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Clinica delle patologie correlate - ASL Varese

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Strategie per il trattamento della<br />

dipendenza da cocaina e psicostimolanti<br />

<strong>Clinica</strong> <strong>delle</strong> <strong>patologie</strong> <strong>correlate</strong> di pertinenza<br />

tossicologica e psichiatrica<br />

Rosolino Vico Ricci


Argomenti<br />

“Note letterarie neuroscientifiche introduttive”<br />

Il punto su neurobiologia - neurotrasmissione e cocaina<br />

Il nodo della psichiatria e l’uso di cocaina<br />

Addiction and onset psychosis<br />

Cocaine and bipolar disorder<br />

Cocaine and schizophrenia<br />

Cocaine and borderline disorder<br />

Cocaine and antisocial disorder<br />

Cocaine and ADHD<br />

Cocaine and violence


Note “letterarie”<br />

dalle neuroscienze


„Il cervello umano è l‘oggetto<br />

materiale più complicato<br />

dell‘universo conosciuto“<br />

G.M. Edelman „ Più grande del cielo“. Einaudi. 2004.<br />

Il cervello – è più grande del cielo –<br />

Perché – mettili fianco a fianco –<br />

L’uno l’altro conterrà<br />

Con facilità – e Te – in aggiunta – …<br />

Emily Dikinson, 1862<br />

" Note letterarie" 4


Popolazioni sinaptiche e sistemi di valore.<br />

G.M. Edelman „ Più grande del cielo“. Einaudi. 2004.<br />

“ … Apprendimento e mantenimento della coscienza sono in gran parte legate a<br />

sistemi di valore implicati nella ricompensa e nelle risposte necessarie alla<br />

sopravvivenza … Ciascun sistema utilizza un neurotrasmettitore differente e dai<br />

nuclei di origine invia assoni a tutto il SN con uno schema a proiezioni diffuse<br />

…”.<br />

Tutte le aree corticali sono influenzate - attivate o frenate a seconda dei casi<br />

(decisione, riflessione, azione motoria, azione verbale, ecc..) -, molti nuclei sono<br />

anche quelli influenzati dalle sostanze ed i neurotrasmettitori quelli di nostro<br />

interesse (dopamina, serotonina, ecc.).<br />

“ … Nel cervello di un individuo, le popolazioni sinaptiche che soddisfano i<br />

criteri stabiliti dai sistemi di valore hanno maggiori possibilità di sopravvivere o<br />

di contribuire alla produzione di comportamenti futuri …”<br />

" Note letterarie " 5


Il punto su neurobiologia,<br />

neurotrasmissione e cocaina.<br />

Tossicità e cognizione


Cocaina e cervello<br />

Prima area: cervello posteriore, mediano e<br />

mesencefalo (aree di costruzione – in senso<br />

evolutivo – abbastanza antica) con due<br />

componenti fondamentali<br />

Area Ventrale Tegmentale (AVT) (ricca di cellule<br />

dopaminergiche, molto implicate nel SUD cocaina)<br />

Sostanza Nigra (SN) (implicata nel sistema motorio<br />

extrapiramidale, sempre dopaminergiche, poco o nulla<br />

interessate dal SUD cocaina)


Cocaina e cervello<br />

Seconda area: nuclei centroencefalici<br />

mediani e corteccia cerebrale, anteriore<br />

superiore<br />

Diencefalo – talamo, ipotalamo e ipofisi – (regolazione<br />

ormonale <strong>delle</strong> funzioni viscerali, temperatura, fame,<br />

ecc) poco implicata nel SUD cocaina (si riteneva fino a<br />

poco tempo fa’).<br />

Telencefalo – in particolare la cortex orbito-frontale<br />

(OFC) – (implicata in modo significativo nel SUD<br />

cocaina)


Cocaina e cervello<br />

Terza area: sistema limbico<br />

Localizzazione sottocorticale profonda di cui fanno<br />

parte, in particolare, l’ippocampo e l’amigdala<br />

Svolge un ruolo fondamentale nell’area <strong>delle</strong> emozioni<br />

(amigdala), motivazione e apprendimento (ippocampo)<br />

e dei comportamenti connessi<br />

E’ fortemente implicata nelle dipendenze e in<br />

particolare nel SUD cocaina.


Cocaina e cervello<br />

(Le strutture coinvolte)<br />

Diencefalo – ipofisi, talamo ipotalamo<br />

Gangli della Base<br />

Globo Pallido<br />

Caudato e Putamen (STRIATO)<br />

Amigdala<br />

S. Limbico<br />

Ippocampo<br />

Telencefalo - OFC<br />

Dopamina<br />

Serotonina<br />

Glutammato<br />

Norepinefrina<br />

Vie sensitive sensoriali e<br />

Mondo interno mentale e viscerale<br />

Nucleo<br />

Accumbens<br />

NA<br />

Vie<br />

Mesolimbiche<br />

Mesencefalo AVT (e SN)


Cocaina e cervello.<br />

(I neurotrasmettitori coinvolti)<br />

Prima di tutto la Dopamina (il sistema recettoriale<br />

implicato è quello dei D2).<br />

Poi la Serotonina (il sistema recettoriale implicato è<br />

quello dei 5-HT2C)<br />

E da ultimo il Glutammato (implicato nella plasticità<br />

sinaptica)<br />

OREXINA (recenti acquisizioni)


Cocaina e cervello.<br />

(Dopamina ruolo e localizzazione)<br />

La Dopamina (DA) si colloca soprattutto nel Sistema<br />

Limbico (SL), nella Area Ventrale Tegmentale (AVT o VTA) e<br />

Nucleo Accumbens (NAc).<br />

Il Sistema Limbico con i suoi prolungamenti corticali<br />

frontali, svolge le seguenti tre azioni:<br />

1. è mediatore del piacere, sia di ricompensa di ordine<br />

naturale, cibo, sesso, ecc. sia artificiale, droghe, ecc.;<br />

2. è mediatore dell'attribuzione agli stimoli ambientali di<br />

un “valore aggiunto”, altrimenti risultanti neutri;<br />

3. è mediatore della motivazione e della azione ( locomotor<br />

kindling) finalizzata ad ottenere gli scopi di cui sopra.


Cocaina e cervello.<br />

(Dopamina ruolo e localizzazione)<br />

La Dopamina (DA) si colloca inoltre nell’Area Orbito<br />

Frontale Laterale della Corteccia<br />

Questi sono i compiti di tale area:<br />

Difficoltà cognitive sono state descritte da tempo in soggetti<br />

consumatori cronici di cocaina, tale condizione – deficit – riflette<br />

modificazioni nella cortex, subcortex e nei meccanismi della<br />

neuromodulazione che sostengono la cognizione.<br />

Le persone che sono dipendenti da cocaina hanno specifiche<br />

difficoltà nelle funzioni esecutive, nel “decision - making” e nel<br />

giudizio, tutto questo è collegato a specifiche disfunzione nelle<br />

regioni corticali frontali.<br />

Studi con la PET hanno dimostrato che la stimolazione secondaria<br />

a uso di cocaina del sistema dopaminergici attiva circuiti che<br />

implicano la corteccia orbito frontale, il giro cingolato, il talamo,<br />

il NA e lo striato. (Nora Volkow et all., 1996).


Cocaina e Serotonina<br />

La serotonina, neurotrasmettitore, monoaminico, come la DA,<br />

sintetizzato prevalentemente dai corpo cellulari dei neuroni dei<br />

nuclei del rafe del mesencefalo (midbrain); questi inviano<br />

ramificazioni in modo ampiamente diffuso nel SNC.<br />

La serotoninaè coinvolta in situazioni cliniche e<br />

comportamentali in particolare quelle ricompensanti:<br />

Il sonno.<br />

L’alimentazione.<br />

La regolazione dell’umore.<br />

I processi cognitivi.<br />

L’autoregolazione.<br />

Ha influenza sulla dopamina: è in grado di incidere sui sistemi<br />

di ricompensa dopamina mediati nel cervello e nella corteccia.


Cocaina e Serotonina.<br />

Liu, S., and Cunningham, K.A. “Serotonin (2C) receptors (5-HT(2C)R) control<br />

expression of cocaine induced conditioned hyperactivity”. Drug and Alcohol<br />

Dependence 81, 2006.<br />

Filip, M.; Bubar, M.J.;Cunningham, K.A. “Contribution of serotonin (5-HT) 5-<br />

HT2 receptor subtypes to the discriminative stimulus effects of cocaine in rats.<br />

Psychopharmacology 183, 2006.<br />

Sembra che il recettore 5–HT2C sia implicato negli stimoli ambientali connessi<br />

all’esperienza della cocaina, sempre gli studi citati sembrano dimostrare che<br />

l’inibizione dei recettori 5–HT2A siano implicati nel frenare la risposta agli<br />

stimoli ambientali cocaina connessi.<br />

Ne consegue che la messa a punto di un farmaco che blocca i 5–HT2A e stimola i<br />

5–HT2C potrebbe prevenire la ricaduta nell’uso di cocaina, i lavori sono in corso<br />

ma nulla è ancora sul mercato (Lori Whitten, NIDA Notes Staff Writer<br />

“Serotonin System May Have Potential as a Target for Cocaine Medications<br />

Research Findings” . Vol. 21, No. 3, April 2007).


Cocaina e Glutammato.<br />

La Plasticità Plasticit Neuronale nel NAc .<br />

L’aminoacido glutammato è diffuso in tutto il SNC ed ha<br />

funzione eccitatoria.<br />

Kourrich S, et all., “Cocaine experience controls bidirectional<br />

synaptic plasticity in the nucleus Accumbens”. J Neurosci. 2007<br />

Jul 25.<br />

Ricerche condotte su frammenti di NA con cellule integre hanno<br />

osservato modifiche bidirezionali nelle sinapsi GA dopo<br />

esposizione in vitro alla cocaina. Si è notato una sostanziale<br />

modifica dell’AMP AR, II ° mediatore (messaggero) della<br />

trasmissione sinaptica<br />

Il concetto che si avanza in relazione alla plasticità sinaptica e<br />

neuronale è che facilmente una modifica dell’AMP AR<br />

(accentuazione e/o riduzione della sua attività) indotta da<br />

cocaina nelle vie GA può essere riaccesa dopo interruzione dello<br />

stimolo cocainico; in particolare si assiste a modifiche del<br />

processare gli stimoli ambientali.


