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Modellazione idrologica su un bacino rappresentativo della pianura ...

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<strong>Mo<strong>della</strong>zione</strong> <strong>idrologica</strong> <strong>su</strong> <strong>un</strong> <strong>bacino</strong> <strong>rappresentativo</strong> <strong>della</strong> <strong>pianura</strong> del<br />

Campidano in condizioni di cambiamento climatico<br />

Responsabile scientifico Prof. Roberto Deidda<br />

Introduzione<br />

I bacini idrografici del Mediterraneo sono caratterizzati da <strong>un</strong>'elevata sensibilità agli estremi<br />

idrologici, sia in termini di eventi alluvionali che di prol<strong>un</strong>gati periodi siccitosi, ai quali sovente<br />

conseguono ingenti perdite socioeconomiche e conflitti nella pianificazione delle risorse idriche.<br />

Le simulazioni degli scenari climatici futuri (IPCC, 2007) complicano ulteriormente il quadro,<br />

poiché prevedono, con elevata probabilità, <strong>un</strong>a diminuzione <strong>della</strong> quantità media d'acqua<br />

disponibile (in termini di sia di afflussi che di deflussi) e <strong>un</strong> aumento <strong>della</strong> frequenza di eventi<br />

idrologici estremi. Pertanto, <strong>un</strong>a quantificazione <strong>della</strong> risposta <strong>idrologica</strong> dei bacini mediterranei<br />

alla variabilità attuale e futura del clima ri<strong>su</strong>lta essere quanto mai indispensabile per adottare<br />

mi<strong>su</strong>re di pianificazione e strutturali necessarie a mitigare gli impatti.<br />

Descrizione <strong>della</strong> Ricerca<br />

La ricerca si propone di investigare gli impatti <strong>su</strong>l ciclo idrologico <strong>della</strong> variabilità attuale e futura<br />

del clima in <strong>un</strong>’area di studio localizzata nella <strong>pianura</strong> del Campidano in Sardegna. Tale area è<br />

caratterizzata da <strong>un</strong>a configurazione di tipo annidato, ossia è costituita dal <strong>bacino</strong> idrografico del<br />

Rio Mannu di San Sperate (area sottesa di circa 470 km 2 ), il quale contiene al <strong>su</strong>o interno<br />

l’azienda agricola sperimentale di San Michele (estensione di qualche ettaro), gestita dall’AGRIS<br />

(Azienda <strong>della</strong> Regione Sardegna per la Ricerca in Agricoltura). In virtù <strong>della</strong> configurazione<br />

annidata, è possibile condurre simulazioni idrologiche sia a scala di <strong>bacino</strong> che a quella di<br />

campo, in modo da poter acquisire <strong>un</strong> quadro più esaustivo dei processi fisici coinvolti alle<br />

diverse scale. Gli obiettivi dello studio sono mirati sia all'avanzamento <strong>della</strong> conoscenza dei<br />

processi fisici di base sia a scopi più pratici e possono essere così sintetizzati:<br />

(i) Stimare l’effetto dovuto ad input climatici simulati dai modelli del clima <strong>su</strong>lle diverse<br />

componenti del ciclo idrologico alle scale di <strong>bacino</strong> e di campo.<br />

(ii) Migliorare la conoscenza di base dei processi fisici che regolano lo scambio di acqua<br />

ed energia tra <strong>su</strong>olo, vegetazione ed atmosfera (SVAT).<br />

(iii) Migliorare la parametrizzazione dei processi fisici (in particolar modo, quelli legati alle<br />

dinamiche <strong>della</strong> vegetazione) all'interno di modelli idrologici a scala di <strong>bacino</strong>.<br />

(iv) Stimare gli effetti <strong>su</strong>lla produzione agricola alle scale di campo e di <strong>bacino</strong>.<br />

(v) Stimare l'effetto <strong>su</strong>lle componenti del ciclo idrologico a scala di <strong>bacino</strong> in seguito a<br />

cambiamenti nell'uso del <strong>su</strong>olo e, in particolar modo, agli incendi.<br />

Per conseguire gli obiettivi sopramenzionati, si procederà inizialmente alla costituzione e<br />

validazione di <strong>un</strong> database comprendente dati di telerilevamento, dati idrologici e meteorologici,<br />

carte geologiche, pedologiche e di uso del <strong>su</strong>olo, nonché dati mi<strong>su</strong>rati <strong>su</strong> campo nel sito<br />

sperimentale di San Michele. Una volta costituito il database, si procederà preliminarmente a<br />

condurre analisi statistiche finalizzate a caratterizzare la variabilità di grandezze idrologiche quali<br />

precipitazione, umidità del <strong>su</strong>olo e deflusso. In particolare, saranno utilizzate tecniche statistiche<br />

tradizionali, tecniche geostatistiche ed approcci basati <strong>su</strong>ll'analisi di invarianza di scala e studio<br />

<strong>della</strong> multifrattalità (Deidda et al., 2004; Mascaro and Vivoni, 2009). Le simulazioni idrologiche<br />

saranno effettuate con modelli numerici differenti per le due scale spaziali: alla scala di <strong>bacino</strong> si<br />

farà uso di <strong>un</strong> modello idrologico distribuito e fisicamente basato, noto come TIN-based Real<br />

