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STAGIONE DI PROSA<br />

STAGIONE TEATRALE 2012-2013<br />

Schede spettacoli<br />

Martedì 20 e mercoledì 21 novembre<br />

Società per Attori<br />

Nancy Brilli in<br />

LA LOCANDIERA<br />

di Carlo Goldoni<br />

regia di Giuseppe Marini<br />

con Fabio Bussotti, Maximilian Nisi<br />

scene di Alessandro Ch<strong>it</strong>i<br />

Spietata, modernissima lotta tra i sessi, “La Locandiera”, oltre a sancire il mio esordio registico nel<br />

pianeta Goldoni, non ha mancato di eserc<strong>it</strong>are nel tempo, proprio come la sua protagonista, una certa<br />

misteriosa malia incantatrice. Nel deserto dei sentimenti, fra le macerie del desiderio, sempre più confuso<br />

e confusamente recalc<strong>it</strong>rante al suo soccombere, l’Eros riemerge nell’accezione più odiosa, quantunque<br />

comica e divertente nel caso del capolavoro goldoniano, quella che reca il marchio della supremazia e della<br />

rivalsa. Nel perverso gioco di relazioni pericolose, l’Amore è sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o dalle sue rec<strong>it</strong>e e la finzione si serve<br />

dell’Amore stesso come strumento e mai come autentica componente affettiva, fino al punto che il<br />

desiderio (maschile) faticosamente r<strong>it</strong>rovato, viene deriso e sbeffeggiato prima di morire, sacrificato<br />

sull’altare di un narcisismo (femminile) che tra calcolo, opportunismo, rivalsa, anche interclassista (ma le<br />

cose non andranno affatto meglio tra componenti della stessa classe) procede, costi quel che costi,<br />

senz’altro oggetto se non il proprio trionfo.<br />

TEATRO DEL POPOLO<br />

Piazza Gramsci,80<br />

50051 Castelfiorentino (FI) Telefono/Telefax: 0571633482<br />

eMail: info@teatrocastelfiorentino.<strong>it</strong><br />

Giallo Mare Minimal Teatro tel 0571 81629 fax 0571 83758 eMail: info@giallomare.<strong>it</strong><br />

Ufficio stampa Rossella Iallorenzi 3405059853 eMail: r.iallorenzi@gmail.com


Venerdì 14 dicembre<br />

Agidi<br />

Angela Finocchiaro e Michele Di Mauro in<br />

OPEN DAY<br />

di Walter Fontana<br />

regia di Ruggero Cara<br />

Separati da tempo, mediamente tr<strong>it</strong>ati dalla v<strong>it</strong>a, entrambi sui cinquanta: una madre e un padre si<br />

r<strong>it</strong>rovano faccia a faccia in un giorno importante: iscrivere la figlia quattordicenne alla scuola media<br />

superiore. Sembra facile, ma non lo è. Un semplice modulo da compilare diventa per i due ex-coniugi un<br />

interrogatorio insidioso, che li spinge a ripercorrere la loro v<strong>it</strong>a, in un crescendo di sottile follia. Tra l<strong>it</strong>igi<br />

interrotti da anni, discorsi intorno a una figlia che non si vede mai, ma è al centro di tutto, licei chic con<br />

presidi analfabeti e incursioni mentali nella Grecia del IV secolo a. C., si intrecciano tensioni, speranze e<br />

qualche sorpresa: perché il passato non è sempre come te lo ricordi e il futuro non è mai come te lo<br />

immagini.<br />

Dopo i trionfi cinematografici del 2010 e il successo teatrale di Miss Universo, Angela<br />

Finocchiaro torna a collaborare con Walter Fontana, autore di questo nuovo testo, per dar v<strong>it</strong>a ad uno<br />

spettacolo ironico, tagliente e ricco di emozioni, nato da una domanda che riguarda tutti noi: come si<br />

guarda al futuro quando non sai bene come comportarti col presente? Sulla scena, a dividere i tormenti di<br />

una famiglia alle prese con una figlia adolescente,Michele Di Mauro, attore sensibile e ironico.<br />