Cocaina e Glutammato.<br />

La Plasticità Plasticit Neuronale nel NAc .<br />

Eur J Neurosci. 2008 May “Role of GluR1 expression in nucleus<br />

accumbens neurons in cocaine sensitization and cocaine-seeking<br />

behavior”..Bachtell RK, Choi KH, Simmons DL, Falcon E, Monteggia<br />

LM, Neve RL, Self DW.<br />

L’uso cronico di cocaina riduce il livello di glutammato nel NAc ed è associato a<br />

cambiamenti, connessi all’esperienza – dipendenza, di espressività del recettore AMPA<br />

glutammico nei neuroni del NAc. Questi cambiamenti accompagnano i comportamenti si<br />

sensibilizzazione alla cocaina ed incrementano la suscettibilità alla ricaduta.<br />

La relazione funzionale tra la neuroplasticità del recettore AMPA e le manifestazioni<br />

comportamentali <strong>correlate</strong> all’addiction da cocaina restano non chiare. Così abbiamo<br />

esaminato l’effetto comportamentale della up e down regolazione del funzionamento<br />

basale del recettore AMPA nel core e nella shell del NAc trasferendo un gene virus mediato<br />

ad alta espressività di recettore 1 per glutammato (wt-GluR1) ed uno a bassa espressività<br />

(pd-GluR1). …<br />

La sovra espressione di wt-GluR1, durante la auto somministrazione di cocaina non aveva<br />

effetto sull’attivazione della presa di sostanza, ma in seguito riduceva la ricerca di cocaina<br />

nell’estinzione e nell’induzione al reinstatement, mentre pd-GluR1 facilitava l’induzione al<br />

reinstatement della ricerca uso di cocaina.<br />

Durante i test di reinstatement quando la sovra espressione di wt-GluR1 direttamente<br />

attenuava l’attivarsi del reinstatement della cocaina – e i D2 agonisti, i pd-GluR1<br />

aumentavano il reinstatement. …


Cocaina – Glutammato – NAc – D2<br />

Cocaina Iniezione Nucleo Accumbens<br />

In parallelo si assiste<br />

ad una minore espressività<br />

dei recettori D2, con disconfort<br />

e accentuazione della<br />

sensitizzazione alla cocaina<br />

Sregolazione con<br />

accentuazione<br />

della ricerca –<br />

reinstatement e<br />

ricaduta<br />

Riduzione della<br />

espressività genica del<br />

Recettore di<br />

AMPA glutammato


La Plasticità Plasticit Neuronale Sinaptica.<br />

La plasticità sinaptica consiste nella possibilità da parte dei differenti<br />

neuroni di rispondere agli stimoli, ambientali e non, come può essere<br />

l’azione <strong>delle</strong> sostanze sulle cellule, modificando - in aumento o<br />

riduzione - la produzione di nuove proteine mediante l’aumento di<br />

specifici RNA m, queste danno vita a nuovi recettori e nuovi canali ionici<br />

adatti ad accentuare o l’una o l’altra attività neurotrasmettitoriale.<br />

Un’altra conseguenza è che l’estinzione degli stimoli induce processi a<br />

rovescio – riduzione di specifico RNA m, proteine e recettori, spegnendo<br />

o attenuando una particolare attività (P. Lombroso, 2007).<br />

Nel caso <strong>delle</strong> droghe abbiamo visto come è possibile che una attività<br />

messa in silenzio con la disintossicazione può essere riaccesa<br />

immediatamente con uno specifico stimolo dell’ambiente interno<br />

(mentale, fantasie, sensazioni, ecc.) o esterno (socio fisico), questo<br />

spiega bene la ricaduta, per tutte le sostanze d’abuso o comportamenti<br />

come il gambling.


Neurobiologia – Neurotrasmissione e cocaina<br />

Modifiche di espressività genica e ritmo sonno - veglia<br />

Lynch WJ, Girgenti MJ, Breslin FJ, Newton SS, Taylor JR. Brain Res.<br />

“Gene profiling the response to repeated cocaine self-administration in<br />

dorsal striatum: A focus on circadian genes”. 2008 Mar.<br />

Alterazioni nella espressione genica nello striato dorsale causate dalla<br />

cronica esposizione a cocaina, erano implicate in cambiamenti di<br />

comportamento a lungo termine associati alla dipendenza da cocaina<br />

Questi dati sono fortemente suggestivi di un coinvolgimento dei geni<br />

associati al ritmo circadiano, nella risposta nel cervello alla cocaina e<br />

può contribuire alla comprensione del comportamento additivo che<br />

include alterazione del sonno e del ritmo circadiano.


Cocaina ed Orexine<br />

Le orexine A (OXA) e B (OXB) sono due peptidi individuati<br />

per la prima volta nell’ipotalamo laterale di ratto che<br />

derivano da un medesimo precursore, la pre pro - orexina.<br />

Esse legano due recettori definiti recettore 1 e 2 per le<br />

orexine (OX1R ed OX2R) e sono localizzate nel sistema<br />

nervoso centrale ed in organi periferici quali le ghiandole<br />

surrenali, i reni, l’intestino ed il testicolo.<br />

Le orexine influenzano numerose funzioni organiche tra le<br />

quali l’assunzione degli alimenti, il comportamento sessuale,<br />

il ritmo veglia-sonno e le relazioni neuro-endocrine.


Cocaina ed Orexine<br />

Il termine orexine, dal greco “oρεκτέος” che significa “inducente<br />

l’appetito”, si deve al gruppo di ricerca di T. Sakurai che scoprì<br />

questi peptidi nel 1998.<br />

Nello stesso periodo di tempo il gruppo di ricerca di L. de Lecea,<br />

effettuò una serie di scoperte destinate ad integrarsi con le<br />

precedenti.Nell’ipotalamo dorsolaterale di ratto mise in evidenza<br />

un mRNA in grado di codificare per la prepro-ipocretina,<br />

precursore di due peptidi che avevano una sequenza<br />

aminoacidica simile alla secretina intestinale per cui vennero<br />

definite ipocretine 1 e 2 (de Lecea et al., 1998).<br />

Ben presto divenne chiaro che queste ultime corrispondevano del<br />

tutto alle orexine evidenziate da T. Sakurai e coll. e che il gene<br />

che codifica per le prime codifica anche per le seconde. Infatti<br />

alcune differenze inizialmente descritte tra orexine ed ipocretine<br />

sono venute a cadere.


Catene aminoacidica <strong>delle</strong> orexine


Catene aminoacidica dei recettori <strong>delle</strong><br />

orexine


Azione <strong>delle</strong> orexine


Neurobiologia – Neurotrasmissione –<br />

Cocaina – Orexina<br />

Zhou Y, Cui CL, Schlussman SD, Choi JC, Ho A, Han JS, Kreek MJ. “Effects of<br />

cocaine place conditioning, chronic escalating-dose "binge" pattern cocaine<br />

administration and acute withdrawal on orexin/hypocretin and<br />

preprodynorphin gene expressions in lateral hypothalamus of Fischer and<br />

Sprague-Dawley rats”. Neuroscience. 2008 Mar 22.<br />

Recenti evidenze suggeriscono un importante ruolo per orexina - ipocretina<br />

ipotalamiche nella modulazione del comportamento di addiction - ricompensa<br />

nei roditori.<br />

Studi recenti hanno dimostrato che lo stato avversivo di arousal durante<br />

l’astinenza acuta da morfina è associata ad un incremento di espressione genica<br />

di orexina nell’ipotalamo laterale (LH) nei Fischer 344 (F344) (topi<br />

geneticamente selezionati, consanguinei)<br />

Alterazioni della espressione genica di LH orexina è regione specifica dopo<br />

condizionamento da cocaina nei ratti Sprague – Dawley (SD) (topi “selvaggi”)<br />

ed è dose dipendente dopo esposizione cronica in entrambi i ceppi.<br />

Incremento del livello di espressione genica di LH orexina e di ppDyn nei ratti<br />

F344 può contribuire agli stati affettivi negativi nella astinenza da cocaina.


Neurobiologia – Neurotrasmissione –<br />

Cocaina – Orexina<br />

Boutrel B., De Lecea L.“Addiction and arousal: the hypocretin<br />

connection”. Physiol Behav. 2008 Mar 18.<br />

L’orexina è un neuropeptide oggi comunemente descritto come<br />

componente critica nel mantenere e regolare la stabilità dell’arousal. Ci<br />

sono evidenze che i neuroni produttori di orexina abbiamo parte nel<br />

circuito che media la risposta ipotalamica acuta allo stress.<br />

L’ introduzione intracerebrale di orexina conduce al ristabilirsi del<br />

comportamento di ricerca di cibo e droghe.<br />

Peraltro, il ristabilimento dello stress indotto può essere bloccato dagli<br />

antagonisti del recettore 1 della orexina.<br />

Questi risultati dimostrano che orexina è criticamente coinvolta nella<br />

sensitizzazione alla cocaina attraverso il reclutamento dei NMDA<br />

recettori nell’area ventrale tegmentale (AVT), suggerisce in modo robusto<br />

che l’attivazione dei neuroni ad orexina sono coinvolti e giocano un ruolo<br />

critico, nello sviluppo del processo di dipendenza.<br />

Da ora il sistema orexinergico è un nuovo target farmacologico che può<br />

essere usato per prevenire la ricaduta nell’uso di sostanze.


