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Metaboliti secondari It I terpenoidi idi ((o isoprenoidi) i idi)

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<strong>Metaboliti</strong> <strong>secondari</strong><br />

<strong>It</strong> I <strong>terpeno<strong>idi</strong></strong> <strong>idi</strong><br />

( (o isopreno<strong>idi</strong>)<br />

i <strong>idi</strong>)<br />

Bibliografia: Buchanan et al cap 24<br />

Bibliografia: Buchanan et al., cap. 24<br />

aa.vv. Plant Secondary Metabolites cap. 3


E’ E la più ampia classe di metaboliti<br />

<strong>secondari</strong> delle piante, include aromi e<br />

profumi, antibiotici, ormoni, sostanze<br />

lip<strong>idi</strong>che di membrana membrana, deterrenti<br />

alimentari, agenti antitumorali, attrattori<br />

degli insetti, trasportatori di elettroni,<br />

componenti ti ddella ll clorofilla, l fill etc…<br />

t


I <strong>terpeno<strong>idi</strong></strong> (o isopreno<strong>idi</strong>)<br />

Sono formati dalla polimerizzazione di unità a 5 atomi di carbonio. Il<br />

nome ha una origine storica: i primi membri di questo gruppo sono<br />

stati isolati dalla trementina (sostanza ( di difesa delle conifere) )<br />

Si chiamano anche isopreno<strong>idi</strong> perché la loro degradazione libera<br />

il gas isoprene. Ma questo non è il precursore degli isopreno<strong>idi</strong><br />

Unità ripetitiva formale<br />

Prodotto di degradazione<br />

termica


I <strong>terpeno<strong>idi</strong></strong><br />

Sono distinti in diverse classi a seconda del numero di<br />

unità isopreniche che contengono.<br />

L’unità di numerazione è basata sul primo terpenoide isolato nel 1850 il<br />

quale era un C10.<br />

Nome no unità 5 x C Esempio di molecola<br />

EM<strong>It</strong>erpeni p 1 Isoprene p<br />

MONOterpeni 2 Aromi volatili, profumi<br />

SESQU<strong>It</strong>erpeni 3 Fitoalessine<br />

Diterpeni 4 Fitolo Fitolo, giberelline giberelline, fitoalessine<br />

molecole con azione farmacologica<br />

TR<strong>It</strong>erpeni 6 Brassinostero<strong>idi</strong>, steroli di membrana<br />

TETRAterpeni 8 Caroteno<strong>idi</strong><br />

POL<strong>It</strong>erpeni >8 Plastochinone, ubichinone


Isoprene<br />

L’enzima isoprene sintasi<br />

è presente nei cloroplasti<br />

di numerose piante C3,<br />

ma non si sa di preciso<br />

quale sia la sua funzione.<br />

L’emissione annuale di<br />

isoprene è stimata intorno<br />

alle 5 X 108 tonnellate /<br />

anno e favorisce la<br />

produzione di ozono nella<br />

troposfera. Questo è un<br />

agente inquinante perché<br />

ha un’azione ossidante.<br />

(l’ozono (l ozono stratosferico,<br />

stratosferico<br />

invece, ha una azione<br />

benefica per la biosfera)


Qual è il ruolo fisiologico delle emissioni di isoprene nelle piante superiori?<br />

Isoprene: prodotto in grandi quantità dai cloroplasti di molte specie di piante<br />

ad alto fusto, e la più alta emissione è stata osservata nei generi Populus e<br />

Quercus<br />

Le ericerche cec eddi 25 5aanni fa addimostrarono os ao ocche ele eeemissioni sso ddi isoprene sopee rispondono alla intensità dell’irraggiamento in maniera simile a quanto fa<br />

l’assimilazione di CO2 = interazione tra via di biosintesi dell’isoprene dell isoprene e processo fotosintetico<br />

Le emissioni di isoprene possono raggiungere il 5-10% del C assimilato<br />

Behne K. et al. Transgenic, non-isoprene emitting poplars don’t like it hot. Plant J. 2007


Il ruolo funzionale dell’isoprene è stato oggetto di considerevole dibattito<br />

scientifico.<br />

L’opinione più accreditata è che l’isoprene abbia un ruolo nel proteggere<br />

i processi fisiologici della foglia contro stress termico e/o ossidativo.<br />

Il gene ddel l pioppo i che h codifica difi per l’i l’isoprene sintasi i t i (ISPS) è stato t t<br />

recentemente clonato e utilizzato poi per identificare le funzioni<br />

biologiche ed eco-fisiologiche associate all’emissione di isoprene,<br />

tramite un approccio di genetica<br />

molecolare:<br />

gli autori hanno prodotto<br />

piante di pioppo nelle quali<br />

l’espressione del gene ISPS<br />

è stata silenziata<br />

per RNA interference (RNAi)


