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Universo Sicilia 11_99 - Periodico per i siciliani nel mondo

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6 NOVEMBRE 1<strong>99</strong>9 UNIVERSO SICILIA<br />

Cossiga, l’ex picconatore<br />

torna alla ribalta<br />

Ha attraversato la politica del<br />

secondo dopoguerra italiano, passando<br />

indenne attraverso gli anni<br />

di piombo, la vicenda Gladio, un<br />

soggiorno al Quirinale da “Picconatore”<br />

e la caduta della Dc e del<br />

“regime” di Tangentopoli. E Francesco<br />

Cossiga è oggi ancora in<br />

piena forma. Ha definito una sua<br />

“creatura” il governo D’Alema, nato<br />

dopo il tracollo di quello Prodi; è<br />

saldamente in sella al governo,<br />

dove ha “piazzato” tre dei suoi<br />

ministri. Ed oggi, mentre la maggioranza<br />

pensa ad un “rilancio”,<br />

mentre si parla di “Ulivo-2”, e<br />

soprattutto di rimpasto, lui lancia<br />

messaggi chiari a D’Alema: non<br />

tutti gli uomini dell’Asi<strong>nel</strong>lo sono<br />

candidabili a “new entry” <strong>nel</strong>la<br />

squadra dei ministri . Non va<br />

meglio al leader del Polo; dopo l’esplodere<br />

del caso Mitrokhin Sivlio<br />

Berlusconi aveva colto la palla al<br />

balzo <strong>per</strong> chiedere nuovamente, a<br />

gran voce, l’istituzione di una commissione<br />

d’inchiesta; ma poi,<br />

quando anche D’Alema si è detto<br />

d’accordo proponendo di mettere<br />

Cossiga a capo di questa commissione,<br />

Berlusconi ha fatto frettolosamente<br />

retromarcia.<br />

Come Segni e Berlinguer,<br />

anche Cossiga è un “sardo doc”. E’<br />

nato, infatti, a Sassari il 26 luglio<br />

1928. Laureatosi in giurisprudenza,<br />

divenne professore incaricato<br />

di Diritto costituzionale presso l’Università<br />

di Sassari. In gioventù ha<br />

partecipato all’attività dell’Azione<br />

Cattolica e della Fuci, si è iscritto<br />

<strong>nel</strong> 1945 alla Democrazia cristiana<br />

e ne è divenuto segretario provinciale<br />

dal 1956 al 1958 e Capogruppo<br />

consiliare a Sassari fino al 1966.<br />

Nel 1958 entra <strong>nel</strong> Consiglio<br />

nazionale del partito, eletto deputato<br />

<strong>per</strong> la Circoscrizione di Cagliari<br />

<strong>nel</strong> 1958 e <strong>nel</strong> 1963. In questi anni<br />

fa parte della Commissione Affari<br />

Costituzionali e della Giunta del<br />

Regolamento.<br />

Approdato sulla scena della<br />

politica nazionale in tempi di “convergenze<br />

parallele”, all’alba degli<br />

“anni di piombo”, Cossiga ha vissuto<br />

da protagonista le vicende del<br />

governo e del rapimento Moro. È<br />

membro del Comitato direttivo del<br />

gruppo parlamentare e Sottosegretario<br />

alla Difesa <strong>nel</strong> 3° governo<br />

Moro (1966), carica che mantiene<br />

<strong>nel</strong> 2° governo Leone e <strong>nel</strong> 1°<br />

governo Rumor.<br />

Riconfermato deputato <strong>nel</strong>la V<br />

e <strong>nel</strong>la VI legislatura, è Ministro<br />

senza portafoglio <strong>per</strong> l’organizzazione<br />

amministrativa del 4° governo<br />

Moro (1974).<br />

Rieletto deputato il 20 giugno<br />

1976, è Ministro dell’Interno <strong>nel</strong> 2°<br />

e 4° governo Andreotti; si dimette<br />

<strong>nel</strong> maggio del 1978 all’indomani<br />

dell’uccisione di Moro da parte delle<br />

Br. Riconfermato deputato <strong>per</strong> la<br />

sesta volta il 3 giugno 1979, è Presidente<br />

della Commissione affari<br />

esteri della Camera.<br />

Il 4 agosto 1979 è a capo di un<br />

governo di coalizione formato da<br />

DC, PSDI e PLI e, dal 4 aprile 1980<br />

al 18 ottobre dello stesso anno, di<br />

un secondo governo composto da<br />

DC, PSI e PRI. Nel 1983, senatore<br />

<strong>nel</strong> collegio di Tempio-Orieri, è<br />

eletto Presidente del Senato.<br />

Il 24 giugno 1985 è eletto al primo<br />

scrutinio Presidente della<br />

Repubblica. Si dimette dalla carica<br />

il 28 aprile 1<strong>99</strong>2 ed è proclamato<br />

senatore a vita. Anche questa volta<br />

siamo all’alba di qualcosa di grosso:<br />

Tangentopoli e le inchieste del<br />

Pool, gli arresti eccellenti e la caduta<br />

del CAF (l’asse Craxi-Andreotti-<br />

Forlani che dominò la scena politica<br />

italiana negli anni ‘80).<br />

Poi fonda, assieme a Clemente<br />

Mastella e Rocco Buttiglione,<br />

l’Unione Democratica della Repubblica<br />

