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Universo Sicilia 11_99 - Periodico per i siciliani nel mondo

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UNIVER<br />

Anno XI - N. <strong>11</strong> NOVEMBRE 1<strong>99</strong>9<br />

Sped. in abb. postale - Art. 2 comma 20/C - Legge 662/96<br />

Autorizzazione Direzione Provinciale E.P.I. - Filiale di Catania<br />

SICILIA<br />

<strong>Periodico</strong> Mensile dell’INPAL<br />

<strong>per</strong> i <strong>Sicilia</strong>ni <strong>nel</strong> Mondo<br />

TAXE PERÇUE<br />

TASSA RISCOSSA<br />

Direzione, redazione e Amministrazione: Ufficio Zona INPAL - 95031 Adrano - Piazza Mercato, 72 - Tel. (095) 7692946 - Fax (095) 7602814-7253840 - E-Mail inpal@videobank.it<br />

Il Presidente Ciampi:<br />

“In Italia ora c’è cultura della stabilità’”<br />

L’Italia conosciuta <strong>per</strong> l’inflazione<br />

galoppante, la scala mobile<br />

e la scarsa capacità di far<br />

sopravvivere i governi oltre una<br />

dozzina di mesi è diventato un<br />

Paese dalla grande stabilità<br />

economica e politica. Ancora<br />

prima di giungere a Parigi, il 21<br />

ottobre <strong>per</strong> una visita di due<br />

giorni, Carlo Azeglio Ciampi ha<br />

affidato ad una intervista al quotidiano<br />

“Le Monde” il contenuto<br />

di questo quarto viaggio all’estero<br />

dal giorno della sua elezione.<br />

La stabilità, dice in sostanza<br />

il Presidente della Repubblica, è<br />

un bene innegabile verso il quale<br />

l’Italia ha compiuto grandi<br />

passi. Ed anche dopo la caduta<br />

del Governo Prodi la medesima<br />

maggioranza prosegue <strong>nel</strong>lo<br />

stesso tipo di lavoro. “Il grande<br />

sforzo che ha fatto l’Italia è qualcosa<br />

che io chiamerei cultura<br />

della stabilità”, spiega il Capo<br />

dello Stato <strong>nel</strong>l’intervista, concessa<br />

alcuni giorni fa. Questo<br />

vale tanto dal punto di vista politico<br />

quanto economico. Ciampi<br />

si sofferma prima su questo<br />

aspetto della questione, e spiega<br />

che “tutte le forze economiche<br />

e sociali hanno ormai fatto<br />

la scelta della stabilità monetaria”.<br />

Una splendida prova d’orchestra<br />

che ha <strong>per</strong>messo di portare<br />

all’1% <strong>per</strong> il prossimo anno,<br />

secondo le previsioni, il rapporto<br />

fra deficit e Pil laddove gli organismi<br />

internazionali prevedevano<br />

un rapporto del 3% non prima<br />

dell’anno 2001. “Siamo oramai<br />

pienamente <strong>nel</strong>la norma<br />

Capodicasa<br />

riconfermato Presidente<br />

della Regione <strong>Sicilia</strong><br />

Palermo - Nel<br />

giorno del suo onomastico<br />

l’On. Angelo<br />

Capodicasa è stato<br />

rieletto Presidente<br />

della Regione in un<br />

clima di doppia festa<br />

<strong>per</strong> il risultato del<br />

voto e la ricorrenza<br />

dei suoi 50 anni.<br />

È difficile dire<br />

con quali prospettive<br />

nasce il Capodicasa<br />

bis se si considerano<br />

le polemiche di<br />

questi giorni all’interno<br />

della stessa maggioranza<br />

e <strong>nel</strong> duro<br />

confronto con l’opposizione.<br />

Da parte<br />

di “<strong>Universo</strong> <strong>Sicilia</strong>”<br />

esprimiamo la s<strong>per</strong>anza<br />

e l’augurio che<br />

il neonato governo di<br />

centro sinistra possa<br />

fare bene <strong>nel</strong>la lotta<br />

alla disoccupazione.<br />

A. Romano<br />

Il Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi.<br />

Il Presidente della Regione <strong>Sicilia</strong>na<br />

On. Angelo Capodicasa.<br />

europea”, commenta soddisfatto<br />

Ciampi, “e in occcasione della<br />

discussione della legge finanziaria<br />

le scelte o<strong>per</strong>ate sono le<br />

stesse di tutti gli altri” partner<br />

europei. A questo punto Ciampi<br />

non tralascia come “progressi<br />

siano stati ottenuti sul terreno<br />

della stabilita politica”. E fa un<br />

esempio molto recente: “Il<br />

Governo Prodi è durato due<br />

anni e mezzo. La stessa maggioranza<br />

continua oggi <strong>nel</strong>la<br />

stessa direzione.<br />

E se la Bicamerale, malauguratamente,<br />

non è arrivata a<br />

concludere i suoi lavori sulle<br />

riforme istituzionali, s<strong>per</strong>iamo di<br />

mettere a punto le correzioni<br />

che possano assicurare una<br />

maggiore stabilità di Governo”.<br />

È già stato fatto <strong>per</strong> le elezioni<br />

dei sindaci e dei Presidenti delle<br />

Regioni.<br />

La s<strong>per</strong>anza è che “la riforma<br />

elettorale <strong>per</strong>metterà, quando<br />

ci saranno le elezioni politiche<br />

del 2001, di favorire una<br />

migliore stabilità del Governo<br />

centrale”. Quella delle riforme è<br />

una politica dei piccoli passi che<br />

vanno compiuti tenendo conto<br />

del possibile, sembra essere la<br />

tesi di Ciampi. “Attualmente non<br />

è possibile o<strong>per</strong>are una grande<br />

riforma costituzionale”, dice, “io<br />

preferisco essere concreto” e<br />

procedere con i ritocchi necessari<br />

e realizzabili. E non è detto<br />

che si tratti di cose secondarie.<br />

Ciampi, anzi, si sbilancia fino a<br />

dire: “Siamo già <strong>nel</strong>la seconda<br />

Repubblica”.<br />

A.C.<br />

Le proposte dell’Associazione<br />

Trinacria al Presidente della<br />

Regione <strong>Sicilia</strong>na<br />

Charleroi - Angelo Lavore, Presidente della “Trinacria Associazione<br />

<strong>Sicilia</strong>na” di Charleroi aderente a “<strong>Sicilia</strong> Mondo”, ha rinnovato<br />

al Presidente della Regione On. Capodicasa, recentemente<br />

rieletto <strong>per</strong> un “Capodicasa-bis”, le proposte della sua Associazione<br />

presentate allo stesso in occasione della visita in Belgio il 21<br />

maggio u.s.:<br />

- Sfida del terzo millennio: Ponte sullo Stretto di Messina (lavoro<br />

<strong>per</strong> 10 anni, impiego di 10.000 <strong>per</strong>sone, 3 minuti <strong>per</strong> l’attraversamento<br />

dello stretto);<br />

- miglioramento della informazione regionale;<br />

- creazione di centri socio-culturali <strong>siciliani</strong> presso le associazioni;<br />

- stampa regionale<br />

- invio di almeno un quotidiano siciliano alle associazioni;<br />

- modifica ed aggiornamento della Legge 55/80;<br />

- rilancio del turismo e promozione della “immagine <strong>Sicilia</strong>”;<br />

- formazione professionale;<br />

- riconoscimento da parte della Regione ai <strong>siciliani</strong> meritevoli;<br />

- intervento presso l’INPS di Palermo <strong>per</strong> la definizione delle pratiche<br />

in sofferenza;<br />

- voto dei <strong>siciliani</strong> all’estero <strong>per</strong> le elezioni regionali.<br />

Lavore conclude il pacchetto delle proposte formulando al<br />

Presidente Capodicasa gli auguri <strong>per</strong> la Sua rielezione e l’invito di<br />

una visita a Charleroi in considerazione che i <strong>siciliani</strong> residenti <strong>nel</strong>la<br />

Circoscrizione Consolare di Charleroi sono 14.147 pari al<br />

29,39% della popolazione <strong>nel</strong>la stessa Circoscrizione.<br />

A.L.<br />

Governo, si allontana<br />

il “D’Alema bis”<br />

Crisi di governo? Sulle manovre<br />

delle ultime ore si leva la<br />

voce del Presidente della Repubblica<br />

che avverte: la stabilità<br />

economica, politica e istituzionale<br />

è la condizione essenziale <strong>per</strong><br />

lo sviluppo del Paese. “Non bisogna<br />

dimenticare che la stabilità<br />

politica è in primo luogo stabilità<br />

istituzionale - ha sottolineato il<br />

capo dello Stato - che si nutre del<br />

rispetto da parte di tutti delle prerogative<br />

di ciascun potere dello<br />

Stato. Questo va ribadito in particolare<br />

<strong>per</strong> la magistratura, la cui<br />

autonomia e indipendenza consacrate<br />

<strong>nel</strong>la Costituzione sono<br />

garanzie di giustizia <strong>per</strong> tutti i cittadini”.<br />

Il presidente Ciampi ha sottolineato<br />

che “globalmente ci sono<br />

le condizioni <strong>per</strong> lo sviluppo: abbiamo<br />

il risparmio, abbiamo condizioni<br />

di credito a livello europeo,<br />

abbiamo buone prospettive<br />

fiscali, quindi sta a noi credere<br />

<strong>nel</strong>l’esistenza delle condizioni<br />

dello sviluppo <strong>per</strong> andare avanti<br />

<strong>nel</strong>la consapevolezza che la credibilità<br />

del Paese è molto aumentata<br />

e all’estero credono alla<br />

nostra ritrovata stabilità”.<br />

Alle parole di Ciampi ha fatto<br />

seguito la “frenata” <strong>nel</strong>la corsa al<br />

“D’Alema bis”. A testimoniarlo<br />

sono le affermazioni di Anto<strong>nel</strong>lo<br />

Soro, capogruppo del Ppi alla<br />

camera, secondo il quale “non<br />

abbiamo nessuna fretta: qui non<br />

c’è nessuna crisi, c’è un governo<br />

<strong>nel</strong> pieno delle sue funzioni con<br />

una maggioranza che lo sostiene.<br />

E’ vero che il governo ha bisogno<br />

di essere rinnovato, ma<br />

ogni cosa ha i suoi tempi fisiologici”.<br />

Intanto, dopo un fine settimana<br />

di frecciate a quelli che ha<br />

chiamato i “ragazzotti dell’Ulivo”,<br />

Francesco Cossiga sembrava<br />

aver a<strong>per</strong>to all’Asi<strong>nel</strong>lo esprimendo<br />

apprezzamento alle sue<br />

condizioni <strong>per</strong> appoggiare il governo<br />

(commissione su Tangentopoli<br />

e Kgb, cambio del Guardasigilli<br />

con una figura “garantista”<br />

e riforma delle pensioni di anzianità).<br />

“Ho sempre sostenuto che<br />

la seconda gamba del centro-sinistra,<br />

diciamo quella moderata -<br />

afferma il senatore a vita - non<br />

era pensabile che potesse essere<br />

costruita senza l’apporto dei<br />

Democratici di Prodi, Parisi, Rutelli”.<br />

“Ovviamente - prosegue<br />

l’ex capo dello Stato - se siamo<br />

disposti a colloquiare e a con-<br />

frontarci con Cossutta e con D’Alema<br />

a maggior ragione, anche<br />

<strong>per</strong> la vicinanza politica ed ideale,<br />

siamo disposti a colloquiare<br />

con Parisi e con Rutelli”. Ma poi<br />

contro il nuovo Ulivo Francesco<br />

Cossiga ha lanciato il suo trifoglio<br />

con tre rose: una rosa rossa,<br />

Il Presidente del Consiglio On. Massimo D’Alema.<br />

una rosa bianca e una rosa verde.<br />

L’ex Capo dello Stato spiega<br />

che quella rossa si riferisce alla<br />

tradizione del movimento o<strong>per</strong>aio,<br />

la bianca evoca l’organizzazione<br />

clandestina dei giovani<br />

cattolici bavaresi contro il nazismo<br />

e quella verde ricorda la<br />

componente liberaldemocratica,<br />

repubblicana ed anche ambientalista.<br />

Cossiga afferma di “non<br />

capire più il presidente del Consiglio”.<br />

“Se crede - aggiunge - di<br />

trattarci da subalterni si prepari a<br />

rinunciare ai Quattro gatti. Procedano,<br />

vadano avanti. Hanno la<br />

forza numerica <strong>per</strong> riuscirci. A<br />

meno che...”.<br />

Cossiga ricorda il precedente<br />

“imbarazzante anche <strong>per</strong> me,<br />

della caduta del Governo Prodi<br />

<strong>per</strong> un voto, D’Alema fa bene a<br />

temere...”. Secondo l’ex Capo<br />

dello Stato, D’Alema ora deve<br />

procedere sulla strada intrapresa<br />

“questo governo oppure le dimissioni<br />

e l’a<strong>per</strong>tura di una crisi”.<br />

“Basta con questa melina” afferma<br />

che Cossiga che quindi aggiunge:<br />

“Il presidente del Consiglio<br />

dei ministri è pregato caldamente<br />

di attenersi alla Costituzione.<br />

Secondo essa, l’incarico<br />

<strong>per</strong> la formazione del nuovo Governo,<br />

non viene conferito né<br />

dall’assemblea dell’Ulivo, né dalla<br />

riunione dei Segretari di partito<br />

o di quella dei Presidenti di gruppo<br />

della ex-maggioranza. La fiducia<br />

al Governo è accordata dal<br />

parlamento dopo che il nuovo<br />

governo è stato costituito. Non<br />

esiste la fiducia preventiva”.<br />

Ad annunciare la nuova sortita<br />

dell’ex Picconatore erano stati<br />

i senatori cossighiani che il 27 ottobre<br />

sono usciti dal gruppo diniano<br />

di Rinnovamento Italiano<br />

dopo che questo si è avvicinato<br />

all’Ulivo 2. Tra di essi anche i ministri<br />

Gian Guido Folloni, Carlo<br />

Scognamiglio Pasini e il Sottosegretario<br />

agli Esteri, Valentino<br />

Martelli. Ora i fedelissimi di Cossiga<br />

formeranno un gruppo autonomo,<br />

come già annunciato, con<br />

i socialisti democratici e i repubblicani.<br />

U.S.