Le piante sono state sottoposte ad<br />

un regime di cicli di riscaldamento<br />

(40°)-raffreddamento (30°) in<br />

presenza di alta luce<br />

La linea R22 non rilascia isoprene<br />

ddurante t l’i l’induzione d i di stress t<br />

termico<br />

Le piante che non producono<br />

isoprene mostrano una ridotta<br />

efficienza di assimilazione della<br />

CO2 durante lo stress termico


WT<br />

R22<br />

I pioppi transgenici, non capaci di rilasciare<br />

isoprene, hanno mostrato una ridotta efficienza<br />

di assimilazione di CO2 e un rallentamento della<br />

velocità di trasporto elettronico fotosintetico<br />

sia in condizioni controllate (camera ( di crescita) )<br />

sia in seguito a stress termici indotti su piante<br />

cresciute in pieno campo.<br />

Punto 1: foglia adattata per 30’ a 1000 μE, 30°<br />

Punti 2,4,6: stress termico (foglia scaldata rapid.<br />

fino a 38 38-40°, 40° 1000 μE)<br />

Punti 3,5,7: foglia dopo 15-20 minuti di lento<br />

recupero a 30°, 1000 μE)<br />

C iso: leaf internal isoprene concentration


Conclusione: la soppressione delle emissioni di isoprene<br />

influenza negativamente la termotolleranza del processo<br />

fotosintetico.<br />

IIpotesi: t i in i assenza di isoprene, i le l membrane b sono meno stabili t bili<br />

ad alta temperatura, questo si ripercuote sull’ efficienza di<br />

trasporto p<br />

elettronico.


Ormoni vegetali<br />

Esempi di<br />

ormoni vegetali<br />

che h sono<br />

sintetizzati dalla<br />

via dei terpeni


Sono molecole segnale<br />

Ormoni vegetali<br />

Influenzano lo sviluppo delle piante<br />

La loro attività è spesso influenzata dalle condizioni<br />

ambientali<br />

Non sono metaboliti “<strong>secondari</strong>”, sono<br />

indispensabili per lo sviluppo<br />

Questo mostra come la distinzione tra prodotti<br />

Questo mostra come la distinzione tra prodotti<br />

<strong>secondari</strong> e primari sia molto sottile


Giberelline (Di-terpeni)<br />

Sono ormoni vegetali, implicati in<br />

molte risposte nelle piante<br />

EEs.1 1 Sti Stimolano l<br />

l’allungamento<br />

dello stelo<br />

Piante trattate con<br />

giberelline<br />

Piante controllo


Ex. 2 Stimolano la fioritura<br />

Piante trattate con<br />

giberelline<br />

Piante controllo<br />

Giberelline (Di-terpeni)


Ha 15 atomi di carbonio, ma è<br />

sintetizzato a partire dai<br />

caroteno<strong>idi</strong> (C40, tetraterpeni)<br />

Acido abscissico


Stimola diverse risposte:<br />

Acido abscissico<br />

- sviluppo e maturazione dei semi<br />

- tolleranza alla disidratazione<br />

- stimola la chiusura degli stomi<br />

Foglia controllo<br />

Foglia trattata con ABA


Sono tri-terpeni (C30)<br />

Sono stero<strong>idi</strong><br />

Brassinostero<strong>idi</strong>


Brassinostero<strong>idi</strong><br />

Sono importanti per lo sviluppo morfologico<br />

Ex. Allungamento delle cellule vegetali<br />

Piante che<br />

non<br />

sintetizzano<br />

BR ( (nane) )<br />

Pianta WT


Altri terpeni hanno una funzione primaria, importante per la<br />

vita della pianta:<br />

- steroli (derivati triterpenici) sono componenti essenziali che<br />

regolano la flu<strong>idi</strong>tà delle membrane<br />

- sono pigmenti della fotosintesi (caroteno<strong>idi</strong> e fitolo delle<br />

clorofille)<br />

- politerpeni a lunga catena,<br />

i dolicoli dolicoli, fungono da<br />

carriers di zuccheri<br />

nella sintesi<br />

della parete cellulare<br />

e delle glicoproteine<br />

-…<br />

Comunque la maggior parte dei terpeni vegetali è<br />

Comunque, la maggior parte dei terpeni vegetali è<br />

rappresentata da metaboliti <strong>secondari</strong> coinvolti nella difesa


Biosintesi <strong>terpeno<strong>idi</strong></strong><br />

Possono essere sintetizzati in grandi quantità da<br />

strutture specializzate<br />

p<br />

Foglia di timo: pelo delle ghiandole. Qui sono sintetizzati i mono- e<br />

sesquiterpeni responsabili dell’aroma dell aroma


Foglia di Limone: cavità di<br />

secrezione<br />

Condotto resinifero del pino


Biosintesi <strong>terpeno<strong>idi</strong></strong><br />

È composta da 4 parti:<br />

11. sintesi dell’IPP dell IPP<br />

2. addizione delle unità di IPP<br />

3. elaborazione dello scheletro<br />

4. modificazioni <strong>secondari</strong>e


Le prime 3 reazioni<br />

(sintesi dell’IPP dell IPP, addizione delle<br />

unità di IPP, elaborazione dello<br />

scheletro)<br />

generano i precursori delle<br />

principali famiglie di terpeni.<br />

Le modificazioni <strong>secondari</strong>e<br />

dello scheletro carbonioso<br />

(ciclizzazioni, ossidazioni e<br />

riarrangiamenti g molecolari) )<br />

generano la moltitudine di<br />

strutture di isopreno<strong>idi</strong>


Biosintesi <strong>terpeno<strong>idi</strong></strong><br />

Mostra una segregazione spaziale<br />

entro la cellula, con i diversi<br />

compartimenti p che ppossiedono<br />

un<br />

proprio set di enzimi biosintetici,<br />

quindi capaci di produrre un proprio<br />

pool di intermedi metabolici<br />

La sintesi avviene nel<br />

cytosol/ER:<br />

sesqui- (C15), tri- (C30) , poly<br />

(C (Cn) )tterpenii o nei plast<strong>idi</strong>:<br />

Isoprene mono (C ) di<br />

Isoprene, mono- (C 10), di-<br />

(C 20), tetra- (C 40) terpeni.