Giovedì 17 e venerdì 18 gennaio<br />

L'isola trovata/Compagnia Lojodice-Micol/Francesco Bellomo<br />

COSì è (SE VI PARE)<br />

Di Luigi Pirandello<br />

Regia Michele Placido<br />

Con Giuliana Lojodice, Pino Micol, Luciano Virgilio<br />

Pirandello definì questa commedia, una delle più importanti del suo periodo incentrato sulla poetica del<br />

grottesco, una “parabola in tre atti”. Il motivo è che si tratta di un lavoro tutto incentrato sull’argomento<br />

filosofico della ver<strong>it</strong>à, che lo scetticismo del drammaturgo siciliano lo porta a credere che non esista, o<br />

meglio, che esista nella soggetiva opinione di ognuno di noi. La ver<strong>it</strong>à è infatti invano cercata<br />

conc<strong>it</strong>atamente da tutti i personaggi dello spettacolo, dall’inizio alla fine, invano affermata e contraddetta<br />

in un intrecciarsi di ipotesi senza sbocco così da condurre naturalmente lo spettatore a considerarne la<br />

relativ<strong>it</strong>à. È in sostanza una satira filosofica, sapientemente concep<strong>it</strong>a, svolta in modo leggero e divert<strong>it</strong>o,<br />

ed evidenzia il malsano desiderio di conoscere i fatti altrui. C’è in questa impostazione una evidente<br />

intenzione umoristica che è ben riusc<strong>it</strong>a e raggiunge il suo effetto con estrema naturalezza, ma c’è anche<br />

la volontà di sostenere che a qualunque livello la ver<strong>it</strong>à, qualunque ver<strong>it</strong>à, risulta contradd<strong>it</strong>toria e<br />

inconoscibile. In quest’opera Pirandello fa convergere l’attenzione degli spettatori non sullo svolgimento di<br />

un fatto, ma sul fluttuare e rimutarsi, e sullo smarrirsi del giudizio degli uomini attorno a questo fatto. In<br />

fondo tutto il teatro, specialmente quello nel quale le passioni sono studiate e dipinte, ci mostra<br />

l’incapac<strong>it</strong>à umana a cogliere con mano ferma la sostanza delle cose.<br />

TEATRO DEL POPOLO<br />

Piazza Gramsci,80<br />

50051 Castelfiorentino (FI) Telefono/Telefax: 0571633482<br />

eMail: info@teatrocastelfiorentino.<strong>it</strong><br />

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Venerdì 8 febbraio<br />

Teatrid<strong>it</strong>halia<br />

THE HISTORY BOYS<br />

di Alan Bennett<br />

traduzione di Salvatore Cabras e Maggie Rose<br />

uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Elio De Cap<strong>it</strong>ani<br />

con Elio De Cap<strong>it</strong>ani , Ida Marinelli, Gabriele Calindri Marco Cacciola Giuseppe Amato, Marco Bonadei,<br />

Angelo Di Genio, Loris Fabiani, Andrea Germani, Andrea Macchi, Alessandro Rugnone, Vincenzo Zampa<br />

È una storia di oggi The history boys, commedia di Alan Bennett del 2004, vinc<strong>it</strong>rice di 6 Tony Award e<br />

trasformata in film nel 2006. Ambientata in una scuola inglese, racconta di un gruppo di adolescenti alle<br />

prese con gli esami di ammissione all'Oxbrige, ovvero agli esclusivi college di Oxford e di Cambridge: sono<br />

ragazzi molto diversi tra loro ma affiatati, dal leader della classe, il donnaiolo Dakin, fino al fragilissimo<br />

Posner, innamorato per nulla segretamente di lui.<br />

Hector, il professore di inglese (interpretato da Elio De Cap<strong>it</strong>ani) e Mrs Lintott la professoressa di storia<br />