Neurobiologia – Neurotrasmissione –<br />

Cocaina – Orexina<br />

Zhang G.C., Mao L.M., Liu X.Y., Wang J. Q.. “Long-lasting up-regulation of orexin<br />

receptor type 2 protein levels in the rat nucleus accumbens after chronic cocaine<br />

administration”. J Neurochem. 2007 Oct<br />

I neuroni ipotalamici ad orexina hanno proiezioni che collegano le strutture del sistema<br />

limbico e i recettori orexinici (ORX1, ORX2) espressi in molte aree <strong>delle</strong> regioni limbiche.<br />

Molte evidenze suggeriscono che orexina sia un importante neuropeptide trasmettitore<br />

che regola le proprietà additive <strong>delle</strong> droghe d’abuso.<br />

In questo lavoro si osserva l’azione della cocaina sui recettori del sistema limbico del<br />

topo. La somministrazione intermittente di cocaina causa il tipico comportamento di<br />

sensitizzazione. La somministrazione ripetuta di cocaina dopo alcuni episodi di<br />

astinenza induce un incremento dei livelli di orexina 2 nel NAc.<br />

In modo rimarcabile, la sovra regolazione di ORX2 in NAc dimostra una persistenza a<br />

lungo termine dopo 60 giorni di discontinuità nel trattamento con cocaina.<br />

I dati identificano la sovra regolazione della ORX2 in NAc e un duraturo evento<br />

molecolare che si correla bene con il comportamento di plasticità nella riposta alla<br />

cronica somministrazione di psicostimolanti.<br />

Questa sovra regolazione può riflettere una via di adattamento della trasmissione<br />

orexinergico limbica alla cronica esposizione alle sostanze e così può essere critica per la<br />

espressione della plasticità locomotoria.


Neurobiologia – Neurotrasmissione –<br />

Cocaina – Orexina<br />

Borgland S.L., Bonci A. et all.,.”Orexin A in the VTA is critical<br />

for the induction of synaptic plasticity and behavioral<br />

sensitization to cocaine”. Neuron. 2006 Feb 16.<br />

I neuroni dell’VTA rappresentano un sito critico per la plasticità<br />

neuronale connessa e indotta dalle droghe.<br />

I neuroni contenenti orexina dell’area ipotalamica laterale proiettano<br />

verso il VTA; molti studi suggeriscono che orexina ha un ruolo<br />

importante nella motivazione, nei comportamenti adattivi e nella<br />

alimentazione. Tuttavia il ruolo del segnale orexina nella plasticità<br />

neuronale è poco compreso.<br />

Questo studio dimostra in vitro che l’applicazione di ORX A induce un<br />

potenziamento del recettore NMDAR (N-methyil-D-aspartato) che ha un<br />

ruolo nelle sinapsi dopaminergiche nel VTA.<br />

In aggiunta. In vivo la somministrazione di un antagonista del recettore<br />

ORX 1 blocca la sensitizzazione locomotoria per la cocaina e occlude il<br />

potenziamento <strong>delle</strong> correnti eccitatorie nel VTA. Questo dimostra la<br />

rilevanza del segnale ORX nel VTA nella plasticità neuronale rilevante<br />

nell’addiction.


Cocaina – Orexina – Ipotalamo – NAc – AVT – D2.<br />

Ruolo nella ricompensa – astinenza - ricaduta<br />

Cocaina<br />

Iniezione / Assunzione<br />

L’incremento di espressività di<br />

recettori ORX in AVT e NAc persiste<br />

a lungo dopo interruzione di<br />

somministrazione di cocaina.<br />

Il disconfort astinenziale si inibisce<br />

con la somministrazione di orexina<br />

o di cocaina.<br />

Il blocco dei recettori ORX inibisce<br />

la ricaduta e la ricerca di cocaina<br />

Incremento della attività D2<br />

in NAc e AVT<br />

Ipotalamo<br />

Laterale<br />

Potenziamento dei<br />

recettori<br />

NMDA del GA in<br />

NAc e AVT<br />

Maggior espressività<br />

genica per la produzione ed<br />

attivazione di orexina


Neurobiologia – Neurotrasmissione –<br />

Cocaina – Orexina<br />

Brundin L. Biorqvist M., Petersen A. .”Increased orexin levels in the<br />

cerebrospinal fluid the first year after a suicide attempt”. J Affect<br />

Disord. 2008 Jun 2.<br />

Division of Psychiatry, Department of <strong>Clinica</strong>l Sciences, Lund<br />

University, Lund, Sweden.<br />

Contesto: L’orexina e CART (cocaina ed anfetamine, trascrizione<br />

regolatore) sono peptidi ipotalamici coinvolti nella regolazione del<br />

sonno e dell’appetito. In precedenza si era dimostrato che i livelli di<br />

entrambi orexina-A e CART nel liquido cerebrospinale erano in<br />

relazione a specifici sintomi psichiatrici.<br />

Metodo: Sono stati valutati 10 pazienti mediante puntura lombare e<br />

questionari psichiatrici dopo tentativo di suicidio, al momento e dopo 6<br />

e 12 mesi; si è misurato orexina e CART.<br />

Risultato: In media di orexina nel CSF era significativamente più alto al<br />

primo ed al secondo follow-up che al momento del tentativo di suicidio.<br />

Per contro in media CSF-CART non differiva nel tempo. Lo score totale<br />

della SUAS, così come i valori della CPRS (entrambe scale di valutazione<br />

psichiatrica) erano significativamente più bassi al controllo. Un anno<br />

dopo, c’era una significativa correlazione negativa tra il cambio di CSF<br />

orexina e il cambio nello score totale della SUAS .<br />

Conclusioni: orexina appare essere coinvolta in sintomi psichiatrici.


Cocaina e citotossicità neuronale<br />

Yan QS. et all., “ RNA interference-mediated inhibition of brain-derived<br />

neurotrophic factor expression increases cocaine's cytotoxicity in cultured<br />

cells”. Neurosci Lett. 2007 Mar 6.<br />

Gli effetti citotossici della cocaina sono stati valutati in molti studi, in essi<br />

viene evidenziato che la sostanza è in grado di ridurre l’attività del BNDF<br />

(brain – derived neurotrophic factor), tale azione sembra mediata<br />

dall’induzione di difficoltà dell’RNA m connesso alla espressione del BNDF.<br />

La cocaina sembra capace, quindi, di determinare tale effetto citotossico e<br />

quindi far precipitare i danni cerebrali conseguenti al suo uso.<br />

Questo articolo introduce assai bene dal punto di vista della spiegazione del<br />

substrato interessato ai processi di deterioramento cognitivo dei pazienti<br />

con uso cronico di cocaina. Le cellule (ipocampali di ratto) studiate da Yan<br />

Q. S. sono notoriamente implicate nei processi di memorizzazione in<br />

particolare quella dichiarativa.


Cocaina - citotossicità neuronale e<br />

memoria<br />

Possiamo distinguere una memoria a lungo temine (long term –<br />

memory) organizzata in:<br />

memoria dichiarativa (descrizione di eventi e fatti) che è in<br />

relazione alla attività ippocampale,<br />

memoria procedurale – classica (esecuzione di atti ed azioni<br />

motorie e non che sono apprese e si attivano quasi in modo<br />

automatico) la quale è in relazione con lo striato, l’amigdala e<br />

l’accumbens, queste sono tutte sensibili, come si è visto, all’azione<br />

<strong>delle</strong> droghe in particolare la cocaina (per esempio l’accensione<br />

locomotoria “inarrestabile” automatica di ricerca di droga),<br />

Infine abbiamo una memoria di lavoro (working memory) di<br />

pertinenza della cortex frontale. (questa memoria ha il compito di<br />

trovare, mediante: attenzione, concentrazione, rievocazione,<br />

riformulazione, soluzioni a nuovi problemi)


Cocaina e complicanze cognitive<br />

Difficoltà cognitive sono state descritte da tempo in soggetti<br />

consumatori cronici di cocaina, tale condizione – deficit –<br />

riflette modificazioni nella cortex, subcortex e nei meccanismi<br />

della neuromodulazione che sostengono la cognizione.<br />

Le persone che sono dipendenti da cocaina hanno specifiche<br />

difficoltà nelle funzioni esecutive, nel “decision - making” e nel<br />

giudizio, tutto questo è collegato a specifiche disfunzione nelle<br />

regioni corticali frontali.<br />

Studi con la PET hanno dimostrato che la stimolazione<br />

secondaria a uso di cocaina del sistema dopaminergico attiva<br />

circuiti che implicano la corteccia orbito frontale, il giro<br />

cingolato, il talamo, il NA e lo striato. (Nora Volkow et all.,<br />

1996).


Cocaina e complicanze cognitive<br />

Cause.<br />

Eventi di natura organica, in genere<br />

vascolari.<br />

Eventi citotossici (deficit di BDNF e anomale<br />

attività RNA m).<br />

Eventi connessi al disturbo<br />

neurotrasmettitoriale.


Cocaina e complicanze cognitive<br />

Le menomazioni includono:<br />

Ischemia focale e globale cerebrale.<br />

Emorragie cerebrali.<br />

Infarti.<br />

Neuropatia del nervo ottico.<br />

Atrofia cerebrale.<br />

Deficit cognitivi.<br />

Disturbi dell’umore.<br />

Disturbi motori, dei gesti e dei movimenti.<br />

Aree cognitive difficoltate, in sostanza un largo spettro di<br />

anomalie nella cognizione:<br />

Difficoltà nella motivazione e nell’insght.<br />

Disinibizione nel comportamento.<br />

Deficit dell’attenzione.<br />

Instabilità emotiva.<br />

Impulsività.<br />

Aggressività.<br />

Depressione, inibizione, abulia.


Sintesi<br />

sugli argomenti precedenti


Sintesi.<br />

Seguire l’evoluzione <strong>delle</strong> neuroscienze è, per il nostro lavoro, fondamentale così<br />

come sentirsi appartenenti a tale dominio culturale<br />

L’uso <strong>delle</strong> sostanze ha effetti sulla memoria, sull’apprendimento, sulla gerarchia<br />

dei sistemi di valore e quindi sulla coscienza in senso alto. Determina, inoltre,<br />

anche una ristrutturazione dell’etica personale, restringendone il campo di<br />

interesse.<br />

Esiste una vulnerabilità alle sostanze, determinata da eventi genetici e da<br />

familiarità; dall’altro lato l’uso <strong>delle</strong> sostanze è in grado di indurre modificazioni<br />

dell’espressività genica sia dei neurotrasmettitori che dei recettori.<br />

L’uso <strong>delle</strong> sostanze è in grado di modificare la regolazione del comportamento<br />

di ricompensa, indirizzandolo in modo univoco e limitandone il campo.<br />

Le sostanze d’abuso hanno significativa capacità di influenzare la plasticità<br />

neuronale.<br />

Le sostanze, in particolare cocaina, hanno capacità citotossiche; per questo si<br />

pone attenzione alle conseguenze di ordine cognitivo.