2 NOVEMBRE 1<strong>99</strong>9 UNIVERSO SICILIA<br />

QUAL’È IL<br />

PAESE IDEALE<br />

DEL NUOVO<br />

MILLENNIO?<br />

Esiste sul pianeta un Paese ideale del 2000? Dicendo<br />

ideale intendiamo un Paese in cui sia garantita ogni forma<br />

di libertà, in cui ogni cittadino (sottolineiamo ogni) abbia<br />

l’opportunità di vivere con degli standard accettabili e di<br />

migliorare la propria condizione. La risposta, ovviamente,<br />

è no: spieghiamo <strong>per</strong>ché.<br />

Il primo candidato a Paese ideale che ci viene in mente<br />

sono gli Stati Uniti d’America. Gli Usa sono stati, specialmente<br />

<strong>nel</strong>la seconda metà del ‘900 il “faro” di tutto il<br />

<strong>mondo</strong> occidentale e possono vantarsi di entrare <strong>nel</strong> nuovo<br />

millennio come la nazione più ricca del globo. Moltissime<br />

le opportunità che vengono offerte a chi è capace<br />

(anche se il cosiddetto “sogno americano” è stato alquanto<br />

ridimensionato). Nonostante tutto, 43 milioni di <strong>per</strong>sone<br />

(circa un quinto dei cittadini) non è co<strong>per</strong>to da assicurazione<br />

sanitaria, che negli Usa è solo ed esclusivamente<br />

privata: se non hai i soldi, non vieni curato. Senza parlare<br />

dell’assenza pressoché totale di sicurezza sociale. Ecco<br />

che la libertà viene gravemente menomata.<br />

Spostiamoci in Europa: la grave piaga, qui, è la disoccupazione,<br />

che influisce in modo pesante sulla libertà delle<br />

<strong>per</strong>sone. In Italia, o in Francia, o in Germania, il sistema<br />

sanitario vale <strong>per</strong> tutti i cittadini, ma il problema è il<br />

lavoro. Niente da fare, neanche qui.<br />

Andiamo ancora verso Est: arriviamo in Estremo<br />

Oriente. Il tasso di sviluppo che i Paesi di quest’area hanno<br />

mantenuto dal dopoguerra fino ad un paio d’anni fa<br />

poteva far pensare che il futuro fosse di casa in Giappone<br />

e Corea. Poi, è arrivata la tremenda crisi economica. Crisi<br />

che è stata tamponata tempestivamente, ma che<br />

rischiava di avere effetti devastanti soprattutto sulle classi<br />

meno abbienti. Se dovesse ripetersi una situazione del<br />

genere, le conseguenze <strong>per</strong> i più poveri potrebbero essere<br />

gravissime.<br />

Qualcuno ha pensato all’India, come esempio di Paese<br />

ideale. Là la democrazia è una delle più funzionanti del<br />

<strong>mondo</strong>, ed altrettanto si può dire del sistema di educazione<br />

su<strong>per</strong>iore. La grave mancanza della nazione indiana<br />

riguarda <strong>per</strong>ò l’istruzione di base: molti bambini non hanno<br />

la possibilità di affrontare gli studi elementari in maniera<br />

soddisfacente. E questo, in un Paese veramente<br />

democratico, non dovrebbe essere.<br />

Quali sono dunque le caratteristiche che “Utopia”, il<br />

nostro Eldorado dovrebbe possedere? Un mix dei pregi<br />

sopraelencati. Un Paese veramente ideale deve avere<br />

una democrazia reale a tutti i livelli, un’economia di mercato<br />

funzionante, un sistema efficiente di sicurezza sociale,<br />

una co<strong>per</strong>tura sanitaria pubblica e un sistema che possa<br />

risolvere i problemi legati al <strong>mondo</strong> del lavoro. Ma un<br />

Paese ideale deve anche fornire opportunità di crescita<br />

ad ogni singolo cittadino. Opportunità legate, ovviamente,<br />

anche all’istruzione, specialmente quella di base: sconfiggere<br />

in maniera definitiva l’analfabetismo. Non sa<strong>per</strong> leggere<br />

e scrivere costituisce infatti la limitazione più significativa<br />

alla democrazia <strong>nel</strong> <strong>mondo</strong>.<br />

Cosa scaturisce da questa analisi? Un semplice risultato:<br />

la povertà (e di conseguenza la ricchezza) di un<br />

Paese non può essere misurata esclusivamente in termini<br />

di denaro. Una considerazione che i governanti dovrebbero<br />

tener presente, <strong>nel</strong> preparare un <strong>mondo</strong> migliore alla<br />

gente del 2000.<br />

Amedeo Floriano<br />

Uffici zonali sono a<strong>per</strong>ti a:<br />

— Maniace<br />

— Bronte<br />

— Grammichele<br />

— Raddusa<br />

— Castel di Iudica<br />

— San Cono<br />

Tutte le sedi di cui sopra sono ubicate presso<br />

le sedi comunali dell’A.I.C.<br />

È “Fuori dal <strong>mondo</strong>” di Giuseppe Piccioni il film<br />

italiano candidato all’Oscar 1<strong>99</strong>9 <strong>per</strong> il miglior film<br />

di lingua non inglese. È quanto hanno deciso i giurati<br />

del David di Donatello, un organismo equivalente<br />

all’Academy Awards, cui spetta definire negli<br />

Stati Uniti i film ammessi in concorso <strong>per</strong> l’aggiudicazione<br />

della celebre statuetta. Il film scelto <strong>per</strong><br />

rappresentare l’Italia, con Margherita Buy <strong>nel</strong> ruolo<br />

di protagonista, racconta la storia di una suora che,<br />

<strong>per</strong> una serie di circostanze, si trova di fronte a scelte<br />

in netta contrapposizione con la propria dimensione<br />

religiosa.<br />

“Non ho lo smoking né i biglietti da visita”.<br />

Scherza GiuseppePiccioni<br />

alla notizia<br />

che il suo<br />

“Fuori dal<br />

<strong>mondo</strong>” ha<br />

Associazione Regionale Sicilgrano - Catania<br />

95124 - CATANIA<br />

Piazza S. Maria di Gesù n. 3<br />

Ciampi:<br />

“Internet e<br />

TV possono<br />

dare stimoli<br />

sbagliati<br />

ai ragazzi”<br />

Attenzione a quello che passa in televisione,<br />

controlliamo cosa arriva <strong>nel</strong>le<br />

nostre case attraverso il computer e<br />

Internet: Carlo Azeglio Ciampi, partecipando<br />

oggi pomeriggio alla cerimonia<br />

<strong>per</strong> la ria<strong>per</strong>tura delle sale italiane del<br />

Louvre, ha messo in guardia contro gli<br />

stimoli negativi che possono arrivare ai<br />

ragazzi attraverso le nuove fonti di informazione<br />

dell’era telematica. “I media<br />

televisivi, le tecnologie satellitari e via<br />

cavo, Internet hanno allargato a dismisura<br />

la possibilità di accesso alle informazioni<br />

più disparate”, ha detto il capo dello<br />

Stato, “ma hanno a<strong>per</strong>to altresì varchi<br />

non vigilati a messaggi negativi che mettono<br />

a rischio il <strong>per</strong>corso formativo dei<br />

giovani. È questo un problema del quale<br />

dobbiamo essere consapevoli”.La nuova<br />

era della globalizzazione, infatti, “dischiude<br />

straordinarie opportunità <strong>nel</strong>la circolazione<br />

delle idee, e questo può rafforzare<br />

la cultura europea attraverso gli strumenti<br />

innovativi della società dell’informazione”.<br />

Esiste <strong>per</strong>ò il rovescio della medaglia:<br />

“La globalizzazione presenta anche<br />

il rischio dell’offuscamento del sa<strong>per</strong>e, di<br />

una strumentalizzazione puramente<br />

commerciale della cultura, di emarginazione<br />

dei tratti salienti delle nostre tradizioni”.<br />

S.E.<br />

Leggete e sostenete<br />

UNIVERSO<br />

SICILIA<br />

La voce<br />

della Vostra<br />

terra<br />

Per una puntuale assistenza tecnica in grado di garantire uno sviluppo adeguato alle<br />

nuove tecniche di produzione rivolgetevi all Associazione Regionale Sicilgrano.<br />

Muore un diciottenne,<br />

vittima dell’Ecstasy:<br />

“La migliore arma<br />

è la prevenzione”<br />

Dopo l’ennesima morte di un<br />

ragazzo di 18 anni all’uscita da<br />

una discoteca del Bresciano, in<br />

Italia si riapre intenso il dibattito<br />

su come affrontare il problema<br />

dell’uso di droghe tra i giovani. In<br />

questi giorni tv, quotidiani e radio<br />

hanno dedicato ore di trasmissione<br />

all’uso, nuovo e vecchio, di<br />

sostanze stupefacenti tra i giovani<br />

e i giovanissimi. La droga del<br />

momento, quella che in Italia ha<br />

fatto l’ultima vittima, è l’ecstasy,<br />

sostanza sintetica dal basso costo<br />

che è in voga tra i giovani frequentatori<br />

delle discoteche.<br />

L’arma decisiva, di fronte al<br />

dilagare del consumo di droghe<br />

sintetiche, “è quella della prevenzione.<br />

Una prevenzione che<br />

deve essere diffusa ed efficace,<br />

fatta di informazione e sollecitazione<br />

ad evitare i rischi”. Gloria<br />

Buffo, responsabile della Sanità<br />

dei Democratici di Sinistra,<br />

affronta così il problema delle<br />

nuove droghe. Secondo la Buffo<br />

“è ovvio che il traffico va punito.<br />

Ma non bisogna illudersi che<br />

questa scelta sia sufficiente.<br />

Così come non ci si può illudere<br />

che la proibizione o la punizione<br />

dei consumatori serva. Quando<br />

un consumo come questo coinvolge<br />

decine di migliaia di<br />

ragazzi, fa parte di un costume<br />

giovanile diffuso, è ai diretti interessati<br />

che bisogna rivolgersi, in<br />

modo convincente. Per farlo<br />

occorrono risorse, competenze,<br />

cultura, linguaggi adatti. Se si<br />

sbaglia messaggio, magari pensando<br />

alla propaganda politica<br />

di parte anziché alla soluzione<br />

del problema - conclude - si<br />

commette un errore im<strong>per</strong>donabile”.<br />

Per ora noi s<strong>per</strong>iamo che<br />

l’informazione, se pur con tutti i<br />

limiti, possa contribuire a fare<br />

chiarezza sulla <strong>per</strong>icolosità di<br />

certe sostanze, spacciate dai<br />

delinquenti, come innocue e non<br />

<strong>per</strong>icolose.<br />

“Aiutateci ad individuare i<br />

responsabili di queste gravissime<br />

azioni che insidiano il valore<br />

della vita umana e la vita umana<br />

stessa” è l’appello del procura-<br />

vinto la selezione<br />

del candidato<br />

italiano<br />

all’Oscar ‘<strong>99</strong><br />

<strong>per</strong> il miglior<br />

film in lingua<br />

non inglese. Il<br />

regista è stato<br />

raggiunto telefonicamente<br />

a Cagli dove si<br />

trova <strong>per</strong> uno<br />

stage di sceneggiatura.<br />

“Non sono in<br />

grado di dire<br />

quanto sono<br />

felice - ha affermato<br />

- Certo<br />

la cosa più<br />

piacevole di<br />

un film è che<br />

occasioni come<br />

queste ne<br />

tore capo della Repubblica di<br />

Brescia, Giancarlo Tarquini. E<br />

<strong>nel</strong>la campagna di prevenzione<br />

è intervenuto anche il cantante<br />

Claudio Baglioni: “Forse si sbaglia<br />

a dire che i ragazzi che si<br />

sottopongono a questo tipo di<br />

massacro debbano riempire un<br />

vuoto: secondo me hanno troppo<br />

pieno intorno, non hanno il<br />

vuoto sufficiente <strong>per</strong> potersi<br />

muovere”. “Io cercherei, <strong>per</strong><br />

quello che posso - ha spiegato<br />

Baglioni -, di offrire storie quanto<br />

più possibile interessanti, fantastiche.<br />

Sicuramente con la<br />

musica non si cambia il <strong>mondo</strong>,<br />

ma si riesce a occupare un<br />

secondo di più i pensieri degli<br />

altri”. Il cantante si è soffermato<br />

sul fenomeno in generale delle<br />

“pasticche”: “Forse ci siamo<br />

riempiti anche di parole inutili<br />

come “tolleranza” che è una<br />

parola ipocrita: noi dobbiamo<br />

rispettarci l’uno con l’altro, ma<br />

non dobbiamo essere tolleranti<br />

a tutti i costi”.<br />

A.C.<br />

“Fuori dal <strong>mondo</strong>”<br />

di Giuseppe Piccioni<br />

è il film italiano<br />

candidato all’Oscar 1<strong>99</strong>9<br />

allungano l’esistenza. Sembrava che il mio film dovesse<br />

durare poche settimane e invece...”<br />

“Ho pensato spesso - ha continuato Piccioni -<br />

alla sorte dei film italiani. Mi piacerebbe fossero più<br />

discussi e che se ne parlasse più frequentemente<br />

sui giornali anche quando non concorrono <strong>per</strong> l’Oscar”.<br />

Piccioni ha poi voluto ringraziare tutti coloro che<br />

hanno partecipato alla realizzazione della pellicola,<br />

in particolare i due protagonisti Margherita Buy e<br />

Silvio Orlando. “Dopo Margherita e Silvio - ha detto<br />

- telefonerò alla mamma”. “Ora sono in gioco - ha<br />

concluso Piccioni - e giocherò”.<br />

“Fuori dal <strong>mondo</strong>”, che ha incassato circa 2 miliardi<br />

di lire, era stato premiato con 5 David di Donatello<br />

(film, attrice, sceneggiatura, musica, produttore).<br />

Sedici i film di nazionalità italiana che hanno<br />

partecipato alla selezione ‘<strong>99</strong> del candidato italiano<br />

all’Oscar. Le nomination delle varie categorie tra<br />

cui anche quella relativa al film di lingua non inglese,<br />

saranno rese note il 15 febbraio del 2000. La cerimonia<br />

di premiazione degli Oscar sarà celebrata<br />

a Los Angeles il 26 marzo.<br />

La candidatura all’Oscar del film di Piccioni è<br />

stata accolta con entusiasmo dal ministro <strong>per</strong> i Beni<br />

culturali, Giovanna Melandri. “Sono molto soddisfatta<br />

che il David di Donatello abbia deciso di rappresentare<br />

l’Italia con il film “Fuori dal <strong>mondo</strong>”. Un<br />

film che ha già ottenuto un grande riconoscimento<br />

a St.Vincent con la Grolla d’oro al produttore”.<br />

L’ambito premio Oscar è motivo quindi di nuova<br />

carica <strong>per</strong> il cinema italiano. “Il film ha avuto una accoglienza<br />

positiva sul mercato americano - ha proseguito<br />

la Melandri - dove all’International Film Festival<br />

di Los Angeles ha vinto il primo premio come<br />

miglior film”.<br />

Non solo, ma “Fuori dal <strong>mondo</strong>” ha incontrato “il<br />

favore <strong>per</strong> il gusto del pubblico <strong>nel</strong>le sale - ha concluso<br />