(Ida Marinelli) hanno cercato di stimolare la loro curios<strong>it</strong>à oltre percorsi consueti e preconfezionati,<br />

infischiandosene del prestigio della scuola, delle tradizioni e delle convezioni. Ma il preside (Gabriele<br />

Calindri) è di tutt'altro avviso e, per la fama del suo ist<strong>it</strong>uto, li vorrebbe tutti ammessi alle Univers<strong>it</strong>à più<br />

prestigiose. Si apre così uno scontro che vede scendere in campo anche un agguerr<strong>it</strong>o professore (Marco<br />

Cacciola), incaricato di dare una "ripul<strong>it</strong>a" al loro stile, renderlo raffinato, "giornalistico" e spendibile al<br />

"supermercato del sapere".<br />

Lunedì 25 febbraio<br />

ErreTiTeatro30<br />

End of the rainbow<br />

di Peter Quilter<br />

Regia Juan Diego Puerta Lopez<br />

Con Monica Guerr<strong>it</strong>ore<br />

E’ Natale del 1968, siamo in una piccola Su<strong>it</strong>e dell'Hotel R<strong>it</strong>z Carlton al Centro di Londra, e Judy Garland a<br />

46 anni e con un nuovo mar<strong>it</strong>o accanto - è decisa a tornare alla ribalta alla grande. I matrimoni fall<strong>it</strong>i, i<br />

tentativi di suicidio, le dipendenze sembrano lasciati defin<strong>it</strong>ivamente alle spalle, ma...<br />

Un musical tragico e divertente allo stesso tempo, che include vari successi della Garland, sugli ultimi mesi<br />

di v<strong>it</strong>a dell'attrice. Primo grande successo internazionale di Quilter. L'opera conquista il clamore della cr<strong>it</strong>ica<br />

persino al Sydney Opera House in Australia (premiando le due protagoniste con il Caroline O'Connor<br />

Awards). La stessa opera è stata presentata e premiata poi durante il Festival di Edimburgo nel 2006.<br />

TEATRO DEL POPOLO<br />

Piazza Gramsci,80<br />

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Giovedì 14 marzo<br />

Balletto di Roma<br />

CONTEMPORARY TANGO<br />

Coreografia di Milena Zullo<br />

Musiche di Astor Piazzolla, L. Demare, A. Troilo, J. D’Arienzo, O. Pugliese, F. Canaro, A. Villoldo<br />

L'opera esplora una nuova contaminazione tra il linguaggio contemporaneo ed il "minimalismo"<br />

dell'incontro tra corpi che parlano di tango: incontro di un linguaggio popolare e sociale con il più ricco e<br />

variegato modulo del balletto. Lo spettacolo narra l'abbraccio del tango, dentro il quale si colmano bisogni,<br />

aspettative, sogni, desideri e oblii, atmosfere e sensazioni percep<strong>it</strong>e.<br />

Martedì 26 marzo<br />

Teatro Bellini<br />

Ricorda con Rabbia<br />

di John Osborne<br />

con STEFANIA ROCCA,DANIELE RUSSO e cast in vi di definizione<br />

scene Alessandro Marrazzo<br />

regia Luciano Melchionna<br />

La comparsa sulla scena dei testi di John Osborne ha rappresentato uno dei momenti più intensi e<br />

rivelatori del teatro inglese del secondo Novecento. Rappresentata per la prima volta nel maggio<br />