Il nodo della psichiatria<br />

e l’uso l uso di cocaina


Note di chiarimento dei rapporti tra Disturbi da Uso di<br />

Sostanze e altri Disturbi Psichiatrici<br />

Una notazione classica 1.<br />

Nell’edizione del 1914 del “ Trattato <strong>delle</strong> malattie mentali “,<br />

Eugenio Tanzi ed Ernesto Lugaro si pongono il problema <strong>delle</strong><br />

combinazioni morbose e dei passaggi graduali da una<br />

psicopatologia ad un’altra, dalla dipendenza alla malattia<br />

mentale e viceversa.<br />

Essi rappresentavano, già allora, la difficoltà di “ …<br />

incasellare tutti i malati di mente in categorie sia pure<br />

svariatissime e con piena varietà di scelta.”


Note di chiarimento dei rapporti tra Disturbi da Uso di Sostanze e<br />

altri Disturbi Psichiatrici<br />

Una notazione classica 2.<br />

E aggiungevano che …. “ Spesso noi abbiamo a che fare con<br />

casi particolari, che a rigore andrebbero considerati come una<br />

combinazione morbosa.<br />

Tra le forme, che in un modo o nell’altro si riesce a<br />

distinguere si deve riconoscere che esistono non pochi<br />

passaggi.<br />

Cause esterne ed interne si associano in modo elevato per<br />

produrre una condizione di malattia mentale …. In una<br />

intossicazione o avvelenamento o alcolismo non si può fare a<br />

meno di riconoscere, accanto all’agente all agente esterno, la<br />

cooperazione di una disposizione interna “. .<br />

“Combinazione di cause non vuol dire in fondo che<br />

combinazione di processi morbosi”.


Note di chiarimento dei rapporti tra Disturbi da Uso di Sostanze e<br />

altri Disturbi Psichiatrici<br />

Una notazione moderna 1.<br />

Alan I. Leshner, “Addiction Is a Brain Disease, and It Matters”, National<br />

Institute on Drug Abuse, National Institutes of Health Science 3 October<br />

1997: Vol. 278. no. 5335, pp. 45 - 47<br />

“ I progressi scientifici degli ultimi 20 anni hanno dimostrato che la<br />

tossicodipendenza è una malattia cronica recidivante, che deriva dall’effetto<br />

prolungato <strong>delle</strong> droghe sul cervello.<br />

Come molte altre malattie cerebrali, la tossicodipendenza ha interferenza in<br />

aspetti sociali e di comportamento che hanno una parte importante nei<br />

disordini del sé.” …<br />

“ … Il definire la tossicodipendenza come un malattia del cervello spiega, in<br />

parte, perché non hanno avuto successo le storiche strategie di approccio<br />

focalizzate solamente sugli aspetti sociali o sul contrasto repressivo<br />

dell’abuso o della dipendenza da droghe. Si è così dimenticato almeno la<br />

metà della questione. Se il cervello è il nucleo del problema, l’occuparsi <strong>delle</strong><br />

necessità del cervello può essere una parte della soluzione …”


Ipotesi che possono spiegare la comorbilità<br />

psichiatrica.<br />

Neuroscience of psychoactive substance use and dependence. 2004.<br />

Negli ultimi dieci anni è aumentata la consapevolezza che c’è un<br />

alto grado di comorbidità fra vari disturbi psichiatrici. …<br />

“ … Tra le persone con disturbo da uso di sostanze (eccetto alcol),<br />

il 53 % soffre per o di un altro disturbo mentale, …” (Regier et al.,<br />

1990).<br />

“ … Come altrove discusso, l’alta comorbilità fra alcuni disturbi<br />

mentali e la dipendenza da sostanza negli umani … è verosimile<br />

che ciò rifletta <strong>delle</strong> somiglianze nella neurobiologia di questi<br />

disturbi psichiatrici …” (Rounsaville et al., 1982; Robins et al.,<br />

1984; Rounsaville et al., 1987; Robins & Regier, 1991; Rounsaville<br />

et al., 1991; Kessler et al., 1994; Kosten, Markou & Koob, 1998)


Ipotesi che possono spiegare la comorbilità<br />

psichiatrica.<br />

Neuroscience of psychoactive substance use and dependence. 2004.<br />

Queste sono le quattro ipotesi neurobiologiche:<br />

1. Il disturbo da uso di sostanze ed altre malattie mentali sono differenti<br />

espressioni sintomatiche di pre esistenti anormalità neurobiologiche.<br />

2. Il ripetuto uso di sostanze conduce – attraverso possibili aberranti o<br />

eccessivi neuro adattamenti – a qualche cambiamento neuro biologico che<br />

ha elementi in comune con altre malattie mentali, come la depressione.<br />

3. L’uso di sostanze psicoattive può risultare un tentativo di auto medicazione<br />

per superare qualche anormalità dovuta alla malattia mentale. Tali<br />

anormalità possono essere primarie all’uso di sostanze o secondarie. Questa<br />

ipotesi è strettamente collegata con, e non è indipendente da, la seconda<br />

ipotesi.<br />

4. I disturbi mentali e l’uso di sostanze hanno differenti meccanismi neuro<br />

biologici, la osservata comorbilità è semplicemente considerata una<br />

casualità. In ogni caso l’ipotesi è alquanto improbabile, considerando che i<br />

dati epidemiologici e neuro biologici indicano il contrario.


Ipotesi che possono spiegare eventi comuni tra<br />

addiction e disturbi psichiatrici.<br />

Il comune danno oligodendroglia - mielina<br />

Feng Y. “Convergence and Divergence in the Etiology of Myelin Impairment in<br />

Psychiatric Disorders and Drug Addiction”. Neurochem Res. 2008 Apr 11 .Department of<br />

Pharmacology, Emory University School of Medicine, Atlanta.<br />

Il danneggiamento dell’oligodendroglia (OL), mielinizzazione dipendente, nel SNC è stato<br />

recentemente identificato nei maggiori disturbi psichiatrici e nell’uso cronico di droga.<br />

Neuroimaging e studi neuropatologici hanno rivelato anomalie mieliniche e i profili di<br />

analisi genica hanno dimostrato una aberrante espressività dei geni specifici per la<br />

mielina nella schizofrenia, nel disturbo bipolare, nella depressione maggiore e nella<br />

dipendenza da cocaina.<br />

Tuttavia l’etiologia che sta alla base di tale degenerazione mielinica in questi particolari<br />

pazienti resta non nota.<br />

L’articolo revisiona il danno mielinico in relazione con la disfunzione dopaminergica, un<br />

primo tratto neuropatofisiologico condiviso dai disturbi psichiatrici e dall’abuso di<br />

droghe, così come alterazioni genetiche ed epigenetiche associate con queste malattie.<br />

Le scoperte correnti supportano l’ipotesi che l’aberrante azione dopaminergica su OL sia<br />

un comune patologico meccanismo per la degenerazione mielinica nelle summenzionate<br />

<strong>patologie</strong> mentali.<br />

L’anomalia di OL non è solo una patologica conseguenza, ma un fattore che causa<br />

disfunzione dopaminergica.<br />

Da ora, è pensabile che i danni mielinici sono un fattore chiave nel nodo patogenico di<br />

disturbi psichiatrici e nell’addiction.


Eventi di ordine psichico<br />

indotti da cocaina


Disturbi correlati a cocaina<br />

DSM IV – TR, 2001.<br />

In questa sezione vengono presi in considerazione<br />

condizioni psichiche indotte da cocaina, quindi direttamente<br />

in relazione all’uso oppure alla cessazione dell’uso.<br />

Disturbi da uso di cocaina (SUD cocaina)<br />

Dipendenza da cocaina<br />

Abuso di cocaina<br />

Disturbi indotti da cocaina<br />

Intossicazione da cocaina<br />

Intossicazione da cocaina con alterazioni percettive<br />

Astinenza da cocaina<br />

Altri fenomeni indotti


Disturbi correlati a cocaina<br />

DSM IV – TR, 2001.<br />

Disturbi da uso di cocaina (SUD cocaina)<br />

Dipendenza da cocaina.<br />

Modalità patologica dell’uso di sostanza che conduce, per un periodo di<br />

almeno 12 mesi, a:<br />

Tolleranza:<br />

Necessità d’incremento <strong>delle</strong> dosi per ottenere l’effetto desiderato.<br />

Effetto diminuito con l’uso di medesime quantità.<br />

Astinenza.<br />

La sostanza deve essere assunta con dosi o periodi superiori rispetto a<br />

quello previsto dal soggetto.<br />

Desiderio di ridurre o interrompere l’uso infruttuoso.<br />

Utilizzo di una quantità di tempo esagerata per reperire la sostanza.<br />

Interruzione o perdita di attività di lavoro o tempo libero.<br />

Continuazione nell’uso malgrado la consapevolezza di conseguenze<br />

fisiche o psichiche.


Disturbi correlati a cocaina<br />

DSM IV – TR, 2001.<br />

Disturbi da uso di cocaina (SUD cocaina)<br />

Abuso di cocaina.<br />

Modalità patologica del consumo di sostanza che porta ad una<br />

o più <strong>delle</strong> condizioni sotto descritte per un periodo di almeno<br />

12 mesi.<br />

Uso ricorrente che porta a limitazioni nel lavoro, in ambito<br />

scolastico o nelle necessità familiari (accudire bambini, gestione<br />

della casa, ecc.)<br />

Ricorrente uso della sostanze in situazioni fisiche di rischio<br />

(guidare mezzi o attendere a macchinari, ecc.)<br />

Ricorrenti problemi legali (molestie, risse, in stato di<br />

intossicazione)<br />

Uso continuo della sostanza nonostante inconvenienti familiari e<br />

sociali<br />

I sintomi non soddisfano i criteri per la dipendenza


Disturbi correlati a cocaina.<br />

Disturbi indotti di cocaina.<br />

DSM IV – TR, 2001.<br />

1. Intossicazione da cocaina<br />

Assunzione recente di cocaina<br />

Modificazioni psicologiche e<br />

comportamentali maladattive<br />

Euforia o appiattimento<br />

dell’affettività<br />

Modificazioni della tendenza a<br />

socializzare<br />

Ipervigilanza<br />

Suscettibilità interpersonale<br />

Ansia, tensione, rabbia<br />

Comportamenti stereotipati<br />

Compromissione <strong>delle</strong> capacità<br />

critiche o del funzionamento<br />

sociale o lavorativo<br />

Due o più dei seguenti sintomi che<br />

si sviluppano durante o poco dopo<br />

l’assunzione di cocaina<br />

Tachicardia o bradicardia<br />

Midriasi<br />

Ipertensione o ipotensione<br />

Sudorazione o brividi<br />

Nausea o vomito<br />

Perdita di peso obiettiva<br />

Agitazione psicomotoria o<br />

rallentamento<br />

Debolezza muscolare, aritmie<br />

cardiache, depressione<br />

respiratorio o dolore toracico<br />

Confusione, crisi epilettiche<br />

discinesie, distonie o coma<br />

I sintomi non sono dovuti ad altre<br />

condizioni mediche o altro disturbo<br />

mentale<br />

2. Intossicazione da cocaina, con<br />

alterazioni percettive.