(UDR), movimento politico di<br />

centro. Per volontà del Picconatore<br />

L’On. Francesco Cossiga.<br />

che lascia l’UDR, il movimento si<br />

scioglierà pochi mesi dopo in<br />

seguito alla rottura tra lo stesso<br />

Cossiga e Mastella, il quale, da<br />

solo, fonda l’ UDeuR.<br />

Oggi ancora un nuovo capitolo:<br />

accanto al Nuovo Ulivo Cossiga fa<br />

spuntare il Trifoglio, insieme ai<br />

Repubblicani di La Malfa ed ai<br />

Socialisti di Boselli. E dà fastidio a<br />

molti.<br />

“C’è ancora qualcuno che ritiene<br />

di essere non l’ex capo dello<br />

Stato ma il capo dello Stato, dicendo<br />

quali sono i ministri da togliere,<br />

quelli da aggiungere, dando indicazioni<br />

<strong>per</strong> quelli che devono essere<br />

gli eventuali presidenti del consiglio”<br />

dice di lui l’ex “nipotino”<br />

Mastella. “Ho sentito in questi giorni<br />

discutere se era giusta o meno la<br />

crisi, (non determinata né da D’Alema<br />

nè da noi), <strong>per</strong> ragioni istituzionali.<br />

Francamente - si scandalizza<br />

il leader dell’Udeur- leggere i giornali<br />

di oggi in cui uno dice “c’è la crisi,<br />

si cambiano i portafogli, ci può<br />

essere D’Alema o ci può essere<br />

Amato” (come ha detto il 4 novembre<br />

Cossiga in un’intervista al T3,<br />

ndr): mi pare che siamo al di là della<br />

Costituzione”. Sembra che Cossiga<br />

abbia intenzione di prendere<br />

contatto con Berlusconi... “Bisogna<br />

vedere - ribatte pronto Mastella - se<br />

Berlusconi vuole prendere contatto<br />

con lui. Ma conoscendo il Cavaliere<br />

e conoscendo l’es<strong>per</strong>ienza di chi<br />

ha avuto motivo di rapporti politici<br />

con Cossiga...”.<br />

Taità<br />

Musicoterapia: la scienza europea<br />

sbarca anche in Italia<br />

ROMA - Musica <strong>per</strong> parlare e comunicare.<br />

Non è una proposta culturale ma una<br />

vera e propria terapia psichiatrica, la musicoterapia,<br />

applicata e sostenuta da lungo<br />

tempo <strong>nel</strong>la Comunità Europea ma che in<br />

Italia non riesce a trovare sbocchi. Mancano<br />

infatti una regolamentazione legislativa e un<br />

sostegno finanziario statale, oltre a cattedere<br />

universitarie e alla precisa codificazione<br />

di requisiti <strong>per</strong> aspiranti musicoterapeuti.<br />

L’unico corso di specializzazione in musicoterapia<br />

esistente in Italia, tenuto dall’Università<br />

Cattolica del Sacro Cuore e dall’ospedale<br />

“Agostino Gemelli” si è a<strong>per</strong>to sabato a<br />

Roma con l’intervento del Professore Bene,<br />

il maggiore musicoterapeuta al <strong>mondo</strong>, che<br />

o<strong>per</strong>a in Argentina il quale ha ricordato che<br />

la musicoterapia è entrata in uso con suc-<br />

La Coppola, il copricapo che<br />

<strong>per</strong> troppi anni è stato associato<br />

<strong>nel</strong> <strong>mondo</strong> alla mafia ed ai boss<br />

di cosa nostra diventa da oggi il<br />

simbolo della <strong>Sicilia</strong> che cambia,<br />

che si libera dall’oppressione<br />

mafiosa e che intende trasformare<br />

l’handicap in risorsa.<br />

E’ questo il leitmotiv di una<br />

nuova iniziativa lanciata dalla<br />

Fondazione Palazzo Intelligente,<br />

l’istituzione finanziata dal<br />

Comune di Palermo e dall’Unione<br />

Europea di cui è Presidente<br />

onorario il Sindaco Leoluca<br />

Orlando, e dal Comune di San<br />

Giuseppe Jato, la cittadina <strong>nel</strong>l’hinterland<br />

palermitano tristemente<br />

famosa <strong>per</strong> aver dato i<br />

natali a numerosi capi di “Cosa<br />

Nostra”.<br />

E’ nata infatti, proprio a San<br />

Giuseppe Jato, la prima fabbrica<br />

industriale di coppole, la “San<br />

Giuseppe S.P.A.” avviata dall’imprenditore<br />

locale Giuseppe<br />

Taormina che si avvale della<br />

consulenza dell’ultimo “coppola-<br />

cesso in alcuni ospedali europei a fine ‘800.<br />

Anche negli USA venne usata come terapia<br />

<strong>per</strong> i reduci della 2a guerra mondiale. Ed<br />

oggi rivela nuove potenzialità <strong>per</strong> i bimbi<br />

handicappati, autistici, sordi, ciechi, cerebrolesi<br />

e down.<br />

Uno dei risultati più eclatanti ottenuti da<br />

questa terapia è l’aiuto fondamentale apportato<br />

in casi di risveglio da coma. Stimolando<br />

continuamente il soggetto, <strong>per</strong> lunghi <strong>per</strong>iodi,<br />

