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Documento Rappresentativo del MODELLO ORGANIZZATIVO ... - Rfi

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RFI<br />

sanzioni interdittive, per <strong>del</strong>itti perseguibili a titolo colposo, senza quindi la<br />

sussistenza <strong>del</strong> dolo, inteso come coscienza e volontarietà <strong>del</strong>l‟azione<br />

criminosa.<br />

Pertanto, qualsiasi violazione <strong>del</strong>le norme in tema di sicurezza e salute sul<br />

lavoro, commessa a vantaggio <strong>del</strong>l‟ente, che comporti in concreto un<br />

infortunio grave, può comportare l‟applicazione <strong>del</strong>le sanzioni alla società.<br />

Per tali <strong>del</strong>itti la soglia concettuale di accettabilità, agli effetti esimenti <strong>del</strong> D.<br />

Lgs. n. 231/2001, è rappresentata dalla realizzazione di una condotta (non<br />

accompagnata dalla volontà <strong>del</strong>l‟evento-morte/lesioni personali) violativa <strong>del</strong><br />

mo<strong>del</strong>lo organizzativo di prevenzione nonostante la puntuale osservanza<br />

degli obblighi di vigilanza da parte <strong>del</strong>l‟apposito Organismo a ciò deputato.<br />

Ciò in quanto l‟elusione fraudolenta dei mo<strong>del</strong>li organizzativi appare<br />

incompatibile con l‟elemento soggettivo dei reati di omicidio colposo e<br />

lesioni personali colpose, di cui agli artt. 589 e 590 <strong>del</strong> codice penale.<br />

Con riferimento ai mo<strong>del</strong>li di organizzazione, gestione e controllo, è lo stesso<br />

decreto ad individuare, all‟articolo 6, comma 2, le esigenze che gli<br />

stessi sono chiamati a soddisfare, affinché l‟ente possa essere<br />

esonerato dalla responsabilità amministrativa:<br />

- individuazione <strong>del</strong>le aree/processi <strong>del</strong>l‟ente a rischio di reato;<br />

- previsione di protocolli che regolamentino l‟iter di formazione <strong>del</strong>le<br />

decisioni <strong>del</strong>l‟ente e la loro esecuzione;<br />

- esistenza di strumenti di gestione <strong>del</strong>le risorse finanziarie idonei a<br />

prevenire la commissione dei reati;<br />

- previsione di flussi informativi verso l‟organismo di vigilanza;<br />

- operatività di un sistema disciplinare atto a sanzionare le violazioni<br />

<strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo.<br />

1.4 Le Linee Guida di Confindustria<br />

Per agevolare gli enti nella definizione dei mo<strong>del</strong>li di organizzazione, gestione<br />

e controllo, il decreto dispone che possano essere utilizzati - come punti di<br />

riferimento - i codici di comportamento redatti dalle associazioni<br />

rappresentative degli enti e comunicati al Ministero <strong>del</strong>la Giustizia, che valuta<br />

la loro idoneità.<br />

RFI S.p.A. si è conformata, secondo le indicazioni fornite dalla Capogruppo,<br />

alle “Linee Guida per la costruzione dei mo<strong>del</strong>li di organizzazione, gestione e<br />

controllo ex D.Lgs. n. 231/2001” (di seguito “Linee Guida”), elaborate da<br />

Confindustria, associazione di categoria a cui appartiene il Gruppo FS.<br />

Le Linee Guida - approvate il 7 marzo 2002 ed integrate il 3 ottobre 2002, il<br />

24 maggio 2004 e il 31 marzo 2008 - sono state giudicate - dal Ministero -<br />

Mo<strong>del</strong>lo Organizzativo ex D.Lgs. n. 231/2001 - Parte Generale Pagina 14 di 43<br />

Aggiornamento 31 luglio 2012

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