Le prime informazioni sulla via di biosintesi<br />

dei <strong>terpeno<strong>idi</strong></strong> sono derivate dalla<br />

definizione della biosintesi del colesterolo.<br />

Esperimenti con traccianti radioattivi hanno<br />

dimostrato che l’IPP lIPP veniva incorporato<br />

direttamente nella struttura del colesterolo<br />

(Bloch 1965)<br />

N.B. l’uso di statine, che inibiscono il<br />

passaggio enzimatico HMG-CoA –<br />

Mevalonato (HMG-CoA reductase), è<br />

usato correntemente nelle terapie di<br />

riduzione del colesterolo.<br />

Queste prime ricerche sul colesterolo<br />

hhanno permesso di ddefinire fi i lle ddue vie i di<br />

biosintesi del precursore IPP nelle piante,<br />

una nel cytosol e l’altra nel plast<strong>idi</strong>o


Subunità A<br />

Sintesi IPP: regolazione HMG-CoA reductase<br />

Composto da diverse subunità, ci sono più geni per<br />

ciascuna<br />

Subunità B<br />

Subunità C<br />

Geni espressi nelle condizioni:<br />

1<br />

2<br />

2 3 4<br />

1 5<br />

6<br />

Le possibilità di espressione della proteina sono molto diverse<br />

p p p<br />

e sono fortemente influenzate dagli stimoli esterni<br />

3


Molte evidenze sperimentali hanno suggerito che questa non fosse<br />

l’unica via:<br />

- E.coli trattati con acetato radioattivo, non lo incorporavano in βcarotene<br />

e ubichinone<br />

- la sovraregolazione del pathway del mevalonato non influenzava i<br />

livelli di β-carotene e ubichinone<br />

= esiste una via plast<strong>idi</strong>ale<br />

diversa da quella citosolica


Terpeno<strong>idi</strong><br />

c’è una via diversa di sintesi nei plast<strong>idi</strong><br />

Questa via ha probabilmente una origine batterica, la sua organizzazione<br />

è stata chiarita grazie alla marcatura con 13 C e NMR


1-DXP, deossixilulosio-5P<br />

MEP, metileritritol-4P<br />

HMBPP HMBPP, idrossimetilbutenil idrossimetilbutenil-PP PP<br />

IPP, isopentenil-PP<br />

DMAPP, dimetilallil-PP<br />

Il patway 1-DXP è assente negli<br />

animali, funghi e lieviti, mentre nelle<br />

piante i pathways 1-DXP 1 DXP e<br />

mevalonato coesistono in<br />

compartimenti diversi<br />

Interesse farmaceutico: lo sviluppo di<br />

inibitori della via 1-DXP è una strada<br />

seguita per combattere il parassita<br />

malarico Plasmodium falciparum,<br />

agente eziologico della malaria


C 5<br />

C 10<br />

C 15<br />

C 20<br />

C C30 C 40<br />

Condensazione delle unità isopreniche<br />

Da queste molecole<br />

vengono prodotti<br />

tutti i diversi tipi di<br />

t<strong>terpeno<strong>idi</strong></strong> <strong>idi</strong><br />

Enzimi specifici<br />

sintetizzano squalene q<br />

e fitoene


C 5<br />

C 10<br />

C 15<br />

Prenil-transfereasi<br />

Prenil transfereasi<br />

Gli enzimi prenil-transferasi e<br />

terpene sintasi (terpene ciclasi)<br />

sono responsabili della<br />

diversificazione dei <strong>terpeno<strong>idi</strong></strong> con<br />

due reazioni catalizzate su dei<br />

substrati diversi: la prima p di<br />

addizione ripetitiva di unità C5, l’altra di ciclizzazione.<br />

Le due reazioni sono basate sulla<br />

formazione di carbocationi (grazie<br />

a degli ioni metallici) seguita da<br />

collasso


Prenil-transferasi: catalizzano la formazione di prenil-PP a lunga<br />

catena, per addizione sequenziale di un catione allilico - generato da<br />

DMAPP, GPP o FPP - ad una o più molecole di IPP.<br />

Eliminare il gruppo PP – un eccellente<br />

gruppo uscente - da DMAPP, genera<br />

un catione allilico che poi compie un<br />

attacco elettrofilo al doppio legame<br />

CC=C C di IPP IPP, ricco i iin elettroni. l tt i<br />

I due pezzi si uniscono in<br />

conformazione testa-coda. Nelle<br />

piante piante, si producono quasi sempre<br />

nuovi doppi legame in configurazione<br />

trans


Meccanismo di allungamento della catena ( = come fa la pianta a<br />

capire p qquando fermare l’allungamento g della catena?) )<br />

Sito catalitico contiene due aspartati, che coordinano il Mg2+ catalitico.<br />

In FPP o GGPP sintasi sintasi, un ingombrante residuo (Leu (Leu, Tyr Tyr, Phe)<br />

protrude nel sito catalitico, che ferma la crescita della catena quando<br />

ha raggiunto gg la dimensione voluta.<br />

Ingegneria metabolica: site-directed mutagenesis, preniltransferasi<br />

ingegnerizzate che producono isopreno<strong>idi</strong> lunghi o corti.


