continuare a svolgere con<br />
maggiore protagonismo compiti e<br />
funzioni di rappresentanza sociale,<br />
per meglio interpretare i bisogni<br />
dei pensionati e di confrontarsi con<br />
le istituzioni, Comune e Asl. Maio,<br />
inoltre, ha ricordato con particolare<br />
affetto la meritoria opera svolta da<br />
Adolfo Cembalo non solo per <strong>il</strong><br />
sindacato ma soprattutto per tutta la<br />
popolazione di Nocera Terinese e<br />
del Comprensorio, dove egli ha<br />
prevalentemente svolto la sua attività<br />
sindacale. Cembalo è stato un<br />
quadro sindacale che sentiva forte<br />
<strong>il</strong> valore della m<strong>il</strong>itanza e dell’appartenenza,<br />
l’amore per <strong>il</strong> lavoro<br />
sindacale ed <strong>il</strong> desiderio di porsi in<br />
maniera disinteressata al servizio<br />
degli anziani e delle fasce deboli<br />
delle nostre Comunità. Dello stesso<br />
tenore sono stati gli interventi del<br />
Segretario Regionale Mercurio, che<br />
ha ricordato, come <strong>il</strong> sindacato, pur<br />
tra le sue esigenze di ammodernamento,<br />
pur nella parzialità della sua<br />
rappresentanza, è una risorsa importante<br />
di questo Paese e della Calabria,<br />
un Paese che ha bisogno di<br />
guardare “oltre al conflitto politico”<br />
e ritrovare le ragioni profonde<br />
di una coesione sociale che ci permetta<br />
di superare le difficoltà attuali,<br />
r<strong>il</strong>anciare lo sv<strong>il</strong>uppo, fare fronte<br />
alle tante nuove ed emergenti situazioni<br />
di disagio. Positivo ed importante<br />
<strong>il</strong> giudizio del Segretario Generale<br />
della <strong>Cisl</strong> di Catanzaro<br />
Mimmo Cubello rispetto all’iniziativa<br />
di apertura della Sede <strong>Fnp</strong> che<br />
si inserisce in un contesto politico<br />
ed organizzativo della intera Organizzazione<br />
finalizzato a migliorare<br />
la presenza nel territorio per esaltare<br />
le politiche di concertazione e<br />
contrattazione e sv<strong>il</strong>uppare la rete<br />
dei servizi verso i nostri associati.<br />
Particolarmente emozionante, inoltre,<br />
è stato l’intervento della Sig.ra<br />
Cembalo Loredana, figlia di Adolfo<br />
e collaboratrice da molti anni della<br />
<strong>Fnp</strong> Regionale che ha partecipato<br />
all’inaugurazione accompagnata da<br />
tutti i fam<strong>il</strong>iari. Loredana ha tracciato<br />
un breve ma intenso prof<strong>il</strong>o<br />
del padre, spentosi nel 1998, ha ricordato<br />
i lunghi anni spesi nella<br />
lotta sindacale accanto a molti dei<br />
presenti alla cerimonia e l’onestà e<br />
la lealtà di un grande uomo che,<br />
pur con i difetti tipici delle personalità<br />
forti ed esuberanti, è stato e<br />
potrà essere da guida ed insegnamento<br />
per tutte le nuove generazioni<br />
di sindacalisti. Ha sottolineato<br />
come <strong>il</strong> suo impegno nella famiglia<br />
e nel sindacato, la sua partecipazione<br />
e la sua dedizione per entrambi<br />
hanno fatto di lui una persona veramente<br />
singolare ma di grande<br />
um<strong>il</strong>tà che ha saputo insegnare e<br />
imparare dalla sua famiglia, che<br />
con <strong>il</strong> suo esempio li ha resi persone<br />
migliori.<br />
La cerimonia ha, inoltre, visto la<br />
straordinaria presenza del parroco<br />
Don Natale Colafati che oltre alla<br />
benedizione dei locali ha conferito<br />
a tutti i presenti un saluto e un augurio<br />
affettuoso invocando per tutti<br />
la protezione di Dio.<br />
Calabria XII<br />
Reggio Calabria<br />
“Anche per gli anziani una vita dignitosa”<br />
Questo lo slogan che da <strong>il</strong> via alla stagione congressuale<br />
Presenti <strong>il</strong> Segretario Generale Nazionale Antonio<br />
Uda, <strong>il</strong> Segretario Generale della <strong>Fnp</strong> Calabria<br />
Giuseppe Mercurio, <strong>il</strong> Segretario Generale della <strong>Cisl</strong><br />
Calabria Luigi Sbarra, <strong>il</strong> Segretario Generale della<br />
<strong>Cisl</strong> di Reggio Calabria Cosimo Piscioneri, 110<br />
delegati, le delegazioni di Spi-Cg<strong>il</strong>, U<strong>il</strong>-U<strong>il</strong>p guidate<br />
dai Segretari Generali Demetrio Marra e Mario<br />
Zavettieri ed altri numerosi invitati. La stagione<br />
congressuale, che si concluderà con <strong>il</strong> congresso<br />
Nazionale <strong>il</strong> 28/30 Apr<strong>il</strong>e, coincide con una<br />
congiuntura diffic<strong>il</strong>e e drammatica.<br />
La Relazione della Segreteria, <strong>il</strong>lustrata dal Segretario<br />
Generale Antonio Mammì, si è inserita in un<br />
momento cruciale sullo scenario mondiale, segnato<br />
da una pesantissima crisi economica ma soprattutto<br />
da una carenza di modelli ideali che consentano di<br />
progettare un “nuovo sostenib<strong>il</strong>e”:<br />
Il sindacato – tutto <strong>il</strong> sindacato e <strong>il</strong> sindacato dei<br />
pensionati in particolare, che, è stato definito<br />
“più sindacato degli altri”, proprio per la specificità<br />
dei soggetti di cui si occupa, i più deboli fra i<br />
deboli, la cui tutela necessita di una pluralità e<br />
ampiezza di strumenti – è chiamato a una diffic<strong>il</strong>issima<br />
sfida perché è chiamato a dare, col suo<br />
costitutivo pragmatismo, una risposta di alto prof<strong>il</strong>o<br />
a problemi quali la crisi della democrazia, la<br />
crisi dello stesso linguaggio politico, la crisi economica<br />
globale oltre a problemi concreti, come:<br />
l’assistenza sanitaria, la rivalutazione delle pensioni,<br />
<strong>il</strong> sostegno alle famiglie, la condizione dei<br />
non-autosufficienti ed anche <strong>il</strong> problema più<br />
squisitamente psicologico ed emotivo – ma non<br />
per questo di minor portata e importanza.<br />
La relazione ha toccato ulteriori questioni calde,<br />
che riguardano le fasce economicamente deboli,<br />
l’accesso alle opportunità, le inique tasse locali, <strong>il</strong><br />
carovita, i prezzi fuori controllo, questioni che incidono<br />
negativamente sul potere d’acquisto delle<br />
pensioni e che fanno crescere le nuove povertà infatti<br />
la platea dei pensionati è in crescente difficoltà<br />
considerato che <strong>il</strong> 27% di essi percepisce sotto i 500<br />
euro e <strong>il</strong> 34% sotto 1.000 euro.<br />
Ha ancora affermato che <strong>il</strong> procrastinarsi dell’aspettativa<br />
di vita, ha trovato culturalmente impreparata<br />
la società che continua a vedere negli anziani<br />
un peso e per questo occorre rivendicare<br />
nuovi strumenti per avere più spazi in una società<br />
complessa come l’attuale. La relazione ha affrontato<br />
problemi organizzativi, formativi, di rapporti<br />
unitari con Spi e U<strong>il</strong>p.<br />
Evidenzia l’assenza di protagonismo dei soggetti<br />
della politica sociale ed afferma la centralità del territorio<br />
per costruire un movimento culturale per<br />
realizzare una totale vertenzialità con le istituzioni<br />
finalizzate ad a cambiare un welfare caritatevole,<br />
che offre singoli sostegni (es. social card), ad un<br />
welfare dove ci siano interventi strutturali di sostegno<br />
al reddito fam<strong>il</strong>iare, di contrasto alla povertà e<br />
coerenti con la situazione sociale del paese.<br />
Rivendica un ruolo creativo del gruppo dirigente,<br />
un ruolo speso con generosità che non deriva solo<br />
da sensib<strong>il</strong>ità sindacale ma da analisi scientifica,<br />
sociologica, medico-sanitaria, culturale, dall’uso<br />
fam<strong>il</strong>iare delle tecnologie informatiche e tecnologiche,<br />
detto ruolo è stato e sarà ut<strong>il</strong>izzato per portare<br />
avanti le istanze della base associativa. La relazione<br />
interpreta <strong>il</strong> grido di allarme dei propri associati<br />
che vedono nel Federalismo un evento che<br />
spaccherebbe <strong>il</strong> paese e lo posizionerebbe su due<br />
fronti contrapposti: <strong>il</strong> Nord al mezzogiorno. Non<br />
convincono i correttivi propagandati a sostegno<br />
del federalismo con cui gli originali oppositori del<br />
progetto, di diversa appartenenza geografica e<br />
partitica, vanno via, via convertendosi. La sua approvazione<br />
abbatterebbe <strong>il</strong> principio dell’eguaglianza,<br />
della solidarietà, della sussidiarietà, delle<br />
pari opportunità che sono a fondamento della<br />
Carta Costituzionale. Il dibattito che ne è seguito,<br />
oltre a registrare unanime consenso per <strong>il</strong> gruppo<br />
dirigente ha offerto spunti interessanti.<br />
Giuseppe Mercurio, segretario generale della <strong>Fnp</strong><br />
Calabria, ha affermato che la tutela delle fasce più<br />
deboli rappresenta la priorità assoluta per la riconversione<br />
del sistema di welfare attraverso una politica<br />
di investimenti consistenti delle istituzioni per<br />
promuovere in concreto i diritti di cittadinanza Fondamentale<br />
una seria programmazione regionale.<br />
Luigi Sbarra, Segretario generale della <strong>Cisl</strong> Calabria,<br />
con la solita passione in difesa degli ultimi, ha<br />
affermato che di fronte a 15 m<strong>il</strong>ioni di poveri, che<br />
non appaiono in alcuna statistica e concentrati in<br />
massima parte nel Mezzogiorno, si assiste alla vergognosa<br />
caduta di attenzione che si registra da anni<br />
sul tema del mezzogiorno e la condizione della Calabria<br />
ne è vittima; la vicenda meridionale, afferma<br />
inoltre, è sparita dall’agenda politica, vi è una rimozione<br />
collettiva, visioni stereotipate, pretestuosi alibi<br />
per non far niente. Si è soffermato sul federalismo<br />
fiscale che dal punto di vista del Sud determina,<br />
nella formulazione della Lega, ingiustizie e iniquità<br />
per le aree deboli. L’impegno della <strong>Cisl</strong>, tra<br />
gli altri, è <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio della centralità della famiglia,<br />
ben sapendo che quelle a rischio hanno al loro interno<br />
anziani, persone non-autosufficienti, minori e<br />
situazioni di povertà. Se la politica c’è inizi ad allestire<br />
tavoli di concertazione, come chiesto dalla <strong>Cisl</strong>,<br />
per definire iniziative per fronteggiare la crisi,<br />
indicare le risorse per attuare la legge sulla famiglia,<br />
ma soprattutto approvare <strong>il</strong> disegno di legge<br />
sulla non-autosufficienza.<br />
Antonio Uda, segretario Generale della <strong>Fnp</strong> Nazionale,<br />
nel trarre le conclusioni di questa giornata<br />
congressuale ha espresso compiacimento per <strong>il</strong> clima<br />
di grande consenso, interesse e attenzione per <strong>il</strong><br />
valore sociale dell’impegno della <strong>Fnp</strong> di Reggio<br />
Calabria. Ha ricordato che le pensioni sono ben lungi<br />
dal garantire una vita dignitosa a molti anziani. Il<br />
futuro non è roseo, ha affermato, le proiezioni indicano<br />
un aumento di povertà per le persone anziane.<br />
Il messaggio di Uda è chiaro: occorre cambiare <strong>il</strong><br />
nostro Welfare riformando la spesa sociale in favore<br />
dei più deboli e i risparmi sulla sanità, una volta<br />
recuperati devono andare comunque alla sanità<br />
pubblica, per potere garantire, nel territorio, la qualità<br />
dei servizi per le persone non-autosufficienti e<br />
per gli anziani. Antonio Uda ha affermato che i<br />
provvedimenti presi dal governo, per le ferite sociali<br />
ed economiche che affliggono m<strong>il</strong>ioni di persone,<br />
sono inversamente proporzionali alle richieste<br />
avanzate dalla <strong>Fnp</strong>. In cima alla lista:rivalutazioni<br />
delle pensioni e la non-autosufficienza. Argomenti,<br />
ha avvertito, che saranno <strong>il</strong> perno della discussione<br />
in tutte le fasi congressuali. Con convinta passione<br />
etica, in difesa degli anziani, nel concludere ha affermato<br />
che bisogna costruire la giusta attenzione al<br />
valore sociale, partendo dalla presente fase di crisi<br />
globale, sarà <strong>il</strong> solco in cui collocare la funzione, la<br />
forza e la capacità di iniziativa della <strong>Fnp</strong> cominciando<br />
dalla opportunità connessa con <strong>il</strong> percorso<br />
congressuale.<br />
Al termine dei lavori <strong>il</strong> Consiglio Generale espresso<br />
dal Congresso, ha riconfermato la fiducia alla segreteria<br />
uscente con l’elezione a Segretario Generale<br />
di Antonio Mammì e della Segreteria in Rosalba<br />
Mallamo e Domenico Scriva.<br />
Congresso Territoriale<br />
<strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> Catanzaro<br />
Si è svolto a Lamezia Terme <strong>il</strong> V Congresso Territoriale<br />
della Federazione Pensionati <strong>Cisl</strong> di Catanzaro.<br />
Settanta i delegati presenti in rappresentanza<br />
degli iscritti di tutta la provincia. Il segretario generale<br />
della <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> di Catanzaro. Hanno preso<br />
parte ai lavori dell’assemblea <strong>il</strong> segretario nazionale<br />
<strong>Fnp</strong> Girolamo Minardi, <strong>il</strong> segretario regionale<br />
<strong>Fnp</strong> Giuseppe Mercurio, <strong>il</strong> segretario generale della<br />
<strong>Cisl</strong> Calabria Luigi Sbarra, <strong>il</strong> segretario generale<br />
della <strong>Cisl</strong> di Catanzaro, Domenico Cubello.<br />
In apertura dei lavori, nella sua relazione <strong>il</strong> segretario<br />
generale della <strong>Fnp</strong> di Catanzaro, Antonio<br />
Fernando Maio ha <strong>il</strong>lustrato i tre punti della piattaforma<br />
rivendicativa della federazione: recupero<br />
del potere d’acquisto delle pensioni, fondo per la<br />
non-autosufficienza, adeguamento del paniere<br />
Istat “a misura di pensionato”.<br />
“La nostra proposta è chiara – ha detto Maio nel<br />
suo intervento – tutti i risparmi ottenuti dal Governo<br />
e tutti gli introiti che derivano dalla lotta all’evasione<br />
fiscale devono essere destinati a chi ha bisogno,<br />
alla rivalutazione del potere di acquisto di<br />
tutte le pensioni e, in particolare, ai non-autosufficienti<br />
e per potenziare i servizi socio-assistenziali<br />
sul territorio che devono avere standard qualitativi<br />
omogenei su tutto <strong>il</strong> territorio nazionale. Il motto<br />
di questo congresso “Anche per gli anziani una vita<br />
dignitosa” è la diretta conseguenza del motto<br />
dell’Assemblea Organizzativa di due anni fa “Mob<strong>il</strong>itarsi<br />
al servizio degli ultimi e dei più deboli”.<br />
In questi due motti è racchiusa in sintesi tutta l’attività<br />
politica della nostra Federazione. Ad essi ci<br />
siamo ispirati costantemente nella nostra azione<br />
quotidiana. Siamo fermamente convinti - ha proseguito<br />
<strong>il</strong> segretario generale della <strong>Fnp</strong> - che le lotte<br />
che da circa quattro anni abbiamo condotto, con<br />
tutti i Governi, hanno fatto definitivamente chiarezza<br />
nel panorama politico-sindacale italiano.<br />
L’autonomia della Federazione è ormai un fatto<br />
acclarato ed è entrato nella coscienza, non solo dei<br />
dirigenti, ma direi quasi di tutti i nostri iscritti”.<br />
Il Congresso della <strong>Fnp</strong> di Catanzaro ha riaffermato<br />
che gli anziani sono una risorsa economica e<br />
sociale indispensab<strong>il</strong>e per lo sv<strong>il</strong>uppo armonico<br />
della società, per un corretto rapporto intergenerazionale,<br />
per ampliare le forme di volontariato solidaristico,<br />
auspicando l’affermarsi di una più efficace<br />
politica di tutela e sostegno alle famiglie, in<br />
particolare di quelle economicamente più deboli,<br />
di quelle monoreddito; un contenimento dei prezzi<br />
e delle tariffe in linea con l’indice di inflazione<br />
programmata; un ampliamento delle deduzioni fiscali<br />
sulle spese assistenziali ed oneri sanitari per<br />
le famiglie con persone non-autosufficienti ricoverati<br />
in istituti di cura o assistiti a domic<strong>il</strong>io.<br />
I lavori del Congresso, dopo un ampio ed appassionato<br />
dibattito, si sono conclusi con l’elezione<br />
del consiglio direttivo della Federazione e della<br />
segreteria. Confermato <strong>il</strong> segretario generale<br />
uscente. Antonio Fernando Maio che sarà affiancato<br />
da Pasquale Gigliotti e Saveria Marullo.<br />
Francesco Russo<br />
riconfermato<br />
segretario generale<br />
<strong>Fnp</strong> Crotone<br />
L’ottavo Congresso Provinciale della <strong>Fnp</strong> di Crotone,<br />
tenutosi nei locali dell’Hotel Costa Tiziana<br />
ha confermato Francesco Russo Segretario Generale,<br />
mentre la Segreteria viene completata con<br />
Maria Bas<strong>il</strong>e e Fortunato Gent<strong>il</strong>e.<br />
Nell’avviare i lavori congressuali, Russo ha esplicitato<br />
con puntualità e rigore le problematiche della<br />
categoria, lo status della organizzazione nel territorio<br />
ed <strong>il</strong> da farsi per produrre risposte concrete in favore<br />
dei pensionati, oltre all’importanza del ruolo<br />
che compete al Sindacato dopo <strong>il</strong> passaggio delle<br />
competenze al II livello territoriale di contrattazione.<br />
Una disamine precisa, obiettiva e ricca di elementi<br />
che raffigurano <strong>il</strong> quadro reale della situazione<br />
politico-sindacale che si registra nel paese con<br />
particolare riguardo alla costituzione di un nuovo<br />
Welfare-state che recepisca le difficoltà dei pensionati<br />
e degli anziani del paese, superi le disuguaglianze<br />
presenti nella società italiana e stab<strong>il</strong>isca<br />
certezza di diritti per tutti i cittadini. La stagione<br />
che sta attraversando <strong>il</strong> Sindacato Confederale, nel<br />
paese, è abbastanza diffic<strong>il</strong>e e complessa per l’autoisolamento<br />
della Cg<strong>il</strong> che fa venire meno l’unità<br />
d’azione proprio nei momenti in cui necessiterebbe<br />
essere uniti di fronte alla crisi economica che vive <strong>il</strong><br />
paese ed <strong>il</strong> mondo per la recessione in atto nella<br />
economia. Russo, nel condannare tale atteggiamento,<br />
ha sostenuto la validità delle iniziative <strong>Cisl</strong> dinalizzate<br />
a chiudere accordi possib<strong>il</strong>i che rafforzano e<br />
sostengono i salari e le pensioni ad evitare ulteriori<br />
peggioramenti delle condizioni economiche dei lavoratori,<br />
dei pensionati e di quelle famiglie che non<br />
riescono ad arrivare a fine mese.<br />
Il dibattito è stato partecipato, attento e sv<strong>il</strong>uppato<br />
a tutto raggio sia sul versante politico quanto<br />
sulla strategia che la categoria dovrà seguire per<br />
risolvere i suoi problemi attraverso quelle riforme<br />
necessarie ad aumentare le tutele dei lavoratori<br />
in pensione del paese.<br />
Il Congresso, presieduto da Giuseppe Mercurio -<br />
Segretario Generale della <strong>Fnp</strong> Calabria - è stato<br />
concluso da Mariuccia Diquattro della Segreteria<br />
Nazionale che, dopo aver preso atto dei contenuti<br />
della relazione introduttiva di Russo e degli interventi<br />
dei delegati, si è congratulato per <strong>il</strong> lavoro<br />
svolto dalla Federazione di Crotone che segna<br />
una crescita di adesioni costante nel tempo e dell’impegno<br />
corale manifestatole dal Congresso<br />
per i risultati ottenuti dal territorio.<br />
Inoltre ha precisato <strong>il</strong> percorso tracciato dalla Segreteria<br />
Generale per aggredire i problemi dei<br />
pensionati italiani ed ha invocato una maggiore<br />
consapevolezza della categoria in merito alle sfide<br />
che attendono <strong>il</strong> sindacato italiano e la <strong>Fnp</strong> in<br />
particolare nel prossimo futuro, evidenziando<br />
difficoltà, carenze e contraddizioni presenti nella<br />
politica del Governo in carica.<br />
Ai lavori del Congresso ha presenziato <strong>il</strong> Segretario<br />
Generale della Ust, Pino De Tursi, che si è<br />
congratulato con la dirigenza locale della <strong>Fnp</strong> per<br />
<strong>il</strong> lavoro svolto e per la riuscita del Congresso<br />
che ha avuto <strong>il</strong> merito di una analisi puntuale e<br />
precisa dei problemi della categoria e del Territorio.<br />
Terminato <strong>il</strong> dibattito, <strong>il</strong> Congresso ha proceduto<br />
ad espletare gli adempimenti statutari previsti<br />
eleggendo <strong>il</strong> Consiglio Direttivo Territoriale,<br />
l’esecutivo Provinciale, <strong>il</strong> Collegio dei Sindaci<br />
ed i delegati per <strong>il</strong> Congresso Regionale <strong>Fnp</strong> e<br />
quelli del congresso Ust della <strong>Cisl</strong> Crotonese.<br />
Gaetano Comito<br />
riconfermato<br />
segretario generale<br />
<strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> Vibo Valentia<br />
Il neo Segretario Comito esprime soddisfazione<br />
dopo la riconferma a segretario generale della <strong>Fnp</strong><br />
di Vibo Valentia, ringrazia tutti i Componenti del<br />
Consiglio generale ed ovviamente tutti gli iscritti<br />
alla <strong>Fnp</strong>. Ribadisce subito che l’impegno profuso<br />
fino a questo momento va continuato con più intensità<br />
e ritiene che, unitamente ai colleghi di Segreteria<br />
Ivana Caterina Vazzana e Giuseppe Salvatore<br />
Faragò, opereranno per <strong>il</strong> raggiungimento degli<br />
obiettivi prefissati ed ampiamente indicati nella<br />
relazione svolta durante i lavori congressuali appena<br />
conclusi. Esprime ancora soddisfazione per la<br />
serenità con la quale i lavori congressuali si sono<br />
svolti, pur non mancando <strong>il</strong> dialogo ed <strong>il</strong> confronto<br />
tra i tanti delegati, che numerosi sono intervenuti<br />
sui temi della relazione morale e programmatica.<br />
Conferma, come già detto in relazione, <strong>il</strong> ruolo<br />
fondamentale delle Leghe quali sedi primarie di<br />
aggregazione dei pensionati e strumenti essenziali<br />
per l’ampliamento dell’iniziativa della <strong>Fnp</strong> di Vibo<br />
sul territorio, nonché <strong>il</strong> ruolo importante della formazione<br />
dei dirigenti a tutti i livelli, l’ut<strong>il</strong>izzo dell’informatizzazione<br />
in rete e la competenza specifica<br />
nella vertenzialità.
Pensionati<br />
marzo 2009<br />
Em<strong>il</strong>ia Romagna<br />
Em<strong>il</strong>ia Romagna<br />
Marche<br />
Un’occasione da non perdere per dire basta!<br />
di FRANCO ANDRINI (*)<br />
La tornata congressuale<br />
si sta puntualmente<br />
svolgendo in tutta la regione,<br />
anzi nei territori si sta<br />
già concludendo e, in attesa<br />
delle sintesi politiche che i<br />
vari livelli produrranno, si<br />
può comunque tentare un<br />
primo b<strong>il</strong>ancio rispetto alla<br />
prima fase.<br />
Una prima fase che è sempre<br />
quella più delicata, dal<br />
momento che riguarda <strong>il</strong><br />
coinvolgimento diretto degli<br />
associati per la definizione<br />
del nuovo rapporto<br />
fiduciario tra rappresentati<br />
e rappresentanti per i prossimi<br />
quattro anni.<br />
Certo, è un passaggio come<br />
sempre caratterizzato da<br />
molta ritualità, ma anche<br />
da una forte tensione perché<br />
si passa in rassegna la<br />
sintesi di quanto è stato fatto<br />
ma, ancor di più, si mettono<br />
le basi per <strong>il</strong> futuro,<br />
cogliendo le nuove istanze<br />
cha salgono dal basso per<br />
trasformarle in progetto politico-sindacale.<br />
Sotto questo prof<strong>il</strong>o, per la<br />
verità, molto del tradizionale<br />
significato del congresso<br />
si è andato affievolendo,<br />
in quanto <strong>il</strong> cambiamento<br />
del quadro di riferimento,<br />
in cui ci troviamo<br />
quotidianamente ad opera-<br />
re, avviene ad una velocità<br />
tale che gli adeguamenti di<br />
rotta da parte del sindacato<br />
devono essere continui e<br />
tempestivi e non sempre<br />
c’è <strong>il</strong> tempo materiale per<br />
coinvolgere la cosiddetta<br />
base, come invece dovrebbe<br />
essere.<br />
Per questo c’è chi sostiene<br />
che i congressi andrebbero<br />
fatti ogni anno. Naturalmente<br />
si tratta di una provocazione<br />
con qualche f<strong>il</strong>amento<br />
di verità, nel senso<br />
che si avverte spesso la necessità<br />
di rapportarci meglio<br />
e con maggior frequenza<br />
con gli associati.<br />
Il congresso rimane comunque<br />
<strong>il</strong> momento culminante<br />
della vita dell’organizzazione<br />
ed ha mantenuto intatto<br />
nel tempo tutto <strong>il</strong> suo fascino,<br />
nonostante i macchinosi<br />
rituali, i dibattiti interminab<strong>il</strong>i,<br />
le elezioni a volte<br />
scontate. Il momento in cui<br />
la frenetica attività quotidiana<br />
della dirigenza si ferma<br />
un attimo e ci si interroga<br />
sulla strada percorsa e su<br />
quella che ci attende.<br />
Ma di questo iter che ci<br />
porterà fino al congresso<br />
nazionale, uno dei momenti<br />
più qualificanti resta comunque<br />
quello dei congressi<br />
di lega, cioè della prima<br />
La <strong>Cisl</strong> ti semplifica la vita<br />
La <strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong> dell’Em<strong>il</strong>ia Romagna, in collaborazione<br />
con UniSalute società specializzata<br />
in assistenza sanitaria, offrono gratuitamente<br />
in esclusiva a tutti i propri iscritti un ampio<br />
pacchetto di servizi di assistenza e di informazione<br />
telefonica, in grado di soddisfare le diverse<br />
esigenze di consultazione e informazione.<br />
Gli operatori e i medici della centrale operativa<br />
telefonica sono sempre a disposizione<br />
per offrire risposte complete, affidab<strong>il</strong>i e personalizzate<br />
24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno.<br />
Potrai sempre contare su<br />
tante risposte affidab<strong>il</strong>i e immediate.<br />
Per saperne di più:<br />
chiama l’800-242466<br />
istanza sindacale della categoria<br />
dei pensionati, in<br />
quanto si è in presa diretta<br />
con i soci nell’ascolto dei<br />
loro giudizi, dei suggerimenti,<br />
delle richieste, degli<br />
incitamenti e delle critiche.<br />
È del tutto evidente come<br />
la partecipazione sia elemento<br />
determinante della<br />
riuscita di un congresso di<br />
lega, ed è <strong>il</strong> frutto dell’interesse<br />
suscitato attorno ai risultati<br />
conseguiti, siano essi<br />
positivi o negativi.<br />
Dai dati pervenuti risulta<br />
una partecipazione in aumento<br />
rispetto al passato (e<br />
ciò è incoraggiante) ma in<br />
termini assoluti siamo lontani<br />
da quella percentuale<br />
del 10% che ci eravamo<br />
posti come obiettivo.<br />
Questo significa che bisogna<br />
lavorare più in profondità<br />
sul territorio per migliorare<br />
<strong>il</strong> contatto con la<br />
gente, significa anche che<br />
forse bisogna dare più sostanza<br />
alle nostre azioni rivendicative.<br />
Non è un problema nuovo<br />
per i pensionati (né per le<br />
altre categorie) ma diventerà<br />
in futuro una condizione<br />
imprescindib<strong>il</strong>e, tenuto<br />
conto, da un lato, del progressivo<br />
decentramento in<br />
periferia delle decisioni riguardanti<br />
le tutele sociali<br />
(assistenza, sanità, qualità<br />
della vita, ecc.) e, d’altro lato,<br />
di ipotesi, tutt’altro che<br />
fantasiose, di un possib<strong>il</strong>e<br />
attacco alla legittimità rappresentativa<br />
del sindacato.<br />
Ed è superfluo dire che i<br />
pensionati sono i più esposti,<br />
sia perché sono interessati<br />
più di altri alle politiche<br />
di welfare, sia perché<br />
sono i più numerosi, i più<br />
bisognosi e i portatori di<br />
www.fnp.cislem<strong>il</strong>iaromagna.it<br />
questioni enormi e complesse<br />
da affrontare. Di<br />
conseguenza i più scomodi.<br />
Noi non facciamo parte di<br />
una azienda da liquidare<br />
con un po’ di cassa integrazione<br />
o di mob<strong>il</strong>ità, siamo<br />
un pezzo di società in fallimento,<br />
questo sì, ma non<br />
possono rottamarci né delocalizzarci.<br />
Possono elargirci<br />
qualche manciata di<br />
carità, ma non possono<br />
pensare di esaurire così la<br />
questione dell’impoverimento<br />
e della emarginazione<br />
crescente di m<strong>il</strong>ioni di<br />
cittadini.<br />
In sostanza non è accettab<strong>il</strong>e<br />
oltre <strong>il</strong> principio secondo<br />
<strong>il</strong> quale quando ci sono le<br />
risorse bisogna essere avari<br />
con i pensionati perché<br />
bruciano la ricchezza del<br />
paese e quando non ci sono,<br />
come ora, non si dà<br />
niente perché non ce ne è<br />
per nessuno.<br />
Dovremo per forza dire basta<br />
a questo andazzo che si<br />
trascina da troppo tempo e<br />
che purtroppo vanifica in<br />
parte anche i risultati importanti<br />
faticosamente ottenuti<br />
a livello regionale e<br />
territoriale.<br />
Quale occasione migliore<br />
di un congresso per tentare<br />
un salto culturale, per far<br />
sentire la voce forte e chiara<br />
dei Pensionati <strong>Cisl</strong> che<br />
chiedono giustizia per sé e<br />
per tutti i soggetti deboli<br />
(giovani, disoccupati, precari,<br />
disab<strong>il</strong>i, immigrati)<br />
drammaticamente esposti<br />
alle “intemperie sociali” in<br />
un paese dove la parola<br />
equità sembra avere perso<br />
ogni significato !<br />
(*) Segr. gen. <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong><br />
Em<strong>il</strong>ia-Romagna<br />
I<br />
Responsab<strong>il</strong>i regionali:<br />
Franco Andrini<br />
Enrico Renzaglia<br />
Hanno collaborato a questo numeo:<br />
Roberto Bolelli - Dora Nassetti -<br />
Gino Vicentini - Vito Di Stasi<br />
(coord. per l’Em<strong>il</strong>ia Romagna) - Dan<strong>il</strong>a<br />
Giampieri - Ferdinando Ilari<br />
(coord. per le Marche)<br />
Bologna – Convegno della <strong>Cisl</strong> ER<br />
‘La sfida del federalismo fiscale solidale’<br />
Federalismo:<br />
Uda non nasconde la<br />
sua preoccupazione<br />
ono molto preoccu- “Spato. Non sarà un federalismo<br />
solidale perché<br />
le posizioni di partenza degli<br />
attori coinvolti nel progetto<br />
sono diseguali, anzi<br />
ci sarà un aggravio di prelievo<br />
fiscale soprattutto da<br />
parte delle Autonomie locali<br />
(Regioni, Province e<br />
Comuni)”.<br />
È quanto ha affermato Antonio<br />
Uda, segretario generale<br />
dei Pensionati <strong>Cisl</strong>,<br />
nel suo intervento al convegno<br />
‘La sfida del federalismo<br />
fiscale solidale’,<br />
organizzato a Bologna dalla<br />
<strong>Cisl</strong> dell’Em<strong>il</strong>ia-Romagna<br />
alla presenza di sindacalisti,<br />
docenti universitari,<br />
politici e rappresentanti<br />
delle istituzioni.<br />
Un tema che, se possib<strong>il</strong>e,<br />
è diventato ancor più di<br />
attualità quando, nelle<br />
scorse settimane, <strong>il</strong> Senato<br />
ha approvato <strong>il</strong> provvedimento<br />
di legge che ha posto<br />
un altro tassello al<br />
complicato e controverso<br />
puzzle della riforma federale<br />
dello Stato.<br />
“Non sono ideologicamente<br />
contro <strong>il</strong> federalismo<br />
fiscale – ha sottolineato<br />
<strong>il</strong> massimo esponente<br />
della <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> – anche<br />
se credo che non sia la<br />
prima emergenza in questo<br />
Paese”. “Tuttavia – ha<br />
continuato Uda – nonostante<br />
le numerose rassicurazioni<br />
continuino ad<br />
affermare che non ci sarà<br />
un aggravio della spesa<br />
pubblica e di costi, resto<br />
preoccupato poiché per la<br />
prima volta è stato presentato<br />
un disegno di legge di<br />
cui, secondo quanto reso<br />
noto dallo stesso Ministero<br />
dell’economia, non si<br />
conoscono ancorai costi.<br />
Ècome se uno presentasse<br />
un progetto di acquisto di<br />
una casa senza sapere<br />
quanto spenderà”.<br />
“La realtà – ha chiosato <strong>il</strong><br />
sindacalista della <strong>Fnp</strong> – è<br />
che la legge è una “cambiale<br />
in bianco” che Berlusconi<br />
ha sottoscritto alla Lega.<br />
Una Lega che è forte e che<br />
di questo argomento ne ha<br />
fatto una battaglia di principio<br />
per <strong>il</strong> nord, anche se<br />
non credo che la popolazione<br />
abbia ben chiari i<br />
contorni della proposta politica<br />
e sociale”. “Avrei capito<br />
– r<strong>il</strong>ancia <strong>il</strong> segretario<br />
nazionale dei pensionati<br />
<strong>Cisl</strong>- se avessero presentato<br />
<strong>il</strong> federalismo fiscale e<br />
contemporaneamente proposto<br />
l’abolizione delle<br />
Province, un’istituzione<br />
obsoleta ed anacronistica<br />
che ci costa circa 37 m<strong>il</strong>iardi<br />
di euro. Ma così purtroppo<br />
non è stato anche, e soprattutto,<br />
per <strong>il</strong> veto posto<br />
dalla stessa Lega”.<br />
Mentre maggiori aperture,<br />
seppur condite con una forte<br />
dose di prudenza, si sono<br />
registrate negli altri interventi<br />
del convegno.<br />
“Nella nostra regione – ha<br />
sottolineato Piero Ragazzini,<br />
segretario generale della<br />
<strong>Cisl</strong> em<strong>il</strong>iano-romagnola<br />
– abbiamo condiviso e<br />
contribuito a produrre la<br />
riforma che ha ridotto <strong>il</strong><br />
numero delle Comunità<br />
montane, che ha ulteriormente<br />
incentivato le Unioni<br />
dei Comuni e che ha<br />
abolito le agenzie d’ambito:<br />
è però di vitale importanza<br />
che venga prodotto<br />
un nuovo codice delle autonomie<br />
che stab<strong>il</strong>isca “chi<br />
fa cosa”, evitando interventi<br />
spot attraverso le leggi<br />
finanziarie e dando più<br />
stab<strong>il</strong>ità e continuità al sistema<br />
istituzionale, che è<br />
riferimento imprescindib<strong>il</strong>e<br />
per <strong>il</strong> dispiegarsi dell’attività<br />
economica e della vita<br />
sociale”.<br />
>> segue a p. 2
Federalismo...<br />
>> segue da p. 1<br />
“Ad ogni modo, è importante<br />
– ha continuato Ragazzini<br />
nella sua disamina<br />
– decentrare le responsab<strong>il</strong>ità<br />
e le opportunità ai poteri<br />
istituzionali sul territorio,<br />
ciò significa offrire<br />
maggiori opportunità anche<br />
ai soggetti sociali intermedi.<br />
In sostanza significa<br />
che <strong>il</strong> sindacato sul<br />
territorio può sv<strong>il</strong>uppare<br />
maggiormente l’iniziativa<br />
di confronto e concertazione<br />
sulle politiche territoriali<br />
di gestione del territorio<br />
e di tutela dei redditi da lavoro<br />
e da pensione a partire<br />
da quelle fiscali”.<br />
Sulla stessa lunghezza d’onda<br />
Giorgio Santini, segretario<br />
nazionale confederale<br />
<strong>Cisl</strong>, che rivendica al sindacato<br />
<strong>il</strong> merito di aver insistito<br />
molto in questi anni perché<br />
<strong>il</strong> federalismo non avesse<br />
una connotazione di separazione<br />
e di modalità per<br />
premiare o per rafforzare i<br />
forti a svantaggio dei deboli.<br />
“Questo – ha concluso<br />
Santini – è un disegno di<br />
legge che crediamo rappresenti<br />
un’occasione su cui<br />
costruire un’evoluzione istituzionale<br />
positiva”, ma senza<br />
tuttavia dimenticare i nodi<br />
che “vanno sciolti”, vale<br />
a dire <strong>il</strong> meccanismo attraverso<br />
cui garantire in tutto <strong>il</strong><br />
Ferrara<br />
Badanti in “rete”<br />
Si stima che le assistenti<br />
fam<strong>il</strong>iari nella provincia<br />
di Ferrara siano tra le 5700<br />
e le 6000. Con circa 2700<br />
regolarizzazioni e oltre<br />
3000 non regolarizzate,<br />
quindi quest’ultime riguardano<br />
circa 50% del “mercato”.<br />
Considerata la situazione,<br />
l’obiettivo da sempre sostenuto<br />
dall’<strong>Fnp</strong> territoriale,<br />
peraltro rimarcato dalla<br />
stessa legge regionale, è<br />
stato quello dell’impegno<br />
per favorire l’emersione<br />
del lavoro “nero”. Ma naturalmente<br />
non sono pochi<br />
gli ostacoli che si sono<br />
frapposti su questo cammino.<br />
Tra questi l’impossib<strong>il</strong>ità<br />
di accedere ai flussi per<br />
i numeri esigui, ed è stata<br />
accantonata ogni ipotesi di<br />
sanatoria per le badanti,<br />
inoltre sovente c’è la scelta<br />
deliberata della lavoratrice<br />
clandestina di non cercare<br />
l’emersione attraverso la<br />
regolarizzazione contrattuale<br />
e, infine, non bisogna<br />
Em<strong>il</strong>ia Romagna II<br />
paese i livelli essenziali di<br />
prestazioni che le istituzioni<br />
devono dare a costi standard,<br />
<strong>il</strong> rischio di un aumento<br />
della pressione fiscale da<br />
parte degli enti locali e la<br />
cornice istituzionale entro<br />
cui definire <strong>il</strong> codice delle<br />
autonomie locali”.<br />
Ma, al di là delle possib<strong>il</strong>i<br />
aperture più o meno grandi<br />
alla riforma, nei dirigenti<br />
<strong>Cisl</strong> rimane una sostanziale<br />
linea di fondo comune che<br />
ben sintetizza lo stesso<br />
Uda: “in questa fase, è necessario<br />
avere più coraggio.<br />
È necessario che <strong>il</strong> sindacato<br />
pretenda chiarezza fin<br />
dall’inizio sull’iter che poi<br />
porterà alla concreta applicazione<br />
della riforma federale<br />
dello Stato, perché è<br />
nei momenti di crisi che occorre<br />
approntare le grandi<br />
riforme che renderanno migliore<br />
<strong>il</strong> futuro. Dal canto<br />
suo, l’<strong>Fnp</strong>, anche discutendo<br />
sul tabù dell’età pensionab<strong>il</strong>e,<br />
ha posto le basi per<br />
farlo. Ora speriamo che la<br />
stessa disponib<strong>il</strong>ità venga<br />
data dagli altri, difatti, se è<br />
vero che l’età media si sta<br />
allungando, necessitano politiche<br />
che vadano incontro<br />
a questo cambiamento!” ✍<br />
trascurare l’enorme difficoltà<br />
per la famiglia di sostenere<br />
i maggiori costi di<br />
una eventuale regolarizzazione.<br />
E proprio guardando alla<br />
particolarità del territorio<br />
ferrarese, occorre dire che<br />
lo stesso progetto Aspasia<br />
ha prodotto qualche luce e<br />
non poche ombre. Gli sforzi<br />
e le scelte politiche portate<br />
avanti nella provincia<br />
con tale progetto (sostenuto<br />
con finanziamenti del Frna)<br />
per unire le esigenze delle<br />
famiglie e delle assistenti<br />
fam<strong>il</strong>iari, fornendo momenti<br />
di informazione, formazione,<br />
autoformazione<br />
ed aggiornamento, ha prodotto<br />
solo risultati parziali<br />
ed insufficienti. Risultati<br />
che comunque dovranno<br />
necessariamente essere anche<br />
momento di riflessione<br />
e approfondimento nell’ambito<br />
dei tre distretti.<br />
Certo, è indubbio che la<br />
formazione fatta è stata importante,<br />
ma è altrettanto<br />
Intesa sul fondo<br />
non-autosufficienza<br />
in Em<strong>il</strong>ia-Romagna<br />
Nell’ambito del confronto<br />
sulla Finanziaria regionale<br />
2009, è stata raggiunta<br />
nelle settimane scorse<br />
un’importante intesa tra<br />
la Regione, le confederazioni<br />
e i sindacati pensionati<br />
<strong>Fnp</strong>, Spi e U<strong>il</strong>p dell’Em<strong>il</strong>ia-Romagna.<br />
Positivo <strong>il</strong> giudizio espresso<br />
dal segretario generale<br />
regionale della <strong>Fnp</strong>, Franco<br />
Andrini, sia in merito ai<br />
contenuti dell’accordo sia<br />
per <strong>il</strong> ruolo svolto dal sindacato<br />
dei pensionati nel<br />
conseguire obiettivi di così<br />
grande r<strong>il</strong>evanza per gli anziani.<br />
In particolare per<br />
quelli più svantaggiati.<br />
“Avere portato e consolidato<br />
<strong>il</strong> Fondo regionale per la<br />
non-autosufficienza a 400<br />
m<strong>il</strong>ioni di e (pari all’intero<br />
ammontare dell’analogo<br />
fondo nazionale), spendibi-<br />
importante, per non incorrere<br />
in ricorrenti demagogie,<br />
verificarne <strong>il</strong> reale impatto<br />
e <strong>il</strong> ritorno in termini<br />
di vantaggi per le famiglie.<br />
Dall’analisi sul campo, appare<br />
sempre più evidente la<br />
necessità che la pubblica<br />
amministrazione, dai Comuni,<br />
alla Provincia, alla<br />
Regione, fino allo Stato, si<br />
faccia carico di un problema<br />
emergente quale quello<br />
della formazione delle assistenti<br />
fam<strong>il</strong>iari e di coloro<br />
che assistono un non-autosufficiente<br />
al proprio domic<strong>il</strong>io.<br />
Non solo per gli extracomunitari,<br />
clandestini o<br />
regolari, ma anche per i co-<br />
li sia nel 2009 che nel 2010<br />
– ha sottolineato Andrini –<br />
consente di dare prospettiva<br />
ad una azione di tutela<br />
sociale di assoluto valore,<br />
specialmente nell’ambito<br />
di una grave crisi economica<br />
che porterà ad una prevedib<strong>il</strong>e<br />
riduzione delle risorse<br />
disponib<strong>il</strong>i”.<br />
Mentre gli altri punti qualificanti<br />
dell’intesa sottoscritta<br />
riguardano:<br />
- la finalizzazione degli<br />
stanziamenti del Frna<br />
(Fondo regionale per la<br />
non-autosufficienza) per<br />
aumentare l’assistenza<br />
domic<strong>il</strong>iare e gli assegni<br />
di cura, contenere al minimo<br />
l’aumento delle rette<br />
in strutture protette e<br />
favorire l’emersione e la<br />
qualificazione del lavoro<br />
nero di 10.000 badanti<br />
famigliari;<br />
- la realizzazione entro <strong>il</strong><br />
2009 di un regolamento<br />
quadro su base Isee,<br />
omogeneo per tutta la regione,<br />
per la compartecipazione<br />
alla spesa dei<br />
servizi sociali;<br />
- <strong>il</strong> rafforzamento in ambito<br />
distrettuale di un go-<br />
munitari. Occorre infatti<br />
superare l’improvvisazione<br />
e la spontaneità volonterosa<br />
dell’assistenza, fornendo<br />
quelle informazioni e formazioni<br />
minime per alleviare<br />
le condizioni dell’anziano,<br />
evitandone aggravamenti<br />
o, addirittura, danni.<br />
Nel contempo, puntare sulla<br />
domic<strong>il</strong>iarità dovrà significare<br />
investire di più<br />
per un futuro migliore e per<br />
un risparmio sugli elevati<br />
costi della residenzialità. E<br />
ciò dovrà avvenire non solo<br />
attraverso la Regione,<br />
ma anche tramite la Provincia<br />
di Ferrara e i Comuni<br />
dei tre distretti che fanno<br />
riferimento a Cento, Ferrara<br />
e Codigoro.<br />
Ed è del tutto evidente che<br />
se tali costi verranno caricati<br />
alle famiglie aumenterà,<br />
come già sta succedendo,<br />
<strong>il</strong> ricorso alle varie<br />
strutture. Se invece tali costi<br />
verranno assunti dalla<br />
collettività, allora potremo<br />
fare veramente un reale investimento<br />
per creare una<br />
rete assistenziale a prova<br />
di tempo. L’<strong>Fnp</strong> da sempre<br />
è impegnata in questa<br />
direzione. ✍<br />
Anteas-<strong>Fnp</strong> (Fc)<br />
Open-day all’ambulatorio di San Mauro Pascoli<br />
A San<br />
Mauro in Pascoli (Fc), i volontari<br />
dell’Anteas, l’associazione<br />
del volontariato promossa e sostenuta<br />
dal Sindacato dei Pensionati della<br />
<strong>Cisl</strong>, in collaborazione e in concomitanza<br />
con la “GIORNATA DEL MALA-<br />
TO”, hanno accolto e dialogato con la<br />
popolazione per far meglio conoscere<br />
la meritoria attività di solidarietà svolta<br />
ogni giorno. Sedici i volontari impegnati<br />
in questa iniziativa: 7 infermieri<br />
e 9 addetti all’accoglienza.<br />
Un modo forse differente per comunicare<br />
lo spirito di solidarietà verso<br />
anziani, malati, extracomunitari bisognosi,<br />
che caratterizza la sostanza di<br />
questa associazione di volontariato.<br />
A completare la mattinata, a poca distanza<br />
dall’ambulatorio Anteas e in<br />
parallelo con questa iniziativa, presso<br />
la Chiesa Parrocchiale si svolgerà<br />
l’annuale giornata di solidarietà verso<br />
i malati, ispirata a principi e valori<br />
cristiani che sono gli stessi valori fondanti<br />
dell’Anteas. “Con questa iniziativa,<br />
spiegano i volontari, intendiamo<br />
dare impulso alla nostra Associazione<br />
e nello stesso tempo comporre una<br />
vetrina virtuale con quanto si fa o si<br />
spera di fare sul fronte della malattia<br />
e della solitudine degli anziani.”<br />
Lusinghiero <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio di questi 4 anni<br />
di attività (l’ambulatorio è stato<br />
inaugurato l’11 febbraio 2005). Difatti,<br />
si è passati infatti da 1277 accessi<br />
del 2005 con 2000 prestazioni,<br />
ad un 2008 che ha fatto segnalare ben<br />
3374 accessi e 5422 prestazioni.<br />
Numeri consistenti e opere concrete<br />
possib<strong>il</strong>i anche grazie alla fattiva collaborazione<br />
di tutti i Medici di Medicina<br />
Generale di San Mauro Pascoli.✍<br />
verno trasparente e condiviso<br />
con le organizzazioni<br />
sindacali dei costi e<br />
delle rette;<br />
- la definizione entro <strong>il</strong><br />
2009 di un sistema di tariffe<br />
unitario, omogeneo<br />
ed equo in tutta la regione;<br />
- la permanenza nel fondo<br />
regionale di eventuali residui<br />
di gestione non spesi.<br />
Ma non c’è solo la tematica<br />
della “non-autosufficienza”<br />
nell’intesa con la Regione.<br />
Di grande r<strong>il</strong>ievo sono anche<br />
gli interventi a sostegno<br />
delle famiglie più frag<strong>il</strong>i:<br />
ad esempio, sul tema<br />
del diritto allo studio per i<br />
giovani, sul fondo sociale<br />
per gli affitti e di sostegno<br />
tariffario ai trasporti pubblici,<br />
oltre che alla conferma<br />
degli interventi sulla sanità<br />
e all’apertura di tavoli<br />
di confronto, assieme agli<br />
enti locali, per <strong>il</strong> controllo<br />
di prezzi e tariffe e, con <strong>Cisl</strong>,<br />
Cg<strong>il</strong> e U<strong>il</strong>, sulla politica<br />
di sostegno ai redditi da lavoro<br />
e da pensione.<br />
Ed è importante sottolineare<br />
come, nella dinamica dell’evoluzione<br />
della trattativa,<br />
a cura di GINO VICENTINI<br />
una particolare soddisfazione<br />
venga espressa per <strong>il</strong><br />
ruolo propositivo e trainante<br />
svolto dai sindacati regionali<br />
dei pensionati che, per<br />
la prima volta nella storia<br />
sindacale dell’Em<strong>il</strong>ia-Romagna,<br />
hanno sottoscritto<br />
assieme alle confederazioni<br />
un accordo ad un così alto<br />
livello istituzionale.<br />
“Protagonismo e responsab<strong>il</strong>ità<br />
negoziale – ha concluso<br />
<strong>il</strong> massimo esponente<br />
regionale dei pensionati<br />
della <strong>Cisl</strong> – sono stati i fattori<br />
determinanti in questa<br />
lunga e complessa trattativa<br />
che apre ora ai territori<br />
ampi spazi per riaffermare<br />
un ruolo di primo piano<br />
nella rappresentanza sociale<br />
della <strong>Fnp</strong>. E la campagna<br />
di divulgazione che ci<br />
accingiamo a promuovere<br />
in tutta la regione, con centinaia<br />
di migliaia di cartoline,<br />
dimostra che i sindacati<br />
dei pensionati non si fermano<br />
a questo accordo ma<br />
vogliono prolungarne gli<br />
effetti nel tempo e vincolare<br />
pubblicamente i contraenti<br />
al rispetto di quanto<br />
sottoscritto”. ✍<br />
“Anche pochissimi euro<br />
possono farmi comodo”<br />
Gent<strong>il</strong>e redazione,<br />
qualche giorno fa su un quotidiano locale ho letto di un accordo<br />
fatto in regione chiamato “Spendo meno”, o qualcosa<br />
del genere. Sapete, sono un’iscritta con una pensione bassa,<br />
tante bollette da pagare e con l’età che avanza le visite alla<br />
farmacia sotto casa sono diventate sempre più frequenti,<br />
quindi per me sarebbe veramente importante saperne di più.<br />
Nello situazione in cui sto, anche pochissimi euro possono<br />
farmi comodo.<br />
Grazie di cuore.<br />
Lettera firmata<br />
Cara signora,<br />
la difesa del potere d’acquisto delle pensioni e dei salari è<br />
sempre stata uno dei punti qualificanti dell’azione sindacale<br />
della <strong>Fnp</strong>, così come è stato ultimamente confermato anche<br />
nell’intesa sulla Finanziaria regionale 2009 tra Regione e sindacati.<br />
L’accordo a cui Lei si riferisce, non è che uno dei risultati<br />
che indirettamente o direttamente scaturiscono da questa<br />
politica dei pensionati della <strong>Cisl</strong> e dell’intera Confederazione.<br />
Dopo questa doverosa premessa, veniamo all’intesa di cui<br />
Lei ha letto. L’anno scorso, precisamente ad apr<strong>il</strong>e, ci fu l’accordo<br />
per un ch<strong>il</strong>o di pane comune a 1 euro. Ora quel “pacchetto”<br />
raddoppia con l’opportunità d’acquistare a prezzi<br />
contenuti altri alimenti d’uso quotidiano come carne, prodotti<br />
da forno e ortofrutta, e lo fa grazie all’accordo “Spendo meno.<br />
La Regione Em<strong>il</strong>ia-Romagna per i consumatori”, firmato<br />
tra Regione e associazioni di categoria della distribuzione<br />
commerciale al dettaglio e all’ingrosso, dell’artigianato e<br />
dell’agricoltura.<br />
Un’iniziativa che entrerà a pieno regime a partire dal mese di<br />
marzo con l’obiettivo di difendere <strong>il</strong> potere d’acquisto dei<br />
consumatori e, nel contempo, valorizzare i prodotti locali e la<br />
loro qualità. L’accordo prevede due pacchetti: uno sui prezzi<br />
e l’altro per l’informazione sulle iniziative di convenienza e<br />
sulla qualità dei prodotti locali. Inoltre, i punti vendita che<br />
aderiscono verranno identificati da un apposito marchio.