1956, Ricorda con rabbia è accolta da un successo tale che le sue trasposizioni in Europa e nel mondo<br />

sono quasi immediate. Con questa pièce l’autore diventa il portavoce degli Angry Young Men (Osborne, il<br />

primo Pinter, Edward Albee), i giovani arrabbiati che senza mezzi termini esprimono disagi, aspettative,<br />

rabbia delle classi medio-basse. Inquietudine e senso d’impotenza sono i sentimenti che vivono i quattro<br />

protagonisti: una giovane coppia di estrazione sociale molto diversa, un loro amico nonché coinquilino e la<br />

giovane attrice che per un attimo sembra spezzare i fragili equilibri dei due sposi. In questa nuova edizione<br />

di un testo chiave della drammaturgia br<strong>it</strong>annica, Stefania Rocca e Daniele Russo sono i due fragili eroi di<br />

una commedia amara ma ancora oggi ambiziosamente urtante. Annota il regista: «A suo tempo la pièce<br />

venne defin<strong>it</strong>a ‘manifesto di una generazione’: oggi potremmo dire che ha preannunciato i nostri tempi ed<br />

è ancora il manifesto di chi si scontra con una società indifferente. È l’ira di chi affronta con furia chi si<br />

trincera nella sua c<strong>it</strong>tadella a difesa dell'arroganza e della nebulos<strong>it</strong>à dei suoi finti moralismi, di convenzioni<br />

e ipocrisie sociali, che non lasciano spazio né consolazione agli altri […] L'ansia per una società più giusta<br />

sembra riaffacciarsi in questa epoca così sciatta nel sentire, così incapace di empatia, così prossima al<br />

collasso».<br />

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STAGIONE LIRICO –MUSICALE<br />

Mercoledì 28 novembre ore 20.30<br />

Orchestra di Grosseto<br />

TOSCA<br />

Sabato 1 dicembre ore 21<br />

ORT – Orchestra della Toscana promosso da Provincia di Firenze<br />

CONCERTO omaggio a Debussy<br />

Maestro: JOHANNES DEBUS<br />

Giovedì 13 dicembre ore 21 – Teatro Ridotto<br />

Claudio Fontanelli<br />

L’ordine del caos –Suoni di cielo e di terra<br />

Venerdì 21 dicembre ore 21<br />

TOSCANA GOSPEL FESTIVAL<br />

Domenica 23 dicembre ore 21<br />

Scuola di musica di Castelfiorentino<br />

CONCERTO DI NATALE<br />

direttore Stefano Mangini<br />

Martedì 1 gennaio 2013 ore 17<br />

Filarmonica Verdi Castelfiorentino<br />

CONCERTO DI CAPODANNO<br />

direttore Stefano Mangini<br />

Giovedì 31 gennaio 2013 ore 21<br />

Orchestra del Conservatorio Cherubini di Firenze<br />

CONCERTO DI CARNEVALE " LE AMERICHE....."<br />

Direttore: PAOLO PONZIANO CIARDI<br />

Domenica 28 aprile ore 21<br />

Filarmonica G. Verdi di Castelfiorentino<br />

I MUSICANTI DI BREMA in forma di concerto<br />

direttore Stefano Mangini<br />

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TRA MUSICA E PAROLE<br />

Venerdì 9 Novembre ore 21.00<br />

Concerto Nomadi<br />

Giovedì 21 marzo<br />

Mio nonno è morto in guerra<br />

di e con Simone Cristicchi<br />

Succede che nel 2012 arriva un libro che non ti aspetti. Succede, invece, che proprio con questo libro che<br />

non ti aspetti il confine di ciò che si conosce si sposta in avanti, di qualche voce. Di qualche racconto<br />

ancora. Girando l’Italia, Cristicchi ha raccolto le storie di uomini e donne che negli anni ’40 erano bambini o<br />

ragazzi attingendo alcune storie anche dalla “Banca della Memoria” e scoprendo posti di cui la maggior<br />

parte di noi ignora l’esistenza come il Magazzino 18 di Trieste, depos<strong>it</strong>o delle masserizie dei profughi<br />

Istriani. Come si scopre dal primo racconto, il nonno di Cristicchi non è morto in guerra, anzi è stato uno<br />

dei pochi reduci della campagna di Russia, con un principio di congelamento ma salvo.<br />

Il t<strong>it</strong>olo perciò, assume un’accezione più ampia e profonda ben spiegata dall’autore in un brano che<br />

anticipa i racconti: «…ché in guerra se non morivi fisicamente moriva qualcosa dentro di te».<br />

