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Scaricato da www.supplemento-radiorivista.it<br />
Lettera aperta ai colleghi dell'ARI<br />
di Giuseppe Chiappini, IZ0AYD<br />
a presente lettera, vuole esortare e spronare unicamente le nostre coscienze nell’ottica di un evidente,<br />
innegabile, tentativo meritorio di ristrutturazione e rinnovamento, portato avanti fin qui dal C.D.N<br />
attualmente dimissionario. Con questo scritto, consentitemi di esprimere alcune considerazioni del tutto<br />
personali che possono essere condivisibili o meno ritenendo, a ragione, che la sensibilità individuale, fortunatamente,<br />
non è uguale per tutti. Il perdurare dello stato in cui verte l’ARI induce ad esternare un sintomo di<br />
amarezza intriso di un profondo sdegno e rammarico sull’attuale condizione della nostra Associazione scaturita,<br />
come sappiamo, da assurde prese di posizione da parte di alcuni Soci. I loro comportamenti, peraltro poco<br />
condivisibili, hanno gettato inequivocabilmente ombre e dubbi, provocando un temporaneo sbandamento della<br />
realtà associativa, ripercuotendosi inevitabilmente sull’evolversi del nostro Sodalizio.<br />
Fortunatamente gli esiti ultimi della Magistratura e del Tribunale di Milano hanno finalmente reso onorabilità<br />
e giustizia alla nostra Associazione ed a i loro componenti, favorendo la sperata “ripartenza” della vita associativa,<br />
mantenuta vitale grazie al coraggio ed alla dedizione di alcuni membri dell’attuale CDN e di collaboratori<br />
esterni. Purtroppo in questo lasso di tempo abbiamo ricevuto mail e partecipato a molteplici dibattiti, che ancora<br />
una volta ci hanno fatto meravigliare e stupire di quanto sia stato scritto e discusso; azioni tese chiaramente a<br />
vanificare tutto ciò che di buono è stato fatto fin ora. Evidente e palese, per chi ha la facoltà di intendere e di<br />
capire l’andamento degli eventi, il comportamento ideologico radiantistico che purtroppo rispecchia un’attività<br />
pseudo politica assembleare, riscontrabile quotidianamente nella vita parlamentare dei nostri governanti. Ora mi<br />
chiedo: approfondendo queste constatazioni, è possibile che i componenti della nostra Associazione si accontentino<br />
di questa situazione incresciosa? Oppure per colpa di pochi, si vuole a tutti i costi un immobilismo delle<br />
menti dei Soci per usufruire di una indiscutibile libertà di movimento, per poi scollegarsi da qualsiasi sinergia di<br />
obiettivi comuni? Spero fermamente che la maggior parte dei Radioamatori non condivida questo stato di fatto<br />
e si opponga a tutto ciò, affinché si abbia finalmente un ARI svincolata e snellita da logiche assistenzialistiche,<br />
vittimistiche, soggetta ad impedimenti di ogni tipo, riluttante al favorire del Sodalizio comune. La condizione<br />
attuale della nostra Associazione potrebbe essere superata semplicemente, sia osservando che mettendo in<br />
pratica il Codice del Radioamatore che tutti conosciamo e del quale, purtroppo, se ne parla molto poco; per<br />
affermare la bontà dei propri intenti, l’assoluta affidabilità e correttezza del proprio comportamento, il rispetto<br />
reciproco, i valori comuni, agevolando un clima costruttivo e sereno.<br />
Guardiamo degnamente avanti: rievocare il passato dovrà essere fonte di insegnamento e guida per il futuro.<br />
Contribuiamo tutti a rafforzare interesse e passione che ci legano ad una stessa originaria famiglia: quella della<br />
radio. Per consentire alla nostra Associazione di avere più forza, evitando diaspore all’orizzonte, per contrastare<br />
tutti quei motivi che ho elencato in precedenza. Esorto i Radioamatori che si rispecchiano in questo stile di vita<br />
ad impegnarsi in una ristrutturazione seria e profonda del nostro mondo, pena l’assoluta decadenza logistica<br />
e morale dello stesso, partendo delle Sezioni ARI per continuare ai Comitati Regionali, passando infine per il<br />
C.D.N., contribuendo al rinnovamento, ove sia possibile, degli organi collegiali da troppi anni ormai, stancamente,<br />
sempre gli stessi! Chiedo altresì, che in futuro ci si possa dedicare unicamente ed esclusivamente in attività<br />
radiantistiche, non politiche, accantonando definitivamente carte bollate, ordinanze di Tribunali, ecc., che non<br />
giovano affatto alla figura del Radioamatore, prendendo spunto invece, ad esempio, da innumerevoli iniziative<br />
che gran parte delle Sezioni d’Italia “stoicamente” svolgono con impegno e dedizione, cercando di mantenere<br />
alto il nostro che non è solamente un hobby ma uno stile di vita, memori della nostra storia, bagaglio culturale,<br />
ricerca scientifica, profondità di rapporti umani che esso ha da sempre rappresentato e ancora rappresenta.<br />
Nel formulare infine, un augurio sincero e una speranza concreta, affinché la nuova compagine che scaturirà<br />
dall’esito della imminente consultazione elettorale possa, nella consapevolezza innegabile degli ottimi risultati<br />
fin qui raggiunti, guidare serenamente nel futuro la nostra Associazione. Confido nella correttezza e nel buon<br />
senso di tutti i Radioamatori, affinché questa tornata elettorale intraprenda pacatamente, seriamente, la retta<br />
e definitiva via. Nel contempo auspico che possa sopraggiungere e prevalere sempre la consapevolezza del<br />
rispetto e stima che si deve ai Soci della nostra Associazione, che responsabilmente e dignitosamente la<br />
rappresentano. Grato per l’attenzione, sentitamente invio un cordiale saluto.<br />
STR 8-<strong>2008</strong>