la Melandri - un film di cui siamo orgogliosi<br />

<strong>per</strong>chè è stato realizzato anche con il contributo<br />

dello Stato”.<br />

Carmelo Foti


UNIVERSO SICILIA NOVEMBRE 1<strong>99</strong>9 3<br />

Da San Pietroburgo a Roma:<br />

I tesori dell’ermitage<br />

in mostra al Quirinale<br />

Una mostra da brivido,<br />

evento degli eventi, una rassegna<br />

di pittura colossale: scatenerà<br />

passioni ed emozioni e, c’è<br />

da giurarci, convincerà anche<br />

chi non è e non si sente “pellegrino”<br />

all’opportunità di un viaggio<br />

a Roma <strong>nel</strong> 2000.<br />

“I cento capolavori dell’Ermitage”,<br />

è il titolo della mostra che<br />

si aprirà fra due mesi a Roma; e<br />

il titolo dice già tutto: assicurati<br />

<strong>per</strong> 1.800 miliardi di lire cento<br />

dipinti, capolavori dell’impressionismo<br />

e delle avanguardie,<br />

custoditi <strong>nel</strong> museo di Sanpietroburgo,<br />

saranno a Roma dal<br />

16 dicembre prossimo al 16 giugno<br />

del 2000, inaugurando uno<br />

spazio espositivo nuovo di zecca:<br />

le scuderie del Quirinale<br />

restaurate da Gae Aulenti. Venti<br />

tele di Matisse (tra le quali “La<br />

danza”, il grande girotondo di<br />

figure rosse su uno sfondo verde-blu),<br />

18 di Picasso (ci sarà<br />

anche la famosa “bevitrice di<br />

Assenzio”), 6 di Gauguin (quasi<br />

tutte dello straordinario <strong>per</strong>iodo<br />

taithiano), 4 di Cezanne, 3 di<br />

Monet. E poi Renoir, Sisley,<br />

Degas, Pissarro, Utrillo. Tra i<br />

grandissimi manca solo Van<br />

Gogh, “intrasportabile” <strong>per</strong> i<br />

responsabili dell’Ermitage.<br />

Miracoli del collezionismo: i<br />

capolavori che arriveranno a<br />

Roma furono acquistati o commissionati,<br />

negli anni a cavallo<br />

fra il secolo scorso e quello<br />

attuale, da due magnati dell’industria<br />

tessile russa, Sergei<br />

Schukin e Ivan Morozov: numerosissimi<br />

tra Matisse, Monet,<br />

Picasso, Gauguin e Cezanne.<br />

Per la collaborazione tra<br />

Mondadori e l’Agenzia Romana<br />

<strong>per</strong> il Giubileo, le collezioni <strong>per</strong><br />

la prima volta lasceranno in<br />

massa l’Ermitage. E proprio il<br />

museo russo ha ospitato, <strong>nel</strong><br />

bellissimo teatro di stile neoclas-<br />

Quanto costa un quadro autentico e quanto, invece, un “vero” falso<br />

d’autore? Il quadro più pagato al <strong>mondo</strong> è certamente il ritratto del<br />

dottor Gachet di Van Gogh, acquistato dal giapponese Saito <strong>per</strong> 150<br />

miliardi alla casa d’arte Christie’s di New York. Il quadro è circondato<br />

anche da un giallo: il magnate giapponese l’avrebbe distrutto prima<br />

di morire <strong>per</strong> fare un dispetto al fisco.<br />

Ma c’è chi giura che il dipinto esiste ancora. Ne è certo Giuseppe<br />

Salsano, ideatore di Pitti Arte, l’associazione che riunisce i pittori<br />

che realizzano i falsi d’autore.<br />

Questa la storia: <strong>nel</strong> maggio del 1<strong>99</strong>0 il “Ritratto” viene battuto<br />

all’asta a New York, lo acquista <strong>per</strong> oltre 82 milioni di dollari - una<br />

cifra mai pagata <strong>per</strong> un quadro - il “Creso giapponese” Ryoei Saito,<br />

presidente di enormi cartiere, che dopo qualche anno si ritirò dall’attività<br />

lasciando ad uno dei figli la responsabilità del suo im<strong>per</strong>o. Il<br />

figlio, secondo il racconto di Salsano, dilapidò l’immenso patrimonio<br />

costruito dal padre che <strong>per</strong> questo lo bollò quale “figlio scellerato”.<br />

Qualche tempo dopo cercando di scoraggiare i debitori Saito minacciò<br />

di bruciare il quadro, cosa che avrebbe fatto realmente sei mesi<br />

prima della sua morte.<br />

sico, una affollata conferenza<br />

stampa di presentazione a due<br />

mesi esatti dall’evento. È stato<br />

Leonardo Mondadori ad illustrare<br />

“un sogno che sembrava<br />

impossibile”, un evento “mai<br />

realizzatosi fino a questo<br />

momento”, preparatorio ad una<br />

collaborazione fra Ermitage e<br />

Mondadori <strong>per</strong> un “piano quinquennale<br />

che porterà in Italia<br />

inestimabili capolavori del<br />

museo russo”, grazie alla fondazione<br />

“Amici dell’Ermitage” che<br />

sarà costituita a brevissimo termine.<br />

Nemmeno una cifra indicativa,<br />

invece, sul costo della<br />

mostra e del prestito. Si può<br />

immaginare solo che sarà proporzionale<br />

ad un evento unico: 4<br />

ton<strong>nel</strong>late di arte, in 35 casse,<br />

arriveranno a bordo dei cargo<br />

Alitalia. Il più prezioso carico di<br />

cultura mai trasportato in volo.<br />

Emanuele Pico<br />

Il “Forum <strong>per</strong> la Laguna”, grazie<br />

alla collaborazione del ministero<br />

degli Esteri italiano, della struttura<br />

consolare e degli Istituti italiani<br />

di cultura negli Stati Uniti, aprirà<br />

una propria sede negli Usa. L’annuncio<br />

è stato dato a Venezia <strong>nel</strong><br />

corso di una conferenza stampa.<br />

Il “Forum <strong>per</strong> la Laguna” ha<br />

sottoscritto un importante accordo<br />

con l’Università del Minnesota,<br />

Dipartimento di architettura e<br />

urbanistica, che prevede un programma<br />

di attività di ricerca bilaterale<br />

sulle tematiche delle aree<br />

costiere e deltizie negli Stati<br />

Uniti e <strong>nel</strong> Mediterraneo. Inoltre<br />

è stato definito un programma di<br />

lavoro comune, a Las Vegas,<br />

con i proprietari dell’albergocentro<br />

congressi “The Venetian”.<br />

Il programma prevede tra<br />

l’altro l’organizzazione di alcune<br />

giornate annuali dedicate all’arte,<br />

alla cultura, all’economia<br />

veneziana, un programma<br />

IL GIALLO DEL VAN GOGH BRUCIATO<br />

Si susseguono, senza sosta,<br />

e i decenni e inesorabilmente<br />

travolgono e cancellano gran<br />

parte del ricco patrimonio<br />

costruito dall’uomo.<br />

Molto muta, anzi addirittura<br />

scompare qanto i padri (<strong>per</strong> non<br />

dire “i nonni”) hanno costruito<br />

con orgoglio, con sacrifico e con<br />

civica responsabilità, al fine di<br />

tramandare alle generazioni<br />

future un aspetto e un ambiente<br />

in progresso: <strong>per</strong>ò invano, poiché<br />

eventi bellici, incoscienza<br />

umana e apatia di quanti sono<br />

stati al potere (disimpegnandosi<br />

questi ultimi!) hanno distrutto<br />

TUTTO, o quasi tutto del territorio<br />

e dell’area urbana.<br />

Se volessero ritornare in<br />

Adrano alcuni emigrati concittadini<br />

dei primi anni del nostro<br />

secolo, carichi di nostalgici e<br />

romantici ricordi di quelle vie, di<br />

quelle piazze, di quei monumenti,<br />

di tutto quell’ambiente dove<br />

hanno trascorso la loro infanzia,<br />

ne resterebbero amaramente<br />

delusi.<br />

Hanno lasciato Adernò,<br />

costretti da mille disagi economici,<br />

hanno fatto altrove una<br />

nuova residenza dignitosa,<br />

<strong>per</strong>ò, desiderano rivedere i luoghi<br />

della loro infanzia, venendo<br />

in Adrano, si troveranno “spae-<br />

Da allora il quadro di Van Gogh non è stato più visto. Ma il giallo<br />

viene ora svelato da Giuseppe Salsano il quale rivela che <strong>nel</strong> 1989,<br />

<strong>nel</strong> corso di una mostra di o<strong>per</strong>e riprodotte in Giappone, Saito acquistò<br />

da lui il falso ritratto del dottor Gachet <strong>per</strong>ché - ricorda - era infatuato<br />

del quadro, gli ricordava la sofferenza e il tormento che lui stesso<br />

aveva vissuto all’inizio della carriera. Un anno dopo ci fu l’occasione<br />

<strong>per</strong> acquistare il quadro vero e Saito rivelò all’amico italiano<br />

che se ci fosse stata battaglia durante l’asta sarebbe arrivato a<br />

pagare il quadro anche 200 miliardi. Quando i rapporti con il figlio si<br />

incrinarono irrimediabilmente “qualcuno” sostituì l’originale con la<br />

copia e sarebbe stata proprio questa copia - pagata pochi milioni di<br />

lire - a finire bruciata. Una questione d’onore <strong>per</strong> il magnate giapponese,<br />

deluso e mortalmente offeso dal figlio debosciato. “Abbiamo<br />

salvato una parte del patrimonio dell’umanità - spiega Salsano -<br />

sono certo che <strong>nel</strong> giro di pochi anni il quadro sarà di nuovo visibile”.<br />