Cristicchi, col suo modo di raccontare senza reticenze e al tempo stesso delicato, riesce a offrici un punto<br />

di vista dal quale è impossibile tirare una riga netta tra buoni e cattivi. Esistono solo uomini e donne<br />

giuste, al di là delle etichette di amici o nemici. Come leggiamo nella storia di Augusto, riusc<strong>it</strong>o a fuggire, e<br />

diventare anziano, «grazie a un nemico che ha fatto finta di non vedere».<br />

Giovedì 6 dicembre<br />

Arca Azzurra Teatro<br />

Comici di sangue<br />

di Alessandro Benvenuti e Ugo Ch<strong>it</strong>i<br />

regia di Alessandro Benvenuti<br />

Un uomo diventa un assassino a causa della presenza in famiglia di un animale di troppo, e in tre cap<strong>it</strong>oli a<br />

r<strong>it</strong>roso nel tempo racconta, ricordando, come un paradiso nato dall'incontro di un uomo e una donna può<br />

trasformarsi in inferno a causa di un tenero, indifeso, cucciolo di cane. Un padre, spinto da un insano<br />

amore e da un desiderio patologico di riscatto personale, tenta con ogni mezzo di estirpare dal cervello del<br />

figlio la natura 'bottegaia' della famiglia di appartenenza senza riuscirci. Una donna in coma, prima di<br />

spegnersi elenca al mar<strong>it</strong>o, che dorme al suo capezzale la lista di tutte le offese che le ha fatto patire in<br />

v<strong>it</strong>a e la fine banale alla quale ha costretto la sua natura che era quella di una romantica sognatrice.<br />

Cinque monologhi intrisi di humour nero. Cinque esempi di dolorosa comic<strong>it</strong>à. E d'altra parte la sola<br />

comic<strong>it</strong>à che mi interessa descrivere e interpretare è, per scelta e da molto tempo, quella che nasce dal<br />

dolore, unico ingrediente necessario perché il riso sia portatore di ver<strong>it</strong>à masticate dal cuore.<br />

TEATRO DEL POPOLO<br />

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Giovedì 28 Febbraio ore 21<br />

Sanremo Academy<br />

“CIAO LUCIO – tributo a Lucio Dalla”<br />

Di Ermanno Croce e Carmela Moffa<br />

con Carmela Moffa e gli allievi di Sanremo Academy<br />

LA NOSTRA STORIA – TEATRO CIVILE<br />

Venerdì 25 Gennaio ore 21<br />

Koreja-Teatro Stabile d’Innovazione<br />

IANCU, un paese vuol dire<br />

- di Francesco Niccolini e Fabrizio Saccomanno<br />

con Fabrizio Saccomanno<br />

regia Salvatore Tramacere<br />

Questo è il racconto di una giornata. Una domenica dell'agosto del 1976 in cui la grande Storia, quella con<br />

la S maiuscola, invade la v<strong>it</strong>a e le strade di un paese del Salento. Un famoso band<strong>it</strong>o, fugg<strong>it</strong>o dal carcere di<br />

Lecce due giorni prima, è stato riconosciuto mentre si nasconde nelle campagne del paese.<br />

Inizia così una tragicomica caccia all'uomo che coinvolge un po' tutti, bambini compresi.<br />

Ma questo non è solo il racconto di una giornata. E' il racconto di un'infanzia e degli inganni e le illusioni<br />

che la circondano .Ed è soprattutto il racconto di un'epoca. Attraverso gli occhi di un bambino di otto anni<br />

viene ricostru<strong>it</strong>o il mosaico del ricordo: uno strano e deformato affresco di quegli anni nel profondo Sud.<br />