Disturbi correlati a cocaina<br />

DSM IV – TR, 2001.<br />

Disturbi indotti da cocaina<br />

Astinenza da cocaina.<br />

I. Cessazione o riduzione dell’uso di cocaina<br />

II. Umore disforico e due o più <strong>delle</strong> seguenti modificazioni fisiche che si<br />

sviluppano in un periodo da poche ore a pochi giorni dopo che è soddisfatto<br />

il criterio I.<br />

Stanchezza<br />

Sogni vividi e spiacevoli<br />

Insonnia o ipersonnia<br />

Aumento dell’appetito<br />

Rallentamento psicomotorio o agitazione<br />

I sintomi del criterio II causano disagio clinicamente significativo o<br />

compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree<br />

importanti.<br />

I sintomi non sono dovuti ad alte condizioni mediche o altro disturbo<br />

mentale


Disturbi correlati a cocaina<br />

DSM IV – TR, 2001.<br />

Disturbi indotti da cocaina<br />

Gli altri disturbi indotti da cocaina<br />

Delirium da intossicazione da cocaina<br />

Disturbi psicotico indotto da cocaina, con deliri<br />

Disturbo psicotico indotto da cocaina, con<br />

allucinazioni<br />

Disturbo dell’umore indotto da cocaina<br />

Disturbo d’ansia indotto da cocaina<br />

Disfunzione sessuale indotta da cocaina<br />

Disturbo del sonno indotto da cocaina<br />

Disturbo correlato a cocaina non altrimenti<br />

specificato


Cocaina ed altri disturbi psichiatrici in<br />

maggior evidenza<br />

Addiction and onset psychosis<br />

Cocaine and antisocial disorder<br />

Cocaine and bipolar disorder<br />

Cocaine and schizophrenia<br />

Cocaine and borderline disorder<br />

Cocaine and ADHD<br />

Cocaine and violence


Addiction and onset psychosis<br />

Intervalli di età di insorgenza dei disturbi psichiatrici.<br />

Curr Opin Psychiatry. 2007 Jul;20(4):359-64.<br />

“Age of onset of mental disorders: a review of recent literature”.<br />

Kessler RC. Et all.<br />

Department of Healthcare Policy, Harvard Medical School, Boston, MA 02115, USA.<br />

Intervallo dell’età di esordio:<br />

Fobie (7 – 14)<br />

Disturbi del controllo degli impulsi (7 – 15)<br />

Psicosi non affettive, l’ intervallo va dai 13 ai 20<br />

anni e attraversa l’adolescenza<br />

Disturbi da uso di sostanze (18 – 29)<br />

Disturbi dell’umore (25 – 45)<br />

Altri disturbi d’ansia (25 – 53)


Addiction and onset psychosis<br />

Intervalli di età di insorgenza dei disturbi psichiatrici.<br />

Curr Opin Psychiatry. 2007 Jul;20(4):359-64.<br />

“Age of onset of mental disorders: a review of recent literature”.<br />

Kessler RC. Et all.<br />

Department of Healthcare Policy, Harvard Medical School, Boston, MA 02115, USA.<br />

Approssimativamente la metà dei disturbi mentali che si presentano nel corso<br />

della vita inizia a metà adolescenza (13 – 15 anni) e tre quarti dopo i venti<br />

anni.<br />

Inoltre gli esordi sono spesso accompagnati da condizioni secondarie.<br />

I disturbi più gravi sono, tipicamente , preceduti da disturbi meno gravi che<br />

raramente hanno avuto attenzione clinica.<br />

Tipicamente l’esordio dei disturbi mentali intercorre tra l’età infantile e<br />

l’adolescenza, nonostante questo il trattamento non si attua che molti anni<br />

dopo; benché sia noto che l’intervento precoce sui disturbi incipienti possa<br />

aiutare a ridurre la gravità e persistenza dei disturbi primari ed a prevenire<br />

quelli secondari.


Addiction and psychosis<br />

Akerele E O e Lewin F R “Substance abuse<br />

among patients with schizophrenia”. J<br />

Psychiatr Pract., Mar 2002<br />

Thirthalli J e Begal V “Psychosis among<br />

substance users”. Curr Opin Psychiatry, Mar,<br />

2006<br />

Archie S, Rush B R et all, “Substance abuse in<br />

first – episode psychosis: prevalence before<br />

and after early intervention”. Schizophr Bull.<br />

Mar, 2007


Addiction and psychosis<br />

I disturbi psicotici o genericamente afferenti allo spettro<br />

schizofrenico non sono esenti dall’avere co presenza di SUD cocaina,<br />

alcune questioni salienti sono:<br />

Valutare l’esordio psicotico adolescenziale anche alla luce dell’uso di<br />

sostanze, in alcuni lavori si dice che il 60% degli esordi ha a monte<br />

un consumo di cannabis e il 29% cocaina, le due sostanze sono quelle<br />

più implicate nel facilitare l’esordio, in particolare la cannabis.<br />

La presenza di sostanze ha due effetti sul paziente psicotico, ne<br />

riduce la capacità di stare in trattamento e complica – peggiora<br />

l’evoluzione del quadro psicotico.<br />

Per contro la precoce presa in carico e la terapia opportuna di<br />

entrambi i fenomeni ne migliora l’esito.


Addiction and psychosis<br />

Evidenze neurobiologiche<br />

1. Psychiatry Res. 2007 Oct 15;156(1):33-42. Epub 2007 Aug 31.<br />

“Findings of proton magnetic resonance spectometry in the dorsolateral<br />

prefrontal cortex in adolescents with first episodes of psychosis”. Zabala<br />

et .all. Adolescent Unit, Department of Psychiatry, Hospital General Universitario<br />

Gregorio Marañón, 28009 Madrid, Spain.<br />

2. Psychiatry Res. 2007 Oct 15;156(1):59-67. Epub 2007 Aug 28.<br />

Aberrant functional organization and maturation in early-onset<br />

psychosis: Evidence from magnetoencephalography. Wilson TV et. all.<br />

Neuromagnetic Imaging Center, Department of Psychiatry, University of Colorado, Health<br />

Sciences Center, Denver, CO, USA.<br />

Il primo lavoro affronta anomalie metaboliche in area prefrontale<br />

dorso laterale ed il secondo anomalie elettriche corticali, che<br />

testimoniano la mancata lateralizzazione in pazienti giovani<br />

all’esordio psicotico. Eventi che paiono persistere in modo<br />

significativo nell’adulto con psicosi stabilizzata.


Addiction and psychosis<br />

Necessità Necessit di nuove concettualizzazioni nelle psicosi<br />

Current Opinions Psychiatry. 2007 Nov;20(6):573-7.<br />

“New directions in the conceptualization of psychotic disorders”.<br />

Kroll JL.<br />

Department of Psychiatry, University of Minnesota Medical School and the Community-University<br />

Health Care Clinic, Minneapolis Minnesota, USA.<br />

Recenti studi sollevano controversie circa la natura <strong>delle</strong> psicosi, il ruolo<br />

dell’esperienza e l’abuso di droghe come agenti in causa nella loro<br />

insorgenza.<br />

Traumi da abuso, esperienze di episodi di maltrattamento e trascuratezza<br />

nell’infanzia, sono correlati con l’incremento del tasso di psicosi nella<br />

popolazione a rischio.<br />

Una ampia varietà di fattori estrinseci, così come la malnutrizione in utero e<br />

alla nascita, l’abuso di sostanze, le esperienze traumatiche, appaiono essere<br />

significativi fattori di rischio per lo sviluppo di disturbi connessi alla<br />

schizofrenia e alle psicosi affettive.


Addiction and psychosis<br />

Nuovi modelli di servizi per la salute mentale<br />

Curr Opin Psychiatry. 2007 Jul;20(4):319-24.<br />

“Service responses for youth onset mental disorders”.<br />

Patton GC et . All. Centre for Adolescent Health, Murdoch Childrens Research Institute, Royal Children's Hospital,<br />

University of Melbourne, Australia.<br />

La continuità fra esordio giovanile e persistenza nel corso della vita dei disturbi, come pure il<br />

tardivo aggiustamento sociale devono essere chiariti.<br />

Disturbi emozionali che persistono o ricorrono durante l’adolescenza hanno maggiore effetto<br />

sulla futura salute mentale.<br />

Occorre riorganizzare i servizi perché possano andare incontro alle necessità del malato<br />

anche giovane con disturbo mentale.<br />

Molti studi dimostrano il beneficio a breve termine di cure intensive multidisciplinari per<br />

l’esordio psicotico. Ci sono pochi dati sul beneficio di tale interventi fuori dalle psicosi.<br />

Un incremento della conoscenza dell’alta prevalenza e degli effetti a lungo termine dei disturbi<br />

mentali insorti in età giovanile non è stato ancora adeguatamente considerato da ricerche<br />

intervento così come la valutazione dei differenti modelli di servizi per la salute mentale messi<br />

in atto.


