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Casa a Maiorca - Altervista

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ORGANIGRAMMA FUNZIONALE<br />

ACCESSO<br />

(+22,10)<br />

LEGENDA<br />

Soggiorno<br />

Camera da letto<br />

Ascensore<br />

Lavanderia<br />

Terrazza<br />

Locale tecnico<br />

Disimpegno<br />

Atrio d'ingresso<br />

Guardaroba<br />

Sala da pranzo<br />

Bagno<br />

Cucina<br />

Deposito/<br />

Dispensa<br />

ALVARO SIZA VIERA<br />

SOGGIORNO<br />

DEPOSITO<br />

DISIMPEGNO<br />

SOGGIORNO<br />

SCALE<br />

CAMERA DA LETTO<br />

(+25,60)<br />

DISIMPEGNO<br />

(+18,60)<br />

TERRAZZA<br />

BAGNO<br />

BAGNO<br />

TERRAZZA<br />

BAGNO<br />

TERRAZZA<br />

BAGNO<br />

22,10 metri s.l.m.<br />

Nato a Matosinhos, agli inizi degli anni trenta del '900, si laurea in Architettura nel 1955 presso l'università di Porto. Negli anni<br />

intraprende l'attività di insegnante. Lavora per un breve periodo co Fernando Tàvora per poi aprire uno studio professionale a<br />

Porto.<br />

Da Tàvora apprende il metodo di lavoro per poi elaborare un proprio metodo architettonico regolato da un bilanciato senso di<br />

equilibrio e di misura: caratteri questi riscontrabili già nelle sue prime realizzazioni.<br />

Negli anni settanta il suo lessico complessivo si evolve in favore di un linguaggio scabro molto più viicino al brutalismo<br />

lecorbuseriano.<br />

Con il passare degli anni anche il Neorealismo italiano ha avuto un certa influenza su Siza: egli ne condivide infatti i valori figli<br />

della povertà .<br />

Sempre a partire dal disegno e dallo schizzo, elemento essenziale e principale strumento di studio, di ricerca e comunicazione,<br />

l'architettura di Siza assume la semplicità come propria ricchezza, mescolando rigore ad eclettismo, ragione ad fantasia,<br />

parsimonia espressiva a scatti magniloquenti.<br />

Genericamente definito come minimalista, in questo vero seguace di Adolf Loos, egli difende l'economia ed il rispetto dei mezzi<br />

espressivi, evitando gli sprechi e sottolineando la distinzione tra decorazione e ornamento. I costanti rimandi e i dialoghi con<br />

l'architettura contemporanea, da Alvar Aalto a Le Corbusier, da Wright a Oud e a Barragán, ne rendono l'opera sempre<br />

sfaccettata ed originale, non riducibile ad un solo riferimento, ma espressione di una modernità fondata sul tema della mescolanza<br />

dei modelli.<br />

SCHIZZI DELLA CASA E DEL RAPPORTO CON IL TERRENO<br />

CAMERA DA LETTO<br />

CAMERA DA LETTO<br />

CAMERA DA LETTO<br />

25,60 metri s.l.m.<br />

18,60 metri s.l.m.<br />

“ […] Esiste una relazione, o meglio, un'attrazione che definirei irresistibile con l'architettura tradizionale delle Baleari,<br />

un'architettura fatta in genere di cubi bianchi. […]<br />

La mente dell'architetto è piena di immagini, immagazzina continuamente, e ciò che fa non è strettamente influenzato da una<br />

cosa o da un'altra in particolare, è una sintesi che molte volte appare durante il processo di un progetto, senza che si sia del tutto<br />

coscienti. […] Il sito è davvero straordinario: una scogliera sul Mar Mediterraneo. […]<br />

Per perseverare l'integrità del paesaggio, un unico grande volume non sarebbe stato opportuno. La casa ha un'ampia superficie<br />

frammentata; gli spazi, comunque sono continui e all'interno tutte le parti sono collegate tra loro. […]<br />

La topografia, la vegetazione e il mantenimento del paesaggio, se hanno da un lato condizionato e reso difficoltoso il progetto,<br />

dall'altro lo hanno facilitato: la presenza di quote e livelli diversi ha permesso di creare percorsi e collegamenti che in un terreno<br />

pianeggiante non sarebbe stato possibile. […]<br />

Dato il clima dell'isola la vita all'aperto è altrettanto importante di quella all'interno della casa, o ancora di più. Pertanto queste<br />

piattaforme e terrazze sono necessarie, ma non così semplici da risolvere […]<br />

Come in altri miei progetti, non esiste un'unica vista che si impone all'interno. E credo che, in relazione al comfort, in una<br />

condizione come questa, con una vista abbagliante e la presenza del mare, la spiaggia, i bagni, le gite in barca e così via, quando<br />

si torna a casa è necessario un certo riposo. […]<br />

Per questo penso di non aver mai fatto una casa del tutto vetrata: credo che non mi sentirei a mio agio, anche se riconosco che<br />

per altri può funzionare bene. […] ”<br />

Alvaro Siza<br />

ATRIO<br />

D'INGRESSO<br />

DISIMPEGNO<br />

ASCENSORE<br />

DEPOSITO<br />

SCALE<br />

SCALE DISIMPEGNO<br />

(+18,60)<br />

PROSPETTO - rapp. = 1 : 300<br />

SOGGIORNO<br />

(+25,60)<br />

BAGNI<br />

DEPOSITO<br />

ASCENSORE<br />

LAVANDERIA<br />

ASCENSORE<br />

TERRAZZA<br />

GUARDAROBA<br />

SOGGIORNO SALA DA PRANZO<br />

TERRAZZA<br />

DEPOSITO<br />

BAGNI<br />

CAMERA DA LETTO TERRAZZA<br />

DEPOSITO<br />

TERRAZZA<br />

CUCINA DISIMPEGNO<br />

BAGNI<br />

DEPOSITO<br />

TERRAZZA


AUTORE:<br />

OPERA:<br />

LUOGO:<br />

COSTRUZIONE:<br />

Alvaro Siza Vieira<br />

<strong>Casa</strong> a <strong>Maiorca</strong><br />

Isola di <strong>Maiorca</strong> - Spagna<br />

2004 / 2007<br />

BIBLIOGRAFIA: -"Comme un sculpteur, on doit maintenir l'argile humide" di Enrico Molteni,<br />