Un “vero” falso di Van Gogh costa dai 2 milioni e 80 mila ai 3<br />

milioni e 600 mila. Al secondo posto “Le muolin de la Galette” di<br />

Renoir, acquistato sempre da Saito <strong>per</strong> 140 miliardi.<br />

Tarcisio Nobili<br />

Vecchia Adrano ... addio!<br />

Quanta nostalgia <strong>per</strong> il tuo passato!<br />

Vecchia foto del portale dei Cappuccini.<br />

sati”, poiché manca molto di<br />

quanto avevano lasciato.<br />

Manca, <strong>per</strong> esempio, l’intero<br />

prospetto (assieme al suo cortile<br />

con le sue belle NICCHIE ICO-<br />

NOGRAFICHE) della chiesa dei<br />

FRATI CAPPUCCINI, di cui inol-<br />

Cultura veneziana negli USA:<br />

il “Forum <strong>per</strong> la laguna” avrà<br />

una propria sede in America<br />

tre è scomparso l’austero convento,<br />

quest’ultimo ombreggiato<br />

da un “boschetto”.<br />

Non esistono più, sebbene<br />

citate da non pochi documenti e<br />

riscontrabili alcune in vecchie<br />

foto-cartoline, le chiese della<br />

Madonna delle Grazie, della<br />

Madonna dello spasimo, di S.<br />

Paolo, del SS. Agonizzante.<br />

Non esistono più la monumentale<br />

“fontana di Piazza Cillari”<br />

e l’”Abbeveratoio dei Mille”.<br />

Risultano, barbaramente<br />

manomesse, quasi tutte, le<br />

architetture ei pianterreni dei<br />

palazzi di Via Garibaldi e di molti<br />

altri del “Centro storico adornese”,<br />

al fine di dar luogo agli<br />

attuali negozi.<br />

E, <strong>per</strong> finire, sta sparendo<br />

<strong>per</strong>sino il DIALETTO ADORNE-<br />

SE, che sta diventando incomprensibile<br />

ai nostri giovani, mentre<br />

in altre regioni italiane (specialmente<br />

in Sardegna) si studia<br />

e si cura diligentemente “LA<br />

PARLATA LOCALE”!<br />

Saro Franco<br />

d’informazione su Venezia e sul<br />

corretto approccio alla città rivolto<br />

agli ospiti dell’albergo e delle<br />

numerose sale convegni presenti<br />

ed un meeting internazionale<br />

<strong>per</strong> fare il punto annualmente<br />

sulle problematiche che<br />

riguardano le aree costiere e le<br />

zone umide in ambienti urbani.<br />

A Boston e a New York, grazie<br />

all’aiuto delle autorità consolari<br />

e all’Istituto italiano di cultura,<br />

interessati in tal senso dal<br />

ministero degli Esteri, il “Forum<br />

<strong>per</strong> la Laguna” sta predisponendo<br />

un piano di coo<strong>per</strong>azione<br />

concreta con le Università del<br />

Il Simeto tutto d’un fiato. Questo<br />

è “Il Simeto e la sua Oasi”<br />

(Alethèia, 9.900 lire, 64 pagine), la<br />

guida naturalistica curata dal giornalista<br />

Pietro Nicosia, che ne ha<br />

realizzato il testo e gran parte delle<br />

foto, in collaborazione con la<br />

LIPU (Lega Italiana Protezione<br />

Uccelli) di Catania, erogatrice <strong>per</strong><br />

conto della Provincia Regionale,<br />

del servizio visitte guidate <strong>nel</strong>la<br />

Riserva Naturale Orientata Oasi<br />

del Simeto.<br />

Il libro, in formato tascabile e<br />

<strong>per</strong> questo particolarmente utile<br />

<strong>nel</strong>le escursioni, è diviso in tre<br />

sezioni: il Fiume, l’Oasi, il Folklore.<br />

Testo scorrevole e foto d’autore,<br />

che marcano gli accesi contrasti<br />

fra i vari elementi della natura che<br />

“vivono” e cavallo fra il vulcano ed<br />

il fiume, la guida (<strong>nel</strong>la prima parte)<br />

fornisce notizie sulla nascita<br />

del fiume, che avviene fra Maniace<br />

e Bronte dall’incontro di tre torrenti<br />

(il Cutò, il Martello ed il Saracena);<br />

sulla sua evoluzione; sulla<br />

flora e sulla fauna. Quindi entra a<br />

raccontare le storie dei popoli<br />

alternatisi lungo le floride sponde,<br />

passando a descrivere le città che<br />

oggi si affacciano sul fiume: da<br />

Maniace a Catania, passando <strong>per</strong><br />

Bronte, Adrano, Biancavilla, Santa<br />

Maria di Licodia, Paternò, Motta<br />

Sant’Anastasia. La prima sezione<br />

Massachussets e della Columbia<br />

e con il supporto della rete<br />

degli Istituti italiani di cultura; a<br />

partire dall’anno 2000 verranno<br />

dedicati alla città di Venezia<br />

alcuni eventi culturali e artistici<br />

di rilievo. Infine con la Commissione<br />

<strong>per</strong> lo sviluppo sostenibile<br />

delle Nazioni unite il “Forum <strong>per</strong><br />

la Laguna” ha definito un accordo<br />

<strong>per</strong> l’implementazione concreta<br />

delle decisioni della Commissione,<br />

già sottoscritte dai<br />

vari Stati, tra cui l’Italia, in merito<br />

a possibili soluzioni <strong>per</strong> uno sviluppo<br />

sostenibile del turismo.<br />

Alfio Toccolo<br />

si chiude con 2 itinerari. Il primo,<br />

lungo il corso del fiume, suggerisce<br />

le cose da vedere nei pressi<br />

del Simeto ed in particolare: le<br />

Gole del Mendolito, il Ponte<br />

acquedotto Biscari, l’Eurosolare, i<br />

resti archeologici di Pietralunga (il<br />

Ponte Romano, le rovine di Monte<br />

Castellaccio e di Poggio Cocola),<br />

le Sali<strong>nel</strong>le del Fiume, Ponte Barca<br />

di Paternò.<br />

Il secondo itinerario racconta il<br />

Simeto attraverso i baluardi eretti<br />

a difesa della sua Valle: dal<br />

Castello di Nelson ai 3 castelli di<br />

Motta Sant’Anastasia, Adrano e<br />

Paternò, edificati dal Conte Ruggero<br />

come dongioni francesi,<br />

parallelepipedi senza torrioni, che<br />

ricoprivano funzioni difensive <strong>nel</strong>la<br />

Francia settentrionale.<br />

A questo punto la guida entra<br />

<strong>nel</strong>l’Oasi del Simeto insieme ai<br />

volontari Lipu, <strong>per</strong> raccontare l’ultimo<br />

tratto del Fiume, elevato a<br />

Riserva. Descrizione <strong>per</strong> i vari<br />

ambienti umidi, <strong>per</strong> la flora, <strong>per</strong> la<br />

fauna e <strong>per</strong> l’itinerario classico.<br />

L’ultima parte, il folklore, suggerisce<br />

ai turisti i <strong>per</strong>corsi gastronomici<br />

basati sul dualismo mare-monti<br />

e le manifestazioni più imporanti,<br />

<strong>nel</strong> corso dell’anno catanese, che<br />

non possono mancare sull’agenda<br />

del viaggiatore.<br />

Fabrizio Di Maria


4 NOVEMBRE 1<strong>99</strong>9 UNIVERSO SICILIA<br />

Dopo le folgoranti esplosioni<br />

dei primi sentimenti, la novità<br />

dell’impatto, la sorpresa di trovarsi<br />

in un <strong>mondo</strong> nuovo, imprevisto,<br />

diverso da qualsiasi immaginazione<br />

catapultati a quelli che<br />

posso sembrare i confini del<br />

<strong>mondo</strong>, le sorprese quotidiane,<br />

le sco<strong>per</strong>te di ogni momento, di<br />

spontanei paragoni col <strong>mondo</strong>, il<br />

nostro, che ci eravamo lasciati<br />

alle spalle, ora viene, il momento<br />

della riflessione, della calma, del<br />

meditato giudizio, dell’imparare<br />

la grande lezione che abbiamo<br />

Non potevano mancare<br />

le fotografie, fissare il ricordo<br />

di una grande e pacifica<br />

avventura, conservare l’immagine<br />

viva, un estratto,<br />

una sintesi delle mille cose<br />

che abbiamo visto, un concentrato<br />

delle meraviglie di<br />

un <strong>mondo</strong> lontanissimo<br />

oltre ottomila chilometri da<br />

noi, una fetta della sfera terrestre<br />

che rappresenta il<br />

secondo stato <strong>per</strong> su<strong>per</strong>ficie<br />

di tutti quelli che popolano<br />

la terra.<br />

Spazi inimmaginabili,<br />

distanze incalcolabili città<br />

che sono come regioni e in<br />

cui abbiamo potuto scoprire<br />

aspetti singolari, occasioni<br />

di apprendere e di riflettere.<br />

Un viaggio gratificante e<br />

altamente istruttivo, anche<br />

divertente così come possiamo<br />

apparire in queste<br />

foto sullo sfondo di paesaggi<br />

urbani e naturali che hanno<br />

insieme il fascino dell’esotico<br />

e del consueto. I<br />

grappoli dei grattacieli,<br />

colonne puntate contro l’az-<br />

appreso. Quando si dice un<br />

<strong>mondo</strong> civile, espressioni, banale<br />

e consueto, che significa quello<br />

che abbiamo visto: ordine, pulizia,<br />

silenzio, discrezione, la<br />

sensazione che tutto funzioni a<br />

meraviglia e che sia <strong>per</strong>fettamente<br />

naturale.<br />

Il traffico, <strong>per</strong> esempio: intensissimo,<br />

imponente <strong>nel</strong>le strade<br />

larghissime a quattro, cinque ed<br />

anche sei corsie <strong>per</strong> ogni senso<br />

di marcia eppure scorrevole, ordinato,<br />

non regolato da altro che<br />

dai numerosissimi semafori il cui<br />

Il corso d’acqua dopo le Cascate del Niagara.<br />

CANADA<br />

MON AMOUR<br />

rispetto ci è parso assoluto.<br />

Altro esempio: i mezzi pubblici,<br />

le corse in <strong>per</strong>fetto orario e<br />

la sintonia tra i vari meccanismi,<br />

l’integrazione <strong>per</strong>fetta tra treni,<br />

tramvai elettrici, pullman e<br />

metropolitana. Pulizia, non una<br />

carta <strong>nel</strong>le strade, una cicca di<br />

sigaretta, i prati curatissimi,<br />

verde che sembrava rinnovato e<br />

controllato di ora in ora. C’è a<br />

Toronto dove siamo stati un<br />

giornale in lingua italiana, IL<br />

CORRIERE CANADESE: notizie<br />

essenziali, semplici,<br />

asciutte, quasi assente la cronaca<br />

nera <strong>per</strong>ché ci dicono che<br />

qui il crimine è molto raro, non<br />

ha le dimensioni sconvolgenti<br />

dell’Europa e dei vicini Stati<br />

Uniti, fa notizia <strong>per</strong>ché è eccezione.<br />

Dominante una sensazione<br />

ALBUM FOTOGRAFICO<br />

di ordine, di funzionalità, di assenza<br />

di quelli che sono gli orrori<br />

della città cosiddetta civile: rumori,<br />

smog, caos <strong>nel</strong> traffico, assenza<br />

di parcheggi o occupazione<br />

<strong>per</strong>manente di quelli che vi<br />

sono. Si capisce che i paragoni<br />

oltre che odiosi sono impossibili<br />

in situazioni molto diverse, con<br />

un luogo dagli spazi infiniti, dove<br />

le case, le villette, le piccole costruzioni<br />

a un piano massimo<br />

due si <strong>per</strong>dono e sono sommerse<br />

in una massa imponente di<br />

verde, di piante, di giardini, di boschi<br />

, ma certi motivi di riflessione<br />

ne abbiamo avuti e ne conserveremo<br />

parecchi. È possibile<br />

uscire dall’angoscia della società<br />

meccanizzata usando quegli<br />

ammortizzatori che significano<br />

la volontà di ordine, di disciplina,<br />

il rispetto della legge.<br />

DELLA VISITA IN CANADA<br />

La delegazione dell’INPAL e alcuni componenti della Redazione di <strong>Universo</strong> <strong>Sicilia</strong>.<br />

La signora Marino con il marito Preside Sangiorgio.<br />

zurro della sfera celeste,<br />

cinquanta, sessanta, settanta<br />

piani e in basso noi<br />

piccoli piccoli con la testa<br />

all’ingiù <strong>per</strong> ammirare quello<br />

che da noi non abbiamo<br />

visto e forse non vedremo la<br />

città verticale <strong>nel</strong> centro<br />

cosiddetto storico è quella<br />

orizzontale di tutto il resto,<br />

<strong>per</strong>sa in un infinito cielo di<br />

verde di piante, di fiori.<br />

Vedere in queste foto il<br />

lago Ontario con le sue isole,<br />

le mitiche cascate del<br />

Niagara, il nostro brutto<br />

compatto e unito con <strong>nel</strong><br />

volto la gioia e il gusto della<br />

sco<strong>per</strong>ta.<br />

C’è le teniamo care e<br />

vogliamo offrirle ai nostri lettori<br />

come un piccolo campione,<br />

esemplari sparsi di<br />

una serie grandissima di<br />

immagini che abbiamo<br />

stampate negli occhi e fissate<br />

<strong>nel</strong> cuore.<br />

P. Sangiorgio<br />

Vincenzo Castiglione durante l'intervento al Columbus Centre.<br />

Il Canada c’è lo porteremo<br />

<strong>nel</strong> cuore <strong>per</strong> un pezzo sarà un ricordo<br />

grande e forte, una memoria<br />

che conserveremo tra le cose<br />

care ed inevitabile sarà il termine<br />

di riferimento.<br />

Certo l’umanità, in fondo è<br />

sempre uguale nei suoi aspetti<br />

fondamentali, nei sentimenti,<br />

<strong>nel</strong>l’amore e <strong>nel</strong>l’odio, <strong>nel</strong> timore<br />

e <strong>nel</strong>la s<strong>per</strong>anza sotto tutti i climi<br />

<strong>per</strong>ché comune è il destino della<br />

vita e della morte, del gioire e del<br />

soffrire, ma ognuna ha una sua<br />

Italiani, popolo<br />

di abitudinari<br />

Altro che vita s<strong>per</strong>icolata,<br />

tutta sorprese e novità. Gli italiani<br />

sono un popolo di abitudinari,<br />

che ama la routine a tal punto da<br />

non voler cambiare, neanche<br />

sotto tortura, i propri ripetitivi, e<br />

quindi rassicuranti, gesti quotidiani.<br />

È quanto emerge da un’indagine<br />

della rivista “Riza psicosomatica”<br />

condotta su un campione<br />

di 918 italiani di età compresa<br />

tra i 19 e i 65 anni.<br />

Nella classifica delle abitudini,<br />

al primo posto l’alimentazione.<br />

La mattina è d’obbligo cappuccino<br />

e brioche, irrinunciabile<br />

<strong>per</strong> il 46% degli intervistati.<br />

Ovviamente sempre <strong>nel</strong>lo stesso<br />

bar. Ma anche rispetto al<br />

ristorante l’italiano è fedele: il<br />

facies speciale e questo del Canada<br />

è un bel volto un esempio<br />

da imitare di comunità <strong>per</strong>fettamente<br />

integrata in una pacifica<br />

convivenza, in un vivere associato<br />

fatto di rispetto delle leggi e<br />

che riflette il meglio del <strong>mondo</strong><br />

progredito a cui tutti aspiriamo, di<br />

quell’umanità che s’affaccia al<br />

tanto decantato terzo millennio0<br />

in un coagulo di sentimenti fatti di<br />

sogni, di s<strong>per</strong>anze, ed anche di<br />

preoccupazioni e paure.<br />

Maria Grazia Marino<br />

73% va solo <strong>nel</strong>lo stesso locale<br />

e i piatti preferiti sono quasi<br />

sempre i soliti. Il divertimento?<br />

Per il 41% è possibile solo e<br />

sempre una volta alla settimana,<br />

normalmente il sabato e normalmente<br />

con gli stessi amici.<br />

Uguale la scelta <strong>per</strong> il 33% degli<br />

intervistati: il cinema.<br />

Anche <strong>nel</strong>la vita di coppia l’italiano<br />

ama la routine. In particolare<br />

<strong>nel</strong> sesso, <strong>per</strong> il 72%<br />

degli intervistati “è di rigore”<br />

compiere gli stessi gesti tra le<br />

lenzuola, prediligendo solo un’unica<br />

posizione. Ma quali le cause<br />

di questa routine? Al primo<br />

posto il bisogno di sicurezza e la<br />

paura del rischio.<br />

A.R.


UNIVERSO SICILIA NOVEMBRE 1<strong>99</strong>9 5<br />

IL PRESIDENTE DELLE ACLI RICEVUTO<br />

DA CIAMPI: “RICONCILIARSI CON LA<br />

STORIA PER PREPARARE IL FUTURO”<br />

“All’inizio del nuovo millennio, Le chiediamo,<br />

Signor Presidente, di aiutare la<br />

nostra Nazione a riconciliarsi con la propria<br />

storia passata e recente, <strong>per</strong> poter guardare<br />

con spirito di unità al futuro”. È questo l’appello<br />

rivolto al Presidente della Repubblica,<br />

Carlo Azeglio Ciampi, da Luigi Bobba, Presidente<br />

nazionale delle Acli, ricevuto il 2<br />

novembre in udienza con la Direzione nazionale<br />

del movimento aclista dal Capo dello<br />

Stato al Quirinale.<br />

Bobba ha ricordato che le Associazioni<br />

Cristiane Lavoratori Italiani - 800 mila soci<br />

presenti in 5.000 circoli in Italia e nei Paesi<br />

di emigrazione - da oltre 50 anni sono impegnate<br />

<strong>per</strong> la tutela e la promozione del lavoro,<br />

lo sviluppo sociale, democratico e civile<br />

della Nazione. O<strong>per</strong>ano da sempre con le<br />

loro attività di servizio <strong>per</strong> la difesa dei diritti<br />

dei cittadini, in particolare dei più deboli e<br />

<strong>per</strong> la formazione professionale dei giovani<br />

Presentato<br />

il Sanremo<br />

del 2000,<br />

musica sempre<br />

protagonista<br />

“Sarà trasmesso dalla Rai,<br />

sarà aggiunto un commento dello<br />

spazio musicale, sarà confermata<br />

la linea editoriale degli<br />

anni passati, il regolamento sarà<br />

realizzato ascoltando tutte le<br />

voci, in un clima di serenità”.<br />

Sono le quattro novità annunciate<br />

<strong>per</strong> la 50esima edizione del<br />

Festival di Sanremo da Agostino<br />

Saccà, direttore di Raiuno. “Più<br />

campioni e più giovani, <strong>per</strong> una<br />

musica fortemente protagonista”<br />

ha richiesto ed ottenuto il<br />

Comune di Sanremo, il cui portavoce<br />

è stato Antonio Bissolotti,<br />

assessore al Turismo.<br />

Nessuna nuova, invece, <strong>per</strong><br />

quanto riguarda il presentatore,<br />

Fabio Fazio, che s<strong>per</strong>a di “bissare”<br />

il grande successo dell’anno<br />

scorso. Resta pure, <strong>per</strong> il<br />

secondo anno, il maestro Luis<br />

Bacalov che, insieme a Sergio<br />

Bardotti, Enrico Silvestrin, Mauro<br />

Pagani e Sandra Bemporad,<br />

costituiranno la direzione artistica<br />

del Festival. Bemporad, oltre<br />

che membro della giuria, in qualità<br />

di capoprogetto, ha rivelato<br />

alcuni nomi dei grandi ospiti presenti<br />

fuori ed in concorso, tutti<br />

<strong>per</strong>sonaggi di grande spicco:<br />

dallo statunitense Ray Charles,<br />

ai nostrani Al Bano, Ivana Spagna<br />

e Massimo Ranieri.<br />

Gli appuntamenti televisivi<br />

sono stati resi noti da Mario Maffucci,<br />

vicedirettore di Raiuno:<br />

non più “Sanremogiovani” ma<br />

“Sanremo si nasce”, prima serata<br />

dedicata ai 50 anni del Festival<br />

con grandi protagonisti storici<br />

italiani e stranieri, che riproporranno<br />

i loro successi; l’appuntamento<br />

è <strong>per</strong> il 17 novembre<br />

prossimo in diretta dal Teatro<br />

Ariston di Sanremo e sarà<br />

presentata da Carlo Conti.<br />

La sezione “giovani”, invece,<br />

sarà assimilata <strong>nel</strong>le cinque<br />

che sono fuori dal mercato del lavoro. Il Presidente<br />

delle Acli ha quindi richiamato l’attenzione<br />

del Capo dello Stato sulla vitalità<br />

che si manifesta in tante realtà associative e<br />

di volontariato che promuovono <strong>nel</strong>le comunità<br />

locali del nostro Paese solidarietà, cittadinanza,<br />

socialità e rappresentano una<br />

grande s<strong>per</strong>anza <strong>per</strong> il Paese. Sono energie<br />