Time Integrated Basin Simulator (tRIBS) (Ivanov et al. 2004a,b; Vivoni et al. 2006); alla scala di<br />

campo sarà invece sviluppato <strong>un</strong> modello di tipo SVAT (Rodriguez-Iturbe and Porporato, 2004)<br />

che sia <strong>rappresentativo</strong> delle dinamiche dei processi che avvengono all'interno dell'azienda San<br />

Michele e che quindi possa essere adattato ad ogni tipo di coltura in essa presente. Un volta


calibrati con il database esistente, i modelli tRIBS e SVAT saranno utilizzati per simulare la<br />

risposta <strong>idrologica</strong> in seguito a possibili scenari futuri di cambiamento climatico definiti di<br />

concerto con fisici dell'atmosfera che attualmente collaborano il DIT. In particolare, questa attività<br />

comprende l'estrazione degli output di modelli climatici attualmente disponibili e l'eventuale uso in<br />

cascata di modelli di downscaling statistico necessari per raggi<strong>un</strong>gere le risoluzioni<br />

spaziotemporali caratteristiche dei processi idrologici. Il modello tRIBS sarà inoltre utilizzato per<br />

simulare la risposta del <strong>bacino</strong> del Rio Mannu a cambiamenti di destinazioni d'uso di alc<strong>un</strong>e aree<br />

del <strong>bacino</strong>, introducendo in particolar modo, aree incendiate (Vivoni et al., 2008). Le simulazioni<br />

idrologiche saranno condotte sia con approccio deterministico (ossia con <strong>un</strong> singolo input) sia<br />

con approcci di tipo ensemble in modo tale da metter in conto le diversi sorgenti di incertezza<br />

presenti (Mascaro et al., 2009). Gli output dei modelli saranno poi post-processati per fornire<br />

l'informazione quantitativa necessaria per la pianificazione e la predisposizione di interventi<br />

strutturali finalizzati a mitigare gli impatti.<br />

Bibliografia<br />

Deidda, R., M.G. Badas, Piga, E. (2004): Space-time scaling in high intensity Tropical Ocean<br />

Global Atmosphere Coupled Ocean-Atmosphere Response Experiment TOGA-COARE storms,<br />

Water Resour Res, 40, W02506<br />

IPCC, 2007, Climate Change 2007, the Fourth IPCC Assessment Report<br />

Ivanov, V.Y., Vivoni, E.R., Bras, R. L. and Entekhabi, D. (2004a): Catchment Hydrologic<br />

Response with a Fully-distributed Triangulated Irregular Network Model, Water Resour, Res.,<br />

40(11): W11102.<br />

Ivanov, V.Y., Vivoni, E.R., Bras, R.L. and Entekhabi, D. (2004b): Preserving High-Resolution<br />

Surface and Rainfall Data in Operational-scale Basin Hydrology: A Fully-distributed Physicallybased<br />

Approach, J. Hydrol. 298(1-4): 80-111.<br />

Mascaro, G., E.R. Vivoni and R. Deidda, 2009: “Implications of ensemble quantitative<br />

precipitation forecast errors on distributed streamflow forecasting”. Journal of Hydrometeorology,<br />

accettato ed attualmente disponibile in versione “Early Online Release” <strong>su</strong>l sito web dell'editore<br />

American Meteorological Society; la versione cartacea è in stampa. DOI:<br />

10.1175/2009JHM1144.1.<br />

Mascaro G., E.R Vivoni, 2009: “Statistical and scaling properties of remotely-sensed soil moisture<br />

in two contrasting domains in the North American monsoon region”. Journal of Arid<br />

Environments, accettato e in fase di stampa.<br />

Rodriguez-Iturbe, I., and A. Porporato (2004), Ecohydrology of Water-Controlled Ecosystems,<br />

442 pp, Cambridge Univ Press, Cambridge, U K Vivoni, E.R., Entekhabi D., Bras, R. L., Ivanov,<br />

V.Y., Van Horne, M. P., Grassotti C., Hoffman<br />

R.N. (2006): Extending predictability of hydrometeorological flood events using radar rainfall<br />

nowcasting, J. Hydrometeo., 7, 660 – 677<br />

Vivoni, E.R., E. Springer, S. Mniszewski, P. Fasel, G. Langhorst, D. Moulton, S. Yatheendradas,<br />

T. Mahmood, G. Mascaro and A. White: “Overview of regional scale simulations for vegetation<br />

change”, SAHRA, 8 th Annual Meeting, 17 ottobre 2008.<br />

Fondi per spese legate al progetto, missioni del dottorando, frequenza corsi fuori sede<br />

etc,:<br />

Progetto di ricerca “Climate Induced Changes on the Hydrology of Mediterranean Basins:<br />

Reducing Uncertainty and Quantifying Risk through an Integrated Monitoring and Modeling<br />

System (CLIMB)”, finanziato con il programma europeo “7th Framework Programme” nella call<br />

FP7ENV-2009-1, topic ENV.2009.1.1.5.2. Inizio progetto Gennaio 2010, durata 4 anni.

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