Marche III<br />
Importante accordo<br />
Regione Marche-Sindacati<br />
Le organizzazioni sindacali<br />
hanno sottoscritto<br />
un importante accordo con<br />
<strong>il</strong> presidente Spacca in merito<br />
all’ut<strong>il</strong>izzo del Fondo di<br />
solidarietà per <strong>il</strong> lavoro,<br />
l’occupazione e la solidarietà<br />
sociale di 10 m<strong>il</strong>ioni di<br />
euro costituito da 5 m<strong>il</strong>ioni<br />
del b<strong>il</strong>ancio regionale e 5<br />
m<strong>il</strong>ioni reperiti dal Fas<br />
(Fondo Aree Sottout<strong>il</strong>izzate)<br />
dell’Unione Europea.<br />
Tre le misure concordate: 3<br />
m<strong>il</strong>ioni per i contratti di solidarietà:<br />
si tratta di risorse destinate<br />
per <strong>il</strong> sostegno ai contratti<br />
di solidarietà difensivi<br />
(sottoscritti dal 1/09/2008)<br />
per garantire <strong>il</strong> mantenimento<br />
della base occupazionale. Si<br />
prevede che la misura possa<br />
favorire la difesa del rapporto<br />
di lavoro di oltre 2000 lavoratori;<br />
4,5 m<strong>il</strong>ioni di euro per <strong>il</strong><br />
sostegno al reddito delle famiglie:<br />
si tratta di un contributo<br />
diretto di 200 euro mens<strong>il</strong>i<br />
per 12 mens<strong>il</strong>ità, ai nuclei<br />
fam<strong>il</strong>iari con lavoratori di-<br />
pendenti, residenti nelle Marche,<br />
disoccupati a causa di:<br />
licenziamento, dimissioni per<br />
giusta causa, di scadenza o<br />
mancato rinnovo di un precedente<br />
contratto di lavoro a<br />
termine (compresi quelli di<br />
somministrazione e di apprendistato)<br />
o di collaborazione<br />
a progetto, continuativo<br />
per almeno 6 mesi. La graduatoria<br />
dei soggetti beneficiari,<br />
sarà determinata in base<br />
al reddito Isee corrente, rimodulato<br />
convenzionalmente<br />
con l’abbattimento del reddito<br />
da lavoro dipendente nelle<br />
misure seguenti: senza indennità:<br />
100%, con mob<strong>il</strong>ità in<br />
deroga 80%, disoccupazione<br />
ordinaria 60%, indennità di<br />
mob<strong>il</strong>ità 40%.<br />
Le domande potranno essere<br />
presentate alla Regione attraverso<br />
i Caaf convenzionati.<br />
L’ultima misura prevede 2,5<br />
m<strong>il</strong>ioni di euro per <strong>il</strong> Fondo<br />
unico per le politiche sociali<br />
ad integrazione del taglio del<br />
Fondo Nazionale a favore dei<br />
Caro metano,<br />
interviene Mr Prezzi<br />
desso ci aspettiamo “Ache <strong>il</strong> prezzo del metano<br />
da autotrazione diminuisca<br />
alla pompa”.<br />
I prezzi del metano da autotrazione<br />
nelle Marche sono<br />
su livelli tra i più alti in Italia<br />
e sostanzialmente allineati<br />
in tutta la Regione. È questa<br />
una delle principali conclusioni<br />
contenute nel Rapporto<br />
trasmesso dal Ministro<br />
per lo sv<strong>il</strong>uppo economico,<br />
Claudio Scajola, al Presidente<br />
dell’Antitrust. Infatti <strong>il</strong><br />
Rapporto, predisposto da Mr<br />
Prezzi con <strong>il</strong> supporto della<br />
Guardia di Finanza, a seguito<br />
dell’indagine conoscitiva<br />
sull’andamento del prezzo<br />
del metano nelle Marche,<br />
evidenzia livelli di prezzo<br />
superiori rispetto ad altre zone<br />
del Paese, e sostanzialmente<br />
allineati tra singoli distributori<br />
della Regione. Si<br />
evidenzia, inoltre, la poca<br />
trasparenza nella formazione<br />
del prezzo e in particolare la<br />
limitata autonomia del singolo<br />
gestore di fissarlo autonomamente.<br />
Grande soddisfazione dell’Adiconsum<br />
che a seguito di numerose<br />
segnalazioni ricevute<br />
da cittadini marchigiani, lo<br />
scorso settembre aveva inviato<br />
specifica segnalazione all’Antitrust<br />
e a Mr Prezzi, nella<br />
quale si evidenziava come<br />
<strong>il</strong> prezzo del metano da autotrazione<br />
fosse nelle Marche<br />
molto più alto rispetto alle altre<br />
regioni d’Italia e ravvisando<br />
presunte intese restrittive<br />
della libertà di concorrenza<br />
tra le società che gestiscono <strong>il</strong><br />
metano nella composizione<br />
del prezzo.<br />
Oggi <strong>il</strong> pezzo del metano è finalmente<br />
sceso, ma l’Adiconsum<br />
denuncia come sia ancora<br />
troppo alto rispetto le quotazioni<br />
del petrolio. -<br />
Comuni vincolati a garantire<br />
l’assistenza domic<strong>il</strong>iare per<br />
le non-autosufficienze e per i<br />
minori non accompagnati. Il<br />
Segretario della <strong>Cisl</strong> Marche<br />
Stefano Mastrovincenzo ha<br />
affermato: “È un accordo positivo<br />
su cui la <strong>Cisl</strong> si è spesa<br />
molto. I canali di intervento<br />
individuali per l’ut<strong>il</strong>izzo delle<br />
risorse sono significativi, finalizzati<br />
in particolare alla<br />
tutela attiva del lavoro e dell’occupazione,<br />
al sostegno<br />
del reddito delle famiglie colpite<br />
dalla crisi economica,<br />
con criteri innovativi. Come<br />
sindacato continueremo in<br />
questa direzione, trattando<br />
anche con Province e Comuni<br />
per ottenere altre risorse<br />
da impegnare per attutire gli<br />
effetti della crisi, come già<br />
avvenuto in questi giorni con<br />
l’accordo raggiunto al Comune<br />
di Pesaro. Nei prossimi<br />
giorni prevediamo anche la<br />
conclusione del confronto<br />
con la Regione sui 24 m<strong>il</strong>ioni<br />
di euro previsti dal Fondo<br />
Nazionale per le non autosufficienze<br />
e destinati al sostegno<br />
del lavoro di cura delle<br />
famiglie e all’assistenza domic<strong>il</strong>iare<br />
per gli anziani non<br />
autosufficienti che restano in<br />
famiglia”. Soddisfazione<br />
condivisa dal Segretario regionale<br />
della <strong>Fnp</strong> Enrico<br />
Renzaglia: “Si concretizza<br />
una linea di impegno del sindacato<br />
pensionati in merito<br />
alla vertenzialità territoriale<br />
con specifico riferimento ai<br />
servizi sociali e alla tutela<br />
delle frag<strong>il</strong>ità”. ✍<br />
Anteas:<br />
vicina ai<br />
più deboli<br />
È<br />
in corso <strong>il</strong> tesseramento<br />
2009 dell’Anteas Marche.<br />
Organizzare attività di volontariato<br />
e di promozione sociale<br />
necessita di un forte impegno,<br />
ma è anche una grande<br />
opportunità per svolgere azioni<br />
solidali rivolte ai più deboli<br />
delle nostre comunità. L’impegno<br />
lo stiamo sv<strong>il</strong>uppando insieme<br />
alla <strong>Fnp</strong> ed in particolare<br />
con le leghe <strong>Fnp</strong> offrendo nuove<br />
sezioni locali Anteas, le<br />
quali sono <strong>il</strong> nostro nucleo operativo<br />
di riferimento sul territorio.<br />
La sezione ci consente di<br />
rapportarci con gli Enti Locali<br />
ed attivare su loro indicazione<br />
ut<strong>il</strong>i iniziative operative.<br />
Inas Ancona. Ecco la nuova sede<br />
Antonino Sorgi, Presidente Nazionale dell’Inas, Paolo Santini Segretario Generale <strong>Cisl</strong> Ancona,<br />
Delio Mattiacci, Direttore Inas Marche e Fabrizio Valentini, Direttore Inas Ancona hanno<br />
inaugurato la nuova sede dell’Inas di Ancona.<br />
Confronto con i comuni:<br />
la <strong>Cisl</strong> chiede più concretezza<br />
La <strong>Cisl</strong> definisce le linee<br />
di impegno prioritario<br />
in preparazione degli incontri<br />
con gli Enti Locali.<br />
Come è stato più volte annunciato<br />
di frequente gli amministratori<br />
dei Comuni sono<br />
propensi a ridurre a semplice<br />
informativa <strong>il</strong> confronto con<br />
<strong>il</strong> sindacato in merito alla<br />
spesa sociale nel b<strong>il</strong>ancio<br />
preventivo.<br />
Il laboratorio sociale della<br />
<strong>Cisl</strong> e della <strong>Fnp</strong> delle Marche<br />
ha perciò realizzato un<br />
seminario formativo per i dirigenti<br />
preposti al negoziato<br />
articolato su due giornate. La<br />
prima, tenuta a fine anno, ha<br />
Con la decisione 335/08<br />
della Corte Costituzionale<br />
è stata definitivamente<br />
dichiarata l’incostituzionalità<br />
del canone di depurazione<br />
in quei comuni non allacciati<br />
al depuratore.<br />
In sostanza la Corte implicitamente<br />
impone la restituzione<br />
della quota depurazione del<br />
servizio idrico pagato negli<br />
ultimi 5 anni in favore di quegli<br />
utenti che non sono serviti<br />
dal depuratore cittadino. La<br />
decisione, oltre ad essere importante<br />
in quanto alleggeri-<br />
riguardato la lettura dei b<strong>il</strong>anci<br />
comunali; la seconda è<br />
stata dedicata ad una ricerca<br />
realizzata dal Dott. Stefano<br />
Lorenzoni, dell’Università di<br />
Urbino, sulle spese per i servizi<br />
pubblici locali nei comuni<br />
capoluogo di provincia<br />
delle Marche. Alessandro<br />
Geria, del settore politiche<br />
sociali della <strong>Cisl</strong> nazionale,<br />
si è poi soffermato sulla centralità<br />
del livello territoriale<br />
del welfare per affrontare le<br />
situazioni di vulnerab<strong>il</strong>ità.<br />
Peraltro <strong>il</strong> Fondo Nazionale<br />
per le politiche sociali è a<br />
termine in conseguenza del<br />
federalismo fiscale.<br />
sce la bolletta dell’acqua, ribadisce<br />
la natura privatistica<br />
del rapporto che lega utente e<br />
società, riaffermando <strong>il</strong> legame<br />
stretto del rapporto tra servizio<br />
prestato e pagamento<br />
della prestazione.<br />
Per <strong>il</strong> futuro sarà certamente<br />
più semplice contestare pagamenti<br />
o aumenti in tariffa rispetto<br />
a servizi non prestati o<br />
mal gestiti. L’Adiconsum<br />
Marche unitamente ai Pensionati<br />
<strong>Cisl</strong>, hanno da sempre sostenuto<br />
tale impostazione, promuovendo<br />
un’iniziativa giudiziaria<br />
nel Comune di F<strong>il</strong>ottrano,<br />
ancora pendente avanti al<br />
Tar delle Marche. Oggi quel<br />
contenzioso avrà una definizione<br />
più agevole con la prospettiva<br />
per quanti hanno se-<br />
È quindi necessario attrezzarsi<br />
per rovesciare la consuetudine<br />
che gli interventi sociali vengono<br />
determinati dalla disponib<strong>il</strong>ità<br />
di b<strong>il</strong>ancio piuttosto<br />
che dalla quantità di domanda.<br />
La <strong>Fnp</strong> marchigiana intende<br />
inoltre accentuare l’iniziativa<br />
sindacale per accrescere<br />
<strong>il</strong> ruolo degli ambiti sociali<br />
onde evitare che i cittadini<br />
siano discriminati in relazione<br />
alla disponib<strong>il</strong>ità di risorse e<br />
di strutture che in genere penalizzano<br />
le aree meno sv<strong>il</strong>uppate.<br />
Un’ulteriore esigenza<br />
riguarda la presentazione del<br />
B<strong>il</strong>ancio Sociale da parte degli<br />
Enti Locali. ✍<br />
Quel canone è incostituzionale<br />
guito la <strong>Cisl</strong> in questa iniziativa,<br />
di vedersi rimborsare <strong>il</strong> canone<br />
di depurazione pagato<br />
fin dal 1997. L’Adiconsum ha<br />
inoltre richiesto agli Aato di<br />
comunicare l’elenco dei comuni<br />
ricadenti nel proprio ambito<br />
regolarmente serviti di<br />
impianto di depurazione e di<br />
conoscere le iniziative che intendono<br />
adottare per <strong>il</strong> rimborso<br />
del canone di depurazione.<br />
Le strutture della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> e<br />
Adiconsum sono a disposizione<br />
degli utenti per chiarimenti<br />
e iniziative. L’Adiconsum<br />
chiederà agli Ato <strong>il</strong> rimborso<br />
automatico in fattura, in caso<br />
di esito negativo inviterà i<br />
consumatori a chiedere <strong>il</strong> rimborso<br />
sulla base di un richiesta<br />
individuale. ✍<br />
Documenti validi: Carta d’identità valida per l’espatrio o Passaporto<br />
(informarsi bene per l’inserimento dei bambini nel documento)<br />
Informazioni e prenotazione:<br />
Roberto Battistini – Etsi Marche – tel. 071.2822263 – fax 071.2822211<br />
Prenotazioni entro <strong>il</strong> 31 gennaio 2009<br />
PARIGI-MONT SAINT MICHEL e CASTELLI DELLA LOIRA<br />
d a v e n e r d ì 2 9 . 0 5 . 2 0 0 9 a d o m e n i c a 0 7 . 0 6 . 2 0 0 9<br />
QUOTA INDIVIDUALE EURO 850 PER ISCRITTI CISL E LORO CONIUGI.<br />
NON ISCRITTI EURO 900. - a persona. -<br />
SUPPLEMENTO SINGOLA EURO 250 a persona<br />
Alla prenotazione versare euro 150 per persona - saldo entro <strong>il</strong> 30.04.2009 - minimo 40 partecipanti<br />
LA QUOTA COMPRENDE: Viaggio in pullman G/T con 2 autist, Bevande ai pasti, un quarto di vino e<br />
mezzo litro di acqua minerale. Guide per visite ed escursioni: 4 mezze giornate a Parigi; Mont S. Michel;<br />
castelli di Amboise, Chenonceaux, Cheverny, Chambord; Lione Prenotazioni per i musei, Sistemazione in<br />
Hotel 3 stelle super in camere doppie con servizi, Pranzi e cene come previsto dal programma, Accompagnatore,<br />
Assicurazione di legge RCT, Assicurazione furto bagaglio, Assicurazione per mancata partecipazione<br />
dovuta a causa di forza maggiore (malattie, ecc.), Iva e tassa di soggiorno.<br />
LA QUOTA NON COMPRENDE: Mance e ingresso al Moulin Rouge ed escursione con <strong>il</strong> Batteau Mouche<br />
e tutto quanto non indicato espressamente nel programma.<br />
Prenotazioni ed informazioni:<br />
Etsi <strong>Cisl</strong> Ancona – 071.2822263 Carlo Zezza – 331.1050966 Roberto Battistini – 335.5774854
Marche IV<br />
Anche per noi una vita dignitosa<br />
Questa la richiesta dei pensionati al congresso di Ascoli.<br />
Riassegnata a Giulio Grazioli la direzione della segreteria<br />
I<br />
pensionati della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong><br />
della provincia di Ascoli<br />
Piceno hanno rinnovato <strong>il</strong><br />
gruppo dirigente.<br />
Alla presenza di una folta rappresentanza<br />
di delegati ed invitati<br />
si è celebrato, presso<br />
l’Hotel Calabresi di San Benedetto<br />
del Tronto, <strong>il</strong> 5° Congresso<br />
Provinciale dei pensionati<br />
ascolani, che ha avuto come<br />
tema: “…anche per gli anziani<br />
una vita dignitosa”. I lavori<br />
si sono aperti con la relazione<br />
del Segretario Provinciale,<br />
Giulio Grazioli, che ha<br />
preso le mosse da un forte richiamo<br />
alla m<strong>il</strong>itanza, con la<br />
necessità di coinvolgere sempre<br />
più persone eticamente<br />
motivate, culturalmente preparate,<br />
socialmente sensib<strong>il</strong>i,<br />
in grado di essere punto di riferimento<br />
nel territorio delle<br />
varie realtà. “La nostra m<strong>il</strong>itanza,<br />
ha affermato <strong>il</strong> segretario<br />
se da una parte si manifesta<br />
come testimonianza personale,<br />
dall’altra si radica nell’appartenenza<br />
ad una associazione:<br />
la <strong>Cisl</strong>”. La relazione<br />
è proseguita con un’attenta<br />
analisi del lavoro svolto in<br />
questi diciotto mesi, sottolineando<br />
sia i momenti di eccellenza<br />
che quelli di diffi-<br />
Pensioni sempre<br />
più “magre”<br />
A Pesaro un congresso vivace.<br />
Eletto segretario Nevio Leonardi<br />
Si è svolto <strong>il</strong> congresso della<br />
<strong>Fnp</strong> di Pesaro e Urbino<br />
a San Giorgio di Pesaro: è<br />
stata l’occasione per affrontare<br />
un significativo dibattito<br />
sulle condizioni socio-economiche<br />
dei numerosi pensionati<br />
che risiedono nel territorio.<br />
Al centro delle riflessioni<br />
che si sono susseguite<br />
nei numerosi interventi è stato<br />
la perdita del potere d’acquisto<br />
delle pensioni che sta avvenendo<br />
in questi anni e le<br />
proposte di rivalutazione contestualmente<br />
al tema della non<br />
autosufficienza e delle misure<br />
messe in campo a favore dei<br />
soggetti più deboli. Il tema è<br />
stato enucleato dall’ex segretario<br />
provinciale Mario Apricena,<br />
nel corso della sua relazione<br />
introduttiva. “La questione<br />
– ha sottolineato – non<br />
ha ancora oggi, a livello nazionale,<br />
raggiunto un punto di<br />
arrivo. Il Governo, di fatto, ha<br />
bloccato l’iter di approvazione<br />
della legge nazionale sulla non<br />
autosufficienza e, fino ad oggi,<br />
non ha collocato nella sua<br />
agenda di priorità questo tema.<br />
Di fatto non vengono garantite<br />
neanche le risorse nazionali<br />
del precedente Governo”.<br />
Si è discusso anche della<br />
necessità di mettere in campo,<br />
anche a livello locale, una<br />
maggiore quantità di servizi,<br />
migliori anche sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o<br />
qualitativo e di perseguire una<br />
più efficace politica per <strong>il</strong> contenimento<br />
delle tariffe. Il Segretario<br />
della <strong>Cisl</strong> di Pesaro<br />
Sauro Rossi è intervenuto portando<br />
la solidarietà della <strong>Cisl</strong><br />
pesarese anche in previsione<br />
degli impegni che si dovranno<br />
affrontare in conseguenza del<br />
federalismo fiscale. Ha richiamato<br />
l’attenzione sulla crisi<br />
economica in atto definendola<br />
planetaria e ricordando come<br />
l’organizzazione si è attivata<br />
in questo periodo per individuare<br />
insieme ai comuni e alla<br />
provincia interventi di sostegno<br />
al reddito delle famiglie,<br />
in particolar modo di quelle<br />
colpite da fenomeni di sospensione<br />
o perdita del lavoro. Ha<br />
sottolineato inoltre l’importanza<br />
della collaborazione da parte<br />
della <strong>Fnp</strong> all’interno della<br />
<strong>Cisl</strong>. La <strong>Fnp</strong> con le sue leghe<br />
rappresenta, infatti, una reale e<br />
significativa risorsa presente<br />
sul territorio.<br />
Il Segretario regionale Enrico<br />
Renzaglia concludendo <strong>il</strong> congresso<br />
si è soffermato sui rapporti<br />
in atto tra sindacato e<br />
Regione Marche. Dopo l’atteggiamento<br />
critico nei confronti<br />
dei ritardi della Regione<br />
nell’attuazione del protocollo<br />
sulla non autosufficienza ha<br />
r<strong>il</strong>evato una inversione di<br />
marcia con l’accordo sul piano<br />
anticrisi. L’auspicio è che<br />
questa nuova sensib<strong>il</strong>ità della<br />
Regione porti a costruttivi risultati<br />
in merito alle tutele e<br />
alle politiche sociali nella nostra<br />
regione. Al termine del<br />
dibattito si sono svolte, come<br />
da prassi, le operazioni di voto<br />
che hanno condotto al rinnovo<br />
del consiglio Direttivo<br />
Territoriale che a sua volta ha<br />
eletto Leonardi Nevio Segretario<br />
Generale e Fiorella<br />
Astolfi ed Eliseo Sabbatini<br />
componenti di Segreteria. ✍<br />
coltà incontrati. Passando,<br />
poi, ad analizzare la situazione<br />
Nazionale e quella Territoriale,<br />
è stata espressa una<br />
profonda preoccupazione per<br />
lo stato di crisi che attraversa<br />
<strong>il</strong> paese, per la mancata fruib<strong>il</strong>ità<br />
dei servizi, per <strong>il</strong> mancato<br />
controllo dei prezzi e delle tariffe<br />
e per la scarsa attenzione<br />
del Governo verso la categoria<br />
in generale, sottolineando<br />
la necessità di forte sinergia<br />
tra <strong>il</strong> sociale e <strong>il</strong> sanitario, ma<br />
anche tra i vari livelli, politico,<br />
sociale ed economico, del<br />
paese. La <strong>Fnp</strong> di Ascoli Piceno<br />
per i prossimi quattro anni,<br />
si pone pertanto come obiettivo<br />
primario quello di essere<br />
considerato un importante<br />
soggetto sociale sul territorio<br />
provinciale; un Sindacato, da<br />
sempre, portatore di valori di<br />
solidarietà e di coesione sociale,<br />
in grado di offrire tutele<br />
individuali e collettive, al fine<br />
di promuovere <strong>il</strong> benessere di<br />
tutta la comunità e degli anziani<br />
in particolare. Difatti, la<br />
Federazione dei pensionati,<br />
con la propria rete di Leghe<br />
diffuse nel territorio e con<br />
l’aus<strong>il</strong>io di collaboratori ed<br />
agenti sociali, si candida a<br />
coltivare rapporti di prossi-<br />
mità, di denuncia, di progetto<br />
e di costante sussidiarietà.<br />
Dopo <strong>il</strong> saluto dei numerosi<br />
invitati e l’intervento del segretario<br />
Provinciale <strong>Cisl</strong>, Antonio<br />
Angelini, i delegati si<br />
sono divisi in quattro gruppi<br />
di lavoro, dove si è dibattuto<br />
sulle sollecitazioni fornite dalla<br />
relazione messa a confronto<br />
con la realtà di tutti i giorni. Il<br />
mattino seguente, dopo la relazione<br />
tenuta dai referenti dei<br />
quattro gruppi sui risultati<br />
della discussione avvenuta al<br />
loro interno, si è svolto un interessante<br />
confronto-dibattito<br />
con la partecipazione del segretario<br />
Nazionale <strong>Fnp</strong>, Alessandro<br />
Loschi, del segretario<br />
Regionale <strong>Cisl</strong>, Stefano Mastrovincenzo,<br />
e del segretario<br />
Regionale <strong>Fnp</strong>, Enrico Renzaglia.<br />
Da tale confronto so iniziative<br />
che la Federazione Nazionale<br />
sta portando avanti<br />
per garantire una vita dignitosa<br />
alla categoria dei pensionati.<br />
Al termine dei lavori i delegati<br />
hanno eletto <strong>il</strong> nuovo direttivo<br />
e la nuova segreteria la<br />
quale risulta così composta:<br />
Giulio Grazioli,segretario generale,<br />
Nadia Iommi e Vincenzo<br />
De Angelis, membri di<br />
segreteria. ✍<br />
Verso un<br />
nuovo welfare<br />
Dino Ottaviani confermato<br />
segretario generale <strong>Fnp</strong> Macerata<br />
Si è svolto <strong>il</strong> Congresso<br />
della Federazione dei<br />
pensionati <strong>Cisl</strong> di Macerata.<br />
Nella relazione introduttiva <strong>il</strong><br />
Segretario generale Dino Ottaviani<br />
ha delineato <strong>il</strong> contesto<br />
di riferimento, tra nuove<br />
frag<strong>il</strong>ità nel mondo degli anziani,<br />
crisi finanziaria globale<br />
e gravi difficoltà dei pensionati<br />
e delle famiglie italiane.<br />
A seguire sono stati <strong>il</strong>lustrati i<br />
punti principali delle richieste<br />
della <strong>Fnp</strong>: recupero del potere<br />
d’acquisto delle pensioniattraverso<br />
la riduzione della<br />
pressione fiscale, sui redditi<br />
più bassi,contrasto dell’’inflazione,<br />
rivalutazione dei trattamenti<br />
in base ad un paniere<br />
Istat più rappresentativo dei<br />
consumi dei pensionati. inoltre<br />
sono necessari un federalismo<br />
fiscale solidale in grado<br />
di garantire a tutti i diritti civ<strong>il</strong>i<br />
e sociali di cittadinanza.<br />
Nella relazione Ottaviani ha<br />
anche <strong>il</strong>lustrato l’attività della<br />
federazione provinciale, lo<br />
stato della concertazione con<br />
gli enti locali sulle politiche<br />
sociali e sulla sanità, evidenziandone<br />
prospettive e criticità<br />
nonché affrontando le più<br />
importanti questioni organizzative<br />
dell’attività del sindacato<br />
dei pensionati <strong>Cisl</strong>. Nel<br />
pomeriggio si è svolta una tavola<br />
rotonda sul tema: “I servizi<br />
per gli anziani, verso un<br />
nuovo welfare sul territorio”.<br />
Sandro Loschi, Segretario<br />
nazionale della <strong>Fnp</strong>, Brunetta<br />
Formica, Coordinatrice dell’Ambito<br />
territoriale sociale<br />
n. 15 e Maria Elena Cingolani,<br />
Direttrice del Distretto<br />
sanitario di Macerata, coordinati<br />
da Massim<strong>il</strong>iano Colombi,<br />
responsab<strong>il</strong>e alla formazione<br />
della <strong>Cisl</strong> Marche,<br />
hanno posto in essere una riflessione<br />
sul sistema territoriale<br />
integrato degli interventi<br />
e dei servizi sociali e sanitari<br />
con un’attenzione particolare<br />
ai servizi per gli anziani.<br />
È emerso che in una<br />
provincia come Macerata,<br />
segnata da indici di invecchiamento<br />
elevati, nasce la<br />
necessità di integrare in modo<br />
operativo i servizi sociali<br />
e sanitari sul territorio. A<br />
conclusione dei lavori del<br />
Congresso,<strong>il</strong> nuovo Consiglio<br />
Direttivo ha eletto <strong>il</strong> Segretario<br />
generale e la Segreteria<br />
provinciale. Confermata<br />
in blocco la Segreteria eletta<br />
<strong>il</strong> 18 settembre 2008 e composta<br />
dal Segretario generale<br />
Dino Ottaviani e da Pacifico<br />
Papa e Marisa Sensini. “Un<br />
Congresso impegnativo ma<br />
appassionante – commenta a<br />
caldo Ottaviani – dal quale è<br />
uscito un gruppo dirigente<br />
competente e in grado di affrontare<br />
le sfide importanti<br />
che ci attendono nei prossimi<br />
quattro anni”. ✍<br />
<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Ancona, XVI congresso<br />
Gli anziani protagonisti<br />
nelle comunità locali<br />
Alla guida <strong>il</strong> segretario G<strong>il</strong>berto Bora<br />
La Federazione Pensionati<br />
<strong>Cisl</strong> di Ancona ha<br />
svolto <strong>il</strong> XVI Congresso per<br />
<strong>il</strong> rinnovo degli organismi<br />
presso <strong>il</strong> Jolly Hotel di Ancona.<br />
Hanno partecipato circa<br />
100 delegati provenienti da<br />
tutta la provincia in rappresentanza<br />
dei 25.000 iscritti alla<br />
categoria. In occasione della<br />
celebrazione di questo congresso,<br />
dedicato all’anziano<br />
ed alla sua dignità, difatti lo<br />
slogan riportato è: “….anche<br />
per gli anziani una vita dignitosa”<br />
e per dare un valore aggiunto<br />
a questo, la Segreteria<br />
<strong>Fnp</strong> ha pensato di farlo precedere<br />
da una tavola rotonda dal<br />
titolo “Il protagonismo degli<br />
anziani nelle comunità locali”.<br />
Dopo i saluti del Segretario<br />
Generale Ust, P. Santini,<br />
che ha introdotto i lavori della<br />
tavola rotonda, si è svolta la<br />
relazione del Segretario <strong>Fnp</strong>,<br />
G. Bora, sull’importanza della<br />
partecipazione nella comunità<br />
locali delle persone anche anziane<br />
nel contesto sociale<br />
odierno. Successivamente è<br />
intervenuto <strong>il</strong> professore G.<br />
Acocella che ha trattato del<br />
ruolo del sindacato nella società<br />
e delle modifiche intercorse<br />
in quest’ultimi anni sul<br />
modo di svolgere la vertenzialità<br />
sul territorio. Il Dott. A.<br />
Apr<strong>il</strong>e, in qualità di direttore<br />
generale dell’Inrca, è intervenuto<br />
sul progressivo invecchiamento<br />
della popolazione e<br />
sulle azioni e sugli interventi<br />
che possono rallentare questo<br />
processo riducendo le cause<br />
che portano alla non autosufficienza.<br />
L’Assessore B.<br />
Aguzzi del Comune di Jesi ha<br />
trattato dell’importanza del<br />
ruolo concertativo delle organizzazioni<br />
sindacali nelle<br />
scelte politiche sul welfare<br />
territoriale e sull’efficacia di<br />
una progettazione congiunta.<br />
Un energico intervento conclusivo<br />
è stato svolto da A.<br />
Uda, Segretario Generale <strong>Fnp</strong>,<br />
che ha posto l’attenzione sulle<br />
principali problematiche attualmente<br />
in discussione a livello<br />
nazionale con <strong>il</strong> Governo,<br />
come la famosa quattordicesima<br />
mens<strong>il</strong>ità, l’istituzione<br />
del paniere per gli anziani e<br />
l’approvazione della legge<br />
sulla non autosufficienza. Al<br />
termine della tavola rotonda,<br />
si è svolto <strong>il</strong> XVI Congresso<br />
della <strong>Fnp</strong> di Ancona. La relazione<br />
introduttiva di G<strong>il</strong>berto<br />
Bora ha offerto una interessante<br />
panoramica sull’attività<br />
trascorsa e sui programmi per<br />
i prossimi quattro anni. Il dibattito<br />
ha fatto registrare un<br />
largo consenso sul ruolo della<br />
<strong>Fnp</strong> nel territorio e sui rapporti<br />
con altre Federazioni della<br />
<strong>Cisl</strong> i cui dirigenti hanno portato<br />
<strong>il</strong> saluto ai congressisti.<br />
Diffusa la preoccupazione per<br />
gli effetti della crisi che investono<br />
anche <strong>il</strong> nostro territorio<br />
e, per i problemi indotti dalle<br />
difficoltà nei rapporti unitari.<br />
Il Segretario regionale Renzaglia<br />
ha concluso <strong>il</strong> Congresso<br />
territoriale ribadendo la centralità<br />
delle vertenze locali<br />
nella strategia della <strong>Fnp</strong> delle<br />
Marche. Il Consiglio territoriale<br />
ha eletto i nuovi organismi:<br />
è stata confermata la segreteria<br />
uscente composta da<br />
G<strong>il</strong>berto Bora, Segretario Generale,<br />
i Segretari Giovanni<br />
Focanti, Roberto Battistini e<br />
Patrizia De Paolis. ✍<br />
<strong>Fnp</strong> Senigallia: si<br />
avvicina <strong>il</strong> congresso<br />
Si sta concludendo la stagione<br />
congressuale della<br />
Federazione pensionati <strong>Cisl</strong><br />
delle Marche. I congressi territoriali<br />
hanno proceduto al<br />
rinnovo degli organismi che<br />
condurranno <strong>il</strong> sindacato nei<br />
prossimi quattro anni ed eletto<br />
i delegati al Congresso regionale<br />
che si terrà a Senigallia <strong>il</strong><br />
26 e 27 marzo. La segreteria<br />
regionale ha proposto un esame<br />
approfondito della vertenzialità<br />
territoriale. È un terreno<br />
che ha caratterizzato l’attività<br />
nel trascorso quadriennio:<br />
è stata una sollecitazione<br />
quanto mai felice del 9° congresso<br />
celebrato a Portonovo<br />
nella primavera del 2005. Il<br />
congresso di Senigallia dovrà<br />
procedere ad un b<strong>il</strong>ancio dell’esperienza<br />
realizzata, con<br />
luci e ombre, per definire le<br />
linee dell’impegno futuro. Se<br />
nel 2005 la vertenzialità locale<br />
è stata una intuizione, per i<br />
prossimi anni è una necessità.<br />
La grave crisi che ha investito<br />
l’economia mondiale mette in<br />
discussione antiche e recenti<br />
certezze: è ormai opinione<br />
diffusa che dalla crisi si uscirà<br />
con una situazione ancora non<br />
prevedib<strong>il</strong>e. Un dato di forte<br />
preoccupazione riguarda lo<br />
stato sociale conquistato negli<br />
ultimi cinquant’anni, che pone<br />
<strong>il</strong> nostro paese all’avanguardia<br />
nello scenario mondiale.<br />
Il sindacato dei pensionati<br />
che <strong>il</strong> sistema italiano arretri<br />
sul piano delle tutele pregiudicando<br />
i principi di solidarietà<br />
alla base di una democrazia<br />
effettiva. Interventi legislativi<br />
degli ultimi anni e <strong>il</strong><br />
progetto di federalismo fiscale<br />
affida ormai ruoli inediti al<br />
territorio e pertanto è necessario<br />
calibrare le sue strategie<br />
per corrispondere ai tempi<br />
nuovi. È quindi comprensib<strong>il</strong>e<br />
<strong>il</strong> proposito della dirigenza<br />
<strong>Fnp</strong> delle Marche di affidare<br />
al congresso <strong>il</strong> compito di affinare<br />
<strong>il</strong> progetto che qualificherà<br />
l’azione del sindacato<br />
per i prossimi quattro anni. Il<br />
recupero delle esperienze maturate<br />
e la tavola rotonda sulla<br />
vertenzialità territoriale costituiscono<br />
i presupposti per un<br />
dibattito approfondito e per<br />
decisioni appropriate. Questa<br />
è l’anima vera del 10° congresso<br />
regionale della <strong>Fnp</strong><br />
delle Marche. ✍
Pensionati<br />
marzo 2009<br />
Lazio<br />
l momento non è fac<strong>il</strong>e, ma la realtà<br />
“Isindacale del nostro territorio è incoraggiante<br />
e ci sprona a fare sempre meglio<br />
per <strong>il</strong> futuro”. È tutto sommato molto positivo<br />
<strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio dell’attività svolta, quello che<br />
emerge dalla relazione con cui <strong>il</strong> segretario<br />
generale Bruno D’Amico ha aperto <strong>il</strong> Congresso<br />
della <strong>Fnp</strong> Territoriale di Latina, svoltosi<br />
a Sabaudia <strong>il</strong> 2 febbraio scorso.<br />
Ottimo, ad esempio, <strong>il</strong> dato relativo all’aumento<br />
degli iscritti: la <strong>Fnp</strong> di Latina, con <strong>il</strong><br />
20% del tasso di sindacalizzazione, rimane<br />
tra le prime province in Italia.<br />
Apprezzab<strong>il</strong>e l’attività di ristrutturazione<br />
delle Leghe sul territorio: la riorganizzazione<br />
ha puntato sull’efficienza dei servizi e<br />
sulla corrispondenza ai distretti sanitari,<br />
mentre la cap<strong>il</strong>larità sul territorio è stata assicurata<br />
dalla figura del “delegato”.<br />
Un particolare plauso merita anche lo sforzo<br />
continuo sul piano formativo: puntare sulla<br />
crescita professionale dei propri operatori,<br />
anche e soprattutto su quella delle donne, si<br />
sta rivelando una carta vincente, che verrà<br />
intensificata nel prossimo futuro.<br />
Vista la fondamentale importanza dei centri<br />
anziani, la <strong>Fnp</strong> di Latina ha deciso di seguirli<br />
più da vicino assicurando la presenza di<br />
propri associati nei comitati di gestione. “Ri-<br />
Al via la formazione<br />
delle badanti<br />
Dopo mesi di battaglie,<br />
ecco che qualcosa si<br />
muove nella delicata materia<br />
relativa alle badanti. La Regione<br />
Lazio, nel corso del<br />
2009, stanzierà 2,812 m<strong>il</strong>ioni<br />
di euro per finanziare<br />
“Progetti sperimentali per la<br />
qualificazione del lavoro<br />
delle assistenti fam<strong>il</strong>iari”.<br />
Si tratta di una materia sulla<br />
quale, da tempo, la federazione<br />
dei pensionati ha cercato<br />
di sensib<strong>il</strong>izzare le istituzioni<br />
e l’opinione pubblica.<br />
Quella delle assistenti fam<strong>il</strong>iari<br />
(ovvero badanti), infatti,<br />
è una figura professionale<br />
sempre più diffusa, della<br />
quale molte famiglie non<br />
possono fare a meno.<br />
Sono tanti i nuclei fam<strong>il</strong>iari<br />
nel Lazio che contano membri<br />
non autosufficienti e, per<br />
garantire assistenza, dipendono<br />
spesso da aiuti esterni.<br />
Ma, vista la delicatezza delle<br />
loro funzioni, è indispensab<strong>il</strong>e<br />
che queste badanti siano<br />
opportunamente formate e<br />
che siano inscritte in appositi<br />
elenchi comunali, così da<br />
fornire tutte le garanzie del<br />
caso alle famiglie. Ebbene,<br />
queste richieste del sindacato<br />
sembrano essere state recepite<br />
dalla Regione e questa de-<br />
libera ne sarebbe la dimostrazione.<br />
“Si tratta di un passo<br />
importante – ha sottolineato<br />
<strong>il</strong> segretario generale della<br />
<strong>Fnp</strong> del Lazio, Mario Menditto<br />
– in quanto la delibera<br />
ha recepito gran parte delle<br />
nostre richieste e soprattutto<br />
definisce l’impegno della Regione<br />
su questa tematica di<br />
grande importanza”.<br />
A lasciare perplessi è semmai<br />
lo strumento scelto per<br />
affrontare <strong>il</strong> problema: se <strong>il</strong><br />
sindacato chiedeva di intervenire<br />
con una legge che regolasse<br />
in maniera continuativa,<br />
organica ed efficace la<br />
materia, la delibera non sembra<br />
assicurare le stesse garanzie.<br />
“La delibera – ha aggiunto<br />
Menditto – non può<br />
garantire una soluzione definitiva<br />
del problema, ma può<br />
essere intesa solo come una<br />
fase di avvio sperimentale”.<br />
II fondi messi a disposizione<br />
Lazio - Toscana<br />
I nostri Congressi<br />
dalla regione verranno assegnati<br />
attraverso l’approvazione<br />
di progetti specifici.<br />
Questi dovranno essere presentati<br />
da comuni, enti capof<strong>il</strong>a<br />
di distretto e dal Comune<br />
di Roma, dovranno avere<br />
una durata di 12 mesi e dovranno<br />
iniziare le loro attività<br />
non oltre i 30 giorni dalla<br />
data di approvazione del<br />
progetto stesso.<br />
Con questo strumento si dovrebbe<br />
riuscire, da un lato, a<br />
garantire una maggiore qualificazione<br />
del lavoro di cura<br />
e di sostegno a domic<strong>il</strong>io,<br />
dall’altro a favorire l’emersione<br />
del lavoro in nero. La<br />
stesura di un elenco delle assistenti<br />
fam<strong>il</strong>iari in possesso<br />
dei requisiti previsti, garantirà<br />
poi una maggiore fac<strong>il</strong>ità<br />
di incontro tra domanda e offerta.<br />
Naturalmente, affinché<br />
tutte queste finalità vengano<br />
davvero raggiunte, sarà necessario<br />
vig<strong>il</strong>are. “Sarà quindi<br />
compito della <strong>Fnp</strong> – ha<br />
concluso Mario Menditto –<br />
di verificare l’effettivo avvio<br />
dei progetti e la definizione<br />
della lista comunale, nonché<br />
vig<strong>il</strong>are affinché venga garantita<br />
la continuità dell’iniziativa<br />
e si arrivi all’approvazione<br />
della legge”. ✍<br />
Gli ampi locali della residenza<br />
Domus La Quercia<br />
di Viterbo hanno ospitato<br />
<strong>il</strong> XVI congresso della <strong>Fnp</strong><br />
<strong>Cisl</strong> di Viterbo svoltosi <strong>il</strong> 4<br />
Febbraio scorso. Numerosi i<br />
partecipanti che hanno seguito<br />
i lavori congressuali<br />
iniziati, dopo la nomina della<br />
presidenza e le commissioni<br />
congressuali, con la relazione<br />
del segretario generale<br />
Renato Iadicicco. Due i<br />
punti principali trattati: l’approfondimento<br />
delle tematiche<br />
nazionali e delle difficoltà<br />
economiche che coinvolgono<br />
anche <strong>il</strong> nostro paese,<br />
ha riguardato la prima<br />
parte. Duro <strong>il</strong> giudizio sul<br />
comportamento del Governo<br />
e sulla mancanza di un reale<br />
confronto per quanto riguarda<br />
<strong>il</strong> problema dell’adeguamento<br />
delle pensioni.<br />
Il secondo ha riguardato <strong>il</strong> lavoro<br />
svolto dalla <strong>Fnp</strong> territoriale<br />
sul quale la valutazione<br />
di Iadicicco che – per rispetto<br />
della norma statutaria, lascia<br />
con <strong>il</strong> congresso l’incarico di<br />
segretario generale – è stata<br />
largamente positiva. È stato<br />
ampiamente tratteggiato <strong>il</strong> lavoro<br />
svolto, per quanto riguarda<br />
la vertenzialità territoriale,<br />
la formazione, la partecipazione<br />
delle donne ed <strong>il</strong><br />
proselitismo che – nonostante<br />
le difficoltà evidenziate<br />
nell’ultimo anno – ha portato<br />
all’aumento, nel quadriennio,<br />
di oltre 1.000 iscritti.<br />
Il dibattito che ne è seguito è<br />
stato caratterizzato oltre che<br />
da quelli dei delegati, anche<br />
da altri qualificati interventi<br />
di pubblici amministratori.<br />
Tra questi molto apprezzato<br />
quello del Presidente della<br />
Provincia di Viterbo, dell’Assessore<br />
alle politiche<br />
sociali della stessa, unitamente<br />
all’Assessore alle po-<br />
Presto la Regione Lazio<br />
sperimenterà una rete integrata<br />
di servizi per gli anziani,<br />
dei veri e propri “poli<br />
sperimentali” per <strong>il</strong> benessere<br />
delle persone anziane e lo<br />
sv<strong>il</strong>uppo dei rapporti intergenerazionali.<br />
La Regione, infatti, ha approvato<br />
un avviso pubblico<br />
per la selezione di progetti<br />
sperimentali realizzati dai<br />
comuni, in collaborazione<br />
con le aziende sanitarie locali,<br />
associazioni di volontariato<br />
ed i gestori delle strutture<br />
pubbliche. I progetti<br />
dovranno essere presentati<br />
entro <strong>il</strong> mese di febbraio e<br />
avranno la durata di un anno<br />
a partire dalla data del pri-<br />
litiche sociali del comune<br />
capoluogo.<br />
Pur nella diversità dello<br />
schieramento politico, tutti<br />
gli interventi hanno evidenziato<br />
correttezza di rapporto<br />
e sensib<strong>il</strong>ità ai problemi posti<br />
dal sindacato e dalla <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong><br />
in particolare.<br />
Il Direttore generale della<br />
Asl si è soffermato sulla situazione<br />
debitoria della sanità<br />
nel Lazio ed ha affrontato<br />
alcune problematiche legate<br />
ad interventi di ristrutturazione<br />
della realtà viterbese.<br />
Mario Menditto, segretario<br />
generale della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> del<br />
Lazio è intervenuto puntualizzando<br />
la posizione del<br />
sindacato sulla sanità ribadendo<br />
con vigore le richieste<br />
per l’abolizione dei ticket<br />
sanitari e, per contro, <strong>il</strong> completamento<br />
della informatizzazione<br />
di tutte le prescrizioni<br />
mediche per un controllo<br />
in tempo reale di quello che<br />
avviene nel settore delle prescrizioni<br />
che, da solo, – come<br />
affermato recentemente<br />
anche dal ministro Brunetta<br />
– può comportare una riduzione<br />
di oltre <strong>il</strong> 30% della<br />
spesa farmaceutica e degli<br />
esami diagnostici con ben<br />
altro risparmio di quello che<br />
comporta la vessatoria pratica<br />
dei ticket.<br />
Il segretario generale della<br />
Ust-<strong>Cisl</strong> Rosita Pelecca, nel<br />
mo finanziamento. La disponib<strong>il</strong>ità<br />
finanziaria messa<br />
a disposizione è di 3,6 m<strong>il</strong>ioni<br />
di euro.<br />
“Un provvedimento sicuramente<br />
positivo – ha sottolineato<br />
<strong>il</strong> segretario generale<br />
della <strong>Fnp</strong> del Lazio Mario<br />
Menditto – che, se realizzato<br />
a dovere, fornirà servizi e<br />
prestazioni di grande ut<strong>il</strong>ità<br />
per gli anziani. Ma permangono<br />
le nostre perplessità sul<br />
modo in cui le risorse vengono<br />
ut<strong>il</strong>izzate dalla Regione”.<br />
Da sempre infatti <strong>il</strong> sindacato<br />
si batte contro interventi<br />
a pioggia che pur essendo<br />
“meglio di niente”,<br />
non consentono di realizzare<br />
interventi organici e duratu-<br />
I<br />
Responsab<strong>il</strong>i di Redazione:<br />
Mario Menditto<br />
Lorenzo Coli<br />
Hanno collaborato a questo numero:<br />
Giuseppe Amelio - Bruno D’Amico<br />
- Rodolfo Damiani - Daniela Lami -<br />
Giovanni Libero - Paola Panerai -<br />
Carlo Lami (coord. per <strong>il</strong> Lazio) -<br />
Enzo Grazzini - Lorenzo lapi - Aldo<br />
Santovito - Roberto Vietina - Francesca<br />
Ricci (coord. per la Toscana)<br />
Completati i congressi di Lega è iniziato lo svolgimento di quelli territoriali. Diamo conto dei due che si sono svolti nella prima decade di Febbraio<br />
Latina Vitrebo<br />
mangono purtroppo forti e penalizzanti le interferenze<br />
politiche – ha sottolineato D’Amico<br />
– ma i risultati sono comunque buoni”.<br />
Non ultima, l’attività vertenziale: buoni i risultati<br />
relativi ai rapporti sindacato-amministrazione.<br />
Poche invece le intese sulla sostanza<br />
dei problemi: tasse e tariffe in testa.<br />
Un quadro generale molto incoraggiante per<br />
<strong>il</strong> futuro, da cui ripartire per mesi di lotte e<br />
conquiste sindacali.<br />
Le tematiche della vertenza nazionale sono<br />
state affrontate nella prima parte della relazione<br />
ed hanno trovato largo spazio negli interventi<br />
del segretario generale della Ust-<strong>Cisl</strong><br />
di Latina Pasquale Verrengia – che ha<br />
inoltre ricordato <strong>il</strong> contributo portato dalla<br />
categoria dei pensionati alla vita della Unione<br />
– e dal segretario nazionale <strong>Fnp</strong> Mimmo<br />
Minardi. Nel suo intervento ha ribadita la<br />
delusione per la mancata risposta del Governo<br />
alla richiesta sindacale per l’adeguamento<br />
delle pensioni, a partire da quelle più basse,<br />
ed ha espresso riserve sul modo con cui<br />
viene affrontato dal Parlamento <strong>il</strong> federalismo<br />
fiscale che evidenzia carenze in tema di<br />
solidarismo tra i cittadini delle varie regioni.<br />
Ha presieduto <strong>il</strong> congresso <strong>il</strong> segretario regionale<br />
della <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> Mario Menditto che,<br />
nel suo intervento, si è principalmente soffermato<br />
sul confronto con la Regione evidenziando<br />
i limiti comportamentali della<br />
Giunta Marrazzo ed <strong>il</strong> ruolo propositivo giocato<br />
dalla <strong>Fnp</strong>.<br />
Al termine dei lavori <strong>il</strong> Congresso ha eletto<br />
<strong>il</strong> nuovo consiglio direttivo <strong>il</strong> quale, ha sua<br />
volta, ha confermato nella carica <strong>il</strong> segretario<br />
generale Bruno D’Amico ed eletto a<br />
componenti la segreteria Antonina Giangirolami<br />
e Lidano Salino. ✍<br />
richiamare l’azione sindacale<br />
condotta dalla Unione, ha<br />
espresso <strong>il</strong> suo vivo ringraziamento<br />
per <strong>il</strong> lavoro compiuto<br />
dalla <strong>Fnp</strong> ed in particolare<br />
da Renato Iadicicco<br />
invitandolo a continuare, sia<br />
pure con un ruolo diverso,<br />
nel suo prezioso impegno<br />
nel sindacato.<br />
A conclusione del dibattito<br />
di particolare significato<br />
l’intervento del segretario<br />
nazionale, Arnaldo Chianese<br />
che, oltre a ribadire la posizione<br />
della Federazione rispetto<br />
alla vertenza nazionale<br />
ha trattato in particolare le<br />
tematiche organizzative relative<br />
all’articolazione della<br />
presenza sul territorio e del<br />
proselitismo.<br />
Approvata con votazione<br />
unanime la mozione conclusiva<br />
i delegati hanno proceduto<br />
alla elezione del nuovo<br />
consiglio direttivo <strong>il</strong> quale,<br />
subito dopo i risultati si è<br />
riunito eleggendo la nuova<br />
segreteria. Angelo Capone<br />
è stato eletto a larghissima<br />
maggioranza a segretario generale,<br />
Giovanni Dinelli a<br />
segretario generale aggiunto<br />
e Graziella Bianchi nuovo<br />
componente della segreteria.<br />
Al termine dei lavori, su<br />
proposta della nuova segreteria,<br />
<strong>il</strong> consiglio generale ha<br />
nominato Renato Iadicicco<br />
suo presidente. ✍<br />
Poli sperimentali per gli anziani<br />
ri. In più al momento, sulla<br />
materia specifica dei Poli,<br />
non è prevista nessuna concertazione<br />
con i sindacati e –<br />
ha aggiunto Menditto –<br />
“sarà necessario rivendicarla<br />
con una nostra azione vertenziale<br />
specifica”.<br />
Intanto, in attesa della realizzazione<br />
di questi Poli integrati,<br />
continua la battaglia<br />
della <strong>Fnp</strong> per <strong>il</strong> raggiungimento<br />
di alcuni fondamentali<br />
obiettivi sul fronte sanitario:<br />
dalla riconversione dei piccoli<br />
ospedali alla riduzione<br />
delle liste d’attesa; dalla cancellazione<br />
dei ticket farmaceutici<br />
all’ut<strong>il</strong>izzo e alla gestione<br />
concertata del fondo<br />
per la non-autosufficienza. ✍
Spesso si pensa, che per i<br />
pensionati i servizi siano<br />
la cosa più importante,<br />
la priorità da cui dipendono<br />
le loro scelte di adesione al<br />
sindacato.<br />
Sicuramente, la loro richiesta<br />
di servizi è forte, e forte<br />
anche la loro capacità di<br />
controllare la qualità e la rispondenza<br />
ai costi.<br />
Però è in crescente aumento<br />
la volontà di rivendicare un<br />
“contratto sociale”, cioè un<br />
livello di contrattazione che<br />
dia risposte ai bisogni individuali<br />
e sociali della popolazione<br />
anziana.<br />
Nei precongressi di Lega<br />
svolti finora le lamentele<br />
sulla mancata ripresa del<br />
tavolo di negoziazione e<br />
sulla insufficienza di provvedimenti<br />
come social card<br />
e bonus sono state fortissime.<br />
La social card non è<br />
solo discriminatoria per limiti<br />
di età e di reddito, non<br />
è solo legata ad una mortificante<br />
dichiarazione di<br />
povertà e ad una traf<strong>il</strong>a<br />
macchinosa. È una colossale<br />
presa in giro, ci dicono<br />
gli iscritti e i delegati,<br />
un’elemosina a pochi. Il<br />
bonus? Bene <strong>il</strong> principio,<br />
meno bene i criteri di distribuzione.<br />
E i non autosufficienti?<br />
E chi non ce la<br />
fa con l’affitto?<br />
Sembra che anche gli enti<br />
locali stiano sposando la linea<br />
dell’elemosina: <strong>il</strong> Comune<br />
di Roma ha distribuito,<br />
tramite associazioni benefiche<br />
e non, un m<strong>il</strong>ione<br />
di euro in generi alimentari,<br />
pare non sempre di prima<br />
qualità.<br />
Nei precongressi delle Le-<br />
Lazio<br />
Roma<br />
Forte segnale dai congressi di Lega<br />
Per un contratto sociale<br />
È<br />
ghe delle borgate romane,<br />
dove purtroppo vive tanta<br />
gente in condizioni precarie,<br />
la critica è stata unanime:<br />
questo m<strong>il</strong>ione di euro<br />
non poteva essere ut<strong>il</strong>izzato<br />
per dare più bonus per pagare<br />
l’affitto di casa, per<br />
estendere la tessera gratuita<br />
per i mezzi a chi ha meno<br />
di 70 anni, per integrarne le<br />
rette per le Rsa per le famiglie<br />
meno abbienti? Come<br />
se non bastasse, i comuni<br />
della provincia di Roma,<br />
venuto meno <strong>il</strong> provento<br />
dell’Ici introducono l’addizionale<br />
se non l’avevano,<br />
come <strong>il</strong> Comune di Santa<br />
Marinella, o la innalzano<br />
proporzionalmente al mancato<br />
introito dell’Ici.<br />
La valutazione dei nostri<br />
delegati è pressoché unanime:<br />
se questi sono i risultati<br />
che si ottengono da Governi<br />
che hanno promesso a<br />
tutti meno tasse e maggior<br />
benessere, siamo purtroppo<br />
al fallimento. Per non parlare<br />
delle promesse di sicurezza<br />
sulle quali si sono basate<br />
tante campagne elettorali.<br />
L’abbiamo visto a Roma, a<br />
Civitavecchia, a Guidonia:<br />
la violenza d<strong>il</strong>aga e colpisce<br />
i soggetti più deboli.<br />
Anziani, donne, barboni,<br />
tutti vittime della delinquenza<br />
e della deviazione<br />
di una gioventù sbandata,<br />
che <strong>il</strong> nostro sistema educativo<br />
non riesce a formare e<br />
a sostenere nel percorso di<br />
una vita che, anche per loro,<br />
è sempre più diffic<strong>il</strong>e.<br />
Molti anziani e anziane denunciano<br />
questi errori, e ci<br />
chiedono di riprendere la<br />
rivendicazione e l’azione di<br />
lotta: unitaria, se possib<strong>il</strong>e.<br />
Ma anche da soli, se fosse<br />
necessario.<br />