con particolari sequenze di musiche,<br />

sempre uguali a se stesse, non è raro riuscire<br />

ad interessare finalmente le zone della<br />

psiche maggiormente danneggiate, e contribuire<br />

in modo sostanziale a un ritorno alla<br />

normalità.<br />

Essendo <strong>per</strong>ò una terapia di sostegno,<br />

cioè non risolutiva se applicata da sola,<br />

sarebbe falso parlare di guarigioni o<strong>per</strong>ate<br />

esclusivamente dalla musicoterapia.<br />

Essa svolge un ruolo di supporto <strong>per</strong> la<br />

migliore riuscita di terapie fondamentali fondandosi<br />

sul naturale effetto che suoni e<br />

musica provocano sugli stati d’animo e sui<br />

ricordi di chiunque, agendo da tramite fra<br />

sensazioni rimosse o inespresse e ambiente<br />

esterno. I risultati variano da caso a caso,<br />

dipendono innanzitutto dall’individuo, e in<br />

secondo luogo dalle terapie fondamentali<br />

cui viene affiancata. Facendo, inoltre, parte<br />

di quel gruppo di discipline mediche non ufficiali,<br />

e non essendo assolutamente regolamentata<br />

in Italia si presta a “contaminazioni”<br />

di ogni genere con fenomeni che di medicopsichiatrico<br />

non hanno nulla.<br />

A.T.<br />

Nasce la prima fabbrica di coppole,<br />

simbolo della <strong>Sicilia</strong> che cambia<br />

ro” rimasto a Palermo, l’artigiano<br />

Vinvenzo Cusimano, la cui<br />

attività avrà positive ricadute sul<br />

piano dell’occupazione e dello<br />

sviluppo.<br />

L’iniziativa presentata nei<br />

giorni scorsi nei locali della<br />

nascente fabbrica Di coppole<br />

siciliane DOC - la conformità<br />

alla tradizione del prodotto verrà<br />

certificata da Palazzo Intelligente,<br />

che si occu<strong>per</strong>à anche del<br />

marketing e della promozione<br />

del prodotto - <strong>nel</strong> corso di una<br />

conferenza stampa alla quale<br />

hanno partecipato i sindaci di<br />

Palermo e di San Giuseppe<br />

Jato, Leoluca Orlando e Maria<br />

Maniscalco, il Direttore del Centro<br />

di Informazione delle Nazioni<br />

Unite <strong>per</strong> l’Italia, Malta, la Santa<br />

Sede e San Marino, Staffan de<br />

Mistura ed il Senatore Michele<br />

Figurelli in rappresentanza della<br />

Commissione Parlamentare<br />

Antimafia.<br />

“Dopo molti anni, ci stiamo<br />

finalmente riappropriando della<br />

nostra storia e delle nostre tradizioni”,<br />

ha affermato il Sindaco<br />

Orlando, il quale ha rilevato che<br />

<strong>per</strong> troppo tempo i <strong>siciliani</strong> avevano<br />

relegato nei cassetti le loro<br />

coppole, quasi rappresentassero<br />

qualcosa di cui vergognarsi e<br />

da nascondere. “Oggi che ci<br />

stiamo liberando dall’egemonia<br />

culturale della mafia - ha<br />

aggiunto- è giunto il tempo di<br />

riscoprire anche la coppola, che<br />