<strong>Casa</strong>bella763, febbraio 2003, pp. 8 - 23<br />

-"Villa sull'isola di <strong>Maiorca</strong>, Spagna" di Igor Maglica, Costruire in Laterizio 133, pp.<br />

4 - 11<br />

PIANTA A QUOTA 26,60 s.l.m.- rapp. = 1 : 300<br />

C<br />

C<br />

D<br />

PIANTA A QUOTA 22,10 s.l.m.- rapp. = 1 : 300<br />

D<br />

PIANTA A QUOTA 18,60 s.l.m.- rapp. = 1 : 300<br />

C<br />

D<br />

A<br />

A<br />

A<br />

A<br />

A<br />

A<br />

B<br />

B<br />

B<br />

B<br />

B<br />

B<br />

D<br />

D<br />

D<br />

C<br />

C<br />

C<br />

SEZIONE A-A - rapp. = 1 : 300<br />

SEZIONE B-B - rapp. = 1 : 300<br />

SEZIONE C-C - rapp. = 1 : 300<br />

SEZIONE D-D - rapp. = 1 : 300<br />

SCHIZZI DI STUDIO - rapp. diversi<br />

VISTA DALL'ALTO - rapp. = 1 : 500<br />

Il frutto di una "forte confusione dello spirito"<br />

A prima vista, la costruzione può apparire allungata e frastagliata, con i suoi numerosi<br />

volumi bianchi, decisamente aperti o chiusi, ma mai “neutri”,girati secondo inclinazioni<br />

differenti, cercando di rispettare al massimo la topografia e di non violare la rigogliosa<br />

natura circostante. Inoltre, il proposito e la consapevolezza di costruire “per sempre”,<br />

non per un effimero futuro immediato, hanno fatto il resto.<br />

L'accesso alla casa avviene da lato ovest, a quota 22,10 metri sul livello del mare,<br />

percorrendo una rampa che scende all'area di sosta e conduce ai diversi ingressi.<br />

L'edificio si compone di tre corpi collocati sopra una piattaforma principale. Le zone<br />

private della casa -camere da letto e di servizio- sono ubicate nella parte superiore di<br />

ciascuno dei volumi, mentre le zone comuni -sala da pranzo, cucina e locale tecnico- si<br />

sviluppano nella piattaforma inferiore. L'impianto planimetrico è organizzato secondo<br />

due principali: lungo le curve di livello, per gli spazi al piano comune, oppure in<br />

contropendenza, con volumi delle camere risolti con schemi a U, allungati verso il<br />

mare. Nel corpo centrale, alla U si aggiunge un secondo corpo, dando vita ad una<br />

forma trilobata, per ospitare le tre camere da letto dei figli. Al piano inferiore, una<br />

seconda U rivolta verso la pineta produce un patio centrale, aperto verso l'alto e su un<br />

lato, intorno al quale è disposta la sala. Una delle qualità del patio è la circolazione<br />

d'aria, che sale verso l'alto e consente agli abitanti della casa di approfittare di un<br />

luogo ombreggiato e fresco, protetto dai venti e dalla vista. L'intero impianto appare<br />

come composto di unità singole: stanze che formano piccole case e che nell'insieme<br />

danno vita ad un piccolo organismo.<br />

Gli intonaci esterni sono finiti con un particolare stucco bianco a più strati, lavorato a<br />

mano con una spatola in acciaio e poi ulteriormente levigato a macchina in modo da<br />

creare una superficie perfettamente piana e lievemente lucida, dall'aspetto marmoreo.<br />

Sotto la luce del Mediterraneo, i possenti volumi della casa sembrano scavati in un<br />

blocco di marmo, poi assemblati e disposti abilmente sul terreno. Ombre cupe, spigoli<br />

secchi, massi squadrati e sovrapposti, privi di aperture: si modellano al contempo la<br />

luce e l'ombra.<br />

Per quanto riguarda gli spazi interni, essi devono conformarsi e confrontarsi con<br />

l'esuberanza della vegetazione, l'intensità dei colori e della luce, l'eccitazione quasi<br />

eccessiva che caratterizza l'ambiente mediterraneo.<br />

Le aperture risultano così mediate da un insieme di spazi di transizione tra esterno e<br />

interno che modulano l'intensità della luce naturale e al contempo evitano che la vista<br />

sul paesaggio invada l'interno: coperture a sbalzo, logge, terrazze, lo stesso spessore<br />

della muratura. Le viste interne si articolano in una successione di piani e di stanze<br />

diverse. Le sole aperture dirette, porzioni di paesaggio"interne alla casa" si trovano<br />

lungo i percorsi nella forma di due finestre orizzontali di dimensioni limitate.<br />

Il rapporto con il paesaggio non sarà mai un'imposizione ma una scelta.

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