Con la <strong>Fnp</strong>; tutti insieme,<br />
perché nessuno stia solo. ✍<br />
Dalla <strong>Fnp</strong> Lazio<br />
Aiuto ai bambini in Senegal<br />
un contributo importantissimo,<br />
sia in termini<br />
quantitativi che qualitativi,<br />
quello che la federazione<br />
pensionati della <strong>Cisl</strong> del<br />
Lazio, ha voluto destinare a<br />
bambini che vivono in una<br />
delle aree più povere del<br />
mondo.<br />
In Senegal, ci sono infatti<br />
dei v<strong>il</strong>laggi rurali dove la vi-<br />
Classe elementare in Senegal<br />
Nessuno stia solo<br />
Anteas di Roma ai<br />
Musei Vaticani<br />
Ben 110 soci dell’Anteas<br />
di Roma e Provincia, accompagnati<br />
dal presidente<br />
territoriale Raffaele Castaldo,<br />
hanno effettuato una visita<br />
guidata ai musei Vaticani.<br />
Due le tappe principali:<br />
la Cappella Sistina e le Stanze<br />
di Raffaello. Da tutti i<br />
partecipanti è stata espressa<br />
ta è davvero diffic<strong>il</strong>e ed essere<br />
bambini è una vera impresa.<br />
Crescere, giocare, studiare:<br />
tutte cose normali per<br />
i nostri bambini, ma tutt’altro<br />
che scontate per i piccoli<br />
senegalesi. I 1000 euro versati<br />
dalla <strong>Fnp</strong> del Lazio,<br />
contribuiranno alla costruzione<br />
di una scuola materna<br />
nei v<strong>il</strong>laggi della comunità<br />
rurale di Palmarin. In questo<br />
modo si potrà offrire ai piccoli<br />
un’attività scolastica<br />
prescolare e combattere al<br />
tempo stesso la piaga dello<br />
sfruttamento del lavoro minor<strong>il</strong>e<br />
che, in quest’area del<br />
mondo, è diffuso in maniera<br />
preoccupante. Con questi<br />
fondi <strong>il</strong> progetto è pronto per<br />
partire e una delegazione<br />
dell’Iscos (l’Istituto Sinda-<br />
grande soddisfazione ed un<br />
vivo ringraziamento all’Anteas<br />
territoriale che così bene<br />
sa coniugare le iniziative<br />
di volontariato, che tutti i<br />
giorni vedono impegnati i<br />
soci dell’associazione, con<br />
iniziative che arricchiscono<br />
lo spirito associativo ed hanno<br />
un alto valore culturale.✍<br />
Nuovo centro anziani a Sora<br />
Un nuovo centro anziani, che conta ben<br />
540 iscritti, ha iniziato da pochi mesi la<br />
sua attività nella ridente città di Sora ed ha<br />
inaugurato a fine Gennaio i nuovi locali<br />
messi a disposizione dall’amministrazione<br />
comunale.<br />
Alla cerimonia inaugurale i soci erano presenti<br />
in gran numero facendo sembrare piccoli<br />
i locali in cui è ospitato. La presidente<br />
Frosinone<br />
Loreta Di Passio ci ha presentato alcune<br />
idee generali per lo sv<strong>il</strong>uppo dell’attività futura,<br />
evidenziando <strong>il</strong> fatto che oltre <strong>il</strong> 45%<br />
degli iscritti sono donne. Come <strong>Fnp</strong> seguiremo<br />
con grande interesse <strong>il</strong> lavoro che <strong>il</strong> centro,<br />
al quale abbiamo donato un televisore ed<br />
al quale aderisce anche la nostra coordinatrice<br />
donne della Ciocaria Nives Conflitti, sicuramente<br />
sv<strong>il</strong>upperà nel prossimo futuro. ✍<br />
cale per la Cooperazione allo<br />
Sv<strong>il</strong>uppo del Lazio) è<br />
pronta per una missione in<br />
Senegal con la quale darà <strong>il</strong><br />
via all’apertura del quartiere.<br />
L’avanzare dei lavori sarà<br />
costantemente monitorato e,<br />
a dimostrazione della serietà<br />
dell’iniziativa, verrà documentato<br />
periodicamente con<br />
foto e aggiornamenti.<br />
E se la solidarietà fa bene<br />
agli altri e in fondo anche a<br />
noi stessi, a fare del bene ci<br />
si prende gusto. “Nel corso<br />
del prossimo autunno – ha<br />
promesso <strong>il</strong> segretario generale<br />
della <strong>Fnp</strong> del Lazio Mario<br />
Menditto – valuteremo<br />
la possib<strong>il</strong>ità di stanziare un<br />
ulteriore contributo”. Evidentemente<br />
la generosità<br />
non conosce età. ✍<br />
Interessante convegno promosso dal Coordinamento Donne<br />
Dire no alla violenza<br />
Quante immagini si possono<br />
associare alla parola<br />
violenza? Una violenza fisica,<br />
a una donna, o a un<br />
bambino. Un atto di bullismo.<br />
La cattiveria di una<br />
guerra. Tante, tantissime. La<br />
violenza, in effetti, è tutto<br />
questo, ma anche molto di<br />
più. C’è la violenza psicologica,<br />
più subdola e forse più<br />
pericolosa, perché non immediatamente<br />
visib<strong>il</strong>e. C’è la<br />
violenza della solitudine. C’è<br />
la violenza dell’ignoranza e<br />
della cattiveria gratuita. Anziani,<br />
bambini, donne e uomini:<br />
tutti possono essere le<br />
vittime. Per strada, a scuola,<br />
purtroppo anche in famiglia.<br />
E, se è vero che una componente<br />
violenta c’è in ciascuno<br />
di noi, questa non deve essere<br />
mai una giustificazione.<br />
Per dire no ad ogni forma di<br />
violenza e per imparare a difendersi<br />
e proteggersi, si è<br />
tenuto a Viterbo <strong>il</strong> 19 gennaio<br />
scorso, un convegno<br />
promosso dal Coordinamento<br />
donne della <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> Territoriale<br />
e presieduto da Ro-<br />
La notizia non è di quelle<br />
che fanno sorridere, soprattutto<br />
in un distretto, come<br />
quello di Latina, dove l’incidenza<br />
degli over75 sulla popolazione<br />
totale, è in continuo<br />
aumento e, di conseguenza,<br />
anche le esigenze di<br />
assistenza. Ebbene, <strong>il</strong> budget<br />
messo a disposizione per la<br />
popolazione disab<strong>il</strong>e e non<br />
autosufficiente, per <strong>il</strong> triennio<br />
2008-2010 scende a<br />
274.978,65 euro: una riduzione<br />
di circa 21 m<strong>il</strong>a euro rispetto<br />
al 2007. Potranno accedere<br />
a questi fondi solo coloro<br />
che non raggiungono un<br />
A Cisterna<br />
Può un “semplice” pranzo<br />
trasformarsi in un prezioso<br />
strumento per saldare<br />
amicizie, creare nuovi stimoli<br />
e regalare divertimento<br />
a tante persone? Certo che<br />
si. La dimostrazione si è<br />
avuta durante una gita a Cori<br />
nelle settimane scorse, quando<br />
la lega pensionati di Cisterna,<br />
insieme all’Anteas,<br />
ha organizzato per un numeroso<br />
gruppo di anziani un<br />
“È<br />
l’alba. Una luce sfolgorante s’alza<br />
in cielo lentamente. Svegliati, tu<br />
che ha dormito! Vai incontro all’infinito,<br />
non vedi che l’Eterno, ha acceso <strong>il</strong> mondo<br />
con un dito?”. Questi splendidi versi sono<br />
valsi a Mario Pucci <strong>il</strong> terzo premio di poesia<br />
(sezione Estero) al concorso internazionale<br />
Alias 2008 di Melbourne. E non è <strong>il</strong> solo riconoscimento<br />
che gli sono valse le sue creazioni:<br />
una fiaba dal titolo “Vanità” ha ricevuto<br />
la menzione d’onore.<br />
Nato a Genzano durante i bombardamenti del<br />
1944, Mario Pucci, segretario della Lega <strong>Fnp</strong>-<br />
<strong>Cisl</strong> della Magliana, ha sempre fatto dell’arte<br />
<strong>il</strong> suo mezzo di comunicazione pred<strong>il</strong>etto. Pri-<br />
Viterbo<br />
sita Pelecca segretario generale<br />
della Ust-<strong>Cisl</strong>.<br />
L’introduzione della responsab<strong>il</strong>e<br />
del Coordinamento<br />
Cristina Gioiosi ha ben <strong>il</strong>lustrato<br />
scopi e contenuti del<br />
convegno: “Oggi – ha detto –<br />
ci troviamo per cercare di<br />
compiere un piccolo passo<br />
verso la convivenza armoniosa<br />
alla quale tutti dovremo<br />
tendere. Non pretendiamo di<br />
cambiare <strong>il</strong> mondo. Vogliamo<br />
comunque dare un aiuto, dove<br />
è possib<strong>il</strong>e, a rendere la<br />
vita degli anziani di oggi e di<br />
domani più vivib<strong>il</strong>e.” Si è poi<br />
entrati nel vivo del convegno<br />
con le relazioni del dott. Procenesi,<br />
vice commissario della<br />
Questura di Viterbo e della<br />
dott.ssa Simonetta Tacci<br />
Uoc di psicologia della Asl.<br />
Gli oltre 100 partecipanti<br />
hanno ascoltato con attenzione<br />
anche <strong>il</strong> saluto di Patrizia<br />
Volponi, responsab<strong>il</strong>e regionale<br />
del Lazio del Coordinamento<br />
donne della <strong>Fnp</strong> e gli<br />
interventi dell’Assessore alle<br />
pari opportunità della Provincia<br />
e sindaco di Canino Lina<br />
Latina<br />
reddito Isee di 15 m<strong>il</strong>a euro<br />
annui. Oltre questa soglia, assistenza,<br />
prestazioni e sostegno<br />
saranno molto più complicati<br />
e onerosi e numerose<br />
famiglie, soprattutto anziane,<br />
si troveranno sempre più sole<br />
e in difficoltà.<br />
“Saranno come sempre gli<br />
anziani ad essere i più penalizzati<br />
– ha sottolineato <strong>il</strong> segretario<br />
generale della <strong>Fnp</strong>-<br />
<strong>Cisl</strong> di Latina Bruno D’Amico.<br />
Gli over65 costituiscono<br />
infatti più del 17% della<br />
popolazione del distretto di<br />
Latina, e l’incidenza degli ultra75enni<br />
è in continuo au-<br />
pranzo sociale. In tutto erano<br />
presenti 120 partecipanti<br />
entusiasti, tra cui anche <strong>il</strong> segretario<br />
di Lega Alvaro<br />
Giordani, <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e<br />
dell’Anteas Albino De<br />
Franceschi e <strong>il</strong> segretario<br />
generale della <strong>Fnp</strong> di Latina<br />
Bruno D’Amico, che ha<br />
sottolineato: “è <strong>il</strong> quinto anno<br />
che organizziamo questo<br />
appuntamento e, la manifestazione<br />
continua a riscuote-<br />
II<br />
Novelli, del sindaco di Marta<br />
Lucia Catanesi, della presidente<br />
dell’associazione Erinna<br />
e della rappresentante della<br />
associazione donne del comune<br />
di Fabbrica di Roma.<br />
La chiusura del convegno è<br />
stata affidata a Renato Iadicicco,<br />
segretario generale<br />
della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Viterbo, che<br />
ha espresso vivo compiacimento<br />
per l’iniziativa ed a<br />
Mario Menditto segretario<br />
generale della <strong>Fnp</strong> del Lazio<br />
che, nel portare <strong>il</strong> saluto della<br />
segreteria regionale, ha, tra<br />
l’altro affermato: “È stata<br />
un’iniziativa originale ed importante<br />
che ha raccolto entusiasmo<br />
ed interesse”. ✍<br />
Meno fondi per disab<strong>il</strong>i e<br />
non autosufficienti<br />
mento, così come <strong>il</strong> numero<br />
di anziani che vivono da soli<br />
nonostante patologie invalidanti”.<br />
La diminuzione dei fondi<br />
messi a disposizione, già di<br />
per sé preoccupante, si aggiunge<br />
alla mancanza, sul<br />
territorio, di strutture residenziali<br />
pubbliche in grado di<br />
soddisfare la richiesta della<br />
popolazione. “Se si esclude<br />
la Rsa di Apr<strong>il</strong>ia – ha continuato<br />
D’Amico – che peraltro<br />
con 16 posti è del tutto<br />
inadeguata a coprire le esigenze<br />
del territorio, la situazione<br />
è davvero diffic<strong>il</strong>e”. ✍<br />
Un pranzo per sentirsi più uniti<br />
re un grande successo”.<br />
Oltre al buon cibo e alla piacevolezza<br />
dello stare insieme,<br />
non sono mancati momenti<br />
di intrattenimento con<br />
gruppi teatrali e di canto popolare.<br />
Apprezzato momento<br />
di socializzazione e simpatica<br />
parentesi di un impegno<br />
costante a difesa degli anziani.<br />
A questo punto, non rimane<br />
che attendere la sesta<br />
edizione. ✍<br />
Poesie ed emozioni col cuore<br />
ma la f<strong>il</strong>odrammatica, poi la scrittura di testi<br />
teatrali, poi ancora la poesia e la narrativa. Da<br />
sempre ha voluto mettere nero su bianco le<br />
emozioni, le gioie, ma anche le difficoltà della<br />
sua vita, emozionando a sua volta chi ha avuto<br />
la fortuna di incrociare la sua strada. E, visto<br />
che le cose fatte con <strong>il</strong> cuore sono sempre<br />
quelle che regalano maggiori soddisfazioni,<br />
ecco questi importanti riconoscimenti internazionali.<br />
Pucci è stato recentemente premiato,<br />
per mano dell’Ambasciatore australiano a Roma,<br />
Amanda Vanstone. La poesia “L’alba” e la<br />
fiaba “Vanità” sono pubblicate in un libro di<br />
antologia pubblicato dall’Alias (Accademia<br />
Letteraria Italo Australiana Scrittori). ✍
☞Il punto<br />
Sempre, ma specialmente nella fase congressuale,<br />
ogni Organizzazione sociale – i Sindacati ne<br />
sono l’essenza – dovrebbe sv<strong>il</strong>uppare una seria<br />
riflessione sul perché temi seri come quelli sociali e<br />
del lavoro non trovano soluzione né ascolto dalla<br />
istituzioni e dalla politica, e scarso appoggio dall’opinione<br />
pubblica. Il punto centrale della riflessione,<br />
anche per la <strong>Cisl</strong> e le sue articolazioni, dovrebbe incentrarsi<br />
essenzialmente su ciò, perché da questo<br />
dovrebbero scaturire iniziative conseguenti.<br />
In primo luogo occorre una strategia di lungo respiro<br />
che, partendo dalle difficoltà momentanee, delinei<br />
traguardi nuovi, che non possono prescindere da<br />
cambiamenti effettivi di cultura e di metodologie,<br />
essendo venuto meno <strong>il</strong> vecchio quadro di riferimento.<br />
Decenni di lotte politiche e sociali contestative<br />
ed ideologiche non hanno assicurato tutele adeguate<br />
ed universalistiche, né dal punto di vista sociale<br />
né dal punto di vista contrattuale e nel contempo i<br />
progetti idealizzati non solo non hanno attecchito,<br />
ma, al contrario, hanno preso strade opposte e nuociuto<br />
all’autonomia sindacale.<br />
Sono stati, infatti, i cambiamenti verificatisi nel sistema<br />
politico istituzionale italiano, europeo e mondiale,<br />
orientati essenzialmente dalla finanza e dai<br />
gruppi economici di maggior peso a costringere<br />
partiti, governi e forze sociali a cancellare ideologie<br />
e metodi praticati per decenni.<br />
In tale arco di tempo si sono verificate più volte rotture<br />
fra le varie Confederazioni, a testimonianza<br />
della diversità di concezioni tutt’oggi presenti nel<br />
nostro Paese.<br />
E se i risultati sono quelli che viviamo, dei quali<br />
non possiamo certo dirci soddisfatti, la storia sindacale<br />
di questi cinquant’ani ci dice che l’unità non è<br />
una forza se priva di finalità giuste e praticab<strong>il</strong>i. Il<br />
perseverarvi allontana dalla disponib<strong>il</strong>ità a discutere<br />
strategie nuove, comunque imposte dai fatti. Il<br />
primo chiarimento, dunque, dovrebbe essere di natura<br />
culturale, cui collegare un forte radicamento<br />
associativo, per avere sindacati autentici, non influenzati<br />
da ideologie esterne, ma orientati da studi<br />
e analisi propri dell’Associazione.<br />
Il radicamento nuovo e autentico del sindacalismo<br />
non può avvenire in Italia che sotto la spinta della<br />
<strong>Cisl</strong>, con nuove relazioni che guardino all’intero<br />
universo sindacale.<br />
La recente rottura verificatasi fra la Cg<strong>il</strong> e tutte le<br />
rappresentanze sociali poche settimane fa, <strong>il</strong> coraggio<br />
e la determinazione della <strong>Cisl</strong> nel guidare scelte<br />
sindacali che restituiscano ruolo e prospettive negoziali<br />
al Sindacato deve essere vissuta con fiducia,<br />
come una condizione da non disperdere per camminare<br />
oltre.<br />
In un’economia in crisi, nella scarsa efficienza dello<br />
Stato centrale e delle Autonomie locali, nei cambiamenti<br />
e nella frammentazione del sistema produttivo,<br />
nell’indebolimento dello stato sociale, così<br />
diverso da molti anni da regione a regione e all’interno<br />
delle stesse, la politica sindacale centralistica<br />
– come ancora oggi vuole la Cg<strong>il</strong> - produrrebbe sicuramente<br />
manifestazioni di protesta in più, ma meno<br />
tutele. Se la politica contrattuale e i negoziati di<br />
secondo livello fossero stati messi in pratica nei decenni<br />
scorsi oggi le retribuzioni sarebbero state migliori<br />
e maggiori anche i risultati conseguiti con le<br />
regioni e con gli enti locali rispetto ai temi sociali.<br />
Negli assetti politico istituzionali e nelle situazioni<br />
sociali e produttive - fissati traguardi e finalità comuni<br />
con accordi-quadro delle Confederazioni, con<br />
i contratti nazionali per le Categorie - si impone la<br />
semina diffusa di iniziative sindacali locali e aziendali<br />
che, partendo dalle diversità produttive e sociali<br />
di base, guardino contemporaneamente allo<br />
sv<strong>il</strong>uppo ed alla competizione, partecipando ai benefici<br />
della produttività. Per far questo non si può<br />
prescindere da un Sindacato-Associazione, che discute<br />
e decide nelle proprie strutture associative in<br />
modo consapevole, come sta scritto nelle radici<br />
della <strong>Cisl</strong>, più che mai valide in tempi come quelli<br />
che viviamo.<br />
Toscana III<br />
Il welfare è sempre più locale<br />
L’articolo è una sintesi di un’indagine più ampia realizzata dall’Ufficio<br />
Studi della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Toscana. Per consultare e scaricare l’indagine<br />
completa (e gli approfondimenti sulla situazione nelle zone socio-sanitarie)<br />
è possib<strong>il</strong>e contattare l’Ufficio Studi o visitare <strong>il</strong> sito internet della<br />
<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Toscana all’indirizzo http://fnp.cisltoscana.it.<br />
I sistemi<br />
di welfare sono sempre<br />
più “locali”. Questo, in sintesi,<br />
l’elemento che emerge dall’analisi effettuata<br />
dall’Ufficio Studi della <strong>Fnp</strong><br />
<strong>Cisl</strong> Toscana sui risultati delle “Indagini<br />
censuarie sugli interventi e i servizi<br />
sociali dei comuni italiani” realizzate<br />
dall’Istat nel 2003, 2004 e<br />
2005 e degli approfondimenti di dettaglio<br />
sub-regionale curati dal Settore<br />
Sistema Statistico della Regione Toscana.<br />
L’indagine Istat raccoglie con cadenza<br />
annuale informazioni sulla spesa<br />
sociale sostenuta dai comuni per i<br />
servizi, sugli utenti e sulle modalità<br />
di intervento. Le informazioni r<strong>il</strong>evate<br />
permettono da un lato di confrontare<br />
la situazione della Toscana con<br />
quella delle altre regioni nel livello e<br />
nella composizione della spesa; dall’altro<br />
di indagare le peculiarità e le<br />
differenze fra le 34 zone socio-sanitarie<br />
in cui si articola <strong>il</strong> territorio regionale.<br />
Le differenze che emergono sono significative,<br />
sia per quanto riguarda la<br />
dimensione della spesa, sia relativamente<br />
alle modalità e alle tipologie di<br />
intervento. Questo significa, in altre<br />
parole, che non solo vivere in Toscana<br />
piuttosto che in un’altra regione,<br />
dà diritto a risorse e tipologie di interventi<br />
diversi; ma che le differenze<br />
sono significative anche all’interno<br />
della regione. Appare evidente, dunque,<br />
che gli anziani che abitano a Firenze<br />
possono contare su un ammontare<br />
di risorse e su un mix di interventi<br />
ben diversi da quelli degli anziani<br />
che vivono in Casentino o sulle<br />
Colline dell’Albegna.<br />
Ma veniamo ai dati. Nel corso del<br />
2005 le amministrazioni comunali<br />
della Toscana – in forma singola o<br />
associata – hanno destinato agli interventi<br />
e ai servizi sociali quasi 435<br />
m<strong>il</strong>ioni di euro. La spesa media pro<br />
capite risulta pari a 117 euro, in lieve<br />
ripresa rispetto ai 116 euro per abitante<br />
r<strong>il</strong>evati nel 2004.<br />
Nella graduatoria nazionale, la Toscana<br />
si colloca al sesto posto, dopo<br />
Valle d’Aosta (dove si spendono 320<br />
euro pro capite), Trentino Alto Adige<br />
(227 euro), Friuli Venezia Giulia (173<br />
euro), Em<strong>il</strong>ia Romagna (149 euro) e<br />
Piemonte (128 euro).<br />
Secondo la R<strong>il</strong>evazione Istat, dei<br />
quasi 435 m<strong>il</strong>ioni di euro spesi dai<br />
comuni toscani per interventi e servizi<br />
sociali nel corso del 2005, meno<br />
di un quarto (<strong>il</strong> 23,5%) sono andati a<br />
sostegno degli anziani che, fra i beneficiari<br />
della spesa, si collocano al<br />
La <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong><br />
Toscana è<br />
in rete!<br />
A partire<br />
dai prossimi giorni sarà<br />
operativo <strong>il</strong> sito internet della<br />
Federazione dei pensionati <strong>Cisl</strong> della<br />
Toscana. All’indirizzo http://fnp.cisltoscana.it<br />
troverai informazioni sulla<br />
vita della nostra Federazione, notizie,<br />
spazi di approfondimento e documentazione.<br />
Oltre ad essere un contenitore di notizie<br />
e approfondimenti, <strong>il</strong> nostro spazio<br />
web ha l’obiettivo di migliorare e<br />
velocizzare la comunicazione con gli<br />
iscritti e con tutti coloro che sono interessati<br />
a dialogare con noi. Il sito<br />
internet rappresenterà, dunque, un ulteriore<br />
strumento per favorire la partecipazione.<br />
secondo posto dopo famiglie e minori<br />
(a cui i comuni hanno destinato<br />
<strong>il</strong> 37,2% della spesa sociale) e prima<br />
di disab<strong>il</strong>i (17,0%), multiutenza<br />
(9,6%), povertà e disagio degli adulti<br />
(8,9%), immigrati (2,9%) e dipendenze<br />
(0,9%).<br />
A fronte di un incremento, seppure<br />
lieve, della spesa destinata al sociale,<br />
le risorse stanziate a sostegno della<br />
popolazione anziana diminuiscono.<br />
L’ammontare della spesa in favore<br />
della popolazione anziana, infatti, è<br />
passata da 111 m<strong>il</strong>ioni di euro nel<br />
2004 a 102 m<strong>il</strong>ioni nel 2005, per una<br />
flessione del 7,5%.<br />
E, in effetti, la dotazione di risorse su<br />
cui ogni anziano residente in Toscana<br />
può contare è diminuita: la spesa pro<br />
capite regionale, infatti, è scesa dai<br />
133 euro per anziano del 2004 ai 123<br />
euro del 2005.<br />
Nel confronto con le altre regioni, la<br />
Toscana scende al nono posto della<br />
graduatoria nazionale (era all’ottavo<br />
nel 2004), dopo Valle d’Aosta<br />
(1.062 euro per anziano), Trentino<br />
Alto Adige (298 euro), Veneto (216<br />
euro), Friuli Venezia Giulia (202 euro),<br />
Em<strong>il</strong>ia Romagna (euro 148),<br />
Sardegna (141 euro) e Piemonte<br />
(130 euro).<br />
Relativamente alle risorse destinate<br />
agli anziani, <strong>il</strong> dato regionale nasconde<br />
differenze particolarmente significative<br />
fra le 34 zone socio-sanitarie<br />
in cui si articola <strong>il</strong> territorio.<br />
Le zone socio-sanitarie in cui si registra<br />
una spesa pro capite superiore al<br />
dato medio regionale risultano Firenze<br />
(229 euro per anziano), Livornese<br />
(212 euro), Pratese (197 euro), Elba<br />
(170 euro), Alta Val d’Elsa (146 euro),<br />
Apuane (137 euro), Empolese<br />
(131 euro), Piana di Lucca (123 euro)<br />
e Senese (123 euro).<br />
Per <strong>il</strong> resto, è sintomatico r<strong>il</strong>evare<br />
che <strong>il</strong> 73,5% delle zone socio-sanitarie<br />
della nostra regione si collocano<br />
al di sotto del dato medio nazionale,<br />
con una spesa per anziano inferiore a<br />
117 euro.<br />
Le disparità territoriali, infine, sono<br />
particolarmente accentuate. La graduatoria<br />
per zona socio-sanitaria relativa<br />
al 2005, infatti, evidenzia l’esistenza<br />
di una forbice significativa fra<br />
la situazione di Firenze (dove la spesa<br />
per anziano risulta pari a 229 euro<br />
per abitante) e quella di altre aree,<br />
come ad esempio, la Val Tiberina (57<br />
euro per anziano), <strong>il</strong> Casentino (44<br />
euro) e le Colline dell’Albegna (42<br />
euro per anziano). (Francesca Ricci –<br />
Ufficio Studi <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Toscana)<br />
Grafico 1 - Spesa pro capite dei Comuni<br />
singoli e associati per interventi e servizi<br />
sociali. Anno 2005. Valori in euro.<br />
Fonte: elaborazioni su dati Istat<br />
Grafico 2 - Spesa pro capite dei Comuni<br />
singoli e associati per interventi e servizi<br />
sociali in favore degli anziani. Anno 2005.<br />
Valori in euro.<br />
Fonte: elaborazioni su dati Istat<br />
Grafico 3 - Spesa pro capite dei Comuni<br />
singoli e associati per interventi e servizi<br />
sociali in favore degli anziani. Anno 2005.<br />
Valori in euro.<br />
Fonte: elaborazioni su dati Istat-Regione Toscana<br />
Le nostre sedi in Toscana<br />
Ecco gli indirizzi delle sedi provinciali della Federazione dei pensionati in<br />
Toscana che sono a disposizione dei soci e dei cittadini e vi indirizzeranno<br />
alla sede locale più vicina per usufruire dei servizi <strong>Cisl</strong>.<br />
Sul territorio regionale sono presenti circa 100 leghe, a cui è possib<strong>il</strong>e rivolgersi<br />
per avere informazioni e usufruire dei servizi.<br />
Arezzo viale Michelangelo, 116 - Tel. 0575/355457<br />
Firenze via del Prete, 135 - 055/326901<br />
Grosseto via della Pace, 132 - 0564/24268<br />
Livorno via Goldoni, 73 - 0586/886525<br />
Lucca via Puccini, 1780 - 0583/508865<br />
Massa Carrara via Ceci, 11 - Carrara - 0585/73172<br />
Pisa via Vespucci, 5 - 050/518238<br />
Pistoia viale Matteotti, 37 - 0573/364631<br />
Prato via Pallacorda, 5 - 0574/699109<br />
Siena viale Curtatone, 2 - 0577/223860
Anteas Toscana:<br />
<strong>il</strong> nuovo ruolo<br />
del volontariato<br />
L’Anteas – come tutto <strong>il</strong> mondo del<br />
volontariato – si muove in un contesto<br />
sempre più complesso, in cui le<br />
difficoltà aumentano, anche per effetto<br />
dell’attuale congiuntura economica.<br />
Nonostante gli interventi messi in<br />
atto tanto a livello nazionale che internazionale,<br />
forse non sufficientemente<br />
incisivi, la ripresa è ancora<br />
lontana. Questo, dunque, sembra essere<br />
<strong>il</strong> contesto di riferimento con cui<br />
la nostra Organizzazione dovrà confrontarsi<br />
nei prossimi anni.<br />
In un contesto congiunturale così sfavorevole,<br />
le risorse che <strong>il</strong> settore pubblico<br />
destina al sistema socio-sanitario<br />
si assottigliano, mentre la domanda,<br />
per le note dinamiche demografiche,<br />
cresce a ritmi sostenuti. Talvolta,<br />
inoltre, le risposte offerte sembrano<br />
essere inefficaci per effetto di assetti<br />
organizzativi poco razionali che, soprattutto<br />
in alcune aree del Paese, determinano<br />
un vero e proprio spreco<br />
delle risorse sempre più scarse.<br />
Se questo, dunque, è lo scenario che<br />
si prof<strong>il</strong>a per gli anni a venire, <strong>il</strong> ruolo<br />
dell’Anteas Toscana appare prezioso<br />
almeno per due ordini di motivi.<br />
Il volontariato è in grado, in primo<br />
luogo, di orientare la spesa pubblica<br />
in maniera efficace. Evidenziando e<br />
segnalando gli elementi di maggiore<br />
criticità, permette infatti al settore<br />
pubblico di intervenire in maniera<br />
mirata e di aumentare i benefici prodotti<br />
soprattutto negli interventi legati<br />
alla domic<strong>il</strong>iarità.<br />
Il volontariato, inoltre, proprio per le<br />
sue caratteristiche, può individuare<br />
bisogni che <strong>il</strong> pubblico non riesce a<br />
cogliere. Se <strong>il</strong> motore del volontariato<br />
funziona bene, non solo realizza i<br />
suoi obiettivi, ma consente di coglie-<br />
Toscana<br />
re ed evidenziare i bisogni inespressi.<br />
Tutto ciò, però, presuppone che <strong>il</strong><br />
pubblico ascolti <strong>il</strong> volontariato e lo<br />
coinvolga anche in fase di progettazione<br />
operativa.<br />
Quali, dunque, i progetti della nostra<br />
Associazione per <strong>il</strong> 2009?<br />
In uno scenario come quello descritto,<br />
appare di fondamentale importanza<br />
rafforzare <strong>il</strong> servizio di segretariato<br />
sociale leggero che l’Anteas ha avviato,<br />
rendendolo operativo in tutte le zone<br />
socio-sanitarie della Toscana. Tale<br />
attività, infatti, risulta altamente strategica<br />
per intercettare i bisogni espressi<br />
ed inespressi e, conseguentemente,<br />
progettare e organizzare le risposte.<br />
Occorre inoltre mob<strong>il</strong>itarsi - attraverso<br />
convenzioni o interventi propri -<br />
per provare a dare una risposta a tutti<br />
quei bisogni che, per i motivi più diversi,<br />
restano insoddisfatti.<br />
Anteas Massa Carrara<br />
Le iniziative<br />
di sostegno<br />
agli anziani<br />
Da due anni l’Anteas di Massa Carrara,<br />
d’intesa con la Federazione dei<br />
pensionati della <strong>Cisl</strong>, realizza progetti<br />
e promuove iniziative a sostegno<br />
della popolazione anziana.<br />
Molti interventi si rivolgono agli anziani<br />
che ancora abitano da soli e<br />
consistono nel tenere loro compagnia,<br />
portarli a fare la spesa, accompagnarli<br />
in banca, alla posta, in farmacia,<br />
a visite mediche, consegnare<br />
loro farmaci a domic<strong>il</strong>io, accompagnarli<br />
al mare, ai parchi pubblici, in<br />
gite di breve durata.<br />
Le iniziative dell’Anteas, inoltre, si<br />
rivolgono anche agli ospiti delle case<br />
di riposo e mirano a rendere più serena<br />
la loro permanenza. In questo<br />
contesto si inserisce <strong>il</strong> progetto “Animazione”,<br />
attualmente in corso nelle<br />
case di riposo di Aulla e di Bagnone.<br />
Il progetto, al quale hanno dato la<br />
propria adesione la Società della Salute<br />
della Lunigiana e i Comuni di<br />
Aulla e di Bagnone, è finanziato<br />
all’80% dall’Amministrazione Provinciale<br />
di Massa Carrara e al 20%<br />
dall’Anteas. Le attività, affidate ai<br />
volontari e a compagnie che hanno<br />
già una consolidata esperienza in<br />
questo genere di intrattenimenti, prevedono<br />
giochi, musica e teatro.<br />
Fin dal primo “spettacolo”, realizzato<br />
lo scorso mese di giugno, gli ospiti<br />
delle due strutture attendono l’appuntamento<br />
mens<strong>il</strong>e con i gruppi di animazione<br />
e con i volontari dell’Anteas.<br />
Gli incontri, che avvengono di domenica,<br />
allietano le giornate degli ospiti,<br />
colorandole di comicità, allegria e<br />
spensieratezza. L’attività di intrattenimento,<br />
arricchita spesso da rinfreschi<br />
preparati dai volontari Anteas e dagli<br />
iscritti alla Federazione dei pensionati<br />
della <strong>Cisl</strong>, viene svolta con le armi<br />
della semplicità, della spontaneità e<br />
della voglia di divertirsi.<br />
Le due compagnie di animazione<br />
contribuiscono a far superare la concezione<br />
delle strutture residenziali<br />
per anziani come luoghi chiusi, dove<br />
si consumano, in una routine triste e<br />
ormai priva di sussulti, gli ultimi anni<br />
delle persone ospiti. Grande merito<br />
va anche ai volontari Anteas e agli<br />
iscritti alla <strong>Fnp</strong> che, con grande disponib<strong>il</strong>ità<br />
e umanità, hanno reso<br />
possib<strong>il</strong>e questa bella iniziativa, elogiata<br />
dai responsab<strong>il</strong>i delle case di risposo<br />
e dalle istituzioni.<br />
L’Anteas, con <strong>il</strong> progetto “Alleviare<br />
la solitudine”, interviene inoltre in<br />
favore degli anziani autosufficienti<br />
ospitati presso le case di riposo del<br />
Comune di Carrara.<br />
Ut<strong>il</strong>izzando <strong>il</strong> pulmino a nove posti<br />
di proprietà dell’Anteas, i volontari<br />
accompagnano gli anziani in brevi<br />
gite al mare, in collina, nei parchi<br />
pubblici e, con l’assistenza di una<br />
guida turistica, nei centri storici, nei<br />
musei e alle mostre.<br />
Anche questa iniziativa sta dando<br />
grandi soddisfazioni. E molte sono le<br />
nuove idee. ✍<br />
<strong>Fnp</strong> Firenze<br />
La vertenzialità locale al tempo della crisi<br />
In provincia di Firenze, come nel<br />
resto del territorio regionale, la<br />
stagione dei confronti con le amministrazioni<br />
comunali è in dirittura<br />
di arrivo. Le organizzazioni sindacali<br />
e la Federazione dei pensionati<br />
hanno discusso sulle modalità di allocazione<br />
delle risorse in un contesto<br />
fortemente colpito dalla congiuntura<br />
internazionale e dalla crisi<br />
economica.<br />
Alcuni comuni del territorio, in via<br />
del tutto innovativa, hanno deciso di<br />
intervenire destinando risorse a sostegno<br />
dei lavoratori che, per effetto<br />
della crisi, hanno perso <strong>il</strong> posto di lavoro.<br />
È sintomatico, da questo punto<br />
di vista, l’accordo siglato nel Comune<br />
di Calenzano dove, in via del tutto<br />
sperimentale, è stato previsto un<br />
abbattimento percentuale del reddito<br />
Isee ut<strong>il</strong>izzato per la rideterminazione<br />
delle tariffe di accesso ai servizi comunali<br />
per i nuclei fam<strong>il</strong>iari dove<br />
uno dei componenti ha perso <strong>il</strong> posto<br />
di lavoro.<br />
In questo contesto, rimane prioritaria<br />
la questione degli anziani, come ci ricordano<br />
i dati demografici e le previsioni<br />
per gli anni a venire. Per questo<br />
motivo, la <strong>Fnp</strong> di Firenze si è fortemente<br />
impegnata in un confronto<br />
tutt’altro che semplice, che ha mirato<br />
a contrastare l’intenzione di molte<br />
amministrazioni di ridurre <strong>il</strong> livello<br />
dei servizi e degli interventi sociali<br />
destinati agli anziani.<br />
In alcuni casi, dunque, <strong>il</strong> confronto<br />
ha prodotto risultati interessanti. È <strong>il</strong><br />
caso, ad esempio, del Comune di<br />
Scandicci, dove in seguito al confronto<br />
con le organizzazioni sindacali<br />
è stato confermato in b<strong>il</strong>ancio <strong>il</strong> Fondo<br />
per la non-autosufficienza di 88<br />
m<strong>il</strong>a euro.<br />
La situazione, tuttavia, desta forti<br />
preoccupazioni, soprattutto in prospettiva.<br />
Molti comuni della Provincia,<br />
infatti, hanno annunciato tagli e<br />
ridimensionamenti dell’offerta dei<br />
servizi a partire dal prossimo anno. ✍<br />
IV<br />
Notizie ut<strong>il</strong>i<br />
Ecco i requisiti per la<br />
“quattordicesima” 2009<br />
Di seguito, si ricordano agli<br />
iscritti alla nostra Federazione<br />
i requisiti per ricevere la<br />
“quattordicesima”mens<strong>il</strong>ità<br />
per l’anno 2009.<br />
Le sedi dell’Inas e della <strong>Fnp</strong><br />
<strong>Cisl</strong> presenti sul territorio sono<br />
a disposizione per fornire maggiori<br />
informazioni e predisporre l’eventuale richiesta.<br />
Requisiti<br />
Età: pari o superiore a 64 anni<br />
Reddito personale non superiore a 8.934,90 euro annui<br />
(sono esclusi dal computo i redditi derivanti da<br />
assegni per nucleo fam<strong>il</strong>iare/assegni fam<strong>il</strong>iari, da indennità<br />
di accompagnamento, <strong>il</strong> reddito da casa di<br />
abitazione, <strong>il</strong> Tfr e le competenze arretrate sottoposte<br />
a tassazione separata).<br />
La somma aggiuntiva varia perché è calcolata anche<br />
in base all’anzianità contributiva del pensionato in<br />
Italia.<br />
Se pensionato da lavoro dipendente<br />
fino a 15 anni di anzianità contributiva, la somma aggiuntiva<br />
è pari complessivamente a 336 euro;<br />
da 15 a 25 anni di anzianità contributiva, la somma<br />
aggiuntiva è pari complessivamente a 420 euro;<br />
se l’anzianità contributiva è superiore a 25 anni la<br />
somma complessiva aggiuntiva è pari a 504 euro.<br />
Se pensionato da lavoro autonomo<br />
fino a 18 anni di anzianità contributiva la somma aggiuntiva<br />
è pari complessivamente a 336 euro;<br />
da 18 a 28 anni di anzianità contributiva, la somma<br />
aggiuntiva è pari complessivamente a 420 euro;<br />
se l’anzianità contributiva è superiore a 28 anni la<br />
somma complessiva aggiuntiva è pari a 504 euro.<br />
Per le pensioni ai superstiti, la somma aggiuntiva<br />
sarà calcolata con gli stessi criteri di anzianità contributiva,<br />
applicando però le riduzioni di reversib<strong>il</strong>ità.<br />
Nel caso in cui <strong>il</strong> reddito personale sia di poco superiore<br />
al limite stab<strong>il</strong>ito, la somma aggiuntiva sarà<br />
proporzionalmente ridotta.<br />
Si ha diritto alla quattordicesima anche se <strong>il</strong> requisito<br />
di età si raggiunge nel corso dell’anno. A domanda,<br />
si ha diritto alla 14^ in misura proporzionale<br />
ai mesi intercorrenti tra la data di compimento del 64°<br />
anno e <strong>il</strong> 31 Dicembre.<br />
Medaglia d’onore<br />
ad Armando Lapi<br />
Si è svolta a Prato, su iniziativa della Prefettura, la<br />
cerimonia per la consegna ad Armando Lapi della<br />
medaglia d’onore r<strong>il</strong>asciata dalla Presidenza del Consiglio<br />
dei Ministri a titolo di “risarcimento, soprattutto<br />
morale”.<br />
Armando Lapi, iscritto alla Federazione dei pensionati<br />
<strong>Cisl</strong> di Prato e padre di Lorenzo, segretario della <strong>Fnp</strong><br />
territoriale, nel 1944 fu catturato dai tedeschi sul Pratomagno,<br />
deportato in Germania insieme ad altri e sottoposto<br />
a lavoro coatto sino all’agosto del 1945, quando fu<br />
liberato dagli Alleati.<br />
La cerimonia in onore di Armando Lapi rappresenta<br />
un’occasione per invitare le persone viventi che sono<br />
state deportate o, in caso di decesso, i loro fam<strong>il</strong>iari<br />
più prossimi a recarsi presso le sedi della nostra<br />
Federazione pensionati per la comp<strong>il</strong>azione della richiesta<br />
di concessione della medaglia d’onore prevista<br />
con la Legge 296/2006 (Finanziaria 2007) ai<br />
commi 1271-1276 dell’art.1.<br />
Anche questo rappresenta un modo per non dimenticare.
Pensionati<br />
marzo 2009<br />
Il punto<br />
di ATTILIO RIMOLDI<br />
Lombardia<br />
Il congresso è l’occasione per riflettere sulle<br />
esperienze sindacali di questi ultimi quattro<br />
anni e per delineare gli obiettivi futuri, adeguando<br />
la nostra organizzazione sindacale per<br />
essere in grado di perseguirli.<br />
Siamo entrati in una fase economica recessiva<br />
che provoca disoccupazione e riduzione della<br />
produzione. La ricchezza del paese quest’anno<br />
si ridurrà di alcuni punti. Ma si può stare sicuri<br />
che i più forti e i più ricchi non vorranno<br />
perdere un soldo e vorranno far sopportare <strong>il</strong><br />
peso della situazione alla classi popolari.<br />
Invece abbiamo bisogno di solidarietà e unità<br />
nazionale, come raccomanda <strong>il</strong> presidente della<br />
Repubblica. Noi diciamo che ci si deve mettere<br />
insieme, concertare, ognuno assumendosi<br />
le proprie responsab<strong>il</strong>ità. E concordare le migliori<br />
risposte comuni e le più efficaci alla<br />
grave situazione attuale. Per questo ora c’è<br />
bisogno più che mai di un sindacato forte.<br />
Fare forte la <strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong>, nel quadro del bene<br />
comune: questo è l’imperativo del nostro<br />
impegno. Combattere <strong>il</strong> carovita e difendere <strong>il</strong><br />
potere d’acquisto delle pensioni è condizione<br />
per garantire serenità a tutti i pensionati, ma<br />
anche spendere bene i pochi soldi a disposizione<br />
per r<strong>il</strong>anciare i consumi e l’economia.<br />
Crediamo di essere nel giusto nel perseguire <strong>il</strong><br />
diritto alla salute e far costruire alle istituzioni<br />
una rete solidale di assistenza per i più bisognosi.<br />
Sono obiettivi che interessano tutta la<br />
società ma particolarmente le persone anziane.<br />
Tutelare i pensionati nella società, soprattutto<br />
sui temi dello Stato Sociale, è tra i nostri compiti.<br />
La nostra azione deve rafforzarsi per denunciare,<br />
ad esempio, limiti e carenze degli interventi<br />
programmati nel sociale e individuare<br />
obiettivi specifici da rivendicare alle diverse<br />
controparti istituzionali.<br />
Bisogna dare identità e organizzazione collettiva<br />
ai pensionati, per renderli protagonisti attraverso<br />
<strong>il</strong> loro sindacato, la <strong>Fnp</strong>, a livello nazionale<br />
e regionale, ma soprattutto a livello locale.<br />
È a questo livello che dobbiamo rafforzare<br />
la nostra capacità d’iniziativa sindacale attraverso<br />
una cap<strong>il</strong>lare organizzazione nei territori<br />
e costruire a quel livello una qualificata<br />
presenza di m<strong>il</strong>itanti capaci di rapportarsi e<br />
rispondere ai problemi della gente e di dirigenti<br />
in grado di essere concreti interlocutori<br />
delle Istituzioni a tutti i livelli, dobbiamo farlo<br />
coinvolgendo tutta la <strong>Cisl</strong>. Perché oggi <strong>il</strong> salario<br />
e le pensioni, e le condizioni di vita delle<br />
famiglie di pensionati e dei lavoratori, si difendono<br />
per tutti, anche sul territorio, con più<br />
servizi, sociali, pubblici e alla persona, e con<br />
una politica locale (comunale e regionale) che<br />
riduca <strong>il</strong> peso delle tariffe e delle tasse sul vivere<br />
quotidiano delle classi popolari, anziani e<br />
giovani, lavoratori in attività e pensionati.<br />
In questo contesto dobbiamo lavorare per favorire<br />
<strong>il</strong> proselitismo, che sv<strong>il</strong>uppando la rappresentanza,<br />
permette poi di rivendicare una<br />
maggiore rappresentatività nella contrattazione<br />
delle condizioni sociali dei pensionati e delle<br />
loro famiglie. La discussione congressuale<br />
finora svolta nei territori ha evidenziato ancora<br />
meglio, nella società che cambia, la grande<br />
responsab<strong>il</strong>ità dei sindacalisti: quella non solo<br />
di individuare gli obiettivi sociali e rivendicativi<br />
sostenib<strong>il</strong>i con gli interlocutori pubblici,<br />
ma anche di organizzare la struttura sindacale<br />
in modo che sia pronta a cogliere le nuove<br />
problematiche sociali e capace di sv<strong>il</strong>uppare<br />
lotte efficaci per affermare gli obiettivi individuati;<br />
attenta a sollecitare la partecipazione e<br />
a promuovere <strong>il</strong> proselitismo, ma soprattutto a<br />
propagare valori di coesione, di giustizia, di<br />
autonomia, di solidarietà, e anche di etica nei<br />
comportamenti per essere d’esempio in una<br />
società sempre più frantumata e individualista.<br />
www.fnplombardia.cisl.it<br />
Lombardia<br />
I<br />
Responsab<strong>il</strong>e di redazione<br />
Att<strong>il</strong>io Rimoldi<br />
Comitato di redazione<br />
M. Clerici, P. Farina, E. Fumagalli,<br />
P. Noris, S. Rosso, L. Alberti, R.<br />
Baraldini, M. Cortesi, I. Fassin, G.<br />
Festa, M. Fumagalli, A. Grancini,<br />
F. Gritti, M. Macinata, U. Menin,<br />
M. Pattini, A. Puglia, F. Ricci, G.<br />
Sacchi.<br />
Stefania Olivieri (Coordinatrice)<br />
Crisi, <strong>il</strong> sindacato dei pensionati<br />
lombardo sollecita interventi concreti<br />
forte <strong>il</strong> disagio e la preoccupa-<br />
È zione della popolazione, in par-<br />
ticolare quella anziana, di fronte alla<br />
crisi economica che investe in misura<br />
crescente <strong>il</strong> paese e provoca disoccupazione<br />
e impoverimento di molte<br />
famiglie.<br />
Una crisi che sta aggravando e aggiungendo<br />
altri problemi a quelli da tempo<br />
denunciati dal sindacato dei pensionati<br />
<strong>Cisl</strong>, in particolare la svalutazione delle<br />
pensioni, la carenza di servizi sanitari e<br />
sociali, le problematiche assistenziali,<br />
rivolte soprattutto agli anziani non autosufficienti.<br />
È quanto emerso dal dibattito<br />
congressuale fin’ora svolto nelle<br />
leghe e nei territori e ripreso dall’esecutivo<br />
della <strong>Fnp</strong> Lombardia.<br />
Un’occasione per fare <strong>il</strong> punto sui problemi<br />
aperti, sia a livello nazionale che<br />
regionale. Nell’ordine del giorno approvato<br />
al termine dell’incontro si condivide<br />
innanzitutto <strong>il</strong> giudizio della <strong>Cisl</strong><br />
sulla assoluta insufficienza delle misure<br />
per fronteggiare la crisi finora adottate<br />
dal governo e, di fronte alla emergenza,<br />
si sostiene la richiesta di impegnare una<br />
somma aggiuntiva di risorse pubbliche<br />
di almeno un 1% sul P<strong>il</strong> per sostenere la<br />
produzione industriale, difendere l’occupazione<br />
e contrastare l’impoverimento<br />
delle famiglie. “È importante sostenere<br />
con decisione l’adozione di strumenti<br />
nuovi che chiamino all’impegno<br />
e alla corresponsab<strong>il</strong>ità tutte le istituzioni<br />
dello Stato, le Regioni, le Province e<br />
i Comuni – ha sottolineato Att<strong>il</strong>io Rimoldi,<br />
segretario generale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong><br />
Lombardia –. In questo quadro di più<br />
intensa solidarietà nazionale, la società<br />
civ<strong>il</strong>e dovrà partecipare e fare la sua<br />
parte”. Da qui la sollecitazione che le<br />
richieste avanzate dalla <strong>Cisl</strong>, per la loro<br />
urgenza e necessità, siano adeguatamente<br />
sostenute dalla mob<strong>il</strong>itazione e<br />
dalla predisposizione di forme di lotta e<br />
di pressione capaci di ottenere risposte<br />
positive. In questo ambito i pensionati<br />
dovranno essere di stimolo e sostegno<br />
anche con proprie iniziative, per difendere<br />
le giuste rivendicazioni per la difesa<br />
del potere d’acquisto dei redditi dei<br />
pensionati e soprattutto per la tutela<br />
delle persone non autosufficienti.<br />
Quanto alla social card, l’esecutivo ha<br />
bocciato senza appello la misura varata<br />
dal governo, definendola “ridicola e<br />
inadeguata”. “In tutta la Lombardia è<br />
stata distribuita a sole 22m<strong>il</strong>a persone e<br />
ancora, per molti, non è stata attivata –<br />
ha ricordato Rimoldi –. Una misura irrisoria,<br />
rispetto alle dimensioni del problema<br />
nella nostra Regione. Un’ulteriore<br />
dimostrazione del fatto che le risposte<br />
che questo governo dà rispetto ai<br />
problemi che ogni giorno solleviamo<br />
sono assolutamente inadeguate e inaccettab<strong>il</strong>i”.<br />
Altrettanto inaccettab<strong>il</strong>e, secondo<br />
la <strong>Fnp</strong> lombarda, è <strong>il</strong> fatto che alle<br />
richieste di maggiori aiuti per gli anziani<br />
non autosufficienti l’esecutivo risponda<br />
escludendoli dalla soglia di po-<br />
Aumentano gli iscritti<br />
alla <strong>Cisl</strong> Pensionati lombarda<br />
Oltre 385m<strong>il</strong>a associati a fine 2008<br />
Prosegue la crescita degli iscritti al sindacato dei pensionati <strong>Cisl</strong> della<br />
Lombardia. L’organizzazione si è rafforzata in tutti i territori della regione<br />
e a fine 2008 ha raggiunto i 385.095 iscritti, con un incremento<br />
di 1.717 nuovi associati. “Siamo in tanti, i dati confermano <strong>il</strong> continuo<br />
incremento degli iscritti, ma vogliamo essere ancora più forti, per avere<br />
voce in capitolo nelle scelte politiche, per aprire confronti con le<br />
istituzioni, per affermare risultati a favore dei nostri iscritti”, ha sottolineato<br />
Att<strong>il</strong>io Rimoldi, segretario generale della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Lombardia.<br />
“Difesa del potere d’acquisto delle pensioni, tutele sanitarie e assistenziali,<br />
servizi sociali e sindacali, obiettivi già evidenziati nella loro importanza<br />
prima di entrare in questa fase di crisi – ha aggiunto – si ripropongono<br />
ora con più forza, insieme alla necessità di misure straordinarie<br />
a tutela dei lavoratori, dei pensionati, dei disoccupati e delle fasce<br />
deboli della società”. Una situazione che richiama ulteriormente un<br />
ruolo forte del sindacato per sostenere nel Paese una politica governativa<br />
di sv<strong>il</strong>uppo, di tutela del lavoro, di difesa delle conquiste sociali.<br />
vertà perché beneficiano dell’indennità<br />
di accompagnamento.<br />
“Di fronte a questa continua sottovalutazione<br />
dei problemi che poniamo per<br />
la tutela dei pensionati, ma anche delle<br />
famiglie e dei lavoratori colpiti dalla<br />
crisi, dobbiamo alzare la voce – ha concluso<br />
Rimoldi –. Non si possono solo<br />
fare una politica degli annunci, con proposte<br />
insufficienti e molte volte non attuate,<br />
occorrono invece interventi rapidi,<br />
misure concrete che diano risultati<br />
palpab<strong>il</strong>i, a partire dal r<strong>il</strong>ancio dei consumi<br />
attraverso <strong>il</strong> sostegno dei redditi<br />
dei pensionati e con interventi certi di<br />
sostegno ai più deboli e a coloro che subiscono<br />
gli effetti più negativi di questa<br />
crisi”. ✍<br />
Bonus famiglie, entro<br />
<strong>il</strong> 30 marzo la domanda<br />
Pur considerando insufficiente la misura varata<br />
dal governo per sostenere i redditi bassi, <strong>il</strong> sindacato<br />
dei pensionati <strong>Cisl</strong> della Lombardia ricorda<br />
che entro <strong>il</strong> 30 marzo dovrà essere presentata<br />
la domanda per ottenere <strong>il</strong> “ bonus famiglia”.<br />
Gli importi del bonus<br />
Il bonus, beneficio limitato al solo anno 2009,<br />
varia da un minimo di 200 euro ad un massimo<br />
di 1000 euro, non costituisce reddito ai fini fiscali,<br />
previdenziali o assistenziali.<br />
Questi gli importi:<br />
- 200 euro (per pensionati con reddito fino a<br />
15000 euro)<br />
- 300 euro (per famiglie di 2 persone con reddito<br />
fino a 17000 euro)<br />
- 450 euro (per famiglie di 3 persone con reddito<br />
fino a 17000 euro)<br />
- 500 euro (per famiglie di 4 persone con reddito<br />
fino a 20000 euro)<br />
- 600 euro (per famiglie di 5 persone con reddito<br />
fino a 20000 euro)<br />
- 1000 euro (per famiglie con più di 5 persone<br />
con reddito fino a 22000 euro)<br />
- 1000 euro (famiglie con portatori di handicap<br />
con reddito fino a 35000 euro)<br />
Per verificare se si può accedere alle misure<br />
di sostegno o per avere un aiuto è possib<strong>il</strong>e<br />
rivolgersi alle sedi del Caaf <strong>Cisl</strong>.