Addiction and psychosis<br />

La maggior parte di disturbi psichiatrici insorge in adolescenza<br />

Con grande frequenza questi disturbi sono preceduti da altri, in<br />

epoche precedenti<br />

Spesso nessuno si occupa o evidenzia precocemente questi<br />

ultimi<br />

I disturbi psichiatrici insorti in adolescenza sono<br />

frequentemente correlati a disturbi secondari<br />

Molto spesso la cura effettiva avviene molti anni dopo l’esordio<br />

Gran parte dei disturbi psichiatrici insorti in adolescenza sono<br />

associati o indotti da sostanze, in particolare cannabis e cocaina


Addiction and psychosis. Sintesi<br />

Molte sono le evidenze di un terreno biologico con anomalie di vario tipo nel<br />

funzionamento, in particolare, della corteccia frontale e prefrontale.<br />

Molte sono le evidenze di eventi traumatici in infanzia a monte dei disturbi.<br />

Molte sono le evidenze della necessità di cure precoci, prima o appena all’esordio<br />

dei disturbi, per evitare le <strong>patologie</strong> secondarie e combattere la cronicizzazione<br />

di quelle primarie.<br />

La maggior parte dei cinici concorda per un processo di riconcettualizzazione<br />

della forma e dei metodi dell’approccio psichiatrico ai problemi descritti.


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

Disturbo bipolare e dell’umore.<br />

dell umore.<br />

Levin FR e Hennessy G, Biology Psychiatry “Bipolar disorders and substance<br />

abuse”, nov, 2004.<br />

MitcellJD et all.. “Comorbid disorders in patient with BD and concomitant<br />

substance dependence”. J Affetc Disord., sept, 2007<br />

Rubin E. e Aharanovich E. e coll., “Early abstinence in cocaine dependence:<br />

influence of comorbid major depression”. Am J Addict., Jul – Aug, 2007<br />

In ambito clinico dobbiamo se abbiamo davanti a noi un persona con<br />

problemi di cocaina, è molto probabile che “sotto” ci sia un altro disturbo<br />

psichiatrico. Prima di tutto il disturbo bipolare, i tre lavori citati lo<br />

dimostrano, in sintesi:<br />

Il SUD Cocaina si associa facilmente al BD I e BD II, spesso sono stati misti e ancora<br />

possono essere presenti il PTSD l’ ASPD<br />

Le anomalie dell’umore dopo detossicazione può essere scambiata per disturbo<br />

depressivo o questo non essere riconosciuto, ancora, le due condizioni si possono<br />

mescolare.<br />

Il numero di casi di SUD cocaina associato a BD è in forte aumento, questo evento<br />

necessita di attenzione e di strategie di cura opportune, non da ultimo il buon uso degli<br />

antidepressivi.


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

Il disturbo di personalità.<br />

personalit<br />

Il problema si pone agli psichiatri ed agli psicanalisti da molti anni. Si<br />

può dire che lo psicoanalista Adolph Stern nel 1938, inizia da osservare<br />

e descrivere condizioni di pazienti che sfuggivano al lavoro analitico<br />

tradizionale e non rientravano nei canoni della psicosi e della nevrosi.<br />

L’inclusione di tale condizione clinica nel complesso dei disturbi<br />

psichiatrici, ben identificati, clinicamente riconoscibili e differenziabili<br />

da altre condizioni è del 1980 (DSM-III).<br />

Nei manuali di psichiatria precedenti e successivi a quegli anni sono<br />

descritte condizioni che non rispettano i criteri per la diagnosi di<br />

schizofrenia, depressione, psicosi maniaco depressiva o nevrosi e che<br />

passano facilmente da una situazione all’altra o sopportano un<br />

miscuglio <strong>delle</strong> differenti psico<strong>patologie</strong>.


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

Il disturbo di personalità.<br />

personalit<br />

La definizione di personalità si basa si numerose teorie (dinamiche,<br />

cognitive,ecc.) ed ognuna possiede un proprio valore intrinseco; “purtroppo”<br />

non abbiamo un unico modo di definire la personalità.<br />

La conseguenza è che non possiamo utilizzare tali teorie per definire il<br />

disturbo di personalità, o meglio si sono presi alcuni concetti per chiarire la<br />

condizione clinica detta disturbo di personalità.<br />

In sostanza: l’empirismo clinico psichiatrico e alcune teorie di personalità,<br />

da cui si è partiti per descrivere personalità disturbate (O. Kernberg, 1967; J.<br />

G. Gunderson, 1975, ecc.) ha portato a descrizioni di disturbi specifici che si<br />

differenziano dai disturbi psichiatrici classici. Tanto che il DSM organizza<br />

due Assi distinti su cui collocare le diagnosi (I sindromi psichiatriche, II<br />

disturbi di personalità)


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

Il disturbo di personalità.<br />

personalit<br />

Il concetto evolve dalla formulazione di Organizzazione di Personalità (in<br />

particolare Borderline, in tale ambito, infatti, originano gli studi e le<br />

successive classificazione di disturbo di personalità) a quello di Sindrome ed<br />

infine Disturbo.<br />

Il concetto di Organizzazione Borderline è di derivazione analitica, il contributo<br />

fondamentale è di Kernberg (1967 e anni successivi), con esso si identifica un<br />

funzionamento dinamico della mente, terzo oltre ai due descritti in precedenza<br />

(psicotico e nevrotico).<br />

Il concetto di Sindrome è introdotto da R. Grinker (1968, The Borderline Syndrome) e<br />

tende a definire il problema nei suoi aspetti di decorso, comorbilità, genetica, risposta al<br />

trattamento, sviluppo e diagnosi differenziale; prende qui un aspetto di evento<br />

sintomatologico specifico con una sua evolutività, non una organizzazione intrinseca.<br />

Il DSM – III introduce il termine Disturbo di Personalità ne fa una categoria diagnostica<br />

e ne descrive di molti tipi organizzandoli in Cluster, questo evento stabilizza ancora di<br />

più la condizione come disturbo psichiatrico ufficialmente riconosciuto.


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

Il disturbo di personalità.<br />

personalit<br />

DSM-IV : Criteri generali per un disturbo di personalità. ASSE II<br />

– Cluster A B C.<br />

Un indicatore persistente che devia in 2 o più <strong>delle</strong> seguenti aree:<br />

Cognitiva (percezione ed interpretazione);<br />

Affettiva (intensità, labilità e appropriatezza);<br />

Funzioni interpersonali;<br />

Controllo degli impulsi.<br />

Gli indicatori sono pervasivi e rigidi<br />

Gli indicatori portano significativi impedimenti a livello sociale,<br />

occupazionale, o in altre aree di funzionalità<br />

Persistenza in adolescenza o nell’età adulta<br />

Gli indicatori non sono conseguenza di altri disordini mentali, di<br />

abuso di sostanze, o di altre condizioni mediche.


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

Il disturbo di personalità.<br />

personalit<br />

ASSE II, DSM IV – R, Cluster Disturbi di Personalità.<br />

Personalit<br />

Cluster A (comportamento bizzarro)<br />

Schizoide – Schizotipico – Paranoide<br />

Cluster B (alta emotività)<br />

Borderline – Narcisitico – Antisociale – Istrionico<br />

Cluster C (alta ansietà)<br />

Ossessivo Compulsivo – Evitante – Dipendente<br />

Altro<br />

Passivo Aggressivo


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

Caratteristiche generali del disturbo di<br />

personalità.<br />

Un’inclinazione ad essere impegnativo e non compiacente<br />

(attivamente o passivamente). In alcuni casi ciò si evidenzia molto<br />

presto durante il trattamento, mentre in altri solo dopo i primi<br />

successi terapeutici.<br />

Una tendenza a sottovalutarsi o sopravvalutarsi, così come<br />

sottovalutano o sopravalutano gli altri. Gli individui con disturbo<br />

della personalità spesso alternano i due estremi (idealizzando e<br />

dopo denigrando il terapista, o sentendosi superiori e dopo inferiori<br />

agli altri).<br />

Una propensione alla manipolazione con una corrispondente<br />

disonestà interpersonale.<br />

Difficoltà a sviluppare attaccamenti non patologici (cercando in un<br />

altro significativo il ”buon genitore”, protezione contro il mondo<br />

ostile, un caregiver che svolga la funzione di adulto significativo,<br />

un’alleanza “io e te contro il mondo”).


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

Caratteristiche generali del disturbo di<br />

personalità.<br />

Un fallimento nell’accettare i feedback ambientali correttivi<br />

con un inclinazione a frammentare la realtà in base ai propri<br />

bisogni senza tener conto degli altri. Questo comportamento<br />

può portare gli altri allo sconcerto e alla rabbia.<br />

Mancanza di consapevolezza dell’impatto sugli altri con un<br />

corrispondente fallimento nell’assumersi responsabilità.<br />

Messi di fronte al fatto questi individui negheranno,<br />

minimizzeranno, distorceranno i fatti, o contrattaccheranno.<br />

Una tendenza ad avvilirsi, danneggiarsi, o auto distruggersi<br />

(automutilazione, arroganza, aggressività provocatoria,<br />

incapacità ad auto difendersi, tolleranza degli abusi, ritiro ed<br />

isolamento).<br />

Incapacità a regolare le emozioni (irritabilità, instabilità,<br />

espansività, o costrizione).


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

Il BPD (Borderline personality disorder)<br />

Criteri diagnostici del DSM IV - TR<br />

Una modalità pervasiva di instabilità <strong>delle</strong> relazioni interpersonali,<br />

dell'immagine di sé e dell'umore ed una marcata impulsività, comparse nella<br />

prima età adulta e presenti in vari contesti, come indicato da cinque (o più)<br />

dei seguenti elementi:<br />

1. sforzi disperati di evitare un reale o immaginario abbandono,<br />

2. un quadro di relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzate<br />

dall'alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione,<br />

3. alterazione dell'identità: immagine di sé e percezione di sé marcatamente e<br />

persistentemente instabili,<br />

4. impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il<br />

soggetto come ad esempio spendere eccessivamente, promiscuità<br />

sessuale, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate, ecc.,<br />

5. ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari, o comportamento automutilante,<br />

6. instabilità affettiva dovuta ad una marcata reattività dell'umore (per es., episodica<br />

intensa disforia, irritabilità o ansia, che di solito durano poche ore, e soltanto<br />

raramente più di pochi giorni),<br />

7. sentimenti cronici di vuoto,<br />

8. rabbia immotivata e intensa o difficoltà a controllare la rabbia (per es., frequenti<br />

accessi di ira o rabbia costante, ricorrenti scontri fisici),<br />

9. ideazione paranoide, o gravi sintomi dissociativi transitori, legati allo stress.