deve divenire il simbolo della<br />

<strong>Sicilia</strong>, ma la <strong>Sicilia</strong> non è<br />

mafia”.<br />

Orlando ha quindi annunciato<br />

che il 2 gennaio del 2000 si<br />

inaugurerà una mostra dedicata<br />

alla coppola, con esemplari del<br />

caratteristico copricapo disegnato<br />

da stilisti di fama internazionale<br />

che, partendo da Palermo,<br />

verrà riproposta anche a<br />

Milano ed a Firenze <strong>nel</strong>l’ambito<br />

di “Pitti Collection”. Il Sindaco,<br />

<strong>nel</strong>la qualità di Presidente della<br />

Sezione <strong>Sicilia</strong>na dell’ANCI ,<br />

l’associazione dei comuni italiani<br />

, ha poi annunciato la sua<br />

intenzione chiedere a tutti i primi<br />

cittadini dell’Isola di incentivare<br />

nei propri comuni la produzione<br />

di coppole. “che potrebbero<br />

divenire l’elemento distintivo dei<br />

cittadini dei vari comuni, un po’<br />

come i diversi tartari dei Kilt delle<br />

famiglie scozzesi”.<br />

E l’amministrazione Comunale<br />

di Palermo darà il suo contributo<br />

concreto alla nascente<br />

attività della “Sangiuseppe SPA”<br />

acquistando mille copricapi, che<br />

donerà agli ospiti ed alle autorità<br />

in visita alla città .<br />

Soddisfazione è stata manifestata<br />

anche da Maria Mani-<br />

scalco, sindaco di San Giuseppe<br />

Jato, che ha considerato<br />

come l’a<strong>per</strong>tura di questa fabbrica,<br />

al di la del suo valore d’immagine,<br />

rappresenti una concreta<br />

risposta al bisogno di creare<br />

sviluppo e nuova occupazione<br />

<strong>nel</strong>la zona, “dando una concreta<br />

risposta di legalità alla<br />

gente che <strong>per</strong> troppo tempo ha<br />

vissuto sotto il giogo culturale<br />

della mafia”.<br />

E vivo è stato il compiacimento<br />

di Steffen de Mistura, il<br />

quale ha ricordato come le<br />

Nazioni Unite abbiano deciso di<br />

patrocinare questo importante<br />

progetto, “che testimonia la<br />

voglia di rinascita di riscossa<br />

culturale della <strong>Sicilia</strong>”. De Mistura<br />

ha sottolineato come “questo<br />

progetto serve a dare maggiore<br />

voce alla maggioranza silenziosa<br />

degli onesti che non si riconosce<br />

<strong>nel</strong>la mafia e che paga<br />

ancora i terribili guasti che essa<br />

ha prodotto <strong>nel</strong>la loro terra bellissima.<br />

La coppola - ha aggiunto l’alto<br />

funzionario delle Nazioni Unite<br />

- rappresenta <strong>per</strong> questa terra<br />

il simbolo di un vero e proprio<br />

cambio di pagina, una svolta<br />

che testimonia la risco<strong>per</strong>ta della<br />

propria identità da parte della<br />

gente della <strong>Sicilia</strong>”.<br />

Angelo Russano<br />

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