creative della società civile che non sempre<br />

trovano adeguato riconoscimento, ascolto e<br />

valorizzazione da parte delle istituzioni,<br />

anche se rappresentano una risorsa essenziale<br />

<strong>per</strong> quella riforma della politica che è<br />

rimasta in gran parte un’attesa delusa.<br />

Alle Acli - ha proseguito Bobba - stanno<br />

particolarmente a cuore due questioni. La<br />

prima, la più importante, è la mancanza di<br />

lavoro. Occorrono soluzioni efficaci <strong>per</strong> assicurare<br />

a tutti, e in particolare ai giovani, la<br />

possibilità di una vita dignitosa, di una formazione<br />

qualificata e di una realizzazione<br />

serate del Festival dal 22 al 26<br />

febbraio 2000, in diretta dal Teatro<br />

Ariston. Due le categorie in<br />

gara, quindi, 16 campioni e 18<br />

giovani (quattro in più dell’anno<br />

scorso), tre dei quali saranno<br />

scelti tra i finalisti dell’accademia<br />

della canzone di Sanremo.<br />

Sono previsti inoltre “Sanremonotte”<br />

e “Perché Sanremo è<br />

Sanremo”, appuntamenti composti<br />

da quattro trasmissioni<br />

(22-26 febbraio in diretta dal<br />

Teatrino Casinò) con collegamenti<br />

esterni <strong>nel</strong>la città e nei<br />

suoi luoghi di ritrovo e la consueta<br />

striscia sul “dopofestival”<br />

registrata con immagini inedite<br />

delle prove e del backstage.<br />

Altro appuntamento sarà “Sanremo<br />

estate” che da 2 passerà a<br />

3 serate in diretta (6, 7 e 8 giugno<br />

2000) da Pian di nave (frazione<br />

di Sanremo) con le musiche<br />

e i balli delle ultime estati,<br />

presentato da Carlo Conti (una<br />

sorta di concorrente del “Festivalbar”,<br />

dunque). Bissolotti ha<br />

fatto presente che quest’anno<br />

scadrà la convenzione con la<br />

Rai sul Festival, ma che il<br />

Comune continuerà a considerarlo<br />

partner privilegato; la trattativa<br />

<strong>per</strong> il 51° festival è,<br />

comunque, ancora in corso.<br />

Anche quest’anno tutti gli<br />

artisti saranno votati da una giuria<br />

demoscopica (il pubblico da<br />

casa) e da una giuria composta<br />

da 10 es<strong>per</strong>ti del settore della<br />

musica e dello spettacolo, italiani<br />

e non.<br />

I cantanti che accederanno<br />

alla sezione “giovani”, selezionati<br />

attraverso un “insindacabile<br />

giudizio della direzione artistica”<br />

- come si può leggere negli articoli<br />

5 e 6 del regolamento -<br />

dovranno essere cittadini italiani<br />

e di età inferiore ai 35 anni.<br />

U.S.<br />

<strong>per</strong>sonale. Le Acli, come movimento di economia<br />

civile, sono impegnate <strong>per</strong> creare<br />

nuovo lavoro pur nei tempi difficili, spesso<br />

conflittuali, della globalizzazione. La seconda<br />

sfida che impegna le Acli è la crescente<br />

presenza di immigrati sul territorio nazionale.<br />

Esige una politica di accoglienza e di<br />

integrazione, <strong>nel</strong> pieno rispetto della legalità<br />

e in un quadro di sicurezza sociale, che sia<br />

coerente con i principi di civiltà e con i valori<br />

della tradizione cristiana propri del popolo<br />

italiano. Dopo la difficile sfida dell’euro, l’Italia<br />

deve ora moltiplicare le energie e stringere<br />

un “Patto <strong>per</strong> il futuro” che abbia al centro<br />

la questione del lavoro, dell’ambiente, della<br />

scuola e della formazione professionale,<br />

delle politiche sociali e familiari”. I lavoratori<br />

cristiani delle Acli si accingono a celebrare il<br />

loro XXI Congresso <strong>nel</strong>la primavera del<br />

2000.<br />

Alessandro Sola<br />

BINGO IN ITALIA?<br />

DA INDAGINE<br />

EURISPES,<br />

SUCCESSO<br />

ASSICURATO<br />

ROMA - Entro fine anno ci<br />

sarà anche il Bingo accanto a<br />

Totogol, Gratta e Vinci, Su<strong>per</strong>Enalotto<br />

e Totocalcio a far lievitare i<br />

sogni di ricchezza degli italiani. Il<br />

Bingo, gioco inglese di nascita,<br />

socializzante <strong>per</strong> antonomasia,<br />

prediletto dalle donne e dalle<br />

fasce più adulte (età media 50<br />

anni) potrà essere elemento trainante<br />

di due grandi piaghe dello<br />

stato: il pareggio del bilancio e la<br />

disoccupazione.<br />

Lo accerta un’indagine dell’Eurispes<br />

che riferisce le previsioni<br />

del Ministero delle Finanze<br />

secondo cui, una volta attivato il<br />

gioco del Bingo, entrerà <strong>nel</strong>le casse<br />

dello stato una somma pari al<br />

20% delle concessioni ovvero circa<br />

3 miliardi annui. Nel ‘97 gli italiani<br />

hanno speso 21miliardi di lire<br />

<strong>per</strong> i giochi: la fetta maggiore è<br />

andata al gioco del lotto con 8.874<br />

miliardi, più del doppio delle scommesse<br />

ippiche (3.7<strong>11</strong> miliardi) e<br />

circa quattro volte quanto speso<br />

<strong>per</strong> Totocalcio, Tris e Lotterie<br />

Istantanee. Nel ‘98 il Lotto È rimasto<br />

in pole-position con 12.309<br />

miliardi incassati mentre il giovanissimo<br />

Su<strong>per</strong>Enalotto ha fatto<br />

investire agli italiani 4.130 miliardi<br />

di lire, preferito dai giocatori <strong>per</strong> le<br />

grosse vincite ad esso collegate.<br />

Inoltre, gli italiani hanno mostrato<br />

sempre di prediligere i giochi<br />

dipendenti dal caso, come appunto<br />

sarà il nuovo Bingo. Le somme<br />

spese <strong>per</strong> Totocalcio, Totogol,<br />

Totosei e Lotterie Istantanee oscillano<br />

fra i 1.3<strong>99</strong> e i 1.820 miliardi,<br />

cifre non basse ma niente a che<br />

vedere con Su<strong>per</strong>Enalotto e Lotto.<br />

La spesa complessiva <strong>nel</strong><br />

‘98 <strong>per</strong> tutti i giochi è stata di<br />

23.<strong>11</strong>7 miliardi di lire, circa 1.500<br />

miliardi in più dell’anno precedente.<br />

Le lotterie istantanee, introdotte<br />

<strong>nel</strong> ‘94 hanno fatto vendere<br />

<strong>nel</strong> primo anno 1 miliardo e<br />

mezzo di biglietti <strong>per</strong> una spesa<br />

totale di circa 2.818 miliardi di lire.<br />

Brusco rallentamento <strong>nel</strong> ‘97<br />

con l’introduzione del Su<strong>per</strong>Enalotto<br />

che ha tolto a tutti i giochi<br />

gran parte degli scommettitori. Il<br />

Bingo, lotteria giocata in grandi<br />

sale avvalendosi di 90 numeri<br />

(dall’1 al 90) è simile alla tombola<br />

natalizia e si gioca utilizzando<br />

cartelle o biglietti composti da 15<br />

numeri. L’obiettivo è cancellare<br />

<strong>per</strong> primi i numeri, man mano<br />

che vengono chiamati. Il Bingo si<br />

realizza quando tutti e quindici i<br />

numeri scompaiono dalla cartella.<br />

Le prime sale da Bingo saranno<br />

a<strong>per</strong>te entro la fine dell’anno:<br />

inizialmente solo nei maggiori<br />

centri cittadini. Secondo i parametri,<br />

in Italia, con quasi 60 milioni<br />

di abitanti si posso aprire fino a<br />

mille sale, traguardo raggiungibile<br />

<strong>nel</strong> giro di 4-5 anni circa. Ogni<br />

sala richiederà un investimento<br />

totale di circa 2 miliardi ed occu<strong>per</strong>à<br />

mediamente 35-40 dipendenti.<br />

Considerando anche gli<br />

impiegati ai servizi, arriviamo a<br />

un totale di 50 nuovi posti di lavoro<br />

<strong>per</strong> ogni nuova sala a<strong>per</strong>ta. La<br />

decisione di aprire 1.000 sale da<br />

Bingo richiederà dunque un investimento<br />

totale di circa 2 mila<br />

miliardi.<br />

Il beneficio in termini occupazionali<br />

consiste in 50.000 nuovi<br />

posti di lavoro. Il costo delle cartelle<br />

pare sarà fissato intorno alle<br />

2.000 lire: il 20% andrà ai gestori, il<br />

20% allo Stato, 60% come massa<br />

premi. Quanto alla stima delle<br />

possibili sale da Bingo in Italia c’è<br />

da ipotizzare un numero vicino<br />

alle 730 unità, pari a quello inglese<br />

visto che le due nazioni hanno un<br />

numero di abitanti similare.<br />

A. Santoianni<br />

POLO: FAZIO<br />

ALTERNATIVA<br />

A BERLUSCONI?<br />

L’IDEA NON PIACE<br />

A FORZA ITALIA<br />

“Se D’Alema restasse il candidato<br />

del centrosinistra, sarebbe<br />

naturale che Berlusconi fosse<br />

quello del Polo. Ma se il centrosinistra<br />

dovesse invece<br />

accantonare D’Alema <strong>per</strong> un<br />

candidato premier meno caratterizzato<br />

politicamente, credo<br />

che anche all’interno del Polo si<br />

dovrebbe aprire una discussione<br />

<strong>per</strong> fare altrettanto”. Sono le<br />

parole di Gianfranco Fini, leader<br />

di An, che si inserisce così <strong>nel</strong>l’ultimo<br />

dibattito sulla leadership<br />

<strong>nel</strong> centro-destra.<br />

E tra i “papabili” spunta il<br />

nome del governatore di Bankitalia,<br />

Antonio Fazio. “Stima” e<br />

riconoscimenti <strong>per</strong> “gli attributi<br />

che dimostra di avere”: Fazio<br />

raccoglie un altissimo gradimento<br />

in Forza Italia ma un rapido<br />

sondaggio tra gli esponenti<br />

“azzurri” più in vista circoscrive<br />

a questi pur lusinghieri giudizi il<br />

credito di un ipotetico impegno<br />

politico da parte del Governatore<br />

della Banca d’Italia. Insomma<br />

l’ipotesi giornalistica che sia lui il<br />

candidato premier del Polo nei<br />

piani del Cavaliere si scontra,<br />

<strong>per</strong> esempio, con Antonio Martino<br />

che dice: “Mah, io so che<br />

dopo le Europee Berlusconi mi<br />

spiegò che, con tre milioni di<br />

preferenze, non aveva intenzione<br />

di non essere lui il candidato<br />

premier del Polo...”.<br />

“Non esiste alternativa a Silvio<br />

Berlusconi premier e noi non<br />

ne stiamo prendendo in considerazione”,<br />

taglia corto Antonio<br />

Tajani. Neanche l’eventuale<br />

varo di una legge sul conflitto di<br />

interessi cambierebbe le cose,<br />

secondo l’eurodeputato di Forza<br />

Italia: “A parte che si tratta di un<br />

<strong>per</strong>iodo ipotetico dell’irrealtà<br />

totale, resta il fatto che il candidato<br />

premier è Berlusconi, che<br />

le elezioni è la maggioranza a<br />

non volerle, che noi non chiediamo<br />

di meglio che andare a votare<br />

e che - conclude - queste<br />

cose le ha dette lo stesso Berlusconi<br />

a Strasburgo”.<br />

Per la verità don Gianni<br />

Baget Bozzo non sarebbe così<br />

tranchant <strong>nel</strong>l’escludere l’eventuale<br />

“ingaggio” di Fazio, richiamandosi<br />

ad altre parole del leader<br />

di FI: “Berlusconi stesso ha<br />

detto di pensare <strong>per</strong> sé al ruolo<br />

di regista, no? E allora io non ci<br />

vedrei nulla di male in una presidenza<br />

del Consiglio Fazio, dopo<br />

una schiacciante vittoria del<br />

Polo alle elezioni politiche, <strong>per</strong>ché<br />

l’epoca dei governi tecnici è<br />

finita e quindi i comunisti non<br />

possono pensare di usare Fazio<br />

in quel modo. Invece noi non<br />

possiamo non riconoscere al<br />

Governatore la fermezza e gli<br />

attributi che ci vogliono <strong>per</strong> dire<br />

come stanno le cose: i comunisti<br />

non sanno governare”.<br />

L’On. Silvio Berlusconi.<br />

In effetti lo stesso responsabile<br />

della Formazione azzurra<br />

invita a ricordare che “i processi<br />

vanno discussi quando accadono<br />

ed è piuttosto curioso volerli<br />

anticipare e piegare alle proprie<br />

previsioni”.<br />

Uno spiraglio alla flessibilità<br />

lo schiude Mario Valducci,<br />

responsabile degli Enti locali:<br />

“Diciamo che molto dipende dalle<br />

scelte del centrosinistra. Se<br />

loro puntassero su un <strong>per</strong>sonaggio<br />

diverso da D’Alema allora<br />

anche noi potremmo fare una<br />

scelta calibrata, diciamo così,<br />

sulla società civile. Se il candidato<br />

sarà D’Alema allora non si<br />

può pensare a un nome diverso<br />

da Berlusconi”. Valducci si dice<br />

convinto che “come si è trovata<br />

una soluzione di alto livello a<br />

Milano, possiamo fare lo stesso<br />

su scala più vasta, <strong>per</strong> il governo<br />

del Paese. Però - osserva -<br />

direi proprio che siccome è difficile<br />

che sia abbandonato D’Alema,<br />

la nostra scelta è già fatta.<br />

Diciamo che, a differenza del<br />

centrosinistra, il Polo è tanto<br />

compatto da potersi anche <strong>per</strong>mettere<br />

strade alternative”.<br />

Scorciatoie zero invece <strong>per</strong><br />

Martino: “Diciamoci la verità, le<br />

elezioni non ce le daranno e<br />

allora è inutile agitarsi su quel<br />

fronte, anche se è chiaro che<br />

siamo pronti. Quanto a Fazio,<br />

quello che è sballato è pensare<br />

che sia Berlusconi a non voler<br />

andare a palazzo Chigi. Di stima<br />

<strong>per</strong> Fazio - spiega l’ex ministro<br />

degli Esteri - ne abbiamo tantissima,<br />

<strong>per</strong> lui e <strong>per</strong> il suo coraggio<br />

di parlare chiaro, ma immaginarlo<br />

alle prese con un suo<br />

ipotetico partito mi riesce proprio<br />

difficile... Forse - dice con<br />

una battuta - se lo incoronassero,<br />

ma credo proprio si tratti solo<br />

di qualcuno che si diverte a<br />

immaginare scenari stravaganti”.<br />

A.R.<br />

Il modo giusto <strong>per</strong> sostenere<br />

UNIVERSO SICILIA<br />

Abbonarsi!