Terpene sintasi / ciclasi<br />

- non legano IPP<br />

La sequenza di reazioni:<br />

- perdita del gruppo PP, formazione di un carbocatione<br />

poliprenilico<br />

- attacco nucleofilo ad uno dei doppi legami interni della<br />

catena catena, formazione di una struttura ciclica<br />

- il sito catalitico di questi enzimi ha una topografia che<br />

permette p il corretto orientamento della catena, , e residui<br />

aromatici (Tyr) stabilizzano il carbocatione<br />

Vediamo alcuni esempi su come agiscono questi enzimi…


Ex. di produzione di un terpenoide:<br />

Limonene<br />

LLa li limonene sintasi i t i èil è il prototipo t ti ddelle ll<br />

diverse terpene sintasi responsabili di<br />

ciclizzazioni. Queste reazioni<br />

implicano la formazione di un<br />

carbocatione indotta da uno ione<br />

metallico divalente e da un anione<br />

delocalizzato, che collassano con la<br />

formazione di una intermedio allilico<br />

terziario terziario (linalyl-pirofosfato) (linalyl pirofosfato) Questa<br />

isomerizzazione permette la rotazione<br />

sul legame C2-C3 e la formazione di<br />

una struttura sterica compatibile compatibile con la<br />

ciclizzazione, attraverso un intermedio<br />

carbocationico


Sintesi di monoterpeni (plast<strong>idi</strong>o)<br />

- oli volatili, dotati di gusto e aroma caratteristici<br />

- queste proprietà li rendono interessanti dal punto di vista<br />

industriale/commerciale<br />

- vengono sintetizzati e stoccati in strutture particolari<br />

(condotti ( resiniferi, , lattici, , tricomi ghiandolari)<br />

g )<br />

- preniltransferasi: GPP sintasi<br />

…alcuni alcuni esempi esempi…<br />

componenti di oli essenziali


Agenti antibatterici<br />

insetticida


La sintesi di trementina (miscela di monoterpeni) è<br />

utilizzata tili t nella ll guerra chimica hi i tra t alberi lb i e insetti i tti<br />

Macchie bianche: buco di<br />

entrata di un coleottero.<br />

Reazione:<br />

1) produzione d i di resina i<br />

dalla corteccia che<br />

chiude il buco di entrata<br />

2) sintesi di trementina ( (<br />

pinene + pinene) che<br />

uccide i coleotteri<br />

3) evaporazione della<br />

trementina e<br />

sol<strong>idi</strong>ficazione del tappo.


Tranquillante, si trova<br />

nella Valeriana<br />

officinalis<br />

Ormone, attrae i<br />

maschi degli af<strong>idi</strong><br />

Anti-malarico


Ingrediente bioattivo (allucinogeno) dell’assenzio<br />

estratto da Artemisia absinthum absinthum, agisce come<br />

modulatore del recettore del GABA<br />

Insettic<strong>idi</strong> usati<br />

comunemente nella<br />

pratica agricola, si<br />

estraggono da diversi<br />

membri della famiglia<br />

delle Compositae


Sintesi di diterpeni<br />

( (plast<strong>idi</strong>o) )<br />

derivano dalla ciclizzazione<br />

del geranylgeranylPP<br />

…alcuni esempi…


Il taxolo è un importante diterpene, un potente farmaco ad azione antitumorale,<br />

estratto dal tronco di Taxus brevifolia<br />

Gincol<strong>idi</strong>: diterpeni estratti dalla “pianta<br />

fossile” fossile Gingko biloba, usato nel trattamento<br />

di malattie cardio- e cerebro-vascolari<br />

(agisce stimolando la circolazione cerebrale)


Orizalessine: fitoalessine del riso,<br />

diterpeni ad azione antifungina<br />

diterpeni p<br />

nel caffè


Caroteno<strong>idi</strong><br />

(tetraterpeni, ( p , plast<strong>idi</strong>o) p )<br />

- hanno un ruolo determinante nella<br />

nostra dieta perché metabolizzati a<br />

vitamina A (retinolo)<br />

- il retinolo è il gruppo prostetico<br />

associato i t al l pigmento i t rodopsina, d i hha<br />

quindi un ruolo basilare nel processo<br />

della visione<br />

- enzimi di biosintesi dei caroteno<strong>idi</strong>:<br />

hanno codifica nucleare, ma sono<br />

trasferiti al cloroplasto o al<br />

cromoplasto, dove si concentra la<br />

sintesi dei caroteno<strong>idi</strong>


CCaroteni: t i caroteno<strong>idi</strong> t <strong>idi</strong> con CC, H<br />

