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N.15 - Agosto 2008 - IW2LLX

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Scaricato da www.supplemento-radiorivista.it<br />

Lettera aperta ai colleghi dell'ARI<br />

di Giuseppe Chiappini, IZ0AYD<br />

a presente lettera, vuole esortare e spronare unicamente le nostre coscienze nell’ottica di un evidente,<br />

innegabile, tentativo meritorio di ristrutturazione e rinnovamento, portato avanti fin qui dal C.D.N<br />

attualmente dimissionario. Con questo scritto, consentitemi di esprimere alcune considerazioni del tutto<br />

personali che possono essere condivisibili o meno ritenendo, a ragione, che la sensibilità individuale, fortunatamente,<br />

non è uguale per tutti. Il perdurare dello stato in cui verte l’ARI induce ad esternare un sintomo di<br />

amarezza intriso di un profondo sdegno e rammarico sull’attuale condizione della nostra Associazione scaturita,<br />

come sappiamo, da assurde prese di posizione da parte di alcuni Soci. I loro comportamenti, peraltro poco<br />

condivisibili, hanno gettato inequivocabilmente ombre e dubbi, provocando un temporaneo sbandamento della<br />

realtà associativa, ripercuotendosi inevitabilmente sull’evolversi del nostro Sodalizio.<br />

Fortunatamente gli esiti ultimi della Magistratura e del Tribunale di Milano hanno finalmente reso onorabilità<br />

e giustizia alla nostra Associazione ed a i loro componenti, favorendo la sperata “ripartenza” della vita associativa,<br />

mantenuta vitale grazie al coraggio ed alla dedizione di alcuni membri dell’attuale CDN e di collaboratori<br />

esterni. Purtroppo in questo lasso di tempo abbiamo ricevuto mail e partecipato a molteplici dibattiti, che ancora<br />

una volta ci hanno fatto meravigliare e stupire di quanto sia stato scritto e discusso; azioni tese chiaramente a<br />

vanificare tutto ciò che di buono è stato fatto fin ora. Evidente e palese, per chi ha la facoltà di intendere e di<br />

capire l’andamento degli eventi, il comportamento ideologico radiantistico che purtroppo rispecchia un’attività<br />

pseudo politica assembleare, riscontrabile quotidianamente nella vita parlamentare dei nostri governanti. Ora mi<br />

chiedo: approfondendo queste constatazioni, è possibile che i componenti della nostra Associazione si accontentino<br />

di questa situazione incresciosa? Oppure per colpa di pochi, si vuole a tutti i costi un immobilismo delle<br />

menti dei Soci per usufruire di una indiscutibile libertà di movimento, per poi scollegarsi da qualsiasi sinergia di<br />

obiettivi comuni? Spero fermamente che la maggior parte dei Radioamatori non condivida questo stato di fatto<br />

e si opponga a tutto ciò, affinché si abbia finalmente un ARI svincolata e snellita da logiche assistenzialistiche,<br />

vittimistiche, soggetta ad impedimenti di ogni tipo, riluttante al favorire del Sodalizio comune. La condizione<br />

attuale della nostra Associazione potrebbe essere superata semplicemente, sia osservando che mettendo in<br />

pratica il Codice del Radioamatore che tutti conosciamo e del quale, purtroppo, se ne parla molto poco; per<br />

affermare la bontà dei propri intenti, l’assoluta affidabilità e correttezza del proprio comportamento, il rispetto<br />

reciproco, i valori comuni, agevolando un clima costruttivo e sereno.<br />

Guardiamo degnamente avanti: rievocare il passato dovrà essere fonte di insegnamento e guida per il futuro.<br />

Contribuiamo tutti a rafforzare interesse e passione che ci legano ad una stessa originaria famiglia: quella della<br />

radio. Per consentire alla nostra Associazione di avere più forza, evitando diaspore all’orizzonte, per contrastare<br />

tutti quei motivi che ho elencato in precedenza. Esorto i Radioamatori che si rispecchiano in questo stile di vita<br />

ad impegnarsi in una ristrutturazione seria e profonda del nostro mondo, pena l’assoluta decadenza logistica<br />

e morale dello stesso, partendo delle Sezioni ARI per continuare ai Comitati Regionali, passando infine per il<br />

C.D.N., contribuendo al rinnovamento, ove sia possibile, degli organi collegiali da troppi anni ormai, stancamente,<br />

sempre gli stessi! Chiedo altresì, che in futuro ci si possa dedicare unicamente ed esclusivamente in attività<br />

radiantistiche, non politiche, accantonando definitivamente carte bollate, ordinanze di Tribunali, ecc., che non<br />

giovano affatto alla figura del Radioamatore, prendendo spunto invece, ad esempio, da innumerevoli iniziative<br />

che gran parte delle Sezioni d’Italia “stoicamente” svolgono con impegno e dedizione, cercando di mantenere<br />

alto il nostro che non è solamente un hobby ma uno stile di vita, memori della nostra storia, bagaglio culturale,<br />

ricerca scientifica, profondità di rapporti umani che esso ha da sempre rappresentato e ancora rappresenta.<br />

Nel formulare infine, un augurio sincero e una speranza concreta, affinché la nuova compagine che scaturirà<br />

dall’esito della imminente consultazione elettorale possa, nella consapevolezza innegabile degli ottimi risultati<br />

fin qui raggiunti, guidare serenamente nel futuro la nostra Associazione. Confido nella correttezza e nel buon<br />

senso di tutti i Radioamatori, affinché questa tornata elettorale intraprenda pacatamente, seriamente, la retta<br />

e definitiva via. Nel contempo auspico che possa sopraggiungere e prevalere sempre la consapevolezza del<br />

rispetto e stima che si deve ai Soci della nostra Associazione, che responsabilmente e dignitosamente la<br />

rappresentano. Grato per l’attenzione, sentitamente invio un cordiale saluto.<br />

STR 8-<strong>2008</strong>

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