Lombardia<br />
Dai territori<br />
Bergamo<br />
Accordo sugli sconti alla<br />
Zerbimark<br />
Il sindacato dei pensionati <strong>Cisl</strong> di Bergamo ha dato <strong>il</strong><br />
via ad una serie di iniziative con la grande distribuzione,<br />
per contrastare l’impatto del carovita sul reddito<br />
di pensionati e anziani. Tra queste, l’intesa raggiunta<br />
con la Zerbimark, che permetterà ai pensionati<br />
iscritti alla <strong>Cisl</strong> di usufruire di sconti del 10% negli<br />
acquisti di generi alimentari e non. Per informazioni<br />
rivolgersi alla sede <strong>Fnp</strong> di Bergamo (tel.<br />
035/324260).<br />
Quattro pensionati su dieci<br />
sotto i 500 euro al mese<br />
“Rivendichiamo una vita più dignitosa”: è <strong>il</strong> messaggio<br />
lanciato dalle assemblee che dal mese di novembre<br />
la <strong>Fnp</strong> di Bergamo sta svolgendo, 138 incontriconfronto<br />
con gli iscritti e non, in vista del congresso<br />
territoriale del 3 e 4 marzo 2009. Dalle assemblee,<br />
molto partecipate come presenza e come contributo al<br />
dibattito, emergono un grande disagio e forti preoccupazioni<br />
per le difficoltà economiche delle persone<br />
anziane, insieme ad una crescente insicurezza per <strong>il</strong><br />
futuro determinata dalla crisi economica in atto, che<br />
ha visto in questi mesi la continua diminuzione dei<br />
posti di lavoro nella provincia di Bergamo. Nella bergamasca,<br />
infatti, otto pensionati su dieci sono al di<br />
sotto dei m<strong>il</strong>le euro al mese, quasi la metà non arriva<br />
a superare i 500 euro mens<strong>il</strong>i (una soglia di povertà<br />
che riguarda all’80% le donne). La “social card” voluta<br />
dal governo è giudicata um<strong>il</strong>iante non solo economicamente,<br />
ma anche per <strong>il</strong> calvario a cui sottopone<br />
le persone che vogliono richiederla ed ut<strong>il</strong>izzarla.<br />
“Ci si aspetta dal sindacato un impegno concreto e<br />
iniziative nazionali ma anche territoriali – sottolinea<br />
Fausto Gritti, neosegretario generale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Bergamo<br />
– che determinino una svolta delle politiche governative<br />
in favore delle fasce deboli e non autosufficienti,<br />
che portino ad una maggior tutela del potere<br />
d’acquisto. Un impegno forte che vedrà impegnata la<br />
nostra categoria nei prossimi anni”.<br />
Brescia<br />
Giampaolo Festa rieletto<br />
alla guida della <strong>Fnp</strong> bresciana<br />
Giampaolo Festa rieletto alla guida della <strong>Fnp</strong> bresciana.<br />
A confermarlo nell’incarico di segretario territoriale<br />
è stato <strong>il</strong> nuovo direttivo, composto da settanta<br />
membri, eletto dai delegati a conclusione dell’ottavo<br />
congresso dell’organizzazione che si è svolto al President<br />
hotel di Castel Mella. Una conferma si è avuta<br />
anche per gli altri tre componenti della segreteria:<br />
Pietro Mora, Giuseppe Fadabini e Luciano Geroldi<br />
per i prossimi quattro anni continueranno a collaborare<br />
con Festa. I delegati hanno nominato anche i rappresentanti<br />
ai prossimi congressi della <strong>Fnp</strong> regionale<br />
e dell’Ust-<strong>Cisl</strong> bresciana ed i revisori dei conti. Il<br />
congresso ha approvato una mozione finale in cui, sul<br />
fronte locale, si guarda alla contrattazione sociale in<br />
stretto rapporto con Spi Cg<strong>il</strong> e U<strong>il</strong>p U<strong>il</strong> e, più in generale,<br />
si chiedono trattative per definire modi e tempi<br />
di recupero del potere d’acquisto delle pensioni, un<br />
paniere che determini l’indice di inflazione adeguato<br />
alle esigenze dei pensionati e l’istituzione di un fondo<br />
nazionale per la non autosufficienza.<br />
Brianza<br />
Verso la nuova Provincia<br />
La nuova Provincia di Monza e Brianza è una realtà,<br />
anche se sarà operativa solo dopo le elezioni provinciali<br />
del prossimo mese di giugno, <strong>il</strong> capoluogo sarà<br />
Monza con 121.000 abitanti, mentre la popolazione<br />
complessiva dei 50 comuni che vi hanno aderito è di<br />
circa 800.000 abitanti. La nuova Provincia coinvolgerà<br />
alcune modifiche, anche sostanziali, per alcuni<br />
istituzioni come l’Asl Mi 3, che finora operava su un<br />
numero di comuni maggiore, o le aziende ospedaliere.<br />
Per 14 comuni che non hanno aderito alla nuova<br />
provincia di Monza, infatti, dovrà essere rivisto <strong>il</strong> bacino<br />
di utenza. E qui in particolare per la popolazione<br />
anziana <strong>il</strong> sindacato pensionati sta operando per evitare<br />
disagi/carenze di servizi, con la ferma intenzione<br />
di contribuire non solo al mantenimento dell’esistente,<br />
ma anche al miglioramento dei servizi in tutti i comuni<br />
interessati. Anche la <strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong> dovranno rivedere<br />
i confini del territorio. Il problema è all’attenzione<br />
della confederazione regionale, in quanto i confini<br />
sindacali potrebbero essere diversi da quelli provinciali.<br />
Nel frattempo si organizzano i congressi con<br />
gli iscritti dei 63 comuni dell’attuale comprensorio<br />
Brianza.<br />
Oltre 600 studenti e pensionati<br />
sul “Treno per Auschwitz”<br />
“A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più<br />
o meno consapevolmente, che “ogni straniero è nemico”.<br />
Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi<br />
come una infezione latente; si manifesta solo in atti<br />
saltuari e incoordinati, e non sta all’origine di un sistema<br />
di pensiero. Ma quando questo avviene, quando <strong>il</strong> dogma<br />
inespresso diventa premessa maggiore di un s<strong>il</strong>logismo,<br />
allora, al termine della catena, sta <strong>il</strong> lager”.<br />
(Primo Levi, Se questo è un uomo)<br />
Il binario 21 della stazione centrale di M<strong>il</strong>ano è tristemente<br />
noto perché da quel punto partivano i carri<br />
piombati carichi di deportati verso i campi di concentramento<br />
nazisti. Sabato 24 gennaio, da quello stesso<br />
luogo è partito <strong>il</strong> treno che ha portato studenti delle scuole<br />
superiori, lavoratori e pensionati di tutta la Lombardia, oltre<br />
seicento persone, a visitare i campi di sterminio di Auschwitz<br />
e Mauthausen in occasione della Giornata della<br />
memoria. L’iniziativa è stata promossa da Cg<strong>il</strong> e <strong>Cisl</strong> regionali<br />
e ha ricevuto l’alto patronato del presidente della<br />
Repubblica. L’obiettivo era quello di costruire memoria<br />
delle atrocità del nazifascismo e contribuire a porre le<br />
premesse perché ciò che è accaduto non si ripeta mai più.<br />
Il viaggio è stato preparato, nei mesi scorsi, attraverso incontri<br />
di approfondimento e formazione.<br />
Commentando l’iniziativa, cui anche i Pensionati <strong>Cisl</strong><br />
della Lombardia hanno voluto dare <strong>il</strong> loro sostegno, <strong>il</strong> segretario<br />
generale della <strong>Fnp</strong> lombarda, Att<strong>il</strong>io Rimoldi ha<br />
sottolineato: “Abbiamo voluto partecipare all’iniziativa<br />
per ricordare con i nostri pensionati un’esperienza terrib<strong>il</strong>e<br />
che ha segnato la vita di una generazione e proporre<br />
una riflessione e un insegnamento ai giovani”. “Alle tante<br />
scuole e agli studenti che hanno accettato con entusiasmo<br />
questa nostra proposta, ed anche all’opinione pubblica –<br />
ha aggiunto – abbiamo voluto ribadire che occorre fare<br />
memoria storica delle tragedie del Novecento, per evitare<br />
di ricadere in una spirale negativa che neghi etica e responsab<strong>il</strong>ità<br />
nella vita quotidiana, di cui vediamo un affievolimento<br />
collettivo!”.<br />
La visita ai campi<br />
Dopo più di venti ore di<br />
viaggio lungo l’Europa,<br />
pensionati e studenti sono<br />
arrivati ad Auschwitz.<br />
A quasi 64 anni<br />
dal giorno in cui le guardie<br />
dell’Armata Rossa<br />
liberarono i pochi superstiti,<br />
hanno varcato i<br />
cancelli del campo di<br />
sterminio. Bloks, forno<br />
crematorio, camera a<br />
gas, cimeli storici e, soprattutto,<br />
quello che pare<br />
aver più colpito, gli<br />
enormi cumuli di oggetti<br />
conservati nel museo all’interno<br />
del campo, sono<br />
stati quanto si è mostrato alla vista di studenti, lavoratori<br />
e pensionati.<br />
Birkenau e la cerimonia<br />
di commemorazione<br />
Poi, la vastità incontenib<strong>il</strong>e del campo di Birkenau, dove<br />
<strong>il</strong> gruppo è stato accompagnato nella visita alle baracche<br />
adibite a dormitori e degli spazi in cui i deportati “più fortunati”,<br />
perché scelti per <strong>il</strong> lavoro forzato e non per la<br />
II<br />
morte immediata, venivano lavati, rasati e dep<strong>il</strong>ati. “È<br />
un’esperienza forte, indimenticab<strong>il</strong>e – ha commentato<br />
Mario Clerici, segretario regionale della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Lombardia<br />
–. Per molti pensionati non era la prima volta ma è<br />
stata comunque una grande emozione”. “È stato molto<br />
importante, come sindacato dei pensionati – ha aggiunto<br />
– sostenere quest’iniziativa che ha permesso di trasmettere<br />
a tanti giovani la memoria di quanto è successo”. Per<br />
tutti, infatti, ma soprattutto per i giovani studenti è stata<br />
un’esperienza dal sapore particolare. “Questa – ha raccontato<br />
Federica, 20 anni, dell’Istituto professionale Verri<br />
di Busto Arsizio – non è una gita: lo spirito di tutti noi è<br />
diverso, tant’è vero che in treno nessuno di noi si è comportato<br />
come normalmente si farebbe durante una gita<br />
scolastica. Mi ha impressionato soprattutto vedere i capelli<br />
dei prigionieri sterminati: fa impressione pensare che<br />
tutte quelle ciocche siano davvero appartenute a delle persone.<br />
Le foto non rendono. Il viaggio ad Auschwitz è un<br />
viaggio che bisogna fare, perché per avere un’idea su cosa<br />
sia davvero stato lo sterminio, bisogna essere qui e viverlo<br />
in prima persona’’. Poi, una breve cerimonia: la delegazione<br />
ha posato una corona davanti al monumento<br />
sull’Olocausto di Birkenau, proprio al termine dei binari<br />
dove 64 anni prima arrivavano i treni carichi di ebrei destinati<br />
alle camere a gas.<br />
L’incontro con i sindacati<br />
europei<br />
Prima di ripartire nel pomeriggio verso M<strong>il</strong>ano, all’università<br />
di Cracovia si è tenuto <strong>il</strong> seminario internazionale<br />
organizzato in collaborazione con i sindacati spagnoli,<br />
francesi e polacchi per discutere sull’attualità dello sciopero<br />
come forma di lotta per la conquista della libertà e<br />
della democrazia. “Per non dimenticare: giovani e sindacato<br />
contro le dittature, ieri, oggi, domani” <strong>il</strong> titolo del seminario<br />
internazionale organizzato all’università di Cracovia,<br />
cui sono intervenuti esponenti del Nszz Solidarnosc,<br />
Cfdt Rhone Alpes, Accio Jove e Ccoo Catalunya, oltre<br />
che studiosi, giovani lavoratori e studenti. Se gli spagnoli<br />
hanno parlato degli scioperi e delle insurrezioni all’epoca<br />
del franchismo e i polacchi dell’esperienza di Solidarnosc<br />
nei cantieri navali di Danzica, i sindacati italiani hanno ricordato<br />
gli scioperi del 1944 tra M<strong>il</strong>ano e Torino.<br />
Altre fotografie sono disponib<strong>il</strong>i sul sito<br />
www. fnplombardia. cisl. it<br />
www.fnplombardia.cisl.it<br />
Il sito dei pensionati della Lombardia
Como<br />
Agenti sociali a lezione<br />
di fisco e previdenza<br />
Non si finisce mai di imparare e gli<br />
anziani della <strong>Fnp</strong> comasca, che lo<br />
sanno benissimo, cercano di regolarsi<br />
di conseguenza. Secondo una prassi<br />
ormai consolidata, una quarantina dei<br />
pensionati più impegnati, quelli che<br />
svolgono attività di recapito come<br />
agenti sociali, anche quest’anno hanno<br />
seguito – tra gennaio e febbraio –<br />
un corso di aggiornamento in collaborazione<br />
col Caaf.<br />
In due giornate di intenso lavoro e<br />
confronto, oltre ad un ripasso delle<br />
conoscenze già acquisite in passato e<br />
dei relativi approfondimenti, hanno<br />
effettuato una panoramica su tutte le<br />
novità fiscali e previdenziali. Si è<br />
parlato di: 730, Red, detrazioni, bonus<br />
famiglie, social card ecc., con<br />
qualche accenno alle successioni e al<br />
contenzioso. Una panoramica più ampia<br />
possib<strong>il</strong>e proprio per fornire al<br />
meglio quelle conoscenze di base<br />
che, pur non sostituendo in toto l’operatore,<br />
risultano necessarie a raccogliere<br />
con una certa professionalità le<br />
istanze dei nostri iscritti, dei pensionati<br />
in genere e anche degli attivi.<br />
Presidiando <strong>il</strong> territorio – e la Provincia<br />
di Como con i suoi 162 Comuni<br />
pone problemi organizzativi non indifferenti<br />
– gli agenti sociali <strong>Fnp</strong> raggiungono<br />
diversi obiettivi: avvicinano<br />
le persone, soddisfano i loro bisogni,<br />
fanno proselitismo. “È questa la<br />
strada che anno dopo anno percorriamo<br />
con sempre maggior decisione –<br />
commenta Alfredo Puglia, segretario<br />
generale <strong>Fnp</strong> Como – e di tutto questo<br />
non finiremo mai di ringraziare<br />
l’impegno e l’abnegazione dei nostri<br />
amici”. “Perché è grazie a loro – aggiunge<br />
– che la <strong>Fnp</strong> e la <strong>Cisl</strong> possono<br />
tutelare al meglio pensionati e lavoratori<br />
diventando contemporaneamente<br />
più grande, nell’interesse di tutti”.<br />
Cremona<br />
Accordo anti-crisi<br />
con <strong>il</strong> Comune<br />
Accordo anti-crisi con <strong>il</strong> Comune di<br />
Cremona. Lo hanno firmato Cg<strong>il</strong>, <strong>Cisl</strong><br />
e U<strong>il</strong> e i sindacati dei pensionati<br />
per individuare gli interventi prioritari,<br />
di carattere economico-fiscale, a<br />
favore soprattutto delle fasce meno<br />
abbienti e dei pensionati.<br />
Le pensioni già provate da un potere<br />
d’acquisto nullo, peggiorate a seguito<br />
della crisi in atto, hanno indotto <strong>il</strong> Comune<br />
capoluogo di provincia a “congelare”,<br />
per tutto l’anno in corso, le<br />
tariffe e i servizi a domanda individuale.<br />
Un primo risultato a cui seguirà<br />
un concreto confronto su tutti i temi<br />
sociali: dalle politiche abitative per<br />
ampliare le opportunità e gli accessi<br />
all’ed<strong>il</strong>izia popolare ai canoni di locazione<br />
calmierati rispetto al mercato<br />
dei privati. Inoltre <strong>il</strong> Comune si è impegnato<br />
a partecipare alla costruzione<br />
di un’intesa territoriale che coinvolga<br />
tutte le parti sociali ed economico-finanziarie,<br />
con l’obiettivo di mitigare<br />
gli effetti negativi della crisi sui redditi<br />
fissi, sulle pensioni e sull’occupazione.<br />
Il sindacato, ribadendo che le<br />
finalità e gli obiettivi indicati nella<br />
piattaforma del marzo 2008 conservano<br />
integralmente la loro attualità, ha<br />
fatto inoltre presente a Comune e Provincia,<br />
che potrebbe essere necessario<br />
rivedere i progetti del Patto per lo sv<strong>il</strong>uppo,<br />
approvati in una situazione<br />
congiunturale più favorevole.<br />
“Le risposte appropriate e diversificate<br />
sul territorio – ha sottolineato Emanuele<br />
Cortesi, segretario generale <strong>Fnp</strong><br />
<strong>Cisl</strong> Cremona – necessitano di una<br />
contrattazione sociale territoriale specifica,<br />
per individuare le risorse, i<br />
mezzi e i criteri di sv<strong>il</strong>uppo delle politiche<br />
sociali che riguardino tutto <strong>il</strong><br />
corso della vita, con particolare attenzione<br />
alla terza età”.<br />
Lombardia<br />
Forse non tutti sanno che. . .<br />
Forse non tutti sanno che. . . per chi ha compiuto i 70 anni di età <strong>il</strong> pagamento<br />
del bollettino postale allo sportello costa 0,77 euro anziché 1,10 euro. Ovviamente<br />
bisogna chiedere lo sconto al momento della consegna del bollettino.<br />
Anche la <strong>Fnp</strong> sostiene <strong>il</strong> nuovo progetto di Iscos Lombardia<br />
La solidarietà dei pensionati lombardi<br />
per i bimbi di Tan Baroghane<br />
Nel suo venticinquesimo di attività all’insegna<br />
della solidarietà sociale,<br />
Iscos Lombardia ha avviato anche quest’anno<br />
importanti progetti in Mozambico,<br />
in Pakistan, in Birmania, in Niger, in<br />
India, in El Salvador e in Italia.<br />
Uno dei progetti di recente attuazione, realizzato<br />
anche grazie al prezioso contributo<br />
del sindacato dei Pensionati <strong>Cisl</strong> della<br />
Lombardia, è quello che sostiene la scuola<br />
primaria di Tan Barogane, un v<strong>il</strong>laggio tuareg<br />
nel centro del Niger. I finanziamenti ottenuti<br />
dal sindacato pensionati lombardo e<br />
dagli altri finanziatori assicurano ai piccoli<br />
studenti della scuola di Tan Barogane la<br />
presenza continuativa degli insegnanti,<br />
l’acquisto dei libri e del materiale scolastico,<br />
la costruzione di piccole infrastrutture e<br />
l’organizzazione di gite e di programmi di<br />
educazione ambientale.<br />
Le donazioni sono la fonte primaria per<br />
l’attuazione e la continuazione dei progetti<br />
di Iscos Lombardia: un piccolo contributo<br />
può assicurare un’istruzione ai bambini nigeriani<br />
o ai figli dei profughi birmani in<br />
Ta<strong>il</strong>andia; può aiutare i contadini del Mozambico<br />
sostenendo <strong>il</strong> microcredito locale<br />
o i pescatori del Cérron Grande in El Salvador;<br />
può supportare l’agriturismo e lo sv<strong>il</strong>uppo<br />
sostenib<strong>il</strong>e in Argentina o le produzioni<br />
locali del Burundi o anche aiutare i<br />
bambini orfani afgani rifugiati in Pakistan<br />
attraverso l’adozione a distanza.<br />
Per aiutare Iscos Lombardia basta devolvere<br />
<strong>il</strong> 5 per m<strong>il</strong>le della dichiarazione dei redditi<br />
firmando nello spazio delle Organizzazioni<br />
non lucrative (Onlus) ed indicando <strong>il</strong><br />
codice fiscale dell’Iscos 97028820583, oppure<br />
si può fare una semplice donazione a<br />
favore del progetto che si preferisce (c/c<br />
IBAN: IT22 B050 1801 6000 0000 0110<br />
920).<br />
Iscos Lombardia, l’Istituto sindacale per la<br />
cooperazione allo sv<strong>il</strong>uppo, è l’organismo<br />
di solidarietà internazionale della <strong>Cisl</strong> e dal<br />
1988 realizza progetti umanitari nel sud del<br />
mondo e attività di sensib<strong>il</strong>izzazione nei<br />
territori della Lombardia. Dal 2005 Iscos<br />
Lombardia si è costituita in onlus e oltre al<br />
valore che ha acquisito istituzionalizzando<br />
<strong>il</strong> suo ruolo di organizzazione non lucrativa<br />
di ut<strong>il</strong>ità sociale, questo nuovo titolo consente<br />
ai donatori di dedurre o detrarre fiscalmente<br />
le donazioni a suo favore. Iscos<br />
Lombardia rappresenta anche una sede distaccata<br />
di Iscos nazionale, che ha sede a<br />
Roma, con cui collabora per la realizzazione<br />
di alcuni progetti nei Paesi in via di sv<strong>il</strong>uppo.<br />
Dalla sua nascita ha realizzato più di<br />
40 progetti, la maggior parte dei quali riguardano<br />
i diritti umani, <strong>il</strong> lavoro dignitoso,<br />
<strong>il</strong> diritto all’educazione e alla formazione di<br />
bambini, ragazzi e adulti.<br />
Coordinamento Femmin<strong>il</strong>e <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Lombardia<br />
Età pensionab<strong>il</strong>e e social card<br />
Alcune riflessioni delle pensionate <strong>Cisl</strong><br />
ultima riunione del L’ coordinamento Femmin<strong>il</strong>e<br />
nazionale <strong>Fnp</strong> prima<br />
del congresso si è svolta a<br />
Roma. L’ordine del giorno<br />
prevedeva la verifica delle<br />
assemblee congressuali e la<br />
relativa partecipazione ed<br />
elezione delle donne negli<br />
organismi di base, l’ottemperanza<br />
alle norme statutarie<br />
di <strong>Fnp</strong> e <strong>Cisl</strong> in ordine alle<br />
candidature e alle elette.<br />
La segreteria nazionale è<br />
molto determinata a far rispettare<br />
le norme delle percentuali<br />
femmin<strong>il</strong>i nei congressi<br />
della nostra categoria<br />
e le va dato atto di questo<br />
impegno. L’Italia è lunga e<br />
vi sono situazioni diversificate,<br />
ma in generale c’è la<br />
sensazione che le donne ci<br />
siano e svolgano egregiamente<br />
<strong>il</strong> loro ruolo. Dove<br />
esistono alcune difficoltà di<br />
presenza femmin<strong>il</strong>e, andrà<br />
capita e approfondita la motivazione,<br />
non sempre dipendente<br />
dalle donne stesse.<br />
Di molto altro si è parlato; ad<br />
esempio una critica alla “social<br />
card” e alle modalità di<br />
erogazione del contributo<br />
che espone soprattutto le<br />
donne a situazioni um<strong>il</strong>ianti<br />
e a peregrinare di ufficio in<br />
ufficio per ottenere un precario<br />
e limitato beneficio. Ben<br />
altre erano le attese! La stessa<br />
esclusione dal divieto di<br />
cumulo della reversib<strong>il</strong>ità<br />
rappresenta un’ingiustizia<br />
soprattutto quando l’indennità<br />
superstiti è l’unico introito<br />
della donna. L’innalzamento<br />
obbligatorio dell’età<br />
pensionab<strong>il</strong>e delle donne da<br />
più parti spinto in avanti impone<br />
una seria riflessione.<br />
“Non è possib<strong>il</strong>e una secca<br />
equiparazione dell’età di<br />
vecchiaia nel settore privato<br />
da 60 a 65 anni senza salvaguardare<br />
la volontarietà, peraltro<br />
già riconosciuta dalla<br />
legge di parità – spiega Rachele<br />
Pennati, responsab<strong>il</strong>e<br />
del coordinamento Femmini-<br />
le <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Lombardia –. Sarebbero<br />
logiche, prima, misure<br />
di sostegno all’occupazione<br />
femmin<strong>il</strong>e, garantire<br />
servizi all’infanzia accessib<strong>il</strong>i,<br />
riconoscere periodi previdenziali<br />
figurativi per lavori<br />
di cura verso i propri fam<strong>il</strong>iari<br />
o genitori ed in tutti quei<br />
casi in cui si rende indispensab<strong>il</strong>e<br />
la figura femmin<strong>il</strong>e”.<br />
“È questa una questione morale<br />
di cui si deve far carico<br />
tutta la società – aggiunge –.<br />
Le donne dedite alla cura<br />
fanno risparmiare somme<br />
consistenti al sistema sanitario<br />
per cui l’amministrazione<br />
statale si deve far carico del<br />
loro riconoscimento”.<br />
III<br />
Lecco<br />
Aumentano le difficoltà<br />
economiche dei<br />
pensionati<br />
È iniziata la stagione dei congressi. I<br />
pensionati della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Lecco<br />
stanno partecipando numerosi ai congressi<br />
di interlega, nelle varie zone<br />
della provincia. Dai dibattiti emerge la<br />
grande preoccupazione dei pensionati<br />
lecchesi per la crisi economica che sta<br />
incidendo in modo notevole sul potere<br />
d’acquisto di tanti anziani. “Non bisogna<br />
infatti dimenticare che nel contesto<br />
attuale di crisi del tessuto occupazionale<br />
e di ricorso massiccio alla cassa<br />
integrazione - sottolinea Gianfranco<br />
Sacchi, segretario generale <strong>Fnp</strong> Lecco<br />
– molti figli o nipoti tornano a gravare<br />
economicamente sui genitori o sui<br />
nonni pensionati”.<br />
Inoltre, dalla discussione sulle tesi nazionali<br />
e regionali, è emersa la ricerca<br />
del ruolo che la <strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong> devono<br />
svolgere in questa grave situazione<br />
per recuperare spazi di contrattazione<br />
e concertazione ai vari livelli istituzionali.<br />
Due le priorità evidenziate: la richiesta<br />
di riallineamento del metodo<br />
di recupero Istat delle pensioni e la<br />
legge sul fondo per la non autosufficienza.<br />
“Queste richieste dovranno essere<br />
sostenute – conclude Sacchi – anche<br />
con momenti di pressione da sv<strong>il</strong>upparsi<br />
nei metodi e nei modi tradizionali”.<br />
Lodi<br />
Intesa con <strong>il</strong> comune<br />
di Borghetto Lodigiano<br />
Dopo i protocolli d’intesa sottoscritti<br />
a Lodi, Cavenago d’Adda, Brembio e<br />
Somaglia è stato sottoscritto <strong>il</strong> protocollo<br />
col Comune di Borghetto Lodigiano.<br />
Per le erogazioni di agevolazioni<br />
e/o contributi economici si fa riferimento<br />
allo strumento Isee fac<strong>il</strong>mente<br />
ottenib<strong>il</strong>e presso <strong>il</strong> Caaf <strong>Cisl</strong>.<br />
Nell’accordo col Comune di Borghetto<br />
sono stati fissati accordi sul rimborso<br />
dei ticket sanitari e farmaceutici,<br />
dei contributi forfettari per spese<br />
di riscaldamento, rimborsi della Tarsu<br />
e dell’addizionale Irpef comunale oltre<br />
ad un contributo per le badanti.<br />
L’intesa precisa anche i termini per<br />
aver diritto a tali agevolazioni. “Siamo<br />
riconoscenti ai sindaci ed alle amministrazioni<br />
comunali per la disponib<strong>il</strong>ità<br />
dimostrata nei confronti della<br />
popolazione particolarmente bisognosa<br />
di attenzione e di aiuto – commenta<br />
Ugo Menin, segretario generale<br />
<strong>Fnp</strong> Lodi –. Come sindacato che ha<br />
come compito istituzionale la stipula<br />
di accordi in rappresentanza della cittadinanza,<br />
siamo in attesa di risposta<br />
altrettanto positiva anche dagli altri<br />
Comuni del lodigiano”.<br />
Mantova<br />
<strong>Fnp</strong>: subito un fondo<br />
per chi perde <strong>il</strong> lavoro<br />
“Istituire subito un fondo per aiutare i<br />
cassintegrati, chi perderà <strong>il</strong> lavoro nei<br />
prossimi mesi, le famiglie. Dovranno<br />
contribuire i Comuni e la Provincia<br />
perché la situazione che abbiamo davanti<br />
è grave”. È la proposta anti-crisi<br />
che <strong>il</strong> segretario provinciale dei Pensionati<br />
<strong>Cisl</strong>, Roberto Baraldini, ha lanciato<br />
aprendo <strong>il</strong> 12° congresso territoriale<br />
della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Mantova. La crisi<br />
morderà lavoratori e famiglie, ma a<br />
soffrire di più saranno i pensionati. “A<br />
Mantova – ha detto Baraldini – la media<br />
delle pensioni si aggira sui 680 euro<br />
al mese, la più bassa in Lombardia.<br />
In tanti arrivano a malapena alla terza<br />
settimana e i segnali di povertà estrema<br />
continuano ad aumentare”. “O cominciamo<br />
a ragionare sul welfare tutti<br />
insieme, Cg<strong>il</strong>, <strong>Cisl</strong> e U<strong>il</strong>, con <strong>il</strong> governo,<br />
senza guardarne <strong>il</strong> colore – ha aggiunto<br />
– oppure non riusciremo a dare<br />
risposte convincenti alle tante persone<br />
che stanno stringendo i denti”.
Lombardia<br />
M<strong>il</strong>ano<br />
Raggiunta intesa con <strong>il</strong><br />
Comune<br />
sul segretariato sociale<br />
Cg<strong>il</strong>, <strong>Cisl</strong> e U<strong>il</strong> di M<strong>il</strong>ano, con i sindacati dei<br />
pensionati, hanno sottoscritto un’intesa con<br />
l’assessorato alla Famiglia del Comune per<br />
l’istituzione del “Punto unico di accesso ai<br />
servizi e alle prestazioni” (noto anche come<br />
“Segretariato sociale”), previsto dalla legge<br />
regionale n° 3 del 2008. L’intesa si propone di<br />
potenziare qualitativamente e quantitativamente<br />
i servizi di competenza dell’assessorato,<br />
di rafforzare <strong>il</strong> sistema di informazione e di<br />
orientamento, nonché di fac<strong>il</strong>itare le modalità<br />
di accesso ai servizi e alle prestazioni socio<br />
sanitarie. Completati tutti gli aspetti organizzativi<br />
e gestionali, <strong>il</strong> cittadino m<strong>il</strong>anese troverà<br />
molto più fac<strong>il</strong>mente risposte ai sui problemi,<br />
evitando inut<strong>il</strong>i peregrinazioni da un<br />
ufficio all’altro. Ogni punto unico di accesso<br />
ai servizi e alle prestazioni socio sanitarie garantirà<br />
<strong>il</strong> superamento dell’attuale sistema differenziato<br />
rispetto alla tipologia di utenza (minori,<br />
famiglie, anziani e adulti). “Siamo soddisfatti<br />
dell’intesa – commenta Luigia Alberti,<br />
segretario generale Pensionati <strong>Cisl</strong> M<strong>il</strong>ano –<br />
le politiche sociali devono essere praticate in<br />
integrazione tra loro e con quelle sanitarie, anche<br />
perché si rivolgono a persone a cui servono<br />
semplicità e efficacia dato <strong>il</strong> loro frequente<br />
stato di grave bisogno. Da oggi <strong>il</strong> nostro compito<br />
sarà quello di completare l’intesa raggiunta,<br />
coinvolgendo anche i servizi prestati<br />
dalla Asl”.<br />
Sondrio<br />
Si apre una nuova stagione<br />
di contrattazione sociale<br />
Dopo un lavoro preparatorio piuttosto lungo e<br />
complesso, <strong>il</strong> sindacato dei pensionati <strong>Cisl</strong> di<br />
Sondrio ha ripreso <strong>il</strong> percorso della contrattazione<br />
sociale con i Comuni e le altre agenzie<br />
di servizi alla persona in provincia di Sondrio.<br />
“La situazione locale non si presenta certo<br />
semplice – spiega Ivan Fassin, segretario generale<br />
<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Sondrio –. Innanzitutto per le<br />
difficoltà finanziarie nelle quali versano i Comuni<br />
della valle, aggravate da una sconcertante<br />
politica governativa di tagli di spesa. Altri<br />
fattori problematici sono poi le limitate risorse<br />
umane e la resistenza a cooperare delle amministrazione,<br />
oltre che l’avvicinarsi della scadenza<br />
del rinnovo amministrativo”. Si è comunque<br />
impostata una prima bozza di rivendicazioni,<br />
poi verificata e ratificata unitariamente<br />
soprattutto al livello confederale, dopo che<br />
si era avviato (in sede <strong>Cisl</strong>) un coinvolgimento<br />
di diverse categorie, tra le quali ovviamente <strong>il</strong><br />
sindacato di categoria, soprattutto nei settori<br />
enti locali e sanità. Tra le priorità indicate nella<br />
piattaforma, inviata a tutti i Comuni della<br />
provincia, spicca <strong>il</strong> funzionamento del segretariato<br />
sociale, che sinora non ha svolto <strong>il</strong> ruolo<br />
che assegna la legge. Sempre nel quadro<br />
delle rivendicazioni sociali, si è aperto un confronto<br />
con le aziende ospedaliere e sanitarie<br />
locali, su tutta la tematica socio-sanitaria e assistenziale.<br />
Varese<br />
Donne sempre più presenti e<br />
attive<br />
Si è riunito <strong>il</strong> coordinamento Donne della <strong>Fnp</strong><br />
di Varese, per valutare ed approfondire <strong>il</strong> modo<br />
in cui le donne debbano partecipare ai congressi<br />
della federazione, con la specificità ed<br />
<strong>il</strong> ruolo che compete loro. Oltre 20 partecipanti,<br />
insieme alla responsab<strong>il</strong>e del coordinamento<br />
regionale, Rachele Pennati, hanno discusso<br />
le Tesi congressuali nazionali e regionali elaborate<br />
dal sindacato pensionati. Successivamente<br />
hanno valutato lo svolgersi dei congressi<br />
di Lega territoriali tracciando un quadro positivo.<br />
Sia per quanto concerne la nuova segreteria<br />
territoriale, i responsab<strong>il</strong>i di Zona, le<br />
segreterie di Lega e le candidate per <strong>il</strong> nuovo<br />
direttivo territoriale, infatti, <strong>il</strong> coordinamento<br />
è in grado di garantire la presenza femmin<strong>il</strong>e,<br />
oltre alle quote stab<strong>il</strong>ite statutariamente. La<br />
formazione organizzata in questi ultimi anni,<br />
inoltre, permette una qualità sindacale all’altezza<br />
delle situazioni nelle quali le donne si<br />
troveranno ad operare. La riunione si è conclusa<br />
con la stesura dell’intervento che <strong>il</strong> coordinamento<br />
Donne presenterà al prossimo congresso<br />
della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Varese.<br />
Volontariato, anche Anteas Lombardia<br />
parteciperà al bando 2008<br />
Il recente “Bando volontariato<br />
2008” rivolto alle associazioni lombarde,<br />
frutto della collaborazione tra<br />
i Centri di servizio per <strong>il</strong> volontariato<br />
(Csv) della Lombardia, la Fondazione<br />
Cariplo e <strong>il</strong> Comitato di gestione del<br />
Fondo speciale per <strong>il</strong> Volontariato in<br />
Lombardia, offre interessanti spunti<br />
di riflessione anche per la realtà costituita<br />
da Anteas in Lombardia.<br />
È un’importante occasione per orientare<br />
sempre più l’iniziativa nella direzione<br />
del lavoro per “progetti” e del lavoro in<br />
“rete” con le realtà associative del territorio.<br />
Se ne parla da tempo, la stessa<br />
Anteas nazionale sollecita in proposito<br />
le associazioni periferiche ed è impegnata<br />
a dare supporto, almeno a livello<br />
di impostazione generale. Una sollecitazione<br />
che deve essere raccolta anche<br />
dalle Anteas lombarde, a cominciare da<br />
Anteas regionale, che punta a dare sempre<br />
maggiore concretezza al suo ruolo<br />
di supporto verso le associazioni nel<br />
territorio.<br />
“Gli obiettivi posti per i progetti che <strong>il</strong><br />
bando intende finanziare – ha evidenziato<br />
<strong>il</strong> presidente di Anteas Lombardia,<br />
Pietro Noris, in occasione di un recente<br />
incontro del consiglio direttivo regionale<br />
dedicato al tema – offrono dei riferimenti<br />
significativi: quasi una fotografia<br />
del quadro di obiettivi e valori dentro <strong>il</strong><br />
quale si è concretizzata oltre dieci anni<br />
Anteas Lecco<br />
Alcuni appuntamenti<br />
dell’università per Anziani<br />
fa la lungimirante scelta della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong><br />
di promuovere Anteas”.<br />
L’attenzione è posta su progetti che siano<br />
in grado di dare un contributo per<br />
promuovere la coesione sociale e contrastare<br />
le cause che generano frag<strong>il</strong>ità,<br />
disagio e frammentazione. E a proposito<br />
degli obiettivi da perseguire e raggiungere,<br />
l’indicazione è molto precisa<br />
e tassativa: promozione e rafforzamento<br />
del volontariato nell’ottica di far crescere<br />
nel territorio la propensione ad un<br />
impegno civico dei singoli offrendo loro<br />
un riferimento organizzato; riduzione<br />
delle frag<strong>il</strong>ità delle comunità locali potenziando<br />
<strong>il</strong> sistema delle relazioni tra<br />
gli abitanti operando per la realizzazione<br />
di relazioni stab<strong>il</strong>i non orientate dalle<br />
emotività tipiche delle situazioni di<br />
emergenza; rafforzare iniziative di aggregazione<br />
in ambito sociale, culturale<br />
e ambientale.<br />
In gioco c’è l’essenza del ruolo delle organizzazioni<br />
di volontariato, <strong>il</strong> loro inserimento<br />
in una logica di sussidiarietà<br />
a cui sono chiamati a concorrere i vari<br />
soggetti: pubblici, privati, privato sociale<br />
e gli stessi singoli cittadini. E a proposito<br />
di sussidiarietà, proprio per un<br />
corretto esercizio della stessa, è importante<br />
ricordare una volta di più che <strong>il</strong><br />
volontariato non può essere invocato,<br />
ma nemmeno proporsi, come supplenza<br />
delle pubbliche istituzioni.<br />
Storia dell’arte (Umberto Calvi)<br />
Marzo (venerdì 13-20-27) e apr<strong>il</strong>e (venerdì 3-17) ore 15–17<br />
Il 1700: da Canaletto a Canova, dal Rococò al Neoclassicismo<br />
Il corso è la naturale prosecuzione di quanto visto nella presentazione<br />
del Barocco a partire dall’eredità di Gian Lorenzo<br />
Bernini. Lo sguardo si focalizzerà sul secolo XVIII attraverso<br />
l’architettura italiana ed europea, transitando per i vedutisti<br />
veneziani e i pittori della realtà lombarda, per riscoprire<br />
infine l’Antico e porre con Canova le basi del Neoclassicismo.<br />
Sede: Banca Popolare di Sondrio - C. so Martiri, 45 – Lecco<br />
Scienze (docenti: Augusto Piazza, G<strong>il</strong>berto Pirovano)<br />
Marzo (martedì 24-31) e apr<strong>il</strong>e (martedì 7) ore 15–17<br />
I mutamenti climatici: genesi e conseguenze per la vita<br />
quotidiana. L’acqua l’oro blu<br />
Sede: <strong>Cisl</strong> - via Besonda, 11 – Lecco<br />
Storia dell’arte (docente: Paolo Parente)<br />
Apr<strong>il</strong>e (mercoledì 22-29) e maggio (mercoledì 6-13) ore<br />
15–17<br />
Dal Rinascimento ai giorni nostri<br />
La pittura veneta del Cinquecento; Il Manierismo; Gli affreschi<br />
di Lorenzo Lotto; La rivoluzione di Caravaggio; Le meraviglie<br />
del Barocco.<br />
Alla fine del corso sarà organizzata una visita guidata a Trescore<br />
Balneario, all’oratorio Suardi<br />
Sede: presso aula magna scuola media Marco d’Oggiono -<br />
Oggiono<br />
Dietro la notizia: come funzionano giornali e tv (docente:<br />
Fabio Crippa)<br />
Apr<strong>il</strong>e (lunedì 20-27) e maggio (lunedì 4) ore 14.30-16.30<br />
Lo sv<strong>il</strong>uppo e l’affermazione della televisione nella nostra<br />
vita quotidiana. Fra servizio pubblico e vocazione commerciale:<br />
li vicende della televisione in Italia.<br />
Generi, linguaggi e qualità: analisi dei palinsesti.<br />
Sede: Aula Magna Itc V<strong>il</strong>la Greppi – via Dei M<strong>il</strong>le 31 - Monticello<br />
Astronomia (docenti del Centro astronomico)<br />
Apr<strong>il</strong>e (venerdì 17) e maggio (venerdì 8-15-22) ore 15-17<br />
Sede: Centro astronomico - Merate<br />
IV<br />
La sintonia con i presupposti su cui è<br />
nata e si è sv<strong>il</strong>uppata in questi anni l’esperienza<br />
di Anteas è ampia e molto<br />
chiara. L’iniziativa Anteas non può che<br />
esserne incoraggiata, ed è altrettanto<br />
evidente che <strong>il</strong> cammino va proseguito<br />
con sempre maggiore determinazione<br />
perché la constatata sintonia sulle<br />
enunciazioni da sola non porta molto<br />
lontano.<br />
“Ambizione, e quindi compito, di Anteas<br />
– ha sottolineato Noris – è di essere<br />
sempre più parte di quel movimento<br />
volto a fare del volontariato uno stimolo<br />
e una ‘forza trainante per la propagazione,<br />
nelle sfere sia politica sia economica,<br />
della logica della gratuità e dell’etica<br />
del bene comune’, per usare le<br />
parole del professor Zamagni di una<br />
sua riflessione sul senso del volontariato”.<br />
L’esercizio di questo compito ha in<br />
sé una grossa valenza, oltre che solidaristica<br />
anche politica. Per questo a<br />
maggior ragione, è stata la conclusione<br />
di Noris, “la nostra iniziativa, <strong>il</strong> nostro<br />
protagonismo, devono essere costantemente<br />
sostenuti dalla consapevolezza<br />
di quanto sia importante per Anteas<br />
consolidare su valori e principi ricordati<br />
la propria identità, e nello stesso tempo<br />
rafforzare la sintonia e la capacità di<br />
collaborazione con la <strong>Fnp</strong>, con uno<br />
speciale impegno con le Leghe <strong>Fnp</strong> nel<br />
territorio”.<br />
Anteas Cremona<br />
Due nuove sedi a Ripalta Arpina<br />
e Ripalta Cremasca<br />
Due nuove sedi Anteas nel territorio di Cremona sono<br />
una realtà: quelle di Ripalta Arpina e Ripalta Cremasca,<br />
che si sono già fatte apprezzare per la loro disponib<strong>il</strong>ità<br />
con la comunità e gli anziani in particolare. I<br />
volontari sono sempre a disposizione per offrire aiuto<br />
ed collaborazione, anche ai Comuni.<br />
È stata stipulata, infatti, una convenzione con le amministrazioni<br />
Comunali che vede i volontari Anteas<br />
impegnati a fornire diversi servizi: dall’apertura e<br />
chiusura dei giardini pubblici all’accompagnamento<br />
degli alunni o delle persone anziane all’ospedale per<br />
esami o visite, all’attività di nonni-vig<strong>il</strong>i.<br />
Anteas è quindi un punto di riferimento per chi abbia<br />
delle necessità particolari e lancia un appello ai soci<br />
dei paesi per dire a chi volesse impegnare un poco del<br />
suo tempo a favore della comunità che le porte dell’associazione<br />
sono aperte!!