Xantofille: caroteno<strong>idi</strong> con C, H, O<br />

Il ciclo delle xantofille è coinvolto<br />

nella protezione dall’eccesso di<br />

luce.<br />

Nei cloroplasti al buio<br />

c’è violaxantina. Esposti a luce in<br />

eccesso, formano zeaxantina.<br />

Quando si abbassa la luce, Zea è<br />

ri-convertita in Viola


Caroteno<strong>idi</strong><br />

Hanno anche delle altre funzioni<br />

importanti:<br />

Ruolo strutturale nelle<br />

proteine t i antenna t<br />

Ruolo nella<br />

fotoprotezione: difesa<br />

dalla fotoinibizione<br />

fotoinibi ione


In condizioni di stress la luce assorbita in eccesso deve<br />

essere dissipata p in calore per p evitare la produzione p di specie p<br />

reattive dell’ossigeno che sono dannose per il cloroplasto<br />

E S1<br />

E<br />

S0<br />

S2 Car* 1<br />

1 Chl*<br />

Fluorescence Heat<br />

4<br />

1 Chl*<br />

2<br />

Car<br />

RC<br />

T 3Chl* RC<br />

3<br />

3O22 X<br />

1 1O* O*2<br />

Electron transport chain<br />

proteins<br />

pigments<br />

lipids


Sintesi dei sesquiterpeni (cytosol)<br />

- derivano dalla ciclizzazione del farnesylPP<br />

- sono prodotti soprattutto da funghi e organismi<br />

marini, i i ma un gran numero è sintetizzato i t ti t anche h dda<br />

piante a fiore<br />

- sono sintetizzate dalla<br />

sesquiterpene sintasi, secondo<br />

un meccanismo a intermedio<br />

carbocationico


I meccanismi delle reazioni di sintesi dei sesquiterpeni sono simili ma più semplici<br />

visto che la maggiore flessibilità delle strutture C15 permette una reazione di<br />

condensazione senza bisogno di tappe di isomerizzazione (come ad esempio nella<br />

limonene sintasi) e anche molte più possibilità di ciclizzazione/folding<br />

Farnesil-PP<br />

Struttura dell’epi-Aristolochene synthase con<br />

un anologo del substrato (FHP) in giallo.


Componenti della camomilla ad<br />

azione antinfiammatoria<br />

profumo


Sintesi dei triterpeni (cytosol)<br />

- derivano dalla condensazione testa-coda<br />

di due molecole di FPP per formare lo squalene<br />

- la modalità di ciclizzazione origina<br />

i diversi sottogruppi di triterpeni<br />

Steroli: hanno un ruolo chiave nella crescita<br />

e proliferazione cellulare, nel controllo della<br />

permeabilità di membrana, membrana nella<br />

regolazione del trasporto ionico,come<br />

precursori dei brassinostero<strong>idi</strong>


La famiglia più studiata: gli steroli, che hanno un ruolo chiave nel controllare<br />

la flu<strong>idi</strong>tà delle membrane, e la loro struttura molecolare è strettamente<br />

correlata l t con la l ffunzione i fi fisiologica. i l i<br />

es. la catena alifatica flessibile di sitosterolo<br />

e campesterolo permettono uno stacking<br />

compatto, e rendono più rigida<br />

la membrana;<br />

il doppio pp legame g trans nella catena alifatica<br />

del stigmasterolo interferisce con l’ordine<br />

nelle membrane e ne aumenta la flu<strong>idi</strong>tà.


… alcuni esempi…<br />

Componente<br />

bioattivo del<br />

ginseng<br />

Limonoide, repellente per gli insetti, usato<br />

per la conservazione le riserve di cereali e<br />

anche nella medicina tradizionale indiana<br />

Digitoxina, isolata dalla Digitalis purpurea,<br />

potante attività stimolatoria del tessuto<br />

cardiaco, utilizzata nelle emergenze da<br />

attacco cardiaco. E’ un inibitore della pompa<br />

Na + K + -ATPasica del muscolo cardiaco.<br />

Prodotto di scarto nella produzione<br />

di succhi di grumi, si è visto avere<br />

potente azione antitumorale


Questi passaggi enzimatici catalizzano la sintesi della grande<br />

varietà di <strong>terpeno<strong>idi</strong></strong> di difesa che ritroviamo nel regno vegetale


Alcune modificazioni <strong>secondari</strong>e dei composti ciclici di origine producono<br />

migliaia di composti la cui funzione è spesso diretta contro delle tappe del<br />

metabolismo animale ed è definita dalla selezione naturale


i Meroterpeni<br />

Sono prodotti le cui molecole hanno una derivazione mista: in parte da<br />

<strong>terpeno<strong>idi</strong></strong>, in parte da altre vie metaboliche, per esempio le citokinine.<br />

La Kinetina non si trova i natura, ma è prodotta in laboratorio quando il DNA viene autoclavato.<br />

La Zeatina è stata trovata in semi di mais immaturi. La N 6 benziladenina è un composto<br />

sintetico con attività citochininica.<br />

Le citokinine promuovono la divisione cellulare ( ma l’auxina è anche necessaria per questa<br />

funzione)<br />

- promuovono p il differenziamento ( (>ctk/aux= fusto, , aux=radici, , ctk=aux= non differenziamento). )<br />

- promuovono l’apertura degli stomi.<br />

- sopprimono la dominanza apicale<br />

- ritardano la senescenza delle foglie.