6 NOVEMBRE 1<strong>99</strong>9 UNIVERSO SICILIA<br />

Cossiga, l’ex picconatore<br />

torna alla ribalta<br />

Ha attraversato la politica del<br />

secondo dopoguerra italiano, passando<br />

indenne attraverso gli anni<br />

di piombo, la vicenda Gladio, un<br />

soggiorno al Quirinale da “Picconatore”<br />

e la caduta della Dc e del<br />

“regime” di Tangentopoli. E Francesco<br />

Cossiga è oggi ancora in<br />

piena forma. Ha definito una sua<br />

“creatura” il governo D’Alema, nato<br />

dopo il tracollo di quello Prodi; è<br />

saldamente in sella al governo,<br />

dove ha “piazzato” tre dei suoi<br />

ministri. Ed oggi, mentre la maggioranza<br />

pensa ad un “rilancio”,<br />

mentre si parla di “Ulivo-2”, e<br />

soprattutto di rimpasto, lui lancia<br />

messaggi chiari a D’Alema: non<br />

tutti gli uomini dell’Asi<strong>nel</strong>lo sono<br />

candidabili a “new entry” <strong>nel</strong>la<br />

squadra dei ministri . Non va<br />

meglio al leader del Polo; dopo l’esplodere<br />

del caso Mitrokhin Sivlio<br />

Berlusconi aveva colto la palla al<br />

balzo <strong>per</strong> chiedere nuovamente, a<br />

gran voce, l’istituzione di una commissione<br />

d’inchiesta; ma poi,<br />

quando anche D’Alema si è detto<br />

d’accordo proponendo di mettere<br />

Cossiga a capo di questa commissione,<br />

Berlusconi ha fatto frettolosamente<br />

retromarcia.<br />

Come Segni e Berlinguer,<br />

anche Cossiga è un “sardo doc”. E’<br />

nato, infatti, a Sassari il 26 luglio<br />

1928. Laureatosi in giurisprudenza,<br />

divenne professore incaricato<br />

di Diritto costituzionale presso l’Università<br />

di Sassari. In gioventù ha<br />

partecipato all’attività dell’Azione<br />

Cattolica e della Fuci, si è iscritto<br />

<strong>nel</strong> 1945 alla Democrazia cristiana<br />

e ne è divenuto segretario provinciale<br />

dal 1956 al 1958 e Capogruppo<br />

consiliare a Sassari fino al 1966.<br />

Nel 1958 entra <strong>nel</strong> Consiglio<br />

nazionale del partito, eletto deputato<br />

<strong>per</strong> la Circoscrizione di Cagliari<br />

<strong>nel</strong> 1958 e <strong>nel</strong> 1963. In questi anni<br />

fa parte della Commissione Affari<br />

Costituzionali e della Giunta del<br />

Regolamento.<br />

Approdato sulla scena della<br />

politica nazionale in tempi di “convergenze<br />

parallele”, all’alba degli<br />

“anni di piombo”, Cossiga ha vissuto<br />

da protagonista le vicende del<br />

governo e del rapimento Moro. È<br />

membro del Comitato direttivo del<br />

gruppo parlamentare e Sottosegretario<br />

alla Difesa <strong>nel</strong> 3° governo<br />

Moro (1966), carica che mantiene<br />

<strong>nel</strong> 2° governo Leone e <strong>nel</strong> 1°<br />

governo Rumor.<br />

Riconfermato deputato <strong>nel</strong>la V<br />

e <strong>nel</strong>la VI legislatura, è Ministro<br />

senza portafoglio <strong>per</strong> l’organizzazione<br />

amministrativa del 4° governo<br />

Moro (1974).<br />

Rieletto deputato il 20 giugno<br />

1976, è Ministro dell’Interno <strong>nel</strong> 2°<br />

e 4° governo Andreotti; si dimette<br />

<strong>nel</strong> maggio del 1978 all’indomani<br />

dell’uccisione di Moro da parte delle<br />

Br. Riconfermato deputato <strong>per</strong> la<br />

sesta volta il 3 giugno 1979, è Presidente<br />

della Commissione affari<br />

esteri della Camera.<br />

Il 4 agosto 1979 è a capo di un<br />

governo di coalizione formato da<br />

DC, PSDI e PLI e, dal 4 aprile 1980<br />

al 18 ottobre dello stesso anno, di<br />

un secondo governo composto da<br />

DC, PSI e PRI. Nel 1983, senatore<br />

<strong>nel</strong> collegio di Tempio-Orieri, è<br />

eletto Presidente del Senato.<br />

Il 24 giugno 1985 è eletto al primo<br />

scrutinio Presidente della<br />

Repubblica. Si dimette dalla carica<br />

il 28 aprile 1<strong>99</strong>2 ed è proclamato<br />

senatore a vita. Anche questa volta<br />

siamo all’alba di qualcosa di grosso:<br />

Tangentopoli e le inchieste del<br />

Pool, gli arresti eccellenti e la caduta<br />

del CAF (l’asse Craxi-Andreotti-<br />

Forlani che dominò la scena politica<br />

italiana negli anni ‘80).<br />

Poi fonda, assieme a Clemente<br />

Mastella e Rocco Buttiglione,<br />

l’Unione Democratica della Repubblica<br />

(UDR), movimento politico di<br />

centro. Per volontà del Picconatore<br />

L’On. Francesco Cossiga.<br />

che lascia l’UDR, il movimento si<br />

scioglierà pochi mesi dopo in<br />

seguito alla rottura tra lo stesso<br />

Cossiga e Mastella, il quale, da<br />

solo, fonda l’ UDeuR.<br />

Oggi ancora un nuovo capitolo:<br />

accanto al Nuovo Ulivo Cossiga fa<br />

spuntare il Trifoglio, insieme ai<br />

Repubblicani di La Malfa ed ai<br />

Socialisti di Boselli. E dà fastidio a<br />

molti.<br />

“C’è ancora qualcuno che ritiene<br />

di essere non l’ex capo dello<br />

Stato ma il capo dello Stato, dicendo<br />

quali sono i ministri da togliere,<br />

quelli da aggiungere, dando indicazioni<br />

<strong>per</strong> quelli che devono essere<br />

gli eventuali presidenti del consiglio”<br />

dice di lui l’ex “nipotino”<br />

Mastella. “Ho sentito in questi giorni<br />

discutere se era giusta o meno la<br />

crisi, (non determinata né da D’Alema<br />

nè da noi), <strong>per</strong> ragioni istituzionali.<br />

Francamente - si scandalizza<br />

il leader dell’Udeur- leggere i giornali<br />

di oggi in cui uno dice “c’è la crisi,<br />

si cambiano i portafogli, ci può<br />

essere D’Alema o ci può essere<br />

Amato” (come ha detto il 4 novembre<br />

Cossiga in un’intervista al T3,<br />

ndr): mi pare che siamo al di là della<br />

Costituzione”. Sembra che Cossiga<br />

abbia intenzione di prendere<br />

contatto con Berlusconi... “Bisogna<br />

vedere - ribatte pronto Mastella - se<br />

Berlusconi vuole prendere contatto<br />

con lui. Ma conoscendo il Cavaliere<br />

e conoscendo l’es<strong>per</strong>ienza di chi<br />

ha avuto motivo di rapporti politici<br />

con Cossiga...”.<br />

Taità<br />

Musicoterapia: la scienza europea<br />

sbarca anche in Italia<br />

ROMA - Musica <strong>per</strong> parlare e comunicare.<br />

Non è una proposta culturale ma una<br />

vera e propria terapia psichiatrica, la musicoterapia,<br />

applicata e sostenuta da lungo<br />

tempo <strong>nel</strong>la Comunità Europea ma che in<br />

Italia non riesce a trovare sbocchi. Mancano<br />

infatti una regolamentazione legislativa e un<br />

sostegno finanziario statale, oltre a cattedere<br />

universitarie e alla precisa codificazione<br />

di requisiti <strong>per</strong> aspiranti musicoterapeuti.<br />

L’unico corso di specializzazione in musicoterapia<br />

esistente in Italia, tenuto dall’Università<br />

Cattolica del Sacro Cuore e dall’ospedale<br />

“Agostino Gemelli” si è a<strong>per</strong>to sabato a<br />

Roma con l’intervento del Professore Bene,<br />

il maggiore musicoterapeuta al <strong>mondo</strong>, che<br />

o<strong>per</strong>a in Argentina il quale ha ricordato che<br />

la musicoterapia è entrata in uso con suc-<br />

La Coppola, il copricapo che<br />

<strong>per</strong> troppi anni è stato associato<br />

<strong>nel</strong> <strong>mondo</strong> alla mafia ed ai boss<br />

di cosa nostra diventa da oggi il<br />

simbolo della <strong>Sicilia</strong> che cambia,<br />

che si libera dall’oppressione<br />

mafiosa e che intende trasformare<br />

l’handicap in risorsa.<br />

E’ questo il leitmotiv di una<br />

nuova iniziativa lanciata dalla<br />

Fondazione Palazzo Intelligente,<br />

l’istituzione finanziata dal<br />

Comune di Palermo e dall’Unione<br />

Europea di cui è Presidente<br />

onorario il Sindaco Leoluca<br />

Orlando, e dal Comune di San<br />

Giuseppe Jato, la cittadina <strong>nel</strong>l’hinterland<br />

palermitano tristemente<br />

famosa <strong>per</strong> aver dato i<br />

natali a numerosi capi di “Cosa<br />

Nostra”.<br />

E’ nata infatti, proprio a San<br />

Giuseppe Jato, la prima fabbrica<br />

industriale di coppole, la “San<br />

Giuseppe S.P.A.” avviata dall’imprenditore<br />

locale Giuseppe<br />

Taormina che si avvale della<br />

consulenza dell’ultimo “coppola-<br />

cesso in alcuni ospedali europei a fine ‘800.<br />

Anche negli USA venne usata come terapia<br />

<strong>per</strong> i reduci della 2a guerra mondiale. Ed<br />

oggi rivela nuove potenzialità <strong>per</strong> i bimbi<br />

handicappati, autistici, sordi, ciechi, cerebrolesi<br />

e down.<br />

Uno dei risultati più eclatanti ottenuti da<br />

questa terapia è l’aiuto fondamentale apportato<br />

in casi di risveglio da coma. Stimolando<br />

continuamente il soggetto, <strong>per</strong> lunghi <strong>per</strong>iodi,<br />

