Decorati Colbricon-Piccolo Colbricon-Val Travignolo-Cima Stradon
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• GIBBA Alessandro, Sten M.T. 60° R.F. Medaglia d’Argento<br />
“Alla testa del proprio reparto, slanciavasi all’attacco di una forte posizione stabilita sull’alto di una<br />
parete rocciosa ed incurante del violento tiro nemico di fucileria e bombe a mano, trascinava col proprio<br />
entusiasmo i suoi uomini, raggiungendo la vetta contrastata e facendo prigionieri. Impetuosamente<br />
contrattaccato e fatto segno all’improvviso ed aggiustato bombardamento avversario, fieramente<br />
resisteva a dando mirabile esempio di indomito coraggio, rimaneva fermo nella posizione raggiunta<br />
anche quando le truppe ebbero iniziato il ripiegamento, finché scomparve fra gli assalitori. <strong>Cima</strong> <strong>Stradon</strong>,<br />
26 luglio 1916 – B.U. 1920, p.657”<br />
• MARINELLI Vincenzo da Numana (AN), Sten. Complemento RF. Medaglia di Bronzo<br />
“Mentre era alla testa del proprio reparto, con ardimento ed entusiasmo ammirevoli, si slanciava<br />
all’assalto della posizione nemica e cadeva ferito. <strong>Cima</strong> <strong>Stradon</strong>, 26 luglio 1916 – B.U.1917, pag.1948”<br />
• MORETTI Francesco da Rignano Flaminio (RM), soldato Genio, matr.6238. Medaglia di Bronzo<br />
“Sotto il fuoco nemico, coadiuvava efficacemente il proprio ufficiale nel collocare e far brillare 4 tubi<br />
esplosivi sotto il reticolato di una trincea nemica. <strong>Cima</strong> <strong>Stradon</strong>, 26 luglio 1916 – B.U.1917, pag.256”<br />
• NORCIA Guido da Reggio Emilia, Sten compl 60° RF. Medaglia d’Argento<br />
“Alla testa del proprio reparto, slanciavasi all’attacco di una forte e ben munita posizione stabilita<br />
sull’alto di una parete rocciosa, ed incurante del violento tiro nemico di fucileria e bombe a mano,<br />
trascinava col proprio entusiasmo i suoi uomini, raggiungendo la linea contrastata e facendo prigionieri.<br />
Impetuosamente contrattaccato e fatto segno all’improvviso ed aggiustato bombardamento avversario,<br />
fieramente resisteva e, dando esempio di indomito coraggio, rimaneva fermo sulla posizione raggiunta<br />
anche quando le truppe ebbero iniziato il ripiegamento finché scomparve fra gli assalitori, <strong>Cima</strong> <strong>Stradon</strong><br />
26 luglio 1916 – B.U. 1920, p.661”<br />
• OTTAVIANI Eutichiamo da Novi di Modena, caporale maggiore Raggruppamento Bombardieri<br />
n.31086. Medaglia d’Argento<br />
“Quale capopezzo, allo scoperto e sotto intenso fuoco avversario, con esemplare ardimento, coadiuvò<br />
efficacemente il proprio comandante, concorrendo alla buona riuscita delle operazioni. <strong>Cima</strong> <strong>Stradon</strong>, 26<br />
luglio 1916 – B.U.1917, pag.960”<br />
• PALEOLOGO Giovanni da Gioiosa Marea (ME), Sten RF. Medaglia di Bronzo<br />
“Noncurante del violentissimo fuoco avversario diretto contro la sua sezione mitragliatrici, rimaneva in<br />
posizione avanzata per proteggere il ripiegamento della fanteria e non si ritirava che quando vide questo<br />
occupare saldamente la nuova posizione. <strong>Cima</strong> <strong>Stradon</strong>, 26 luglio 1916 – B.U.1917, pag.1954”<br />
• PASQUINELLI Ugo da Milano, Capitano Comandante il II/60° RF. Medaglia d’Argento<br />
“Nel condurre all’assalto i primi reparti del suo battaglione, quantunque ferito, continuò ad avanzare,<br />
incitando tutti con l’esempio e con la parola, finché esausto fu raccolto e allontanato dal campo. <strong>Cima</strong><br />
<strong>Stradon</strong>, 26 luglio 1916”<br />
• PUGINI Salvatore da Roma, Sten complemento RF. Medaglia d’Argento<br />
“Comandante di una sezione mitragliatrici, appena i nuclei più avanzati si slanciavano all’assalto delle<br />
trincee nemiche, incurante del violentissimo fuoco di artiglieria e fucileria nemica, raggiungeva di corsa<br />
la posizione conquistata e vi piazzava la sua sezione ed apriva il fuoco, nonostante le non lievi perdite<br />
subite, contribuendo così efficacemente ad impedire l’accorrere dei rinforzi nemici. Ferito, fu costretto ad<br />
abbandonare la posizione. <strong>Cima</strong> <strong>Stradon</strong>, 26 luglio 1916 – B.U.1917”<br />
• ROBERTI Remigio da Verona, Sten complemento RF. Medaglia d’Argento<br />
“Mentre alla testa del proprio reparto con ardimento ed entusiasmo si slanciava all’assalto della<br />
posizione nemica, cadeva ferito. <strong>Cima</strong> <strong>Stradon</strong>, 26 luglio 1916 – B.U.1917”<br />
• RONDELLI Aldo da Torino, Sten. I° Reggimento Genio Zappatori. Medaglia di Bronzo<br />
“Comandante di un plotone zappatori del genio, incaricato di collocare e far brillare dei tubi di gelatina<br />
esplosiva sotto i reticolati nemici, nonostante il violento tiro di fucileria e il continuo getto di bombe a