Il tumore del colletto in<br />

una pianta di pomodoro<br />

Infettato da<br />

Agrobacteriun<br />

tunefaciens.<br />

La differenziazione in<br />

forma di galla dipende<br />

Calli in coltura sviluppano solo radici se<br />

vengono trattate con auxina (IBA), solo<br />

foglie se la citokinina è > dell’auxina<br />

Se sono uguali non c’è differenziamento.<br />

ddal l plasmide l id Ti diA di A. tt. L i t d ll bi i t i d ll<br />

che contiene i geni<br />

-ipt, iaaH, iaaM che<br />

inducono la<br />

sovraproduzione<br />

di CTK e AUX. Ipt<br />

codifica per una<br />

isopentenil transferasi<br />

La prima tappa della biosintesi delle<br />

citochinine è catalizzata da una<br />

Isopentenil transferasi


Sintesi dei politerpeni (cytosol)<br />

Hevea brasiliensis


La gomma<br />

(le gomme sono poli-isopreno<strong>idi</strong>)<br />

Notizie storiche<br />

Le proprietà e le applicazioni della gomma, note già in epoca precolombiana alle popolazioni indigene<br />

del Sudamerica, e descritte da Colombo e da altri esploratori europei, rimasero pressoché ignorate per<br />

molto tempo.<br />

Nel 1736 il geografo e matematico francese Charles Charles-Marie Marie de La Condamine tornò da una spedizione<br />

geografica in Amazzonia con numerosi rotoli di gomma grezza e con la descrizione dei prodotti<br />

fabbricabili con essa. Ciò riaccese l'interesse scientifico per questa sostanza e per le sue proprietà. Nel<br />

1791 il fabbricante britannico Samuel Peal brevettò un metodo per impermeabilizzare gli abiti, trattandoli<br />

con una soluzione di gomma in acqua ragia.<br />

L'instabilità delle proprietà della gomma, in particolare la forte dipendenza delle caratteristiche<br />

meccaniche ed elastiche dalla temperatura e in generale dalle condizioni esterne, rappresentava<br />

comunque q il pprincipale p svantaggio gg di qquesta<br />

sostanza.<br />

I manufatti in caucciù diventavano rig<strong>idi</strong> e fragili in inverno e appiccicosi e maleodoranti in estate. Nel<br />

1834 il chimico tedesco Friedrich Ludersdorf e il chimico statunitense Nathaniel Hayward scoprirono che<br />

l'aggiunta di zolfo alla gomma diminuiva sensibilmente la viscosità dei prodotti finiti. Partendo da questo<br />

presupposto presupposto, nel 1839 l'inventore l inventore statunitense Charles Goodyear scoprì che riscaldando una miscela di<br />

gomma e zolfo si eliminava il cattivo odore della sostanza, stabilizzandone al contempo le proprietà<br />

meccaniche; questo processo, detto 'vulcanizzazione', rimane tuttora alla base della lavorazione della<br />

gomma. La gomma vulcanizzata presenta maggiore resistenza ai cambiamenti di temperatura, alle<br />

abrasioni abrasioni, agli agenti chimici e all'elettricità rispetto alla sostanza non trattata trattata.


Where does rubber come from?<br />

Commercial natural rubber exports originate in:<br />

• Th Thailand il d (1 635 000)<br />

• Indonesia (1 324 000)<br />

• Malaysia (777 000)<br />

• Sri Lanka (68 000)<br />

Commercial natural rubber latex exports originate in:<br />

• Thailand (168 000)<br />

• Indonesia (26 000)<br />

• Malaysia (109 000)<br />

• Sri Lanka (3 000)<br />

(Data in tonnes in the year 1995. Source IRSG)


Gomma: Termine che indica genericamente un gruppo di sostanze, naturali o sintetiche,<br />

elastiche, impermeabili e isolanti. Le gomme naturali si ricavano da un liquido bianco e<br />

lattiginoso (latice) estratto da alcune piante superiori, mentre quelle sintetiche vengono<br />

prodotte per polimerizzazione di idrocarburi insaturi. Lo stesso termine viene spesso<br />

utilizzato per indicare prodotti provenienti dalla modificazione di alcune parti delle cellule<br />

vegetali t li di ddeterminate t i t piante i t che, h iindurendo d d a contatto t tt con l’ l’aria, i svolgono l ffunzioni i i<br />

addensanti o adesive: tali sostanze vengono definite più propriamente gommoresine.<br />

Attualmente la produzione mondiale di gomma si aggira sui 16 milioni di tonnellate<br />

all'anno; all anno; più della metà di queste (circa 10 milioni di tonnellate) sono di origine sintetica sintetica.<br />

Gomma naturale<br />

In natura la gomma è presente come sospensione colloidale nel latice di alcune piante, la<br />

più importante delle quali è l'albero della gomma (Hevea brasiliensis), un'euforbiacea<br />

originaria del Sud America ma coltivata anche in Indonesia, nella penisola malese e nello<br />

SiL Sri Lanka. k DDal lllatice ti estratto t tt dda questa t pianta i t si iproduce d il caucciù. iù<br />

Le gomme ricavate dal latice di altre piante sono spesso contaminate da una miscela di<br />

resine e, prima di essere utilizzate, devono subire un processo di raffinazione. Importanti<br />

gomme grezze sono la guttaperca e la balata balata, prodotte da varie sapotacee tropicali tropicali.<br />

Esistono anche piante non tropicali produttrici di gomma, ad esempio Parthenium<br />

argentatum o il tarassaco russo (Taraxacum kok-saghyz), coltivati in particolar modo<br />

durante la seconda guerra g mondiale, , per p far fronte all'inaccessibilità delle ppiantagioni g di<br />

Hevea.