Un sud che oggi non c'è più, piazze e comun<strong>it</strong>à che si sono svuotate e si sono imbarbar<strong>it</strong>e, o sono state<br />

svendute.Con quegli occhi a volte spalancati, altre socchiusi, altre ancora addormentati e in sogno, si<br />

racconta un mondo, frammenti di storia e di uomini e di donne, di battaglie tra bande rivali e giochi<br />

pericolosi. Nessuna cartolina, nessuna nostalgia. Un mondo fotografato un attimo prima di scomparire. Un<br />

mondo di figure m<strong>it</strong>iche, contadini, preti, nonni, libellule, giornaletti e una gran voglia di diventare grandi,<br />

chissà poi perché.<br />

Giovedì 21 febbraio<br />

Teatro dell’Argine<br />

Odissea<br />

di e con Mario Perrotta<br />

finalista ai PREMI UBU 2008<br />

categoria Miglior Attore Protagonista<br />

PREMIO HYSTRIO ALLA DRAMMATURGIA 2009<br />

“Dopo “Italiani cìncali” e “La turnata”, Perrotta ha iniziato una nuova fase di lavoro basata sulla riscr<strong>it</strong>tura,<br />

in<br />

una fertile relazione tra drammaturgia, interpretazione e regia. La sua Odissea rinnova il fascino del poema<br />

omerico, portandolo vicino a noi in una lingua densa di umori. L'autore in scena diventa attore-orchestra,<br />

capace di sdoppiarsi in vari personaggi tanto da creare una polifonia in dialogo con una musica evocativa.”<br />

TEATRO DEL POPOLO<br />

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“Questa sera mi aff<strong>it</strong>to due musicisti, li porto nella piazza del paese e faccio il botto! ‘Stasera succede un<br />

casino,,,”. Così entra in scena Telemaco - figlio di un Ulisse mai tornato - e comincia il suo spettacolo<br />

d’arte<br />

varia. Non risparmia nulla, a sé stesso e agli altri: racconta, come sa e come può, la sua versione dei fatti.<br />

E<br />

ogni sentimento si fa carne viva sulla scena e diventa corpo, parole in musica, avanspettacolo, versi sciolti<br />

e<br />

danza, odissea a brandelli di un ragazzo che non sa tenere insieme i cocci di una storia - quella di suo<br />

padre<br />

- che non sta più in piedi. Per Telemaco il tempo dell’attesa è scaduto: è ora di fare spettacolo.<br />

Telemaco è l’unico personaggio dell’Odissea che può costruire un’immagine di Ulisse calibrata a suo<br />

piacimento. I pensieri di Telemaco, forse, sono l’unico luogo dove Ulisse può essere ancora un eroe. Ma gli<br />

eroi durano il tempo di un romanzo e questo Telemaco lo sa...<br />

Venerdì 8 Marzo ore 21<br />

Giallo Mare Minimal Teatro<br />

FESTEGGIAMOCI L’OTTO MARZO<br />

Serata di musica, danza tutta al femminile<br />

Regia Vania Pucci<br />

martedì 7 maggio ore 21<br />

Giallo Mare Minimal Teatro<br />

ADESSO SONO NEL VENTO (progetto Memoria)<br />

regia di Vania Pucci<br />

con Vania Pucci, Alessandra Bedino, M.Teresa Delogu, Tommaso Taddei, Carlo Salvador, Cristina Abati,<br />

Diego Conforti, Carlo Conforti<br />

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MADE IN TOSCANA<br />

Venerdì 11 gennaio<br />

Compagnia il Grillo<br />

Fiorentini a Viareggio<br />

commedia comico balneare in 3 atti di Dory Cei<br />

Regia di Raul Bulgherini<br />

Commedia con tanti personaggi caratteristici ambientata nella Pensione Tranquill<strong>it</strong>à, che di tranquillo ha<br />

solo il nome, a Viareggio alla fine degli anni 60, un 14 di Agosto. Una carrellata di personaggi tipici: due<br />

sposini in viaggio di nozze, una madre che vuol mar<strong>it</strong>are le figlie un po’ bruttine, un novizio in cerca della<br />

vera vocazione e… un tuffo in un mare di risate.<br />

Sabato 16 febbraio<br />

La brigata dei dottori<br />

La g<strong>it</strong>a premio<br />

Commedia comico in tre atti di Giancarlo Peluso: "Il condizionamento dell'uomo moderno nella moderna<br />

società dei consumi ..."Una famiglia di stampo popolare composta dalla sora Cesira, dal mar<strong>it</strong>o di questa,<br />