con particolari sequenze di musiche,<br />

sempre uguali a se stesse, non è raro riuscire<br />

ad interessare finalmente le zone della<br />

psiche maggiormente danneggiate, e contribuire<br />

in modo sostanziale a un ritorno alla<br />

normalità.<br />

Essendo <strong>per</strong>ò una terapia di sostegno,<br />

cioè non risolutiva se applicata da sola,<br />

sarebbe falso parlare di guarigioni o<strong>per</strong>ate<br />

esclusivamente dalla musicoterapia.<br />

Essa svolge un ruolo di supporto <strong>per</strong> la<br />

migliore riuscita di terapie fondamentali fondandosi<br />

sul naturale effetto che suoni e<br />

musica provocano sugli stati d’animo e sui<br />

ricordi di chiunque, agendo da tramite fra<br />

sensazioni rimosse o inespresse e ambiente<br />

esterno. I risultati variano da caso a caso,<br />

dipendono innanzitutto dall’individuo, e in<br />

secondo luogo dalle terapie fondamentali<br />

cui viene affiancata. Facendo, inoltre, parte<br />

di quel gruppo di discipline mediche non ufficiali,<br />

e non essendo assolutamente regolamentata<br />

in Italia si presta a “contaminazioni”<br />

di ogni genere con fenomeni che di medicopsichiatrico<br />

non hanno nulla.<br />

A.T.<br />

Nasce la prima fabbrica di coppole,<br />

simbolo della <strong>Sicilia</strong> che cambia<br />

ro” rimasto a Palermo, l’artigiano<br />

Vinvenzo Cusimano, la cui<br />

attività avrà positive ricadute sul<br />

piano dell’occupazione e dello<br />

sviluppo.<br />

L’iniziativa presentata nei<br />

giorni scorsi nei locali della<br />

nascente fabbrica Di coppole<br />

siciliane DOC - la conformità<br />

alla tradizione del prodotto verrà<br />

certificata da Palazzo Intelligente,<br />

che si occu<strong>per</strong>à anche del<br />

marketing e della promozione<br />

del prodotto - <strong>nel</strong> corso di una<br />

conferenza stampa alla quale<br />

hanno partecipato i sindaci di<br />

Palermo e di San Giuseppe<br />

Jato, Leoluca Orlando e Maria<br />

Maniscalco, il Direttore del Centro<br />

di Informazione delle Nazioni<br />

Unite <strong>per</strong> l’Italia, Malta, la Santa<br />

Sede e San Marino, Staffan de<br />

Mistura ed il Senatore Michele<br />

Figurelli in rappresentanza della<br />

Commissione Parlamentare<br />

Antimafia.<br />

“Dopo molti anni, ci stiamo<br />

finalmente riappropriando della<br />

nostra storia e delle nostre tradizioni”,<br />

ha affermato il Sindaco<br />

Orlando, il quale ha rilevato che<br />

<strong>per</strong> troppo tempo i <strong>siciliani</strong> avevano<br />

relegato nei cassetti le loro<br />

coppole, quasi rappresentassero<br />

qualcosa di cui vergognarsi e<br />

da nascondere. “Oggi che ci<br />

stiamo liberando dall’egemonia<br />

culturale della mafia - ha<br />

aggiunto- è giunto il tempo di<br />

riscoprire anche la coppola, che<br />

deve divenire il simbolo della<br />

<strong>Sicilia</strong>, ma la <strong>Sicilia</strong> non è<br />

mafia”.<br />

Orlando ha quindi annunciato<br />

che il 2 gennaio del 2000 si<br />

inaugurerà una mostra dedicata<br />

alla coppola, con esemplari del<br />

caratteristico copricapo disegnato<br />

da stilisti di fama internazionale<br />

che, partendo da Palermo,<br />

verrà riproposta anche a<br />

Milano ed a Firenze <strong>nel</strong>l’ambito<br />

di “Pitti Collection”. Il Sindaco,<br />

<strong>nel</strong>la qualità di Presidente della<br />

Sezione <strong>Sicilia</strong>na dell’ANCI ,<br />

l’associazione dei comuni italiani<br />

, ha poi annunciato la sua<br />

intenzione chiedere a tutti i primi<br />

cittadini dell’Isola di incentivare<br />

nei propri comuni la produzione<br />

di coppole. “che potrebbero<br />

divenire l’elemento distintivo dei<br />

cittadini dei vari comuni, un po’<br />

come i diversi tartari dei Kilt delle<br />

famiglie scozzesi”.<br />

E l’amministrazione Comunale<br />

di Palermo darà il suo contributo<br />

concreto alla nascente<br />

attività della “Sangiuseppe SPA”<br />

acquistando mille copricapi, che<br />

donerà agli ospiti ed alle autorità<br />

in visita alla città .<br />

Soddisfazione è stata manifestata<br />

anche da Maria Mani-<br />

scalco, sindaco di San Giuseppe<br />

Jato, che ha considerato<br />

come l’a<strong>per</strong>tura di questa fabbrica,<br />

al di la del suo valore d’immagine,<br />

rappresenti una concreta<br />

risposta al bisogno di creare<br />

sviluppo e nuova occupazione<br />

<strong>nel</strong>la zona, “dando una concreta<br />

risposta di legalità alla<br />

gente che <strong>per</strong> troppo tempo ha<br />

vissuto sotto il giogo culturale<br />

della mafia”.<br />

E vivo è stato il compiacimento<br />

di Steffen de Mistura, il<br />

quale ha ricordato come le<br />

Nazioni Unite abbiano deciso di<br />

patrocinare questo importante<br />

progetto, “che testimonia la<br />

voglia di rinascita di riscossa<br />

culturale della <strong>Sicilia</strong>”. De Mistura<br />

ha sottolineato come “questo<br />

progetto serve a dare maggiore<br />

voce alla maggioranza silenziosa<br />

degli onesti che non si riconosce<br />

<strong>nel</strong>la mafia e che paga<br />

ancora i terribili guasti che essa<br />

ha prodotto <strong>nel</strong>la loro terra bellissima.<br />

La coppola - ha aggiunto l’alto<br />

funzionario delle Nazioni Unite<br />

- rappresenta <strong>per</strong> questa terra<br />

il simbolo di un vero e proprio<br />

cambio di pagina, una svolta<br />

che testimonia la risco<strong>per</strong>ta della<br />

propria identità da parte della<br />

gente della <strong>Sicilia</strong>”.<br />

Angelo Russano<br />

Associazione <strong>Sicilia</strong>na Produttori Olivicoli<br />

È l’Associazione capace di<br />

assicurare la necessaria<br />

assistenza <strong>per</strong> una:<br />

— corretta coltivazione olivicola;<br />

— buona conoscenza delle<br />

tecniche di produzione<br />

dell’olio;<br />

— professionalità <strong>per</strong> la conservazione<br />

dell’olio prodotto;<br />

— migliore resa <strong>nel</strong>la commercializzazione<br />

dei prodotti<br />

olivicoli.<br />

Per tutto questo l’ASPO conta una capillare rete<br />

di uffici sempre a disposizione dei produttori.<br />

Per informazioni rivolgersi all’ASPO - Piazza Mercato 72 - 95031 ADRANO


UNIVERSO SICILIA NOVEMBRE 1<strong>99</strong>9 7<br />

CINQUE MILIONI<br />

DI AZIENDE<br />

ITALIANE<br />

PRESTO IN RETE<br />

Cinque milioni di aziende italiane<br />

potrebbero presto sbarcare<br />

<strong>nel</strong>la rete delle reti, Internet,<br />

grazie al “Portale delle imprese<br />

italiane”, un progetto lanciato da<br />

Infocamere e presentato nei<br />

giorni scorsi a Roma.<br />

Il “portale” consentirà,<br />

secondo il presidente di Infocamere,<br />

Angelo Mancusi, di trovare<br />

in rete - <strong>per</strong> denominazione,<br />

area geografica o settore di attività<br />

economica - i dati identificativi<br />

di tutte le aziende italiane<br />

che sono regolarmente iscritte<br />

al Registro delle Imprese.<br />

In questo modo i dati non solo<br />

potranno essere più facilmente<br />

accessibili a tutti e ovunque,<br />

ma potranno anche essere arricchiti<br />

gratuitamente dalle imprese<br />

stesse con informazioni di tipo<br />

commerciale (caratteristiche<br />

dell’azienda, canali di vendita,<br />

prodotti, marchi), link agli indirizzi<br />

di posta elettronica e ai siti web<br />

di quelle presenti su Internet.<br />

Le aziende interessate all’iniziativa<br />

dovrebbero già essere<br />

numerose in ogni Regione:<br />

secondo un’indagine commissionata<br />

da Infocamere, infatti, il<br />

67% delle imprese che contano<br />

tra i 10 e i 300 addetti vorrebbero<br />

essere presenti sul Portale<br />

delle Imprese.<br />

Durante la convention “Le<br />

camere di commercio <strong>nel</strong>l’era di<br />

Internet” è stata presentata<br />

anche un’altra iniziativa: un<br />

accordo tra Infocamere e Ssb<br />

(Società <strong>per</strong> i servizi bancari)<br />

sulla firma digitale e i pagamenti<br />

on line.<br />

Le smart card certificate da<br />

Infocamere (che diventa autorità<br />

di certificazione e ente di registrazione)<br />

serviranno non solo<br />

<strong>per</strong> la firma, ma potranno essere<br />

utilizzate <strong>per</strong> effettuare pagamenti<br />

su Internet, aprendo<br />

anche possibilità di sviluppo del<br />

commercio elettronico.<br />

P.T.<br />

CALENDARI SEXY:<br />

FRANCESCA NERI<br />

IL SOGNO DEI<br />

PUBBLICITARI<br />

PER IL 2001<br />

I calendari con le dive nude?<br />

Sono il sogno proibito dei pubblicitari.<br />

E molti di loro già<br />

sognano la protagonista del<br />

calendario del 2001. Che ha già<br />

un nome e un cognome: Francesca<br />

Neri. Non solo. Per poter<br />

avere la loro attrice preferita da<br />

utilizzare <strong>nel</strong>le loro campagne i<br />

creativi sarebbero disposti ad<br />

offrire cifre da capogiro.<br />

Se le foto di Sabrina Ferilli<br />

nuda <strong>per</strong> Max valgono 1 miliardo,<br />

quelle della Barale <strong>per</strong> GQ e<br />

quelle della Merz <strong>per</strong> Maxim ben<br />

800 milioni, le ipotetiche foto di<br />

Francesca Neri ad accompagnare<br />

dolcemente lo scorrere<br />

dei mesi dell’anno salgono nientemeno<br />

che a 2 miliardi. Dietro<br />

di lei un’altra diva in forte ascesa:<br />

Claudia Pandolfi. È quanto<br />

emerge da un’indagine dell’agenzia<br />

milanese Meta Comunicazione,<br />

condotta su 100 pubblicitari<br />

delle più importanti agenzie<br />

italiane. Dato interessante:<br />

<strong>per</strong> un pubblicitario su cinque<br />

(21%) il potere d’impatto delle<br />

immagini del calendario sui consumatori<br />

è altissimo.<br />

Cirino Floris<br />

Millennium Bug, il Comitato anno<br />

2000 assicura: “Nessuna catastrofe,<br />

l’Italia è pronta”<br />

Poche settimane al 2000. Due<br />

mesi e qualche giorno <strong>per</strong> scongiurare<br />

le insidie del Millenium<br />

bug, quando computer, ascensori,<br />

acquedotti, uffici pubblici e<br />

semafori potrebbero andare in tilt<br />

<strong>per</strong> il cambiamento di data, alla<br />

mezzanotte del 31 dicembre<br />

1<strong>99</strong>9. Il Comitato Anno 2000,<br />

insediato presso la Presidenza del<br />

consiglio dei ministri, proprio <strong>per</strong><br />

evitare i danni che il baco del 2000<br />

potrebbe produrre, ha inagurato il<br />

14 ottobre scorso la sua Unità di<br />

crisi, con una promessa ed un invito:<br />

“Non ci saranno grossi disagi e<br />

quelli piccoli che potranno insorgere<br />

dovranno essere tollerati,<br />

senza specularci sopra”, ha detto<br />

il direttore del Comitato, Ernesto<br />

E’ una delle questioni più<br />

dibattute degli ultimi venti anni in<br />

Italia: come collegare definitivamente<br />

la <strong>Sicilia</strong> alla penisola.<br />

All’orizzonte ci potrebbe essere<br />

il Ponte, ma anche un sistema di<br />

cabotaggio veloce. Gli advisor<br />

(es<strong>per</strong>ti incaricati di analizzare<br />

la situazione) dovranno trovare<br />

la soluzione migliore <strong>per</strong> assicurare<br />

alla <strong>Sicilia</strong> un collegamento<br />

stabile con la terraferma.<br />

Soddisfatto della partecipazione<br />

dei più grossi gruppi<br />

nazionali ed internazionali alle<br />

gare <strong>per</strong> gli studi di fattibilità di<br />

queste due ipotesi, il Ministro<br />

dei Lavori Pubblici, Enrico<br />

Micheli, ha precisato che “l’importante<br />

sarà fornire una risposta<br />

convincente, in grado di<br />

mantenere l’isola agganciata<br />

all’Europa della moneta unica”.<br />

Per realizzare infrastrutture<br />

moderne e funzionali, capaci di<br />

garantire al Paese un ruolo primario<br />

in un mercato sempre più<br />

globale e competitivo, è imprescindibile,<br />

secondo Micheli, il<br />

ricorso al capitale di rischio.<br />

“Grazie al primo bando - ha detto<br />

Micheli - si potrà verificare<br />

l’efficacia dello strumento del<br />

project financing con cui si mira<br />

a coinvolgere i privati <strong>nel</strong>la<br />

costruzione di o<strong>per</strong>e pubbliche.<br />

La prima risposta del mercato<br />

sembra positiva”.<br />

Scaduti i termini <strong>per</strong> la pre-<br />

Betti<strong>nel</strong>li. Il Comitato, presieduto<br />

dal sottosegretario alla Presidenza<br />

del Consiglio Franco Bassanini,<br />

ha lavorato dall’agosto del<br />

1988 <strong>per</strong> stilare un “piano di continuità<br />

ed emergenza” e costituire<br />

un’unità di crisi che ha sede a Forte<br />

Braschi. Una sala o<strong>per</strong>ativa collegata<br />

via satellite con tutti i comitati<br />

italiani <strong>per</strong> il baco del 2000 presieduti<br />

dai prefetti, con tutte le<br />

imprese che gestiscono sistemi a<br />

rete, e <strong>per</strong>sino con altre strutture<br />

analoghe di altri paesi <strong>per</strong> poter<br />

monitorare in tempo reale il “passaggio”<br />

al terzo millennio. “Man<br />

mano che il Millennium bug si sposterà<br />

da oriente ad occidente, a<br />

cominciare dalla Nuova Zelanda -<br />

ha detto Bassanini - faremo tesoro<br />

anche delle informazioni che ci<br />

verranno da quei paesi”. “L’Italia è<br />

partita con qualche ritardo - ha<br />

aggiunto - ma si sa che gli italiani<br />

<strong>per</strong> lavorare bene devono essere<br />

messi alle strette...”. Il baco del<br />

2000, dunque, non coglierà impreparato<br />

il nostro paese: le grandi<br />

imprese sono pronte già da anni -<br />

è stato detto - e si è proceduto con<br />

monitoraggi su tutto il territorio<br />

(prima di tutto sono state valutate<br />

le strutture sanitarie) <strong>per</strong> verificare<br />

il grado di preparazione degli enti<br />

pubblici e privati, fornendo aggiornamenti<br />

a chi era in ritardo. Si calcola,<br />

ma in maniera molto empirica,<br />

che la spesa affrontata dall’Italia<br />

<strong>per</strong> prepararsi al passaggio di<br />

data sarà di circa 10 mila miliardi.<br />

“Ci sono settori in cui siamo a<br />

posto e altri in cui ci toccherà fare<br />

una volata finale - ammette Bassanini<br />

- ma ora possiamo dire che<br />

la nostra preparazione al Millennium<br />

bug è quasi alla pari con<br />

quella dei paesi più industrializzati”.<br />

Ci potremo dunque svegliare<br />

serenamente il primo gennaio del<br />

2000? E le centrali nucleari,<br />

soprattutto quelle dell’Est europeo,<br />

saranno a rischio?. “Su questo<br />

punto il Comitato non ha lavorato<br />

- ammette Betti<strong>nel</strong>li- : l’Italia<br />

non gestisce il nucleare. So che gli<br />

Stati Uniti si stanno impegnando<br />

<strong>per</strong> controllare le centrali dell’ex<br />

Unione sovietica...”.<br />

Alfredo Torrisi<br />

Si torna a parlare di ponte sullo stretto<br />

sentazione delle domande di<br />

partecipazione alle due gare,<br />

ora spetterà ad una Commissione<br />

guidata da Marcello Mauro,<br />

presidente della prima sezione<br />

del Consiglio Su<strong>per</strong>iore dei<br />

Lavori Pubblici, individuare i<br />

soggetti cui spetterà lo studio di<br />

fattibilità dell’o<strong>per</strong>a. La prima<br />

gara servirà a definire le problematiche<br />

territoriali, ambientali,<br />

sociali ed economiche e finanziarie<br />

del progetto di massima e<br />

considerare le altre possibili<br />

confingurazioni delle comunicazioni<br />

tra <strong>Sicilia</strong> e continente. La<br />

seconda invece è finalizzata<br />

all’approfondimento degli aspetti<br />

tecnici di carattere specialistico<br />

segnalati dal consiglio Su<strong>per</strong>iore<br />

dei Lavori Pubblici.<br />

“Per stabilire quale sarebbe<br />

la soluzione migliore <strong>per</strong> lo<br />