What is natural rubber? Natural rubber used for making rubber band is in block<br />

form made from latex emulsion collected from rubber tree Hevea brasiliensis<br />

planted in very large scale in tropical countries such as Thailand, Indonesia,<br />

Malaysia. Scientifically, natural rubber is "cis 1,4-polyisoprene" with the<br />

chemical structure of<br />

What is happening inside rubber during vulcanization? At the vulcanizing<br />

temperature (practically, 140-200°C), a complex chemical reaction starts to<br />

occur and leads to the formation of sulphur crosslink as shown schematically<br />

below,<br />

b d d t th b f l h l l hi h f 1 6 hil<br />

a, b and c denote the number of sulphur molecules which range from 1-6, while<br />

X denotes the residual of accelerator.


Le piantagioni<br />

La coltivazione degli alberi della gomma ebbe la massima espansione negli anni immediatamente<br />

precedenti la seconda guerra mondiale mondiale. Prima della distruzione avvenuta durante il conflitto conflitto, le<br />

piantagioni coprivano complessivamente quasi quattro milioni di ettari, distribuiti nelle regioni dello<br />

Sri Lanka, della Malesia e dell'attuale Indonesia. L'improvvisa carenza di materia prima, verificatasi<br />

al termine della guerra, da un lato rese evidente l'importanza economica e politica della gomma<br />

naturale, dall'altro stimolò la ricerca di prodotti alternativi, in particolar modo di gomma sintetica.<br />

Estrazione del latice<br />

Il llatice ti viene i estratto t tt praticando ti d iincisioni i i i di diagonali li nella ll corteccia t i ddell'albero ll' lb ddella ll gomma. DDa ogni i<br />

incisione, che si estende per un terzo o circa metà della circonferenza del tronco, si ricavano circa<br />

30 ml di latice. Nelle piantagioni vengono coltivati 200-250 alberi per ettaro, in modo da ottenere<br />

una resa annua di circa 450 kg g di latice p per ettaro. Una volta estratto, , il materiale viene filtrato, ,<br />

diluito con acqua e trattato con ac<strong>idi</strong> per consentire alle particelle di gomma in sospensione<br />

colloidale di formare un aggregato che viene quindi schiacciato in pani, lastre o fogli sottili e<br />

asciugato.<br />

Proprietà chimico-fisiche<br />

La gomma è un idrocarburo bianco o incolore, un polimero dell'isoprene (C5H8 ). Alla temperatura di<br />

circa -200 200 °CC si presenta come un solido trasparente e duro; è opaca e fragile tra 0 °CC e e10°C 10 C,<br />

mentre diviene morbida, elastica e traslucida al di sopra dei 20 °C. Se viene impastata e scaldata<br />

sopra i 50 °C, diventa plastica e viscosa, e si decompone a temperature superiori a 200 °C.<br />

La gomma è insolubile in acqua e non viene intaccata dalle basi e dagli ac<strong>idi</strong> deboli; si scioglie<br />

invece nel benzene, nel petrolio, negli idrocarburi clorurati e nel disolfuro di carbonio. Viene<br />

rapidamente ossidata da alcuni agenti chimici, ma reagisce lentamente con l'ossigeno atmosferico.


Lavorazione della gomma grezza<br />

Nell'attuale produzione di articoli in caucciù, la gomma grezza viene dapprima miscelata ad altri<br />

iingredienti, di ti quindi, i di secondo d lle di diverse esigenze, i viene i applicata li t a una b base ( (ad d esempio i un<br />

tessuto) oppure plasmata direttamente. Al termine del processo, l'oggetto rivestito o modellato<br />

viene posto in uno stampo e sottoposto a vulcanizzazione.<br />

Dalle piantagioni di Hevea la gomma grezza giunge perlopiù sotto forma di fogli, lastre o pani e<br />

solo in alcuni tipi di lavorazione viene usato il latice non ancora coagulato. La gomma riciclata,<br />

trattata con basi per 12-30 ore, può essere invece usata come adulterante della gomma<br />

grezza, riducendo il prezzo, ma anche la qualità dell'articolo finito.<br />

Ingredienti<br />

Per la maggior parte delle applicazioni la gomma grezza è mescolata con vari ingredienti che<br />

ne modificano le caratteristiche. Composti come il gesso in polvere, il carbonato di calcio e il<br />

solfato di bario induriscono la gomma senza aumentarne la resistenza, al contrario di sostanze<br />

come il nerofumo, l'ossido di zinco, il carbonato di magnesio e varie argille. Per conferire il<br />

colore desiderato si usano pigmenti quali l'ossido l ossido di zinco e numerosi coloranti organici. organici Oli, Oli<br />

cere, catrame di conifera e ac<strong>idi</strong> grassi sono spesso usati per ammorb<strong>idi</strong>re la mescola e<br />

permettere una migliore amalgamazione degli ingredienti.<br />

Il principale agente vulcanizzante è lo zolfo, talvolta addizionato con piccole quantità di selenio<br />

e tellurio. Nella vulcanizzazione a caldo, l'elemento viene macinato e aggiunto alla gomma<br />

insieme agli altri ingredienti. La percentuale di zolfo varia dal 2,5% nelle gomme morbide, al<br />

50% in quelle dure. Nella vulcanizzazione a freddo, usata per produrre guanti e altri oggetti<br />

sottili sottili, il manufatto viene esposto a vapori di cloruro di zolfo zolfo, S S2 Cl Cl2 . Come agenti acceleratori<br />

della vulcanizzazione vengono usati sia oss<strong>idi</strong> metallici, come la biacca e la calce, sia diversi<br />

tipi di ammine.