Arturo, dalla loro figlia Marisa e dal mar<strong>it</strong>o Umbertino, dal fratello di Cesira, Otello, sempre con il fiasco di<br />

vino a portata di mano, aiutati nel bene e nel male dall'amica di casa, tutta scema, sora Colomba e da suo<br />

mar<strong>it</strong>o Anacleto, tirchio incall<strong>it</strong>o, si sono prefissi di vincere una vacanza premio con l'accumulo dei punti di<br />

un supermercato. Ottenuto lo scopo, partono per una local<strong>it</strong>à Adriatica e, trovandosi in mezzo a gente di<br />

diversa estrazione sociale e culturale, ne nascono delle belle, specialmente con Gilberto, un ma<strong>it</strong>re d'hotel<br />

dalla parlantina ricercata che mette tutti in soggezione. Il mar<strong>it</strong>o di Marisa, Umbertino si infatua di una<br />

bagnante e fugge con lei, mentre Otello, in una delle sue molteplici sbronze cade in mare dagli scogli.<br />

Tornata a Pisa, la famiglia si trova di nuovo con gli stessi guai e pensieri di quando era part<strong>it</strong>a. Il finale lo<br />

scoprirà e lo assaporerà lo spettatore.<br />

SU IL SIPARIO - DOMENICALI<br />

Domenica 4 novembre<br />

Teatro Gli Alcuni<br />

La Gatta con gli Stivali<br />

Fascia d’età: dai 3 ai 6 anni<br />

Tecnica utilizzata: teatro d’attore con grandi pupazzi in gommapiuma<br />

La trama dello spettacolo è quella della fiaba tradizionale ma, come al sol<strong>it</strong>o, i sei animaletti vorranno<br />

metterci del loro… Divertenti canzoni, danze sfrenate e spassosissimi giochi aiuteranno i piccoli spettatori a<br />

seguire meglio l’andamento del racconto che li coinvolgerà direttamente proprio nei momenti cruciali della<br />

narrazione. Accanto alla saggia gattina Olly ci saranno anche i compagni di sempre: il dolcissimo pulcino<br />

Senzanome, l’eccentrico ranocchio Pio, il colto cagnolino Portatile, l’imbranato coniglio Cilindro e la<br />

TEATRO DEL POPOLO<br />

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van<strong>it</strong>osa papera Diva.I beniamini del più conosciuto cartoon di Rai 2 saranno protagonisti della storia e il<br />

loro inserimento nella piéce darà il via a una lunga serie di s<strong>it</strong>uazioni esilaranti prima di raggiungere il<br />

consueto lieto fine!<br />

Domenica 11 novembre<br />

Teatro dell'Archivolto<br />

Le avventure di Giulio Coniglio<br />

Fascia d’età:dai 3 anni<br />

Tecnica utilizzata: attore e pupazzi<br />

Giulio Coniglio vive in un bosco insieme ai suoi amici e deve affrontare la v<strong>it</strong>a di tutti i giorni come un<br />

normale bambino. La sua giornata è fatta di avventure ma anche di r<strong>it</strong>i quotidiani nei quali lo spettatore<br />

può identificarsi. Lo spettacolo ricco di colori con musiche originali di Paolo Silvestri, musicista storico del<br />

Teatro dell’Archivolto, è costru<strong>it</strong>o su storie diverse, raccontate da un’attrice con l’ausilio di pupazzi che<br />

catturano l’attenzione dei piccoli spettatori attraverso un gioco antico come il mondo: il teatro.<br />