A<br />
Pensionati<br />
Piemonte<br />
marzo 2009<br />
Un Progetto<br />
<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong><br />
che deve<br />
continuare<br />
di G. B. CAMPORA (*)<br />
17 m<strong>il</strong>ioni di pensionati<br />
(quasi un terzo della popolazione<br />
nazionale), nel nostro<br />
Paese, sono in attesa<br />
che <strong>il</strong> governo convochi <strong>il</strong><br />
sindacato di Categoria Spi,<br />
<strong>Fnp</strong>, U<strong>il</strong>p e le Confederazioni<br />
per dare continuità<br />
agli accordi del 10 e 23 luglio<br />
2007 in difesa del potere<br />
d’acquisto di tutte le<br />
pensioni, seppure in modo<br />
graduale, la costituzione<br />
del fondo per la non autosufficienza<br />
e la creazione<br />
di un paniere Istat capace<br />
di calmierare beni di prima<br />
necessità mirati ai bisogni<br />
degli anziani.<br />
Importante e giusto, in questa<br />
fase di grave crisi, è<br />
promuovere provvedimenti<br />
governativi operativi e economici<br />
adeguati per lo sv<strong>il</strong>uppo,<br />
l’occupazione e <strong>il</strong><br />
sostegno agli ammortizzatori<br />
sociali, tutela dei lavoratori<br />
e aiuto alle famiglie.<br />
Non si possono dimenticare<br />
17 m<strong>il</strong>ioni di pensionati,<br />
poichè noi non riteniamo<br />
chiusa con la Socialcard e<br />
<strong>il</strong> Bonus, nuovi libretti per<br />
poveri, la partita dei pensionati.<br />
La <strong>Fnp</strong> regionale<br />
ha manifestato unitariamente<br />
(Spi, <strong>Fnp</strong>, U<strong>il</strong>p), <strong>il</strong><br />
19 gennaio scorso, con determinazione,<br />
questo disagio<br />
(vedi <strong>il</strong> servizio a lato),<br />
confermando l’impegno alla<br />
continuità della contrattazione<br />
regionale e territoriale<br />
sui temi della Sanità,<br />
dell’Assistenza, su prezzi e<br />
tariffe, importanti per la difesa<br />
del reddito di pensioni<br />
e salari. Questa materia, discussa<br />
e approfondita nei<br />
congressi della <strong>Fnp</strong> sarà<br />
materia di riflessione anche<br />
nei congressi delle Unioni<br />
<strong>Cisl</strong> e al centro delle iniziative<br />
politiche sindacali future.<br />
Questo modo di pensare<br />
e di agire della <strong>Fnp</strong><br />
nazionale, condiviso e sv<strong>il</strong>uppato<br />
dalla <strong>Fnp</strong> piemontese,<br />
non nasce oggi per<br />
fronteggiare la crisi attuale<br />
ma è l’espressione di un<br />
progetto che attraversa l’arco<br />
di alcuni anni, costruito<br />
e supportato dalla volontà e<br />
dalla capacità delle <strong>Fnp</strong><br />
territoriali e delle Leghe<br />
piemontesi. Un progetto<br />
che ha messo al centro dell’attenzione<br />
la dignità delle<br />
persone anziane, ricordandone<br />
necessità e bisogni a<br />
>> continua a pag. 4<br />
(*) Segretario generale<br />
<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Piemonte<br />
Piemonte/Liguria/Valle D’Aosta<br />
Redazione <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Piemonte, via Manara 7, 10133 Torino, tel: 011.6600126, fax:011.6603173<br />
Piemonte<br />
I<br />
Piemonte - Liguria<br />
Valle d’Aosta<br />
Consigli generale allargati dei<br />
pensionati piemontesi di <strong>Fnp</strong><br />
Spi e U<strong>il</strong>p, sono scesi in piazza<br />
nelle principali città della regione<br />
per chiedere attenzione e soprattutto<br />
misure adeguate al governo.<br />
Presidi e incontri pubblici si sono<br />
tenuti in tutta la regione (da Torino,<br />
Novara a Verbania, da Asti a<br />
Cuneo, da Alessandria a Biella e<br />
da Vercelli a Borgosesia) con distribuzione<br />
di volantini e materiale<br />
informativo sui motivi della<br />
protesta e sulle richieste avanzate,<br />
ottenendo consensi e solidarietà<br />
dalla popolazione.<br />
Alla base dell’iniziativa piemontese<br />
<strong>il</strong> mancato accoglimento da<br />
parte del governo centrale delle<br />
istanze della categoria su detassazione<br />
della 13esima mens<strong>il</strong>ità,<br />
estensione della 14esima mens<strong>il</strong>ità oltre i 650<br />
euro, adeguamento annuale delle pensioni in linea<br />
con l’aumento del costo della vita, legge e<br />
fondo per la non autosufficienza e creazione di<br />
un nuovo paniere Istat.<br />
Nell’esprimere grande preoccupazione per <strong>il</strong><br />
peggioramento della situazione economica, Spi<br />
Cg<strong>il</strong>, <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> e U<strong>il</strong>p U<strong>il</strong> del Piemonte e di Torino,<br />
hanno voluto denunciare con questa iniziativa<br />
la secca perdita del potere d’acquisto<br />
La Spezia XVI Congresso territoriale<br />
delle pensioni (-30% del loro valore negli ultimi<br />
anni) e richiamare l’attenzione su alcuni<br />
problemi particolarmente sentiti dai pensionati<br />
come la necessità di un nuovo paniere Istat tarato<br />
sui reali bisogni delle persone anziane, la<br />
modifica del meccanismo di perequazione automatica<br />
delle pensioni mediante una concertazione<br />
annuale, l’inadeguata copertura finanziaria<br />
del Fondo sulla non autosufficienza e la<br />
mancata approvazione della legge.<br />
“Rivendichiamo – ha affermato <strong>il</strong><br />
segretario generale della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong><br />
piemontese Giovan Battista Campora<br />
– la riduzione fiscale per i<br />
redditi da pensione e chiediamo<br />
al governo la convocazione di un<br />
tavolo per definire gli adeguamenti<br />
economici rapportati al costo<br />
della vita e alla crescita economica<br />
del Paese, nel rispetto degli<br />
accordi del luglio 2007.<br />
“A livello periferico sollecitiamo<br />
l’attivazione di tavoli di confronto,<br />
regionali e territoriali con regione,<br />
comuni, asl, ospedali, consorzi<br />
socio assistenziali ed enti<br />
previdenziali, in difesa del reddito<br />
e della qualità della vita”.<br />
“La social card – ha aggiunto <strong>il</strong><br />
numero uno della <strong>Fnp</strong> regionale –<br />
è iniqua, ha <strong>il</strong> sapore di un obolo<br />
ed è un modo molto discutib<strong>il</strong>e per sostenere i<br />
più poveri contrastando con quanto previsto<br />
proprio dall’accordo del luglio 2007 che faceva<br />
chiarezza tra assistenza e previdenza.<br />
La carta acquisti ha creato aspettative e molta<br />
delusione tra i pensionati che pur essendo in<br />
grave difficoltà si sono scoperti troppo ricchi<br />
per avere diritto a questo beneficio.<br />
I<br />
Responsab<strong>il</strong>i di redazione:<br />
G.B. Campora Isnaldi<br />
Lino Carmello<br />
Ugo Paglia<br />
Hanno collaborato:<br />
Elio Vivalda (coordinatore)<br />
G.B. Campora, Francesco Cargnino,<br />
Enzo Grisolia, Sergio Bisio,<br />
Marisa Carmazzi, Graziella Pastorino,<br />
Arturo D’Este<br />
Le <strong>Fnp</strong> piemontesi in piazza per<br />
rivendicare i diritti dei pensionati<br />
Il dibattito conferma<br />
gli impegni presi<br />
Il XVI Congresso Territoriale dei Pensionati<br />
<strong>Cisl</strong> della Spezia, tenutosi ad Ameglia<br />
<strong>il</strong> 29 e 30 Gennaio 2009, approva la<br />
relazione del Segretario Territoriale Giorgio<br />
Pigoni arricchita da un vivace e costruttivo<br />
dibattito oltre che dagli interventi<br />
del Segretario Generale della Ust-<strong>Cisl</strong><br />
Pierluigi Peracchini, del Segretario Regionale<br />
della <strong>Fnp</strong> Ugo Paglia e del Segretario<br />
Nazionale Sandro Loschi, che ha tratto le<br />
conclusioni.<br />
Gli 86 delegati, provenienti dai 15 Congressi<br />
di Lega effettuati negli ultimi due<br />
mesi del 2008 e nei primi giorni di gennaio<br />
2009, hanno confermato e condiviso<br />
le linee e le politiche della <strong>Fnp</strong> elaborate,<br />
proposte e portate avanti in questi quattro<br />
anni ai diversi livelli nazionali, regionali e<br />
locali.<br />
Grande è la preoccupazione sulla crisi finanziaria,<br />
economica e produttiva che sta<br />
imperversando negli Usa, in Europa e in<br />
Italia. Alcuni segni sono già evidenti: l’aumento<br />
delle casse integrazioni e la diminuzione<br />
se non la perdita del lavoro, nonostante<br />
ancora oggi gli analisti dichiarino di<br />
non conoscere completamente la dimensione<br />
di questa crisi.<br />
Il Congresso ritiene non adeguati gli interventi<br />
sino ad oggi messi in essere dal Governo<br />
del Paese: la social card e <strong>il</strong> bonus,<br />
oltre che poco r<strong>il</strong>evanti dal punto di vista<br />
del numero di persone interessate, sono<br />
anche strumenti complicati se non addirittura<br />
um<strong>il</strong>ianti e comunque non adeguati<br />
alle reali necessità di chi ne trae beneficio.<br />
Si richiede invece, da parte del Governo,<br />
un forte reale e concreto impegno a sostegno<br />
dei redditi da lavoro e da pensione, a<br />
partire dagli interventi nei confronti di chi<br />
perde <strong>il</strong> proprio lavoro e dei pensionati a<br />
più basso reddito. Contemporaneamente si<br />
ritiene necessario un sostegno ai consumi<br />
da realizzarsi attraverso un abbassamento<br />
della pressione fiscale sui redditi da lavoro<br />
e da pensione.<br />
Si sottolinea inoltre la necessità di riservare<br />
maggiori attenzioni e tutele nei confronti<br />
della famiglia. Mentre si denuncia una<br />
crisi demografica che rischia di aggravare<br />
l’attuale crisi economica e sociale, si richiedono<br />
decisi interventi a favore delle<br />
famiglie, e soprattutto di quelle più numerose,<br />
al fine di metterle in condizione di<br />
svolgere pienamente <strong>il</strong> loro ruolo educativo<br />
e sociale.<br />
Si propone altresì una effettiva valorizzazione<br />
ai fini economici e pensionistici del<br />
lavoro di cura da sempre svolto, all’interno<br />
della famiglia, prevalentemente dalle<br />
donne, nei confronti dei bambini, dei disab<strong>il</strong>i<br />
e degli anziani con un notevole risparmio<br />
da parte dello Stato.<br />
Per quanto attiene più specificatamente<br />
agli anziani, <strong>il</strong> Congresso sostiene la piattaforma<br />
della <strong>Fnp</strong> ed in particolare ritiene<br />
che si debba: proseguire nel recupero del<br />
potere di acquisto delle pensioni, come<br />
fissato con l’accordo del 23 luglio 2007;<br />
eliminare la differenza della no-tax-area<br />
>> continua a pag. 4<br />
>> continua a pag. 2<br />
Piemonte Incontro con Francesco Cargnino<br />
Congressi: dal<br />
territorio alla grande<br />
Assemblea regionale<br />
Siamo alla soglia del Congresso regionale della <strong>Fnp</strong><br />
piemontese dopo una partecipata e complessa fase<br />
congressuale territoriale; chiediamo a Francesco Cargnino<br />
come si è svolto e come si è evoluto <strong>il</strong> dibattito<br />
sulle tesi.<br />
“Le Tesi esposte dalle singole relazioni hanno trovato<br />
ampio dibattito tra i partecipanti con interventi mirati<br />
alle problematiche attuali dettate da una crisi mondiale<br />
e dal sempre più largo impoverimento della popolazione<br />
anziana e del mondo di lavoro.<br />
- In molti Congressi si è discusso anche di Organizzazione.<br />
“Certo, è un tema primario: la nostra è una organizzazione<br />
Confederale che deve ormai avere <strong>il</strong> coraggio di<br />
cambiare modo di rapportarsi e di confrontarsi sia al<br />
proprio interno che all’esterno dal mondo sindacale. La<br />
dimostrazione è venuta dai Congressi Territoriali: i temi<br />
scelti per <strong>il</strong> dibattito sono partiti con <strong>il</strong> ricordare a<br />
tutti i nostri valori, <strong>il</strong> perché siamo <strong>Cisl</strong> esaltando e riscoprendo<br />
lo spirito di m<strong>il</strong>itanza, rimarcando <strong>il</strong> nuovo<br />
modo di confrontarsi tenendo ben presente <strong>il</strong> nuovo Federalismo<br />
fiscale che sposterà gran parte della contrattazione<br />
ai livelli regionali e territoriali. E, a seguire, poi<br />
dibattiti su Formazione, Politiche Sociali (la Sanità e<br />
l’Assistenza), Comunicazione e di Informazione, su un<br />
Coordinamento Donne <strong>Fnp</strong> partecipativo, di Raggruppamenti<br />
tecnici mirati ai problemi, soggetti importanti<br />
della nostra organizzazione.<br />
- Ma qual è <strong>il</strong> fine dei Congressi?<br />
“I Congressi dovranno licenziare un nuovo modello di<br />
Organizzazione, mettendo al centro del dibattito la<br />
Confederalità, quale tutela interna ed esterna di tutto <strong>il</strong><br />
Sindacato: una sana e partecipata Confederalità basata<br />
sul concetto di solidarietà. >> continua a pag. 4
Piemonte<br />
Piemonte/Liguria/Valle d’Aosta<br />
Informando la gente nei luoghi<br />
pubblici delle province piemontesi<br />
>> continua dalla prima pagina<br />
Anche <strong>il</strong> Bonus straordinario alle<br />
famiglie è una misura una tantum,<br />
non strutturale e insufficiente<br />
per sostenere i redditi dei pensionati”.<br />
E veniamo alla cronaca delle manifestazioni.<br />
A Torino un corteo<br />
che dalla stazione di Porta Nuova<br />
ha sf<strong>il</strong>ato per le vie del centro e<br />
raggiunto poi la sede della Rai di<br />
via Verdi. “Chiediamo più attenzione<br />
ai bisogni dei pensionati da<br />
parte dei comuni e degli enti locali<br />
– hanno dichiarato i responsab<strong>il</strong>i<br />
della <strong>Fnp</strong> dell’Area Metropolitana di<br />
Torino – che hanno sospeso molte<br />
delle trattative in corso per la crisi<br />
economica”.<br />
Anche a Cuneo i pensionati si sono<br />
mob<strong>il</strong>itati per esprimere tutto <strong>il</strong> loro<br />
disagio e la loro rabbia per l’attuale<br />
situazione economica che ha falcidiato<br />
<strong>il</strong> potere d’acquisto delle loro già<br />
scarse pensioni. I Consigli Direttivi<br />
unitari Spi, <strong>Fnp</strong>, U<strong>il</strong>p si sono dati appuntamento<br />
nella sala del Consiglio<br />
Provinciale di Cuneo. Per comunicare<br />
meglio <strong>il</strong> loro disagio e le loro richieste,<br />
hanno quindi distribuito volantini<br />
esplicativi in centro città.A<br />
Novara Oltre cento pensionati appartenenti<br />
ai Direttivi di Spi, <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> e<br />
U<strong>il</strong>p hanno manifestato la propria insoddisfazione<br />
per i provvedimenti del<br />
Governo e per richiedere interventi<br />
urgenti per migliorare le pensioni di<br />
fronte al continuo impoverimento degli<br />
anziani e alla progressiva<br />
perdita di potere di acquisto. Il<br />
presidio ha interessato tutti gli<br />
ingressi alla Stazione ferroviaria<br />
di Novara. I pensionati con<br />
le relative bandiere di organizzazione,<br />
nonostante <strong>il</strong> freddo<br />
pungente, hanno coinvolto tutti<br />
i passeggeri in arrivo e partenza<br />
attraverso un fitto volantinaggio<br />
e una discussione sulle<br />
problematiche dei pensionati.<br />
A Verbania SpiCg<strong>il</strong>, <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong><br />
e U<strong>il</strong>p-U<strong>il</strong> per sensib<strong>il</strong>izzare la<br />
popolazione sulle rivendicazioni<br />
dei pensionati hanno organizzato<br />
davanti all’imbarca-<br />
Imperia<br />
dero di Intra e Verbania, una distribuzione<br />
di materiale informativo sui<br />
motivi della protesta e sulle richieste<br />
avanzate.<br />
A Biella la manifestazione si è svolta<br />
presso la stazione delle Ferrovie<br />
con <strong>il</strong> presidio dei<br />
pensionati di Cg<strong>il</strong><br />
<strong>Cisl</strong> e U<strong>il</strong> per informare<br />
i cittadini e i<br />
pensionati della pesante<br />
situazione in<br />
cui versano i pensionati<br />
italiani e<br />
biellesi. Le richieste<br />
del sindacato ormai<br />
da molto tempo sono<br />
disattese dai governi<br />
per una soluzione<br />
che salvaguardi<br />
le condizioni delle<br />
persone anziane.<br />
Ad Alessandria oltre 300 persone,<br />
pensionate e pensionati provenienti<br />
da tutte le zone della provincia,<br />
hanno partecipato al sit-in organizzato<br />
dai Sindacati provinciali<br />
Spi-Cg<strong>il</strong>, <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> e U<strong>il</strong>p U<strong>il</strong>, iniziato<br />
alle ore 10,00 presso l’atrio<br />
della stazione ferroviaria di Alessandria<br />
e si sono successivamente<br />
avviati in corteo verso piazza Garibaldi<br />
con striscioni, bandiere e<br />
cartelli; qui, in concomitanza con<br />
<strong>il</strong> mercato settimanale, è avvenuto<br />
<strong>il</strong> volantinaggio.<br />
La <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> di Vercelli ha svolto<br />
la propria manifestazione unitaria<br />
con Spi-Cg<strong>il</strong> e U<strong>il</strong>p-U<strong>il</strong> negli spazi<br />
antistanti gli ospedali di Vercelli e di<br />
Borgosesia, quindi due siti e non solo<br />
nel capoluogo per dare un segnale in<br />
tutta la nostra provincia, che ruota su<br />
due grandi poli: uno a nord a Borgo-<br />
sesia, uno a sud a Vercelli.<br />
Buona la partecipazione dei pensionati<br />
di Asti alla manifestazione<br />
che si è svolta presso la Stazione<br />
ferroviaria, in concomitanza<br />
con tutte le altre province del<br />
Piemonte.<br />
Oltre la presenza dei tre direttivi<br />
unitari di <strong>Fnp</strong>, Spi e U<strong>il</strong>p erano<br />
presenti tutti gli agenti sociali<br />
e collaboratori e molti<br />
simpatizzanti, iscritti e non, che<br />
volevano manifestare per <strong>il</strong> disagio<br />
presente tra i pensionati<br />
astigiani.<br />
Al termine della manifestazione<br />
una delegazione si è recata dal<br />
Prefetto d’Asti per <strong>il</strong>lustrare le<br />
motivazioni dell’iniziativa. ✍<br />
Piemonte<br />
II<br />
In Consiglio si<br />
parla di contratti<br />
Incontro con l’Asl 1 su tempi di attesa, problemi dei<br />
non-autosufficienti e dimissioni “troppo sollecite”<br />
Nei giorni scorsi si è tenuta, tra la Asl.1 di Imperia e i<br />
sindacati dei Pensionati la riunione per affrontare i<br />
seguenti punti: tempi di attesa per esami ed accertamenti<br />
specialistici, problemi dei non autosufficienti, la carta dei<br />
servizi e le dimissioni troppo sollecite dagli ospedali dei<br />
degenti anziani.<br />
Erano presenti oltre ai rappresentati sindacali, <strong>il</strong> Direttore<br />
Generale ed alcuni suoi collaboratori.<br />
Nel corso della riunione sono state affrontate alcune questioni<br />
che, nel corso delle assemblee tenute da parte dei<br />
Pensionati <strong>Cisl</strong> della Provincia in occasione dei Congressi<br />
di Lega sono emerse con forza . In particolare si è affrontato<br />
<strong>il</strong> problema delle liste di attesa che è una lamentela<br />
ricorrente da parte degli anziani. A questo proposito la<br />
Direzione Asl ha sostenuto che rispetto alle situazioni<br />
delle altre Asl liguri, la nostra ha raggiunto un livello accettab<strong>il</strong>e.<br />
È stato invece fatto r<strong>il</strong>evare che per alcuni esami diagnostici<br />
e visite specialistiche, <strong>il</strong> ritardo è ancora consistente<br />
e crea notevole disagio agli utenti che spesso sono costretti<br />
a rivolgersi a strutture private con aggravio del già<br />
esiguo b<strong>il</strong>ancio fam<strong>il</strong>iare.<br />
Sul fondo per la non autosufficienza, la responsab<strong>il</strong>e del<br />
servizio, Dott.sa Ghissone, ha ribadito che non esistono<br />
Dall’incontro,<br />
molto proficuo,<br />
scaturirà un protocollo di intesa<br />
con <strong>il</strong> reciproco impegno<br />
di riunioni più frequenti<br />
giacenze e che per quanto riguarda la competenza Asl,le<br />
pratiche vengono definite in tempi relativamente brevi e<br />
che purtroppo le complicazioni si verificano per le norme<br />
più restrittive relative alla modifica dei limiti di reddito.<br />
Per quanto riguarda la carta dei servizi, attendiamo che<br />
quanto prima ci venga inviata una bozza della stessa così<br />
come annunciato dall’Asl, che, ha assicurato di aver già<br />
predisposto in collaborazione con le strutture del<br />
sociale,la stesura della carta dei servizi di cui sopra. Non<br />
appena avremo la possib<strong>il</strong>ità di valutarne <strong>il</strong> contenuto faremo<br />
presente le nostre osservazioni.<br />
In merito al problema delle troppo rapide dimissioni dagli<br />
ospedali di persone anziane sottoposte ad interventi chirurgici,<br />
l’Asl ha riconosciuto l’esistenza di tale problema<br />
Il Consiglio generale della<br />
<strong>Fnp</strong> piemontese ha posto al<br />
centro del dibattito <strong>il</strong> tema<br />
dell’accordo per la riforma<br />
dei contratti, e in particolare<br />
sulla parte (secondo livello)<br />
che riguarda i pensionati.<br />
Il dibattuto<br />
Consiglio<br />
generale della<br />
<strong>Fnp</strong> piemontese<br />
Nella sua relazione <strong>il</strong> segretario generale <strong>Fnp</strong> Giovan Battista<br />
Campora (dopo aver ringraziato i presenti per la larga<br />
partecipazione alle manifestazioni regionali, di cui diamo<br />
resoconto a lato) ha spiegato che l’accordo del 22<br />
gennaio “non soltanto propone un metodo diverso dei rinnovi<br />
contrattuali con due livelli, nazionale e aziendale,<br />
ma consente al territorio di diventare spazio per realizzare<br />
un nuovo modo di fare sindacato, più vicino alle necessità<br />
di associati e cittadini”.<br />
“La <strong>Fnp</strong> – continua Campora – da sempre segue questa politica<br />
antica della <strong>Cisl</strong>: la differenza oggi è quella di viverla in<br />
modo confederale proponendo sv<strong>il</strong>uppo, occupazione, politiche<br />
sociali legate anche alle caratteristiche del territorio”.<br />
E su questa idea cislina la <strong>Fnp</strong> piemontese da anni lavora<br />
per realizzare sul territorio in modo confederale questa<br />
opportunità di cambiamento del sindacato, collegando<br />
Unioni, Categorie, Servizi <strong>Cisl</strong> alla persona: i progetti<br />
predisposti in questi anni dalla <strong>Fnp</strong> piemontese sono mirati<br />
a costruire sul territorio, in collegamento con i posti<br />
di lavoro, partecipazione, concertazione, confronto ma<br />
anche vertenzialità sui problemi quotidiani delle persone,<br />
pensionati, lavoratori, cittadini. Queste motivazioni trovano<br />
oggi conferma e continuità nell’accordo nazionale, e<br />
anche per <strong>il</strong> livello territoriale: da qui si può comprendere<br />
la necessità di perseguire <strong>il</strong> lavoro intrapreso per costruire<br />
un sindacato nuovo capace di essere partecipe e di coinvolgere<br />
gli associati e quanti si riconoscono appieno nel<br />
suo modo di essere una nuova metodologia sindacale che<br />
risponde meglio alla contrattazione locale e diventi concreto<br />
supporto a quella nazionale.<br />
La relazione ha ribadito dunque l’mportanza di sostenere<br />
l’attivazione dei tavoli di confronto governo-sindacati dei<br />
Pensionati e confederazioni ai livelli nazionale, regionale<br />
e territoriali, in difesa del reddito e della qualità della vita<br />
degli ex lavoratori e dei lavoratori nella logica degli accordi<br />
del luglio 2007.<br />
In apertura di lavori, nella ricorrenza della giornata della<br />
Memoria, l’invito all’assemblea a diffondere i valori della<br />
libertà, democrazia e giustizia affinché le criminalità dei<br />
campi di sterminio, le crudeltà delle guerre non abbiano<br />
più a ripetersi.<br />
Legato a questi temi l’intervento di Francesco Cargnino,<br />
segretario organizzativo e amministrativo della <strong>Fnp</strong> regionale:<br />
nella sua comunicazione in merito al B<strong>il</strong>ancio preventivo<br />
<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> regionale, infatti Cargnino ha evidenziato<br />
la continuità dell’impegno economico della Segreteria <strong>Fnp</strong><br />
piemontese a favore delle <strong>Fnp</strong> territoriali finalizzato, nella<br />
confederalità, alla vertenzialità e al proselitismo locale.<br />
ed ha assicurato una maggior attenzione verso <strong>il</strong> fenomeno.<br />
Abbiamo rimarcato che in molti casi questa situazione<br />
è aggravata dal fatto che spesso gli anziani vivono da soli<br />
e quindi hanno grandi difficoltà a farsi curare vista l’assenza<br />
di ambulatori presenti sul territorio. Tutto ciò comporta<br />
spesso, <strong>il</strong> doversi rivolgere a strutture private o personale<br />
infermieristico a pagamento.<br />
Non possiamo non sottolineare, inoltre, la difficoltà che<br />
gli anziani avvertono dovendosi recare negli ospedali, vista<br />
la collocazione degli stessi in zone decentrate e gli<br />
scarsi servizi di trasporto oggi esistenti<br />
In definitiva si è trattato di un incontro proficuo dal quale<br />
scaturirà un protocollo di intesa con l’impegno reciproco<br />
di riunioni più frequenti.<br />
Da parte nostra, però, ci deve essere l’impegno, con l’aiuto<br />
indispensab<strong>il</strong>e delle leghe, che hanno <strong>il</strong> polso della situazione,<br />
di monitorare tutto quanto avviene sul territorio.<br />
In sostanza, nei successivi incontri, dovremo essere in<br />
grado di prospettare all’Asl tutte le situazioni diverse da<br />
quelle che la Direzione dell’Asl ci ha elencato, con particolare<br />
riferimento alle liste di attesa che dovremo essere<br />
in grado di documentare nel caso i tempi siano diversi da<br />
quelli indicati. (Enzo Grisolia, segretario generale <strong>Fnp</strong><br />
<strong>Cisl</strong> Imperia)
Genova<br />
Piemonte/Liguria/Valle D’Aosta III<br />
A proposito di unità sindacale...<br />
capacità e volontà di autonomia<br />
Per riuscire a venire fuori da questa situazione diffic<strong>il</strong>e e<br />
costruire un Paese più giusto è necessario creare fiducia<br />
fra la gente. Condizione questa indispensab<strong>il</strong>e per <strong>il</strong><br />
superamento di ogni difficoltà; e per fare questo non ci<br />
siamo mai stancati di dire che vanno superate le continue<br />
polemiche, gli insulti fra Governo e Opposizione (Pdl e<br />
Pd). Va superata la politica di continua campagna elettorale<br />
perché i cittadini hanno capito bene la ster<strong>il</strong>ità di questi<br />
scontri, non li condividono e, se non andranno più a votare,<br />
<strong>il</strong> Paese di questo passo si troverà di fronte al disastro.<br />
In questo diffic<strong>il</strong>e scenario, al sindacato è richiesta la capacità<br />
di svolgere un ruolo contrattuale forte. La Cg<strong>il</strong> ha<br />
scelto di schierarsi con i partiti all’opposizione. La Sinistra,<br />
pur evolvendosi, non ha modificato la sua natura culturale<br />
di mantenere <strong>il</strong> Sindacato come strumento politico<br />
di massa legato alle sue scelte politico-ideologiche, legando<br />
così in modo indissolub<strong>il</strong>e la Cg<strong>il</strong> alle scelte dei<br />
partiti che compongono la Sinistra italiana, senza nessuna<br />
capacità di autonomia e di iniziativa politica.<br />
L’unità sindacale non è un valore, ma una necessità. Le<br />
rivendicazioni sul merito delle richieste di un Sindacato<br />
CALCIO<br />
D'ANGOLO<br />
di Facino Roso<br />
Abbiamo tutti abbastanza forza d’animo per sopportare le sventure degli altri.<br />
In questo sono campioni i politici genovesi che sopportano benissimo le sventure<br />
che i Genovesi imputano proprio a loro. Ogni tanto, nei periodi elettorali,<br />
hanno qualche sussulto, promettono <strong>il</strong> nuovo, poi tornano a fare gli affari loro.<br />
Di nuovo i Genovesi hanno visto poco, mentre <strong>il</strong> vecchio è peggiorato. La<br />
città è più brutta, più rotta, più sporca, ferma in una palude di inefficienza che,<br />
sui problemi vitali, ha visto i maggiori responsab<strong>il</strong>i della Regione, della Provincia,<br />
e del Comune andare per strade e proposte diverse con la conseguenza che i problemi<br />
restano da risolvere. Tante chiacchiere, molti convegni e poco lavoro.<br />
Io non sono mai stato un estimatore dell’attuale Sindaca di Genova. Sono<br />
avvezzo, per cultura, a persone abituate più a essere che ad apparire. Però mi è<br />
sempre apparso esagerato attribuirgli tutte le colpe, sarebbe come dare le colpe a<br />
Pierino. Credo che lei, come molti politici, vada dove la porta <strong>il</strong> vento del potere.<br />
Questa volta <strong>il</strong> vento l’ha portata a “putemburgu”, (parola dialettale che significa,<br />
se non sbaglio, lontano e in brutta compagnia).<br />
Visto <strong>il</strong> degrado del centro storico, vista la presenza di persone dedite allo<br />
sfruttamento della prostituzione. Costatata l’impossib<strong>il</strong>ità di una vita tranqu<strong>il</strong>la,<br />
pulita e ordinata per chi ci abita ha, insieme alla sua valente Assessoressa competente,<br />
con subitanea e vigorosa decisione, l’iniziativa di convocare una riunione<br />
tecnica con le “coordinatrici” delle prostitute. Naturalmente quelle più anziane ed<br />
esperte in materia.<br />
Dopo alacre e approfondita discussione le nostre due hanno deciso di delegare<br />
alle prostitute <strong>il</strong> mantenimento dell’ordine, della pulizia, della decenza e del<br />
quieto vivere nei vicoli del centro storico.<br />
Non ci è dato sapere le regole di ingaggio di queste “vig<strong>il</strong>atrici del sexifront”<br />
dei vicoli genovesi, ne sappiamo le reazioni dei protettori e degli sfruttatori.<br />
Sembra una risposta adeguata, a parer loro, alla proposta fatta, dal Governo,<br />
relativa all’invio dei m<strong>il</strong>itari e della truppa a sorvegliare l’ordine e la disciplina,<br />
nonché la legalità nelle nostre contrade.<br />
I maligni sussurrano che, Sindaca e compagnia, non vogliano né polizia né<br />
carabinieri perché hanno paura che scoprano anche le loro malefatte. Altri plaudono<br />
perché ci vedono <strong>il</strong> segno verso la riapertura di antichi luoghi.<br />
unito sono certamente più forti, ma se questo non fosse<br />
possib<strong>il</strong>e, la <strong>Cisl</strong> e la U<strong>il</strong> dovranno anche da sole cercare<br />
con tutti i mezzi di portare a casa risultati possib<strong>il</strong>i sugli<br />
obiettivi di quella piattaforma unitaria costruita fra Cg<strong>il</strong><br />
<strong>Cisl</strong> e U<strong>il</strong> compreso quello dei pensionati sugli aumenti di<br />
tutte le pensioni sulla base del Decreto del 10/12/2007.<br />
L’unità di azione va certamente recuperata ma deve essere<br />
sempre molto chiaro quali sono gli obiettivi di fondo,<br />
compresa la modifica del paniere dei prezzi Istat per i<br />
pensionati, che si vuole raggiungere e senza pregiudiziali<br />
con chi si contratta (non come afferma la Cg<strong>il</strong>: noi con<br />
questo Governo non trattiamo). È evidente che se tutto<br />
questo non è chiarissimo ci sarebbe <strong>il</strong> rischio reale di essere<br />
coinvolti in azioni di lotta non mirate al risultato (lotte<br />
da sempre necessarie) o di una lotta solo politica con la<br />
conseguente lettura che se ne potrebbe dare (la <strong>Cisl</strong> e la<br />
U<strong>il</strong> si sono fatte condizionare dalla Cg<strong>il</strong>), mettendo in crisi<br />
<strong>il</strong> ruolo di una <strong>Cisl</strong> autonoma dal quadro politico e di<br />
un Sindacato in grado di tutelare e difendere la gente che<br />
noi intendiamo rappresentare. (Sergio Bisio, segretario<br />
generale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Genova)<br />
Piemonte Coordinamento Donne<br />
Dai Congressi di lega ai Territoriali<br />
In seguito alle ultime decisioni della <strong>Cisl</strong> circa la presenza<br />
delle Donne nelle Segreterie di Lega e territoriali,<br />
le stesse Donne si sono sentite interpellate e coinvolte<br />
alla partecipazione: Il problema permanente è la conc<strong>il</strong>iazione<br />
tempo di lavoro-tempo di famiglia, essendo ancora<br />
indispensab<strong>il</strong>e oggi la presenza dei nonni a sostegno della<br />
vita fam<strong>il</strong>iare dei giovani, nonché <strong>il</strong> problema dell’assistenza<br />
in casa ai grandi anziani.<br />
Di fronte ad una ancora non sufficiente presenza negli<br />
Organismi, le Donne lamentano una scarsa circolazione<br />
della informazione, cui consegue un deleterio isolamento,<br />
uno scarso interesse per <strong>il</strong> loro ruolo (se non in ambito<br />
anc<strong>il</strong>lare…), una mancata chiara delega a compiti specifici.<br />
Sono state fatte numerose iniziative in Piemonte,a sostegno<br />
della formazione delle Donne: interventi sulla comunicazione,<br />
sul ruolo, sulla identità dell’essere sindaca-<br />
liste; mentre ogni corso di formazione è stato aperto a uomini<br />
e donne (l’ultimo corso per la Nuova Dirigenza ha<br />
visto la presenza di 11 Donne su 35 partecipanti).<br />
Esiste una forte sinergia tra <strong>il</strong> Coordinamento Regionale e<br />
quello Nazionale, impegnato in questi anni a lavorare su<br />
quattro f<strong>il</strong>oni di intervento: salute, reddito, lavoro di cura,<br />
inclusione sociale.<br />
Nella nostra Regione le Donne si sono mosse proprio su<br />
queste tematiche, lavorando anche con Anteas: interventi<br />
di educazione sanitaria, gruppi di accoglienza e sostegno<br />
per molte donne sole, avvicinamento e coivolgimento di<br />
giovani pensionate alla vita e ai valori del Sindacato. Il<br />
Coordinamento Donne nel tempo ha portato i suoi frutti,<br />
non è un organismo superato, può ancora portare buoni<br />
frutti di presenze e di competenze. (Marisa Carmazzi, resp.<br />
Coord. Donne <strong>Fnp</strong> Piemonte)<br />
Liguria<br />
Novara<br />
Ricerca della <strong>Fnp</strong><br />
sulle “badanti”<br />
Nell’Aula Magna del Convitto C. Alberto di Novara,<br />
presente un folto pubblico, ha avuto luogo <strong>il</strong> Convegno<br />
organizzato dalla <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Novarese per presentare <strong>il</strong><br />
volume “Anziani, famiglie e assistenti. Sv<strong>il</strong>uppo e limiti<br />
del welfare locale” di Guido Lazzarini e Mariagrazia Santagati<br />
(ed. FrancoAngeli - M<strong>il</strong>ano, 2009).<br />
Il volume raccoglie, rielaborati e commentati autorevolmente<br />
anche con riferimento al contesto di welfare locale,<br />
i risultati di una ricerca-intervento pluriennale realizzata<br />
dal Sindacato Pensionati della <strong>Cisl</strong> Provinciale, in<br />
collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e<br />
con <strong>il</strong> contributo della Fondazione della Comunità del<br />
Novarese.<br />
La ricerca è partita dalla necessità di indagare in profondità<br />
<strong>il</strong> fenomeno crescente della diffusione delle c.d. badanti<br />
o assistenti famigliari straniere, come risposta alle<br />
necessità di assistenza e cura domic<strong>il</strong>iare che un numero<br />
crescente di famiglie si trova a dover affrontare quando<br />
ha di fronte <strong>il</strong> problema di un anziano parzialmente o totalmente<br />
non autosufficiente.<br />
Molti ed autorevoli sono stati gli interventi che hanno<br />
messo in evidenza – come ha fatto Antonio Manfredi,<br />
presidente di Antea Novara nella presentazione del Convegno<br />
– “come la risposta pubblica al fenomeno della non<br />
autosufficienza sia ancora carente, costringendo tante famiglie<br />
a risolvere <strong>il</strong> problema da sole o, più frequentemente,<br />
con <strong>il</strong> ricorso alla “badante” straniera, la quale accetta<br />
un lavoro, spesso gravoso e logorante, spinta dalla<br />
impossib<strong>il</strong>ità di realizzare un reddito nei paesi di provenienza”.<br />
Il professor Lazzarini e la dottoressa Santagati dell’Università<br />
di Torino, così come Mario Novazio, segretario<br />
generale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Novara, hanno condiviso “l’esigenza<br />
di una attenzione particolare al fenomeno della non autosufficienza<br />
– legato ad una crescita sostenuta della popolazione<br />
anziana – con interventi, risorse e servizi di supporto<br />
ad anziani ed alle famiglie a partire da politiche sociali<br />
fortemente orientate a mantenere l’anziano al proprio<br />
domic<strong>il</strong>io come alternativa al ricovero”.<br />
Apprezzati gli interventi di Padre Yuriy Ivanyuta, che da<br />
anni svolge una intensa attività non solo pastorale nella<br />
Comunità Ucraina Novarese, di Erica Grasso, consulente<br />
del lavoro presso l’Ag. Italia Lavoro Spa, e quindi di Elena<br />
Ugazio e Alberto Imazio della <strong>Cisl</strong> di Novara. (a.m.)<br />
Proposta libera e solidale<br />
Sentiamo <strong>il</strong> dovere, come persone, come<br />
dirigenti sindacali, come pensionati<br />
diffondere fra tutti i nostri iscritti l’impegno<br />
e l’opera di vera e solidarietà messa in<br />
piedi da un nostro Collega Pensionato che<br />
si chiama Lorenzo Pozzolo.<br />
Questo nostro amico ha creato dal nulla<br />
un’Associazione di volontariato, che nei<br />
primi tempi consisteva nell’impegno suo<br />
e di sua moglie. Poi dal loro esempio<br />
l’Associazione, che Lorenzo ha voluto<br />
chiamare (Fondazione di Aiuto Sociale<br />
“Madonna della Guardia”), è cresciuta e<br />
oggi si pone progetti ancora maggiori.<br />
L’Associazione per volontà di Lorenzo e<br />
nata con la finalità di aiutare i bambini e<br />
i giovani dell’Equador attraverso lo sv<strong>il</strong>uppo<br />
ed <strong>il</strong> sostegno di varie attività:<br />
soggiorni a Salinas (località balneare)<br />
con attività educative rivolte ai bambini<br />
che abitano nelle campagne; Adozione a<br />
distanza con lo scopo di contribuire, in<br />
particolare, all’acquisto del materiale di-<br />
Piemonte<br />
dattico e al mantenimento dei bambini<br />
che si trovano in grosse difficoltà economiche;<br />
Acquisto di “Kit Antiparassitari”<br />
che vengono consegnati ai bambini e<br />
contenenti medicinali e prodotti antiparassitari.<br />
C’è poi <strong>il</strong> grande sogno di Lorenzo e della<br />
Fondazione. Costruire una struttura in<br />
Equador che accolga ragazzi e giovani desiderosi<br />
di imparare un mestiere per mantenersi<br />
e aiutare la propria famiglia.<br />
La nostra Federazione Regionale invita gli<br />
iscritti che vogliono liberamente aiutare<br />
Lorenzo, a dare la loro offerta per finanziare<br />
i progetti facendo un Bonifico Bancario<br />
presso la Banca Sella: via Santa Caterina<br />
Genova su:<br />
c/c 052 847552580 intestato a Ass.ne Volontariato<br />
Fundacion de Ayuda Social Madonna<br />
della Guardia – Abi 03268 – Cab<br />
01400 – Cin R – Iban IT67R0326801400.<br />
Queste offerte sono deducib<strong>il</strong>i dal reddito<br />
imponib<strong>il</strong>e. ✍<br />
La parola ai nostri lettori<br />
Pubblichiamo la lettera del nostro lettore Aldo Guiglia (Tollegno - Biella)<br />
Chi scrive è un anziano che vive da vent’anni con la pensione minima, che i governanti<br />
del passato e di oggi danno a molti anziani per vivere. Leggo con interesse <strong>il</strong> vostro<br />
giornale e le richieste al governo riguardo queste pensioni. I governanti di oggi, penso,<br />
non daranno mai risposta a queste richieste, lo dimostra <strong>il</strong> fatto che <strong>il</strong> capo del governo<br />
di oggi non ha mantenuto le promesse fatte anni fa riguardanti queste pensioni. Non è<br />
per parte politica che scrivo, ma per protesta verso i governanti dalle pensioni d’oro, che<br />
hanno già deciso di aiutare i bisognosi con un litro di latte al giorno. Mi auguro che le<br />
rischieste del sindacato siano accolte da questo governo, anche se non risolverà i problemi<br />
della povertà, almeno allevierà parte di sofferenza per molti anziani.
Liguria<br />
Caro medico di una volta...<br />
alla ricerca di umanità<br />
In questi ultimi decenni a tutti noi è apparso sempre più<br />
evidente <strong>il</strong> profondo cambiamento della figura del medico.<br />
Oggi si è portati a vedere nel medico solo un tecnico<br />
che deve svolgere mansioni e servizi stab<strong>il</strong>iti, come<br />
prescrivere le medicine che <strong>il</strong> paziente richiede, e non<br />
piuttosto un esperto del funzionamento del corpo (ma anche<br />
della natura umana), capace di diagnosi e di consigli.<br />
Romanzi e f<strong>il</strong>m del passato ci parlano ancora di medici<br />
capaci di salvare vite umane e di diagnosticare malattie<br />
solo visitando <strong>il</strong> paziente, forti della loro esperienza,<br />
scientifica e umana insieme. Ma oggi questa figura di medico<br />
“di famiglia” non esiste più: è stata sostituita dal medico<br />
“di base” che svolge quasi sempre la funzione di<br />
prescrivere analisi e di smistare i pazienti degli specialisti,<br />
scaricato ormai di qualsiasi responsab<strong>il</strong>ità sulla vita<br />
dei suoi assistiti.<br />
Il controllo del funzionamento del corpo del malato attraverso<br />
una visita, attraverso cioè un contatto personale, è<br />
stato infatti sostituito dalle analisi, dalle radiografie, dalle<br />
ecografie, dalla Tac, insomma da tutti quei sistemi tecnici<br />
che permettono di vedere dentro al corpo del paziente, e<br />
che per far ciò lo “spezzettano” in segmenti separati, dimenticando<br />
l’unicità della persona a cui moltissime sezioni<br />
appartengono.<br />
Così è stato stravolto <strong>il</strong> rapporto personale e responsab<strong>il</strong>e tra<br />
un malato e <strong>il</strong> suo medico, che prevedeva momenti di ascolto,<br />
sforzi di comprensione e capacità di comunicazione.<br />
Rapporto che era soprattutto una relazione tra esseri umani<br />
che si davano fiducia reciprocamente.<br />
In virtù dei profondi cambiamenti della medicina, tutto<br />
ciò oggi è venuto a mancare.<br />
Inoltre, i progressi continui nel campo scientifico hanno<br />
fatto crescere molto le aspettative dei medici, che dovrebbero<br />
sempre guarire <strong>il</strong> malato senza sbagliare mai. Per cui<br />
molti pazienti o fam<strong>il</strong>iari di pazienti, se vedono dis<strong>il</strong>luse<br />
queste aspettative spesso miracolistiche, pensano sia col-<br />
Il dibattito conferma...<br />
LA SPEZIA dalla prima pagina<br />
tra lavoratori e pensionati; aprire finalmente<br />
<strong>il</strong> confronto col Governo<br />
per costruire un paniere specifico tarato<br />
sui bisogni dei pensionati; definire<br />
un federalismo fiscale che non<br />
produca aumento della pressione fiscale,<br />
ma anzi sia strumento che, attraverso<br />
una lotta serrata alle evasioni,<br />
produca una sostanziale riduzione<br />
delle tassazioni sui redditi da lavoro e<br />
da pensione. Pagare tutti per pagare<br />
meno è uno slogan che va ripreso con<br />
forza.<br />
In questa situazione di profonda crisi<br />
è ancora più importante riuscire a costruire<br />
percorsi, impegni, obiettivi e<br />
metodi comuni nel Sindacato Confederale.<br />
A nessuno deve essere chiesto<br />
di rinnegare le proprie visioni, ma a<br />
tutti è chiesto di fare passi per incontrarsi<br />
con confronti aperti su idee ed<br />
esperienze. Sbaglia chi soffia sul fuoco<br />
delle divisioni sindacali per fini di<br />
parte o addirittura politici.<br />
Il Congresso impegna tutto <strong>il</strong> gruppo<br />
dirigente a farsi carico dei problemi<br />
delle persone anziane e dei bisogni<br />
espressi anche nelle tesi congressuali;<br />
chiede con forza al Governo di aprire<br />
un confronto vero, un tavolo di trattative<br />
e possib<strong>il</strong>mente insieme a Spi e<br />
U<strong>il</strong>sp. Il 2008 é trascorso purtroppo<br />
senza alcun intervento strutturale sulle<br />
pensioni, sul fisco, sulla non autosufficienza,<br />
ecc.<br />
Il 2009 deve, pur tra tutte le reali difficoltà,<br />
rappresentare un anno di<br />
svolta che affronti e risolva, anche<br />
con gradualità, le problematiche e le<br />
necessità dei pensionati già avanzate<br />
unitariamente. Se ciò non avverrà, si<br />
demanda agli organi statutari le iniziative<br />
e le azioni incisive ritenute<br />
più opportune.<br />
Il Congresso esprime forte apprezzamento<br />
per l’accordo regionale sul sostegno<br />
alla “non autosufficienza”; tale<br />
buon risultato potrà essere ulteriormente<br />
incrementato se, come si au-<br />
spica, saranno aumentate le risorse a<br />
disposizione <strong>il</strong> che consentirà di<br />
espandere i servizi domic<strong>il</strong>iari e le residenze<br />
Rsa e Rp. Fa proprie le<br />
preoccupazioni espresse nella relazione<br />
sull’attuale situazione del sistema<br />
sanitario spezzino e condivide la<br />
proposta di intervenire riqualificando<br />
l’ospedale S. Andrea insieme al nuovo<br />
ospedale di Sarzana e a quello di<br />
Levanto. Ritiene inoltre importante la<br />
convenzione con l’attuale ospedale<br />
m<strong>il</strong>itare al fine di un suo ut<strong>il</strong>izzo a favore<br />
della cittadinanza.<br />
In questo modo, oltre a dare risposte<br />
di maggiore qualità, si può ridurre l’esodo<br />
in atto verso strutture fuori Regione,<br />
abbattendo anche le liste d’attesa;<br />
si devono inoltre impegnare risorse<br />
finanziarie più consistenti per la<br />
rete dei servizi a domic<strong>il</strong>io e per aumentare<br />
<strong>il</strong> numero dei posti letto Rp e<br />
Rsa assolutamente insufficienti ed<br />
inadeguati alle contingenti necessità.<br />
Il Congresso impegna la <strong>Fnp</strong> assieme<br />
alla <strong>Cisl</strong> ad avviare una fase di concertazione<br />
con i Comuni per la costruzione<br />
di percorsi virtuosi circa la<br />
tassazione locale e tariffe pubbliche,<br />
ed esprime grande preoccupazione<br />
per le problematiche Acam e le conseguenti<br />
ricadute sul futuro dei lavoratori<br />
e sul cittadino-utente.<br />
I delegati considerano interessante<br />
l’idea, di cui impegno comune <strong>Fnp</strong> e<br />
<strong>Cisl</strong>, per verificare la possib<strong>il</strong>ità di<br />
costituire sul territorio, operatori dei<br />
centri di acquisto solidale, come pure<br />
la ricerca di convenzioni con la grande<br />
distribuzione presente sul territorio.<br />
Si tratta di concrete opportunità per<br />
aiutare le persone più anziane e più<br />
bisognose, anche se ovviamente è un<br />
sollievo contingente e non risolutivo<br />
dei problemi inerenti la sopravvivenza<br />
e la dignità della persona.<br />
Grande è l’apprezzamento per l’impegno<br />
e per le iniziative comuni mes-<br />
pa del medico! Davanti alla probab<strong>il</strong>ità di denunce o procedimenti<br />
penali,oggi purtroppo abbastanza frequenti, lo<br />
stesso medico cerca di difendersi come può, pesando ogni<br />
parola, scaricandosi ogni responsab<strong>il</strong>ità, e spesso spargendo<br />
timori e angosce inut<strong>il</strong>i nel paziente.<br />
Da ciò ne deriva che se <strong>il</strong> paziente è un potenziale accusatore<br />
dal quale ci si deve in primo luogo difendere, prescrivendo<br />
esami anche inut<strong>il</strong>i e mandandolo da tutti i<br />
possib<strong>il</strong>i specialisti per allontanare ogni responsab<strong>il</strong>ità<br />
individuale, è molto diffic<strong>il</strong>e ricostruire una buona comunicazione<br />
tra medico e paziente. Ma la buona comunicazione,<br />
<strong>il</strong> buon dialogo, <strong>il</strong> buon rapporto,sono indispensab<strong>il</strong>i<br />
per tornare a fare della medicina una scienza umana,<br />
basata sulla relazione tra due esseri umani che si danno<br />
fiducia reciprocamente. (Graziella Pastorino, segr. <strong>Fnp</strong><br />
<strong>Cisl</strong> Liguria)<br />
se in campo da Anteas e <strong>Fnp</strong> sul territorio<br />
con <strong>il</strong> fattivo impegno dei numerosi<br />
volontari che vi partecipano;<br />
condivide le proposte per ampliare<br />
gli interventi a favore delle fasce più<br />
deboli della popolazione assieme alla<br />
sollecitazione a tutte le strutture perché<br />
ricerchino ulteriori risorse umane<br />
disponib<strong>il</strong>i ad operare per gli obiettivi<br />
individuali.<br />
L’assemblea fa propria la proposta di<br />
un progetto formativo mirato alla<br />
qualificazione di tutto <strong>il</strong> gruppo dirigente<br />
e degli operatori per meglio rispondere<br />
alle domande rappresentate<br />
dagli iscritti, ove necessario col coinvolgimento<br />
ed <strong>il</strong> sostegno finanziario<br />
della Federazione Regionale e Nazionale.<br />
Il Congresso demanda ai vari livelli<br />
dell’organizzazione <strong>il</strong> conseguimento<br />
dell’obiettivo di 15.000 soci per <strong>il</strong><br />
prossimo quadriennio, obiettivo che<br />
può essere raggiunto grazie al lavoro<br />
organizzativo già messo in essere nei<br />
passati quattro anni dalle Leghe e<br />
dalla Segreteria Territoriale.<br />
Il Congresso infine impegna la <strong>Fnp</strong><br />
in tutte le sue articolazioni periferiche<br />
ed i suoi operatori a perseverare<br />
nella propria disponib<strong>il</strong>ità ad essere<br />
complementare con gli altri servizi<br />
erogati dalla <strong>Cisl</strong> e dai suoi Enti; richiede<br />
però analoga disponib<strong>il</strong>ità da<br />
parte della <strong>Cisl</strong> e degli Enti ad essere<br />
complementari con la <strong>Fnp</strong> e con le<br />
sue presenze del territorio, condividendo<br />
le esigenze da loro rappresentate,<br />
a partire dall’impegno sul tesseramento<br />
alla <strong>Fnp</strong> che è adesione primaria<br />
alla <strong>Cisl</strong>.<br />
Con questo spirito di condivisione<br />
degli obiettivi e delle azioni concrete<br />
si possono superare le difficoltà, costruendo<br />
insieme alla <strong>Fnp</strong> e alla <strong>Cisl</strong><br />
più adeguate a tutte le persone<br />
rafforzando <strong>il</strong> peso ed <strong>il</strong> ruolo politico<br />
della Federazione Pensionati in<br />
particolare e della <strong>Cisl</strong> in generale. ✍<br />
Savona<br />
IV<br />
“Sergio è andato<br />
avanti”. L’addìo<br />
a Pontacolone<br />
Sergio, nel ricordo, ti saluto<br />
Il Presidente dell’Anteas Sergio Pontacolone è stato chiamato<br />
altrove, ha dovuto interrompere <strong>il</strong> suo cammino terreno,<br />
per continuare <strong>il</strong> suo viaggio oltre la frontiera della<br />
vita, nella grazia di Dio.<br />
“Sergio è andato avanti” con questa frase gli Alpini salutano<br />
<strong>il</strong> compagno d’armi deceduto. Poche parole che però<br />
racchiudono l’insolub<strong>il</strong>ità di un rapporto fondato sul rispetto<br />
reciproco, nella condivisione di valori morali ed<br />
etici. Sergio è andato avanti, ma non ci ha lasciato soli,<br />
con noi rimane <strong>il</strong> vivo ricordo di un Dirigente dalle qualità<br />
eccezionali, così come lo è stata la sua storia sindacale.<br />
Nei sessanta anni d’attività non ha mai avuto attimi di<br />
stanchezza o demotivazione ma, al contrario, ci ha lasciato<br />
spunti da cui ispirarci per continuare <strong>il</strong> suo lavoro seguendo<br />
i principi e gli ideali che lo hanno visto fondatore<br />
della <strong>Cisl</strong> savonese e, in seguito, dell’Anteas di Savona.<br />
Non è fac<strong>il</strong>e poter riassumere in poche parole chi era Sergio<br />
Pontacolone; operosità, senso pratico, bontà d’animo<br />
e massima disponib<strong>il</strong>ità all’ascolto delle persone in difficoltà<br />
sono solo alcuni degli aspetti che raccontano del<br />
Presidente. Ognuno di noi conserva dei ricordi che, se<br />
messi insieme, non basterebbero a descrivere questa persona<br />
eccezionale. Il nostro incontro è avvenuto nel 1984,<br />
quando rivestivo <strong>il</strong> ruolo di “segretario di categoria” dei<br />
VVF. Il rapporto si è poi rafforzato nel tempo e negli ultimi<br />
anni, contagiato dall’entusiasmo sia di Sergio sia del<br />
nostro comune amico Romano Pintus, sono entrato nell’associazione<br />
Anteas in veste di “collaboratore esperto”(come<br />
<strong>il</strong> nostro presidente era solito definirmi). Ho<br />
avuto così la possib<strong>il</strong>ità di lavorare a contatto con persone<br />
anziane e diversamente ab<strong>il</strong>i, e di prendere parte alle numerose<br />
attività promosse da Sergio, in linea con lo statuto<br />
su cui si fonda l’Anteas stessa. Tra queste possiamo citare:<br />
uscite in barca, mostre degli hobby, passeggiate nei<br />
boschi, animazione presso case di riposo, apertura d’ambulatori<br />
per la cura di terapie di base presso zone disagiate.<br />
Il 12 Gennaio sono stato eletto Presidente dell’Anteas,<br />
<strong>il</strong> mio proposito è di portare avanti gli obiettivi che lo<br />
stesso Sergio si era preposto e, con la collaborazione del<br />
direttivo dell’Anteas, promuovere nuove iniziative atte a<br />
portare sempre e continui miglioramenti. Colgo l’occasione<br />
per presentarmi, mi chiamo Arturo D’Este, coniugato e<br />
con due splendidi figli, vivo in località Santuario di Savona<br />
e faccio parte della Segreteria della Lega <strong>Fnp</strong> di Savona.<br />
La mia principale attività si è svolta presso <strong>il</strong> corpo<br />
nazionale dei VVF, le competenze che ho acquisito sono<br />
le stesse che ho messo a disposizione nell’associazione e<br />
che continuerò a impiegare nel tempo del mio mandato.<br />
Con l’onore di potermi presentare come nuovo presidente<br />
colgo l’occasione di inviarvi i miei più cordiali saluti.<br />
(Arturo D’Este, presidente Anteas Savona)<br />
Un progetto <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong>...<br />
CAMPORA dalla prima pagina<br />
chi governa (dallo Stato, alle Regioni, alle Province, ai<br />
Comuni), rivendicando <strong>il</strong> diritto dell’anziano di vivere<br />
presso <strong>il</strong> proprio domic<strong>il</strong>io, dando vita a una rete di servizi<br />
integrati, con una pensione adeguata al costo reale della<br />
vita; e per i più sfortunati la possib<strong>il</strong>ità di usufruire di un<br />
fondo per la non autosufficiernza economicamente adeguato.<br />
È fondamentale quindi ottenere una ripresa, a livello<br />
nazionale, di tavoli di contrattazione (come nel 2007)<br />
con <strong>il</strong> governo e, a livello regionale e territoriale continuare<br />
la concertazione con le istituzioni chiedendo che i<br />
problemi degli anziani assumano pari dignità di altri. ✍<br />
CONGRESSI<br />
dalla prima pagina<br />