Vulcanizzazione<br />

A fabbricazione completa, la maggior parte degli oggetti di gomma viene sottoposta a vulcanizzazione in<br />

condizioni di temperatura e pressione elevate elevate. In alcuni casi gli oggetti vengono vulcanizzati in stampi<br />

premuti da presse idrauliche; in altri casi vengono sottoposti a una pressione di vapore interna o esterna<br />

durante il riscaldamento. Ad esempio, i tubi da giardino vengono rivestiti di piombo e vulcanizzati<br />

facendo passare al loro interno vapore ad alta pressione: in questo modo il tubo viene premuto contro il<br />

rivestimento di piombo che che, a processo ultimato ultimato, viene rimosso e riciclato per fusione fusione.<br />

Gommapiuma e lattice<br />

La gommapiuma viene prodotta direttamente dal latice per emulsione con altri ingredienti e trattamento<br />

in apposite macchine. Il composto schiumoso ottenuto nella fase intermedia della lavorazione viene<br />

versato negli stampi e sottoposto a vulcanizzazione.<br />

Immergendo una forma di porcellana o di gesso in una soluzione concentrata di lattice si possono<br />

realizzare li numerosi i oggetti, tti ad d esempio i guanti ti e vari i giocattoli. i tt li Il sottile ttil strato t t di llattice tti ddepositato it t viene i<br />

sottoposto a vulcanizzazione prima di essere rimosso.<br />

Usi<br />

La gomma non vulcanizzata viene usata per produrre mastici, adesivi, isolanti e suole delle scarpe.<br />

Molto più diffusa invece è la gomma vulcanizzata che, grazie alla elevata resistenza all'abrasione, è<br />

adatta alla produzione dei battistrada per pneumatici e dei nastri trasportatori; con le gomme più dure<br />

vengono iinvece costruite t it ttubature b t in i grado d di sopportare t il passaggio i di sostanze t abrasive. b i<br />

La flessibilità della gomma viene sfruttata nella fabbricazione di tubi e rulli per presse da stampa;<br />

l'elasticità, invece, permette di costruire supporti capaci di assorbire gli urti e ridurre le vibrazioni. La<br />

gomma è impermeabile ai gas, perciò viene usata per costruire oggetti gonfiabili e tubi per l'aria<br />

compressa; poiché resiste anche all'acqua e ad alcuni liqu<strong>idi</strong> organici, viene impiegata per<br />

impermeabilizzare gli abiti e per rivestire serbatoi e autobotti. L'elevata resistenza elettrica, inoltre, la<br />

rende utilizzabile come materiale isolante.


Biotecnologie dei <strong>terpeno<strong>idi</strong></strong><br />

Si conoscono sempre di più le vie di sintesi dei vari<br />

<strong>terpeno<strong>idi</strong></strong> e le proprietà delle diverse molecole<br />

I progressi nei campi di spettroscopia di massa,<br />

cromatografia g e NMR rendono ppossibile il pprofiling g<br />

metabolico di miscele complesse<br />

Si possono progettare delle piante con nuove molecole,<br />

con attività ad es. antiparassitaria oppure<br />

farmacologica<br />

Le reazioni basilari sono presenti in tutte le specie, le<br />

maggiori differenze sono negli ultimi passaggi


Solo alcuni esempi …<br />

- aumenta il numero dei terpeni individuati che hanno proprietà antibatteriche,<br />

anti-malariche, anti-tumorali<br />

- additivi alimentari di origine vegetale che si utilizzano come agenti<br />

antibatterici e antifungini<br />

- olii essenziali (mono- o di-terpeni) utilizzati come additivi<br />

“farmacologici” farmacologici , VV. terpineoli (albero del the) nella cura dell’acne dell acne o<br />

timolo nei dentifrici<br />

-protezione t i ddelle ll colture: lt sviluppo il ddel l NNepetalattone t l tt<br />

dall’erbagatta, come attrattore degli insetti (è<br />

normalmente rilasciato dagli af<strong>idi</strong>, e<br />

attira un gran numero di af<strong>idi</strong> predatori di insetti<br />

nocivi alla pianta). La sostanza è disponibile<br />

commercialmente i l t iin fforma di polimero li che h<br />

rilascia lentamente – mesi - il nepetalattone.


Fitosteroli sono utilizzati come<br />

additivi alimentari per limitare<br />

l’ l’assorbimento bi di colesterolo, l l<br />

formano micelle idrofobiche che<br />

intrappolano il colesterolo e ne<br />

impediscono l’assorbimento.<br />

V. margarina Benecol,<br />

g ,<br />

addizionata di esteri del<br />

sitostanolo

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