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

Disturbo di personalità personalit borderline e<br />

antisociale.<br />

Rosselli M et all. “Personality profile and neuropsychological test performance in<br />

chronic cocaine – abusers”. Int J Neurosc, Sept, 2001<br />

Grella et all. “Followp of cocaine – dependent men and women with antisocial<br />

personality disorder”, J Sub Abuse, Oct 2003,<br />

Lòpez Duràn e Becoña Iglesias “Patterns and personality disorders in persons with<br />

cocaine dependance in treatment”. Psicothema. Aug., 2006<br />

Si conferma anche per il SUD Cocaina una importante associazione con i due<br />

tipici disturbi di personalità che vanno d’accordo con la dipendenza da<br />

sostanze e cioè il BPD ed il ASPD, questo ultimo domina il campo. Tutti i<br />

lavori dicono che:<br />

Il disturbo di personalità (Asse II) è sempre ben presente dominano il BPD ed il<br />

ASPD, questo è prevalente.<br />

I disturbi di personalità aggravano il decorso della malattia e ne complicano molto il<br />

trattamento<br />

Questi disturbi sono ancora meno evidenziati dai clinici di quelli in Asse I.<br />

Il rapporto tra antisocialità – psicopatia e SUD cocaina è privilegiato poiché abbiamo<br />

visto come la sostanza complichi gravemente la funzionalità di tutte le aree corticali<br />

deputate al controllo.


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

La questione del disturbo della condotta (DC)<br />

verso il disturbo antisociale di personalità<br />

personalit<br />

(DASPD).<br />

T.J. Crowley, P.D. Riggs, “Adolescent substance use disorder with<br />

conduct disorder and comorbid condition”, NIDA, 1995. Questo articolo,<br />

già datato, analizza in modo vasto il problema ed esordisce in questo<br />

modo:<br />

“… Il disturbo antisociale di personalità (DASP) non si manifesta se non si sono<br />

precedenti di un DC in giovane età, anche se la metà, forse, dei ragazzi con DC non<br />

sviluppano un DASP da adulti. …”.<br />

“ … la prevalenza maggiore si manifesta tra i maschi … “.<br />

“ … Al DC sono strettamente associati numerosi problemi familiari e sociali, che<br />

probabilmente contribuiscono a determinare numerosità e gravità dei sintomi … “.<br />

“ … Prove crescenti indicano che nel DC, le caratteristiche personali di impulsività ed<br />

aggressività, dipendono da fattori genetici, …, DC e DASP sono ricorrenti nell’ambito<br />

<strong>delle</strong> famiglie … “.


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

La questione del disturbo della condotta (DC)<br />

verso il disturbo antisociale di personalità<br />

personalit<br />

(DASPD)<br />

“ … Dal 30 al 50 % dei ragazzi con DC associa anche un DDAI (Disturbo deficit<br />

attenzione iperattività), quando si assiste a tale associazione si alza in modo<br />

considerevole la probabilità di avere familiari con DASP e/o Disturbi da Uso di<br />

Sostanze (DUS) …”.<br />

“ … In questo caso il DC è più grave, si alza ancora la probabilità di sviluppare un<br />

DASP e/o un DUS …”.<br />

“…Un Disturbo Depressivo Maggiore è presente nel 15 – 20 % dei ragazzi con DC<br />

ammessi ad un trattamento per DUS … frequentemente si assiste ad idee suicidarie<br />

ed a pregressi tentativi di suicidio …”.<br />

E ancora, “ … Il DC ed il DASP sono spesso associati ed in genere precedono il DUS<br />

…”.<br />

Da ultimo, Buckstein e coll., già nel 1989 affermavano che “… l’associazione tra<br />

abuso di sostanze, il DC negli adolescenti ed il DASP negli adulti appare dimostrato<br />

…”.


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

Il disturbo antisociale di personalità personalit (DASPD)<br />

Diagnosi con cattiva prognosi.<br />

Il DASP è definito come disturbo che dura tutta la vita e prevede sia il DC minorile che<br />

il comportamento antisociale in età adulta. In assenza di DC nella fanciullezza non si<br />

pone diagnosi di DASP nel giovane adulto o nell’adulto. Già nel 1958 O’Neal e Robins<br />

avevano fatto questa osservazione.<br />

Clima sociale e familiare.<br />

Il clima familiare “cattivo” è un dato persistente nella storia di questi pazienti; la<br />

condizione di svantaggio sociale, di freddezza e non cura, di violenza, di alcolismo, di<br />

malattia psichiatrica dei genitori è rilevabile quasi sempre.<br />

Costituzione ereditaria.<br />

Numerosi studi indicano la presenza in gruppi familiari di molti membri con DASP.<br />

La cronica conflittualità familiare, la insufficiente cura dei figli, potrebbero essere<br />

esclusivamente un epifenomeno geneticamente determinato.<br />

In sintesi.<br />

I geni hanno un ‘influenza facilitante sul comportamento antisociale adolescenziale,<br />

perché questo si manifesti è necessario sia il gene che l’ambiente sfavorevole.


DC-DASP<br />

DC DASP-DDAI DDAI-DUS: DUS: Relazioni di comorbilità,<br />

comorbilit ,<br />

familiarità familiarit ed esito<br />

PARENTELA<br />

BIOLOGICA<br />

Prevalenza del solo DDAI<br />

Lahey, 1988<br />

Prevalenza alta di DASP,<br />

DDAI e DUS<br />

Lahey, 1988; Biederman, 1987<br />

Prevalenza alta di DASP,<br />

DDAI e DUS<br />

Lahey, 1988; Biederman, 1987<br />

MANIFESTAZIONI NELLA<br />

FANCIULLEZZA<br />

DDAI<br />

DDAI + DC<br />

DC<br />

ESITO IN ETA’ ADULTA<br />

Scarso profitto scolastico<br />

e lavorativo<br />

Mannuzza, 1993<br />

Alta prevalenza di DASP e<br />

DUS, qualche DDAI residuo<br />

Mannuza, 1993<br />

Alta percentuale di<br />

DASP e DUS<br />

Robins, Regier, 1990,1991


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

Criteri diagnostici per il Disturbo della Condotta<br />

(DC) secondo il DSM IV – TR .<br />

A. Una modalità di comportamento ripetitiva e persistente in cui i diritti<br />

fondamentali degli altri o le principali norme o regole societarie appropriate<br />

per l'età vengono violati, come manifestato dalla presenza di tre (o più) dei<br />

seguenti criteri nei 12 mesi precedenti, con almeno un criterio presente negli<br />

ultimi 6 mesi:<br />

Aggressioni a persone o animali<br />

1. spesso fa il prepotente, minaccia, o intimorisce gli altri<br />

2. spesso dà inizio a colluttazioni fisiche<br />

3. ha usato un'arma che può causare seri danni fisici ad altri (per es., un bastone, una<br />

barra, una bottiglia rotta, un coltello, una pistola)<br />

4. è stato fisicamente crudele con le persone<br />

5. è stato fisicamente crudele con gli animali<br />

6. ha rubato affrontando la vittima (per es., aggressione, scippo, estorsione, rapina a<br />

mano armata)<br />

7. ha forzato qualcuno ad attività sessuali.<br />

Distruzione della proprietà<br />

8. ha deliberatamente appiccato il fuoco con l'intenzione di causare seri danni<br />

9. ha deliberatamente distrutto proprietà altrui (in modo diverso dall'appiccare il<br />

fuoco).


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

Criteri diagnostici per il Disturbo della Condotta<br />

(DC) secondo il DSM IV – TR .<br />

Frode o furto<br />

10. è penetrato in un edificio, un domicilio, o una automobile altrui<br />

11. spesso mente per ottenere vantaggi o favori o per evitare obblighi (cioè, raggira gli<br />

altri)<br />

12. ha rubato articoli di valore senza affrontare la vittima (per es., furto nei negozi, ma<br />

senza scasso; falsificazioni).<br />

Gravi violazioni di regole<br />

13. spesso trascorre fuori la notte nonostante le proibizioni dei genitori, con inizio<br />

prima dei 13 anni di età<br />

14. è fuggito da casa di notte almeno due volte mentre viveva a casa dei genitori o di chi<br />

ne faceva le veci (o una volta senza ritornare per un lungo periodo)<br />

15. marina spesso la scuola, con inizio prima dei 13 anni di età.<br />

B. L'anomalia del comportamento causa compromissione clinicamente<br />

significativa del funzionamento sociale, scolastico, o lavorativo.


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

Criteri diagnostici per il Disturbo della Condotta<br />

(DC) secondo il DSM IV – TR .<br />

C. Se il soggetto ha 18 anni o più, non sono soddisfatti i criteri per il<br />

Disturbo Antisociale di Personalità. Specificare il tipo sulla base<br />

dell'età all'esordio:<br />

1. ® Tipo ad Esordio nella Fanciullezza: esordio di almeno un criterio<br />

caratteristico del Disturbo della Condotta prima dei 10 anni di età.<br />

2. ® Tipo ad Esordio nell'Adolescenza: assenza di tutti i criteri caratteristici<br />

del Disturbo della Condotta prima dei 10 anni di età.<br />

Specificare la gravità:<br />

1. Lieve: pochi o nessun problema di condotta al di là di quelli richiesti per<br />

fare la diagnosi, i problemi di condotta causano solo lievi danni agli altri.<br />

2. Moderato: numero di problemi di condotta ed effetti sugli altri intermedi<br />

tra lieve e grave.<br />

3. Grave: molti problemi di condotta in aggiunta a quelli richiesti per fare la<br />

diagnosi, oppure i problemi di condotta causano notevoli danni agli altri.


