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Decorati Colbricon-Piccolo Colbricon-Val Travignolo-Cima Stradon

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“Comandante interinale di un plotone, coadiuvava efficacemente l’ufficiale comandante della posizione a<br />

tener alto il morale dei soldati e a resistere ai ripetuti attacchi dell’avversario. <strong>Colbricon</strong> <strong>Piccolo</strong>, 2-4<br />

ottobre 1916 – B.U 1917, p.4349”<br />

• MAZZETTI Ettore da Medicina (BO), sold RF matr.13369. Medaglia di Bronzo<br />

“Facendo parte di un nucleo scelto che attaccava arditamente un forte posto nemico, diede prova di<br />

grande slancio e coraggio, penetrandovi fra i primi e difendendolo poi strenuamente contro i replicati<br />

ritorni offensivi dell’avversario, finché cadde ucciso sul posto. <strong>Colbricon</strong> <strong>Piccolo</strong>, 2-4 ottobre 1916 – B.U.<br />

1917 p.4276”<br />

• PIRAS Antonio da Teulada (CA), sold RF matr.34726. Medaglia di Bronzo<br />

“Facendo parte di un nucleo scelto che attaccava arditamente un forte posto nemico, diede prova di<br />

grande slancio e coraggio, penetrandovi fra i primi e difendendolo poi strenuamente contro i replicati<br />

ritorni offensivi dell’avversario, finché cadde ucciso sul posto. <strong>Colbricon</strong> <strong>Piccolo</strong>, 2-4 ottobre 1916 – B.U<br />

1917, p.4277”<br />

*-*-*<br />

• GAMBETTI Carlo da Imola (BO), Aspirante Ufficiale medico, RF. Encomio Solenne<br />

“Con nobile slancio e sprezzo del pericolo, soccorreva un soldato ferito nel luogo stesso ov’era caduto,<br />

incurante del persistente fuoco nemico. <strong>Colbricon</strong> <strong>Piccolo</strong>, 19 ottobre 1916 – B.U.1917, pag.5119”<br />

1916: dicembre<br />

• ZAMBONI Italo da Imola (BO), Sten Mitraglieri 18 . Medaglia d’Argento<br />

“Con slancio ammirevole, al primo accenno di attacco nemico si portava in prima linea per dirigere il<br />

tiro della sua mitragliatrice, riuscendo a frustrare l’attacco. Cadeva colpito a morte. <strong>Colbricon</strong> <strong>Piccolo</strong>,<br />

23 dicembre 1916 – B.U.1918, pag.720”<br />

• PARIS Generoso da Frosinone (RM), C.le maggiore, RF, matr.52530. Medaglia d’Argento<br />

“Costante esempio di grande ardimento, sotto il fuoco di bombarde nemiche rimaneva impavido al suo<br />

posto, e, sebbene avesse riportato parecchie gravi ferite, incitava i soldati alla calma, dando mirabile<br />

prova di fermezza d’animo ed elevato sentimento militare. <strong>Colbricon</strong> <strong>Piccolo</strong>, 26 dicembre 1916 –<br />

B.U.1918, pag.5632”<br />

1917: febbraio<br />

• GALUPPI Giuseppe, Sten 59° RF, 320^ Cp. Mitr. Croce al <strong>Val</strong>or Militare<br />

“Ufficiale di provato valore, si distingueva per l’esemplare sprezzo del pericolo in una rischiosa<br />

ricognizione a brevissima distanza dal nemico, riportando sulle spalle un sergente gravemente ferito che<br />

lo accompagnava. <strong>Colbricon</strong> <strong>Piccolo</strong>, 8 febbraio 1917 – B.U.1924, pag.3252”<br />

1917 marzo<br />

• MURGIA Giovanni Battista da Sedilo (CA), Sergente RF, matr.26187. Medaglia d’Argento<br />

“Uscito volontariamente dalle nostre linee a soli 20 metri dal nemico per la posa di reticolati mentre<br />

sotto il fuoco portava a compito il pericoloso lavoro affidatogli, cadeva mortalmente ferito. <strong>Colbricon</strong><br />

<strong>Piccolo</strong>, 4 marzo 1917 – B.U.1918, pag.5603”<br />

1917: maggio<br />

“I fanti, nella vicina galleria, parlano delle loro gesta… E’ profonda questa galleria… Il mio baracchino di<br />

comando è sotto terra, come una tomba… La tomba in cui vive da tre anni l’intera umanità… Il lezzo e il<br />

putridume dei cadaveri ci pervadono nauseandoci. Ma il cuore è indurito, la mente offuscata e c’inebbriamo di<br />

sangue come le belve…”<br />

“Una Mina (Postazione A) – Ieri sera (10 ottobre 1917), alle 20,25 abbiam fatto brillare la mina sotto il piccolo<br />

posto austriaco della quota 2157. Un tonfo, un bagliore d’incendio, un’improvvisa eruzione di vulcano. Il nemico

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