Domenica 18 novembre<br />

Teatro Telaio<br />

Il bambino ed il pinguino<br />

Fascia d’età: dai 4 ai 10 anni<br />

Tecnica utilizzata : oggetti<br />

Una storia buffa per parlare di mondi sconosciuti che si incontrano, della difficoltà di comunicare e<br />

comprendere chi è altro da noi, di un oceano da solcare per far crescere in noi affetto ed amicizia. E così<br />

diventare grandi. C’è un bambino che un giorno trova un pinguino davanti alla porta di casa. Un pinguino<br />

che sembra davvero molto triste. Probabilmente si è perso, e il bambino cerca di capire da dove arriva,<br />

cosa vuole e decide di trovare il modo di riportarlo a casa. Costruisce una barca e affronta con lui il lungo<br />

viaggio verso il Polo Sud, perché, come tutti sanno, i pinguini vivono al Polo Sud. Ma se non fosse quello<br />

di tornare a casa il suo primo desiderio?<br />

Tra mille gesti che restano incompresi e piccole gag surreali, continui fraintendimenti, alcuni enormi, altri<br />

apparentemente insignificanti, tra mille avventure e tempeste, i due arriveranno alla fine del loro viaggio.<br />

Ma un viaggio può veramente avere una fine?<br />

Domenica 25 novembre<br />

Fontemaggiore<br />

Pinocchio<br />

Tecnica utilizzata :Teatro d'attore<br />

Fascia d’età: dai 4-10 anni<br />

Lo squillo di un cellulare attira l’attenzione di due burattini del Gran Teatro di Mangiafuoco su uno<br />

spettatore “speciale” che verrà fatto salire sul palco. Da lì in avanti si susseguiranno apparizioni dei<br />

personaggi più famosi della storia di Collodi che riconosceranno in lui il famoso Pinocchio. L’uomo, all’inizio<br />

TEATRO DEL POPOLO<br />

Piazza Gramsci,80<br />

50051 Castelfiorentino (FI) Telefono/Telefax: 0571633482<br />

eMail: info@teatrocastelfiorentino.<strong>it</strong><br />

Giallo Mare Minimal Teatro tel 0571 81629 fax 0571 83758 eMail: info@giallomare.<strong>it</strong><br />

Ufficio stampa Rossella Iallorenzi 3405059853 eMail: r.iallorenzi@gmail.com


stup<strong>it</strong>o e contrariato, rifiuta con forza l’idea di essere mai stato il burattino di Geppetto, ma pian piano<br />

arriverà alla consapevolezza delle sue origini e deciderà di finire la storia per poterla ricominciare<br />

Domenica 2 dicembre<br />

Giallo Mare Minimal Teatro<br />

Il brutto anatroccolo – C’era due volte<br />

C’era due volte è un catalogo di storie, liberamente ispirate ad alcuni testi di importanti autori di<br />

letteratura per l’infanzia come i Fratelli Grimm, Andersen, Emma Perodi. Una piccola serie di racconti, da<br />

cui ad ogni apertura di sipario il narratore, seleziona la combinazione di due t<strong>it</strong>oli da presentare: scelta<br />

legata alla tipologia del pubblico, alle caratteristiche del luogo di ogni singola rappresentazione e all’umore<br />

del raccontatore. Attraverso scenografie elettroniche animate dal vivo da un operatore multimediale ci si<br />

misura, con la rilettura delle favole come “Il Brutto Anatroccolo”.<br />

TEATRO DEL POPOLO<br />

Piazza Gramsci,80<br />

50051 Castelfiorentino (FI) Telefono/Telefax: 0571633482<br />

eMail: info@teatrocastelfiorentino.<strong>it</strong><br />

Giallo Mare Minimal Teatro tel 0571 81629 fax 0571 83758 eMail: info@giallomare.<strong>it</strong><br />

Ufficio stampa Rossella Iallorenzi 3405059853 eMail: r.iallorenzi@gmail.com

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