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La scheda dei premiati della Chiocciola d'Oro - Gonews.it

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- 11° Edizione -<br />

<strong>Chiocciola</strong> <strong>d'Oro</strong> a Renzo Maltinti<br />

di Gabriele Guastella<br />

C’è stato un tempo in cui il ciclismo empolese era ai vertici nazionali.<br />

Non solo di quelli dilettantistici, ma anche nel professionismo. Erano i tempi<br />

<strong>della</strong> Salco, <strong>della</strong> Brooklyn, del Pedale Empolese, <strong>della</strong> Carletto Cori, <strong>della</strong> Gizac,<br />

<strong>della</strong> Zonca Santini e <strong>della</strong> Sammontana di Moreno Argentin e di Giuseppe<br />

Bartolozzi. Non c’era corsa, a livello nazionale, che non fosse appannaggio di<br />

questi sodalizi. Gli appassionati di ciclismo si ricordano ancora le imprese di<br />

Venturelli, di Trapè, di Chiodini, Montanelli, Bampi, Zorzi, Velleda, Francioni,<br />

Fontanelli e chissà quanti altri, che ora dimentichiamo, ma che fecero parlare del<br />

ciclismo empolese come <strong>della</strong> più bella realtà a livello nazionale. Appariva<br />

impossibile ipotizzare che questo fenomeno di così grande rilevanza si potesse<br />

ripetere. Invece il 27 gennaio 1977 nacque, abbinato al GS Ginestra, il sodalizio<br />

Maltinti.<br />

In quel primo anno e con quel primo abbinamento, le v<strong>it</strong>torie furono soltanto<br />

una, con Mario Arzilli in un circu<strong>it</strong>o di inizio stagione. Poi, nel ’78, ancora una<br />

v<strong>it</strong>toria con Veltro a Bologna quindi, nel 1979, la società assunse come primo<br />

nome, e pertanto come sponsor principale, quello <strong>della</strong> Maltinti.<br />

Da allora sotto i ponti (..dell’Arno!) ne è passata tanta di acqua e di squadre che<br />

hanno vinto più del sodalizio biancorosso se ne contano sulle d<strong>it</strong>a di una mano.<br />

Si r<strong>it</strong>iene infatti che in Europa non siano più di cinque le società dilettantistiche<br />

con un numero così importante di v<strong>it</strong>torie, ed inoltre la società empolese vanta<br />

più di 250 partecipazioni a competizioni di un certo livello, escludendo kermesse<br />

e tipo pista, tanta quant<strong>it</strong>à dunque, legata comunque ad una elevata qual<strong>it</strong>à. Nel<br />

1979 arrivò la maglia tricolore con Stefano Alderighi, v<strong>it</strong>torioso a Capo d’Orlando<br />

(Sicilia). Negli anni a venire si laurearono campioni regionali lo stesso Alderighi<br />

e poi Maestrelli, Pinizzotto, Pappini, Piccini, Fanelli, Morini e Martella.<br />

<strong>La</strong> Maltinti è riusc<strong>it</strong>a ad imporsi anche in gare di un certo lustro e spessore,<br />

come il prestigioso “Giro del Casentino” che nel suo libro d’oro riporta in calce i<br />

nomi di Coppi e Bartali e che annota anche uomini <strong>della</strong> società biancorossa<br />

come Casagrande (due successi) e Maestrelli. Altri successi importanti sono<br />

giunti nella Coppa Martiri di Montemaggio a San Gimignano, nel Trofeo<br />

Matteotti, Coppa Ballerini, Nastro d’Oro, Giro delle tre province, Coppa Caduti<br />

di Figline di Prato. Ma il Gruppo Sportivo Maltinti negli anni si è distinto anche<br />

per aver organizzato manifestazioni ciclistiche di un certo spessore, e tanto care<br />

al “uomo” inev<strong>it</strong>abilmente simbolo di questa società: Renzo Maltinti. Come non<br />

c<strong>it</strong>are il C<strong>it</strong>tà di Empoli, il Circu<strong>it</strong>o di Corniola, le corse di Gambassi, Cerreto<br />

