se non diremo cose che a qualcuno spiaceranno ... - Editrice Rotas
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Vita amministrativa<br />
solo al noRd è possibile cuRaRsi bene?<br />
Egregio Direttore,<br />
ho deciso di scrivere questa lettera per comunicare ad amici, conosciuti<br />
e sconosciuti, l’esperienza di una persona <strong>che</strong> ha avuto momenti di difficoltà<br />
per gravi problemi di salute.<br />
Nello scorso me<strong>se</strong> di Maggio il mio medico curante mi consigliò di<br />
effettuare una ecografia dell’addome perché io lamentavo di avere spesso<br />
lo stomaco teso. L’ecografista <strong>che</strong> effettuò l’indagine fu molto scrupoloso e<br />
attento: oltre a rilevare l’esistenza di aria nello stomaco, mi suggerì di …<br />
correre da uno specialista perché aveva individuato un aneurisma dell’aorta<br />
addominale.<br />
Con qual<strong>che</strong> difficoltà riuscii ad effettuare l’angio-TAC dell’addome <strong>che</strong><br />
confermò in pieno la diagnosi dell’ecografista, <strong>se</strong>gnalandomi un aneurisma<br />
di notevoli dimensioni.<br />
La situazione per me era ancora più complessa: considerato il mio<br />
stato di salute: era troppo rischioso sottopormi ad anestesia totale per un<br />
risolutivo intervento chirurgico.<br />
Che fare?<br />
Mi <strong>se</strong>ntivo disorientato!<br />
Ma la Divina Provvidenza è venuta in mio aiuto.<br />
Torniamo ai fatti: in quei giorni avevano trasmesso in TV un programma<br />
in cui mostravano l’in<strong>se</strong>rimento, in anestesia parziale, di una “endoprotesi”<br />
(immaginate la grandezza e la lunghezza di un sigaro Avana), nell’aorta<br />
addominale per annullare, appunto, l’effetto pericoloso di un aneurisma.<br />
L’intervento veniva effettuato presso una clinica specializzata di Pavia.<br />
Mia moglie, <strong>se</strong>mpre attenta a questo tipo di trasmissioni, mi aveva<br />
riferito quanto visto in TV. Incominciai allora a darmi da fare, chiedendo a<br />
destra e a manca maggiori informazioni in merito.<br />
La mia prima impressione fu <strong>che</strong> l’intervento visto in TV fos<strong>se</strong> ancora<br />
allo stato sperimentale e venis<strong>se</strong> effettuato soltanto in alcune clini<strong>che</strong><br />
specializzate.<br />
Ma mi sbagliavo: le informazioni raccolte, tramite parenti ed amici,<br />
medici e <strong>non</strong>, mi dicevano <strong>che</strong> questo tipo di intervento era abbastanza<br />
diffuso e <strong>non</strong> più sperimentale, ma <strong>non</strong> mi davano indicazioni su dove<br />
di diac. Luigi M. Mascolo<br />
dirigermi esattamente.<br />
Avevo un riferimento sicuro a Bari, dove sono stato ricoverato presso<br />
una clinica privata convenzionata con l’ASL (Villa Bianca) ben 4 volte. Mi<br />
recai quindi a Bari per un consulto ed appresi, con mia somma e gradita<br />
sorpresa, <strong>che</strong> l’in<strong>se</strong>rimento della endoprotesi nell’aorta addominale poteva<br />
es<strong>se</strong>re effettuata in quella clinica o all’ospedale Di Venere di Carbonara.<br />
Presso la clinica sarebbe stato possibile <strong>non</strong> prima di Settembre e,<br />
quindi, lo stesso primario medico da me contattato mi consigliò, considerata<br />
la criticità e l’urgenza del mio caso, di optare per l’ospedale Di Venere, dove<br />
lui stesso avrebbe provveduto a prenotarmi.<br />
Detto, fatto!<br />
Alcuni giorni dopo mi sono ricoverato presso la Divisione di Chirurgia<br />
Vascolare del suddetto ospedale, diretta dal dott. R. Morizio.<br />
Presso questa Divisione clinica opera uno specialista per questo tipo di<br />
intervento, il dott. G. Natalicchio, con cui collabora il radiologo interventista,<br />
dott. Salcuni, proveniente da Pescara.<br />
Ad entrambi devo esprimere la mia gratitudine per l’opera svolta, di alta<br />
scuola tecnologica.<br />
Al dott. Natalicchio devo porgere il mio particolare ringraziamento per la<br />
sua corte<strong>se</strong> disponibilità, soprattutto nel tranquillizzarmi prima di effettuare<br />
l’intervento chirurgico.<br />
L’intervento (durato oltre 3 ore) è perfettamente riuscito e il malato … è<br />
vivo e vi sta scrivendo.<br />
Perché ho voluto raccontarvi questa mia parentesi di vita?<br />
Per due motivi :<br />
- Continuare a sperare nella Divina Provvidenza an<strong>che</strong> quando ci <strong>se</strong>mbra<br />
<strong>che</strong> il mondo ci sta cadendo addosso e la situazione <strong>se</strong>mbra disperata.<br />
- Per suggerire a tutti coloro <strong>che</strong> hanno problemi di salute <strong>che</strong> <strong>se</strong>mbrano<br />
complessi e <strong>che</strong>, perciò, portano ad una ricerca di specialisti presso gli<br />
ospedali del Nord Italia o, peggio, all’estero, <strong>che</strong> an<strong>che</strong> qui, in Puglia,<br />
abbiamo medici specialisti di notevole caratura.<br />
Basta cercarli!<br />
<strong>se</strong>ttembre 2011 IL FIerAmOsCA 11