- E per quanto riguarda <strong>il</strong> territorio?<br />
“Intendiamo la Territorialità, quale presidio del territorio,<br />
con una forte presenza di Categorie e Servizi della <strong>Cisl</strong>,<br />
lavorando insieme su progetti mirati, operando insieme<br />
per crescere insieme: una Territorialità, dunque, rivolta alla<br />
Vertenzialità Locale quale valore aggiuntivo per i più<br />
deboli, per tutelare i diritti delle persone.<br />
- Le vostre proposte?<br />
“Se vogliamo contare e stare al passo con i tempi che viviamo,<br />
con un po’ di coraggio dobbiamo, insieme, trovare<br />
nuove soluzioni di gestione e di comportamento, accantonando<br />
un po’ le singole autonomie, togliendo gli steccati<br />
ideologici che ci dividono per gestire nel modo migliore<br />
le risorse umane e finanziarie, mirate a nuove soluzioni<br />
organizzative, gestib<strong>il</strong>i e percorrib<strong>il</strong>i. Qualcuno diceva:<br />
“Insieme si può”, e questa è la parola d’ordine che i Congressi<br />
ai vari livelli senza dubbio evidenziano”. ✍
Pensionati<br />
marzo 2009<br />
Verso <strong>il</strong> congresso<br />
di VINCENZO PARDI*<br />
Si è appena concluso<br />
<strong>il</strong> lunghissimo tour<br />
che ci ha portati in ottantotto<br />
comuni lucani<br />
per affrontare i congressi<br />
di lega che hanno visto<br />
una numerosa e<br />
qualificata partecipazione.<br />
È stato allo stesso<br />
tempo faticoso e appagante<br />
poter incontrare<br />
tanti di voi, stringerci la<br />
mano e guardarci negli<br />
occhi, in questo momento<br />
diffic<strong>il</strong>e per tutti. Per<br />
le famiglie e i pensionati<br />
lucani, costretti a rincorrere<br />
scadenze e a tirare<br />
la cinghia per arrivare<br />
alla terza e alla quarta<br />
settimana, ma anche per<br />
<strong>il</strong> sindacato, che qualcuno<br />
vorrebbe assim<strong>il</strong>are<br />
ad una delle tante “caste”<br />
italiane.<br />
Questi incontri, per fortuna,<br />
ci hanno dimostrato<br />
che non è questa la<br />
percezione che si ha della<br />
<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong>.<br />
Sebbene in un momento<br />
di crisi acuta, avvertita<br />
in maniera ancora più<br />
grave in una regione notoriamente<br />
povera come<br />
la nostra, <strong>il</strong> sindacato<br />
rappresenta ancora – e,<br />
forse, ancora più di prima<br />
– una delle poche difese<br />
reali a sostegno delle<br />
istanze dei più disagiati,<br />
dei più tartassati<br />
dalle inique tasse locali,<br />
dai continui rincari dei<br />
beni di prima necessità.<br />
Il tutto in un contesto<br />
scadente dal punto di vista<br />
dei servizi socio-sanitari<br />
e socio-assistenziali:<br />
con la riforma della<br />
rete ospedaliera ancora<br />
al di là da venire e<br />
un’assistenza spesso<br />
senza regole, affidata al<br />
sacrificio dei fam<strong>il</strong>iari.<br />
Per non parlare dei non<br />
autosufficienti, per i<br />
quali continuiamo strenuamente<br />
a dar battaglia<br />
rispetto alla burocrazia e<br />
ai tempi infiniti della politica,<br />
ottenendo i primi<br />
(sia pure molto parziali)<br />
risultati.<br />
Ecco, in questo scenario<br />
non certo incoraggiante<br />
dal punto di vista della<br />
qualità della vita, occorre<br />
sempre più compattarsi,<br />
organizzarsi, farsi<br />
Puglia/Bas<strong>il</strong>icata I<br />
sentire da chi ci governa.<br />
Perché non è possib<strong>il</strong>e<br />
vivere questa situazione<br />
in una regione ricca di<br />
risorse naturali (acqua e<br />
petrolio, ma anche gas) e<br />
sempre più povera di<br />
giovani, di cervelli, di<br />
strategie, di idee. E non<br />
possiamo neanche sorridere<br />
per gli annunci reclamizzati<br />
nei mesi scorsi<br />
in aiuto alle fasce deboli:<br />
la tanto reclamizzata<br />
bolletta leggera del<br />
gas, per molti pensionati<br />
al minimo che non possono<br />
neanche permettersi<br />
un impianto di riscaldamento,<br />
è solo l’ennesima<br />
beffa; la social card<br />
ha interessato pochissimi<br />
pensionati ed è stata caratterizzata<br />
da una complessità<br />
tale da scoraggiare<br />
i pochi beneficiari;<br />
le liste di attesa, che dovevano<br />
essere snellite,<br />
continuano invece ad essere<br />
uno dei problemi<br />
maggiori per chi soffre.<br />
Ecco, per tutto questo<br />
occorre reagire, nel momento<br />
in cui ci dicono<br />
che le speranze di crescita<br />
dell’età media aumentano<br />
di anno in anno.<br />
Questa vita, la nostra vita,<br />
che sia collocata nella<br />
terza o nella quarta<br />
età poco importa: tutti<br />
vogliamo viverla al meglio,<br />
in un contesto che<br />
ci rispetti come persone<br />
e non come un “peso”,<br />
che ci consideri “risorse”<br />
e non gente da mettere<br />
ai margini.<br />
Tutto questo andremo a<br />
rivendicare al XVI Congresso<br />
nazionale, che ci<br />
attende in primavera a<br />
Roma. Con la forza dei<br />
numeri, con la dignità da<br />
cittadini di serie A, con<br />
la rabbia di chi pretende<br />
di avere diritti e qualità<br />
della vita come tutti gli<br />
altri.<br />
* Segr. Gen. <strong>Fnp</strong> Bas<strong>il</strong>icata<br />
Puglia - Bas<strong>il</strong>icata<br />
Il volto dell’organizzazione<br />
è nei suoi conti<br />
di GIUSEPPE SANTELIA*<br />
Le Assemblee di Lega<br />
ed i Congressi territoriali<br />
hanno confermato<br />
una <strong>Fnp</strong> attiva,<br />
propositiva, impegnata<br />
per la tutela dei diritti dei<br />
pensionati, mentre nelle<br />
sedi parlamentari, luoghi<br />
degli eletti dal popolo, si<br />
lavora per togliere rappresentanza<br />
al sindacato,<br />
con proposte di leggi, volte<br />
a modificare le scelte del<br />
pensionato, che, con la sottoscrizione<br />
della delega, dà<br />
mandato a rappresentare; si<br />
vuole intervenire, in un contratto<br />
tra le parti, per “sottomettere”<br />
ad inspiegab<strong>il</strong>i disegni<br />
l’azione del Sindacato<br />
autonomo e democratico. E<br />
si tenta di farlo modificando<br />
norme presenti, introducendo<br />
<strong>il</strong> rinnovo annuale della<br />
delega.<br />
Il concetto che alcuni eletti<br />
nelle Istituzioni hanno del<br />
sindacato è che esso non<br />
deve essere <strong>il</strong> portavoce di<br />
chi non ha voce, non deve<br />
essere <strong>il</strong> disturbatore delle<br />
loro idee, non deve avere<br />
risorse economiche autono-<br />
<strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> Puglia<br />
Un impegno che<br />
continuiamo<br />
a mantenere<br />
Pubblichiamo, per estratto,<br />
<strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio chiuso al<br />
31 dicembre 2008 debitamente<br />
certificato dall’organo<br />
di controllo<br />
contab<strong>il</strong>e ed approvato<br />
dall’Esecutivo nella seduta<br />
del 20 gennaio<br />
2009.<br />
Tale documento si sostanzia<br />
nelle seguenti<br />
risultanze:<br />
Ciao Gaetano<br />
Gaetano Loconsole ci ha<br />
lasciato. Di lui ricorderemo<br />
la disponib<strong>il</strong>ità<br />
sempre espressa con un<br />
sorriso. La <strong>Fnp</strong> di Puglia<br />
lo commemorerà con la<br />
celebrazione di una Santa<br />
Messa.<br />
me che vengono dalla continuità<br />
della delega.<br />
Non è una richiesta degli<br />
elettori, non è una richiesta<br />
dei lavoratori e dei pensionati;<br />
è, invece, una proposta<br />
ai limiti della legittimità, è<br />
un comportamento arrogante<br />
che va combattuto.<br />
IL FRANCOBOLLO<br />
Questo particolare atteggiamento<br />
non è sfuggito ai nostri<br />
soci. Con i loro interventi<br />
hanno ribadito di non<br />
volere un sindacato sottomesso<br />
e pauroso, ma un<br />
sindacato libero e unitario.<br />
La nostra azione sindacale<br />
è sorretta economicamente<br />
dall’iscrizione dei socipensionati.<br />
Nelle nostre entrate<br />
non ci sono contributi<br />
pubblici; le casse dello Stato<br />
non alimentano le Organizzazioni<br />
Sindacali, come<br />
avviene per i partiti politici.<br />
È nostro dovere morale<br />
ringraziare sempre, ed in<br />
ogni istante, <strong>il</strong> pensionato<br />
che, con l’iscrizione, sacrifica<br />
parte della sua pensione<br />
per tenere accesa la<br />
fiammella della speranza di<br />
un domani sempre migliore,<br />
frutto di dialogo, di lotte,<br />
di contrattazioni, di voce<br />
e ruolo nella società.<br />
Noi, chiamati a governare<br />
anche le risorse economiche,<br />
non possiamo sottrarci<br />
al dovere di operare con<br />
trasparenza. L’iscritto-pensionato<br />
lo merita. Spesso<br />
sentiamo o leggiamo opinioni<br />
su come operare, su<br />
come interpretare alcune<br />
norme, su nuove consulen-<br />
Responsab<strong>il</strong>i regionali:<br />
Ach<strong>il</strong>le Tondo<br />
Vincenzo Pardi<br />
Comitato di Redazione:<br />
Sabina Bennardi (coord. per la Puglia)<br />
Santo Calitri, Giuseppe Campanella,<br />
Antonio Di Palma, Salvatore Gent<strong>il</strong>e,<br />
Aldo Penta, Vito Verrastro (coord. per<br />
la Bas<strong>il</strong>icata)<br />
Hanno collaborato a questo numero:<br />
Augusto Bussetti, Girolamo Di Staso,<br />
Tommaso Guerra, Luigi Lo Papa,<br />
Giuseppe Santelia, Santino Susca.<br />
ze creative da seguire.<br />
La nostra scelta è stata<br />
sempre quella di condividere<br />
le scelte della <strong>Fnp</strong> e<br />
della <strong>Cisl</strong>, applicando le disposizioni<br />
anche in tema di<br />
b<strong>il</strong>anci. Abbiamo, da subito,<br />
adottato <strong>il</strong> programma<br />
Cogeu della Confederazione<br />
per la formulazione del<br />
nostro B<strong>il</strong>ancio. Da anni <strong>il</strong><br />
Collegio Sindacale della<br />
nostra Federazione ha alla<br />
presidenza un professionista<br />
del settore, consulente<br />
esterno iscritto all’albo dei<br />
Revisori dei Conti.<br />
In questa pagina dell’inserto<br />
“Puglia-Bas<strong>il</strong>icata”, così<br />
come accade negli ultimi<br />
anni, pubblichiamo i dati di<br />
b<strong>il</strong>ancio per offrire agli<br />
iscritti una visione completa<br />
e trasparente delle entrate<br />
e delle uscite. Durante la<br />
nostra gestione siamo intervenuti<br />
a sostegno del proselitismo<br />
nei territori, per la<br />
formazione dei nuovi quadri,<br />
per i Raggruppamenti<br />
Tecnici, per l’Anteas, per<br />
tutte le attività sindacali e<br />
organizzative della Federazione<br />
e della <strong>Cisl</strong>.<br />
Con lo spirito e la passione<br />
che ancora ci sostiene, nel<br />
rispetto del valore della firma<br />
della delega dell’iscritto,<br />
<strong>il</strong> nostro impegno sarà sempre<br />
più forte, ancor di più<br />
nei momenti di disagio che<br />
gli altri vogliono crearci.<br />
Non sottovalutiamo gli attacchi<br />
che tendono a delegittimare<br />
<strong>il</strong> Sindacato, ma<br />
essi sono di stimolo per<br />
farci stare più uniti, a fare<br />
più forte <strong>il</strong> sindacato che<br />
vuole la nostra gente, a stare<br />
di più con la gente, per<br />
meritare la delega, più deleghe.<br />
I Congressi, a tutti i<br />
livelli della Federazione,<br />
dovranno essere <strong>il</strong> fiore all’occhiello<br />
del nostro operare,<br />
devono essere occasioni<br />
per esprimere idee,<br />
per fare proposte operative,<br />
per confermare un modo di<br />
operare trasparente per tutto<br />
<strong>il</strong> Sindacato.<br />
* Segr. Reg. <strong>Fnp</strong> Puglia<br />
Vertenzialità locale<br />
Tanto lavoro per scarsi risultati<br />
di AUGUSTO BUSSETTI*<br />
Come abbiamo più volte denunciato,<br />
da alcuni anni ormai, la<br />
vertenzialità territoriale attraversa<br />
una forte fase di difficoltà, che non<br />
consente risultati tangib<strong>il</strong>i.<br />
Questo vale tanto per <strong>il</strong> confronto con i<br />
Comuni, rispetto alle questioni riguardanti<br />
la sicurezza degli anziani, i Centri<br />
Polivalenti, ma soprattutto per quanto<br />
concerne la fiscalità locale, quanto con<br />
gli Ambiti Territoriali per i Piani Sociali<br />
di Zona. Il momento decisivo è rappresentato<br />
dal confronto sulla definizione<br />
dei b<strong>il</strong>anci comunali. Quest’anno<br />
<strong>il</strong> termine è fissato al 31 marzo.<br />
Sono confronti nei quali i Comuni ritengono<br />
solo di consultarci, anzi di co-<br />
municarci le loro scelte di b<strong>il</strong>ancio.<br />
Nei pochi casi nei quali riusciamo a<br />
confrontarci, diffic<strong>il</strong>mente siamo riusciti<br />
a modificare le scelte autonomamente<br />
assunte.<br />
Si riesce, in alcuni casi, a raggiungere<br />
accordi sui Centri Polivalenti o Centri<br />
di Aggregazione per anziani e a dare<br />
loro un Comitato di Gestione, almeno<br />
in parte eletto democraticamente dagli<br />
anziani. Non si riesce, invece, nella<br />
maggior parte dei Comuni, a portare a<br />
casa risultati sulle Addizionali Irpef e<br />
sui tributi comunali.<br />
* Segr. Terr. <strong>Fnp</strong> Taranto<br />
>> segue a pag. IV
Bas<strong>il</strong>icata<br />
"Il cuore non invecchia… se resta attivo” Non autosufficienti<br />
Incontro-dibattito a Potenza a cura dell’Anteas di Bas<strong>il</strong>icata qualcosa (finalmente)<br />
Prevenzione, cura, riconoscimento<br />
della patologia,<br />
allenamento. Di tutto questo<br />
si è discusso a Potenza, nel<br />
corso dell’incontro-dibattito dal<br />
titolo “Il cuore non invecchia…<br />
se resta attivo”, organizzato<br />
dall’Anteas-<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Bas<strong>il</strong>icata<br />
nella sala del museo archeologico<br />
provinciale in via<br />
Ciccotti.<br />
Ad introdurre i lavori, moderati<br />
da Raffaele Paradiso (già segretario<br />
della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Bas<strong>il</strong>icata) è<br />
stato Antonio Forlenza, presidente<br />
regionale Anteas Bas<strong>il</strong>icata,<br />
che ha salutato gli ospiti presenti<br />
e <strong>il</strong>lustrato le varie attività dell’Associazione,<br />
che negli ultimi<br />
anni si è distinta per <strong>il</strong> grande dinamismo<br />
e la qualità delle sue<br />
iniziative. Da ricordare, tra le altre,<br />
l’ambulatorio medico per la<br />
prevenzione dei tumori (in partenariato<br />
con la L<strong>il</strong>t, Lega Italiana<br />
per la lotta ai tumori) della provincia<br />
di Potenza, i corsi di addestramento<br />
per volontari ed associati,<br />
i viaggi istruttivi, gli incontri<br />
per la prevenzione e per l’educazione<br />
alimentare, un centro di<br />
ascolto.<br />
La relazione scientifica che ha<br />
aperto i lavori è stata curata dal<br />
dottor Giuseppe Del Prete, responsab<strong>il</strong>e<br />
del servizio di Angioplastica<br />
Coronarica, Unità Operativa<br />
Emodinamica dell’azienda<br />
ospedaliera San Carlo di Potenza,<br />
che ha descritto al folto ed interessato<br />
pubblico presente in sala<br />
<strong>il</strong> funzionamento dell’apparato<br />
cardiaco e le cause – prima fra<br />
Le politiche sociali<br />
e abitative a favore<br />
delle famiglie<br />
potentine, soprattutto<br />
in relazione alle<br />
esigenze delle fasce deboli<br />
– pensionati e non<br />
autosufficienti in primis<br />
– dovranno essere<br />
al centro dell’agenda<br />
del Governo locale nei<br />
prossimi anni, poichè <strong>il</strong><br />
costo medio dell’abitazione<br />
in area semicentrale<br />
a Potenza, calcolato<br />
in duem<strong>il</strong>a euro al<br />
metro quadrato, è un<br />
ulteriore campanello<br />
d’allarme dell’eccessivo<br />
costo della casa nel capoluogo.<br />
Ancora più in generale,<br />
<strong>il</strong> 2008 si è chiuso con<br />
dati in rosso in relazione<br />
alla qualità della vita, come<br />
testimonia <strong>il</strong> dossier<br />
diffuso da “Il Sole 24<br />
Ore” che vede la provincia<br />
di Potenza all’ottantaseiesimo<br />
posto nella<br />
graduatoria per affari e<br />
lavoro (peggiorando la<br />
posizione rispetto al<br />
2007) e novantaquattre-<br />
tutti <strong>il</strong> fumo – che provocano le<br />
diverse patologie. Quindi ha <strong>il</strong>lustrato<br />
gli st<strong>il</strong>i di vita da seguire<br />
per prevenire le malattie cardiocircolatorie<br />
e ha lasciato spazio<br />
alle domande da<br />
parte dei presenti.<br />
Sul tema “cuore”<br />
si sono poi confrontati,<br />
al tavolo<br />
dei relatori, <strong>il</strong> vice<br />
presidente della<br />
Provincia di Potenza,<br />
Domenico<br />
Iacobuzio, <strong>il</strong> segretario<br />
generale<br />
della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di<br />
Bas<strong>il</strong>icata, Vincenzo<br />
Pardi, <strong>il</strong> presidente<br />
del Csv Bas<strong>il</strong>icata,<br />
Mario<br />
Sarli. Le conclusioni sono state<br />
affidate al presidente nazionale<br />
Anteas, Riccardo Pezzana, che ha<br />
indirizzato un caloroso saluto e ha<br />
invitato tutti a seguire sempre più<br />
da vicino le attività dell’Anteas.<br />
“Il cuore non invecchia se resta attivo<br />
è un titolo assolutamente indovinato<br />
– ha detto Pezzana – per-<br />
sima nella specifica graduatoria<br />
per tenore di vita.<br />
Il P<strong>il</strong> per abitante ci<br />
colloca al settantanovesimo<br />
posto solo grazie alla<br />
ricchezza prodotta dagli<br />
abitanti della città capoluogo,<br />
mentre con una<br />
media di appena 512,54<br />
euro al mese di pensione<br />
siamo tra le ultime sei<br />
delle 103 province italiane.<br />
Note dolenti anche<br />
sull’occupazione e sul livello<br />
di benessere sociale<br />
delle famiglie della<br />
provincia di Potenza,<br />
con consumi fam<strong>il</strong>iari<br />
sempre più bassi – di po-<br />
co superiori ai 720 euro<br />
pro-capite – che ribadiscono<br />
la difficoltà a superare<br />
la terza settimana.<br />
Va leggermente meglio a<br />
Matera, dove l’ordine<br />
pubblico fa segnare ottimi<br />
risultati per la città<br />
che si colloca ai primissimi<br />
posti nelle graduatorie<br />
nazionali riguardanti<br />
rapine, furti, criminalità<br />
e, soprattutto, delinquenza<br />
giovan<strong>il</strong>e, ambiti<br />
questi che garantiscono<br />
tranqu<strong>il</strong>lità e sicurezza<br />
sul territorio a tanti pensionati<br />
e anziani in genere.<br />
A questi dati, però,<br />
ché è da intendersi nel senso fisico<br />
ma anche metaforico di un organo<br />
importante, vitale, sia per la propria<br />
salute ma anche per migliorare<br />
i rapporti con gli altri e la cura<br />
verso chi è meno fortunato.<br />
La quantità e la qualità delle<br />
presenze a questo incontro<br />
testimonia che c’è una forte<br />
sensib<strong>il</strong>ità da mettere al servizio<br />
di chi, come noi, si<br />
adopera per migliorare la<br />
qualità della vita della terza<br />
età, sempre più attiva, dinamica<br />
e propositiva. Vogliamo<br />
rappresentare un modello<br />
per tutti; per farlo, occorre<br />
continuare a crescere sui diversi<br />
territori, numericamente e per<br />
l’offerta dei servizi da erogare ai<br />
nostri associati.<br />
La sede dell’Anteas di Bas<strong>il</strong>icata<br />
è in Via Vespucci 19 a Potenza,<br />
con telefono e fax 0971 411708.<br />
I soci sono ad oggi quasi 500.<br />
Qualità della vita<br />
Potenza sempre più in basso<br />
Matera recupera posizioni<br />
fanno da contraltare<br />
quelli riguardanti l’economia<br />
ed <strong>il</strong> tempo libero.<br />
La città dei Sassi, infatti,<br />
si colloca agli ultimissimi<br />
posti per quanto riguarda<br />
lo stato di salute<br />
delle imprese, la ricchezza<br />
prodotta, i consumi<br />
per famiglia, e la presenza<br />
di occasioni e strutture<br />
di svago, indicatori<br />
questi che dipingono una<br />
realtà in grande affanno<br />
in settori strategici per <strong>il</strong><br />
territorio e la popolazione.<br />
Altro settore di interesse<br />
è quello della sostenib<strong>il</strong>ità<br />
ambientale,<br />
con fattori di criticità,<br />
quali lo stato di abbandono<br />
di alcuni parchi ed<br />
aree della città, <strong>il</strong> che<br />
non favorisce di certo<br />
l’ospitalità dei pensionati<br />
e degli anziani, sempre<br />
più alla ricerca di aree<br />
vivib<strong>il</strong>i e di servizi efficienti.<br />
Anche su queste<br />
tematiche torneremo ad<br />
incalzare le amministrazioni<br />
locali in ogni occasione<br />
sul terreno delle<br />
vertenzialità.<br />
si muove<br />
annosa e, per certi L’ versi, desolante<br />
questione legata ai fondi<br />
per i non autosufficienti<br />
ha visto scendere<br />
in campo in modo vigoroso<br />
e continuo la <strong>Fnp</strong><br />
<strong>Cisl</strong> di Bas<strong>il</strong>icata per rivendicare<br />
attenzioni e<br />
risorse.<br />
Non più di qualche mese<br />
fa indirizzammo un durissimo<br />
comunicato accusando<br />
la Regione Bas<strong>il</strong>icata<br />
di non aver fatto abbastanza<br />
per andare incontro<br />
alle necessità delle<br />
famiglie dei 24.000<br />
non autosufficienti lucani,<br />
pur essendo in possesso<br />
delle risorse necessarie<br />
all’interno dell’apposito<br />
Fondo regionale istituito<br />
nel 2007.<br />
La presa di posizione<br />
della nostra Associazione<br />
fece scalpore e finì sulle<br />
pagine dei principali<br />
quotidiani locali. Si parlò<br />
di “cassetti chiusi”, di<br />
“scarse sensib<strong>il</strong>ità”, di<br />
“fondi dirottati altrove”.<br />
Quindi fummo chiamati<br />
d’urgenza dai vertici del<br />
Dipartimento Sanità, per<br />
ascoltare le giustificazioni<br />
della Regione e discutere<br />
<strong>il</strong> da farsi per <strong>il</strong> prossimo<br />
futuro. L’ultimo incontro<br />
si è tenuto presso<br />
la sede del Dipartimento<br />
Salute, sicurezza e solidarietà<br />
sociale, servizi alla<br />
persona e alla Comunità<br />
della Regione Bas<strong>il</strong>icata,<br />
alla presenza delle<br />
segreterie regionali di<br />
Cg<strong>il</strong>, <strong>Cisl</strong> e U<strong>il</strong> e delle<br />
segreterie regionali dei<br />
rispettivi sindacati dei<br />
pensionati.<br />
Nel corso dei lavori, che<br />
hanno chiuso un primo<br />
ciclo di incontri, si è cercato<br />
di approfondire i<br />
contenuti della Bozza<br />
delle Linee Guida sulla<br />
non autosufficienza, che<br />
si configura come documento<br />
strategico sul tema<br />
della Regione. È stato<br />
II<br />
convenuto che la riorganizzazione<br />
dei servizi –<br />
così come definita nelle<br />
leggi regionali di riferimento<br />
e nelle linee guida<br />
sulla non autosufficienza<br />
– potrà trovare attuazione<br />
solo a seguito della riorganizzazione<br />
territoriale<br />
dei servizi, <strong>il</strong> cui processo<br />
– a detta della Regione<br />
– è in fase di attuazione<br />
e si completerà nel<br />
corso del 2009 con la ridefinizione<br />
della perimetrazione<br />
dei distretti della<br />
salute e degli ambiti socio-territoriali.<br />
Nell’attesa, tuttavia, è<br />
stato deciso di dar corso,<br />
comunque, all’attuazione<br />
di misure di sostegno a<br />
valere sul fondo regionale<br />
per la non autosufficienza<br />
– che può far leva,<br />
attualmente, su poco<br />
più di sei m<strong>il</strong>ioni di euro<br />
-, anche se in via provvisoria.<br />
In pratica, si tratta<br />
di un assegno una tantum<br />
da erogare tramite<br />
l’Inps.<br />
Pur valutando positivamente<br />
l’interlocuzione<br />
intercorsa con i vertici<br />
del Dipartimento, abbiamo<br />
comunque espresso<br />
perplessità circa una modalità<br />
provvisoria e insufficiente<br />
alla risoluzione<br />
di una problematica<br />
vasta e complessa, che<br />
riguarda 24.000 famiglie<br />
lucane. Abbiamo altresì<br />
rivendicato l’incremento<br />
del Fondo con altre risorse<br />
Regionali, al fine di<br />
rendere pienamente esigib<strong>il</strong>e<br />
<strong>il</strong> diritto ai servizi.<br />
Fondamentale, per noi,<br />
infine, sarà istituire fin<br />
da subito la cabina di<br />
regìa regionale, partecipata<br />
ai soggetti sociali,<br />
per completare l’iter di<br />
approfondimento sul tema<br />
della non autosufficienza<br />
ed iniziare ad immaginare<br />
misure strutturali<br />
e risolutive della<br />
questione.<br />
NOTIZIE UTILI PER I PENSIONATI<br />
Detrazioni per energia ed ed<strong>il</strong>izia: per<br />
la ristrutturazione ed<strong>il</strong>izia la detrazione è<br />
del 36%, per <strong>il</strong> risparmio energetico del<br />
55%; per la sostituzione di frigoriferi e<br />
congelatori del 20%, così come per l’acquisto<br />
di motori e inverter. Nessuno sconto, invece,<br />
per l’acquisto di apparecchi televisivi e digitali.<br />
Interessi passivi sui mutui: <strong>il</strong> nuovo limite<br />
per usufruire dello sconto Irpef del<br />
19% degli interessi passivi sui mutui è<br />
stato elevato a 4.000 euro.<br />
Detrazioni sui trasporti:<br />
Spetta una detrazione del 19% con un<br />
massimo di € 250 per spese di acquisto<br />
ed abbonamenti ai servizi di trasporto,<br />
anche per i fam<strong>il</strong>iari a carico.
Puglia III<br />
Dai Congressi Territoriali delle FNP di Puglia<br />
La Segreteria Regionale, anche al fine di far conoscere a tutti i soci le valutazioni espresse e gli impegni assunti<br />
dalle <strong>Fnp</strong> territoriali, ritiene opportuno pubblicare la sintesi delle mozioni finali di Lecce, Taranto e Foggia.<br />
Sul prossimo numero pubblicheremo quelle di Brindisi e Bari<br />
Il Congresso Congresso<br />
della Federazione Territoriale erritoriale Pen-<br />
sionati <strong>Cisl</strong> di Lecce, Lecce svoltosi a Lecce <strong>il</strong> 22 e 23 gen-<br />
naio 2009, condivide le forti preoccupazioni emerse per<br />
<strong>il</strong> perdurante deterioramento della situazione finanziaria<br />
nazionale... Valuta, nel merito e nel metodo, negativamente<br />
i provvedimenti adottati, in maniera un<strong>il</strong>aterale, dal<br />
Governo per affrontare la crisi più devastante degli ultimi<br />
anni, poiché si è preoccupato di salvare <strong>il</strong> capitale e le<br />
Banche mentre ha adottato provvedimenti assolutamente<br />
inadeguati a sostenere le famiglie ed i pensionati. Ritiene<br />
che, per r<strong>il</strong>anciare l’economia occorrono interventi governativi,<br />
di carattere strutturale, volti a rivalutare le pensioni,<br />
a sostenere la non autosufficienza ed a riproporre un<br />
nuovo progetto di Welfare… partendo proprio dal potenziamento<br />
delle politiche sociali ed, in particolare, da quelle<br />
che riguardano i giovani ed anziani...<br />
Riconferma, pertanto, l’attualità e la validità delle rivendicazioni<br />
della piattaforma unitaria di Spi-<strong>Fnp</strong>-U<strong>il</strong>p che<br />
va con urgenza riproposta al<br />
Governo <strong>il</strong> quale deve:<br />
1) costituire la Commissione<br />
prevista dal Decreto Damiano<br />
per verificare... per dare continuità<br />
all’accordo del 10 luglio<br />
2007;<br />
2) risolvere l’annoso problema<br />
del “costo reale della vita”, met- X V I C O N G R E S S O<br />
tendo in essere un paniere tarato T E R R I TO R I A L E<br />
sui consumi degli anziani;<br />
3) sollecitare i presidenti di “ANCHE PER GLI ANZIANI<br />
Camera e Senato perché venga UNA VITA DIGNITOSA”<br />
finalmente calendarizzata la<br />
discussione del disegno di legge popolare sulla “Non autosufficienza”,<br />
che abbisogna di finanziamenti derivanti<br />
dalla fiscalità generale e non da tasse di scopo;<br />
4) stab<strong>il</strong>ire un confronto permanente con le parti sociali<br />
sulla legge delega che riguarda <strong>il</strong> federalismo fiscale...<br />
per assicurare parità di trattamento a tutti i cittadini;<br />
5) rimettere in campo più efficaci misure di controllo per<br />
combattere strutturalmente evasione ed elusione fiscale...;<br />
Il Congresso valuta positivamente l’azione esercitata dalla<br />
<strong>Cisl</strong> e dalla <strong>Fnp</strong> nei confronti della Regione Puglia per<br />
quanto attiene, in particolare, le politiche sociali e … non<br />
approva, invece, la latitanza della Regione nel merito<br />
della richiesta fatta dalla Provincia di Lecce volta ad ottenere<br />
l’istituzione della facoltà di Medicina e Chirurgia<br />
nella Università agli studi di Lecce.<br />
Il Congresso, nel merito dei problemi posti dai pensionati<br />
a livello Nazionale, Regionale e Territoriale… auspica:<br />
a) la ripresa di una più necessaria ed efficace attività vertenziale<br />
sostenuta, da adeguate forme di lotte, anche “non<br />
tradizionali”; b) <strong>il</strong> ripristino urgente della unità di azione<br />
tra le Confederazioni Sindacali, quale condizione indispensab<strong>il</strong>e<br />
per essere interlocutori forti e credib<strong>il</strong>i; c) Il r<strong>il</strong>ancio<br />
di una “vera” e non fittizia cultura della “confederalità”;<br />
d) un’assunzione “reale” da parte delle Confederazione<br />
dei Cg<strong>il</strong>-<strong>Cisl</strong>-U<strong>il</strong> dei problemi dei Pensionati..<br />
Il Congresso r<strong>il</strong>eva che, con l’avanzare del decentramento<br />
amministrativo e del Federalismo fiscale, <strong>il</strong> terreno dello<br />
scontro sindacale si è spostato decisamente dal livello<br />
nazionale ai livelli regionali e provinciale e comunale,...<br />
di conseguenza, occorre che la <strong>Cisl</strong>, la <strong>Fnp</strong> e tutte le categorie<br />
della <strong>Cisl</strong> traducono in atti concreti la scelta del<br />
“Territorio e dei luoghi di lavoro”... Pertanto, è necessario<br />
creare strutture di lega <strong>Fnp</strong> e di Usc moderne ed accoglienti,<br />
funzionali ed efficienti in ogni Comune e frazione<br />
della Provincia di Lecce…<br />
Il Congresso... condivide, infine, <strong>il</strong> capitolo delle tesi che<br />
riguarda <strong>il</strong> Coordinamento Donne e l’obiettivo di pervenire<br />
alla presenza delle donne di ogni organismo della Federazione,<br />
anche in considerandone che l’elenco dei soci<br />
della <strong>Fnp</strong> è composto in maniera maggioritaria dal genere<br />
femmin<strong>il</strong>e…<br />
Approvato all’unanimità<br />
Composizione Segreteria FNP CISL LECCE<br />
Annunziato Catalano (Segretario Generale)<br />
Vito Toma - Paolo Pedone<br />
Il Congresso<br />
Congresso<br />
Territo errito-<br />
riale della <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> di<br />
Taranto, aranto, tenuto <strong>il</strong> 28<br />
gennaio 2009, 2009 presso<br />
l’Hotel Appia Palace di<br />
Massafra, prende atto, con<br />
soddisfazione, della vasta e<br />
qualificata partecipazione<br />
dei pensionati alle Assemblee<br />
Congressuali di Lega...<br />
e ne evidenzia tutta la<br />
valenza politica e l’impegno<br />
morale, che meritano<br />
risposte certe e credib<strong>il</strong>i<br />
dalla <strong>Fnp</strong> e dalla <strong>Cisl</strong>.<br />
I delegati al Congresso manifestano<br />
seria preoccupazione<br />
per le ripercussioni<br />
che la gravissima crisi ha ed<br />
avrà, in particolare, sulle fasce<br />
più vulnerab<strong>il</strong>i, già duramente<br />
colpite in questi ultimi<br />
anni dal costo della vita.<br />
Esprimono <strong>il</strong> timore che<br />
questa possa essere assunta<br />
a pretesto per trascurare<br />
ancora i problemi della<br />
popolazione anziana… e<br />
far pagare, soprattutto ad<br />
essa, <strong>il</strong> costo maggiore<br />
della crisi...<br />
Il Congresso della <strong>Fnp</strong> di<br />
Taranto valuta come insufficienti...<br />
i provvedimenti<br />
anticrisi, fin qui assunti dal<br />
Governo, anzi giudica inut<strong>il</strong>i<br />
ed um<strong>il</strong>ianti le misure, di<br />
stampo “compassionevole”,<br />
adottate per gli anziani e i<br />
lavoratori in pensione.<br />
Il Congresso, a tal proposito,<br />
ritiene che <strong>il</strong> Governo,<br />
invece di disperdere in<br />
m<strong>il</strong>le rivoli le risorse,<br />
avrebbe dovuto dare continuità<br />
agli impegni assunti<br />
dal precedente Governo<br />
con I’Intesa del 10 luglio<br />
2007, recepita nell’Accordo<br />
del 23 luglio 2007.<br />
È convinzione del Congresso<br />
che la rivalutazione...<br />
di tutte le pensioni,<br />
per via contrattuale,... un<br />
meccanismo di perequazione<br />
delle pensioni meno penalizzante<br />
di quello attuale<br />
e la istituzione di un Fondo<br />
Nazionale per la non autosufficienza,<br />
sarebbero misure<br />
e scelte certamente più<br />
rispondenti ai reali bisogni<br />
degli anziani e, nello stesso<br />
tempo, a quelli di tante famiglie<br />
che precipitano nell’area<br />
della povertà.<br />
Il Congresso sollecita,<br />
pertanto, le Segreterie Nazionali<br />
dei pensionati ad<br />
assumere, con determinazione<br />
ed urgenza, tutte le<br />
iniziative politiche e di<br />
mob<strong>il</strong>itazione necessarie<br />
affinché <strong>il</strong> Governo smetta<br />
di agire un<strong>il</strong>ateralmente ed<br />
attivi <strong>il</strong> Tavolo di confronto<br />
e di contrattazione con<br />
le OO. SS., previsto dal<br />
Decreto Damiano.<br />
I delegati al Congresso,...<br />
ravvisano l’esigenza che le<br />
Confederazíoni ricerchino<br />
le condizioni per una seria<br />
ricomposizione di unità di<br />
azione... occorre, perciò,<br />
recuperare le ragioni che<br />
hanno portato agli accordi<br />
di luglio e chiedere, con la<br />
forza dell’unità, di aprire <strong>il</strong><br />
tavolo di confronto con <strong>il</strong><br />
Governo sui contenuti della<br />
piattaforma unitaria, che<br />
conservano intatta tutta la<br />
loro validità, e su un piano<br />
anticrisi più credib<strong>il</strong>e ed efficace...<br />
che non sacrifichi<br />
ancora <strong>il</strong> Mezzogiorno.<br />
Il Congresso della <strong>Fnp</strong> di<br />
Taranto, esaminata la situazione<br />
della vertenzialità<br />
territoriale, ne r<strong>il</strong>eva i limiti<br />
e registra uno stato di<br />
sostanziale stallo che non<br />
giova ai cittadini lavoratori<br />
e pensionati…A giudizio<br />
dei delegati è necessario ripensare<br />
non tanto gli obiettivi,<br />
quanto le procedure, le<br />
modalità e i tempi della<br />
stessa per renderla capace<br />
di dare risposte ai bisogni e<br />
ai diritti di cittadinanza dei<br />
nostri anziani…<br />
Il Congresso chiede alla<br />
<strong>Cisl</strong> di prestare maggiore<br />
attenzione alle problematiche<br />
degli anziani.<br />
Il Congresso assume le indicazioni<br />
contenute nella relazione<br />
della Segreteria ed<br />
impegna tutte le Segreterie<br />
di Lega ad operare nella<br />
collegialità, a far funzionare<br />
i Direttivi, eletti democraticamente,<br />
nei Congressi di<br />
Lega e a coinvolgere, in<br />
ogni circostanza, gli iscritti,<br />
a partire dalle donne, al fine<br />
di valorizzare <strong>il</strong> loro impegno<br />
diretto nell’elaborazione<br />
delle proposte e delle iniziative<br />
delle Leghe.<br />
A questo proposito, <strong>il</strong> Congresso,<br />
consapevole delle<br />
notevoli difficoltà incontrate,<br />
apprezza gli impegni<br />
assunti nella relazione, volti<br />
ad adempiere, in tempi<br />
brevi, agli obblighi, previsti<br />
dallo Statuto circa la<br />
presenza di una donna nella<br />
segreteria territoriale.<br />
Approvato all’unanimità<br />
Composizione Segreteria FNP CISL TARANTO<br />
Tommaso Bruno (Segretario Generale)<br />
Augusto Bussetti - Antonio Di Palma<br />
I Delegati Provinciali chiamati,<br />
oggi 30 gennaio<br />
2009, a celebrare <strong>il</strong> 5°<br />
Congresso Congresso<br />
della <strong>Fnp</strong>- <strong>Fnp</strong>-<br />
<strong>Cisl</strong> di Foggia... Foggia esprimono<br />
forti preoccupazioni<br />
per la crisi finanziaria<br />
mondiale inesorab<strong>il</strong>mente<br />
esplosa da avere gravi ripercussioni<br />
nel nostro Paese,<br />
specie per quanto attiene<br />
l’aumento di prezzi e<br />
tariffe.<br />
Condividono pienamente<br />
l’azione attuale del sindacato,<br />
tesa ad impegnare <strong>il</strong><br />
Parlamento sul piano delle<br />
riforme istituzionali che<br />
sappiano attenuare le forti<br />
tensioni e preoccupazioni<br />
dello stato sociale ed a<br />
cambiare politiche di interventi<br />
socio-sanitari ed assistenziali<br />
per far funzionare<br />
meglio <strong>il</strong> Paese specie per<br />
quanto attiene la necessità<br />
di alleggerire gli oneri impropri<br />
dei servizi sociali.<br />
I delegati esprimono<br />
preoccupazione e perplessità<br />
per <strong>il</strong> percorso che si<br />
vuole affidare ad un federalismo<br />
che non indica risorse<br />
economiche, non recupera<br />
le disuguaglianze<br />
tra le diverse aree del Paese<br />
e rischia solo di rafforzare<br />
ulteriormente le divisioni,<br />
in particolare nel<br />
campo dei servizi sociali e<br />
sanitari.<br />
Essi ritengono ingiustificato,<br />
in questo momento,<br />
ogni atteggiamento sindacale<br />
che prescinda dalla<br />
gravità ed urgenza dei problemi<br />
in discussione e riproponga<br />
modelli di relazioni<br />
e comportamenti che<br />
tendono a riaffermare <strong>il</strong><br />
primato del conflitto su<br />
quello della contrattazione.<br />
Respingono <strong>il</strong> welfare basato<br />
su una concezione<br />
neoliberista che demolirebbe<br />
per sempre i p<strong>il</strong>astri<br />
fondamentali del sistema<br />
di protezione sociale.<br />
Il sindacato lotta perché<br />
venga riconosciuto <strong>il</strong> diritto<br />
di cittadinanza per tutti<br />
ed in particolare per gli anziani<br />
ai quali dovrà essere<br />
sempre garantita sicurezza<br />
economica e qualità della<br />
vita.<br />
I Delegati avvertono la<br />
necessità di intensificare<br />
l’azione di concertazione e<br />
di vertenzialità sul territorio<br />
e di r<strong>il</strong>anciare <strong>il</strong> ruolo<br />
di sostenitori di politiche<br />
sociali a favore della popolazione<br />
più disagiata, negoziando<br />
<strong>il</strong> welfare con le<br />
istituzioni.<br />
Avvertono, altresì, l’esigenza<br />
di perseguire l’integrazione<br />
socio-sanitaria richiesta<br />
fortemente da una<br />
crescente domanda di salute<br />
e di cura a fronte invece<br />
di insufficienti risorse per<br />
<strong>il</strong> servizio sanitario nazionale<br />
e la crescita della spesa<br />
farmaceutica.<br />
I delegati rivendicano e<br />
chiedono: l’apertura immediata<br />
della trattativa con <strong>il</strong><br />
governo in forza del Decreto<br />
Damiano, dando continuità<br />
agli impegni congiuntamente<br />
assunti: estensione<br />
graduale della 14^<br />
mens<strong>il</strong>ità in continuità con<br />
l’Intesa del 10 luglio 2007;<br />
la modifica del meccanismo<br />
di perequazione auto-<br />
matica ed un paniere tarato<br />
sui bisogni dei pensionati<br />
per adeguare meglio <strong>il</strong> potere<br />
d’acquisto delle pensioni<br />
al costo della vita;<br />
l’incremento delle detrazioni<br />
fiscali sui redditi da<br />
pensioni e da lavoro dipendente;<br />
l’unificazione della<br />
no tax area e l’approvazione<br />
del disegno di Legge<br />
sulla istituzione del fondo<br />
per la non autosufficienza<br />
e l’impiego di adeguate risorse<br />
economiche in relazione<br />
alla gravità del problema.<br />
I Congressisti, infine, auspicano<br />
che la <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> di<br />
Capitanata si affermi ancora<br />
di più come forza incisiva<br />
nella soluzione delle<br />
problematiche sociali per<br />
restituire piena dignità agli<br />
anziani.<br />
Approvato all’unanimità<br />
Composizione Segreteria FNP CISL FOGGIA<br />
Santo Calitri (Segretario Generale)<br />
Francesco Russo - Michela Torres
L’angolo della<br />
memoria<br />
Storie di vita<br />
Puglia<br />
La mia appartenenza al Sindacato<br />
risale agli inizi dell’anno<br />
1950. Ho seguito con<br />
attenzione da giovane lavoratore la<br />
fondazione della <strong>Cisl</strong> da parte di Giulio<br />
Pastore. Con l’inizio del lavoro ho<br />
cominciato l’attività sindacale e subito<br />
sono diventatocollaboratore<br />
della dirigenza<br />
<strong>Cisl</strong> che<br />
si era formata<br />
a Foggia. La<br />
<strong>Cisl</strong>, sindacato<br />
di grandi valori,<br />
mi ha subito<br />
affascinato. La<br />
mia fede cristiana,<br />
<strong>il</strong> mio<br />
impegno nella<br />
Chiesa, per <strong>il</strong><br />
sociale, per la solidarietà, per <strong>il</strong> volontariato<br />
hanno trovato piena accoglienza<br />
nel Sindacato <strong>Cisl</strong>, sempre alla<br />
ricerca costante di risolvere i problemi<br />
dei lavoratori e delle loro famiglie.<br />
A livello locale nel mio Comune, Manfredonia,<br />
poiché operavo all’interno<br />
del mercato ittico, <strong>il</strong> mio riferimento di<br />
Categoria è stato la <strong>Cisl</strong> Dipendenti<br />
Comunali. Ricordo particolarmente <strong>il</strong><br />
geometra Ugo Galli, primo Segretario<br />
locale di Categoria, persona molto attenta<br />
ed equ<strong>il</strong>ibrata, mentre a livello<br />
provinciale <strong>il</strong> ricordo di Omero Perulli,<br />
Segretario Responsab<strong>il</strong>e provinciale, è<br />
ancora molto presente in me, sia per le<br />
capacità di sindacalista al servizio dell’iscritto,<br />
sia per la grande umanità che<br />
emanava con tutti.<br />
Tanto lavoro per scarsi...<br />
>> segue da pag. I<br />
La liberalizzazione delle addizionali<br />
comunali Irpef ha creato una situazione<br />
di forti aumenti delle stesse fino al<br />
limite massimo dell 0,80%, con gravi<br />
disagi sui cittadini.<br />
La nostra azione vertenziale sui tributi<br />
fa i conti con queste realtà e con l’insipienza<br />
che la maggior parte dei Comuni<br />
ha nell’ut<strong>il</strong>izzo delle risorse tributarie,<br />
che non bastano mai.<br />
Quanto alla Tarsu, si riscontrano continui<br />
aumenti, a volte fino al 50% in più, senza<br />
tenere conto della possib<strong>il</strong>ità di rimodulare<br />
la tassa rispetto al numero dei<br />
componenti del nucleo fam<strong>il</strong>iare e al red-<br />
I miei quarant’anni di lavoro<br />
sono stati tutti di costante impegno<br />
sindacale sempre nella<br />
<strong>Cisl</strong> con i lavoratori della <strong>Cisl</strong>.<br />
Con tutti i dirigenti provinciali,<br />
regionali e nazionali,<br />
sempre educatamente al mio<br />
posto, c’è stato grande dialogo<br />
e rispetto dei ruoli. Anche Foggia,<br />
come <strong>Cisl</strong>, ha espresso grandi dirigenti,<br />
al di là dei fondatori, Tarquinio, Valentino,<br />
Maffei, <strong>il</strong> primo Segretario De Meo,<br />
Bruno Mazzi e i tanti amici che hanno<br />
ricoperto ruoli di Segreteria a tutti i livelli<br />
della Organizzazione.<br />
Andato in pensione, ho dato continuità<br />
della mia iscrizione alla <strong>Cisl</strong> con la Federazione<br />
dei Pensionati, che mi ha fatto<br />
conoscere ancora di più l’aspetto vero<br />
del sociale, dei problemi della solitudine<br />
della persona nell’età avanzata, lo stato<br />
della salute e del bisogno degli altri.<br />
Il mio modesto impegno, sempre ispirato<br />
alla cristianità ed ai valori che <strong>il</strong><br />
Vangelo ci insegna, mi ha fatto vivere<br />
con grande entusiasmo <strong>il</strong> ruolo di Segretario<br />
di Lega della <strong>Fnp</strong> di Manfredonia<br />
dal 1990 al 2002.<br />
I miei 58 anni di m<strong>il</strong>itanza, sempre<br />
nella coerenza e dedizione sindacale ai<br />
colori bianco-verdi della <strong>Cisl</strong>, mi impongono<br />
di continuare a profondere,<br />
con um<strong>il</strong>tà, <strong>il</strong> mio impegno a servizio<br />
degli iscritti e a sostegno dei nuovi dirigenti<br />
sia della <strong>Fnp</strong> che della <strong>Cisl</strong>. La<br />
mia costante presenza alla vita dell’attività<br />
parrocchiale, mi fa capire ogni<br />
giorno di più che cosa perdiamo nel<br />
non impegnarci per <strong>il</strong> prossimo.<br />
Quanto ho scritto sono cose semplici,<br />
emozioni e ricordi veri di una persona<br />
normale che ha fatto e sta facendo dell’esistenza<br />
terrestre, che è un dono del<br />
Signore, un continuo servizio verso <strong>il</strong><br />
prossimo.<br />
Girolamo Di Staso<br />
dito fam<strong>il</strong>iare, cambiando l’attuale rapporto<br />
rispetto ai metri quadri occupati.<br />
In qualche Comune c’è un primo risultato<br />
di riduzione della Tarsu dovuto alla<br />
organizzazione della raccolta differenziata.<br />
Il Comune di Grottaglie ha raggiunto<br />
una raccolta differenziata del 15%,<br />
quello di Monteparano del 40% e quello<br />
di Massafra del 20%. In questi comuni<br />
abbiamo ottenuto qualche piccolo<br />
contenimento della Tarsu. Invece, <strong>il</strong><br />
Comune di Martina Franca, che raggiunge<br />
appena <strong>il</strong> 2% di raccolta differenziata,<br />
scarica sui cittadini i costi,<br />
con aumenti annui della Tarsu mediamente<br />
del 50%.<br />
Augusto Bussetti<br />
IV<br />
Ho saputo che stanno dando la carta sociale per spendere nei supermercati. È<br />
vero e come si fa per averla?<br />
Sono pensionato solo e mi danno una misera pensione che non basta per mangiare.<br />
Tengo una vecchia bicicletta e sto in fitto in un sottano umido e senza<br />
finestra. Mi aspetta la carta o no? O devo scrivere a Berluscone?<br />
Nicola T. (Carbonara)<br />
Caro Nicola,<br />
sono poche le notizie che mi hai dato sulla tua situazione. Ma non voglio assolutamente<br />
deluderti ed allora ti scrivo brevemente come si fa ad ottenere la<br />
“Social Card”. Per ottenerla devi avere almeno 65 anni e non devi possedere<br />
un reddito superiore a 6.000 euro all’anno (visto che sei solo e possiedi solo la<br />
vecchia bicicletta). Se hai più di 70 anni, <strong>il</strong> reddito non deve essere superiore a<br />
8.000 euro all’anno.<br />
Da quello che scrivi, posso intuire che hai gli altri requisiti richiesti. Cioè: non<br />
possiedi una casa, non hai l’automob<strong>il</strong>e, forse hai un solo allacciamento alla<br />
luce e al gas, e devo anche pensare che non hai soldi in banca oppure alla Posta,<br />
e sei solo. Per saperne di più e per fare la domanda rivolgiti subito al<br />
Caaf-<strong>Cisl</strong> oppure all’Inas-<strong>Cisl</strong> che certamente di aiuteranno.<br />
Cordiali saluti.<br />
Santino Susca<br />
Sono un pensionato, iscritto alla Federazione Nazionale dei Pensionati della<br />
<strong>Cisl</strong> di Foggia. In questi giorni, da molti pensionati mi viene rivolta la domanda<br />
se essi, anziani, devono o non pagare <strong>il</strong> canone di abbonamento alla<br />
TV. Dicono di aver sentito proprio dalla televisione che gli anziani, quest’anno,<br />
non devono pagare l’abbonamento, che sarebbe stato abolito. Desidero<br />
sapere qualcosa in proposito.<br />
Renato D.P. (Foggia)<br />
Caro Renato,<br />
intanto, <strong>il</strong> canone, previsto da una legge per <strong>il</strong> sol fatto di possedere un televisore,<br />
non è stato abolito e va pagato nei termini. È anche vero che, se i proventi<br />
della pubblicità fossero distribuiti in modo più equ<strong>il</strong>ibrato, si potrebbe eliminare<br />
quest’imposta onerosa ed odiosa, che non vale quello che ci obbligano a<br />
vedere. Quanto allo specifico della tua domanda, devi sapere che la Legge n.<br />
244 del 24 dicembre 2007, articolo 1, comma 132, ha previsto, dall’anno<br />
2008, per i soggetti di età pari o superiore a 75 anni, con un reddito proprio e<br />
del coniuge non superiore complessivamente a 516.46 per tredici mens<strong>il</strong>ità,<br />
l’abolizione del pagamento del canone.<br />
Ad oggi, ormai scaduti i termini di pagamento del canone annuale, questa norma,<br />
che giudichiamo una beffa, anzi un’offesa alla dignità degli anziani poveri<br />
al pari della Social Card, resta sulla carta perché <strong>il</strong> Ministero dell’Economia e<br />
delle Finanze, Tremonti, non ha provveduto ad emanare <strong>il</strong> Decreto necessario<br />
per formulare una graduatoria, considerata la limitatezza delle risorse stanziate,<br />
500.000 euro, per anno. Il consiglio che posso dare è quello di pagare <strong>il</strong> canone<br />
per, in seguito, richiedere la restituzione della somma versata, qualora<br />
saranno, se saranno, emanate le disposizioni attuative.<br />
Luigi Lo Papa<br />
Ho pensato di presentare<br />
un dolce ut<strong>il</strong>izzando, come<br />
base, la mandorla, che<br />
peraltro è uno dei prodotti<br />
pugliesi, con la quale,<br />
inoltre, possono essere<br />
confezionati i croccanti<br />
all’antica, le mandorle<br />
pralinate, i quaresimali e<br />
<strong>il</strong> torrone.<br />
Presento la ricetta dell’amaretto,<br />
dolce con<br />
sapore di mandorla<br />
amara.<br />
AMARETTI<br />
Pensionati Buongustai<br />
di Tommaso Guerra<br />
to.guerra@virg<strong>il</strong>io.it<br />
Ingredienti: gr 500 di mandorle dolci,<br />
gr 100 di mandorle amare, gr 800 di<br />
zucchero semolato, gr 2 di ammoniaca,<br />
n. 7 chiari d’uovo.<br />
Preparazione: passare a macchina per<br />
due volte, con la traf<strong>il</strong>a fine, le mandor-<br />
a cura di<br />
Santino Susca<br />
Luigi Lo Papa<br />
le sia dolci che amare<br />
unitamente a 4 chiari<br />
d’uovo; aggiungere gli<br />
altri 3 chiari d’uovo insieme<br />
all’ammoniaca e<br />
lavorare bene fino ad ottenere<br />
un impasto molto<br />
fino. Prendere delle teglie<br />
da forno unte di margarina<br />
(o di olio extravergine<br />
d’oliva); con le mani bagnate<br />
con acqua fredda<br />
formare delle pallottoline<br />
di media grandezza (tipo<br />
polpettine) e adagiarle ad una certa distanza<br />
l’una dall’altra. Cuocere in forno<br />
a temperatura molto bassa (100-110°<br />
ca). Ritirare appena abbiano preso un<br />
leggerissimo colore. Appena freddi conservarli<br />
in boccacci di vetro ermeticamente<br />
chiusi.<br />
Vino consigliato: Moscato di Trani
Pensionati<br />
marzo 2009<br />
<strong>Fnp</strong> Sic<strong>il</strong>ia<br />
Verso<br />
<strong>il</strong> congresso<br />
In questi giorni si è avviato <strong>il</strong> percorso<br />
che, a partire dalle assemblee di lega<br />
nelle quali sono coinvolti tutti i nostri soci,<br />
ci porterà alla celebrazione del XVI<br />
Congresso della <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong><br />
Il dibattito che si svolgerà nei congressi<br />
territoriali e in quello regionale e le relative<br />
conclusioni non potranno che ispirarsi<br />
a una coscienziosa analisi della<br />
realtà che in questi giorni stiamo vivendo,<br />
caratterizzata da una profonda crisi<br />
economica e sociale senza precedenti che<br />
determina <strong>il</strong> rischio sempre più concreto<br />
di un abbassamento dei livelli di tutela<br />
sociale e quindi di un incremento esponenziale<br />
delle fasce di povertà e di esclusione.<br />
In questo quadro diviene prioritario per<br />
un sindacato come la <strong>Fnp</strong>, predisporre<br />
tutti gli strumenti per porre un argine ai<br />
rischi, sempre più concreti, di una deriva<br />
populista a difesa dei poteri forti che tende<br />
alla ingiustizia e alla frantumazione<br />
sociale rendendo i ricchi sempre più ricchi<br />
e i poveri sempre più poveri.<br />
Si tratta di riconfermare la nostra missione,<br />
dare sempre maggiore forza alla nostra<br />
azione in difesa degli interessi della<br />
popolazione anziana e dei pensionati, pur<br />
in presenza delle difficoltà che la crisi<br />
determina.<br />
Per noi infatti dalla crisi si può uscire<br />
senza sacrificare la parte più debole della<br />
nostra società, tutto sta nella volontà della<br />
politica di affrontare l’attuale momento<br />
in una prospettiva riformista che abbia<br />
come obiettivo la salvaguardia del sistema<br />
di protezione sociale, non <strong>il</strong> suo<br />
Sic<strong>il</strong>ia/Sardegna<br />
Un’indagine <strong>Fnp</strong><br />
Quali sono i bisogni degli anziani<br />
indagine sui “bisogni L’ degli anziani”, promossa<br />
dall’Ufficio Studi e<br />
Ricerche della <strong>Fnp</strong> Regionale,<br />
è giunta nella fase<br />
conclusiva. Sono stati raccolti<br />
più di m<strong>il</strong>le questionari<br />
in tutte le leghe del territorio<br />
sic<strong>il</strong>iano. L’elaborazione<br />
dei dati è stata progettata e<br />
realizzata sia analizzando le<br />
risposte a livello provinciale<br />
che successivamente a livello<br />
regionale (Il rapporto<br />
conclusivo nella sua prima<br />
stesura sarà presentato al<br />
Congresso Regionale della<br />
<strong>Fnp</strong> che si terrà nel prossimo<br />
mese di marzo).<br />
Da un attento esame consideriamo<br />
i dati r<strong>il</strong>evati attendib<strong>il</strong>i<br />
in quanto le risposte<br />
degli anziani, liberamente<br />
espresse nei diversi<br />
territori, hanno un elevato<br />
tasso di omogeneità.<br />
In anteprima, possiamo affermare<br />
che:<br />
Sic<strong>il</strong>ia - Sardegna<br />
smantellamento, aggiornandolo per renderlo<br />
più efficace e rispondente ai reali<br />
bisogni della gente.<br />
Solo in questa prospettiva si può e si deve<br />
affrontare <strong>il</strong> tema non più rinviab<strong>il</strong>e<br />
della difesa del potere di acquisto delle<br />
pensioni, attraverso un negoziato, tra Governo<br />
e Sindacati, che partendo dall’accordo<br />
del 10 luglio 2007, avvii un percorso<br />
graduale ma certo verso la rivalutazione<br />
di tutte le pensioni.<br />
Sul tema delle politiche sociali, della sanità,<br />
della non-autosufficienza occorre<br />
una forte opera di coinvolgimento di tutte<br />
le forze politiche e sociali per prevenire<br />
gli effetti di un federalismo che, così<br />
come fin qui annunciato, determinerebbe<br />
ingiustizie e disparità insopportab<strong>il</strong>i fra i<br />
cittadini italiani, i cui diritti sarebbero legati<br />
alla fortuna di abitare in una regione<br />
piuttosto che in un’altra.<br />
E noi sic<strong>il</strong>iani saremmo certamente tra i<br />
più sfortunati, visto lo stato in cui versano,<br />
già ora, nella nostra regione la sanità<br />
e i servizi sociali.<br />
Noi chiediamo con fermezza che lo Stato,<br />
prima di delegare le funzioni, approvi<br />
e finanzi i livelli essenziali di assistenza<br />
da garantire a tutti i cittadini così da evitare<br />
che le regioni meno virtuose finiscano<br />