Guidi o Vinci, la classica di apertura Firenze-Empoli.<br />

<strong>La</strong> Maltinti negli anni ha regalato soddisfazioni immense: memorabile la v<strong>it</strong>toria<br />

del biancorosso Manzi che in volata batteva Gianni Bugno, oppure quando<br />

Donati superava sul traguardo Mario Cipollini. <strong>La</strong> Maltinti ha saputo vincere nel<br />

periodo d’oro del ciclismo <strong>it</strong>aliano quando, se vogliamo, è stato anche più<br />

difficile: rileggendo gli ordini d’arrivo delle corse in cui ha preso parte la Maltinti<br />

saltano fuori nomi altisonanti come Bartoli, Cipollini, Tafi, Francesco<br />

Casagrande. Insomma il gotha del ciclismo internazionale.<br />

<strong>La</strong> Maltinti ha saputo vincere, entusiasmare e divertire, e con lei anche il suo<br />

“dirigente-uomo” simbolo <strong>della</strong> società: Renzo Maltinti; colui che ha saputo<br />

stare al vertice con l’umiltà che contraddistingue le persone veramente grandi.


- 9° Edizione -<br />

<strong>La</strong> Moneta <strong>d'Oro</strong> del Comune di Vinci ad Uriano Goffetti<br />

di Gabriele Guastella<br />

Nel 1967 la passione per la bicicletta porta Uriano Goffetti, spinto dal padre, ad iscriversi ad una<br />

squadra ciclistica locale. Lui era attratto dal mondo del “pedale”, suo padre gli dette il là,<br />

nonostante la pressante opposizione <strong>della</strong> madre che invece non vedeva di buon occhio l’ambiente<br />

ciclistico. Uriano iniziò a correre per la squadra del direttore sportivo Luigi Masini: il GS Copart<br />

Capraia. <strong>La</strong> sua prima bicicletta da corsa, acquistata dal padre, è marchiata Atala. Il 2 ottobre del<br />

1967 arriva il primo successo in sella; a San Casciano Val di Pesa Uriano arriva sotto al traguardo<br />

con le braccia alzate al cielo dopo una volata in sol<strong>it</strong>ario di ben 40 chilometri. Nel 1970 passa al GS<br />

Santini Vinci del direttore sportivo Luciano Giaggioli e monta in sella ad una Colnago, che per lui<br />

diventerò inseparabile. Ad aprile vince sul Montalbano la sua prima corsa con la nuova squadra,<br />

ripetendosi il 26 dello stesso mese ad Empoli, a maggio a Borgo a Buggiano e in giugno a<br />

Montecatini. Il 27 settembre partecipa ai campionati <strong>it</strong>aliani a Roma, dando una buona impressione,<br />

e ad ottobre vince ancora a Cesena chiudendo al primo posto la classifica regionale Allievi a pari<br />

mer<strong>it</strong>o con Chiarina. Riceve molte offerte ma decide di restare fedele alla squadra vinciana. Nel<br />

1971 passa alla 3à categoria restando con il Santini Vinci e ottiene il successo in maggio a Signa e a<br />

Pietrasanta (Lu), a luglio a Vinci, a settembre ancora a Signa e in val di pesa. Nel 1972 viene<br />

promosso alla Prima-Seconda Categoria e passa al GS Sammontana Empoli vincendo a Marzo a<br />

Segromigno (Lu), giungendo secondo al prestigioso “Minardi” di Ravenna (correva anche Moser,<br />

ndr), e chiudendo al 25° posto il Giro d’Italia dilettanti, vincendo nuovamente a Capannori (Lu).<br />

Ma Uriano non passa professionista e nel 1973 si accasa al Capp.Branzi del d.s. Marcello Perugi.<br />

Vince una corsa nel pistoiese, partecipa ai campionati <strong>it</strong>aliani in Campania, e trionfa nel Giro <strong>della</strong><br />

Valle d’Aosta. Resta al Cap.Branzi anche nel ’74 vincendo ancora nel pistoiese, due volte, e<br />

partecipando al Giro d’Italia dilettanti. Nel ’75 si accasa alla Monsummanese e a giugno vince la<br />

gara internazionale di Marlia (Lu), poi ad Udine e Perugia. Nel ’76 vince sub<strong>it</strong>o due gare poi cade<br />

rovinosamente procurandosi un trauma cranico che gli compromette la stagione. Torna a vincere a<br />

fine stagione in Emilia Romagna, e viene convocato in nazionale <strong>it</strong>aliana per il Giro di<br />

