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La scheda dei premiati della Chiocciola d'Oro - Gonews.it

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- 9° Edizione -<br />

<strong>La</strong> Moneta <strong>d'Oro</strong> del Comune di Vinci ad Uriano Goffetti<br />

di Gabriele Guastella<br />

Nel 1967 la passione per la bicicletta porta Uriano Goffetti, spinto dal padre, ad iscriversi ad una<br />

squadra ciclistica locale. Lui era attratto dal mondo del “pedale”, suo padre gli dette il là,<br />

nonostante la pressante opposizione <strong>della</strong> madre che invece non vedeva di buon occhio l’ambiente<br />

ciclistico. Uriano iniziò a correre per la squadra del direttore sportivo Luigi Masini: il GS Copart<br />

Capraia. <strong>La</strong> sua prima bicicletta da corsa, acquistata dal padre, è marchiata Atala. Il 2 ottobre del<br />

1967 arriva il primo successo in sella; a San Casciano Val di Pesa Uriano arriva sotto al traguardo<br />

con le braccia alzate al cielo dopo una volata in sol<strong>it</strong>ario di ben 40 chilometri. Nel 1970 passa al GS<br />

Santini Vinci del direttore sportivo Luciano Giaggioli e monta in sella ad una Colnago, che per lui<br />

diventerò inseparabile. Ad aprile vince sul Montalbano la sua prima corsa con la nuova squadra,<br />

ripetendosi il 26 dello stesso mese ad Empoli, a maggio a Borgo a Buggiano e in giugno a<br />

Montecatini. Il 27 settembre partecipa ai campionati <strong>it</strong>aliani a Roma, dando una buona impressione,<br />

e ad ottobre vince ancora a Cesena chiudendo al primo posto la classifica regionale Allievi a pari<br />

mer<strong>it</strong>o con Chiarina. Riceve molte offerte ma decide di restare fedele alla squadra vinciana. Nel<br />

1971 passa alla 3à categoria restando con il Santini Vinci e ottiene il successo in maggio a Signa e a<br />

Pietrasanta (Lu), a luglio a Vinci, a settembre ancora a Signa e in val di pesa. Nel 1972 viene<br />

promosso alla Prima-Seconda Categoria e passa al GS Sammontana Empoli vincendo a Marzo a<br />

Segromigno (Lu), giungendo secondo al prestigioso “Minardi” di Ravenna (correva anche Moser,<br />

ndr), e chiudendo al 25° posto il Giro d’Italia dilettanti, vincendo nuovamente a Capannori (Lu).<br />

Ma Uriano non passa professionista e nel 1973 si accasa al Capp.Branzi del d.s. Marcello Perugi.<br />

Vince una corsa nel pistoiese, partecipa ai campionati <strong>it</strong>aliani in Campania, e trionfa nel Giro <strong>della</strong><br />

Valle d’Aosta. Resta al Cap.Branzi anche nel ’74 vincendo ancora nel pistoiese, due volte, e<br />

partecipando al Giro d’Italia dilettanti. Nel ’75 si accasa alla Monsummanese e a giugno vince la<br />

gara internazionale di Marlia (Lu), poi ad Udine e Perugia. Nel ’76 vince sub<strong>it</strong>o due gare poi cade<br />

rovinosamente procurandosi un trauma cranico che gli compromette la stagione. Torna a vincere a<br />

fine stagione in Emilia Romagna, e viene convocato in nazionale <strong>it</strong>aliana per il Giro di<br />

Cecoslovacchia, mentre a settembre partecipa ancora al campionato <strong>it</strong>aliano. Ma, deluso per la<br />

mancata chiamata nei professionisti, decide di smettere, quando… lo chiama nel gennaio del ’77<br />

Renzo Maltinti. Tornerà così a correre con il GS Ginestra Maltinti, ma ad agosto il crack. Uriano<br />

resta ultimissimo alla Firenze-Viareggio e si r<strong>it</strong>ira. Non riesce più a chiudere una gara. Si accorge di<br />

avere problemi alle tonsille, viene operato, ma resta senza squadra, scaricato anche dalla Ginestra<br />

Maltinti. Nel ’78, pur di dimostrare di non essere un “rammoll<strong>it</strong>o”, torna a correre decurtandosi<br />

tutto il suo stipendio e vestendo i colori del GS Vignol Plast Signa. A luglio la rivinc<strong>it</strong>a con il<br />

successo nel Giro del Chianti, e poi ad Altopascio e nell’importante Trofeo Zangrandi di Piacenza,<br />

quindi a Cerreto Guidi e a Molino d’Egola, e ancora in lucchesia ed in provincia di Arezzo. Goffetti<br />

è il dilettante più vincente <strong>della</strong> toscana. Nel ’79 finalmente Goffetti passa professionista con il GS<br />

Zonca Santini, la sua ultima corsa prof è il Giro di Lombardia. Nonostante il suo impegno, i<br />

continui miglioramenti, Goffetti viene “scaricato” dalla Zonca-Santini. C’è un episodio oscuro sulla<br />

sua carriera. A maggio stava per vincere una gara “pre-mondiale” a Peccioli (Pi) e, come racconta<br />

nei suoi quaderni biografici, viene inv<strong>it</strong>ato a non vincere (insieme a Zuanel, ndr). Gli viene proposto<br />

il passaggio alla Fam-Cucine, altra squadra prof., ma lui, a 27 anni, decide di chiudere qui un<br />

cap<strong>it</strong>olo <strong>della</strong> sua v<strong>it</strong>a, dato che gli viene proposto di correre “gratis”. Nel 1980 torna tra i dilettanti<br />

al Mastromarco.<br />

Uriano ci ha lasciato, mentre era in sella alla sua bici… di lui resterà per sempre<br />

il ricordo di un uomo grande… “un uomo con le ruote contro tutto il mondo”.

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