con <strong>il</strong> negarli nei fatti, realizzando così<br />
una rete di servizi che renda universalmente<br />
esigib<strong>il</strong>e <strong>il</strong> diritto costituzionale<br />
alla salute e alla assistenza.<br />
a) i bisogni prevalenti, contrariamente<br />
a quanto si<br />
potesse pensare, non sono<br />
i bisogni di tipo economico,<br />
ma quelli socioassistenziali;<br />
b) la totalità degli anziani in<br />
relazione al bisogno, non<br />
accede ai “servizi pubblici”<br />
ma quasi totalmente<br />
al sistema “parentale”;<br />
c) di conseguenza <strong>il</strong> giudizio<br />
sui servizi pubblici<br />
non poteva non essere<br />
che negativo, difatti gli<br />
anziani affermano che i<br />
servizi prevalentemente<br />
sono: insufficienti o/e<br />
assenti;<br />
d) un’ultima r<strong>il</strong>evazione riguarda<br />
l’eventuale aiuto<br />
che l’anziano offre alla<br />
propria famiglia. Più<br />
dell’80% sostiene la propria<br />
famiglia, prestando<br />
servizi socio-assistenziali<br />
ed economici.<br />
Il quadro che si delinea è<br />
abbastanza netto e preciso.<br />
L’anziano si sente abbandonato<br />
dalle istituzioni,<br />
non ha alcuna fiducia negli<br />
stessi e la famiglia rappresenta<br />
<strong>il</strong> rifugio più sicuro<br />
che ricambia con genero-<br />
<strong>Fnp</strong> Sardegna<br />
Quale <strong>Fnp</strong><br />
domani<br />
Ormai si è alla vig<strong>il</strong>ia dell’ultima tappa<br />
del lungo cammino congressuale della<br />
<strong>Fnp</strong> sarda. Il 4-5 marzo, a Oristano, 127 delegati<br />
provenienti da tutta l’isola metteranno<br />
a punto le nuove strategie per <strong>il</strong> prossimo<br />
quadriennio sindacale. Una “due giorni”, alla<br />
presenza del segretario generale nazionale,<br />
Antonio Uda, per ripensare, in chiave<br />
sarda e nazionale, i problemi degli over 60.<br />
“Sono sicuro – dice Alberto Bottoni, segretario<br />
generale uscente – che sarà un’assemblea<br />
intensa, ricca di stimoli e molto propositiva.<br />
All’appuntamento regionale si presenta,<br />
infatti, una categoria rinnovata nei<br />
cinque ottavi dei segretari generali territoriali,<br />
con numerosi ricambi, con un ringiovanimento<br />
portatore di letture moderne della<br />
società sarda anche nella visione della<br />
terza età”. L’ultima tornata congressuale ha<br />
registrato <strong>il</strong> cambio al vertice delle <strong>Fnp</strong> del<br />
Sulcis Iglesiente ( Piero Agus), Sassari<br />
(Giovanni Pintus), Medio Campidano (Sperandino<br />
Podda). Cambiamenti sono previsti<br />
<strong>Fnp</strong> Cagliari<br />
Concertazione sociale nel territorio, politiche<br />
a favore della famiglia, riconoscimento<br />
alla lega della “dignità sindacale” sono<br />
i principali obiettivi del prossimo quadriennio<br />
sindacale della <strong>Fnp</strong> cagliaritana.<br />
Niente sogni nel cassetto e voli pindarici<br />
nella relazione di Augusto Mameli, riconfermato<br />
al vertice dell’organizzazione, ma radicamento<br />
nella realtà. In Sardegna è vietato<br />
sognare: stagnazione economica con alcuni<br />
indicatori tendenti al regresso; tasso di disoccupazione<br />
stab<strong>il</strong>e a due cifre; nell’ultimo<br />
trimestre r<strong>il</strong>evato, i senza lavoro sono <strong>il</strong><br />
13,5%; tasso di occupazione fermo al<br />
52,5%, distante 8 punti dall’indice medio<br />
nazionale e 18 dall’obbiettivo di Lisbona<br />
fissato per <strong>il</strong> 2010 al 70%.<br />
Tutto ciò conferma che in Sardegna migliaia<br />
di persone vivono con un reddito insufficiente,<br />
sicuramente sotto la soglia della povertà<br />
relativa calcolata in 970 euro mens<strong>il</strong>i per un<br />
nucleo di due persone. I pensionati, che rappresentano<br />
un quarto della popolazione sarda,<br />
di certo non navigano nell’oro con la loro<br />
pensione media mens<strong>il</strong>e di 587 euro, assai inferiore<br />
ai 766 euro del dato medio nazionale.<br />
Per <strong>Cisl</strong> e <strong>Fnp</strong> isolana, la concertazione territoriale<br />
più che una metodologia sindacale è<br />
<strong>il</strong> salvagente per rimanere a galla nel mare<br />
della crisi.<br />
“Attraverso la concertazione sociale nel territorio<br />
– dice Mameli – <strong>il</strong> sindacato diventa<br />
parte attiva di questo percorso, perché persegue<br />
obiettivi di miglioramento dello sv<strong>il</strong>uppo<br />
economico, della crescita e qualità del<br />
welfare locale, prioritariamente nelle aree<br />
della sanità–assistenza, del contrasto alla povertà,<br />
delle tutele per <strong>il</strong> lavoro,<br />
formazione/istruzione, diritto allo studio,<br />
potenziamento dei servizi pubblici locali”.<br />
Nei prossimi anni i territori diventeranno teatro<br />
di una sfida decisiva per orientare istituzioni<br />
e pubbliche amministrazioni verso un<br />
rinnovamento delle politiche e delle strutture,<br />
superando duplicazioni ed inefficienze e misurandosi,<br />
invece, con le migliori pratiche che<br />
sappiano legare buona amministrazione con<br />
sv<strong>il</strong>uppo sostenib<strong>il</strong>e e welfare locale, su standard<br />
di alta qualità e forte coesione sociale.<br />
Il crocevia di ogni rinascita sociale, culturale<br />
ed economica è la famiglia. Quando papà,<br />
mamma e figli non si lamentano, tutta la so-<br />
I<br />
Responsab<strong>il</strong>i regionali:<br />
Carmelo Raffa<br />
Alberto Bottoni<br />
Hanno collaborato a questo numero:<br />
Alessio Vitorietti - Santo Santonocito<br />
(coord. per la Sic<strong>il</strong>ia) - Piero Agus<br />
- Anna Rita Careddu - Marco Porcheddu<br />
- Mario Girau (coord. per la<br />
Sardegna)<br />
anche in Ogliastra e a Nuoro. Confermati<br />
segretari generali Augusto Mameli (Cagliari),<br />
Anna Rita Careddu (Oristano) e Marco<br />
Porcheddu (Gallura).<br />
Ai lavori del congresso regionale <strong>Fnp</strong> parteciperanno<br />
<strong>il</strong> segretario generale <strong>Cisl</strong> Sardegna,<br />
Mario Medde, e <strong>il</strong> direttore del Centro<br />
studi nazionale <strong>Fnp</strong>, Luigi Merolla. ✍<br />
Territorio e famiglia al centro<br />
cietà sta bene. Per questo le politiche a favore<br />
della famiglia debbono costituire una<br />
priorità nel nostro sistema sociale. Solo in<br />
questo modo si potranno aumentare <strong>il</strong> tasso<br />
di attività femmin<strong>il</strong>e e <strong>il</strong> tasso di fecondità,<br />
riducendo così l’invecchiamento della popolazione<br />
e la sua pressione sul sistema di protezione<br />
sociale. Sono necessari interventi<br />
monetari, servizi, nuove normative in materia<br />
di congedi fam<strong>il</strong>iari e norme contrattuali<br />
per favorire <strong>il</strong> lavoro delle donne, e impedirne<br />
la discriminazione anche retributiva.<br />
L’invecchiamento della popolazione e la<br />
modifica della struttura della famiglia pongono<br />
con sempre più evidenza <strong>il</strong> problema<br />
della non autosufficienza degli anziani con<br />
gravi disab<strong>il</strong>ità cronicizzate e progressivamente<br />
degenerative, e del finanziamento del<br />
relativo Fondo.<br />
“Il nostro obiettivo come <strong>Cisl</strong> e <strong>Fnp</strong>, è pervenire<br />
– aggiunge Mameli – nei diversi ambiti<br />
territoriali a scelte <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e condivise,<br />
concertate e partecipate”.<br />
Un territorio che invecchia, ha maggiori necessità<br />
di prestazioni sociali e sanitarie. Il<br />
nuovo stato sociale individua nelle autonomie<br />
locali, <strong>il</strong> centro politico e organizzativo<br />
dei sistemi di sicurezza e promozione sociale<br />
dei cittadini residenti di un territorio.<br />
Su questo terreno la <strong>Fnp</strong> cagliaritana si è<br />
mossa a tutto campo. “Abbiamo concorso<br />
– dice Mameli – a fare istituire negli ambiti<br />
dei Plus della Provincia l’apertura in<br />
ogni Comune del Pua (Punto unico d’Accesso)<br />
di primo livello; del Pua di secondo<br />
livello in alcuni Comuni scelti dalla Conferenza<br />
dei servizi; <strong>il</strong> Pua di terzo livello,<br />
che verrà ubicato nel Comune sede del Distretto<br />
Sanitario.<br />
sità e solidarietà. ✍ >>> Continua a pagina II
<strong>Fnp</strong> Cagliari<br />
>>> Continua da pagina I<br />
Tutto questo sistema, unico in Sardegna e<br />
forse in Italia, consente la presa in carico del<br />
paziente o del soggetto bisognoso di assistenza<br />
socio sanitaria, senza che questi debba<br />
presentarsi direttamente ai Pua, in quanto<br />
l’analisi dei suoi bisogni è contenuta nelle<br />
schede multi dimensionali predisposte ora<br />
dalla struttura ospedaliera ora dal medico<br />
curante, dall’assistente sociale del Comune o<br />
da altre strutture socio sanitarie”. “I Pua sono<br />
stati istituiti, ma le persone in difficoltà<br />
continuano ad essere sbattute da una parte<br />
all’altra”, commenta con amarezza <strong>il</strong> segretario<br />
territoriale, “perché <strong>il</strong> 20% delle risorse<br />
messe a disposizione dai Comuni per la rea-<br />
Sardegna II<br />
lizzazione dei Progetti Locali Unitari Sociali<br />
(Plus) sono inconsistenti e nessuno pensa di<br />
aumentare questa percentuale”.<br />
Una molteplicità di problemi, tutti riguardanti<br />
gli anziani. Nessuno meglio della <strong>Fnp</strong>,<br />
presente cap<strong>il</strong>larmente nel territorio con le<br />
leghe, è in grado di raccogliere, sintetizzare,<br />
rappresentare le esigenze della popolazione<br />
attraverso i suoi delegati.<br />
Forse un sogno si può avverare: far assurgere<br />
la lega a dignità di struttura sindacale, <strong>il</strong><br />
quarto livello dell’organizzazione, dopo<br />
quello nazionale, regionale e territoriale. Il<br />
capo lega rappresentante della <strong>Cisl</strong> nella vertenzialità<br />
dei piccoli comuni.<br />
La nuova segreteria territoriale è composta<br />
da Augusto Mameli (segretario generale) e<br />
dai segretari Assunta Artizzu, Ach<strong>il</strong>le Trogu<br />
e Ignazio Poddighe.<br />
Il nuovo Consiglio generale della <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong> di Cagliari è formato da:<br />
ANTONIO ANTONUCCI<br />
ELIO ARIU<br />
ASSUNTA ARTIZZU<br />
REMIGIO BACHIS<br />
GIUSEPPE BECCIU<br />
MARISA BUSONERA<br />
RINA CIRINA<br />
AUGUSTO MAMELI<br />
MARIA VITALIA MASALA<br />
GINETTA MATTA<br />
PIETRO MAXIA<br />
LUCIA MELIS<br />
ANTONIO NIOI<br />
RAIMONDO NONNIS<br />
FRANCESCO PIRAS<br />
VINCENZO PODDA<br />
IGNAZIO PODDIGHE<br />
ROSINA PORRA’<br />
ANTONIETTA PROTTO<br />
TACHILLE ROGU<br />
CESARE TURCHETTI<br />
RAFFAELA USAI<br />
FRANCESCO ZUDDAS<br />
MARIO ANOLFO<br />
<strong>Fnp</strong> Oristano<br />
Vertenzialità e<br />
concertazione<br />
I<br />
dati r<strong>il</strong>evano uno stato di crisi profonda<br />
dell’intera provincia Oristanese, dove la<br />
<strong>Fnp</strong> territoriale è più che mai presente con i<br />
suoi 9.230 iscritti, attivamente coinvolti nelle<br />
manifestazioni nazionali, regionali e territoriale,<br />
nonché nei convegni e riunioni organizzati<br />
per rendere gli iscritti partecipi e protagonisti<br />
dei momenti più significativi della<br />
vita sindacale.<br />
La struttura organizzativa conta oggi 12 leghe<br />
intercomunali; alcune di nuova istituzione<br />
ed altre riorganizzate e rese operative secondo<br />
i dettati dello Statuto e del regolamento<br />
<strong>Fnp</strong>. Per la nostra Federazione, primaria<br />
importanza assume <strong>il</strong> progetto di radicamento<br />
delle leghe nelle comunità locali.<br />
Un percorso ancora da completare e che, nel<br />
medio termine, dovrà connotare le nostre leghe<br />
come strumento cardine e 4° livello politico<br />
dell’organizzazione, attraverso <strong>il</strong> quale<br />
PROVINCIA DI ORISTANO<br />
Secondo l’ultima r<strong>il</strong>evazione ufficiale<br />
dell’Istat la popolazione residente in Provincia<br />
è di 168.381 abitanti di cui 85.513<br />
donne (50,78% della popolazione), mentre<br />
82.868 sono i residenti uomini.<br />
Dal 1991 al 2006, la popolazione è diminuita<br />
del 2,63%. In totale controtendenza<br />
con <strong>il</strong> dato nazionale che vede una<br />
crescita del 4,15%.<br />
Quasi la metà dei Comuni 44 su 88)<br />
hanno un indice di vecchiaia che supera<br />
200 ed in 20 di questi addirittura <strong>il</strong> 300.<br />
Casi limite: Tadasuni con 525 e Sorrad<strong>il</strong>e<br />
con 547.<br />
Solo S.Giusta (75), Palmas Arborea (82)<br />
e Arborea (87) hanno un indice di vecchiaia<br />
inferiore a 100; Oristano ha 134:<br />
La popolazione straniera residente è pari<br />
allo 0,67%: 1129 unità, la maggioranza,<br />
proviene dall’Europa (paesi dell’Ue e<br />
area Centro-orientale). La comunità straniera<br />
più numerosa è quella marocchina<br />
con 201 residenti; segue quella cinese<br />
con 125 residenti.<br />
Per quanto riguarda l’istruzione, cresce<br />
<strong>il</strong> numero dei laureati ma permane ancora<br />
forte l’analfabetismo e in questo influisce<br />
in misura consistente la cospicua<br />
presenza degli over 65.<br />
Dall’esame dei consumi e del reddito<br />
pro-capite, anche nei confronti della altre<br />
province sarde, Oristano occupa le<br />
ultime posizioni.<br />
DARIO ATZENI<br />
MARIA BONARIA ATZORI<br />
NUNZIA D’ANGELO<br />
MARIA TERESA MELIS<br />
ANTONIO ORRU<br />
ALESSANDRO PARTOLINO<br />
MARIO PIANTI<br />
PIETRO PISU<br />
PENNIO UGGIONI<br />
TARCISIO PUTZU<br />
ANTONIO SCANO<br />
CATERINA DIANA VIRDIS<br />
VITTORIO SECCI<br />
riproporre anche in periferia un modello sindacale<br />
incentrato su proselitismo, vertenzialità<br />
e concertazione.<br />
Per raggiungere tali obiettivi, a seguito anche<br />
di una approfondita analisi sui fabbisogni organizzativi<br />
della <strong>Fnp</strong> territoriale, per rispondere<br />
ai bisogni formativi dei nostri iscritti,<br />
sono stati elaborati, presentati e finanziati 3<br />
progetti su proselitismo permanente, formazione<br />
di base e riorganizzazione delle leghe,<br />
approvati all’unanimità dal Comitato Esecutivo,<br />
dal Consiglio Generale e portati alla discussione<br />
e alla condivisione degli iscritti in<br />
occasione dei congressi di lega.<br />
L’attuazione di questi progetti, interrotta dal<br />
percorso congressuale, verrà ripresa dal mese<br />
di marzo.<br />
Durante i congressi di Lega abbiamo constatato<br />
quanto gli iscritti dimostrino attenzione<br />
e richiedano informazioni sempre più precise,<br />
ma soprattutto quanto gradiscano <strong>il</strong> contatto<br />
diretto con le struttura provinciale.<br />
Ai momenti congressuali hanno partecipato<br />
in tanti e con grande entusiasmo. L’<strong>il</strong>lustrazione<br />
dei progetti su proselitismo, formazione<br />
e riorganizzazione delle leghe ha generato<br />
curiosità e voglia di approfondirne i contenuti,<br />
a conferma, ancora una volta, che conoscere<br />
vuol dire sapere; sapere vuol dire<br />
comprendere e comprendere vuol dire condividere<br />
e quando in una organizzazione c’è<br />
condivisione si sono gettate le basi per un<br />
proficuo futura lavoro.<br />
In tre leghe, su 12, sono state elette, in qualità<br />
di Segretari responsab<strong>il</strong>i delle donne, ora<br />
presenti in tutte le segreterie.<br />
Con l’Anteas esiste un rapporto di collaborazione<br />
per la realizzazione di numerose iniziative.<br />
Altrettanto buoni e proficui sono i rapporti<br />
con i Servizi (Caaf-Inas-Adiconsum<br />
con i quali, soprattutto in questo momento di<br />
“carte acquisti” e “bonus”, si lavora con<br />
grande intesa. Nei progetti futuri anche la stipula<br />
di convenzioni con l’intento di migliorare<br />
<strong>il</strong> servizio e favorire l’acquisizione di nuovi<br />
iscritti. L’attuale segreteria, in carica da<br />
soli 18 mesi, ha realizzato un “ sogno” per<br />
anni rimasto tale, diventato recentemente<br />
realtà: l’acquisto, appena concluso, della sede<br />
territoriale <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong>. Un risultato di grande<br />
portata e significato raggiunto a seguito di<br />
una accurata politica economica. (Anna Rita<br />
Careddu, segretario generale <strong>Fnp</strong> Oristano)<br />
<strong>Fnp</strong> Gallura<br />
A difesa dei pensionati<br />
Come la <strong>Fnp</strong> sarda, anche<br />
quella della Gallura<br />
vuole continuare a difendere<br />
e tutelare i suoi associati<br />
con la presenza continua in<br />
tutte le sedi competenti, impiegando<br />
per questi scopi<br />
ogni risorsa economica e<br />
umana.<br />
Vogliamo ricordarvi <strong>il</strong> grande<br />
impegno profuso nella<br />
realizzazione del sondaggio<br />
fra i pensionati ultra sessantacinquenni<br />
che, con <strong>il</strong> lavoro<br />
di indagine svolto in<br />
un anno e sei mesi, ha consentito<br />
di raccogliere dati<br />
molto condivisi e apprezzati<br />
sia dalla classe politica del<br />
nostro territorio, sia da<br />
esperti e studiosi del settore,<br />
dalla segreteria della<br />
Ust-<strong>Cisl</strong> e dalla segreteria<br />
nazionale. Questo risultato<br />
non può che rendere orgogliosi<br />
per l’impegno, per<br />
aver offerto un valido contributo<br />
alla risoluzione di<br />
numerosi piccoli e grossi<br />
problemi che attanagliano<br />
la vita di tanti pensionati in<br />
avanti negli anni e che non<br />
sanno a quale santo votarsi<br />
per ottenere le dovute attenzioni<br />
dai Comuni e dalle<br />
Asl competenti.<br />
All’interno di questo importante<br />
lavoro, nel 2008, sono<br />
stati programmati interessanti<br />
incontri con responsab<strong>il</strong>i<br />
e dirigente della Asl n° 2<br />
I<br />
numeri non sempre riescono a fotografare<br />
interamente dinamismo e progettualità<br />
di un’organizzazione, pur tuttavia ne misurano<br />
<strong>il</strong> potenziale. Secondo questo criterio, le<br />
possib<strong>il</strong>ità della <strong>Fnp</strong> dell’Ogliastra sono buone.<br />
Tra <strong>il</strong> 2004 e <strong>il</strong> 2008 la Federazione pensionati<br />
ha staccato oltre 2700 nuove tessere.<br />
Il saldo finale, in una categoria a forte turnover<br />
p<strong>il</strong>otato da madre natura, è stato pari a<br />
262 iscritti. Oggi la <strong>Fnp</strong> della Sardegna centrorientale<br />
conta su 7313 penne bianche.<br />
Orlando Lobina, segretario generale territoriale,<br />
ha ricordato nella sua relazione la rivendicazione<br />
che ha contraddistinto <strong>il</strong> lavoro<br />
costante di questi ultimi quattro anni: “Anche<br />
per i pensionati una vita dignitosa”.<br />
Quasi un ritornello, una parola d’ordine che<br />
“l’Orlando indomab<strong>il</strong>e” dei “tacchi” ogliastrini,<br />
ha ripetuto in ogni occasione, opportuna<br />
e importuna. Nei suoi viaggi attraverso<br />
le 14 leghe del territorio, negli incontri con<br />
gli amministratori pubblici, nelle manifestazioni<br />
sindacali, nelle riunioni con i responsab<strong>il</strong>i<br />
dell’Asl solito refrain: “Garantire una<br />
vecchiaia degna di essere vissuta”.<br />
Un congresso, faticoso quanto si vuole, è<br />
sempre una splendida avventura organizzativa,<br />
umana, democratica. “Abbiamo celebrato<br />
le assemblee di lega, eletti 64 delegati, ricostituiti<br />
tutti gli organismi di base del territorio.<br />
Un lavoro importante che ci ha consentito<br />
– ha detto Lobina nella relazione<br />
congressuale - di incontrare diverse centinaia<br />
di pensionati”.<br />
Nel corso di questi anni è continuato <strong>il</strong> lavoro<br />
organizzativo nel territorio: aperto una<br />
nuova sede a Ussassai, impegnato nuovi<br />
quadri preparati nei corsi di formazione, avviato<br />
<strong>il</strong> progetto di rafforzamento della <strong>Fnp</strong><br />
nei paesi della Valle del Pardu, dove è prevista<br />
anche l’assunzione di un operatore part<br />
time, attrezzate le sedi per a creare un ambiente<br />
di lavoro idoneo, con la strumentazione<br />
tecnica necessaria.<br />
Molta attenzione è stata riservata alla politica<br />
dei servizi, sempre più importante nel<br />
rapporto con gli iscritti. “Il pensionato ha bisogno<br />
di trovare subito le risposte ai proble-<br />
di Olbia, con i sindaci e assessori<br />
ai servizi sociali dei<br />
più r<strong>il</strong>evanti comuni della<br />
provincia gallurese.<br />
La <strong>Fnp</strong> è orgogliosa dell’assetto<br />
dato alle Leghe: rinnovo<br />
dei locali di Arzachena,<br />
di Oschiri, acquisto della sede<br />
di Tempio. Quest’ultima<br />
operazione si è potuta concludere<br />
grazie anche all’impegno<br />
del segretario nazionale,<br />
Antonio Uda, e dalla<br />
sua segreteria.<br />
Adesso la <strong>Fnp</strong> gallurese è<br />
impegnata, ogni giorno, ad<br />
assicurare che nelle sedi vi<br />
siano tutta la strumentazione<br />
e l’informazione necessaria<br />
per svolgere l’attività di consulenza<br />
e di assistenza nelle<br />
forme più qualificate ed aggiornate.<br />
Ottenuto con l’impegno<br />
costante di tutti fa<br />
giusto piacere r<strong>il</strong>evare <strong>il</strong><br />
buon trend registrato nel tesseramento.<br />
È ut<strong>il</strong>e ricordare<br />
che con <strong>il</strong> riassetto dei territori,<br />
sono stati “ceduti” a<br />
Sassari centri importanti del<br />
Goceano: Ozieri, Mores,<br />
Pattada ed altri. Al 31 Dicembre<br />
del 2008 sono stati<br />
registrati iscritti alla <strong>Fnp</strong><br />
della Gallura ben 10.000<br />
pensionati.<br />
Nel corso di quest’ultimo<br />
quadriennio, si è dato vita a<br />
due importanti Coordinamenti.<br />
Il primo è quello delle<br />
donne, nella prima fase<br />
guidato da Em<strong>il</strong>ia Rivieccio<br />
che, a causa di necessità fam<strong>il</strong>iari,<br />
ha lasciato l’incarico<br />
solo quando, l’11 maggio<br />
2007, è stata sostituita da<br />
Sebastiana Addis, che ha<br />
condotto questo importante<br />
settore della federazione sino<br />
ad oggi e lo lascerà solo<br />
quando anche le nostre<br />
iscritte eleggeranno la nuova<br />
coordinatrice.<br />
Il secondo coordinamento<br />
riguarda l’Anteas, voluta e<br />
scelta in armonia con le indicazioni<br />
della segreteria<br />
nazionale. Pietro Pala, pur<br />
fra m<strong>il</strong>le difficoltà, ha saputo<br />
gestirla con saggezza e<br />
buon senso. (Marco<br />
Porcheddu)<br />
<strong>Fnp</strong> Ogliastra<br />
Per una vecchiaia dignitosa<br />
mi che giornalmente incontra nei rapporti<br />
con gli enti previdenziali, con la Asl, con le<br />
agenzie erogatrici dei servizi energetici.<br />
Scontiamo purtroppo – ha aggiunto Lobina -<br />
l’assenza dell’Adiconsum che la Ust si era<br />
impegnata ad aprire”.<br />
Tre anni fa è stata costituita l’Anteas. La fase<br />
sperimentale, sotto l’aspetto operativo, è<br />
da considerare positiva. “ Aspettiamo <strong>il</strong> rientro<br />
delle risorse raccolte col 5x 1000. E’ iniziata<br />
la ricerca di un locale adatto ad attrezzare<br />
una sede che consenta di sv<strong>il</strong>uppare i<br />
progetti, già elaborati, per <strong>il</strong> tempo libero e<br />
l’assistenza agli anziani.<br />
La <strong>Fnp</strong> deve mantenere le posizioni. In<br />
Ogliastra rappresenta <strong>il</strong> 35% di tutti i pensionati<br />
Inps e Inpdap. Senza dubbio una<br />
buona percentuale. In certi paesi gli iscritti<br />
raggiungono una quota pari al 50-60% di<br />
tutti i pensionati. “Un risultato che – riconosce<br />
Lobina – non è frutto di qualche grazia<br />
ricevuta, ma della sinergia tra federazione e<br />
collaboratori dell’Inas e del Caaf. I nostri<br />
operatori, che non cesseremo mai di ringraziare,<br />
raccolgono deleghe anche per le categorie<br />
attive”. La confederalità si vede anche<br />
in queste cose. “Ma chi più degli anziani è<br />
custode dell’autentico, tradizionale spirito<br />
della <strong>Cisl</strong>?”, si è chiesto infine l’”Orlando<br />
indomab<strong>il</strong>e” di cento battaglie sindacali, salutando<br />
la bandiera a strisce biancoverdi, accompagnato<br />
da un interminab<strong>il</strong>e applauso. ✍
Sardegna/Sic<strong>il</strong>ia<br />
<strong>Fnp</strong>-Sulcis-Iglesiente<br />
Sanità prima di tutto<br />
per una vecchiaia sicura<br />
Essere anziani in un piccolo territorio. Relazione di Piero Agus<br />
Fare <strong>il</strong> dirigente sindacale <strong>Fnp</strong> non è fac<strong>il</strong>e,<br />
in Sardegna come in Piemonte, in Sic<strong>il</strong>ia<br />
come in Friuli. Animatore sociale, promotore<br />
di giustizia, “controllore” dei potenti,<br />
insomma rompiscatole autorizzato di tutti,<br />
quello del sindacalista è un ruolo che procura<br />
molti oneri e pochi onori. Soprattutto perché<br />
<strong>il</strong> rapporto tra impegno prodotto e risultati<br />
ottenuti è sempre molto basso. In particolare<br />
questo capita nei territori piccoli, come<br />
<strong>il</strong> Sulcis-Iglesiente, dove i problemi superano<br />
di molto i mezzi e le possib<strong>il</strong>ità di risolverli.<br />
In questo angolo di Sardegna, <strong>il</strong> più antico<br />
dell’isola (alcune rocce risalgono al paleozoico,<br />
quasi 700 m<strong>il</strong>ioni di anni fa), far parte<br />
dei 35 m<strong>il</strong>a pensionati (un quarto della popolazione<br />
totale) è più diffic<strong>il</strong>e che in altre<br />
zone. Qui <strong>il</strong> fronte industriale è in grande<br />
crisi. “Dopo l’abbandono delle Partecipazioni<br />
statali e l’ingresso delle multinazionali<br />
private – ha detto Piero Agus, nella relazione<br />
congressuale del 12 febbraio scorso – la<br />
crisi globale con la relativa recessione economica<br />
si è sommata alle gravi carenze infrastrutturali<br />
e ai problemi dal Sindacato<br />
sempre denunciati (infrastrutture-trasportienergia-credito).<br />
Rischiamo di veder cancellato<br />
<strong>il</strong> polo industriale con la perdita di migliaia<br />
di posti di lavoro”.<br />
Agus è un esperto di problematiche industriali.<br />
Per diversi anni è stato vice segretario<br />
regionale della Flerica, uno dei più ascoltati<br />
sindacalisti italiani in fatto di politiche<br />
minerarie. Ha visto la fine dell’età delle miniere<br />
del distretto carbonifero sardo e le trasformazioni<br />
nei poli industriali di Portove-<br />
Dalla Sic<strong>il</strong>ia<br />
Palermo<br />
Al pronto soccorso<br />
un codice argento<br />
per gli anziani<br />
Con un provvedimento a favore<br />
dei soggetti anziani a particolare<br />
rischio, sta per intervenire <strong>il</strong> Ministero<br />
della Salute che, grazie ad<br />
un’iniziativa ideata dalla Società<br />
italiana di gerontologia e geriatria,<br />
avvierà <strong>il</strong> Progetto integrato,<br />
sperimentale per un periodo di<br />
tre anni, denominato ”Codice Argento”.<br />
Verrà attivato un diverso<br />
livello identificativo nei Pronto<br />
Soccorsi – che si aggiunge ai codici<br />
già esistenti bianco, giallo,<br />
verde e rosso - che consentirà<br />
l’assistenza sanitaria e socio-sanitaria<br />
agli anziani frag<strong>il</strong>i, che richiedono<br />
interventi di sanità particolari,<br />
di merito e urgentemente<br />
incombenti.<br />
Per <strong>il</strong> momento <strong>il</strong> servizio sarà<br />
attivato in sole quattro regioni:<br />
Veneto, Toscana, Lazio e Sic<strong>il</strong>ia.<br />
In considerazione del permanente<br />
innalzamento dell’età media della<br />
popolazione, la prestazione si<br />
propone di dare risposte concrete<br />
ai bisogni di salute dell’anziano<br />
in difficoltà, sia al momento dell’ingresso<br />
del percorso di cura,<br />
vale a dire in sede di Pronto Soc-<br />
sme e Portoscuso. “Non siamo riusciti – ha<br />
aggiunto <strong>il</strong> dirigente sindacale – a sv<strong>il</strong>uppare<br />
nuovi settori produttivi. L’artigianato non è<br />
sostenuto con dovuta attenzione dal potere<br />
politico locale e regionale, <strong>il</strong> turismo rimane<br />
al «mordi e fuggi» dei mesi estivi, la politica<br />
ambientale è orientata ad imbalsamare <strong>il</strong> territorio<br />
(a vantaggio di chi già possiede) e<br />
non a sostenere lo sv<strong>il</strong>uppo economico ecocompatib<strong>il</strong>e,<br />
le nostre intelligenze e i nostri<br />
giovani sono costretti ad emigrare per realizzare<br />
le loro ricerche, i loro studi”.<br />
In questo contesto, anche la qualità della vita<br />
peggiora, poiché è carente – secondo <strong>il</strong> dirigente<br />
<strong>Fnp</strong> – se non assente un’economia<br />
sociale legata a migliorare le condizioni socio<br />
culturali del vivere civ<strong>il</strong>e e i servizi alla<br />
persona.<br />
TERRITORIO<br />
FNP-SULCIS-IGLESIENTE<br />
Il territorio della <strong>Fnp</strong>-Sulcis-Iglesiente<br />
comprende 23 Comuni suddivisi in due<br />
Distretti Sanitari: Iglesias (7 comuni) e<br />
Carbonia (16 Comuni).<br />
Dall’ultimo censimento (2005) risultano<br />
circa 132.000 residenti: 49.000 nell’Iglesiente<br />
e 83.000 nel Sulcis. La consistenza<br />
delle persone anziane (ultra sessantacinquenni)<br />
è di circa 23.000 con le donne<br />
più numerose degli uomini.<br />
Il numero delle pensioni supera le 35.000<br />
con una media mens<strong>il</strong>e di euro 750.<br />
corso, che in seguito alle dimissioni<br />
dalla struttura che lo ha inizialmente<br />
assunto in carico. Un<br />
progetto quanto mai opportuno,<br />
dunque, finalizzato allo scopo di<br />
rivedere, per poi ri-qualificare,<br />
l’assistenza socio-sanitaria dei<br />
soggetti anziani, con particolare<br />
riferimento ai pazienti ad alto rischio<br />
e non-autosufficienti.<br />
Un po’ a tutti, prima o poi, può<br />
succedere di dovere fare ricorso<br />
alle prestazioni sanitarie di un<br />
Pronto Soccorso della propria<br />
città, in maniera più o meno urgente,<br />
a seconda della gravità del<br />
trauma subìto o del malessere.<br />
È un’esperienza della quale se ne<br />
farebbe volentieri a meno, che<br />
vorresti non ti succedesse mai;<br />
ma che, purtroppo, rimane una<br />
componente imponderab<strong>il</strong>e e imprevedib<strong>il</strong>e<br />
che fa parte della vita<br />
quotidiana di ognuno di noi, essendo<br />
soggetti esposti ad un’infinita<br />
serie di possib<strong>il</strong>i rischi accidentali,<br />
o di malesseri manifestati<br />
dal proprio organismo.<br />
Vivere una tale esperienza di sicura<br />
fibr<strong>il</strong>lazione, che comunque<br />
costringe ad andare incontro alla<br />
sofferenza, ha necessità di procurarsi<br />
risposte chiare e immediate,<br />
di interventi solleciti, di persone<br />
con una esperienza professionale<br />
che abbia carattere urgentistico,<br />
che si prendano carico all’istante<br />
della situazione, senza che si<br />
venga investiti dagli eventi e che<br />
possano essere un valido e costante<br />
sostegno. Componenti che,<br />
spesso, possono divenire <strong>il</strong> fattore<br />
determinante della vita o della<br />
morte.<br />
Ma l’aspetto che, ancor di più,<br />
incrementa esponenzialmente <strong>il</strong><br />
disagio e lo sconforto che <strong>il</strong> soggetto<br />
vive in un delicato momento<br />
di bisogno, consiste nel ritrovarsi<br />
in ambienti d’intervento sanitario<br />
assolutamente poco adeguati<br />
ad ospitare emergenze, che<br />
risulti confacente alla quantità di<br />
pazienti in attesa di cure: strutture<br />
fatiscenti, carenza d’igiene,<br />
una patologica insufficienza dell’organico<br />
di personale medico e<br />
paramedico. Dove, troppo spesso,<br />
si vengono a verificare delle<br />
sconvenienti situazioni nella sale<br />
d’aspetto, che vedono una commistione<br />
di giovani e anziani,<br />
ubriachi e drogati, donne e bambini;<br />
tutti quanti costretti, contemporaneamente<br />
e in maniera<br />
inopportunamente promiscua, ad<br />
interminab<strong>il</strong>i e pericolose attese<br />
nello stesso angusto spazio.<br />
In tali situazioni, i soggetti più<br />
deboli, quali sono gli anziani, vivono<br />
l’esperienza in maniera particolarmente<br />
dolorosa e traumatizzante.<br />
Condizioni che generano<br />
fac<strong>il</strong>mente stress psico-emotivi,<br />
che aggravano le già esistenti<br />
situazioni di disagio.<br />
La Federazione dei Pensionati<br />
della <strong>Cisl</strong> della Provincia di Palermo,<br />
da sempre sensib<strong>il</strong>izzata e<br />
coinvolta nelle problematiche<br />
economiche, sociali e sanitarie<br />
degli anziani che rappresenta, accoglie<br />
con un particolare interesse<br />
questa preziosa novità, che appare<br />
mirata ad attenuare le complesse<br />
e delicate difficoltà di una<br />
categoria di individui, considerevolmente<br />
numerosa, che viene<br />
costretta a sopportare, con frequenza<br />
costante, eccessive e gravi<br />
disattenzioni da parte di una<br />
società che si autodefinisce civ<strong>il</strong>e.<br />
La <strong>Fnp</strong>, infatti, s’impegna sin<br />
da subito a vig<strong>il</strong>are sull’attuazione<br />
reale e concreta di questo nuovo<br />
progetto, che dovrà coinvolgere<br />
tutti i Pronto Soccorsi esistenti<br />
nel territorio palermitano.<br />
Certamente ne verificheremo <strong>il</strong><br />
livello di qualità e <strong>il</strong> relativo gradimento<br />
da parte dei soggetti che<br />
ne saranno destinatari. Il nostro<br />
auspicio è quello, infatti, che<br />
l’efficacia di questo “Codice Ar-<br />
“Nella nostra realtà i giovani, e purtroppo<br />
anche i non giovani, si trovano davanti all’unica<br />
soluzione: emigrare. Il dramma è che<br />
anche molti emigrati degli anni passati, a<br />
causa della crisi attuale sono costretti a rientrare<br />
per la chiusura delle fabbriche e la conseguente<br />
perdita del posto di lavoro”.<br />
Collocare i problemi della categoria nel contesto<br />
territoriale è <strong>il</strong> metodo suggerito dai sacri<br />
testi sindacali. Le 12 leghe territoriale<br />
l’hanno fatto durante <strong>il</strong> percorso congressuale<br />
concluso <strong>il</strong> 5 febbraio. Ai vertici delle<br />
priorità la <strong>Fnp</strong> iglesiente mette l’urgenza di<br />
definitive disposizioni e direttive in ordine<br />
ai regolamenti applicativi della Legge Regionale<br />
n 23 del 2005, che recepisce i principi<br />
fondamentali della 328 del 2000. “Affinché<br />
si operi in modo omogeneo e in spirito<br />
di giusta uguaglianza e di opportunità su tutto<br />
<strong>il</strong> territorio della Sardegna, sia nel sanitario<br />
che nel sociale”, spiega Agus. Nei congressi<br />
di Lega è stato sottolineato, con insistenza<br />
unanime, che nel territorio venga potenziata<br />
ed allargata la gamma dei servizi sanitari<br />
specialistici (soprattutto cardiologia,<br />
gento” possa consentire agli anziani<br />
di potere far fronte in modo<br />
migliore le vicissitudini della loro<br />
esistenza.<br />
Messina<br />
Crescente<br />
povertà tra i<br />
pensionati<br />
In provincia di Messina sono state<br />
distribuite oltre diecim<strong>il</strong>a carte<br />
acquisti pressappoco tante quante<br />
in intere grandi regioni come<br />
Em<strong>il</strong>ia Romagna, Veneto, Toscana.<br />
È la cartina di tornasole della diffusa<br />
povertà che ormai colpisce<br />
un terzo delle famiglie messinesi<br />
e oltre la metà dei pensionati, i<br />
quali percepiscono trattamenti al<br />
di sotto della soglia della povertà.<br />
Nelle cento assemblee di lega,<br />
con la partecipazione di alcune<br />
migliaia di pensionati, questi temi,<br />
insieme con la carenza dei<br />
servizi sociali e l’inefficienza<br />
della sanità, sono stati i più dibattuti.<br />
Da S.Salvatore di Fitalia a Barcellona,<br />
cioè dal piccolo comune<br />
montano nel quale ormai sono rimasti<br />
esclusivamente anziani<br />
perché i giovani sono stati costretti<br />
ad emigrare alla ricerca di<br />
un lavoro, alla seconda città della<br />
provincia di Messina nella quale<br />
spesso la miseria è così evidente<br />
che persino alle mense dei poveri<br />
si fa fatica ad accedere, è emersa<br />
chiara e forte la volontà dei pensionati<br />
a rivendicare una vita più<br />
dignitosa.<br />
Nei quattro anni trascorsi per ben<br />
tre volte i pensionati messinesi<br />
hanno dato corso alle manifestazioni<br />
di massa più significative<br />
che <strong>il</strong> sindacato ha realizzato.<br />
I risultati purtroppo sono stati insignificanti<br />
a causa dell’impen-<br />
III<br />
oculistica, urologia, fisiatria, ortopedia), garantendo,<br />
con una migliore organizzazione,<br />
una risposta e presenza qualificata nei poliambulatori<br />
locali: Sono, infatti, proprio<br />
questi i settori clinici e sanitari che interessano<br />
gran parte delle persone anziane, moltissime<br />
delle quali non autosufficienti, ovvero<br />
parzialmente autosufficienti. Sottolineata<br />
la durata incomprensib<strong>il</strong>e ed inconcepib<strong>il</strong>e<br />
dei tempi d’attesa per visite e prestazioni<br />
specialistiche.<br />
Poche le risorse pubbliche rispetto al molto<br />
che manca. “Le somme disponib<strong>il</strong>i presso le<br />
Amministrazioni comunali, anziché aumentare<br />
– ha detto Agus – per rispondere alle<br />
mutate esigenze della popolazione anziana,<br />
o delle fasce più deboli della nostra comunità,<br />
si assottigliano sempre più”.<br />
Infine sul Fondo unico per la non autosufficienza,<br />
constatati i miglioramenti sul versante<br />
dell’assistenza domic<strong>il</strong>iare, conseguenti<br />
anche alle pressanti iniziative del sindacato,<br />
è urgente rafforzare gli interventi, garantendo<br />
un modello organizzativo più adeguato<br />
alle richieste. ✍<br />
nata del costo degli alimenti di<br />
prima necessità e in conseguenza<br />
di una perequazione e di un paniere<br />
che sono ingiusti e penalizzanti<br />
per i pensionati.<br />
Ma nemmeno i comuni, e ancora<br />
peggio la Regione Sic<strong>il</strong>iana, hanno<br />
saputo lenire le condizioni di<br />
disagio dei pensionati. Spesso,<br />
anzi, l’hanno aggravata: così è<br />
stato per le addizionali Irpef,<br />
spesso al tetto massimo consentito<br />
dalla legge, per le tariffe (soprattutto<br />
della raccolta rifiuti e<br />
dell’acqua) insopportab<strong>il</strong>i; per <strong>il</strong><br />
sistema sanitario organizzato sia<br />
nei tempi di attesa sia nella qualità<br />
delle prestazioni in maniera<br />
da costringere gli assistiti a rivolgersi<br />
ai privati.<br />
Le risorse per l’assistenza, per altro<br />
ad una percentuale dimezzata<br />
rispetto alla media nazionale,<br />
spesso disperse in tantissime rivoletti<br />
a danno delle priorità,<br />
esempio assistenza<br />
domic<strong>il</strong>iare,non hanno avuto un<br />
significativo ruolo positivo.<br />
Il congresso ha deciso di proseguire<br />
i confronti con le amministrazioni<br />
comunali per indurle a<br />
comportamenti accettab<strong>il</strong>i, di<br />
contribuire al rafforzamento delle<br />
politiche della federazione nazionale<br />
e regionale, affinché si crei<br />
un adeguato fondo per la non-autosufficienza,<br />
affinché i LEA diventino<br />
effettivi, affinché si realizzi<br />
una riduzione delle imposte<br />
a tutti i livelli, affinché ancora si<br />
pervenga a un paniere più coerente<br />
con la spesa reale dei pensionati,<br />
affinché la perequazione<br />
sia trimestrale e detassata.<br />
>>> altre notizie dalla Sic<strong>il</strong>ia<br />
a pagina IV
Dalla Sic<strong>il</strong>ia<br />
Ragusa<br />
Inaugurazione<br />
nuovi locali<br />
È stata inaugurata in Ragusa Via Ercolano,<br />
26, la nuova Sede della locale Lega <strong>Fnp</strong>,<br />
dell’Anteas e della Banca del Tempo.<br />
La nuova struttura, rispetto alla precedente<br />
allocazione, presenta i vantaggi di una<br />
maggiore centralità, di una consistente<br />
ampiezza e di servizi igienici a norma per<br />
disab<strong>il</strong>i.<br />
L’evento ha avuto come madrina d’eccezione<br />
la Segretaria Nazionale Mariuccia<br />
Di quattro che ha provveduto a tagliare <strong>il</strong><br />
simbolico nastro subito dopo la benedizione<br />
dei partecipanti eseguita da Padre Angelo<br />
Sparacino.<br />
Hanno fatto seguito, alla presenza di circa<br />
duecento invitati tra Organizzati e prossimi<br />
Soci, brevi interventi della stessa Segretaria<br />
Nazionale Mariuccia Diquattro, di<br />
Giovanni Avola Segretario Ust di Ragusa,<br />
di Calogero Gent<strong>il</strong>uomo Segretario Prov.le<br />
<strong>Fnp</strong>, e di Giovanni D’Antoni Segretario<br />
della Lega <strong>Fnp</strong> di Ragusa. Erano inoltre<br />
presenti <strong>il</strong> Presidente della Anteas Peppino<br />
Scribano e la Presidente della Banca del<br />
Tempo Marisa Emmolo.<br />
L’occasione è stata, altresì, propizia per ricordare<br />
lo scomparso Segretario Prov.le <strong>Fnp</strong><br />
Giovanni Vaccaro al quale è stata dedicata<br />
la Sala riunioni del nuovo locale con l’apposizione<br />
di una targa alla memoria. L’attività<br />
ricreativo - culturale, presso i nuovi locali,<br />
ha avuto inizio la stessa sera dopo la consumazione<br />
del previsto rinfresco.<br />
Pensionati postali –<br />
un anno nero<br />
L’anno 2008 per migliaia di pensionati<br />
sarà ricordato per un Natale vissuto nella<br />
più disperata costernazione.<br />
Il 2008 inizia con una novità di r<strong>il</strong>ievo, la<br />
finanziaria (art. 1, comma 221) fa obbligo<br />
ai sostituti d’imposta di richiedere a tutti i<br />
percettori di reddito conferma del diritto<br />
alle detrazioni d’imposta per i fam<strong>il</strong>iari a<br />
carico.<br />
Orbene, mentre gli altri enti previdenziali<br />
nel caso dei pensionati Inpdap e Inps si sono<br />
prontamente attrezzati sin dal mese di<br />
apr<strong>il</strong>e, l’Ipost ha inopinatamente richiesto<br />
gli elaborati tramite Caaf, con scadenza 3<br />
ottobre, poi prorogata al 23 dello stesso<br />
mese.<br />
Ai Caaf è stata fissata la scadenza del 10<br />
novembre poi prorogata al 14 successivo.<br />
A scadenze rispettate sia da parte dei pensionati,<br />
che dei Caaf, arriva inaspettatamente<br />
la sorpresa, stavolta però non nell’uovo<br />
di Pasqua, bensì anticipata dentro <strong>il</strong><br />
panettone di Natale!<br />
La tanto attesa 13^ mens<strong>il</strong>ità con <strong>il</strong> mese<br />
di dicembre a molti - ma veramente molti<br />
(trattasi di migliaia) - arriva falcidiata<br />
dal conguaglio fiscale a debito per l’entità<br />
corrispondente al numero dei fam<strong>il</strong>iari<br />
a carico, e per molti l’hanno quasi<br />
azzerata, non escludendo per alcuni anche<br />
ulteriori differenze da recuperare nei<br />
mesi successivi.<br />
Sic<strong>il</strong>ia IV<br />
Così la liberatoria quanto laconica motivazione:<br />
“per non aver inviato tramite Caaf<br />
la prescritta certificazione”.<br />
Viene da chiedersi: possib<strong>il</strong>e che un numero<br />
così ragguardevole di pensionati non<br />
abbia ottemperato alla richiesta?<br />
Ed ancora: possib<strong>il</strong>e che i Caaf di tutta Italia<br />
non si siano preoccupati di rispettare i<br />
termini di scadenza?<br />
E di fronte alla macelleria, sanguinaria<br />
strage degli innocenti, che si stava perpetrando<br />
con <strong>il</strong> taglio generalizzato a tutti i<br />
pensionati, a nessuno è venuto <strong>il</strong> sospetto<br />
che qualcosa di eccezionale stava per verificarsi?<br />
Ma altre domande sorgono spontanee: perché<br />
tanta inerzia nel dar seguito alle procedure<br />
necessarie (sei mesi rispetto agli altri<br />
Enti non sono cosa da poco)? E perché<br />
alle tante richieste di chiarimento tramite<br />
“numero verde” si continua a dire (scaricando<br />
la colpa ad altri) non è stata fatta nè<br />
inviata la prescritta certificazione? Di<br />
fronte a siffatta tensione, a tutti i pensionati<br />
che risulteranno essere in regola (e lo<br />
sono, potendo esibire la certificazioneconferma<br />
r<strong>il</strong>asciata dai Caaf) va restituito<br />
prontamente ciò che è stato “scippato”<br />
senza dover ricorrere al recupero del credito<br />
con <strong>il</strong> mod. 730, ad agosto!!! Di certo<br />
i malcapitati sono anche creditori di sincere<br />
scuse da parte della dirigenza dell’Istituto,<br />
con l’impegno solenne di “mai più<br />
cadere in tentazione di errori”.!<br />
Modelli Red - alcune<br />
incongruenze<br />
Da qualche anno, per la conferma di talune<br />
prestazioni gli Enti previdenziali si avvalgono<br />
di uno strumento noto come modello<br />
Red. Nulla da ridire, ma quello che<br />
si sta verificando per le pensioni di reversib<strong>il</strong>ità<br />
o per alcune di esse, in particolare<br />
con l’Ipost lascia un po’ perplessi.<br />
Com’è noto l’art. 1 c.41 della legge<br />
335/95 prevede riduzioni percentuali in<br />
rapporto ai redditi diversi dalle pensioni di<br />
reversib<strong>il</strong>ità.<br />
Si premette che lo strumento di rivelazione<br />
(Red) nella elencazione dei redditi non<br />
indica le pensioni a qualsiasi titolo percepite<br />
tanto in quanto le stesse sono demandate<br />
al casellario generale. Orbene si è<br />
constatato, almeno per alcuni casi, ma si<br />
teme non siano episodici, che <strong>il</strong> reddito<br />
della pensione diretta e quello di reversib<strong>il</strong>ità<br />
viene sommato, determinando tagli su<br />
queste ultime con percentuali del 25 o<br />
50% e conseguenti importi a debito del<br />
tutto inopportuni!<br />
Per l’Ipost, poi, lo strumento Red pare sia<br />
considerato Vangelo. Figuriamoci se <strong>il</strong> casellario<br />
generale può sbagliare! Invece<br />
non è così... e a nulla valgono le evidenti<br />
documentate precisazioni!<br />
Giriamo a chi di dovere un modesto suggerimento.<br />
Nella tipologia dei redditi alla voce A del<br />
modello Red si inseriscano altre due voci:<br />
- redditi da pensioni dirette, - redditi da<br />
pensione di reversib<strong>il</strong>ità, onde consentire<br />
ai Caaf di indicare gli importi al pari degli<br />
altri redditi ivi previsti.<br />
Con un risultato duplice: per <strong>il</strong> dichiarante<br />
di trovarsi in possesso di un documento<br />
che certifichi l’esatta entità dei suoi reddi-<br />
Anteas Palermo<br />
L’Anteas, nasce dalla spinta di esperienze<br />
locali sostenute e promosse dalla <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong>.<br />
Promossa dagli anziani, è aperta anche ai<br />
giovani e a coloro che condividono l’impegno<br />
della solidarietà civ<strong>il</strong>e e sociale.<br />
Grazie ai livelli di coordinamento nazionale<br />
e regionale, organizza attività di<br />
studio e approfondimento, informazioni<br />
e aggiornamenti legislativi, formazioni<br />
di volontari e promuove <strong>il</strong> dialogo tra gli<br />
associati e priv<strong>il</strong>egia attività che nascono<br />
come risposta a bisogni locali.<br />
Le principali aree d’impegno dell’Anteas<br />
sono:<br />
Assistenza: Visite periodiche a sostegno<br />
di persone residenti in centri anziani e<br />
case di riposo.<br />
Sociale: Rivolto al disbrigo di pratiche di<br />
qualsiasi natura con relativa assistenza.<br />
Cultura e tempo libero:<br />
- Insegnamento degli antichi mestieri ai<br />
giovani; - Pomeriggi danzanti e serate<br />
musicali; - Mostre, attività ricreative, gite;<br />
- Gestioni circoli sociali; - Attività<br />
manuali e artistiche; - Corso d’Inglese; -<br />
Corsi di informatica; - Tornei di carte e<br />
dama; - Animazioni e cineforum; - Attività<br />
fisica; - Conferenze monotematiche.<br />
La sede provinciale<br />
si trova a Palermo in<br />
Via della Libertà n° 78<br />
Tel. 091-7302862<br />
Orario: 10.00-13.00/16.30-19.30<br />
dal Lunedì al Venerdì<br />
ti; per <strong>il</strong> casellario generale con <strong>il</strong> compito<br />
di ratifica e/o le rettifiche, se ce ne fossero,<br />
renderle note agli aventi diritto per le<br />
eventuali osservazioni, prima di procedere,<br />
come in atto avviene, a modifiche di<br />
qualsiasi prestazione.<br />
Enna<br />
I Congressi di Lega<br />
La Segreteria <strong>Fnp</strong> di Enna ha completato i<br />
Congressi di Lega.<br />
In tutte le sedi è emersa una distorta informazione<br />
sulla posizione assunta dalla <strong>Cisl</strong>,<br />
riguardando i nuovi contratti e i diritti dei<br />
pensionati.<br />
Quindi <strong>il</strong> nostro compito è stato molto arduo<br />
perché abbiamo dovuto spiegargli che<br />
la <strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong> non sono conniventi con <strong>il</strong><br />
Governo, ma che in questo momento diffic<strong>il</strong>e<br />
di crisi e soprattutto perché questo<br />
Governo ha una maggioranza tale, che se<br />
ne frega dei nostri scioperi, quindi abbiamo<br />
scelto la via della concertazione e, devo<br />
dire che ald<strong>il</strong>à delle maldicenze si è ottenuto<br />
dei risultati abbastanza soddisfacenti,<br />
ma, siamo consapevoli, che è meglio<br />
poco che niente. Naturalmente, hanno<br />
preso <strong>il</strong> sopravvento i problemi del territorio,<br />
dove viene rimproverato una linea<br />
morbida della <strong>Cisl</strong> rispetto alle bollette<br />
della spazzatura; acqua; tassa sui depuratori<br />
inesistenti o non funzionanti.<br />
Alla fine, comunque è prevalso <strong>il</strong> buon<br />
senso e questa Segreteria si è ripromessa<br />
per <strong>il</strong> prossimo futuro un impegno maggiore<br />
verso questi problemi molto onerosi<br />
e sentiti dai nostri Pensionati.<br />
Catania<br />
Coordinamento Donne<br />
Protagonismo al femmin<strong>il</strong>e, forte e numerosa<br />
la presenza delle donne nel sindacato<br />
e negli organismi, con assunzioni di cariche<br />
dirigenziali. Sono questi i temi trattati<br />
nell’ultimo coordinamento donne di Catania<br />
diretto dalla coordinatrice Francesca<br />
Siragusa, con la presenza della coordinatrice<br />
regionale Pina Previtera e del Segretario<br />
Generale Marco Lombardo.<br />
Tale incontro con le donne, finalizzato alla<br />
prossima tornata congressuale, non a caso<br />
prevedeva come argomento all’ordine del<br />
Anteas Messina<br />
In occasione delle festività l’Associazione<br />
di volontariato Anteas Nova Spes Senectute<br />
di Messina ha organizzato una serata<br />
di intrattenimento per le persone anziane<br />
ospiti delle case di riposo della città.<br />
L’iniziativa si è svolta per <strong>il</strong> secondo anno<br />
consecutivo presso la Città del Ragazzo<br />
di Gravitelli, in collaborazione<br />
con le associazioni Prpsenectute ed Agape-Teatro<br />
Insieme.<br />
I 40 anziani presenti, una parte dei quali<br />
non-autosufficienti, hanno trascorso, con<br />
<strong>il</strong> sostegno dei volontari delle associazioni,<br />
momenti di serenità, di sollievo, di<br />
socializzazione e di allegria, ascoltando<br />
musiche, suoni e versi della tradizione<br />
del Natale offerti dall’esibizione di Salvatore<br />
Vinci con la zampogna, Cacciola<br />
con la chitarra, Salvatore Currò con <strong>il</strong><br />
tamburello e da Pippo Bonaccorso con le<br />
poesie dialettali.<br />
Gli anziani hanno poi preso parte ad una<br />
tombolata che si è conclusa con la distribuzione<br />
di premi per tutti i partecipanti.<br />
A conclusione della serata gli attori dell’Associazione<br />
Agape-Teatro Insieme<br />
hanno rappresentato presso <strong>il</strong> teatro Pirandello<br />
la commedia “Civitoti in pretura...”<br />
con la regia di Pippo Cicciò.<br />
“nova spes senectute”<br />
Ass. di Volontariato Anteas<br />
Promossa dalla <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong><br />
Via Pericolanti n.7 - 98122 Messina<br />
Tel. 090363577<br />
Cell. 3477342335 – 3409627210<br />
Ema<strong>il</strong>: anteasnovaspes.me@alice.it<br />
giorno “La donna negli organismi; risorsa<br />
e valore aggiunto del sindacato”.<br />
Molto soddisfacente e numerosa è stata la<br />
partecipazione delle donne che hanno contribuito<br />
ai lavori, dando vita ad un ampio,<br />
interessante e approfondito dibattito.<br />
Sono stati affrontati i temi della presenza<br />
femmin<strong>il</strong>e, non solo nel mondo del lavoro,<br />
ma anche e soprattutto nel sindacato, dove<br />
le donne possono esprimere al massimo le<br />
proprie capacità caratteriali, umane e sociali<br />
con assunzioni responsab<strong>il</strong>i di cariche<br />
dirigenziali. È stata accolta favorevolmente<br />
la norma che prevede <strong>il</strong> 30% di presenza<br />
femmin<strong>il</strong>e nelle liste congressuali e l’elezione<br />
di un numero non inferiore al 20%<br />
degli eleggib<strong>il</strong>i di entrambi i sessi.<br />
I lavori si sono chiusi con l’intervento della<br />
coordinatrice regionale Pina Previtera e<br />
le conclusioni del Segretario Generale<br />
Marco Lombardo.<br />
Crescita della <strong>Fnp</strong> nei<br />
comuni di Barcellona<br />
e Terme Vigliatore<br />
I congressi realizzati sono la conferma che<br />
<strong>il</strong> lavoro sin qui fatto è stato positivo.<br />
A Barcellona infatti, nella partecipatissima<br />
assemblea congressuale è stata allargata la<br />
dirigenza che adesso comprende anche<br />
colleghi provenienti da quartieri e dalla<br />
frazioni più importanti ( si ricorda che<br />
Barcellona ha 42m<strong>il</strong>a abitanti e 7m<strong>il</strong>a pensionati).<br />
A chiusura tesseramento 2008 <strong>il</strong> numero<br />
degli iscritti è superiore rispetto a quello<br />
della data di avvio del progetto di proselitismo:<br />
siamo passati da n. 1250 di maggio<br />
2008 a 1420 in chiusura tesseramento.<br />
Ovviamente questi risultati sono parziali e<br />
ulteriormente migliorab<strong>il</strong>i nel primo semestre<br />
dell’anno corrente. Intanto abbiamo<br />
anche provveduto a meglio attrezzare la<br />
lega.<br />
A Terme Vigliatore non solo siamo riusciti<br />
a contenere <strong>il</strong> rischio di perdita di soci, ma<br />
sia con la nomina di delegato della Sig.ra<br />
Leonti, e sia con la realizzazione di recapiti<br />
settimanali siamo riusciti anzi a migliorare.<br />
Difatti gli iscritti da maggio a novembre<br />
2008 sono passati da 300 a 332.<br />
L’obiettivo, ora più vicino, è di aprire al<br />
più presto possib<strong>il</strong>e una sede.