Cecoslovacchia, mentre a settembre partecipa ancora al campionato <strong>it</strong>aliano. Ma, deluso per la<br />

mancata chiamata nei professionisti, decide di smettere, quando… lo chiama nel gennaio del ’77<br />

Renzo Maltinti. Tornerà così a correre con il GS Ginestra Maltinti, ma ad agosto il crack. Uriano<br />

resta ultimissimo alla Firenze-Viareggio e si r<strong>it</strong>ira. Non riesce più a chiudere una gara. Si accorge di<br />

avere problemi alle tonsille, viene operato, ma resta senza squadra, scaricato anche dalla Ginestra<br />

Maltinti. Nel ’78, pur di dimostrare di non essere un “rammoll<strong>it</strong>o”, torna a correre decurtandosi<br />

tutto il suo stipendio e vestendo i colori del GS Vignol Plast Signa. A luglio la rivinc<strong>it</strong>a con il<br />

successo nel Giro del Chianti, e poi ad Altopascio e nell’importante Trofeo Zangrandi di Piacenza,<br />

quindi a Cerreto Guidi e a Molino d’Egola, e ancora in lucchesia ed in provincia di Arezzo. Goffetti<br />

è il dilettante più vincente <strong>della</strong> toscana. Nel ’79 finalmente Goffetti passa professionista con il GS<br />

Zonca Santini, la sua ultima corsa prof è il Giro di Lombardia. Nonostante il suo impegno, i<br />

continui miglioramenti, Goffetti viene “scaricato” dalla Zonca-Santini. C’è un episodio oscuro sulla<br />

sua carriera. A maggio stava per vincere una gara “pre-mondiale” a Peccioli (Pi) e, come racconta<br />

nei suoi quaderni biografici, viene inv<strong>it</strong>ato a non vincere (insieme a Zuanel, ndr). Gli viene proposto<br />

il passaggio alla Fam-Cucine, altra squadra prof., ma lui, a 27 anni, decide di chiudere qui un<br />

cap<strong>it</strong>olo <strong>della</strong> sua v<strong>it</strong>a, dato che gli viene proposto di correre “gratis”. Nel 1980 torna tra i dilettanti<br />

al Mastromarco.<br />

Uriano ci ha lasciato, mentre era in sella alla sua bici… di lui resterà per sempre<br />

il ricordo di un uomo grande… “un uomo con le ruote contro tutto il mondo”.


Il messaggio del Sindaco di Vinci Dario Parrini<br />

Nel rivolgere agli organizzatori <strong>della</strong> manifestazione il consueto e caloroso saluto mio e di tutta<br />

l’amministrazione municipale, non posso che sottolineare ancora una volta quanto sia ammirevole<br />

l’attiv<strong>it</strong>à prestata dai molti volontari senza i quali manifestazioni come la “Sagra <strong>della</strong> <strong>Chiocciola</strong>”,<br />

arrivata alla 33esima edizione, non potrebbero neppure essere immaginate. Ad animare queste<br />

persone sono una passione sincera ed un attaccamento forte alla comun<strong>it</strong>à locale e a valori<br />

importanti profondamente radicati nel nostro terr<strong>it</strong>orio.<br />

Quello che, anno dopo anno, hanno saputo costruire è sotto gli occhi di tutti: una festa popolare e di<br />

massa nel vero senso <strong>della</strong> parola. Una festa che marca l’inizio dell’estate offrendo a tanta gente del<br />

nostro comune la possibil<strong>it</strong>à di trascorrere preziosi momenti di svago e di allegria. Una festa che<br />

con il passare del tempo si è dimostrata capace di rinnovarsi e di arricchirsi.<br />

L’amministrazione comunale è presente in occasione <strong>della</strong> consegna <strong>della</strong> Moneta d’Oro,<br />

riconoscimento tradizionalmente assegnato a un personaggio che si sia particolarmente fatto onore<br />

in campo sportivo.<br />

IL SINDACO<br />

Dario Parrini

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