Stretto di Messina occorre<br />

attendere le valutazioni degli<br />

“advisors”, i consiglieri del ministro<br />

Micheli”. È quanto ha<br />

dichiarato il ministro dell’Ambiente<br />

Ronchi in margine alla<br />

conferenza stampa di presentazione<br />

del “premio delle città<br />

sostenibili”. Il ministro, <strong>nel</strong>l’occasione,<br />

ha smentito qualsiasi<br />

contrasto col collega dei Lavori<br />

pubblici. “Gli advisors di Micheli<br />

- ha precisato il ministro Ronchi<br />

- devono valutare quanto costa<br />

fare il ponte, se è la soluzione<br />

migliore, se ci sono soluzioni<br />

Invito di Bassetti: Più coo<strong>per</strong>azione tra Regioni<br />

e Camere di Commercio italiane all’estero<br />

ROMA - Creare le giuste sinergie<br />

tra le Regioni, intese come<br />

amministrazioni locali, ed il<br />

ramificato sistema delle Camere<br />

di Commercio italiane allíestero.”Questo<br />

l’invito arrivato dal<br />

presidente di Assocamerestero<br />

(CCIE) Piero Bassetti, <strong>nel</strong> corso<br />

della Conferenza delle Regioni e<br />

delle Province autonome a<strong>per</strong>ta<br />

il 20 ottobre a Roma.<br />

Bassetti ha citato l’esempio<br />

della Toscana bene inserita in<br />

Australia e delle Marche che<br />

hanno grandi investimenti in Canada.<br />

A lui ha replicato il presi-<br />

dente della Regione Marche Vito<br />

D’Ambrosio, coordinatore delle<br />

politiche Ue. Per sostenere e<br />

promuovere l’internazionalizzazione<br />

delle piccole e medie imprese<br />

e dell’artigianato giocano<br />

un ruolo di primo piano le Regioni.<br />

D”Ambrosio ha quindi annunciato<br />

che la Regione Marche si<br />

appresta a emettere emissioni<br />

obbligazionarie (Bor, ovvero<br />

buoni ordinari regionali).<br />

Insomma,il Made in Italy si<br />

interroga sul suo futuro e su come<br />

affrontare il 2000 e la sfida<br />

della globalizzazione. Un’occa-<br />

sione preziosa sarà la Convention<br />

mondiale delle Camere di<br />

Commercio Italiane all’estero,<br />

che si svolgerà dall’8 al 10 novembre<br />

a Roma. 35 miliardi di lire<br />

di promozione del Sistema-<br />

Italia realizzati <strong>nel</strong> 1<strong>99</strong>8, 25 mila<br />

imprese e professionisti - italiani<br />

e locali - associati, 250 mila contatti<br />

di business, 500 es<strong>per</strong>ti a disposizione<br />

delle imprese in 38<br />

paesi: È questa la fotografia del<br />

sistema camerale all’estero,<br />

tracciata dal suo Presidente,<br />

Piero Bassetti.<br />

Le 62 Camere di Commercio<br />

allíestero - ha spiegato Bassetti -<br />

sono in grado di aggregare un<br />

<strong>mondo</strong> in italiano, fatto non solo<br />

di soggetti di origine nazionale,<br />

ma anche di imprese <strong>per</strong> le quali<br />

il modo di fare business, le opportunità<br />

di affari che possono<br />

scaturire dal rapporto con il nostro<br />

Paese, rappresentano un sistema<br />

di valori e una risorsa economica<br />

di grande importanza.<br />

Alla Convention - a cui interverrà<br />

il Capo dello Stato, Carlo<br />

Azeglio Ciampi prenderanno<br />

parte oltre 300 imprenditori.<br />

V.S.<br />

alternative. Ho discusso con<br />

Micheli di questa iniziativa e mi<br />

sembra molto buona. E’ bene<br />

che si valuti davvero il rapporto<br />

costi-benefici del progetto del<br />

ponte - ha detto ancora il ministro<br />

dell’Ambiente - e vedremo i<br />

risultati. Anche Micheli, come<br />

soluzione alternativa, ipotizza<br />

l’ultizzazione di traghetti veloci<br />

<strong>per</strong> migliorare i collegamenti via<br />

mare e quindi valorizzare il<br />

cabotaggio marittimo. Ma - ha<br />

ribadito Edo Ronchi, occorre<br />

attendere le valutazioni di questi<br />

es<strong>per</strong>ti <strong>per</strong> stabilire quale sarà la<br />

soluzione migliore”.<br />

A. Costanzo


8 OTTOBRE 1<strong>99</strong>9 UNIVERSO SICILIA<br />

Il Canguro?<br />

<strong>per</strong> gli italiani vive nei boschi della penisola<br />

ROMA - Il canguro? Un simpatico<br />

marsupiale che non solo<br />

saltella <strong>nel</strong>le sconfinate praterie<br />

australiane, ma anche nei nostri<br />

boschi, montagne e foreste.<br />

Incredibile, ma vero, parecchi<br />

italiani se ne dichiarano convinti.<br />

È il più sorprendente risultato<br />

di un sondaggio condottodal<br />

WWF su un campione di bambini<br />

e genitori attraverso<br />

Internet, mirato a saggiare il<br />

rapporto di adulti e minori con la<br />

natura e soprattutto con i boschi<br />

e le foreste. Il 53% dei ragazzi<br />

afferma di vedere gli alberi solo<br />

dalle finestre di casa, ai giardini<br />

o in tv: praticamente dap<strong>per</strong>tutto<br />

tranne che nei boschi. Una<br />

risposta che vale anche <strong>per</strong> il<br />

56% dei genitori. A frequentare<br />

foreste e macchia mediterranea<br />

fra i più piccoli sono in pochi.<br />

Cinque su dieci affermano di<br />

andarci solo “qualche volta” e<br />

due su dieci “mai”.<br />

E in tutto questo i genitori<br />

hanno un ruolo assolutamente<br />

secondario: solo il 33% dei bambini<br />

passeggia nei boschi<br />

Maschi in difficoltà<br />

a letto?<br />

È colpa delle donne<br />

Il maschio italiano a letto è<br />

sempre più in difficoltà. A complicargli<br />

il desiderato rapporto<br />

sessuale, che il più delle volte<br />

diventa frettoloso e insoddisfacente<br />

<strong>per</strong> la coppia, è la donna,<br />

soprattutto se è l’amante, ma<br />

non sono esenti da colpe mogli<br />

e fidanzate. Le cose sembrano<br />

andare <strong>per</strong> il meglio quando il<br />

maschio italiano fa l’amore dopo<br />

un incontro occasionale, soprattutto<br />

se lei è giovane. Questa<br />

situazione riguarderebbe almeno<br />

70 italiani su 100 oltre i 40<br />

anni.<br />

È quanto emerso da uno<br />

studio condotto dall’Unità di<br />

Andrologia dell’Università di<br />

Pisa, presentato al congresso<br />

internazionale su “Terapia in<br />

Andrologia”, tenutosi <strong>nel</strong>la città<br />

toscana. Sul banco delle accusate<br />

- secondo gli es<strong>per</strong>ti - ci<br />

sono soprattutto le donne in carriera:<br />

al primo posto le giornaliste,<br />

seguite dalle manager, specie<br />

se occupano un posto di<br />

grande responsabilità in aziende<br />

di dimensioni notevoli, e le<br />

insegnanti, più le docenti delle<br />

scuole su<strong>per</strong>iori rispetto alle<br />

insegnanti elementari. La situazione<br />

è meno grave se si tratta<br />

di casalinghe e donne giudici.<br />

Lo studio è stato condotto dall’Unità<br />

di Andrologia dell’Università<br />

di Pisa, diretta dal professor<br />

Fabrizio Menchini Fabris, d’intesa<br />

con numerosi centri di andrologia<br />

diffusi sul territorio italiano:<br />

sono stati studiati i comportamenti<br />

di diverse migliaia di<br />

uomini e donne. “Il maschio è<br />

messo in difficoltà a letto - ha<br />

detto il Menchini Fabris - <strong>per</strong>ché<br />

la partner richiede, e dal suo<br />

punto di vista ha pienamente<br />

ragione, una prestazione lunga<br />

e soprattutto di qualità: in sintesi<br />

il rapporto deve essere soddisfacente”.<br />

“Questa imposizione,<br />

spesso esplicitamente espressa<br />

- ha aggiunto - blocca il maschio<br />

che invece vorrebbe continuare<br />

a recitare il ruolo del seduttore<br />

anche tra le co<strong>per</strong>te. Il maschio<br />

vive questa situazione con<br />

estrema sofferenza: deve adeguarsi<br />

ad un ruolo che non è più<br />

quello che lo vedeva primo protagonista<br />

a letto. L’ansia scatena<br />

una tempesta ormonale che<br />

va ad incidere inevitabilmente<br />

accompagnato da mamma e<br />

papà, tutti gli altri ci vanno con<br />

amici, parenti, la scuola o la parrocchia.<br />

Quanto alla conoscenza di<br />

animali e piante, i ragazzi battono<br />

decisamente i genitori, merito<br />

sicuramente dei seguitissimi<br />

documentari naturalistici in tv: la<br />

netta maggioranza degli intervistati<br />

ricorda correttamente tre<br />

nomi di alberi, tre nomi di frutti di<br />

bosco e moltissimi nomi di animali,<br />

anche se qualcuno annovera<br />

il gattopardo fra gli animali<br />

ROMA - L’Italia è il fanalino di<br />

coda tra le nazioni europee <strong>per</strong><br />

quanto riguarda il sostegno alla<br />

famiglia. Nel corso di dieci anni, la<br />

spesa è addirittura diminuita: è<br />

infatti passata dall’1,2% del Pil<br />

relativamente al 1985, allo 0,8%<br />

del 1<strong>99</strong>5. I dati indicano con chiarezza<br />

- si legge <strong>nel</strong> sesto rapporto<br />

Cisf sulla famiglia in Italia - che la<br />

spesa <strong>per</strong> la famiglia non è rientrata,<br />

<strong>nel</strong> <strong>per</strong>iodo considerato, fra le<br />

priorità delle scelte politiche in Italia:<br />

dovremmo raddoppiare la spesa<br />

<strong>per</strong> poterci confrontare con la<br />

Germania, e triplicarla <strong>per</strong> confrontarci<br />

con la Francia. Gli assegni<br />

familiari - indica inoltre il rapporto<br />

- sono diminuiti del 12% dal<br />

‘90 al ‘95, mentre, <strong>per</strong> esempio in<br />

Austria, Portogallo, Danimarca e<br />

Gran Bretagna, hanno avuto, <strong>nel</strong>lo<br />

stesso <strong>per</strong>iodo, un incremento<br />

variante tra il 28 e il 43%. La composizione<br />

della famiglia italiana<br />

sta intanto progressivamente<br />

cambiando: crescono le famiglie<br />

uni<strong>per</strong>sonali (21%), le monogenitoriali<br />

(7%) e ricostruite (4%). Verso<br />

questi modelli familiari - denun-<br />

La competenza competenza <strong>per</strong> ottenere la la qualita.<br />

I formaggi <strong>siciliani</strong> conquistano conquistano i i mercati europei.<br />

L’aumentato consumo di prodotti Lattiero-Caseari si inserisce <strong>nel</strong>la logica della ricerca<br />

messa in atto, dalle organizzazioni dei produttori di cui l’Associazione <strong>Sicilia</strong>na Produttori<br />

Lattiero Caseari e Zootecnici costituisce un riferimento importante <strong>nel</strong>la assistenza tecnica<br />

ai produttori costantemente impegnati <strong>nel</strong>l’ottenimento di prodotti di qualità.<br />

Rivolgetevi all’Associazione <strong>Sicilia</strong>na Produttori Lattiero Caseari e Zootecnici ed avrete<br />

le notizie desiderate scrivendo presso A.I.C. Federazione di Catania - Piazza S.Maria di<br />

Gesù n.3.<br />

che vivono nei nostri boschi.<br />

Assai peggiore il bilancio fra<br />

gli adulti: pochissimi riescono<br />

ad enumerare correttamente<br />

alberi e frutti e più di qualcuno<br />

ritiene canguri, castori e pecore<br />

animali tipici dei boschi italiani.<br />

Comuni, purtroppo, le<br />

risposte di grandi e piccini sullo<br />

stato delle nostre foreste: l’88%<br />

dei genitori e l’85% dei figli<br />

denunciano di avere visto<br />

boschi deturpati da rifiuti, incendi<br />

e tagli.<br />

Scop.tach<br />

La famiglia italiana<br />

cambia volto<br />

Più sostegno dallo<br />

Stato<br />

Associazione <strong>Sicilia</strong>na<br />

Produttori Lattiero<br />

Caseari e Zootecnici<br />

cia il rapporto - si sono concentrati<br />

gli aiuti dello Stato, mentre la famiglia<br />

tradizionale con figli, viene<br />

penalizzata e i nuclei non tengono<br />

più il passo tra reddito e consumo.<br />

La società italiana - ha detto Pier<br />

Paolo Donati, curatore del rapporto<br />

- sta mandando alla deriva la<br />

famiglia e gli indicatori chiari di<br />

questo provengono dalla crescente<br />

denatalità e dalle accresciute<br />

conflittualità in seno ai nuclei familiari.<br />

Don Leonardo Zega, ex direttore<br />

di Famiglia Cristiana, ha<br />

accusato il Governo di non avere<br />

una prospettiva culturale <strong>per</strong> la<br />

famiglia. Ma anche la Chiesa ha le<br />

sue responsabilità: s<strong>per</strong>iamo - ha<br />

affermato il sacerdote - che si possa<br />

avviare un cammino pastorale<br />

nuovo <strong>per</strong> la famiglia, guardando<br />

a ciò che realmente è e non a<br />

quello che si vorrebbe che fosse.<br />

In tema di sostegno alle<br />

famiglie il presidente del Senato<br />

Nicola Mancino ha lanciato una<br />

proposta: versare direttamente<br />

alla famiglia che assiste un<br />

anziano non autosufficiente la<br />

somma che lo Stato spenderebbe<br />

<strong>per</strong> assisterlo. Secondo Mancino<br />

fino ad ora ci si è mossi in<br />

un’ottica che si potrebbe definire<br />

emergenziale, considerando la<br />

famiglia come un problema di<br />

cui lo Stato, con le sue scarse<br />

risorse, ha dovuto in qualche<br />

modo farsi carico. Non è dunque<br />

un caso - ha affermato Mancino<br />

- che anche in quest’ultima legge<br />

finanziaria si destinino soldi,<br />

ed è certamente cosa meritoria,<br />

alle famiglie bisognose, ma non<br />

si tenga ancora conto della<br />

potenzialità della famiglia <strong>nel</strong>la<br />

produzione di servizi di qualità,<br />

ma anche <strong>nel</strong>l’abbattimento dei<br />

costi dello Stato sociale. Il Presidente<br />

del Senato pensa, infatti,<br />

ai costi di una retta <strong>per</strong> il mantenimento<br />

di un anziano non autosufficiente<br />

in una struttura pubblica<br />

e a che cosa invece accadrebbe<br />

se parte di questa retta<br />

fosse versata direttamente alla<br />

famiglia, che volesse assistere<br />

l’anziano in casa: ci sarebbero<br />

indubbi vantaggi dal punto di<br />

vista della qualità del servizio<br />

(l’anziano si sentirebbe più a<br />

suo agio, circondato dalle cure e<br />

dagli affetti dei propri cari) realizzando<br />

<strong>nel</strong> contempo forti<br />

risparmi.<br />

FNP<br />

Da Atene a Sidney,<br />

le olimpiadi<br />

del futuro<br />

“Citius, altus, fortius” è il<br />

motto latino delle Olimpiadi che,<br />

tradotto in italiano, significa “più<br />

veloce, più alto, più forte”.<br />

Accanto al più celebre “l’importante<br />

è partecipare, non vincere”<br />

contraddistingue da sempre lo<br />

spirito dei Giochi Olimpici, che<br />

sarà anche quello dell’edizione<br />

di Sydney, edizione particolarmente<br />

importante <strong>per</strong>ché si<br />

disputa <strong>nel</strong> fatidico anno 2000.<br />

Ma cosa è cambiato in 104<br />

anni di Olimpiadi (la prima versione<br />

moderna si disputò infatti<br />

<strong>nel</strong> 1896)?<br />

Il dato più eclatante è senza<br />

dubbio l’incremento di pubblico a<br />

livello planetario: i Giochi del<br />

1896 furono seguiti (rigorosamente<br />

dal vivo) da qualche migliaio<br />

di <strong>per</strong>sone, quelli del pros-<br />

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del Tribunale di Catania del 28/3/1989<br />

simo anno - si calcola - da circa<br />

3,5 miliardi, spettatore più, spettatore<br />

meno, di cui almeno 5 milioni<br />

e mezzo dal vivo, negli stadi<br />

e negli impianti australiani. Il<br />

budget stanziato dall’organizzazione<br />

si aggira intorno ai 2.300<br />

miliardi di dollari, finanziati <strong>per</strong> la<br />

maggior parte dai più grandi<br />

gruppi bancari del <strong>mondo</strong>.<br />

Atleti di 28 discipline, provenienti<br />

da 200 paesi del <strong>mondo</strong>,<br />

daranno vita a circa 300 gare<br />

nei 16 giorni che durerà l’evento.<br />

Con un occhio alla multiculturalità<br />

e all’integrazione tra i<br />

popoli e uno alla protezione dell’ambiente,<br />

queste Olimpiadi si<br />

presentano come un ottimo<br />

biglietto da visita <strong>per</strong> lo sport del<br />

nuovo millennio.<br />

A.R.<br />

Questo <strong>per</strong>iodico<br />

è associato alla<br />

Unione Stampa<br />

Periodica Italiana

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