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

Criteri diagnostici per il Disturbo Antisociale di<br />

Personalità Personalit (DASP) secondo il DSM IV – TR .<br />

A. Un quadro pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri che si<br />

manifesta fin dall'età di 15 anni, come indicato da tre (o più) dei seguenti elementi:<br />

1. incapacità di conformarsi alle norme sociali per ciò che concerne il comportamento legale,<br />

come indicato dal ripetersi di condotte suscettibili di arresto<br />

2. disonestà, come indicato dal mentire, usare falsi nomi, o truffare gli altri ripetutamente, per<br />

profitto o per piacere personale<br />

3. impulsività o incapacità di pianificare<br />

4. irritabilità e aggressività, come indicato da scontri o assalti fisici ripetuti<br />

5. inosservanza spericolata della sicurezza propria e degli altri<br />

6. irresponsabilità abituale, come indicato dalla ripetuta incapacità di sostenere un'attività<br />

lavorativa continuativa, o di far fronte ad obblighi finanziari<br />

7. mancanza di rimorso, come indicato dall'essere indifferenti o dal razionalizzare dopo avere<br />

danneggiato, maltrattato o derubato un altro<br />

B. L'individuo ha almeno 18 anni<br />

C. Presenza di un "Disturbo della Condotta" con esordio prima dei 15 anni di età<br />

D. Il comportamento antisociale non si manifesta esclusivamente durante il decorso<br />

della "Schizofrenia" o di un "Episodio Maniacale".<br />

E' necessario ricordare che tutti i criteri A, B, C, D devono essere<br />

contemporaneamente soddisfatti per poter diagnosticare il disturbo antisociale di<br />

personalità.


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

ADHD e cocaina.<br />

Generalmente i clinici <strong>delle</strong> dipendenze non tengono in gran conto<br />

della comorbilità dell’ADHD con il SUD, la sottostima di questa<br />

condizione è assai superiore a quelle <strong>delle</strong> classiche associazioni,<br />

disturbi di Asse I in particolare il Bipolare e di Asse II in particolare<br />

Borderline e Antisociale. I lavori qui sotto riportati ci indicano che<br />

all’ADHD, anche nell’adulto, dobbiamo iniziare a dare peso.<br />

L’ADHD è un disturbo tipico dell’infanzia e in quella epoca si<br />

diagnostica; il nucleo dei sintomi è dato prevalentemente da<br />

disattenzione, iperattività e impulsività, che determinano disordini<br />

nelle relazioni sociali, bassi risultati a scuola e nell’occupazione. Si<br />

manifesta nel 3 – 9% della popolazione infantile e nel 1 – 5% di quella<br />

adulta; tra la popolazione con SUD è presente tra il 11 e il 35%<br />

complicando l’esito <strong>delle</strong> cure.<br />

Wilson JJ et all. Curr Psychiatry Rep., “ADHD and substance use disorders”.<br />

Dec, 2001<br />

Kalbag AS et all., “Adult ADHD and substance abuse: diagnostic and<br />

treatmenet issues “. Subst Use Misure, 2005<br />

Levin FR et all.. “Diagnosing ADHD in adults with substance use disorder:<br />

DSM IV criteria and differential diagnosis” J Clin Psychiatry, Jul, 2007 .


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

ADHD e cocaina.<br />

Arias A.J. , Gelertner J., et all..“ Correlates of co occurring ADHD in drugdependent<br />

subjects: Prevalence and features of substance dependence and<br />

psychiatric disorders”. Addict Behav. 2008 Sep. Department of Psychiatry,<br />

University of Connecticut School of Medicine, Farmington, CT 06030, USA.<br />

L’articolo esamina la prevalenza, le caratteristiche ed il decorso di disturbi psichiatrici e<br />

SUD in soggetti con SUD e disturbo ADHD.<br />

L’ADHD si evidenzia nel 5,22% dipendenti da cocaina e oppiacei (0,85 % nei non<br />

consumatori), la presenza di ADHD si associa con:<br />

Precoce inizio di uso di sostanze.<br />

Maggior numero di diagnosi di disturbo psichiatrico.<br />

Grande probabilità di tentativi di suicidio.<br />

Maggior tasso di ospedalizzazione.<br />

Conclusioni: La presenza di SUD da cocaina ed oppioidi si associa frequentemente con<br />

l’ADHD, tale associazione favorisce la presenza di altri disturbi psichiatrici e la maggiore<br />

severità del decorso dei disturbi.


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

ADHD e cocaina.<br />

L’ADHD pone alcuni particolari problemi:<br />

Un primo problema è la sua identificazione nell’adulto, infatti i<br />

criteri sono tipici dell’infanzia e difficili da applicare all’adulto, molti<br />

lavori si occupano di questo argomento; si ha la tendenza a pensare<br />

che si attenui nell’avanzare dell’età, non è sempre così.<br />

Il secondo problema è che molte sostanze determinano deficit simili<br />

a quelle dell’ADHD, cocaina in particolare, quindi una condizione<br />

può mimare o nascondere l’altra.<br />

Riconoscere l’ADHD è importante poiché tale condizione da esito<br />

sfavorevole alle cure per l’addiction e il paziente ha bisogno di<br />

attenzioni particolari in ambito cognitivo.<br />

Le sostanze possono determinare una condizione simile all’ADHD a<br />

causa <strong>delle</strong> esposizione prenatale alle stesse in particolare la cocaina.<br />

Il lavoro anamnestico è determinante nel dirimere i nodi.


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

Il comportamento violento.<br />

L’impulsività, la bassa riflessività, la scelta del comportamento a corto circuito e<br />

la ridotta “gamma locomotoria” (deficit di problem solving) nei consumatori<br />

dipendenti da cocaina è ben dimostrata.<br />

La base neurobiologica di tale condizione è pure ben conosciuta così come<br />

importanti eventi geneticamente determinati:<br />

La ridotta rappresentazione di recettori D2 nel NAc e nella cortex orbitofrontale sono<br />

alla base del comportamento impulsivo .<br />

La ridotta presenza degli stessi recettori è alla base del rischio di uso di cocaina.<br />

I recettori D2 ben rappresentati nelle aree citate sono in grado di proteggere dal<br />

rischio di uso di cocaina e sono capaci di determinare maggiore gamma di scelta<br />

comportamentale e di generare riflessività e competenza nella leadership.<br />

Michael A. Nader, Ph.D. Paul W. Czoty, Ph.D., “PET Imaging of Dopamine D2 Receptors in Monkey<br />

Models of Cocaine Abuse: Genetic Predisposition Versus Environmental Modulation”. Am J Psychiatry<br />

2005; 162.<br />

Dalley Jeffrey W.et all. “Nucleus Accumbens D2/3 Receptors Predict Trait Impulsivity and Cocaine<br />

Reinforcement” Science. 2007 March 2


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

Il comportamento violento.<br />

Violence and Drug Abuse Volume 10, Number 2 .March/April 1995<br />

31% of New York Murder Victims Had Cocaine in Their Bodies<br />

Quasi tre vittime di omicidio su 10 in N.Y., nel periodo 1990 – 1991, avevano<br />

cocaina nei tossicologici, così come i loro assassini. Complessivamente le<br />

vittime di assassinio in città erano, verosimilmente, consumatori di cocaina<br />

da 10 a 50 volte in più rispetto alla popolazione generale<br />

Cocaine was found in 31 percent<br />

of the 4,298 people murdered<br />

in New York City in<br />

1990 and 1991.<br />

By Neil Swan<br />

Le vittime di omicidio possono essere state provocate da violenza indotta da<br />

irritabilità, pensieri paranoiodi, aggressione verbale o fisica, questi sono<br />

ipotizzati essere effetti farmacologici della cocaina. L’altra ipotesi è che tali<br />

omicidi siano promossi dagli spacciatori di droga, per ragioni di controllo del<br />

territorio.


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

Il comportamento violento.<br />

Macdonald S., Erikson P., et. All. “Predicting violence among cocaine, cannabis,<br />

and alcohol treatment clients”. Addict Behav. 2008 Jan. Centre for Addictions<br />

Research of BC, Canada.<br />

In questo studio si esaminano la relazione tra l’uso di varie sostanze, selezionate<br />

caratteristiche psicosociali e violenza. Gruppi di soggetti in trattamento per<br />

problema primario di cocaina (300), cannabis (128), alcol (110), altre droghe<br />

(33), tabacco (249), gambling (199) sono stati sottoposti ad un questionario di<br />

autosomministrazione. Questo era composto di varie sezioni: psicosociali,<br />

frequenza di uso di droghe ed alcol, violenza nell’anno precedente.<br />

In tutte le analisi multi variate la frequenza di uso cocaina e alcol, mancato<br />

rispetto <strong>delle</strong> leggi, personalità aggressiva, età e sesso erano significativamente<br />

associati a violenza.<br />

I risultati indicano una spiegazione multi causale alla base del comportamento<br />

violento: tuttavia alcol e cocaina appaiono giocare un ruolo più significativo<br />

nel determinismo della violenza.


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

Il comportamento violento.<br />

Moore T.M., Stuart G.L., “Drug abuse and aggression between intimate<br />

partners: a meta-analytic review”. Clin Psychol Rev. 2008 Feb. University of<br />

Tennessee-Knoxville, Department of Psychology, USA.<br />

Il lavoro esamina la relazione tra uso di droga e l’aggressione tra i<br />

partner intimi, attraverso l’analisi di varie pubblicazioni precedenti.<br />

In 96 studi esaminati si evidenzia tale questione.<br />

La cocaina emerge come sostanza illecita con forte relazione con<br />

aggressione psicologica, fisica e sessuale (…).<br />

I dati sono discussi in relazione al possibile meccanismo che lega le<br />

droghe con l’aggressione al partner,<br />

Le ricerche future sono da mettere a punto in termini di focalizzazione<br />

della interazione tra contesto e sequenza temporale tra uso di droghe e<br />

aggressione al partner


Eventi psichiatrici correlati a cocaina.<br />

Il comportamento violento.<br />

Addict Behav. 2007 Oct.”Differences in treatment outcome between male<br />

alcohol dependent offenders of domestic violence with and without positive<br />

drug screens”. Easton C. J.”, Mandel D, Babuscio T., Rounsaville B. J. , Carrol<br />

K.M. Department of Psychiatry, Division of Substance Abuse, Yale University<br />

School of Medicine, USA.<br />

Uomini che hanno fatto violenza alla loro partner tendono ad avere un doppio<br />

problema con alcol e uso di droghe, tuttavia poche sono le conoscenze circa le<br />

differenze fra uomini che hanno un singolo piuttosto che due problemi (…)<br />

Il 43% dei pazienti in cura per alcolismo e violenza erano positivi nei test per<br />

cocaina e cannabis durante 12 mesi di trattamento<br />

Le scoperte suggeriscono che l’uomo alcol dipendente che continua l’uso di altre<br />

droghe (cocaina e cannabis in particolare) può richiedere interventi addizionali:<br />

Per il controllo dell’uso di droghe<br />

Per il management della collera.

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