Pensionati<br />
marzo 2009<br />
Friuli-Venezia Giulia<br />
Veneto - Friuli-V. Giulia<br />
Trentino - Alto Adige<br />
I pensionati della <strong>Cisl</strong> sulla<br />
questione delle liste d’attesa<br />
di MARIATERESA BAZZARO*<br />
perplessità in casa dei pensionati della <strong>Cisl</strong><br />
Fvg sul testo di legge che dovrebbe ridurre i<br />
C’è<br />
tempi d’attesa sulle prescrizioni delle visite<br />
diagnostiche. All’indomani dell’audizione pubblica di<br />
giovedì scorso, infatti, <strong>il</strong> segretario della <strong>Fnp</strong> regionale,<br />
Gianfranco Valenta spiega: “Ferma restando l’innegab<strong>il</strong>e<br />
necessità di regimare i tempi e dare risposte<br />
rapide e sicure agli utenti, non vorremmo che quella<br />
messa in campo si rivelasse una iniziativa di pura facciata,<br />
anziché un obiettivo concreto”. Perplessità che<br />
nascono non solo dal<br />
mancato monitoraggio ci viene anche dall’esiguo<br />
delle criticità ravvisate fi- finanziamento che l’avvio<br />
no ad oggi, ma anche da della legge prevede: 1 mi-<br />
alcune lacune di fondo. lione di euro, che suddiviso<br />
Innanzitutto, <strong>il</strong> mancato tra le sette aziende presenti<br />
inserimento nella norma sul territorio, rappresenta<br />
della richiesta, già da ben poca cosa”.<br />
tempo avanzata dalla Per la federazione dei pen-<br />
<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong>, di creare un sionati <strong>Cisl</strong>, infatti, incre-<br />
‘call center’ regionale per mentare le risposte diagno-<br />
fornire risposte su dove stiche, operando su una ve-<br />
poter fruire della prestaziora appropriatezza del bisone<br />
necessaria nell’ambito gno, presupporrebbe un in-<br />
del servizio regionale. cremento dell’ut<strong>il</strong>izzo dei<br />
“Non vorremmo – com- macchinari dalle 6 ore atmenta,<br />
infatti, Valenta – tuali alle 12 previste; un<br />
che operando solo sulla ri- impegno che comporta nechiesta,<br />
l’obiettivo fosse cessariamente un aumento<br />
quello di favorire o incre- di personale, già oggi inmentare<br />
le strutture privasufficiente.te”. “Un’opinione – ag- “Alla Commissione regiogiunge<br />
<strong>il</strong> segretario – che nale – conclude Valenta –<br />
Presso l’Università agli Studi di Trieste, si è tenuta<br />
la cerimonia di consegna del premio di laurea<br />
istituito dalla <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Regionale destinato a<br />
premiare la titolare di laurea per tesi sull’assistenza<br />
agli anziani. La necessità e l’idea di istituire una borsa<br />
di studio al titolare di laurea per tesi sull’assistenza<br />
agli anziani viene dalla necessità di avere un contributo<br />
importante alla discussione sul problema della residenzialità<br />
volta al raggiungimento dei migliori risultati<br />
in materia di assistenza agli anziani. L’iniziativa è<br />
stata lodata dal Magnifico<br />
Rettore che ha sottolineato<br />
la lungimiranza di<br />
forme di sostegno allo<br />
studio come quella istituita<br />
dalla <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> regionale,<br />
perché costituiscono<br />
un momento di integrazione<br />
concreta tra studio<br />
e territorio e perché si rivolgono<br />
a situazioni attuali,<br />
soprattutto per l’alta<br />
presenza di anziani in regione<br />
che ne ospita 10.500<br />
nelle case di riposo.<br />
Il premio istituito dalla<br />
<strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> del Friuli Venezia<br />
Giulia è stato assegnato dal<br />
Magnifico Rettore dell’Università<br />
di Trieste, prof.<br />
Francesco Peroni e dal segretario<br />
regionale <strong>Fnp</strong>,<br />
Gianfranco Valenta alla<br />
dott.sa Valentina Zorzet<br />
titolare di laurea specialistica<br />
in ingegneria ed<strong>il</strong>e,<br />
con tesi dal titolo “Analisi<br />
e valutazione dei rischi ex<br />
art. 4 D.Lgs 626/94 nel caso<br />
di una residenza sanitaria<br />
assistenziale”.<br />
Dalla tesi si evidenzia che<br />
l’invecchiamento della popolazione<br />
nazionale e regionale<br />
attuale e futura pone<br />
problemi di elevata<br />
complessità. Secondo i dati<br />
Istat entro <strong>il</strong> 2021 in Italia<br />
gli ultra 65 anni aumenteranno<br />
del 32% passando a<br />
13.209.000 mentre gli ultra<br />
80 saranno 4.090.000 ben<br />
<strong>il</strong> 78% in più; anche la popolazione<br />
del Friuli-Venezia<br />
Giulia la classe degli<br />
ultra ottantacinquenni aumenterà<br />
maggiormente<br />
raggiungendo nel 2011 un<br />
aumento del 35%.<br />
Ciò significa che gli ultra<br />
ottantenni stanno aumentando<br />
in percentuale ben<br />
più dei sessantacinquenni.<br />
ci permettiamo di ricordare<br />
che per i reali bisogni di<br />
una sanità efficace ed efficiente,<br />
è poi necessario un<br />
reale coinvolgimento dei<br />
medici di medicina generale,<br />
primi tutori della salute<br />
del cittadino”. Da qui – secondo<br />
la <strong>Fnp</strong> – bisognerebbe<br />
partire per dare risposte<br />
rassicuranti, accanto a<br />
maggiori risorse finanziare<br />
a sostegno della legge e<br />
maggiori sinergie tra gli<br />
operatori.<br />
*Ufficio stampa <strong>Cisl</strong> Fvg<br />
Il prezioso contributo dei giovani<br />
alle tematiche degli anziani<br />
di MARISA SUSANNA*<br />
Gianfranco Valenta, segretario<br />
generale regionale <strong>Fnp</strong>-<strong>Cisl</strong><br />
del Friuli Venezia Giulia<br />
Questo significa che l’intera<br />
età della vecchiaia si sta<br />
spostando verso fasce di età<br />
sempre maggiori.<br />
Il tempo che si dedica all’assistenza<br />
dell’anziano di<br />
certo non diminuisce e<br />
quindi non diminuisce la<br />
necessità di servizi idonei .<br />
La <strong>Fnp</strong> regionale ritiene vi<br />
sia l’urgente necessità da<br />
parte delle istituzioni nazionali,<br />
della Regione e degli<br />
Enti locali, di adoperarsi al<br />
fine di articolare in modo<br />
nuovo <strong>il</strong> sistema sociale e<br />
sanitario, aprendo un tavolo<br />
di concertazione con le organizzazioni<br />
sindacali, al<br />
fine di dare rappresentanza<br />
a tutte le fasce deboli, nel<br />
rapporto con le istituzioni e<br />
la politica a tutti i livelli.<br />
Di conseguenza vi è la necessità<br />
di conoscere ed affrontare<br />
i grandi mutamenti<br />
sociali ed economici che<br />
sono in atto, e viene l’obbligo<br />
di riflettere sulle modalità<br />
e gli strumenti con<br />
cui rendere vincente <strong>il</strong> nostro<br />
compito di dare rappresentanza<br />
ai bisogni dei pensionati.<br />
Per fare questo, e<br />
farlo bene, credo sia indispensab<strong>il</strong>e<br />
aggiornare i nostri<br />
strumenti di analisi e<br />
AUdine presso la sede della Regione, si è tenuto<br />
un incontro tra l’Assessore alla salute e alla protezione<br />
sociale Kosic ed i Sindacati regionali dei<br />
pensionati Spi Cg<strong>il</strong>, <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> e U<strong>il</strong>p U<strong>il</strong>. Hanno partecipato<br />
all’incontro per l’<strong>Fnp</strong> del Friuli-Venezia Giulia,<br />
<strong>il</strong> segretario generale, Gianfranco Valenta, e la segretaria<br />
per le politiche socio-assistenziali, Marisa Susanna.<br />
L’incontro, atteso da molto tempo, si è incentrato essenzialmente<br />
sullo stato di attuazione del Fondo per<br />
l’autonomia possib<strong>il</strong>e<br />
(Fap). La richiesta unitaria<br />
è stata quella di destinare<br />
su questo versante i<br />
fondi messi a b<strong>il</strong>ancio per<br />
finanziare la quota aggiuntiva<br />
regionale di 20<br />
euro mens<strong>il</strong>i sulla Carta<br />
acquisti varata dal Governo.<br />
Le circa 3.000 social<br />
card attivate fino a<br />
questo momento in regione,<br />
secondo i calcoli dei<br />
sindacati, comportano una<br />
spesa annua inferiore al<br />
m<strong>il</strong>ione di euro, a fronte<br />
dei 5 stanziati dalla Finanziaria<br />
2009: la proposta è<br />
di mantenere fermi tali<br />
fondi sul capitolo welfare,<br />
destinandoli in modo più<br />
efficace al sostegno delle<br />
famiglie, sia rafforzando<br />
l’assistenza domic<strong>il</strong>iare ai<br />
non autosufficienti, garantita<br />
dal Fondo per l’autonomia<br />
possib<strong>il</strong>e (Fap).<br />
Abbiamo presentato le seguenti<br />
richieste: potenziare<br />
i servizi territoriali per garantire<br />
la presa in carico<br />
integrata di tutte le perso-<br />
comprensione di quello che<br />
avviane intorno a noi, rinnovando<br />
la nostra forza innovativa<br />
con forza propulsiva<br />
e progettuale, perché<br />
questo è fare sindacato.<br />
I problemi che oggi dobbiamo<br />
affrontare sono <strong>il</strong> frutto<br />
di politiche ultraliberiste<br />
orientate allo smantellamento<br />
dello stato sociale.<br />
Sono politiche e scelte che<br />
per legittimarsi affastellano<br />
numeri e dati, con questi<br />
numeri e dati <strong>il</strong> sindacato<br />
deve confrontarsi per dare<br />
risposte ai problemi degli<br />
anziani che esigono risposte<br />
che trovano legittimità<br />
solo se si fondano su principi<br />
solidali ed etici, che sono<br />
i principi della <strong>Cisl</strong>.<br />
La <strong>Fnp</strong> ritiene di continuare<br />
ad istituire anche per l’anno<br />
ne non autosufficienti e la<br />
definizione dei Piani personalizzati<br />
di assistenza;<br />
confermare a 35.000 euro<br />
<strong>il</strong> tetto per l’Isee per erogare<br />
sostegni economici; garantire<br />
maggiore sostegno,<br />
graduandolo in ragione<br />
della loro capacità economica,<br />
alle famiglie che<br />
provvedono in proprio ad<br />
accudire i propri anziani,<br />
dare maggior sostegno,<br />
graduandolo in ragione<br />
della loro capacità economica<br />
alle famiglie che si<br />
avvalgono di un’assistente<br />
fam<strong>il</strong>iare (badante) estendendo<br />
l’intervento fino ai<br />
contratti da 20 ore settimanali<br />
(attualmente <strong>il</strong> minimo<br />
è di 25 ore) al fine di incentivare<br />
l’emersione del<br />
lavoro irregolare.<br />
Per quanto riguarda l’ut<strong>il</strong>izzo<br />
dell’Isee in presenza<br />
di eventi che riducano <strong>il</strong><br />
reddito fam<strong>il</strong>iare (mob<strong>il</strong>ità,<br />
cassa integrazione, disoccupazione,<br />
ecc.) l’assessore<br />
Vladimir Kosic si è ri-<br />
accademico 2009 una borsa<br />
di studio al fine di premiare<br />
gli specializzandi o specialisti<br />
in geriatria delle Università<br />
di Udine e Trieste,<br />
perché sicuramente ci daranno<br />
qualche strumento in<br />
più per affrontare con competenza<br />
e sicurezza i problemi<br />
degli anziani di oggi<br />
e di domani .<br />
Compito della <strong>Fnp</strong> è chiedere<br />
al governo politiche<br />
forti allo scopo di favorire <strong>il</strong><br />
riconoscimento ed <strong>il</strong> rispetto<br />
dei diritti delle persone<br />
anziane anche mediante l’adeguamento<br />
dell’offerta di<br />
servizi e strutture, migliorando<br />
le condizioni di vita<br />
dei pensionati e delle loro<br />
famiglie, dei non autosufficienti<br />
e dei cittadini tutti.<br />
*Segretaria regionale <strong>Fnp</strong><br />
I<br />
Responsab<strong>il</strong>i di Redazione<br />
Luigi Buratto - Giorgio Comisso -<br />
Giuliano Zambelli - Thea Renzler -<br />
Aldo Barzon<br />
Hanno collaborato a questo numero:<br />
G<strong>il</strong>berto Sartorel (Cura e coordinamento)<br />
- Corinna Gomboso - Bruno<br />
Muzzatti.<br />
Più fondi per l’assistenza ai<br />
non autosufficienti in casa<br />
servato di prevedere una<br />
proroga al Regolamento.<br />
Abbiamo confermato la<br />
necessità di attivare strumenti<br />
che consentano di<br />
misurare in tempo reale lo<br />
stato dell’arte su tutto <strong>il</strong><br />
territorio regionale e di<br />
rafforzare i Servizi Sociali<br />
dei Comuni, dotandoli del<br />
personale necessario.<br />
Abbiamo preso atto che si<br />
vuol far diventare la Cartella<br />
sociale informatizzata<br />
l’unico supporto gestionale<br />
che tutto <strong>il</strong> sistema regionale<br />
dei servizi sociali deve<br />
obbligatoriamente ut<strong>il</strong>izzare,<br />
per monitorare tutti<br />
gli interventi – sanitari, so-<br />
cio-sanitari e sociali – non<br />
solo quelli del Fap, per sostenere<br />
le persone non autosufficienti<br />
e per alimentare<br />
con tutti i dati indispensab<strong>il</strong>i<br />
<strong>il</strong> sistema informativo<br />
regionale. Siamo<br />
d’accordo, a patto che gli<br />
annunci si tramutino in fatti<br />
concreti nel tempo più<br />
breve: è da troppo tempo<br />
che si va avanti a tentoni,<br />
senza disporre di dati affidab<strong>il</strong>i<br />
che fotografino, in<br />
tempo reale, lo stato gestionale<br />
effettivo, in tutto <strong>il</strong><br />
territorio regionale, di un<br />
così importante strumento<br />
per <strong>il</strong> sostegno alle persone<br />
non autosufficienti, assistite<br />
a domic<strong>il</strong>io.<br />
Dal momento che a distanza<br />
di otto mesi non ci è<br />
stato ancora fornito un<br />
monitoraggio della gestione<br />
del Fap, con la conseguenza<br />
di una mancanza di<br />
dati che evidenzino per<br />
ciascun territorio la quota<br />
parte delle risorse impegnate,<br />
<strong>il</strong> numero delle persone<br />
che hanno richiesto<br />
di essere prese in carico e<br />
che alla data del 30 giugno<br />
2008 erano in attesa di essere<br />
prese in considerazione,<br />
<strong>il</strong> nostro giudizio non<br />
può che essere del tutto interlocutorio,<br />
in attesa dei<br />
risultati dei prossimi incontri<br />
che contiamo siano<br />
effettivamente convocati a<br />
breve termine.<br />
(M.S.)
Oltre 1000 pensionate e pensionati della Cg<strong>il</strong><br />
<strong>Cisl</strong> U<strong>il</strong> del Veneto sono giunti <strong>il</strong> 10 febbraio a<br />
Venezia da tutta la Regione, per consegnare al<br />
Presidente della Giunta 200.000 cartoline firmate da<br />
altrettanti cittadini, con le quali si chiede l’immediata<br />
approvazione della legge Regionale a sostegno delle<br />
persone non autosufficienti e delle loro famiglie.<br />
Questa importante iniziativa, si pone in continuità<br />
con la grande manifestazione di Verona del 3 ottobre<br />
2008, nella quale in migliaia si sono dati appuntamento<br />
per discutere di<br />
problematiche che coinvolgono<br />
direttamente oltre<br />
150.000 persone della<br />
nostra Regione, 30.000<br />
delle quali giovani portatori<br />
di handicap e vittime<br />
di tragici incidenti stradali.<br />
A Verona in tanti<br />
hanno riproposto con<br />
forza la necessità che <strong>il</strong><br />
Veneto si doti di una legge<br />
specifica, peraltro attesa<br />
da anni e molto sentita dai<br />
cittadini. E proprio da Verona<br />
è partita l’iniziativa<br />
della raccolta di firme da<br />
apporre su un’apposita<br />
cartolina indirizzata al<br />
Presidente della Giunta<br />
Regionale.<br />
Con questa legge si chiede,<br />
da un lato di riorganiz-<br />
zare e razionalizzare<br />
quanto già oggi si spende<br />
complessivamente per la<br />
non autosufficienza e, dall’altro<br />
di attivare potenziare<br />
e qualificare la rete<br />
dei servizi a favore delle<br />
persone che si trovano in<br />
particolare stato di biso-<br />
Veneto II<br />
Manifestazione unitaria a Venezia per i diritti dei meno fortunati<br />
Lo sbarco dei m<strong>il</strong>le per la legge<br />
sulla non autosufficienza<br />
di LUIGI BURATTO*<br />
gno e delle loro famiglie.<br />
Certo, servono risorse aggiuntive<br />
per realizzare<br />
questo progetto, ma queste<br />
possono essere trovare se<br />
Due momenti del corteo in movimento: qui sopra, mentre attraversa<br />
<strong>il</strong> ponte di Calatrava; nella foto sotto, nei pressi della<br />
Stazione FS di Venezia S. Lucia.<br />
c’è l’effettiva volontà politica<br />
di stab<strong>il</strong>ire delle priorità,<br />
guardando al valore<br />
assoluto della persona, che<br />
deve prevalere sugli interessi<br />
di parte, sulla propaganda,<br />
sull’immagine, sul<br />
marketing politico.<br />
Spendersi a sostegno delle<br />
persone in difficoltà e ten-<br />
dere una mano verso le famiglie<br />
che hanno bisogno<br />
di sentire la società e le<br />
Istituzioni solidali vicine, è<br />
<strong>il</strong> migliore investimento<br />
che si possa fare sulle proprie<br />
coscienze.<br />
L’impegno sul sociale è<br />
considerato a bassa “remunerazione<br />
politica”, forse<br />
perché non offre l’opportunità<br />
di tagliare nastri, ma<br />
sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o umano e<br />
culturale è espressione di<br />
civ<strong>il</strong>tà e come tale <strong>il</strong> suo<br />
valore non è misurab<strong>il</strong>e in<br />
euro.<br />
Ogni firma messa su queste<br />
cartoline è stato un<br />
pensiero rivolto a persone<br />
in difficoltà, per questo<br />
come sindacato dei pensionati<br />
Cg<strong>il</strong> <strong>Cisl</strong> U<strong>il</strong> vogliamo<br />
che queste decine<br />
di migliaia di pensieri entrino<br />
a far parte anche di<br />
quelli dei nostri legislatori<br />
Regionali.<br />
Le persone che noi rappresentiamo<br />
spesso sono colte<br />
dalla sfiducia perché le risposte<br />
non arrivano e temono<br />
che anche questa ennesima<br />
manifestazione<br />
cada nel vuoto, a prescindere<br />
dalle assicurazioni<br />
che i rappresentanti della<br />
Regione hanno dato, sulla<br />
Le cartoline depositate all’ingresso di Palazzo Balbi, sede della Giunta Regionale<br />
rapida approvazione della<br />
legge da parte del Consiglio<br />
Regionale, dopo che i<br />
due disegni di legge (uno<br />
di maggioranza e l’altro<br />
dell’opposizione) sono stati<br />
unificati.<br />
In ogni caso deve essere<br />
chiaro che la non autosufficienza<br />
è la nostra priorità<br />
e noi continueremo la nostra<br />
lotta fino a quando non<br />
avremo ottenuto delle risposte.<br />
*Segretario regionale<br />
La delegazione sindacale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> durante l’incontro con i rappresentanti<br />
della Giunta Regionale del Veneto, a seguito della<br />
presentazione delle 200m<strong>il</strong>a cartoline a sostegno della legge regionale<br />
per la non autosufficienza.<br />
200.000 firme<br />
per una legge sulla<br />
non autosufficienza<br />
di ADOLFO BERTI<br />
Ieri 1000 pensionati di Cg<strong>il</strong> <strong>Cisl</strong> U<strong>il</strong> hanno consegnato<br />
alla Regione Veneto 200.000 cartoline firmate da altrettanti<br />
cittadini che chiedono <strong>il</strong> varo di una legge regionale<br />
che crei e disciplini <strong>il</strong> fondo regionale per l’assistenza<br />
alle persone non autosufficienti.<br />
La pioggia battente e l’acqua alta non sono riuscite a far<br />
desistere i rappresentanti dei pensionati del Veneto dalla<br />
necessità di incalzare la Regione sulla urgenza di dare<br />
uno strumento normativo ed economico che dia sollievo<br />
ai 200.000 non autosufficienti della nostra regione e alle<br />
loro famiglie. Nell’incontro, che è seguito alla manifestazione,<br />
tra i rappresentanti sindacali e la Regione è<br />
emersa la volontà di approvare la legge per l’assistenza<br />
alle persone non autosufficienti nel più breve tempo<br />
possib<strong>il</strong>e, con l’impegno da parte del Presidente della<br />
quinta commissione cons<strong>il</strong>iare Bazzoni, di licenziare <strong>il</strong><br />
testo unificato dei disegni di legge di maggioranza e opposizione,<br />
tenendo conto delle osservazioni dei sindacati<br />
dei pensionati, già nel corso della giornata. Cosa che<br />
è puntualmente avvenuta. Adesso <strong>il</strong> disegno di legge è<br />
all’attenzione del Consiglio Regionale che è impegnato<br />
ad approvarlo in tempi rapidi.<br />
Riteniamo questo un primo risultato della pressione<br />
esercitata sulla regione con le assemblee di base tenute<br />
su tutto <strong>il</strong> territorio, con la grande manifestazione di oltre<br />
5000 pensionati del 3 ottobre 2008 a Verona, con la<br />
raccolta delle firme e con la manifestazione per la consegna<br />
delle 200.000 cartoline firmate, al presidente della<br />
Giunta Giancarlo Galan..<br />
La <strong>Fnp</strong> seguirà l’iter di approvazione di detta legge tenendo<br />
informati i propri iscritti su eventuali difficoltà<br />
che dovessero insorgere in Consiglio regionale.<br />
*Segretario generale pensionati <strong>Cisl</strong> del Veneto<br />
L’assessore alle politiche sociali, Stefano Valdegamberi, prende in consegna le cartoline
Il primo congresso territoriale della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Venezia,<br />
svoltosi presso la sala Cardinale Urbani di<br />
Zelarino nei giorni 5/6 Febbraio 2009, approva l’unificazione<br />
delle strutture sindacali di Venezia e Venezia<br />
Orientale in una unica della <strong>Cisl</strong> Veneziana. La decisione<br />
coglie l’esigenza di modulare la struttura organizzativa<br />
in funzione del governo dei processi con le<br />
controparti sociali ed istituzionali. Il primo congresso<br />
territoriale della nuova <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Venezia approva la<br />
relazione fatta a nome delle due Segreterie uscenti, ar-<br />
ricchita dagli interventi<br />
del segretario della <strong>Fnp</strong><br />
nazionale, Giuseppe Micalone,<br />
dal segretario della<br />
<strong>Fnp</strong> regionale, Adolfo<br />
Berti, e dai due segretari<br />
Ust, Lino Gottardello e<br />
Lorenzo De Vecchi, e dai<br />
congressisti intervenuti. Il<br />
Congresso condanna le<br />
ingiustizie ed i focolai di<br />
guerra presenti nel mondo<br />
e auspica che l’assistenza<br />
nelle varie forme deve essere<br />
assicurata ad ogni abitante<br />
del nostro pianeta.<br />
Condivide le prese di posizione<br />
provenienti dal mondo<br />
cattolico e fa proprie le<br />
Veneto III<br />
Si è svolto <strong>il</strong> primo crongresso unificato di Venezia<br />
Venezia: la prima volta<br />
da Congresso provinciale<br />
VICENZA<br />
parole del Santo Padre alla<br />
dirigenza <strong>Cisl</strong> nell’udienza<br />
svoltasi nei giorni scorsi.<br />
Il Congresso giudica debole<br />
e inadeguata la manovra<br />
governativa per affrontare<br />
la crisi, e richiama con forza<br />
l’applicazione dell’accordo<br />
del 10 luglio 2007,<br />
indebitamente disatteso.<br />
Il Congresso auspica una<br />
convergenza da parte della<br />
Cg<strong>il</strong> sulle nostre posizioni,<br />
ed esprime <strong>il</strong> riconoscimento<br />
alle Leghe e Delegazioni<br />
quale avamposto del<br />
sindacato nel territorio, alle<br />
quali va <strong>il</strong> doveroso ringra-<br />
La buona educazione<br />
imposta per legge...<br />
La notizia è di qualche tempo fa ma sempre interessante.<br />
Alcune norme non sono mai state messe per iscritto, forse<br />
perché implicite nel codice naturale della buona educazione,<br />
inciso nel nostro senso etico.<br />
Come quella di cedere <strong>il</strong> posto a sedere agli anziani sugli<br />
autobus, in treno o ancora sulle panchine dei parchi pubblici.<br />
Ma per evitare che qualcuno prenda alla leggera la nor-<br />
Novità per i pensionati delle Ferrovie<br />
Buone nuove sull’Edr<br />
Si rende noto che, la sentenza della Cassazione n.<br />
19560 del 21.9.2007, ha riconosciuto <strong>il</strong> diritto del<br />
combinato, disposto degli articoli 73 e 82 del Ccnl<br />
96/99, interpretandoli nel senso che l’Edr (elemento distinto<br />
retribuzione) va computato nell’assegno personale<br />
e pensionab<strong>il</strong>e.<br />
Si porta a conoscenza che gli interessati possono far valere<br />
<strong>il</strong> diritto a livello giudiziario.<br />
Sono esclusi tutti coloro che sono andati in pensione<br />
prima dell’1.6.1997, e quelli andati in pensione sottoscrivendo<br />
incentivazione alla pensione.<br />
Le sedi territoriali <strong>Fnp</strong> sono a disposizione per eventuali<br />
informazioni e per presentare le interruzioni dei termini.<br />
Ricordando che i benefici decorrono dalla data di presentazione<br />
della domanda d’interruzione per i cinque<br />
anni antecedenti.<br />
(R.B.)<br />
ziamento di tutta l’Assemblea.<br />
Dopo un percorso che ha<br />
visto la realizzazione di 54<br />
assemblee precongressuali<br />
siamo giunti all’odierna<br />
giornata con l’elezione del<br />
nuovo Direttivo, che annovera<br />
al suo interno una significativa<br />
presenza femmin<strong>il</strong>e<br />
indubbiamente derivata<br />
dalla attiva partecipazione<br />
delle donne alle assemblee<br />
di base.<br />
Questo Direttivo ha proceduto<br />
alla elezione del segretario<br />
generale nella persona<br />
dell’amico Francesco<br />
Piombo, <strong>il</strong> quale ha proposto<br />
e messo all’approva-<br />
zione Roberto Camatta<br />
come Segretario aggiunto<br />
e Maria Fucito, Dan<strong>il</strong>o<br />
Piazza e Ivo Tomaello quali<br />
componenti la Segreteria<br />
territoriale.<br />
La proposta è stata approvata.<br />
ma di buona educazione, a<br />
Vicenza, chi non cederà <strong>il</strong><br />
posto alle persone che hanno<br />
superato i settanta anni di<br />
età, verrà multato con somme<br />
da pagare che vanno dai<br />
25 ai 500 euro.<br />
Lo stesso vale per chi occupa<br />
<strong>il</strong> posto degli handicappati,<br />
delle donne incinte e<br />
non faccia sedere qualsiasi<br />
soggetto debole che abbia<br />
necessità e richieda espressamente<br />
ad una persona giovane<br />
e sana la cessione della<br />
panchina.<br />
Il comune di Vicenza non è<br />
nuovo alla regolamentazione<br />
delle attività lecite o proibite<br />
nelle aree verdi: qualche<br />
settimana fa era stato<br />
proibito di bivaccare sui<br />
prati, ed un giovane sorpreso<br />
a leggere un libro, sdraiato<br />
sulle aiuole, era stato<br />
multato.<br />
Provvedimento ritenuto eccessivo<br />
e successivamente<br />
sospeso. Su quello dei posti<br />
da cedere agli anziani, invece,<br />
non sembra esserci alcun<br />
segno di retrocessione.<br />
TREVISO<br />
Coordinamento donne verso<br />
<strong>il</strong> XVI congresso provinciale<br />
e continuo lavoro nei Coordinamenti<br />
fin qui svolto ha risposto all’esigenza di<br />
L’appassionato<br />
preparare donne sempre più idonee ad assumere<br />
impegni, anche consistenti, nell’Organizzazione<br />
sindacale, pronte a condividere l’onere della dirigenza<br />
ad ogni livello, ma che chiedono un occhio di riguardo<br />
rispetto ai tempi di lavoro effettivo. Infatti, spesso,<br />
come è noto le donne continuano a scontare <strong>il</strong> prezzo<br />
del ruolo loro assegnato nei diversi ambiti. Per questo,<br />
alle donne impegnate nelle Leghe, nelle Sedi, negli Or-<br />
ganismi, deve essere dato<br />
un giusto supporto, ed i<br />
coordinamenti territoriali<br />
(mai come ora) dovranno<br />
assolvere questa funzione.<br />
Quanto più profonda<br />
sarà la formazione di<br />
queste donne, sia specifica,<br />
sia quella proposta<br />
dalle segreterie, tanto più<br />
<strong>il</strong> loro apporto sarà ut<strong>il</strong>e per<br />
tutta l’Organizzazione.<br />
Questo richiede dei cambiamenti<br />
culturali che tardano<br />
ad arrivare, visto che dobbiamo<br />
ancora ricorrere alle<br />
quote o alle imposizioni regolamentari<br />
(o statutarie).<br />
I risultati sin qui raggiunti<br />
sono importanti, ma <strong>il</strong><br />
Coordinamento non può restare<br />
un’appendice per cui,<br />
per avere un ruolo più incisivo<br />
nell’ambito dell’Organizzazione,<br />
dovrà avere<br />
un’autonomia economica<br />
per la realizzazione dei<br />
propri progetti. Inoltre, dovrà<br />
cercarsi ed ottenere un<br />
ruolo politico che gli consenta<br />
di avere <strong>il</strong> giusto peso<br />
nel dibattito sindacale.<br />
Siamo consapevoli che sarà<br />
un percorso irto di ostacoli<br />
ma sono obiettivi che non<br />
vanno più rinviati ed <strong>il</strong> cui<br />
raggiungimento, che richiede<br />
maggiore disponib<strong>il</strong>ità<br />
a confrontarsi e riconoscimento<br />
dei cambiamenti<br />
avvenuti, potrà assicurare<br />
maggiore equ<strong>il</strong>ibrio tra le<br />
forze dell’Organizzazione.<br />
Occorre anche la disponib<strong>il</strong>ità<br />
di tutte le donne della<br />
<strong>Cisl</strong> a confrontarsi, mettere<br />
a disposizione idee e iniziative<br />
che servono a maturare<br />
proposte di contrattazione<br />
sui temi della conc<strong>il</strong>iazione<br />
per le donne attive e del riconoscimento<br />
del lavoro di<br />
cura.<br />
Si richiama, con orgoglio,<br />
la proposta fatta da questo<br />
Coordinamento per <strong>il</strong> riconoscimentodell’indispensab<strong>il</strong>e<br />
e prezioso lavoro di<br />
cura che, di fatto, viene<br />
svolto nella quasi totalità<br />
dalla donna, sopperendo a<br />
carenze istituzionali.<br />
A questo proposito raccogliamo<br />
dal territorio numerose<br />
richieste, che condividiamo,<br />
la cui soluzione sarebbe<br />
la rivalutazione dei<br />
contributi pensionistici s<strong>il</strong>enti<br />
già maturati in aggiunta<br />
a quelli figurativi<br />
che dovrebbero essere assegnati<br />
ai “lavori di cura”<br />
garantendo così una pensione<br />
dignitosa.<br />
È <strong>il</strong> caso di evidenziare che<br />
l’attuale pesante crisi economica<br />
avrà un effetto negativo<br />
soprattutto sulle<br />
donne perché da sempre,<br />
oltre ad uscire per prime<br />
dal mondo del lavoro, rice-<br />
veranno dei contraccolpi<br />
negativi dalla contrazione<br />
dei servizi sociali, quali as<strong>il</strong>i,<br />
non-prolungamento orario<br />
scolastico, assistenza ad<br />
anziani e disab<strong>il</strong>i.<br />
Quindi, la mancanza di opportuni<br />
sostegni graverà<br />
sulla famiglia che sarà la<br />
prima a pagarne le conseguenze.<br />
Inoltre, chiediamo particolare<br />
attenzione per gli anziani<br />
che rappresentano l’anello<br />
debole della nostra<br />
società, i quali non hanno<br />
tempo di aspettare anni migliori.<br />
Rammentiamo inoltre anche,<br />
la situazione precaria<br />
in cui continueranno a trovarsi<br />
quelle vedove che<br />
non potranno usufruire dei<br />
benefici previsti dalla legge<br />
133/08 che prevede l’abolizione<br />
del divieto di cumulo<br />
tra reddito da lavoro e<br />
pensione. Infatti, dovranno<br />
accontentarsi della loro<br />
pensione di reversib<strong>il</strong>ità<br />
anche avendo dei figli a carico.<br />
Sarà possib<strong>il</strong>e porvi<br />
rimedio?<br />
Facciamo nostre le riflessioni<br />
e le proposte della segreteria<br />
provinciale e come<br />
di consueto faremo la no-<br />
stra parte. In breve, l’attività<br />
svolta dal nostro Coordinamento<br />
in questo ultimo<br />
quadriennio, oltre al sostegno<br />
delle attività della Segreteria<br />
prevede:<br />
● un Convegno unitario<br />
sulla nostra Costituzione in<br />
vista del referendum con la<br />
partecipazione dell’on. Anselmi,<br />
sotto la Loggia dei<br />
Cavalieri a Treviso.<br />
● Una conferenza sul tema:<br />
“La rete dei servizi per le<br />
persone anziane nel territorio”<br />
con la partecipazione<br />
della Dott.ssa Barbara Brescancin<br />
responsab<strong>il</strong>e dei<br />
servizi per gli Anziani dell’Ulss<br />
9<br />
● Collaborazione con Anteas<br />
e Avess su progetti di<br />
volontariato e promozione<br />
alla salute avente per oggetto<br />
“Laboratorio territoriale<br />
per l’invecchiamento<br />
attivo”<br />
● Collaborato con <strong>il</strong> patronato<br />
Inas per regolarizzare<br />
gli immigrati.<br />
● Convegno presso la sala<br />
Marton della Provincia, in<br />
occasione dell’8 marzo, ed<br />
avente per tema la celebrazione<br />
del centenario della<br />
ricorrenza, presente la storica<br />
Marcella F<strong>il</strong>ippa<br />
● continua con regolarità <strong>il</strong><br />
lavoro e l’aggiornamento<br />
periodico del gruppo di<br />
donne che operano al funzionamento<br />
dello sportello<br />
di Segretariato Sociale di<br />
Treviso ormai da diversi<br />
anni(le ringrazio di cuore)<br />
che, con l’aiuto della segreteria<br />
provinciale, ha prodotto<br />
dei contatti periodici con<br />
le Ulss 7, 8, 9 con le quali è<br />
stato sottoscritto un protocollo<br />
d’intesa per affrontare<br />
le criticità che emergono<br />
dal lavoro dello sportello,<br />
nonché l’annoso problema<br />
delle liste d’attesa.<br />
L’impegno del Coordinamento,<br />
che ha visto la sottoscritta<br />
prendere contatto diretto<br />
con le donne delle<br />
Zone, anche al fine di realizzare<br />
in ciascuna Zona<br />
uno sportello di segretariato<br />
sociale, ha raggiunto l’obiettivo<br />
a Castelfranco Veneto<br />
grazie alla disponib<strong>il</strong>ità<br />
di iscritte ed iscritti della<br />
Zona stessa.<br />
Il prossimo futuro vedrà <strong>il</strong><br />
Coordinamento impegnato<br />
a:<br />
● Favorire <strong>il</strong> confronto e<br />
la collaborazione con le attive<br />
sui temi della violenza,<br />
discriminazione, solitudine,<br />
povertà, non autosufficienza.<br />
● Intensificare gli incontri<br />
sull’informazione e preven-<br />
zione della salute coinvolgendo<br />
anche le attive.<br />
● Collaborare con l’Anteas<br />
e con i servizi offerti dalla<br />
<strong>Cisl</strong> (Caaf, Adiconsum,<br />
ecc.)<br />
● Portare a termine l’obiettivo<br />
della creazione degli<br />
sportelli di segretariato sociale<br />
a Conegliano, Vittorio<br />
Veneto, Montebelluna ed<br />
Oderzo.<br />
Per concludere, desidero<br />
sottolineare che tutti, politici<br />
e Sindacati compresi,<br />
dobbiamo imparare a pensare<br />
e lavorare per la “persona”<br />
senza far distinzione<br />
fra giovani e vecchi, uomini<br />
e donne, bianco o nero. Il<br />
cambiamento ci sarà verso<br />
questa direzione se metteremo<br />
in pratica queste importanti<br />
parole: unità - responsab<strong>il</strong>ità,<br />
collaborazione e<br />
um<strong>il</strong>tà.<br />
Infine, ricordiamoci che un<br />
Sindacato forte come la<br />
<strong>Cisl</strong> deve dare un segnale<br />
forte di diritti e doveri.
Trentino/Alto Adige<br />
LA CRISI NON E’ UGUALE PER TUTTI<br />
In Italia, pensioni da fame<br />
di LUIGI CALIARI*<br />
La crisi e le gravi conseguenze soprattutto sulla vita<br />
dei lavoratori. L’angoscia di perdere <strong>il</strong> posto,<br />
di essere collocati in cassa integrazione, di non essere<br />
confermati (i moltissimi precari), la paga sempre<br />
più insufficiente per le esigenze della vita quotidiana.<br />
La crisi come un ciclone (qualcuno potrebbe d<strong>il</strong>ettarsi a<br />
darle un nome) partito dall’America, che si è gonfiato<br />
sempre di più, ha attraversato l’atlantico e ha colpito<br />
via via tutti i paesi fino all’estremo oriente. Interrogativi<br />
sull’origine reale del fenomeno, sulla sua natura: fat-<br />
to contingente o duraturo?<br />
incidente di percorso<br />
del sistema capitalistico o<br />
fenomeno strutturale?<br />
quali cambiamenti produrrà<br />
e come sarà l’economia<br />
dopo la crisi? Sta<br />
di fatto che questa improvvisa<br />
gelata dell’economia<br />
ha catapultato i<br />
lavoratori al centro dell’attenzione<br />
dell’opinione pubblica,<br />
della stampa, delle<br />
istituzioni, della Chiesa.<br />
Prima di questo sconvolgimento<br />
repentino si soleva<br />
denunciare, prevalentemente<br />
nell’ambito della sinistra<br />
politica e sociale, con rammarico<br />
e con rabbia che<br />
nessuna parlava più della<br />
“classe operaia” e del lavoro<br />
salariato, che <strong>il</strong> tema “lavoro”era<br />
stato rimosso e<br />
oscurato dai media e dalla<br />
politica.<br />
Ironia della sorte, la condizione<br />
dei lavoratori è tornata<br />
al centro della scena, ha<br />
riconquistato un protagonismo<br />
sociale. Ma di segno<br />
inverso. Amaro. Non più<br />
per un ruolo propulsore nella<br />
società, per le lotte e le<br />
conquiste, ma quale vittima<br />
protagonista della crisi e<br />
della globalizzazione dell’economia.<br />
I lavoratori come<br />
categoria che deve chiedere<br />
aiuto allo stato e alla provincia.<br />
Ho ritenuto doverosa questa<br />
premessa per introdurre <strong>il</strong><br />
vero tema che intendo porre:<br />
c’è un’altra categoria sociale<br />
che, per le condizioni<br />
di vita in cui versa, meriterebbe<br />
un analogo protagonismo<br />
sociale; che si trova, in<br />
larga parte, in gravi difficoltà<br />
economiche eppure ri-<br />
schia di essere oscurata, anzi<br />
è già oscurata, tranne in<br />
qualche momento in cui riesce<br />
ad alzare la testa e bucare<br />
la scena con qualche manifestazione,<br />
i pensionati.<br />
Dei pensionati non parla<br />
nessuno. Chi è ancora al lavoro<br />
ha altro da pensare e in<br />
ogni caso rimuove <strong>il</strong> pensiero<br />
di come starà una volta<br />
raggiunta l’agognata pensione;<br />
è diffusa l’opinione<br />
che <strong>il</strong> pensionato ha meno<br />
esigenze, può vivere con<br />
meno ecc; peggio, c’è chi<br />
considera l’anziano un peso<br />
(“io pago i contributi anche<br />
per te che sei beatamente in<br />
pensione”).<br />
Sta di fatto che le pensioni<br />
sono diventate sempre più<br />
insufficienti per vivere, che<br />
in Trentino ci sono 35.000<br />
pensionati poveri, che arrancano<br />
a tirare avanti, con<br />
grande dignità e senza poter<br />
apparire sui giornali.<br />
La responsab<strong>il</strong>ità di questa<br />
vergognosa situazione in<br />
cui versano m<strong>il</strong>ioni di pensionati<br />
è da attribuirsi alle<br />
scelte e alle politiche del<br />
Governo, o, meglio, dei Governi.<br />
Infatti, <strong>il</strong> progressivo<br />
impoverimento dei pensio-<br />
Dalle assemblee di Lega una spinta propositiva<br />
Svolta solidarista per<br />
affrontare un momento diffic<strong>il</strong>e<br />
Il percorso congressuale, che a livello provinciale<br />
stiamo per concludere, è stato caratterizzato dagli<br />
ut<strong>il</strong>issimi contatti con gli iscritti scaturiti nel corso<br />
delle numerose assemblee di Lega e di Territorio,<br />
svolte peraltro in una stagione non fac<strong>il</strong>e, talvolta<br />
ostacolate dalle nevicate e dal maltempo. Ma spesso,<br />
proprio dalle difficoltà nascono idee, impegni e nuovi<br />
stimoli per affrontare un futuro che di presenta incerto<br />
e nebuloso. Non ci si può infatti nascondere quanto<br />
l’anno appena trascorso abbia lasciato alle sue spalle<br />
a livello mondiale. Una<br />
serie di disastri finanziari,<br />
economici e sociali,<br />
che lo allinenano tra gli<br />
anni peggiori della storia<br />
contemporanea. È tristemente<br />
fallita l’idea del liberismo<br />
e del mercato<br />
senza regole e senza mediazioni.<br />
Si è svanito <strong>il</strong><br />
miraggio di uno sv<strong>il</strong>uppo<br />
economico e sociale del<br />
globalismo, che avrebbe<br />
portato più sv<strong>il</strong>uppo e più<br />
ricchezza per tutti.<br />
Salvo rare eccezioni, tutti<br />
erano come incantati da<br />
queste economie globalizzate,<br />
ci siamo invece trovati<br />
di fronte a tante smentite;<br />
la finanza era drogata,<br />
come pure l’economia reale,<br />
<strong>il</strong> mercato e persino la<br />
politica.<br />
Pochi i colpevoli e molte<br />
le vittime di questo disastro,<br />
tra quest’ultime pensionati,<br />
pensionate, anziani,<br />
non autosufficienti,<br />
giovani disoccupati e precari;<br />
ma ora cominciano a<br />
pagare gli effetti anche<br />
molti lavoratori.<br />
La politica anticrisi messa<br />
in atto dal governo non è<br />
sufficiente, occorre uno<br />
sforzo in più. Ciò che è<br />
stato messo in atto può valere<br />
per l’ordinaria amministrazione,<br />
non certo per<br />
la straordinarietà del momento<br />
che stiamo attraversando,<br />
che vede maggiormentepenalizzati<br />
i<br />
pensionati<br />
e gli anziani<br />
ai quali<br />
non è stato<br />
riservato<br />
a l c u n<br />
provvedimentoimportante.<br />
Per quanto<br />
ci riguarda,<br />
<strong>il</strong> mom<br />
e n t o<br />
congressualeconsentirà<br />
di<br />
confrontare<br />
ciò che<br />
abbiamo<br />
realizzato<br />
in questi<br />
quattro an-<br />
ni e quello che dovremo<br />
fare per migliorare le condizioni<br />
di vita dei nostri<br />
pensionati, che equivale al<br />
minimo che un Paese democratico<br />
possa concedere<br />
se non vuole assistere alla<br />
distruzione dello stato sociale<br />
ed allo scadimento<br />
delle qualità di vita dei<br />
propri cittadini.<br />
Dai risultati del 16° Congresso,<br />
ci attendiamo<br />
quindi, quella spinta positiva<br />
per costringere chi ci<br />
governa ad affrontare con<br />
decisioni serie la delicata<br />
situazione in cui ci troviamo.<br />
(b.m.)<br />
nati è iniziato nel lontano<br />
1993, quando è stato deciso<br />
lo sganciamento delle pensioni<br />
dall’andamento delle<br />
retribuzioni. Da allora,<br />
mentre i lavoratori, attraverso<br />
i contratti nazionali e<br />
aziendali, riuscivano a difendersi<br />
almeno parzialmente<br />
dall’inflazione, i pensionati<br />
sono stati cinicamente<br />
privati di un sistema<br />
che adeguasse l’importo<br />
della pensione al costo della<br />
vita.<br />
L’introduzione dell’euro ha<br />
fatto <strong>il</strong> resto. È assodato che<br />
oggi le pensioni hanno perso<br />
un 30% del loro valore.<br />
La trattativa col Governo<br />
sull’adeguamento delle pensioni<br />
è aperta da molto tempo,<br />
ma fino a questo momento<br />
<strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio del confronto<br />
è fallimentare per i<br />
pensionati.<br />
Ma, dando a Cesare quel<br />
che è di Cesare e alla Provincia<br />
quello che le compete<br />
e può fare, <strong>il</strong> sindacato<br />
dei pensionati del Trentino,<br />
intendendo Cg<strong>il</strong>, <strong>Cisl</strong>, U<strong>il</strong>,<br />
la settimana scorsa ha chiesto<br />
formalmente un incontro<br />
con l’assessore competente,<br />
Ugo Rossi, per dare <strong>il</strong><br />
via ad un confronto-trattativa<br />
sui problemi più vissuti<br />
dagli anziani in Trentino.<br />
Si va dalla richiesta di agevolazioni<br />
nel campo delle<br />
tasse e tariffe al miglioramento<br />
delle prestazioni nel<br />
settore salute-assistenza,<br />
dall’attuazione effettiva del<br />
fondo per le persone non<br />
autosufficienti al funzionamento<br />
delle RSA. Insomma,<br />
si chiede che la Provincia<br />
persegua delle politiche<br />
che possano dare sostanza<br />
allo slogan:” anche per gli<br />
anziani una vita dignitosa”.<br />
Il Sindacato pensionati della<br />
<strong>Cisl</strong> avrà modo di approfondire<br />
queste tematiche nel<br />
suo Congresso, previsto per<br />
<strong>il</strong> 27 marzo c.a. Ma già in<br />
queste settimane è in atto<br />
una cap<strong>il</strong>lare “operazione<br />
ascolto” degli iscritti attraverso<br />
circa centoventi assemblee<br />
nelle città e nei<br />
paesi del Trentino. Uno<br />
sforzo straordinario, ma doveroso<br />
e ut<strong>il</strong>e per sentire<br />
dalla viva voce dei pensionati<br />
trentini come vivono e<br />
cosa si aspettano dal sinda-<br />
Im Rahmen der verschiedenen Orts- und Bezirksversammlungen,<br />
die laut dem bald auslaufenden<br />
Kongressprogramm im ganzen Land stattgefunden<br />
haben, ist es zu zahlreichen und vor allem sehr nützlichen<br />
Kontakten mit unseren Mitgliedern gekommen,<br />
und dies trotz der wetter- und vor allem schneebedingten<br />
Erschwernisse. Aber wie so oft entstehen gerade<br />
unter schwersten Bedingungen neue Ideen, Vorschläge<br />
und Anregungen, wie die anstehende unsichere<br />
Zukunft bewältigt werden kann.<br />
Es lässt sich nicht leugnen:<br />
das soeben verstrichene<br />
Jahr hat auf Weltebene<br />
so manche Spur<br />
hinterlassen. Wirtschaftliche,<br />
finanzielle und soziale<br />
Krisen machen das<br />
vergangene Jahr zu einem<br />
der schlimmsten der<br />
Gegenwartsgeschichte.<br />
IV<br />
cato e dalle amministrazioni.Le<br />
osservazioni o gli sfoghi<br />
più ricorrenti toccano i<br />
provvedimenti del Governo,<br />
definiti vergognosi e caritatevoli<br />
(social card); le retribuzioni<br />
e i priv<strong>il</strong>egi dei “politici,<br />
anche trentini; le tasse<br />
e gabelle; le liste di attesa e<br />
le incongruenze nel sistema<br />
sanitario; <strong>il</strong> rapporto diffic<strong>il</strong>e<br />
con gli immigrati extracomunitari;<br />
le difficoltà per<br />
<strong>il</strong> lavoro dei figli o nipoti, i<br />
quali di frequente hanno ancora<br />
bisogno dell’aiuto dei<br />
genitori e dei nonni.<br />
Insomma, credo che, da<br />
quanto esposto in termini<br />
oggettivi, i pensionati non<br />
possano essere tacciati di<br />
vittimismo se alzano la voce<br />
dicendo: ci siamo anche<br />
noi! Nei “pacchetti anticrisi”<br />
del Governo e della Provincia<br />
ci devono essere<br />
provvedimenti anche per<br />
noi. Noi lavoriamo per dare<br />
loro voce e soprattutto per<br />
far valere le loro ragioni.<br />
Segreteria Regionale<br />
<strong>Fnp</strong> del Trentino<br />
Neue Vorschläge von den Ortskongressen<br />
Solidarische Wende um<br />
Diese Krisenzeit zu Überwinden<br />
Die Vorstellung des Liberalismus<br />
und ungeregelten<br />
Marktes hat erbärmlich<br />
versagt. Die Idee einer globalen<br />
wirtschaftlichen und<br />
sozialen Entwicklung, die<br />
allgemeinen Reichtum und<br />
Fortschritt bringen sollte,<br />
hat sich als leeres Versprechen<br />
entpuppt.<br />
Mit wenigen Ausnahmen<br />
waren alle<br />
von den globalisiertenWirtschaftssystemen<br />
bezaubert,<br />
aber nun stehen wir<br />
vor der nackten<br />
Wahrheit; die Finanzwelt<br />
war aufgeputscht,<br />
genauso<br />
wie die Wirtschaft,<br />
der Markt und sogar<br />
die Politik.<br />
Wenige Schuldige<br />
und viele unschuldige<br />
Opfer, darunter<br />
vor allem Rentnerinnen<br />
und Rentner,<br />
Senioren, pflegebedürftigeMenschen,<br />
junge Arbeitslose<br />
und prekär<br />
Beschäftigte; aber<br />
jetzt leiden auch viele Arbeiter.<br />
Die Maßnahmen, die von<br />
der Regierung zur Krisenbekämpfung<br />
ergriffen wurden,<br />
reichen bei weitem nicht<br />
aus; es braucht noch<br />
größeren Einsatz. Die bisher<br />
umgesetzten Aktionen<br />
gehören zu einer ordentlichen<br />
Verwaltung, sind aber<br />
für die jetzige außerordentliche<br />
Lage sicher nicht genug,<br />
unter der vor allem<br />
Rentner, Rentnerinnen und<br />
Senioren noch leiden, da<br />
für sie auch keinerlei wichtige<br />
Maßnahmen vorgesehen<br />
sind.<br />
Was uns betrifft, wird uns<br />
der Kongress die Möglichkeit<br />
geben, unsere Erfolge<br />
der letzten vier Jahre zu<br />
untersuchen und festzulegen,<br />
was wir noch tun können,<br />
um die Lebensverhältnisse<br />
unserer Pensionisten<br />
zu verbessern. Das ist das<br />
Mindeste, was ein demokratischer<br />
Staat tun sollte,<br />
wenn er nicht dem Niedergang<br />
des Sozialstaates und<br />
der Minderung der Lebensqualität<br />
seiner Bürger und<br />
Bürgerinnen beiwohnen<br />
w<strong>il</strong>l.<br />
Vom 16. Kongress erwarten<br />
wir uns also positive<br />
Anregungen, um unseren<br />
Politikern dabei helfen zu<br />
können, mit ernsthaften<br />
Beschlüssen die jetzige<br />
heikle Lage anzugehen.<br />
(b.m.)